Periodico di informazione comunale Nr. 8 – anno 2009 Aut. Trib. 16/05 del 20.04.2005 Dir. Resp.: Luraschi Monica Comitato di Redazione: Cambiaghi Marco, Lucca Dario, Ostinelli Elisabetta, Rossi Federica VVitVVititaitaaa Impaginazione e stampa: Elpo Edizioni - Como GGraGGranrandrandndadatateateteseesesese NUMERO 8 - APRILE 2009 GrandateGrandate ee GrandatesiGrandatesi

Sapreste riconoscere questo ragazzo, allora quasi trentenne? PEDEMONTANA Dalla sua dichiarazione personale: una strada L’8 Settembre 1943 fui preso dai tedeschi a Pinerolo e chiuso in un vagone bestiame, dopo lunga dieci anni alcuni giorni arrivai a Berlino Lukenvalde. Lì ci divisero in gruppi e io fui mandato a Dabendorf Sono ormai dieci anni, in un vero lagher, con sentinelle delle SS e ini- infatti, che a ziò il mio calvario. Il mio gruppo fu destinato ai si parla di Pedemontana. lavori sulle ferrovie: dovevamo cambiare i bina- Chiamatela pure tangenziale ri e le traverse che erano stati bombardati dagli di Como o in altri modi americani in ogni parte di Berlino,un lavoro ma, sappiamo bene di cosa massacrante. Al rientro nel lagher, venivo spo- stiamo parlando. gliato, perquisito e infine mi davano un mesto- Dieci anni, un sacco lo di zuppa, due etti di pane e un quadretto di di tempo. È datato 30 margarina. In quello stato di denutrizione, con il dicembre 1999 il protocollo passare dei mesi, più nessuno del mio gruppo del di Grandate aveva le forze per continuare quel lavoro. Ormai “di Intesa per la definizione senza forze, fui trasferito ad Ackenfeld in una del sistema tangenziale fabbrica edile, dove costruivo prefabbricati; di Como”. intanto continuavo e dimagrire, camminavo a fatica e con dolore e avevo sempre la febbre Cosa è successo durante alta. Marcai visita ma non venni mai riconosciuto ammalato, mentre continuavo a peg- questi 10 anni è – forse – giorare. Alle fine del Febbraio 1945, visitato nuovamente, mi volevano mandare meno chiaro ai più. all’ospedale, ma rifiutai per paura di essere mandato al macello, e siccome arrivava- Ripercorriamo così quel no notizie, che la guerra stava per concludersi e i Russi erano alle porte di Berlino, pre- che è accaduto e cerchiamo ferii rimanere in baracca. Ormai allo stremo delle forze, finalmente il 25 Aprile entra- di capire come potrebbe rono le prime truppe Russe. In seguito i Russi crearono un ospedale e con medicine, cambiare il volto zuppa e pane sufficienti, incominciai a stare un ’ meglio, ma soprattutto ero ancora del nostro Paese. vivo e pensavo che alla fine sarei rimpatriato anch’io. I mesi passavano e finalmente alla fine di Settembre ritornai a casa. Fui ricoverato per 3 mesi al Sanatorio di Camerlata (Como), poi altri tre mesi all’ospedale di Baggio (Milano), dove mi fu riscon- trato: notevoli esiti di pleurite essudativa destra e mi fu riconosciuta la settima categoria di invalidità di guerra. Ancora oggi, a distanza di tanti anni, mi capita spesso di avere degli incubi notturni, svegliandomi gridando, cre- dendo ancora di trovarmi in Germania.

Il sottoscritto Grandate e Grandatesi …Felice Testoni

Un mestolo di zuppa, due etti di periodo di prigionia era una vera sofferenza. Anche pane e un quadretto di margarina. di notte il suo sonno non è mai stato regolare ed Il minimo per sopravvivere, è era scosso da un tormento che non lo ha mai quello che Felice Testoni, con i lasciato». Momenti difficili, chi li aveva superati suoi compagni, mangiava quando poteva considerarsi miracolato «Si considerava un nel 1943 fu internato nel campo fortunato, essere tornato alla vita normale, anche di concentramento in Germania a se in precarie condizioni di salute era, secondo lui, Dabendorf. Oggi di lui, come di un dono di pochi – dice la moglie Rosa, che gli è altri reduci di guerra, lo Stato si è stata vicina per quasi sessant’anni – sono stati ricordato, consegnando “la meda- anni ricchi di amore, coronati dalla nascita dei glia d’onore ai cittadini italiani, nostri figli. Ma purtroppo il tormento di quegli anni militari e civili, deportati ed inter- non si è mai assopito e bastava davvero poco per- nati nei lager nazisti e destinati al ché riaffiorasse con una profonda angoscia. lavoro coatto per l’economia di Ricordiamo come gli fosse rimasta l’abitudine di guerra ed ai familiari dei decedu- conservare gli alimenti per il giorno dopo. ti”. Così il 27 gennaio scorso, Ricordando i giorni in cui nascondeva i pezzi di nella Sala Consiliare del Comune di Como, Sua pane per i giorni a seguire, nel dubbio di difficoltà Eccellenza il Prefetto ha consegnato nelle mani maggiori, si comportava allo stesso modo anche delle figlie Stefania e Livia e della moglie Rosa, una volta tornato alla vita regolare. Non ammette- acoompagnati dal Sindaco Monica Luraschi, la va sprechi di cibo, quando si organizzavano pranzi dovuta onorificenza in memoria di Felice Testoni più elaborati, riteneva utile mettere sempre via deceduto nel 2005. Testoni, che al tempo era mili- qualcosa per il domani». Il senso di precarietà del tare di leva nelle Guardie di Frontiera, fu catturato futuro rimane radicato in chi, come Felice Testoni, ha dai tedeschi l’8 settembre del 43’ a Pinerolo e patito sofferenze senza sapere di riuscire a vedere deportato prima a Berlino Lukenvalde poi a l’alba del giorno seguente; peraltro, coloro che lo Debendorf. Impegnato nel lavoro stremante della hanno conosciuto bene, ne parlano come di un ricostruzione dei binari della ferrovia di Berlino uomo dolce e timido, un buon lavoratore, amorevo- distrutti dai bombardamenti americani, venne poi trasferito in una fabbrica di manufatti edili a Ackenfeld. Da uomo forte di 80 chili, nei due anni di calvario si trovò ridotto a una larva fragile di 40, malato di polmoni e continuamente febbricitante rifiutò più volte di essere mandato in un ospedale tedesco, per paura di non ritornare più, proprio come era accaduto a molti compagni di sventura. Così, quando il 25 aprile del 45’ fu liberato dai Russi, poté finalmente essere curato e, una volta riconquistate le forze, riportato a casa. Seguirono cicli di ricovero prima nel convalescenziario di Villa Giovio a Breccia di Como, poi all’ospedale di Baggio in provincia di Milano, poi ancora a Stresa sul Lago Maggiore. Gli furono date le necessarie cure per poter affrontare una vita lavorativa colma di affetti, con la sua giovane fidanzata Rosa, con cui ben presto costruì una sana famiglia, vivendo a Grandate. «I ricordi di quel periodo si sono trasformati in incubi – dice Stefania, parlando del padre – quan- do riemergevano le sensazioni e le immagini del

2 - Vita Grandatese Grandate e Grandatesi

le marito e padre «Era molto giovane quando fu «Queste memorie non si dovrebbero perdere, anzi internato, noi siamo nati dopo – racconta Livia – dovrebbero essere tramandate perché anche le papà si è ritenuto graziato dalla vita anche per nuove generazioni possano conoscerle – conclude la l’episodio del bunker. Durante un bombardamento nipote Rachele – io insegno alle scuole elementari e, i compagni furono trasferiti in un bunker, mentre nonostante il periodo storico non sia nel programma lui fu lasciato, perché aveva la febbre oltre 40°, di quest’anno, ho parlando ai miei allievi dei lager, nella baracca. La bomba cadde proprio sul bunker, partendo dalle problematiche israeliane attuali, uccidendo tutti i compagni, mentre lui si salvò pro- andando a ritroso nel tempo, aiutata da letture come prio grazie a quella febbre». “Il diario di Anna Frank” e da film famosi». Federica Rossi

