Amore Limpido

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Amore Limpido Indice Introduzione Un amore limpido oltre i luoghi comuni «Dimmi, amor mio, se tutto questo è vero» 11 Capitolo primo Ma perché ci innamoriamo e cos’è l’amore? «Un raggio della luce io sono, una foglia sull’albero di stirpi innumerevoli» 21 Capitolo secondo Sentire e assaporare, se no a che serve «sbattersi» tanto? «Vedere un Mondo in un granello di sabbia» 65 Capitolo terzo L’amore non è uguale per tutti «Mi offrirai quella sponda della tua vita che tu stessa non possiedi» 89 Capitolo quarto Le scelte in amore «Che importa, purché ci sia fuoco in te, in me?» 125 Capitolo quinto La coppia comincia il percorso «Un amore senza appartenenza. Senza avidità» 155 Capitolo sesto La coppia viaggia «A te che hai preso la mia vita e ne hai fatto molto di più» 169 Capitolo settimo Due grandi alleati, il bene e il sesso «Su, amami davvero!» 177 Capitolo ottavo Gli ingredienti della coppia amorosa «E poi la chiamo, contro tutto quello che verrà, moglie» 209 Capitolo nono La vita materiale e associativa «Ogni vita desidera un linguaggio, con parole e numeri, colori, linee, suoni» 231 Capitolo decimo Quando gli amori vanno in crisi «Ma chi bacia la gioia in volo vive nell’alba dell’Eternità» 249 Capitolo undicesimo Gli aiuti per le coppie, crescere insieme «Per sentire la vita della nostra terra apro tutti i sensi in festa» 259 Capitolo dodicesimo Gli aiuti per le coppie, sviluppare le personalità «Andiamo via, creatura mia, via verso l’Altrove» 269 Capitolo tredicesimo L’arte del dialogo, «le buone e le cattive maniere» «Se tu non parli, riempirò il mio cuore del tuo silenzio, sopportandolo» 289 Capitolo quattordicesimo Quando gli amori fi niscono «Mancami sempre, come a volte la luna di notte, velata» 317 Capitolo quindicesimo Oltre il due, per fi nire… e continuare «Fa’ voti che ti sia lunga la via, e colma di vicende e conoscenze» 329 Limpidi ringraziamenti 349 Bibliografi a 353 Introduzione Un amore limpido oltre i luoghi comuni «Dimmi, amor mio, se tutto questo è vero» Non c’è alcun dubbio che questo libro sia un saggio, si vede subito. A una prima occhiata si noterà un indice piuttosto lungo e de- scrittivo, un’introduzione che colloca il lavoro in un certo contesto e poi i riquadri, le poesie, le note, ecc. Sfogliando qua e là le pagine, la prima impressione verrà di certo confermata: il linguaggio è analitico, i temi un po’ teorici, le argomentazioni circostanziate, ci sono testimo- nianze di vita vissuta, citazioni di autori provenienti da diverse scienze come l’etologia, la psicologia, la genetica, la sociologia, e perfi no un tradizionale capitolo fi nale che vuole essere un punto d’arrivo, forse anche un po’ ambizioso, e una speranza per il futuro. Insomma un libro di divulgazione psicologica sul tema dell’amo- re di coppia. Abbiamo però cercato di scrivere un saggio che fosse sì rigo- roso e «scientifi co», ci mancherebbe, ma anche semplice, concreto, coinvolgente ed emozionante, così che potesse essere letto, almeno in parte, come un’autobiografi a, diciamo così, scritta a quattro mani, le nostre. Ogni parola in questo libro, anche se poi è stato materialmente scritto per lo più da uno solo di noi, è parola condivisa, l’espressione intensa, discussa e verifi cata, di anni di lavoro e di amore nelle nostre personali vite. Siamo stati noi a vivere nel frattempo, mentre ci occupavamo, per lavoro, di coppie, e siamo stati noi a pensare, a discutere, a emo- 11 zionarci, a piangere e a ridere, mentre le nostre esperienze professionali stavano evolvendo e crescendo negli anni. La nostra attività di lavoro si è sviluppata parallelamente alla nostra vita amorosa, come se ne pensasse il senso e lo ritrovasse in decine di coppie che abbiamo accompagnato in percorsi di vita dif- fi cili e infelici, ma anche teneri e affettuosi, come i nostri. Pensando a questo libro a volte ci siamo accorti di commuoverci, di sorridere, di capire anche molto di noi. I confi ni fra quello che capitava agli altri e a noi diventavano a tratti piuttosto sottili, e da ciò avevamo sempre grande nutrimento. Ma come avremmo potuto scrivere d’amore senza parlare anche di noi? Così come non avremmo certo potuto essere terapeuti senza, almeno in parte, esserlo a modo nostro, con la nostra esperienza di vita e di umanità, proprio noi. Insomma, così come i ricchi piangono, anche i terapeuti amano, sono felici e soffrono! Naturalmente siamo ben capaci di prescindere da noi quando vogliamo: quando entriamo nelle nostre stanze di lavoro dobbiamo essere puliti dai nostri affanni e ben disponibili a entrare in contatto con le vite degli altri senza sovrapporci mai. Aiutare gli altri è pur sempre un affi ancamento a un percorso altrui, di persone con capacità, valori, obiettivi propri e