REGIONE di Città di Castello Direzione Programmazione, innovazione e competitività dell’Umbria SCHEDE INSEDIAMENTO PRODUTTIVO/ ZONA INDUSTRIALE NORD Servizio Valorizzazione del territorio e tutela del paesaggio INSEDIAMENTI PRODUTTIVI QUADRO RICOGNITIVO DELL’INSEDIAMENTO PRODUTTIVO Sezione Promozione della qualità d el patrimonio paesaggistico regionale

Città di Castello Centro Urbano/Area produttiva Città di Castello Nord

Ecoazioni S.n.c.- Arch.tti Massimo Bastiani e Virna Venerucci; Giugno 2011

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CONTESTO DI RIFERIMENTO TERRITORIALE COMUNALE Ruolo e rango del Comune di nel contesto dell’Alto Tevere Il Comune di Città di Castello è uno dei principali centri urbani del corridoio insediativo dell’Alto Tevere, caratterizzato oltre che dalla consistente dimensione insediativa e da una discreta dotazione di funzioni urbane di livello intermedio rispetto agli altri centri dell’Alto Tevere, anche dalla rilevante specializzazione funzionale nel settore produttivo, che lo rendono uno dei più importanti poli industriali dell’Alto Tevere, la cui economia è fortemente condizionata dall’attività artigianale e industriale. Centro di polarizzazione delle relazioni con il contesto regionale e nazionale è uno dei poli urbani attrattori principali dell’Alto Tevere.

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Fattori climatici Contesto di riferimento territoriale comunale Il comune è classificato come zona climatica E per un valore di gradi giorno (GG) pari a 2,347, il mese più freddo è

gennaio con un a temperatura media di 4,4°C e quello più caldo è luglio con 23°C. Inoltre rientra in due piani Popolazione e attività bioclimatici che sono: La popolazione residente nel Comune di Città di Castello, al 01-01-2010, è di 40.455 unità; la densità abitativa è di • Piano Bioclimatico Basso – collinare: variante fredda. 2 100,70 abitanti per Km . Interessa l’Alta Valle del Tevere, tra città di Castello ed . Si differenzia dal Piano tipico per uno stress L’analisi della serie storica della popolazione censuaria, freddo più intenso ed un periodo vegetativo più breve; dall’anno 2004 al 2010 1, evidenzia un andamento in costante aspetti climatici questi connessi soprattutto con la crescita pari al 3,50%. morfologia di fondovalle stretto tra catene collinari e montane mediamente elevate. La vegetazione forestale è costituita da boschi di cerro e roverella, con scarsissima presenza di entità mediterranee.

• Piano bioclimatico alto collinare: variante umida. Riguarda l’Umbria nord – orientale, dai 500 ai 950 m di altitudine. Si differenzia dal piano tipico per un sensibile aumento delle precipitazioni annuali e per un leggero incremento d stress da freddo invernale. La vegetazione Nel territorio comunale sono presenti 8 aree industriali per una estensione complessiva di circa 385 ha. Le imprese più forestale si distingue dalle altre zone alto- collinari per la rappresentative per l’economia locale sono l’Industria Manifatturiera, Tessile, l’Editoria e l’Industria del Legno. quasi totale assenza di querceti di rovella e la presenza, nei valloni più freschi ed umidi, di faggete o di boschi misti di carpino bianco e nocciolo.

IMPRESE PRODUTTIVE ANNO 2008 2 Nella tabella sottostante si riportano i dati relativi alle Temperature medie e Piovosità e Ventosità relative alla stazione 4 Agricoltura e Industria Servizi Altre termo pluviometrica colloca a Città di Castello. Pesca Imprese 938 1418 1830 14 Media delle temperature (C°) massime, minime e medie mensili rilevate nelle stazione termo pluviometriche Stazione Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic Max 7 8,7 12.1 16.2 21.4 25.7 29.2 28.9 24.6 18.8 12.6 7.7 Città di Min -1.6 -0.7 1.4 4.2 7.7 11.5 13.1 13.1 10.4 6.3 3.0 0.1 3 Castello IMPRESE PRODUTTIVE E ADDETTI ANNO 2001 Media 2.7 4.0 6.8 10.2 14.6 18.6 21.2 21.0 17.5 12.6 7.8 3.9 Numero Addetti Valori in mm delle precipitazioni medie mensili nelle stazioni temopluviometriche 1473 7552 Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic Industria Città di Castello 76 70 80 77 71 62 44 57 89 98 121 100 Commercio 941 2311 Media mensile della velocità del vento (m/sec) Altri Servizi 971 4117 Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic N 3.7 3.5 3.3 3.2 2.8 2.4 2.6 2.5 2.6 2.9 3.4 3.7

