G.A.B. – 6526 Prosito Mutazioni: Casella Postale 6826

L’ALPA ringrazia la Banca dello Stato del Cantone per il suo sostegno alla Rivista 2020/1 Per i tuoi servizi bancari, scegli comodità e risparmio. Rivista Pacchetto FAMIGLIA Pacchetto GIOVANE Patriziale Ticinese

Pacchetto 8 INDIVIDUALE Assemblea ALPA 2020 Airolo - 6 giugno 13 Caccia, una Legge che riguarda tutti Pacchetti BancaStato La banca disegnata per te. 36 Candidatura UNESCO per la faggeta Per i tuoi servizi bancari scegli la soluzione unica a prezzo fisso delle Valli di Lodano, Busai e Soladino che ti dà tutto incluso: conti, carte di credito e carte Maestro, prelevamenti senza spese in tutta la Svizzera e assicurazioni su viaggi e shopping. 44 Il Diario di Giovanni Anastasia da Breno (1797 – 1883)

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Inserzioni_Pachetti_BancasStato_A5.indd 5 23/04/18 17:00 Rivista Patriziale Ticinese Organo dell’ALPA Una solida realtà Alleanza Patriziale Ticinese alleanzapatriziale.ch Una solida realtà marzo 2020, Fascicolo 1 Una solida realtà 74° anno, No. 315 nel Cantone Ticino. Abbonamento annuo: Fr. 20.- Per abbonarsi, scrivere al segretario nel Cantone Ticino. [email protected] nel Cantone Ticino. Siamo qui per voi Redattore responsabile Gustavo Filliger Siamo qui qui per per voi voi 6500 Bellinzona, Via Ghiringhelli 22a T. 076 389 41 22 [email protected] da oltre 145 anni. da oltre oltre 145 145 anni. anni. Grafica: Ladina Mangold

Termine redazionale 15 febbraio, 15 maggio, 15 agosto, 15 novembre

Tiratura 3‘200 copie

Stampa e impaginazione Tipo-offset Jam SA L’ALPA ringrazia la Mobiliare Assicurazioni per il suo sostegno alla Rivista 6526 Prosito

Presidente ALPA Tiziano Zanetti 6503 Bellinzona, Via Campagna 3b T. 091 825 82 50 [email protected]

Segretario ALPA Gianfranco Poli Agenzia generale Bellinzona Agenzia generale Michele Masdonati Marco Ferrari Casella Postale 16 6826 Riva San Vitale Piazza del Sole 5 Piazza Cioccaro 2 T. 079 214 66 94 [email protected] 6500 Bellinzona 6900 Lugano TAgenzia 091 601 01 generale 01 BellinzonaT 091 224Agenzia 24 49 generale Lugano [email protected] Masdonati [email protected] Ferrari In copertina: Agenzia generale Bellinzona Agenzia generale Lugano

mobiliare.ch 002255 Foto grande, Alpe Pesciüm del Patriziato di Airolo, PiazzaMichele del Masdonati Sole 5 PiazzaMarco FerrariCioccaro 2 che organizza l'Assemblea ALPA 2020. 6500 Bellinzona 6900 Lugano Foto piccola, Alpe di Neggia. TPiazza 091 601 del 01 Sole 01 5 TPiazza 091 224 Cioccaro 24 49 2 [email protected] Bellinzona [email protected] Lugano T 091 601 01 01 T 091 224 24 49 [email protected] [email protected] mobiliare.ch 002255

mobiliare.ch 002255 02 36 Il ruolo dei Patriziati Candidatura UNESCO nei Comuni aggregati per la faggeta delle Valli di Lodano, 04 Busai e Soladino Il castagno, una risorsa 40 importante per il cantone Ticino Le selve castanili 08 del Patriziato di Sonvico Assemblea ALPA 2020 44 Airolo - 6 giugno Il Diario di Giovanni Anastasia da 10 Breno (1797 – 1883) Il vivaio forestale cantonale 48 di Latttecaldo Malcantone Terra di castagni 13 53 Caccia, Il bacino del 1880-2000 una Legge che riguarda tutti 56 17 Lamone, le sue radici e l’attualità Centro di competenza cantonale Mountain Bike 60 Coglio, la toponomastica 20 L’importante impegno dei Patriziati 63 a favore di progetti concreti Gara di golf con castagnata 24 64 Patriziati di Giornico, Carasso, Personico e Bodio Premio ai giovani neolaureati Mazza casalinga 2020 27 Camignolo: l’Alpe di Santa Maria di Lago rinasce 31 Il e le sue ricchezze Il ruolo dei Patriziati nei Comuni aggregati

di Tiziano Zanetti

2 I Patriziati ticinesi sono stati oggetto di Bellinzona la situazione è in parte diversa. A con tutti gli Enti e gli attori coinvolti nella 3 un’approfondita analisi da parte del Dipar- Lugano si sta cercando con grande entusia- gestione territoriale. L’amore e il rispetto timento istituzioni, per il tramite della Se- smo di trovare temi comuni per poter coo- per le tradizioni e la conservazione dei valo- zione Enti locali, per capirne l’evoluzione perare attivamente e bei segnali sono giunti ri culturali e storici hanno caratterizzato e nel corso degli ultimi dieci anni. Prossima- negli ultimi due anni. Segnali che si sono con- caratterizzano il cantone Ticino e più in ge- mente verranno presentati i risultati scatu- cretizzati con l’esposizione delle diverse at- nerale la Svizzera. Questo attaccamento crea riti. Interessante ed estremamente positivo tività nel corso dell’evento PatriziAmo orga- un forte senso di appartenenza che dovrà constatare come tutti i Patriziati ubicati nei nizzato nella Festa d’autunno. A Bellinzona anche essere il primo punto di forza per pro- Comuni che hanno avuto un’aggregazione la collaborazione con i Patriziati è partita ed muovere interventi in stretta collaborazione hanno assunto un nuovo ed importante ruo- è stata cercata da subito grazie ad incontri con i Comuni a favore di tutti i concittadini. lo; una collaborazione pro-attiva con i Comu- - Senso di appartenenza e ricerca di coesione ni stessi. Questa collaborazione, che andrà gregazione. Nella Capitale il tutto si sta tra- ancora rafforzata, sta però già tuttora rag- ducendospecifici predisposticon progetti prima seguiti dell’avvenuta in comune; dal ag- l’esterno ma, al contrario, contribuiscono in giungendo una consapevolezza della forza e la riscoperta delle rovine Medievali di Prada, manierache non armoniosa significano a quindi creare chiusura una comunità verso delle risorse intrinseche negli Enti patriziali all’attenzione del futuro sviluppo della mon- attiva e proiettata verso il futuro. stessi. Enti pubblici nei quali uomini e donne tagna del Gaggio con tutte le sue peculiarità - che partono dalla Via delle Vigne di Gudo, scenza dello stesso, stanno portando valore passando dal Ponte tibetano, a Curzùt, a Mor- aggiunto,vicini al territorio,competenze con e unaconoscenze, specifica consa cono- nera, alle proprietà del Patriziato di Carasso, pevoli anche dell’importante ruolo pubblico che essi hanno, nel rispetto delle tradizioni e con annesso Ostello per i giovani ed i turisti dei valori tipici. D’altro lato risulta che anche -fino in fase a giungere di ultimazione al prossimo sulla gioiellino rinata Alpe - l’Alpe Ara- gli Amministratori comunali sono chiamati a mi promossa dall’omonima fondazione. Com- collaborare sempre più con gli Enti patriziali stessi ricercando sinergie proprio per raf- pubblici in prima linea in quanto i prossimi forzare l’incisività dei diversi interventi sul annipiti e dovranno sfide importanti portare che a consolidare vedono i due visioni Enti territorio. Situazioni ottimali si hanno nelle e azioni strategiche costruite anche e soprat- Valli; esempio su tutti la bassa Valle Maggia, tutto di comune accordo e ciò per consenti- dove le collaborazioni tra i due Enti pubblici re un ulteriore salto di qualità dei Patriziati sono considerevoli. Ma anche in Valle di Ble- stessi. Il coinvolgimento dovrà in ogni modo nio ed in Riviera, bella e costruttiva è la col- essere generalizzato in tutto il Cantone e an- laborazione e positive sono le risultanze per che nel panorama futuro di un Ticino sempre l’intera comunità. Ciò sia da un punto di vista più aggregato a livello comunale. Il ruolo del Patriziato risulterà essenziale per mantene- questa alleanza va a favore di tutti. re un senso di appartenenza, di servizio, per Nellerealizzativo due grandi ma anche aggregazioni finanziario di inLugano quanto e consentire una collaborazione costruttiva - ripristino di questi importanti comparti ter- diale portò ad un altro cambiamento radica- ritoriali. Si sono dovute riprendere, tramite Il castagno, una risorsa le,delle nel Alpi senso alla che fine la della percezione seconda del guerra territorio, mon indagini presso persone anziane che ancora si spostò da castagno quale indispensabile le conoscevano, le tecniche di gestione del risorsa alimentare, alla gestione di aree di - importante per il cantone Ticino svago e di ricerca di contatto con la natura, stagni da frutto al loro valore precedente. Un per una popolazione passata in buona parte aspettocastagneto molto da rilevantefrutto al fine in questo di riportare processo i ca è al settore terziario. Il senso del bello, addi- stato dato dal sostegno del Fondo svizzero La situazione aggiornata sul recupero delle selve castanili rittura del “bosco pulito”, come ancora oggi per il paesaggio, creato dalle Camere federa- si sente dire, si può ricondurre alle selve ca- li in occasione dei 700 anni della Confedera- - zione, proprio con lo scopo di valorizzare il lo scorso eliminando tutto quanto ponesse paesaggio in Svizzera, che ha contribuito, as- stanili gestite. Gestite fino all’inizio del seco- sieme al Cantone ed alla Confederazione, in 4 di Giorgio Moretti, nord, lo hanno introdotto da noi conoscendo- cessità di sopravvivenza. modo molto rilevante al sostegno degli Enti 5 ingegnere forestale, ne bene le peculiarità, hanno caratterizzato Ladifficoltà valorizzazione alla raccolta delle delle selve castagne, castanili pere quin ne- locali promotori di queste iniziative. in questo modo il nostro territorio per tutti i di del castagno, denominato in molti dialetti Fino al 2019 possiamo considerare che circa secoli a seguire. Solo al momento dell’arrivo locali “l’albur”, quindi la specie arborea per 400 ettari di selve castanili sono stati ripri- Ilcapo castagno Ufficio hadella rappresentato selvicoltura delper Cantone gli ultimi massiccio di altre risorse alimentari, attorno eccellenza, riprende un’altra accezione e una stinati e sono gestiti in modo duraturo per 2000 anni della nostra storia un valore molto alla seconda metà del 1800, scoperte alcuni differente percezione sia nei turisti, ma an- la maggior parte da aziende agricole locali, importante. Per quasi 19 secoli le popolazio- secoli prima nel nuovo continente america- - al Sud delle alpi, grazie anche al sostegno ni che si sono succedute nei nostri territori no, vi furono degli importanti cambiamenti gli anni ’80 del secolo scorso alcuni addetti hanno potuto nutrirsi dei suoi frutti ed ap- nelle abitudini alimentari, introducendo in aiche lavori nella hannopopolazione visto locale.la possibilità Verso la di fine frena de- - - particolare anche da noi la patata ed il mais. re il fenomeno dell’inselvatichimento delle gricoltura.che è stato L’arrivopossibile del ottenere cinipide alla galligeno fine degli del no all’anno zero, nella loro espansione verso Il grande cambiamento sociale iniziato al Sud selve castanili, promuovendo interventi di castagnoanni ’90, danel parte 2009 dell’Ufficioha portato moltafederale preoccu dell’a- profittare del suo legno. I Romani che attor

