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ANNO I NUMERO 20 27 MAGGIO - 2 GIUGNO 2017 Direttore Responsabile: Laura Primiceri Direttore Editoriale: Francesco Stati Caporedattore: Francesco Spagnol Responsabile Tecnico: Jacopo Nisticò, Valerio Bastianelli

Hanno inoltre collaborato a questo numero: Claudio Agave, Ludovico Coletta, Michele Da Re, Arnaldo Figoni, Adriano Koleci, Carlo Paganessi, Anastasia Piperno, Mattia Scarponi, Domenico Sorice, Filippo Tiberi Revisione a cura di Francesco Spagnol

La copertina è di Fabio Morra. L’intestazione grafica è di Jacopo Castelletti. theWise è una testata giornalistica che, attraverso un’indagine condotta sui fatti in senso stretto, si propone di trattare Anno I, Numero 20 27 Maggio - 2 Giugno 2017 argomenti di interesse generale con precisione e professionalità, fornendo una chiave interpretativa semplice, chiara e In questo qualificata. numero:

Carlo Paganessi 5 Ucraina: l’orso sulla porta di casa

Adriano Koleci 10 WannaCry: un nome, una garanzia

Mattia Scarponi 14 Il sogno lucido e la scienza dell’onironautica

Ludovico Coletta 19 Autismo e disturbi dello spettro autistico

Domenico Sorice 24 ETF: lo strumento del momento

Michele Da Re Salone Internazionale del Libro di Torino: storia 28 di un successo disarmante

Arnaldo Figoni 30 Chris Cornell, un addio che fa male

Anastasia Piperno 34 L’intima ricerca di Song to Song

Filippo Tiberi 39 In fuga dall’orrore: Prey

Claudio Agave 42 Lunga vita al Re: il calcio saluta Francesco Totti

3 Il sogno lucido e la scienza dell’onironautica L’arte di vivere e controllare la realtà oltre la realtà, ovvero “Come ho imparato a non preoccuparmi e ad amare la fase REM”.

Fuggire temporaneamente dal mondo, scavalcare i limiti del razionale e gettarsi in una dimensione strana fatta di immagini irreali ma non per questo inverosimili. Quella appena descritta è una delle tante possibili definizioni di ‘sogno’, ossia dell’attività abitudinaria e al contempo misteriosa che prende vita tutte le volte che ci si addormenta: che lo si voglia o meno si viene scaraventati altrove, senza sapere come né perché.

«Le città come i sogni sono costruite di desideri e di paure, anche se il filo del loro discorso è segreto, le loro regole assurde, le prospettive ingannevoli, e ogni cosa ne nasconde un’altra». «Io non ho desideri né paure, – dichiarò il Kan – i miei sogni sono composti o dalla mente o dal caso». «Anche le città credono di essere opera della mente o del caso, ma né l’una né l’altro bastano a tener su le loro mura. D’una città non godi le sette o le settantasette meraviglie, ma la risposta che dà a una tua domanda».

Italo Calvino, Le città invisibili Dialogo tra il Gran Kan (Kublai) e Marco Polo

“Il sogno lucido e la scienza dell’onironautica” di Mattia Scarponi prosegue a pagina 14.

4 Carlo Paganessi

@linkspayer Photo Credits © Getty Images

Ucraina: l’orso sulla porta di casa

Uno dei campi di battaglia sui quali si sta svolgendo quella l’Europa, mentre dall’altro lato c’era l’Ucraina orientale, sorta di “nuova guerra fredda” tra Russia e Occidente maggiormente favorevole a un rapporto più stretto con è l’Ucraina, dove quello che è de facto un conflitto civile la Russia e, in definitiva, contraria alle motivazioni della va avanti ormai dal maggio 2014 (o dall’autunno 2013, protesta. In tutto questo, diverse figure iniziano a se si considerano gli eventi che hanno portato alla fuga porsi come mediatori tra piazza e palazzo: tra queste di Yanukhovic da Kiev), e sta proseguendo a tutt’oggi spicca l’industriale (e proprietario della squadra di calcio senza che si possa vedere uno spiraglio di soluzione del dello Shaktar Donec’k) Rinat Achmetov, il quale ottiene il problema. Nell’Ucraina orientale, al momento, si parziale successo di alleggerire la repressione nei confronti stanno incontrando interessi contrastanti tra loro sia dei manifestanti. interni che esterni al paese, e il quadro della situazione non accenna a sbloccarsi nemmeno con i vari tentativi di La protesta, al contrario di quanto accaduto nel 2004 mediazione esterni. con la rivoluzione arancione, sfuggì al controllo delle opposizioni politiche, che non riuscirono a porsi a capo La vicenda inizia il 21 novembre 2013, quando diverse della stessa e a cavalcarne l’onda: come molte proteste migliaia di cittadini ucraini affluiscono in piazza antigovernative dell’ultimo periodo, anche questa nacque per chiedere il ripristino del trattato di associazione e si regolò grazie all’attività sui social network. L’hashtag commerciale con l’Unione Europea e le dimissioni del #euromaidan (‘euro-piazza’) nacque spontaneamente governo di Janukhovic, accusato di corruzione e di fare dopo le prime proteste, e questo contribuì a far nascere l’interesse della Russia. Le proteste proseguirono per i e crescere una pesante differenza di percezione sui media giorni seguenti, nonostante il freddo e le cariche della tradizionali, che successivamente si trasferì anche alla polizia. Durante la prima settimana di dicembre, quasi quota di popolazione (la maggioranza) che non interagiva 800.000 persone protestarono in Piazza Indipendenza tramite i principali social network (per l’Ucraina questi a Kiev, e, con l’andare del tempo, più aumentavano le sono principalmente Facebook, Vkontakte e Twitter). repressioni più aumentavano le persone in piazza, con Tale circostanza ha contribuito a esacerbare gli animi una base che andava allargandosi anche ideologicamente tra popolazione ucraina e russa etnica, polarizzando e ricomprendeva ora, oltre a studenti universitari e parte notevolmente le posizioni. Se per i media ucraini e della media borghesia, anche i nazionalisti ucraini, che occidentali quella in corso era la “rivoluzione europeista”, vedevano di pessimo occhio la volontà di Janukhovic di per i media dell’Ucraina orientale e russi le proteste erano stringere rapporti più stretti con il Cremlino. parte di un colpo di stato ai danni del filorusso Janukhovic.

La popolazione del paese, in verità, era piuttosto spaccata: Alla fine di gennaio Janukhovic cercò nuovamente di da una parte stavano le regioni occidentali e le maggiori scendere a compromessi offrendo cariche istituzionali città favorevoli alla protesta e ad un rapporto più stretto con importanti a diversi leader della protesta, ma senza esito. I

5 dimissioni a Janukhovic, che un’ora prima era comparso sulla televisione ucraina dicendo che non avrebbe mai presentato le proprie dimissioni. Il voto non seguì la procedura costituzionale prevista per la messa in stato d’accusa del presidente, ma nonostante questo la maggioranza era talmente ampia e schiacciante che Janukhovic decise di anticipare un’eventuale impeachment, rassegnare le dimissioni e fuggire prima verso Kharkiv e poi in Russia presso Rostov. Gli attivisti sono entrati indisturbati sia nella casa che nell’ufficio del presidente, trovando uno zoo privato e altri segni di grande opulenza che sono stati prontamente denunciati.

Il 22 Febbraio Yulia Timoshenko venne scarcerata insieme a molti altri oppositori politici. Salì al potere il nuovo governo Yatseniuk, che tra le prime leggi ne promosse una sulla purificazione delle Pubbliche Amministrazioni, dove quasi un milione di ucraini perse il lavoro in quanto legati a vario titolo al governo precedente. Con il nuovo governo si esauriva de facto la spinta di Euromaidan, e si formava quindi un’altra spinta che era quella del dissenso nei confronti del nuovo governo al potere grazie (secondo la loro versione) a un golpe sionista. Il nuovo movimento di protesta si formò principalmente nell’est e nel sud del paese, dove la percentuale di cittadini di origine russa era più rilevante.

Janukhovic, ex presidente dell’Ucraina, di ispirazione politica filo-russa. Photo Credits © Ria / Novosti La guerra civile, da spauracchio che era, inizia ad assumere sempre maggior consistenza, fino a manifestarsi in manifestanti procedono con l’occupazione di “Casa carne e ossa con la crisi crimeana: con la confusione Ucraina”, edificio realizzato in epoca sovietica generata dal cambio di governo e con l’indebolimento e ospitante alcune esposizioni. In quei momenti dell’amministrazione pubblica ucraina dovuta alla purga, l’edificio era stato adibito a dormitorio dalle forze ecco che il Cremlino ne approfitta, e meno di una settimana di polizia. Nel corso del mese successivo gli scontri si intensificano: il bilancio dopo il 20 febbraio ammonta a 17 dopo la cacciata di Janukhovic le forze paramilitari russe morti tra gli agenti di polizia e oltre 70 tra i manifestanti. prendono il controllo della Crimea, anche grazie ad una Parte di queste morti è da attribuirsi ad alcuni cecchini banda di motociclisti di origine russa legata a doppio filo posizionati sui tetti degli edifici circondanti la piazza, il cui alla malavita moscovita (i Lupi Notturni). I paramilitari schieramento (ossia, volgarmente, per chi lavorassero e che si erano uniti a loro, si scoprirà più tardi, non quale fosse l’obiettivo preciso di questo gruppo di fuoco) erano semplici civili con le armi in braccio, bensì a tutt’oggi non è noto. militari russi senza insegne. I militari posero un politico filorusso, Sergej Aksenov, come primo Allo stesso tempo iniziò anche l’occupazione, da parte ministro della Repubblica Autonoma di Crimea: degli attivisti dell’Euromaidan, di edifici amministrativi giunse immediatamente la condanna da parte delle autorità non solo a Kiev ma anche a Odessa, Zaporozhye, Mariupol di Kiev e dei tatari di Crimea, che vedevano nelle autorità e via dicendo. Due giorni dopo gli scontri del 20 Febbraio, ucraine una sorta di giudice imparziale nei contrasti con i che videro persone rimanere sul terreno in piazza, il russi. Aksenov decise di indire un referendum per maggio parlamento votò una mozione con cui si chiedevano le sull’appartenenza della Crimea a Kiev o a Mosca: tale referendum fisserà il passaggio di mano della Crimea, con 6 Il conflitto civile ucraino sta proseguendo da oltre due anni, sebbene nell’ultimo anno sia entrato in una sorta di stasi. Photo Credits © ANSA un consenso pro Mosca che supererà il 96% (con l’84% di i rivoltosi filorussi riuscirono a prendere larga parte affluenza, nonostante il boicottaggio tataro e nonostante degli edifici sede delle istituzioni delle maggiori gli enormi dubbi della comunità internazionale riguardo la città del bacino del Donbass: Horlivka, Kramatorsk correttezza del voto). e Mariupol furono teatro di pesanti scontri tra aprile e maggio. Il 12 maggio, immediatamente dopo il referendum Se la presa e l’annessione della Crimea furono un tenutosi nelle zone occupate dai ribelli (inutile dire che prodotto dell’opportunismo russo, più manovre richiese anche in questo caso gravano forti sospetti in merito alla la secessione de facto della Federazione di Novorossija (poi correttezza dello stesso), viene proclamata la nascita della fallita e riarticolatasi nelle due repubbliche di Donec’k e Repubblica Popolare di Donec’k, immediatamente seguita Luhans’k). Già dall’inizio del 2014 avvennero le prime dalla Repubblica Popolare di Luhans’k. Le due Repubbliche infiltrazioni di militari russi nella parte orientale del convolarono a nozze formando la Repubblica Federale di paese, prevalentemente reparti specializzati dell’esercito Novorossija. e volontari che in passato avevano militato nell’esercito russo. Oltre all’infiltrazione, la Russia cominciò ad Nel frattempo le battaglie continuarono: particolarmente ammassare truppe nei pressi del confine ucraino, intensi e prolungati si rivelarono gli scontri nei pressi raggiungendo le 40.000 unità alla fine di giugno. dei due aeroporti di Luhans’k e Donec’k, quest’ultimo Ulteriori testimonianze della presenza russa sono difeso da un battaglione dell’esercito Ucraino poi le tipologie di armi utilizzate (pezzi d’artiglieria non soprannominato “kyborg” da entrambe le forze in campo. manovrabili da semplici civili e AK-100 con lanciagranate, Basti citare i turni di guardia da 18 ore imposti per la difficili da reperire) e le foto satellitari, che a inizio luglio sorveglianza dell’aeroporto, abbandonato solo quando era mostravano colonne di blindati entrare indisturbate in ormai inservibile e ridotto a un cumulo di macerie. Ucraina portando viveri, armi e munizioni. A fine giugno, come effetto dei primi tentativi di La Russia ha, a più riprese, fornito copertura d’artiglieria mediazione internazionale, si ebbe un cessate il fuoco alle truppe della Novorossija, a partire da metà luglio con il che durò una settimana, e venne interrotto dallo bombardamento di Zelenopilya. Grazie a tale supporto, scontro a Donec’k di due opposte fazioni di ribelli: tale 7 avvenimento fu l’ennesima testimonianza che non era riconciliazione per le persone coinvolte nell’insurrezione, pensabile considerare la resistenza antiucraina come un la decentralizzazione del potere a favore degli oblast di monoblocco, e che anche al suo interno convivevano anime Luhans’k e Donec’k e la creazione di zone di sicurezza di diverso tipo che riflettevano le anime che gestivano il tra Ucraina e Russia interdette al transito militare. Due potere al Cremlino. Tale circostanza diverrà lampante settimane dopo venne elaborato un memorandum con la morte di Arsen Pavlov detto Motorola, un d’intesa legato all’aspetto prettamente militare: niente comandante delle formazioni paramilitari filorusse, pezzi d’artiglieria sopra i 100 mm in transito a meno di 15 ucciso da un gruppo di fuoco russo mentre si trovava chilometri dalla linea di contatto, niente azioni offensive nella sua abitazione nell’ottobre del 2016. Durante la e via dicendo. Immediatamente dopo la firma del sua esistenza da repubblica autonoma, e poi nel momento protocollo, le offensive ripresero con la seconda battaglia della divisione delle due repubbliche, la Repubblica dell’aeroporto di Donec’k, che durò fino a gennaio 2015 Federale di Novorossija ha ospitato (e ospita tutt’ora) e la cui fine (come detto, a favore delle forze separatiste) una serie di traffici illegali che spaziano dal traffico di decretò anche la fine del primo protocollo di Minsk, stupefacenti alla tratta di esseri umani e di armi: i proventi con una responsabilità congiunta in merito alla fine del di tale traffico sono spartiti tra la malavita russa e i signori protocollo. della guerra sul territorio. Subito ripresero i negoziati per un altro protocollo Alla fine di settembre il primo accordo di Minsk venne d’intesa, le cui trattative si svolsero sempre a Minsk (verrà siglato dai rappresentanti di Ucraina e Russia, dai infatti battezzato Minsk II) e che vedrà la luce a Febbraio leader delle due repubbliche popolari di Luhans’k e 2015. Alla stesura parteciparono i leader di Russia, Donec’k e (in veste di mediatrice) dalla diplomatica Ucraina, Germania e Francia. Il pacchetto di misure era svizzera rappresentante OSCE Heidi Tagliavini. Il molto simile a quanto previsto dal primo protocollo di protocollo prevedeva diversi punti tra cui il cessate il Minsk, e riuscì a fermare gli scontri solo per breve tempo fuoco sotto l’egida OSCE, l’elaborazione di una legge di (tranne che nell’area di Debaltseve, dove sono continuati

Aleksandr Lukašenko Bielorussia Petro Porošenko Ucraina Vladimir Putin Angela Merkel Russia Germania François Holland Francia

I leader dei paesi che hanno partecipato alla mediazione. Photo Credits © Itar / TASS

8 Un seggio elettorale nel Donbass, Luglio 2016. Photo Credits © PolitRussia per tutto il tempo). Dopo la firma, ogni parte in gioco passa attraverso il convincimento della Russia, magari ha cominciato a implementare gli accordi secondo attraverso l’allargamento dei negoziati alla questione la propria visione: mentre i filorussi annunciavano siriana, al mantenimento dell’integrità territoriale ucraina: nuove elezioni secondo propri criteri e proprie norme, ogni altro risultato – ivi compresa l’accettazione dello il parlamento di Kiev emetteva una legge speciale che status quo in Donbass, similmente a quanto avvenuto in diceva ai separatisti come organizzare le elezioni, il tutto Transnistria – risulterebbe in un incentivo nei confronti di mentre gli scontri proseguivano, seppur in tono minore Mosca a continuare con la politica aggressiva nei confronti e ridotti a semplici schermaglie. Le elezioni nella DPR e dell’Europa orientale, magari verso le repubbliche baltiche nella LPR furono rinviate più volte, e ad oggi non sono che i movimenti di truppe recenti sembrano minacciare ancora avvenute. ogni giorno di più.