NE 5.1 5.2 4.8 4.3 3.9 3.3 3.5 3.5 3.8 4.4 4.3 5.4 NUMERO MEDIO DI ADDETTI PER SETTORE PRODUTTIVO E 2.3 2.4 2.8 2.7 2.5 1.8 2.4 2.5 2.2 3.0 2.1 2.5 SE 2.8 3.0 3.1 2.8 2.5 2.6 2.2 2.6 2.8 2.8 3.3 3.3 La densità industriale presente è la più alta rispetto ai dati Città di Provincia di Regione Castello Perugia Umbria S 4.0 4.0 4.1 4.0 3.7 3.3 3.4 3.1 3.4 3.8 4.2 4.6 rilavati per l’Alto Tevere, mentre il numero medio di addetti è SW 3.0 3.4 2.8 2.9 2.8 2.8 2.7 2.6 2.5 2.6 3.4 3.5 di 3,60 per impresa, in linea con la media provinciale e Industria 5,13 4,96 5,13 W 3.5 2.9 2.4 2.2 2.0 2.1 2.0 2.1 1.9 2.1 2.8 2.8 regionale, anche se gli occupati nel settore industriale Commercio 2,46 2,47 2,45 NW 2.3 2.4 2.3 2.2 1.8 1.8 1.8 1.7 1.8 1.9 2.5 2.8 hanno incidenza maggiore, a scapito di quelli nel settore Altri Servizi 4,24 3,64 3,63 commerciale.

1 Elaborazione su dati Istat. 2 Indicatori ambientali ARPA Umbria 3 Dati Istat 2001 4 Carta Fitoclimatica della Regione Umbria

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ACQUA Il territorio di Città di Castello ricade nel sottobacino Alto Uso risorsa idrica Tevere che si estende dall’Emilia Romagna (monte Fumaiolo, Il territorio comunale fa parte dell’ATO n. 1 e del sistema acquedottistico denominato “Sistema Alto Tevere – SAT”. circa 1.300 m s.l.m.) fino a valle del nucleo urbano di Perugia. Quest’ultimo è costituito dai comuni di , Città di Castello, Monte Santa Maria Tiberina, , , La superficie di tale sottobacino è pari a circa 2.174 km 2 di cui Umbertide, per complessivi 78.000 utenti da servire all’orizzonte temporale 2040. 1.436 in territorio umbro. I principali affluenti del Fiume Tevere all'interno dell'Unità Territoriale "Alto Tevere" sono i torrenti Cerfone, Nèstore e Niccone in destra idrografica, Carpina e Consumi idropotabili Assino in sinistra idrografica. Consumi giornalieri netti medi nell'anno (l/g/ab.servito) 5 In territorio toscano il fiume disegna una valle alluvionale di domestico extradomestico comunale altri usi totale discreta ampiezza, l'Alta Valle del Tevere, che prosegue in 136 23 19 1 179 territorio umbro fino alla soglia di Santa Lucia, pochi chilometri a sud di Città di Castello. I principali agglomerati urbani presenti sono localizzati lungo Perdite globali (reali+fittizie) in alcuni comuni della regione 6 la pianura del Fiume Tevere e sono rappresentati da gli abitati Volumi (m 3) Volumi (m 3) Perdite di Città di Castello ed Umbertide;. totali immessi consegnati (m 3) (%) 3.700.000 2.098.062 1.601.938 43,3 Il sistema industriale si sviluppa con geometria lineare lungo le stesse vie di comunicazione con due aree a elevato grado di saturazione: la prima, a nord, nei comuni di Città di Castello, Acque Reflue Umbertide e San Giustino, la seconda, a sud, nel comune di Agglomerati di consistenza superiore a 2.000 AE: AE nominali, serviti e depurati 7 Perugia. AE nominali AE serviti % AE serviti AE depurati % AE depurati 55.859 52.123 93 52.123 93

Nel territorio è presente l’acquifero alluvionale ” Alta Valle del Tevere”. Acquifero Alluvionale Alta Valle del Tevere : è ospitato in un’ampia zona alluvionale che si estende dalla diga di Montedoglio fino all'altezza di Città di Castello per circa 130 kmq e per circa il 60% ricade all’interno del territorio umbro. L’asse principale del flusso idrico sotterraneo segue l’andamento del corso del fiume Tevere. La parte centrale della piana è caratterizzata da un materasso alluvionale con spessore massimi superiori a 100 mt, ben sviluppato nella parte superiore e centrale della piana, fino alla confluenza con il torrente Cerfone, dove lo spessore si riduce a non più di 20 mt. Nella parte inferiore le alluvioni sono estremamente ridotte e di natura prevalentemente fine (in corrispondenza dell’alveo del Tevere lo spessore massimo è di circa 10 mt). Nella zona a sud di città di Castello, il Tevere drena la falda e si manifesta un aumento della portata fluviale a causa delle emergenze subalvee.