Arosio pazione presso gli addetti ai lavori, ma an- (Torymus), per cui è ipotizzabile un rientro che presso la popolazione. L’allarme è per dell’infestazione. A conferma di questa si- fortuna rientrato negli anni a seguire con tuazione il fatto che nell’autunno sono state l’arrivo spontaneo del suo antagonista portate ai centri di raccolta delle castagne (Torymus sinensis). Nel 2019 purtroppo è gli stessi quantitativi di prima dell’arrivo del stata notata una forte recrudescenza della cinipide (circa 58 tonnellate). Oltre a questo presenza del cinipide un po’ in tutto l’arco evento relativamente recente, comunque de- Sud alpino, comprese le limitrofe regioni sta molta preoccupazione anche la continua - presenza del cancro corticale del castagno, contro con degli esperti dell’Università di nel territorio da noi dagli anni ’50 del secolo Torinonord italiane, è stato finoperò alla possibile Toscana. confermare In un in scorso e il mal dell’inchiostro, un’altra malat- come buona parte delle galle che denota- tia fungina, che almeno localmente sta pro- no la presenza di cinipide presentino pure vocando la morte di molti castagni. 6 alti tassi di presenza del parassitoide La ridotta vitalità dei castagneti, soprattutto 7 quelli che erano gestiti a ceduo per molti se- coli, con quindi un forte indebolimento della vitalità delle ceppaie, le siccità manifestatesi negli ultimi anni ed una generale diminu- zione della vitalità del castagno rispetto ad

invasive, possono portare a pensare ad una progressivaaltre specie, perdita come in di particolare presenza di le neofitequesta specie sull’arco sud alpino svizzero. Quanto questo fenomeno sia veloce, in considera- zione anche dei cambiamenti climatici, re- sta una delle grandi domande aperte nella gestione dei nostri boschi, ed in particolare delle selve castanili. L’Associazione dei ca- stanicoltori della Svizzera italiana sta por- tando avanti anche per questo un program- ma di conservazione delle varietà indigene, sia con la messa a dimora in campo di albe- relli delle varietà ancora reperite sul territo- rio, sia con delle analisi genetiche che mira-

a metterli in relazione con quelli presenti in Europa.no a identificare In questi i annigenotipi si può presenti osservare da noi una e certa sofferenza del castagno di fronte ai numerosi eventi che lo hanno colpito in que- sta ultimi decenni, ma d’altro canto questa specie arborea riveste per tutto il territorio Sud alpino grande importanza. Il suo valore non è legato solo alla produzione di frutti o di legno, ma anche alla nostra storia ed alla nostra sopravvivenza nei secoli. Il manteni- mento delle selve castanili ripristinate e del castagno è quindi un obiettivo primario per l’Associazione dei castanicoltori della Sviz- Castagno secolare in valle di Blenio zera italiana. Assemblea ALPA 2020 Airolo - 6 giugno Organizzata dal Patriziato di Airolo

8 L’annuale Assemblea dell’Alleanza Patrizia- quelle usuali fra le quali citiamo, la relazione Programma della giornata 9 le Ticinese si tiene quest’anno in alta Valle del Presidente e delle varie commissioni, la 7:45-8:30 Ritrovo presso il posteggio della Leventina. Sabato 6 giugno, presso il Salone presentazione dei consuntivi e dei preventi- Valbianca SA e spostamento in Olimpia di Airolo, si ritrovano i rappresen- vi. La giornata prevede anche una parte con- bus tanti dei 200 Patriziati ticinesi. Il posteggio è viviale, con l’aperitivo, il pranzo in comune, 8:00-9.00 Accoglienza presso il Salone stato organizzato presso la Valbianca SA, con e le visite guidate, a scelta fra tre diverse Olimpia di Airolo, caffè e cornetti servizio bus per il Salone Olimpia. Sono atte- peculiarità di Airolo: Segheria Filippi, Teleri- 9:00 Assemblea ALPA se 250 persone fra delegati e ospiti. Le trat- scaldamento comunale, Forte Airolo. L’orga- 11:45 Aperitivo a base di prodotti locali tande in agenda per i lavori assembleari sono nizzazione è curata dal Patriziato locale. 12:45 Pranzo presso il Ristorante

14:30 Escursioni guidate a scelta: SCegheriaaseificio Filippi, dimostrativo Forte Airolo, Teleriscaldamento comunale

Ordine del giorno dell’Assemblea 1. Apertura dell’assemblea e saluto delle autorità e degli ospiti.

3. Relazione del presidente sull’attività del 2. CConsiglioostituzione direttivo. ufficio presidenziale. 4. Relazione del redattore della Rivista patriziale. 5. Relazione dei rappresentanti ALPA in altri organismi. 6. Presentazione dei conti 2019, Rapporto dei revisori. 7. Preventivo 2020. 8. Nomina dei revisori. 9. Designazione della località per l’Assemblea 2021. 10. Eventuali. oggi è un fungo problematico, non ha deter- minato l’estinzione della specie simbolo del sementi di buona qualità, pezzatura e peso. Il vivaio forestale cantonale Ticino. Presso il vivaio sono presto incomin- o un numero di alberi sufficiente a produrre ciate le produzioni di castagni innestati per forestali non producono semi tutti gli anni contribuire al rinnovo delle selve con varietà e,Crea in basequalche al clima, difficoltà il periodo il fatto di chematurazione le specie di Lattecaldo più resistenti come gli ibridi euro giapponesi può variare. Tutti gli operai del vivaio sono e i marroni Italiani, varietà più adatte a ge- quindi costantemente sul chi vive per scopri- nerare un alto valore aggiunto. La collabo- re quali specie siano nel loro periodo di “pa- Con i Patriziati ticinesi, un sodalizio che dura da 60 anni razione con i Patriziati non si è fermata alla sciona”, annata di produzione importante di fascia castanile, essendo i boschi ticinesi per semi, per arrivare agli agognati frutti poco la maggior parte dei boschi di protezione. È prima che la natura abbia provveduto a dis- stato così necessario, nel corso degli anni, ri- seminarli in maniera naturale. piantare interi versanti in alta montagna per Con la realizzazione dei lavori autostradali, 10 di Francesco Bonavia, corticale del castagno che minacciava di proteggere strade, ferrovie e abitati. Grandi verso il 1975, si è aggiunta al vivaio di Latte- 11 capo azienda vivaio forestale Lattecaldo compromettere in poco tempo la fascia ca- interventi in Leventina, come al Pizzo Erra o caldo la produzione di arbusti; l’introduzione stanile del Cantone e un vivaio cantonale ser- ad Airolo, ancora oggi sono la dimostrazione di nuove specie di arbusti autoctoni è sicura- Fin dai suoi esordi nel 1960 il vivaio canto- viva a produrre specie autoctone ed esotiche - mente stata una scelta pagante, come del re- nale è stato favorito e promosso dalla lun- ci assieme ai ripari valangari per garantire la sto, l’ampliata gamma di salici riprodotti da gimiranza di un Patriziato. È stato infatti i castagni morenti. I terreni a Lattecaldo si sicurezzadi come le dellepiantagioni infrastrutture possono deiessere Comuni effica e talea. Presso il vivaio forestale si raccolgono il Patriziato di Morbio Superiore a mettere sonoda testare dimostrati sulle superfici perfetti. inL’esposizione cui erano tagliati nord del Cantone. Per tutte queste piantine il viva- e si riproducono buona parte delle specie di a disposizione i primi terreni a Lattecaldo, garantisce un inverno lungo e poco soleggia- io forestale cantonale ha dovuto recuperare alberi ed arbusti selvatici autoctoni e ci si oggi Comune di Breggia, dove il vivaio fore- to mentre l’altitudine di 600 metri permette semi al sud delle alpi, nella cosiddetta zona adopera per aggiungerne di nuove. Oltre alla stale ha incominciato a produrre piantine di di produrre agevolmente sia piante destina- insubrica. I boschi di provenienza sono chia- produzione da seme, nell’ultimo decennio il diverse specie per il risanamento pedemon- te alle basse quote che specie provenienti mati “popolamenti da seme” e sono contrad- vivaio ha sviluppato una produzione di albe- tano. A quei tempi il settore forestale era in dalla fascia subalpina. Per fortuna il tanto distinti da caratteri omogenei, senza danni o - grande agitazione per l’avvento del cancro temuto cancro del castagno, anche se ancora malattie; possiedono un’adeguata estensione cato ticinese. Attraverso collaborazioni con ri da frutto di qualità, certificati, per il mer organizzazioni quali l’associazione ProFrut- teti, l’associazione Castanicoltori della sviz- zera italiana, la fondazione ProSpecieRara e Caccia, con ricerca propria nel territorio, il vivaio si adopera per la conservazione e la vendita di una Legge che riguarda tutti vecchie varietà di piante da frutto recupera- te per la maggior parte sul territorio del Can- tone Ticino. Per gestire al meglio la conser- vazione e la riproduzione di vecchie varietà La revisione delle disposizioni federali, dopo 40 anni il vivaio ha incominciato nel 2013 l’impianto di una marzoteca controllata in un terreno a

