Idomeneo ILIA Mal Soffro Un Temerario Ardir

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Wolfgang Amadeus Mozart Recitativ ILIA In questi accenti Idomeneo ILIA Mal soffro un temerario ardir. Deh Ecco Idamante, ahimè! pensa, Opera seria in three acts Se'n vien : Misero core Pensa Idamante, oh Dio! Libretto: Giambattista Varesco Tu palpiti, e paventi. Il padre tuo qual è, qual era il mio. Deli, cessate per poco, oh miei tormenti! No. 2 ‐ Aria ITALIAN SUNG TEXTS SCENA II Idamante, Ilia, seguito d'Idamante IDAMANTE Ouverture Non ho colpa, e mi condanni IDAMANTE Idol mio, perché t'adoro. ATTO PRIMO al seguito Colpa è vostra, oh Dei tiranni, Galleria nel palazzo reale, corrispondente Radunate i Troiani, ite, e la corte E di pena afflitto io moro a diversi appartamenti destinati ad Ilia Sia pronta questo giorno a celebrar. D'un error, che mio non è. a Ilia SCENA PRIMA Di dolce speme a un raggio Se tu il brami, al tuo impero Ilia sola Scema il mio duol. Minerva della Grecia Aprirommi questo seno. Protettrice involò al furor dell'onde Ne' tuoi lumi il leggo, è vero, Recitativo Il padre mio. In mar di qui non lunge Ma me 'l dica il labbro almeno, Comparser le sue navi. Indaga Arbace E non chiedo altra mercé. ILIA Il sito, che a noi toglie, Quando avran fine omai L'angusto aspetto. Recitativo L'aspre sventure mie? Ilia infelice! Di tempesta crudel misero avanzo, ILIA ILIA Del genitor, e de' germani priva con ironia Vede condurre i prigionieri Del barbaro nemico Non temer: difesa Ecco il misero resto de' Troiani Misto col sangue il sangue Da Minerva è la Grecia, e tutta ormai Dal nemico furor salvi. Vittime generose, Scoppiò sovra i Troian l'ira de' Numi. A qual sorte più rea IDAMANTE Ti riserbano i Numi?... IDAMANTE Or quei ceppi Pur vendicaste voi Del fato de' Troian più non dolerti. lo romperò, vuo' consolarli adesso. Di Priamo, e di Troia i danni, e l'onte? Farà il figlio per lor quanto farebbe da sé Perì la flotta Argiva, e Idomeneo Il genitor, e ogn'altro Ahi! perché tanto far non so a me stesso! Pasto forse sarà d'orca vorace... Vincitor generoso. Ecco: abbian fine, Ma che mi giova, oh ciel! se al primo Principessa, i lor guai: aspetto Rendo lor libertade, e omai fra noi SCENA III Di quel prode Idamante, Sol prigioniero fia, sol fin, che porte Idamante, Ilia, Troiani prigionieri, uomini, Che all'onde mi rapì, l'odio deposi, Chi tua beltà legò care ritorte. e donne Cretesi E pria fu schiavo il cor, che m'accorgessi Si levano a'prigionieri la catene, li quali D'essere prigioniera. ILIA dimostrano gratitudine. Ah qual contrasto, oh Dio! d'opposti Signor, che ascolto? non saziaron ancora affetti D'implacabili Dei l'odio, lo sdegno IDAMANTE Mi destate nel sen odio, ed amore! D'Ilio le gloriose Scingete le catene, ed oggi il mondo, Vendetta deggio a chi mi diè la vita, Or diroccate mura, ah non più mura, oh fedele Sidon suddita nostra, Gratitudine a chi vita mi rende... Ma vasto, e piano suol? A eterno pianto Vegga due gloriosi Oh Ilia! oh genitor! oh prence! oh sorte! Dannate son le nostre egre pupille? Popoli in dolce nodo avvinti, e stretti Oh vita sventurata! oh dolce morte! Di perfetta amistà. Ma che? m'ama Idamante?... ah no; IDAMANTE Elena armò la Grecia, e l'Asia, ed ora l'ingrato Venere noi punì, di noi trionfa. Disarma, e riunisce, ed Asia, e Grecia Per Elettra sospira, e quell’ Elettra Quanto il mio genitor, alti rimembranza! Eroina novella, Meschina principessa esule d'Argo, Soffrì de' flutti in sen? Agamennone Principessa più amabile, e più bella. D'Oreste alle sciagure a queste arene Vittima in Argo al fin, a caro prezzo Fuggitiva, raminga, è mia rivale. Comprò que' suoi trofei, e non contenta No. 3 ‐ Coro Quanti mi siete intorno Di tante stragi ancor la Dea nemica, Carnefici spietati?... orsù sbranate Che fè? il mio cor trafisse, CORO DE'TROIANI E CRETESI Vendetta, gelosia, odio, ed amore, Ilia, co' tuoi bei lumi Godiam la pace, Sbranate sì quest'infelice core! Più possenti de' suoi, Trionfi amore: E in me vendica adesso i danni tuoi. Ora ogni core No. 1 ‐ Aria ILIA Giubilerà. Che dici? ILIA DUE CRETESI Padre, germani, addio! IDAMANTE Grazie a chi estinse Voi foste, io vi perdei. Sì, di Citerea il figlio Face di guerra; Grecia, cagion tu sei. Incogniti tormenti Or si la terra E un greco adorerò? Stillommi in petto. A te pianto, e Riposo avrà. scompiglio D'ingrata al sangue mio Marte portò, cercò vendetta amore TUTTI So, che la colpa avrei; In me de' mali tuoi, quei vaghi rai, Godiam la pace, ecc. Ma quel sembiante, oh Dei! Que' tuoi vezzi adoprò... ma all'amor mio Odiare ancor non so. D'ira, e rossor tu avvampi?

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DUE TROIANI SCENA VI SCENA VIII A voi dobbiamo Elettra sola Pietosi Numi! Pantomima E a quei bei lumi ELETTRA La libertà. Estinto è Idomeneo? …Tutto a' miei Nettuno comparisce sul mare. Fa cenno danni, a' venti di ritirarsi alle loro spelonche. Il TUTTI Tutto congiura il ciel. Può a suo talento mare poco a poco si calma. Idomeneo, Godiam la pace, ecc. Idamante disporre vedendo il Dio del mare, implora la sua D'un impero, e dei cor, e a me non resta potenza. Nettuno, riguardandolo con Ombra di speme? A mio dispetto, ahi occhio torvo, e minaccevole, si tuffa SCENA IV lassa! nell'onde, e sparisce. Elettra, e detti Vedrò, vedrà la Grecia a suo gran scorno Una schiava Troiana di quel soglio, Recitativo Recitativo E del talamo a parte… In vano Elettra Ami l'ingrato … e soffre IDOMENEO ELETTRA Una Figlia d'un re, ch'ha re vassalli, Eccoci salvi alfin. agitata da gelosia Che una vil schiava aspiri al grande Prence, signor, tutta la Grecia oltraggi; acquisto?… Tu proteggi il nemico. Oh sdegno! oh smanie! oh duol!… più SCENA IX non resisto. Idomeneo con seguito IDAMANTE Veder basti alla Grecia No. 4 ‐ Aria IDOMENEO Vinto il nemico. Opra di me più degna ai suo seguito A mirar s'apparecchi, oh principessa: ELETTRA Oh voi, di Marte, Vegga il vinto felice. Tutte nel cor vi sento E di Nettuno all'ire, Vede venire Arbace Furie del crudo Averno Alle vittorie, ai stenti Arbace viene. Lunge a si gran tormento Fidi seguaci miei, Amor, mercé, pietà. Lasciatemi per poco Qui solo respirar, e al ciel natio SCENA V Chi mi rubò quel core, Confidar il passato affanno mio. Arbace, e detti Quel, che tradito ha il mio, Provin dal mio furore Il seguito si ritira, e Idomeneo solo IDAMANTE Vendetta, e crudeltà. s'inoltra sul lido, contemplando. timoroso Ma quel pianto che annunzia? Parte Tranquillo è il mar, aura soave spira Di dolce calma, e le cerulee sponde ARBACE Il biondo Dio indora, ovunque io miro, Mio signore, SCENA VII Tutto di pace in seri riposa, e gode. De' mali il più terribil... Spiagge del mare ancora agitato Io sol, io sol su queste aride spiagge attorniate da dirupi. Rottami di navi sul D'affanno, e da disagio estenuato IDAMANTE lido Quella calma, oh Nettuno, in me non ansioso provo, Più non vive No. 5 ‐ Coro Che al tuo regno impetrai. Il genitor? Coro di gente vicina a naufragare Oh voto insano, atroce! ARBACE Giuramento crudel! ah qual de' Numi Non vive: quel, che Marte CORO VICINO Mi serba ancora in vita, Far non poté fin or, fece Nettuno, Pietà! Numi, pietà! Oh qual di voi mi porge almen aita? L'inesorabil Nume, Aiuto oh giusti Numi! E degl'eroi il più degno, ora il riseppi, A noi volgete i lumi... No. 6 ‐ Aria Presso a straniera sponda Affogato morì! CORO LONTANO IDOMENEO Pietà! Numi, pietà! Vedrommi intorno Parte Il ciel, il mare, il vento L'ombra dolente, Ci opprimon di spavento... Che notte, e giorno: IDAMANTE Sono innocente Ilia, de'viventi CORO VICINO M'accennerà. Eccoti il più meschin. Or sì dal cielo Pietà Numi, pietà. Soddisfatta sarai... barbaro fato!... In braccio a cruda morte Nel seri trafitto, Corrasi al lido... ahimè! son disperato! Ci spinge l'empia sorte... Nel corpo esangue Il mio delitto, Parte Lo sparso sangue M'additerà. ILIA Dell’ Asia i danni ancora Qual spavento, Troppo risento, e pur d'un grand'eroe Qual dolore! Al nome, al caso, il cor parmi commosso. Di tormento E negargli i sospir, ah no, non posso. Questo core Parte sospirando Quante volte Morirà!

