Senato della Repubblica ~ 7505 ~ II Legislatura

CXCI SEDUTA DISCUSSIONI 8 OTTOBRE 1954

OXOI SEDUTA

VENERDÌ 8 OTTOBRE 1954 .. .

Presidenza del Vice Presidente BO

INDICE La seduta è wperta alle 'Ore 16.

Comunicazioni del Governo: MERLIN ANGELINA, Segretaria, dà let~ Seguito della discussione e approvazione di tura del processo 1Jerbale deilla seduta prJie[ce~ ordine del giorno di fiducia: dente, che è appravata.

CADORNA . Pago 7521 CESCHI 7511 Deferimetito di disegni di legge CIANCA 7531 all'approvazione di Commissioni permanenti.

CONDORELLI o 7508 DE LucA Carlo 7519, 7520 PRESIDENTE. Comunico che, valendosi FIORENTINO . 7520 JANNACCONE . 7506, 7530, 7532 della facoltà conferitagli dal Regolamento, il MOLÈ . . . 7525 Presidente del Senato, ha deferito i seguenti NEGRI. o . 7528 disegni di legge all'esame e all'approvazione: PAOLUCCI DI VALMAGGIORE 7522 SCELBA, Presiaente del OonsigUo dm mi,.. della 5a Cammissiane p,ermanente (Finanze nistri e Ministro den'interno 7513, 7519, 7532 e tesoro): SPALLICCI 7524 « Disposizione transitoria per la promozione SPANO 7526 TARTUFOLI 7510 'al grado IX del ruolo tecnico di gruppo B dei periti dell' Amministrazione autonoma dei Votazione per appello nominale. 7530 monopoli di Stato» (530~B) (Appro1Jato dau'a 5a Cammissiane permanewte d,el. Senato e mo~ Disegni di legge: d'ijì,cato dalla 4a CommisSlione perlnanente della Approvazione da parte di Commissioni per~ Camerra dei d,epu,tati); manenti. . . o . o o . . o o . . . 7506 «Aumento di capitale dell'Istituto italiano Deferimento all'approvazione di Commissioni di credito fondiario» (756); permanenti. o ...... 7505 della 8a Cammissione permanente (Agri~ Interrogazioni: coltura e alimentazione): Annunzio . 7532 « Attuazione di un progràmma straordinario di opere irrigue e di colonizzazione» (755), previo parere della 5a Commissione.

TIPOGRAFIA DEL SENATO (1300) Senato deUa Repubblica ~ 7506 ~ II Legislatura

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Azienda di Stato per i servizi telefonici aprov~ Approvazione di disegni di legge vedere all'impianto di collegamenti telefonici da parte di Commissioni permanenti. neUe frazioni di Comune aventi particolare importanza, e a concorrere alla spesa per gli PRESIDENTE. Comunico che', nelle sedute impianti di collegamenti telefonici nei capo~ di stanìane, le Commissioni permanenti hanno luoghi di Comuni di nuova istituzione» (713). esaminato ed approvato i seguenti disegni di legge: Seguito della discussione sulle comunicazioni. . . 5a Commissione permanente (Finanze e te~ del Governo e approvazione di ordine del sora): giorno di fiducia. «Modificazioni al sistema di accertamento degli imponibili ai fini dell'applicazione del~ PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca il l'imposta di successione» (112~B); seguito della discussione sulle comunicazioni « Autorizzazione a permutare con l'ospedale . del Gove'rno. civile Santa Croce di Cuneo ìl'ex Casa del sol~ Nella precedente seduta si è dichiarata chiusa dato di queHacittà, con terreni occupati nel la discussione generale, riservando la parola 1941 per la costruzione di casematte» (651); ai presentatori di ordini del giorno e al Pre- sidente del Consiglio dei ministri. « Proroga del pagamento degli assegni rin~ Debbono ancora essere svolti quattro ordini novabili di guerra» (662); del giorno. «Autorizzazione alla spesa di lire 400 mi~ Si dia lettura di quello del senatore Jan~ lioni per la sottoscrizione di nuove azioni della naccone. Società per azioni «Linee aeree italiane (L.A.I.)>> (729); . MERLIN ANGELINA, Segret,aria: «Il Senato della Repubblica, unanime nella 6" Commissione permanente (Istruzione pub~ gioia di vedere ricongiunta all'Italia; blica e belle arti) : unanime nel rimpiantp che alcuni gruppi della « Ra'ccolta e stampa a spese deHo Stato degli popolazione istriana ne siano ancora distaccati, scritti di » (482~B), ed unanime nella speranza delloro ritorno alla d'iniziativa dei senatori Ciasca ed altri; Patria italiana; afferma solennemente questi suoi sel).tlmenti e passa all'ordine del giorno ».. «Modificazioni della legge 25 luglio 1952, n. 1127, relativa alla istituzione del Centro PRESIDENTE. Il senatore Janna-ccone ha italiano per i viaggi di istruzione degli stu~ facoltà di svolgere questo ordine del giorno. denti de]Ue scuole secondarie» (708), d'inizia~ tiva dei deputati Resta e Segni; JANNACCONE. Signor Presidente, onore.- «Integrazione degli organici del personale voli senatori, consentite che io ripeta e scan~ insegnante e assistente universitario» (710), disca le parole con le quali è formulato il mio d'iniziativa dei deputati Togni e Angelini Ar~ ordine del giorno,affinchè restino impressi i mando; propositi ai quaIi esso si ispira, i quali sono due: una manifestazione unanime del Senato «Completamento della Facoltà di medicina verso le popolazioni istriane e la rinunzia ad ~, chirurgia presso l'Università degli studi di un voto sull'opera governativa. Ferrara» (715), d'iniziativa dei deputati Ric~ Il mio ordine del giorno dice: «Il Senato cia ed altri; della Repubblica, unanime nella gioia di ve~ dere Trieste ricongiunta all'Italia, unanime nel 7a Commissione permanente (Lavori pub~ rimpianto che alcuni gruppi della popolazione blici, trasporti, poste e telecomunicazioni e istriana ne siano ancora distaceati e unanime marina mercantile) : nella speranza del loro ritorno alla Patria ita~ « Modificazione alla legge 11 dicembre 1952, liana, afferma solennemente questi suoi senti~ n. 2529 concernente la autorizzazione alla menti e passa all'Ol'dine del giorno ». ~ Senato della Repubblica ~ 7507 II Legislatura

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Un diverso ordine del giorno, il quale ri~ senza, ma non posso fare altrimenti. Nel .co~ chieda o implichi una votazione sull'opera del municare al Capo dello Stato l'accordo di Lon~ Governo abbasserebbe, a mio avviso, un'alta dra, l'onor'evole Scelba concluse il suo indirizzo questione nazionale per farne un espediente con queste parole: « Confidiamo che Ella vorrà di schermaglia parlamentare ed approfondi~ confortare con il suo alto consenso le decisioni rebbe i nostri dissensi in un momento ed in.. da noi raggiunte che consacrano il ritorno di una occasione nella quale conviene ed è digni~ Trieste alla Patria ». A questa richiesta non toso mostrarci uniti di fronte al Paese e di poteva essere data altra risposta che quella fronte all'estero. che fu data, la quale ha consentito al Presi~ Oltre a questa, vi sono ancora due parti~ dente del Consiglio di presentare al Senato un colari ragioni per le quali non conviene che.. titolo di credito già onorato da una firma di il Senato addivenga ad un vùto sull'opera del altissimo valore. Ma se il Presidente del Con~ Governo. La questione istriana, per il lungo siglio è venuto in Senato con il viatico' di quel~ tergiversare nostro e specialmente altrui, era l'alto consenso, ne 'segue che è minorata la li~ ormai diventata un serpe sempre più perico~ bertà di decisione di questa Assemblea perchè loso per noi e che più peritoloso sarebbe di~ un voto contrario all'opera de'l Governo cree~ ventata di giorno in giorno. C'è mancato un: rebbe un contrasto fra il Senato ed il' Capo Mendès d'Italia il quale, come quello di. Fran~ dello Stato, contrasto spiacevole e delle cui con~ cia, avesse costretto in un dato momento al~ seguenze non ho bisogno di sottolineare la leati ed avversari a cambiare tattka edn possibile gravità. nostro avversario diventava di giorno in gior~ D'altra parle, non sarebbe compatibile con no più esigente. la dignità e con la 'libertà del Senato \lover L'accordo ora concluso, non si sa bene se dare un voto favorevole solo perchè è stata provvisorio o definitivo o mezzo provvisorio e preclusa la via ad un voto contrario. Non re~ mezzo definitivo, pone almeno per ora un ter~ sta quindi che la soluzione prospettata nel mio mine ed un limite a queste crescenti esigenze. ordine del giorno, vale' a dire che si prosegua Ma al Governo non si può fare nè vanto nei nostri lavori senza un voto sull'opera del e merito di questo accordo e neppure gliene Governo. D'altronde, questo voto a chi giove~ si può fare una grave colpa. Gli si può appli~ rebbe in questo momento? Non all'opposizione. care' un f'amoso verso francese dicendo che L'opposizione ha con ampia libertà di parola non merita «nì CiCte'xcès 'd'honneur ni cette espresso le' sue opinioni e il restare in mino~ indignité »; non l'onore eccessivo che gli è ranza, come è probabile, non le arrecherebbe stato tributato ieri dal senatore Zoli e non nessun ulteriore vantaggio. Non gioverebbe al l'infamia di cui lo hanno tacciato alcuni ora~ Governo, perchè in una questione di così alta tori dell'estrema destra e dell'estrema sinistra. importanza l'ottenere uno scarso numero di L'altra r'agione per la quale, a mio avviso, voti in più della maggioranza necess'aria non conviene che il Senato non addivenga ad un conferisce certo prestigio al Governo di fronte voto sull'opera del Governo, è che il Senato al Paese. Dispiacerebbe ai triestini il sapere si trova in uno stato, non vorrei dire di coa~ che solo poco più del 50 per cento dei votanti zione morale, ma di diminuita libertà di deci~ del Senato ha accolto senza riserve il modo sione. Per quanto riguarda l'Accordo, questa della loro restituzione all'Italia; ma tanto meno diminuita libertà di decisione dipende dal fatto piacerebbe agli altri istriani il sapere che più che l'esecuzione dell'intesa di Londra è già in' del 50 per cento del Senato li ha abbandonati atto e quindi ogni voto di approvazione o di al loro fatale destino. Solleviamoci dunque, disapprovazione sull'accordo sarebbe perfetta~ onorevoli senatori, più in 'alto. Lasciamo che mente inutile. Per quanto riguarda l'opera del le sorti del Governo siano decise da qualche Governo, la menomata libertà di decisione de~ altra questione, in -cui i nostri dissensi siano riva dal procedimento seguìto dal Presidente naturali, legittimi, insopprimibili, ma ora mo~ del Consiglio. Mi rincresce moltissimo di dover striamo invece a tutta la popolazione istriana parlare del Presidente del Consiglio in sua as~ il voto fraterno e l'animo concorde dell'intero Senato della Repubblica ~ 7508 ~ 11 Legislatura

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Senato. (Viivì ,applausi dalla sinistra ,e daUa Libero di Trieste è rimasta all'Italia e che per~ dJelstr,a). tanto è sinora vigente, o perlomeno fu vigente fino al 5 ottobre 1954, una situazione di go~ PRESIDENTE. Si dia ora lettura dell'ordine verno militare, di occupazione militare. del giorno dei senatori Condore

Yevento ~ la nomina del governatore di Trie~ che col Governo hanno convenuto il 5 ottobre. ste ~ è ormai convincimento generale della I concetti, da noi poco fa enunciati, stanno in~ scienza e della giurisprudenza che la sovranità fatti alla base di questo strumento interna~ sui territori destinati a formare il Territorio zionale. Ma quel Memorandum d'intesa è fon~ SeruLto della Repubblica ~ 7509 ~ Il Legislatura

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dato proprio sul presupposto che in esso non dico del tutto impensato: la impossibilità giu~ vi è nulla di definitivo? Si provvede all'am~ ridica per chicchessia di rivendicare Trieste I ministrazione di quelle terre. Giacchè la pre~ dalle mani dell'Italia che ha su di essa un ti- cedente situazione di occupazione militare non tolo assai diverso e poziore dell'accordo at~ poteva più permanere, si è provveduto all'am~ tuale, attraverso il quale ne recupera soltanto ministrazione di quei territori con un modus il perduto possesso. 'z:Ù;endinel quale, ovviamente, non può esserci Perciò noi, nel momento in cui il nostro e non c'è niente di definitivo. Non voglio qui Governo parafa questo strumento, possiamo tuffarmi anch'io nella polemica che, in vero, con benissimo, da un lato, dire che esso è provvi~ , un po' di stranezza ha agitato il Senato in que~ soria, proprio perchè ha voluto lasciare libere, sta discussione. Quanti si sforzavano a dimo~ impregiudicate, le rivendicazioni territoriali di strare la pretesa definitività di questo accordo ambo le parti contraenti, e dall'altro, le nostre mi sembravano gli advocati diabuli. Ma tutte rivendicazioni decisamente riaffermare. quante le obbiezioni in tal senso, e quelle È necessario dirla questa verità? tratte dal contenuto delle clausole e quelle Io vi ho dimostrato che è possibile dirla fondate sul loro apparato formale, in fondo senZa in nulla urtare la parte che con voi ha non confluiscono ad una conclusione opposta. contrattato. Anche dai nostri banchi si è detto qualcosa Ma si deve dirla? N on c'è dubbio! Sono in questo senso, cioè che in questo accordo vi proprio quelle discussioni, forse inopportuna~ sono delle clausole non adeguate alla provvi~ mente sorte in quest'aula circa il valore prov~ sorietà di esso, che non si confanno ad un mo~ visorio o definitivo di questo atto, che ci im~ dus vivlendi di carattere transitorio. Si tratta, pongono di fare, a conclusione della discus- dunque, di clausole inopportune, che non pos~ sione, una dichiarazione di tal genere. Dal sono però raggiungere l'impossibile effetto di momento che c'è stata una discussione~ le trasformare la natura dell'atto che le contiene. parole dette dall'una e dall'altra parte riman~ Ma la natura giuridica dell'accordo è incontro~ gono quello che sono, opinioni degli oratori, vertibile. Da quando in qua accordi definitivi, opinioni delle parti. Ma l'atto conclusivo di in questa materia, vengono stretti dai Governi questa discussione, il voto, la manifestazione senza l'approvazione del Parlamento, e senza' di volontà di questo ramo del Parlamento, sot- la ratifica del Capo dello Stato? 1Dla forma tolinei che, il problema nei suoi termini giu~ dell'accordo che, soprattutto, esclude la defini~ ridi e politici rimane semp!e aperto. tività, ed in maniera incontrovertibile, perchè Io vi dico, onorevoli colleghi, non solo che non vale qui opporre la sostanza alla forma,' quello che è affermato nel nostro ordine del giacchè per il diritto certe forme sono so~ giorno si può e si deve dire, ma vi aggiungo stanza. Al punto che, se fosse vero che que~ che non si deve dire altro. Ogni parola che po~ sto 'accordo aveSSe una sostanza definitiva, al~ tesse significare, nella maniera più lontana, approvazione di quello che si è operato il 5 ot- lara esso non sarebbe niente, perchè i Governi non possono, con accordi intercorsi tra di loro, tobre' o nei giorni precedenti, potrebbe essere gravemente pregiudizievole alla causa d'Italia, e tanto meno senza le prescritte approvazioni che, grazie a Dio, non si chiude qui. e le ratifiche, disporre del territorio dello Stato Il Senato, come poi sarà per l'altro ramo del riducendolo o accrescendolo. Parlamento, non è stato chiamato ad approvare La polemica può dunque avere rilievo in sede quello che è avvenuto. Guardiamoci bene, per~ politica per argomentare pro o contro la capa~ tanto, dal creare magari una parvenza di ap~ cità o l'abilità dei negoziatori, ma non può provazione, sia pure indiretta: sarebbe certa~ mai sensatamente pervenire alla affermazione mente sfruttata in campo internazionale. Bi- della definitività o magari soltanto di un prin~ sogna che il Parlamento si trinceri dietro la cipio di definitività di questo strumento inter- formula che noi abbiamo creduto di trovare nazionale, che definitività non presenta in al~ dopo lunghe, dolorose e penose meditazioni: CUll punto del suo contenuto dispositivo, ma il Senato prende atto che l'amministrazione che la raggiunge soltanto in un effetto giuri~ italiana ritorna suIle terre' di Trieste e su Senato della Repubblica ~ 7510 ~ II Legislatura

