ente sigla numero data C. LENTATE SUL CC 11 23-03-2021 c_e530

Nr. CC / 11 / 2021

OGGETTO: Modifica al Regolamento TARI. Provvedimenti

COMUNE di

Provincia di e della Brianza

ORIGINALE

Sessione ordinaria Seduta a porte chiuse

Verbale di Deliberazione del Consiglio Comunale

L’anno Duemilaventuno, addì Ventitre del mese di Marzo alle ore 20.30 in Lentate sul Seveso e nell’Aula Magna della scuola secondaria dell’Istituto comprensivo E. Toti, in seguito a regolare avviso scritto consegnato nei termini e nei modi di legge, si è legalmente riunito il Consiglio Comunale. I componenti il Consiglio Comunale presenti risultano dal seguente prospetto: Componente P. A.G. A.I. Componente P. A.G. A.I. FERRARI LAURA CRISTINA X RADICE LUIGI X PAOLA FEDRIGO ANDREA X TUNINATO ANDREA X BIDOIA ALESSANDRO X BENEGGI SILVANO X PALLADINI ALESSANDRO X RAMON CRISTINA X GILARDI XENIA X VILLA MARINELLA X AMOROSO ATTILIO X CAPPELLETTI MARCO X ANTONIO LUIGI MANDATO ANTONIO X BORIN GIANFRANCO GIORGIO X BUSNELLI GIUSEPPE X BERETTA GIUSEPPE X NARDOZZA GIADA X

P. presente A.G. assente giustificato A.I. assente ingiustificato

In complesso si hanno i seguenti risultati: Componenti il Consiglio presenti n. 16 Assenti n. 1

Partecipa il Vicesegretario Comunale dott.ssa Valeria Torretta

Il Presidente del Consiglio comunale, Ing. Attilio Amoroso, riconosciuta legale l’adunanza ed accertatosi che l’oggetto da trattare si trova da 24 ore depositato nella sede municipale dà avvio alla discussione dell’argomento posto all’ordine del giorno specificato nell’oggetto.

Partecipano alla seduta, senza diritto di voto, il Vicesindaco Matteo Turconi Sormani e gli Assessori Marco Boffi, Andrea Pegoraro, Domenico Pansera e Barbara Russo.

OGGETTO: Modifica al Regolamento TARI. Provvedimenti.

IL CONSIGLIO COMUNALE

Vista la proposta dell’Assessore al Bilancio in base alla quale viene adottato il presente provvedimento;

Uditi gli interventi dei Consiglieri comunali che sono riportati integralmente nell’allegato alla presente deliberazione, come previsto dall’art. 61 del vigente regolamento del Consiglio comunale;

Richiamato il vigente Regolamento per la disciplina della Tassa sui Rifiuti (TARI), approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 54 del 30/09/2020;

Premesso che con D.lgs. 03.09.2020 n. 116 sono state apportate modifiche ed integrazioni al D.Lgs. 03.04.2006 n. 152 (TUA – Testo Unico Ambientale), che di seguito andremo ad illustrare:

A. nuova definizione e classificazione dei rifiuti (art. 183 del D.lgs n° 152/2016, così come modificato dal D.lgs n° 116/2020, in vigore dall’1/1/2021);

B. soppressione del potere comunale di assimilazione dei rifiuti speciali a quelli urbani: in particolare sono stati cancellati, all’interno del D.Lgs. 152/2006:  ogni riferimento ai “rifiuti speciali assimilati”,  la lett. e), dell’art. 195, comma 2, TUA, che attribuiva allo Stato la determinazione dei criteri qualitativi e quali-quantitativi per l'assimilazione dei rifiuti speciali e dei rifiuti urbani,  la lett. g), dell’art. 198, comma 2, TUA, che demandava ai Comuni l'assimilazione, per qualità e quantità, dei rifiuti speciali non pericolosi ai rifiuti urbani, secondo i criteri di cui al già citato art. 195, comma 2, lettera e), e che a tal fine i riferimenti relativi alla classificazione dei rifiuti nel regolamento IUC devono intendersi automaticamente aggiornati alla nuova classificazione dei rifiuti di cui al D.Lgs. 152/2006 come modificato ed integrato dal D.Lgs. n°116/2020;

