Insospettabili Sospetti
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INSOSPETTABILI SOSPETTI 12 dicembre 2017 GOING STYLE Regia: Zach Braff Interpreti: Morgan Freeman (Willie Davis), Michael Caine (Joe Harding), Alan Arkin (Albert Gardner), Ann-Margret (Annie Santori), Joey King (Brooklyn Harding) Genere: Commedia - Origine: Stati Uniti d'America - Anno: 2017 - Soggetto: Theodore Melfi - Sceneggiatura: Theodore Melfi - Fotografia: Rodney Charters - Musica: Rob Simonsen - Montaggio: Myron Kerstein - Durata: 96' - Produzione: De Line Pictures - Distribuzione: Warner Bros. Pictures Italia (2017) Nel magnifico trio di attempati mo- ven Spielberg, tanto per citarne uno) ma gruppo di arzilli vecchietti che non vo- schettieri che anima "Insospettabili so- anche una serie di film irregolari, gliono arrendersi: non solo all'avanzare spetti", remake di "Vivere alla grande", piacevolmente spiazzanti, dove si in- dell'età, agli acciacchi (Willie avrebbe Michael Caine svetta per la grazia spe- crociavano la fine del sogno americano bisogno del trapianto di un rene), ma ciale con cui sa essere tenero e sprez- e la rivisitazione dei generi. E pensiamo soprattutto al loro ruolo sociale. Quan- zante, ironico e malinconico, elegante e a film come "La conversazione" di do Joe sta per perdere la casa per l'au- strafottente. Caratteristiche che gli Francis Ford Coppola o "L'occhio pri- mento del mutuo e tutti e tre rischiano di stanno attaccate alla pelle, e lo rendono, vato" di Robert Benton, tanto per limi- perdere la pensione perché la ditta dove ancora adesso, un ragazzo irresistibile tarci a due esempi. Sul finire del decen- hanno lavorato per tutta una vita ha nato nel 1933 e capace di guardare al nio Martin Brest esordiva con un titolo dirottato i fondi pensione per coprire futuro con serena consapevolezza: 'La che ben si uniformava al clima e allo altre spese di bilancio, non ce la fanno morte? Non ci penso per niente. Il tem- stile dei 'Seventy' pur maneggiando una più e decidono di rapinare la banca del- po libero? Mi piace starmene nella mia materia spesso (allora come oggi) abba- la quale sono correntisti da una vita. Se casa in campagna, in compagnia dei stanza anomala, cioè una storia con ci beccano avremo comunque un tetto nipotini, oppure dedicandomi al giardi- protagonisti degli anziani. Il film era sulla testa e tre pasti assicurati al gior- naggio'. "Going in Style", allora, nel 1979, pre- no, altro che quella miseria della mensa Nel film di Zach Braff, che del prototi- sentato al pubblico italiano con il titolo popolare, dicono. Più sdolcinato rispet- po mantiene l'idea di fondo adeguando- di "Vivere alla grande". I tre ineffabili to all'amarissimo originale è comunque la alla nuova (e non migliore) realtà vecchietti, Willie, Joe e Albert (detto un film divertente che si lascia vedere economica, i due partner di Caine sono Al), erano interpretati da George Burns con piacere. mostri di bravura come Morgan Free- ("I ragazzi irresistibili"), Art Carney L'Eco di Bergamo - 07/05/17 man e Alan Arkin. Irreprensibili, anche ("Harry e Tonto") e Lee Strasberg ("Il Andrea Frambrosi se il primo tende un poco al patetico e il padrino - Parte II") nonché direttore del secondo si diverte fin troppo nei panni mitico Actor's Studio dal 1951 al 1982, Remake di "Vivere alla grande", un film dell'anziano pessimista, ringalluzzito dal anno della sua morte. del 1979, riveduto, corretto e adat- tato risveglio passionale condiviso con la Zach Braff, finora conosciuto più come ai nostri tempi, "Insospettabili so- spetti" coetanea Ann-Margaret. Nella attore, passa alla regia con il remake di chiama a raccolta tre 'moschet- tieri' del strampalata rapina ideata per rispondere quel film in originale ancora intitolato calibro di Morgan Freeman, Michael all'ingiustizia di un sistema sociale che allo stesso modo, ma che nella nuova Caine ed Alan Arkin, che alla non tenera priva gli anziani perfino della pensione, versione italiana prende il titolo di "In- età di 79, 84 e 83 anni, ve- stono i panni ognuno fa adeguatamente la sua parte. sospettabili sospetti" che vorrebbe fare di tre amici di vecchia da- ta, pensionati Ma gli sguardi di sottecchi di Caine, i un po' il verso al celeberrimo "I soliti ancora pieni di vita e di ironia, che non gesti minimi che ne annunciano le bat- sospetti". I tre vegliardi della nuova si rassegnano. Non gli va giù in tute, la silhouette da gran signore e l'a- versione sono altrettanti mostri sacri del particolare che l'azienda in cui ria sorniona da ex figlio del popolo cinema a cominciare da Michael Caine lavoravano, in seguito ad una 'ristruttu- fanno la differenza. Tra un attore e un forte di un curriculum lungo così che razione' abbia sospeso sine die le loro mito. spazia dalle avventure spionistiche pensioni, e