Iiiiiispettacoli
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10SPE03A1012 ZALLCALL 14 11:19:18 12/10/96 K IIIIIII IIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII Martedì 10 dicembre 1996 l’Unità pagina IIIIIIISpettacoli IIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII 2 9 1) ZUCCHERO «The Best of Zucchero Sugar Fornaciari» (Polydor) 2) LUCIO DALLA «Canzoni» (Pressing/Bmg) 3) SIMPLY RED «Greatest Hits» (East West/Cgd) 4) FRANCESCO GUCCINI «D’amore di morte e di altre sciocchezze» (Emi) 5) RAF «Collezione temporanea» (Cgd) 6) MINA «Cremona» (Pdu/Emi) Franco 7) FRANCO BATTIATO «L’imboscata» (Mercury/Polygram) 8) MINA «Napoli» (Pdu/Emi) Maresco 9) FABRIZIO DE ANDRÈ «Anime salve» (Ricordi/Bmg) 10) CLAUDIO BAGLIONI «Attori e spettatori» (Columbia/Sony) LOUIS ARMSTRONG «Singin’ in the blues» (Cbs) Appassionato e documentatissimo conoscito- re di jazz d’annata, Franco Maresco, al telefono da Palermo, parte in quarta con le sue «fissazio- ni» musicali, che spesso finiscono pure nei lavori suoi e di Daniele Ciprì. Non solo il video su Steve JAZZ Lacy - un sax in giro per l’isola - ma le musiche del secondo lungometraggio Viva Palermo e Santa Rosalia, su cui sta lavorando al momento, Quando Jarrett e un filmato inedito con Gunther Schuller, che recentemente ha portato in Sicilia il gershwinia- no Porgy and Bess nella mitica versione stru- improvvisava mentale di Miles Davis e Gil Evans (1958), con Paolo Fresu al posto di Miles e l’Orchestra jazz siciliana al posto della band di Evans. Come se per la Impulse! non bastasse, l’etichetta Cinico Video possiede un archivio di immagini jazz che il nostro defi- nisce, senza tentennamenti, «incredibile» e che C’è stato un periodo dell’attivi- rischia di allietare molte notti Fuoriorario. —tà di Keith Jarrett, prima che il pia- Keith 10SPE03AF02 Insomma, se ti chiedo di consigliarci un ascolto, nista divenisse una celebrità plane- Jarrett devo aspettarmi qualche rarità jazz? taria, che i critici avevano definito Jazz sì, ma non una rarità. Consiglio a tutti un delle «carriere parallele». Si tratta Louis Armstrong della fine degli anni Venti, quan- dei primi anni Settanta, anni in cui do suonava con gli Hot Five e gli Hot Seven, è una Jarrett, dopo la militanza con Char- registrazione Cbs facile da trovare. Secondo me si les Lloyd negli anni Sessanta e la tratta di un capolavoro del Novecento come Guer- controversa esperienza «elettrica» nica, Einstein, Le Corbusier e Marilyn.... Resterà. alla corte di Miles Davis, aveva già Sei un appassionato fan della categoria dei intrapreso la collaborazione «europea» con l’Ecm di Monaco e contempo- trombettisti? raneamente coltivava un quartetto «americano». Gruppo straordinario Già, l’altro cornettista che amo è Bix (Charlie Haden, Paul Motion e Dewey Redman) con il quale Jarrett incise Beiderbecke, l’unico grande rivale di diversi dischi , dal 1972 in avanti, alcuni dei quali con la Impulse. Di questi Armstrong, purtroppo maltrattato da oggi l’etichetta ne raduna quattro in un solo cofanetto, riportando in primo Pupi Avati in quel suo film. piano e sotto nuova luce un lato fondamentale, e spesso trascurato, del Ildirettored’orchestraValeryGergiev Massimo Pucciariello pianista statunitense. Si tratta degli album Mysteries, Byablue, Bop-be e Shades, che uscirono tra il 1975 e il ‘76. Vi si ascolta una musica dai larghi movimenti interiori, fatta di scrittura assai impegnativa, nella quale ad un imperativo orientato alla libera improvvisazione (sia Ha- CLASSICA. Ciaikovskij e Glinka-Puskin, diretti da Gergiev den che Redman venivano dal gruppo di Ornette Coleman) si som- mava un pensiero compositivo certamente impressionistico; e pure tutto restava (e resta) fortemente segnato, anzi disegnato, dal gusto melodico, dal piglio lirico di Keith Jarrett. Alberto Riva KEITH JARRETT «Mysteries: The Impulse Years 1975-1976» (4cd Im- Canta la fiaba. In russo pulse!) - FUGEES «Bootleg versions» (Columbia) È passato meno di un anno dall’esplosione COMPILATION denti respinti da Ljudmila, il ca- Fugees. Un disco strepitoso ha aperto la PAOLO PETAZZI valiere vikingo Farlaf, mentre Prato, serata porta a questi haitiani, tornati a suonare in Nella serie di opere russe In quest’opera priva di conflitti e l’altro rivale, il principe Ratmir, di musica patria qualche settimana fa e accolti come Se WaitseiRem —pubblicate dalla Philips con i com- contrasti la peculiare ricchezza diventa amico di Ruslan e ritor- eroi nazionali. Ecco ora, puntuale il disco di plessi del teatro Marinskij (ex tea- di sfumature, l’atmosfera soave na tra le braccia dell’amata Go- per «Sarajevo remix, versioni modificate e rimissaggi vari. tro Kirov) diretti