Id Id Annuario Generale XU O-l — UJ • K m Id dell'Acetilene H , K DujOC cr old » OH !55!j ^C3 ac < 1 2 degli Acetilenisti ■B? Id S K SISTO BEGLIUOMINI - Editors, Via Madonna, i PISTOIA

ANNDAIRE UNIVERSELLE DE L'ACETYLENE

1902 - Premiere annee -1902

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ANNUARIO GENERALE DELL'AGETILENE (Annuaire Universelle de 1' Acetylene)

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Anno primo

1902

PISTOIA SISTO'BEGLIUOMINI — Editore Via della Madonna, i ? ^ ^ ^ Tutti i diritti riservati Tous droits riservis

Pistoia, Tipografia e Litografia G. Flori - 1902 PREFAZIONE

ALLA PARTE ITALIANA

La crescente industria delFAcetilene mi ha spinio a pubblicare questo annuario e spero di avere con esso procurato un reale vantaggio a tutti quegli in- dustriali che di questo articolo fanno commercio. Oltre ad un manuale pratico e scentiflco ad uso degli impiantatori del Gas Acetilene, ho raggruppato gli indirizzi di tutti coloro che in Europa si occupano di quest' industria. Ho cercato di fare 1' opera piii completa che mi sia stato possibile e per giungere a cio mi sono rivolto a tutte quelle fonti dalle quali po- tevo attingere le maggiori e piii sicure informazioni quali i Ministeri, le Gamere di Commercio, i Gomuni delle principali nazioni ecc. Speciali incaricati ed io stesso abhiamo control- lato con la nostra presenza 1' esattezza degli indirizzi pervenuti. Se per quest' anno non ho potuto raggiungere quella perfezione alia quale anelo, spero dopo questa prima prova, con 1' aiuto di tutti gli interessati ot- tenere il mio intento. Sento intanto il dovere di ringraziare tutti coloro che con le loro adesioni e scritti mi hanno dato un incoraggiamento materiale e morale ed a loro dedico questa mia opera.

Sisto Begliuomini L J ,' ^

*

L'AGETILENE

CEJSlfJl STO^ICI.

(Lefev re, I Ac'lylenc)

Quantunque poco conosciuto fino a poco tempo fa, I'Acetilene non 6 im neonato nella grande famiglia della scieeza. Nel 1836 fu ottenuto da Davy trattando con 1' acqua la massa nera che si produce nella preparazione del potassio col mezzo del cremor di tartaro e del carbone. Gk\ era stata dimenticata questa isolata osservazione quando Berthelot negli anni 1859 63 riscontro che questo gas si poteva ottenere in gran numero di casi e pub essere riprodotto diretta- mente per sintesi faeendo ingiallire 1' arco voltaico fra due ba- stoni di carbone purissimo in una corrente di Idrogeno. Qualche mese dopo la ricerca di Berthelot, Wohler ottenne con Y azione del carbone su di una lega di zinco e calcio, una massa nera e pulverolente, la quale al contatto delB acqua fredda, sviluppava un miscuglio gazoso che conteneva dell' Acetilene. Anche Sawitsch nel 1861 ottenne delVAcetilene faeendo a- gire 1'Amilato di sodio sul Bromuro di Etilene. Si produce anche il Gas Acetilene con V azione di un' amal- gama di sodio sul cloroformio. In seguito Maquenne continuando alcuni studi di Winkler preparb nel 1892 del carburo di Bario impure, faeendo reagire in una bottiglia di ferro scaldata al calor rosso un miscuglio di 10 parti di carbonati di Bario, 4 di Magnesio e 1 parte e % di carbone. La materia cosi ottenuta b « amorfa, di un color grigio, fria- bilissima, leggera e porosa contenente del carburo di Bario con della Magnesia e del carbone in eccesso e delle tracce di Car- bonato di Bario non decomposto. » — 8 —

Posto al contatto delP acqua sviluppa dell'Acetilene conte- nente solo qualche poco di Idrogeno come impurezza. In principio dell' anno seguente 1893, M. Travers in Ingkil- terra tratt6 al forno Perrot il cloruro di calcio con un miscuglio di sodio e carbone ed ottenne una massa grigia, friabile ed im- pura contenente oltre a del carburo di calcio e di carbone, una 0 certa quantity di cianuro di Sodio e circa 15 /0 di Carburo di Calcio. Cosi stavano le cose quando Moissan comincib i suoi studi sui forni elettrici e cosi ci descrive il 12 Dicembre 1902 il primo di questi apparecchi. « Se la temperatura giunge a 3000° la stessa materia del forno, la calce, si fonde e cola come V acqua. A questa tempera¬ tura il carbone riduce con rapiditii V ossido di calcio ed il me- tallo si sviluppa in abbondanza ; si riunisce con facilita ai car- boni degli elettroidi per formare un carburo di calcio, liquido al rosso, eke e facile raccogliere. » Piu tardi (Marzo 1894) M.- Moissan indica in dettaglio la preparazione del carburo di calcio cristallizzato e nelP intervallo uno dei suoi collaboratori, M. L. Bullier prende un brevetto re¬ lative a questa preparazione (Procdcl6 de Preparation des cavbiLres des mdtanx alcalino terreux, 9 Fevrier 1894) in questo brevetto 1' uso dell! Acetilene per 1' Illuminazione 6 segnalato come una delle principali applicazioni del carburo di calcio cristallizzato. Alcuni attribuiscono la scoperta del carburo di calcio all' a- mericano Wilson perckfc in un suo brevetto del 1893 descrivente le fabbricazioni del bronzo d' alluminio, termina indicando V ap- plicazione del suo processo alia fabbricazione del calcio e di qual- cke altro metallo e incidentalmente parla di un carburo di calcio senza dire ne come si forma, n6 le sostanze eke lo compongono ne le sue propriety. Solo dopo la pubblicazione dei lavori di Moissan e Bullier Wilson rivendica in un suo brevetto americano del 26 Agosto 1894 la produzione del carburo cristallizzato. La scoperta di questo nuovo corpo eke ka permesso d' otte- nere industrialmente V acetilene lo dobbiamo dunque al Signor Moissan ed 6 incontestabilmente di origine francese. Nella parte francese riproduciamo i due brevetti Bullier e Wilson.

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CARBURO DI CALCIO (Ca C2)

Fabbricazione.

Lasciando a parte la questione di antecedenza sorta a pro- posito del carburo di calcio tra iMoissan a Parigi e Wilson in America si pub dire e'le quasi simnltaneamente da questi duo fu ottenuto il carbuio in quantitil sufficente per P uso indu- striale. I carburi dei metalli alcalino terrosi (calcio, bario, stron- zio) posseggono tutti le proprieta di decomporre P acqua a freddo per formaro delP acetilene ed un ossido idrato corrispon- dente. Dal punto di vista industriale, il carburo di calcio o il solo importante per la semplice ragione die la calce costa molto meno della Barite e della Stronziana. II carburo di calcio si prcsenta sotto la forma di un corpo cristallizzato, opaco, grigio scuro di densitA 2.22 o eontieuo 62,o per 100 di calcio 27yr) per 100 di carbone si ottiene portando ad alta temperatura un miscuglio di calce e carbone: si produce del carburo di calcio mentro P ossido di carbonio si sviluppa couformemente alia seguente rea- zione: Ca 0+C3=CaCM-CO. - 12 —

Bisogna iinpiegare 87.5 parti di calce c 50.25 di carbone Cok per otteuere 100 Kg. di carburo di calcio e 13.75 d? os- sido di carbonio. Kon si trovano nel carburo die i due terzi del carbone adoperato nella rcazione, un terzo si combina con 1; ossigeno della calce (25 parti) per produrre 13.75 parti di ossido di carbonio. In pratica si mettono parti uguali di calce, e di carbone per compensare le perdite dovute ad una combu- stione parassita del carbone, alle temperature elevate prodotte nel for no eletti'ico.

Espeidenze e pvezzi di fabbpicarione.

Diverse sono le cifre portate dai vari esperimentatori sulla energia elettrica occorrente per la produzione del carburo di calcio.

A — Esperienze dei Sigg. Ilouston, Keunelly e Kinnicutt a Spray. 0 Oalce a 89 /0 e Cok a 91 per 100 di purezza. I prodotti mescolati lianno la media seguente: Ossido di calcio 54,5 per 100 Carbone . . . 36,0 per 100 Imparita diverse 9,5 per 100 100,0 per 100 706 Kg. di miscuglio lianno dato un blocco di carburo pesante 102.7 Kg. lordo e 98.2 Kg. netto con un consumo di 135 ICv-ora di energia elettrica fornita al forno. La riccliezza media di questo carburo e di 300 litri d; ace- tilene per Kg. di carburo. I prodotti dispersi si dividono cosi : Consumato Perduto nel fondo Carbone . ... 54,7 58,1 Ossido di caleio . 85,8 36,0 il totale delle materie adoperate per un Kg. di carburo e in Kg. Carburo lordo Carburo nctto Cok 1.13 1.18 Calce 1.43 1.40 — 13 —

B — Esperienze delP officina di Wernier presso Giueyra (1807). 0 0 Con calce viva a 90 /0 e cok a 95 /0 si e fabbricato del carburo con correnti alternate al potenziale di 57 yolts. in forni di 5000 amperes. I prezzi sono cosl stimati per tonnellata

1000 Kg. di calce L. 22.00 900 » di cdk » 4b.00 Knergia elettrica » 40.00 Ammortizzamento, mano d' opra ecc. . » 50.00 Totale L. 157.00 con le spese generali il prezzo di riyendita alP officina sari di circa 250 lire per tonnellata.

C — Esperienze di Wilson. Secondo il medesimo, 1 cavallo-giorno produce 9 Kg. di carbnro, cioe 2,2 cavalli-ora o 1,G Kw-ora per ogni cbilo- grammo. Tenendo con to del rendimento dei trasfonnatori e delle perdite si pno ammettere nna spesa reale di 3 cayalli-ora per cbilogrammo. Tin cavallo-anno disponibile 20 ore per giorno e 300 giorni per anno, rappresenta 6000 cayalli-ore e potra pro- durre 2000 cbilogrammi di carbnro. Se la forza idranlica costa L. 100 il cavallo-anno si ayrebbe nna spesa di cinquanta lire ogni tonnellata di carburo. Computandone altre cinquanta per la calce ed il carbone e altrettanti per la mano d? opera, in- teressi, ammortamenti ecc., il prezzo del carburo sari di L. 150 la tonnellata. Come si yede le cifre di quest; esperienze variano alquanto, ed altre ancora ne abbiamo sott; occliio, ma tutte raggiran- tesi sn questa cifra, di modo die si pub stabilire il prezzo del carburo di calcio sulla media di L. 160 la tonnellata in officina. Col prezzo attuale di rivendita di L. 330 la tonnellata re- sta sempre un discreto margine di guadagno per i capitalisti e di mediatori fra produttori e cousumatori. — 14: —

ppoduzione del Caubupo nei diVe^si paesi (clal Kraft mid Licht)

AMERICA. Oamid^ Toiiii.te 1.500 Stati Uniti. ... » 60.000

EUROPA. Germania .... Toiin.t} 12.141 lugliilterra. . ' » 8.100 Francia » 35.000 Italia • . » 29.000 FTorvegia .... » 21.500 Svezia » 25.000 Russia » 6.000 Austria » 21.000 Svizzera .... » 28.250 Spagna » 5.000

Pfezzi di t^iVendita.

Italia. — L. 33 al quintale per vagonc completo di otto tou- nellate. » — » 35 al quintale per piccole partite da 50 Kg. a 8 tonnellate (franco in tutte le stazioni della penisola). Feancia. — {Journal de V electrolyse) Carburo ordinario di varia gran- ___ P5r le sPedizioni 500 TKg. — 400 Kg. — 25 Kg. dezza garantito direndimento di minimo a 0 500 Kg. 5° Kg. 300 litri di gas al miniino . . 32 33 34 Carburo spezzato grandezza pisello 32 34 34 m » granulato 3 jm . . . 3i 35 36 » polverizzato 18 20 25 JVIerce alia stazione della fabbrica e viaggiante a riscbio — 13 — e pericolo del destinatario. Imballaggio non compreso paga- mento in contanti netto. Prezzi dell' imballaggio Bidoni saldati Botticelle chiusura ermetica Bidone tipo 25 Kg. 3.25 8.00 50 » 5.00 11.00 100 » G.25 16.00 gli imballaggi sono accettati di ritorno quando sono ritornati completi in bnono stato c frnnclii di porto.

LE GRANDI OFFIGINE DI GARBUR0

Hleneo del T/atd stabilimenti pep la fabbideazione del eapbupo, esistenti nel mondo.

Canada. Forza idraulica Th. L. TVillson, St. Catherines. Ontario 12,000 Cascate del Sherrangen 5,000

Stati iJniti. TJnione Carburo Co., Chicago 111 700 Sault S. Marie e Cascate del Kiagara 25,000

Germania. Aluminum Ing. A. G., Bheinfelden 3,000 Lavori elettro-chimici, Kiieinfelden 2,500 A. G. ITolziiidustrie, Lcchbruck 1,000 Lavori Cementi Portland 1,000 Yersch. Versuchswerke, Franlcfort-a-M Veheim IT. S. W. . Schilling e Gutzeit, Guttstadt Yormidtt Inghilteppa. Acetilene Iliuminant Co., Foyers, Scozia 3,000

ppaneia. Bertholus Charles, Bellegarde sur la llhone. . . . 1,200 C.ie Fran9aise des Carbures de Calcium — 1G — Forza idraulica Secliilienne sur La Bomauclic 1,200 C.ie Geuerale d; Electro-chimie J3oze], Savoy . . . 4,000 O.ie des Salius du Slidi Salies du Salat 300 Corbui et O.ie Cliedda, Aaute Savoy sur V Arve. . 2,000 Gayral, Albas sur le Lot 450 Omnium Lyonnaise, Arudy sur le Gave d; Ossau. . Mr. L. Kobert, La Batliie, U Arbuie, Savoy . . . 1,250 Bocliette Freres, Epicrre, Savoy 1,200 Soci6te des Carburec j\Ietalliques, Paris Soci6t6 de Oarbure, La Bastide de Levis Tarn. . . 350 FTotre Dame de Briangon 15,000 Socidt6 Electro-chimie du Gidre, Bellagarde sur la Val- serine . . . 500 Societe Electro-metallurgique Fraugaise, La Praz sur V Arc^ Savoy 600 Societ6 Electro-metallurgique Fraugaise, Froges, Isere 600 Societe Electro-metallurgique Frangaise, Serres Hau- tes Alpes sur le Buecli 640 Society Electro-metallurgique du Gidre Micussy Ilocb Savoyenne sur le Gidre 10,000 Socidte L; Acetylene, S.te Beron, Isere 2,000 Soci(St6 des forces motrices du Ilaur Gresivandan Cha- pareillam, Isere, sur le Gernon 800 Soci6t6 Ilydro-Electrique de Crampagna, Crsmp. Ariege 2,600 O.ie International de Carborundum, La Batliie, Lavoy 1,250

Italia. Societa piemontese del O. di calcio. S.t Marcel . . 1,600 Ing. Carlo Mongini, Poggio Mirteto, distretto . . . 150

Hariri 150 Societa Italiana del Oarburo di Carcio, Eoma . . . 4,000 Societa Italiana dei Forni Elettriei, Foligno .... 1,000

Jlotfcuay. Aktieselskabet Dafslund in Hafslund dei Sarpsborg . 5,000 Aktieselskabet Carbirindustrie Sarpsborg 1,500 Yotodden 2,000 — 17 —

Austiua. Forza idrau i a Acetylene Gas A. G., Wien, ]\reran Allg. Oarbid und Acetylene Gesellscli., jMatrie, Tyrol 2,000 Aluminium Industr. A. G., Kend bei Gastein . . . 4,000 ISosnisclie Electrizitiits A. G., eloyce, Bosnia . . . 5,000 Krasper Lobliowitz 450 Societa veneta di Elettroehimica Paternion, Garinzia, A. von Supak, Sebenico 000

Russia. A. G. de Laval Elektrica Smalt Ungen Trollhatten . 5,000 Alby Calcium Carbide Aktiebolag 0,000 Sp. iimforseg Orebo Elektriska Aktiebolag .... 2,000 Mausbo Stockholms Superfosfat Aktiebolag .... 2,000

pinlandia. Ilamekoski Aktiebolag 5,000 Imabro Aktiebolag 5,000

Svizzera. Aluminium Lidustrie Akt Ges., iSTeuliausen, AYorks . 4,000 Elektrizitiitswerke Lanza in Gampel 5,000 Works Luterbaeh, Solotliurn 570 Thusis Graubunden 5,500 Societe Genevoise d; Electricite et des produits clii- miques, Yernier, Genf i 200 A. G. Elektrizitatswerke Wynau 750 Siemens & Halske, A. G., Berlin \Yynau .... 750 Walliser Industrie Gesellscli., Zurich, Works Vernayaz 000

Spagna. ^Las Eevertes y C.ia, Barcellona 500 Societe des Carbures ]\retalliques, Paris^, Barga . . 2,500

Annuario Gcnerale delV Acetilene 2 — 18 —

Soeieta Italiana del eat*buro di ealeio, aeetilene ed altri gas. (l) La soeieta Italiana per il carburo di ealeio la eui sede so- eiale e a Roma Via due Maeelli !N. (>0 — possiede due oflieine l)resso Terni — una a Collestatte elie e in funzione dal 1897 ed una a Papig'iio ehe da poeo ha eoniineiato a funzionaie. Queste due otlieine si trovano alia distanza di 2 Km. eirea una dalP altra sulla strada provineiale Terni-Koreia e sono eon^iunte alia' stazione di Terni da un tram elettrieo ehe i)er- mette di portare i vagoni dalla stazione lino alP interuo del- P otlieine.

Offieina di Collestatte. Si e derivato dal tiume Veliuo 0 metri eubi d; aetjua eon una eaduta di 148 metri e 42 eent. sviluppante una forza di 11,474 eavalli-idrauliei. IP opera idrauliea si eompone di una ^alleria di 750 metri di lungiiezza e di un sifone in aeeiaio di in. 1.50 di diametro e di 450 metri di lunghezza ehe traversa su di un ponte eanale i sifoni della Soeieta delP alti tbrni, fon- derie e aeeiaierie di Terni. Si e installato G turbine di 1500 hp. etlettivi ad asse oriz- zontale aeeoppiate direttamente alP albero della dinamo. Le Turbine sono state Ibrnite dalla Oasa Jules Duvillard, de Lau¬ sanne. Le dinamo sono a eorrente alternata di 1100 k\\\ eiaseuna ; tre dinamo sono state Ibrnite dalla Oompagnia delP Industria Rlettriea di G-inevra eon la veloeita di 500 giri per minuto ; le altre tre sempre a eorrente alternata monofase a indotto girevole eon veloeita di 400 giri sono state tbrnite dalla Com- pagnia Thomson-Uouston di Seheneetady (Xew York). I tbrni elettriei sono del tipo Ileroult pertezionati dagli ingegneri della soeieta ed hanno una potenza di 500 lv\v. eia-

l1) Riportiamo qui la descrizione di alcune delle grandi oflieine per la fabbricazionc del Carburo di Calcio, avvertendo die gratuitamcnte pubblicheremo negli anni venturi tutti quegli articoli riguardanti la descrizione di simili stabilimenti, sia in lingua Italiana die estera. (A', d. A.) — 19 — souno. Essi danno del carburo di eceellente qualita con un ren- dimento di Kg'. 5.230 in media jjer Kw. ogni 24 ore. L? odicina ha una istallazione completa per lo spezzamento e la macinazione delle- materie prime. Tutte le maccliine per questa istallazione sono state for- jiite dalla casa F. Krupp di Magdeburg. La buona qualita del carburo dipeude unicamente nella cura posta nella scelta delle materie prime ; neir Odicina stessa si trovano dei filoni di eceellente pietra calcare; la calce e prodotta con forni dei migliori sistemi, quanto al Coke si ado- pera di quello metallurgico (xaresfield di la qualita. L* odicina da una produzione di 8000 tonnellate di caiburo per anno.

Offieina di Papigno.

Si o derivato, per questa odicina, sempre dal medesimo fiunie Yelino, 500 metri cubi di acqua con una caduta di me- tri 172.50 sviluppante 17950 cavalli idraulici. Questa caduta e divisa in due parti, con la prima di metri 1G3.50 si manda V odicina del carburo, la seconda di 16 metri si adopera per il tram elettrico e per la luce di questa odicina, nonche di quella di Collestatte e per azionare motori pei servizi secondari. La condotta si eompone di una galleria di metri 1451.50 di lungliezza con due viadotti uno di metri 115, V altro di metri 68 di lungliezza. L? acqua passa in scguito in un sifone d? ac- ciaio di metri 1.800 di diametro e di metri 830 di lungliezza. Le turbine sono come a Collestatte ad albero orizzontale ae- coppiate direttamentc all; albero delle dinamo. Ciascuna turbina e della tbrza di 3300 lip. edettivi a 420 giri: le dinamo sono di 2000 Icav. ciascuna e furono costruite dalla casa Ganz e C.ie di Budapest. Esse sono a corrente al- ternata bilase ad induttore girevole. Yi sono cinque di queste coppie idroclettriclie delle quali una di riserva. I forni sono del medesimo tipo e di grandezza come quclli di Collestatte; le maccliinc per la rottura, per la macinazione sono della medesima casa Krupp. — 20 —

Per utilizzare la 2a cacluta si souo installate due turbine ad asse verticale di 600 bp. etl'ettivi ciascuuo a 300 giri. Le turbine sono accoppiate direttainente con un albero di 16 metri di lungliezza a delle dinamo ad asse verticale di oOO k\v. ciascuna a corrente continua con un potenziale di 560-600 Volts. L? oflicina di Papigno potra dare una produzione di 12000 tonnellate di carbtiro all; anno.

Offieina di proges (Francia) Questa offieina, della societe elGCtrometulhiryique Fran^ais e situata a 20 Km. da Grenoble, sul torrente Adrets. Essa In fatta per la fabbricazione delP alluininio col prooesso lle- roult e modificata in seguito da Kiliani; utilizza per questa. operazione la forza motrice fornita da tre turbine ad asse orizzontale due di 300 cavalli e P altra di 200. Le due graudi turbine fanno azionare delle dinamo Lrown a corrente continua e a piccola tensione ciascuna di 6000 am¬ peres e 15 volts. La terza manda una piccola dinamo shunt della medesima marca, tipo Manchester, di 500 amperes e 65 volts che serve di eccitatrice alle altre due ed e usata anche per P illuminazione delP offieina. Solo una parte della corrente fornita dalle giosse dinamo e utilizzata per la fabbricazione del carburo. Lemacchine sono congiunte ai forni mediante due cavi nudi, sul tragitto dei quali e piazzato un ampermeter. 1 conduttori negativi sono posti nel suolo in condotti di legno : i positivi sono sospesi. I forni sono i medesimi che servirono alia produzione del- P alluminio con il sistema Tlih'oult.

Offieina di fioti?e~Dame de Btuanc^on. Questa offieina e posta sulla riva delP Isere si coinpone di un gran fabbricato principale di 20 metri di larghezza per 20 di lungliezza e 16 di altezza. Questa offieina e costruita inte- remente in pietre e coperta da un tetto metallico. Un grosso muro divide in lungliezza il grande isolato in due parti ine- guali, delle quali la piii piccola di metri 8 costituisce la camera - 21 —

delle maecliine : V altra partc e V annesso sono occupate da 32 forni posti su quatto file. Le macdiine si compongono di cinque alternatori bifasi di 3r>0 cavalli ciascuno e di due eccitatrici di 25 cavalli; esse marciano con GOO giri per miuuto ma pos- sono, al i)ari delle turbine, resistere alia forza centrif'uga, pcrb in questo caso non potranno superarc i 1000 giri. Le turbine sono unite dircttamente agli alberi orizzontali delle dinamo. A 230 metri al disopra delPofficina e a 1300 di distanza una barriera in pietra e stabilita a traverse al letto del fiiiine. Una presa (P acqua laterale chiusa da due cateratte la la pah- sare nella camera, ove si trovano due griglie orizzontali e perforate per il ripulimento automatico ; dopo queste griglie P acqua traversa delle cateratte, die, in caso di guasto, si cliiudono automaticamente. In seguito P acqua viene introdotta in una tubazione metallica die la conduce alle macchine. La tubazione metallica interamente in lamiera (Pacciaio ha un diametro di 80 cent, e lo spessore variantc dai 11 ai 13 millimetri. Uopo averc seguito il fiume e traversato per mezzo di due tunnel due blocclii di rocce arriva a una piattaforma a 50 metri al disotto della presa (P acqua, da questa piattaforma discende direttamente alP officina seguendo il maggior declivio del suolo (60 cm. jier metro) per un percorso di 300 metri. Con una simile altezza di caduta ciascun litro da una forza di cinque cavalli; P officina pub dunquc disporre di una forza di 7500 cavalli in tempo di mngra e piii di 15,000 in tempi ordinari.

Offieina di fleuhausen (Svizzera). (di jtrojyricta delta tSocietd delV industria delV alluminio)

IP officina di Xculiausen presso Sciafhisa, estrae anelie essa P alluminio col sistema di rieroult-Kiliani utilizzando una forza motrice di 4000 cavalli. Fabbrica carburo di calcio col processo Bullier. 1 forni sono del sistema di Heroult. La jnedesima society ha acquistato presso Bheinfelden una caduta (P acqua di G000 cavalli, per la fabbricazione del car¬ buro di Calcio. Officina del Niagara Si sa die le cadute del Xiagara rappresentano mi' enonne potenza di 7,000,000 di cavalli circa. La Xiagara Falls Poire C0. fondata nelP anno 188(5, si propose di utilizzare una parte di qnesta potenza, ossia 1,000,000 cavalli sulla riva americana e 250,000 sulla riva canadiana. Tre unitii di 5000 cavalli sono attualmente in servizio ; si e adottato le correnti liitasi; sui 15,000 cavalli cosi ottenuti una piccola parte, 1000 cavalli, e adoprata per la fabbricazione del carburo ; qnesta forza sara in seguito portata a 5000 cavalli. La corrente alternata e pro- dotta a 2200 volts e portata a mezzo di trasformatori a 100. L'installazione comprende cinque parti. La sala dello spezza- mento, quella dei forni, quella dei trasformatori, un magazzino jiel carburo fabbricato e un laboratorio. I forni sono al piano superiore, ciascuno ba quattro crogioli die possono contenere 400 Kg. di miscuglio. (Hi elettrodi sono costituiti uno dallo stcsso crogiuolo, 1'altro da un cannello di carbone. L' ofiicina pub produrre lino a 5 tonnellate al giorno.

Fabbrica di Becchi in Steatite a corrente d' aria J. won Schwarz NORIMBERGA

k jm I miflliori IbccM esisteiiti Slappreaentante per /' St alia ^ cf^Fl

ll/^u Falsbrica liaiiaraa U^'\I) di CARBURI e DERIVATI Societa Anonima — Sede in Roma — Via due Macelli, 2 Capitale sociale L. 500,000 interamente versato

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15 un Ccirburo di calcic tratfato con materie spcciali clic gli danno come una verniciatura solubile nolP acqua ma non intaccabile dai suoi vapori, a meno die questi non siano in proporzioui esagerate. Si prcsenta in pczzi della grossezza da una noce ad uu piccolo uovo, La un aspctto grigio e leggero odore di petrolic, nou fa polvere e si puo conservare in recipienti nnperfetta- mente chiusi anclie in loealita umide. E al dottor Letang di Parigi cbe si devc (piesto ritrovato col quale ha risolto P interessante problema degli impianti economici, e faniigliari a gas acetilene. 1/ Acetilite ha per- messo di procurarsi la bella luce delP acetilene senza guari spese ddmpianto e di mauuteiizione. Yantaggio precipuo delP acetilite e die quando viene a contatto con Pacqua si scioglie la veruice e cosi acquista la proprieta di disgregare la calce die uasce durante la reazione e die in parte resta sospesa sotto forma di minuto pulviscolo. Cessato il consumo del gas, per effetto della pressione del gas stesso, P acqua esce dal recipiente delP acetilite e questa ri- mane completainente alPasciutto. La fabbrica Italiana di Oarburi e derivati (Roma - Via due Macelli - 2.) possiede Pesclusivo diritto alia fabbrieazione di questa sostanza. La medesima societa ha messo in veudita degli apparecdu per la produzione delP Acetilene con P Acetilite, dividendoli in lampade portatili, generator! da appartamemto e genera- tori per vcttura die sono adesso generalmente usati per tutti gli automobili ed evidentemente raccomandabili per qualun- que veicolo come lo hanno dimostrato le molteplici applica- zioni. La societa delle Strade Ferrate del Mediterraneo sta ora facendo larghe esperienze per P illuminazione delle vetturc viaggiatori. — 26 —

La figura seguente contiene ima lampada tipo B cou cam- pana, un generatore da appartamento ed una lampada tipo A senza (janipana.

Orlite. XJn altio derivato dal carl)uro di (Jalcio c P Orlitc< tcstc inventata dal Sig. Orlowski ingeguere rnsso. Anclie lui si diede alia liccrcai di un sistcma di tabbricazionc da toglicrc al carburo quelle qualita eniineiitemente igroscopicbe die que- sto ])rodotto possiede; ed ecco in qual modo ottenne il sno intento secondo ci viene descritto nel resoconto del III. con- gresso internazionale delP Acetilene teste tenutosi a Parigi. « II Sig. Orlowski, dopo avere fatto ricerche allo scopo (P impregnare il carbnro con delle materie isolnnti, inercePaiuto del vuoto o di alte pressioni oppure portamlolo al calor bianco, persuaso die questo non era possibile, diresse le sue ricerclie ? da im altro lato. Prese del carburo tal quale sorte dal foriio7 allo stato pastoso, e lo getto, al riparo delParia, in una massa composta di eatrame naturale e di niazout mescolati in })ro- porzioni deterniinate. La sua esperienza riusci feliceinente, egli fece le sue prime prove in grande ed industrialmente nelPofficine di Koesslered Ilalske a Francoforte e li conbinuo in Franeia. Questo prodotto fabbrieato nei laboratorii dalla Oompagnia generale di Elet- troeliiniica, fu brevettato sotto il nome di carburo resistente all7 aria, ma fu ulteriormente denominato Orlite dalPinventore. ed e ben giusto aver dato un nome speeiale o questo prodotto ehe differisce essenzialmente dal carburo di (Jalcio, non solo come aspetto, ma ancora per le sue proprieta ehimiclie. L'operazione della trasformazione del carburo in Orlitee cortissima e dura mezzo minuto. Durante questa operazione il carburo assorbe il 4 Op) della materia impregnante. Questa materia essendo costituita come abbiamo detto da idrocarburi, lungi dal comportarsi nelP Orlite come una ma¬ teria inutile ed inerte, si vaporizza durante il suo uso e da uiP acctilene piii ricca assicurando una coinbustione piii perfetta al gas e uno splendore piii intenso alia fiamma. Xumerose esperienze hanno accusato un rendimento da MOO a M10 litri (P acctilene per Kg. di Orlite. »

Altri Carburi.

Oltre il Carburo di Calcio altri carburi inorganici si ottengono dai metalli alcalino-terrosi il Castellan! nel suo importante libro « L'A- cetilene » cosi ci descrive tali carburi. (ed. Hoepli).

Carburo di Potassio.

(K202). — Fu ottenuto da H. Davy durante gli studi die faceva per aceertarsi se il Diamante, la Grafite e il Oarbone amorfo erano la stessa cosa. Si ottieno nei ibrni olottrici tbeendo insiomo reagire Po- tassio motallieo c Carboiu4. Decoinpono P acqn.a dando Accti- lono c Idvato potassico.

CaFbuFo di Liitio.

(Iji2(y — Un prodotto die avra mi bellissimo avvenire se si potranno trovare grandi (]iiantiti\ di minerali di Litio e il (Javburo di Litio ottenuto da Moissan. JSiecomc tal Oarburo potrebbo avere bcllissiine applicazioni per la produzione del- P Aeetilene, ritengo utile dime (pialeosa traendo tutto dai lavori latti in proposito dal Moissan. Pur troppo, sino al moinento presonte, sono poehi i minerali seoperti eontenenti Litio. Al- Pmluori della Mica litinifcra o Lcpldolitc^ ovc1 e eome silieato o della TrifUUnu, ove e eontenuto (pial loslato, insieme al jManganese ed al Kerro, non se ne conoseono altri. 11 jMoissan lo ba ottenuto laeendo insieme reagire in un Ibrno elettrieo del Carbonato di Litio e del Carbone nolle se- guenti proporzioni :

Carbonato di Litio . . . parti 74 Carbono . „ 4#

La ibrmazione del Oarburo di Litio eorrisponde alP eqiui- zione ehimiea :

Li,00, + 40 = OoLi, + dOO (carbonato (car (carburo (ossido di htio) bone) di litioy di carbonio)

In prineipio la reazione e dobole, poi diventa assai viva. La temperatura del Ibrno non deve esser troppo alta, iierelie a temperatura altissima il Oarburo di Litio si volatizza e si seompone, laseiando nei Ibrno del (,arbono allo stato diGralite. Disponendo di una corrente eiettrica di dot) Amperes e di > dl) Volts il risealdamento deve durare da? 10 ai V2 minuti. Con una eorrente di 000 Amperes e di 50 Volts i vapori eo- mineiano a prodursi dopo il quarto minuto. Piccolo qunntitA di (pussto ('nrburo si possono oltcncrc nnclic scaldando del Litio mclallico, in presenza di i)icc()la (liiantila di (Jarbone, in nna corrente di Acctilcnc. II Carbnro di Litio si prosonla in masse mslalline, traspanniti, come tin llornro od un eloruro alcalino. A1 inicroscoi)io si vodono cn- stalli brillanti allerabilissimi alParia nmida. La density sna c 1,05 (Actpia = 1) a 18°. Si rompe facilnumtc alP urto, cosa clio non sncctMle col (Jarburo di ('alcio c non ri«»a il vclro. fO un ridnttoro oncr^ico, contienc pin (Jarbonio di Indi gli altri CJarburi sin (pn preparati. II suo conlcnuto in (Jarbonio c del OO0/,. A freddo si accende nol Kluoro, nel (Jloro c brueia con splendore fonnando J^lnoruro o (dornro di Julio. Anche nei vapori di iodio c di Bromo puo bniciare, ma oecorro riscaldare Ic^germcnte. A1 disotto del rosso souro, prende I'noco nclP Ossigeno, nei vapori di Zolfo e di Sclenio. Brueia faoilmento nei vapori di I^oslbro dando un L'osl'nro, clie si seompone laeilmente it freddo eolPacrpia, prodneondo idrogeno Ibslbrato. (JolP Arse- nieo si combina al calor rosso. II Olorato, il Nitrato, Permanganato di Potassio ossidano il (Jarburo di Litio e, al loro punlodi fusione, jirodncono nna bella incandescenza. La potassa fnsa lo seompone con svol- gimcnto di ealoro. (lli acidi conccntrati non lo attaoeano clie molto lonta- menic. A Ireddo si seompone eolP aerpia dando Acctilcnc pnro. II suo eomporlamonto eolP aerpia si puo somigliare a (picllo dci Oarburi di (Jabno, di Bario, di Stronzio. Lo analisi del (Jarburo di Lilio fattc dal Moissan lianno dato i segnenti resultati :

1. IL III. r Carbonico a 1,02 f). );7S Litio . 00,20 00,HI 00,20 j^endimento in Aeetilene del Capbutto di Caleio e del Capbupo di Liitio. 1 Kg. Oarburo di Caleio 1 0 mm (chimicamente puro) da oST di C2ir2 a O e 7G() 1 Kg. Oarburo di Litio 1 (ohiinieainento puro) da 587 di C2IU r

Capbupo di Bapio.

(HaC.,) (1) — Fu ottenuto da ^laqueune taeendo reagire in uu ciliudio di ierro raceliiu^o in fbrno Perrot:

Carbonato di JBario . . . 26.? parti Maynexio polverhzato . . JOb ,, Carbone di legno . . . . 1-0 „

La Ibrmazione del Oarburo di Lario si spiega eolP equa- zione ehimica.

PaCOj + Mg, + 0 = PaC, + S^lgO (carbonato (ma- (car- (carburo (ossido di di barioy gnesio) bonej di bario) magnesio)

Piii laeilmente e piii puro lo si puo ottenerc nel forno elettrieo sottoponendo alia temperatura delP arco voltaico una inescolanza di Carbonato di Pario o Larito a Carbone, secon- do il procedimento Moissan (Yedi brev. tedeseo. X. 771G8). Decompoue Paequa dando Acetilene e Jdrato di Dario.

La Co + 2ILO = Coll., + La(OJT)2

Capbupo di StPonzio.

1 (SrC2) ( ). — Si ottiene eome quello di Lario ed lia lo ^stesse proprieta. ColP aotpia dii Acetilene e Idrato di Stronzio.

SrOo + 2H20 = cur, + Sr(Oir),

(*) Comp. rend., T, uS, p. 501, 556. 6S3. CaFburo cli fllluminio.

(AljO.,) C1). — Si forma nel forno elettrioo con Caolino e Carbone. Cristalli ^ialli. Peso si)ec. 2,.'30. (JolP acqua da j\[e- tano.

Al^ + 1211,0 = -j--Al2(OII)(.

Capburo di Berillo.

(BejC,) C2). — 15 stato ottennto da P. Lebeau scaldando un iniseii

PuqC, + 12H ,0 = :3CII, + 2Bes(OII)6

Carbupo di Silicio o Capboradum.

(SiC) (*). — 15 stato ottenuto da Acheson e da IMoissan facendo reagire nel forno elettrico carbone e sabbia silicea. Occorre una corrente di 2000 Amperes e

(P Comp. rend., 'I. 116, p. 16. (-) Comp. rend., 1S95, p. 121, 496. (}) Comp. rend., 1. 115 p. 1273* I. 116, p. 1222* I. 117, p. 425, 679. flltri Carburi. Sono stati ottouuti anche quest! altri Carburi.

Carburo di Titanic TiO

,, Zirconio ZrC2 ,, Torio Th(J.>

,, Boro BgO Cromo OraOo ,, Molibdeno MooO ,, Ferro Fe^G ,, jMauganese ^FnG^ ,, Uranio „ Ittio ,, Gerio ,, Yanadio

j\[a siceome per ora non lianno iiuportanza i)ratiea, mi 11- mito solamente ad enumerarli.

I^cndimento in fleetilene dei pid impotttanti Cat*bat*i.

Xello specchietto scgueuto note il remlimento in Acetile- ne di aleuiii Carburi alcalino terroso puri.

Forza Peso Reudimento2 luminosa CARBURI Formula molccolare in C^H per ogni che rapprc- 1000 giammi sentano candele-ora Garburo di Litio 0,Li, 38 G848r=r)87,,trl 735,8 Carburo diCalcio OaOj Gi 41G8r = 357,,tri 446,2 Carburo di Stron- zio .... SrC, 111 2348r = 200lllrl 250 81 ,ltrl Carburo di Bario BaO"2 1G1 IGl ' —13S 172,5 In quali Carburi e il rendimento massimo.

11 massimo renclimcnto in gas Acetilene si ha dai (Jarburi a me tall o leg'gero, infixtti:

Rendimento in CARBURI Density del metallo Acetilene per (Acqua— i) i Kg. di Carburo (litrii Carburo diLitio . . . Xitio . . 0,594 587 ,, Calcio . . . Calcio. . 1,570 357 Stronzio . . Stronzio. 2,542 200 Pario . . . Bario. . 3,750 138

JJ industria deve peroib proporsi di produrrc grandi quan- tita di Carburi a metallo leggero. Essendo ora nelPimpossi- bilita di jjrodiirre industrialmente il Carburo di Litio, perclie di questo souo poclii i minerali esistenti, bisognerebbe tentare la produzione industrialc del Carburo o di un Carburo ]nisto di ]\[agnesio e di Calcio. II Carburo di Magncsio, se avesse composizione simile a quella del Carburo di Calcio, dovrebbe corrispondere alia for¬ mula :

MgC2 e aver percio un peso molecolare di 44 ed una composizione centesimale di : Jfagncsio 45,45 Carbonio 54,55 100,00 II rendimento in Acetilene del Carburo di Magnesio sa- rebbe 351 litri per ogni Kilogrammo. Per la produzione di questo Carburo uon manclierebbero in Italia le materie prime avendo moltissimi minerali magnesiaci, principale: la Dolomite die e un minerale composto di Carbonato di Calcio e Carbo- nato di Magnesio. (I).

(M Vedi brevetto italiano: Tolomei & Roster. Produzione industriale del Carburo dolomitico. Annuario Gene rale dell' Acetilene 3 — 34 —

I Forni Elettrici.

Credo utile prcsentare questa tavola eronologica elalista del principal! forni elettrici iminaginati fino ad oggi. Benche sia lunga non pretendo die sia completa 5 in ([uesta nota presa ; dai brevetti presentati ai governi d Italia, Francia, (4erinania? Jngkilterra, Stati Uniti, niancano i forni Jlebling, Dncretet, Stossano, G-in e Lelenx die sono degni di rimarco.

Lnventore Despretz .... Anno 1849 » Jolmson .... » 1858 » Pichon 185:5 » Berthelot .... 1802 » Siemens .... 1879 » Louis C1 ere . ' . 1880 » Menges .... » 1884 » Cowles .... 1884 » Cowles .... 1885 » Tl^roult .... 1880 » Grabau .... 18S0 » Pogerson Statter et Stevenson 1887 » Minet » LSS7 » De Ferranti 1887 » Covdes .... 1877 » Cross » 1877 » Gerard Lecuyer 1888 » Eouleaux .... 1888 » Hobbs L8SS » Orompton .... 1888 » Pea dm ami .... 1888 > Toussig .... 1889 » Kiliani ..... L8S9 » Parker ..... 1889 » Colby 1890 » Minet ..... 1890 » r AV illson .... L890 — 35 —

Inventor g Tanssig Sclimeller ct Astlalck ])ewey . jMitclieJl

Will son . Tonssig . ZSTiewertli Parker . A^ori Poscliingcr . Keisen . Zerencr . JJe Laval AVilLson . Viewer tli Yiolle . Societe amerieaine Electric Ileating . Girard et Street . Moissan Ohaplet Orompton Mitchell Keiuseu Girard et Street . Girard et Street . Vincent, Lori, Pictet JJeuther, Patin Sooiete des carburcs Price Joyca et Eenther Pertolus Ohavarine Coutardo Petten . Hanekop jMemmo Derval, Bert — 30 —

Invcntore Kcneval, Spoffort, ]^eacl . Anno 1898 » Willson, Ifuma, Sclinecklotli, linger, Brossins . . » 3899 Jvuckel » 1899 » Florence .... » 1899 » Electric Edduction . . » 1899 > Electricitats Aktiengesellscliai't » 1899 ]\[asiiL » 1899 » Kelly et Konatrie . . » 1899 'Becker et Sciireyer . . > 1899 » Borcliers .... > 1899 » Bovy » 1899 » Eldridge, Clark et Blum . » 1899 » Durban et Gose ... » 1899 » ]\Iinet N> 1899 » Heroult > 1900 » Poulenc .... » 1900

Descrizione di alcuni dei Forni Elettrici piii in uso.

Come abbiamo veduto i carburi alcalino terrosi, ed in specie il Carburo di Calcio, si fabbricano nei forni elettrici die utilizzano il calore prodotto dalF arco yoltaico. Questi forni si possono dividere in due categoric, nella prima le so- stanze sono poste fra i due carboni in modo, clie formando resistenza al circuito, si trovano portate ad alta temperatura; nella seconda V arco yoltaico si forma fra i due carboni e le materie si uniscono ad uno delP elettrodi o in yicinanza del- P arco. Ambedue i sistemi sono applicabili alia fabbricazione del Carburo di Calcio; si preferisce generalmente il secondo, che da una temperatura piu elevata e clie e il solo clie produce un carburo di calcio cristallizzato e ben defiuito : inoltre con que- sto sistema siamo sieuri di eyitare le azioni Elettroliticlie. Si possouo adoperare tanto correnti alternate die conti¬ nue, ma perb le prime sono le preferite, perche meglio delle altre si prestano alia riduzione del Toltaggio.

popno f/Ioissan.

11 forno IMoissan assai importante dal lato storico e molto adoperato nei gabinetti di fisiea ; si compone di mattoni di calce ben diritti e posti gli uni su gli altri. Xel centro del mattone inferiore e iatto un piccolo incavo die serve da cro- giolo, il mattone superiore e leggerniente concavo nella parte corrispondente sopra all; arco 5 per il suo calore la superfice della calce 11011 tarda molto a fondersi in questo punto, formando cosi una cupoletta liscia die riflette il calore sul crogiuolo. Gli elettrodi sono di carbone di storta purissimo con un 1110- vimento di cremagliera die permette di allungare e scorciare a seconda dei casi P arco voltaico. Per tbrmare gli elettrodi si riduce in polvere il carbone di storta, si lava nelP acido e nelP acqua, si calcina e si sottomette ad una pressione forte e regolare previo agglomeramento per mezzo del catrame. Por- mati gli elettrodi si calcinano, dopo averli seccati ad una temperatura elevata. L? estremita degli elettrodi devono esser bene appnntate per tacilitare Paccensione delP arco qualora si spengesse al principio delP esperienza ; questa diflicolta scom- pave ({uando il forno e caldo e pieno di materie conduttrici. (Vcdi la parte Francesc).

poitno Bulliet*.

Questo forno e a base quadrata con pareti di carbonato di calce per la preparazione del carburo. 11 fondo e formato da una piastra di lamiera a sportello e mantenuta cliiusa du- rante V operazione da un contrappeso. Questa piastra fa P uf- fioio di polo negativo . 11 polo positivo e formato da un car¬ bone verticale die viene dalP alto al basso del forno. Eiem- — 38 — pito il vuoto col iniscugiio di calcc c carbone form a P am> c il miscuglio die eireoncla P elettrodo vion Jiiso. ]\raii inano die la reazione si produce si forma iutorno a questo elettrodo mia cayiti\ nella quale cola il carburo fuso si solleva a poco a poco P elettrodo positivo, e P arco seguita a formarsi tra il carbone e la sostanza in fusione. Mnita P operazione si apre il circuito e dallo sportello die come si e detto fuuziona da foudo si toglie il blocco di carburo die e nel forno e die yiene ricevuto entro mPapposito yagone.

pojpno peroult.

Questo forno die e uno dei piii in use si compone di un blocco vuoto di graftte raccliiuso in una cassa di giiisa con- giunto alP elettrodo negativd e isolato dal suolo con rotelle. altro elettrodo e verticale e pcnetra nel crogiolo dalP orifi- cio di caricamento. Kicmpito il crogiolo del solito miscuglio di calce e cok, si abbassa il carbone per riscaldare queste ma- terie, quindi si forma P arco. Quando la reazione e terminata si la uscire dal buco di scolo e si ricarica dal la parte superiore.

porno Wilson. Questo forno diderisce poco da qnello precedente. i5 un crogiolo di grafite rivestito esternamente di mattoni eriposa su di una piastra quadrata di carbone die fuuziona da elettrodo negativo. II positivo anclie qui c lormato da un carbone ver¬ ticale luugo treuta centimetri per tre di diametro. Questo car¬ bone e livcstito alP esterno da un strnto di mine elettrolitico, il copercliio e formato da una sostanza isolante. II buco di scolo durante P operazione e cliiuso con un tappo di argilla.

porno Siemens. II forno Siemens e concepito in un altro online di idee. I primi apparecclii Siemens erano destinati alia fusione dei — ;5i) — metalli, consistevano iu mi crogiolo di materia refrattaria, a parcti federate di mi invilappo isolante e ricevente alia base la corrente elettrica. Un elettrodo verticale disi)ostc) al disopra del crogiuolo serviva di secondo conduttore alia corrente. La materia in- trodotta nel crogiuolo tiene luogo, iu questo sistema, di con¬ duttore interinediario el7 arco elettrico si accende tra Pelettrodo verticale e la materia stessa. II regolatore dell7 arco e automatico, e si ottiene per la messa in derivazione del circuito, di un solenoide die j)rovo- ca lo spostamento delP elettrodo. Iu seguito, per evitare le perturbazioni portate nella azione chimica, dalle impurita delP elettrodo e dalla caduta, nelba- gno di fusioue di iiarticelle di carbone, Siemens fece uso di un polo superiore di rame, con raffreddamento per corrente intensiva d7acqua.

porni IntensiVi.

