Superbasket Daily
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Superbasket Daily il quotidiano del basket dal lunedì al sabato alle ore 10:30 www.superbasket.it • [email protected] a cura di Giuseppe Sciascia # 3 • Mercoledì 25 Settembre 2019 LBA Serie A L’Olimpia di Messina vuole aprire una dinastia di Giuseppe Sciascia Milano ancora favorita col nuovo corso per vincere in Italia e competere ai vertici d’Europa. Ma Bologna, Venezia e Sassari sono pronte a dare battaglia. Rodriguez e Teodosic uomini copertina di un campionato intrigante che ritrova Treviso, Roma e il derby di Bologna. Milano si schiera in pole position per il settimo anno consecutivo nell’ ideale griglia di partenza del campionato numero 98. L’anno I dell’era Ettore Messina inizia con il medesimo copione delle stagioni precedenti; ma aver riportato in serie A il tecnico italiano più vincente di tutti i tempi all’estero, a livello di Club, è un chiaro messaggio da parte dell’Olimpia. Il coach-presidente dell’area tecnica nell’accezione NBA ricoprirà all’Ax Exchange un ruolo alla Gregg Popovich, il suo mentore nelle ultime 5 stagioni da assistente a San Antonio: l’obiettivo è sfatare il tabù della maledizione degli anni dispari costata gli Scudetti 2015, 2017 e 2019 e provare a inaugurare una dinastia sul modello Siena. Sul mercato non ha rifondato – 8 conferme rispetto alla stagione passata – ma il restyling è stato massiccio, soprattutto nello stile di gioco. La rinuncia non senza polemiche a Mike James (unico epurato illustre della gestione Pianigiani) indica il passaggio dalla vocazione offensiva del top scorer dell’Eurolega 2018/19 al basket di esecuzioni e sacrificio difensivo caro a Messina. Acquisti mirati soprattutto sul perimetro, partendo da un campione d’Europa in carica come il pezzo pregiato Chacho Rodriguez, al quale l’ex coach del CSKA ha abbinato un giocatore fisicamente forte come Shelvin Mack per ragioni difensive, mentre Michael Roll ed Aaron White sono elementi rodati in Eurolega. L’obiettivo principale è fare strada in Europa rompendo un digiuno playoff che dura dal 2014/15; ma l’Olimpia vuol riempire la bacheca anche in Italia, dove l’aspetta un campionato intrigante con avversarie vecchie e nuove tra la Venezia tricolore e la Virtus Bologna dalle ambizioni rilanciate da una proprietà che col massiccio investimento per la nuova superstar Milos Teodosic si propone di rinverdire la rivalità degli anni ‘80 con Milano. E il Riproduzione Riservata: Tutti i contenuti presenti sono protetti da © Copyright/Diritto d'Autore pertanto ne è vietata qualsiasi riproduzione (anche parziale) senza preventiva autorizzazione scritta | [email protected]. 1 Superbasket Daily il quotidiano del basket dal lunedì al sabato alle ore 10:30 www.superbasket.it • [email protected] a cura di Giuseppe Sciascia # 3 • Mercoledì 25 Settembre 2019 ritorno delle nobili decadute Fortitudo Bologna, Treviso e Virtus Roma – assenti rispettivamente da 10, 7 e 4 anni dal torneo professionistico – aumenterà il numero degli spettatori e l’interesse del campionato che proporrà un inusuale format a ranghi dispari già visto solo nel 2011/12 negli oltre 40 anni a girone unico. LA FORMULA – La novità principale è il passaggio da una a due retrocessioni dopo nove campionati con interscambio ridotto fra A e A2. L’ampliamento a 18 squadre predisposto da due anni è andato a regime in versione zoppa e con la certezza che FIP e LBA vogliono tornare rapidamente a quota 16: la rinuncia non sostituita di Avellino lascia 17 pretendenti al via del campionato, con due turni di riposo per ogni club nell’ambito delle 34 partite di regular season. I tempi ristretti imposti dalla FIBA in vista del Preolimpico 2020 impongono una inedita partenza infrasettimanale e un rush finale da 11 partite dall’1 marzo al 26 aprile che potrà pesare soprattutto per i club coinvolti nelle coppe europee (Milano giocherà 66 partite di regular season fra campionato e la nuova Eurolega a 18 squadre...). IL RANKING – Milano favorita come e più delle ultime stagioni, ma la concorrenza sarà sempre agguerritissima a partire da Venezia, due volte tricolore nelle ultime tre stagioni. L’Umana ha puntato sulla continuità garantita dalle 9 conferme a partire dalla stella Austin Daye, aggiungendo elementi rodati come Chappell, Udanoh e il cavallo di ritorno Filloy con un organico di maggior taglia fisica vista l’asticella alzata a livello internazionale con la scelta di tornare in Eurocup. Il colpo Teodosic, riportato in Europa dopo due stagioni ai Los Angeles Clippers contrassegnate dagli infortuni, ha riportato la Virtus Bologna al centro dell’attenzione internazionale come non accadeva dall’era Danilovic: il triennale al 32enne play serbo – auspicando che possa superare i problemi al piede sinistro – è un segnale chiaro della volontà della proprietà di Massimo Zanetti di riportare la Segafredo al top in Italia ed in Europa, anche attraverso il passaggio in corsa dalle competizioni FIBA (dove era campione in carica della Champions League) a quelle ECA partendo per andare in fondo all’Eurocup. Poi c’è Sassari, vicecampione in carica, che ha perso molti protagonisti della rimonta targata Pozzecco ma ha costruito un roster intrigante responsabilizzando sul perimetro l’emergente Spissu e Riproduzione Riservata: Tutti i contenuti presenti sono protetti da © Copyright/Diritto d'Autore pertanto ne è vietata qualsiasi riproduzione (anche parziale) senza preventiva autorizzazione scritta | [email protected]. 