I 1993-2002 Dieci Anni di Servizio Antincendio Boschivo

II 1 1993-2002 Alla realizzazione del presente volume hanno collaborato: Simona Boffino Italo Buzzetti Dieci Anni Mauro Del Barba Gabriele Fabani Stefano Marieni Alessandro Rapella di Servizio Massimo Scarinzi

Progetto grafico: Mottarella Studio Grafico Antincendio www.mottarella.com

Fotografie: A.Rapella: copertina Boschivo Orlandi: pag 4, 8, 11, 14, 15sotto,16, 18, 22, 24/ 25,2 26sotto, 27, 31, 34, 3 35sopra, 38sopra, 44, 45sopra, 46/47, 48/49, 50sopra, 55, 57, 61, 63, 65, 68/69 Sandonini: pag 6/7, 9,15sopra, 20, 23sopra, 67 L.Mottarella: pag 28/29, 36/37 Archivio C.M. pag. 12, 13,17, 19, 21, 23sotto, 26sopra, 32, 35sotto, 38sotto, 39, 40, 41, 42, 43, 45sotto, 50sotto, 53, 56, 59, 64, 71, 72, tutte da pag 74 a 85 Archivio Vigili del Fuoco pag 86

Archivio Nucleo AIB Erba pag 93,94-95

Stampa: Tipografia Ignizio

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-V - O I O L O N TA R Il ricordo che balza alla mente pensando agli incendi boschivi che hanno interessato il territorio della Comunità Montana Valtellina di Morbegno è sicuramente quello legato agli incendi sviluppatisi nel mese di marzo del 1998. Incendi che hanno interessato circa 2.000 ettari di superficie complessiva in tutta la Provincia di e che hanno visto impiegati, ad e , circa 250 volontari AIB, alcuni provenienti anche da altre province lombarde, personale del Corpo Forestale dello Stato, Vigili del Fuoco, protezione civile e semplici cittadini, per 6 giorni consecutivi. In quell’occasione possiamo senz’altro affermare che le condizioni meteorologiche in atto, con particolare riferimento all’intensità del vento, hanno favorito il propagarsi delle fiamme ed hanno addirittura impedito l’operatività dei mezzi aerei e delle squadre di volontariato. La struttura operativa antincendio della Comunità Montana Valtellina di Morbegno ha dimostrato, anche in quell’occasione, particolari doti di organizzazione, efficienza ed efficacia negli interventi e, oserei dire, anche di abnegazione e coraggio nell’affrontare l’emergenza. Una buona organizzazione, che definisce in modo chiaro e semplice metodologie 4 5 e procedure operative, sta alla base degli ottimi risultati che la Comunità Montana Abbiamo visto crescere il gruppo antincendio boschivo della Comunità Valtellina di Morbegno ha raggiunto in questi anni. Montana di Morbegno in questi 10 anni, in modo costante, sempre Si è passati da una fase “pionieristica” di spegnimento degli incendi ad una più competente e professionale, come ci testimoniano i molti attestati fase, quella attuale, nella quale le attività di coordinamento delle operazioni di di stima che pervengono da varie istituzioni. spegnimento degli incendi implicano conoscenze sempre più approfondite ma, Si è partiti in poco più di settanta volontari con entusiasmo e buona soprattutto, condivisione di metodologie e risorse al passo coi tempi. volontà, oggi siamo in 205 e con grande soddisfazione e orgoglio Basti pensare ai mezzi e alle attrezzature che venivano utilizzate 10-15 anni fa possiamo affermare che lo spirito è ancora quello dei primi giorni, (alcune peraltro ancora attuali) e quelle in uso oggi o all’impiego sempre più vivace e intraprendente. frequente dei mezzi aerei. Un sentito grazie dell’Aministrazione a nome della Comunità va ai Le scelte operate dalla Comunità Montana Valtellina di Morbegno nei riguardi del “nostri” volontari A.I.B. che fin dal primo giorno si sono impegnati in volontariato in merito alla formazione, aggiornamento, e sicurezza degli operatori questa grande impresa e a tutti quelli che hanno creduto in questa sono senz’altro scelte vincenti ed appropriate, che si pongono come modello e missione iniziata nel 1993 riferimento per tutti gli altri Enti che, in Lombardia, coordinano le squadre di Prendendo spunto da questa pubblicazione, vogliamo ringraziare tutti volontariato antincendio boschivo. i volontari per quello che in ogni momento hanno saputo dare e che Così come particolare significato rivestono tutte quelle attività di previsione e continueranno a dare, ognuno con la propria esperienza, le proprie prevenzione degi incendi boschivi che anche il volontariato antincendio boschivo idee, senza in cambio chiedere niente. può e deve perseguire sul proprio territorio, in stretta collaborazione con gli Enti A nome di tutta l’Amministrazione dell’Ente, a Voi tutti e al coor- preposti per legge all’assolvimento di detto compito. dinatore Stefano Marieni per l’eccezionale lavoro svolto, va il nostro apprezzamento e il saluto più cordiale e affettuoso con l’augurio di Dr. Paolo Baccolo continuare su questa strada. Direttore Generale Agricoltura Regione Lombardia Geom. Valter Sterlocchi Dr. Silvano Passamonti Assessore C.M.Morbegno Presidente C.M.Morbegno 6 7

Il Gruppo Antincendi Boschivi Introduzione Sintesi 10 anni A.I.B.

