COMUNE DI CASTELCUCCO

Provincia di Regione del

PRC - Piano Regolatore Comunale Articolo 12 Legge Regionale 23 aprile 2004, n° 11

PI - Piano degli Interventi - 2017-2022 Articoli 17 e 18 Legge Regionale 23 aprile 2004, n° 11

DOCUMENTO PROGRAMMATICO PRELIMINARE aggiornamento 2018

PROGETTAZIONE Paolo Furlanetto, urbanista Matteo Gobbo, pianificatore

SINDACO Adriano Torresan

SETTORE URBANISTICA Silvana De Martin

SEGRETARIO Manuel Bruno

Castelcucco, settembre 2018

Comune di Castelcucco Piano degli Interventi

COMUNE DI CASTELCUCCO

P.I. PIANO DEGLI INTERVENTI DPP

DOCUMENTO PROGRAMMATICO PRELIMINARE – aggiornamento 2018

PREMESSA

La Legge Urbanistica Regionale 23 aprile 2004, n° 11 stabilisce criteri, indirizzi, metodi e contenuti degli strumenti di pianificazione per conseguire il raggiungimento delle seguenti finalità nel governo del territorio: - promozione e realizzazione di uno sviluppo sostenibile e durevole; - tutela delle identità storico-culturali e della qualità degli insediamenti urbani ed extraurbani attraverso le operazioni di recupero e riqualificazione; - salvaguardia e valorizzazione dei centri storici, del paesaggio rurale e delle aree di pregio naturalistico; - riorganizzazione e riqualificazione del tessuto insediativo esistente, riducendo così l’utilizzo di nuove risorse territoriali; - difesa dai rischi idrogeologici; - coordinamento con le politiche di sviluppo regionale e nazionale. Tali finalità, sintetizzabili in una spinta propositiva tesa al miglioramento complessivo della qualità della vita, trovano attuazione nel rispetto dei principi di sussidiarietà, adeguatezza, efficienza e concertazione. Nella Legge Urbanistica Regionale n° 11/2004 il governo del territorio comunale viene disciplinato mediante il Piano Regolatore Comunale che si articola in: - Piano di Assetto del Territorio (PAT) “strumento di pianificazione che delinea le scelte strategiche di assetto e di sviluppo per il governo del territorio comunale (art. 12)”, oppure Piano di Assetto del Territorio Intercomunale (PATI), qualora predisposto in concerto tra due o più Amministrazioni comunali come nel caso di Castelcucco; - Piano degli Interventi (PI), “strumento urbanistico che, in coerenza e in attuazione del PATI, individua e disciplina gli interventi di tutela e valorizzazione, di organizzazione e di trasformazione del territorio, programmando in modo contestuale la realizzazione di tali interventi, il loro completamento, i servizi connessi, le opere di urbanizzazione primaria e secondaria e le infrastrutture per la mobilità (art. 12)”.

Il Comune di Castelcucco ha già riorganizzato e adeguato la propria strumentazione urbanistica all’indomani dell’entrata in vigore del PATI, mediante il Piano degli Interventi che è attualmente in vigore e che ha avuto, nel corso del precedente quinquennio, una serie di adeguamenti e di aggiornamenti.

Gli obietti strategici di sviluppo e di tutela del territorio comunale, previsti dal PATI, hanno quindi già trovato una loro dimensione operativa nel PI e nelle successive varianti di aggiornamento e di adeguamento, tenuto conto che, successivamente alla redazione del promo PI, la Regione del Veneto ha provveduto ad adeguare e ad aggiornare la LR 11/2004 con una serie di provvedimenti, il più recente dei quali è costituito dalla Legge Regionale 6 giugno 2017, n. 14 “Contenimento del consumo di suolo e rigenerazione urbana”, che obbliga i Comuni ad adeguare e ad aggiornare il loro strumento urbanistico operativo.

Il PI, nel suo processo di elaborazione, seguirà il percorso e adotterà criteri e metodologia già sperimentati nel PATI, in coerenza con le indicazioni della legge: - adottando un processo di elaborazione trasparente e aperto alla partecipazione ed alle esigenze delle comunità locale, programmando occasioni di contatto e confronto fra le scelte politiche e tecniche del Piano e le esigenze locali, anche al fine di individuare le priorità sulle azioni da intraprendere e gli obiettivi enunciati nel primo Documento Programmatico Preliminare, aggiornati e adeguati in questa occasione, che divengono punto di partenza del concreto rapporto di interazione Documento Programmatico Preliminare 2 aggiornamento 2018 Comune di Castelcucco Piano degli Interventi

tra l'Amministrazione e la cittadinanza, per la costruzione della fase di concertazione e il conseguente sviluppo del progetto di territorio; - valutando prioritariamente, in particolare nella gestione del sistema insediativo residenziale, i fabbisogni della popolazione attuale e le esigenze espresse, riferendoli al complesso degli obiettivi del presente Documento Programmatico Preliminare e con attenzione al “monitoraggio” del PATI di cui il PI ne costituisce di fatto la vera espressione; - puntando alla valorizzazione della complessità ambientale del territorio nella direzione dello sviluppo sostenibile, alla tutela e valorizzazione dei beni storico culturali e ambientali da inserire nei processi di complessiva riqualificazione degli insediamenti. Il PI dovrà quindi affrontare i problemi urbanistici facendo corrispondere ai necessari incrementi di impegno di suolo un complessivo innalzamento della qualità, e in tale operazione sarà sorretto anche dalle analisi e valutazioni specialistiche che ad esso si accompagnano (Piani settoriali, Studi di Compatibilità Geologica e Idraulica, Sismica e Valutazioni di compatibilità ambientale).