Il conflitto entrò in stasi praticamente fino al 2017, con nessuna delle due parti impegnata a prendere territori. A gennaio del nuovo anno sono riprese le offensive dei separatisti, concentrate intorno ad Avdiivka, e il Cremlino ha emesso un provvedimento con il quale riconosce le targhe automobilistiche emesse nella DPR e nella LPR. A seguito del sostegno alle due repubbliche e all’annessione crimeana, la Russia ha subito notevoli sanzioni economiche da parte dell’Unione Europea, le quali hanno ulteriormente danneggiato la crescita dell’economia russa, già notevolmente frenata dal basso prezzo del petrolio. Le misure hanno notevolmente ridotto l’apporto militare ed economico a Donbass e Crimea, le cui popolazioni, ad oggi, vivono con i continui blackout (specie gli abitanti della Crimea, con cui la Russia ha contiguità territoriale pressoché nulla). La pace definitiva 9 Adriano Koleci

@adrianokoleci Photo Credits © Bromium.com

WannaCry: un nome, una garanzia

I consigli sono sempre gli stessi da ormai oltre un decennio. Perché tanto clamore? Non aprire allegati da e-mail di mittenti sconosciuti e non eseguire file dalla provenienza dubbia, soprattutto quelli Innanzitutto, questo malware deriva dal “pacchetto” di scaricati con i torrent o dai siti di streaming per film. Inoltre strumenti informatici rubati all’NSA lo scorso anno da è sempre bene tenere aggiornato il computer. Insomma, un gruppo chiamato Shadow Brokers, gli stessi che avevano alla lunga diventa frustrante continuare ad ascoltare messo in vendita tali strumenti per circa mezzo miliardo di certi consigli, al punto che si crede di essere al sicuro da dollari. Tali dichiarazioni però avevano lasciato perplessi tutto. D’altra parte c’è l’antivirus, che fa il suo lavoro in un po’ tutti gli esperti del settore, i quali avevano pensato background e che dovrebbe proteggere il computer, che fosse un semplice bluff. Gli eventi risalgono ad agosto tenendo lontano l’utente da eventuali preoccupazioni. 2016, e da allora questo team non si fece più sentire fino Dovrebbe, perché nonostante tutto il ransomware WannaCry alla settimana scorsa, quando è balzato agli onori di si è diffuso a macchia d’olio non solo nei computer dei cronaca: il motivo è sotto gli occhi di tutti. privati, ma anche in quelli delle pubbliche amministrazioni, banche e imprese, con un impatto senza precedenti. Nonostante i due eventi possono sembrare sconnessi, quando si va a ricercare la vulnerabilità sfruttata dal Per chi non si fosse mai imbattuto in un ransomware, non ransomware tutto diventa molto più chiaro, in quanto è altro che un malware che cripta i dati e che li sblocca si riferisce alla falla CVE-2017-0145 che, casualmente, è solo dietro pagamento di un compenso; compenso che stata proprio scoperta dall’NSA ed è stata lasciata aperta generalmente si attestava intorno ai 100 dollari, ma che per essere sfruttata in futuro, per poi essere corretta in questo caso è salito a 300, pena la cancellazione di tutti solo successivamente alla presunta notizia della fuga i file nel giro di una settimana. Un malware simile siè di dati provocata da Shadow Brokers. Immancabile la diffuso, qualche tempo fa, tra i computer dei privati: era dichiarazione provocatoria di Edward Snowden: «Se noto come il “Virus della Polizia Postale”, proprio perché l’NSA avesse comunicato in privato le falle sfruttate faceva credere all’utente di essere stato colto in flagrante per attaccare gli ospedali quando l’avevano scoperta [la in atti illegali. Tale truffa, tuttavia, ha avuto raggio d’azione falla, N.d.R.], e non quando l’avevano persa, questo non limitato (a differenza di quanto accaduto con WannaCry), sarebbe successo». Questo fino a qualche ora fa, quando è in parte perché è rimasta circoscritta all’Italia e in parte stata trovata una nuova pista da seguire che pare collegare perché colpiva falle già protette dall’antivirus (attivo l’attacco alla Corea del Nord. automaticamente a partire da Windows 8) o dal sistema operativo stesso. Il clamore deriva anche dalla quantità di macchine attaccate: una vera e propria epidemia, che supera di gran lunga Stuxnet, con cui pure condivide il metodo di diffusione all’interno di reti dotate di air-gap (fisicamente 10 disconnesse da internet) come il Ministero dell’interno Photo Credits © The New Indian Express russo o il sistema sanitario britannico, che è stato messo in ginocchio a causa della criptazione di tutti i dati relativi ai pazienti, ai farmaci e via discorrendo. Il ransomware è anche arrivato in Italia, colpendo la nota università Bicocca di Milano, con danni tuttavia molto limitati.

Le richieste? Un “riscatto” di 300 dollari da pagare entro tre giorni, dopo i quali la cifra raddoppia. I più reticenti a pagare hanno invece una settimana di tempo per salvare i propri file dalla cancellazione. Mentre può essere un “non problema” per gli utenti casalinghi, che magari compiono regolarmente backup delle proprie macchine, per le aziende che lavorano interamente sui server (con i backup che magari avvengono istantaneamente e non a determinati intervalli orari) la situazione si complica, facendo perdere tempo e soldi.

Non è passata in secondo piano la reazione di Microsoft, di cui Brad Smith si è fatto portavoce per difendere la società in questa situazione. Nonostante in passato fossero emersi dei collegamenti tra i servizi di intelligence americani e Microsoft per la sorveglianza di massa (con quest’ultima che si era posta più volte a favore dei governi), questa volta l’azienda di Redmond si è chiaramente opposta al lavoro svolto dall’NSA, affermando che «questo attacco dimostra come l’accumulazione di vulnerabilità da parte dei governi sia un problema non di poco conto». L’intero post è disponibile sul sito di Microsoft.

Chi è il colpevole?

Le recenti indagini suggeriscono la presenza della Nord Corea nell’attacco avvenuto poche settimane fa, grazie a uno studio da parte di Kaspersky e Symantec (due delle aziende più prestigiose per quanto riguarda la sicurezza informatica), che ricollegano parte del codice trovato in WannaCry a un gruppo di hacker chiamato Lazarous Group, responsabile di un attacco informatico nei confronti di Sony e della Banca centrale del Bangladesh, grazie a un suggerimento proveniente da Neil Mehta, ricercatore esperto in sicurezza presso Google. Chiaramente, parti di codice provenienti da altri malware non sono un indicatore del team che ha svolto l’attacco, tuttavia è lecito pensare, soprattutto dopo che nella nuova versione sono stati eliminati i riferimenti ai vecchi malware, che l’origine del malware sia proprio la Nord Corea. Anche la raffinatezza del codice, a quanto dice Kaspersky, è fin troppo elevata perché possa trattarsi del prodotto di un team non coordinato: questo lascia intendere l’influenza di uno stato, così come fu con Stuxnet. Non bisogna tuttavia dimenticare il ruolo che il team Shadow Brokers ha avuto in questo attacco, in quanto è stato svolto grazie al loro arsenale di armi informatiche trafugate dall’NSA.

Il fatto che il malware si sia diffuso, però, non 11 Photo Credits © Quartz

deresponsabilizza utenti e aziende, anzi. Una caratteristica supporto a questo sistema operativo, così come successo della vulnerabilità è quella di essere presente fino a con Windows XP (che nonostante sia di oltre sedici Windows 8.1, quindi tutte le macchine basate su Windows anni fa è installato sulla maggior parte degli sportelli 10 sono al sicuro, ma non solo. Per gli altri sistemi operativi, bancomat), gli aggiornamenti per i problemi critici relativi Microsoft ha predisposto un aggiornamento che avrebbe alla sicurezza continuano a essere rilasciati, e non causano, chiuso la falla, da rendere pubblico non appena fosse pronta eccetto rarissime occasioni, problemi di compatibilità con la correzione. Dunque, nonostante siano rimasti alcuni il parco macchine. Inoltre due mesi di tempo, che è il tempo furbi che non hanno voluto usufruire dell’aggiornamento trascorso dal rilascio dell’aggiornamento, è un tempo più gratuito all’ultimo sistema operativo Microsoft, l’azienda che sufficiente per testare lo stesso, soprattutto perché si ha disposto comunque un correttivo attraverso Windows parla di un baco abbastanza importante. Ma per le aziende Update per tutti gli utenti che non hanno voluto aggiornare e per gli enti pubblici, in particolare per il sistema il proprio sistema operativo. Tutto bene quindi, se solo gli sanitario inglese, la sicurezza delle proprie macchine utenti e le aziende si curassero di aggiornare le proprie e dei dati a quanto pare passa in secondo piano, con macchine. Gran parte della responsabilità di questo attacco investimenti insufficienti nel campo dell’IT e con notevoli non è né di Microsoft, che si è mossa in tempi abbastanza conseguenze che emergono solo successivamente. rapidi per correggere il problema, né tantomeno dei team di hacker, bensì degli utenti che lasciano in secondo piano Anche Microsoft non è esente da errori, anche se in gli aggiornamenti, noncuranti dei problemi che questo questo caso ha avuto un ruolo solo marginale. Ciò che può portare alla sicurezza. manca è un canale dedicato e prioritario per quanto riguarda gli aggiornamenti critici, come il qui presente, e Per quanto riguarda le aziende la situazione si complica, che forzi il sistema operativo ad aggiornarsi bypassando perché gli aggiornamenti sono gestiti da un amministratore l’amministratore del sistema, per la diffusione quanto di sistema: perché avvengano è necessario verificare la più possibile rapida dei correttivi. L’inserimento di compatibilità con il parco macchine, con i software e una clausola che imponga gli aggiornamenti critici con gli hardware in uso. Generalmente funziona così per all’interno dei contratti che Microsoft sigla con le aziende i major updates (i nuovi sistemi operativi sono considerati innalzerebbe non poco le misure di sicurezza. Per i sistemi major updates), ed è più che comprensibile che certe aziende disconnessi da altre reti (quindi con un air-gap), per ragioni siano dovute rimanere ancorate a un sistema operativo di sicurezza, è necessario a maggior ragione predisporre come Windows 7, nonostante sia di circa otto anni fa. l’aggiornamento degli stessi manualmente, non appena i Sebbene Microsoft abbia ufficialmente terminato il correttivi vengono rilasciati dalla casa di Redmond.

12 La soluzione?

«Comprati un Mac» – anche fuori di battuta – per ora continua a restare una soluzione valida, visto lo scarso interesse che i gruppi di hacker hanno verso un sistema Photo Credits © CNet operativo che continua a mantenere delle bassissime quote di mercato: il che però è un’arma a doppio taglio, in quanto i bachi (anche gravi) potrebbero essere presenti ma nascosti. Un po’ come per un bambino di cui non sia certa l’efficacia del sistema immunitario, e che potrebbe dunque ammalarsi non appena fuori dalla porta di casa. Insomma, il problema sta sempre tra il monitor e la sedia. Dire che bisogna mantenere aggiornata la macchina e che bisogna stare attenti agli allegati è come scrivere che il fumo uccide sulle sigarette. Tutti lo sanno e quasi tutti se ne lavano le mani. Se si è stati colpiti dal malware, l’unica soluzione al momento è pagare il riscatto, e pregare che gli hacker siano abbastanza generosi da decriptare i dati, sempre che siano importanti; altrimenti basta formattare come sempre. Per quanto riguarda le aziende, esse hanno speso circa un miliardo di dollari solo l’anno scorso per combattere i ransomware che spesso e volentieri colpiscono i sistemi più deboli. Il paradosso che è uscito fuori è che le aziende avrebbero speso di meno se avessero pagato i riscatti proposti dagli hacker, e la cifra sarebbe stata ancora minore se si fosse prestata abbastanza attenzione alla sicurezza dei computer.

Il bilancio delle macchine infettate si aggira attorno alle 200.000, con Europa e Asia sulla vetta dei paesi più colpiti dal malware. Gli Stati Uniti si sono quasi salvati (nonostante qualche macchina sia stata infettata) in extremis, grazie ad un ricercatore che ha acquistato il dominio presente nel malware che funzionava da kill-switch (a tutti gli effetti un interruttore che spegne la diffusione del virus che gli autori stessi inseriscono per controllare la diffusione del malware) e che ha rallentato notevolmente il ransomware. Tuttavia la guerra non è ancora finita e mai finirà, visto che c’è già un nuovo prodotto degli hacker in giro, e non è escluso che ci siano altri strumenti trafugati da Shadow Brokers in grado di colpire altrettanto duramente i sistemi operativi.

13 Mattia Scarponi Photo Credits © Anahera News

Il sogno lucido e la scienza dell’onironautica

Prosegue da pagina 4. Quando albeggia lo stato del sogno, Non giacere nell’ignoranza come un cadavere. A volte, però, il “filo” di questo discorso è visibile nella Entra nella sfera naturale della stabile presenza. mente del sognatore, che, se sufficientemente consapevole, Riconosci i sogni e trasforma l’illusione in luminosità. riesce a prendere le redini della situazione fino a poterla Non dormire come un animale. gestire a suo piacimento. Si ottiene così un sogno lucido Pratica in modo da unificare il sonno e la realtà. (lucid dreaming), ossia – secondo la definizione di LaBerge – «il sognare sapendo di essere in un sogno». Un sogno, Il sogno lucido viene visto come un epifenomeno della insomma, nel quale si mantiene la consapevolezza di sé, la consapevolezza, quindi. In altre culture, il lucid dreaming propria volontà, i propri ricordi e la cognizione di ciò che diventa “viaggio astrale”: un concetto new age dai risvolti sta avvenendo. spirituali, in cui il sogno lucido diviene un metodo con cui l’anima esce dal corpo per esplorare mondi non fisici o Epidemiologia e diffusione non altrimenti esperibili. In certi casi – ed erroneamente – si sovrappone e si confonde con la paralisi del sonno, Il fenomeno del lucid dreaming è piuttosto esteso: difatti, un fenomeno legato anch’esso alla sfera onirica, ma con la stando ad una meta-analisi cinquantennale (1966-2016) differenza sostanziale che la consapevolezza (certamente che ha studiato il fenomeno in maniera approfondita, il presente) non va parallela al controllo (totalmente assente). 55% delle persone prova l’esperienza del sogno lucido almeno una volta nella vita, e il 23% almeno una volta Nonostante ciò, per vari secoli i ricercatori hanno quasi al mese. È prudente, però, sottolineare sin da subito ignorato tali racconti, relegandoli al livello di superstizioni come tali percentuali non tengano conto dell’influenza non verificabili. Solo con gli studi di Frederik van Eeden, dell’onironautica, cioè di quell’insieme di tecniche – che Alan Worsley e Stephen LaBerge – studi comunque svolti vedremo tra poco – utilizzate proprio per migliorare il non senza difficoltà, tanto che alcune riviste del settore si controllo della sfera onirica. rifiutavano di pubblicarli – si è iniziato a mettere dei punti fermi sul lucid dreaming, aprendo la strada a nuovi scenari Un fenomeno del genere, con tutte le sue implicazioni e applicazioni. emotive e cognitive, è entrato di diritto nella cultura di varie popolazioni, come facilmente si può intuire. Nel Cosa accade in un sogno lucido? Buddhismo tibetano, ad esempio, c’è un tipo di letteratura chiamata milamgyi terdzod, ossia letteralmente ‘tesori dei Si è detto che il punto focale del fenomeno è la sogni’: consapevolezza mantenuta all’interno del sogno. Questo fatto ha delle implicazioni di non poco conto: innanzitutto, viene a cadere un luogo comune della nostra cultura più o

14 meno trasversalmente accettato, ovvero che le dimensioni della veglia e quella del sogno siano realtà nettamente separate da un confine ben definito, ossia quello rappresentato dall’addormentamento; in secondo luogo – ma in legame diretto col punto precedente – ci si rende conto della possibilità di essere lucidi anche nella realtà

interiore, quella onirica, ben diversa da quella esteriore Photo Credits © Anahera News poiché caratterizzata dalla soggettività e dall’illogicità.