Priina di parlare dei tipi nuovi di cui P introduzioue nel- P industria e stata provocata soprattutto dalla fabbricazione del Carburo di Calcio, non sara inutile entrare in qualclie detta- glio sui due o tre sistemi di forni industriali, derivati dai tipi die precedono, e die, restarono soli durante un certo tempo. Per P uso industriale, lianno servito a fissare le condizioni d7 impiego pratico dei forni elettrici all7 infuori delle nume- rose prove fatte su dillerenti altri tipi nuovi die sono rimasti piuttosto del dominio dei laboratori.

porni Couules. Xel 1885 apparvc il forno Cowles die rispondeva gia a certi bisogni industriali, e con questo furono fatte le prime apidicazioni delP elettricita alia riduzione degli ossidi. L? appareccliio dei fratelli Cowles si compone di una capa¬ city orizzontale, di materia refrattaria dclla quale un7 estremitA - 40 — e chiusa da una parete di juatcria ooiiduttviee c costituiscc uno del poli. L? altra cstremita dclla capacita c formata da un crogiuolo iu gTafite, costituente V altro polo. La materia da trattare e posta nclla capacita orizzontalc c la corrente elettrica e cosi obbligata da attraversarla. Questa capacita orizzoatale c circondata da materie pul- verolenti e non conduttrici, tutto come nel forno Siemens. In vista di rendere il loro appareccbio piii pratico, soprat- tutto al principio dclP opovazione, i tratelli Cowles, nel 1880 introdussero nella capacita contenente la materia, due elettrodi orizzontali tra i quali Parcosi aecende a tutta prima; questi elettrodi vengono poi allontanati «ri misura della tusione della materia. Questo perfezionamento del forno primitive permette di trattare delle materie die a' freddo 11011 era no conduttrici di elettricita. Questo sistema fu adottato alPofficina di AVilton (Ingliilterra) per la riduzione degli ossidi di alluminio e la formazione delle leghe. Hel 1887 i Signori Cowles presero un nuovo brevetto per un forno elettrico nel quale la carica viene introdotta automa- ticamente e continuamente. Esso e composto di due elettrodi s-erticali scavati nel car- bone ; P elettrodo superiore solamente e mobile; il tutto e compreso in una camera di mattoni refrattari, chiusa ermeti- camente intorno agli elettrodi. La materia da trattare scende per P elettrodo superiore, attraversa il focolare elettrico ed e evacuata per Porificio delP elettrodo inferiorc. (Continua) Premiata Fabbrica

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Studio sulla fabbricazione del Carburo di Calcio di M. PRANDON

\ Journal de VAcetylene) Per qiiiinto la prima applicazione industriale per fabbri- care il carburo di calcio sia stata realizzata in America dal- V Ing. Wilson, non e perb meno vero die noi ci troviamo qui in i)resenza di uii; industria veramente francese, perche e soprattutto dopo i rimarclievoli lavori di Moissan cbe questa iabbricazione prcse in Francia una estensione straordinaria. In meno di 5 auni infatti, furono adoperati circa 50,000 cavalli per questa fabbricazione e le altre nazioni seguirono il suo esempio. vero die dal punto di vista del prezzo del- P energia, per questa industria occorrc P uso di cascate idrau- liche per compensare il prezzo elevato del combustibile, e la Francia, sotto questo rapporto si trova in una posizione molto favorevole in seguito alle potenzc colossal! die essa possiede nelle region! delle Alpi e dei Pirenei. In Germania, invece, dove le cascate souo pih rare, e stata realizzata qualche installazione a vaporc, nia attualmente un forte movimento si disegna presso di essa per P utilizzazione dei gas degli alti forni, o non bisogna perdere di vista die P impiego dei motor! a gas e eliiamato, nelP avvenire a fare una terribile concorrenza alle maccliine a vapore anche per le installazioni elettriclie die esigono una grandc regolarita di moto. Fon entrero negli infiniti dettagli sulP attuale jirocesso di fabbricazione del Carburo. Pasta ricordarne il principio. Uu miscuglio di calce e di earbone, in proporzioni convenienti e introdotto in un forno elettrico formato come segue: Una base sostenuta da un piccolo vagone. e coperta con un ag- glomerato di earbone formante uno dei poli; P altro polo e costituito da un elettrodo di earbone; una alzata formata da materiali refrattari o semplicemente di un inviluppo metallieo forma un bacino destinato a rieovere le materie in trattamen- — u —

to. II miscuglio di calce e cnrbone b introdotto in questo ba- cino, e per il riavvicinaineiito dei due poll forma V arco. La tomporatura prodotta allora, fa entrare la calce in fusione e la reazione si opera seguendo la formula. CG + 30 = 002 + GO 50 + 30 = 04 -f 28

L? esame di questa formula fa vedere die le proporzioni da introdursi sono di 50 di calce per 80 di carbone dando 04: di Garburo e28 di ossido di ^arbonio. II gas CO filtra a traverse la materia degli strati superiori e si libera al disopra del for- no per bruciare in tutto o in i)arte? dando delP acido carbonico. La reazione si opera ugualincntc, sia con P uso di una corrente continua, sia con P uso di una corrente alternata Ognuno dei due processi pub avere i suoi vantaggi c i suoi inconvenienti, e io mi propongo, in quello die segue, di fare Panalisi dei fenomeni particolari a ciascuno dei due sistemi.

Hffetti dell' eletttfolisi.

I primi forni adopcrati al principio. di questa fabbricazione furono quasi tutti alimentati da una corrente continua : biso- gna dire, e vero, die questa industria e nata nelle oflicine dove si impiega questo gen ere di corrente per delle fabbricazioni dove i fenomeni di elettrolisi lianno una parte preponderante. Infatti fu nelle oflicine per la preparazione delP alluminio e dei suoi composti, die furono fatte le prime prove di produzione del Garburo, adoperando i forni stessi in uso per la produ¬ zione delP alluminio. Ma il fenomeno elettrolico produce un efretto tutto diverso in ognuno dei due casi. Xella produzione delP alluminio o elettrolisi, per avere un metallo puro, si cerca di ottenere una disgregazione dal corpo introdotto nel forno; nella fabbricazione^del Garburo al eon- trario si cerca la combinazione dei due corpi in presenza, com- binazione cbe si ottiene per mezzo della teinperatura elevata alia quale sono sottomessi questi due corpi; in seguito qua- — 45 — limquc feiionieno di elettrolisi die avyenissc dopo la combi- nazione per la disgregazione, non pub essere die noeevole. Ci si pub facilmente rendere couto del grado di questa influenza noeevole, calcolando le quantita di prodotto decom- posto dopo la sua forniazione per un certo regime di moto. Prendiaino per esempio un forno die da una resa di 4 a 3 Kg. di carburo per ogni Kiloicatt-ora. Supponiaino die il forno die va col regime di 30 volts e 3.000 amperes sin 130 Kiloicatts. La produzione giornaliera di questo forno sarebbe.

130 X ^ Kg- 3 = GTo Kilogrammi.

])a un altro lato quale sarebbe, durante questo tempo la quantita di carburo decomposto dalP elettrolisi 1 La formula elettrolitica del carburo e CT 72 O eioe die per un equivalente di carbone messo in liberta al polo posi- tivo noi raccogliamo -L- equivalente di calcio, ossia 10 gram, al polo negativo. La quantity di calcio liberate al polo negativa da 30(>0 amperes durante 24 ore di moto, e dunque data dalla relazio- ne seguente

10 X 3.000 X 24 X 3.GOO _ = 2<.000AAA gr. = '2, Kg.

Questa quantita di calcio proviene da una quantita di

27 y 32 = 43 Kg. circa 20

Cioe durante queste 24 ore di marcia, su G73 Kilogrammi 0 di produzione si sono disgregati Kg. 43,3 ossia circa G,4 /0. Se il regime del forno fosse stato di 25 volts e G.000 ampGres la quantita decomposta sarebbe raddoppiata e rap- 0 presenterebbe circa il 12 /0. La quantity di xDrodotto disgregato essendo i)roporzionale alP intensita della corrente, e vantaggioso, in questo caso, far andare il forno ad alto voltaggio ed a bassa tensione. — 40 —

Ma bisogna ben riconoscere che queste cifre (li iicrdita cosi stabilite, sono estremi non reali'/zati die in casi e oon- dizioni particolnri. Se si opera, per es, in un forno a elettrodo verticalc la base o ii bagno di earburo costitniscono il ])olo negative, il ealeio liberate resta in sospensione nel bagno di Carburo e se si lia la precauzione di introdurrc nel miscuglio un eccesso di earbone, il carbone in piii si unisce snbito al calcio li- bero per fonnare di nuovo il prodotto primitive. Lo stesso ciclo di trastbrmazione si riproduee se si invertono i poli. In qnesto caso il calcio si porta alP elettrodo vertieale, e forma con que- sto elettrodo di Carbone, una certa quantita di carburo mentre un eccesso di Carburo si trova in sospensione nel bagno, e pub essere neutralizzato da un eccesso di calce nel miscuglio. Ma perche tutto cib sia esatto bisogna premiere certe precauzioni sulla condotta del forno. ^ei principi di questa fabbricazione infatti si considerava gcneralmente die, giacche si agiva sn due corpi refrattari, la calce e il carbone, era indispensabile, per ottenere la loro facile combinazione, di mettere questi due corpi in presenza allo stato estremamento diviso. II miscuglio era dunque tritato il piii ilnamente possibile. Con questo i^rocesso i gas provenicnti dalla reazione non trovando piii un cammino propizio alia loro evacuazione, si mettevano in pressione nel forno, e a un dato momento si sviluppavano eon violenza trascinando una grande quantita di materia. II cammino dei gas cosi stabilito era dif- ticile se non impossibile a fermarsi e il forno andava per cosi dire allo scoperto. II gas cosi libero portando una grande quantita di calore, diminuisce sensibilmente la resa del forno, bruciano gli elet- troidi superior! tutto il personale deve accorrere senza con- tare die una enorme quantita di polvere di calce e carbone e trasportata non solo nella sala ma qualche volta a traverse la lanterna della sala in un raggio di qualche Km. dalP ollicina. 15 evidente die con questo sistema il calcio messo in li- berta per dettrolisi e immediatamente. gettato difuori ed e tutta perdita. — 4:7 —

Oggi per quanto le opinioni siano molto divise sn que^to punto, si prefcrisce alimentare i forni con nn niiscuglio polvc- rizzato grossolanamente. La calce pub esserc introdotta alia grossezza di una nocc, il carbone in pezzi di 2 a 3 mm. In questo modo V andamento del ibrno e tranquillo, il gas ossido di carbonio si libera len- tamente a traverse gli interstizii della materia e viene a bru- ciare al di sopra del forno. In questo caso allora i vapori di <»alcio clie potrebbero essere emessi per elettrolisi, subiscono un brusco abbassamento di temperatura e per il loro passnggio attraverso uno strato di niaterie assai i)iii fredde si condensano e formano col carbone degli strati supcriori una nuova qua- lita di carburo. Gli clletti dell' elettrolisi non hanno ])iu, cosl alcana influenza notevole sul resultato finale.

Consumo degli elettrodi.

Quando si alimenta una lampada ad arco con della cor- rente contiima si rim area clie il positivo si consuma due volte piii circa del carbone negativo ])er gli archi brucianti alP aria libera. Con la eorrente alternata P uso dei due carboni e quasi uguale per ognuno. Xel caso dei forni elettrici non e; e da considerare clie il consumo del carbone verticale perelie il suolo,

<'lie e sempre coperto dal bagno di carburo? non si consuma. Yediamo subito dunque clie c; e interesse, quando si alimenta il forno a eorrente continua ad adoperare il carbone verticale come polo negativo, cosa die gli assicura un consumo due volte minore clie se fosse adoperato come polo positivo. Se noi compariamo in queste condizioni un forno alimen- tato da eorrente continua e uno alimentato da eorrente alter¬ nata, cliiamando A. il consumo per un certo carico e per un tempo dato delP elettrodo costituito come polo negativo, avrc- mo successivamente per ognuno dei casi.

Confiiimo del carbone costituito come polo negativo. A. » » » » positivo 2 A. » » con la eorrente alternata 1,~) A. — 48 —

Si vcclc (lunquc die la via piii eoonomica dal punto (U vista- degli elettrodi c quella ottenuta aliineutando il ibrno con la corrente contiinia costituendo V elettrodo verticale come polo negativo. Ora i form sono quasi sempre alimentati con la corrente alternata e si constata die ilconsiuno degli elettrodi e di circa- 40 franclii ogni tonnellata di prodotto fabbricato. 11 regime a- corrente continaa darebbe allora, se questa teoria c esatta an consumo di -^r-=1 D 27 franclii circa,7 realizzando ana cconomia 0 di 13 franclii per tonnellata cib die rappresenta circa 0,5 0 del prezzo di vendita totale cbe puo essere stimato di 200 fra- clii per tonnellata nello stato attaale di tabbricazione. jlSToii ci sono disgraziatamente delle esperienze precise, die io conosca, permettenti di confermare questa cifra. Pertanto e interessantc di attirare V attenzione sui risultati jiubblicati dall; officina di Spray in America. Questa otlicina da come consumo di elettrodi ana cifra die non abbiamo mni potato spiegare e die si e attribuita ad an errore, senza cercare di discutere questo punto, io ricorderb soltanto die questa officina lia utilizzato per fare le sue prove, i forni da alluminio nei quali essa avrebbe messo il polo ne- gativo all; elettrodo superiore invece di lasciarlo sul fondo co¬ me deve essere per la produzione delP alluminio. Picorderb poi le esperienze die i signori jMarks e Howarld fecero insieme nel 1892 sulla combustione in vasi chiusi dei carboni delle lam- pade ad arco. Dopo queste esperienze fu stabilito, die bruciando alP aria libera il rapporto tra il consumo del carbone positive e del car- bone negative e di 1,43 circa; questo rapporto montava a 20 quando tutte le entrate d? aria erano cliiuse e P arco bruciava in una atmosfera di ossido di carbonio. Ora le coudizioni di queste esperienze sono realizzate solo nel forno elettrico dove P arco brueia nel vaso cliiuso in una atmosfera di ossido di carbonio e di vapori di calcio ; cliiamiamo sempre A. il con¬ sumo del carbone negativo e prendiamo sempre per il caso delle correnti alternate la media dei valori ottenuti per la cor¬ rente coutinua, e si avra — 49 —

Consumo rfelV dettrodo costiiuito come negativo — A. » > » come positivo = 20 A. » » con la cor rente alternata = 10,5 A.

II termiue 10,5 A. rappresenta il valore di 40 franclii per tonnellata coufermata dalla pratica per la corrente alter¬ nata sia : 10,5 A = 4 40 A = = 3 fir. SO 10, o

Xoi cadiaino allora sti di ima cifra che si avvicina assai a quella data dalle esperienze di Spray e clie confenna questi resultati. Si vede dunque qualc importanza ci pub essere a costi- tuire 1; elettrodo verticale come polo negativo nel caso del- 1; impiego della corrente continua.

Qualita del earbaro.

Opcrando in uno stesso forno, allo stesso regime di moto con le stesse qualita di miseugli, si constata clie la quality del carburo e peggiore quando si alimenta il forno a corrente con¬ tinua invece clie alternata. An clie 1; aspetto del carburo e tutto difierente. Mentrc la corrente continua dii nn prodotto di strut- tura serrata e difficile a rompere, quello ottenuto da corrente alternata lia una bella struttura cristallina e molto friabile, e cib che esso rende di gas e scmprc di 15 o 20 litri per Kg. liiii di quello che rende il prodotto ottenuto per corrente continua. Pare che gli interventi rapidi delle correnti abbiano per ehetto di operare una certa agitazione continua nella massa in fusione che tende a scostare tutte le molecole di calce e di carbone in presenza V una delP altra per favorire la rcazione. Questo non sarebbe, del resto, che una conseguenza del feno- meno d? elettrolisi, le molecole in presenza essendo alternativa- Anmiano Genet ale dell'Acetilcne 4 — 50 — inente spinte in tin senso c nelP altro in seguito ai cambia- nienti di polarita. Ci possiamo render conto di questo iatto con V esperienza scguente: Si comincia a caricare mi forno, aliinentato da cor- rente con tin ua, con nn miscuglio dove sia niolta calce. Yedia- jno die si forma prima nn certo prodotto, miscuglio di carburo 2 rispondente alia Ibrjnula OaO e di calce fusa, che da, per es.? 100 litri di gas al Kg. Se dopo, senza interrompere la cor- rentc si continua a caricare il forno con nn miscuglio molto ricco di enrbone, si forma un altro prodotto molto ricco di gas e eke si sovrappone al primo. Lasciando raffreddare e I'ompendo il blocco cosi formato si osserva una linea di separazione molto netta tra i due pro- dotti fabbricati. II cai'buro della parte inferiore ha mi aspetto rossastro quello della parte superiore e un carburo pin puro e nerastro; qualche volta queste due parti si separano assai fa- cilmente con un leggero colpo come se non fossero saldate. Questa stessa esperienza rinnovata con la corrente alter- nata da un altro blocco die alia rottura non presenta nessuna linea di divisione ben scelta. II carburo della parte inferiore rende assai poco, ma piii si sale e piii questa resa e grada- tamente maggiore. Dunque quando si e cambiata la propor- zione della materia ci c stato un certo movimento. II carbone in eccesso introdotto per ultimo si e portato su una certa quantita di calce in piii introdotta al principio per rilevare la quantita del carburo gia formato. Del resto con V impiego della corrente alternata non c? e bisogno di operare su di un miscuglio eccessivamente intimo delle materie da trattare. Un miscuglio fatto conveuiente- mente alia superficie e sufficiente in molti casi soprattutto se non si evacua il prodotto, colandolo a misura die esso si forma.

Considepazioni Genefali.

A lato di tutte queste osservazioni pro e contro V impiego di questi due sistemi, ci sono delle considerazioni ben piii im- portanti die giustificano V abbandono quasi completo della — 51 — correute contiuua in favore della corrente alternata nella fab- "bricazione del carburo. I progTcssi recenti fatti nella cosfcru- zione delle maccliine a corrente alternata, del trasformatori e degli apparecchi ricevitori, la reale facilita conlaqnalesi pub rcalizzare un trasporto di forze a grandi distanze, e inline per il relative buon prezzo di qnesti apparecclii in confronto di quclli per la corrente continua, tutte qneste considerazioni pennettono di aftennare die oggi non si monta piii nn; ollici- na nuova per la fabbricazione del Carburo senza impiegare a questo scopo la corrente alternata. Essendo conosciuta la reale diflicolta di funzionainento, dei forni in serie, le maccliine destinate ad alimentarli devono essere di basso voltaggio e ad alta intensita a fine di rcaliz¬ zare una messa in parallelo dei forni, ma allora le maccliine a corrente continua diventano molto dillicili a stabilirsi per soddisfare alle esigenze del lavoro die loro si domanda. In una installazione a corrente continua destinata a pro- durre V elettrolisi o anclie la luce, le variazioni della carica si fanno generalmente lentamente e senza contraccolpi sensibili. ]^ella fabbricazione del carburo, al contrario, in seguito al ribollimento di materie ncl crogiolo si taglia I7 arco nel seno delle materie in trattamento, di modo die la resistenza si tro- va subitamente modificata in grandi proporzioni portando una sensibile variaziouo. Queste brusclie variazioni causa no un serio danno alle maccliine e possono ])ortare degli accidcnti negli indotti, ac¬ cident! necessitanti ogni volta uno o due giorni di interruzione c la continua presenza all7 ollicina di una truppa di lavoranti esperti in questo genere di riparazioni. ]Ji iiiii, in seguito all7 impossibilita di avere una posizione unica di spazzole per ogni carico, i collettori si consumano rapidamente se non si ha cura di vegliare costantemente e regolarli. Le maccliine a corrente alternata, al contrario, si prestano ammirabilmente a questo genere di lavori e sono facili a eo- struire in previsione di questa cosa. Si sa die in ogni circuito pcrcorso da una corrente alter¬ nata, soprattutto se questo circuito e presso a delle parti me- talliche si produce im certo ritardo di fase nelle curve rap- presentanti rispettivamente la forza elettromotrice e P inten¬ sity, ritardo di fase che lia per effetto di diminuire la po- teuza della maccliina proporzionalmente al coseno delPangolo di ritardo. soprattutto nello stabilire le tubazioni die congiungono le macchine coi forni, e uei forni stessi clie questa influenza si fa sentire. In una installazione a corrente continua i conduttori pos- sono avere una posizione qualunque gli uni rispetto agli altri possono essere jjieni o formati da piii cavi di sezione minima purclie la sezione totale dei cavi sia sufficiente per il passag- gio della corrente con la density voluta dalPuso. Ma si e riconosciuto clie questi conduttori pieni e di gros- se sezioni sono del tutto impropri nel caso di corrente alter- nata. In questo caso, infatti, la corrente tende a localizzarsi alia superficie esteriore del conduttore, e la parte centrale di questo diviene quasi inutile. Si e dunque pensato di soppri- mcre questa parte, e di costruire dei conduttori in forma di tubi. Per i gomiti che ci vogliono in caso di cambiamento di direzione, e per i raccordi occorre allora un gran lavoro, ci si limita, in questo caso, a costituire la tubazione per mezzo di sbarre piatte e di piccolo spessore, alternando il piii possi- bile i conduttori di andata e ritorno. Si arriva in questo modo ad avere una tubazione facile a installarsi, e per di piit di meno spesa. jtfa siccome le prese di corrente dei forni sono general- mente situate V una alia base, P altra alP elettrodo superiore, i conduttori devono separarsi vicino al forno per premiere delle direzioni opposte e costituire un anello di una certa superfice che ha percio un coefficente di semi induzione assai grande in rapporto a quello della parte di circuito formato da condut¬ tori paralleli. In valore assoluto questo coefficiente e molto piccolo, ma bisogna considerare che con P enorme intensity delle correnti impiegate, e la vicinanza delle parti metalliche che 6 ben dif¬ ficile evitare, la forza contro-elettro-motrice indotta prende — 53 — clelle assai serie proporzioni tanto piu scnsibili quanto piu la teusione ai lati e i)iccola. !Noii e raro uelle installazioni di forni die vanno a piccolo voltaggio, 30 volts per esempio, di vedere la teusione alP e- stremita delP arco scendere a 25 o 20 volts, ossia una dimiim- zione di tensione di 5 a 10 volts dove se si fosse adoperata una corrcnte continua della stessa inteusita, la diminuzione di tensione non sarebbe stata clie di 1 a 2 volts al piii. Questa enonne diminuzione di tensione di 5 a 10 volts per quanto non costituisca a dir vero, una perdita di lavoro, non rende meno necessario P uso di alternatori molto piii potenti di quello clie sarebbe necessario se il fattore della potenza (cos. ? ) del circuito e del forno fosse piii vicino alP unita. L; edetto di questa diminuzione di tensione e molto piii serio di quello clie non pub sembrare a tutta prima. Gli alternatori moderni per trasporto di forze lianno, an- clie con dei caricbi molto induttivi delle diminuzioni di ten¬ sione relativameute leggere, e di piii la loro potenza apparente, produce dei volts per le ampere clie essi possono dare e de- 0 cresce pocbissimo (15 a 20 /0) quando il fattore della potenza diminuisce. Disgraziatamente dal puuto di vista delle applica- zioni elettro-chimiche, e soprattutto per la fabbricazione del carburo, le maccliine possono in un corto circuito nel forno, essere per eccitazione norm ale traversate da correntipiii volte eguali alle correnti normali, e per di piii daunose tanto per i circuiti indotti delle maccliine quanto per le tubazioni. Si fu costretti, in seguito, ad adoperare degli alternatori speciali a grande resisteuza apparente interiore in cui la cor- rente di corto circuito raggiuuge sempre meno del doppio della corrente normale. ij cosi clie le maccliine Tliury specialmente stabilite per questa fabbricazione, non possono sorpassare, come valore della corrente di corto circuito, due volte il valore della cor¬ rente normale. Queste maccliine possono senza deteriorizza- zione sopportare questa corrente durante un tempo assai lungo permet^endo alP uomo di manovra dei forni, di accorgersi clie la corrente e troppo elevata e di regolarla prima di avere al- — 54: —

(Mina avaria alia maccliina. Quest! alternator! a gTande (linii- uuzione di tensione souo molto piu influenzati clie i prece¬ dent! dallo scendere della correntc. Cos! la loro potenza ax)parente, i)er V eccitazione normale decresce prestissimo quando il fattore di potenza diminuisce, e questo alternatore, clie su resistenza senza induzione puo fornire una potenza apparente di un certo niunero di Ivilo- volts-aniperes, prova, quando il cos. ? del circuito d; alimenta- zione e debole, una diminuzione della sua potenza apparente 0 dal 30 al 5 /b a seconda dei casi. Queste considerazioni mostrano tutta V importanza clie c? 6, nell; uso dei forni a correntc alternata, a diminuire la scmi-hiduzionc dei circuiti e piu specialmente quella dei forni stessi. Per la canalizzazione la soluzione di cui ho parlato, cioe

V uso di sbarre in mancanza di tubi? risponde assai bene allo scopo, e questa disposizione e generalmente adottata ina perb esiste an clie nel forno stesso, tra i due lati una certa diminu¬ zione di fase sufficeute per lasciare il cos 9 del forno solo a un valore viciuo di 0,8. Ho .pcnsato clie sarebbe interessante di usare il forno stesso per portare questo valore del cos 9 vicinissimo air unit a ed lio in un recente brevetto indicato un dispositivo destinato a rag'giungere questo scopo. L? idea prima consiste nel usare il forno come 1111 vero cavo concentrico. Si sa, infatti, clie con V uso di cavi armati sem- plici per il trasporto della corrente alternativa, le armature si scaldano per effetto del flusso magnetico generate dalla cor¬ rente. Costituendo allora i due conduttori di andata e di ritor- no in uno stesso cavo armato nel qualc il conduttore di andata, circondi il conduttore di ritorno, P armatura non e per niente influenzata in seguito alia soppressione del campo magnetico. La soppressione del campo magnetico nei forni porta la soppressione delP effetto della semi-induzione. II forno e allora costituito di un elettrodo verticale cen¬ tral e circondato di un crogiolo ricevente la materia da trattare 0 di una cappa permettente P evacuazione dei gas 5 la corrente eomlotta all; elettroclo centrale torna alia canalizzazione ado- perando come couduttori il crogiuolo e la cappa stessa. Si evitano cosi gli anelli e lo spire formati dal circuito e si arriva alia utilizzazione massima dell a maccliina. Bisogna considerare anclie die 11011 basta in una istalla- zione di qtiesto genere prevedere degli alternatori cbe pos- sano sviluppare una certa potenza con nn cos 9 = 0 in 83, ma die bisogna anclie tener conto di cib; die la potenza presa dai forni 11011 pub esser mantenuta fissa come sarebbe il caso in un impianto di luce quando le lanqiado sono tutte in funzione. Se si traccia la curva del lavoro di un forno durante un tempo dato, jirendendo per base le inteusita si ottiene una curva regolarissima, e se si e costretti a non sorpassare un massimo di inteusita corrispondente al carico normale, la po¬ tenza media otteuuta durante questo tempo di osservazione e notevolmente inferiore a quella die si sarebbe potato otte- nere se la maccliina avesse potuto funzionare regolarmente alia sua potenza ordinaria. Bisogna duuque prevedere nel progetto la maccliina con una potenza ben superiore a quella die gli si richiede, o in altri termini, come se il cos del circuito fosse di (),G0 o di 0,70 invecc die di 0,85 per non provare dei seri disinganni. Se invece si prende cura, per mezzo del dispositive die lio indicate, di ridurrc V angolo di scesa del circuito, la maccliina prevista con cos cp = 0,84 sara suGiciente. Ma altra soluzione consistente nel sopprimere il poterc in- duttivo delP arco, sarebbe la soppressione delP arco stesso. Si lavorerebbe allora sulla resistenza ofterta dal carburo e dalle materie da trattare. Ma in questo caso si sarebbe obbligati a camminare con dei voltaggi troppo bassi e, in conseguenza, a dclle inteusita eccessive. Si constata die perclie un arco si accenda tra due carboni di lampada ad arco ci vuole una tensione di circa 83 volts. Ma non e piii cosi quando (iuest? arco si accende in eentri gazosi die non siano P aria. — 5G —

Si puo dire, scnza clie questa sia mia regola ben definita, elie quando un arco, si accende in niezzo ad nn niiscngdio gas- soso la sna diniinuzione di potenziale e dovnta alia resistenza della inassa gassosa interposta. Gosi in nn niiscngdio di carbone e di ossido di manganese si possono produrre degli arclii a 10 volts di tensione 5 1; idrogeno e P iodio lianno per elletto di anmentare la resistenza dell7 arco, il cloro la diminnisce. Sarebbe dimqne, a mio avviso, un er- rore il credere clie in un forno clie va con un regime inferiore a 30 volts, non ci sia piii arco. Prendiamo per esempio, un forno clie va con un regime di 28 volts e abbassiamo gradatamente I7 elettrodo superiore, la tensione diminuira poco a poco a danno dell7 intensita, e si pub arrivare cosi, dopo una corsa di circa 40 mm. ad abbas- sare la tensione a circa 15 volts. Se 28 volts lianno lavorato senza aria cioe con I7 elettrodo immergentesi nel bagno, la differenza di 23 volts constatata sarebbe allora la diminuzione di tensione prodotta da una co- lonna di carburo di 40 mm. di altezza. Questa scesa di tensione si calcolerebbe facilmente cono- scendo la resistenza specilica del carburo. Ora io ho potuto determinarla approssimativamente nel modo seguente. In un forno clie cainmina a un regime di 1,800 amperes circa si e fatto un blocco di carburo di cui la sezione misurata e stata di 1,000 cm2. Quando questo blocco lia raggiunto una altezza di 00 cm2 si e scoperto I7 arco e senza arrestare la eor- rente si mette da una parte un voltimetro, al fondo, e dal- 1? altra, per intermediario, un lapis di carbone alia parte su¬ perior e del bagno liquido. In queste condizioni il voltimetro inarcava 0 volts clie rappresentavano la scesa di tensione dovuta alia resistenza cliimica di questa eolonna di 00 cm. piii la resistenza del fondo clie dava circa 1 volt, sia 5 volts per la eolonna sola. Dalla formula Si lia

_ Es Es c?~~ b ~Ib

Eimpiazzando le lettere per il loro rispettivo valore :

E = G I = 1,800 S = 1,G00 b = GO

Si lia

5X1G00 _ . ^ . 9 = i ^qq y (jQ = AAr0,0 <0 ohms centimctn

Gib detto, quale dovrebbe essere Ja scesa di tensione do- vuta a una coloima di 4 cm. di altezza, dato che il forno, che per questo abbassamento di elettrodo di 4 cm. dava mi abbas- samento di 13 volts, andasse ad un regime di G,000 ampdres per dare mi blocco di una sezione di circa 5,000 cm2.; Dalla formula qui sotto

-pv Es "'"ir

Si ]i»

E-^

ossia

^ _ 0.075 X G.000 X 4 Av op E 5m = 0 '36

Invece dei 13 volts constatati. Bisogna dunque ammettere die questi 13 volts costitui- seono la scesa di tensione dovuta alia resistenza della colonna dei gas formati da un miscuglio di vapori di calcio e di car- l)onio, interposti tra il bagno e V elettrodo, e die V arco brilla ancora a delle tensioni inferiori a 10 volts. Se si interrompe bruscamente il circuito in un forno die eammina a 30 volts, senza cambiare la posizione rispettiva del- P elettrodo e del disopra del bagno, si pub ancora riaccendere — 58 —

P arco sotto uua tensionc di 8 a 10 volts se non e passato troppo tempo tra le due opcrazioni di apertura e di chiusura del circuito. Si potrebbe ancora marciare in resistenza prendendo ])er cio la inateria stessa da trattaro cbe viene portata alPinean- descenza dal passaggio della eorrente clie la tra versa. jNtoii credo cbe, fino ad oggi si siano ottenuti dei buoni risultati con questo principio, in tutti i easi la resa del forno deve essero notevolmente diminuita. 15 da rimarcarsi cbe in tutti i Ibrni attuali c7 e sempre una porzione di eorrente cbe i)assa a traverse alia inateria cbe si tratta, e cbe va direttamente al fondo senza passare per P arco. L7 elettrodo e infatti circondato nel forno da questa inate¬ ria da trattare. Per quanto a freddo questa materia sia poco conduttrice, inire vicino all7 arco e per conduttibilita calorifica liortato ad una altissima temperatura; la sua conduttibilita elettrica aumenta sensibilmente e percio una certa quantita di eorrente passa direttamente dalP elettrodo al fondo traversando queste materie. Piu la proporzione del carbone nei miscugli e grande, e ])iii questo miscuglio e conduttore e piu la quantita di eor¬ rente derivata e grande. Se il passaggio di questa eorrente derivata, a traverso le materie produeesse del carburo, la resa del forno dovrebbe esser la stessa qualunquc siano le propor- zioni del miscuglio adoperato. Ora e un fatto ben conosciuto cbe piii la proporzione del carbone e grande piii la resa del forno diminuisce. Si ritrova intorno ad un blocco formato in queste condizioni uno spessore di ganga molto piu forte ebe nel caso in cui la quantita del carbone del miscuglio sia piu dcbolc. Questa ganga e formata di particelle di carburo mescolate a delle particelle di carbone e di calce non combinatc cib cbe prova cbe in questi parti la reazione e stata incompleta. SOCIETA yeneziana #>

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Proprieta. — Simbolo cbimico C2 II2. Densita j — 0,91 quasi eguale a quella delP aria. I miscugli

Solventi 1 vol. volami Acqua . . 1 Solfuro di Carbonio . . 1 — G2 —

Mruro (VAinilc 1 Esscnza di trenieiitina ^ Tetracloruro di carbonio 2 Alcool amilico o1/., 1 Stirolcne 3 /2 Oloroforinio 4 Jjenzeue 4 Acido acetico G Alcool assoluto G L? acetone (alia pressiono atmosferica e alia temperatura 15° cent') discio&'lie da 25 a 30 volte il suo volume di gas ace- tilcne questa ultima propriety di solubilita ucll; acetone pre- conizza un industria nuova quella delP acetilene disciolto.

Costanti fisico chimiche. (Castellani) Peso molccolare 2G Densita (aria=l) 091 Peso di mi litro di acetilene (0° c 760hl"1 di pressiono) 1 gr. 1G5 Yelocita di diftusione 0,277 (nelIdr-i) Oalorico di combustione molccolare .... 311,07 calor. Galore di Combinazione delP xVcetilene con 35.4 calorie per P acqua ••• molecola

Impuitezze delP aeetilene {G. Gobbi).

Le impurczzc contenute nelP acetilene dipendono eviden- temente dalle sostanze estranee contenute nel carburo di cal- cio; e se questo e di buona qualita si ottiene un gas die lia una percentuale del 00,5 di acetilene. Le iinpurezze sono co- stituite per la massima iiarte da idrogeno fosforato, da acido solfidrico e ammoniaca. La presenza del primo si spiega pcr- clie nel carbone e nella calce si trova faeilmente il fosfato di calcio die nel forno elettrico si trasforma in solfnro di calcio die reagendo poi con P acqua da P idrogeno fosforato. L? am¬ moniaca invece deriva dalP azoturo di calcio die si forma du- rante il ralfreddamento del carburo in presenza delP aria e — 03 —

]; aeido solfulrico si suppone die proveDga da solfati di allu- ]iiinio e di calcio clie possono trovarsi nella calee ed anclie nel carbone. — II Giraud analizzb Pacetileue otteinito da vari cainpioui di carburo di calcio, facendolo reagirc con la minore quantitii d7 acqua possibile, ed otteime i seguenti risultati:

IMPUREZZi: A B O D

0 xVzoto 0,43 2,01 1,027 1,125 I10 Ammoniaca 0,425 1.481 0,060 2,700 gr. 0,000 1,342 J Acido solfidrico . . . 0,000 0,000 per in Idrogeno fosforato . . 0,825 1,715 1,072 0,447 0 Ossido di carbonio . . 0,08 1,09 1.486 0,572 I10

Anclie il Wolff ba analizzato vari cainpioni di acetilene ed lia trovato in media la composizione seguente :

A 11 G

Acetilene .... 08,41 00.01 08,63 Ossigeno 0,87 0,50 0,63 Azoto 0,42 0,20 0,31 Idrogeno 0,00 0,07 0,16 Acido solfidrico . . 0,08 0,07 0,10 Idrogeno Ibsforato 0,05 0,03 0,03 Ammoniaca .... 0,08 0,07 0,11 ii Ilvidentemente qneste impurezze variano a seconda della provenienza del carburo di (•alcio e delle materie prime usate nella sua fabbricazione. 31a quelle inaggiormente dannose e piii tacili a riscontrarsi sono : V idrogeno Ibsforato, 1; acido solfidrico, V ammoniaca a cui va aggiunto il vapor d? acqua in quantita assai variabili, a seconda degii apparecchi clie servono a sviluppare il gas, e delle particelle di calce clie vengono tra- scinate iiieccanicamente. L7 ammoniaca agisce specialmente sulla liamma rendendola tumicosa e quindi determina I7 ostruzione ed il rapido deterio- ramento dei becclii. Xello stesso senso agiscono le particelle solide trascinate ed il vapor d7 acqua, i quali anclie, depositandosi o condensan- — G4: — dosi nella tubafcura, ostrniscono il passaggio del gas determi- nando V oscillazione, 1; abbassamento e talvolta anclie lo spe- gnimento delle fiauime.

Depu^azione dell'fleetilene.

La depurazione delP acetilene si ottiene prima di tutto faceudolo gorgogliarc attraverso una colonna d; acqua la quale esporta tutte le' particelle solide, raffredda il gas che general- mente esce sempre dalla reazioue con una temperatura i)iiittosto elevata, e per di piii lo jyviva delP ammoniaca cbe e solubile nelP acqua. Per togliergli le altre sostanze si potrcbbe farlo gorgogliare successivamente attraverso una soluzione di clo- nu^o di calcio, di acido solforico, di acetato di pionibo, conte- nuti in successive tinozze, e per ultimo per privarlo del vapo- re d; acqua converrebbe farlo attraversare una torre riempita di carburo di calcio. Questo metodo e dovuto al Pictet, che lo usava nella sua officina per liquefare P acetilene, ma esso e assai costoso e non sempre effettuabilc. — H Wolff ba ideato un altro sistema ebe consiste nel far arrivare il gas nella partc inferiore di un recipiente in lamiera cbe contiene internamente 4 o o cestelli. I primi 3 0 4 vengono riempiti di pezzi di carbone cok molto poroso rivestito con una poltiglia formata di cloruri, ipocloriti e idrato di ferro bagnati con poca acqua, P ultimo cestino si riempie invece di carburo di calcio per togliere P u- midita. 11 recipiente e a cbiusura idraulica. — Le materie depu- ranti secondo questo sistema si trovano in commercio col nome di Acagine. Questo metodo b assai piii pratico del primo e ba dato dei buoni risultati, perb ba P inconveniente di non essere ancora molto comodo ricbiedendo molto tempo per ricoprir bene i pezzi di carbone e disporli in modo conveniente. II gas cbe esce non pub essere completamentc secco trovandosi in pre- senza di sostanze bagnate e quindi si rcnde necessario P ag- giunta di un diseccatore. — Da due anni e entrato nella i^ra- tica un altro depuratore cbe sembra dia buoni risultati. B questo costituito da un recipiente di lamiera d; acciaio, cer- — G5 — olriato con due robusti lerri; il gas arriva dalla iiarte supe- riorc ed esce dalP inferiore. In questo recipientc vien messa la inateria depurante die lia il nome commerciale di Puralilene ed e costituita da ipoclorito e cloruro di calcio anidro, fatto cristallizzare con sostanze speciali in pezzi dell a grandezza di un uovo e piii ma assai porosi a guisa di spugna in modo da presentare una grande superficie. Con questo mezzo si ottiene un gas privo allatto di idrogeno fosforato. dei comiiosti dello zollb e delP ammoniaca, e inveoe del suo odore disaggradevole P acetilene non conserva piii die un odore eterico. Di piii la materia depurante ha anclie la proprieta di toglicre al gas tutto il vapore d; acqua, per cui non e necessario di impiegare un altro disseccatore. Un chilogrammo di Puratilene serve per im- rificare una consumazione oraria di piit di 100 litri. Ogni due o tre mesi si cambia il primo strato di materia esaurita, conte- nuta nel depuratore, in modo clie una carica serve per piii di un anno. Questo sistema e usato dalla Direzione Keale delle ferrovie degli stati baveresi, nelle ferrovie Austriacbe e in molte delle officine central! per illuminazione pubblica della Prancia e della Germania. Siccbe e da ritenersi clie sia pratico ed effica- ce. — Altri e svariati possono essere i mezzi per depurare P ace¬ tilene nei laboratori, ma non sempre sono applicabili in pratica. Anzi e da osservare cbe la depurazione di questo gas e un argomcnto assai delicato, e potrebbe esser causa di incidenti se trattata da persone inesperte ed empiriclie. Piassumendo: visto clie P acetilene non contiene una grande quantita di impurezze, non e sempre necessario de- imrarlo nei piccoli impianti, questo pcro e indispensabile nelle installazioni di qualche importanza. E a questo proposito e bene ricordare come in Germania ed in altri paesi la dcpiua- zione cliimica delP acetilene e imposta dalle compagnie di as- sicurazione e dalla commissione d; igiene. j\[a sia nei piccoli come nei grand! impianti la piccola spesa e largamente rimu- nerata dalla luce piii bella, dalla maggior durata dei becclii, e dalP essere evitato completameute sia P odore clie il fumo e la nebbia.

Annual 10 Gene) ale delVAcetilene 5 II Puraftilene e brevetta'to in Italia come in altre Nazioni civili

L' A CETILENE Purificato e asciugato col

PUR/miMM in pezzi porosi,perde il cattivo odore e non fuma pit). Deutsche G0I1I-& Silber-Scheideanstalt, Francoforte, § M Una Purificazione chimica dell' Acetilene e indispensabile per liberarlo dall' Ammoniaca dalle combinazioni sgradevoli di zolfo, e principalmente dall' insalubre id^ogeno FOSFOROSO, che da al Gaz T odore d^ aglio. Era iu44e Se mafterie pui^ifica4rici il Punaiilene merita Y attenzione speciale degli Acetilenisti a cagione dei suoi van- taggi eccezionali. E fornito in pezzi porosi distesi in un solo strato e che non diminuiscono la pressione d' un modo per- cettibile. Altre materie purificatrici devono essere distese su parec- chi crivelli nel vaso purificatore con accupatezza straor- dinar*ia ed in strati minuti ed uniform! affinche il gaz gli traversi egualmente. Gosa difficile in pratica se non impossibile! II Puratilene non e corrosivo e quasi interamente inodoro. Egli libera iotalmenfte il gaz dalle Tmpupita suddet&e (Zolfo, ammoniaca fosfato! Non piu fumo, ne nebbia! Non piu odore! Non piu oituramenti dei becchi. II Puratilene assorbe 1' umidita del gaz senza richiedere una spe¬ ciale materia per asciugarlo. II Puratilene e assolutamente innocuo e non attacca Y acetilene. Rimane poroso fino all'esaurimenio iotale e non si scompone. II Puratilene fu introdotto in piu di 1090 impianti, anche in un gran numero di citta. II Puratilene fu sostituito in grandi impianti per Y illuminazione ad Acetilene, eseguiti da certe Societa che fabbricano esse stesse delle materie « speciali » per la purificazione delP Acetilene. Prova assai conclusiva delle sue qualiia !

Deutsche Gold - e Sillier Scheide - Anstalt Frankfurt am Main — 07 —

Ineandeseenza a gas aeetilene.

La fiainma delP aeetilene 6 gia di per se assai luminosa; in essa la zona oscnra e ridotta al minimum cioe a tin centre di 3 o 4 milliinetri di diametro, per cui non b necessario ri- eorrere ad una reticella? come nel gas coinnne, die divenendo incandescente aumenti la qnantita di luce emessa. Pero si pose la questione se con V ineandeseenza si poteva ottenere una luce piii economica. — Xoi abbiamo visto come la fiainma calorifica delP aeetilene lia una temperatnra di circa 400° a 500° superiore n quella degli altri gas; quindi applicando una reticella ad un becco bunsen ad aeetilene qnesta verrebbe portata ad tin grado d; ineandeseenza di molto superiore die con il gas co¬ mmie, per cui anclie la luce emessa sarebbe assai maggiore. Le prove fatte dimostrarono infatti die con un consumo di 7 od 8 litri all7 ora di aeetilene si puo ottenere con un becco ad ineandeseenza una luce di 23 a 30 candele, mentre con un becco ordinario occorrono circa 23 litri dello stesso gas. Pero la pra- tica applicazione s; infrange eontro la difficoltit di costruire delle reticelle cbe resistino a lungo alP alta temperatura senza deteriorarsi o rompersi. Ma anclie qnesta difficolta non tar- dera molto ad essere risolta. — Yari sono i becclii ad inean¬ deseenza ad aeetilene die oggi si possono trovare in commer- cio e con essi si ottiene un? economia di gas cbe varia dal 30 0 al 10 /0, pero qnesta e assorbita dal costo della reticella die bisogna cambiare assai di frequente. Per cui non si puo dire ancora cbe questi becclii sieno sempre di uso pratico, ma in qualche caso possono essere assai vantaggiosi in special modo per grandi focolari. Un altro inconveniente di questi beccbi e quello cbe la fiamma si propaga facilmente alia base del caminetto del bun- ^en divenendo rossastra e fumicosa, in modo cbe la reticella si annerisce e diventa inservibile. A questo difetto alcuni costruttori banno gii\ rimediato, siccbe si puo ritenere cbe tra breve anclie P ineandeseenza ad aeetilene entrera nel dominio del pubblico. — OS —

H2fetto dell' Reetilene suir at*ia di una stanza abitata in eonfronto eon gli altFi sistemi d' illuminazione.

Prodotti di combuslione- Ossigeno ILLUMINAXTI rimosso dall' aria vapore ossido acqueo di carbonia

Candele steariclie 38.5 20.2 13.0 Olio di paraffina 21.9 11.0 39.8 llecclii a gas Batswing. . . . 20.1 29.1 19.2 » » Argand .... 23.0 25.0 17.0 » » JRigenerativo . . 10.0 8.3 5.2 » » Jncandescente . . 3.1 1.0 1.8 Acetilene 5.0 2.0 4.0

Cosi, luce per luce, risulta cliiarameute die V acefcileue e quella clie esercita nelP aria 1? azione piii inuocua di tutti gli altri sistemi di illuminazione, ad eccezione del gas ad incan- descenza. ]Srel paragonare gli eftetti del calorico sviluppato in un ambiente dai vari sistemi di illuminazione, fa duopo determi- nare la forza della combustiono di un piede-cubo di gas illu- minante impiegato : ed e dimostiato, clie una composizione altamente endotermica come I7 acetilene, deve necessariamente possedere un forza di calore superiore a quella dal gas comunc* Col mezzo di numerosi esperimenti fatti col calorimetro di Junker resulto, clie il valore tcrmalc del gas carbone comune di Londra, produce 158 calorie, mcntre nelle stesse condizioni I7 acetilene ne produce 320. La quantita teorica di calorico, emessa dalla combustione di un piede-cubo di acetilene e 391,08 calorie, ma questo sa- rebbe ottenuto soltanto dal gas asciutto e puro, e il numero sperimentale determinato dal calorimetro, rappresenta piii giiV stamente la forza del calorico del gas umido nelle condizioni comuni in cui si trova. — GO —

Premlciido ad escmpio xuia stauza illumiiaata da unaforza di G4 candele, si trova die 11 calorico, prodotto da diversi ilium inanti, prendendo per base un becco ad iucandescenza c'le rappresenta, mettiamo, 100 di luce, e questo:

Ttapjporto del calorico prodotto per dare mia luce di 64 Gandele

Becco ad iucandescenza . 100 Acetilene . 113 Becco Argand . 571 Becco a luce piatta . 914 cosicelie in pratica, il calore prodotto dalP acetilene e lo stesso di quello prodotto dal becco ad iucandescenza.

Poteve ealotdfleo delP acetilene e sue applieazioni al lusealdamento.

Uno dei maggiori difetti delP acetilene era la fumosita, della fiainma causata dalP incompleta combustione del carbo- nio di cui e tanto ricco questo gas. Ora questo inconveuiente e completamente eliminato con i perfezionamenti apportati nella costruzione dei becclii detti a corrente d? aria, insicme eon una razionale depurazione del gas. Sicche ora la riecliezza in earbonio delP acetilene, anzi die costituire un difetto, e un pregio grandissiino, poiclie essa appuuto fa di questo gas la sorgente pin intensa di luce e di calore dopo P energia elettrica. Ed infatti, se noi confrontiamo il calorico di coinbinaziono delP idrogeno e del earbonio, troviamo appunto die quest7 ul¬ timo sviluppa, combinandosi con P ossigeno, una quantita di calore assai maggiore. — IMa vi e un7 altra causa die influisce molto nel rendcre la Gamma delP acetilene grandemente calo- rificji, e questa e la costituzione eudotermica di questo gas. L7 acetilene per formarsi assorbe una grande quantita di ca¬ lore, precisamente coine P acqua quando si trasforma in va- porc; ora questo calore c di nuovo messo in liberta quando — 70 —

Pacetilene si decompone. Parteiulo da quest! dati e facile de- tenninare la quantity di calore emessa nella completa combu- stione di 1 grammo-niolecola di acetilene:

2 atom! di carbonio danuo bruciando 96,90X2=193,92 calorie 2 » di idrogeno > » 21, 5X2= 69,= calorie 1 molecola di acetilene da decomponendosi 60,50 calorie 323,12 calorie cioe a dire 26 grainmi di acetilene sviluppauo 323,12 calorie^ o cib cbe torna lo stesso 1 Kgr. sviluppa 12139 cal., e 1 in3 11797 cal. — Quest! risnltati furono controllati pratica- niente e si ottenne su 5 esperienze la media di 11029 per m3. II Witz calcolo anclie la quantita di calore emessa dalla combnstione del gas iliuminante delle citta e i suoi calcoli sono riassunti nel II0 speccliietto. Egli ammise come composizione del gas quella data dalla tabella seguente cbe e la media di un gran nmnero di analisl del prodotto di varie officine.

I.

QUANTITA GAS in peso in volume

Idrogeno 100 1116,0 Ossido di carbonio . 150 119,6 Azoto 100 79,6 Metano .... 190 681,3 Etilene e benzene 130 103,6 Carburi diversi . . 30 12,0

Totale 1000 gr. 2115,1 lit. — 71 —

II.

Carburo s\ i- Volume luppato da i Calore totale GAS del gr. di combu- s\ iluppato combustibile stibile in cal. in calone

Idrogeno 1116,0 29,500 2930,00 Ossido di carbonio . . . 119,0 2,135 303,25 ]\retano 084,3 13,34 0334,00 Etilene 103,0 12,19 138 i, 70 Altri carburi 12,0 240,00

Si vede cosi conic 1 Kg. di gas illuminante rcnda libere nella sua combustione 11G70 caloric o cio die torna lo stesso 1 in3 sviluppi 5320 calorie. Anclie questi risultati furono controllati in nn gran nu- niero di esperienze c si e ainniessa la media di 5300 calorie per m3. Coiifrontando questi numeri con quelli ottenuti per 1? acetilene si vede come qiiest? ultimo sviluppi a parita di vo¬ lume una quantita di calore eguale a 14029. 5300* ~2;01 volte maggiore di quella del gas di litam- trace, o in altrc parole: — Per ottenere uno stesso edetto caloritico, o per portare a una data temperatura uno stesso corpo, occorr^ una quan¬ tita di acetilene 2,04 volte minore che di gas comune. —

Tuttavia ognuno sa come la fianima delP acetilene abbia una temperatura assai inferiore a quella della fiamma del gas comune, e die, per una stessa quantita di luce, il calore emesso dalP acetilene e di poco superiore a quello svolto da una 1am- pada elettrica ad incandescenza. Vcdiamo come cio e possibile. mentre senibra in evidente contradizione con quanto fu detto. — Quaudo P acetilene bru- cia in un becco ordinario, il gas appena uscito dagli orifici, si scompone in idrogeno e carbonio, ma di questo solo una parte brucia, ed e quella die si trova in immediato contatto con P ossigeno delP aria, mentre P eccesso di carbonio, per P alta temperatura, e portato all? incandescenza determiiiando la ^ran- dc zoiia luminosa e biaiichissima. Questo earbonio solo quando giange alia periferia della liamma trova P ossigeno ]iecessario alia sua combustione e gli si combiua dando anidride carbonica. In questa reazione riniane libcra tutta quella grande quautita di calore die abbiamo detto, ina essendo die 11 earbonio 6 in gran¬ de quantita esso assorbe. per rendersi incandescente, una quan- tita di calore pure grandissima, trasforniando cosi la maggior ])arte delP euergia termica emessa in energia radiante luminosa, o in alfcre parole, il calore e traslbnnato per la massima parte in luce, per cui la temperatura della fiamma rimane relativa- niente bassa, tanto da poterle avviciuare la mano a piccola distanza senza bruciarsi, cib die non si pub fare eon il gas comune. — Ora se si considera die per ottenere la stessa luce occorre solo un volume di acetilene 15 volts ininore, si vedc subito come a ragione si vanti il grande vantaggio die ha P acetilene di dare un riscaldamento insignificante rispetto agli altri illuminanti. Sara utile per molti riportare i risultati ottenuti da Lewes [die mettono an die in maggior evidenza questo fatto.

