Rassegna del 21 novembre 2014

PARCO DELLE OROBIE

Bergamo News GLI ALPEGGI RINASCONO DOPO IL CENSIMENTO INIZIA LA RISTRUTTURAZIONE 1

L'eco Di 1, 33 MONTAGNA. UN MILIONE PER RILANCIARE I NOSTRI ALPEGGI Franco Irranca 4

Bergamo Tv PARCO DELLE OROBIE, VALORIZZAZIONE DEGLI ALPEGGI 7

Valseriananews ALPEGGI PRONTI A RINASCERE, CON IL PROGETTO A.R.C.OROBIE SI FINANZIANO 8 1 MILIONE DI EURO DI INTERVENTI Ambienteambienti.com TERRITORIO, ALPEGGI: È TEMPO DI RINASCERE 9

L'eco Di Bergamo_it È TEMPO DI RINASCITA PER GLI ALPEGGI 9 CANTIERI E UN MILIONE DI 10 INVESTIMENTO Loscarpone_cai_it ALPEGGI: È TEMPO DI RINASCERE 15

Antenna2_it PARCO OROBIE BERGAMASCHE PROGETTO ARCOROBIE AL VIA ANTENNA 2 TV 17 06112014 Uncem.it UNIVERSITÀ EDOLO: AL VIA SECONDA FASE PROGETTO A.R.C.OROBIE 18

Escursionismo.it ALPEGGI: È TEMPO DI RINASCERE 19

Quibergamo ALPEGGI: RISORSA CULTURALE DELLE OROBIE BERGAMASCHE 20

Avvenire 32 GLI ALPEGGI PRONTI A RINASCERE Marco Birolini 21

L'eco Di Bergamo 33 PARCO DELLE OROBIE, LA REVOCA SPARIGLIA LE CARTE IN TAVOLA M.tode. 22

Il Giorno 9 PROGETTO ARCOROBIE RINASCONO GLI ALPEGGI Alessandro Borelli 23 Bergamo_brescia Green Planner Magazine PROGETTO A.R.C.OROBIE: GLI ALPEGGI SONO UNA RISORSA CULTURALE 24

Montagna Tv OROBIE BERGAMASCHE, UN PROGETTO PER LA RINASCITA DEGLI ALPEGGI 26

Più Valli Tv2 NUOVA VITA AGLI ALPEGGI 28

Valseriananews PRESENTAZIONE SECONDA FASE PROGETTO A.R.C. OROBIE 30

Greenews ALPI OROBIE: TORNA LA VITA (E IL LAVORO) SUGLI ALPEGGI 31

L'eco Di Bergamo 35 LA VECCHIA BAITA RINASCE E SI CONVERTE AL NUOVO TURISMO Enzo Valenti 33

Valseriananews ALPEGGI PRONTI A RINASCERE, CON IL PROGETTO A.R.C.OROBIE SI FINANZIANO 34 1 MILIONE DI EURO DI INTERVENTI Viaggivacanze.info PARCO DELLE OROBIE BERGAMASCHE ED ALCUNI PARTNER PER IL PROGETTO 35 CULTURALE: ALPEGGI È TEMPO DI RINASCERE Gli alpeggi rinasconoDopo il censimentoinizia la ristrutturazione

Al via la seconda fase del progetto Are Orobie - Alpeggi: Risorsa Culturale delle Orobie bergamasche, promosso e coordinato dal Parco delle Orobie bergamasche, in collaborazione con Unimont-Università degli Studi di Milano (Centro Interdipartimentale di Studi Applicati per la Gestione Sostenibile e la Difesa della Montagna), e i Comuni di , , , Taleggio, , Valnegra e e con il sostegno di Fondazione Cariplo e il co-finanziamento di Regione Lombardia. Al via la seconda fase del progetto A.R.C.OROBIE - Alpeggi: Risorsa Culturale delle Orobie bergamasche, promosso e coordinato dal Parco delle Orobie bergamasche, in collaborazione con UNIMONT-Università degli Studi di Milano (Centro Interdipartimentale di Studi Applicati per la Gestione Sostenibile e la Difesa della Montagna), e i Comuni di Colere, Gromo, Oltressenda Alta, Taleggio, Valbondione, Valnegra e Vedeseta e con il sostegno di Fondazione Cariplo e il co-finanziamento di Regione Lombardia.

Conclusasi nel giugno 2014 la fase I dedicata al censimento dei beni e alla costruzione del metodo di rilievo e valutazione degli alpeggi, secondo un modello di conservazione integrata, prende avvio la fase II del Progetto A.R.C.Orobie, che è stata ^ presentata giovedì 6 novembre 2014 nella sede del Parco ad Albino.

Obiettivo finale di questo ulteriore passaggio è quello di concretizzare il metodo ED messo a punto nella I fase del progetto, attraverso la realizzazione di interventi strutturali su diversi beni tra quelli censiti ed inseriti come interventi prioritari nel Piano della Conservazione prodotto a conclusione della precedente fase. Grazie a questi interventi sarà possibile portare a nuova vita edifici che sono espressione della cultura e della società alpina, rivalutandoli non solo da un punto di vista architettonico, ma anche ambientale e produttivo, facendoli tornare ad essere sede di un progetto imprenditoriale. Gli alpeggi, infatti, sono strutture complesse in cui la multifunzionalità permette una valorizzazione architettonica, territoriale, paesaggistica, naturalistica e agrozootecnica.

Proprio per tenere conto di tale multifunzionalità, nella fase I, per ogni alpeggio- campione è stata avviata un'indagine conoscitiva di archivio e di rilievo che, congiuntamente all'approccio multi-attributo concretizzatosi in un sistema di supporto alle decisioni denominato MARCOS (Multiattribute A.R.C.Orobie System), ha

PARCO DELLE OROBIE Pag. 1 permesso di definire in maniera razionale e rigorosa le priorità d'intervento funzionali alla manutenzione programmata delle strutture.

«L'intera area delle Orobie, per quanto oggi sofferente a seguito di un progressivo abbandono, porta in eredità un patrimonio prezioso e non più trascurabile, fatto di storia, tradizioni, paesaggi e sensazioni che meritano di essere recuperati. In questa direzione va il progetto A.R.C.Orobie con cui siamo certi di poter riscoprire un'identità a tutti noi molto cara. Fondamentale è stato l'approccio sistemico con cui abbiamo caratterizzato la prima parte dei lavori e con cui procederemo in divenire, in modo da favorire un'analisi e una gestione condivisa dell'intero progetto» ha commentato Yvan Caccia, presidente del Parco delle Orobie Bergamasche. La seconda fase, in cui centrale è, ancora una volta, il sostegno di Fondazione Cariplo, vedrà l'attivazione di nove cantieri per il restauro architettonico delle strutture più rappresentative (co-finanziato dalla Regione Lombardia), il coinvolgimento di giovani imprenditori per rilanciare l'economia rurale nelle zone montane di alta quota e l'avvio di corsi di formazione specifici per la gestione degli interventi strutturali in aree protette. In questa fase il partenariato si arricchisce di un nuovo soggetto, la Scuola Edile di Bergamo, che aveva comunque già dato un contributo come supporto alla progettazione del corso per maestranze. Oltre ad occuparsi dell'effettiva erogazione di tale corso, la Scuola coadiuverà l'Università nella realizzazione di attività seminariali destinate a imprenditori e a professionisti.

«Lavorare sugli alpeggi vuol dire porre attenzione su numerosi aspetti strettamente integrati tra loro, affinché si possa innescare un percorso virtuoso che li faccia tornare ad essere un esempio di attività produttiva sostenibile nel tempo ed integrata nel territorio. In questa accezione, sono tanti i fattori da considerare, tra questi: la struttura, l'accessibilità, la viabilità interna, la disponibilità idrica e la peculiarità paesaggistica, nonché il fatto di trovarsi in un'area protetta. L'area considerata dal progetto, infatti, ricade in uno dei principali centri di biodiversità a livello continentale, caratterizzato, negli ultimi anni, da un sensibile recupero d'interesse, che non può non avere il proprio epicentro nella ripresa di attività imprenditoriali private. Questioni complesse, quindi, da non sottovalutare e da trattare, anzi, con competenza e coordinazione» - ha specificato il prof. Gian Battista Bischetti, ricercatore GeSDiMont - Responsabile Scientifico A.R.C.Orobie. Il valore del progetto per il Parco è stato sottolineato dal direttore Mauro Villa: "La seconda fase del progetto A.R.C.Orobie mobilita una risorsa economica complessiva di circa 1.000.000 di euro, che si aggiungono a quanto già ottenuto nella prima fase (277.000 euro). In particolare, per la fase II, Fondazione Cariplo mette a disposizione 410.000 euro e la restante quota è cofinanziata dalla DG Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile di Regione Lombardia per 496.851 euro e dai Comuni proprietari degli edifici oggetto di intervento per euro 74.691" Un progetto di importante valore economico ma non solo.

"Questo progetto - ha continuato Mauro Villa - è di particolare rilievo per il

Parco, non solo perché in un contesto di veloce e progressiva diminuzione delle risorse disponibili si reperiscono fondi significativi da destinare alla manutenzione e allo sviluppo del territorio, ma soprattutto perché tali finanziamenti vanno ad incidere sul

PARCO DELLE OROBIE Pag. 2 principale progetto strategico del Parco, ossia quello che cerca di coniugare lo svolgimento delle attività agricole ecocompatibili con il mantenimento degli elevati livelli di biodiversità naturale che contraddistinguono le Orobie: il paesaggio orobico è in gran parte frutto di secoli di interazione uomo-ambiente e la biodiversità attuale è uno dei frutti di tale interazione, soprattutto in specifico riferimento all'esistenza di prati e pascoli".

"A.R.C.Orobie -sottolinea Anna Giorgi, direttore di UNIMONT-Università degli Studi di Milano - esprime lo spirito più autentico dell'Università della Montagna alla ricerca di modelli alternativi che interessino perlopiù i giovani e che, attraverso azioni e iniziative efficaci ed alti valori professionali, rilancino la centralità del territorio montano".

