di

PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO PIANO DEI SERVIZI Adeguato e modificato conseguentemente all'accoglimento della verifica di compatibilità provinciale, delle osservazioni e delle rettifiche

Elaborato n.

Relazione PS 05 01 progettisti arch. Franco Resnati arch. Fabio Massimo Saldini

Studio associato

ARCHÈ

progetti di architettura e urbanistica gruppo di progettazione arch. Paolo Dell'Orto

urb. Paolo Gariboldi

urb. Giorgio Limonta

Paolo Lubrano procedura amministrativa

ADOZIONE: DELIBERAZIONE CONSIGLIO COMUNALE n. ______DEL ______

APPROVAZIONE: DELIBERAZIONE CONSIGLIO COMUNALE n. ______DEL ______

PUBBLICAZIONE: BURL n. ______DEL ______

Comune di Ronco PGT Briantino Piano di Governo del Territorio

INDICE

1. IL PIANO DEI SERVIZI: IL QUADRO LEGISLATIVO DI RIFERIMENTO, CONTENUTI E COMPETENZE SPECIFICHE ...... 4 2. LA PIANIFICAZIONE TERRITORIALE E IL TEMA DEI SERVIZI ...... 6 3. REDAZIONE DEL QUADRO CONOSCITIVO: ASPETTI METODOLOGICI ...... 7 4. DETERMINAZIONE DELLE ATTREZZATURE E INFRASTRUTTURE SUSCETTIBILI DI ESSERE CONSIDERATI SERVIZI ...... 9 5. ELEMENTI DI ANALISI STATISTICA DELLA POPOLAZIONE ...... 12 6. QUADRO CONOSCITIVO: SERVIZI ESISTENTI ...... 14 7. DUE VALUTAZIONI DI CARATTERE GENERALE IN ORDINE AI SERVIZI ESITENTI: LO STATO DI ATTUAZIONE DELLE PREVISIONI CONTENUTE NELLO STRUMENTO VIGENTE E L’ACCESSIBILITÀ ...... 30 8. QUADRO DELLE AZIONI AMMINISTRATIVE PROGRAMMATE...... 33 9. SERVIZI PUBBLICI E DI INTERESSE PUBBLICO O GENERALE: MODALITÀ DI REPERIMENTO DELLE AREE E DI REALIZZAZIONE DELLE INFRASTRUTTURE E DEI SERVIZI ...... 35 10. IL PIANO DI SERVIZI E I RAPPORTI CON LE PREVISIONI DI TIPO PIANIFICATORIO: COMPUTO DELLA CAPACITÀ INSEDIATIVA TEORICA DI PGT E DELLA DOTAZIONE DI SERVIZI ...... 38 11. STIMA DELLA RISCOSSIONE DEL CONTRIBUTO DI COSTRUZIONE COMMISURATO AGLI INTERVENTI DI NUOVA EDIFICAZIONE ...... 46

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1. IL PIANO DEI SERVIZI: IL QUADRO LEGISLATIVO DI RIFERIMENTO, CONTENUTI E COMPETENZE SPECIFICHE Nel quadro delle innovazioni introdotte dal legislatore regionale nella disciplina della pianificazione comunale con la legge regionale 12/2005, il piano dei servizi appare come l’atto di PGT meno inedito. Nel corso degli anni precedenti alla promulgazione della richiamata legge di riforma, infatti, il piano dei servizi era già stato introdotto nell’ordinamento lombardo con la legge regionale 19 febbraio 2001 n. 1 quale allegato alla relazione del PRG. Ciò nonostante, nella riproposizione del piano dei servizi, il legislatore regionale ha comunque stabilito novità, di rilievo tecnico, in merito ad almeno cinque questioni: 1) la conferma di nuovo strumento programmatico (il Piano dei servizi) che nell’innovato precetto legislativo assume il ruolo di vero e proprio atto di pianificazione che deve costituire parte integrante della pianificazione comunale; 2) la dotazione minima di servizi da assicurare a livello complessivo e a livello di ambiti di trasformazione; 3) le modalità di computo e determinazione della dotazione di aree per attrezzature pubbliche e di interesse pubblico o generale (servizi); 4) le modalità di computo degli utenti dei servizi; 5) l’integrazione del piano dei servizi, per quanto riguarda l’infrastrutturazione del sottosuolo, con le disposizioni del piano urbano generale dei servizi nel sottosuolo (PUGSS),

Le disposizioni regionali, in particolare, prevedono che il Piano dei Servizi assicuri: 1) una adeguata dotazione globale di aree per attrezzature pubbliche e di interesse pubblico e generale, 2) le eventuali aree per l’edilizia residenziale pubblica 3) le dotazioni a verde, i corridoi ecologici e il sistema del verde di connessione tra territorio rurale e quello edificato, nonché tra le opere viabilistiche e le aree urbanizzate 4) una razionale distribuzione sul territorio comunale, a supporto delle funzioni insediate e previste. Il piano dei servizi, per soddisfare le esigenze espresse, deve valutare prioritariamente l’insieme delle attrezzature al servizio delle funzioni insediate nel territorio comunale, anche con riferimento a fattori di qualità, fruibilità e accessibilità e, in caso di accertata insufficienza o inadeguatezza delle attrezzature stesse, ne deve quantificare i costi per il loro adeguamento e individuare le modalità di intervento. Analogamente il piano dei servizi deve indicare, con riferimento agli obiettivi di sviluppo individuati dal documento di piano, le necessità di sviluppo e integrazione dei servizi esistenti, quantificandone i costi e prefigurandone le modalità di attuazione. In relazione alla popolazione stabilmente residente e a quella da insediare secondo le previsioni del documento di piano, il piano dei servizi deve comunque assicurare una dotazione minima di aree per attrezzature pubbliche e di interesse pubblico o generale pari a diciotto metri quadrati per abitante. Ulteriori elementi rilevanti sono costituiti dalle disposizioni della legge regionale 12/2005 che riguardano i vincoli preordinati all’espropriazione per la realizzazione, esclusivamente ad opera della pubblica amministrazione, di attrezzature e servizi previsti dal piano dei servizi; la legge ne dispone la decadenza, trascorsi cinque anni, decorrenti dall’entrata in vigore del piano, qualora, entro tale termine, l’intervento cui sono preordinati non sia inserito nel programma triennale delle opere pubbliche e relativo aggiornamento, ovvero non sia stato approvato lo strumento attuativo che ne preveda la realizzazione. Ulteriormente significativa, per le implicazioni in tema decadenza e reiterazione dei vincoli espropriativi, è la precisazione contenuta al comma 13 dell’articolo 9 della legge regionale,

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secondo la quale <<…non configurano vincolo espropriativo e non sono soggette a decadenza le previsioni del piano dei servizi che demandino al proprietario dell’area la diretta realizzazione di attrezzature e servizi, ovvero ne contemplino la facoltà in alternativa all’intervento della pubblica amministrazione.>>.

I principi generali che la legge 12/2005 statuisce in merito al tema dei servizi sono: - la considerazione della funzione ambientale del verde; - la considerazione, quale servizio economico generale, dell’ edilizia sociale

- l’integrazione tra gli strumenti di programmazione e indirizzo previsti dalla normativa di settore ed il piano dei servizi; - la valorizzazione e l’incentivazione delle forme di concorso e di coordinamento tra comuni ed enti per la realizzazione e la gestione delle strutture e dei servizi; - la valorizzazione ed incentivazione dell’iniziativa privata e del concorso di risorse pubbliche e private nella realizzazione degli obiettivi del Piano dei servizi.

Gli elementi costitutivi di cui deve comporsi il piano dei servizi sono: - verifica della domanda esistente e prevedibile, vale a dire del complesso delle esigenze e necessità di servizi, qualitativamente definiti, esprimibili dalla popolazione comunale; - determinazione dei parametri minimi di qualità, al cui raggiungimento l’Amministrazione si impegna, in chiave programmatica, con i propri cittadini; - censimento dell’offerta esistente, costituito da una catalogazione della disponibilità di servizi esistenti sul territorio comunale; - determinazione delle iniziative da assumere per riqualificare, differenziare, incrementare l’offerta dei servizi in rapporto alla domanda stimata; - determinazione motivata, in rapporto alle esigenze sopra individuate, delle tipologie di attrezzature e infrastrutture considerati quali servizi.

Aspetto saliente che contraddistingue l’impostazione generale della legge regionale 12/2005 e che trova specifica declinazione nello strumento del piano dei servizi, è la valorizzazione dell’autonomia comunale, anche in campo normativo e regolativo in materia di governo del territorio. Secondo tale principio, infatti, la gestione dei processi di trasformazione e la verifica delle relative ricadute, sono da considerare strutturalmente di competenza delle comunità locali, alle quali deve essere inoltre assicurata la partecipazione (principio di coopianificazione) alle scelte di programmazione di ordine superiore e attinenti alle competenze regionali e provinciali. In applicazione del principio costituzionale della primaria spettanza ai Comuni dell’attività amministrativa, l’ordinamento regionale nel prevedere l'attribuzione ad essi della generalità delle funzioni amministrative, conferisce ampio potere regolamentare anche, per quanto qui d’interesse, riferibile alla programmazione e gestione dei servizi.

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2. LA PIANIFICAZIONE TERRITORIALE E IL TEMA DEI SERVIZI La pianificazione territoriale trova le proprie origini come scienza moderna, soprattutto quale strumento teso a definire le scelte allocative e a soddisfare i fabbisogni aggiuntivi in termini sostanzialmente edilizi. E’ sufficiente, infatti, rifarsi al periodo storico (corrispondente all’industrializzazione) a cui si fa risalire la codificazione del carattere applicativo disciplinare della tecnica urbanistica, per comprendere come, in Italia almeno fin dalla seconda metà dell’ottocento, i piani regolatori fossero finalizzati a mettere ordine nelle città e a regolare, secondo un disegno unitario, la loro espansione e trasformazione. L’esigenza prioritaria di dare impulso, strumenti e disciplina al governo del territorio in una fase di forte espansione urbana e di trasformazione, è stata oggi superata da nuove questioni emergenti legate ai temi della pianificazione ambientale, della sostenibilità, della dimensione sociale degli attori del piano, della consapevolezza della necessità di salvaguardia, tutela e promozione del paesaggio, ecc... In altre parole, d’attualità non è più il governo dell’espansione bensì la promozione e la regolazione di processi di riqualificazione urbana e territoriale, in termini di risposte ad esigenze collettive, di risorse territoriali e ambientali, in termini di forma e organizzazione degli spazi, di obiettivi di assetto insediativo e di strategie per il miglioramento e il riequilibrio del territorio. In tale mutata prospettiva, appare centrale la promozione di un processo diretto a garantire la coerenza tra le caratteristiche del territorio e la promozione di opportunità di sviluppo culturale, sociale e economico, assumendo come carattere strumentale l’accrescimento della qualità urbana complessiva e dell’ambiente di vita della popolazione. In tale senso, anche sotto il profilo disciplinare, la necessità e l’opportunità di provvedere alla sistematica analisi e programmazione dei servizi, è quanto mai attuale; appare quantomeno difficile, infatti, pensare ad una forma concreta di pianificazione del territorio che, realisticamente, non indaghi questo settore e non proponga soluzioni a problemi di dotazioni quantitative e qualitative dei servizi. La natura del piano dei servizi e la sua collocazione all’interno della disciplina della pianificazione territoriale, deve opportunamente orientare la sua connotazione: in tale ottica, i riferimenti delle prestazioni offerte dai vari servizi, le espressioni delle politiche a sostegno dei vari settori d’intervento rappresentano, quindi, uno scenario referenziato e coerenziato agli scopi e alle competenze del Piano di Governo del Territorio. Anche sul piano programmatico, tale scelta di campo si traduce in una attenzione agli aspetti e alle competenze ascrivibili al governo del territorio e alle politiche e alle azioni di pianificazione, lasciando sullo sfondo orientamenti e azioni riferibili ad aspetti gestionali dell’“organizzazione” (nell’accezione di complesso di risorse strumentali, umane ed economiche necessarie per la realizzazione del singolo servizio), sicuramente altrettanto incidenti sull’efficacia di erogazione del servizio ma, appunto, estranei alle competenze della progettazione territoriale. In ordine a quest’ultimo aspetto, una precisazione di impostazione di principio metodologica, attiene proprio alla specificità della realtà indagata e alla specifiche connotazioni (dimensionali, demografiche, economiche e sociali) del Comune di Ronco Briantino; è di tutta evidenza, infatti, che nella redazione del piano dei servizi e nella valutazione in ordine agli stessi, occorre ponderare la capacità intrinseca dell’Amministrazione Comunale di rispondere alle domande di servizi espresse. In altri termini, occorre rapportare le analisi e le considerazioni propositive all’ambito delle effettive possibilità del Comune di Ronco Briantino, avendo riguardo alle concrete risorse a disposizione e alle realistiche politiche di governo del territorio attuabili. In tale senso, considerazioni in merito allo spettro dei servizi presenti sul territorio comunale e in merito alla attivazione di azioni e politiche urbane, devono essere rapportati alla effettiva “gerarchia amministrativa” del comune, con quanto ne consegue in termini di necessità di sussidiarietà con altri enti territoriali e con altri livelli decisionali.

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3. REDAZIONE DEL QUADRO CONOSCITIVO: ASPETTI METODOLOGICI La connotazione peculiare del piano dei servizi, rende opportuna una riflessione in ordine agli aspetti metodologici affrontati nel corso di questa specifica attività conoscitiva e valutativa. L’approfondimento tecnico sviluppato, si è orientato, in primo luogo, alla “costruzione” di un quadro conoscitivo che cogliesse in modo organico e unitario, il sistema dei servizi, implementando tale attività di tipo accertativo con diffuse considerazioni di ordine valutativo con riguardo alle risorse, alle opportunità e ai fattori di criticità che lo carattterizzano. Per quanto riguarda la fase di approfondimento delle conoscenze, la necessità di coniugare due presupposti operativi –la conoscenza delle condizioni e delle peculiarità dei servizi esistenti e l’opportunità di articolare tale conoscenza a tutti i livelli dell’Amministrazione-, ha suggerito l’utilizzo di una indagine conoscitiva con gli Amministratori e i Responsabili delle strutture operative –soggetti che per il ruolo e la funzione svolta, si pongono come attori esperti e specialistici- per approntare un quadro conoscitivo sufficientemente approfondito. E ancora, nell’ambito del processo di partecipazione, è stata dedicata specifica attenzione al tema dei servizi, esplorando l’opinione dei cittadini di relativamente allo stato dei servizi presenti e al grado di efficienza e di offerta degli stessi, in modo da orientare una corretta programmazione degli interventi sul territorio. Per un rapporto esaustivo sugli esiti del confronto con la cittadinanza si rimanda allo specifico documento allegato al PGT; in questa sede, appare utile delineare come i risultati dei questionari e i contributi dei forum con le associazioni, abbiano costituito un prezioso materiale conoscitivo e progettuale che ha significativamente determinato le scelte dell’Amministrazione comunale nell’ambito della programmazione dei servizi. La natura del nuovo strumento e la sua collocazione all’interno della disciplina della pianificazione urbanistica e territoriale, hanno naturalmente orientato la sua connotazione: in tale ottica, i riferimenti delle prestazioni offerte dai vari servizi, le espressioni delle politiche a sostegno dei vari settori d’intervento non vogliono essere esaustive di tutte le condizioni e problematiche attinenti al tema, ma restituiscono uno scenario referenziato e coerenziato agli scopi e alle competenze del PGT. Per una corretta lettura del presente piano dei servizi e del quadro conosccitivo in particolare, è opportuno precisare alcune indicazioni terminologiche utilizzate: servizi: insieme degli elementi che servono a garantire una determinata prestazione (sede, personale, regolamento di gestione, modalità di finanziamento); attrezzature: strutture fisiche nelle quali il servizio si svolge; infrastrutture: le strutture fisiche a “rete” necessarie per regolare flussi di traffico, energia, acqua, gas, ecc… ; servizi d’interesse locale: servizi direttamente accessibili dagli utenti appartenenti ad un ristretto bacino d’utenza (solitamente riferito a circoscrizioni amministrative a livello comunale o inferiore); servizi d’interesse territoriale: servizi che per natura o dimensione funzionale richiesta, hanno bacini d’utenza più vasti (solitamente riferiti a circoscrizioni amministrative a livello provinciale o regionale).

Nella redazione del piano dei servizi sono state considerate, nella valutazione dei servizi, le seguenti condizioni: a) le aree e le opere necessarie a migliorare e qualificare i servizi già presenti sul territorio e quelli di nuova previsione; b) le opere necessarie a tutelare e riqualificare il patrimonio di interesse culturale ed ambientale per assicurarne la pubblica fruizione; c) le opere volte a migliorare l'ambiente urbano e la qualità della vita.

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In particolare, l’indagine e la pianificazione si sono rivolte a due elementi che corrispondono a due finalità generali: la qualità urbana e la qualità ambientale, con l’avvertenza che l’indagine specifica delle infrastrutture a rete nel sottosuolo è attribuita, secondo le indicazioni di legge, allo specifico strumento del PUGSS, a cui è fatto esplicito richiamo e che non tutte le categorie indagate, sono poi state tradotte in effettivi servizi computabili dal piano.

SERVIZI DI QUALITA’ URBANA inteso come livello quantitativo e qualitativo del sistema delle infrastrutture per l’urbanizzazione degli insediamenti e di quello delle attrezzature e degli spazi collettivi idonei a soddisfare le esigenze dei cittadini. - Tipologia e quantità delle dotazioni infrastrutture - impianti e opere di prelievo trattamento dell’acqua; - rete fognaria, impianti di depurazione, impianti raccolta e smaltimento rifiuti; - reti di distribuzione dell’energia - strade, spazi e percorsi pedonali, piste ciclabili, fermate e stazioni del sistema dei percorsi collettivi, parcheggi pubblici. attrezzature - istruzione; - assistenza, servizi sociali e sanitari; - pubblica amministrazione e protezione civile; - attività culturali, associative e politiche; - culto; - spazi aperti attrezzati a verde per il gioco, la ricreazione il tempo libero e le attività sportive; - altri spazi aperti di libera fruizione per usi pubblici o collettivi.