Le pagine che seguono sono per noi volontari una piccola festa di Nel 1992 la Comunità Montana Valtellina di Morbegno si è fatta compleanno, un’occasione per ricordare incontri ed esperienze il promotrice per costituire un primo nucleo di volontari antincen- cui denominatore comune è sempre stato quello della passione e dio, verificando sul territorio le forze già operanti attraverso incon- della cura per il proprio territorio. Ci auguriamo che il lettore pos- tri fra i vari Comuni e il volontariato disponibile. sa ritrovare nelle immagini e nelle misurate parole che le accompa- Forti della presenza di circa 80 volontari provenienti dai gruppi gnano lo spirito del volontario e la sua tenacia nel salvaguardare il Alpini della Bassa Valtellina, integrati nei nuovi gruppi comunali, proprio territorio, da sempre bene primario, oggi spesso abbando- finalmente nel 1993 si costituiscono 29 squadre operative per un nato o vissuto con conflittualità. totale di 225 volontari, instaurando i primi rapporti di collabora- Dieci anni sono un piccolissimo lasso di tempo, che ci ha dato zione con il Corpo Forestale dello Stato e i Vigili del Fuoco, il cui modo di consolidare un gruppo sempre crescente e sperimenta- affiatamento è andato migliorando anno dopo anno attraverso le re i nostri limiti e le nostre forze, affrontando le emergenze degli esperienze vissute assieme durante le fasi operative di spegnimen- incendi e delle alluvioni, ma anche i temi della prevenzione e del- to degli incendi boschivi. la formazione. Oltre alle fasi operative, prendono avvio le attività di formazione Sappiamo che molto ci resta da fare, che non siamo sicura- ed esercitazione che permettono di utilizzare sempre nuove at- mente nelle condizioni di abbassare la guardia, ma possia- trezzature e consentono di affrontare gli incendi in modo più in- mo anche tracciare con soddisfazione i primi bilanci positivi: gli cisivo e in sicurezza. Con il passare degli anni cresce l’esperien- incendi,specialmente negli ultimi anni, sono diminuiti, sia per nu- za, la dotazione di attrezzature (motopompe, automezzi, soffia- mero che per estensione, grazie alla rapidità degli interventi ma tori, vasche,ecc.), e, migliora l’operatività grazie anche alla gran- 8 soprattutto alle molte giornate dedicate alla prevenzione. de disponibilità dei volontari, soprattutto di quelli del gruppo di 9 La nostra azione non potrebbe avere successo senza la presenza di “Pronto Intervento” che con molti sacrifici per le proprie fami- professionisti del settore: il Corpo Forestale dello Stato ed i Vigili glie, danno una grande disponibilità sia nella prevenzione che nel- del Fuoco, con i quali operiamo in totale sinergia. lo spegnimento degli incendi boschivi. Non possiamo certo dimenticare il ruolo fondamentale svolto dal- L’esperienza che ha caratterizzato maggiormente questi dieci anni la Comunità Montana, delegata in tale materia dalla Regione di A.I.B., è stata senz’altro l’incendio di “Ardenno” al quale sono Lombardia, in relazione all’organizzazione, formazione, equipag- dedicate alcune pagine della pubblicazione, proprio per l’eccezio- giamento, gestione e coordinamento delle 30 squadre comuna- nalità dell’evento e di tutti coloro che sono stati coinvolti, sia nel li e sovraccomunali. coordinamento che negli interventi operativi. Sicuramente il più importante risultato ottenuto dopo questi anni Ormai il gruppo ha una sua organizzazione e un modello di ope- di attività è la presa di coscienza da parte di un sempre maggior ratività che funziona egregiamente per la nostra realtà territoria- numero di persone dei rischi conseguenti l’uso incontrollato del le, anche se sempre si dovrà cercare di migliorare le proprie capa- fuoco come mezzo di pulizia dei boschi, dei vigneti e degli incol- cità. Prossimo obiettivo sarà quello di creare una sede appropriata ti in genere. per il gruppo mandamentale, che diventi anche un riferimento per Sappiamo infatti che nelle nostre zone gli incendi non si verificano tutti i volontari e i cittadini che ne avessero bisogno. mai per cause naturali, salvo l’evento rarissimo di un fulmine che colpisca, senza pioggia, un vecchio tronco rinsecchito. Ogni incendio ha perciò origini nel gesto, volontario o involonta- rio, di un uomo. Un bosco distrutto dal fuoco, per mano dell’uomo, rappresenta una sconfitta per tutti, che deve essere rifiutata da ciascuno di noi, cittadino o volontario antincendio che sia. Dieci anni di impegno, un patrimonio di esperienza e professionalità da non dimenticare. Questi volontari, disposti a vigilare sul territorio dove essi vivono, con 10 11 sacrificio, continuità e con l’attenzione di chi lo considera proprio, sono una risorsa preziosa. 12 13

Oltre ad attrezzature tecnologicamente avanzate, sempre efficace ed utile si dimostra l’uso del fedele e inseparabile badile. 14 15

Il tipo di bosco, la presenza di strade, la morfologia del territorio e la tipologia dell’incendio determinano l’utilizzo di attrezzature diverse: soffiatore, badile e manichette. 16 17

L’elicottero gioca un ruolo fondamentale nello spegnimento degli incendi boschivi in territorio montano, consentendo un uso polivalente con il trasporto di volontari, materiale e prelievo dell’acqua da vasche mobili. 18 19

L’importanza dei collegamenti radio per il coordinamento degli interventi sia da terra che con elicottero. Dal 2002 è operativo in zona anche l’elicottero Ericksson S64. Un gigante nella sua categoria, capace di trasportare e scaricare circa 9500 litri d’acqua ed effettuare il carico in soli 45 secondi. 20 La presenza 21 indispensabile dei volontari nelle operazioni di spegnimento, unita all’attività di prevenzione e avvistamento estesa anche nella Regione Liguria Per le sue caratteristiche tecniche, il canadair, (della capacità di 4500 litri circa) opera con difficoltà sulle nostre montagne potendo 22 rifornirsi d’acqua 23 solamente sul lago di Como. Le vasche fisse realizzate dalla Comunità Montana nelle aree in quota permettono invece all’elicottero un intervento più rapido. Attualmente sono state realizzate due nuove vasche, che, insieme ai bacini artificiali, laghi naturali e piccoli invasi, costituiscono una rete adeguata di approvvigionamento idrico. 24 25 26 27

Assieme ai boschi anche i canneti del Pian di Spagna sono spesso soggetti all’aggressione del fuoco. Onde facilitare l’utilizzo dell’elicottero in quota sono state realizzate numerose piazzole di atterraggio. Nella foto quella posta sulla Culmine di . 28 29

La formazione del Gruppo Antincendi Boschivi 25-11-1999 e 16-12-1999 scenza, rottura di arti). Periodicamente, a continua integrazione delle informazioni teori- Date che segnano il raggiungimento di un obiettivo importante, che ricevute, tutti i volontari partecipano ad esercitazioni pratiche ma che rappresentano allo stesso tempo un irrinunciabile punto i cui scopi sono quelli di imparare a conoscere i pericoli quando di partenza. questi sono definiti e sotto controllo, ad usare correttamente mez- Sono le date in cui sono stai svolti i primi due corsi sulla sicurezza zi, macchine ed attrezzature, ad applicare le tecniche di comunica- per i volontari AIB. zione via radio e di comunicazione gestuale, a definire quali sono Un traguardo perché ciascun momento di formazione è anche e come sono articolate le procedure da mettere in atto per ope- l’analisi dell’esperienza vissuta e del bagaglio di informazioni prati- rare sugli incendi. che acquisite da ciascun volontario durante i vari anni di attività. In conclusione, questo percorso formativo obbligatorio ha come Un punto di partenza perché nuovi criteri, basati sull’applicazio- scopo quello di rendere il volontario una figura sempre più profes- ne delle leggi vigenti in materia di sicurezza, devono essere assimi- sionale e specializzata, in modo che possa operare rapidamente, lati per poter integrare quello che per i volontari è l’abituale mo- correttamente e soprattutto in sicurezza per poter garantire alla dus operandi. comunità un servizio migliore. La decisione di organizzare i corsi è stata presa in seguito all’entra- ta in vigore del D.Lgs 19 settembre 1994, n. 626, che definisce le “misure per la tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori du- rante il lavoro, in tutti i settori di attività privati o pubblici”. I corsi di formazione sulla sicurezza sono sembrati, a questo pun- to, indispensabili e doppiamente necessari. 30 Necessari perché previsti dalla normativa in vigore (anche se in 31 realtà il Decreto in questione si applica ai “lavoratori” e non è esplicitamente riferito anche ai volontari; ma è il buonsenso che porta ad estendere il suo significato); e necessari anche perché considerati un mezzo importante per completare un percorso di sensibilizzazione e di ottimizzazione dell’attività già in corso da tempo. I corsi, obbligatori per tutti i volontari in servizio, vengono artico- lati in tre serate da tre ore ciascuna. Durante le serate si affrontano, da un punto di vista teorico, tutti gli argomenti che riguardano la sicurezza dei volontari durante lo svolgimento della loro attività. Nello specifico si analizzano i diversi rischi connessi alle operazio- ni di spegnimento degli incendi boschivi (ambienti di lavoro, mo- vimentazione manuale dei carichi, mezzi, macchine e attrezzatu- re, rischi elettrici, incendi, sostanze pericolose, rumore, vibra- zioni, microclima, agenti biologici) e si definiscono di conseguenza i mezzi necessari a ridurre al minimo tali rischi (utilizzo di appositi Dispositivi di Protezione Individuale, definizione di procedure stan- dard di intervento, manutenzioni di mezzi e attrezzature, control- li medici e vaccinazioni). I corsi si concludono con alcune brevi indicazioni mediche di emer- genza relative al comportamento da tenere in caso di infortuni “da incendio” (ustioni, disidratazione, soffocamento, perdita di cono- Fondamentale per l’efficacia di ogni intervento risulta essere una buona preparazione. A questo proposito periodicamente i volontari partecipano ad esercitazioni sia teoriche che pratiche. Nelle foto alcune fasi di un’esercitazione presso il Polo Fieristico di Morbegno. 32 33 34 35