C. possibilità, per le utenze non domestiche, di sottrarsi dalla privativa comunale e di fruire del servizio di operatore privato abilitato: l’art. 238, comma 10, del TUA nella nuova formulazione prevede la facoltà, per le utenze non domestiche che producono rifiuti urbani, di conferirli al di fuori del servizio pubblico, previa dimostrazione di averli avviati al recupero mediante attestazione rilasciata dal soggetto che effettua l’attività di recupero;

Richiamata l’emananda Circolare del MEF che, con l’ottica di coordinare la norma di cui sopra, contenuta nel Testo Unico Ambientale, con la normativa TARI (in particolare con il comma 649 dell’art.1 della legge n° 147/2013) è arrivata alla conclusione che: 1) nel caso in cui l’utenza non domestica si avvalga dell’operatore privato, la QUOTA FISSA della TARI è comunque dovuta, 2) onde garantire una corretta rappresentazione del gettito, occorre che la comunicazione da parte delle utenze non domestiche di non avvalersi della privativa comunale venga fatta a preventivo, stabilendo il termine del 30 giugno dell’anno precedente;

Ritenuto, alla luce delle novità normative sopra riepilogate, opportuno modificare gli articoli 4, 8, 9, 17 del Regolamento per la disciplina della Tassa sui Rifiuti (TARI), approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 54 del 30/09/2020, al fine di disciplinare in modo specifico alcune fattispecie incidenti sulla determinazione del tributo dovuto dalle utenze non domestiche, in ragione delle innovazioni nella definizione dei rifiuti introdotte dal citato D.Lgs. 116/2020;

Visto l’ALLEGATO 1) alla presente deliberazione, nel quale viene esposta la nuova versione degli articoli 4, 8, 9, 17 del Regolamento per la disciplina della Tassa sui Rifiuti (TARI) che con la presente deliberazione si intende approvare;

Richiamato il “Regolamento TARI”;

Richiamata la Legge n° 147/2013;

Tenuto conto sia delle previsioni dell’art. 53, comma 16, della Legge 23.12.2000, n. 388 (Finanziaria 2001), che dispongono che i regolamenti in materia tributaria locale debbano essere approvati entro il termine di approvazione del bilancio di previsione precisando che dette deliberazioni hanno effetto dal 1° gennaio 2021;

Richiamato il Decreto del Ministero degli Interni del 13/01/2021 che ha differito il termine di approvazione del Bilancio di Previsione di cui all’art.152 del D.lgs n° 267/2000 al 31 marzo 2021;

Richiamata la Circolare n° 2/DF del 22/11/2019 relativa all’obbligo di pubblicazione dei regolamenti in materia di tributi comunali;

Attesa la competenza del Consiglio Comunale all'adozione del presente provvedimento ai sensi dell'art. 42, comma 2, lett. f), D. Lgs. n. 267/2000;

Acquisito il parere dell’organo di revisione, ai sensi dell’art.239 comma 1 lettera b) del D.Lgs. 267/00, così come modificato dall’art. 3 comma 2 bis del D.L. 174/2012 (Verbale n. 6333 del 18/03/2021);

Preso atto della segnalazione del Consigliere Borin che precisa che all’art. 4, punto 5, debba essere eliminato il termine “seguenti” trattandosi di un refuso;

Preso altresì atto della comunicazione dell’Assessore al Bilancio che precisa che il recentissimo Decreto Sostegni (pubblicato in G.U. il 22/03/2021), indica il 31 maggio dell’anno 2021 e dei successivi, quale scadenza per la comunicazione da parte delle utenze non domestiche di volersi avvalere di un servizio privato;

Dato atto che conseguentemente l’Assessore al Bilancio propone di modificare l’allegato tenendo conto del suddetto termine;

Visti i pareri espressi ai sensi dell’art. 49 del D.Lgs. n. 267 del 18.8.2000, come da allegato;

Con votazione espressa per alzata di mano con il seguente risultato: presenti n. 16 votanti n. 16 favorevoli n. 16 contrari n. / astenuti n. /

DELIBERA

1. Di approvare le premesse come sopra esposte quale parte integrante e sostanziale della presente deliberazione;

2. Di prendere atto delle osservazioni formulate dal Consigliere comunale Borin e dall’Assessore al Bilancio, come indicate in premessa;