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Vede un uomo che s'avvincina IDAMANTE No. 7 ‐ Aria Che favelli? Recitativo Vive egli ancor? IDAMANTE da sé Il padre adorato IDOMENEO Oh Dei! torno a sperar. Ritrovo, e lo perdo, Cieli! che veggo? Ecco, la sventurata a Idomeneo Mi fugge sdegnato Vittima, ahimè! s'appressa... e queste Ah dimmi amico, dimmi, Fremendo d'orror. mani Dov'è? dove quel dolce aspetto Le ministre saran?... mani escerande Vita mi renderà? Morire credei Barbari, ingiusti Numi! are nefande! Di gioia, e d'amore: IDOMENEO Or, barbari Dei! Ma d'onde nasce M'uccide il doler. SCENA X Questa, che per lui nutri Idamante, Idomeneo in disparte Tenerezza d'amor? Parte addolorato

IDAMANTE IDAMANTE Intermezzo Spiagge romite, e voi scoscese rupi con enfasi Testimoni al mio duol siate, e cortesi Ah, ch'egli è il padre... Il mare è tutto tranquillo. Sbarcano le Di questo vostro albergo truppe Cretesi arrivate con Idomeneo. I A un agitato cor... quanto spiegate IDOMENEO guerrieri cantano il seguente Coro in Di mia sorte il rigor solinghi orrori!... interrompendolo impaziente onore di Nettuno. Le donne Cretesi Vedo fra quegl'avanzi Oh Dio! accorrono ad abbracciare i loro Di fracassate navi su quel lido Parla: di chi è egli padre? felicemente arrivati, e sfogano la Sconosciuto guerrier... voglio ascoltarlo, vicendevole gioia con un ballo generale, Vuo' confortarlo, e voglio IDAMANTE che termina col Coro. Marcia guerriera In letizia cangiar quel suo cordoglio. con voce fiacca durante lo sbarco. S'appressa, e parla a Idomeneo È il padre mio. Sgombra, o guerrier, qual tu ti sia, il No. 8 ‐ Marcia timore; IDOMENEO Eccoti pronto a tuo soccorso quello, da sé No. 9 ‐ Coro Che in questo clima offrir te 'l può. Spietatissimi Dei! TUTTI IDOMENEO IDAMANTE Nettuno s'onori, da sé Meco compiangi Quel nome risuoni, Più il guardo, Dei padre mio il destin? Quel Nume s'adori Più mi strugge il dolor. Sovrano del mar; a Idamante IDOMENEO Con danze e con suoni De' giorni miei dolente Convien festeggiar. Il resto a te dovrò. Tu quale avrai Ah figlio!... Premio da me? PARTE DEL CORO IDAMANTE Dal lunge ci mira IDAMANTE tutto giulivo Di Giove l'ira, Premio al mio cor sarà Ah padre!... ah Numi! E in un baleno L'esser pago d'averti Dove son io?... oh qual trasporto!... Va all'Eghe in seno, Sollevato; difeso: ahi troppo, amico, Soffri, Da regal sede Dalle miserie mie instrutto io fui Genitor adorato, che al tuo seno... Tosto provvede, A ititenerirmi alle miserie altrui. Vuole abbracciarlo Fa i generosi E che un amplesso... Destrier squammosi IDOMENEO Il padre si ritira turbato Ratto accoppiar. da sé Ahimè! perché ti sdegni? Qual voce, qual pietà il mio sen trafigge! Disperato mi fuggi?... ah dove, ah dove? Dall'onde fuore a Idamante Suonan sonore Misero tu? che dici? ti son conte IDOMENEO Tritoni araldi Le tue sventure appien? Non mi seguir, te 'l vieto: Robusti, e baldi Meglio per te saria il non avermi Buccine intorno. Veduto or qui. Paventa il rivedermi. Gia riede il giorno, IDAMANTE Che il gran tridente Dell'amor mio, Parte in fretta Il mar furente Cielo! il più caro oggetto, Seppe domar. In quelli abissi spinto IDAMANTE Giace l'eroe Idomeneo estinto. Ah qual gelido orror m'ingombra i TUTTI Ma tu sospiri, e piangi? sensi!... Nettuno s'onori, ecc. T'è noto Idomeneo. Lo vedo appena, il riconosco, e a miei Teneri' accenti in un balen s'invola. IDOMENEO Misero! in che l'offesi, e come mai Uom più di questo Quel sdegno io meritai, quelle Deplorabil non v'è, non v'è chi plachi minaccie?... Il fato suo austero. Vuo’ seguirlo, e veder, oh sorte dura! Qual mi sovrasti ancor più rea sventura.

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PARTE DEL CORO ARBACE Parte Su conca d'oro perdendosi d'animo Regio decoro Idamante... io vengo meno... Spira Nettuno. SCENA III Scherza Portuno IDOMENEO Idomeneo solo Ancor bambino Dammi Arbace il consiglio, Col suo delfino, Salvami per pietà, salvami il figlio. Recitativo Con Anfitrite. Or noi di Dite ARBACE IDOMENEO Fe' trionfar. Pensa, poi risolve Qual mi conturba i sensi Trovisi in altro clima altro soggiorno. Equivoca favella?... ne' suoi casi Nereide amabili, Purché al popol si celi. Qual mostra a un tratto intempestiva Ninfe adorabili, Per altra via intanto gioia Che alla gran Dea Nettun si placherà, qualche altro Nume La Frigia principessa?... E quei, Con Galatea Di lui cura n'avrà. ch'esprime Corteggio fate, Teneri sentimenti per il prence, Deh ringraziate IDOMENEO Sarebber forse... ahimè!... Per noi quei Numi, Ben dici, è vero... Sentimenti d'amor, gioia di speme?... Che i nostri lumi Vede venire Ilia Non m'inganno. Reciproco è l'amore. Fero asciugar. Ilia s'apressa, ahimè!... Troppo, Idamante, a scior quelle ritorte Resta un poco pensoso e poi decide Sollecito tu fosti... ecco il delitto, TUTTI In Argo ci vada, e sul paterno soglio Che in te punisce il ciel... Sì, sì, a Nettuno Nettuno s'onori, ecc. Rimetta Elettra... or vanne a lei, e al Il figlio, il padre, ed Ilia, figlio, Tre vittime saran su l'ara istessa Or suonin le trombe, Fa che sian pronti; il tutto Da egual dolor afflitte, Solenne ecatombe Sollecito disponi. Una dal ferro, e due dal duol trafitte. Andiam preparar. Custodisci l'arcano. A te mi fido, A te dovranno, oh caro, oh fido Arbace, No. 12b ‐ Aria La vita il figlio, e il genitor la pace. ATTO SECONDO IDOMENEO Appartamenti reali Fuor del mar ho un mare in seno, SCENA II Che dei primo è più funesto, Idomeneo, Ilia E Nettuno ancora in questo SCENA PRIMA Mai non cessa minacciar. Arbace, Idomeneo Recitativo Fiero Nume! dimmi almeno: Recitativo ILIA Se al naufragio è sì vicino Se mai porriposo apparse Il mio cor, qual rio destino ARBACE Su l'Argivo orizzonte il Dio di Delo, Or gli vieta il naufragar? Tutto m'è noto. Eccolo in questo giorno, oh sire, in cui L'augusta tua presenza i tuoi diletti Parte IDOMENEO Sudditi torna in vita, e lor pupille, Gonfio di tante imprese Che ti piansero estinto, or rasserena. Al varco al fin m'attese il fier Nettuno … SCENA IV IDOMENEO Elettra sola ARBACE Principessa gentil, il bel sereno E so, che a' danni tuoi Anche alle tue pupille omai ritorni. Recitativo Ad Eolo unito, e a Giove Il lungo duol dilegua. Il suo regno sconvolse... Di me, de' miei tesori ELETTRA Ilia, disponi, e mia cura sarà Chi mai del mio provò piacer più dolce? IDOMENEO Dartene chiare prove Parto, e l'unico oggetto, Sì, che m'estorse in voto Dell'amicizia mia. Che amo, ed adoro, oh Dei! Umana vittima. Meco se'n vien? Ah troppo ILIA Troppo angusto è il mio cor a tanta gioia! ARBACE Seri certa, e un dubbio in me colpa sarìa. Lunge dalla rivale Di chi? Farò ben io con vezzi, e con lusinghe, No. 11 ‐ Aria Che quel fuoco, che pria IDOMENEO Spegnere non potei, Del primo, ILIA A quei lumi s'estingua, e avvampi ai miei. Che sulla spiaggia incauto Se il padre perdei, A me s'appressi. La patria, il riposo, No. 13 ‐ Aria a Idomeneo ARBACE Tu padre mi sei, ELETTRA Or dimmi: Soggiorno amoroso Idol mio, se ritroso Chi primo tu incontrasti? È Creta per me. Altra amante a me ti rende, Non m'offende rigoroso, IDOMENEO Or più non rammento Più m'alletta austero amor. Inorridisci: Le angoscie, gli affanni Il mio figlio... Or gioia, e contento, Compenso a miei danni Il cielo mi diè.