All'incontro, sono intervenuti inoltre: Marta Ratti Carrara, Parco delle Orobie Bergamasche, Valter Andreoli, presidente Scuola Edile Bergamo e i sindaci dei Comuni di Colere, Gromo, Oltressenda Alta, Taleggio, Valbondione, Valnegra e Vedeseta che hanno sottolineato il valore territoriale del progetto reso possibile grazie alla capacità dei vari enti coinvolti di fare sistema.

PARCO DELLE OROBIE Pag. 3 Montagna. Un milione per rilanciare i nostri alpeggi

Un milione di euro per la rinascita degli alpeggi bergamaschi. Entra nella seconda fase il progetto promosso dal Parco delle Orobie: con i contributi di Fondazione Cariplo, Regione e Comuni, saranno messi in campo 36 interventi di recupero per baite e cascine delle valli. In arrivo anche corsi di formazione IRRANCA A PAGINA 33 «Alpeggi, risorsa delle nostre montagne» Un milione di investimenti per la rinascila Parte la seconda fase del progetto di recupero di antiche baite e cascine nelle tre valli bergamasche Previsti 36 interventi e corsi di formazione con i contributi di Fondazione Cariplo, Regione e Comuni Albino leeladifesadellamontagna(sede ma diinterventi-hasottolineato FRANCO IRRANCA decentrata di Edolo), la Scuola il presidente Yvan Caccia - che Hapreso il via, con la conferenza edile di Bergamo e sette Comuni interessa36 alpeggi delle tre valli stampa tenutasi ieri alla sede di valligiani. bergamasche con un investimen­ Albino del Parco delle Orobie, la Un progetto per la valorizza­ to di un milione di euro che va ad secondafase del progetto «A. R C. zione e il recupero degli alpeggi aggiungersia quanto già ottenuto Orobie-Alpeggi risorsa cui turale che vede la Fondazione Cariplo nellaprimafase (270.000 euro). In delle Orobie bergamasche» che impegnatanel sostegno finanzia­ particolare, per lafase2laFonda- vede coinvolti il Parco delle Oro­ rio, con il cofinanziamento di Re­ zione Cariplo mette a disposizio­ bie bergamasche, Unimont- Uni­ gione Lombardiae dei Comuni di ne 410.000 euro e la restante quota versità degliStudi diMilano, Cen­ Colere, Cromo, OltressendaAl- è cofinanziata dalla Dir ezione ge­ tro interdipartimentale di studi ta, Taleggio, Valbondione, Val- nerale Ambiente, Energia e Svi­ applicatiperlagestionesostenibi- negrae Vedeseta. «Un program­ luppo sostenibile della Regione

PARCO DELLE OROBIE Pag. 4 per 496.851 euro e dai Comuni condivisione del progetto con i interventi futuri. proprietari degli edifici oggetto di Comuni proprietari degli alpeggi Per la Scuola edile Bergamo intervento per euro 74.691». e la possibilità di sfruttare altri hanno preso laparola il direttore Nove cantieri al via volaniper incrementare ilsoste- Fabrizio Plebani, Francesco Sa- Lasecondafasevedràl'attivazione gno all'agricolturamontana, quali voldelli e Valter Andreoli. Tra gli di 9 cantieriper il restauro archi­ l'Expo». Anna Giorgi, direttore amministratori, da sottolineare tettonico delle strutture più rap­ Gesdimont (Gestione sostenibile l'intervento diMicheleVanonci- presentative, il coinvolgimento di e difesa della montagna) Universi­ ni, sindaco di Oltressenda Alta, il giovani imprenditori per rilancia­ tà di Milano, ha definito ilprogetto Comune che ha fruito di un so­ re l'economia rurale nelle zone «unpercorso difficile maentusia- stanzioso investimento (241.300 montane di alta quota e l'avvio di smante» che ha visto convergere euro per la baita Bricconi e circa corsi di formazione specifici per aEdolo, 90 nuovi iscritti nel 2014, lametà per quella diVerzudabas- la gestione degli interventi strut­ provenienti da tutto l'arco alpino sa, 40.000 euro per il nuovo Cen­ turali in aree protette. Nell'incon­ oltre che da Toscana, Lazio ed tro parco di Briconi, proprietà co­ tro, presieduto da Caccia che ha Emilia Romagna, «segno che la munale gestita da azienda agrico­ rivendicato alParco delle Orobie montagna è un luogo ricco di op­ la): «Conlanuova amministrazio­ il merito dell'iniziativa «volta a portunità e risorse dove è possibi­ ne di Parco e Regione si è cambiato dare un sostegno e un incentivo le vivere esperienze professionali ilmodo dipensare la montagna Ci agli agricoltori e allevatori della importanti». siè dotati di piùbuonsenso e con­ Valle Seriana, Brembana e di Scal­ La baita Bricconi cretezza Per laprima volta si inve­ ve dove si registra un ritorno alla Gianbattista Bischetti, ricercato­ ste in un progetto imprenditoriale montagnasoprattuttodapartedei re Gesdimont, responsabile scien­ giovanile conilconcorso determi­ giovani», si sono registrati signifi­ tifico del progetto, ha spiegato il nate del Parco grazie alle risorse cativi contributi di tecnici, docenti «modello matematico» ossia «il di Fondazione Cariplo e Regione». universitarieamministratorilo- criterio metodologico impiegato «Sono contento - ha concluso cali (tra questi VirnaFacheris, sin­ asupporto dellescelteperquanti- - che proprio a Bricconi si apra il daco di Valnegra, Silvestro Arrigo- ficare il valore economico dei di­ primo Centro Parco utilizzabile ni sindaco di Vedeseta e, per Gro- versi aspetti progettuali». Marta per la popolazione in generale e mo,l'assessore Marco Paganessi). Ratti Carrara, ideatrice del pro­ perle scolaresche». • Mauro Villa, direttore del Par­ getto, si è soffermata sugli inter­ co Orobie bergamasche, ha sotto­ venti strutturali (manutenzione, R Parco delle Orobie: lineato «il ruolo del cofinanzia- ricostruzione dei nuclei) citando «i Sostegno importante mento per amplificare le possibili­ i 4 cantieri nei quali si è operato tà finanziarie a disposizione, la ad agricoltori questa estate impegnando 200.000 euro e accennando ai 16 allevatori e giovani»

PARCO DELLE OROBIE Pag. 5 Gli alpeggi delle valli saranno recuperati

PARCO DELLE OROBIE Pag. 6 Servizio/06.11.2014 Parco delle Orobie, valorizzazione degli alpeggi

-E1 stata presentata la seconda fase del progetto "A.R.C. Orobie", pensato per valorizzare e recuperare gli alpeggi delle nostre montagne, sul quale sono stati investiti circa 1 milionedi euro. In particolare verranno eseguiti interventi strutturali su dieci beni, che si concluderanno per la fine del 2016.

PARCO DELLE OROBIE Pag. 7 ALPEGGI PRONTI A RINASCERE, CON IL PROGETTO A.R.C.OROBIE SI FINANZIANO 1 MILIONE DI EURO DI INTERVENTI

È stata presentata questa mattina la seconda fase dell'importante progetto promosso dal Parco delle Orobie Bergamasche che ha come obiettivo la rivitalizzazione delle montagne: A.R.C.Orobie, dopo la prima fase di censimento e progettazione, ora è pronto ad operare sul territorio della Valle Seriana, della Val di Scalve e della Valle Brembana con 10 interventi di restauro architettonico di beni rurali montani.

Il progetto "A.r.c.Orobie - Alpeggi: Risorsa Culturale delle Orobie bergamasche" è promosso e coordinato dal Parco delle Orobie bergamasche, in collaborazione con Unimont-Università degli Studi di Milano e i Comuni di Colere, Gramo, Oltressenda Alta, Taleggio, Valbondione, Valnegra e Vedeseta e con il sostegno di Fondazione Cariplo e il co-finanziamento di Regione Lombardia.

Conclusasi a giugno di quest'anno la prima fase dedicata al censimento dei beni, prende il via la seconda fase che ha come obiettivo la realizzazione di diversi interventi strutturali coinvolgendo giovani imprenditori per rilanciare l'economia rurale delle zone montante di alta quota e l'avvio di corsi di formazione specifici. Grazie a ciò sarà possibile portare a nuova vita edifici che sono espressione della cultura e della società alpina, rivalutandoli non solo da un punto di vista architettonico, ma anche ambientale e produttivo, facendoli tornare ad essere sede di un progetto imprenditoriale.

"L'intera area delle Orobie, - ha commentato Yvan Caccia, presidente del Parco delle Orobie Bergamasche - per quanto oggi sofferente a seguito di un progressivo abbandono, porta in eredità un patrimonio prezioso e non più trascurabile, fatto di storia, tradizioni, paesaggi e sensazioni che meritano di essere recuperati. In questa direzione va il progetto A.r.c.Orobie con cui siamo certi di poter riscoprire un'identità comune a tutti noi molto cara".

In questa fase il partenariato si arricchisce di un nuovo soggetto, la Scuola Edile di Bergamo, che aveva comunque già dato un contributo come supporto alla progettazione del corso per maestranze. Oltre ad occuparsi dell'effettiva erogazione di tale corso, la Scuola coadiuverà l'Università nella realizzazione di attività seminariali destinate a imprenditori e a professionisti.

Il valore del progetto per il Parco è stato sottolineato dal direttore Mauro Villa, "La seconda fase del progetto mobilita una risorsa economica complessiva di circa 1.000.000 di euro, che si aggiungono a quanto già ottenuto nella prima fase (277.000 euro). In particolare, per la fase II, Fondazione Cariplo mette a disposizione 410.000 euro e la restante quota è cofinanziata dalla DG Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile di Regione Lombardia per € 496.851 euro e dai Comuni proprietari degli edifici oggetto di intervento per euro 74.691".

GLI INTERVENTI IN VALLE SERIANA E VAL DI SCALVE

Gli interventi sia di restauro che di ricostruzione coinvolgeranno 7 comuni dell'intero territorio del Parco delle Orobie: dalla Valle Brembana, alla Valle Seriana fino alla Val di Scalve. In quest'ultima nello specifico è interessato il comune di Colere dove verrà sistemata definitivamente baita Guaita.

