di Provincia di

RAPPORTO AMBIENTALE – Parte II

Valutazione Ambientale Strategica

Luglio 2011

Agosto 2011

PGT Comune di Capriate San Gervasio

C.F. e P.IVA: 03611950175 Via Solferino, 3/A 25122 BRESCIA ecogestioni Tel. +39-030-47007 (r.a.) s o c ii e t à d ii c o n s u ll e n z a e r e v iis iio n e a m b ii e n t e e s iic u r e z z a Fax. +39-030-3752511 e-mail: [email protected] http://www.ecogestioni.it capitale sociale 100.000 € i.v.

VAS – COMUNE Capriate San Gervasio (BG) Rapporto Ambientale

INDICE

0. INTRODUZIONE ...... 2 PARTE 2 – VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA ...... 9 1. PREMESSA ...... 9 2. DINAMICHE URBANISTICHE IN ATTO SUL TERRITORIO COMUNALE ...... 9 3. LE LINEE STRATEGICHE DEL DOCUMENTO DI PIANO ...... 16 4. DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI DEL DOCUMENTO DI PIANO ...... 18 5. COERENZA ESTERNA ...... 25 6. DEFINIZIONE DELLE ALTERNATIVE ...... 41 6.1 Alternativa zero ...... 41 6.2 Alternativa uno ...... 44 7. COERENZA INTERNA ...... 75 8. VALUTAZIONE DELLE AZIONI DI PIANO ...... 78 8.1 Metodologia di valutazione ...... 78 8.2 Valutazione ambientale delle alternative ...... 82 8.3 Scelta dell’alternativa migliore dal punto di vista della sostenibilità ...... 153 9. PRINCIPALI MITIGAZIONI E PRESCRIZIONI ...... 154 10. L’INCIDENZA DELLE SCELTE SOVRAORDINATE ...... 156 10.1 Il progetto dell’autostrada Pedemontana Lombarda – tratta D – e della adiacente rete ferroviaria ...... 156 10.2 L’Accordo di Programma Minitalia Leolandia ...... 159 11. PIANO DI MONITORAGGIO ...... 163

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0. INTRODUZIONE Il Rapporto Ambientale a supporto della Valutazione Ambientale Strategica del comune di Capriate San Gervasio è composto da due parti:  Parte I - Documento di scoping , rev. dell’Ottobre 2009 (non facente parte del presente documento): contiene lo schema del percorso metodologico procedurale, la definizione dell’ambito di influenza del DdP (Documento di Piano) del PGT e della portata delle informazioni da includere nel Rapporto Ambientale, nonché un quadro ambientale e socio- economico del territorio comunale. Ai sensi dell’allegato 1a della DGR 6420/07 e s.m.i., il documento di scoping è stato pubblicato sul sito web SIVAS e presentato in occasione della prima seduta della conferenza di valutazione, tenutasi in data 19/10/2009. Durante la conferenza sono state raccolte osservazioni, pareri e proposte da parte degli Enti e delle Autorità che vi hanno partecipato e il documento di scoping è stato di conseguenza aggiornato, recependo le osservazioni ritenute adeguate (rev. del Novembre 2009)  Parte II – Valutazione Ambientale Strategica: trattasi del presente documento, all’interno del quale sono dettagliati gli obiettivi del Piano, la metodologia di valutazione delle alternative di Piano, nonché la valutazione degli ambiti di trasformazione individuati, la definizione di eventuali mitigazioni ambientali e il piano di monitoraggio della VAS.

Si precisa che l’iter della VAS ha subito una sospensione di circa un anno e mezzo a causa della sua stretta correlazione con la VAS dell’Accordo di Programma relativo al progetto di riqualificazione di Minitalia Leolandia, che interessa in gran parte il territorio di Capriate San Gervasio e che doveva essere concluso per poter procedere con l’iter del PGT.

A tale proposito si riportano di seguito le novità/aggiornamenti relativi al documento di Scoping (Rapporto Ambientale parte I), versione del Novembre 2009, che si sono rese necessarie dato il tempo trascorso.

La normativa regionale (Scoping capitolo 1.4): sono state pubblicate le seguenti disposizioni: - la Circolare regionale approvata con atto 692 del 14/12/2010 su “L'applicazione della Valutazione ambientale di piani e programmi - VAS nel contesto comunale - la DGR 10 novembre 2010, n. 761 su “Determinazione della procedura di Valutazione ambientale di piani e programmi - VAS- (art. 4, l.r. n. 12/2005; d.c.r. n. 351/2007) - Recepimento delle disposizioni di cui al d.lgs. 29 giugno 2010 n. 128, con modifica ed integrazione delle dd.g.r. 27 dicembre 2008, n. 8/6420 e 30 dicembre 2009, n. 8/10971”, che ha integrato la DGR 6420/2007.

