IL GEOMETRA BRESCIANO Rivista bimestrale d'informazione del Collegio Geometri della provincia di

Il quadro della pittrice prof. Livia Cavicchi, esposto nella sede del Collegio Geometri di Brescia, sintetizza con efficacia la multiforme attività del geometra nei secoli.

Direttore responsabile Bruno Bossini Sommario

Segretaria di redazione EDITORIALE - Scuola tecnica e professione pag. 2 GEOLOGIA - La comoponente geologica nella pia- Carla Comincini nificazione urbanistica (PGT) in Lombardia 58 INTERVISTA - Savoldi:«Formazione perma- Redazione nente, un’impegnativa sfida gestita dalla ca- CATASTO - La nuova tappa di civiltà amministra- Raffaella Annovazzi, Manuel Antonini, tegoria» 4 tiva 64 Giuseppe Battaglia, Nadia Bettari, Laura Cinelli, Alessandro Colonna, Mario Comincini, DALLA CASSA - Il patrimonio immobiliare AMBIENTE & BIOEDILIZIA - Fitodepurazione Stefania Confeggi, Alfredo Dellaglio, della Cassa di Previdenza gestito da Groma delle acque: principi e tecniche 68 Piero Fiaccavento, Stefano Fracascio, s.r.l. 8 Francesco Ganda, Francesco Lonati, TECNICA - Il comportamento delle tampona- Guido Maffioletti, Franco Manfredini, DAL CONSIGLIO NAZIONALE - Il disegno di Giuseppe Mori, Lorenzo Negrini, Patrizia Pinciroli, ture nel terremoto de l’Aquila 78 Giovanni Platto, Mariangela Scotti, Valeria Sonvico, legge Vicari sulle nuove competenze dei È bresciana la pietra delle Silent Cities 84 Marco Tognolatti, Giuseppe Zipponi geometri italiani 10 La conservazione e la cura della decorazione Hanno collaborato a questo numero SCUOLA - Esami di Stato: una ghigliottina che delle facciate tra Eclettismo e Art Nouveau 88 Simona Albini, Beppe Battaglia, mette sotto accusa la scuola e il praticantato 12 Andrea Botti, Davide Cortesi, CULTURA - Il primo parcheggio sotterraneo di Francesco Cuzzetti, Paolo Frediani, LEGALE - C.T.U. - Periti - C.T.P.: protezione dei Brescia: 1931 98 Alessandra Pelizzari, Franco Robecchi, dati personali 16 Antonello Salvatori, Simonetta Vescovi, ETICA PROFESSIONALE - Per crescere bi- Roberto Vincenzi CTU - La mediazione delegata: un nuovo im- sogna imparare, come fanno i bambini 104 portante strumento per risolvere le contro- versie 18 Novità di legge 108 Direzione, redazione e amministrazione La parola agli esperti 110 25128 Brescia - P.le Cesare Battisti 12 FORMAZIONE CONTINUA - Acustica in edi- Aggiornamento Albo 114 Tel. 030/3706411 lizia: vivo interesse per l’incontro organizzato www.collegio.geometri.bs.it dal Collegio 22 Grafica e impaginazione Procedura operativa per i controlli di confor- Francesco Lonati mità degli attestati energetici 24 Fotografie Certificazione energetica degli edifici. Il si- Studio Eden e Francesco Lonati stema di generazione (parte seconda) 32 Concessionario della pubblicità Emmedigi Pubblicità ESTIMO - Listino dei valori immobiliari della Via Malta 6/b - 25125 Brescia provincia di Brescia per appartamenti e ca- Tel. 030/224121 - Fax: 030/226031 pannoni (parte seconda) 36 Stampa IGB Group/Grafo AGRICOLTURA & FORESTE - SISTRI: il grande Via A. Volta 21/A - 25010 S. Zeno Naviglio (Brescia) fratello dei rifiuti speciali 40 Tel. 030.35.42.997 - Fax: 030.35.46.20 SICUREZZA CANTIERI - I parapetti provvisori Di questa rivista sono state stampate ????? copie, che vengono inviate a tutti gli iscritti dei Collegi di Brescia, 42 Cremona, Lodi, Mantova, Sondrio. DAL COLLEGIO DI BRESCIA - Viabilità nel Bre- N. 2 - 2010 marzo-aprile sciano e nuove normative paesaggistiche, Pubblicazione iscritta al n. 9/75 del registro Giornali temi del Convegno del 24 febbraio 44 e periodici del Tribunale di Brescia il 14-10-1975

Poste Italiane Spa - Spedizione in Abbonamento Postale DAL COLLEGIO DI LODI - Stima comparativa D.L. 353/2003 (conv. L. 27/02/2004 n°46) degli immobili (parte seconda) 48 art. 1, comma 1, DCB Brescia DAL COLLEGIO DI SONDRIO - Costruzioni e si- Associato alI’USPI curezza. Il comportamento umano è fonda- mentale per evitare errori 52 Gli articoli firmati o siglati rispecchiano soltanto il pensiero dell'Autore e DAL COLLEGIO DI MANTOVA - La proficua colla- non impegnano né la rivista né il Collegio Geometri. È concessa la facoltà di riproduzione degli articoli e delle illustrazioni citando la fonte. Gli articoli borazione tra Collegio di Mantova e Scuola 56 e le fotografie, anche se non pubblicati, non si restituiscono.

ILIL GEOMETRA GEOMETRA BRESCIANO BRESCIANO 2010/12010/2- - 1 EDITORIALE Bruno Bossini Scuola tecnica e professione

he la scuola tec- poi alla professione dopo l’i- preparazione teorica di di realizzare una sorta di ca- nica – nel nostro scrizione all’Albo. base dello studente, dal- bina di regia, un osserva- C caso quella dei Tutto ciò risulterà molto faci- l’altra, quello professionale, torio permanente sulla pro- geometri – debba mirare a litato, come giustamente ha continua prevalentemente a grammazione formativa nel- un sempre più proficuo rap- sostenuto il Preside del ricercare il pur necessario l’ambito di ogni settore di porto con il mondo profes- “Tartaglia”, Fulvio Negri, profitto, lasciando poco preparazione professionale. sionale è una necessità sulla nell’intervista che ci ha rila- spazio allo studio, alla ri- Di essi faranno parte, oltre quale tutti convengono. In- sciato nel numero scorso cerca e alla formazione pro- alla scuola, gli enti pubblici, fatti, solo una corretta inte- della rivista: «… solo se la fessionale che invece an- gli ordini professionali, le u- grazione tra le funzioni della Scuola riuscirà a formare un drebbero approfondite sia a niversità, le imprese, i con- formazione scolastica e uomo e un tecnico poliva- vantaggio dei geometri già i- sorzi e tutte le realtà che della professione può facili- lente, che anzitutto sappia scritti, sia di quelli che si ap- rappresentano il lavoro. È tare l’inserimento delle gio- lavorare all’interno di un prestano a diventarlo. È un’occasione che il nostro vani leve di professionisti team». È quello che tutti vor- questa una tendenza nega- Collegio non può permet- negli specifici ambiti lavora- remmo si realizzasse ma, al tiva che va cambiata con una tersi di trascurare: in sede di tivi da ciascuno ritenuti più di là degli sforzi e dei buoni nuova mentalità che final- Comitato il Collegio potrà fi- congeniali alle proprie ca- propositi messi in atto sin- mente si traduca in un più nalmente dire la sua su tutti ratteristiche. È questa, a no- golarmente da qualche proficuo approccio tra le fun- i temi della preparazione stro parere, l’indispensabile scuola e da qualche Col- zioni dello studio e del la- formativa della nostra cate- codizione per l’equilibrio legio, sappiamo bene che voro. goria. ricordiamo che il Col- sociale che è necessario a non è ancora così. Ben vengano allora i Comi- legio di Brescia ha già in- garantire un soddisfacente Per ora la scuola e la profes- tati scientifici che la riforma staurato un rapporto privile- benessere per tutti. Questo sione continuano a “vivere” impone ad ogni scuola (ve- giato con la scuola dei geo- messaggio è ribadito nella il loro compito sociale auto- dere a lato la composizione metri, risalente alla decen- riforma Gelmini della Scuola nomamente l’una dall’altra di quello costituitosi al Tar- nale collaborazione instau- Tecnica Superiore, con l’in- ignorandosi: da una parte in- taglia che ci pare il primo rata con l’Istituto “Tartaglia” troduzione già nel triennio fatti il mondo della forma- sorto in provincia). di Brescia sia attraverso la conclusivo ante-dipolma, di zione è ancora legato a una Questi nuovi organismi nostra rivista recapitata agli una più solida correlazione didattica indirizzata alla hanno l’obiettivo primario studenti delle quinte classi, tra scuola e professione. Gli sia attraverso i corsi forma- studenti che si avvieranno a tivi di preparazione all’e- diventare geometri se- same di Stato, sia per la col- guendo l’indirizzo in “co- Costituito il Comitato Tecnico-Scientifico laborazione alla didattica struzioni, ambiente e terri- dell’Istituto Tecnico Statale per geometri sui temi professionali. torio”, potranno infatti già “Nicolò Tartaglia” L’ottimo rapporto tra la no- dal prossimo anno disporre stra segreteria e la dirigenza di maggiori contatti con gli del più importante Istituto Ne fanno parte: studi tecnici privati, con gli Dirigente scolastico Istituto Tecnico Tartaglia per geometri della provincia uffici tecnici pubblici, con le USP Brescia potrà, a nostro parere, dare i imprese, ecc. Ciò al fine di Assessorato Pubblica Istruzione della Provincia di Brescia suoi frutti nell’attuazione acquisire direttamente “sul Facoltà di Ingeneria della riforma, sempre am- campo” le prime importanti Collegio Geometri e Geometri Laureati della provincia di Brescia messo che tutto ciò sia rea- nozioni tecnico procedurali Collegio Costruttori lizzabile con il contributo sulla professione; informa- Collegio Periti Industriali anche delle altre compo- zioni che avranno modo poi Scuola Edile Bresciana nenti del Comitato. di approfondire nella spe- A.I.B. Il nostro Collegio si sta già cializzazione post diploma ENAIP muovendo in preparazione (ITS, laurea breve, pratican- Consorzio Cavatori Marmo - di tale impegno: ne fa fede la tato) e che consentirà loro di F.I.A.I.P. decisione deliberata in uno accedere più preparati Consiglio di Istituto Tartaglia degli ultimi Consigli: avviare prima all’esame di Stato e un similare rapporto colla-

2 - IL GEOMETRA BRESCIANO 2010/2 EDITORIALE

La nota del Presidente

Professionalità qualificata a crisi economico-finaziaria che ha colpito il mondo tesa che la politica ci riconosca quanto ci è dovuto. L intero è lenta ad esaurirsi. Piccole riprese, nei vari Il futuro professionale avrà rapporti sempre più interdi- campi che coinvolgono la nostra professione, si notano timi- sciplinari e chi avrà più qualità, più facilmente conquisterà damente; la fine della crisi arriverà certamente. quella quota di partecipazione che la sua preparazione pro- Quali saranno i primi settori a beneficiare della ripresa? fessionale gli consentirà. Sicuramente quelli che si presenteranno preparati, ag- Un’alta preparazione culturale permette al professionista giornati culturalmente e professionalmente. di essere coordinatore dei lavori commissionati dal cliente, di L’aggiornamento continuo non è mai una perdita di dialogare con lui con particolare attenzione alle esigenze che tempo; nel nostro ambito di geometri non si frequentano i corsi il mercato richiede con sempre nuove scelte che possono va- per accaparrare crediti, ma per imparare ed essere pronti ad riare con estrema rapidità. affrontare con qualità il mercato delle professioni. Non è più Il Presidente tempo di miopia, ma di lungimiranza. Giovanni Platto Dobbiamo conquistare le competenze sul campo, in at- borativo anche con tutti gli nell’ambito territoriale della altri Istituti per geometri di scuola di riferimento, do- città e provincia. Il primo vranno garantire una stretta passo del nostro ente colle- operatività collaborativa giale in questa direzione molto legata al territorio e sarà la nomina dei referenti proprio nell’ottica del rag- – uno per ogni Istituto per giungimento di quei risultati geometri della provincia –, che la riforma Gelmini si pre- al fine di garantire uno figge. Ci auguriamo che il stretto rapporto tra la scuola Consiglio direttivo e i geo- e il Consiglio stesso, in base metri bresciani indicati per alle indicazioni della ap- tale compito siano pronti ad pena rinnovata Commis- assolverlo, per l’importanza sione scuola. I referenti, che esso riveste per il futuro scelti tra i consiglieri e i con- della categoria. sultori di zona che operano ❑

ISTITUTI TECNICI PER GEOMETRI DELLA PROVINCIA DI BRESCIA

“G. Antonietti” Via Paolo VI, 3 25049 Iseo

“L. Bazoli” via Giotto, 55 25015 Desenzano d. Garda

“Bianchi” Via F.lli Bronzetti, 9 25122 Brescia

“Bonsignori” Via Avis, 1 25010

“C. Battisti” Via IV Novembre, 11 25087 Salò

“N. Tartaglia” Via Oberdan, 12/e 25128 Brescia

“Primo Levi” Via delle Bombe, 2 25068

“San Francesco” Via Fratelli Ugoni, 10 25126 Brescia

“T. Olivelli” Via Ubertosa, 1 25047 Darfo

“G. Cossali” Via Milano, 83 25034

“L. Einaudi” Via Fratelli Sirani, 1 25032 Chiari

“F. Meneghini” Via A. Morino 25048

“V. Capirola” Via Cesare Battisti, 7/8 25024 Leno

IL GEOMETRA BRESCIANO 2010/2- 3 INTERVISTA Savoldi: «Formazione permanente, un’impegnativa sfida gestita dalla categoria»

Il secondo decennio di questo terzo migliori condizioni per rispondere alle millennio segna per i geometri un passaggio mutevoli esigenze del mercato. davvero epocale: anche se già diplomati, E’ un cambio di mentalità profondo che in anche se già abilitati da un esame di stato i quest’intervista il presidente del consiglio geometri liberi professionisti scelgono di nazionale, il nostro Fausto Savoldi, torna ad tornare a scuola, di continuare a studiare. Lo illustrare dopo che già nel numero di fanno non con un’iniziatica estemporanea o, gennaio-febbraio avevamo pubblicato il peggio, con una qualche trovata pubblici- regolamento per il conseguimento dei crediti taria, ma con un progetto complesso e di formativi. lunga lena, d’intesa con i ministeri compe- tenti e nel segno qualificante della formazione permanente. C rediti formativi, corsi e se- l’impegno della categoria L’obiettivo è chiaro: offrire alla società un minari obbligatori, forma- per offrire agli associati oc- servizio sempre più aggiornato ed efficace, zione permanente per tutti i casioni serie e affidabili di geometri: presidente, permetti la formazione che periodica- mantenersi costantemente al passo non solo provocazione, perché tante novità? mente ne garantiscano l’ag- con gli aggiornamenti imposti dalla tecnica e «Perché chi sta fermo in giornamento e la qualifica- questa società in rapidis- zione». dalla legislazione, ma pure con le nuove simo cambiamento è per- domande del cliente con le nuove opportu- duto, non ha futuro mentre Ma qual è il punto di partenza? io credo che ci possa essere «Concretamente il nostro ra- nità professionali che il mercato presenta. un futuro di primo piano pro- gionamento ha due punti di Si tratta d’un progetto ambizioso, frutto di prio per i geometri italiani. partenza: da una parte la re- Noi siamo stati i protagonisti gola comunitaria che eleva i riflessioni non effimere e che si traduce in un della rinascita d’Italia, della requisiti minimi di scolarità impegno obbligatorio per la categoria, un ricostruzione, della moder- e formazione per esercitare itinerario che seguirà tutta la vita del nità e, sono convinto, ab- una professione liberale biamo le carte in regola per (ovvero l’insufficienza del professionista. In altre parole il diploma e giocare da primattori anche i diploma della secondaria l’esame di Stato non sono più pezzi di carta prossimi decenni. E pos- superiore per essere iscritti siamo farlo solo garantendo ad un albo) e dall’altra la appesi in una bacheca e validi una volta per al mercato che ogni geo- riforma della stessa secon- tutte, ma abbisognano d’una conferma metra, ogni collega è profes- daria superiore che sta en- sionista preparato ed ag- trando in vigore un questi periodica, da momenti di aggiornamento, giornato, di più che l’intera mesi». seminari, corsi durante tutta la carriera del categoria è impegnata a ga- rantirsi ogni aggiornamento, La cosiddetta riforma Gelmini... geometra. ogni approfondimento, ogni «Sì, quel riordino delle su- Siamo la prima categoria ad impegnarci in conoscenza delle nuove op- periori che anche negli isti- portunità che la tecnica e la tuti tecnici ha ridotto in ma- maniera tanto esplicita, autonoma ed tecnologia, insieme alle niera drastica il contenuto innovativa su questo terreno, convinti che nuove sensibilità, propon- professionalizzante del gono. E proprio questo è il quinquennio dando invece spetti alla categoria prima ancora che alla nostro sistema di forma- maggior spazio alla forma- legislazione mettere ogni collega nelle zione permanente, ovvero zione di base. Non è questa

4 - IL GEOMETRA BRESCIANO 2010/2 INTERVISTA

L’incontro con il Presidente Savoldi nella sede del Collegio di Brescia

la sede per discutere di presto più difficile. solo per vivere (dalla mate- che sorregge ogni saper questa impostazione, piut- «Non so se diventare geo- matica, alle lettere, dalle fare». tosto occorre prendere atto metri, ovvero saper dare ri- lingue straniere, alle arti), ed che il periodo formativo pro- sposte precise ad un cliente è dunque concentrato sul Ed è proprio qui che emerge il ruolo fessionalizzante, ovvero gli sarà domani più difficile o ‘sapere’. Infine il biennio o il della categoria. anni nei quali un giovane non fosse già difficile oggi, triennio dopo il diploma è «Esattamente. La conside- dovrà imparare a fare il geo- certo è che la riforma Gel- invece professionalizzante, razione più importante, metra concretamente sono mini, che va di pari passo ovvero si sostanzia nella tra- direi decisiva, è che la legi- collocati dopo il diploma. Di con una nuova modalità o- smissione del ‘saper fare’. slazione affida al mondo del più: la formazione professio- perativa della professione, Ebbene fin dal triennio della lavoro, nel nostro caso al nalizzante è affidata non più prevede ora un diverso rap- secondaria superiore la mondo delle professioni, alla sola scuola ed al prati- porto tra scuola e mondo del riforma Gelmini prevede alla categoria, buona parte cantato che preludeva all’e- lavoro. Il quinquennio dell’i- una integrazione tra la cat- del compito di trasmissione same di Stato, ma ad una stituto tecnico è infatti som- tedra tradizionale e le espe- del ‘saper fare’ alle nuove proficua integrazione fra mariamente diviso in un rienze nel mondo del lavoro, generazioni. I Collegi per- scuola e studi professionali, biennio iniziale nel quale lo massimizzando il valore im- tanto dovranno attrezzarsi tra università e categoria, studente approfondisce la mediato della applicazione per accompagnare la forma- vedremo poi se con gli Its, conoscenza di sé e di quanto pratica delle conoscenze zione dei ragazzi fin dagli con una laurea breve o con lo circonda, ovvero è con- apprese a scuola. Un conte- anni delle superiori, en- qualcos’altro che la pratica centrato sull’«essere», nuto che diventa preponde- trando nei Comitati scienti- suggerirà». mentre il triennio succes- rante negli anni del post di- fici degli istituiti, mettendo sivo è dedicato allo studio ploma, nei quali comunque a disposizione colleghi in Val dunque la pena di dire innanzi- dei fondamenti necessari in non deve essere totalmente grado di svolgere lezioni tutto che diventare geometri sarà ogni professione o anche tralasciata la parte teorica specifiche, altri disponibili ad ospitare stage. Un ruolo che diverrà ancor più impor- tante nel post-diploma, sia che si svolga con gli Its sia che riguardi le lauree brevi». Ma come si passa da questo ambito che potremmo chiamare della for- mazione classica, tradizionale anche se innovata, alla formazione perma- nente? «Il passo è davvero breve. Giacché se i Collegi e la ca- tegoria sono investiti priori- tariamente del compito di trasferire il ‘saper fare’ ai gio- vani, di passare ai ragazzi i contenuti professionaliz- zanti, si pone immediata- mente anche la necessità di tenere aggiornato un ‘saper fare’ che evolve continua- mente, che cambia con la so- cietà. Ecco perché sempre i Collegi e la categoria hanno sentito il dovere di appro- priarsi interamente del tema del ‘saper fare’, orga-

IL GEOMETRA BRESCIANO 2010/2- 5 INTERVISTA

Il Presidente del Consiglio Nazionale Geometri, Fausto Savoldi durante l’intervista rilasciata al “Geometra Bresciano”

nizzandosi per garantire la legio ai propri iscritti dopo periodica trasmissione che questi ultimi hanno par- delle nuove nozioni, delle tecipato ad un evento for- nuove esperienze, delle no- mativo, ovvero a corsi di for- vità in campo legislativo, mazione e seminari. Sul sito come in quello tecnico. Non della Fondazione geometri solo per i giovani, ma per italiani sono elencati tutti i tutti». corsi e gli eventi formativi or- ganizzati dai vari Collegi in I- Un’opportunità, ma anche un talia, ci si può iscrivere, fre- nuovo obbligo per chi magari è nella quentarli e sottoporsi all’e- professione da decenni… same finale così da ottenere «Certo qualcuno potrebbe i crediti». guardare a questa nostra ini- ziativa, alla formazione per- E chi non seguisse alcun corso o se- manente obbligatoria come minario a cosa andrebbe incontro? ad un nuovo orpello, ma chi «La formazione permanente fa il geometra sa che per o- è un obbligo professionale e perare concretamente ogni chi ritenesse di non seguire giorno deve aggiornarsi con- alcun iter si renderebbe col- tinuamente, seguire corsi, pevole di una grave infra- frequentare seminari. Non zione deontologica». c’è ambito d’attività, dalle questo versante alla proget- l’Albo ad ottenere un nu- costruzioni alla sicurezza, tazione attenta al risparmio mero minimo di crediti for- D’accordo, ma riceverà una san- dall’ambiente al Catasto che energetico che dà maggior mativi nell’anno e comples- zione? non imponga continui ag- valore all’abitazione». sivamente nei cinque anni «Lo scopo della normativa giornamenti che vanno in fino a che non avrà raggiunto non è la sanzione ed anche il verità ben oltre quel livello Resta comunque un impegno non di i 35 anni di anzianità di ser- nostro obiettivo non è certa- minimo di crediti da conse- poco conto per un professionista. vizio: si va dai 160 crediti del mente sanzionare i colleghi. guire in cinque anni che la «Sicuramente, un impegno primo quinquennio (15 al- Certo senza una sanzione nostra normativa prevede. del quale andare orgogliosi meno in ogni anno) ai 50 del- ogni norma rischia di rima- In sostanza per chi opera e che val la pena di pubbli- l’ultimo (10 all’anno) e chi a- nere inefficace; vedremo in non c’è in verità alcuna no- cizzare anche perché fino a vesse qualche dubbio può questo primo anno come la vità, piuttosto la certifica- ieri spesso la formazione del rileggersi il regolamento che categoria saprà rispondere zione e la pubblicizzazione professionista veniva pa- avete pubblicato nel nu- alla sfida. Valuteremo, di- di quel processo di forma- gata dal cliente che aveva mero 1/2010 del “Geometra scuteremo, magari arrive- zione permanente, di ag- posto il problema finora non Bresciano”. Occorre ricor- remo a sanzionare chi per giornamento che i geometri risolto. Oggi invece i geo- dare che all’obbligo siamo dieci anni non avrà guada- già fanno per conto loro. metri possono dire per primi arrivati dopo un periodo di gnato neppure un credito, Senza dimenticare che, pro- fra le professioni che la loro sperimentazione che ha ma non è questo il pro- prio attraverso la certifica- formazione non è più a coinvolto molti Collegi, a co- blema: io credo che si tratti zione di questi momenti for- spese del cliente ma è dive- minciare da quello di Bre- di una grande opportunità, mativi, i geometri possono nuta un onere permanente scia e che i crediti guada- d’una certificazione di com- fare loro una serie di nuove della categoria». gnati nel 2009 possono es- petenze che in larga parte i competenze che la legge del sere messi nel calcolo di geometri già acquisiscono 1929 non poteva certo pre- Ma la normativa è già in vigore? E, quest’anno». autonomamente e spesso vedere e che il mercato ri- concretamente, di cosa si tratta? non riescono a far valere». chiede ed è disposto a pa- «La norma è in vigore dal Ma come si possono guadagnare i gare: si pensi ad esempio primo gennaio di que- crediti? Forse potrebbe essere utile capire alla certificazione energe- st’anno, il 2010, e obbliga «I crediti vengono attribuiti quanti crediti potrebbe valere un tica, ma pure, sempre su tutti i geometri iscritti al- dal presidente di ogni Col- corso, quante ore ogni geometra

6 - IL GEOMETRA BRESCIANO 2010/2 INTERVISTA

dovrà investire per garantirsi un a- con altre agenzie formative Brescia un’occasione per buto da richiedere agli i- deguato numero di crediti. presenti sul territorio, la dare ulteriore stimolo al ra- scritti. Brescia è, per e- «Non penso che sia questo scuola, l’Università, a Bre- dicamento sul territorio ed sempio, favorita dall’aver l’approccio corretto: io scia ad esempio Isfor. Para- al decentramento. Fatta realizzato in sede un’aula penso che ogni geometra dossalmente ho la sensa- salva l’opportunità tutta da perfetta per la tenuta di ogni segua i corsi ed i seminari zione che avranno maggiori sperimentare dell’e.lear- genere di corso, persino in che gli servono per la pro- difficoltà i Collegi più grandi ning, so ad esempio che è teleconferenza. L’essere fessione, quelli dove vede che dovranno organizzare nata da qualche mese l’As- protagonisti nell’organizza- l’opportunità di ampliare la un numero di corsi suffi- sociazione geometri camuni zione consente inoltre di propria capacità operativa, ciente ogni anno alla distri- che tra le mille cose che sfruttare al meglio le profes- indipendentemente dai buzione dei crediti per un potrà fare avrà certamente il sionalità e le eccellenze crediti. Comunque, almeno gran numero di colleghi. La compito di articolare lungo della categoria; non è un se- per capire un po’ meglio di sfida è alta, ma l’esperienza la valle dell’ i diversi e- greto che molti dei corsi del cosa parliamo, tendenzial- ci dice che di fronte alle venti formativi, magari repli- Collegio di Brescia sono te- mente viene assegnato un grandi scommesse la cate- cando l’esperienza di Bre- nuti oltre che da docenti u- credito per ogni 2 ore di goria ha sempre saputo ri- scia». niversitari e da esperti pro- corso o di seminario, in casi spondere a dovere». venienti da altri mondi pro- rari anche un credito per E i costi? Chi paga? fessionali, anche da colleghi ogni ora di corso. Ogni le- Brescia vanta una grande espe- «Anche questo è un aspetto che hanno maturato una zione pertanto ha l’obbligo rienza, ma è anche una provincia importante, una questione specifica esperienza ed una della firma che certifica la vasta: come sarà possibile chiedere che deve suggerirci di non invidiabile conoscenza in presenza, ed al termine del ad un geometra di Edolo di frequen- delegare ad altri l’organizza- uno specifico settore. Ed in corso c’è una prova che può tare corsi organizzati in città? zione. Ogni Collegio infatti questa trasmissione delle assegnare anche crediti ag- «Qui dovrei lasciare la pa- ha l’obiettivo di organizzare nozioni e delle esperienze giuntivi. In sostanza in un rola a Giovanni Platto, ma mi corsi e seminari semplice- emerge un’altra delle pecu- quinquennio un geometra pare di poter dire che anche mente rientrando delle liarità positive della nostra dovrebbe in pratica seguire la formazione permanente è spese sostenute e ridu- professione». un paio di corsi impegnativi divenuta per il Collegio di cendo al minimo il contri- ❑ oppure un corso ed alcuni seminari. E’ un obbligo one- roso, faticoso, ma, soprat- tutto per i più giovani - ai quali sono richiesti più cre- diti nel quinquennio - già abbastanza diffuso».

L’impegno non è di poco conto anche per chi organizza: ce la faranno i Col- legi, anche i più piccoli, ad allestire corsi e seminari? «Io credo di sì e lo sforzo che stiamo facendo a livello na- zionale è di uniformare i mo- duli formativi così da garan- tire criteri analoghi in ogni provincia, pur salvaguar- dando ovviamente ogni specificità. Sollecitiamo i- noltre ovunque le collabora- zioni sia tra Collegi, tra i grandi ed i piccoli ma pure

IL GEOMETRA BRESCIANO 2010/2- 7 DALLA CASSA Simonetta Vescovi Il patrimonio immobiliare della Cassa di Previdenza gestito da Groma s.r.l.

a Groma s.r.l. è la società che ge- L stisce il portafoglio Immobili del CIPAGLP suddivisi per tipologia (dati aggiornati al 31 dicembre 2008) del patrimonio immobiliare Cassa Italiana di Previdenza Tipologia Unità immobiliari Superficie complessiva Percentuale/u.i. ed Assistenza dei Geometri Residenza 761 75.660,74 42,87 Liberi Professionisti (CI- PAGLP). Ufficio 428 86.925,76 24,11 La società nasce nel 1988, Commerciale 339 70.319,92 19,10 con l’obiettivo di acquisire immobili sparsi sul territorio Altro 176 16.088,06 9,90 nazionale. Negli ultimi de- Sedi di Collegio 62 12.642,58 3,49 cenni ha sviluppato un’orga- Industriale 9 7.720,72 0,50 nizzazione capace di gestire, attraverso sinergie e con TOTALE 1.775 269.357,78 100 mezzi innovativi, non solo immobili di proprietà del CI- PAGLP, ma anche per conto di altri enti e società. Il nome “Groma” deriva dal- Immobili del CIPAGLP suddivisi per area geografica (dati aggiornati al 31 dicembre 2008) lo strumento che veniva u- sato dagli agrimensori ro- Tipologia Nord Italia Centro Italia Sud Italia mani per tracciare sul ter- Residenza 102 172 122 reno allineamenti semplici e ortogonali, utilizzati per le Residenza/Ufficio 83 163 costruzioni del tempo. Tale Residenza/Commerciale 263 475 163 antico strumento venne ri- trovato negli scavi di Pom- Resid./Commerc./Ufficio/Teatro 170 163 pei nel 1912 in una casa offi- Ufficio 179 cina ove si fabbricavano Ufficio/Direz. 93 strumenti di precisione. Il ruolo della Groma s.r.l. è Ufficioe autosilos 3 quello di svolgere attività di Direzionale 36 manutenzione ordinaria e Direzionale/Commerciale 47 3 straordinaria, progetti di va- lorizzazione, fornitura di ser- Commerciali 359 vizi accessori dedicati a ogni Commerciali/Ufficio 472 274 singolo edificio, gestione amministrativa, adempi- Uffici sedi di Collegi 20 15 13 menti fiscali e legali, ge- Industriale/commerciale 14 stione delle locazioni. Nel 1999, si costituisce la so- cietà “Groma Service”, in In totale gli edifici o com- in 61 città per un valore di tenere in efficienza gli im- grado di occuparsi esclusi- plessi immobiliari di pro- mercato di circa 760 Ml di mobili, rendendoli maggior- vamente della gestione prietà della Cassa Italiana di euro. mente appetibili sul mer- degli immobili, offrendo ser- Previdenza ed Assistenza Gli immobili sono stati ac- cato e incrementandone il vizi integrati connessi alla dei Geometri Liberi Profes- quistati tra gli anni ’60 e gli valore. gestione documentale e sionisti sono 94 di cui 51 anni ’90; nell’ultimo de- ❑ informatica dell’intero patri- sono sede dei Collegi Pro- cennio sono stati fatti dei la- monio. vinciali e sedi istituzionali vori di ristrutturazione e ri- I dati sono stati estratti del resoconto “Groma (CIPAGLP e CNG), dislocati qualifica globale al fine man- Group” anno 2008

8 - IL GEOMETRA BRESCIANO 2010/2 DALLA CASSA

QUEL CHE FANNO LE ALTRE CASSE

Le Casse previdenziali dei professionisti mettono sul mercato abitazioni no all’antico. Meglio, sostengono, puntare sul mattone, soprattutto quel- per miliardi di euro per tappare i buchi aperti dalla crisi finanziaria. È lo di qualità. E allora negozi e uffici dovrebbero prendere il posto degli quanto afferma un articolo dell’Espresso: «Dicono – si afferma nell’arti- appartamenti». colo – che è tutta questione di rendimento. Quello del patrimonio immo- Tra i casi riportati quelli dell’Enasarco che mette in vendita oltre 17mila biliare. Cioè negozi, uffici, ma soprattutto decine di migliaia di apparta- appartamenti, per l’80% nell’area di Roma, un altro migliaio nel Milanese, menti e case di abitazione. Rendono poco, pochissimo. Al netto di impo- per un valore a bilancio di oltre 3 miliardi. L’incasso globale delle cessio- ste e oneri vari, a volte si supera a malapena l’1% annuo. ni, previste nell’arco di un paio d’anni, potrebbe toccare i 5 miliardi. Stringi, stringi, così ragionano da un po’ di tempo a questa parte i grandi Un altro caso è l’Empam, l’ente dei medici con un patrimonio vicino ai 9 capi delle Casse previdenziali. Quelle dei professionisti», tra cui ci sono i miliardi che punta da alleggerire il portafoglio investito in abitazioni. La medici, gli avvocati, i notai, gli ingegneri e gli architetti. cassa possiede tra l’altro più di 4.000 appartamenti nella zona di Roma. Secondo l’Espresso, infatti «passata la sbornia finanziaria, i gestori torna-

IL GEOMETRA BRESCIANO 2010/2- 9 DAL CONSIGLIO NAZIONALE Il Disegno di legge Vicari sulle nuove competenze dei geometri italiani

l Disegno di legge “Di- sposizioni in materia I di competenze pro- fessionali dei geometri e geometri laureati” ha dato a- dito a numerose avverse prese di posizione di archi- tetti e ingegneri. Questi pro- fessionisti hanno attacato la nostra categoria su Face- book e si apprestano a farlo nelle sedi di confronto che la Senatrice prima firmataria della proposta ha indetto al fine di meglio capire la por- tata delle “resistenze” op- poste dai laureati, prima di procedere nell’iter approva- tivo del provvedimento pro- posto. Il Disegno di legge n. 1865 è una coraggiosa iniziativa che riparte da quanto già era stato approvato nell’aula del Senato nella XIII legisla- tura (atto n. 884) e nelle Commissioni Lavoro della due precedenti tornate legi- slative. Chiede che vengano finalmente precisati i limiti delle competenze della no- stra categoria, tuttora legate alla cavezza del Regio De- zione” non è più minima- nica che ne è conseguita. di portata storica in favore creto del 1929. Il concetto mente adeguato al pro- Va quindi modificato in- della categoria che si pre- colà affermato, incerto e per gresso tecnologico realizza- sieme a tutte le altre regole figge. certi versi del tutto indefi- tosi negli ottant’anni tra- che possono dare un nuovo Non più limiti vaghi, indefi- nito, di “modesta costru- scorsi e all’evoluzione tec- e moderno volto ai geometri niti racchiusi nella accezione italiani. “modesta costruzione” che tanti equivoci ha suscitato in l provvedimento deli- passato, ma delimitazioni neato nel Disegno di precise, concrete: 5.000 mc, Ilegge Vicari è a dispo- 3 piani fuori terra in zona non sizione di tutti sul sito del sismica, 2 piani fuori terra in Collegio (www.collegio.geo- zona sismica. Basta incer- metri.bs.it); invitiamo i col- tezze sulle nostre effettive leghi a scaricarlo e ad esami- possibilità a progettare, e- narlo attentamente. Si com- seguire e dirigere lavori fino pone di soli sette articoli che alle entità appena citate, a ogni professionista ha il do- redigere la contabilità dei vere di conoscere per aiu- lavori, a eseguire interventi tare e favorire quei risultati manutentivi ordinari e stra-