SERVIZI DI QUALITA’ ECOLOGICO-AMBIENTALE nel senso della espressione di un rapporto virtuoso tra il sistema insediativo ed il territorio, al fine della promozione di uno sviluppo che sia capace di coniugare l'efficienza economica con la tutela delle risorse naturali, di regolamentare un idoneo grado di riduzione della pressione del sistema insediativo sull’ambiente naturale e di migliorare la qualità dell’ambiente urbano e territoriale. - limitazione del consumo di risorse non rinnovabili - prevenzione integrata degli inquinamenti (aria, acqua, terreno) – smaltimento e recupero dei rifiuti, trattamento delle acque reflue - promozione di interventi di riequilibrio e mitigazione degli impatti dell’attività umana - potenziamento delle infrastrutture e delle dotazioni ecologiche e ambientali.

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4. DETERMINAZIONE DELLE ATTREZZATURE E INFRASTRUTTURE SUSCETTIBILI DI ESSERE CONSIDERATI SERVIZI Una prima questione affrontata, riguarda l’oggetto stesso dell’indagine ovvero la determinazione puntuale e ordinata, delle attività e delle attrezzature suscettibili di essere potenzialmente ascrivibili alla categoria dei servizi. Questo ulteriore sforzo definitorio, non indipendente neppure in questa prima fase di impostazione metodologica e di approccio disciplinare, dalla specifica realtà indagata, ha riguardato la specificazione e la definizione dei servizi, sotto il duplice aspetto: • determinazione delle tipologie di servizi che possono concorrere al soddisfacimento della dotazione di strutture e infrastrutture di interesse pubblico e generale di competenza del PGT; • selezione, all’interno di queste categorie, dell’appropriato livello territoriale di riferimento per la ricognizione dei servizi esistenti e per garantire l’implementazione del livello di servizi offerti. La legge regionale 12/2005, riprendendo sul punto una innovazione normativa rispetto alla prassi già introdotta con la legge regionale 1/2001, si limita, infatti, a determinare la definizione di servizio, senza articolare specificatamente la tipologia di infrastrutture da considerare tali. La declinazione della legge regionale (vedi comma 10 dell’articolo 9 <>) individua nella finalità a favore della popolazione, il discriminante per determinare la natura del servizio. In tale senso, si concretizza il passaggio cognitivo da standard pubblico a servizio di interesse generale, sostanziando una scelta che non è evidentemente solo di “forma” e che è fortemente promossa e sostenuta dall’innovata disposizione di legge regionale. Tradizionalmente, nel campo disciplinare urbanistico, il concetto di standard (cui la dotazione di servizi, inevitabilmente, si richiama) si associava a specifiche categorie derivate dal modulo funzionale proposto dai disposti del D.M. n. 1444 del 1968. la norma regionale, invece, elimina le categorie predefinite di standard e ne amplia la nozione sino a farla coincidere con quella di servizi di interesse pubblico e generale, demandando alla discrezionalità comunale la scelta dei servizi da considerare e rendendo opportuna una attenta riflessione finalizzata a selezionare quelli che, sulla scorta dellle valutazioni delle esigenze locali e degli obiettivi di azione individuati, sono identificabili come servizi di competenza del PGT. A tale proposito, una prima scelta di campo riguarda, in termini generali, la non considerazione come servizi di quelle attrezzature genericamente riconducibili alle opere di urbanizzazione primaria e ai servizi tecnologici, se non con riferimento ai parcheggi e a quei servizi tecnologici di livello pregiato che concorrono effettivamente a migliorare la qualità della vita. Conseguentemente, sono stati esclusi dalla nozione di servizio, costituendo in realtà presupposti minimamente indispensabili per la stessa esistenza di un insediamento, la viabilità e le reti tecnologiche essenziali, non rappresentando un’implementazione in termini qualitativi; al contrario sono stati considerati servizi quelle infrastrutture idonee a comportare incrementi qualitativi di elevato impatto su porzioni significative di territorio, quali ad esempio i parcheggi.

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Ulteriore precisazione riguarda le considerazioni inerenti le strutture a gestione privata: sono stati considerati (oltre alle attrezzature religiose come definite dall’articolo 71 della legge regionale 12/2005), quei servizi che per loro natura integrano analoghe prestazioni erogate direttamente dall’Amministrazione Pubblica, escludendo invece quelle strutture dove l’attività del privato, pur riconosciuta come servizio in senso generale, si svolge in campi tradizionalmente non interessati dall’azione Pubblica e che perseguono finalità di lucro che possono condizionare i contenuti e la qualità del servizio (ci si riferisce ad esempio agli esercizi pubblici quali bar e ristoranti). Tale individuazione, oltre ad avere finalità operative nella individuazione dei servizi presenti, assume specifico significato nella fase di attuazione del piano dei servizi, nella possibilità di individuare le effettive attività che possono essere messe in campo attraverso l’attivazione dei privati; la seguente declinazione costituisce, in definitiva e in tale senso, un valido mezzo di discernimento per l’Amministrazione Comunale e per eventuali operatori privati interessati alla realizzazione diretta di strutture di interesse generale.

ISTRUZIONE, FORMAZIONE Strutture scolastiche Materne Elementari Secondarie inferiori Secondarie superiori Università Centri di orientamento allo studio

Strutture formative Servizi di formazione professionale per l’inserimento al lavoro Servizi di formazione professionale per i lavoratori, centri di perfezionamento e riqualificazione

SERVIZI ALLA PERSONA E ALLA FAMIGLIA: Servizi sanitari Servizi economico generali: edilizia sociale Servizi familiari, per l’infanzia e l’adolescenza Servizi sociali per la prima infanzia (nido, micro nido, centro prima infanzia) Centri diurni per minori Centri di aggregazione Comunità socio-assistenziali Centri per la famiglia Centri antiviolenza per le donne Servizi per gli anziani Servizi per disabili Servizi per persone a rischio di emarginazione grave (immigrati, nomadi, prostitute, ex carcerati)

PUBBLICA AMMINISTRAZIONE Amministrazione comunale e servizi decentrati Organi dell’amministrazione centrale: servizi amministrativi gestione sistema finanziario e tributario uffici del registro ispettorati distretti militari

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Vigili del Fuoco Arma dei carabinieri Corpo forestale Corpo della guardia di finanza Corpo della polizia di stato Dipartimenti della protezione civile

SERVIZI PER LE IMPRESE E L’IMPIEGO Servizi di supporto alle imprese: agenzie territoriali, progetti di sostegno all’imprenditorialità Servizi di incontro domanda e offerta di lavoro: centri di orientamento al lavoro, osservatori del mercato del lavoro

ATTIVITTÀ RICREATIVE E CULTURALI, Biblioteche, sale lettura, auditori, sale audiovisivi e cineteche Musei, conservazione di archivi, raccolte di cataloghi Spazi aperti di aggregazione e o di spettacolo Centri ricreativi Centri culturali Scuole d’arte

ATTIVITTÀ SPORTIVE Impianti sportivi: campi da calcio, piscine, campi da tennis, palestre, impianti polivalenti ecc...

SERVIZI RELIGIOSI Culto abitazione dei ministri del culto e del personale di servizio attività di formazione religiosa attività educative, culturali, sociali, ricreative e di ristoro comprese le attività di oratorio e similari

INFRASTRUTTURE E IMPIANTISTICA TECNOLOGICA Impianti comunali e consortili di prelievo e trattamento dell’acqua destinata al consumo umano impianti di depurazione comunali e consortili, impianti raccolta e smaltimento rifiuti comunali e consortili.

MOBILITÀ Parcheggi pubblici Fermate dei mezzi pubblici

SISTEMA DEL VERDE Parchi urbani Parchi territoriali Parchi attrezzati Orti botanici Orti urbani ricreativo-sociali Dotazioni ecologiche ed ambientali

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5. ELEMENTI DI ANALISI STATISTICA DELLA POPOLAZIONE La presente trattazione, vuole porre l’accento sulle connotazioni di alcuni indicatori (saldo e indice naturale della popolazione, tassi di natalità e di mortalità, saldo e indice migratorio, analisi storica della crescita demografica, dimensione media e tipologica dei nuclei familiari, abitazioni occupate) ritenuti utili per comprendere le trasformazioni intervenute, le potenziali prospettive demografiche e, in ultima analisi, per “guidare” alcune scelte che necessariamente si devono confrontare con situazioni attuali e scenari futuri. Per il confronto complessivo delle analisi statistiche si rimanda allo specifico elaborato allegato al quadro conoscitivo del documento di piano. In questa sede sono ripresi alcune considerazioni specificatamente riferibili all’utenza dei servizi; se il corretto dimensionamento di un Piano implica la definizione di una capacità insediativa congruente rispetto ai fabbisogni reali, una valutazione del grado di congruità dei servizi presenti sul territorio, infatti, non può prescindere da una riflessione in ordine alle dinamiche della popolazione, cercando di delineare alcuni aspetti che maggiormente si legano ai caratteri dello sviluppo urbano e del fabbisogno di servizi. Sotto tale profilo, assumono rilevanza alcune considerazioni generali desumibili dall’analisi statistica e che possono essere riassunte nella situazione demografica generale dell’Italia –e il comune di Ronco Briantino non costituisce eccezione- che vede ridotte le intensità di crescita della popolazione, con un tasso di fertilità previsto in ulteriore regresso. Il movimento migratorio (pur con le dovute cautele dettate da difficoltà di registrazioni ufficiali, dettate spesso da movimenti clandestini e quindi non rigorosamente rilevabili) è anch’esso previsto in generale progressiva rarefazione. Per quanto concerne forme di redistribuzione territoriale della popolazione (fortemente incidenti nelle dinamiche a livello provinciale) che, soprattutto tra gli anni 70 e la prima metà degli anni 80, hanno visto modelli di concentrazione dei flussi in uscita dal capoluogo lombardo verso i comuni di cintura e verso l’area metropolitana (tra il 1971 e il 1985 la popolazione di Milano ha avuto un decremento di circa 200.000 residenti mentre a livello di area metropolitana nello stesso periodo intercensuario non si sono registrate contrazioni nel numero di residenti), le previsioni non prospettano particolari componenti di crescita. I dati elaborati dall’Istituto Centrale di Statistica, infatti, per l’orizzonte temporale fino al 2021, propongo previsioni demografiche caratterizzate da fenomeni di contrazione della popolazione (sostanzialmente non dissimili nel trend sia con riferimento alla ripartizione geografica riferita a livello regionale che provinciale che specificatamente per il comune di Ronco Briantino). Nel medio periodo assumono significato per l’orientamento e la programmazione dei servizi di base rapportabili all’età della popolazione, alcuni indicatori riferibili appunto alle classi d’età e ad indicatori elaborati a partire dall’indice di vecchiaia e all’indice di ricambio della popolazione che consentono di verificare l’aderenza alle istanze di “gruppi specifici” e alla segmentazione della domanda per classi di età e tipologie dei bisogni. In questo senso, gli indicatori riferibili all’indice di vecchiaia (rapporto percentuale tra la popolazione in età da 65 anni in poi e quella della classe 0-14 anni) e gli indici di dipendenza (indice di dipendenza giovanile: rapporto percentuale tra la popolazione in età 0-14 anni e quella in età 15-64 anni; indice di dipendenza degli anziani: rapporto percentuale tra la popolazione in età da 65 in poi e quella in età 15-64 anni) non rendono evidenti macro differenze tra gli andamenti registrabili a Ronco Briantino e l’andamento complessivo regionale, non sostanziando, quindi, particolari aspetti legati all’offerta di servizi per specifici settori della popolazione. Una segnalazione utile in senso programmatico potrebbe riguardare la lettura integrata del dato dell’indice di vecchiaia (minore per Ronco Briantino rispetto alla media regionale) e dell’indice di dipendenza degli anziani (maggiore per Ronco Briantino rispetto alla regione Lombardia) che sembra sostanziare una differente “frequenza” della popolazione ricompresa nella classe di età centrale (14-64 anni).

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Ulteriore indicazione utile in senso programmatico, appare la situazione osservabile per quanto riguarda il numero delle famiglie che risulta differente per la realtà comunale di Ronco Briantino rispetto a quanto osservabile in altri ambiti geografici. Uno dei maggiori processi di trasformazione interna nella composizione della popolazione, infatti, è riferibile alla denuclearizzazione delle famiglie che ha contraddistinto sempre più nettamente il passaggio dalla famiglia di tipo parentale a quella di tipo nucleare cui si associa una minore dimensione media della famiglia. Nel trend osservabile per il comune nel periodo tra il 1993 e il 2007 per il comune di Ronco Briantino, invece, il numero delle famiglie cresce di 307 unità, mentre il numero medio di componenti per famiglia passa da 2,48 nel 1993 a 2,53 nel 2006, in generale controtendenza rispetto alle consolidate indicazioni previsionali che indicano una diminuzione del numero medio di componenti le famiglie. Anche in ragione delle considerazioni di ordine statistico desumibili dai dati inerenti l’indice di mortalità, non emergono situazioni particolari che possano indurre specifiche necessità per la realtà territoriale indagata: l’ultimo dato aggiornato a livello provinciale (anno 2006) indica il tasso generico di mortalità pari a 8,6 per 1000 abitanti, senza significativi discostamenti rispetto agli anni precedenti (9,3 nel 2003; 8,6 nel 2004; 8,7 nel 2005).

In definitiva, comunque, il complesso dei dati statistici rilevati, in un arco ttemporale di medio periodo, non conforta previsioni di incremento reale della popolazione residente, nè particolari condizioni legate alla struttura della popolazione dato che, di per sè e sotto il profilo meramente quantitativo, non presuppone l’esigenza di incrementi significativi dei servizi di base.

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6. QUADRO CONOSCITIVO: SERVIZI ESISTENTI Esito della fase ricognitiva (basata sull’incrocio dei risultati del questionario e da altre fonti informative –sopralluoghi ispettivi, atti amministrativi, ecc...) è rappresentato dal quadro conoscitivo che esprime lo stato di attuazione dei servizi presenti nel territorio del Comune di Ronco Briantino. Gli elaborati individuati nel quadro conoscitivo del documento di piano documentano, articolati con riferimento ai servizi locali e ai servizi territoriali, lo stato attuale delle attrezzature e la loro dislocazione sul territorio, illustra i dati sintetici dell’analisi, oltre ad evidenziare la localizzazione cartografica dei servizi che siano suscettibili di puntuale definizione geografica. Particolarmente significative, sia in merito alla valutazione del grado di efficacia del servizio sia, conseguentemente, sul piano della programmazione di implementazione dei servizi, appaiono le considerazioni in ordine all’articolazione dei servizi territoriali che, evidentemente, esprimono una offerta non direttamente utilizzabile all’interno del territorio comunale ma che, nell’ottica della programmazione, danno comunque conto delle possibilità che possono essere soddisfatte nel contesto di area vasta di riferimento. A questo proposito appare utile segnalare come le diverse geografie prese in considerazione per l’esame dei servizi territoriali, esprimano comunque una prima valutazione in ordine all’effettiva accessibilità dei servizi in funzione della loro diversa qualificazione: così per alcune categorie di servizi, ci si è rifatti alle definizioni di bacini di utenza codificati (ad esempio per i servizi sanitari si è preso in considerazione l’unità territoriale dell’ASL corrispondente), mentre per altri servizi (vedi ad esempio i servizi sportivi) si sono presi in considerazione gli ambiti comunali di più immediata prossimità, presupponendo un bacino di utenza più limitato.