Dunque «siamo fatti della stessa sostanza di cui sono fatti i sogni», come asseriva Shakespeare ne La tempesta? In un certo senso sì, ma sarebbe più coretto dire che i sogni (e ancor più i sogni lucidi) sono fatti della stessa sostanza di cui sono fatte le capacità emotive e cognitive umane, a loro volta condizionate dalla personalità e dal vissuto del soggetto in questione. Nel sogno lucido, infatti, mentre il corpo reale riposa prende vita un corpo “onirico”, con le stesse fattezze somatiche di quello “organico”, immerso in un mondo che ricorda molto quello reale (molti dettagli sono riproposizioni o distorsioni di ricordi, come si vedrà tra poco) ma in cui non vigono necessariamente le leggi fisiche, tanto che si può volare, correre velocissimamente o fare altre cose altrimenti inverosimili. Anche il tempo del sogno è percettivamente diverso da quello reale: alcuni sogni che sembrano lunghissimi possono svolgersi in un arco di tempo brevissimo, così come può avvenire il contrario. Il tutto mentre si conserva un senso molto forte di auto-consapevolezza, che però è diversa da quella della veglia: si può parlare di un Io potenziato, irrazionalmente consapevole del fatto di non essere concreto, il cui ricordo al risveglio è vivido e stabile, tanto che il senso dell’Io ne risulta integrato e stabilizzato.

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Come già si è detto nel precedente articolo sulle paralisi del sonno, nell’addormentamento e nel sonno si hanno dei cambiamenti funzionali importanti riguardanti le attività di una variegata regione dell’encefalo: regione che comprende ipotalamo, prosencefalo basale (la parte più profonda degli emisferi cerebrali), la formazione reticolare del tronco encefalico e il locus coeruleus (anch’esso situato nel tronco cerebrale), le cui proiezioni si distribuiscono in tutto il cervello. È bene sottolineare come queste strutture operino in modo differenziato nell’induzione del sonno, poiché alcune di esse – specialmente la parte posteriore di bulbo e ponte e la parte anteriore dell’ipotalamo – agiscono come strutture ipnogene, mentre altre (mesencefalo, parte anteriore del ponte e parte posteriore dell’ipotalamo) sono responsabili del risveglio, della veglia tonica e delle attività comportamentali della veglia stessa. Ne segue, come quasi immediata conseguenza (quasi perché molte sono le influenze interne ed esterne in tal senso), che il sonno non è un fenomeno passivo legato a cessazione delle attività nervose che sostengono la veglia, ma il prodotto di specifici sistemi neuronali agenti in maniera differenziata. 15 Photo Credits © Anahera News

Peraltro, il sonno non risulta un’attività omogenea • i sogni lucidi non sono «parti tipiche del nemmeno in termini temporali, motivo per cui si è reso pensiero di sogno, ma brevi risvegli» (ipotesi di necessario tracciare una distinzione in due fasi del sonno, Hartmann); distinte sulla base delle caratteristiche comportamentali e • il controllo volontario dell’immagine mentale neurofisiologiche: del respiro durante il sogno lucido si riflette in cambiamenti corrispondenti dell’effettiva • sonno non-REM, a sua volta diviso in respirazione; quattro stadi che portano al sonno profondo, caratterizzato da onde lente. In questi stadi si • sotto certi aspetti, il sogno lucido sessuale ha assiste a una progressiva riduzione dell’attività un potente impatto sul corpo del sognatore, tonica muscolare e dei movimenti oculari. proprio come nella realtà; • sonno REM, in cui si bloccano i muscoli del Esistono diversi tipi di sogni lucidi: sogni lucidi derivati corpo, rallentano la respirazione e il battito da sogni normali già iniziati, derivati dalla veglia pre- cardiaco, si muovono gli occhi e i soggetti addormentamento, o persino di tipo misto (quando, ad maschili hanno l’erezione mattutina. esempio, un soggetto applica le tecniche per effettuare un sogno lucido derivato dalla veglia, non rendendosi del Queste fasi si alternano nel corso della notte, aumentando tutto conto di essere nel bel mezzo di un sogno non lucido via via la fase REM a discapito della non-REM (ovviamente già iniziato). ci sono molte differenze interindividuali, anche a seconda dell’età). Tecniche di onironautica

Contrariamente a quanto ritenuto fino a pochi anni Il sogno lucido è quindi un fenomeno parafisiologico, fa, un soggetto addormentato sperimenta l’attività raro nella maggior parte dei casi, occasionale in certi del sogno durante entrambe le fasi, e lo fa in maniera individui ma abituale per altri. Queste differenze sequenziale: si fanno insomma molti diversi sogni interindividuali, però, non implicano diversità in termini durante la notte. Tuttavia, come dimostrato da LaBerge di abilità e capacità: tutti, difatti, possono diventare scaltri e altri studiosi, il sognare lucidamente di solito (anche se e consapevoli sognatori, “semplicemente” attraverso non esclusivamente) avviene durante il sonno REM. In un più o meno costante allenamento con tecniche di particolare, nel corso di questi studi, effettuati su volontari induzione. Ma nei fatti, in definitiva, come si riesce a a cui eventualmente veniva richiesto di effettuare alcune impugnare il filo del sogno tanto decantato da Calvino? task durante il sogno lucido, sottoposti nel mentre a Come accade nell’acquisizione di una qualsiasi abilità, valutazione polisonnografica, è emerso che: anche per il controllo dei sogni lucidi bisogna partire dalle basi. Innanzitutto, bisogna cercare di ricordarsi da svegli 16 Photo Credits © Anahera News

i sogni appena effettuati durante la notte: così facendo si Peraltro, ricordare i propri sogni significa anche capire come polarizza progressivamente l’attenzione sul concetto sogno, gli stessi funzionano, in termini di ambientazioni ricorrenti, punto focale di tutto l’allenamento. persone presenti, emozioni maggiormente provate, così da prendere dimestichezza cognitivamente con gli stessi Per agevolare tale processo è utile essere ben riposati, ossia ed essere mentalmente pronti per quando si vivrà il sogno dormire almeno otto ore in ogni ciclo di sonno (la fase REM lucido vero e proprio. Oltretutto, sebbene possa sembrare infatti, come sopra spiegato, aumenta di lunghezza nelle banale, è bene ricordare l’importanza fondamentale della fasi tardive del sonno, e gli stessi sogni hanno maggiore componente motivazionale, poiché effettivamente – se durata quanto più sono distanti dall’addormentamento), non si è convinti o se si hanno altri pensieri per la testa e riportare il contenuto dei sogni in un apposito diario che rischiano di distogliere dall’obiettivo – è meglio lasciar da tenere vicino al letto. La trascrizione del sogno deve perdere. È bene quindi mettercisi con impegno, e magari avvenire quanto prima, meglio se appena svegli: il cervello aiutarsi leggendo il diario dei sogni prima di coricarsi. umano, infatti, tende naturalmente e progressivamente a disgregare il contenuto mnestico del sogno, rendendone Quanto riportato, tuttavia, non è un processo immediato: difficile la rievocazione a distanza di tempo. Prima di possono volerci giorni per familiarizzare adeguatamente trascriverlo, però, è utile non muoversi dal letto al momento col mondo dei sogni, e settimane per acquisire un del risveglio, e cercare di ricordare così il sogno appena sufficientegrado di consapevolezza. Ma sarà a quel punto fatto, per fissarlo nella maniera più nitida possibile. Utile, che si potrà mettere in atto il cosiddetto test di realtà: avendo da questo punto di vista, risulta mettere una sveglia nel sedimentato una maggiore attenzione verso i sogni, verrà cuore della notte, qualora ci si renda conto di non riuscire quasi naturale chiedersi, all’interno degli stessi, se non ci sia a svegliarsi da un sonno troppo profondo subito dopo aver per caso qualcosa che non va (quando invece, normalmente, sognato; nondimeno, esistono delle app specifiche che – durante un sogno non ci si chiede mai se si sta sognando). oltre a contenere sintetici consigli applicativi – emettono Fare ciò significa analizzare i dettagli dell’ambientazione suoni mentre si sta sognando: un possibile mezzo di onirica, pur non avendo la certezza di essere in un sogno, riconoscimento per prendere consapevolezza nel sogno. verificare se cartelli, strade e oggetti siano gli stessi che si

17 sono incontrati durante la veglia, nonché assicurarsi che le continuare a fare quello che si faceva prima dell’inizio del leggi fisiche siano rispettate (in un sogno lucido, come si è diradamento del sogno), strofinare in maniera vigorosa detto, si può volare in scioltezza). Tuttavia, soprattutto le le mani tra loro. Ciò consente di prolungare l’esperienza prime volte, è facile cadere in errore: questo perché, magari, onirica, aumentandone la fruibilità. non si realizza del tutto di essere in un sogno, o perché si ha paura di possibili conseguenze sociali (in quanto si Possibili sviluppi futuri tende a identificare le immagini di persone presenti in sogno con i loro corrispettivi reali). Non è facile, anche In conclusione, è importante notare come l’esser riusciti – perché l’acquisizione di consapevolezza può rendere la in tempi relativamente recenti – a entrare consapevolmente lucidità eccessiva, facendo svegliare il soggetto per la forte nella dimensione onirica abbia certamente rappresentato emozione. Assai di frequente, però, si può sperimentare il un traguardo, ma al tempo stesso un punto di partenza cosiddetto falso risveglio, in cui il sognatore si ritrova nella verso la risoluzione di nuovi interrogativi riguardanti la sua camera da letto credendo di essersi destato, quando conoscenza umana. Ad esempio, essendo corpo onirico invece sta ancora sognando; questo può talvolta condurre e corpo reale collegati, quali sono gli effetti organici a una paralisi del sonno, dunque è opportuno effettuare derivanti da azioni strane e volontarie compiute nel sogno? un altro controllo di realtà per avere maggiore sicurezza. Uno studio pilota fatto dall’Università di Heidelberg, in collaborazione con l’Istituto Centrale di Salute Mentale, Presa la consapevolezza, bisogna saper controllare ha dimostrato che esercitarsi in uno specifico compito volontariamente il sogno lucido per goderselo al meglio. durante i sogni lucidi migliora nettamente le successive Secondo Ullman e Zimmerman il controllo è limitato: performance dello stesso esercizio nella vita reale. Altri esisterebbe una parte del cervello (primaria e più studi sperimentali cercano una correlazione tra sogni importante) che creerebbe il setting del sogno non lucido, lucidi e malattie mentali. Tra questi, uno studio effettuato su cui poi si innesterebbe l’azione di altri regioni corticali dall’Università di Rio Grande do Norte (Brasile) ha (secondarie) che permettono la lucidità. Di fatto, però, provato a sondare la presenza di un nesso tra psicosi e non ci sono prove in tal senso; anzi, secondo alcune sogni lucidi: ne è emerso che i soggetti psicotici sono più testimonianze è persino possibile – con molto allenamento inclini ad avere sogni lucidi degli individui non psicotici. – scegliere prima la location del sogno concentrandosi sula Tuttavia, se in questi ultimi l’esposizione al sogno lucido stessa durante la veglia. Risulta però possibile prolungare migliora la consapevolezza nei confronti della realtà la durata di tali sogni, cosa quasi necessaria per non veder interna, nei soggetti psicotici ne peggiora i sintomi disperdere i frutti di tutto l’allenamento di cui sopra. Per positivi (specie allucinazioni e deliri) senza avere scopo fare ciò, stando ai risultati ottenuti da studi effettuati dal terapeutico. Le possibilità e le potenzialità sono dunque Lucidity Institute, ci si deve concentrare e svolgere una molte e incoraggianti. D’altronde non sbagliava Friedrich delle seguenti azioni, mentre ci si rende conto che il Hölderlin, nel dire: «Oh! un dio è l’uomo allorché sogna, sogno sta gradualmente dissolvendosi: mettersi a ruotare un mendicante quando riflette». attorno ad un punto (spinning), seguire la corrente (ovvero