Definizione dello schema operativo (Scoping capitolo 2.3): di conseguenza è stato modificato lo schema operativo, che si riporta di seguito:

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VAS - Documento di Piano PGT – Schema metodologico FASE DEL PIANIFICAZIONE DEL TERRITORIO VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA PARTECIPAZIONE PIANO

Pubblicazione avviso di avvio del procedimento Pubblicazione di avviso di avvio della VAS del DdP (Documento di Piano) all'Albo Pretorio e su sito Web.

FASE 0 Affidamento dell'incarico per la stesura del PGT Affidamento dell'incarico per la redazione Rapporto Ambientale Preparazione Esame delle proposte pervenute e elab orazione del Documento Individuazione dell'Autorità competente per la VAS Programmatico Orientamenti iniziali del DdP : Incontro con Amministrazione - linee programmatiche comunale e Professionisti incaricati Integrazione della dimensione ambientale nel Documento di Piano - indirizzi politici dell'amministrazione per estensione del Piano e della - interessi settoriali o territoriali specifici VAS Definizione dello schema operativo per la VAS .

L’autorità procedente, d’intesa con l’autorità competente per la VAS, con specifico atto formale individua e definisce:  i soggetti competenti in materia ambientale e gli enti territorialmente interessati da invitare alle conferenze di Definizione dello schema operativo del Documento di Piano . valutazione;  le modalità di convocazione delle conferenze di valutazione; FASE 1  i singoli settori del pubblico interessati all’iter decisionale; Orientamento  le modalità di informazione e di partecipazione del pubblico. e Impostazione Identificazione dei dati e delle informazioni disponibili su territorio e Verifica della presenza di Siti Rete Natura 2000 (SIC/ZPS) ambiente.

Eventuale confronto con Enti per Determinazione degli obiettivi generali del PGT e dello sviluppo Definizione dell' Ambito di Influenza (Scoping ) e definizione della portata delle informazioni da includere nel definire la portata e il livello di atteso Rapporto Ambientale. dettaglio delle informazioni da inserire nel Rapporto Ambientale. Assemblea con pubblico, parti sociali Definizione del quadro conoscitivo tramite stesura dell’ Analisi del Contesto Ambientale e Socioeconomico interessate ed associazioni per

(Rapporto Ambientale – documento di scoping) raccogliere ulteriori richieste di carattere collettivo Avvio del confronto: esposizione e discussione, sullo sfondo delle conoscenze raccolte, degli orientamenti principali del Piano, del Documento di Scoping, del quadro metodologico adottato e del quadro conoscitivo. 1° Conferenza NB: Il Documento di Scoping deve essere inviato prima della conferenza ai soggetti individuati con atto formale reso pubblico. di valutazione Soggetti partecipanti: Estensori del Piano, Estensori del RA, Eventuali Associazioni di categoria e di settore (parti interessate), Soggetti competenti in materia ambientale, Enti territorialmente interessati, Autorità competente per la VAS. Analisi di coerenza esterna tra obiettivi generali del PGT e obiettivi del quadro pianificatorio di riferimento Determinazione degli obiettivi specific i, localizzazione e definizione

degli ambiti di trasformazione Costruzione delle alternative/scenari di sviluppo (compresa l'alternativa zero) e definizione delle azioni da mettere in campo per Stima degli effetti ambientali attesi di ciascuna alternativa, tramite la definizione di opportuni indicatori Eventuale programma di tavoli attuarli. tecnici con partecipazione del pubblico e degli Enti competenti Valutazione delle alternative e selezione delle alternative di Piano

Analisi di coerenza interna del PGT

FASE 2 Eventuale confronto diretto con Definizione finale degli indicatori ai fini del monitoraggio Elaborazione e ARPA

Redazione Studio di incidenza delle scelte di Piano sui siti di Rete Natura 2000 (se previsto)

Redazione della proposta di Rapporto Ambientale (RA) e Sintesi non Tecnica. Messa a disposizione e pubblicazione su sito web comunale e su SIVAS della proposta di Piano e del RA per 60 giorni . Redazione della proposta di Documento di Piano Comunicazione della messa a disposizione ai soggetti competenti in materia ambientale e soggetti territorialmente interessati, i quali devono rilasciare il proprio parere all’autorità competente per la VAS ed all’autorità procedente entro 60 giorni dalla messa a disposizione. Invio dello Studio di Incidenza all'Autorità competente in materia di SIC e ZPS, se previsto.

