Ambito C2 - e l’Alto

COMPONENTI MORFOLOGICHE DELLA STRUTTURA PAESAGGISTICA

C2 - 1

Ambito C2 - Fabriano e l’Alto Esino

CARATTERIZZAZIONE DELL ’AMBITO PAESAGGISTICO

Monti, eremi, praterie e Le vallecole minori appartate e Ai segni dei corsi d’acqua disegnati Particolarmente diffusa la presenza nonché le permanenze storico- boschi: i rilievi della prevalentemente boscate, hanno dalla vegetazione ripariale (pioppi e di nuclei storici organizzati in religiose rappresentate dalle rappresentato il contesto ideale per salici) si accostano le piastre costellazioni lungo il reticolo delle abbazie: S. Ansovino, San Michele dorsale umbro- l’insediamento di eremi e romitori orizzontali dei capannoni industriali; strade provinciali e comunali. Alcuni Arcangelo, Val di Castro, Valfucina, marchigiana (S.Maria Val di Sasso, San mentre lungo la viabilità principale esempi:alle falde del m.te Strega, S.Maria in Rotis, San Vittore. Silvestro, San Cataldo, San Biagio stanno nascendo attrezzature Leccia e Valdomo, in prossimità del I centri storici ben conservati di Nella percezione complessiva del in Caprile). commerciali e per il tempo libero M.te di Nebbiano, San Donato, ed e dei paesaggio montano della dorsale Di particolare valore ecologico i quali nuovi “luoghi d’aggregazione” Scorzano, Murazzano; nei pressi del suoi castelli, si collocano in una principale possono distinguersi tre faggeti di San Silvestro e della valle con una discreta riconoscibilità M.te Vernale, Collamato, Attiggio e situazione di “frontiera” agli gruppi: il gruppo M.te Cucco-M.te dell’Abbadia, nonché le le praterie architettonica (es. città del cinema Paterno. ambiti di paesaggio del Misa-Nevola Strega; il gruppo M.te Maggio-Serra sommitali del M.te Rogedano, nei pressi di ). e del Corridoio Esino. Santa-M.te Nero; il gruppo M.te entrambi habitat prioritari inclusi in Tracciato infrastrutturale di La vocazione turistica dell’area è Gioco del Pallone-M.te Gemmo-M.te siti di interesse comunitario (SIC). interesse storico e funzionale, la Gole, habitat naturali, confermata anche dalla presenza Castel S.Maria; ferrovia non elettrificata - nuclei storici e abbazie: delle Terme di San vittore di Genga, Oltre alle forme arrotondate delle Fabriano-Pergola. nonché dal villaggio turistico e dalle i rilievi della dorsale strutture ricettive realizzate negli sommità prative, in questo tratto Reticolo fluviale “prevalentemente marchigiano“ i marchigiana anni ’60-’70 a Poggio San Romualdo urbanizzato: i fondovalle e a Pian dell’Elmo. rilievi assumono una particolare Mosaico agrario e reti articolazione configurando sia “alte dell’Alto Esino Il M.te San Vicino con i suoi 1480m Di particolare interesse i nuclei valli longitudinali” incise dal di nuclei storici: le slm svetta distintamente sul profilo storici minori di Caudino, Palazzo Torrente Rio Bono, e dai fossi di Lungo L’alto corso dell’Esino e dei colline della sinclinale dei rilievi di modesta altezza di Arcevia, Pierosara, Castelletta, Serradica-Campodonico, sia suoi principali affluenti quali il (intorno 800-1000m.) che El Cito, Valgiubbola grazie alla loro vallecole minori riconducibili alle Sentino e il Giano, in prossimità L’area compresa tra le due catene costituiscono questa parte della posizione, nonché alla presenza di L’ambito si propone come “lettura trasversale” di parti ben zone di sorgente dell’Esino. delle principali vie di comunicazione calcaree è contraddistinta da dorsale esterna marchigiana. alcuni episodi di ediliza rurale nei riconoscibili delle due dorsali che entrano in relazione visiva e Le prime caratterizzate da un trasversali disegnate dagli antichi un’ampia fascia di colline , in Fortemente caratterizzanti i quali è ancora visibile l’utilizzo a funzionale con la parte della sinclinale strutturata sui tre “paesaggio agrario di montagna”: tracciati dei diverticoli della Via paesaggi delle gole calcaree e i secco della pietra locale. principali rami del reticolo fluviale dell’Alto Esino, lungo i quali sono genere di pendenze modeste, dove residui di mosaici colturali derivanti complessi ipogei della Gola di La roccia calcarea risulta infatti per ubicati gli insediamenti più significativi. Flaminia, si sono strutturati nel il mosaico delle colture è dalla mezzadria si intersecano con Frasassi e della gola della Rossa l’area, un risorsa economica che Particolarmente significativa come nell’ambito C1 l’estensione dei tempo i principali sistemi insediativi caratterizzato da tessiture arcaiche compresi nell’area del Parco ha favorito la diffusione di boschiva pari al 49% della superficie complessiva. I seminativi al boschi e residui di pascoli dai quali con i centri di , derivanti dalla mezzadria alle quali numerose cave, alcune delle quali 20% sono concentrati nella sinclinale fabrianese. vengono progressivamente Fabriano, Cerreto d’Esi, Matelica ed si accostano la coltura specializzata naturale regionale. Di particolare I “segni di riferimento” per i limiti dell’ambito sono così definiti: sostituiti. Prevalgono le colture . dei vigneti (area a denominazione interesse anche l’area del S.Vicino- dismesse. Ad ovest il confine amministrativo regionale taglia foraggere (erba medica) Alle tracce ancora visibili d’età di origine controllata -DOC del Canfaito (prov. Di MC) , quale luogo longitudinalmente la dorsale umbro-marchigiana dal M.te Della avvicendate con il seminativo. romana (le aree archeologiche di “ di Matelica”.) e la di presenze storiche (resistenza) e Strega al M.te Nero; ad est la successione dei tratti delle strade La casa rurale di piccole dimensioni Sentinum ed Attiggio, il “Globo di monocoltura delle zone pianeggianti naturali, di recente istituzione di provinciali definisce la variazione morfologica tra versanti montani è in pietra; la forma insediativa Matelica” conservato nel museo e meno acclivi. una nuova Riserva Naturale e rilievi altocollinari; a nord la linea del crinale collinare Caudino- prevalente è caratterizzata dalla civico archeologico) e alla L’edilizia rurale è in laterizio ed è regionale . Catobagli-Venatura separa il bacino del Cesano dall’Esino; a sud la costellazione di piccoli nuclei rurali permanenza significativa dei tessuti caratterizzata dalla presenza di ville Alle emergenze di carattere linea del crinale collinare-montano M.te Lavacelli-Colle delle Pere- di antico impianto (Perticano, e degli edifici di impianto padronali (es. Villa Marchese del geologico geomorfologico si Vasconi-M.te Castel S.Maria-M.te Cafaggio separa il bacino Campodiegoli, Cancelli, Belvedere). medievale, si contrappongono le Grillo a Fabriano). sommano importanti habitat di dell’Esino dal Potenza. recenti espansioni fortemente interesse comunitario (Valle

