Lucia Di Lammermoor
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veneziamusica e dintorni LUCIA Di LAMMERmOOR Stagione Lirica e BaLLetto 2016-2017 Teatro La Fenice venerdì 21 aprile 2017 ore 19.00 turno A sabato 22 aprile 2017 ore 19.00 domenica 23 aprile 2017 ore 15.30 turno B mercoledì 26 aprile 2017 ore 19.00 giovedì 27 aprile 2017 ore 19.00 turno E venerdì 28 aprile 2017 ore 19.00 sabato 29 aprile 2017 ore 15.30 turno C domenica 30 aprile 2017 ore 15.30 martedì 2 maggio 2017 ore 19.00 turno D Fondazione TeaTro La Fenice Gaetano Donizetti raffigurato durante la composizione di Lucia di Lammermoor. Litografia di Vincenzo Roscioni. Sommario 7 La locandina Nel web 37 Lucia di Lammermoor in breve 37 Il libretto e l’opera nel web 9 9 Lucia di Lammermoor in breve Dall’Archivio storico del Teatro La Fenice 10 Lucia di Lammermoor in brief 39 39 Lucia spegne le fiamme e accende i cuori a cura di Franco Rossi 11 Argomento di Lucia di Lammermoor 11 Argomento Materiali 13 Synopsis 53 15 Argument 53 The Bride of Lammermoor di Walter Scott 17 Handlung di Enrica Villari 55 La scena di follia nella Lucia di Lammermoor: sintomi, Intorno a Lucia di Lammermoor fra mitologia della paura e mitologia della libertà 19 di Giovanni Morelli 19 Giulietta e Romeo in tartan: una North Side Story di Paolo Fabbri Curiosità 67 67 La glassarmonica ovvero il suono della pazzia 25 Note di regia 25 Francesco Micheli: «Tre orfani schiacciati Biografie dal peso dell’eredità familiare» 69 a cura di Leonardo Mello 69 Biografie 27 Francesco Micheli: “Three orphans crushed by the burden of a family legacy” Impresa e cultura edited by Leonardo Mello 73 73 «Zafferano» e l’arte vetraria di Federico de Majo La musica 29 Dintorni 29 Riccardo Frizza: «Lucia, l’eccellenza del belcanto» 75 a cura di Ilaria Pellanda 75 Aquagranda vince il Premio Speciale Franco Abbiati 31 Riccardo Frizza: “Lucia, belcanto at its best” edited by Ilaria Pellanda Leggendo il libretto 33 33 Leggendo il libretto In questa e nella successiva pagina: Nicolas Bovey, bozzetti scenici per Lucia di Lammermoor di Gaetano Donizetti al Teatro La Fenice, aprile 2017; regia di Francesco Micheli, scene di Nicolas Bovey, costumi di Alessio Rosati. Michele Cammarano (1835-1920), Salvadore Cammarano. Litografia ac- querellata. Cammarano (1801-1852) scrisse per Donizetti i libretti di Be- lisario, L’assedio di Calais, Pia de’ Tolomei, Roberto Devereux, Lucia di Lammermoor, Maria de Rudenz, Poliuto, Maria di Rohan (rifacimento del Conte di Chalais, scritto per Lillo). Tra gli altri libretti: Ines de Ca- stro per Persiani (poi più volte rimusicato), Il reggente (stesso argomento del verdiano Un ballo in maschera) e La vestale per Mercadante, Saffo per Pacini; Alzira, La battaglia di Legnano, Luisa Miller e Il trovatore (completato da Bardare) per Verdi. Fu dal 1833 (o 1834) poeta e concerta- tore dei Reali Teatri di Napoli. LUCIA DI LAMMERMOOR dramma tragico in due parti e tre atti libretto di Salvadore Cammarano dal romanzo The Bride of Lammermoor di Walter Scott musica di Gaetano Donizetti prima rappresentazione assoluta: Napoli, Teatro di San Carlo, 26 settembre 1835 personaggi e interpreti Lord Enrico Asthon Markus Werba (21, 23, 27, 29/4, 2/5) Giuseppe Altomare (22, 26, 28, 30/4) Miss Lucia Nadine Sierra (21, 23, 27, 29/4, 2/5) Zuzana Marková (22, 26, 28, 30/4) Sir Edgardo di Ravenswood Francesco Demuro (21, 23, 27, 29/4, 2/5) Shalva Mukeria (22, 26, 28, 30/4) Lord Arturo Bucklaw Francesco Marsiglia Raimondo Bidebent Simon Lim (21, 23, 27, 29/4, 2/5) Alessio Cacciamani (22, 26, 28, 30/4) Alisa Angela Nicoli Normanno Marcello Nardis maestro concertatore e direttore Riccardo Frizza regia Francesco Micheli scene Nicolas Bovey costumi Alessio Rosati light designer Fabio Barettin Orchestra e Coro del Teatro La Fenice maestro del Coro Claudio Marino Moretti con sopratitoli in italiano e in inglese nuovo allestimento Fondazione Teatro La Fenice La locandina direttore musicale di palcoscenico Marco Paladin; direttore dell’allestimento scenico Massimo Checchet- to; direttore di scena e di palcoscenico Lorenzo Zanoni; maestro di sala Maria Cristina vavolo; altro ma- estro di sala Roberta Paroletti; altro maestro del Coro Ulisse Trabacchin; altro direttore di palcoscenico valter Marcanzin; assistente alla regia Giorgia Guerra; assistente alle scene Nathalie Deana; maestro di palcoscenico Raffaele Centurioni; maestro aggiunto di palcoscenico Federico Brunello; maestro alle luci Roberta Ferrari; capo macchinista Massimiliano Ballarini; capo elettricista vilmo Furian; capo audiovi- sivi Alessandro Ballarin; capo sartoria e vestizione Emma Bevilacqua; responsabile dell’atelier costumi Carlos Tieppo; capo attrezzista Roberto Fiori; responsabile della falegnameria Paolo De Marchi; capo gruppo figuranti Guido Marzorati; scene Laboratorio Fondazione Teatro La Fenice, Paolino Libralato - Laboratorio di scenografia Dosson di Casier (Treviso); attrezzeria, costumi e calzature Laboratorio Fondazione Teatro La Fenice; trucco e parrucche Effe Emme Spettacoli (Trieste); traduzione inglese sopratitoli Rosemary Forbes; sopratitoli Studio GR (venezia) 8 | vENEZIAMUSICA e dintorni Lucia di Lammermoor in breve omposta su libretto di Salvadore Cam- tistica: nella scena della follia, ad esempio, origina- marano tratto dal romanzo The Bride riamente composta con accompagnamento di ar- of Lammermoor di Walter Scott, autore monica a bicchieri (strumento allora associato alla celebratissimo in quei decenni, Lucia ricerca sui disturbi mentali), la vocalità trascenden- Cdi Lammermoor esordì al Teatro di San Carlo di tale della scuola virtuosistica italiana viene recupe- Napoli il 26 settembre 1835. Donizetti l’aveva ter- rata come segno dello squilibrio mentale di Lucia. minata, in anticipo sul previsto, il 6 luglio. L’assillo Luoghi tipici del melodramma italiano, come il maggiore veniva dal rischio di una dichiarazione di grande concertato in cui i personaggi restano as- fallimento del teatro da parte della commissione sorti in se stessi («Chi mi frena in tal momento»), o reale, che suscitava a Donizetti fosche previsio- le reminiscenze musicali che riportano alla memo- ni («La crisi è vicina, il pubblico sta indigesto, la ria il passato felice, trovano qui una realizzazione Società teatrale è per sciogliersi, il vesuvio fuma, plastica e drammaturgicamente evidente. e l’eruzione è vicina») e agitate frustrazioni (a L’ambientazione fosca e carica di presagi venti giorni dalla prima: «La Società va a fallire! infonde da subito un pessimistico senso di pre- La Persiani non pagata non vuol provare ed io destinazione, che si compie con la morte degli domani protesto […]. Qui Dio sa se sarò pagato amanti – ineluttabilmente divisi – in due grandi – E sì la musica li merita perdio non è infame»). «arie finali» consecutive. Facilmente le vicende Nonostante tutto, l’opera andò in scena ed ebbe dell’opera inducono a una sublimazione simboli- un esito trionfale; Donizetti fu molto soddisfatto ca, favorendo la sofferta identificazione del pub- dell’interpretazione delle due prime parti, Fanny blico nelle figure dei due infelici protagonisti, in Tacchinardi Persiani e Gilbert Duprez, interpreti particolare in quella di Lucia, la cui interiorità è che giudicò «portentosi». continuamente scrutata da gesti orchestrali ca- Lucia di Lammermoor è stata a lungo ritenuta il richi di significato. Il successo dell’opera derivò capolavoro di Donizetti e una pietra miliare nella così anche dal fatto di fare appello alla sensibilità storia del melodramma italiano: sebbene, vivente contemporanea, alludendo al dramma della don- l’autore, spartisse questa rinomanza con altri lavori na nel contesto familiare della società borghese che oggi tornano ad apparire più audaci e innova- ottocentesca: un’identificazione evidente, fra l’al- tivi, certo fu l’opera a cui rimase affidata la soprav- tro, nelle pagine indimenticabili dedicate a Lucia vivenza postuma di Donizetti nel tardo Ottocento da Gustave Flaubert in Madame Bovary. e nel Novecento. La sua classicità ‘popolare’ deriva dalla capacità dell’autore di incanalare una mate- ria di incandescente spessore espressivo nell’alveo di forme regolari e riconoscibili, distribuite con simmetrica regolarità nei tre atti, e di una scrittura vocale ancora legata alla grande tradizione belcan- vENEZIAMUSICA e dintorni | 9 Lucia di Lammermoor in brief omposed to a libretto by Salvadore three acts; secondly, its vocal composition is still Cammarano based on the novel The tied to the great tradition of belcanto: in the mad- Bride of Lammermoor by Walter Scott, ness scene for example, which was originally com- a renowned author in that period, Lucia posed with the accompaniment of a glass harmon- Cdi Lammermoor debuted at Teatro di San Carlo in ica (an instrument that was associated with men- Naples on 26 September 1835. Donizetti finished tal disturbances at that time), the transcendental sooner than foreseen, on 6 July. The greatest pres- vocality of the Italian virtuosic school was revived sure came from the risk of the royal board declar- as a sign of Lucia’s mental derangement. Typical ing the Opera House had gone bankrupt, inducing moments of Italian melodrama, such as the great Donizetti to pronounce dire forecasts “The crisis is concerted piece in which the figures are engrossed near, the public is bored, the Opera House is about in themselves “(Chi mi frena in tal momento”), or to be wound up, the vesuvius is smoking, an erup- the musical reminiscences that evoke a happier tion is nigh”) and agitated frustration (twenty days past, are examples here of a plastic, and dramati- before the première: “The Opera House is going cally evident creation. bankrupt! Persiani hasn’t been paid and doesn’t The gloomy setting, permeated with omens, want to rehearse and I’m going to protest tomor- immediately offers a sense of predestination, which row […] Here goodness knows if I’ll be paid – And is fulfilled with the lovers’ deaths – inescapably di- yes, the music is worth it, by God it is not awful”). vided – in two great consecutive “final arias”.