Valutazione della proposta di documento di Piano e di Rapporto Ambientale. Valutazione di Incidenza, se prevista: acquisizione del parere obbligatorio e vincolante dell'autorità preposta. 2° Conferenza NB: Il Rapporto Ambientale deve essere inviato prima della conferenza ai soggetti individuati con l’atto formale reso pubblico. di valutazione Soggetti partecipanti: Estensori del Piano, Estensori del RA, Eventuali Associazioni di categoria e di settore (parti interessate), Soggetti competenti in materia ambientale, Enti territorialmente interessati, Autorità competente per la VAS. Emissione del Parere Motivato sulla proposta di Piano e sul RA da parte dell’Autorità competente per la V AS d'intesa con l’Autorità procedente. Il parere motivato costituisce presupposto per la prosecuzione del procedimento di adozione/approvazione del DdP. Decisione A tal fine vengono acquisiti:  il verbale delle conferenze di valutazione, comprensivo eventualmente del parere obbligatorio e vincolante dell’autorità competente in materia di SIC e ZPS;  le osservazioni e gli apporti inviati dal pubblico. Redazione della Dichiarazione di Sintesi volta a:  illustrare il processo decisionale seguito;  esplicitare il modo in cui le considerazioni ambientali sono state integrate nel DdP e come si è tenuto conto del Rapporto Ambientale e delle risultanze di tutte le consultazioni;  descrivere le modalità di integrazione del parere ambientale nel DdP. ADOZIONE Il Consiglio Comunale adotta: - PGT (DdP, Piano dei Servizi e Piano delle Regole) - Rapporto Ambientale - Dichiarazione di Sintesi. DEPOSITO – PUBBLICAZIONE - INVIO ALLA PROVINCIA  Deposito degli atti del PGT (provvedimento di adozione, PGT, RA e Sintesi Non Tecnica, Dichiarazione di Sintesi, Parere motivato, Sistema di monitoraggio) presso uffici comunali e pubblicazione su SIVAS, entro 90 giorni dall’adozione – a pena di inefficacia degli stessi, per un periodo continuativo di 30 giorni , ai fini della presentazione di osservazioni nei successivi sessanta giorni .  Deposito presso gli uffici di comuni, province e regioni il cui territorio è interessato, anche parzialmente dal Piano o dagli impatti della sua attuazione per il medesimo tempo di cui al punto precedente  Comunicare l’avvenuto deposito ai soggetti competenti in materia ambientale e agli enti territorialmente interessati con l’indicazione dell’indirizzo web e delle sedi dove può essere presa visione della documentazione FASE 3 integrale.  Pubblicare la decisione finale sul BURL con l’indicazione delle sedi dove può essere presa visione della documentazione integrale. Adozione e RACCOLTA OSSERVAZIONI : entro i termini previsti dall’art. 13 della LR 12/2005 e comunque non inferiori a 60 giorni dalla pubblica zione della notizia di avvenuto deposito, chiunque ne abbia interesse può prendere visione della Approvazione proposta di Piano e del relativo RA e presentare proprie osservazioni. CONTRODEDUZIONE delle osservazioni presentate a seguito di analisi di sostenibilità. VERIFICA DI COMPATIBILITA’ DELLA PROVINCIA , che valuta la compatibilità del DdP con il PTCP, entro 120 giorni dal ricevimento della relativa documentazione, decorsi inutilmente i quali la valutazione si intende espressa favorevolmente (art. 13, comma 5 – L.R. 12/2005). Formulazione di parere motivato e dichiarazione di sintesi finale , sulla base della controdeduzione delle eventuali osservazioni . In presenza di nuovi elementi conoscitivi e valutativi evidenziati dalle osservazioni pervenute, l’autorità procedente provvede all’aggiornamento del Documento di Piano e del Rapporto Ambientale e dispone, d’intesa con l’autorità competente per la VAS, la convocazione di un’ ulteriore conferenza di valutazione , volta alla formulazione del parere motivato finale. In assenza di osservazioni presentate, l’autorità procedente, d’intesa con l’autorità competente per la VAS, nella dichiarazione di sintesi finale attesta l’assenza di osservazioni. APPROVAZIONE il Consiglio Comunale: - decide sulle osservazioni apportando agli atti del PGT le modifiche conseguenti all’eventuale accoglimento delle osservazioni, predisponendo ed approvando la dichiarazione di sintesi finale; - provvede all’adeguamento del DdP adottato, nel caso in cui la Provincia abbia ravvisato elementi di incompatibilità con le previsioni prevalenti del PTCP. Deposito degli atti approvati presso gli uffici comunal i e pubblicazione per estratto su SIVAS. Gestione del Sistema di Monitoraggio relativo all'attuazione del PGT (ind icatori prestazionali - target - soglie di FASE 4 attenzione - contenuti dei feedback). Continua informazione del pubblico Attuazione e e possibilità di interazione. gestione Attuazione delle eventuali Azioni correttive e retroazioni Rapporti di monitoraggio e valutazione periodici.

