COMUNE DI PROVINCIA DI

VARIANTE n°79 AL P.R.G.C. RELATIVA AL RECEPIMENTO DELLE PREVISIONI DEL PIANO DI SETTORE DEL GRANDE DETTAGLIO (L.R. 29/2005 integrata dalla L.R. 26/2012)

Proponenti: ALMANI S.a.s. ALTAIR INVESTIMENTI S.r.l. DUE PI S.r.l. INTERACTIVE GAMES S.r.l.

RELAZIONE DI INCIDENZA SU S.I.C. / Z.P.S.

IL PROGETTISTA BERTIN arch. GIOVANNI (firmato digitalmente)

Luglio 2019

1. Premessa

La direttiva 21/5/1992 n. 92/43/CEE e più precisamente l'art.6 paragrafo 3 (recepita dall'Italia con D.P.R. 08/09/1997 n.357, prevede che formino oggetto di una opportuna valutazione di incidenza qualsiasi piano o progetto non direttamente connesso e necessario alle gestioni dei siti di Natura 2000 (Siti di interesse Comunitario = SIC e Zone di Protezione Speciale = ZPS) ma che possa avere incidenze significative su tali siti, singolarmente o congiuntamente ad altri piani e progetti. La valutazione d'incidenza deve essere fatta anche per i piani e i progetti esterni all'area dei siti di Natura 2000 ma che potrebbero avere incidenze significative sui siti stessi, tenuto conto degli obiettivi di conservazione dei medesimi. Dato che all'interno del territorio comunale di Sacile non sono stati individuati SIC o ZPS, la presente relazione assume il significato di una verifica preliminare sulla possibilità che le previsioni insediative, espresse dalla Variante n°79 al PRGC possano avere incidenze significative sui SIC più prossimi al territorio di Sacile.

Ubicazione e contenuti dei SIC più prossimi Dalla cartografia generale in scala 1:50.000 risulta che i SIC più prossimi al territorio comunale di Sacile sono : − Foresta del Cansiglio cod. IT 3310006 − Magredi del Cellina cod. IT 3310009 − Risorgive del Vinchiaruzzo cod. IT 3310010

1) SIC denominato Foresta del Cansiglio – cod IT 3310006 Dalla scheda tecnico – scientifica del sito, alla voce “Qualità ed importanza” si legge : “... nel sito è da segnalare una foresta di faggio altimontana fra le meglio conservate. Presenza rilevante di avifauna. Si segnala in particolare la presenza di tetranoidi e di rapaci diurni e notturni. Per queste zone esiste un unico dato distributivo di Felis silvestris che si colloca all'estremo occidentale della frazione nord orientale dell'areale italiano del felide. In questi ambienti montani vivono discrete popolazioni di Martes martes e Salamandra atra...” Alla voce “Caratteristiche e qualità degli habitat” è inoltre riportato : “... altopiano a forma di ampia conca (polje), priva di deflusso superficiale, costituita da calcari di scogliera molto fossiliferi e da calcari marnosi. L'idrografia è prevalentemente ipogea. Il sito racchiude un'ampia foresta di faggi, di rilevanza storica (vincolati a partire dalla Repubblica di Venezia). Questa fustaia è di tipo altimontano e vi sono spesso mescolati abete bianco e abete rosso. Nelle doline si hanno dei fenomeni di inversione termica, presenza di Salicetum refuso-reticulatae a quote molto basse e formazioni a Junipeus communis L.ssp. Alpina (Neilr.) Celak e Rhododendron hirsutum L. di inversione termica. Stazioni di Senecio alpinus (L.) Scop. Presenza di nardeti di bassa quota, legati ad acidificazione del substrato...” Il SIC ricade nel territorio comunale di , e e quindi risulta separato dagli ambiti oggetto della presente variante dalla gran parte del territorio di pianura dei summenzionati Comuni e deIi territori comunali di Sacile e . La distanza minima misurata in linea d'aria dal perimetro del SIC all’area oggetto di Variante n°79 al PRGC, è di km. 8 circa. Altri elementi di separazione del territorio di Sacile sono rappresentati dalla situazione morfologica ed orografica del territorio interposto.

2. SIC denominato Magredi del Cellina – cod. IT 3310009. Nella scheda tecnico – scientifica del sito, alla voce “Qualità ed importanza” si legge : “... il sito comprende alcune delle ultime superfici occupate da queste formazioni prative, molto importanti dal punto di vista flogistico e fitogeografico. Sono presenti la maggior parte delle stazioni di Brassica glebrescens Poldini, ed italiane di Crambe