In Valle Seriana due interventi interessano il comune di Oltressenda Alta, quello a Verzuda Bassa (concluso entro il 30 ottobre scorso, ndr.) e quello al borgo di Bricconi; a Gromo verrà sistemata l'alpe Avert e a Valbondione l'alpe Asta Mezzo.

Gli interventi si concluderanno entro la fine del 2016.

PARCO DELLE OROBIE Pag. 8 Territorio, alpeggi: è tempo di rinascere

Al via la seconda fase del progetto A.R.C.OROBIE - Alpeggi: Risorsa Culturale delle Orobie bergamasche. Il progetto è promosso e coordinato dal Parco delle Orobie bergamasche, in collaborazione con UNIMONT- Università degli Studi di Milano (Centro Interdipartimentale di Studi Applicati per la Gestione Sostenibile e la Difesa della Montagna), e i Comuni di Colere, Gramo, Oltressenda Alta, Taleggio, Valbondione, Valnegra e Vedeseta e con il sostegno di Fondazione Cariplo e il co- finanziamento di Regione Lombardia.

Il progetto A.R.C.OROBIE intende valorizzare il patrimonio degli alpeggi in termini edilizi, naturalistici e imprenditoriali. La prima fase è consistita nel censimento delle peculiarità storiche, architettoniche e paesaggistiche degli oltre 71 mila ettari compresi tra le Valli Brembana, Seriana e di Scalve. Una volta schedati e messi in rete i risultati (foto), si è proceduto alla programmazione degli interventi di manutenzione.

La seconda fase vedrà l'attivazione di nove cantieri per il restauro architettonico delle strutture più rappresentative. Il piano è co-finanziato dalla Regione Lombardia, con il supporto della Fondazione Cariplo. Previsto inoltre il coinvolgimento di giovani imprenditori per rilanciare l'economia rurale nelle zone montane di alta quota e l'avvio di corsi di formazione specifici per la gestione degli interventi strutturali in aree protette.

Grazie a questi interventi sarà possibile portare a nuova vita edifici che sono espressione della cultura e della società alpina, rivalutandoli non solo da un punto di vista architettonico, ma anche ambientale e produttivo, facendoli tornare ad essere sede di un progetto imprenditoriale. Gli alpeggi, infatti, sono strutture complesse in cui la multifunzionalità permette una valorizzazione architettonica, territoriale, paesaggistica, naturalistica e agrozootecnica.

PARCO DELLE OROBIE Pag. 9 È tempo di rinascita per gli alpeggi9 cantieri e un milione di investimento

Portare a nuova vita edifici che sono espressione della cultura e della società alpina, rivalutandoli non solo da un punto di vista architettonico, ma anche ambientale e produttivo, facendoli tornare ad essere sede di un progetto imprenditoriale.

È questo l'obiettivo della seconda fase del progetto «A.r.c.Orobie - Alpeggi: Risorsa Culturale delle Orobie bergamasche» promosso e coordinato dal Parco delle Orobie bergamasche, in collaborazione con Unimont-Università degli Studi di Milano (Centro Interdipartimentale di Studi Applicati per la Gestione Sostenibile e la Difesa della Montagna), e i Comuni di Colere, Gromo, Oltressenda Alta, Taleggio, Valbondione, Valnegra e Vedeseta e con il sostegno di Fondazione Cariplo e il co-finanziamento di Regione Lombardia.

Conclusa nel giugno 2014 la fase I, dedicata al censimento dei beni e alla costruzione del metodo di rilievo e valutazione degli alpeggi secondo un modello di conservazione integrata, prende avvio la fase 2. Obiettivo finale di questo ulteriore passaggio è quello di concretizzare il metodo messo a punto nella Ifase del progetto, attraverso la realizzazione di interventi strutturali su diversi beni tra quelli censiti ed inseriti come interventi prioritari nel Piano della Conservazione.

PARCO DELLE OROBIE Pag. 10 Oltressenda Alta: baita Verzuda Alta

Gli alpeggi, infatti, sono strutture complesse in cui la multifunzionalità permette una valorizzazione architettonica, territoriale, paesaggistica, naturalistica e agrozootecnica. Proprio per tenere conto di tale multifunzionalità, nella fase I, per ogni alpeggio-campione è stata avviata un'indagine conoscitiva di archivio e di rilievo che ha permesso di definire in maniera razionale e rigorosa le priorità d'intervento funzionali alla manutenzione programmata delle strutture.

Oltressenda Alta: nucleo di Bricconi

«L'intera area delle Orobie, per quanto oggi sofferente a seguito di un progressivo abbandono, porta in eredità un patrimonio prezioso e non più trascurabile, fatto di storia, tradizioni, paesaggi e sensazioni che meritano di essere recuperati. In questa direzione va il progetto A.r.e.Orobie con cui siamo certi di poter riscoprire un'identità comune a tutti noi molto cara. Fondamentale è stato l'approccio sistemico con cui abbiamo caratterizzato la prima parte dei lavori e con cui procederemo in divenire, in modo da favorire un'analisi e una gestione condivisa dell'intero progetto» - ha commentato Yvan Caccia, presidente del Parco delle Orobie Bergamasche.

PARCO DELLE OROBIE Pag. 11 Taleggio: baita Regadur

La seconda fase, in cui centrale è, ancora una volta, il sostegno di Fondazione Cariplo, vedrà l'attivazione di nove cantieri per il restauro architettonico delle strutture più rappresentative (co-finanziato dalla Regione Lombardia), il coinvolgimento di giovani imprenditori per rilanciare l'economia rurale nelle zone montane di alta quota e l'avvio di corsi di formazione specifici per la gestione degli interventi strutturali in aree protette.

PARCO DELLE OROBIE Pag. 12 Valnegra: casera Prato Gervaso

In questa fase il partenariato si arricchisce di un nuovo soggetto, la Scuola Edile di Bergamo, che aveva comunque già dato un contributo come supporto alla progettazione del corso per maestranze. Oltre ad occuparsi dell'effettiva erogazione di tale corso, la Scuola coadiuverà l'Università nella realizzazione di attività seminariali destinate a imprenditori e a professionisti.

«Lavorare sugli alpeggi vuol dire porre attenzione su numerosi aspetti strettamente integrati tra loro, affinché si possa innescare un percorso virtuoso che li faccia tornare ad essere un esempio di attività produttiva sostenibile nel tempo ed integrata nel territorio. In questa accezione, sono tanti i fattori da considerare, tra questi: la struttura, l'accessibilità, la viabilità interna, la disponibilità idrica e la peculiarità paesaggistica, nonché il fatto di trovarsi in un'area protetta» - ha specificato il prof. Gian Battista Bischetti, ricercatore GeSDiMont - Responsabile Scientifico A.r.e.Orobie.

PARCO DELLE OROBIE Pag. 13 I IVWI UUiWi V VV/WU'IIVIVI I L • WJWVi laUWMU WWI Wl Hiiivv / \>l • vy- V^ I WUHJ.

Valbondione: baita Alpe Asta di Mezzo

Il valore del progetto per il Parco è stato sottolineato dal direttore Mauro Villa: «La seconda fase del progetto m obilita una risorsa economica complessiva di circa 1.000.000 di euro, che si aggiungono a quanto già ottenuto nella prima fase (277.000 euro). In particolare, per la fase II, Fondazione Cariplo mette a disposizione 410.000 euro e la restante quota è cofinanziata dalla DG Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile di Regione Lombardia per€ 496.851 euro e dai Comuni proprietari degli edifici oggetto di intervento per euro 74.691 ».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

PARCO DELLE OROBIE Pag. 14 Alpeggi: è tempo di rinascere

Alpeggio sulle Orobie

Al via la seconda fase del progetto A.R.C.OROBIE - Alpeggi: Risorsa Culturale delle Orobie bergamasche, promosso e coordinato dal Parco delle Orobie bergamasche, in collaborazione con UNIMONT-Università degli Studi di Milano (Centro Interdipartimentale di Studi Applicati per la Gestione Sostenibile e la Difesa della Montagna), e i Comuni di Colere, Gromo, Oltressenda Alta, Taleggio, Valbondione, Valnegra e Vedeseta e con il sostegno di Fondazione Cariplo e il co-finanziamento di Regione Lombardia.

Conclusasi nel giugno 2014 la fase I dedicata al censimento dei beni e alla costruzione del metodo di rilievo e valutazione degli alpeggi, secondo un modello di conservazione integrata, prende avvio la fase II del Progetto AR.C.Orobie, che è stata presentata giovedì 6 novembre 2014 presso la sede del Parco ad Albino. Obiettivo finale di questo ulteriore passaggio è quello di concretizzare il metodo messo a punto nella I fase del progetto, attraverso la realizzazione di interventi strutturali su diversi beni tra quelli censiti ed inseriti come interventi prioritari nel Piano della Conservazione prodotto a conclusione della precedente fase. Grazie a questi interventi sarà possibile portare a nuova vita edifici che sono espressione della cultura e della società alpina, rivalutandoli non solo da un punto di vista architettonico, ma anche ambientale e produttivo, facendoli tornare ad essere sede di un progetto imprenditoriale.

Gli alpeggi, infatti, sono strutture complesse in cui la multifunzionalità permette una valorizzazione architettonica, territoriale, paesaggistica, naturalistica e agrozootecnica. Proprio per tenere conto di tale multifunzionalità, nella fase I, per ogni alpeggio-campione è stata avviata un'indagine conoscitiva di archivio e di rilievo che, congiuntamente all'approccio multi-attributo concretizzatosi in un sistema di supporto alle decisioni denominato MARCOS(Multiattribute AR.C.Orobie System), ha permesso di definire in maniera razionale e rigorosa le priorità d'intervento funzionali alla manutenzione programmata delle strutture.

«L'intera area delle Orobie, per quanto oggi sofferente a seguito di un progressivo abbandono, porta in eredità un patrimonio prezioso e non più trascurabile, fatto di storia, tradizioni, paesaggi e sensazioni che meritano di essere recuperati. In questa direzione va il progetto AR.C.Orobie con cui siamo certi di poter riscoprire un'identità comune a tutti noi molto cara. Fondamentale è stato l'approccio sistemico con cui abbiamo caratterizzato la prima parte dei lavori e con cui procederemo in divenire, in modo da favorire un'analisi e una gestione condivisa dell'intero progetto» - ha commentato Yvan Caccia, presidente del Parco delle Orobie Bergamasche.