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Il quadro dei soggetti coinvolti nel processo di VAS (Scoping capitolo 4.2): in seguito all’emanazione della circolare regionale sopra citata, che ha definito con maggior precisione i ruoli delle Autorità coinvolte nella VAS, è stata pubblicata la Deliberazione della Giunta Comunale n. 110 del 27/07/2011 che identifica: - Autorità Proponente : l’Amministrazione Comunale di Capriate San Gervasio nella persona del Sindaco arch. Cristiano Esposito; - Autorità Procedente : il Responsabile dell’Ufficio tecnico - area edilizia privata ed urbanistica, nella persona dell’arch. Isabella Malaguti - Autorità Competente per la VAS : Direttore Generale dott.sa Immacolata Gravallese, con il supporto tecnico del Responsabile del settore Ecologia e Ambiente, arch. Marina Serventi

Aggiornamento dati e informazioni: si è ritenuto opportuno aggiornare alcuni dati, che potrebbero influenzare/interessare lo sviluppo della valutazione ambientale delle scelte di Piano. Di seguito si riportano i dati aggiornati rispetto a quanto presente del documento di Scoping del novembre 2009.

Capitolo/arg Aggiornamento dati omento Inquadrament Popolazione al 31/12/2010: 7.819 ab o territoriale Densità abitativa: 1289,3 ab/km 2 Vincolo di - Adda: polizia idraulica (fonte: Reticolo Idrico Minore comunale – Ottobre 2010) Nota: in giallo le modifiche

- Brembo:

- NN001, NN002, SS004: Nessuna fascia di rispetto. - Rio Rii: ecogestioni srl – Via Solferino 3/A, 25122 Brescia Pag. 4 VAS – COMUNE Capriate San Gervasio (BG) Rapporto Ambientale

- Ri 002:

- SC 001:

- SC 002:

- SC 003:

- SC 004:

- SS 001 Rio di San Siro:

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- SS 002:

- SS 003:

- VL 001:

- VL 002:

Approvvigiona I consumi di acqua sul territorio comunale sono i seguenti: mento idrico e scarichi in Consumi acqua Numero N° abitanti al fognatura [m 3] Utenze 31/12 anno 2009 608.882 1496 7631 anno 2010 608352 1526 7819

I volumi erogati dall’acquedotto pianura bergamasca sono i seguenti: - : anno 2009 - mc 728.704; anno 2010 - mc 669.153.

Depuratore di : è stata realizzata la sedimentazione e la denitrificazione della 3a linea, che tuttavia non ha mutato la potenzialità ma ha consentito una maggiore efficienza nel trattamento dei composti azotati. ecogestioni srl – Via Solferino 3/A, 25122 Brescia Pag. 6 VAS – COMUNE Capriate San Gervasio (BG) Rapporto Ambientale

Attualmente l'impianto ha una buona efficienza.