Acquiferi Alluvionali Alta Umbria, Dati:PTCP 5 Fonte: Piano Regolatore Regionale degli Acquedotti (PRRA), Regione Umbria, 2002. 6 Fonte: Piano Regolatore Regionale degli Acquedotti (PRRA), Regione Umbria, 2002 7 Fonte: ARPA Umbria

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Energia Rifiuti

I comuni di Città di Castello , Citerna, , Montone, Monte S. Maria Tiberina, , San Giustino Città di Castello rientra all’interno dell’ATO1, ed è il comune che maggiormente concorre, 33% del totale, alla ed Umbertide e la Comunità Montana Alto Tevere Umbro hanno sottoscritto il Piano Energetico Comprensoriale produzione di rifiuti urbani dell’ATO 11 . (PEC) Altotiberino che si pone quale strumento di indirizzo nel contesto dell’Accordo di Programma. Tale Accordo è finalizzato, nello specifico, all’attuazione del Programma denominato “ENERGIA SOSTENIBILE ALTO TEVERE”, attraverso il quale le parti “si impegnano ad ideare ed attuare, in sinergia tra soggetti pubblici e privati, La produzione pro capite è 572 kg/ab, (-15 kg/ab del 2008), PRODUZIONE E GESTIONE DEI RIFIUTI iniziative per la produzione di energia da fonti rinnovabili disponibili sul territorio Altotiberino, l’uso razionale 2006 2007 2008 ma pur sempre superiore a quella media di ambito e dell’energia e il risparmio energetico, il sostegno al cambiamento culturale in materia di sviluppo sostenibile, tramite regionale. Nel 2009 è stato introdotto per il centro storico e per idonei progetti di comunicazione, ed iniziative nel settore della ricerca e la formazione in campo Produzione Rifiuti 24.230,00 24.338,00 24.426,00 alcuni quartieri fuori dalle mura un sistema di raccolta Urbani energetico/ambientale” 8. Questo accordo ha favorito negli ultimi anni la crescita e lo sviluppo delle energie rinnovabili differenziata porta a porta, mentre per il resto del territorio Raccolta 4.159,80 4.102,11 4.003,00 nel proprio territorio, soprattutto per quanto riguarda il fotovoltaico, infatti, Città di Castello è stato quello con il Differenziata comunale è previsto ancora il sistema di raccolta differenziata maggior numero di impianti fotovoltaici installati: Spazzatura con cassonetti. La Raccolta Differenziata 2009 ha registrato meccanica 1.272,00 1.073,00 1.224,00 un incremento del +15% arrivando al 32% totale . Per Città

Stradale di Castello i rifiuti non pericolosi maggiormente prodotti sono IMPIANTI FOTOVOLTAICI 9 Ingombranti - 842,75 276,16 carta, vetro e frazione organica umida (FOU), mentre per IMPIANTI FOTOVOLTAICI IN ESERCIZIO 162 4.660 kW quanto riguarda quelli pericolosi, i RAEE e le Vernici. Per Di cui Rifiuti Speciali (anno 2007) quanto riguarda la produzione di Rifiuti Speciali la produzione PERICOLOSI 2.290,62 Con potenza inferiore a20kW 132 820kW NON PERICOLOSI 29.763,02 locale, influenza fortemente i dati relativi all’ATO1. Con potenza tra i 20kW e i 50kW 11 442kW TOTALE 32.053,65 Con potenza superiore a 50kW 19 3398kW

Produzione dei rifiuti anno 200812

Il consumo residenziale nell’anno 2005 è stato di 3.083 MWh/a, invece per quanto riguarda l’energia nel settore produttivo i consumi si ripartiscono i con il 36% nel settore industriale, il 33% nel settore terziario, il 24% nel residenziale ed il 7% nell’agricoltura.

Consumi elettrici per settori, dati enel, 2005 10

8 Fonte : Piano energetico comprensoriale Alto Tevere umbro sezione energia rinnovabile, G. Bidini, S. Servili. 9 Fonte : GSE, 2010 11 Fonte: Piano Regionale di Gestione dei rifiuti 10 Piano energetico comprensoriale dell’Alto Tevere Umbro 12 Fonte: dati ARPA

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Mobilità Sistema naturale

Il territorio comunale è attraversato da arterie viarie e ferroviarie di interesse extra-regionale, E45 e E78, strada statale tiberina n. 3 bis e dalla linea ferrovia regionale FCU. Rete ecologica

Per quanto riguarda il parco veicolare negli ultimi 5 anni c’è stato un incremento del 3% circa, arrivando ai 36.452 veicoli del 2009, pari a 0,90 veicolo per abitante.

