Identificazione Del Frammento 7Q5 (PDF)

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Identificazione Del Frammento 7Q5 (PDF) Identificazione del frammento 7Q5 Autore: © Gianluigi Bastia, All Rights Reserved, Prima edizione 26.11.2004 Ultima revisione: 11.03.2009 – richiede font greco: greek.ttf 1. Introduzione La Grotta 7 di Qumran, esplorata nel Febbraio del 1955, conteneva ventuno frammenti di papiro e tre frammenti di argilla recanti l’impronta inversa di un papiro scomparso (7Q19,1,2&3) originatasi a causa del prolungato contatto del papiro con il blocco di terra solido. Una delle caratteristiche peculiari della Grotta 7 è che tutti i frammenti in essa rinvenuti sono scritti in greco (1). Questo è un dato piuttosto singolare in quanto tra tutto il materiale ritrovato a Qumran non ci sono che altri sei frammenti soltanto scritti in greco – tutti rinvenuti nella Grotta 4 – a fronte di centinaia e centinaia di documenti scritti in ebraico od aramaico. Nella Grotta 4 soltanto due dei sei frammenti ritrovati sono scritti su papiro, i restanti quattro sono su cuoio. Gli unici frammenti in greco provenienti da Qumran che sono stati attribuiti con un certo grado di sicurezza riguardano passi dell’Antico Testamento, secondo il testo della Bibbia dei LXX. Nel dettaglio la situazione dei frammenti greci rinvenuti nelle grotte di Qumran è riportata nella Tabella 1. Datazione Frammento Supporto Attribuzione II sec. a.C. 4Q122 = 4QLXXDeut Cuoio Deuteronomio, 11:4 4Q119 = 4QLXXLev a Cuoio Levitico, 26:2-16 7Q1 = 7QLXXEx Papiro Esodo 28:4-7 II-I sec. a.C. (7Q1,1+7Q1,2) 7Q2 = 7QLXXEpJer Papiro Baruc 6:43-44 7Q3 Papiro Non identificato I sec. a.C. 4Q120 = 4QLXXLev b Papiro Levitico, 1:11-6:5 4Q126 = 4QUnidgr Papiro Non identificato Fine I sec. a.C. 4Q127 = 4QpapParaExgr Cuoio Parafrasi dell’Esodo I sec. a.C. – 4Q121 = 4QLXXNu Cuoio Numeri, 3:40-4:16 I sec. d.C. 7Q4, 7Q6, 7Q8, Non identificati. Attribuzioni 7Q9, 7Q10, 7Q11, 7Q12, Papiro più probabili a passi del NT 7Q13, 7Q14, 7Q15 o al primo libro di Enoch 50 a.C. – ?? Marco 6:52-53 ?? 7Q5 Papiro 50 d.C. (attribuzione non sicura) Testo impresso su 7Q19 Non identificato un blocco di terra Tabella 1 – Situazione dei frammenti di rotolo in greco ritrovati a Qumran, le datazioni sono paleografiche. Nella Grotta 4 sono stati ritrovati complessivamente sei frammenti, quattro dei quali sono stati attribuiti a passi del Pentateuco, secondo il testo dei LXX, mentre due restano non identificati. La situazione nella Grotta 7 è alquanto complicata: soltanto i frammenti 7Q1 (composto di due porzioni) e 7Q2 sono stati attribuiti – con varianti – risp. a un passo del libro dei Numeri e ad un passo del libro di Baruc (Epistola di Geremia) secondo il testo della LXX. Gli altri frammenti restano senza attribuzione. 1 In realtà E. Muro ha fatto notare che in una lista del materiale rinvenuto nelle Grotte 7-10, compilata da R. de Vaux sulla Revue Biblique, 63 del 1956 (pag. 572), risultava la presenza di un frammento (7Q21) in ebraico su cuoio rinvenuto nella Grotta 7 (cfr. E. Muro, 7Q21: What is it? Where is it?, pubbl. internet, www.breadofangels.com, 1999). Questo frammento tuttavia non compare nella successiva DJD III del 1962, la prima pubblicazione ufficiale dei documenti della Grotta 7, e nemmeno in successive liste. Ci si chiede quindi se questo reperto sia mai esistito o si tratti di una svista, dove eventualmente sia collocato e se sia davvero significativo. 1 La storia del sito indica che il materiale in esso ritrovato non può essere stato scritto successivamente al 68 d.C., anno in cui l’insediamento di Qumran venne attaccato e distrutto dall’esercito romano a causa della prima guerra giudaica e le grotte vennero abbandonate. Questo stop archeologico, che al più può essere spostato in avanti di due o tre anni al massimo, è peraltro confermato dalle analisi paleografiche dei papiri che sono stati ritrovati, basate sullo studio dello stile di scrittura e dalla comparazione di questo con quello di documenti di datazione più sicura, oltre che da altre indagini scientifiche su oggetti rinvenuti nelle grotte (2). Oltre alla peculiarità della lingua greca i frammenti rinvenuti nella Grotta 7 presentano anche un’altra caratteristica: essi sembrano essere pezzi di rotolo distaccatisi dal manoscritto originale per qualche motivo. Che fine hanno fatto i numerosi rotoli dai quali provengono questi frammenti? Possibile che si siano dissolti nel nulla e siano rimasti solo pochi minuscoli frammenti? Poiché esistono alcune antiche tradizioni che menzionano ritrovamenti di manoscritti in ebraico e in greco attorno a Gerico, città che dista una decina di km soltanto dal sito archeologico di Qumran, si è anche ipotizzato che alcune cave, in particolare le Grotte 3 e 7, siano state violate nell’antichità e il loro contenuto sia stato asportato (3). Il frammento oggetto della analisi contenuta in questo articolo è denominato 7Q5, si