Portata dei pozzi di adduzione all’acquedotto comunale (via De Gasperi, via Sora): - portata erogata alla rete nell’anno 2009 [m 3/anno]: 167661 (via De Gasperi); 296095 (via Sora) - portata erogata alla rete nell’anno 2010 [m 3/anno]: 144295 (via De Gasperi); 325009 (via Sora) - volume annuo alimentato alla rete acquedottistica comunale: anno 2009 [m 3/anno]: 718.470 (punto di consegna Filago); 806.338 (punto di consegna ) anno 2010 [m 3/anno]: 222.303 (punto di consegna Filago); 199.826 (punto di consegna Bottanuco) - portata in uscita dal serbatoio di accumulo di via Crespi: anno 2009 [m 3/anno]: 165778 anno 20010 [m 3/anno]: 47895 - Il valore medio delle perdite in rete è pari a 57% Elettrodotti La Linea Montecatini da 130 kV è stata disattivata. presenti sul territorio comunale Produzione Dati sulla produzione di rifiuti aggiornati: di rifiuti Spazza Ingom Ingombra Totale Anno RSU m. branti nti RD RD rifiuti strade smalt. recupero

kg/a kg/a kg/a kg/a kg/a kg/a %

2009 1.123.140 132.780 205440 0 1.890.199 3.351.559 56,40 2010 1.176.900 138.980 165300 0 1.955.185 3.436.365 56,90

Procapite Pro Pro Procapite Pro capite R.ing Procapite capite Anno capite rifiuti a Spazzam. smaltimen RD Rifiuti RSU smaltimento Strade to Totali kg/ab*g kg/ab*g kg/ab*g kg/ab*g kg/ab*g kg/ab*g

2009 0,403 0,074 0,679 0,525 0,048 1,203 2010 0,412 0,058 0,685 0,519 0,049 1,204

Dati % RD Provincia BG Provinciali

2009 54,01 2010 53,93

Geologia e È stata elaborata la carta di Fattibilità geologica aggiornata a Luglio 2011 fattibilità geologica Consumi di Gas m etano : energia elettrica e di Anno 2009: gas metano

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Anno 2010:

Energia elettrica : richieste a ENEL i dati aggiornati, in attesa di risposta.

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PARTE 2 – VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA

1. PREMESSA

La presente parte costituisce il documento di valutazione delle previsioni di piano contenute nel Documento di Piano (DdP). L’articolazione del PGT identifica il DdP come strumento che esplicita strategie, obiettivi ed azioni attraverso cui perseguire un quadro complessivo di sviluppo socio-economico ed infrastrutturale del Comune di Capriate San Gervasio, considerando le risorse naturali, ambientali paesaggistiche e culturali a disposizione come elementi essenziali da valorizzare. Il DdP definisce quindi uno scenario territoriale condiviso dalla comunità locale, la quale, anche attraverso le istanze di proposta e con i suoi attori locali pubblici e privati diviene essa stessa attuatrice. Nel DdP vengono individuate adeguate politiche di intervento per le varie azioni siano esse di salvaguardia territoriale che di sviluppo sostenibile. La Valutazione Ambientale Strategica ha proprio il compito di verificare la sostenibilità ambientale e la coerenza paesaggistica delle previsioni di sviluppo di un territorio come quello di Capriate San Gervasio dotato di bellezze naturali e patrimoniali uniche. Alla luce di quanto emerso dal Documento di Scoping e di quanto contenuto nella proposta di DdP, il presente capitolo persegue i seguenti obiettivi: - esaminare ed analizzare le dinamiche urbanistiche in atto sul territorio comunale di Capriate San Gervasio; - effettuare una valutazione di sintesi degli effetti sull’ambiente delle azioni strategiche previste nella proposta di DdP al fine di identificare le alternative che possono essere messe in atto ed individuare le eventuali politiche correttive o mitigative; - definire un Piano di Monitoraggio che deve essere attuato per garantire la corretta efficacia delle azioni di Piano.

2. DINAMICHE URBANISTICHE IN ATTO SUL TERRITORIO COMUNALE

Il sistema insediativo Il comune di Capriate San Gervasio registra una popolazione residente al 31.12.2010 pari a 7.819 abitanti con un numero di 3.285 famiglie. Dopo un decennio (1991-2001) con un tasso annuo di crescita discreto pari allo 0,7%, negli ultimi nove anni si nota ancora la tendenza ad una crescita costante pari alla 0,8%. È comunque evidente il progressivo invecchiamento della popolazione, segno di un miglioramento della qualità di vita. Dagli studi condotti per il PGT in merito all’evoluzione dell’edilizia, è possibile affermare che: - quasi tutti gli edifici sono utilizzati; - le abitazioni non occupate sono prevalentemente costituite da edifici in disuso o fatiscenti; - è scarsa la presenza di abitazioni in edifici sparsi.