La seconda fase, in cui centrale è, ancora una volta, il sostegno di Fondazione Cariplo, vedrà l'attivazione di nove cantieri per il restauro architettonico delle strutture più rappresentative (co-finanziato dalla Regione Lombardia), il coinvolgimento di giovani imprenditori per rilanciare l'economia rurale nelle zone montane di alta quota e l'avvio di corsi di formazione specifici per la gestione degli interventi strutturali in aree protette.

PARCO DELLE OROBIE Pag. 15 In questa fase il partenariato si arricchisce di un nuovo soggetto, la Scuola Edile di Bergamo, che aveva comunque già dato un contributo come supporto alla progettazione del corso per maestranze. Oltre ad occuparsi dell'effettiva erogazione di tale corso, la Scuola coadiuverà l'Università nella realizzazione di attività seminariali destinate a imprenditori e a professionisti.

«Lavorare sugli alpeggi vuol dire porre attenzione su numerosi aspetti strettamente integrati tra loro, affinché si possa innescare un percorso virtuoso che li faccia tornare ad essere un esempio di attività produttiva sostenibile nel tempo ed integrata nel territorio. In questa accezione, sono tanti i fattori da considerare, tra questi: la struttura, l'accessibilità, la viabilità interna, la disponibilità idrica e la peculiarità paesaggistica, nonché il fatto di trovarsi in un'area protetta. L'area considerata dal progetto, infatti, ricade in uno dei principali centri di biodiversità a livello continentale, caratterizzato, negli ultimi anni, da un sensibile recupero d'interesse, che non può non avere il proprio epicentro nella ripresa di attività imprenditoriali private. Questioni complesse, quindi, da non sottovalutare e da trattare, anzi, con competenza e coordinazione» - ha specificato il prof. Gian Battista Bischetti, ricercatore GeSDiMont - Responsabile Scientifico AR.C.Orobie.

Il valore del progetto per il Parco è stato sottolineato dal direttore Mauro Villa: "La seconda fase del progetto AR.C.Orobie mobilita una risorsa economica complessiva di circa 1.000.000 di euro, che si aggiungono a quanto già ottenuto nella prima fase (277.000 euro). In particolare, per la fase II, Fondazione Cariplo mette a disposizione 410.000 euro e la restante quota è cofinanziata dalla DG Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile di Regione Lombardia per € 496.851 euro e dai Comuni proprietari degli edifici oggetto di intervento per euro 74.691"

Un progetto di importante valore economico ma non solo. "Questo progetto - ha continuato Mauro Villa - è di particolare rilievo per il Parco, non solo perché in un contesto di veloce e progressiva diminuzione delle risorse disponibili si reperiscono fondi significativi da destinare alla manutenzione e allo sviluppo del territorio, ma soprattutto perché tali finanziamenti vanno ad incidere sul principale progetto strategico del Parco, ossia quello che cerca di coniugare lo svolgimento delle attività agricole ecocompatibili con il mantenimento degli elevati livelli di biodiversità naturale che contraddistinguono le Orobie: il paesaggio

PARCO DELLE OROBIE Pag. 16 You

Parco Orobie Bergamasche progetto ARCOrobie al via gli interventi Antenna 2 TV 06112014 Aiitenna2TV

PARCO DELLE OROBIE Pag. 17 Università Edolo: al via seconda fase progetto A.R.C.OROBIE

Al via la seconda fase del progetto A.R.C.OROBE - Alpeggi: Risorsa Culturale delle Orobie bergamasche, promosso e coordinato dal Parco delle Orobie bergamasche, in collaborazione con UNIMONT-Università degli Studi di Milano (Centro Interdipartimentale di Studi Applicati per la Gestione Sostenibile e la Difesa della Montagna), e i Comuni di Colere, Gromo, Oltressenda Alta, Taleggio, Valbondione, Valnegra e Vedeseta e con il sostegno di Fondazione Cariplo e il co- finanziamento di Regione Lombardia. Conclusasi nel giugno 2014 la fase I dedicata al censimento dei beni e alla costruzione del metodo di rilievo e valutazione degli alpeggi, secondo un modello di conservazione integrata, prende avvio la fase II del Progetto A.R.C.Orobie, che è stata presentata giovedì 6 novembre 2014 presso la sede del Parco ad Albino. Obiettivo finale di questo ulteriore passaggio è quello di concretizzare il metodo messo a punto nella I fase del progetto, attraverso la realizzazione di interventi strutturali su diversi beni tra quelli censiti ed inseriti come interventi prioritari nel Piano della Conservazione prodotto a conclusione della precedente fase. Grazie a questi interventi sarà possibile portare a nuova vita edifici che sono espressione della cultura e della società alpina, rivalutandoli non solo da un punto di vista architettonico, ma anche ambientale e produttivo, facendoli tornare ad essere sede di un progetto imprenditoriale. Gli alpeggi, infatti, sono strutture complesse in cui la multifunzionalità permette una valorizzazione architettonica, territoriale, paesaggistica, naturalistica e agrozootecnica.

PARCO DELLE OROBIE Pag. 18 Al via la seconda fase del progetto A.R.C.OROBIE - Alpeggi: Risorsa Culturale delle Orobie bergamasche, promosso e coordinato dal Parco delle Orobie bergamasche, in collaborazione con UNIMONT-Università degli Studi di Milano (Centro Interdipartimentale di Studi Applicati per la Gestione Sostenibile e la Difesa della Montagna), e i Comuni di Colere, Gromo, Oltressenda Alta, Taleggio, Valbondione, Valnegra e Vedeseta e con il sostegno di Fondazione Cariplo e il co-finanziamento di Regione Lombardia.

Le 'Notizie dal Web' pubblicate da Escursionismo.it sono una rassegna di notizie pertinenti il mondo dell'escursionismo e dell'outdoor tratte da fonti esterne e raccolte sul sito allo scopo di fornire ai visitatori un'informazione più completa. Leggi QUI l'articolo originale tratto da Feed Notiziario del Club Alpino Italiano.

PARCO DELLE OROBIE Pag. 19 Alpeggi: Risorsa Culturale delle Orobie bergamasche 06/11/2014 - Parco Viale Libertà, 21 - 24021 Albino (BG)

Iniziativa di censimento, manutenzione e rilancio degli alpeggi orobici, che diventerà presto realtà grazie al sostegno di Fondazione Cariplo.

All'incontro interverranno: Yvan Caccia, presidente del Parco delle Orobie Bergamasche, Mauro Villa, direttore del Parco, Anna Giorgi, direttore del Centro Interdipartimentale Ge.S.Di.Mont - Università degli Studi di Milano, Gianbattista Bischetti, ricercatore Ge.S.Di.Mont - Università degli Studi di Milano Responsabile Scientifico ARCOrobie, Marta Ratti Carrara, Parco delle Orobie Bergamasche, Valter Andreoli presidente Scuola Edile Bergamo , direttore Scuola Edile Bergamo e i sindaci dei Comuni di Colere, Gromo, Oltressenda Alta, Taleggio, Valbondione, Valnegra e Vedeseta.

PARCO DELLE OROBIE Pag. 20 Gli alpeggi pronti a rinascere Un milione di euro per ristrutturare e ripopolare i pascoli estivi

MARCO BIROLINI ni imprenditori locali, che da soli non avrebbero trovato i fondi ne­ BERGAMO cessari per i restauri. Una volta completati i lavori, si potrà tornare ad allevare bestiame e a produrre formaggio in quota, rilanciando l Parco delle Orobie fa rinascere gli alpeggi per rivitalizzare l'ai così l'intera filiera: a Bricconi, frazione di Oltressenda Alta, sarà a- ta montagna bergamasca. L'obiettivo è ambizioso: salvaguar perta una rivendita diretta al pubblico. Nello stesso paese sarà rea­ I dare il paesaggio e invertire il processo di lizzato anche un centro per i visitatori del Par­ spopolamento e abbandono sofferto negli ul­ Bergamasca co. «L'intera area delle Orobie, per quanto og­ timi anni. gi sofferente a seguito di un progressivo ab­ Gli alpeggi, una volta rimessi in sesto, daran­ bandono, porta in eredi Là un patrimonio pre­ no infatti una piccola ma importante risposta zioso e non pi ù trasc urabile, fatto di storia, tra­ anche all'emergenza occupazionale, inne­ L'obiettivo: tornare a produrre dizioni, paesaggi e sensazioni che meritano di scando un ciclo virtuoso in grado di portare formaggio in alta quota essere recuperati» ha spiegato Yvan Caccia, ricadute positive sull'economia delle valli. Sul e allevare bestiame presidente del Parco. progetto, coordinato dall'ingegner MartaRat- 11 restyling degli alpeggi favorirà anche la con­ ti Carrara e portato avanti in collaborazione Saranno messi in campo servazione di prati, pascoli e sentieri, incorag­ con l'Università di Milano, è stato investito un 36 interventi di recupero giando così un turismo sempre più attento ai milione di euro: 496 mila euro sono arrivati temi ambientali: «La nostra strategia - ha sot­ dalla Regione, 410 mila dalla Fondazione Ca­ per baite e cascine delle valli tolineato Mauro Villa, direttore del Parco - pre­ riplo e 74 mila dai sette comuni coinvolti nel­ In arrivo anche corsi vede di coniugare le attività agricole ecocom­ l'intervento (Colere, Cromo, Oltressenda, Ta­ patibili con il mantenimento degli elevati li­ leggio, Valbondione, Valnegra e Vedeseta). di formazione. Un progetto velli di biodiversità naturale delle Orobie». Il punto di partenza è stato il censimento di del Parco delle Orobie Al progetto contribuisce anche la Scuola e- trentasei siti, dopodiché l'estate scorsa è scat­ dile di Bergamo, che provvede alla forma­ tato il restauro dei primi quattro alpeggi. L'e­ zione di maestranze specializzate nei lavori state prossima saranno ristrutturate altre sei su edifici rurali, creando così un possibile strutture, individuate in base alle loro caratteristiche storiche, geo­ sbocco professionale per i tanti muratori delle valli lasciati a pie­ grafiche e architettoniche. Ne beneficerà Uitta l'attività casearia di dalla crisi. delle valli bergamasche: il progetto coinvolge infatti alcuni giova- 3 RIPRODUZIONE RISERVATA

Bli Gli alpeggi pronti a rinascere [Bea?

