PROVINCIA DI Area funzionale Servizi in Campo Ambientale Servizio Valutazione Impatto Ambientale

Oggetto Procedura di verifica di assoggettabilità ai sensi dell’art. 19 del D.lgs. 152/06 e s.m.i.. Istanza pervenuta dalla ditta KEMIN NUTRISURANCE EUROPE S.r.l. avente ad oggetto: "INCREMENTO DELLA CAPACITA' DI TRATTAMENTO DELL'IMPIANTO PER LA PRODUZIONE DI ALIMENTI PER ANIMALI DA COMPAGNIA", nei comuni di e Zimella (VR).

determinazione n. 3485/19 del 08/11/2019

Decisione Il dirigente1 dell'Area funzionale Servizi in Campo Ambientale della Provincia di Verona: – esclude dalla procedura di valutazione di impatto ambientale, di cui al decreto legislativo 3 aprile 2006 n. 152 e successive modifiche ed integrazioni, l'istanza avente ad oggetto: "INCREMENTO DELLA CAPACITA' DI TRATTAMENTO DELL'IMPIANTO PER LA PRODUZIONE DI ALIMENTI PER ANIMALI DA COMPAGNIA", nei comuni di Veronella e Zimella (VR), dando atto della non necessità della Valutazione di Incidenza Ambientale.

Fatto A nome del legale rappresentante della KEMIN NUTRISURANCE EUROPE S.r.l.2 in data 11 aprile 20193 è pervenuta la documentazione relativa all'istanza avente ad oggetto "INCREMENTO DELLA CAPACITA' DI TRATTAMENTO DELL'IMPIANTO PER LA PRODUZIONE DI ALIMENTI PER ANIMALI DA COMPAGNIA", nei comuni di Veronella e Zimella (VR). Nella seduta del 13 settembre 2019 (verbale n. 92) il Comitato Tecnico per la Valutazione di Impatto Ambientale, ad unanimità, ha ritenuto di escludere l'intervento in argomento dalla procedura di VIA, dando atto della non necessità della Valutazione di Incidenza Ambientale. In data 06 novembre 2019 la conferenza decisoria in materia di VIA, convocata ai sensi dell'art. 10 comma 2 della L.R. n. 4/2016, ha valutato il parere espresso dal Comitato Tecnico VIA nella seduta del 13 settembre 2019 (verbale n. 92) ed ha approvato, ad unanimità, di non assoggettare a VIA l'intervento, condividendone le motivazioni riferite nel citato verbale.

Motivazione La decisione si fonda sull’istruttoria effettuata dall’ufficio competente ai sensi della normativa riportata in nota4, sulla base del parere del Comitato Tecnico V.I.A., così come espresso con verbale n. 92 del 13 settembre 2019, nonché sugli esiti della conferenza decisoria del 06 novembre 2019.

1 L’art.107 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267 “Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali”, l’articolo 75 del vigente statuto della Provincia e gli articoli 28 e 31 del vigente regolamento della Provincia sull’ordinamento degli uffici e dei servizi attribuiscono ai dirigenti o ai funzionari da loro delegati la competenza ad adottare gli atti di assenso. 2 KEMIN NUTRISURANCE EUROPE S.r.l. con sede legale in via Della Tecnica n. 11 – 37040 Veronella (VR). 3 Istanza pervenuta a mezzo pec acquisita agli atti della Provincia ai prot. n. 19637 e 19645 del 11/04/2019 e successivamente integrata. 4 Decreto legislativo 3 aprile 2006 n. 152 e successive modifiche ed integrazioni. Determinazione n. 3485/19

Obblighi da La ditta è tenuta a realizzare il progetto rispettandone in maniera vincolante le rispettare caratteristiche e le misure previste al fine di evitare o prevenire eventuali impatti ambientali significativi e negativi, come riportate negli elaborati agli atti e richiamate nel parere del Comitato Tecnico per la Valutazione di Impatto Ambientale del 13 settembre 2019 (verbale n. 92) il cui “estratto” viene allegato alla presente costituendone parte integrante e sostanziale.

Avvertenze Il presente provvedimento, completo dell'allegato estratto di Verbale n. 92 del 13 settembre 2019, viene consegnato alla ditta proponente ed è data comunicazione di pubblicazione a: comune di Veronella, comune di Zimella, ARPAV Dip. Provinciale di Verona, Dipartimento di Prevenzione AULSS 9 e Acque Veronesi s.c.a.r.l.. La determinazione è pubblicata all’albo pretorio5 e sul sito della Provincia.

Ricorso Se esistono validi motivi per contestare questo provvedimento è possibile presentare ricorso al giudice amministrativo6, in alternativa, ricorso straordinario al Presidente della Repubblica7.

F.to: Il dirigente Paolo Malesani

5 Per un tempo determinato che verrà reso noto nella nota di comunicazione della presente. 6 Il ricorso al giudice amministrativo va presentato entro 60 giorni dal ricevimento del presente provvedimento. 7 Il ricorso straordinario al Presidente della Repubblica va presentato entro 120 giorni dal ricevimento del presente provvedimento. Determinazione n. 3485/19

PROVINCIA DI VERONA Legge Regionale 08 febbraio 2016, n. 4 COMITATO TECNICO PROVINCIALE VALUTAZIONE IMPATTO AMBIENTALE Estratto Verbale n. 92 Seduta del 13 settembre 2019

Il giorno 13 settembre 2019 alle ore 8,45 presso la sala riunioni “Giulietta e Romeo” nella sede di via delle Franceschine n. 10 della Provincia di Verona, si è riunito il Comitato Tecnico Provinciale per la Valutazione di Impatto Ambientale (V.I.A.), istituito8 e convocato9 in conformità a quanto previsto dalla Legge regionale 18 febbraio 2016 n. 4 e dal conseguente “Regolamento per la disciplina dello svolgimento delle funzioni di autorità competente a procedure di V.I.A. e per il funzionamento del Comitato Tecnico per la Valutazione dell’Impatto Ambientale (VIA)”.10 Sono stati convocati alla seduta i seguenti componenti:

Nominativo Ente/Esperto Presenza Paolo MALESANI PRESIDENTE - Dirigente dell'Area funzionale Servizi in Campo Ambientale Presente * ** - Provincia di Verona o suo sostituto. Francesca ZANTEDESCHI Responsabile Servizio V.I.A. o suo sostituto - Ufficio prov.le competente in Presente materia di V.I.A. Giancarlo CUNEGO Direttore Dip. Prov.le A.R.P.A.V. - o suo delegato Francesca PREDICATORI Presente Carlo POLI Responsabile del Servizio S.I.T. e pianificazione, area programmazione e Presente * ** sviluppo del territorio - Provincia di Verona - o suo delegato - componente M. Elisabetta Gasparrini esperto in pianificazione urbana, territoriale e del paesaggio; tutela dei beni Presente * culturali ed ambientali. Donatella CERQUENI Esperto in diritto o economia ambientale. Presente Luca ADAMI Esperto in interventi idraulici e modellistica idraulica. Presente Giuseppe BONTURI Esperto in inquinamento acustico e agenti fisici. Presente * Andrea DALLA VALLE Esperto in contenimento degli inquinanti; impianti industriali ed analisi dei Presente ** rischi di incidenti industriali. Paolo Giovanni DE ROSSI Esperto in difesa del suolo, geologia e idrogeologia. Presente Anna ROSSI Esperto in salute ed igiene pubblica. Presente ** Emanuela VOLTA Esperto in tutela delle specie biologiche e della biodiversità; tutela Presente dell’assetto agronomico e forestale.

