RETE Delle Scuole TECNICHE E Professionali Salesiane Nel Mondo

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RETE Delle Scuole TECNICHE E Professionali Salesiane Nel Mondo RETE dEllE SCUOlE TECNICHE E pROfESSIONalI SalESIaNE NEl mONdO Il catalogo è consultabile in versione interattiva sui siti http://www.cnos-fap.it http://www.cnos-scuola.it/ http://www.salesianiperillavoro.it Hanno collaborato alla realizzazione del volume: Giulia Norcia Angelica Projetti Claudia Ceravolo Copertina a cura di Debora Gianfelici www.graficalamberti.it Per eventuali imprecisioni contattare Angelica Projetti: [email protected] I dati sono aggiornati a Gennaio 2017 © 2017 By Sede Nazionale del CNOS-FAP (Centro Nazionale Opere Salesiane - Formazione Aggiornamento Professionale) Via Appia Antica, 78 - 00179 Roma Tel.: 06 5107751 - Fax 06 5137028 E-mail: [email protected] – http: www.cnos-fap.it Tipolitografia Istituto Salesiano Pio XI - Via Umbertide, 11 - 00181 Roma Tel. 067827819 - Fax 067848333 - E-mail: [email protected] Finito di stampare: settembre 2017 SOmmaRIO pRESENTazIONE...................................................................................................................................... 5 INTROdUzIONE ........................................................................................................................................ 7 la rete tecnico-professionale salesiana in afRICa................................................... 25 la rete tecnico-professionale salesiana in amERICa ............................................. 73 la rete tecnico-professionale salesiana in aSIa E OCEaNIa........................... 157 la rete tecnico-professionale salesiana in EUROpa................................................. 227 INdICE .......................................................................................................................................................... 313 3 presentazione formazione professionale salesiana e aziende: un rapporto da ampliare per far crescere l’occupazione giovanile A cura del Direttore Generale della Federazione CNOS-FAP don Luigi Enrico Peretti La Formazione Professionale salesiana propone il nuovo catalogo Rete delle scuole tecniche e professionali salesiane nel mondo con due obiettivi: ampliare il coordinamento dei Centri Tecnico-Professionali e approfondire i rapporti tra i Salesiani e le aziende. I centri salesiani da tanti anni hanno intessuto una rete di collaborazione con im- portanti aziende del territorio in cui operano, al fine di rendere reale il rapporto tra scuola e lavoro e combattere la disoccupazione giovanile. Questo catalogo intende fornire una conoscenza più approfondita riguardante la formazione tecnica e professionale salesiana nel mondo con l’obiettivo di aumenta- re le prospettive occupazionali dei giovani, offrendo contestualmente percorsi di orientamento e formazione per rispondere al fabbisogno di aziende e realtà locali. Riteniamo per questo fondamentale far convergere la scelta formativa del mondo salesiano con le esigenze delle aziende in cerca di ambienti formativi in grado di garantire personale preparato e disponibile. La Federazione CNOS-FAP auspica che la formazione salesiana e il mondo del- le aziende s’incontrino per accompagnare i giovani al lavoro, nei diversi momenti del processo formativo: • nella fase d’individuazione e orientamento dei ragazzi; • nel trasferimento delle conoscenze attraverso la formazione dei formatori a livello locale; • nella costruzione di ambienti attrezzati, dove i giovani possano utilizzare le tecno - logie adeguate al lavoro. Ciò sarà possibile attraverso ambienti educativi adeguati e l’attivazione di pro- grammi in grado di far scoprire ai giovani un progetto di vita, con l’aiuto di percor- si di formazione seri e organizzati che consentano ai ragazzi di vivere in maniera costruttiva il presente e di progettare un futuro fatto di lavoro, famiglia e dignità. L’incontro tra il contributo tecnico delle aziende e un forte sistema di valori proposti dall’esperienza educativa salesiana, permetterà di raggiungere un livello personale e professionale fondamentale per il tecnico di domani. Ancora quindi una nuova traduzione della sintesi del sistema educativo di don Bosco che mirava a formare “buoni cristiani e onesti cittadini”, capace di vivere con la propria personalità e la propria professionalità a servizio del bene comune. 5 introduzione Intervista a don pascual Chávez Villanueva, Rettor maggiore emerito della Congregazione Salesiana Redazione di Rassegna CNOS L’articolo riporta un’intervista1 rivolta a don Pascual Chávez Villanueva, Rettor Maggiore Emerito della Congregazione salesiana, al quale è stato chiesto di tracciare una panoramica dell’impegno dei Salesiani negli ambiti tecnici e professionali nelle diverse regioni del mondo. 