Archeologia Dell'unità. Architettura, Pittura E Filosofia Nella Tragedia Italiana Del Cinquecento

Total Page:16

File Type:pdf, Size:1020Kb

Archeologia Dell'unità. Architettura, Pittura E Filosofia Nella Tragedia Italiana Del Cinquecento Archeologia Dell'unità. Architettura, Pittura E Filosofia Nella Tragedia Italiana Del Cinquecento The Harvard community has made this article openly available. Please share how this access benefits you. Your story matters Citation Confalonieri, Corrado. 2019. Archeologia Dell'unità. Architettura, Pittura E Filosofia Nella Tragedia Italiana Del Cinquecento. Doctoral dissertation, Harvard University, Graduate School of Arts & Sciences. Citable link http://nrs.harvard.edu/urn-3:HUL.InstRepos:42029549 Terms of Use This article was downloaded from Harvard University’s DASH repository, and is made available under the terms and conditions applicable to Other Posted Material, as set forth at http:// nrs.harvard.edu/urn-3:HUL.InstRepos:dash.current.terms-of- use#LAA Archeologia dell’unità. Architettura, pittura e filosofia nella tragedia italiana del Cinquecento A dissertation presented by Corrado Confalonieri to The Department of Romance Languages and Literatures in partial fulfillment of the requirements for the degree of Doctor of Philosophy in the subject of Romance Languages and Literatures Harvard University Cambridge, Massachusetts May 2019 © 2019 Corrado Confalonieri All rights reserved Prof. Jeffrey T. Schnapp Corrado Confalonieri Archeologia dell’unità. Architettura, pittura e filosofia nella tragedia italiana del Cinquecento Abstract Archeologia dell’unità offers a new narrative of both the origins and the consequences in the history of ideas of the pseudo-Aristotelian unities of time and place that emerged in sixteenth-century Italy. Weaving together phenomena such as the reception of Vitruvius’s De architectura, the performance of classical plays in Italian courts, the invention of perspective and its impact on stage design, I reconstruct the interactions between artists and humanists and the development of a shared language across aesthetics and poetics. I claim that the complication of the Aristotelian concept of unity of action with the notions of time and place is the symptom of a shift in paradigms—from the inner coherence of the text to the verisimilitude, from the importance of the plot to the appreciation of the mise-en- scène—caused by the interdisciplinary network that the Poetics entered in mid-sixteenth century. Focusing on the innovations of Renaissance scenography, I show in selected tragedies by Giangiorgio Trissino (Sofonisba), Pietro Aretino (Orazia), Luigi Groto (Adriana), and Torquato Tasso (Re Torrismondo) how the dimension of spectacle came to condition the structure of texts. I claim that rethinking the unity of action in light of the unities of place and time bears consequences for the “philosophy” of the action beyond the material conditions of the stage representation, providing a model for texts that are not meant to be staged and an explanation for the shifting of the “poetics of the tragedy” to the “philosophy of the tragic” that would later emerge in German Idealism. ! iii ! Archeologia dell’unità. Architettura, pittura e filosofia nella tragedia italiana del Cinquecento INDICE Parte I Introduzione 1. In principio fu Aristotele? 1 2. La formazione discorsiva del Rinascimento 6 Capitolo 1 Letterati e architetti nell’Italia del Rinascimento 1. Ferrara, Firenze, Urbino: a caccia di libri tra le corti 15 2. Excursus. Il posto dell’architettura nella teoria tra Quattro e Cinquecento 22 3. Milano, Ferrara, Vicenza, Roma: seguendo Gian Giorgio Trissino 30 4. Roma: Claudio Tolomei e l’Accademia della Virtù 34 5. Venezia: Camillo, Serlio, Zorzi, Aretino 44 Capitolo 2 La norma di ogni corpo 1. Ideologia di una figura 49 2. Discorsi fluidi 55 3. Corpo, testo, edificio: le regole del gioco 58 4. Corpo, edificio, città: motivare lo spazio 76 Capitolo 3 Paradigmi in movimento 1. Un errore di Trissino 94 2. Teatro scritto, teatro rappresentato 96 3. Una festa per gli occhi 100 4. Tra scenografia e poetica 104 5. Dalla scena all’azione: dietro la maschera dell’aristotelismo 108 6. Il verosimile nella teoria e nella storia 115 7. Per una difesa di Castelvetro 118 8. Come si rovescia una gerarchia 122 Parte II Introduzione 131 Capitolo 4 Hic Cirta, hic salta: Gian Giorgio Trissino, Sofonisba 1. Divergenze