Nel corso di questi dieci anni anche la dotazione personale si è evoluta, passando attraverso indumenti e materiali sempre più sicuri e innovativi. 36 37

Ardenno va in fumo 20 marzo 1998: in località Biolo-Lotto nel Comune di Ardenno. il bosco di Ardenno va in fumo Ore 17,00 del 20 marzo 1998 ; viene segnalato un incendio in lo- calità Gaggio, sempre nello stesso Comune. Parto con un’altra Ore 18,00 del 22 marzo 1998; la base operativa mobile viene squadra di P.I. e distacco su questo fronte anche la prima interve- chiusa dopo il rientro di tutte le squadre e la certezza che gli incen- nuta. È tardi e un vento fortissimo non dà la possibilità di far inter- di nei Comuni di Ardenno e Buglio sono sotto controllo e in fase venire gli elicotteri del servizio regionale. d’estinzione. Nei prossimi giorni saremo impegnati negli interven- Il chiarore degli incendi è sempre più intenso, all’opera ci sono 30 ti di bonifica nelle zone ritenute pericolose. volontari AIB, 20 Vigili del Fuoco, il CFS e volontari venuti in aiuto. Prima di intraprendere il breve viaggio di ritorno alla sede dei vo- Il buio si allea con il fuoco lasciando nell’animo una sensazione di lontari AIB, guardo il versante della montagna incupito dal grigio impotenza temporanea. Dobbiamo reagire con più uomini e mez- omogeneo della cenere che ha cancellato le diverse tonalità di ver- zi. Passo la sera a concordare con gli altri responsabili le operazio- de della vegetazione e ripercorro questi tre giorni di battaglia; l’an- ni per il giorno seguente e a contattare i capi delle squadre comu- tica battaglia dell’uomo contro il fuoco. nali del mandamento. Seduto sulla jeep il mio stato d’animo è controverso. Ore 6,30 del 21 marzo 1998; organizziamo una base operativa in Mi sento nel contempo sconfitto dalle centinaia di ettari di bosco località Sirta dove è possibile vedere il fronte degli incendi. bruciati e soddisfatto che il servizio volontario antincendio boschi- Noto con preoccupazione che durante la notte il fuoco si è propa- vo, sorto da appena cinque anni, ha dato una risposta positiva al gato in altre località anche a quote elevate. di là delle aspettative non solo mie, che lo dirigo dalla sua nasci- Siamo 85 volontari AIB, 20 Vigili del Fuoco e personale del CFS; ta, ma anche dei responsabili delle autorità competenti nella lot- vengono formate le squadre e smistate nelle zone d’intervento ta agli incendi boschivi. con mezzi antincendio ed elicotteri. Viste le proporzioni dell’incendio che si propaga velocemente su 38 Ripenso a quando tutto è iniziato ... 39 Ore 15,00 del 20 marzo 1998 ; la squadra di Pronto Intervento è più fronti è imponente anche la presenza di mezzi: 3 elicotteri del già operativa con la squadra comunale di Ardenno e gli uomini Servizio Regionale, 1 del CFS, 1 dei Vigili del Fuoco, 1 dell’Eserci- del Corpo Forestale dello Stato nello spegnimento di un incendio to e 2 aerei Canadair. Ore 12,00 del 21 marzo 1998; purtroppo il vento fortissimo limi- ta enormemente l’utilizzo dei mezzi aerei, anzi, beffardo, unisce i fronti dell’incendio creando una immensa nuvola nera, che oscu- ra per diversi chilometri la bassa valle, diffondendo nell’aria il sa- pore acre del bruciato. In queste condizioni i rischi per l’incolumità di tutti coloro che stanno operando sono molto elevati. Ore 14,00 del 21 marzo 1998; il vento cala d’intensità, dando la possibilità agli elicotteri d’intervenire. Ora la lotta con l’incendio si fa più equilibrata. Alla base operativa arriva anche un mezzo della Protezione Civi- le Regionale completo di attrezzatura informatica per qualsiasi co- municazione con le Istituzioni. Ore 19,00 del 21 marzo 1998; le squadre rientrano alla base. La situazione è migliorata, per lo meno gli abitati sono fuori peri-

colo, il fuoco sale lentamente verso le cime con lo zaino colmo di distruzione. Ore 20,00 del 21 marzo 1998; prima del ritorno a casa contatto altri volontari per il giorno seguente, trovo disponibilità di altri 95 40 uomini delle squadre comunali e P.I., 25 volontari inviati dal Servi- 41 zio Foreste della Regione Lombardia, provenienti da fuori provincia e appartenenti ai Volontari Antincendio Boschivi, all’Associazione Nazionale Alpini e alla Protezione Civile. Ore 6,30 del 22 marzo 1998; ritrovo come il giorno precedente presso la località Sirta. Siamo veramente in tanti, tra uomini, au- tomezzi, mezzi aerei ( gli stessi del giorno prima), occupiamo la va- sta area predisposta per la base operativa mobile di coordinamen- to. Una scena incredibile che mi riempie di orgoglio e commozio- ne. Occorre però badare al sodo, il fuoco quando è nemico è ve- ramente imprevedibile; quindi in breve tempo vengono formate le squadre, affiancando ai gruppi esterni un volontario locale, e dopo un’ora sono tutte operative sulle zone d’intervento. Le condizioni climatiche favorevoli consentono una piena operati- vità anche dei mezzi aerei. Ore 14,00 del 22 marzo 1998; mi viene segnalato dalle squadre il buon andamento delle operazioni di spegnimento. Le tensioni, i momenti di nervosismo e d’impotenza lasciano spazio a una sod- disfazione immensa. Ore 17,30 del 22 marzo 1998; le squadre rientrano alla base ope- rativa. La disponibilità e l’abnegazione delle persone coinvolte in questa esperienza mi hanno dato la carica e la forza di continua- re con maggior impegno e professionalità nel coordinare il Servi- zio Volontario Antincendio Boschivo della Comunità Montana di Morbegno. 42 43

L’invaso di Ardenno e il bacino artificiale di Lotto hanno fornito l’acqua indispensabile per lo spegnimento. Nella foto a fianco l’andirivieni di mezzi aerei sullo sfondo di un impressionante muro di fumo che si è spinto lungo la valle fino alle porte di Sondrio. Sondrio, nella foto a sinistra, con il muro di fumo che ha oscurato il sole allarmando 44 non poco parte della 45 popolazione. Alla fine la caparbietà degli uomini nell’utilizzo di tutte le risorse a disposizione riesce a sconfiggere uno dei più disastrosi incendi verificatisi in valle. 46 47

