Jurassic News

Tangerine microtan 65

Laboratorio: Storia del Emulare la TI-59 i micro-drive di BASIC Sinclair

TAMC: ai margini Sinclair Story del caos Retrocomputer Magazine Anno 7 - Numero 43 - Settembre 2012 Collophon

I dati editoriali della rivista Jurassic News

Jurassic News Rivista aperiodica di Retrocomputer Jurassic News Coordinatore editoriale: Tullio Nicolussi [Tn] E’ una fanzine dedicata al retro-computing Redazione: nella più ampia accezione del termine. Gli [email protected] articoli trattano in generale dell’informatica a partire dai primi anni ‘80 e si spingono fino Hanno collaborato a questo numero: Besdelsec [Bs] ...all’altro ieri. Lorenzo [L2] La pubblicazione ha carattere puramente Sonicher [Sn] amatoriale e didattico, tutte le informazioni Salvatore Macomer [Sm] Lorenzo Paolini [Lp] sono tratte da materiale originale dell’epoca o Giovanni [jb72] raccolte su Internet. Antonio Tierno Normalmente il materiale originale, anche Diffusione: se “giurassico” in termini informatici, non è La rivista viene diffusa in formato privo di restrizioni di utilizzo, pertanto non PDF via Internet agli utenti registrati sul sempre è possibile riportare per intero articoli, sito: foto, schemi, listati, etc…, che non siano www.jurassicnews.com. esplicitamente liberi da diritti.

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Jurassic News promuove la libera circolazione delle idee

2 Jurassic news - Anno 7 - numero 43 - settembre 2012 Jurassic news - Anno 7 - numero 43 - settembre 2012 Sommario

Jurassic News - Il contenuto di questo fascicolo

Editoriale Re 4

Retrocomputing Il cannocchiale 6

Retro riviste 8 S.U.M. (Sinclair Time User’s Magazine) Prova hardware Tangerine - Microtan 65 10 Il racconto

Automatik (19) - La sala giochi 24 Darwin Il linguaggio BASIC (parte 6) 30 Laboratorio Sinclair Microdrive 34 Biblioteca

John von Neumann and the Origin of Modern Computing 44 Emulazione 48 Emulare la TI-59

TAMC Ai margini del caos 54

Come eravamo Sinclair Story (parte 3) 60

Jurassic news - Anno 7 - numero 43 - settembre 2012 3 Editoriale

Riflessioni dalla redazione

Celebretion

La mania di celebrare qualsiasi evento vagamente significativo ha invaso il mondo del retro computing. Saranno anni duri questi primi del decennio 2010, proprio perché trenta anni fa c’è stata l’esplosione dell’informatica personale con la creazione di tanti personal da parte di altrettante aziende emergenti. Come non celebrare i trent’anni dei modelli più famosi ed amati? Ma perché non celebrare anche la comparsa (o scomparsa) di modelli e marche meno conosciute quanto parimenti significative? Il dilemma è di non facile soluzione. Se su un numero della rivista ci si fida a celebrare i fasti dello Spectrum di Sinclair, ecco che arrivano immancabili le mail di protesta, i distinguo, le lamentanze e perfino i rimproveri per non aver dato luogo ad altre celebrazioni (più importanti secondo chi scrive). Ma perché dover fossilizzarsi (per un informatico il fossilizzarsi è quantomeno preoccupante) sugli anniversari decennali? Non sarebbe meglio, visto il nostro imprinting tecnologico, celebrare invece gli 8, 16, 32, 64 anni? Avremo più respiro e magari potremmo anche non apparire proprio così uguali a tutti gli altri...

Quello che è però più importante è che siate proprio voi, che vedete passare quella certa data così importante, a farvi avanti! Forza allora: stiamo aspettando che tiriate fuori le unghie (metaforiche) per renderci edotti, noi e tutti gli altri lettori, che il computer X della marca Y, uscito nell’anno Z merita proprio un posto di riguardo.

4 Jurassic news - Anno 7 - numero 43 - settembre 2012 Jurassic news - Anno 7 - numero 43 - settembre 2012 News

Le notizie dal mondo del retro computing

Anniversario

Anche noi di Jurassic News vogliamo celebrare la memoria del genio britannico Alan Turing, considerato uno dei più grandi matematici del novecento e padre della scienza dell’informazione, nel centenario della nascita (1912). Lo facciamo mettendo a disposizione dei nostri amici la serie di ben 14 podcast trasmessi da Radio3 in vari momenti (link accessibili dal nostro sito).

Nelle foto Alan quando era nel pieno della sua vita e della sua carriera; a destra la machina Enigma, costruita dall’esercito tedesco durante il secondo conflitto mondiale. Il lavoro di decrittazione dei messaggi trasmessi per mezzo della macchina Enigma, coordinato da Turing, è stato determinante per la vittoria degli alleati e per il progresso scientifico nella realizzazione di macchine di calcolo automatiche.

Un sito molto ricco dedicato al centenario del genio Turing si trova a: http://www.mathcomp.leeds.ac.uk/turing2012/

Jurassic news - Anno 7 - numero 43 - settembre 2012 5 Il cannocchiale

di Tullio Nicolussi

Guardare al passato, come facciamo osservare spot cosa stia succedendo. noi retro computeristi, è come possedere Ma anche a Enderby’s Mill nella con- la macchina del tempo, che però va solo tea del Cambridgeshire in quel febbra- all’indietro, oppure con altra metafora, è io 1971, quando la Sinclair Radionics come avere un cannocchiale, sempre ri- apre la sua sede per produrre circuiti volto nella medesima direzione. elettronci a basso costo e poi calcola- Esserci o semplicemente guardare trici portatili. sono però due cose molto diverse. Im- Oppure sedere a fianco di Federico maginiamo se fossimo stati assieme a Faggin, nel suo laboratorio alla Intel, Jobs e Wozniack in quel famoso gara- quando gli viene l’idea che il micropro- ge... non sarebbe un sogno? cessore si poteva migliorare e l’8080 Fra l’altro probabilmente saremmo diventava lo Z80, cuore di migliaia di anche molto più benestanti di adesso progetti e di milioni di macchine. :-) Oppure ancora sedere allo stesso ta- Invece noi possiamo al massimo pun- volo assieme a Bill Gates e Paul Allen tare il cannocchiale in direzione del e dall’altra parte i massimi dirigen- 1978, in quella cittadina americana e ti IBM, mentre si decide le sorti del-

6 Jurassic news - Anno 7 - numero 43 - settembre 2012 Jurassic news - Anno 7 - numero 43 - settembre 2012 Retrocomputing

La filosofia del retrocomputing

la adottando o meno il suo che hanno portato al progetto. MS-DOS. La scena così ben descritta Che affascinante scoprire le annotazioni da Paul Allen nel film I Pirati della Sili- fatte a mano dai progettisti a margine del con Valley, che incornicia un momen- data sheet di quel chip digital decoder! E to storico. Certo ci fossimo stati anche le annotazioni fatte di proprio pugno da noi forse non ci saremmo trascinati Wozniack sulla prima stesura del manuale dietro per tanti anni l’acciaccato siste- dell’Apple I? ma operativo che così faticosamente i Personalmente amo anche i collega- PC per antonomasia sono riusciti ad menti “volanti” fra un pin e l’altro che abbandonare dopo un ventennio di si scoprono sulle piastre madri delle convivenza. macchine anni ‘80. Sono le correzioni agli errori, e quindi dovremmo magari Gli esempi sono infiniti. Ognuno di essere critici nei confronti di chi l’er- noi sono sicuro, potrebbe elencarne rore l’ha commesso. Per me sono inve- parecchie di situazioni storiche che ce la prova tangibile dell’imperfezione avrebbe, con il senno di poi, condotto umana in un’epoca dove il compu- meglio dei protagonisti. ter non decideva tutto e costruire un circuito funzionante era questione di Con il nostro cannocchiale però pos- molte prove ed esperimenti e del ge- siamo focalizzare una porzione molto nio che all’ultimo minuto ha salvato la limitata del mondo che fu. Possiamo situazione al prezzo di quell’antieste- averne una rappresentazione parzia- tico ma essenziale filo che spicca nella le, attraverso quell’home computer bella guaina di plastica colorata. che abbiamo salvato dal cassonetto e che, pur ammaccato nelle plastiche, Sono cose come queste che restitui- ci ha fatto toccare con mano cosa era scono l’atmosfera, che fanno emozio- capace di fare, e magari anche quanto nare. Le cose troppo perfette in fondo era lento, a fare un loop di 1000 cicli sono noiose. in BASIC. Altro “binocolo” è la documentazio- ne, per fortuna abbondante (una volta si produceva, non come ora). Ma an- che qui cogliamo la visione della mac- china finita, della periferica commer- cializzata, ma niente o quasi dei passi

Jurassic news - Anno 7 - numero 43 - settembre 2012 7 S.U.M.

Di Sonicher

La più interessante fonte di informa- Scheda zioni su un dato sistema sono le fan- zine pubblicate a cura dei numerosi Titolo: The Best of S.U.M. User Group che hanno caratterizzato Sottotitolo: Sinclair/Timex User con la loro presenza gli inizi dell’era Magazine dell’informatica personale. Certo, le riviste “ufficiali” hanno un Editore: Sinclair/Timex user taglio più professionale, possono van- Group tare informazioni di prima mano e Lingua: Inglese personale adeguatamente preparato sia dal punto di vista tecnico che del- Prezzo: free la comunicazione. I bollettini dei club hanno però quel sapore “di campagna” Pagine: che si traduce in una spontaneità di esposizione di temi anche piccoli e ba- Primo numero: 1982 nali, ma che costituiscono spesso una scoperta per molti utilizzatori di quel Numero in rassegna: certo sistema. dal 1982 al 1985 Internet ha distrutto questo substra- to culturale perché lo scopo principale di esso era la comunicazione, ormai svolta molto più immediatamente ed

8 Jurassic news - Anno 7 - numero 43 - settembre 2012 Jurassic news - Anno 7 - numero 43 - settembre 2012 Retro riviste

L’editoria periodica di tanti anni fa

efficaciemente dal Web attraverso le è disposta a pagare i contributi dei forme che conosciamo: siti, reposito- lettori. ry, forum, liste di discusione e social Il contenuto è, come dicevamo, in- network. teressante, soprattutto i progetti har- S.U.M. è il bollettino periodico del dware che aggiungono periferiche o club di appassionati dei computer TI- adattano la macchina ad essere com- MEX/Sinclair, attivo fin dal 1982 a patibile con lo Spectrum ad esempio. Gainesville in Florida, animato da un A questo proposito notiamo come ci certo Joe Williamson (che ho cercato siano aziende che non si fanno pro- di rintracciare senza successo). blemi a vendere la ROM dello Spec- Breve note sull’azienda e i relativi trum originale, senza peraltro di- prodotti. chiararne l’autorizzazione della casa La Timex Computer Corporation madre. produce home computer su licenza La stessa Sinclair Research compra Sinclair per il mercato americano. spazi pubblicitari sulla rivista, in par- Inizialmente si tratta di cloni: il TI- ticolare per cercare di vendere il suo MEX 1000 è lo ZX81 rimarchiato. QL, che sappiamo non fu un succes- Seguiranno altri modelli simil-Spec- sone... trum fino al TS 2068 che presenta La raccolta termina con il 1985 ma l’impianto della macchina Sinclair supponiamo che la pubblicazione sia ma si differenzia per il case e per so- continuata per qualche anno ad onta luzioni alternative del circuito e chip del fallimento della stessa Timex e impiegati, tanto è vero che per ren- quindi dell’indisponibilità di nuovi derlo compatibile con lo SPectrum è prodotti. necessario un apposito kit. L’azienda fallisce nel 1984, mentre In conclusione un tuffo nel passato i suoi prodotti continuano ad essere alla scoperta di un micro-cosmo tutto prodotti dalla filiale portoghese e in orientato al micro-computer (il gioco Polonia con relativo successo. di parole è voluto). Una maniera per La fanzine viene stampata con una rivivere “dal basso”, cioè dal punto di stampante ad aghi e spedita su abbo- vista dell’utilizzatore, un pezzetto di namento (12 dollari all’anno), presu- storia dell’informatica. miamo sia mensile. La rivista, come leggiamo nella pubblicità a se stessa,

Jurassic news - Anno 7 - numero 43 - settembre 2012 9 Tangerine Microtan 65

di Salvatore Macomer

La storia della Tangerine Compu- desi riuscissero a costruire calcolato- ters, il cui primo prodotto fu il Micro- ri? Gli orgogliosi eredi di Albione non tan 65, è la fotocopia di molte altre potevano permettere questo! Così i che alla fine degli anni ‘70 sono state più intraprendenti si fecero avanti vissute sullo stesso copione, compre- fondando le società che più o meno so il riferimento alla frutta che sta nel conosciamo (Sinclair Research ad nome. esempio) ma anche altre di minore In pratica la presenza sul mercato dei longevità e fortuna. primi calcolatori personali, peraltro costosi, come l’Apple, il Commodore Le il Tandy Radio Shack, stimolava la fantasia dei “genietti” dell’elettroni- ca digitale che intravvedevano grandi possibilità di business fra le pieghe del mercato home lasciato libero dai “grandi”. C’era poi il fattore nazionalistico: possibile che solo americani e cana-

