Santo Stefano Lodigiano IL FUTURO DEL CENTRO DIURNO LO
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Santo Stefano Lodigiano Comunicato n.5 - Agosto 2015 Il nostro sito: www.listainsiemepercrescere.altervista.org la nostra mail:[email protected] IL FUTURO DEL CENTRO DIURNO LO DECIDANO I CITTADINI DI SANTO STEFANO Che strano destino quello dei cittadini di Santo fatica, impegno e sacrificio un CENTRO Stefano che per conoscere le scelte DIURNO per anziani e il servizio domiciliare, amministrative del Sindaco e divenuto poi un esempio per paesi e città non dell’Amministrazione devono comperare il solo italiane. Ora ci accontentiamo di essere tra i Cittadino o andare in Chiesa, nonostante le primi ad aver realizzato la notte bianca e la festa cassette della posta delle nostre case siano della birra. continuamente riempite da pieghevoli riguardanti manifestazioni, quasi sempre Il CENTRO DIURNO non è una proprietà del culinarie, proposte dall’Amministrazione in Sindaco o degli amministratori da disporre a collaborazione con Associazioni fantasma. Così proprio piacere. Il CENTRO DIURNO per sapere che il CENTRO DIURNO cambierà appartiene ai cittadini di Santo Stefano, quindi destinazione d’uso, e in parte venduto,siamo siano i cittadini a deciderne il futuro. Per questo dovuti andare alla Messa del Patrono. Nella chiediamo che il Sindaco si confronti e ascolti i circostanza abbiamo ricevuto la notizia che da cittadini in una Assemblea pubblica sul futuro settembre inizieranno le pratiche per trasformare del CENTRO DIURNO: è in gioco una scelta il CENTRO DIURNO, o parte di esso, in una importante per il paese. Non abbia paura a casa d’accoglienza per madri che hanno subito confrontarsi; le decisioni condivise sono quelle maltrattamenti. Naturalmente quale sia l’esatta che hanno più possibilità di successo. Magari destinazione del CENTRO DIURNO nessuno potrà scoprire che possono esserci proposte lo sa. Restiamo quindi in attesa di avere diverse dalla sua, ma altrettanto interessanti. maggiori e più specifici ragguagli circa le Quello che contestiamo con forza non è l’arrivo intenzioni degli Amministratori. Siamo ormai di una comunità con madri in difficoltà, ma il abituati al fatto che spesso ai grandi proclami metodo impositivo usato dall'Amministrazione. non seguano poi grandi avvenimenti. Non si tratta di costruire un edificio ma si tratta, Indipendentemente però da quello che frulla nel caso, di accogliere delle persone che stanno nella mente del Sindaco e dei suoi collaboratori attraversando un momento difficile della loro circa il futuro del CENTRO DIURNO vita. Non è che forse andrebbe coinvolta la vorremmo porre alcune riflessioni. comunità in tutto questo? O per il Sindaco ciò che conta è solo “disfarsi” del CENTRO Il CENTRO DIURNO non è solo un edificio DIURNO da tempo ritenuto un peso ed una ma è storia di Santo Stefano. Il CENTRO spesa e di scarso interesse dal suo punto di DIURNO esprime una pagina di storia del vista? nostro paese importante perché ci ricorda che amministrare un paese significa mettere al In fine ci sembra molto contradditorio il modo centro dell’attenzione amministrativa le con cui questa amministrazione porta avanti il persone. Per tutti il CENTRO DIURNO non è suo mandato. Da una parte apre continui cantieri per recuperare vecchi edifici ( Cascina S.Maria) un edificio ma è un segno dell’attenzione che una comunità, un tempo, ha posto ai suoi dissanguando le poche risorse della nostra anziani e che ora ha dimenticato. Forse anche comunità,dall’altra aliena edifici che per questo è diventato un edificio da dismettere. appartengono ai cittadini di S. Stefano e alla sua Vorremmo inoltre ricordare che Santo Stefano è storia. Il tutto oltre che contradditorio ci sembra stato il primo paese in Italia a realizzare con un poco sospetto. INVESTIMENTI OPERE PUBBLICHE Nella seduta del Consiglio Comunale del 4 luglio 2015 si è approvato il Bilancio di previsione per l'anno 2015.Nell'elenco annuale delle spese per investimenti opere pubbliche risultano finanziati : A) “Lavori di riqualificazione rete viaria di collegamento all'edificio pubblico ex Cascina Santa Maria a seguito recupero e restauro” .. per un importo di € 752.577,57 , finanziati con contributo del Ministero delle Infrastrutture 6000 campanili”, a fondo perduto; B) Lotto “B” Cascina Santa Maria per un importo di € 350.000,00 finanziato per: - € 41.114,00 con contributo della Regione Lombardia a fondo perduto; - € 123.342,00 con contributo della Regione Lombardia a rimborso in 15 anni; - € 185.544,00 con una impegnativa del Sig. Sindaco che dichiara l'ipotetica donazione da parte di un privato cittadino; C) La riqualificazione della copertura del centro polivalente per un importo di € 218.132,96 finanziata per - € 11.226,60 con oneri di urbanizzazione derivanti dall'attività edilizia locale; - € 32.400,00 con alienazione di alcune aree a “standard urbanistico” avvenute nei mesi scorsi nel Piano Integrato d'Intervento Toninelli ; - € 174.506,36 con contributo della Regione Lombardia a fondo perduto . Osservazione: mentre le opere A e C vengono finanziate nella maggioranza con contributi o regionali o nazionali e quindi