*Come rilevato nel verbale entra nel corso della seduta. **Come rilevato nel verbale esce nel corso della seduta.

Il Presidente11 accertata la regolare convocazione e la presenza del numero legale alle ore 09,05 dichiara aperta la seduta ed invita a trattare gli argomenti iscritti all’ordine del giorno: - omissis -

8 Decreto del Presidente della provincia di Verona n. 4 del 25 gennaio 2019 visionabile al seguente link: http://www.provincia.verona.it/servizi/registroDecretiPresidente/elencoRegistroDecretiPresidentePublic.aspx 9 Con nota prot. n. 48514 del 09/09/2019 - trasmesso anche ad eventuali SUAP di competenza.. 10 Approvato con Deliberazione di Consiglio Provinciale n. 34 del 19/12/2018, visionabile al seguente link: http://www.provincia.vr.it/newweb/Organi-di-governo/Consiglio-Provinciale/Deliberazioni-del-Consiglio- provinciale/Deliberazi13/Consiglio-13/Deliberazione- n.-34.pdf 11 Essendo momentaneamente assente Paolo Malesani, come da regolamento, assume la presidenza Francesca Zantedeschi. 1 Determinazione n. 3485/19

Argomento n. 4 - o.d.g. n. 4

• KEMIN NUTRISURANCE EUROPE S.r.l. – Intervento nel comune di Veronella e Zi- mella (VR). “INCREMENTO DELLA CAPACITA’ DI TRATTAMENTO DELL’IMPIANTO PER LA PRODUZIONE DI ALIMENTI PER ANIMALI DA COMPAGNIA”, nei comuni di Ve- ronella e Zimella (VR). Istanza presentata ai sensi degli art. 19 del D. lgs. 152/06 e s.m.i.. - Di- scussione parere.

Discussione per cui sono stati convocati i comuni di Veronella e Zimella.

Alle ore 10 ,10 - il segretario rileva che sono presenti in rappresentanza del comune di Veronella Antonio Tessari e Laura Gini e del comune di Zimella Giuseppe Piubello. Il Presidente informa che, ai prot. n. 19637 e 19645 del 11/04/2019 e successivamente integrata, si è acquisita a nome del legale rappresentante della KEMIN NUTRISURANCE EUROPE S.r.l., la documentazione relativa all'istanza avente ad oggetto "INCREMENTO DELLA CAPACITA' DI TRATTAMENTO DELL'IMPIANTO PER LA PRODUZIONE DI ALIMENTI PER ANIMALI DACOMPAGNIA", nei comuni di Veronella e Zimella (VR). Ricorda che in data 17/05/2019 l'istruttoria12 è stata assegnata al gruppo di lavoro composto da: Adami e Rossi, individuando come referente Adami. Ricorda inoltre che a seguito del parere espresso nella seduta del 22/07/2019 (verbale n. 89) con nota prot. n. 42760 del 02/08/2019 si è inoltrata la richiesta di integrazioni; acquisite al prot. n. 47986 del 05/09/2019. Invita il referente, o un membro del gruppo istruttorio, ad esporre al comitato la relazione e proposta di parere in ordine all'impatto ambientale. Prende la parola Adami, che da lettura della relazione istruttoria allegata al presente verbale sotto il numero 1) per costituirne parte integrante e sostanziale, con la quale il gruppo istruttorio propone di non assoggettare a V.I.A. l'intervento in oggetto. Il Presidente mette ai voti la sopra citata proposta che viene accolta ad unanimità dei presenti, con il seguente voto deliberativo:

Componenti 10 Malesani, Zantedeschi, Predicatori, Adami, Bonturi, Cerqueni, Dalla presenti Valle, De Rossi, Rossi e Volta. Voti 10 Malesani, Zantedeschi, Predicatori, Adami, Bonturi, Cerqueni, Dalla Favorevoli Valle, De Rossi, Rossi e Volta. Voti Contrari 0

Con la votazione così esperita, il Comitato tecnico V.I.A. approva la proposta di cui sopra.

Alle ore 10.20 escono i rappresentanti dei comuni di Veronella e Zimella.

- omissis -

12 Ai sensi dell’art. 11 comma 3 del “Regolamento per la disciplina dello svolgimento delle funzioni di autorità competente a procedure di V.I.A. e per il funzionamento del Comitato Tecnico per la Valutazione dell’Impatto Ambientale (VIA)” approvato con Deliberazione di Consiglio Provinciale n. 34 del 19/12/2018. 2 Determinazione n. 3485/19

Allegato n. 1

PROVINCIA DI VERONA COMITATO TECNICO VALUTAZIONE IMPATTO AMBIENTALE

Istanza presentata dalla ditta: Kemin Nutrisurance Europe S.r.l. con sede legale e sede operativa in Veronella in Via della Tecnica

Oggetto della richiesta: incremento della capacità di trattamento dell’impianto per la produzione di alimenti per animali da compagnia.

