13 Agosto 2021
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Collegio di Garanzia dello Sport Sezione controversie di ammissione ed esclusione dalle competizioni professionistiche Prot. n. 01121/2021 Decisione n. 65 Anno 2021 IL COLLEGIO DI GARANZIA DELLO SPORT SEZIONE CONTROVERSIE DI AMMISSIONE ED ESCLUSIONE DALLE COMPETIZIONI PROFESSIONISTICHE composta da Raffaele Squitieri - Presidente e Relatore Ferruccio Auletta Barbara Marchetti Franco Massi Margherita Ramajoli - Componenti ha pronunciato la seguente DECISIONE nel giudizio iscritto al R.G. ricorsi n. 82/2021, presentato, in data 6 agosto 2021, dalla società Alma Juventus Fano 1906 s.r.l. (C.F./P.IVA 00443650411), con sede in Fano (PU), via Toscanini, snc, in persona del legale rappresentante pro tempore, dott. Mario Alessandro Russo, rappresentata e difesa dagli avv.ti Eduardo Chiacchio e Monica Fiorillo, elettivamente domiciliata presso lo studio del primo, in Napoli, Centro Direzionale - Isola A/7, contro Collegio di Garanzia dello Sport Comitato Olimpico Nazionale Italiano 00135 Roma, Foro Italico Telefono +39 06 3685 7382 [email protected] [email protected] la Federazione Italiana Giuoco Calcio - FIGC, (C.F. 05114040586, P.I. 01357871001) con sede in Roma, via Gregorio Allegri, n. 14, in persona del Presidente p.t., dott. Gabriele Gravina, rappresentata e difesa dagli avv.ti Giancarlo Viglione e Noemi Tsuno, elettivamente domiciliata presso lo studio del primo, in Roma, Lungotevere dei Mellini, n. 17, la Lega Italiana Calcio Professionistico - Lega Pro, non costituitasi in giudizio, nonché nei confronti della U.S. Pistoiese 1921 s.r.l., (C.F. e P. IVA 01698060470), con sede in Pistoia (PT), in via dello Stadio, n. 8, in persona del legale rappresentante p.t., Amministratore Unico, sig. Orazio Ferrari, rappresentata e difesa dagli avv.ti Federico Spinicci e Federico Menichini, elettivamente domiciliata presso lo studio del primo, in Pistoia, Via dello Stadio, n. 2/d, per l’annullamento e/o la riforma della delibera del Presidente Federale della FIGC, pubblicata sul Comunicato Ufficiale n. 51/A del 4 agosto 2021, con la quale è stata riformulata la graduatoria da utilizzare ai fini dell'integrazione dei posti disponibili nell'organico del Campionato di Serie C 2021/2022, con esclusione dalla stessa dell'odierna ricorrente, nonché di qualsiasi atto, anche incognito, prodromico, pregresso, presupposto, preliminare e/o successivo alla statuizione medesima. Viste le difese e la documentazione prodotta dalle parti costituite; uditi, nell’udienza dell'11 agosto 2021, in collegamento da remoto, tramite la piattaforma Microsoft Teams, i difensori della parte ricorrente - Alma Juventus Fano 1906 s.r.l. - avv.ti Eduardo Chiacchio e Monica Fiorillo; gli avv.ti Giancarlo Viglione e Noemi Tsuno, per la resistente FIGC, nonché gli avv.ti Federico Spinicci e Federico Menichini, per la resistente U.S. Pistoiese 1921 s.r.l.; udito, nella successiva camera di consiglio dello stesso giorno, il relatore, Pres. Raffaele Squitieri. Pag 2 Ritenuto in fatto 1. Con ricorso depositato in data 6 agosto 2021, la Società Alma Juventus Fano 1906 s.r.l. (d’ora in poi, anche solo “Fano”) ha adito il Collegio di Garanzia al fine di ottenere l’annullamento della delibera del Presidente Federale della FIGC, pubblicata sul Comunicato Ufficiale n. 51/A del 4 agosto 2021, con la quale è stata riformulata la graduatoria da utilizzare ai fini dell'integrazione dei posti disponibili nell'organico del Campionato di Serie C 2021/2022, con esclusione della stessa ricorrente. Al fine di inquadrare la vicenda portata alla cognizione del Collegio di Garanzia - Sezione sulle controversie in tema di ammissione ed esclusione dalle competizioni professionistiche, vale soffermarsi immediatamente sulle prescrizioni regolamentari rilevate per la posizione del Fano, il quale, nella stagione calcistica 2020/2021, partecipava al Campionato di Serie C, girone B, classificandosi al diciottesimo posto e retrocedendo alla inferiore Serie D a seguito della disputa dei play-out. 1.1 Con Comunicato Ufficiale n. 253/A del 21 maggio 2021, la FIGC approvava il “Sistema delle Licenze Nazionali per l'ammissione al Campionato Professionistico di Serie C 2021/2022”, richiedendo, tra i molti, il rispetto dei seguenti Criteri infrastrutturali di cui all’allegato A del medesimo C.U. i) Impianto di illuminazione (criterio n. 8A): «Lo stadio deve essere dotato di un impianto di illuminazione che produca i seguenti valori di illuminamento verticale medio (Evmed): • Evmed a 800 Lux in direzione delle telecamere fisse; • Evmed a 500 Lux in tutte le altre direzioni. Inoltre, per l'uniformità dell'illuminamento verticale dovranno essere garantiti i seguenti rapporti: • Evmin/Evmax a 0,4; • Evmin/Evmed a 0,6. Deve essere disponibile una sorgente di