LE TA TO LI

URE S MOT OCIC VETT AUTO E HI AUTOBU MERCI MERCI TRATTORI TRATTORI STRADALI O MOTRICI MOTRICI O MERCI SPECIFICI SPECIFICI SPECIFICI SPECIALI / / SPECIALI RIMORCHI E RIMORCHI AUTOCARRI AUTOCARRI RIMORCHI E RIMORCHI TRASPORTO TRASPORTO TRASPORTO TRASPORTO SPECIFICI SPECIFICI HI SPECIALI / / SPECIALI HI SEMIRIMORC SEMIRIMORC QUADRICICLI QUADRICICLI SPECIALI / / SPECIALI MOTOVEICOLI MOTOVEICOLI TRASPORTO TRASPORTO QUADRICICLI QUADRICICLI AUTOVEICOLI AUTOVEICOLI

Anno E MOTOCARRI

2005 98 2.692 437 27.329 152 3.314 27 798 324 133 35.304 2006 99 2.837 446 27.833 147 3.480 35 785 325 143 36.130 2007 99 2.877 463 28.002 142 3.632 41 771 317 135 36.479 2008 102 2.857 454 28.238 136 3.744 60 761 321 142 36.815 2009 98 2.871 478 28.503 131 3.877 72 20 259 143 36.452

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con il carpino nero (Ostrya carpinifolia) o con la roverella (Quercus pubescens). Solo sui versanti più elevati, con Rete natura 2000 minore pendenza o pianeggianti, tali formazioni, inquadrabili nell'ordine Quercetalia pubescenti-petraeae, vengono Nella Regione sono presenti 98 SIC e 7 ZPS che interessa il 14,17 % del territorio regionale per una superficie sostituite da boschi puri di cerro o da piccoli nuclei di faggio (Fagus sylvatica), dell'ordine Fagetalia sylvaticae. Ai complessiva di 156.415,09 ettari, invece per quanto riguarda il territorio di nostro interesse sono presenti 3 SIC che boschi si alternano estesi arbusteti a ginepri (Juniperus communis e Juniperus oxycedrus) e vaste aree calanchive sono IT5210001 , IT5210003 e IT5210073. con vegetazione camefitica riferibile all'associazione Coronillo minimae-Astragaletum monspessulani, dell'alleanza Xerobromion.

IT5210073

IT5210001

IT5210003

Il SIC IT5210001 è denominato “Boschi di Monti di Sodolungo – Rosso” il quale si estende per una superficie di 2597,00 ha. All'interno del sito sono presenti molte fitocenosi tipiche dei rilievi marnosoarenacei, che contraddistinguono l'orografia dell'Umbria nord-occidentale. Tra le specie floristiche è stata segnalata Hymantoglossum adriaticum, rara a livello regionale, mentre per la fauna sono segnalati Potamon fluviatile fluviatile, con una popolazione regionale in rarefazione; Leuciscus cephalus, specie autoctona, importante rispetto alla banalizzazione della comunità ittica; Coronella austriaca, specie vulnerabile; Buteo buteo, Falco tinnunculus, e Sitta europaea, specie poco comuni; Mustela putorius, specie vulnerabile e rara; Lepus europaeus, specie fondamentale per la catena alimentare dell'aquila reale. Il SIC IT5210003 è denominato “Fiume Tevere tra San Giustino e Pierantonio” il quale si estende per una superficie di 483,00 ha. In questo ambito del fiume la copertura vegetale si presenta per lunghi tratti fortemente rimaneggiata ed alterata; tuttavia in alcuni limitati settori sono presenti lembi di vegetazione ripariale a dominanza di Salix alba in discreto stato di conservazione, pur se estremamente ridotti in larghezza. Tra la fauna da segnalare la presenza di: Theodoxus fluviatilis (specie rara in progressivo calo), Leuciscus cephalus (specie autoctona importante rispetto alla banalizzazione della comunità ittica), Buteo buteo, Cettia cetti, Falco tinnunculus, (specie poco comuni) Neomys fodiens (specie stenotopa molto rara) e Suncus etruscus (specie stenotopa rara). Il SIC IT5210073 è denominato “Alto Bacino del Torrente Lama” il quale si estense per una superficie di 2349,00 ha. Complesso prevalentemente collinare, di natura marnoso-arenacea, con morfologia molto aspra caratterizzata da versanti scoscesi, spesso semirupestri, e vallate strette e tortuose. Esso si presenta in gran parte coperto da boschi cedui e boscaglie per lo più costituiti da cerro (Quercus cerris) che, a seconda dell'esposizione dei versanti, si associa

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INSEDIAMENTO PRODUTTIVO

INQUADRAMENTO DELL ’AREA PRODUTTIVA NEL CONTESTO COMUNALE

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Sistema accessibilità Contesto Socio-Economico

Con il FIUME TEVERE: Nell’area sono presenti quattro destinazioni d’uso: industriale/artigianale, abitativo, commerciale e altro. Le attività 13 commerciali e attività industriale/artigianali, ruisultano predominanti insieme coprono il 72,16% dell’edificato. L’area industriale si trova in sinistra idrografica rispetto Analisi Dati Ecografico Catastale Regione al fiume, la parte più prossima al Tevere si trova ad Umbria (2010) una distanza di 166 mt e quella più lontana a 1436 mt. Estensione area industriale 139 Ha