10 Jurassic news - Anno 7 - numero 43 - settembre 2012 Jurassic news - Anno 7 - numero 43 - settembre 2012 Prova Hardware

L’analisi dei sistemi che hanno fatto l’informatica

Contesto storico prima azienda, la Tangerine Inc. Il progetto era costruire il calcolatore personale a basso costo, che poi ven- Due amici-colleghi di college, Paul ne chiamato MicroTan 65. Johnson e Barry Muncaster, dopo aver giocato con le prime schede a Il sistema uscì nel 1979; costava microprocessore ed essersi impadro- poco (69 sterline in Kit), ma obietti- niti delle tecniche di base, ebbero l’i- vamente era abbastanza minimale: dea di costruire un video terminale solo la tastiera esadecimale e ovvia- a basso costo per il testing di questi mente senza unità magnetiche, mo- progetti. Resisi conto di aver in mano nitor e cabinet. Aveva però l’uscita TV una buona idea, riuscirono a trovare migliore che si fosse vista fino a quel dei finanziatori (per fortuna loro non momento, grazie proprio all’idea di abitavano in Italia) e ad aprire la loro sfruttare una caratteristica ìnsita nel microprocessore Rockwell 6502 che permetteva la rea- lizzazione di una schermata stabile senza “fliccamenti”. La macchina generò subi- to un discreto interesse fra gli appassionati con la fon- dazione di club, newslet- ters, etc… che permisero al sistema di approvvigio- nassi di un po’ di software oltre al BASIC che era dato in dotazione (solo però se si

Fig. 1, 2 In apertura il sistema “espanso” con il cabinet-rack originale e la tastiera esadecimale. A fianco la brossure informativa-pubblicitaria che decanta le lodi del sistema.

Jurassic news - Anno 7 - numero 43 - settembre 2012 11 Fig. 3 La prima versione del Microtan65; lo zoccolo bianco in basso a sinistra serve come connettore per la tastiera esadecimale.

ampliava il kit con una seconda sche- Dopo l’esperienza con la Tangerine da). Computer, Johnson, che evidente- mente aveva un caratteri incontenta- bile, uscì fondando la Oric e costruen- do le macchine Oric-1 e le successive, con altrettanto successo iniziale desti- nato però all’oblio dalla crescita dei veri “big”, IBM in testa.

La Tangerine Computer trasferì i di- ritti sul sistema Microtan 65 alla neo costituita Microtanic Software che riu- scì per qualche anno a far sopravivere l’interesse per la macchina proponen- do schede di espansione e software.

12 Jurassic news - Anno 7 - numero 43 - settembre 2012 Jurassic news - Anno 7 - numero 43 - settembre 2012 Prova Hardware

L’analisi dei sistemi che hanno fatto l’informatica

Primo approccio base sedici, più il tasto reset e i tasti di controllo. Un tasto siglato “shift” permette di duplicare le funzioni ot- Il Microtan 65 è progettato fin dall’i- tenendo quindi una periferica di input nizio per vivere da solo come scheda adeguatamente equipaggiata per lo a microprocessore, uscita TV e con- scopo di funzionamento “studio” del- nettore per tastiera esadecimale, ma la prima realizzazione. Con il tastie- all’occorrenza per integrarsi, grazie al rino esadecimale è possibile utilizzare bus di espansione e alla forma stan- il programma monitor, denominato dard delle schede elettroniche, con fu- TANBUG, grazie al fatto che i coman- ture espansioni. di dello stesso sono costituiti da una La scheda base posta a bordo il mi- sola lettera ottenibile come doppio croprocessore (Rockwell 6502) a 0,75 simbolo sui tasti. MHz, la ROM con il monitor e il mo- dulatore UHF Astec con uscita TV. Un Con il suo equipaggiamento di 1 Kbyte connettore, costituito semplicemente di RAM e 2 di ROM (1 solo Kbyte nel- da uno zoccolo per IC, porta all’ester- la primissima versione), contenente il no i segnali per la tastiera esadecimale monitor “TANBUG”, non si può uti- tramite un classico flat cable a venti lizzare alcun programma sofisticato, poli. nemmeno il BASIC. Ci si deve accon- tentare di fare qualche esperimento Il tastierino esadecimale porta a di elettronica digitale immettendo i bordo i sedici simboli necessari ad programmi da tastiera esadecimale. imputare codici con numerazione in La RAM in dotazione fra l’altro è usata

Fig. 4 Versione della mainboard con ROM del monitor. In questa foto non è montato il modulatore TV per una modifica atta a collegare un monitor.

Jurassic news - Anno 7 - numero 43 - settembre 2012 13 Fig. 5 Nel contenitore stile rack è montato l’alimentatore completo di trasformatore, il bus e le due schede “minime” (Micro- tan65 e Tanex). La schea Tanex, davanti nella foto, porta a bordo la ROM, una espansione di RAM e l’elettronica per la gestione dei due registratori a cassetta audio.

per metà come memoria video produ- zie anche alla serigrafia e al colore cendo un output di 16 righe per 32 ca- “mandarino” (appunto) usato per la ratteri sullo schermo TV. grafica (vedi foto di apertura dell’arti- L’uscita video del Microtan 65 è un colo). “gioiello” di progettazione elettronica in quanto, grazie allo sfruttamento ot- Dopo il subentro della Microtanic timale delle caratteristiche della CPU, Computer Systems Limited all’inizio i due progettisti riuscirono ad elimi- del 1983, numerosi progetti di espan- nare del tutto lo sfarfallio che carat- sione furono pianificati, con lo - sco terizzava analoghe soluzioni a basso po di dotare il sistema di tutte quelle costo. Si pensi ad esempio al primo periferiche e funzionalità che altre Sinclair ZX80 che spegneva addirit- macchine pavoneggiavano fra le loro tura il video durante l’esecuzione dei dotazioni. Ad esempio una scheda per programmi! la comunicazione tramite lo standard IEEE-488 (uno standard a livello di Un lato corto della scheda, dalla par- strumentazione scientifica di labo- te opposta dell’uscita TV, è occupa- ratorio), una scheda per pilotare un to quasi interamente dal connettore drive a cassette digitali con funzioni di espansione del bus proprietario, di storage avanzato (35 Kbyte per side chiamato TANBUS. Tale connettore, alla velocità di 6000 baud al prezzo at- comune ovviamente a tutte le schede torno alle 150 sterline), un program- del progetto, si inserisce in una scheda matore di EPROM, periferica utilissi- bus per formare una apparecchiatura ma per i progettisti di sistemi anni ‘80 che sta in un rack di tipo industriale e varie soluzioni per la grafica ad alta delle forme abbastanza eleganti, gra- risoluzione.

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L’analisi dei sistemi che hanno fatto l’informatica

L’innovazione più eccitante è co- semblaggio da parte di un principian- munque la migrazione verso un nuovo te, non atrezzato adeguatamente per processore: il Motorola 6809, più mo- la saldatura. derno ed efficiente dell’ormai sfrutta- tissimo 6502. Il vantaggio del 6809, Hardware che è compatibile a livello di piedina- tura e di codice macchina con il “cugi- no”, è un aumento della frequenza di Il kit minimo è molto limitato nelle clock ma anche l’aggiornamento della funzionalità, viceversa ampliando il struttura interna con due accumulato- sistema con la scheda bus e con l’e- ri e 16 registri di uso generale. spansione chiamata TANEX, si comin- cia ad ottenere un micro-computer Quello che l’’utente si trova davanti decente che si eleva ancora di qualità al momento dell’acquisto del kit sono con l’espansione RAM da 40 Kbyte molte ore di lavoro e una grande pa- (TANRAM) e l’aggiunta di una tastie- zienza per il montaggio. Altri kit sono ra alfanumerica in stile tele-type. presenti sul mercato, ma solitamente prevedono una densità di componenti Il sistema è alquanto minimale: at- medio-elevata che certo non mette in torno alla CPU Rockwell 6502 fun- difficoltà l’obbista esperto, ma lascia zionante a 750 KHz, ricavato da un qualche dubbio sulla riuscita dell’as- oscillatore a 6 MHz, viene allocato una RAM da 1K (due chip di memoria sta- tica 2114), posta nella parte bassa de- gli indirizzi. Questa dotazione minima di RAM serve per il funzionamento di base e per memoria video (512 Byte), mentre l’espansione verso un sistema più completo, formato i da tre schede:

Fig. 6 tastierino esadecimale. I colori non sono proprio il massimo per l’uso continuati- vo, oltre al fatto che anche i tasti hanno una dimensione non troppo comoda, pur

Jurassic news - Anno 7 - numero 43 - settembre 2012 15 Fig. 7 Schema a blocchi del sistema. Si noti come la scheda TANEX sia indispensabile per pilotare il bus dei dati e quindi aggiungere sche- de di espansione.

TANBUS, MICROTAN 65 e TANEX, la movimentazione dei dati fra le sche- alle quali eventualmente si aggiunge la de, in quanto porta a bordo il data buf- scheda di espansione RAM TANRAM, fer interfacciato con il bus TANBUS. viene a costituire una mappatura di memoria che occupa i 64 Kbyte di in- La suddivisione dello spazio di indi- dirizzamento del processore in manie- rizzamento prevede la presenza della ra completa. mappatura I/O a partire dall’indirizzo Nello schema a blocchi (riportato 0xBC00 e si estende per un intero K di nelle prossime pagine) si vede come la indirizzi. Il 6502 è piuttosto attrezza- scheda TANEX sia indispensabile per to sotto l’aspetto I/O. Infatti adotta la

Fig. 8 La temporiz- zazione degli accessi alla me- moria dati e della memoria video, alternate per evitare il fastidio- so fenomeno del flikering.

16 Jurassic news - Anno 7 - numero 43 - settembre 2012 Jurassic news - Anno 7 - numero 43 - settembre 2012 Prova Hardware

L’analisi dei sistemi che hanno fatto l’informatica

Fig. 9 La scheda TANEX è una espansione indispensabile: contiene il BASIC e indirizza i due registratori.

tecnica della mappatura in RAM delle all’angolo in basso a destra (0x03FF). porte, a differenza ad esempio dello Z80 che invece dispone di un segnale Il progetto prevede la presenza o apposito per comunicare l’intenzione meno della scheda TANEX che affian- di utilizzare l’indirizzo sul bus come co la scheda MICROTAN 65. In effet- selezione delle porte di memoria. Uno ti la MicroTan65 funziona anche da Z80, salvo accrocchi particolari, può sola, costituendo un calcolatore mini- disporre di 256 indirizzi di I/O; un male con tastiera esadecimale. Con la 6502 virtualmente di 64K. TANEX installata la configurazione di La gestione del video. memoria viene modificata e le possi- I due progettisti si accorsero di un bilità di espansione si ampliano note- particolare: il 6502 accede alla me- volmente. moria solo per metà del suo ciclo di La scheda TANEX porta a bordo un clock, quindi si poteva utilizzare il 6522 VIA che viene usato per il colle- tempo dell’altra metà del ciclo di clock gamento a due registratori a cassette, per accedere alla memoria video sen- C’è posto per un secondo VIA zoccola- za “sfarfallamenti” tipici delle prime to e per una UART 6551 (zoccolo vuo- macchine che utilizzavano la CPU to in alto nella figura). La scheda con- come generatore dei segnali video. tiene anche 7 Kbyte di RAM dinamica La memoria video è compresa fra gli e gli zoccoli per le eprom contenenti il indirizzi 0x0200 e 0x03FF nei quali BASIC da 10K (una versione della Mi- ogni byte rappresenta una locazio- crosoft) e una estensione del TANBUG ne di memoria a partire da quella in chiamata XBUG con funzionalità di alto a sinistra (indirizzo 0x0200) fino monitor aggiuntive e contenente an-

Jurassic news - Anno 7 - numero 43 - settembre 2012 17 che le routine per la gestione delle due Uso unità a cassette.

L’accensione del sistema, dotato di dotazione standard (TANEX + TAN- BUS), ovviamente con una tastiera alfanumerica collegata, presenta il prompt del monitor, cioè la scritta “TANBUG”. Si può procedere con i comandi del monitor stesso o far par- tire l’ambiente BASIC con il comando “BAS”.