III.

GAS di htantiacc Etilene Acetilene

Pine della zona luminosa . 211G0 18650 ] 517u Principio 1G58° 1320° 1 111° Zona non luminosa . . . 1023° 952° 139(J

Per ottenere dalP acetilene una liamma molto calorifica bisogna die al momento della sua -aceensione si trovi in pre- senza di una grande quantita di ossigeno, allora P idrogeno ed il earbonio si conbiuano subito con esso dando una liammma azzurra punto luminosa, mentre si forma anidride carbonica e acqua secondo la seguente reazione : IPO2 + 50 = 200 + IPO 2 vol. 5 vol. 4 vol. 2 vol. La quantita di ossigeno necessaria e di 5 voluini ogui 2 di acetileue, il clie corrisponde a circa 12 voluini d; aria ogni 1 di acetilene, ed in tal caso la fiamma iia sccondo Le Ohatelier una temperatura di 2120° clie e di molto superiore a quella degli altri gas combustibili. — Pero questa temperatura pub essere di molto aumentata se noi eliminiamo la presenza del gas inerte, cioe V azoto delP aria, clie, assorbeudo calore, rat- fredda la fiamma. Cos! clie, se noi bruciamo 1 volume di ace¬ tileue con 1 volume di ossigeno puro, otteniamo una tempe¬ ratura di circa 1000° gradi cioe 1000° superiore a quella della fiamma ossidrica. — Questi risultati sono di una straordinaria importauza percbe questa temperatura non si era prim a otte- nuta, non pero sorpassata. clie con il forno elettrico. Passiamo ora dal campo teorico alia pratica. Abbiamo visto come V acetileue bruciato in date condizioni sviluppa una quantita di calore 2,0 volte maggiore clie il gas illumi- nante. Pero quest' ultimo costa assai meno, il suo prezzo va- ria dai 22 ai 15 cent, al m3; V acetileue, invece, costa L. 1,20 il m3 conteggiando il prezzo del carburo di calcio a L. 300 la tonellata, per cui per ottenere lo stesso edetto caloriiico clie con 1 m3 di gas comune bisogna spendere L. 0,10. Gome si vede a questo iirezzo V acetileue non pub fare la concorrenza agli altri combustibili fino ad ora in uso, ma certo e in grado di rcndere grandi servigi nelP economia domestica. Ogni uno sa come sia diffuso P uso dei fornelli a petrolio, abenzina, ad alcool; ebbene tutti questi possono essere sostituiti con grande vantaggio dalP acetileue. In tutte le famiglie e di grande eo- modita P avere un mezzo per potere riscaldare e cuocere in fretta i cibi senza insudiciarsi, questo vantaggio ci fu dato gia da molto tempo nelle cittii, ma do\e non c' e il gas ? P e- lettricita non ha risolto aneora questo problema, e P acetileue si. Ed ormai i fornelli ad acetileue sono entrati nel dominio del pubblico. — Pero per giungere al punto in cui siamo molte furono le didicolta da vincere. Eisognava far bruciare P acetileue in presenza di una grande quantita d' aria per po- ter ottenere un buon elfetto ealorifico, ed appunto qui s' in- fransero P attivita e le riccrclie di molti costruttori. Diversi sono i sistemi oggi in nso ma in generale sono adottati (inclli in cui si e preso per base il becco Bnnsen. In ; quest! il gas esce da un piccolo foro in un tubo d aspirazione7 nel quale, per la sua forza viva aspira V aria atmosferica con la quale si mescola, cosi die quando arriva ai bruciatori ha gh\ con se una grande quantity delP ossigeno che gli occorre per bruciare. Su questo sistema molti sono i brevetti die sono stati X)resi dai diversi costruttori. La casa Gugliebno GoVbi costrui- sce un sistema di fornelli molto in uso nella pratica domestica: in essi la miscela arriva in una scatola di ghisa circolare, que- sta scatola e munita di piccoli for! o tagli, in numero varia- bile a seconda della grandezza del fornello; da questi esce il gas die brucia al contatto delP aria. Una reticclla posta nel- P biterno della scatola impedisce alia fiamma di imopagarsi nelP aspiratore quando si accende o si spegne il fornello ; ma non essendo essa in contatto diretto con la fiamma ha una durata illimitata. Con questi fornelli si ottengono tantc fiam- melle simili a quella di un becco bimsen, di un colore azzurro cib die e indizio della completa combustione del gas, per cui hanno sugli altri un maggior rendimento calorifico. II fun- zionamento di questi fornelli con 15 centm. di pressione d; ac- qua 6 veramente perfetto e danno un calore straordinario. Di¬ minuendo la pressione le fiammelle si accorciano alquanto pur rimanendo azzurre sino a G cent, di pressione d? acqua. La ditta Troubctzkoi fabbrica dei fornelli a gas acetilene assai pratici e vantaggiosi. Mblto apprezzati e di indiscutibile valore sono i fornelli dello stabilimento L. Lxotard di Parigi (vedi annunzio speciale a pag. 7G) questa casa costruisce pure caloriferi, scaldabagni, forni x)cr rosticceria ecc. G-. Eimini di Geneva ha un buon fornelletto economico e di poco consumo. G-ITJSEPPE STORNI Via Uantc, .V. 7 ■ MIJ- WO — Telefono 2782

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Profltbuulo dplla, presenza a Parigi, degli acetilenisti ATe- nuti per la Couvenzione internazioiiale, i direttori degli Sta- "bilimenti Liotard liaano organizzato una esposizione di tutte le loro noviti\ iu materia di riscaldamento. iMolti liaimo risposto al loro invito e sono esciti incantati della gentile accoglienza die loro e stata fatta, e dclle cose interessanti die lianno visto. Xou e tanto facile come si potrebbe immaginare, organiz- zare im'esposizione di apparecclii di riscaldamento, e non yi e nnlla di tanto banale in apparenza e tanto interessante in realta. Passeremo una rapida rassegna di tutte le novita die ci e stato possibile di esaminare e di provare, ma prim a ricoi- deremo die tutto quello die abbiamo visto, ferri per saldare, scalda vivande, scalda bagni. stufe, etc. sono stati costruiti col principio J.-Y.-L., die i nostri lettori conoscono bene e die oggi si e cosi universalmeute esteso ed lia incontrato il favore di tutti. Bisogna guardarsi dalle imitazioni spesso mal capite e sempre male eseguite. Se noi non tossimo certi gia da prima, die tutti gli appa¬ recclii di riscaldamento presentati ultimamente, con grande ai - parato di reclame, non sono die delle cattive copie della serie veramente perfetta di cui abbiamo intrapreso la descrizione inviteremmo i Sig. Liotard a perseguitare i loro contraffattori. Ma in questo tempo di processi per contrallazione die il mon- do Acetilenista attraversa, essi lianno trovato un mezzo piii comodo per confondere i loro imitator!, ed e quello di invitare client! e costruttori ad andare a vedcre da loro gli apparecclii di tutte le sorti die essi lianno creato. Con una manifestazione di questo gcuerc essi possono evi- tare dei processi e convincere la loro clientela. Tutti coloro cbe venncro a yisitare i loro laboratorii, sono esciti entusiasti dei merit! dei loro apparecclii di riscaldamento, e certi die tutto cio die si potrebbe presentare di simile, non sarebbe die una volgare imitazione die bisogna anclie guar¬ darsi dal provare. 78 —

# # #

Xou ritornereino cho per memoria su tutta la seriediferri da saldarc, ferri da parruccliiere, da arricciare, da stirare die abbiamo g'ia descritti, sui fornelll a griglia e sullo spiedo, di •cui abbiamo gia jiarlato ultimamente, e ci estendeiemo un po' pifi sidle ultime novita.

Striglia brucia-peli.

II ferro da saldare ad aspirazione dJ aria libera cbe ab¬ biamo esamiuato in dettaglio ed il ferro da saldare ad aspirazione d' aria compressa, sono tntti e due molto interessanti e di un funzionamento perfetto. Essi eonsumano, il primo da 10 a 50 litri, e il secondo da 100 a 150 e sono destinati a rendere de- gli eccellenti servizi. Potressimo dire altrettanto del saldatoio (chalumeau) il cui consumo e dai 300 ai GOO litri, e della striglia brucia-peli di cui diaino il disegno die consuma 20 litri. Ma tutti questi apparecchi, per quanto interessanti sono un po? speciali a certe persone, pifi geuerale e P uso della ti- ge scorrevole. Se rimontiamo all7 origiue del gas comuue ed alle sue di¬ verse applicazioni all' illuminazione, noi vedremo cbe fino dai primi impianti ci si e preoccupati della soluzione cbe darebbe la possibility di far salire e scendere gli appareccbi d7 illumi¬ nazione per tenerli fermi in una stessa stanza a delle altezze varianti secondo il bisogno. II problema in priucipio fu risolto con la tige a (fmntura idraulica, i cui risultati furono abbastanza soddisfacenti ma i cui difetti, e non dei piii piccoli, ebbero per effetto di fare as- solutamente proibire queste tigi, dalla prefettura di polizia. — 70 —

II difetto principale era P evaporazioue delP acqua che a nu certo punto d' abbassamento annullava la stagnatura della g'iuutura, e permettendo al gas di escire poteva occasionare delle disgrazie piu o meiio gravi. Qucste tigi non potevauo adoperarsi clie munite di contro-pesi eosa die le rendeva mas- siccie per dei piecoli apparecchi, e aumentavano considerevol- meiite il prezzo di veudita. Arrestata la questione da qnesto lato, gli inyentori cercarono un altro sistema.

(Hi stessi stabilimcnti Liotard furono i primi a sostituiro la cremagliera automatica al contrappeso; ma se si era vinto uuo ostacolo ne restava nn altro da vincere, e piu difficile e piu resistente al progresso, vogliamo parlare della giuntura clie si cliiamb premi-stoppa e che si fece di sughero, di caout¬ chouc etc. i\[a i principi ossidanti del gas comune e la sua siccitii Yenivano sempre alP estremita della giuntura lascian- - so — do perdere 11 gas di modo die si era obbligati di rifarla e di ungerla ogni moineoto. Quando venue 20 anni dopo 11 gas AcetiJene, gli stessi process! furono tentati, vogliamo parlare delle tigi a giuntura di sugliero etc. ma qui si iucontro subito un ostacolo piii serio che col gas coinune. L; acetilene piu tiuido e piii ossidante del gas comune im- pedisce alia tige di funzionare, cosi furono soppresse prima di essere usate. . I cercatori infaticabili die sono gli stabilnnenti Liotard si lanciarono risolutainente nella questione e V lianno risolta per- fettamente. Prendendo partito dagli elementi degli anticlii pro- cedimenti essi lianno fatto tutto perfetto e assolutainente uti- lizzabile e i difetti delle antiche tigi sono diventati qualita nelle nuove, e non dubitiamo che il loro uso per un po? so- speso, riprendera di nuovo campo. Un tubo esteriore che contiene la glicerina di riserva e munito alia sua parte centrale di un raccordo di fissaggio pro- lungato da un i)iccolo tubo centrale di conduttura del gas, e l^ortante alia parte superiore una scatola di un sistema gia conosciuto e usato, costituisce la parte principale della ]iuo- va tige. In questa scatola, jjer la parte superiore e introdotto un tubo che porta superiormente un raccordo che si fissa al cielo della detta scatola 5 questo tubo porta sulla sua lunghezza, e su due faccie opposte degli intagli che s? introducono per un movimento di torsione ncgli anelli fissi della i)arte inferiore della tige per operarne V arresto. II vuoto che resta all? in- terno fra i tre tubi e riempito di glicerina che ha la proprieta di non evaporarsi ed e un lubrificante perfetto; il fuuziona- mento, cioe le scese e le salite continue delP apparecchio lo lubrificano automaticamente, al contrario di alcune antiche tigi che piu lavorano e piu sono liscie. i) certo che queste qualita dauno a questc tigi una nuova voga e dappertutto dove c?ebisogno di avere un apparecchio a delle altezze diiierenti, si hi uso di esso che e vcrameute perfetto sotto tutti i rapporti. — 81 —

Eil oru una parola sulle stufe e sui caloriferi ad acetilene. Si avviciiia a gTau passi P ora di pensare al riscaldamento delle stanze e degli appartamenti. Si era gia pensato alia cucina ad acetilene e benclie meno perfetti della serie J.-Y.-L., esi- steva giii una quantita di fornelli facili a mettersi in uso 5 ma nessuno aveva ancora pensato al riscaldamento degli apparta¬ menti.

Era riservato ai Sigg. Liotard di dare 1' ultimo colpo di mano a questa parte cosi interessante e necessaria. Le stufe e i caloriferi die alibiamo visto consumano dai 100 litri in su all'ora e sono il non plus ultra del conforta- bile, tanto dal punto di vista del riscaldamento quanto da quello della sicurezza e costituiscono la novitil die sartl certo il clou della stagione 1002. Consigliamo a tutti i nostri lettori di andare a vedere funzionare questi apparecchi, sia alia casa Liotard a Parigi, sia presso gli agenti e rappresentanti, perclie bisogna aver vi¬ sto per renders! conto, e quando ci si e resi conto si adottano e si utilizzano. Annnano Generale del" A ettlene 6 — 82 —

Sarebbe da augurarsi die dei lavoratori cosi laboriosl si trovassero iu tutti gli altri rami dell' acetilene, e allora noi maraviglieremmo i nostri amid con la serie rapida dei nostri progress!, e finiremmo per mettere il ])ubblico dalla nostra parte vinto dai nostri sforzi e dai nostri successi.

E. PlEKKE

Oftina SIMPUCISSIMUS

Ruhin e tteria

per Gas Acetilene

Cliiedere — S3 —

Liiquefazione.

1 Sigg. Caillotet e Pictet liniino liquefatto V acetilci]e? il Sig. Pictefc aveva anchc pensato di creare I7 Industria dell' acc- tilene Uquida, cioe di fare il servizio a domicilio del liquido produttore del gas come si opera correntemente i)er I7 acido earbonieo, I7 ossigeno, I7 idrogeno ecc. Sarebbe bastato di in- terporrc un regolatore tra la bottigiia metallica coiitenente il gas liquefatto e la tubazione per avere la provvista di gas ne- cessaria per I7 impianto. Teoricamente I7 idea e buonissima, perclie permette di evitare la manipolazione dei gazometri, e auche di sopprimere radicalmente la vuotatura dei gazogeni e dei gazometri. Disgraziatamcnte, e Y esperieuza lo lia iKir troppo provato, e tanto pericoloso inauovrare dei recipienti di gas liquefatto clie si e dovuto abbandouare questa mani¬ polazione. Xon ci estenderemo dunque altrimenti, per il momento, sulla questione della liquefazione dell7 acetilene, poielie essa non interesserebbe ehe molto indirettamente i nostri lettori.

Dissolqzione.

Per il moinento almeno lo studio dei fenomeni di dissolu- zione dell7 acetilene e piii interessante di qucllo dei fenomeni di liquefazione. Prima di trattarc I7 argomento ripassiamo succintamente la prima in rivista.

A 0° e sotto una pressione di f?()3 atmosfere il coeQiccnio di sohibilita e uguale a 1,(5; I7 acqua dissolve circa il suo vo¬ lume di gas acetilene. II solfuro di carbonio discioglie la stessa proporzione; ilpetrolio discioglie una volta e mezza il suo vo¬ lume d7 acetilene. L7 essenza di treinentina ne discioglie due volumi; il cloroformio e la benzina quattro ; I7 acqua satura di sale marino cinque; T alcool puro e I7 acido acetico sei. L7 Acetone (alia pressione atmosferica ed alia temperatura media di 15 centigradi) disciofjlic da 25 a 'W volte il suo volu- — 80: — me di gas aceiilenc. D) a quest; ultima proprieta di dissoluzione die volevamo arrivare giacche essa c iljninto xniziale di uu; in- dustria nuova, quella delP Acetilene diseiolta. Questa industria starcbbe tra quella attuale dcWAcetilene gassoso, e quella molto lontana di^WAcetUenc Uqnido. ^011 sapremmo troppo attrarrc P attenzioue del lettore su queste tre grandi divisioui.

Acetileue gassoso » disciolto « liquido

Sappiamo clie P acetilene gassoso, fino ad oggi, lia per- messo solo P applicazione corrente delP acetilene alP illumina- zione ed al riscaldamento. Ma i documenti di cui disponiamo, sulP acetilene disciolto ci pennettono di i^revedere dei fatti nuovi e non esitiaino a dare qualclie dettaglio su di esso. II. Bunsen e Dalton hanno determinato le leggi reggenti il fenomeno della dissoluzione dei gas nei liquidi. Basta far gorgogliare un gas in un liquido, perche quest' ultimo assorba una parte- del primo e terminata P operazione il gas non si sviluppi nelP atmosfera. Ecco come si esprimono Bunsen e Dalton. « Alia stessa tcmpcratura ed alia stessa pressioue, il peso del gas disciolto, per unita di un liquido dato, e costante per ogni gas in jjar- ticolare, ma varia quando si cambia sia il gas, sia il liquido; esso diminuisce con la temperatura e aumenta proporzional- mente alia i)ressione cbe il gas esercita sul liquido dopo P as- sorbimento ». ]\Eolti ingegneri e cbipiici cercarono dei i^rodotti, capaci di prendere P acetilene. II sig. Barillot trovo dei prodotti organic! capaci di scio- gliere, tra le i)ressioni di 5 o C atmosfere, 150 e ancbe 200 Yolte il loro Yolume di gas acetilene. I sigg. Claude e Ilesse hanno esperimentato P acetouG e hanno trovato clie questo corpo, seguendo il suo stato di pu- rezza, ha un coefficente di solubilitil uguale a 25 o 30 5 detto in altra maniera, secondo essi un litro d; acetone pub assor- — 85 — bire alia pressiouc atmosfei'ica e alia temperatura media di 15° eentigradij da 25 a 30 litri d; acetilene. Ora^, uoi abbiamo yi- sto die 11 peso del gas disciolto aumenta proporzionalmente alia pressioiiO; in conseguenza mi litro d; acetone assorbira da 250 a 800 litri d; acetilene alia pressione di 10 atmosfere. Quaudo si fa dissolvere V acetilene nelP acetone, il volu¬ me del liquido aumenta col peso di gas assorbito, questo au- 0 mento dei volumi e di circa 4 /0 per atmosferaj dunque alia pressione di 10 atmosfere il volume totale delP acetone e del- P acetilene disciolti (300 a 360 litri di gas) san\ di 1 litro 10. Praticamente si pub ammettere coi Sigg. Claude ed Ilesse die un recipiente di 1 litro di capacita contiene 200 litri di gas acetilene. Ci restano da fissare i pericoli di esplosione di un liquido earicato nelle condizioni die abbiamo visto. Atteniamoci alle belle esperienze del Sig. Yieille. Questo distinto ingegnere ammette P acetilene sotto i)res- sione, fino a 10 atmosfere. Infatti se non si i^assa questa pres¬ sione, P acetilene compresso lentainente e senza riscaldamento e inotfensivo : fino a quel punto il gas non scoppia die sotto P influenza della scintilla d; induzione cbe traversa la sua niassa, o auclie sotto la scossa della detonazione di una car- tuccia (W. fulminatO) nelle stesse condizioni. Ora, quante cause di esplosioni possono riscontrarsi in pra- tica ! Isoi non lo pensiamo, per conseguenza si pub dire die sotto la pressione di 10 atmosfere P acetilene e inotfensivo. Tutto questo ci conduce alle seguenti conclusioni. L; industria delP acetilene disciolta e possibile. JJssa non qyuo tardare ad cntrare nel dominio della qmitica; loniano dal nuocerc allo sviluqiqw delV acetilene gassoso essa non fara cite favorirc la marcia trionfale della nostra dea: Aceti¬ lene.

Liimiti d' infiammabilita.

In una massa indefinita i soli miscugli infiammabili, quelli eioe in eui la fiamma messa in un punto si esteiide a tutta la — 8G — massa, sono secondo il Sig. Le Ohatelier, quelli per i quali la- proporzione delP acetilene e compresa nei due limiti seguenti:

con 1' aria con 1' ossigeno 0 0, Limite inferiore (V injiammabilita . . 2,S ;o 2,6' 0 » supcrlorc » . . 65 93 ,

Nei tubi i limiti si restriugono di piii in piii, a misura die il diametro dimiimisce come dimostra la tavola seguente.

LIMITE DIAjMETRI DEI TUBI Inferiore Superiore

0 mm 3 0 0 0 8 . 7i' 7 ^ i0i 19 % 2 3 13 4 ... 4,3 23 G ... 4 40 20 3,5 33 30 3,1 G2 40 ... 2,1) G4

Velocita di ptfopagazlone della fiamma.

II Sig. Le Oliatelier lia studiato questa velocita in un tubo di I centimetri di diametro clie lia delle velocita molto poco inferiori a quelle clie si osserverebbero in una massa indefinita. La velocita di propagazione clie e di 10 secondi per il li¬ mite di 2,9 %> aumenta prestissimo fino alia proporzione di 8 %? dove essa raggiunge circa o metri, poi cresce lentamente lino a G metri (9 a 10 %) ; dimiimisce poi rapidissimamente, 0 lino a 40 centimetri (22 /0 circa), poi lentamente lino al limite del miscuglio (G4 %)? essa e allora di 3 centimetri per secondo. « La forma della curva delle velocitil alia quale conducono questi numeri e tutta ditferente da quella dei gas coinbustibili die noi avevamo studiato precedenteinente. Xon si osserva — 87 —

con il grisou, per escmpio, I7 ultimo periodo a variazione lon- tissima delle velocita, die corrispoude per Y acetilene al depo- sito di carbonio. « H inassimo di veloeita si ottiene con un miscuglio rac- chiudente un eceesso di gas combustibile in rapporto all7 os- sigeno dispouibile. Questo risultato c uguale a quello die danno gli altri gas combustibili. »

Tempe^atura di eombustione.

Se la tcmperatura d7 infiainmazione dell7 acetilene, e poco elevata, la sua temperatura di eombustione, e invece superiore a quell a degli altri gas combustibili, e vicina a 2000°. E que¬ sto cio cbe risulta dai calcoli ellettuati dal Sig. Le Ohatelier con I7 aiuto dei colori specifici dei corpi gassosi die egli ave^a misurati anteriormente col Sig. Mallard. Egli ha trovato cosi non curando la disgregazione :

Miscuglio (U acetilene e cY aria a 7, 4 % del primo (jas. Eeazione. 2 2 2 2 (v> jj2 + o + 0,4 Az = 2 GO + II O + 0,4 Az*. Temperatura 2 4 20°. TlliseugUo a 12, 2 % acetilene. Eeazione. C2 II2 + 1,5 O2 + 5,05 Az2 = 4/0 (2 GO + TP O) + 2/0 (GO2 + JL2) -f- 5,05 Az2. Temperatura 2200°. Miscuglio a 17yJ7 % d' acetilene. Eeazione. C2 n2 + O2 + 3,75 Az2 = 2 CO + n2 + 3,75 Az2. Temperatura 2100°.

L7 acetilene da dunque, bruciando, una temperatura su- periore a quella die forniscono gli altri gas combustibili. Que¬ sto risultato e dovuto alle sue proprieta endotermiclie; oltre al calore sviluppato dalla eombustione del carbonio e dell7 idro- — 88 — geno, csso rende anche qucllo die aveva assorbito per la sua formazionc. II Sig. Le Oliatclier ha calcolato inoltre die, se si bru- ciasse V acetilene col suo yolume d; ossigeno, si otterrebbe una temperatura di 1000° maggiore a quella della fianima del can- nello ossidrico. Iprodotti della coinbustione sarebbero mncameute furinati, come V indica 1; ultima rcazione citata, d; ossido di carbonio e di Idrogeno, cioe di gas riduttori cosa clie reuderebbe Puso delP acetilene molto vantaggioso per i laboratori, sia per la produzione delle temperature elevate, sia per P analisi spettrale.

Potere illuminante.

L? acetilene possiede un potere illuminante considerevole, 15 volte piii grande di quello del gas di Londra^ secondo il Sig. Lewes; 19 volte superiore a quello del gas di Parigi se¬ condo le esperienze del Sig. Yiolle. Altrove M. Lewes ha misurato questi poteri per i differenti idrocarburi, con una consumazione di 141,5 litri per ora. Se ne sono dedotti i seguenti numeri, rapportati a una consumazione di un metro cubo ed espressi in carccls-ora.

Acetilene . 108 Butilene . SO Etilene 49 Propano 40 Etano 25 (las di Londra . 11,5 Mctano v>

Bisogna osservare del resto che il potere luminoso di un gas varia notevolmente secondo il bruciatore adoprato, cosi per ottenere una intensihl di 1 carcel corrispondente a 9.0 candele decimali, bisogna bruciare generalmente da 120 a 137 litri di gas comune nei becclii ad aria libera, ordinari (Papillon e Man- — so —

Chester), 105 litri nei becchi Bengel adoperati per P illiunina- zione interim, 50 a 100 litri nei becchi a ricuperazioue, e 20 litri circa nei becclii Aner ultimo modello. Per P acetilene, la lampada modello del Sig. Yiolle, die ha nna potenza di 10 carcels, da la carcel con una consuma- zione di 5,50 litri 5 i bruciatori di 5 0 10 carcels consumano ge- neralmente 7 litri per carccl-ora e i becchi a piccolo consumo 8 litri. Oonfrontando la lampada Yiolle col becco Bengel, adot- tato piii spesso per P illuminazione interna si trova un rap- porto di circa 19. Questo rapporto si eleverebbe a 24 conside- rando i bruciatori a gas ad arialibcra; si abbassa al contrario a 4 circa per il becco Auer. Se si prendono per P acetilene le dire relative ai becclii di minor inteusita, 7 e 8 litri, si tro- vano evidentemente dei numeri un po? meno favorevoli. Cosi si avrebbe, confrontando col becco Bengel, 15 e 13, e consi- derando il becco Auer 2,85 e 2,50. Bevo aggiungere die il Sig. B. Pictet afferma di potere, con P acetilene liquida, ridurre la consumazione a 4 litri per carccl-ora : questo risultato, che sarebbe molto favorevole al- P acetilene, avrebbe bisogno di esser verificato con delle prove uhiciali. Col gas comune usato sovente per P illuminazione dei va- goni della strada ferrata si ottiene 0,7 carcel con un becco che consuma 25 litri il che da 35, 7 litri per carccl-ora 5 am- mettendo per P acetilene una spesa di 8 litri il rapporto dei poteri illuminanti e di circa 4,5.

Spiegazione del potere illuminante.

II suo grande potere illuminante, P acetilene lo deve a piit cause che sono facili a trovarsi. In qualunquc fiamma che non riceva una corrente d; aria interna, si osservano tre strati ben distinti, come ci possiamo assicurare osservando la fiamma di una candela. Al centro dove Paria pcnctra difficilmente si tro\a una parte piu scura, formata quasi esclusivamentc dai vapori di carbonio: tutto intorno si estende una seconda zona, dove — 00 — si produce una combustione incompletn, e la regionc illumi- lumte, perche una parte del carbouio 11011 bruciata si trova portata all7 incaudesceuza ed emette della luce. Infiue lo strato esteriore trovandosi in contatto dmmediato con I7 atmosfera la ('ombustione si compie; questa regionc bleu alia parte infe- riore e giallastra in alto e dunque molto calda jna poco illu- niinante. Se si taglia la fiamma con un corpo freddo, come un foglio di carta bianca, si ottiene nello strato piii intenio di cssa, in basso un deposito di carbonio circolare, e in alto una macchia; alia soinmit<\ della fianuna, al contrario, non si forma piu macchia ma la carta brucia. La stessa disposizione si trova nclla liamma di tutti i composti di carbonio. I corpi gazosi infatti portati ad un7 alta temperatura sono poco luminosi; non basta dunque, perche una fiamma sia luminosa, die essa sia molto calda, infatti la liamma dell7 idrogeno die possiede questa qualita e molto ehiara: i solidi e i liquidi soli sono veramente luminosi; bi- Sogna dunque die la fiamma contenga un corpo solido perche le particelle portate all7 incaudesceuza, per il calore che svi- luppa la combustione del gas, spandano una viva luce. Xell7 acetilene come in tutte le sostanze combustibili usate per I7 illuminazione, questo corpo illuminante e il carbonio. Ora I7 acetilene e di tutti gli idrocarburi il piii ricco di carbonio ; 0 esso ne contiene 92,3 /0 ; ma e necessario die la combustione produca abbastanza calore per portare tutto questo carbonio all7 incaudesceuza 5 se no la ricchezza eccezionale del gas in carbonio, non servirebbe die a rendere la fiamma rossastra e fumosa. La grande quantity di calore necessaria per dare alia liamma tutto il suo splendore, e dovuta a due cause, che reagiscono una sull7 altra, il valore della tempfcratura di com¬ bustione, che e molto elevato, e lo stato endotermico, che ha jier etietto di aggiungere il calore risultante dalla decompo- sizione del gas a quello che produce la combustione dei suoi dementi. — 01 —

Li' fleetilene e la Fotogfafia.

11 « Journal do pliotografie > pubblica un7 articolo sulla foto^rafia ottenuta per mezzo dei raggi dell' acetilene. II lato delP oggetto opposto alia luce era rischiarato da 20 bruciatori a gas acetilene e la parte oscura da due brucia- tori soli. La luce era attenuata con carta da disegno.

Interno della Grotla Giusti a Moiisummano Fotografia ottenuta con la luce dell' acetileye

II dottor Richard-IIilbert parlaudo delP uso delP Acetilene per la riproduzione diretta, dichiara clie un negativo posto in uno chassis ed esposto ai raggi luminosi di un beceo ad ace¬ tilene in steatite a nna distanza di 10 centimetri, dopo circa mezz' ora, ha rilevato i contorni delP immagine, dopo due ore c mezzo P ombre delP immagine avevano preso un bel eolore bronzino. 11 risultato ottenuto non si distingueva da nna prova ottenuta con la luce del giorno. Anche il dott. IMeydenbauer ha costrutto un apparecchio di riproduzione per mezzo delP Acetilene. La luce delPaceti- lene possicde delle projjrietil spcciali; per triplicare i tvatti iin; esposizione da mozzo a un ininuto basta. 15 facile deter- miuarc 11 tempo di posa dalla densita del negativo atteso die la luce dell; acetilene possiede, con una pressione costante, un earn ttere invariabi 1 issimo. II Sig. (Jav. jMelani mi favorisce un clicliets della sua me- ravigliosa grotta Giusti a Monsummano la cui fotografia fu ottenuta per mezzo dell; acetilene dal Capitano Cav. Cataldi delP Istituto Geografico Militare. La negativa e riuscita be- nissimo dopo soli due minuti circa di posa. ]\rolte altre prove sono state Lxtte per ottenere delle fo- togralie con P acetilene e tutte lianno dato dei resultati molto buoni 5 tanto die tutti i principali gabinetti fotografici sono forpiti di un; appareccldo per la produzione della luce d; ace¬ tilene destinato a questo scopo.

Tossieita delPHeetilene.

Un principale appunto, die si fa spesso alP acetilene per parte dei suoi avversari, sarebbe appunto la sua supposta ve- neficita. Come stanno le cose a questo riguardo f Come tutte le combinazioni del carbonio con P ossigeno anclic P acetilene e velenoso. Una serie di esperienze lia perb diinostrato die non e nemmeuo approssimativamente velenoso come il gas illumi- nante. Cosi p. es. dei conigli poterono stare una mezz7 orn c piit, in un locale empito di una mescolanza di acetilene ed aria, senza die la loro salute avesse a risentirsene. Altri conigli per contro, die crano contemporaueainente rincliiusi in un locale in cui P aria era mista di una quantity corrispondente di gas illuminante, vi morirono priina del trascorso della prima inez- v? ora. II gas illuminante comune estratto dal carbon fossile e dunquc considerevolmente piii velenoso. A favore delP acetilene parlano inoltre ancora le seguenti circostanze. — 93 —

Innaiizi tutto il ben niarcato odorc d; aglio delP acetilene avvisa tosto die il rubinctto e aperto o die qualclie parte della condotta dei tubi non e ermeticamente cliiusa ; meiitre ]; elemento veneiico del gas ilhuninante e in generale inodoro, con die si spiegano i frequenti casi d; avvelenamento con que¬ st" ultimo. Per quanto io sappia non s7 e ancor mai sentito parlar di un avvelenamento coll7 acetilene. Lasciaudo a caso aperto un rubinetto ne sfugge molto mono die non col gas illuminante essendo le aperture del becco molto piii strette.

Li' illuminazione a gas aeetilene studiata dal panto di vista delPigiene.

(Rivista Medico, Bislen)

Masi. Ecco la conclusione di una diligente ed assai utile pubblicazione: 1. L7 acetilene da luce bianca, fissa, abbondante, ricca di raggi violetti die piit si avvicina a quella dell7 arco voltaico e percio riesce piii omogenea alP occliio. 2. Consuma P ossigeno del]7 aria in proporzioue ininore degli altri sistemi di illuminazione, eccettuata la luce elettrica. 3. Produce acido carbonico a vapore acqueo in minore quan- tita die le altre sorgenti luminosc, eccettuata la luce elettrica. 4. Produce ininore riscaldamento dell7 ambiente in confronto dei mezzi ordinari di riscaldamento. 5. Xon produce aminoniaca, acido nitroso, idrogeno solfo- rato, ossido di carbonio. 0. Ha gli stessi pericoli di esplosione del gas ordimlrio e del petrolic. 7. Oll're minore spesa in confronto al gas carbonc, al pe- trolio, all7 olio vegetalc, alia luce elettrica. 8. iSTon richiede speciali lavori di impianto potendosi un gazometro situare in qualsiasi ambiente. — 04 —

0. ^on richiede uu personalc tecnico. La spesa di impianto b molto minore die non quella del gas e della luce clettrica. 10. Del pan sono quasi uulle le spese di inanuteiizioue degli apparecclii e delle lampade uieutre sono rilevauti per il 0 gas e per la luce elettrica e si lia il 3() /0 di meuo uellaspesa delle condutture in confronto al gas ordinario. Frassi

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APPARECCHI PRODUTTORI DEL GAS

Per la innncaiiza di tempo per questo anno non ini trat- terro a lun.eo sn questo capitolo, (lescriver

Privative industriali.

ComuDicazione delFUfficio InternazioDale per Brevelli d'invenzione e Marclie di fabbrica I. De Benedetti — Roma.

ATTESTATI DI PRIVATIVE INDUSTRIALI rilasciati dal I Gennaio al 31 Dicembre 1901 nella Categoria XVI

La prima data che viene dopo il nome della citt& indica 11 giorno del deposito della domanda di privativa, 1' ultima indica il giorno del rilascio dell'attestato; le due cifre che la precedono indicano il nu- mero del volume attestati e dell'attestato stesso, del quale si volesse far ricerca all' Ufficio Brevetti.

Illiiminazione ed Industrie Relative. pajole Eugene Rouen (Praneia) — 13 Ottobre 1800 — Appareil generateur de P acetylene, per anni 1 (132-114 — 17 (Jcnnaio PJOl). — 9G —

Fotfsstiei? Gustave (Neuville sur Saone) — 121 Settem- bre 1900 — Appareil de production du gas acetylene pro- portionelle a la consommatiou, per auui 15^(132-114: — rTGen- naio 1901). Forini Guillaume, Gastave (Ginevra) — 1 Ot- tobre 1900 — Appareil pour la production du gas acetylene, per anni 1 (132-78 —15 Genuaio 1901). Fotdni Guillaume, Jlellei* GustaVe (Ginevra) — 1 Ot- tobre 1900 — Geuerateur a acetylene, systenie Forini, per anni 1 (132-9G — 17 Gennaio 1901). flummt Paub-Doneek (Belgio) — 29 Settembrc 1900 — Appareil automatique a produire le gas acetylene (prolunga- mento) (132-50 — 7 Gennaio 1901). Ditta Ftf&telli. J^ota Isola Dovarese (Cremona) — 11 Ot- tobre 1900 — iNuovo gazogeno automatico per gas acetilene sistema « Bota per anni 3 (132-200 — 23 Gennaio 1901). Walset* I^at*l & Ca^tier Theodor Zurigo (Svizzera) — 11 Ottobre 1900 — Acetilenogeno, per anni G (132-210 — 23 Gennaio 1901). CapnoVali ilngelo (Belluno) — 19 Ottobre 1900 — Si- fone automatico per gencratori di acetilene, per anni 3 (133-99 — 16 Febbraio 1901). Delaloye Iiouis Losanna (Svizzera) —12 Ottobre 1900 — Installation pour obtenir automatiqucmcnt un melange d? ace¬ tylene et d; air atmospherique en maintenant la proportion d; air atmospherique au dessous d; une limitc determinee, per anni G (133-53 — 5 Febbraio 1901). De Villione Tommaso (Torino) — 19 Ottobre 1900 — Apparecchio per rendere P acetilene atto al risealdamento ed alia illuminazione con becchi a reticelle incandescenti detto : Autodepuro mescolatore De Yillioue, per anni 3 (133-128 — 23 Pebbraio 1901). Galtatfossa Antonio & Gioaechino (Yerona) —13 Set- tembre 1900 — Gazogeno automatico « progresso » per lo sviluppo delP acetilene per illuminazione, per anni 1 (133-G1 — 1G Febbraio 1901). Folub Bohumil & Dvomeeek PankiTae Yinshrady — 97 —

(Boemia) — 19 Ottobre 1900 — Appareil automatique pour produire V acetylene, per anni G (133-13 — 1 Febbraio 1901). JAelq Donnald Donald Yarrswille (Australia) — 31 Ot¬ tobre 1900 — Appareccliio generatore del gas acetilene, per anni 3 (133-172 — 28 Febbraio 1901). Davis Franklin (Torino) — 31 Ottobre 1900 — Suovo generatore del gas acetilene detto « il Eazionale » con regola- tore automatico, per anni 3 (131-G — 8 Marzo 1901). Ferraeiu Filiberto (Savona) — 3 Dicembre 1900 — Ace- tilenogeno automatico per la produzione del gas acetilene « At- testato completivo » (135-19 — 31 Marzo 1901). l^ocehi Giaeomo (Boma) — 10 Bovembre 1900 — Buovo lume ad acetilene a speguimento a tempo o immediato, ino- doro e di sicurezza, per anni 1 (131-2 — 8 Marzo 1901). IRoeeo Giuseppe (Trieste) — 2 Bovembre 1900) — Ge- nerateur transportatle d? acetylene, per anni 6 (133-218 — 8 Marzo 1901). Stopni Giuseppe (Milano) — 1 Settembre 1900 — Ge¬ neratore del gas acetilene con distributore automatico, per anni 1 (131-36 — 8 Marzo 1901). Benedetti Paolo (Bagni di Lucca) — 11 Dicembre 1900 — Ileliogenia, ossia lampada a gas acetilene automatica e por- tatile, per anni 1 (133-125 — 11 Aprile 1901). Joergensen Vikke I^idstian Copenhagen (Danimarca) — 17 Dicembre 1900 — Appareil Antibrassement il produire le gas acetylene, per anni 6 (135-133 — 15 Aprile 1901). Pratoso Vineenzo (Barletta) — 13 Gennaio 1901 — La Pratoso, lampada acetilenogena speciale per illuminazione pub- blica delle citta, per anni 3 (133-139 — 15 Aprile 1901). I^oeeo Giuseppe (Trieste) — 11 Dicembre 1900 — Ap¬ pareil perfectionne pour la production du gas Acetylene, per anni 6 (135-137 — 15 Aprile 1901). Smith Giorgio Saint Alban (Vermont) S. U. America — 10 Dicembre 1900 — Laveur du gas acetylene, per anni G (135-G3 — 8 Aprile 1901). Cotfti Battista (Milano) — 29 Gennaio 1901 — Innova- zione negli apparecchi produttori di gas acetilene muniti di Atmua) io Genet ale dell'Acetilene 7 — 98 — apparceclii di regolazione c raccoglimeuto agouti autoinatica- mente, per anni 1 (137-101 — 30 iNlaggio 1901). Gavirati j^omeo (Milano) — 17 Gennaio 1901 — Di- stributore autoinatico interimttcnte di carburo di calcio per generatori di gas acetilene, a eampane mobili, per anni 1 (137-32 — 15 Maggio 1901). I^pess Cat^lo & Guillot Paolo (Torino) — 9 Gennaio 1901 — Acetilenometro autoinatico sistema Kress Guillot, per anni 3 (130-177 — 7 Maggio 1901). JVIaiftin jviarius S. Michel De Morienne (Francia) — 21 Gennaio 1901 — Generateur d? acetylMie a production autoina- tique, per anni 0 (137-33 — 15 Maggio 1901). Piutti Giaeomo (Udine) — 31 Dicenibre 1300 — Gene¬ ra tore di gas acetilene per vetturc di tram e ferrovie atte- stato completivo (130-173 — 7 Maggio 1901). Bat*bieid Andrea (Padova) — 13 Febbraio 1901) Gaso- metrino portatile Barbieri, tipo Mignon, xier gas acetilene, per anni 2 (138-27 10 Giugno 1901). Charissi ]VIa^: (Atene) — 13 Marzo 1901 — Appareil d? acetylene portatif dit L? Assurance, per anni 3 (139-11 — 28 Giugno 1901). De Silvestris Antonio (Carrara) — 20 Marzo 1901 — Ga- somctro perfeziouato a uno o piii generatori automatici per P ace¬ tilene, prolungamento per anni 3 (139-89 — 29 Giugno 1901). Guentner Wenzl (Yienna) — 27 Febbraio 1901 — Becco incandescente regolabile per gas acetilene, per anni 0 (138-98 — 20 Giugno 1901. Iieeomte Valentino & Speeiale Sebastian© (Catania) — 31 Dicenibre 1900 — Gcneratore multiplo per la produzione del gas acetilene, prolungamento per anni 1 (139-01 — 29 Giu¬ gno 1901). Penso J^affaele & Da Corte f^odolfo (Boma) — 1 Mar¬ zo 1901 — Perfczionamento Jiegli acetilenogeni, per anni 1 (138-100 — 22 Giugno 1901). Pieeiotto Salvatore (Koma) — 28 Febbraio 1901 — IP Autonoma. lampada ad acetilene, per anni 1 (138-102 — 20 Giugno 1901). — 99 —

ScaeeiaVillani Foeione Jllfonso di Vincenzo (Mi- lano) — 22 Geimaio 1901 — Lampada i)ortatile a gas acetileno inesploclibile ed a cliiusura istantanea cliiamata Iris, per anni 1 (138-31 — 13 Giugno 1901). Beck Charles William Hew York (S. TJ. America) — 4 Aprile 1901 — Lampe portative a acetjdene renfermant sa provision de carbure et cV can, per anni G (139-203) — 11 Lu- glio 1901). Bond Giorgio J^aynolds, Buel Rzel Case & Wash- burn Cheney Davidson (Springfield S. U. America) — 11 Aprile 1901 — Systeme perfectionne de gentkateur de gas acetylene, per anni G (140-35 — 12 Lnglio 1901). Castelvetri Antonio (S. Giovanni in Persiceto - Bolo¬ gna) — 2G jMarzo 1901 — Gazometro e generatore uniti per gas acetilene, per anni 3 (139-1SG) — 9 Lnglio 1901. Cini Giorgio Guglielmo (S. Marcello Pistoiese) flevi praneeseo & Sforzini Amedeo (Terni) — 15 Marzo 1901 — Lampada Aliead automatica ad acetilene, per anni 1 (140-191 — 20 Lnglio 1901) Galtarossa Antonio & Gioaeehino, p.Hi (Verona) — 27 Pebbraio 1901 — Gazogeno economico per lo svilnppo del gas acetilene per illnminazione, per anni 1 — 140-127 — 18 Lnglio 1901). Levy Alberto (Firenze) — 16 Aprile 1901 — Generatore di gas acetilene, per anni 1 (140-G5 — 14 Lnglio 1901). Loearno Ettore Crenna (Milano) — 2 Aprile 1901 — Ap- parecchio distribntore e alimentatore proporzionale del carbnro di cafcio da applicarsi ai generatori di acetilene, per anni 3 (141-70 _ 07 Lugiio 1901). yiarini Giovanni (Venezia) — 9 Aprile 1901 — Fanale antogeneratore per illnminazione a gas acetilene, per anni 1 (140-14 — 14 Lnglio 1901). yiazzoeehi Baldovino (Roma) — 4 Maggio 1901— Ga¬ zogeno antomatico per acetilene ed altri gas con rifornitore di qnalnnqne materia o forma, basato snl principio della fontana intermittente o del vaso di Tantalo, per anni 3 (140-139 — 19 Lnglio 1901). — 100 —

Soeieta italiana del eafburo di ealeio etc. (Roma) — 8 Maggio 1901 — Acetilenogciio automatico acaduta di car- buro nelP acqua, sistema Forlaninij prolung. per aimi 3 (141-89 — 1 Agosto 1901). Origi pilippo Sesto S. Giovanni (Milano) — 3 iMag- gio 1901 — Ruovo generatore di gas acetilene a fnnziona- meuto e regolazione automatica, prolungamento per anni 3 (141-95 — 1 Agosto 1901). Guidi don Cesat^e Denore (Ferrara) — 19 Aprile 1901 — Eegolatore automatico per lo sviluppo del gas acetilene, per anni 1 (141-154 — 3 Agosto 1901). Perineioli Giuseppe (Milano) — 20 aprile 1901 — Ga¬ zogene per gas acetilene con alimentazione automatica del carburo di calcio, per anni 1 (142-163 — 27 Agosto 1901). I^linger diehard Gumpoldskirclien (Austria) — 31 Mag¬ gio 1901 — Appareil gasogene pour le gas acetylene, per anni 6 (142-224 — 18 Settembre 1901). Tpezzi ptatale (Orema) — 11 Giugno 1901 — Acetile- nogeno senza robinetti, per anni 2 (143-3) — 26 Settembre 1901. Peltinelli Httope & Galli ilrmando (Firenze) — 20 Giu¬ gno 1901 — Apparecchio portatile a gas acetilene, per anni 2 (143-235 — 23 Ottobre 1901). JiilbeFg Hmilio (Berlino) — 28 Giugno 1901 — Lampada ad acetilene, prolungamento per anni 1 (144-4 — 23 Otto¬ bre 1901). Bletdot Ing. Iiuigi (Parigi) — 9 Luglio 1901 — Perfec- tionnements dans les g^nerateurs acetylene pour lanternes, lampes et autres applications, per anni 6 (144-144 — 8 Xo- vembre 1901). Dai* Vietop (Paris) — 30 Maggio 1901 — Systeme d; ap¬ pareil a produire et -X consommer V acetylene, prolungamento per anni 1 (145-34 — 29 iSToveinbre 1901). Smith Geottge Gregoity S. Hlbans (Vermont S. U. America) — 17 Luglio 1901 — Generateur de gas acetylene, completivo, (155-81 — 29 Xovembre 1901). Iio Stesso ; a. idem. idem. 5 — 17 Luglio 1901 — Gen6- — 101 —

rateur do gas acetylene, completivo (113-129 — 30 Xovem- bre 1901). Widmann Wilhelm (Fraucoforte) s/M — 31 Luglio 1901 — Acetilenogeno automatico per carburo finemente granulato, prolungamento per anni 1 (113-170 — G Dicembre 1901). Bianchi Isidoro St Caldat*a Giuseppe (Milano) — 27 Luglio 1901 — FTuovo gasogeno per acetilene a produzione intermittente con disposizioni special! per uso iudustriale, per anni 2 (115-191 — 10 Dicembre 1901).

Apparecclii prodnttori.

La straordinaria facilita di produrre il gas acetilene ha fatto iiascere innuinerevoli applicazioni, die molte volte riu- scite infelici lianno dato luogo a disgrazie die compromisero per un momento V avvenire di questa luce. Perb non si do- vettero queste disgrazie solo all? imperfezione di alcuni dei primi apparecclii, ma anclie (e queste in maggio parte) alP ace¬ tilene liquido die per essere ridotto in tale stato ha bisogno di una pressione Ibrtissima. (18 atmosfere) Come facilmente si comprcndc bastava un i)iccolo difetto nei recipient! per provocare P esplosione; proibito P acetilene liquido questo pericolo fu eliminato. Tre sono i tipi principal! degli apparecclii in uso : 1°. Gassometri di grande capacita che contengono tanto gas quanto se ne ha bisogno. II0. Gassometri automatici nei quali il gas si riproduce man mano che si consuma. IIP. Apparecclii in cui la caduta delP acqua e regolata in modo da produrre il gas che occorre. Quest' ultimo sistema non si puo applicare su vasta scala, e si usa solamente per lampade portatili, fanali, ecc. Quelli che hanno avuto il miglior successo sono gli auto¬ matici, e di questi ve ne sono un numero stragrande, ed i brevetti succedono ai brevetti, questi si suddividono ancora in due tipi: - 102 —

1°. a caduta di acqua sul Carburo. 11°. a caduta di Carburo nelP acqua. La costruzioue di un buon apparecchio qualunque sia la sua specie perche sia buono ricliiede tre cose. 1°. Adoprare della lamiera di la qualita, zingata o meglio piombata, di spessore non tauto piccolo. 2°. die la rubinetteria sia ottima e tutta iu ottone, evi- tare possibilmente i rubinetti stoppati e non adoprare mai ru- binetti da acqua. 3°. Che le ckiusure dei generatori sieno perfetti e prefe- ribibnente sono consigliate le idrauliche, quando non si pub avere una perfetta cliiusura a vite. iTella costruzioue di un apparecchio non si lesini il soldo non si faccia risparmio di stagno e di tempo, e specialmente si faccia attenzione alle saldature dei rubinetti sulla lamiera zingata e preferibilmente si adotti I7 uso di borchie per rin- forzarle. Quando si e fatto attenzione a queste cose tutti i sistemi su per giu son buoni. A questo i^roposito credo utile riportare qui le proposte die furono fatte a Parigi dalla « Convention Internationale des Acetylenistes » Jiella seduta dd 21 Ottobre 1901, proposte tendenti a dare una seria garanzia di sicurezza agli utenti di apparecchi per la produzione del Gas xVcetilene, e queste leggi invocate e desiderio generale die ancke in Italia siano prese in considerazione.

