NOBILI O PEZZENTI, BORGHESI MAI. PERCHÉ IL CINEMA ITALIANO NON SA RACCONTARE LA BORGHESIA? Nobili O Pezzenti, Borghesi Mai
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anno VI 39 numero “Noi fummo i Gattopardi, i Leoni; quelli che ci sostituiranno saranno gli sciacalletti, le iene...” (Giuseppe Tomasi di Lampedusa) luglio luglio 2018 - Poste Italiane SpA - Spedizione in abbonamento postale -70% - Aut. GIPA/C/RM/04/2013 Aut. - -70% in abbonamento postale Spedizione - Italiane SpA Poste NOBILI O PEZZENTI, BORGHESI MAI. PERCHÉ IL CINEMA ITALIANO NON SA RACCONTARE LA BORGHESIA? 5,50 € luglio 2018 2018 luglio Nobili o pezzenti, borghesi mai. Perché il cinema italiano non sa raccontare la borghesia? la il cinema italiano raccontare non sa mai. Perché o pezzenti,Nobili borghesi N°39 Inchieste Ricordi Focus Anniversari Come cambia il lavoro Ermanno Olmi, Il cinema A 50 anni da del montatore Vittorio Taviani nelle Filippine Il medico della mutua www.8-mezzo.it sul prossimo numero in uscita a settembre Inchieste Scenari Focus Anniversari Quando i film Il colore nel cinema Il cinema in A 50 anni da… si vedono in italiano Nuova Zelanda C’era una volta il West luoghi strani editoriale ROTTEN TOMATOES E L’ALGORITMOCRAZIA di GIANNI CANOVA Ha ragioni da vendere Martin Ma tant’è. Nell’era dell’algorit- Scorsese quando torna a sca- mocrazia, la quantità schiaccia gliarsi, per la seconda volta in la qualità. Contano i numeri. Le poche settimane, contro Rotten misurazioni. È la dittatura delle Tomatoes e gli altri aggregatori maggioranze come preludio alla di recensioni che spopolano sul standardizzazione della perce- web. Ha ragione perché veicolano zione. Vedere tutti le stesse cose. l’idea che vedere un film sia prima Vedere solo quello che vedono di tutto emettere un giudizio, o gli altri. Vedere solo cose simili pronunciare una sentenza. Perché a quelle che abbiamo già visto e diffondono il luogo comune che che ci sono piaciute. E che ci sono lo spettatore sia prima di tutto un piaciute proprio perché piacciono giudice, o addirittura un boia. E agli altri. L’algoritmocrazia – di cui soprattutto perché rafforzano la Rotten Tomatoes non è che una convinzione che la maggioranza delle tante espressioni – è il più abbia sempre ragione: se a tutti grande progetto totalitario che il gli altri quel film non è piaciuto – feticismo dei numeri abbia mai suggeriscono – non perdere tem- prodotto. Meno male che c’è qual- po a guardarlo, non piacerà ne- cuno con l’autorevolezza di Scor- anche a te. Chi abbia una minima sese che non si stanca di dire no. esperienza non dico del cinema Meno male. Perché quando più ma della vita sa che le cose non nessuno raccoglierà le sue paro- funzionano così, e che ognuno di le, né ci sarà più nessuno che dirà noi è quello che è perché a un cer- quello che lui sta dicendo, allora to punto, in un dato momento, ha temo che il mondo avrà preso la incontrato qualcuno o qualcosa forma immaginata in uno dei più (un uomo, una donna, un libro, importanti romanzi italiani degli un luogo, una canzone, un film…) ultimi tempi: un aggregato di obe- che magari agli altri non piaceva si incapaci di giudizio, totalmente ma che a quel qualcuno di noi ha in balia dei robot e degli algoritmi. cambiato la