2 Superbasket Daily il quotidiano del basket dal lunedì al sabato alle ore 10:30 www.superbasket.it • [email protected] a cura di Giuseppe Sciascia # 3 • Mercoledì 25 Settembre 2019 il rientrante Michele Vitali, mentre il cambio in corsa McLean per Polonara toglie esplosività ma aggiunge potenza. La seconda fila dietro l’Olimpia è composta da Venezia, Virtus Bologna e Dinamo, poi nella bagarre assoluta per i playoff con le porte girevoli del mercato aperto che potranno cambiare ripetutamente i valori Trento, Brescia e Reggio Emilia sembrano partire leggermente davanti alle altre, comprese le rivelazioni della stagione passata Cremona e Brindisi. La Dolomiti Energia ha chiuso dopo 9 stagioni il ciclo Buscaglia affidandosi alla novità Brienza con l’asse portante Craft- Forray a garantire un assetto più votato all’attacco con i bomber Blackmon e King. La Germani ha voltato pagina passando il testimone da Diana ad Esposito, che ha scelto stranieri da battaglia per supportare la voglia di riscatto dei veterani dopo il dodicesimo posto della prima stagione col doppio impegno campionato-Eurocup. La Grissin Bon prova a rilanciarsi dopo due stagioni senza playoff, affidando a Buscaglia le chiavi per tornare in alto e consolidarsi attraverso un nuovo assetto societario visto il disimpegno annunciato del patron Landi. GLI ALLENATORI – Sette volti nuovi su 17 squadre rappresentano un turnover massiccio dopo le due estati precedenti all’ insegna della continuità (rispettivamente solo 3 e 4 cambi). La novità prinicipale è ovviamente il ritorno di Ettore Messina che mancava dall’Italia dal lontano 2004/05; rimasto in sella un solo straniero sia pur italianizzato (almeno per residenza...) come Sasha Djordjevic alla Virtus Bologna. Avendo rimesso il mandato alla guida della Serbia sono rimasti due i c.t. part time sulle panchine di serie A (oltre a Meo Sacchetti a Cremona c’è la novità Maurizio Buscaglia che guiderà l’Olanda). Il rapporto più longevo si conferma quello fra Trieste ed Eugenio Dalmasson, che inizia la decima stagione in terra giuliana, mentre il brillante andamento del 2018/19 ha blindato fino al 2022 i rapporti fra Sacchetti e Cremona, Vitucci e Brindisi e Caja e Varese. Tre gli esordienti al via: Antimo Martino si è conquistato sul campo l’occasione con la matricola Fortitudo Bologna, Pistoia ha scelto Michele Carrea nel ticket da Biella con il nuovo g.m. Marco Sambugaro, Pesaro ha affidato una squadra verdissima al più giovane del lotto, il 35enne Federico Perego mentre il decano sarà Cesare Pancotto a Cantù. GLI STRANIERI – Rodriguez e Teodosic sono ovviamente gli uomini copertina, ma ci sono altri esordienti intriganti – a partire dal trio Mack, Roll Riproduzione Riservata: Tutti i contenuti presenti sono protetti da © Copyright/Diritto d'Autore pertanto ne è vietata qualsiasi riproduzione (anche parziale) senza preventiva autorizzazione scritta | [email protected]. 3 Superbasket Daily il quotidiano del basket dal lunedì al sabato alle ore 10:30 www.superbasket.it • [email protected] a cura di Giuseppe Sciascia # 3 • Mercoledì 25 Settembre 2019 e White di Milano e Weems, Hunter e Gamble della Virtus – al via del campionato numero 98. La riduzione dei visti (da 8 a 7 per chi ha scelto il 6+6 e da 7 a 6 per chi usa il 5+5) ha riportato in auge la categoria degli europei Bosman A. Come da tradizione si è puntato molto sull’usato sicuro: lo ha fatto la Reyer campione in carica con Udanoh e Chappell, poi da Blackmon e Knox a Trento a Kelvin Martin e Tyler Stone a Brindisi fino alla coppia ex milanese Jerrells-McLean a Sassari, passando per Owens e Johnson Odom a Reggio Emlia, Stipcevic ed Henry Sims alla Fortitudo Bologna, Dowdell e Petteway a Pistoia, l’asse Dyson-Jefferson a Roma e quello Mayo-Vene a Varese. Ma ci sono anche tanti debuttanti da seguire, dal play sloveno Nikolic di Treviso al bombardiere King di Trento, dal lungo croato Bilan di Sassari (fresco campione di Francia al Villeurbanne) all’esplosiva ala Upshaw della Grissin Bon fino alla 19enne scommessa lettone Drell di Pesaro che è già sul taccuino di molti scout NBA. Nella pattuglia dei rookies spiccano il play Elmore di Trieste e il lungo Hayes di Cantù. GLI ITALIANI – Persi altri due protagonisti come Diego Flaccadori e Achille Polonara, accasatisi in Eurolega rispettivamente a Monaco di Baviera e Vitoria, il piccolo aumento dei club che hanno scelto la formula 5+5 (7 rispetto alle 6 di 12 mesi fa, poi conservato fino a fine stagione solo da 3 società) non ha generato grandi colpi di mercato.