Commanieation di CD.. Wagnei* Directeur de la Compagnie Parisienne d' Helaipage par Taeetylene.

Afin d7 eviter la mauvaise fabrication des appareils, ce qui est toujours prbjudiciable au dbveloppement d7 une chose nouvelle : tie propose, que tons les appareils gazogenes producteurs de gaz a acetylene soient soumis a una vbrilication speciale — 103 — faite par le Service des Mines, comine il en est fait pour les cliaudieres a vapeur. 1°. Les generateurs producteurs de gaz acetylene devronfc posseder un timbre avec date d7 epreuve; V essai devra en etre fait a une pression de 10 metres de colonne d7 eau. 2°. Ancun appareil ne devra etre livre an client sans etre accompagne du certificat d7 epreuve qui sera fourni pai le constrncteur. 3°. II sera interdit de fournir des appareils produisant le gaz directement dans le gazometre; tons les appareils devront sans distinction, posseder des gazogenes producteurs de gaz independamment du gazometre. 4°. Les appareils quelconques emmagasinant du gaz corn- prime ou liquefie devront, comme les gazogenes, posseder un timbre avec date d; essai. Les bouteilles ou recipients devront etre eprouves a une o pression superieure de 50 /0 a la pression normale. Tons les appareils sans exception devront supporter une epreuve decennale et, dans ee cas, le timbre precedent de\ ra etre annuie et replanc6 par un nouveau indiquant la date de la nouvelle epreuve, ainsi que la premiere periode ecoulee. Je demande egalement la suppression des indicateurs de niveau et depression avec tube en verre et lour remplacement par des indicateurs a cadrans. A mon avis, ces modifications s' imposent, car j7 ai remar- qu6 quantites d7 appareils costruits avec des matieres qui n7of- frent certaincment aucune resistance ni duree : il serait preju- diciable pour I7 avenir de I7 acetylene de laisser continuer plus longtemps une mauvaise fabrication ; une verification serieuse s7 impose. G7 est pourquoi je me permets de vous proposer ee projet de reglementation, en vous priant de le ratifier s7 il vous convient, ensuitc de nommer une commission cliargee d7 en referer a qui de droit, alfin qu7 il soit mis en vigueur le plus tot possible.

M. le President fait remarquer que M. "Wagner admet le poingonnage et le controle obligatoires. II pens qu7 on pent — 104 — trouver une solution inoins draconienne. II y aura lieu, ajoute j\[. le President, de discuter ce point de savoir d; abord si le controle est utile puis si on admet I7 utilite de decider s7 il doit etre obligatoire ou facultatif.

Hssai sup les conditions a pemplip pap les Kppapeils de ppoduetion de distpibution et d' utilisation du gaz acetylene, au point de Vue de la secupite pap pi. Junieh Ingenicur

Le paragraplie 5 de I7 ordre du jour sonimaire des seances de la Convention internationale des Acetylenistes m7 a suggere I7 idee du travail que j7 ai I7 lionneur de deposer sur le bureau de la Commission d7 initiative. Une pratique de plusieurs anuses enpdoyees a faire des eclairages particuliers et publics au gaz acetylene me fait esperer que mon modeste appoit a I7 oeuvre commune sera ac- cueilli aver bienveillance. Je demande aussi de I7 indulgence pour la bate de la re¬ daction, etant donne que je n7 ai eu connaissance que tardi- vement du susdit ordre du jour. Ayant eu en mains des appareils de divers syst6mes, ayant biit moi-mene breveter un appareil automatique, j7 eviterai toute i)artialite en restant absolument dans les generalites, estimant que tons les appareils generateurs d7 acetylene doivent remplir un minimum de conditions pour etre d7 un usage exempt de tout danger. Quelques-unes de ces conditions sont tellement naturel- les que leur Enumeration pourra paraitre aux inities une na'i- vete; inais si I7 on considere la diversity et Penorme quantite des appareils souvent mal etudies que I7 on recontre un peau partout, on comprendra la necessite de les rappeler. Dans cet essai je n7 envisagerai que les appareils a basse pression, de beaucoup le plus repandus et jusqu7 a present les plus pratiques. — 105 —

Catfbure de Caleium.

La provision de carbure, enfermee dans des vases inetal- liques a fermeture liermetique. doit etre conservee en lieu sec bien acre, dclaire par la Inmiere dn jour et a V abri de toute chance d; inondation accidentelle. Si les besoins du service exigeaient un travail de nuit, le magasin de carbure. ainsi que le local des generateurs devra- ient etre eclaires par des lumieres exterieures et a travers des vitrages soigneuseinent mastiques. L7 ouverture des futs soud^s a I7 etain doit se faice an ci- seau a froid, jamais an fer a souder chauffe an rouge, et encore moins a la lampe a souder. II est bien entendu qu7 il est interdit de fumer dans les locaux dont il s7 agit et d7y introduire aucun objet en ignition.

Oenerateups d' acetylene.

Les appareils producteurs d7 acetylene, quel que soit le systeme adopte seront installes dans un local largement eclaire et aere ils seront facilement accessibles dans toutes leurs parties. Ces generateurs, ainsi que les gazometres ou autres recipients de gaz qui les coinpletent, doivent etre de construction robuste, en materiaux de bonne qualite et d7 una etanclieite parfaite. La jonction des toles ne sera pas obtenue par des sou- dures seuleinent, niais par des rivures, combinees si I7 on vent avee la soudure. Le cuivre rouge sera proscrit de la construc¬ tion de ces appareils. Dans les generateurs a clmte de carbure, la relation entre le gazogene et gazometre sera assuree par un tuyau d7 une section sullisaute pour ])er]nettre I7 ecoulement du gaz sans no¬ table augmentation de la pression dans legazog&ne, memeau moment de la plus vive eilervescence. Lorsque le gaz produit ne trouve qu7 un passage reduit pour se rendre an gazometre, il en resulte une ele\ation de piession qui refoule I7 eau hors du generateur et pent aller — 106 — jusqu; ii laisser ecliapper le gaz par le couloir de chargement du carbure, ce qui coustitue une perte et \m danger. L? introduction du carbure dans Y eau doit se faire d7 une fa9on telle qu7 il ne se produise pas, pendant I7 immersion, du gaz qui s7 echapperait par I7 orifice d7 entree du carbure. La quantite d7eau dans laquelle tombe le carbure doit etre telle que la temperature de cette eau ne s7 eleve pas au- dessus de 50 a 60°. centigrades. Quand ces appareils sont automatiques, leurs gazometres doiveut etre la'rgement assez grands pour emmagasiner tout le gaz produit par la chute d7 une nouvelle charge, meme si celle- ci est superieure a la moyenne comme poids et comme rende- ment en acetylene. Le carbure distribue automatiquement a ces generateurs doit etre soustrait a I7 action de I7 umidite de I7 air. Dans les appareils automatiques oil e7 est I7 eau qui vient mouiller le carbure, la charge est habituellemente Iractionee; dans ce cas, la quantite d7 eau admise pour chaque fraction de la charge doit etre assez abondante pour la baigner com- ihetement et eviter ainsi I7 elevation de temperature parfois tres grande qui a lieu lorsque le carbure est insuflisamment mouille. L7 ecueil de nombreus appareils, c7 est la surproduction On y obviera autant que possible en donnant aux recipients destines a emmagasiner le gaz une capacite suffisante pour re- cevoir tout le gaz produit par une nouvelle charge partielle et aussi tout celui que d6gage lentement le carbure non mouille mais cependant pen a pen decompose par la vapeur se dega- geant de I7 eau qui a attaque les^premikres charges de carbure. En outre, il sera toujours prudent d7 asserer par une sou- l)ape de surete et un tuyau d6bouchant a une hauteur cou- venable. I7 evacuation du trop plein de gaz. Dans tons les cas oil cela est possible, qu7 il me soit permis de recommander I7 emploi des fermetures hydrauliques de pre¬ ference a tout autre systeme. Ces fermetures out I7 avantage d7 etre toujours parfaites, de n7 occasionner aucune depens, de n7 exiger aucune prepa¬ ration,ni main-doeuvre, ni outillage quelconque. - 107 — Les tuyaux ameuaut Peau dans les gazogenes doivent etre reconrbes en U atin de rendre impossible le passage du gaz par ces tuyaux. IP eau, dissolvant environ son volume d' acetylene, se sa- ture assez promptement, etalors sous P influence d' une legere elevation de temperature, laisse degager le gaz par les surfaces en contact avec P air exterieur. II y a done interet a reduire autant que possible P etendue de ces surfaces. Les gazometees doivent etre munis de siphons a P entree et a la sortie du gaz, pour evacuer P eau entrainee mecani- (piement par le gaz ou resultant de la condensation de vapeurs. Toutes les parties des appareils contenant de P eau doivent etre soigneusement garanties de la gelee. Si cette preservation ne pouvait etre obtenue, il faudrait se resigner-a laisser cliomer P appareil apres en voir entiere- ment vide P eau, tout P appareil gelt; avec son gazometre plein d7 eau ne pent etre remis en service sans reparations parfois importantes.

SlJWPlilCISSIJVlUS Tipo A. un sol genepatone.

Questo apparecchio si comi)one d7 un genera tore e d7 un gassometro regolatore. La disposizione del generatore nella vasca ha permesso di dare a questo apparecchio minime proporzioni, col vantaggio die essendo il generatore circondato dalP acqua della vasca stessa il gas subisce un primo rafl'reddamento avanti di entrare nella campana del Gazogeno. II carburo viene posto in una cassetta divisa in diversi scompartimenti in modo die P acqua de- compone il carburo scatola per scatola, evitando cosi un7 inutile dispersione di gas. La chiusura del generatore con vite di pressione impedisce la piii piccola i'uga rendendo il gazzometro perfettamente inodoro. La formazione, P entrata e P uscita del gas, sono regolate da una manovra di semplicith straordinaria, ed anche un tanciullo pub dopo una volta rendersi ragione del da farsi. Ogni gazzometro possiede — 108 —

un depuratore-essicatore del gas, clie vienc distribuito nei tubi perfettainente raffreddato e privo di inaterie estranee, le quali depositandosi sul beccuccio, renderebbero la fiamma fuliginosa a opaca. II salire e scendere della campana regola la caduta del- P acqua sul carburo, P acqua utilizzata e la inedesima del gaz- zometro, cosi clie quando si riforuiscc il generatore, bisogna anclie aggiungere P acqua alia vasca.

SIJVIPIaICISSHVIUS Tipo B Apparecchio a produzione continua. Questo apparecchio diderisce dal tipo A solo perchk possiede 2 generatori, e uu si- stema autoinatico di rifornimento d' acqua, tale clie quando un generatore c esaurito questa passa subito all' altro, senza clie la pressione vari minimainente, dando cosi tem¬ po a rifornire di carburo il generatore con- sumato. Questo tipo di gazzometro e il piii con- sigliabile per impianti di stabilimenti, eser- cizi pubblici, alberglii, ed in generale dove gP impianti supe- rano cinque o sei liamme. Yiene costruito nelP officina Sim- plicissiinus di proprieta del Sig. Sisto Begliuomini in Pistoia Via jMadonna n. 1.

RCHTIIiEblOGElSlI Sistema Fet»paeeiu.

Presentiamo al pubblico un apparecchio automatieo per la produzione del gaz acetilene, d; una semplicita e sicurezza tali, da non potersi ormai superare. Esso e stato ideato dal Capitano di Yascello della li. Lla- rina, a riposo, Sig. Comm. Filiberto Ferracciii, il quale (prima di lanciarlo in commercio), voile fargli subire un lungo tiroci- nio di prove ad oltranza (5 anui) per migliorarlo in tutti i suoi particolari e portarlo al grado di perl'ezione attuale. — 109 —

Ma piii (Idle uostre parole, varranno ad istruire il lettore sui pregi ed i risultati ottenuti colP appareccliio Ferracciu. gli articoli pubblicati da varii giomali, dei quali ne riportiamo al- cuni nelP appeudice a proposito delP illuminazkme dei Fari. Gi peritiamo affcnnarc : die nessun altro appareccliio pub ormai competere con quello die ova raccomandiamo all' attemione- dei conoscitori in materia. Esso presenta vantaggi indiscutibili die possono riassu- mersi cosi: 1. Leggerezza, piccolo volume, deganza di forma.

2. Semplicita massima di organismi e di costruzioiier accoppiata a solidita. 3. Facilita e sicurezza di maueggio, andie se P appa¬ reccliio e affidato a persona priva aflatto di nozioni meccaniclie. 1. Garanzia assoluta contro le esjrtosioni quand' anche fossero trascurate le pin elementari precauzioni nel manecjqio del- V appareccliio. 5. Garanzia assoluta di funzionamento. G. Facilita di trasportare Pappareccliio da un punto ad un altro, scnza fatica e in pieno carico pronto a funzionare, bastan- do a cio due sole i^ersone di media forza ed una sola robusta. 7. Abolizione delP acqua nel vuoto centrale del gazome- tro, sostituita da un cilindro metallico a pareti sottili perfet- tamente stagnate, evitando cosi dispersione di gaz per assor- bimento da parte delP acqua, ed ottenendolo piii asciutto clio negli apparecclii fiuora conosciuti, con maggior rendimento e quindi con molto minore consumo (P acqua. r 8. Facilitfi di riparare P appareccliio in qualsiasi piccolo paese ove siavi un lattonaio, od almeno persona capace di saldare metalli. 9. Facilita di smontare e rimontare Pappareccliio e pulirlo in tutte le sue parti, senza P ausilio (P un operaio, e di cambiare P acqua del gazometro tutti i giorni, evitando cosi lo sgrade- vole odore clPesso tramanda lasciandovela per lungo tempo, co¬ me si e obbligati a fare in tutti gli altri apparecclii del genere. 10. Generazione graduale del gaz a seconda del con¬ sumo e a bassissima pressione e possibilita di aumentare, o — 110 diminuire la caduta deU'acqua sirf carburo a volontd, per produrre maggiore o minore quantitil di gaz, nello stesso spazio di tempo, a seconda dei "becclii accesi. Si costruiscono di 3 graudezze : L' appareccliio di la grandezza (cliee il piii piccolo) & rap- prescntato dalle seguenti figure: FIGUKA 1* Apparecchio montato, ma scarico di gaz.

A Gazometro. M Vite di pressione del generatore. B Generatore o biccliiei-e d' allu- P Piattello di sopporto del gene¬ minio. ratore. (J Galleggiante. It Rubinetto differenziale della va- J) Guide del galleggiante. scbetta dell' acqua d' irrora- E Recipiente mobile pel livello co- zione del carburo. stante dell' acqua d' irrorazio- S Treppiede. ne del carburo. V Va^chetta per 1' acqua d' irro- II Viti di pressione delle guide del razione del carburo. galleggiante. Z Maniglie pel maneggio del ga¬ L Dado superiore delle guide del zometro. galleggiante. — Ill —

FIGURA 2a Apparecchio in piena carica di gaz e pronto per 1' accensione dei becchi. ,L

A Gazometro. N Rubinetto di mandata del gaz B Generatore o biccliiere d' allu- ai becchi. minio. P Piattello di sopporto del gene¬ C Galleggiante. ratore. I) Guida del galleggiante. It Rubinetto differenziale della va- E Recipiente mobile pel livello co- schetta d' irrorazione del carb. stante dell' acqua d' iirorazio- S Tr^ppiede. ne del carburo. T Rubinetto di scarico dell' acqua II Viti di pressione delle guide del gazometro. del galleggiante. V Vaschetta per 1' acqua d' irro¬ L Dado superiore delle guide del razione del carbui'O. galleggiante. Z Maniglie pel maneggio del ga¬ M Vite di pressione del generatore. zometro. — 112 —

FIGU11A 3^ Apparecchio col generatore e gallegg-iante smontati.

A Gazometro. P Piattello di sopporto del gene¬ B Generatore o bicchiere d' allu- ratore. minio. R Rubinetto differenziale della C Galleggiante. vascbetta d' irrorazione del I) Guid^ del galleggiante. carburo. E Recipiente mobile pel livello S Treppiede. costante dell' acqua d' irrora- T Rubinetto di scarico dell' ac¬ zione del carburo. qua del gazometro. F Traversa del galleggiante. 0 Disco di sopporto del tubo fo¬ H Viti di pressione delle guide rato del generatore. del galleggiante. V Vascbetta per 1'acqua d'irro¬ I Imbuto del generatore. razione del carburo. K Tubo forato del generatore. Z Maniglie pel maneggio del ga¬ L Dado superiore delle guide del zometro. galleggiante. 1 Tubetto di collegamento del ser¬ 31 Vita di pressione del generatore. pentino colla mandata del gaz M Rubinetto di mandata del gaz del gazometro. ai beccbi (Rimane nascosto 2 Valvola di scarico dell' acqua, dalla branca del treppiede). di condensazione dal serpen¬ 0 Serpentino di collegamento della tino. tubazione principale col ga¬ 3 Guarnizione di gomma del ge¬ zometro. neratore. — 113 —

FIG UK A la Apparecchio pronto a funzionare carico di gaz ed unito al serpentine.

ABCDEHLMNRSYZ Vedi, fig. 1-3. pentino col rubinetto~, della 0 Serpentine. mandata del gaz del fgazo- P Piattello di sopporto del gene- metro. ratore. 2 Valvola di scarico dell'acqua di T Rubinetto di scarico dell' acqua condensazione dal serpentino. del gazoraetro. G Rubinetto della mandata prin- 1 Tubetto di collegamento del ser- cipale del gaz ai beccbi. Annuano Generale dell'Acetilene 8 — 114 —

ITGUKA 5^ Apparecchio pronto a funzionare carico di gaz ed unito al depuratore.

ABCDEHLHXRSYZ Vedi fi¬ serpentine col depuratore o gure 1-3. col gazometro. 0 Serpentine. 2 Valvola di scarico dell' acqua di P Piattello di sopporto del gene- condensazione dal serpentine. ratore. 4-5 Valvole di scarico dell' acqua di T Rubinetto di scarico dell'acqua condensazione dal depuratore. del gazometro. G Rubinetto della mandata prin- 1 Tubetto di collegamento del cipale del gaz ai becchi. — 113 —

La descrizione in ciascnna figura, dj\ nn idea clnara delle diverse parti delP apparecchio e delP ufficio cui devono soddi- sfare e ne stabilisce la noinenclatura. Le figure suddette rappreseutano P apparecchio ifiii piccolo di dimensioni, come si disse piii sopra. Esso misura un dia- metro massimo di 45 centimetri ed un altezza massima di 150 centimetri in piena carica di gas. Eon ha appendici esterne. II generatore pub contenere una carica di carburo di 3 Kilg. capace quindi di alimentare una fiamma della potenza luminosa di una candela per milleduecento e piii ore; oppure 6 fiamme della potenza luminosa di 20 candele accese tutte per 7 ore continue. Coi dati precedenti, ciascuno pub calcolarsi quanti becchi di una voluta potenza luminosa e per un detenninato numero di ore, possono essere alimentati dalP apparecchio di Ia gran- dezza rappresentato dalle figure, e anche la spesa, conoscendo il prezzo del carburo al Kllg. Quello di IIa grandezza, pub caricarsi sino ad 8 Kg. di carburo. Quello di IIIa grandezza sino a 1G Elilg. Per questi ulti- mi bisogna dare ordinazione speciale. Come il lettore si sarh convinto, P apparecchio di Ia gran¬ dezza e quello che soddisfa alle piii larghe esigenze in un ca¬ sino di campagna, in unncgozioj in una jjiccola officina.ij quello che piu si raccomanda alia scelta del pubblico, poiche alia piccola mole, accoppia un forte rendimento. A rendere la luce yerpetua poi, vi b un mezzo semplicis- simo) quello di appaiare ad un solo tubo di mandata del gaz ai becchi, 2 apparecchi, tenendone uno pronto a funzionare e P altro in azione, — oppure far uso del depuratorc speciale ideato dallo stesso Ferracciii per i grandi apparecchi. — Chi volesse maggiore rapidith per il ricambio della carica di car- Luro pub ricorrere a due generatori, dei quali uno in azione e P altro gia carico di carburo e che si terrh ben coperto in prossimith delP apparecchio. La forma dei generatori Ferracciii e il sistema ingegnoso da lui ideato per assicurarne P aderenza ermetica sotto il fondo — 11G — del gazometro, danno mezzo sicnro di adottare i due genera- tori di ricambio come si disse piii sopra. Agli acquirenti si daramio le istruzioni stampate per ma- neggiare gli apparecclii. La ditta Ferracciir lia la sua officina in Savona Via alia Yilletta, 10.

Gazomettfi Bonomi a eaduta di Carburo nell' acqua.

II sig. Bonomi ba messo in vendita un tipo di gazometro a eaduta di carburo nell' acqua cbe per la sua semplicita merita di essere men- zionato. In un recipiente sospeso, ermeticamente chiu- so e fatto ;ad imbuto sta il carburo di calcio finemente tritato e cbe cade nelP interno del ga¬ zometro per mezzo di un tubo di gomma. Si comprende facilmentc cbe quando la campana sale il collo cbe si produce nel tubo di gomma impedisce al carburo di cadere nel recipiente e si arresta percib la produzione del Gas. Yantaggio di questi gazometri e il piccolo spazio cbe occupano e il gas, cbe costretto a gor- gogliare nelP acqua entra nella campana gia pu- rificata. Sono, questi gazometri, costruiti nelP officina del signor Yittorio Bonomi, Milano.

Immpade portatili JVIaderni (Parigi).

La societc\ di costruzione e di esportazione degli apparec- cbi Maderni, di cui i magazziui e gli uffici sono presentemente installati, in Bue de Orussol 8 presso il Circo d' Inverno, fab- brica ancbe delle lampade ad acetilene portatili, cbe possono essere caricate per un ora o piii fino a dieci ore, con un becco da 25 litri, e cbe non danno nessun cattivo odore. — 117 —

Basata sul principio dei vasi comunicanti la lampada Ma- derui differisce uii po7 dall7 « appareccliio produttore » Ma- derni benclie produca ancld essa il suo acetilene. La lampada portatile e composta es- senzialmente di un serbatoio per il carburo, al disopra del quale sono disposti ima ca¬ mera per il Gas e un recipiente per I'acqua. II sistema tutto speciale di distribui- zione dell7 acqua costituisce la novita ca- ratteristica dell7 invenzione j al centro del recipiente per I7 acqua vi e un fodero di sezione circolare, nel quale passa libera- mente un tube cbe cbiuso nella sua parte Lampada da Laboratorio inferiore, si appog'gia per mezzo di una rotella di caoutcliouc sul fondo del fodero il quale si pro- lunga fino al basso della camera di Gas, nella quale passa un ago cbe termina il tubo. L7 interno del fo¬ dero comunica per mezzo di piccoli fori col recipiente d7 acqua. Al di sopra del tubo centrale e posta una tasca flessibile comunicante all7 interno col condotto dove si sviluppa il gas e ter- minante in alto col becco bruciatore. Sotto al becco vi b un essiccatoio-depuratore pieno di sostanze proprie alia sua funzione. Xormalmente il tubo centrale riposan- do sul fondo del fodero senza la pressione esercitata dalla tasca flessibile, I7 acqua cola lentamente e si ripartisce sul carburo per mezzo di un tubo aperto alle due estre- mitb e posto in un altro tubo perforate. II gas prodotto dalla reazione dell7 acqua da sospendere sul carburo va per un tubo speciale nella camera a Gas, da dove vien condotto al bruciatore per mezzo di un appareccbio di sviluppo. Se la consumazione non e uguale alia produzione si produce una tensione maggiore del gas ; allora la tasca fles¬ sibile, in caoutchouc, esercita una pressione, sul tubo centrale. — 118 —

corrispondente al gratlo di tensione del gas, e la rotella pure di caout- cliouc, appoggiandosi sul fondo del tubo arresta lo scolo dell' acqua. Quando la tensione riprende il suo yalore normale, lo scolo ricomin- cia. Una piccola leva manovrabile all' esterno permette di esercitare a volonta, sul tubo centrale, la pressione necessaria per arrestare lo scolo delP acqua nel caso in cui si voglia spengere la lampada. La visita, la pulitura elosmon- tamento della lampada si fanno con la piii grande facility.

Fanale per automobili

liampade portatili ad aectilite.

Una lampada portatile smontata e rappresentata nella se- guente figura. Essa e composta di tre parti distinte, die sono appunto le tre parti della figura medesima, e cioe ; 1° un recipieute cilindrico di lamiera di ziuco, cliiuso nel fondo, aperto in sommitfi; 2° un cestino a parete piena, col fondo fatto o a forma di mezza sfera e costituito da una serie di fili metallici, paral- leli, equidistanti: o formato da tante punte parallele verticali j 3° una campana cilindrica di zinco, sospesa ad un tubo, il quale alia sua estremita superiore porta saldato il disco di cliiusura, sul cui proluugamento sono attaccati il beccuccio e il rubinetto. Per caricare la lampada basta fare le seguenti operazioni successivamente: 1° riempire il cestino di acetilite; ed in questa opera- — 119 — zione si raccomanda di non pigiare i vari pezzi P mio contro V altro ; 2° infilare per disotto il cestino dentro la cam pan a e fis- sarlo a qnesta per mezzo di mi gancetto, clie esso porta alia sua estremita, e clie e destiuato ad entrare in una corrispon- dente fessura intagliata nelP estremita inferiore della campana";

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3° riempire il recipiente cilindrico di acqua fino ad una determinata altezza. A tale scopo insieme con la lampada e fornita una bacclietta, clie ha la lunghezza uguale alia distanza tra P orlo superiore del recipiente e il pelo a cui deve giuu- gere P acqua in questo ; 4° collocare la campana cilindrica munita del suo cestino entro il recipiente cilindrico e fissarla mediante la chiusura a baionetta che vi e applicata. Durante quest' ultima operazione si raccomanda di ten ere aperto il rubinetto, affinche P aria che — 120 — sta nella campana possa uscire c permotta quiudi all7 acqxia di l)rendero 11 suo posto; 5° ricliiuderc 11 rubinetto. Preparata cosi la lampada, quando si Yiiole accenderla ba- sta aprire 11 rubinetto e mantenerlo aperto qualclie minuto, fincbe I7 aria clie conteneva sia uscita tutta quanta e sostituita dall7 acetilene: e quindi avvicinare 11 liammifero al beccuccio. Per spegnere la lampada basta cliiudere 11 rubinetto. Si rego- lera I7 apertura del rubinetto stesso osservando la fiainina, cbe deve essere tutta quanta brillante, senza aureola scura all7 in- torno, ne produrre alcun sibilo. II sibilo indica cbe il rubinetto b troppo aperto. Oliiuso il rubinetto, la pressionc del gas in campana ne scaccia I7 acqua : I7 acetilite rimane all7 asciutto : ogni produzione di gas cessa. Quando si yuole riaccendere la Xampada, basta riaprire il rubinetto ed avvicinare il fianmri- fero : questa volta non e piii necessario attendere neppure un momento, percbe la campana non contiene piii aria come la prim a volta. La durata della carica dipende dalla quantita di acetilite collocata nella lampada.

Per il piii regolare funzionamento della lampada, poiclie talvolta I7 acetilene trascina con se un poco di vapor d7 acqua e forse ancbe qualcbe piccolissima xiarticella di materia solida, e opportuno far filtrare il gas prima cbe giunga al beccuccio attraverso una materia porosa avida di umidita, come sarebbe il carbone coke in x^ezzi molto minuti, la pietra pomice, la spugna il feltro, ecc. Ora, questo bltro esiste nelle lampadc- ed e collocato nel tubo saldato fra la camxiana e il rubinetto. Questo tubo e pieno di qualcuna delle dette sostanze. Ma dopo un certo tempo questa sostanza filtrante si sporca, si bagna e perde il suo potere. Conviene pertanto rinnovarla ogni dieci o quindici giorni. L7 operazione e molto semplice. II fondo del tubo cbe contiene questa sostanza e cbiuso da un copercbietto, cbe si sfila facilmente introducendo per disotto la mano den- tro la campana. Aperto il tubo, tutto quello cbe vi e conte- — 121 — nuto cade. Quando si adoperano le sostanze che si gonfiano coil 1; umidita, bisogna evicleiitemente curare clie uou sieno stipate, altrimenti offrouo troppa resistenza al passaggio del gas. I pezzettini di carbone coke sono forse la sostanza pre- feribile. Queste lampade vengono costruite dalla Fabbrica Italiana di carburi e dcrimti Eoma Yia due Macelli, che ne ba posto in commercio tre tipi, che dideriscono soltanto per la decora- zione, e cioe: 1° un tipo A verniciato, tutto inetallico) 2° uu tipo A niclielato, parimenti tutto inetallico 5

3° un tipo B con recipiente esteruo in inaiolica ornata? liiede e copercliio in bronzo fuso con ornamenti. Le lampade del tipo A contengono 325 gr. di acetilite. Quelle del tipo B ne contengono 275 grammi. Alle lamiiade si pub applicare qualunque camiiana 0 pa- ralume, come alle ordinarie lampade ad olio 0 a petrolio.

Capitolo IV.

. BRUCIATORI PER GAS ACETILENE

Una infinite di Becclii sono stati costruiti per bruciare il gas acetilene e si possono distinguere in due categoric ben di- stinte. Bccchi a corrente d' aria e Becclii usuali come quelli del gas comune ma solo con i fori piii piccoli. Si e provato anclie P ineandescenza ma per ora non lia dato risultati sod- disfacenti.

piotizie sui beeehi a gas in Steatite.

La steatite & una pietra die si estrae dalle miniere o dalle cave. Scientificamente e un silicato idrato di magnesio (2 Mg Si 3 -f- Aq), cbe tenero e dolce, allo stato naturale acquista sotto P azione del fuoco una resistenza straordinaria, die gli permette di sopportare il contatto delle temperature piii ele¬ vate. Diventa allora tanto duro die gli uteusili di acciaio non possono iutaccarla. In oltrc la steatite e molto compatta, e questa quality per¬ mette di eseguire con una precisione assoluta, tutti i lavori a lei ricbiesti, senza timore di vedere con P uso, guastarsi ineno- mamente P oggetto fabbricato. — 124 —

Prima era usata molto limitatamente. Serviva, riclotta in polvere, ai calzolari eel ai guantai, per facilitare la prova clei lore proclotti, e i sarti V aclopravano per fare i segni sulpanno. Non e clie verso il 1854 clie il sig. cle Scliwarz penso cli utilizzare per 1' illuniinazione, le qualita troppo preziose cli questa materia: fu lui I7 inveutore clei becclii in steatite. La loro apparizione ebbe un successo rivoluzionantej era la manna attesa per I7 inclustria del gas. Le uniclie miniere e cave favorevoli alia nnova inclustria, essendo presso JSTorimberga, fu in questa citt^ cbe il signer Sclivrarz impiantb la sua officina, cbe e oggi, clopo molti in- grandimenti, la piii importante del mondo intero. Essa occupa

Estrazione della steatite „ ull' 6cot-de-Saint-Jeana (Johanneszeche) Fabbricato delle Macchine e pozzo principale « Lovis » (propriety della casa Schwarz). giornalmente circa 500 tra operai e operaie sotto la direzioue di un servizio tecnico pratico e di primo orcline. * Una succursale e stata impiantata gia da un po7 di tempo, a Parigi, per la fabbricazione degli articoli brevettati in Eran- cia j ma I7 officina principale b quella cli jSTorimberga, clie ba una superficie cli quasi un cbilometro quadrato.

Si pub dire, senza esagerare, cbe clopo questa invenzione tutti i creator! cli beccbi a gas banno utilizzato, sia intera- mente, sia in parte, la steatite. Sia cbe si trattasse di gas — 125 — coimine, di gas carburati, di gas ricchi; o di riciiperazioiie? d7 incandesceuza etc. tutti gli inventori lianno voluto profit- tare delle qualita di questa materia. L7 elettricita stessa lo lia domandato degli isolator! jjerfetti per i suoi pezzi di i^reci- sione. Ma e all7 acetilene cfie la steatite doveva portare il piii utile concorso. Fino alia comparsa dei becclii coniugati, tutti in steatite, del sig. de Schwarz, I7 acetilene non progrediva 5 subito dopo prese la sua yoga. £ inuegabile cfie il becco b I7 aniina dell7 illuminazione ad acetilene, e la prova b clie mettendo un buon bruciatore so- pra un appareccliio produttore imperfetto, I7 illuminazione sara eccelleute. Si faccia invece il contrario, e il consumatore non si pub servire di un buonissimo appareccliio. Dall7 arrivo sul mercato, del primo di questi becclii coniu- gati, tutti gli acetilenisti, lo trovarono incomparabile, di fi\ il nome clie gli e rimasto. 35 il bruciatore dell7 acetilene, per eccellenza. Pertanto uno dei suoi fratelli, I7 « Excelsior », si e acquistato un gran favore, era di quelli clie lianno fatto figurare con tanto successo Y acetilene all7 Esposizione TJuiver- sale del 1900, tanto agli argini della Senna come all7 annesso di Yincennes, ecco i piouieri ! Essi tengono ancora oggi il primo posto e ogni acetileni- sta deve adoperarli esclusiyamente, non solo per le sue qualita, ma anclie per riconoscenza. Poi yennero I7 Incroyable, il Bill- yiller ecc. e i piii piccoli usati per la lanterna da bicicletta: Passe-Partout, Extra ecc.

Gib clie fa la forza di questi bruciatori e prima di tuttor la fabbricazione perfetta clie lia la casa de Sclrwarz, e la sta- bilita ottenuta con la steatite. Questi becclii non lianno biso- gno di esser toccati, sono sempre rcgolati. Eon yi e da temcre nessuua disgiunzione essi si comportano esattamente come i bruciatori a gas comune. tutto difierente per i becclii a braccia metalliclie, clie si deye sempre sorvegliare e manipolare, sia per un motivo clie per un altro. Infine essi sono inotturabili. — 12G —

Molte onorificenze souo venute a ricompensare il sig. de Sclnvarz delle sue faticlie. La prima fu quella clie egli ottenue alP Esposizione Uuiversale di Parigi nel 1867. In cio clie riguarda P acetilene, egli lia sempre ottenuto le prime ricompeuse sia a Berlino, Budapest, Cauustatt, Pa¬ rigi ecc. e ultimamente egli riceveva a Vienna il diploma d' onore. dappertutto con « P incomparabile », la di cui fiamma h cosi, dolce, bianca, e perfetta, clie egli riporta la palma.

e pozzo secondario.

II successo dei becclii in steatite, ba in tutti i tempi, ten- tato i contraffattori, la porcellana e different! composizioni di ceramica lianuo voluto opporsi al loro cammino ascendente, senz' altro risultato cbe quello di far risaltare maggiormente quelli cbe essi volevano annientare. Possiamo dedurre dai fatti, cbe se per uu gas ordinario, come il comune per esempio, ogni altra materia cbe non sia la steatite perde le sue proprieta, cbe cosa deve essere per P acetilene cbe b un gas cost ricco, meticoloso e esigente nel suo bruciamento ? La contraff'azione di cui i prodotti della Casa de Scbwarz, •sono P oggetto, prova la loro superiorita, non si tenter^ mai P imitazione di un articolo difettoso. Bisogna malgrado questo, mettere in guardia P acetilenista contro i prodotti cbe gli yen- — 127 — gono offerti sotto falsa eticlietta. Oggl die questi "becclii sono di un prezzo molto ridotto ci si pub far servire bene e con poca spesa. Obe il consumatore esiga dunque cib cbe desidera; domandi al suo fornitore i becclii, col loro nonie, e per con- ^tatarne V antenticitft, verificbi la marca di fabbrica e il nome scritto su tutte le scatole, e rifiuti categoricamente le imita- ^ioni cbe gli potrebbero esser proposte come identicbe.

Beeehi btfeVettati pep gas Jleetilene. In steatite montata in ottone e a tdehiamo d' at*ia.

ij applicato a questi beccbi un processo cbe impedisce la formazione- del carbonio e della grafite. I ricbiami d; aria sono posti in modo da circondare i getti di gas nei bucbi allarganti a forma d? imbuto. Per mezzo di questa disposizioue si pro¬ duce una zoua di combustioue particolarmente intensa, cbe, in ragione del grado elevato di calore assicura la consumazione completa del gas acetilene, senza sviluppo di materie nocevoli. II risultato cosi ottenuto e uua lunga durata d; illuminazione senza iugorgo. Per ottenere uua combustioue seuza fuliggine, del gas acetilene, questi beccbi sono stati modificati e ridotti al iriii piccolo volume possibile, di modo cbe la forma del becco non possa sottrare della luce da nessuna parte. Un altro vantaggio di questo becco comparativamente a quelli cbe si trovano attualmente in commercio e la stabilita cbe permette di ottenere un riscoutro, per cosi dire, matema- ticamente esatto dei getti di gas. I migliori bruciatori di acetilene sono I BECCIU Excelsiop, Incomparabile Incpoyable etc. Essi sono immutabili: non c' e bisogno di regolarli mai Garantiti inotturabili senza deposito di carbone, grafite ecc.

JDifficlare delle contraffazioni. JEsigere la marca di fabbrica. — 128 —

ESTRATTO DAL GIORNALE

L'Hcetilenlste „ (V.1 N.0 63 del 10 Agosto 1901)

« La Maison J. de Sciiwaez, bien connuc dans le monde > acetyleniste par 1; excellence de ses bruleurs, possede la plus » importante usine de travail de la steatite de Nuremberg. » Des les debuts de P acetylene, elle s? adonna a la re- » clierclie des bees parfaits et grace a la superiorite de ses » matieres premieres, comme a P irr^procliabilite de leur tra- » vail, elle s? est cre6 aujouixP liui, dans P Industrie des bru- » leurs destines an nouveau gaz, une place remarquable, a » laquelle d; ailleurs elle avait bien des droits.

o » Ges bruleurs construits presque entierement en steatite » — et en steatite de Nuremberg — sont inderegiables et inin- » crassables. »

« Munis de dispositifs d? entrainement d; air parfaitement » etudies, ils repondent exactement aux besoins de la combu- » stion de P acetylene. Ils sont la perfection meme dans Part » de la construction des brxdeurs.

» La maison de J. de Scliwarz possede une licence des » brevets Bullier et est representee en Prance par MM. Jules » IlEiNiiicn & O.ie.

» En iiropageant ces outils perfectionnes que sont les becs » de la maison de Sclrvarz, ils ont servi une des meilleures

(') Qui si trova la riproduzione dei principali bruciatori fabbricati e venduti dalla casa Schwarz, ciofe quelli piii in uso e apprezzati nel Mondo Acetilenista. Vedi pag. 131. » causes, capable de faire prosperer la brillante iudustrie do » V acetylene. »

Appanti suir uso del becehi pet* Jleetilene e sai mezzi pet* impeditfc V ottu^amento.

Affine di rispondere alle numerose doinaude concernenti il sistema ed i inezzi per adoperare i becchi ad Acetilene, per ottenere una combustione perfetta di questo gas, le poclie note seguenti indicberanno le misure piii usuali per raggiuugere questo resultato.

Impianto.

H x)riino punto ed il priiicii)ale e quello di possedere uu appareccbio di inroduzione ben confezionato, e dei buoni la- vatori, essiccatoi e depuratori. $j essenziale di assicurarsi, prima, die tutti i tubi siano stati coscienziosamente puliti percbe spesso V otturamento dei beccbi e causato dalla presenza di corpi estranei, nei condotti, i quali corpi sono spinti per la pressione del gas nei beccuccL

Pjpessione.

Tutti i beccbi die consumano 10 litri per ora e piii, sono m ? costruiti per una pressione minima di 80 /ni d acqua. II con- sumo e il potere illuminante sono ugualmente basati su que- m sta pressione. Una i)iii alta iiressione fino a 90, 95 |m e piii non pub nuocere al beccuccio e diminuire il potere illuminante : solo, la consumazione di gas sarb -piii forte. Una pressione 01 inferiore a GO |m e sotto tutti i punti di vista difettosa: la fiamma diventa molle e rossastra, cosa cbe cambia assai la luce tanto bella delP acetilene. Bisogna ancbe osservare cbe dopo aver bruciato molto tempo, i jets (cbe sotto una pressione Annuario Generalg dell' Acetilene 9 — 130 — normale riposano sugli orifizi) nou siano respinti intern amente, nei piccoli canali e producano cosi un otturaruento in poclii minuti. Gib clie soprattutto e nocevole ai becclii si e di tenere il robinetto mezzo chiuso a scopo di economia: ne risulta che la pressione trovandosi per questo, considerevolmente ridotta porta tutti gli inconvenienti di una pressione troppo bassa, gift detti sopra.

Pulituffa del Beeehi.

Se per una causa qualunque il funzionamento di un becco lascia a desiderare, sia clie un jet si trovi per traverse, sia clie fumi da una parte, bisogna prima cercare di pulirlo con un ago fino. Se questo mezzo non riesce si svita il becco esi comincia la stessa operazione soffiando poi fortemente per gli orifizi. In cio clie precede si tratta solo di piccoli inconvenienti momentanei. Se invece, V otturamento si producesse poco a poco di modo clie la camera d; aria si empisse di nero fumo e venisse a formarvisi del carbone, e clie la fiamma diminuisse sempre piii anche dopo una bruciatura di lunga durata ; que¬ sto sarebbe indizio certo clie il gas usato e impuro, e bisogna rimediare a questo inconveniente con una pulitura piii com- pleta del gas. La pulitura di un becco non e guari possibile se nei con- dotti si e formato del carbone o dclla grafite.

Keeenditaita o spengitu^a.

Si raccomanda di aprire interamente il rubinetto, per ac- / cendere, di girarlo vivamente per spengere. — 131 —

BECCHI PER GAS ACETILENE con eonduttore d* atfia D: JSLo. 100882

L Von Schwarz

Becco dopplo D. R.-G.-M. No. 86505 di steatite Premiato con xnedaglia d' oro nella pri- ma esposizione Sezione Acetilene Berlino 1898. (Con fori di fianco pel tiraggio d'aria montato in ottone.)

2s o. 80303

Becco doppio D. R.-G.-M. No. 96042 di steatite (con tagli verticali pel tiraggio d' aria.)

2so. 96012

Idem D. R.-G.-M. No. 83852 di steatite (montato in ottone.)

2fo. 83852

1, Grandezze 1 1 2 2 2 % 3 3 % 4 5 G Consumo in litri per ora 10 12 15 18 20 22 25 30 35 m Forza luminosa, candele Hefner: 7 11 20 25 30 35 40 55 75 c a base di una pressione di 80 m'm colonna d' acqua. — 132 —

Uem D. R.-P. Dott. Billwiller Medaglia d' oro Berlino 1898 Grandezze 1 2 3 4 5 Consumo in litri per ora 10 18 22 27 30 m. Forza luminosa, cande¬ le normali Hefner . 12 30 42 48 55 c D. R -P. Dr. Billwiller.

Becco a gas acetilene con coilduttore d'aria D. B.-P. jSTo. 100882.

Becco

a faHaBRa D. E.-G.-M. Bo. 1207G1

Bo. 120761.

Bumero delle grandezze 9 Cousumo in litri all'ora 60 65 70 Forza Inminosa, candele normali Hefner . 100 115 125 Con uoa pressione di 90 m/m sulla colonna d7 acqna.

Becclii per fanali per velocipedi e carrozze. -

Idem di steatite Bo. 96012 b montato in ottoue

No. 96012 a, 96042 b e 112637 a Grandezze . ■ 0 1 2 Consumo in litri per ora 5 6 7 lit. Forza luminosa, candele normali Hefner 5 8 10 c con 50 m/m di pressione. No. 96042 b. r U YERTRETUNGEN - REPRESENTANTS DE LA MAISON [-o

DEUTSCHLAND: WILHELM MOLL, Berlin S. AY. Ritter-Strasse 43, I.

FRANKREICH: JULES IIEINRIGH & G10, Paris 32 rue de Paradis.

ENGLAND: L. AVIENER, London E. G. iA Fore Street.

IT ALIEN: G. PAGENSTEGHER, Milano r4 via Petrarca.

SP ANIEN: JUAN AVENZEL Y Ca, Madrid 28 Carrera de San Jerdnimo

VER-STAATEN N ORD-AMERIK A UND CANADA: M. KIRCIIBERGER & C0, New-York. 50 Warren Street.

LA PLATA STAATEN: ALBERTO KULL, Buenos-Aires

BRASILIEN: DANNEGKER, GAROLI, & C0, Rio de Janeiro

OESTERREICEI UND UNGARN: AAUVGHSMUTH & KRAUSS, AVien Hundsturmplatz 9

BOHMEN MAPIREN U. VESSEN SCHLESIEN: ^ JOSEF KOLARSKY & G0, in Prag. f

— 134 —

Iia fabbfiea di beeehi in Steatite ean Stadelman e C. di iSlofimberga. (l)

La manifattura di Becclii in Steatite della Casa lean Sta- delmann e C. di jSTorimberga, venne fondata nel 1872. Dap- principio la lavorazione si faceva in modo assai semplice ed occupava un numero molto esiguo di Operai, ma coll' andar del tempo si sviluppo tanto da impiegare da 150 a 200 operai. L' Officina Stadelmaim per becclii ed altri articoli in Steatite e divenuta oggi la maggiore del geuere ed e azionata da 3 motori a Gaz da 40 Cavalli. Arroge clie altri 20 operai epiii son abili al lavoro uelle miniere di Steatite clie la Casa pos- siede a Thiersbein nelle montagne della Baviera del Xord. La Steatite clie si cava dalle miniere della Ditta Stadel- mann, e della miglior quality conoscinta in commercio : mentre quando e crnda, si presenta di un colore bianco ed e poco dura, cio cbe permette di foggiarla variamente con gran fa- cilita; doiio cottura, assume uua tale durezza da scalfire perfi.no il vetro. Altra proprieta preziosa di que- sta steatite e di comporsi come una sostanza cattiva conduttrice del calore. In virtii delle ricordate pro¬ priety fisicbe, essa viene applicata di prel'erenza nella fabbricazione dei becclii da Gas. • Da uu lato la durezza li rende Becco coniugato con teste in steatite e indistruttibili, iufatti, ancbe dopo con richiami d' aria. N. 865. Consnmo — litri 6-10-15-20-25-30-35. averli usati parecclii anni, non riesce possibile di riscontrare la benclie minima variazione sia nelle aperture dei beccbi a ventaglio, cbe nei fori degli altri

(') Questa Casa fe rappresentata in ITALIA dalla ditta G. Trevisan e C.ie Milano Via Cairoli N. 2. — 135 — sistemi cli becclii, mentre il fenomeno e facile ad osservarsi nei becclii di metallo causato da un' ossidazione, d; altra parte V essere la Steatite una sostanza clie conduce male il calore, giova pel fatto clie il calore di combustione del gas abbruciato non potendosi trasmettere al portabecco va tutto a vantaggio della fiamma. La fiamma di mi bocco in Steatite e quindi sempre piii luminosa di quella fornita da un becco metallico. !Ne la sua conducibiliLl elettrica rende minor servigio nelle Industrie dappoiche in molti casi in cui occorre un buon iso- lamento torna assai conveniente 1' impiego delle pin svariate forme d; isolatori costruiti in Steatite, ed anclie per tale fab- bricazione su vasta scala la Casa Stadelmann ha installato una speciale officina. Sempre per la sua cattiva conducibilitfi tecnica la Steatite si usa per foggiare le teste ed altri pezzi speciali dei becclii per incandescenza, e cio allo scopo di evitare clie il becco in- teramente costruito in metallo sofira un sovercbio riscaldamento e clie la fiamma diventi luminosa in grazia di questo calore nelP interno del becco. Dalla durezza della Steatite lianno inoltre tirato profitto i fabbricanti di matite, clie la usano per fare matrici in so- stituzione di quelle metalliclie dapprima impiegate, le quali si consumavano assai presto. L7 Industria dei Becclii per Gas Acetilene, niun altro materiale atermico lia potato troy are clie fosse migliore della Steatite: si sa clie V Acetilene col ri¬ scaldamento si decompone lasciando un residue carbonioso, (polimerizzazione); questo carbone residuo ottura con grandc facility le aperture xiraticate nei becclii per V uscita del Gas; aperture cbe devono essere assai piccole in causa della pres- sione elevata ricliiesta dalP acetilene per abbruciare 5 ora, per evitare simile grave inconveniente, si studio il modo di co- struire i becclii per P acetilene cosicclie la Steatite non abbia mai a riscaldarsi Ifi dove il Gas sorte dal becco: e vi si riusci portando la fiamma piii in alto mcdiantc un ricbiamo d7 aria. Questo e Punico xirincipio cbe si ebbe ben presto a rico- noscere come giusto nella costruzione dei becclii perfetti per — 13G —

Gaz Acetilene e nessun' altro migliore fmo a tutt' oggi e ve- mito a sostituirlo : la tecnioa della fabbricazione soltanto e andata perfezionandosi in an modo veramente sorprendente fa- cendo si die di continno si escogitino dei nuovi tipi di becclii die si correggano e si perfezionino nei loro particolari costrnt- tivi i diversi tipi gia in coimnercio. iSbi presentiamo qui alcuni tipi di becclii die la casa Sta- delmann fabbrica e die sono invero i migliori esistenti, e la piii evidente prova della loro ottima qualita sta nel fatto: cbe essi con nna celerita sorpendente si sono diffusi dappertntto : e cbe apprezzati a tntte le esposizioni, vennero premiati con medaglia d' oro. Eecentemente ottenero le niassime onorificenze a Parigi, Milano e a Yarese.

a corrente cT aria con regolatore della fiamma

Cliiunque lia apparecclii d7 acetilene deve acqnistare il becco Principio di Secolo, cadauno L. 2,25 — Dozzina L. 21.