Documento Programmatico Preliminare 3 aggiornamento 2018 Comune di Castelcucco Piano degli Interventi

I CONTENUTI DEL PIANO DEGLI INTERVENTI

Il Piano degli Interventi del Comune di Castelcucco, ai sensi dell'art. 17 della LR 11/2004: - detterà le disposizioni operative del Piano Regolatore Comunale, rapportandosi con il bilancio pluriennale comunale; - troverà attuazione tramite interventi diretti o per mezzo di PUA; - come previsto dalle Norme Tecniche del PATI, “il PI sviluppa e precisa le scelte strutturali delineate dal PATI, indicando le azioni da svolgere per conseguire gli obiettivi di piano, le priorità, le interrelazioni, i soggetti coinvolti o da interessare e le iniziative necessarie per garantire la fattibilità delle previsioni, anche in relazione alle effettive risorse disponibili e agli scenari territoriali previsti”. Ai sensi degli specifici articoli della LR 11/2004 il Piano degli Interventi, in particolare: - sottoporrà a specifica normativa d'uso e di valorizzazione ambientale il territorio includente i beni ambientali (art. 3); - stabilirà i criteri e le modalità per provvedere alla acquisizione di eventuali immobili da destinare a uso pubblico e/o di pubblica utilità, nonché le modalità di copertura dei relativi oneri finanziari. Anche su proposta dei proprietari interessati, il PI potrà definire forme alternative all'espropriazione (art. 34); - attuerà la perequazione, disciplinando gli interventi di trasformazione da realizzare unitariamente, assicurando un’equa ripartizione dei diritti edificatori e dei relativi oneri tra tutti i proprietari delle aree e degli edifici interessati dall’intervento, indipendentemente dalle specifiche destinazioni d'uso assegnate alle singole aree (art. 35); - disciplinerà gli interventi di trasformazione definiti nel PATI, da realizzare per conseguire gli obiettivi di ripristino e di riqualificazione urbanistica, paesaggistica, architettonica e ambientale del territorio, che determinano un credito edilizio. Il PI individuerà e disciplinerà gli ambiti in cui è consentito l’utilizzo dei crediti edilizi, prevedendo l’attribuzione di indici di edificabilità differenziati in funzione di tali obiettivi ovvero delle compensazioni di cui all'art.37 (art. 36); - potrà prescrivere che, nelle aree residenziali soggette a piano urbanistico attuativo, vengano riservate delle quote di superficie o di volume per la realizzazione di edilizia residenziale pubblica anche mediante la perequazione (art. 39); - per i centri storici e i beni culturali attribuirà a ciascun manufatto la caratteristica tipologica di riferimento tra quelle determinate dal PATI, nonché la corrispondente categoria di interventi edilizi ammissibili (art. 40); - potrà stabilire, limitatamente alle aree urbanizzate e a quelle alle stesse contigue, distanze diverse da quelle previste dal comma 1, lettera g) dell'art. 41 - zone di tutela individuate e disciplinate dal PATI – (art. 41); - assicurerà la tutela del territorio agricolo ai sensi dell’art. 43; - disciplinerà l’edificazione e gli interventi nella zona agricola esclusivamente interventi edilizi in funzione dell'attività agricola (art. 44), siano essi destinati alla residenza che a strutture agricolo- produttive, così come definite con provvedimento della Giunta Regionale ai sensi dell'articolo 50, comma 1, lettera d), n. 3 e disciplinerà gli interventi di recupero dei fabbricati esistenti.

La prossima variante al PI, che apre al prossimo quinquennio pianificatorio, proseguirà, anche mediante le successive varianti che si renderanno necessarie, nell’azione di un graduale e costante aggiornamento del Piano, assicurando una disciplina coerente dell'esistente, per non generare vuoti normativi o incertezze procedimentali nell'attività di manutenzione o ampliamento (edilizia in genere) del patrimonio edilizio. Questo per consentire ai cittadini e alle famiglie di soddisfare le necessità, talvolta impellenti e non derogabili, di buona conservazione e manutenzione degli immobili di proprietà, ovvero di poter intervenire tempestivamente per quegli adeguamenti volumetrici delle unità abitative e della loro configurazione planivolumetrica, resi “fisiologicamente” necessari dal rapido mutare delle esigenze familiari.

La disciplina dell'esistente sarà impostata con la precisa finalità di proseguire verso un miglioramento generale degli insediamenti, attraverso un processo di qualificazione dell'edificato e riordino degli spazi aperti pertinenziali. Dovrà per questo essere definita secondo le peculiarità degli ATO identificati dal PATI e in funzione dei diversi tessuti insediativi rinvenibili sia all'interno dell'urbanizzazione consolidata che nei tessuti insediativi diffusi presenti nel territorio agricolo e collinare: dovrà quindi essere organicamente articolata per l'intero territorio comunale.

Documento Programmatico Preliminare 4 aggiornamento 2018 Comune di Castelcucco Piano degli Interventi

La disciplina della trasformabilità del territorio, in coerenza con quanto previsto dalla LR11/2004, si concretizza prioritariamente, nella suddivisione in zone territoriali omogenee, cui saranno assegnati gli specifici criteri di gestione/trasformazione, in base ai caratteri dell’esistente, alle prospettive di tutela e alle strategie di lungo periodo delineate dal PATI e affidate agli obiettivi specifici fissati per il breve periodo dal PI. Saranno quindi introdotti tutti i necessari e utili provvedimenti per correggere e ridefinire gli attuali parametri ed indici di zona e di utilizzazione delle aree urbane, introducendo, ove necessario, gli accorgimenti e i dispositivi per accompagnare la qualità dimensionale alla qualità dei tessuti urbani, introducendo, ove ritenuto utile e necessario, una articolazione del territorio in ZONE A TESSUTO INSEDIATIVO OMOGENEO (ztio). Va quindi privilegiata l’analisi dei tessuti urbani in funzione della loro complessità ed articolazione. La zona deve essere definita in funzione di un’organizzazione urbanistica/edilizia la cui omogeneità sia il risultato di più processi, fra cui la formazione storica e le sue successive fasi di trasformazione, il rapporto tra tipologia edilizia ed il lotto edificabile, il rapporto tra l’aspetto formale e dimensionale fra spazi pubblici e privati ed infine per la prevalenza di una o più funzioni urbanistiche significative.

