SPETTACOLI L’ECO DI BERGAMO MERCOLEDÌ 17 OTTOBRE 2007 31

Il direttore del centro culturale francese ha insignito il musicista dell’onorificenza d’Oltralpe A Trovesi la medaglia di «Chevalier de l’Ordre» ■ Una serata davvero speciale, ieri al rata cui la musica ha offerto i suoi pre- co applaude anche Lucio Parenzan, uno sica del nostro tempo. Dopo il concerto, Teatro Donizetti. Con Gianluigi Trove- ziosi servigi, aperta dalla consegna di che della materia se ne intende. un Trovesi visibilmente soddisfatto gio- si, protagonista sul palco del teatro cit- onorificenze e premi, in ordine sparso Poi si passa ad altro registro e tonalità. ca con quell’ironia peculiare del suo ca- tadino fianco a fianco con i fiati della fi- e a diverso merito, ma sempre nel segno A mettere medaglie questa volta è il di- rattere e della sua musica: «Deve essere larmonica Mousiké, ha replicare un pro- dell’eccellenza. rettore del centro culturale francese di merito delle lezioni di francese alle su- getto musicale che raffigura esemplar- Così Daniela saluta Bergamo («Sono Milano, Chistian Combaz, in missione periori. Si sono accorti che finalmente mente una vicenda artistica saldamen- davvero felice – dice raggiante – e rin- nel capoluogo orobico per conto del Mi- coniugo bene anche gli ausiliari». te locale e altrettanto indiscutibilmente grazio tutti voi per essere qui») dopo die- nistero alla cultura e della comunicazio- La parola passa così ai suoni, quelli di internazionale. E di un tipo affatto spe- ci anni dal primo trapianto pediatrico ne francese. Trovesi all’opera, omaggio che il nostro ciale sono stati anche i protagonisti del- di fegato mai tentato, il suo, e la città rin- Sul palco c’è Gianluigi Trovesi, che i musicista fa alle radici di una natura mu- le storie cui è stata dedicata la serata or- grazia a sua volta per voce di Lorenzo cugini d’Oltralpe hanno voluto insigni- sicale mai rinnegata: quella delle melo- ganizzata dall’Associazione amici del Michetti, presidente dell’associazione. re di un’onorificenza che spetta ai gran- die d’opera, dei repertori ad uso e con- trapianto di fegato e dell’Associazione Perché lei è lì a dimostrare che si posso- di. Il polistrumentista di Nembro è ora sumo di tutti, prima dell’invasione del- amici della pediatria. no vincere davvero le sfide che conta- «Chevalier de l’ordre des arts et des let- le valvole, oltre gli steccati dei generi. Quella, per esempio, di una ragazza no. E il riconoscimento è anche per l’al- tres», che s’aggiunge al titolo di «Uffi- Savino Acquaviva, alla direzione, pren- di ventiquattro anni, Daniela Gioeli, che lora direttore degli Ospedali riuniti, il ciale della Repubblica italiana» conse- de con autorevolezza le redini dell’en- ha combattuto e vinto la sfida più gran- dottor Franco Provera, che ricorda il cli- gnatogli da Ciampi nel 2001. Un ricono- semble fiatistico, che docile risponde de. E quella di una equipe medica che ma nel quale è maturata questa ricerca scimento internazionale che aggiunge con una delle sue migliori prove. Per ap- ha dato a Bergamo e all’ospedale della d’avanguardia, al quale l’assessore Sil- valore a uno straordinario percorso in prezzare tutti insieme una piccola, gran- Trovesi riceve la medaglia (foto Colleoni) nostra città uno di quei primati per i qua- vana Nespoli per il Comune di Bergamo musica, volto ad un sincretismo musi- de città. li val davvero la pena spendersi. Una se- consegna l’onorificenza. E tra il pubbli- cale che parla delle avventure in mu- Renato Magni Pfm, trentacinque anni nel solco del rock La storica band presenta un triplo album antologico. Franz Di Cioccio: «Il nostro filo rosso è il cambiamento» «Con De André un incontro particolare: regalava pure melodie ai versi, noi l’abbiamo aiutato a rivestire le canzoni»