1. Il nuovo incarico • Don Pascual, Le chiediamo una breve presentazione della sua persona: chi è, quali attività svolge ora e quali attività ha svolto negli ultimi tempi? Sono un salesiano originario del Messico. Sono stato Direttore dell’Istituto Teologico di Guadalajara, poi Provinciale del- l’Ispettoria salesiana del Nord, quindi, nel Capitolo Generale 25°, sono stato eletto Consigliere Regionale per la Regione Interamerica. Nel Capitolo Generale 26° sono stato eletto Rettor Maggiore, un incarico che ho svolto dal 2002 al 2014. Al termine del mio mandato sono stato inviato dal nuovo Rettor Maggiore, don Ángel Fernández Artime, alla Comunità salesiana di San Tarcisio (Roma), tenendo come missione la disponibilità per l’animazione spirituale della Congregazione, del- la Famiglia Salesiana e della Vita Consacrata, in genere, lì e dove fosse richiesto. 2. Una prima panoramica della scuola tecnica e professionale salesiana nel mondo: una molteplicità di proposte • Dal curriculum presentato emerge la sua vasta conoscenza della Congregazione Salesiana. Ci piacerebbe avere da Lei una prima panoramica dell’impegno dei Salesiani nel campo della scuola tecnica e professionale nel mondo. 1 Il testo colloquiale è ricavato da una intervista registrata e rivista dall’autore. 7 Pur premettendo che sono passati già più di due anni di aver concluso il mio mandato e che dunque non sono aggiornato, mi sento di affermare che i Salesiani sono stati fedeli a Don Bosco nel portare avanti, in ogni parte del mondo, una delle sue scelte prioritarie. Don Bosco, infatti, come ha cominciato la sua attività? Con i ragazzi di Torino che, venendo dalla campagna, non erano preparati per una società che si trovava all’inizio dello sviluppo industriale. Questi ragazzi erano destinati praticamente ad essere sfruttati ed emarginati e don Bosco sapeva che il meglio che poteva offrire era proprio addestrarli per il lavoro per inserirli nella società e nel contempo difenderne i diritti di ragazzi lavoratori. Però da quell’esperienza capì che la forma più efficace per concorrere alla trasfor - mazione della società era prendere il mondo del lavoro anche attraverso la forma- zione, che in quel momento si chiamava Arti e Mestieri. Una proposta che, nel tempo, i Salesiani hanno attualizzato in quella che oggi viene comunemente chiamata Formazione Professionale. Da questo punto di vista la scelta di don Bosco è stata molto rispettata dai Sale- siani ovunque, anche se oggi, nella panoramica della Congregazione Salesiana, si vedono zone in cui la presenza in questo campo è piuttosto debole. Ma questo è dovuto a ragioni storiche. Ad esempio, chi avrebbe detto che Oświęcim, prima dell’affermazione del comu- nismo, era la scuola tecnica che forniva panchine e lampadari per le città della Polonia? Ora Oświęcim è rimasta una piccola cosa dal punto di vista della formazione professionale rispetto al suo passato glorioso. In Messico, un altro esempio, sono stati i Salesiani a sviluppare la formazione tecnica, la scuola tecnica, gli istituti tecnici e politecnici. Ma anche qui, quando lo Stato ha assunto in proprio questo compito ha, di fat- to, tolto ai Salesiani la possibilità di continuare questo servizio. Le imprese, sulle quali i Salesiani confidavano, non avevano tante risorse per continuare ad ammo- dernare gli istituti. Ci sono zone geografiche salesiane, poi, dove prevale il servizio della parroc- chia rispetto al servizio della Formazione Professionale. Ma non per questo mi sen- to di affermare che quei salesiani non sono stati fedeli a don Bosco. Quello era l’u- nico servizio possibile per restare in quel contesto. A Cuba, ad esempio, il mio prede - cessore chiese al Governo di Fidel Castro non di riavere le scuole che ci erano state confiscate ma semplicemente di costruirne delle nuove. La risposta è stata negativa perché quel servizio era ritenuto un compito esclusivo dello Stato. Queste pluralità di situazioni spiegano, dunque, la diversa presenza salesiana nel campo tecnico e professionale nel mondo. I Salesiani, in conclusione, sono rimasti fedeli a don Bosco ma con una fedeltà creativa. Che cosa significa fedeltà creativa? Da una parte c’è la scelta di don Bosco e dei Salesiani di stare vicino ai ragazzi poveri e bisognosi nel campo del lavoro avendo come mira il loro inserimento con 8 successo, ma non preparandoli ad essere un ingranaggio della catena di produzione. Sarebbe molto brutto se i Salesiani fossero visti come quelli che danno elementi della catena di produzione. I Salesiani formano delle persone. Dall’altra c’è la creatività nel senso che don Bosco prima, i Salesiani poi, han- no avuto la fantasia di vedere che cosa si poteva fare in quel particolare contesto per rispondere ai bisogni dei giovani poveri. Per questo oggi, quando parliamo di formazione tecnica o professionale sale- siana, pensiamo ad un ventaglio di presenze molto diverse e non ad
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