Il Giornale degli N° 54 - Agosto 2012 - Periodico quadrimestrale FFIZIDiffusione gratuita - CASA EDITRICE BONECHI ASSOCIAZIONE AMICI DEGLI U Spedizione in A.P. - 45% art.2 comma 20/b legge 662/96 - Filiale di Firenze CLAMORE DI “BATTAGLIA” IL CELEBRE DIPINTO DI PAOLO UCCELLO ESCE RINVIGORITO DAL SAPIENTE RESTAURO E CONCLUDE IL PERCORSO DELLA MOSTRA “BAGLIORI DORATI”, QUALE VERA APOTEOSI DELLA VISIONE PROSPETTICA RINASCIMENTALE

lo, sostenuta da un di- segno potente e sicuro ma capace di accogliere i cambiamenti in corso d’opera. Due eserciti lucenti d’ar- gento e d’acciaio, caval- li monumentali, paesag- gi ameni appena turbati dal passaggio degli ar- mati balzano fuori con tutta l’evidenza di una pittura a tratti integra fi - no al dettaglio estremo, dalle maglie metalliche ai crini dei cavalli: nulla sfugge all’occhio vigile e prensile del nostro pitto- re in quest’apoteosi del- la visione prospettica ri- nascimentale.

Cristina Acidini

Soprintendente per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della Città di Firenze ll’apice e, almeno simbolicamente, a con- Paolo Uccello, "Battaglia di San Romano", dopo il restauro, Galleria degli Uffizi clusione della mostra “Bagliori dorati” si (foto Antonio Quattrone). presenta restaurata la “Battaglia” di Pao- lo Uccello del 1440 circa, unica superstite inA Italia di una terna che, se fosse riunita un giorno, eclisserebbe ogni altro capolavoro coevo con la sua energia: dipinto in cui la studiatissima e impassibi- CAVALLI DA GUERRA le visione prospettica accoglie e organizza il caos, il clamore, l’urto, lo sventolio araldico, le sonorità me- I destrieri della “Battaglia di San Romano” sembrano appartenere alla razza talliche d’un estremo sogno cavalleresco. A proposito del restauro, sottolineo la mia grati- “berbera”, animali robusti ed agili capaci di sopportare il peso delle armature tudine per chi si è fatto carico, con fi ducia e libe- ma anche di muoversi con rapidità. Pregiati e quindi oggetto di scambi regali, ralità, dell’importante progetto diagnostico e con- sono ritratti in numerosi capolavori del passato servativo, permettendone lo svolgimento in ogni sua fase: allo Yomiuri Shimbun, che insieme con e si fa eccezione per rare testimonianze, l’ico- e per tutto adatti a reggere il peso degli armatissimi la Fondazione Italia Giappone stipulò un accordo nografi a zoomorfi ca del primo Rinascimento cavalieri ed al tempo stesso a muoversi con agilità con il Polo Museale fi orentino per sostenere, dal è stata scarsamente indagata sotto il profi lo nella mischia. 2007 in poi, iniziative culturali di comune interes- biologico. E quasi sempre con risultati non Di fatto, per tutto il XV secolo ed oltre, la tipologia completamenteS convincenti. Prendiamo ad esempio equina raffi gurata nelle produzioni artistiche d’am- se. L’accordo comprendeva una mostra dedicata al i cavalli ritratti nella “Battaglia di San Romano”. Si biente italiano sembra corrispondere essenzialmen- “Mito di Venere” a Tokyo, il cui vertice fu la “Ve- doveva trattare di animali molto robusti, in grado di te ai fenotipi di un’unica razza, quella “berbera” o nere d’Urbino” di Tiziano, un convegno interna- sopportare il peso delle ingombranti armature me- “barbera”, poiché ritenuta originaria della “Barbe- zionale, conferenze e, appunto, restauri di opere talliche dei cavalieri. E non solo. Sotto questo one- ria”, termine