Stante i diversi orizzonti temporali PATI-PI e la possibilità, già richiamata nel primo PI, di sviluppare gli obiettivi del PATI attraverso più di un PI, risulta coerente distribuire il dimensionamento urbanistico del PATI ragionando su un set di più strumenti, non dimenticando tuttavia l'intervallo temporale che intercorre tra l'avvio delle operazioni di trasformazione del territorio e la concreta disponibilità di nuove volumetrie immobiliari. Tenendo altresì conto delle nuove disposizioni introdotte in materia di dimensionamento dalla LR 14/2017 e dell’obiettivo intrapreso dalla Regione del Vento di pervenire alla graduale riduzione del consumo di suolo, di incentivare il recupero e la rigenerazione delle parti di territorio degradato e/o sottoutilizzato. Vanno qui richiamati i principi generali della nuova legge: 1. Il suolo, risorsa limitata e non rinnovabile, è bene comune di fondamentale importanza per la qualità della vita delle generazioni attuali e future, per la salvaguardia della salute, per l’equilibrio ambientale e per la tutela degli ecosistemi naturali, nonché per la produzione agricola finalizzata non solo all’alimentazione ma anche ad una insostituibile funzione di salvaguardia del territorio. 2. Il presente Capo detta norme per il contenimento del consumo di suolo assumendo quali princìpi informatori: la programmazione dell’uso del suolo e la riduzione progressiva e controllata della sua copertura artificiale, la tutela del paesaggio, delle reti ecologiche, delle superfici agricole e forestali e delle loro produzioni, la promozione della biodiversità coltivata, la rinaturalizzazione di suolo impropriamente occupato, la riqualificazione e la rigenerazione degli ambiti di urbanizzazione consolidata, contemplando l’utilizzo di nuove risorse territoriali esclusivamente quando non esistano alternative alla riorganizzazione e riqualificazione del tessuto insediativo esistente, in coerenza con quanto previsto dall’articolo 2, comma 1, lettera d) della legge regionale 23 aprile 2004, n. 11 “Norme per il governo del territorio e in materia di paesaggio”.

Il PI, perseguendo una linea d'azione coerente con la visione strategica del PATI focalizzerà la propria attenzione sullo sviluppo e realizzazione di alcuni dei progetti attuabili sul territorio e prefigurati dal PATI stesso, selezionando in particolari quelli ritenuti: a) necessari, per la soddisfazione delle esigenze primarie locali e per il miglioramento della qualità di vita della comunità; b) finanziabili, in considerazione della programmazione economica locale e dei vincoli di spesa; c) fattibili, in ragione del percorso di condivisone e costruzione del consenso compiuto con gli altri attori coinvolti; d) esemplari, ovvero in grado di contribuire ad una positiva crescita tecnica e culturale delle diverse componenti che operano nella trasformazione urbanistica ed edilizia (progettisti, imprese di costruzione, operatori immobiliari) e ad una sensibilizzazione della comunità locale, nella direzione dello sviluppo sostenibile e del risparmio energetico.

Ai sensi dell’art. 6 della LR11/2004, nel PI potranno essere recepiti progetti ed iniziative di rilevante interesse pubblico di interventi urbanistici, sia nelle aree di nuova urbanizzazione, che in quelle da recuperare o riqualificare, oggetto di accordi pubblico-privati. Tali accordi rispondono alle prestazioni e caratteristiche fissate nelle specifiche “Linee guida e criteri generali” stabiliti dal comune e che potranno essere anche aggiornati e adeguati in modo coerente con gli obiettivi espressi in questo nuovo Documento Programmatico Preliminare. In particolare, presupposto per la formazione di tali accordi sarà il contenuto di rilevante interesse pubblico degli stessi, da valutarsi in funzione:

Documento Programmatico Preliminare 5 aggiornamento 2018 Comune di Castelcucco Piano degli Interventi

 degli obiettivi di sostenibilità ambientale della proposta;  della riqualificazione del territorio derivante dall’intervento proposto;  dell’equilibrio tra interessi pubblici e privati nella ripartizione del valore aggiunto che la proposta determina. I meccanismi e le procedure sulle quali il PI può sostenere le proprie previsioni, al fine di conseguire un miglior risultato e una più organica attuazione nella gestione del territorio sono quelli esplicitamente richiamati nella Legge Urbanistica Regionale 11/2004 e s.m.i.. Il PI fisserà pertanto la disciplina e individuerà le situazioni specifiche in cui andranno applicati: 1. la perequazione urbanistica (art. 35) finalizzata all’equa distribuzione, tra i proprietari degli immobili interessati dagli interventi, dei diritti edificatori riconosciuti dalla pianificazione urbanistica e degli oneri derivanti dalla realizzazione delle dotazioni territoriali, indipendentemente dalle specifiche destinazioni d’uso assegnate alle singole aree; 2. il credito edilizio (art. 36) cioè la possibilità di acquisire un diritto edificatorio, come conseguenza della demolizione di opere incongrue, dell’eliminazione degli elementi di degrado, di interventi di miglioramento della qualità urbana, paesaggistica, architettonica e ambientale; 3. la compensazione urbanistica (art. 37) che permette ai proprietari di aree e di edifici oggetto di vincolo preordinato all’esproprio di recuperare adeguata capacità edificatoria, anche attraverso il credito edilizio, su aree e/o edifici, previa cessione all’amministrazione dell’area oggetto di vincolo.

