DIRETTORE RESPONSABILE: RENATO RIZZO. REGISTRAZIONE TRIBUNALE DI TORINO NUMERO 5825 DEL 9/12/2004. E-MAIL: [email protected] ITALIANE. SPEDIZIONE IN A.P. 70% - D.C.B. TORINO

Visto da noi da Visto gestione condivisaincuil’edi Si trattadiunesempioamministrazione e gestione perseimesiunmonumentoallosport”. Stefano Delmastro–siamoriuscitiaprendere in incertezze –spiegailportavocedelgruppo, ristrutturazione dellastruttura.“Dopotempidi quindici associazionisportiveinteressatealla nel bandopromossodalComunedi Torino “Madonna delPilone”,capacediriunire prevalentemente daresidentidelquartiere comitato, “PezzidiMotovelodromo”,formato dopo annidichiusurahariaperto.Meritoun monumento aluidedicato,sabato30aprile, Fausto Coppiedoveapochipassisorgeil città arudere.Lagloriosapistadovepedalò Da gioiellodell’architetturasportivadella Il Motovelodromo Coppirinasceall’insegnadelle associazioni

futura fi cio, diproprietà PERIODICO Nato dalprogettoinstile Art Nouveau Francesco Moser. di volontari,allaqualeavevaaderitoanche alla raccoltadelle ipotesi comunquetramontatagrazieanche ipotizzato ditrasformarloinunipermercato, inutilizzato eneimesiscorsisieraaddirittura Mondiale, daalcuniannieracompletamente Lo stadio,costruitopocodopolaprimaGuerra Gianguido Passoni. commenta l’assessorecomunalealbilancio trasformarsi inunprogettoalungoperiodo”- del Motovelodromo,sefattabene,potràquindi riquali membri delleassociazionicoinvoltenellasua comunale, saràgestitoincollaborazioneconi fi cazione. “Larinascitaaluogodisport DEL MASTER fi rme promossadalComitato IN GIORNALISMO” 6MAGGIO 2016 GIORGIOBOCCA ANNO

di ristrutturazionedell’impianto.Sebbene a cuorelasituazione,presentandounprogetto la nascitadelComitatodiprivatichehapreso ombre. Unalucesierapoiriaccesanel1999,con allora èincominciatouninesorabileperiododi anni ottantaerastatodichiaratoinagibileeda diverse operazionidirestauromasul corso deltempo,ilMotovelodromohapoisubito al qualeilcomplessodevesuonome.Nel tra ilCuseRugby Torino trail1943e1944,dalles campioni comeBartalieCoppi,allepartitedel gare diatleticaeciclismochehannopremiato più svariatemanifestazioniagonistiche:dalle Rosana, l’impiantohaospitatoperdecennile dell’architetto Vittorio EugenioBallatoredi 12 NUMERO ” UNIVERSITÀ 7 fi no almotociclismo, DI TORINO fi nire degli -COREP fi de di Federico Gervasoni generazione future. sia cancellatopersempredallamemoriadella dell’impianto, perchéquestostoricopostonon è statainfattiunprimopassoversolarinascita tornare luoghi unicidellastoriasportivadi Torino, potrà Chi haamatoilMotovelodromocomeunodei Delmastro. numero diattivitàsportiveperl’estate”,conclude poi compitonostropromuovereilmaggior graduale riaperturadelMotovelodromo,sarà “Il progettod’interventoprevede,infatti,una associazioni coinvoltenelpianodigestione. alla strutturamasolamenteitesseratidelle spiraglio, nontuttiicittadinipotrannoaccedere la riaperturapossaesserevistacomeuno fi nalmente agioire.Lagiornatadisabato FOCUS ATTUALITÀ SPETTACOLI e incontrid’autore tra giovanieditori Salone dellibro I racconti. del terrorismo. Torino altempo per lacittà invasioni teatrali Fringe festival 0!').% 0!').! 0!').!     6MAGGIO2016 Torino al tempo del terrorismo Claudio Giacchino, cronista de La Stampa, racconta gli Anni di Piombo orino tra il 1969 e il 1981 è stata uno anni: “Un altro mondo, un mondo in bianco dei principali centri del terrorismo. e nero. Torino era una città completamente Qui si sono formate storiche colonne diversa da quella che conosciamo oggi: Tdelle Brigate Rosse ed è nata Prima grigia, livida, appiattita sugli orari della Fiat dell’estremismo di sinistra. Ma, spesso, a via Ventimiglia, l’11 dicembre”. Linea, qui sono stati compiuti molti attentati con posti di blocco sulle strade, le camionette farne le spese era chi, con la lotta armata, Il punto di svolta? nei confronti di civili innocenti, sindacalisti, e i blindati a proteggere caserme, tribunali, non c’entrava nulla, chi veniva a trovarsi in “Sicuramente quando i carabinieri hanno dirigenti, magistrati, poliziotti, guardie car- redazioni, uffi ci. Tutto si rianimava intorno mezzo a un confl itto a fuoco per sbaglio, chi arrestato di Patrizio Peci, che nella caserma di cerarie, come Lorenzo Cutugno e Giuseppe alle 22.30 quando fi niva il secondo turno trovava per caso un pacco di volantini con la Cambiano ha rivelato al generale Carlo Dalla Lorusso, e giornalisti, come Carlo Casalegno. e dagli stabilimenti di Mirafi ori e Rivalta stella a cinque punte, chi veniva scambiato Chiesa informazioni sulla colonna genovese Claudio Giacchino, cronista de La Stampa uscivano migliaia di operai e allora per 20 per informatore, quando in realtà non lo era”. e sul covo di via Fracchia. Poco dopo la durante gli Anni di Piombo ricorda quei tempi minuti si vedevano i corsi invasi da auto e poi E i terroristi? polizia rispose con la cattura di Roberto e identifi ca proprio nell’assassinio del vice- dopo calava di nuovo il silenzio. Al mattino si “C’era un po’ di tutto: da Matteo Caggegi, Sandalo, dando di fatto un colpo mortale a direttore de La Stampa lo spartiacque “della tirava un sospiro di sollievo se non vi erano “Charlie”, fi glio di un ergastolano affi liato Prima Linea”. strategia sanguinaria del terrorismo”. Il gior- notizie di omicidi o agguati. I funerali di Stato all’ndrangheta e addetto alle presse a Che cosa ci si porta dietro di quella nalista fu colpito il 16 novembre del 1977 e erano diventati una triste routine e dopo un Rivalta, a Marco Donat-Cattin fi glio di stagione, secondo lei? morì, dopo tredici giorni di agonia. Giacchino po’ si trasformarono anche in occasione per Carlo, potentissimo ministro democristiano, “Nulla. Solo chi l’ha vissuta se ne ricorda. C’è spiega: “Casalegno, da osservatore acuto contestare i politici e i vertici delle istituzioni. passando per il teorico Renato Curcio. stata una completa rimozione - voluta anche della realtà italiana, aveva capito quale fos- La gente era frustrata ed esasperata”. C’erano i capi seri, freddi e determinati e i dalla politica e dal potere - di cosa è stato il se l’essenza delle Brigate Rosse e ne aveva Un clima cupo che contagiava non solo le manovali, spesso con scarsa preparazione terrorismo, di cosa hanno patito le vittime. BR scritto in un articolo di fondo pubblicato un fabbriche nelle quali la paura alimentava culturale, ma pronti a tutto”. e PL sono quasi due entità mitiche circonfuse mese prima dell’attentato”. Quel pezzo fi rmò l’omertà ma anche i luoghi del sapere. Quali sono stati i momenti più bui per la di una grandissima ignoranza. Meno si sa, la sua condanna a morte, in un agguato teso “Tra gli operai si sapeva che esistevano città? meglio è. E chi, come me, è stato un testimone arrivata nell’androne di casa, in un giorno in simpatizzanti e fi ancheggiatori dei “Il ’79 è stato un anno terribile, con tantissimi e va a raccontare quello che ricorda, passa cui, casualmente, aveva rinunciato alla scorta terroristi, ma nessuno parlava per timore omicidi e il sequestro di 200 tra studenti e quasi come un reduce”. e all’auto blindata di ritorsioni. Anche nelle Università e tra gli professori e la gambizzazione di dieci ostaggi Giacchino si cala nell’atmosfera di quegli intellettuali era frequente trovare sostenitori nella Scuola di Amministrazione Aziendale di MARTINA TARTAGLINO