parallele: le due “Sofonisbe” 133 2. Galeotto del Carretto: tragedia di Sofonisba, romanzo di Massinissa 137 3. Trissino: costringere e impedire l’azione al qui-e-ora 146 ! iv ! Capitolo 5 L’allegoria di una città: Pietro Aretino, Orazia 1. Forma e ideologia 160 2. Storia e letteratura 162 3. “Roma, che del tutto esser dee donna” 167 Capitolo 6 Quando i luoghi raccontano le storie: Luigi Groto, Adriana 1. Attraverso la scena: da una città all’altra 178 2. Unità di luogo 187 3. Hadria quanta fuit 197 Capitolo 7 Lontano da qui: Torquato Tasso, Re Torrismondo 1. Un Edipo a Vicenza 206 2. Dentro e fuori Sant’Anna 213 3. Lo spazio nel Torrismondo 230 Coda Da Tasso a Tolstoj: poetica della tragedia e filosofia del tragico 245 Indice delle illustrazioni 255 Bibliografia 257 ! v Parte I Introduzione 1. In principio fu Aristotele? “Aristotle may have been a midwife, but he didn’t lay the egg” (JAVITCH 2001a: 142). Con questa metafora – non la prima e non la più celebre di una carriera in buona parte rivolta allo studio della poetica cinquecentesca1 – Daniel Javitch concludeva uno dei saggi dedicati alla confutazione di un’idea che aveva avuto largo credito e che ancora resiste, pur se non sempre adeguatamente discussa, negli studi rinascimentali: l’idea, cioè, già avanzata da Joel Spingarn (1899) e poi ribadita con autorevolezza da Bernard Weinberg (1961), che la riscoperta della Poetica fosse da considerare come la causa diretta dei tentativi di elaborare nel corso del Cinquecento una sistematica teoria della letteratura, e in particolare che al trattato aristotelico fosse da ricondurre lo stimolo a ripensare la poetica per generi letterari.2 !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! 1 Memorabile quella di cantus interruptus, usata in un celebre articolo per descrivere le frustrazioni imposte al lettore dalla struttura digressiva dell’Orlando Furioso (JAVITCH 1980). Oltre allo studio sulla canonizzazione del poema di Ariosto (JAVITCH 1991), ricco di implicazioni anche per lo studio della poetica da un punto di vista teorico, si vedano anche JAVITCH 1988, 1992, 1994, 1998, 1999a e 1999b. 2 È utile ricordare l’aneddoto raccontato da Marvin Carlson in apertura al suo Places of Performance sul dibattito riguardante l’utilità dello studio degli spazi dedicati alle rappresentazioni che Joel Spingarn, allora docente alla Columbia University, ebbe col collega Brander Matthews, primo professore ad avere una cattedra di studi teatrali negli Stati Uniti. A Matthews, che sosteneva la necessità di ricostruire i palcoscenici in cui dovevano essersi svolti gli spettacoli dall’antichità fino ai tempi più recenti, Spingarn opponeva “what he called new criticism”, affermando cioè che “the study of the history of the theatrical spaces […] had no more to do with the understanding of the drama than the study of the history of printing had to do with the understanding of poetry” (CARLSON 1989: 1). Carlson commentava che, per quanto minoritaria se non insostenibile fosse diventata la posizione di Spingarn, il respiro degli studi suggeriti da Matthews era ancora troppo corto, limitato com’era a una posizione di servizio, pur sempre strumentale a una migliore comprensione del testo. Il presente lavoro condivide questa critica, ma la articola in direzione diversa da quella socio-culturale di Carlson: contro la tesi di Spingarn, il mio tentativo consiste nel dimostrare l’influenza della dimensione della rappresentazione sulla concezione del testo in termini apparentemente limitati alla poetica. Puntando sulla brevità e sull’incompletezza del testo di Aristotele – caratteristiche di cui, come avrò modo di ricordare in seguito, ebbero già a lamentarsi i letterati cinquecenteschi –,3 Javitch ha preferito ridimensionarne il ruolo generativo, e dunque parlare di “assimilazione” della Poetica all’interno di un dibattito sulla letteratura che era sì pronto ad accoglierla e magari a riorganizzarsi intorno a essa, ma che tuttavia non fu l’esito della sua riscoperta. La Poetica, infatti, fu piuttosto uno strumento con cui i suoi lettori, spesso interessati in quanto poeti in proprio oltre che teorici della poesia, forgiarono un sistema di norme nel complesso innovative rispetto alle limitate indicazioni del testo di partenza. Che la Poetica potesse davvero essere ritenuta il testo di partenza, anzi, è di per sé un fatto verso cui si deve nutrire qualche riserva, perché