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ordinari, a stendere e con- spesso – grazie a rapporti di genza e nei quali continua a le la categoria finora nulla ha venzionare i piani attuativi o fiducia consolidati – delega impegnarsi per acquisire co- potuto. di lottizzazione entro il li- l’opera di coordinamento gnizioni tecniche sempre Siamo convinti che dando ai mite dei 10.000 mq e i piani degli specialisti, anche in più approfondite. Da tempo geometri certezza di ciò che di recupero edilizio. ambiti di complessità co- ormai il Consiglio Nazionale possono e di ciò che non L’articolo 2, comma 2 tende struttiva elevata. ha deliberato l’obbligo di possono fare, a trarne bene- poi a legittimare e incenti- Il Disegno di legge tratta am- qualificazione continua de- ficio sarà il mercato del la- vare la partecipazione di più piamente anche i problemi gli iscritti, cosa che si con- voro. progettisti alla realizzazione della sicurezza in cantiere, cretizza nella partecipa- Il passo certamente non è fa- di opere complesse, cia- della prevenzione incendi e zione annuale a corsi di for- cile, il percorso arduo e irto scuno con distinte e auto- delle procedure sull’abbat- mazione sempre più impe- di trabocchetti, ma la cate- nome funzioni da specifi- timento dell’inquinamento gnativi e aggiornati. goria non può mancare l’oc- care nel disciplinare d’inca- acustico, del risparmio ener- Come si vede il Disegno di casione: è il momento del- rico sottoscritto dalla com- getico, riconoscendoci le ca- legge Vicari è una proposta l’informazione, del dibattito mittenza: una pratica profes- pacità necessarie. Si tratta di audace e nello stesso tempo costruttivo e dell’unità d’in- sionale nei fatti ormai usuale ambiti lavorativi nuovi, giusta che cerca di infran- tenti. per i geometri, ai quali la verso i quali la categoria si è gere il muro di ipocrisie e ❑ committenza sempre più mossa con anticipo, preveg- falsi problemi, contro il qua-

IL GEOMETRA BRESCIANO 2010/2- 11 SCUOLA Esami di Stato: una ghigliottina che mette sotto accusa la scuola e il praticantato

L’intervista a quattro testimoni per chiarire il ette innanzitutto la scuola sul banco degli impu- ricorrente mistero sull’esito assai diversifi- tati Claudio Cuter, collega esperto e che da molti M anni partecipa per il Collegio alle commissioni cato degli esami di abilitazione professio- d’esame per l’abilitazione professionale e l’iscrizione al- nale. Testimoni privilegiati, giacché i colleghi l’Albo. «Ogni anno verifichiamo quanto poco sappiano questi ragazzi della professione – afferma Cuter –. Non Claudio Cuter, Francesco Zilioli, Mauro sanno più usare le squadre e si trovano così a mal partito di Tignonsini e Pierangelo Di Benedetto sono fronte alla necessità di disegnare. Proprio per questa ra- gione, sulla base dell’esperienza degli anni scorsi, la mia stati commissari nelle varie commissioni che commissione non ha chiesto ai ragazzi di svolgere il tema anche quest’anno in tre sedi diverse hanno con un disegno ineccepibile, perfetto in ogni particolare, anzi. Abbiamo chiarito a più riprese che ci bastava uno sche- valutato le capacità professionali dei circa mino, uno schizzo; certo chiedevamo coerenza nell’elabo- 250 giovani che, completato il praticantato, razione, ma quanto agli strumenti abbiamo lasciato la mas- sima libertà. La prova è, per esempio, nel fatto che abbiamo hanno provato a superare l’esame di Stato. valutato positivamente un candidato che ha svolto per gran Tre le sedi (Brescia, Chiari, Darfo), quattro le parte il tema attraverso una relazione: dieci pagine fitte fitte commissioni che hanno complessivamente dalle quali abbiamo colto la piena consapevolezza del can- didato sui problemi che avrebbe dovuto affrontare e so- promosso il 60% dei candidati. Ma come prattutto come li avrebbe passo dopo passo affrontati». abbiamo riferito nel numero scorso non solo C’è stata dunque la volontà non solo di esaminare semplicemente l’aspirante la percentuale dei promossi si è ulterior- geometra libero professionista, ma di far emergere quanto il candidato sa- mente ridotta rispetto all’anno precedente peva concretamente fare… «Questa è peraltro l’indicazione generale che nelle diverse (dal 67 al 60% appunto), ma l’andamento riunioni abbiamo avuto come gruppo di commissari e che nelle diverse commissioni non è stato per abbiamo tradotto nel lasciare ai candidati le più ampie fa- coltà per trattare anche in maniera personale il tema trat- nulla uniforme passando da un minimo del tato. Nonostante la massima disponibilità, per esempio, 47% di promossi ad un massimo dell’89%, della mia commissione, devo però dire che lo scritto si è ri- velato ancora una volta un ostacolo quasi insormontabile ovvero quasi il doppio. per troppi ragazzi». La domanda più diretta e scontata ai colleghi Può aver pesato l’astrattezza del tema? In fondo non è usuale per un geo- che facevano parte delle diverse commis- metra dover progettare un auditorium. sioni, ha cercato pertanto di capire dove «Purtroppo lo ripetiamo da anni in ogni sede, ma Roma fa o- recchie da mercante. Certi progetti complessi non appaiono nasce questa differenza nell’esito degli infatti calibrati sull’attività che la stragrande maggioranza esami, se ci sia una difformità nelle degli studi professionali svolge e, dunque, appaiono lon- tani dalla sensibilità e dall’esperienza che ogni candidato valutazioni o nella preparazione dei ha fatto durante il praticantato. Detto questo, in verità do- candidati. Ma questo è stato solo un punto vremmo subito aggiungere che per passare l’esame non oc- di partenza per affrontare ancora una volta lo correva progettare nei minimi dettagli l’auditorium, ma farne uno schizzo, abbozzare la soluzione dei principali pro- spinoso tema dell’esame di Stato e del blemi che il progettista si sarebbe trovato dinanzi. Ed è qui praticantato, delle carenze della scuola e che sono caduti in tanti». delle difficoltà della professione. Non c’era però solo il progetto tra gli scritti: come sono andati gli altri? «Se possibile sono andati anche peggio. Purtroppo molti ra- gazzi svolgono il praticantato in studi ormai specializzati in una sola branca d’attività. In quei due anni, pertanto, di

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molte materie finiscono per dimenticare anche i rudimenti. st’anno. Certo progettare un auditorium non è come dise- Non so spiegarmi diversamente le insormontabili difficoltà gnare gli spazi di una villetta, ma dovrebbe bastare il buon trovate da molti per esempio sulle domande di estimo o su senso, oltre a un minimo di preparazione specifica per evi- una semplice questione di divisione millesimale delle tare le vere e proprie castronerie che mi è capitato di vedere spese come mi è capitato di sentire durante un colloquio. quest’anno. Ripeto: può esserci da parte della commissione Ho avuto insomma l’impressione che molti ragazzi si accon- tutta la buona volontà possibile e immaginabile nel valoriz- tentino di sapere tutto, meglio quasi tutto, della specializ- zare quanto un candidato sa, ma non si può passare a cuor zazione specifica dello studio dove hanno svolto il prati- leggero sul progetto d’un auditorium con un palco di soli cantato». due metri e mezzo, oppure con gli spogliatoi e i camerini piazzarti esattamente dall’altra parte dell’edificio rispetto Eppure il corso che ogni ragazzo segue prima dell’esame dovrebbe aver rin- al palco. Sono errori concettuali che purtroppo la dicono frescato quell’infarinatura generale che doveva essere rimasta dal quin- lunga sul livello di preparazione che ho incrociato que- quennio di scuola superiore. st’anno». «Per molti, ma per troppi evidentemente non ha funzionato, anche se è forse illusorio pensare di colmare le indubbie la- La scuola torna ad essere insomma il grande imputato… cune scolastiche e le carenze del praticantato con qualche «La scuola oggi dà ai ragazzi molto meno d’un tempo, al- ora di corso al Collegio. Io credo che dovremmo ormai pen- meno sul versante dei contenuti professionalizzanti, e, sare a una diversa organizzazione del praticantato, magari a d’altro canto, il mercato chiede sempre di più: più specia- un periodo ulteriore di corsi e presenza in studio…Ho veri- lizzazione, più capacità, più inventiva… E sarà certamente ficato per esempio che spesso si trovano a proprio agio al- il mercato a fare la selezione più crudele. Io credo però che l’esame di Stato quei ragazzi che durante il praticantato si anche la categoria non possa abdicare al suo ruolo, debba sono iscritti all’università e hanno dato qualche esame. Non mettere in atto tutte le iniziative possibili per aiutare questi solo sono più preparati e direi quasi più freschi nell’affron- ragazzi a raggiungere un buon livello di preparazione». tare le questioni, ma subiscono assai meno degli altri la ten- sione della prova». Non è una sfida utopica? «Certo occorre avere piena coscienza dei propri limiti ma In attesa di questa riforma, c’è qualche suggerimento da dare ai ragazzi che anche delle proprie potenzialità. Così come ho verificato la si presenteranno alla prossima sessione d’esame? diversa qualità di preparazione di classi uscite dal mede- «Verrebbe da dire studiate, studiate, e ancora studiate, ma simo istituto, magari per la differenza d’un gruppo di pro- talvolta anche chi è preparato cade in qualche trabocchetto. fessori rispetto a un altro, sul versante del Collegio occorre Dopo tanti anni in commissione voglio per esempio consi- legare sempre più strettamente chi fa i corsi ai ragazzi con gliare ai candidati un’avvertenza quasi scontata, ma che chi li esamina, impegnarsi perché le lezioni al Collegio ab- molti dimenticano, ovvero cercate di rispondere a tutti i biano un contenuto pratico molto alto giacché la prevalenza quesiti proposti, non fossilizzatevi su una sola questione, della teoria sulla pratica è uno dei maggiori limiti dell’inse- non paralizzatevi sul disegno. Lo so che un disegno risolve gnamento scolastico». spesso mille problemi e chiarisce tante cose, ma non è mai bene concentrarsi solo su una delle soluzioni richieste». Qualche collega punta il dito anche contro il praticantato, un istituto che molti giudicano vecchio e inadeguato. Anche Francesco Zilioli, alla sua terza esperienza come com- «Questione annosa anche questa che dovremmo avere la missario, indica nelle carenze scolastiche una delle cause forza ed il coraggio d’affrontare con decisione. Tutti sap- della “moria” di candidati alla prova d’esame, aggiungendo piamo che il praticantato può essere un periodo importan- poi che nel diverso esito delle commissioni un peso pos- tissimo nella formazione d’un geometra, così come sap- sono averlo anche fattori imponderabili come l’iscrizione al- piamo che molti colleghi mettono semplicemente i prati- l’esame d’una intera classe ben preparata o di converso mal canti al lavoro, spesso su questioni ripetitive e poco quali- preparata. «Ci sono certamente anche differenze di valuta- ficanti. Così dalla scuola dove hanno imparato poco, la- zione tra commissione e commissione – attacca Zilioli – ma sciando magari il disegno manuale per il Cad, eccoli arrivare è la preparazione di base l’elemento distintivo, la condi- in uno studio dove magari non fanno altro per due anni che zione che può portare a un buon esito o meno della prova. portare in giro strumenti, far fotocopie e prendere appunta- Posso, per fare un esempio, dire senza difficoltà che i ragazzi menti come una qualsiasi segretaria. Chi si assume il com- che si sono presentati l’anno scorso, nel complesso, sape- pito di tenere un praticante dovrebbe invece investire del vano molto di più di quelli che si sono presentati que- tempo nello spiegare come si fa un rilievo, perché si di-

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segna in un certo modo, come si tengono i rapporti con il affrontare e di come pensavano di risolverli». cliente. Se la scuola deve cambiare, anche molti colleghi de- vono rivedere il loro modo di intendere la presenza in Un’impostazione che è in linea con quanto era emerso nelle riunioni tra com- studio di un praticante. Infine, ma non è certo l’ultima cosa, missari svoltesi al Collegio. occorre convincersi che c’è praticante e praticante, ovvero «Sì e anche la griglia di valutazione degli elaborati che la mia ragazzi che non aspettano altro che d’imparare e altri che commissione ha utilizzato, non diversamente – per quanto non sono nati per fare questo mestiere. Occorre sforzarsi di ho potuto sapere – dalle altre, tendeva proprio a far emer- capire rapidamente chi c’è arrivato in studio e aiutarlo a sce- gere il meglio del lavoro di ogni ragazzo, a dare la valorizza- gliere la sua strada ben prima dell’esame di Stato. Certo l’ar- zione più equa pure al lavoro di quei candidati che magari roganza delle giovani generazioni non aiuta questo pro- non avevano avuto occasione di approfondire nel pratican- cesso che non è comunque facile». tato alcuni dei temi richiesti. In altre parole, ogni ragazzo po- teva trovare nel tema proposto l’occasione per far vedere Sulla stessa frequenza d’onda sono modulate anche le con- quanto sapeva fare e l’accordo nella commissione era una- siderazioni di Pierangelo Di Benedetto, il nostro terzo in- nime nel non frustrare queste scelte, nel cercare di co- terlocutore, anch’egli commissario per conto del Collegio al- gliere». l’ultima sessione dell’esame di Stato svoltasi nel 2009. «Non mi è parso – dice Di Benedetto – che la prova di quest’anno E allora come si spiegano tante mancate ammissioni, tante bocciature? È presentasse particolari problemi, soprattutto alla luce della stato sorpreso dall’esito dell’esame? precisa indicazione che abbiamo dato ai ragazzi di concen- «No, non sono stato granché sorpreso. E per almeno due trarsi non tanto sulla perfezione del disegno o sulla cura dei buoni motivi che trovano ogni anno conferma in quest’e- mille particolari di una progettazione, bensì nel tradurre sperienza. Innanzitutto il sapere trasmesso dalla scuola, che nello scritto il senso complessivo dell’intervento che erano è in effetti la gran parte del patrimonio di conoscenze con le chiamati a realizzare, dei problemi che avrebbero dovuto quali ogni ragazzo si presenta all’esame, è essenzialmente teorico, troppo teorico e non aiuta il giovane a scoprire l’applicazione nella realtà di ogni regola. In secondo luogo, nelle generazioni più giovani prevale in maniera sempre più evidente la su- perficialità nella prepara- zione oppure, nei casi mi- gliori, c’è una specializza- zione monotematica che porta qualche ragazzo ma- gari a sapere assai bene una materia ma a tralasciare completamente tutte le altre. Dagli elaborati e dai colloqui emergono dei vuoti inconcepibili per gli stu- denti d’un istituto per geo- metri anche solo di 10/15 anni fa. Pochissimi sanno per esempio qualcosa di e- stimo, così come l’uso della matita è stato praticamente abolito dalla stragrande maggioranza dei ragazzi che utilizzano ormai solo il Cad».

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Ma non dovrebbe essere il praticantato a completare la formazione di questi gresso alla professione; almeno io credo che non sia questo ragazzi a dare un contenuto pratico al loro sapere teorico? il nostro compito nei confronti di futuri colleghi che hanno «Sulla carta è così, teoricamente – mi si perdoni il bisticcio già mille difficoltà, mille intoppi, mille grattacapi per aprire – dovrebbe essere così, ma nella pratica tutti sappiamo che uno studio e trovare lavoro». questo istituto non funziona, andrebbe riformato». Non sarà che è l’esame con queste modalità che porta quasi inesorabilmente Sì, ma come? a una forte selezione? «Io credo che non solo si debba pensare a un praticantato «È una spiegazione che non scarterei a priori. La nostra pro- in più studi professionali diversi, così da consentire una for- fessione è vastissima, ricca di specializzazioni che a ogni sta- mazione più varia del ragazzo, ma soprattutto credo che il gione si allargano e il nostro campo di attività è talmente praticantato vada controllato di più, che il Collegio possa a- ampio che nessuno può realmente dirsi in grado di fare vere un ruolo di primo piano nel fare in modo che questi due tutto. Ciononostante chiediamo a questi ragazzi di essere anni siano veramente proficui per ogni ragazzo. Inoltre preparati su tutto, di avere nozioni che spaziano in ogni am- sempre il Collegio deve offrire un corso di formazione ancor bito del nostro lavoro anche se magari hanno svolto il loro più impegnativo e cogente, non solo alcune lezioni in vista praticantato in uno studio che si occupa solo di una piccola dell’esame, ma proprio un iter formativo di accompagna- parte dell’attività del geometra, che so l’amministrazione di mento del praticante. Non sarà certo possibile sanare con condomini o il catasto». queste lezioni i vuoti lasciati dalla scuola, ma almeno con- sentirà ai ragazzi di rendersi conto dell’inadeguatezza della E allora, che fare? loro preparazione soprattutto in vista della vita professio- «Io credo che dovremmo innanzitutto prendere coscienza nale che si apprestano ad iniziare». che il praticantato non dà molto ai ragazzi: pochi colleghi hanno il tempo e spesso anche la capacità didattica di Decisamente diverso, invece, l’approccio di Mauro Tignon- spiegar loro come svolgere un lavoro. Mi viene da dire che sini, l’ultimo dei commissari impegnati quest’anno negli e- solo quelli più bravi riescono un po’ a rubare il mestiere. Da sami che abbiamo sentito per quest’articolo. Pur condivi- qui discende la necessità che alle lacune di preparazione dendo tutte le considerazioni sulle lacune di preparazione cerchi di ovviare maggiormente il corso di formazione del dei ragazzi, sui limiti della scuola e del praticantato, Ti- Collegio che andrebbe ampliato in termini di orario e di ob- gnonsini infatti invita innanzitutto a una più serena inter- bligatorietà della frequenza e contemporaneamente con- pretazione del significato stesso dell’esame di Stato. centrato su 4/5 argomenti e attività tipiche del geometra. «La mia convinzione – afferma Tignonsini – è che la prima Scontato a quel punto che anche l’esame dovrebbe toccare importante selezione per i geometri di domani la fa l’esame proprio quei 4/5 argomenti e non altri». di maturità, quello posto al termine di cinque anni di studi superiori, mentre una seconda scrematura, ancor più dura e L’attuale sistema è tutto da buttare? crudele, la fa il mercato che ogni libero professionista deve «Beh, io salverei ben poco. E fintanto che non si riesce a inevitabilmente affrontare. In mezzo ci stanno i due anni di cambiare il sistema raccomanderei la massima magnani- praticantato e questo benedetto esame di Stato che però, a mità alle commissioni, sia ai nostri membri che a presidi e mio avviso, non può e non deve trasformarsi in un terzo professori. Lo scritto è puramente teorico e dunque non grado, in un’ordalia o in una sorta di giudizio di Dio». serve granché per valutare l’abilità d’un ragazzo a svolgere realmente la professione: occorrono temi più aderenti alla Per la verità tutti i commissari del Collegio impegnati nelle diverse commis- operatività dei nostri studi e i ragazzi debbono essere messi sioni d’esame dicono d’aver valorizzato, almeno fin dove possibile, quanto i nella condizione di far vedere quanto sanno fare. Oggi non ragazzi potevano dare. è così, purtroppo, e non serve a nessuno se non a rinviare di «Ne sono certo e ne sono davvero contento, anche se la di- qualche anno l’ingresso dei giovani colleghi nella profes- versità degli esiti mi lascia ancora qualche dubbio. Certo sione». nelle commissioni i geometri non sono gli unici esaminatori, ❑ non sono gli unici ad avere voce in capitolo, anzi: pesano in- fatti spesso assai più le indicazioni di presidi e docenti degli istituti superiori, i quali forse non hanno la nostra stessa fi- losofia. Io penso che proprio a loro andrebbe ripetuto che non serve a granché costringere questi ragazzi a rifare due o tre volte l’esame creando nei fatti una rigida barriera d’in-

IL GEOMETRA BRESCIANO 2010/2- 15 LEGALE Avv. Francesco Cuzzetti C.T.U. - Periti - C.T.P.: protezione dei dati personali

on è tutta farina che lo stesso Garante, aveva Una particolare attenzione colti e trattati; devono es- del mio sacco. con altro provvedimento deve prestare il consulente sere depositati agli atti del NSolo che nel leg- precedente, precisato che nella redazione dell’elabo- procedimento; non possono gere l’inserto “Guida C.T.U.” all’attività dei consulenti, rato, al fine di non inserire essere conservati, salvo di- pubblicato da “Il Sole 24 connessa e integrata com’è notizie e dati di natura per- versa autorizzazione, sia ori- Ore” ho pensato che il capi- con l’attività giurisdizionale, sonale, che possono esulare ginali, che copie anche in toletto “Gli obblighi di pro- non si applicano le disposi- dallo scopo dell’incarico e formato elettronico o su sup- tezione dei dati personali”, zioni di legge in ordine ai dalle autorizzazioni rice- porto cartaceo contenenti materia – penso – che, come dati sensibili. vute. Così come deve stare informazioni personali con- me, molti abbiano snob- Il consulente o il perito, non attento ad utilizzare infor- cernenti soggetti, persone bato, meritasse un qualche devono informare l’interes- mazioni corrette e aggior- fisiche o giuridiche. cenno, per evitare che si sato del trattamento dei dati nate, sempre nella prospet- Per adempiere a specifici possa incorrere in qualche personali, ne tanto meno, tiva di evitare nocumento al- obblighi normativi (fiscali o disattenzione e conse- ottenere da questi alcun l’interessato. contabili) possono essere guente responsabilità. Do- consenso; ne è applicabile Il C.T.U. si assume la respon- custoditi i soli dati personali vendo riassumere un’estesa ad essi, la disposizione rela- sabilità per l’attività dell’au- effettivamente necessari trattazione, cosa non facile, tiva alla comunicazione siliario da lui incaricato, il per adempiere tali obblighi. spero di poter essere chiaro della cessazione del tratta- quale, se c’è l’ autorizza- Non voglio inoltrarmi con ed esaustivo. mento dei dati. zione del Giudice, è equipa- altri particolari (ognuno se Partiamo dalla delibera n. 40 Il trattamento dei dati deve rato al C.T.U. medesimo. Nel vuole potrà approfondire il del 26 luglio 2008 (G.U. n 176 avvenire nel rispetto dei caso il C.T.U. dovesse ricor- discorso), pago di avere evi- del 31/07) del Garante per la principi di liceità e di qualità rere all’opera di un ausiliario denziato l’esistenza di una protezione dei dati perso- che li riguardano, e adot- per accertamenti di natura normativa particolare, forse nali intitolata “Linee guida tando le misure di sicurezza specialistica, è bene ricor- poco nota, da tenere pre- in materia di trattamento dei che li preservino da inde- rere sempre all’autorizza- sente, in quanto impone la dati personali da parte dei bite intromissioni. In parti- zione del Giudice, poiché in necessità di adottare, a consulenti tecnici e dei pe- colare facendo molta atten- tal caso la sua attività s’in- scanso di responsabilità, un riti ausiliari del giudice e del zione alle forme di comuni- quadra al pari di quella cu- comportamento particolar- pubblico ministero”, diretta cazione utilizzate per lo rata dal C.T.U. stesso. mente attento per evitare a fornire indicazioni di carat- svolgimento del mandato le Non si applica la disposi- un’indebita divulgazione tere generale ai detti profes- quali, anche se involontaria- zione del codice relativa alla delle informazioni, e nel sionisti, al fine esclusivo di mente, possano costituire cessazione del trattamento contempo garantire la sicu- garantire il rispetto dei prin- violazione della norma qua- dei dati personali; data la rezza dei dati e dei sistemi cipi dettati in tale materia lora consentissero di rive- natura processuale dell’in- eventualmente utilizzati. dal codice (D.Lgs. 196/2003), lare a terzi estranei informa- carico essa coincide con la Gli obblighi di cui alle linee nella constatazione che con- zioni di carattere personale. cessazione dello stesso. I guida incombono anche sui sulenti, anche di parte, e pe- Ciò vale anche per le infor- dati però, non possono es- consulenti di parte in ordine riti nell’espletamento dei mazioni di carattere perso- sere conservati per un pe- all’applicazione dei principi loro incarichi, vengono a co- nale acquisite, che devono riodo di tempo superiore a di liceità e che riguardano la noscenza e devono custo- essere comunicate alle con- quello necessario per il per- liceità dei dati e le disposi- dire anche dati personali di troparti, loro legali o consu- seguimento degli scopi per zioni in materia di misure di soggetti coinvolti a diverso lenti. il quale essi sono stati rac- sicurezza. titolo nelle vicende giudi- Per quanto riguarda il si- ziarie. stema sanzionatorio sono Indicazioni che non devono previste sanzioni di carat- incidere sulle forme proces- tere amministrativo e penali suali che gli ausiliari devono in relazione alle diverse o- rispettare nello svolgimento missioni o carenze regi- dell’incarico e nell’adempi- strate. mento degli obblighi da ❑ esso derivanti. Va ricordato

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CTU Paolo Frediani La mediazione delegata: un nuovo importante strumento per risolvere le controversie

on il decreto legi- ove rilevi che la mediazione cognizione relativi all’e- Lo strumento è slativo 4 marzo è già iniziata, ma non si è secuzione forzata; condizione di C 2010 n. 28 (pubbli- conclusa, fissa la successiva e) nei procedimenti in ca- procedibilità della cato sulla Gazzetta ufficiale udienza dopo la scadenza mera di consiglio; n.53 del 5 marzo 2010) è stata del termine dei quattro mesi f) nell’azione civile eserci- domanda giudiziali, introdotta finalmente nel che è la durata prevista per tata nel processo penale. tra le altre, nelle nostro ordinamento la me- la procedura. Chi intende, Dal momento della comuni- diazione delegata in materia infatti, esercitare in giudizio cazione alle altre parti, la do- controversie in civile e commerciale. Ciò era un’azione relativa ad una manda di mediazione pro- materia di stato previsto dalla Legge n. controversia in materia di duce sulla prescrizione gli condominio, diritti 69 del 18 giugno 2009 in ma- condominio, diritti reali, di- effetti della domanda giudi- teria di riforma del processo visione, successioni eredi- ziale. reali, divisione, civile. tarie, patti di famiglia, loca- La mediazione deve essere successioni La finalità dello strumento si zione, comodato, affitto di a- esperita presso organismi di ereditarie e fonda nella precipua vo- ziende, risarcimento del mediazione iscritti al regi- lontà di deflazionare l’e- danno derivante dalla cir- stro conservato presso il Mi- locazione norme carico giudiziario colazione di veicoli e na- nistero della giustizia. è da presente oggi nei tribunali, tanti, da responsabilità me- ricordare che la legge 18 favorendo una strada di- dica e da diffamazione con il giugno 2009 n. 69 al punto e) versa e complementare a mezzo della stampa o con prevede la possibilita’, per i quella del giudizio ordinario altro mezzo di pubblicità, consigli degli ordini degli finanche facendo sì di favo- contratti assicurativi, ban- avvocati, di istituire, presso i rire la ricerca di quegli inte- cari e finanziari, è tenuto tribunali, organismi di conci- ressi che sono alla base dei preliminarmente a esperire liazione e che (punto g) per conflitti. il procedimento di media- le controversie in particolari L’accesso allo strumento è zione ai sensi del decreto. materie, la facoltà di isti- consentito a chiunque in- Occorre comunque osser- tuire organismi di concilia- tenda tentare una concilia- vare che la condizione di zione presso i consigli degli zione di una controversia ci- procedibilità non opera nei ordini professionali di i- vile e commerciale su diritti casi di: scritti di diritto nel Registro disponibili attraverso lo a) nei procedimenti per in- su specifica domanda. Il de- svolgimento di una proce- giunzione, inclusa l’oppo- creto riconosce anche alle dura presso un organismo sizione, fino alla pro- camere di commercio, indu- scelto dalle parti che ha i- nuncia sulle istanze di stria, artigianato e agricol- nizio con il deposito di una concessione e sospen- tura la possibilità di iscri- domanda di mediazione. sione della provvisoria e- versi al registro a semplice L’avvocato al quale una secuzione; domanda. parte si rivolga deve infor- b) nei procedimenti per con- mare la stessa, in modo valida di licenza o sfratto, seguito della do- chiaro e per iscritto pena fino al mutamento del rito manda di richiesta l’annullabilità del contratto di cui all’articolo 667 del A di attivazione ad professionale, nei casi in cui codice di procedura ci- uno dei suddetti organismi, il procedimento di media- vile; il responsabile dell’orga- zione è condizione di proce- c) nei procedimenti posses- nismo deve designare un dibilità della domanda. sori, fino alla pronuncia mediatore al quale viene af- L’esperimento del procedi- dei provvedimenti di cui fidata la procedura fissando mento di mediazione è in- all’articolo 703, terzo il primo incontro tra le parti. fatti condizione di procedi- comma, del codice di pro- L’incontro viene fissato non bilità della domanda giudi- cedura civile; oltre quindici giorni dal de- ziale in alcune fattispecie di d) nei procedimenti di op- posito della domanda e co- controversie ed il giudice posizione o incidentali di municato all’altra parte con

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ogni mezzo idoneo ad assi- rative; curarne la ricezione, anche a è posto con particolare rile- cura della parte istante. vanza anche l’accento sul Nelle controversie che ri- concetto della riservatezza chiedono specifiche compe- della procedura. tenze tecniche, è consentita la nomina di uno o più me- l mediatore e chiun- diatori ausiliari come pure il que operi il proprio mediatore può avvalersi di I servizio è tenuto al- esperti iscritti negli albi dei l’obbligo di riservatezza ri- consulenti presso i tribunali spetto alle dichiarazioni il cui compenso deve essere rese e delle informazioni ivi previamente previsto nel acquisite; ciò anche in rela- regolamento dell’organi- zione alle dichiarazioni rese smo. ed alle informazioni acqui- Il mediatore deve operare site nel corso delle sessioni con le parti affinchè queste separate che non devono, raggiungano un accordo a- salvo consenso della parte, michevole di definizione essere rivelate all’altra. della controversia. Con Anche nel giudizio avente il questa definizione si vuole medesimo oggetto anche favorire un approccio tipica- parziale, iniziato, riassunto o mente facilitativo della pro- proseguito dopo l’insuc- cedura escludendo, in via cesso della mediazione, le preliminare, modelli di tipo dichiarazioni rese o le infor- aggiudicativo o valutativo mazioni acquisite nel corso che pur tuttavia in qualità di del procedimento di media- opzione, il decreto ha mu- zione non possono essere u- tuato dallo schema prece- tilizzate salvo consenso dente. della parte dichiarante o L’eventuale mancata parte- dalla quale provengono le cipazione senza giustificato informazioni cosi come è im- motivo al procedimento di possibile chiamare il media- mediazione il giudice puo’ tore a deporre, nè davanti desumere argomenti di all’autorità giudiziaria nè da- prova nel successivo giu- vanti ad altra autorità, sul dizio ai sensi dell’articolo L’autore dell’articolo, Paolo Frediani contenuto delle dichiara- 116, secondo comma, del co- zioni rese e delle informa- dice di procedura civile. zioni acquisite nel procedi- Il mediatore ha i seguenti mento di mediazione. Al obblighi: mediatore si applicano le di- – divieto di assumere diritti sposizioni dell’articolo 200 o obblighi connessi, diret- chiarazione di imparzia- diatamente l’organismo e del codice di procedura pe- tamente o indirettamente, lita’ secondo le formule le parti delle ragioni di nale e le garanzie previste con gli affari trattati, previste dal regolamento possibile pregiudizio al- per il difensore previste dal- – divieto di percepire com- di procedura applicabile, l’imparzialità nello svolgi- l’articolo 103 del codice di pensi direttamente dalle nonchè gli ulteriori im- mento della mediazione; procedura penale. parti. pegni eventualmente pre- – formulare le proposte di Nel caso che l’esperimento – obbligo di sottoscrivere, visti dal medesimo regola- conciliazione nel rispetto di mediazione si concluda per ciascun affare per il mento; del limite dell’ordine pub- con una conciliazione il me- quale è designato,una di- – informare informare imme- blico e delle norme impe- diatore deve redigere pro-

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cesso verbale al svolgere il procedi- quale è allegato il mento di mediazione testo dell’accordo. presso gli organismi Se viceversa l’ac- è riconosciuto, in cordo non è rag- caso di successo giunto, il mediatore puo’ for- diatore, il quale certifica diatore, il giudice esclude la della mediazione, un cre- mulare una proposta di con- l’autografia della sottoscri- ripetizione delle spese so- dito d’imposta commisurato ciliazione previa informativa zione delle parti ovvero la stenute dalla parte vinci- all’indennità stessa, fino a correlata alle disposizioni loro impossibilità di sotto- trice che ha rifiutato la detta concorrenza di euro cinque- dell’art.13 del D.Lgs. Se al- scrivere. Nello stesso ver- proposta, riferibili al pe- cento, mentre in caso di in- tresì le parti fanno concorde bale, il mediatore dà atto riodo successivo alla formu- successo tale somma è ri- richiesta, in qualunque mo- della mancata partecipa- lazione della stessa, e la dotta della metà. mento del procedimento, il zione di una delle parti al condanna al rimborso delle In conclusione occorre os- mediatore, previa informa- procedimento di media- spese sostenute dalla parte servare che con il decreto in zioni sulle possibili conse- zione. Il processo verbale soccombente relative allo materia di mediazione si è o- guenze di cui all’articolo 13 deve esserè depositato stesso periodo, nonchè al perato un deciso passo in a- del decreto che vedremo presso la segreteria dell’or- versamento di un’ulteriore vanti nell’indirizzo di affer- appresso, il mediatore for- ganismo e di esso è rilasciata somma di importo corri- mare l’ordine negoziato ri- mula una proposta di conci- copia alle parti che lo richie- spondente al contributo u- spetto a quello imposto di liazione comunicata alle dono. nificato dovuto. favorire la ricerca delle con- parti per iscritto alla quale le Il verbale costituente l’ac- Le disposizioni si applicano venienze piuttosto che i di- parti faranno pervenire al cordo conciliativo è omolo- altresì alle spese per l’in- ritti ed i principi in una lite, mediatore, per iscritto entro gato, su istanza di parte e dennità corrisposta al me- concetti da sempre predo- il termine di sette giorni, previo accertamento anche diatore e per il compenso minate nel nostro ordina- l’accettazione o il rifiuto alla della regolarità formale, con dovuto all’esperto a cui mento e – assai più eviden- proposta. decreto del presidente del abbia fatto ricorso il media- temente – nella percezione Se l’accordo viene raggiunto tribunale nel cui circondario tore. collettiva. ovvero se tutte le parti ade- ha sede l’organismo e costi- Vi è tuttavia da rilevare riscono alla proposta del tuisce titolo esecutivo per esta ferma l’appli- come per supportare cam- mediatore, si forma pro- l’espropriazione forzata, per cabilità degli arti- biamenti così radicali, anche cesso verbale che deve es- l’esecuzione in forma speci- R coli 92 e 96 del co- del costume sociale, occorra sere sottoscritto dalle parti e fica e per l’iscrizione di ipo- dice di procedura civile. una profonda maturazione dal mediatore, il quale certi- teca giudiziale. Il verbale Quando invece il provvedi- della collettività, anche da fica l’autografia della sotto- d’accordo è esente dall’im- mento che definisce il giu- parte delle categorie profes- scrizione delle parti o la loro posta di registro entro il li- dizio non corrisponde inte- sionali, poiché nessuna impossibilità di sottoscri- mite di valore di 50.000 euro, ramente al contenuto della riforma sarà alla fine efficace vere. Se con l’accordo le altrimenti l’imposta è do- proposta, il giudice, se ricor- se non adeguatamente sup- parti concludono uno dei vuta per la parte eccedente. rono gravi ed eccezionali ra- portata da una crescita cul- contratti o compiono uno Ultimi aspetti di estrema ri- gioni, può escludere la ripe- turale ed un relativo svi- degli atti previsti dall’arti- levanza sono le spese pro- tizione delle spese soste- luppo professionale. E ciò colo 2643 del codice civile, la cessuali derivanti dal giu- nute dalla parte vincitrice renderà necessario uno sottoscrizione del processo dizio successivamente in- per l’indennità corrisposta sforzo condiviso affinché lo verbale deve essere auten- staurato alla mancata conci- al mediatore e per il com- strumento legislativo non ticata da un pubblico uffi- liazione (art.13) ed i crediti penso dovuto all’esperto in- cada nel vuoto e possa con- ciale. d’imposta. dicando tuttavia esplicita- cretamente contribuire a ga- Se invece la conciliazione In ordine ai primi occorre os- mente, le ragioni del prov- rantire una riposta efficace e non riesce, il mediatore servare che quando il prov- vedimento sulle spese. convincente all’emergenza forma processo verbale con vedimento che definisce il In relazione al credito d’im- della giustizia del nostro l’indicazione della pro- giudizio corrisponde intera- posta è da rilevare che alle paese. posta; il verbale è sotto- mente al contenuto della parti che corrispondono l’in- ❑ scritto dalle parti e dal me- proposta formulata dal me- dennità ai soggetti abilitati a