Luciano Borghesan: “Aiviter, il dovere di non dimenticare le vittime“

ricordo -, “non possono essere dal punto di vista fi sico ed emotivo, dimenticati e non vogliamo che siano dimenticati”. Anche se il ricordo di quegli anni sta andando via via affi evolendosi: “Non dobbiamo permettere Come nasce che si perda la memoria storica di un periodo così travagliato, pericoloso, ma AIVITER? anche importante per il nostro paese”. Il rischio che le nuove uciano Borghesan, ex carnefi ci, che hanno pubblicato generazioni sappiano troppo Il 20 marzo del 1985 Maurizio giornalista della Stampa, libri su quegli anni provando a poco riguardo a quegli anni Puddu, Giovanni berardi, Adele Lracconta come e perché giustifi carsi”. Le opere pubblicate che vanno dal 1969 al 1981 Andreis (vedova Casalegno), nasce l’Aiviter: “L’associazione da chi materialmente aveva fatto è purtroppo molto alto e Antonio Cocozzello, Severa nasce per tre motivi principali: gli attentati si sono susseguite Aiviter si batte, insieme con Marone (vedova Croce), Dante il primo è la memoria, bisogna dopo la fi ne degli anni di piombo altre associazioni, perché ciò vanno a colpire anche le abitudini Notari Stefano, Mario De Orsola, ricordare quegli anni perché in e questo un’associazione come non accada: “A livello nazionale di vita“. Chi rimane orfano del Leone Ferrero,Sergio Palmieri troppi hanno girato pagina senza Aiviter non poteva accettarlo. è l’unica organizzazione resto ha bisogno di un sostegno e Giovanni Picco, tutti feriti o cercare la verità; il secondo è di Tre motivi che rispondono a riconosciuta, ma nel panorama economico e di qualcuno che parenti di vittime fondarono carattere giuridico, perché Aiviter tre istanze molto precise e che europeo sono molte le realtà lo tuteli anche dal punto di vista l’Associazione Italiana Vittima del ha voluto stare vicina alle famiglie, vengono sottolineate nell’atto simili che vogliono tenere vivo giuridico: “L’organizzazione si è Terrorismo e dell’Eversione contro agli orfani delle vittime, costruendo costitutivo dell’Associazione. il ricordo in primis, ma anche battuta più di una volta per far l’ordinamento costituzionale dello delle leggi che gli potessero dare Familiari, feriti, invalidi e dare una mano a quanti che, approvare leggi che potessero Stato. Nel Corso dei Trent’anni di una mano anche dal punto di vista superstiti, tutti testimoni di episodi a causa del terrorismo, hanno contribuire ad aiutare, anche da vita l’Asssociazione ha avuto tre economico”. Il terzo, invece, è una estremamente cruenti e di vicende perso un padre, una madre, un questo punto di vista, le famiglie presidenti: Maurizio Puddu, dal risposta storica: “Non volevamo epocali, secondo Borghesan - parente. E’ qui che Aiviter vuole coinvolte in questi sanguinosi 1985 akl 2007, Dante Notari Stefano, che la ricostruzione passasse socio onorario per il suo impegno fare la differenza, perché - spiega attentati”. dal 2007 al 2015, e l’attuale Roberto attraverso gli scritti e le parole dei giornalistico nel tenere vivo il Borghesan - talvolta i danni, oltre ALESSIO INCERTI Carlo Della Rocca.

&UTURAÒILPERIODICODEL-ASTERDI'IORNALISMODEL SANDRO #APPAI 0AOLO 0IACENZA ,ODOVICO 0OLETTO ANDREA ,AVALLE -ONICA -EROLA 'IANLUCA 0ALMA L5NIVERSITÌDI4ORINO -AURIZIO 4ROPEANO 6ERA 'ANDINI 0AOLO -ATTEO $ANIELE!LBERTO0EZZINI 4OMMASO3POTTI -ARTINA 4ESTATADIPROPRIETÌDEL#OREP -AGGIONI #ARLA0IRO-ANDER 3IMONETTA2HO %LE 4ARTAGLINO %MILIANO 4OLU $AVIDE 5RIETTI 3IMONE $IRETTORERESPONSABILE2ENATO2IZZO NA 2ABBIA !LESSANDRO #ONTALDO -ARCO "OBBIO 6AZZANA #APOREDATTORE3ABRINA2OGLIO 3TEFANIA 'IULIANI -AURO 2AVARINO&RANCESCO "EC 0ROGETTOGRAlCO3INTAGMA'ROUPSRL CIO #LAUDIO #AROLLO 3ABRINA #OLANDREA #OSTANZA 3EGRETERIA2EDAZIONEFUTURA COREPIT -ARIA&ORMENTON-ACOLA &EDERICA&ROLA &EDERICO 2EDAZIONE 3ANDRO "OCCHIO -AURIZIO #ROSETTI 'ERVASONI -ARIA 4ERESA 'IANNINI !ZZURRA 'IORGI #LARA!TTENE &ABIO,EPORE &RANCO"ORGOGNO !LES &ABIO 'RANDINETTI 3ARA )ACOMUSSI !LESSIO )NCERTI