3. Di approvare il nuovo testo degli articoli 4, 8, 9, 17 del Regolamento per la disciplina della Tassa sui Rifiuti (TARI), come esposto nell'ALLEGATO 1) parte integrante e sostanziale della presente deliberazione, il quale sostituisce quello vigente con decorrenza dal 01.01.2021;

4. Di dare atto che le modifiche regolamentari testé approvate ai sensi e per gli effetti del combinato disposto dell'art. 53 comma 16 della Legge 388/2000, dell'art. 1 comma 169 della Legge 296/2006 e dell'art. 15 bis del D.L. 30 aprile 2019 n. 34, convertito nella Legge n. 58/2019, decorrono dal 1° gennaio 2021;

5. Di incaricare i competenti uffici comunali affinché provvedano, ai sensi dell'art.53, comma 16, della Legge n° 388/2000, alla pubblicazione sul sito internet del Dipartimento delle Finanze, entro il 28 ottobre 2021.

Indi, con votazione espressa per alzata di mano con il seguente risultato: presenti n. 16 votanti n. 16 favorevoli n. 16 contrari n. / astenuti n. /

DELIBERA

Di dichiarare il presente provvedimento immediatamente eseguibile, ai sensi dell’art. 134, comma 4, del D.Lgs. n. 267 del 18.08.2000.

Deliberazione del CONSIGLIO COMUNALE. Nr 11 / 2021

Letto, confermato e sottoscritto.

Il Presidente del Consiglio Il Vicesegretario Comunale ing. Attilio Amoroso dott.ssa Valeria Torretta

Firmato digitalmente ai sensi del D.Lgs. 82/2005

Documento informatico firmato digitalmente ai sensi del D.P.R. 445/2000e del D.Lgs. 82/2005 e rispettive norme collegate, il quale sostituisce il documento cartaceo e la firma autografa. L’originale è in formato digitale, qualunque stampa dello stesso costituisce mera copia, salvo che sia dichiarata conforme all’originale.

ESECUTIVITA’

X Dichiarata immediatamente eseguibile (art. 134, comma 4, T.U. 18 agosto 2000, n. 267); ฀ Esecutiva decorsi 10 giorni dalla pubblicazione all’albo pretorio (art. 134, comma 3, T.U. 18 agosto 2000, n. 267).

ente organo deliberante relatore data parere C. LENTATE SUL SEVESO CONSIGLIO Assessore al 17-03-2021 c_e530 Bilancio

REGOLARITA’ CONTABILE PARERE ART. 49 T.U. n. 267/2000

OGGETTO DELLA PROPOSTA DI DELIBERAZIONE

Modifica al Regolamento TARI. Provvedimenti

PARERE ART. 49 T.U. n. 267/2000

REGOLARITÀ CONTABILE: PARERE FAVOREVOLE

Lentate sul Seveso, 17-03-2021

IL RESPONSABILE DEL SETTORE FINANZIARIO dott.ssa Nicoletta Paganini

Firmato digitalmente ai sensi del D.Lgs. 82/2005

Documento informatico firmato digitalmente ai sensi del D.P.R. 445/2000e del D.Lgs. 82/2005 e rispettive norme collegate, il quale sostituisce il documento cartaceo e la firma autografa. L’originale è in formato digitale, qualunque stampa dello stesso costituisce mera copia, salvo che sia dichiarata conforme all’originale.

Comune di Lentate sul Seveso (MB) - Via Matteotti, 8 – C.A.P. 20823 – Cod. Fisc. 83000890158 – Part. IVA 00985810969 Tel. 0362/5151 – Telefax 0362/557420 – PEC [email protected] – www.comune.lentatesulseveso.mb.it ente organo deliberante relatore Data parere C. LENTATE SUL SEVESO CONSIGLIO Assessore al Bilancio 17-03-2021 c_e530

REGOLARITA’ TECNICA PARERE ART. 49 T.U. n. 267/2000

OGGETTO DELLA PROPOSTA DI DELIBERAZIONE

Modifica al Regolamento TARI. Provvedimenti

PARERE ART. 49 T.U. n. 267/2000

REGOLARITÀ TECNICA: PARERE FAVOREVOLE

Lentate sul Seveso, 17-03-2021

IL RESPONSABILE DEL SETTORE FINANZIARIO Dott.ssa Nicoletta Paganini

Firmato digitalmente ai sensi del D.Lgs. 82/2005

Documento informatico firmato digitalmente ai sensi del D.P.R. 445/2000e del D.Lgs. 82/2005 e rispettive norme collegate, il quale sostituisce il documento cartaceo e la firma autografa. L’originale è in formato digitale, qualunque stampa dello stesso costituisce mera copia, salvo che sia dichiarata conforme all’originale.