CXCI SEDUTA DISCUSSIONI 8 OTTOBRE 1954 quelle circostanti, su quell'estremo lembo ocici~ tunità di chiarire' è risolvere i problemi' della dentale dell'Istria su cui sorge Trieste. Il Se~ pesca in"Adriatico, con la realizzazione di una non parli nè di accordi nè di atti, con~ intesa specifica che tenga conto delle tradizio~ stati soltanto l'evento ed e'sprima i sentimenti nali esig-enze della nostra marineria così ricca ed i propositi che ho detto. di unità operose e così bisognosa di appoggio Amici e colleghi di tutti i settori, io vi prego concreto ». di credere che in quello che dico non ci sono motivi di parte, non ci sono neanche' motivi di PRESIDENTE. II senatore Tartufoli ha fa~ opposizione. Io, discutendo di questi gravi pro~ coltà di svolgere questo ordine del giorno. blemi che attengono a quella che è l'essenza dell'anima di ogni italiano, perderei la: stima di TARTUFOLI. Signor Presidente, onorevoli me stesso se' soltanto sfiorassero la mia mente colleghi, signori del Governo, non è mia colpa dei motivi di parte. se un ordine del giorno che tratta materia spe~ Noi siamo preoccupati solo dell'interesse cifÌcae particolare si inserisce tra ordini del della Patria che vogliamo salvare ora e per giorno di tanta importanza pOlitica generale. D'altra parte non potevo esimermi, in questa l'avvenire. Noi, se dovessimo e'sser€) chiamati a giudicare l'operato del Governo, potremmo circostanza, dall'esprimere un particolare pen~ siero su un problema che molte volte è stato dare dei giudizi ai quali non ho bisogno di sollevato in questa stessa Aula, con la mia accennare perchè sono noti. Ma qui, credetemi, partecipazione. è solo l'interesse della Patria che ci guida, al punto che quando ho inteso parl'are il senatore Durante la lunga attesa per la soluzione del~ la vertenza tra l'Italia e la Jugoslavia, una Jannaccone ~ ascoltandolo con l'attenzione che speranza ha tenuto il cuore delle popolazioni egli sempre impone al Senato ~ sono rimasto rivierasche dell' Adriati'co, la speranza che, una convinto dalla sua esposizione. Forse sarebbe volta giunti a chiarire la situazione tra i due meglio che nessun voto uscisse da questa di~ Paesi, potesse arrivarsi anche alla soluzione scussione, e ,che essa si concludesse colle affer~ dei problemi della pesca nell'amarissimo mare. mazioni 'altissime dell'ordine del giorno del se-- natore J annaccone, le quali, peraltro, sono Orbene, il Memorandum d'intesa potrebbe sulla stessa linea da noi additata colla nostra rappresentare una d'elusione sotto questo punto proposta. di vista; ma mi rendo conto che la materia specifica e particolare di cui mi occupo non Ma l'ordine del giorno del senatoreJanI1'ac~ poteva farne }Jarte. ,Ma io auspico che, in fun~ ,cone ha, sul nostro, il vantaggio. di escludere zione di quella che è la lettera elo spirito del ogni voto. E questo, pensiamo, sarebbe il mi~ Me1norandum d'intesa, in relazione anche agli gliorpartito. Quindi il nostro Gruppo appro~ accenni che ieri faceva il ,Maresciallo Tito circa verà l'ordine del giorno del senatore Jannac~ la possibilità di sviluppi per accordi. economiei cone e chiederà che si voti il nostro solo se tra i due Paesi, possa questo problema avere quello fosse respinto. CV;vv'i app,lausi dalla impostazione rapida e rapida soluzione. Il Se~ westra) . nato ricorderà quella che fu l'iniziale ap.ertura delpr()blemastesso. ;:tttraversp quell'accordo PRESIDENTE. Segue l'ordine del gIOrno di pes,ca che uno dei J;lostri colleghi pif;l stimati dei senatori Tartufoli e Russo Luigi. Se ne e compianti, l'onorevole Bastianetto, riuscì a dia lettura. realizzare alcuni anni 'or sono. È' necessario che le nostre popolazioni marinare di tutto MERLIN ANGELINA, Segretaria,: l'Adriatico possano sentire' unàbuona volta «Il Senato della Repubblica, ,àuspica che, che è giunta lanne delle preoccupazioni tor~ nello spirito che' è sostanziale base del Memo~ m€ntose e dell~assillo degli eventi,' che' hanno r,ar/!dum di intesa, e nei' propositi che se ne sofferto così a lungo. esprimolloper una politica di sempre più cor~ Conndo quindi che il Governo vorrà pren~ diale e' ampia collaborazione fra l'ItaJia 'e l'a dere a cuore ii particolare problema. Nel fare Jugoslavia, si consideri al più presto l'oppor~ questa invocazione, che il mio ordine del giorno Senato della Repubblica ~ 7511 ~ Il Legislatura

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ardentemente esprime, mi permetto un~se~ PRESIDENTE. Si dia infine lettura dell'or~ gnalazione e il ricordo di un dovere concreto dine del giorno dei senatori Amadeo, Cane~ per il Governo: la segnalazione sta nel fatto vari, Ceschi e Perrier. che allo stato attuale sette od otto pescherecci di tonnellaggio discreto, di cinquanta tonnel~ MERLIN ANGELINA, Segr'etaria: late, .con motori «Diesel» di 120~150 cavalli, sono alla fonda in porti jugoslavi, sequestrati. «Il Senato della Repubblica, udite le comu~ I navigli si rovinano, gli scafi si deteriorano nicazioni sul Memorandum d'intesa fra i Go~ senza vantaggio per alcuno. Vorrei auspicare verni d'Italia, del Regno Unito, degli Stati che in questo clima particolare, che arriva alla Uniti e di Jugoslavia concernente il Territorio ripresa di rapporti, direi cordiali, fra i due Libero di Trieste, siglato a Londra il 5 otto~ Paesi, possa manifestaI1si anche quell'atto di bre 1954, approva l'operato del Governo; generosità o di clemenza, se volete, che porti invia alla città di Trieste l'espressione del alla restituzione dei pescherecci ai loro modesti suo perenne indefettibile affetto, ed un fra~ e poveri armatori che su di essi svolgono la terno saluto agli italiani che vivono oltre la loro diretta attività di pesca e che a loro sono linea di demarcazione, auspicando che. il Me~ costati tanta diuturna soffevenza. morandum d'intesa segni l'inizio di una ami~ Il ricordo ,poi al Governo di .lm particolare, chevole collaborazione fra l'Italia e la J ugo~ concreto dovere, sta ~n un precedep.te che ri~ slavia nell'interesse reciproco e della pace fra guarda questa As!semblea. Di recente infatti i popoli ». alla 9a Commissione del Senato si è discussa ed approvata la legge n. 717, che eroga due~ PRESIDENTE. Il senatore Ceschi ha fa~ coltà di svolgere questo ordine del giorno. cento milioni ~ una modesta cifra per tutti i problemi che avrebbero dovuti essere inve~ CESCHI. Onor,evole Presidente, onorevoli stiti ~ a favore di particolari esigenze della colleghi, la discussione sulle comunicazioni , pesca e dei navigli di pesca. Orbene, in occa~ che a nome del Governo ha fatto in quest'Aula sione della votazione di quella legge fu pre~ il Presidente del Consiglio, nella sua parte di sentato un ordine del giorno ~ essendo sempre critica negativa Isi è quasi eschlsivamente sof~ la Commissione in sede deliberante ~ che venne accettato dal rappresentante del Go~ fermata ad affermare che la soluzione del pro~ verno, Sottosegretario di Stato per la marina blema del Territorio libero di Trieste, così mercantile. Quell'ordine del giorno invocava come è pre;vista nel Memorandum siglato a che i duecento milioni dovessero essere desti~ Londra il 15 ottobre, costituisce la peggiore nati per la gran parte in funzione dello stesso delle soluzioni che si potesse pensare come at~ comma i) dell' articolo 1 della legge base del tuabili in questo momento. Ieri il collega ono~ gennaio 1952, per vedere di affrontare il pro~ revale Zoli ha dimostrato in modo, a mio pa~ blema del ripristino e della riorganizzazione l'ere, ampio ed esauriente proprio il contrario delle attrezzatuve rapinate o comunque aspor~ e 10 ha fatto ~ ritengo di interpretare il pen~ tate dal Paese vicino nei periodi cruciali che siero della maggioranza dell' Assemblea ~ con hanno a lungo afflitto la pesca nell' Adriatico. una serietà ed una pacatezza ammirabili, an~ che se la sua impostazione non è piaciuta agli Quindi io formulo l'indicazione, esprimo Fat. oppositori e soprattutto a qualcuno che ha tesa di queste popolazioni marinare, che hanno bisogno di essere risollevate dalle lunghe sof-. voluto usare verso il nostro stimato collega apprezzamenti che noi da questi banchi respin~ ferenze ché hanno patito, e per le quali esse giamo nella maniera più ferma e netta. sono diventate sostanzialmente dei capri espia~ tori, nell'esercizio quotidiano di particolari Ora, di fronte a due posizioni critiche che azioni, determinate dalla situazione di tensione partono da settori diversi, ma nessuno dei due esistente nell' Adriatico fra i due Paesi. Invoco immuni da responsabilità stori'che o politiche per loro l'appoggio del Governo e sono certo verso la delicatezza di una situazione che si era che il Senato vorrà confortare della sua appro~ creata per il territorio libero di Trieste, la vazione e del suo voto l'ordine del giorno. (Ap~ Democrazia cristiana rivendica dinanzi al Pae~ plausi). se ri1merito di aver difeso gli interessi italiani Senato della Repubblica ~ 7512 ~ Il Legislatura

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. con senso profondo di responsabilità ed ade~ stra fede nelle pacifiche trattative, crediamo rendo con coraggio alla concretezza di una du~ nella bontà e neUa fecondità den'Accordo di ra situazione e di una dura realtà nella quale Londra per il territorio libero di Trieste. Cre~ siamo stati costretti ad operare. Su questo ter~ diamo che i mezzi pacifici e civUi che sono reno di realismo è stata condotta la politica stati seguìti per arrivare ad una realistica so~ estera del Governo italiano e, se i risultati luzione saranno soprattutto fonte di benefici lasciano nel nostro cuore legittimi motivi di do~ per le popolazioni più direttamente interes~ lore, non possiamo, se non vogliamo illuderei o sate, in particolare per i nostri fratelli trie~ tentare di illudere, continuare a voler credere stini ed istriani ai quali pensiamo in questo o a voler far credere alla possibilità di concrete momento con profonda emozione. (Vivi ap~ attuali alternative. plausi dal centro). È stato detto nei discorsi di critica negativa che la conclusione delle lunghe trattative per PRESIDENTE. Esaurito lo svolgimento de~ una regolazione del problema del Territorio gli ordini del giorno, ha facoltà di parlare libero di Trieste è una conseguenza' della no~ l'onorevole Presidente del Consiglio dei mi~ stra politica atlantica, intendendo ,con ciò che nistri. il risultato ottenuto non può essere che insod~ disfacente. A questo proposito mi pare che SCELBA, Presidente del Consiglio de'i mi~ venga spontanea una osservazione realistica. nistri e Ministro dell'interno. Onorevole Pre~ Avevamo avuto in passato proposte implicite sidente, onorevoli senatori, la soluzione della od aperte di mediazione e tentativi di inter~ questione di Trieste, per i sentimenti che agita vento per la soluzione del problema. Erano e per i ricordi che suscita, si presta facilmente P:l'Oposte che avrebbero risolto il problema in a dibattiti appassionati nel Paese e nel Par~ maniera grave e dolorosa, più grave e dolo- lamento. I sacrifici che la soluzione necessa~ rosa indubbiamente di quella che ci porta a riamente comporta hanno indotto non pochi doloroserinuncie e perciò proposte assoluta~ oratori a tentare il processa delle responsabi~ mente ,inaccettabili. Oggi invece nel clima di lità storiche lontane e recenti di Governi e di quella amicizia che si ispira all'alleanza oc~ Partito. la eviterò di p'0rtare il dibattito su cidentale, è stata passibile la mediazione fat~ questo terreno e non per mancanza di argo~ tiva degli Stati Uniti e delÌa Garn Bretagna. menti, bensì perchè penso che un sereno e defi~ Ed è anche per questa mediazione che si è po~ nitivo giudizio in merito a problemi di questa tuta realizzare la grande aspirazione di tutti natura possa essere formulato solo dalle future gli italiani, il ritorno di Trieste alla madrepa~ generazioni; ma soprattutto perchè ritengo mio tria. Onorevoli colleghi, nell'ordine del giorno dovere di non rinfocolare polemiche o rendere presentata assieme ai senatori Amadeo, Cane~ più cocenti ferite ancora aperte nell'animo vari e Perrier si vuole affermare che il Go~ della Nazione. Giustizia vuole che io ricordi verno del nostro Paese, operando COmeha ope~ la strenua difesa dei diritti nazionali fatta dai rato, ha reso un servizio all'Italia al di sopra Governi democratici in nome del diritto delle di ogni preoccupazione di parte e con profondo genti e del contributo di sangue dato dall'Ita~ senso di responsabilità. I movimenti democra~ Ua alla guerra di liberazione nazionale. Senza tici e la Democrazia cristiana in modo parti~ . la cobel'ligeranza italiana difficilmente si sa~ colare hanno sempre creduto nella insostitui~ rebbe arrivati all'occup~zione anglo~americana bile efficacia delle pacifiche trattative. Non ab~ di Trieste, difficilmente potremmo oggi cele~ biamo mai creduto e non crediamo che l'av~ brare il suo ritorno all'Italia. Per una valuta~ venire sereno ecostruttivo dei p'0poli si passa zione obiettiva, serena dell'accordo raggiunto creare con mezzi cruenti quando non si tratti a Londra, non può prescindersi dal considerare della legittima difesa delle Nazioni. Per questa due circostanze di fatto assolutamente non op~ impostazione di principio, che si richiama d'al~ pugnabili: 1) il Trattato di pace, in virtù del tra parte ad un comandamento solenne della quale Trieste e il cosiddetto Territ'0rio libero nostra Costituzione, abbiamo sempre sostenuto ven~vano sta'ccati dall'Italia; 2) l'occupazione la politica del Governo italiano. Per questa no~ della zona B da: p'arte della Jugoslavia. Per Senato delta Repubblica ~ 7513 ~ Il Legislatura