18 Ludovico Coletta Photo Credits © Medik Forum

Autismo e disturbi dello spettro autistico

Il mese scorso, il 2 aprile, si è celebrata la Giornata mondiale meno conosciuti il disturbo disintegrativo dell’infanzia e della consapevolezza dell’autismo. L’obiettivo dichiarato la sindrome di Rett. Il fattore accomunante, in entrambe dell’evento è quello di contrastare la discriminazione e le patologie, è l’improvvisa perdita di alcune capacità l’isolamento cui sono soggette le persone afflitte da questa acquisite in precedenza. I bambini afflitti da questi due disabilità. Si tratta di un tema molto delicato e controverso: disturbi sembrano essere quindi perfettamente sani, ma da secondo una ricerca condotta dal Censis, l’Italia è tra i un certo punto della loro vita in avanti iniziano a mostrare paesi europei che destinano meno risorse alla protezione i sintomi tipici dell’autismo. Le differenze tra i due disturbi sociale delle persone con disabilità. riguardano la scala temporale e le cause scatenanti: nella sindrome di Rett i bambini mostrano i sintomi tra il sesto Come si manifesta l’autismo e perché mese e il quarto anno di vita, e la causa sembrerebbe essere si parla di uno spettro di disturbi? genetica, mentre nel disturbo disintegrativo dell’infanzia i sintomi compaiono entro il decimo anno di età e le cause Si prenda come riferimento la quarta versione del manuale non sono note. Vi è, infine, un’ultima categoria diagnostica, diagnostico e statistico dei disturbi mentali, ossia uno quella del disturbo pervasivo di sviluppo non altrimenti dei sistemi nosografici più usati al mondo, soprattutto specificato: tutte le forme atipiche o subcliniche delle in ambito accademico: fin dal 2013 l’autismo era uno dei patologie vengono raggruppate sotto questa etichetta. cinque disturbi pervasivi dello sviluppo. Il quadro clinico di questi disturbi è caratterizzato dalla compromissione in L’introduzione della quinta versione del manuale tre aree dello sviluppo psichico del bambino: diagnostico e statistico dei disturbi mentali, però, ha portato dei cambiamenti radicali. Con la motivazione 1) interazione sociale; secondo cui le varie diagnosi non riflettevano delle 2) comunicazione verbale e non differenze cliniche significative, si è optato per verbale; introdurre solo due categorie diagnostische: disturbi 3) repertorio di attività e interessi. dello spettro autistico e disturbi della comunicazione sociale. Autismo, Asperger e disturbo disintegrativo L’autismo è caratterizzato da un forte ritardo nello dell’infanzia dovrebbero ora venir diagnosticati come sviluppo e/o nell’utilizzo del linguaggio parlato, così disturbi dello spettro autistico, mentre il disturbo come da gravi deficit cognitivi. Altrettanto famosa è pervasivo di sviluppo dovrebbe essere tipicamente la sindrome di Asperger: paragonabile all’autismo diagnosticato come disturbo della comunicazione sociale. per quanto riguarda lo scarso interesse e capacità Da notare come i sintomi primari dei disturbi dello spettro sociali, quest’ultima non presenta però ritardi nello autistico siano incentrati sull’interazione sociale e sul sviluppo del linguaggio parlato, e neppure alcun restringimento del repertorio di attività e interessi, e non deficit cognitivo clinicamente rilevante. Sono invece più anche sull’abilità nell’uso del linguaggio. Nel passaggio 19 Photo Credits © Medik Forum

dalla quarta alla quinta versione è stata rimossa anche la autistico sembra essere in aumento. Si è passati da 1 sindrome di Rett, in quanto molto probabilmente causata bambino ogni 158 nel 2000 a 1 ogni 68 nel 2012 (ultimo da una mutazione genetica. Infine, la grande novità rilevamento), e le cause di questo aumento non sono della quinta versione è stata l’introduzione della chiare. I disturbi dello spettro autistico sembrerebbero caratterizzazione della gravità dei sintomi. Si tratta di essere più diffusi tra i maschi (rapporto 4:1), ma una svolta importante, in quanto rappresenta il tentativo anche in questo caso i pareri sono discordanti: uno di passare da un mondo bidimensionale (malato oppure studio pubblicato nel 2014 ha evidenziato come, per la non-malato) a un continuum. Oltre agli ovvi risvolti clinici, popolazione femminile, le mutazioni genetiche legate alla non sono da sottovalutare le conseguenze a livello di (de) patologia debbano essere più gravi di quelle riscontrate stigmatizzazione sociale. nella popolazione maschile per causare gli stessi sintomi. Un altro studio, pubblicato sempre nel 2014, ha invece Diagnosi ed epidemiologia evidenziato differenze di genere nella manifestazione dei sintomi: le femmine sembrerebbero presentare deficit La diagnosi si basa sull’osservazione del comportamento cognitivi e sociali più gravi dei maschi, ma meno sintomi del bambino in contesti sperimentali e sulle osservazioni legati al restringimento nel repertorio di attività e interessi. dei genitori. I primi campanelli d’allarme iniziano a L’ipotesi, quindi, è che nella popolazione femminile tanti essere visibili solitamente dopo i primi sei mesi di vita: casi non vengano riconosciuti come tali. I disturbi dello il bambino non reagisce più alla voce dei genitori o quando spettro autistico sono spesso associati ad altri disturbi sente il suo nome, oppure vengono diminuite frequenza e (psichiatrici e non): i più frequenti sono depressione, durata del contatto visivo diretto. Pare però che non ci disturbi d’ansia, sindrome da deficit di attenzione e siano sintomi universalmente validi: un contatto visivo iperattività, problemi gastrointestinali, disturbi del prolungato potrebbe per esempio venire interpretato sonno, malattie mitocondriali, alterazioni del sistema come una forma di maleducazione, in Asia. Interessante immunitario ed epilessia. anche la situazione dal punto di vista epidemiologico: la prevalenza di bambini afflitti da disturbi dello spettro

20 Photo Credits © Medik Forum

Fattori di rischio inoltre, un’enorme eterogeneità nel numero e nella gravità delle mutazioni necessarie per arrivare alla patologia. La I fattori di rischio legati ai disturbi dello spettro autistico conseguenza logica di tali risultati è stata quella possono essere divisi in tre categorie: fattori ambientali, di guardare all’interazione tra genetica e fattori fattori genetici e interazione tra i due. La lista di fattori ambientali come a un insieme di cause necessarie ambientali è praticamente infinita: si passa dalla dieta della per il manifestarsi del disturbo. Ciò ha portato, però, a madre all’esposizione ad alcol, tabacco e altre droghe, ingarbugliare ulteriormente una situazione già complicata, dall’assunzione di psicofarmaci durante la gravidanza allo in quanto i fattori di rischio ambientali possono modificare status socioeconomico e al grado di istruzione della madre, direttamente uno o più geni oppure solamente la loro per concludere con l’esposizione ad agenti inquinanti. espressione. Tra i fattori di rischio si possono escludere i La componente genetica è invece universalmente vaccini: numerosi studi hanno dimostrato come non esista riconosciuta. Il tasso di concordanza per i gemelli nessun legame tra vaccinazioni e disturbi dello spettro monozigoti (quindi geneticamente identici) si aggira autistico. solitamente tra l’80 e il 90%: ciò significa che, se uno dei due soffre di un disturbo dello spettro autistico, Teorie e marcatori neurobiologici l’altro ha una probabilità tra l’80 e il 90% di sviluppare la stessa malattia. Un altro argomento a favore di questa Data la grande eterogeneità nella manifestazione clinica tesi è dato dalla somiglianza tra disturbi dello spettro del disturbo, e date anche la soggettività e la difficoltà nella autistico e due malattie genetiche, la sindrome dell’X diagnosi, la comunità scientifica si è lanciata relativamente fragile e la sclerosi tuberosa, i cui sintomi assomigliano presto nella ricerca dei cosiddetti marcatori biologici, con la molto a quelli dei disturbi dello spettro autistico. Di speranza di ricondurre la varietà delle osservazioni cliniche conseguenza si è scatenata una vera e propria caccia a pochi casi tipici. Il primo passo è stato quello di manipolare al gene, i cui risultati sono però tuttora infruttuosi: col i geni coinvolti nei disturbi dello spettro autistico. Studi passare del tempo si sono infatti scoperti sempre più geni sui topi hanno confermato come le modificazione legati alla patologia, sia sottoforma di fattori ereditari, genetiche andavano a impattare praticamente tutti gli sia come mutazioni cosiddette de novo. Si è constatata, aspetti della vita di un neurone: la sua morfologia, la

21 sua crescita e l’insieme delle sue connessioni con altri

Photo Credits © Autism Speaks Canada neuroni. Un primo marcatore biologico legato a questi aspetti è la circonferenza della testa: i bambini afflitti dalla patologia tendono ad avere una circonferenza maggiore rispetto ai bambini sani, nei primi mesi di vita. Anche il volume di determinate strutture cerebrali (corteccia prefrontale, amigdala e cervelletto) è maggiore nei soggetti afflitti da disturbi dello spettro autistico. Parallelamente alla ricerca sugli altri disturbi psichiatrici, si sono poi ricercate delle differenze a livello dei neurotrasmettitori. Il corretto funzionamento del cervello dipende da un complesso e molto delicato equilibrio tra eccitazione e inibizione. Gi attori principali nel mantenimento di questo equilibrio sono il glutammato (il principale eccitatore nel sistema nervoso centrale) e il GABA (principale inibitore). Numerosi studi hanno evidenziato un marcato disequilibrio nella regolazione di entrambi i neurotrasmettitori: tuttavia non è chiaro come queste differenze impattino a livello macroscopico – quindi a livello di circuiti neuronali – e sul comportamento. A livello più teorico, invece, è stato proposto un deficit nella cosiddetta teoria della mente. Come il nome suggerisce, con ‘teoria della mente’ si intende la capacità di rappresentare gli stati mentali propri e altrui. Viene spesso vista come precondizione per l’empatia: come è possibile comprendere il prossimo se non si è in grado di immaginarsi che l’altro possa avere credenze, emozioni e desideri divergenti dai nostri? Nel caso dei disturbi dello spettro autistico i deficit sono evidenti. Inoltre, numerosi studi hanno evidenziato come anche i circuiti neuronali implicati nella teoria delle mente presentino delle anomalie funzionali e strutturali nei soggetti afflitti dalla patologia. Studi recenti hanno evidenziato anomalie nel sistema dei neuroni specchio, ossia neuroni che si attivano ogniqualvolta un soggetto esegue un’azione oppure osserva qualcun altro compiere la stessa azione: per questo motivo si pensa siano il correlato neurobiologico dell’empatia. I deficit della teoria della mente e le alterazioni nel sistema dei neuroni specchio potrebbero quindi essere il fondamento neurobiologico dei deficit a livello sociale.

Terapia e questioni irrisolte

Al momento non esiste una cura per i disturbi dello spettro autistico. Dal punto di vista farmacologico i benefici sono modesti, e preoccupano non poco gli effetti collaterali. Uno studio pubblicato nel 2016 potrebbe però aprire nuovi orizzonti in questo senso: la somministrazione di uno spray nasale all’ossitocina (ormone coinvolto nelle relazioni sociali) ha portato a miglioramenti delle capacità sociali nei bambini afflitti dal disturbo. Il risultato è particolarmente importante in quanto si tratta di uno studio qualitativamente ineccepibile: il design era a doppio cieco (né i partecipanti né chi ha somministrato la sostanza era a conoscenza della natura di quest’ultima), 22 i ricercatori hanno usato una sostanza placebo e l’assegnamento a uno dei due gruppi è stato randomizzato. La terapia migliore – il cosiddetto gold standard – rimane comunque di stampo comportamentale: il bambino viene letteralmente allenato a socializzare. L’efficacia della terapia sembra dipendere da quanto presto si riesce a diagnosticare il disturbo. Si tratta però di terapie molto costose e quindi non alla portata di tutti: va

ricordato come lo status socioeconomico rappresenti un Speaks Canada Photo Credits © Autism fattore di rischio. Si arriva quindi spesso a una situazione paradossale: coloro i quali beneficerebbero in misura maggiore della terapia non se la possono permettere. Per quanto promettenti e all’apparenza chiari, i risultati presentati non sono per nulla definitivi. Come per praticamente tutte le malattie psichiatriche, il campo di ricerca sui disturbi dello spettro autistico è caratterizzato da contraddizioni. Per ogni studio con un determinato risultato esiste uno studio con risultati opposti, tanto che l’eterogeneità neurobiologica sembra andare di pari passo con quella clinica. Oltre ai classici problemi dei campioni risicati e della eterogeneità clinica, questioni oramai endemiche nelle neuroscienze, nel caso dei disturbi dello spettro autistico è di particolare rilievo l’impossibilità di modellare l’interazione tra i geni e i fattori ambientali, il che dà potenzialmente luogo alle contraddizioni tra i vari studi. La ricerca sugli animali sembra però poter colmare questa lacuna: oggi è possibili “spegnere” i geni legati ai disturbi dello spettro autistico e sottoporre gli animali alle stesse risonanze magnetiche a cui viene sottoposto l’uomo, in modo da analizzare le alterazioni a livello dei circuiti neuronali. Al netto delle ovvie limitazioni in questo campo, è possibile controllare sia il lato genetico sia i fattori ambientali, senza considerare tutto il lato farmacologico. Per concludere, bisogna sottolineare anche le numerose questioni irrisolte: alle differenze di genere nella manifestazione del disturbo non viene dato molto peso. Per esempio, in molti studi la popolazione femminile viene esclusa a priori. Anche il decorso della malattia è poco caratterizzato: come invecchia chi soffre di un disturbo dello spettro autistico?

23 Domenico Sorice @Domenico_so Photo Credits © Zach Seemayer

ETF: lo strumento del momento

Al giorno d’oggi, un qualsiasi soggetto che abbia di internet. Gli ultimi dati riportano che gli asset sotto la intenzione di risparmiare troverà infruttuoso – o, meglio, gestione degli ETF ammontano a oltre 4.000 miliardi, in oneroso – lasciare il proprio denaro nel proprio conto costante crescita: una cifra incredibile, se si pensa che nello corrente. A causa dei bassi tassi di interessi, infatti, stesso periodo dello scorso anno si superavano di poco i la remunerazione dei conti correnti è praticamente 3.000 miliardi, e che nel 2003 i capitali gestiti da questa nulla, e chi ha intenzione di far fruttare le proprie particolare categoria di fondi erano solo 200 miliardi. fatiche dovrà spostarsi su altri strumenti. La possibilità Quali sono le cause di questo aumento? Da dove nasce la di scelta da questo punto di vista non è mai stata così ampia: fame per gli ETF? un investitore, un trader o un qualsiasi soggetto con un sovrappiù di denaro ha la possibilità di acquistare servizi Come già affermato, gli ETF non sono uno strumento e strumenti diversissimi. Comprensibilmente, per lavorare complicato, in quanto si occupano di replicare un in questi mercati è necessario avere delle conoscenze di benchmark, che può essere un indice azionario o un paniere, base e studiare, se si vuole operare da soli, oppure affidarsi e lo fanno in modo reale, cioè acquistando azioni vere e a esperti, per stare relativamente tranquilli. proprie, o in modo sintetico, cioè stipulando contratti che garantiscono una remunerazione pari a quella del Gli strumenti acquistabili oggi sono di diversi tipi: si va benchmark ma investendo il denaro in altri modi. Gli ETF dalle azioni ai futures, ai fondi comuni alle sicav, dagli ETF fanno parte degli ETP, gli Exchange traded products, di cui alle opzioni. Tra tutte le possibilità menzionate, ad aver fanno parte anche gli ETN, che replicano indici non attirato l’attenzione di moltissimi soggetti sono gli ETF. azionari e panieri di materie prime, e gli ETC, che fanno Gli ETF, Exchange traded fund, sono uno strumento riferimento alle quotazioni di materie prime a pronti molto semplice e quindi comprensibile ai più: quello o futures. Questi ultimi due strumenti sono soggetti al su cui si fonda questo strumento è la replicazione rischio di controparte e sono quindi più pericolosi per il perfetta – o quasi – dell’andamento di un indice. capitale investito, mentre gli ETF non hanno problemi di Quando si acquista un ETF, insomma, si acquista l’indice questo tipo, in quanto sono quotati in borsa. Proprio la nella sua interezza: se il FTSE MIB segna – a fine giornata, quotazione in borsa rende questi prodotti particolarmente mese o anno – uno +0,1%, noi avremo guadagnato lo appetibili, in quanto regolamentati e affidabili. 0,1% sulla somma investita in ETF per lo stesso periodo di tempo. Le ragioni per cui gli ETF sono diventati così diffusi sono diverse: in primo luogo, la diversificazione. Gli ETF non sono uno strumento nuovo, dato che Acquistando una quota di un ETF si acquista, sono presenti sul mercato già da diverso tempo, ma effettivamente o virtualmente, un intero indice, hanno avuto un’importante crescita solo negli ultimi diversificando e minimizzando il rischio legato al singolo anni, favoriti dalla disintermediazione e dalla diffusione titolo e mitigando le possibili perdite. Un secondo