con cui al tempo si indicava una parte d’arte a Firenze, tra cui primeggia per impegno e roso fardello, gli equidi dovevano dimostrarsi an- del Nord Africa. durata quello della “Battaglia”. che capaci di una certa agilità, altrimenti la battaglia Questi cavalli furono presto conosciuti e diffusi in avrebbe potuto assumere l’andamento di uno scon- tutta Europa quale oggetto di scambi regali e traffi ci Dal sapientissimo restauro vengono confermate tro fra disabili. Questo ha spinto da tempo i critici commerciali. Sono raffi gurati da Ambrogio Lorenzet- le vicissitudini della grande tavola, che Lorenzo il dell’opera di Paolo Uccello ad attribuire i suoi caval- ti, che li ritrae nell’affresco del “Buon Governo” nel Magnifi co ottenne (con le altre due) esercitando li da battaglia ad una qualche razza da tiro, possibil- palazzo comunale di Siena, inaudite pressioni sui proprietari Bartolini Salim- mente normanna o di ascendenza comunque nordi- da Paolo Uccello, appunto, beni, per poi adattare la terna alla propria stan- ca, di proporzioni pesanti e zampe massicce. da Leonardo, nella“Battaglia Ma non c’è niente di più lontano dalla realtà. I ca- di Anghiari”, o quel che ne è ➤ (continua a pag. 2) za in palazzo Medici alterando la forma dei sup- valli della “Battaglia di San Romano” sono infatti sopravvissuto nelle copie, da porti con tagli e aggiunte. Dalla pulitura, seguita animali di struttura corporea robusta, ma dagli arti Giulio Romano, dallo Strada- da sensibili integrazioni delle lacune, emerge con snelli e affi lati anche se molto forti: destrieri in tutto no, da Brill e da altri pittori Marco Masseti un vigore prima insospettabile la pittura di Pao- IL CIELO DI CONCHIGLIE TERMINATI I LAVORI NELLA TRIBUNA DEGLI UFFIZI, PROGETTATA DAL BUONTALENTI PER FRANCESCO I. IL SOGNO DEL GRANDUCA AL CENTRO DI UN’OPERAZIONE DI RESTAURO “EPOCALE”. SEIMILA VALVE INCASTONATE NELLA CUPOLA VERMIGLIA. LA SALA OTTAGONALE TORNA A RIFULGERE DI UNO SPLENDORE DA CAMERA DELLE MERAVIGLIE

glia, sfumante in alto nell’oro) di nuovo rilucono come in un etra stellato. Le scaglie di ma- dreperla sfaccettano la luce con ricami fitomorfi che s’ar- ricciano nella banda azzurro vivo del tamburo. Sulle mostre delle finestre – da cui il lume del giorno s’infiltra passando dai rulli di vetri appositamente foggiati coi criteri d’un tem- po – si stagliano (in contorni dorati) plastici telamoni e ca- riatidi sensuali; mentre negli sguanci s’incastonano forbiti profili di cammeo. Il velluto cremisi, tramanda- to dalle carte, è stato rites- suto coi modi antichi; e si fa fondo di toni gravi a dipin- ti riquadrati da cornici in- ALESSANDRO PIERONI tagliate e dorate, esse pure partecipi d’uno splendore da PITTORE, GRAFICO, camera delle meraviglie. I marmi romani, che s’ergono ARCHITETTO dai plinti barocchi ritrovati o ricreati, hanno recuperato la loro pelle, ora d’avorio ora di porcellana. Altri marmi più ell’ambito del Alessandro Pieroni, gentili, ritagliandosi sul lam- “San Giovan Gualberto Progetto “La cit- perdona e converte brì scuro che fa da balza al tà degli Uffizi”, l’uccisore di suo fratello”, vano, si posano su panchetti il comune d’Im- Galleria degli Uffi zi, a guarnire in basso gli ango- (foto Sergio Bettini). prunetaN propone una mo- li della sala. E tutto agli oc- stra dedicata al suo illustre chi si palesa – dai tre varchi , Giovan- concittadino Alessandro