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miM ot in

JEAH STADELMANN E C.* Fabbrica di Becchi per Gas in SicaliSe NORIMBERGA (bayiera) Sticcitfseeli : Londra 83, 85, Farrigdon Road New York 35, 37 Park Place Bruxelles 46 Rue du Midi Parigi Rue Meslay 9 Milano Via Cairoli, 2

FABBPICA (Vedi i beccucci qui a fianco che portano la Specialita marca nella montatura in ottone — Diffidare Becchi delle contraffazioni). pec Gas Acetileue D. R, P, 100 882

Le piu alte ricom- pense all' Esposizioni di Norimberga 1896 Cannstatt 1899 Budapest 1899 Esposizione Universale di Parigi igoo Milano 1901 - Vienna 1901 Esposizione di Berlino 1898 fuori concorso

Rappresentanti per 1' Italia § G. TREVXSAN & C.ie MILANO, Via Cairoli, 2 KIRCHNER & WIT,HELM Stuttgart (Deutschland)

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Beeeo a eorrente d* at»ia.

Segiialiamo con piacere al lettore un nuovo becco a mi- scuglio d' aria eke permette d' utilizzare i beccki a farfalla del gas comnne. Questo becco si compone di un support© in ottone eke finisce in un portabecco e in un becco a farfalla ordinario.

Due fessure ai lati lasciano passare 1' aria eke si mescola col gas e bruciano senza fare carbone ne fumo. una novitk interessante e quelli eke cercano queste in- novazioni possono provarla eke ne resteranno soddisfatti. iNbi abbiamo visto questi beccki alP esposizione cko kanno fatto i sigg. Liotard nel loro stabilimento e crediamo utile segnalarli ai nostri lettori. — no —

Beeehi da Gaz Geo Bray c C.0 di Lieeds.

II primo beccuccio per P acetilene c il piit conosciuto fino aclesso ancbe per il suo prezzo minimo e il becco Bray che la Compaguia Bray fabbrica in due modelli.

Union jet.

Consume orario Potere illumi- I „ . . . Numero in litri nante in Candele Pressioneinm/m

tm' 000 50 100 37 a 50 i=y 0000 24 50 00000 21 43

Cee-tee.

Consume Potere Numero orario illuminante Pressione in m m ns.^i

3 /4 Foot 21 38 37 a CO i l2 Foot 14 25

w

La Compagnia Bray costruisce ancbe un beccuccio a cor- rente d' aria basato sul principio del becco bunsen in ottone con testina smontabile da cambiarsi. II nome e « Luta » e consuma cir¬ ca 21 litro all' ora dando 25 can- dele di luce con una pressione di m 50 |m circa. Tutte le persone die leggoiio qnesto avviso, souo pregate di iii- viarmi la loro carta di coniinercio perdie 1' inserzione GRATUITA della lore ditta possa essere fatta csattaincnto.

SOTTOSCRIZIONE AL VOLUME BSolEeiinno da, siaccarsa e da spedirsi a SISTO BEG-LIUOMINI, Editore, Via Madonna 12B7 - Pistoia

PELL'^CETBLES^E contenente gli indirizzi di tutto il mondo

Vogliate viservarmi un exemplare dell' edizione del 1903 al prezzo di Lire DIECI.

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ORPINE DI INSERZIONE S^ollctiiiio da siaccarsa e da spedirsi a SISTO BEG-LIUOMINI, Editore, Via Madonna 1287 - Pistoia

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Vedere a pagina seguente i prezzi degli annunzi. FOBMATO DE6LI ANNUNZI BELL'AMUARIO

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Per' un anno (senza il volume).

P AGIN A INTIERA .... L. 80 MEZZA P AGIN A » 45 UN TERZO DI PAGINA . . » 80 UN QUARTO DI PAGINA . » 25 UN OTTAVO DI PAGINA . » 15

Per due anni (senza il volume).

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PAGINA INTIERA . . 50 per anno MEZZA PAGINA . . . 30 UN TERZO DI PAGINA 20 UN QUARTO DI PAGINA 15 UN OTTAVO DI PAGINA 10

N. B. — II testo degli annunzi per piu anni, pu6 essere modificato ogni anno. L'Araministrazione dell' annuario eseguisce gratis un cliche per illustrare gli annunzi da Va di pa- gina in su sottoscritti per almeno tre anni. — Basta mandare un disegno, una fotografia od un modello. APPENDICE

Societa Industriali Riunite di Milano

j^el 1881 e precisamente all; epoca clelF esposizione Gene- rale di Milano nn Gruppo di Oapitalisti fondava nella Metro- poli Lombarda una Society per il commercio d; apparecclii elettrici sotto la ragione sociale « Societa Mcttrica Franco Ita- liana ». j^on occorre ricordare come in qnei tempi Pindnstria elettrica fosse ancora bambina e come gia il pubblico pren- desse un viyissimo interesse ad ogni invenzione in questo campo altrettanto nuovo quanto bene i^romettente. A destare tuttavia e mantenere vivo nel mondo culto P interessamento per questa nuova brancbia della fisica applicata, mancava mi periodico il quale informasse dei progress! die scienza e indu- stria audavano ogni giorno facendo 5 ed in buon pmito per- tanto usciva per iniziativa e per conto della sullodata Societa la Kivista « 11 Giorno » die in seguito assumeva il titolo » Flettricita •». Piu tardi a continuare P esercizio commerciale della Fran- co-ltaliana. sorgeva la Societa Flcttrica Industrialc. L? industria andava moltiplicando le sue conquiste, si allargava immensa- inente P ambito commerciale, invadendo bene spesso il campo d; altre brancbie industriali: 1111 evoluzionismo rapido e pro- gressivo faceva percorrere alia elettrotecnica in brevissimo tempo un cammino da una parte assai lungo, difficile e dal- P altra molto iiromettente: quest' ambito si estendeva oltre Annuario Generate dell'Acetilenc 10 — 14G — ogni dire rendeudo necessario lo specializzarsi in mi determi- nato ramo. Gli Apparecclii elettrici per Gabinetti scientifici in breve ccdevano il posto alle invenzioni di Edison: al Fonografo, al CinematogTafo, e via dicendo. Entrata nel favore del pubblico V illuminazione elettrica, lo studio di progetto e V esecuzione di impianti sia pubblici clie i^rivati forniva alP industriale nna nuova e lucrosa via di sfogo commerciale, una i^reziosa sor- gente di lavoro. "La scoperta di E. L. Wilson del processo in¬ dustriale per la preparazione del Oarburo di Calcio finalmente gettava le basi di una nuova industria, quella del Gas Aceti- lene, il quale in poco piu di un lustro doveva diventare un concorrente assai temibile agli altri illuminanti. Yerso il 1597 possiamo dire, si fossero gla ben delineate le diverse brancliie commerciali di tutto cio clie sfruttava direttainente o indiret- tamente V elettricibl: e per poter rispondere ai desiderati e alle giuste csigenze del pubblico egli era duopo, ripetiamo, la specializzazione. La Societd JElettrica Industriale, clie fino a quest' epoca passo passo aveva seguito il movimento scientifico industriale favorendolo, popolarizzandolo con pubblicazioni cP accreditati tecnici e scienziati, clie aveva parallelamente trattato ancbe il commercio delle migliori maccbine, dei piit ingegnosi con- gegni, clie P Estero inviava sul nostro mercato, prive, o quasi, di produzione nazionali, si vedeva, sia per il sovercbio auineu- tare degli articoli cominerciabili, e per la svariata loro natura, sia pel sorgere di Societa Italiane di costruzione e vendita di maccbine e di appareccbi elettrici, costretta a limitare e ben delineare la natura del suo commercio. Lasciando alle grandi Case costruttrici, P onore cP installare Centrali per illumina¬ zione e forza motrice, essa dedicavasi in modo speciale alia costruzione, vendita e installazione di piccoli dinamo e motori, di appareccbi e accessori per illuminazione elettrica di stabi- limenti, officine ed abitazioni private, agli impianti di telefoni, parafulmini, in una parola concentrava la sua attivitb, nella piccola industria elettrica. In pari tempo prima in Italia, lanciava in commercio Gar- — 147 —

ljuro di Galcio ed apparecclii per Gas Acetilene installando i primi impianti per illtiminazione a Gas Acetilene. E con pen- siero molto saggio fondava 11 1° Aprile 1896 nno speciale pe- riodico V Acetilene, collo scopo precipuo di far conoscere bene qnesto nnovo illuininante, di descriverne i migliori generatori indnstriali, di tenere al corrente di tntte le novitd, e dnal- mente di creare in qnesto carapo nna gara di lavoro, fra gli studiosi e gli inventori, dalla quale sortisse non piccolo favore lier qnesto idrocarbnro cbe E. Pictet fino da quelP epoca non aveva esitato di cliiainare il Gas delV Avvenire, preconizzan- dolo « destine a eclairer le inonde ». Periodico clie nel Lnglio 1897 per diverse ragioni editorial! veniva sostituito dal quin- dicinale « Luce e Galore ». La redazione affidata a competentissimi Acetilenisti conti- nuava pur sempre ad occuparsi in ispecial modo del nuovo illuininante e si vedeva onorato dalla fiducia dei tecnici e de- gli scienziati clie le inviavano ben volentieri i loro scritti per la pubblicazione. I primordi della nuova industria, egli 6 necessario asse- rirlo, furono difficili e scoraggianti: da un lato V eccessivo costo del Oarburo proveniente quasi nella sua totalita da Froyes e Feuhausen, dalP altro la poca fiducia, e diremo meglio il so- spetto del pubblico male prcparato da alcuni sinistri accidenti, toccati a personemal praticlie non solo, ma temerarie facevano si cbe P applicazione domestica delP Acetilene, ritardasse di molto la marcia trionfale cbe oggi e cbiamata a percorrere. Poteva sembrare cbe col sorgere di Stabilimenti per Oar¬ buro anco in Italia tanti ostacoli, tante difficoltft, dovessero scomparire: se non cbe una concorrenza male intesa, invece rese la posizione assai piii difficile gettb la malfidenza del pub olico anco sopra i migliori apparecclii, sui generatari costruiti alia stregua di dati tecnici e fondati sopra giusti principi: rese titubanti molti privati sulP adozione di qnesto nuovo il¬ luininante. La Societd Mettrica Industriale allora onde meglio risxion- dere alle esigenze del pubblico, assumcva nuovi elementi, si fondeva con nuove Faibriche costituendosi con rogito notarile — 148 —

G febbraio 1900 in Societii in Accomanclita semplice sotto la raglone sociale: « SocietI Industhiali Eiunite per le Ap- plieazioni clelV Eletiricita e del Gas AcGiilGne G. Trcvcs g Gag ». Eavorita dalla stima di pareccliie Case Estere, ne assu- meva le rappresentanze fra le quali ci piace in particolare far menzione della Ditta Jcaw Stadelmann g G. di Norimberga la maggiore costruttrice di becclii in steatite per Acetilene. L; uui- ca concessionaria dei brevetti delP Ing. L. BulliGr Pintelli- gente e fortunate collaboratore delP illustre prof. E. 2£oissan. Piu^ non trascurando il commercio della piccola industria elettrica ed occupandosi di installazioni domesticlie di luce elettrica, la nuova Society rivolgeva tosto la maggiore sua attivita alle applicazioni industriali del Gas Acetilene. Costruttrice di Acetilcnogeni, concessionaria di diyersi bre¬ vetti per lampade autogeneratrici fisse e traspbrtabili, ben for- nita di tutto V occorrente per nna installazione completa, la Ditta G. Trcvisan c Gag inoltre potendo disporre di nn otti- mo personale tecnico e di abili e provetti montatori, si trova in condizioni favorevolissime per assnmere P impegno di in¬ stallazioni di illuminazione pubblica per conto di Comuni e in- vero gia sono parecclii gli Impianti che i)er opera sua funzio- nano egregiamente in grosse borgate delP alta Italia, dove P indicazione o condizioni specialissime impedivano P applica- zione di altro sistema moderno d; illuminazione e diversi an- cora sono in lavoro f per non dire dei numerosi impianti in Sta- bilimenti Industriali, Educandati e Yille cbe nel corso di due anni vennero eseguiti con piena soddisfazione dei committenti. Continnamente adattandosi alle esigenze dei tempi e alle condi¬ zioni di speciale attualita industriale, la Casa G. Trevisan g Gag di ACilano ba saputo manteuere semjjre alto ed onorato il suo nome attraverso il corso di vent? anni d? nna evoluzione ascen- clente acquistandosi colla stima anclie la deferenza del pubblico. Premiata a molte Esposizioni Hazionali ed Estere, Pono- rificenza non le servi di poi per masclierare qualclie inganno, bensi le fu sprone a perfezione. Tale in breve Pistoria d; nna fra le principal! Ditte Ita- liane Specialiste per impianti a Gas Acetilene. - 149 —

CONSIGLI PRA.TICI

Condotte del Gas.

Molto eiToneamente alcuni credono di x^otere con mi tubo di xiiccolo diametro alimentare un forte numero di fiamme di gas, cio nuoce inolto iiercli6 questo perde molto della sua pres- sione specialmente nelle grandi distanze. Credo utile riportare la seguente tabella per il computo delle fiamme secondo i varii diametri del tubo.

Beccucci di 35 litri di DIAMETRO DEI TUBI consume

]sTo 3 \ S-So 5 /' 8 — 1 rt - n 6X9 0 ?8:5 SX 11 8 ( c; ^ 0 10 X13 14 Q- 1 ^ O 2 13x15 3or>«- / =:0 0 02 0u 20 X 23 Go / E«c.c.

Se i condotti non sono orizzontali, la pressione all? estre- mita del condofcto aumenta nei condotti ascendent! diminuisce nei condotti discendenti di 0. 3 — 0,G mm per ogni metro di dislivcllo, nelle case quindi ogni piano corrisponde a circa 2 mpn d; aumento di pressione. Conviene dunque porre il gas- sometro nei x>unto piii basso della rete di distribuzione. Lungo le strade si internano i tubi sino a 0,60 sotto il suolo, con una pendenza di almeno 2 mpn per ogni metro verso i sifoni die si collocano nei punti piii bassi, ma a pro- fonditil non maggiori di 2™ — 150 —

Peso dei Tubi di Piombo

DIAMETRO DIAMETRO Peso Peso al metro lineare al metro lineare interne esterno interno esterno

Mill. 8 Mill. 11 Kft- 0,500 Mill . 27 Mill. 35 Kg . 1,500 » 8 » 12 7> 0,700 » 28 » 35 » 1,000 » 9 » 12 y> 0,050 » 30 » 38 » 5,000 « 10 » .13 » 0,700 » 22 » 10 » 5,500 7> 10 » 15 » 1,200 » 35 » 12 » 1,700 « 12 » 15 » 0,800 » 35 » 11 » G,200 12 » 17 » 1,300 » 10 » IS » G,1G0 » 15 » 19 » 1,300 » 10 » 50 » 8,000 3> 15 20 » 1,000 » 15 » 55 » 8,GOO « 15 » 23 » 2,800 » 50 » 00 » 9.800 » 20 » 21 » 1,700 » 55 » 05 » 11,000 20 » 26 » 2,700 » GO » 70 » 11,GOO » 25 » 30 » 2,500 » 70 » 80 » 13,000 » 25 » 32 » 3,500 » 75 » 85 » 11,500

Tubi di petftfo. greggi e zincati con viti e manicotti per Condutture di Gas

Peso approssimativo DIAMETRO INTERNO Diametro esterno al metro lineare

Pollici % Mill. 8 Mill. u Kg. 0,600 » 3 » 11 » 17 » 0,900 1 /8 » '2 » 16 » 21 » 1,250 y> % » 20 » 27 » 1,800 1 » 26 » 33 » 2,500 1 % » 30 38 » 3,500 1 » 33 » 12 » 1,000 1 % » 10 » 18 » 1,500 1 3u » 15 » 53 » 5,000 2 y> 50 » GO » G,300 2 % ■» 56 » GG » 7,500 2 lu » 60 » 70 » 8,800 » 2 % » 67 » 77 » 10,000 2 3U » 72 » 82 » 11,000 » 3 » 78 88 » 12,000 » 3 % » 90 » 100 » 11,500 1 » 100 » 113 » 16,900 Jlpparecchi pet* Gas.

Per econonria di poclii centesiini alciine volte si fa acqni- sto di apparecclii clie dopo poco si guastano e perdono il gas dai rubinetti tanto da costringere il compratore a cambiarli. Per apparecclii inteudo parlare di Cetre, luiniere, bracci ecc. Per regola generale. Diffidate sempre dell' eccessivo lnon jtrezzo. Le fabbricbe non possono dare mi buon appareccbio per poclii centesimi. Quando fate acquisto degli apparecclii osservate bene che questi sieno pesanti, preferibilmente di canna d; ottone, svitate il rubinetto ed osservate bene se la smerigliatura del mascbio e perfetta, se la femmina e di getto pieno o vuoto e preferite semjire quelle piene. isTelle cetre osservate bene V impanatura cbe sia perfetta e cbe la canna delP impanatura non sia ec- cessivameute fina. Tenete bene impresso, cbe erroneamente si dice cbe per il Gas Acetilene occorrono appareccbi piii leggeri del gas comu- ne. Da quelli cbe ve lo dicono fatevi spiegare il percbe ! L? impianto deve essere fatto come quello del gas commie, solo la tubazione b piii sottile, in quanto al resto si deve la preferenza al materiale piii robusto percbe il Gas Acetilene corrode piii del gas commie. Regola generale, le rubinetterie del gas acetilene devono essere sempre tenute ben ingrassate onde non consumino le smerigliature e ne derivi quindi perdita di Gas. Giudizi della " Convention Internationale „ sulle condotte e sugli apparecchi

Canalisations. Autant au point de vue economique qu7celui de la se- curite, le meilleure canalisation est celle qui permet le mienx d7 6viter les fuites. C7 est incontestablement an plomb qu7 il faut donuer la preference, en admettant an besoin, pour les distributions im¬ portant sous les vois publiques, une augmentation d7 epaissaur du m6tal sour les epaisseurs en usage pour le gaz de lionille. Tout tuyau de ploinb treversant des egouts ou autres con¬ duits doite etre protege par un fourreau en fer ou en fonte contre ler cliocs, les accidents et la dent des rongeurs, partout oil ils pourraient I7 atteindre.

Jlppa^eils d' eelai^age et de ehauffage.

Sauf les bees, tons les appareils d7 eclairage au gaz de lionille peuvent etre utilises pour I7 eclairage a I7 acetylene. Le gaz qui nous occupe etant d7 un prix relativement eleve, les fuits sont toujours pregiudiciables etne peuvent etre regardees comme des quantites negligeables, et les appareils d7 eclairage du commerce sufiisants pour le gaz de houille lais- sent desirer appliques a I7 acetylene. II serait grandement h desirer que, surtout en ce qui con- cerne la robinetterie, les fabricants veuillent bien etablir pour I7 acetylene des modeles d7 une fabrication plus soignee. Quant aux fourneaux pour le chauffage a I7 acetylene, etant fabriques specialement pour cet usage, ils sont en ge¬ neral bien etablis. II resterait a parler de la force motrice, mais cela nous eutrainerait loin et dans une question qui n7 est pas encore bien mure. Iiamiei*e di pe^jpo Zineato e Gal^anizzato, Lamiere pians in dimensione di metri I X 2 e di metri 0,90 X2

PESO APPROSSIMATIX O Numero della Spessore Peso al mq. DI CADAUN FOGLIO Lamlera corrispondente approssimativo di m. 1 X 2 | di m. 0,90 X 2

14 Mm. 2 Kg. 17,000 Kg. 31,000 Kg. 16 i7U » 13,300 » 27,000 » 17 » 15|10 » 12,300 » 23,000 » IS 1 1/4 » 10,000 » 20,000 » 18,1)00 20 » 1 » 8,300 » 17,000 » 15,000 22 » Sl » 7,000 » 11,000 » 12,300 01/i0 21 » no » 6,000 » 12,000 » 9,300 26 » » 1,300 9,000 » 8,000 28 » » 1,000 8,000 » 7,000 29 » 3 »'g » 3,300 7,000 » 6,000 10

II gas aeetilene e la sua pu^ifieazione pep gli usi dell' illuminazione. (dalVAtiwiano scicntifico di A. Usigli) I signori Eossel e Landriset che esegnirono numerose ana- lisi sui carburi delle Societa Yolta a Ginevra e di Luterbacli- Soletta, determinarono le condizioni alle quali una raziouale produzione di gas aeetilene deve soddisfare, e stabilirono e- ziaudio i metodi migliori di xmrificazione di questo gas. In sostanza, dai loro studi risulta cbe I7 aeetilene impie- gato qnale mezzo d7 illuminazione ricbiede: 1.° di essere pro- dotto mediante la caduta del carburo nelPacqua evitando cbe la temperatura si elevi sopra gli 83°. Prodotto con un altro sistcma il gas ottenuto ricbiede una purificazione molto piii energica; — 2.° di essere lavato nell7 acqua contenente pic- cole quantity di calce e di cloruro di calce (rcsidui del genera- tore) ; — 3.° di essere privo di ammoniaca, idrogeno solforato, tioderivati e idrogeno ibslbrato 5 il cbe si ottiene pure lavando il gas coll7 acqua e aggiungendo all7 acqua del generatore da 2 a 23 grannni di calce (ipoclorito di calcio del coinmercio) per 1 cbilograinma di carburo. — 154: —

II grado di purezza del gas acetilene si verifica secoxido i predetti autori: 1.° per P ammoniaca colla carta di curcuma e col reattivo di Messier ; — 2.° per V idrogeuo solforato, colla carta-retroattivo alP acetato di piombo ; — 3.° per i tioderivati con uiP ossidazione mediantc P ipoclorito di soda diluito, al- calino, e la determinazione delP acido solforico; — 4.° ixer P idrogeuo fosforato, col reattivo Berges o colP odore del gas ; si pub ugualmente operare per via di ossidazione, mediante P ipoclorito di soda diluito e precipitazione dopo il trattamento colP acido cloridlico e P ammoniaca allo stato di fosfato am- monico-magnesiaco. Gli autori si pronunciano assolutamente in favore della produzione dell;acetileue per immersione del carburo nelP ac- qua ] il che del resto fu anche ixrima d7 ora riconosciuto pre- feribile. Invero la caduta delP acqua sul carburo provoca lo sviluppo di una gran parte del solfo allo stato d7 idrogeuo solforato, mentre nel caso in cui il carburo sia lascia+o cadere sulP acqua in eccesso lo sviluppo delP idrogeuo e nullo e quel po7 die puo riprodursi rimane nei residui allo stato di solfuro di calcio. Bel resto, la superiority degli apparecchi a caduta del carburo nelPacqua e ammessa ancbe ufficiabnente in alcuni paesi. Xella Svizzora, per esempio, il nuovo regolamento che disciplina la produzione e P impiego delP acetilene [esclude P uso degli apparecchi a caduta delP acqua sul carburo.

Intouno alia tossieita del gas aeetilene.

Intorno alia tossicitii delP acetilene venncro pubblicati ne- gli ultimi anni moltissimi lavori, i quali ixerb portarono a con- clusioni assai disparate. Accanto a sperimentatori inclinati a ritenere questo gas come semplicemente irrespirabile, ne tro- viamo altri che lo dipingono quale un comixosto non meno per- nicioso del cianogeno. Di fronte a tanta discordanza di giudizii il dott. Y. Luc- chini riprese nel Laboratorio di chimica-farmaceutica e tossi- cologica delP University di Pavia lo studio delP acetilene in — 155 — punto alle sue propriety tossiclie, e ne riferi i risultati alia Society cliimica di Milano, nella seduta del 9 fcbbraio. Le indagini sperimeutali del Lucchini furono istituite so- pra conigli e piccioni, mantenuti sotto una campaua della ca- pacita di 10 litri, e disposta in guisa clie potesse contenere o un; atmosfera confiuata o una iniscela gassosa continuamente rinnovantesi. L7 acetileue necessario era ottenuto da im carburo di ot- tima qualita, e prim a di essere xnescolato coll7 aria della cam¬ paua veniva fatto gorgogliare attraverso una soluzione di po- tassa caustica al 10 per 100 e quindi attraverso ad acido solforico a GO0 Be. Entro aria confiuata clie conteueva il 10 per 100 di ace¬ tileue il dottor Luccliini pote mantenere uu coniglio per oltre due ore e un quarto. La respirazione delPanimale si fece dap- prima piii accelerata della normale} indi il ritmo respiratorio divenue a mano a mano piii lento; in cax)o a un7 ora la respi¬ razione apparve difficilissima e incominciarono colla sonnolenza a manifestarsi i primi sintomi dell7 asfissia. Portato all7 aria libera I7 animale a poo a poco si riebbe, e dopo circa dieci minuti, riprese intera la sua vitality. Binnovando I7 espcrimento con x)ercentuali maggiori di ace- tilene i fenomeni di asfissia crano accelerati. In atmosfera con- finante al 30 per 110 di acetileue, gia dopo 20 minuti alPincirca un coniglio era incapace di sorreggersi, rimaneva accovacciato contro la parete della campana e coll7 occliio semiclnuso. In queste condizioni la durata dell7 esperimento non pote essere spinta oltre un7 ora e tre quarti; ma in nessun caso Y autore ebbe un7 esito letale. Entro un' atmosfera al 10 per 100 di acetileue la paralisi degli arti inferiori si fece assai manifesta ; si accentuarono tutti i fenomeni di intossicazione gn\ avvertiti nelle prove pre- cedenti 5 ma nessun fenomeno nuovo fu osservato, essendo presto apparse le note dell7 avvelenamento ossicarbonico. Gli esperimenti in siffatte condizioni durarono in media un7ora e un quarto, e gli animali ricondotti all7 aria libera riacquista- rono sempre le forze. — loG —

Bipetendo le prove sopra imo stesso animale a due giorni d; intervallo tra ima prova e V altra, con miscele sempre pin riccke di acetilene (dal 10 al 10 per 100) il Luccliini riscontro uu certo adattamento delP orgauismo per questo gas, gia os- servato da altri speriinentatori. L? autore assistetette alia morte di un coniglio dopo uiPora dal termine delP esperimento, allorquando voile studiare P a- zione di una atmosfera contiimainente rinnovantesi costituita da 20 parti di ossigeno sopra SO di acetilene. In questo caso alia paralisi degli arti inferiori precedet- tero dei moti conyulsivi. L; animale tolto dalla campana dopo quaranta minuti respirava assai debolmeute 5 aveva P occliio languido e semicliiuso ed era totalmente insensibile al dolore. IMa a poco a poco comincio a riaversi; trascorsa un? ora la respirazione era ridiveuuta quasi normale ; ed ancbe la mo- tilita e la sensibility al dolore sembravano riapparse. II Luc¬ cliini abbandonb P animale per breve tempo ; ma ritornato poi a vederlo lo trovo morto. Tenuto conto delle condizioni nelle quali aveva operato e dei fenomeni osservati in quest7 ultimo esperimento, P autore si credeva autorizzato a pensare die P acetilene entrasse in realta in combinazione colP emoglobina. Invece le ricerclie mi- crospettroscopiclie subito eseguite sul sangue delPanimale non gli rivelarono alcuna differenza rispetto al comportamento del sangue normale. A risultato identico giunse esperimentando ancbe sopra il sangue di un piccione. Anzi il sangue di questo animale, cbe aveva respirato una grande quantity di acetilene, e quiudi era stato ucciso per decapitazione, appariva di un colore rosso oscuro, era denso, non scorrevole e quasi coagulato. Ancbe operando con atmosfere continuamente rinnovellan- tisi di acetilene ed aria al 10, 20, 25, 30, 30 e 10 per 100 Pau- tore giunse a risultati non dissimili da quelli sopra riferiti, pur aumentando la durata della prova. Egli percio trae la conclusione, cbe P acetilene, sebbene non possa dirsi un gas semplicemente irrespirabile come P azoto, non pub neppur ri- tenersi come un gas estremamente tossico, e tanto meno come — 157 — mi veleno ematico. Ammette beusi die respirato in percentuali snperiori al 25 per 100 e a Inngo determina dei distnrbi fnn- zionali nell' organismo animale ; ma nccide solamente se re¬ spirato per nn certo tempo in miscele die ne contengano oltre il 40 per 100. 27on crede sianvi ragioni snfficienti per affer- mare con sicurezza die I7 acetilene si combiui con la cmoglo- binaj a ogni modo, se combinazioue avviene, qnesta si scinde con la massima facilita prima die sia possibile di conoscerla ; sta solo al fatto die si scioglie in nna certa qnantita nel sangue. Le osservazioni del Lnccliini jiorterebbero pertanto a con- termare le concliinsioni alle qnali ginnsero iirima di Ini Bro- ciner e Grebant 5 i qnali avevano riconoscinto die I7 acetilene e meno venefico dell7 ordinario gas illnminante, il quale se an- cbe dilnito coll7 aria, e pin pericoloso perche contieue sempre dell7 ossido di carbonio die si combina coll7 emoglobina, osta- colando I7 ematosi e determinando I7 avvelenamento ossicar- bonico.

niotoFi a Gas Hcetilene.

Una nnova applicazione lia trovato il gas acetilene, nei motori. Per ora il costo troppo elevato ne toglie la possibility di nna larga applicazione. La Casa Langen e IVolf di Milano costrnisce dei motori a Gas acetilene. Essi sono di costrnzione speciale, con accensione elettrica e consnmano circa da 200 a 250 litri di gas acetilene per ora e per cavallo a pieno carico, alia massima forza die il motore e capace di svilnppare. Diminuendo il prezzo del carbnro i motori ad acetilene potrebbero in avvenire essere vantaggiosamente ntilizzati in certe circostanze, cliecclie ne peusino alcuni critici, i qnali pre- tesero die la sostituzione degli idrocarbnri volatili con altro combnstibile era assolntamente cosa di nessnn interesse. Era coloro die fecero conoscere I7 applicazione dei motori ad acetilene si debbono citare Cninat, Turr, Cher temps. Cni- nat aveva riconoscinto cbel7 esplosione dell7 acetilene era troppo — 158 —

Yiolenta e il calore sviluppato troppo considerevole, e si e ar- restato cli froute a questa difficoltii; Turr e Ohertemps per attenuare tale difetto immagiuarono una disposizione per la quale la violenza della esplosione, die e causa delP aumento di temperatura, viene utilizzata per trasformare iu vapore una certa quautita di acqua, cib clie permette ottenere sullo stan- tufib una spinta graduate utilizzando la espansione del vapore a fine corsa. Per un artificio di costruzione lo stantufib ofire alP azione del gas una superficie tanto maggiore quanto piix si alloutana da! punto di partenza. Questa idea di usare il vapore e il gas 11011 e del resto nuova. Simon Paveva posta in esecuzione fino dal 1878. In questo niotore P acqua era introdotta nel cilindro mano mano e vaporizzata col mezzo del calore perduto. L' azione era cosi efficace clie il motore poteva marciare qualclie minuto dopo la cbiusura del rubinetto a gas per il solo eftetto del vapore. Per giudicarc del sistema^, cbe forse P avvenire trovera utile, noi diremo clie gli inventori banno combinato ugual- mente dei motori basati sullo stesso principio e cbe posseg- gono due cilindri accoppiati, e col cassetto e le pompe co- mandate da bielle. II sistema e completato da un generatore di acetileue di dimensioni concentrate ; ma e uaturale cbe pub essere usato qualsiasi generatore. Ove si volesse avere grande leggerezza si possono usare i tipi in cui P acetilene e disciolto sotto pressione nelP acetone cbe ba propriety di disciogberne circa 25 volte il proprio vo¬ lume alia pressione ordinaria e a 15°. Yi e qui tutto un campo nuovo di esperienze, ed e certo cbe P acetilene ci riserva delle sorprese, sovratutto come agente motore.

Tibeielo ad acetilene.

II signer Ofien ba studiato in questi ultimi tempi P ap- plicazione delP acetilene come forza motrice da imiiiegare ne- gli automobili. Ognuno sa cbe questo impiego si presenta sotto ogni aspetto razionale, e cbe e destinato a divenire pratico. — 159 —

Oonosciuto in Germania e appunto il triciclo Oflen ad ace- tilene; nelP interno del telaio delle tonne del tricicli comuni si trova il motore e il generatore di acetilene. L; insieme e costituito nel seguente modo : alia parte an- teriore e un piccolo serbatoio a carburo, al quale sovraincombe mi serbatoio d; acqua munito di yalvola a goccia, e dal quale la goccia regolare d? acqua discende sul carburo. La quautita e regolata mediante mauovra di apposita impugnatura. II gas die si svolge dal recipiente a carburo passa con apposito con- dotto in un cilindro, entro cui si move uno stantuflb il cui stelo e collegato alia pompa d; aria clie gli sta sopra. Con ma- novra di questi due stantuffi, aria e gas passano in uno spe- ciale recipiente di miscela molto robusto, e qui si mescolano: alia parte superiore di questo recipiente sta V accenditore ; dal recipiente passando davanti alP accenditore la miscela pub arrivare al cilindro motore propriainente detto. Cosl P accen- sione lia luogo fuori del cilindro. II motore, su questo scliema, funziona a compressione e combustione ; e a doppio eftetto con cassetto semplice di distribuzione. Gosi il movimento al ino- tore e dolce in quanto la maccliina agisce come una piccola maccbina a vapore ; per la messa in moto basta comprimere a mano la miscela nel recipiente ; clie quindi accende P infiam- matore.

IP Illuminazione dei fatd.

Dopo alcuue esperienze al faro di Civitaveccliia esperienze clie diedero dei buoni risultati, il governo ordino di provare auclie i fari della Batteria e Lanterna del porto di Genova. I risultati ottenuti, a quanto ci viene riferito non potevano es- sere piii soddisfacenti e superarono quelli di Civitaveccliia. Difatti (a parita di consumo) si ebbero alia Lanterna da 37 a 39 carcels d? intensity luminosa, mentre a Civitavecchia fu- ron di poco superati i 29 carcels. L? intensity degli splendor! fu il doppio di quella attuale col petrolio con una spesa sensibilmente inferiore. — 1G0 — Con la sostituzione dell' acetilene al petrolic si e dunque ottenuta uua luce quasi doppia alia Lanterna e tripla al faro Stella con la spesa di un terzo in confronto a quella clie si sosteneva per V illuminazione a petrolio. Infatti alia Lanterna si avevano : Col petrolio . . 2G0 candele con la spesa di L. 1,30 alP ora Con PAcetilene . 380 » » » » » » 0,10 alP ora Questi ottimi risultati fecero decidere P applicazione a tutti i fari del gas acetilene. E quanto questa luce sia conveniente e sicura per P ap¬ plicazione ai fari si pub vedere dai braui di giornali clie qui riproduciauio.

Hspe^imento di 1139 or*e.

II gaz AcetUene nei fari.

(Dal Caffaro di Genova 19 Geimaio 1902) Da persona bene infonnata ci viene assicurato che il Mi- nistero dei Lavori Pubblici, tra i diversi appareccbi di gaz acetilene esperiinentati in alcuni fari delle nostre coste, ba prescelto quello del comandante Eerracciii, di cui gia facem- mo cenno tempo addietro, riteuendolo il migliore e rispondente sotto ogni rapporto alle esigenze di cosi importante servizio. Gli esperimenti di lunga durata (1139 ore) teste compiuti sia aliai Lanterna clie al fanale della batteria Stella del nostro porto, danno assoluto affidamento clie gli appareccbi del co¬ mandante Eerracciii sono d7 una praticitb e sicurezza completa e realizzano per di piii quel desideratum di fornire luce bel- lissima a prezzo inferiore al petrolio. Comiuciati, come giii dicemmo, il 29 ottobre dell7 anno teste finito, ebbero termine P 11 gennaio corrente seuza cbe si avessero a lamentare inconvenienti od interruzioni, sia nel fuu- zionamento dell7 appareccbio cbe nella costanza e splendore di luce. Pur ottenendo coll7 acetilene una potenza luminosa quasi do])])ia alia Lanterna e iriit che tripla al fanale della batteria — 161 —

Stella, si realizzo iiii; ecouomia vistosa come 11 lettore potiii rilevare dai seguenti dati: Ore di accensione 1139. Spese col petrolio per dette ore . . . Lire 1010 Spese colP acetilene per le stesse ore . » 339 Economia in 47 giorni Lire 671 I risultati dunque non potevano essere piii persuasivi, ne piii promettenti per V Amministrazione dei Lavori Pubblici. »

Dalla Patria di Roma, 29 Gennaio 1901

« II Ministero dei lavori pubblici nello intento di miglio- rare V illuminazione nei fari delle nostre coste, autorizzb cbe fossero esperimentati a tutte spese e riscbi degli inventori, yari apparecclii iier gaz acetilene nei fari di Genova, Livorno e Civitavecchia. A tale gara prese anclie paite il capitano di vascello, Ei- liberto Eerracciu, ora a riposo, con un suo appareccliio, il quale diede risultati tali da essere preferito a tutti gii altri esperimenti, per essere sistemato nei fari. Le prime esperienze furono eseguite al fanale della Batte- ria Stella in Genova nelP aprile e maggio 1899, con un appa¬ reccliio piccolo ad un solo generatore, con plena soddisfazione della Direzione del Genio Civile, tanto die propose al Mini¬ stero prelodato, e questo acconseuti, di provare un appareccliio grande alia Lanterna di Genova. Eu interpcllato pertanto il comandante Eerracciii se inten- deva imiiegnarsi per tale esperimento fornendo V appareccliio il quale doveva soddisfare alle seguenti tassative condizioni. 1. Dare una potenza luminosa non inferiore a quella at- tuale a iietrolio, anzi, superiore 2. Dare luce brillante, costante in intensita e senza fu- mo, per 15 ore non interrotte. II comandante Eerracciu non esitb ad accettare V invito, e fatto costruire appositamente un appareccliio a quattro ge¬ nerator!, lo fece sistemare a tutte sue spese alia Lanterna. I risultati non potevano essere migliori. Annua/io Generate djll'Acetilene n — 102 —

Kimaueva ad accertarsi se i fanalisti avrebbero trovato dilficolta nel nianeg-gio delP apparecchio, e a tale scope il Mi- nistero, dietro proposta della prelodata Direzione del Genio Civile, assent! clie si procedesse ad un esperimento pratico di lunga durata own infcriore alle mille ore d? illuminazione in ciascuno dei due fari sopra menzionati, e clie rappresentano i due estremi della graduatoria onde sono classificati i nostri fari, e cioe, di 1° ordine quello della Lanterna e di 0° ordine quello della Batteria Stella. IP esperimento ebbe principio alle 17 del 29 ottobre 1900 e termino alle 7 delP 11 gennaio 1901. I fanalisti in poclii giorni s? impraticliirono completamente del maneggio delP apparecchio clie funziono seinpre benissimo, e la luce parcggib quella elettrica ad arco. Gli splendidi risultati ottenuti danno affidainento che il Ministero non indugera a far sostituire il petrolio colP aceti- lene nei fari, non escluso qiiello a luce elettrica del Tino, il quale e, per potenza luminosa, infcriore a quella ottenuta alia Lanterna colP apparecchio del comandante Berracciii. La spesa d; illuminazione elettrica al Tino ascende a 20,000 lire circa alP anno, mentre se fosse illuminato colP acetilene, la spesa non supererebbe le 1200 lire alP anno; realizzandosi una economia di ben 21,800 lire annue, non certamente di- sprezzabili. 17011 occorrono altre parole per dimostrare P utilita clie apporterebbe, sia alia navigazione che alP amministrazione dei lavori pubblici, P adozione delP apparecchio del comandante Eerracciii nei fari e fanali delle nostre coste. Calcolo del costo dell'illuminazione,

II costo tlella illuminazione col gas acetilene dipende na- turalmente dal prezzo del carburo di calcio. CliiiiiHiiie pub calcolarsi la spesa di consumo per ogni becco, partendo dal costo del carburo, yalendosi delle seguenti istruzioni. Ogni Kg. di carburo di buona quality die si trova in coinmercio da litri 300 di gas, dividendo il costo di 1 Kg. di carburo per 300, si ottiene il costo di un litro di gas. Si mol- tipliclii allora il costo di 1 litro per il nuinero di litri consu- mato alP ora dal becco clie si vuole adoprare e si ottem\ il costo orario cercato. La seguente tabella, assieme coi dati relativi ai ditterenti becclii ora in uso pel gas acetilene, da il consumo orario per ogni uno.

Consume di gas IntensiCi luminosa NOME DEL BECCO Numero in litri all' ora per candele

Bray 000 56 100 » 0000 24 50 » 00000 20 38 > 3/i Foot 21 38 » Vo Foot 14 25 Schwarz 1" 10 12 2 15 30 Oo 20 42 4 25 48 o 30 55 6 35 57

Escmpio. — Un beccuccio 5 zeri consuma 20 litri ogni ora. II carburo costa L. 0.10 al cliilo cioe ogni 300 litri di gas, ogni litro costera 0,10 : 300 = 0103 dunque il beccuccio consuma L. 0,103 X -0 = circa 2.00 alP ora. Con questo sistema potete vnlere quale e il beccuccio clie piii vi conviene e quale e la durata della carica del vostro gazogeno. — IGi —

Dati generali sulla illuminazione.

Unita fotometriclw (Unita di luce). — L7 unita assoluta proposta dal Yiolle e adottata dal Cougresso Interuazionale degli Elettricisti del 1881 e la quantita di luce, emessa i^er- pendicolarmente al suo piauo, da 1 ceutimetro quadrate di Pla- tino al imuto della sua solidificazioue. La Carcel e la quantita di luce emessa da una fiamma' alta 1 centimetri e data da un lume clie consuma 42 grammi all7 era di olio di colza purificato. La Candela inglese e la quantita di luce data da una can- 7 dela di spermaceti del diametro di /8 di pollice inglese e clie consuma 120 grammi all7 ora. La Candela germanica e la quantity di luce data da una candela di paraffina del diametro di 2 centimetri con una fiamma alta 5 centimetri. L? unita Wernon-Harcourt (2) e la luce data da una fiam¬ l ma di gas alta pollici inglesi 2,5 uscente da un foro largo j4 di pollice e alimentata da una miscela di 576 yolumi d7 aria con un Yolume di Pentano liquido a 60° E, oppure formata da 20 volumi d7 aria e 72 yolumi di Pentano gassoso. Era le suddette unita esistono i seguenti rapporti.

Candele NOME Uniti Carcel Candele Candele di DELL' UNITA assoluta inglesi germaniche Stearina

LTnita assoluta Yiolle . . . i 2,08 15,391 15,808 13,52 Carcel.... 0,481 1 6,5 Candela inglese. 0,005 0,135 1 1,027 0,873 Candela germa¬ nica .... 0,003 0,132 0,974 1 0,855 Candela di Stea- rina .... 0,074 0,154 1,139 1,109 1

TLluminazione stradale. — II numero d7 ore d7 illuminazione stradale e a Milano 3200, II consumo di gas carbone per fiam- — 165 —

m3 m3 ma alP anno varia fra 120 e lS0 ? secondo si fcratta di pic- cole o grandi citta. Illuminazione privata. — II numero cP ore d? illuminazione privata in un anno varia dalle piccole alle grandi citta da 400 a 1500. II numero delle fiamme per 1000 abitanti varia da 50 a 500.

Quantita di luee neeessat^ia.

Strade. Illuminazione sufficente, candele per m2 di superficie stradale 0,033-0,1 » Illuminazione ricca, candele per m2 di su¬ perficie stradale 1-2,5 Cortili e spazi ajperti. Illuminazione buona, ysv m2 candele d; arco 0,7-1,5 Cafe, Botteghe, Quartieri. Illuminazione buona, can¬ dele incandescenti 0,8-4 Opifici di Filatura. Illuminazione buona, candele can¬ descent! 0,6-1 » Tessitura. Illuminazione buona, candele can¬ descent! 4-8 Officine jMcccaniche, Fonderie. Illuminazione buona, candele d; arco 3,7 Tettoie (da ferrovia, ecc.). Illuminazione buona, can¬ dele d? arco elettrico 1-2 Teatri. Illuminazione buona, candele incandescenti per m2 10 0 » per serate di gala 70 /0 in piii

(Ferrini - Manualc delV Elettricista). — 1GG —

Li' uso delle lampade ad fleetilene per la distruzione degli insetti noeivi.

Era i numerosi nemici della vi&na ve ne e uno, 11 Firale^ piccolo iusetto lepidottero die in alcuni aimi fa dei grandi daimi. Da due o tre aimi i vigneti di Beaugolis e della Bor- gogua lianno subito dei gravi attacchi dalla propagazioile di questo insetto. Furono provati diversi processi per accertare la marcia di q.uesto nemico temibile, tutti molto costosi e senza 1111 resultato soddisfacente. Due illustri enologhi i sigg. Gastine e Verm ore! banno avuto 1? idea P Estate scorsa di ricorrere alP uso di trappole lumiuose alimentate dal Gas Acetilene. I resultati ottenuti furono eccellenti e tali da destare P attenzione dei viticultori. I sigg. Gastine e Vermorel ne lianno fatta comunicazione re- centemente alP accadeinia delle Scienze di Parigi facendo ri- levare la semplicita del processo, il suo valore e la piccola spesa clie occorre per la sua applicazione. Gli esperimentatori si sono serviti di un becco usuale li- bero posto a 15 centimetri circa di altezza al disopra di un bacino circolare in metallo leggero del diametro di 50 centi¬ metri. Questo bacino poco profondo viene ricoperto da uno strato di acqua di due o tre centimetri ricoperto a sua yplta da uno strato di petrolio. II piccolo generatore contiene 150 grammi di carburo suf- iicienti per alimentare durante sei o sette ore un piccolo becco filiforme di circa un carcel. Questo generatore sopporta il ba¬ cino trappola. Durante P accensione se il vigneto e stato gia molto gua- sto dalla Pirale clie ne lia gia tolta la foglia, si pone in basso il lume, se e poco danneggiato si mette piii alto acciocclie le foglie non impediscano la vista della luce. Si acccnde le lam¬ pade verso le otto e si tengono accese fino alia mattina. Si osserva allora clie al principio della sera si prendono pocbe farfalline ma le prese abbondanti cominciano a notte alta. Delle vere nubi di farfalle sono attirate dalla luce bril- — 1G7 — lante ; parte bruciano traversando la zona calorifica della liam- ma ma la maggior parte sono prese precipitandosi nel bacino nel lore volo a curve strette e rapidissime in vicinanza della liamma. Queste esperienze sono delle piii interessanti: V uso delle lampade ad Acetilene La portato ad una distruzioue di in- setti infmitamente maggiore di quella ottenuta fino ad ora. L; idea di servirsi del gas acetilene e dunque eccellente e il sistema di trappola a acqua e petrolio lia imrmesso ai sigg. Gastine e Yermorel di fare delle catture considerevoli di insetti. Eesta la questione della spesa: il processo e cosi pratico come economico. La spesa per ogni lampada e per sera e di circa otto centesimi, aggiungi poclii centesimi di petrolio; se le lampade sono situate in quadrato a distanza di 50 metri una dalP altra bastano l per ogni ettaro. La spesa percio e di circa 32 centesimi per ogni ettaro. Supponendo die al mas- simo stieno 20 giorni accese la spesa sanf di 0,40 cifra ben piccola se si paragon a alle altre esperienze. II risultato ottenuto dai sigg. Yermorel e Gastine sembra destinato dunque in molti casi a rendere dei real! servizi per la distruzioue degli insetti nocivi.

Sono neeessarie delle misuse di preeauzione eolP illuminazione eoll' acetilene ?

Senza dubbio ! L; acetilene e per se stesso altrettanto poco completamente scevro di pericoli quanto il petrolio od il gas. Come con que¬ st! pero anclie colP acetilene si possono facilmente evitaro i pericoli. Badisi a quanto segue. IP acetilene puro per se stesso non puo esplodere! Eon appena pero esso si mescola in sufficiente quantita colP aria e poscia vi entra una fiamma, puo avvenire un? esplosione. Clie cosa ne segue? die non dobbiamo mai entrare con un Inme in un locale ove sia collocato un apparato d7 acetilene! Per una qualsiasi - 1G8 — accidentalitii V acetilene potrebbe esser penetrate dall' appa- rato nel locale. Cio sarebbe in se e per se cosa di nessnnis- sima importanza e I7 acetilene potrebbe esser nnovamente al- lontanato mediante semplice ventilazione. La cosa perb di- viene pericolosa se la miscela d7 acetilene ed aria si accende, la qual cosa avvieue immediatamente ayyicinandosi con un lume acceso. Persino uu sigaro od nn fiammifero non intera- mente spenti potrebbero produrre accidenti funesti. Del pari naturalmente non bisoguera entrare con lumi in stauze in cui I7 acetilene potrebbe penetrarvi sia per lasciar aperto il robinetto, sia per non essere la condotta dei tubi ermetica. L7 acuto odore d7 aglio dell7 acetilene si fa certo sentire in tali casi nnche in distanza e serye di cenno monitorio. In esercizi regolarmente condotti questi casi speciali non si possono as- solutamente yerificare. In generate si pub dire : Chi empie I7 apparato d7 acetilene sempre durante il giorno ed osserya le norme prescritte dalla polizia e dalle societa d7 assicurazione contro il fuoco, cui si connette anche I7 uso di purificatory pub star sicuro, che I7 impiego della luce d'ace- tilene non trae seco il minimo pericolo. ASSOCIAZIQNE 1TALIANA

FRA GLI

Mancava in Italia un' associazione clie mirasse a tutelare gli iuteressi dei numerosi acetilenisti Italian! e clie al pari di quella Fraucese promnovesse e incoraggiasse questa iudustria. Dopo alcune sedute preparatorie invitati dal Sig. G. Storni a cni si deve qnesta iniziativa il 13 novembre una trentina di adesionisti si riunivano in assemblea e decidevano di af- fidare ai signori - Yittorio Bonomi - Davis ing. Frnklin - En- genio Fossati - Segre aw. Mario - Storni Giuseppe - V inca- rico di compilare uno schema di statuto che regolar dovesse V Associazione degli Acetilenisti. I suddetti signori il 1. decembre 1901 mandavano la di- contro circolare. — 170 —

ilssociazione Italiana fra gli Meetilenisti.