■ All’inizio sembrava soltanto IIE JAZZ D’AUTOREM e di un album importante, poi la Premiata Forne- ria Marconi è salita sulla carrozza di Hans e si è HAPPY BIRTHDAY, LEE KONITZ presa tutto il tempo: trentacinque anni, per la pre- cisione. Fatto sta che Franz Di Cioccio e compagni ICONA AMERICANA DELLA MUSICA hanno vinto l’usura delle stagioni e sono qui a fe- steggiare il lungo percorso artistico con un triplo DI IMPROVVISAZIONE cd che titola 35... e un minuto, raccolta in studio e dal vivo che fotografa nel dettaglio il gruppo rock Buon compleanno, Lee. Qualcuno tra il pub- italiano più famoso nel mondo. «Resta forte la no- blico, lunedì sera, ha anche intonato il clas- stra componente avventurosa: per questo ci siamo sico happy birthday per l’ottantenne sassofo- dati un altro minuto, oltre il già detto», spiega Di nista jazz. La cornice del festeggiamento (Ko- Cioccio. «Quel minuto ci porterà a fare nuovi di- nitz è nato il 13 ottobre del 1927) è stata offer- schi ed altre cose, spero belle. Siam partiti da una ta dal Teatro Manzoni, sede della rassegna storia e speriamo che ce ne siano tante altre». «Aperitivo in concerto», che ha celebrato una Avete attraversato tante epoche, rimanendo inden- delle icone della musica d’improvvisazione ni. Altri gruppi si sono fermati strada facendo. Negli con ben tre performance. Le eteree e diafa- anni Settanta, in un momento di grande fermento cul- ne linee melodiche del sassofono contralto di turale e politico, siete esplosi; negli anni del riflusso Konitz hanno infatti incrociato le strutture avete continuato a mandare segnali e oggi siete ancora offerte da tre distinti organici, un quartetto qui. d’archi, un nonetto e una big band. Lussureg- «Credo che la musica abbia avuto un ruolo fon- giante omaggio che ha consentito di festeggia- damentale in questa nostra storia. Ancor più che re, e a giusto merito, un musicista che ha at- le parole. Non a caso il nostro ultimo disco in stu- traversato l’intera epopea del jazz moderno dio (, ndr) affida solo alla senza mai rinunciare a un autentico spirito musica il compito di evocare e commentare del- di ricerca e alla tensione verso l’originalità. le immagini. In un momento di affollamento ver- A dirla tutta, l’altra sera la scena è stata divi- bale abbiamo scelto di non parlare. Forse tutto di- sa tra Konitz stesso e Ohad Talmor, giovane pende dal fatto che abbiamo dato un suono a una fiatista ma soprattutto raffinatissimo compo- generazione che poi è cresciuta con la nostra mu- sitore e arrangiatore che da qualche anno a sica, anche se ai nostri concerti vediamo tanti gio- questa parte ha moltiplicato le occasioni per vani che vengono a scoprire il nostro suono. Tren- sperimentare la relazione privilegiata tra la tacinque anni dimostrano che la proposta non era sua articolata scrittura e il grande sassofoni- stagionale. Il filo rosso del cofanetto è il cambia- sta. L’esibizione milanese ha replicato i tre mento, non abbiamo mai fatto un disco uguale al tempi di un recentissimo concerto newyorke- precedente, anche se abbiamo sempre cercato la se alla Carnegie Hall, e ancora una volta l’an- riconoscibilità del nostro "sound". A volte le no- ziano musicista si è ritrovato attorniato da stre scelte sono state capite dopo, ma il tempo ci una schiera di strumentisti appartenenti al- ha dato e ci sta dando ragione. Eravamo ragazzi un le nuove e nuovissime leve della musica in- po’ ribelli e scalpitanti, ora siamo ex ragazzi, in- ternazionale. Dapprima gli archi austriaci vecchiati, ma sempre scalpitanti. Lasciando per- dello Spring string quartet, poi il melting pot dere gli inizi, dove la creatività era pulsante, negli del sonetto e per finire, dal Portogallo, l’Or- anni Ottanta abbiamo inciso canzoni che al mo- chestra jazz de Matosinhos. Non che l’età non mento non hanno avuto presa immediata, forse non faccia sentire il suo peso. Pure Konitz non ha erano così inserite nel periodo, poi nel tempo han- certo eletto l’agilità tecnica e la sorpresa ad no preso forza. Nella raccolta abbiamo inserito due ingredienti della sua imprescindibile poeti- brani di quel decennio, Un amore vero e poi 46: un PREMIATA FORNERIA MARCONI , Patrick Djvas e Franz Di Cioccio ca. E il consuntivo della serata dà ragione an- affresco generazionale che inquadra la generazio- cora una volta a questo artista irriducibile. ne post bellica e arriva sino al 2006. E proprio ne- Un work in progress che si è svolto a parti- gli anni Ottanta cantavano: "i ragazzi d’estate stan re dai non facili equilibri delle trame came- giocando e nevica". Avevamo