lasciati per l’affaccio – alla ni Bizzelli, Giovan Maria Pieroni (Impruneta 1550- stregua di un’epifania ma- Butteri, Ludovico Buti e il 1607), pittore e gnifica: luogo dove s’avvera giovane . architetto nella Toscana il sogno d’un principe ap- La mostra si propone di far passionato. dei Medici, e ai pittori che conoscere al pubblico que- furono al suo fianco nel- sta eclettica personalità di la decorazione a grottesche Antonio Natali artista, che rivestì un ruo- della loggia degli Uffizi: lo di prestigio negli ultimi l pari d’altri vocaboli La Tribuna degli Uffi zi dopo il recente restauro decenni del Cinquecento oggi abusati, l’aggetti- (foto Antonio Quattrone). LA ‘SPELONCA’ DEL GRANDUCA a Firenze, presentando le vo ‘epocale’ è entrato sue opere pittoriche, grafi- Anel gergo quotidiano che ed architettoniche. A fino a perdere la sua specifi- el lungo loggiato af- erente visivamente e concet- lui si devono progetti per ottagona progettata da Ber- imprese ragguardevoli. Grazie ca vocazione a qualificare un frescato a grottesche tualmente. la facciata di Santa Maria nardo Buontalenti rimonta- all’associazione americana e accadimento che sia davvero del secondo piano Il termine ‘spelonca’, utilizza- del Fiore, per la Cappella eccezionale. Non risulterà pe- va al 1970. Era stato Luciano al suo presidente Simonetta degli Uffizi si apre la to dal granduca per la wun- Berti, direttore colto e sensi- Brandolini, stavolta nella Tri- N dei Principi in San Loren- rò iperbolica la sua adozione Tribuna, con la volta coperta derkammer del Corridoio di zo, per la chiesa di Santo per definire il riordino appe- bile, a concepirlo e dirigerlo. buna tutto è stato restaurato, di madreperle e le pareti ca- Levante, rivela come la Grotta na compiuto della Tribuna de- Berti non disponeva tuttavia dal pavimento prezioso all’ae- riche di dipinti e oggetti pre- di Boboli e la Tribuna, costrui- Stefano dei Cavalieri a Pi- gli Uffizi, in ogni suo tratto re- d’un mecenate generoso co- rea lanterna. ziosi: è un monumento stra- te quasi contemporaneamen- sa e per la ristrutturazione staurata e integralmente rin- me i Friends of Florence: so- Le quasi seimila valve di con- ordinario che il suo commit- te, potessero essere intese da tardo cinquecentesca della novata nell’allestimento. dali davvero munifici della chiglia affogate nell’intonaco tente, il granduca Francesco I Francesco quali due espres- città di Livorno. L’ultimo intervento nella sala Galleria, loro debitrice di tante della cupola (tornata vermi- de’ Medici, chiamava a volte sioni del suo amore per l’an- La mostra, curata da chi ‘la spelonca’. tro artificiale, meravigliosa- scrive, presenta 24 opere Questo appellativo dimostra mente declinato in tutte le sue provenienti dai più impor- ➤ (continua da pag. 1) quella forte affinità - attesta- forme nel parco di Pratolino. tanti musei fiorentini: di- Il tocco del maestro ta fin dagli studioli di Isabella Anche la Grotta Grande di pinti del Pieroni e dei pit- coevi. Sulla fantastica d’Este a Mantova - tra grotta Boboli ha un suo particola- tori che lavorarono con lui Sulle armature la rimozione progressiva delle ridipinture e della ver- e wunderkammer che era ti- re epiteto nei documenti, es- ed improbabile colora- nice ossidata, ha portato alla luce le velature fatte da Paolo Uccello agli Uffizi, disegni, modelli pica del Rinascimento e rivela sa viene chiamata “grotta del zione del mantello degli con il nero di carbone per defi nire le ombre e ha rivelato anche il architettonici, arazzi, inci- equidi va detto però che il vero intendimento di Fran- giardino”, oppure “grotta del lavoro scrupoloso, quasi da miniaturista, con il quale l’artista ha di- sioni e affreschi staccati dal più che corrispondere pinto le borchie, le cerniere, i lacci di cuoio, i perni con occhielli che cesco. Infatti, leggendo la de- giardino accanto al corrido- alla realtà, essa sembra tengono uniti i vari pezzi delle corazze. corazione della Tribuna nella re” o ancora “grotta allato al Corridoio Vasariano. motivata da esigenze La pulitura ha fatto risaltare inoltre un “vezzo” del pittore, che usava suggestione evocata dall’idea corridore”, sottolineando co- cromatiche ed estetiche il pollice sul colore ancora bagnato in modo da sfumare il segno del- dell’antro, in special modo sì la sua posizione al termine Annamaria Bernacchioni che trovano una loro la pennellata sulla superfi cie metallica. L’uso delle dita per smorzare marino, tutti i suoi bizzarri e del percorso aereo che por- espressione similmente un tratto di pennello che appariva troppo marcato era diffuso tra i meravigliosi elementi, dalla tava alla reggia. La Tribuna è compiuta in altre opere pittori dell’epoca e molte ne sono le testimonianze; rimane pur sem- un grotta paradossale, inseri- "La città degli Uffi zi", di Paolo Uccello, qua- profusione di conchiglie sul- pre forte l’emozione, per chi si trova impegnato nel “corpo a corpo” la cupola, alle erme anguifor- ta al secondo piano di un edi- collana di mostre li il monumento a Gio- con la materia pittorica, quando, da sotto lo sporco, emerge la trac- vanni Acuto di S. Maria mi simili a mostri marini che ficio, mentre la Grotta Grande diretta da Antonio Natali: cia sensibile del gesto creativo dell’artista. è regolarmente collocata in “Alessandro Pieroni dall’Impruneta del Fiore o gli animali Inoltre, l’eliminazione delle ridipinture ha reso nuovamente leggibili insieme a tritoni incorniciano affrescati nel Chiostro le colature, in rosso cinabro e lacca, del sangue sulle corazze, che le finestre del tamburo, fino un giardino, ma insieme mar- e i pittori della Loggia degli Uffi zi”, Verde di S. Maria No- prima del restauro si confondevano con il rosso del bolo. al fregio, perduto, con pesci cano l’inizio e la fine della via a cura di Annamaria Bernacchioni. vella, a Firenze. e conchiglie, che sotto forma sospesa che conduce da Pa- Dal primo settembre Muriel Vervat di zoccolo saliva sulle pareti a lazzo Vecchio a Palazzo Pitti. al 4 novembre 2012. Marco Masseti Restauratrice partire dal pavimento, vanno Impruneta, Sala d’Armi, a comporre un’immagine co- Valentina Conticelli Basilica di Santa Maria. I MARMI ELLENISTICI E LA ‘MANIERA MODERNA’

INAUGURATE IN GIUGNO LE PRIME SALE DEDICATE AI PITTORI FIORENTINI D’INIZIO CINQUECENTO E A RAFFAELLO. AD INTRODURRE LE OPERE DI ANDREA DEL SARTO, ROSSO FIORENTINO, PONTORMO E BRONZINO SONO ESPOSTI MARMI DI GUSTO ELLENISTICO, LA CUI SCOPERTA SECONDO IL VASARI DETERMINÒ IL RINNOVAMENTO DELL’ESPRESSIONE FIGURATIVA DI TALI ARTISTI