Con la DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 669 del 15 maggio 2018 “Linee guida e suggerimenti operativi rivolti ai Comuni per l'adeguamento al Regolamento Edilizio-Tipo (RET), di cui all'Intesa sancita in sede di Conferenza Governo-Regioni e Comuni il 20 ottobre 2016, recepito con DGR 22 novembre 2017, n. 1896”, la Regione del Veneto ha dato attuazione al recepimento del RET da parte dei comuni. Il RET risulta composto dallo "schema di Regolamento Edilizio Tipo", dalle "Definizioni Uniformi" e dalla "Raccolta delle disposizioni sovraordinate in materia edilizia". Tale adempimento che fa parte delle operazioni di aggiornamento degli strumenti di regolamentazione del territorio da includere nel presente Programma, comporta anche un adeguamento del Piano degli Interventi, mediante una specifica variante nei tempi e con le modalità previste dalla citata DGR, così come disciplinati dall'articolo 48 ter della legge regionale 23 aprile 2004, n. 11 "Norme per il governo del territorio e in materia di paesaggio";

Art. 48 ter - Disposizioni per l’attuazione dell’Intesa concernente l’adozione del Regolamento Edilizio Tipo di cui all’articolo 4, comma 1 sexies del decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380. (161) 1. I Comuni, al fine di recepire quanto disposto dall’Intesa sancita tra il Governo, le Regioni ed i Comuni, ai sensi dell’articolo 8, comma 6 della legge 5 giugno 2003, n. 131, adeguano i regolamenti edilizi allo schema di Regolamento Edilizio Tipo e ai relativi allegati, ai sensi dell’articolo 4, comma 1 sexies, del decreto del Presidente della Repubblica n. 380 del 2001. 2. Le nuove definizioni aventi incidenza urbanistica, incompatibili con quelle contenute nei regolamenti edilizi e nelle norme tecniche degli strumenti urbanistici vigenti, trovano applicazione a far data dall’efficacia della variante di cui al comma 4. 3. I Comuni utilizzano in ogni caso le nuove definizioni ai fini della determinazione dei parametri e dei coefficienti necessari per l’approvazione della variante al cui al comma 4. 4. I Comuni, con apposita variante, adeguano gli strumenti urbanistici comunali alle nuove definizioni uniformi aventi incidenza urbanistica nei tempi e con le procedure previsti, rispettivamente, dall’articolo 13, comma 10 e dall’articolo 14 della legge regionale 6 giugno 2017, n. 14 “Disposizioni per il contenimento del consumo di suolo e modifiche alla legge regionale 23 aprile 2004, n. 11”.

Documento Programmatico Preliminare 6 aggiornamento 2018 Comune di Castelcucco Piano degli Interventi

GLI OBIETTIVI DEL PROGRAMMA AMMINISTRATIVO CHE VENGONO RIPRESI NEL “PIANO DEL SINDACO - QUINQUENNIO 2017-2022”

“Tanto è stato fatto, molto resta da fare”. Con questo motto il gruppo “Castelcucco Nuova” si pose cinque anni fa nel 2012 per portare avanti la propria azione amministrativa iniziata nel 2002 con Paolo Mares. Oggi come allora questa frase è quanto mai appropriata, in quanto, anche se tanti obiettivi sono stati raggiunti, noi abbiamo ancora molta voglia di fare per il nostro “Bel ”. Continuiamo con un bagaglio di esperienza e con ragionevole consapevolezza, ma anche con immutata modestia a lavorare per il nostro Paese, conoscendo le problematiche che ci sono e ben consci che, con l’apporto di tutti ed un costante impegno, molti problemi potranno essere risolti.

Stiamo attraversando un momento storico difficile, di grandi incertezze economiche, di precari equilibri internazionali, di importanti migrazioni di persone, con la paura di non riuscire a garantire ai nostri figli un futuro almeno alla pari a quello che i nostri genitori ci hanno lasciato.

Al contempo vediamo anche molte persone che continuano a lottare con forza, che credono che un futuro per i nostri figli sia ancora possibile, che hanno fiducia che le cose possano migliorare e che, anche se con molta difficoltà, questa nostra Italia possa rinascere.

Cari concittadini, queste sono le persone alle quali dobbiamo volgere lo sguardo, dalle quali dobbiamo imparare ed assorbire quella fiducia che crea la capacità in ognuno di noi di superare i momenti di difficoltà. Se riusciremo ad essere positivi, se ognuno si impegna a fare la sua parte, mantenendo vivi quei valori della nostra cultura cristiana, allora potremmo invertire la rotta e riappropriarci del nostro futuro.

La nostra visibilità amministrativa ed il grado di consenso riscosso nelle precedenti competizioni elettorali, sono per questa lista una grande forza nella prosecuzione del lavoro già intrapreso. Supportati da questo spirito, ecco le linee programmatiche che cercheremo di attuare nella nostra azione amministrativa.

Naturalmente dal programma amministrativo, in questa sede, sono richiamati se di seguito, sinteticamente riportati, solo i temi e gli obiettivi che hanno rilevanza con lo strumento urbanistico operativo.

1. ASPETTI SOCIALI E CULTURALI

1.1 - Aspetti sociali e sanità (omissis)

1.2 – Assistenza anziani, politiche giovanili e incentivo familiare (omissis)

1.3 – Immigrati (omissis)

1.4 – Scuola – cultura (omissis)

1.5 – Associazionismo e volontariato (omissis)

2. RAPPORTI CON ALTRI COMUNI / RAZIONALIZZAZIONE E OTTIMIZZAZIONE DELLE RISORSE / DEL PERSONALE

In questi ultimi tre anni, come in precedenza anticipato, sono stati messi in compartecipazione attraverso delle Convenzioni, i comuni di , e Borso del Documento Programmatico Preliminare 7 aggiornamento 2018 Comune di Castelcucco Piano degli Interventi

Grappa, tutte le funzioni amministrative del nostro comune. Ciò è stato un percorso lungo e molto difficile, del quale però andiamo particolarmente fieri e che ci ha permesso di implementare i servizi offerti in tutte le aree ed avere importanti sinergie ed economie di scala, offrendo di fatto una copertura dei servizi su 365 giorni all’anno.