caratterizzate da zone produttive. Scappuccia-Valle dell’Acquarella)

Quota minima (m slm) 160m Quota massima (m slm) 1.480m (M.te San Vicino) Province interessate – Macerata Comuni interessati Sassoferrato, Genga, Fabriano, Cerreto d’Esi, Esanatoglia, Matelica, In parte:, Serra San Quirico, Arcevia, ,San Severino, ,

Sup.territ.le (Ha) 74.305 Sup.urbanizzata 2001 (Ha) 2.523 Quota perc. Sup.urbanizzata 3,4% Abitanti 2001 centri-nuclei 53.272 Dens.abit.territ.le (Ab./Kmq) 72 Dens.abit.Sup.urb.(Ab./Ha) 21 Uso del suolo (Ha) 1-Edificato residenziale 1.023 1,4% 2-Edificato produttivo 919 1,2% 3-Seminativi 14.826 20,0% 4-Colture arboree 274 0,4% 5-Colture eterogenee 15.588 21,0% Le Cartiere Miliani (foto storica - www.museodellacarta.com) , documentano la significativa I paesaggi delle praterie montane sono il punto di riferimento non solo per le comunità locali 6-Boschi 36.106 48,6% presenza delle attività produttive legate alla forza motrice dell’acqua nonché alle vie di (da: “Alto Esino un’area da proteggere” escursioni guidate del progetto “Fotografia e didattica” a 7-Pascoli e prati stabili 5.380 7,2% comunicazione trans-appenniniche cura del circolo fotografico il Diaframma e del Consiglio del II° Circolo Didattico di Falconara 8-Aree nude 106 0,1% M.ma – (anno scolastico 1988-89) 9-Acque 0 0,0%