Il Gruppo Protezione Civile Interventi: 1995 • Partecipazione alla pulizia delle rive del fiume Tanaro dopo l’allu- vione del 1994 in Piemonte (Alessandria – n.10 volontari)

1997 • Calamità Valtellina 1997 (Mandamento – n.23 volontari) • Terremoto Umbria (Gualdo Tadino – n14 volontari)

1998 48 • Alluvione Campania 49 (Sarno – n.7 volontari) • Calamità Comune di Ardenno (n.27 volontari)

2000 • Alluvione Valle d’Aosta (Fenis – n.9 volontari) • Calamità Valtellina (Mandamento – n.27 volontari) Considerato che,periodicamente,il nostro territorio è colpito da so Alpino, Corpo Forestale dello Stato e Croce Rossa. • Alluvione fiume Po calamità di vario genere (frane,esondazioni,alluvioni,incendi e va- Gli interventi effettuati a livello locale sono di varia natura, a sup- (Pavia – n.9 volontari) langhe, ecc.), nel 1995 la Comunità Montana di Morbegno ha ri- porto delle Istituzioni preposte alla gestione degli stessi: frane e 2002 tenuto necessario e indispensabile costituire una Squadra Interco- smottamenti, esondazioni, incendi boschivi e ricerca di dispersi. • Calamità Valtellina 2002 munale di Protezione Civile operante sul proprio territorio. In questi anni si è cercato di migliorare la dotazione personale e di (Mandamento – n.33 volontari) Sull’esempio del Servizio Antincendio Boschivo, già operante atti- squadra, rendendo il gruppo autonomo e disponibile a dare il pro- vamente dal 1993, si dà vita ad un gruppo composto da 17 volon- prio contributo per qualsiasi emergenza. tari, provenienti da vari Comuni del Mandamento. Attualmente il gruppo è composto da 33 volontari, ma purtrop- Dopo aver espletato le varie formalità burocratiche a livello regio- po, per problemi logistici, non è possibile prendere in esame le fre- nale e nazionale ed aver partecipato nel 1996 ad un corso di for- quenti richieste di iscrizione. mazione organizzato dalla Prefettura di Sondrio, il gruppo è final- Si rimane in attesa che l’Ente realizzi una sede adeguata per un mente operativo. Servizio che sempre più si sta dimostrando utile ed efficace. Durante questi anni i volontari hanno partecipato a diverse eser- Il grado di efficienza raggiunto dai volontari di Protezione Civile citazioni a livello locale,provinciale e regionale, per acquisire mag- della Comunità Montana di Morbegno lo si può riscontrare dagli giore esperienza e conoscenza di altre realtà, nei vari settori di in- interventi fatti a livello provinciale,regionale e nazionale, con atte- tervento, avvalendosi anche della collaborazione di Vigili del Fuo- stati di stima e riconoscimento da parte di Istituzioni ed Enti coin- co, Soccorso Alpino Guardia di Finanza, stazioni locali del Soccor- volti nelle emergenze. 50 51

I numeri

Ardenno e Valle d’Aosta due località colpite da calamità naturali e nelle quali ha operato il Gruppo di Protezione Civile della Comunità Montana di Morbegno. 1993 ha INCENDI ARI ANNO 1993 GIORNI ATA VOLONT

1993 ° INIZIO COMUNE LOCALITA’ N SUPERFICIE DUR 06/01 MORBEGNO Campiano 1 2 2,00 09/01 Bacini Toate 1 2 0,60 17/01 MORBEGNO Pitalone 1 2 0,50 25/01 CIVO Cà de la Ceva 1 9 8,00 25/01 CIVO Poira 1 11 3,00 27/01 Sopra Cercino 1 9 0,50 29/01 ARDENNO S.Giuseppe-Rovina 1 6 2,00 02/02 MORBEGNO Pitalone 1 5 1,00 06/02 MORBEGNO Pitalone 2 15 6,00 18/02 CIVO Selvapiana 1 8 5,00 18/02 MORBEGNO Desco 1 5 0,30 19/02 MORBEGNO Acquarösa 1 9 4,00 21/02 FORCOLA Crap del Mesdì 1 6 7,00 06/03 CIVO Valportolo 1 11 5,00 14/03 MORBEGNO Riegno-S.Rocco 1 9 4,00 16/03 CERCINO Spocane 3 30 140,00 18/03 CIVO Sopra Caspano 2 17 18,00 52 19/03 COSIO V. Piagno 4 11 2,00 53 20/03 Bivio Panigai 1 3 0,20 29/03 ARDENNO Pilasco 1 5 2,00 30/03 CIVO Ponte Toate 1 2 0,20 30/03 MORBEGNO Rive del Bitto 1 9 6,00 Il 1993 è l’anno ufficiale d’inizio per mantenere i contatti con le 31/03 ARDENNO Bagnera 1 5 9,00 del Servizio A.I.B. che, dopo squadre, il Corpo Forestale e i 01/04 BEMA S.Rocco-Fumasi 1 5 9,00 aver collaborato con il vari Vigili del Fuoco. Comincia ad essere attivo 07/04 MELLO Poira e Prati Ovest 2 8 64,00 gruppi A.N.A. della bassa Valtellina durante il 1992, diventa anche il servizio preventivo di 21/04 ARDENNO Scalotin 3 18 8,00 finalmente operativo con 29 avvistamento incendi favorito 19/08 CIVO Careggio 1 4 0,70 squadre e 255 volontari iscritti. La dalla concessione da parte della 04/12 ARDENNO Bilo 1 8 3,00 gestione del servizio viene affidata società Telespazio di una torretta direttamente alla Comunità dismessa in località Arzo in Montana Valtellina di Morbegno Comune di Morbegno: in giornate su delega della Regione limpide la torretta di avvistamento Lombardia. risuta essere strategica per Fin dalla prime operazioni, ogni monitorare tutta la Costiera dei singolo volontario viene dotato Cech, da fino a Dazio. di una attrezzatura adeguata costituita dal casco, tuta e Nel corso dei 28 interventi guanti, per poter affrontare in diretti di spegnimento incendi sicurezza gli incendi boschivi. boschivi del 1993, intervengono Per meglio organizzare le complessivamente 20 squadre, operazioni di spegnimento e di coinvolgendo in totale 110 raccordo logistico, il Servizio si volontari. dota dei primi apparati radio 1994 ha INCENDI ARI ANNO 1994 GIORNI ATA

54 VOLONT 55

1994 ° INIZIO COMUNE LOCALITA’ N SUPERFICIE DUR 24/03 ANDALO Avert 1 11 3,00 13/04 CIVO Valportolo-Rigorso 1 13 6,00 13/04 MELLO Sotto Poira 1 5 1,50 29/04 CIVO Poira 1 3 0,40

Durante la primavera, periodo di Il 1994 è un anno tranquillo, e massima pericolosità degli incendi nel corso dei 4 eventi incendiari boschivi, viene utilizzato dal sono chiamate ad intervenire Servizio A.I.B., in modo pressoché complessivamente 11 squadre con costante, un automezzo un coinvolgimento di 33 volontari. fuoristrada in dotazione alle Guardie Ecologiche Volontarie della Comunità Montana di Morbegno. Sempre nei mesi di febbraio, marzo e aprile, durante i fine settimana vengono organizzati i primi turni regolari di avvistamento, sia a fondo valle, da Dubino fino al Comune di Forcola, sia utilizzando un potente cannocchiale da 60 ingrandimenti posizionato sulla torretta di avvistamento di Arzo. 1995 ha INCENDI ARI ANNO 1995 GIORNI ATA VOLONT