Sgregio Sign ore,

In ottemperanza al mandato conferitoci dalV assemblea del giorno 13 Xovembre u. 5., abbiamo compilato lo Schema di Sta- tuto qui annesso, e vi rammentiamo che nel dccretare in quella seduta la costitnzione deW associazione, venne stabilito di ricon- vocarsi il giorno 8 cor rente. Conseguentemente la S. Y. e prcgata ad intervenire a tale assemblea che sard tenuta in detto giorno 8 corr. alle ore 14, nelV antisala del Palazzo Marino, Piazza della Scala, qier la xo- tazione del seguente

©IBIEDHWIE BDIEIL GUdDIRlI© -

1. — Approvazione del verbale della precedente seduta. 2. — Approvazione dello Statuto Sociale. 3. — Xomina delle Cariclie. 4. — Coimuncazione della Commissione.

Bono^ii Yittorio Davis lug. Pranklin Fossati Eugenic Segre Aw. Mario Storni Giuseppe STATUTO d@il'Ass©©iasi©fi© ifaBaai^a

fra gli Acetilenisti

approvato nell' adunanza dell'8 Dicembre 1901 L' ACETILENE

Rivista Quindicmate

deBE'industria deR'AcetiEene

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Pistoia

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Telefono N. 17

Indirizzo telegrafico: Acetilene - Pistoia

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m Titolo e scopi dell1 Associaziona.

Abt. 1. — Sotto il titolo « Kssoeiazione Italiana fi?a gli aeetilenisti » e foudata iina Society fra inventori, cul- tori, iudustriali, negozianti e qnanti altri sono interessati alia produzione del gas acetilene ed alle sue applicazioui industriali e scientificlie. Essa avril sede in Milano. Art. 2. — Gli scopi della tssociazione sono : a) Di studiare e divulgare tutto quanto interessa la pro¬ duzione e le applicazioui del gas acetilene e suoi derivati. b) Di tutelare tale industria di fronte alle autoritil am- ministratiye e giudiziarie, le Societa assicuratrici od altre isti- tuzioni aventi prevenzioni o interessi in opposizione a quelli dell; industria stessa. c) Di vigilare perche le misure o limitazioni di qualsiasi ordine non eccedano quelle razionalmente precauzionali per dar luogo ad altre di carattere vessativo, compilando alP uopo un regolamento proprio, ispirato seriamente e strettamento alle esigenze tecniclie e scientificlie. d) Di creare un collegio di arbitri per studiare e risol- yere qualsiasi yertenza die gli yenisse sottoposta relatiya al- P industria delP acetilene, ed alia sicurezza e solidita degli apparecclii di produzione ed applicazione. e) Di promuovere e incoraggiare la pubblicazione di un — 174: — giornale sciciitifico-industriale trattante esclusivamente del- P acetilcne c sue applicazioni, di formare ima biblioteea di tutte le pubblicazioni interessauti tale industria e di accordarsi colle associazioni congeneri gia sorte e clie verranno a sorgere uegli altri Stati per eventuali azioni solidali. f) Di promuovere ed organizzare esposizioui, concorsi e gare relative alP acetilene, anclie approfittando dei diversi con¬ corsi industriali, nazionali o regionali. (j) Di fornire consigli ed informazioni ai suoi soci come pure alle diverse Autorita od enti scientifici ed industriali.

Del Soci.

Art. 3. — Possono far parte delP associazione : 1°. I proprietari, il personale tecuico ed ainministrativo delle oflicme per la fabbricazione del carburo di calcio ed i fornitori delle materie prime occorrenti per la sua composi- zione e mezzi di lavorazione. II0. I rappresentanti delle fabbriche, ed i negozianti di carburo di calcio. III0. GP inventori, costruttori, negozianti e rappresen¬ tanti di appareccbi a gas acetilene e dei principali accessor!. IY0. I cultori, professionisti, ufficiali, scienziati ed in genere tutti coloro che giustificano un interesse a seguire lo sviluppo scientifico ed industriale dell ;acetilene. Art. 4. — L? animissione alle diverse categoric di soci, sara subordinata al regolamento interno, clie verra sottoposto dal Consiglio Direttivo alP approvazione delP assemblea. Art. 5. — I soci si dividono in

fondatovi, or dinar i y onorari, corrispondenti, adcsionisti, — 173 —

Sono soci fondatori tutti coloro clie appartenendo a qua- luuque delle categoric di cui all; art. 3, avranno aderito alP as- sociazione entro il 1 trimestro del 1902. Sarauno soci ordinari, coloro clie, aveudo i requisiti di cui alP art. 3, ue avranno fatto domanda dopo il 1 Aprile 1902. Potranuo essere nominati soci onorari, coloro clie avranno in qualclie modo reso eminenti servigi alP industria delP ace- tilene. Saranno ammessi a soci corrixpondenti gli stranieri od ita- liani residenti alP estero, clie si occupano delP acetileue a scopo teorico o pratico. Saranno soci adesionisti tutti coloro clie non potendo essere ammessi nelle precedenti categoric, desiderano tar parte del- P associazione. Aut. G. — Le domande d; ainmissione a socio dovranno essere inoltrate alia Presidenza, la quale a norma del Eegola- mento interno provveden\ come e del caso.

Ammmistrazione e Direzione.

Aut. 7. — L7 associazione e retta ed amministrata da un Oonsiglio Direttivo composto di 9 membri eletti fra i suoi soci fondatori ed ordinari in assemblea ordinaria annuale. jiSron meno di cinque fra gli eletti dcvono appartenere a qualcuna delle categoric I, 11 e III di cui all7 art. 3 del pre- sente statute. Aut. 8. — Le deliberazioni consigliari saranno valide quando vi abbiano partecipato almeno cinque membri. — A parity di voti prevarra il partito cui accede il Presidente o clii ne fa le veci. Aut. 9. — II Oonsiglio dura in carica per un anno, ed i singoli componenti sono rieleggibili. Aut. 10. — Se a causa di dimissioni o di decesso entro i dieci mesi dalla loro nomina i membri del Oonsiglio fossero ridotti a G, sara convocata un7 assemblea straordinaria per la — 17G — elezione delle cariclie yacanti, le quali clureranno in funzione fino alle nuove elezioni generali ordinarie. Aut. 11. — II Consiglio eleggo nel suo seno un Presidente 1111 vice-presidentc ed un segretario-tesoriere. Aut. 12. — II Presidente dirige le adunanze generali, le sedute del Consiglio Direttivo e rappresenta uflicialmente V as- sociazione. Egli lia inoltre il compito di sorvegliare V esecuzione dei lavori correnti e di coordinare il materiale di discussione per le assemblee e le sedute del Consiglio. Qualora no fosse impedito, tali funzioni saranno esercitate dal vice-presidente, ed in assenza anclie di questi, dal consi- gliere piii anziano d; eta. Aut. 13. — L? Associazioue potra eleggersi un Presidente onorario, nella persona di clii si sia reso benemerito delP alta carica, per servigi resi alia scienza ed alia associazioue stessa. Aut. 14. — Per lo studio e la soluzione dei diversi que- siti, verranno di niano in mano elette apposite commissioni, il nuniero e la scelta dei cui componenti sari\ stabilito dal Consiglio a seconda delP importanza e delP indole della questio- ue a trattarsi. Aut. 15. — Tutte le cariclie sono onorarie.

Assemblee.

Aut. 1G. — IP Assemblea generale sara indetta dal Con¬ siglio Direttivo, entro il primo trimcstre delP anno, per la re- lazione morale e iinanziaria delP associazione, per P approva- zione del bilancio e la nomina delle cariclie sociali. Essa dovra essere preannunciata nel giornale ufficiale al- meno tre settimane prima. La relazione finanziaria e P or dine del giorno dovranno essere pubblicati almeno dieci giorni prima da quello delP adunanza. Aut. 17. — Tutti i soci potranno prendere parte alia di¬ scussione, perb il diritto di voto b limitato ai soci fondatori ed ordinari. — 177 —

Art. 18. — Lc deliberazioni saranno valide quando risulti la maggioranza assoluta di voti. Art. 10. — Per modificazioni allo Statuto, occorre la pre- senza di alineno la meta dei soci aventi diritto a voto e le deliberazioui saranno valide solo quando siano appoggiate da alrneno 2/3 dei presenti. Qualora V adunanza andasse deserta per niancanza del numero dei soci di cui sopra, si procedenl entro i quindici giorni ad tina nuova convocazione, ed allora sara valida V assemblea qualunque sia il numero degli inter- venuti. Art. 20. — !N*on sono ammesse deleglie per votazioni. Pero in casi a determinarsi dalP assemblea, le votazioni po- tranno farsi per corrispondenza secondo le modality e norme stabilite dal Regolamento interno di cui alP art. 1. Art. 21. — L7 assemblea, a maggioranza assoluta di voti potra stabilire di volta in volta il caso di far votare talune importanti quistioni a mezzo di referendum, fissandoue le mo- dalita a seconda delP urgenza. Art. 22. — Sara obbligo del Gonsiglio di in dire iin; as¬ semblea straordinaria, quando avvenimenti di certa importanza lo ricliiedano, quando si verificasse il caso di cui alP art. 10, ed inline se essa sia reclamata per iscritto da almeno 2/3 dei soci fondatori e ordinari.

Quote.

Art. 23. — Pei soci fondatori ed ordinari la quota e lis- sata in annue L. 20. Pei soci delegati a rappresentare nfficialmente Society per la fabbricazione del Oarburo di Calcio in Italia, la quota e elevata a L. 200. Per coloro die rappresentauo analoglie so- cieta fabbricanti alP estero, a L. 100. Pei soci corrisjpondenti ed adcsionisti, la quota e fissata in L. 10, I soci onorari saranno esenti da tassa. Annuario Generate dell'Acctilene. 12 — 178 — I soci annnessi dopo il 1 ISTovembre, rton saranuo teuuti a pagaro cbe la quote dell' anno seguente. La tassa d; iugresso per i soci ordiuari e iissata in L. 10, per i soci corrispoudeuti ed adesiouisti inscritti dopo il 1 apri- le 1902, in L. 5. Art. 21. — Yerra istituito apposite fondo delle oblazioni e versamenti eseguiti dai soci od enti a scopo di studi e ricer- cbe scicntificbe o di propaganda industrialc.

Dimissioni.

Art. 25. — In caso di dimissioni, queste dovranuo essero trasmesse per lettera raccomandata al Consiglio Dircttivo entro il 31 Ottobre, e non potrauno averc eli'etto cbe col nuovo anno finauziario.

Scioglimonto dell' Associazione.

Art. 2G. — L'ordine del giorno per lo scioglimento del- P associazione, dovra essere cbiesto da almeno 3/1 dei soci, ed inserito per tre volte consecutive nel giornale ad essa ufficiale La deliberaziono relativa sara valida quando si sia raggiunta uua maggioranza di 1/5 dei votanti presenti e dei 3/1 dei soci iscritti. art. 27. —Hpatrimonio residuale dalla liquidazione del- P associazione dovra essere impiegato a scopo di beneficenza tranue nel caso cbe lo scioglimento sia stato deliberate per progettata fusione delP associazione con altre congeneri, nel qual caso il patrimonio dovrii essere adibito per un' opera a vantaggio delP industria delP Aeetilene, ed in nessun caso passare in possesso den' ente col quale P associazione va a fondersi.

Milano, li 8 Dicembre 1901. BIOGRAFIE INDUSTRIALI

I nostri inventori.

Paolo JVTaderni.

Paolo Maderni nacque a Cannes il 17 agosto 1851. Yec- cliio allievo della accademia di scienze di Torino fece del bril- lanti studi sulla meccanica, la fisica e la cliimica. Questi studi fnrono completati alia scnola di Arti e Mestieri a Parigi. Egli si interesso in special modo di tutte le questioni d? illnmina- zione, di riscaldamento e di forza raotrice e le sue prime ri- eerclie, fatte con passione, portarono all' utilizzazione delP os- sigeno delP acqua per P illuminazione. Egli ottenne dei seri risultati senza poter tuttavia applicarli nel dominio pratico, fu sedotto allora dai lavori di Berthelot e Moissan. Inno- vatore per tendenza ingegnoso per temperamento fece bre- vettare degli appareccbi produttori di Gas Acetilene che sono i primi per data e ancora i primi nella pratica. Una grande novitii ci annunzia il sig. iMaderni; il motore a dinamite ne — ISO — piu ne meuo ; attendiamo ancora un po? e avremo occasione di parlare di questa invenzione die certaineate fara furore.

"8ota. Bene. Sara pubblicata ogni anno la biografia e 11 ritratto di tutti quegli acetilenisti die si sono distinti nelP annata per le inveu- zioui i^iii utili alP industria delPAcetilene.

lxf ileetilene all' Hstetfo.

Inghilterra. — 11 gas acetileneha in Ingbilterra un temi- bile concorreute : il gas ordinario d; illuminazione, il cui prezzo di costo non e molto elevato nel paese classico del carbon fossile. Tuttavia P industria delP acetilene yi lia gift preso un considerevole sviluppo. Attualmente e P AcetylenG Illuminating Gy. die ba il mo- nopolio della fabbricazione e della vendita del carburo di cal¬ cic in tutto il Begno Unito. Dapprincipio si introdusse in Ingbilterra P acetilene li- quido) in seguito si e tentato P acetilene compresso fino a dieci atmosfere; ma ancbe questo e stato abbandonato. Gli Inglesi non sono troppo entusiasti delP appareccbio a caduta di carburo nelP acqua : quello cbe sembra essere maggiormente preferito e P appareccbio a contatto, con gazometro. La canalizzazione si fa quasi dappertutto in ferro, come in Germania. Essa viene a costare il 10 % di piii cbe nou quella in gbisa, ma offre una grande economia sulla canaliz¬ zazione in piombo, la quale e molto in favore in Francia, dove si dovra abbandonare nelP illuminazione della cittb il giorno in cui si vorra dare una grande estensione a quel ramo del- P industria delP acetilene. In Ingbilterra non si pratica quasi alfatto P epurazione, partendo dal principio cbe un buon carburo ben fabricato non deve dare gas impuro. Per ora non ci sono cbe due o tre villaggi della Gran — 181 —

Bretagna illuminati ad acetilene. £ da notare perb 11 sistcraa originale die vi e stato applicato : quello del contatore auto- matico collocato in ciascuua casa nella quale e stata i^osta la canalizzazione. Si introduce 1111 penny nell; apertura dell7 ap- pareccliio, e il contatorc entra in funzione per fornire una certa quantita di gas. Malgrado la concorrenza del gas d? illuminazione, il prezzo del carburo e piii elevato in Ingliilterra che in Eraucia : esso varia da 10 a 50 centesimi il cliilograimna, loreso alP officina. La produzione garantita e di 315 a 320 litri, e il rcndimento degli apparecclii si avvicina niolto alia cifra dei 300 litri per ogni cliilogramma di carburo, dati gli apparecclii di seria e perfetta costruzione. Come notiziario rileveremo cbe a Liverpool e stato teste sperimentato un sistema di lampade ad acetilene destinate al- P illuminazione dei docks Alessandro. L; assenza assoluta di ogni pericolo nel sistema impiegato fu favorevolmente apprez- zata da nnmerosi spettatori. A Whitehead fu indirizzata al Consiglio del distretto una petizione per otteneie P illuminazione ad acetilene. Francia. — A Parigi si sta per fondare un Uflicio tecnico delP acetilene, comprcndentc tre servizi distinti: commerciale, giuridico e tecnico. Lo dirigera Pierre Kosemberg, uoto nel mondo acetilenista. Gcrmania. — A Francoforte sul Meno i fabbricanti di car¬ buro si sono riuniti in un nuovo Sindacato. A Gladenbach e stato adottato P acetilene come mezzo di illuminazione delle pubbliclic vie. Inoltre esso e stato intro- dotto nelP Hotel principale del paese, come in una importante fabbrica di filati. Svizzcra. — Bauma, una piccola cittil vicino a Zurigo, particolarmente frequentata per la bellezza della sua iiosizione, ha da poco introdotto per le sue strade P illuminazione ad acetilene. IP esempio di questo piccolo paese san\ prossima- mente seguito dai Oomuni vicini, die, sprovvisti Onora di ogni mezzo di illuminazione, si propongono di adottarein nuovo gas. Stati UnitL — Pareccliie citta della provincia delP Illi- — 182 — nois staimo stucliando la questione delP illuiinnazioiie per mezzo delP acetilene. II municipio di WatcrvilU sta elaborando, ad istanza del propri abitanti, 1111 progetto d' installazione di gas acetilene per i "bisogni pubblici.

L'ACETILENE

nelle citta, estere

FRAS^OIA.

Elenco di citta illuminate a Gas Acetilene.

Tubazione Becchi LOCALITA Dipartimenti metri Numero

Alzonne Aude . . . 2.O00 54 Conilliac Aude . . . 1.400 GO Dun sur-Meuse . . . Meuse . . . 2.300 210 Ouveillan Aude . . . 4.000 500 Iloudelaincourt . . . Yosges. . . 1.800 17 Caux et Lauzans . . Aude . . . 2.000 50 IS'yons Drome . . . 4.000 340 Liffol-le-Grand . . . Yosges. . . 3.548 140 Bourg-sur-Gir . . . Gironde . . 3.800 150 Bretteville-sur-Laise Calvados . . 1.200 GO Port-en-Bessin . . . Calvados . . 1.000 100 Ain-El-Arba .... Orau . . . 2.000 31 Touggourtli .... Constantine . 400 31 Mouzon Ardennes . . G.000 YL15 La Clayette .... Saone-et-Loire 4.000 300 La Courneuve . . . Seine . . . 18.000 930 Ilagetman Landes . . 4.000 204 Yias Herault . . 1.800 82 Anizy-le-Oliateau . . Aisne . . . 2.982 115 Trim Orne . . . 4.000 350 Beaumont Sarthe . . . 5.500 2G0 Cloyes Eure-et-Loir . 9.400 700 Ebgaro Gers . . . 4.800 200 Senonclies Eure-et-Loir . G.700 G50 Yoves Eure-et-Loir . G.S00 280 Bellegarde Gard . . . 8.200 G40 Bucby Seine-Infer . 2.800 250 Beaufort Herault . . 1.000 G30 Zemmorra AlgArie . . 800 40 GER^ANIA. Prezzo del metro cubo CITTA Pro\ incie Popolazione del Gas agli abbonatl March! Kasfiirtli-s/le-j\reiii Baviere .... 2.500 2-4A0 Oliva, pres Dantzig . Prusse .... 4.215 — Sclioasee — ... 1.53G — Ellerbeck .... — ... 4.176 — Strelitz Mecklembourg 5.000 1-9-10 Treptoin Prusse .... 4.363 — Preiskretcliam . . . — ... 4.500 — Sulzbourk .... Gr. duclie deBade 1.111 — AllencLorf .... Ilesse-Xassau . . 6.000 — Bad Schlangeabad . — ... 382 — Dtirrenberg .... — ... — — Grossenliuden . . . — ... — 2-4-5 Daaden — ... 1.767 2-1-5 Guttstadt .... — ... 4.504 2-1-2 Joliaunisbourg . . . — ... 3.000 — Passeidieiin .... — ... 1.967 — Senzbourg .... — ... 3.562 — Eatibor Sil^sie .... 2.298 — Priedlaml .... Prusse .... 3.518 — Arys — ... 1.324 2-1-2 Bichsfe^w order . . . Prusse Oceiden. . 1.148 — Prauenbourg . . . — 2.158 — Saalfeld — 2.517 — Alluin — 3.500 — Pillkalien .... Prusse Orientale 2.900 — Xeuiiircli — 550 — Dainienberg . . . — 2.000 — Guadeiifels .... District d;Appeln 400 — Grim m en .... Stralsund . . . 3.500 — Ilerzherg .... — ... 3.600 — Kircbditmold . . . Cassel .... 1.800 — Leinefeld .... Erfurt .... 1.700 — Pegau Saxe 5.300 — Scliloclian .... Mariemverder. . 3.300 — Travemilnde . . . — 1.800 — Vaetlien Magdebourg . . 3.300 — Z^isclieualin . . . Oldenbourg . . 4.600 — Bismark Westpbalie . . 600 — Dose Hambourg . . . 1.200 — Eppingen .... Gr. duclie do Bade 3.600 — Ileinrichswalde . . Ganibinnen . . 1.700 — Loburg Magdebourg . . 2.000 — ]\ranebacli .... Gotha .... 1.200 — Plen Ilolsteiii . . . 3.250 — Stubm Marieirw erder . . 2.300 — Telliugsted .... Sclileswig-IIolst . 5.500 — "Weissenlels .... Saxe 23.800 — — 184 —

STATI UNITI.

DATA NOME Popola-

dell' inaugurazione della Cittk zione tori Con s u m a- della r cte Lunghezza

Mai 1898 New Milford, Conn. 1.500 G5 4 Juillet — Milibrd. Pa . . 881 35 5 Decembre — Wabash, Ind . . 8.G18 — 8 Jauvier 1899 Eidgefield, Conn. 1.830 20 2 1/4 Juin — Milbrook, N.-Y . 1.027 5G 8 1/2 Aout —' Dana, Ind . . . 893 35 3-5 ZSTovembre — Lakeville, Conn . 1.800 3G 2 Aout 1900 Luruy, Ya . . . 1.147 32 1 12 Aout — Locke, N. Y. . . 423 15 3-5 Octobre — Manckester, Ya . 9.713 93 G Octobre — Ellatou, Ya . . 400 9 3-3 jSTovembre — Adair, Iowa . . 879 — — X'ovembre — Holstein, Iowa . 870 — — ]S"ovembre — Nickols, N.-Y. . 525 18 1'3 Decembre — JMoscow, Pa . . 580 11 1-3 Fevrier 1901 Union Springs,N.Y. 1.0GG 17 14 Fevrier — Licktfield, Conn. 1.120 32 G 14 Avril — Ckurckville, N.Y. 530 12 1 Mai — Quarryville, Pa . 5G5 24 1 12 Aout — Saline, Mick . . 584 — — Aout — Botkbay liar, Me 1.000 20 2 1/2 Octobre — Amenia, N.-Y. . GOO 24 1 1,4 Xovembre — Marion, Mass . . 1.200 33 4 ]!S! ovembre — Lisbon Falls, Me 1.400 18 o Xovembre — Millinockett, Me . 2.000 40 4 1/2 libri • Giornali • Riviste • Annuarii

die trattano unicamente, o spesso deiracetilene e dell'industria del carburo

L' Acctilcnc. — Organo degli interessi delP industria dell7 ace- tilene. Eivista quiiulicinale diretta da Sisto Begliuoiiiini, si pubblica in Pistoia, abbonaineiiti per un anno L. 8 per sei mesi L. 4,30. Corrispondenze da tutte le parti del mondo. Acctylcn in Wissenschaft und indvstrie. — Zeitsclirift des Deut¬ sche aeetylenvereius. Preis fur das Halbjahr S M. ITalb- mouatlich ersclieint ein ITeft. Yerlag yon Carl Marliold in Halle a s. Berlin. L' Acetilene-Gaz. — Eevue bi-mensuelle des Applications In- dustrielles du Carbure de Calcium. Principaux collabora- teurs : P. Palle, A. Blanc, Paul Hubert, Ed. Bonnafo, G. Pellissier, Oh. Eaber, etc. etc. Abonnements: un an, Paris et Departements, 5 fr. Union postale, 8 fr. Etran- ger, 12 fr. Direction et Administration, 8, quai de la Loire, h Eoanne (Loire) Bureaux: h Paris, 37, cours de Yincen- nes. A Toulouse, 17 rue Ingres. Ij AcetyUnistc du Midi. — Publication inddpcndante paraissant le 10 et le 23 de cliaque mois. Organe de V Acetylene dans les d6partemcnts du Midi, P Algcric et les Colonies. Abonnements: Erance, un an, 3 fr; Etranger (Union po¬ stale) 8 fr. Administration et redaction : 8, rue Estelle, jNEarseille. Principaux collaborateurs : MM. Louis Portais, — 18G —

E. Granjon, Paul Ilubert, A. Eemond, Paul Lebrun, E. De Lamberterie, A. jMaryille, E. P. A. Borrelly^ IT. Gal- lus et nombreuy eutres emiueuts acetylenistes clout la per- sounalite se caclie sous des pseuclonyines. Pars ses articles interessants et varies, V Acetyleuiste du IMidi est deveuu eu pen de temps le veritables jourual des acetyl6uistes. Son intiere independauce et le nombreux services qu7 il a renclus la cause de I7 acetylene lui out acquis une veri¬ table notoriete qui augment cbaque jour. Ahrens. — Sdndbuch der Mclctrochemio. Kaps II. Angewandte Elektrochemie, Carbide, Acetylen. Die Metallcarbide uncl ihre Yerwendung. Album do V Acetylene. — (Traite pratique et complet, mis a jour tons les aus) 5 prix 3 fr. 50 par an 5 cliez I7 auteur, 5Ibis, rue Mozart, Paris, et dans toutes les librairies. Franco 4 fr. 1/ Aluminium et V Acetylene. — Administration et bureaux : 2G, rue Brunei, Paris. L' Amateur Photograplic, 24, boulevard Saint-Germain, Paris. Annales Industrielles, 52, rue Lafayette, Paris. Annalen der Chemie (Liebig7s). Annalen der Fhysilc mid Chemie. Allay. Oest. Chemilcer und TecUnilcer Zeitung. Annales des mines. Annales de Chimie et de Physique. Ausziige aus d. Patentschriften (Berlin). -v American Journal of Science (Silliman). Annuario Generate delV Aeetilene. — Eivista annuale conte- nente gli indirizzi di tutti i commercianti di articoli i^er Gas Aeetilene e delle industrie affini. Prezzo del volume L. 10, edito da Sisto Begliuomini in Pistoia. Annuario Scientifico ed Industrialc, diretto dal Dott. Arnoldo Usigli, compilato dai Professori: G. Y. Scliiaparclli, G. Geloria, G. Giovannozzi, Y. Monti, D. Murani, Y. Eic- coli, dott. A. Usigli, dott. A. Maroni, dott. E. Seccbi, U. Ugolini, A. Brunialti, ing. E. Garuffa, ing. 0. Arpe- sani, ecc. Milano, F.lli Treves, Editori. — 187 —

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Illuminazione pubbliea ad Heetilene 0 sua utilita.

Presentemente in Italia la maggior parte delle citta sono illuminate a Gas o a luce elettrica e questa illumina anclie no a grande parte di piccoli paesi. Pero in questi lia la maggio- ranza il Petrolic clie da molto tempo avrebbe ceduto il posto alP elettricitil o at gas usuale se cio fosse conyenuto ai mu- nicipi clie lianno dovuto forzatamente per economia conservare il Petrolio. Ma ecco clie ora possono trovare nelP Acetilene quello clie non lianno potuto avere fino ad ora. 15 da credere cbe in un avvenire non molto lontano, P illuminazione pubbliea a Petrolio ceda il posto alP Acetilene ed ora direi quasi, cbe in alcimi posti, anclie il gas comune e P elettricitb dovranno a causa delle spese enormi cedere il posto alP Acetilene. Pacciamo qualclie confronto. 11 Petrolio. L; acetilene costa assai meno ed e naturale cbe lo supplanti. II iietrobo poi in effetto b ancbe, malproprio, incomodo e dannoso. II gas comune. IP Acetilene costa meno della meta e se il gas usuale si e potuto conservare lo deve al becco Auer col quale non e piii caro del 10 % delP Acetilene. Ma ancbe in questo caso bisogna acquistare le reticelle clie sono assapfra- gili e costose senza contare la rottura dei tubi cbe e frequen- tissima e cio porta una grave spesa. In quanto alP Mettricita essa e carissima quantunque co- moda. Se si interroga un commerciante il cui caffe o magaz- zino e illuminato a elettricita rispondera subito cbe le piccole lampade a incandescenza iliuminano male e costano carissime e solo per la concorrenza dei vicini il proprietario e co- stretto a tenere sempre illuminato il locale con suo grande scapito. Tutto questo prova cbe P Acetilene b splendida e supe- riore a tutte le altre illuminazioni. — 191 —

Ecco qui im preventivo i^er V istallazione di una centrale a gas acetilene per una piccola citta con 500 becchi del quali 10 per I7 illuminazione pubblica. Appareccbio generatore e Gazometro. . 3.500 Tubazione iu ferro 2,500 metri . . . 7,750 10 Lampioni 3,200 Eabbricati diversi 2,500 "Totale L. 10,950 E"elle 16950 non e compresa la scavazione del terreno cbe vien fatta a spese del municipio. Dai dati sopra descritti si vede die I7 impianto di piccole officine a Gas Acetilene non e tnnto caro, cbe costa 3/i meno 7 2 7 dell Elettricita e I3 dell officine a Gas usuale, cosi si po- trebbero fonnare delle societa per I7 nso delle officine nei pic- coli centri. Ecco cosa renderebbe mi impianto di 600 lampade in un paese.

Spesa d7 Impianto 16950,00

EXTKATA.

10 Eiamme pubblicbe (1,000 ore d7 accensione) . 1,800 160 » particolari (5,000 metri cubi a 3 lire) 15,000 Eiprese diverse 150 Totale L. 17,250

USCITA.

20 Tonnellate carburo a 125 8,500 Mano d7 opra (un operaio - un accenditore) . . 1,500 Eitenuta (25 francbi per Tonnellata) . . . 500 Direzione e spese di ufficio 1,800 Totale L. 12,300

Entrata .... 17,250 Spese 12,800 Beneficio netto . . . 1,950 — 192 —

RIPAEUZIONE DEGLI UTILI.

0 Eiserva 5 /0 . 217,50 Interessi e amrnortizzamento. 1122,00 Totale L. 13G9,50 Benefizio netto 4950,00 Eipartizione * 1309,50 Resto 3,590,50 All' amministrazione 25 % 897,50 > Q r'OA Agli azionisti 75 % 2,692,50 ) ,0 0 cio die dii, nn ntile netto del 13,25 /0 dedotti gli interessi. Questo ntile pub esser maggiore se si considera il minor prezzo del carbnro calcolato qui ad nn massimo di L. 425 la tonnellata. Queste cifre sono la prova piii eloquente della convenienza di qnesti impianti e della formazione di piccole society regio- nali per P impianti del gas acetilene die e riservato ad avere nn grande avvenire nei paesi a cni non e concesso per ragioni economiclie avere il gas usuale o la luce elettrica. INDIRIZZI

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20 Tettamanti Antonio Como

21 F.lli Beretta Boma

22 Mariano Petrajuolo Piedimonte d'Alife

23 Ing. Francesco Solimene Avellino

24 Bossi Francesco Maratea

25 G. Carrera & C Napoli

26 Vinci & C Messina

27 J. Giorgianni & C

28 Ing. Engenio Gnastalla Modena

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30 F. Zuccolini & C Roma

31 Bonomi Vittorio Milano

32 Ing. G. D. Vleeschanyer (Comp.a Brunt)

33 Ing. L. Troubetzkoi

34 Cavigioli Francesco Menaggio

35 C. Kress & C Torino

36 Francesco Mo Vercelli

37 Adolfo Perret Aosta

38 Sagarriga Visconti & C Bari

39 Lorenzo Milella di S

40 Paolucci Grandi Bologna

41 Antonio Merlo Milano

42 Societa Piemontese Carburo di Calcio . Torino — 269 —

43 G. Colombero & C Torino

41 Do Marta & Gallesi >

45 Societa Italiana dei Forni Elettrici . Roma

4G C. Zucoli Milano

47 Eomeo Gayirati 2>

48 Guido Rimini Genova

49 Gas Acetilene Gerosa Soresina

50 Ing. Manin & Coon Venezia

51 Rag. Luigi Yigano »

52 Dante Martiri Ancona

53 Ing. U. & P. Contaldi Napoli

54 F.lli Bianclii Boloorna

55 Prof. Fcrdinando Lor Foligno

56 Ing. Riccardo Mem mo . Torino

57 Leonello Finzi Firenze

58 E. Locarno & C Gallarate

59 G. Caudera & C Torino

60 A. Cornero Milano

61 G. Storni

62 Angelo Pozzana .... Venezia

63 Francesco Carciotto di Santo Catania

64 Politini Salvatorc di G. . . Palagoni

65 Guzzardi Nicolo .... Catania

66 Carmelo Coco Puglisi . . — 270 —

67 Guzzardi Dott. Giuseppe Acireale

68 Gactano Mironi Catania

69 Pietro Strano Celi

70 Giovanni Patti

71 Carmelo Zappulla

72 Ing. Prof. B. A. Bovi Torino

73 Aw. Gustavo Malvano

74 Coppo Micliele

75 Attilio Catto Usmate

76 Balzarotti Giuseppe Cermenate

77 E. Lebrecht e figli Verona

78 Prof. Sebastian© Speciali Catania

79 Trevisan & C Milano

M. Olivari & C

81 Calzaria Federico Monticellod'Ongino

82 Beina & Zanardini Milano

83 Ing. Marchello Bologna

84 Ing. Trevisan (Ufficio Tecnico Municipio) Venezia

85 Ing. Cav. F. Davis Torino

86 Fossati Eugenio Milano

87 Aw. Mario Segre

88 Giusei)po Bocco Trieste

89 Adolfo Ferrari Milano

90 Antonio Turano Cotrone — 271 —

Guglielmo Gobbi Bassano

Carmagnani & G Geneva

Francesco Saverio Botto >

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del Gas Acetilene Catania

Giuseppe Yilla. . • . Lecco

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ragina Acerbi Giuseppe — Cremona 208 Acerbi Luigi — Geneva 216 Agnelli Francesco — Arezzo 197 Aimone Pietro e figli — Bielia 201 Airoldi Giuseppe — Novara 238 Albert! Giuseppe — Benevento 200 Alcaro Gregorio — Gatanzaro 208 Alemanno G. — Torino 256 Allegri Alessandro — Cremona 208 Alloggi Pietro — Milano 224 Altieri Luigi — Girgenti 218 Angelini Valentino — Carrara 206 Annebique Ing. Paolo — Caserta 207 Aretini Italo — Macerata 221 Bacci Adolfo — Firenze 212 Baldi Elia — Piacenza 442 Balestra e Salvati — Assisi 198 Balzarotti Giuseppe — Cermenate 270 Bancbetti e Migliorini — Arezzo 197 Bandiera Giuseppe — Napoli 236 Bani L. — Viareggio 258 Anmiano Gene rale delV Acetilene iS 214: Annuario deirAcetilene Edito da Sisto Begliuomini — Pisfcoia

Pagina Baratta Luigi e figli — Acqui 195 Barazzoni G. B. — Genova 216 Barbato Pietro — Gampobasso 205 Barbero Andrea — Ivrea ...... 219 Barbieri Ing. Andrea — Padova 239-267 Barelli Alberto — Torino 256 Bartoli N0 G. — Savona 252 Bassini Giovanni — Novara 238 Begliuomini Sisto — Pistoia 243-267 Benesaglio Ing. Galzoni — Brescia 204 Benevelli Felice — Modena 235 Berretta Ing. Antonio — Galtanisetta .... 205 Berretta F.lli — Roma 268 Bernardini Ing. Salvatore — Lecce 209 Bertazzoni e Liverani — Faenza 210 Bianchi F.llli — Bologna 202-269 Bianchi Giovanni — Verona 262 Bidoli Lorenzo — Treviso 256 Bini Giuseppe — Prato 245 Binotti — Guneo 208 Bognolo Ing. Niccola — Verona 267 Bognolo Ing. e Toccolini — Verona .... 262 Bolognesi Ettore — Ravenna 246 Bombardi Achille — Rovigo 252 Bombardi Pellegrino — Carrara 206 Bonamico Gav. Emilio — Lucca 221-267 Bonghi Mario — Napoli 236 Bonomi Vittorio — Milano 224-268 Borgbini Prof. Nazzareno — Arezzo .... 197 Bortesi Luigi — Parma 241 Annuario deirAcetilene 275 EJito da Sisto Begliuomini — Pistoia

Pagina Boruzzi e F.lli Achille e Yittorio — Ferrara . 211 Bosco A. — Terni 257 Bottaccin F.lli — Venezia 259 Bottaccina Giuseppe — Padova 239 Bottaccina Stefano — Padova 239 Botto Francesco Saverio — Geneva 271 Bovi Prof. Ing. B. A. — Torino 270 Braccialarghe Andrea — Macerata 222 Braccialarglie AGto — Macerata 222 Brasi Giovanni — Brescia 204 Bratto Giuseppe — Siena 254 Briguglio Letterio di Antonio — Messina. . . 222 Brogi Ved.a Luisa — Grosseto 219 Broglia e Rusconi — Milano 224 Bruni Santo — Brescia 204 Galdana Eugenio — Verona 262 Calderoni Giuseppe e C. — Novara 238 Calzaria Federico — Monticello d' Ongino . . 270 Galzavara Gap.0 Yittorio — Venezia 271 Galzavia G. — Monticelli d' Ungina 235 Gamona B. e G. — Sesto S. Giovanni .... 255 Gamona B. e G. — Roma 248 Campelli Yittorio — Bergamo 200 Gapra Giovanni — Guneo 208 Garassi Saverio — Bari 198 Garciotto Francesco di Sante — Catania . . . 269 Garigliani Raffaello — Siena 254 Garini Ing. Ruggero — Ferrara 211 Garmagnani e G. — Genova 216-271 Carmellini Primo — Forli 210 27G Annuario deir Acetilene Edito da Sisto Begliuomini — Pistoia

Pagina Carrara Giovanni — Napoli 236-208 Castellani D. L. — Firenze 212 Castiglioni Vittorio — Brescia 204 Catto Attilio — Usmate 270 Caudera G. e G. — Torino 269 Cavalieri Ing. Giorgio e C. — Bologna . . . 202 Cavana Cesare — Borgotaro 204 Cavigioli Francesco — Menaggio 268 Ceccarelli Settimio — Foligno 215 Ceccatelli Alessandro — Pisa 243 Geli Pietro Strano — Catania 270 Celli F.lli — Pisa 243 Chelli Cesare di Luigi — Pesaro o Urbino . . 242 Ghiatti Alceste — Roma 248 Cima e C. — Milano 224 Gipparrone Giovanni — Cosenza 207 Coen Cino di M. — Ancona 196 Colombatti — Foligno 215 Colombero G. e G. — Torino 269 Gometti Ing. Giacomo — Venezia 259 Gompagnia Anonima Gontinentale I. Brunt e G. — Milano 224 Gomucci Bott. V. I. —Valdarno (S. Giovanni). 258 Condorelli Francesco — Catania 205 Gontaldi Ing. U. e P. — Napoli 236-269 Goppo Michele — Torino 270 Carmelo Coco Puglisi — Catania 269 Gornero A. — Milano 269 Costa Federico — Sassari 254 Grosa Stefano — Genova 216 Annuario deirAcetilene 277 Edito da Sisto Begliuomini, Pistoia

Pngina Guzzi Ing. Ottorino — Milano 271 Da Corte R. e G. — Roma 348 Dagnino Carlo — Genova 216 Dalmasso Bartolomeo — Guneo 208 Damiani e Giorgio — Venezia 259-271 D' Antonio Ernesto — Salerno 252 Davini e Praccliia — Lucca 221 Davis Ing. Gav. F. — Torino 256-270 D' Avviso Antonio — Salerno 252 De Marta e Gallesi — Torino 256-269 Defendi Raffaelle — Viadana, (Piazza di Man- tova) 258 Degli Angeli Angelo — Dolo 209 Del Grosso L. e G. — Milano 224 Delzano Elia — Guneo 208 De Pascale e Garbuglio — Roma 248 De Rhegzy Enrico — Lecce 219 De Santis Antonio — Gampobasso 205 De Seras e G. — Napoli 236 De Silvestri Antonio — Carrara 206 Diomedi Ernesto — Livorno 220 Dissera Antonio — Venezia 259 Dolci F.lli — Foligno 215 Donati F. — Milano 224 Ducato Federico — Torino 250-271 Duo F.lli — Ferrara 211 Duranda e Bordiga — Guneo- 208 Fabbri Attilio — Forli 210 Fabbrica Italiana di Garburi e Derivati — Fo¬ ligno 215 278 Annuario deH'Acetilene Edito da Sisto Begliuomini — Pistoia

Pagina Fabbrica Italiana di Garburi e Derivati — Roma 249 Facchini Ing. Carlo — Udine 258 Farinelli Guerrino — Lucca 221 Faucillon e Comola — Roma 249 Fauser Andrea — Novara 238 Ferracciii Filiberto — Savona 252-2G5 Ferrari Adolfo — Milano 224-270 Ferrario Agostino — Gallarate 271 Ferro Agostino — Genova 210 Ferri Tullo G. — Ferrara 267 Fetta Luigi — Acqui 195 Fiaca F.lli. — Chiavenna 207 Filippone Gerardo — Salerno 252 Finzi Leonello — Mantova 212-269 Fioravanti G. A. — Roma 249 Foglia Giuseppe — Napoli 236 Fornari — Guneo 209 Fornasari Alfredo — Forli 210 Fortini Alessandro — Grosseto 218 Fossati Eugenio — Milano 270 Franceschi F. e G. — Roma 249 Frascogna Ditta — Firenze 212 Frauz Federico — Roma 249 Frenzi e G. — Cremona 208 Fusi Lorenzo — Rergamo 200 Galegati Giacomo e F.i — Forli 210 Galtarossa F.lli — Verona 262-267 Ganassalli Luigi — Milano 229-271 Gavirati Romeo — Milano 269 Gatti Leandro — Gonzaga (Mantova) .... 218 Annuario deirAcetilene 270 Edito da Sisto Begliuomini — Pistoia

Pagina Genolini Pietro — Cremona 208 Gerosa Gas Acetilene — Soresina 2G9 Giacon e Polacco — Este 209 Giampieri Francesco — Roma 249 Giannessi Oreste — Viareggio 258 Giarolo Romeo — Verona 262 Giorgi G. — Firenze 212 Giorgi Giorgio — Acqui 195 Giorgianni I. e G. — Messina 269 Gioria Giuseppe — Novara 238 Giudici Francesco — Pisa 243 Giudici Ranieri e Luigi — Pisa 243 Gloria Ernesto -- Torino 256 Gnudi RafFaele e F.0 — Bologna 202 Gobbi Guglielmo — Bassano 200-271 Grassi Riccardo — Milano 224 Gregory Smith Acetylen Company — Firenze . 212 Grille Francesco Gorvaja — Licata 219 Grimaldi Nava Francesco e C. — Catania. . . 205 Gritti Pietro — Forli 210 Guastalla Ing. Eugenio — Modena .... 235-268 Gucilandi Giovanni — Grosseto 219 Guidi Alfredo — Ferrara 211 Guzzardi Niccolo — Catania 269 lacopetti Alfonso — Napoli 236 Impresa Gas — Novara 238 losue Michele — Campobasso 205 Ilress C. e C.0 — Torino 156-268 Lancellotti Raimondo — Modena 235 La Rocca Antonio — Siracusa 255 280 Annuario deH'Acetilene Edito da Sisto Begliuomini — Pistoia

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Lebrecht e figli E. Verona 270 Levi Priamo — Geneva 2CS Locarno E. e G. — Gallarate 2C9 Lococciolo Leopoldo — Taranto 255 Lori Prof. Ferdinando — Foligno 269 Lossia Francesco — Livorno 220 Luberto Nicola — Cosenza 2 07 Lucarelli F.lli E. V. — Gamerino 2 05 Luccbetti Luigi — Gosenza 207 Lucchi Gelso — Modena 235 Luder F.lli — Firenze 212 Annuario deirAcetilene 281 Edito da Sisto Begliuomini — Pistoia

Pa'-'ina Maflioli Albino — Mantova 222 Mayrargues Gav. Gustavo — Venezia . . . 259-267 Mayrargues Tozzi — Venezia 260 ATalvano Aw. Gustavo — Torino 270 Mamoli Giuseppe — Milano 267 Manfre -e Bregant — Vicenza 264 Man in Ing. e Goen. — Venezia 259-269 Manna Luigi — Benevento 200 Mantellli Luigi — Acqui 195 Mantovani Celso — Treviso 256 Manzotti Giuseppe — Reggio nell' Emilia. . . 246 Marcaccini Oreste — Firenze 214 Marcellino G. B. — Alessandria 196 Marchello Ing. Giuseppe — Bologna. . . . 202-270 Marchello Giuseppe — Ferrara 211 Marchetti V. G. — Ancona 196 Marchi Ing. Ugo — Rovigo 252 Marcovich Gav. Giovanni — Udine 25S Martiri Dante — Ancona 196-269 Maserati Giovanni — Piacenza 242 Massara Alessandro — Vimercate 271 Matteini Vittorio — Pistoia 243 Mazza Giovanni — Piacenza 242 Mazzocchi F.lli — Roma 249 Meloncini Sante — Venezia 260-267 Memmo Ing. Riccordo — Torino 269 Menglii Prof. Andrea — Ascoli Piceno . . . 198 Menotti Luberto — Gosenza 207 Mensi F. — Genova 216 Merard Gustavo — Venezia 260 282 Annuario deH'Acetilene Edito da Sisto Begliuomini — Pistoia

Pagina Mereta G. — Spezia 255 Merlini e Pedrazzini — Genova 216 Merlo Antonio — Milano 268 Micheletti Alessandro — Bergamo 200 Migliari Tranquillino — Novara 238 Milella Lorenzo di Saverio — Bari.... 198-268 Millazzi Alfredo — Macerata 222 Mironi Gaetano — Catania 270 Missaglia e Be Giorgio — Milano 224 Mo Francesco — Vercelli 268 Mollo Giuseppe — Novara 238 Montemagno Alberto — Catania 206 Montevecchi Romeo — Forli 210 Monti Carlo — Cremona 208 Montii R. — Alessandria 196 Morabito Foti Francesco fu Cesare — Reggio Calabria 246 Morandi Ing. e Montasini — Reggio nell' Emilia 246 Moreno Prof. Abele — Arezzo 197 Navarra Giovanni — Benevento 200 Negri Enrico — Torino 250 Norton G. e C. — Firenze 214 Oddifreddi Angelo — Guneo 209 Officine di Forli — Forli 210 Officina del Gas — Chieti 207 Olivari Mario e C. — Milano 224 Onorato Francesco — Salerno 252 Onorato Matteo — Salerno 252 Orbiglio Niccola — Biella 201 Origoni e C. — Roma 249 Annuario deirAcetilene 283 Eclito da Sisto Begliuomini — Pistoia

Paglna Orisoni e G. — Milano 220 Paganici Flario Macerata 222 Pagella e G. successori — Alessandria.... 196 Pagenstecher Giuseppe — Milano .... 229-267 Pais Lucio — Dolo 209 Palandri Oreste — Grosseto 219 Palumbo Francesco — Cosenza 207 Panciroli Gaetano — Reggio nell'Emilia. . . 246 Paolucci Grandi — Bologna 268 Parenti Giovanni — Siena 254 Patti Giovanni — Catania 270 Pattono A. M. e C. Geneva 216 Paulsen e Gostantiui — Palermo 241 Pedrazzoli Giuseppe — Este 209 Pelagatti Gustavo — Parma 241 Penotti Gav. Giovanni — Torino 250-267 Peron Erancesco — Padova 239 Perret Adolfo — Aosta 268

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Pnpina Petrajuolo Mariano — Piedimonte d'Alile . . 2CS Picci F.lli — Novara 238 Pieraccini Parmena — Pozzuolo (Perugia) . . 245 Pighini Giuseppe — Parma 241 Pinucci Emilio — Firenze 214 Piraino Ing. A. De Gorradi — Palermo . . . 241 Pisetzkv Carlo e G. — Roma 251 Pitteo Marcello — Rovigo 252 Pizzen Domenico — Arona 197 Poggetti A. e G. — Geneva 216 Pojni Enrico Emilio — Parma 241 Politini Salvatore di G. — Palagoni 269 Pontiggia Uberto — Cremona 208 Porta Carlo e C. — Milano 229 Porta Carlo — Torino 256 Pozzana Angelo — Venezia 260-269 Puccinelli Narciso — Lucca 221 Piutti Giacomo — Udine 258 Pulle Ing. G. Porloferraio 245 Pulselli Edoardo — Rapolano 246-267 Porto Valentino e figli — Vicenza 264 Quaroni Ing. e Forino — Roma 251 Quintena Gerolamo — Ghiari 207 Rabaioli Maria — Spezia 255 Racca Giuseppe — Guneo 209 Ratela Agostino e C. — Palermo 267 Regis Carlo — Roma 251 Reibaldi e Passeri — Roma 251 Reina Zanardini — Milano 229-270 Ricci V. e C. — Genova 217 Annuario deirAcetilene 283 Edito da Sisto Begliuomini — Pistoia

Pajina Rimini G. — Genova 217-269 Rispoli Paolo Ing. Francesco — Napoli. . . . 271 Rocco Emanuele — Napoli 236 Rocco Giuseppe — Trieste 270 Rossano F.lli e G. — Bari 198 Rosselli A. di R. Ing. — Livorno 220 Rossi Biandrate — Novara 201 Rossi Francesco — Maratea 268 Roversi Luigi — Terni 257 Ruozi e Fantini — Reggio nell' Emilia . . . 246 Saccani Antonio — Galtanisetta 205 Saggese Achille — Napoli 236 Sagariga Visconti e G. Bari 268-198 Salutini Leonardo — Livorno 220 Salvatori e Matteucci — Ancona 196 Santini F.lli — Ferrara 211 Santini Giulio e F0. — Umbertide 258 Santucci Alessandro — Macerata 222 Scaglioni Pietro — Mantova 222 Scalabrini Giuseppe — Biella "201 Scaramiglia Giuseppe — Biella 201 Scarcella Giuseppe — Palermo 241 Schiflni Carlo — Potenza 215 Scozzari e Gaglio — Girgenti 218 Sforzini Amedo — Terni 257 Segre Avv. Mario — Milano 270 Selvetti Ugo — Ancona 106 Selvi Francesco — Livorno 220 Seppilli Ecilio — Ancona 196 Serantoni C. — Bologna 267 Rocco e C-" TRIESTE - Via della Sanita N. 11

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Pagma Serantoni Agostino — Bologna 202 Serra Domenico e G. — Sassari 254 Serra F.lli Giuseppe e Pasquale — Sassari . . 254 Serravalle Giovanni — Messina 222 Sifo Giuseppe — Benevento 200 Silvetti Pietro fu Luigi — Sassari 254 Sini Raffaele — Sassari 254 Siry Lizars e G. — Palermo 241 Siry Lizars e G. — Milano 230 Societa Anglo Romana per 1' Illuminazione di Roma col Gas ed altri sistemi — Roma . 251 Societa Anonima per produzione Gazogeni Luce — Guneo 209 Societa Anonima per I'incandescenza a Gas — Roma 251 Societa del Gas — Ancona 190 Societa del Gas Acetilene — Brescia .... 204 Societa del Gas Acetilene E. Traversa e G. — Catania 206 Societa Gas — Novara 238 Societa Idraulica Tedesca — Roma 251 Societk Illuminazione a Gas S. Zaccaria — Ye- nezia 261 Societa Industriali Riunite G. Trevisan e Gom- pagni — Milano 230 Societa Italiana del Gas Acetilene — Milano . 230 Societk Italiana dei Forni Elettrici — Roma 251-269 Societa Italiana per T Industria del Gas — Car¬ rara 206 Societa Italiana per il Gas — Girgenti. . . . 218 288 Annuario deirAcetilene Edito da Sisto Begliuomini — Pistoia

ragma Societa Italiana pel Garburo di Galcio — Terni 257 Societa Italiana pel Garburo di Galcio, Acetilene ed altri Gas — Roma 251 Societa Piemontese Garburo di Galcio — Torino 2GS Societa Italiana per le Applicazioni Industriali del Gas Acetilene — Catania 271 Societa Telefonica — Brescia 204 Societa Veneziana di Elettro Chimica — Venezia 260 Solimene Ing. Francesco — Avellino .... 2GS Spagnoli Ing. — Livorno 220 Special! Prof. Sebastiano — Catania .... 270 Staffieri Antonio — Lecce 219 Stella Enrico — Ariano nel Polesine .... 198 Stidier Filippo — Geneva 217 Storni Giuseppe — Milano 230-269 Strazza P. M. — Firenze 214 Susini Egidio — Livorno 220 Tapuri Vincenzo — Gosenza 207 Tagliaferri Gaetano — Piacenza 242 Tellini Tito — Livorno 220 Teutoni Francesco — Lecco 219 Tettamanti Antonio — Gomo 268 Tirinnanzi L. — Firenze 214 Todeschini Giovanni — Milano 271 Tognetti Gaetano e F.0 — Bologna 202 Trabucchi Pietro — Reggio nelF Emilia . . . 246 Traversa Giovanni — Acqui 195 Tremolaterra Giovanni — Napoli 236 Tresoldi Carlo — Trecella 267 Trevisan e G. — Milano 234-270 Annuario dell'Acetilene 289 Edito da Sisto Eegliuomini — Pistoia

Pagiua Trevisan Ing. — Venezia 261-270 Trezzi Natale — Cremona 267 Troubetzkoi Ing. L. — Milano 234-268 Turano Antonio — Cotrone 270

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Vicari Giuseppe — Arena 197 Vigano L. — Yenezia 261-2G9 Yigo Giovanni — Aqui 195 Villa Giuseppe — Lecco 271 Vimercati e Belforti — Firenze 214-267 Vinci Antonio — Messina 222-268 Vitale Eugenic — Napoli 236 Vleeschauver Ing. G. D. (Comp. Brunt) — Mi- lano 268 Vulcano e F.lli — Dolo 209 Zambotti Benedetto — Foligno 215 Zanoletti Ferdinando — Milano 234 Zappulla Garmelo — Catania 270 Zardo Annibale — Bassano 200 Zavettiere G — Palermo 241 Zoia Vincenzo — Biella 201 Zuccoli G. — Milano 269 Zuccolini F. e G. — Roma 251-268 %n ©ivection be V

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J' ai F honneur de vous presenter la premiere edition de FAnnuaire de FAcetylome. Ge volume contien une liste complete de toutes les personnes qui s' occupent de F acetylene, des appre- teurs monteurs, des constructeurs, etc.; il contien en outre la liste de tous les fournisseurs d' articles pour F industrie de F acdtylene. L' edition du 1902 que je vous presente en ce moment je F ai fait aussi complete que possible, et je me recommande chaudement pour F annee prochain a tous ceux qu' elle interesse, de nf aider a rendre mon ouvrage aussi clair que possible en m'envoyant Fadresse de leur maison de commerce, leurs opuscules ou imprimes et en remplissant le bulletin ci contre. J' espbre Monsieur, que vous vous rendrez bien compte de ce que je vous demande et que vous aurez la bontd de me donner toutes les indications que vous croirez ndcessaires a F intdret gdndral; certain d' etre aidd de vous, je vous prie d' accepter mes remerci- ments.