“Un paese senza memoria è un paese senza futuro” (Leonardo Sciascia) Il 27 gennaio 2009 i familiari del signor Felice in tutte le provincie italia- Testoni, cittadino di Grandate, hanno ricevuto il ne, per ricordare quanto la riconoscimento concesso dallo Stato italiano a deportazione sia stata una coloro che furono deportati in Germania e sotto- vicenda che non ha messi al sistema produttivo nazista, in qualità di riguardato solo “altri”, lavoratori forzati. diversi da noi. Un simile Si tratta di un aspetto delle nostra storia che silenzio istituzionale e finalmente, a distanza di così tanti anni dagli storico, durato sessan- avvenimenti, riceve un’adeguata attenzione isti- t’anni, è difficile da spie- tuzionale. È particolarmente importante che la gare perché ha coinvolto cerimonia si sia tenuta nel giorno della Memoria oltre 700.000 militari cat- turati in Italia, in Francia, nei Balcani e nelle isole greche, circa 100.000 civili rastrellati o precetta- ti, circa 40.000 fra antifascisti, partigiani, operai in sciopero, trattati come “nemici del reich” e condannati ai campi di sterminio sotto il controllo delle SS, così come 7.000 ebrei italiani. Constatare la rimozione di queste vicende dal comune senso storico, porta ad interrogarci sul dopoguerra, sulle responsabilità della politica nella costruzione dell’immagine di un Paese che continua a non guardare in faccia alla sua storia e favorisce la rimozione anche delle responsabili- tà. Eppure la deportazione e l’internamento in Germania coinvolsero tutti i paesi e le città d’Italia, quasi un milione di famiglie. I militari furono catturati dopo l’8 settembre del 1943: stipati in vagoni stracarichi, attoniti venten- ni e sfiancati veterani delle guerre d’aggressione fasciste, vennero rapidamente trasferiti oltre le Alpi e distribuiti in tutto il territorio del Reich, sotto il controllo della Wehrmacht. I pochi reparti

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che si opposero alla cattura vennero neutralizzati drammatico: si stimano tra i 34.000 e i 51.000 gli in breve tempo o massacrati come a Cefalonia. Imi deceduti nei lager. Purtroppo, non sappiamo I tedeschi si impossessarono così di una risorsa quanti morirono nell’immediato dopoguerra. fondamentale come la manodopera, di cui la pro- Quando tornarono, spesso si ammutolirono, come duzione bellica, in particolare, aveva un disperato scrisse uno di loro: “Raccontare poco non era giu- bisogno. sto, raccontare il vero non si era creduti, Allora ho Disprezzati come “traditori badogliani” e malvisti evitato di raccontare, sono stato prigioniero e dai prigionieri alleati, gli italiani furono sbattuti in bon… dicevo”. Un messaggio che il Paese non ha enormi lager e costretti a diventare numeri. ancora compreso a fondo. Vennero abbandonati al loro destino. gli ufficiali Il racconto delle loro esperienze è rimasto chiuso furono separati dai militari di truppa, che sconta- nel loro cuore o al massimo nell’ambito familiare. rono duramente sin dall’inizio l’arbitrarietà della Un patrimonio presente nei reduci ancora in vita loro condizione. e sepolto negli archivi locali che attende di esse- Hitler li classificò “Internati Militari”, negando loro re scoperto e di cui fare tesoro. Un’esperienza lo status di prigionieri di guerra, quindi sottraen- che è attorno a noi e che dà senso ad un percor- doli ai benefici della convenzione di Ginevra, ai so sulla Memoria. controlli della Croce Rossa, al regime di carcera- In questi dieci anni di lavoro quotidiano abbiamo zione goduto dai prigionieri alleati. La loro condi- incontrato, ascoltato, sostenuto nella richiesta di zione era più simile a quella dei russi, preceduti risarcimento per il lavoro prestato alle tante indu- solo dagli ebrei nella scala politico-economico- strie, che ancora oggi rappresentano l’economia razziale su cui si reggeva l’organizzazione con- della Germania, migliaia di persone (nel 2.000 centrazionaria nazista, modellata sul sistema erano ancora viventi in provincia di Como circa schiavistico. mille ex deportati). La situazione dei militari italiani fu molto partico- La gran parte dei reduci, come un coro unico, lare: solo a loro fu offerta l’opportunità di uscire prima ancora che un risarcimento economico, dal lager e continuare la guerra a fianco dei nazi- chiedeva e chiede il pieno riconoscimento del loro fascisti. Oltre l’80% rifiutò di arruolarsi, malgrado sacrificio, la valorizzazione di una scelta costata questo significasse fame, freddo, disprezzo e vio- sofferenze. Una chiarezza di intenti che poggia lenza. La “scelta” degli IMI è un capitolo molto sul ricordo dei tanti compagni morti nei lager. poco valorizzato della storia della resistenza ita- Al signor Felice va la nostra riconoscenza e il liana alla guerra e ai fascismi. nostro ringraziamento perché rappresenta tutti Il destino dei militari non fu lo sterminio, come nel coloro che rifiutarono la guerra e le dittature. caso degli antifascisti e degli ebrei, di cui soprav- visse solo il 10%, ma in molti casi fu altrettanto Maura Sala, Centro di ricerca “Schiavi di Hitler” - www.schiavidihitler.it

4 - Vita Grandatese Pedemontana Lombarda Spa Il CdA approva la tang. sud di Como

A protocollo comunale, il 3 febbraio 2004, giunge da parte di Pedemontana Lombarda SpA l’estratto del progetto preliminare rubricato “Collegamento auto- stradale Dalmine-Como-Varese-Valico del Gaggiolo e delle opere ad esso con- nesse”, con la pronuncia di compatibilità ambientale.

FOTO 1 Il progetto preliminare (v. FOTO 1) riporta il trac- lizzata alla realizzazione della nuova scuola media, il progetto ciato stradale in Grandate progettato per buona determinando un incremento dell’inquinamento preliminare parte del suo sviluppo “in rilevato” (*), nonostan- atmosferico già ai limiti di legge come dimostrato ex delibera te il documento di indirizzi per la progettazione dalle ordinanze del Presidente della Regione preliminare del sistema viabilistico pedemontano Lombardia di blocco della circolazione stradale ed CIPE (approvato dalla Regione Lombardia con delibera- un insopportabile impatto acustico, dal momento 29.3.2006 zione di Giunta regionale n. 5259 del 22.6.2001) che la distanza dal centro abitato è minima. e fasce di riporta le seguenti condizioni: salvaguardia • attraversamento di Grandate in galleria artificia- Secondo la procedura di approvazione di cui all’art. ex art. 3 le, che consenta la salvaguardia dell’area inte- 3 commi 4 e 5 D.Lgs. 20 agosto 2002 n. 190 il pro- punto 7 ressata dal punto di vista ambientale; getto preliminare è stato approvato dal CIPE, che D.Lgs. • approfondimento in fase progettuale dei feno- su Grandate ha così determinato: 190/2002 meni di congestionamento delle aree urbane e • prescrizione 07 “il progetto definitivo dovrà di connessione con la rete stradale locale e la ex sviluppare uno studio di traffico che esamini, in strada statale 35 dei Giovi; modo assolutamente esaustivo, le ricadute della • attenta valutazione delle proposte o integrazioni nuova autostrada sulla viabilità locale. Tale indi- presentate dal Comune di Grandate. cazione è riferita a tutti i tratti dell’autostrada (Tangenziale di Como inclusa). Per ciascuna La Sintesi non tecnica dello Studio di Impatto delle tratte dovrà, inoltre, essere sviluppata Ambientale (SIA) non approfondisce lo studio né un’analisi dei principali nodi che andranno esa- motiva la scelta di un tracciato “in rilevato”, che rap- minati in termini di simulazione dei flussi di traf- presenta per Grandate uno scempio ambientale poi- fico al fine di verificare le soluzioni proposte e ché interessa “la Piana”, da oltre 30 anni tutelata individuarne l’assetto tipologico finale anche in dagli strumenti urbanistici comunali e, ad oggi, fina- relazione alle prescrizioni formulate”;