L’accessibilità al fiume è limitata dalla presenza Tot. Superficie coperta: 375.213,93mq dell’E45 ma è possibile tramite dei sottopassaggi. % Superficie Libera non 26,94 % Edificata:

% Superficie Distanza dal fiume (Buffer) Destinazione d'uso Zona Industriale Occupata 200 400 800 1500 Città di Castello mt mt mt mt Industriale/Artigianale 34.12 Nord • • • • Abitazione 13.48 Distanza punto più vicino 166,065 mt Attività Commerciale 38.04 Distanza punto più 1.436,536 mt Altro 14.36 lontano Magazzino 6.39

Rimesse 1.52

Speciale/Particolare 0.17

CON IL CENTRO URBANO: Sportivo 0.30

La zona si colloca a nord del centro storico e si Ufficio 4.19 Non Classificato 1.78 sviluppa lungo le principali direttrici stradali. L’area è collegata al centro urbano tramite strade comunali che a loro volta si ricollegano alla strada

extracomunale E45, che consente i collegamenti regionali e extraregionali. Stima del numero medio di addetti per settore

Tempi di Industria Commercio Distanza percorrenza in da percorrere N° medio auto addetti/impresa 5,13 2,46 Distanza dal (DATI ISTAT 2001) N° unità presenti centro urbano 83 91 3,3 km 5 min nell’insediamento di Città di Castello N° medio di addetti 425,54 228,49

Distanza E45 2,5 km 6 min Al fine di fornire una stima approssimativa del numero di addetti, si sono presi come riferimento il numero medio di (svincolo) 14 addetti per settore produttivo a scala comunale e il numero di fabbricati (industriali e commerciali) presenti nell’area 15 , il risultato è che in totale sono presenti nell’area in media 654 addetti.

13 Fonte: Sistema Ecografico Catastale della Regione Umbria (Anagrafe Immobiliare), da dove stati ricavati i dati relativi alla superficie coperta per destinazione d’uso prevalente dei fabbricati all’interno dell’area produttiva e, al netto di quest’ultima la percentuale di superficie libera non edificata, al lordo di strade e altre infrastrutture. 14 Fonte : Istat, 2001. 15 Allo stato attuale non è stato possibile reperire ulteriori informazioni riguardanti la tipologia e il numero di imprese presenti all’interno dell’area produttive.

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CONTESTO TERRITORIALE

Previsioni urbanistiche Nello stralcio di PRG-PS sono riportati gli Ambiti che comprendono zone di completamento e nuova edificazione, divise essenzialmente per caratteristiche funzionali, in parte con attuazione diretta e in parte con piani attuativi; sono riportate inoltre le infrastrutture, rispetto alle quali nell’area in esame non sono previsti significativi interventi. Dal confronto con la Parte operativa è possibile individuare alcune aree di completamento prevalentemente residenziali e per servizi, le prime localizzate principalmente nel settore del capoluogo a est della ferrovia, e lungo la direttrice della ss 257, le seconde tra l’E45 e la linea ferroviaria, a nord del centro storico. Sono inoltre previsti alcuni “Comparti produttivi con strumenti attuativi operativi” nella parte dell’area produttiva Città di Castello Nord in prossimità di Cerbara

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Carta dei vincoli

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Tipologia insediativa rivierasca - Impianto insediativo Spazi aperti e rete del verde urbano

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Contesto Ambientale Acqua

Acque superficiali Dall’analisi sulla qualità dell’acqua effettuata tra il 2005 e il 2007 è possibile conoscere l’evoluzione qualitativa del fiume Tevere in questo tratto e più precisamente analizzando i dati della stazione TVR 2, che è quella più vicino all’insediamento produttivo. I parametri considerati sono l’IBE (Indice biotico esteso), LIM (Livello inquinamento da macrodescrittori), SECA e SACA, per quanto riguarda il primo di questi elementi risulta un leggero miglioramento infatti si è passati da uno stato di “ambiente inquinato” a “Ambiente in cui sono evidenti alcuni effetti dell’inquinamento”. Il LIM è rimasto costante tra il 2005 e il 2006 per poi subire un peggioramento nel 2007. Invece per quanto riguarda il SECA e il SACA il valore si è mantenuto costante. 16