Sisto Begliuomini

Toutes les personues qui lisent cette animaire, sont prices de in' envoyer leur carte de connnerce afm que 1' insertion gratuite de lenr maison puisse se fare exactenient.

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Je crois utile de presenter a nies lecteurs les deux Lievets Boullier et Wilson qui I7 on attribue quelquefois la decou- verte du Carlmre de Calcium, parce que aprcs avoir dans un des leurs brevets, longuement decrit la preparation du bronze d'alltuuinium termine en indiquant Papplication de son proced6 it la fabrication du calcium et de quelques autres metaux et se contente de signaler incidemment la production d7 un car- bure de Calcium. C7 est seulement apres la publications des traveaux de i\r. iMoissan et de M. Boullier que jM. Willson re- vendique dans uu brevet Americain du 2G aovit 1894, la pro¬ duction du carbure cristalis6. La decouverte de ce nouveau corps qui a permis d7 obtenir industriellement I7 acetylene est done incontestablement d7 origine frangaise : le teste complete des brevets 61uciderit mieux la question.

Bfevets nelatifs a la prepapation du Cafbure de Caleium. Bre\et Bullier. — Brevet Willson am'ricain. — Second Brevet Willson.

Memoire descriptif depose S 1'appui de la demande d'un brevet d'invention formee par M. Louis-Michel Bullier pour precede de fabrication des carbures des metaux terreux et alcali/io-terreux et des oxydes de ces metaux.

Mon invention a pour objet un proccdc de preparation des carbures des metaux alcalino-terreux qui permet de les obte- nir directement et industriellement. — 302 —

Ce procede consiste a chauffer dans uu four electrique, tel X)ar exemple que celui de j\r. Moissau, un melange de charbon avec V oxyde du metal alcalino-terreux que P on vent trans¬ former eu carbure. Le produit obtenu dans le four est fluide a la temperature a laquelle il se forme et il donne, par refroi- dissement, une masse cristalline de couleur foncee, qui est le carbure du metal employ6. LorsqiP on emploie 56 parties de chaux vive et 36 parties de charbon de Sucre, charbon de bois, noir de fumee on toute autre variete de carbon e, on obtient uu carbure defini repon- dant a la formule O2 Ca. Si P on ajoute un exces de chaux, on pent obtenir des carbures de composition variable. On obtient de meme et avec autant de facilit6 les carbu¬ res de baryum et de strontium. II est bien entendu d; ailleurs que P on pent remplacer P oxyde du metal par son carbonate on tout autre sel a base du metal alcalino-terreux. Les carbures alcalino-terreux ainsi obtenus par mon pre¬ cede sont susceptibles de nombreuses applications ; ils peuvent notamment, sous la simple action de Peau, donner immedia- tement naissance a de P ac6tyleue pur (dans le cas du carbure de calcium O2 Ca) on a des melanges de carbures d? hydro- gene de composition variable. O7 est ainsi, par exemple, que 1 kilogramme de carbure de calcium de formule C2 Ca fournit environ 310 litres d7ace- tylene. Les carbures obtenus par mon proeede pouvant etre fa- briqu^s industriellemente pour un prix qui est fonction de la force motrice necessaire a engendrer le courant electrique, on pent eu obtenir des quantitds considerables susceptibles de fournir eusuite de P acetylene a un prix abordable ou, dans diff&eutes conditions, des carbures acetyleniques. Les applications de ce corps deviennent alors pratiques; quelques-unes sont toutes indiquees. Je signalerai notamment la fabrication du diiodoforme, celle de P acide cyanhydrique et, par suite, des cyanures. Enfin, P acetylene pent servir aussi pour P eclairage. II — 303 — se polymerise sous V action de la chaleur et pent ainsi fournir une serie de composes interessants, parmi lesquels je ne cite- rai que la benzine} mais il est bien Evident que ce corps est suscei)tible de nombreuses applications en cbimie organique. Je n? ai d? ailleurs donn6 les indications qui precedent sur 1; acetylene que pour bien faire saisir V importance industrielle et la port£e pratique du procdde de preparation des carbures des metaux alcalino-terreux, qui seul fait V objet de ma pre- sente demande de brevet et constitue mon invention. En resume, je revendique par la presente demande: 1° Le procede de fabrication des carbures des metaux alca¬ lino-terreux consistant & cbauffer an four eiectrique un me¬ lange de charbon et d? oxyde du metal dont on vent obtenir le carbure, cet oxyde pouvant etre remiplace par le carbonate ou autre corps equivalent. Le tout en principe comme detail ci-dessus et dans le but specifie.

Office des patentes des Etats-Unis: Thomas L. Willson, de Leaksville, Caroline du Nord.

Reduction par V clcctricite des composes metalliqiies refractaircs.

Expose des lettres patentes, n0 492377, en date du 21 fe- vrier 1893. A tous ceux qui peuvent s? interesser & la question : Qu? il soit connu que moi, Thomas L. Willson, citoyen des Etats-Unis, residant a Leaksville, dans le pays de Eockingliam et P Etat de la Caroline du Uord, ai invente certaines ame¬ liorations nouvelles et pratiques relatives h la reduction par P eiectricite des composes m6talliques refractaircs, qui sont specifiees dans ce qui suit. Cette invention est relative & la separation de P aluminium et d? autres metaux difficilement reductibles, de minerais ou de composes refractaircs, au moyen du four eiectrique. La re¬ duction metallurgique a P aide de la chaleur engendree par — 304 —

I7 electricite a etc jadis obtenue par deux voies difterentes, sa- voir : par un four a incandescence ckaufie par le passage d;un courant (Slectrique travers une masse de cliarbon concasse, la cbaleur etaut engendrde par la resistance que presente ce conducteur an passage du courant electrique, on bien par un four a arc, dans lequel la cbaleur est engendr^e par le pas¬ sage d7 un courant electrique sous forme d7 arc entre deux electrodes separees. Dans le premier fourneau, ou fourneau a incandescence, le courant passe- horizontalement entre deux barres ou electrodes de cbarbon, I7 espace compris entre elles 6tant rempli par un melange de cliarbon concasse et du minerai a rdduire et avec une base metal, comme le cuivre. De tels fourneaux ont un inconvenient en pratique. Des que la base du metal entre en fusion, il se forme un lac ou bain s7 etendant entre les electrodes, qui sert de court-circuit autour de la masse destinee la reduction, ce qui necessite une continuelle mobilisation des electrodes, destin6e a main- tcnir I7 indispensable resistance dans le fourneau. Oette difficulte est en grande partie surmontee par I7 em- ploi d7 un fourneau a arc, dans lequel le courant passe verti- calement entre les deux 61ectrodes, I7 une consistant en un creuset ou fime de cliarbon en graphite, et I7 autre en une barre ou un crayon de cliarbon plac6 au dessus, et entrant dans la cavite du creuset ou de I7 fitre. Le crayon etant cemene ou contact du creuset ou d7 un corps intermediaire conducteur, est eloign6 du contact afin de produire un arc, et la cbaleur que celui-ci developpe produit la reduction de la matierepla- cee dans le creuset. Comme la reduction dans un four a arc a et6 fabriquee anterieurement i\ mon invention, I7 alumine ou tout autre mi¬ nerai refractaire entre en fusion par la cbaleur de Pare et recouvre le fond du creuset, d7 un lac ou bain liquidc. Dans la fabrication des bronzes ou autres alliages, le metal base forme un lac dans le fond du creuset, et P alumine liquidc ou tout autre minerai liquefie forme une couclie superposee a In premiere. — 305 —

Le crayon de charbon est eleve au-dessus du bain d; alu- mine pour maintonir V incandescence de V arc. Si un agent r6- ducteur se trouve dans le four, soit par V introduction dans le four d; une atmosphere reductrice, soit par Y utilisation coni- ]ne reducteur du charbon du crayon, la reduction de Paluiniue on de tout autre comi)ose metallique est effectues par Y action coinbinee de Y arc electrique et de Y argent reducteur ; si une base-metal se trouve la, elle se combine avec le metal r6duit en formant un alliage. Dans le maniement d; un semblable four electrique, il y a de grandes difficultes pratiques, du fait des fluctuations su- bites et considerables dans la resistance du four, lesquelles tiennent ii Y ebullition du bain de fusion. L? alumine en fusion on tout autre minerai on composd metallique, etant un meilleur conducteur electrique que le mi¬ lieu gazeux de Y arc, doit etre eloigne du contact aver le crayon de charbon pour maintenir ce dernier. Par 1; Ebullition de ce bain, Y alumine liquide on tout autre minerai Eclabousse, jail- lit, Ecume et remonte ainsi frEquemment et a des inter vail es irrEguliers au contact du crayon de charbon, de ce fait for¬ mant un court-circuit autour de Y arc et diminuant la rEsis- tance dans le four. En pratique, il est avErE que cette projection de Y alu¬ mine produit un court-circuit d7 une rEsistance si faible que le travail de la dynamo gEnEratrice du courant est sErieuse- ment troublE. Toutes les fois qu7 un pareil court-circuit est produit, la quantitE du courante Electrique est accrue en proportion de I7 abaissement de rEsistance, ce qui nEcessite de la part de la dynamo un Enorme accroissEment de travail, dont I7 eflet pra¬ tique est de tendre a arreter innstanteuEment la rotation, expo- sant la dynamo et la force motrice qui la mEne, aussi bien que la courroie ou tout autre intermEdiaire par lequel la force est transmise, a un choc rude 5 ces chocs se succedent les uns aux autres, a intervalles si rapides et irrEguliers qu7 ils de- viennent tres funestes et produisent grand dommage a toute la machinerie. Annuario Generale delVAcetilene 20 — 30G —

II y a granclc cliance pour que V armature de la dynamo soit brulee du fait de V iutensite excessive du courant, meme dans le cas de dynamos dont les armatures sont construites pour supporter des courants d; uu voltage extraordinaire, tels que ceux que P on emploie eu electromdtallurgic. La produc¬ tion de ce court-circuit d? arc est due en partie a la projection du cuivre ou autre metal-base a travers le bain d? alumine ou autre minerai, quand, comme dans la fabrication du bronze d? aluminium, un pareil metal-base se trouve dans le four 5 mais on rencontre la meme difficulte, et au meme on i^resque au meme degre, quand il iP y a aucun metal-base dans le four et quand par cons6quent le seul bain liquide est celui d?alu¬ mine ou de tout autre minerai en traitement. objet de mon invention est de surmonter les difficultes pratiques provenant dans le four d? un bain en fusion du mi¬ nerai ou compose en traitement. Dans le cours de nombreuses experiences que j?ai faites, et dans P emploi d? agents reducteurs varies, j7 ai decouvert que le charbon pulverise, quand il est mele avec P alumine ou autre compose metallique a reduire, et dans une proportion convenable, a le pouvoir d; empeclier que le compose metal¬ lique fondu forme un bain. Mon invention actuelle consiste done en une amelioration de la fusion par P electricite dans un arc ou un four vertical, dans lesquels on soument P alumine ou tout autre compose m6tallique refractaire a la clialeur continue d7 un arc electri- que, ces composes etant meles a du charbon pulverise, en proportion suffisante pour prevenir la formation d7 un bain des substances en fusion. Les grander fluctuations de la resistance de P arc dues h P ebullition de ce bain sont en conseguence evitees, et la resis¬ tance de P arc est rendue tellement uniforme que la fusion electrique devient une operation pratique, avec les moyens dont nous disposons actuellement pour produire les courants eiectri- ques de haute iutensite necessaires. Les fluctuations qui surviennent sont si faibles et si pro¬ gressives que la machinerie n7 est sujette a aucune deterioration. — 307 —

Le precede de fusion est ainsi rendu plus Gconomique, parce qu7 il est conduit plus regulierement et progressivement, il est sujet a moius d7 interruptions par abaissement de vitesse de la dynamo, comme cela resulte de la production d7 tin court- circuit, et consequemment la fusion est produite par le maxi- mum du courant que la dynamo pent engendrer sous la resi¬ stance du four. Dans I7 application de ma presente invention, j7 emploie de preference un four electrique represeute sur la figure ci-contre, qui montre le four en section verticale, le circuit electrique et la dynamo etant representes en diagrammes. En se reportant a la figure alliee A designe la magonne- rie, B le cliarbon on graphite du four, 0 le crayon de char- bon constituant 1' electrode mobile et D la dynamo generatrice du courant. (Suiveut de longues explications sur le moyen d7 eviter le cour-circuit, etc.) La reduction s7 opere alors, soit graduellement, soit vio- lemment, par une serie d7 explosions, suivant la nature des materiaux introduits. II ne se iiroduit pas de bain de fusion et par consequent, pas d7 ebullition dans le creuset. La presence du carbone pul¬ verise semble avoir pour eitet de maintenir la division de I7 alumine jusqu7 ce qu7 elle soit fondue, et peut-etre a une certaine absorption, I7 alumine etant ainsi tenue en suspension par le cliarbon jusqu7 a ce que la chaleur intense de I7 arc ait efiectue la separation de son oxygene, qui est enleve par le carbone, formant du monoxyde on du bioxyde de carbone, qui s7 echappe du four, laissant I7 aluminium en liberte. Par I7 inter¬ ruption de la reaction, pendant que la reduction est a son apo¬ gee et par le refroidissement brusque du four, on ne trouvc pas de culot d7 aluminium solidifie, comme cela se verrait s' il y avait eu un bain liquide, mais, an contraire, les materiaux apparaissent dans le meme etat qu7avant leurs introduction dans le four, c7 est-a-dire sous la forme d7 une alumine en poudre on en grains, melangee on impregnee de charbon, et ordinaire- ment non agglomeree par la chaleur. Dans la ieduction de — 308 —

1; alumine par ce procede, P alaminiuni libre dans le four doit etre recueilli d? une fagon particuliore, avant d; arriver an con¬ tact de P air qui P oxyderait. Les fagons speciales de recueillir P aluminium ne consti¬ tuent pas la partie essentielle de mon invention presente, mais il y a deux metiiodes que je crois capables d; atteindre ce but. De celles-ci, la premiere consiste a introduire un metal-base dans le four pour qu? il s; allie instantanement avec P alumi¬ nium naissant encore libre, ce qui est la metliode commune- inent employee jusqiP ici. La seconde metliode consiste a avoir dans le creuset un exces de charbon suffisaut pour se combiner avec P aluminium naissant, formant un carbure d; aluminium, duquel le metal sera ulterieurement extrai. La suppression du bain de fusion et de P ebullition qui en est la consequence ne pent etre atteinte que si le cLarbon me¬ lange an minerai du compose & traiter est en quantite suffisante. La proportion requise varie avec les conditions du minerai et du cliarbon, variant avec lenr division et le degre d? inten- site de leur melange. Quand P alumine est employee sous la forme d? une fine poussiere, et que le cliarbon est melange intimement avec elle, j' ai trouve qu; une proportion de cliarbon egale en poids a 13 % du melange est suffisante pous empeclier la formation du bain. Si les materiaux sont plus grossierement divises et moins inti¬ mement melanges, la proportion de cliarbon doit etre plus con¬ siderable. Je prefere employer P alumine on un autre minerai du compose impregne de goudron on d; un autre bydrocarbure lourd. Gette alumine melaugee de goudron est reclamee a mon profit dans la patente du 20 avril 1892, n0 129 923. La metliode de melanger le cliarbon avec les substances a reduire n? est pas essentielle dans mon invention presents; cela seul est essentiel que pendant que les substances en trai- tement sont soumises a la chaleur in time de Pare electrique, du cliarbon leur est mele en proportion suffisante. Ainsi le melange des deux corps pent etre introduit primi- tivement dans Pare. J? ai trouve que, si on introduit d'abord P alumine et si on — 300 — la fait eutrer en fusion dans le four, de fa9011 a produire des fluctuations importantes dans la resistance du four, P introduc¬ tion dans le creuset de la proportion requise de cliarbon divise supprime instantaneinent P ebullition et rend la resistance du four constante. Dans ce cas, le cbarbon est melange avec P alumine a cause du grand mouvement de cette derniere du a son ebullition, la suppression de P ebullition survenant sans doute immediatement apres le melange du cbarbon avec P alu¬ mine. En mettant en pratique mon procede pour la fabrication du bronze d; aluminium, je trouve qu; il est preferable, apres avoir cliaufle d? abord le four, d; introduire le cuivre, qui fond instantanement et forme un lac de metal-base liquefie dans le fond du creuset, et ensuite d; introduire P alumine impregnee de goudron, on le melange de poudre d; alumine et de cbarbon, en elevant le crayon de cbarbon suffisamment pour maintenir P arc. Le couvre, P alumine et le cbarbon sont de preference introduils en petites quantites ou charges, a de frequents in- tervalles et de preference en alternant. Quand la reduction se fait, le bain de cuivre qui est an fond du creuset est transfor- me en bronze d? aluminium, dont la quantite augraente gra- duellement jusqiP a ce qiP apres plusieurs beures il est extrait du creuset sans refroidir le four, et on recommence P opera¬ tion apres cette interruption momentanee. Le bain de bronze d; aluminium liquide iP est pas expose a une ebullition importante, parce qu; il iP est pas cbautte que par dessus, de sorte que les vapeurs produites no le traver- sent pas. Le courant qui le traverse ne produit pas de cbaleur, puisque le metal fondu est un excellent conducteur. O7 est seu- lement dans le cas d7 une coucbe superposee de mineral fondu qu7 une difliculte survient du fait de la formation d7 un court- circuit, puisque, ce minerai etant un mauvais conducteur, il est cliaufle par le passage du courant a travers lui, aussi bien que par la cbaleur de P arc qui est situe immediatament au- dessus de lui et qui se trouve porte a P ebullition. Mais, grace a mon invention, P ebullition du minerai fondu est coinpletement evit6e, puisque, quoique fondu, il ne forme — 310 — pas tie bain, mais forme avec le cliarbon interpose une masse tranquille, flottant h la surface du bain de bronze fondu. Dans la mise en pratique de mon invention, le pole positif de la dynamo pent etre mis en communication avec le creuset B, et le negatif avec le cliarbon C ; le courant passant de bas en liaut; on i^eut aussi adopter la disposition contraire. Je prefere le courant ascendant, pare que je trouve qu; il expose beaucoup moins a la deterioration des electrodes B O par F oxydation. Le creuset B est si comidetement protege par la presence des materiaux qui le remplissent qu7 il ne pent etre que tres legerement oxyde et, en faisant du craj^on G I7 electrode negative, il est beaucoup moins expose a s7 abimer que s7 il etait jiositif. Du plus, la presence de cliarbon inter- jiose qui sert d7 agent reducteur evite presque completement I7 oxydation des electcodes, puisque I7 osygene qui se sSpare de I7 alumine est instantanement pris par le cliarbon interpose qui est plus pres des points d7 oil se degage I7 oxygene que ne le sont les surfaces des electrodes, et, en consequence, I7 oxygfcne passe presque entierement a I7 etat d7 oxyde de carbone on d7 acide carbonique avant d7 arriver an contact des Electrodes. jNIoii invention iiresente n7 est pas applicable aux fours a incandescence, c7 est-a-dire a ceux dans lesquels la cbaleur est produite par le passage d7 un courant a travers une matiere de resistance inegale, telle que du cliarbon de cornue, et je specific que je refuse son application ces fours. Mon inven¬ tion est applicable seulement lorsque la clialeurs est produite liar I7 arc electrique. Les conditions essentielles pour le maintien d7 un tel arc dans un four electrique sont bien comprises dans la science. L7 ere est cause par la separation des electrodes, qui Xiroduit une interruption de circuit et, pour maintenir I7 arc, I7 une an moins des electrodes doit etre eloignee du contact do toute substance conductrice quelconque de faible resistance et qui donuerait lieu a la production d7 un cour-circuit suffi- saut pour eteindre cet arc. Dans certains cas, I7 arc est forme et inaintenu ferme au-dessus de la matiere en traitement, on au moins ferine au-dessus de cette portion de la matiere di- rectement en traitement. — 311 —

Le meilleur moyeu pour produire im arc est celui que j;ai decrit, dans lequel le courant passe verticalement dans uu fuor, le creuset} formaut une electrode, et un crayon de char- bon entrant dans sa concavite constituant V autre Electrode. D7 autres dispositions, cependant, sont possibles, quoique infe- rieures. Par exemple, deux crayons de cliaibon peuvent etre adaptes aux extremites respectives du circuit et pSnetres dans le creuset, ou disposes juste au-dessus d? un foyer (qui pent etre non conducteur), et separes pour former un arc entre eux, lequel arc jaillit au contact des corps en traitement, ou bien encore ils peuvent etre ainsi arranges que V arc passe de Pun des crayons dans les substances a reduire et, de la, dans Pau¬ tre crayon, formaut ainsi un double arc. J7 ai applique mon invention & la reduction d7 autres me- taux que P aluminium. Je la crois applicable a la reduction des metaux suivants : baryum, calcium, manganese, strontium, magnesium, titane, tungstene et zinconium. "Dans la fabrication des bronzes, je me propose de Pappli- quer a la preparation de bronzes contenant du silicium et du bore. Mon invention est applicable a d7 autres reactions cliimi- ques que celles qui sont designees sous le nom de reduction, employe seulement dans son sens metallurgique ; par exemple, je propose de P appliquer au traitement des compos6s des mi- nerais metalliques refractaires, sans que ce soit nccessairement pour la production des metaux eux-memes, mais pour la pro¬ duction d7 autres composes. Par exemple, je P ai deji\ employe pour la reduction de la eliaux et la production du carbure de calcium. Je revendique comme mon invention les nouvelles clioses suivantes specifiees en substances pr6c6demment, savoir: 1° Le precede de decomposition des composes refractaires consistant a soumettre les composes, une fois melanges avec du cbarbon divise et en quantite suffisante pour empeclier la formation d7 un bain de compose fondu, a la clialeim continue d7 un arc electrique entre des electrodes separees dont une (au- moins) est disposee immediatement au-dessus de la matiere — 312 — en traitement, de sorte que 1? arc se trouve juste au-dessus de cette matiere 5 011 evite ainsi pendant V operation des fluctua¬ tions dans la resistance de 1; arc, ce qui provicndrait de la presence et de V Ebullition dudit bain 5 2° Le procede de desoxydation des composes metalliques refractaires, consistant a soumettre le compose une fois me¬ lange avec du cbarbon divise et en quantite sutfisante i^our empecher la formation d; un bain de compose fondu, a la clia- leur continue d? un arc electrique entre deux electrodes isolees, disposEes 1; une au-dessus de 1; autre, ledit arc se trouvant tout prEs de la matiere en traitement, ce qui fait que pendant l;opE- ration on Evite les fluctuations dans la rEsistance de V arc, qui seraient dues a la prEsence et a V Ebullition dudit bain 5 3° Le procEdE de rEduction des composEs mEtalliques re- fcactaires, consistant i\ soumettre le compose, une fois mElange avec du cliarbon subdivisE et en quantitE suflisante pour em- pecber la formation d; un bain de composE fondu, a la chaleur continue d; un arc Electrique produit en faisant passer un cou- rant dans une direction a pen pres verticale, entre ler Elec¬ trodes isolEes, de sorte que V arc est maintenu juste au-dessus de la matiere en traitement. On Evite ainsi pendant la rEduc¬ tion les fluctuations de la rEsistance de V arc qui seraient dues a la prEsence et a V Ebullition de ce bain; 4° Le procEdE de rEduction de V alumine qui consiste a la soumettre, une fois mElangEe avec du cliarbon subdivisE et en quantitE sulflsante pour empeclier la formation d; un babi d7 alumiue fondu, a la chaleur continue d7 un arc Electrique entre des Electrodes sEparEes et placEes I7 une au-dessus de la matiEre en traitement; on Evite ainsi, pendant la reduction, les fluctuations dans la rEsistance de I7 arc qui seraient deus a la prEsence de ce bain ; 3° Le procEdE de rEduction d7 un composE mEtallique re- fractaire, qui consiste h mElanger avec ce dernier une quan¬ titE suflisante de cliarbon finemeut subdivisE comme dccrit, a amener le mElange dans un arc Electrique entretenu avec des Electrodes sEparEes verticalement, et a maintenir ce composE exposE h la chaleur continue de cet arc, de sorte que Pare est — 313 — mainteim immecliatcmeut au-dessus de la matiere en traite- ment; on eyite ainsi la formation d? un bain de compose fondu. En foi de qnoi, j? ai ci-dessons sign<§ en presence des deux temoins ci-dessous : Signe: TnoMAS L. Willsox.

Perfectionnements dans les carbures metalliques et la fabrication de ceux-ci par M. Thomas Leopold WILLSON.

Patente Ganadienne K0 50 988, datec du 8 Janvier 1S9G.

J;ai decouvert et fabiique un nouveau produit commer¬ cial, lequel est un compose de calcium et de carbone, notam- meut le carbure de calcium, sous une forme cristalline solidi- fiee. II est demontre que cette nouvelle substance pent avoir de precieuses et importantes applications industrielles. Le procede de fabrication du nonveaus produit mentionne est le suiyant : Je prends de V oxyde de calcium on cbaux (pouvant etre anbydre on eteinte) et je Y expose avec un agent reducteur carbonique a la clialeur intense d; un four electrique pendant un temps suffisant. Le four est de preference un four electri¬ que a arc, bien qu; on puisse employer un four incandescent. Le degre intense de chaleur que Y on doit atteindrc, rien qu?en convertissant Y energie electrique en clialeur, semble etre ne- cessaire pour assurer la reaction voulue. Les agents reduc- teurs dont y ai fait usage sont le cbarbon et les hydrocarbures lourds, liquides on solides; mais d; autres agents de reduction pcuvent conyenir. Dans la realisation du procede pour fabriquer ce compose, je procede de preference comme suit: Je prends de la chaux vivc que je reduis en poudre, soit en I7 eteignant, on de pieference en I7 ecrasant, puisje melange le cliarbon pulverise avec la chaux pulverisee, dans la propor¬ tion d7 une partie de cliarbon pour deux parties du poids de la cliaux. Le cbarbon pent etre du poussier de coke on du — 314: — poussicr de cliarbon, ou meme du cliarbou de bois pulverise; eu eteignaut on en bydratant la cbaux, celle-ci pent etre com- biii(§e d; une maniere plus intime avec une matiere carbonique en la plongcant et en V agitant dans un li3^drocarbiu:e liquide, de preference du goudron ou coaltar maintenu liquide par la cbaleur. Lorsque la cbaux s7 est iinpr6gnee de la quautite vou- lue d7 bydrocarbure, le melange est secbe par la cbaleur. Le melange, prepare a I7 aide de, I7 une quelconque de ces ma- nieres, est ensuite amene dans uu four electrique, de prefe¬ rence a arc Siemens, comportant un creuset ou foyer, en gra- pbyte ou en cbarbon relie a une des bornes d7 une dynamo convenable, et un crayon de cbarbon relie a la borne opposee de celle-ci. Pour commencer I7 operation, le crayon doit etre en contact avec le creuset ou foyer, de maniere ft permettre le passage d7 un courant electrique. Apres avoir etabli le cou- rant, on eleve le crayon de cbarbon legerement au-dessus du foyer pour tormer un arc et, pendant I7 operation, on main- tient I7 arc en tenant le crayon suffisamment eleve pour garan- tir un espace de vapeur entre ce crayon et la matiere conduc- trice ft I7 interieur du four. La cbaleur intense de I7 arc est destinSe ft fondre la cbaux et ft la decomposer en ses elements, dont I7 oxygene, se combinant avec le carbone, forme du mo- nooxyde ou bioxyde de carbone, qui s7 ecbappe du four ft l7<§tat gazeuxfdans le cas oil I7 ou emploierait un bydrocarbure, une partie de I7 oxygene se combinerait avec I7 bydrogene), tandis que le calcium, ou tout an moius la plus grande partie dece dernier, se combine avec le carbone qui reste, pour former un carbure de calcium. Dans les fours de petites dimensions pro- duisant 1 tonne ou moins par jour, on retire le carbure liquide periodiquement. Dans les fours de grandes dimensions, on pent laisser sortir le carbure constamment par une ouverture. A mesure que le carbure se refroidit, il se solidifie, en formant un corps adberent cristallise ; les cristaux fraicbement casses presentent frequemment et d7 une maniere sensible les couleurs du prisme et un reflet metallique. La couleur du car¬ bure varie entre le gris fer et le noir bleu. Le carbure a une grande affinite pour I7 eau et, si on le laisse expose ft I7 air, il — 315 — se pulverise graduellement; sa surface prend alors une teinte gris blancliatre, en raison de la formation de la cliaux i)ar liydratation. Pour cette raison, il est necessaire de preserver le carbure en le couvrant d; une maniere convenable, soit en le idagant dans des recipients caclietes, inaccessibles & P liumi- dite, en le plagant sous une coucbe d; liuile, en V enduisant de cire on en le protegeant d; une maniere quelconque contre 1; Immidite. Cette substance a une telle affinite pour 1; eau que, si on la laisse tomber dans V eau froide, elle la decompose en pro- duisant un grand volume de gaz. Le residu de cette reaction est le lait de cliaux, qui est souvent legeremeut decolore par le carbone libre. Le gaz formk est V acetylene C2 H2. En en- flammant ce gaz lorsqiP il se degage, et a V air libre, il bride avec une flamme jaunatre, donnant taut soit pen de fumee, et accompagnee d; im certain depot de noir de fumee. Toutefois, en accumulant ce gaz et en le brulant dans un bee approprie, il produit une flamme brallante, d?un prouvoir eclairant re- marquable, car la combustion est complete. Le nouveau produit que j? ai decouvert aura, je V espere, des applications pratiques importantes dans Pindustrie. Sa propriete de decomposer V eau a froid montre qu; il a une af¬ finite puissante pour cette derniere. Ses proprietes promettent son utilisation probable comme agent dans les reductions me- tallurgiques et dans beauooup d; autres reactions cliimiques. Le grand volume de gaz developpe j)ar sa combinaison avec 1? eau demontre son utilite comme agent explosif dans certai- nes conditions. On a egalement demontre qu; il produisait un gaz combustible ou d; eclairage, d? une graude ricliesse et d;une grande valeur, dont on pent regler la production avec un ap- pareil convenablement dispose, suivant la demande de gaz. Le gaz que P on en retire pent egalement servir & enricliir d; au¬ tres gaz combustibles pour les rendre plus aptes a P 6clairage. La grande affinite de cette nouvclle substance pour Pliu- midite permet de P utiliser comme matifere desliydratante. Elle se revele egalement comme une source precieuse, P aide de laquelle on pent fabriquer une grande quantite de produits — 31G — cliiimques a mi prix de revient moindre qu7 avec les procedes en usage jusqa7 ce jour. On lui trouvera ineme beaucoup d; autres applications lorsqu7 on pourra fabriquer le nouveau produit sur une grande ecbelle. On suppose que la forinule du carbure de calcium est Ca C2. Bieu que cette substance on antre analogue ait ete consi- deree pendant de lougnes annees comme une curiosite de la- boratoire, il n7 a pas ete possible de la fabriquer jusqu7 a ce jour autreinent qu7 en quantite tres ininime et par un procede chimique, difficile et couteux, ce qui fait que les proprietes preeieuses et les applications de ce produit sont demeurees inconnues avant in on invention on decouverte qui, pour la premiere fois, place ce compose remarquable a la portec de tons. Le carbure de calcium produit jusqu7 a ce jour par re¬ duction cliimique se trouvait sous la forme d7 une poudre amoiqibe on d7 une matiere uon aggiomeree. Le nouveau genre de carbure de calcium obtenu conformement a mou invention se distingue de celui connu precedemment par ce fait qu7 il est cristalliu an lieu d7 etre amorplie, et qu7 an lieu d7 etre en poudre il se presente en masses pierreuses agglomerees resul¬ tant de la solidification apres fusiou. II se distingue, en ou¬ tre, par sa graude purete, et par le volume accru de gaz ace¬ tylene qu7il produit, notamment 0m3, 15yd 730 par livre environ, tandis que le carbure amorpbe produit moins de la moitie de cette quantite de gaz. Mou invention pent etre taut soit pen modifiee en substi- tuant a I7 ox^ule de calcium d7 autres composes metalliques. On pent employer, par exemple, d7 autres composes de calcium, tel que le carbonate on pliospate ou, si possible, le clilorure. On pent encore utiliser des composes d7 autres ni6taux que le cal¬ cium, pourvu que le carbone qu7 ils fournissent ait la propriete decrite de former une reaction avec I7 can pour developper I7 acetylene. Je me propose d7 utiliser la dolomie, le double carbonate de calcium et de magnesium ou la cliaux calcinee et la magnesie que I7 on en retire; dans ce cas, le carbure re¬ sultant est en partie du carbure de calcium et du carbure de magnesium. — 317 —

En resume, je revendique comme ma i)ropriete entiere et exclusive : 1° Le nouveau produit commercial decrit precedemment, consistaut en un carbure de calcium cristallin on autre ma- tiere analogue, ledit carbure etaut capable de se decomposer mutuellement avec 1; eau pour former un gaz d; liydrocarbure 5 2° Le nouveau produit commercial decrit precedemment, consistant en un carbure de calcium cristallin; 3° Le nouveau produit commercial decrit precedemment, consistant en un carbure de calcium existant a P etat de masse agglomeree resultant de sa solidification apres la fusion; 1° Comme produit de fabrication nouvelle, un carbure metallique cristallin pouvant former une reaction avec P eau, renferme dans un recipient on enveloppe, destine a le prote- ger contre P bumidite, et dans lequel il n; est plus expose a P action de P bumidite de P atmosphere jusqu7 au moment de son cmploi; 5° Le precede decrit de fabrication d; un carbure metal¬ lique cristallin reagissant avec P eau et qui consiste a soumet tre P oxyde de calcium (ou autre metal analogue) a la fusion electrique avec une matiere carbonique; G0 Le i^rocede decrit de fabrication du carbure de calcium cristallin, consistant a soumettrc de la chaux et une matiere carbonique a la chaleur intense dans un four electrique.

IP Reetylene & les Inondations.

(Join nal de I'Acetylene, 7e annee n. 19) Xous avons parle a idusieurs reprises de la fagon dont s? etait comports P acetylene dans plusieurs inccndics; voyons un pen maintenant comment il se comporte en presence d; un fleau encore plus redoutable : Pinondation. D; apres les nouvelles qui nuos sont communiquees d? Am6- rique, il paraitrait qu; a la suite d; une crue extraordinaire, les rivieres Susquebanna et Olienango ont d6borde au mois de mars dernier et ont inondd toute la contree environnante, — 318 — y compris la ville de Bingliampton. L? inondation de la ville a dure plusieurs semaines, et le fait, le plus gray a entre tons, c7 est que par suite de la submersion du materiel et des con- / ducteurs pour 1? eclairage electrique, la ville se trouvait plon- gee, le soir yenu, dans P obscurite la plus complete, & P excep¬ tion d; une rue, Water, street. Celle-ci, munie depuis pen de P eclairage a P acetylfine, restait brillamment 6clair6e, les ge- nerateurs ayant 6t6 plac6e de mauiere a ne xiouvoir etre at- taques par les eaux, et out toujours fonctioim6 sans iuter- ruption. Un autre fait qui montre bien les avantages que reserve P acetylene, en cas d7 inondations, s7 est passe non plus en Am6rique, mais aux Indes Anglaises, a Calcutta meme, oil lors d7 une recente inondation, les batiments de P usine a gaz ayant ete completeinent submerges, la ville fut totalement depourvue de lumiere. A cette occasion, les directeurs de la gare de Ilowrah, la plus grande des Indes, firent ajipel a une nouvelle Compagnie d7 ac6tylene de Calcutta qui s7 empressa de leur fournir une cinquantaine de generateurs qui furent rattacbes a la canalisation servant poiu1 le gaz d7 eclairage or¬ dinaire. En moius de trois jours, P installation etait comple¬ teinent achevee, et la gare de Ilowrali munie d7 un splendide eclairage. A la suite de ces faits, la Compagnie du gaz, dont les usines avaient et6 inondees et qui s7 etait trouvee dans P in- capacite de fournir de la lumiere a ses abonnes, s7 empressa d7 adresser de cbaleureuses felicitations a la Comxiagnie d7ace- tylene pour la remercier de son tntervention et des services rendus par le nouveau gaz. E. Jaine.

lie Carbutte de Caleium.

CJonnial de VAcitylcne, 7 amice, 11. 19, Mai 1902) C7 est comme un coup de tonnerre dans un ciel serein. Gare a P orage, il s7 annonce mal. — 319 — Le Oomptoir de Yente a modifle ses prix. A partir du 15 avril, le carbure est vendu:

286 fr. la tonne par 10.000 kilog. minimum. 295 fr. par qnantite de . . 2.000 a 10.000 — 305 fr. — 500 a 2.000 — — 330 fr. — 50 a 500 — —

Xons enregistrons du coup une majoration nette sur les prix precedents de 20 francs. En outre, pour le carbure en provenance de 1? usine du Castelet, cette majoration est elle-meme majorde de 10 francs par tonne. Pourquoi ces 10 francs? se demandera-t-on. C? est x)eut-etre que ce carbure-ci est superieur aux autres. Nous defions qui que ce soit d; obtenir une reponse du Oomptoir de Yente. Et si la reponse etait faite, elle sera peut-etre differente que celle formulae plus baut, mais elle n? en sera pas pour cela meilleure. Nos previsions se trouvent done confirmees. Avions-nous assez raison de protester et de crier an casse-cou! On n7 aura it pas ose du jour an lendemain prendre une determination de ce genre. On avait promis, on avait seduit, on avait amolli les resistances. On avait compris qu7 en frap- pant tout d7 abord, c7 etait s7 aliener les hesitants, repousser les sympatliiques et derouter tout le monde. On avait pre- sente le monopole non comme une menace, mais comme une sauvegarde. Taut pis pour ceux qui se sont laisses i^rendre an boni- ment. Nous ne croyions cependant pas que le Oomptoir de Yente commettrait la faute de majorer ses prix en pleine morte sai- son. C7 est une lourde faute celle-la, etla dcrniere a commettre. Comment r6pondre a ceux qui pretendent que le Oomp¬ toir de Yente fait le jeu des eclairages en concurrence avee I7acetylene? II apparait clair comme le jour que notre indu- — 320 — strie se trouve frappee en plein coeur. Mais profiteraicnfc-ils de sa mort s7 ils pouvaient la tuer, et ue seraient-ils pasjoues a leur tour par les industries rivales qu? ils penscnt servir? On s7 en doute Men, ce n7 est la qu7 un tatonnement poiu? ainsi dire. Si I7 on majore ainsi les prix en plein 6te, que 0 sera-ce an commencement de Pliiver? Oe 10 /0 pourra deve- nir du 30, du 10 et du 100. Que sera I7 ac6tylene alors et que seront les acetylenistes "t Comment expliquer cette faeon d7agir

Befthelot « JVIoissan « lie Genepal Sebepfc.

(Revue Genet ale de VAcitylene, i® annee, A\ril n. 3) Les gracieuses legencles des temx^s passes entouraient de^ bonnes fees le berceau des futurs lieros de belles et pro- digieuses a ventures. Dans un ordre d; id6es plus prosai'que P acetylene aura en cette meme bonne fortune. Aux debuts de sa decouverte, et ensuite prets a lui prodiguer les encourage- nients qui lui ont permis de triomplier de taut de difficultes, le gaz brillant et x)restigieux trouva trois des plus illustres sa¬ vants du monde qui furent, en quelque sorte, ses parrains, M. Bertlielot, M. JMoissan et le general Sebert. 0; est M. Berthelot, le pere de la ckimie syntlietique, qui, le premier montra la x)ossibilite de la syntliese de P ac6tylene et indiqua aux cbercbeurs tout ce qu; il y avait & tirer des combinaisons de ce curieux gaz dont on ne connaissait jus- qu7 alors que des traces. Sur la synthese de P acetylene de- vait s7 etager bientot toute une cliimie nouvelle que Pon nom¬ ine la cliimie des carbures. Oar on trouva, a point nomm6, la grande et in^puisable source de P acetylene dans le carbure de calcium decomposable par P eau, a froid. C7 est ici que M. Moissan intervient avec ses merveilleux fours electriques qui mettent les plus liautes temperatures a la disposition du cliimiste et du xibysicien, et cela avec une do- cilit6 exemplaire. Sans les fours electriques. sans cette facilite et cette 6conomie de production du carbure, P avenir de Pace- tylene exit et6 certainement retard6 ainsi que celui de toutes sortes de progres annexes. Yoilri done P acetylene en quelque sort cree par les beaux travaux de M. Berthelot et de Moissan. II lui restait h vain- cre les doutes, a surmonter les obstacles que trouve toujours- une chose nouvelle sur sa route, alors est intcrvcnu le general Sebert. Lorsque P on a vu ce savant hors ligne, dont les tra¬ vaux ont honor6 la science an jdus haut degr6, dont le nom est x^^ononce partout avec respect, manifester son int6ret & P acetylene, x^oxdietiser son avexiir, presider les Oongrfes dont Annuano Generale delVAcetilene 21 — 322 — il a efceF objet, on n? a plus doute qu? 11 y eut la quelque cliose d; utile, et cefut pour les promoteurs du nouveau gaz un grand enco ura gem en t. Yoila pourquoi les trois noms illustres de Berthelot, de Moissan, et du general S6bert sont associes brillamment dans V liistorique de V acetylene et resteront comme les caracteri- stiques de cette belle decouverte frangaise. Leur reunion sur ce terrain coimnun, 1; union de leurs efforts, V exactitude de leurs reclierches et de leurs prevision constitue, en vSrite, un des plus remarqtiables cliapitres de la pliilosopliie actuelle de la science. Max de Nansouty.

Ix9 Keetylene & Tilnnuaipe des Compagnies d' assu^anees en fLmetdque.

(Journal dc VAcetylene) L? anuuaire que public cbaque aunee V Insurance chroni- chc Comjxtny de .New-York, constitue un ouvrage important de statistique dans lequee sont consignes tons les incendics qui out eclate aux Etats-Unis avec leur cause exacte et les per- tes qu7 ils out causees. 0? est ainsi qu; on y apprende qu? an cours de 1? annee 1901 il y a eu 79.219 cas d; incendie, et ce qui est d? un interet primordial, c7 est que les causes de ces sinistres, 6tant nettcmcnt indiqu^es, le public se trouve ainsi mis en garde contre les agents d? Sclairage les plus dangereux. Nous ne rclevcrons dans le tableau de ces incendies que ceux occasionnes par ceux de ces agents le plus en usage:

Petrole, lampes, lanternes a petrole. . . 5.102 Gazoline, fourneaux a gazoline .... 1.831 Tuyaux de gaz 215 Explosion de gaz 110 1 ^s de gaz d; eclairage 1.195 Oonducteurs (51ectriques 1.051 — 323 —

Bougies 574 Iluile 459 Explosions cV alcool 100

L? acetylene ne parait pas clans la classification. Le noin n? y est meme pas prononce. Jamais cliifires ne paraitront aussi eloquentSj si V on songe qu; il se vend en moyenne par an anx I5tats-Unis d; Ameriqne pins de cinquante mille generatenrs a acetylene et plnsiem^s centaines de mille de lanternes pour ve¬ locipedes et automobiles. H est certain qne, dans ces condi¬ tions, le nombre des installations pnbliqnes et privees ira toujours croissant, et qne les populations trop longtemps ber- nees accorderont pins de creance anx statistiqnes oflicielles et veridiqnes qu7 anx arguments mensongers et par trop interes- ses des adversaires acliarnes de I7 acetylene. James W. Jtevue

| Senerale

XXX fife V JlceUtene

Organe officiel do Is Union frauQaise des acetyldnistcs et du Syndicat pro- fossionnol de 1' Acdtyleue. Comite de Patronage. MM. BERTHELOT, G. 0. MOISSAN, C. General SJEBERT, C. Comite de Lecture. Abonnements: MM. E. Pichon, L. Calien-Strauss France. Ed. Fouclie, Fourcliotte Un an .... 10 fcs Redacteur en Chef: Etranger. Un an . . . . 12 fcs Pierre ROSEMBERG

SX sX sX Redaction et Administration

Aix-les Bains (Savoie).

Tonne lug. I. Fabrique d'Appareils candelabres, bees etc.

Angers (SX. et. £.)

Lefevre C. — Rue Saint Nicolas, 78. Fabrique cle Lyres, lustres, raccords etc.

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Alexandre R. — Rue au Lin 56. Fabrique cles bees.

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Toulet A. — Rue de Bapaume, 122. Fabrique de Appareillage, lyres, lustres, raccords, bees. etc.

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Xatard Michel. Installations d' Acetylene. 328 Annuario dell'Acetilene Edito da Sisto Begliuomini — Pistoia

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M. Lelcu (Y.). — (A Neuf Berquiss). Fabrique des apparilles d' eclairage a 1' acetylene.

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Briet. — Rue de la Luc. 19. Acet3Tlene. Bees. Compagiiie du Gaz. — Rue Megerand, 86. Hauliaradt. — Rue de Granges, 39. Installateurs et, fabricant.

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Le Havre.

Bandry E. et fils. — Rue I. Lecesne 49. Installations d' Acetylene. Bariau E. — Rue Fontanelle 10. Installations d' Acetylene. Belval M. — Rue d* Ingouville, 29. Installations d' Acetylene. Blotiere E. aine. — Cours de la Republique 169. Installations d' Acetylene. Brunet C. D. — Rue Casimir Delavigne 10. Fabrique d' Appareils pour Acetylene — Installations. Dubois R. — B.re de Strasbourg 132. Installations d' Acetylene. 330: Annuario deirAcetilene Edito da Sisto Begliuomini — Pistoia

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Marseille.