A questo punto, dopo un paio di do- mande sulla memoria da usare e sulla larghezza dell’output a video (doman- de che possono essere ignorate con RETURN), ci si trova nell’interprete BASIC che provvede alla scritta:

Fig. 10 Lo schema elettrico della mainboard. E’ prevista anche una espansione grafica on-board con l’aggiunta di memoria e la modifica di alcuni ponticelli. Purtroppo le notizie relative a questa opzione sono scarse e frammentarie.

18 Jurassic news - Anno 7 - numero 43 - settembre 2012 Jurassic news - Anno 7 - numero 43 - settembre 2012 equipaggiato con due porte per registra- XXXXX BYTES FREE MICROTAB BASIC tore, i progettisti hanno deciso di usarle (C) 1980 MICROSOFT nella seguente manera: se due registratori OK sono collegati, allora la READ interessa l’interfaccia 0 e la PRINT l’interfaccia 1, Si tratta di un interprete che possiamo altrimenti il registratore singolo si collega definire standard, anche se povero di fun- all’interfaccia 0 e tutti i comandi agiscono zioni. Non si deve dimenticare che siamo su di esso. nel 1980, manca la grafica e il suono, due comparti che aumentano di molto la ne- Non mancano ovviamente PEEK e cessità di disporre di finzioni ad-hoc. POKE, anche perché di facile implemen- Le variabili numeriche sono in virgola tazione nell’interprete. Esse devono essere mobile in singola precisione o intere, si usate (in particolare la POKE) per utiliz- possono definire variabili stringa pospo- zare quel minimo di grafica che il Micro- nendo il simbolo del dollaro al nome della tan 65 mette a disposizione (ammesso di variabile stessa. aver montato sulla TANEX la memoria Si possono definire array multidimensio- aggiuntiva). nali con indice che parte da zero; e funzio- La rappresentazione numerica va dal nu- ni utente con lo statement DEF. mero più piccolo 2.93874*10E-39 al più Le funzioni stringa ci sono tutte: LEN, grande 1.70141*10E38, mentre per i nu- MID$, LEFT$, RIGHT$, STR$. meri interi si va con la solita rappresenta- zione in complemento a due: da +32767 a Mancano le funzioni TRACE NOTRA- -32767 CE per il debug dei programmi, per cui bisogna arrangiarsi con qualche PRINT Dal BASIC, per ritornare all’ambiente piazzato qua e la. Anche i messaggi di er- monitor si preme semplicemente il tasto rore sono piuttosto spartani e danno una RESET. generica indicazione di quello che può es- sere successo: un “BAG DATA” ad esem- Singolare l’utilizzo della doppia unità a pio ci dice che qualcosa non va nei valori cassette: il driver 0 è usato per leggere i di calcolo; al programmatore capire cosa. dati mentre l’unità 1 per scrivere. Una sor- Per usare l’interfaccia cassette e salvare ta di periferica unica, realizzata veramente o caricare i programmi è necessario avere a bassissimo costo. l’estensione XBUG montata sulla scheda TANEX. Visto che il MICROTAN65 è TANBUG

Jurassic news - Anno 7 - numero 43 - settembre 2012 19 Il programma monitor del sistema risie- la sostituzione del valore nella locazio- de in due Kbyte di ROM nella parte alta ne di memoria in qual momento esa- della memoria. E’ in grado di utilizzare la minata. tastiera esadecimale come una keyboard se collegata (se ne accorge al momento Altri comandi sono: dell’accensione). L = lista il contenuto di n-ottetti di Ovviamente l’utilizzo della sola tastiera locazioni di memoria a partire dall’in- esadecimale è alquanto limitante, anche dirizzo fornito come parametro: se le combinazioni di tasti con l’uso del tastino shift consentono la digitazione di L FC00, 2 tutti i comandi di TANBUG, che sono nel- (lista il contenuto di sedici locazioni la forma generale: a partire dall’indirizzo 0xFC00).

re e cambiare il valore dei registri; ad esempio per cambiare il valore del A desempio per visualizzare il con- Program Counter: tenuto della locazione 0x0200 di me- moria: R restituisce il contenuto di una loca- M 0200 zione di memoria (la 15):

Il sistema ritorna con la stampa: M0015,00,

M200,0F, Questo perché TABUG usa alcune (se assumiamo che la locazione locazioni in pagina zero per appoggio. 0x0200 contiene il valore esadecima- In particolare la 15 e la 16 sono usate le 0x0F). come parte bassa e parte alta del Pro- gram Counter. Il cursore viene posizionato subito Quindi, ad esempio, per inserire nel dopo la virgola che chiude il coman- PC il valore 0x0100 si opererà con R e do. Ora digitando un’altro valore, ad poi si inserirà “00” nella locazione 15 e esempio 3A e confermando, si ottiene “01” nella locazione 16.

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L’analisi dei sistemi che hanno fatto l’informatica

Documentazione Il commando go: “G” manda in ese- cuzione il programma (si può specifi- care anche l’indirizzo di start), mentre Solitamente la documentazione dei con il comando “S” si opera in single- progetti generati da un kit è molto step (“P” è il comando per la prossima abbondante. Il Microtan 65 non fa ec- istruzione). cezione a questa usanza per cui pos- siamo senz’altro affermare che l’ap- Il debug del codice prevede l’utilissi- passionato dell’epoca poteva trovare mo strumento dei break-point (fino a nel sistema una piattaforma educatio- 8), che vengono settati dal comando nal molto valida. “B”, esempio: C’è poi il fenomeno delle riviste e/o bollettini o fanzine, come volete chia- B104, 2 marle. Qui solitamente la ditta costrut- trice si faceva carico in prima persona (setta il break-point numero 2 all’in- della divulgazione di notizie tecniche dirizzo 0x0104). Quando il program- e commerciali. Ad esempio la Micro- ma sarà eseguito, si fermerà all’in- tan fu editrice del periodico “Micro- dirizzo 0x0104 (prima di eseguire tan World” uscito a partire dall’aprile l’istruzione relativa) e stampando dei 1983, fino almeno al giugno 1985. valori esadecimali del registro Flag, Altre pubblicazioni sono state Tan- dello stack pointer e dei tre registri Doc, Tansoft Gazette, Tangerin User della CPU: A, X e Y. Group e probabilmente altre di mino- re diffusione oggi introvabili. Un discorso a parte merita la pubbli- cazione More Microtan Modification che riporta numerosi interventi har- dware e software atti all’estensione del sistema o alle correzioni di bug nel monitor o nel BASIC. Anche aziende indipendenti hanno prodotto materiale per la macchina della Tangerine, soprattutto schede di espansione e controller per perife- riche.

Jurassic news - Anno 7 - numero 43 - settembre 2012 21 L’espandibilità del sistema è garanti- ta dalle numerose opzioni, certo che si paga tutto, fino all’ultimo penny! Colpiscono i prezzi delle unità floppy (ma lo si sapeva) e soprattutto del rack (550 sterline per il contenitore, sem- brano eccessive). E’ disponibile anche un mini-rack per il sistema minumo (due schede senza espansione). Credo si possa affermare ad ogni buon conto che i fortunati possessori di questo kit, soprattutto nelle versio- ni espanse, abbiano avuto modo di di- vertirsi moltissimo. Il mondo era così semplice nel 1980, eppure anche così complesso, se vo- gliamo. Rimangono queste testimo- nianze a descriverci emozioni e spe- ranze di tanti ragazzi futuri ingegneri della conoscenza.

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L’analisi dei sistemi che hanno fatto l’informatica

Bibliografia e reference

Monografie: Tangerine Microtan 65; Lambert M Surhone, Mariam T Tennoe, Susan F Hens- sonow; VDM Verlag Dr. Mueller AG & Co. Kg, 2010; ISBN 6 1 3 1 4 6 0 4 5 0 , 9786131460456. Digital retro; Gordon Laing; Modadori Informatica; Mialno 2004; ISBN 88-0453642- X.

Siti Web: http://www.microtan.ukpc.net/; http://en.wikipedia.org

Riviste: Tangerine User’s Group issue 4-31; Tandoc issue 1-3; Microtan World issue 11-32; Tansoft Gazette issue 1; More Microtan Modifications.

Manuali: Tangerine BASIC Manual; Microtan 65 User’s Manual; Ralph Allen Engi- neering Co.: 609 extension systems; TanBug rel. 1.0; XTan Manual rel. 1.1

Recensioni: Your Computer, Ottobre 1981; Electronics and Computer, Novembre 1981; ETI, giugno 1984.

Illustrazioni da: Wikipedia, Old-Computer.net, www.microtan.ukpc.net

Jurassic news - Anno 7 - numero 43 - settembre 2012 23 Automatik (19) La sala giochi

Di Lorenzo Paolini

Dove si racconta della realizzazione provenienti dal giappone e importati della prima sala giochi della nostra da una ditta di Reggio Emilia, moni- città. tor RGB della Hantarex di Firenze, Qualche mese dopo la mia assunzio- cavetteria presa da un ingrosso locale ne alla Automatik, la ditta di noleggio e qualche altro pezzo ad hoc fatto rea- e riparazione videogiochi e affini, il lizzare da artigiani del luogo. titolare Romano ebbe l’insana idea di Era la prima esperienza del genere lanciarsi in una produzione artigiana- per la ditta e Romano ci si buttò con le di cabinet per videogiochi. grande energia e un impegno finan- Lo seguii per settimane in tutto il ziario notevole per le sue possibili- DNord Italia alla ricerca delle aziende tà, con prestito in banca e garanzie che divennero le fornitrici del mate- fidejussorie da fornire all’istituto di riale: cabinet in panforte/medioden- credito dove si appoggiava. Nono- sity realizzato da una ditta di Brescia, stante fosse parsimonioso per natura, console in metallo da una ditta locale, quando la cosa gli andava a genio non pulsanti presi in Germania e Joystick risparmiava le spese. Doveva però

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i computer nella letteratura

essere convinto di stare facendo un iniziale. investimento, altrimenti la sempli- ce spesa di poche decine di migliaia Romano mise nella scelta del mate- di Lire già lo inquietava e rendeva di riale e nel progetto del primo video- malumore. gioco della Automatik, tutta la sua Ci rendemmo conto di quanti par- esperienza decennale di noleggiato- ticolari bisognava curare nei dettagli re. Quello che ne risultò fu un cabi- per il progetto completo. A veder- net piccolo, molto maneggievole e lo un cabinet da videogiochi appa- ben proporzionato, facile da spostare rentemente non ha un granché di e che occupava poco spazio sul fur- pezzi, ma se provate a smontarlo gone e nel Bar dove veniva piazzato. ne scoprite a decine ai quali magari L’ingombro fu studiato in modo che immediatamente non avevate pen- ce ne entrassero due sul pianale del sato: le rotelle per spostare il gioco, Fiorino, che era il “furgone picco- indispensabili per permettere ad una lo” in dotazione alla ditta. Parimenti persona di portarlo in postazione una plancia e monitor erano ben studiati volta scaricato dal pianale del furgo- in dimensionamento, posizione dei ne, le maniglie sagomate nel cabinet pulsanti, inclinazione del monitor, per avere una presa sicura e comoda etc... . Romano volle mettere nel pro- in questi spostamenti; il tipo e la po- getto l’idea di un cabinet a misura sizione dell’interruttore, la lunghezza di bambino, nel senso che i normali del cavo di alimentazione, etc... E per videogiochi erano pensati per il pub- ognuna di queste parti è necessaria blico adulto, mentre lui era convinto una scelta fra molte possibilità, sem- che una buona fetta dell’incasso de- pre con un occhio al globale e all’e- rivasse dai giocatori non più alti del quilibrio delle parti e dei costi oltre metro. che alla desiderata qualità. La scelta L’inclinazione del monitor video dell’interruttore di alimentazione ad venne predisposta per essere qua- esempio è fondamentale: se crede- si verticale, in modo che anche chi te di risparmiare prendendone uno aveva il naso all’altezza della plancia, da poche lire vi ritroverete a doverlo potesse vedere agevolmente cosa si cambiare tre volte all’anno e pazienza svolgeva sullo schermo. il costo dell’oggetto, ma il fermo mac- Insomma si potè andare fieri di que- china, la trasferta e il tempo impie- sta realizzazione. gato per ogni intervento vi faranno Ci si chiese a questo punto quale era presto pentire dell’inaccurata scelta il prezzo giusto di vendita per un tale