che la banca dove tengono i La Stampa - 04/05/17 dell'agente Palmer al ruolo di Alfred, il sudati risparmi, si rifiuti di fargli ancora Fulvia Caprara maggiordomo di Batman, e qui nelle credito. Che fare per rimediare all'indi- vesti di Joe. Per proseguire con Morgan genza? Prendendo spunto da una rapina Certo, erano altri tempi, erano altri anni Freeman ("Seven", giusto per citare un messa in atto con successo da tre uomi- ed erano altri attori: sul finire dei Set- titolo della sua sterminata filmografia), ni col volto celato dietro una maschera, tanta, decennio che aveva visto esplo- nel ruolo di Willie e Alan Arkin (il della quale uno di loro è stato testimo- dere il fenomeno cosiddetto della 'New nonno di "Little Miss Sunshine"), in ne, decidono di provarci anche loro, per Hollywood' e che aveva prodotto opere quello di Al. 246 anni in tre, il trio Cai- riprendersi dalla banca quel che gli memorabili (come i primi film di Ste- ne, Freeman, Arkin, porta in scena un spetta di diritto. E dopo una serie di le- 17 zioni preparatorie impartitegli da un Quasi 40 anni fa Martin Brest si era in- prima del 'più grande taglio di tasse del- conoscente che la sa lunga sull'argo- ventato una commedia singolare con tre la storia', fece grandi affari comprando mento, passano all'azione. Il colpo va a pensionati del Queens che decidevano di banche fallite per troppi mutui subpri- segno, ma poi, inevitabilmente, le cose darsi una botta di vita compiendo una me. Il retroscena è più interessante del si complicano. Riusciranno a farla fran- rapina in banca. Tutto bene... fino a un film, che procede secondo l'annoso co- ca e a godersi il cospicuo bottino? In certo punto. Ora i tempi sono cam- biati. pione: anziani brontoloni che decidono bilico tra humour e malinconia, il film Zach Braff, autore di "Insospetta- bili per una botta di vita, tanto hanno poco utilizza tre registri, che vanno dal co- sospetti" e più conosciuto come at- tore da perdere. Fanno il bene che possono mico al drammatico, alternando ritmi di serie tv che come regista, ha preso in fare, si cavano le soddisfazioni che non serrati da slapstick a momenti di rifles- mano la nuova sceneggiatura di si sono mai tolte, tutto finisce senza che sione. Costruito in funzione dei tre pre- Theodore Melfi (quello di "Il diritto di nessuno si faccia male. Si facevano ma- stigiosi attori protagonisti, la commedia contare") basata sullo spunto di Brest. le invece Art Carney, George Burns e punta sulla loro classe che la rende go- Tre mostri sacri ottantenni reclutati e Lee Strasberg fondatore dell'Actors dibile, malgrado i limiti della sceneg- perfetti per la bisogna: Michael Caine, Studio: erano loro, strepitosi, gli anzia- giatura e la regia scolastica di Zach Alan Arkin e Morgan Freeman. Ex ope- ni dell'originale, nasi finti e baffi da Efron. Mostri di bravura tutti e tre ma, a rai che campano malamente di pensio- Groucho Marx per non farsi riconosce- guardar bene, è Michael Caine, con le ne, vessati da banche e fondi di inve- re. L'annoso copione prevede che un occhiate sornione, le pause da maestro, stimento ballerini che minano alle fon- vecchietto troverà la fidanzata: una ca- la sottile ironia e l'innata eleganza, ad damenta le loro modeste esistenze dopo pace di tendergli agguati al supermerca- imporsi e a vincere la sfida. una vita di lavoro. Come molti giovani to dove fa la commessa (galeotte furono Il Giornale di Sicilia - 11/05/17 non hanno futuro e per l'età non hanno le melanzane, e 'preferisci il petto o la Eliana Lo Castro Napoli più nemmeno remore, quindi decidono coscia?', aiuto!). L'annoso copione ha di riappropriarsi del maltolto con la ra- fatto coniare al Guardian la categoria Pensionati d'assalto con buoni motivi pina in banca. La stessa banca che li 'Michael Caine percepito'. Compare co- per azzannare la banca che, dopo il fal- salassa e che rischia di buttarli sul la- sì spesso tra gli attori nel film con i limento della fabbrica dove hanno lavo- strico. La nuova versione mette in sce- 'grumpy old men' (anche Paolo Sorren- rato 30 anni, s'appropria dei loro sudati na più sociologia, e questo funziona, ma tino lo ha scelto per "Youth"), che risparmi. Tre pensionati interpretati dai anche troppo zucchero filato, e que- sto quando non c'è sembra di vederlo. Vale premi Oscar Alan Arkin, Morgan invece risulta devastante, perché stona lo stesso per Morgan Freeman, che nel Freeman e Michael Caine, che sono con il quadro d'insieme. A com- pletare genere 'ultime occasioni' aveva in curri- Albert, Willie e Joe nel film "Insospet- il cast Christopher Lloyd e Ann Margret culum "Non è mai troppo tardi" e "Last tabili sospetti" di Zach Braff. Come riu- ironico sex symbol oltre a Matt Dillon Vegas". Nel 2004 Zach Braff aveva scire a sbarcare il lunario e al tempo agente allocco.