1995 ° INIZIO COMUNE LOCALITA’ N SUPERFICIE DUR 19/03 CIVO Sopra Selvapiana 1 14 1,00 24/03 MORBEGNO Riva di Valle 1 9 5,00 31/03 FORCOLA S:Gregorio 1 9 2,00 01/04 CIVO Tensa di Caspano 2 39 20,00 05/04 MORBEGNO Pitalone 1 12 2,00 05/04 TARTANO Dosso di Sotto 1 4 2,00 06/04 BUGLIO IN M. Motta 1 5 0,80 14/04 BEMA Case Fumasi 1 10 2,00 18/04 MORBEGNO Serterio-Pitalone 2 10 15,00 05/05 CINO Pra’ Nestrelli 1 24 1,50 21/10 CERCINO Sponcione 1 5 0,50 06/11 FORCOLA Vicima-Zocca 4 14 50,00 07/11 CIVO Roncaglia 3 23 40,00 07/11 DAZIO Culmine 5 16 80,00

Dopo le esperienze dei primi anni, Il giorno 2 aprile si organizza 56 si rende indispensabile formare per la prima volta una giornata 57 una squadra di Pronto Intervento formativa teorico/pratica per a valenza mandamentale, in tutti i volontari: al mattino ritrovo grado di supportare le squadre presso il Cinema Iris di Morbegno comunali nello spegnimento per uno scambio di esperienze degli incendi boschivi. Questo tra diverse realtà confinanti con gruppo “scelto” viene formato interventi dei responsabili del prevalentemente da volontari Corpo Forestale, della Regione già in pensione, provenienti dai Lombardia, del servizio elicotteri, Comuni limitrofi, disponibili a del Centro Operativo di Curno e intervenire sul territorio della dei vari gruppi A.I.B. già operanti Comunità Montana. Alla squadra della Provincia di Bergamo. di Pronto Intervento viene Nel pomeriggio viene svolta richiesta massima disponibilità ad una esercitazione dimostrativa, operare e un maggior grado di lungo il conoide del Tartano sia preparazione professionale; anche per verificare l’efficienza delle la dotazione individuale personale attrezzature messe a disposizione per la protezione e sicurezza viene dei volontari nella lotta contro sensibilmente migliorata. gli incendi boschivi: vasche, motopompe, soffiatori, moduli, elicotteri, ecc., sia per definire le procedure d’intervento.

Nel corso del 1995 vengono coinvolte 23 squadre per operazioni di spegnimento incendi per un totale di 112 volontari. 1996 Diventa un appuntamento fisso

ha organizzare ad inizio di ogni ARI INCENDI stagione A.I.B., un incontro con ANNO 1996 GIORNI tutti i capo-squadra, per valutare ATA l’andamento della stagione VOLONT

1996 ° INIZIO COMUNE LOCALITA’ passata e preparare quella N SUPERFICIE DUR 05/03 CIVO S,Rocco 1 11 2,50 corrente, attraverso tutte quelle misure preventive per consentire 09/03 BUGLIO IN M. Moroni-Camegn 1 7 0,70 un rapido intervento nello 10/03 BUGLIO IN M. Motta-Primaverta 1 14 3,60 spegnimento. 16/03 CERCINO Valle Siro-Chignolo 1 15 0,50 L’incontro annuale, oltre ad essere 29/03 BUGLIO IN M. Motta-Campascio 1 4 3,00 un momento formativo, è anche 29/03 FORCOLA Crap del Mesdì 1 7 2,00 occasione di verifica del grado di 30/03 BUGLIO IN M. Camerè-Soglio 2 18 7,50 coinvolgimento ed interesse dei 07/04 RASURA Fraccia 2 12 1,50 singoli volontari. 09/04 ALBAREDO Scoccia 1 13 1,50 Finalmente anche il Servizio 13/04 MORBEGNO Arzo-Pitalone 2 17 20,00 A.I.B. della Comunità Montana 18/04 CIVO Poira 3 17 6,00 Valtellina di Morbegno si dota di 18/04 MORBEGNO Valle 3 18 9,00 un automezzo fuoristrada, Pick- 19/04 CIVO Cevo-Fontanili 2 17 9,00 up Mitsubishi, attrezzato con 20/04 Quagello 1 11 5,00 modulo antincendio della capacità di 500 litri d’acqua.

L’annata si rivela mediamente 58 impegnativa, con 14 eventi, che 59 vedono coinvolte 17 squadre per operazioni di spegnimento incendi e un totale di 89 volontari. 1997 ha INCENDI ARI ANNO 1997 GIORNI ATA VOLONT

1997 ° INIZIO COMUNE LOCALITA’ N SUPERFICIE DUR 21/02 CIVO Tensa di Caspano 2 20 3,00 02/03 MORBEGNO Culmine 1 18 3,00 04/03 CIVO Bacino Toate 1 6 1,50 07/03 CIVO Rive S.Bernardo 1 5 0,60 09/03 TARTANO Crap del Mesdì 1 7 3,00 11/03 CIVO Riegno 1 10 5,00 13/03 CIVO Rive di Civo 1 11 5,00 03/04 ARDENNO Pelo-Culmine 4 27 25,00 08/04 TALAMONA Centrale Tartano 1 6 0,50 10/04 BUGLIO IN M. Maroggia-Rasega 3 19 5,00 11/04 MORBEGNO Ponte Bema-Arzo 1 14 20,00 13/04 TALAMONA Taiadella 2 14 0,50 17/04 BEMA Moncavrile 2 16 2,00 20/04 MORBEGNO Rue 1 9 3,00 20/04 VALMASINO Cornolo 2 12 8,00 22/04 MORBEGNO Acquarösa 2 14 1,50 24/04 ARDENNO Lotto 4 36 25,00 60 01/10 Stavello 4 12 1,50 61 03/10 VALMASINO Qualido 1 4 2,00

Nel corso dell’anno, attraverso un Finalmente la Regione Lombardia attraverso attività di avvistamento progetto realizzato dall’Ufficio consegna ad ogni Comunità da svolgersi nel periodo di Tecnico della Comunità Montana, Montana un apparato radio massima pericolosità con i viene presentata in Regione portatile, che permetterà ad ogni volontari della squadra di Pronto Lombardia una richiesta di responsabile A.I.B. di collegarsi Intervento della Comunità finanziamento per la realizzazione con il Corpo Forestale dello Stato Montana. di tre vasche fisse da utilizzarsi durante gli interventi: l’operazione Nel corso dell’anno si per lo spegnimento degli incendi consente un sicuro ed efficace costituiscono due nuove squadre boschivi ad alta quota, con passo avanti nel coordinamento comunali, Mello e . l’ausilio degli elicotteri. con i volontari durante l’opera di La prima vasca viene realizzata spegnimento. Il 1997 vede impegnate in località Poira in Comune di Dai vari incontri tenutisi in complessivamente 21 squadre Civo, con l’obiettivo di servire una questi anni emerge la necessità A.I.B. per operazioni di delle zone più a rischio d’incendi di organizzare un servizio spegnimento incendi per un totale boschivi dell’intero mandamento. permanente di prevenzione di 109 volontari. 1998 Il 1998 verrà ricordato da tutti

ha i volontari A.I.B. come l’annus ARI INCENDI orribilis, quello dei “grandi ANNO 1998 GIORNI incendi”. ATA L’attività è iniziata addirittura VOLONT