incidono poco sulle casse comunali, è evidente invece il costo per i cittadini di S.Stefano per il Lotto “B” Cascina Santa Maria in cui su € 350.000, che occorrono per terminare il recupero, solo € 41.114 provengono da un contributo regionale a fondo perduto. PRECISAZIONE Piano di recupero Cascina Toninelli Nel comunicato n. 4 del giugno scorso, nell'articolo “Trasparenza e chiarezza” si è ritenuto di controbattere ai vari comunicati de “ Il Sindaco Massimiliano Lodigiani” , a riguardo del piano di recupero Cascina Toninelli. Nello scritto mettevamo in risalto che “il locale funzionale alle esigenze del Comune di S.Stefano Lodigiano”( sede della protezione civile), non è stato donato dal recuperante del “Piano di Recupero Toninelli” , ma bensì oggetto di cessione a fronte della monetizzazione di € 85.300,25 , quale compensazione della mancata cessione degli standard urbanistici ( mq. 2,437,00 di aree ) , che avrebbe dovuto versare al Comune. Teniamo a precisare che seppure il piano attuativo sia denominato “Piano di Recupero Toninelli”, questi è per ¾ stato ceduto ad un'impresa edile e pertanto sin dal novembre 2008 non più di proprietà della famiglia Toninelli. Siamo successivamente venuti a conoscenza dell'intenzione da parte del recuperante, ancora proprietario del rimanente 25 % circa dell'area oggetto dell'intervento, di donare ( regalare ) un appartamento adiacente a quello succitato. A tutt'oggi risulta agli atti che con provvedimento di Giunta Comunale 49 del 4 giugno 2015 , si è provveduto ad ..” approvare........ lo schema di convenzione con la quale il proponente ( che successivamente sarà individuato nell'impresa esecutrice dei lavori ) cede all'Amministrazione Comunale un'ulteriore unità immobiliare, posta in adiacenza a quella da destinare a sede della protezione civile, per una cifra pari a € 10.000,00 corrispondente , di fatto, al valore attuale del bene prima del complesso intervento di ristrutturazione”, inoltrato il 13 novembre 2014 prot. n. 3338. Inoltre all'art. 3 della bozza di convenzione , allegata alla sopracitata delibera di Giunta Comunale, si chiarisce che “l'immobile oggetto di cessione sarà consegnato completo di impianti, serramenti, sanitari, rubinetterie e ogni finitura necessaria all'ottenimento del certificato di agibilità”. RECUPERO CASCINA SANTA MARIA: UNA STORIA INFINITA Nonostante il silenzio ufficiale da parte dell’Amministrazione continua la travagliata vicenda del recupero di Cascina S.Maria. Un nuovo capitolo si è aggiunto quando la Giunta Comunale con atto n° 25 del 3 marzo 2015 deliberava: Di concedere gratuitamente, e per due anni, all’Associazione Amici di S.Stefano di S.Stefano Lodigiano, la sala a piano terra dell’immobile recentemente restaurato denominato ex cascina Santa Maria, ……per l’allestimento e la realizzazione del Museo del Po e di una sala cultura aperta alla cittadinanza. Di dare atto che le spese delle utenze (luce, acqua, gas) rimangono a carico dell’Amministrazione Comunale……… Di dichiarare la presente deliberazione, stante l’urgenza di voler intervenire, immediatamente eseguibile, …… A fronte di tale delibera abbiamo chiesto chiarimenti al Responsabile del Settore tecnico del nostro Comune, Ing. Giovanni Rossi il quale in data 22/07/2015 con comunicazione prot. n° 2255 ci informa che:”…….lo scrivente ufficio ha reso noto, all’Associazione Amici di S.Stefano, l’impossibilità d’utilizzo della struttura (ex Cascina S.Maria) sino al completamento dell’iter per il rilascio del certificato d’agibilità”. Il Responsabile del Settore tecnico del nostro Comune alla comunicazione allega copia della lettera inviata al Presidente dell’Associazione Amici, prot.n°2254 “Con riferimento alla concessione ad uso gratuito della sala a piano terra dell’immobile ex Cascina S.Maria……siamo a comunicare che l’utilizzo del suddetto bene è interdetto sino al completamento dell’iter per il rilascio del certificato d’agibilità”. Attraverso questa presa di posizione del Responsabile del Settore tecnico del nostro Comune, che sconfessa una delibera di Giunta Comunale, risalta in modo evidente l’utilizzo improprio che a tutt’oggi si fa della cascina Santa Maria vista la mancanza della certificazione d’agibilità del sito. I NOSTRI CONTRIBUTI ALLE CASSE COMUNALI Nella seduta del Consiglio Comunale del 30 maggio 2015 si è proceduto: ► a confermare l'addizionale comunale sul reddito delle persone fisiche ( IRPEF ) dello 0,60% , uguale all'anno 2014. Noi della minoranza abbiamo avanzato, come già richiesto l'anno scorso, la proposta di una addizionale a scaglioni , cioè chi guadagna di più paga di più. Tale richiesta è stata respinta. ► a confermare le aliquote TASI, nelle misure del 1,8 per mille per le abitazioni principali e relative pertinenze, una per ogni categoria C2, C6 e C7 ( escluse le categorie A/1, A/8, A/9 e relative pertinenze, una per ogni categoria C2, C6 e C7); - 1 per mille per i fabbricati rurali strumentali; - esenzione per altri fabbricati e aree edificabili; ►a confermare le aliquote IMU nella misura del 10,60 ‰- da applicarsi su:- abitazioni principali aventi categorie catastale solo A1 - A8 e A9- altri fabbricati- aree fabbricabili- terreni agricoli.