LA VEDUTA. Bricconi, frazione di Oltressenda Alta

PARCO DELLE OROBIE Pag. 21 Parco delle Orobie, la revoca spariglia le carte in tavola

Spiazzati. E ciò che 2013. Ben prima, quindi, degli so Morandi, ora in libertà, si ri- sembravascontato, lascia invece arresti domiciliari, disposti il 9 presenteràallariunione? Gli in­ ora aperte più strade. Questione maggio scorso. Un impasse sul terrogativi volteggiano dall'alta Parco delle Orobie, rappresen­ quale il consigliere regionale Ja­ alla bassa valle da ieri mattina tante della Comunità montana copo Scandella (Pd) aveva depo­ quando, aprendo il nostro gior­ Valle Seriana. Pochi giorni fa il sitato la scorsa primavera un'in­ nale, sindaci e presidenti delle nome di Benvenuto Morandi era terpellanza. tre Comunità montane che rien­ tornato alla ribalta per la sua Ma ora che i domiciliari sono trano nel Parco (nell'assemblea prolungata assenza nel direttivo stati revocati e quindi Morandi siedono i presidenti di Comunità (per laprecisione il Consiglio di sarà più libero di partecipare alle montana Alberto Mazzoleniper gestione) del Parco, conia convo­ sedute, cosa succederà? L'assem­ laBrembana, Guido Giudiciper cazione a giovedì prossimo di blea del Parco deciderà di tirare quella di Scalve, Alberto Bigoni un'assemblea durante la quale dritto, procedendo alla surroga, per la Seriana oltre aPierangelo trattare anche di questo tema. sceglierà (seconda opzione)di Manzoni per la Provincia e Yvan Ovvero giungere alla revoca non decidere, rimandando il Caccia che la presiede senza di­ dellaposizione ricoperta dall'ex punto al prossimo incontro («co­ ritto di voto) hanno letto la noti­ sindaco di Valbondione, il cui me del resto sta succedendo da zia che giunge dalla Procura. E posto al tavolo dellasede diAlbi- sei mesi», fa notare qualcuno), cambia le carte in tavola. • no risulta vuoto dall'inizio del oppure - colpo di scena - lo stes­ M.Tode.

PARCO DELLE OROBIE Pag. 22 Progetto ArcOrobie Rinascono gli alpeggi Bergamo, previsti interventi per 1 milione di euro - BERGAMO- strutture complesse in cui la multifunzionalità per­ mette una valorizzazione architettonica, territoriale, SCATTA la "fase due" per il progetto A.RCOro- paesaggistica, naturalistica e agrozootecnica. bie, dedicato agli alpeggi come risorsa culturale del I prossimi step del progetto sono stati illustrati nella territorio bergamasco, promosso e coordinato dal sede del Parco, ad Albino, dove il presidente, Yvan Parco delle Orobie in collaborazione con Uni- Caccia, ha rimarcato che «la nuova fase vedrà l'attiva­ mont-Università degli Studi di Milano e i Comuni zione di nove cantieri per il restauro architettonico di Colere, Gromo, Oltressenda Alta, Taleggio, Val- delle strutture più rappresentative e l'avvio di corsi bondione, Valnegra e Vedeseta e con il sostegno di di formazione specifici per la gestione degli interven­ Fondazione Cariplo e il co-finanziamento di Regio­ ti in aree protette. Fondamentale sarà anche la nuo­ ne Lombardia. va partnership con la Scuola Edile di , che ave­ A meno di cinque mesi di distanza dalla conclusione va comunque già dato un contributo come supporto delle operazioni di censimento e valutazione degli alla progettazione del corso per maestranze». stessi alpeggi, è quindi ora tutto pronto per mettere a La seconda fase del progetto A.R.COrobie mobilite­ rà investimenti complessivi per circa 1 milione di eu­ punto interventi strutturali sui beni inseriti come ro, che si aggiunge a quanto già ottenuto nella prima prioritari nel Piano della conservazione redatto nel­ fase (277mila euro). In particolare, la Fondazione Ca­ la prima parte dell'anno. In questo modo sarà possi­ riplo metterà a disposizione 41 Ornila euro; la restan­ bile portare a nuova vita edifìci che sono espressione te quota sarà cofìnanziata dal Pirellone per quasi della cultura e della società alpina, rivalutandoli non mezzo milione e dai Comuni proprietari degli edifi­ solo da un punto di vista architettonico, ma anche ci oggetto di intervento per 75mila euro. ambientale e produttivo: gli alpeggi, infatti, sono Alessandro Borelli

COLLABORAZIONE Il progetto è promosso e coordinato dal Parco delle Orobie con U n i mo nt-U n iversità di Milano e i Comuni di Colere, Gromo, Oltressenda Alta, Taleggio, Valbondione, Valnegra e Vedeseta e il sostegno di Cariplo e Regione Lombardia.

PARCO DELLE OROBIE Pag. 23 Progetto A.R.C.Orobie: gli alpeggi sono una risorsa culturale

Parte la seconda fase del progetto A.R.C.Orobie, Alpeggi: Risorsa Culturale delle Orobie bergamasche, promosso e coordinato dal Parco delle Orobie bergamasche, in collaborazione con UNIMONT-Università degli Studi di Milano (Centro Interdipartimentale di Studi Applicati per la Gestione Sostenibile e la Difesa della Montagna), e i Comuni di Colere, Gromo, Oltressenda Alta, Taleggio, Valbondione, Valnegra e Vedeseta e con il sostegno di Fondazione Cariplo e il co-finanziamento di Regione Lombardia.

Conclusasi nel giugno 2014 la fase I dedicata al censimento dei beni e alla costruzione del metodo di rilievo e valutazione degli alpeggi, secondo un modello di conservazione integrata, prende avvio la fase Il del Progetto A.R.C.Orobie, che è stata presentata giovedì 6 novembre 2014 presso la sede del Parco ad Albino.

Obiettivo finale di questo ulteriore passaggio è quello di concretizzare il metodo messo a punto nella I fase del progetto, attraverso la realizzazione di interventi strutturali su diversi beni tra quelli censiti ed inseriti come interventi prioritari nel Piano della Conservazione prodotto a conclusione della precedente fase.

Grazie a questi interventi sarà possibile portare a nuova vita edifici che sono espressione della cultura e della società alpina, rivalutandoli non solo da un punto di vista architettonico, ma anche ambientale e produttivo, facendoli tornare a essere sede di un progetto imprenditoriale. Gli alpeggi, infatti, sono strutture complesse in cui la multifunzionalità permette una valorizzazione architettonica, territoriale, paesaggistica, naturalistica e agrozootecnica.

Proprio per tenere conto di tale multifunzionalità, nella fase I, per ogni alpeggio-campione è stata avviata un'indagine conoscitiva di archivio e di rilievo che, congiuntamente all'approccio multi-attributo concretizzatosi in un sistema di supporto alle decisioni denominato MARCOS (Multiattribute A.R.C.Orobie System), ha permesso di definire in maniera razionale e rigorosa le priorità d'intervento funzionali alla manutenzione programmata delle strutture.

''Unterà area delle Orobie, per quanto oggi sofferente a seguito di un progressivo abbandono, porta in eredità un patrimonio prezioso e non più trascurabile, fatto di storia, tradizioni, paesaggi e sensazioni che meritano di essere recuperati. In questa direzione va il progetto A.R.C.Orobie con cui siamo certi di poter riscoprire un 'identità comune a tutti noi molto cara. Fondamentale è stato l'approccio sistemico con cui abbiamo caratterizzato la prima parte dei lavori e con cui procederemo in divenire, in modo da favorire un'analisi e una gestione condivisa dell'intero progetto"ha commentato Yvan Caccia, presidente del Parco delle Orobie Bergamasche.

PARCO DELLE OROBIE Pag. 24 La seconda fase, in cui centrale è, ancora una volta, il sostegno di Fondazione Cariplo, vedrà l'attivazione di nove cantieri per il restauro architettonicodelle strutture più rappresentative (co-finanziato dalla Regione Lombardia), il coinvolgimento di giovani imprenditori per rilanciare l'economia rurale nelle zone montane di alta quota e l'avvio di corsi di formazione specifici per la gestione degli interventi strutturali in aree protette.

In questa fase il partenariato si arricchisce di un nuovo soggetto, la Scuola Edile di Bergamo, che aveva comunque già dato un contributo come supporto alla progettazione del corso per maestranze. Oltre a occuparsi dell'effettiva erogazione di tale corso, la Scuola coadiuverà l'Università nella realizzazione di attività seminariali destinate a imprenditori e a professionisti.

"Lavorare sugli alpeggi vuol dire porre attenzione su numerosi aspetti strettamente integrati tra loro, affinché si possa innescare un percorso virtuoso che li faccia tornare a essere un esempio di attività produttiva sostenibile nel tempo e integrata nel territorio. In questa accezione, sono tanti i fattori da considerare, tra questi: la struttura, l'accessibilità, la viabilità interna, la disponibilità idrica e la peculiarità paesaggistica, nonché il fatto di trovarsi in un'area protetta. L'area considerata dal progetto, infatti, ricade in uno dei principali centri di biodiversità a livello continentale, caratterizzato, negli ultimi anni, da un sensibile recupero dlnteresse, che non può non avere il proprio epicentro nella ripresa di attività imprenditoriali private. Questioni complesse, quindi, da non sottovalutare e da trattare, anzi, con competenza e coordinazione"ha specificato Gian Battista Bischetti, ricercatore GeSDiMont Responsabile Scientifico A.R.C.Orobie.