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FOTO 2 progetto • prescrizione 21 “si prescrive, nello sviluppo del incontrando prima le unità immobiliari di cui al preliminare progetto definitivo, l’adeguamento con l’opera piano di lottizzazione 5R poi “la piana”, con prolun- sovrapposto connessa TRCO 03 del Documento di indirizzi gamento in uscita su via Monte Rosa. ai mappali “collegamento tra tangenziale di Como/A9 e SP interessati 24/ex SS 342 in comune di Villaguardia alla dal tracciato D.G.R. n. 17643 del 21.5.2004, tale opera dovrà GRANDATE, dicembre 2007. trovare contestuale realizzazione”; STUDIO DI FATTIBILITÀ • prescrizione 22 “Tratto A9-ex SS35. Si prescri- DELL’INTERRAMENTO DELL’INTERO ve di ridurre la quota del viadotto sulla via TRACCIATO COMUNALE. Leopardi (Grandate) da 9 metri a circa 5 metri (o meno se possibile) allo scopo di mantenere in La proposta prende le mosse dal progetto prelimi- trincea/galleria artificiale (*) il tratto dalla zona nare sopra descritto, approvato con delibera CIPE del cimitero fino all’imbocco della galleria di 29.3.2006, che approva altresì la realizzazione Casnate (sottopassando la SS 35)”; della Tangenziale Sud di Como, che collega la A9 Milano - Chiasso, la S.P. 35 “Cantù - Como” e la ex Il progetto preliminare che andiamo a sovrappor- S.S. 342 “Briantea” in Comune di Albese con re alla cartografia di riferimento comunale (Vedi Cassano, con uno sviluppo di 9 Km. FOTO 3), interferisce con la strada comunale in Via Il sistema della mobilità, nel tratto compreso tra i dei Pradei intersecando la Caneda, orienta il pro- comuni di Grandate e , è interessato prio tracciato in fascia di rispetto cimiteriale, dall’asse stradale storico della ex s.s. 35 dei Giovi,

(*) rilevato, galleria artificiale, trincea

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Tipologie del tracciato

FOTO 3 proposta del Comune di Grandate di INTERRAMENTO GLOBALE

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già da tempo in grande sofferenza, non più in in data 09.12.1999, localizzata dal PTCP (Piano grado di garantire adeguate condizioni di mobilità Territoriale di Coordinamenti Provinciale) in delle persone e delle merci. Su detto tratto, sono in Grandate. corso lavori di riqualificazione e di messa in sicu- Con deliberazione adottata in data 16.3.2004, rezza delle intersezioni stradali, sul tavolo l’accor- avente per oggetto il “Parere al progetto prelimina- do di programma tra il Comune di Grandate e la re relativo al collegamento autostradale pedemon- Provincia di Como per le rotatorie prioritarie di Via tano e delle opere ad esso connesse”, il Consiglio Monte Rosa e Via Tornese, ove si inserisce lo stu- provinciale di Como esprimeva, infatti, parere favo- dio di fattibilità lungo tutto l’asse stradale sul terri- revole al progetto in epigrafe, che prevede la rea- torio di Grandate, in corrispondenza degli innesti di lizzazione di uno svincolo viabilistico a quadrifoglio tutte le strade comunali, prestando particolare in località Grandate, nonché un sovrappasso auto- attenzione a percorsi ciclo-pedonali protetti ed ai stradale a scavalco delle Ferrovie Nord Milano e rispettivi punti di attraversamento, nonché, come della strada comunale a toponimo Via Leopardi, già previsto dal “Protocollo di Intesa per la defini- intervento ab origine non previsto, a creazione di zione del sistema tangenziale di Como e relative un nuovo percorso, che rende tecnicamente incer- modalità per lo sviluppo progettuale” (ns. prot. n. to l’interramento della strada in zona abitativa. 007707 in data 30.12.1999) registrato al n. 2092 Il passaggio a Grandate è costituito, nel progetto

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FOTO 4: Lo svincolo disegnato da Pedemontana Lombarda SpA recepisce la proposta di Grandate, ma rimane sopraelevato anziché interrato dall’origine.

preliminare, da un tracciato che, giungendo da una Comune di Grandate, bisogna procedere per ordi- breve galleria circa al confine tra i comuni di ne, partendo dalla descrizione dello svincolo tra la e Como, sottopassa la collina, nuova tangenziale e l’autostrada A9. per emergere poco a nord della località “Priello”, Il disegno del nodo a quadrifoglio comporta, nel con un andamento est – ovest, che la porta a toc- progetto preliminare, la realizzazione di un com- care la quota della campagna a metà dello svilup- plesso nodo a 4 bracci, meglio la composizione di po compreso tra il sottopassaggio della S.S. 35 dei due svincoli a trombetta, coordinati in modo da Giovi e la zona del Cimitero di Grandate; più ad chiedere maggiore spazio, secondo due coppie di ovest, il tracciato autostradale supera oltre ad quadranti opposti ed essere meno ingombranti alcune strade comunali, la FNM e l’autostrada A9, secondo la coppia di quadranti rimanente, per in corrispondenza della quale si completa con un accomodare un adeguato profilo delle velocità di nodo a quadrifoglio. percorrenza e loro graduale variazione. LA SOLUZIONE PROGETTUALE ALTERNATIVA, Il ramo critico è costituito dalla corsia, che permet- PROPOSTA DAL COMUNE DI GRANDATE, NEL te alla corrente di traffico in arrivo da est di immet- DICEMBRE 2007 (VEDI FOTO 3), indica un diverso tersi in direzione sud (Milano) nell’autostrada A9. profilo dell’opera principale e un differente svinco- Quel ramo è disegnato per superare entrambe le lo tra la nuova autostrada e l’autostrada A9. La carreggiate dell’A9, con un ponte metallico. La cor- scelta del nuovo profilo è finalizzata a proporre l’in- sia è stata disposta con la pendenza del 7% e, terramento globale dell’asse autostradale e la sua retrocedendo lungo il suo sviluppo, se ne coglie copertura tramite una galleria artificiale, nell’inter- l’interferenza con la FNM. vallo compreso tra il portale ovest della galleria Presso il cimitero di Grandate, il piano di campa- della collina di Casnate con Bernate e almeno una gna è indicato dalla cartografia nel progetto preli- sezione situata ad ovest del cimitero di Grandate. minare a metri 303,3 s.m.m., mentre l’autostrada Per comprendere la soluzione prospettata dal passerebbe a poco meno di metri 294,5 con un