SERVIZI COMUNALI

1. AMBULATORIO E CENTRO INFERMIERISTICO SANT'ANTONIO 2. BIBLIOTECA COMUNALE E CAG 3. CENTRO ANZIANI NUOVA PRIMAVERA 4. CENTRO UNICO DI PRENOTAZIONE (CUP) E ASSOCIAZIONE TANDEM 5. CIMITERO 6. COMUNITA' ALLOGGIO LA ROSA VERDE 7. COOPERATIVA SOCIALE LA ROSA BLU 8. MUNICIPIO (VILLA BRIOSCHI) 9. MUSEO AGRICOLO 10. PARCO VILLA COMUNALE 11. RESIDENZA SANITARIA ASSISTENZIALE PER ANZIANI E CENTRO DIURNO INTEGRATO "LA ROSA D'ARGENTO" 12. SEDE ASSOCIAZIONE GRUPPO ALPINI 13. SEDE ASSOCIAZIONI 14. ISTITUTO COMPRENSIVO RONCO BRIANTINO E -SCUOLA PRIMARIA 15. ISTITUTO COMPRENSIVO RONCO BRIANTINO E SULBIATE -SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO 16. SCUOLA PER L'INFANZIA STATALE 17. CAMPO DA CALCIO 18. GIARDINO RESIDENZA SANITARIA ASSISTENZIALE 19. ORTI URBANI 20. PARCO PUBBLICO ATTREZZATO DI VIA VERDI 21. PARCO PUBBLICO DI PIAZZA DANTE 22. PARCO PUBBLICO DI VIA CESARE BATTISTI 23. PARCO PUBBLICO DI VIA PIO XI

PIANO DEI SERVIZI RELAZIONE 14

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24. CAMPO DA CALCIO ORATORIO SAN GIOVANNI BOSCO 25. CHIESA PARROCCHIALE SANT'AMBROGIO 26. CINETEATRO PIO XI 27. EX CHIESA DI SANT'AMBROGIO AD NEMUS 28. ORATORIO SAN GIOVANNI BOSCO 29. SANTUARIO DELLA MADONNA DEL CARMELO 30. SCUOLA PER L'INFANZIA PARITARIA MARIA IMMACOLATA 31. SEDE ASSOCIAZIONE POLISPORTIVA NUOVA RONCHESE 32. SERBATOI ACQUEDOTTO 33. VASCHE VOLANO 34. AMPLIAMENTO PARCO PUBBLICO ATTREZZATO SOVRACOMUNALE CTL3 (CONSORZIO PER IL TEMPO LIBERO) 35. NUOVA BIBLIOTECA COMUNALE 36. RIQUALIFICAZIONE SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO 37. AMPLIAMENTO PARCHEGGI PUBBLICI ESISTENTI 38. NUOVA VASCA VOLANO ZONA OVEST 39. CONCORSO ALLA REALIZZAZIONE DI SPAZI PER SERVIZI

PIANO DEI SERVIZI RELAZIONE 15

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SERVIZI TERRITORIALI

Sanità ASL di Lecco

ASL LECCO: DISTRETTO NOME INDIRIZZO E CITTA' TIPO STRUTTURA ENTE STRUTTURA TELEFONO 1 BELLANO 2 LECCO 3 MERATE

PRESIDIO VIA CARLO AZIENDA OSPEDALE OSPEDALIERO DI ALBERTO 25, 23822 OSPEDALIERA BELLANO UMBERTO I° 1 AZIENDA BELLANO TEL. PROVINCIALE DI BELLANO OSPEDALIERA 0341829111 LECCO

ISTITUTO DI VIA DON LUIGI ISTITUTO RICOVERO E CURA 20, 23842 ASSOCIAZIONE LA BOSISIO PARINI SCIENTIFICO 1 A CARATTERE BOSISIO PARINI NOSTRA FAMIGLIA EUGENIO MEDEA SCIENTIFICO TEL. 031877111

PIAZZALE AZIENDA CALOLZIO- STRUTTURA POLIAMBULATORIO KENNEDY 1, 23801 OSPEDALIERA 1 CORTE AMBULATORIALE - CALOLZIOCORTE CALOLZIOCORTE PROVINCIALE DI TEL. 0341482624 LECCO

ISTITUTO DI VIA MONTEREGIO I.N.R.C.A. - RICOVERO E CURA 13 23880 PRESIDIO DI I.N.R.C.A. IRCCS A CARATTERE CASATENOVO CASATENOVO SCIENTIFICO TEL. 03992321 CASATENOVO 2

VIA MONTEREGIO, AZIENDA STRUTTURA POLIAMBULATORIO 23880 OSPEDALIERA AMBULATORIALE - CASATENOVO CASATENOVO PROVINCIALE DI TEL. 0341482624 LECCO

VIA SPLUGA 49, STUDIO DI STUDIO DI CERNUSCO STRUTTURA 23870 CERNUSCO RADIOLOGIA RADIOLOGIA 1 LOMBARDONE AMBULATORIALE LOMBARDONE TEL. ELLISSE SRL ELLISSE SRL 0399907671

STUDIO VIA BONACINA 7/C, STUDIO STRUTTURA DOLZAGO DENTISTICO DOTT. 23843 DOLZAGO DENTISTICO DOTT. 1 AMBULATORIALE EZIO FRENI SRL TEL. 0341451429 EZIO FRENI SRL

VIA 1° MAGGIO 3, STRUTTURA AMBULATORIO GALBIATE 23851 GALBIATE GIMAR S.R.L. 1 AMBULATORIALE FISIOTERAPICO TEL. 0341241161

CENTRO CENTRO P.ZZA CAVOUR 4, STRUTTURA FISIOTERAPICO FISIOTERAPICO INTROBIO 23815 INTROBIO 1 AMBULATORIALE VALSASSINESE DI VALSASSINESE DI TEL. 0341981093 CAUCIA E C.SAS CAUCIA E C. SAS

CASA DI CURA VIA LEONARDO DA CASA DI CURA GIOVANNI VINCI 49, 23900 GIOVANNI BATTISTA LECCO BATTISTA MANGIONI S.P.A. TEL. 0341478111 MANGIONI S.P.A. CASA DI CURA 2 CONGREGAZIONE CASA DI CURA VIA SAN NICOLO' SUORE LECCO - BEATO 12, 23900 LECCO MISERICORDINE LUIGI TALAMONI TEL. 0341274111 S.GERARDO - CASA DI CURA LECCO

PRESIDIO AZIENDA PRESIDIO VIA DELL'EREMO LECCO OSPEDALIERO DI OSPEDALIERA ALESSANDRO 9/11, 23900 LECCO 1 AZIENDA PROVINCIALE DI MANZONI DI LECCO TEL. 0341489111 OSPEDALIERA LECCO

AMBULATORIO CORSO MATTEOTTI FISIOTERAPICO E 5/G 5/F, 23900 GIMAR S.R.L. POLISPECIALISTIC LECCO O TEL. 0341241161 STRUTTURA 2 AMBULATORIALE CENTRO CENTRO C.SO C. ALBERTO DIAGNOSTICO DIAGNOSTICO 76/B, 23900 LECCO SPECIALISTICO SPECIALISTICO TEL. 0341358411 SAN NICOLÒ SRL SAN NICOLÒ SRL

AZIENDA PIAZZA VITTORIA, STRUTTURA POLIAMBULATORIO OSPEDALIERA MANDELLO 23826 MANDELLO 1 AMBULATORIALE - MANDELLO PROVINCIALE DI TEL. 0341482624 LECCO

PRESIDIO AZIENDA OSPEDALE SAN LARGO MANDIC 1, OSPEDALIERO DI OSPEDALIERA MERATE LEOPOLDO MANDIC 23807 MERATE 1 AZIENDA PROVINCIALE DI MERATE TEL. 03959161 OSPEDALIERA LECCO

AZIENDA VIA LOCATELLI 9, STRUTTURA POLIAMBULATORIO OSPEDALIERA OGGIONO 23848 OGGIONO 1 AMBULATORIALE OGGIONO PROVINCIALE DI TEL. 0341482624 LECCO

PIANO DEI SERVIZI RELAZIONE 16

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Sanità ASL Monza e della Brianza

ASL MONZA E BRIANZA: DISTRETTO NOME INDIRIZZO E CITTA' TIPO STRUTTURA ENTE STRUTTURA TELEFONO 1 CARATE 2 3 4 5 BRIANZA MONZA

VIA UMBERTO I 17, AZIENDA STRUTTURA POLIAMBULATORIO - ARCORE 20043 ARCORE OSPEDALIERA DI 1 AMBULATORIALE ARCORE TEL. 0396014925 DESIO E VIMERCATE

CENTRO VIA S. ANNA 8, 20045 CENTRO DENTISTICO DENTISTICO LOMBARDO TEL. 03629955189 LOMBARDO SRL BESANA IN STRUTTURA 2 BRIANZA AMBULATORIALE VIA VIARANA 38, POLIAMBULATORIO AZIENDA 20045 BESANA IN SPECIALISTICO - OSPEDALIERA DI BRIANZA BESANA BRIANZA DESIO E VIMERCATE TEL. 0362984501

VIA G. CARDUCCI 7, BOVISIO STRUTTURA FISIOMED 2000 20030 BOVISIO FISIOMED 2000 1 MASCIAGO AMBULATORIALE S.R.L. MASCIAGO S.R.L. TEL. 0362594311

VIA ENRICO FERMI FISIOCENTER FISIOCENTER 6, 20047 BRUGHERIO S.R.L. BRUGHERIO S.R.L. TEL. 039877267

ISTITUTI CLINICI VIA TRE RE 37, ZUCCHI SPA - ISTITUTI CLINICI STRUTTURA 20047 BRUGHERIO BRUGHERIO POLIAMBULATORIO ZUCCHI S.P.A. 3 AMBULATORIALE TEL. 039884177 DI BRUGHERIO

VIALE LOMBARDIA AZIENDA POLIAMBULATORIO - 277, 20047 OSPEDALIERA DI BRUGHERIO BRUGHERIO DESIO E VIMERCATE TEL. 0392384410

PIAZZA MADONNINA ISTITUTI CLINICI 1, 20048 CARATE ISTITUTI CLINICI CASA DI CURA ZUCCHI SPA DI 1 BRIANZA ZUCCHI S.P.A. CARATE TEL. 03629861

PRESIDIO VIA MOSE' BIANCHI OSPEDALE CIVILE AZIENDA CARATE OSPEDALIERO DI 9, 20054 CARATE VITTORIO OSPEDALIERA DI 1 BRIANZA AZIENDA BRIANZA EMANUELE III DESIO E VIMERCATE OSPEDALIERA TEL. 03629841

VIA LEOPARDI, POLIAMBULATORIO AZIENDA STRUTTURA 20054 CARATE SPECIALISTICO - OSPEDALIERA DI 1 AMBULATORIALE BRIANZA DESIO E VIMERCATE TEL. 03629841

VIA LOCATELLI 17, CENTRO STUDI 20031 CESANO CENTRO STUDI RADIOLOGICI S.R.L. MADERNO RADIOLOGICI S.R.L. TEL. 0362521714

CORSO ROMA 37, MEDIPLUS DI NASCA MEDIPLUS DI NASCA 20031 CESANO CESANO STRUTTURA GRAZIELLA & POZZI GRAZIELLA & POZZI MADERNO 3 MADERNO AMBULATORIALE GIUSEPPE S.N.C. GIUSEPPE SNC TEL. 0362528054

VIA S. CARLO POLIAMBULATORIO BORROMEO, 2, AZIENDA DI CESANO 20059 CESANO OSPEDALIERA DI MADERNO MADERNO DESIO E VIMERCATE TEL. 0362483732

PRESIDIO P.ZZA AZIENDA OSPEDALIERO DI "OSPEDALE DI BENEFATTORI, 1, DESIO OSPEDALIERA DI 1 AZIENDA CIRCOLO" DESIO 20059 DESIO DESIO E VIMERCATE OSPEDALIERA TEL. 03623831

PRESIDIO VIA MILANO 65, AZIENDA OSPEDALIERO DI P.O. " C. BORELLA" 20030 GIUSSANO OSPEDALIERA DI 1 AZIENDA DI GIUSSANO TEL. 03623851 DESIO E VIMERCATE OSPEDALIERA

DIAGNOSI X DIAGNOSI X VIA G. CARDUCCI 8, STRUTTURA CENTRO CENTRO 20050 LESMO 1 AMBULATORIALE POLIDIAGNOSTICO POLIDIAGNOSTICO TEL. 0396888088 S.R.L. S.R.L.

VIA F.LLI BANDIERA VILLA BIANCA CASA MULTIMEDICA CASA DI CURA 3, 20051 1 DI CURA S.R.L. HOLDING SPA TEL. 029966041 LIMBIATE POLIAMBULATORIO VIA MONTE GRAPPA, AZIENDA STRUTTURA TERRITORIALE 19, 20051 LIMBIATE OSPEDALIERA DI 1 AMBULATORIALE LIMBIATE TEL. 02995131 DESIO E VIMERCATE

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ASL MONZA E BRIANZA: DISTRETTO NOME INDIRIZZO E CITTA' TIPO STRUTTURA ENTE STRUTTURA TELEFONO 1 CARATE 2 3 4 5 BRIANZA DESIO MONZA SEREGNO VIMERCATE

FONDAZIONE ISTITUTO DI FONDAZIONE SALVATORE VIA BERNASCONI 16, RICOVERO E CURA SALVATORE MAUGERI CLINICA 20035 1 A CARATTERE MAUGERI - CENTRO DEL LAVORO E TEL. 0394657235 SCIENTIFICO MEDICO DI LISSONE DELLA RIABILITAZIONE

PRESIDIO LISSONE VIA BERNASCONI 14, AZIENDA OSPEDALIERO DI OSPEDALE DI 20035 LISSONE OSPEDALIERA S. 1 AZIENDA LISSONE TEL. 0392333911 GERARDO DI MONZA OSPEDALIERA

ALLIANCE MEDICAL - VIA G. MAMELI 42/A, STRUTTURA CENTRO ALLIANCE MEDICAL 20035 LISSONE 1 AMBULATORIALE RADIOLOGICO S.R.L. TEL. 0392454279 LISSONESE

CORSO RESISTENZA ANGOLO VIA YURI ISTITUTO CENTRO GAGARIN, 20036 AUXOLOGICO DIAGNOSTICO MEDA MEDA TEL. ITALIANO STRUTTURA MEDA 2619112459 2 AMBULATORIALE VIA ROMA 2, 20036 AZIENDA POLIAMBULATORIO MEDA OSPEDALIERA DI DI VIA ROMA - MEDA TEL. 03623835871 DESIO E VIMERCATE

CASA DI CURA CASA DI CURA V. C. AMATI 111, PRIVATA PRIVATA - 20052 MONZA TEL. "POLICLINICO DI POLICLINICO DI 03928101 MONZA" S.P.A. MONZA SPA

FONDAZIONE VIA PERGOLESI 33, FONDAZIONE CASA DI CURA MONZA E BRIANZA 20052 MONZA (MI), MONZA E BRIANZA 3

PER IL BAMBINO E TEL. 0392331- PER IL BAMBINO E LA SUA MAMMA 0261761 LA SUA MAMMA

ISTITUTI CLINICI VIA ZUCCHI 24, ISTITUTI CLINICI ZUCCHI SPA DI 20052 MONZA TEL. ZUCCHI S.P.A. MONZA 03983831

PRESIDIO VIA PERGOLESI 33, AZIENDA OSPEDALIERO DI OSPEDALE S. 20052 MONZA OSPEDALIERA S. 1 AZIENDA GERARDO DI MONZA TEL. 0392331- GERARDO DI MONZA OSPEDALIERA 0261761

C.D.M. CENTRO VIA MISSORI 9, C.D.M. CENTRO DIAGNOSTICO 20052 MONZA DIAGNOSTICO MISSORI TEL. 03923971 MISSORI SRL

VIA OSCULATI 15, 20052 MONZA PENTADENT S.R.L. PENTADENT S.R.L. TEL. 0392304425- MONZA 0392326143

VIA PADRE GIULIANI AZIENDA POLIAMBULATORIO 3, 20052 MONZA TEL. OSPEDALIERA S. DI MONZA 0392384513 GERARDO DI MONZA

CASA DI CURA POLICLINICO DI VIA SPREAFICO 3, PRIVATA - MONZA - CENTRO DI 20052 MONZA POLICLINICO DI TERAPIA FISICA TEL. 039324941 STRUTTURA MONZA SPA 8 AMBULATORIALE CASA DI CURA POLICLINICO DI VIA MODIGLIANI 10, PRIVATA - MONZA - 20052 MONZA POLICLINICO DI POLIAMBULATORIO TEL. 039837997 MONZA SPA

VIA BORGAZZI 87/B, POLITERAPICO POLITERAPICO 20052 MONZA S.R.L. S.R.L. TEL. 039323305

VIA OSIO 2, 20052 POLITERAPICO MONZA TEL. 039- S.R.L. 323305323378

VIA SIRTORI 9, 20052 SINTHESIS S.R.L. MONZA TEL. SINTHESIS S.R.L. 039324179

VIA I° MAGGIO 12, STRUTTURA RISANA RISANA MUGGIO' 20053 MUGGIO' 1 AMBULATORIALE DIAGNOSTICA S.R.L. DIAGNOSTICA S.R.L. TEL. 0392785403

VIA ROMA 21, 20054 CENTRO LE ROSE CENTRO LE ROSE S.A.S. DI DANIELLI TEL. 0362366108 MARIA TERESA & C. STRUTTURA NOVA MILANESE 2 AMBULATORIALE POLIAMBULATORIO VIA GIUSSANI 9, AZIENDA DI VIA GIUSSANI 9 - 20054 NOVA OSPEDALIERA DI NOVA MILANESE MILANESE DESIO E VIMERCATE

PIANO DEI SERVIZI RELAZIONE 18

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ASL MONZA E BRIANZA: DISTRETTO NOME INDIRIZZO E CITTA' TIPO STRUTTURA ENTE STRUTTURA TELEFONO 1 CARATE 2 3 4 5 BRIANZA DESIO MONZA SEREGNO VIMERCATE

TEL. 036243499

PRESIDIO P.O. "TRABATTONI VIA VERDI 2, 20060 AZIENDA OSPEDALIERO DI RONZONI" DI SEREGNO OSPEDALIERA DI 1 AZIENDA SEREGNO TEL. 03625400 DESIO E VIMERCATE OSPEDALIERA

CORSO DEL SEREGNO DOTT. FRANCO POPOLO 104, 20038 DOTT. FRANCO TICENGHI SEREGNO TICENGHI STRUTTURA TEL. 0362221177 2 AMBULATORIALE STUDIO VIA PARINI 49, 20038 STUDIO RADIOLOGICO SEREGNO RADIOLOGICO BERNASCONI S.R.L. TEL. 0362231726 BERNASCONI S.R.L.