1998 ° INIZIO COMUNE LOCALITA’ fuori mandamento, nella zona N SUPERFICIE DUR di , dove anche i nostri 22/01 MELLO Bernedo 1 6 4,00 volontari hanno partecipato 03/02 ARDENNO Bivio Biolo 1 5 0,50 nell’opera di spegnimento degli 10/02 CERCINO Valenaccia 1 13 0,30 incendi boschivi, prima venendo 10/02 Bioggio 1 18 0,60 trasportati in elicottero sopra Villa 12/02 CIVO Selvapiana 1 11 6,00 di Tirano e poi intervenendo con il 17/02 CIVO Chempo 1 10 0,50 proprio modulo antincendio. 17/02 CIVO Roncaglia 1 14 1,00 Purtroppo dopo poche settimane 17/02 MELLO Venz-Poira 1 9 7,00 anche la nostra zona è stata 17/02 PEDESINA S.Rocco 1 3 0,50 devastata dagli incendi: il giorno 18/02 CIVO S.Bernardo 1 4 0,50 venerdì 20 marzo alle ore 17,00 19/02 MORBEGNO Arzo 1 9 1,20 sulla strada per Tartano e sotto 21/02 CINO Pra’ Nestrelli 2 27 60,00 la frazione Gaggio del Comune 02/03 CIVO Poira 1 13 0,40 di Ardenno divampavano in 08/03 COSIO V. Consolìa 1 8 1,50 contemporanea due incendi in 11/03 ALBAREDO Egolo-Serterio 2 21 12,00 condizioni ambientali altamente 13/03 ALBAREDO Scöccia-CorteGrande 4 24 0,50 pericolose, vento forte e siccità. L’incendio durerà tre giorni, 13/03 CIVO Poira 1 5 2,50 62 mandando in fumo quasi 500 63 18/03 ARDENNO Bacino Pioda-Lotto 1 9 12,50 ettari di bosco e metterà a dura 20/03 ARDENNO Biolo-Gaggio e altri 6 56 265,00 prova la logistica, l’organizzazione 20/03 BUGLIO IN M. Varie di Buglio 6 40 53,00 e tutto l’apparato operativo del 20/03 FORCOLA Crap del Mesdì 4 25 110,00 Servizio A.I.B. di Morbegno, la 20/03 TALAMONA Torraccia 1 8 18,00 base operativa della Regione 29/03 BUGLIO IN M. Merla 3 20 8,00 Lombardia, il Corpo Forestale 13/04 MORBRGNO Campo Erbolo 1 9 0,30 dello Stato, i Vigili del Fuoco e 17/05 MELLO Prati Bioggio 1 8 6,00 tutti i volontari impegnati. 17/05 TRAONA Prati Bioggio 2 15 3,00 Nel mese di ottobre, la Regione 13/12 MELLO Cornini 1 22 0,50 Lombardia assegna al servizio 15/12 FORCOLA Val Furfulera 2 7 2,00 A.I.B. di Morbegno due moduli 16/12 TARTANO Furfulera-Ronco 1 6 5,00 elitrasportabili per l’utilizzo in aree 19/12 CIVO Sotto Rive di Civo 1 8 1,50 di montagna non raggiungibili da strade. La dotazione dei moduli è destinata ad interventi da effettuarsi non solo nel mandamento di competenza, ma in tutta la Provincia. Viene organizzata un’esercitazione per collaudare Il 1998 per l’eccezionalità degli le nuove attrezzature ed istruire eventi, ha visto l’impiego di 29 all’uso i volontari, attraverso squadre (su 31 operative) con un interventi simulati tenuti in località coinvolgimento di 163 volontari. Poira e Ledino del Comune di Civo. 1999 ha INCENDI ARI ANNO 1999 GIORNI ATA VOLONT

1999 ° INIZIO COMUNE LOCALITA’ N SUPERFICIE DUR 17/02 ARDENNO Pioda 1 9 0,50 27/02 MELLO Campagnola 1 12 2,00 02/03 CIVO Rive di Civo 1 9 3,00 18/03 BUGLIO IN M. Spada 1 5 0,70 01/04 MELLO Rampione 1 6 0,30

Viene organizzato un corso di formazione e aggiornamento per volontari A.I.B. relativo ai dispositivi di protezione individuale e sicurezza in generale (d.lgs. 626/ 94), in particolar modo vengono approfonditi gli scenari d’intervento nell’antincendio boschivo ed i rischi collegati. Al corso partecipano 185 volontari. Vengono inoltre iscritti due 64 volontari della C.M. Morbegno 65 al corso di formazione per coordinatori A.I.B. svolto a Trento sul Monte Bondone e organizzato dalla Regione Lombardia.

Nel corso dell’anno intervengono complessivamente 12 squadre per operazioni di spegnimento incendi coinvolgendo in totale 29 volontari. 2000 ha INCENDI ARI ANNO 2000 GIORNI ATA VOLONT

20002000 ° INIZIO COMUNE LOCALITA’ N SUPERFICIE DUR 21/02 Pra’ dell’O-Foffricio 2 14 2,50 28/02 MORBEGNO Riegno-S.Rocco 1 11 2,50 09/03 CIVO Paciù 1 9 1,00 10/03 CIVO Selvapiana 1 15 4,00 10/03 PIANTEDO Madonna Valpozzo 1 10 0,50 13/03 CIVO Roncaglia 1 13 2,50 15/03 MELLO Poira di Mello 2 25 30,00 16/03 DAZIO Culmine 4 23 34,00 16/03 MORBEGNO Desco 4 23 31,00 17/03 ARDENNO Bacino di Pioda 1 7 1,00 17/03 CIVO Tensa di Roncaglia 1 24 30,00 18/03 MORBEGNO Arzo 1 7 0,50

66 67

Nel corso dell’anno viene degli incendi, con simulazioni che effettivi disponibili per un nuovo fuoristrada (Land Rover organizzata una nuova hanno coinvolto uomini, mezzi e totale di 30 squadre comunali defender) e carrello con modulo esercitazione pratica utilizzando attrezzature varie. che compongono la forza di antincendio. tutte le attrezzature disponibili Sempre in tema di formazione, intervento del servizio AIB della nella lotta agli incendi boschivi nel 2000 si sono conclusi i corsi Comunità Montana, ai quali In totale intervengono 62 e coinvolgendo gruppi A.I.B. di aggiornamento sulla sicurezza aggiungere i 25 volontari della volontari per operazioni di altre Province.L’attività si è (L.626/94). squadra di Pronto Intervento di spegnimento incendi e svolta presso il polo fieristico di Sulla base dei corsi effettuati e mandamentale. avvistamento Morbegno alla presenza di un della verifica della disponibilità Per migliorare il servizio di folto pubblico, al quale sono dei volontari viene fissato in trasporto dei volontari, il state presentate le varie fasi di 185 il numero dei volontari servizio AIB viene dotato di un intervento per lo spegnimento 2001 ha INCENDI ARI ANNO 2001 GIORNI ATA VOLONT

20012001 ° INIZIO COMUNE LOCALITA’ N SUPERFICIE DUR 23/02 CIVO S.Biagio 1 9 1,50 17/12 ALBAREDO Valle Signao 1 8 0,30 23/12 COSIO V. Dossa 2 12 0,50 26/12 DUBINO Ferzonico 1 7 1,00 28/12 CIVO Cà Bonola-S.Rocco 1 22 1,30 29/12 PEDESINA Panigai 1 8 0,40