ell’ala di ponente Raffaello; votate cioè a quel- maggiori), sarebbe stato uti- degli Uffi zi si sono la che – ricorrendo al gergo le (oltre che suggestivo e fi - aperte a metà giugno di Vasari – chiameremo ‘ma- nanco commovente) esporre Nle prime sale del Cin- niera moderna’. ai lati dell’ambiente che pre- quecento, dedicate alla pit- E proprio nel Proemio alla annuncia l’espressione loro, tura fi orentina agli esordi del terza parte delle Vite vasaria- taluni marmi giustappunto secolo e a Raffaello. Sale del ne si legge che a determinare informati ai sensi languo- tutto nuove; per il cui allesti- lo scatto impresso all’espres- rosi e alle movenze pateti- mento sono state trasferite sione fi gurativa dagli artefi ci che, peculiari della scultura opere dalla Galleria storica al della ‘maniera moderna’ fu ellenistica. Della quale, nel piano sottostante mentre i vi- la scoperta di marmi di gusto piccolo vano attiguo susse- sitatori, nonostante il fervore ellenistico: il Laocoonte, l’Er- guente, si troveranno subito dei lavori, seguitavano a tro- cole del tipo Farnese, il Tor- esiti lirici nei tre monocromi vare aperto e quasi comple- so del Belvedere, la Venere, di Andrea del Sarto, dipinti tamente disponibile il museo. l’Ariadne, l’Apollo del Belve- per i carri del Carnevale del “PAESI, PASTORI E VIANDANTI…”

MARMI ANTICHI E DIPINTI PROVENIENTI DAGLI UFFIZI SONO IN MOSTRA A SANTO STEFANO DI SESSANIO, UN TEMPO POSSEDIMENTO DEL GRANDUCATO MEDICEO. LA NUOVA ESPOSIZIONE - DOPO LA PASSATA RASSEGNA “CONDIVISIONE DI AFFETTI”- INTENDE RINNOVARE IL SOSTEGNO AD UN TERRITORIO DURAMENTE PROVATO DAGLI EVENTI SISMICI

e recenti relazioni versi ambienti, ciascuno culturali instaurate- dei quali illustrerà aspetti si tra la Galleria fi o- importanti della realtà ru- rentina e il comune rale: il paesaggio, i mestie- Labruzzese di Santo Stefa- ri legati alla vita montana e no di Sessanio, hanno reso quelli della vita contadina. possibile che venisse alle- Numerosi e ragguardevo- stita una nuova esposizio- li sono, nelle raccolte degli ne in quel territorio un tem- Uffi zi, i dipinti che ritraggo- po strettamente connesso no paesaggi lussureggian- a Firenze. Fin dal 1579 in- ti, vivida testimonianza di fatti, Francesco de’ Medi- quell’attività pittorica che ci granduca di Toscana, andò a intensifi carsi a Fi- acquisì quei possedimen- renze come a Roma soprat- ti che rimasero proprietà tutto a partire dal Seicento. Chi scenda ora al piano nuo- dere e molte altre, scrive Va- del casato fi orentino fi no Accanto alle tele, dimo- vo degli Uffi zi e s’affacci al sari. S’è allora pensato che, al 1743. La passata rasse- strazione di questa inten- vano ch’è stato predispo- dovendo esporre nelle nuove gna dal titolo “Condivisio- sa pratica, saranno espo- sto per una sosta di riposo, sale le opere di Andrea del ne di affetti. Opere d’arte sti preziosi marmi roma- troverà a sinistra la via per Sarto (maestro indiscusso dalla Galleria degli Uffi zi a ni, che avranno il compi- giungere alle stanze dei fo- della ‘maniera moderna’ a Santo Stefano di Sessanio” to d’illustrare i sentimenti restieri, mentre a destra gli Firenze), del Rosso Fioren- (nel novero della collana di degli antichi nei riguardi s’aprirà il varco che immet- tino e del Pontormo (suoi mostre denominata ‘La cit- di quegli stessi temi esibiti te in un locale lungo, pensa- anomali creati), del Bronzi- tà degli Uffi zi’), aveva co- nei quadri. La mostra, co- to per far da introìbo alle sale no (che del Pontormo fu fra- me scopo primario quello me è ormai nell’uso della votate appunto ai pittori fi o- tello, più che allievo) e fi nal- di alleviare le