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dislivello di metri 8,8. L’andamento, non molto to delle FNM; in via privilegiata, a vantaggio della discosto dalla quota della campagna o della strada qualità ambientale e della sicurezza di tutta la col- da sottopassare, favorisce la realizzazione di lettività, a disamina del documento di Valutazione un’opera scatolare (chiusa), ripartita secondo le Ambientale Strategica (VAS), di approfondire gli due carreggiate, in sostituzione della trincea o del effetti dell’opera viabilistica in territorio di rilevato del progetto deliberato dal CIPE. Grandate. Tra I VANTAGGI OTTENIBILI DALLA SOLUZIONE INDICATA, si sottolinea il proporzionamento plani- Il parere della Provincia di Como: favorevole al metrico dello svincolo, che appare più in linea con progetto preliminare, che prevede la realizzazione la cinematica del problema, se confrontato con la di uno svincolo viabilistico a quadrifoglio in località soluzione formalmente indicata nell’opera presen- Grandate, nonché un sovrappasso autostradale a tata al Cipe, poiché i profili di velocità delle mano- scavalco delle Ferrovie Nord Milano e della strada vre sono nettamente superiori, come pure gli spazi comunale a toponimo Via Leopardi, intervento ab di confluenza e le predisposizioni per le diramazio- origine non previsto, a creazione di un nuovo per- ni; insomma, una soluzione tecnicamente fattibile corso, che rende tecnicamente incerto l’interra- ma altresì, migliorativa. Ciò nonostante, il sotto- mento della strada in zona abitativa. passaggio dell’A9 avviene in modo tale da interfe- Il parere della Conferenza Tecnica: fattibilità del rire profondamente con il corso d’acqua del fiume progetto alternativo presentato dal Comune di , ove si è rappresentata un’opera di sotto- Grandate, ivi incluse le soluzioni tecniche prospet- passaggio della trincea autostradale, definendone tate per risolvere le problematiche inerenti l’inter- lo sviluppo in modo tale da aggirare da ovest le ferenza con FNM e il fiume Seveso. incisioni prodotte dallo svincolo (e soprattutto dal- Il parere di Autostrada Pedemontana l’asse principale dell’autostrada); l’aggiramento Lombarda: per le ragioni di vicinanza tra potrebbe condursi oltre, verso sud, in modo da l’interconnessione/svincolo A9, la linea ferroviaria riconsegnare il Seveso all’altezza del passaggio di e la ex SS 35 dei Giovi, l’interramento dovrebbe un suo ramo secondario, che sottopassa l’A9, coinvolgere anche tutto lo svincolo, con conse- quasi al confine tra i comuni di Grandate e . guenti elevate problematiche tecniche e decisivo Si menziona, per completezza espositiva, che la innalzamento dei costi: la variante proposta dal portata massima e quella minima del corso d’ac- Comune di Grandate implica una differenza di qua sono al di sotto di qualche decina di metri cubi costo, rispetto al progetto preliminare, che si stima al secondo e che opere di sottopassaggio con pre- in euro 19.848.428,67. Ulteriori vincoli sono rap- visione di sifoni possono essere confezionate pre- presentati dalla presenza del Seveso. vedendo a monte una moderazione della velocità (del resto già assai modesta) della corrente, atta a Il Dossier consegnato al Sindaco di Grandate, in prevenire il deposito di materiali fini nel sifone da seno al Collegio di Vigilanza 22.8.2008, riconferma realizzare. L’opera dovrebbe prevedere l’affianca- la realizzazione dello svincolo e del tratto iniziale mento di una sede per le portate prevalenti (quelle della tangenziale sud di Como, in attraversamento molto modeste) e una per accomodare quelle sul comune di Grandate, in sovrappasso, soluzione maggiori, atta a permettere altresì l’ispezione della progettuale non accettata sin dall’origine, oggetto prima, qualora la portata si devi nella seconda; il di dialogo con la Direzione Generale Autostrada tutto, senza chiamare in causa opere di rilievo par- Pedemontana Lombarda e Regione Lombardia, al ticolare. fine di un ulteriore sforzo progettuale teso all’inter- Grandate domandava, a deposito del progetto ramento complessivo dello svincolo e del tratto di alternativo, di rivedere il progetto preliminare, interesse comunale. prevedendo la tangenziale sud di Como com- pletamente interrata, già a partire dallo svinco- Il Sindaco lo autostradale e, comunque, prima del traccia- Monica Luraschi

10 - Vita Grandatese L’opinione dei gruppi di opposizione Dal Centro Sportivo al Parco Poste: gli ultimi, forse, sprechi dell’Amministrazione Luraschi

1995 – Le piante Com’ era... e gli arbusti del Parco di via Roma, Anno 1985 visti al campetto I bimbi di basket dell’Asilo Brioschi alla fontana del Parco

...com’ è

Il Parco, oggi, dopo lo tsunami (Foto di Dario Lucca)

“Giro giro tondo, casca il mondo, casca la terra, tutti male, è quella di aver assistito inermi all’ordine di giù per terra”. Questo il ritornello che intonavano i usare la motosega, impartito dai “paladini dell’am- bimbi dell’asilo “Brioschi” di Grandate ritratti nella biente” così come si erano presentati ai cittadini gli foto risalente alla prima metà degli anni Ottanta attuali inquilini di villa Franchi-Borella nella scorsa quando, insieme a suor Carla e alla maestra Maria, campagna elettorale. si ritrovavano nel centralissimo parco di via Roma Resta il rimpianto che se si fossero accantonate per trascorrere qualche piacevole mezza giornata queste risorse per la scuola oggi, tra le monetizza- all’aria aperta, completamente immersi nel verde e zioni disponibili per l’area e i soldi risparmiati dallo anche per ammirare i pesci rossi nella zampillante scempio perpetrato nel parco delle Poste per fontana delle Poste. Oltre alla spesa folle al Centro costruire l’edificio, Grandate poteva ambire ad avere Sportivo Comunale di via San Pos dove sono stati in una scuola moderna e all’avanguardia. E soprattut- pratica “buttati” oltre un milione di euro per realiz- to senza dover andare a chiedere aiuti ai Comuni zare opere inutili e poco redditizie - soldi spesi a vicini che, malvolentieri, non desiderano investire discapito di lavori pubblici più importanti e social- cifre importanti fuori dei rispettivi territori. mente utili - l’Amministrazione Luraschi ha pensato E oggi, purtroppo, quella canzoncina intonata dai bene (?) di proseguire nel “Super Programma degli bambini intorno alla fontana oggi demolita, per Sprechi” andando - a rimodernare secondo loro – a demerito sia del direttore e sia dell’orchestra poco distruggere secondo il resto del paese – l’angolo più avvezza alla musica, suonerebbe decisamente sto- vivo, vissuto e a dimensione umana che Grandate nata così: “Giro, giro tondo, abbattuti gli alberi tut- aveva. E per di più con una spesa a carico dei con- t’intorno, demolita pure la fontana, è ora di mandar- tribuenti che si aggira oltre ai 300mila euro. li a casa !!!”. La scena, da alcune settimane desolatamente sotto Insomma un requiem… gli occhi di tutti, si è drammaticamente concretizza- ta con l’abbattimento di una dozzina di alberi e di Alan Albonico, Marilinda Sala, arbusti sempreverdi. E, cosa che ha fatto ancor più Maddalena Napolitano, Dario Lucca

Vita Grandatese - 11 L’opinione dei gruppi di opposizione Osservazioni al P.G.T.

Il nostro paese si sta apprestando ad avviare l’iter previsione non siano sufficienti a smaltire l’attuale per l’adozione del nuovo PGT. traffico veicolare. Il consigliere comunale della lista Lega Nord, La lista Lega Nord ritiene quindi necessario e Umberto Cairoli, ha presentato una nota al Sindaco doveroso, prima dell’approvazione definitiva del in cui ha esposto tutte le sue perplessità in merito PGT, presentare uno studio viabilistico approfondi- alle decisioni prese dall’attuale amministrazione. to, oltre che sulle arterie Provinciali, anche sull’im- L’Amministrazione Provinciale di Como, con nota in patto viabilistico che i previsti ambiti di trasforma- data 5 Dicembre 2008 relativa alla VAS, ha comu- zione potrebbero avere sul paese. nicato a codesta spettabile Amministrazione che Inoltre nel piano dei servizi è stato previsto, proprio l’attuale situazione della ex SS 35 dei Giovi, consi- vicino alla bretella della Pedemontana, il nuovo derata congestionata, necessitava di un più appro- plesso scolastico. fondito studio viabilistico delle ipotesi di inserzioni Tale ubicazione non si ritiene congrua a tal fine, in previste dal documento di piano. virtù della limitrofa fascia di rispetto stradale e dei Nella sua nota, Cairoli, sottolinea che sono stati disagi legati all’inquinamento dell’aria e acustico, previsti troppi ambiti di trasformazione comportan- che potrebbe creare la nuova previsione viabilistica; ti volumetrie decisamente sproporzionate, in parti- si ritiene invece più corretto studiare l’ampliamento colare nelle aree RFR-1, RFR-2, RFR-3 e RFR-4. e la ristrutturazione della già esistente struttura. Con grande preoccupazione, si ritiene possibile Sempre nella sua nota, Cairoli, sottolinea che al che in tali zone la popolazione possa crescere in fine di evitare il prolungarsi delle procedure di modo esponenziale con un ipotetico incremento di approvazione del PGT e prima della sua adozione, oltre 1000 abitanti. si sarebbe dovuto chiedere un preventivo parere “Numeri importanti” soprattutto in virtù dell’obbli- all’Amministrazione provinciale di Como. go da parte del Comune di mantenere i servizi Agli atti non risulta alcun parere espresso dall’uffi- necessari quali sicurezza, acqua potabile, fognatu- cio Provinciale competente pertanto la lista Lega re ecc… Nord Grandate chiede all’Amministrazione in cari- In base a queste ragioni la lista Lega Nord chiede ca di inoltrare, prima dell’approvazione in Consiglio di limitare tali volumetrie almeno del 70% in meno, Comunale del PGT, la richiesta di un parere alla al fine di ottenere delle soluzioni abitative più con- Provincia di Como, per verificare la compatibilità sone ad un piccolo paese come Grandate. degli strumenti urbanistici comunali e delle loro Per quanto riguarda la viabilità, Cairoli sottolinea varianti. come le previsioni viabilistiche adottate non con- La nostra posizione è molto chiara: il consumo del templino il maggior aumento di traffico stradale suolo deve essere limitatissimo, se non inesistente. derivante sia dagli insediamenti residenziali sia da quelli terziari che commerciali e che le rotatorie in Umberto Cairoli Elisabetta Ostinelli