Jurassic news - Anno 7 - numero 43 - settembre 2012 25 oggetto, tenendo conto delle caratteri- con la qualità della realizzazione. Il stiche e dei prezzi di mercato, ma anche suo ragionamento non si spostò di un naturalmente del costo del materiale millimetro dalla sua idea iniziale: rad- e della fornitura, del cablaggio, etc.... doppiare il capitale investito nel giro Ci fece fare una prova cronometrata di un anno, quindi i nostri giochi co- di quanto tempo servisse ad una per- stavano all’incirca il doppio di quello sona per predisporre il collegamento che li vendevano gli altri assemblatori interno fra alimentatore, plancia, con- o importatori. Potete immaginare da nettore della piastra che doveva ospi- soli quale successo commerciale ci at- tare il gioco, etc... scoprendo fra l’altro tendeva... che Federico, il ragazzo che Romano Infatti Romano fece i conti senza l’o- aveva individuato per questo tipo di ste e l’oste in questo caso erano i no- lavoro che era il più brigoso da svolge- leggiatori che avrebbero dovuto com- re (i cavi erano circa una cinquantina prare il cabinet assemblato se non da assemblare in varie lunghezze e di- addirittura completo con un gioco giù rezioni), ne poteva fare massimo due inserito e calibrato; perché tentammo al giorno. Ovviamente utilizzammo il anche questo tipo di vendita “chiavi in nostro mancato brevetto del “cablag- mano”. gio universale”, cioè il connettore che Grazie al passa-parola vennero a ve- avrebbe permesso in pochi minuti di dere la nostra opera più di una perso- cambiare gioco senza cambiare il mo- na e Romano si sgolava a decantare bile con opportuna ridondanza di col- le doti della “sua creatura”. Predispo- legamenti che rendeva l’assemblaggio nemmo anche una specie di demo: Da- particolarmente brigoso. niele e il sottoscritto si trasformarono Mettendo in campo tutto, viti com- in attori. Dovevamo simulare il cam- prese e stagno usato e la corrente elet- bio di un gioco all’interno di un locale. trica e mille altre cose, ne risultò una Prima si faceva il protocollo standard, cifra molto più alta di quella alla quale cioè rimozione del cabinet e rimpiazzo normalmente noi stessi compravamo i con quello che andava in sostituzione. giochi dai fornitori esterni. Poi, cronometro alla mano (e chi te- Io e Daniele ci guardammo esprimen- neva l’orologio era Romano), si faceva do in maniera muta lo stesso identico arrivando nel locale con la nuova pia- pensiero: “un buco nell’acqua!”. stra completa di schedina adattatrice Romano non diede segno di pre- e nuova plancia. Cinque minuti e il occuparsene, giustificando il prezzo nuovo gioco era pronto a raccogliere

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i computer nella letteratura

le monetine. Il nostro amato datore che si presentava alla nove nel labo- di lavoro si era così tanto calato nella ratorio con un foglietto delle cose da parte che arrivò anche a farci notare fare. che “questa volta ci avete messo un Ma il business plan era stato ottimi- minuto e 15 secondi più della volta stico e altri ottanta cabinet e monitor e scorsa...”. Eh sì, era difficile rimanere tutto il materiale necessario attendeva seri... solo un grande allenamento ce in magazzino, invenduto ma da pa- lo consentiva. gare sessanta giorni data fattura. Ne Romano era un discreto venditore e giacevano ancora la metà perlomeno riuscì a piazzare le prime cinque/sei quando un anno dopo feci le valige. macchine. Tanto che ci presentò l’idea Romano dovette perdere il sonno, e di aprire quello che oggi si chiamereb- del suo nervoso ne facevamo le spese be uno “show-room” in città. Già lui noi dipendenti come è ovvio! vedeva la ditta trasformare il proprio Se poi si aggiunge che qualcuno ri- business dal noleggio alla vendita, portò indietro l’acquisto per vari gua- quest’ultima molto più remunerativa. sti e difetti, si comprende come stesse Le sue doti di commerciante e il suo migliorando l’umore di Romano! entusiasmo purtroppo non bastaro- Che farne della decina di giochi nuo- no e dopo i primi timidi successi (una vi già pronti e delle altre parti che in decina di pezzi al massimo) nessuno qualche modo dovevano diventare un comprò più nulla. E bisogna anche prodotto e non rimanersene in ma- dire che i prezzi vennero abbassati gazzino? Romano decise di raddriz- quasi della metà, portando il margine zare quell’affare sbagliato investendo ad un valore risibile, ma non ci fu nul- ancora del denaro. Fu così che nacque la da fare. la sala giochi di Vicolo Malvasia. Dal- Mano a mano che finivamo l’assem- le nostre parti nessuno aveva ancora blaggio cresceva la fila di macchine pensato ad un locale in città aperto du- pronte in magazzino e durammo fati- rante il giorno tutto l’anno e che con- ca noi collaboratori a convincere il ti- tenesse solo giochi. Si parla del 1985 tolare che forse era meglio sospendere e noi si operava in provincia. Normal- la produzione. mente si approntavano dei locali del Romano si prese una pausa di rifles- genere per la stagione estiva. sione, il che voleva dire che nervoso L’idea a Romano era venuta la mat- fino all’isterismo, non si fece vedere tina che beccò il suo ragazzo (circa per qualche giorno lasciandoci le am- 14 anni) a marinare la scuola. Dopo basciate tramite Brigitte, la moglie, la ramanzina di rito si era informa-

Jurassic news - Anno 7 - numero 43 - settembre 2012 27 to di dove andavano questi ragazzi a prenderla vicino a Milano dall’impor- passare le ore “alternative” alla scuo- tatore che ne riceveva i pezzi smontati la e soprattutto quanti erano. Beh, parte dagli States e parte dal Giappo- era una vera e propria popolazione di ne, li metteva assieme e li vendeva in “nomadi” che si spostava da un locale Italia in esclusiva. Costò qualche bel all’altro cercando di far arrivare mez- milioncino, ma rese senza dubbio die- zogiorno fra una partita a flipper e la ci volte tanto che anche dopo anni era fasificazione della giustificazione per il sempre un gioco attraente per il pub- giorno dopo. blico, soprattutto per i ragazzi giovani. Romano “il pedagogo”, pensò bene L’orario della sala giochi fu scelto di sfruttare questa propensione giova- proprio ad hoc per la popolazione stu- nile allo spendere, offrendo loro una dentesca “scioperata” del mattino e vasta scelta di videogames. Scelse una quella “annoiata” del pomeriggio con zona centrale dove non aveva nelle un orario continuato dalle nove alle vicinanze locali serviti da lui ma piut- diciassette e la sera dalle nove fino tosto dalla concorrenza, non diretta- alle undici di sera Sabati e Domeni- mente su una via trafficata ma in un che comprese. Inizialmente Romano vicoletto laterale dove non entravano ci mise la moglie alla cassa e di sera ci le macchine e non c’erano negozi. Per stava lui, ma ben presto dovette trova- conseguenza il passaggio di gente era re due peregrini che se ne occupassero limitato: l’ideale per nascondersi se (offerse il posto serale e domenicale uno marinava le lezioni. pure al sottoscritto e a Daniele, ma ri- In tre salette posizionate a mosaico, fiutammo entrambi e ogni tanto ce lo si trattava infatti di una ristutturazio- rinfacciava). Ci mise quindi una sua ne di locali adibito ad avvolto e insi- sorella, più giovane di lui di parecchi stenti su particelle diverse, piazzam- anni, che si alternava ad un ragazzo mo la ventina di cabinet nuovi nuovi, ventenne che secondo me non aveva cinque flipper recenti e coloratissimi e, tutte le rotelle a posto, ma in compen- qui Romano volle strafare, una “Pole so fu l’unico che ebbe il coraggio di Position” della Atari (la prima arrivata denunciare Romano davanti al giudi- in città). Si trattava di un cabinet sa- ce del lavoro qualche anno dopo che gomato a guisa di monoposto dove si il sottoscritto aveva fatte le valigie. Il sedeva e con volante e pedaliere si gui- perché, c’è bisogno di chiederlo? Ro- dava una “rossa” in due o tre circuiti mano, secondo tradizione, mica gli da F1 in prospettiva 3D. Andammo a pagava tutti i contributi...

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i computer nella letteratura

La sala giochi di vicolo Malvasia pro- Ad un certo punto non ebbi più l’oc- sperò oltre ogni dire soprattutto fin- casione di passare per un paio d’anni ché la concorrenza non fece un passo e quando lo rifeci il posto era occupa- analogo aprendo un locale più grande to da una boutique e della sala giochi con anche bigliardi ed altre attrazioni non rimanevano che le tracce di certi ingombranti e adatte ad un pubblico adesivi colorati che Romano aveva fat- più adulto o che si sentisse tale. Il bu- to fare a titolo promozionale, appicci- siness della sala giochi fu indovinato cati sui segnali stradali li appresso. perché andò a pescare in un mercato che la Automatik non copriva. Infat- Così si chiude anche questo capitolo ti in città non avevamo che pochi siti del mio diario, con qualche amarezza, con nostri apparecchi dal momento un rimpianto e la consapevolezza che che Romano non prendeva mai il no- il tempo è l’unica cosa al mondo che leggio di un posto nel quale il titolare non si può fermare. chiedesse più del cinquanta per cento dell’incasso, mentre la concorrenza arrivava ad offrire anche il 75% al ge- store.

Dopo la conclusione della mia espe- rienza professionale passavo qualche volta per vicolo Malvasia per sbirciare se c’erano nuovi apparecchi e per salu- tare Michela, la sorella del titolare che era molto simpatica ed aperta ed era riuscita ad ottenere la mia stima. Pro- vavo simpatia per Michela e anche se era più vecchia di me di qualche anno (almeno una quindicina a pensarci) mi piaceva e ci chiacchieravo volentieri,. A pensarci bene credo fosse sposata ma non è che io ci pensassi con inten- zione. Ero piuttosto lontano dall’idea della famiglia e pertanto anche da quella di mettermi con una donna più matura del sottoscritto.

Jurassic news - Anno 7 - numero 43 - settembre 2012 29 Il linguaggio BASIC (6)

Di jb72

Il BASIC, ritorno… nel futuro

Negli anni Novanta, e fino ai nostri BASIC “risorga” è legato al ruolo di giorni, l’evoluzione del linguaggio “iniziatore” che ha avuto, alla pratici- BASIC non si esaurisce. Dal punto di tà d’uso e alla enorme diffusione av- vista di appassionato di retro compu- venuta attraverso i . ter credo che praticamente ognuno In questa carrellata avrò sicuramen- dei nomi citati in queste puntate pos- te dimenticato di nominare qualche sa meritare degli approfondimenti. Se versione del linguaggio, magari da ri- non altro perché, come abbiamo visto cordare per qualche singolarità, pro- per l’Integer BASIC, può perlomeno prio perché il fenomeno dei dialetti si procurare gradevoli spunti nostalgici è presentato in maniera massiccia e in molti lettori rappresentando spes- capillare. Il nostro intento però, pro- so la prima forma di approccio alla prio in quanto appassionati di retro programmazione. L’entità del feno- computer, deve avere finalità più cri- meno infatti non può essere conside- tiche e costruttive. Considerato il no- rata secondaria: il fatto che spesso il stro ruolo siamo sempre tentati ad es-

Fig.1 – FutureBASIC evoluzione di ZBASIC, della metà degli anni Ottanta, dal 2008 è distribuito freeware per sistemi insieme con FBtoC con codice compila- bile con GCC.

30 Jurassic news - Anno 7 - numero 43 - settembre 2012 Jurassic news - Anno 7 - numero 43 - settembre 2012 Niente nasce dal nulla, tutto si evolve

sere ammagliati e incuriositi dalle più implementazioni. Ancora alla fine moderne espressioni della tecnolo- degli anni Ottanta, per l’ormai ob- gia, subendone magari il fascino, ma soleto MS-DOS, Microsoft introduce sempre senza perdere il senso delle un’implementazione rivoluzionaria cose, cioè senza lasciarci meraviglia- del proprio BASIC che viene chia- re perché ne conosciamo gli antefatti. mato Visual. Successivamente tale Pertando, mantenendo la giusta dose linguaggio viene abilmente adattato di oggettività, non possiamo sostene- alle possibilità offerte dall’emergente re che un linguaggio come il BASIC Windows e inizia una fase di sviluppo sia tuttora vivo e vegeto andando alla estremamente prolifica. Il linguaggio ricerca di certe caratteristiche obso- si sviluppa con estrema coerenza per lete. l’utilizzo approfondito delle librerie Per esempio, lo “stolto” potrebbe software fino a diventare uno stan- identificare una caratteristica nei dard di riferimento per la program- “numeri di linea” (dimostrando la mazione (parallelamente a C++ per sua totale ottusità). Questa tecnica, la programmazione Object Oriented) per altro comune ai linguaggi della e soprattutto all’interfacciamento tra prim’ora come il FORTRAN, rappre- applicazioni diverse con VBA (Cisual sentava un sistema di editing adatto Basic for Application). Anche alcuni ai sistemi con cui questi linguaggi software non proprietari utilizzano venivano utilizzati originariamente VBA per la realizzazione di macro, (usate come output una typewriter, come linguaggio di scripring o per per caso?). Essa rappresenta un re- gestire informazioni tra pacchetti taggio del passato che si è potuto uti- software diversi. lizzare come efficace sistema di edi- viene continuamente ting anche per le limitate capacità dei aggiornato e sviluppato da Microsoft piccoli home computer. E’ evidente, che gli aggiunge le funzionalità più che attraverso l’utilizzo di interfacce moderne ed evolute. In un ultimo più evolute, è stata una delle prime segno di fede nei confronti di questo cose a scomparire. linguaggio lo propone ulteriormente aggiornato quale linguaggio total- Ciò che non riappare invece, è la mente OO, proponendolo come uno sostanza del linguaggio di program- degli standard inalienabili (rispetto mazione, non la forma delle sue alla diatriba tra C++, C# e Java) per