Il passo successivo sarà quello di cercare di allargare l’ambito di condivisione ad altri comuni limitrofi e di convergere tutto il sistema all’interno dell’Unione Montana del Grappa. Tutto il personale dipendente sarà messo nelle condizioni di rispondere al meglio ed in tempi rapidi ai quesiti posti dai nostri cittadini. Sempre nello spirito di unione e condivisione degli obbiettivi saranno portati avanti importanti progetti previsti dall’IPA (Intesa Programmatica d’Area) sempre finalizzati alla promozione del territorio ed all’implementazione del turismo di nicchia.

3. LAVORI PUBBLICI

3.1 – Opere previste già finanziate:  la riqualificazione architettonica con la creazione di una Piazza, di parcheggi e verde sull’area dove insisteva la vecchia casa nominata “casa Stocco”;  un impianto semaforico per attraversamento pedonale in prossimità della Cooperativa Vallorgana;  fognatura pubblica: la costruzione del tombotto su Via San Gaetano-Pagnano d’ per lo scarico totale dell’impianto di depurazione posto in località Bodelàc e scarico di tutti i reflui comunali nel depuratore di Salvatronda a .

3.2 – Opere da realizzare non ancora finanziate:  il rifacimento dell’illuminazione pubblica su Via Santa Lucia e via Rù con tecnologia a led;  il completamento ultimo tratto di marciapiede su via Santa Lucia verso Paderno del Grappa;  la sistemazione dell’accesso alla chiesa di Santa Lucia e creazione di un parcheggio a supporto delle attività e delle celebrazioni;  l’allargamento del tratto di via Vallorgana con inserimento di una passerelle ciclo-pedonale per l’accessibilità in sicurezza a San Bortolo ed a tutti i sentieri situati nel versante orientale del sistema collinare;  la riqualificazione architettonica di Piazza e Viale Giovanni XXIII;  interventi di razionalizzazione nelle linee di fognatura esistenti per la divisione tra fognatura nera e acque meteoriche;  la messa a norma sismica del Municipio;  la messa a norma sismica della casa della Cooperativa Vallorgana con l’implementazione degli spazi per laboratorio produttivo, con il ricavo di otto mini alloggi per persone disabili per il progetto “Dopo di noi” e con annessa una sala polivalente e conferenze per 250 persone;  l’implementazione dei sentieri natura in ambito boscato e collinare;  l’impianto di videosorveglianza per controllo e accessibilità al Paese e sorveglianza contro l’abbandono di rifiuti. La realizzazione di queste ultime opere è subordinata alla possibilità di poter ottenere dei finanziamenti sovracomunali, come quelli che abbiamo acquisito nell’ultimo mandato e che ci hanno dato la possibilità di realizzare importanti opere pubbliche, quali:  l’illuminazione pubblica del Viale Trento Trieste, Via San Gaetano e Via Ghedina con tecnologia al led;  l’ampliamento del cimitero con costruzione di nuovi loculi e tombe di famiglia;  l’abbattimento del muro di divisione tra cimitero esistente ed ampliamento;  interventi vari di miglioramento boschivo con sistemazione ambiti naturalistici;  la ristrutturazione e consolidamento del ponte in pietra dietro la vecchia latteria Zarpellon;

Documento Programmatico Preliminare 8 aggiornamento 2018 Comune di Castelcucco Piano degli Interventi

 la costruzione della passerella in legno sul torrente Muson dietro la vecchia latteria Zarpellon con la creazione della piazzola di sosta con totem turistico con mappatura dei sentieri naturalistici;  il rifacimento della linea dell’acquedotto su Via Strada dei Colli, da via Posa a località Carpena, con condotta in ghisa sferoidale;  plesso scolastico: la messa a norma sismica con un intervento di consolidamento statico dell’ala più vecchia dell’edificio;  il rifacimento del manto di asfalto di circa il 90% dei marciapiedi pedonali;  l’acquisizione dell’area e realizzo del parcheggio comunale (area a nord del municipio) e cessione al plesso scolastico di un’area per la costruzione di un orto botanico;  la sistemazione delle strade vicinali di Col Muson e Strada Zuccona (collocata sulla dorsale del Pareton),  la manutenzione e apertura di nuovi sentieri pedonali in area boscata;  la manutenzione della facciata esterna dell’edificio della Biblioteca Comunale;  l’acquisizione a patrimonio dell’area dove insisteva il fabbricato fatiscente nominato “casa Stocco” all’inizio del Viale Giovanni XXIII.

4. SICUREZZA DEI CITTADINI (omissis)

5. REGOLAMENTI, URBANISTICA E PROGRAMMAZIONE DEL TERRITORIO

La politica urbanistica che intendiamo portare avanti è la stessa che ci ha contraddistinto dagli altri comuni negli ultimi 15 anni, consistente in una politica edilizia basata sul soddisfacimento dei bisogni primari per la prima casa di abitazione dei cittadini residenti, senza sviluppi smisurati e soprattutto incontrollati del territorio urbano. NO a nuove lottizzazioni. NO a nuovi edifici ad appartamenti. NO a speculazioni edilizie. Il nostro territorio va salvaguardato e l’ambito paesaggistico e naturalistico delle nostre colline va protetto e valorizzato.

I regolamenti ed i piani direttivi adottati vanno tutti in questa direzione. Finora questa scelta ha portato il nostro Paese ad essere quello che oggi è: un paese invidiato ed ambito da molti, che non hanno la fortuna di vivere a Castelcucco (e vorremmo che continuasse ad esserlo).