FISIOCENTER VIA ROMA 32-34, FISIOCENTER CENTRO STUDI 20040 USMATE CENTRO STUDI MEDICO VELATE MEDICO STRUTTURA DIAGNOSTICI SRL TEL. 039672488 DIAGNOSTICI SRL 2 AMBULATORIALE VIA ROMA 85, 20040 AZIENDA POLIAMBULATORIO - USMATE VELATE OSPEDALIERA DI USMATE TEL. 039671731 DESIO E VIMERCATE

STUDIO DI VIA MAGENTA 37, STUDIO DI VEDUGGIO CON STRUTTURA FISIOCHINESITERAP 20050 VEDUGGIO FISIOCHINESITERAP 1 COLZANO AMBULATORIALE IA F.T.C. DI CROTTI CON COLZANO IA F.T.C. DI CROTTI CARLO E C. SAS TEL. 0362911459 CARLO E C. SAS

POLICLINICO DI VIA PETRARCA, CASA DI CURA VERANO STRUTTURA MONZA - ISTITUTO 20050 VERANO PRIVATA - 1 BRIANZA AMBULATORIALE CLINICO BRIANZA POLICLINICO DI UNIVERSITARIO TEL. 03928101 MONZA SPA

PRESIDIO P.O. "OSPEDALE VIA C. BATTISTI 23, AZIENDA OSPEDALIERO DI CIVILE" DI 20059 VIMERCATE OSPEDALIERA DI AZIENDA VIMERCATE TEL. 03966541 DESIO E VIMERCATE OSPEDALIERA VIMERCATE 2

AMBULATORIO VIA ROTA 30, 20059 AMBULATORIO STRUTTURA ORTOPEDICO VIMERCATE ORTOPEDICO AMBULATORIALE FISIOTERAPICO SRL TEL. 039660834 FISIOTERAPICO SRL

PIANO DEI SERVIZI RELAZIONE 19

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Scuole statali

TIPOLOGIA DI SCUOLA PROVINCIA COMUNE NOME INDIRIZZO TIPOLOGIA DESCRIZIONE SECONDARIA DI II GRADO

CENTRO CENTRO ISTRUZIONE CENTRO TERRITORIALE LECCO MERATE VIA DEI LODOVICHI 10 TERRITORIALE FORMAZIONE ET PERMANENTE PERMANENTE

VIA COLLEGIO MANZONI ISTITUTO LECCO MERATE DI MERATE ISTITUTO COMPRENSIVO 43 COMPRENSIVO

ISTITUTO ISTITUTO D'ISTRUZIONE D'ISTRUZIONE LECCO MERATE FRANCESCO VIGANO' VIA DEI LODOVICHI 2 SECONDARIA SUPERIORE SECONDARIA SUPERIORE

SCUOLA LECCO MERATE MERATE CAP VIALE VERDI SCUOLA DELL'INFANZIA DELL'INFANZIA

SCUOLA LECCO MERATE MERATE/SARTIRANA VIA DEL CAREGGIO SCUOLA DELL'INFANZIA DELL'INFANZIA

PLESSO DI SCUOLA LECCO MERATE MERATE G. SPAGNOLLI VIA CAPPELLETTA SCUOLA PRIMARIA PRIMARIA

PLESSO DI SCUOLA LECCO MERATE MERATE - F.FRISIA VIA F.LLI CERNUSCHI 1 SCUOLA PRIMARIA PRIMARIA

MERATE OSPEDALE DI PLESSO DI SCUOLA LECCO MERATE VIA MANDIC 1 SCUOLA PRIMARIA ISTITUTO PRIMARIA

PLESSO DI SCUOLA LECCO MERATE MERATE SARTIRANA VIA MONTEGRAPPA SCUOLA PRIMARIA PRIMARIA

VIA COLLEGIO MANZONI SCUOLA SECONDARIA DI I LECCO MERATE A.MANZONI - MERATE SEZIONE ASSOCIATA 43 GRADO

SCUOLA SECONDARIA DI ISTITUTO TECNICO LECCO MERATE FRANCESCO VIGANO' VIA DEI LODOVICHI 2 SEZIONE ASSOCIATA II GRADO COMMERCIALE

SCUOLA SECONDARIA DI ISTITUTO TECNICO LECCO MERATE I.T.I.S. DI MERATE VIA DEI LODOVICHI 2 SEZIONE ASSOCIATA II GRADO INDUSSTRIALE

SCUOLA SECONDARIA DI ISTITUTO PRINCIPALE LECCO MERATE M.G. AGNESI VIA DEI LODOVICHI 10 LICEO SCIENTIFICO II GRADO DI II GRADO

PLESSO DI SCUOLA LECCO OSNAGO VIA EDISON 3 SCUOLA PRIMARIA PRIMARIA

ISTITUTO LECCO ROBBIATE ROBBIATE VIA BRIANZA 11/13 ISTITUTO COMPRENSIVO COMPRENSIVO

SCUOLA LECCO ROBBIATE ROBBIATE SCUOLA DELL'INFANZIA DELL'INFANZIA

PLESSO DI SCUOLA LECCO ROBBIATE ROBBIATE VIA S. ALESSANDRO RE SCUOLA PRIMARIA PRIMARIA

SCUOLA SECONDARIA DI I LECCO ROBBIATE A. VOLTA - ROBBIATE VIA BRIANZA 11/13 SEZIONE ASSOCIATA GRADO

VERDERIO SCUOLA LECCO AQUILONE VIA CESARE BATTISTI SCUOLA DELL'INFANZIA INFERIORE DELL'INFANZIA

MONZA E VIA EUROPA - ISTITUTO VIA EUROPA 2 ISTITUTO COMPRENSIVO BRIANZA BERNAREGGIO COMPRENSIVO

MONZA E SCUOLA DELL'INFANZIA SCUOLA BERNAREGGIO VIA CAMILLO MORSELLI 1 SCUOLA DELL'INFANZIA BRIANZA G.RODARI DELL'INFANZIA

MONZA E VIA PETRARCA - PLESSO DI SCUOLA BERNAREGGIO VIA PETRARCA SCUOLA PRIMARIA BRIANZA BERNAREGGIO PRIMARIA

MONZA E PLESSO DI SCUOLA BERNAREGGIO VIA S.BARTOLOMEO VIA S.BARTOLOMEO SCUOLA PRIMARIA BRIANZA PRIMARIA

MONZA E LEONARDO DA VINCI - SCUOLA SECONDARIA DI I BERNAREGGIO VIA EUROPA 2 SEZIONE ASSOCIATA BRIANZA BERNAREGGIO GRADO

MONZA E ISTITUTO COMPRENSIVO - ISTITUTO CARNATE VIA DON E. MAGNI 2 ISTITUTO COMPRENSIVO BRIANZA CARNATE COMPRENSIVO

MONZA E SC. ELEMENTARE PLESSO DI SCUOLA CARNATE VIA DON E. MAGNI 2 SCUOLA PRIMARIA BRIANZA CARNATE PRIMARIA

MONZA E SCUOLA MATERNA SCUOLA CARNATE VIA G. BAZZINI 10 SCUOLA DELL'INFANZIA BRIANZA CARNATE DELL'INFANZIA

MONZA E SCUOLA SECONDARIA DI I CARNATE SCUOLA MEDIA CARNATE VIA S. BARASSI 6 SEZIONE ASSOCIATA BRIANZA GRADO

MONZA E RONCO SCUOLA DELL'INFANZIA DI SCUOLA VIA G. MARCONI SCUOLA DELL'INFANZIA BRIANZA BRIANTINO RONCO BRIANTINO DELL'INFANZIA

PIANO DEI SERVIZI RELAZIONE 20

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TIPOLOGIA DI SCUOLA PROVINCIA COMUNE NOME INDIRIZZO TIPOLOGIA DESCRIZIONE SECONDARIA DI II GRADO

MONZA E RONCO SC. ELEM. RONCO PLESSO DI SCUOLA VIA VITTORINO MANDELLI SCUOLA PRIMARIA BRIANZA BRIANTINO BRIANTINO PRIMARIA

MONZA E RONCO SCUOLA MEDIA RONCO VIA VITTORINO MANDELLI SCUOLA SECONDARIA DI I SEZIONE ASSOCIATA BRIANZA BRIANTINO BRIANTINO 13 GRADO

Scuole non statali riconosciute

TIPOLOGIA DI POSIZIONE PROVINCIA COMUNE NOME INDIRIZZO TIPOLOGIA SCUOLA GIURIDICA

SCUOLA MATERNA DI LECCO MERATE VIA CAPPELLETTA, 21 SCUOLA DELL'INFANZIA PARITARIA AUTORIZZATA PAGNANO

VIA MONS. FEDERICO LECCO MERATE BEATA VERGINE MARIA SCUOLA DELL'INFANZIA PARITARIA AUTORIZZATA COLOMBO, 19

SCUOLA DELL'INFANZIA VIA DON ERNESTO LECCO MERATE SCUOLA DELL'INFANZIA PARITARIA AUTORIZZATA DON ERNESTO BORGHI BORGHI, 4

ASILO INFANTILE DI VIA D. ANGELO PEREGO, LECCO MERATE SCUOLA DELL'INFANZIA PARITARIA AUTORIZZATA MERATE 12

VIA MONS. F. COLOMBO, LECCO MERATE BEATA VERGINE MARIA SCUOLA PRIMARIA PARITARIA PARIFICATA 19

SCUOLA SECONDARIA DI I LEGALMENTE LECCO MERATE BEATA VERGINE MARIA V.LE COLOMBO, 19 PARITARIA GRADO RICONOSCIUTA

MARIA MADRE DELLA LECCO OSNAGO VIA DONIZETTI, 6 SCUOLA DELL'INFANZIA PARITARIA AUTORIZZATA TENERA INFANZIA

VIA DON ALESSANDRO LECCO ROBBIATE ELENA SCUOLA DELL'INFANZIA PARITARIA AUTORIZZATA VILLA, 7

VERDERIO LECCO S. GIOVANNI VIA PIAVE, 11 SCUOLA DELL'INFANZIA PARITARIA AUTORIZZATA INFERIORE

SCUOLA DELL'INFANZIA MONZA E BERNAREGGIO "G.BONACINA" - VIA OBIZZONE,35 SCUOLA DELL'INFANZIA PARITARIA AUTORIZZATA BRIANZA BERNAREGGIO

SCUOLA DELL'INFANZIA MONZA E BERNAREGGIO "PIETRO TORNAGHI" - VIA LANFRANCONI, 5 SCUOLA DELL'INFANZIA PARITARIA AUTORIZZATA BRIANZA BERNAREGGIO

SCUOLA DELL'INFANZIA MONZA E RONCO "MARIA IMMACOLATA" - VIA SAN CARLO,1 SCUOLA DELL'INFANZIA PARITARIA AUTORIZZATA BRIANZA BRIANTINO RONCO BRIANTINO

PIANO DEI SERVIZI RELAZIONE 21

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Impianti sportivi provincia di lecco

DISCIPLINE PARAMETRI TIPOLOGIA ILLUMINAZIONE COMUNE INDIRIZZO NOME TIPOLOGIA FONDO PRATICATE TECNICI COPERTURA ARTIFICIALE

LARGHEZZA: CAMPO DI CAMPO DA 55; IMPIANTO MERATE V. BERGAMO CALCIO SI ERBA CALCIO CALCIO LUNGHEZZA: SCOPERTO 100;

NON IMPIANTO CALCIO A 7 NON DISPONIBILE SI ERBA DISPONIBILE SCOPERTO CAMPO MERATE VIA MARCONI, 67 SPORTIVO NON IMPIANTO CALCIO A 7 CALCIO SI SABBIA DISPONIBILE SCOPERTO

CAMPO VIA IV CAMPO DA NON IMPIANTO MERATE SPORTIVO CALCIO SI SABBIA NOVEMBRE CALCIO DISPONIBILE SCOPERTO BRUGAROLO

LARGHEZZA: PISTA DA PATTINAGGIO A 7; IMPIANTO PATTINAGGIO A SI ASFALTOIDI ROTELLE LUNGHEZZA: SCOPERTO CENTRO ROTELLE VIA MATTEOTTI, 250; MERATE ROTELLISTICA 65 ROSEDA CONGLOMERATI PISTA DA NON IMPIANTO NON DISPONIBILE SI CEMENTIZI SKATEBOARD DISPONIBILE SCOPERTO COMPATTI

LARGHEZZA: GINNASTICA, IMPIANTO IMPIANTO 9; PALLACANESTRO, COPERTO CON SI GOMMA POLIVALENTE LUNGHEZZA: PALLAVOLO COPERTURA FISSA 18; CENTRO MERATE VIA MATTEOTTI SPORTIVO LARGHEZZA: COMUNALE 12; IMPIANTO LUNGHEZZA: PISCINA NUOTO COPERTO CON SI 25; COPERTURA FISSA PROFONDITÀ: 1.75;

LARGHEZZA: CENTRO VIA MATTEOTTI, CAMPO DA 11; IMPIANTO MERATE TENNIS TENNIS SI TERRA BATTUTA 2 TENNIS LUNGHEZZA: SCOPERTO ROSEDA 30;

LARGHEZZA: VIA MONTE ORATORIO DON CAMPO DA 40; IMPIANTO MERATE CALCIO SI ERBA GRAPPA, 1, BOSCO CALCIO LUNGHEZZA: SCOPERTO 60;

NON IMPIANTO CALCIO A 7 CALCIO NO SABBIA DISPONIBILE SCOPERTO ORATORIO MERATE VIA CERRI, NOVATE CAMPO DA NON IMPIANTO NON DISPONIBILE SI ERBA CALCIO DISPONIBILE SCOPERTO

LARGHEZZA: CAMPO DA 4; IMPIANTO BOCCE SI SABBIA BOCCE LUNGHEZZA: SCOPERTO 28;

LARGHEZZA: VIA ORATORIO SAN CAMPO DA 50; IMPIANTO MERATE CAPPELLETTA, CALCIO NO ERBA LUIGI CALCIO LUNGHEZZA: SCOPERTO 11 100;

LARGHEZZA: CONGLOMERATI CAMPO DA 18; IMPIANTO BITUMOSI PALLAVOLO NO PALLAVOLO LUNGHEZZA: SCOPERTO ASFALTOSI 36; NORMALI

LARGHEZZA: IMPIANTO PALESTRA A. 9; MERATE VIA MANZONI, 43 PALESTRA PALLAVOLO COPERTO CON SI LINOLEUM MANZONI LUNGHEZZA: COPERTURA FISSA 18;

LARGHEZZA: PALESTRA IMPIANTO VIA COLOMBO, IMPIANTO PALLACANESTROP 18; MERATE BEATA VERGINE COPERTO CON SI ELASTOMERI 19 POLIVALENTE ALLAVOLO LUNGHEZZA: MARIA COPERTURA FISSA 32;

PALESTRA LARGHEZZA: IMPIANTO VIA DEI ISTITUTO IMPIANTO PALLACANESTROP 14; MERATE COPERTO CON SI LINOLEUM LODOVICHI, 2 TECNICO F. POLIVALENTE ALLAVOLO LUNGHEZZA: COPERTURA FISSA VIGANO' 26;

LARGHEZZA: PALESTRA IMPIANTO VIA DEI IMPIANTO GINNASTICA, 15; MERATE LICEO G. COPERTO CON SI LINOLEUM LODOVICHI, 2 POLIVALENTE PALLAVOLO LUNGHEZZA: AGNESI COPERTURA FISSA 28;

PIANO DEI SERVIZI RELAZIONE 22

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DISCIPLINE PARAMETRI TIPOLOGIA ILLUMINAZIONE COMUNE INDIRIZZO NOME TIPOLOGIA FONDO PRATICATE TECNICI COPERTURA ARTIFICIALE

LARGHEZZA: IMPIANTO VIA PALESTRA 9; MERATE PALESTRA PALLAVOLO COPERTO CON SI LINOLEUM CAPPELLETTA PAGNANO LUNGHEZZA: COPERTURA FISSA 18;

LARGHEZZA: IMPIANTO VIA MONTE PALESTRA 9; MERATE PALESTRA PALLAVOLO COPERTO CON SI LINOLEUM GRAPPA SARTIRANA LUNGHEZZA: COPERTURA FISSA 18;

LARGHEZZA: CONGLOMERATI CAMPO DA PALLACANESTROP 15; IMPIANTO BITUMOSI SI BASKET ALLAVOLO LUNGHEZZA: SCOPERTO ASFALTOSI 30; NORMALI CENTRO OSNAGO VIA GORIZIA PARROCCHIALE LARGHEZZA: CAMPO DA 20; IMPIANTO CALCIO SI TERRA BATTUTA CALCIO LUNGHEZZA: SCOPERTO 50;

LARGHEZZA: CENTRO CAMPO DA 55; IMPIANTO OSNAGO VIA GORIZIA SPORTIVO CALCIO NO ERBA CALCIO LUNGHEZZA: SCOPERTO COMUNALE 105;

LARGHEZZA: CAMPO DA 20; IMPIANTO CALCIO SI SABBIA CALCIO LUNGHEZZA: SCOPERTO 50;

LARGHEZZA: CAMPO DA 15; IMPIANTO TENNIS SI TARTAN TENNIS LUNGHEZZA: SCOPERTO CENTRO 30; OSNAGO VIA MATTEOTTI SPORTIVO VIA MATTEOTTI ARTI MARZIALI (KARATE - AIKIDO - JU-JITSU - KENDO - LARGHEZZA: TAEKWONDO - IMPIANTO 20; PALESTRA WUSHU KUNG FU - COPERTO CON SI PVC LUNGHEZZA: ETC.), COPERTURA FISSA 35; GINNASTICA, PALLACANESTROP ALLAVOLO

LARGHEZZA: PARCO VIA CAMPO DA PALLACANESTROP 11.25; IMPIANTO OSNAGO VIA DONIZETTI SI ASFALTOIDI DONIZETTI BASKET ALLAVOLO LUNGHEZZA: SCOPERTO 21.3;

PISTA DA PARCO VIA PATTINAGGIO A NON IMPIANTO OSNAGO VIA EDISON PATTINAGGIO A SI EDISON ROTELLE DISPONIBILE SCOPERTO ROTELLE

CAMPO DA CALCIO CAMPO DA NON IMPIANTO ROBBIATE VIA VILLA CALCIO NO ERBA PARROCCHIA CALCIO DISPONIBILE SCOPERTO (ROBBIATE)