Il valore del progetto per il Parco è stato sottolineato dal direttore Mauro Villa: "La seconda fase del progetto A.R.C.Orobie mobilita una risorsa economica complessiva di circa 1.000.000 di euro, che si aggiungono a quanto già ottenuto nella prima fase (277.000 euro). In particolare, perla fase II, Fondazione Cariplo mette a disposizione 410.000 euro e la restante quota è cofinanziata dalla DG Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile di Regione Lombardia per 496.851 euro e dai Comuni proprietari degli edifici oggetto di intervento per euro 74.691".

Un progetto di importante valore economico ma non solo. "Questo progetto" ha continuato Mauro Villa "è di particolare rilievo per il Parco, non solo perché in un contesto di veloce e progressiva diminuzione delle risorse disponibili si reperiscono fondi significativi da destinare alla manutenzione e allo sviluppo del territorio, ma soprattutto perché tali finanziamenti vanno a incidere sul principale progetto strategico del Parco, ossia quello che cerca di coniugare lo svolgimento delle attività agricole ecocompatibili con il mantenimento degli elevati livelli di biodiversìtà naturale che contraddistinguono le Orobie: il paesaggio orobico è in gran parte frutto di secoli di interazione uomo-ambiente e la biodiversità attuale è uno dei frutti di tale interazione, soprattutto in specifico riferimento all'esistenza di prati e pascoli".

"A.R.C.Orobie"sottolinea Anna Giorgi, direttore di UNIMONT-Università degli Studi di Milano "esprime lo spirito più autentico dell'Università della Montagna alla ricerca di modelli alternativi che interessino perlopiù i giovani e che, attraverso azioni e iniziative efficaci e alti valori professionali, rilancino la centralità del territorio montano".

All'incontro, sono intervenuti inoltre: Marta Ratti Carrara, Parco delle Orobie Bergamasche, Valter Andreoli, presidente Scuola Edile Bergamo e i sindaci dei Comuni di Colere, Gromo, Oltressenda Alta, Taleggio, Valbondione, Valnegra e Vedeseta che hanno sottolineato il valore territoriale del progetto reso possibile grazie alla capacità dei vari enti coinvolti di fare sistema.

PARCO DELLE OROBIE Pag. 25 Orobie bergamasche, un progetto per la rinascita degli Alpeggi

Redazione

ALBINO, Bergamo — E' stata presentata giovedì 6 novembre la seconda fase di A.r.c.Orobie - Alpeggi: Risorsa Culturale delle Orobie bergamasche, il progetto che mira alla rivalutazione degli alpeggi di montagna. Nei prossimi mesi saranno aperti nove cantieri per il restauro architettonico delle strutture più rappresentative, saranno coinvolti giovani imprenditori per rilanciare l'economia rurale nelle zone montane di alta quota e avviati corsi di formazione specifici per la gestione degli interventi strutturali in aree protette.

A.r.c.Orobie - Alpeggi: Risorsa Culturale delle Orobie bergamasche è promosso e coordinato dal Parco delle Orobie bergamasche, in collaborazione con Unimont - Università degli Studi di Milano (Centro Interdipartimentale di Studi Applicati per la Gestione Sostenibile e la Difesa della Montagna), e i Comuni di Colere, Gramo, Oltressenda Alta, Taleggio, Valbondione, Valnegra e Vedeseta, con il sostegno di Fondazione Cariplo e Regione Lombardia. Conclusasi nel giugno 2014 la fase I dedicata al censimento dei beni e alla costruzione del metodo di rilievo e valutazione degli alpeggi, secondo un modello di conservazione integrata, prende avvio la fase II del Progetto A.R.C.Orobie, che è stata presentata giovedì 6 novembre 2014 presso la sede del Parco ad Albino.

Obiettivo finale di questo ulteriore passaggio è quello di concretizzare il metodo messo a punto nella I fase del progetto, attraverso la realizzazione di interventi strutturali su diversi beni tra quelli censiti ed inseriti come interventi prioritari nel Piano della Conservazione prodotto a conclusione della precedente fase. Grazie a questi interventi sarà possibile portare a nuova vita edifici che sono espressione della cultura e della società alpina, rivalutandoli non solo da un punto di vista architettonico, ma anche ambientale e produttivo, facendoli tornare ad essere sede di un progetto imprenditoriale. Gli alpeggi, infatti, sono strutture complesse in cui la multifunzionalità permette una valorizzazione architettonica, territoriale, paesaggistica, naturalistica e agrozootecnica.

PARCO DELLE OROBIE Pag. 26 Proprio per tenere conto di tale multifunzionalità, nella fase I, per ogni alpeggio-campione è stata avviata un'indagine conoscitiva di archivio e di rilievo che, congiuntamente all'approccio multi-attributo concretizzatosi in un sistema di supporto alle decisioni denominato MARCOS (Multiattribute A.R.C.Orobie System), ha permesso di definire in maniera razionale e rigorosa le priorità d'intervento funzionali alla manutenzione programmata delle strutture.

La seconda fase vedrà l'attivazione di nove cantieri per il restauro architettonico delle strutture più rappresentative (co-finanziato dalla Regione Lombardia), il coinvolgimento di giovani imprenditori per rilanciare l'economia rurale nelle zone montane di alta quota e l'avvio di corsi di formazione specifici per la gestione degli interventi strutturali in aree protette. In questa fase il partenariato si arricchisce di un nuovo soggetto, la Scuola Edile di Bergamo, che aveva comunque già dato un contributo come supporto alla progettazione del corso per maestranze. Oltre ad occuparsi dell'effettiva erogazione di tale corso, la Scuola coadiuverà l'Università nella realizzazione di attività seminariali destinate a imprenditori e a professionisti.

PARCO DELLE OROBIE Pag. 27 NUOVA VITA AGLI ALPEGGI

Grazie alla collaborazione tra Parco delle Orobie Bergamasche, Unimont - Università degli Studi di Milano e 7 amministrazioni comunali e grazie al sostegno della Fondazione Cariplo, si apre il secondo capitolo di A.R.C.OROBIE. Il progetto si arricchisce di un nuovo partner: la Scuola Edile di Bergamo. La seconda fase del progetto mobilita una risorsa complessiva di un milione di euro. Al via la seconda fase del progetto A.R.C.OROBIE - Alpeggi: Risorsa Culturale delle Orobie bergamasche, promosso e coordinato dal Parco delle Orobie bergamasche, in collaborazione con UNIMONT-Università degli Studi di Milano (Centro Interdipartimentale di Studi Applicati per la Gestione Sostenibile e la Difesa della Montagna), e i Comuni di Colere, Gromo, Oltressenda Alta, Taleggio, Valbondione, Valnegra e Vedeseta e con il sostegno di Fondazione Cariplo e il co-finanziamento di Regione Lombardia.

SECONDA FASE DEL PROGETTO Conclusasi nel giugno 2014 la fase I dedicata al censimento dei beni e alla costruzione del metodo di rilievo e valutazione degli alpeggi, secondo un modello di conservazione integrata, prende avvio la fase II del Progetto A.R.C.Orobie, che è stata presentata giovedì 6 novembre 2014 presso la sede del Parco ad Albino. Obiettivo finale di questo ulteriore passaggio è quello di concretizzare il metodo messo a punto nella I fase del

PARCO DELLE OROBIE Pag. 28 progetto, attraverso la realizzazione di interventi strutturali su diversi beni tra quelli censiti ed inseriti come interventi prioritari nel Piano della Conservazione prodotto a conclusione della precedente fase. Grazie a questi interventi sarà possibile portare a nuova vita edifici che sono espressione della cultura e della società alpina, rivalutandoli non solo da un punto di vista architettonico, ma anche ambientale e produttivo, facendoli tornare ad essere sede di un progetto imprenditoriale. Gli alpeggi, infatti, sono strutture complesse in cui la multifunzionalità permette una valorizzazione architettonica, territoriale, paesaggistica, naturalistica e agrozootecnica.

PARCO DELLE OROBIE Pag. 29 HOME CRONACA POLITICA ECONOMIA CULTURA SPORT EVENTI ALTRE VALLI CURIOSITÀ COI

^> ~J^tW^S~ Hai provato la Spin ata con la birra Scarlatta? (j<> £_, r. entrale TUTTE LE DELIZIE A BABASS E DI MAIS SPINATO DI v. entrale

Cerca,,, Cerca.,, PRESENTAZIONE SECONDA FASE PROGETTO A.R.C. OROBIE r Fiera Valeriana I Made 111 ValdiScatve 29 NOVEMBRE 2014 ore 14.00 » Cav. Gianni Radio, «il A. I

SERVIZI CIMITERIALI ED EDILI

Ccf LAVORI EDILI • GESTIONE CIMTTERi ESUMAZKJNI TEL ESTUMULA21QWI - 5MALTMEt«TO RIFILITI CIMITERI AL] SOM* iCMfc riftflÉNi CIMITERIALI 333.5821660 PICCOLI SCAVI E DEMOLIZIONI 349.6501488 Via Morti delle Baracche. 11 • GANDINO ra PromoSerio B^^i AGENZIA DI SVILUPPO TEHP.ITOP.tALE VALSERIANA E VAL DI SCALVE

VIDEO RECENTI

Related Videos

PIAZZA DI PRONTA PER NATALE PIAZZA DI GAZZANIGA PRONTA PER NATALE Views : HE: Views : 98

Inizio Indietro 12 3 4 5 6 7 9 10 Avanti Fine Inizio Indietro 12 3 4 Avanti Fine

"segoneonline.it CONSINFO.IT Assistenza Informatica Tel. 035.73.84.67

LA RADIO radiai DELLE UALLl DI BERGAMO

Orio HMTr>i n •! ~7nh,iriE=

PARCO DELLE OROBIE Pag. 30 Alpi Orobie: torna la vita (e il lavoro) sugli alpeggi

Al via la seconda fase del progetto A.R.C.OROBIE -Alpeggi: Risorsa Culturale delle Orobie Bergamasche, promosso e coordinato dal Parco delle Orobie Bergamasche, in collaborazione con UNIMONT - Università degli Studi di Milano (Centro Interdipartimentale di Studi Applicati per la Gestione Sostenibile e la Difesa della Montagna), e i Comuni di Colere, Gromo, Oltressenda Alta, Taleggio, Valbondione, Valnegra e Vedeseta, con il sostegno di Fondazione Cariplo e il co- finanziamento di Regione Lombardia.