Sempre rispettando un percorso di continuità con quanto realizzato, ricordiamo inoltre alcuni dei più importanti progetti terminati, che sono le fondamenta di quanto sopra esposto e cioè:  la redazione del Piano degli Interventi e ben quattro varianti urbanistiche;  l’approvazione del regolamento di polizia rurale con l’allegato “A” per il controllo dello spandimento dei reflui animali e l’allegato “B” per il controllo dell’uso dei prodotti fitosanitari nel trattamento di vigneti e frutteti;  l’approvazione del regolamento di videosorveglianza;  l’approvazione del regolamento per le attività produttive con adesione allo sportello unico telematico “UNIPAS”;  l’adozione del P.I.C.I.L. ovvero del Piano di illuminazione pubblica per il contenimento dell’inquinamento luminoso;  l’adozione del P.A.E.S. ovvero del Piano di azione per l’energia sostenibile (primo P.A.E.S. in regione Veneto e primo in Italia ammesso a contributo europeo);  l’approvazione del nuovo Regolamento Edilizio Tipo (RET), come più sopra riportato e specificato.

Oltre a questo, gli strumenti urbanistici adottati gettano le basi per risolvere alcuni problemi cronici del nostro territorio, come la porcilaia, l’ex-filatura Asolana, la vecchia “calchera” e la dorsale del Pareton verso : la loro futura destinazione e sviluppo dipenderanno molto dallo sviluppo dell’economia e del mercato. Documento Programmatico Preliminare 9 aggiornamento 2018 Comune di Castelcucco Piano degli Interventi

6. AGRICOLTURA – COMMERCIO – ATTIVITA’ PRODUTTIVE – TURISMO

6.1 – Agricoltura Tra le belle realtà di Castelcucco c’è anche quella agricola, dove le aziende continuano a crescere diventando sempre più imprenditori agricoli specializzati, rimanendo determinanti per la conservazione dell’ambiente, per la nostra salute e per la qualità della vita. Anche questo settore richiede sempre più specializzazioni ed investimenti in tecnologia ed ammodernamenti, per questo lavoreremo con le associazioni di categoria per promuovere incentivi e poter cogliere linee di cofinanziamento promosse dai P.S.R. – Piani di sviluppo rurali. Tutto questo rientra nel più vasto programma della legge di orientamento e modernizzazione del settore agricolo. L’Amministrazione Comunale intende tutelare il proprio territorio attraverso una strumentazione specifica, che individua e valorizza il ruolo ambientale del verde nel territorio. Tale strumento (Variante specifica in ambito rurale e urbano), a fronte di specifiche analisi, mira a preservare le parti di territorio caratterizzate da una particolare morfologia, da un reticolo idrografico diffuso e da assetti vegetazionali consolidati nel tempo e/o di particolare pregio. Obiettivo generale della Variante è dare discipline, direttive e prescrizioni, per la tutela del verde, per lo sviluppo della rete ecologica, per i progetti del verde connessi a trasformazioni edilizie, per le trasformazioni e i cambi colturali in ambito agricolo. Una particolare attenzione infatti sarà destinata al controllo ed alla disciplina delle attività agricole, con particolare attenzione alle colture legnose (vigneti e frutteti), sia in ambito collinare che in ambito agricolo di pianura e nelle aree periurbane, in modo da tutelare adeguatamente l’ambiente naturale, il paesaggio e la biodiversità.

6.2 – Commercio Per come “Castelcucco Nuova” intende lo sviluppo del Paese, il commercio è senz’altro da ritenersi un settore strategico per una crescita sostenibile. E’ nostra intenzione sostenere le attività già esistenti, mettendole nelle migliori condizioni di poter operare, ed incoraggiarne l’insediamento di altre, secondo i bisogni di crescita del nostro Paese. A tal proposito è stato istituito il portale telematico in UNIPAS che premette una notevole semplificazione e velocizzazione di tutte le pratiche burocratiche per l’apertura e la gestione di qualsiasi attività commerciale e/o artigianale. Da due anni abbiamo istituito un mercato rionale che si svolge tutti i giovedì mattina su Viale Giovanni XXIII che è ben frequentato e sembra avere un notevole gradimento. Castelcucco, anche per ammissione di tanti, è diventato un centro ben dotato di servizi, sui quali anche convergono e gravitano molte persone provenienti dai comuni limitrofi.

6.3 – Attività produttive Questa amministrazione intende confermare il pieno sostegno alle attività operanti sul territorio. L’esistente area artigianale non è ancora stata saturata e se nei prossimi anni si rendesse necessario un ulteriore sviluppo, nel PATI abbiamo predisposto le basi per poterlo fare. Non possiamo dimenticarci che le poche fabbriche e le attività artigianali esistenti in Paese, garantiscono una fonte irrinunciabile di sostentamento a molte famiglie castelcucchesi.

6.4 – Turismo Il settore del turismo sta acquisendo un peso specifico sempre maggiore nel panorama della crescita di Castelcucco, infatti assieme al commercio ed ai servizi, sempre in previsione di quel famoso sviluppo sostenibile più volte ribadito, potrà fare da traino all’economia castelcucchese. Conseguentemente come previsto anche dal piano strategico della Provincia, dobbiamo fare in modo di poter investire su questo importante settore. A tale scopo dobbiamo interagire con l’intero territorio della Unione Montana del Grappe e con l’IPA – Intesa Programmatica d’Area, per promuovere dei progetti di ampio respiro. Dobbiamo essere pronti a cogliere ogni occasione che ci viene data, facendo bagaglio delle esperienze, come è accaduto in passato con il 250° anno dalla nascita del Canova, l’adunata degli alpini nel 2008 a Bassano, il centenario della Grande Guerra. Anche in questa prospettiva abbiamo realizzato la carta dei sentieri e dei nostri beni storico- architettonici. In particolare vorremmo dotare di totem descrittivi i punti di interesse storico – culturale e paesaggistico che descrivano i siti, nonché la promozione di percorsi ciclo – pedonali di collegamento anche con i comuni limitrofi. La camminata istituita quattro anni fa con il nome di “Castelcucco in Collina” e sposata da tutte le associazione del paese, è diventata oramai un appuntamento a regime che attira molte persone e Documento Programmatico Preliminare 10 aggiornamento 2018 Comune di Castelcucco Piano degli Interventi

permette di promuovere l’intero territorio comunale. Questa ed altre iniziative come ad esempio la creazione di una giornata dedicata al “formaggio” da allestire nel museo dell’Ex Caseificio il “Casel”, potrebbero essere implementate. E’ un lavoro improbo, ma ci dobbiamo credere tutti, coalizzando le forze e facendo sinergia con gli altri comuni, con il mondo dell’associazionismo, con le associazioni di categoria e soprattutto con le realtà locali del settore.