2 | FUTURA 6MAGGIO2016 Giampaolo Giuliano: “Così misero noi studenti al muro e ci spararono”

ono le 15:45 dell’11 dicembre spari. Non sa se 1979. Giampaolo Giuliano, i suoi compagni Sstudente della Scuola di sono stati colpiti Amministrazione Aziendale, è al volto, al petto insieme ai suoi colleghi dentro un o alle gambe, ala dell’istituto di via Ventimiglia. ma poi arriva il Ma da quelle 15:45 in poi tutto suo turno: “Mi cambia. Un commando di Prima spararono due Linea, l’organizzazione terroristica volte, una al di estrema sinistra seconda solo alle polpaccio e una Brigate Rosse per numero di attentati, alla coscia della irrompe nella sede della scuola gamba sinistra”. manageriale. Quindici persone Due colpi armate di Kalashnikov costringono ravvicinatissimi: gli studenti e i professori a radunarsi “La canna della nell’aula magna. C’è paura e tensione, pistola non era ma da lì a poco la paura diventerà più distante di terrore, la tensione un’esecuzione. trenta centimetri Alcuni allievi, insieme a cinque docenti – e sinceramente non mi fece male, tanto è Prima Linea e altre organizzazioni eversive cambiò la vita, ma che non gliela distrusse: “Ho rigorosamente selezionati tra chi lavorava alla vero che la prima cosa che pensai dopo fu: si volevano scagliare”. Ma quell’attacco, reagito, non volevo che quell’atto intimidatorio Fiat e alla Olivetti - vengono portati fuori, nel ‘cos’è questa stringa rossa che mi esce dalla secondo Giuliano, fu anche un momento cambiasse le mie abitudini, ovviamente è corridoio. Con loro c’è Giampaolo Giuliano, gamba?”. Poco dopo arriva la risposta. Il chiave nel risvegliare i torinesi contro quello invalidante nella vita di tutti i giorni, ma dopo che a distanza di quasi quarant’anni non proiettile ha reciso due terzi della femorale, che era diventato un problema sociale: “Prima gli interventi sono subito tornato alla Scuola e può dimenticare quel giorno: “Ci costrinsero ancora qualche centimetro e da “gambizzato” dell’attacco alla scuola, c’era sì un problema ho continuato a fare ciò che facevo prima. Non a uscire e ci fecero sedere per terra con la Giuliano sarebbe passato ad “assassinato”. terrorismo, ma sia le istituzioni che i cittadini saprei spiegare il perché, forse semplicemente faccia al muro, la bocca incerottata con nastro Come tanti in quegli anni, nel clima di terrore, comuni lo sottovalutarono. Da quell’11 non volevo darla vinta a quelle persone”. isolante e le mani legate con fascette da rosso e nero, in cui Torino si trovò coinvolta dicembre, già il giorno dopo, la mobilitazione idraulico”. In quel momento Giampaolo pensa ancora più di altre città italiane: “Torino era fu enorme. Le assemblee di cento individui si ALESSIO INCERTI a una sola cosa: “Comunque vada a finire non la capitale del lavoro, era la sede della Fiat. trasformarono in manifestazioni da ventimila importa: l’importante è che finisca”. Giuliano è Delle città del nord era quella che più di persone”. Giampaolo ricorderà sempre quelle colpito per ultimo, ha il tempo di sentire gli altri altre rappresentava ciò contro cui brigatisti, 15:45 dell’11 dicembre 1979. Un giorno che gli Aldo Ravaioli, ferito, grida al suo carnefice: “Non crede che basti?“

maggio l’assassinio di Aldo Moro e una serie di altri attacchi a cariche istituzionali, ma anche, come nel caso di Ravaioli, a chi ricopriva incarichi nel campo della politica industriale: “Io non mi aspettavo di essere un obiettivo da parte di questi gruppi eversivi, mi immaginavo ci fossero persone che rappresentassero a livelli più alti la società contro cui volevano combattere”. Un’esecuzione, quella di Ravaioli, che non fu però casuale, anzi fu studiata e programmata, come ci racconta lui stesso: “Il giorno prima a Milano fu ferito Gavino Manca, presidente dell’Assolombarda, poi io e l’indomani a Genova fu il turno di Fausto Gasparino, vicedirettore dell’Intersind”. Non crede che basti?”. Quattro parole In comune questi attacchi avevano gli obiettivi: pronunciate da un uomo caduto a terra, personaggi che fungevano da mediatori finito sotto la sua automobile, con le gambe tra il mondo dei lavoratori e quella classe spezzate da nove proiettili. Quell’uomo è Aldo dirigenziale, che secondo le BR era il male Ravaioli, presidente dell’Associazione Piccola dell’Italia. Analoghe le modalità: singole Industria e consigliere dell’Unione Industriale, azioni eseguite da gruppetti di cinque-sei che il 6 luglio del 1978 – nel giorno del suo persone e, come per Ravaioli, anche un’altra compleanno - fu gambizzato dalle Brigate caratteristica: “La vigliaccheria: è questa la Rosse, anche se a lui questo termine non base di qualsiasi tipo di terrorismo, rosso o piace: “Il mio, come quello di molti altri in quegli nero che sia. Colpire persone inermi, che anni, fu un tentato omicidio”. Una sensazione non possono difendersi, senza farsi vedere, difficile da spiegare: “Subito non capii cosa per affermare ideali in cui neanche la classe stesse succedendo, sentii un fischio e poi operaia si poteva riconoscere”. crollai a terra, non mi accorsi del proiettile, Questi gruppi non accettavano l’idea che si Loggia. Fu un periodo difficilissimo, pericoloso, brigatisti: “Ciò che fece crollare l’appoggio alle ma ovviamente le gambe, una volta rotte, potessero ricucire le grandi differenze tra complicato da spiegare oggi”. Un problema che BR fu l’uccisione di Guido Rossa a Genova: non ressero più il peso del corpo. Poi una le classi lavoratrici italiane, senza passare Torino visse più di altre città e Ravaioli spiega una volta colpito un sindacalista, un uomo sequenza di colpi, non veloci ma cadenzati, dall’ineluttabilità della rivoluzione. Necessaria il perché: “Bisogna comprendere che tutte le della sinistra italiana, una persona che si era quasi ritmati. Non mi recisero alcun arteria. Si e violenta. Come tutti quegli anni, dal ’78 all’81: ali delle Brigate Rosse, da quella di Curcio a dimostrata sempre dalla parte dei lavoratori, si disse che ero stato fortunato ma non mi è mai “Non dimentichiamo che oltre al problema quella di Moretti, si facevano portavoci della capì che qualcosa stava per rompersi”. piaciuto questo aggettivo: come fa a essere “rosso”, c’era anche un problema “nero”. Da classe operaia e la nostra era la città più operaia fortunata la vittima di un attentato?”. una parte le azioni individuali, dall’altra le stragi di tutte, soprattutto grazie alla Fiat”. Poi, però, A. I. Il Settantotto in Italia è un anno terribile, a della Banca dell’Agricoltura e di piazza della ci fu un momento che cambiò l’immagine dei

FUTURA | 3 6MAGGIO2016 Da Napolitano a Ligabue: al via il Salone dei grandi nomi

iorgio Napolitano, , “Salone by night”, tra cui le performance di Luciano Antonino Cannavacciuolo, Francesco Ligabue, Antonello Venditti, Roberto Vecchioni Guccini. Sono solo alcuni dei grandi e un inedito concerto di Francesco Guccini Gnomi che arriveranno a Torino per il accompagnato da un pianista d’eccezione, il Salone Internazionale del Libro, a Lingotto Fiere costituzionalista Gustavo Zagrebelski. dal 12 al 16 maggio. Un’edizione che, per dirla Anche quest’anno torna il Bookstock Village, con le parole del patron Ernesto Ferrero, punta ad lo spazio interamente dedicato a bambini e essere “la più scintillante degli ultimi 20 anni”. ragazzi, in cui i giovani avranno a che fare con Il tema centrale sarà quello delle visioni, scelto le tecnologie più innovative, interagendo con per sostenere l’importanza di uno sguardo verso robot androidi e sperimentando le meraviglie il futuro in ogni ambito cultural, da quello letterario della realtà aumentata. Due progetti particolari a quello scientifico. Per questo tra gli ospiti del saranno dedicati alla letteratura del domani: lo Salone ci saranno il fisico Roberto Cingolani, spazio Book to the Future permetterà di entrare direttore dell’Istituto Italiano di Tecnologia e il in contatto con dieci start up digitali che si stanno candidato al Nobel Guido Tonelli, protagonista facendo largo nel mondo dell’editoria, mentre della scoperta del bosone di Higgs, ma anche l’Incubatore darà l’opportunità di farsi conoscere Alberto Angela e Carlo Rovelli; l’astronauta a 24 piccole case editrici nate da meno di due Samantha Cristoforetti, ma anche Stefano Boeri anni e non legate ad alcun grande gruppo. e Dario Fo. La Fondazione per il Libro, la Musica e la Cultura