12 - Vita Grandatese Ambiente Tutti i numeri sui rifiuti

Sempre positivi i risultati nell’ambito della raccolta smaltiamo differenziata a Grandate. Anche se, dopo una dimi- autonoma- Nell’ambito del servizio nuzione costante, che perdurava da 3 anni, dal mente parte di raccolta differenziata rifiuti, 2008 si comincia a vedere l’aumento della produ- della frazione zione pro capite dei rifiuti; tuttavia, i dati sulle per- differenziata, in alternativa alla raccolta centuali di raccolta differenziata continuano a sali- causa l’im- domiciliare dei beni durevoli re. La percentuale di raccolta differenziata per possibilità di (frigoriferi, TV, lavatrici) il 2008 si attesta infatti sul 53%. accesso alla prevista ogni ultimo mercoledì Dall’analisi dei dati degli ultimi anni (riportata nel piattaforma. del mese, è consentita la grafico), si può vedere come ormai la percentuale Aprire le porte consegna diretta presso la di differenziazione si sia stabilizzata attorno al della piatta- piazzola ecologica negli orari di 50%. forma anche alle utenze apertura terze, signifi- cherebbe quindi non solo un migliore servizio, ma anche una più efficiente gestione dei rifiuti comunali. Infine, dopo le incertezze normative, giunge il momento di valutare l’introduzione della cosiddet- ta “tariffa”, che garantirebbe una migliore e più corretta ridistribuzione dei costi della raccolta e smaltimento dei rifiuti, sulla base delle quantità Raccolta differenziata Raccolta indifferenziata effettivamente prodotte e differenziate dalle diver- La strategia futura, per continuare ad aumentare se categorie di utenze. tale percentuale dovrà puntare sulla piattaforma In conclusione, nonostante gli ottimi risultati rag- ecologica: considerando infatti la necessità, nei giunti, si deve puntare ad una gestione in continuo prossimi anni, di ricollocare la piattaforma ecologi- miglioramento, che permetta di trasformare i rifiu- ca, dovranno essere studiate nel dettaglio l’orga- ti in risorsa preziosa. nizzazione e le dimensioni della stessa, valutando la possibilità di accesso per le utenze terze, che attualmente conferiscono tutta la produzione di Francesca Sala (Consigliere con delega per l’ambiente) rifiuti indifferenziati alla raccolta comunale, mentre Roberto Gregori (Ufficio Tecnico, Comune di Grandate)

Referendum per l’acqua pubblica in Lombardia: una vittoria frutto della mobilitazione dei Comuni verso la ripubblicizzazione

Il 27 gennaio 2009, il Consiglio Regionale della questa lunga trattativa intrapresa dal Comitato di Lombardia ha votato all’unanimità le modifiche alla coordinamento dei sindaci referendari per mante- legge regionale sull’acqua, contro la quale era nere in mani pubbliche l’acqua. stato promosso il Referendum sostenuto da ben L’iniziativa referendaria di cui si sono fatti promoto- 144 Comuni della Lombardia. In base alle modifi- ri i 144 Consigli Comunali (tra cui quello di Grandate, che introdotte, sarà ora possibile per gli ATO lom- con deliberazione del Consiglio comunale n. 55 del bardi affidare direttamente la gestione e l’eroga- 21.11.2007) delle 11 province della Lombardia, zione dei servizi idrici a società totalmente pubbli- deriva dal provvedimento legislativo adottato dal che, essendo stato abrogato l’obbligo (com’era in Consiglio regionale in tema di disciplina dei servizi precedenza) della gara. pubblici locali, attraverso la legge regionale Ma ripercorriamo insieme i passi più importanti di 18/2006, che ha modificato la precedente legge

Vita Grandatese - 13 Ambiente

26/2003. Con la legge 26/2003, la Regione ha inte- Comuni Lombardi e modifica la legge regionale. so disciplinare in modo unitario i servizi pubblici Nello specifico, l’approvazione renderà possibile locali in materia di gestione dei rifiuti, dell’energia, per i Comuni la scelta della gestione diretta (in di utilizzo del sottosuolo e delle risorse idriche, clas- house) del servizio di erogazione dell’acqua. sificandoli come servizi locali di interesse economi- Sono, quindi, state poste le basi per affermare il co generale. Con le successive modifiche contenute principio secondo cui le reti e gli impianti di distri- nella legge 18/2006, la Regione limita l’autonomia buzione devono rimanere di proprietà interamente dei Comuni in materia, obbligandoli ad un’unica pubblica. possibile modalità di affidamento del servizio idrico Si tratta di una vittoria dei Sindaci e dei movimen- attraverso l’art. 49, che imponeva: ti, che hanno sostenuto il Referendum e che hanno • la possibilità di partecipazione dei privati al saputo con forza contrastare il tentativo di imposi- capitale della società patrimoniale delle Reti e zione da parte della Regione di un solo modello di degli Impianti; gestione dei servizi idrici, quello della messa a • l’obbligatorietà della separazione della eroga- gara dell’erogazione, con la possibilità dei privati di zione dalla gestione del servizio; partecipare alle società patrimoniali. • l’obbligatorietà dell’affidamento dell’erogazione La vittoria conseguita, con le correzioni apportate al tramite gara di evidenza pubblica, escludendo modello “lombardo” di gestione, consente di rimet- ogni altra modalità. tere al centro delle decisioni sull’acqua l’autonomia di scelta dei Comuni, attraverso l’Ambito Territoriale Sulla base dei suddetti presupposti, alcuni sindaci Ottimale e di tracciare un nuovo percorso hanno deciso di promuovere un referendum abro- Cosa succede all’ATO di Como. gativo parziale delle norme contenute nella legge A seguito delle modifiche alla legge 18/2006, n. 18/2006. La proposta referendaria, sottoscritta apportate dal Consiglio Regionale, l’ATO di Como da 144 Consigli Comunali (tra cui quello di dovrebbe aggiornare il Piano d’Ambito, affidan- Grandate) richiedeva l’abrogazione delle parti della do direttamente gestione ed erogazione dei legge 18/2006 che: servizi idrici alla stessa società patrimoniale • consentivano la partecipazione dei privati al ComoAcqua - proprietaria di reti ed impianti – capitale delle società proprietarie delle reti, adeguandone lo Statuto. In provincia di Como si degli impianti e delle altre dotazioni patrimonia- potrà, in tal modo, mantenere la gestione dell’ac- li destinate all’esercizio dei servizi e che costi- qua a mezzo delle aziende pubbliche locali. tuiscono, per definizione della stessa legge, In questo senso il Consiglio comunale di Grandate, dotazione di interesse pubblico; con deliberazione n. 58 del 15.12.2008 • obbligavano a separare la gestione delle reti e “Approvazione del protocollo d’intesa per l’adesio- degli impianti dall’erogazione del servizio idrico, ne alla Società Como Acque s.r.l.” esprimeva la prevedendo l’affidamento dell’erogazione trami- propria contrarietà ad approvare il Protocollo di te gara ad evidenza pubblica; Intesa per l’ingresso dei Comuni nella società • precludevano agli enti locali, anche in forma patrimoniale, finalizzato al completamento del associata, la scelta della forma di affidamento modello gestionale proposto. La decisione presa dell’erogazione del servizio idrico, con l’obbligo quasi all’unanimità (Consigliere Cairoli Umberto della gara, diversamente dalla norma nazionale astenuto) in Consiglio comunale ha voluto espri- e dalla disciplina comunitaria, che consente mere la forte perplessità sul percorso intrapreso l’affidamento diretto. finora dall’ATO, che recepisce il vincolo imposto Dopo un anno di serrate trattative, portate avanti dalla Legge Regionale in merito alla suddivisione dal Comitato di coordinamento dei sindaci referen- del servizio in 2 parti – gestione ed erogazione – dari, finalmente il Progetto di Legge 291 di modifi- da affidare a 2 società diverse, con l’obbligo di ca della legge 26/2003 sul servizio idrico integra- mettere a gara – e quindi di privatizzare – il servi- to, è stato emendato, accogliendo tutte le richieste zio di erogazione. dei sindaci: il Consiglio Regionale, in data 27 gen- Francesca Sala naio 2009, accoglieva i quesiti referendari dei Consigliere con delega per l’ambiente