Si tratta di un frutteto in cui le piante sono 12 potateNovazzano, per la isolato produzione dalle disuperfici marze edel nel vivaio. quale di Franco Celio, a favore degli animalisti. Il suo scopo è inve- 13 già presidente dell’ALPA ce quello di mantenere un certo equilibrio rigorosi per assicurare al vivaio forestale, ad fra i diversi interessati. Occorre ad esempio altrii controlli vivaisti fitosanitari o ai privati, sono materiale particolarmente di propa- Il prossimo 17 maggio si voterà per appro- tener presente che se una determinata spe- gazione esente da agenti patogeni di quaran- vare o meno la nuova Legge federale sulla cie si sviluppa a dismisura, ciò è dannoso tena. caccia. La stessa, naturalmente, non è fatta per la specie medesima, poiché favorisce Negli anni, malgrado alti e bassi dovuti alla solo “per i cacciatori” (non più di quanto, ad la diffusione di animali deboli, portatori di comparsa del cinipide del castagno e alla esempio, la legge scolastica sia fatta per gli malattie, con grave danno per i loro simili. Il presenza di numerosi patogeni, la produ- scolari, o... per i docenti). D’altronde, ogni motivo per cui si parla ora di legge sulla cac- zione di castagni innestati è rimasta un disposizione legale deve regolare le cose cia, sta nel fatto che le Camere federali hanno carattere distintivo del vivaio forestale di nell’interesse generale, contemperando le Lattecaldo, situato esso stesso nella selva esigenze di tutti gli interessati. La legge sulla vigente da oltre quarant’anni, per tener con- castanile del Patriziato di Morbio Superiore. caccia, dunque, non può essere né unicamen- torecentemente dei cambiamenti deciso sempreuna modifica più accentuati di quella Le tecniche d’innesto sono state perfeziona- te a favore dei cacciatori, né esclusivamente intervenuti specie negli ultimi due decenni, te e oggi al vivaio si producono un migliaio di piante innestate, principalmente della va- rietà “Marrone Lattecaldo”. Una varietà che, proveniente da una pianta centenaria, molto probabilmente importata dalla vicina Italia all’inizio del secolo scorso, è ottima nelle sue caratteristiche e oramai considerata locale. Al vivaio si producono pure diverse antiche varietà ticinesi di castagne, ed è ancora gra- zie ai Patriziati di Cademario e di Biasca, che hanno messo a disposizione terreni e risor- se, se oggi esistono due collezioni con oltre sessanta varietà locali di castagni nell’am- bito di un programma nazionale di conser- vazione del patrimonio genetico. L’auspicio è che l’importante traguardo di 60 anni di collaborazione sia l’occasione per ricordare come il vivaio forestale e i Patriziati sono anelli di una stessa catena. Questa reciproca - tero Cantone. Vivaio Lattecaldo collaborazione è di grande beneficio per l’in Lago Salei, foto Giorgio Moretti 14 15

in seguito al “ritorno” dei grandi predatori (lupi, linci, ecc.). La revisione contempla pure alcune misure a protezione dei selvatici (i corridoi faunistici sovraregionali, la miglior - ti, ecc.). La nuova legge è insomma pensata siaregolazione per gli animali delle speciee la natura, che causano sia per l’uomo. confit Responsabilizza maggiormente i cacciato- ri a comportamenti etici e prudenti, e cerca di diffondere una mentalità di maggiore so- stenibilità nell’attività venatoria. Rafforza pure la biodiversità con misure destinate a proteggere animali, vegetali e ambiente dai danni causati dalle specie che sono in espan- sione eccessiva. Contro la revisione della Legge, Pro Natura, WWF, BirdLife, Gruppo Lupo Svizzera e zoo-

un referendum, sostenendo che, con la nuova revisione,schweiz hanno specie indetto animali e portatoprotette a potrebbebuon fine- ro essere abbattute preventivamente, cioè senza aver mai causato alcun danno. Gli am- bienti vicini all’agricoltura e chi vorrebbe un Foto Giorgio Moretti territorio vivibile anche per l’uomo non cre- e dell’Associazione Territorio senza grandi dono a queste affermazioni. Fanno anzi no- tare che i permessi di abbattimento, specie dalla fondazione). Vi hanno inoltre aderito Centro di competenza nel nostro Cantone, vengono concessi molto variepredatori persone (di cui singole l’ALPA e èassociazioni socio collettivo preoc fin- cupate che la presenza sempre più numerosa cantonale Mountain Bike di capi sbranati superi di molto quanto sta- e aggressiva del lupo (ad esempio sugli alpi bilitoavaramente dalla legge. perfino A favorenei casi della in cui nuova il numero legge caricati con bestiame minuto) possa dare un si è costituito un Comitato nazionale co- ulteriore colpo allo spopolamento delle val- presieduto da quattro consiglieri nazionali li, anche perché i predatori hanno sempre Coordinare il finanziamento e provenienti da orizzonti politici diversi. È meno timore dell’uomo, il che potrebbe ad- la manutenzione delle infrastrutture pure sostenuto da numerose organizzazioni dirittura far sì che prima o poi ci scappi an- (Unione svizzera dei contadini, SAB, “Acqua- che qualche vittima umana. Anche i “cani da nostra”, “Associazione per la protezione della protezione”, che le autorità vorrebbero dif- 16 selvaggina e degli animali d’allevamento dai fondere per proteggere le greggi, non sono I rappresentanti delle quattro Organizza- 17 grandi carnivori”, ecc.). Il Comitato ticinese certo i più raccomandabili da incontrare. zioni turistiche regionali cantonali hanno è promosso dall’Unione contadini ticinesi la creazione del Centro di competenza can- tonalefirmato Mountain un accordo Bike. con Sotto TicinoSentieri il cappello per di TicinoSentieri viene creata la funzione di responsabile tecnico che ha il compito di co- ordinare, strutturare e incentivare le infra- strutture legate alla pratica di questo sport sul territorio cantonale e in particolare i per- corsi a livello locale, regionale e interregio- nale. L’obiettivo è di giungere a una migliore gestione di questo prodotto turistico, che sta riscuotendo sempre maggiore successo e che si è dimostrato un importante vettore di in-

future consiste nello sviluppo di un sistema dotto per il settore turistico. Una delle sfide- ture e della loro manutenzione, coinvolgendo tuttiduraturo i partner. di finanziamento Questo è uno delle dei motiviinfrastrut per cui la collaborazione su scala cantonale è da considerare un passo avanti rispetto alle ini- ziative regionali attualmente in atto, che ne saranno rafforzate. Tra le altre ragioni vi è anche la possibilità di riunire le competenze e di coordinarsi con la gestione della rete dei sentieri pedestri, facendo tesoro dell’espe- rienza maturata negli scorsi decenni presso

di competenza è inizialmente garantito dal- leTicinoSentieri. Organizzazioni Il finanziamentoturistiche regionali del centro per quattro anni, grazie al decisivo contributo, nell’ambito della Politica economica regiona-

Bosco sotto Giumello, foto Giorgio Moretti (DFE)le, dell’Ufficio che da sempre, per lo sviluppo conscio economicodel fatto che del il Alpe di Neggia, foto Luca Crivelli Dipartimento delle finanze e dell’economia mountain bike è un prodotto strategico per e sostenuto la nascita e si rallegrano della presto al centro di competenza. Ma di cosa si tica della bici fuori strada. Parallelamente il il turismo ticinese, ha fortemente voluto e neonata collaborazione tra le Organizzazio- occuperà principalmente il responsabile tec- responsabile tecnico fungerà da consulente spinto per una soluzione condivisa a livello ni turistiche regionali. Si tratta in effetti del nico? Il primo passo sarà certamente quello e interlocutore per gli enti locali e i gruppi primo Centro di competenza interregionale di inventariare e cartografare le offerte già promotori sugli aspetti tecnici della costru- del contratto che incarica TicinoSentieri di che nasce sulla base degli auspici della Legge esistenti e i progetti in corso per la pratica zione e la manutenzione dei percorsi nonché attuarecantonale. il progetto Al momento hanno ufficiale partecipato, della firma oltre sul turismo entrata in vigore nel 2015. del rampichino. Sarà il punto di partenza per - - Da parte sua TicinoSentieri, l’Associazione impostare una strategia di sviluppo basata ratività del centro di competenza è prevista tecnica che dal 1993 riunisce Organizzazio- sulla qualità e su obiettivi precisi, che per- persugli la aspetti primavera procedurali di quest’anno. e finanziari. L’ope Dipartimentoagli enti firmatari, del territorio i rappresentanti e di Ticino dell’Uf Tu- ni turistiche regionali, Comuni, Patriziati e - rismo.ficio dello Si tratta sviluppo dei partner economico chiave del DFE,su cui del il associazioni che si occupano del patrimo- menti pubblici e dall’altro di istituire una Centro di competenza Mountain Bike si ap- nio sentieristico ticinese, sta provvedendo metterà da un lato di orientare i finanzia poggia. Tutti ne hanno fortemente auspicato all’ingaggio del personale per dare vita al più quale destinazione turistica legata alla pra- promozione efficace del territorio ticinese 18 19

La strada degli Alpi valle Bedretto, foto Remy Steinegger nuove attrattività legate al tema della natu- ra e dell’acqua in corrispondenza anche delle L’importante impegno - ne verrà pure data al tema della ristorazione, dellarive del promozione fiume Brenno. dei prodotti Particolare locali, attenzio creando dei Patriziati a favore nuove opportunità di pernottare con delle soluzioni particolari per vivere un’esperien- di progetti concreti za unica immersi nella natura. L’obiettivo è dunque quello di posizionare Campo Blenio- Ente regionale per lo sviluppo del Bellinzonese e Valli

20 Come riferito in più occasioni, i Patriziati Valle del Sole o si sta portando avanti con 21 svolgono un ruolo fondamentale di mante- importanti iniziative (si veda ad esempio il nimento e gestione del territorio. Come Ente nuovo Centro di Campra, il futuro osservato- regionale per lo sviluppo cerchiamo di so- rio astronomico di Gorda, la valorizzazione stenere i vari progetti che regolarmente ci e la messa in rete di tutta l’offerta turistica vengono da essi sottoposti, che possono spa- legata alla zona del Lucomagno, ecc.). Il Pa- ziare dal recupero e valorizzazione di selve e triziato di Ghirone riveste un ruolo di primo boschi, alla ristrutturazione o ammoderna- piano in questa “bella avventura”, facendo mento di alpeggi, cascine, rifugi e capanne parte dei soci fondatori dell’Associazio- (compreso anche in alcuni casi la loro elettri- ne “Campo Blenio Ghirone Estate (CBGE)” promotrice di questa iniziativa, che sin da di sentieri, sentieroni e vie storiche, arrivan- subito si è posta l’obiettivo di riunire e lavo- ficazione), alla creazione o alla sistemazione rare assieme ai principali attori che vivono e rivolti al turismo. Oltre a proporre diret- e conoscono bene le potenzialità della loca- tamentedo fino a progetti progetti in di veste gestione di promotori, del paesaggio non lità Soprasosto. Un punto di forza di questo di rado i Patriziati collaborano attivamente progetto, partito dal basso e costruito quindi a iniziative come partner o copromotori. È su solidi base, grazie alla stretta collabora- proprio questo il caso del progetto “Campo”, zione oltre che del Patriziato, del Comune di presentato lo scorso mese di settembre alla Blenio, della Società cooperativa impianti popolazione del Comune di Blenio di fron- turistici, della Parrocchia e della Società del te ad una sala gremita nella sala patriziale carnevale di Ghirone, dello Sci Club Greina e di Olivone. Un progetto attualmente in fase di una rappresentanza delle Aziende agrico- di sviluppo volto sostanzialmente a miglio- le locali, fondamentale vista la relazione di rare la ricettività e l’offerta turistica della questa iniziativa con il settore primario. Per località del Soprasosto (tra Campo Blenio e lo sviluppo dei vari contenuti, l’associazione Ghirone) in inverno, ma soprattutto duran- te l’estate. Nel periodo invernale la piccola sta lavorando su più fronti. Tra le proposte in stazione sciistica di Campo Blenio Ghirone fasesi è affidata di studio ad vi un è l’idea team di di migliorare professionisti l’attuale che registra mediamente circa 30’000 primi pas- area di accoglienza con parcheggi e struttu- saggi, in particolare di famiglie con bambini. re annesse nel comparto vicino agli impianti Sfruttando questo importante potenziale, le di risalita, sviluppando pure nuove propo- bellezze naturalistiche e paesaggistiche che ste ludiche e legate allo svago incentrate sul tema dell’agricoltura rivolte soprattutto alle l’obiettivo del progetto “Campo” è di svilup- famiglie con bambini. Verrà pure valorizza- pareoffre un’offerta questo magnifico turistica angolocomplementare del Ticino, a ta la bellissima zona di Alnéid e della Pineta quanto già oggi è presente nella bellissima Saracino con dei percorsi ludici e didattici e Valle di Blenio 22 23