sofferenze di Galleria, mira a indirizza- rentini d’inizio Cinquecento e mente di Raffaello (che del- un luogo martoriato dagli re l’attenzione del pubblico al prezioso nucleo d’opere di la ‘maniera moderna’ fu tra i eventi sismici del 2009 e, verso opere meno celebra- per far questo, si era ritenu- te di artisti pur sempre no- 1513 con attorte e langui- Dall'alto: Francesco Bassano, to opportuno trasferire tem- ti e verso creazioni di mae- "Ratto di Europa", dipinto de fi gure ispirate all’antico: esposto nella mostra allestita poraneamente in Abruzzo stri di minor fama, ma non vero e proprio preludio del- a Santo Stefano di Sessanio; opere degli Uffi zi, per pro- per questo meno poetici, la lingua fi gurativa fi orentina un ambiente delle nuove sale iettare su quel luogo un po’ con l’auspicio che anche del Cinquecento. degli Uffi zi dedicate alla della luce di cui gode il mu- questa nuova opportunità pittura del Cinquecento ed Per le pareti delle sale degli uno relativo all'esposizione seo. consenta a Santo Stefano stranieri fu scelto il blu, oggi dei marmi ellenistici. Questo progetto si era re- di Sessanio di rinnovare il è invece il rosso cremisi (co- so possibile anche grazie al successo di "Condivisione lore caro ai Medici) a conno- generoso contributo degli di affetti". tare i nuovi spazi. Nelle sale il bianco dei muri) sarà quel Amici degli Uffi zi, che con affacciate sul piazzale e di- pannello tinto di rosso a sug- lo stesso sentimento aveva- segnate da Vasari sarà rosso, gerire il percorso del Cinque- no prontamente sostenuto Marta Onali però, soltanto il pannello che cento nella sequenza dei lo- la Galleria in seguito all’at- i progettisti hanno concepito cali. tentato mafi oso del 1993, per celare lo spazio necessa- in cui numerose opere ri- “Paesi, pastori e viandanti. rio agl’impianti di condizio- Marmi antichi e visioni dipinte masero assai danneggiate provenienti dagli Uffi zi namento. Non volendo toc- (e tre addirittura perdute). a Santo Stefano di Sessanio”. care la bicromia vasariana Il percorso espositivo at- A cura di Antonio Natali. (il grigio della pietra serena e Antonio Natali tuale si articolerà in tre di- Fino al 30 settembre. ICONE D'ARMONIA IL GIORNALE VITA DEGLI UFFIZI DEGLI UFFIZI Pubblicazione periodica quadrimestrale GLI STRUMENTI A CORDA SONO dell’Associazione IL FILO CONDUTTORE DI UNA MOSTRA METAMORFOSI Sono in mostra anche le due sommerso nel tempo dalle vernici DI UN AUTORE cere preparatorie alla fusione ossidate che ricoprivano l’opera. AL GABINETTO DISEGNI E STAMPE DEGLI Dal 10 al 30 settembre nella ed appunti estratti dal ‘Giornale È stato reso ancor più squillante FFIZI ELLE OPERE GRAFICHE LA STORIA Sala del Camino, al primo piano notturno’ di Jan Fabre, referiti a ed insieme equilibrato con questo U . N , della fabbrica vasariana, sono un viaggio fiorentino del 1979. intervento quel tocco personale E LA PRASSI MUSICALE DEL RINASCIMENTO in esposizione due autoritratti Per l’occasione è stato edito che la pittrice olandese, già nel di Jan Fabre, l’artista belga di un pieghevole (il numero 51), 1888, aveva scelto per dare risonanza internazionale, che ha a cura del Centro Di. potenza espressiva alla propria AMICI uesta mostra è dedi- tradizionale collaborazione e legato la propria immagine al effigie. degli UFFIZI cata alle immagini di il prolifi co interscambio cul- dono generoso di una doppia Qun