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FORMAZIONE CONTINUA Manuel Antonini Acustica in edilizia: vivo interesse per l’incontro organizzato dal Collegio

ercoledì 10 mar- mazione e della partecipa- 1) Il periodo «criteri per la progettazione, zo scorso, dalle zione siano particolarmente di sperimentazione l’esecuzione e la ristruttura- M ore 14.30 alle ore sentiti dalla nostra categoria. in Regione Lombardia zione delle costruzioni edi- 18.30, presso l’aula magna I temi trattati sono stati: Un equivoco normativo mai lizie e delle infrastrutture dell’Istituto N. Tartaglia di – normativa vigente e ob- ben risolto, lascia intendere dei trasporti ai fini della tu- Brescia, si è svolto l’incontro blighi dei progettisti, da tempo che in Regione tela dall’inquinamento acu- informativo organizzato dal della DL e del venditore; Lombardia non trovi appli- stico», senza inficiare l’ap- Collegio dei geometri di – il periodo di sperimenta- cazione l’obbligo di valuta- plicabilità del Dpcm 5di- Brescia e intitolato: “Acu- zione in Regione Lom- zione dei requisiti acustici cembre 1997 che tratta, in- stica in edilizia: verso la clas- bardia; passivi degli edifici. Cervi ha vece, la «determinazione sificazione acustica degli e- – la Legge 7 luglio 2009 n. 88 decisamente contrastato dei requisiti acustici passivi difici – Il punto della situa- e il Dpcm 5 dicembre 1997, l’opinione, supportato, pe- degli edifici». zione ad oggi tra gli obblighi un’improbabile tempo- raltro, da espressioni di Enti I dubbi interpretativi sulla derivanti dalla normativa vi- ranea sospensione dei Re- preposti e interpretazioni vigenza del decreto e sulle gente e la futura norma UNI”. quisiti Acustici Passivi; normative. date a cui riferirsi per le valu- Il collega del Collegio di Cre- – aspetti legali dei conten- La Legge Regionale n. 13 del tazioni da eseguire sulle co- mona Agostino Cervi, Tec- ziosi relativi al Dpcm 5 di- 10 agosto 2001, all’art. 7 struzioni è fugata, peraltro, nico esperto e docente di cembre 1997; comma 5, parrebbe porre dalla comunicazione del Mi- molti corsi in merito all’acu- – la documentazione da for- una sospensiva all’applica- nistero dell’Ambiente con stica ambientale e in edilizia nire agli enti preposti (Co- zione del Dpcm 5 dicembre nota del 26 giugno 2001 n. anche presso il nostro Col- muni, ASL, ARPA). 1997 in attesa dell’emana- 1886/2001/SIAR che cita: legio, ha condotto l’incontro In conclusione si è svilup- zione del Decreto del Mini- «…relativamente all’appli- a cui hanno partecipato circa pato un interessante dibat- stero dei Lavori Pubblici cabilità del Dpcm in oggetto 330 geometri, numero che tito dal quale sono emersi previsto dalla Legge quadro si precisa quanto segue: (…) dimostra ancora una volta tre principali temi che sono in materia di acustica n. per l’obbligo del rispetto dei quanto gli aspetti della for- stati chiaramente illustrati: 447/95 che, però, tratta di valori limite indicati nella

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Il collega cremonese Agostino Cervi, tecnico esperto e relatore di acustica al seminario del 10 marzo scorso nell’aula magna dell’Istituto Tecnico “Tartaglia” di Brescia. Nelle altre immagini, la platea di oltre trecento geometri bresciani e il tavolo con il relatore, il presidente del Collegio di Brescia, Giovanni Platto il direttore Mariangela Scotti e il segretario Armido Bellotti

norma può essere presa a ri- ferimento come data deter- minante quella del rilascio della concessione edilizia o, in assenza di questa, di altra autorizzazione prevista per la realizzazione delle opere; relativamente agli impianti, ci si può senz’altro riferire alla data di installazione degli stessi». In generale, comunque, è al- quanto strano sostenere che un decreto emanato a livello nazionale possa rimanere ’97: gli edifici devono essere propone di definire, in riferi- di pubblica inchiesta, in fun- congelato, peraltro per di- costruiti rispettando i limiti mento ai requisiti acustici zione di ciascun requisito di versi anni, da una disposi- in esso definiti e i Comuni prestazionali degli edifici, i prestazione acustica, gli edi- zione di livello locale. devono chiedere il rispetto criteri per la loro misura- fici saranno suddivisi in di tali limiti. zione e valutazione; su tale quattro classi (I – II – III – IV). 2) Sospensione base, stabilire, inoltre, una della disciplina relativa iuttosto il testo classificazione acustica per Durante l’esposizione di ai requisiti acustici passivi considera solo i l’intera unità immobiliare. Cervi e, soprattutto, al ter- degli edifici P rapporti tra privati, L’intento manifesto è quello mine delle stessa, è stato Come già ben illustrato con quindi eventuali conten- di risolvere alcune problema- ampio e argomentato il di- un approfondito articolo ziosi (ribadisco solo tra pri- ticità dimostrate negli anni battito, stimolato dalla ap- pubblicato proprio sulle pa- vati) che dovessero sorgere dal Dpcm 5 dicembre 1997 e pena menzionata futura no- gine del Geometra Bresciano, A- dopo l’entrata in vigore predisporre uno strumento vità normativa e, in gene- gostino Cervi ha con fer- della legge (29 luglio 2009). per informare compiuta- rale, dagli aspetti tecnici mezza confermato che la mente i futuri utilizzatori del- della progettazione e realiz- Legge 88/2009 non sospen- 3) Classificazione acustica l’edificio sulle caratteristiche zazione di edifici nel ri- de alcun obbligo in merito degli edifici dello stesso, tutelando mag- spetto dei requisiti acustici alla materia dei requisiti a- È la novità che si sta affac- giormente i vari soggetti che passivi, nonché dalle re- custici passivi degli edifici. ciando in tema di acustica in intervengono nel processo e- sponsabilità di ogni sog- Le citata Legge, all’art. 11 edilizia: dal mese di marzo dilizio da possibili succes- getto coinvolto nel processo comma 5 cita «in attesa del 2008 il gruppo di lavoro 5 sive contestazioni. produttivo. riordino della materia, la di- “Classificazione acustica Se la norma definitiva man- ❑ sciplina relativa ai requisiti degli edifici” operante nella terrà quanto esposto in sede acustici passivi degli edifici sottocommissione “Acustica e dei loro componenti di cui in edilizia”, organo misto tra all’art. 3, comma 1, lettera e) le commissioni UNI “Acu- della legge 26 ottobre 1995, stica e vibrazioni” e “Pro- n. 447, non trova applica- dotti, processi e sistemi per zione tra privati e, in partico- l’organismo edilizio”, sta e- lare, nei rapporti tra costrut- laborando un progetto con- tori-venditori e acquirenti di giunto con titolo “Acustica – alloggi sorti successiva- classificazione acustica de- mente alla data di entrata in gli edifici”. vigore della presente leg- La norma in fase di elabora- ge». zione ha terminato il pe- Quindi, l’art. 11 comma 5 non riodo di inchiesta pubblica il abroga il Dpcm 5 dicembre giorno 11 marzo 2010 e si

IL GEOMETRA BRESCIANO 2010/2- 23 FORMAZIONE CONTINUA Manuel Antonini Procedura operativa per i controlli di conformità degli attestati energetici

el secondo numero della rivista dell’anno 2009, differenza tra il valore dichiarato dal certificatore e quello ri- venne pubblicato un commento relativo all’avvio levato dagli ispettori rientra nella tolleranza prevista caso Ndel controllo sperimentale sulle certificazioni e- per caso. nergetiche: la campagna ha coinvolto 40 attestati, estratti a sorte tra tutti quelli trasmessi al Catasto Energetico e dei B) Parametri tabulati quali ben 13 sono risultati negativi! Le infrazioni principal- Si tratta di parametri da selezionare in un elenco precosti- mente rilevate hanno riguardato: tuito e proposto nel software, riportati nella tabella 2 della – superficie lorda disperdente dell’edificio, superficie utile procedura operativa; l’esito del controllo è positivo solo se riscaldata e volume netto riscaldato; il valore dichiarato dal Certificatore è quello rilevato dagli i- – potenze elettriche degli ausiliari dell’impianto termico, spettori. perdite nominali percentuali del generatore, COP. Con Decreto dirigenziale 14009 del 15 dicembre 2009, visto l’aggiornamento della procedura di calcolo per la certifica- C) Parametri arbitrari zione energetica degli edifici in vigore dal 26 ottobre 2009, Per alcuni dati, riportati nella tabella 3 della procedura o- Regione Lombardia ha messo a punto la procedura opera- perativa, è prevista la “coerenza” del dato dichiarato dal tiva per il controllo della conformità degli Attestati di Certi- Certificatore rispetto a quanto rilevato dagli Ispettori. ficazione, che è divenuta, quindi, permanente. Gli Attestati sono soggetti a controllo fino a 5 anni successivi alla loro trasmissione al Catasto energetico regionale e la Ai singoli aspetti tecnici valutati negativamente viene asse- scelta avviene a campione prevedendo, però, punteggi di gnato un peso di gravità di cui alle tabelle 4-5-6 della pro- “rischio controllo” maggiori in virtù di 4 fattori: cedura operativa 1) numero di certificazioni effettuate da un certificatore: più sono, maggiore è il punteggio assegnato agli ACE del cer- Affinchè l’esito della verifica degli aspetti tecnici sia posi- tificatore in questione; tivo devono essere verificate contemporaneamente le se- 2) salto di classe energetica: è a maggior rischio un attestato guenti condizioni: il cui valore di EPH si avvicina molto al valore che deli- – somma delle penalità inferiore a 20; mita la classe superiore; – superficie utile dichiarata < (1+0,15) superficie utile rile- 3) valore di EPH elevati: più alto è il fabbisogno di energia vata; primaria per la climatizzazione invernale dell’edificio, – volume netto dichiarato > (1-0,20) volume netto rilevato; maggiore è il punteggio di rischio assegnato all’attestato; – potenza termica nominale al focolare dichiarata > (1-0,50) 4) classe energetica performante: gli attestati ricadenti nelle potenza termica nominale al focolare rilevata; classi A+ A B e C sono esposti a maggior “rischio con- – COP dichiarato < (1+0,50) COP rilevato; trollo”. – Superficie solare fotovoltaico dichiarata < (1+0,50) super- Il proprietario dell’edificio del quale l’attestato è sotto- ficie solare fotovoltaico rilevata. posto a controllo, viene informato a mezzo di lettera racco- mandata e deve dare disponibilità al sopralluogo entro i L’esito è comunque negativo se: successivi 10 giorni lavorativi, pena la sospensione e suc- – il Certificatore ha modificato qualsiasi dato numerico pro- cessiva revoca dell’attestato. posto dalla procedura tramite valori tabulati in assenza di Il sopralluogo è effettuato da 2 ispettori Cestec che provve- documentazione che ne giustifichi il cambiamento e ciò dono a rilevare aspetti tecnici e aspetti amministrativi; l’e- ha comportato il miglioramento delle performance ener- sito del controllo è positivo solo se entrambe le tipologie di getiche dell’edificio. aspetti rivelati hanno esito positivo. Verifica degli aspetti amministrativi Verifica Vengono verificati: degli aspetti tecnici I) i requisiti del Certificatore: nello specifico il rispetto dei requisiti di cui al punto 16.5 della DGR VIII/8745 (soggetto A) Parametri definiti da un valore numerico terzo) Si tratta dei parametri di cui alla tabella 1 della procedura II) il rispetto delle procedure amministrative riguardanti il operativa, che il soggetto certificatore deve quantificare nel rilascio dell’Attestato di Certificazione Energetica software con un valore numerico rilevato esternamente al III) la corrispondenza dell’Attestato di Certificazione Ener- software stesso; l’esito della valutazione è positivo quando la getica firmato dal Certificatore e timbrato dal ri-

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spetto a quello generato dal file inviato telematicamente lida documentazione che comprovi le scelte fatte, l’esito al catasto energetico regionale può essere modificato. Qualora, come detto, anche uno solo tra i due aspetti (tec- In caso di conferma dell’esito negativo, il soggetto Certifica- nici e amministrativi) risulti negativo, viene comunicato l’e- tore ricade nelle sanzioni di cui alla L.R. 10/2009 e l’attestato sito provvisoriamente negativo al Soggetto Certificatore viene annullato. che, entro 5 giorni, può fissare con Cestec SpA la data per un ❑ contraddittorio; se in tale sede il Certificatore presenta va-

Tabella 1: Tolleranze applicate al singolo dato rilevato

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Segue dalla pagina precedente. Tabella 1: Tolleranze applicate al singolo dato rilevato

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FORMAZIONE CONTINUA

Tabella 2: Grandezze derivanti da parametri tabulati

Tabella 3: Parametri arbitrari

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Tabella 4: Peso attribuito all’errore sui parametri definiti da valori numerici

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Tabella 4: Peso attribuito all’errore sui parametri definiti da valori numeri

Tabella 5: Peso attribuito all’errore sui parametri tabulati

Tabella 6: Peso attribuito all’errore sul singolo parametro arbitrario

IL GEOMETRA BRESCIANO 2010/2- 31 FORMAZIONE CONTINUA Roberto Vincenzi Certificazione energetica degli edifici

Il sistema di generazione (Parte seconda)

iprendiamo la trat- già descritto nel precedente tazione dei sistemi articolo). R di generazione e Rispetto alle tipologie già e- del loro inserimento nel saminate, l’inserimento dei software di certificazione e- dati risulta più semplice e di nergetica della Regione conseguenza, lo è anche la Lombardia. Dopo aver esa- raccolta dati; le informazioni minato i generatori tradizio- richieste sono: nali e le caldaie modulanti, – il tipo di combustibile; multistadio ed a condensa- – la potenza termica nomi- zione, analizziamo ora altri nale al focolare che deve sistemi di generazione. Ri- essere necessariamente cordiamo ancora che per in- rilevata dal manuale o serire correttamente i dati scheda tecnica del gene- relativi ad un qualsiasi tipo ratore, e che, ricordiamo di generatore, è necessario può essere calcolata come conoscerne l’esatto modello il prodotto tra il potere ca- sere inserito da scheda e tipo, e reperire la docu- lorifico inferiore del com- tecnica); mentazione tecnica che bustibile utilizzato (P.C.I.) – l’ubicazione del gene- viene sempre allegata alla per la portata del combu- ratore. Il software con- vendita ed all’installazione stibile stesso (vedere in sente di scegliere solo del prodotto. proposito il prospetto LVII “installazione esterna” della procedura 5796, fa- o “in centrale termica”, Generatore ad aria calda cendo attenzione a con- vertire le unità di misura pertanto nel caso di instal- Sono anch’essi generatori a da kcal/u.m. a lazione nei locali riscaldati combustione interna, utiliz- kWh/u.m. (es. generatore pensile o zanti i seguenti combusti- – il tipo di genera- radiatore a gas o stufa a bili: tore scelto tra pellets), si dovrà optare – Gas naturale; quelli proposti dal per la scelta di “in centrale – GPL; prospetto LVIII termica” (scelta che non – Gasolio; della procedura comporta una riduzione – Olio combustibile; 5796. (poichè non del rendimento); – Biomasse. sono compresi nel- – il rendimento del genera- Le tipologie più frequente- l’elenco i genera- tore. Tale valore può es- mente utilizzate, sono, per il tori a biomassa, il sere preso da scheda tec- settore industriale/artigia- rendimento di nica oppure in assenza di nale: questi dovrà ne- tale dato, si può utilizzare – generatori a basamento a cessariamente es- il valore proposto dal gas o gasolio; software (tranne – generatori pensili a gas. che per i genera- tori a biomassa, Per il settore residenziale: non compresi nel – radiatori individuali a gas; prospetto LVIII); – stufe o caminetti a pellets – la potenza degli o legna. ausiliari elettrici Come per i tipi di generatori (intendendo con visti in precedenza, possono ciò la somma avere funzionamento a po- della potenza e- tenza fissa, multistadio, mo- lettrica del venti- dulante ed a condensazione latore e del bru- (tutte modalità che abbiamo ciatore).

32 - IL GEOMETRA BRESCIANO 2010/2 FORMAZIONE CONTINUA

Le prime tre scambiano ca- Prospetto LVII - Valori del potere calorifico superiore ed inferiore dei combustibili lore con il terreno o con (Fonte: Bilancio Energetico Nazionale e altre fonti) acqua di falda e sono dette anche PdC geotermiche (a Tipologia combustibile PCI PCS bassa entalpia). Gas naturale 8.250kcal/mc 9.158 Kcal/mc I dati da inserire nel software GPL 11.000 kcal/kg 11.987 kcal/kg sono: Gasolio 10.200 kcal/kg 10.812 kcal/kg – Il “combustibile” utiliz- zato; cioè il vettore ener- Olio combustibile 9;800kcal/kg 10.427 kcal/kg getico che aziona il com- Biomasse 4.200kcal/kg 4.600kcal/kg pressore. – Il tipo di scambio termico; cioè la classificazione della pompa di calore in η funzione delle varie tipo- Prospetto LVIII - Rendimenti convenzionali per generatori ad aria calda, gH logie di fluido primario e (Fonte: UNI TS 11300-2:2008) secondario. – Quando il fluido primario è Tipol di generatore Valore di base ηgH Riduzione per installazione all’esterno “aria”, viene chiesta la temperatura nominale Generatori di aria calda a gas o gasolio con bruciatori ad 90 3 dell’evaporatore, cioè la aria soffiata o premiscelato, funzionamento on-off temperatura nominale Generatori ad aria calda a gas a camera stagna con 90 3 della fonte esterna. Nel ventilatore nel circuito di combustione di tipo B o C, caso di PdC ad aria, questa funzionamento on-off è pari a 7°, ed è dichiarata Generatori di aria calda a gas o gasolio con bruciatori ad 93 2 dal costruttore nelle spe- aria soffiata o premiscelato, funzionamento bistadio o cifiche tecniche. Quando il modulante fluido primario è “acqua” o “terreno”, questo campo Generatori di aria calda a gas a camera stagna con 93 2 non deve essere compi- ventilatore nel circuito di combustione di tipo B o C, lato. bistadio o modulazione aria-gas – Potenza termica nominale. Generatori di aria calda a gas a condensazione 100 1 È la potenza resa in riscal- regolazione modulante aria-gas damento dalla pompa di calore, riferita alle condi- zioni nominali. Le condi- zioni nominali, sono spe- Le pompe di calore miche di particolari fluidi PdC; normalmente il com- cificate per ciascun tipo di A differenza di tutte le tipo- (gas refrigeranti), che grazie pressore è azionato da e- PdC, nella tabella A.5 alle- logie di generatore fin qui a- all’azione di un compres- nergia elettrica, più rara- gata alla D.G.R. 8745; nella nalizzato, le pompe di ca- sore, sono in grado di sot- mente da un motore endo- tabella, sono elencati i vari lore (PdC), non “producono” trarre energia al fluido pri- termico a gas o gasolio. tipi di PdC, classificate se- calore mediante una rea- mario (o fonte esterna), e ce- Le PdC, vengono classificate condo il vettore energe- zione di combustione, ma derlo ad un fluido secon- in base alle tipologie di tico, il tipo di scambio pri- “prelevano” calore da una dario (unità interna). fluido primario e secon- mario/secondario, e le fonte o mezzo, per poi ce- Il software chiederà co- dario, in: condizioni nominali di ri- derlo ad un fluido vettore in munque di inserire il tipo di – terra/acqua ferimento. In funzione del grado di renderlo disponi- combustibile utilizzato, in- – acqua/acqua tipo di PdC installata, si bile nei locali d riscaldare. tendendo con ciò di indicare – acqua/aria dovranno quindi cercare i Per fare ciò, le PdC, sfruttano il vettore energetico che a- – aria/acqua valori da inserire nel le caratteristiche termodina- ziona il compressore della – aria/aria software corrispondenti

IL GEOMETRA BRESCIANO 2010/2- 33 FORMAZIONE CONTINUA

Tabella A.5.1. - Valori limite di COP e GUE per pompe di calore elettriche, endotermiche e ad assorbimento

Pompe di calore Tipologia Condizioni nominali COP - GUE di riferimento

Elettriche aria-acqua 7°-35° ≥ 3,00 acqua-acqua 10°-35° ≥ 4,50 Terra-acqua 0°-35° ≥ 4,00

terra-terra 0°-20° ≥4,00 acqua-aria 15°-20° ≥4,70 aria-aria 7°-20° ≥4,00

Endotermiche aria-acqua 7°-30° ≥1,38 acqua-acqua 10°-30° ≥1,56 terra-acqua 0°-30° ≥1,47

terra-aria 0°-20° ≥1,59 acqua-aria 10°-20° ≥1,60 aria-aria 7°-20° ≥1,46 Assorbimento aria-acqua 7°-50° ≥1,30 terra-acqua 0°-50° ≥1,25

acqua-acqua 10°-50° ≥1,40

Calcolo del COP per pompe di calore ad aria

θ + 20 θ + 80 (314) . e . R COP = COPN(θc,in, θC,out, θR, θE,out) θR + 20 θe + 80

dove:

COPN è il valore nominale (potenza massima) della pompa di calore alle assegnate temperature di ingresso e/o uscita del condensatore e dell’eva- poratore;

θe è la temperatura media mensile dell’ambiente esterno, [°C];

θR è la temperatura del fluido termovettore in ingresso all’evaporatore per la quale è stato valutato il COPN, [°C]

34 - IL GEOMETRA BRESCIANO 2010/2

ESTIMO Listino dei valori immobiliari della provincia di Brescia per appartamenti e capannoni (Parte seconda) Legenda: A = Appartamenti C = Capannoni

NUOVO RISTRUTTURATO AGIBILE DA RISTRUTTURARE

minimo massimo minimo massimo minimo massimo minimo massimo A 1.050,00 1.400,00 1.087,50 1.450,00 600,00 840,00 300,00 440,00 C 490,00 620,00 350,00 450,00 190,00 240,00 A 2.900,00 4.000,00 2.800,00 4.100,00 2.000,00 2.600,00 1.000,00 1.800,00 C N.D. N.D. N.D. N.D. N.D. N.D. GARDONE V.T. A 1.400,00 1.800,00 1.400,00 1.850,00 900,00 1.300,00 450,00 650,00 B 650,00 800,00 450,00 600,00 200,00 250,00 A 2.200,00 3.100,00 2.400,00 3.350,00 1.450,00 2.000,00 800,00 1.250,00 C N.D. N.D. N.D. N.D. N.D. N.D. A 1.200,00 1.750,00 1.200,00 1.750,00 800,00 1.100,00 350,00 550,00 C 640,00 800,00 500,00 640,00 240,00 300,00 A 1.290,00 1.850,00 1.300,00 1.900,00 950,00 1.250,00 580,00 750,00 C 540,00 750,00 412,50 550,00 225,00 300,00 A 1.000,00 1.275,00 1.000,00 1.275,00 500,00 700,00 140,00 200,00 C 500,00 620,00 310,00 410,00 145,00 180,00 A 1.237,50 1.650,00 1.200,00 1.700,00 690,00 920,00 375,00 500,00 C 412,50 550,00 322,50 430,00 187,50 250,00 A 1.800,00 2.450,00 1.900,00 2.500,00 1.150,00 1.650,00 780,00 1.100,00 C 730,00 930,00 550,00 700,00 280,00 350,00 IDRO A 1.150,00 1.520,00 1.160,00 1.550,00 600,00 820,00 210,00 310,00 C 400,00 600,00 250,00 350,00 110,00 140,00 ISEO A 2.200,00 2.750,00 2.200,00 2.750,00 1.600,00 1.900,00 700,00 1.000,00 C 600,00 850,00 400,00 550,00 260,00 360,00 A 1.050,00 1.500,00 1.150,00 1.550,00 620,00 840,00 310,00 400,00 C 520,00 650,00 350,00 450,00 160,00 230,00 LENO A 1.300,00 1.900,00 1.350,00 1.950,00 950,00 1.250,00 550,00 750,00 C 500,00 700,00 360,00 500,00 200,00 300,00 LIMONE DEL GARDA A 1.960,00 2.900,00 2.100,00 3.000,00 1.500,00 1.900,00 800,00 1.200,00 C N.D. N.D. N.D. N.D. N.D. N.D. LODRINO A 1.100,00 1.450,00 1.100,00 1.500,00 650,00 900,00 300,00 400,00 C 500,00 650,00 300,00 450,00 150,00 200,00 A 1.200,00 1.600,00 1.200,00 1.550,00 600,00 830,00 350,00 450,00 C 520,00 700,00 300,00 380,00 130,00 180,00 LONATO A 1.550,00 2.250,00 1.600,00 2.300,00 1.000,00 1.300,00 470,00 780,00 C 600,00 800,00 400,00 500,00 210,00 300,00 A 1.450,00 1.850,00 1.450,00 1.900,00 900,00 1.200,00 400,00 700,00 C 700,00 900,00 500,00 650,00 250,00 350,00

36 - IL GEOMETRA BRESCIANO 2010/2 ESTIMO

NUOVO RISTRUTTURATO AGIBILE DA RISTRUTTURARE minimo massimo minimo massimo minimo massimo minimo massimo A 1.200,00 1.600,00 1.150,00 1.500,00 650,00 850,00 350,00 450,00 C 500,00 670,00 310,00 415,00 150,00 200,00 A 1.240,00 1.650,00 1.200,00 1.650,00 760,00 1.030,00 350,00 465,00 C 450,00 650,00 300,00 400,00 150,00 210,00 A 890,00 1.180,00 890,00 1.180,00 420,00 580,00 140,00 220,00 C 420,00 600,00 320,00 400,00 160,00 200,00 A 900,00 1.200,00 900,00 1.200,00 500,00 700,00 150,00 200,00 C 450,00 550,00 300,00 400,00 N.D. N.D. MANERBA D. GARDA A 2.100,00 3.100,00 2.100,00 3.200,00 1.300,00 2.100,00 800,00 1.300,00 C 650,00 820,00 500,00 600,00 240,00 300,00 A 1.400,00 2.000,00 1.450,00 2.100,00 980,00 1.300,00 550,00 800,00 C 600,00 750,00 430,00 550,00 260,00 340,00 A 1.250,00 1.650,00 1.250,00 1.700,00 800,00 1.100,00 350,00 500,00 C 650,00 750,00 500,00 600,00 200,00 250,00 A 1.500,00 1.700,00 1.400,00 1.700,00 900,00 1.100,00 450,00 800,00 C 550,00 700,00 350,00 480,00 200,00 250,00 A 1.200,00 1.900,00 1.300,00 1.950,00 800,00 1.200,00 380,00 630,00 C 700,00 850,00 560,00 700,00 280,00 370,00 A 940,00 1.350,00 950,00 1.350,00 500,00 770,00 240,00 340,00 C 400,00 570,00 300,00 400,00 140,00 180,00 MONIGA D. GARDA A 2.100,00 3.150,00 2.100,00 3.200,00 1.220,00 2.000,00 800,00 1.300,00 C 600,00 820,00 500,00 620,00 240,00 300,00 A 1.500,00 1.900,00 1.500,00 1.900,00 1.000,00 1.200,00 450,00 600,00 C 700,00 800,00 450,00 600,00 220,00 300,00 A 1.250,00 1.750,00 1.300,00 1.800,00 900,00 1.200,00 450,00 600,00 C 650,00 850,00 470,00 590,00 230,00 320,00 A 1.250,00 1.750,00 1.250,00 1.750,00 800,00 1.100,00 350,00 500,00 C 550,00 700,00 350,00 450,00 200,00 250,00 MONTEISOLA A 1.800,00 2.100,00 1.800,00 2.100,00 1.000,00 1.200,00 550,00 700,00 C N.D. N.D. N.D. N.D. N.D. N.D. A 1.200,00 1.650,000 1.250,00 1.700,00 800,00 1.100,00 380,00 550,00 C 640,00 800,00 480,00 600,00 240,00 300,00 NAVE A 1.450,00 2.000,00 1.500,00 2.050,00 950,00 1.300,00 530,00 750,00 C 680,00 850,00 480,00 600,00 240,00 300,00 A 800,00 1.100,00 800,00 1.100,00 480,00 620,00 150,00 250,00 C 500,00 600,00 300,00 400,00 N.D. N.D. A 1.200,00 1.800,00 1.250,00 1.850,00 800,00 1.100,00 350,00 600,00 C 700,00 800,00 500,00 650,00 280,00 350,00 NUVOLERA A 1.200,00 1.800,00 1.250,00 1.850,00 800,00 1.100,00 350,00 600,00 C 700,00 850,00 500,00 650,00 280,00 350,00 A 1.060,00 1.420,00 1.090,00 1.450,00 450,00 650,00 150,00 260,00 C 500,00 650,00 350,00 450,00 130,00 160,00 A 1.000,00 1.450,00 1.000,00 1.500,00 590,00 800,00 250,00 360,00 C 500,00 650,00 350,00 450,00 180,00 240,00 OME A 1.500,00 1.900,00 1.450,00 1.850,00 950,00 1.150,00 400,00 600,00 C 620,00 750,00 450,00 550,00 210,00 300,00 ORZINUOVI A 1.500,00 2.200,00 1.600,00 2.300,00 1.000,00 1.300,00 550,00 750,00 C 600,00 800,00 420,00 550,00 270,00 340,00

IL GEOMETRA BRESCIANO 2010/2- 37 ESTIMO

NUOVO RISTRUTTURATO AGIBILE DA RISTRUTTURARE minimo massimo minimo massimo minimo massimo minimo massimo A 1.130,00 1.510,00 1.100,00 1.500,00 700,00 915,00 300,00 405,00 C 510,00 700,00 300,00 410,00 145,00 205,00 A 1.500,00 1.900,00 1.500,00 1.900,00 800,00 1.1000,00 350,00 550,00 C 650,00 850,00 400,00 550,00 200,00 300,00 PADENGHE S. GARDA A 2.000,00 3.200,00 2.100,00 3.250,00 1.400,00 2.000,00 800,00 1.300,00 C 600,00 820,00 420,00 600,00 240,00 360,00 PADERNO F. A 1.450,00 1.800,00 1.400,00 1.800,00 800,00 950,00 450,00 600,00 C 700,00 800,00 400,00 550,00 250,00 350,00 A 1.200,00 1.700,00 1.250,00 1.800,00 800,00 1.100,00 370,00 580,00 C 700,00 850,00 540,00 680,00 280,00 350,00 PALAZZOLO S. OGLIO A 1.350,00 1.850,00 1.300,00 1.750,00 900,00 1.200,00 400,00 600,00 C 650,00 900,00 500,00 600,00 230,00 290,00 A 1.450,00 2.000,00 1.450,00 2.000,00 900,00 1.200,00 450,00 600,00 C 800,00 850,00 400,00 530,00 200,00 300,00 A 1.300,00 1.800,00 1.400,00 1.900,00 900,00 1.000,00 450,00 600,00 C 700,00 800,00 400,00 500,00 200,00 300,00 PAVONE MELLA A 1.000,00 1.450,00 1.000,00 1.450,00 600,00 800,00 250,00 400,00 C 460,00 580,00 300,00 400,00 150,00 200,00 A 1.000,00 1.350,00 1.000,00 1.400,00 670,00 900,00 300,00 400,00 C 500,00 600,00 290,00 400,00 110,00 150,00 PIANCAMUNO A 1.000,00 1.225,00 1.000,00 1.225,00 520,00 750,00 150,00 210,00 C 500,00 625,00 260,00 340,00 115,00 165,00 A 1.000,00 1.250,00 1.000,00 1.250,00 500,00 700,00 150,00 220,00 C 500,00 625,00 240,00 290,00 85,00 120,00 A 1.300,00 1.700,00 1.250,00 1.700,00 700,00 950,00 350,00 400,00 C 500,00 700,00 350,00 450,00 200,00 250,00 A 1.050,00 1.400,00 1.050,00 1.450,00 700,00 900,00 300,00 400,00 C 450,00 650,00 380,00 500,00 180,00 220,00 POLPENAZZE A 1.600,00 2.500,00 1.700,00 2.600,00 1.150,00 1.700,00 600,00 900,00 C 550,00 720,00 370,00 470,00 190,00 240,00 A 1.090,00 1.450,00 1.100,00 1.450,00 565,00 825,00 250,00 365,00 C 465,00 620,00 280,00 370,00 135,00 186,00 A 1.300,00 1.750,00 1.300,00 1.750,00 850,00 1.050,00 400,00 600,00 C 600,00 700,00 350,00 450,00 200,00 250,00 A 3.200,00 4.500,00 3.200,00 4.500,00 2.000,00 2.600,00 1.200,00 1.650,00 C N.D. N.D. N.D. N.D. N.D. N.D. PONTEVICO A 1.087,50 1.450,00 1.100,00 1.500,00 600,00 830,00 250,00 400,00 C 487,00 650,00 350,00 450,00 190,00 240,00 A 1.200,00 1.550,00 1.200,00 1.550,00 820,00 1.020,00 300,00 400,00 C 520,00 700,00 400,00 470,00 200,00. 240,00 A 1.640,00 2.100,00 1;650,00 2.250,00 840,00 1.200,00 500,00 800,00 C N.D. N.D. N.D. N.D. N.D. N.D. A 1.000,00 1.450,00 1.000,00 1.450,00 550,00 800,00 280,00 400,00 C 450,00 600,00 300,00 400,00 165,00 220,00

I valori pubblicati sono tratti dal “Listino dei Valori Immobiliari” della Borsa Immobiliare di Brescia, che ringraziamo per il permesso accordatoci.

Fine della parte seconda. L’esposizione del listino sarà completata nel prossimo numero della rivista.