CENTRO CAMPO DA PALLACANESTRO NON IMPIANTO ROBBIATE VIA VILLA POLIFUNZIONAL NO ERBA BASKET PALLAVOLO DISPONIBILE SCOPERTO E (ROBBIATE)

LARGHEZZA: CAMPO DA 65; IMPIANTO CALCIO SI ERBA CALCIO LUNGHEZZA: SCOPERTO CENTRO 105; VIA DELLE ROBBIATE SPORTIVO BRIGOLE COMUNALE LARGHEZZA: CAMPO DA 43.2; IMPIANTO CALCIO SI TERRA BATTUTA CALCIO LUNGHEZZA: SCOPERTO 90;

ORATORIO S. NON IMPIANTO CALCIO A 7 CALCIO NO ERBA VIA DON LUIGI - CENTRO DISPONIBILE SCOPERTO ROBBIATE ALESSANDRO POLIFUNZIONAL VILLA, 10 E CAMPO DA NON IMPIANTO CALCIO NO SINTETICI PARROCCHIALE CALCETTO DISPONIBILE SCOPERTO

LARGHEZZA: IMPIANTO PALLACANESTROP 15; IMPIANTO NO SINTETICI SCUOLA POLIVALENTE ALLAVOLO LUNGHEZZA: SCOPERTO VIA S. MATERNA- 28; ROBBIATE ALESSANDRO - ELEMENTARE- VIA BRIANZA MEDIA PISTE NON IMPIANTO RETTILINEE E NON DISPONIBILE NO SINTETICI DISPONIBILE SCOPERTO PEDANE

CENTRO CAMPO DA NON IMPIANTO CALCETTO NO ERBA SPORTIVO CALCETTO DISPONIBILE SCOPERTO VERDERIO VIA SALA COMUNALE DI INFERIORE VERDERIO CAMPO DA NON IMPIANTO CALCIO NO ERBA INFERIORE CALCIO DISPONIBILE SCOPERTO

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DISCIPLINE PARAMETRI TIPOLOGIA ILLUMINAZIONE COMUNE INDIRIZZO NOME TIPOLOGIA FONDO PRATICATE TECNICI COPERTURA ARTIFICIALE

ARTI MARZIALI (KARATE - AIKIDO - JU-JITSU - KENDO - CENTRO TAEKWONDO - SPORTIVO IMPIANTO VERDERIO VIA CADUTI IMPIANTO WUSHU KUNG FU - NON INTERCOMUNAL COPERTO CON NO PVC INFERIORE DELLA LIBERTÀ POLIVALENTE ETC.), CALCETTO, DISPONIBILE E DI VERDERIO COPERTURA FISSA GINNASTICA, INFERIORE PALLACANESTROP ALLAMANO, PALLAVOLO

ORATORIO CALCETTO, VERDERIO PARROCCHIALE CAMPO DA CALCIO, NON IMPIANTO VIA PIAVE, 7 NO ERBA INFERIORE DI VERDERIO CALCIO PALLACANESTROP DISPONIBILE SCOPERTO INFERIORE ALLAVOLO

Impianti sportivi provincia di Monza e della Brianza

DISCIPLINE PARAMETRI TIPOLOGIA ILLUMINAZIONE TIPOLOGIA COMUNE INDIRIZZO NOME TIPOLOGIA PRATICATE TECNICI COPERTURA ARTIFICIALE FONDO

LARGHEZZA: CAMPO DA 65; IMPIANTO CALCIO NO ERBA CALCIO LUNGHEZZA: SCOPERTO 105;

LARGHEZZA: CAMPO DA BERNAREGGIO V. CATTANEO C.T.L. 3 70; IMPIANTO TIRO CON TIRO CON L'ARCO NO ERBA LUNGHEZZA: SCOPERTO L'ARCO 110;

IMPIANTO PISTA NON NON DISPONIBILE COPERTO CON SI SINTETICI ANULARE DISPONIBILE COPERTURA FISSA

LARGHEZZA: V. S. CAMPO DA CAMPO DA 50; IMPIANTO BERNAREGGIO BARTOLOMEO, CALCIO - CALCIO SI ERBA CALCIO LUNGHEZZA: SCOPERTO 49 VILLANOVA 100;

LARGHEZZA: CAMPO DI CAMPO DA 64; IMPIANTO BERNAREGGIO V. EUROPA CALCIO DI VIA CALCIO SI ERBA CALCIO LUNGHEZZA: SCOPERTO EUROPA 108;

LARGHEZZA: CAMPO DA PALLACANESTRO, 18; IMPIANTO NO ERBA BASKET PALLAVOLO LUNGHEZZA: SCOPERTO 36;

LARGHEZZA: CENTRO CONGLOMERATI CAMPO DA PALLACANESTRO, 18; IMPIANTO BERNAREGGIO V. OBIZZONE, 31 POLIVALENTE SI CEMENTIZI BASKET PALLAVOLO LUNGHEZZA: SCOPERTO OR. S. MAURO COMPATTI 36;

LARGHEZZA: CAMPO DA 18; IMPIANTO CALCIO SI ERBA CALCIO LUNGHEZZA: SCOPERTO 36;

ARTI MARZIALI (KARATE - AIKIDO - JU-JITSU - KENDO - LARGHEZZA: CENTRO TAEKWONDO - IMPIANTO V. DON GUIDALI, 15; BERNAREGGIO SPORTIVO PALESTRA WUSHU KUNG FU - COPERTO CON NO??? SINTETICI 7 LUNGHEZZA: COMUNALE ETC.), DANZA COPERTURA FISSA 28; SPORTIVA, PALLACANESTRO, PALLAVOLO

CALCETTO, LARGHEZZA: IMPIANTI CAMPO DA PALLACANESTRO, 18; IMPIANTO BERNAREGGIO V. DON GUIDALI, SPORTIVI VIA CALCETTO E NO ASFALTOIDI PALLAVOLO, LUNGHEZZA: SCOPERTO DON GUIDALI DA BASKET TENNIS 36;

LARGHEZZA: CONGLOMERATI CAMPO DA PALLACANESTRO, 16.5; IMPIANTO NO CEMENTIZI BASKET PALLAVOLO LUNGHEZZA: SCOPERTO COMPATTI ORATORIO SAN 28.5; V. DON GUIDALI, BERNAREGGIO DOMENICO 6 SAVIO LARGHEZZA: CAMPO DA 31; IMPIANTO CALCIO NO ERBA CALCIO LUNGHEZZA: SCOPERTO 45;

PALESTRA LARGHEZZA: IMPIANTO CENTRO 7; BERNAREGGIO V. DANTE, 1 PALESTRA GINNASTICA COPERTO CON SI PVC DIURNO LUNGHEZZA: COPERTURA FISSA ANZIANI 11.5;

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DISCIPLINE PARAMETRI TIPOLOGIA ILLUMINAZIONE TIPOLOGIA COMUNE INDIRIZZO NOME TIPOLOGIA PRATICATE TECNICI COPERTURA ARTIFICIALE FONDO

LARGHEZZA: LARGO PALESTRA PALESTRA E IMPIANTO PALLACANESTRO, 23; BERNAREGGIO DONATORI DI COMUNALE CAMPO DA COPERTO CON SI PVC PALLAVOLO LUNGHEZZA: SANGUE NUOVA BASKET COPERTURA FISSA 32;

CALCETTO, LARGHEZZA: IMPIANTO CAMPO DA PALLACANESTRO, 18; COPERTO CON SI PVC BASKET PALLAVOLO, LUNGHEZZA: COPERTURA FISSA TENNIS 34;

LARGHEZZA: CONGLOMERATI CAMPO DA 9; IMPIANTO BOCCE SI CEMENTIZI BOCCE LUNGHEZZA: SCOPERTO COMPATTI 26;

LARGHEZZA: CAMPO DA 19; IMPIANTO CALCETTO SI PVC CALCETTO LUNGHEZZA: SCOPERTO LARGO PALESTRA 36.5; BERNAREGGIO DONATORI DI COMUNALE SANGUE VECCHIA LARGHEZZA: CAMPO DA 30; IMPIANTO CALCIO SI ERBA CALCIO LUNGHEZZA: SCOPERTO 50;

LARGHEZZA: CAMPO DA 18; IMPIANTO TENNIS SI PVC TENNIS LUNGHEZZA: SCOPERTO 38;

LARGHEZZA: IMPIANTO PALLACANESTRO, 18; PALESTRA COPERTO CON SI PVC PALLAVOLO LUNGHEZZA: COPERTURA FISSA 34;

LARGHEZZA: IMPIANTO PALESTRE PALLACANESTRO, 15; BERNAREGGIO V. EUROPA PALESTRA COPERTO CON SI SINTETICI COMUNALI PALLAVOLO LUNGHEZZA: COPERTURA FISSA 28;

LARGHEZZA: CAMPO DA 50; IMPIANTO CALCIO SI ERBA CALCIO LUNGHEZZA: SCOPERTO 100; CAMPO VIA S. CORNELIO SPORTIVO CARNATE ARTI MARZIALI E CIPRIANO ORATORIO S. (KARATE - AIKIDO - TARCISIO IMPIANTO JU-JITSU - KENDO - NON PALESTRA COPERTO CON SI GOMMA TAEKWONDO - DISPONIBILE COPERTURA FISSA WUSHU KUNG FU - ETC.)

LARGHEZZA: CAMPO DA 50; IMPIANTO CALCIO SI ERBA CALCIO LUNGHEZZA: SCOPERTO 100; CENTRO VIA PAPA CARNATE SPORTIVO CAMPO DA NUMERO IMPIANTO GIOVANNI XXIII GOLF SI C. T. L. 3 GOLF BUCHE: 20; SCOPERTO

PISTA NON IMPIANTO NON DISPONIBILE SI TERRA BATTUTA ANULARE DISPONIBILE SCOPERTO

LARGHEZZA: IMPIANTO CAMPO DA 10; PALLACANESTRO COPERTO CON SI GOMMA BASKET LUNGHEZZA: COPERTURA FISSA 20;

LARGHEZZA: IMPIANTO CAMPO DA 18; CALCETTO COPERTO CON SI SINTETICI CALCETTO LUNGHEZZA: COPERTURA FISSA 36;

LARGHEZZA: CENTRO IMPIANTO CAMPO DA 35; CARNATE VIA LIBERTÀ SPORTIVO CALCIO COPERTO CON SI SINTETICI CALCIO LUNGHEZZA: STAZIONE COPERTURA FISSA 70;

LARGHEZZA: IMPIANTO CAMPO DA 10; PALLAVOLO COPERTO CON SI GOMMA PALLAVOLO LUNGHEZZA: COPERTURA FISSA 20;

LARGHEZZA: CAMPO DA 18; IMPIANTO TENNIS SI TERRA BATTUTA TENNIS LUNGHEZZA: SCOPERTO 36;

LARGHEZZA: IMPIANTO CAMPO DA 15; CARNATE VIA ITALIA PALAZZETTO PALLACANESTRO COPERTO CON SI GOMMA BASKET LUNGHEZZA: COPERTURA FISSA 28;

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DISCIPLINE PARAMETRI TIPOLOGIA ILLUMINAZIONE TIPOLOGIA COMUNE INDIRIZZO NOME TIPOLOGIA PRATICATE TECNICI COPERTURA ARTIFICIALE FONDO

LARGHEZZA: IMPIANTO CAMPO DA 9; PALLAVOLO COPERTO CON SI GOMMA PALLAVOLO LUNGHEZZA: COPERTURA FISSA 18;

LARGHEZZA: IMPIANTO PALESTRA PALLACANESTRO, 15; CARNATE VIA ITALIA PALESTRA COPERTO CON SI GOMMA COMUNALE PALLAVOLO LUNGHEZZA: COPERTURA FISSA 28;

LARGHEZZA: CONGLOMERATI CAMPO DA PALLACANESTRO, 15; IMPIANTO NO CEMENTIZI BASKET PALLAVOLO LUNGHEZZA: SCOPERTO COMPATTI CENTRO 28; RONCO V. MANDELLI SPORTIVO BRIANTINO COMUNALE LARGHEZZA: CAMPO DA 50; IMPIANTO CALCIO NO ERBA CALCIO LUNGHEZZA: SCOPERTO 100;

CENTRO LARGHEZZA: RONCO SPORTIVO 50; IMPIANTO V. PARROCCHIA CALCIO A 7 CALCIO NO ERBA BRIANTINO ORATORIO S. LUNGHEZZA: SCOPERTO AMBROGIO 100;

LARGHEZZA: IMPIANTO 14; PALESTRA PALLACANESTRO COPERTO CON SI LINOLEUM LUNGHEZZA: COPERTURA FISSA 26;

RONCO LARGHEZZA: V. MANDELLI CONGLOMERATI BRIANTINO SCUOLA MEDIA CAMPO DA 18; IMPIANTO TENNIS SI CEMENTIZI TENNIS LUNGHEZZA: SCOPERTO COMPATTI 36;

CONGLOMERATI PISTA NON IMPIANTO NON DISPONIBILE NO CEMENTIZI ANULARE DISPONIBILE SCOPERTO COMPATTI

LARGHEZZA: IMPIANTO RONCO SCUOLA 14; V. MANDELLI PALESTRA PALLACANESTRO COPERTO CON SI LINOLEUM BRIANTINO ELEMENTARE LUNGHEZZA: COPERTURA FISSA 26;

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Grafici

MERATE

8 7

A CO

7 PISCINA N L'AR (STATALI)

PALESTRA CALCIO

CO

DA O 6 PISTA ANULARE PISTA CAMPO DA GOLF CAMPO DA TENNIS CAMPO DA BOCCE CAMPO DA CALCIO CAMPO DABASKET DA TIR CAMPO DA CALCETTO 5 CAMPO DA CALCIO A 7 CAMPO DA PALLAVOLO PISTA DA SKATEBOARD O IMPIANTO POLIVALENTE DELL'INFANZIA

PISTE RETTILINEEPEDANE E AMP SCUOLA PRIMARIA (STATALI) PRIMARIA SCUOLA 4 COC OCOCO SCUOLAPRIMARIA (NON STATALI) SCUOLA DELL'INFANZIA (STATALI) ISTITUTO COMPRENSIVO (STATALI) COMPRENSIVO ISTITUTO PISTA DA PATTINAGGIO A ROTELLE A PATTINAGGIO DA PISTA 3 SCUOLA DELL'INFANZIA (NON STATALI) SCUOLA DELL'INFANZIA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO I (STATALI) DI SCUOLA SECONDARIA 2 GRADO (STATALI) II DI SCUOLA SECONDARIA CENTRO TERRITORIALE PERMANENTE (STATALI) PERMANENTE CENTRO TERRITORIALE SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO I (NON DI STATALI) SCUOLA SECONDARIA

1

0 (STATALI) SUPERIORE SECONDARIA D'ISTRUZIONE ISTITUTO

OSNAGO

8 7

A

L'ARCO PISCINA

7 (STATALI)

PALESTRA CALCIO

CON

DA 6 PISTA ANULARE PISTA CAMPO DA GOLFCAMPO TIRO CAMPO DA BOCCE DA CAMPO CAMPO DA TENNIS

CAMPO DACALCIO CAMPO DA BASKET CAMPO DA

CAMPO DA DA CALCETTO CAMPO 5 CAMPO DA CALCIO A 7 PISTA DA SKATEBOARD CAMPO DA PALLAVOLO IMPIANTO POLIVALENTE DELL'INFANZIA

PISTE RETTILINEE E PEDANE SCUOLA PRIMARIA (STATALI) PRIMARIA SCUOLA 4 CAMPO DA TIRO CON L'ARCO SCUOLA (NON PRIMARIA STATALI) SCUOLA DELL'INFANZIA (STATALI) ISTITUTO COMPRENSIVO (STATALI) COMPRENSIVO ISTITUTO PISTA DAPATTINAGGIO PISTA ROTELLE A 3 SCUOLA DELL'INFANZIA (NONSCUOLA STATALI) SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO I DI (STATALI) SECONDARIA SCUOLA 2 GRADO II DI (STATALI) SCUOLA SECONDARIA CENTRO TERRITORIALE PERMANENTE (STATALI) PERMANENTE TERRITORIALE CENTRO SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO I DI (NON STATALI) SECONDARIA SCUOLA

1

0 (STATALI) SUPERIORE SECONDARIA ISTITUTO D'ISTRUZIONE

ROBBIATE

8 7

A

L'ARCO PISCINA

7 (STATALI)

PALESTRA CALCIO

CON

DA 6 PISTA ANULARE PISTA CAMPO DA DA GOLFCAMPO TIRO CAMPO DA TENNIS DA CAMPO CAMPO DA BOCCE DA CAMPO

CAMPO DA CALCIO CAMPO CAMPO DA DA BASKET CAMPO DA

CAMPO DA CALCETTO DA CAMPO 5 CAMPO DA CALCIO A 7 CAMPO DA PALLAVOLO CAMPO PISTA DA SKATEBOARD IMPIANTO POLIVALENTE DELL'INFANZIA

PISTE RETTILINEE E PEDANE SCUOLA PRIMARIA (STATALI) PRIMARIA SCUOLA 4 CAMPO DA TIRO CON L'ARCO SCUOLA (NONPRIMARIA STATALI) SCUOLA DELL'INFANZIA (STATALI) ISTITUTO COMPRENSIVO (STATALI) COMPRENSIVO ISTITUTO PISTA DA PATTINAGGIO DA A ROTELLEPISTA 3 SCUOLA SCUOLA DELL'INFANZIA (NON STATALI) SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO I DI (STATALI) SCUOLA SECONDARIA 2 SCUOLA SECONDARIA DI II GRADO (STATALI) CENTRO TERRITORIALE PERMANENTE (STATALI) PERMANENTE TERRITORIALE CENTRO SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO I DI (NON STATALI) SCUOLA SECONDARIA