Le modalità di determinazione del fabbisogno abitativo e quindi il dimensionamento e la localizzazione delle quantità di edificazione necessaria per dare una risposta al fabbisogno insediativo non possono più passare attraverso una predeterminazione delle quantità di aree e di volumi, dai quali dedurre la quantità di alloggi o di vani e quindi di abitanti teorici, ma devono basarsi sul dato reale, considerato in termini di abitanti e famiglie, dello sviluppo che si ritiene sostenibile rispetto alla situazione demografica e socio-economica attuale.

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In altri termini prima della definizione di qualsiasi dato volumetrico di sviluppo è necessario che venga attentamente valutata la dimensione e la struttura della comunità che vive all’interno del territorio e che venga successivamente definita la quantità massima di incremento possibile in termini di nuclei famigliari e di abitanti, che si ritiene adeguata a garantire una crescita armonica e sostenibile della comunità stessa e a non superare una dimensione complessiva, oltre la quale gli attuali caratteri della struttura e della composizione socio economica della popolazione potrebbero modificarsi portando ad una comunità, per composizione, caratteri e struttura in tutto o in parte diversa.

Gli studi del PGT hanno identificato i seguenti dati e necessità per uno sviluppo sostenibile proiettato al 2015: - incremento abitanti: 318; - incremento famiglie: 178; - nuovi alloggi previsti per residenti: 178; - nuovi alloggi previsti non legate alla residenza (abitazioni per esigenze produttive e per esigenze turistiche): 75; - volume nuovi alloggi residenti: 60.520 mc; - volume nuovi alloggi non residenti: 25.100 mc.

Il Settore Primario Secondo la Legge Regionale n. 12 del 11/03/2005 non “tutte le aree rurali” sono “aree destinate all’agricoltura”. Le aree destinate all’agricoltura sono quelle aree che, sulla base di scelte strategiche, - “tenuto conto delle proposte dei Comuni” – vengono individuate dal PTCP come “ambiti destinati all’attività agricola di interesse strategico”, eventualmente integrate dal Comune con altre “aree rurali” che si intendono ulteriormente destinare all’attività agricola. Le aree destinate all’attività agricola sono oggi da considerare come aree aventi valore strategico nell’organizzazione delle attività economiche del territorio provinciale e comunale, e quindi frutto di una scelta nella quale gli elementi e i caratteri della “ruralità” sono fondamento e presupposto per l’utilizzazione dei suoli a fini economico produttivi. La nuova modalità di approccio alle tematiche delle attività agricole ha reso necessaria una puntuale individuazione delle aree destinate all’imprenditoria del settore primario. Nel territorio di Capriate San Gervasio l'attività nel settore primario risulta allo stato attuale molto modesta. La superficie totale di terreni adibiti a coltivazioni specializzate è pari a circa 157 ha. La tipologia di coltura maggiormente presente è rappresentata da “Mais da granella” e da “Grano (frumento) tenero”.

Il settore secondario: industria e artigianato Nel territorio comunale di Capriate San Gervasio sono presenti alcuni insediamenti produttivi (industriali e/o artigianali), localizzati principalmente esternamente al centro abitato. La tipologia di attività esercitate è abbastanza diversificata, le categorie di aziende insediate più diffuse sono le seguenti: - imprese artigianali per il settore edile (imbianchini, impianti, ecc); - aziende meccaniche e officine meccaniche, coperture metalliche; - autotrasporti. La localizzazione territoriale di queste aziende è prevalentemente concentrata nella zona industriale localizzata a nord-est al confine con il comune di Brembate. Gli studi del PGT hanno individuato alcune aree produttiva, seppur limitate, in conflitto con la destinazione urbana circostante, che vengono gestite all’interno del Piano delle Regole.

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Il settore terziario e direzionale Sul territorio comunale di Capriate San Gervasio esistono diversi esercizi commerciali, alcuni dei quali classificati come medie strutture di vendita. Il valore complessivo massimo di aree destinate alla vendita classificabile come medie strutture non a carattere sovracomunale, calcolato in applicazione delle procedure di cui agli indirizzi per lo sviluppo e la qualificazione della rete commerciale, è pari a 6.480 m2. La superficie complessiva di vendita ascrivibile a medie strutture presenti sul territorio è di 4.378 m2. Il PGT potrà quindi consentire la localizzazione di nuove medie strutture di vendita o l’ampliamento di strutture esistenti fino alla concorrenza massima di 2.102 m2 (6.480– 4.378) oltre la quale sarà necessario un confronto aperto alle amministrazioni locali confinanti in quanto tale previsione assumerebbe la caratteristica di impatto sovracomunale. Inoltre sul territorio comunale è prevista l’attivazione di un parco commerciale – grande struttura di vendita, per complessivi 5.000 m 2 all’interno dell’Accordo di Programma a valenza regionale “Minitalia Parks and Village”, per il quale però l’amministrazione commerciale risponde evidentemente a logiche di valenza regionale.