previsto il cambia- ristiche ordite da Talmor con la complicità mento climatico che oggi abbiamo tutti sotto gli oc- La versione teatrale del romanzo di Rigoni Stern su La7 senza pubblicità del quartetto d’archi, cui si sono affiancati lo chi. Comunque la battaglia con i Duran Duran fu stesso Talmor e il batterista Matt Wilson, al- persa all’epoca, poi ci siamo riscattati. La bellezza tro protagonista della performance. Una pro- di Simon Le Bon si è afflosciata nel tempo». va certo affine alle esperienze della cosiddet- Da sempre siete incanalati nella corrente del rock ta Third stream, sperimentale incrocio tra progressivo. Qual è la grande fascinazione di questa Il Sergente di Paolini in tv senza spot musica jazz e avanguardia colta, inficiata da musica che in fondo ha resistito meglio di altri all’usu- alcune imprecisioni e incertezze esecutive, ra che patiscono le mode? nostro servizio sco a prendere niente. Non sono palcoscenico è una pedana di le- «Da cinquecento persone. In- oltre che da problemi di intonazione, anche «Il fascino sta proprio nella sua spinta originale. Mariella Radaelli un comico, che deve alimentar- gno che si espande sopra l’acqua ternet le sta reclutando. Non ci in occasione della estroversa riscrittura di È una musica che non appartiene a una corrente si di cose fresche. È la finzione gelida. Questo luogo astratto, sono raccomandati, né vip. È un «Struttin’ with some barbecue», classico da ristretta, ma prova ad allargare l’orizzonte a diver- MILANO Marco Paolini inizia a del tragico che abbiamo perso. E concettuale, che ho cercato, è ca- pubblico vero, che starà scomo- sempre nel repertorio di questo grande esplo- si generi: il rock, il blues, il jazz anche. Il "progres- collaborare con La7. L’emittente io in scena porto la lentezza del rico di senso. Al pubblico inten- do». ratore dei canovacci armonici degli standard. sive" era un modo di fare rock non convenzionale, privata il 30 ottobre trasmetterà tragico. Grillo parla della politi- do trasmettere il deserto interio- Qual è il senso del suo lavoro? Con l’entrata in scena del nonetto, già prota- grazie anche all’introduzione di strumenti nuovi in diretta, alle ore 21.30, Il Ser- ca fuori dal teatro. Non mi piace re e il gelo delle ossa di quei sol- «Il mio lavoro serve a trovare gonista in quella stessa sala di una magistra- come il moog e il mellotron. Le tastiere sono sta- gente, tratto dal romanzo Il ser- la parola antipolitica. È poco per dati sperduti nella taiga. Per un’e- un senso alla parola cultura. Il le prova l’anno passato, Konitz ha ristabilito te lo strumento cardine di uno stile che comunque gente nella neve di Mario Rigoni definire qualcosa di più compli- sperienza di questo genere ci vo- teatro è emozioni da condivide- il primato di una costruzione musicale che partiva dal rock e dal pop. L’organo Hammond era Stern , racconto autobiografico cato. Io faccio teatro politico ma leva la Russia del Don o la neve. re. Oggi il teatro è una spiecie esibisce un controllo totale delle implicazio- un monumento di legno e tecnologia. Grazie alle dell’allora sergente Rigoni impe- prendo distanza dall’attualità La Russia del Don non è quella protetta da Wwf. Occore che il ni armoniche e una logica di fraseggio che ri- tastiere la musica si ampliava anche di reminiscen- gnato nella sanguinosa campa- spesso resa appiattita. Non comoda di Leningrado, quel- teatro rinunci ad avere per sé un fugge sistematicamente la pura digitalità. Em- ze colte, proprio perché i tastieristi spesso veniva- gna di Russia. In evidenza, uno abbiamo bisogno di ri- la delle mete turistiche, buon pedigree. Non deve presen- blematica la suite dedicata alla forma blues, no da studi classici. La gente allora capì la porta- degli episodi più drammatici nel- sposte brevi, ma a ma è un incrocio tra tarsi come il Colosseo, come un con un autentico «Gradus ad parnassum» tra ta innovativa del "progressive", ma credo che quel- la storia bellica italiana: la ritira- più ampio respi- l’ondulato Polesi- bene ambientale da proteggere. le tonalità. Stupefacente la varietà di soluzio- la forza non sia venuta meno e chi ama la musica ta dei soldati attraverso