38 - IL GEOMETRA BRESCIANO 2010/2

AGRICOLTURA & FORESTE Valeria Sonvico SISTRI: il grande fratello dei rifiuti speciali

nato in Italia recen- alla morte il singolo rifiuto A tutto ciò si aggiunge che, grandi ai piccoli imprendi- temente il sistema sotto il controllo del Co- secondo le indagini svolge tori delle più disparate atti- È informatizzato di mando dei Carabinieri per la dalla società di statistica vità produttive. controllo della tracciabilità tutela dell’Ambiente, al fine SWG di Trieste, una delle L’applicazione del sistema, dei rifiuti speciali, di seguito di garantire la sicurezza e la grandi preoccupazioni degli infatti, non si fa attendere, chiamato SISTRI, con de- tutela del territorio, nonché italiani, dopo l’incremento scatenando all’interno delle creto del Ministero dell’Am- ostacolare il proliferare di a- dei prezzi al consumo e la si- Associazioni di categoria biente e della Tutela del Ter- zioni e comportamenti non curezza alimentare, è l’in- una vera e propria convulsa ritorio e del Mare (MATT) del conformi alle regole esi- quinamento ambientale ed corsa alla divulgazione delle 17 dicembre 2009 e già mo- stenti. in particolare ben il 48% del nuove disposizioni, alle dificato ed integrato lo Da uno studio degli ultimi campione attribuisce la informazioni puntuali sulle scorso 15 febbraio. dati in possesso dalla Pub- voce inquinamento ai rifiuti modalità di iscrizione, oltre Molte sono le motivazioni blica Amministrazione è e- e ad una loro non sufficiente ad una formazione di ge- che hanno indotto lo Stato a merso che la quantità di pro- corretta gestione. stione operativa dello stru- prendere provvedimenti dotti di rifiuti speciali in I- Gli episodi relativi allo scan- mento per tutti coloro che per monitorare i rifiuti spe- talia nel 2006 è stata di 134,7 dalo sui rifiuti urbani della non possiedono un com- ciali lungo tutta la filiera in- milioni di tonnellate, di cui Regione Calabria sono stati puter o non hanno sufficienti troducendo una sorta di oc- 125,5 milioni di tonnellate di un ulteriore input per il Mi- competenze al suo utilizzo. chio del grande fratello che rifiuti non pericolosi e 9,2 nistero ad intervenire e ad Ma entriamo sinteticamente possa seguire virtualmente milioni di tonnellate di rifiuti accelerare il recepimento nel cuore delle disposizioni in tempo reale dalla nascita pericolosi. dell’art. 2, comma 24 del de- applicative soffermando creto correttivo del 2008 al l’attenzione sulla categoria Testo Unico Ambientale,in agricola (per ulteriori ap- cui si prevedeva l’adozione profondimenti per tutte le di un sistema informatizzato altre attività produttive si ri- delle attuali procedure di manda alla lettura del de- registrazione cartacee. creto ministeriale). Tre i campi possibili per gli l SISTRI, quindi, costi- Imprenditori Agricoli: tuisce strumento otti- 1) Iscrizione obbligatoria I male di una nuova a. Produttori iniziali di rifiuti strategia volta a garantire un speciali pericolosi (es. maggior controllo della mo- batterie, oli esausti, fito- vimentazione dei rifiuti spe- sanitari non bonificati, ciali. Approccio ambientale, ecc) legalità, informatizzazione b. Trasportatori di rifiuti pe- dei dati ed una concreta ricolosi (anche in conto semplificazione per le Im- proprio) prese che non dovranno più c. Produttori iniziali di rifiuti compilare formulario di tra- non pericolosi da lavora- sporto, registro di zioni industriali e artigia- carico/scarico e Modello U- nali, derivanti da attività nico dei rifiuti (MUD). di recupero e smalti- Sebbene l’innovazione del mento di rifiuti, potabiliz- sistema sia stata necessaria zazione e altri trattamenti è altrettanto uno strumento di acque, depurazione e rivoluzionario che, fin da su- abbattimento fumi (da 11 bito, ha sollevato numerose a oltre 50 dipendenti) polemiche e contrasti da 2) Iscrizione volontaria parte di tutte le categorie a. Imprenditori Agricoli che professionali coinvolte, dai producono rifiuti non pe-

40 - IL GEOMETRA BRESCIANO 2010/2 AGRICOLTURA & FORESTE

ricolosi (es. pneumatici, spositivi elettronici e alla 4 ore dal trasporto registrerà zione, trasparenza, effi- ferro, film plastici, ecc) gestione operativa dei dati la sua movimentazione. cienza, semplificazione nor- b. Trasportatori di rifiuti non informatizzati. I vantaggi per lo Stato deri- mativa, modernizzazione. pericolosi (anche in conto L’imprenditore agricolo/or- vanti dall’adozione del SI- Una più corretta gestione proprio) ganizzazione delegata come STRI saranno molteplici in dei rifiuti avrà, infatti, van- c. Produttori iniziali di rifiuti si comporta: termini di legalità, preven- taggi sia in termini di ridu- zione del danno ambien- Come Chi Quando tale, sia di eliminazione di forme di concorrenza sleale tra imprese, con un impatto a. On line via mail a. Produttori rifiuti pericolosi Entro il 29 aprile 2010 positivo per tutte quelle b. Via Fax con < di 50 dipendenti che, pur sopportando costi c. via telefono b. Trasportatori di rifiuti perico- maggiori, operano nel ri- losi (anche in conto proprio spetto delle regole. Entro 48 ore ricevimento di avve- con meno di 50 dipendenti) Speriamo vivamente che la nuta istrizione e assegnazione c. Produttori iniziali di rifiuti procedura di semplifica- numero di pratica, successiva- zione non si traduca in un si- non pericolosi da lavorazioni mente si provvede al pagamento stema informatizzato che di contributo, calcolato secondo la industriali e artigianali, derivanti non sappia reggere il carico propria realtà, e ai diritti di segre- da attività di recupero e smalti- teria di 15 euro. quotidiano degli accessi con mento di rifiuti potabilizzazione il rischio di black-out del si- e altri trattamenti di acque, stema stesso e difficoltà di depurazione e abbattimento gestione. fumi (da 11 a oltre 50 dipen- ❑ denti)

non pericolosi da lavora- 1) Fase 1: Iscrizione e paga- zioni industriali e artigia- mento contributi nali, derivanti da attività 2) Fase 2: Ritiro dispositivo di recupero e smalti- informatizzato (USB) mento di rifiuti, potabiliz- Su appuntamento verrà riti- zazione e altri trattamenti rato il dispositivo USB pres- di acque, depurazione e so la Camera di Commercio, abbattimento fumi (fino a coloro i quali sono iscritti al- 10 dipendenti) l’Albo Gestori Ambientali si 3) Esenzione dall’iscrizione recheranno alla sezione pro- per i piccoli imprenditori vinciale/regionale per il ri- per quantitativi di 30 kg o 30 tiro. l conferiti in modo occasio- 3) Fase 3: Registrazione pro- nale e saltuario previa con- duzione e movimentazione ri- venzione con soggetti pub- fiuto blici e privati in quanto rien- L’operatività del sistema è trano in un circuito di rac- prevista per il gruppo di cui colta organizzato virtuoso. sopra, in cui ricadono gli im- Per un’ulteriore semplifica- prenditori agricoli, dal 12 a- zione l’Associazione di cate- gosto 2010, da quel mo- goria, o sua società di servizi mento l’operatore utilizzerà di diretta emanazione, può il dispositivo USB e regi- essere delegata al ritiro, e strerà entro 10 giorni dalla successiva consegna, dei di- produzione il rifiuto ed entro

IL GEOMETRA BRESCIANO 2010/2- 41 SICUREZZA CANTIERI Nadia Bettari I parapetti provvisori

parapetti provvisori dei bordi – specifiche di pro- petti provvisori, in base alle – o prima della rimessa in prefabbricati sono o- dotto e metodi di prova”. informazioni sul montaggio, servizio del parapetto I pere provvisionali e Un parapetto provvisorio è uso e manutenzione dei pa- quando sia stato oggetto costituiscono un dispositivo costituito da: rapetti contenute nel li- di riparazione; di protezione collettiva. – un montante: è il supporto bretto delle istruzioni che il – o prima della rimessa in Come tutte le opere provvi- principale, ancorato alla fabbricante deve fornire. servizio del parapetto in sionali devono possedere i costruzione, sul quale ven- E’ necessario verificare pe- caso di un suo inutilizzo necessari requisiti di resi- gono collegati il corrente riodicamente, massimo ogni per un lungo periodo; stenza e di idoneità ed es- principale, il corrente in- 6 mesi, lo stato di conserva- – ispezione dopo un arresto sere mantenuti in buono termedio e quello infe- zione dei parapetti, ingras- caduta: deve essere effet- stato di conservazione e di riore; sare le parti in movimento tuata dal montatore o da efficienza. Il fabbricante – un corrente principale: è la ed effettuare la pulizia dei altra persona qualificata deve quindi costruire il pro- barriera superiore posizio- bulloni; inoltre una buona dal fabbricante ogni volta dotto avendo l’onere di di- nata a un’altezza minima di manutenzione delle parti che il parapetto abbia su- mostrarne la resistenza me- 1 mt rispetto alla super- superficiali elimina possibili bito un arresto caduta; diante calcoli e/o prove fa- ficie di lavoro; rischi derivanti da indeboli- questi deve decidere se ri- cendo riferimento alle – un corrente intermedio: è menti dovuti alla corrosione. metterlo in servizio, di- norme di buona tecnica, for- la barriera protettiva tra il Eventuali danni devono es- struggerlo o ripararlo. La ri- nendo inoltre le istruzioni corrente principale e la su- sere riparati dal fabbricante parazione dovrà essere ef- per una corretta manuten- perficie di lavoro. Può es- o da una persona compe- fettuata dal fabbricante o zione. sere costituita da un ele- tente qualificata. da persona competente Non essendo soggetti a una mento rettilineo e/o da da lui autorizzata. direttiva di prodotto, i para- una rete, in questo caso è e tipologie di ispe- petti provvisori non sono denominata protezione in- zione obbligatorie Per ogni parapetto provvi- marcati CE, ma sono soggetti termedia; L sono: sorio acquistato, il datore di al D.Lgs. 6 settembre 2005, – un corrente inferiore: è la – ispezione prima del mon- lavoro deve procedere con n. 206 (codice del consumo) barriere posta in corri- taggio e dopo lo smon- le seguenti registrazioni che prevede che il fabbri- spondenza della super- taggio: deve essere effet- scritte: cante possa immettere sul ficie di lavoro atta ad evi- tuata dal montatore in – data di acquisto e di prima mercato solo prodotti sicuri, tare le cadute del lavora- base alle istruzioni del fab- messa in esercizio; ovvero che in condizioni di tore. E’ costituita da una ta- bricante; – interventi di manuten- uso normale non presentino vola fermapiede con al- – ispezione d’uso: deve es- zione preventiva suggeriti alcun rischio oppure pre- tezza almeno pari a 20 cm sere effettuata dal lavora- dal fabbricante e quelli a- sentino unicamente rischi rispetto alla superficie di tore mediante controllo vi- ziendali; minimi, compatibili con l’im- lavoro. sivo. In caso di qualsiasi di- – elenco degli elementi che piego del prodotto e consi- fetto rilevato deve darne risultano critici; derati accettabili nell’osser- e figure interessate comunicazione al perso- – ispezioni di entrata e di ri- vanza di un livello elevato di nell’impiego dei nale incaricato; messa in esercizio; tutela della salute e della si- L parapetti provvi- – ispezione periodica: deve – manutenzioni straordi- curezza delle persone. sori sono il montatore e il la- essere effettuata dal mon- narie degli elementi; Il fabbricante deve quindi voratore: il primo è la per- tatore con controllo di tipo – qualsiasi attività di manu- fornire le informazioni utili sona qualificata che effettua visivo e/o strumentale; tenzione e di ispezione. alla valutazione e alla pre- il montaggio e lo smontaggio – ispezione di entrata o di ri- ❑ venzione dei pericoli deri- del parapetto, il secondo è messa in servizio: deve es- vanti dall’uso anormale, o invece la persona alla quale sere effettuata dal monta- ragionevolmente prevedi- è destinata la protezione tore secondo le istruzioni bile, dei parapetti. montata. del fabbricante nei se- La norma europea di riferi- Entrambe le figure sopra ci- guenti casi: mento per i parapetti è la tate devono assolvere a de- – o alla ricezione di un UNI EN 13374:2004, “sistemi terminati obblighi relativi nuovo parapetto provvi- di protezione temporanea alla manutenzione dei para- sorio;

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DAL COLLEGIO DI BRESCIA Bruno Bossini Viabilità nel Bresciano e nuove normative paesaggistiche, temi del Convegno del 24 febbraio

n interessante riale: un piano che si allaccia sieme della viabilità extra sello autostradale di Ospita- convegno si è te- ai Comuni contermini e, in urbana provinciale, facendo letto con Montichiari. U nuto il 24 febbraio un certo senso, anche a tutto una panoramica delle opere L’ing. Parolini ha insistito sul scorso nella accogliente aula il territorio provinciale e fi- portate a termine e di quelle fatto che il piano del traffico magna del “Tartaglia”, come nanco regionale. in via di completamento. provinciale deve prevedere sempre in queste occasioni Il responsabile del Sinda- L’assessore Parolini si è sof- «una viabilità funzionante e gremita da più di trecento cato, Dario Piotti, ha invece fermato soprattutto sull’im- omogenea in tutti i rami geometri e addetti ai lavori, posto l’accento sulle finalità portanza della cosiddetta della rete viaria e quindi convenuti per sentire le no- che l’organismo da lui di- “corda molla” (la nuova tan- anche in corrispondenza dei vità riguardo alla viabilità retto si prefigge in rapporto genziale cittadina a sud di nuovi snodi che devono es- extra urbana del Pgt di Bre- alla promozione e alla difesa quella esistente) che con- sere perfettamente opera- scia e alle nuove procedure, dell’operato dei geometri e sentirà di raccordare il ca- tivi». entrate in vigore il 1° gen- della loro dignità professio- naio 2010, sulla tutela am- nale che si estrinseca – ha bientale. voluto precisare – «con una L’incontro è stato organiz- presenza diffusa su tutto il zato dal Collegio e dal Sin- territorio della città e della dacato liberi professionisti provincia». di Brescia e provincia. Sul primo tema del con- Il Presidente del Collegio vegno – quello più propria- Giovanni Platto nel saluto mente urbanistico – l’asses- introduttivo ha richiamato il sore ai lavori pubblici della concetto che oggi il Pgt non Provincia di Brescia, Mauro è più un piano limitato al ter- Parolini, (fresco consigliere ritorio comunale, ma che si regionale, al quale vanno i inserisce in una più vasta nostri auguri di buon lavoro) programmazione territo- ha fornito un quadro d’in- Ecco perché gli interventi della Provincia di Brescia si sono concentrati non solo sulle grandi opere, ma anche sul miglioramento e la fluidificazione della rete stradale: in tale ottica de- vono essere viste le trecento rotatorie sinora realizzate. Non poteva mancare un ac- cenno a quello che l’ing. Pa- rolini ha definito «il pros- simo passo»: la costruzione della tangenziale est sotto- passante il monte Madda- lena. Proprio su questo argo- mento si è incentrato poi l’intervento dell’assessore all’Urbanistica del Comune di Brescia, Paola Vilardi, che ha voluto puntualizzare che sulla futura tangenziale est è stata fatta sinora cattiva

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Il presidente del Collegio di Brescia, Giovanni Platto e il responsabile del Sindacato geometri liberi professionisti Dario Piotti. Le altre immagini illustrano momenti del convegno del 24 febbraio nell’aula magna del “Tartaglia”

tati delle nuove Commis- sioni Paesaggio (che do- vrebbero tutelare il citta- dino richiedente), dall’altro, di fatto, dilatano i già lunghi tempi necessari all’appro- vazione dei progetti. Si passa, infatti, dal 120 ai 150 giorni per un iter approvativo medio.

l rimpallo di respon- sabilità sulla tempi- I stica tra la richiesta dell’utente, il parere delle amministrazioni e quello vincolante della Soprinten- denza pur ridotto dai 60 ai 45 giorni, fanno sì che anche per le cosiddette “opere mi- nori su edifici esistenti”, ma- nutenzione straordinaria, informazione, tanto da resse si è così concentrato Si tratta di nuove regole, in modifiche ai prospetti, pic- creare, a suo avviso, allarme sulle disposizioni per la tu- applicazione della vigente coli ampliamenti, ecc. in molti cittadini. Il tema tela ambientale, in vigore legge Urbani del 2004 che, (quelle cioè che sono per- degli espropri è stato – se- dal 1° gennaio di que- se da un lato rendono più re- lopiù oggetto dell’operare condo l’assessore Vilardi – st’anno. sponsabili i Comuni, ora do- dei geometri), i tempi risul- strumentalizzato, perché il tracciato ipotizzato della tangenziale est sarà per il 95% della sua lunghezza in galleria. Sullo stato dell’arte del Pgt di Brescia in fase di appro- vazione – ha proseguito l’As- sessore – «abbiamo licen- ziato le sue linee guida in Commissione Urbanistica. Ora, attraverso i focus tele- matici che si terranno presso le Circoscrizioni cittadine, esse saranno ulteriormente approfondite per approdare alla definitiva adozione dello strumento urbanistico nella primavera del 2011». La seconda parte del con- vegno è apparsa più tecnica per le sue implicazioni ope- rative ricadenti sull’attività pratica dei geometri: l’inte-

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L’ing. Mauro Parolini, assessore ai Lavori pubblici della Provincia di Brescia e l’assessore all’Urbanistica del Comune di Brescia, dott.ssa Paola Vilardi. Sotto, gli architetti Franco Claretti e Umberto Baratto del Comune di Brescia

fici esistenti”. Gli architetti Franco Claretti e Umberto Baratto del Co- mune di Brescia si sono poi dilungati nello spiegare “il nuovo approccio” interpre- tativo che i geometri – a loro giudizio – dovranno presto adottare nella progetta- zione paesistica. Si tratta in- fatti di redigere un progetto ambientale ben distinto dall’usuale progetto archi- tettonico (che come sap- piamo è redatto per rispon- dere alle regole delle NTA vigenti. Ci vuole quindi una nuova “filosofia d’approc- cio” nelle scelte e nella pre- disposizione della relazione paesistica – hanno soste- nuto i due relatori – intese non tanto a “nascondere” le problematiche di impatto ambientale, quanto a evi- denziarle, così da raggiun- gere più facilmente una cor- retta mimetizzazione del problema, ove necessiti». Gli architetti relatori hanno di fatto suggerito una mag- giore collaborazione con la Commissione Paesaggio che – secondo loro – deve essere “aiutata” dalla corretta rap- presentazione grafico-foto- grafica dello stato di par- tenza (il “prima”) e da una ef- ficace simulazione (rende- ring) del “dopo”. I geometri nei loro progetti di tutela ambientale ve- dranno quindi aumentare sensibilmente il loro im- pegno professionale: d’ora in poi occorreranno di fatto tano abnormi, esagerati, bili circolari esplicative e poco conto, cambierà qual- non uno, ma due progetti. vien da dire “in barba” a tutti con le direttive della Soprin- cosa. Noi geometri ci augu- ❑ i tentativi di sburocratizzare tendenza sempre più appe- riamo davvero uno snelli- le pratiche edilizie. santita da richieste di pareri mento procedurale, almeno Vedremo se, con le proba- anche per autorizzazioni di per le “opere minori su edi-

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DAL COLLEGIO DI LODI Lorenzo Negrini Stima comparativa degli immobili

(Parte seconda. La prima parte è apparsa nel n. 5/2009 , p. 64)

a stima compara- superficiale perché si ri- Coefficienti loro applicazione permette- tiva degli immobili, schierebbe di non tener per classe demografica rebbe di affinare la stima L presuppone la con- conto di alcuni aspetti che dei comuni (vedi tabella 1). sultazione di bollettini o invece il calcolo matema- Questo coefficiente, che prezziari oltre che un'inda- tico impone. trova un riscontro nell’art.17 Coefficiente di ubicazione gine di mercato sulla zona I dati riportati dai bollettini, della c.d. Legge sull’equo Più interessante è invece il ove è ubicato l’immobile og- essendo valori mediati, canone (27 luglio 1978 n.392, coefficiente di ubicazione. getto di stima. vanno necessariamente a- promulgata per la determi- All’interno del territorio Co- Tra i primi (bollettini e prez- dattati al bene che si in- nazione del canone di loca- munale, è possibile che un ziari), il più comunemente tende stimare. L’adatta- zione calmierato ma i cui bene sia più o meno appeti- usato è quello edito dalla mento avviene attraverso coefficienti sono utili anche bile e conseguentemente C.C.I.A.A. quando pubbli- dei coefficienti che la per la stima degli immobili) abbia un valore più o meno cato (a Pavia, per esempio, scienza estimativa ha nel propone la differenziazione elevato. Quando il bollet- non esiste). Può essere tempo individuato sulla dei valori secondo la dimen- tino consultato non diffe- d’aiuto anche quello rintrac- base di una serie di dati ac- sione (in termini demogra- renzia i valori per zona ma dà ciabile su internet e pubbli- quisiti: va peraltro antici- fici) del Comune che si sta un unico valore per l’intero cato da F.I.A.I.P (peraltro pato che, la loro utilizza- considerando. territorio comunale può es- non sempre aggiornato). A zione senza un'adeguata sere opportuno applicare un volte poco aderente alla mediazione, può portare a i norma, i bollet- coefficiente di ubicazione. realtà ma non per questo da risultati aberranti. La sensi- tini riportano già i I coefficienti variano se- escludere è l’O.M.I. (l’Osser- bilità e l’esperienza del pe- D valori per Co- condo la classe demografica vatorio del Mercato Immo- rito, anche in questo caso, mune e pertanto questi del Comune. biliare a cura dell’Agenzia hanno un ruolo determi- coefficienti non necessitano Per i Comuni con popola- del Territorio e consultabile nante. di applicazione. Nel caso in zione superiore ai 20.000 a- con internet). Prima di passare ad esami- cui, però, mancasse (ad e- bitanti, si propongono i se- Per la seconda (indagine di nare i singoli coefficienti, oc- sempio si conosce solo il va- guenti coefficienti (vedi tabella mercato) è necessario esa- corre precisare che questi non lore a livello provinciale), la 2). minare le offerte immobi- vanno mai sommati bensì moltipli- liari, oggi facilmente recupe- cati tra loro per arrivare a un rabili anche su siti internet coefficiente globale da ap- Tabella 1 ad esempio attraverso il sito plicare al parametro (€/mq o Classe demografica coefficiente www.casa.it €/mc) preso come base per Comuni con popolazione fino a 10'000 abitanti 0,80 A mio parere, una stima la valutazione. Comuni con popolazione tra i 10'001 ed i 50'000 abitanti 0,90 comparativa dovrebbe par- Infine non debbono neces- Comuni con popolazione tra i 50'001 ed i 100'000 abitanti 0,95 tire dai valori ricavati dai sariamente essere utilizzati Comuni con popolazione tra i 100'001 ed i 250'000 abitanti 1,05 bollettini, opportuna- sempre tutti i coefficienti, mente adattati al bene che ma quelli che si adattano al Comuni con popolazione tra i 250'001 ed i 400'000 abitanti 1,10 si intende stimare, ed il ri- caso di specie. Ad esempio, Comuni con popolazione superiore ai 400'000 abitanti 1,20 sultato confrontato con le se un bollettino riportata i offerte riscontrate per la valori differenziando tra zona e la tipologia, così da zona centrale, semicentrale Tabella 2 verificare la bontà della va- e periferica, non ha senso Ubicazione coefficiente lutazione. Non eseguire applicare il coefficiente di Zona agricola 0,85 quest’ultima operazione zona, a meno che non si deb- potrebbe ridurre la stima bano fare distinzioni al suo Zona edificata periferica 0,95 ad un mero calcolo mate- interno. Lo stesso dicasi per Zona edificata semicentrale 1,00 matico privo di qualsiasi ri- la vetustà e così via. Zona di particolare pregio nelle zone periferiche e/o agricole 1,05 scontro con la realtà. Sal- Fatta questa breve pre- Zona di particolare pregio nelle zone semicentrali 1,15 tare invece il primo pas- messa, si passa ad esami- Centri storici 1,30 saggio, potrebbe portare nare i singoli coefficienti. ad una valutazione troppo

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guaglio (vedi tabella 5). Tabella 3 Ubicazione coefficiente I citati coefficienti possono Zona agricola 0,85 essere ulteriormente cor- Zona centro edificato 1,00 retti prendendo in conside- Centro storico di particolare pregio 1,10 razione anche le caratteri- stiche estetiche del fabbri- cato: se ne citano alcuni, ela- Nel caso di Comune con po- polazione inferiore ai 20.000 Tabella 5 abitanti, si suggeriscono in- vece i seguenti (vedi tabella 3) Tipologia coefficiente Questi coefficienti potreb- Abitazioni di tipo signorile 2,00 bero poi essere ulterior- Abitazioni di tipo civile 1,25 mente affinati tenendo in Abitazioni di tipo economico 1,05 considerazione particolari Abitazioni di tipo popolare 0,80 situazioni – positive e nega- Abitazioni di tipo ultrapopolare 0,50 tive - presenti all’interno di Abitazioni di tipo rurale 0,70 una singola zona. Se ne pro- Abitazioni in villini 1,40 pongono alcuni, elaborati Abitazioni e alloggi tipici dei luoghi 0,80 sulla base del manuale

Tabella 4 Positivi Negativi

Presenza di scuole 1,05 Assenza di autobus o mezzi di trasporto Giardini pubblici ben curati e attrezzati nelle pubblici nel raggio di 500 metri 0,90 immediate vicinanze 1,05 Mancanza di negozi o supermercati Vista particolarmente gradevole dall’unità nel raggio di 500 metri 0,95 immobiliare considerata 1,10 Tralicci elettrici alta tensione 0,90 Affaccio su strada principale 1,10 Rumorosità nelle ore notturne e/o presenza di contact center nelle immediate vicinanze 0,98

“Stima degli immobili” a cura Va’ da sé che se la tipologia borati sulla base del ma- di Graziano Castello, edi- media della zona non corri- nuale “Stima degli immo- zioni Flaccovio (vedi tabella 4). sponde con quella di tipo e- bili” a cura di Graziano Ca- conomico, è necessario ef- stello, edizioni Flaccovio Coefficiente di tipologia fettuare un opportuno rag- (vedi tabella 6). All’interno di una singola zona, anche la differente ti- pologia immobiliare in- Tabella 6 fluisce sul valore. Per tener Elemento architettonico mediocre pregevole conto di questo aspetto, Facciata nel suo insieme 0,98 1,03 può essere utile ricorrere al- Atrio condominiale 0,98 1,03 l’art. 16 della legge 27 luglio 1978 n.392, che indicava dei Scala edificio 0,98 1,02 coefficienti prendendo Accessi alle unità immobiliari 0,98 1,02 come base le abitazioni di Portone d’ingresso 0,98 1,02 tipo economico: di seguito Portoncini d’ingresso alle singole unità immobiliari 0,99 1,01 se ne propone la tabella 5.

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lore di questa. I piani infe- coibentazione, soffre più di Tabella 7 riori sono più facilmente altri delle escursioni ter- Tipologia coefficiente soggetti ad intrusione da miche. Sotto i 40 mq 1,25 parte di estranei ed inoltre – Si propongono nella tabella soprattutto in grandi centri 8 (vedi) alcuni coefficienti ela- Tra i 41 e i 60 mq 1,20 urbani – sono penalizzati da borati sulla base della rivista Tra i 61 e gli 80 mq 1,10 una minor fruibilità della “Consulente Immobiliare” Tra gli 81 e i 100 mq 1,00 luce naturale. I piani alti, per (edizioni Il Sole 24 Ore), il Tra i 101 e i 120 mq 0,95 questi aspetti, sono più ap- manuale “Stima degli immo- Tra i 121 e i 150 mq 0,90 petibili ma sicuramente sfa- bili” (a cura di Graziano Ca- Tra i 151 e i 180 mq 0,85 voriti in caso di mancanza di stello, edizioni Flaccovio) e Oltre i 180 mq 0,80 ascensore. L’ultimo piano i- la legge citata 392/78. noltre, in assenza di idonea ❑

Tabella 8 Edifici senza ascensore coefficiente Piano terreno e rialzato 0,90 Piano primo 1,00 Piano secondo 0,95 Piano terzo 0,90 Piano quarto 0,85 Piano quinto 0,80 Nota: I coefficienti vanno utilizzati con estrema cautela. La differenza di stima tra un piano alto e il piano primo, non può essere superiore al costo di installazione di un ascen- sore senza particolari innovazioni edilizie sostanziali.

Edifici con ascensore coefficiente Piano terreno e rialzato 0,90 Piano primo 0,95 Piano secondo 0,98 Piano terzo e superiori 1,00 Ultimo piano (in caso di sottotetti non adeguatamente 1,05 coibentati il coeff. da applicare è 0,95)

La presenza di videoci- mero dei locali (a Milano e- tofono va generalmente siste il detto che i monolo- considerata come elemento cali sono equiparabili agli di pregio e comporta un in- assegni circolari). cremento mediante il coeffi- Il manuale “Stima degli im- ciente 1,04. mobili” a cura di Graziano Castello, edizioni Flaccovio, Coefficienti di dimensione propone icoefficienti della La dimensione delle unità a- tabella 7 (vedi). bitative incide sull’appeti- bilità commerciale del Coefficienti di piano bene, tanto che alcuni bol- Il piano in cui si trova la sin- lettini differenziano i valori gola unità immobiliare in- secondo la superficie o il nu- cide inevitabilmente sul va-

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DAL COLLEGIO DI SONDRIO Marco Tognolatti Costruzioni e sicurezza Il comportamento umano è fondamentale per evitare errori

Venerdì 12 febbraio iulio Ballio nato a versitaria è documentata da 1985; è stato direttore della Roma il 4 marzo circa 120 pubblicazioni, da Rivista Costruzioni Metal- 2010, presso la sala G 1940 è un inge- conferenze e lezioni a corsi liche dal 1.1.1998 al "Fabio Besta" della gnere docente e Rettore del di perfezionamento. Dal 30.9.2002. Nel settore della Politecnico di Milano dal 1963 al 1970 la sua attività valutazione e del controllo Banca Popolare 2002. Laureato in Ingegneria scientifica è rivolta verso di qualità è stato membro di Sondrio, in Aeronautica presso il Poli- problemi di meccanica della Commissione Tecnica Sondrio, il professor tecnico di Milano il 21 di- strutturale, con particolare del SINAL dal 1993 al 1997, cembre 1963, svolge presso attenzione alla stabilità di della Giunta di Presidenza ingegner Giulio tale università la sua carriera sistemi elastici soggetti a del Servizio di Taratura in I- Ballio, Magnifico di studio e ricerca. Ottiene forze non conservative e alla talia al 1.11.1997 al Rettore del nel 1970 la libera docenza in dinamica elastoplastica. Dal 30.9.2002. Parallelamente Scienza delle Costruzioni e 1971 le ricerche sono per lo alla attività universitaria, dal Politecnico di Milano, nel 1975 diviene titolare più rivolte alla modella- 1964 al 1966, ha collaborato ha tenuto una della cattedra di Scienza zione numerica e alla carat- con lo studio di Ingegneria delle Costruzioni presso la terizzazione sperimentale dott. Ing. Aldo Favini, dedi- pubblica conferenza Facoltà di Ingegneria della di strutture ed di elementi candosi per lo più' al calcolo sul tema: "Il concetto Università di Pavia. Nel 1983 strutturali metallici, con par- di strutture prefabbricate in di sicurezza delle si trasferisce presso la Fa- ticolare riguardo ai loro fe- cemento armato e in ce- coltà di Ingegneria del Poli- nomeni di instabilità, com- mento armato precom- costruzioni nel corso tecnico di Milano sulla cat- portamento sismico e resi- presso; dal 1966 al 1970 ha dei secoli”. tedra di Teoria e Progetto di stenza a fatica. Nel settore collaborato con lo studio Ne diamo un sunto Costruzioni in Acciaio di cui delle costruzioni metalliche, Leo Finzi e Edoardo Nova In- è oggi titolare. Presso il Poli- è stato membro della Com- gegneri Strutturisti. Nel 1970 come testimonianza tecnico è stato responsabile missione del Consiglio Na- ha fondato con i suoi soci di un problema del Laboratorio Prove Mate- zionale delle Ricerche per le Giovanni Colombo e Alberto riali del Dipartimento di In- norme sulle Costruzioni in Vintani la BCV progetti s.r.l, del quale i geometri gegneria Strutturale dal Acciaio dal 1970 al 2000; ha società di servizi di Inge- professionisti sono 1985; è uno dei fondatori del ricoperto la carica di Presi- gneria; nel suo ambito ha parte attiva e Centro per la Qualità di A- dente del Collegio dei Tec- condotto molti lavori di pro- teneo di cui ha ricoperto la nici dell'Acciaio (CTA) per il gettazione, direzione lavori cooperante, carica di rappresentante del biennio 80/81, essendone e consulenza in Italia, nelle unitamente al profilo Rettore. La sua attività uni- stato consigliere dal 1975 al Americhe, Asia, Africa, Au- accademico e stralia. L'attività di ingegnere è do- professionale cumentata da progetti e con- dell’illustre sulenze relativi a costruzioni in cemento armato, in ac- Conferenziere ciaio, in legno e in muratura, a strutture per telecomuni- cazioni e per astronomia, alla diagnostica e al consoli- damento di costruzioni esi- stenti, alla analisi di dissesti ed incidenti strutturali. Ha operato il ricupero di edifici monumentali quali la Torre del Parco (oggi Torre Branca) a Milano, il Ponte dell'Acca- demia a Venezia, la Torre

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Alcune realizzazioni del prof. ing. Giulio Ballio

lità di membro del Comitato Consultivo di Ingegneria Ci- vile e Architettura; dal 1987 al 1993 nel Gruppo Nazio- nale Difesa dai Terremoti del Consiglio Nazionale delle Ricerche in qualità prima di Coordinatore del Gruppo Sperimentazione, poi come responsabile della linea di ricerca Progetta- zione Antisismica; dal 1994 al 1996 nell'Istituto Centrale per la Industrializzazione e Tecnologia Edilizia – I.C.I.T.E. Organo di Ricerca del Consiglio Nazionale delle Ricerche del quale è stato Direttore. In campo internazionale ha coordinato attività di ricerca: nell’ambito della ECCS- CECM-EKS (Convenzione Europea della Costruzione Metallica) e del Joint Com- mittee for Planning and De- sign of Tall Buildings, sia

Fraccaro a Pavia; ha diretto i lavori di posizionamento mediante elicottero della Statua di San Gaudenzio in cima alla guglia alta 110 metri della omonima basi- lica in Novara. Ha condotto le verifiche strutturali degli specchi a controllo attivo del Large Binocular Telescope installato sul Mt. Graham in Arizona e di telescopi per raggi X da satellite (XMM e JET-X) nell’ambito di pro- getti ESA (European Space Agency). In Italia ha coordinato atti- vità di ricerca: nell’ambito del Consiglio Universitario Nazionale (C.U.N.) del Mini- stero della Pubblica Istru- zione dal 1981 al ’86 in qua-