assolutamente specifi ci. E anche scrivere questo libro è stato un percorso molto personale; a un certo punto ci siamo accorti che perfi no l’ordine degli argomenti era il frutto della nostra stessa maturazione come persone e come persone amorevoli, l’esito di ciò che è accaduto alle nostre vite in questi ultimi anni. Quello che abbiamo scritto in queste pagine non è diverso da quello che abbiamo scritto nella nostra mente, nel nostro cuore e nel percorso che risulterà, alla fi ne, nella nostra stessa vita. Così come scrisse Flaubert «madame Bovary sono io», così questo libro siamo noi, anche se si tratta di un saggio. Così abbiamo deciso di non nasconderci troppo, chi ci conosce capirà, e di scrivere con il cuore. Pensiamo di essere anche più credibili, perché autentici: oltre che come psicoterapeuti individuali, di gruppo e di coppia, parliamo di ciò 12 che abbiamo vissuto in prima persona, da amanti felici e infelici, con i nostri compagni, con le nostre gioie e i nostri dolori, con le nostalgie, le speranze, le passioni, le solitudini e le cantonate. Abbiamo vissuto tutto con grande vitalità e intensità, e proprio questo forse, più di ogni altra cosa, ci ha fatto incontrare e scegliere come compagni di lavoro. Insieme abbiamo condiviso i nostri amori, ci siamo aiutati e consultati, sostenuti e confortati. Così abbiamo fatto anche come psicoterapeuti, cercando l’armonia sempre fra ciò che dicevamo e ciò che vivevamo, anzi facendo forse ancora di più l’opposto, amando meglio che potevamo e poi insegnando meglio che potevamo. Scriveva Benedetto Croce (1922, Frammenti di etica): E la religiosità è l’armonia, l’armonia della quale si coglie solo qual- che parvenza secondaria quando la si cerca nelle forme estrinseche del comportamento e della parola, ma che si attinge alla scaturigine quando si intende come unità del pensare col sentire e col fare, e del sentire e del fare col pensare, sicché nulla vi sia che, pensato, non diventi principio d’azio- ne e non modifi chi in qualche misura l’azione, e nulla resti nell’azione che non si proponga come problema al pensiero, e l’individuo, volta per volta, conosca se stesso e le condizioni tra le quali opera, e operi in conformità, e del suo operare acquisti trasparente consapevolezza e ne faccia la critica, ossia lo giudichi. Per questo abbiamo inserito poesie, brani letterari, canzoni, interviste e lettere ai giornali, e poi storie di persone vere, tutti no- stri grandi amori. Speriamo di essere riusciti, alla fi ne, a scrivere un saggio palpitante in grado di far pensare con la mente e col cuore, di far divertire dunque. Diciamo anche che spesso psicologi, fi losofi , sociologi, gli esperti insomma, ma anche gli scrittori di narrativa, per non parlare di quei «tristoni» di poeti e cantautori, di solito sono bravissimi a sottolineare quello che non va nella vita. Quando li leggi ti senti sempre un po’ sprovveduto e scemo, un ingenuo nella migliore delle ipotesi, che fi nalmente legge chi gli mostra dove ha sbagliato e quanto è avara la vita. Ecco, noi abbiamo cercato di fare il contrario: di riportare pen- sieri che valorizzassero il più possibile l’esperienza amorosa, questa straordinaria ricerca dell’affettività e della felicità che gli esseri umani non interrompono mai (o quasi). 13 Abbiamo cercato di indicare delle strade, scegliendo uno sguardo positivo, perché siamo convinti che ogni persona ha del valore, in sé e nelle proprie storie d’amore, e che ogni incontro è sempre un percorso di vita insieme, per nulla casuale, un’esperienza in due da valorizzare sempre, oltre che da gustare. Non è il bello, il giusto e il vero a mancare, e nemmeno l’amore, questo mai, in nessuna delle coppie che abbiamo incontrato. Quello che manca il più delle volte è la comprensione di ciò che è avvenuto, la consapevolezza della fase della crescita che si è vissuta, del passag- gio evolutivo che si è tentato di fare e soprattutto di come se ne può uscire ora, se proprio di lì si deve passare, positivamente, in due o da soli. Così abbiamo cercato di mettere in evidenza il senso profondo che hanno per gli esseri umani la coppia, l’amore, la sessualità e la felicità. Nientemeno. Fra tante chiacchiere che si fanno su giornali e in televisione abbiamo cercato di essere concreti e propositivi, di dare il nostro contributo perché gli amori siano non solo felici, ma anche utili: in fondo abbiamo scritto questo libro perché nell’amore ci crediamo e vogliamo continuare ad aiutare altre persone a essere felici come noi siamo stati e spesso siamo ancora. Parleremo meno dell’innamoramento e delle pene d’amore, di cui tratta il 90% della letteratura, della poesia e delle canzoni, e di più di come trovare, conservare e far evolvere l’amore di coppia ed essere felici.
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