l’autorità di Aristotele, pressoché incontestabile nominalmente, fu alle volte sfruttata per presentare come “aristotelico”, e dunque per legittimare, ciò che, se non in contrasto con il trattato, era però difficilmente derivabile da esso. Per i Discorsi dell’arte poetica di Tasso, per esempio, si è parlato di innovazioni teoriche introdotte “dietro la maschera dell’aristotelismo” (JAVITCH 1999a), ma si tratta di un espediente che può valere al di là del caso di Tasso e che più in generale dimostra il punto decisivo di questo rovesciamento nel rapporto tra creazione di regole e lettura di Aristotele: anche le norme che nel Cinquecento vennero dichiaratamente presentate come aristoteliche possono talvolta essere lette come non aristoteliche (il che peraltro non vuol dire che fossero sempre antiaristoteliche). !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! 3 Allusioni all’oscurità di Aristotele si trovano per esempio nella dedicatoria dell’Orbecche (edita per
Recommended publications
  • Il Lasca’ (1505‐1584) and the Burlesque
    Antonfrancesco Grazzini ‘Il Lasca’ (1505‐1584) and the Burlesque Poetry, Performance and Academic Practice in Sixteenth‐Century Florence Antonfrancesco Grazzini ‘Il Lasca’ (1505‐1584) en het burleske genre Poëzie, opvoeringen en de academische praktijk in zestiende‐eeuws Florence (met een samenvatting in het Nederlands) Proefschrift ter verkrijging van de graad van doctor aan de Universiteit Utrecht op gezag van de rector magnificus, prof.dr. J.C. Stoof, ingevolge het besluit van het college voor promoties in het openbaar te verdedigen op dinsdag 9 juni 2009 des ochtends te 10.30 uur door Inge Marjo Werner geboren op 24 oktober 1973 te Utrecht Promotoren: Prof.dr. H.A. Hendrix Prof.dr. H.Th. van Veen Contents List of Abbreviations..........................................................................................................3 Introduction.........................................................................................................................5 Part 1: Academic Practice and Poetry Chapter 1: Practice and Performance. Lasca’s Umidian Poetics (1540‐1541) ................................25 Interlude: Florence’s Informal Literary Circles of the 1540s...........................................................65 Chapter 2: Cantando al paragone. Alfonso de’ Pazzi and Academic Debate (1541‐1547) ..............79 Part 2: Social Poetry Chapter 3: La Guerra de’ Mostri. Reviving the Spirit of the Umidi (1547).......................................119 Chapter 4: Towards Academic Reintegration. Pastoral Friendships in the Villa
    [Show full text]
  • Università Cattolica Del Sacro Cuore Milano
    ALCUNE INDICAZIONI PER L'IMPOSTAZIONE DELLA TESI FINALE ! VERSIONE CARTACEA - Fac-simile solo indicativo del frontespizio (esterno ed interno); il frontespizio interno dovrà poi essere firmato dal Coordinatore. COPERTINA FRONTESPIZIO INTERNO UNIVERSITA! CATTOLICA DEL SACRO CUORE MILANO Dottorato di ricerca in xxxxxxxxxxxxx ciclo xxxx S.S.D: xxxxxx (*) UNIVERSITÀUNIVERSITA CATTOLICA! CATTOLICA DEL DEL SACRO SACRO CUORE CUORE MILANOMILANO Dottorato di ricerca in xxxxxxxxxxxxx TITOLO TESI Scuola di dottorato inciclo Scienze xxxx della Formazione Dottorato di ricerca in StoriaS.S.D: e xxxxxxLetteratura (*) dell’età moderna e contemporanea ciclo XXV TITOLO TESI S.S.D.: L-FIL-LET/10 Tesi di Dottorato di : xxxxxxx xxxxxxxxxxxx Coordinatore: Ch.mo Prof. Xxxxxx XXXXXXX Matricola: 1234567 (firma in originale del Coordinatore) LA LINGUA DELLA RASSETTATURA DEL DECAMERON DI TesiLIONARDO di Dottorato SALVIATI di : xxxxxxx xxxxxxxxxxxx Matricola: 1234567 Anno Accademico 2011/12 Anno Accademico 2011/12 Coordinatore: Ch.mo Prof. Ermanno PACCAGNINI Tesi di Dottorato di: Paolo Maria Gilberto Maino (*) Indicare il/i settore/i Scientifico-disciplinare MIUR affine alla tesi di dottorato Matricola: 3810428 ( http://www.miur.it/0002Univer/0021Offert/0092Settor/index_cf2.htm) L’impaginazione e il carattere sono a propria discrezione. La stampa della tesi può essere eseguita anche fronte/retro. Anno accademico: 2011/2012 La rilegatura può essere a spirale, termica, a libro, in cartoncino. INDICE I. INTRODUZIONE p.8 I.1. Vita e opere di Salviati fino alla rassettatura del Decameron (1539-1579). p.8 I.2. La rassettatura del Decameron (1580-1582). p.16 I.2.1. La seconda edizione della rassettatura di Salviati (ottobre/novembre 1582). p.19 I.3.