1

0 (STATALI) SUPERIORE SECONDARIA D'ISTRUZIONE ISTITUTO

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VERDERIO INFERIORE

8 7

A

L'ARCO PISCINA

7 (STATALI)

PALESTRA CALCIO

CON

DA 6 PISTA ANULARE PISTA CAMPO DA GOLFCAMPO TIRO CAMPO DA TENNIS CAMPO CAMPO DA BOCCECAMPO

CAMPO DA CALCIOCAMPO CAMPO DA BASKET CAMPO DA

CAMPO DA CALCETTOCAMPO 5 CAMPO DA CALCIO A 7 CAMPO DA PALLAVOLO DA CAMPO PISTA DA SKATEBOARD PISTA IMPIANTO POLIVALENTE DELL'INFANZIA

PISTE RETTILINEE E PEDANE SCUOLA (STATALI) PRIMARIA 4 CAMPO DA TIRO CON L'ARCO SCUOLA PRIMARIA (NONSCUOLA PRIMARIA STATALI) SCUOLA DELL'INFANZIA (STATALI) ISTITUTO COMPRENSIVO (STATALI) COMPRENSIVO ISTITUTO PISTA DA PATTINAGGIOPISTA A ROTELLE 3 SCUOLA DELL'INFANZIA (NON STATALI) SCUOLA DI I GRADO SECONDARIA (STATALI) 2 SCUOLA DI II GRADO SECONDARIA (STATALI) CENTRO TERRITORIALE PERMANENTE (STATALI)CENTRO TERRITORIALE PERMANENTE SCUOLA DI I GRADO SECONDARIA (NON STATALI)

1

0 ISTITUTO (STATALI) D'ISTRUZIONE SUPERIORE SECONDARIA

BERNAREGGIO

8 7

A

L'ARCO PISCINA

7 (STATALI)

PALESTRA CALCIO

CON

DA 6 PISTA ANULARE PISTA CAMPO DA GOLF DA CAMPO TIRO CAMPO DA TENNIS CAMPO CAMPO DA BOCCECAMPO

CAMPO DA CALCIO CAMPO DA BASKET CAMPO DA

CAMPO DA CALCETTO DA CAMPO 5 CAMPO DA CALCIO A 7 PISTA DA SKATEBOARD CAMPO DA PALLAVOLO CAMPO IMPIANTO POLIVALENTE IMPIANTO DELL'INFANZIA

PISTE RETTILINEE E PEDANE SCUOLA PRIMARIA (STATALI) SCUOLA PRIMARIA 4 CAMPO DA TIRO CON L'ARCO SCUOLA PRIMARIA (NON STATALI) SCUOLA PRIMARIA SCUOLA DELL'INFANZIA (STATALI) ISTITUTO COMPRENSIVO (STATALI) COMPRENSIVO ISTITUTO PISTA DA PATTINAGGIOPISTA A ROTELLE 3 SCUOLA DELL'INFANZIA (NON STATALI) SCUOLA SECONDARIA DI I GRADOI DI (STATALI) SCUOLA SECONDARIA 2 GRADO II DI (STATALI)SCUOLA SECONDARIA CENTRO TERRITORIALE PERMANENTE (STATALI) CENTRO TERRITORIALE PERMANENTE SCUOLA SECONDARIA DI I GRADOI DI (NON SCUOLA SECONDARIA STATALI)

1

0 (STATALI) SUPERIORE ISTITUTO D'ISTRUZIONE SECONDARIA

CARNATE

8 7

A

L'ARCO PISCINA

7 (STATALI)

PALESTRA CALCIO

CON

DA 6 PISTA ANULARE PISTA CAMPO DA DA GOLFCAMPO TIRO CAMPO DA TENNIS DA CAMPO CAMPO DA BOCCE DA CAMPO

CAMPO DA CALCIO CAMPO CAMPO DA DA BASKET CAMPO DA

CAMPO DA CALCETTO DA CAMPO 5 CAMPO DA CALCIO A 7 PISTA DA SKATEBOARD CAMPO DA PALLAVOLO CAMPO IMPIANTO POLIVALENTE DELL'INFANZIA

PISTE RETTILINEE E PEDANE SCUOLA PRIMARIA (STATALI) PRIMARIA SCUOLA 4 CAMPO DA TIRO CON L'ARCO SCUOLA PRIMARIA (NON STATALI) SCUOLA DELL'INFANZIA (STATALI) ISTITUTO COMPRENSIVO (STATALI) COMPRENSIVO ISTITUTO PISTA DA PATTINAGGIO DA A ROTELLEPISTA 3 SCUOLA SCUOLA DELL'INFANZIA (NON STATALI) SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO I DI (STATALI) SCUOLA SECONDARIA 2 SCUOLA SECONDARIA DI II GRADO (STATALI) CENTRO TERRITORIALE PERMANENTE (STATALI) PERMANENTE TERRITORIALE CENTRO SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO I DI (NON STATALI) SCUOLA SECONDARIA

1

0 (STATALI) SUPERIORE SECONDARIA D'ISTRUZIONE ISTITUTO

PIANO DEI SERVIZI RELAZIONE 28

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RONCO BRIANTINO

8 7

A

L'ARCO

7 PISCINA

(STATALI)

PALESTRA CALCIO

CON

DA

6 PISTA ANULARE PISTA CAMPO DA GOLFCAMPO TIRO CAMPO DA BOCCECAMPO CAMPO DA TENNIS CAMPO

CAMPO DA CALCIOCAMPO CAMPO DA BASKET DA CAMPO DA

CAMPO DA CALCETTO DA CAMPO 5 CAMPO DA CALCIO A 7 CAMPO DA PALLAVOLO DA CAMPO PISTA DA SKATEBOARD DA PISTA IMPIANTO POLIVALENTE IMPIANTO DELL'INFANZIA

PISTE RETTILINEE E PEDANE E RETTILINEE PISTE SCUOLA PRIMARIA (STATALI) SCUOLA PRIMARIA 4 CAMPO DA TIRO CON L'ARCO SCUOLA PRIMARIA (NONSCUOLA STATALI) PRIMARIA SCUOLA DELL'INFANZIA (STATALI) ISTITUTO COMPRENSIVO (STATALI) COMPRENSIVO ISTITUTO PISTA DA PATTINAGGIO PISTA ROTELLE A 3 SCUOLA DELL'INFANZIA (NON STATALI) SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO DI SCUOLA SECONDARIA (STATALI) 2 GRADO DI II SCUOLA SECONDARIA (STATALI) CENTRO TERRITORIALE PERMANENTE (STATALI) CENTRO TERRITORIALE PERMANENTE SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO DI I SCUOLA SECONDARIA (NON STATALI)

1

0 (STATALI) SUPERIORE ISTITUTO D'ISTRUZIONE SECONDARIA

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7. DUE VALUTAAZIONI DI CARATTERE GENERALE IN ORDINE AI SERVIZI ESITENTI: LO STATO DI ATTUAZIONE DELLE PREVISIONI CONTENUTE NELLO STRUMENTO VIGENTE E L’ACCESSIBILITÀ Una prima riflessione valutativa in merito allo stato attuale dei servizi, attiene specificatamente allo stato di attuazione dello strumento urbanistici generale vigente. Il prospetto seguente mette in evidenza lo stato complessivo delle previsioni del PRG in merito al tema dei servizi (standard nella terminologia tradizionale utilizzata delle leggi vigenti all’epoca di approvazione del PRG), le diverse tipologie di standard esistenti e previste ed è esemplificato lo stato di concretizzazione dei servizi stessi. Sono inoltre messi in evidenza i dati riferibili al sistema della mobilità e alle aree di transizione che, pur non concorrendo alla dotazione di servizi, riprendono temi individuati dal legislatore regionale come contenuti del piano dei servizi (vedi articolo 9 della legge regionale 12/2005).

NUMERO MQ SPECIFICA SERVIZIO STATO AREE TOTALE aree a parcheggio pubblico o di uso pubblico DA ACQUISIRE 1 292 aree a parcheggio pubblico o di uso pubblico DI PROPRIETÀ PUBBLICA 55 34292 DI PROPRIETÀ PUBBLICA (NON aree a parcheggio pubblico o di uso pubblico 2 932 REALIZZATO) aree di interesse comune: culturali, sociali, assistenziali, sanitarie, CONVENZIONATO A USO PUBBLICO 1 1338 amministrative aree di interesse comune: culturali, sociali, assistenziali, sanitarie, DI PROPRIETÀ PUBBLICA 12 29536 amministrative aree per attrezzature di interesse comune: religiose CONVENZIONATO A USO PUBBLICO 8 25937 aree per impianti ed attrezzature sportive DI PROPRIETÀ PUBBLICA 1 12432 aree per l'istruzione DI PROPRIETÀ PUBBLICA 8 40003 aree per servizi a verde di interesse sovracomunale DA ACQUISIRE 5 58783 DI PROPRIETÀ PUBBLICA (NON aree per servizi a verde di interesse sovracomunale 7 15630 REALIZZATO) dotazione a verde, sistema del verde di connessione tra territorio rurale e CONVENZIONATO A USO 1 2489 urbanizzato, parchi urbani PUBBLICO dotazione a verde, sistema del verde di connessione tra territorio rurale e DI PROPRIETÀ PUBBLICA 11 12039 urbanizzato, parchi urbani impianti tecnologici DI PROPRIETÀ PUBBLICA 2 14536 aree destinate alla mobilità 141118 aree destinate alla mobilità su ferro 5172 aree destinate alla mobilità su ferro (fasce ferrovia) 9721 aree verdi di transizione 12 26328

Tale prospettazione dello stato di attuazione è stato oggetto da parte deell’Amministrazione comunale circa la necessità e opportunità di conferma delle aree preordinate alla realizzazione di servizi; non scevra da tale ponderazione sono risultate valutazioni specifiche sulla localizzazione delle aree (in termini di distribuzione sul territorio) e in termini di necessità per soddisfare considerate esigenze prioritarie.

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Appare opportuno compiere un secondo ordine di valutazioni in ordine alla reale fruibilità dei servizi esistenti, in ragione della loro accessibilità. Con il termine accessibilità di un punto del territorio si deve intendere la misura del numero di servizi raggiungibili da quel punto entro un determinato tempo, in condizioni normali di mobilità, con il proprio mezzo o con il trasporto collettivo. In realtà il concetto di accessibilità è duplice; integra infatti la nozione di prossimità di un punto del territorio a determinate funzioni ma anche quella di facilità di accesso a quel punto. Per quanto già espresso in premessa a riguardo alle condizioni intrinseche della realtà comunale di Ronco Briantino, è apparso significativo affrontare il problema dell’accessibilità soprattutto in rapporto ai mezzi di trasporto individuali, evidenziando il livello di fruibilità del servizio in riferimento alla “centralità” dello stesso (intesa come prossimità del servizio agli insediamenti residenziali) e in relazione alla facilità di accesso (intesa sia come accesso alla rete stradale principale sia come possibilità di parcheggio). Le ragioni di tale scelta di “campo” traggono evidentemente origine dall’analisi della realtà urbana di Ronco Briantino e dalle correlazioni che questo aspetto ha con il sistema del trasporto pubblico. La condizione di sostanziale assenza di un reale servizio di trasporto pubblico urbano associata ad una relativamente limitata estensione dei percorsi all’interno della ripartizione geografica comunale, “aumenta” il peso specifico dell’accessibilità nel senso di facilità di parcheggiare (il mezzo privato è, infatti, il mezzo di trasporto privilegiato nei percorsi interni al comune) e nel significato di facilità di raggiungere il servizio con spostamenti pedonali. Nell’analisi effettuata sono state messe in evidenza isocrone teoriche di 200 o 100 metri di raggio a partire dai servizi a maggiore concentrazione di clienti, ed è stata riscontrata la presenza di parcheggi pubblici e di uso pubblico. La tabella seguente, mette in evidenza gli spazi di parcheggio presenti nelle isocrone individuate che, seppur non esclusivamente dedicati agli spazi per servizi, determinano una situazione di possibilità di sosta certamente non limitata.

DA

A (NON PISTA

AREE

TOTALE TOTALE TOTALE

SERVIZIO DA

AREE MQ ACCESSIBILI

AUTO AUTOBUS MQ MQ MQ POTENZIALE)

PRINCIPALE TEORICA

STANDARD ‐

A

SERVIZIO STANDARD EFFETTIVE

POSTI A

EXTRAURBANO CICLOPEDONALE NUMERO AREE FERMATA PARCHEGGI INGRESSO ISOCRONA PARCHEGGI PARCHEGGI ACCESSIBILITA' AREE PARCHEGGIO REALIZZATI DENIMINAZIONE

ISTITUTO COMPRENSIVO RONCO BRIANTINO 200 E SULBIATE ‐SCUOLA PRIMARIA NO SI 1 957 299 24 0 200 BIBLIOTECA COMUNALE E CAG NO SI 3 2088 707 57 0 ISTITUTO COMPRENSIVO RONCO BRIANTINO E SULBIATE ‐SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO 200 GRADO NO SI 1 957 299 24 0 200 MUNICIPIO (VILLA BRIOSCHI) SI SI 6 3485 1528 122 0 200 SCUOLA PER L'INFANZIA STATALE NO SI 3 1345 782 63 0 200 CAMPO DA CALCIO NO SI 4 3932 1919 154 479 100 CAMPO DA CALCIO NO SI 2 719 351 28 479 100 SCUOLA PER L'INFANZIA STATALE NO SI 1 1004 441 35 0 100 MUNICIPIO (VILLA BRIOSCHI) SI SI 3 1499 734 59 0 ISTITUTO COMPRENSIVO RONCO BRIANTINO E SULBIATE ‐SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO 100 GRADO NO SI 1 957 299 24 0 100 BIBLIOTECA COMUNALE E CAG NO SI 1 957 299 24 0 ISTITUTO COMPRENSIVO RONCO BRIANTINO 100 E SULBIATE ‐SCUOLA PRIMARIA NO SI 0 0 0 0 0

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A tale valutazione quantitativa si accompagnano, inoltre, indicazioni legate all’esistenza di percorsi ciclopedonali: nella realtà amministrativa indagata, infatti, non risulta superfluo verificare la possibilità di raggiungere i servizi attraverso una rete di percorsi dedicati alla mobilità “amichevole” pedonale e ciclabile. Tale aspetto riveste, indubbiamente, anche sulla progettualità indirizzando, per lo meno in termini di priorità, le scelte di implementazione delle piste ciclabili in modo da incrementare la rete dei percorsi di collegamento tra i diversi ambiti insediativi, anche in funzione del raggiungimento dei servizi. La valutazione effettuata se da un lato consente la verifica dell’appropriatezza della localizzazione dei servizi attuali (in termini di concentrazione di servizi in aree ad elevata accessibilità) dall’altro costituisce una significativa opzione strategica in ordine alla previsione di localizzazione di nuovi servizi. Quest’ultima valenza progettuale, in realtà, propone una riflessione su diversi piani: in primo luogo la verifica della concentrazione degli spazi di interesse collettivo induce considerazioni in ordine alla diffusione dei servizi e implica azioni di progetto tese al riequilibrio territoriale dei servizi di prima necessità (che in questa accezione potrebbero essere definiti di prossimità) consentendone una presenza localizzativa appropriata in relazione agli insediamenti residenziali esistenti e di previsione. Una seconda riflessione, investe invece la previsione di localizzazione di servizi di ordine differente -sia in quanto caratterizzati da elevata concentrazione di presenze ma di ordine diverso dalla genericità della popolazione (si pensi ad esempio alle strutture sportive che hanno un range di clienti differente da quello dei servizi sociali, con possibilità di movimento diverse e con esigenze in orari differenti), sia in quanto oggettivamente non decentrabili sul territorio. In questo caso gli obiettivi e le azioni progettuali saranno indirizzati a promuovere localizzazioni che siano già caratterizzate da buona accessibilità ovvero a implementare le condizioni di accessibilità (parcheggi, mobilità “amichevole” in sede protetta, accessibilità al trasporto collettivo, ecc...) di aree preordinate alla realizzazione di servizi.

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8. QUADRO DELLE AZIONI AMMINISTRATIVE PROGRAMMATE Il seguente quadro delle azioni, suddiviso per aree di interesse, é costituito dalle indicazioni delle iniziative dirette ad ottimizzare il livello qualitativo delle strutture esistenti che si intende confermare e ad implementare i servizi di cui si è riscontrata una carenza sul territorio. Costituisce la parte del piano dei servizi a carattere prettamente programmatorio e in tal senso, come premesso nel primo capitolo della presente relazione, persegue una coerenza con gli altri strumenti programmatori dell’Amministrazione Comunale e, in primo luogo, con il Programma Triennale delle Opere Pubbliche. In tale senso il confronto con la fattibilità, di ordine economico-finanziaria delle azioni previste, preliminarmente verificata in questa fase in cui l’Amministrazione può ragionevolmente esprimere garanzie sia in termine di impegno politico che di disponibilità di risorse finanziarie, deve trovare esatta definizione nel richiamato strumento di controllo e di gestione delle opere e dei lavori pubbblici. La seguente tabella riassuntiva, tratta dal programma triennale delle opere pubbliche 2009./2011, mette in evidenza le azioni e gli interventi programmati nel prossimo periodo temporale di riferimento.