24 Il palazzo della Hypo Alpe-Adria-Bank, a Tavagnacco (UD). Photo Credits © Inhabitat.com

vantaggio è legato alla gestione passiva e fa riferimento dall’oggi al domani, una società quotata fallisca azzerando ai bassi costi legati a questo tipo di strumento. Se, per il proprio valore in borsa? Il passato ci insegna che non acquistare quote di fondi, è necessario pagare delle fee di sono nulle, ma sono comunque basse. Dopo aver pensato entrata, uscita e performance (oppure, in alcuni casi, si a una singola società, prendete in considerazione un intero applica la cosiddetta “regola 2 e 20”, cioè il 2% sul capitale indice: quante possibilità ci sono che falliscano tutte fornito e il 20% sul capital gain), per gli ETF le commissioni le imprese considerate? Se non sono nulle, sono molto oscillano tra lo 0,05% e l’1,5%: la convenienza è quindi prossime allo zero. Una diversificazione operata come evidente dal punto di vista dei costi di gestione. Inoltre, nel caso degli ETF, oltre a ridurre le già basse possibilità il sistema su cui si basa lo scambio degli ETF allinea di default, riduce il rischio legato al rendimento di una costantemente il prezzo in borsa a quello ufficiale, singola società: se le performance di FCA sono negative, riducendo la possibilità che possano esserci premi o sconti, possono essere mitigate da quelle positive di Autogrill o ovvero prezzi maggiori o minori rispetto alla quotazione Ferragamo, il che consente di evitare perdite importanti. ufficiale. Un’altra importante caratteristica degli ETF Inoltre gli ETF, se scelti in modo oculato, riducono è la liquidabilità: essendo quotati in borsa sono sempre il rischio di settore: in un indice come il FTSE MIB si liquidabili, sia per il sistema – che si basa sulla liquidità trovano aziende appartenenti ai settori più disparati, e, del sistema sottostante, cioè l’indice – sia per via della anche se le imprese cicliche – ovvero quelle che seguono presenza di operatori adibiti alla creazione di domanda l’andamento dell’economia – andranno male, quelle e offerta, a differenza di quanto succede per alcuni tipi anticicliche – cioè le imprese che non seguono il ciclo di fondi, come quelli chiusi, che non permettono l’uscita economico – performeranno positivamente o comunque dalla posizione se non in determinate date e circostanze, meglio, riducendo le eventuali perdite. La diversificazione come per esempio il fatto che ci sia un altro operatore operata dagli ETF è rilevante soprattutto per gli pronto a subentrare. investitori che non hanno le capacità o il tempo di seguire i molteplici e ampi mercati presenti, Per quanto riguarda la diversificazione, è interessante generando opportunità praticamente per chiunque. capire perché essa risulti essere un vantaggio. A riguardo è possibile fare un esempio: quante sono le possibilità che, A sottolineare la bontà degli ETF ci ha pensato anche

25 Warren Buffett, il quale ha affermato che essi sono un Ovviamente non è e non può essere tutto rose e ottimo investimento per chi non ha il tempo, la voglia o fiori. Gli ETF sono stati infatti messi sotto accusa le capacità per gestire un portafoglio azionario, e quindi da parte di manager di grandi hedge fund per diversi non ha altra possibilità che acquistare quote di fondi: motivi. Il primo è il fatto che gli ETF drogano il mercato: molti non riescono a battere il mercato, quindi perché non i prezzi aumentano più rapidamente perché sempre più essere il più possibile fedeli all’andamento di quest’ultimo? soggetti acquistano i fondi passivi, i quali a loro volta Inoltre, come già visto poco sopra, Buffett ne apprezza acquistano l’intero indice, tralasciando completamente anche l’enorme possibilità di diversificazione, che riduce qualsiasi tipo di analisi, sia tecnica (più importante per e semplifica il lavoro per gli investitori. A sottolineare la gli speculatori di breve termine) sia dei fondamentali (più propria idea, nel 2005 l’oracolo di Omaha lanciò una sfida rilevante per gli investitori di lungo termine). In questo affermando che i fondi a investimento attivo avrebbero modo non vengono valorizzate le società meritevoli, ma si sottoperformato rispetto alla semplice strategia buy & comprano tutte indistintamente, facendo lievitare i prezzi hold di un indice. La sfida è stata raccolta da un solo fund in modo ingiustificato e incoerente con i principi su cui manager, che nel 2008 ha scelto i cinque fondi che secondo si basa il sistema. Il secondo motivo per cui sono ritenuti lui avrebbero battuto il mercato, contro l’indice S&P 500 problematici è conseguenza della prima ragione: si pensi scelto dal celebre value investor. A fine 2016, dopo quindi a cosa potrebbe succedere con una crisi globale. In borsa, nove anni, la sfida è stata vinta da Warren Buffet, con un famoso proverbio dice: «i prezzi salgono con le scale uno schiacciante ritorno dell’85,4%, contro il 22% del e scendono con l’ascensore». Ecco, quello che potrebbe guadagno totale dei fondi. La sfida provocatoria di Buffett accadere con gli ETF è l’accelerazione dell’ascensore, che è servita a far comprendere che non sempre i gestori di farebbe schiantare tutti. Per questo motivo è aumentata fondi attivi riescono a fare bene rispetto al benchmark, in anche la volatilità, e, di conseguenza, il rischio intrinseco particolare nel lungo periodo, e ha lanciato agli interessati dei mercati. Il terzo motivo è il fatto che gli ETF stanno un invito a non affidarsi esclusivamente ai fondi. facendo diminuire in modo drammatico i capitali affidati alla gestione degli hedge fund, generando tagli tra i manager 26 e il declino del settore.

Un altro problema rilevante riguarda la liquidità degli ETF fisici, che replicano l’indice acquistando fisicamente i componenti. Si potrebbe anche dire che questa è una incongruenza, perché poche righe sopra si è affermato l’esatto contrario; qual è quindi l’affermazione corretta? La risposta è: entrambe sono corrette. Questo perché il soggetto che detiene una quota di un ETF può liquidarla prontamente sul mercato, ma ciò che genera instabilità sono le posizioni sottostanti in mano al manager, che, nel caso di posizioni illiquide o di piccoli mercati, potrebbero essere fonte di preoccupazione. È inoltre lecito pensare a uno scenario particolare: se gli ETF si vedessero riscattare molte quote contemporaneamente, cosa potrebbe accadere nel caso di detenzione di titoli di difficile collocazione? Situazioni problematiche di questo tipo potrebbero mettere in serie difficoltà i mercati, generando volatilità e panico. La situazione può essere ancora più problematica nel caso di ETF sintetici: in questo caso il rendimento è garantito da una banca attraverso un contratto detto swap. Stipulato il contratto, il gestore ha due nuovi rischi: quello di controparte, dato dalla possibilità di fallimento della banca, che nel caso di ETF fisico è molto basso, e il rischio che riguarda la collocazione del denaro raccolto dalla clientela, che può essere investito in titoli diversi con ben altro rischio. L’ultimo punto è particolarmente rilevante, perché, in caso di default della banca, sono i titoli a fare da garanzia, e – se anche questi non venissero rimborsati – i clienti dell’ETF non vedrebbero più il proprio denaro.

Guardando alle statistiche del settore è possibile trarre interessanti spunti: in primo luogo, in riferimento alle quote di mercato dei provider di ETF, è possibile notare che la celebre BlackRock è leader di mercato, con una quota molto prossima al 40%; dietro si trovano Vanguard, che porta a casa un 25% del mercato, e State Street, che gestisce il 20% circa del mercato. Se si scende nel dettaglio, si trova che il più grande ETF commerciato è lo SPDR Il palazzo della Bank of China, a Hong Kong. S&P 500 (SPY) gestito da State Street. Quest’ultimo è Photo Credits © LERA Engineering stato creato nel 1993 ed è anche il più vecchio ETF degli USA. A seguire si trova l’ETF iShares di BlackRock, basato sempre sullo S&P 500 ma con commissioni bassissime. Il Gli ETF risultano quindi essere uno strumento terzo indice più grande è il Vanguard’s Total Stock Market, particolarmente interessante e accattivante per tutti basato su tutte le azioni americane. Al quinto posto si i tipi di investitori e risparmiatori, dal pensionato trova un ETF che risulta essere più interessante dal punto fino ai grandi esperti di finanza come Warren Buffett. di vista della composizione, perché basato sui mercati L’attenzione su questi strumenti deve però venire anche emergenti: il suo nome è Vanguard’s FTSE Emerging dai regolatori e dagli stessi operatori, che potrebbero Markets fund (VWO). Quello che contiene l’ETF sono essere pesantemente colpiti e che in caso di crisi 955 tra le più grandi società cinesi e taiwanesi, come per potrebbero dare vita a un pericoloso effetto domino sui esempio Tencent, il colosso dell’internet cinese, o come mercati. Uno spunto di riflessione interessante potrebbe Bank of China e Taiwan Semiconductors. Al quarto posto essere il seguente: cosa sarebbe successo se i piccoli si vede invece MSCI EAFE (EFA), di Morgan Stanley, risparmiatori italiani, al posto di sottoscrivere azioni concentrato su Europa, Australia, Asia e Medio Oriente, altamente illiquide e obbligazioni subordinate, che comprende stock da 21 paesi sviluppati. avessero acquistato quote di ETF?

27 Michele Da Re Photo Credits © Quotidiano Piemontese

Salone Internazionale del Libro di Torino: storia di un successo disarmante

La notizia è che la 30° edizione del Salone del Libro di arroganti gli enormi stand Newton Compton, Feltrinelli e Torino è stata un successo. Con oltre 160.000 biglietti Giunti, una copia delle loro librerie. Sono invece una gioia venduti, infatti, si può parlare di una decisa crescita per gli occhi quelli dei piccoli e medi editori: Iperborea, rispetto all’anno scorso. Davanti all’ingresso del Lingotto, Minimum Fax, Marcos y Marcos, Sellerio, Marsilio tra del resto, si sono viste lunghe code, mentre all’interno gli altri. Vari stand, naturalmente, per le case editrici di gruppi entusiasti di tutte le età hanno affollato gli stand e fumetti e graphic novel, ma alcuni anche per certe oscure presenziato ai vari incontri. case editrici di romanzi fantasy, che lasciano intravedere un mondo underground di appassionati. Appena ci si fa Questo successo scrive un altro capitolo della contesa caso, certo, l’assenza di Mondadori, Einaudi e Adelphi che ha animato, nell’ultimo anno, il mondo editoriale si sente, ed è pesante: eppure, probabilmente, essa ha italiano. Un anno fa, infatti, la Fondazione che organizza finito per cedere visibilità alle piccole case editrici. Un il Salone veniva colpita da una grave accusa di turbativa consorzio di librerie indipendenti torinesi, invece, d’asta. Quasi contemporaneamente Mondadori e Rizzoli, gestisce un grande spazio centrale, dove campeggia i due più grandi gruppi editoriali italiani, hanno cercato di l’unica grande trovata scenografica del Salone: una cancellare l’evento e di crearne uno analogo a Milano: il torre di libri con pavimento a specchio, molto bella a tutto immerso nell’ambiguo comportamento della neonata vedersi e perfetta per le foto da mettere su Instagram. giunta Appendino. La vicenda risveglia subito un certo campanilismo tra le due città, in cui si possono scorgere Qua e là, di tanto in tanto, agli occhi dei visitatori si anche metafore per l’evoluzione recente dell’industria presentano cose e avvenimenti curiosi: del libro: Milano, la grande città moderna ed efficiente, e Torino, tranquilla, culturale e a misura d’uomo. Finisce che • La casa editrice vaticana, che tra le altre cose gli eventi si fanno entrambi: Tempo di Libri si è tenuta a pubblica I messaggi del Papa su Twitter (opera in sei fine aprile a Rho, registrando un mite successo, mentre il volumi); Salone, arrivato un mese dopo, a quanto pare ha sbancato. • Un grande stand per i massoni, bianco- trasparente con vetrate allegoriche. Un loro Chiedersi a cosa serva un Salone del Libro, certo, è opuscolo recita: «Un incontro [tra il Salone e la Gran bell’esercizio intellettuale. La locandina, disegnata da Gipi, Loggia, N.d.R.] ormai tradizionale. A conferma è un trionfo del luogo comune: un libro gigante sormonta di una visibilità e trasparenza, […] al precipuo un filo spinato, e sopra di esso una ragazza guarda fine di fare cessare […] quell’aura di mistero e di l’orizzonte. Discorsi appassionati sul potere della lettura, segretezza che, incredibilmente, continua tuttora ad insomma, e via dicendo. Titolo: “Oltre il confine”. Così, avvolgere la sua esistenza»; con una fava, prendiamo due piccioni: l’elezione di Trump • Commenti Memorabili, in prima fila allo stand e il tema dei migranti. All’interno del Salone campeggiano Panini, che presenta la sua agenda e invita a 28 partecipare ad una gara “al miglior commento”; • Vari stand che non si capisce bene cosa ci facciano lì: Salmoiraghi & Viganò, Polizia di Stato, persino uno stand che vende attestati di azioni bancarie d’epoca. Tutto fa brodo.

Naturalmente, però, il vero fulcro del Salone sono gli incontri. Non solo scrittori, anzi: giornalisti, critici d’arte, politici, cantanti… Tutti passano per il Salone e tutti hanno qualcosa da dire. Roberto Saviano, dopo il suo incontro, si fa un giro per gli stand, portando ovunque con sé caos e ingorghi. Lo stesso fa Luis Sepùlveda, ma al suo passaggio molti – che fino a quel momento lo credevano morto – controllano Wikipedia per sicurezza. Il ministro Minniti arriva il elicottero (o, almeno, così sussurra lo staff) e viene poi contestato dai centri sociali. Philippe Daverio arriva, tronfio alla sua lectio magistralis, con uno spritz in mano: «Questa questione la lascio a Vittorio Sgarbi che viene dopo, che è molto più bravo di me» annuncia (seguito da un «Nooooo!» in coro proveniente dal pubblico). Jacopo Fo e Chiara Appendino, sindaco di Torino, tengono un incontro per ricordare il compianto Dario: «Nei suoi ultimi giorni, papà chiedeva sempre: ‘Che cosa ha fatto la Appendino oggi?’ e si divertiva. L’avete veramente aiutato, voi» dice Jacopo. La Appendino ride.

Insomma, il Salone è un allegro carosello di intellettuali che si compiacciono del loro seguito, per una volta. In più, quest’anno, il seguito e le folle sono tornate a crescere. Ma allora, in definitiva, a cosa si deve il riscatto del Salone di quest’anno? Non certo a un cambio di formula, che è rimasta pressoché immutata da trent’anni. Parte del successo viene, paradossalmente, dalla nascita del rivale milanese, che ha attizzato non solo rivalità campanilistiche ma anche rivalità tra piccoli editori e grandi colossi. Certamente questo Salone segna un punto per la giunta grillina, che può vantarlo come un suo successo. È un vanto anche per una parte del mondo culturale italiano, ossia per quella parte che da sempre vive male l’egemonia di Mondadori e dei grandi gruppi.

In tutte queste rivalità e lotte, però, dove finisce la letteratura? Qual è lo stato di vita di quella che – più di tutte le arti – oggi è oggetto delle logiche del mercato? Saremmo tentati di trarre un bilancio cinico: il Salone è, del resto, solo la grande vetrina dove la cultura italiana mainstream ama specchiarsi. Eppure la letteratura c’è: ci sono tanti libri. Tra questi, poi, c’è sicuramente tantissima carta straccia, ma al contempo anche tante perle, che resteranno sempre nascoste ma che al Salone sono più facili da trovare che altrove.