oggetto: lo stru- turale tra il Kunsthistorisches presentazione di sé in forma DIRETTORE EDITORIALE mento a corda. Come tutti zoomorfa. Le sue opere in PER RICORDARE Maria Vittoria Colonna Rimbotti gli strumenti, esso necessi- Bottega di Giovanni Battista bronzo fanno parte di una serie Jan Fabre, "Chapter VIII", ANTONELLA COMITATO DI REDAZIONE Cima, “Orfeo incanta gli ta dell’intervento della mano di 18 doppie sculture, in cui 2010, bronzo, Galleria ROMUALDI Presidente animali con la musica”, inizi per adempiere alla sua fun- la metamorfosi dell’autore si degli Uffizi, Collezione Per interessamento di Mariarita Antonio Natali del sec. XVI. Penna, pennello degli Autoritratti rivela nella mutazione, tra realtà Signorini, membro del gruppo Segretario zione. Soltanto così si può e inchiostro in parte diluito. (foto di Pat Verbruggen, Maria Novella Batini creare il suono delle corde GDSU Inv. 1680 F e finzione, dell’uomo/animale. © Angelos). energia di Italia Nostra, la Redattori somma raccolta Massimo Griffo, Mario Graziano Parri, in occasione di Anna Maria Piccinini visite condotte Coordinamento per gli Uffizi dai colleghi della Giovanna Giusti APPUNTAMENTI Galleria, è stata ASSOCIAZIONE per gli Amici destinata al AMICI degli UFFIZI restauro - realizzato Presidente dalla Ditta Nike Maria Vittoria Colonna Rimbotti ● Visite alle Nuove Sale Vice Presidente e dedicato alla Emanuele Guerra degli Uffizi, guidate da memoria di Fabrizio Paolucci per la Antonella Romualdi Consiglieri Patrizia Asproni, Giampaolo Bonechi, scultura ellenistica, e da - della scultura Giovanni Gentile, Michele Gremigni, cosidetta pseudo- Fabrizio Guidi Bruscoli, Francesca de Luca per Antonio Natali, Seneca. Anche la Elisabetta Puccioni, la pittura del Rinasci- nuova sala della Oliva Scaramuzzi mento e Raffaello. Sindaci scultura ellenistica Francesco Corsi, Enrico Fazzini, Lunedì primo ottobre è stata intitolata Corrado Galli alle ore 10 e lunedì 29 ad Antonella e due Sindaci supplenti Alberto Conti, Francesco Lotti ottobre alle ore 10. aperture domenicali di Villa Corsini Segreteria ● Visite al Corridoio Va- Tania Dyer sono state possibili c/o Fondiaria-SAI, via L.Magnifico 1, sariano guidate da Gio- 50129 Firenze. grazie al servizio Tel. 055 4794422, Fax 055 4792005 vanna Giusti. volontario offerto [email protected] Venerdì 5 ottobre, ore 10 IL GREMBIULE BLU dal personale di sorveglianza Hanno collaborato a questo numero (con partenza dagli Uffi- DELLA SCHWARTZE degli Uffizi. Cristina Acidini, Annamaria Bernacchioni, Valentina Conticelli, zi) e 11, 45 (con parten- L’autoritratto forte e innovativo Giovanna Giusti, Marco Masseti, di Therese Schwartze, che già Antonio Natali, Marta Onali, za da Boboli). Susanne Pollack, Muriel Vervat impressionava con il giallo del Giovanna Giusti ● Visita al Cenacolo Pubblicazione realizzata dalla fiocco e la tavolozza CASA EDITRICE BONECHI di Santa Apollonia (via Via dei Cairoli 18/B - materica brandita 50131 Firenze. Tel. 055 576841 XXVII Aprile n.1). dall’artista, ha Fax 055 5000766 che, invisibile e incorporeo, Institut in Florenz - Max- Sabato 3 novembre, ore liberato, durante il Direttore Responsabile Giovanna Magi pervade lo spazio riempien- Planck-Institut e il Gabinetto 10,30. recente restauro dolo di armonia. La mano da Disegni e Stampe degli Uffi zi. condotto da Progetto grafico e impaginazione ● Visita alla Sala del Sonia