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quest'ultima circostanza fu chiaro fin dal pri~ terminazione, gli oppositori dovrebbero for~ ma momento che la possibilità di modificare lo nire convincen~i argomenti per dimostrare stato di cose venutosi a creare col Trattato di come un plebiscito avrebbe potuto attuarsi pace non poteva dipendere da un atto di forza senza il consenso dell'altI'a parte, la quale oc~ che i firmata l'i del Trattato di pace non avreb~ cupava materialmente una zona del Territo~ bero mai compiuto, ma da accordi con la Ju~ l'io. Una cosa oltre ogni altra è certa ~ nono~ goslavia. stante la diversa speranza manifestata dal se~ Q,ueste verità, per quanto amare possano natore Lussu ~ e cioè che non avrebbe mai apparire, non vanno taciute, sia per rendere potuto essere il Consiglio di sicurezza, dato an~ giustizia agli uomini che durante gli ultimi che il rigido atteggiamento sovietico e 'l'uso anni hanno operato anche sen?a speranza a e l'abuso del veto fatto da quel Governo, ad favore della causa nazionale, sia per una ob~ imporre a11a Jugoslavia una soluzione plebi~ biettiva valutazione dell'accordo raggiunto a scitaria. Londra. (Approvazioni dal centro). In relazione a quanto precede si potrebbe La situazione di fatto creata dal Trattato invece osservare che gli Accordi del 5 ottobre, di pace e che rendeva imprescindibile il con- appunto in quanto provvisori, lasciano aper~ senso jugoslavo ad ogni modifica, ha sempre ta la strada al ricorso avvenire a metodi de~ tolto e toglie ogni valore pratico alle alterna~ mocratici per una definiUva soluzione, pacifi~ tive mano a mano affacciate per risolvere la camente concordata. E può anche formularsi questione e 'che sono state ricordate 'anche du~ l'augurio che, nel quadro di un pacifico, ami~ rante il presente dibattito. Le alternative in chevole e diretto negoziato, reso possibile pro~

realtà si riducono a due: plebiscito e attuazione prio dal presente Accordo ~ quando le condi~

del Trattato di pace mediante intervento del~ zioni lo consiglieranno ~ possa trovarsi quella l'O.N.U. Il principio dell'autodeterminazione sistemazione definitiva, é consentire il ritorno per la zona in contestazione è stato costante~ alla madre patria, anche degli altri italiani ri~ m.ente sostenuto dai Governi italiani e più volte masti al di là della Enea di demarcazione, e ai formalmente proposto. Una precisa iniziativa quali va il nostro affettuoso pensiero. (V1'vi in tal senso fu presa. dal Presidente De Ga~ applausi dal centro e dalla destra). speri alla Conferenza di Lussemburgo e suc~ Per quanto riguarda l'altra alternativa, la cessivamente dall'allora Ministro degli esteri esecuzione del Trattato di pace, va anzitutto N enni nel corso della fase finale della redazione ricordate chel'Italia lottò con ogni mezzo con~ del Trattato di pace al Consiglio dei ministri tra un trattato che r1taccava Trieste dall'Italia degli esteri aNew York. Se la nostra richiesta con la costituzione del Territorio libero. Va non fu allora accolta ciò fu dovuto in primo altresÌ ricordato come non furono gli aJleati, luogo, come è perfettamente noto, all'opposi~ ma l'Unione Sovietica, a sposare le più oltran~ zione del rappresentante della Russia sovietica, ziste tesi jugoslave, e come si giunse alla so~ la quale da un lato si faceva interprete delle luzione del Territorio libero di Trieste proprio obiezioni del Governo di Belgrado ad un ple~ per arginare le assurde pretese comuniste. biscito di cui era facile prevedere l'esito, dal~ E quando le nostre giuste argomentazioni l'altro lato non voleva in alcun modo precosti~ non furono ascoltate, non ci restò che un mezzo, tuire precedenti invocabili nei confronti di al~ quello di p:mtestare con ogni energia contro tri territori europei ove si stava attuando, non le soluzioni ,adottate dal Trattato di pace, pro~ certain hase al principio dell'autodecisione, teste che, come è noto, sortirono il loro effetto un forzoso trasferimento in massa di milioni con la revisione di molte delle clausole del di individui quale l'umanità non aveva forse Trattato stesso. A tale revisione ancora una mai visto prima. CosÌ come Belgrado respinse volta una sola voce si levò contraria, nè oc~ la proposta di una soluzione plebiscitaria nel corre citarla. 1945~46, la respinse ancora nel 1952 e da ul~ Era ed è dunqué possibile ammettere che timo nel settembre 1953. l'esecuzione del Trattato era conveniente per Piuttosto dunque che accusare il Governo di l'Italia? Ma, a prescindere da questa conside~ non aver perseguito il principio dell'autode~ razione, va pure ricordato che ]a soluzione Senato della Repubblica ~7514~~ Il Legislatura

CXCI SÉDUTA DISCUSSIONI 8 OTTOBRE 1954 del Territorio libero è risultata inattuabile pro~ del Consiglio di sicurezza a sortire da solo, prio per la opposizione dell'Unione Sovietica come altrove i fatti hanno già dimostrato, il alla libera scelta del governatore. Vero è che miracoloso effetto di indurre la Jugoslavia ad il Governo sovietico, dopo avere sistematica~ abbandonare la zona B. Nella migliore delle mente bocciato... (Commenti dalla sinistra). ipotesi, e con ogni probabilità, il Consiglio di Sicurezza non avrebbe potuto che decidere di RUSSO SALVATORE. Questo è un comizio cominciare a dare attuazione alle clausole del elettorale. (Proteste dal centro). Trattato di pa'ce in quella parte del Territorio libero in cui ciò sarebbe stato immediatamente SCELBA, Prosidente del Consiglio dei mi~ possibile, e cioè nella sola zona A; questo nel~ nistri e Ministro d,eU'interno. Questa è storia l'attesa teorica ~ ed è facile immaginare di diplomatica degli ultimi anni. (Ripetute pro~ quale attesa si sarebbe trattato ~ di esten~ teste del senatore Spar/Jo. Commenti generali. derne l'applicazione anche alla zona B. Anzi~ Richiami del Presidente). tutto ciò avrebbe significato una rinuncia for~ Vero è che il Governo sovietico, dopo avere male e definitiva dell'Italia nei riguardi di sistematicamente bocciato tutte le candidature Trieste, non soltanto avulsa per sempre dal presentate dai Governi occidentali, propose a territorio nazionale, ma neppure autorizzata sua volta la nomina dello svizzero Flukingerche a governarsi da sè: una eterna minorenne che era stato in precedenza proposto dal Go~ sotto la tutela di un lontano Consiglio di si~ verno inglese. Ma quanto era mutata nel frat~ curezza, oggetto quindi di un permanente gioco tempo la situazione! politico. Vale la pena di sottolineare due aspetti di E questo territorio cosiddetto libero non questo mutamento, uno di carattere politico, sarebbe stato affatto libero di scegliersi il pro~ l'altro di carattere pratico. Sotto l'aspetto po~ priocapo, e per di più questo capo non avrebbe litico l'Italia aveva intanto ottenuto la dichia~ potuto essere nè italiano e neppure cittadino razione tripartita del 1948 con la quale... del Territorio libero. Un formale divieto avreb~ be impedito la nomina di un italiano alle ca~ SP ANO. Con qùeste asserzioni cadete nel ri~ riche di direttore della Sicurezza pubblica e di dicolo. direttore del Porto (questo il cosiddetto diritto della maggioranza' italiana di amministrarsi SCELBA, Presidente del Consiglio dei mi~ liberamente I). . nistri e Ministro dell'interno. ...con la quale si N ell'italianissima Trieste la lingua slava prometteva il ritòrno all'Italia, in piena sovra~ avrebbe avuto parità assoluta con quella ita~ nità, nell'intero Ter:dtorio libero. liana (e ciò va detto anche in relazione ad al~ In queste condizioni, come avrebbe potuto cuni ri'lievi sul cosiddetto bilinguismo in zona A il Governo italiano chiedere l'esecuzione del fatti dal senatore Guariglia, che non appaiono, Trattato di pace, senza distruggere l'opera pa~ alla stregua dei fatti, del tutto accurati e che ziente di demolizione delle clausole del Tra~~ comunque trascurano lecontropartite in zo~ tato stesso, che aveva portato alla tripartita? na B, per ottenere le quali alcune pattuizioni L'aspetto pratico era ed è costituito dalla in questo campo sono state da noi stessi volute). presenzaI1sica della Jugoslavia nella zana B E che dire poi dell'assoluto e permanente di~ del Territorio libero. Nè va dimenticato come, vieto di mantenere forze armate, che avrebbe fino alla rottura tra il Governo di Belgrado e posto questa fragile ed assurda costruzione alla il Cominform, l'Unione Savietica, col sostenere costante mercè di un qualsiasi colpa di mano? le pretese jugoslave su una così larga zona Che casa dire poi del porto franco sottoposto della Venezia Giulia, ne aveva rafforzato l:) non già ad un semp'lice controllo, ma I3ddirittu~ posizione di beato possessore, e questa posi~ ra ad unà vera e propria ingerenza internazio~ zione non si era certo indebolita, sia pure per naIe, la qu'ale, anche troppo facilmente, avreb~ diverse ragioni, dopo la rottura tra Mosca e be potuto trasformarsi in strumento di sabo~ Belgrado. Tanto in un caso quanto. nell' altro taggio e di pressioni politiche? Può seriamente non sarebbe comunque stato un eventuale voto sostenersi che una soluzione del genere sarebbe Senato della Repùbblica ~ 7515 ~ II Legislatura

CXCI SEDUTA DISCUSSIONI 8 OTTOBRE 1954 stata migliore e più democratica di quella rl~ come ogni singola disposizione (governatori, sultante dagli accordi odierni? rappresentanza, regime del porto, tutela del E tutto ciò a prescindere da una completa Consiglio di sicurezza, ecc.), fosse studiata in paralisi economica che ~ contrariamente alle vista di una creazione ben più duratura. non dimostrate e non dimostrabili tesi soste~ In particolare il senatore Donini ha citato nute dai vari- oratori dell'opposizione ~ sa~ l'articolo 37 dello statuto del Territorio libero rebbe stata l'inevitabile conseguenza del per~ di Trieste, contenuto nel Trattato di pace, per mamente stato di instabilità che avrebbe con~ affermare che attraverso il meccanismo di quel~ traddistinto l'intera soluzione di Trieste. l'articolo sarebbe stato possibile ottenere il ri~ A questo riguardo e a proposito del porto torno della sovranità italiana su tutte e due le franco, la cui importanza è stata sottolineata zone del Territorio libero di Trieste. Senza da quasi tutti i senatori nel corso del dibattito, stare a ripetere quanto siè già detto circa è esatto che, fin dal tempo di Maria Teresa, l'assurdità di dare per scontato, in una ipo~ Trieste ha avuto quella funzione di emporio tesi del genere, il volontario ritiro delle truppe che noi .intendiamo nuovamente assicurarle jugoslave dal1a zona B, resta il fatto che l'ar~ nella condizione consentita dalle odierne cor~ ticolo citato dell'onorevole Donini dice testual~ renti di traffico; è ancora più esatto che, ac~ mente: «L'Assemblea popolare, a seguito di canto a tali funzioni, Trieste ne ha acquistata deliberazione presa dalla maggioranza di due un'altra importantissima che è quella indu~ terzi dei voti espressi, potrà presentare peti~ striale, ed è nostra intenzione di assisterla e zioni al Consiglio di sicurezza dirette ad otte~ svilupparla al massimo in quanto questa è una nere l'adozione di emendamenti allo statuto ». condizione essenzio'le del futuro benessere di Nulla quindi che lasci intravedere la possibi~ Trieste e del suo territorio. lità di una « abolizione» dello statuto come sa~ È ovvio, d'altro canto, che uno sviluppo del rebbe stato invece necessario se, cQme sostiene genere non avrebbe mai potuto essere attuato .l'onorevole Donini, in base al predetto arti~ da una così piccola e fragile entità come il pro~ colo, la cittadinanza di Trieste avesse chiesto gettato Territorio libero; potrà realizzarsi, in~ un plebiscito per decideredeIla propria sorte. veee, con l'inclusione di Trieste in un più vasto L'onorevole Donini ha citato anche l'arti~ e potente organismo economico. colo 12 del predetto ,statuto, che r'ecita testual~ Preoccupato unicamente di favorire lo svi~ mente: « Il potere legislativo sarà esercitato luppo di Trieste, il Governo non mancherà di da una assemblea popolare composta da una esaminare, senza prevenzioni di ordine poli~ sola Camera, eletta sulla base della rappre~ tico, la possibilità di cointeressare all'ammini~ sentanza proporzionale dei cittadini del Ter~ strazione del porto tutti gli Stati che vorranno ritorio libero di entrambi i sessi. Le elezioni servirsi di esso per i loro traffici. Nè va dimen~ per l'assemblea saranno effettuate col sistema ticato, nel sottoporre ad un obbiettivo esame i del suffragio universale, uguale, diretto e se~ pochissimi pro e i molficontro di una solu~ greto ». Dove è dunque, vorrei chiedere, che zionecome quella stabilita dal Trattato di pace, si parla di plebiscito? Una cosa semmai, come la disastrosa esperienza di Danzica. è stato già detto, si può rilevare dal predetto Tanto il senatore Lussu quanto il senatore articolo ed è la costituzione di organi intesi Donini hanno sostenuto che la soluzione del a sottolineare la permanenza della istituzione Territorio libero aveva in realtà carattere prov~ del Territorio libero. visorio. Tale affermazione è assolutamente ine~ Da parte degli oppositori si è sostenuto che satta. Anche se si prescinde dall'analisi delle l'accordo raggiunto a Londra è peggiore della trattative che condussero all'adozione del re~ dichiarazione tripartita. L'asserzione, che pur gime del Territorio libero ~ analisi dalla qua~ contiene un tardivo riconoscimento, negato le risulta ben chiara l'intenzione. dei negozia~ sempre per il passato, del valore di quel docu~ tori di dar vita ad una istituzione perma~ mento, non merita neppure di essere confutata, nente ~ basta scorrere sommariamente le tanto la sua enormità è evidente. N on siamo clausole del Trattato di pace relative al Terri~ noi a contestare il valore della dichiarazione torio libero di Trieste per rendersi conto del tripartita. Senza essa non saremmo oggi a Senato della Repubblica ~ 7516 ~ II Legislatura

CXCI SEDUTA DISCUSSIONI 8 OTTOBRE 1954

Trieste e nella zana A. Questa Dichiaraziane stessa natura, non pateva essere se nan una cantiene infatti due ricanascimenti faJ;ldamen~ sistemaziane di «fatta ». 'Una sistemaziane tali, il prima che la castituziane del Territaria definitiva, infatti,camporterebbe la partecipa~ libera prevista dal Trattata di pace è impas~ zione degli altri firmatari del Trattato di pace. sibile, il secanda che, essendO' il carattere del La minuziasità dell' Accorda e le madalità Territaria prevalentemente italiana, la miglia~ pratiche di esecuziane che la accompagnanO' si re soluziane sarebbe stata la sua restituziane spiegano col desider:ia di evitare per quanto all'Italia. Ma la tripartita nan pO'tè mai avere possibile che dalla sistemaziane di fatta pates~ valare giuridica perchè l'U.R.S.S. si rifiutò di sera sargerer nuavi mativi di attritO' COn la. 1;lccettarla. Nan dabbiama dimenticare che la J ugaslavia; nè pertantO' distrugganO' la natura saluziane del territaria libera era stata esca~ sostanzilalle della sistemazione. Al riguarda nan gitata durante la Canferenza della pace sala è nemmenO' elsatta che gli Alleati abbianO' am~ per evitare che Trieste venisse ceduta alla Ju~ monitO' nelle loro rece'nti diehiarazioni uffi~ gaslavia. Tale ripiega prima, e la dichiara~ ciiaE che non ammettevanO' alcuna modifica; ziane tripartita pO'i, salvarana effettivamente gli Alleati si sono' al contrario limitati a dire Trieste. Ma la dichiaraziane del marzO' 1948 che non sastelrr:a:nna future pretese territo~ nan pateva significare che gli angla~americani biali avanzate dall'una o dall'altra parte, men~ si fassera impegnati a fare uscire can la farza tre al cO'ntrario eSlsi aUSipkano ogni diretta gli jugaslavi dalla zana B. Era quindi chiarb intelsa fra l'Italia e llai J'ugosl'avia. in talecandiziane che sulla base di una intesa La Dichiaraziane non aggiunge nulla di nua~ cal nastrO' vicina jugaslava andava ricercata va, data che la dichiarazione tripartita non e travata la passibilità di una saluziane almenO' comportava per :ifirmatari l'abbliga di otte~ di fatta e pravvisaria. Che del cansensa juga~ nerne can fa farza l'attuaziane. slava nan si pO'tesse in agni casa prescindere per una madifica deHa stata dene cose create Circa la 'possibilità di una futuTa diretta dal Trattata di pace la dimcstra la sartetac~ intesa fra l'I taJia e la J ugaslavia, il senatare cata al tentativO' 'alleata fatta giusta un annO' fa Guariglia ha rilevata, riconoscendO' con ciò im~ di trasferire all'Italia l'amministraziane della plioitamente il camttere provvisorio della si~ zana Ache pure era affidata all'esclusiva am~ st<:;mazione adierna, come una soluziione defini~ ministraziane angla~americana. tiva dipende'Tà sempre dall'O.N.U. Egli si, è preoceupato a questa riguarda delle candizioni Ciò taglie agni valare alla tesi, che pure è stata sastenuta, secandacui il Memorandum per no.i di inferiolrlità in cui si svolgerebbe di intesa rappresenterebbe un ulteriare peggia~ una discussione in quella sede. Se la questione ramenta nei riguardi della dichiaraziane del~ davesse venire in discuslsione sotto questoi o altro aspetta all'O.N.U., il fatto che noi non 1'8 ottabre 1953. Delle camunicaziani del 5 at~ tabre al SenatO' il Gaverna ha già messa nella ne facciamo parte non esclude che, trattandasi maggiareevidenza che una valutaziane abiet~ di qU8,stione di nostro diretto interesse, l'Ita~ ti va degli accardi nanpuò muovere dall'esame lia abbia il pieno diritto di intervento in di~ frammentariO' di alcune olausale isalate ma può SCUSSlcne. salo formarsi su un giudizio camplessiva di Vi è un altro punto che merita di essere quanto è stato cancluso. chiarito. L'Uffioio jugoslavo a Trielste e quello Il carattere peggiarativo della sistemazione italiana a Capadistria avranno compiti conso~ raggiunta a Landra rispetta alla altre alter~ lari ma non sarannO' dei Cansolati. Che poi a native dovrebbe desumersianche dal pretesa Trieste e nella Zona A, clcn i loro 300 mila carattere non provvisoria degli Accordi di Lan~ abitanti, gli jugoslavi affidino il loro Ufficio ad dra. Ora, a parte il fatto che nan è possibile un funzionariO' cen r'alllgo di console generale, nessuna camparazione con soluzioni puramen~ mentre nella Zona E,la quale ha meno di un te ipotetiche, è da osservare che il carattere quarta deHa popalazione della Zona A, il no~ provvi.saria è confermata dalla .lettera e dal stro funzionariO' abbia il rango di cansale de~ contenuto dell' Accordo e in prima luaga dal riva proprio dalla sproparzione demagrafica ed fatta che l'intesa raggiunta c. Landra, per sua economica tra le due zone. ~ Senal) della Repubblica ~ 7517 ~ Il Legislatura