Ghirone quale destinazione turistica duran- te il corso di tutto l’anno, sfruttando le pree- Antenna bleniese, ha accompagnato questa sistenze attuali, riviste in chiave innovativa, iniziativafinanziario. poiché L’ERS-BV, si inserisce per il tramite nella strategiadella sua con interventi mirati ma soprattutto soste- di sviluppo della regione ed è in linea con gli intendimenti del Masterplan Valle di Blenio. Valle di Blenio nibili per l’ambiente e dal profilo economico- Bodio. Boschi di castagno e rovere in basso e più in quota di faggio, abete rosso e bian- opere tecniche di premunizione. Nel 2013 Patriziati di Giornico, co e larice si sono sviluppati su rocce e suoli cifico, sono state pianificate vere e proprie cristallini; su qualche terrazzo ecco qualche 2. Circondario il relativo progetto integrale Personico e Bodio cascina in particolare a Pozzöu e Faidal e diera selvicoltura stato elaborato e premunizione dall’Ufficio forestaledi Pozzöu del – più su l’Alpe Fopp, da decenni non più cari- Fopp – Valle di Ronco, del costo di 4 milioni cato. Una certa esposizione alle precipitazio- di franchi. Un approccio integrale al proble- ni, i ripidi pendii e talune instabilità hanno ma con interventi sia di cura e gestione del Progetto di selvicoltura e premunizione di Pozzöu – Fopp – Valle di Ronco portato nel passato al formarsi di valanghe, bosco di protezione ma anche opere di trat- frane e colate di materiale e caduta sassi. In tenimento della neve per evitare lo stacco di casi estremi questi hanno interessato anche valanghe pericolose. Nonostante modalità il fondovalle dove troviamo elettrodotti di d’intervento e oneri molto impegnativi, il Pa- importanza internazionale, l’autostrada N2 triziato di Giornico, in accordo con i Patrizia- 24 Il Patriziato di Giornico è proprietario di un zata da pendii ripidi ed impervi fra un fon- e la zona industriale di Giornico – Bodio. ti di Personico e Bodio, ha deciso di fungere 25 vasto territorio montano, in particolare sul- dovalle a 350 msm e la cima di Fopp a 2’254 Per garantire al meglio una certa sicurezza da ente esecutore. La partecipazione degli - alle varie infrastrutture risulta fondamen- ventina. La zona di Pozzöu – Fopp – Ronco il Patriziato di Giornico e quello di Personico tale mantenere e promuovere la funzione di - occupala sponda un’area orografica di 260 destra ettari eddella è caratteriz Bassa Le- emsm. più sotto La Valle troviamo di Ronco le terre funge del da Patriziato confine fra di protezione dei boschi. Inoltre, nel caso spe- nali,enti beneficiaril’Azienda elettrica fra cui ticinesei Comuni e Swissgriddi Giornico è e Bodio, l’Ufficio federale delle strade nazio

Ripari di Fopp 2000 mslm stata regolata su più fasi, per programmare onere importante, supportato da sussidi fo- una realizzazione in 3 tappe su 15 anni e il restali federali e cantonali e dai contributi - Camignolo: l’Alpe di mazione la 1. tappa che prevede: potuto essere realizzati grazie all’impegno -relativo L’esecuzione finanziamento. delle istallazioni È ora in fasedi cantiere di ulti dei beneficiariPatriziati di di Giornico, questi lavori. Bodio I lavorie Personico, hanno Santa Maria di Lago rinasce e la sistemazione/creazione degli acces- - si (7’000 metri di sentieri); la posa delle ziati che hanno voluto e vogliono tuttora di- opere di sostegno della neve quali ponti da mostrarecon capofila l’attaccamento il Patriziato aidi loroGiornico. boschi Patri e al neve, per 92 metri di lunghezza e con un’al- territorio in generale, garantendo e miglio- Valorizzazione agricola nel rispetto dei tesori naturalistici rando la gestione in funzione della protezio- - Il ringiovanimento del bosco con tagli a bu- ne di persone e beni considerevoli, non solo a chetezza e utileesbosco fino dei a 5 tronchi, metri. per 3’200 metri livello patriziale ma di tutta la Comunità. Un cubi. Il legname è trasportato a valle con - 26 una teleferica convenzionale di 2’000 me- stale 2. Circondario, per la collaborazione. di Romina Borla lo nazionale dove si trovano piante e animali 27 tri di lunghezza e 2 tralicci di 27 metri di Traringraziamento le importanti viene opere rivolto del Patriziato all’Ufficio di Giorfore- rari. Pensiamo ad alcuni vegetali carnivori, altezza. nico, nel 2018 era stato inaugurato il Rifugio Mucche e capre ma anche piante carnivo- oppure al tritone crestato meridionale, un La 1. Fase si conclude quest’anno con pian- all’Alpe Fopp. All’inaugurazione aveva par- re e animali rarissimi, come la farfalla Lo- tagioni nella parte alta di 2’400 alberelli di tecipato anche Erminio Giudici, molto attivo pinga achine. Sono loro a popolare i pascoli alla farfalla Lopinga achine, animali a rischio abete, larice e cembro con relative protezio- nella comunità civile, militare e patriziale di dell’Alpe di Santa Maria di Lago, situati sul dipiccolo estinzione anfibio e protettinero col a ventrelivello federale.arancione, e ni contro lo scivolamento della neve e con- Giornico, che recentemente è stato festeggia- pianoro di Gola di Lago, tra i 1.000 e i 1.150 L’opera di recupero e di valorizzazione dei tro la selvaggina. I costi per questa prima to per il suo centesimo compleanno. metri di altitudine. Un comparto di proprie- pascoli si è svolta lungo l’arco di tre anni. fase sono di 2 milioni e mezzo di franchi. Un tà del Patriziato di Camignolo, quartiere Inizialmente si è proceduto alla sistema- del Comune di Monteceneri, interessato da zione di un pendio soggetto ad erosione nei un’ampia opera di recupero e valorizzazio- pressi dello stabile dell’Alpe. In passato, in ne che sta volgendo al termine. Gli obiettivi seguito ad eventi temporaleschi, scendeva del progetto erano molteplici, come spie- verso valle del materiale terroso e sabbioso ga l’ingegnere forestale Andrea Demarta, a - cui è stato assegnato l’incarico di elaborare cie di pascolo situata presso gli stabili alpe- e gestire l’operazione. In primo luogo si in- stri.che rischiava Materiale di che rovinare regolarmente la preziosa investiva superfi il piazzale, la sosta per il bestiame, il letamaio pascolo invase dal bosco, in particolare dalle e la strada di accesso ai monti di Camignolo. betulle,tendeva e recuperare rendere possibile importanti una loro superfici miglio di- L’opera di consolidamento realizzata nell’au- re gestione. L’alpe da maggio a settembre tunno 2018 è servita e in varie occasioni ha ferve di attività, ospitando una quarantina - di mucche e 160 capre nelle zone marginali. ceduto con i lavori per la lotta all’imboschi- Lo gestisce da parecchi anni un agricoltore mentodimostrato dei pascoli, tutta la in sua particolare efficacia. Siabbattendo è poi pro della Capriasca, Daniele Corti, che produce 5.000 betulle, generalmente alberi di una poi propone sul mercato gustosi formaggi e ventina d’anni. Non sono però state elimina- salumi (azienda agricola La Sorgente). Il risa- te tutte le piante, alcune sono state lasciate. namento si proponeva anche di valorizzare L’obiettivo era quello di creare una sorta di notevoli elementi paesaggistici e naturali- - stici di un’area ben servita da strade e per- bere inframezzate da piccoli boschetti. Que- corsa da numerose piste ciclabili, in grado di stipascolo garantiscono alberato al’ombra chiazze, per con il superficibestiame lie attrarre tutto l’anno turisti, escursionisti e rappresentano un ambiente ideale per la Lo- sportivi. Una zona dove si possono trovare pingia achine. Si è cercato un compromesso un mosaico di ambienti umidi e secchi inte- tra la spinta alla valorizzazione agricola e il ressanti per la biodiversità e una delle tor- rispetto della parte naturalistica. Un’ulterio- biere alte più vaste del cantone. Nell’area di re tappa del risanamento ha visto l’elimina- Sentiero, accesso al cantiere, Fopp progetto vi sono vari biotopi protetti a livel- -

zione dei parecchi sassi affioranti, per favo rire il taglio dell’erba dopo il pascolo degli 28 animali (attività estremamente importante 29 per la presenza della felce aquilina). Con i sassi sono stati creati dei mucchi ordinati molto interessanti per svariati invertebrati,

pali di plastica mobili usati per le recinzioni deglirettili animali: e anfibi. erano Infine, fragili sono estati si rompevano eliminati i sovente. Al loro posto sono stati posati oltre

Malcantone, a cui l’agricoltore può collegare 1.000 pali fissi di castagno, proveniente dal-

i fili elettrici per contenere il bestiame, sud tredividendolo mobili, utili in quattro ed esteticamente settori definiti. gradevoli. Sono Cilieginastati posati sulla quattro torta: abbeveratoi, la posa di nuoviuno fisso pan e- nelli informativi inerenti le aree protette,

Vista da Gola di Lago e il paesaggio (UNP). I vecchi cartelli erano in collaborazionecerti casi in cattivo con l’Ufficio stato e per mancava la natura un Il Monte San Giorgio pannello informativo con informazioni sui particolari biotopi. Il costo totale dell’opera- zione di risanamento è stato di 270.000 fran- e le sue ricchezze chi, una cifra più contenuta di quella indica- ta nel preventivo. Si è fatto il possibile per andare incontro alle richieste del Patriziato di Camignolo. Il Patriziato ringrazia per i Inserito nella lista dei Patrimoni mondiali dell’UNESCO

dell’agricoltura del Cantone Ticino, il Fondo digenerosi aiuto patriziale contributi (DI), finanziari: il Fondo svizzero la Sezione per 30 il paesaggio, il Comune di Monteceneri, l’En- di Daniele Albisetti di artisti, scultori e gessatori, che emigrava- 31 te regionale per lo sviluppo del Luganese, il geologo e site manager del sito Patrimonio no oltralpe e all’estero ad abbellire chiese e Fondo dissodamenti della Sezione forestale mondiale UNESCO del Monte San Giorgio residenze signorili, storie dei “Caraduu da Mérat” - abili commercianti di legname - e (DT) e lo Schweizer Patenschaft für Bergge- Meride è un grazioso villaggio del Mendri- di famiglie contadine. Immersa nel verde dei meinden.(DT), l’Ufficio Un ringraziamento della natura e anche del paesaggio alle Im- siotto. Un piccolo borgo di particolare ele- boschi e dei vigneti questa tranquilla locali- prese forestali Roberto Destefani di Aranno - tà è adagiata, come un sauro addormentato e Carelle sagl di Manno e a tutte le altre ditte corso nazionale dei villaggi più belli della rivolto a mezzogiorno, ai piedi del Monte San coinvolte. I lavori di valorizzazione agricola Svizzera.ganza, finalista I caseggiati alcuni in mesi stile orsono lombardo, del con con Giorgio. La via maestra è dedicata all’Avv. Er- sono solo l’ultimo capitolo della più ampia corti acciottolate e ampie logge, le mura di cole Doninelli, alle famiglie patrizie Fossati opera di risanamento dell’Alpe di Santa Ma- bianca pietra calcarea e i vicoli angusti rac- e Oldelli e a Bernhard Peyer, noto professo- ria di Lago iniziata nel 1999, con la ristruttu- contano di un passato ricco di storia. Storie re di paleontologia dell’università di Zurigo,

erano state migliorate le infrastrutture del razione degli edifici alpestri. In particolare,- sione era stato creato un locale per la vendita direttacaseificio dei e prodottidella stabulazione. caseari che In ha quell’occa riscosso negli anni un grande successo.