Salone 2016: tutte le info

ORARIO DI APERTURA Da sx a dx: Giorgio Napolitano, Samantha Cristoforetti, Alberto Angela, Shrin Ebadi, Luciano Ligabue, Antonino Canavacciuolo Giovedì 12, Domenica 15 e Lunedì 16 dalle 10.00 alle 22.00;

Il programma è come sempre ricchissimo. ha saputo affrontare le criticità economiche che Venerdì 13 e Sabato 14 dalle 10.00 alle 23.00 Quest’anno sarà la Puglia la regione ospite si erano presentate lo scorso anno e il cambio d’onore, con Checco Zalone come testimonial, di presidenza, che ha visto Giovanna Milello mentre un focus particolare sarà riservato alle prendere il posto di Rolando Picchioni. Lo ha culture e alle letterature arabe. L’obiettivo è fatto con il sostegno di Intesa Sanpaolo, del PREZZO BIGLIETTO quello di scoprire un mondo troppo spesso Ministero dell’Istruzione e di quello della Cultura, descritto tramite luoghi comuni, e approfondire ma soprattutto grazie all’impegno degli editori. Intero: 10 euro; le ragioni dei drammi a cui assistiamo ogni Come ha sottolineato Regis Faure, direttore giorno in Medio Oriente e nel Mediterraneo. generale di GI Events per Lingotto Fiere, “la Ridotto generico (ragazzi dagli 11 ai 18 anni, Tra gli ospiti più attesi ci sarà Shrin Ebadi, la notizia è innanzitutto che il Salone c’è. Questo prima donna musulmana ad aver vinto il Premio è stato possibile grazie a tutti gli espositori studenti universitari, visitatori oltre i 65 anni): 8 euro; Nobel, e Antoine Leiris, l’uomo che ha perso la che hanno risposto presente”. Saranno oltre moglie nell’attentato al Bataclan e che ha scritto mille le case editrici che metteranno in mostra Ridotto junior (bambini dai 3 agli 8 anni): 2,50 euro; ai terroristi la lettera “Non avrete il mio odio”. la loro produzione nei padiglioni del Lingotto, Accanto a loro, la consueta nutrita schiera di nonostante abbiano dovuto sostenere spese Preserale (valido dalle 18.00 in avanti): 5 euro; scrittori italiani fra i tanti: Claudio Magris, Erri organizzative che negli anni scorsi non erano De Luca, Massimo Gramellini, Roberto Saviano, totale competenza di chi esponeva: “È un segno Abbonamento (valido 5 giorni, un ingresso al giorno): 25 euro. Enzo Bianchi, Dacia Maraini, Paola Mastrocola. di quanto ci tengano – fa notare Ferrero -, di La novità forse più significativa è l’introduzione quanto il Salone sia importante per loro”. del biglietto serale a 5 euro, valido a partire dalle DANIELE PEZZINI 18, con il quale si potrà assistere agli eventi del

4 | FUTURA 6MAGGIO2016 L’assalto dei giovani editori torinesi: libri interattivi e romanzi da ridere

ono nati da meno di due anni e per decimo anno di vita, l’Incubatore è un format alla crisi e portano molte iniziative di qualità, distributori e uffici stampa di importanti case la prima volta partecipano al Salone che permette alle case editrici con meno di 24 andando a unirsi alle migliaia di editori e autori editrici nazionali. In “Incubatore… e poi”, Internazionale del Libro: sono i 22 mesi di vita di andare al Salone a costi limitati e presenti, dall’Italia e dall’estero. Una situazione invece, gli editori delle scorse edizioni (a oggi Sgiovani editori da tutta Italia che in uno spazio esteticamente curato, garantendo da overbooking”. Due appuntamenti fissi alla circa 250) racconteranno la loro esperienza debutteranno all’Incubatore della fiera in loro alta visibilità. “Sono dei ‘Visionari’, i Sala Incubatore: ogni mattina alle 12 la Striscia di crescita: da Gorilla Sapiens, a Marotta programma dal 12 al 16 maggio. Libri fatti coraggiosi ai quali è dedicato il Salone 2016 – Business, dove gli espositori dell’area ricevono & Cafiero da Scampia, a Lo Stampatello, a come pacchi di pasta o confezioni di detersivo, ha detto Giovanna Milella presidentessa della consigli pratici, suggerimenti e strategie di Intermezzi, fino a Neo. Edizioni. e piattaforme online per book interattivi. Al fiera -. Nascono in controtendenza rispetto business da librerie indipendenti, biblioteche, FEDERICA FROLA

È torinese il primo libro che si Per Oriana Conte “ogni autore è sfoglia come un videogioco un genere”