IL GEOMETRA BRESCIANO 2010/2 - 53 DAL COLLEGIO DI SONDRIO

come membro che come affiancare un secondo con- presidente di commissioni cetto fondamentale, ovvero Collegio geometri di Sondrio tecniche; del Comitato la necessità di ricorrere a o- Scientifico dell'ESDEP (Eu- peratori qualificati, capaci di ropean Steel Design Educa- lavorare con elevato senso Seduta n. 2 del 4 febbraio 2010 tional Program) e, dal 1991 al di responsabilità . Questo 1994, del Project Team del perché è fondamentale Iscrizioni Albo professionale Comitato europeo di norma- poter contare su costruttori, Matteo Bagiolo (1527) zione relativo alla stesura progettisti, operatori com- Marco Sem (1528) delle Appendici all’Euroco- petenti. In caso contrario il Tania Pellegatta (1529) dice n. 3 - Steel Structures di fallimento è altamente pro- Luca Flematti (1530) cui è stato coordinatore. babile". Nel corso del suo Alberto Salvadori (1531)-Trasferimento intervento Ballio ha anche e- na platea gremita videnziato l'importanza del Iscrizioni Registro praticanti ha seguito con in- fattore umano spiegando Fabiola Andreoli U teresse e atten- come, nella maggior parte Stefano Toppi zione l'intervento di Giulio dei casi, alla base di gravi in- Luca De Palo Ballio, ospite del quarante- cidenti ci sia proprio l'errore simo anno di conferenze or- umano. "Tutto dipende dal- ganizzate dalla Banca Popo- l'uomo - ha spiegato - Il com- Seduta n. 3 del 4 marzo 2010 lare di Sondrio. portamento umano con- La relazione dell'illustre o- tinua a essere fondamentale Iscrizioni Albo professionale spite incentrata sul tema "Il per evitare o causare errori". Chiara De Giovanetti (1532) concetto di sicurezza delle Errori che spesso sono do- Claudia Michela Rinaldi (1533) costruzioni nel corso dei se- vuti a scarsa competenza e a Matteo Dell’Ava (1529) coli", è stata introdotta da scarso buon senso, "ma Luca Flematti (1534) Piero Melazzini , presidente anche dalla mancanza di JenniferDe Francesco (1535) della Bps, e da Mario Pe- condivisione fra gli opera- dranzini, direttore dell'isti- tori delle informazioni rela- Iscrizioni Registro praticanti tuto bancario. Molti e di tive alla costruzione che si Elisa Rogantini grande interesse i concetti sta realizzando". Ballio non Michele Frate espressi nel corso della se- ha tralasciato di puntare l'at- Andrea Penone rata, primo fra tutti quello tenzione sull'influenza che secondo il quale, ancora possono avere sulla prose- oggi, "la sicurezza nel campo cuzione dei lavori, fattori delle costruzioni è lontana come la situazione politica dall'essere raggiunta". Il ret- ed economica, che vanno a tore ha poi spiegato: "Avere condizionare il budget e che la sicurezza piena è impossi- possono portare a tentativi bile. Per questo è neces- di risparmiare su mae- sario un approccio pragma- stranze e materiali. Dopo la tico che sposi una visione relazione del rettore non probabilistica della sicu- sono mancate le domande rezza, sulla base della quale del pubblico per le quali ridurre per quanto possibile Ballio ha avuto risposte e- gli effetti degli agenti e- saustive e di grande inte- sterni, come terremoti, ma- resse per tutti gli interve- remoti, nubifragi, sugli edi- nuti. fici. Alla suddetta visione ❑ probabilistica bisogna, poi,

54 - IL GEOMETRA BRESCIANO 2010/2

DAL COLLEGIO DI MANTOVA Davide Cortesi La proficua collaborazione tra Collegio di Mantova e Scuola

ell’ambito della tetico e dagli Istituti Tecnici sia in funzione di una ridu- come i lay out di cantiere. Si continua e pro- per Geometri “Carlo D’Arco” zione dei costi da sostenere. sono infine individuati e de- Nficua collabora- di Mantova e “Galileo Ga- Come esempio pratico è scritti i rischi collaterali po- zione tra il Collegio dei Geo- lilei” di Sermide. stato fornito il progetto di tenzialmente trasmissibili metri e Geometri Laureati Quest’attività formativa è una piccola autorimessa da fra lavorazioni interferenti. della Provincia di Mantova, stata un’esperienza con- edificare nell’area di perti- L’intenzione iniziale del all’uopo rappresentato dai dotta dal collega Pier Luigi nenza di una villetta esi- corso era quella di insegnare Consiglieri Daniela Varini e Ghisi unitamente ai profes- stente, corredato di com- un metodo di lavoro, senza Sandro Golferini, e l’istituto sori degli istituti tecnici tecnico per geometri Carlo coinvolti, ed ha avuto come D’Arco, nel corso dell’anno obiettivo quello di spiegare 2009 e di questa prima parte agli allievi delle classi dell’anno 2010, sono state quinte l’importanza delle svolte alcune attività dagli e- norme che regolamentano la siti ampiamente positivi. tutela della salute e della si- Tali attività hanno riguar- curezza nei luoghi di lavoro dato i settori della sicurezza, ed in particolar modo, per dell’abbattimento delle quanto concerne i cantieri e- barriere architettoniche ed dili, di illustrare le fasi sa- il settore catastale. Dopo lienti relative alla redazione una prima esperienza nel di un Piano di Sicurezza e corso dell’anno 2008, nella Coordinamento. quale sono stati inseriti nei Inoltre, per coinvolgere i ra- corsi formativi effettuati gazzi nelle realtà operative dalla Società di Servizi Geo- sono state introdotte le me- metri Mantovani alcuni stu- todologie da seguire per ef- denti delle classi quarte e fettuare una corretta valuta- quinte cercando di far inte- zione dei rischi, spiegando puto metrico estimativo de- aver la presunzione di otte- ragire in tal modo il mondo con precisione l’importanza scrittivo degli interventi. nere un prodotto qualitati- della scuola e quello del la- dell’analisi dei processi pro- Nelle 14 ore di docenza, i ra- vamente soddisfacente per voro, nel corso dello scorso duttivi. gazzi di ogni istituto, oppor- gli standard professionali, anno si è cercato di consoli- tunamente seguiti ed aiu- ma contrariamente alle a- dare e rendere ancora più in- stato quindi neces- tati, hanno codificato ed a- spettative, i risultati ottenuti cisiva tale attività. sario approfondire nalizzato le lavorazioni ne- sono stati positivamente i- Per l’implementazione di Èle conoscenze in cessarie per eseguire l’inter- naspettati, sia in termini di questa attività formativa, materia di tecniche di la- vento, stabilito le tecniche lavoro eseguito che in rela- sono stati identificati alcuni voro, di macchine, di attrez- di lavoro, nonché le mac- zione all’impegno profuso. settori di intervento ed al- zature e di impianti di can- chine e le attrezzature utili, Un secondo progetto educa- cuni colleghi si sono resi di- tiere, facendo riferimento ad individuato e descritto i ri- tivo è scaturito da un inter- sponibili alla collaborazione un intervento specifico, ed schi specifici sia di ogni sin- vento creato ed organizzato per l’organizzazione e lo illustrando come deve es- gola lavorazione che quelli dal collega Mauro Lenzini in svolgimento della stessa. sere realizzata l’integra- provenienti dall’ambiente materia di abbattimento di Un primo progetto formativo zione tra il progettista ed il circostante o provocati in barriere architettoniche. In- è stato realizzato grazie al coordinatore in fase di pro- esso. Sono poi stati indivi- fatti, l’impegno della scuola protocollo d’intesa riferito gettazione. Queste due fi- duati gli apprestamenti, le sull’importante argomento all’anno scolastico 2009 – gure professionali dovreb- misure organizzative e le mi- delle Barriere Architetto- 2010, sottoscritto oltre che bero operare in stretta colla- sure preventive e protettive niche, inteso come abolizione dal Collegio dei Geometri e borazione, sia in funzione atte a proteggere dai peri- delle stesse dalle nostre città Geometri Laureati della Pro- dell’ottenimento del piano coli gli addetti ai lavori, è e tradotto nel “progettare per vincia di Mantova, anche di sicurezza e coordina- stato predisposto il crono tutti per progettare meglio”, è dall’ASL, dal Comitato Pari- mento integrato con l’opera, programma dei lavori, così sempre più centrale.

56 - IL GEOMETRA BRESCIANO 2010/2 DAL COLLEGIO DI MANTOVA

Pertanto, proseguendo riche e lo svolgimento del collaborazione tra il collega sia i principali riferimenti nella collaborazione già test riassuntivo, nella simu- Davide Cortesi in rappre- normativi che le modalità o- sperimentata in modo co- lazione di percorsi urbani in sentanza del Collegio Geo- perative per l’utilizzo dei struttivo in passato, tra ambiente cittadino. Gli stu- metri e Geometri Laureati programmi. Da tale attività l’I.T.G. Carlo D’Arco di Man- denti seguiti dal Prof. Marco della Provincia di Mantova sono scaturiti due impor- tova, il Collegio Geometri e Bonora e dai colleghi Zagni e ed il Prof. Marco Bonora in tanti risultati: istruire i do- Geometri Laureati della Lenzini, hanno verificato e rappresentanza dell’Istituto centi affinché questi potes- Provincia di Mantova e la So- toccato con mano le proble- “Carlo D’Arco”, ha visto atti- sero successivamente tra- vamente coinvolti i colleghi sferire agli allievi l’espe- Diana Girotto, Anita Sereni, rienza provata e gli insegna- Benedetto Sinigardi e A- menti ricevuti, e creare una lessio Cerani. Le due gior- sorta di triangolo formativo nate formative, contraria- composto da docenti, allievi mente alle esperienze sopra e professionisti. illustrate, non erano rivolte Dall’esame di queste espe- agli studenti, bensì ai do- rienze emerge che è sempre centi di estimo e di topo- più importante e pressante grafia dell’Istituto “Carlo il rapporto esistente tra la D’Arco” rappresentando scuola e il Collegio. Per- una variante stimolante del- tanto, si sta cercando di l’aspetto formativo finora mantenere ed incrementare realizzato. tale sinergia, nel rispetto dei La prima giornata formativa specifici ruoli, al fine di pre- ha avuto come oggetto di in- parare gli allievi di oggi a di- tervento l’illustrazione del ventare Geometri responsa- programma Pregeo per il bili di domani. trattamento degli aggiorna- Il Presidente ed il Consiglio cietà di Servizi Geometri matiche che concretamente menti cartografici. La se- del Collegio ringraziano tutti Mantovani, è nata l’attività ogni giorno vivono le per- conda giornata formativa ha quanti hanno prestato e pre- formativa svolta nello scorso sone con disabilità. riguardato l’illustrazione e lo stano continuamente la loro Ottobre 2009, che ha coin- Nelle lezioni, svoltesi per un studio del programma Docfa collaborazione per gli ottimi volto una ventina di allievi, totale di undici ore com- da utilizzare per l’accatasta- risultati fino ad oggi acqui- seguiti e coordinati in orario prensive della simulazione mento delle unità immobi- siti. pomeridiano dal Prof. Marco in ambienti esterni, sono liari urbane. In entrambi gli ❑ Bonora. stati trattati temi pertinenti incontri sono stati illustrati alle normative nazionali e a docenza è stata regionali di riferimento (L. condotta da rela- 13/89, D.M. 236/89, D.P.R. L tori estremamente 503/96, L.R. 6/89), all’otteni- qualificati, da sempre attivi mento dei finanziamenti per a Mantova e nell’intera Re- le opere previste da privati gione Lombardia per la for- ed alla esplicitazione di casi mazione nel campo dello pratici di buona e cattiva specifico argomento trat- progettazione. tato: l’Architetto Rosanna Per ultimo, ma non per im- Gerini, l’Architetto Silvano portanza, sono stati organiz- Galmarini ed il Dott. Walter zati due incontri formativi Fossati hanno generato della durata complessiva di negli allievi un interesse otto ore, nei quali si è di- quasi sorprendente, culmi- scusso di temi catastali. nato, dopo le lezioni teo- Quest’evento, nato dalla

IL GEOMETRA BRESCIANO 2010/2- 57 GEOLOGIA Simona Albini La componente geologica nella pianificazione urbanistica (PGT) in Lombardia

ella Legge Regio- idrogeologico attraverso inoltre la raccolta e l’analisi Molti tecnici, non nale del 11 marzo una pianificazione territo- critica della documenta- solo i geometri, si N 2005 n. 12 “Legge riale compatibile con l’as- zione esistente che deve es- chiedono che cosa per il governo del territorio”, setto geologico, geomorfo- sere verificata e aggiornata al comma 1 lettera a) dell’art. logico e con le condizioni di con rilievi specifici geologici sia “la carta 57 viene detto che «Ai fini sismicità del territorio a e gemorfologici eseguiti sul di fattibilità geologica della prevenzione dei rischi scala comunale viene at- terreno. Infine sempre come geologici, idrogeologici e si- tuata in Regione Lom- approfondimento della fase delle azioni di piano” smici, nel PGT (Piano di Go- bardia fin dal 1993. Da al- di analisi deve essere svi- nella componente verno del Territorio) il docu- lora il 78% circa dei Comuni luppata l’analisi della peri- geologica, mento di piano contiene la lombardi ha realizzato uno colosità sismica di base del definizione dell’assetto studio geologico del pro- territorio al fine di indivi- idrogeologica geologico, idrogeologico e prio territorio di supporto e duare se particolari condi- e sismica del PGT. sismico comunale sulla base di guida alla pianificazione. zioni geologiche e geo- Utilizzando una dei criteri e indirizzi emanati Le deliberazioni n. 5/36147 morfologiche di una zona dalla Giunta regionale…». del 18 maggio 1993, n. (condizioni geologiche lo- terminologia un po’ Pertanto la Regione Lom- 6/37918 del 6 agosto 1998 e cali) possono amplificare, in superata, si può far bardia il 28 maggio 2008 e- n. 7/6645 del 29 ottobre occasione di eventi sismici, manò questi criteri e indi- 2001 hanno costituito gli in- il moto sismico atteso in un riferimento ad una rizzi, contenuti nella Deli- dirizzi tecnici per gli studi sito. Il risultato della fase di sorta di “carta bera di Giunta Regionale n. geologici a supporto degli analisi è costituito dalla car- di azzonamento”, 8/7374. Inoltre il comma 1 strumenti urbanistici gene- tografia di analisi (carta geo- lettera b) punto 2) della L.R. rali dei Comuni, secondo logica, carta geomorfologia, da un punto di vista 12/2005 cita che il piano quanto stabilito dalla l.r. 24 carta idrogeologica e del si- dei rischi geologici, delle regole contiene «l’in- novembre 1997, n. 41, che stema idrografico, carta geo- quindi relativa dividuazione delle aree a ha introdotto per la prima logico-tecnica, carta della pericolosità e vulnerabilità volta l’obbligatorietà della pericolosità sismica locale) essenzialmente geologica, idrogeologica e componente geologica e dalla relazione illustrativa, agli aspetti geologici sismica … nonché le norme nella pianificazione urbani- nella quale sono riportati e e le prescrizioni a cui le me- stica, poi abrogata dalla l.r. descritti tutti gli elementi e sismici; se ne dà desime aree sono assogget- n. 12/2005. geologici, geomorfologici, ampia descrizione tate in ordine alle attività di geotecnici, geomeccanici, i- nell’articolo a fianco. trasformazione territoriale o Studio della drogeologici, idrografici, i- …». La normativa quindi componente geo- drologici, idraulici, antropici specifica chiaramente che lo L logica, idrogeolo- e sismici che caratterizzano studio geologico, idrogeolo- gica e sismica si fonda su tre il territorio comunale in e- gico e sismico, redatto sulla fasi di lavoro ben distinte same. base dei criteri contenuti (definite in dettaglio nei cri- della Dgr n. 8/7374/2008, è teri della Dgr 8/7374 del – Fase di sintesi: è definita una componente del Piano 2008): tramite la predisposizione di Governo del Territorio di della carta dei vincoli, che un qualsiasi comune della – Fase di analisi: si basa individua le limitazioni Regione Lombardia, quindi sulla ricerca storica e bi- d’uso del territorio derivanti non è solo un allegato pro- bliografica, con particolare da normative in vigore di pedeutico al piano o alle riferimento ai fenomeni di contenuto prettamente geo- scelte di piano, che può es- dissesto o esondazione pre- logico (vincoli derivanti sere preso in considera- gressi e alle alterazioni dello dalla pianificazione di ba- zione o no, oppure in misura stato del territorio nell’ot- cino, come il PAI, il Piano parziale, è parte integrante tica della prevenzione e Stralcio delle Fasce Fluviali del PGT. della previsione di nuovi – PSFF, vincoli di Polizia I- La prevenzione del rischio scenari di rischio. È prevista draulica, le Aree di Salva-

58 - IL GEOMETRA BRESCIANO 2010/2 GEOLOGIA

Stralcio di Carta di fattibilità geologica

terreni con caratteristiche La Carta della fattibilità geotecniche scadenti, aree geologica delle azioni con forte impatto antropico di piano (siti contaminati, discariche, È redatta alla stessa scala cave dismesse, ecc.). dello strumento urbanistico (in genere 1:2.000 e, talvolta, – Fase di proposta: è de- 1:5.000) e si riferisce all’in- finita attraverso la redazione tero territorio comunale. della carta di fattibilità geo- Essa viene ricavata dalla logica delle azioni di piano e carta di sintesi e dalla carta delle norme geologiche di dei vincoli e viene attribuito piano. Tale fase prevede che un valore di classe di fattibi- agli ambiti omogenei per lità a ciascun poligono indi- pericolosità o vulnerabilità viduato nella fase di sintesi, geologica in senso lato, indi- a partire da un valore di base viduati nella fase di sintesi, (classe di ingresso) riportato venga assegnato, con moda- nella Tabella 1 della Dgr n. lità codificate nei criteri re- 8/7374/08. gionali sopra citati, un valore di classe di fattibilità. Alle a carta di fattibilità guardia delle captazioni a lità differenti a seconda del classi di fattibilità indivi- è dunque una carta uso idropotabile). Viene fenomeno che la genera, duate devono essere so- L di pericolosità che predisposta anche la carta di quali per esempio aree a pe- vrapposti gli ambiti soggetti rappresenta le limitazioni di sintesi, che propone una zo- ricolosità per l’instabilità ad amplificazione sismica tipo geologico che interes- nazione del territorio in fun- dei versanti (frane, va- locale che non concorrono a sano un territorio e fornisce zione dello stato di pericolo- langhe, erosioni, ecc.), aree definire la classe di fattibi- le indicazioni in merito alle sità geologica e idrogeolo- vulnerabili dal punto di vista lità, ma ai quali è associata destinazioni d’uso del terri- gica, sulla base degli ele- idrogeologico (falde super- una specifica normativa che torio stesso. menti raccolti durante la ficiali, fontanili, ecc.), aree si concretizza nelle fasi at- La carta deve essere utiliz- fase di analisi. Vengono vulnerabili dal punto di vista tuative delle previsioni del zata congiuntamente alle quindi rappresentati ambiti idraulico (aree esondabili, P.G.T. norme geologiche di piano a pericolosità e/o vulnerabi- ecc.), aree che presentano che normano l’uso del terri-

IL GEOMETRA BRESCIANO 2010/2- 59 GEOLOGIA

Stralcio di Carta di sintesi

torio (definiscono gli studi e Classe 1 (colore bianco) le indagini da effettuare per Fattibilità senza particolari approfondimenti, indivi- limitazioni duano le opere di mitiga- La classe comprende quelle zione del rischio, defini- aree che non presentano scono la necessità di moni- particolari limitazioni all’uti- toraggio di alcuni fenomeni lizzo a scopi edificatori e/o in atto, ecc.). alla modifica della destina- Le classi di fattibilità sono 4, zione d’uso di un territorio. indicati gli eventuali ap- vengono definite le opere di con grado di pericolosità Per qualsiasi intervento in profondimenti da effettuare mitigazione del rischio da crescente dalla 1 alla 4 e progetto ricadente in questa e le specifiche costruttive realizzare e le specifiche co- sono individuate nella carta classe non sono previste degli interventi edificatori, struttive degli interventi di fattibilità con colorazioni specifiche prescrizioni, se oltre all’applicazione obbli- edificatori, in funzione della differenti. Quando vi è la so- non l’applicazione obbliga- gatoria della normativa na- tipologia del fenomeno che vrapposizione tra classi con toria della normativa nazio- zionale per le costruzioni ha generato le criticità del- grado pericolosità diffe- nale per le costruzioni (NTC/2008) e in campo am- l’area. Possono essere anche rente vale la classe più gra- (NTC/2008). bientale (D.lgs 152/06 e definiti le quantità e i tipi di vosa. Spesso nell’ambito s.m.i.). indagine geologica e geo- della medesima classe di Classe 2 (colore giallo) tecnica o ambientale allo fattibilità viene attuata una Fattibilità con modeste Classe 3 (colore arancione) scopo di accertare la compa- suddivisione in sottoclassi limitazioni Fattibilità con consistenti tibilità degli interventi con (es. 3a, 3b, 2a, 2b); questo La classe comprende le limitazioni le problematiche riscon- avviene per mantenere zone nelle quali sono state La classe comprende le trate (dissesti in atto o po- l’informazione connessa al riscontrate modeste limita- zone nelle quali sono state tenziali, rischio idraulico, si- fenomeno geologico speci- zioni all’utilizzo a scopi riscontrate consistenti limi- smico, presenza di fabbri- fico che ha portato all’attri- edificatori e/o alla modifica tazioni all’utilizzo a scopi cati o opere in adiacenza, buzione a quella determi- della destinazione d’uso, edificatori e/o alla modifica ecc.) sia da un punto di vista nata classe di fattibilità (es. che possono essere supe- della destinazione d’uso per tecnico, sia da un punto di classe 3a per presenza di rate mediante approfondi- le condizioni di pericolosità vista costi/benefici, come sorgenti o pozzi a uso pota- menti di indagine e accorgi- e/o vulnerabilità, per il su- secondo la normativa nazio- bile, classe 3b a pericolosità menti tecnico-costruttivi e peramento delle quali po- nale (NTC/2008, D.lgs potenziale per colate di de- senza l’esecuzione di opere trebbero rendersi necessari 152/06, ecc.) e regionale trito). di difesa. Per gli ambiti asse- interventi specifici o opere (L.R. 12/05, ecc.). gnati a questa classe sono di difesa. Per questa classe

60 - IL GEOMETRA BRESCIANO 2010/2

GEOLOGIA

Stralcio di Carta dei Vincoli

ertanto qualsiasi nuova edificazione, se non intervento consen- opere tese al consolida- P tito, ma ricadente mento o alla sistemazione i- in classe 3 risulterà chiara- drogeologica per la messa in mente più oneroso da tutti i sicurezza dei siti. Per gli punti di vista rispetto a in- edifici esistenti sono con- terventi ricadenti nelle sentite esclusivamente le o- classi 1 o 2, in quanto sono ri- pere relative a interventi di chieste indagini geologiche, demolizione senza ricostru- logico che permettano di te- N.B. Le indagini e gli studi di geotecniche o geomecca- zione, manutenzione ordi- nere sotto controllo l’evolu- approfondimento prescritti niche, idrogeologiche e/o i- naria e straordinaria, re- zione dei fenomeni in atto. per gli interventi consentiti drauliche e ambientali più stauro, risanamento conser- Per gli interventi ammissi- ricadenti nelle classi di fatti- approfondite, quindi un iter vativo, come definiti dall’art. bili è comunque prescritta bilità 2, 3 e 4 sono prope- burocratico a volte più com- 27, comma 1, lettere a), b), c) un’apposita indagine geolo- deutici alla pianificazione e plesso e modalità o inter- della l.r. 12/05, senza au- gica e geotecnica (come se- alla progettazione degli in- venti costruttivi decisa- mento di superficie o vo- condo NTC/08), che dimostri terventi stessi e pertanto mente più costosi (opere lume e senza aumento del la compatibilità degli inter- devono essere eseguiti speciali del sottosuolo, fon- carico insediativo. Sono con- venti previsti con la situa- prima della progettazione. dazioni profonde, strutture sentite le innovazioni ne- zione di grave rischio idro- Tali studi devono essere particolari, opere di so- cessarie per l’adeguamento geologico esistente. consegnati, congiuntamen- stegno, bonifiche, ecc.). alla normativa antisismica e te alla restante documenta- le eventuali infrastrutture i sottolinea infine zione, in sede di richiesta Classe 4 (in genere rossa) pubbliche e di interesse che gli approfondi- del permesso di costruire Fattibilità con gravi pubblico possono essere S menti di cui sopra (art. 38, l.r. 12/05). limitazioni realizzate solo se non altri- hanno valore solo per la pia- ❑ È la classe di fattibilità più menti localizzabili. Per gli nificazione comunale, per- penalizzante a causa del- ambiti ricadenti in classe 4 tanto non sostituiscono, l’alta pericolosità e vulnera- sono fornite in genere indi- anche se possono compren- bilità del sito che ne deter- cazioni in merito alle opere dere, le indagini previste mina gravi limitazioni all’uti- di sistemazione idrogeolo- dalle Norme Tecniche per le lizzo a scopi edificatori e/o gica da attuare e, se neces- Costruzioni (DM 14 gennaio alla modifica della destina- sario, sono predisposti piani 2008), di cui alla normativa zione d’uso. Per questa di protezione civile o si- nazionale. classe è esculsa qualsiasi stemi di monitoraggio geo-

IL GEOMETRA BRESCIANO 2010/2- 63 CATASTO Laura Cinelli La nuova tappa di civiltà amministrativa

re gli appuntamenti che hanno scandito questo ul- verrà comunque aggiornato sistematicamente; è stata ag- timo periodo, caratterizzato dall’utilizzo in via fa- giunta la descrizione della data di servibilità ovvero di fine T coltativa della nuova e innovativa versione del lavori, non più in forma di relazione, ma come informazione PreGeo 10, che ci avvicina alla data del 1 giugno p.v., giorno necessaria nella compilazione del documento Do.c.Fa. dal quale diverrà invece obbligatorio l’uso della procedura, Arriveranno invece dall’Agenzia del Territorio alcune preci- come più volte ricordato nei mesi scorsi. sazioni che riguardano sostanzialmente non tanto il Un primo incontro a Roma il 31 marzo, a livello nazionale, or- software, ma alcune causali e modalità di redazione delle ganizzato dal Consiglio Nazionale Geometri e dai vertici pratiche, sulla base dei quesiti e delle problematiche che dell’Agenzia del Territorio, ove sono stati riuniti i referenti gli uffici provinciali stanno inoltrando alla Direzione Cen- delle Commissioni Catasto di tutti i Collegi Provinciali dei trale, anche su nostra segnalazione. geometri. Soprattutto per le modalità di dichiarazione delle aree ur- Il Presidente Savoldi ha fatto il punto su quanto finora fina- bane derivate dal frazionamento di aree facenti parte di un lizzato dal CNG sulla questione catastale, auspicando un lotto edificato e censito a catasto fabbricati, che, in un primo maggior coinvolgimento delle istituzioni a livello regionale, tempo pareva dovessero essere individuate con interventi tramite la costituzione di opportuni e appositi comitati che di frazionamento nella mappa del catasto terreni, ma che svolgeranno azioni di collegamento tra categoria professio- ora invece troverebbero la loro giusta collocazione nell’ela- nale ed enti statali. borato planimetrico come sempre, fatto salvo il presup- Il punto anche sulla condizione delle mappe e del catasto posto che rimangano correlate al lotto edificato e che, suc- prendendo in esame la situazione sul territorio nazionale cessivamente al rogito notarile, siano dichiarate beni co- nel suo complesso, che sappiamo vario e con formazione muni non censibili o corti esclusive di un’ unità immobiliare. storica differente, ribadendo che quanto costituisce il no- Con Pre.Geo. 10 invece siamo a una svolta, a un passaggio stro archivio storico non è da buttare né da rifare, ma piut- importante. tosto da mantenere e conservare con cura, certamente da Facciamo un piccolo passo indietro. innovare. Faccio fatica a ricordarmi che anno fosse, ma se ci penso Per l’Agenzia del Territorio sono invece intervenuti il Diret- posso solo dire che, col senno di poi, l’introduzione degli e- tore Centrale del Catasto e stratti di mappa digitalizzati Cartografia ing. Maggio, il e della proposta d’aggiorna- Capo Area Cartografica ing. mento prima, e la demate- Ferrante, per quanto con- rializzazione degli atti car- cerne il Pre.Geo. 10, il Re- tacei poi, innovazioni inse- sponsabile Area Catasto ing. rite con le versioni di Iovine con l’ing. Contardi, Pre.geo. 8 e 9, sono stati un per quanto invece attiene al cambiamento epocale, Do.c.Fa 4. forse non còlto immediata- L’incontro è stato voluto per mente in tutta la sua valenza fare il punto sull’avvio delle e impatto sulla nostra nor- due nuove procedure e sulla male attività. trasmissione degli atti in via telematica, e per far emer- ecnicamente con il gere quali potrebbero es- Pre.Geo 10 nulla si sere i problemi di natura T aggiungerà o modi- tecnica. ficherà rispetto a quanto già Si è parlato principalmente facciamo. Anzi, in un certo di Pre.Geo. 10. senso si riparte dal 1988, Do.c.fa 4 infatti non cambia considerato che le speci- granché rispetto alla prece- fiche tecniche contenute dente versione: è stato ag- nella nota Circolare 2 di quel giunto il formato pdf per i tempo, dovranno ora essere documenti da inviare tele- soddisfatte e non derogate. maticamente; è stato inse- Eppure stavolta il cambia- rito un nuovo stradario che mento è davvero radicale, e

64 - IL GEOMETRA BRESCIANO 2010/2 CATASTO

Nella pagina precedente: l’ing. In questa pagina: Flavio Ferrante, Capo Area L’aula magna del “Tartaglia” il 18 Cartografica della Direzione Centrale aprile scorso e il relatore del dell’Agenzia del Territorio convegno geom. Francesco Corso, Rresponsabile cartografico dell’Ufficio Provinciale dell’Agenzia del Territorio di Brescia, con la collega Laura Cinelli, Refente Catasto della Commissione Catasto del Collegio di Brescia

taggio ricavato sarà notevole e riguarderà non solo la tempi- stica nell’espletamento delle procedure, sempre più veloce, ma anche l’eliminazione del fattore umano legato ad inter- pretazioni sospensive. Come è stato più volte detto nei mesi scorsi, alcune tipo- logie e casi avranno ancora ne- cessità di essere lavorati ma- nualmente, ma un altro se- gnale riconducibile al nuovo concetto di civiltà amministra- tiva è anche la formazione che l’Agenzia del Territorio si pre- figge di mettere in atto per i propri tecnici catastali. Di questo si è parlato nuova- mente, a distanza di qualche ciò che ne deriva è un deciso, notevole e innegabile van- giorno e sempre con la presenza di Ferrante, anche nel se- taggio per il mondo professionale. condo appuntamento, stavolta presso la sede milanese Mi riferisco alla prerogativa principe di Pre.Geo. 10, che ne della Direzione Regionale dell’Agenzia del Territorio, ove fa una procedura diversa da tutte le precedenti: la certezza però è emerso qualcosa di più. dell’approvazione automatica degli atti di aggiornamento Lodevole e lungimirante innanzi tutto organizzare un in- prima ancora dell’invio, direttamente dai nostri studi pro- contro così specifico, che non ha precedenti, amalgamando fessionali. il nuovo Direttore Regionale ing. Orsini, le categorie profes- Lasciamo stare le caratteri- stiche a volte imperfette del software, alcuni suoi buchi, che potranno certamente essere colmati, o la grafica che talvolta non soddisfa, e cerchiamo di vedere oltre. La vera essenza di quanto verrà messo a regime il 1 giugno non è solo il pro- gramma, ma la sua filosofia, che ha richiesto sforzi per il suo perfezionamento e che ora si manifesta in una nuova “tappa di civiltà am- ministrativa”. Così l’ha definita Ferrante, “civiltà amministrativa”, col suo consueto entusiasmo. E come non essere concordi. Infatti, a procedura avviata e per i casi per ora contem- plati, ma che saranno sicura- mente implementati, il van-

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Francesco Corso e, sotto, Corso e Cinelli durante la relazione al convegno del 18 aprile al “Tartaglia”

sionali, rappresentate per richiesta degli estratti mappa per atti di aggiornamento, ov- noi dai referenti delle Com- vero del fatto che i numeri delle richieste presentate siano missioni Catasto dei geo- diversi, con percentuali notevolmente differenti fra loro, e metri lombardi, i responsa- che fanno sì che in alcune province si utilizzi ancora in ma- bili cartografici e i Direttori niera massiccia l’estratto autoallestito. degli Uffici Provinciali, af- A livello locale ognuno deve fare i conti con situazioni più o finché possano attivarsi ef- meno felici della cartografia che qua e là si presentano e che fettivamente gli auspicati condizionano il progetto, in quanto PreGeo 10 funziona solo comitati regionali. con estratti mappa rilasciati dall’Agenzia del Territorio. Questo ha dato ulterior- Per inciso, dal 1° giugno sarà comunque assolutamente ob- mente il senso del cambia- bligatorio utilizzare estratti di mappa unicamente rilasciati mento, dell’abbandono di dall’Agenzia. una certa mentalità e cultura A dire il vero, cifre e percentuali dimostrano che la nostra che ha costituito più o meno provincia è un po’ un’isola felice in questo senso, e che mezzo secolo, e, se ancora ormai da tempo i nostri professionisti utilizzano quasi uni- ce n’era bisogno, il segnale camente estratti di questo tipo. forte che il desiderio è Ma il concetto fondamentale emerso è che, a prescindere quello che non vi siano più da oggettivi impedimenti, la possibilità di sistemare e mi- come un tempo due parti gliorare le cose esiste, è a portata di tutti, a condizione che contrapposte. veramente ci si creda. Gli sforzi congiunti tra “lato Quindi vale di più la testa e il cuore rispetto ad altro per la ufficio” e “lato professio- buona riuscita di una procedura che tecnicamente non mo- dificherà nulla, ma che, a ben guardare, modificherà proprio tutto. Appare evidente che chi si presenterà preparato il 1 giugno, Brescia compresa, non subirà disagi. Significativo quindi anche il terzo appuntamento, stavolta a livello locale, che ci ha visti numerosi al Tartaglia per un in- contro sulle problematiche del PreGeo 10, utilizzato in questi mesi, ma non così largamente come si auspicava. Si è fatto quindi il punto della situazione, e un’altra “testa e cuore che ci crede”, qual è Francesco Corso, ha fatto nostri i suoi sforzi affinché tutto proceda bene, e affinché il 1° giugno non sia un momento critico né dal “lato ufficio” né dal “lato professionisti”.

risultati sono stati evidenti già il giorno successivo al- l’incontro, in quanto è stato raccolto l’invito rivoltoci I ed è aumentato, tramite i canali che ci sono stati messi a disposizione, il numero di atti d’aggiornamento con problemi trasmessi all’attenzione dell’ufficio, fornendo così la possibilità a chi lavora alla procedura di valutare e risol- vere criticità, fino alla loro eliminazione. La strada è quindi quella giusta, una fattiva collaborazione tra Agenzia del Territorio, Collegio e iscritti, che già in pas- sato ha avuto esiti positivi (si pensi come è andata col nisti” sono probabilmente la vera formula vincente del PreGeo 8 e poi col 9). PreGeo 10, e di chissà cos’altro ancora. In un certo senso i professionisti, magari finora inconsape- Non mi dilungherò sulle diversità tra i vari Uffici Provinciali volmente, partecipano così alla “nuova tappa di civiltà am- che sono state illustrate, sempre in merito al PreGeo e al- ministrativa”. l’area terreni ovviamente, e soprattutto relativamente alla ❑