la taiga ro. Il 9 ottobre ne e la Basilica- Deve giocarsela dentro e fuori dai ni compositive e timbriche messe in atto da degli sconfinamenti ancor oggi la pratichi con en- russa. ’97 in tv hanno ta poco popola- suoi territori. E la tv è un terri- Talmor, certamente uno dei protagonisti del- tusiasmo. C’è una parola chiave in questa musica: Il testo teatrale di Paolini pren- dato il mio ta. Nella cam- torio difficile per il quale sento la scrittura jazz contemporanea. libertà. La sperimentazione era all’ordine del gior- de forma di racconto corale. Al- spettacolo sul pagna in fon- del fascino. La sfida è la diretta, A coronare la lunga prestazione ecco sul pal- no e così è tuttora». le parole del Sergente si aggiun- Vajont, che ha do al Don ci il fatto di poter sbagliare. A me co la disciplinatissima big band luisitana. Ed Per rappresentare al meglio il lungo cammino ave- gono quelle dei compagni che segnato la mia sono in giro le piace molto il teatro fuori dal tea- anche qui una lunga suite ha permesso agli te raccolto materiale registrato in studio, opportuna- l’attore e autore bellunese evoca carriera. Quel Mercedes e i tro. Nasco dal teatro di strada. ascoltatori di addentrarsi nell’ipnotico la- mente rimasterizzato e brani tratti dai vostri album dal con brevi dialoghi e sfumature in giorno è cadu- privè arredati Questa storia scritta da Rigoni birinto creativo di un grande della musica. vivo. Su tutto però svetta un incontro vitale: quello con dialetti diversi. Per lo spettacolo to il governo. da Aiazzone. Stern è una storia di famiglia. C’è R. M. Fabrizio De André. Che cosa ha rappresentato quel- Uri Caine ha composto una mar- Non è escluso TEATRO & TV Ma ci sono il cognome di molti italiani tra l’esperienza, il sodalizio con uno dei grandi poeti del- cia. Mentre Mario Brunello ese- che il 30 ottobre Marco Paolini anche villag- quello degli uomini rimasti in la canzone italiana? gue al cello Alone di Giovanni certe circostanze non gi rimasti al Russia. Sono contrario alle gior- «Siamo il gruppo italiano che ha fatto più dischi Sollima. Non ci saranno interru- si ripresentino visto che 1943 con an- nate della memoria. Il calenda- live, ma certo quell’incontro è stato particolare. Nel zioni pubblicitarie in questo spet- siamo sotto una spada di Damo- ziani che non hanno di che vive- rio è pieno di giornate della me-

nostro viaggio l’episodio ci stava. Un gruppo pro- tacolo lungo due ore. È quello cle». re. Vivono solo di dignità. Quel- moria come è pieno di nomi di 409092_7 gressive con una musicalità molto ricca incontra che ha chiesto espressamente Per mettere in scena questo testo la Russia è sorprendente ma per santi. Così uno si mette la co- un cantautore importante e l’aiuta a rivestire la sua Paolini. lei ha scelto uno spazio, lunare, fred- noi era impossibile averla. Ugual- scienza apposto. È solo un modo poesia. Lui era un puro e regalava pure melodie ai «Sono fieramente anacronisti- do, la cava Arcari di Zovencedo, in- mente la neve del Sergente non per essere politically correct». Oggi pomeriggio versi. Noi l’abbiamo aiutato a rivestire le canzoni co nel lavoro che faccio – ci dice castonata nel paesaggio dei colli Be- è la neve della pubblicità o dello Dopo Il Sergente, che cosa vedre- si balla con CLAUDIO lavorando per far capire quanto la musica di De l’autore di Vajont, Il Milione e rici, nel vicentino. Perché? skilift. Quindi ho optato per la mo di suo su La7? Questa sera con l’orchestra André fosse bella. Dopo l’esperienza anche Fa- Racconto per Ustica –. Il teatro «Una cava da cui si estrae il ti- durezza della caverna». «Non sto mica vendendo la I CORIANDOLI ber ha cambiato rotta: ha arricchito musicalmente politico non deve mica lavora- po di pietra usata da Palladio. Da quante persone è formato il pelle dell’orso... Il secondo spet- Venerdì sera LUCA CANALI le sue canzoni». re per incidere sul giorno delle Questa caverna è grande come ot- pubblico che la starà ad ascoltare in tacolo sarà a febbraio e sarà intor- URGNANO (BG) STATALE PER CREMA Ugo Bacci elezioni. Io dell’attualità non rie- to campi sportivi ed è allagata. Il diretta? no al mondo del rugby». TEL. 035/89.30.53