Conclusasi nel giugno 2014 la fase I, dedicata al censimento dei beni e alla costruzione del metodo di rilievo e valutazione degli alpeggi, secondo un modello di conservazione integrata, prende avvio ora la fase II del progetto.

Obiettivo finale di questo ulteriore passaggio è quello di concretizzare il metodo messo a punto nella I fase del progetto, attraverso la realizzazione di interventi strutturali su diversi beni tra quelli censiti ed inseriti come interventi prioritari nel Piano della Conservazione prodotto a conclusione della precedente fase. Grazie a questi interventi sarà possibile portare a nuova vita edifici che sono espressione della cultura e della società alpina, rivalutandoli non solo da un punto di vista architettonico, ma anche ambientale e produttivo, facendoli tornare ad essere sede di un progetto imprenditoriale. Gli alpeggi, infatti, sono strutture complesse in cui la multifunzionalità permette una valorizzazione architettonica, territoriale, paesaggistica, naturalistica e agrozootecnica.

Proprio per tenere conto di tale multifunzionalità, nella fase I, per ogni alpeggio-campione è stata avviata un'indagine conoscitiva di archivio e di rilievo che, congiuntamente all'approccio multi-attributo concretizzatosi in un sistema di supporto alle decisioni denominato MARCOS (Multiattribute A.R.C.Orobie System), ha permesso di definire in maniera razionale e rigorosa le priorità d'intervento funzionali alla manutenzione programmata delle strutture.

"L'intera area delle Orobie, per quanto oggi sofferente a seguito di un progressivo abbandono, porta in eredità un patrimonio prezioso e non più trascurabile, fatto di storia, tradizioni, paesaggi e sensazioni che meritano di essere recuperati. In questa direzione va il progetto A.R.C.Orobie con cui siamo certi di poter riscoprire un'identità comune a tutti noi molto cara. Fondamentale è stato l'approccio sistemico con cui abbiamo caratterizzato la prima parte dei lavori e con cui procederemo in divenire, in modo da favorire un'analisi e una gestione condivisa dell'intero progetto", ha commentato Yvan Caccia, presidente del Parco delle Orobie Bergamasche.

La seconda fase, in cui centrale è, ancora una volta, il sostegno di Fondazione Cariplo, vedrà l'attivazione di nove cantieri per il restauro architettonico delle strutture più rappresentative (co-finanziato dalla Regione Lombardia), il coinvolgimento di giovani imprenditori per rilanciare l'economia rurale nelle zone montane di alta quota e l'avvio di corsi di formazione specifici per la gestione degli interventi strutturali in aree protette.

PARCO DELLE OROBIE Pag. 31 In questa fase il partenariato si arricchisce di un nuovo soggetto, la Scuola Edile di Bergamo, che aveva comunque già dato un contributo come supporto alla progettazione del corso per maestranze. Oltre ad occuparsi dell'effettiva erogazione di tale corso, la Scuola coadiuverà l'Università nella realizzazione di attività seminariali destinate a imprenditori e a professionisti.

"Lavorare sugli alpeggi vuol dire porre attenzione su numerosi aspetti strettamente integrati tra loro, affinché si possa innescare un percorso virtuoso che li faccia tornare ad essere un esempio di attività produttiva sostenibile nel tempo ed integrata nel territorio. In questa accezione, sono tanti i fattori da considerare, tra questi: la struttura, l'accessibilità, la viabilità interna, la disponibilità idrica e la peculiarità paesaggistica, nonché il fatto di trovarsi in un'area protetta. L'area considerata dal progetto, infatti, ricade in uno dei principali centri di biodiversità a livello continentale, caratterizzato, negli ultimi anni, da un sensibile recupero d'interesse, che non può non avere il proprio epicentro nella ripresa di attività imprenditoriali private. Questioni complesse, quindi, da non sottovalutare e da trattare, anzi, con competenza e coordinazione", - ha specificato Gian Battista Bischetti, ricercatore GeSDiMont- Responsabile Scientifico A.R.C.Orobie.

IL valore del progetto per il Parco è stato sottolineato dal direttore Mauro Villa: "La seconda fase del progetto A.R.C.Orobie mobilita una risorsa economica complessiva di circa 1 milione di euro, che si aggiungono a quanto già ottenuto nella prima fase (277.000 euro). In particolare, per la fase II, Fondazione Cariplo mette a disposizione 410.000 euro e la restante quota è cofinanziata dalla DG Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile di Regione Lombardia per 496.851 euro e dai Comuni proprietari degli edifici oggetto di intervento per euro 74.691"

Un progetto di importante valore economico ma non solo. "Questo progetto - ha continuato Mauro Villa - è di particolare rilievo per il Parco, non solo perché in un contesto di veloce e progressiva diminuzione delle risorse disponibili si reperiscono fondi significativi da destinare alla manutenzione e allo sviluppo del territorio, ma soprattutto perché tali finanziamenti vanno ad incidere sul principale progetto strategico del Parco, ossia quello che cerca di coniugare lo svolgimento delle attività agricole ecocompatibili con il mantenimento degli elevati livelli di biodiversità naturale che contraddistinguono le Orobie: il paesaggio orobico è in gran parte frutto di secoli di interazione uomo-ambiente e la biodiversità attuale è uno dei frutti di tale interazione, soprattutto in specifico riferimento all'esistenza di prati e pascoli".

"A.R.C.Orobie - sottolinea Anna Giorgi, direttore di UNIMONT- Università degli Studi di Milano - esprime lo spirito più autentico dell'Università della Montagna alla ricerca di modelli alternativi che interessino perlopiù i giovani e che, attraverso azioni e iniziative efficaci ed alti valori professionali, rilancino la centralità del territorio montano".

PARCO DELLE OROBIE Pag. 32 La vecchia baita rinasce e si converte al nuovo turismo Oltressenda Alta: restaurata alla Verzuda bassa, a 1.500 metri L'idea del sindaco Vanoncini: si dormirà accanto al mandriano

Oltressenda Alta comunale che porta alla baita La nuova strada agro silvo pa­ ENZO VALENTI della Verzuda bassa era ormai storale è lunga circa due chilo­ Alcuni faggi centenari - si cal­ impraticabile, abbiamo pensa­ metri e larga in media tre metri cola, secondo la stima del Cor­ to di tracciarne una nuova. Era e 50. È stata realizzata in un po forestale delle Stato, che ab­ necessariaper la sistemazione mese dalla ditta Lizzardi di biano circa300 anni - sono da dellabaita in questione. Aveva­ Gromo e vi possono transitare sempre i silenziosi spettatori mo in precedenza avuto un fi­ solo i proprietari di boschi e delle trasformazioni che hanno nanziamento dalla Regione, sia pascoli, così come i mandriani viaviainteressatoilpascolosu per labaita alta di Verzuda, che e pastori caricatori dell'alpe. cui insiste labaita della Verzu- è stata completamente ristrut­ Oltre all'intervento di ristrut­ dabassa, posta sulla destra del­ turata, sia per la stradella di turazione della baita bassa di la valle dell'Ogna, a circa 1.500 accesso alla Baita bassa, pari a Verzuda è stata ultimata la metri di quota e di proprietà del 40 mila euro». strada sterrata, grazie anche a Comune di Oltressenda Alta. C'era tuttavia un intoppo, una somma devoluta al Comu­ Ora questa località dove i «che sembrava insormontabi­ ne dal Parco delle Orobie ber­ faggi svettano verso il cielo si le. Il nuovo tracciato, infatti, gamasche. Esecutrice dei lavo­ prepara a convertirsi al turi­ attraversava alcune zone a pro­ ri l'impresa Ardii, di Villa smo, grazie alla creazione di tezione speciale, dove non si d'Ogna. una nuova strada agro silvo pa­ potevano eseguire lavori di al­ Aggiunge il sindaco: «Si è storale che dalle Baite del Mò- cun genere. Per fortuna, dietro sostituito l'assito sottostante il schel raggiunge labaita di Ver- nostra insistenza, come pure tetto con legno massello, rifat­ zudabassa, masoprattutto alla per l'interessamento del Parco to il manto di copertura isolan­ sistemazione di quest'ultima. delle Orobie bergamasche, la dolo con appositi pannelli, si è Di queste opere - che si aggiun­ Giunta regionale, con delibera dotata la baita di nuovo camino gono a quelle che il piccolo Co­ del 6 settembre 2013, ha modi­ e di stufa a legna». L'idea del­ mune seriano ha recentemente ficato laprecedente disposizio­ l'amministrazione comunale di realizzato per valorizzare poz­ ne di legge. Per cui ha stabilito Oltressenda Alta è ora quella di ze d'abbeverata, sentieri e bai­ che anche in zone Zps sono destinare parte della baita bas­ te, onde incrementare, con la possibili lavori per il migliora­ sa e di quella alta della Verzuda realizzazione anche di un mento dei pascoli e deiboschi a fini turistici, con la possibilità ostello della gioventù a Valzu- e per l'accesso agli stessi. Una di pernottamento, lasciando rio, un turismo rispettoso dei decisione importante, che ci ha naturalmente gli spazi oppor­ luoghi e della natura - parla il consentito di realizzare quanto tuni per il mandriano che sul­ sindaco Michele Vanoncini: programmato». l'alpe lavora d'estate e produce «Datochelavecchiastradella latticini. • Terra di mandriani

La baita della Verzuda bassa sorge a circa 1.500 metri di quota ri

PARCO DELLE OROBIE Pag. 33 ALPEGGI PRONTI A RINASCERE, CON IL PROGETTO A.R.C.OROBIE SI FINANZIANO 1 MILIONE DI EURO DI INTERVENTI

Pubblicato: 06 Novembre 2014

inShare

È stata presentata questa mattina la seconda fase dell'importante progetto promosso dal Parco delle Orobie Bergamasche che ha come obiettivo la rivitalizzazione delle montagne: A.R.C.Orobie, dopo la prima fase di censimento e progettazione, ora è pronto ad operare sul territorio della Valle Seriana, della Val di Scalve e della Valle Brembana con 10 interventi di restauro architettonico di beni rurali montani.