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Scaccierà vicino ardore IDOMENEO No. 17 ‐ Coro Dal tuo sen l'ardor lontano; Troppo t'arresti. Più la mano può d'amore, Parti, e non dubbia fama CORO S'è vicin l'amante cor. Di mille eroiche imprese il tuo ritorno Qual nuovo terrore! Prevenga. Di regnare Qual rauco muggito! S'ode da lontano armoniosa marcia Se l'arte apprender vuoi, ora incomincia De' Numi il furore A renderti de' miseri il sostegno, Ha il mare infierito. No. 14 ‐ Marcia e Recitativo Del padre, e di te stesso ognor più Nettuno, mercé! degno. ELETTRA Incalza la tempesta, il mare si gonfia, il Odo da lunge armonioso suono, No. 16 ‐ Terzetto cielo tuona, e lampeggia, e i frequenti Che mi chiama all'imbarco, orsù si vada. fulmini incendiano le navi. Un mostro IDAMANTE formidabile s'appresenta fuori dell'onde. Parte in fretta Pria di partir, oh Dio! Soffri, che un bacio imprima CORO Si sente sempre più vicina la marcia, a Sulla paterna man. Qual odio, qual ira misura che si muta la scena. Nettuno ci mostra! ELETTRA Se il cielo s'adira, Soffri, che un grato addio Qual colpa è la nostra? SCENA V Sul labbro il cor esprima: Il reo qual è? Porto di Sidone con Bastimenli lungo le Addio degno sovran! spiagge Recitatívo Elettra, truppa d'Argivi, di Cretesi, e de' IDOMENEO marinari a Elettra IDOMENEO Vànne, sarai felice Eccoti in me, barbaro Nume! il reo! Recitativo a Idamante lo solo errai, me sol punisci, e cada Figlio! tua sorte è questa. Sopra di me il tuo sdegno. La mia morte ELETTRA Ti sazi al fin; ma s'altra aver pretendi Sidome sponde! o voi TUTTI Vittima al fallo mio, una innocente Per me di pianto, e duol, d'amor nemico Seconda i voti, o ciel! Darti io non posso, e se pur tu la vuoi, Crudo ricetto, or, ch'astro più clemente Ingiusto sei, pretenderla non puoi. A voi mi togiie, io vi perdono, e in pace ELETTRA Al lieto partir mio Quanto sperar mi lice! La tempesta continua. I Cretesi Al fin vi lascio, e dò l'estremo addio! spaventati fuggono, e nel seguente coro col canto, e con pantomime esprimono il No. 15 ‐ Coro IDAMANTE loro terrore, ciò che tutto forma Vado! un'azione analoga, e chiude l'atto coi CORO da sé solito Divertimento. Placido è il mar, andiamo; E il mio cor qui resta. Tutto ci rassicura. No. 18 ‐ Coro Felice avrem ventura, TUTTI Su su, partiamo or or. Addio! CORO Corriamo, fuggiamo ELETTRA IDOMENEO, IDAMANTE Quel mostro spietato. Soavi zeffiri ognuno da sé Ah preda già siamo! Soli spirate, Destin crudel! Chi, perfido fato! DeI freddo borea Più crudo è di te? L'ira calmate. IDAMANTE D'aura piacevole da sé Cortesi siate, Oh Ilia! ATTO TERZO Se da voi spargesi Giardino reale Per tutto amor. IDOMENEO da sé SCENA PRIMA CORO Oh figlio! Ilia sola Placido è il mar, andiamo, ecc. IDAMANTE Recitativo Oh padre! oh partenza! SCENA VI ILIA Idomeneo, Idamante, Elettra. Seguito del ELETTRA Solitudini amiche, aure amorose, re Oh Dei! che sarà? Piante fiorite, e fiori vaghi! Udite D'una infelice amante Recitativo TUTTI I lamenti, che a voi lassa confido. Deli cessi il scompiglio; Quanto il tacer presso al mio vincitore, IDOMENEO Del ciel la clemenza Quanto il finger ti costa afflitto core! Vattene, prence. Sua man porgerà.

IDAMANTE Mentre vanno ad imbarcarsi sorge Oh ciel! improvvisa tempesta.

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No. 19 ‐ Aria IDAMANTE SCENA III Il mio fato crudel seguir degg'io. Idomeneo, Elettra, e detti ILIA Zeffiretti lusinghieri, ILIA Recitativo Deli volate al mio tesoro: Vivi. Ilia te 'l chiede. E gli dite, ch'io l'adoro, IDOMENEO Che mi serbi il cor fedel. IDAMANTE da sé Oh Dei! che ascolto? Cieli! che vedo? E voi piante, e fior sinceri, Principessa adorata!... Che ora innaffia il pianto amaro, ILIA Dite a lui, che amor più raro ILIA a Idamante Mai vedeste sotto al ciel. Il cor turbato Ah siam scoperti, oh caro. A te mal custodì Recitativo La debolezza mia; IDAMANTE Pur troppo amore, e tema a Ilia ILIA Indivisi ho nel sen. Non temer, idol mio. Ei stesso vien … oh Dei! … mi spiego, o taccio?… IDAMANTE ELETTRA Resto? …parto? … o m'ascondo? … Odo? o sol quel, che brama da sé Ah risolver non posso, ah mi confondo! Finge l'udito, o pure il grand'ardore Ecco l'ingrato. M'agita i sensi, e il cor lusinga oppresso Un dolce sogno? IDOMENEO SCENA II da sé Idamante, Ilia ILIA Io ben m'apposi al ver. Ah crudo fato! Ah! perché pria non arsi, Recitativo Che scoprir la mia fiamma? mille io sento IDAMANTE Rimorsi all'alma! li sacro mio dovere, Signor, già più non oso IDAMANTE La mia gloria, la patria, il sangue Padre chiamarti; a un suddito infelice Principessa, a' tuoi sguardi De' miei ancor fumante, oh quanto al Deh questa almen concedi Se offrirmi ardisco ancor, più non mi core Unica grazia. guida Rimproverano il mio ribelle amore! … Un temerario affetto; altro or non cerco, IDOMENEO Che appagarti, e morir. Ma al fin, che fo? ? Già che in periglio Parla. estremo ILIA Ti vedo, oh caro, e trarti sola io posso, ELETTRA Morir? tu, prence? Odimi, io te 'l ridico: da sé T'amo, t'adoro, e se morir tu vuoi, Che dirà? IDAMANTE Pria, che m'uccida il duol morir non puoi. Più teco io resto, più di te m'accendo, IDAMANTE E s'aggrava mia colpa, a che il castigo No. 20a ‐ Duetto In che t'offesi mai? perché mi fuggi, Più a lungo differir? M'odi, e aborrisci? IDAMANTE ILIA S'io non moro a questi accenti, ILIA Ma qual cagione Non è ver, che amor uccida, da sé Morte a cercar t'induce? Che la gioia opprima un cor. Io tremo.