14 - Vita Grandatese Bustigo 2 Come migliorarne la funzionalità I risultati di una ricerca qualitativa

Premessa Coloro i quali non possono beneficiare di tale possi- Bustigo 2 nasce nel 2001 con l’obiettivo di riqualifi- bilità (figli residenti fuori paese o impegnati lavorati- care un edificio già esistente, istituendo alloggi per vamente, assenza di relazioni amicali, assenza di persone anziane autosufficienti, di età pari o superio- rapporti con il vicinato, etc.) lamentano solitudine e re ai 65 anni e residenti a Grandate. denunciano un senso di abbandono profondo. Alcuni A disamine dello Statuto e delle ragioni sottese alla degli intervistati frequentano luoghi di aggregazione nascita di Bustigo 2, a distanza da anni dal rodaggio formali quali l’Associazione Pensionati o l’Oratorio dell’Istituzioen comunale, il Consiglio di Parrocchiale, mentre altri prediligono luoghi di incon- Amministrazione ed il Sindaco, manifestano, nel mese tro informali (bar, domicilio proprio o altrui, etc.). La di gennaio 2007, l’esigenza di comprendere se fosse maggior parte degli intervistati conosce le abitazioni necessario apportare alcune modifiche al Progetto. di Bustigo II, pur non essendosi mai interessata al Il sindaco ha istituito quindi un “tavolo di lavoro” fina- bando relativo all’assegnazione degli alloggi, in lizzato alla progettazione di una ricerca qualitativa quanto proprietaria dell’abitazione nella quale risiede sui bisogni degli anziani. attualmente. La ricerca ha previsto 30 interviste ad anziani resi- La maggior parte degli anziani intervistati ritiene di denti in paese, indagando i vissuti, gli atteggiamenti, ricevere sostegno e assistenza adeguati rispetto alle i contesti di vita, le condizioni psicofisiche e la cono- proprie patologie. Per quanti si trovano in una condi- scenza/utilizzo dei servizi presenti in paese e di zione di attuale autosufficienza non risulta semplice eventuali servizi desiderati. pensare alle eventuali soluzioni da adottare in un’eventuale futura condizione di non autonomia. GENNAIO 2007 – FEBBRAIO 2009 Alcuni esprimono il desiderio di rimanere nella pro- I risultati pria abitazione avvalendosi di un supporto esterno, Gli intervistati narrano di trascorrere le proprie gior- altri dichiarano la propria preferenza per il ricovero in nate secondo ritmi che si ripetono di giorno in gior- una struttura residenziale nella quale ricevere cure no: sveglia piuttosto presto, piccola spesa in paese, adeguate e poter beneficiare del contatto con altre preparazione del pranzo, riposo pomeridiano, visione persone anziane. Una parte di intervistati conosce i della Tv o ascolto della radio e, per alcuni, lettura di Servizi già erogati dal Comune per conoscenza diret- libri e giornali. In taluni casi, le uscite in paese per ta o indiretta (fruizione da parte di conoscenti e vici- effettuare commissioni e svolgere attività ricreative ni di casa). I servizi maggiormente conosciuti sono i costituiscono il momento di maggior benessere della pasti caldi e domicilio, il trasporto presso l’Azienda giornata. Tali uscite non sono sempre possibili a Ospedaliera S. Anna grazie al contributo della Croce causa di difficoltà di deambulazione o di altre patolo- Rossa, l’assistenza domiciliare e il ricovero o diurna- gie invalidanti, nonché di difficoltà nel raggiungere il to presso Struttura RSA. Gli anziani intervistati espri- centro paese per coloro che, pur in condizioni di mono il desiderio di poter usufruire di un Servizio autosufficienza, risiedono in zone periferiche. La Infermieristico Domiciliare (iniezioni, prelievi al domi- gestione della quotidianità risulta particolarmente cilio, elettrocardiogramma per quanti non deambula- difficile per coloro i quali dipendono parzialmente o no, etc.). Una minoranza richiede sostegno fisiotera- completamente dalla cura di altre persone, così pico e possibilità di usufruire di una palestra attrez- come per quanti devono assistere il coniuge/con- zata, con personale specializzato. Gli intervistati non giunto malato. La gestione autonoma della propria richiedono spazi di aggregazione alternativi rispetto casa é mantenuta dalla persona anziana per il mag- a quelli già esistenti. Taluni esprimono il desiderio di gior tempo possibile, poiché assolve al bisogno di poter ricevere visite a domicilio (“Mi piacerebbe se autonomia tipico dell’adulto, che non viene meno qualcuno venisse a trovarmi ogni tanto”, afferma nemmeno nell’ultima fase del ciclo di vita. La mag- un’intervistata), altri di poter ricevere aiuti in merito gior parte degli intervistati ritiene di ricevere i sup- al raggiungimento di luoghi di aggregazione quali porti necessari dal proprio circuito informale (rete l’Associazione Pensionati o l’Oratorio Parrocchiale. familiare ed amicale). L’aiuto fornito da figli, nipoti, vicini di casa ed amici si rivela di fondamentale Tratto da: «Bustigo II: come migliorarne la funzionali- importanza, in quanto soddisfa i bisogni di sicurezza tà». I risultati di una ricerca qualitativa. Documento e di appartenenza dell’anziano. redatto da Vera Mancuso per il Comune di Grandate.

Vita Grandatese - 15 Servizio Civile Giovani volontari: un’esperienza di vita

“Mi sembra ieri il primo giorno in cui ho oltrepas- tà in cui vivevo e che ora sono molto più vicine di quanto immaginassi. sato la soglia del Comune come volontaria del ser- Si tratta di un momento sicuramente positivo, che ti vizio civile e sono, invece, già passati circa cinque impegna, ti coinvolge e ti fa riflettere tanto. mesi. Sono ormai quasi a metà del percorso e non Un’esperienza da provare, nella quale riesci a dare e posso che sostenere che tutto ciò che sto facendo, ricevere tanto, anche se a volte ci si scontra con la per quanto a volte stressante o stancante, mi stia realtà di alcune situazioni in cui, per quanto si desi- arricchendo; sono convinta che sia valsa la pena ini- deri, per il bene di qualcuno, cambiare le cose, non ziare questa esperienza. Fare compagnia a qualcu- ci si riesce; alcune volte si pensa di aver fatto passi no che è solo, fare delle commissioni (spesa, acqui- avanti ma dopo pochi giorni in realtà si torna indie- sto farmaci…) per persone anziane o disabili che ne tro e bisogna spesso ricominciare tutto da capo. Ma hanno bisogno, aiutare bambini e ragazzi con han- anche questo fa parte del percorso; per cui bisogna dicap nei compiti, è davvero gratificante. andare avanti, crederci fino in fondo e ricordarsi che Tutto è nato dalla voglia di dedicare un anno della anche un semplice gesto, un sorriso, una parola di mia vita agli altri; dalla possibilità di trarre da questa conforto possono essere di aiuto. esperienza un accrescimento personale, nell’ambito Il servizio civile ti porta anche ad avere rapporti e lavorativo, all’interno del percorso di studi che sto scambi con gli altri, con gli utenti in primo luogo, facendo; dalla voglia di poter essere, nel mio picco- grazie agli incontri di formazione, con gli altri volon- lo, utile per le persone del Paese, dove sono nata e tari, con i quali ci si confronta sul proprio percorso, cresciuta. Ignoravo completamente, prima di inizia- tutti accomunati dall’idea di dedicare un anno della re questo percorso, che potessero esserci all’inter- nostra vita per aiutare chi ha bisogno”. no del mio paese determinate situazioni problema- tiche che prima consideravo cosi lontane dalla real- Letizia Semoventa