Si ringraziano per le foto e per gli aneddoti sul Salone Martina Raule, Antonio Appierto, Alessandro Maurizio e Marco Zordan. Photo Credits © Quotidiano Piemontese

29 Arnaldo Figoni @arnaldo_figoni Photo Credits © Buda Mendes / Getty Images

Chris Cornell, un addio che fa male

Quella della morte di Chris Cornell è stata sicuramente a partire dai Metallica, passando per gli U2, arrivando fino una notizia shock. A maggior ragione perché, poche ore a Bryan Adams e gli Aerosmith. Tutti hanno dedicato i prima di quello che si è poi rivelato essere un suicidio, propri pezzi al defunto frontman dei , una i Soundgarden – band di cui Cornell faceva parte come delle band capostipite del genere : un gruppo che frontman – avevano suonato al celeberrimo Fox Theater a non aveva niente da invidiare a Pearl Jam, Nirvana e Alice Detroit. L’annuncio della morte di Cornell è stato un vero in Chains. e proprio fulmine a ciel sereno. La musica piange uno degli artisti principali del grunge, che nonostante l’appartenenza La vita di Chris Cornell a questo genere è stato capace di sapersi adattare a diversi stili musicali differenti: si pensi ad esempio all’esperienza Christoper John Boyle – divenuto poi Cornell dopo il Audioslave, una line-up musicale di cui facevano parte i divorzio dei genitori, in seguito al quale prese il cognome componenti dei Rage Against the Machine. della madre – è nato a Seattle il 20 luglio del 1964. Fin da subito è stato segnato da un’infanzia travagliata, per È morto a 52 anni, in circostanze simili a quelle occorse via della già citata separazione dei genitori: inoltre Chris anche ad altri artisti provenienti dal genere originario della era un tipo abbastanza solitario. Cornell interagiva città di Seattle: qualche giorno dopo la sua morte, l’esame poco con le persone che lo circondavano, ed era in tossicologico ha dimostrato che il cantante era sotto grado di gestire la sua ansia generale solo attraverso effetto di farmaci ansiolitici. Cornell si è tolto la vita la musica. Tutti dettagli che sono stati rivelati dallo impiccandosi nella sua camera del MGM Hotel di stesso cantante durante un’intervista a The Guardian: Detroit. A giorni di distanza, la moglie del cantante sempre nello stesso incontro con il giornalista Dave ha rilasciato delle dichiarazioni riguardo il suicidio: Simpson, il cantante spiega come fosse letteralmente secondo Vicky Cornell è stato proprio il Lorazepam un ragazzo ribelle, nonostante la sua passione sfrenata – medicina a lui prescritta e potenziale causa di per la musica. Durante la sua adolescenza, infatti, decise dipendenza – a condizionare la scelta che ha portato di abbandonare la scuola, rifiutando un’istituzione che, alla morte del marito Chris. Una versione, questa, a per lui, si limitava a «prendere un gruppo di persone e cui la famiglia crede fermamente. Fin dal mattino dopo plasmarle a proprio piacimento, facendo fare a tutti la la scomparsa di Cornell, il mondo della musica si è stretto stessa cosa e rendendo tutti uguali». Se a questa ribellione attorno ai familiari, ricordando un grande artista: sono si aggiunge il fatto che il ragazzo aveva accesso a farmaci, state spese parole importanti da Jimmy Page ed Elton John, si comprende bene come la situazione possa essere che hanno rispettivamente definito il collega musicista: scaduta facilmente nell’abuso di droghe. Oltre ai problemi «incredibly talented, incredibly young, incredibly missed» legati ai farmaci, poi, si aggiungeva il senso di ansia che e «great singer, great songwriter and the loveliest man». – stando ai racconti dello stesso cantante – non lo faceva Anche tanti altri hanno onorato la figura di Chris Cornell: quasi uscire di casa. Prima di diventare un musicista full-

30 time, Chris Cornell trovava modo di dividere la sua grande passione con il lavoro: infatti, ben prima di diventare uno dei fondatori dei Soundgarden, lavorava nella cucina di un ristorante di Seattle, occupandosi di pulire pesci in un ristorante rinomato nella città. Si divideva, insomma, tra lavoro e The Shemps: nei primi anni Ottanta, infatti, Chris Cornell aveva messo su una band, famosa nel panorama locale, assieme a Hiro Yamamoto e Kim Thayil. I The Shemps alla fine si sciolsero, ma il trio rimase ugualmente in contatto, dando vita a quelli che poi sono diventati i Soundgarden nel 1984.

Chris Cornell e i Soundgarden

Dalla fondazione del gruppo a quello che è stato effettivamente il primo studio album della band sono passati quattro anni: infatti il 31 ottobre del 1988 venne pubblicato Ultramega OK, disco che lanciò i Soundgarden tra i gruppi più in voga del periodo in cui il grunge spadroneggiava su MTV. Il primo videoclip della band a essere letteralmente distribuito ai quattro venti è stato Flower, singolo di Ultramega OK, album che nel 1990 venne nominato tra i migliori dischi metal di quell’annata per i Grammy Awards. Nonostante il successo della band – riconosciuto da tutti, nomination come Best Metal Performance a parte Photo Credits © Getty Images – i Soundgarden hanno dovuto affrontare diversi cambi di formazione: nel 1991, infatti, al posto di Jason Everman Superunknown si può dire che il 1994 sia stato il picco dei subentrò il bassista Ben Shepherd, rimanendo – fino alla Soundgarden: da quel momento cominciò il lento declino, morte di Chris Cornell – un membro stabile della line-up. che portò allo scioglimento della band nel 1997, in seguito Proprio in quell’anno si può determinare la nascita di quello a conflitti interni tra i componenti del gruppo. Nonostante che è stato il vero e proprio successo dei Soundgarden: la pubblicazione di Down on the Upside nel 1996, le tensioni la band di Seattle venne selezionata personalmente dai all’interno della band erano talmente forti che non si poté Guns ‘n’ Roses come gruppo per aprire i concerti di Axl risolvere la situazione, il che portò Cornell, Thayil e gli Rose e compagni. Inoltre la notorietà della band venne altri a prendere strade diverse. amplificata dal nuovo album (sempre del 1991), dal momento che il singolo Jesus Christ Pose smosse Chris Cornell e il post-Soundgarden: l’opinione pubblica: infatti MTV si rifiutò di trasmettere progetti solisti e Audioslave il videoclip dei Soundgarden, portando inevitabilmente una certa attenzione. Proprio il caso di dire, insomma, Ma Chris Cornell non è stato solamente uno dei fondatori che la cattiva pubblicità portata da Jesus Christ Pose e lo e frontman dei Soundgarden: è stato anche parte di una scandalo scaturitone abbia effettivamente caricato le band come gli Audioslave, oltre a portare avanti progetti aspettative per i lavori successivi della band. I fan hanno solisti. Infatti nel 1998, appena un anno dopo lo dovuto aspettare altri tre anni per rivedere un nuovo scioglimento dei Soundgarden, l’ex-cantante della disco targato Soundgarden, ma nel 1994 la band ha band pubblicò l’album Euphoria Morning: disco pubblicato quello che è stato per eccellenza l’album molto amato dalla critica che però – in termini che più contraddistingue la componente artistica di strettamente numerici – non vendette come i CD Chris Cornell e compagni. Superunknown è l’album dei Soundgarden, band che invece ha venduto oltre che contiene singoli famosissimi come Black Hole ventidue milioni di copie in tutto il mondo. Come Sun, estratto di quel disco che vinse il Grammy Awards detto in precedenza, Chris Cornell è stato sì il frontman dei come miglior canzone hard rock del 1995. Lo stesso Soundgarden, ma lo è stato anche degli Audioslave: band album ricevette critiche positive e ottenne una nomina alternative-rock che prendeva i membri dei Rage Against come uno dei miglior album rock dello stesso anno. Con 31 Photo Credits © Theo Wargo per Getty Images

32 Photo Credits © Kevin Winter / Getty Images Winter Photo Credits © Kevin

the Machine più la voce del cantante di Seattle. Questa dichiarò che aveva intenzione di avviare un nuovo progetto band “ibrida”, dalla sua fondazione avvenuta nel 2001, per un altro studio album. Infine il tragico epilogo di pubblicò tre album: Audioslave del 2002, Out of Exile del Chris Cornell, che inevitabilmente può essere anche la 2005 e Revelations del 2006. Il progetto Audioslave, dopo la fine dei Soundgarden. Un addio che fa male, visto che la pubblicazione del suo terzo album, arrivò a una fine: nel stessa band nel 2016 aveva annunciato che diverse tracce 2007 il cantante Chris Cornell dichiarò che sarebbe andato di quello che sarebbe stato il nuovo album erano state via dalla band per via di incomprensioni sia musicali che effettivamente registrate. Inoltre, in questo periodo, Chris personali con altri componenti della band. Dopo questo Cornell ritornò alla scena con il tour dei Soundgarden e episodio, le band da cui gli Audioslave si erano formati per una notte con gli Audioslave a quello che è stato un ripristinarono i loro rispettivi membri: i Rage Against the concerto di “anti-insediamento” contro Donald Trump, Machine continuarono a suonare fino all’addio definitivo rimettendo su la band per quella serata a Los Angeles. Una di Zack de la Rocha, mentre i Soundgarden pubblicarono tragedia, la fine della vita di una persona che, oltre a un altro studio album nel 2012. perseguire i suoi successi musicali, come quando nel 2006 scrisse assieme a David Arnold la theme song di Il ritorno ai Soundgarden Casino Royale, si impegnò attivamente, assieme alla band, nella lotta per la prevenzione del virus AIDS, Finito l’idillio tra i vari componenti degli Audioslave, Chris contribuendo a No Alternative: un disco i cui proventi Cornell tornò a lavorare con la band che aveva fondato nel vennero versati proprio per questo fine. 1984: con un semplice tweet dichiarò che la “pausa” di dodici anni era finita e che i Soundgarden erano tornati a scrivere musica. Il ritorno ai lavori della band ha portato a King Animal (2012), l’ultimo album dei Soundgarden. Diversi anni dopo la sua pubblicazione, nel 2015, la band

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L’intima ricerca di Song to Song

Il cinema di Malick Nei paesaggi naturali echeggiano allora i problemi umani: si tratta talvolta di una domanda della voce narrante, di Il percorso di Terrence Malick ha incontrato, nel corso un’affermazione che abita nell’interiorità del personaggio degli anni, ripensamenti e ritrattazioni, come anche una coinvolto e – di riflesso – anche nelle immagini. Tutto ciò costante divisione di pubblico. Singolare è come, all’età fa in modo che la potenza di queste ultime possa essere di settantatré anni, il regista non abbia ancora smesso di decantata secondo una direzione meditativa mai troppo sperimentare, senza mai arrestarsi – in meglio o peggio specificata, generale e allo stesso tempo diretta, per far sì che sia – a una tappa ultima e definitiva. Non rinuncia, che lo spettatore possa sentire su di sé – secondo la sua nondimeno, ad alcuni punti cardine, che caratterizzano sensibilità – le variazioni. tutta la sua opera cinematografica e che si sono presentati sin dal lungometraggio di esordio, Badlands (1973), Le immagini malickiane non portano un contenuto attraverso il quale Malick si impose subito sulla scena da razionalizzare in toto, ma colpiscono in quanto come un autore che sapeva il fatto suo. La formazione si rivestono di un’evocazione di bellezza indefinita. universitaria, segnata da una laurea in Filosofia ad Harvard, Così anche i suoi personaggi, punto talvolta criticato dai ritorna anche nella sua arte, e si trasferisce sempre nella detrattori del regista, più che essere personalità analizzate grande potenza delle immagini, più che in raffinati razionalmente al microscopio si adeguano al tessuto dialoghi intellettuali alla maniera di Éric Rohmer. Nel fluttuante del suo cinema. Il suo non raro impulso al cinema di Malick si parla poco, e si dice con naturalezza trascendente, si dice, sembra sacrificare la complessità l’essenziale, comunicato sempre in tono sommesso e in psicologica e il contesto particolareggiato di una persona un’intima disposizione da una voce narrante che di volta in immersa nel mondo. Con Malick, insomma, molto è da volta è il punto di vista di un personaggio. Sin dai ragazzi rivedere secondo la sua particolare cifra stilistica, che ricercati e in fuga di Badlands, passando ad esempio per veicola in modo non convenzionale molto di più di quello l’eterea madre in lutto di The Tree of Life (2011), i suoi che sembra. Se, in altri tipi di cinema, il personaggio è personaggi devono fronteggiare i propri dubbi, il proprio definito prima nel suo contesto particolare e solo in seguito estraniamento, il proprio dolore in una solitudine mai del consente che si penetri il suo nucleo intimo e privato, qui tutto eliminabile – nonostante il grandissimo valore dato il procedimento è inverso. I personaggi di Malick vagano al contatto umano, sempre con vette liriche. Il sentimento appunto per l’ambiente circostante – il che allude anche umano si distende e si amplifica negli immancabili a un vagare della loro anima in un processo di ricerca paesaggi, nel rapporto con la natura, spesso indifferente di tipo intuitivo ed emotivo (esemplare in questo senso ai singoli drammi dell’individuo, in uno scontro, ad The Tree of Life) – e la loro percezione condiziona anche esempio, tra la quieta bellezza delle campagne di Days of la maniera in cui gli altri sono figurati: ciò che Malick si Heaven (1978), secondo lungometraggio del regista, e i cura di rappresentare è una loro essenza, una personale conflitti di una situazione umana singola, circostanziale. risonanza, quello che altri chiamerebbero un non so che, 34 Photo Credits ©Movieplayer.it

sublimandola anche in correlazione con la loro interazione affermato. Quest’ultimo concetto è inizialmente oscuro, con una natura verso cui ritornare, lasciando che essa doni traviato da cattivi maestri, ripetutamente confuso rispetto i momenti più soavi e profondi della loro vita. alle sue mille proposizioni che la scena sociale circostante offre in maniera ammaliante. Non a caso, il titolo pensato Song to Song precedentemente per il film era Weightless, che riprende una citazione di Virginia Woolf: «How can I proceed now, Song to Song è il suo ultimo film nelle sale, nonostante sia I said, without a self, weightless and visionless, through a stato girato insieme a Knight of Cups nel 2012. Lasciando world weightless, without illusion?». spesso traccia della sua fede cristiana, il titolo contiene già dei riferimenti alla Bibbia. Il collegamento con la Un movimento incessante cosiddetta Song of Songs (il Cantico dei Cantici) è facile ed evidente, in quanto è un testo che intende L’assenza di un forte senso d’identità è evidente nell’oscillare celebrare l’amore tra due innamorati, concentrandosi di Faye di qua e di là, sia nell’ambito professionale che in sull’aspetto sensuale ed erotico. Infatti si esaltano le quello personale. Facendo l’agente immobiliare si sposta di singole parti del corpo perché sublimi, ma non si tratta casa in casa, mostra future abitazioni, consiglia e direziona di una semplice e mutua contemplazione, bensì di una i propri clienti, ma allo stesso tempo è una donna sradicata. bellezza esaltata dal desiderio sessuale. Entrambi gli amanti Ha lasciato il nido familiare, con una rottura non soltanto non esitano né a lodarsi reciprocamente né a unirsi, per poi fattuale ma anche ideale, andando alla ricerca di uno stile perdersi e cercarsi. Lo smarrimento dell’amante, il bisogno di vita drasticamente diverso. Nella sua vita indipendente di ritrovarlo si esplica nel ritornello: «Sul mio letto, lungo e adulta non sembra risiedere definitivamente in un la notte, ho cercato / l’amato del mio cuore; / l’ho cercato, luogo fisico, e rifugge in maniera masochistica dal calore ma non l’ho trovato» (Ct 3,1); e questo trovarsi, separarsi e di una situazione intima che possa dare origine a nuove poi cercarsi, che sia nella memoria o nella ricongiunzione fondamenta, cioè la sua storia d’amore decisiva con fisica, è altrettanto costante inSong to Song. Proprio questo BV (Ryan Gosling), musicista che conosce durante una titolo, modificato rispetto alla fonte originale, suggerisce festa. Faye è unita a BV nelle proprie aspirazioni, infatti un processo di ricerca più difficoltoso e precario, che vorrebbe intraprendere una buona carriera musicale, e nell’età moderna si carica di un disorientamento più vaga per Austin – luogo importante, vivo e ricco per la profondo, esitante. I personaggi del film, specialmente musica americana indipendente – in cerca di un’occasione. Faye (Rooney Mara), sono confusi da mille stimoli dei Anche Malick vaga insieme ai suoi attori, fino al punto di sensi, il cui inseguimento talvolta può portare a fatali offrire talvolta delle scene di taglio documentaristico, dove errori, a calpestare un rapporto che poteva essere ciò di cui noti artisti – come Iggy Pop e – parlano ai più si aveva bisogno per vivere una «vita vera», come viene protagonisti, dicendo qualcosa di sé e della loro esperienza 35 Photo Credits ©Movieplayer.it