IDAMANTE ILIA ELETTRA Il genitore Non più duol, non più lamenti; da sé Pien di smania, e furore Io ti son costante e fida, Io te 'l direi. Torvo mi guarda, e fugge, Tu sei il solo mio tesor. E il motivo mi cela. IDOMENEO Da tue catene avvinto, il tuo rigore IDAMANTE Figlio: contro di me Nettuno irato A nuovi guai m'espone. Un fiero mostro Tu sarai... Gelommi il cor, ogni tua tenerezza Fa dapertutto orrida strage. Or questo L'affanno mio raddoppia, il tuo dolore A combatter si vada, ILIA Tutto sul cor mi piomba, e rimirarti E vincerlo si tenti, Qual tu mi vuoi. Senza ribrezzo, e orror non posso. O finisca la morte i miei tormenti. IDAMANTE ILIA ILIA La mia sposa... da sé Calma, o prence, un trasporto sì funesto; Oh Dio! Rammenta, che tu sei d'un grand'impero ILIA L'unica speme. Lo sposo mio IDAMANTE Sarai tu? Forse per colpa mia Nettun sdegnossi? – IDAMANTE Ma la colpa qual è? Privo del tuo amore, IDAMANTE, ILIA Privo, Ilia, di te, nulla mi cale. Lo dica amor. IDOMENEO Ah! il gioir sorpassa in noi Ah placarlo potessi ILIA Il sofferto affanno rio, Senza di te! Misera me!... deli serba i giorni tuoi, Tutto vince il nostro ardor!

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ELETTRA Idamante parte addolorato Chi sà? io spero ancora, da sé Che qualche Nume amico Potessi i torti miei Si plachi a tanto sangue; un Nume solo Or vendicar! SCENA IV Basta tutti a piegar; alla clemenza Arbace, Idomeneo, Ilia, Elettra Il rigor cederà... ma ancor non scorgo IDOMENEO Qual ci miri pietoso... Ah sordo è il cielo! a Idamante Recitativo Ah Creta tutta io vedo Parti, te lo comando, Finir sua gloria sotto alte rovine! Fuggi il paterno lido, e cerca altrove ARBACE No, sue miserie pria non avran fine. Sicuro asilo. Sire, alla reggia tua immensa turba Di popolo affollato ad alta voce ILIA Parlarti chiede. SCENA VI Ahimè! Gran piazza abbellita di statue avanti al a Elettra ILIA palazzo, di cui si vede da un lato il Pietosa principessa, ah mi conforta! da sé frontespizio A qualche nuovo affanno ELETTRA Preparati mio cor. Arriva Idomeneo accompagnato Ch'io ti conforti? e come?... d'Arbace, e dal seguito reale; il re da sé IDOMENEO scortato d'Arbace si siede sopra il trono Ancor m'insulta da sé destinato alle pubbliche udienze; Gran L'indegna. Perduto è il figlio, Sacerdote, e quantità di popolo.

IDAMANTE ARBACE No. 23 ‐ Recitativo Dunque io me n'andrò... ma dove?... Del Dio de' mari il sommo sacerdote Oh Ilia!... oh genitor! Io guida. GRAN SACERDOTE Volgi intorno lo sguardo, oh sire, e vedi ILIA Qual strage orrenda nel tuo nobil regno risoluta Fa il crudo mostro. Ah mira O seguirti, o morir, mio ben, vogl’io. IDOMENEO Allagate di sangue da sé Quelle pubbliche vie; ad ogni passo Ahi troppo disperato è il caso!... Vedrai chi geme, e l'alma IDAMANTE a Arbace Gonfia d'atro velen dal corpo esala. Deb resta, oh cara, e vivi in pace. Addio! Intesi, Arbace. Mille, e mille in quell'ampio, e sozzo ventre No. 21 ‐ Quartetto ELETTRA Pria sepolti, che morti da sé Perire io stesso vidi. IDAMANTE Qual nuovo disastro? Sempre di sangue lorde Andrò rammingo, e solo Son quelle fauci, e son sempre più Morte cercando altrove ILIA ingorde. Fin che la incontrerò. da sé Da Te solo dipende Il Popol sollevato... Il ripiego, da morte trar tu puoi ILIA Il resto del tuo popolo, ch'esclama M'avrai compagna al duolo, IDOMENEO Sbigottito, e da te l'aiuto implora, Dove sarai, e dove Or vado ad ascoltarla. E indugi ancor?... Al tempio, sire, al Tu inoia, io morirò. tempio! Parte confuso Qual è, dov'è la vittima?... a Nettuno IDAMANTE Rendi quello ch'è suo... Ah no! ELETTRA Ti seguirò! IDOMENEO IDOMENEO Non più. Sacro ministro, Nettun spietato! Parte E voi popoli, udite: Chi per pietà m'uccide? La vittima è Idamante, e or or vedrete, ILIA Ah Numi! con qual ciglio? ELETTRA Voglio seguirti anch'io. Svenar il genitor il proprio figlio. da sé Quando vendetta avrò? Parte Parte turbato

IDAMANTE, ILIA No. 24 ‐ Coro a Idomeneo SCENA V Serena il ciglio irato. Arbace solo POPOLO Oh voto tremendo! IDOMENEO, IDAMANTE, ILIA Recitativo Spettacolo orrendo! Ah il cor mi si divide! Già regna la morte, ARBACE D'abisso le porte TUTTI Sventurata Sidon! in te quai miro Spalanca crudel. Soffrir più non si può. Di morte, stragi, e orror lugubri aspetti? Peggio è di morte Ah Sidon più non sei, Sì gran dolore: Sei la città del pianto, e questa reggia Più fiera sorte, Quella del duol!... Dunque è per noi dal Pena maggiore cielo Nissun provò. Sbandita ogni pietà?...

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GRAN SACERDOTE IDOMENEO a Idomeneo Oh cielo clemente! Ahimè! Nettuno Vivi felice, Il figlio è innocente, Di nuovo sdegno acceso Il voto è inumano; Sarà contro di noi... or or, Arbace, IDAMANTE, IDOMENEO Arresta la mano Con tuo dolor vedrai, Addio. Del padre fedel. Che Idamante trovò quel che cercava, E di morte egli stesso CORO Il trionfo sarà. SCENA X Oh voto tremendo! ecc. Ilia frettolosa, Elettra e detti ARBACE Partono tutti dolenti vede condurre Idamante ILIA Che vedo?... oh Numi! Corre a ritenere il braccio d'Idomeneo Ferma, oh sire, che fai? SCENA VII Veduta esteriore del magnifico tempio di SCENA IX IDOMENEO Nettuno con vastissimo atrio che lo Idamante in veste bianca, ghirlanda di La vittima io sveno, circonda, a traverso del quale si scuopre fiori in capo, circondato da guardie, e da Che promisi a Nettuno. in lontano spiaggia di mare. sacerdoti. Moltitudine di mesto popolo, e suddetti IDAMANTE L'atrio e le gallerie del tempio sono Ilia, t'accheta... ripiene d'una moltitudine di popolo, li No. 27 ‐ Recitativo Sacerdoti preparano le cose appartenenti GRAN SACERDOTE al sagrifizio. Arriva Idomeneo IDAMANTE a Ilia accompagnato da numeroso e fastoso Padre, mio caro padre, ah dolce nome! Deh non turbar il sacrifizio... seguito. Eccomi a piedi tuoi; in questo estremo Periodo fatal, su questa destra, ILIA No. 25 ‐ Marcia In vano Che il varco al sangue tuo nelle mie vene Quella scure altro petto No. 26 ‐ Cavatina con coro Aprir dovrà, gl'ultimi baci accetta. Tenta ferir. Eccoti, sire, il mio, Ora comprendo, che il tuo turbamento La vittima io son. IDOMENEO Sdegno non era già, ma amor paterno. Sempre più grata è ai Dei Accogli, oh re del mar, i nostri voti, Oh mille volte, e mille Vittima volontaria. Placa lo sdegno tuo, il tuo rigor! Fortunato Idamante, Se chi vita ti dié vita ti toglie, IDAMANTE SACERDOTI E togliendola a te la rende al cielo, Idolo mio! deb dammi Accogli, oh re dei mar, i nostri voti, E dal cielo la sua in cambio impetra, Del tuo amore l'ultimo pegno. Placa lo sdegno tuo, il tuo rigor! Ed impetra costante a' suoi la pace, E de' Numi l'amor sacro, e verace! ILIA IDOMENEO Ecco il mio sangue. Tornino a lor spelonche gl'Euri, e i Noti, IDOMENEO Torni Zeffiro al mar, cessi il furor. Oh figlio! oh caro figlio!... IDAMANTE Il pentimento, e il cor de' tuoi devoti Perdona; il crudo uffizio Ah no, la gloria in pace Accetta, e a noi concedi il tuo favor! In me scelta non è, pena è del fato... Lasciami di morir per la mia patria. Barbaro, iniquo fato!... Ah no, non posso SACERDOTI Contro un figlio innocente ILIA Accogli, oh re del mar, ecc. Alzar l'aspra bipenne... da ogni fibra A me s'aspetta... Già se'n fuggon le forze, e gl'occhi miei CORO Torbida notte ingombra... oh figlio!... IDAMANTE Stupenda vittoria! Oh Dio! in me è dover. Eterna è tua gloria; IDAMANTE Trionfa oh signor! languente, poi risoluto ILIA Oh padre!... Gratitudine è in me, Recitativo Ah non t'arresti inutile pietà, Ma ti dispensa amore Né vana ti lusinghi Nettun! Eccoti il mio. IDOMENEO Tenerezza d'amor. Deh vibra un colpo, Qual risuona qui intorno Che ambi tolga d'affanno. Corre all'ara, vuole inginocchiarsi Applauso di vittoria? Ma che più tardi? Eccomi pronto, adempi Il sacrifizio, il voto. IDAMANTE La ritiene SCENA VIII IDOMENEO O vivi e parti, Arbace frettoloso, e detti Oh qual mi sento O insiem noi moriremo. In ogni vena insolito vigor?... ARBACE Or risoluto io son... l'ultimo amplesso ILIA Sire, il prence, Ricevi... e mori. No, sola io vuo' varcare il guado estremo; Idamante l'eroe, di morte in traccia A te, sacro ministro … Disperato correndo IDAMANTE, IDOMENEO Il trionfo trovò. Su l'empio mostro Oh Dio!... S'inginocchia avanti al Gran Sacerdote. Scagliossi furibondo, il vinse, e uccise: Eccoci salvi al fin. IDAMANTE da sé Oh Ilia... ahimè!