Stazione TVR2 - A Valle di Città di Castello – Santa Lucia 2005 2006 2007

LIM Livello 2 Livello 2 Livello 3 Tratto 155- 156 - 157 IBE Classe 3 Classe 3 Classe 2 Stato Ecologico del Corso 3 3 3 d’Acqua (SECA) Stato Ambientale Punteggio Liv. Funzionalità del Corso sufficiente sufficiente sufficiente d’Acqua (SACA) Spond Spond

n. scheda Sponda dx Sponda sx a dx a sx Nel tratto fluviale corrispondente all’insediamento produttivo è III III 160 126 155 ricompreso nel quadro n. 31 che si estende per una lunghezza di (mediocre) (mediocre) circa 5 km lungo l’abitato di Città di Castello e si classifica interamente con un terzo livello di funzionalità fluviale. Il territorio 159 137 155 III III circostante è caratterizzato, in sponda destra, da coltivazioni 158 142 180 III III intensive, mentre la sponda sinistra risente della pressione 157 161 136 III III antropica esercitata dalla zona industriale di Città di Castello . 156 146 141 III III Le fasce di vegetazione perifluviale sono sempre di tipo secondario, prevalentemente arboree riparie, continue e con un’ampiezza molto variabile; le rive sono coperte da erbe e arbusti e solo in alcuni casi si segnala la presenza di vegetazione 155 127 121 III III arborea. Il tratto fluviale in esame risulta caratterizzato da un alveo con fondo facilmente movibile e predominanza di lunghe 154 171 140 III III pozze; il periphyton è, generalmente, discreto e la comunità macrobentonica poco diversificata 17 . 153 146 160 III III

Nel tratto del fiume che entra in relazione con l’area industriale c’è stato un l’elevato sfruttamento di suolo da parte dell’attività agricola, per questo motivo la vegetazione perifluviale è quasi del tutto assente o costituita da fasce arboree non riparie e molto strette. I livelli di erosione sono variabili: tratti ad erosione poco evidente o non rilevante si alternano a tratti con erosione molto evidente con rive scavate o franate o presenza di interventi artificiali. Il tratto fluviale in esame risulta caratterizzato da un alveo con fondo facilmente movibile e la comunità macrobentonica poco diversificata, con prevalenza di taxa tolleranti all’inquinamento.

Tratto158- 159- 160

16 Dati ARPA “Stato di Qualità Ambientale dei Corsi d’Acqua anni 2005-2006-2007 e analisi dei Trend evolutivi” 17 Dati ARPA “Analisi dell’Indice di Funzionalità Fluviale del Tevere e dei suoi Affluenti”, anno 2005.

Ecoazioni S.n.c.- Arch.tti Massimo Bastiani e Virna Venerucci; Giugno 2011

REGIONE UMBRIA Comune di Città di Castello Direzione Programmazione, innovazione e competitività dell’Umbria SCHEDE INSEDIAMENTO PRODUTTIVO/ ZONA INDUSTRIALE NORD Servizio Valorizzazione del territorio e tutela del paesaggio INSEDIAMENTI PRODUTTIVI QUADRO RICOGNITIVO DELL’INSEDIAMENTO PRODUTTIVO Sezione Promozione della qualità d el patrimonio paesaggistico regionale

Acque sotterranee Prelievi idrici L’area industriale Città di Castello Nord ricade all’interno dell’acquifero alluvionale dell’Alta Valle del Tevere. Al settore L’area industriale è interessata da 3 punti di prelievo per uso idroelettrico da acque sotterranee e i due sistemi di orientale e meridionale dell’acquifero viene attribuito uno Stato di Qualità Ambientale SCADENTE, presentando pozzi di captazione delle acque sotterranee, ubicati nella frazioni di Riosecco (ovvero proprio all’interno dell’area scadenti caratteristiche quantitative a causa dell’impatto antropico di prelievi maggiori rispetto alla parte centrale e industriale) e Piosina (a circa 3 km); le acque sotterranee captate vengono convogliate nell’“Edificio Filtri” che si settentrionale, e soprattutto per la presenza di nitrati superiore alla soglia di legge riscontrata nella campagne di trova anch’esso a Nord della zona industriale, dove vengono trattate e distribuite alle utenze. 18 monitoraggio. In particolare si riscontra una maggiore vulnerabilità agli agenti inquinanti dovuta alla maggiore permeabilità del suolo e alla minore consistenza quantitativa.

Qualità delle acque - anno 2002-2004 Stato Stato Stato Settore Quantitativo Quantitativo Ambientale prevalente prevalente

B 4 Scadente

Orientale e Meridionale

Tale area è stata classificata dal Piano di Tutela delle Acque come

“Zona Vulnerabile ai nitrati di origine agricola”. Per questo è stato disposta la realizzazione di una “Carta della Vulnerabilità” e in base

alle rilevazioni ai sensi del D.Lgs.152/99 è stato attribuito un grado di vulnerabilità “elevato”. Per la realizzazione di suddetta carta sono state condotte tre campagne di rilevamento relative ai periodi luglio 2003, settembre 2003 e giugno 2004 che hanno cartografato Per quanto riguarda le fonti di carico puntuali, all’interno dell’area c’è la presenza di aziende che potenzialmente le zone dove la presenza di nitrati supera la soglia limite (50 mg/l) recapitano in corpo idrico superficiale, anche se come specificato da ARPA Umbria, la significatività di tali dati è prevista dal decreto 152/99. inficiata dalla mancanza di un adeguato sistema di monitoraggio e di controlli efficiente e quindi dalla mancanza di In tutti e tre i periodi, le aree dove vengono registrate le concentrazioni di nitrati più rilavanti, sono le stesse: la Zona a dati precisi sugli scarichi delle aziende. Per quanto riguarda invece le fonti di carico diffuso, l’area Industriale ricade come già visto all’interno di un Nord di Città di castello (che è anche quella più estesa) e le zone a Nord-Ovest e a Sud-Est di Selci-Lama. 19 importante sistema agricolo, che come abbiamo visto influenza in modo significativo la risorsa idrica.