Procedura di Valutazione di Impatto Ambientale (V.I.A.) Provinciale/Regionale/Statale ai sensi del- l’art.ì 19 del d.lgs 152/06 e smi. Intervento ricadente al punto 4, lettera f dell’Allegato IV alla parte II del d.lgs 152/06 e smi

Istruttoria assegnata nella seduta del 17.05.2019 al gruppo di lavoro composto da: ing. Luca Adami (coordinatore/relatore) ing. Anna Rossi Analisi della documentazione allegata alla richiesta, assunta ai fini dell’istruttoria:

o Studio preliminare ambientale – relazione tecnica; o Valutazione previsionale impatto acustico; o Valutazione di incidenza ambientale – elaborato grafico e relazione tecnica; o Documentazione fotografica; o Planimetria generale, prg, mappa catastale; o Piante prospetti e sezioni; o dichiarazione non necessità Vinca; o parere acque veronesi nuovo depuratore; o autorizzazione AIA DGRV 82 del 11.12.2015 revisione limiti; o Integrazioni per trattamento acque ricircolo scrubber; o Integrazioni progetto trattamento emissioni silos; o Integrazioni analisi trattamento emissioni silos; o Integrazioni trattamento cold plasma; o Integrazioni biofiltri portatili; o Integrazioni istruzione I001 – Gestione scrubber; o Integrazioni istruzione I002 gestione biofiltro; o Integrazioni relazione integrazioni emissioni odorigene. A – STUDIO PRELIMINARE AMBIENTALE (S.I.A.) A.1 - QUADRO PROGETTUALE IMPIANTO ESISTENTE L’azienda Kemin rientra nell’attività IPPC di cui al punto 6.5 dell’Allegato VIII alla parte II del D.Lgs. n. 152/06. L’impianto è attualmente autorizzato con Autorizzazione Integrata Ambientale rilasciata nel marzo 2015 (D.G.R.V. n. 397 del 31/03/2015, integrata con D.G.R.V. n. 23 del 17/06/2015 e D.G.R.V. n. 82 del 11/12/2015). 3 Determinazione n. 3485/19

La messa in esercizio dell’impianto Kemin in regime di A.I.A. è stata effettuata in data 2 gennaio 2017. Nel 2015 l’impianto esistente Kemin di Veronella è stato autorizzato ad incrementare la capacità produttiva da 1515 t/anno a 9107 t/anno (quantità di materiale di origine animale in ingresso al ciclo produttivo). Nei mesi di settembre e ottobre 2017 presso il sito produttivo Kemin di Veronella sono stati effettuate alcune ispezioni ambientali da parte di ARPAV che ha indicato come criticità che l’attuale depuratore delle acque reflue risulta sottodimensionato e di conseguenza parte del refluo viene conferito come rifiuto e non inviato al depuratore per trattamento. Nel mese di gennaio 2018 la Kemin ha presentato alla Regione comunicazione di modifica non sostanziale dell’A.I.A. relativa all’incremento della capacità produttiva dello stabilimento senza interventi di modifica degli impianti produttivi. Lo stabilimento è destinato alla produzione di additivi appetibilizzanti per pet food, alimenti per animali da compagnia, a partire da residui di animali (fegati di pollo e di altri avicoli) con aggiunta di alcuni additivi ed ingredienti in forma liquida o solida. Da un punto di vista fisico la produzione è suddivisa in due categorie di prodotto: prodotto in forma liquida e prodotto in forma solida.

MODIFICHE ALLO STATO ATTUALE Le modiche produttive riguardano l’incremento della produzione ed il conseguente incremento del consumo di materie prime di origine animale, come dettagliato nei paragrafi successivi. Consumo materie prime ed additivi (attuale / previsto)

Produzione (attuale / prevista)

Modifiche strutturali / impiantistiche Le modifiche impiantistiche e strutturali allo stabilimento Kemin, sono le seguenti: - La realizzazione di un nuovo impianto di depurazione delle acque reflue in sostituzione dell’attuale impianto come descritto nel capitolo 3.3.1 seguente, previa acquisizione di un adiacente lotto inedificato appartenente al comune di Zimella di superficie pari a circa 5400 m2, come descritto di seguito; - L’acquisizione dell’adiacente lotto di superficie pari a circa 2500 m2 (rispettivamente 2100 m2 nel comune di Veronella e 400 m2 nel comune di Zimella), attualmente occupata da magazzino di superficie 250 m2 e tettoia esterna coperta di superficie 365 m2. Tale lotto, prima dell’acquisizione da parte di Kemin, era occupato da attività di deposito e gestione rottami ferrosi; verrà utilizzata da Kemin come deposito di macchinari e parti di impianto in disuso.

4 Determinazione n. 3485/19

Nuovo depuratore acque reflue Dal punto di vista del processo, il nuovo Impianto di depurazione non differisce molto da quello esistente, se non per quanto di seguito descritto. Anch’esso, come l’esistente, ha una prima sezione di trattamento chimico-fisico e una di trattamento biologico aerobico.

Le AIA Le modifiche impiantistiche previste in sede di istanza di A.I.A sono le seguenti prevedevano la realizzazione dei seguenti interventi: 1. Installazione di un modulo per tritare il materiale congelato a monte dell’unità emulsionatore (tritacarne). 2. Ampliamento linea dosaggio ingredienti mediante inserimento di n. 2 nuove tramogge. 3. Installazione di n. 8 nuovi silos per lo stoccaggio del prodotto finito in forma liquida. 4. Installazione di una seconda linea di essicazione, costituita da miscelatore e impianto Gatedryer di essicazione. 5. Installazione di una seconda linea di miscelazione. 6. Installazione di un secondo impianto di confezionamento del prodotto in forma solida. 7. Installazione di un nuovo biofiltro, a servizio dell’impianto di essicazione. 8. Installazione di un flottatore a monte dell’impianto biologico. 9. Installazione di un nuovo serbatoio per lo stoccaggio dell’acido orto fosforico; 10. Modifiche impiantistiche relative a impianto elettrico / aria compressa / acqua calda / vapore, a servizio dei nuovi elementi di impianto.

Sono state eseguite modifiche edilizie ed impiantistiche realizzate per il miglioramento dei servizi ai lavoratori e per l'ulteriore abbattimento delle emissioni odorigene: B. Ampliamento del locale spogliatoi; C. Installazione di un nuovo scrubber detto “scrubber 2”; D. Modifica al depuratore: vasca di accumulo in cls in luogo dei n. 3 serbatoi di accumulo in vetroresina; E. Modifica al depuratore: n. 2 nuovi serbatoi per lo stoccaggio dei chemicals.

5 Determinazione n. 3485/19

A.2 - QUADRO PROGRAMMATICO Il proponente allega una tavola di inquadramento in cui evidenzia che da PRG l’area ricade in zona territoriale omogenea D1.