“L’idea del SERVIZIO CIVILE è nata quasi per to di vivere così tante esperienze e di provare così caso: con un po’ di incoscienza e con la voglia di tante emozioni contemporaneamente. mettermi in gioco in un’esperienza quasi impen- All’inizio, non è stato semplice instaurare il giusto sabile, ho presentato domanda; dopo aver svolto rapporto con gli utenti; con il passare del tempo, tutto l’iter necessario, sono stato selezionato per con alcuni di essi, è nato un ottimo feeling, con il progetto “VIVERE IL SOCIALE”. altri un po’ meno. Posso affermare con certezza Tale denominazione esprime esattamente ciò che che il SERVIZIO CIVILE mi ha arricchito tantissimo ho vissuto da novembre ad oggi. dal punto di vista umano, permettendomi di apri- Questa esperienza mi ha insegnato e mi sta inse- re gli occhi su tanti aspetti della vita; mi sono gnando moltissime cose. Molto spesso tutti noi accorto realmente di come essa possa essere non ci accorgiamo della realtà che ci circonda. piena di sfaccettature. Personalmente, non avrei mai pensato che un Consiglio vivamente questa esperienza a tutti giorno sarei venuto a conoscenza di persone, che coloro che vogliono vivere qualcosa di entusia- quotidianamente vivono situazioni davvero pro- smante e, nel contempo, dare un concreto aiuto a blematiche e disagiate; non avrei mai immagina- molte persone. Andrea Ostinelli

“Se hai un’età compresa tra i 18 e i 28 anni e vuoi cimentarti nell’esperienza del Servizio Civile o ricevere semplicemente delle informazioni, chiama l’ufficio Servizi Sociali del Comune al numero 031/457824. Risponderti sarà un piacere: TI ASPETTIAMO”!

16 - Vita Grandatese Parrocchia Pasqua: mistero di amore e gioia

Nel Giardino degli Ulivi, mentre Gesù stava pregan- donne del Vangelo, ogni persona di buona volontà, do, arrivano quelli che volevano arrestarlo. Gesù è invitata, nel corso dei secoli, a cercare Cristo cro- vuole che anche Giuda capisca il gesto dell’Ultima cifisso e risorto, ad incontrarlo nella Chiesa. Cena. Purtroppo il suo discepolo arriva, si avvicina Quanto è importante, allora, l’impegno dei creden- a Gesù e gli dà un bacio, affinché nel pieno della ti con un’autentica testimonianza cristiana. La notte le guardie possano vederlo e prenderlo... Pasqua, che stiamo vivendo in questi giorni sia per Anche in questa situazione così terribile, Gesù ha tutti un rinnovato sforzo per essere sempre attenti la forza di chiamarlo «amico». Gesù sembra dire: alle necessità, al dolore e all’angoscia di tante per- «Amico, tu mi tradisci, ma io ti ho già perdonato e sone sofferenti. Il Cristo Risorto ci aiuti, sostenga la dono la mia vita anche per te, morirò anche per te, nostra fiducia e ci rafforzi nell’impegno di servizio affinché il vostro amore tra fratelli sia alimentato ai fratelli. dal mio amore senza limiti». Ma Giuda non ha capi- È con tali sentimenti che rinnovo a ciascuno di voi to questo amore gratuito, libero e liberante di Gesù; e alle persone a voi care, i miei auguri di buona infatti, va ad impiccarsi. Pasqua! Invece un altro, un condannato, un crocifisso e sof- ferente come Gesù in croce, riconosce che Egli è Santuario innocente e muore ingiustamente. Quell’uomo, con Il progetto di restauro, ormai definito, sarà presen- coraggio, chiede aiuto e comprensione a quel Dio tato prima al Consiglio Parrocchiale per gli Affari in croce di cui forse non gli era mai importato nien- Economici e quindi, in un’assemblea pubblica, al te. Quel ladrone, forse un violento, ha compreso Consiglio Pastorale Parrocchiale e a tutta la l’amore di Dio! Ecco due modi di morire diversi, di Comunità. due peccatori: Gesù moriva per entrambi, per chi lo aveva tradito e per chi lo aveva invocato. Grazie dell’attenzione, don Daniele Andreani Ma il mistero di quell’amore crocifisso non finisce sulla croce, si trasforma in un grido di gioia, nell’Alleluia della Pasqua: passaggio dalla morte alla vita! «Non abbiate paura! Voi cercate Gesù Nazareno, il crocifisso. È risorto, non è qui. Ecco il luogo dove l’avevano deposto» (Mc 16, 6). «Non temete!». Queste parole percorrono i secoli, giun- gono fino a noi. «È risorto!» Ecco l’annuncio sor- prendente della Pasqua: è il centro dell’anno litur- gico e il fulcro della vita del cristiano: la fede cri- stiana tiene o si perde a seconda che si creda o no nella risurrezione del Signore. La risurrezione non è un fenomeno marginale della nostra fede, l’annuncio della morte e risurrezione di Cristo è il cuore della fede. Dall’adesione docile e gioiosa a tale mistero scaturisce l’autentica sequela del Signore. Davvero Gesù Cristo è «Via, Verità e Vita». Questo annuncio, che la Chiesa non cessa di rinnovare, diviene fonte di consolazione e di conforto per l’umanità affaticata ed oppressa dal dubbio, dal dolore, dal male. Esso dà senso e valo- re vero alle vicende umane e alla storia dei popoli. Particolare dell’Adorazione Come credenti siamo chiamati a ripetere ed a dell’Agnello mistico testimoniare: Cristo è risorto, il suo messaggio di dei fratelli van Eyck, 1432 speranza e di rinnovamento è destinato a tutti gli uomini di ogni popolo e di ogni nazione. Come le

Vita Grandatese - 17 Gemellaggio A dieci anni dalla firma con i “gemelli” francesi di Pocè

Sono passati 10 anni da quando il sindaco di zione, quel venir meno di diffidenze e pregiudizi, Grandate e il Sindaco di Pocè sur Cisse sig. quel sentirsi a casa propria nelle città gemellate Courgeau Claudie, firmarono il protocollo di gemel- che noi abbiamo sperimentato può essere laggio fra le due città. Tanta strada è stata percor- un’esperienza che anche altri possono fare: la sa da quella firma; le amministrazioni comunali si scuola, lo sport, il turismo, gli scambi culturali ed sono susseguite, ma lo spirito iniziale si è conser- economici sono utili strumenti in questa direzione. vato ed il gemellaggio è cresciuto, diventando non E così in questi 10 anni abbiamo condiviso le ini- solo collaborazione fra le istituzioni, ma anche ziative di sport con i ragazzi dei due paesi, abbia- conoscenza ed amicizia fra le persone, fra i citta- mo istituito una ‘Festa della Pasta’ e, in contempo- dini, fra gli amministratori delle Città. ranea, da parte loro una ‘Festa della vendemmia’. La durata dei rapporti è segno che il passo allora Viva il gemellaggio! Viva l’amicizia con Pocè sur compiuto poggiava, come poggia oggi, su basi Cisse! E grazie a tutti coloro che, dagli uffici del solide: era sorretto dalla volontà di stringere rap- comune e nelle varie associazioni di Grandate porti duraturi. Grazie dunque a loro per il passo hanno lavorato per far progredire un’amicizia, una compiuto. alleanza, una fraternità “al di sopra delle frontiere”. 1999-2009, dieci anni: il mondo del 2009 non è E allora unisciti a noi per festeggiare i nostri primo più quello del 1999. 10 anni con gli amici di Pocè sur Cisse continuan- Sono mutati gli stili di vita, sono mutati i nostri do a rendere più vicine le nostre città ed a farci Paesi, sono mutate le nostre città e l’Europa, siamo sentire cittadini europei. cambiati anche noi singolarmente, ma rimangono Il programma per i tre giorni (1-3 maggio) di festa immutati e validi i valori, gli ideali, le motivazioni comprende un rinfresco di benvenuto presso il che ponevamo alla base del gemellaggio; di più, Comune, una Gita alla Certosa di Pavia e una par- questo gemellaggio può rappresentare anche un ticolare festa per la firma del patto di amicizia con segno di speranza: quell’amicizia, quella collabora- una CENA A SORPRESA il sabato.