C2 - 2

Ambito C2 - Fabriano e l’Alto Esino

PAESAGGI AGRARI -NATURALI E INSEDIAMENTI STORICI

C2 - 3

Ambito C2 - Fabriano e l’Alto Esino SISTEMA DEI BENI BOTANICO -VEGETAZIONALI E STORICO -CULTURALI

C2 - 4

Ambito C2 - Fabriano e l’Alto Esino STRUTTURA DEGLI ECOSISTEMI

C2 - 5

Ambito C2 - Fabriano e l’Alto Esino SISTEMA INSEDIATIVO – INFRASTRUTTURALE

C2 - 6

Ambito C2 - Fabriano e l’Alto Esino

El Cito M.te San Vicino Poggio San Albacina Pian Romualdo Dell’Elmo

1- Le pendici orientali della dorsale marchigiana sfumano nel paesaggio altocollinare di 2-In questo tratto della dorsale marchigiana, la vetta nuda del Monte San Vicino San Severino; nuclei storici (Castel San Pietro e in secondo piano El Cito) e rilievi sovrasta i ripidi versanti boscati che degradano verso le colline della sinclinale. Ai piedi montuosi costituiscono i riferimenti per un paesaggio che si caratterizza per le prime del versante il nucleo storico di Albacina sovrasta le recenti urbanizzazioni organizzate strutture della produzione agricola e i boschi che coprono i versanti montani . E’ lungo il fondovalle . (foto:A. Cimmino). interessante notare come il mosaico dei campi coltivati includa ampie porzioni rinaturalizzate o mantenute comunque allo stato di seminaturalità.

3-4-La singolare panoramicità di M.te Sant’Angelo (752m slm) nei pressi di Arcevia, consente di spaziare dallo sperone di San Marino verso nord, al Gruppo dei Sibillini a sud. (foto:Gianni Tenti).

5-Le linee morbide dei versanti orientali della dorsale umbro-marchigiana in prossimità del M.te Maggio (1.361m) e del valico di (foto: Silvia Sternini); in primo piano la linea ferroviaria Ancona-Roma; in secondo piano il Torrente Giano che 6-Veduta panoramica delle praterie del M.te Rogedano (917m) dopo lo sfalcio; sullo risale verso la sorgente nella valle dell’Abbadia presso la quale sono ancora visibili le sfondo il gruppo del M.te Cucco lungo il confine umbro-marchigiano (foto E.Ferroni). rovine dell’antica Abbazia S.Maria dell’Appennino.

M.te Maggio Fa ggeto dell’Abbadia M.te Cucco M.te Catria Torrente Giano

C2 - 7

Ambito C2 - Fabriano e l’Alto Esino

7- Insediamenti residenziali e produttivi recenti nella zona di Cerreto d’Esi; si può notare l’assenza di un progetto d’integrazione tra nuovi fronti vegetali e “segni preesistenti” associati al reticolo idrografico minore. (foto:A. Cimmino)

8- Il centro storico di Cerreto d’Esi ancora ben leggibile rispetto alle addizioni recenti caratterizzate da tipi edilizi di modeste dimensioni. (foto:A. Cimmino)

9-Arterie stradali a confronto nei pressi di Albacina: l’ottocentesca strada a tornanti che risale il M.te d. Sporta (1.037m) fino al valico di Poggio San Romualdo; il fascio infrastrutturale recente della SS n.76 ai piedi del M.te Cimale (739m)-M.te Valmontagnana (930m) lungo il fondovalle dell’Esino. (foto:A. Cimmino)

10-Cave dismesse ed impianto per la lavorazione della roccia calcarea in località Valtrara-Valgiubbola. (foto:A. Cimmino)