Come si può insegnare ai bambini la passione giocatrice Violet”. Ventiquattro anni, appassionata di libri fin da per la lettura? Per rispondere a questa Alla Fiera saranno, infatti, organizzati diversi piccola, il suo ufficio è il Mac: Oriana Conte, domanda Flavio Trione, programmatore e workshop con gli studenti delle scuole originaria di Catania, nel 2014 apre a Torino lettore entusiasta, ha creato ActiveBook, una torinesi. “Speriamo che i bambini si divertano la casa editrice indipendente SuiGeneris. “A piattaforma interattiva, nata a Torino e pensata – si augurano gli ideatori –. Chiederemo loro 12 anni scherzavo con mia mamma dicendo per trasformare qualsiasi testo narrativo in un di giocare e leggere insieme il nostro book che avrei aperto la mia ‘casa’ dei libri’ libro interattivo. “Circa un anno fa – racconta interattivo”. – racconta -. Al Salone avevo partecipato Paolo Nicoletti, co-ideatore – pensavo a Trione, Manca e Nicoletti hanno fondato ai festeggiamenti per i 20 anni di Minimum come avvicinare mia figlia, che ha sette anni, l’azienda 3×1010, che si occupa di fornire Fax: i proprietari avevano aperto ‘con amore al mondo della lettura. È allora che mi sono alle imprese supporto necessario per i e incoscienza’ poco più che ventenni. Così mi ricordato dei game book cartacei, molto programmi tecnologici innovativi. “ActiveBook sono convinta: pur senza esperienza dovevo diffusi negli anni Ottanta. Questi libri davano è un progetto a parte – spiegano – e non buttarmi”. la possibilità al lettore di scegliere tra diverse è pensato necessariamente per i ragazzi. Così nel dicembre del 2014 è nata SuiGeneris: ipotesi di sviluppo della trama. L’ActiveBook Siamo attualmente in trattativa con alcune l’azienda editoriale investe sugli autori giovani supera questi modelli, non solo dal punto di case editrici che vorrebbero trasformare alcuni ed esordienti, che propongono testi atipici. Il vista grafico e tecnologico, ma diventando prodotti editoriali in libri interattivi ispirati allo motto di Conte è: “Ogni autore è un genere un’app, sviluppata secondo il linguaggio stesso principio”. a sé”. All’edizione 2016 dell’Incubatore, la moderno dei videogame”. COSTANZA FORMENTON giovane editrice si presenterà con sette Il primo progetto lanciato sulla piattaforma, da pubblicazioni: “Racconti gialli”, “Tutto relativo Trione, Luca e Alessandro Blengino, Paolo tranne… il Vento”, “Carmen”, riscrittura postmoderna di Lolita, “Talita Kum”, romanzo d’esordio di Federico Bergaglio, “Il Morandazzo, i film in tre righe… come non li avete mai visti!” dello stand-up comedian Massimo Pica, “Storia della filosofia a sonetti” di Francesco Deiana e “Chilometri, etilometri anche un giovanissimo: Emanuele Cesaro ha e aritmie” del cantautore Davide di Rosolini. scritto “Carmen” a 17 anni. “L’ho conosciuto “Il mercato, ormai, è saturo di libri che sono durante il corso di scrittura creativa che ho uno la copia dell’altro - sostiene Conte - tenuto nel suo liceo: è una penna particolare, . SuiGeneris vuole essere una voce fuori al confine tra poesia e narrativa”, ci svela dal coro, proponendo una linea giovanile l’editrice. e irriverente. Citando Pirandello, in testa Il lavoro di Conte è così significativo che il abbiamo tre corde: sociale, civile e pazza, Salone ha messo la sua foto come immagine quando usiamo quella pazza nascono i del profilo della pagina dell’Incubatore. migliori testi grotteschi e umoristici”. La ventiquatrenne è già stata ospite della Manca e Paolo Nicoletti, è “Il segreto di Castel Conte ha incontrato gli scrittori in maniera manifestazione: “Mi sono trovata molto bene, Lupo”, libro interattivo pensato per i ragazzi diversa: “Ci sono due modi, solitamente: o mi è stata un’opportunità per farmi conoscere dagli otto anni in su, realizzato dalla casa di produzione torinese Fix-a-Bug. La storia racconta di Simon e Violet, due ragazzi che, in vacanza nel maniero in Svizzera appena ereditato dai genitori, scoprono che all’interno del rudere è nascosto un tesoro. “La vicenda naturalmente ha un solo epilogo possibile – spiega Paolo Nicoletti – ma il protagonista può arrivarci attraverso molteplici strade. Non si tratta di un semplice videogame, perché ovviamente lo scopo è di spingere i ragazzi ad avvicinarsi alla lettura. L’interfaccia, infatti, è quella di un testo narrativo, dove alcune parole sono sottolineate e portano il lettore in altri ‘spazi’ del gioco”. L’app del “Segreto di Castel Lupo” è gratuita e disponibile sia per Android sia per Apple, oltre propongono il libro già creato, oppure sono io e far conoscere i miei autori – conclude -. che sul sito www.castellupo.it. “Al momento stessa a selezionare un autore chiedendogli Gli esordienti hanno un’energia diversa che nella versione online è disponibile solo l’avatar una determinata storia – spiega -. Per il primo bisogna sfruttare: l’inesperienza dei giovani di Simon – avverte Flavio Trione – ma durante libro ‘Racconti Gialli’, ad esempio, ho aperto può trasformarsi, così, nella loro forza”. il Salone del Libro, a cui parteciperemo, sarà una sorta di competizione, scegliendo, poi, il FF lanciata la preview dell’episodio 1 con la lavoro che mi colpiva di più”. Tra gli altri, c’è

FUTURA | 5 6MAGGIO2016 Tanti gli interventi di riqualifi cazione delle periferie della CITTÀ

Continua la nostra inchiesta dedicata a quan- degrado o la criminalità per poi tornare nella lodevoli. fiori e a Barriera di Milano, dove sono in corso to di buono avviene nei quartieri periferici penombra quando vi si realizzano importanti Dopo esserci occupati, lo scorso numero, del- importanti interventi di riqualificazione. della città, troppo spesso sotto i riflettori per il opere di riqualificazione, progetti o iniziative le Vallette e di Aurora, oggi andiamo a Mira- ANDREA LAVALLE E DAVIDE URIETTI

Mirafi ori non è più solo la Fiat Urban Barriera di Milano

eggi Mirafiori e pensi subito alla Fiat. Nei capannoni dell’ex stabilimento industriale, gli spazi un tempo occupati Il quartiere, che tra il 1950 e il 1970 industriale dell’Incet, in via Cigna, Barriera dalle officine Iveco – Telai, lo scorso anno conobbe una rapida espansione di Milano, da maggio, avrà la sua nuova è stato inaugurato il parco urbano Spina Ldemografica per i tanti italiani sede il Comitato Urban Barriera che 4, intitolato ad Aurelio Peccei, un polmone provenienti dal Meridione, ha saputo rivalutarsi dalla primavera del 2011 si occupa della verde di 43.000 metri quadri tra i Docks perdendo il solo connotato di zona industriale. riqualificazione del quartiere alla periferia di Dora e Corso Vigevano. In ottobre invece Com’è stato possibile? Grazie a ‘Urban 2’, il Torino. Proprio gli spazi dell’ex fabbrica di sono terminati i lavori di riqualificazione programma di “rigenerazione urbana” promosso fine ‘800 rappresentano uno degli interventi dell’area mercatale di Piazza Foroni, dall’Unione Europea che finanzia interventi più significativi che il programma Urban l’anima commerciale del quartiere, che volti a rilanciare lo sviluppo e a migliorare la Barriera lascerà in eredità al quartiere: oltre con i suoi 7000 metri quadri e 170 banchi qualità della vita e dell’ambiente. Gli interventi, quattromila metri quadrati completamente rappresenta uno dei mercati più importanti che si sono conclusi il 31 dicembre 2009, sono riqualificati, ripartiti su tre piani e disposti della città. stati superiori a 40 milioni di euro e hanno intorno a una vasta piazza semi-coperta per AL favorito processi di trasformazione sociale, fisica ed economica nel quartiere, al fine di far emergere nuove e positive opportunità di sviluppo per la popolazione locale. Il 23 novembre 2001 è stato formalmente adottato il Programma d’Iniziativa Comunitaria (PIC) ‘Urban 2’, mentre i lavori sono iniziati a partire da gennaio 2002 con l’obiettivo di cambiare in meglio e con intelligenza il volto di Mirafiori, intervenendo su tre principali assi. Il primo, l’Asse verde, ha previsto il recupero fisico e la sostenibilità ambientale: valorizzare le molte aree verdi e sportive esistenti per creare spazi pubblici e percorsi urbani; promuovere lo sviluppo sostenibile come elemento di distinzione del quartiere, aumentando la vivibilità dei luoghi. Tra i molti progetti occorre ricordare la riqualificazione di piazza Livio Bianco, l’inaugurazione del Parco Lineare di Corso Tazzoli, così come l’intento di raggiungere il 50 % di raccolta differenziata. Il secondo, l’Asse blu, ha previsto, invece, la creazione di infrastrutture e conoscenze per di contatto tra gli abitanti, riducendo i fenomeni lo sviluppo economico: sostenere le imprese di isolamento; creare occasioni di espressione esistenti e aiutare quelle nuove a crescere; culturale e artistica che rafforzino l’identità un investimento di oltre 15 milioni di euro trasformare una periferia in un vero e proprio e il senso di appartenenza alla comunità. In dove, quest’autunno, è stato inaugurato centro produttivo e vitale, che fornisca servizi questo caso, i progetti da ricordare sono stati Open Incet, un centro per lo sviluppo moderni e tecnologicamente avanzati. Tra l’apertura della Cascina Roccafranca, un di start up nel campo dell’Innovazione i molti progetti, anche iniziative di sostegno centro per le famiglie, l’infanzia e gli anziani, sociale. “Non si tratta semplicemente di un incubatore, ma di un luogo in cui si cura tutto quello che viene prima e dopo la nascita di una start-up e per aiutare chi ha un’idea a realizzarla nel miglior modo possibile”, spiega il project manager di Open Incet, Marco Riva. “Si tratta di una piattaforma di connessione di competenze in grado di generare sperimentazioni e innovazioni nei campi dell’imprenditoria sociale, dell’innovazione aperta, dell’info-manifattura, dell’economia della condivisione e di quella delle soluzioni, dei processi partecipati per lo sviluppo urbano e dei servizi di prossimità”. La riqualificazione dello stabilimento industriale è solo uno degli oltre 30 progetti e interventi nel quartiere realizzati negli ultimi 5 anni dal comitato Urban Barriera, alle piccole imprese e attività di formazione e il Progetto Cortili per il miglioramento della con un investimento di oltre 35 milioni di inserimento nel mondo del lavoro. qualità dell’abitare nelle case di proprietà euro provenienti dal fondo europeo di Il terzo, l’Asse rosso, si è occupato di pubblica. sviluppo regionale per la “riqualificazione integrazione sociale, lotta all’esclusione e DU di aree degradate”. crescita culturale: rafforzare il legami e le reti Attraverso la riconversione di un’altra area