tratta del frammento numero 5 ritrovato nella Grotta 7 di Qumran (4) e scritto in greco su papiro. Questo frammento è scritto solo su un lato, quindi in origine doveva apparteneva ad un rotolo piuttosto che ad un codice. A partire dalla data di pubblicazione ufficiale di questi frammenti greci ritrovati nella Grotta 7 (1962) sono state proposte alcune identificazioni del frammento 7Q5 con testi noti. Nel seguito si descrivono le attribuzioni che hanno avuto maggior credito in tutti questi anni: innanzitutto l’identificazione del papirologo spagnolo Josè O’Callaghan, la prima che sia mai stata proposta per 7Q5, con un passo del Vangelo di Marco, che è del 1972, ed è stata successivamente sostenuta dagli anni ‘80 anche dal papirologo tedesco Carsten Peter Thiede, il maggior sostenitore delle tesi di O’Callaghan; l’identificazione di Maria Victoria Spottorno Diaz-Caro (1992) con un brano tratto dal libro del profeta Zaccaria secondo la versione greca detta dei LXX; la posizione di Ernest Muro (1999) secondo cui l’attribuzione più probabile con un testo a noi noto sarebbe con un passo della Genesi, tuttavia conclude che il numero di lettere presenti sul papiro e il loro stato di conservazione non è sufficiente per sostenere con ragionevole certezza una possibile identificazione con testi a noi noti. Infine si prenderanno in esame le attribuzioni di Paul Garnet (1973) con Esodo 36:10-11, Kurt Aland (1974) con un’altro passo neo testamentario, Luca 3:19-21 e Daniel B. Wallace (1992) con un passo – non biblico – di Filone di Alessandria. Queste proposte sono di varia qualità e consistenza, obiettivo del presente documento è indagare sulle ipotesi che sono state fatte. Nell’analisi si deve tenere conto che è possibile che 7Q5 sia il resto di un antico testo andato perduto e oggi non più disponibile. Tra tutte le attribuzioni proposte è evidentemente quella di O’Callaghan ad essere la più rivoluzionaria e dirompente: se fosse provata con assoluta certezza essa dimostrerebbe che il Vangelo di Marco è stato scritto molto presto, prima della distruzione di Gerusalemme e addirittura già nella versione greca, peraltro in una forma pressoché identica a quella oggi nota, almeno limitatamente al passo 6:52-53. 7Q5 sarebbe inoltre il primo ed unico 2 Nel 1952 venne eseguita una prova al C14 su alcuni teli di lino che avvolgevano alcuni rotoli della Grotta 1: essi risultarono datati al 33 d.C., coerentemente con le informazioni storiche sulla data di chiusura del sito, ma la precisione del risultato risultò alquanto scadente (± 200 anni). La prova venne eseguita da Libby dell’Università di Chicago, lo stesso ideatore del metodo di datazione al C14. Poiché la prova al C14 è distruttiva non è possibile eseguirla direttamente sui frammenti, soprattutto se questi sono molto piccoli come nel caso di 7Q5. Altre analisi al radiocarbonio, che coinvolsero anche campioni prelevati direttamente da alcuni manoscritti, vennero eseguite nel 1991 (Institut fur Mittelenergiephysik, Zurigo) e nel 1994 (Università dell’Arizona). Secondo le indagini paleografiche tradizionali, basate sullo studio dello stile di scrittura, nessun manoscritto di Qumran è databile oltre la fine del I secolo d.C., il frammento 7Q5 sarebbe stato scritto nel periodo compreso tra il 50 a.C. ed il 50 d.C., come riportato nella Editio Princeps del 1962. 3 Per questi aspetti vedere l’articolo “Identificazione dei frammenti ritrovati nella Grotta 7 di Qumran”. 4 7Q5 viene oggi conservato presso il Rockefeller Museum di Gerusalemme, inv. nr. 789. 2 esempio di rotolo cristiano (5) oltre che il più antico frammento in assoluto del Nuovo Testamento. Inoltre si porrebbero inevitabili domande circa i rapporti che sono esistiti tra il cristianesimo nascente del I secolo e gli abitanti del sito di Qumran, molto probabilmente la setta nota con il nome di esseni descritta già nel passato da autorevoli storici ebrei del I secolo d.C. quali Giuseppe Flavio e Filone di Alessandria. Non sarebbe invece così sconvolgente scoprire che 7Q5 e gli altri frammenti appartengono ad una versione greca dell’Antico Testamento come la Bibbia dei LXX, alcuni frammenti della grotta 4 e persino 7Q1 e 7Q2 ne sono effettivamente parte. 1.1 Decifrazione delle lettere secondo DJD III La prima descrizione (detta Editio Princeps) del frammento 7Q5 e degli altri frammenti della Grotta 7 compare nell’opera: Discoveries in the Judean Desert of Jordan III: Les “Petites Grottes” de Qumran, di M. Baillet, J.T. Milik e R. de Vaux (6), Clarendon Press, Oxford, 1962. Essa viene sinteticamente indicata con DJD III. La riportiamo in Tabella 2. 5 (PL. XXX) Papyrus fin, très abîmé, et disloqué a droite. Surface rugueuse, dos plus lisse. L’écriture appartient au “Zierstil” et peut dater de 50 av. a 50 ap. J.-C. Hauteur des lettres de 2 a 3 mm. Les mots semblent sépares par des intervalles allant jusqu’a 5 mm.
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