18 Piano di Tutela delle Acque Regione Umbria “Fattori di Pressione Quantitativa”. 19 Piano di Tutela delle Acque Regione Umbria “Fonti di Carico Puntuale e Diffuso” “Carta della Vulnerabilità” Acquifero Alluvionale Alta Valle del Tevere

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Piano assetto idrogeologico Energia L’intera area si trova in sinistra idrografica rispetto al fiume. La maggior parte del territorio compreso tra l’area industriale e il fiume ricade in fascia “B” (aree di esondazione indiretta e aree marginali della piena) e solo nella La zona industriale di Città di Castello nord rientra nel piano bioclimatico basso – collinare: variante fredda, che si parte più a sud, in fascia A (aree di esondazione diretta). Per le aree che rientrano in queste due categorie il Pai differenzia dal piano tipico per una maggiore quantità di precipitazioni estive ( 180-190 mm rispetto ai 140-160 mm prevede come obiettivi di assetto il mantenimento delle aree di deflusso e il recupero delle componenti naturali delle altre stazioni basso collinari) che attenuano lo stress da aridità. La classe climatica ovviamente coincide con dell’alveo fluviale, nonché il controllo della pressione antropica. quella comunale. Si riporta il dato relativo alle Radiazioni Globali Giornaliere calcolate per l’Area Industriale di Città di Castello Nord 20 :

RGG mensile

RGG su superficie inclinata RGG su superficie RGG su superficie (coefficiente di riflessione: Mese orizzontale normale 0.13)

Ostacolo kWh/mq Ostacolo kWh/mq kWh/mq Gennaio Assente 1.64 Assente 2.60 3.16

Febbraio Assente 2.48 Assente 3.40 4.06 Marzo Assente 3.70 Assente 4.43 5.36 Aprile Assente 4.70 Assente 4.94 6.12 Maggio Assente 5.86 Assente 5.67 7.43 Giugno Assente 6.41 Assente 5.96 8.07 Luglio Assente 6.44 Assente 6.07 8.21

Agosto Assente 5.42 Assente 5.48 7.03 Settembre Assente 4.20 Assente 4.73 5.78 Ottobre Assente 2.84 Assente 3.65 4.33 Novembre Assente 1.83 Assente 2.72 3.25 Dicembre Assente 1.36 Assente 2.19 2.65 RGG annua RGG su superficie RGG su superficie RGG su superficie inclinata orizzontale normale Ostacolo kWh/mq Ostacolo kWh/mq kWh/mq Assente 1429 Assente 1579 1995

Si riporta di seguito il dato relativo alla superficie totale delle coperture esistenti, superiori a 400 mq, con la relativa produzione potenziale e risparmio di CO2, che si potrebbe avere dall’utilizzo di fotovoltaico.

kWp producibili da coperture Ettari di Coperture di edifici industriali CO2 evitata FV 30.86 Ha 19.928,56 kWp 1.286,61 ton/anno

Stralcio PAI(Piano di Assetto Idrologico, AB Fiume Tevere) – Fasce Esondabili

20 Fonte:Atlante italiano della radiazione solare; modello per il calcolo della frazione della radiazione diffusa rispetto alla globale: ENEA- SOLTERM

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Mobilità Viabilità La viabilità dell’area è caratterizzata internamente da una serie di strade locali ed inoltre è attraversata dalla linea interna ferroviaria FCU. Per quando riguarda i collegamenti verso l’esterno sono garantiti dalla strada extraurbana E45 E45 Torrente accessibile dallo svincolo presente a sud dell’area a circa 2,5 km. Vaschi

Ferrovia

Fiume Tevere Area industriale

Linea ferroviaria Svincolo

E45

Piste ciclabili

Torrente Vaschi E45

Area Linea industriale Fiume Tevere ferroviaria

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Piste ciclabili Mobilità Ciclabile Città di Castello, Bocca Serriola, San Giustino, Terme di Fontecchio, Santuario di Belvedere Distanza: 32,2 km. Dislivello: 730 metri

L’area produttiva è ad una distanza di circa 10 Km la stazione ferroviaria FCU di Città di Castello, che consente una connessione con la rete ferroviaria nazionale e con i nodi di S. Sepolcro, Perugia e Terni .

