PAGINE INTERNE Il Cuore Il Cuore
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www.umbriaradio.it 1,10 euro Periodico settimanale - Poste N. 46 Italiane S.p.A. Spedizione in Abbonamento Venerdì Postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, 20 Dicembre 2013 DCB Fil. di Perugia Uff. A/P GIOR- NALE LOCALE ROC l’editoriale il fatto CONTIENE I.R. Che cosa porteremo con noi di questo 2013 di Elio Bromuri uesto numero de La Voce chiude l’anno. Avremmo voglia di riguardare dentro i giorni Qdi questi dodici mesi che abbiamo avuto l’opportunità di vivere. Inclusa la perdita di alcuni amici. Comunque, di vivere gioie e dolori. Nessuno può farlo per conto di altri; tanto meno un giornale. Ognuno ha il suo conto e può fare il suo personale bilancio, senza delegare altri. La realtà di tutti e di ciascuno è sempre complessa e problematica, come è la natura e la condizione dell’uomo sulla Terra da sempre. Su alcune riflessioni possiamo però concordare. Il 2013 per il nostro Paese è stato un anno travagliato, pieno di discussioni aspre e senza possibilità di incontro - e non tra due opposte fazioni, ma tra tanti soggetti in lotta. Si sono messi in mezzo, da ultimo, anche i “forconi”. Senza voler banalmente semplificare la situazione, si deve porre attenzione alle radici del malessere. Ne citiamo alcune. La troppa ingiustizia esistente tra le persone: c’è chi ha troppo ed è troppo tutelato, e chi ha troppo poco e poco ascoltato e difeso. La seconda è l’incapacità di molti di capire che il mondo è cambiato e che la cosiddetta globalizzazione, comunque la si giudichi, è un fatto, non un’ideologia, e un fatto irreversibile. La moderazione e la pazienza di capire i segni dei tempi e ridisegnare con saggezza e umiltà le linee del futuro è l’atteggiamento necessario. Una terza radice è l’individualismo egoista di stampo materialistico ed edonistico, per cui si sacrificano valori profondamente umani e strutture basilari dell’esistenza sull’altare del consumo, dell’accumulo, di un mercato sfrenato, della Un Natale che suscita sentimenti misti, soddisfazione propria ed esclusiva. Nella Chiesa La Voce, nell’augurare a tutti quest’anno è stato segnato indelebilmente dalla un Buon Natale informa i lettori tra il messaggio di pace di Papa vicenda dei due Papi, l’uno che è sceso dall’altissimo Soglio e l’altro che è salito, a modo suo, con uno stile che l’uscita del prossimo numero Francesco e le guerre che continuano del tutto nuovo, ed è diventato attore protagonista è prevista per il 10 Gennaio sulla scena del mondo. La Chiesa, a mio modesto PAGINE INTERNE parere, ha avuto una speciale grazia dello Spirito che la induce a rinnovarsi nel profondo, secondo il Vangelo. Per l’Umbria, quest’anno sarà ricordato per la visita di Papa Francesco. Una visita speciale perché, a causa di quel nome, ci siamo sentiti al Parola a... Spiritualità centro della vicenda ecclesiale. Abbiamo avuto Mons. Domenico 19 Dopo otto secoli, la beata anche l’opportunità di consegnare personalmente al Sorrentino propone un Angela da Foligno riceve Papa due copie de La Voce con il resoconto della sua visita. Un anno da incorniciare per noi, che tra l’altro umanesimo cristiano alla finalmente il titolo di come giornale abbiamo compiuto 60 anni di vita. luce del Natale e dell’inse- santa. Il commento scritto Restando in tema del Papa, riportiamo alcune righe gnamento del beato per noi dal vescovo dal Messaggio che ha inviato per la Giornata della pace (vedi pag. 3) al n. 7: “Nell’anno trascorso, molti Giuseppe Toniolo mons. Sigismondi nostri fratelli e sorelle hanno continuato a vivere l’esperienza dilaniante della guerra... Molti sono i 7 conflitti che si consumano nell’indifferenza generale. A tutti coloro che vivono in terre in cui le armi impongono terrore e distruzioni, assicuro la Politica & società Mondo mia personale vicinanza e quella di tutta la Chiesa. L’Italia nella morsa della 6 La figura e la vera “rivoluzio- Quest’ultima ha per missione di portare la carità di Cristo anche alle vittime inermi delle guerre povertà - che però forse non ne” di Nelson Mandela nelle dimenticate, attraverso la preghiera per la pace, il è solo una maledizione ma parole di padre Pierli, missio- servizio ai feriti, agli affamati, ai rifugiati, agli sfollati anche un valore - e alle prese nario comboniano tifernate, e a quanti vivono nella paura. La Chiesa alza altresì con un rinnovamento politico da quarant’anni la sua voce per far giungere ai responsabili il grido di dolore di quest’umanità sofferente e per far da cui dipenderà molto impiantato in Africa cessare, insieme alle ostilità, ogni sopruso e violazione dei diritti fondamentali dell’uomo”. 