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LISTE GENERALE DES MEMBRES

Gommtsskm b'lfrutiattve

President d' flonneap : ]\L le General Selbert, Membre cle 1' Institute.

President : j\r. E. Piclion, President de 1' Union Pran9aise des Acetylenistes.

VieeMpresidents : MM. Ackermann, President du Syndicat pour la Defense des Interets de 1' Acetylene, a Marseille. L. Cahen-Strauss, Yice-President de T Union Fran9aise des Acetylenistes.

Fourcliotte, Yice-President de Y Union Fra^aise des Acetylenistes.

See^etai^e General: M. P. Rosemlberg, Secretaire de V Union Fra^aise des Acetylenistes.

Seetfetaipes : MM. Granjon, Secretaire du Syndicat pour la Defense des Interets de Y Acetylene, a Marseille.

Ducellier, Secretaire de 1' Union Fran9aise des Acetylenistes.

Ttfesotfiei*: M. Goupilj Tresorier de Y Union Fran9aise des Acetylenistes. fanli Meiitiric les lijlcnistps - Paris

LISTE GfiNERALE DES MEMBRES.

1 Acetylene illuminating Company (M. Worth Londres

2 Ackermann, vice-president Marseille

3 Ackere (van), chimista Lille

4 Allaire, acetyleniste Lnzarches

5 Alexandre, acetyleniste Paris

6 Arensma, acetyleniste Lille

7 Armengaud Jeune, ingenieur conseil . . Paris 8 Acetylene (1') Redaction et Administra¬

tion de Paris 9 Acetyleniste (1') Redaction et Administra¬

tion de Marseille

10 Badin (M.) industriel Paris

11 Barbieri Padoue 12 Barut (J.), administrateur de la Societd

Electrochimique du Giffre .... Annecy

13 Beaudoin, constructeur acetyleniste . . Rockefort

14 Begliuomini Sisto Pistoia

15 Begou ) ' xkrbresle — 351 —

16 Bcrger et Cie Vienne

17 Bertolus CIi., ingenieur Saint-Etienne

18 Bertram!, acetyleniste Tunis

19 Besnard Pere Paris

20 Besnard Fils Paris

21 Bianclii Bologne

22 Blanc Ch Paris

23 Bleriot, ingenieur Paris

24 Bonomi Milan

25 Bordier E., ingjnieur Paris

26 Bouche-Roullet, constructeur-acetyleniste. Chinon

27 Brunet, industriel Le Havre

28 L.-M. Bullier, ingenieur Paris

29 Do Burgue, ingenieur Paris

30 Btiscli Paris

31 Borgkly Paris

32 Cahen G Paris

33 Cahen Paris

34 Calien-Strauss, ingenieur E. C. P.. vice-pre¬

sident Paris

35 Capdeville Pau

36 Capelle (R. P.) Paris

37 Caplat Monthou-sur-Cher

38 Cargue . Bordeaux — 352 —

39 M0 Carpenticr, avocat k la Cour de Paris Paris

40 Chabro Eug Douai

41 Chasles H., ingenieur civil Paris

42 Coen Marini Venise

43 Collins, correspondant de P Iron Monger Paris

44 Colombero

45 Cie Eranoaise de P Acetylene Dissous . Paris

46 C e Generale d' Electrochimie Paris

47 C,e Universelle d* Acetylene Paris

48 Cie Urbaine d' Acetylene Paris

49 Compere, ingenieur, directeur de V Asso¬ ciation Parisienne des Propridtaires

d' Appareils k vapeur Paris

50 Cornuault, ingdnieur civil Paris

51 Couderchon, inspecteur de P Eclairage de Paris

52 la Vide de Paris

53 De Courlon, ingenieur civil Paris

54 Cousin H., ingenieur civil Paris

55 Cuinat, ingenieur civil Sdchilienne

56 Daix, ingenieur civil Paris

57 Damarey-Devriendt, acetyleniste. . . . Hazebrouck

58 Davis Turin

59 Debruyne, acetyleniste Bruxelles

60 Deroy Fils Aind Paris — 353 —

61 Doyer P Paris

62 Dreyfus Paris

63 Ducellier, secretaire Paris

64 Capitaine Ducru, du service technique de

V Artillerie Paris

65 Duval-Saguit Poix

66 Dulieux Lille

67 Faber, ingenieur conseil Paris

68 Fajole Eug., ingenieur Kouen

69 Ferrario Milan

70 Fourchotte, vice-president Paris

71 Fouche Ed., ingenieur, directeur de la

Compagnie Frangaise de 1' Acetylene

dissous Paris

72 Fores tier, directeur d' usine & gaz . . . VIHeneuve-sur-SaQna

73 Baron De Frays, delegue officiel de la

Deutsch Acetylen Verein Nuremberg

74 Gabillot, constructeur Charenton

75 Gandillon, directeur general de la Volta . Geneve

76 Gas Acetilene Geroni Sor^ze

77 Gaud F., ingenieur civil Carpentras

78 Gautier E., Chroniquer scientifique . . . Paris

79 Gengembre Bapaume

80 Gossart, professeur ii la Faculte des Sciences Bordeaux

mario gcncralc dell'Acetilene 23 — 354 —

81 Grandval Neuilly Saint-Front

82 Granjon R., secretaire Marseille

83 Granje, ing6nieur Aiguebelle

84 Gobbi Guglielmo Bassano

85 Goupil, tresorier Paris

86 Gresle, acetyl6niste Paris

87 Gueroult M., Paris

88 Gugenlieini L., acetyleniste Paris

89 Guilbert, chef du laboratoire de la Com-

pagnie des Chemins de fer de T Quest Paris

90 Hervicu Nanterre

91 Hospitalier, president honoraire du Syndi-

cat de T Ac^tyl^ne Paris

92 Hours Edel et Dopont Lyon

93 Hublin Paris

94 Hubou, inspecteur k la Compagnie des

Chemins de fer de 1' Est Paris

95 Hunebelle Paris

96 Isnard Marseille

97 Jacquct A., Jeune Oran

98 Janet A., Administrateur del6gu6 dela Com¬

pagnie frangaise de V Acetylene dissous Paris

99 Jaubert, directeur de la Revue de Ohimie

pure et appliqude Paris — 355 —

100 Jayal Alf., acStyleniste Paris

101 Jaumont, acetyleniste Paris

102 De Joly, ingenieur au Serviee des Phares. Paris

103 Junien L Paris

10-1 Kaeufler Ed., ingenieur civil Lyon

105 Keller, ingenieur civil Paris

106 Kemp, ingenieur civil Luxembourg

107 Koechlin, arcbitecte attache au Minist&re

de 1' Interieur. . . Vienne

108 Konow, ingenieur civil Copenhague

109 Labarriere, acetyleniste Lourdes

110 Lacaze II., ingenieur Paris

111 Lacroix P., direc. de la Cie Uuiv. d'Acetyl. Paris

112 Lacroix, acetyleniste Vichy-Cusset

113 G. Lambert Remircmont

114 Lamy V., ingenieur civil Lille

115 Landaeur Ed Paris

116 Larroche Paris

117 De Lasservo M., acetyleniste Issac

118 Legrand, constructeur Ivry

119 Legris-Brenot Paris

120 Leleux Paris

ie 121 Le Mazurier Pv directeur de la C Fran-

§aise d' Acetylene Paris — 356 —

122 Lemerle L., ingenieur civil Paris

123 Dr Letang Paris

124 Prof. Vivian Lewes, Royal Naval College Greenwich

125 Lhermite, constructeur Louviers

126 Liotard Toulouse

127 Vve Liotard, acetyleniste Paris

128 Lizeray, acetyleniste Wailly-Beaucourt

129 Londen Hjalmar, ingenieur civil. . . . Helsingfors

130 Loup, constructeur Revel

131 Luchaire II., ingenieur civil Paris

132 Macquet, acetyleniste Wailly-Beaucourt

133 Maderni P., acetyleniste Paris

134 Mallet, constructeur acetyleniste. . . . La Tour-de-Salvagny

135 Marbec Th., ingenieur E. C. P Aix-en-Provence

136 Mars A Cannes

137 Martin et Cie Marseille

138 Martin, fabricant de bees Paris

139 Martin et Cie, appareils a gaz Paris

140 Martini Ancone

141 Masse, acetyleniste Rantigny

142 De Matta et Galleri Turin

143 Meurisse Berry-au-Bac

144 Mayer et Cie Paris

145 Mayrargues G Venise — 357 —

146 Meloncini Yenise

147 llcnnevaux Jeune, constructeur .... Arnay-le-Duc

148 Mcriot De Roeck, ingenieur Lyon

149 i\Iicliau(l Paris

150 Moissan, membre de 1' Institut, delegue de

M. le Ministre de V Instruction publique Paris

151 Mole, constructeur ingenieur E. C. P. . . Laval

152 De Montais R., acetyl6niste Beauvoir

153 Contaldi Naples

154 Morani, Societe Italiana per Carburo di

Calcio Rome

155 Morel, ingenieur, licencie fcssciences . . Lumbres

156 Muller, ingenieur Paris

157 Oving Ellens, membre de V Institut Royal

des Ingenieurs Rotterdam

158 Pages-Bon niot Lyon

159 Paris, Cristallerie de Bourget Le Bourget

160 B. Pasquet Paris

161 Pelletan H.-R Tunis

162 De Perrodil, ingenieur civil Paris

163 Perron, ingenieur civil Paris

164 La Photolito (Dallemagne Dir) .... Liege

165 Picard, ingenieur chimiste Paris

166 Pichon, President de la Convention. . . Paris 167 Picot Fils, directeur de la Cie Algerienne

d' Ac6tyl&ne

168 Pillet et Ozeraie

169 Pitaval P., ingenieur civil des mines, di¬

recteur de V AcdtyUne

170 Pitra, ingenieur, directeur de 1' Ac6tyUne du Nord

171 Prigent J., entrepr. d' eclairage. . . .

172 Portier, Inspecteur principal adjoint des

Etablissemenst classes, deleg e du Pr&-

fet de police

173 Prissette

174 Provensal

175 Pugenstecki

176 Pulselli

177 Radu Ch., directeur du Moniteur du Gaz

et de V Electricitd

178 Raoult P., acetyleniste

179 Renaud

180 Richard A., delegue de M. le Ministre du

Commerce

181 Rimini

182 Roche, directeur du Gaz

183 Rosemberg P., secretaire general . . . — 359 —

184 Ronma A Liege

185 Sabatier J Paris

186 Sautter E., ingenieur civil Paris

187 Sauvayre Paris

188 Genenil Sebert, membre de Tlnstitut, pre¬

sident d' lionneur Paris

189 See Ed., et Arm Lille

190 Sellier L., ingenieur E. C. P Paris

191 Seren J., Societe populaire d' Eclairage . Marseille

192 De Seynes L.? Paris

193 Simon C Saint-Beron

194 Sinson Paris

195 Societe d' Electrochimie Paris

196 Societe Electro-Metallurgique Sain-Beron

197 Societa Italiana di Eorni Electrici . . . Rome

198 Societa Piemontese do Boro di Calcio Turin

199 Societe Nicoise d' electricite (Usine du Plan du Yar) Geneve

200 Societe des Carbures Metalliques . Paris

201 Spiers Paris

202 Stadelmann et C0 Nuremberg

203 Storni Giuseppe, DeleguS officiel des Ace-

tylenistes italiens Milan

204 D1* Testelin Paris — 360 —

205 Thibal, industriel Paris

206 Thurnauer-Kuno, ingenieur deleguS offi-

ciel de la Deutsch Acctylen Yerein . . Nuremberg

207 Tilly J Arcueuil-Cachan

208 Tisserand Ch., constructeur Saint-Die

209 Tondrez, acetyleniste Toulouse

210 Torra Milan

211 Troubetzkoy, ingenieur Milan

212 Trouvo G., president honoraire du Syndi-

cat de T Acetylene Paris

213 Turr, ingenieur Paris

214 Vallet B., pharmacien Donzy

215 Cte de la Yalette, delegue de M. le ]\Iini-

stre des Colonies Paris

216 Yassiliere, prof, departemental d' Agric. . Bordeaux

217 Yert IL. constructeur Tarbes

218 Yialet-Chabrand, ingenieur La Ciotat

219 Wagner, direct, dela Comp. paris. d'Acety. Paris

220 Wilhelm, constructeur acetyleniste . . . Marseille

221 AVornis de Romilly, ingenieur Paris

222 Yvonneau, acetyleniste Paris

223 Zuccoli Lilian

224 Zuccolini Rome \

UNION EEANUAISE

STATUTS

President d' honneur : j\I. le general SEBERT, membre de P Institut.

Comite central pour 1902, President: jtf. E. Pichon. Vice-presidents : MM. E. PuocnE, A. Jayal. Tin siege est reserve a la province. Secretaire: M. RoSEMBEnGr. Secretaire-adjoint: M. Guerotjlt. Trerorier: M. Goupil.

ITlembres. MM. Cahen-Strauss, Daix, Doyer, Duceleier, Eour- giiottEj Gug-enhei^i, Guilbert, Lacroix, Liotard, Le ]\[azurier, Sautter, be Seynes.

STATUTS.

Art. 1. — II est forme une Soci6t6 ayant pour titre: « Union pra^aise des acety^nistes » reunion de toutes les personnes qui s? interessent Y ac6tyleue. Art. 2. — Cette societe a pour but : 1° Le developpeinent des industries des carbures et de P acetylene; 2° L? etude de toutes les questions d; ordre technique, industriel ou commercial qui s7 y rattachent; 3° La propagande et la defense, par tons les moyens, des intdrets qui y sont engeg(Ss. — 364 — Aut. 3. — Peuvent faire partie de P Union franged so des acetylenistes : 1° Les constructeurs ou negociants s? occupant du gaz acetylene ou de tous produits qui se rapportent A, cette In¬ dustrie ; 2° Les fabricants de carbure ou de tous autres produits servant a la fabrication ou P utilisation de P acetylene; 3° Tous ceux qui contribuent a la vulgarisation de P ace¬ tylene ou s7 interessent a un titre quelconque a son emploi et a ses progres 1 Aut. 4. — Le siege de P Union est fixe a Paris, en P Ho¬ tel de la Societe des Ingenieurs civils, 19, rue Blanche et pourra etre transporte partout ailleurs, sur decision du Oo- mite Central. Art. 5. — Les membres de la Soci6te se diviscnt en : 1° Membres (V honneur et Membres honoraires ; 2° Membres actifs; 3° Membres correspondants. Les uns et les autres peuvent etre Frangais ou Etrangers. Les membres d7 honneur et les membres honoraires peu¬ vent etre cboisis parmi les personnes qui out rendu des ser¬ vices personnels a la Societe ou qui peuvent P dclairer de leurs conseils. Les membres actifs peuvent etre fondateurs, s7 ils sont Erangais et s7 ils ont ete admis avant fin fevrier 1902^ tous ceux admis apres cette date sont soeietaires. La Soci6te pent choisir des membres correspoudants en Prance et a P Etranger. Les Societes ou syndicats franfais ou etrangers peuvent faire i)artie de P Union frangaise des Aeetylenistes a titre de membres actifs et s7 y faire representer par un delegue. Art. 6. — La Societe est administree par un Comite cen¬ tral de trente membres comprenant en outre les anciens pre¬ sidents et les membres honoraires du Comite. Les membres du Comite central ne peuvent etre choisis que parmi les membres actifs francais et seront repartis com- me suit: — 3G5 — 15 membres de la region de Paris; 15 membres pris par- mi les Ac6tylenistes des departements. Aut. 7. — Le Comite central est 6lu cbaque annee a P Assemblde generale convoquee a cet effefc. II nomme un Bu¬ reau qui se compose de : Un president, trois vice-presidents, un secretaire-general, un secretaire-adjoint, un tresorier. Le secretaire general, le secretaire adjoint et le tresorier peuvcnt etre cboisis en deliors du Comit6 central 5 mais dans ee cas, ils iP ont que voix consultative. Le secretaire general pent etre retribue. Aut. 8. — Le Comite central pent clioisir parmi les mem¬ bres actifs de la Societe des deiegues pour remplir certaines fonctions qu; il deiimite. Aut. 9. — Le Comite central a pour mission d; organiser les travaux de la Societe, d; etudier toutes les questions a V ordre du lour, d; examiner toutes celles qu; il juge utile de trailer. II donne suite aux decisions de P Assembiee generale, represente la Societe, agit en son nom, surveille P emploi des fonds et se reuuit aussi souvent que les interets de P Asso¬ ciation pcuvent P exiger. Aut. 10. — Le Comite central peut deieguer an secretaire general telle partie de ses pouvoirs qu; il jugera convenable. Aut. 11. — Si un membre du Comite central vient a de¬ coder, s? il se demet de ses fonctions on s7 il est declare de- missionnaire pendant P annee, il est pourvu a son remplace- ment par les soins du Comite central. Aut. 12. — Des seances publiques ont lieu tous les deux mois, auxquelles assistentdedroit tous les membres de la Societe. Le Comite central rend compte de ses travaux et de sa gestion a P Assembiee generale annuelle, par les rapports du President et du Tresorier. L7 election des membres du Comite central a lieu a cette assembiee. Aut. 13. — Tous les membres actifs de la Societe doi- vent payer une cotisation de 5 francs. Cette cotisation peut au clioix de cliaque membre, etre remplacee par une somme de 150 francs une fois payee. — 3G6 —

Aut. 14. — Le foiids social se compose : 1° Des cotisa- tions animelles 5 2° des dons faits par les membres de la So- ciete et de toutes les autres donations qni penvent etre faites successivement a la Societe; 3° des revenus des souscrix^teurs & 150 francs remplagant les cotisations annuelles. Art. 15. — Tont membre qni, sans motifs valables, aura laisse passer les six premiers mois d; im exercice sans acquit- ter la cotisation de 1; exercice precedent sera raye de droit. Art. 1G. — La Societe rend compte de ses travaux par un bulletin periodique qui est envoye gratuitement & tons les membres. Art. 17. — Les statuts et le reglement interieur ne pen- vent etre modifies qu? en Assemblee generale 011 qu? apres que les modifications auront ete propos^es par 20 membres an moins. L? Assemblee gen6rale, dans ce cas, est alors reunie par les soins du Gomite central pour statuer sur les propositions faites. Art. 18. — ISTe pourra etre admise dans V Association ni continuer a en faire partie, toute personue ayant commis des actes repreliensibles et indelicats. La radiation, dans ce cas, sera prononcee par la Gomite central, apres enquete. Art. 19. — La Societe pent decider de sa dissolution en Assemblee generale dument convoquee. La dissolution est pro¬ noncee a la majorite des trois quarts plus une voix des mem¬ bres presents. Dans le cas on la Society serait dissoute, les membres qui en feront partie a cette epoque decideront de la destination a donner au fonds social. Art. 20. — Les discussions politiques et religieuses sont absolument iuterdites.

REGLEMENT INTERIEUR.

Atr. 1. — Toute demande d; admission a V Union fran- gaise des Acetylenistes doit etre faite par ecrit: elle doit con- tenir les noms et prenoms du candidat, sa residence liabituolle, sa profession et V adhesion aux Statuts de la Soci6te. — 3G7 —

Cette demande est signee par le caudidat et appuyee par deux meinbres de la Societe. Aut. 2. — La demande est transmise sans delai an Oo- mite central, qui V examine et la discute dans sa plus pro- cliaine seance, et prononce i\ la majorite simide. Aut. 3. — Tout ineinbre admis avant le mois d'octobre doit payer la cotisation de V annee courante. -A ht. 4. — Le Comite central est dirige par son Bureau, qui le reunit aussi souventque cela est necessaire et rSgulie- rement une fois par mois, generalement le premier mercredi. Les seances d; aout et septembre sont supprimees. Aut. 5. — Le President administre les afiaires interieu- res de la Societe etprend an besoin toutes mesures urgentes, sauf en rendre compte au Comite central 5 il fixe les ordres du jour, signe les baux et les contrats, ordonne les depen- ses, etc., etc. Art. G. — Le Secretaire general prepare le travail du Comite central, repond aux lettres apres s; etre entendu a ce sujet avec le President, s? occupe du bulletin, veille h son en¬ voi et s7 acquitte en un mot de tous les devoirs de sa charge. Le Tr6sorier remet au Secretariat general pour les depen- ses courantes une somme dont celui-ci doit rendre compte. Aut. 7. — Le Tresorier fait les recettes et paye les etats de depenses vises par le President; il est tenu de presenter sa situation de caisse a toute demande du President. Aut. 8. — Le Comite central pent se divisev en autant de commissions permanentes 011 non, que la nature des tra- vaux le rendra necessaire. II pent s? entourer de collabora- teurs utiles & ces travaux, merne s? ils ne font pas partie de la Societe. Aut. 9. — Le Comite central pent designer des deiegims dans les departements et les choisir parmi les personnes qui s7 occupent activement de la propagande de I7 acetylene. Ces deiegues representeront I7 Union frangaise dans leur region, s'occuperont de recrutcr de nouveaux membres, auxquels ils faciliteront les conditions d7 admission. Ils devrout renseigner le Comite central sur toutes les nouvelles interessant la Societe. — 368 —

Art. 10. — Dans les seances du Coniite central, le vote a lieu par assis et leve, a moins que le vote par bulletin soit reclame par six membres an moins. Atr. 11. — H est dresse xuoces-verbal des stances du Oomite. Ce proces-verbal indique sommairement les questions traitees et les decisions prises par le Oomite. II est signe par le President et le secretaire general. Atr. 12. — Le bulletin publie p&riodiquement par la So- ciete coutfent-: 1° les proces-verbaux des seances 5 2° les tra- yaux remis a la Societe; 3° le compte-rendu des ouvrages regus 5 1° le resume on le compte-rendu « iu extenso » suivant le cas, des couferences faites a la Societe. II pourra etre publie tons les ans uu Anuuaire de la So¬ ciete comprenant les statuts et reglement, ainsi que les noms et adresses des membres, et tous les renseignements utiles. Art. 13. — Les membres admis dans la Societe n? ont droit gratuitement qu; a la s6rie de bullettins correspondant a P annee de leur admission. Art. LL — Le Oomite central peut nommer membres honoraires du Oomite, les membres de ce Oomite, non reelus, et qui out rendu ou i^euvent rendre des services a V Asso¬ ciation. Art. 15. — Les anciens presidents peuvent etre uommes presidents honoraires. iLLUEIN AMKDARIDM

UBER ACETYLEN

YON

SISTO BEGLIUOMINI

Ersie lahrgang

1902

(Deutsche Tiieil)

PISTOIA (Italien) SISTO BEGLIUOMINI (Herausgeber) Via della Madonna, i 24 Nachdntck auch einzelner Theile verboten VORWORT

Ich habe die Ehre Ihnen mitzutheilen dass ich in Kiinfstig lahr die Zweite Ausgabe des Annuariums fiber Acetylen offentlich bekannt machen werde. Dieser Band entbalt eine vollkommene Liste aller Acetylenisten, Monteurs, Verfertiger u. dgl. dieser •\vird noch die note aller Lieferanten von Artikeln ffir die Industrie fiber Acetylene. Die Herausgabe von lahre 1903 die ich in diesem Augenblick bereite, Avird moglicherweise ganz com- plet sein. desswegen AATende icb mich a die Interes- sirten, mir Hilfe zu leisten, und alle nothigen Erkla- rungen geben zu wollen, um meine Arbeit nfitzlicb zu macben, demgemafs bitte ich mir ihre Firma, ihre Brochfiren und die beigelegte Sckeda auszuffillen. Ich denke dass Sie, ein Esemplar meines Annua- rium zu besitzen, als nfitzlicb beurtheilen Averden, dieses Avird aus einem schonen Band von 600 Seiten bestehen. Der bier beigelegte Prospeckt zeigt die Thei- lung des "Werkes-die Dimension und die Preise der Annoncen. — 372 —

Ich hoffe class Sie Alles was ich Ihnen mittheile berilcksichtigen werden, und mir gefalligst alle Er- klarungen zu geben, die Sie fiir das allegemeine Inte- resse notweudig flnden werden. Uberzeugt, von Ihnen begiinstigt zu sein, wollen Sie meine Grusse, und meine Danksagungen im Voraus giitigst annehmen zu wollen.

Sisto BegliuOiMINi Herausgeher Alle Personeu, welche dieses Circular erlialtcn werden ersucLt mir ilire Handelskarte zu senden, damit die unentgeltliclie Einscbaltung ihrer Firnia genau erfolgen kbune.

UNTERSCHRIFT AUF DEM BAND Zettel zum Losen ■and dem SISTO BEG-LIUOMINI, Herausgeber Madonna Strasse 1237 — Pistoia zu senden

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Wollen Sie mir tin Exemplar der Ausgabe von 1903 mit dem Preis ZEN Francs.

Datum 190

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Datum

Unterschrift

Adresse. (1) Machen Sie elne Linee auf dem Raum den Sie wUnschen. (2) FUr eln Jahr i003, oder fllr drel Jahre 1903, 1904, 1905. Es sind ruelcwarts die Ereise der Annoncen angegetoen. •Seite BO Lire

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DIRECTOKY

BY

SISTO BEGLIUOMINI

First year

1902

(England)

PISTOIA () SISTO BEGLIUOMINI (Editor) Via della Madonna, i

Sir,

I have the honour of informing1 you that I am going to publish the first edition of the Acetylen Di¬ rectory, for the present year. That volume will contain a complete list of all the persons that are interested in the Acetylen gas it will contain besides a list of all the merchantes of articles for the industry of Acetylen. The edition for 1902 which I am first preparing shall he as complete as possible, and I pray all those that are concerned in the production of that gas to helf me to render that work as cear as possible by sending me the address of their firm, their printed advertisements as well as the enclosed form after it has been filled. I am sure, Sir, that you will exactly understand what I request of you, and that you will he so kind as to send me all the indications that may he of a general interest. As I am certain that you are ready to aid me, I thank you beforehand and osk you to believe me. Your obedient servant

Sisto Begliuomini, Editor

I pray all the persons thot receve this circular to send me their commercial card so that the free insertion of their firm can he done exalty.

SUBSCRIPTION TO THE VOLUME This partt to be taken off to be sent to SISTO BEG-LIUOjMINI, Editor, Via Madonna 1237 — Pistoia

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Kindly keep for me one volume for the year 1902 at the price of 10. Francs.

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THE ACETYLENE ASSOCIATION

For the advaiiceiiient of Acetylene Gas Engineering and Manufacture in the Interests of the Public and of the Industry. Registered November Qth, 1901, by Licence of the Board of Trade, icith Limited Liability, pursuant to Section 23 of the Companies Act, 1867.

Tcmpowiffj Offices: II, IRONMONGER LANE, LONDON, E. C., LACEY DOWNES, Secretary (pro. tein.) — 430 —

HONORARY MEMBERS.

0. Vernon Boys, F. R. S., GO, Victoria Street, S. AY. Major G-eneral Sir Owen Tudor Burne, G-. 0.1. E., Iv. 0. S. I., 132, Setlierhmd Avenue, AV. IIenry E. Jones, M. lust. C. E., Commercial Gas VMrics, Stepney, E. Professor Vivian B. Lewes, F. I. C., F. C. S., Royal Fa- val College, Greenwich. Sir HiRA3i S. jManim, 18, Queen's Gate Place, S. V. Dr. Boverton Redwood, F. R. S. E., F. I. C., D. Sc., 4, Bishopsgate Street, E. C. Sir David Lionel Salo^ions, Bart., D. L., M. A., Broom- hill, Tuhbridge "Wells. Alfred Spenoer, London County Council (Public Control Department). Jajies Swinburne. M. Inst. 0. E., GG, Victoria Street, S. AY. Captain J. Thomson, R. A., Lfome Office. Sir Henry Trueman AYood, M. A., Society of Arts, John Streeti Adelphi, AY. C.

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Messrs. Fitzpatrick & Co., 147, Leadcnhall Street, London, E. C. — 431 —

MEMBERS OF THE GCPy^eiL, S902-

P. G. TVohtiIj 3, Victoria Street, Westminster, S. "W., Chair¬ man. Sin CiiAnLES Stewart Porbes, Bart., Regent Street, Ken- sal Green, "W. Vice Chairman. P. W, TTarker, ia, Sliacklewell Lane, Hackney, R. E., Vice Chairman. C. BiNGrHAAT, 11, Queen Victoria Street, E. C., Treasurer. J. R. Paayener, 81, Chancery Lane, London E. C., Represen¬ tative of the Official Organ. E. P. Andrews, 6, James Street Cardiff. H. E. Bill, xV jM. I. 0. E., Bon Accord Acetylene Gas Co., Aberdeen. W. Doaian, Hillthorpe, Stourbridgc, Staffs. C. Hoddle, 135, Victoria Street, S. W. Washington Huaie, II. List. 0. E., 11, Ironmonger Lane, E. C. A. E. Munby, jM. A., P. C. S., The Laboratory, Pelsted. J. Petitpierre, Peninsular House, ^Monument Street, E. C. C. J. Quirk, The Sunlight Gas Co., Dublin. P. L. Rawson, JL I. E. E., A. M. I. 0. E., 3, Budge Row. E. C. J. P. TV". Stuart, 30, St. Ann Street, Manchester. P. S. Thorn, 135, Victoria Street, S. TV. S. Thurnauer. 83/87, Parringdon Road, E. C. L. Wiener, 1, Pore Street, London, E. C.

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The Union Bank or London, Lihited, Princes Street Lon¬ don, E. C. — 4:32 —

Co^^cEB. The present members of the Council remcain in office till Decem¬ ber 31st, 1902.

Exec&sftiwe. The Executive consists of the Chairman, of the Vice-Chairmen and of the Treasurer of the Council, also of a representative of the Official Organ, and of the Secretary of the Association- Provision has been made in the Articles Association for gentle¬ men to be admitted as original Members, without formal election, up to the 31st May, 1902, upon their signing the Memorandum and Ar¬ ticles of Association (a copy of which can be obtained from the Se¬ cretary), and paying the subscription of One Guinea-

The OfficiaE OB*gan. Until the next General Meeting, upon the recommendation of the Council, shall otheswise decide, The Journal of Acetxjlene Gas Lighting and Carbide of Calcium Beview shall be the official organ of the As¬ sociation in respect of such part or parts as may in each issue be re¬ served for the publication of matters relating to the Asrociation and authorised by the Executive, and a copy shall be sent gratis to all subscribing members. Until further notice the part of the Journal reserved exclusively for the Association will be printed on coloured paper.

The Council expressly decline any responsibility for opinions expressed or for statements made in any part of the Journal ex¬ cept that reserved for the Association. ADDRESS

Annum 10 dell'Acctilcnc 2S

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Aberdeen.

Bill. H. E., A. M. I. C. E. — 283 King Street. The Bon Accord Acetylene Gas Company.

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Bond. E. S. Messrs. Bond & Cooper, Limited, Crown Ma¬ chine Works, Handsworth. — Boot Street. Murray, L. I., lohn Walsh Walsh. — Yesta House. Sprott E. W. — 24-27 Mary Street. St. Paul's. Standard Acetylene Manufacturing Company.

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I3' 4 INDICE

Prefazione alia parte Italiana Pag. 5 Cenni storici » 7

Capitolo I. (Carburo cli calcio).

Fabbricazione ...... » J1 Esperienze e prezzi di fabbricazione . . . » 12 Produzione del Carburo nei diversi paesi . . •> 14 Prezzi di rivendita ...... 14 Le grand! officine di Carburo » 15 Elenco dei vari stabilimenti per la fabbricazione del Carburo, esistenti nel mondo. . . . » 15 Society Italiana del Carburo di calcio, Acetilene ed al- tri gas. » 18 Officina di Collestatte » 18 Officina di Papigno » 19 Officina di Froges (Francia) » 20 » di Notre Dame de Briancon . . . » 20 » di Neuhansen (Svizzem) » 21 » del Niagara » 22 Acetilite 25 Orlite » 2G Altri Carburi » 27 Carburo di Potassio ...... » 27 » di Litio 28 Eendimento in Acetilene del Carburo di Calcio e del Carburo di Litio » 30 Carburo di Bario » 30 Carburo di Strouzio » 30 Carburo di Alluminio 31 Annual w Gencvalc dell'Acetilene. 29 — 450 —

Oarburo di Berillo Pag. 31 Carburo di Silicio o Carborudum » 31 Altri Carburi » 32 Kendimento in Acetilene dei piu importanti Carburi . » 32 In quali carburi 6 il rendimento massimo . . » 33 I forni elettrici » 34 Descrizione di alcuni dei forni elettrici piu in uso » 36 For no Moissan » 37 Forno Bullier » 37 » Ileroult » 38 » Wilson ( » 38 » Siemens > 38 Forni intensivi >>39 Forni Cowles » 39 Studio sulla fabbricazione del Carburo di Calcio di M. Fradon » 43 EfFetti dell' elettrolisi » 44 Consumo degli elettrodi » 47 Qualitfi del Carburo » 49 Considerazioni general! » 50

Capitolo II.

Acetilene » 61 Impurezze dell' Acetilene ...... 62 Depurazione dell; Acetilene » 64 Incandescenza a gas Acetilene » 67 Effetto dell' Acetilene sulF aria di una stanza abitata in confronto con gli altri sistemi d' illuminazione. » 68 Potere calorifico dell' Acetilene e sue applicazioni al ri- scaldamento ...» 69 II riscaldamento con 1; Acetilene e la casa Liotard » 77 Liquefazione. »93 Dissoluzione * 83 Limiti d' infiammabilit& » 85 Velocity di propagazione della flamma. . . » 86 Temperatura di combustione » 87 Potere illuminante ...... 88 Spiegazione del potere illuminante . . . » 89 L; Acetilene e la fotografia » 91 TossicM dell' Acetilene » 92 — 451 —

L' illuminazione a gas Acetilene studiata dal pun to di vista deir igiene Pag. 93

Capitolo III.

Privative industriali » 95 Illuminazione ed industrie relative » 95 Apparecclii produttori » 101 Comunication di M. Vagner Directeur de la Compagnie Parisienne d' Eclairage par P Acetylene . . » 102 E^sai sur le conditions a semplir par les appareils de production de distribution et d' utilisation dus gaz Acetylene, an point de vue de la securite par M. lunien Ingenieur ...... 104 Carbure de Calcium ...... 105 Generateurs d'Acetylene ...... 105 Simplicissimus Tipo A. un sol generatore . . . » 107 » » B. apparecchio a produzione con- tinua » 108 Acetilenogeni sistema Ferracciu ...... 108 Gazometri Bononi a caduta di carburo nelP acqua . » 116 Lampade portatili Moderni (Parigi) » 116 » » ad acetilite » 118

Capitolo IV.

Bruciatori per Gas Acetilene ...... 122 Notizie sui becchi a Gas in steatite » 122 Becchi brevettati per gas Acetilene in steatite monta- ta in ottone e a richiamo d' aria » 127 Estratto dal giornale L' Acetyleniste » 128 Appunti sulP uso dei becchi per Acetilene e sui mezzi per impedire Y otturamento ...... 129 Impianto » 129 Pressione ...... 129 Pulitura dei becchi ...... 130 Accenditura e spengitura » 130 La fabbrica di becchi in Steatite ean Stadelman e C. di Norimberga » 131 Becco a corrente d' aria ...... 139 Becchi da Gaz Geo Bray e C. di Leeds . . . » 110 — 432 —

Prezzi degli annunzi e sottoscrizione alPAnnnario del- TAcetilene Pag. 141

Appendice.

Society Industriali Riunite di Milano Consigli pratici .... Condotte del Gas .... Peso doi tubi di piombo Tubi di Ferro greggi e ziacati con viti e manicotti per conduttore di Gas p. Appareccbi per Gas Giudizi della Convention Internationale, sulle condut ture e sugli appareccbi. Canalisation Appareils d' eclairage et de chauffage. Laraiere di ferro zincato e caivanizzato II gas Acetilene per la sua purificazione per gli usi dell' illuminazione .... Intorno alia tossicit£i del gas Acetilene. Motori a gas Acetilene. Triciclo ad acetilene L' illuminazione dei fari Esperimento di 1139 ore Calcolo del costo dell' illuminazione Dati general! sulla illuminazione . Quantity di luce necessaria . L' uso delle lampade ad acetilene per la distruzione degli insetti nocivi Sono necessarie delle misure di precauzione coll' illu minazione coll' Acetilene\ ? . . . . Associazione Italiana fra gli acetilenisti Statute dell' Associazione Italiana fra gli acetilenisti Titoli e scopi dell' Associazione Dei soci Amministrazione e Direzione Assemblee .... Quote Dimissioni .... Scioglimento dell' Associazione Biograbe Industriali I nostri inventori. — 453 —

L' Acetilene all' Estero Pag. 180 L' Acetilene nelle citUl estere » 182 Francia...... 182 Germania ...... 183 Stati Uniti 184 Libri — Giornali — Eiviste — Annuari . . » 185 Illuminazione pubblica ad Acetilene e sua utility . » 190

Italia — Indirizzi

Acqui 195 Alessandria ...» 196 Ancona » 196 Arezzo » 197 Arena ...... 197 Aspra Sabina » 198 Ariano nel Polesine » 198 Ascoli Piceno » 198 AssiM » 198 Bari » 198 Bassano » 200 Benevento » 200 Bergamo » 200 Biandrate (Novava) ...... 201 Biella » 201 Bologna » 202 Borgotaro » 204 Brescia » 204 Caltanisetta . . » 205 Camerino » 205 Campobasso » 205 Catania » 205 Carrara » 206 Caserta » 207 Chiari » 207 Chieti » 207 Chiavenna » 207 Cosenza » 207 Cremona » 208 Catanzaro » 208 Cuneo » 208 Dolo » 209 — 434 —

Este . Pag. 209 Faenza 210 Forli 210 Ferrara 211 Firenze 212 Foligno 215 Genova 216 Gonzaga (Mantova) ...... 9 218 Girgenti . . * 218 Grosseto . » 218 Ivrea 219 Lecce . » 219 Lecco ...... * 219 Licata . . » 219 Livorno • » 220 Lucca . . » 221 Macerata ...... 221 Mantova . . * 222 Messina . . * 222 Milano . * 224 Monticelli d' Ungina (Piacenza) . . » 235 Modena 235 Napoli . . ^ 236 Novara . » 238 Padova 239 Palermo 241 Parma » 242 Pesaro e Urbino 242 Piacenza 242 Pisa . . * 243 Pistoia 243 Prato 245 Portoferraio ...... x> 245 Potenza ...... 245 Pozzuolo (Perugia) .... 245 Ravenna ...... » 246 Reggio nelP Emilia .... 246 Reggio Calabria 246 Rapolano 246 Roma ...... 248 Rovigo ...... 252 Savona . . » 252 Salerno ...... * 252 — 455 —

Sassari .... Pag. 254 Siena .... » 254 S. Benedetto del Tronto Siracusa Sesto S. Giovanni Spezia .... Taranto. Torino . Treviso .... Terni .... Udine .... Umbertide . Valdarno S. Giovanni . Viadana P.a di Mantova Viareggio Yenezia. Verona .... Vicenza. Avviso a tutti gli acetilenisti Associazione Italiana fra gli acetilenisti Milano — Elen co degli adesionisti Indice alfabetico delle ditte Italiane

Annuaire Universelle de V Acetylene. (Partie Frangaise).

Aux Lecteurs ...... 295 Note pour P insertion gratuite dans V Annuaire de P Acetylene » 297 Abonnement au volume et prix des annonces . . » 299 Carbure De Calcium (Brevets) » 301 Brevets relatifs a la preparation du Carbure de Calcium » 301 Office des patentes des Etats-Unis : Thomas L. Willson de Leaksville, Caroline du Nord » 303 Perfectionnements dans le carbures metalliques et la fabrication de ceux-ci par M. Thomas Leopold Willson » 313 L' Acetylene et les Inondations » 317 Le Carbure de Calcium » 318 Berthelot-Moissan. Le General Sebert » 321 L' Acetylene et P Annuaire des Compagnies d7 assur- rances en Amerique » 322 — 456 —

France — Adresses

Aix-les. Bciins (Scivoie) . Pag. 327 Angers (M. et L.) . . * 327 Amiens 327 Albert . . ^ 327 Argel&s sur Mer .... » 327 Armentieres ..... 328 D' Annecy » 328 Anxerre . . 328 Besangon ..... 328 Bordeaux . . ® 329 Bergerac ..... 329 Bayeus 330 Calais 331 Chateaudun » 331 Cette » 331 CMlons sur Marne » 331 Chartres . . . & 331 Chatel 331 Contrexeville .... » 332 Dreux » 332 Epinal ...... » 332 Flers (Orne) 332 Grenoble 333 Le Havre . ^ 333 Hie (sur la Tet) .... 334 Limoges . . . s 334 Lyon » 334 Lille » 335 Le Bouscat (Gironde) . 336 Louviers (Curel .... 336 Levand (Tarn) .... . ^ 336 Le Mans ..... 336 Marseille . . ^ 336 Nancy » 337 s Nice . • 337 Nimes 337 Nogent » 337 Nogent-en Bassigny & 337 s Orleans...... 338 Paris 338 — 337 —

Perigueux Pag'. 341 Perpignan ...... 341 Pont Audemer » 343 Rochefort sur Mer » 343 Revel (Hte Garonne) » 343 Roanne » 343 Saint-jMartin Du Yar (Alpes Maritimes) . . » 343 Saint-Etienne (Loire) » 344 Saint-Quintin ...... 344 Tarbes » 344 Toulose » 344 Villefranche (Rhone) » 344 Algerie — Alger ...... 345 Agha-Alger » 345 Oran » 346 Convention International Des Acetyl^nist^s. . » 317 Commission d' Initiative » 348 Liste General Des Membres de la Convention Interna¬ tionale des Acetylenistes ...... 350 Union Francaise des Acetylenistes (Statuts) ...» 361 President d' honneur, membres, et Statuts . . . » 363 Reglement Interieur » 366

Allegeinein Annnarium liber Acetylen (Deidsche Theil).

Yorwort » 371 Preise der Annoncen angegeben » 37 3

Deutschland — Adressen

Altona a. d. Elbe » 379 Aldenhoven ...... 379 Arnesberg ...... » 379 Augsburg » 379 Bunberg , . » 379 Berlin . . » 381 Braunschweig (Stadt) » 384 Breslau. » 384 Cassel » 384 — 358

Chemnitz Kappel . Pag. 385 Colraar i. Els » 385 Danzig . » 385 Dornestetten . » 385 Dortmund » 385 Dresden » 385 Erfurt . » 386 Forst i. L. . » 386 Frankfurt a. M. . » 386 Giessen . » 386 Gera . . . » 387 Gorlitz . » 387 Gruna (Bez-Dresden) » 387 Halle a. s. . » 387 Aijiburg. (Stadt) . » 387 Ilartum. » 388 Herzeberg. a. Harz » 388 Hofheim (luunus) » 388 Holu . » 390 Heilbronn » 390 Ilagen i. W. » 390 Ilverscehofen. » 390 Ingolstadt » 390 Karlsruhe » 390 Koln . » 391 Krailsheim . » 391 Lahr » 391 Landai^ i. P.f. » 391 Leipzig, » 391 Lechbruk » 392 Lubeck (Stadi) » 392 Magdeburg . » 392 Mannheim .> 392 Monchswalde. » 393 ]\Lunchen » 393 ^[unster, am Stein » 393 Neustdt a. d. Orla » 394 Nurnberg > 394 Oynhausen . » 394 Osnabruck . » 394 Oggersheim . > 394 Oberhausen . » 396 Petershagen . » 396 — 459 —

Ravensburg . Pag. 396 Sckiltigkeim . > 396 Spyer . » 396 Strassburg i C. » 396 Stuttgart » 397 Sulzdorf » 397 Tempelkof . » 397 Tilsit . » 398 Treptow » 398 Ulm a. D. . » 398 Weimar » 398 Wunsiedel . » 398 Zittau . >> 399 Zwisckenau . » 399

Osterreich-Ungarn — Adressen

Berettyo-Ujfalu » 403 Bozen » 403 Briinii » 403 Czernowtz ...... » 404 Fiume (Ungarn) » 404 Gorizia » 404 Graz ...... » 404 Hermannstadt » 405 Innsbruck ...... > 405 Klagenfurt » 406 Kolozsvar (Ungarn) » 406 Linz .... » 406 Mediasck » 406 Pi'ag » 407 Reickenberg » 408 Rovereto » 409 Spalato » 409 Szegedi (Ungarn » 409 Troppau » 411 Trento » 411 Tieste » 411 Villack » 411 Wien » 411 Zagreb (Ungarn) » 412 — 4G0 —

Schweiz •— Adressen

Arbon ^o- ^15 Bale 415 Berne ...... • • • . » 415 Butsckwil 415 Fribourg 415 Geneve9 416 Ilirzel » 417 Illighausen ...... 9 417 Klin ten 417 Laupen » 417 Lausanne 9 417 Lucerne 9 417 Lugano 418 Porrentrux 418 Schaffausen 9 418 Saint-Imier 15 418 AYidoltingen 9 418 Yevey . . . . . • • • • . » 419 Zurich * 419

Acetylen Directory — Address

Sir * 423 The Acetylene Association ...... » 429 Honorary Members ...... 9 430 Members of The Council, 1902 . . . . . » 431 Council * 432 Executive * 432 The Official Organ 43*2

England — Address

Aberdeen 9 432 Birmingham * 434 Cardiff 434 Caling. AY 434 Dublin » 436 Essex 436 — 461 —

Frazerburgh (Scotland) . Pag. 136 Glasgow Guernsey Ilarrogate Hackney Hornsey lame's S. W Kensal Green W. Kilmarnock N. B Leeds . Lincoln's Inn Lincoln Liverpool London London (Westminster ) Manchester . Newcastle upon Tyne Oxon Poplar. E. . Preston Regent's Park, Ruabon Swansea Sheffield Staffordshire . Suffolk . Salop (England^ . Teignmouth . Tonbridge

Bslgique — Espagne — Eussie — Suede et Norvege Amerique — Adresses

B dgique 447 Espagne 117 Russie . 447 Suede et Norvege 442 C madfi 4i8 Etats-Unis 418 Republique . 118 Indice degli inserzionisti nel testo

Acetylene (The) Illuminating — London . . Pag. 441 L'Acetilene Eivista quindicinale — Pistoia . » 172 Annuario dell' Acetilene — Pistoia . » 234 Barbieri Andrea — Padova. . » 240 Begliuomini Sisto — Pistoia . 218-244-400 Bertazzoni e Liverani — Faenza . 210-245 Bianchi F.lli — Bologna . » 203 Bognolo e Toccolini — Verona . . » 262 Bonomi Vittorio — Milano 136-196-204-209-223-238-242-246-261 Bory A. & Cic — Geneve » 416 Bray. Geo. e C.0 Leeds . » 437 Chiatti Alceste — Boma . » 24() Contaldi Ing. N. e P. — Napoli . 200-237 Compagnie Universelle d' Acetylene — Paris . » 94 Crcmonini Ettore — Bologna . . » 202 Dagnino Carlo — Geneva . . » 217 Del Grosso L. — Milano 60 227 Deutsche Gold-e Silber Scheide Anstalt — Frankfurt am Main 66-195-263 Direction de V Annuaire de V Acetylene . » 291 Dissera Antonio — Venezia . » 260 Fahbrica Italiana di Carburi e Derivati — Eoma 23-215-239-248 Ferracciu Com.e Filiberto — Savona . . » 253 Ferri Gustavo — Venezia . » 259 Fioravanti C. A. — Eoma » 251 Finzi Leonello — Firenze 24-206-213 Fossati Eugenio — Milano . » 230 Galtarossa F.lli E. C. — Venezia . 201-263 — 403 —

Gavirati Romeo — Milano .... . Pag. 228 Gobbi Guglielmo — Bassano . > 199 Grassi Riccardo — Milano .... . » 233 Guastalla Ing. — Modena .... . » 233 0 Jean Stadelinann e C — Norimberga 137-232-395 Journal (The) Acetylene — London . . » 439 Journal de T Acetylene — Paris » 42 Ivirchner & "Wilhelm — Stuttgart . 138 397 Kraft und Licht — Berlin .... . 272-380 Lastond M. — Aqui ...... » 280 Liotard — Paris ...... 76-339 Louvieaux L. — Epinal .... » 382 Luder f.ll — Firenze ...... » 212 ie Maderni Paul, et C — Paris . » 342 Marchello Giuseppe — Ferrara . . » 211 Marhold Carl — Halle a S. ... . 381-389 Matteini Vittorio — Pistoia . » 243 Meloncini Sante — Yenezia . » 260 Pattono A. M. e C. — Genova . . » 216 Paulsen e Costantini — Palermo . » 241 Perret Adolfo — Aosta .... . » 283 Pulselli Edoardo — Rapolano . 220-247 Reina Zanardini e C . » 229 RevueCO Generale de V Acetylene — Paris . Rimini G. Genova . » 217 Rocco e C. — Trieste ...... 286-410 Simplicissimus — Pistoia .... . » 10 82 Segre Aw. Mario —- Milano . » 271 Societa Italiana pel Carburo di Calcio — Roma » 257 Societe Generale — Paris .... . » 340 Schwarz Norimberga 9-22-122-131-132-133-221- Z6-383-395-399 Storni Giuseppe — Milano .... . » 75 Trevisan e C. — Milano .... . 41 231 Troubetzkoy — Milano .... . » 225 Turano Antonio — Cotrone . » 289 Usine Simplicissimus — Pistoie (Italic) . » 346 Yimercati e Belforti — Roma 197-211 254 TVacksmut & Krauss — "Wien . . » 112 Wiener L. London . » 440 Zuccolini Ing. Filippo — Roma . . > 250 — 404 —

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Puratilene — Francoforte s'M. J. von Schwarz — Nurnberg-Ostbalmof. A. Formicolina. Troubetzkoy ing". L. — Milano. Deutsche Gold- und Silber Scheide-Anstalt Frankfurt a. 1M. Journal « L' Acetyleniste » — Marseille. The Acetylene Illuminating C0, — London. Geo Bray & C0. — Leeds. Coinpaguie Universelle d' Acetylene — Paris. Compagnie Urbaine d' eclairage par le Gaz Acetylene — Paris. Vittorio Bonomi — Milano. The Journal of Acetylene (gas) Ligting — London Ec. A. Bory & C.ie — Geneve. G. Pagenstecher — Milano. S. Begliuomini — Pistoia. I. De-Benedetti — Roma. G. Flori — Pistoia.

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