professionale. sembrano incarnarla in maniera misteriosa, irraggiungibile e allo stesso tempo controversa. Faye, ad esempio, trova Faye sembra tastare il territorio in attesa che alcune una possibile rampa di lancio nella figura del produttore orme la invitino da sé a seguire un determinato percorso. discografico Cook (Michael Fassbender). L’unica L’assenza di una precisa meta diventa una filosofia di vita, indicazione specifica data da Malick per il personaggio alla ricerca di una libertà il più possibile pura, associata a di Fassbender è stata che l’attore riproponesse Satana di poche costruzioni, sensuale, senza regole (il primo titolo Paradise Lost di John Milton. I parallelismi nella storia sono del film era Lawless), facendo delle pulsioni dei sensi la altrettanto evidenti. propria guida. Faye non conosce bene sé stessa, ma non può che avvertire i propri desideri alla superficie e farsi guidare da essi. Questi, però, a tratti sono deliberatamente Cook, infatti, appare sempre con un modo di fare autodistruttivi, un po’ come il procedere volutamente in carismatico, sguaiato, spesso impegnato a «fare del teatro» tondo del film. I movimenti di macchina comunicano (come dirà poi BV in modo dispregiativo), correndo un incessante dinamismo, irrequieto come la sua ovunque, facendo del proprio volto e del proprio corpo protagonista, ondeggiante, talvolta invece volutamente qualcosa di estremamente malleabile. Si vede, questo, per stagnante, accompagnato da una nota più cupa. Il come intrattiene in maniera fanciullesca – attraverso mille montaggio di lunga lavorazione operato da Malick – il film smorfie e un approccio fisico con gli altri molto disinvolto senza tagli è di ben otto ore – fa sì che il risultato finale – ma anche per il modo in cui pratica un’attività sessuale sia il collage di una sinfonia corale, frammentato come promiscua, perlopiù dedita al placare scriteriatamente un la stessa dispersione sondata. Come i suoi personaggi vuoto interiore, incurante di ripercussioni sentimentali. si muovono «di canzone in canzone, di bacio in Si sottolinea sempre il punto d’arrivo cui sembra essere bacio», così il regista monta le proprie scene in una giunto il personaggio rispetto ai desideri degli altri due, successione non legata a una prosecuzione narrativa ossia la volontà di compiacerlo, perché la chiave del lineare, ma preoccupata di trovare visualmente un successo che sembra possedere possa riflettersi o trasferirsi raccordo armonico, un’analogia tematica e sensitiva, anche negli altri. Come il Satana di Milton, Cook è pieno tant’è che in alcune sezioni del film sembra che si proceda di sé, spadroneggia, rifiuta la realtà così com’è; lo fa per secondo «le intermittenze del cuore», scombinando anche istituire un proprio mondo, che dietro i lustri rivela grande i piani temporali e mostrando il processo di ricerca non solitudine e decadenza morale. Vuole che chi ricade più soltanto nell’azione dei personaggi all’interno del sotto la sua ala d’influenza si mantenga in una posizione loro presente (mai stabilito del tutto), ma anche nel loro sottilmente subordinata e di debito, vuole che la loro scrutarsi dentro, scoperchiando memorie. identità sia disvelata a lui perché lui possa insinuarsi meglio in loro. E – come Satana, di nuovo – Cook è oggetto di Piste giuste e piste devianti ammirazione: si segue la sua pista, si cerca di essere parte del suo show. Da qui la vita libera, vagabonda di Faye, La ricerca della libertà è fomentata da individui che BV e Cook, con un fare un po’ sbarazzino e giocoso. Il attraverso il proprio comportamento e stile di vita cinema di Malick molto spesso mostra la spensieratezza

36 dei propri personaggi, l’idillio di un rapporto attraverso Faye si trova presto a dividere il proprio corpo tra Cook e scene di gioco in un contesto libero, che sia quello della BV, tra il desiderio di ascesa professionale – attraverso la natura incontaminata o, come in questo caso, quello di un concessione di sé a una persona potenzialmente influente equilibrio a tre non ancora rotto e vagante di paesaggio in per il proprio percorso – e un legame sentimentale sincero, paesaggio, non di rado isolato. ma che va protetto dallo squallore degli atti di lei. Faye sa dov’è riposto veramente il suo cuore, e così anche la sua Si sogna di poter vivere come Cook, ma la sua influenza anima, la sua essenza più profonda, dove le corde toccate è corruttrice: ben presto, ciò che sembrava un’offerta da BV trovano una risonanza inedita e unica. Tuttavia – dorata diventa un cumulo putrescente. Il senso di disagio come accade spesso – la conoscenza di una verità riguardo e di corrosione interiore – senso che si prova in seguito a sé stessi, pur in tutta la sua importanza e profondità, arriva al contatto prolungato con Cook – si diffonde in tutti i soltanto per gradi, in seguito a un percorso di disparate personaggi che lo toccano, come se fosse una malattia, e fa avventure in cui i sentimenti provati non possono che deteriorare i loro rapporti, ciò che c’era di buono, di sacro essere paragonati a quelli del passato. In questo modo si nella visione malickiana. Il volto di Rooney Mara, il suo può fare chiarezza attraverso l’esperienza diretta, e così si vagare nel lussuoso appartamento di Cook – minimalista, comprende cosa si vuole davvero e soprattutto cosa non inospitale quanto lui e futile quanto la scena sociale di cui si vuole più. egli si circonda (in riferimento alla piscina, punto attrattivo di vari party, è lo stesso Cook a dire: «tutto questo non è Gli amanti di Song to Song, quindi, procedono per tentativi niente») – si caricano sempre più di ombre, di espressioni ed errori, e tra questi gli interventi sporadici di Patti opposte al senso di comfort. Sembra riproporsi il triangolo Smith si inseriscono come testimonianza di una vita ben di Days of Heaven: due innamorati di un livello sociale più lunga di quella dei protagonisti, temprata dagli scogli simile, Abby e Bill, interagiscono con un uomo facoltoso incontrati, salda e certa nell’amore per il marito defunto, e imperioso, da cui possono trarre vantaggi economici, di cui la donna porta ancora la fede, perché lui non ha mai ma, dopo un equilibrio mantenuto stentatamente grazie smesso di essere il suo compagno. Tutto in lei, dalle mani all’ignoranza dei veri legami intercorrenti da parte di uno inquadrate alla faccia – che, per contrasto rispetto alla dei personaggi, l’idillio amoroso è turbato. Come Abby, pelle giovane di Rooney Mara, porta i segni dell’età – parla Photo Credits ©Movieplayer.it

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di un sapere da trasmettere, proprio nel luogo, Austin, si concentra su continui close-up dei corpi dei che Faye ha deciso di ascoltare, alla ricerca della giusta propri attori, sul loro volto, sulle loro mani, e come pista. Ben presto anche il nido familiare in parte rinnegato questi si toccano, si esplorano vicendevolmente. diverrà, col tempo, non più qualcosa da cui affrancarsi L’atto cinematografico di contemplare corpi che si in un gesto di liberazione, ma un insieme di figure a cui toccano attraverso un gesto affettivo, come in uno chiedere perdono dopo aver aperto gli occhi su ciò che stato di grazia, è una costante dell’autore. La ricerca conta davvero. Il motivo del ritorno dai genitori ricorre del bello è talmente marcata che persino la vita piena non solo in Faye, ma anche in BV e nel personaggio di di vuoto e stridore di Cook ne viene toccata. Un punto Rhonda (Natalie Portman), che sarà la moglie di Cook. fondamentale nel modo di operare tipico del regista è Quest’ultimo caso è particolarmente importante: il ritorno che, durante le riprese, la sceneggiatura da seguire non di Rhonda dai genitori, infatti, si carica di una richiesta solo è estremamente vaga, sommaria, ma non è nemmeno disperata che il sacro ritorni nella propria vita, portando vincolante: gli attori sono chiamati a girare per ore e valori come la dignità morale, l’affetto sincero e il rispetto ore secondo la ricerca perfezionista – e sfiancante – di reciproco, e che restituisca la luce dopo una discesa negli Malick, con l’indicazione di improvvisare secondo ciò che inferi, ossia nel regno di Cook-Satana. Ed ecco che, sentono come più adeguato, e soprattutto spontaneo. Da per la casa di Cook, rimbomba - quasi didascalico - un sempre, infatti, la preoccupazione principale del regista canto corale grave. Questo brano, tratto dall’Atto III è che sia bandito il posing – Fassbender sul set fu anche di Theodora di Handel, sottolinea l’aver toccato il fondo, rimproverato per questo – e che sia semmai incoraggiato così come le ripercussioni dei propri atti che sempre, un donarsi genuino da parte dei performer. Considerando prima o poi, richiamano una vita che si pretende libera da inoltre il montaggio, che trasferisce il processo di ricerca ogni costrizione a fare i conti con il peso delle vite altrui, dell’attore e poi del personaggio, si comprende come e - volenti o nolenti - a prendersi le proprie responsabilità. lo stesso film faccia del vagare tra corpi umani alla L’atto del calpestare, dell’infangare, del rovinare è la ricerca della giusta via non soltanto il suo oggetto, tonalità più angosciosa di questo percorso errabondo a ma anche il suo modo stilistico. Com’è naturale per più voci. Il senso di colpa che sempre turba la purezza di uno stile che abbraccia il divenire del suo oggetto, il flusso un gesto affettivo, sensuale, la contemplazione di un volto di immagini porta con sé congiunzioni più suggestive di che si carica di una storia sentimentale: queste sono le note altre, momenti di indiscussa armonia e bellezza e momenti ricorrenti che permeano il lato inquieto del film. apparentemente minori o non necessari, ma inclusi poiché sembravano un naturale passaggio, di accordo in accordo. Di corpo in corpo Lo stile sperimentale di Malick potrà anche collezionare vari dissensi, ma procede nel proprio percorso a dispetto Malick, nonostante i riferimenti e sottotesti cristiani di essi e ne è poco interessato. Sarà indubbiamente presenti, qui si ancora alla concretezza delle qualità e delle interessante, conclusa ora la trilogia ideale costituita da To vite umane, come anticipato dai riferimenti del titolo. The Wonder, Knight of Cups e Song to Song, sapere come Cerca la bellezza dei corpi, e attraverso di essi la bellezza sarà il prossimo e incombente Radegund (2017), per il dell’amore. Non a caso il suo stile registico, unito alla quale Malick abbandonerà la tecnica d’improvvisazione cinematografia immancabile e sempre sopraffina di cui aveva ormai abituato il suo pubblico. Lubezki (che curò anche la fotografia di Gravity) 38 Filippo Tiberi Photo Credits © PC Gamer @GCTibe91

In fuga dall’orrore: Prey

Lo scorso 5 maggio è uscito in tutti i negozi di di abbandono e devastata dai Typhon che ormai hanno videogiochi Prey, nuova fatica di Bethesda e degli invaso completamente la base, senza memoria di quello Arkane Studios, autori di Bioshock 2 e della saga di che è successo. Dishonored. Inizialmente si riteneva che si sarebbe trattato di un seguito del primo Prey, uscito nel Grafica 2006 e sviluppato dagli Human Head Studios, ma in realtà questo nuovo capitolo rappresenta un nuovo Quello di Prey è un comparto grafico di tutto rispetto. (possibile) punto di inizio per la saga. Qui di seguito La stazione spaziale di Talos I è bellissima da vedere, e troverete la recensione della versione Xbox One di l’esperienza degli Arkane Studios con Bioshock 2 è evidente questo titolo. in alcuni scorci e ambientazioni che ricordano l’atmosfera di Rapture. Trovare una finestra o un oblò che dà sullo La trama spazio è sempre un piacere, perché permette di potersi fermare (se non si è inseguiti da qualche orrore spaziale) Alex e Morgan Yu sono due fratelli scienziati che ad ammirare l’esterno della stazione. I Typhon sono ben lavorano per la Transtar Corporation, multinazionale realizzati, tanto belli da vedere quanto spaventosi. Su leader nel settore medico e inventrice delle neuromod, Talos I avremo a che fare con una decina di tipi di Typhon, dispositivi che – se impiantati nell’occhio di una persona – anche se molti sono una versione potenziata di quelli base. permettono o di aumentare l’aspettativa di vita oppure di Una maggior varietà non avrebbe guastato. Ma Talos guadagnare conoscenze e competenze da zero. Grazie alle I non è abitata solamente da alieni assetati di sangue. Sulla neuromod, ad esempio, è possibile imparare a suonare alla stazione troveremo gli operatori, robot fluttuanti che perfezione uno strumento in maniera immediata. L’unica il personale della Transtar utilizzava come supporto. Il controindicazione che hanno le neuromod è, in caso di loro design particolare li fa sembrare usciti da un film di espianto, quella di cancellare la memoria dell’utilizzatore fantascienza anni ’80. Sulla stazione potremmo incontrare fino al momento in cui quest’ultimo ha utilizzato la anche altri umani, sopravvissuti all’attacco dei Typhon suddetta neuromod. Le neuromod vengono sviluppate e e alla ricerca di un modo per sopravvivere. Se per le fabbricate sulla stazione spaziale di Talos I, dove lavorano ambientazioni gli sviluppatori si sono ispirati a Bioshock, e conducono esperimenti anche i fratelli Yu. Ma su Talos per quanto riguarda i modelli dei personaggi umani hanno I non si lavora solamente alle neuromod convenzionali. Il pescato a piene mani dalla saga di Dishonored, utilizzando vero scopo della stazione è quello di studiare i Typhon, dei modelli molto simili a quelli del suddetto titolo. Non si organismi alieni dotati di poteri speciali, e di creare notano bug o difetti gravi che compromettano l’esperienza neuromod contenenti proprio le abilità e i poteri di queste di gioco. Nel complesso si tratta di un ottimo lavoro. creature. Il gioco inizia con il protagonista, Morgan Yu, che si sveglia all’interno di una Talos I, in completo stato