7. TERRITORIO E AMBIENTE

In un periodo post-industriale come quello in cui ci troviamo, il settore ambiente assume giustamente un ruolo ogni giorno sempre più importante e tanto più lo assume in un Paese dalle spiccate valenze paesaggistiche come il nostro. Continueremo nel progetto iniziato cinque anni or sono che prevede la manutenzione e la pulizia dei boschi con il recupero dei sentieri ciclo – pedonali. In accordo con il Genio Civile è stato portato a termine un importante lavoro di pulizia e arginatura del torrente Muson con la creazione di un invaso a laghetto dietro la vecchia latteria. Nel Regolamento di pulizia rurale sono state inserite delle procedure che permetteranno all’Amministrazione di intervenire nella corretta gestione del territorio e soprattutto della regimazione delle acque di dilavamento superficiale sostituendosi al privato in taluni situazioni, quando si ritenesse necessario, per risolvere fenomeni di esondazioni e di pericolo di alluvione o calamità naturali. Favoriremo tutte quelle attività socio - culturali volte alla valorizzazione del nostro ambiente anche in veste paesistico – teatro – itinerante. Verranno mantenute e sempre maggiormente promosse le attività di pulizia e cura dell’ambiente, come le giornate ecologiche, di pulizia della sentieristica e la giornata della piantumazione di un albero per ogni bambino nato nell’anno precedente, cercando di coinvolgere su queste attività i giovani e soprattutto la scuola in quanto siamo fermamente convinti che da loro bisogna partire. Una prova di questo è dato anche dall’importante traguardo che il nostro Comune ha raggiunto: PRIMO ASSOLUTO IN ITALIA sia l’anno scorso che quest’anno per la più alta percentuale di raccolta differenziata e la minor quantità di rifiuto secco pro-capite conferito in discarica. Per mantenere tutto questo è necessario l’impegno di tutti e la massima sensibilizzazione su queste tematiche e proprio su questo continueremo a lavorarci.

8. FINANZE E TRIBUTI

Non ancora conoscendo l’entità dei trasferimenti dello Stato al nostro Comune e mantenendo fermi gli attuali equilibri di bilancio, “Castelcucco Nuova” ha l’obbiettivo di non aumentare l'attuale imposizione fiscale.

9. SPORT E TEMPO LIBERO

Castelcucco con il suo variegato territorio tra pianura, colline e boschi offre molteplici possibilità di trascorrere il tempo libero. Tutti i sentieri ciclo pedonali che sono stati realizzati in ambito collinare danno la possibilità di praticare trekking, biciclettate e passeggiate distensive a contatto della natura incontaminata ammirando al contempo diversi beni architettonici e scorci del nostro paesaggio di rara bellezza. Castelcucco ha una buona dotazione di impianti sportivi e grazie all’ottimo lavoro svolto dalle associazioni sportive, sono a disposizione di tutti per praticare varie tipologie di sport. Bisogna però far crescere ed incrementare tutto questo e per poterlo fare dobbiamo dare il massimo sostegno a tali associazioni paesane, cercando di favorire la loro crescita in termini di adesioni e partecipazioni, in quanto con l’apporto di una molteplicità di persone si creano quelle sinergie che favoriscono la crescita.

Documento Programmatico Preliminare 11 aggiornamento 2018 Comune di Castelcucco Piano degli Interventi

I TEMI PROGETTUALI DEL PI 2017-2022

Il PI, a partire dalla variante 5, si farà carico, come già accennato, di affrontare alcuni dei temi progettuali e obiettivi di trasformazione già delineati dal PATI, elencati nel programma dell’Amministrazione comunale e selezionati in base alla relativa urgenza e fattibilità. Tali temi sono illustrati nei paragrafi a seguire. Nel quadro di questo programma operativo si inserisce doverosamente l’impegno di affrontare le esigenze puntuali della popolazione, valutando attentamente le proposte e i contributi espressi direttamente dai singoli cittadini in sede di concertazione, ovvero di dialogo aperto e che sarà sempre mantenuto. Partendo dal presupposto che i caratteri generali, l’assetto e la qualità complessiva del territorio che oggi riscontriamo sono anche e in buona parte il risultato della somma e dalla stratificazione degli interventi avvenuti nel tempo, è necessario che ogni nuovo intervento, indipendentemente dalla sua dimensione, non solo non sia contrastante con i citati obiettivi di sostenibilità, ma altresì cooperi attivamente, per la propria parte, al miglioramento della qualità della vita e del territorio, e allo sfruttamento equo e sostenibile delle risorse.