In merito al sistema dei servizi esistenti, è possibile individuare le seguenti situazioni: - il complesso dell’offerta dei servizi appare generalmente adeguato alla domanda; - la realizzazione del nuovo tratto autostradale “Pedemontana Lombarda” prevede due assi ciclabili che attraversano la piana agricola tra Capriate San Gervasio, Brembate e Filago, collegandosi al tracciato della Greenway; - occorre realizzare il collegamento sia tra la rete ciclopedonale di Via Crespi ed il tratto esistente su Via XXV Aprile, sia tra la rete ciclopedonale esistente su Via Barbarigo e l’intersezione con Via Bergamo, da cui si snoda il tratto ciclopedonale esistente su Via Papa Giovanni XXIII; - Si ritiene necessario valorizzare le aree a verde diffuse sul territorio comunale, la cui offerta risulta comunque sufficiente; - Si rileva una certa carenza di spazi per la sosta veicolare, soprattutto all’interno dei centri più antichi. Nel complesso del territorio tuttavia la situazione appare generalmente sostenibile; - Idonee nel complesso appaiono le strutture scolastiche; solo alcuni servizi pubblici (ad es. l’asilo nido, il centro sportivo, mensa scolastica e farmacia) vedono la necessità di un loro potenziamento; - I servizi tecnologici non presentano particolari criticità. E’ presente una recente piazzola ecologica che soddisfa in modo adeguato le esigenze della popolazione.

Mobilità e Infrastrutture La rete viabilistica che si sviluppa nel territorio di Capriate San Gervasio poggia la sua struttura portante sui tracciati viabilistici, in parte a carattere urbano, caratterizzati dalla SP184, dalla SP 170 e dalla SP155. La viabilità urbana presenta numerose interconnessioni con la viabilità di ordine superiore sopra elencata, tanto che quest’ultima assume anche le caratteristiche tipiche di una rete stradale urbana. Le arterie comunali sono conseguentemente di prevalenza strade di quartiere che delimitano ed accorpano i differenti isolati, che costituiscono le zone urbanizzate del territorio comunale; per questo motivo la rete viaria urbana presenta una capacità ridotta di smaltimento del traffico, essendo fortemente influenzata dalle caratteristiche dell’abitato di antica formazione o da un modello di sviluppo urbanistico non sempre funzionale seguito dall’edificazione del recente passato. Emerge quindi l’esigenza di dover conciliare le funzioni di scorrimento con quelle urbane, ricercando un punto di equilibrio accettabile tra le diverse esigenze, ponendo sempre particolare attenzione al problema della sicurezza. In particolare è possibile quindi osservare che:

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- la rete viabilistica provinciale (SP184, SP170, SP155) si interseca con la viabilità urbana, causando disagi sia alle attività urbane sia al regolare deflusso dei veicoli; - la viabilità urbana risente fortemente di alcune particolarità, di matrice naturale ad antropica, quali la presenza del Fiume Adda, la presenza di tre abitati storici distinti, l’ e la SP184.

A livello sovracomunale è in previsione la realizzazione del nuovo tratto autostradale di rilevanza strategica nazionale “Pedemontana Lombarda”, che interesserà la parte agricola a nord-est del territorio di Capriate San Gervasio, lambendo l’area a destinazione produttiva al confine con Filago. Inoltre è prevista la realizzazione della rete ferroviaria “Gronda ferroviaria Seregno – Bergamo” a lato del nuovo tracciato autostradale, che, diramandosi dall’attuale rete Bergamo – , andrà sempre verso ovest in direzione di Milano.

Sistema ambientale, paesistico e del “verde fruibile” Il comune di Capriate San Gervasio possiede una modesta dotazione di aree a verde pubblico, con un sistema di servizi strutturato sul territorio. I principali ambiti naturali del territorio comunale, così some individuati dal DdP, sono prevalentemente costituiti dagli ambiti di particolare valore paesistico ed ambientale posti in relazione con i corsi d’acqua principali e secondari e dalle zone boscate della pianura. Queste aree sono caratterizzate da scarsi e sporadici insediamenti umani. Fra gli elementi che conservano caratteristiche di naturalità si evidenziano gli ambiti di relazione con il paesaggio fluviale e le aree boscate della pianura. Sono stati inoltre evidenziati i siti di interesse archeologico, gli ambiti urbani di antica formazione, come il nucleo di Crespi d’Adda patrimonio dell’UNESCO, gli edifici storici e/o di pregio, i percorsi di fruizione paesistica e le visuali panoramiche.