alimentazione elettrica secondaria (generatore di emergenza) alimentata in maniera indipendente rispetto al sistema di illuminazione principale, in grado di garantire il ripristino di almeno i 2/3 dei valori di illuminamento sopra indicati con un periodo d'interruzione non superiore a 15 minuti. La conformità dell'impianto di illuminazione e del generatore di emergenza alle prescrizioni previste dal presente punto è certificata da un tecnico e/o azienda specializzati. La dichiarazione di conformità deve avere data non antecedente al 1°giugno 2020. Le società devono depositare, Pag 3 presso la Lega Italiana Calcio Professionistico, idonea documentazione comprovante la professionalità, preparazione ed esperienza del tecnico e/o azienda certificatori. Le sole società neopromosse al termine del Campionato Nazionale Serie D 2020/2021 possono disporre di uno stadio dotato di un impianto di illuminazione che produca almeno i seguenti valori di illuminamento verticale medio (Evmed): • Evmed a 500 Lux in direzione delle telecamere fisse». ii) Capienza e requisiti dello stadio (criterio n. 16A): «La capienza minima degli stadi deve essere di 1.500 posti, conformi a quanto previsto dall’articolo 17. Resta fermo, in ogni caso, l’obbligo per le società di applicare le misure organizzative previste dalla normativa vigente in materia di prevenzione e contrasto del fenomeno della violenza in occasione delle manifestazioni sportive indipendentemente dalla capienza, così come previsto dalla Determinazione n. 17/2009 e n. 26/2014 dell’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive. In particolare in tutti gli stadi devono essere presenti: 1) biglietti nominativi, associati a posti numerati con verifica automatizzata dei medesimi con sistemi di controllo accessi on – line dotati di lettori fissi o mobili (palmari). La conformità di detto sistema alla normativa vigente deve essere attestata da società di ticketing abilitata per tale servizio; 2) installazione di adeguato sistema di videosorveglianza (cfr. D.M. 6 giugno 2005 in materia di videosorveglianza) completo di locale raccolta immagini annesso al Centro per la gestione della sicurezza delle manifestazioni calcistiche, approvato da parte delle autorità competenti in materia di pubblica sicurezza. È consentito alle sole società neopromosse dal Campionato Nazionale Serie D di utilizzare, nelle more del completamento e dell’approvazione del sistema di videosorveglianza fissa, una soluzione con servizio di videosorveglianza mobile, purché approvata dalle autorità competenti all’atto dell’iscrizione; 3) l’adozione di sistemi strutturali per la separazione delle tifoserie, inclusa la recinzione dell’area riservata necessaria per lo svolgimento delle operazioni di prefiltraggio, approvati da parte delle autorità competenti in materia di pubblica sicurezza. Nel caso in cui una società neopromossa dal Campionato Nazionale Serie D disponga di uno stadio con una capienza inferiore, se debitamente autorizzata al suo utilizzo da decisioni della Lega Italiana Calcio Professionistico dovrà depositare presso la medesima Lega una delibera dell’organo competente di impegno ad adeguare la capienza ai minimi richiesti entro la data del 31 marzo 2022. Tale delibera non sarà necessaria solo per stadi che, indipendentemente dalla capienza, presentino tribune per il pubblico con almeno un settore avente recinzione verso il Pag 4 terreno di gioco del tipo “senza barriere” ai sensi dell’art. 6 bis del D.M. 6 giugno 2005 (Sistemi di separazione fra zona spettatori e zona attività sportiva)». iii) Sedute individuali (criterio n. 17A): «Tutti i posti di cui all’articolo precedente devono essere posti a sedere numerati. Almeno le due tribune principali, ovvero quelle poste lungo i lati lunghi del terreno di gioco, devono essere dotate di seggiolini individuali aventi le seguenti caratteristiche: • fissati al suolo; • numerati; • separati gli uni dagli altri; • costituiti da materiale resistente ed ignifugo; • confortevoli e di forma anatomica; • muniti di schienale di un’altezza minima di cm 30 misurata a partire dal sedile». iv) Tribune riservate agli spettatori (criterio n. 18A): «I posti a sedere devono essere distribuiti in almeno 2 settori indipendenti. Tra questi, almeno un settore deve essere destinato ai sostenitori della squadra ospite. La suddivisione dei settori deve essere effettuata tramite separatori interni che abbiano caratteristiche tali da non consentire l’azione di scavalcamento. In alternativa, la suddivisione dei settori potrà essere effettuata, in accordo con il GOS, anche tramite misure organizzativo – gestionali per la segmentazione dei settori” e abbattimento delle barriere divisorie. Ai sostenitori della squadra ospite dovranno essere destinati almeno un numero di posti pari al 5% della capienza