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AMBIENTE & BIOEDILIZIA

Giuseppe Mori Commissione Ambiente-Bioedilizia Fitodepurazione delle acque: principi e tecniche

attenzione alla fi- include tutti gli organismi di una tuno studio e dimensiona- radicale delle piante appo- todepurazione da data area, interagenti con l’am- mento degli apporti “ener- sitamente messe a dimora L’ parte della bioe- biente fisico in un modo tale che un getici” (gli scarichi), in una che costituiscono la strut- dilizia nasce per vari motivi flusso di energia porta ad una ben data area (il bacino di fito- tura trofica (che riguarda l’a- ma in questo ambito ciò che definita struttura trofica, ad una di- depurazione), si possono limentazione delle cellule), ci interessa maggiormente è versità biotica, a scambi di materia determinare scambi di ma- alimentata a sua volta dall’e- che essa è un sistema, come tra viventi e non viventi all’interno teria tra viventi (ad esempio nergia solare che sostiene il vedremo, basato su principi del sistema», si è compreso i microrganismi presenti ciclo clorofilliano. naturali, utile al risparmio i- che, attraverso un oppor- nello scarico) e l’apparato «La fitodepurazione consiste in un drico. La fitodepurazione quindi nasce nell’ecologia e per l’e- cologia. È dalla osservazione e dallo studio di ecosositemi natu- rali che si sviluppa infatti questa tecnica sempre più riconosciuta, anche dal punto di vista normativo, per recuperare all’uso u- mano acque altrimenti “but- tate”, ovvero rilasciate nel- l’ambiente con un alto carico inquinante e insalubre o co- munque inservibili per qua- lunque uso umano. Dalla osservazione e analisi biologica di quanto avviene, per esempio, nel ciclo del- l’acqua nelle zone umide sono stati tratti alcuni inse- gnamenti di base. Queste zone sono state considerate fino a pochi decenni fa solo come aree malsane e ina- datte per la vita umana mentre negli ultimi tempi, grazie agli studi sull’habitat ecologico sono state rivalu- tate proprio a partire dalla loro capacità autodepu- rante. Dalla lettura della tradizio- nale definizione di ecosi- stema comprendiamo come opportune applicazioni possono apportare solu- zioni “ecologiche” a quoti- diani problemi di vita u- mana. In buona sostanza, se l’ecosistema è «una unità che

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Alle pagine 68, 69, 70, 73: schemi di impianti di fitodepurazione orizzontale e verticale di alcune ditte collaudate, operanti da tempo sul territorio italiano e bresciano

tipo di trattamento operato da orga- nismi vegetali che, tramite l’appa- rato radicale, assorbono gli elementi nutritivi (principalmente inorganici) presenti nell’acqua da depurare; lo sviluppo radicale di queste piante i- noltre, funge da punto di adesione per i microrganismi, la cui attività viene favorita dalla liberazione di os- sigeno atmosferico che, assorbito dagli apparati aerei della pianta, viene poi trasferito alle radici e libe- rato nell’ambiente circostante. La formazione di queste "nicchie" ossi- genate all’interno del mezzo liquido permette perciò un buon livello di ab- battimento della sostanza organica per l’attività degradativa dei micror- ganismi aerobici eterotrofi». (Ma- laspina, www.fabx.it) Questa struttura trofica (ca- tena alimentare) deve es- sere appunto tale da saper “prelevare” i giusti microrga- nismi o le giuste sostanze or- ganiche nella quantità desi- derabile presenti in una de- terminata tipologia di sca- rico, al punto da riportare le acque originariamente im- messe nel sistema ad un li- vello di “pulizia” nuova- mente accettabile per il si- stema idrico superficiale che le riceverà alla fine del ciclo depurativo. Il principio di funziona- mento degli impianti di bio- fitodepurazione si rifà al mo- dello generale degli ecosi- stemi naturali di tipo aperto, linea con la normativa di set- della stessa area di produ- I sistemi di fitodepurazione in cui si registrano un’entrata tore. zione degli scarichi, diventa sono peraltro utilizzabili e un’uscita, dove l’energia Se la fitodepurazione si può allora strumento ideale in anche fino a dimensioni rag- entra negli ecosistemi non considerare come una “colti- una logica di decentramento guardevoli che possono trat- solo come energia raggiante vazione forzata” per accele- degli interventi di risana- tare gli scarichi di una intera (sole) ma anche sotto forma rare il naturale processo di mento di zone inquinate, comunità locale (fino a 2.000 di composti carboniosi ri- assorbimento e mineralizza- vale a dire per tutte quelle abitanti). dotti, in questo caso gli sca- zione delle sostanze nu- situazioni di difficoltà tec- In questo articolo non en- richi, e l’uscita è rappresen- trienti presenti negli scarichi nica ed economica di colle- triamo nei dettagli di come tata da acqua in cui perman- nella logica di chiudere i cicli gamento ai sistemi di collet- funziona il ciclo ecologico e gono residui chimico-fisici in dei nutrienti all’interno tamento esistenti. nel linguaggio specifico u-

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sato in biologia sul funziona- ventare, senza una adeguata della legge. Questa mag- più fedele le zone umide na- mento degli ecosistemi, ma ulteriore formazione, pro- giore consapevolezza potrà turali, sfruttando in questo basti dire che un impianto di gettisti di sistemi di fitode- valorizzare anche il nostro modo le capacità autodepu- biofitodepurazione deve ri- purazione, analizziamo però contributo tecnico per la so- rative delle acque. Esistono cercare soluzioni in grado di i vari sistemi utilizzati nella luzione di problemi concreti poi dei sistemi detti a flusso ridurre la quota di export, pratica attuale e fatti propri che possiamo incontrare nel libero, nei quali il refluo, cioè gli inquinanti presenti a livello normativo, e pas- nostro operare. passata la sezione di sedi- nell’import del sistema (il siamo in rassegna alcune ti- mentazione, entra in una nostro scarico), valorizzando pologie “domestiche” ve- Tipologie di impianto vera e propria laguna pian- al massimo i processi natu- dendone le caratteristiche Gli impianti possono essere tumata. Questi sistemi ne- rali di asportazione e mine- tipologiche e dimensionali suddivisi in base alla dire- cessitano di molta super- ralizzazione della sostanza di massima. zione di scorrimento del- ficie rispetto ai sistemi sub- organica. Questo certamente ci ser- l’acqua in sistemi a flusso su- superficiali e possono avere Stiamo comprendendo che virà a renderci conto che, perficiale e in sistemi a notevoli inconvenienti le- la progettazione esecutiva nella nostra realtà quoti- flusso sub-superficiale. gati a odori, insetti, funzio- di un impianto richiede diana di operatori dell’edi- I sistemi a flusso superficiale con- namento molto più a rischio competenze multidiscipli- lizia attenti a tutti i modi che sistono in vasche o canali, nel periodo invernale, nari in grado di affrontare la scienza e la tecnica ci met- con forme a volte molto par- specie nelle zone più complessi problemi idrau- tono a disposizione per mi- ticolari che possono richia- fredde. lici, biologici, di tecnica a- gliorare l’ambiente, po- mare le anse di fiumi a lento I sistemi a flusso subsuperficiale gronomica e botanica, di ca- tremo prendere in conside- scorrimento, con superficie (o sommerso), invece, si di- rattere paesaggistico, di ge- razione questa tecnica dell’acqua esposta all’atmo- stinguono per il fatto che la stione tecnica e organizza- ormai accessibile sul mer- sfera e con il suolo costante- superficie dell’acqua non è tiva anche di cantiere. Senza cato con tutte le garanzie di mente sommerso. Questi si- mai a contatto con l’atmo- quindi la presunzione di di- rispetto della salubrità e stemi riproducono in modo sfera. A loro volta si differen- ziano in almeno due gruppi principali: a flusso orizzontale e a flusso verticale. La pur breve trattazione di questo arti- colo, fermo restando l’inte- resse per tutte le tecniche possibili, si soffermerà su questi sistemi che appaiono al momento quelli la cui rea- lizzazione e gestione è più “a portata di mano”.

A flusso orizzontale I sistemi a flusso sommerso orizzontale sono costituiti da vasche contenenti mate- riale inerte (ghiaia, sabbia e pietrisco); tali materiali in- fatti si manifestano come supporto ideale per le radici delle piante che emergono in superficie. Il flusso del- l’acqua rimane costante- mente al di sotto della su- perficie del letto e scorre in senso orizzontale.

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AMBIENTE & BIOEDILIZIA

A flusso verticale vendosi di un normale esca- I sistemi a flusso sommerso vatore (la vasca è normal- verticale comprendono una mente profonda non più di serie di letti o vasche, 70 cm.) con le caratteristiche sempre composti da ghiaia e presentate di seguito: sabbia, in cui si “tuffano” le A) area superficiale radici delle piante radicate le dimensioni non devono emergenti. Il flusso delle essere inferiori a 20 mq acque da trattare è verticale perché in questo caso l’im- a partire dalla parte quasi pianto non risulterebbe effi- superficiale della vasca cace. In generale si conside- verso il drenaggio sotter- rano superfici comprese tra i raneo. In questo modo l’im- 4-6 mq/AE (abitante equiva- missione dei reflui avviene lente) per l’abbattimento nella parte alta e vegetata della sostanza organica in del letto, mentre la fuoriu- reflui non trattati. scita è posta al fondo delle B) rapporto lunghezza-larghezza vasche. generalmente si privile- La tipologia che si sta diffon- giano rapporti compresi tra dendo maggiormente in Eu- 2:1 e 4:1; (cioè se è lungo 15 ropa è quella a flusso subsu- poi raccolto alla base della pianti sono da privilegiare in è largo 5 metri) perficiale verticale in cui il li- vasca da una serie di tubi presenza di un refluo misto, C) profondità quido di scarico, lo ricor- che portano le acque dopo come quello delle abita- Si va dai 30 agli 80 cm. Gene- diamo, non è mai all’aria a- la depurazione in corsi zioni (costituito da liquami, ralmente la profondità otti- perta, ma sotto la superficie d’acqua o in terreni per l’irri- ma anche da acque prove- male viene considerata di piantumata. gazione o, comunque, a poz- nienti dagli usi domestici) in 50-60 cm. Occorre preve- Va detto che prima che gli zetti o vasche in cui le acque quanto permettono di otte- dere profondità legger- scarichi vengano immessi possono essere recuperate nere la degradazione della mente maggiori per aree a nell’impianto di fitodepura- per usi secondari. Con sostanza organica, la nitrifi- clima più freddo. zione, si deve procede a un questa tecnica il substrato cazione e la parziale denitri- D) pendenza pre-trattamento delle a- subisce condizioni di satura- ficazione e rimozione del fo- La pendenza delle vasche è cque di scarico per ridurre il zione e di non saturazione sforo. generalmente riconosciuta materiale grossolano che che ne favoriscono l’aera- La loro efficacia è notevole; come più efficace se com- potrebbe arrivare e intasare zione. infatti numerosi studi atte- presa tra 0,5 e 1%. il sistema, composto da un Questi impianti sono efficaci stano abbattimenti elevati E) carico idraulico degrassatore (o disolea- nell’abbattimento dell’a- per ciò che riguarda i prin- È possibile procedere a un tore), almeno un pozzetto zoto, grazie alla capacità ni- cipi inquinanti: solidi so- dimensionamento “perso- d’ispezione, dalla fossa trificante delle piante: sono spesi circa 75%; sostanza or- nalizzato” a seconda dei dati Imhoff, un pozzetto di distri- perciò da privilegiare in pre- ganica biodegradabile circa reali posseduti all’atto della buzione e una vasca di ossi- senza di reflui con un’alta 90%, sostanza organica to- progettazione delle vasche. genazione. La finalità di concentrazione di questa tale dal 40% al 90%, azoto In generale si possono adot- queste operazioni è quella sostanza, come ad esempio ammoniacale circa 80%, fo- tare come possibili per la di evitare intasamenti del si- i liquami delle stalle e degli sforo totale circa 25%, co- realtà italiana una portata stema, specialmente nella allevamenti. liformi fecali più del 99%. pari a 200 litri/giorno per AE sua prima parte di immis- Negli impianti a flusso sub- e un carico idrico orario mas- sione. superficiale orizzontale, in- Dimensionamenti simo pari a 1/5 del carico Il liquido di scarico viene im- vece, il liquido di scarico pe- e aspetti operativi giornaliero totale : 40 litri al- messo da un pozzetto con netra con continuità nel ter- La realizzazione di un im- l’ora per AE. pompa e penetra dall’alto reno attraverso il substrato, pianto di fitodepurazione a Abbiamo visto che il dimen- attraverso il substrato in che risulta pertanto costan- flusso sub-superficiale oriz- sionamento è in funzione modo non continuo. Viene temente saturo. Questi im- zontale si può eseguire ser- degli Abitanti Equivalenti

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che utilizzeranno il sistema; testa alla vasca. Occorre i- menti. All’atto del riempi- lustre), Juncus effusus la normativa, all’art. 74, noltre prestare attenzione mento della vasca con la (giunco comune), Iris pseu- comma 1, lettera a), defi- alla possibile formazione ghiaia, occorre evitare che i dacorus (giaggiolo), Zante- nisce Abitante Equivalente di cortocircuitazioni (ar- mezzi meccanici per il tra- deschia aethiopica (calla) e (A.E.)come “carico organico resto o inversione del sporto del substrato entrino comunque possono essere biodegradabile avente una flusso) quali potrebbero nell’area della vasca stessa. messe a dimora piante che si richiesta di ossigeno a 5 avvenire per superfici mi- Dannose compattazioni del caratterizzano per avere un giorni (BOD5) pari a 60 nori di 20 mq e lunghezze substrato potrebbero com- apparato radicale in grado di grammi di ossigeno al inferiori a 10-15 metri. Le promettere la conducibilità portare la maggior quantità giorno”. tubazioni, incluse quelle idraulica del letto. di ossigeno in profondità; Riportiamo alcune indica- drenanti, devono essere Al termine della fase di co- naturalmente le scelte do- zioni sul calcolo del numero progettate in maniera da struzione, lo strato supe- vranno essere effettuate in di abitanti equivalenti, ricor- poter essere facilmente riore del letto deve essere li- funzione del clima locale in dando che ogni Comune po- pulibili con sistemi a pres- vellato accuratamente, al cui viene progettato l’im- trebbe scegliere differenti sione. fine di impedire il ruscella- pianto senza escludere l’at- equivalenze mento superficiale o il ri- tenzione agli aspetti decora- tivi e paesaggistici; ad e- sempio è possibile utiliz- Tipo di utenza A.E. zare piante a fioritura con co- Abitazioni 1 A.E. ogni persona lori e tempi diversi in modo da “disegnare” anche bota- Alberghi, agriturismi, villaggi turistici 1 A.E. ogni persona + 1 A.E. ogni 3 addetti nicamente l’impianto. Si ri- Campeggi 1 A.E. ogni 2 persone + 1 A.E. ogni 3 addetti corda, cosa che potrebbe Ristoranti 1 A.E. ogni 3 coperti + 1 A.E. ogni 3 addetti essere ovvia, che è consi- Bar 1 A.E. ogni 10 clienti + 1 A.E. ogni 3 addetti gliabile effettuare la piantu- Cinema, teatri, sale convegni 1 A.E. ogni 10 posti + 1 A.E. ogni 3 addetti mazione in primavera; il me- todo più efficace è la piantu- Scuole 1 A.E. ogni 6 alunni mazione con pani di terra Uffici, negozi, attività commerciali 1 A.E. ogni 3 impiegati con una densità di 3-6 pian- Fabbriche, laboratori 1 A.E. ogni 2 lavoratori tine/mq.

Tempi di ritenzione Impermeabilizzazione Posizionamento e tipo di stagno dell’acqua. I bordi e- I tempi di residenza del- Per l’impermeabilizzazione substrato sterni devono essere so- l’acqua in un impianto a della vasca si stendono al- Il substrato può essere costi- praelevati rispetto al piano flusso subsuperficiale oriz- l’interno della buca dei tuito da ghiaia, pietrisco, di campagna, in modo da im- zontale sono quantificabili manti sintetici con spessori sabbia o altro. Il materiale pedire l’ingresso nel bacino mediamente in 3-4 giorni complessivi di 1-2 mm. In maggiormente utilizzato, delle acque. L’argine do- qualora si sia interessati alla alternativa si può usare l’ar- per le sue caratteristiche di vrebbe presentare un’al- rimozione del BOD (cioè la gilla; in questo caso lo scavo percolazione e stabilità, è la tezza di 10-30 cm. superiore riduzione della sostanza or- va fatto più a fondo, in modo ghiaia. Essa può essere po- sia al piano di campagna che ganica biodegradabile pre- da riportare uno strato di ar- sizionata con un’unica gra- alla superficie del letto. sente) mentre per la rimo- gilla variabile fra i 30 e 40 nulometria o in strati a gra- zione dell’azoto si debbono cm. nulometria differente. Le Piantumazione prevedere tempi più lunghi granulometrie sono co- Quale vegetazione utiliz- (da 5 fino a 10 giorni per casi Posizionamento dei tubi munque comprese tra i 2 e i zare? Alcune specie consi- particolari) L’impianto di tubazioni 35 mm di diametro. La ghiaia gliate per l’impianto sono: deve permettere una sod- deve presentare diametri Pragmites australis (can- Quali applicazioni disfacente diffusione del- maggiori (50 mm) nelle zone nuccia di palude), Typha la- per la fitodepurazione l’acqua da trattare in tutta di ingresso dell’acqua, onde tifolia (mazza di tamburo), La fitodepurazione con- la sezione disponibile in evitare possibili intasa- Scirpus lacustris (giunco pa- sente di depurare acque con

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Vista panoramica di un impianto realizzato presso un antico cascinale di montagna; impianto di fitodepurazione in costruzione ad opera di un gruppo di “autocostruttori”; impianto a servizio di un complesso di 35-40 alloggi; fase costruttiva di un impianto in attesa di manto vegetale e piantumazione

alto contenuto di rifiuti di o- bici fondamentali per la ni- di Hotel, campeggi, villaggi Manutenzione rigine organica, sfruttando la trificazione. turistici così come possono La principale operazione di capacità che hanno alcune essere portati a norma di manutenzione in questi im- piante di assorbire una gran Gli utilizzi legge reflui in uscita da alle- pianti è lo sfalcio delle quantità di inquinanti (come Attraverso la fitodepura- vamenti di bovini, equini, specie vegetali una volta al- l’azoto ed il fosforo) e fissare zione si possono trattare suini, cani e pesci. Anche i l'anno oltre, naturalmente al i metalli pesanti (inquinanti tecnicamente tutte le tipo- reflui in uscita da caseifici e controllo periodico dello derivanti anche da scarichi logie di reflui di origine ci- cantine di vinificazione, scarico a mezzo di analisi industriali) per la loro cre- vile, dal piccolo insedia- nonché fungaie, scoli stra- chimiche (come richiesto scita. Queste piante grazie mento per 4 abitanti al dali, inquinamento di falda dalla legge). Si tratta quindi alle loro radici riescono a tra- grande depuratore comu- da nitrati, corsi d'acqua eu- di interventi molto più con- sportare ossigeno sui fon- nale. trofizzati, impianti di autola- tenuti rispetto ad ogni altro dali acquatici e forniscono Dal punto di vista tipologico vaggio ecc. impianto di depurazione in- un supporto ai batteri aero- si possono trattare scarichi dustriale.

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Piccolo impianto di fitodepurazione (20 alloggi) concepito con particolare attenzione all’aspetto estetico e alla cura delle scelte floreali

Infatti la logica di progetta- zione anche alla possibilità zione e funzionamento dei Di seguito viene riportata pare certamente concorren- di un loro reimpiego in si- sistemi fitodepuranti è tale una tabella, del tutto indica- ziale, anche e soprattutto tuazioni di scarsità idrica. da minimizzare gli interventi tiva, del costo di un im- per il fatto che appaiono li- Nel prossimo numero ver- e quindi i costi di gestione e pianto per la residenza, de- mitatissimi i costi di ge- ranno ancora affrontati al- manutenzione ma per otte- stinato ad un complesso di stione dell’impianto nel cuni aspetti con riferimento nere una corretta e continua due-tre alloggi. Si tratta di tempo. Questo vale ancora specifico agli aspetti norma- funzionalità dell'impianto una valutazione adattata da di più se la situazione ci per- tivi: come e quando pos- occorre predisporre un ade- una rivista che proponeva mette di adottare la tecnica siamo effettivamente adot- guato programma di ge- un impianto per una cascina dell’impianto a flusso oriz- tare queste tecniche? Quali stione e manutenzione rela- isolata in campagna. zontale in cui non esiste sono i parametri bio-chimici tivo ai seguenti aspetti: Appare immediatamente nemmeno l’utilizzo di che dobbiamo rispettare? • attività di conduzione e chiaro che un impianto, per pompe di immissione nel Esistono altre tecniche “bio- controllo; quanto semplice ed econo- bacino di fitodepurazione ri- logiche” di depurazione? • smaltimento dei fanghi de- mico risulta certamente più ducendo costi di costru- Queste alcune delle do- rivanti dal trattamento pri- costoso del semplice colle- zione e gestione successiva. mande ancora in sospeso mario; gamento ad un impianto fo- Conclusione per un quadro più esau- • manutenzione delle even- tuali apparecchiature e- lettromeccaniche (se ne- Costi medi netti per un impianto di 7 persone (10 AE) cessarie); (fonte: Vita in Campagna - prezzi 2006 aggiornati) • gestione della vegeta- zione superficiale costo unitario quantità totale Infatti un impianto non bene €€ gestito può registrare pro- Fossa Imhoff 1.000,00 1 1.000,00 blemi che potrebbe essere Pompa 350,00 1 350,00 attribuibili, per esempio a: • eccesso di carico organico Movimenti di terra (scavo) con terreno sistemato in sito 10,00 30 300,00 rispetto al dimensiona- Impermeabilizzazione guaina 6,00 100 600,00 mento; Tubi e raccordi 600,00 • fuga di solidi dal comparto Ghiaia 30,00 30 900,00 di pretrattamento (imhoff; Piante 8,00 250 2.000,00 disoleatore ecc.) • intasamenti dello strato di Pozzetto ispezione 100,00 2 200,00 ghiaia iniziale o delle tu- Totale netto (escluse IVA, progetti, ecc) 5.950,00 bazioni di alimentazione o di drenaggio; N.B. È stato ipotizzato un impianto adtto per 10 A.E., considerando circa 5,00 mq/A.E. • non funzionamento di Dimensioni impianto: 15,00 x 5,00 altezza cm 60 e pendenza 1%. pompe o sifoni, se pre- Substrato con granulometria media 25 mm. Piante (5/mq) Tipha e Phragmites. senti; • sovraccarico idraulico; • sovraccarico di solidi; gnario comunale; tutto Il tema trattato in queste riente. • gestione scorretta delle cambia, però, se ci dob- righe è di notevole comples- ❑ piante macrofite. biamo confrontare con altri sità; come premesso, in sistemi ammessi dalla nor- questa sede ci siamo limitati N.B. – Alcune immagini sono tratte da siti internet di ditte specializzate, ci- Costi mativa per gli scarichi in a offrire alcuni elementi di tate in bibliogafia La tematica dei costi appare corso d’acqua superficiale o valutazione per poter affron- sempre, alla fine, come una anche in sottosuolo. tare con maggiore consape- BIBLIOGRAFIA MINIMA: delle valutazioni decisive Se dovessimo cioè dotarci di volezza questa tecnica di re- ERICH R. TREVISIOL, STEFANO PARANCOLA, Manuale di biofitodepurazione. Risana- per le scelte che si devono piccoli impianti di depura- cupero delle acque di sca- mento delle acque e dei processi di rinatu- affrontare. zione la fitodepurazione ap- rico con la particolare atten- ralizzazione, Edicom Edizioni, Mon-

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Alcune essenze particolarmente adatte alla fitodepurazione

falcone, 2003. SERGIO LIRONI, Ecologia dell’abitare. Archi- tettura biocompatibile per una casa solare, Edizioni GB, Padova, 1996.

Alcuni siti internet consultati www.carradepurazioni.com www.fitodepurazionevis.it www.fabx.it Fabrizio Malaspina Agro- nomo www.edilimpianti.it www.bosettisrl.it/ ditta Eredibosetti, www.puricelliambiente.it www.artecambiente.it www.fitodepurazione.it

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Antonello Salvatori Ingegnere, Professore associato presso Il comportamento l’Università degli Studi dell’Aquila dipartimento di Ingegneria delle Strutture, delle Acque e del Terreno delle tamponature nel terremoto de L’Aquila

Il sisma del 6 aprile l terremoto dell’A- alle funzioni di isolamento e alcuni casi, determinare il quila del 6 aprile 2009 di protezione verso l’e- danneggiamento degli ele- 2009 a L’Aquila I ha evidenziato i pro- sterno, in occasione di e- menti principali adiacenti. ha evidenziato blemi legati alla corretta e- venti sismici esse interagi- Le conseguenze del dan- danneggiamenti secuzione dei sistemi co- scono con gli elementi resi- neggiamento degli elementi struttivi di tamponamento stenti contribuendo alla ri- non strutturali possono a- e crolli esterno. Infatti migliaia di sposta complessiva della vere riflessi importanti sulla di tamponature. persone sono rimaste senza struttura. società e sull’economia di tetto non per danni struttu- Tuttavia la progettazione di un’area. Infatti, in funzione Un caso esemplare rali, ma per collassi, totali o tali elementi è in genere tra- del livello di danneggia- mostra l’importanza parziali, di tamponature e- scurata ovvero è effettuata mento, la struttura può per- della loro corretta sterne. in modo isolato rispetto al dere la funzionalità ovvero Gli elementi non strutturali, contesto strutturale nel può essere ritenuta inagi- progettazione ed in particolare le tampo- quale sono collocati. Per- bile. Si determina così, nel ed esecuzione nature, assumono infatti un tanto in occasione di sisma caso di edifici a destina- ruolo fondamentale nelle possono subire un danneg- zione residenziale, l’allonta- strutture intelaiate. Oltre giamento incontrollato e, in namento degli occupanti

Da “Metrocubo” n. 101

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TECNICA

Due immagini degli effetti del sisma che ha colpito L’Aquila il 6 aprile 2009 e, sotto, un edificio in c.a. con tamponature in Lecablocco Bioclima e Blocco Splittato rimasto perfettamente intatto.

dalla propria abitazione e la conseguente richiesta di as- sistenza presso altre strut- ture. Durante il terremoto dell’A- quila, le modalità di collasso hanno evidenziato i fre- l’interazione con gli ele- senza della tamponatura nel Nei territori colpiti dal sisma quenti errori di progetta- menti resistenti principali, reticolo strutturale può de- dell’aprile 2009 le modalità zione e costruzione delle travie pilastri, dotati di una terminare anche il danneg- di danneggiamento delle tamponature stesse. maggiore capacità deforma- giamento degli elementi tamponature osservate pos- tiva. È necessario peraltro principali, in particolar sono essere schematizzate Le tamponature osservare che talvolta la pre- modo dei pilastri e dei nodi. nel seguente modo: e il sisma dell’Aquila Le tamponature sono gene- ralmente concepite come e- lementi di chiusura della maglia strutturale e d’isola- mento termico e acustico (funzione non strutturale) ma possono assolvere anche una funzione di con- troventamento fornendo un contributo non trascurabile alla rigidezza della struttura (funzione strutturale). Senza esaminare in questa sede i dettagli dell’evoluzione del sistema tamponature nel corso degli anni, preme rile- vare che una delle tipologie maggiormente utilizzate è quella cosiddetta “a cas- setta”.

ssa è costituita da due pareti di- E stinte. Una esterna dello spessore general- mente di 12 cm, costituita da un laterizio forato intona- cato, oppure da un mattone a vista. Sul lato interno viene posto un laterizio forato di spessore 8 cm, anch’esso in- tonacato. Tra i due para- menti è posta un’intercape- dine vuota o riempita con i- solante leggero. Il danneggiamento dei pan- nelli di tamponatura per ef- fetto del sisma è dovuto al-

IL GEOMETRA BRESCIANO 2010/2- 81 TECNICA

Edificio a Colle di Roio dopo il sisma

1. per azioni nel piano • Lesioni per distacco del re- ticolo strutturale; • rottura per scorrimento o- rizzontale; • lesioni diagonali e schiac- ciamento agli angoli. 2. per azioni fuori del piano • Ribaltamento; • instabilità laterale o rot- tura per flessione.

Il danneggiamento, esteso a quasi tutti gli edifici tampo- nati, ha evidenziato la fragi- lità del sistema, privo di un qualsiasi comportamento duttile.

L’ottimo comportamento di un edificio ben progettato con tamponamento gettazione strutturale e un Anche la tamponatura, a- turale è composto da una in Lecablocco attento studio dei partico- vente funzione di barriere struttura spaziale intelaiata Non tutti gli edifici hanno a- lari costruttivi hanno per- termica estiva e invernale, è con travi e pilastri in c.a. vuto i danneggiamenti ap- messo di garantire il corretto stata realizzata per resistere La tamponatura esterna pena evidenziati. Infatti glmi comportamento dell’edi- all’azione sismica prevista multistrato è composto da: edifici in cui la tamponatura ficio. per la zona. Il sistema strut- • una tamponatura interna, è stata correttamente pro- inserita nei telai portanti, gettata e realizzata hanno a- costituita da Lecablocco vuto un comportamento ben Bioclima semipieno, di diverso. spessore 20 cm; • strato d’isolamento in poli- l riferimento in parti- stirene espanso estruso colare è a un’abita- dello spessore di 3 cm; I zione unifamiliare, si- • una camera d’aria dello tuata nella frazione Colle di spessore variabile tra 6 e 9 Roio del Comune dell’A- cm; quila, posto a brevissima di- • un rivestimento esterno in stanza (meno di un chilo- Blocco Splittato faccia a metro) dall’epicentro del vista dello spessore di 12 sisma del 6 aprile 2009. cm, parzialmente inserito L’edificio, realizzato nel pe- nei telai in c.a. riodo 2000-2005, è composto I due strati di tamponatura da due piani fuori terra con esterna sono collegati fra torrino al secondo piano. loro mediante un traliccio Come risulta evidente dalle Murfor ogni tre cosi di mura- immagini, i volumi agget- tura (pari a 60 cm) in verti- tanti dell’edificio determi- cale; nano una non regolarità in In situazioni particolari (pa- pianta ed in altezza. La pro- reti di altezza maggiore di 3

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Schema di muratura di tam- ponamento con Lecablocco Bioclima e blocco Splittato Facciavista

m), in corrispondenza dei tura delle stesse. Infatti la punti di maggiore sollecita- formazione di lesioni a “X”, zione, il traliccio Murfor è in- dopo l’iniziale danneggia- serito in ogni corso di malta. mento, potrebbe portare al Il collegamento così realiz- collasso per espulsione zato garantisce le seguenti delle tamponature fuori del prestazioni: piano. • impedisce il ribaltamento La presenza combinata della tamponatura; della parete interna semi- • contribuisce alla duttilità piena di spessore maggiore della parete stessa miglio- (Lecablocco Bioclima da 20 randone le caratteristiche cm), con i Murfor ogni tre di deformabilità nel corsi di malta di collega- piano; mento co rivestimento e- • evita la formazione di le- sterno, nonché la tipologia sioni a taglio nella parete. della parete esterna ha de- Nei campi di muratura di terminato l’assenza com- lunghezza più elevata (mag- pleta di lesioni a taglio nel giore di 5 m) all’interno dei piano della tamponatura, due strati di tampknatura è contribuendo così alla salva- inserito un pilastrino in c.a. guardia dell’edificio. con armature longitudinali ❑ (4Ø16), ancorate nella strut- tura sottostante e sopra- stante, intersecanti tralicci Murfor in maniera da impe- dirne gli scorrimenti relativi. A completamento del si- stema, sempre nelle pareti di lunghezza maggiore di 8 m, i blocchi splittati sono stati ancorati ai pilastri in c.a. mediante zanche in acciaio zincato.

l sistema così com- posto è fondamentale I sia nella risposta si- smica della tamponatura, che nella sua collaborazione nella risposta strutturale alla sollecitazione dinamica. Il comportamento delle tamponature sotto il forte sisma del 6 aprile ha confer- mato quanto previsto in pro- getto, dimostrando quindi la bontà della scelta. Il non danneggiamento a taglio delle tamponature esterne ha quindi impedito la rot-

IL GEOMETRA BRESCIANO 2010/2- 83 TECNICA Andrea Botti È bresciana la pietra delle Silent Cities

el 1918, alla fine torio formale accuratamente scogliere di Dover) sono tere militare del cimitero. delle ostilità, il definito in ogni dettaglio dal bianche, tutte uguali, perfet- Lutyens, in particolare, fece N Commonwealth suo ideatore. Ancor meno tamente allineate, erette in reiteratamente ricorso a affidò a una commissione diversificato è l’uso dei ma- file tra le bordure fiorite; l’al- pochi elementi, per evitare formata dagli architetti in- teriali impiegati nella realiz- tare monolitico, scolpito in di glorificare la guerra, ma glesi Herbert Baker, Regi- zazione dei manufatti e pietra di Portland con incisa ancor più gli eccessi nella ce- nald Blomfield ed Edwin degli apparati decorati- la frase scelta da Kipling lebrazione della vittoria. I- Lutyens il compito di pro- vi/scultorei. Their Names Liveth for Evermore noltre, non furono mai pre- gettare e realizzare i cimiteri Nei primi progetti, per assi- e, in omaggio alla tradizione viste distinzioni apparenti britannici in Francia e curare l’omogeneità lingui- inglese, una ‘croce del sacri- tra ufficiali e soldati di Belgio. All’architetto scoz- stica, furono adottati alcuni ficio’ di pietra, collocata su truppa, solo avvicinandosi a zese Sir Robert Lorimer caratteristici elementi fissi, una base ottagonale, con so- ogni lastra marmorea si può spettò invece il compito di in particolare: le lapidi (che vrapposta la spada di leggere in bassorilievo il svolgere la medesima atti- la tradizione vuole ottenute bronzo, unico elemento de- nome e il grado del caduto, vità nel nostro paese. Que- direttamente dalle bianche stinato ad evocare il carat- la specialità operativa, il re- st’ultimo si distingueva, ri- parto d’appartenenza e l’età spetto ai due colleghi, per la al momento della morte. sua ammirazione verso Wil- La Cross of Sacrifice deriva da liam Morris e il Movimento Arts un’idea di Baker, anche se, al and Crafts1 del quale condivi- termine di una consultazione deva quei principi rintrac- fu scelto il progetto redatto ciabili nei suoi progetti di da Blomfield, che mirò so- case di campagna, giardini, ar- prattutto a “mantenere l’o- redi d’interni. pera libera da qualsiasi sen- Oggi, del suo lavoro di pro- timentalismo gotico”. La gettista e costruttore di cimi- Great War Stone, o Stone of Re- teri di guerra nel nostro membrance, è invece una sorta paese, nulla si è perso, grazie d’altare disegnato da a una costante e rigorosa atti- Lutyens, che, suggerendo vità di manutenzione tutto è l’idea del sacrificio in quanto perfettamente conservato tale, fu considerato il sim- «dov’era, com’era». bolo adatto per ricordare ca- Semplicità e perfezione duti appartenenti a religioni sono gli aggettivi che defini- diverse, cristiani, ebrei , mus- scono lo stato attuale di sulmani o indù. Questo ma- questi luoghi agli occhi di un nufatto è costituito da un mo- turista che intendesse visi- nolite di dieci tonnellate ap- tare almeno uno dei dicias- poggiato su tre gradini, di cui sette cimiteri sparsi per l’I- il primo e l’ultimo hanno la talia settentrionale2, cia- pedata doppia del secondo scuno contrassegnato, all’in- e, le cui misure derivano gresso, da un’epigrafe che dallo studio delle propor- recita: “Il suolo di questo cimitero è zioni del Partenone. Am- stato donato dal Popolo italiano per bedue i monumenti vengono l’eterno riposo dei soldati delle armi tutt’ora impiegati nei cimiteri alleate caduti nella guerra 1914 - britannici di tutto il mondo, 1918 e che saranno qui onorati». compresi quelli eretti dopo La realizzazione di questi la seconda guerra mondiale. ‘spazi della memoria’ è, da Quest’apparato linguistico- sempre, vincolata all’im- decorativo è presente anche piego di un ristretto reper- nei cimiteri sparsi lungo