da Valery Gergiev e un poco evanescente è colta rislava. Ratmir è un contralto, anno zero» C’è, naturalmente, il dubbio dell’operazione diventano - una delle migliori iniziative di- da Gergiev con grande raffina- come molti giovani eroi di Rossi- commerciale, ma va detto che il disco con- scografiche degli ultimi anni - le tezza e delicatezza, e la compa- ni, cui talvolta si avvicina anche tiene almeno un paio di cose imperdibili: pubblicazioni più recenti sono gnia di canto è di ottimo livello: il suo stile di canto, in altri mo- «Sarajevo anno zero»: il l’ennesima versione di No woman no cry «Made in Italy» Ruslan e Ljudmila di Glinka e Jo- citiamo Galina Gorchakova e menti pervaso invece da una prossimo 23 dicembre (questa volta riletta da Steve Marley) e la lanta di Ciaikovskij, in edizioni Gegam Grigorian. sensualità di sapore orientale. al teatro Metastasio di «solita» Killing me softly, proposta in una che confermano il talento e la Una fiaba assai più ricca di Glinka precorre molte situa- Prato si terrà una versione dal vivo alla Brixton Academy. Natale è pericolosamente vici- versatilità di Gergiev e la bravura prodigiosi avvenimenti è Ruslan zioni e aspetti dell’opera russa serata musicale, in Sempre più bravi. Roberto Giallo —no, e così cominciano a far capolino Jovanotti dei complessi del «suo» teatro e Ljudmila, tratta da Pushkin, mantenendo uno stretto rappor- collaborazione con RICHARD GALLIANO «New York Tango» (Dreyfus anche le operazioni-strenna disco- pietroburghese. Quasi cinquan- che la Philips ha pubblicato in to con l’Europa, da Rossini a l’Associazione Prato Jazz) - grafiche progettate per sfruttare il t’anni separano queste due par- una edizione speciale, com- Weber, aprendosi al folklore na- per la Pace, L’accordion di Richard Galliano non smette momento. Tra vari cofanetti e com- titure fra loro diversissime: Ru- prendente oltre ai tre compact zionale, inventando colori fiabe- nell’ambito dei di affascinare. Sebbene il grande virtuoso pilation, si affaccia questa raccolta slan e Ljudmila, finita nel 1842, disc, anche la videocassetta del- schi o esotici che sedussero, fra progetti di solidarietà francese abbia già detto molto della sua ideata dalla Wea, Made in Italy,che occupa un posto fondamentale l’allestimento pietroburghese, gli altri, Berlioz, unendo caratteri con la capitale straordinaria capacità di fondere linguaggi mette insieme le cover che artisti agli inizi dell’opera nazionale in con la regia di Lofti Mansouri; diversi in un linguaggio musicale bosniaca che la popolari e sopraffina improvvisazione jazzi- italiani hanno fatto delle canzoni Russia, mentre Jolanta, del 1891, uno spettacolo di solido e tradi- che per la fantasia, l’originalità, cittadina toscana ha stica, ogni nuovo disco resta una sorpresa. di artisti stranieri; si tratta di brani è la decima e ultima di Pëtr Ilic zionale professionismo, che dà l’intensità evocativa fu un punto promosso nel corso del Registrato a New York con Al Foster, Geor- già conosciuti, con la sola eccezione dell’inedito offerto da Paola Turci, Ciaikovskij. anche visivamente una idea de- di riferimento in Russia fino alla ’96. Sarà presentata ge Mraz e Bireli Lagrene, questo New York che si cimenta in Missing You di John Waite, una cover impegnativa per- A un anno di distanza dalla gli incantesimi, dei colpi di sce- fine del secolo XIX. La direzione una composizione Tango enumera tutte composizioni origina- ché oltretutto si tratta di un cavallo di battaglia di Tina Turner (che lo in- conclusione della Dama di pic- na, della ricchezza e varietà di di Gergiev ha un fuoco, uno originale ideata per li, ad eccezione di Vuelvo al sur di Astor terpreta con una grinta e una rabbia che la pur brava Turci non riesce a che, Ciaikovskij scrisse un atto colori della seconda opera di slancio, un senso del colore am- questa occasione dai Piazzolla. Solo questo brano vale tutta la tirar fuori). La raccolta ha il merito di rispolverare episodi curiosi del re- unico, una fiaba dove al posto Glinka e aiuta efficacemente a mirevoli; nell’ottima compagnia Beau Geste, il trio spesa. Alberto Riva pertorio di cantanti come Samuele Bersani (bella la sua Cosa vuoi da delle atmosfere angosciose e scoprirne il fascino. di canto troviamo Anna Netre- formato da Gianni JIMMY SMITH «Angel Eyes» (Verve) me, remake di Glanstombury Song dei Waterboys), o Enrico Ruggeri, che spettrali troviamo tinte lievi, raffi- Al momento delle nozze Lju- bko, una fresca Ljudmila, Galina Maroccolo, Antonio Il vecchio leone dell’hammond- manda an- nell’86 si confrontò con un classico di Tom Waits, Foreign Affairs, ribat- nate sfumature e una dolcezza dmila viene rapita