CXCI SEDUTA DISCUSSIONI 80TTOBRE 1954

A proposito di provvisorietà, è stato chiesto goslavia; ma la rinunzia Rl ricorso alla forza se sarà consentita la coscrizione militare nelle ,come mezzodì risoluzione delle controversie due zone a favo're degli Stati che ne hanno internazionali prima che dal Memor'aYr/Jdum è l'amministrazione. imposta al Governo italiano dall'articollo, 11 La risp'Osta è semplice. L'obbligo del ser~ della Costituzione. vizio militare nasce dalla, legge pers,onale e Come può perciò onestamente aff'ermarsi non è lE!gato ana situazione giuridica del ter~ che una Isoluzione, la quale assicur:a, all'Italia ritorio ov,e' l'abbhgato risiede. In virtù di que~ i risultati illustrati, sia la peggiore delle so~ sto principio il cittadino residente all'elstero luzioni fino ad oggi soltanto teoricamente è tenuto a prestare servizio milita/l'e. lÈ evi~ escog'itate? Simili affermazioni fanno parte dente tuttavilache problemi di que:sta. natura di un sistema ,polemico che più di ogni altro ed altri che potranno presentarsi in conse~ rivel,a, il carath:~re "di un'opposizione. guenza dell'avvenuta sistemazi,cne verranno Che la soluzione' non sia la peggiore ma risolti di comune accordo tra Italia e J ugo'- la sola possibile allo stato attuale è confer~ slavia. matodal fatto che nessuno ha qui IClsato :p;ro~ Premesso chE! il Trattato di pace staooa;va porre formalmente che l'Italia nOin esegua, H Trieste ed il TelrTitorlo libero dall'Italia" con~ iVIemorandum d'intesa. Che, Se esistesse la siderato che la zona. B 'Veniva 'Occupata militar~ possibilità di una diversa e migliore solu~ mente dalla Jugoslavia ed essend'O ,pacifico che zione, la logica e l'interesse nazionale impor~ per la ricostituzione del Territ'Orio libero o per l'ebbero il rilpudio dell' Accordo. Al contrario una soluzioneplebisciltaria o per P'attuazione il senak're Gualriglia ha riconosciutoIIti vali~ dena dichiarazione tripartita sarebbe occorso dità dei 'superiori mo~bivi europei che mili~ il consenso della Jugoslavia ~'da essa sempre tana a favore di un accordo e i rischi del pro~ negato ~ visti anche i risultati della dichia~ lungarsi deIlo statu qua e l'utilità dibuoJ;li ra,zionE! tripartita, non restava al Governo che rapporti con la Jugoslavia. Queste ragioni o lasciare inalterato lo stato attuale dell'e cose sono state in parte riconosciute valide anche o negoziare colla Jugoslavia un accordo che, dagli stessi oratori dell'elstrema sinistra, i come tutti gli accordi negoziati, non poteva quaIi hanno sottolineato altresì l'importanza reaIizzare l' apti~~utm.. LasciarE! inalterato 10 dell'evacuazione anglo~amerieana da Trieste stat'8' delle case aVirebbe comportlalto: primo, ed hanno anche fatto proprio l'auspicio che il perdurare dell'occupazione alleata a Trie~ 1'Accordo assicuri un migliore tr:attamento agli ste e nella zona A, ferma restando l'occupa~ ital:iJani della zona B. zione jugoslava della zona B. eon tutte le Il miglioramento dei rapporti con la Jug'O~ gravi conseguenze per la vitia di Trileste; se~ slavia, auspi'cato da tutte le ,parti, nOn potrà, condo, il perdurare di uno stato di tensione che facilitare un accordo sulla pesca nel~ can la Jugoslavia con gr.a,ve ripeY1cus!sione nan l'Adriatico, causa di numerosi incidenti. soltanto per i rapporti fl1a i due Stati con~ Per quanto riguarda la soluzione forfetta~ finanti, ma per tutto l'Occidente'; ria per le riparazioni, di cui ha parlato il se~ I negoziati ci hanno dato i rirsultati che natore Guariglia, essa velrrà negoziata al più conoscete: T:deste e la zona A, i quattro quinti presto anche nell'interesse dell'Itailia e so~ della popolazione e la palrte ,eccnomicamente pr:attutto dei profughi giuliani che 'da tempo più importante del Territorio libe'ro, tornano aspettano il regolamento dei crediti che a all'Italia con garanzie per le minoranze ri~ loro derivano dalle espropriazioni subìte nei masie sotto l'amministrazione jugoslava, senzla territori ceduti. Per il Memorandum d'intesa che ciò '2scluda la possibilità di nuove solu~ stilato a Londra, in virtÙ del quale l'Italia zioni. L'acc>~rdo infatti non comporta nessuna ,assume l'amministrazione di Trieste e' della rinunzia, poichè l'unica rinunzia che Isorge zona A, è stata sollf:wata la questione circa dalla natura stessa del 111enwranc/um d'intesa la necessità o meno di una legge di autoriz~ è il ricorso alla forza, per modÌJficarl'e lo stato zazi01H" ai sensi dell'articolo 80 deUa Costi~ delle cose. Ogni ulteriore moc1i:fica non può es~ tuzione. I fautori della tesi favorevole par"- sere che frutto di negoziati diretti Cion la Ju~ tono dal presupp,csto che non di trlasferi~ Senato della Repubblica ~ 7518 ~ Il Legislatura

CXCI SEDUTA DISCUSSIONI 8 OTTOBRE 1954

mento di amministrazione si tratti ma di so~ bi'lità di risolvere le controversie interlliazio~ v'ranità e dal presupposto del 03xattere deJfi~ nali, anche le più spinose, pacificamente, solo ni ti va e non provvisorio dell'accordo. N ella che esist,ano buona volontà e spirito c'o'ncilia..: precedente comunÌ>Cazionè fatta al Senato e tivo. L'Accordo per Trieste, pertanto" anzichè nel pr,esentediscoriso riteng,o di aver ampia~ segnare il fallimento di una politica, come si mente illustmto che nè la forma: nè il con~ è detto, va considerato come uno dei risultati tenuto del M em.orandum d'intesa giustificano più significativi di questa politica e un deei'- simiJi interpretazioni che nascono uni'camente siva c:clntributo alla causa della Ipace. Lascilalré da valutazioni politiche o subiettive non valide insoluta la controversia con la Jugoslavia po~ ai fini della soluzione della questione. Vorrei tevia, essere auspicato solo da ehi pensava di dire che Pl'C'Prio il ricorso alla rati'fica to~ trarre beneficio da tale ,situaz,ione, ma l' Ac~ glierebbe all' Accordo il camttere di si,stema~ cardo per 'friesteè stat,::! realizzato nella stessa zione de facto che nessuno ha interesse a città e quasi nello stesso giorno in cui i nove mettere in dubbio. Circa il 'contenuto del~ Stati risolvevano pacificamente altri non lievi t'Accordo, sistemazione amministrativa prov~ problemi. Eisls,i gettavano le basi per Uilla,eol~ visoriade facto del Territorio, mi limiterò laborazionebra . Francia e Germania i cui con~ ad ag'giungere che, a parte la questione della trasti hanno dominato la scena del mondo ne~ cessazione o melliéJ delh s~ovranità italiana gli ultimi ottant'anni e che sono stati cla,usa nel territorio in discussione, ha continuato a di tante guerre. I due Accordi sono il frutto vigere l'ordinamento giuridico italiano, attuato di una politiea che mira non solo a supemre dia organi e funzionari itali1ani, per i quali ul~ mediante negoziati le diverg;enze esistenti tra timi basti ricordare gli organi giudiziari in gIi Stati, ma lì preservare la pace e al rea~ genere le cui pronunci e sono state c'o'stante'- lizzare la più stretta .coHaborazione tra i po~ mente ritenute soggette al controllo deUa, no~ , peli. All'indomani del XÌ!getto della C.E.D. da stra Corte di cassazione: e, oltre i funzionari parte dell'Assemblea francese e qUlwndo le sempre' restati nell'amministrazione del terri~ trattative per Trieste sembravano destinate torio trie,stino, queUlche vi furono immessi all'insuccesso, poteva forse giustificarsi l,a de~ in applicazione degli acc;crdi di Londra del nUllzia di una crisi della politica atlantica,; maggio 1952. Tutto dò in quanto il nuovo ma oggi, dopo i due Accordi di Londra, par~ stato del Territorio libero di Trieste non è lare di fallimento della politic.a aUantica co~ mai sorto per la manCiata appli'cazione d'el ci~ tato articolo 21 del rrrattato di pace. Il pre~ stituisce un s,emplice espediente' polemico, na,.. sente Accordo, quindi, non tocca questioni di scondere la v8ìrit~ coprendolla, c'cl clamore sovranità o di ordinamento politieo ma, giova delle parole grosse. L'aUea:nza atlantica ha ripeterlo, solo di amministrazione. Per questo funzionato per Trieste anche Iseessa non ci stesso motivo, quando nel magg,io 1952 furono ha dato tutto quanto potevamo legittima~ stipulati i nuovi ,accordi di Londrrla' per 1'im~ mente aspetta,rci. Quando il Patto Atlantico missione di funzionari italiani nell'ammin

CXCI SEDUTA DISCUSSIONI 8 OT'l'OBRE 1954

Onorev<>li senatorri, il M emoTandum d'intesa è stato il led motiv di tutta la discussione, restituisce Trieste all'Italia e quasi tutta. la e cioè che qui si tratta di una sistemazione zona .A che erlano state perdute col Trattato amministrativa e non di una sistemazi'one di di pace. Ci si rende giustizia, anche se non prineipio, che nell'ordine del giorno stesso, intera. Il Governo ha ritenuto che la solu~ dopo le palrole: «Udite le comunicazioni del zione realizzata era la sola possibile nelle (;on~ Governo sul M enwrandum d'intesa fra il Go~ dizioni create all'Italia dall Trattato di pa'ce, verno d'Italia, del Regno Unito, degli Stlati ed abbiamo la coscienza di nulla aver trala~ Uniti e di Jugoslavia» si includesser.o le al~ sciato per la mig1i'Clre tutela degli interessi tre «concernente l'amminislxa,zione del Ter~ nazionali senz,.a, pregiudicare la pace e la, so~ ritorio libero» anzichè semplicemente «con~ lidarietà dei popoli liberL Se il Senato do~ cerl1ente il Territorio libero ». È una nuance, 'less.? giudicare con sfavore l'operato del Go~ una pura e semplice formalità, ma siccome verno, esso non potrebbe. restare al suo posto, si tratta di materia delicati'ssimal, in cui la ed è per questa '~vvia e'd elementare esigenza deeisione di un corpo legislativo, come il Se~ che il Governo è obbligato a porre l'apPiro~ n.ato, potr,ebbe d=mani essere interpretata an~ vazione del ISUOoperar~o come problema di fi~ che al di là del significato che il Senato ha ducia. (Commenti daUa sinistra). Chiedendo voluto a.d essa attribuire, credo che questa l'approvazione del suo operato, il Governo precisl91ziO'ne contribuisca alla chiarezza ed chiede giustizia e chiede altresì che il Senato esprima meglio quella che è l'espressione della voglia sanzionare con la sua alba, autorità il maggioranza, e cioè approvalI'e il M emoran~ ritorno di Trieste all'Italia. (Vivissimi ap~ dum non nel senso di una sistemazione defini~ plausi dal centro,. molte congratulazioni). tiva, ma solo nel senso di una sistemazione amministrativa. Sotto questo prOlfil0,vorrei PRESIDENTE. La seduta è sospesa pe!r sentire dal Governo se ,alccetta o no la lieve un qUlarto d'ora. aggiunta, con la dichiarazione preventiva che

se il Governo non la ritiene opportuna ~ e

(La seduta, sl'spesa alle ore 17,80, è ripresa può avere le sue ragioni ~ non insisto. aUe ore 17,55). PRESIDENTE. Invito il Presidente del Con~ siglio a dichiarare :S'8 acceUa l'emendamento Ripresa della discussione. testè proposto all'ordine del giorno del l3ena~ tore Amaldeo ed altri dal senatore De Luca PRESIDENTE. Riprendiamo la discussione. Carlo. Invito il Presidente del Consiglio ad esp ri~ mere il suo avviso sugli ordini del giorno SCELBA, Presidente del Consiglio dei 1ni~ presentati. nistTi e Ml:nistro deU'inteTno. Il Ooverno noOn avrebbe nessuna difficoltà ad accettare l'emen~ SCELBA, Presidente del Consiglio dei mi~ damento che. corrisponde allo spirito di tutto nistri e 1111:nistro dell'interno. Il Gov8Il"no ac~ quanto è nel lUemorancln1n ed al discorso che cetta l'ordine del ginI'n: del senatore Ama~ ho fatto. Però debbo far rilevare che il titolo deo ed altri, Isul quale pone la questione di dell'Accordo dice esattamente: «Memorandum fiducia. d'intesa concernente il Territorio libero di DE LUCA CARLO. DOTnallldo di parlare Trieste ». Noi non abbi,amo fatto altro che per proporre una leggera modifica, all'ordine riferire il titolo ufficiale dell' Accordo e non del giorno di fiducia t~per dall'ne ragione. vedo l'opportunità e la convenienza di un'ag~ giunta che n=n apporta alcuna modifica. PRESIDENTE. Ne ha facoltà. PRESIDENTE. Quindi lo ritiene superfluo? DE LUCA CARLO. Sempre se il Governo sia d'accordo, trattandc:si di una questione SCELBA, PTe8idente del Consiglio dei mi~ molto delicata, io sarei d'opinione, anche per~ nistri e Mini8t1'0 dell'interno. Sì, lo ritengo chè nell'ordine del giorno risuoni quello che superfluo. Senato della Repubblica ~ 75.20 ~ Il Legislatura

eXCI SEDUTA DISCUSSIONI 8 OTTOBRE 1954

PRESIDENTE. Senatore De Luca Carlo, masse, qui e fuari di qui, malte aspre criti~ mantiene il suo emendamento? che all'intesa di fatto che si è 'in praposita stabilita a Londra, ma gli opP" sitori hanno DE LUCA CARLO. Non lo mantengo, trascurato, a mio avviso, di tener canto di Chiedo però la parolla, per illustrare le It"agioni parecchie cose eSlsenziali. N on dobbiamo di~ del r:itiro. menticlalnO) i fatti: che, purtroppo, abbiamo perduto l'ultima: guerra e con una Telsa a di~ PRESIDENTE. Non può parlare due volte. screziane; che in conseguenza abbiamo d.c~ Deve limitarsi a dire se mantiene o meno \'uto subire un duro trattato di pace che an~ 1'emendamento. cara pesa. sulle nostre libertà € inceppa le no~ stre trattative. DE LUCA CARLO. Signor Presidente, non Il problema di Trieste e del suo Territa~ mi pare che vi sia alcun ,ostacolo di carat~ ria non è solo polibca e sentimentale, ma tere regolamentar-e achE! dichiari le ragioni econc:mico, militare e geograJfico: bisogna. tener per cui r,itiro l'emendamento. presente che Trie:ste ha un~ pasizione eccen~ erica nei confronti del restante territorio na~ PRESIDENTE. Ella sa come stia a cuare zionale, mentre su di essa gravitana natural~ alla Presidenza l'oSlservanza del Regalamento. mente zone straniere; che il suo porto, dal Nen passa darle la parola due valte'. quale trae gran parte la sua vita economica, può servire sola ai traffici che la sua ubica,... DE LUCA CARLO. Dichiaro allora di non zione gli cc:nsente; che innegabilmente esi~ mantener:e 1'emendamento. stono nel Territorio triestina gruppi slo:veni; che era divenuto ormai indispensabile liqui~ PRESIDENTE. Avendo il Gaverno pOlSta dare alla meglio possibile questa situazione, lla questione di fiducia sull'ardine del giorno dei senatori Amadei, Canevari,. Ceschi e Per~ che incancr,eniva i rapporti politici ed eeona.... rier, si dovrà procedere aHa votaziane del~ miei coni nostri vicini della frantiera orrien~ tale, che intorbidava le nostre relazioni con l'ordine del gimna stesso per appello nami~ naIe. Prima però prenderanno la parola ca~ l'accidente e che era causa di immobilisma laro che si sona iscritti a parlrure per dichia~ in quei l'apparti atlantici ed europei che sono razione di vota. alla base della nostra sicurezza e de-Hai na~ Il primo is,critto è il seUi3ltare F'iorentiina, stra immancabile ripresa cui abbiamo diritto Ha fa'coltà di parlare. quale grande Nazione mediterranea e base strategica: di grande imp,c1rtanza.. FIORENTINO. Signor Presidente, onolre~ Penso che nella vita politica bisogna guar'- voli colleghi, signori del Governa, prendo la dare alla. realtà, anche se spiacevole, ed agire parola pe!r una breve dichiaraziane di vato. in aderenza ad essa. Esaminando l'intesia, alla luce di queste ,obiettive consideraziani, a me Voee dalla sinistra. A name di chi? pare che si debba concludere che essa, che certamente nan rispande ai nostri deside:ri, FIORENTINO. A name mio e a name del ma è vincalata ad uno stato di fatto, rappre~ Partito monarchi C,e popalare, se non vi di~ senta tuttavia un 10as,s,oavanti realizzato V8lrSO spiace. il raggiungiment8' delle mète che ogni buon Desidero premettere qualche frla:nca e obiet~ italiano si prefigge per una chiarifica!ziane ed tiva considera:zion~ sulla spinosa e complessa una distensione di quegli importanti rapparti questiane di Trieste e del casiddetto Territo" internazionali nei quali noi abbiamo v,ftali in~ ria libero. Il fatto che tale que1stiane mobi~ teressi. (Commenti e interruzioni daUa si~ liti, e giustamente, i più sacri s~ntimenti dei.. nistra). gli itaUani, non ha impedito, lanzi ha favorita che questi divenisselr.'o oggetta di speculazione VALENZI. La flotta Lauro! (Ilarità nei set~ partigiana e di confusiane di idee. Sono state tori d.'i sin~stra). Senato della Repubblica ~ 7521 ~~ Il Legislatura