68 69

Durante il periodo di massima formazione per volontari AIB, allerta da incendi boschivi, organizzato dalla Regione si è provveduto a potenziare Lombardia presso Edolo (BS) il servizio di prevenzione e quattro volontari della squadra di monitoraggio effettuando Pronto Intervento. Altri quattro l’attività di avvistamento anche volontari partecipano ad un nei giorni feriali. Inoltre è stato seminario sugli incendi boschivi predisposto l’affiancamento tenuto a Savona il 23/24 marzo. delle squadre comunali alla squadra di Pronto Intervento Sulla base delle prescrizioni durante i fine settimana, della Regione Lombardia, tutti i con turni di mezza giornata volontari A.I.B. eseguono le visite ciascuno, che consentono, in mediche per l’idoneità al servizio. caso di emergenza, di affrontare gli interventi con un gruppo Intervengono 35 volontari per costituito da 8-10 volontari. operazioni di spegnimento incendi Vengono iscritti al corso di e avvistamenti. 2002 Nel 2002 viene completata Regione Lombardia, hanno

ha la fornitura dei dispositivi di svolto attività di prevenzione e ARI INCENDI protezione individuale per i controllo del territorio per la lotta ANNO 2002 GIORNI volontari delle squadre comunali. agli incendi boschivi. La seconda

ATA Vista la mancanza di precipitazioni nello stato della California (Los VOLONT

2002 ° INIZIO COMUNE LOCALITA’ e il lungo periodo di siccità, viene Angeles), che ha coinvolto il nostro N SUPERFICIE DUR potenziato il servizio continuo responsabile AIB assieme ad altri 01/01 GEROLA A. Castello 1 10 0,30 di prevenzione mediante coordinatori di altre province, 04/01 COSIO V. Dossa 1 7 1,30 avvistamento diretto con un personale del CFS e dell’ANA, per 15/01 CIVO S.Rocco 1 18 2,80 impegno costante dalla metà di un corso di alta specializzazione 16/01 TARTANO Valle 1 7 0,30 dicembre 2001 sino a fine aprile. sugli incendi boschivi. 05/02 CIVO Venturin 1 9 1,20 Oltre a questa situazione, si è Le novità continuano, perché 25/03 MELLO Venz 1 8 4,00 dovuto operare per la prima volta a fine anno si è provveduto ad 01/04 ARDENNO Piazzalunga 1 9 4,00 con temperature fra i -5 e i -10 e acquistare un nuovo automezzo 21/04 MORBEGNO Bellini 1 4 0,80 l’impossibilità di utilizzare i moduli fuoristrada da utilizzarsi negli 24/04 CIVO Valportolo-Rigorso 1 16 2,00 che il freddo intenso rendeva interventi AIB, attrezzandolo 02/10 TARTANO Val Lunga 1 4 0,20 inutilizzabili. con un secondo modulo 08/11 PIANTEDO Prati Forati 1 4 0,10 A stagione già inoltrata, durante (elistrasportabile) a supporto di un fine settimana, la nostra opera quelli già in dotazione e, dopo è stata richiesta per l’incendio alcuni anni dalla richiesta di un di una segheria nel Comune contributo fatta al Dipartimento di , dove, l’intervento della Protezione Civile di Roma, è insolito dell’elicottero messo stato assegnato un finanziamento a disposizione dalla Regione per l’acquisto di un autocarro da 70 Lombardia (impiegato solo per gli utilizzarsi soprattutto per attività 71 interventi A.I.B.), ha permesso di di Protezione Civile e, in caso di contenere i danni. necessità, per la lotta agli incendi Anche quest’anno la Regione boschivi. Lombardia ha promosso corsi di Anche quest’anno è stata formazione per volontari AIB, organizzata un’esercitazione spostando però a Curno (BG) presso il polo fieristico di presso il Centro operativo del Morbegno, a cui sono stati invitati C.F.S. la sede dei corsi, ai quali i gruppi comunali di A.I.B. e hanno partecipato in due periodi Protezione Civile, con simulazione diversi (giugno-ottobre) 5 nostri di utilizzo di tutta l’attrezzatura in volontari. dotazione sia di protezione civile Nel mese di giugno si è che di AIB. collaborato con l’Associazione Nazionale Alpini provinciale, Complessivamente nel corso nell’ambito di un’esercitazione di dell’anno intervengono 18 Protezione Civile, per realizzare squadre A.I.B. per operazioni e sistemare, alcune piazzole di di spegnimento incendi e atterraggio per l’elicottero in varie avvistamento. località del mandamento, utili sia per l’attività AIB che per il Servizio 118 e Protezione Civile. Il 2002 è stato un anno in cui si sono vissute nuove esperienze: la prima in Liguria nel Parco naturale del Tigullio e Paradiso sopra Portofino, dove 8 volontari AIB della Comunità Montana di Morbegno, su richiesta della 72 73

I Gruppi Antincendi Boschivi ALBAREDO BEMA Genesio Del Nero Eligio Colombi Guido Del Nero Lino Gavazzi Nicola Del Nero Dario Lanza Franco Furlini Gianni Lanza Gerolamo Furlini (c.) Marcello Lanza Michele Mazzoni Franco Passamonti (c.) Valeriano Mazzoni Giovanni Passamonti Patrizio Passamonti Renato Passamonti Marco Sutti

ANDALO Fulvio Albarella Lorenzo Codazzi Alberto Bettiga P.Emilio Codazzi G.Battista Dattomi Luca De Giovanetti Giancarlo Maino Roberto Franzi Graziano Gianoli 74 Gilberto Margolfo (c.) 75 Aldo Moretti Marco Pedroli Ettore Moretti G.Pietro Pologna (c.) Mario Moretti Elvio Rocchi

ARDENNO Romano Bertolini CADELPICCO Raffaele Bondanza (c.) Ennio Molta (c.) Claudio Coppa Fabio Molta Tito Fascendini Marcello Molta Elvezio Folini Renato Molta Giacomo Franzina Giacomo Motta Remo Mossini Giuseppe Motta Ottorino Patriarca Massimo Motta Carlo Pedruzzi Claudio Paniga CAMPOVICO CINO Fulvio Barella Giorgio Berti Albino Caroi Giorgio Colturri Alberto Del Martino Giovanni De Gianni (c.) Giuseppe Del Martino Armando De Romeri Riccardo Del Martino Claudio Guslini Angelo Frigeri Stefano Romegioli Fiorenzo Frigeri Armando Valena Aldo Molatore (c.) Giancarlo Valena Pietro Offredi Valena Giorgio Danilo Sandrini Massimo Sandrini Aldo Taverni Luca Terzi

CASPANO CIVO Andrea Bradanini Maurizio Frate (c.) Giuseppe Bradanini Ernesto Moruzzi Giorgio Buzzetti Leonardo Re 76 Andrea Chistolini Claudio Rossini 77 Aristide De Bianchi (c.) Primo Rossini Carlo De Bianchi Giulio Scamoni Giacomo Molta Marino Molta