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S'ode gran strepito sotterraneo, la statua Eccovi un altro re, un altro me stesso: SUNG TEXTS di Nettuno si scuote; il Gran Sacerdote si A Idamante mio figlio, al caro figlio ENGLISH TRANSLATION trova avanti all'ara in estasi. Tutti Cedo il soglio di Creta, e tutto insieme rimangono attoniti ed immobili per lo Il sovrano poter. I suoi comandi Overture spavento. Una voce profonda e grave Rispettate, eseguite ubbidienti, pronunzia la seguente sentenza del cielo: Come i miei eseguiste, e rispettaste; ACT ONE Onde grato io vi son: questa è la legge. Ilia's apartments in the royal palace: in No. 28d ‐ La Voce Eccovi la real sposa. Mirate the background a gallery In questa bella coppia un don del cielo LA VOCE Serbato a voi. Quanto a sperar vi lice! FIRST SCENE Ha vinto Amore... Idomeneo Oh Creta fortunata! Oh me felice! Ilia alone Cessi esser re... lo sia Idamante... ed Ilia A lui sia sposa, e fia pago Nettuno, No. 30a ‐ Aria Recitative Contento il ciel, premiata l'innocenza. IDOMENEO ILIA No. 29 ‐ Recitativo Torna la pace al core, When will my bitter misfortunes Torna lo spento ardore; be ended? Unhappy Ilia, IDOMENEO Fiorisce in me l'età. wretched survivor of a dreadful tempest, Oh ciel pietoso!... bereft of father and brothers, Tal la stagion di Flora the victims' blood IDAMANTE L'albero annoso infiora, spilt and mingled Ilia... Nuovo vigor gli dà. with the blood of their savage foes, for what harsher fate ILIA have the gods preserved you?... Idamante, udisti? Segue l'incoronazione d'Idamante, che Are the loss and shame ARBACE s’eseguisce in Pantomima, ed il coro, che of Priam and Troy avenged? Oh gioia! oh amor, oh Numi! si canta durante l'incoronazione, ed il The Greek fleet is destroyed, and ballo. Idomeneo ELETTRA perhaps will be a meal for hungry fish... Oh smania! oh furie... No. 31 ‐ Coro But what comfort is that to me, ye Oh disperata Elettra! heavens, Vedrò Idamante alla rivale in braccio? CORO if at the first sight of that valiant Ah no; il germano Oreste Scenda Amor, scenda Imeneo, Idamante Ne' cupi abissi io vuo' seguir. E Giunone ai regi sposi, who snatched me from the waves I Or or compagna D'alma pace omai li posi forgot my hatred, M'avrai là nell'inferno La Dea pronuba nel sen. and my heart was enslaved before I A sempiterni guai, al pianto eterno. realised I was a prisoner. No. 29a ‐ Aria O God, what a conflict of warring

emotions ELETTRA you rouse in my breast, hate and love! D'Oreste, d'Aiace I owe vengeance to him who gave me Ho in seno i tormenti, life, D'Aletto la face gratitude to him who restored it … Già morte mi dà. O Ilia! o father, o prince, o destiny! Ill‐fated life, o sweet death! Squarciatemi il cuore But yet does Idamante love me? … Ceraste, serpenti, Ah no; ungratefully O un ferro il dolore he sighs for Electra; and that Electra, in me finirà. unhappy princess, an exile from Argos

and the torments of Orestes, Parte infuriata who fled, a wanderer, to these shores, is my rival. Ruthless butchers, SCENA ULTIMA how many of you surround me?… Then Idomeneo, Idamante, Ilia, Arbace. up and Seguito d'Idomeneo, d'Idamante, e d'Ilia; shatter vengeance, jealousy, hate and popolo love; yes, shatter my unhappy heart! No. 30 ‐ Recitativo No. 1 ‐ Aria IDOMENEO

Popoli, a voi l'ultima legge impone ILIA Idomeneo, qual re. Pace v'annunzio, Father, brothers, farewell! Compiuto è il sacrifizio, e sciolto il voto, You are no more; I have lost you. Nettuno, e tutti Numi a questo regno Greece, you are the cause; Amici son. Resta, che al cenno loro and shall I now love a Greek? Idomeneo ora ubbidisca. Oh quanto, Oh sommi Dei, quanto m'è grato il cenno!

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I know that I am guilty Agamemnon, IDAMANTE of abandoning my kin; finally a victim in Argos, bought his Loosen their fetters, and today the but I cannot bring myself, victory world, o gods, to hate that face. dear, and the hostile goddess, still not o faithful subjects of Sidon, content shall see two glorious peoples Recitative with such massacre, united in the knot of friendship, bound what did she do? She pierced my heart, together ILIA Ilia, with your lovely eyes, in perfect harmony. Alas, here is Idamante coming. more potent than her own, Helen armed Greece and Asia, but now Unhappy heart, and now avenges your sufferings on me. a new heroine you flutter and falter. disarms and reunites Asia and Greece, Oh grant me some respite from my ILIA a princess more kindly and more lovely. torments! What are you saying? No. 3 ‐ Chorus IDAMANTE SECOND SCENE Yes, Cytherea's son CHORUS OF TROJANS AND CRETANS Idamante, Ilia, followers of Idamante has planted unknown torments Let us enjoy peace, in my heart: to you Mars has brought let Love triumph; IDAMANTE tears and agitation, and love, seeking now every heart to his followers revenge will rejoice. Go, assemble the Trojans, and let the on me for your wrongs, employed your court lovely eyes TWO CRETANS prepare to celebrate this day. and your beauty... But you Thanks to him who extinguished to Ilia flush and flare up in anger at my love? the torches of war, My grief is diminished now the land by one ray of sweet hope. ILIA can have peace. Minerva, protectress of Greece, I take ill saved my father from the waves' fury; the bold ardour of these words. O God! ALL his ships have been sighted at sea, not Consider, Idamante, Let us enjoy peace, etc. far from here; who your father is, and who mine was. Arbace is looking for the spot where his TWO TROJANS noble face No. 2 ‐ Aria We owe our liberty is kept from us. to you, IDAMANTE merciful gods, ILIA The fault is not mine, and you condemn and to those lovely eyes. with irony me, Fear not: Greece is protected my love, because I adore you. ALL by Minerva, while all the wrath The fault is yours, tyrannical gods, Let us enjoy peace, etc. of the gods has burst upon the Trojans. and I die of distress and pain for a crime which is not mine. IDAMANTE If you so desire it, at your command FOURTH SCENE Grieve no more over the Trojans' fate. I will pierce this breast of mine; Electra and the previous The son will do for them as much I read it in your eyes, it's true, as his father or any other generous victor but at least tell me with your lips, Recitative would. See, princess, and I will ask no other mercy. their woes are ended: ELECTRA I give them back their freedom, and now Recitative in jealous excitement one prisoner alone remains among us, he My lord prince, you offend the whole of who wears ILIA Greece the sweet chains in which your beauty watching the prisoners led in by protecting the enemy. binds him. Behold the wretched remnant of the Trojans, IDAMANTE ILIA saved from the enemy's fury. Let it suffice Greece to have seen her What do I hear, my lord? Are the hatred enemy and scorn IDAMANTE vanquished. Prepare yourself, o princess, of the implacable gods for Ilium Now I will break their bonds to see a deed more worthy of me, not yet satisfied, now that its glorious and give them consolation. to behold the vanquished happy. walls aside seeing Arbace coming are destroyed ‐ ah, no longer walls Ah! Why cannot I do as much for myself! Arbace approaches. but a vast and level plain? Are our sad eyes condemned to eternal weeping? THIRD SCENE FIFTH SCENE Idamante, Ilia, Trojan prisoners, Cretan Arbace and the previous IDAMANTE men and women Venus has punished us and triumphs The prisoners' chains are removed; the IDAMANTE over us. prisoners show their gratitude. fearful How my father ‐ alas the thought! ‐ But what do these laments forebode? suffered in the heart of the waves!