CXCI SEDUTA DISCUSSIONI 8 OTTOBRE 1954

FIORENTINO. Avere finalmente a Trieste PRESIDENTE. È iscritto a parlare 'per di~ un generale italiano in luogo del generale Win~ chiarazione di voto il senatore Cadorna. N e terton non può essere che motiv.QI di vivo ha facoltà. compiacimento, così come è causa di e,sultanza lo sventolìo del tricolore suna Torre di San CADORNA. Onorevole Presidente, onore~ Giusto. La steslsa forma di 'provvisorietà del~ voli colleghi, nel giugno scorso, parlando in l'intesa, anche se vi :avvertiamo una qual certa sede di bilancio degli Affari esteri, ebbi a sti~ ipocrisia, e nonostante varie clausole poco con~ molare il Governo perchèconcludesse un ac~ vincenti e che evidentemente il Governo è stato cardo con la Jugoslavia per il quale sembra~ costretto a trangugiare (commenti e ilarità nei vano maturi i tempi. N on posso quindi oggi settori di sinistra), questa provvisorietà non che compiacermi col ,Governo che ha affron~ sbarra de,finitivamente la via aid Un favore~ tato l'impopolarità di una spartizione doloro~ vale mutamento avvenire. Del resto tutto in sissima, seppure oggi inevitabile, e con la pub~ questa vitia è fluido, mutevole e provvisorio. blica opinione che, col suo riserbo, ha favo~ (Ilarità nei settori di sinistra). Ed anche le rito la conclusione delle trattative. L'intesa speranze che 'appaiono og:gi lontane possono conclusa trova la sua giustificazione nelle pa~ divenire una realtà del domani. Ciò che era ed role pronunciate tre giorni fa dal Presidente è invec,e un imperativo categorico del momento del Consiglio: il tempo lavora contro di noi. è liquidare finalmente ogni triste e pesante re~ lVIa il compromesso era inevitabile, perchè, ol~ taggio della guerra peI'duta, farci le ossa, la~ tre che dalla nostra dfsf:atta, le sorti della V e~ varare sod:; per porre lepremeslse di un mi~ nezia Giulia furono compromesse dalla pres~ glior avvenire per la nostra Patria e per il sione della Russia vittoriosa, la quale ha so~ benessere del nostro popolo. Ciò non vuoI si~ stenuto e Isositerrà gli interessi degli s~avi, qua~ gnificare peraltro che i sacrifici ai quali sono lunque sia il regime interno della Jugoslavia. stati assoggettati terre e fratelli italianislsimi Ricordate le trattative che precedettero nel non siano da noi riconosciuti o non strazino 1915 la conclusione del Trattato di Londra, il nostro cuore. Questi sacri,fici non saranno trattative che furono più volte sul punto di inakun momento dimenticati e preghiamo fallire per la intransigenza della Russia im~ Iddio che ci dia al più presto la possibilità periale. E se altrettanto non accadde nel 1918 di riscattarli. ciò fu dovuto alla momentanea paralisi della Noi siamo oppositori di que1sto ristretto Go~ Russia imperiale. verno... (Comment1: e ilarità nei settMi di si~ nistra). Il riso abbonda suna bocca degli ASARO. Allora c'erano al Governo i vostri sciocchi... di questo Governo che, a nostro amici zaristi. (Vivaci commenti dal centro). avviso, non [PUÒeffettuare la necessaria unione di tutte le sane fcrze na,zional:i, ed in vari CADORNA. Dell'influenza russa ci rendem~ settori non siamo affatto d'accordo con esso. ma conto già nel marzo 1945, aHorchè, con Ma oggi, da avversari leali e disinteressati... , ci recammo al Comando Su~ (vivaci commenti dalla sinistra). Sfido chiun~ premo alleato per sollecitare dal maresciallo que a dimostrare il contrario. (Ripetuti, ir'o~ Alexander uno sbarco preventivo a Trieste, nici commenti dalla sinistra). 11 vasko conte~ onde prevenire l'occupazione slava. Il mare~ gnD vi qualifica e mi qualifica. (Proteste dalla sciallo, pur consentendo sull'opportunità mi~ 81>nistra). litare di tale azione, ebbe a dirci che non po~ Da avversari leali e disinteressati, deslide~ teva dare di sua iniziativa un simile ordine, rosi anche di manifestare la nostra. solidarietà e che era anche problematico che questo ve~ atlantica, riconosciamo che il Governo si è nisse dal Comitato degli Ambasciatori di Lon- sforzato, nel quadro delle eredità ricevute e dra, dati i contrasti già allora esistenti tra delle possibilità attuali, di realizzare un'in~ gli occidentali e la Russia. (Interruzione del tesa necessaria, che ha carattere provvilsorio senator,e Donini). e che, nel complesso, ci appare accettabile. L'intesa ora sottoscritta deve dare buoni Perciò gli daremo in questo cas,,} la mano da frutti e tradursi in amichevoli rapporti cultu~ buoni italiani. rali ed economici con la Jugoslavia. Occorre Senato della Repubblica ~ 7522 ~ II Legislatura

CXCI SEDUTA DISCUSSIONI 8 OTTOBRE 1954

bensì da parte nostra adempiere scrupolosa~ PRESIDENTE. È iscritto a parlar.e per di~ mente le clausole a difesa delle minoranze sor~ chiarazione di voto il senatore Paolucci di Val~ vegliando in pari tempo che altrettanto sia maggiore. Ne ha facoltà. fatto dall'altra parte: il mondo giudicherà. È augur.ahile che le difficoltà della situazione PAOLUCCI DI VALMAGGIORE. Onorevo~ internazionale, che si fanno sentire così pe~ le Presidente, onorevoli senatori, signori del santi tanto sull'Italia che 'sulla J ugoslavia, in~ Governo, ci sarebbe tanto piaciuto se il Go~ ducano a considerare senza la lente d'ingran~ verno avesse accettato l'ordine del giorno del dimento i possibili attriti del vicinato: noi vo~ senatore J annaccone. Forse su questo ordine gliamo sperarlo, se esiste ancora un minimo del giorno avrebbe potuto confluire l'unani~ di saggezza nei popoli. mità del Senato, poichè esso inviava un saluto N on mi soffermerò sulle responsabilità del ai fratelli rimasti di là, nella speranza del loro passato, alle quali ha accennato, pur con molta ritorno ed esprimeva unanime la gioia nel ve~ misura, l'onorevole Zoli; e.sse sono, del resto, dere Trieste ricongiunta alla patria. così evidenti, direi così schiaccianti, che sem~ N on so perchè il Capo del Governo abbia vo~ bra perfino ingeneroso parvi l'accento. A noi Iuta a tutti i costi far suo l'ordine del giorno è di conforto la serena coscienza di aver difeso firmato dai rappresentanti del quadripartito, l'italianità della Venezia Giulia, sempre, an~ per ottenere l'approvazione della sua opera, che nei momenti più critici. Sia qui, a testi~ ordine del giorno nel quale, ahimè, il saluto monianza di questa nostra ininterrotta vo~ che si rivolge agli italiani che vivono oltre lontà, ricordata la figura del capitano degli al~ la linea di demarcazione ha un Sa1pOlI'le,direi quasi, funereo, dà il senso del definitivo, del pini Francesco De Gregario, medaglia d'oro distacco. (Proteste dal centro). Non una pa~ al valor militare: egli, ed il pugno di uomini l'ala sola di speranza, sia pure lontana, non dell'« Osoppo» che lo seguivano, mantennero il più piccolo accenno a questa speranza che fino all'estremo, fino al sacrificio della vita, pure è viva sempre nei nostri cuori. Si auspica l'impegno di difendere l'italianità di quelle solo che il Memorandum di intesa segni l'ini~ terre contro tutti; soli contro tutti, stranieri zio di un'amichevole collaborazione tra l'Italia ed italiani. (Applausi dal centro e dalla destr'a). e la Jugoslavia. N ella composta soddisfazione del popolo ita~ Si è detto da qualcuno che noi di questa liana, tralasciamo recriminazioni sul passato parte saremmo in contraddizione con noi stessi e volgiamo l'occhio all'avvenire e auspichiamo perchè un anno fa avremmo accettato la di~ che, seppure in forma non definitiva, risolta chiarazione dell'8 ottobre. Ma è la rettifica la questione giuliana, la nostra politica estera territoriale, sia pure di scarso valore ~ io non guadagni quella libertà di movimento che pri~ so perchè non me ne intendo, quale possa es~ ma non aveva per difendere gli interessi ita~ sere il valore strategico ~ che ha mutato le liani. Il che accadrà se, ripudiando l'amore per condizioni di allora, per la precisa ragione che i gesti altisonanti, assumerà come base di par~ essa dà proprio quel senso di definitivo che al~ teIiza le reali possibilità del nostro Paese nel lara non c'era. L'assegnazione di sia pure po~ campo dei colossi che si disputano l'egemonia chi chilometri in più o in meno ~ il valore del mondo; non per trarre dalla limitatezza sarebbe. stato lo stesso se quei pochi chilo~ delle nostre risorse, motivo ad inerzia o a ras~ metri fossero stati dati a noi anzichè agli

segnazione, ma per attuare una attiva politica jugoslavi ~ dà il senso del definitivo. L'ono~ di penetrazione, .la quale, dimenticando i ran~ revole Zoli ha detto ieri che il Partito di mag~ cori del passato, stringa ovunque buoni rap~ gioranza avrebbe dato il suo voto favorevole porti, sostenga e valorizzi le comunità italiane appunto perchè era convinto deUa provviso~ all'estero, le quali debbono sentire viva la Pa~ rietà dell'Accordo. L'importanza della carica tria al loro fianco onde operare vigorosamente dell'onorevole Zoli è tale da conferire autore~ per la diffusione del pensiero e del lavoro ita~ volezza alle sue parole, ma questa provviso~ liano. (Vivi applausi dal centro. Molte cong1;a~ rietà avremmo amato sentirla affermare dal tulazioni) . Presidente del Consiglio in forma più precisa Senato della Repubblica ~ 7523 ~ II Legislatura

CXCI SEDUTA DISCUSSIONI 8 OTTOBRE 1954 di quanto non abbia fatto fin qui. Infatti non bile, forse direi misteriosa capacità di assor~ mi pare che sia stato preciso circa la provvi~ bimento e di assimilazione. Signori, Oberdan sorietà, quando ha detto che nelle vie della era figlio di un tedesco e di una slava, e dei pace è possibile che in un futuro qualche cosa 1.408 volontari triestini che varcarono il con~ avvenga. Ma questo accade in tutte le cose del fine nel 1915 per arruolarsi nell'Esercito ita~ mondo! liana, se voi scorrete i nomi vi accorgete che N ai avevamo accettato con favore la deci~ la maggior parte sono nomi tedes,chi, unghe- sione di occupare la zona A perchè questo resi, greci ed anche slavi. Spiro Xidias, uno avrebbe significato per noi trovarci, per trat~ dei più luminosi nostri eroi di quella guerra, tare, nelle stesse condizioni della Jugoslavia caduto sul Vertoiba, era figlio di un negoziante che occupava 'la zona B. Quell'occupazione greco, austiacante per giunta! avrebbe dovuto significare l'inizio delle trat~ Conserverà, potrà conservare Trieste questa tative, mentre oggi significa la fine delle trat~ sua capacità di assimilazione col bilinguismo, tative stesse. con gli istituti slavi, l'ultimo dei quali, badate Onorevole ZOIli, il dis,corso sarebbe un po' bene, viene costruito a nostre spese? lungo e soprattutto fuori tempo e forse ina~ N ai non abbiamo tutti gli ~lementi per va- datto per quanto giustamente ha detto l'ono- lutare le necessità cui avete dovuto piegare la revole Presidente del Consiglio, che mai cioè testa, onorevole Presidente del Consiglio, ma bisogna rinfocolare i rancori, però ;pur meri~ ci rendiamo conto del fatto che avete raccolto terebbero una risposta alcune sue afferma~ una eredità assai pesante, che dovevate uscir~ zioni di ieri, se è vero che gli italiani infine ne, che. ogni giorno, date le tristi premesse, dovrebbero guardarsi negli occhi e darsi la lavorava a nostro danno. N on è che non com~ mano, per procedere insieme di fronte al co~ prendiamo che, se fossimo stati al Governo noi, mune pericolo. Si dovrà ben dire un giorno che non avremmo potuto, data la situazione a cui se Churchill e Roosevelt non furono dei grandi si era giunti, ottenere di più e di meglio, poi- uomini di Stato, furono anche certamente dei chè i vostri predecessori, ove si escluda l'ono- colpevoli, secondo me più colpevoli degli scon~ revole Pella, avevano tutti fatto a gara neY fitti, essi, i potenziatori del loro nemico di do~ curvare la schiena, nel coprirsi di cenere di mani, gli eversori della civiltà occidentale e fronte ai vincitori. (Rumori dal centro). cristiana, i cui pilastri vorrebbero oggi af~ fannosamente ricostruire dopo averli distrutti. Voci dal centro. Non è vero!