6 | FUTURA 6MAGGIO2016 SPETTACOLI

I numeri della quinta edizione del Torino Jazz Festival ... e quelli del TJF Fringe, la sezione dedicata alle promesse del jazz

er il quinto anno consecutivo il sperimentale del Festival dedicata alle al Circolo Canottieri Esperia, si è esibita Ma sono stati tanti altri gli appuntamenti “Torino Jazz Festival” ha invaso la promesse del jazz. in un assolo utilizzando i suoi piedi come del Fringe, dal 22 al 25 aprile, e poi il 30, città a suon di beat per ben 10 giorni, Venerdì 22 aprile sono stati proprio i giovani strumento musicale. Giornata Internazionale Unesco del Jazz. Pdal 22 aprile al 1° maggio, con un ad aprire la kermesse, Precisamente 90 eventi cartellone ricchissimo. Q u a l c h e con una giornata “a che hanno coinvolto 250 numero: sono tutto Fringe” che ha artisti da tutto il mondo. stati 178 gli anticipato il fluire Tra questi: il trio “Luz”, appuntamenti di appuntamenti composto da Giacomo tra la successivi, in Ancillotto, Igor Legari e centralissima pieno spirito jazz, Federico Leo; Robert Piazza genere che, per Glasper, tra i più acclamati Castello, i definizione, si nutre musicisti degli ultimi anni; e teatri e i locali di contaminazioni e ancora Rosario Bonaccorso lungo il Po, imprevisti. La prima accompagnato da Roberto quasi 600 giornata ha, infatti, ed Eduardo Taufic, Dino i musicisti riservato al pubblico Rubino e Darlan Marley. coinvolti, un programma Novanta appuntamenti provenienti intenso, da che, uno dopo l’altro, da 17 Paesi pomeriggio a notte hanno confermato la diversi. Il fonda, caratterizzato vocazione sperimentale tutto per da partnership della rassegna, che un budget con realtà locali quest’anno si è spinta complessivo e internazionali. fino ai confini della ricerca di 825mila Momento clou, la avanguardistica, lasciando euro, di cui performance della senza fiato il pubblico 110mila tap dancer olandese torinese. solo per il Marije Nie, che, dalla SABRINA COLANDREA “Fringe”: letteralmente “frangia”, zattera posizionata in “margine”, praticamente la sezione mezzo al Po, davanti La performance di Marije Nie sulla zattera in mezzo al Po

Jacopo Albini e Fabio Giachino insieme grazie al Fringe

Crescere e migliorarsi insieme al Fringe Jazz Festival: è ciò che è successo a Jacopo Albini e Fabio Giachino, due musicisti torinesi under 30 che si sono esibiti nel corso dell’evento fin dalla prima edizione

Crescere e migliorarsi insieme al Fringe tutti gli artisti del Fringe si univano a noi”. suonare insieme ad altri musicisti, di tutte culturale unico. È questo uno dei gol del Jazz Festival: è quello che è successo a Ma le emozioni per l’edizione 2016 non si le nazionalità e dai più svariati stili. “Ho Fringe: riuscire a unire i vari artisti, che se no Jacopo Albini e Fabio Giachino, due musicisti fermano qui per Giachino: “Mi sono esibito partecipato a un progetto su Frank Zappa – non si potrebbero conoscere”. torinesi under 30 che si sono esibiti nel corso nella serata di apertura, per il Torino Jazz spiega il primo – e in più ho suonato con ospiti E Albini aggiunge, riguardo ai meriti del dell’evento (quest’anno dal 22 importanti: due anni fa, ad esempio, con Festival: “In quei giorni tutti i locali sono pieni aprile al 1 maggio) fin dalla prima Yon Balke e Patrice Heral”. e le persone erano lì per ascoltare jazz. In una edizione. “Mi sono esibito – racconta il secondo città come Torino non capita spesso. È una Saxofonista uno, pianista l’altro, i – con molti artisti. Questo mi ha dato soddisfazione, per un musicista, vedere che il due hanno rispettivamente 26 e 29 l’opportunità di vedere, conoscere e posto in cui stai suonando scoppia e che il tuo anni. In comune la caratteristica ascoltare musicisti provenienti da tutto il concerto è particolare e apprezzato”. di aver sempre partecipato da mondo, con cui si è creato uno scambio protagonisti alla festa torinese SARA IACOMUSSI dedicata alla musica. Da quattro anni, infatti, entrambi danno il loro contributo per trasformare Torino, anche solo per pochi giorni, nella capitale del jazz. Per l’edizione 2016, Albini ha partecipato al progetto “Edimburg Project”. Edimburgo e Torino si sono unite per creare “uno scambio culturale tra i due festival di jazz - ha raccontato - portando nelle due città artisti italiani e scozzesi. Insieme a Furio Di Castri, direttore artistico del Fringe Jazz, e a Tom Bancroft, direttore dell’Edimburg Project abbiamo suonato i nostri pezzi, dei brani originali con il contributo anche del chitarrista Jacopo Albini Graeme”. Giachino, invece, si è occupato insieme a Mauro Battisti e Tony Arco delle Festival, sul palco principale di Piazza open jam session al Mad Dog, il locale di via Castello con Roy Paci: che esperienza, Maria Vittoria. quanta gente!”. “Ogni notte - ci ha detto - da mezzanotte in Sia Albini sia Giachino negli ultimi quattro Fabio Giachino poi, suonavamo un set di apertura e, dopo, anni avevano già avuto la possibilità di