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ARBACE Let her who stole that heart I alone on these barren shores, My lord, which betrayed mine faint with anguish and want, most terrible news... feel my fury o Neptune, only I do not feel within me and cruel revenge. that calm I attained in your kingdom. IDAMANTE Exit O insane, hateful vow! anxious Cruel oath! Ah, which of the gods Is my father preserved my life? no longer alive? SEVENTH SCENE Which of you will help me? A sea coast surrounded by crags, with an ARBACE angry sea. Ships' wreckage on the shore No. 6 ‐ Aria No longer! What Mars could not do till now Neptune, No. 5 ‐ Chorus IDOMENEO that inexorable god, has done; I shall see about me and the noblest of heroes, I now learn, Chorus of seamen in distress a lamenting shade was drowned, CHORUS NEARBY which night and day near a foreign shore! Ye gods, have mercy! will cry to me " I am innocent." Exit Help, o just gods! The blood spilt Turn your gaze on us... from his pierced breast, IDAMANTE his pale corpse Ilia, I am the unhappiest CHORUS IN THE DISTANCE will point out to me of mortals! Now indeed Ye gods, have mercy! my crime. Heaven will have satisfied you... The sky, the sea, the wind What horror, Cruel fate!... oppress us with fear... what grief! Let us hurry to the shore... Alas, I am in How many times despair. CHORUS NEARBY this heart Exit Ye gods, have mercy! will die Pitiless fate thrusts us of torment! ILIA into the arms of dreadful death... He sees a man approaching. I still feel all too keenly Asia's wrongs, and yet at the name, at the fate of a Recitative great hero EIGHTH SCENE IDOMENEO my heart must be moved, Heavens! What do I see? Here, alas, is and I cannot deny him my tears. Mime the unfortunate Exit sighing victim approaching... Must my hands Neptune appears on the sea. He signs to be the instruments?... Accursed hands! the winds to withdraw to their caves. The Savage, unjust gods! Detestable altars! SIXTH SCENE sea gradually calms down. Idomeneo, Electra alone seeing the god of the sea, begs for his aid. Neptune, eyeing him grimly and TENTH SCENE ELECTRA threateningly, plunges into the waves Idamante, Idomeneo at a distance Is Idomeneo dead? … Heaven conspires and disappears. to cross me in everything. Idamante can, IDAMANTE at his will, dispose of an empire Recitative Lonely shores, and you rugged cliffs, and of his heart; and shall no shadow of bear witness to my sorrow and in hope IDOMENEO kindness remain for me? Unfortunate and We are here, safe at last. give your shelter unhappy that I am, to an agitated heart … I shall see, and Greece will see, to its How your remote horror accords with shame, NINTH SCENE the harshness of a Trojan slave share the throne Idomeneo and followers my fate! … and the bridal bed … In vain, Electra, I see amid the remnants you love this ingrate … IDOMENEO of wrecked ships an unknown warrior Shall the daughter of a king, who has to his followers on that beach … I would hear him, kings as vassals O you who, braving the wrath comfort him, and change his anguish to suffer a lowly slave to aspire to these of Mars and Neptune, gladness. great honours? followed me loyally He approaches and addresses Idomeneo Shame! Fury! Grief! I can bear it no in victory and hardship, Put aside your fear, o warrior, whoever more! leave me here alone a while to breath, you are; and to confide to my native sky here ready to aid you is one No. 4 ‐ Aria the anguish I have suffered. who in this land has power to do so. Exeunt followers, and Idomeneo alone ELECTRA wanders IDOMENEO In my heart I feel you all, pensively on the shore. aside Furies of bitter Hades; The ocean is calm, the sweet breeze The more I look at him, far from such fierce torment blows gently, the more I am consumed with grief. be love, pity, or mercy. and the blond god to Idamante gilds the shores of the blue sea. I will be indebted to you Wherever I look, for the rest of my days. What reward everything is pleasant and peaceful. would you have of me?

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IDAMANTE IDAMANTE PART OF THE CHORUS The reward in my heart will be joyfully From afar he watches the satisfaction of having Ah, father!... O gods, Jove's anger saved and protected you. Ah, my friend, where am I?... What delight!... and in a moment my own troubles have taught me all too Beloved father, let me come to your descends to the sea's depths, well to sympathise with those of others. breast... where in his royal seat He tries to embrace him he makes ready IDOMENEO and embrace... and swiftly has aside His father withdraws in agitation his great scaly steeds Such a voice, such compassion pierces Alas! Why do you spurn me? harnassed. my heart! You fly from me in despair... but where? From out the waves to Idamante robust tritons Are you unhappy? What are you saying? IDOMENEO jovially sound Are you misfortunes really so many? Do not follow me! I forbid it! their loud It would have been better for you not to trumpets around. IDAMANTE have Daylight returns, The dearest object of my love, seen me here; beware of seeing me for Neptune's great trident o heavens, again! has power to tame the hero Idomeneo He hurries away. the raging sea. lies dead in these depths. But you sigh and weep. IDAMANTE ALL Do you know Idomeneo? Ah, what icy horror numbs my senses... Let Neptune be honoured! etc. Hardly do I see and recognise him than, IDOMENEO at my tender words, he abruptly flees. PART OF THE CHORUS No man is more Alas! How did I offend him and how Neptune blows to be pitied than he; none can alleviate have I deserved that anger and those on his golden shell, his harsh fate. threats? his royal emblem. I will follow and see, harsh fate, Portunus, IDAMANTE what more cruel misfortune yet awaits still an infant, What are you saying? me. plays with his dolphin Is he still alive? and with Amphitrite. aside No. 7 ‐ Aria He made us victorious Ye gods, my hopes return. over the god of Hades. to Idomeneo IDAMANTE Lovely nereids, Ah tell me, my friend, tell me, My beloved father adorable nymphs where is he? Where is that kind face I find again, only to lose him. who with Galatea which shall restore my life? He scorns and flies me, form a court trembling with horror. to the great goddess, IDOMENEO I thought I would die o give our thanks But whence comes it, of joy and love, to those gods that for him you nurture but, cruel gods, who allowed us such loving tenderness? grief is killing me. to dry our eyes. He goes out sadly. IDAMANTE ALL with emphasis Intermezzo Let Neptune be honoured! etc. Ah, he is the father... Now let the trumpets sound The sea is now calm. The Cretan troops and us go to prepare IDOMENEO who arrived with Idomeneo disembark. solemn sacrifice. interrupting impatiently The warriors sing the following chorus in O God! honour of Neptune. The Cretan women Speak, whose father is he? run up to embrace and welcome the ACT TWO arrivals and all give vent to their mutual The royal apartments IDAMANTE joy in a dance, which ends with the wearily chorus. Warlike march during the FIRST SCENE He is my father! disembarkation. Arbace, Idomeneo

IDOMENEO No. 8 ‐ March Recitative to himself Most pitiless gods! No. 9 ‐ Chorus ARBACE I know all. IDAMANTE ALL Do you mourn with me Let Neptune be honoured! IDOMENEO my father's fate? Let his name resound Proud of such mighty exploits, IDOMENEO and that god, the sovereign I found fierce Neptune awaiting me at sadly of the sea, be adored. the strait My son!... It is meet that we should celebrate in dance and music. ARBACE And I know, to your undoing, that allied to Aeolus and Jupiter, he convulsed his realm in turmoil...