Gola di Lago Museo Meride che dal 1924 e per oltre 50 anni condusse una con un pericolosissimo drago che uccideva nenti a 30 specie di rettili - i draghi meso- dizioni di vita marina. Il Monte San Giorgio serie di campagne di scavo, trovando sepolti gli sprovveduti passanti. Il Re, terrorizzato, zoici - 50 specie di pesci e oltre 100 specie dal 2003 è inserito nella lista dei Patrimoni nella roccia numerosissimi fossili di rettili, per placare l’ira del feroce animale, offrì in di invertebrati. Questi ritrovamenti, tra cui mondiali dell’UNESCO e costituisce ad oggi pesci e invertebrati risalenti al Triassico Me- numerosi esemplari rari o addirittura unici il migliore esempio a livello mondiale di vita dio. 240 milioni di anni fa e 4’000 km più a accorse però un cavaliere di nome Giorgio al mondo, fecero del San Giorgio il “Monte dei marina del Triassico Medio. Il sito transna- sud rispetto all’attuale posizione, il San Gior- che,dono armato la figlia di Silene. lancia Sue con un unbianco gesto destriero possen- sauri”. I nomi degli animali ricordano spes- zionale interessa i terreni boschivi patriziali gio era infatti un lembo di un mare tropicale so toponimi locali, come ad esempio il Cere- e privati dei comuni di Mendrisio, Riva San simile alle attuali Bahamas o alle Maldive. Gli scisti nerastri del Monte San Giorgio han- siosaurus o il Ticinosuchus ferox, altri i nomi Vitale e Brusino-Arsizio. Cuore del sito UNE- In vetta al Monte, a 1096 m.s.m., accarez- note, trafisseuno strano la gola odore del di drago. bitume, dovuto all’al- degli scopritori - Neusticosaurus peyeri - o SCO e scrigno dei tesori fossiliferi è il Museo zato dai rami meridionali del lago Ceresio e to contenuto in sostanze organiche. Pochi delle rispettive mogli - Cyamodus hildegar- dei fossili a Meride, realizzato dall’architetto dall’imperdibile panorama sulle Alpi Centra- millimetri di roccia racchiudono migliaia di dis. Grazie alla presenza di più livelli sedi- Mario Botta. Su quattro livelli l’esposizione li vi è l’antico romitorio e chiesa di San Gior- anni e la concentrazione in fossili è assai ele- mentari fossiliferi tra loro sovrapposti, qui presenta una grande varietà di esseri viven- gio risalente al XII secolo. Un dipinto narra vata. In oltre 150 anni di ricerche sono stati ti, che abitavano il mare e la costa del Ticino 32 dell’antica leggenda di Salem in Tripolitania. ritrovati 20’000 fossili, caratterizzati da un vita, per esempio nei rettili che cambiarono meridionale di allora. Illustrazioni, modelli, 33 In un tempo assai lontano, vi era uno stagno eccezionale stato di conservazione, apparte- laè perfino morfologia possibile degli seguire arti, adattandosi l’evoluzione a dellacon- animazioni 3D e in realtà aumentata rendo-

Vista dal Monte San Giorgio no comprensibile al visitatore questo mondo scomparso da tempo. È sempre un piacere

e trovarlo colmo di giovani intenti a scopri- reentrare i tesori al Museo,nascosti che del è nostro pure il Monte. mio ufficio, Sono certo che quel mondo lontano, sommerso dall’acqua e con strani esseri animali, nella loro mente sia molto presente. Le ragazze e i ragazzi sono abili navigatori del tempo. Nel mese di luglio abbiamo ospitato alcuni gruppi di Lingua e Sport alla scoperta del territorio. Abbiamo proposto visite guidate del Museo, laboratori didattici ed escursioni 34 presso le Cave di Marmo di Arzo, accompa- 35

museale e sul terreno si è così trasformato ingnati un’esperienza da guide ufficiali arricchente Unesco. e coinvolgente, Il percorso un’occasione di apprendimento. Quella del Monte San Giorgio, col sito Patrimonio mon- diale UNESCO, il Museo dei fossili a Meride, la Terrazza panoramica della Val , le Cave di Marmo valorizzate dal Patriziato di Arzo e il sito archeologico di Tremona-Castello è una regione ricca di opportunità, dove tra- scorrere delle splendide giornate.

Fossile Rettile Neosticosaurus Candidatura UNESCO per la faggeta delle Valli di Lodano, Busai e Soladino Selvasecca Patriziati di Lodano, Giumaglio e Someo

Val Malvaglia 36 Nella creazione di riserve forestali, i patri- ressante progetto di portata internazionale. 37 ziati hanno avuto e stanno avendo un ruolo Forcaridra di primo piano. Sono infatti questi enti che scorso mese di febbraio, presso il Centro del nella maggior parte dei casi, in qualità di PatrimonioÈ infatti stata mondiale ufficialmente dell’UNESCO, depositata la candi lo- proprietari dei boschi, decidono di aderire datura congiunta di dieci Stati – coordinata Val Marcri Valle di Osogna alla politica in favore della tutela della bio- dalla Svizzera – che intende completare il diversità, sottoscrivendo un’apposita con- bene seriale delle “Faggete antiche e prima- Lavizzara e Bignasco venzione con il Cantone. In Ticino si contano rie dei Carpazi e di altre regioni d’Europa”. ad oggi 16 riserve forestali con una super- Tra queste è inserita la vasta faggeta inclusa Valle di Cresciano 2, la cui realizzazione è nella Riserva forestale delle Valli di Lodano, stata promossa da una ventina di patriziati. Busai e Soladino, di proprietà dei Patriziati di Busai e Soladino Valle di Lodano Perficie due di circa di queste 850 Kmriserve è in corso un inte- Lodano, Giumaglio e Someo. Il dossier con le Arena Motto d'Arbino Onsernone Val Porta Parco Maia

Palagnedra

Bosco Sacro di Mergugno

Denti della Vecchia

Monte Generoso Riserve forestali istituite Riserve forestali realizzazione 2020 Valle della Motta componenti svizzere della candidatura, ove mondiale dell’UNESCO è iscritto dal 2007 il oltre alla faggeta valmaggese è pure presen- bene “Faggete antiche e primarie dei Carpa- te la riserva forestale di Bettlachstock (SO), zi e altre regioni d’Europa”, che comprende - una serie rappresentativa di foreste relati- biente in collaborazione con i Cantoni. vamente indisturbate dalle attività umane, Leè stato foreste allestito di faggio dall’Ufficio sono federaleconsiderate dell’am un che ospitano una considerevole ricchezza di esempio eccezionale dell’evoluzione ecologi- specie animali, vegetali e fungine. Se la nuo- ca e biologica postglaciale di ecosistemi ter- va candidatura sarà accettata dal Comitato restri. Tale evoluzione ha caratterizzato un del Patrimonio mondiale, questo bene sarà intero continente in modo globale e unico nel costituito da 108 componenti, distribuite in - 20 Nazioni. ne, il faggio si è infatti diffuso praticamen- La candidatura della faggeta valmaggese, tesuo in genere. tutta Europa Dalla finepartendo dell’ultima da alcuni glaciazio rifugi che porta un contributo unico nel suo gene- 38 isolati nel sud e sud-est. Il successo dell’e- re al bene seriale, premia anche lo spirito di 39 spansione di questa specie dipende dalla sua lungimiranza dei Patriziati di Lodano, So- capacità di adattarsi a una molteplicità di meo e Giumaglio, impegnati nella protezione e nella conservazione di questo ecosistema Per questo motivo nella Lista del Patrimonio forestale, e più in generale nella valorizza- condizioni climatiche, geografiche e fisiche. zione di un’area dai notevoli contenuti na- turalistici e paesaggistici. Nel 2010 è infatti stata istituita la Riserva forestale della Valle di Lodano, prima area protetta di questo tipo in Vallemaggia, seguita poi da due impor- tanti progetti di valorizzazione territoriale, contraddistinti da un approccio interdisci- plinare che considera il paesaggio nella sua globalità. È invece recente l’approvazione da parte dei Patriziati di Someo e Giuma- glio della Riserva forestale delle Valli Busai e Soladino. Ciò ha permesso di estendere il progetto delle antiche faggete verso nord, potendo così integrare nel dossier di candi- datura un’area di circa 800 ettari, una super- - pa occidentale. Aficie sostegno ragguardevole della candidatura, per il contesto oltre dell’Euro ai tre Pa- triziati proprietari, si sono espressi il Comu- ne di Maggia, il Centro natura Vallemaggia, l’Associazione dei Comuni di Vallemaggia e la Fondazione Vallemaggia Territorio Vivo, che – tramite il suo gruppo strategico Anten- na Vallemaggia – ha seguito l’evoluzione del progetto a livello locale. Per la Vallemaggia, ha osservato Christian Ferrari coordinatore dell’Antenna e Presidente del Patriziato di Lodano, “questo progetto rappresenta un’oc- casione unica a favore della conservazione e della promozione del paesaggio”. legname tagliato è stato in massima parte ca A, Marón, Torción bianche, Tardiva, Luina, trasformato in cippato. In seguito, la pulizia Verdésa, Belúsciora. Il coinvolgimento dei Le selve castanili del sottobosco e lo sfalcio regolare delle su- ragazzi è stato un momento educativo im- portante, che ha permesso di far conoscere - il passato e il nostro territorio alle giovani del Patriziato di Sonvico listicoperfici ehanno paesaggistico, contribuito diventando a rendere una tutta delle la generazioni. L’auspicio è che in futuro lo sap- metezona moltopreferite interessante da parte di dal molti profilo abitanti natura del piano poi gestire con rispetto e consapevo- Luganese durante tutto l’anno. Il luogo è di- lezza. Nello stesso anno il tema del castagno Continua il lavoro di recupero e la messa a dimora di nuove piante ventato una piacevole zona di svago e di re- - frigerio nella stagione calda ed è sempre più poste dell’associazione Amici del Torchio, in frequentato durante il periodo della raccolta collaborazioneè stato il filo conduttore con il Patriziato di una serie di Sonvico. di pro di castagne. - Nel corso del 2018 questa selva ha potuto profondimento a largo raggio sull’impor- 40 Patriziato di Sonvico e Amici del Torchio tipici del contesto rurale ticinese. Importan- essere ampliata, su indicazioni dello studio tanzaSi è dedicato della biodiversità, spazio alla eriflessione sulla necessità e all’ap di 41 te è pure la collaborazione di diverse asso- di consulenza ambientale e forestale Eco- mantenere memoria e testimonianza della Il progetto di recupero delle selve castani- ciazioni presenti sul territorio. I primi lavori Control SA di Lugano. Sono stati recuperati cultura del castagno, parte fondamentale li di Pian Pirétt (Madonna d’Arla), Rosone di recupero delle selve castanili risalgono 3000 metri quadrati di boscaglia di betulle, della storia di questo territorio. Ci sono stati e Sorív (collina di San Martino), situate nel agli anni 2011 e 2012: nella selva castanile rovi, ginestre e felci, con lo scopo di creare diversi incontri pubblici con esperti del tema territorio del Patriziato di Sonvico, procede una collezione di antiche varietà locali di - a tappe come previsto e con nuovo slancio. si è proceduto alla potatura di 172 castagni, castagni. L’iniziativa, mirata a conservare e versità genetica, sugli sviluppi della ricerca L’Ente patriziale è in grado di proseguire i la- di Pian Pirétt, su una superficie di 6 ettari,- a far conoscere questo importante patrimo- varietale,riguardanti sulle recenti indagini studi etnobotaniche scientifici sulla e sto di- vori anche grazie all’interesse e al sostegno to, ancora ben visibili. (Le selve patriziali di nio, ha coinvolto gli allievi delle scuole nella riche, sulle testimonianze locali. La popola- della Città di Lugano, che si impegna in que- Sonvicomessi a dimora erano state in filari realizzate alla fine graziedell’Ottocen all’ini- piantumazione di una parte dei 28 giovani zione è stata coinvolta anche in altre attività: sto recupero nell’ambito del progetto “Lu- ziativa dell’ispettore forestale del Luganese alberi, che provenivano dal vivaio cantona- il lavoro sul campo con la piantumazione, il gano al verde”, inteso a salvaguardare spazi Arnold von Seutter, promotore dell’uso del le di Lattecaldo. Si tratta in particolare delle teatro “Storia d’amore e di alberi”, la raccol- naturalistici vitali e a preservare paesaggi castagno per i rimboschimenti forestali). Il seguenti qualità: Bonirö, Torción negro, Pin- ta comune delle castagne, la loro essicazione nella graad, la battitura per l’ottenimento delle castagne secche e della farina. Da tutte queste belle esperienze è nata un’interessan- te pubblicazione “IL CASTAGNO – Alla risco- perta delle antiche varietà”. Il libro è stato promossa dagli Amici del Torchio (che si oc- cupano anche della vendita) e sostenuto dal Patriziato di Sonvico. I testi dei vari autori ci permettono di segui- - bero della vita”, dall’introduzione della sua colturare la storia e della del suacastagno, antica definitogestione anche da parte “al della Comunità, ben attestata dai documenti 42 e dalle testimonianze orali, al suo abbando- 43 no e alla sua possibile rinascita in una visio- ne diversa dall’economia di sussistenza del passato. Completa il volume un documento dell’Ispettorato forestale, risalente al secolo scorso, che descrive scrupolosamente il va- sto territorio patriziale di Sonvico. Un altro importante progetto è tuttora allo studio e al vaglio delle diverse autorità com- petenti. Riguarda la vecchia piantagione di