A.3 - QUADRO AMBIENTALE Tale descrizione è riportata nello studio preliminare ambientale da pagina 20, la lista delle componenti e dei fattori ambientali considerati è la seguente:

La lista delle azioni connesse con l’attuazione delle opere di ammodernamento è la seguente: 6 Determinazione n. 3485/19

A.3.1 - Impatti sull’atmosfera Le emissioni in atmosfera generate dalla realizzazione del progetto: La situazione a progetto comporta le seguenti azioni che possono determinare impatto sulla componente ambientale in esame: ✓ incremento della capacità produttiva dello stabilimento (senza interventi di modifica degli impianti produttivi), relativamente ai seguenti aspetti: - incremento degli approvvigionamenti, con conseguente variazione del traffico veicolare indotto; - incremento della produzione di prodotto liquido (fase di cottura); - incremento della produzione di prodotto solido (fase di essicazione, miscelazione, confezionamento); - incremento dei prodotti in stoccaggio; - incremento delle spedizioni, con conseguente variazione del traffico veicolare indotto; - incremento della produzione di energia termica, ✓ realizzazione di nuovo impianto di depurazione, in sostituzione dell’attuale impianto, relativamente ai seguenti aspetti: - variazione del traffico veicolare indotto legato al trasporto dei rifiuti derivanti da depuratore.

-IMPATTI Le modifiche previste relative al potenziamento della attuale capacità produttiva non presuppongono variazioni qualitative dei flussi immessi in atmosfera (il ciclo produttivo non subisce alcuna modificazione). Sono inoltre presenti attività accessorie al ciclo produttivo in grado di produrre emissioni in atmosfera, in particolare: ➢ stoccaggio delle materie prime, dei prodotti ausiliari e dei prodotti finiti;

➢ produzione di energia termica mediante centrali termiche a combustione;

7 Determinazione n. 3485/19

➢ esecuzione di analisi di laboratorio; ➢ esecuzione di prove mediante impianto pilota;

➢ produzione di energia elettrica in caso di emergenza mediante gruppo elettrogeno;

➢ attività logistiche di approvvigionamento materie prime e spedizione di prodotti finiti (traffico veicolare indotto).

Mitigazioni: Presso lo stabilimento è presente un impianto di biofiltrazione per il trattamento e l’abbattimento delle emissioni odorigene prodotte dall’ossidazione delle sostanze organiche a contatto con l’aria: per le polveri e le unità odorimetriche in uscita dai biofiltri, si evidenzia che tali concentrazioni sono sempre risultate significativamente inferiori a quelle autorizzate. Gli impianti attualmente presenti rispettano le BAT (Best Available Technology) individuate per gli impianti destinati all’eliminazione o al recupero di carcasse e di residui animali (noti anche come impianti di rendering) i quali sono caratterizzati in genere da esternalità ambientali molto più significative rispetto a quelle attribuibili alla Kemin; per esempio le unità odorimetriche prodotte dalla Kemin per tonnellata di materia prima trattata (a monte dell’abbattimento) risultano pari a circa 4*108 UO e quindi inferiori almeno di un ordine di grandezza a quelle generate da un impianto di rendering standard. Si ritiene quindi che la sola modifica del quantitativo di materiale di origine animale trattato non possa incrementare significativamente gli impatti emissivi rispetto a quelli autorizzati. Per quanto riguarda l’impatto sulla componente atmosfera determinato dal traffico veicolare indotto, si segnala che i flussi veicolari sono generati da: ➢ trasporto materie prime di origine animale (fegati);

➢ trasporto additivi e materie ausiliarie; ➢ spedizione prodotti finiti;

➢ trasporto rifiuti liquidi derivanti da depuratore. La quantificazione del traffico veicolare indotto ed il numero di veicoli al termine degli interventi sono stati stimati sulla base delle indicazioni del reparto logistica Kemin, come riportato in Tabella

l’incremento dei trasporti relativi all’approvvigionamento di materie prime ed additivi e la spedizione dei prodotti finiti è stata posta pari al 36%, proporzionalmente all’incremento di produzione. Tale ipotesi risulta cautelativa in quanto è presumibile che l’incremento del traffico risulti inferiore a quanto indicato per le seguenti motivazioni:

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- attualmente non viene sfruttata l’intera capacità di carico dei veicoli destinati al trasporto delle materie prime di origine animale, in quanto il trasporto di tale materia deve avvenire necessariamente con cadenza giornaliera, per garantire la freschezza del materiale; in futuro è possibile stimare un migliore sfruttamento della capacità di carico dei mezzi; - analogamente per quanto riguarda il trasporto dei prodotti finiti, è possibile stimare un migliore sfruttamento della capacità di carico dei mezzi. ➢ È possibile stimare una sostanziale riduzione del trasporto di rifiuti liquidi derivanti da depuratore, in particolare si segnala che: - allo stato attuale la quasi totalità dei rifiuti liquidi è rappresentata dalle acque di lavaggio (pari a circa 13800 m3/anno) non trattate dal depuratore in quanto superiori alla capacità di trattamento dell’attuale depuratore; - la realizzazione del nuovo depuratore consentirà il trattamento della totalità delle acque di lavaggio (con conseguente eliminazione del relativo traffico veicolare, quantificabile in n. 493 veicoli/anno); - il nuovo depuratore sarà dotato di uno stadio centrifuga fanghi che consentirà la concentrazione dei fanghi a circa il 25% di materia secca (contro il 5% dell’attuale depuratore), con conseguente riduzione del relativo traffico veicolare derivante, passando dai 145 veicoli/anno attuali a circa 29 veicoli/anno allo stato di progetto. Non si ritengono necessari particolari interventi di mitigazione e compensazione, sui segnalano tuttavia alcuni interventi tecnici effettuati al fine di migliorare ulteriormente le emissioni odorigene in uscita dal biofiltro, In particolare sono stati installati a monte del biofiltro due ulteriori stadi di umidificazione/lavaggio della corrente di aria destinata al biofiltro.

A.3.2 - Impatti sull’ambiente Idrico Uso della risorsa ante e post intervento La situazione a progetto comporta le seguenti azioni che possono determinare impatto sulla componente ambientale in esame: ✓ incremento della capacità produttiva dello stabilimento (senza interventi di modifica degli impianti produttivi), relativamente ai seguenti aspetti: - incremento degli approvvigionamenti e degli scarichi idrici per lavaggi manuali e lavaggi CIP (clean in place); ✓ realizzazione di nuovo impianto di depurazione, in sostituzione dell’attuale impianto, relativamente ai seguenti aspetti: - variazione degli scarichi idrici derivanti dal nuovo depuratore; - variazione dei rifiuti prodotti derivanti dal nuovo depuratore. Lo stabilimento è collegato alla rete acquedottistica gestita dalla Società Acque Veronesi; i consumi idrici sono determinati principalmente dal lavaggio giornaliero degli ambienti che ospitano le linee di processo e dal lavaggio delle macchine (lavaggi manuali, lavaggi CIP) ed in secondo luogo per gli utilizzi igienico sanitario, di processo (cottura materia prima) e per attività accessorie (impianti termici, umidificazione biofiltro, alimentazione scrubber).