ASARO. Avrebbe vinto lei... PAOLUCCI DI V ALMAGGIORE. I vinci~ tori si erano talmente abituati ad offrirci calci PAOLUCCI DI VALMAGGIORE. Lasciamo ed offese rice'vendone in cambio scodinzola~ andare; ne riparleremo se capiterà l'occasione menti e guaiti di soddisfazione (runwri dal propizia. centro) che hanno trovato più facile, più co~ Torniamo al Memomndum di intesa. È' una modo, più redditizio, essi, i paladini della tazza di cicuta questa che si vuole far bere al~ democrazia ... (vivaà commenti dal centro; l'Italia mentre lIe si grida a gran voce: o bere scarfìbi di invettive fra il centro e la delstra), o affogare, e nel contempo le si vuole far cre~ di dare ragione al dittatore, nella speranza, dere che sia stata raggiunta una vittoria men~ ahimè, quanto fallace!, di averlo ormai imbar~ tre sono stati invece fissati i princìpi per la cato sulla loro stessa nave! snazionalizzazione del Territorio Libero, forse Ma noi ci rendiamo anche conto, poichè il della stessa Trieste che nel suo Comune, di~ senso della responsabilità è vivo in noi, delle fensore da secoli della italianità imprescritti~ gravi conseguenze, del tremendo pericolo cui bile della sua gente, mai aveva accettato altra Trieste andrebbe incontro, qualora, con un lingua se non quella di Dante! voto di disapprovazione noi contribuissimo a T:t-ieste attraverso i secoli è stata faro di ritardare, sia pure di un'ora sola, la fremente, italianità, e non tanto forse per virtù genetica delirante attesa del ritorno dei nostri soldati. quanto per una sua ineguagliabile, ammira~ Ma il}Memorand1.tm di intesa non aveva, a no~ Senato della Repubblica ~ 7524 ~ II Legislatura

CXCI SEDUTA DISCUSSIONI 8 OTTOBRE 1954

stro parere, bisogno di un'approvazione parti~ minato con ,senso di maggiore equanimità e colare dal Parlamento. Avrebbe potuto parlar~ di mag~giore giustizia. Ad ogni modo, un passo sene in tema di diseussione sul bilancio degli avanti crediamo sia stato fatto per il ravvici~ Esteri, e noi non sappiamo se questa volontà namento dei due popoli con questo Tratt>ato.È del Governo di farne oggetto di discussione, stata riconosciuta dunque una parità dei di~ 'Onde confortare il suo operato, non offra, in~ ritti civili e politici tra i cittadini delle due vece, con la sanzione del ?arlamento, quel ca~ N azioni: il bilinguismo negli uffici e nelle rattere di definitività che nessuno di noi vuoI scuole e se la questione della pesca, come a riconoscere al documento. (Interruzioni e com~ giusto titolo rammarica il senatore Tartufoli, menti dal centro). Ci sembrerebbe di porre noi, non è stata ancora risolta, pure c'è da compia~ con le nostre stesse mani, la lapide sepolcrale cersi di un altro salutare provvedimento quale su quello che fu il poema ed il sogno della no~ è l'amnistia per i cosiddetti reati politici. A stra giovinezza. questo proposito io sono lieto di poter dichia~ Inoltre il fatto che voi, onorevole Presidente rare superata una mia interrogazione che del Consiglio, abbiate voluto porre perfino la avevo fatta al Ministero degli esteri, suggeri~ questione di fiducia sull'ordine del giorno, con~ tami dagli amici triestini, per la liberazione fondendo il sacro col profano, ossia il fatto dei condannati politiei rei di aver sostenuto miserabile delle vostre fortune di Governo con la causa italiana nella zona B. È certo che non la tragedia nazionale del territorio libero di è motivo di grande conforto il vedere nel pa~ Trieste (vivi applausi dalla destra), questo ragrafo primo del Memorandum un richiamo fatto ci induce ad uscire sdegnati dall' Aula alla dichiarazione dei diritti dell'uomo, pro~ rifiutandoci di prendere parte ad una votazione mulgazioneche risale ad oltre un secolo e del genere. (Applausi dalla destra. Vivaci com~ mezzo. Sembra quasi che questa disgraziata menti dal centro e dalla sinist1'a. I senatori umanità debba ancora essere ricondotta alla del G,ruppo del PartYiJto nazionale monarchico fase formativa della civiltà, a quei diritti del~ abbandorva,no l'Aula). l'uomo che rappresentano l'abbiccì della ci~ viltà. Malgrado ciò siamo fiduciosi nel lento PRESIDENTE.Èi iscritto a parlare per di~ ma continuo progresso, si'a pure attraverso chiarazione di voto il senatore Spallicci. Ne soste paurose, e a tanti tentennamenti che ha facoltà. sembrano farci retrocedere nel cammino del progresso civile. Abbiamo bi,sogno di colmare SP ALLICCI. V onei, onorevole Presidente, un grande baratro, un baratro a cui hanno onorevoli colleghi, non riaprire la discussione contribuito gli errori del passato, soprattutto generale con questa mia dichiarazione di voto, il regime del recente passato: baratro di odio, che, anche a nome dell'amico Amadeo, si ispira di veleno, di sangue. Valga in questo sforzo a quei ,sentimenti che agitano gli animi di tutti di conciliazione sincera il desiderio di molto gli italiani qui dentro e nel Paese. Si alternano dimenticare per molto perdonare. E questo sia cioè in questi giorni sentimenti di gioia e di detto reciprocamente tanto per noi che per gli amarezza, di viva gioia per il ritorno del tri~ jugoslavi. Però, in questo oblìo generoso che colore a Trieste, ma anche di profonda ama~ invoco, vorrei salvare almeno il ricordo dei bat~ rezza nel vedere esclusa, fra l'altro, dalla gran~ taglioni dei Ipartigiani italiani che, dopo 1'8 set~ de famiglia italiana la patria di Nazario Sauro, tembre 1943, dopo lo scioglimento delle divi~ ad esempio. Ma vorrei che significasse, inoltre, sioni dell'Esercito regolare, sotto il nome d'Ita~ il desiderio vivissimo nostro che i rapporti fra lia e Garibaldi combatterono il nemico comune i due popoli italiano e jugoslavo fossero per e combatteronoeroieamente e tanto sanguino~ l'avvenire improntati a sensi di reeiproca com~ samente per la C'ausa italiana e del diritta dei prensionee di cordialità. Abbiamo fede che in popoli. L'amarezza di dover considerare estra~ un avvenire non lontano, quando i rapporti tra nei alla grande famiglia italiana questi popoli Governo e popolo jugoslavo possano essere dell'Istria ci è in qualche modo mitigata dal ispirati a sensi di libertà e di democrazia, que~ ricordo del passato e da una visione più serena sto Memorandum d'intesa sia per essere riesa~ dell'avvenire. Il ricordo del passato è l'appello Senato della Repubblica ~ 7525 ~ II Legislatura

CXCI SEDUTA DISC"lTSSIONI 8 OTTOBRE 1954

di Colui che dO'pa 40 anni di esilio passò libero pidità telegrafica. Anche per questo motiva: in terra italiana, solo allora ch'era morto. Mai che come tutti i generi letterarii anche i ge~ ci è parso come oggi vivo e attuale tale appello neri oratorii sono accettabili tranne quelli che risale a quasi un secolo fa, cioè alla vigilia noiosi. Nai abbiamo discusso anche troppo. La della spedizione di Carlo Pis'acane nel 1857. situazione è tale che è perfettamente inutile Volto a quelle papolazioni che potevano in quel dilungarci: quindi in quest'ultima fase nes~ tempo chiamarsi elleniche, daco~rumene e suna. ripetizione e nessuna retorica. Io debbo slave, egli diceva: «Sorti in nome del diritto dirvi saltanto perchè dopo le dichiarazioni del nazionale noi crediamo nel vastra e vi of~ Governo e dopo la discussione rimane fermo il friamo aiuto perchè possiate conquistarlo ». nostro proposito di votare contro. Voi non ci E quasi vaticinando il patto balcanico, fatto avete convinto. (lnterruzionidal centro). Amici ora fra Grecia, Jugoslavia e una Turchia rin~ miei, il patey convincer o esser convinto è il navata democraticamente, Giuseppe Mazzini fine dei nostri dibattiti, se ci poteste convin~ ammoniva cordialmente quei popoli: «dimen:.. cere sarebbe la cosa più bella perchè si di~ ticate gli antichi rancori, stringetevi rn una seute per essere convinti. Così almeno pensa confederazione; ci avrete con voi », ed aggiun~ chi è p'arlamentare. E noi siamo parlamentari. geva: « questo è il linguaggio che dovrebbe te~ Noi abbiamo fatto una questione di ordine nere l'Italia repubbli'cana di domani ». A que~ giuridico. Abbiamo detto: questo memoramdum sto spirito mi sembra si ispiri il Memorandum d'intesa che ha la forma equivoca di un negozio che ,stiamo per approvare. simulato, è un vero e proprio trattato: do~ Dunque, dicevo, ricordo del passato e vati~ vrebbe dunque avere la ratifica del Parla~ cinio dell'avvenire. mento. L'onarevole Presidente del Consiglio si La Repubblica italiana dimostra di sapere è rapidamente sbarazzatodella cosa en glisswnt costruire l'edificio deHa pace superando e sof~ con una certa superficialità sul rilievo tutt'altro iocando in petto il grido di legittimo dolore che ozioso, perchè ha detto delle cose che non degli avulsi dal patrio focolare e superando le sono rilevanti per operare la distinzione tra grida di protesta di irresponsabili che sem~ trattati e non trattati, per affermare la ne~ brano godere a scavare trincee fra i popoli e eessità di ratifica a la nan necessità di ratifica. ad addensare nubi di canflitti all'orizzonte, Ed anche il mio amico, senatore Zoli, il dattaI' conscia che l'avvenire è nella collaborazione sottile della maggioranza... dei popoli. La .grande amarezza di essere costretti a Voce dal centro. Il dattaI' sottile è Terra~ considerare stranieri i confratelli dell'lstria è Clm. temperata dalla visione di un'Europa federata, di una Europa che non consideri i confini come MOl.JÈ. ...ho dettO' della maggioranza, dopo una barriera, in cui nessuna s'illuda vedervi aver polemizzato con molto calore ed 'anche quasi una barricata tra una società socialistica con una certa efficacia sulle varie questioni, da una parte e società capitalistica dall'altra quando è arrivato alla questione giuridica ha

(l'intelligenza vivace dei nostri amici triestini anche egli ~ come si dice? ~ glissé sans non la ìpermetterehhe) ; ma limiti che la natum CLppuyer p'CLS.Ha risposto senza rispondere. Nan pose fra tradizioni, fra lingue, storie e, costumi è infatti una risposta ai nostri argomenti giu~ diversi, limiti che servano più che a disgiun~ ridici il dire che questo Memorandum non è un gere, ad unire i popoli nel grande sogno della trattato perchè riguarda una sistemazione di concordia e deHa fratellanza umana. (Vivi fatto. Anche le sistemazioni di fatto tra sog~ applausi daZ centro,. congratulazioni). getti di diritto internazionale che avvengono per Convenzione, sono convenzioni bilaterali

PRESIDENTE. È iscritto a parlare per di~ di soggetti internazionali ~ cioè trattati ~ chiarazione di voto il senatore Molè. Ne ha e quindi debbono ubbidire alla disciplina che facoltà. la Costituzione, fatta da noi, (perchè non la aboliamo?) impone per i trattati. MOLÈ. Dichiarazione di voto, signor Pre~ C'è poi la questione della provvisorietà. Que~ sident~, onorevoli colleghi: quindi di una ra~ sta sistemazione' è provvisoria a definitiva, ~ Senato della Repubblica ~ 7526 II Legislatura

CXCI SEDUTA DISCUSSIONI 8 OTTOBRE 1954

come vi domandava il mio amico Cianca? tra, v'invito a trovare la maniera di risolvere È l'una e l'altra cosa. Definitiva per Trieste, questo problema. (Uarità. Commenti). provvisoria per la Zona B. Per voi è definitivo Arrivederci per quell'epoca. Intanto, non es~ quanto vi conviene ed è provvisorio quanto ,;endo soddi:sfatti, io e il mia Gruppo voteremo non vi conviene. E per Tito non potrebbe' es~ contro la fiducia al Governo. (Vivi app,lO;usi sere il viceversa? No, questo Memorandum, dalla sinistra). che secondo voi è un'intesa e non è un trat~ tato, che è la metà definitiva e a metà prorv'Vi~ PRESIDENTE. È iscritta a parlare per rdi~ soria, ch'è una sistemazione di fatto e innova chiarazione di voto il senatore SpanO'. Ne ha '10 stato del diritto ~ questo negozio che voi facoltà. descrivete come una specie di chauve~souris,

metà topo e metà uccello ~ sarebbe un trattato SPANO. A materia tanta grave, signor Pre~ cioè una convenzione, anche Se contenesse una sidente, a noi sembra non si addicano eccessive sistemaziane di fatto, anche se questa sistema~ asprezze polemiche. Discussione sì, seria ed ac~ zione fosse provvisoria, ma è viceversa così tarata, ma non argomenti o meglio impul,si definitiva, che ogni modificazione prO'voche~ che muovano da sentimenti element1ari. Perciò l'ebbe (l'ha detto anche il Presidente del Con~ nan raccogliamo alcune allusioni fatte qui nel siglio) la guerra. Vero è che egli ha smentito corso del dibattito in relazione ai sentimenti che le Patenze gamnti abbiano espresso la fer~ d'italianità di uomini della nostra parte. Ci li~ ma volontà di impedire ogni modificazione. Ma mitiamo a ricordare ancora una volta queUo è un eufemismO'. Si può dire: questo è falso, che con noi la maggioranza degli italiani o.ne~ o questo non è esatto. L'onorevole Scelba con sti ricorda, le centinaia, le migliaia di parti~ parole' meno drastiche ha detto la stessa cosa: giani, di operai, di cantadini deHa no.stra par~ le Potenze garanti non incaraggeranna; è come te, co.munisti, sociali,sti, simpatizzanti con nai, dire impediranno.. . caduti nella lotta di liberazione per l'italianità Comunque la questiane non è chiusa. Non di queste terre. E ci ,sia consentito di ricordare voglio affliggervi con citazioni e polemiche in tra tutti, in mO'do particalare, due uomini che questo scorcio di seduta. Soltanto, dopo aver hanno ono.rlatoTrieste e l'Italia, due comunisti, sentito le' vostre affermazioni giuridiche, mi membri del Comitato centrale del nastro Par~ ritorna alla mente il mia maestro Scialoja, che tita, assassinati dai tedeschi per essersi o'Ppo~ io ricordo spesso in quest' Aula, perchè in que~ sti in Trieste alla lorO'dominazione, il compa~ st' Aula 'aveva tanto peso, il quale, quando udi~ gno Frausìn e il compagno Gigante. A questi va teorie, come le vostre, che non stavano nè due compagni, medaglie d'oro aHa memoria in cielo nè in terra, a chi gli damandava che della lotta di liberazione, noi inviamo da que~ cosa ne pensasse,. rispondeva argutamente: sti banchi il nostro Isaluto reverente e com~ de jure condendo. (llwrità). mossa. Frausìn era muggesano. La sua fami~ Signari del Governo, le vostre teorie giuri~ glia abit:a oggi sulla cresta di Crevatini. Credo diche avrannO' valore domani, quando modifi~ che a questa ora la sorella di lui stia facendO' chere'te la Costituzione e le leggi. Questo è il i bagagli per raggiungere dalla sua casa, che diritto dell'avvenire. . . passerà d:all'altra parte, la città di Trieste. Ma vengo al punto. Voi dite dunque che il Gigante, romano. Morti entrambi per la li~ bertà d'Italia e di Trieste. Memorandum d'intesa non ha bisogno di legge , di ratifica. Noi diciamo che è un trattato, che Perciò ci sarebbe stato grato udire dal Go~ accorre la legge. Ebbene verrà il mO'mento in verno e dalla maggiaranza, nel corso di questo cui si vedrà chi ha ragione. Mi rivolgo al Go~ dibattito, una giustificazione italiana den' Ac~ verno e al Ministro del tesoro, per domandare corda; non l'a!Ybiamo avuta. come imposterà gli oneri finanziari che impone Dobbiamo anzi dire che non abbiamo tro~ il Memorandum senza una legge. Onorevale vata nes,sun argomenta valida in quelli che ci Zoli, alloI1a ne rilparlerema. E poichè voi avete sono stati esposti, neanohe nel so.lo tentativO' una duplice competenza, siete come Giano bi~ di argomenta politico che ci è stata dlato dal~ fronte, giustizia da una parte, finanza dall'al~ l'oratore prinèipale della maggioranza, daJl'o~ Senato della Repubblica ~ 7521 ~ 11 Leg1szatura