Comune di Lentate sul Seveso (MB) - Via Matteotti, 8 – C.A.P. 20823 – Cod. Fisc. 83000890158 – Part. IVA 00985810969 Tel. 0362/5151 – Telefax 0362/557420 – PEC [email protected] – www.comune.lentatesulseveso.mb.it Ente sigla Numero data C. LENTATE SUL SEVESO CC 11 23-03-2021

c_e530

CERTIFICATO DI PUBBLICAZIONE

OGGETTO

Modifica al Regolamento TARI. Provvedimenti

Il Sottoscritto Vicesegretario Comunale certifica che copia del presente atto è stata pubblicata all’Albo Pretorio on line di questo Comune – www.comune.lentatesulseveso.mb.it - sezione Albo Pretorio il giorno 07-04-2021 e vi rimarrà per 15 giorni consecutivi.

Addì, 07-04-2021 IL VICESEGRETARIO COMUNALE Dott.ssa Valeria Torretta

Firmato digitalmente ai sensi del D.Lgs. 82/2005

(Per la pubblicazione)

Atto esecutivo in data 23-03-2021 ai sensi dell’art. 134 del D.Lgs. 18/08/2000 n. 267.

Documento informatico firmato digitalmente ai sensi del D.P.R. 445/2000e del D.Lgs. 82/2005 e rispettive norme collegate, il quale sostituisce il documento cartaceo e la firma autografa. L’originale è in formato digitale, qualunque stampa dello stesso costituisce mera copia, salvo che sia dichiarata conforme all’originale.

ALLEGATO 1)

Regolamento per la disciplina della Tassa sui Rifiuti (TARI)

ART. 4 GESTIONE E CLASSIFICAZIONE DEI RIFIUTI

1. La gestione dei rifiuti urbani comprende la raccolta, il trasporto, il recupero e lo smaltimento e costituisce un servizio di pubblico interesse, svolto in regime di privativa sull’intero territorio comunale. 2. Il servizio è disciplinato dalle disposizioni del Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152 e dal “Regolamento comunale del Servizio di Nettezza Urbana”. 3. Si definisce «rifiuto», ai sensi dell’art. 183, comma 1, lett. a), del Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152, qualsiasi sostanza od oggetto di cui il detentore si disfi o abbia l’intenzione o abbia l'obbligo di disfarsi. 4. Sono rifiuti urbani ai sensi dell’art. 184, comma 2, i rifiuti di cui all’art. 183, comma 1, lettera bter) del Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152. 5. Sono escluse dal campo di applicazione della normativa sui rifiuti le sostanze, individuate dall’art. 185, del Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152. 6. Sono altresì escluse dal campo di applicazione della normativa sui rifiuti, in quanto regolati da altre disposizioni normative comunitarie, ivi incluse le rispettive norme nazionali di recepimento: a) le acque di scarico; b) i sottoprodotti di origine animale, compresi i prodotti trasformati, contemplati dal regolamento (CE) n. 1774/2002, eccetto quelli destinati all’incenerimento, allo smaltimento in discarica o all’utilizzo in un impianto di produzione di biogas o di compostaggio; c) le carcasse di animali morti per cause diverse dalla macellazione, compresi gli animali abbattuti per eradicare epizoozie, e smaltite in conformità del regolamento (CE) n. 1774/2002; d) i rifiuti risultanti dalla prospezione, dall'estrazione, dal trattamento, dall'ammasso di risorse minerali o dallo sfruttamento delle cave, di cui al Decreto Legislativo 30 maggio 2008, n. 117.