vita. La galassia dei dementi di Ermanno Cavazzoni. sommario 8½ Progetto Creativo NUMERI, VISIONI 19novanta communication partners E PROSPETTIVE Creative Director DEL CINEMA ITALIANO Consuelo Ughi EDITORIALE 22 Il precipizio del presente di Nuccio Guerino Bovalino Designer 01 Rotten Tomatoes Bimestrale d’informazione Giulia Arimattei, e l’algoritmocrazia Testimonianze di e cultura cinematografica Matteo Cianfarani, di Gianni Canova Alberto Abruzzese Valeria Ciardulli, Claudia Attimonelli Martina Marconi, Iniziativa editoriale realizzata Lorenzo Mauro Di Rese Tito Vagni da Istituto Luce-Cinecittà in collaborazione con ANICA Stampa ed allestimento cover 26 Quel fascino discreto: e Direzione Generale Cinema Arti Grafiche La Moderna tre autori italiani, Via Enrico Fermi 13/17 controcorrente, 00012 Guidonia Montecelio SCENARI raccontano il ceto medio (Roma) Direttore Responsabile e la classe privilegiata. Giancarlo Di Gregorio Registrazione presso il Tribunale 06 Nobili o pezzenti, Direttore Editoriale di Roma n° 339/2012 borghesi mai. 27 Luca Guadagnino Gianni Canova del 7/12/2012 L’inconfessabile ripulsa Chiamiamolo Vice Direttore Responsabile Direzione, Redazione, del cinema italiano col suo nome Cristiana Paternò Amministrazione per la borghesia di Boris Sollazzo Istituto Luce-Cinecittà Srl di Gianni Canova Capo Redattore Via Tuscolana, 1055 - 00173 Roma Stefano Stefanutto Rosa Tel. 06722861 fax: 067221883 28 Paolo Franchi [email protected] 08 Che fine ha fatto L’uomo privato In Redazione www.8-mezzo.it la borghesia? di Giulio Sangiorgio Carmen Diotaiuti di G.C. Andrea Guglielmino Chiuso in tipografia il 18/06/18 29 Gabriele Muccino 10 Nessuno ci può giudicare Il cantore della medietà Coordinamento redazionale DG Cinema di Anton Giulio Mancino di Marcella Leonardi Iole Maria Giannattasio 12 Ridicoli, mostruosi, 30 Signori si nasce Coordinamento editoriale repellenti sondaggio di Alice Bonetti Nicole Bianchi di Alberto Pezzotta Hanno collaborato Alberto Anile, Pedro Armocida, 14 “Moderno Bianca Balbuena, Matteo Bittanti, un par de palle!” voci Alice Bonetti, Nuccio Guerino di Rocco Moccagatta Bovalino, Mario Canale, Marianna Cappi, Paola Casella, 16 Atto mancato o parodia? INCHIESTE Diego Cassani, Piera Detassis, di Andrea Minuz Maurizio Di Rienzo, Federica D’Urso, Valentina Ghilotti, Iole 36 Oltre la moviola. Maria Giannattasio, Marcella 18 Fenomenologia Come cambia Leonardi, Anton Giulio Mancino, del “cumenda” il lavoro dei montatori Jacopo Maresca, Andrea Mariani, di Sandro Paté di Gianni Canova Andrea Minuz, Rocco Moccagatta, Giona A. Nazzaro, Sandro Paté, 20 Orticaria critica 38 Dalla forbice Alberto Pezzotta, Emanuele Rauco, Giulio Sangiorgio, di Maurizio Di Rienzo al mouse Claudio Sestieri, Boris Sollazzo, di Jacopo Maresca Ilary Tiscione, Maria Giuseppina Troccoli, Bruno Zambardino 40 Coreografie d’immagini di Valentina Ghilotti rewind latest 42 Il primo spettatore RACCONTI DI CINEMA SCANNER RICORRENZE di Stefano Stefanutto Rosa 56 L’eclisse 68 Il nuovo sistema 92 Arcangela Felice Testimonianze di La radioattività dei contributi selettivi I novant’anni Cecilia Zanuso, un brivido mi dà di Federica D’Urso, di Lina Wertmüller Cristiano Travaglioli, di Claudio Sestieri Iole Maria Giannattasio, di