a sud-est sulla collina di San Martino. Im- Sorív, una superficie di 13.5 ettari, posta- stimoniato dai forestali di allora, è ritenuta meritevolepiantata alla di ricupero fine dell’Ottocento, per il suo valore come pa te- esaggistico e naturalistico. Anche in questa zona, e in particolare lungo il sentiero di at- traversamento della selva, si intendono pian- tare una trentina di nuovi alberi di antiche varietà locali. Così annotava l’Ispettore Ar- nold Von Seutter, sul giornale forestale sviz- zero dell’epoca: “in Soriva è stata effettuata nel 1891 una piantagione a pascolo alberato. Sono stati messi a dimora 940 alberelli grossi centimetri 3.5 ad un metro dal suolo, capitoz- zati e potati a metri 2 e 50 d’altezza, sorretti da pali di castagno, ravvolti da rovi e tenuti assieme da filo spinoso. Le buche erano profon- de 60 cm e larghe 1 metro per 1 metro. Gli al- beri sono stati messi ad una distanza di m 15, l’innesto era previsto dopo 2/4 anni. L’angolo sud ovest venne decimato da un incendio”. Da rilevare che nel 1917 la raccolta di castagne era stimata in 100 quintali.

Alboron ne hanno riportato, commentato e annota- to i contenuti in tre densi volumi, cui è stato Il Diario di Giovanni Anastasia aggiunto un quarto di strumenti, compren- dente un saggio di Bernardino Croci Maspoli Direttore del Museo del Malcantone, uno di da Breno (1797 – 1883) Miriam Nicoli ricercatrice dell’Università di Berna, oltre a quelli dei curatori, e completa- to da una nota editoriale, da un glossario, dal Un documento straordinario da un albero genealogico degli Anastasia e daprezioso una cronologia. indice toponomastico e biografico, Come detto, il diario-memoriale di Giovan- ni Anastasia percorre un mezzo secolo di 44 sono raccolte in oltre duemila pagine auto- storia e di avvenimenti, dall’epoca della Re- 45 - staurazione della Santa Alleanza seguita Adi curaGiovanni del Museo Maria Staffieridel Malcantone e del Cen- ra e intelligibile su diversi quaderni, senza ungrafe preciso dell’Anastasia, intento di vergate destinazione, con grafia ma costi chia- austriaco del 1866 per l’acquisizione del Ve- recuperato e recentemente pubblicato un tuenti di fatto un memoriale di straordinario netoalla caduta al Regno di Napoleone d’Italia. Incontriamo e al conflitto quindi italo- manoscrittotro di dialettologia unico nel e suo di etnografiagenere: il Diario è stato di impatto storico, economico e antropologico nei suoi scritti, esposti cronologicamente, Giovanni Anastasia (1797 – 1883), patrizio dal quale emerge una carica umana di rara eventi e personaggi politici di notorietà loca- di Breno e agricoltore, nonché segretario co- le e cantonale e si intuisce che lui, pur non munale, patriziale e della parrocchia. Queste stato trascritto e studiato da una triade di dichiarandosi politicamente schierato, è vi- eccezionali memorie, che attraversano un competentied impressionante ricercatori: efficacia. Giovanna Il documento Ceccarelli, è cino all’ambiente liberale, ma non radicale periodo di mezzo secolo a partire dal 1817, Daniele Pedrazzini e Damiano Robbiani che né clericale: insomma si rivela un popolano liberal-conservatore dotato di buonsenso e soprattutto fedele alle istituzioni civili e reli- giose, come lo dimostra il suo pluridecenna- le impegno nelle amministrazioni comunale, patriziale e parrocchiale. Anastasia sviluppa in un proprio seguito logico temporale le sue vicende personali, quelle politiche, sociali, economiche e climatiche in connessione con la complessa evoluzione e le relative preoc- cupazioni di quelle famigliari, tanto positive quanto più spesso negative specie nei rap-

della moglie Maria nel 1842 che lo lascia solo aporti gestire con settei figli giovanidopo la eprematura giovanissimi scomparsa discen- denti. Gli avvenimenti rivoluzionari italiani ed europei del 1848 non lo vedono indiffe- rente e riferisce nel diario delle discussioni che emergono in proposito a livello popolare; poi ricorda i gravi disagi economici derivanti dalla seguente espulsione delle migliaia di ti- cinesi in maestranza in Lombardia, perdura- ta e incrudelita dal secondo Blocco austriaco del 1853, che determinarono la prima gran- de ondata migratoria permanente ticinese Il manoscritto originale verso lontane mete in cerca di lavoro e di Casa G. Anastasia fortuna: l’Australia e le Americhe. mia agricola del mondo rurale campagnolo via ancora in aspettativa di poter recuperare nalità speciale ed eccezionale per curiosità Siamo di fronte a una “summa” di notizie, e vallerano. Annotiamo solo sottovoce che anche questa parte assente. Giovanni Ana- del sapere e di essere informata, abbinata commenti, rievocazioni e giudizi esposti in queste singolari memorie scritte manife- stasia sopravvisse quasi un ventennio alle alla determinazione di esprimere e trasmet- presa diretta e connessi con gli eventi di una stano purtroppo una lacuna decennale dal ultime pagine conosciute del suo diario e non tere senza perifrasi le proprie sensazioni, le saga famigliare che pare romanzesca, ma è 1827 al 1837, in origine molto probabilmen- ci è noto come trascorse, nel villaggio di Bre- verace e mostra tutta la realtà ed anche la te coperta dal diario del solerte Anastasia, no, i suoi anni estremi. La sua testimonian- un’epoca e di un mondo ormai consegnati drammaticità umana dello spaccato di una ma a tutt’oggi irreperibile; peccato, perché za, cui rimandiamo direttamente i nostri allaemozioni storia. e Il le Diario riflessioni di Giovanni del quotidiano Anastasia di società civile fragile e ancora prevalente- storicamente investiva proprio gli anni fon- lettori, opportunamente valorizzata da una è in vendita nelle librerie ticinesi, presso il mente dipendente, al di fuori dei piuttosto damentali dell’affermazione della Riforma splendida pubblicazione in quattro volumi, Museo del Malcantone a Curio e al Centro di benestanti borghi artigianali e commer- liberale seguita al regime austero e conser- accompagnati con dovizia di apparati stori- ciali ticinesi, dalla faticosa e incerta econo- vatore dei Landamani; consideriamoci tutta- - dialettologia e di etnografia di Bellinzona. ci, filologici e scientifici, ci rivela una perso 46 47

Breno anni 70 della Seconda guerra mondiale e al cambia- tore che, dopo la Seconda guerra mondiale, mento strutturale che ha portato la cresci- soffriva di problemi strutturali, dovuti a un Malcantone Terra di castagni ta economica degli anni 50, la popolazione crescente disinteresse da parte della popo- sopravviveva soprattutto grazie alla casta- - nicoltura. Ed è proprio nel Malcantone che pri prodotti. Dalla Seconda guerra mondiale Un libro edito dall’Associazione Patriziati del Malcantone sono stati fatti i primi interventi pionieri- lazione e alla difficoltà nel valorizzare i pro stici di recupero delle selve castanili. Qui è nato un movimento di valorizzazione di ciò latifoglie,e fino alla in fine particolare degli anni le 80selve vi ècastanili poi stato e lail che era rimasto dei vecchi castagneti che ha castanicoltura,flagello del cancro hanno del subitocastagno un fenomenoe i boschi di creato un circolo virtuoso in grado di ridare crescente abbandono. Il cancro del castagno slancio all’intero settore forestale. Un set- devastava e distruggeva gli alberi in manie-