11-Il mosaico delle colture e la trama dei percorsi e dei filari quali fattori caratterizzanti il paesaggio collinare della sinclinale nell’area di Cerreto d’Esi-Matelica, zona di produzione del Verdicchio DOC.(foto:A. Cimmino)

C2 - 8

Ambito C2 - Fabriano e l’Alto Esino

12-Le praterie del M.te Rogedano dopo lo sfalcio (foto E.Biondi); il presidio umano e le 13-14-Case con pietra a secco tipiche di Valgiubbola, piccolo nucleo rurale nel Parco 15-Fattoria nei pressi di casa Col Biancano-Sassoferrato (foto:MS) attività agro-silvo pastorali sono indispensabili al mantenimento di alcuni habitat di naturale della Gola della Rossa (foto:Massimo Spigarelli). Il fascino di un’antica tecnica particolare valore ecologico. costruttiva sfuma nel rischio del degrado conseguente all’abbandono. 16-Paesaggi pedemontani nei pressi di Esanatoglia (foto: MS): la vallecola di Sant’Angelo a nord del M.te Giuoco del Pallone (1.227m) presso la quale gli ultimi allevamenti di bovini “convivono” con i ruderi dell’antica abbazia di Sant’Angelo infra Hostia. Le politiche di sostegno alle attività zootecniche sono di primaria importanza per conservare e valorizzare un territorio rurale “abitato ed economicamente sostenibile”

18-Piccolo complesso industriale nei pressi di Cacciano-Fabriano (foto: Silvia Sternini); il 17-Gli esiti del Piano di rcupero post sisma ‘97 a Belvedere di Fabriano “modello scatolare” prefabbricato tipico delle periferie urbane si ripropone anche in (foto:www.ricostruzione.regione..it); La riduzione del rischio sismico e la 19-20-Un episodio dell’itinerario delle edicole votive presso Fossa di Sassoferrato ambienti semi-naturali; ragioni di natura economica e di cultura progettuale sono alla rivitalizzazione dei centri e nuclei minori costituiscono senz’altro due temi prioritari (foto:MS); La tutela e la valorizzazione dei “segni minori” tipici di un paesaggio agrario base dell’assenza di una ricerca tipologica più consona alla sensibilità del “contesto per i sistemi insediativi diffusi che caratterizzano questa parte dei territori interni vissuto, attraverso un progetto finanziato con fondi europei – FESR montano” marchigiani.

C2 - 9

Ambito C2 - Fabriano e l’Alto Esino AREE DI PARTICOLARE VALORE NATURALISTICO E PAESAGGISTICO RICONOSCIUTE

C2 - 10

Ambito C2 - Fabriano e l’Alto Esino TENDENZA ALLA TRASFORMAZIONE SECONDO LA PIANIFICAZIONE COMUNALE (A CURA DELLA PROVINCIA DI MACERATA )