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IDOMENEO IDOMENEO FOURTH SCENE Yes, he extorted from me, as a tribute, Gentle princess, let sweet serenity Electra alone a human sacrifice. return to your own eyes, too; end your long grief. Recitative ARBACE Ilia, I and all I own are at your disposal, Of whom? and it will be my concern ELECTRA to offer you clear proof What sweeter pleasure than mine was IDOMENEO of my friendship. ever felt? Of the first person I leave, and the one being who should approach me ILIA I love and adore, o gods, without warning on the beach. I am sure of it, and I would be wrong to comes with me? Ah, my heart doubt it. cannot contain such joy! ARBACE Away from my rival, Tell me then, No. 11 ‐ Aria I shall succeed with caresses and whom did you first meet? endearments, ILIA If I have lost my father, so that the fire IDOMENEO my country and my peace of mind, I could not quench before Steel yourself! to Idomeneo no longer burns for her eyes but blazes My son... you are now a father to me, for mine. and Crete is for me ARBACE a blessed land to stay. No. 13 ‐ Aria growing faint Now I recall no more Idamante... I grow faint... my anguish and distress; ELECTRA now heaven has given me My dearest, if reluctantly IDOMENEO joy and contentment your other lover yields you to me, Give me advice, Arbace, to compensate for my loss. constrained love does not deter me, for pity's sake save my son for me! Exit and your coldness is more alluring to me. Passion close at hand will drive ARBACE from your heart more distant fires; reflecting, then resolute THIRD SCENE the hand of love has more power He must find some other place to live, in Idomeneo, alone when the beloved is near. some other land. A harmonious march is heard in the But it must be hidden from the people. Recitative distance. Meantime Neptune will be appeased by other means, some other god IDOMENEO No. 14 ‐ March and Recitative will protect him. How her ambiguous words disturb my mind!... Why does ELECTRA IDOMENEO the Phrygian princess suddenly, in her In the distance I hear the sweet sound You counsel well; it is true... situation, summoning me aboard; well then, I must He sees Ilia approaching show such tempestuous joy? She go. Alas! Ilia approaches! expresses Exit in haste. for a while pensive, then resolute tender feelings for the prince... The march is heard ever closer as the Let him go to Argos, and accompany Could they perhaps be, alas, scene is changed. Electra feelings of love, the joy of hope?... to her native land... so go to her, and to I am not mistaken, their love is mutual. my son: Idamante, you were too quick FIFTH SCENE bid them make ready; prepare to loose those chains... This was the The port of Sidon, with ships along the everything crime shore with all speed, and keep the secret for which heaven punishes you... Yes, Electra, bands of Argives, Cretans and I have confided to you; there will sailors to you, my dear loyal Arbace, we will be three victims for Neptune on the owe same altar, Recitative the son's life, the father's peace of mind. afflicted with like pain – son, father and Ilia, ELECTRA one pierced by the knife, two by grief. Shores of Sidon, you hostile, SECOND SCENE harsh spot which saw my tears, my grief, Idomeneo, Ilia No. 12b ‐ Aria my love; now that a more compassionate star IDOMENEO takes me from you, I forgive you; Recitative Saved from the sea, I have a raging sea I go in peace and gladness, more fearsome than before within my leave you at last, and say a final farewell. ILIA bosom, If ever the god of Delos and Neptune does not cease No. 15 ‐ Chorus appeared in splendour on the Argive his threats even in this. horizon, Stern god! Tell me at least, CHORUS he does so this day. O sire, if my body was so close to shipwreck, The sea is calm; let us go; whose august presence for what cruel purpose everything is reassuring; restores your beloved subjects to life, was that wreck withheld? we shall have good fortune; You comfort their eyes which mourned come, let us leave at once! you as dead. Exit

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ELECTRA IDAMANTE ACT THREE Blow, to himself The royal garden gentle breezes only; O Ilia! calm the anger FIRST SCENE of the icy north wind; IDOMENEO Ilia alone be generous to himself with your pleasing breath O my son! Recitative which spreads love everywhere. IDAMANTE ILIA O my father! To part! Friendly solitude, amorous breezes, CHORUS blossoming plants and lovely flowers, The sea is calm, etc. ELECTRA hearken Ye gods, what will happen? to the laments of an unhappy lover who, forsaken, confides in you. SIXTH SCENE ALL How much it costs my afflicted heart to Idomeneo, Idamante, Electra, the king's O may this agitation cease keep silent retinue and heaven stretch out and pretend, when close to him who a hand in compassion. conquered it! Recitative IDOMENEO As they are about to embark, a storm No. 19 ‐ Aria Go then, prince. suddenly springs up. ILIA IDAMANTE No. 17 ‐ Chorus Gently caressing zephyrs, Oh heaven! oh fly to my beloved CHORUS and tell him I adore him IDOMENEO What new terror! and to keep his heart true to me. You tarry too long. What hoarse roaring! And you plants and tender flowers Go, and let the clear fame The gods' fury which my bitter tears water, of a thousand heroic deeds herald your has whipped up the sea. tell him that you never saw return. Neptune, have mercy! a love more rare beneath the sky. If you wish to learn the art of ruling begin now by giving help to the The storm increases, the sea rises: the Recitative unfortunate, storm approaches, the sea swells. and becoming ever more worthy of Thunder and lightning. The ships are ILIA your father and yourself. struck by lightning. A terrible monster He himself is coming … O heaven! … appears from out of the sea. Shall I speak or be silent? No. 16 ‐ Trio Shall I remain, or leave, or hide? … CHORUS Ah, I cannot decide! I am confused! IDAMANTE What hate, what anger Before leaving, allow me, Neptune shows us! o gods, to place a kiss What is our sin, SECOND SCENE on my father's hand. that heaven rages? Idamante, Ilia Who is the guilty one? ELECTRA Recitative Let my heart express through my lips Recitative a grateful farewell; IDAMANTE farewell, noble king. IDOMENEO Princess, if I still dare Here he is, cruel god! I am the guilty one! to offer myself to your sight, a bold IDOMENEO I alone have sinned; punish me alone and passion to Electra let no longer guides me; now I seek no more Go then and be happy. your wrath fall on me. May my death than to ask your forgiveness, and to die. to Idamante at last satisfy you; but if you claim This is your lot, my son. another victim in my place, I cannot give ILIA you Die? You, prince? ALL an innocent one, yet if you demand him, Answer our prayer, o heaven! you are unjust, and cannot claim him. IDAMANTE The storm continues. The frightened The longer I stay, the more I burn with ELECTRA Cretans flee and, in the following chorus, love for you, How great are my hopes! express their terror in song and mime, and my guilt weighs more heavily; ah, the whole forming a movement suitable why delay IDAMANTE to end the act with the usual the punishment? I go! Divertimento. aside ILIA But my heart remains here. No. 18 ‐ Chorus But what is causing you to seek death? ALL CHORUS Farewell! Let us run, let us fly from that pitiless monster! IDOMENEO, IDAMANTE Ah, we are already his prey! to themselves Treacherous fate, Cruel destiny! who is crueller than you?

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IDAMANTE No. 20a ‐ Duet IDAMANTE My father, In what have I ever offended you? Why full of rage and fury, IDAMANTE do you fly eyes me grimly and avoids me If I do not die at these words from me, hate me and shun me? without revealing the reason. it is not true that love can kill Ensnared by your chains, your harshness and that joy oppresses the heart. ILIA exposes me to new torments. A savage aside monster wreaks dreadful havoc far and ILIA I tremble. wide; No more grief, no more lamenting! now I must go to fight it I will be constant and true to you; ELECTRA and try to destroy it you are my only treasure! aside ‐ or may death end my torments! And so you should. IDAMANTE ILIA You shall be... IDOMENEO O prince, calm this melancholy ferment: My son, Neptune, incensed against me, recall that you are the sole hope ILIA has frozen my heart; every tenderness of of a great empire. As you desire me. yours doubles my torment, all your sorrow IDAMANTE IDAMANTE weighs on my heart, and I cannot look at Without your love, My bride... you without you, Ilia, nothing matters to me. without a shudder of horror. ILIA ILIA Will you be ILIA Poor me! … Oh preserve your life. my bridegroom? aside O God! IDAMANTE IDAMANTE, ILIA I must pursue my cruel fate. Let love speak! IDAMANTE Ah, our joy banishes Perhaps it is my fault that Neptune is ILIA the cruel torments we have suffered; wroth? No, live … Ilia implores you. our love is all‐conquering. But what is my offence?

IDAMANTE IDOMENEO O gods, what do I hear? THIRD SCENE Ah, if I could placate him Adored princess!... Idomeneo, Electra and the previous without you!

ILIA Recitative ELECTRA My troubled heart aside cannot conceal from you IDOMENEO Could I now avenge my weakness; aside my wrongs! in my breast too much love and fear Heavens! What do I see? are mingled. IDOMENEO ILIA to Idamante IDAMANTE to Idamante Leave, I command you! Do I hear aright? Or does my hearing Ah, we are discovered, beloved! Flee your native shore and seek only imagine safe refuge elsewhere. what it longs for? Or does my ardent IDAMANTE passion to Ilia ILIA Alas! excite my senses so that a sweet dream Do not fear, my love. to Electra flatters my oppressed heart? Compassionate princess, comfort me! ELECTRA ILIA aside ELECTRA Ah, why did I not perish Ungrateful Idamante! I comfort you? How? before disclosing my passion? My soul aside is overwhelmed with remorse. My sacred IDOMENEO She shamelessly duty, aside insults me still further. my honour, my country, my kinsmen's I suspected the truth. Ah harsh fate! blood still hot, oh how they reproach IDAMANTE the rebellious love in my heart! … IDAMANTE Then I must go!... But whither?... But what can I do? Now that I see you My lord ‐ I dare no longer O Ilia!... O father! in deadly danger, my dearest, call you father ‐ I pray you, and only I can save you, hear me, I tell grant one favour ILIA you again: to your unhappy subject. resolutely I love you! I adore you! And if you wish I desire to follow you, beloved, or to die. to die, IDOMENEO grief will already have killed me before Speak! IDAMANTE you can do so. Oh remain here, my dearest, and live in ELECTRA peace. aside Farewell! What will he say?