Jurassic news - Anno 7 - numero 43 - settembre 2012 31 l’utilizzo della piattaforma .NET. volmente accresciute, dove non ha ce- duto il passo al più moderno Visual, il D’altra parte il BASIC non ha mai Quick BASIC ha continuato a coltivare avuto l’ambizione di essere un lin- una schiera di estimatori che ne han- guaggio rivolto alla realizzazione di no continuato lo sviluppo. FreeBASIC grandi applicazioni. I suoi limiti li ha e QB64, per esempio, rappresentano sempre dichiarati, alcune volte sono un’evoluzione di questo linguaggio stati sorprendentemente superati all’interno di uno scenario rinnovato. da parte di abili programmatori, più E’ chiaro che rappresentano delle po- spesso gli sono stati imputati per de- sizioni di nicchia, ma le potenzialità nigrarlo. Eppure ha attraversato gli del BASIC vengono intese, in questo anni Novanta e, talvolta, viene ripro- caso, come praticità d’uso e possibilità posto ancora oggi. Per ritrovarlo dob- di operare con estrema libertà e senza biamo ricercare tra quegli ambiti che tanti formalismi in ambienti operativi gli sono più congeniali. In una situa- dalle velocità strabilianti. zioni di maggiore appiattimento, ma Anche Linux non è rimasto escluso anche di sistemi dalle capacità note- dalla ricomparsa del BASIC, nono-

Fig.2 – Anziché scomparire lentamente, destino di molti linguaggi, anche grazie alla vasta diffusione il linguaggio BASIC si è evoluto in forme moderne dalla elevata produttività.

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stante intorno a questa realtà gravitino scripting e, in questo senso, l’influen- alcuni degli individui più “spocchio- za che ha impresso a molti linguaggi si” dell’informatica (secondi solo agli di questo tipo che sono stati sviluppati utenti Macintosh dell’ultimo decen- in seguito. Alcune implementazioni nio). Ovviamente le implementazioni proprio come il citato Basic4GL, sono su questa piattaforma si fregiano dello versioni interpretate di percompilati sviluppo aperto e della libera distri- “token”: prerogativa di portabilità la buzione attraverso licenza GNU-GPL; cui paternità viene generalmente rico- ancora una volta il linguaggio si identi- nosciuta a Java, ma in realtà già esi- fica per la singolarità del dialetto e per stente prima dell’invenzione di questo le specifiche destinazioni d’uso; il fat- linguaggio e utilizzata anche da altri to che alcune versioni abbiano trovato dialetti BASIC per Unix negli anni Ot- diffusione anche presso piattaforma tanta. Wintel dimostra un loro discreto suc- Altro ambito di applicazione molto cesso. Si tratta di OpenBASIC, lo stes- più recente, a cui riconosco personal- so FreeBASIC, prosecutore delle glo- mente una certa possibilità di succes- rie del Quick Microsoft, e Basic4GL: so (ma posso benissimo sbagliarmi) è evoluzione di rinomate versioni di l’utilizzo quale linguaggio di program- culto come il GFA e con la possibilità mazione per applicazioni su palma- di operare con le librerie grafiche 3D ri e smart-phone. In questo settore OpenGL. Tra questi è particolarmen- esistono delle recentissime versioni te interessante , un linguag- proprietarie come Basic4ppc (2005) gio per piattaforme Linux ispirato a con la possibilità di utilizzare librerie Visual Basic e completamente Object .NET e ThinBASIC del 2010. Questo Oriented il cui sviluppo è iniziato nel settore mi pare che rappresenti un 1999, analogamente all’invece pro- ottimo ambito applicativo per la na- prietario RealBASIC anch’esso dispo- tura stessa del linguaggio soprattutto nibile per tutte le principali piattafor- nella prospettiva di un arretramento me hardware. Lo stesso BlitzBASIC di Java, per le caratteristiche proprie originariamente nato con Amiga e del BASIC come la facilità di appren- oggi ancora presente per Windows e dimento. soprattutto Macintosh. Quanto abbiamo sostenuto fin dal- Altra evoluzione, sempre per rimane- le prime pagine di questi articoli mi re entro i confini delle sue reali pos- sembra abbastanza chiaro. Sono tra- sibilità, è l’utilizzo come linguaggio di scorsi quasi cinquant’anni dalla com-

Jurassic news - Anno 7 - numero 43 - settembre 2012 33 Sinclair Microdrive

di Gianni M.

I primi anni dell’era home computer dal 2010 se ne è decretata la morte, furono dominati da una periferica di almeno nell’uso personale, con l’av- memorizzazione a basso costo: il re- vento degli hard-disk a basso costo gistratore a cassette audio. Il motivo che rende del tutto inutile affidarsi a è comprensibile: tutti avevano in casa periferiche seriali come sono i nastri un registratore a cassette e le cassette magnetici. stesse costavano relativamente poco. Solo i computer più costosi, conside- Due ingredienti essenziali per il suc- rati professionali, venivano equipag- cesso. giati negli anni ‘80 (spesso opzional- La registrazione su nastro dei dati mente) con il drive per floppy disk. Iè stata introdotta praticamente con Spesso l’unità floppy costava quanto la nascita del calcolatore e ha vissuto l’unità centrale! Lo stesso supporto fra alti e bassi fino ai nostri giorni. In floppy era costoso. Ricordo benissi- relazione diretta con l’evoluzione del- mo di aver comprato i primi floppy la tecnologia e i costi per byte coin- disk per il mio Apple IIe nel 1985 cir- Fig. 1 volti nelle registrazioni soprattutto ca a 7.000 lire cadauno. Nella stessa Un microdrive di back-up, il nastro in varie forme epoca una cassetta C60 di buona qua- nuovo- ricapita sulla scrivania degli utenti ad lità costava fra le mille e le mille e cin- nuovo intervalli di qualche anno. Forse solo quecento lire.

34 Jurassic news - Anno 7 - numero 43 - settembre 2012 Jurassic news - Anno 7 - numero 43 - settembre 2012 Laboratorio

Cacciavite e saldatore...

L’accoppiata registratore-cassetta affidabile, flessibile, veloce... è stata da sempre poco affidabile ol- Quel diavolaccio di sir Clive Sin- tre che lenta e farraginosa da gestire. clair ne pensò una delle sue e mise Qualche marca di computer propone- sul mercato un drive piccolissimo va il proprio registratore “certificato”, nelle dimensioni, in grado di leggere qualche altro PC era uscito con il regi- e scrivere su una cassetta magnetica stratore integrato nel corpo macchi- a nastro continuo in maniera veloce na (il PET 2001 e l’Amstrad 464, ad ed affidabile: il “microdrive”, il nome esempio). Registratori di marca, una dice tutto! buona pulizia della testina magneti- Sgombriamo subito il campo da ca, cassette di buona qualità e pos- equivoci affermando che, nello sti- sibilmente “corte” come le C30 o al le Sinclair, questi oggettivi non sono massimo le C60, aiutavano l’hobbista privi di difetti (anzi!), però erano pur a limitare i problemi. Certo che nes- sempre un salto di qualità rispetto sun accorgimento poteva evitare la alle cassette magnetiche tradizionali. poca flessibilità di gestione dei nastri. I sistemi operativi dei primi home spesso non conoscevano il concet- to di “indice del nastro” e bisognava Installazione pertanto armarsi di pazienza e anno- tare il contagiri dove si era comincia- Il microdrive nasce come periferi- ta una certa registrazione. E via di avvolgimenti e riavvolgimen- Fig. 2 La periferica ti veloci... aperta. Sono Alcune eccezioni notevoli ci chiaramente sono state, ricordo una per tut- visibili i due te la gestione delle cassette ma- circuiti elet- gnetiche sui computer HP della tronici e la serie Capricorn, dove l’unità era parte mecca- quasi un floppy, con tanto di in- nica. dice, gestione dei file con nome, etc... Nella “povertà” tecnologica cui versavano gli home è naturale che si studiassero alternative che conservando il basso costo potessero in qualche misura as- somigliare al floppy disk: così

Jurassic news - Anno 7 - numero 43 - settembre 2012 35 Fig. 3 La confezione della ZX Interface1 con manuale e i due cavetti menzionati nell’articolo.

ca dello Spectrum, anche se sarà usato per il successore QL e potrà essere adattato anche per lo ZX81. Per usare i microdrive lo Spec- trum abbisogna di una interfac- cia aggiuntiva costituita da un contenitore che si aggancia alla user port dello Spectrum, viene a costituire parte integrante del corpo macchina e arricchisce il sistema con nuove funzionalità. L’interfaccia riporta infatti, La confezione della “ZX Interface oltre che il connettore passante 1” non contiene nessun microdri- per la user port, che può essere ve; è presente invece il cavo piatto quindi ancora usata per altre pe- per collegare la prima unità (da riferiche (ad esempio per la stam- acquistare a parte) e il cavo coas- pante), il connettore per il mi- siale per la rete. crodrive, una seriale RS232 e due connettori coassiali per il collega- La confezione tipica del Microdrive mento con altri Spectrum in una contiene invece l’unità, due connet- configurazione che potremmo de- tori che servono per il collegamento finire di proto-rete. alla unità successiva e di solito quat- tro cassette.

Fig. 4 L’interface1 sup- Schema del pc porta una catena di 8 con periferiche che però, Interfaccia 1 dato che devono es- montata e un sere assemblate una microdrive di fianco all’altra in collegato. maniera rigida, ven- gono a costituire uno strano oggetto bislungo che occupa

36 Jurassic news - Anno 7 - numero 43 - settembre 2012 Jurassic news - Anno 7 - numero 43 - settembre 2012 Laboratorio

Cacciavite e saldatore...

Fig. 5 Cartuccia e custodia/astuccio di protezione.

anche un discreto spazio, soprattut- to perché anche il collegamento con l’interfaccia è cortissimo (una decina di centimentri circa).

L’installazione è abbastanza sem- plice: due viti da svitare sul fondo dello Spectrum per avvitarvi poi l’in- terfaccia grazie a due viti sostituti- ve che sono ovviamente più lunghe. Spectrum e Interface1 vengono così a sette magnetiche sono più piccole costituire un unico corpo macchina, delle normali audio, quindi anche stabile e anche più comodo da usare, molto più pratiche anche se non così grazie all’inclinazione della tastiera robuste. La formattazione in uso pre- che viene obbligata dalla sagomatura vede di immagazzinare 100 Kbyte dell’interfaccia stessa. di dati per cassetta (ma talvolta non Sul lato sinistro dell’interfaccia ce ne stanno così tanti, dipende un troviamo il connettore per il cavo po’ dalla tolleranza del nastro), una dati+alimentazione del primo micro- quantità paragonabile alle capacità drive, gli altri eventuali saranno col- dei floppy d’epoca. legati in cascata e per farlo bisognerà armarsi di cacciavite e aprire le due Ma quanto costava un supporto per unità per ancorarle poi ad un’unica microdrive? Ingenuamente si potreb- piastrina metallica. be pensare che il buon vecchio zio Clive avesse pro- Le cas-

Fig. 6 Confronto fra le dimensioni di una cassetta audio e una cartdridge Sinclair Microdrive.

Jurassic news - Anno 7 - numero 43 - settembre 2012 37 gettato una periferica a basso costo e za noto nel settore della componenti- vendesse le cartridge a prezzo altret- stica elettronica), riporta il prezzo di tanto concorrenziale rispetto ai flop- qualche componente di ricambio fra i py. Niente di più sbagliato! Su una ri- quali le cartridge a L. 5.000 cadauna. vista del giugno 1984 ho trovato una offerta (a loro dire “conveniente”) nella quale si parla di 45.000 Lire per una coppia di supporti. Incredibile, vero? Probabilmente questo prezzo sarà calato velocemente dopo la novità dell’uscita. Lo testimonierebbe an- che una fattura che ho trovato in una vecchia rivista presa su qualche ban- carella. L’ordine, emesso nel 1993 dalla ditta D-MAIL (nome abbastan-

Fig. 7 Due unità collegate in cascata.