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Nella pagina di sinistra: Thiepval In questa pagina, in senso Memorial, Dipartimento della antiorario: Cimitero di Bolsena; Somma, Francia e, sotto, Cimitero di Cross of Sacrifice, Cimitero di Staglieno, Genova Firenze; manutenzione delle lapidi in un cimitero; Stone of Remembrance durante la lavorazione in un’azienda rezzatese

la completa leggibilità delle scritte e l’integrità dei manu- fatti la cui realizzazione è affi- data a una ditta rezzatese, una realtà produttiva che più di trent’anni fa ha assunto il ruolo di referente della sto- rica Commissione (origina- riamente composta da Sir Baker, Sir Blomfield e Sir Lutyens) nel solco di una tra- dizione inaugurata nell’im- mediato dopoguerra grazie alla capacità imprenditoriale di alcuni nomi famosi della realtà economico-produttiva locale ma anche alla compe- tenza degli scalpellini rezza- tesi formati alla Scuola delle Arti e dei Mestieri R. Vantini. Questo è ciò che emerge anche da un’intervista re- vano trovare posto nei cimi- centemente pubblicata ad teri britannici. alcuni di questi scalpellini Oggi, a vengono pro- che, alla fine della seconda dotti tutti i manufatti desti- guerra mondiale, in un clima nati ai cimiteri di guerra in- di grandi difficoltà trovarono glesi nel mondo. Lapidi, un mezzo di sostentamento croci, altari, quasi esclusiva- attraverso la realizzazione mente in botticino levigato delle lapidi e di tutti i manu- (indicativamente il 95% circa fatti marmorei che, secondo delle opere commissionate quanto stabilito molti anni cui si aggiunge una minima prima da Sir Lorimer, dove- percentuale di manufatti in

tutta la penisola, dall’Alto- Attualmente, la commis- piano di Asiago alla Sicilia. sione che fu istituita dal Piccoli British Graves, costruiti Commonwealth nel 1918 sui luoghi delle battaglie, continua ad essere opera- oggi si presentano come tiva, gestisce più di un mi- giardini della rimembranza lione di tombe di guerra e immersi nel verde e facil- centinaia di monumenti de- mente raggiungibili (poiché dicati a vittime senza nome. I posti lungo il dedalo di per- suoi compiti riguardano la corsi abitualmente battuti manutenzione, l’adegua- dai turisti), differenti ri- mento delle strutture; il mo- spetto a quelli realizzati ol- nitoraggio periodico dello tralpe solo per dimensioni e stato di conservazione delle paesaggio circostante. lapidi per garantire sempre

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Dall’alto in senso antiorario: manufatti in fase di lavorazione in un’azienda rezzatese; Cross of Sacrifice durante la lavorazione; caratteri originali impiegati per le incisioni

sottoposti anche a partico- lari accorgimenti nella fase d’imballaggio, per garantire la perfetta fornitura anche dopo un lungo periodo di deposito. Qui la fretta non e- siste, in piena controten- denza con le regole impe- ranti del mercato globale la tempistica non è l’elemento determinante, vale, prima di qualsiasi altra considera- zione, la qualità del pro- dotto finito. ❑

1 Un movimento artistico (letteralmente movi- mento per l’arte e l’artigianato) che ipotizzava una riforma delle arti applicate e la reazione di artisti e intellettuali all’industrializzazione del tardo Ottocento. Secondo il movimento Arts and Crafts l’artigianato rappresentava l’espressione del lavoro dell’uomo e dei suoi bisogni, ma so- prattutto un valore durevole nel tempo, per questo esprimeva il massimo disprezzo verso i pro-

pietra di Aurisina e in Por- degli incastri, del tipo di ca- tland), sono realizzati con la rattere adottato e ogni altra massima cura in ogni detta- informazione necessaria a glio, nel rispetto di tutte le in- non lasciare alcuno spazio dicazioni fornite dagli elabo- alla creatività personale. rati grafici esecutivi (alcuni ri- La qualità del lavoro è pun- portano ancora i nomi dei tualmente controllata da un primi membri della commis- responsabile della Commis- sione) che, ove possibile, ri- sione (con incarico a tempo producono i manufatti finiti determinato per garantire la in scala reale quotati in milli- totale correttezza del giu- metri o pollici, con particolari dizio) e i manufatti vengono

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Lapidi destinate allo stoccaggio e particolare delle incisioni in un’azienda rezzatese

dotti distribuiti attraverso la produzione indu- striale. Secondo Johnn Ruskin, uno dei principali teorici, era necessario sostenere la nascita di un nuovo stile sulle orme del lavoro medievale e per- tanto, concettualmente in contrapposizione alla freddezza dell’industria. 2 I cimiteri di guerra in Italia sono localizzati a: A- gira, Ancona, Anzio, Arezzo, Argenta, Assisi, Bari, Catania, Bolsena, Caserta, Cassino, Ca- stiglione, Beach Head, Cesena, Coriano, Due- ville, Faenza, Firenze, Genova, Giavera, Mi- lano, Padova, Moro River, Napoli, Orvieto, Min- turno, Ravenna, Rimini, Roma, Villanova, Sangro River, Santerno, Siracusa, Taranto, Tezze, Udine, Salerno. 3 Nei siti più grandi c’è la possibilità di trovare scritte che riportano notizie sulla storia dei con- flitti e del cimitero stesso. In tutti i cimiteri vi è un registro contenente un inventario delle se- polture ed una pianta con le collocazioni. 4 A tal proposito, grazie al finanziamento degli Stati membri, vi è l’intenzione di ripulire e rein- cidere tutte le lapidi dei caduti della prima guerra mondiale. Tale progetto si prevede possa durare 28 anni con un esborso pari a 15 milioni di euro. Le operazioni standard sommaria- mente previste per ciscun intervento riguarde- ranno indicativamente la levigatura della la- pide, la successiva re-incisione a trapano della scritta e una sabbiatura finale. 5 Anche quelli destinati ad ospitare i caduti dei più recenti conflitti.

IL GEOMETRA BRESCIANO 2010/2- 87 TECNICA Alessandra Pelizzari La conservazione e la cura della decorazione delle facciate tra Eclettismo e Art Nouveau

ra il 1890 e il 1910 si prio dinamismo. oppone allo squallore delle indipendenti dotati di ser- sviluppa in Europa, Tutto ciò è conseguenza città deturpate dall’indu- vizi igienici e, per gli operai T e quindi anche in I- della rivoluzione industriale strialismo nascente. Il mag- e i lavoratori, e le cosiddette talia, un movimento artistico che nell’Italia settentrionale gior benessere delle classi “case di ringhiera”. che in architettura (e in ur- – se pur in ritardo rispetto ad medie, il minor costo delle Dal punto di vista estetico banistica) propone la vi- altre nazioni europee – costruzioni dovuto all’im- appaiono, esternamente sione di una città viva, ade- nasce, fiorisce e si sviluppa a piego di prodotti industriali alle nuove costruzioni, i rente allo spirito di una so- cavallo tra i secoli XIX e XX, nuovi, favoriscono la qualifi- primi esempi di decorazioni cietà attiva e moderna quale dando inizio alla trasforma- cazione estetica dell’edi- nei sottogronda, rifiniture e quella che proprio in quegli zione del Paese da eminen- lizia. modanature negli intonaci anni si va formando. temente agricolo a indu- Zone limitrofe della città specialmente intorno alle fi- Costruttori e architetti non striale. In architettura ciò si vengono lottizzate per la co- nestre e ai davanzali, si im- vogliono più rimanere legati traduce nel coagularsi di ite- struzione di edifici mono e pongono al gusto novità a schemi ormai privi di signi- ressi tecnico-scientifici, di bifamiliari, con nuova dispo- nella forma delle aperture ficato, ma desiderano asse- slanci progressisti e attese sizione degli ambienti abi- non necessariamente ret- condare le spinte sociali e- sociali che generano il movi- tativi forniti addirittura di tangolari e delle superfici i- mergenti attraverso le quali mento culturale del Moder- vasca da bagno, circondati spirate a stili del passato e la società esprime il senti- nismo. da piccoli giardini. Sorgono catalogabili di linea neo go- mento del momento e il pro- L’ideologia modernista si palazzine di appartamenti tica, neo rinascimentale,

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Una villa di stile eclettico in via Silvio Pellico a Brescia. Presenta l’inserimento di formelle allegoriche in cotto su decorazione a graffito neomedioevale lombardo

neo classica, neo barocca. ratterizzati da linee ogivali e Cioè un insieme di stili di- ascendenti, spesso sfruttate versi, costituenti il cosid- per adattare l’edificio al detto Eclettismo che alla paesaggio circostante, il fine sfocerà nell’Art nouveau(o neoclassico si rifà all’arte Liberty). classica greca e romana ed è Tutti stilemi applicati in ma- più frequentemente utiliz- niera più o meno accentuata zato in ambiente urbano; il a seconda della funzione e neorinascimentale, sovente della destinazione della co- scelto per gli edifici abita- struzione. Mentre il neogo- tivi, i teatri, i musei, le sedi tico sottolinea e accentua bancarie; il neobarocco che composizioni verticali, con- traduce la complessità dello ferisce effetti di trasparenza, stile da cui deriva con l’im- leggerezza e luminosità, ca- piego di fitte decorazioni,

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Da sinistra in alto: esempio di Nella parte bassa delle due pagine, cornicione dipinto e livelli differenti di villa di via Silvio Pellico a Brescia finitura per architettura neogotica in stile neogotico con complesso degradata; intonacotrattato a graffito sistema decorativo e affresco degradato con evidenti distacchi della superficie lavorata; particolari in stucco con stilemi neobarocchi.

ghirlande, colori, utiliz- polazione del Regno d’I- mitero, il Mella e borgo più spinto dei loro apparati zando materiali nuovi, smal- talia) contava 40.500 abi- Trento. decorativi che vanno tutelati ti, trafori, ecc. tanti, nel 1901 raggiungeva i Le fotografie che presen- e correttamente ripristinati, Insomma, una quantità di 70.000, che diventeranno tiamo sono un limitatissimo perché dicono dell’abilità stili che gli architetti mesco- 83.000 nel 1911; negli stessi esempio di architetture di artigiana e della sensibilità lano nel tessuto urbano vec- 10 anni la sua provincia pas- quel tempo a Brescia e vo- romantica di costruttori e ar- chio e nuovo conferendo vi- serà da 541.000 a 610.000 a- gliono sottolineare l’impor- chitetti bresciani. vacità alla città che nel frat- bitanti, nonostante migliaia tanza della loro conserva- Le principali operazioni tempo va sviluppandosi se- di contadini siano emigrati zione a testimonianza di conservative che le riguar- condo le nuove esigenze. in terre straniere. La città un’epoca da trasmettere al dano sono la pulitura, l’in- Brescia – come scrive Franco ormai non si contiene più godimento dei futuri citta- collaggio, la stuccatura, il Nardini nel suo “Brescia e i bre- entro le mura e si sviluppa dini. consolidamento e la prote- sciani” (Editoriale Ramperto, nel territorio urbano circo- Oggi spesso nella ristruttu- zione: tutte procedure da e- Brescia,1981) – che nel 1861 stante raggiungendo il Re- razione di tali opere ci si seguirsi con grande atten- (primo censimento della po- buffone, ponte Crotte, il ci- trova di fronte al degrado zione e sensibilità per non

IL GEOMETRA BRESCIANO 2010/2- 91 TECNICA

In questa pagina dq sinistra in senso orario: pulitura e ripristino di decorazione neomedioevale ad affresco; cornicione trattato con motivo ad affresco neorinascimentale; esempio di degrado dell’intonaco con particolari decorativi neo barocchi

produrre effetti peggiorativi sul bene da restaurare. La pulitura ha lo scopo di e- liminare incrostazioni dan- nose o deturpanti: si tratta generalmente di rimuovere croste di sali solubili, di stra- tificazioni di particellato at- mosferico depositatosi ne- gli anni e costituito da so- stanze carboniose prodotte dalla combustione di com- bustibili fossili generate dal riscaldamento domestico, dalle emissioni industriali e delle automobili, delle pol- veri, se non anche del guano degli uccelli, ecc. La pulitura, in caso di super- fici danneggiate, dovrà es- sere preceduta da opera- zioni di consolidamento e fissaggio di scaglie e fram- menti staccatisi dalla super- ficie originale.

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In questa pagina, dall’alto in senso orario: particolare di loggiato che conserva decorazioni ad affresco sopra le arcatelle alternate a paraste di genere neorinscimentale; esempio di pulitura, consolidamento e ripristino di banda decorativa sottotetto con graffito neorinascimentale (tre fasi)

IL GEOMETRA BRESCIANO 2010/2- 93 TECNICA

In questa pagina, dall’alto in senso orario: esempio di di ricostruzione di uno schema decorativo complesso a tre livelli; particolare del ripristino sia del graffito che dell’affresco; esempio in due fasi di incrostazioni parzialmente rimosse e ripristino della decorazione

94 - IL GEOMETRA BRESCIANO 2010/2

TECNICA

Un egregio esempio di Liberty a Brescia, opera dell’ing. Egidio Dabbeni progettata nel 1899

L’incollaggio e la stuccatura hanno lo scopo di riempire le discontinuità del sup- porto e di far riaderire i fram- menti parzialmente o total- mente staccati, cercando in tal modo di restituire l’omo- geneità originale della su- perficie muraria o pittorica, nonché di scongiurare la perdita di parti originali. L’incollaggio dei frammenti staccati si può effettuare con l’impiego di appositi adesivi e, quando è necessario, con l’uso di perni, tasselli chi- mici e grappe. Operazioni delicate, quindi, che vanno affidate a mani e- sperte sotto la guida di tec- nici preparati. ❑

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CULTURA Il primo parcheggio sotterraneo di Brescia: 1931

Franco Robecchi

onostante il sopracciglio alzato con sufficienza da circa la statua di Piazza della Loggia, la Lodoìga, è rivelatore. parte di chi considera la storia locale una sorta di E sto parlando di quella che dovrebbe essere la culla più N mediocrità trascurabile rispetto alla grande studiata e più nota della storia cittadina: la piazza più im- storia mondiale, si sa che la ricerca non basta mai, per capire portante e prestigiosa, con un’architettura rinascimentale la realtà anche dei muri che circondano la nostra casa. Tanto tra le più rilevanti del mondo. Se questo è lo stato delle co- più è importante la conoscenza dei muri di casa, della pro- noscenze per le realtà vicine, che cosa si può sperare per pria città, del proprio territorio, per una comunità che non quelle lontane? vuole disperdere la propria coscienza, la propria identità, le Illustro un nuovo caso di “nicchia ignota” della storia citta- proprie radici. Non è più urgente ed essenziale che mai, dina, che pure è sotto gli occhi di tutti e che tutti osservano oggi, questo valore, in tempi in cui una sgangherata ba- senza capire. Parlo di Piazza del Mercato e del suo par- raonda multietnica rischia di infrangere cinquemila anni di cheggio sotterraneo. Sulla piazza i dati incerti e confusi ab- cultura? Di fatto, anche nella studiata Brescia, terra colta e bondano, e pazienza per i secoli del passato, che, come si fitta di intelletti attenti alla storia, vi sono molte nicchie di sa, sono spesso restii ad esibire carte chiare e documenti realtà non indagate e quindi molte ignoranze, anche su fatti abbondanti. Ma l’autorimessa sotterranea è questione di importanti. Quanto è stato esposto, anche su questa rivista, pochi decenni fa e, ciononostante, le conoscenze correnti

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1.2.3.: Tavole di progetto, del 1931, del primo parcheggio sotterraneo previsto in Brescia, in Piazza del Mercato, dell’ingegner Ghelfino Bargnani. Nella sezione generale si vede, sullo sfondo, il Palazzo Martinengo-Palatini

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sono molto scarse. Eppure progettista del grande inter- in questo elemento vi sono vento urbano, disse che risvolti di forte interesse ge- Piazza della Vittoria doveva nerale. Mi riferisco alla costituire il fulcro di un in- storia generale dell’urbani- crocio viario di portata citta- stica, che, nel Novecento, è dina. Due grandi assi stra- fortemente condizionata dali avrebbero attraversato dalla viabilità, dal crescere Brescia, a croce, come nelle della motorizzazione, dalla città dell’antica civiltà ro- diffusione del trasporto pri- mana. L’asse nord-sud sa- vato e quindi dall’impatto di rebbe consistito nella linea esso sui centri storici delle Piazzale Battisti, Via S. Fau- antiche città italiane. L’evi- stino, Corsetto S. Agata, Via denza di Piazza Vittoria ha Porcellaga, Coso Martiri posto Brescia in primo piano della Libertà, piazzale della nella storia dell’urbanistica Repubblica, mentre l’asse del Novecento e anche per est-ovest si sarebbe mate- quella piazza la questione rializzato nella linea Piaz- della viabilità fu determi- zale Arnaldo, Via Tosio, nante. Marcello Piacentini, il Piazza Vittoria, Torre della

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4. - Veduta prospettica con spaccato, del parcheggio di Piazza del Mercato, nel disegno di Ghelfino Bargnani, del dopoguerra.

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Pallata, Corso Garibaldi, Piazza Garibaldi. Il tratto di congiunzione fra Via Tosio e la Torre della Pallata era tutto da ricavare con demo- lizioni, che non furono mai e- seguite. Una decina di anni dopo l’inaugurazione di Piazza Vittoria, Piacentini ebbe a commentare che la sua piazza era rimasta monca, nella sua identità e nella sua funzione, proprio a causa di quel mancato sven- tramento viario. E questo giudizio la dice lunga su quale fosse la valenza viaria anche in un’opera così rile- vante.

iacentini preve- deva che la croce P viaria consentisse l’attraversamento di Brescia nelle due direttrici fonda- mentali, giungendo all’in- crocio della piazza, senza tut- tavia portare fastidio alla piazza stessa, poiché, come disse il progettista, le vie scorrevano tangenzialmente alla piazza, così da preser- varne la tranquillità. Il tenta- tivo di preservare aree rac- chiuse e quiete nel marasma della città moderna era ben presente ai nostri nonni degli anni Trenta, in funzione della nuova realtà dinamica della città del traffico. Le piazze si scoprirono adatte a costituire queste oasi di pace nel caos del via vai au- tomobilistico, anche se, come avvenne per Piazza della Vittoria, la tentazione di utilizzarle nella logica del traffico fu grande, adatte come sono a costituire delle immense rotonde di smalti- mento del traffico di incrocio.

IL GEOMETRA BRESCIANO 2010/2 - 101 CULTURA

In seconda battuta, le piazze subirono spesso il destino di di- La struttura su più piani non era ancora dovuta esclusiva- venire, ancora nella logica della mobilità, luoghi di quiete, sì, mente, come oggi, alla carenza di spazi di parcheggio in su- ma per le automobili o per i pullman. Divennero, cioè, par- perficie. Un garage come il Saottini era concentrato in un e- cheggi e stazioni di sosta per autobus e autocorriere. Il passo dificio multipiano poiché intendeva includere, oltre il rico- successivo, data l’insufficienza degli spazi e una nuova critica vero permanente delle vetture, una ricca offerta di servizi di all’invadenza ambientale ed estetica di veicoli fermi, ad in- assistenza all’auto. La soluzione d’avanguardia del Saottini tasare le aree delle piazze, fu l’utilizzo delle piazza come piat- si riprodusse, invertita, in una proposta per il parcheggio di taforma per lo sfruttamento del sottosuolo, ancora a fini au- auto nel cuore cittadino, dove, effettivamente, era il pro- tomobilistici, ma stavolta per parcheggio occulto. Occulti e- blema di spazio per un parcheggio a dettare il progetto. In- rano i vani, ma non si potevano occultare rampe di accesso e vece che in altezza, su più piani sporgenti dal suolo, fu al sot- trincee e camini di aerazione. Insomma, il rapporto fra le tosuolo che si pensò di fare ricorso. Nel centro di Brescia non piazze e la viabilità e l’assedio del traffico fa parte della città era pensabile che si potesse impostare un edificio-garage contemporanea. Trovare, quindi notizie inedite su questo a- fuori terra e fu quindi nello strappare spazi normalmente im- spetto porta un contributo alla conoscenza generale della praticabili che si cercò di dare risposta alla domanda del storia delle città. traffico automobilistico. Il nesso fra piazze e mobilità urbana ha una sua direttrice cronologica e la collocazione in una data piuttosto che l’altra li ingegneri Ghelfino Bargnani e Andrea Magro- di alcuni fenomeni è importante. È a questa dimensione che grassi, apparentemente senza alcun sostegno e- si riferisce la vicenda del parcheggio di Piazza del Mercato G conomico-imprenditoriale alle spalle, tanto che in Brescia. La ricerca di spazi nel cuore delle città antiche, fecero appello ad una committenza comunale, peraltro mai sempre più rari, a fini di ricovero di auto in parcheggio, è o formulata, presentarono, nell’agosto del 1931, la proposta di no un fenomeno del boom motoristico del dopoguerra? E lo una vasta autorimessa sotterranea, nell’area della Piazza del è tanto più in una città media, come Brescia? Mercato. Il progetto riguardava l’intera pianta della piazza, sia nella porzione orientale, sia in quella occidentale. In que- bbene, così non è. Lo sfruttamento sotterraneo dei st’ultima area le rampe si svolgevano lungo circonferenze e- preziosi spazi centrali, e per fini di traffico, risale licoidali. I due progettisti insistettero nell’illusione di una E già agli anni Trenta e il dato, che qui si presenta per sorta di incarico comunale per l’opera ipotizzata, in verità la prima volta, esprime la precocità del problema, anche in mai formulata. Però l’amministrazione municipale invitò i città di provincia. La questione si arricchisce anche di altri due professionisti a recarsi a Parigi, per un viaggio di infor- elementi di rilievo. A conferma della già pressante richiesta mazione tecnica sulle autorimesse sotterranee là presenti, e di spazi e attrezzature per il ricovero e il parcheggio di auto il progetto fu esposto nel Ridotto del Teatro Grande, nel me- nelle città trovò in Brescia anche un altro elemento molto e- desimo 1931, sotto il titolo di “Opere del Regime. Contem- spressivo. Si tratta della costruzione, lungo Via XX Set- poraneamente l’ingegner Tito Brusa, progettando il Mercato tembre, del primo “autosilo” di Brescia, cioè di un par- coperto nel palazzo di Via Verdi, poi sostituito dal Palazzo cheggio multipiano, in elevazione. Standa e oggi ancora evidente, fra via Verdi, Piazza Vittoria e Nel 1930, su incarico di Santo Saottini, gli ingegneri Gero- Via IV Novembre. Il Brusa previde, anche in questo caso, un lamo Uberti e Arturo Lombardi progettavano un’autori- utilizzo di spazi sotterranei, creando un collegamento a messa su più piani, all’imbocco occidentale della Via XX tunnel fra la Via Porcellaga e il piano interrato del Marcato co- Settembre. Una struttura così complessa sarebbe stata rea- perto. Quella galleria, che prevedeva anche uno slargo per il lizzata solo, in Brescia, quarant’anni dopo, con l’autosilo di parcheggio dei carri mercantili, intralciò il progetto del par- Via Vittorio Emanuele II. In Italia erano stati costruiti, prima cheggio sotterraneo della Piazza del Mercato, cui mancavano dell’esempio bresciano, solo tre garage multipiano: a Roma, una chiara committenza municipale, nonché i necessari fi- a Milano e, per la Fiat, a Torino. Il garage Saottini, con strut- nanziamenti. Tutto rimase nel cassetto, salvo riemergere, nei tura in acciaio e cemento armato, costruito dall’impresa Bor- primi anni Cinquanta, ancora ad opera dell’ingegner Bar- gnino e Cesio di Torino, su un’area di 900 metri quadri e su gnani, che, dotatosi di un finanziatore, riuscì a convincere il sette piani, con terrazza finale, poteva accogliere 200 auto, comune di Brescia dell’opportunità del parcheggio sotter- che si muovevano, all’interno, lungo una rampa lunga mezzo raneo di Piazza del Mercato. In questa seconda fase gli ope- chilometro, larga sei metri, con una pendenza del 10%. Il ga- ratori si identificavano in una società di nome Ape, che stava rage includeva magazzini per i pezzi di ricambio, officine di per “Autorimessa Piazza Erbe”. La società era nelle mani di riparazione, postazioni per il lavaggio dei veicoli e per il due protagonisti: il cavalier Ernesto Olmi, di Brescia e il geo- rifornimento di carburante. metra Lino Calisto Bonfanti, di Verona. Si diceva che il Bon-

102 - IL GEOMETRA BRESCIANO 2010/2 CULTURA

5. - Veduta della Piazza del Mercato, degli anni Cinquanta, nella quale si vede, sulla sinistra, la rampa di accesso al garage sotterraneo

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fanti aveva già realizzato un simile parcheggio sotterraneo in tuisce un esempio di grande storia urbanistica e architetto- Verona. Poiché la spesa di costruzione era intesa come ver- nica antica, ma porta anche un contributo non secondario samento anticipato dei canoni di affitto dell’area che il co- alla storia delle città contemporanee, nel bene e nel male, mune concedeva, dopo 29 anni l’autorimessa sarebbe pas- perché, proprio su quella piazza, altre erano le tesi soste- sata nella proprietà comunale. Nel 1955 l’operazione era nute da alcuni, ancora oggi, parzialmente, sul tappeto, che conclusa e la Piazza del Mercato, sventrata nel sottosuolo, pongono in discussione le scelte, contese fra un luogo ap- era ricomposta, con la ricollocazione della fontana del Do- partato e sereno per la vita da caffè, un luogo svenduto al negani, che, ancora oggi, fa bella mostra di sé, nonostante le traffico automobilistico e un luogo destinato al commercio crepe nella statua, di fronte al rinato Palazzo Martinengo Pa- ambulante. latino, tornato brillantemente ad essere sede del rettorato ❑ dell’Università statale. Piazza del Mercato, quindi, costi-

IL GEOMETRA BRESCIANO 2010/2 - 103 ETICA PROFESSIONALE Guido Maffioletti Per crescere bisogna imparare come fanno i bambini

orse bisogna pro- adulti che nominano oggetti mente utilizzati dal mondo quentare. La cultura e l’abi- prio mettersi nella e lettere. Man mano che si mediatico ormai imperante lità più o meno manifestata F fiduciosa e curiosa impara a riconoscere le let- solo come comparse conve- produrrà un’accoglienza più mentalità di un bambino per tere ( e le tavole del pro- nute ad animare gli urlanti o meno favorevole da parte riprendere in mano la pro- getto) in quanto configura- intrattenimenti spettacolari dei vari contesti pria vita e condurla nel zioni distinte, il corrispon- del cattivo gusto e della pre- sociali affrontati. La mia per- nuovo millennio. dente circuito neurale si varicazione. Sembra di es- sonale sopravvivenza di- specializza, utilizzando una sere al bar di lunedì al ri- penderà esclusivamente da “L’esame comparativo della quantità decrescente di su- trovo dei tifosi di calcio. Se si questi atteggiamenti e com- denominazione di oggetti e perficie cerebrale. Da vuole capire un po’ meglio portamenti, assunti nei rap- lettere del bambino piccolo questo punto di vista, la de- una questione culturale sia porti con gli altri. (sostiene M.Wolf nella sua nominazione, prima degli economica, che religiosa o Nel trattato esposto dal storia e scienza del cervello oggetti poi delle lettere, cor- scientifica ci si deve aggior- gruppo di Andrea Branzi, ar- che legge) rivela l’esistenza, risponde ai primi due capi- nare sul linguaggio inerente chitetto e teorico, si scopre piuttosto inattesa, di una toli della storia del cervello all’argomento e si inizia a che “Le città dell’antichità fase pre e post progetto ce- moderno, il cervello alfabe- leggere articoli su giornali latina e romana non avevano rebrale dello sviluppo pre- tizzato in grado di leggere”. scritti da coloro che real- niente dell’unità formale cedente e successivo all’al- In pratica si passa con l’indi- mente sono competenti. della polis greca e soprat- fabetizzazione”. Nel prose- care con l’indice teso verso La parola scritta ha il grande tutto del modello ateniese guire la lettura seguente del qualcosa che ci interessa, si e- vantaggio di essere facil- riunito attorno alla collina brano dell’autrice, ci si provi mette un vocalizzo incom- mente controllabile nel suo dell’acropolis su cui pog- ad usare quale paradigma il prensibile, col tempo, dupli- contesto e in generale. giava il Partendone. Roma viaggio del progetto della li- cando la parola (mela) si pro- Se leggo un articolo di un so- era un sistema urbano poli- bera professione dal pas- nuncia prima mea ed infine ciologo, i riferimenti ai tico distribuito su sette colli, sato al futuro. mela: e il gioco è fatto. Questa gruppi, alle comunità, alle capitale di un territorio smi- Continua la Wolf: “A livello e- è la sintesi del processo di loro relazioni, ai loro rap- surato che dal Lazio si e- lementare, riconoscere e no- apprendimento umano. porti, ai loro successi e alle stendeva all’Africa e al lon- minare gli oggetti costitui- Più parole si imparano, più loro revisioni mi devo attrez- tano Oriente. scono i processi inizial- mondo reale si conosce, più zare ed aggiornare sul suo Quel territorio era urbaniz- mente usati dal bambino luoghi si visitano, più atti- linguaggio, se voglio trovare zato attraverso un sistema per collegare le aree visive nenze con quello che già si un qualche beneficio. Se in- architettonico molto sem- principali (del cervello) con conosce si scoprono, più vece leggo un editoriale plice, basato soltanto su co- le aree destinate al lin- gente si incontra, più si sulla crisi economica: i nu- lonne e trabeazioni, dove gli guaggio”. Già si possono as- creano nuove linee di comu- meri, le percentuali, i grafici elementi stilistici coincide- similare le aree visive alle nicazione. derivati da calcoli matema- vano totalmente con quelli idee in fase embrionale e le Culture acquisite vengono a tici mi saranno di grande statici. Con quel sistema era aree del linguaggio ai primi contatto con culture scono- aiuto nel decifrare e rappor- possibile costruire il palazzo schizzi o bozze del progetto. sciute, usi e costumi si incon- tare con i miei personali in- imperiale o una capanna per Un dentro che vien fuori a trano, scontrano, accolgono, teressi il mondo del ri- un pastore, il sostegno delle pezzettini. “ Poi, riconosci- si rifiutano, combattono, pa- sparmio e dell’investi- vigne o il tempio di Minerva; mento e denominazione cificano e progrediscono con mento. era sufficiente cambiare il delle lettere reclutano spe- ciò che è ritenuto valido nel Un tipo di specializzazione materiale costruttivo, legno, ciali porzioni di quegli stessi proseguo dell’evoluzione u- risulterà prioritaria in un pietra o marmo per cambiare circuiti, così, alla fine i sim- mana secondo i dettami campo e secondaria nel- architettura”…. questo mo- boli scritti (o disegnati) sono della classe dominante di un l’altro, e viceversa e in tempi dello si espandeva nella letti molto rapidamente. particolare ambiente. diversi e per risolvere pro- campagna incolta, ordinan- Non disponiamo di scan- In questi tempi di transi- blemi specifici diversi, ma dolo prima per un’agricol- sioni cerebrali di bambini zione culturale, molti adulti, sempre determinanti per lo tura, i filari, poi la casa del che cominciano a imparare i anche autorevoli nel loro sviluppo armonico dell’indi- contadino, poi le strade, poi nomi delle lettere, ma ab- specifico campo di apparte- viduo nella società che ci si gli insediamenti periferici e biamo scansioni cerebrali di nenza, vengono volgar- trova abitualmente a fre- poi quelli importanti. Era la

104 - IL GEOMETRA BRESCIANO 2010/2 ETICA PROFESSIONALE

rappresentazione urbani- Da qui nasce un’architettura prietà. Da allora un susse- riduzione dell’etica e della stica della conquista del- elastica che è l’espressione guirsi di leggi, di norme e di- politica alla sola questione l’uomo sulla natura “dove le di un sistema giuridico im- sposizioni giuridiche, inter- sociale, si potrebbe dire singole costruzioni si collo- materiale manipolato ad uso vallate da sanatorie libera- davvero che la tragedia mo- cavano come intensifica- e consumo del potere esecu- torie a pagamento avvenute derna consiste nella scom- zione visibile di una maglia tivo utile ad un ben ordinato anziché contenere il feno- parsa della tragedia stessa, teorica”. Questo tipo di con- governo del territorio. meno edilizio l’hanno e- che della metafisica segnava tinuità attraversabile, indif- Questo modo di espandere spanso a dismisura negli ul- l’avvenuta frattura delle ge- ferente, estensiva che conte- in continuità l’opera del- timi cinquant’anni, creando rarchie eterne (o quanto neva le città, gli edifici, l’uomo sul territorio, negli un mercato fantastico ed il- meno quelle che pretende- campi coltivati e strade, cor- anni ’60 viene definito “an- lusorio dove l’utilizzo u- vano di esserlo) “ Proprio rispondeva al concetto la- tropomitizzazione” dagli ur- mano dello spazio è lasciato dall’arte è giunto invece il tino di una civiltà non fon- banisti più sensibili di alla visione alienata di un segnale che si poteva supe- data sulle singole città ma quegli anni, provocando un altro-io che non si riconosce rare e risolvere positiva- sui principi del diritto e sulle primo ostacolo giuridico con in se stesso, ma risulta pla- mente queste estreme posi- istituzioni civili, come spiega la così detta “Legge Ponte giato dal suo costruito. zioni storiche. Non attra- Cicerone e riassume nella a- del 1967” che di fatto limi- “Con la scomparsa dei verso la rimozione o l’oblio stratta formula: “ Senatus po- tava al 10% la superficie edi- grandi sistemi metafisici” del passato; ma con l’accet- polusque romanus”. ficabile di una qualsiasi pro- sostiene A. Branzi “ O con la tazione innocente del pre-

Il mondo di B. Bat.