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Sonoro trovarsi di fronte al più classico degli sparatutto in prima persona, con una miriade di armi da usare per sterminare Anche sul piano audio, gli sviluppatori di Prey hanno tutto quello che ci para la strada. E invece no. Le armi a fatto un buon lavoro. La colonna sonora, composta da disposizione sono poche, e ancora meno quelle offensive. Mick Gordon, è di ottimo livello, con brani adatti ad ogni Trovare un buon numero di munizioni è molto difficile, situazione e molto diversi tra di loro, come Everything Is e si esauriranno molto velocemente, data la forza dei Going to Be Okay, bellissima traccia che segna l’inizio del nemici. Questo spinge il giocatore ad affrontare il gioco in gioco, e come Typhon Voices e The Phantoms, tracce che maniera molto cauta, cercando di evitare quanti più scontri accompagneranno i giocatori nei momenti più tesi e possibili. Questa meccanica è incoraggiata anche dalla spaventosi del gioco, aiutandoli a immergersi ancora di più possibilità di affrontare le varie missioni del gioco come si nella tanto splendida quanto terrificante atmosfera. Anche vuole, cercando strade alternative o sfruttando gli oggetti gli effetti sonori sono ben realizzati, specialmente quelli a propria disposizione per trovare una soluzione. Siamo che riguardano i Typhon di tipo Phantom. I Phantom armati fino ai denti e abbiamo molte munizioni? Possiamo sono particolari Typhon che nascono dai cadaveri del tentare la sorte e prendere la strada più breve, affrontando personale di Talos I, mantenendo una parte delle loro tutti i nemici che troviamo. Siamo disarmati oppure feriti e memorie. Questo fa sì che il giocatore li trovi a vagare senza medikit per curarci? Allora conviene esplorare l’area per la stazione mentre emettono una parlata inquietante e trovare una strada alternativa per proseguire nella trama. e incomprensibile. Rimanere nascosti mentre si odono queste voci spettrali è un’esperienza che non si dimentica Il gioco premia l’esplorazione meticolosa della stazione, facilmente. Il gioco è interamente doppiato in lingua data anche la necessità di non essere mai a corto di risorse. italiana. Una meccanica molto interessante di Prey è quella del riciclo degli oggetti. All’interno di Talos I sono presenti Gameplay delle postazioni di riciclo, dove poter trasformare gli oggetti che non ci servono in materiali. Questi materiali Come già anticipato, lo scopo del giocatore sarà quello di (che sono di quattro tipi diversi) posso essere utilizzati nei scoprire cosa sia successo su Talos I, sfuggendo ai Typhon fabbricatori per creare armi, granate, munizioni, medikit e cercando (se vuole) di salvare i superstiti della stazione. e addirittura neuromod. I fabbricatori possono ricreare Data l’ambientazione, molti potrebbero pensare di qualsiasi oggetto che si trova nel gioco, a patto di aver 40 trovato in giro per la stazione il progetto corrispondente. più meticolosi per molto tempo. Durante la partita giocata Purtroppo il gameplay di Prey soffre di un grosso difetto: per recensire Prey, completare la storia principale e una circa a metà della storia principale, il numero dei nemici quindicina di missioni secondarie (lasciandone incompiute e la loro forza aumenta in maniera troppo rapida, un gran numero) ha richiesto poco più di diciannove ore. rendendo alcune sezioni di gioco così difficili da risultare frustranti. Questo porta all’altro difetto di questo titolo: Conclusioni alcune sezioni del gioco sono praticamente impossibili da affrontare senza l’utilizzo dei poteri Typhon, al punto di Bethesda e Arkane Studios si sono superati, creando un costringere il giocatore a investire neuromod su di essi, titolo visivamente spettacolare, con un’atmosfera e delle forzando un po’ l’esperienza. Molto interessanti e utili le ambientazioni che si attestano sui livelli di Bioshock, ormai sezioni all’esterno della stazione, che non solo aggiungono considerato un metro di paragone per questi parametri. cose da fare e posti da esplorare, ma permettono anche Nonostante questo è un gioco che, dato l’elevato al giocatore di raggiungere due punti molto lontani tra di livello di difficoltà e le sue meccaniche, non è adatto a loro con una relativa facilità. tutti, soprattutto per il sopracitato aumento esagerato e improvviso del livello di sfida offerto a un certo punto Longevità della trama.

Prey è un gioco molto più longevo e profondo di quanto si possa pensare. La stazione di Talos I è gigantesca e completamente esplorabile, compreso il suo esterno. La storia principale da sola supera le 15 ore di gioco, aggiungendo tutte le missioni secondarie e quelle di ricerca del personale il titolo terrà impegnati i giocatori Photo Credits © PC Gamer

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Lunga vita al Re: il calcio saluta Francesco Totti

Dopo aver dato tutto alla Roma e alla Solo la Roma Nazionale, Francesco Totti appende gli scarpini al chiodo: storia di un Dopo la “dipartita” sportiva di Maldini, Zanetti campione tra i più forti di sempre. e Del Piero, Francesco Totti è di fatto l’ultima grande bandiera del calcio italiano. Il suo ritiro «Mi sfottono per l’accento, per i modi, per qualche testimonierà l’impossibilità assoluta di crearne altre, parolaccia. Se lo dice Valentino Rossi, col suo dialetto, oltre che l’anacronistico tentativo di riemersione di una tutti ridono; se lo dico io, sono un coatto, un ignorante, nostalgia ormai sepolta. Questa stagione è il capitolo un burino. Forse dispiace che un giocatore importante finale di una fiaba che aveva avuto inizio nel 1989, anno stia a Roma e non altrove. Il potere del calcio non è in cui un giovane talentuoso centrocampista offensivo un’esclusiva del Nord, ma la musica è sempre la stessa: approdò nelle selezioni giovanili giallorosse. Da allora, tra noi romani siamo viziati, pigri, prepotenti. La pensino gavetta e prima squadra, sono 27 gli anni trascorsi con come vogliono, io sono nato romano e romanista. E una sola maglia come seconda pelle. Una maglia che così morirò». Genuino e coerente, Totti ha sempre avuto Totti, nonostante tutto, non ha mai voluto abbandonare: le idee chiare su ciò che voleva essere e rappresentare desiderio innegabile dei Galacticos madrileni, suggestione da grande: un simbolo, per la sua città e la sua gente. Lo invitante per Berlusconi e il suo Milan, Totti ha compiuto strumento per farlo? Il calcio, mondo ipocrita ma dalle una scelta di vita restando a Roma, sacrificando anche immense soddisfazioni. Un piccolo universo nel quale le un importante pezzo di carriera, molte vittorie, grandi emozioni e i sentimenti spesso sono oggetto di bullismo soddisfazioni e forse il Pallone d’Oro. Il suo merito più mediatico, poiché adesso, tra mercenari e interessi, il grande però è stato evidentemente questo: entrare nella romanticismo non esiste più. O quasi. Perché Roma-Totti leggenda senza mai smarrire la strada di casa. «Adesso è ormai un binomio indissolubile, fatto di luci e ombre, di dicono che è stato un mio limite il fatto di non aver gioie e dolori, di passioni e sofferenze. E adesso che Totti, mai cambiato squadra. In realtà era il mio sogno fin da all’età di quarant’anni, è finalmente “diventato grande”, bambino. Qui ho tutto e sto bene, si vince poco ma è il suo destino è chiaramente delineato. E ha i colori stata una scelta di vita. Quello che dice la gente non mi giallorossi, nonostante il ritiro ormai prossimo. Contro il interessa, se mi criticano nonostante i miei 200 goal vuol Genoa, infatti, il calciatore disputerà la sua ultima partita dire che di calcio non capiscono niente» spiegò lo stesso in carriera. Una decisione sofferta, forse neanche troppo Totti in un’intervista rilasciata a Sky nel marzo del 2008. E personale. Una decisione che, però, sembra essere davvero dopo otto anni il sentimento non è di certo cambiato: la arrivata. Roma è un tatuaggio sul cuore, Totti il suo portabandiera.

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Grande più del resto Faccio tutto da solo

Durante l’esplosione atomica di Nagasaki, tutto ciò Sarebbe in effetti tautologico star qui a fare una lista che vi era intorno fu distrutto senza pietà. Solo una dei trionfi di un giocatore che, tra le altre cose, ha vinto struttura rimase in piedi: il portale del santuario di Sanno, Scudetto e Mondiale, anche perché molto spesso la la cui tempra fu capace di resistere persino a una tale grandezza di un giocatore non può essere misurata con devastazione. La storia di Francesco Totti alla Roma è molto il numero di trofei vinti. Meglio, piuttosto, concentrarsi simile: quando tutto il resto è crollato, lui è rimasto sul ruolo che ancora in troppi non riconoscono a Totti in piedi, sempre pronto a ricominciare da capo. Lo nell’ambito del calcio italiano: quello, cioè, di un vero status di bandiera, d’altronde, deriva proprio da questo: e proprio innovatore. Il capitano giallorosso è infatti la Totti è rimasto quando altri sono andati via, guardando rappresentazione calcistica della poliedricità, del sapersi con gli occhi di chi non si tira mai indietro l’abbandono “riciclare” in ogni situazione restando sempre al top. di allenatori vincenti, calciatori talentuosi, dirigenti più o In carriera Totti ha ricoperto praticamente tutti i ruoli meno competenti e proprietà altalenanti. Sono cambiati offensivi: ha giocato da esterno, soprattutto a inizio moduli, sponsor, regole, padroni. Ma la maglia numero carriera. Ha dispensato magie e assist da trequartista, è 10 resta sua. Ed è proprio per questo che Totti, ancora stato in grado di fare la seconda punta egregiamente come oggi, è l’unico e vero leader della Roma, tanto che spesso, di svolgere attivamente il ruolo di centravanti. A tutti gli per alcuni tifosi, ha persino assunto importanza superiore effetti è stato proprio Totti il primo “falso nueve”, rispetto a quello del club stesso. In tanti hanno provato, come faro d’attacco della Roma di Capello e dello Spalletti nel corso del tempo, a raccoglierne l’eredità: Daniele 1.0, ben prima del concetto introdotto da Guardiola nel De Rossi ha ormai smarrito lo status di Capitan Futuro, suo Barcellona. Addirittura Totti ha giocato da esterno Alessandro Florenzi – pur nella sua bravura – non sembra nel 4-3-3 ai tempi di Luis Enrique, arrivando persino a avere la stessa tempra del Pupone. Nel cuore dei tifosi ricoprire il ruolo di mediano nel 4-2-3-1 in situazioni di giallorossi nessuno potrà sostituire la figura dell’attuale emergenza. Un’applicazione tattica esemplare, nonostante numero 10, condottiero e gladiatore di mille battaglie nel caratteristiche non sempre a braccetto con la disposizione corso di questi anni. necessaria sul terreno di gioco.

43 Leggenda tra le Leggende

Nel corso della carriera sono stati tanti i paragoni onerosi a cui Totti è stato sottoposto. Il dualismo principale è stato certamente quello con Alessandro Del Piero: i due, che si sono sempre rispettati in campo e che tutt’ora sono amici, hanno vissuto la rivalità in maniera esemplare, dando un grande messaggio di sportività e correttezza. In molti considerano Totti il più grande calciatore italiano insieme proprio all’ex juventino e a Roberto Baggio. Difficile dire che sia stato realmente il migliore tra i tre, poiché contesti personali e attenuanti non possono che aver modificato i loro percorsi calcistici. Pare però evidente come il romano sia ormai da considerare uno dei più grandi interpreti nella storia del pallone in Italia e nel mondo. Zdenek Zeman, suo allenatore per molti anni nonché mentore del Pupone, rispose in questa maniera alla domanda riguardante Photo Credits © Facebook i cinque giocatori più forti del mondo: «Totti, Totti, Totti, Totti e Totti». John Arne Riise, ex terzino della Roma, spiegò invece che: «Totti è la cosa più vicina a Dio in una squadra di calcio».

Umiltà

«Mo je faccio er cucchiaio» Ciò che però balza all’occhio è la candida semplicità con la quale Totti sembra accettare questo ruolo, senza Più che dal punto di vista tattico, però, Totti è un però screditare altri giganti del pallone. Ad esempio, innovatore soprattutto da quello tecnico. Nessun parlando di Diego Armando Maradona, Er Pupone disse giocatore possiede la sua qualità nel passaggio di prima, in un’intervista rilasciata due anni fa a Roma Tv: «È il specialmente da fermo. Sia in Nazionale che con la calcio, è il pallone, come se ci fosse la sua faccia su quella maglia di club è stato protagonista di assist magici, spesso sfera che gira. Quello che ha fatto lui con la palla non l’ha incredibilmente stupefacenti proprio per il coefficiente di fatto mai nessuno e non lo farà mai nessuno. Ha fatto difficoltà e l’inumano senso della posizione del calciatore cose straordinarie, tutto quello che c’era da fare l’ha fatto. romano. Esempio lampante di quanto è stato detto viene L’ho conosciuto e mi emoziona vedere la foto di noi due ampiamente rappresentato da un passaggio che manda abbracciati». Vieri in porta verso il 2-0 durante una gara dell’Italia contro la Finlandia. Le parole non servono per descrivere L’angelo e il diavolo una cosa del genere. Impossibile, inoltre, dimenticare il vero marchio di fabbrica di Totti: imitato da molti e dallo Fuori dal campo il capitano della Roma si è sempre distinto stesso calciatore, che aveva preso spunto da Panenka, per la bontà delle sue iniziative di beneficenza, manifestando idolatrato da tutti, il cucchiaio è entrato nella storia sin senza marciare troppo sul ritorno pubblicitario il suo dalla semifinale di Euro 2000, per poi restare impresso animo nobile: attualmente ambasciatore UNICEF, ha nell’eternità, anche nei rarissimi casi in cui il fallimento devoluto sempre i proventi dei suoi libri in beneficenza poteva essere dietro l’angolo (come durante una gara e ha partecipato anche attivamente a iniziative riguardo contro il Lecce, con Sicignano che beffò il giallorosso non l’adozione di bambini meno fortunati. Molto spesso, tuffandosi sul tiro dagli undici metri). però, nel corso della carriera Totti ha mostrato in campo comportamenti da censurare, che rappresentano la più grande critica da parte dei suoi detrattori storici. 44 L’eccessivo trasporto ha spesso tradito il ragazzo, specie in alcuni momenti passati poi involontariamente alla storia: le tacchettate su Ramelow o le tante espulsioni raccolte nelle competizioni italiane sono un esempio. Impossibile dimenticare, invece, il calcione rifilato a Balotelli in una finale di Coppa Italia persa contro l’Inter, o lo sputo a

Poulsen durante un Danimarca-Italia di Euro 2004, che Photo Credits © Getty Images gli valse una lunga squalifica e pesò molto sulla successiva eliminazione della Nazionale ai gironi.

Le polemiche

Anche con gesti e dichiarazioni spesso Totti non si è fatto amare: sovente il suo atteggiamento da “complottaro” gli è valso l’antipatia di tifosi avversari e addetti ai lavori. Se resta memorabile il gesto del 4-0 rifilato ai bianconeri torinesi durante un Roma-Juventus, alcune parole sono risultate meno illuminate o comunque non troppo conformi ai valori teoricamente promossi dallo sport più bello del mondo. «Nel 2008 la squadra che doveva vincere lo Scudetto era la Roma. Poi per qualche episodio è riuscita a vincerlo l’Inter» rivelò Totti in un’intervista al Tg1 dell’anno successivo. Restano impresse nella testa anche le parole pronunciate dopo uno Juventus-Roma molto controverso di un paio di anni fa: «Sono dispiaciuto, quello che è successo ha condizionato la partita, da anni si verificano certi episodi che condizionano le annate. Non so se siamo stati battuti dall’arbitro, sicuramente non dalla Juve. Con le buone o con le cattive vincono sempre. Le immagini parlano chiaro. Tutta Italia dovrebbe dire questo. La Juve dovrebbe giocare un campionato a parte, ogni anno è così. Tanto arriveremo ancora secondi».

Cosa resterà

In questi primi quarant’anni della sua vita, Francesco Totti ha irrimediabilmente cambiato il modo di fare e vedere il calcio in Italia. Il suo talento è come una Cometa di Halley, l’amore per la squadra e per la città resteranno un pezzo di storia indelebile per i destini di chi ha avuto il piacere di vederlo giocare. Eroico nonostante le difficoltà, Totti ha scritto un racconto che senza fronzoli bada soltanto ai sentimenti, e lascia indietro tutto ciò che può essere considerato collaterale, superfluo, inutile. Entrato di diritto nella cultura pop del nostro Paese, stimato come simbolo nelle altre nazioni calciofile della Terra, Francesco Totti a quarant’anni forse guarda indietro e ammira l’impero che è stato in grado di costruire, con tutti i suoi sudditi pronti a rispettarlo. Perché proprio il rispetto è la prima forma conosciuta d’amore. Adesso, nonostante sia arrivato il momento di salutare il pallone, non è ancora finito il tempo di essere idolatrato. E allora lunga vita al Re. Lunga vita a Francesco Totti.

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