    [Show full text]
  • Auf Den Folgenden Seiten Finden Sie in Unterschiedlichen Papier-Formaten Verwandtschaftlich-Familiäre Beziehungen Von Druckerfamilien
    Auf den folgenden Seiten finden Sie in unterschiedlichen Papier-Formaten verwandtschaftlich-familiäre Beziehungen von Druckerfamilien B19a Inhalt Tafeln Tafel I bis Tafel XIX Tafel V Tafel X sind im Druckformat 210x297 Prüss (Straßburg) Lufft (Leipzig, Wittenberg, mm (DIN A 4 hoch) Beck (Baden-Baden, Straß- Königsberg) burg, Köln) Aurifaber (Königsberg) Tafel XX bis Tafel XXIV Schwan (Straßburg) Daubmann (Nürnberg, Königs- sind im Druckformat 297x210 Forter (Straßburg) berg) mm (DIN A 4 quer) Franck (Ulm, Basel) Osterberger, Schmidt, Emmel (Straßburg, Köln) Segebach, Mense, Reich, Tafel XXV bis Tafel XXXIII Rihel (Straßburg) Gilberti, Lange (alle Königs- berg) sind im Druckformat 420x297 mm (DIN A 3 quer) Tafel VI Spieß (Frankfurt a. Main, Tafel XI Heidelberg, Gera, Mühlhau- Soncino (Soncino, Tafel I sen, Ettlingen, Speyer) Casalmaggiore, Brescia, Schönwetter (Frankfurt a. Barco, Fano, Pesaro, Bonhomme (Paris) Main, Mainz, Heidelberg, Ortona, Rimini, Istanbul, Kerver (Paris) Wien) Saloniki, Alexandria, Prag, Tambach (Frankfurt am Main) Alexandria) Bitsch (Frankfurt am Main) Tafel II Beatus (Frankfurt am Main) Kachelofen (Leipzig) Cholin (Köln, Frankfurt a. Tafel XII Lotter (Leipzig, Meißen, Wit- Main, Mainz, Bamberg, Die jüdischen Drucker in tenberg) Fürth) Frankfurt/Oder Kirchner (Magdeburg, Horwitz (Wilhermsdorf, Prag, Wernigrode) Sulzbach, Frankfurt/Oder) Duncker (Magdeburg, Braun- Tafel VII Salman (Frankfurt/Oder) schweig, Leipzig) Rooman (Haarlem, Salomon (Frankfurt/Oder, Bretzel (Zerbst) Midedelburg, Utrecht, Berlin) Faber (Magdeburg,
    [Show full text]
  • European Medieval and Renaissance Cosmography: a Story of Multiple Voices
    Asian Review of World Histories 4:1 (January 2016), 35-81 © 2016 The Asian Association of World Historians doi: http://dx.doi.org/10.12773/arwh.2016.4.1.035 European Medieval and Renaissance Cosmography: A Story of Multiple Voices Angelo CATTANEO New University of Lisbon Lisbon, Portugal [email protected] Abstract The objective of this essay is to propose a cultural history of cosmography and cartography from the thirteenth to the sixteenth centuries. It focuses on some of the processes that characterized these fields of knowledge, using mainly western European sources. First, it elucidates the meaning that the term cosmography held during the period under consideration, and the sci- entific status that this composite field of knowledge enjoyed, pointing to the main processes that structured cosmography between the thirteenth centu- ry and the sixteenth century. I then move on to expound the circulation of cosmographic knowledge among Portugal, Venice and Lisbon in the four- teenth and fifteenth centuries. This analysis will show how cartography and cosmography were produced at the interface of articulated commercial, dip- lomatic and scholarly networks; finally, the last part of the essay focuses on the specific and quite distinctive use of cosmography in fifteenth-century European culture: the representation of “geo-political” projects on the world through the reformulation of the very concepts of sea and maritime net- works. This last topic will be developed through the study of Fra Mauro’s mid-fifteenth-century visionary project about changing the world connectiv- ity through the linking of several maritime and fluvial networks in the Indi- an Ocean, Central Asia, and the Mediterranean Sea basin, involving the cir- cumnavigation of Africa.