2 tataria Sebeok. Sono presenti numerose specie alpine qui fluitate lungo il corso del Cellina – Meduna. Sito ornitologico di rilevanza primaria per dimensioni e presenza di specie rare a livello nazionale e nella regione, come ad esempio Burhinus oedicnemus, Grus grus, ecc. Presenza di Aquila chrysaetys e Circaetus gallicus in area di pianura; abbondante presenza i Mlivus migrans e altri rapaci legati alle zone aperte...” Alla voce “caratteristiche e qualità degli habitat” è riportato : “... il sito comprende un'area semiplaniziale formata dalle ampie conoidi di deiezioni di origine wurmiana e da alluvioni recenti costituiti da sedimenti grossolani calcarei e dolomitici. Le particolari condizioni pedologiche hanno favorito la formazione di praterie di tipo substeppico, in cui assumono un ruolo dominante specie pontiche e subpontiche. Accanto a queste entità di tipo steppico, sono presenti numerose specie alpine fluitate lungo i corsi d'acqua (dealpinismo) che dimostrano un collegamento fra questi ambienti planiziali ed i rilievi alpini. Sono presenti quindi diverse formazioni erbacee xeriche di tipo substeppico, che si sviluppano lungo un gradiente edafico (dalla prima colonizzazione del greto a crisopogoneti su substrato ferrettizzato). In questi ambienti primitivi sono presenti molte specie endemiche e rare quali Matthiola carnica Tammaro, Centaurea dicrohantha Kern., Euphorbia trifora Schott, N & K ssp. Kerneri (Huter) Poldini, Poligala nicaeensis Risso ex Koch ssp. Forojulensis (Kern.) Graebn., Genista sericea Wulf. E Stipa eiocaulis Borb. Ssp. Austriaca (Beck.) Martin. Nel sito è incluso anche il greto attivo del torrente Cellina...” Il SIC ricade nel territorio dei Comuni di , , , San Giorgio della Richinvelda, , e e quindi risulta separato dall'ambito oggetto del presente PRPC dal territorio dei Comuni di Sacile, Fontanafredda, , , Pordenone, Porcia, nonché dalla gran parte del territorio dei comuni in cui è localizzato. La distanza minima misurata in linea d'aria dal perimetro del SIC al confine più prossimo dell’ambito oggetto di Variante n°79 al PRGC, risulta di km 17 circa. Elementi di forte separazione dal territorio di Sacile sono rappresentati, tra gli altri ed, in particolare, dal sistema insediativo della conurbazione pordenonese e dalle infrastrutture viarie della SS n.13 e con relative bretelle.

3. SIC denominato Risorgive del Vinchiaruzzo – cod IT 3310010 Nella scheda tecnico – scientifica del sito, alla voce “Qualità ed importanza” si legge : “... nel sito sono presenti lembi di vegetazione umida e prati polifiti. Presenza di numerose specie di uccelli legati alle zone umide interne. Si segnala in modo particolare la presenza di Cyrcus pygargus nidificante. Occorre sottolineare che Vipera aspis fracisciredi è qui citata in quanto popolazione di pianura ormai isolata. Nella zona è tra l'altro presente Mustela putorius, Rana latastei, Emys orbicularis e una eterotopica popolazione di Podarcis sicula... ” Alla voce “caratteristiche e qualità degli habitat” è riportato : “... il sito è formato da alluvioni recenti con falda freatica emergente, il cui livello è stato abbassato in seguito ad opere di canalizzazione e bonifica. Il paesaggio vegetale è caratterizzato da un mosaico di habitat acquatici, umidi ed aree antropizzate; sono presenti molte specie caratteristiche degli ambienti umidi planiziali...” Il SIC ricade nel territorio del di Cordenons e quindi risulta separato dagli ambiti oggetto della presente Variante dal territorio dei Comuni di Sacile, Fontanafredda, Roveredo in Piano, Aviano, Pordenone, Porcia, nonché da parte del territorio del Comune di Cordenons. La distanza minima misurata in linea d'aria dal perimetro del SIC al confine più prossimo dell’ambito oggetto di Variante n°79 al PRGC risulta di km 16,0 circa. Elementi di forte separazione dal territorio di Sacile sono rappresentati, tra gli altri ed, in particolare, dal sistema insediativo della conurbazione pordenonese e dalle infrastrutture viarie della SS n.13 e autostrada A28 con relative bretelle.

3 2. Contenuti della Variante al PRGC

La presente variante ha origine dalla necessità di dare coerenza tra le previsioni della Variante n°1 al piano di Settore della Grande Distribuzione ed il PRGC.

La Variante n°1 al Piano di Settore prevede la conferma dei criteri dimensionali per la determinazione delle superfici destinate alla Grande Distribuzione e fa salva la suddivisione del territorio in cinque ambiti omogenei. Con la Variante n°1 di aggiornamento, si equipara ad altri ambiti esistenti in zona H3 anche l’ambito commerciale sito in via Gorizia, attualmente destinato ad insediamenti di medio dettaglio e ad attività di commercio all’ingrosso.

Il Piano di Settore costituisce variante al PRGC relativamente ai seguenti aspetti : − Individuazione con apposite simbologia della zona H3 in via Gorizia, riconoscendola come ambito di grande distribuzione; − precisazione, nelle Norme Tecniche di Attuazione (art. 29), del limite di superficie di vendita e delle destinazioni d’uso consentite per lo specifico complesso commerciale in zona H3.

3. Conclusioni

Considerando : − la notevole distanza esistente tra i tre SIC più prossimi al territorio comunale di Sacile ed, in particolare, all'ambito oggetto di Variante n°79 al PRGC, − gli elementi fisici e orografici del territorio frapposti tra i tre SIC e l’area presa in considerazione dalla Variante al PRGC, − i contenuti naturalistico – ambientali dei SIC più prossimi al territorio di Sacile, si ritiene che oggettivamente le previsioni insediative espresse dalla Variante n°79 al PRGC non possano avere incidenza significativa sui SIC medesimi e pertanto risulta non necessario attivare la procedura di valutazione di incidenza.

4 Il sottoscritto BERTIN arch. GIOVANNI, iscritto all’Ordine degli Architetti della Provincia di Pordenone al n°146, in qualità di progettista della Variante n°79 al PRGC del Comune di Sacile,

attesta

che la Variante in oggetto non incide significativamente su siti di interesse comunitario (SIC ) o zone di protezione speciale ( ZPS ) di cui alla Direttiva 92/43/CEE “ Habitat “ del 21/5/1992, all’art. 5, D.P.R. 357/97 e al D.G.R. 2600 del 18/7/2002, in relazione alla notevole distanza intercorrente tra gli ambiti di Variante n°78 al PRGC ed i siti più prossimi, localizzati in prevalenza nei comuni di Cordenons, Caneva e San Quirino.

Sacile, 1 luglio 2019 IL PROGETTISTA

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