CEVO COSIO V.NO Marino Bonesi Maurizio Acquistapace Pierangelo Bonesi Marco Frate Lorenzo Cerasa Claudio Orlandi Marcello Cerasa Salvatore Tarabini (c.) Paolo Cerasa Gino Vaninetti Fabrizio Martinoli Giacomo Martinoli Francesco Mauri Pio Mauri (c.) Marco Moraschinelli DAZIO DUBINO Silvia Bini Mauro Bongiasca (c.) Carlo Cadregari (c.) Fabio Cacchero Luca Cadregari Alfio Gotti Andrea Coppa Piero De Bianchi Abbondio Fumiatti Giovanni Fumiatti Roberto Fumiatti Venanzio Fumiatti Simone Innocenti Mario Lazzari Aldo Macciolini Angelo Acquistapace Filippo Colli Gianni Colli (c.) DELEBIO Alberto Curtoni Rinaldo Corgatelli (c.) Emidio Curtoni Antonio Del Fedele Remo Dell’Oca Enos Fistolera 78 Renzo Fosti 79 Vittore Mambretti Luciano Moraschinelli

MANTELLO Andrea Bonetti Sergio De Giacomina Corrado Garzelli DESCO Manuel Pedranzini Adolfo Donini (c.) Simone Zanoli (c.) Eugenio Donini Riccardo Fascendini MORBEGNO Giocondo Acquistapace Massimo Casola Italo Buzzetti Felice Corona Giuseppe Corbetta Patrizio Fallati Mauro Del Barba Giovanni Rossi (c.) Andrea Marieni Eros Sangiorgi Alessandro Rapella Eros Treosti Marco Speziale (c.)

PIANTEDO Ennio Barini RONCAGLIA Marco Barini (c.) Daniele Baraglia Mario Digoncelli Carlo Bonadeo Giovanni Gobbi Stefano Bonadeo Giovanni Pedroncelli Giovanni Bonolo 80 Michele Pontiggia Carlo Gianni 81 Franco Lestini Luca Lestini Plinio Lestini (C.) Adriano Poli

RASURA TALAMONA Giorgio Brocchi (c.) Flavio Bianchini Andrea Lombella Franco Bianchini Gianfranco Rabbiosi Alessandro Bulanti Luigi Zugnoni Flavio Ciocchini Silvano Cucchi Romano Milivinti Franco Perlini (c.) Mauro Petrelli Bruno Tarabini Cesare Tirinzoni Dante Tirinzoni Bruno Valenti Alberto Vola Dino Vola TARTANO Enrico Bertolini ( c.) Lucio Bertolini Remo Bertolini Cristian Spini

PRONTO INTERVENTO E PROTEZIONE CIVILE Giocondo Acquistapace Giorgio Bertarelli Enos Fistolera Arnaldo Bertolini Renzo Fosti Siro Bianchini Elio Gusmeroli Fabio Bongio Francesco Innocenti G.Battista Bongio Albino Iobizzi Marino Bonmartini Andrea Marieni Italo Buzzetti Stefano Marieni TRAONA Carlo Cadregari Ernesto Mazzoni Vittorio Bianchi Cesare Carricato Luciano Mazzoni Giusto Bonini Stefano Ciapponi Enrico Piccapietra Davide Fiorini Rinaldo Corgatelli Alessandro Rapella Giordano Giumelli Oliviero Cornaggia Romano Raschetti Danilo Piccapietra Riccardo Curti Massimo Scarinzi 82 Enrico Piccapietra (c.) Mauro Del Barba Attilio Speziale 83 Giorgio Piccapietra Antonio Del Fedele Marco Speziale Remo Dell’Oca Marco Tarabini Gabriele Fabani Ilario Ferrari

MELLO Fausto Baraiolo Matteo Baraiolo Rino Baraiolo Mosé Barolo (c.) Silvano Bonadeo Paolo Bonetti Giorgio Contessa Cesare Rampellini

VALMASINO Ermanno Ciappini (c.) Tommaso Ciappini Franco Dolci Dario Rossi Coordinamento AIB Corpo Forestale Regionale Stazione di Delebio Coordinamento CFS Regionale, Provinciale e Centro Operativo di Curno

Corpo Forestale Stazione di Ardenno Corpo Forestale Stazione di Morbegno

84 85

Corpo Forestale Stazione di Berbenno Vigili del Fuoco Distaccamento di Morbegno

Vigili del Fuoco volontari di Morbegno

86 87

Vigili del Fuoco volontari di di Talamona Dati I Dati StatisticiStatistici INCENDI BOSCHIVI IN BASSA VALTELLINA INCENDI BOSCHIVI NEI COMUNI DELLA BASSA VALTELLINA

Ettari bruciati/anno 1993-2002 Ettari di superficie bruciata 1993-2002 600 400

500 350

300 400 250 300 200

200 150

100 100

50 0 0 6,5 5,0 10,9 71,9 17,0 311,0 221,8 115,1 583,8 139,5 5 4 3 3 2 2 1 1 0 0 0 82 62 24 14 13 11 10 358 202 173 142 139 119 114 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 Civo Cino Bem a Mello Dazio raona Rasura artano T Rogolo Andalo Forcola Dubino Cercino T Delebio Cosio V. alamona Ardenno Pedesina Piantedo almasino Mantello Albaredo Gerola A. T V Morbegno Buglio in M. Incendi/anno 1993-2002 30

25 Numero incendi 1993-2002 40

88 20 89 35

15 30

25 10

20 5 15

0

4 5 6 10 28 14 14 19 30 12 11

5 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002

0 9 6 5 5 4 4 4 3 3 2 2 2 2 2 2 1 1 1 1 0 0 38 23 13 10 Civo Cino Bem a Dazio Mello raona Rasura artano T Rogolo Andalo Forcola Dubino Cercino T Delebio Cosio V. Ardenno Pedesina Piantedo Mantello Albaredo Gerola A. Media ettari/incendio 1993-2002 talamona valmasino Morbegno

20 Buglio in M.

18

16

14

12

10

8

6

4

2

0 2,7 5,1 6,1 1,3 0,8 1,5 11,1 15,8 19,5 11,6 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 QUANDO SCOPPIANO GLI INCENDI I VOLONTARI DELL’ANTINCENDIO BOSCHIVO

Distribuzione mensile degli incendi 1993-2003 Volontari/incendio 1993-2002 60 16

50 14

12 40 10

30 8

20 6

4 10 2

0 0 3 0 0 1 0 4 4 11 24 51 35 10 8,4 8,0 8,2 8,7 13,9 12,9 13,7 14,4 15,1 11,0 Aprile Luglio Marzo Agosto Giugno 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 Maggio Ottobre Gennaio Febbraio Dicembre Novembre Settembre

Volontari AIB 1993-2002 90 Distribuzione settimanale degli incendi 1993-2003 91 5000 30 avvistamento 4500 25 intervento

4000 20

3500 15

3000 10 2500 5 2000

0 8

23 20 20 30 17 25 1500

1000 Festivi enerdì Lunedì Sabato Giovedì V Martedì

Mercoledì 500

0 1372 258/ 200 174/ 876 1669/ 200 1311/ 240 2186/ 300 4886/ 400 200/ 1792 1029/ 760 374/ 2760 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 ANDAMENTO DEGLI INCENDI Ettari bruciati 2500 2475,5

2000

1500 1482,5

1000

500

0 1983-1992 1993-2002

Numero incendi 150 143 140 134 130 120 110 92 100 93 90 80 70 60 50 40 30 20 10 0 1983-1992 1993-2002

Ettari bruciati/incendio 20 18,5 18

16

14

12 10,4 10

8

6

4

2

0 1983-1992 1993-2002 94 95 96 97 98