    [Show full text]
  • Music Video Clip
    [email protected] http://www.iconictalent.com.au Contact: 0420906723 - 2009 Television – Hey Hey Radio! (Music Video Clip) - 2009 Seguimi o uccidimi - Sonohra (Music Video Clip) - 2009 L'amor carnale - The Bastard Sons of Dioniso (Music Video Clip) - 2009 Briciole - Noemi (Music Video Clip) - 2009 Anni amari - J-Ax feat. Pino Daniele (Music Video Clip) - 2008 Alla mia età - Tiziano Ferro (Music Video Clip) Assistant Director - 2009 Un Fatto ovvio - Laura Pausini (Music Video Clip) Production Coordinator - 2010 Se Fosse per sempre - Biagio Antonacci (Music Video Clip) - 2010 Good Luck My Friend - Sonohra (Music Video Clip) - 2010 Alle porte del sogno - Irene Grandi (Music Video Clip) - 2009 Venere di cenere - Xela (Music Video Clip) Production Assistant - 2010 Sono già solo - Moda` (Music Video Clip) - 2010 Sei sempre stata mia - Gianluca Grignani (Music Video Clip) - 2010 Quello che dai - Marco Carta (Music Video Clip) - 2010 Per tutte le volte che... - Valerio Scanu (Music Video Clip) - 2010 La notte - Modà (Music Video Clip) - 2010 La cometa di Halley - Irene Grandi (Music Video Clip) - 2010 Invocazioni al cielo - Le Vibrazioni - 2010 Inaspettata - Biagio Antonacci ft. Leona Lewis (Music Video Clip) - 2010 Il più fragile - Gianluca Grignani (Music Video Clip) - 2010 Fare a meno di te - Due di Picche (Music Video Clip) - 2010 Faccia come il cuore - Due di Picche (Music Video Clip) - 2010 Donna d'Onna - Amiche per l'Abruzzo (Music Video Clip) - 2010 Credimi ancora - Marco Mengoni (Music Video Clip) - 2010 Ciao amore ciao - Giusy
    [Show full text]
  • Elenco Basi Musicali
    Elenco basi musicali (Nella scheda d'iscrizione indicare sempre 3 titoli di canzoni) 1 Grazie mille 883 2 Bella vera 883 3 Viaggio al centro del mondo 883 4 Nient'altro che noi 883 5 Come deve andare 883 6 Io ci saro' 883 7 Come mai 883 8 Nord Sud Ovest Est 883 9 Le ragazze fanno grandi sogni Edoardo Bennato 10 Sembra ieri Edoardo Bennato 11 Si tratta dell'amore Edoardo Bennato 12 L'isola che non c'e' Edoardo Bennato 13 W la mamma Edoardo Bennato 14 Il gatto e la volpe Edoardo Bennato 15 C'e' il sole Edoardo De Crescenzo 16 Ancora Edoardo De Crescenzo 17 Abbronzatissima Edoardo Vianello 18 I watussi Edoardo Vianello 19 Guarda come dondolo Edoardo Vianello 20 Hully Gully In Dieci Edoardo Vianello 21 Pinne fucile ed occhiali Edoardo Vianello 22 Luce (tramonti a Nord-Est) Elisa 23 Rainbow Elisa 24 Broken Elisa 25 Una poesia anche per te Elisa 26 Eppure sentire (un senso di te) Elisa 27 Stay Elisa 28 Pavimento liquido Ale Baroni 29 La distanza di un amore Ale Baroni 30 I Want Love Elton John 31 Something About The Way You Look Tonight Elton John 32 Written In The Stars Elton John 33 Nikita Elton John 34 In The Ghetto Elvis Presley 35 It's Now Or Never (O Sole Mio) Elvis Presley 36 Can't Help Falling In Love Elvis Presley 37 Il portiere di notte Enrico Ruggeri 38 Mistero Enrico Ruggeri 39 Rhythm Divine Enrique Iglesias 40 Sad Eyes Enrique Iglesias 41 Bailamos RM Enrique Iglesias 42 Be With You Enrique Iglesias 43 Escape Enrique Iglesias 44 Cose della vita Eros Ramazzotti 45 Un angelo non e' Eros Ramazzotti 46 Piu' che puoi Eros Ramazzotti