INTERVENTI 2009 INTERVENTI 2010 INTERVENTI 2011 RISORSE intervento costi (€) intervento Costi (€) intervento costi somme (€) adeguamento 1.100.000,00 oneri aule scuola 1.300.000,00 secondaria di primo grado 200.000,00 mutuo

nuova 500.000,00 500.000,00 alienazione circonvallazione aree nord

adeguamento 500.000,00 300.000,00 oneri sede comunale

200.000,00 mutuo

Nell’ambito di operatività del PGT e del piano dei servizi, risulta fortemente correlato al tema del sostegno alla famiglia, il riequilibrio dell’offerta di servizi economico geenerali per l’edilizia sociale, finalizzato a fronteggiare nuovi bisogni di alloggi. Sul tema il PRG vigente aveva individuato come strategica la previsione di “edilizia protetta”, da attuarsi con il concorso di operatori qualificati. Il principio proposto dal PRG vigente è teso al contemperamento della tradizionale prassi della realizzazione di edilizia “protetta” (a carattere economico e popolare) secondo interventi preordinati a piani di zona di iniziativa pubblica, individuando una specifica area (allora di proprietà comunale) da mettere a disposizione per il soddisfacimento del bisogno abitativo a prezzi calmierati. L’iniziativa si è all’oggi sostanzialmente concretizzata: è stato, infatti, approvato il piano attuativo P.A.C.5 ed è in stato di completamento l’abitazione degli alloggi realizzati. Alla luce del soddisfacimento dell’emergenza abitativa “protetta” e in ossequio al principio di non introduzione in questa fase programmatica di altre iniziative di trasformazione edilizia oltre a quelle già programmate dal PRG vigente, non sono stati previsti altri interventi prioritari in tale direzione. Rappresentato che alcuni servizi programmati nel PRG vigente sono stati nel frattempo effettivamente realizzati –ci si riferisce specificatamente alla scuola dell’innfanzia e al campo da calcio- implementando significativamente lo spettro dell’offerta, le previsioni di ulteriori infrastrutture e attrezzature pubbliche e di uso pubblico sono orientate in primo luogo alla

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razionalizzazione e incremento delle infrastrutture per la mobilità1, alla realizzazione della nuova biblioteca e alla concretizzazione del CTL3, che sostanziano il completamento delle opere previste dal PRG vigente. Per quest’ultimo aspetto una notazione particolare deve essere fatta con riguardo all’acquisizione delle aree che costituiscono la quasi totalità del complesso di aree ancora da acquisire. Il CTL3 è un’opera pubblica frutto della progettazione condivisa delle Amministrazioni Comunali di Ronco Briantino Bernareggio e Carnate, e interessante, complessivamente, un’area di circa mq 490.000. Negli anni trascorsi successivamente alla formalizzazione del progetto (risale al 1985 la redazione del primo Documento Direttore del Consorzio per il Tempo Libero, mentre è iniziata nel 1995 la realizzazione dei primi interventi) sono state conferite dai Comuni al consorzio le aree (15.000 circa da parte del comune di Ronco Briantino) e sono state realizzati diversi impianti ed attrezzature (anche recentemente è stato bandito l'affidamento della concessione di costruzione e gestione di un centro natatorio, di un campo da golf con annessa club house e di altri spazi pubblici. La breve descrizione documenta la ferma volontà delle Amministrazioni Comunali di procedere con la realizzazione dell’opera pubblica ed esplicita come la mancata realizzazione complessiva della stessa, risieda proprio nella complessità e nell’articolazione del progetto. La preventivata attivazione di misure perequative introdotte con il PGT, potrà contribuire positivamente al completamento delle acquisizioni delle aree e del progetto.

1 Per approfondimenti sul tema si rimanda al competente Piano Urbano del Traffico recentemente approvato dall’Amministrazione comunale

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9. SERVIZI PUBBLICI E DI INTERESSE PUBBLICO O GENERALE: MODALITÀ DI REPERIMENTO DELLE AREE E DI REALIZZAZIONE DELLE INFRASTRUTTURE E DEI SERVIZI Per affrontare la tematica degli servizi, occorre soffermarsi sulla problematica più generale relativa allo sviluppo delle città e occorre, soprattutto alla luce delle recenti pronunce giurisprudenziali e dei disposti delle leggi recentemente intervenute (ci si riferisce in particolare al Decreto del Presidente della Repubblica 8 giugno 2001, n. 327 “Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di espropriazione per pubblica utilità” e alla legge regionale 12/2005), considerare l'efficacia degli strumenti e delle procedure vigenti ed utilizzabili per il perseguimento degli interventi. In tale prospettiva, in cui l’efficacia è assunta come fattibilità, credibilità e sostenibilità economica nella realizzazione degli obiettivi del piano dei servizi e, per quanto concerne lo specifico tema trattato in questo capitolo, della concretizzazione di disponibilità di spazi da destinare a attrezzature e infrastrutture pubbliche e di interesse generale. Nella prospettiva sopra accennata e nell’ambito della pianificazione territoriale, il tema dei servizi può essere, quindi, affrontato secondo due prospettive parallele che fanno capo a campi di valutazione solo apparentemente differenti. Il primo riguarda la dotazione quantitativa delle aree a servizi e dipende dalle modalità di legge per il conteggio dei servizi (anche nella innovazione statuita dalla legge regionale 12/2005, la verifica della sussistenza delle condizioni di legge è –con tutti le sfumature e le precisazioni precedentemente illustrate- comunque ancorato ad una parametrazione tra capacità insediativa e quantità di dotazioni di strutture di interesse generale). Si tratta, cioè, di un computo che tiene conto, per quanto concerne ad esempio agli usi residenziali del territorio, di una dotazione in termini di metri quadrati rispetto al numero degli abitanti, esistenti e teoricamente insediabili. Il secondo versante del tema dei servizi è invece di tipo qualitativo, e ha a che fare con la localizzazione delle aree a servizi, con le loro caratteristiche, con le procedure operative di acquisizione delle aree, della realizzazione delle attrezzature, della loro gestione. Il PGT, anche in questo aspetto riprendendo e adeguando al nuovo quuadro normativo le questioni già affrontate con il PRG vigente, tratta il tema della acquisizione delle aree, attraverso differenti proposte che hanno come obiettivi la realizzazione di un sistema di regole trasparenti per le collaborazioni tra pubblico e privato e il recupero alla collettività del plusvalore creato dal piano. Una parte dei nuovi servizi deriva dalle trasformazioni previste: i nuovi insediamenti, devono assicurare una dotazione di nuove aree a servizi che soddisfano i fabbisogni indotti dagli interventi, contribuendo a migliorare le dotazioni esistenti. Il PGT seconndo il meccanismo degli ambiti, stabilisce che all’interno delle aree assoggettate a pianificaziione attuativa, tutti i soggetti attuatori partecipino alla edificabilità e, per contro, tutti i soggetti attuatori partecipino alla cessione di aree per finalità pubbliche, realizzando e perseguendo, in tal modo, una finalità compensativa attraverso la quale i proprietari parteciperanno pro-quota ai vantaggi (rendita immobiliare) e agli oneri (cessioni di aree/realizzazione opere di urbanizzazione) della trasformazione urbanistica.

Una seconda opportunità è legata alla possibilità, da parte del privato, di realizzare il servizio previsto dal PGT attraverso un rapporto convenzionale con l’Amministrazione, mantenendo tuttavia la proprietà dell’area. A proposito delle modalità “alternative del reperimento di spazi, appare opportuno fissare alcune regole che permettono la reale concretizzazione delle finalità collettive cui gli spazi da destinare a standard devono soddisfare. 1) Le monetizzazioni devono essere commisurate in ragione del reale vantaggio economico assicurato agli operatori per la mancata cessione e devono essere rapportate all’effettiva

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stima per l’acquisizione da parte dell’Amministrazione Comunale di aree idonee alle finalità pubbliche. 2) Il ricavato delle monetizzazioni dovrà essere finalizzato con priorità per l’acquisizione delle aree i cui vincoli espropriativi risultino già reiterati. 3) Costituirà titolo preferenziale per l’accettazione della regolamentazione d’uso in luogo della cessione di aree o dell’asservimento, la previsione di gestione dei servizi da parte di enti o associazioni “no profit” riconosciute; in ogni caso per i servizi e le attrezzature private da destinare a soddisfare esigenze di interesse, la regolamentazione d’uso dovrà essere corredata da idoneo piano di gestione, con la precisazione delle modalità di determinazione di eventuali tariffe per l’uso delle strutture e delle modalità di aggiornamento delle stesse. 4) L’esigenza di differenziare le possibilità di gestione delle dotazioni di strutture e aree destinate a standard, non deve comunque tradursi in una indifferenziata delega da parte dell’Amministrazione Comunale. A tale fine è necessario mantenere un equilibrato rapporto tra le aree di proprietà pubblica e/o le aree asservite all’uso pubblico e quelle con regolamento d’uso, in modo da costituire comunque una risorsa pubblica di spazi che rappresenta anche una riserva per esigenze future e che possono essere adeguate nel tempo per meglio rispondere alle esigenze della collettività. 5) Le garanzie finanziarie da approntare da parte dei privati nelle ipotesi di realizzazione diretta delle strutture e gestione diretta dei servizi, devono essere commisurate distintamente per i costi documentati di esecuzione e di esercizio.

Infine una quota di aree e attrezzature è individuata, più tradizionalmente, in aree vincolate a servizi e soggette ad esproprio. Si tratta essenzialmente di aree che per caratteristiche intrinseche e per vocazione, sono state reputate necessarie alla concreta realizzazione degli obiettivi di piano e per le quali non sono state individuate idonee forme alternative di acquisizione o gestione. L’insieme di tali procedure costituisce una realistica alternativa alla più tradizionale concezione del servizio necessariamente di proprietà e di gestione pubblica, che impegnerebbe l’Amministrazione Comunale oltre le risorse realisticamente disponibili. Ulteriore notazione riguarda proprio la questione della reiterazione deii vincoli preordinati all’esproprio. La Corte Costituzionale, con sentenza n. 179 del 20.5.1999, dichiarando l’illegittimità costituzionale del combinato disposto degli articoli 7, numeri 2, 3 e 4, e 40 della legge 17 agosto 1942, n. 1150 (Legge urbanistica nazionale) e 2, primo comma, della legge 19 novembre1968, n. 1187 (modifiche ed integrazioni alla legge urbanisticca 17 agosto 1942, n. 1150), nella parte in cui consente all’Amministrazione di reiterare i vincoli urbanistici scaduti, preordinati all’espropriazione o che comportino l’inedificabilità, senza la previsione di indennizzo, ha affermato il principio della necessaria indennizzabilità della reiterazione dei vincoli urbanistici preordinati all’esproprio. Ribaltando una prassi consolidata che aveva consentito alle amministrazioni di reiterare il vincolo scaduto indefinitivamente nel tempo, ponendo in essere una sorta di espropriazione senza la corresponsione di un indennizzo, la richiamata sentenza ha senza dubbio posto con assillante attualità il tema dell’acquisizione delle aree preordinate all’esproprio in tempi certi, precisando che l’infruttuosa decorrenza del termine quinquennale, comporta per l‘Amministrazione l’obbligo della corresponsione di un indennizzo. E ancora sulla scorta della richiamata sentenza, anche la legge regionale 12/2005 pone l’accento sui vincoli non attuati, disponendone la decadenza qualora, entro il termine quinquennale, l’intervento cui sono preordinati non sia inserito, a cura dell’ente competente alla sua realizzazione, nel programma triennale delle opere pubbliche e relativo aggiornamento, ovvero non sia stato approvato lo strumento attuativo che ne preveda la realizzazione.

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Le risposte del piano dei servizi ai temi sollevati sono affidate da un lato ai meccanismi perequativi precedentemente descritti (che possono consentire l’acquisizione delle aree senza ricorrere necessariamente alle procedure di esproprio) e dall’altro ammettendo ampiamente (con l’unico limite delle aree per le quali l’Amministrazione comunale riserverà la realizzazione dei servizi a propria iniziativa) l’attivazione diretta dei privati per la realizzazione delle infrastrutture e attrezzature di interesse generale previste dal piano.

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10. IL PIANO DI SERVIZI E I RAPPORTI CON LE PREVISIONI DI TIPO PIANIFICATORIO: COMPUTO DELLA CAPACITÀ INSEDIATIVA TEORICA DI PGT E DELLA DOTAZIONE DI SERVIZI In ordine ai contenuti del PGT, una ultima implicazione di “tecnica urbanistica” deriva dalla necessità di determinare il numero di utenti dei servizi. L’articolo 9 della legge regionale 12/2005, infatti, dispone che i comuni redigono il piano dei servizi determinando il numero degli utenti dei servizi dell’intero territorio, secondo i seguenti criteri: a) popolazione stabilmente residente nel comune gravitante sulle diverse tipologie di servizi anche in base alla distribuzione territoriale; b) popolazione da insediare secondo le previsioni del documento di piano, articolata per tipologia di servizi anche in base alla distribuzione territoriale; c) popolazione gravitante nel territorio, stimata in base agli occupatii nel comune, agli studenti, agli utenti dei servizi di rilievo sovracomunale, nonché in base ai flussi turistici.

A completamento delle informazioni conoscitive, sono quindi di seguito riportate schede analitiche disaggregate dei dati e dei valori inerenti il computo della capacità insediativa teorica del PGT, la stima della popolazione gravitante sul territorio e della dotazione di aree per attrezzature pubbliche e di interesse pubblico o generale che compongono il quadro complessivo dei servizi.

Per quanto riguarda il dato relativo alla popolazione residente, è stato assunto il numero di residenti alla data del 31 maggio 2009, che rappresenta il dato ufficiale più recente disponibile. Per quanto attiene alla determinazione della popolazione da insediare, si è tenuto conto della capacità teorica di insediamento residenziale derivante dagli ambiti di trasformazione caratterizzati da destinazione d’uso qualificante residenziale e si sono considerati anche i possibili teorici incrementi di abitanti che derivano dall’applicazione delle disposizioni contenute nel piano delle regole. In particolare, sono stati stimati i lotti che secondo la disciplina del PR hanno una capacità edificatoria teorica che risulta, ad una verifica compiuta con l’uso degli strumenti informatici e sulla base del rilievo aerofotogrammetrico di base, non concretizzata, individuando, in definitiva, i lotti liberi da edificazione. Tale opzione appare maggiormente cautelativa rispetto all’indicazione espressa dalla legge regionale 12/2005 che, letteralmente, limita la verifica della capacità di calcolo al solo incremento derivante dalla popolazione insediabile per effetto delle previsioni del documento di piano. Premesso che, per espressa disposizione della stessa legge 12/2005, il documento di piano <>, e che solo <> appare maggiormente rappresentativo della effettiva capacità teorica complessiva delle scelte del PGT, infatti, prendere in considerazione anche quelle trasformazioni urbanistico-edilizie attuabili per effetto delle disposizioni del piano delle regole che determinano interventi di nuova edificazione. Una precisazione opportuna riguarda il valore “giuridico” di tali ricognizioni: non si è trattato, ovviamente, di una verifica compiuta sulla base degli effettivi diritti edificatori derivanti da diritti reali ma, come premesso, di una verifica compiuta sulla base delle risultanze dello stato fisico rilevabile. In tale senso l’analisi compiuta non determina l’accertamento dell’edificabilità che, correttamente, deve essere compiuta nella fase istruttoria dei provvedimenti di natura urbanistica ed edilizia. Il dato, pertanto, è funzionale alla sola verifica dei presupposti statuiti dalla legge in merito al computo della dotazione complessiva di aree per servizi.

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Ulteriore opportuna specificazione, riguarda la natura dei dati relativa alla popolazione da insediare: si tratta, infatti, di abitanti teorici e non di abitanti effettivi e il discostamento tra le due entità, potrebbe non essere trascurabile. In altri termini, alla crescita di abitanti teorici non corrisponde univocamente una crescita effettiva di residenti. A tale differenziazione nella dinamica dei due dati, concorrono una serie di fattori, tra quali possono essere evidenziati: - il fabbisogno pregresso, vale a dire il “debito abitativo” di quanti alloggi servirebbero per “sanare” l’eventuale problema abitativo che interessa i residenti attuali (in ragione di situazioni di sovraffollamento, coabitazione, abitazioni in condizioni precarie); - il fenomeno dell’erosione e riproduzione residenziale, determinati da modifiche di destinazione d’uso, da interventi di riuso dello stock edilizio; - il peso dei non residenti sulla domanda abitativa, - il fenomeno della frammentazione dei nuclei familiari e della conseguente diminuzione del numero medio di componenti per famiglia; - la dinamica relativa alle superfici delle abitazioni occupate; a cui si possono aggiungere differenti scenari legati al mercato immobiliare e alle condizioni di accesso alla casa.

Al fine della comprensione dei dati, vengono di seguito riportate le determinazioni assunte per la stima degli abitanti teorici: 1. per gli ambiti di trasformazione e per i completamenti ricompresi nel tessuto urbano consolidato, è stato assunto l’edificabilità complessiva, senza articolazioni nel mix funzionale comunque ammesso. 2. Gli abitanti teorici sono stati calcolati sulla base del rapporto di un abitante ogni 150 metri cubi, (analogo al computo già effettuato nella pianificazione generale vigente).

Il dato complessivo di nuova popolazione insediabile per effetto del complesso delle trasformazioni derivanti dal PGT, ammonta a 730 abitanti teorici. A tale previsione si debbono aggiungere ulteriori 25 abitanti teorici derivanti dalle possibili attivazioni delle azioni di incentivazione, per un totale complessivo di 755 nuovi abitanti teorici. Il dato complessivo da assumere a base delle verifiche previste dallla legge regionale 12/2005 è pari, quindi a 4150 abitanti teorici.