13 DIOCESI PERUGIA CASTELLO SAN GIUSTINO TODI DIOCESI TERNI GUALDO TADINO Dopo i restauri Ceis: da 24 anni Diventa museo 500 studenti del Natale del Vescovo Auguri fatti con riapre la cattedrale contro la droga, e la villa di Plinio liceo a Orvieto per con operai, poveri il cuore... e per di Città della21 Pieve per la persona 22il Giovane 23il Giubileo 24 e carcerati26-27 il cuore 29 2 LA VOCE IN PRIMO PIANO VENERDÌ 20 DICEMBRE 2013 Mossul e Aleppo città martiri dei cristiani d’Oriente I Natali di guerra all’estate 2012, la città siriana di Siria: parla l’Arcivescovo Aleppo è contesa. Da una parte di Aleppo dopo i Di ribelli, dall’altra l’esercito governativo. In mezzo la popolazione bombardamenti di allo stremo, bisognosa di tutto, specie domenica. Nella irachena ora che si trova sotto il freddo pungente e sotto le bombe. Come Mossul sono rimaste 1.200 quelle cadute domenica 15 dicembre famiglie cristiane su 7.000 sui quartieri controllati dai ribelli: 83 le vittime, tra cui molti bambini, secondo attivisti locali. “Una strage impressionante - dice con tono questo non deve impedirci di guardare i dati Onu sommesso l’arcivescovo melchita di con speranza al futuro. Il nostro futuro SIRIA: Aleppo, mons. Jean-Clement sono i bambini, per i quali stiamo Jeanbart - che macchia la festa del preparando alcune feste, e le loro Catastrofe umanitaria Neve in un campo di profughi siriani in Libano Natale, ormai vicina. Cerchiamo di madri, spesso dimenticate. Sono loro fare il possibile per infondere che si danno da fare per ridare senso e econdo gli ultimi rapporti dell’Onu, resi speranza alla gente perché goda di dignità alle famiglie più disperate. Spubblici il 16 dicembre, metà della coesistenza pacifica. “Le strade, i quella gioia che la nascita di Gesù Gesù Bambino - è la preghiera di popolazione siriana si trova oggi a rischio negozi - continua l’Arcivescovo - non riesce a trasmettere. Ma non è facile”. mons. Jeanbart - possa donarci la di insufficienza alimentare. Se il conflitto hanno più il colore della festa, le luci Mentre nelle zone periferiche della pace! Che la Conferenza di Ginevra, a non verrà immediatamente fermato - è sono scomparse, il clima che si respira città si combatte duramente a colpi di gennaio, possa portare decisioni utili l’allarme lanciato dalle agenzie Onu - nel è quello di un cambiamento dovuto al artiglieria, in quelle più centrali la alla pace e riconsegnare la Siria ai 2014 gli sfollati saranno oltre 4 milioni, e i fondamentalismo islamico che si è gente si muove maggiormente per siriani!”. rifugiati all’estero circa 3 milioni: ossia imposto dopo il 2003. Molte persone cercare di rimediare il necessario per cifre doppie rispetto a quelle che si erano sono meno tolleranti che in passato, e vivere. Non solo materialmente. “I In Iraq, intanto, l’ultimo fatto di registrate finora. “Questa - ha denunciato ciò provoca nei nostri fedeli la paura nostri fedeli - aggiunge l’Arcivescovo - violenza risale al 15 dicembre: una Muhannad Hadi, coordinatore degli di non essere più accettati. Oggi siamo vengono in chiesa a cercare conforto presentatrice della televisione interventi Pam (Programma alimentare guardati con occhi diversi: credo che spirituale. Per Natale ci aspettiamo irachena, Nawras al-Nuaimi, è stata mondiale) per la Siria - è la peggiore crisi questo atteggiamento sia più molta affluenza, e per questo motivo assassinata nei pressi della propria umanitaria che abbiamo visto negli ultimi pericoloso delle minacce dirette. Negli verrà raddoppiata la sicurezza. Le abitazione. Stessa sorte pochi giorni fa decenni”. ambienti di lavoro, nelle scuole, nelle comunità cristiane in questi giorni è toccata a un giornalista cristiano. strade, non c’è più il sentimento di potrebbero diventare obiettivi di Mentre alla fine di ottobre convivenza di prima. Con attentati terroristici. Pregheremo per un’autobomba è esplosa contro un conseguenze evidenti: prima del 2003 la pace e per i nostri fratelli di gruppo di soldati uccidendone 14. In Siamo tornati al clima di paura e di in città vi erano 7.000 famiglie Maaloula, dove la situazione è questo clima di sangue la piccola insicurezza del 2005 e degli anni cristiane, oggi meno di 1.200”. Il drammatica; e per i vescovi, sacerdoti comunità cristiana di Mossul, città seguenti. Abbiamo paura, ma Natale diventa allora anche un motivo e monache in mano ai rapitori. Non dell’Iraq settentrionale di oltre 1 cercheremo comunque di festeggiare per riunirsi e rinsaldare vincoli di sappiamo cosa sta accadendo nel milione e 400 mila abitanti, si appresta il Natale nelle nostre chiese e dentro amicizia e di solidarietà. Ma con villaggio. Le ultime notizie risalgono a a vivere il Natale. “Da qualche mese - le case”. Le divisioni tra i vari gruppi prudenza, senza voler troppo apparire. pochi giorni fa, poi più nulla”. Per il racconta mons. Amel Shimon Nona, etnici e religiosi si sono acutizzate, e I pericoli di attentati sono dietro presule “è difficile comprendere le arcivescovo caldeo di Mosul - la pesano sulla comunità cristiana che l’angolo, per i cristiani di Mossul.