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Acque superficiali e sotterranee ante opere Lo stabilimento è autorizzato a scaricare i reflui industriali e quelli civili nella rete fognaria gestita dalla società consortile Acque Veronesi, in particolare lo stabilimento possiede due allacciamenti alla fognatura pubblica acque nere, uno dedicato ai reflui civili e uno dedicato ai reflui industriali. I reflui industriali sono prodotti dal lavaggio giornaliero degli ambienti che ospitano le linee di processo e dal lavaggio delle macchine (lavaggi manuali, lavaggi CIP). Tali reflui sono trattati in un impianto biologico con nitrificazione-denitrificazione in doppio stadio Nell’attuale impianto di depurazione vengono smaltiti come rifiuti liquidi i reflui che eccedono la capacità di trattamento dell’impianto di depurazione. Allo stato attuale, considerando un prelievo da acquedotto pari a circa 48281 m3/anno, l’impianto di depurazione richiede lo smaltimento delle seguenti quantità di rifiuti liquidi: ✓ acque di lavaggio (non trattate dall’impianto in quanto eccedono la capacità di trattamento): 13800 m3/anno; ✓ fanghi da impianto di depurazione (in concentrazione pari al 5% di sostanza secca): 4069 m3/anno, il quantitativo di rifiuti liquidi conferiti con codice 02.02.01 è pertanto pari a 17869 m3/anno (circa il 33% del prelievo da acquedotto). Acque superficiali e sotterranee post opere La realizzazione del nuovo depuratore consentirebbe: ✓ il totale trattamento delle acque derivanti dagli impianti produttivi; ✓ la concentrazione dei fanghi in uscita dal trattamento (dal 5% al 25% di sostanza secca), grazie al processo finale mediante centrifugazione. Considerando cautelativamente un incremento delle acque in ingresso al depuratore proporzionale all’incremento delle materie prime trattate (+36%) ed al tempo stesso la concentrazione dei fanghi in uscita dal trattamento, il quantitativo di rifiuti trattati passerebbe da 17869 m3/anno a soli 1107 m3/ann Interventi di mitigazione e compensazione Alla luce di tali considerazioni non si rende necessaria la realizzazione di interventi di mitigazione o compensazione relativamente agli scarichi; inoltre si segnala che la realizzazione del nuovo depuratore è di per sé intervento di mitigazione dell’impatto per le motivazioni seguenti: ✓ consente il trattamento della totalità delle acque provenienti dallo stabilimento, senza necessità di ricorrere a smaltimento delle acque in eccesso; ✓ consente migliori garanzie di rispetto dei limiti normativi allo scarico Qualità dell’acqua: L’area di espansione della Kemin, dove prevista l’installazione del nuovo depuratore, verrà dotata di due reti distinte per la raccolta delle acque meteoriche ✓ Acque meteoriche provenienti da aree pavimentate esterne al depuratore, recapitanti nella rete acque bianche (cfr. rete in colore verde in figura ); ✓ Acque meteoriche provenienti dall’area a ridosso delle vasche dell’impianto di depurazione,

10 Determinazione n. 3485/19

raccolte in apposita vasca con recapito al depuratore stesso (cfr. rete in colore blu in figura ).

Mitigazioni: Non si rende necessaria la realizzazione di interventi di mitigazione o compensazione relativamente alla raccolta delle acque meteoriche.

A.3.3 - Impatti sul suolo e sottosuolo Suolo Il progetto comporta l’ampliamento del confine di proprietà della Kemin mediante acquisizione di terreno per la realizzazione del depuratore e di un capannone adiacente nel comune di Veronella. L’area di espansione della Kemin, dove prevista l’installazione del nuovo depuratore, risulta attualmente in parte dotata di pavimentazione e in parte costituita da area a prato. La realizzazione del nuovo depuratore interessa esclusivamente la porzione del lotto già dotata di pavimentazione; non si prevede la realizzazione di ulteriori pavimentazioni nelle aree a prato.

Mitigazioni: Non si rende necessaria la realizzazione di interventi di mitigazione o compensazione relativamente all’uso del suolo

1. Sottrazione di suolo: L’area come dichiarato dal proponente utilizzata per la realizzazione del depuratore attualmente risulta in parte pavimentata e in parte ad uso prato.

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A.3.4 – Impatti sulla popolazione e rischi per la salute umana, il patrimonio culturale, il paesaggio o l'ambiente (quali, a titolo esemplificativo e non esaustivo, in caso di incidenti o di calamita') La situazione a progetto comporta le seguenti azioni che possono determinare impatto sulla componente ambientale in esame: ✓ incremento della capacità produttiva dello stabilimento (senza interventi di modifica degli impianti produttivi), relativamente ai seguenti aspetti: - incremento degli approvvigionamenti, con conseguente variazione del traffico veicolare indotto; - incremento della produzione di prodotto solido (fase di essicazione, miscelazione, confezionamento); - incremento delle spedizioni, con conseguente variazione del traffico veicolare indotto; - incremento della produzione di energia termica, ✓ realizzazione di nuovo impianto di depurazione, in sostituzione dell’attuale impianto, relativamente ai seguenti aspetti: - variazione del traffico veicolare indotto legato al trasporto dei rifiuti derivanti da depuratore.

1. Rischi da contaminazione dell’aria:  Fase di esercizio: -emissioni odorigene

12 Determinazione n. 3485/19

- il rischio che nel corso dell’attività produttiva si verifichino incidenti (incendi o incidenti con il coinvolgimento di sostanze pericolose 1. Rumore: a) Fase di cantiere (compresi, ove pertinenti, i lavori di demolizione); b) Fase di esercizio: 2. Incidentalità stradale:  Fase di cantiere (compresi, ove pertinenti, i lavori di demolizione);  Fase di esercizio: Mitigazioni: Le operazioni che possono determinare l’esposizione alle sostanze pericolose citate sono attualmente condotte nel rispetto delle normative di legge, secondo precise procedure operative e mediante mezzi dotati di sistemi di sicurezza; di conseguenza l’eventualità che si verifichino incidenti o sversamenti accidentali è in ogni caso estremamente bassa. La presenza dei bacini di contenimento costituisce misura di mitigazione già in essere per la limitazione di eventuali conseguenze legate a sversamenti. Relativamente al potenziale impatto sulla popolazione generato dalle emissioni odorigene si segnala che gli impianti di abbattimento (biofiltro) attualmente presenti rispettano le BAT (Best Available Technology) individuate per gli impianti destinati all’eliminazione o al recupero di carcasse e di residui animali (noti anche come impianti di rendering) i quali sono caratterizzati in genere da esternalità ambientali molto più significative rispetto a quelle attribuibili alla Kemin. Inoltre, come evidenziato nella presente relazione sono stati installati a monte del biofiltro due ulteriori stadi di umidificazione/lavaggio della corrente al fine di permettere un ulteriore abbattimento delle emissioni. Compensazioni ambientali: Non si ritengono necessari interventi di mitigazione e compensazione, oltre all’installazione dei bacini di contenimento in corrispondenza dei serbatoi di sostanze pericolose, già previsti a progetto (nuovo depuratore). Si segnala inoltre che l’installazione dello scrubber “Tecoma” (cfr. capitolo 4.2), realizzato in sostituzione del filtro a maniche garantisce una maggior sicurezza del punto di vista della protezione antincendio e relativa alla possibile formazione di atmosfere esplosive.