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DETERMINAZIONE DELLA POPOLAZIONE RESIDENTE E DELLA POPOLAZIONE DA INSEDIARE

A) Popolazione residente al 31.05.2009 3.395 B1) popolazione da insediare secondo le previsioni del documento di piano ambito di superficie indice superficie lorda abitanti teorici trasformazione territoriale edificabilità di pavimento (mq/mq) (mq)

cr 01 5099 0,333 1698 34 cr 02 11787 0,333 3925 79 cr 03 7775 0,333 2589 52 rr 01 5163 1 3072 61 totale 29824 11284 226 B2a) Popolazione da insediare secondo le previsioni del piano delle regole ambito superficie unità territoriale indice superficie lorda abitanti teorici edificabilità di pavimento (mq/mq) (mq)

LL 01 1431 UR 2 0,5 715,5 14 LL 02 1208 UR 2 0,5 604 12 LL 03 2185 UR 2 0,5 1092,5 22 LL 04 1824 UR 2 0,5 912 18 LL 05 1241 UR 2 0,5 620,5 12 LL 06 1785 UR 2 0,5 892,5 18 LL 07 962 UR 2 0,5 481 10 LL 08 893 UR 2 0,5 446,5 9 LL 09 1526 UR 2 0,5 763 15 LL 10 1479 UR 2 0,5 739,5 15 LL 11 910 UR 2 0,5 455 9 LL 13 969 UR 2 0,5 484,5 10 LL 13 1408 UR 2 0,5 704 14 LL 14 815 UR 2 0,5 407,5 8 LL 15 1313 UR 2 0,5 656,5 13 P.C.C. 1 2532 UR 2 0,5 1266 25 P.C.C. 2 1059 UR 2 0,5 529,5 11 P.A.V.1 7016 UR 3 0,5 3508 70 P.A.V.2 3148 UR 3 0,5 1574 31 P.A.V.3 3596 UR 3 0,5 1798 36 P.A.V.4 3284 UR 3 0,5 1642 33 P.C.C.V.1 5050 UR 3 0,5 2525 51 P.C.C.V.2 3162 UR 3 0,5 1581 32 P.C.C.V.3 1275 UR 3 0,5 637,5 13 LL 16 263 UR 2 0,5 131,5 3 totale 50334 25167 504

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totale incremento abitanti teorici 730 totale complessivo popolazione teorica 4.125 possibile incremento edificabilità per effetto dell'applicazione dell'incentivo slp abitanti teorici territoriale incrementabile incrementabili

1.232 25 totale complessivo incrementato popolazione teorica 4.150

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A completamento delle stime di utenti dei servizi secondo le direttive della legge regionale, sono stati determinati gli utenti che derivano da altri possibili “utilizzatori” del territorio comunale e dei servizi, verificando, in concreto, quali potessero essere gli “utilizzatori”, ossia coloro che si recano quotidianamente a Ronco Briantino per motivi di lavoro o studio, e quindi ne utilizzano le strutture ed i servizi, senza risiedere nel comune. Per quanto attiene a quest’ultima possibile utenza, il sistema scolastico del Comune di Ronco Briantino non presenta “offerte” che determinino affluenze significative di non residenti. Con riferimento alla determinazione dei potenziali utenti dei servizi per effetto della loro presenza sul territorio comunale per motivi di lavoro, si sono assunti gli addetti alle unità locali delle imprese, delle istituzioni pubbliche e delle imprese no profit, rilevate al censimento industria e servizi e pari a 1.275. Sono stati considerati, ulteriormente, i potenziali addetti che potrebbero essere occupati nelle unità locali che si insedieranno per effetto delle trasformazioni previste dal documento di piano per le funzioni attinenti alla produzione di beni e per servizi (determinati, con una stima prudenziale, in ragione di 1 addetto ogni 200 mq di slp) che risultano essere pari a 353. La valutazione, molto cautelativa, degli utenti potenziali determinati come somma di abitanti teorici e addetti teorici è pari a 5778. Il prospetto seguente riporta la sintesi delle aree per servizi, distinguendo, nel secondo prospetto, i servizi che derivano dall’attuazione degli ambiti di trasformazione previsti dal documento di piano e i servizi che derivano dai piani attuativi previsti nel piano delle regole. Il complesso delle aree per servizi ammonta a 248.239 metri quadrati a cui si devono aggiungere i servizi che devono essere assicurati per effetto dell’attuazione del documento di piano e pari a 14.706 per un totale complessivo di 262.945, corrispondenti a 45,50 metri quadrati ogni utente potenziale e teorico, rispondendo ampiamente ai requisiti minimi stabiliti dalla legge regionale 12/2005. A ulteriore conforto della rispondenza ai criteri quantitativi, si evidenzia che qualora si prendesse in considerazione la sola “utenza residenziale” (che esprime, in definitiva, la domanda di servizi più articolata e onnicomprensiva) si avrebbero quasi 63 metri quadrati per ogni abitante teorico, valore di sicura eccellenza.

SPECIFICA SERVIZIO MQ TOTALE aree a parcheggio pubblico o di uso pubblico (da acquisire) 292 aree a parcheggio pubblico o di uso pubblico (di proprietà pubblica) 34292 aree a parcheggio pubblico o di uso pubblico (di proprietà pubblica non realizzato) 932 aree di interesse comune: culturali, sociali, assistenziali, sanitarie, amministrative (convenzionato a uso pubblico) 1338 aree di interesse comune: culturali, sociali, assistenziali, sanitarie, amministrative (di proprietà pubblica) 29536 aree per attrezzature di interesse comune: religiose (convenzionato a uso pubblico) 25937 aree per impianti ed attrezzature sportive (di proprietà pubblica) 12432 aree per l'istruzione (di proprietà pubblica) 40003 aree per servizi a verde di interesse sovracomunale (da acquisire) 58783 aree per servizi a verde di interesse sovracomunale (di proprietà pubblica non realizzato) 15630 dotazione a verde, sistema del verde di connessione tra territorio rurale e urbanizzato, parchi urbani (convenzionato a uso pubblico) 2489 dotazione a verde, sistema del verde di connessione tra territorio rurale e urbanizzato, parchi urbani (di proprietà pubblica) 12039 impianti tecnologici 14536 servizi da assicurare aree di trasformazione residenziali *7926 servizi da assicurare aree di trasformazione produzione beni e servizi 6780 TOTALE 262945

* = comprensivo della dotazione di qualità aggiuntiva (servizi aggiuntivi)

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ALLEGATO STATO DEI SERVIZI PUBBLICI

COD TAV SUPERFICIE TIPOLOGIA AREA A SERVIZIO PS 02.01 AREA (Mq) 1 Aree a parcheggio pubblico o di uso pubblico 1052,97 2 Aree a parcheggio pubblico o di uso pubblico 942,96 3 Aree a parcheggio pubblico o di uso pubblico 610,71 4 Aree a parcheggio pubblico o di uso pubblico 436,04 5 Aree a parcheggio pubblico o di uso pubblico 178,89 6 Aree a parcheggio pubblico o di uso pubblico 1415,29 7 Aree a parcheggio pubblico o di uso pubblico 329,13 8 Aree a parcheggio pubblico o di uso pubblico 732,02 9 Aree a parcheggio pubblico o di uso pubblico 486,81 10 Aree a parcheggio pubblico o di uso pubblico 248,11 11 Aree a parcheggio pubblico o di uso pubblico 182,61 12 Aree a parcheggio pubblico o di uso pubblico 90,76 13 Aree a parcheggio pubblico o di uso pubblico 854,81 14 Aree a parcheggio pubblico o di uso pubblico 1833,23 15 Aree a parcheggio pubblico o di uso pubblico 877,06 16 Aree a parcheggio pubblico o di uso pubblico 1801,46 17 Aree a parcheggio pubblico o di uso pubblico 1803,81 18 Aree a parcheggio pubblico o di uso pubblico 3092,59 19 Aree a parcheggio pubblico o di uso pubblico 3213,12 20 Aree a parcheggio pubblico o di uso pubblico 196,53 21 Aree a parcheggio pubblico o di uso pubblico 956,85 22 Aree a parcheggio pubblico o di uso pubblico 46,78 23 Aree a parcheggio pubblico o di uso pubblico 62,09 24 Aree a parcheggio pubblico o di uso pubblico 49,96 25 Aree a parcheggio pubblico o di uso pubblico 151,30 26 Aree a parcheggio pubblico o di uso pubblico 129,12 27 Aree a parcheggio pubblico o di uso pubblico 69,03 28 Aree a parcheggio pubblico o di uso pubblico 242,09 29 Aree a parcheggio pubblico o di uso pubblico 472,34 30 Aree a parcheggio pubblico o di uso pubblico 799,76 31 Aree a parcheggio pubblico o di uso pubblico 1037,15 32 Aree a parcheggio pubblico o di uso pubblico 344,79 33 Aree a parcheggio pubblico o di uso pubblico 142,41 34 Aree a parcheggio pubblico o di uso pubblico 129,99 35 Aree a parcheggio pubblico o di uso pubblico 510,42 36 Aree a parcheggio pubblico o di uso pubblico 368,08 37 Aree a parcheggio pubblico o di uso pubblico 351,17 38 Aree a parcheggio pubblico o di uso pubblico 389,07 39 Aree a parcheggio pubblico o di uso pubblico 721,26 40 Aree a parcheggio pubblico o di uso pubblico 319,83 41 Aree a parcheggio pubblico o di uso pubblico 665,63 42 Aree a parcheggio pubblico o di uso pubblico 188,64

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COD TAV SUPERFICIE TIPOLOGIA AREA A SERVIZIO PS 02.01 AREA (Mq) 43 Aree a parcheggio pubblico o di uso pubblico 453,05 44 Aree a parcheggio pubblico o di uso pubblico 831,97 45 Aree a parcheggio pubblico o di uso pubblico 216,47 46 Aree a parcheggio pubblico o di uso pubblico 200,85 47 Aree a parcheggio pubblico o di uso pubblico 92,84 48 Aree a parcheggio pubblico o di uso pubblico 578,48 49 Aree a parcheggio pubblico o di uso pubblico 172,62 50 Aree a parcheggio pubblico o di uso pubblico 327,71 51 Aree a parcheggio pubblico o di uso pubblico 57,60 52 Aree a parcheggio pubblico o di uso pubblico 369,18 53 Aree a parcheggio pubblico o di uso pubblico 1004,10 54 Aree a parcheggio pubblico o di uso pubblico 479,29 55 Aree a parcheggio pubblico o di uso pubblico 291,78 56 Aree a parcheggio pubblico o di uso pubblico 34,81 57 Aree a parcheggio pubblico o di uso pubblico 306,34 58 Aree a parcheggio pubblico o di uso pubblico 1572,49 Aree di interesse comune: culturali, sociali, assistenziali, 59 2602,36 sanitarie, amministrative Aree di interesse comune: culturali, sociali, assistenziali, 60 235,70 sanitarie, amministrative Aree di interesse comune: culturali, sociali, assistenziali, 61 9734,85 sanitarie, amministrative Aree di interesse comune: culturali, sociali, assistenziali, 62 2855,39 sanitarie, amministrative Aree di interesse comune: culturali, sociali, assistenziali, 63 185,82 sanitarie, amministrative Aree di interesse comune: culturali, sociali, assistenziali, 64 6471,01 sanitarie, amministrative Aree di interesse comune: culturali, sociali, assistenziali, 65 1040,65 sanitarie, amministrative Aree di interesse comune: culturali, sociali, assistenziali, 66 1338,44 sanitarie, amministrative Aree di interesse comune: culturali, sociali, assistenziali, 67 965,78 sanitarie, amministrative Aree di interesse comune: culturali, sociali, assistenziali, 68 148,47 sanitarie, amministrative Aree di interesse comune: culturali, sociali, assistenziali, 69 1951,24 sanitarie, amministrative Aree di interesse comune: culturali, sociali, assistenziali, 70 2081,13 sanitarie, amministrative Aree di interesse comune: culturali, sociali, assistenziali, 71 1263,94 sanitarie, amministrative 72 Aree per attrezzature di interesse comune: religiose 2822,30 73 Aree per attrezzature di interesse comune: religiose 7953,67 74 Aree per attrezzature di interesse comune: religiose 6809,03 75 Aree per attrezzature di interesse comune: religiose 1811,05 76 Aree per attrezzature di interesse comune: religiose 470,70 77 Aree per attrezzature di interesse comune: religiose 701,57 78 Aree per attrezzature di interesse comune: religiose 4929,97 79 Aree per attrezzature di interesse comune: religiose 438,56 80 Aree per impianti ed attrezzature sportive 12432,25 81 Aree per l'istruzione 24083,20 82 Aree per l'istruzione 5576,50

PIANO DEI SERVIZI RELAZIONE 44

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COD TAV SUPERFICIE TIPOLOGIA AREA A SERVIZIO PS 02.01 AREA (Mq) 83 Aree per l'istruzione 6532,54 84 Aree per l'istruzione 1432,71 85 Aree per l'istruzione 1647,95 86 Aree per l'istruzione 201,25 87 Aree per l'istruzione 65,17 88 Aree per l'istruzione 464,15 89 Aree per servizi a verde di interesse sovracomunale 44148,64 90 Aree per servizi a verde di interesse sovracomunale 7474,20 91 Aree per servizi a verde di interesse sovracomunale 5661,13 92 Aree per servizi a verde di interesse sovracomunale 8347,55 93 Aree per servizi a verde di interesse sovracomunale 24,04 94 Aree per servizi a verde di interesse sovracomunale 76,71 95 Aree per servizi a verde di interesse sovracomunale 3720,87 96 Aree per servizi a verde di interesse sovracomunale 245,42 97 Aree per servizi a verde di interesse sovracomunale 1361,17 98 Aree per servizi a verde di interesse sovracomunale 924,24 99 Aree per servizi a verde di interesse sovracomunale 1422,81 100 Aree per servizi a verde di interesse sovracomunale 1007,00 Dotazione a verde, sistema del verde di connessione tra 101 518,29 territorio rurale e urbanizzato, parchi urbani Dotazione a verde, sistema del verde di connessione tra 102 1890,08 territorio rurale e urbanizzato, parchi urbani Dotazione a verde, sistema del verde di connessione tra 103 919,31 territorio rurale e urbanizzato, parchi urbani Dotazione a verde, sistema del verde di connessione tra 104 3190,51 territorio rurale e urbanizzato, parchi urbani Dotazione a verde, sistema del verde di connessione tra 105 2488,67 territorio rurale e urbanizzato, parchi urbani Dotazione a verde, sistema del verde di connessione tra 106 1269,03 territorio rurale e urbanizzato, parchi urbani Dotazione a verde, sistema del verde di connessione tra 107 186,80 territorio rurale e urbanizzato, parchi urbani Dotazione a verde, sistema del verde di connessione tra 108 301,51 territorio rurale e urbanizzato, parchi urbani Dotazione a verde, sistema del verde di connessione tra 109 816,53 territorio rurale e urbanizzato, parchi urbani Dotazione a verde, sistema del verde di connessione tra 110 1152,40 territorio rurale e urbanizzato, parchi urbani Dotazione a verde, sistema del verde di connessione tra 111 1472,58 territorio rurale e urbanizzato, parchi urbani 112 Impianti tecnologici 13247,72 113 Impianti tecnologici 1288,23 Dotazione a verde, sistema del verde di connessione tra 114 322,05 territorio rurale e urbanizzato, parchi urbani

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11. STIMA DELLA RISCOSSIONE DEL CONTRIBUTO DI COSTRUZIONE COMMISURATO AGLI INTERVENTI DI NUOVA EDIFICAZIONE Al fine di evidenziare, nei termini previsti dall’ordinamento regionale vigente, la sostenibilità economico finanziaria delle previsioni del piano dei servizi (art. 9 della lr 12/2005), si rappresenta che tale esplicitazione è deducibile in rapporto al programma triennale delle opere pubbliche (vedi capitolo 8) nell’ambito delle risorse comunali e in ragione dalla realizzazione diretta degli interventi da parte dei privati (sia mediante l’esecuzione dei piani attuativi, sia mediante il ricorso agli istituti di perequazione, compensazione e incentivazione).

Le tabelle che seguono sintetizzano la previsione di riscossione del contributo di costruzione; al fine della corretta interpretazione dei dati, è opportuno precisare: 1. Nelle stime non sono considerati gli eventuali “scomputi” per effetto della realizzazione di opere di urbanizzazione; 2. Nel calcolo degli oneri di urbanizzazione è stato preso come riferimento la sola destinazione principale prevista negli ambiti di trasformazione e nelle unità territoriali; 3. Gli oneri parametrici per la residenza, sono stati assunti pari a quelli della zona B per gli ambiti ricadenti nel tessuto urbano consolidato e pari a quelli della zona C per gli ambiti di trasformazione. 4. Il contributo commisurato all’incidenza del costo di costruzione per gli edifici a destinazione residenziale è stato determinato con i criteri di cui al D.M. 10/5/1977 e attribuendo un’aliquota percentuale media pari al 10%; 5. La superficie complessiva (S.C.) base per il calcolo del contributo commisurato all’incidenza del costo di costruzione per gli edifici a destinazione residenziale è stata determinata ipotizzando: • pari al 15% della S.l.p., l’incidenza dei muri perimetrali, dei tramezzi interni, degli sguinci, di pareti e dei vani finestra; • pari al 45% della S.U., la concorrenza della S.n.r.. prendendo quale riferimento le incidenze massime ammesse dalle normative che disciplinano i requisiti dell’edilizia economico - popolare; 6. Il costo documentato di costruzione relativo agli edifici a destinazione terziaria e commerciale, è stato ipotizzato pari a € 800 al mq di superficie lorda di pavimento.

Nel suddetto preventivo di incasso non sono ricompresi gli interventi di ristrutturazione edilizia, demolizione e successiva ricostruzione, cambio di destinazione d’uso e comunque tutti gli interventi onerosi per il soggetto attuatore che non si configurinno, allo stato della pianificazione, come interventi di nuova costruzione. Alla luce di quanto sopra espresso, il calcolo suddetto, pur con le approssimazioni ipotizzate, si intende quale utile riferimento per una corretta azione amministrativa e per una adeguata programmazione delle azioni di pianificazione.

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