C2 - 11

Ambito C2 - Fabriano e l’Alto Esino ANALISI SWOT

PUNTI DI FORZA PUNTI DI DEBOLEZZA

RIFERIBILI , IN PREVALENZA , AL SISTEMA GEOLOGICO RIFERIBILI , IN PREVALENZA , AL SISTEMA DEI BENI CULTURALI RIFERIBILI , IN PREVALENZA , AL SISTEMA GEOLOGICO RIFERIBILI , IN PREVALENZA , AL SISTEMA DEI BENI CULTURALI Presenza di singolarità geologiche (gole, forre, dirupi, Permanenze sistema articolato di centri e nuclei storici Situazioni di dissesto-rischio idrogeologico: grotte): in  ……..  Gola della Rossa, Gola-grotte di Frasassi buono stato di conservazione grazie anche agli esiti dei Presenza attività estrattive in territori RIFERIBILI , IN PREVALENZA , AL SISTEMA INSEDIATIVO E DELLE Entrambe incluse nel Parco naturale regionale. Piani di recupero post sisma ‘97: paesaggisticamente sensibili: INFRASTRUTTURE Presenza sorgenti solfuree calde-siti di interesse Costellazioni di nuclei di pendio-crinale gravitanti sui Presenza di centri turistici di impianto recente di scarsa termale: principali centri di Arcevia-Sassoferrato-Fabriano- qualità tipo-morfologico-identitario:  Terme di San Vittore di Genga Cerreto d’Esi-Matelica-Esanatoglia : RIFERIBILI , IN PREVALENZA , AL SISTEMA BOTANICO , ECOLOGICO E  Poggio San Romualdo (Fabriano), Pian dell’Elmo -alle falde del Monte Sant’Angelo: Caudino e Palazzo AL PAESAGGIO RURALE (Apiro); d’Arcevia Fenomeno dell’abbandono insediamenti minori e Presenza di situazioni di conflittualità tra la RIFERIBILI , IN PREVALENZA , AL SISTEMA BOTANICO , ECOLOGICO E -alle falde del M.te Rotondo: Monterosso, Catobagli progressiva riduzione del “presidio umano” nei territori salvaguardia-ricostituzione di naturalità nelle fasce di AL PAESAGGIO RURALE -alle falde del M.te Strega: Leccia, Valdomo “seminaturali”: pertinenza fluviale e la localizzazione degli insediamenti Presenza di territori caratterizzati da habitat naturali -alle falde del M.te Cucco e lungo il Torrente Rio Bono:  ………….. produttivi: seminaturali di elevata biodiversità non solo floristica e Perticano, Bastia, Cupo, Campodiegoli.  Fabriano-Marischio, Matelica,… faunistica, ma anche paesaggistica (praterie, boschi); -alle falde del M.te di Nebbiano: San Donato, Nebbiano Frammentazione e dispersione delle proprietà In particolare si rileva una significativa concentrazione di -alle falde del M.te Murano-M.te Del Comune: Serra San agrosilvopastorali e ridotta dimensione aziendale. aree protette-aree natura 2000 ed aree vincolate Quirico, Avacelli, Arcevia RIFERIBILI ,IN PREVALENZA , AL TEMA PERCETTIVO -IDENTITARIO paesaggisticamente in tre parti ben riconoscibili delle -in prossimità della “Gola di Frasassi” : Genga, San Scarsa propensione del settore agrosilvopastorale a un dorsali: Vittore, Pierosara, Camponocecchio; adeguamento gestionale, strutturale e produttivo.  Gruppo del M.te Murano-M.te San Vicino-M.te -area del M.te San Vicino: Castelletta, Poggio san RIFERIBILI AL SISTEMA SOCIO -ECONOMICO O AMMINISTRATIVO Canfaito; Gruppo M.te Giuoco del Pallone-M.te Romualdo, Pian dell’Elmo, El Cito, Poggio San Vicino,.. Scarsa integrazione verticale e orizzontale delle imprese Cafaggio; Gruppo Mte-Cucco-M.te Maggio-Serra -in prossimità del M.te Vernale: Attiggio, Paterno, agricole, zootecniche e forestali con carenze formative Santa-M.te Nero (dorsale umbro-marchigiana); Collamato di tipo tecnico e gestionali per addetti, operatori e INTEGRATI O NON RIFERIBILI A SISTEMI PREVALENTI Presenza aree residuali di agricoltura montana -alle falde del M.te Maggio e M.te Serra Santa (SP 16), proprietari.

riscontrabili nelle seguenti situazioni: lungo i fossi di Serradica e Campodonico: Cacciano,