IL GEOMETRA BRESCIANO 2010/2- 105 ETICA PROFESSIONALE

sente con il sorriso inco- dei dintorni di Nantes, nato a questo studio delle voces, certa altezza, ma non di più. sciente e curioso di chi si a Parigi nel 1079, appartiene le parole, qui si preferiva lo Nel 1966 Mario Tronti, teo- chiede “ Why not? : perché a quella piccola nobiltà che , studio delle cose, le res , rizzando La strategia del ri- non accettare il mondo così di fronte agli inizi dell’eco- ch’erano l’oggetto del qua- fiuto ,” tratteggiava, per via come esso è? Forse esistono nomia monetaria, comincia a drivium: aritmetica, geome- negativa l’essenza stessa ancora dei margini estremi trovare difficoltà nella vita”. tria, musica,astronomia. della classe operaia. Per di sopravvivenza, degli In breve questo intellet- Questo orientamento carat- Tronti la forza della classe o- spazi in gioco”. Si esistono. tuale medievale usa una terizza lo spirito chartreuse. peraia, si incarnava non Dove? Nelle vite vissute di dialettica serrata come arma Spirito di curiosità, d’osser- nella positività costruttiva coloro che hanno saputo ap- per contestare primo “ il più vazione, d’investigazione del lavoro, bensì nel rifiuto prezzare le piccole cose che illustre dei maestri parigini, che splenderà alimentato di essere lavoro, vale a dire gli sono capitate. Quelle gio- Guglielmo di Champeaux, dalla scienza greco-araba. La nell’ostinata negatività di- cose e quelle tristi. Quelle poi in sintonia con il primo sete di conoscenza si span- struttrice che la classe ope- fantastiche e quelle insigni- movimento della libera- derà talmente che il più ce- raia , potenziale forza lavoro, ficanti. In quelle noiose e in zione della donna (l’amor lebre dei volgarizzatori del dimostrava, di fatto, verso la quelle serene dove il sem- carnale fuori dal matrimonio secolo, Onorio detto propria trasformazione in la- plice ha scoperto che pi- di Tristano e Isotta e in Lan- d’Autun, la riassumerà in una voro salariato. (Operai e ca- giando un dito su un tasto cillotto e Ginevra) mentre si formula stupefacente: L’e- pitale. Ed. Einaudi) anziché su un altro, lo innesta sul movimento ap- silio dell’uomo è l’ignoranza; Il rifiuto del lavoro diven- schermo s’illumina con poggiato dai Goliardi, che ri- la sua patria la scienza”. tava, allora, la cartina di tor- nuovi colori e forme e “forse vendica per i chierici, com- nasole dell’effettiva forza di è da quel momento, frutto presi i preti, i godimenti allora come ora si questo soggetto politico dell’incoscienza del poeta, della carne, manifesta con scandalizzarono i molto più di quanto lo fosse che il mondo attuale ha tro- spiccato rilievo un aspetto E tradizionalisti che stato il suo ruolo produttivo vato lentamente quell’e- particolare del nuovo as- curiosamente stavano nell’evoluzione del capitale. nergia debole che gli per- sunto dell’intellettuale del sempre o dentro le mura del Anzi, secondo Tronti l’evolu- mette di seguire nuove lo- suo secolo. Il suo umane- castello o in quelle dei con- zione del capitale trovava il giche leggere, e quindi sal- simo esige che egli sia pie- venti.Qui non si vuole affatto proprio dato di partenza varsi, andare avanti, guar- namente uomo”. denunciare i definsori dei proprio nella negatività dare ed accettare il mondo Questa visione oggi rag- grandi valori storici scoperti degli operai, piuttosto che come esso è. Sorridere del giunta da molti che po- dall’umanità in genere, ma si nella volontarietà della ser- mondo come premessa per trebbe ben definirsi della li- tenta di far comprendere a vitù verso il lavoro come fat- cambiarlo, forse”. bertà umana nel sociale e nel coloro che in ogni campo de- tore di progresso per se e Certamente per non morire privato, nel 1200 si scontra tengono il potere che la loro per il capitale e come fatale senza arte ne parte, ma si- con i due poteri dominanti: posizione egemone perde fonte di contraddizione per curo di aver fatto il proprio la chiesa e la nobiltà, cioè i di forza più ci si sforza di im- quest’ultimo. lavoro, ben fatto. due poteri ormai radicati sul pedire alle nuove genera- Questa vera e propria svolta Nella ricerca di figure sto- territorio da più di un mil- zioni di accedervi poiché copernicana ribaltava com- riche che possono dare indi- lennio che gelosi della pro- quelle di internet navigano pletamente la visione sul- rizzi significativi allo svi- pria storia e caparbi nell’im- in qualunque mare e con l’effettiva forza di un sog- luppo della mia tesi riguar- porre il proprio sistema coer- qualsiasi tempesta e getto politico di fronte allo dante la consistenza della li- citivo si scontrano sul campo quando qualcuno lo decide, sfruttamento capitalistico. bera professione, mi av- della storia chi tra i guelfi e fanno click, pigiano il dito e Se la forza della classe ope- valgo di quella di J.Le Goff chi tra i ghibellini, ma non la mattina, te ne trovi in cin- raia sino ad allora era stata dove scrive: ” Egli è la prima potranno coartare la voglia di quecentomila fuori dalla misurata secondo i canoni figura di intellettuale mo- conoscere degli spiriti liberi. porta. Non li puoi più fer- della resistenza, rivendica- derno nei limiti della mo- Di seguito a Chartres nasce il mare e tanto meno educare, zione e riforma dello status dernità del XII° secolo: Ale- grande centro scientifico del li puoi solo far passare come quo da parte degli operai, bardo è il primo professore , secolo. “Le arti del trivium , una serie di onde anomale Tronti individua nel loro ri- la sua carriera è alla misura grammatica, retorica, logica che distruggono tutto ciò fiuto, nella loro passiva non dell’uomo. Questo bretone non v’erano sdegnate….ma che incontrano fino ad una collaborazione all’essere ca-

106 - IL GEOMETRA BRESCIANO 2010/2 ETICA PROFESSIONALE

pitale -ovvero forza lavoro- il sempre giocato cinicamente vedono lunghe file di per- modesto tentativo di far nucleo latente e “attivo“ per con le persone e le loro fa- sone in attesa di poter am- comprendere a chi governa una vera e propria emanci- miglie illudendole con i co- mirare i capolavori del pas- da anni e a quelli neo eletti pazione di questo soggetto lori, con le figure e le luci ab- sato. nei consigli dell’Ordine dei politico verso una radicata baglianti dei giochi televi- Come un enorme testo di- Geometri Laureati futuri, “autonomia “ dello sviluppo sivi e con le rappresenta- vulgativo l’architettura ci come la fondamentale im- del capitale”. zioni incontrollabili di un offre nuovi approcci ed ine- portanza di ogni vita vissuta In pratica i salariati più avve- mondo tragico che va in ro- diti dibattiti sull’essenza del in modo individuale ma co- duti comprendendo le diffi- vina per colpa dell’uomo, si bello, dell’utile e del conve- munque associata alla pro- coltà economiche nelle dice, e molti ci credono. niente coinvolgendo ogni pria famiglia, alla propria quali l’imprenditoria Fortunatamente durante individuo alla partecipa- professione con passione u- sempre più spesso veniva a l’ultimo trentennio si sono zione effettiva del governo mana e competenza civile, trovarsi coinvolgendo in realizzati non solo quartieri del proprio territorio. debba essere conosciuta, prima persona proprio co- residenziali acefali e volumi Una nuova era sembra a- compresa e divulgata alle loro che avevano contribuito vuoti di lavoro, ma pure prirsi ai nostri occhi, mettia- giovani generazioni che de- all’aumento del suo capitale strade, biblioteche e giar- moci in ascolto e chiediamo siderassero continuare liquido iniziale, consci del dini pubblici ora a disposi- informazioni documentate a questo magnifico percorso proprio valore specializzato zione dei cittadini. quelle persone non più le- pratico – intellettuale, af- si mettevano in proprio La presa di possesso da gate ad un interesse solo finché possa essere loro di come artigiani capaci di a- parte della gente comune di speculativo, ma anche a conforto nelle prove tribo- dattare la propria azienda a questi luoghi permette ciò quello culturale al fine di la- late, companatico nel racco- supportare la grande indu- che prima non si poteva rea- sciar crescere quell’uomo a- glimento dei propri studi e stria modificando con pochi lizzare e la socializzazione dulto e finalmente consape- gioioso ricordo nei convi- sapienti accorgimenti la pro- prende il posto della com- vole del ruolo divino che viali incontri con la propria pria organizzazione produt- petizione. La solidarietà as- deve espletare nel corso gente e con le prossime av- tiva e assumendosi anche sume il suo compito civile di della propria vita terrena. venture professionali.. ❑ parte dei rischi economici scambio culturale. I musei Nel concludere questo mio connessi al lavoro imprendi- toriale. Purtroppo l’enorme sviluppo delle aziende ed il continuo super carico di la- voro passato dall’alto al basso della catena indu- striale creavano un mercato concorrenziale del lavoro in- dotto, pericolosamente di- pendente dal mercato e dal- l’andamento delle borse in- ternazionali. La non adeguata conoscenza culturale non permetteva di prevedere le crisi e le suc- cessive catastrofi lasciando qualche addetto sui tetti dei capannoni desolatamente vuoti, come le tasche degli addetti ai lavori. Oggi si è capito che il capi- tale teorico, è una grossa e mostruosa divinità finan- ziata da quelli che hanno

IL GEOMETRA BRESCIANO 2010/2- 107 NovitàNovità didi LeggeLegge

a cura del geom. Alfredo Dellaglio

Finalità della rubrica è di contribuire all’informazione sull’emana- Il termine per l’iscrizione è stato prorogato al 30 marzo 2010 (D.M. zione di leggi, decreti e circolari pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale 15 febbraio 2010) della Repubblica e sul Bollettino Ufficiale della Regione Lom- bardia. Decreto Ministero Sviluppo Economico 26/1/2010 (G.U. I lettori della rivista che sono interessati ad approfondire i conte- 12.2.2010 n.35) nuti delle norme sopra elencate potranno consultare gli organi uf- Aggiornamento del decreto 11 marzo 2008 in materia di riqualifi- ficiali (GU e BURL) presso il Collegio dei Geometri. cazione energetica degli edifici. In vigore dal 14 marzo 2010 Legge 23 dicembre 2009 n.191 (G.U.30 dicembre 2009 n. 302 (Il decreto definisce i nuovi limiti di trasmittanza termica, innova- Suppl Ord n. 243) zioni anche per i generatori di calore alimentati da biomasse, ed Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale aggiorna il testo del D.M. 11 marzo 2008 con i riferimenti alle me- dello Stato(Legge finanziaria 2010 - in vigore dal 1 gennaio 2010). todologie di calcolo di cui all’art 3 del DPR 59/2009). Alcuni stralci: - Proroga a tutto il 2012 della detrazione fiscale del 36% per il re- Legge 26/2/2010 n.25 (G.U. 27 febbraio 2010 n. 48 Suppl. Ord. cupero del patrimonio edilizio esistente, manutenzione ordinaria, n. 39/L) straordinaria,restauro, risanamento conservativo e ristruttura- Conversione in legge, con modificazioni, del decreto legge 30 di- zione edilizia e mantenimento dell’aliquota Iva agevolata al 10%; cembre 2009 n. 194 recante proroghe di termini previsti da di- -Riapertura dei termini per la rivalutazione di terreni( edificabili o sposizioni legislative (c.d. decreto mille proroghe). con destinazione agricola posseduti da privati alla data del 1.1.2010, con il pagamento dell’imposta del 4%. Risoluzione agenzia Entrate 12 febbraio 2010 n.7/E Detrazione Irpef 36% per lavori su parti condominiali. Provv.Agenzia Entrate 21 dicembre 2009 n. 19096 Agevolazioni fiscali riqualificazione energetica. (Sono state ap- provate le specifiche tecniche per la trasmissione telematica dei dati contenuti nella comunicazione dei lavori di riqualificazione e- nergetica).

Circ.Min.Interno 1 dicembre 2009 n. 114 Sicurezza spettacoli viaggianti (il provvedimento riguarda anche le sfilate di carri allegorici).

Decreto Ministero Infrastrutture e Trasporti 11 gennaio 2010 (G.U. 27 gennaio 2010 n.21) Norme relative all’esercizio degli ascensori in servizio pubblico destinati al trasporto di persone. (Sono state emanate nuove norme tecniche per la progettazione, la costruzione, l’installazione e l’esercizio degli ascensori per il tra- sporto di persone in servizio pubblico; le nuove norme sostitui- scono quelle risalenti al 1931 ed ormai vetuste).

Legge Regione Lombardia 4 dicembre 2009 n. 27 (BURL 2° Suppl. Ord al n. 49 del 9 dicembre 2009) Testo unico delle leggi regionali in materia di edilizia residenziale pubblica.

Decreto Ministero Ambiente Tutela Territorio 17 dicembre 2009 (G.U. 13 gennaio 2010 n. 9 Suppl. Ord. n.10) Istituzione del sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti, ai sensi dell’art 189 del decreto l.gsvo 152/2006 e dell’art 14-bis del D-L 78/2009 convertito con modificazioni dalla Legge 102 del 2009. (in vigore dal 14 gennaio 2010)

108 - IL GEOMETRA BRESCIANO 2010/2

a cura del geom. Alfredo Dellaglio

Lge regi potrebbero essere sostituiti altri elementi non determinanti, quali il tetto e l’impiego di materiali e tecniche diverse da quella originale, Un mio cliente ha un piccolo edificio su due piani in zona agricola con purché congruenti con i caratteri dell’edificio. vincolo paesaggistico in mezzo a una zona boschiva collinare desti- Non ci si può certamente appellare al principio del costo-beneficio nato a deposito attrezzi agricoli. che nel campo dell’urbanistica non esiste, anche perché lo stesso L’edificio ha struttura in pietra e ha il solaio intermedio e la copertura principio si potrebbe applicare anche nei casi di ristrutturazione edi- da rifare, considerato che una parte della muratura è controterra nel lizia in quanto, quasi sempre, converrebbe demolire e ricostruire un piano terra c’è forte presenza di umidità e il muro è messo male. fabbricato, piuttosto che tenerlo in piedi ed agire sulle strutture por- Nella zona in cui ricade l’edificio è ammesso il solo risanamento con- tanti esistenti, magari recuperando spazi interni occupati da murature servativo e mi chiedevo, considerato che per risanarlo ci vorrebbe una e migliorando la distribuzione abitativa interna dei fabbricati. bella cifra e che comunque internamente i muri andrebbero raddriz- geom. Antonio Gnecchi zati si perderebbe anche molto spazio interno, si potrebbe demolirlo e ricostruirlo mantenendo la sagoma, la destinazione, la volumetria, le altezze interne e anche i particolari costruttivi? Lge regi In Comune mi hanno detto che non si può fare, ma il principio del Mi hanno chiesto di redigere la L. 10/91 per una nuova costruzione re- costo-beneficio non vale per i privati? sidenziale ma non avendolo mai fatto (sono iscritto da poco) mi sono Grazie a tutti quelli che potranno rispordermi e segnalarmi se ci fosse sorti alcuni dubbi. qualcosa a mio favore, anche qualche sentenza del TAR. Prima di tutto, noi geometri possiamo redigere la relazione e il pro- geom. V.M. getto dell’impanto?Bisogna avere una specifica abilitazione conse- guita con un corso e relativo esame? Ringrazio in anticipo. Cordialità. “Purtroppo” le norme dello strumento urbanistico bisogna rispettarle geom. V.F. e se queste prevedono, per edifici ricadenti in quella zona, solo il re- stauro conservativo, bisogna ttenersi a questa tipologia di intervento. Il fatto che le norme del PRG (o PGT) abbiano stabilito in modo pun- La legge 10 del 1991 prescrive che il proprietario dell’edificio deve de- tuale che gli edifici di quelmla zona agricola siano sottoposti ai soli in- positare in Comune in doppia coppia insieme alla denuncia dell’inizio terventi di risanamento conservativo ritengo siano collegate alle spe- lavori relativi alle opere di cui agli articoli 25 e 26 della stessa legge, il cifiche caratteristiche ambientali e tipologiche di questa zona agri- progetto delle opere stesse corredato da una relazione tecnica, sot- cola, come descritto all’inizio del quesito. toscritta dal progettista, che ne attesti la rispondenza alle prescrizioni Queste condizioni e presupposti hanno sicuramente determinato una per il contenimento del consumo di energia degli edifici e dei relativi scelta urbanistica che aveva una finalità di salvaguardia ambientale impianti termici. di queste aree e, con loro, anche degli edifici esistenti in questi am- Già da questo obbligo si può dedurre che la finalità della norma vuole biti naturalistici e paesaggistici. che la progettazione dell’opera consideri le opere aventi rilievo per il La scelta urbanistica è avvalorata dal fatto che le relative norme di at- contenimento dei consumi di energia degli edifici. È ovvio che i periti tuazione hanno prescritto una ben chiara e specifica tipologia di in- industriali e i laureati sono competenti in materia senza, con questo, tervento, quale è il risanamento conservativo, che vuole essere qual- che abbiano l’esclusiva prerogativa alla progettazione se fossero in- cosa in più del restauro e qualcosa in meno della ristrutturazione edi- caricati della stessa dal progettista delle opere. lizia. Il problema vero è quello della conoscenza della materia che consenta Per qualsiasi intervento da eseguire su questo immobile, è necessario al progettista di predisporre la documentazione necessaria ed obbli- attenersi alla definizione che lo strumento urbanistico gli ha attribuito gatoria per tutti quegli interventi soggetti a tali adempimenti (dalla ri- e che, comunque, si sarà attenuta a quella di cui all’articolo 3, comma strutturazione edilizia alla nuova costruzione). 1, lettera c), Dpr n. 380 del 2001 e articolo 27, comma 1, lettera c), La legge 10/91 prevede all’articolo 26 l’obbligo della progettazione e della legge regionale n. 12 del 2005. all’articolo 28 la relazione tecnica sul rispetto delle prescrizioni del Dpr In base a queste definizioni gli interventi che si possono eseguire su 26 agosto 1993, n. 412 - regolamento recante norme per la progetta- questo edificio non sono comunque cosa da poco, nel senso che zione, ecc. - in attuazione all’art. 4 della legge 10/91, nulla precisa in sono tutti quelli rivolti a conservare o recuperare e ad assicurare la ordine alla competenza in questa materia. funzionalità dello stesso, mediante un insieme di opere, anche strut- La Circolare ministeriale 13 dicembre 1993, n. 231/F, inerente le indi- turali, che comprendono il consolidamento, il ripristino e il rinnovo cazioni e chiarimenti relativi all’attuazione del sopra citato articolo 23, degli elementi costruttivi dell’edificio. precisa che la relazione tecnica sia sottoscritta “dal progettista”, nel Purtroppo però, tra le operazioni che ccomprendono il risanamento rispetto dei limiti di competenza previsti per ciascuna categoria di conservativo, non rientra la demolizione e la ricostruzione, per cui bi- professionisti secondo l’ordinanza vigente. sogna agire sulle strutture esistenti, almeno, per quanto riguarda le Ritengo quindi che la relazione sull’isolamento termico degli edifici murature, fondazioni, scale e rampe (se ce ne sono) ed i solai, mentre prevista dalla legge 10 del ’91 e successive modifiche ed integrazioni

110 - IL GEOMETRA BRESCIANO 2010/2 possa essere competenza dei geometri purché gli interventi rientrino gionale del Piano Casa e cioè che le deroghe fanno esplicito riferi- nella loro competenza professionale di cui al R. D. 11 febbraio 1923, mento alle previsioni quantitative degli strumenti urbanistici vigenti o n. 272 (Regolamento per la professione del geometra). adottati e non a tutte le altre condizioni. Se mai, c’è da tener presente che il titolo II della legge 10, disciplina Proprio l’articolo 5 di tale legge dispone che la sua attuazione dve ga- la norma per il contenimento del consumo di energia negli edifici. Il rantire il rispetto del Codice civile e delle leggi per la tutela dei diritti decreto legislativo n. 192 del 2005 prima ed il decreto legislativo n. dei terzi, delle normative vigenti in materia igienico-sanitaria ed altro. 311 del 2005 dopo hanno modificato alcuni articoli ed in particolare: Questo vuol dire che i possibili ampliamenti devono rispettare le di- – l’articolo 28, commi 3 e 4, concernenti la documentazione da alle- stanze e i distacchi, rispettivamente dal confine e dai fabbricati, le gare al progetto delle opere; norme igienico-sanitarie del regolamento locale d’igiene, senza ag- – l’intero articolo 29 concernente la certificazione energetica degli e- giungere altro a ciò che non è stato richiesto. difici; Ne consegue che, a fronte di una proposta progettuale che incontri – l’articolo 31, comma 2, concernente l’obbligo del proprietario alla un diniego del Comune per l’inosservanza di una delle norme sopra manutenzione ordinaria e straordinaria; citate, è utile (se non necessario) consigliare il proprio cliente di non – l’articolo 33, commi 1 e 2 , concernenti controlli e verifiche; presentare la richiesta di permesso di costruire, ovvero la Dia per un – l’articolo 34, comma 3, concernente il periodo transitorio. simile intervento. La normativa di settore è stata ulteriormente integrata con l’emana- geom. Antonio Gnecchi zione del Decreto del Presidente della Repubblica 26 agosto 1993, n. 412, avente ad oggetto “Regolamento per la progettazione, l’instal- Lge regi lazione, l’esercizio e la manutenzione degli impianti termici degli edi- Voglio porvi il seguente quesito: fici ai fini del contenimento dei consumi di energia, in attuazione al- Permesso di costruire rilasciato il 28 settembre 2005, per la costru- l’articolo 4, comma 4, della legge n. 10 del 1991. zione di n. 6 nuove unità abitative, pagando al ritiro del permesso costo Tale decreto è stato modificato con il Dpr 21 dicembre 1999, n. 551 di costruzione ed oneri secondari. Ad oggi è sacaduto, a completa- (G.U. n. 81 del 6 aprile 2000). mento dell’intera opera mancano i serramenti esterni e interni, i pavi- Anche in questo caso, come per la legge 10/91, i due decreti legisla- menti e i rimontaggi. Il Comune mi chiede presentazione di nuova Dia tivi sopra richiamati, hanno modificato il Dpr 412/93, che si applica, e il pagamento degli oneri secondari e il costo di costruzione in base in quanto compatibile con il decreto n. 312/06 con la possibilità di es- al computo metrico estimativo, vi sembra giusto? Non è possibile pre- sere modificato o abrogato con i decreti di cui all’articolo 4 legge sentare una nuova Dia per opere interne a titolo gratuito? Vi sarei grato 10/91. se oltre alla risposta mi trasmetteste anche i riferimenti normativi. geom. Antonio Gnecchi geom. M.G.

Lge regi Non ho ben capito che cosa siano i rimontaggi, ma è evidente che le sei palazzine non sono state compiutamente ultimate nel termine sta- La legge regionale del 16 luglio 2009, che prevede azioni straordinarie bilito dal permesso di costruire originario per l’ultimazione dei lavori. per lo sviluppo edilizio ed urbanistico, se adottata dai Comuni, nel ri- Premesso che non vi sono le condizioni per una proroga, si sarebbe spetto dei tempi previsti, indica che le disposizioni siano accolte in de- dovuto, prima della scadenza del titolo abitativo, presentare una ri- roga al PRG o PGT vigenti o adottati, e fin qui tutto bene. chiesta di rinnovo del permesso di costruire, che poteva prevedere Se trattasi di deroga, oltre all’aspetto volumetrico, ci sono da consi- anche un tempo più limitato di tre anni. derare anche gli aspetti delle “distanze”. L’articolo 15 del Testo Unico dell’Edilizia prescrive che la realizzazione L’articolo 5 recita che si debba garantire “il rispetto del Codice civile”, della parte dell’intervento non ultimata nel termine stabilito è subor- leggasi m 1,00 dal confine, ove possibile. dinata al rilascio di un nuovo permesso (leggasi anche Dia per la Re- Garantire la normativa vigente in materia igienico-sanitaria, leggasi gione Lombardia) per le opere ancora da eseguire, salvo i casi di cui D.M. 1444/68. all’articolo 22 stesso decreto, e, quindi, non attraverso la presenta- Sempre l’art. 5 recita pure “… e delle leggi della tutela dei diritti di zione di una Dia per opere di strordinaria manutenzione. terzi…”; Si tenga inoltre conto che, a mente dell’art. 25 dello stesso Dpr A questo punto, verificate le prime due condizioni sopra dette, è sen- 380/2001, entro 15 giorni dall’ultimazione dei lavori di finitura dell’in- sato proporre ad un cliente la costruzione ad una distanza dal confine tervento, il soggetto titolare del permesso di costruire, è tenuto a pre- inferiore a quella di PRG o PGT? sentare allo sportello unico dell’edilizia la domanda del rilascio del In attesa di riscontri certificato di agibilità. geom. A.G. Per i permessi di costruire onerosi, la quota del contributo afferente gli oneri, di urbanizzazione non è dovuta in quanto la costruzione ha già contribuito alla trasformazione edilizia stabilita dall’articolo 16 del Una prima precisazione riguarda le deroghe stabilite dalla legge re- Dpr n. 380 del 2001, mentre la quota relative al costo di costruzione

IL GEOMETRA BRESCIANO 2010/2 - 111 obbligato a presentare la legge 10? Devo fare la certificazione ener- dell’edificio, sarà dovuta solo nel caso in cui sia intervenuto, nel frat- getica a fine lavori? Il cappotto che vado a realizzare deve garantirmi tempo, l’aumento delle tariffe. il passaggio dalla categoria del mio edificio attuale, molto bassa, alla geom. Antonio Gnecchi categoria minima imposta dalla legge, cioè cioè la categoria C o basta che vada solo a migliorare l’efficienza energetica del mio edificio senza per forza garantire con la certificazione energetica (se necessaria) la Lge regi categoria minima C? Posso chiedere il 55%? geom. P.P. Caso reale: lotto di circa 2800 mq con volumetria di circa 2500 mq composta di fabbricato di sei appartamenti su quattro piani fuori terra ((piano terra garage e zone comuni, 1°, 2°, 3° appartamenti). La sola realizzazione del cappotto ad un fabbricato non comporta Con le NTA attuali l’indice prevede in zona B1 0,60 mc/mq, dunque l’obbligo di presentare “la legge 10”, conseguentemente, predisporre l’edificio adesso non potrebbe essere edificato con questa volume- la certificazione energetica a fine lavori. tria. Non trattandosi di nuova costruzione o di una ristrutturazione inte- L’edificio risulta però condonato (legge 47/85 art; 31) e sanato in sa- grale non devono essere raggiuti gli standard indicativi (tra classe C natoria per l’iltimo piano e alcune porzioni dei piani sottostanti, e B, quindi una classe C di un certo livello). dunque non realizzato completamente abusivo. Per quanto riguarda la detrazione fiscale del 55%, in determinati casi, 1) È possibile assoggettare alla legge 13/2009, art. 3 (sostituzione ov- per ottenere questo “sconto” fiscale sulle opere eseguite, occorre vero demolizione e ricostruzione) e avvalersi delle FAQ presenti nel sito provare con una certificazione energetica i risultati conseguiti. In altre Regione Lombardia “rilancio edilizia”, considerato che l’abuso non è ipotesi no. in toto, ma parziale? Non serve ad esempio per la sostituzione della caldaia, con altra a 2) È possibile confermare solo la volumetria esistente o anche l’incre- condensazione, per la sostituzione di finestre e degli infissi e per l’in- mento del 30%? stallazione dei pannelli solari. geom. N.N. Per il caso in esame, che vuole usufruire del 55% della detrazione IRPEF, è necessaria la certificazione energetica, seguendo la proce- dura e gli adempimenti previsti e rilevabili dal sito dell’Agenzia delle In primo luogo credo che l’edificio di cui trattasi abbia una volumetria Entrate. di 2500 mc, ed il fatto che abbia una cubatura superiore a quella fab- geom. Antonio Gnecchi bricabile, non sia il problema ostativo all’applicazione della legge del Piano Case, per una semplice ragione. L’articolo 5, comma 3, della legge n. 13 del 2009, stabilisce che le di- Lge regi sposizioni di cui all’articolo 3 (quello invocato dal quesito) non si ap- plicano con riferimento ad edifici realizzati in assenza di titolo abita- Avrei bisogno di un chiarimento: in un edificio nuovo è obbligatoria la tivo o in totale difformità, anche condonati. presentazione della relazione per la protezione contro le scariche at- Ora è difficile ritenere che la realizzazione dell’ultimo piano della pa- mosferiche? Possono firmarla solo ingegneri? Qual è la normativa di lazzina e alcune porzioni dei piani sottostanti della stessa non abbiano riferimento? determinato un abuso diverso dalla totale difformità, sebbene con- geom. V.V. donato attraverso la legge 47 dl 1085. Già questa condizione è sufficiente a non applicare le deroghe alle L’impianto di protezione delle scariche atmosferiche fa parte degli im- previsioni quantitative degli strumenti urbanistici vigenti e adottati pianti di cui all’articolo 107, lettera b), del Testo Unico dell’Edilizia n. previste dall’articolo 3 della legge in parola, fermo restando che il Co- 380 del 2001 (Capitolo V, Parte II, che dispone le norme per la sicu- mune aveva la facoltà di assumere, entro il 15 ottobre 2009, una serie rezza). di determinazioni in grado di applicare correttamente la normativa o Il successivo articolo 108 individua i soggetti abilitati, mentre il suc- comunque meglio disciplinarla in rapporto alle caratteristiche speci- cessivo i requisiti tecnico-professionali. Per quanto riguarda la pro- fiche del proprio territorio. gettazione (articolo 110) si deve far riferimento al professionista, i- Al di fuori delle ipotesi del Piano Casa Comunale, inteso come as- scrutto all’Albo professionale, nell’ambito delle rispettive compe- sunto della legge regionale n; 13 del 2009, gli interventi sulla palaz- tenze. zina dovranno essere solo conformi alle previsioni e prescrizioni dello Il Regolamento di attuazione dell’ex legge n. 46 del 1990, approvato strumento urbanistico generale. con Dpr 6 dicembre 1991, n; 447, precisa i limiti per i quali risulti ob- geom. Antonio Gnecchi bligatoria la redazione del progetto di cui all’art; 110 e definisce i cri- teri e le modalità di redazione del progetto stesso in relazione al grado di complessità tecnica dell’installazione degli impianti, tenuto conto Lge regi dell’evoluzione tecnologica, per fini di prevenzione e di sicurezza. Devo fare il cappotto ad una casa esistente per isolarla meglio; sono geom. Antonio Gnecchi

112 - IL GEOMETRA BRESCIANO 2010/2

Aggiornamento Albo

Cancellazioni dall’Albo con decorrenza 26 febbraio 2010 N. Albo Nominativo Luogo e data di nascita Residenza Motivo 931 Chini Emilio (Bs) 27/08/1931 25041 Darfo (Bs) via Manara Valgimigli 1 Decesso

Cancellazioni dall’Albo con decorrenza 30 marzo 2010 N. Albo Nominativo Luogo e data di nascita Residenza Motivo 2001 Casella Osvaldo (Bs) 22/10/1949 25060 Collebeato (Bs) via Vanoni 4 Dimissioni 5045 Dalola Matteo Brescia 21/12/1976 25124 Brescia via S. Zeno 127 Dimissioni 1554 Mazzucchelli Franco Soncino (Cr) 22/10/1944 25123 Brescia via Vaiarini 2 Dimissioni 5886 Muzzani Roberto Brescia 04/12/1978 25128 Brescia via Stretta 70 Dimissioni 5556 Pellegrini Antonio Brescia 13/07/1979 25020 (Bs) via Terraglio 4 Dimissioni 1778 Potieri Ennio Barbariga (Bs) 07/07/1945 25020 Offlaga (Bs) via N. Barbisoni 1 Dimissioni 1494 Scalvini Eugenio Lonato (Bs) 30/04/1945 25017 Lonato (Bs) via Montesuello 5 Dimissioni 4829 Trotta Maria Grazia Manfredonia (Fg) 23/01/1979 25063 Gardone V.T. (Bs) via De Amicis 118 Dimissioni 5706 Zini Giovanna Brescia 15/06/1983 25039 (Bs) via Aldo Moro 30 Dimissioni

Iscrizioni all’Albo con decorrenza 30 marzo 2010 N. Albo Nominativo Luogo e data di nascita Residenza Motivo 6009 Armani Aldo Tione (Tn) 01/11/1957 25074 Idro (Bs) via Lungolago Italia 2 6010 Marconi Alberto Chiari (Bs) 01/07/1975 25038 (Bs) via Martinengo 2/A 6011 Boschetti Silvia Brescia 13/11/1975 25013 (Bs) via Garibaldi 336 6012 Zanelli Davide Gardone V.T. (Bs) 19/02/1982 25063 Gardone V.T. (Bs) via E. Fermi 25 6013 Lissidini Francesco Angelo Edolo (Bs) 06/04/1984 25059 Vezza d’Oglio (Bs) via XX Settembre 14 6014 Piacentini Federico Brescia 07/04/1977 25030 (Bs) via M.L. King Tr. 1 11/B 6015 Letti Marco Brescia 31/03/1978 25030 (Bs) via Don Salvoni 13 6016 Lini Giacomo Chiari (Bs) 05/12/1983 25038 Rovato (Bs) via Lazzaretto 25 6017 Campioni Alessandro Trecenta (Ro) 05/02/1981 25080 Mazzano (Bs) via Don L. Sturzo 26/B 6018 Goffi Luisa Desenzano d.G. (Bs) 07/05/1986 25080 Muscoline (Bs) via Terzago 27 6019 Marzadri Paolo Desenzano d. G. (Bs) 03/03/1984 25084 Gargnano (Bs) via Repubblica 38 6020 Moranda Luca Breno (Bs) 20/10/1988 25040 (Bs) via Ciclamini 18 6021 Pè Michele Manerbio (Bs) 04/09/1988 25024 Leno (Bs) via Rossini 2 6022 Salari Stefania Iseo (Bs) 11/09/1987 25050 Passirano (Bs) via Guarneri 19 6023 Scaglia Giovanni Pontevico (Bs) 19/08/1976 25020 (Bs) via Cabrini tr. III 5

114 - IL GEOMETRA BRESCIANO 2010/2 N. Albo Nominativo Luogo e data di nascita Residenza Motivo 6024 Schivardi Andrea Brescia 12/07/1987 25124 Brescia via del Carso 29 Sc. A 6025 Zendrini Marco Breno (Bs) 27/03/1984 25047 via Panigada 17 6026 Zigliani Maicol Montichiari (Bs) 12/09/1988 25013 Carpenedolo (Bs) via Caduti del Lavoro 36

IL GEOMETRA BRESCIANO 2010/2 - 115 memo

AVVISO AGLI ISCRITTI ALL’ALBO Per consentire il periodico aggiornamento dei dati da inserire nell’Albo professionale tutti gli iscritti sono tenuti a comunicare al Collegio ogni variazione d’indirizzo e di recapito telefonico utilizzando esclusiva- mente la seguente scheda:

PER AGGIORNARE GLI ELENCHI SPETT.LE DELL’ALBO PROFESSIONALE DI BRESCIA COLLEGIO DEI GEOMETRI IL COLLEGIO INVITA I GEOMETRI A COMPILARE E A RISPEDIRE CON SOLLECITUDINE DELLA PROVINCIA DI BRESCIA QUESTA SCHEDA (ANCHE TRAMITE FAX) 25128 BRESCIA - PIAZZ.LE C. BATTISTI 12 FAX: 030/306867

IL SOTTOSCRITTO GEOMETRA

cognome e nome ………………………………………………………………………………………….. n. albo …………………………………………... nato il …………………………………………

luogo di residenza ……………………………………………………………………………………….. luogo dello studio ………………………………………………………………………………......

cap …………………………… città ……………………………………………………………………... cap ………………………………………………. città …………………………………………....

via ………………………………………………………………………………………………………………………... via ………………………………………………………………………………………………………………......

P. Iva ……………………………………………………………………………………………………………………

tel. casa ……………………………………………………………………………………………………………. tel. ufficio …………………………………… fax …………………………………………......

cell. ………………………………………………………………………………………………………………………. e-mail …………………………………………………………………………………………………………....

data ……………………………………………………………………………………………………………………..

firma ……………………………………………………………………………………………………………....

Per l’invio della corrispondenza, usare l’indirizzo: ❑ residenza ❑ studio (segnare con una crocetta) Autorizzi la pubblicazione della tua e-mail nel sito Internet del Collegio? ❑ sí ❑ no (segnare con una crocetta)

Si ricorda inoltre che le modifiche dell’attività svolta dai singoli iscritti, che comportano iscrizioni o cancellazioni alla Cassa di Previdenza geometri a sensi della legge n. 236/90, devono essere comunicati alla Cassa stessa esclusivamente mediante la com- pilazione di specifico modello di atto notorio disponibile presso il Collegio. La segreteria è inoltre attrezzata per fornire tutte le informazioni atte a evitare che l’iscritto incorra in sanzioni pecuniarie per effetto di tardive od omesse comunicazioni o versamenti alla Cassa di Previdenza.

116 - IL GEOMETRA BRESCIANO 2008/5