48 Presentazione esempio il miele. Si tratta di una gestione 49 di Carlo Scheggia e Fabio Crivelli tradizionale del territorio che, nel caso del Malcantone, ha plasmato il paesaggio per se- Le esperienze, le emozioni, i trucchi del me- coli. Questa gestione, grazie agli sforzi degli stiere vissuti giorno dopo giorno di lavoro, ultimi trent’anni, dura tuttora. sono raccolti in un libro molto pratico scritto Nel Malcantone sono stati portati a temine dal forestale Carlo Scheggia e dall’ingegne- parecchi progetti di recupero di selve casta- re forestale Fabio Crivelli. L’obiettivo è di nile. Ora, conclusa l’ultima grande tappa di tramandare alle generazioni future le testi- recupero, dopo la quale è diventato eviden- monianze del passato remoto e recente. Il libro di 136 pagine, con illustrazioni a colori, abbandonate sono state recuperate, è nata è edito dall’Associazione Patriziati del Mal- l’ideate che di le questo grandi libro superfici che, in di un selve certo castanili senso, cantone e può essere richiesto direttamen- vuole fare il punto sulla situazione: cosa è te all’Associazione. Le spese editoriali e di stampa sono state coperte da raccolta fondi lasciare una traccia alle generazioni future. pubblica e privata. L’ideastato fatto iniziale e come era si quella è arrivati di ripercorrere fino a oggi, per la In questo libro si parla di castagni e della loro storia recente della nostra regione, dal punto gestione. Uno degli obbiettivi che ci eravamo di vista della gestione del territorio rurale, in particolare del bosco. Poi, nel corso della - stesura, insieme alla storia della gestione del noprefissi a coloro inizialmente che in qualche era quello modo di sonorendere inte il- castagno, abbiamo aggiunto quella recente ressatiprodotto alla finale castanicoltura digeribile a o tutti alle tecnicheo perlome di della gestione dei boschi ticinesi di latifoglie. gestione del territorio tradizionali. Abbiamo La storia analizza la castanicoltura nell’ul- reso il testo il più leggero possibile ma alcuni timo secolo per spiegare come si è giunti al - sono suonare strani a chi non è del mestiere: questo recupero ha portato alla regione e al ceduo,termini cipollatura, specifici sono selezione indispensabili negativa, e selva pos settorerecupero forestale. delle selve Il libro castanili non vuole e quali essere benefici un castanile, ecc. In particolare, vale forse la - ne divulgativa. È strutturato in capitoli e può selva castanile: sono porzioni di bosco nelle anchetesto scientifico, essere consultato piuttosto come una un presentazio manuale da qualipena sispendere combina due la curaparole del sul bosco significato con l’agri di- sfogliare. coltura; un tipo di bosco dove l’evoluzione La storia della castanicoltura in Ticino si naturale è frenata dalla gestione dell’uomo sofferma in particolare sul Malcantone. La allo scopo di produrre nutrimento diretto scelta è dovuta a due motivi. Il Malcantone (castagne) e indiretto (pascolo), legna d’e- ben rappresenta la tipica regione rurale del nergia e altri prodotti secondati come ad Castagno a Vezio

versante sud alpino, nella quale fino alla fine ra rapida tanto che il castagno era dato per le selve si possono trovare sia le specie di bo- spacciato sul nostro territorio. I competenti tecniche tramandate per generazioni erano - andateancora possibile,perse a causa anche di se un difficile, oblio durato perché 40 le per l’avifauna e per i chirotteri le selve rap- ziarono addirittura a cercare un degno sosti- anni. Con il recupero delle prime selve casta- presentanoschi fitti, sia un quelle ambiente di zone molto aperte. interessante. E inoltre tutouffici al cantonali castagno, forestali con ampi a un progetti certo punto di disbo ini- nili si dovette quindi riscoprire e apprendere scamento e piantumazione di nuove specie. le tecniche tradizionali e calibrare la portata Manutenzione e valorizzazione Su interi versanti e addirittura su intere valli, degli interventi. Per fare un esempio, i lavo- il castagno venne sostituito con altre specie, ri di potatura si facevano procedendo a ten- una gestione intensa per evitare che si torni tativi. Poi certe procedure, come la salita in alloTutte stato le superfici di abbandono. recuperate Dopo necessitano i primi tenta di- bosco e l’aspetto del paesaggio. Col tempo ci pianta con i ramponi, vennero sostituite con tivi effettuati con le scuole e con i disoccu- simodificando accorse però radicalmente che tali progetti la strutturaerano onero del- moderne tecniche di Tree Climbing ad opera pati, a partire dal 1998 sono stati coinvolti di arboricoltori diplomati. Nonostante le dif- gli agricoltori locali, ai quali le selve castanili mantenere. Intanto i castagneti erano ancora 50 bensi da presenti gestire e e le i nuovecastagni, piantagioni anche se difficili malconci, da utile e quindi oggetto di sovvenzione diretta 51 in gran parte ancora vivi. L’approccio cambiò dificoltà importanti iniziali, istituzionie grazie al sostegnocome il FSP scientifico e al ri- daerano parte riconosciute di Cantone come e Confederazione. superficie agricola Da al- allora radicalmente, grazie all’intraprenden- scontrodi enti come positivo il WSL, tra all’appoggiola popolazione, finanziario il recu- lora e a tutt’oggi sono gli agricoltori del Mal- za e alla lungimiranza di alcuni forestali e pero ha portato a risultati sorprendenti: sol- cantone che tengono pulite le selve recupe- alla disponibilità dei proprietari di boschi del tanto nel Malcantone sono tornate a rivivere rate, grazie ai loro sforzi e al bestiame. Oltre Malcantone. La Sezione forestale cantonale oltre 100 ettari di selva castanile. Col tempo alla gestione diretta delle selve, i recuperi riuscì a poco a poco a recuperare le prime sel- ci si è resi conto che, attraverso il recupero hanno anche riacceso l’interesse verso la ca- ve castanili. Questi recuperi resero evidenti della selva, creando un ambiente semiaperto, stanicoltura in generale comprensiva di tec- che una gestione tradizionale dei boschi era si favoriva la biodiversità nel bosco. Oggi nel- nica di potature e di innesto. Ciò è reso possi- bile anche grazie al lavoro di coordinamento e divulgazione svolto dall’Associazione dei castanicoltori della Svizzera italiana. Grazie all’Associazione sono nate molte attività per la valorizzazione del frutto, come la creazio- ne dei centri di raccolta e alcuni tentativi di raccolta meccanizzata. Il crescente interes- se verso la castagna porta slancio positivo all’intera regione con nascita di nuove inizia- tive: il Sentiero del castagno, la ricostruzio- ne di una gra a Vezio, ecc. L’Associazione dei castanicoltori ha pure promosso la ricerca per la riscoperta delle varietà di castagno. A Cademario esiste un frutteto di conserva- zione delle varietà e le ricerche etnobotani- che e genetiche stanno mappando le varietà di castagni da frutto presenti nella Svizzera Italiana. Le ricerche sul castagno e il cre- scente interesse verso una nuova gestione hanno portato a conoscere meglio e a riva- lutarne non solo il frutto ma anche l’albero. Il castagno produce infatti un ottimo legno, utilizzabile per diversi scopi, come energia e paleria. Il libro non tralascia di considerare anche l’aspetto gastronomico della castagna, proponendo qualche idea per valorizzare il Pendici del Monte Lema frutto con gustose ricette. ad oggi, grazie a 3 aggregazioni comunali, lo economico si sono registrati importanti nel bacino del Cassarate si è passati da 17 a cambiamenti: il numero di aziende attive, è Il bacino del Cassarate 7 Comuni. Attualmente più del 95% della su- quasi raddoppiato e di conseguenza anche il numero di impieghi è aumentato in modo im- 1880 – 2000 Lugano (65.0%) e Capriasca (30.4%). Secon- portante. Dal 2000 gli obiettivi di protezione perficie del bacino appartiene a due Comuni: non sono cambiati; nell’ultimo ventennio il Svizzera, la tendenza evolutiva della coper- valore rispettivamente la grandezza è au- do i dati della Statistica della superficie in- mentata. Da qui l’importanza di assicurare Versione aggiornata del libro sugli interventi forestali tinuata con le stesse tendenze: si è registrata - tura del suolo riscontrata fino al 2000 è con to delle opere di premunizione e di garantire - lal’efficacia continuità e dove e il miglioramento necessario il potenziamen della funzio- una significativa diminuzione delle superfici ne protettiva dei boschi all’interno del baci- ultimiagricole decenni, e un aumento all’interno della del superficiecomprensorio bo 52 Pubblicato in una prima edizione nel 2011, dissesto idrogeologico dai numerosi progetti sottopostoscata e delle a superficipotenziali d’insediamento. pericoli provenienti Negli degli eventi registrati nell’ultimo ventennio 53 il libro descrive l’evoluzione avvenuta dalla forestali eseguiti. La ristampa è l’occasione permetteno imbrifero di affermare del fiume che Cassarate. gli interventi L’analisi di per riassumere sinteticamente i principali aumento della popolazione residente per- sistemazione idraulico-forestale eseguiti interventi e i cambiamenti avvenuti nel com- manente:dal fiume Cassarate,si è passati si osservadai 37’616 un sensibileabitanti contribuiscono in modo determinante alla illustrafine dell’Ottocento il contributo fino dato al al 2000risanamento all’interno del prensorio nell’ultimo ventennio. Dal 2000 nel 1990 ai 45’559 nel 2017 . Anche a livel- mitigazione dei pericoli e di conseguenza dei del bacino imbrifero del fiume Cassarate ed