38 Jurassic news - Anno 7 - numero 43 - settembre 2012 Jurassic news - Anno 7 - numero 43 - settembre 2012 Laboratorio

Cacciavite e saldatore...

del contagiri corretto sull’unità a cas- Uso della periferica sette; ci pensa lo Spectrum a cercare, La cosa interessante, che fa fare un ovviamente con i tempi suoi, il pro- salto di qualità all’intera soluzione gramma giusto fra quelli registrati Sinclair, è il fatto che l’interfaccia ag- sul nastro. giunge dei comandi “di sistema ope- rativo”. Per salvare un programma Le cassette vergini vanno formatta- sul microdrive si userà il comando te:

SAVE *”m*;1;”MIOPROG” FORMAT “m”;2;”magazzino”

e per recuperarlo: Nota: la massima lunghezza del nome per la cassetta è 10 caratteri. LOAD *”m*;1;”MIOPROG” Il contenuto può essere visualizzato Nei comandi “m” starebbe per “mi- con il comando CAT: crodrive” e il numero seguente è il numero di unità, intendendo con 1 la CAT 2 più vicina all’interfaccia e via aumen- tando di una unità per ogni drive ag- (vuol dire: mostra l’elenco dei file giuntivo. “MIOPROG” è il nome del sull’unità 2, completa di nome della programma da salvare o leggere. cassetta e spazio ancora disponibile).

Non occorre più quindi posizionare il nastro il più pos- sibile in prossimità

Fig. 8 Spectrum e Microdrive, una soluzione estetica accettabile.

Jurassic news - Anno 7 - numero 43 - settembre 2012 39 Fig. 9 Schema elettrico dell’unità Microdrive.

Dal punto di vista elettronico il mi- ra è infatti una testina stereo, come crodrive è un piccolo gioiello, nel sen- quelle che equipaggiavano i registra- so che quel diavolaccio di Sinclair è tori audio di buona qualità (negli riuscito anche qui a stupire. anni ‘80 ci si accontentava spesso del In due board di minime dimensio- registratore “”). ni trova posto l’interfaccia e la parte Questa strategia di utilizzo del na- elettronica di comando del motore e stro, peraltro mediata da ben più co- di alimentazione delle testine. stose e performanti realizzazioni nel Nello schema riportato sopra le due comparto dei mainframe, permette di board sono separate dal tratteggio velocizzare le operazioni. La qualità dei bordi, mentre il particolare in alto del nastro poi ne consente un utiliz- nella figura si riferisce al circuito in- zo con una certa velocità di scrittura terno di amplificazione dei segnali e lettura. Sette minuti è tutto il tempo provenienti dai due canali destro e necessario al nastro per essere scorso sinistro. interamente. La modalità di gestione del nastro Per quanto riguarda i circuiti elettri- (che è un nastro “video” di larghezza ci, dalla Interface1 arrivano i segnali circa due millimetri), è “stereo”, nel (bus di collegamenti in basso nella senso che vengono usate contempo- figura), e un meccanismo “passante” raneamente due tracce parallele sul consente la gestione della catena di nastro. La testina di lettura/scrittu- microdrive (fino a 8).

40 Jurassic news - Anno 7 - numero 43 - settembre 2012 Jurassic news - Anno 7 - numero 43 - settembre 2012 Laboratorio

Cacciavite e saldatore...

Fig. 10 partico- lare dello Tutte le operazioni, an- schema che la selezione del dri- elettrico ve, sono svolte dall’uni- nella co IC presente (IC1 nello parte controllo schema). E’ una ULA testine proprietaria Sinclair e magneti- come tale è la parte più che. rognosa da sostituire in caso di guasto. Il guasto dell’IC1 è an- bisogna fare attenzione perché relea- che il più probabile in se diverse della periferica sono state questa periferica che di fatto porta dotate di componenti con specifiche come altri componenti critici solo differenti, o anche solo di costruttori due transistor e qualche diodo. diversi. L’alimentazione viene opportuna- Se si preleva la testina magnetica mente prelevata dai 9 Volt cc dell’in- da un’altro Microdrive guasto, non è terfaccia e stabilizzata poi tramite escluso che si debba intervenire nella un LM7805 che, grazie al basso cari- polarizzazione del circuito IC1 attra- co, non abbisogna nemmeno di uno verso i due resistori R4 e R5 per adat- straccio di dissipatore. tare il segnale alle specifiche attese del circuito di amplificazione interno Nel funzionamento le due testine ad IC1. leggono separatamente il campo ma- gnetico registrato sul nastro e passa- Ai “bei tempi” ricordo di averne pas- no l’informazione all’IC1 che riversa i sati tanti di questi giocattolini fra le due dati su due linee separate DATA1 mani in laboratorio. Di solito la la- e DATA2. Sarà la ULA nell’interfaccia mentela era sempre la stessa: inaffi- ad occuparsi della formazione in stre- dabilità fra scritture e lettura. Qual- em dei dati provenienti dal drive o da che volta aumentavo la saturazione inviare al drive per la scrittura. della corrente delle testine, altre volte erano semplicemente problemi di af- Un punto delicato potrebbe essere la fidabilità della cardtridge. sostituzione della testina magnetica, se non esattamente equivalente. Qui Ma quanto veniva a costare questo

Jurassic news - Anno 7 - numero 43 - settembre 2012 41 Fig. 11 Una pagina pubblicitaria (su una rivista del settore nel 1985).

“gioiello”? Prendendo spunto dalla visto che quello più o meno il costo pubblicità che potete vedere nella fi- dell’unitù base, ma siamo più o meno gura 11 e che è presa da “Sperimen- nell’ordine degli altri sistemi: tanto tare con L’elettronica e il Compu- costa la CPU e tanto costa un floppy. ter” del Gennaio 1985, interfaccia e Come dicevo pocanzi, ne ho viste pa- microdrive costano uguale: 169.000 recchie di queste periferiche nei circa Lire. Bisogna sborsare quindi alme- tre anni durante i quali le abbiamo no 338.000 Lire per equipaggiare il trattate come servizio di riparazione. proprio Spectrum con una periferica Sinceramente non mi ha mai convin- microdrive e abbandonare (forse) le to più di tanto, al punto che quando cassette. uscì il QL, che ne aveva due nel corpo Può sembrare un prezzo esagerato, macchina, scossi la testa preveden-

42 Jurassic news - Anno 7 - numero 43 - settembre 2012 Jurassic news - Anno 7 - numero 43 - settembre 2012 Laboratorio

Cacciavite e saldatore...

Fig. 12 Un’altra pubblicità d’epoca, questa volta della Rebit Computer, che punta su una visione spaziale- futuristica dell’avve- nire dello Spectrum.

to un futuro non troppo roseo per la nuova avventura del “mago” inglese. E’ fin troppo facile dire adesso che avevo avuto ragione, ma che ci crediate o meno è proprio così!

Jurassic news - Anno 7 - numero 43 - settembre 2012 43 John von Neumann and the Origin of Modern Computing

Di Sonicher

John von Neumann (nome che as- Scheda sunse dopo l’emigrazione negli Stati Uniti), nasce il 28 dicembre 1903 a Titolo: John von Neumann and Budapest dal padre Max, un avvocato the Origins of Modern di successo divenuto direttore di una Computing delle più importanti banche unghere- si, e dalla madre Margaret. Autore: William Aspray John fu un bambino precoce, appas- Collana: History of Computing sionato di storia e molto dotato nella Editore:MIT Press linguistica, imparò presto il francese, il tedesco, il latino e il greco, stupendo ISBN: 0-262-01121-2 tutti per la prodigiosità della sua me- Anno: 1990 moria. Lingua: Inglese E’ considerato una delle menti più Pagine: 396 brillanti del 900 e i suoi risultati ot- tenuti nella logica, nella matematica Illustrazioni: 40 e nella teoria dell’informazione, sono Prezzo: $72 ancora oggi validi e costituiscono i

44 Jurassic news - Anno 7 - numero 43 - settembre 2012 Jurassic news - Anno 7 - numero 43 - settembre 2012 Biblioteca

I volumi che raccontano la storia dell’informatica

pilastri della moderna civiltà dell’in- Instrument formazione. E’ considerato il padre 8. A Theory of Information Processing dei calcolatori per averne teorizzato 9. Scientific Consultant and il funzionamento e contribuito alla Statesmann progettazione delle prime macchi- Ognuno di essi presenta le idee e i ne di calcolo automatiche (ENIAC, progressi di Von Neumann nello spe- etc…). cifico campo che, come si vede, erano Muore a Princeton l’8 febbraio 1957. molto vasti e variegati. Possiamo dire che dove c’era qualcosa da calcolare, li c’era John von Neumann con le sue Il volume “John von Neumann and the idee prima e le sue macchine dopo. Origins of Modern Computing”, di Wil- liam Aspray, pubblicato dalla MIT Il volume è maggiormente apprez- Press nella collana “History of Com- zabile se si dispone di un bagaglio puting”, ne ripercorre la storia scien- matematico a livello universitario, al- tifica, intrecciata con le sue vicende trimenti ci si può limitare a saltare i famigliari, dai primi anni dedicati capitoli puramente teorici e godersi i allo studio della matematica e della faticosi sforzi che i primi pionieri del logica fino all’applicazione delle sue calcolo automatico fecero per inqua- macchine nella seconda guerra mon- drare le scoperte che facevano in quel diale. vasto ed organico sapere che oggi Il volume è diviso in nove capitoli: chiamiamo Computer Science. 1. A Mathematical Research Career Numerose le fotografie (40 quelle 2. An Education in Computing presenti) scelte con il criterio di rap- 3. Leanning a Computer for Scientific presentare momenti particolari della Research vita, ma più importante per noi, del 4. Engineering a Computer percorso delle ricerche nel campo dei 5. The Transformation of Numerical calcolatori. Analysis Nella foto sopra, del 1952, John von Neu- 6. The Origin of Numerical Meteoro- mann (a destra) è con Robert Oppenhei- logy mer difronte al calcolatore IAS. Si vedono 7. A Computer as Scientific in basso i cilindri metallici che fungono

Jurassic news - Anno 7 - numero 43 - settembre 2012 45 da contenitore per le memorie a tubo ca- Conclusione. todico inventate da Williams a Cambridge. Direi, una volta di più, che si tratta di un volume che non può mancare nella libreria di un appassionato di storia dei Nella pagina a fronte una riproduzio- calcolatori. realizzato con molta cura, ne di una pagina di appunti scritti dal- ricco di note sia scientifiche che “uma- la mano di von Neumann (circa 1943) ne”, inquadra in maniera completa la dove annota le sue prime esperienze di figura di questo grande scienziato che, programmazione di un calcolatore; si magari a differenza di altri geni, ha tratterebbe del National Cash Register avuto anche un approccio pragmatico Model 3000 Accounting Machine of e commerciale rispetto alla scienza che the Nautical Almanac Office of Britain. stava contribuendo a fondare.

Peccato che sia esaurito presso l’edi- tore ma cercando bene se ne può tro- vare una copia elettronica (che è quella che ho io, anche se non posso metterla on-line, ovviamente!)

46 Jurassic news - Anno 7 - numero 43 - settembre 2012 Jurassic news - Anno 7 - numero 43 - settembre 2012 Biblioteca

I volumi che raccontano la storia dell’informatica

Jurassic news - Anno 7 - numero 43 - settembre 2012 47 Emulare la TI-59

di Lorenzo/2

Forse perché il primo esercizio di Andare alla ricerca del migliore programmazione in Windows è quasi emulatore di TI-59 c’è da perderci la sempre una calcolatrice, forse per- testa! Però alla fine abbiamo scelto di ché è più facile di altre realizzazioni, approfondire quello di un certo Alain forse perché la gente è realmente af- Zanchetta, francese anche se l’origi- fezionata alla propria calcolatrice ta- ne del nome è sicuramente italiana, scabile presente e passata, insomma penso veneta. sarà per tanti motivi ma devo darvi Sul suo sito, raggiungibile dal link Fig. 1 una notizia: il mondo è pieno di pro- riportato in bibliografia, si trovano La calcola- trice Texas grammi di emulazione di calcolatrici! le versioni disponibili, la principale Instruments Ne esistono per tutte le piattaforme, è quella per Windows, aggiornata di TI-59, pro-Fscaricabili come app sullo smartpho- recente ed è proprio questo che ci ha tagonista ne, eseguibili da Web, sotto DOS, fatto propendere per la scelta, dato dell’articolo. Windows, Linux,.... Insomma per che molti altri progetti sono abban- Qui aggan- tutti i gusti e per tutte le esigenze! donati o quasi. ciata alla Ci sono poi modelli che sono più Per la verità Alan promette anche la stampante emulati di altri, probabilmente versione sorgente, ma il link rimanda PC-100 che funge anche per affezione, e fra questi la fanno ad un errore del server per cui penso da alimen- da padrone alcune macchine della sia stata cancellata questa features. tatore. Hewlett-Pachard e della Texas In- Peccato: mi piace raccogliere anche struments, come la HP-41 e la TI-59 i sorgenti degli emulatori che vado a delle rispettive aziende. collezionare e il motivo è che questo

48 Jurassic news - Anno 7 - numero 43 - settembre 2012 Jurassic news - Anno 7 - numero 43 - settembre 2012 Emulazione

Lo Zen e l’arte della simulazione

assicurerebbe la possibilità di effet- riproducono il funzionamento della tuarne un trasporto su altre piatta- macchina. In questo caso si parla di forme o almeno provarci! “simulatore”. Dal punto di vista estetico l’emula- La riproduzione grafica del sistema tore di Alan sceglie l’interfaccia grafi- può essere più o meno fedele, dipen- ca con riproduzione fedele della mac- de molto anche dalle possibilità del china. sistema operativo host. Spesso i pro- A questo proposito ricordiamo che grammatori scelgono di riprodurre esistono delle “classi” di emulatori: tutto fedelmente ma di dare un “aiu- quelli che riproducono la macchina tino” al display, che effettivamente in come fosse una fotografia, curando originale era piuttosto sacrificato per tutti i particolari grafici e quelli che si dimensione delle cifre, luminusità, accontentano di riprodurre un layout etc... più o meno simile, come l’emulatore di Claudio Larini (vedi bibliografia) che è scritto in QuickBasic sotto DOS e che punta all’emulazione del “core” della macchina.

