I Quaderni Di Terra Mia 6
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1 Foto di copertina e 4a di copertina di Walter Gianola 2 I Quaderni di Terra Mia 6 3 Organigramma dell’Associazione Terra Mia Presidente Vice Presidente Ivan Miola Walter Gianola Segretaria Tesoriere Francesca Marchello Andrea Tinetti Consiglieri Giacomo Antoniono – Maurizio Bertodatto - Emilio Champagne Giovanni Battista Colli – Claudio Ghella - Pierangelo Piana – Aldo Tonello Paolo Tarella – Valentino Truffa – Ezio Viano Presidente Emerito Presidente Onorario Giacomo Mascheroni Angelo Marandola Finito di stampare nel mese di Dicembre 2008 presso la Tipografia Baima - Ronchetti & C. s.n.c. - Castellamonte (To) Il quaderno è distribuito gratuitamente ai soci. Gli articoli pubblicati nel presente quaderno sono di esclusiva responsabilità e proprietà degli autori. 4 PRESENTAZIONE ’ con grande piacere che scrivo questa presentazione. Piacere ed onore di poterlo fare come presidente dell’Associazione Terra Mia. Piacere e soddisfazione per non aver mancato questo sentito appuntamento ma anzi, di aver avuto modo di coinvolgere nuoveE persone, di aver trovato nuovi temi su cui scrivere e di aver acquisito una maggior legit- timazione sul territorio. Piacere ed orgoglio di aver ancora una volta contribuito a scoprire e portare alla luce storie, personaggi e peculiarità di questa nostra bellissima terra. Non mi stancherò mai di dire che abbiamo un enorme patrimonio di cultura, monumenti e tradizioni ma non sappiamo più guardarlo con gli occhi giusti o forse non abbiamo mai impa- rato a farlo veramente. Lo scopo di questa pubblicazione, delle nostre serate e delle nostre gite è proprio questo: renderci consapevoli ed orgogliosi di quanto ci circonda e pienamente consci che spetta a noi, e non ad altri, fare tutto il possibile per conservarlo e tramandarlo a chi verrà dopo di noi, se non lo sapremo fare la responsabilità sarà solo nostra. In questo senso la vostra partecipazione alle nostre attività ed il vostro numero sempre crescente mi conforta, ma non dobbiamo riposare sugli allori perché è ancora tanto il lavoro che ci aspetta. Non vi anticipo nulla sugli articoli per non togliervi il piacere di scoprirli ed assaporarli ad uno ad uno. Unica eccezione, la citazione di alcune righe del bellissimo articolo di Carlo De- marchi che troverete in questo Quaderno, perché rispecchiano perfettamente lo spirito con cui molti di noi hanno affrontato ed affrontano il loro impegno in Terra Mia: “….E avrei finito, ma vi sarei grato se mi concedeste ancora due minuti per esprimervi un vecchio rimpianto che mi perseguita da una vita. Quando parliamo dei fatti storici, specie quelli del nostro piccolo cabo- taggio, abbiamo la netta sensazione di trovarci di fronte a un quadro incompleto. Raccontiamo una serie di dati e di date cui però manca l’anima. Vorremmo sapere quello che sta dietro le quinte: lo spirito della gente, quello che ciascuno pensa, cosa dice, come lo dice, con quale voce. Questo la storia non ce lo tramanda. Eppure ciascuno di noi ha sentito i personaggi parlare, sfogarsi, dare giudizi, litigare; tutte cose che solo una tradizione orale può tramandare e che nel tempo si perdono. Nel nostro piccolo avremmo potuto conservare molti di questi ricordi. Ed ecco il rimpianto….”. Vorrei che tutti avessimo il rimpianto di non aver fatto abbastanza ma mai di non avere fatto nulla. I ringraziamenti, di cuore, vanno a tutti indistintamente, non per genericità o opportunismo ma in maniera meditata: tutti siete indispensabili a questa Associazione, chi organizza, chi scri- ve, chi imbusta, chi semplicemente si associa. Ciascuno dà per quello che può. Vi rivolgo a nome di tutto il Consiglio l’augurio più sincero di Buon Anno 2009. Castellamonte, dicembre 2008 Ivan Miola Presidente 5 6 Archeologia I MISTERI DEL MONDO SOTTERRANEO di Francesco PAGLIERO Vi sono alcune parole in grado di evocare immagini ed emozioni profondamente suggestive quanto potenzialmente contrastanti. E’ questo il caso di termini come grotta, miniera, sotterraneo, cunicolo… n ogni caso, sia che lo stimolo si manifesti mente sembrano differenti, addirittura agli antipo- come fascino, sia che produca timore o paura, di. Tali esperienze pongono inevitabilmente l’essere il nostro inconscio reagisce inevitabilmente umano a sondare i propri limiti, in una condizione di conI moto energico e dinamico; segno questo che i introspezione, a contatto diretto con le parti profonde relativi concetti evocati, fanno radicalmente parte di della psiche che gestiscono quantità e qualità di ener- un bagaglio genetico comune e/o di quello che viene gie, poco o nulla utilizzate nella vita comune, e che chiamato immaginario collettivo. fanno da specchio per emozioni, talenti e paure, che si Il mondo del sottosuolo, avvolto dalle tenebre, da alternano in una sorta di danza autoesorcizzante. sempre ha attratto la curiosità e stimolato la fantasia, Curiosità, sete di conoscenza, fascino per il miste- contribuendo a creare leggende e miti che resteranno ro, solo alcune delle pulsioni che accendono il fuoco per sempre nella storia dell’uomo. che alimenta l’esplorazione delle viscere della Terra; Conquistare una vetta o esplorare un abisso, sono cavità la cui genesi può essere naturale, come le grotte le due facce di una stessa medaglia; solo apparente- (carsiche o tettoniche), oppure frutto dell’ingegno e Torino: Giardini della Regina di Palazzo Reale. A sinistra, la breccia di ingresso ai sotterranei. A destra, lo stanzone. 