    [Show full text]
  • Name C:\ \ C:\ \4 NON BLONDES\ WHAT's up C:\ \883 MAX PEZZALI
    Name C:\ \ C:\ \4 NON BLONDES\ WHAT'S UP C:\ \883 MAX PEZZALI\ 883 MIX AEROPLANO ANDRÀ TUTTO BENE BELLA VERA CHE GIORNO SARÀ CHIUDITI NEL CESSO CI SONO ANCH'IO COME DENTRO UN FILM COME DEVE ANDARE COME MAI CON DENTRO ME CON UN DECA CREDI CUMULI DIMMI PERCHE' DURI DA BATTERE E' VENERDI ECCOTI FAI COME TI PARE FAVOLA SEMPLICE FINALMENTE TU GLI ANNI GRAZIE MILLE HANNO UCCISO L'UOMO RAGNO HANNO UCCISO L'UOMO RAGNO IL MEGLIO DEVE ANCORA ARRIVARE IL MIO SECONDO TEMPO IL MONDO INSIEME A TE IN QUESTA CITTA' INNAMORARE TANTO IO CI SARÒ JOLLY BLUE LA DURA LEGGE DEL GOL LA LUNGA ESTATE CALDISSIMA LA MIA BANDA SUONA IL RAP LA RADIO A 1000 WATT LA REGINA DEL CELEBRITA' LA REGOLA DELL'AMICO LA STRADA LA VITA E' UN PARADISO DI BUGIE LASCIATI TOCCARE LE CANZONI ALLA RADIO LE LUCI DI NATALE LO STRANO PERCORSO L'ULTIMO BICCHIERE MAI UGUALI ME LA CAVERO' MEZZO PIENO O MEZZO VUOTO NELLA NOTTE NESSUN RIMPIANTO NIENT'ALTRO CHE NOI NOI NON MI ARRENDO NON PENSAVI NON TI PASSA PIÙ NORD SUD OVEST EST QUALCOSA DI NUOVO QUELLO CHE CAPITA RITORNERO' ROTTA PER CASA DI DIO SE TI MUOVI COSI' SE TORNERAI SE UNA REGOLA C'E' SEI FANTASTICA SEI UN MITO SEI UNO SFIGATO SEMBRO MATTO SENZA AVERTI QUÌ SIAMO AL CENTRO DEL MONDO SIAMO QUEL CHE SIAMO SOLITA ITALIA TENENDOMI TI SENTO VIVERE TIENI IL TEMPO TORNO SUBITO TUTTO CIO' CHE HO TUTTO CIÒ CHE HO UN GIORNO COSI UN GIORNO COSI' UNA CANZONE D'AMORE UNA LUNGA ESTATE CALDISSIMA UN'ESTATE CI SALVERA' UNO IN PIÙ UNO SFIGATO VIAGGIO AL CENTRO DEL MONDO WEEKEND WELCOME TO MIAMI YOU NEEDED ME C:\ \A HA\ ANALOGUE COSY PRISONS DREAM
    [Show full text]
  • Testo Della Domanda Risposta 1 Risposta 2 Risposta 3 Risposta 4
    Testo della Risposta 1 Risposta 2 Risposta 3 Risposta 4 Feedback domanda per risposta corretta Domanda Quali sono gli Solidarietà e amicizia Fiducia ed Distacco e austerità Fiducia e Risposta corretta elementi che empatia cordialità Inquadriamo ora il rapporto supportivo di cui tratta la caratterizzano il domanda. "rapporto Il rapporto supportivo è oggi ritenuto la modalità di relazione supportivo"? terapeuticamente più valida tra operatore e paziente. I principali elementi di base che costituiscono il rapporto supportivo sono: • Fiducia – consiste nella convinzione che l'operatore è capace di fornire aiuto e assistenza in caso di necessità, e che Io farà. La fiducia da parte del paziente non è un fatto ovvio e naturale: è necessario che l’operatore si impegni a costruire un rapporto di fiducia attraverso una buona comunicazione, in particolare attraverso la disponibilità all'ascolto, unitamente