Il progetto "A.r.c.Orobie - Alpeggi: Risorsa Culturale delle Orobie bergamasche" è promosso e coordinato dal Parco delle Orobie bergamasche, in collaborazione con Unimont-Università degli Studi di Milano e i Comuni di Colere, Gramo, Oltressenda Alta, Taleggio, Valbondione, Valnegra e Vedeseta e con il sostegno di Fondazione Cariplo e il co-finanziamento di Regione Lombardia.

Conclusasi a giugno di quest'anno la prima fase dedicata al censimento dei beni, prende il via la seconda fase che ha come obiettivo la realizzazione di diversi interventi strutturali coinvolgendo giovani imprenditori per rilanciare l'economia rurale delle zone montante di alta quota e l'avvio di corsi di formazione specifici. Grazie a ciò sarà possibile portare a nuova vita edifici che sono espressione della cultura e della società alpina, rivalutandoli non solo da un punto di vista architettonico, ma anche ambientale e produttivo, facendoli tornare ad essere sede di un progetto imprenditoriale.

"L'intera area delle Orobie, - ha commentato Yvan Caccia, presidente del Parco delle Orobie Bergamasche - per quanto oggi sofferente a seguito di un progressivo abbandono, porta in eredità un patrimonio prezioso e non più trascurabile, fatto di storia, tradizioni, paesaggi e sensazioni che meritano di essere recuperati. In questa direzione va il progetto A.r.c.Orobie con cui siamo certi di poter riscoprire un'identità comune a tutti noi molto cara".

In questa fase il partenariato si arricchisce di un nuovo soggetto, la Scuola Edile di Bergamo, che aveva comunque già dato un contributo come supporto alla progettazione del corso per maestranze. Oltre ad occuparsi dell'effettiva erogazione di tale corso, la Scuola coadiuverà l'Università nella realizzazione di attività seminariali destinate a imprenditori e a professionisti.

Il valore del progetto per il Parco è stato sottolineato dal direttore Mauro Villa, "La seconda fase del progetto mobilita una risorsa economica complessiva di circa 1.000.000 di euro, che si aggiungono a quanto già ottenuto nella prima fase (277.000 euro). In particolare, per la fase II, Fondazione Cariplo mette a disposizione 410.000 euro e la restante quota è cofinanziata dalla DG Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile di Regione Lombardia per € 496.851 euro e dai Comuni proprietari degli edifici oggetto di intervento per euro 74.691".

GLI INTERVENTI IN VALLE SERIANA E VAL DI SCALVE

Gli interventi sia di restauro che di ricostruzione coinvolgeranno 7 comuni dell'intero territorio del Parco delle Orobie: dalla Valle Brembana, alla Valle Seriana fino alla Val di Scalve. In quest'ultima nello specifico è interessato il comune di Colere dove verrà sistemata definitivamente baita Guaita.

In Valle Seriana due interventi interessano il comune di Oltressenda Alta, quello a Verzuda Bassa (concluso entro il 30 ottobre scorso, ndr.) e quello al borgo di Bricconi; a Gromo verrà sistemata l'alpe Avert e a Valbondione l'alpe Asta Mezzo.

Gli interventi si concluderanno entro la fine del 2016.

GUARDA IL VIDEO

PARCO DELLE OROBIE Pag. 34 Parco delle Orobie Bergamasche ed alcuni Partner per il progetto culturale: Alpeggi è tempo di rinascere

Conclusasi nel giugno 2014 la fase I dedicata al censimento dei beni e alla costruzione del metodo di rilievo e valutazione degli alpeggi, secondo un modello di conservazione integrata, prende avvio la fase II del Progetto A.R.C.Orobie.

Alpeggi: Risorsa Culturale delle Orobie Bergamasche, progetto promosso e coordinato dal Parco delle Orobie bergamasche, in collaborazione con UNIMONT- Università degli Studi di Milano (Centro Interdipartimentale di Studi Applicati per la Gestione Sostenibile e la Difesa della Montagna), e i Comuni di Colere, Gramo, Oltressenda Alta, Taleggio, Valbondione, Valnegra e Vedeseta e con il sostegno di Fondazione Cariplo e il co-finanziamento di Regione Lombardia, parte con la seconda fase del progetto A.R.C.OROBIE

Obiettivo finale di questo ulteriore passaggio è quello di concretizzare il metodo messo a punto nella I fase del progetto, attraverso la realizzazione di interventi strutturali su diversi beni tra quelli censiti ed inseriti come interventi prioritari nel Piano della Conservazione prodotto a conclusione della precedente fase. Grazie a questi interventi sarà possibile portare a nuova vita edifici che sono espressione della cultura e della società alpina, rivalutandoli non solo da un punto di vista architettonico, ma anche ambientale e produttivo, facendoli tornare ad essere sede di un progetto imprenditoriale. Gli alpeggi, infatti, sono strutture complesse in cui la multifunzionalità permette una valorizzazione architettonica, territoriale, paesaggistica, naturalistica e agrozootecnica.

Proprio per tenere conto di tale multifunzionalità, nella fase I, per ogni alpeggio-campione è stata avviata un'indagine conoscitiva di archivio e di rilievo che, congiuntamente all'approccio multi-attributo concretizzatosi in un sistema di supporto alle decisioni denominato MARCOS (Multiattribute A.R.C.Orobie System), ha permesso di definire in maniera razionale e rigorosa le priorità d'intervento funzionali alla manutenzione programmata delle strutture.

«L'intera area delle Orobie, per quanto oggi sofferente a seguito dì un progressivo abbandono, porta in eredità un patrimonio prezioso e non più trascurabile, fatto di storia, tradizioni, paesaggi e sensazioni che meritano di essere recuperati. In questa direzione va il progetto A.R.C.Orobie con cui siamo certi di poter riscoprire un'identità comune a tutti noi molto cara. Fondamentale è stato l'approccio sistemico con cui abbiamo caratterizzato la prima parte dei lavori e con cui procederemo in divenire, in modo da favorire un'analisi e una gestione condivisa dell'intero progetto» - ha commentato Yvan Caccia, presidente del Parco delle Orobie Bergamasche.

La seconda fase, in cui centrale è, ancora una volta, il sostegno di Fondazione Cariplo, vedrà l'attivazione di nove cantieri per il restauro architettonico delle strutture più rappresentative (co-finanziato dalla Regione Lombardia), il coinvolgimento di giovani imprenditori per rilanciare l'economia rurale nelle zone montane di alta quota e l'avvio di corsi di formazione specifici per la gestione degli interventi strutturali in aree protette.

In questa fase il partenariato si arricchisce di un nuovo soggetto, la Scuola Edile di Bergamo, che aveva comunque già dato un contributo come supporto alla progettazione del corso per maestranze. Oltre ad occuparsi dell'effettiva erogazione di tale corso, la Scuola coadiuverà l'Università nella realizzazione di attività seminariali destinate a imprenditori e a professionisti.

«Lavorare sugli alpeggi vuol dire porre attenzione su numerosi aspetti strettamente integrati tra loro, affinché si possa innescare un percorso virtuoso che li faccia tornare ad essere un esempio di attività produttiva sostenibile nel tempo ed integrata nel territorio. In questa accezione, sono tanti i fattori da considerare, tra questi: la struttura, l'accessibilità, la viabilità interna, la disponibilità idrica e la peculiarità paesaggistica, nonché il fatto di trovarsi in un'area protetta. L'area

PARCO DELLE OROBIE Pag. 35 considerata dal progetto, infatti, ricade in uno dei principali centri di biodiversità a livello continentale, caratterizzato, negli ultimi anni, da un sensibile recupero d'interesse, che non può non avere il proprio epicentro nella ripresa di attività imprenditoriali private. Questioni complesse, quindi, da non sottovalutare e da trattare, anzi, con competenza e coordinazione» - ha specificato il prof. Gian Battista Bischetti, ricercatore GeSDiMont - Responsabile Scientifico A.R.C.Orobie.

Il valore del progetto per il Parco è stato sottolineato dal direttore Mauro Villa: "La seconda fase del progetto A.R.C.Orobie mobilita una risorsa economica complessiva di circa 1.000.000 di euro, che si aggiungono a quanto già ottenuto nella prima fase (277.000 euro). In particolare, per la fase II, Fondazione Cariplo mette a disposizione 410.000 euro e la restante quota è cofinanziata dalla DG Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile di Regione Lombardia per € 496.851 e dai Comuni proprietari degli edifici oggetto di intervento per € 74.691"

Un progetto di importante valore economico ma non solo. "Questo progetto- ha continuato Mauro Villa - è di particolare rilievo per il Parco, non solo perché in un contesto di veloce e progressiva diminuzione delle risorse disponibili sì reperiscono fondi significativi da destinare alla manutenzione e allo sviluppo del territorio, ma soprattutto perché tali finanziamenti vanno ad incidere sul principale progetto strategico del Parco, ossìa quello che cerca di coniugare lo svolgimento delle attività agricole ecocompatibili con il mantenimento degli elevati livelli di biodiversità naturale che contraddistinguono le Orobie: il paesaggio orobico é in gran parte frutto di secoli di interazione uomo-ambiente e la biodiversità attuale è uno dei frutti di tale interazione, soprattutto in specifico riferimento all'esistenza di prati e pascoli'.

"A.R.C.Orobie - sottolinea Anna Giorgi, direttore di UNIMONT- Università degli Studi di Milano - esprime lo spìrito più autentico dell'Università della Montagna alla ricerca di modelli alternativi che interessino perlopiù i giovani e che, attraverso azioni e iniziative efficaci ed alti valori professionali, rilancino la centralità del territorio montano".

All'incontro, sono intervenuti inoltre: Marta Ratti Carrara, Parco delle Orobie Bergamasche, Valter Andreoli, presidente Scuola Edile Bergamo e i sindaci dei Comuni di Colere, Gromo, Oltressenda Alta, Taleggio, Valbondione, Valnegra e Vedeseta che hanno sottolineato il valore territoriale del progetto reso possibile grazie alla capacità dei vari Enti coinvolti, di fare sistema.

PARCO DELLE OROBIE Pag. 36