Il gemellaggio è un importante strumento di sensibilizzazione politica, di mobilitazione e cooperazione tre enti loca- li di Paesi diversi, ma soprattutto crea autentici legami di amicizia fra cittadini di lingue e costumi diversi. La volon- tà di intraprendere questo viaggio e il rapporto di amicizia e collaborazione con la cittadina di Pocè sur Cisse è lega- ta alle nostre comuni volontà di aprire nuovi scenari di collaborazione, che possano riguardare più settori, dall’istru- zione allo sport, dal turismo e, perché no, all’artigianato. Il gemellaggio deve essere visto anche come strumento di amicizia, di accoglienza, di confronto di varie culture; è un mezzo di scambio culturale con Paesi aventi usi e costu- mi diversi, per favorire una maggiore comprensione reciproca e quindi un accrescimento sociale delle comunità e degli individui. Aiuta a migliorare la conoscenza ed il rispetto reciproci, a promuovere la comprensione tra i popoli che lottano per la libertà, la pace e per il progresso dell’umanità. Permette di mettere in comune esperienze diver- se e di aprirsi a nuove realtà. Il gemellaggio ha un valore simbolico, come modalità di avvicinamento dei popoli all’Unione Europea ed è fonda- mentale per sensibilizzare, nei cittadini, il concetto di Unione Europea. Il gemellaggio è il mezzo per contribuire con progetti concreti ad edificare la pace, sempre tanto più importante a fronte degli avvenimenti internazionali. Claudio Tosi Presidente Comitato Gemellaggio

18 - Vita Grandatese Informazioni Avvisi vari

Prevenzione del Rischio Amianto: la Regione Lombardia Il servizio di Patronato ha come obbiettivo quello di eliminare l’amianto (molto I.n.a.s.-Cisl modifica la giorna- pericoloso per la salute) dal territorio. Per informazioni e ta di presenza presso il segnalazioni visitate il sito dell’ASL di Como: Municipio di Grandate: non più http://www.asl.como.it/upload/Informativa%20Amianto.pdf il lunedì, bensì ogni giovedì dalle ore 9 alle ore 10. In alter- nativa, ogni lunedì dalle ore 9 alle ore 12 presso la sede Cisl Lo sportello legale è attivo A breve verrà attivato, di , via Trieste 1. il sabato mattina, dalle ore presso la sede comuna- 9.30 alle ore 12.00, previa le, lo Sportello Energia, prenotazione. un servizio gratuito a È possibile devolvere il con- L’appuntamento si può fis- cadenza settimanale, tributo del 5 per mille a favo- sare presso gli uffici comu- per avere informazioni re del Comune di Grandate, nali dal lunedì al giovedì al sul regolamento edilizio semplicemente apponendo la numero 031.457812, negli e sulla sostenibilità propria firma nell’apposita orari d’ufficio. energetica. casella

Dal 3 giugno 2008 al 2 giugno 2009 i giovani lombardi che hanno conseguito la patente B tra il 1º ottobre e il 31 Auto ecologica, dicembre 2008 possono iscriversi a “Patente Plus”, pro- ecoincentivi getto sperimentale promosso da Regione Lombardia per i neopatentati tra i 18 e i 29 anni che sono, secondo le di 2.000 euro statistiche, gli automobilisti più coinvolti in gravi inciden- Sempre attivo il contributo di 2000 euro destinato ai ti stradali. Il corso, non sostitutivo alla patente B ministe- cittadini residenti in Lombardia, che demoliscono la riale, prevede una parte teorica e una pratica per rende- propria autovettura diesel per l’acquisto di un’auto eco- re più abili i neopatentati nelle tecniche di guida e piùvi- logica nuova non superiore ai 2000 cc. gili nella percezione del rischio. Per maggiori informazio- A partire dal 1 febbraio 2007, Regione Lombardia ha ni rivolgersi al numero verde 800-131.151. stanziato 5 milioni di euro per favorire la diffusione delle vetture a basso impatto ambientale. Il contributo è stato erogato per l’acquisto di una nuova auto elettrica, ibrida, o bifuel. Per ottenere il finanzia- Come evolve la popolazione mento è necessario demolire un vecchio diesel, omolo- DAL 31-12-2008 AL 31-03-2009 gato “euro 0” ed “Euro 3”, da sostituire con un’auto di cilindrata non superiore ai 2000 c.c. TOTALE POPOLAZIONE 2931: I cittadini lombardi interessati ad ottenere il contributo DI CUI 1393 MASCHI E 1538 FEMMINE regionale devono compilare la domanda e raccogliere i NUCLEI FAMILIARI 1121 documenti necessari (come specificato nel punto 7 del bando in “allegati”) e presentarla agli sportelli degli SONO MANCATI SONO NATI Automobile Club provinciali o delle loro delegazioni. Peverelli Gianfranco Brumana Irene È anche possibile perfezionare la domanda per ottene- Capetti Domenica Frigerio Filippo re il contributo attraverso la Carta regionale dei servizi Colombo Eligio Mazzucchi Leonardo (CRS) rilasciata da Regione Lombardia. Bertoni Silvano Pagano Matteo Per maggiori informazioni telefonare allo 02.7745246 - Casartelli Maria Luisa Snoussi Adem 02.7745282, lo Sportello telefonico Informativo Trombetta Ugo Viganò Matteo dell’Automobile Club Milano, in funzione dalle ore 9 alle Corti Romano Bissacco Aurora 12, dal lunedì al venerdì. Rizzotto Giovanni MANTENERE IL PEZZO GIÀ AGGIUNTO

Vita Grandatese - 19 Calendario estivo

Domenica 19 aprile Sabato 25 aprile Pro Loco, 36º Amm.Comunale, ANA, Corpo Musicale, Fiera degli Uccelli Festa Nazionale Anniversario Liberazione Corpo Musicale, Concerto per Festa FEBACO

Venerdì 1 º maggio 1-3 Maggio Parrocchia, Benedizione auto 10º anniversario Gemellaggio

9-24 maggio Domenica 10 maggio VIGOR, Vigor Cup 2009-03-28 Pro Loco, Corpo Musicale, Centro Sportivo comunale S.Pos Concerto Festa della Mamma

Sabato 16 maggio Domenica 24 maggio, Domenica 7 giugno Pro Loco, Scuole sabato 6 giugno VIGOR, Medie, Camminata Corpo Musicale, Festa dello Sport UNICEF Concerto nelle Contrade

Domenica 14 giugno Lunedì 15 giugno Venerdì 19 Parrocchia, Corpo Parrocchia, Sabato 20 giugno Musicale Processione Iscrizione Grest Pro Loco, al Monastero (fino al 10 luglio) Festa Gastronomica

Domenica 21 giugno Pescatori, Alborellata - Corpo Musicale, Venerdì 26 – Sabato 27 giugno Concerto Villa Franchi Borella Pro Loco, Festa della Birra

Sabato 4 luglio Domenica 28 giugno Sabato 11 Amm.Comunale, AGE, Festa con Domenica 12 luglio Opera Lirica Franchi rappresentazione CRI, Festa Borella teatrale della Croce Rossa

Sabato 15 agosto Sabato 18 luglio Lunedì 31 agosto Pensionati, Pranzo AC Grandatese, Parrocchia, di Ferragosto XV Festa dello Sport Festa di S. Bartolomeo

Sabato 12 settembre Domenica 13 settembre Tutte le Parrocchia, Domenica 27 settembre Associazioni, Festa del Santuario AVIS, Festa Festa delle Corpo Musicale, “Mosaico-Alveare” Associazioni Concerto Madonna