alla coerenza nelle proprie azioni e tra parole e fatti. • Empatia - è la capacità di percepire i sentimenti e le emozioni di un’altra persona. E’ necessaria per fondare il rapporto supportivo, poiché per prestare aiuto al paziente bisogna sapersi rendere conto non solo del suo stato fisico, ma anche del suo vissuto psicologico ed emotivo, perciò delle sue difese e resistenze. Provare empatia non significa instaurare tra operatore e paziente un rapporto di amicizia e di simpatia: l’empatia è il risultato di un rapporto professionale equilibrato con il paziente, il quale evita sia l’eccessivo coinvolgimento che l’isolamento affettivo. L’empatia è anche il risultato della maturazione professionale dell’operatore: un operatore competente è capace di cogliere le emozioni e i sentimenti dell’altro senza lasciarsi travolgere, all’interno di un rapporto professionale che ha come scopo l’autonomia e il benessere del paziente.
    [Show full text]
  • CILPR 2013 Actes 13 Beiträge Actes Éléctronique Sbu 26042017.Indb
    Per l’edizione del secondo volume degli Avvertimenti della lingua sopra ’l Decamerone di Lionardo Salviati 1. Premessa metodologica Gli Avvertimenti della lingua sopra ’l Decamerone di Lionardo Salviati rappresen- tano il momento conclusivo della rifl essione linguistica del Cinquecento e chiudono il percorso cominciato dal Petrarca aldino nel 15011. L’opera è costituita da due volumi: il primo, che comprende tre libri, viene pubblicato nel 1584 a Venezia presso i fratelli Guerra. Il primo libro è dedicato alle scelte fi lologico-linguistiche che hanno carat- terizzato l’edizione rassettata del Decameron del 15822, nel secondo viene descritto il canone letterario di riferimento, di cui fanno parte gli «Scrittori del buon secolo»3, nel terzo vengono esposte le regole fonetico-fonologiche, grafi che e ortografi che del volgare. Il secondo volume, costituito da due libri, esce a Firenze, presso i Giunti, nel 1586: nel primo l’attenzione è posta sul sostantivo, sull’aggettivo e sull’accompa- gnanome (cioè l’articolo indeterminativo), nel secondo sulle categorie di articolo e di preposizione semplice e articolata (i vicecasi). In questa sede ci soffermeremo su quest’ultimo volume, che rappresenta la parte strettamente grammaticale degli Avvertimenti. Dopo la ristampa all’interno delle 1 Cf. Maraschio (1993, 181). Per gli Avvertimenti si vedano, fra gli altri, Vitale (1970, 96-105); Vitale (1986, 117-172); Maraschio (1985, 82-89); Pozzi (1988, 793-896); Antonini (1982, 101- 135); Antonini (1991, 11-124); Marazzini (1993, 159-163); Gargiulo (2009, 1-27); Maraschio (2010, 1269-1271). 2 Per un inquadramento generale sul Decameron rassettato di Salviati cf. Brown (1957, 314- 332); Brown (1967, 3-41); Mordenti (1982a, 7-51); Mordenti (1982b, 253-273); Carter (1986, 893-899); Bertoli (1998, 135-158); Durante (2002, 169-192); Bernardi-Pulsoni (2011, 167-200); Maino (2012, 1005-1030).