ai rischi per la salute umana, il patrimonio culturale, il paesaggio o l'ambiente (quali, a titolo esemplificativo e non esaustivo, in caso di incidenti o di calamita');

A.3.5 - Impatti derivanti da rumore e vibrazioni, nonché da luce, calore, radiazioni La previsione d’impatto acustico delle sorgenti sonore è stata realizzata mediante simulazione con software.

13 Determinazione n. 3485/19

Tenuto conto di quanto fin qui riportato è quindi possibile confermare il rispetto dei valori limite di emissione sonora relativi alla classe V in cui è inserita KEMIN anche nella futura situazione impiantistica. Per quanto riguarda l’immissione sonora (impatto sonoro derivante dal nuovo depuratore oggetto di valutazione) presso i ricettori residenziali più vicini Considerando la distanza sorgente-ricettore (non inferiore ai 430 metri) è possibile stimare, sfruttando i noti algoritmi di calcolo relativi alla propagazione del suono in campo libero ((LP1 - LP2 = 20 Log10 (D2) - 20 Log10 (D1)), un valore ampiamente inferiore ai 30 dB(A). Dalle valutazioni eseguite all’esterno del ricettore è quindi possibile prevedere che all’interno dell’ambiente abitativo, l’impatto sonoro nella nuova configurazione impiantistica può essere considerato del tutto trascurabile rispetto alla situazione in essere e permette di attestare il rispetto del criterio differenziale, che definisce in 3 dB(A) in periodo notturno considerando la distanza sorgente-ricettore (non inferiore ai 430 metri) è possibile stimare, sfruttando i noti algoritmi di calcolo relativi alla propagazione del suono in campo libero ((LP1 - LP2 = 20 Log10 (D2) - 20 Log10 (D1)), un valore ampiamente inferiore ai 30 dB(A). Dalle valutazioni eseguite all’esterno del ricettore è quindi possibile prevedere che all’interno dell’ambiente abitativo, l’impatto sonoro nella nuova configurazione impiantistica può essere considerato del tutto trascurabile rispetto alla situazione in essere e permette di attestare il rispetto del criterio differenziale, che definisce in 3 dB(A) in periodo notturno. Relativamente al traffico veicolare indotto si segnala che l’impatto acustico generato dal transito dei veicoli risulta del tutto trascurabile, in quanto: ➢ il transito avviene esclusivamente su strade extraurbane ed in particolare sulla S.P. 7 il cui tracciato risulta distante dai centri abitato e da eventuali ricettori e quindi particolarmente adatto alla circolazione di mezzi pesanti; ➢ le emissioni sonore derivanti dal transito dei veicoli non sono rilevanti, anche in considerazione dell’esiguo numero di veicoli futuro stimato; ➢ l’incremento dei veicoli circolanti in relazione all’attuazione delle modifiche previste è ridotto (pari a circa +16% rispetto al traffico attuale), come ampiamente descritto nel capitolo 5.4.2 della presente relazione (cfr. tabella 5.

Mitigazioni: Non si ritengono necessari interventi di mitigazione e compensazione.

14 Determinazione n. 3485/19

B – VALUTAZIONE DI INCIDENZA AMBIENTALE La relazione allegata alla Dichiarazione di non necessità di V.Inc.A. redatta ai sensi della DGRV

15 Determinazione n. 3485/19

1400/2017, conclude che: …”è possibile affermare che non siano possibili effetti significativi negativi sui siti della Rete Natura 2000. In particolare le attività in progetto, che consistono in alcune modifiche produttive, non sono tali da interferire con aree naturali., - non sono presenti nelle immediate vicinanze dello stabilimento elementi naturali quali boschi, zone umide, prati incolti naturali, grotte, corsi d’acqua naturali; - il sito della rete Natura 2000 più vicino allo stabilimento è il sito IT3110042 che dista circa 5200 m dallo stabilimento: a tale distanza non si prevedono effetti negativi.

C- COMPUTO METRICO E TARIFFA ISTRUTTORIA

Non presente

D - ATTIVITÀ ISTRUTTORIA :

• nella seduta del 17.05.2019, il proponente ha illustrato il progetto al Comitato Tecnico V.I.A. e si è tenuta la conferenza preliminare; • il gruppo istruttorio nella seduta del 22/07/2019 ha richiesto integrazioni • in data 20.08.2019 su richiesta della ditta tramite l’associazione industriali si è dato riscontro alla richiesta di incontro; • in data 05.09.2019 la ditta ha provveduto a trasmettere documentazione integrativa avente i seguenti elaborati: - Integrazioni documentali richieste dal Comitato Tecnico VIA ( Prot. n. 0042760 del 02/08/2019 ) - analisi trattamento emissioni silos - planimetria generale fognature e aree coperte - riepilogo spese progetto depuratore - modulo vinca

D.1 - Osservazioni pervenute:

Non sono pervenute osservazioni

D.2 - Pareri pervenuti:

Non sono pervenuti pareri

E - VALUTAZIONE DEL GRUPPO ISTRUTTORIO:

E.1 - Considerazioni del gruppo istruttorio in ordine all'impatto ambientale del progetto (S.I.A.): In merito al quadro programmatico il gruppo istruttorio rileva la completa assenza dello stesso all’interno dell’elaborato denominato “STUDIO PRELIMINARE AMBIENTALE” Si ritiene condizione necessaria ai fini della valutazione che il proponente completi tale studio attraverso l’inserimento di tale documentazione. In merito alle valutazioni dell’impatto odorigeno si considerano le proposte inserite nel progetto positive tuttavia non viene elaborato un cronoprogramma per attuazione di tali misure di mitigazione.