7 dell’abilità dell’uomo, quindi definite artificiali (sot- da cui si dipartono tre sotterranei, che spingeranno terranei, miniere, pozzi, cunicoli); realtà colme di la curiosità per parecchie centinaia di metri oltre, è significati storici e simbolici che, pur consegnate al- facile intuire l’inebriante effetto di adrenalina ed ec- l’oblio, conservano ancor oggi la memoria della fatica citazione, che inizia a pervadere rapidamente tutto e del sapiente lavoro necessario per la loro realizzazio- il corpo. Questo è esattamente ciò che ho provato ne. Per contro, proprio perché abbandonate al loro quando mi sono calato per la prima volta nei cunicoli destino, presentano una serie di insidie e fragilità, che esistenti sotto ai Giardini Reali a Torino. L’accesso, ne limitano e condizionano l’accesso e l’investigazio- trovato casualmente durante alcuni lavori di manu- ne. tenzione, consente di intercettare una serie di sotter- Quando ci si accinge a calarsi nel sottosuolo an- ranei ad uso militare, che corrono lungo il perimetro tropico, è bene ricordare che si è ospiti di un mon- di quella che era l’antica cinta muraria difensiva. Il do poco conosciuto, creato da esseri umani per mo- sottosuolo conserva le strutture, mantiene intatto il tivi bellici, difensivi, strategici, religiosi, spirituali o, significato e lo scopo per il quale sono state investite comunque sia, rispondendo ad esigenze estreme: di così tante energie e fatiche; infatti mentre in superfi- vita o di morte, di segretezza, per celare conoscenze cie, nei giardini, sono chiaramente visibili gli effetti e beni; poste in essere, a volte, dallo stimolo di quel- dei rimaneggiamenti e adeguamenti agli stili che si la porzione “antica” del cervello, chiamata rettile, la sono succeduti, a venti metri di profondità il tempo quale è responsabile di alcuni effetti sull’agire umano, si è fermato. Mentre si percorre lo spazio compreso come la fuga o l’attacco. tra i vari camini di aerazione, ostruiti da macerie “ar- Certo è che mentre si scende nell’oscurità, appena cheologiche”, camminando accovacciati o strisciando rischiarata dalla lampada infissa sul casco, oltrepas- in spazi angusti o introducendosi in buchi o feritoie, sando una breccia praticata in un muro che da centi- si resta affascinati anche dal paziente lavoro della na- naia di anni custodisce silenziosamente spazi e segreti, tura : singolari tendine, costituite da radici delicata- le emozioni sono tante e si affacciano con forza alla mente profumate, arrivano sin lì dalle piante presenti mente attenta e concentrata a non commettere errori. in superficie; questo spettacolo crea suggestivi scenari Se poi, una volta giunti sul fondo della cavità, si sco- viventi, in netta contrapposizione con il senso di ab- pre di essere in uno stanzone alto una decina di metri bandono e di immobilità del luogo. Il ritrovamento di Torino: Giardini della Regina di Palazzo Reale. A sinistra, le “tendine” di radici. A destra, strisciando in spazi angusti. 8 alcuni curiosi reperti, come lo zoccolo di un cavallo, sul mondo delle “energie”, che hanno suggerito e co- stimola la conversazione e la fantasia, nel tentativo di dificato il come e il perché realizzare certe strutture, immaginare perché e come sia arrivato sin lì; dialoghi adibite alla celebrazione del sacro e, da sempre, ponte che spesso tradiscono la fatica degli scavi ma, ancor di comunicazione spirituale con la/e divinità. di più, la scarsità di ossigeno che presto manifesterà i Il GEI fa parte del Club Alpino Italiano (CAI) se- suoi sintomi classici, come stordimento, nausea, pal- zione di Ivrea ed è membro della Società Speleologica pitazioni, spossatezza…..forse è ora di risalire!! Italiana (SSI); collabora con la Soprintendenza per i Dopo questa breve introduzione riguardo al mon- beni Architettonici e per il Paesaggio del Piemonte do ipogeo, credo sia giunto il momento di presentare (in sinergia con il gruppo Mus Muris, nostro omo- il gruppo che ho l’onore di presiedere, prima di con- logo), con Amministrazioni Locali, ricercatori e pro- durre chi legge, in una piccola avventura esplorativa fessionisti anche a livello internazionale, come vi sarà di alcune tra le più rappresentative esperienze da noi modo di leggere più avanti. vissute; così, per chi lo vorrà, con un po’ di immagi- Posso affermare, con una certa sicurezza, che l’ete- nazione, potrà addentrarsi con noi in luoghi segreti e rogeneità presente nel GEI sia piuttosto inusuale per sconosciuti, di difficile accesso e spesso posti sotto vin- quanto riguarda il mondo della speleologia; mondo coli particolari; luoghi che, come è nostro desiderio e abitato da pochissimi individui, com’è logico intuire, obiettivo, vogliamo divulgare e mostrare a chiunque e tra di essi, solo una ristrettissima percentuale si occu- lo gradisca, grazie a supporti audiovisivi e fotografici.