Esistono poi gli emulatori privi di interfaccia ma che semplicemente

Fig. 2 L’emulatore di Caludio Larini con interfaccia semigrafica del DOS.

Jurassic news - Anno 7 - numero 43 - settembre 2012 49 Emulare la TI-59

L’emulazione della calcolatri- ce TI-59 è più complicata rispetto alle semplici calcolatrici messe sul mercato in precedenza. Infatti dispone della stampante (PC-100), una periferi- ca interessante da emulare per la completezza del progetto. La TI-59 dispone inoltre del lettore di sche- de magnetiche e anche qui biso- gna fare una scelta su come gestire lettura e scrittura; ci sono inoltre le ROM (chiamate SSS Solid Sta- te Software), contenenti le librerie specializzate nei vari campi. Per fi- nire ci si mette anche la program- mazione sintetica, cioè l’esecuzione delle istruzioni “proibite”, un cult degli anni ‘70, una funzionalità che si vorrebbe ritrovare intatta in un emulatore completo.

Scaricato il file di installazione

Fig. 3 .msi dal sito di Alain, si procede con L’interfaccia dell’emulatore della TI-59 di Alan l’installazione (noi l’abbiamo esegui- Zanchetta riproduce fedelmente il corpo macchi- ta sotto XP a 32 bit), con la classica na e la tastiera originale. Non così però il display procedura e l’eventuale scelta della che è più grande in proporzione dell’originale. directory del programma. La successiva esecuzione non richie- de necessariamente la taratura di pa- rametri di funzionamento, tuttavia è bene dare un’occhiata al menù con-

50 Jurassic news - Anno 7 - numero 43 - settembre 2012 Jurassic news - Anno 7 - numero 43 - settembre 2012 Emulazione

Lo Zen e l’arte della simulazione

Fig. 4 Siamo nella procedura di installazione. testuale (l’unico disponibile) che si apre con il click destro. Le voci presenti consentono di acce- dere alle opzioni, poche per la verità, appena il nome del file che simula la stampa, la directory dei documenti e un settaggio del timing, indispensa- bile per perseguire una simulazione più fedele possibile della macchina reale.

L’emulazione della stampante è La disponibilità di materiale aumen- semplicemente un box di testo che ta di molto il divertimento quando si viene registrato su un file. L’output lavora con una macchina non troppo della stampa non viene simulato conosciuta.I moduli software sono esattamente, mentre altri emulatori “inseribili” nella calcolatrice attra- hanno questa caratteristica di “pre- verso una apposita interfaccia acces- senza”. sibile dal menù (vedi figura 6).

L’uso della macchina come semplice calcolatrice non presenta problemi di sorta. Più interessante per chi si av- ventura nell’adozione di un simulato- re è l’esplorazione delle funzionalità più avanzate, come la programmazio- ne e l’uso dei famosi SSS (Solid State Software), le ROM preprogrammate contenenti le funzioni specifiche di vari ambienti applicativi che vanno dalla trigonometria alla navigazione. In rete per fortuna la documenta- zione e i file di appoggio (dump delle Fig. 5 ROM, listati, etc...) sono molto ab- Il menù contestuale che bondanti. riporta le funzioni dispo- nibili

Jurassic news - Anno 7 - numero 43 - settembre 2012 51

Programmare la TI-59 è duale: modo “esecuzione” e modo “programmazione”. Si cambia da una Programmare una calcolatrice, e la all’altro con il tasto LRN. TI-59 non fa eccezione, consiste nella Entrando nel modo programmazio- stragrande maggioranza dei casi a re- ne il display viene diviso in tre digit gistrare in sequenza i tasti che vengo- che rappresentano il numero di step no digitati. Un programma è quindi del programma, partendo da “000” e semplicemente la sequenza dei tasti o in altri due cifre che sono le coordi- al massimo una sequenza mnemoni- nate del tasto premuto. ca della funzione corrispondente. La colonna di tasti sotto LRN è im- portante per la programmazione. I tasti nella TI-59 vengono indivi- Infatti SST equivale ad un passo in duati dalle coordinate riga-colonna avanti, BST un passo indietro, GTO sulla tastiera. Ad esempio la funzione è il GOTO, SBR la chiamata ad una x^2 ha codice 33 (= terza riga, terza subroutine, RST resetta il contatore colonna). Lo stesso tasto per la fun- di programma (torna al passo 000) e zione “2end”, la funzione matematica infine R/S Run/Stop per far partire o seno, ha codice 38 (terza riga, terza terminare l’esecuzione. colonna + 5).

Il funzionamento della macchina

Fig. 6 Si possono gestire fino a tre moduli che vanno a posizio- narsi in tre distinte zone di indirizzi.

52 Jurassic news - Anno 7 - numero 43 - settembre 2012 Jurassic news - Anno 7 - numero 43 - settembre 2012

Emulazione

Lo Zen e l’arte della simulazione

Ecco un esempio elementare di come si opera: A macchina accesa pigiare RST per azzerare il contatore di programma. Passiamo al modo programmazione con LRN, sul display apparirà l’indi- cazione 000 00.

Il programma che vogliamo inseri- re è molto semplice: dato un numero inserito (e quindi visualizzato sul di-

splay), l’esecuzione lo moltiplica per Fig. 7 due e calcola poi la radice quadrata. 000 65 * Una foto reale del par- Per inserire il programma operiamo 001 02 2 ticolare del display nel con la sequenza di tasti come se stes- 002 95 = modo “Learn”. simo svolgendo il compito in maniera 003 34 SQRT interattiva. 004 91 R/S Quindi pigiamo: 005 81 RST x (la moltiplicazione); il display an- 006 00 0 drà allo step 001. 2 (il moltiplicatore); La prima colonna (tre digit) è il nume- = (viene eseguita l’operazione e ro di istruzione (lo step, nel gergo della stampato sul display il risultato TI-59); seguono i due byte di codifica del R/S (stop del programma) tasto e si noti che il numero “2” è codi- RST (rimette il contatore di pro- ficato semplicemente con il suo valore gramma al passo 000). preceduto dalla cifra “0”; infine il listing stampa anche il mnemonico dell’istru- Ecco il listing ottenuto con il coman- zione, cioè in pratica la label di ciascun do LIST: tasto.

Per capire l’utilizzo delle schede ma- gnetiche è necessario conoscerne il fun-

Jurassic news - Anno 7 - numero 43 - settembre 2012 53 zionamento. Il card-reader cui è dotato 1 sul display e poi 2^Write. la macchina è un mini-registratore ma- Per leggere invece c’è il problema di gnetico completo di testina di lettura/ “far sentire” alla macchina la presenza scrittura e di motore per il trascinamento della scheda nello slot. della scheda. Le schede sono piccoli stri- Qui l’emulatore di Zanchetta non è mol- scioline di plastica riportanti due tracce to user-frendly, o almeno non abbiamo magnetiche e sul dorso superiore uno trovato strade alternative che quella di spazio per scriverci i titoli dei program- far eseguire il file di salvataggio dall’ap- mi. Ogni traccia della scheda registra un plicativo di simulazione. Chi scopre una massimo di 240 byte. Una scheda è suf- strada alternativa ce lo faccia sapere. ficiente per la TI-58, mentre la TI-59 che ha 1000 passi di programma, necessita Conclusione. di due schede magnetiche complete per Emulare una calcolatrice programma- eseguire il backup dell’intera memoria bile di classe TI-5x o superiore è una della macchina. esperienza che si avvicina molto, anzi di- La memoria è organizzata in quattro ciamo che è comparabile, all’emulazio- banchi da 240 Byte ciascuno ed è proprio ne di un “vero” calcolatore da tavolo. Le il numero di banco che necessita l’opera- possibilità di provare l’antica proto-pro- zione di scrittura. Cioè prima di scrivere grammazione, spesso l’unica abbordabi- si comunica quale banco dovrà essere le ai ragazzi degli anni’70, rappresenta trasferito sulla card. una sicura tappa nell’apprendimento del Praticamente: si azzera il display, si in- retro-computing nelle sue varie forme. serisce il numero del banco (da 1 a 4) e si attiva la funzione WRITE. Per leggere si fa l’inverso: si azzera il display e si inserisce la schedina il cui contenuto sarà inserito nel banco origi- nale di salvataggio (anche se è possibile scrivere un banco e leggerlo in un altro).

Sull’emulatore la funzione di scrittura è rimasta immutata: Per scriver la scheda:

54 Jurassic news - Anno 7 - numero 43 - settembre 2012 Jurassic news - Anno 7 - numero 43 - settembre 2012 Emulazione

Lo Zen e l’arte della simulazione

Bibliografia.

Il sito di Alain Zanchetta: http://www.zanchetta.net/default.aspx?Categorie=CALC ULATRICES&Page=TI59Emulator

Il sito di Claudio Larini: http://web.tiscali.it/claudiolarini/emul1.htm

Un emulatore Web: http://n3times.com/vertigo

Un sito di riferimento con link a risorse on-line: http://www.CalcG.org

Un sito che descrive l’utilizzo delle schedine magnetiche: http://www.vaxman.de/ my_machines/texas_instruments/ti-59/ti-59.html#programming

Immagini.

Figura 7: http://www.vaxman.de/my_machines/texas_instruments/ti-59/program_entry.jpg

Le altre immagini sono screen-dump del programma eseguite dall’autore dell’arti- colo.

Jurassic news - Anno 7 - numero 43 - settembre 2012 55 Ai margini del caos

Di Salvatore Macomer

La disponibilità dei calcolatori ‘80, diventati inusabili per le ap- elettronici ha aperto campi di in- plicazioni office del giorno d’oggi, dagine in matematica, permetten- ma rimasti godibilissimi per pic- do di affrontare problemi di cal- cole indagini nella teoria dei nu- colo e problemi algebrici prima meri. improponibili. Quando i personal computer Esistono infatti in matematica raggiunsero la scrivania dei ricer- degli assunti (cioè risultati ipoteti- catori ma anche il tavolo di lavoro ci o congetture) che sembra non si degli studenti, si aprii per tante possano risolvere analiticamente persone la strada della ricerca, e per i quali è consentita la strada magari solo hobbistica, in campo dell’esplorazione numerica nella numerico. speranza di individuare un com- In matematica (o sarebbe meglio portamento logico che guidi nella dire “nelle matematiche”) esisto- formulazione della soluzione teo- no molti problemi ancora irrisolti rica del problema stesso. e molti altri che devono essere an- Spesso non è nemmeno necessa- cora scoperti. rio disporre di potenze di calcolo Un problema irrisolto è quello a livello di super calcolatori, ci si che viene chiamato genericamen- può accontentare del personal, te “3N+1 problem” che ha molte anche di basso profilo, come ad varianti ma che sostanzialmen- esempio i primi home degli anni te conducono tutte ad una stessa

56 Jurassic news - Anno 7 - numero 43 - settembre 2012 Jurassic news - Anno 7 - numero 43 - settembre 2012 TAMC

Teoria e applicazione delle macchine calcolatrici

problematica. trovare una dimostrazione che questo Presentiamo il problema. succede sempre, per qualsiasi nume- Sia data la sequente sequenza nu- ro generatore (il primo della sequen- merica iterativa: za) o che magari ne esiste uno o più Se X è l’elemento n-esimo della se- per i quali la sequenza non si chiude quenza, il prossimo elemento lo si e va avanti all’infinito. calcola: Oppure, sotto-problema: si può sta- bilire la lunghezza delle sequenza a