CXCI SEDUTA DISCUSSIONI 8 OTTOBRE 1954 norevole Zoli, tra una serie di argomenti giu~ Ora, è importante ricordare che l'articolo 37 ridici, cioè quel tentativo di argomento politico è stato votato in seguito ad una discussione secondo il quale la Nota tripartita sarebbe sta~ nella quale si poneva la questione della pOissi~ ta in realtà una proposta diretta all'Unione bilità del ritorno della sovr:anità italiana sul Sovietica. Però l'onorevole Zoli ha dimenticato Territorio Libero di Trieste. quanto meno di soggiungere che a quella pro~ Ecco quale era il significato! E in quella di~ posta, cOlme la definisce oggi, l'Unione Sovie~ scussione ~ sia detto fra parentesi ~ l'Unio" tic:a ha risposto in modo conseguente alla sua ne Sovietica prese una posizione conforme al conseguente politica di pace, che si ispira co~ diritto dell'autodecisione dei papali. Se voi, si~ stantemente al rispetto dei patti conclusi; ha gnori del Governo e della maggioranza, aveste risposto cioè, non già dicendo che la tesi fosse voluto trovare un':altra soluzione ed aveste pun~ sbagliata, ma sostenendo, cOlm'era giusto soste~ tato, per esempio, su queIla del plebiscito, la nere, che quella procedura era sbagliat:a per~ cui richiesta non era una violazione dei patti chè non poteva portare a nulla di buono, sQste~ concI usi, ma era un appello alla volontà delle nendo cioè che la definizione del Territorio popolazioni del Territorio Libero, cioè un ap~ Libero di Trieste non poteva essere mutata pello al principio dell'autodecisione dei popoli, per volontà unilaterale di quattro Potenze, ben~ voi :avrèste trovato molti appoggi e,d avreste sì solo per volontà di tutte le ventuno Potenze avuto una via sipianata dinanzi a voi. firmatarie. n Presidente del Consi,gIio ci ha detto, d'al~ Del resto, all'argomento dell'onorevole Zoli tra parte, ripetendo le bugie che sentiamo dire ha risposto incautamente, a nostro modo di da ahni, che, se non è stato appIica1to il Trat~ vedere, il Presidente del Comiglio, quando ha tato di pace, la colpa esclusiva è del]'Unione So~ detto: come avrebbero potuto le tre Potenze vietica. Avevamo, nel dibattito, già dimostrato cacciare Tito? Scusate, ,se non potevano cac- il contrario. ISila detto di scorcio, è penoso con~ ciare Tito dalla zona B perchè hanno fatto statare ancora una volta che le di,scussioni si questa dichiarazione tripartita, se non a puro sviluppano sempre a senso unico qui nel Par~ scopo demagogico e d'inganno, come noi ab~ lamento. Voi, quando non ve ne andate, occIu~ biamo sempre sostenuto? dete accuratamente le vostre orecchie agli iar~ E veniamo ai pochi aI1gomenti dell'onorevole gO'menti deIl'opposizione e continuate costan~ Scelba, il quale ci dice che in questa sitwazione temente a discutere negando fatti avvenuti. l'accordo stabilisce non la soluzione peggiore, Così quando il Presidente del Consiglio ci dice ma semmai quella migliore. Bene ha fatto, che è colpa dell'Unione Sovietica che non si onorevole Martino, ad evitare di legare il suo sia giunti alla nomina di un governatore; ep~ nome anche a questa discussione, oltre che pure io stesso :avevo citato fatti consacrati in alla firma del Trattato. Soluzione migliore., que~ atti diplomatici e in 'vostre pubblicazioni, come sta? Se mai, potremmo accettare for,se che sia, l'articolo di «Relazioni internazionali» del 5 in queste condizioni che voi avete artatamente marzo 1949, che ,si riferiva alla seduta del creato durante anni ed anni, la sola soluzione Consiglio di sicurezza del 17 febbraio. In que~ possibile, cOlme risultato di tutta una politic:a sta seduta, dopo che erano state presentate nel corso' e nello sviluppo della. quale avete due candidature, quella del colonnello svizzero sventato agli altra possibilità di soluzione in~ Fluckinger da parte dell'America e un'altra comparabilmente migliore di questa. da parte dell'Unione Sovietica, l'Unione So~ In polemica con l'onorevole Donini, il Pre~ vietic:a aveva fatta sua la candidatura ameri~ sidente del Consiglio sostiene, poi, che il Ter~ cana, ma questa era stata respinta dei dele~ ritorio Libero significava la fine per ,sempre gab americano, inglese e francese, i quali da~ dei diritti dell'Italia su quella zona. Egli ha vano così la dimostrazione che la loro c'andi~ dato una interpretazione assolutamente fanta~ datura era avanzata solo nella speranza che stica dell'articolo 37 con il quale si ammette gli altri dicesserO' di no. la poss.ibilità che l'assemblea eletta a Trieste, Ultima affermazione dell'onorevole Scelba è a maggioranza di due terzi ricorra aIl'O.N.U., che 1'Accordo sia provvisorio. Credo che in per chiedere un cambiamento della situazione. questa affermazione non ci sia neanche il ten~ Senato della Repubblica ~ 7528 ~ Il LègÌ8latura

CXCI SEDUTA DISCUSSIONI 8 OT'l'OBRE 1954 tati'vo di rispondere in un modo qualunque agli voteremo contro l'ordine del ,giorno di fiducia. aJ:1gomenti dell'opposizione, che non desidero (Applausi dalla s~nistr'a). qui ripetere. Ma se questo Accordo è provvi~ sorio, perchè avete trattato così lungamente PRESIDENTE. È iscritto a parlare per di~ per arrivare a delle modifiche di frontiera? chiarazione di votO' il senatore Negri. Ne ha Se l'Accordo è provvisorio, era veramente ne~ facoltà. cessario infliggere all'Italia questa umiliazione? In realtà è chilaro che non credete a quel che NEGRLMi manterrò nei termini stretti di dite. Difatti per il resto degli argomenti che di lina motivazione di voto anche perchè tanto l'opposizione ha addotto contro di voi, non ave~ la replica del Presidente del Consiglio quanto te fatto altro ohe prendere il sO'lito grammo- le cose dette da alcuni senatori nel corso della fono e girare il solito disco della vostra pro~ seduta odierna possono lavere portato, è vero, paganda. Se foste stati prudenti avre,ste affer~ nuovi spunti di polemica in superficie su temi l1ato la pertka tesavi dal senatore J annaccone. vecchi ma nessun elemento nuO'vo, atto a mu~ Invece insistete nell'errore fino in fondo e par:.. tare sostanziaLmente un apprezz8Jmento che si late, per giunta, di successo. Quale successo? è formato sulla realtà delle cose e delle espe~ Può darsi che voi possiate considerare l'at~ rienze politiche di anni. tale Accordo come una vittoria atlantica, ma I senatori del Partito socialist:a italiano vo~ non certo un successo italiano. Potete dunque teranno contro l'ordine del giorno Amadeo, vrantare il. merito della vostra vittoria atlan~ Canevari, Ceschi e Perrier, che approva J'ope~ tica di fronte alla diplomazia degli Stati Uniti, rata del GovernO' e la sua condotta sul pro~ sia; ma accettate il demerito e l'obbrobrio del~ blemà del Territorio libero di Trieste, operato la vostra scO'nfitta di fronte all'Italia e al suo e condotta che oggi si concretano nel M emo~ popolo. randum di intesta oggetto delle dichiarazioni Ci domandiate di aver fiducia sulla vostra del Governo. parola. Non vO'glio rilevare la incongruenza V otandocontro tale ordine del giorno noi del fatto che a chiedere fiducia sulla sua pa~ intendiamo votare contro il M emorandu1n per l'alla sia proprio l'onorevole MariO' Scelba, non quella che ne è la sostanza politica, così come voglio insistere su questo particolare davvero ad eSiSOavremmo negato il nostro voto se, ri~ poco edificante; ma tante volte avete preso de~ spettando la sostanza deUe cose e La Costitu~ gli impegni su accordi internazionali e li avete zionead un tempo, ci fosse stato presentato violati come a prO'posito del piano Marshall e per la ratifica. del Patto atLanticO'! Ricordate l'indignazione Questo atteggiamento assumiamo di fronte dell'onorevole De GaSiperi quando, rispondendo al Paese come consapevO'le atto di respons~~ ad una proposta di ordine del giorno dell' ono- bilità e con tranquilla coscienza, come si con~ revole Togliatti, -diceva che ,era del tutto inu~ viene ad una parte politica che sempre, fosse tile parlare" far dire al Parlamento che non in posizione di corresponsabilità al Governo o accetteremo mai che parte del Territorio ita~ fosse schierata, come è da tanni, contro il Go~ liano sia ceduto per usi militari allo straniero verno, ha espresso in modo inequivocabile e in tempo di pace, perchè questo è sottinteso; con azione coerente l'ansia e la volontà degli questa promessa, questo impegno ve li siete italiani di risolvere il problema del territorio messi' sotto i piedi. Oggi ci chiedete' di a'Vere giuliano in termini di giustizia e di democra,.. fiducia nelle vostre parole? E per giunta a pro~ zia ('applausi diaUa s'inistra), coincidenti con pO'sito di impegni internazionali?, No, onore~ la rivendicazione, per il presente ed il futuro, vale Scelba; no, signO'ri del Governo; il vostro dei diritti italiani. credito è ampiamente esaurito in questa ma~ L'onorevole ,Presidente del Consiglio oggi teria. Voi non avete il diritto di domandare ha ancora una volta affel1mato, preceduto dal credito sui vostri impegni internazionali e sul Presidente del Gruppo democristiano, onore~ loro significato, nè lal Parlamento nè al Paese. vale Geschi, che la soluzione contenuta nel Anche per questa ragione, oltre che per le Memorandum è quanto di meglio potevasi ot~ altre numerose ragioni che abbiamo esposte, tenere nel quadro di una politica realistica e Senato d,eUa Repubblica ~ 7529 ~ II Legislatura

CXCI SEDUTA DISCUSSIONI 8 OTTOBRE 1954 si avanza, in ogni caso, la tesi della prorvvi~ compromissione che derivavano anche alla so~ sarietà. Ancora una volta a favore di questa luzione del problemagiuliano da una nostra tesi il Presidente del Cansiglio ha sostenuto politica estera che veniva" ogni giorno, più, ad che fu l'Unione Sovietica a sabotare la nomina identificarsi passivamente e supinamente con del governatare mentre noi abbiamo più volte una politica cheattingeva ed attinge la sua dimostrata, anche recentemente (lo ha fatto ispirazione fond:amentale nan da altro che dal~ l'onorevole Lussu sulla base di dacumentazioni le esigenze strategiche, via via preminenti, precise" cansegnate agli atti parlamentari) nella politica dei blocchi armati e cantrap~ che fu il Governa a rendere impassibile la no~ posti. minla del governatore, convinta come era che Martedì il Presidente del Consiglio, onore~ tutto il Territorio libero sarebbe ritmnato vale Scelba, è venuto a dirci che il tempo non sotto la sovranità italiana. Al contrario, tale ha lavorata a nostro f:avore e ci presenta la soluzione (anche noi confermiamo, il punto di soluzione del problema di Trieste che di tale vi,sta sostenuta nel carso della discussione) è politica estera è canseguenza tanta evidente peggiore di ogni altra prospettiva della firma quanto dolorosa. N ai tale soluziane respingia~ del Trattato di pace ad aggi, a giudizio questo mo, non solo perchè essa è cantraria !agli in~ degli stessi triestini, degli stessi istriani. È teressi nostri e disconosce i nostri diritti, ma fuori dubbio infatti che la soluziane adierna perchè contraria ai principi di giustizia inter~ rende operante, in buona sostanza, ed attua nazionale osservando i quali saltanta si opera una situazione che fu sempre al centro dei concretamente per la pace. Nai la respingiamo dinieghi nostri e vostri anche, cOlsì unanime~ came canseguenza ed espressione di tutta una mente essendosi espresso il p,arlamenta: la politic:a estera che nan si ispira e che comun~ spartiziane cioè del Territorio libero. Così co~ que non tutela i nostri interessi nazianali nel me non v'ha dubbio che con essa soluzione si quadro di una Europa che si ricostituisca nella è seppellita per sempre la richiestla del plebi~ pace e nella demacrazia. Nai la respingiamo, scita, altrettanto indicata con unanimità da perchè siamo, convinti che soltanto, in un mu~ voi, da noi, dal Parlwmento e dal Paese come tamento di tale poEtica anche il problema del mezzo di demacratica risaluziane del pro~ Territorio libero di Trieste si presenterà in blema. ben diversa luce. (V1:viapp,zausi dalla sinistrra), Di fronte a questi punti essenziali poco valgano, gli argomenti che ha portato oggi il PRESIDENTE. Esaurite le dichiarazioni di Presidente del Consiglio, onorevole Scelba, voto, passiamo alla votazione per appello no~ contro la soluzione del Trattato di pace. Punti minale dell'ordine del giorno dei senatori Ama~ essenziali, questi, che l'attuazione del Trattato dea, Canevari, Ceschi e Perrier, sul quale il di pace avrebbe lasciato impregiudicati, spia~ Governo ha posto la questione di fiducia. Se nandò inoltre la via ad un successivo adegua~ ne dia nuovamente lettura. mento della st:ato di diritto definitivo che, le~' gato alla realtà etnica del territorio, non LEPORE, Segr,etario: avrebbe potuto essere che a nostro favore. Già è stato detto con ampiezza e rigore di « Il Senato della Repubblica, udite le comU~ verità della Dichiarazione tripartita del 1948. nicazioni del Governo sul Memorandum d'in~ È toccato oggi al Presidente del Cansiglio di tesa fra i Governi d'Italia, del Regno Unito, degli Stati Uniti e di Jugoslavia concernente . venirci a dire come l'interpretazione data dal Governo e fatta credere al Paese di tale Di~ il Territorio Libero di Trieste, siglato a Lon~ chiarazione valse soltanto a bloccare agni di~ dra il 5 ottobre 1954, approva l'operato del versa iniziativa nostra per una diversa solu~ Governo; ziane del problema di Trieste. Nai sacialisti invia alla città di Trieste l'espressione del non mancammo alcuna occasione per denun~ suo perenne indefettihile' affetto, ed un fra~ ciare al Paese, e per richiamare all'attenziane terno saluto agli italiani che vivono oltre la dei Governi che si succedettero dalla seconda linea di demarcazione, auspicando che il M e~ metà del 1947 ad oggi, il pericolo e la crescente moralJVdwm d'intesa segni l'inizio di una ami~ ~ Senato della Repubblica ~ 7530 lÌ Legìsì(j);ura

CXCI SEDUTA DISCUSSIONI 8 OTTOBRE 1954 chevole collaborazione fra l'Italia e la J ugo~ Baracca, Battista, Bellora, Benedetti, Ber~ slavia nell'inte'resse reciproco e della pace fra tone, Bisori, Bo, Boggiano Pico, Bosco, Brac~ i popoli ». ce'si, Braitenberg, Braschi, Bruna, Buizza, Bussi, JANNACCONE. Domando di parlare per Cadorna, Calauti, Canevari, Canonica, Capo~ un richiamo al Regolamento. rali, Carboni, Carelli, Caristia, Carmagnola, Caron, Cemmi, Cenini, Cerica, Cerulli Irelli, PRESIDENTE. Ne ha facoltà. Ceschi, Ciasca, Cingolani, Clemente, Corbel~ ~ini, Cornaggia Medici, Criscuoli, JANN.A:CCONE. Domando che i due capo~ De Bacci, De Bosio, De Giovine, De Luca versi dell'ordine del giorno siano votati sepa~ Angelo, De Luca Carlo, De Niocola, De Petro, ratamente. Di Rocca, Osservo infatti che la seconda parte dell'or~ Elia, dine' del giorno non ha carattere di fiducia ma Ferrari, Fiorentino, Focaccia, contiene solo un saluto rivolto 'alla .città di Galletta, Gava, Gerini, Giardina, Granzotto Trieste. Basso, Grava, Guglielmone, Jannuzzi, PRESIDENTE. Non essendovi osservazioni, Lamberti, Lepore, Longoni, Lorenzi, resta allora stabilito che l'ordine del giorno Magliano, Magrì, Martini, Medici, Menghi, sarà votato per parti separate: la prima, che Merlin Umberto, Messe, Molinari, Manni, Moro, implica la concessione o meno della fiducia al Mott, Governo, pe'r appello nominale e la seconda Negroni, per alzata e seduta. Pallastrelli, Pannullo, PeoJizzo, Perrier, Pez~ zini, Piechele, Piola, Ponti, R'affeiner, Restagno, Riccio, Rizzatti, Ro~ Votazione per appello nominale. mano Antonio, Russo Luigi, Salari, Salomone, Sanmartino, Santero, Sar~ PRESIDENTE. Indico pertanto la votazione tori, Savarino, Schiavi, Schiavone, Selvaggi, per appello nominale sulla prima parte den'or~ SibiLle, Spagnolli, Spallicci, Spallino, Spasari, dine del giorno, fino alle parole: «approva Stagno, l'operato del Governo ». Tartufoli, Tessitori, Tirabassi, Tomè, Tra~ Coloro i quali sono favorevoli risponde~ bucchi, Tupini, ranno sì; coloro che' sono contrari risponde~ Vaccaro, Valmarana, Varaldo, l1anno ~O. Zane, Zanotti Bianco, Zelioli Lanzini, Zoli, Estraggo a sorte il nome del senatore dal Zotta. quale avrà inizio l'appello nominale. Rispondono no i senatori: (1JJ ,estraUo a sor'te il nome del sC'natoer:e Agostino, Alberganti, Alberti, AngriSli:tni, Colombi). Asaro, Ranfi, Barbareschi, Barbaro, BardeUini, :ai. Invito il Senatore Segretario a procedere al~ tossi, Boccassi, Bolognesi, BOlsi,Busoni, l"appetJlo, iniziandolo dal senatore Colombi. Caldera, Oappellini, Cerabona, Cermignani, Cianca, Colombi, Corsini, Crollalanzal, LEPORE, Segr,etafflÙ), fa l'app,eUo. De Luca Luca, Donini, Fabbri, Fantuzzi, Farina, Fedeli, Ferretti, (Se g'Uie,lf1,v otaZìio'ne). Fiore, FI~cchia, Fortunati, Franza, Gavina, Gervasi, Giustarini, Gramegna, Rispondono sì i seMtori: Grammatico, Grieco, Amadeo, Amigoni, AngeliIli, Angelini Ce-- Iorio, sare, Angelini Nicola, Artiaco, Az.ara; Leone, Liberali, Locatelli, Lussu, Senato della Repubblica ~ 7531 ~ II Legislatura

CXCI SEDUTA DISCUSSIONI 8 OTTOBRE 1954

Mancinelli,Mancino, Mariani, Marina, Ma~ riguarda la seconda parte che contiene le pa~ riotti, Marzola, Massini, Merlin Angelina, Mi~ role: «Auspicando che il M emorandum d'in~ nio, Molè, Molinelli, Montagnani, Mo~andi, tesa segni l'inizio di una amichevole collabo~ Nasi, Negri, Negro, razione fra l'Italia e la Jugoslavia nell'inte~ Papalia, Pastore Ottavio, Pastore Raffaele, resse reciproco e della pace fra i popoli », è Pellegrini, Pesenti, Petti, Picchiotti, Porcellini, evidente che noi non potremmo votarla per~ Prestisimone, chè ci renderemmo al tempo stesso vittime e Ragno, Ravagnan, Ristori, Roda, Roffi, Ro~ strumenti di un equivoco. Nai infatti neghiamo veda, Russo Salvatore, che la politica neI cui quadro il Memorandum Saggilc, Scoccimarro, Secchia, Smith, Spa~ di Londra si inserisce, possa tendere al ri~ gna, Spano, Spezzano, spetto della pace fra i popoli. Abbiamo espresso Terracini, Tibaldi, Turchi, convinzione e timori in senso nettamente con~ Valenzi, Voccoli, trario; e coerentemente a questa posizione non Zucca. potremmo votare l'ultima parte del secondo Si astiene il senatore J annaccone. comma. È evidente.