Gottardo sola però può far poco: tut- Elisabetta Bianco, Maria Rosanna Malagrinò Perugino recentemente to dipende da chi la muove. Luisa Landi, Debora Logo dell’Associazione Susanne Pollack restaurata, presso il Li- Amici degli Uffizi Orfeo, Apollo, Arione e Da- Minotti e diretto Sergio Bianco vide sono passati alla storia ceo Michelangelo. dalla scrivente, un Stampa (del mito o dell’Antico Testa- Martedì 6 e giovedì 8 vigoroso blu che Centro Stampa Editoriale Bonechi mento) per la loro straordina- novembre, ore 16. coloriva il grembiule ria capacità nel suonare uno “Il Dolce Potere delle Corde da lavoro, rimasto strumento a corda. Orfeo, Apollo, Arione e Davide Nelle opere esposte possia- nella grafi ca tra Quattro Per informazioni Sostengono l’Associazione mo vedere come questo og- e Cinquecento” e prenotazioni rivolgersi Therese Schwartze, Amici degli Uffizi getto sonoro ne determina la Gabinetto Disegni e Stampe al Welcome Desk "Autoritratto", con il loro contributo: vita (di ciascuna di esse) e, degli Uffi zi in collaborazione degli Amici degli Uffizi: 1988, olio su tela, Fondiaria-SAI s.p.a., Firenze; Friends of the Galleria degli Uffizi, Uffizi Gallery inc.; Ente Cassa di Risparmio viceversa, i soggetti e la sto- con il Kunsthistorisches tel. 055 285610. di Firenze; Provincia di Firenze; Vetreria Collezione degli Locchi, Firenze; Pinko, Firenze. ria delle opere infl uenzano la Institut in Florenz - Autoritratti percezione dello strumento Max-Planck-Institut, (Foto Paolo e inteso quale simbolo dell’ar- 21 giugno - 23 settembre 2012. Claudio Giusti). monia in generale. Ai disegni e alle stampe, prin- cipalmente quattro e cinque- ADERISCA OGGI STESSO centeschi, del Gabinetto Di- ALL’ASSOCIAZIONE AMICI DEGLI UFFIZI segni e Stampe degli Uffi zi si aggiunge una piccola sele- SCELGA UN FUTURO DI CIVILTÀ PER I SUOI FIGLI INVESTA zione di opere della Bibliote- CON NOI NELLA CULTURA E NELL’ARTE PERMETTENDO ca Marucelliana e del Museo LA REALIZZAZIONE DEI PROGRAMMI ANNUALI Nazionale del Bargello. LA SUA ADESIONE Per aderire all’Associazione Amici FORME Oltre a essere icone di armo- LE GARANTIRÀ: degli Uffizi inviare la quota associativa ASSOCIATIVE nia, gli strumenti raffi gura- ● Tessera personale nella modalità preferita: ti diventano testimoni della Individuale € 60 dell’Associazione. ❑ storia della musica, poiché ● Ingresso gratuito Assegno non trasferibile intestato all’Associazione Amici degli Uffizi, Famiglia forniscono informazioni sulla alla Galleria e ai musei statali fiorentini. c/o Fondiaria-SAI, via Lorenzo il Magnifico 1, (2 adulti + 2 minori) € 100 loro costruzione e sulla pras- ● Visite esclusive guidate alla Galleria. 50129 Firenze. si musicale dell’epoca. In ❑ Socio giovane ● Abbonamento Versamento tramite Conto Corrente (fino a 26 anni) € 40 continuità ideale con la “Mo- al Giornale degli Uffizi. Postale n°17061508. stra di strumenti musicali nei ● Inviti a mostre e ❑ manifestazioni culturali Versamento con bonifico sul conto intestato Socio sostenitore € 500 disegni degli Uffi zi”, che nel ● Biglietti ridotti per all’Associazione Amici degli Uffizi, presso la Cas- 1952 inaugurò questo genere gli spettacoli del Teatro sa di Risparmio di Firenze, codice IBAN IT 06 G Socio azienda € 1000 in Italia, l’esposizione, cura- Comunale, dell’ORT e del Teatro della Pergola. 06160 02809 0000 18289 C 00. ta dalla scrivente, suggella la