-> se Xn è pari ==> Xn+1 = X / 2; priori con una qualche formula, al-

-> se Xn è dispari ==> Xn+1 = 3*X+1; meno per i numeri generatori per i quali la sequenza si chiude? Questa è una variante del problema La risposta è no, o meglio: non è an- teorizzata da Stanislaw Ulam (vedi cora stata trovata. Volete provarci? bibliogafia). La prima domanda che si fa un ma- tematico è “Come si comporta questa La sequenza di numeri che scaturi- serie con i primi numeri generatrici?” sce dall’iterazione, che si protrae fino Un calcolatore è essenziale, anche un

a che Xn è maggiore di 1, dipende dal “vecchio” calcolatore va bene. numero di inizio della sequenza. Cioè Vediamo il seguente sorgente BA- se si parte con il 2 o con il 27 le cose SIC: cambiano. Uno si aspetterebbe che 10 REM N/2, 3*N+1 PROBLEM con una sequenza di salti di valori più 20 FOR K = 1 TO 100 25 PRINT “”: PRINT K;” “:N = K o meno ampi, la sequenza tenda all’e- 30 IF N = 1 THEN GOTO 100 saurimento, cioè converga a 1, come 40 R = N - INT (N / 2) * 2 50 IF R = 0 THEN N = N / 2: GOTO 80 si dice in gergo matematico. 60 N = 3 * N + 1 80 PRINT N;” “; Perché questa idea? Semplice: per- 90 GOTO 30 100 NEXT K ché cominciando a calcolare le se- 110 END quenze con i primi generatori (il Si tratta del dialetto Applesoft. All’e- 2,3,4,....) succede proprio questo, secuzione si ha la stampa della se- dopo un po’ si arriva all’unità e ci si quenza per ogni numero generatore ferma. (variabile K) che viene loop-ato da 1 Questa “intuizione” è vera o falsa? a 100. Questo è il succo del problema, cioè Nelle nostre possibilità moderne

Jurassic news - Anno 7 - numero 43 - settembre 2012 57 Fig. 2 L’Apple //e in azione nelle prime iterazioni.

non dimentichiamoci dello strumen- condurre ad ipotizzare una formula to di calcolo per antonomasia dell’era che in base al valore di K ci dica dopo moderna: il foglio di calcolo. quanti passi l’iterazione arriva a 1? Una semplice (ma in Excel le cose non sono mai semplici) macro riempie Un grafico (grazie Excel!) ci da una il tabellone di risultati. idea più “globale” di cosa succeda (vedi figura nella pagina a fronte). La macro, supponenedo che la se- E’ difficile capire se veramente c’è quenza delle chiavi generatrici sia nel- una qualche logica in questo diagram- la colonna B: ma di convergenza. Quello che si intu- isce è che c’è una sorta di “accumula- =SE(B2<=1;;SE(PARI(B2)-B2=0; zione” delle sequenze più lunghe che B2/2; 3*B2+1)) tendono a concentrarsi in gruppi (es. il 27 e il 32, il 94 e il 95, etc...). ma per- Nella colonna A invece viene ripor- ché la convergenza è uguale per due/ tato il numero di passi necessario alla tre numeri consecutivi e poi “crolla”? convergenza. Mistero...

Torniamo alla nostra domanda ini- Lo studio di questi problemi ha mol- ziale: esiste una “logica” che ci possa teplici campi di interesse. Uno è la te-

58 Jurassic news - Anno 7 - numero 43 - settembre 2012 Jurassic news - Anno 7 - numero 43 - settembre 2012 TAMC

Teoria e applicazione delle macchine calcolatrici

oria del caos (da qui il titolo del pez- minimo di attrezzatura matematica si zo). Il comportamento della sequenza può reperire nell’articolo “The 3x + 1 di convergenza è caotico, nel senso Problem: An Overview” di Jeffrey C. che non è prevedibile in piccola scala. Lagarias, sull’annale 2010 della rivista Altri campi di indagine riguardano la American Mathematical Society. statistica, la logica, il comportamento Per una introduzione ai problemi di dei sistemi cellulari, la ricerca dei nu- classe 3N+1 Wikipedia è un punto di meri primi, etc... consultazione dal quale partire. Una trattazione teorica molto vasta ma nel contempo abbordabile con un

Fig. 4 particolare della sequenza per valore di K da 21 a 32. I valori che “schizzano” verso l’alto sono per K=29 e K=31.

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di Sonicher

La realizzazione di un ricevitore TV Sterline, sintonizzava 13 canali. miniaturizzato, in genere chiamato Fra tentativi ed errori il progetto in ditta micro-TV, era uno dei palli- venne comunque portato avanti. Il ni del funanbolico progettista e CEO Micro-Vision è del 1966. di Sinclair. La difficoltà più evidente E’ una TV bianco/nero con scherma era il tubo catodico: il suo consumo di da 2”, completamente portatile che energia era sproporzionato rispetto al consumava circa 100 Watt, venne a resto del circuito e richiedeva comun- costare 99,95 Sterline (la solita bar- que una tensione di funzionamento riera psicologica delle 100 Sterline). incompatibile con la miniaturizzazio- Seguiranno altri tentativi, come la Lne che Clive immaginava. serie TV1x (il modello A nella foto in Qualche prototipo si era visto alle apertura) e infine il TV80 (del 1984). varie fiere, mostrato forse più per raccogliere gli interessi di eventua- Si tratta comunque di un prodotto li finanziatori e partner, più che per “analogico” che in qualche modo ci lanciare un prodotto sul mercato. interessa marginalmente, se non per Una qualche commercializzazione dovere di completezza nella cronaca. comunque ci fu, il TV1A costava 400

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La macchina del tempo

Nella vulcanica testa dell’ormai stra- Il parto del primo home computer ricco Clive (ricco ma stava perdendo Sinclair, che si chiamò come tutti san- velocemente milioni di sterline all’an- no ZX80, non è stato dei più facili. Ben no), ci fu posto anche per un orologio presto gli ingegneri della SR realizza- digitale, il Black Watch. rono che l’investimento necessario era Il primo orologio con display digitale almeno di mezzo milione di sterline, a basso costo (24,95). Bello a vedersi mentre la società era in forte recessio- e dotato di una discreta eleganza ma ne. Infatti la Sinclair Radionics venne purtroppo non privo di problemi di smembrata e le varie attività vendute funzionamento, cosa che di fatto con- all’esterno. Chi salvò la situazione fu vinse l’azienda ad abbandonarne la un ingegnere della Cambridge, cer- produzione. to Chris Curry che aveva progettato un calcolatore programmabile in kit, Nel 1978 era giunto il tempo per la chiamato MK14. Si trattava poco più ristrutturazione e per accettare l’in- gresso di investitori dotati di capitali che permettessero all’azienda di su- perare la crisi puntando sul successo dei nuovi prodotti, TVB1 in testa. Come si sa è difficile fermare la cadu- ta, così nel 1978 la Sinclair Radionics perdeva due milioni di dollari e una prospettiva di perderne altrettanto l’anno successivo. Bisognava ricorrere ai ripari, serviva un nuovo prodotto che irrompesse nel mercato sorprendendo tutti, proprio come era successo con la calcolatri- ce. Un micro computer. La strada era tracciata.

Jurassic news - Anno 7 - numero 43 - settembre 2012 61 nel gennaio 1980 il suo primo calcola- tore personale, lo ZX80, appunto.

A questo punto si apre un capitolo di storia recente e sicuramente nota agli appassionati di retro computing. Molti di noi hanno usato queste mac- chine, molti ne possiedono un esem- plare. Il nostro discorso sarà quindi superficiale per quanto riguarda le prestazioni come calcolatori e si ri- volgerà più agli aspetti storici ed evo- lutivi.

Lo ZX80 fece un botto sul mercato, esattamente come era successo dieci anni prima con le calcolatrici. Allora esistevano pochi modelli di Perso- che di un progetto didattico, ma usa- nal Computer e tutti estremamente va una novità appena pervenuta dagli costosi: il PET di Commodore costa- States: il microprocessore, che già ol- va 700 sterline, l’Olivetti M20 quasi tre Oceano aveva permesso la costru- 2.000. Lo ZX80 veniva venduto in Kit zione di qualche modello di personal per 79,95 Sterline e montato ne costa- computer. va 99,95. Un personal computer sotto Le idee su come realizzare qualcosa le 100 sterline era una previsione che del genere a basso costo divergevano il Financial Times aveva fatto a metà fra Clive e Chris, ma alla fine il vecchio del 1979, dichiarando che ci sarebbe- marpione vinse la battaglia; cambiò ro voluti cinque anni. Sinclair sempli- nome alla Science of Cambridge chia- cemente lo fece in pochi mesi. mandola Sinclair Research e presentò

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La macchina del tempo

Lo ZX80 vendette 20.000 pezzi da concorrenza e pragmatico quale era, gennaio a settembre 1980, ma que- non ignorava nemmeno che le carat- sta volta Clive non si fece tentare nel teristiche tecniche dello ZX80 erano costruire una mega azienda e preferì piuttosto elementari. lavorare con contrattisti ai quali era- L’altra lezione imparata da Sinclair no demandate tutte le attività ma- è stata quella di non ignorare la qua- nifatturiere. Mantenne solamente lità dei componenti. Lo ZX80 è stata l’amministrazione, circa 12 persone, e una macchina particolarmente robu- altrettanti ingegneri al lavoro su due sta, con una resa per guasti inferiore progetti: una TV a schermo piatto, all’1% e una vendita totale stimata in ovviamente portatile, e il successore 50.000 pezzi. dello ZX80. Ben sapeva infatti che, come succes- Nel 1981, mentre la BBC trasmette- so con le calcolatrici, il mercato sareb- va una serie educativa sui personal be stato presto invaso da prodotti in computer, prevedendo di venderne

Jurassic news - Anno 7 - numero 43 - settembre 2012 63 essa stessa uno adatto, Sinclair esce nella nuova macchina consisteva in con lo ZX81 (marzo 1981), il costo è un chip custom che i suoi ingegneri di 69,95 montato e soli 49,95 in kit. avevano commissionato alla Ferran- Un prezzo strepitoso che scombina ti e che sostituiva quasi tutti gli inte- tutti i piani della BBC, in ritardo con grati presenti nel modello precedente il suo progetto, mentre gli utenti tro- (escusa la CPU, e la memoria, ovvia- vavano nello ZX81 un BASIC a virgola mente). mobile, collegabile ad un TV a colori e Grazie alle vendite negli States, in si annunciava anche una stampante/ Europa e in Giappone, alla fine del plotter per completare il sistema (uscì gennaio 1982 erano state vendute in novembre al prezzo di 49,95 sterli- 300.000 unità del computer ZX81. ne). Ancora una volta l’intuizione di “Un- L’innovazione introdotta da Sinclair cle Clive” aveva colpito. Il bilancio

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La macchina del tempo

della Sinclair Research passò dai 4,65 E’ ragionevole supporre che quasi milioni di sterline (fine marzo 1981) ai tutti aggiornarono il loro ZX80 alla 30 milioni di sterline a Febbraio 1982. nuova versione: le dieci sterline ri- Nessun dubbio: zio Clive aveva tro- chieste le valeva tutte. Così è stato vato un’altra miniera d’oro. anche per l’espansione di RAM, uno Il marketing di terze parti si espanse scatolotto da collegare alla user’s port rapidissimamente. Centinaia di com- sul retro. I programmi commercia- pagnie cominciarono a pubblicizzare li, giochi prima di tutto, avevano ben prodotti hardware e soprattutto sof- presto saturato le risorse disponibili tware per le due macchine ZX80 e nella versione base. ZX81. Fra l’altro la Sinclair assicurò l’ag- (...continua...) giornamento del primo computer alle prestazioni e specifiche del secondo, grazie ad una ROM di aggiornamento del BASIC (lo ZX80 era molto limita- to nella gestione dei numeri).

Indice figure, riferimenti http://www.nvg.ntnu.no/sinclair/televisions/gallery/tv1c_front.jpg http://www.nvg.ntnu.no/sinclair/other/gallery/blackwatch.jpg http://www.nvg.ntnu.no/sinclair/computers/mk14/images/mk14_jpg.jpg http://it.wikipedia.org/wiki/File:ZX80.jpg http://it.wikipedia.org/wiki/File:Sinclair_ZX81.jpg

Bibliografia Dale, Rodney (1985). The Sinclair Story. London: Duckworth. ISBN 0-7156-1901-2 http://en.wikipedia.org/wiki/Clive_Sinclair http://www.nvg.ntnu.no/sinclair/contents.htm http://www.clive.nl/ http://www.swindonweb.com

Jurassic news - Anno 7 - numero 43 - settembre 2012 65 Il NANOCOMPUTER della ditta italiana SGS, è stato uno dei primi sistemi modulari con spiccata vocazione al settore dell’istruzione. Sul prossimo numero di Jurassic News esamineremo le proprietà, i difetti e le opportunità offerte da questo sistema.