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No. 21 ‐ Quartet ELECTRA Thousands upon thousands lie dead and aside buried IDAMANTE What new disaster? in that immense and hideous belly I will go on my wanderings alone, whom I myself saw perish. seeking death elsewhere ILIA That maw is foul until I find it. aside with blood and ever greedy. Are the people rebelling?... On you alone depends ILIA our fate; only you can save from death You will have me as a companion in your IDOMENEO the rest of your people, who cry out grief I go now to hear them. in despair and implore your help; wherever you go, He leaves, confused. yet you still hesitate?... Sire, to the and where you die I too will die. temple! ELECTRA Who is the victim, and where is he?... IDAMANTE I will follow you! Render unto Ah, no! Exit Neptune that which is his...

IDOMENEO ILIA IDOMENEO Pitiless Neptune! I will go with you too. No more! Holy priest, Who, in mercy, will take my life? Exit and my people, listen: the victim is Idamante, now you shall ELECTRA see, aside FIFTH SCENE o gods, with what bearing When shall I be revenged? Arbace alone a father slays his own son. He goes off agitated IDAMANTE, ILIA Recitative to Idomeneo ARBACE No. 24 ‐ Chorus Calm your angry brow! Unhappy Sidon, what gloomy aspects of destruction, horror and death do I see in THE PEOPLE IDOMENEO, IDAMANTE, ILIA you? O terrible vow! Ah, my heart is breaking. Ah, you are no longer Sidon, Dreadful sight! you are the city of tears and this palace Death now reigns, ALL that of sorrow! … Then does heaven and opens wide the gates To suffer more is impossible. deny us all pity? … Who knows? I still of the fearful abyss. Such great grief hope is worse than death. that some friendly god HIGH PRIEST No one ever suffered will be satisfied with so much blood; a O merciful heaven! a harsher fate single god The son is innocent or greater punishment, could save us from all this. Severity and the vow inhuman; would yield to clemency … But as yet I do stay the hand Idamante leaves in sorrow. not know of this pious father. who would look on us with pity … Ah, heaven is deaf! THE PEOPLE FOURTH SCENE I see all Crete ending O terrible vow! etc. Arbace, Idomeneo, Ilia, Electra her glory deep in ruins! Everyone leaves in sorrow. No, ere this her miseries will not be 22. Recitative ended! SEVENTH SCENE ARBACE The exterior of the magnificent temple of Sire, at your palace a vast crowd SIXTH SCENE Neptune, with a vast forecourt is gathered, loudly clamouring A large square adorned with statues in surrounding it, across which the seashore for you to speak. front of the royal palace, the facade of can be seen in the distance. which is seen atone side. The forecourt and the galleries of the ILIA Idomeneo, accompanied by Arbace and temple are filled with a crowd of people. aside the royal retinue, enters and sits down on The priests are preparing the sacrifice. Prepare yourself, my heart, a throne reserved for public audiences. Enter Idomeneo, accompanied by a large for some new distress. High Priest and a large crowd of people. and splendid retinue.

IDOMENEO No. 23 Recitative No. 25 ‐ March aside My son is lost! HIGH PRIEST No. 26 ‐ Cavatina with Chorus Gaze around you, sire, and see ARBACE what dreadful devastation the savage IDOMENEO The High Priest of Neptune monster O king of the sea, receive our prayers; is at their head. has wrought in your noble kingdom! abate your anger, your severity. Behold IDOMENEO the pools of blood PRIESTS aside in the public streets! At every step O king of the sea, receive our prayers; Alas, the situation is desperate! you will see someone groaning, giving up abate your anger, your severity. to Arbace the ghost from a body swollen with black I understand, Arbace, poison.

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IDOMENEO A thousand times ILIA Let the east and south winds return to fortunate is Idamante In vain their caves: if he who gave him life takes life from that axe seeks to wound let the gentle breeze return to the sea him, another's breast. Here is mine, sire; and the fury cease! Accept the heartfelt and taking it, offers it to heaven, I am your victim. repentance of your devotees, and grant that in exchange heaven may ensure his A willing victim us your favour. own is always more pleasing to the gods. and he obtain lasting peace for his PRIESTS people IDAMANTE O king of the sea, etc. and the sacred and true love of the gods. My beloved l Ah, give me a last pledge of your love. CHORUS IDOMENEO Resounding victory! My son! My dear son!... ILIA Eternal is your glory! Forgive me: this dreadful task I offer my blood. Triumph, o lord! is not my choice, but ordained by fate... barbarous, inhuman fate!... Ah no, I IDAMANTE Recitative cannot Ah no, leave me the glory IDOMENEO raise the brutal axe of dying in peace for my country. What is this applause of victory against my innocent son; which resounds about me? strength fades from every fibre of my ILIA being, I am the appointed one... and dark night clouds my eyes... O my EIGHTH SCENE son!... IDAMANTE Arbace in haste and the previous O God! My duty calls! IDAMANTE ARBACE wearily, then with resolution ILIA Sire, the prince, O father!... My gratitude is great, heroic Idamante, in despair Do not let useless pity stop you, but my love reprieves you. courting death nor the vain fondness of love Neptune, here is my blood! has triumphed over it. He threw himself beguile you. Let the blow fall She runs to the altar and is about to furiously that will relieve both of us from our kneel. upon the savage monster, overcame it distress. and killed it. But why delay further? I am ready; make IDAMANTE We are saved at last. the sacrifice, fulfil the vow. holding her back Either live and go now, IDOMENEO IDOMENEO or we will die together. Alas! Neptune Oh, how I feel will be moved to new fury unwonted strength in every vein... ILIA against us... Now, Arbace, Now I am resolved... receive No, I wish to cross the last stream alone. to your sorrow you will see my last embrace... and die. Now, holy priest … that Idamante found what he was She kneels before the High Priest. seeking, IDAMANTE, IDOMENEO and he himself O God! A loud noise is heard underground,. will be death's booty. Neptune's statue shakes; the High Priest IDAMANTE is in ecstasy before the altar. A deep and ARBACE aside solemn voice makes the following seeing Idamante being led in Alas, Ilia! pronouncement from heaven. What do I see!... O gods! to Idomeneo Be happy, No. 28d ‐ La Voce

NINTH SCENE IDAMANTE, IDOMENEO THE VOICE Idamante in a white robe, with a garland Farewell. Love has triumphed... Idomeneo of flowers on his head, surrounded by shall cease to reign; Idamante shall be guards and priests. A mass of dejected king, and Ilia people, and the previous. TENTH SCENE his bride... Then will Neptune be Ilia in haste, Electra and the previous appeased, No. 27 ‐ Recitative heaven contended and innocence ILIA rewarded. IDAMANTE running to restrain Idomeneo Father, my dear father! Oh sweet name! Stop, sire! What are you doing? No. 29 ‐ Recitative Behold me at your feet! In this last fatal moment. Before your hand IDOMENEO IDOMENEO must strike the blow that empties your I must sacrifice the victim O merciful heaven!... blood I promised to Neptune. from my veins, accept a last kiss. IDAMANTE Now I realise that your agitation IDAMANTE Ilia... arose not from anger but from paternal Ilia, be calm... love. ILIA HIGH PRIEST Idamante, did you hear? to Ilia Do not disturb the sacrifice...

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ARBACE Thus does Flora's season O joy! What love, ye gods! make the old tree bloom again and give it fresh vigour. ELECTRA O madness! Ye furies... There follows the coronation of Despairing Electra. Idamante, which is performed in mime,. Must I see Idamante in my rival's arms? and the chorus is sung during the Ah no, let me follow coronation and the dancing. my brother Orestes into the hollow abyss. No. 31 ‐ Chorus Now you will have me for companion in Hades, CHORUS in eternal woe, in endless lamenting. Descend, Love and Hymen, descend, June, to the royal pair; No. 29a ‐ Aria benign goddess, now instil the peace of your spirit in their breasts. ELECTRA Within my breast I feel the torments of Orestes and of Ajax; Alecto's torch brings me death. Tear out my heart, you horned serpents, or a sword shall end my pain. Exit in fury

FINAL SCENE Idomeneo, Idamante, Ilia, Arbace, retinues of Idomeneo, Idamante and Ilia; populace

No. 30 ‐ Recitative

IDOMENEO My people! Idomeneo gives you his last command as king. I announce peace. The sacrifice is completed, my vow redeemed. Neptune and all the gods smile upon this kingdom. One thing remains, that Idomeneo now obey their demand. O mighty gods, how I welcome your command! Here is another king for you, my other self. To Idamante my son, my dear son, I relinquish the throne of Crete together with all sovereign power. Respect his commands, and follow them obediently, as you have followed and respected mine, for which I am grateful to you! Thus I now order. And here is the royal bride! Behold in this handsome pair a gift bestowed on you by heaven. You have so much to hope for! O fortunate Crete! What happiness for me!

No. 30a ‐ Aria

IDOMENEO Peace returns to my heart and extinguished ardour is rekindled; youth is reborn in me.

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