Paola Casella Gianni Vezzosi, Maria Giuseppina Troccoli, Andrea Maguolo Bruno Zambardino REPRINT RICORDI 46 Questione di ritmo: quattro recensioni 58 Note sul ritmo FOCUS FILIPPINE 94 Ermanno Olmi dal punto di vista di Libero Solaroli (1931-2018) del montaggio da “Cinemalia”, 78 Ebolusyon L’infinita ma 15 marzo 1928 di Giona A. Nazzaro indispensabile 46 Diciotto anni di Andrea Mariani precarietà del cinema e dodici quadri 82 Siamo un Paese di Gianni Canova di Marianna Cappi attraversato dalle storie ANNIVERSARI di Bianca Balbuena 96 Vittorio Taviani 47 Un gioco (1929-2018) da protagonista 60 A 50 anni da È sempre questione di Diego Cassani Il medico della mutua CINEMA ESPANSO di fiamma di Mario Canale 48 Ingegno celeste 61 Le ragioni (economiche) 84 Italia cineludica di Emanuele Rauco del corpo di Matteo Bittanti di Alberto Anile INTERNET 49 Estetica ed etica 86 Lo script tra Aristotele E NUOVI CONSUMI di Boris Sollazzo Age e McKee di Cristiana Paternò 98 Cinema e videogiochi, tra contaminazioni DISCUSSIONI 88 Regia di Michelangelo e attrazione per il virtuale Buonarroti di Carmen Diotaiuti 50 Il potere dei social di Nicole Bianchi e la religione del mercato MARKETING di Pedro Armocida GEOGRAFIE DEL CINEMA ITALIANO 90 Stessa spiaggia, 100 Un Nastro al giorno PUNTI DI VISTA stesso mare di Andrea Guglielmino di Nicole Bianchi 52 Non confidiamo solo in un hashtag INNOVAZIONI di Piera Detassis 102 Milano, Via Seneca 6 di Hilary Tiscione 104 BIOGRAFIE voci - inchieste il lavoro del montaggio nel cinema italiano cover SCENARI 06 Nobili o pezzenti, 18 Fenomenologia 28 Paolo Franchi borghesi mai. del “cumenda” L’uomo privato L’inconfessabile ripulsa di Sandro Paté di Giulio Sangiorgio del cinema italiano per la borghesia di Gianni Canova 20 Orticaria critica 29 Gabriele Muccino di Maurizio Di Rienzo Il cantore della medietà 08 Che fine ha fatto di Marcella Leonardi la borghesia? di G.C. 22 Il precipizio del presente 30 Signori si nasce di Nuccio Guerino Bovalino sondaggio di Alice Bonetti 10 Nessuno ci può giudicare di Anton Giulio Mancino Testimonianze di Alberto Abruzzese Claudia Attimonelli Tito Vagni 12 Ridicoli, mostruosi, repellenti 26 Quel fascino discreto: di Alberto Pezzotta tre autori italiani, controcorrente, raccontano il ceto medio e la classe privilegiata. 14 “Moderno un par de palle!” di Rocco Moccagatta 27 Luca Guadagnino Chiamiamolo col suo nome di Boris Sollazzo 16 Atto mancato o parodia? di Andrea Minuz 4/5 scenari NOBILI O PEZZENTI, BORGHESI MAI. L’INCONFESSABILE RIPULSA DEL CINEMA ITALIANO PER LA BORGHESIA di GIANNI CANOVA Il nostro cinema abbonda di sottoproletari, marginali, poveracci, pezzenti oppure è attratto dagli aristocratici alla Visconti, ma si mostra riluttante all’idea di raccontare la borghesia. Quanto più sono borghesi, tanto più registi e sceneggiatori rifuggono il proprio ceto. Come se fosse una colpa da scontare, un male oscuro da nascondere, una tara da curare. cover - scenari nobili o pezzenti, borghesi mai. L’inconfessabile ripulsa del cinema italiano per la borghesia In un saggio uscito più o meno la ricorrente difficoltà del nostro più che con la propria centralità un anno fa (Il borghese, Einaudi cinema a mettere in scena la bor- sociale (i personaggi di quasi tut-