A. Sistema Ambientale e Paesaggistico

ibilità edificatorie del territorio in coerenza con le caratteristiche geologiche e idrogeologiche già definite nel PATI; - idraulico e sismico già isolate, valutando, in particolare, le possibilità di attuare detti interventi attraverso meccanismi perequativi; ecc) degli interventi edilizi, urbanistici ed in generale di trasformazione del territorio ad elevata sostenibilità ambientale, che adottino tecniche di mitigazione idraulica, tecniche costruttive ecocompatibili, modalità di raccolta dei rifiuti differenziata, tecniche di risparmio energetico, sistemi di approvvigionamento di acqua ed energia alternativi ai tradizionali e con minore potere inquinante. A tal fine potranno essere individuati idonei indicatori per la valutazione dell’indice di compatibilità ambientale degli interventi. agricole già individuate come aree da riqualificare mediante riforestazione o come corridoi ecologici); erto, delle attività economiche che si svolgano in modo compatibile con la conservazione della natura e possano risultare integrative del reddito agricolo (servizi ambientali, ricreativi, ricettivi e per il tempo libero, ecc.); r la definizione progettuale delle direttrici preferenziali per l’organizzazione degli spazi a verde, dei servizi delle reti di connessioni ciclopedonali e indirizzi sulle modalità di attuazione; materia di valorizzazione e di fruizione delle aree paesaggisticamente rilevanti; dello spazio agricolo e del verde rurale. Al fine di tutelare il territorio agricolo e soprattutto le peculiarità e le notevoli emergenze e valenze paesaggistiche, morfologiche e ambientali, sarà dato corso ad un approfondito studio sul territorio rurale che si tradurrà in una specifica variante al Piano degli Interventi per la tutela del verde in ambito rurale e urbano. Tale studio e conseguente variante al PI potrà essere preceduta da una disciplina transitoria finalizzata a contenere e/o a disciplinare e guidare le trasformazioni colturali che avvengono nelle aree agricole collinari e di pregio.

Documento Programmatico Preliminare 12 aggiornamento 2018 Comune di Castelcucco Piano degli Interventi

B. Sistema Insediativo

B.1 Sistema Insediativo Residenziale

quadro delle compatibilità offerte dai riferimenti della legislazione urbanistica, del “Piano casa” e dei livelli di pianificazione superiore con l’obbiettivo del miglioramento della qualità della vita; edifici con valore storico ambientale individuati dal PATI; tematizzazione della disciplina puntuale per i Centri e Nuclei Storici, con disposizioni specifiche e circostanziate per tutti gli edifici, di valore storico e non, e degli spazi aperti pubblici e privati, finalizzata alla riqualificazione, valorizzazione e recupero dell’esistente e incentivando il ripopolamento del centro stesso; l’attuazione delle poche zone di espansione ancora esistenti e non attuate o attuate solo in parte; i interventi edificatori, dei principi perequativi, o, più in generale, di condizioni per cui al vantaggio del singolo si accompagna un beneficio per l’ambiente e/o la collettività; re congiuntamente alla realizzazione di attrezzature di servizio per la collettività, in coerenza con i principi citati al punto precedente; completamento e integrazione degli insediamenti consolidati esistenti, gli eventuali nuovi interventi edificatori consentiti all’interno degli ambiti di edificazione diffusa: - saranno strettamente limitati a quelli finalizzati e vincolati alla soddisfazione di esigenze familiari; - non dovranno appesantire o aggravare situazioni critiche già presenti nell’aggregato insediativo in cui vanno ad inserirsi, legate ad esempio alla carenza di opere di urbanizzazione adeguate o alla mancanza di un idoneo sistema di accessibilità dalla strada; - saranno in ogni caso condizionati alla presenza o preliminare realizzazione delle opere di urbanizzazione necessarie e alla riqualificazione dell’ambito ed eliminazione degli eventuali elementi di degrado;

presenti negli insediamenti e nel territorio aperto, attualmente dismesse o per le quali si prevede la prossima dismissione; nuova realizzazione; garantire la sicurezza e l’integrazione tra le diverse componenti sociale ed economiche; T e contestuale adeguamento del Piano degli Interventi in modo da garantire l’invarianza dimensionale del PRC.

B.2 Sistema Insediativo Produttivo

, incentivando le operazioni di ampliamento legate al miglioramento dei servizi e della crescita economica che produce effetti positivi anche nel tessuto sociale dell’intera comunità; riordino dell’attuale insediamento produttivo mediante il completamento dei servizi e l’adeguamento dell'accessibilità; idonea, attraverso la definizione di quote di nuova zona produttiva riservate a tal fine e da attuare tramite operazioni di perequazione, ovvero attraverso l’applicazione di strumenti come il credito edilizio; eventuali iniziative per l’innovazione e la razionalizzazione del sistema produttivo.

B.3 Sistema dei Servizi

ponibilità di aree per servizi a fronte del fabbisogno della popolazione residente e prevista, individuazione dei vincoli scaduti, ridefinizione generale del sistema dei servizi e dei mezzi e modalità che si intendono mettere in atto per pervenire all’attuazione entro l’arco temporale del PI;

Documento Programmatico Preliminare 13 aggiornamento 2018 Comune di Castelcucco Piano degli Interventi

I, delle tipologie e quantità di servizi necessari a soddisfare le esigenze reali degli insediamenti esistenti e di nuova previsione; e raccordo funzionale in un sistema continuo ed unitario degli spazi aperti tra verde pubblico, privato e territorio agricolo; lle aree destinate ai servizi scolastici, culturali, ricreativi e sportivi; le aree a verde pubblico attrezzato, anche con riferimento alla valorizzazione e fruizione dei siti di valore ambientale e paesaggistico; legate ai servizi di livello sovra comunale, potenziamento degli standard di parcheggio e delle strutture fieristiche, del mercato e di accoglienza; -base, e per gli impianti e servizi legati alla mobilità (autoparco e aree per distributori di carburanti per autotrazione, ricariche elettriche, ecc.).

C. Sistema Relazionale

nto delle previsioni relative agli assi stradali principali, con i relativi svincoli e sistemi di distribuzione con il sistema viabilistico locale e mitigazione degli impatti sul sistema insediativo e ambientale; Classificazione della rete viaria e delle relative fasce di rispetto; attraversano gli abitati del Comune, così come segnalati nel programma amministrativo del prossimo quinquennio; Individuazione di percorsi ciclabili, pedonali, con riferimento al potenziamento della mobilità sostenibile, aggiornamento dei percorsi di interesse storico, paesaggistico e ambientale anche ai fini della conoscenza e della valorizzazione del territorio comunale; presenti e/o previste.

* * *

Documento Programmatico Preliminare 14 aggiornamento 2018