ART. 8 PRODUZIONE DI RIFIUTI SPECIALI - RIDUZIONI SUPERFICIARIE

1. Sono esclusi dal tributo i locali e le aree per i quali non sussiste l’obbligo dell’ordinario conferimento dei rifiuti urbani per effetto di norme legislative o regolamentari, di ordinanze in materia sanitaria, ambientale o di protezione o civile ovvero di accordi internazionali riguardanti organi di Stati esteri. 2. Si applicano i commi 2 e 3 dell’articolo 6. 3. Nella determinazione della superficie tassabile assoggettabile alla TARI non si tiene conto di quella parte di essa ove si formano in via continuativa e prevalente, rifiuti speciali, al cui smaltimento sono tenuti a provvedere a proprie spese i relativi produttori a condizione che ne dimostrino l’avvenuto trattamento in conformità alla normativa vigente. 4. Non sono in particolare, soggette: a) le superfici adibite all’allevamento di animali; b) le superfici agricole produttive di paglia, sfalci e potature, nonché altro materiale agricolo o forestale naturale non pericoloso utilizzati in agricoltura o nella selvicoltura, quali legnaie, fienili e simili depositi agricoli; c) le superfici delle strutture sanitarie pubbliche e private in cui si producono rifiuti speciali non assimilati e/o pericolosi. 5. Nella determinazione della superficie tassabile non si tiene conto di quella in cui si producono in via continuativa e prevalente rifiuti speciali. In tal caso oltre che alle aree di produzione dal cui utilizzo ne consegue la predetta produzione di rifiuto speciale in via continuativa e prevalente, la detassazione spetta ai magazzini funzionalmente ed esclusivamente collegati al processo produttivo dell’attività svolta dall’utenza. Si considerano funzionalmente ed esclusivamente collegati all’esercizio dell’attività produttive svolta nelle aree di cui al precedente periodo i magazzini esclusivamente impiegati per il deposito o lo stoccaggio di materie prime o di prodotti finiti utilizzati o derivanti dal processo produttivo. Restano, pertanto, esclusi dalla detassazione quelli destinati anche solo parzialmente al deposito di prodotti o merci non derivanti dal processo produttivo svolto nelle aree di produzione a cui gli stessi sono collegati o destinati alla commercializzazione o alla successiva trasformazione in altro processo produttivo che non comporti la produzione continuativa e prevalente di rifiuti urbani da parte della medesima attività. 6. Relativamente alle attività economiche a carattere industriale/artigianale, ovvero qualora sia documentata una contestuale produzione di rifiuti urbani e di rifiuti speciali o di sostanze comunque non conferibili al pubblico servizio, l’Ufficio Tributi in collaborazione con l’Ufficio Ecologia comunale procederà, in contradditorio con l’utenza, ovvero mediante l’espletamento di idonei sopralluoghi presso la sede di svolgimento dell’attività, alla verifica delle superfici escluse dall’imposizione del tributo oggetto del presente Regolamento. 7. Per fruire dell'esclusione prevista dal comma precedente, gli interessati devono: a) indicare nella denuncia originaria o di variazione il ramo di attività e la sua classificazione (industriale, artigianale, commerciale, di servizio, ecc.), nonché le superfici di formazione dei rifiuti o sostanze, indicandone l’uso e le tipologie di rifiuti prodotti (urbani, speciali, pericolosi, sostanze escluse dalla normativa sui rifiuti) distinti per codice EER; b) comunicare entro il mese di aprile dell’anno successivo a quello di riferimento i quantitativi di rifiuti prodotti nell’anno precedente distinti per codici EER, allegando la documentazione attestante lo smaltimento presso imprese a ciò abilitate, così come previsto dalla vigente normativa in materia di gestione dei rifiuti (che, a mero titolo esemplificativo ma non esaustivo si indica in: copia del M.U.D. depositato presso la C.C.I.A.A. territorialmente competente, copia del contratto di smaltimento sottoscritto con imprese a ciò legalmente abilitate, copie dei formulari di identificazione del rifiuto ecc.). L’Ufficio Ecologia verificherà la correttezza e completezza della documentazione di cui alla precedente lettera b) ed il contestuale diritto ad usufruire dell’esclusione.