7 | FUTURA SPORT 6MAGGIO2016 Juve contro Juve, è di nuovo record I bianconeri guidati da Allegri eguagliano il “quinquennio d’oro” di

al quinquennio d’oro ai 5 anni, cambiano i protagonisti, ma il Torino. TRIS JUVE. Il terzo anno di lasciare la panchina. Al suo posto scudetti di oggi. La Juventus finale è (quasi) sempre lo stesso. Carcano fu il primo in Italia ad Carcano e quello di Conte vedono arriva , ex D2015/16 ha riscritto la storia e applicare il cosiddetto “metodo”, un due novità simili. Arrivano due milanista poco gradito dai tifosi. Gli ha eguagliato i bianconeri del 1930- IL PRIMO SCUDETTO. Sono due modulo innovativo, ribattezzato il attaccanti, II e Carlitos stessi che si sarebbero ricreduti 35. Da Carcano a Conte e Allegri, da i nomi che cambiano il destino WW. Quella Juventus arrivò prima Tevez. Il primo, 19enne, segnò alla pochi mesi dopo: Scudetto, Coppa Rosetta e Combi a Pogba e Dybala, bianconero: Carlo Carcano ieri, davanti alla Roma, grazie ai 20 gol di sua prima stagione 29 reti in 28 Italia e finale di Champions League. passando anche per Tevez e Pirlo, oggi. I due allenatori . L’allenatore leccese partite, diventando Una stagione perfetta a livello dal metodo al 3-5-2. Trascorrono gli che riportarono lo scudetto a raccolse l’eredità di Gigi Del Neri e di ed entrando subito nella storia. Il nazionale e quarto campionato due settimi posti consecutivi. Il testa secondo, argentino della Ciudad consecutivo messo in bacheca. a testa con il Milan fu durissimo, ma Oculta di Buenos Aires, mise a dopo lo scontro diretto di San Siro, segno 19 gol. SI CAMBIA, MA SI VINCE la Juventus allungò e si impose con La Juve scoprì il Farfallino e, poi, SEMPRE. Con l’addio di Carcano, 4 punti di vantaggio sui rossoneri. l’Apache. Tanto elegante e leggero lasciò la Juventus anche il portiere Due grandi fattori contribuirono a il primo, quanto rabbioso e mai Combi. Sulla panchina la coppia quella vittoria: il 3-5-2 e Andrea domo il secondo. In modi diversi, Gola-Bigatto. In campo, l’arrivo dei Pirlo. in epoche diverse fecero vincere giovani del vivaio: Foni, Gabetto e le loro Juventus. Il tris nazionale Rava. Nonostante i cambiamenti, LA CONFERMA. Nel 1932 la del “Quinquennio d’Oro” sancì il quella Juve vinse ancora: 44 punti, grande rivale dei bianconeri fu il dominio della Juve in Italia, quello 2 in più dell’Ambrosiana e 5 più della Bologna, ma il testa a testa, vinto di Antonio Conte fece registrare il Fiorentina. Un ultimo trionfo dedicato per 3-2 dalla Juve, indirizzò quel record di punti in : 102. a Edoardo Agnelli, scomparso campionato. Decisivo per la vittoria proprio nel 1935, dopo aver visto finale fu il terzetto Combi-Rosetta- ADDIO E BENVENUTO. Il quarto la sua squadra ancora vincitrice. Caligaris, un muro difensivo senza anno cambiò tutto, sia allora Anche la Juventus di Allegri cambiò: eguali che quasi 80 anni dopo sia ai giorni nostri. Il 1933/34 fu Vidal al Bayern Monaco, Tevez in venne ricreato dal terzetto Buffon- il campionato più ostico per la Argentina e Pirlo negli States. Nuovi Bonucci-Barzagli. I tre italiani sono squadra di Carcano. Fino a metà rinforzi Dybala, Rugani, Alex Sandro, stati il punto fermo degli ultimi trionfi. girone di ritorno l’Ambrosiana Inter Zaza, Mandzukic e Kedira. Un inizio Nel secondo anno di Conte, il rivale di sembrava terribile: 10 punti in 12 partite. Tanti più accanito fu il Napoli che, però, inarrivabile e la modifica del giovani, forse troppi, pochi giocatori non resse il ritmo. calendario per la partecipazione vincenti. Le critiche piovono, Allegri dell’Italia ai Mondiali sembrò in bilico. Poi la risposta: 25 vittorie togliere energie ai bianconeri, ma nelle successive 26 giornate. Una * Nel 1930-1935 i punti assegnati in caso la Juventus con 7 vittorie di fila alla rimonta stratosferica. Un altro di vittoria erano 2. I punti del 15/16 sono fine riuscì a vincere con un solo scudetto in Corso Galileo Ferraris. provvisori poiché il campionato si sta ancora punto di vantaggio. Chissà se anche questo ciclo si giocando. Fu l’ultima vittoria di Carcano. Nel chiuderà a cinque o se la Juventus 2014 l’ultima di Antonio Conte. A di oggi batterà quella di ieri. luglio il tecnico pugliese decise di ALESSIO INCERTI Toro, lo scudetto uno splendido 40enne Si diceva che qualcuno, a Bra, per il Torino, ha dato una credibilità tenesse imprigionato un toro in una completa alla squadra”, afferma stalla per condurlo alle 17.45 in Radice alla fine della gara contro il qualche bar juventino. Cesena, quando lamenta anche di È il 16 maggio 1976, due squadre essere dispiaciuto per una “vittoria si sfidano a distanza per vincere banalmente non raggiunta” prima di il titolo. Per la Juventus sarebbe il andare a festeggiare. quarto scudetto in cinque anni, per Di trenta partite, il Toro ne vince il Torino il primo dopo ventisette. A 18, perdendone tre e impiegando dividerle c’è soltanto un punto, con soltanto 17 giocatori: pochi, i granata che devono giocare contro considerando anche che alcuni il Cesena in casa, un fortino dove avevano fatto apparizioni di alcuni hanno conquistato 14 vittorie, in minuti. Ma la forza del gruppo e una stagione straordinaria che ha del suo allenatore, arrivato alla fine visto gli uomini del neo-allenatore della stagione precedente dopo il granata Gigi Radice inseguire, e sesto posto di Fabbri, con l’idea di poi sorpassare, l’altra squadra di svecchiare la squadra e puntare su Torino. un gioco offensivo, si sono rivelate Nell’ultima giornata di campionato vincenti insieme alle grandi prove si decide tutto con un pareggio e dei singoli. A partire da Claudio una sconfitta: la Juve perde con il Sala che, dopo cinque anni in Perugia e il Toro diventa campione granata, diventa capitano e con 29 d’Italia a quasi trent’anni dall’ultima presenze è uno dei veri trascinatori volta, quando il 6 maggio 1949, in della squadra; con lui poi ci sono occasione della celebrazione delle , capocannoniere con Lo stadio Comunale nell’ultima partita del campionato 1975-1976, Torino-Cesena. vittime della tragedia di Superga, 21 reti, l’altro “gemello del gol” la Federazione assegnò il titolo ai Ciccio Graziani con 15, e Patrizio anni, inaugura col titolo di campione nel campionato 77-78). a Bra aveva davvero un toro in una granata (primi in classifica davanti a Sala, che in un anno passa dalla d’Italia la sua storia di cinque anni Dopo quarant’anni da quel 16 stalla per celebrare la vittoria. Inter e Milan). serie C con il Monza allo scudetto con il Torino, “rischiando” di replicare maggio, il Torino ha vinto una Coppa La vittoria celebra una stagione e una sotto l’ala del suo primo mister e la vittoria anche l’anno successivo, Italia, è tornato in e poi in A, AZZURRA GIORGI squadra che fino a quel momento scopritore. , che da quando si piazzerà soltanto a ma non ha mai più conquistato uno si era sentita sempre sotto esame: allenatore fino al 1975 non era mai un punto dai bianconeri primi in scudetto e provato la gioia di quel “Questo scudetto è una liberazione stato in una squadra per più di due classifica (arriverà secondo anche campionato. E chissà se qualcuno