Fiume Cassarate Piano La Stampa Golfo di Lugano 1942 Golfo di Lugano 2018

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danni. Nelle zone coperte da bosco e nei ba- stradale forestale e di premunizioni contro zazione. Se i Consorzi costituitisi in passato cini un tempo fortemente dissestati, non si la caduta sassi. Nello stesso periodo sono avevano quale funzione quella di fungere avvenuta negli ultimi decenni conferma la - stati eseguiti diversi progetti di sistemazio- da ente esecutore per singoli progetti e di- necessitàvalle. L’evoluzione di mantenere demografica e assicurare e produttiva anche cativi e potenzialmente pericolosi. ne dei corsi d’acqua sul Cassarate e i suoi af- pendevano direttamente dalla direzione dei sono verificati fenomeni d’erosione signifi servizi cantonali, il Consorzio attuale è un dove necessario, di potenziarle. In futuro, Progetti forestali e di sistemazione del cantone, per un importo di 20 milioni di ente autonomo con una struttura simile ad oltrein futuro alla manutenzione l’efficacia delle delle opere opere eseguite tecniche e, dei corsi d’acqua franchi.fluenti, coordinati dall’Ufficio corsi d’acqua un’azienda. Grazie al Consorzio il manteni- di premunizione, sarà importante garantire I progetti forestali eseguiti nell’ultimo ven- Col passare degli anni il Consorzio Valle del mento delle opere eseguite e, dove neces- la gestione del bosco per mantenere e mi- tennio sono più di venti, per una cifra com- Cassarate e Golfo di Lugano (CVC), costitu- sario, il loro potenziamento, sono garantiti gliorare la sua funzione di protezione. La ge- plessiva di oltre 6.7 milioni di franchi. Si itosi nel 1997, sta assumendo sempre più la anche in futuro. Le opere di rimboschimento stione futura dovrà tener conto anche delle tratta principalmente di progetti di cura sel- - e di premunizione eseguite a partire dalla accresciute esigenze di svago e di protezione vicolturale, in particolare la cura dei boschi ro del Cassarate. Gli obiettivi perseguiti sono - dell’ambiente e del paesaggio, con un occhio lungo le aste dei corsi d’acqua e la cura delle ilfigura mantenimento di ente di gestione e il potenziamento del bacino imbrifedella si- namento del bacino del Cassarate. Grazie attento ai possibili cambiamenti dovuti ai piantagioni. Sono stati portati a termine an- adfine esse dell’Ottocento si è riusciti a hanno ridurre permesso in modo ilconsi risa- mutamenti climatici in atto. che progetti di potenziamento delle infra- paesaggistica e naturalistica del territorio di derevole il rischio di danni dovuti ad eventi strutture di lotta agli incendi, di sistemazio- suacurezza competenza. territoriale, Il Consorzio ma anche è lamolto riqualifica attivo ne di franamenti, di sistemazione della rete anche nell’informazione e nella sensibiliz- accresciuta sicurezza si trovano nel fondo- alluvionali. I maggiori beneficiari di questa comunità dinamica e viva proiettata verso il polo industriale, alle curiosità, al fenomeno futuro. Nella parte storica di Graziano Tarilli dell’immigrazione nella seconda metà del Lamone, sono particolarmente interessanti le pagine Novecento, quando in Ticino c’erano povertà dedicate al Patriziato di Lamone, le cui an- e miseria. Un fatto che denota la massiccia tiche famiglie patrizie detenevano il diritto presenza del bestiame sul territorio in pas- le sue radici e l’attualità esclusivo sullo sfruttamento dei beni comu- sato, si evince dai decreti emessi per rego- ni ereditati dalla Vicinia. L’appartenenza al lare l’uso dei pascoli che si estendevano sui Patriziato, siamo nella prima metà dell’Otto- due alpi del Camoghé sopra Isone, di cui il cento, fu a lungo una delle condizioni per go- Comune di Lamone fu proprietario dal 1392 dere dei diritti politici. Sono riportati anche stralci dei Regolamenti per lo sfruttamento del bosco, sempre nel corso della prima metà 720fino alimmagini: 1500 circa. molte, quelle antiche, sono del 1800. stateRagguardevole raccolte nelle è la famiglie parte iconografica, del paese, e conpa- 56 Il libro su Lamone è un nuovo interessante Nel libro di Locatelli, in una decina di capi- recchi scatti della Lamone dei giorni nostri 57 volume su un comune ticinese, presentato testi e immagini, un patrimonio culturale di toli è narrata e documentata la storia di ieri sono del fotografo Alain Intraina, le cui in- recentemente nel corso di una serata pub- grandese e dei valore. suoi abitanti, Per la parte fissando storica, su carta, come congià quadrature sono un valore aggiunto di que- blica. L’autore del corposo volume, Raimon- in altre pubblicazioni, Locatelli si è avvalso - sto volume. Il libro non è solo storia, è anche do Locatelli, è un profondo conoscitore di del contributo dello storico Graziano Tarilli, turalee l’attualità e territoriale, di oggi sulcon piano attenzione demografico, e sen- dedicato all’attualità. Il paese di Lamone del questo genere letterario, avendo già dato che ha messo a fuoco l’organizzazione della sibilitàfinanziario, all’ambiente, economico-sociale, alle relazioni infrastrut interco- Duemila si presenta con il suo sviluppo sul alle stampe libri sui Comuni del Medio e Alto comunità sotto forma di Vicinia e di Patrizia- munali, con i vari protagonisti che animano : Carabietta, Gravesano, Savosa, to nei secoli passati, illustrando la vita della la vita di ogni giorno: dalla società civile a sociale, infrastrutturale, territoriale. Ven- Grancia, Torricella-Taverne, Cureglia, Lodri- popolazione e delle famiglie di Lamone dal quella religiosa, il territorio, i centri sportivi gonopiano sviluppati demografico, temi finanziario, di ampio respiro economico- come no e Mezzovico-Vira. Egli si è preoccupato e di svago; dalla politica locale alla scuola e l’ambiente, la crescita, le relazioni interco- innanzitutto di salvare la memoria del pae- più recenti. Ne scaturisce un quadro di una alla religiosità popolare; ai commerci, al po- munali, i protagonisti nella vita di ogni gior- Cinquecento in poi, fino ad arrivare ai tempi

Chiesetta di San Zeno, anni 40 no. In questo senso, i vari capitoli spaziano cipio; si illustra l’attività di artisti che hanno ricco, variegato bagaglio di cultura, storia, dalle associazioni alla parrocchia, dal terri- portato in terre lontane il loro ingegno; si politica, società, tradizioni, fede popolare, torio ai centri di sport e di svago, dalla po- descrive minuziosamente il patrimonio sto- vita in comune, opere, progetti ed ambizio- litica locale alla scuola e alla religiosità, dai rico-artistico costituito in particolare dalle ni. Le pagine che probabilmente suscitano commerci (con un riferimento particolare chiese, con riferimento anche al suggestivo maggiore curiosità, poiché trattano più di- all’importante polo industriale illustrato da colle di San Zeno, senza peraltro trascurare rettamente della popolazione e del vissuto Elena Locatelli) alle curiosità. Trova spazio la presenza di un cospicuo patrimonio, come di questa comunità, riguardano persone che pure il fenomeno della consistente immi- cappelle, fontane o dipinti su antiche case. hanno lasciato un segno, un ricordo, una grazione nella seconda metà del Novecento - testimonianza di umanità, di generosità, di dall’Italia del Sud. Il libro dà spazio e voce an- manità, nel senso che si parla di gente, di successo nella vita, nell’arte, nello sport, nel- che ad altri aspetti, non meno meritevoli di famiglie,Il file rouge di società, dell’intera di paese. pubblicazione Una delle pecu è l’u- le professioni, lungo i secoli, segnatamente conservazione e di conoscenza o perlomeno liarità di “Lamone. Le sue radici e l’attualità” nei decenni trascorsi o in quelli che stiamo di segnalazione, nell’evidente intento che la sono i documenti, reperiti in vari archivi e vivendo. 58 frenetica vita di oggigiorno non ne disperda negli scaffali di famiglia, e le immagini anti- Il volume, di 440 pagine, edito dal comune 59 irrimediabilmente il valore e il ricordo. Così, che, anche di inizio Novecento. Sono testimo- di Lamone, con layout e impaginazione della ad esempio, si riportano particolari interes- nianze di pregio e di notevole valenza, atte- santi su coloro che hanno governato in Muni- stazioni spesso uniche e talora decisamente Roberto Repossi, è stato stampato dalla Ve- Graficomp S.A. di Pregassona e la grafica di di rado, fanno la storia minuta, ma preziosa gratuitamente, grazie alle sponsorizzazioni eirripetibili. imperdibile, Sono di ancheuna comunità, le fotografie dei suoiche, abinon- diladini commerci Arti Grafiche e privati, di Lugano. ad ogni È fuoco stato delofferto Co- tanti, degli avvenimenti che hanno costel- mune che ne ha fatto richiesta. È sempre di- lato la vita nei decenni trascorsi. L’identità sponibile, a un prezzo ridotto di 25 franchi, di questo industrioso paese della valle del presso la cancelleria comunale di Lamone. Vedeggio e della sua gente è espressa da un

La parte centrale del paese di Lamone Asilo parrocchiale, 1920 Coglio, la toponomastica

Un libro memoria di luoghi e territorio

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Si è tenuta recentemente nella sala confe- ti antichi riferiti a convenzioni sugli alpi e renze delle scuole dei Ronchini di Aurigeno la presentazione della pubblicazione “Coglio Giumaglio. Altri capitoli riguardano la diga toponomastica, memoria di luoghi e terri- a verifiche dei confini tra Coglio, Maggia e torio”. Grande partecipazione di pubblico la scuola e le famiglie patrizie e non. In ap- a sottolineare il pregevole lavoro di ricerca di Vasasca, i fili a sbalzo, il Legato del Sale, svolto da Patrizia Franzoni-Lafranchi, Lilia- che si sono occupate del villaggio, a partire na Lafranchi e Giuseppe Del Notaro con la dalpendice 1804 figura (sindaci un e elenco segretari), di tutte dal 1886le persone (pre- preziosa collaborazione di Claudio Bozzini. sidenti e segretari del Patriziato) e dal 1684 Il testo, oltre a una raccolta di ben 256 to- (parroci). Il libro, edito da Armando Dadò ponimi, descritti in modo particolareggiato, Editore, è acquistabile presso la casa editri- ce, oppure presso l’Amministrazione Patri- abitazioni, angoli del villaggio e documen- ziale di Coglio. Il nucleo di Coglio con in basso il tracciato della ferrovia negli anni Cinquanta riporta molte fotografie di gruppi familiari, Gara di golf con castagnata

Il Patriziato di Ascona sponsorizza il tradizionale evento

62 Al Golf Club Patriziale di Ascona si è disputa- mentre i giovanissimi Luca Carlon e Andrea 63 ta in ottobre la tradizionale “Castagnata”: si Caroni si sono aggiudicati il primo posto del- tratta di una competizione quasi storica, che si tiene da oltre 40 anni e che, per l’edizione da Sandro Fiori e Helios Capodaglio e al terzo 2019, è stata sponsorizzata dal Patriziato di postola categoria dalla coppia netto (HcpHans finoe Ursula a 36.0), Weibel. seguiti La Ascona. L’evento ha richiamato più di un cen- coppia Luis Morniroli e Alessandro Greppi ha - simi. Complice la splendida giornata di sole, a 72.0), davanti a Jürgen e Paula Hul e a Luca moltitinaio sonodi golfisti, stati puretra i qualigli ospiti diversi da oltregiovanis Got- Rampazzivinto nella ed categoria Elisabeth netto Hirsch-Hofmann. (Hcp da 36.1 fino La tardo che hanno partecipato al tradizionale gara si è disputata sull’arco di una giornata, evento asconese. Il premio per la categoria tra green, musica ticinese, caldarroste e vino dei patrizi di Ascona, il Rosso dei Fuochi.

lordo è andato a Luca Bianchi e Tanja Koch, Carasso, Premio ai giovani neolaureati

Alla presenza di un centinaio di patrizi si è svolta in novembre la tradizionale festa del “Premio giovani patrizi carassesi” organiz- zata dalla Fondazione del Patriziato di Ca- rasso. Ogni anno i giovani patrizi che hanno ottenuto la maturità o un attestato federale 64 di capacità vengono premiati dalla Fonda- Marchesi e il Presidente del Patriziato Mau- rozione. Minotti La Presidente hanno premiato: della Fondazione Camilla CippàKatia per l’ottenimento del diploma di giardiniere paesaggista e Luca Dall’Ava per il diploma di Operatore in automazione. Carasso, mazza casalinga 2020

Si è svolta in gennaio la tradizionale “maz- zata per il momento conviviale e d’incontro za del maiale” casalinga patriziale, manife- che essa rappresenta, oltre che per l’ottima stazione che si ripete da oltre 25 anni, ed è qualità dei salumi che vengono venduti. Dei ben radicata nelle tradizioni della frazione 300 kg di carne che sono stati lavorati secon- bellinzonese, in rispetto e in ricordo delle do le antiche tradizioni, la gran parte è già abitudini del passato. Sono tradizioni che stata venduta al centinaio di persone della contraddistinguevano la nostra regione, con frazione che hanno partecipato all’aperiti- l’usanza di provvedere, aiutati da un esperto vo offerto dal Patriziato. Il rimanente sarà macellaio, al proprio fabbisogno famigliare messo a disposizione in aprile. I Carassesi si attraverso “una mazza del maiale” casalinga. danno già appuntamento per gennaio 2021. La manifestazione è particolarmente apprez-