16 Determinazione n. 3485/19

E.2 - Considerazioni del gruppo istruttorio in ordine alla Valutazione di Incidenza Ambientale: Relativamente ai Siti Natura 2000 viene prodotto una dichiarazione non aggiornata di non necessità di valutazione di incidenza ai sensi dell'allegato E alla DGR n.1400/2017 ed allegata una Relazione tecnica. La relazione tecnica allegata alla dichiarazione di non necessità della V.I.nca fa riferimento al Punto 23, All. A, par. 2.2., DGR 1400/2017. Il gruppo istruttorio ritiene verificata l'effettiva non necessità della valutazione di incidenza si richiede tuttavia di integrare con modulistica aggiornata.

E3 - Valutazione su computo metrico estimativo e calcolo tariffa istruttoria In riferimento al DGRV 1021/2016 nella pratica non risulta allegato il computo metrico. Per tale motivo non risulta possibile definire la congruità della tariffa istruttoria.

E4 – Considerazioni del gruppo istruttorio in ordine alla documentaizone inviata dal proponente a seguito di richiesta integrazioni

Il proponente ha provveduto a trasmettere in data 05.09.2019 documentazione integrativa. Si riportano le valutazioni sulle integrazioni presentate: 1- venga integrato lo studio preliminare ambientale con la parte di inquadramento programmatico con verifica di conformità ai piani stessi; Il proponente nel documento INTEGRAZIONI DOCUMENTALI richieste dal Comitato Tecnico VIA (Prot. n. 0042760 del 02/08/2019) richiama la pianificazione e la compatibilità degli interventi oggetto di screening. - P.T.R.C.

- P.T.C.P

- Piano regionale di Tutela e Risanamento dell’Atmosfera Il piano delle emissioni autorizzato non viene modificato in quanto la domanda riguarda l’aumento di ella quantità del materiale di origine animale trattata da 27,107 t/giorno (Autorizzazione AIA regionale: D.G.R. n. 397 del 31/03/2015) a 36,905 t/giorno, con un incremento inferiore alla soglia prevista nel D. Lgs. n. 152/2006 art. 5, c. 1. Lettera l bis. Non sono inoltre previste modifiche di impianti che determinino nuove emissioni soggette ad un qualsiasi iter autorizzativo, e si può affermare che la modifica dei quantitativi lavorati non presuppone variazioni qualitative dei flussi immessi in atmosfera sulle emissioni prodotte.

- Piani di Area della Regione Veneto I Comuni di Zimella e di Veronella non rientrano in alcun piano di area; il più prossimo è il piano di area delle Pianure e Grandi Valli Veronesi relativo ai territori dei comuni di

17 Determinazione n. 3485/19

Albaredo d’Adige, Angari, , , Boschi Sant’Anna, , , , , , , Erbè, , , , , , , , , , Palù, Ronco all’Adige, , , , , Sorgà, Terrazzo, , , Villabartolomea, . Il piano di area Quadrante Europa (P.A.Q.E.) è anche esso piuttosto prossimo allo stabilimento in esame ed è relativo ai territori dei Comuni di: Verona, Bovolone, , Buttapietra, , Castel d'Azzano, Erbè, Isola della Scala, Mozzecane, Nogarole Rocca, , , , S. Giovanni Lupatoto, , , Sona, Ronco all'Adige, Trevenzuolo, Vigasio, e Zevio. Tali piani non risultano comunque applicabili all’area interessata dalla Kemin Nutrisance Eu- rope srl che risulta ricompresa nei Comuni di Veronella e di Zimella.

- Pianificazione di bacino (Piani stralcio per la tutela del rischio idrogeologico – PAI) Le aree specifiche oggetto dell’intervento non ricadono in alcuna area a pericolo idraulico secondo gli attuali strumenti di pianificazione (DPCM 21.11.2013 per il Fiume Brenta e

18 Determinazione n. 3485/19

DPCM 27.04.2006 per il fiume Adige, e tutte successive modifiche ed integrazioni).

- Piano Regolatore Generale di Veronella Il P.R.G. di Veronella inserisce l’area Kemin nelle proprie previsioni urbanistiche: come visibile in figura l’area in esame è classificata Zona “D2” – P.I.P. (Piani di Insediamenti Produttivi).

- Piano di assetto del territorio intercomunale (P.A.T.I.) di Veronella e Zimella. - Carta dei Vincoli e della pianificazione territoriale - l’area Kemin è delimitata dalla viabilità e dalle relative fasce di rispetto; - a Nord dello stabilimento è presente un gasdotto con relative fasce di rispetto.

19 Determinazione n. 3485/19

- Carta delle invarianti Nella carta sono individuabili i seguenti elementi “invarianti”: - Invarianti di natura paesaggistico ambientale: “siepi e filari alberati” (Art. 8.2.3 dell N.T.A.), a Sud-Ovest dello stabilimento Kemin;

- Invarianti di natura agricolo – produttiva: ambiti territoriali per la produzione dell’ D.o.c. e della patata (art. 8.3.1 delle N.T.A.) a Sud-Est dello stabilimento Kemin.

20 Determinazione n. 3485/19

- Carta delle fragilità - Idoneità edificatoria dei terreni: l’area ove sorge lo stabilimento Kemin, come peraltro l’interno territorio del P.A.T.I. è identificata “area idonea a condizione” (Art. 7.2 delle N.T.A.); - Altri componenti: a Nord dello stabilimento Kemin (a distanza superiore a 400 m) è presente un “sito a rischio di interesse archeologico – sito di possibili rinvenimenti archeologico” (Art. 7.5 delle N.T.A.).

1 - Carta delle trasformabilità - Azioni strategiche: l’area Kemin è all’interno di una zona classificata “area di urbanizzazione con- solidata” (Art. 15.2 delle N.T.A.); è inoltre indicata la potenziale direzione di sviluppo di tale area (freccia viola in figura 2.11), con indicazione delle specifiche destinazioni d’uso in sviluppo (in par- ticolare vengono indicate tutte e tre le possibili destinazioni d’uso: C-Commerciale / P-Produttivo / A-Altro).

21 Determinazione n. 3485/19

- Piano degli interventi (P.I.) di Veronella 1 Carta dei Vincoli e della pianificazione territoriale ( - l’area Kemin è delimitata dalla viabilità e dalle relative fasce di rispetto - a nord dello stabilimento è riportato il gasdotto con relative fasce di rispetto. 1 Carta delle Zone territoriali - l’area Kemin in esame è classificata Zona “D2” Industriale Artigianale di Espansione – P.I.P. (Piani di Insediamenti Produttivi); - l’area Kemin è delimitata a Nord e ad Ovest dalla viabilità, sono inoltre indicate le aree adibite a parcheggio (Zona F-d: “Parcheggio”); - a Nord dell’area Kemin, alla distanza di circa 100 m, il P.I. prevede la realizzazione di una area classificata “Zona F-c: “Parco gioco sport”).