8 | FUTURA 6MAGGIO2016

SAVETHEDATE A CURA DI EMILIANO TOLU

NATALIA GINZBURG TORINO FRINGE FESTIVAL STRATORINO 8 MAGGIO DAL 4 AL 18 MAGGIO DAL 4 AL 15 MAGGIO Dal 4 al 15 maggio, Nel mese di maggio Torino ospiterà la 2016 prende il via la quarta edizione serie di attività cultura- del Fringe Festival. li che Intesa Sanpaolo Un evento nato offre alla città di Torino dalla volontà di nell’auditorium del suo dieci compagnie Grattacielo. Il program- teatrali di offrire ai ma si apre mercoledì 4, cittadini, per dieci dalle 21, con il primo di giorni spettacoli, tre appuntamenti dedi- performance, cati a Natalia Ginzburg. eventi speciali, La mattina del 8 maggio, dalle 10.30 alle 14.30, tutti Il 4, il 10 e il 18 mag- concerti, feste e di corsa in piazza S. Carlo per la StraTorino 2016, che gio Toni Servillo, Anna dj set invadendo quest’anno torna con un’edizione pensata e realizzata Bonaiuto e Lella Costa completamente la città con il teatro. Il Torino Fringe Festival sulla scia della storica maratona, ma riprogettata per leggeranno alcune delle pagine più emozionanti della scrittri- è una manifestazione teatrale di respiro nazionale che vuole soddisfare le esigenze del pubblico di oggi. Tra le varie ce. Nella prima data sarà protagonista l’attore Toni Servillo, garantire agli artisti partecipanti una piena visibilità “per favorirne novità della corsa il passaggio ai Murazzi, che ospiterà, in che leggerà la raccolta di testi autobiografici “Le piccole virtù” la circuitazione nazionale ed internazionale”. Per info chiamare uno spazio di circa 30 metri, una batteria di nebulizzatori (1962). Ingresso libero su prenotazione. 388 3425483 / 366 9354219 o scrivere a [email protected]. per lasciarsi spruzzare e una galleria del vento, per sentire il brivido di un forte getto d’aria. GLI STADIO AL TEATRO SALONE INTERNAZIONA- GIOVANNI ALLEVI AL COLOSSEO LE DEL LIBRO LINGOTTO 10 MAGGIO DAL 12 AL 16 MAGGIO Torna uno degli 13 MAGGIO Martedì 10, dalle 21.30, il Teatro Colosseo di via Madama appuntamenti Cristina ospiterà la tanto attesa tappa torinese del nuovo tour più attesi Torna a Torino, per degli Stadio. I vincitori dell’ultimo festival di Sanremo tornano dell’anno per un nuovo concerto nella città della Mole per presentare l’ultimo album dal titolo gli appassionati all’Auditorium “Miss Nostalgia”, di cui fa parte il singolo “Un giorno mi dirai”, della scrittura, del Lingotto, il vincitore della kermesse condotta quest’anno da Carlo Conti. Il ma non solo. compositore e prezzo del biglietto va dai 27 a 35 euro circa. Al Lingotto pianista Giovanni Fiere, dal 12 Allevi. La tappa al 16 maggio, inaugura un preparatevi nuovo tour live a una nuova che porterà Allevi indimenticabile ad esibirsi nella esperienza sua triplice veste con i protagonisti della XXXIX edizione del Salone del di compositore, Libro, la fiera libraria più grande d’Europa dopo quella di pianista e direttore Francoforte. Il Tema di quest’anno ha il titolo sintetico di d’orchestra. In “Visioni”. La grande novità di questa edizione è, però, il questo concerto, l’artista proporrà una selezione personale dei biglietto ridotto (5 euro) a partire dalle 18. suoi brani più famosi come “Symphony of life” ed “Elevazione” dall’ultimo album sinfonico “Sunrise”, “A perfect day” e “300 anelli” tratti da “Evolution”, “Aria (per respirare)”. Biglietti da 29 euro. MARTA SUI TUBI “PICCOLI ENERGUMENI“ 13 MAGGIO DI ELIO E LE STORIE TESE Il 13 maggio il duo, formato da Giovanni Gulino e Carmelo 15 MAGGIO L’ARTE DELL HIMALAYA Pipitone, si esibirà dalle 22.00, all’Hiroshima Mon Amour, per presentare il sesto e ultimo disco dal titolo “Lostilostile”. Il concept album, uscito ad aprile, ha al centro il tema dell’incontro, DALL’8 MAGGIO del confronto, dell’amicizia, ma affronta anche tematiche come l’amore, la morte, gli stati d’animo, l’ignoto, il futuro, la fuga. Ogni prima Prezzo del biglietto 13 euro. domenica del mese, fino a giugno, Palazzo Madama propone una visita guidata per scoprire le sue collezioni, Dopo 20 anni, la storica e irriverente band milanese “Elio con percorsi e le storie tese” torna nei palazzetti di tutta Italia con il tour storico-artistici “Piccoli energumeni”. Il 15 maggio i musicisti capitanati che spaziano dai da Stefano Belisari, più noto come Elio, si esibiranno Paesi Islamici dell’Asia al Giappone, dalla Regione Himalayana in concerto al PalaAlpitour. Si preannuncia una serata al Sud Est asiatico. Nel mese di maggio, sarà possibile visitare esilarante, piena di buona musica, spettacolo e tante una galleria di opere d’arte buddhista e tibetana: dalle sculture di sorprese: sicuramente da non perdere. Il prezzo del legno e in metallo, dai dipinti a tempera databili, tra il XII al XVIII biglietto va da 28,75 a 57,50 euro. secolo, fino alle preziose copertine lignee di testi sacri intagliate e dipinte.

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