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Paesaggistico

Paesaggio produttivo rivierasco

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Biodiversità

Intorno alla area produttiva non risultano esserci aree naturali, invece all’interno scorrono gli affluenti del Fiume Tevere che dalle aree boscate arrivano fino alle aree urbanizzate.

Rete Ecologica Regione Umbria (RERU)

Nel territorio comunale sono presenti 3 SIC ( IT5210001 , IT5210003 e IT5210073). L’area industriale entra in relazione con il SIC IT5210003, infatti quest’ultimo corre lungo il fiume Tevere per il tratto che va da San Giustino ad Umbertide. Invece gli altri SIC distano 10 km circa.

Carta Geobotanica (componenti naturali del territorio); Ortofoto 2005

L’area Industriale si trova all’interno di quella che è stata individuata come la “matrice antropica”, ovvero l’insieme degli insediamenti urbani e produttivi e agricoli, che impedisce le connessioni ecologiche tra i sistemi naturali che insistono su questa zona. La matrice antropica che ospita l’insediamento produttivo è costituita da aree agricole estensive, e partendo dal confine toscano, si restringe ad imbuto fin oltre il centro urbano di Città di Castello. Il Fiume Tevere, insieme ai suoi affluenti, è l’unità di connessione che attraversa questa matrice antropica e permette la connessione più o meno forte con il sistema delle aree collinari. Lo sviluppo insediativo di quest’area è di tipo lineare e segue le direttrici stradali e la rete infrastrutturale, l’indice di sprawl risulta quindi massimo solo lungo queste ultime.

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Swot Analysis Presenza di aziende che potenzialmente recapitano in corpo idrico superficiale. SISTEMA AMBIENTALE PUNTI DI FORZA PUNTI DI DEBOLEZZA Mancanza dati sugli scarichi delle MOBILITÀ Maggiore presenza di aziende in corpo idrico Presenza delle infrastrutture inquinamento e traffico nelle aree superficiale. stradali E45. limitrofe. QUALITÀ DELL’ARIA Area fortemente urbanizzata, con

relative emissioni Presenza di linea ferroviaria se pur GEOLOGIA E ad una distanza superiore di 1 km GEOMORFOLOGIA Classificazione sismica: Zona 2 Aumento immatricolazioni negli

ultimi 6 anni. IDROLOGIA E IDROGEOLOGIA Miglioramento dei valori del l’IBE (Indice biotico esteso) dalla classe Mancanza di integrazione tra Percorsi ciclabili e pedonali 3 alla 2 misure di mobilità sostenibile La maggior parte del territorio Possibilità di accedere compreso tra l’area industriale e il La E45 separa l’area produttiva direttamente al fiume attraverso fiume ricade in fascia “B” (aree di dal Tevere sottopassi della E45 esondazione indiretta e aree ENERGIA marginali della piena) nella parte Utilizzo di fonti alternative per la più a sud, in fascia A (aree di produzione di energia. esondazione diretta). Tratti spondali con erosione molto Notevole superficie di copertura evidente con rive scavate o

degli edifici utilizzabile per la franate e presenza di interventi produzione di energia solare. artificiali Punti di prelievo per uso Il 36% dell’energia consumata dal idroelettrico da acque sotterranee

comune è destinata all’industria. e due sistemi di pozzi di captazione delle acque RIFIUTI sotterranee Presenza isola ecologica per USO DEL SUOLO Presenza di aree agricole e verdi smaltimento rifiuti intercluse tra fiume ed infrastrutture Il quantitativo di rifiuto Elevato sfruttamento di suolo da indifferenziato nel 2008 è parte dell’attività agricola, per aumentato di 196 tonnellate questo motivo la vegetazione rispetto al 2006. perifluviale è quasi del tutto La produzione di raccolta assente o costituita da fasce differenziata è aumentata del 15% arboree non riparie e molto strette. rispetto al 2008. ECOSISTEMI, VEGETAZIONE, FAUNA E PAESAGGIO Presenza di filari e siepi La produzione di rifiuti procapite comunale è più alta di quelli Insediamenti urbani, produttivi e agricoli, che impediscono le regionale Presenza del SIC IT5210003 connessioni ecologiche tra i ACQUA Fiume Tevere tra San Giustino e Area completamente servita dal sistemi naturali che insistono su Pierantonio sistema acquedottistico questa zona.

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Lo sviluppo insediativo di quest’area è di tipo lineare e segue le direttrici stradali e la rete Unità ecologiche di connessione infrastrutturale, l’indice di sprawl risulta quindi massimo solo lungo queste ultime. Vulnerabilità: alta, esprimibile principalmente come rischio di

compromissione dell’ecosistema acquatico. Il paesaggio vegetale originario è ormai ridotto ad una stretta fascia di verde, che affianca il fiume

lungo le due sponde, con elementi lineari di vegetazione igrofila ripariale

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