 Valfucina-Elcito, Valdiola-Chigiano, Alta valle Rio Serradica, Belvedere, Campodonico,… Difficoltà a remunerare i servizi non monetari offerti Bono-Rucce Permanenze sistema abbazie, eremi e conventi ubicati dalle risorse ambientali, rurali e forestali (servizi in siti di particolare pregio paesaggistico: ricreativi, di stoccaggio e assorbimento del carbonio). Costante aumento della superficie forestale  Valdicastro-Santa Maria in Rotis (M.te San Vicino-Canfaito), S.Vittore (Gola di Eccesso di carico antropico di carattere turistico nei siti Apprezzabile sviluppo della superficie silvopastorale Frasassi),Valleremita (M.te Rogedano), Abbazia di maggior pregio ambientale (turismo stagionale nelle pianificata di S. Ansovino (M.te Predicatore), Chiesa di San zone litoranee e montane) In particolare alle Grotte di Michele Arcangelo (M.te Sant’Angelo) Frasassi ed a Pian dell'Elmo Qualità e diffusione del paesaggio forestale Permanenze sistema cappelle votive ed edicole sacre:  Territorio di Arcevia: Le Figurette, Territorio di Colonizzazione spontanea di specie forestali su Elevata presenza di aree naturali protette e siti Rete Sassoferrato, Territorio di Matelica; seminativi, pascoli e radure con conseguente Natura 2000 ed aree floristiche protette Permanenze sistema dei mulini ed altri edifici diminuzione di ecotoni e diminuzione di biodiversità d’archeologia industriale: Presenza di realtà associative in ambito silvo-pastorale  Antiche cartiere di Fabriano, Esanatoglia, Scarsa gestione attiva del territorio agrosilvopastorale (usi civici e cooperative) Concerie di Esanatoglia e Matelica Scarso ricambio generazionale delle popolazioni rurali e Offerta diversificata di risorse naturali ed ambientali e montane e scarsa propensione all’adeguamento prodotti agricoli e forestali di qualità RIFERIBILI , IN PREVALENZA , AL SISTEMA INSEDIATIVO E DELLE gestionale, strutturale e produttivo (es. forme di INFRASTRUTTURE gestione associata) Diffusa attrattività turistica del territorio Presenza di formazioni a prevalenza di conifere RIFERIBILI ,IN PREVALENZA , AL TEMA PERCETTIVO -IDENTITARIO alloctone (rimboschimenti invecchiati e per lo più monospecifici e geometrici) Particolarmente nel sub ambito del Parco Naturale Esino-Frasassi RIFERIBILI AL SISTEMA SOCIO -ECONOMICO O AMMINISTRATIVO Frammentazione e dispersione delle unità produttive e ridotta dimensione aziendale INTEGRATI O NON RIFERIBILI A SISTEMI PREVALENTI

C2 - 12

Ambito C2 - Fabriano e l’Alto Esino

OPPORTUNITÀ MINACCE

RIFERIBILI , IN PREVALENZA , AL SISTEMA GEOLOGICO RIFERIBILI , IN PREVALENZA , AL SISTEMA DEI BENI CULTURALI RIFERIBILI . IN PREVALENZA . AL SISTEMA GEOLOGICO RIFERIBILI . IN PREVALENZA . AL SISTEMA DEI BENI CULTURALI Valorizzazione turistica dei sistemi di nuclei ubicati in ambienti di pregio paesaggistico e in condizioni di RIFERIBILI , IN PREVALENZA , AL SISTEMA BOTANICO , ECOLOGICO E progressivo isolamento: RIFERIBILI . IN PREVALENZA . AL SISTEMA BOTANICO , ECOLOGICO E RIFERIBILI . IN PREVALENZA . AL SISTEMA INSEDIATIVO E DELLE AL PAESAGGIO RURALE  Sistema…. AL PAESAGGIO RURALE INFRASTRUTTURE Valorizzazione delle fasce di pertinenza fluviali a favore Conferma e potenziamento delle esperienze museali Radicamento nelle popolazioni urbane di una visione Realizzazione potenziale di infrastrutture tecnologiche della continuità ecologica e come occasione di (memoria e promozione territoriale- anche ecomuseo): statica degli ecosistemi montani e rurali, soprattutto ed impianti per la produzione –distribuzione di energia connessione funzionale “soft” dei sistemi insediativi: quelli forestali, con conseguente difficoltà a in territori paesaggisticamente sensibili:  Es. alto corso dell’Esino-insediamenti di comprendere l’importanza e la necessità dell’intervento  Impianti eolici nelle praterie montane, Antenne Esanatoglia-Matelica-Cerreto d’Esi RIFERIBILI , IN PREVALENZA , AL SISTEMA INSEDIATIVO E DELLE dell’uomo per gestire, conservare o ripristinare e ripetitori… INFRASTRUTTURE l’efficienza funzionale degli stessi ecosistemi. Frammentazioni ecologiche ed “alterazioni Promozione della gestione silvopastorale sostenibile Valorizzazione turistica della rete delle strade statali- paesaggistiche” riferibili alle nuove infrastrutture attraverso la gestione attiva delle risorse forestali provinciali “di crinale” di particolare interesse Perdita di valore commerciale di alcune produzioni stradali di principale connessione territoriale: nell’ottica della multifunzionalità forestale, per la tutela panoramico finalizzata alla realizzazione di punti di sosta agroforestali, scarsa redditività delle normali prassi di  Raddoppio SS 76 Vallesina, Pedemontana dell’ambiente, della biodiversità, del paesaggio e della attrezzati in luoghi panoramici: gestione dei coltivi, dei prato-pascoli e dei boschi. -Fabriano, Pedemontana Fabriano- cultura appenninica, lo sviluppo socioeconomico e la  ….. Sassoferrato-Cagli permanenza delle popolazioni nelle aree montane e Valorizzazione turistica della rete delle strade statali- Scarsa consapevolezza nelle popolazioni urbane della In particolare si evidenzia la necessità di ri- rurali. provinciali “di fondovalle” finalizzata alla realizzazione gestione attiva sostenibile delle risorse caratterizzare formalmente e funzionalmente le aree di strutture polifunzionali per la sosta “all’aperto” , il agrosilvopastorali e ambientali limitrofe i nuovi svincoli, (varianti PRG ccordinate da Promozione e sviluppo di filiere corte basate su risorse marketing di prodotti tipici e l’informazione sulla storia e piano strategico intercomunale), nonché le principali agrosilvopastorali locali, anche attraverso l’azione la cultura dei luoghi: Aumento del pericolo e rischio idrogeologico a causa del aree di cantiere per le quali non sia previsto il ripristino complementare di diverse politiche di tutela e sviluppo.  …. l’incuria o della non realizzazione delle sistemazioni ante operam. Valorizzazione turistica della rete delle strade vicinali e idraulico-agrarie e forestali Promozione della multifunzionalità delle aziende agricole della rete dei sentieri (trekking pedonale-ciclabile- ed agrosilvopastorali equestre): Colonizzazione spontanea di specie forestali su RIFERIBILI ,IN PREVALENZA , AL TEMA PERCETTIVO -IDENTITARIO  seminativi, pascoli e radure con conseguente Aumento della produzione e consumo di biomasse Valorizzazione delle ferrovie secondarie Fabriano- diminuzione di ecotoni e diminuzione di biodiversità RIFERIBILI AL SISTEMA SOCIO -ECONOMICO O AMMINISTRATIVO forestali per usi energetici, edilizi e civili Macerata e Fabriano-Pergola (manutenzione opere