    [Show full text]
  • 68 Papers of the Bibliographical Society of Canada Xx Important As
    68 Papers of the Bibliographical Society of Canada xx Important as they are, however, Lowry's criticisms of Aldus do not constitute the major accomplishment of his book. It is the sure hand and informed intelligence with which Aldus' time and his place in it are detailed that deserve attention and praise. Only occasionally is one reminded that Lowry is a late-comer to the field of printing history (his reference to Geofrey Tory gives the impression that he does not expect us to know who this 'antiquarian fanatic' was), but such almost invisible blemishes on an otherwise convincing and admirable text are easily forgiven. Lowry has made an important contribution to the surprisingly small body of scholarship in English on Aldus. One hopes that, having once been lured into the field of printing and bibliog- raphy, he will not abandon it for other pastures. BRUCE WHITEMAN (Mr. Whiteman is Research Collections Librarian at McMaster University.) The Giunti of Florence: Melrchant Publishersof the Sixteenth Century. By William A. Pettas. With a checklist of all the books and documents published by the Giunti in Florence from I497 to 1570, and with the texts of twenty-nine documents, fro~m 1427 to the eighteenth century. San Francisco: Bernard M. Rosenthal, Inc., 1980. vii, 35 I P-, 3oo copies, of which 275 are for sale, $45.oo IsBN o-96ooo94-o-x There has been surprisingly little written in English on the Giunti, and it is undoubt- edly for this reason that Bernard Rosenthal decided to publish William Pettas' book in the form he has.
    [Show full text]
  • Listening for Tasso's Clorinda
    Acoustemologies in Contact W Sounding Subjects and Modes of Listening in Early Modernity ILBOURNE EDITED BY EMILY WILBOURNE AND SUZANNE G. CUSICK In this fascina� ng collec� on of essays, an interna� onal group of scholars explores the AND sonic consequences of transcultural contact in the early modern period. They examine how cultural confi gura� ons of sound impacted communica� on, comprehension, and C Acoustemologies the categorisa� on of people. Addressing ques� ons of iden� ty, diff erence, sound, and USICK subjec� vity in global early modernity, these authors share the convic� on that the body itself is the most in� mate of contact zones, and that the culturally con� ngent systems by ( in Contact which sounds made sense could be foreign to early modern listeners and to present day scholars. EDS ) ) Sounding Subjects and Modes of Drawing on a global range of archival evidence—from New France and New Spain, to Listening in Early Modernity the slave ships of the Middle Passage, to China, Europe, and the Mediterranean court A environment—this collec� on challenges the privileged posi� on of European acous� cal prac� ces within the discipline of global-historical musicology. The discussion of Black and non-European experiences demonstrates how the produc� on of ‘the canon’ in DITED BY MILY ILBOURNE AND UZANNE USICK the cosmopolitan centres of colonial empires was underpinned by processes of human E E W S G. C exploita� on and extrac� on of resources. As such, this text is a � mely response to calls within the discipline to decolonise music history and to contextualise the canonical works COUSTEMOLOGIES of the European past.
    [Show full text]
  • Francoangeli Open Access (
    11615.1 es 22-10-2019 11615.1 Ottone Squassina, A. E. A cura di Privilegi librari SE nell’Italia Storia dell’editoria Erika Squassina, Andrea Ottone del Rinascimento L’avvento della stampa a caratteri mobili a metà del Quattrocento rappre- sentò per l’Europa un punto cardine non solo sul piano culturale ma anche Privilegi librari economico con la rapida espansione di un settore produttivo completa- mente nuovo. Il libro a stampa era veicolo comunicativo di contenuti testuali e, per questo, materia delicata anche sul piano politico-religioso. Con il progres- nell’Italia sivo sviluppo e consolidamento dell’industria tipografica, divenne strategico da parte degli Stati territoriali regolamentare il settore dotandolo di adeguati (a cura di) strumenti giuridici. Uno di questi fu l’istituto del privilegio librario, precursore del Rinascimento ideale del moderno copyright letterario e artistico. Nella prospettiva delle autorità territoriali, il privilegio di stampa rappresentava un mezzo per struttu- rare la neonata industria promuovendone lo sviluppo e ponendola allo stesso nell’Italia del Rinascimento librari Privilegi tempo entro argini normativi di controllo e validazione dei contenuti testuali diffusi. Nell’ottica degli operatori del settore, anzitutto autori e stampatori, il privilegio librario rappresentava invece uno strumento di protezione giuridica impiegato a tutela degli sforzi profusi e dei capitali investiti, assicurando una posizione temporanea di vantaggio commerciale. Prendendo a campione, in una prospettiva comparata, alcuni dei maggiori centri di produzione libraria dell’Italia nella prima età moderna, la presente raccolta di studi esamina il ruolo che il privilegio librario ebbe nello sviluppo dell’editoria italiana e nella crescente attenzione verso il settore da parte OPEN delle istituzioni.
    [Show full text]