PRESIDENTE. Il senatore Cianca propone Risultato di votazione. dunque che dell'ultimo capoverso dell'ordine , del giorno Amadeo ed altri, siano prima messe PRESIDENTE. Proclamo il risultato della in votazione le parole: «invia alla città di votazione per appello nominale sulla prima Trieste la espressione del suo perenne inde~ parte dell'ordine del giorno dei senatori Ama~ fettibile 'affetto ed un fraterno saluto agli ita~ dea, Canevari, Ceschi e Perrier, sulla quale il liani che vivono oltre la linea di demarca~ Governo ha posto la questione di fiducia: zione» e successivamente le altre: «auspi~ cando che il Memolf'andum d'intesa segni l'ini~ Votanti 212 zio di una amichevole collaborazione fra l'Italia Maggioranza 107 e la Jugoslavia nell'interesse reciproco e della Favorevoli 122 pace fra i popoli ». Contrari . 89 N on essendovi osservazioni, metto ai voti Astenuti . 1 la prima parte. Chi l'approva è pregato di (Il Senato approva). alzarsi. (Vivissimi applaus~ dal centro). (È approv

(L'As's,efmbl,ea, in pi.edi,appl,aude lunga~ Ripresa della discussione. mente).

PRESIDENTE. Passiamo ora alla votazione VOCCOLI. Viva l'Istria italiana! dell'ultimo capoverso. PRESIDENTE. Metto ai voti la seconda CIANCA. Domando di parlare. parte. Chi l'approva è pregato di alzarsi. (È approvatJa,). PRESIDENTE. Ne ha facoltà. (Vivis,simiapp,Zausi mal centro. Si grida: CIANCA. Onorevole Presidente, io chiedo « Viva Trieste italiana!»). che si voti per divisione. N ai abbiamo già in~ viato 'ai triestini e agli italiani che sono rimasti SCELBA, Pres~dent,e del Consiglio dei mi~ nella zona B il nostro saluto fraterno ed il nistri e Minist'f1o aeU'interno. Domando di par~ nostro augurio. Quindi evidentemente siamo lare. disposti a votare la prima parte del secondo comma dell'ordine del giorno. Ma per quanto PRESIDENTE. Ne ha facoltà. 'Senato deiia Repubblica ~ 7532 ...... 11 Legislatura

CXCI SEDUTA ÌHSClJSSIONÌ 8 OTTOBRE 1954

SCELBA, Pr,esidlerdé d,el Consiglio dei mi~ mio ordine del giorno. (Vivi apvla.usi dalla " nistri e Mirni!st11odell'interno. Onorevoli sena~ sinistm) come ne aveva il dovere, avrebbe com~ tori, l'onorevole J annaceone nel suo intervento preso quale fosse l'alto significato delle mie odierno ha dichiarato: «D'altra parte il Se~ parolè. nato si trova in uno stato, Se non di coazione Innanzi tutto egli ha snaturato il testo delle morale, di diminuita libertà di decisione, di~ mie dichiarazioni in un punto fondameI1tale. pendente dal fatto che l'esecuzione dell' Accordo Quel punto non è altro che la riproduzione let~ è già in atto e tale da rendere inutile ogni terale del passo col quale si chiudeva l'indi~ voto e dall'atteggiamento seguìto dal Presi~ rizzo rivolto ,dal Presidente del Consiglio ~l dente del Consiglio il quale" sottoponendo al Capo dello Stato. Il testo di quell'indirizzo fu Capo dello Stato il testo del Memorandum, ne pubblicato in tutti i giornali, compresi quelli ha sollecitato l'altissimo consenso. La risposta della Democrazia cristiana, insieme con la ri~ del Capo dello ,Stato richiesta in questo modo sposta del Capo dello Stato, subito dopo la ce~ non poteva essere se non quella che è stata rimonia, ed evidentemente' era stato comuni~ ed ha consentito al Preside'nte del Consiglio cato in via ufficiale. Questo per quanto riguarda di presentare al Senato un titolo di credito già la verità delle mie parole. onorato da una firma di altissimo valore e di Per quanto riguarda poi la loro interpreta~ limitare conseguentemente la piena e sovrana zione, solo con mala fede (ViV1:applausi dalla libertà di decisione' del Senato stesso ». sinistra) si può svisarle ne'l senso che io abbia Spiacemi di non essere stato presente alle voluto attribuire al Capo del10 Stato l'inten~ dichiarazioni del senatore J annaceone, perchè zione di menomare la libertà di decisione del gli avrei risposto immediatamente. Ma dopo la Senato. Questa conseguenza io l'ho fatta risa~ sua dichiarazione sono stato formalmente auto~ lire al Presidente del Consiglio, perchè egli, rizzato, ai fini di ristabilire la verità, di di~ domandando quell'assenso che non gli poteva chiarare solennemente dinanzi 'al Senato che essere negato, ha messo il Senato in una con~ nessuna sollecitazione è stata fatta da parte dizione nella quale gli sarebbe stato difficile del Governo nel senso indicato dal senatore dare il suo voto con piena libertà. (Vivissimi J annaccone, che l'indirizzo diretto dal Capo applausi dalla sinistra. Vivacissimi commenti dello Stato al Governo è stato un atto spon~ dal centro. Clamori). taneo del quale il Governo non era stato nep~ purepreventivamente messo al corrente e che mai tale messaggio pote'Va essere inteso ad in~ Annunzio di interrogazioni. fluenzare la libertà del Senato. (App'~ausi dal C'Cii'bttrO).Per chi conosce poi l'alto senso del PRESIDENTE. Si dia lettura delle interro~ dovere di , s'a che egli mai si gazioni pervenute alla Presidenza. sarebbe prestato a far cosa da lui non sentita. LEPORE, Begrc,tario: De'Va quindi elevare formale protesta contro le dichiarazioni assai gravi e cosìavventate Al Ministro delle finanze, per sapere se è del senatore Ja-nnaccone. (Vivissimi appZ,ausi a conoscenza che nel 1953 il Ministero ha di~ dal centro. Si grida: « Viva Luigi Einaudi! ». sposto che l'Intendenza di finanza di Siena Apostrofi dal Clern6ro,all'i'rrvdirizziOdel 8enatO'l"C rinnovasse pe'r anni due il contratto di loca~ Jo.,nnaccor/Je.Prot,estedw,Z;l,a sinistr>a). zione del cinema ex fascio di Montepulciano a favore di certo Tiradritti Primo non te~ JANNACCONE. Domando di parlare per nendo conto delle maggiori offerte (il triplo fatto personale. canone pagato dal locatario Tiradritti) fatte pervenire in tempo da altri aspiranti fittuari. PREISIDENTE. Ne' ha f'acoltà. Se non ritiene che, così agendo ed al solo scopo di favorire un privato (il Tiradritti), si JANNACCONE. Se il Presidente del Consi~ siano lesi i diritti di terzi ed arrecato danno ~lio fosse stato presente allo svolgimento del alla pubblica Fina,nza. Ed infine se e qU'ftli Senato della Repubblica ~ 7533 ~ II Legislatura

CXCI SEDUTA DISCUSSIONI 8 OTTOBRE 1954 provvedimenti intenda prendere a carico di tuzione, in base anche' a sentenze della Cas- chi, violando la legge, ha consentito tutto ciò sazione, quanto perchè nessuna legge e nessun (437). disposta del Testo unico fascista delle leggi SPEZZANO. di pubblica sicurezza limita a determinati pe- riodi dell'anno lo svolgimento di feste popalari o manifestazioni pubbliche di qualsiasi genere Al Ministro dell'agricoltura e delle foreste, e nessun respansabile del Partito sacialista per sapere se è a conoscenza della insosteni~ italiano ha mai convenuto che la Questura di bile situazione creatasi nella frazione Pianura Arezza di svolgere quella pro-Avanti! in un del comune di Napoli, dove l'avvocato Perrone periodo determinato per nessun motivo. Capano Raffaele 'tenta di sfrattare da alcune Mentre è stato provveduto a denunciare al~ terre circa 180 famiglie; se non crede o:ppar~ l'Autorità giudiziaria il Questore di Arezzo, tuno intervenire perchè si sospendano le ini~ il sO'ttO'saittO' chiede che il MinistrO' respon- ziate procedure e si raggiunga un accordo nel sabile risponda con urgenza alla presente in~ quale gli interessi dei contadini venganO' rispet- terrogazione, anche perhè nel frattempo il fat~ tati e tutelati (438). to non venga a costituire precedenti ed i cit~ VALENZI, SPEZZANO. tadini tutti siano rassicurati sull'obbligo del rispetto delle leggi da parte dei funzionari del Gaverno che ha la responsabilità di garantire Ai Ministri della dif~sa e dei lavari pubbli~ che coloro ai quali 'conferisce il potere di farle ci, per conascere : asservare siano i primi a rispettarle per elimi- Dal prima quali siano le cause della scap~ nare il pericalo di causare turbamento all'ar- pia del deposito esplosivi e residuati belliei dine pubblico con le proteste e le agitaziani a pasta sullo Iscoglia Ì danni patiti dagli abitanti della spanda vero- Al Ministro dell'interno, per sapere se sia neSe del Garda e dei comuni di Brenzone e a sua conoscenza che i circa 1.400 cittadini Malcesine (439). del comune di Chioggia iscritti nell'elenco dei CALDERA. poveri e in stato di accertato bisogna non -frui~ scono se nan irregolarme'Ilte del pure irrisorio Al Presidente del Cansiglia dei ministri e sussidiO' mensile di lire 564, istituito in sosti- al Ministro dell'interna, per sapere quali prav- tuzione dell'indennità caro~pane, secondo la di'- vedimenti voglia prendere verso il questore di sposizione dell'articala 2 della legge 30 na~ Arezzo, dottar Cristofaro Romanelli, per obbli~ vembre 1950, n. 997, e che ai suddetti bisa~ gado a rispettare i diritti dei cittadini sanciti gnosi si sta soltantO' ora corrispondendo il sus- dall'arti

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Al Ministro dei lavori pubblici, per cono~ PRESIDENTE. Il Senato 'si riunirà nuova~ s.cere la ragione, e ragione vi è, per la quale mente in seduta pubblica, domani, sabato 90t~ non è stato concesso al comune di Civita Ca~ tobre, alle ore 10, col .seguente ordine del stellana (Viterbo) il contributo dello Stato giorno: previsto dalla ~egge 3 agosto 1949, n. 589, per la costruzione del nuovo acquedotto, malgrado: I. Seguito della discussione del disegno di 1° la urgente necessità dell'opera in questo legge: importante centro industriale della ceramica, necessità riconosrciuta dallo stesso Provvedi~ Stato di preVISIOne della spesa del Mini~ stero deH'agricoltura e delle foreste per torato alle opere pubbliche per il Lazio con lettera in data 311ugEo 1948, n. 4792/g di pro~ 'l'esercizio finanziario dail l" luglio 1954 al 30 giugno 19'55 (559) (Approvato dalla Ca~ tacallo; 2" la concessione da parte del Mini~ mera dei deputati). stero dei lavori pubblici, con decreto 5 agosto 1952, deHa derivazione di venti litri~secondo II. Discussione dei' disegni di legge: di acqua clal1a sQrgente Madonna del Parco sita nel territorio d~l v,ircino comune di Ronci~ 1. CARELLI ed ELlA. ~ Apporto di nuovi glione; 3° la non eccessiva spesa prevista in fondi ana Cassa per la formazione della lire 83.000.000, secondo il progetto regolar~ piccola proprietà contadina (481). mente approvato; 4" le ripetute domande pre~ 2. STURZO. ~ Provvedimenti per lo svi~ sentate daill' Amministrazione comunale, come luppo della pkcola proprietà contadina risulta dal seguente p:I1Ospetto: (499).

1" domanda 24 settembre 1949; 3. Norme in materia di locazioni e sub~ 2" » 2 maggio 1950; locazioni di immobili urbani (171). 3" » 18 maggio 1952; 4a » 3 luglio 1953; 4. Delega al Governo della facoltà di rie~ 5" » 12 novembre 1953, same della determinazione deol numero dei giudici popolari (616). domande alle quali non è mai pervenuta ri~ spostaa:lcuna; e per sapere se l'onorevole Mi~ 5. Ratifica ed esecuzione dell' Accordo fra nistro, visto che l'Amministrazione comunale, l'Italia e l'Equador, relativo ai titoli di stu~ nella assoluta impossibiilità di rinviare ancora dio, concluso a Quito il 7 marzo 1952 (259). la esecuzione di un'opera ,cosÌ vita1le ed urgente, 6. Modifiche all'articolo 1279 del Codice in attesa di una risposta che non viene mai, è della navigazione (229). statà costretta a deliberarne la esecuzione me~ diante un mutuo contratto ,con l'Istituto na~ 7. Norme per la riceorca e la coltivazione zionale della previdenza sociale, non ritiene dei giacimenti minerari di vapori e gas uti~ di dover finalmente concedere il contributo ri~ lizzabili per la produzione di energia elet~ chiesto al fine di alle~gerire l'onere che verrà trica (375). a gravare sul Comune (714). 8. STURZO. ~ Modifica agli articoli 2 e MINIO. 3 della legge 11 marzo 1953, n. 87, riguardo le nomine eleottive a giudici della Corte co~ stituzionale (82). Al Ministro delle poste e delle telecomuni~ 9. Delega al Governo a dettare norme in cazioni, per sapere quale pratico seguito abbia materia di assicurazione obbligatoria contro avuto 'la formale assicurazione dataall'inter~ la silicosi e l'asbestosi (320). rogante, in sede di discussione del bilancio del suo Ministero circa la sollecita ricostruzione 10. Delega al Potere eseocutivo ad ema~ dell'edifido postale e telegrafico di Chiaravalle nare norme generali e speciali in materia (Ancona) (715). di prevenzione degli infortuni e di igiene MOLINELLI. deollavoro (331). Senatoàella Repubblìca ~ 753'0 ~ lì legìslatu'l''à,

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11. Provvidenze per i mutilati ed inva~ III. Elezione contestata nella Regione della lidi e per i congiunti dei caduti che appar~ Sicilia (Domenico Magrì) (Doc. LXXII). tennero alle forze armate della sedicente re~ pubblica sociale italiana (74). La seduta è tolta alle ore 19,50.

12. CAPORALI'e DE BOSIO. ~ Costituzione Dott. MARIO ISGRÒ di un Ministero della sanità puhbliea (67). Direttore dell'Ufficio Resoconti