d’arte, qualificazione formale-funzionale dei nodi- Aumento della superficie agrosilvopastorale priva di Valorizzazione e conservazione delle aree naturali fermata. gestione e relativi problemi ecologici, socioeconomici e protette attraverso la progettualità dei soggetti gestori e Valorizzazione dei parchi e dei giardini urbani: culturali (aumento rischio incendi, dissesto INTEGRATE O NON RIFERIBILI A SISTEMI PREVALENTI la maggiore consapevolezza delle potenzialità dell’area  Parco Giacomo Leopardi di Arcevia idrogeologico, fitopatie , invecchiamento dei boschi misti da parte della popolazione con perdita di biodiversità, perdita di produzioni agrosilvopastorali tipiche, tradizioni e saperi locali ecc.). Contributo ad un controllo del carico antropico turistico RIFERIBILI ,IN PREVALENZA , AL TEMA PERCETTIVO -IDENTITARIO Dai dati storici e recenti l’ambito è quello a più elevato nei siti ambientalmente sensibili da parte di altre aree rischio di incendi boschivi nelle Marche a causa della del territorio ad elevato valore artistico, storico, presenza di alcune infrastrutture penetranti nelle culturale, architettonico e naturalistico (sviluppo di RIFERIBILI AL SISTEMA SOCIO -ECONOMICO O AMMINISTRATIVO foreste, di fenomeni di piromania, di comportamenti pacchetti ad offerta turistica integrata) irresponsabili dei fruitori delle aree naturali dell’ambito.

INTEGRATE O NON RIFERIBILI A SISTEMI PREVALENTI Aumento della dipendenza dall’estero per l’approvvigionamento di prodotti legnosi o comunque da zone distanti dalle trasformazioni e dall’utilizzo

Perdita di maestranze locali e conoscenze tradizionali per le produzioni e la gestione silvopastorale e loro sostituzione con manovalanza straniera con scarsa formazione e rispetto delle norme in materia di sicurezza e previdenza

C2 - 13