- Piano degli interventi (P.I.) di Zimella La porzione di stabilimento di Kemin che occupa l’area del comune di Zimella ricade in zona “Industriale D1” e confina a Sud con “Zona agricola generica E”. A nord dello stabilimento è ripor- tato il gasdotto con relative fasce di rispetto.

- Piano di tutela delle acque Il proponente dimostra la conformità degli interventi al suddetto piano. Nei piazzali della Kemin non avvengono lavorazioni, non sono stoccate materie prime o rifiuti che possono rilasciate sostanze pericolose e pregiudizievoli per l’ambiente. Lo stoccaggio avviene infat- ti in contenitori chiusi (per esempio i fanghi sono stoccati in cisterne di politene a tenuta) di conse- guenza il dilavamento di sostanze pericolose e pregiudizievoli per l’ambiente non avviene e le su- perfici scoperte della Kemin non sono soggette alle prescrizioni di cui ai commi 1 e 3 dell’articolo 39 del P.T.A.. Le acque meteoriche derivanti dalle superfici ove presenti i depuratori delle acque industriali (attua- le depuratore e depuratore in fase di installazione) vengono raccolte separatamente e trattate dai de- puratori stessi prima del recapito finale. Le acque meteoriche provenienti dagli scarichi dei pluviali e dalle caditoie di raccolta dei piazzali sono convogliate in collettori in PVC interrati e da qui alla rete acque bianche.

Il proponente ha provveduto ad integrare il quadro di riferimento programmatico e a dimostrare la conformità dell’intervento rispetto agli strumenti urbanistici. La richiesta si considera evasa.

• 1- venga integrato il progetto con un cronoprogramma temporale dell’inserimento delle misure di mitigazione odorigene proposte e allegate al progetto oltre che per la realizzazione del nuovo impianto di depurazione così’ come richiesto nel parere di Acque Veronesi allegato dal proponente; Il proponente allega tabelle con cronoprogramma temporale sia delle mitigazioni alle emissioni odorigene che di realizzazione e messa in funzione del depuratore. 22 Determinazione n. 3485/19

La documentazione inviata dal proponente spiega in maniera dettagliata le fasi realizzative di quan- to richiesto, dimostrando la congruità del cronoprogramma con i lavori in progetto. La richiesta si considera evasa.

2- venga integrato il progetto con caratterizzazione delle sorgenti di odore come da linee guida SNPA che vada ad implementare quanto ad oggi autorizzato; Il proponente illustra le principali fonti di emissioni odorigene e ne caratterizza le stesse. Nella documentazione sono state allegate le analisi sulla concentrazione di odore eseguite presso la ditta.

Si ritiene che la documentazione integrativa dimostri in modo esaustivo la caratterizzazione delle sorgenti odorigene e i sistemi di abbattimento proposti. La richiesta si considera evasa.

3- venga prodotta una tabella comparativa dei flussi di traffico totali allo stato attuale e allo stato di progetto allegando planimetria con flussi di traffico;

Il proponente esplicita in maniera dettagliata il traffico veicolare come richiesto.

23 Determinazione n. 3485/19

Si esplicitano anche i flussi dalle varie arterie viarie in maniera dettagliata.

Si ritiene che la documentazione integrativa dimostri in modo esaustivo la caratterizzazione dei flussi del traffico totali allo stato attuale e nello stato di progetto, ritenendo trascurabili gli impatti. La richiesta si considera evasa.

4- venga data dimostrazione della conformità dell’impianto al PTA attraverso elaborato grafico; Il proponente dimostra la conformità degli interventi al suddetto piano.

24 Determinazione n. 3485/19

Nei piazzali della Kemin non avvengono lavorazioni, non sono stoccate materie prime o rifiuti che possono rilasciate sostanze pericolose e pregiudizievoli per l’ambiente. Lo stoccaggio avviene infat- ti in contenitori chiusi (per esempio i fanghi sono stoccati in cisterne di politene a tenuta) di conse- guenza il dilavamento di sostanze pericolose e pregiudizievoli per l’ambiente non avviene e le su- perfici scoperte della Kemin non sono soggette alle prescrizioni di cui ai commi 1 e 3 dell’articolo 39 del P.T.A.. Le acque meteoriche derivanti dalle superfici ove presenti i depuratori delle acque industriali (attua- le depuratore e depuratore in fase di installazione) vengono raccolte separatamente e trattate dai de- puratori stessi prima del recapito finale. Le acque meteoriche provenienti dagli scarichi dei pluviali e dalle caditoie di raccolta dei piazzali sono convogliate in collettori in PVC interrati e da qui alla rete acque bianche.

Il gruppo istruttorio ritiene che sia stata dimostrata la conformità al PTA, pertanto la richiesta si considera evasa.

5- venga integrato il progetto con computo metrico così come richiesto dal DGRV 1021/2016; Il proponente con allegato 3 integra quanto richiesto. Il computo è conforme con le attività descritte nel progetto presentato. La richiesta si considera evasa.

6- venga integrato il progetto con elaborato grafico con evidenziate le distanze del depuratore di progetto da ricettori sensibili; Il proponente allega dimostrazione con raggio di 400 metri e dimostra che in quel raggio non sono presenti edifici residenziali o ricettori sensibili. La richiesta si considera evasa.

7- venga prodotto allegato di non necessità a VINCA aggiornato; Il proponente allega modulistica aggiornata. Il documento è coerente con le normative vigenti è si ritiene di confermare la non necessità della Valutazione di Incidenza. La richiesta si considera evasa.

8- venga prodotto elaborato con computo metrico al fine di verificare la congruità delle spese di istruttoria.

Il proponente con allegato 3 integra quanto richiesto e riassunto nella tabella seguente:

In Riferimento alla DGRV 1021/2016 si ritiene congruo il calcolo della tariffa istruttoria.

25 Determinazione n. 3485/19

PROPOSTA DI PARERE

Il gruppo istruttorio incaricato per quanto sopra considerato e analizzato e sulla base delle osserva- zioni, dei pareri e delle controdeduzioni pervenuti esprime propone di non assoggettare a VIA il progetto presentato dalla ditta KEMIN s.r.l. per incremento della capacità di trattamento dell’im- pianto per la produzione di alimenti per animali da compagnia, nel rispetto delle condizioni proget- tuali e di tutte le misure previste dal progetto al fine di evitare o prevenire gli impatti.

A riguardo della Valutazione di Incidenza ambientale:

Si dà atto della non necessità della Valutazione di incidenza

F.to: ing. Luca Adami F.to: ing. Anna Rossi

Verona, lì 13/09/2019

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