ART. 9 RIFIUTI AVVIATI AL RECUPERO IN MODO AUTONOMO

1. La tariffa può essere ridotta a consuntivo in proporzione alle quantità di rifiuti urbani nei confronti delle utenze non domestiche che dimostrino di aver avviato al riciclo nell’anno di riferimento, mediante specifica attestazione rilasciata dall’impresa, a ciò abilitata, che ha effettuato l’attività di recupero. 2. Per «riciclo» si intende, ai sensi dell’art. 183, comma 1, lett. u), del Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152, qualsiasi operazione di recupero attraverso cui i rifiuti sono trattati per ottenere prodotti, materiali o sostanze da utilizzare per la loro funzione originaria o per altri fini. Include il trattamento di materiale organico ma non il recupero di energia né il ritrattamento per ottenere materiali da utilizzare quali combustibili o in operazioni di riempimento. 3. La riduzione di cui al comma 1 del presente articolo può cumularsi fino ad un massimo del 100% della quota variabile della tariffa base di riferimento. 4. La riduzione deve essere richiesta annualmente dall’interessato presentando idonea documentazione entro il mese di gennaio dell’anno successivo, salvo i casi in cui siano predisposti idonei strumenti di misurazione e rendicontazione. 5. Le utenze non domestiche che intendono conferire i propri rifiuti urbani avviandoli al recupero al di fuori del servizio pubblico ai sensi dell’ articolo 238, comma 10, del decreto legislativo n. 152 del 2006, per le tipologie di rifiuti nello stesso comma richiamate, devono comunicarlo al comune, a pena di decadenza, entro il 31 maggio di ciascun anno con effetti a decorrere dall’anno successivo, indicando i quantitativi dei rifiuti da avviare a recupero, distinti per codice EER e stimati sulla base dei quantitativi prodotti nell’anno precedente, nonché la durata del periodo, non inferiore a cinque anni, per cui si intende esercitare tale opzione. Alla comunicazione deve essere allegata idonea documentazione, anche nella modalità dell’autocertificazione, comprovante l’esistenza di un accordo contrattuale con il soggetto che effettua l’attività di recupero dei rifiuti. Dette utenze sono escluse dalla sola corresponsione della componente tariffaria rapportata alla quantità dei rifiuti conferiti. 6. Le utenze non domestiche che intendono riprendere ad usufruire del servizio pubblico prima della scadenza del periodo di esercizio dell’opzione, devono comunicarlo, entro il 31 maggio di ciascun anno, con effetti a decorrere dall’anno successivo, al comune e all’affidatario del servizio che riprende la gestione qualora ciò non comporti uno squilibrio sull’organizzazione del servizio con riferimento alle modalità e ai tempi di svolgimento dello stesso. 7. Per l’anno 2021 la dichiarazione di cui al comma 5 deve essere presentata a pena di decadenza entro il 31 maggio 2021. 8. Il tributo è ridotto nella misura del 15% nei confronti dei complessi a carattere turistico siti in ambito agricolo connessi ad attività agrituristiche che vengono associati alla categoria tariffaria più pertinente (ad esempio: ristoranti o alberghi con o senza ristorazione) per tener conto delle particolari limitazioni operative a cui sono sottoposti, della localizzazione in area agricola e quindi della diretta possibilità di trattamento in loco, mediante compostaggio, di tutta la parte di rifiuti organici e vegetali nonché del carattere di stagionalità che riveste il tipo di attività.

ART. 17 TARIFFA PER LE UTENZE NON DOMESTICHE

1. La quota fissa della tariffa per le utenze non domestiche è determinata applicando alla superficie imponibile le tariffe per unità di superficie riferite alla tipologia di attività svolta, calcolate sulla base di coefficienti di potenziale produzione secondo le previsioni di cui al punto 4.3, Allegato 1, del decreto del Presidente della Repubblica 27 aprile 1999, n. 158. 2. La quota variabile della tariffa per le utenze non domestiche è determinata applicando alla superficie imponibile le tariffe per unità di superficie riferite alla tipologia di attività svolta, calcolate sulla base di coefficienti di potenziale produzione secondo le previsioni di cui al punto 4.4, Allegato 1, del decreto del Presidente della Repubblica 27 aprile 1999, n. 158. 3. I coefficienti rilevanti nel calcolo della tariffa sono determinati per ogni classe di attività contestualmente all’adozione della delibera tariffaria.