La tabella sottostante riassume la situazione attuale del territorio di Capriate San Gervasio in termini di criticità e potenzialità , così come individuata dagli studi preliminari per il PGT e la VAS:

criticità Presenti vari nuclei storici : si evidenzia la carenza nuclei di interesse storico ed artistico – aree di spazi per la sosta, il degrado di parte degli con presenza di edifici in stato di edifici ed il disuso di altri. Dovranno pertanto abbandono e degrado essere previsti dei sistemi di incentivazione del recupero degli edifici disabitati e degradati. A questa categoria territoriale appartengono ampie porzioni di territorio urbanizzato caratterizzato dalla presenza dell’attività Ambiti da riqualificare attraverso una florovivaistica in serre. Queste attività, pianificazione attuativa volta alla originariamente presenti alla periferia dei nuclei ridestinazione urbanistica e recupero urbano abitati originari, da anni risultano ormai intercluse dal tessuto urbano residenziale e determinano situazioni di conflitto con tale destinazione. Dalla lettura del territorio emergono alcuni elementi di criticità in ordine al difficile rapporto di Ambiti a destinazione produttiva in conflitto coesistenza tra differenti destinazioni d’uso sia per potenziale con la destinazione urbana la presenza di alcuni comparti produttivi inglobati circostante all’interno delle zone residenziali, sia per la presenza di comparti che, per localizzazione, costituiscono una frattura della continuità

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urbanistica delle aree a vocazione residenziale poste in stretta relazione con i principali assi viari. Pur non essendo presenti sul territorio comunale industrie a rischio di incidente rilevante (RIR), la porzione all’estremo nord-est del paese è Aree a rischio di incidente rilevante interessata dalle fasce di potenziale rischio di aziende classificate pericolose e poste in territorio del comune di Filago. I tratti urbani degli assi viari delle S.P. 155, 170 e 184 rappresentano un elemento di notevole criticità sia sotto il profilo ambientale, per l’impatto Infrastrutture viarie di attraversamento in acustico ed atmosferico indotto sulle aree conflitto potenziale con il tessuto urbano residenziali circostanti, che sotto il profilo della circostante sicurezza per l’intensità del traffico rilevato e le molteplici attività tipicamente urbane e di quartiere che si svolgono lungo tali assi viari. Nella porzione nord del territorio comunale è prevista la realizzazione di due importanti infrastrutture (ferroviaria e viabilistica) a valenza Ambiti interessati dal futuro sviluppo del regionale e nazionale, che porteranno a probabili tracciato dell’autostrada Pedemontana e del ricadute negative sul territorio sia in termini di nuovo tracciato ferroviario. riduzione della qualità ambientale e paesaggistica, che in termini di consumo di suolo agricolo, aumento del traffico indotto sulle arterie esistenti e conseguente aumento degli inquinanti nell’aria. Si segnala la presenza di alcuni elettrodotti che Tracciato principali elettrodotti attraversano il territorio comunale. Queste zone sono state classificate come zona 4 di fattibilità geologica e sono localizzate Aree a rischio idrogeologico elevato principalmente lungo le fasce fluviali del Fiume Adda e lungo alcuni fossi idraulici.

potenzialità Promuovere in sinergia con il Parco Regionale Adda Nord sia un’attenta salvaguardia che importante valorizzazione nei confronti di questi ambiti, anche prevedendo la possibilità di interventi di rinaturalizzazione e/o potenziamento Aree verdi interne al perimetro del Parco delle strutture ed infrastrutture turistiche ed Regionale Adda Nord escursionistiche presenti eventualmente finanziati attraverso la compensazione economica di tipo ambientale, da porre in carico agli altri interventi di sviluppo previsti all’interno del DdP. Queste aree sono state individuate all’interno della più vasta porzione di territorio agricolo, in quanto Ambiti agricoli a valenza paesistico - la loro caratteristica paesaggistica, unitamente alla ambientale loro stretta vicinanza con il tessuto urbano consolidato, richiede una tutela particolare, che il PGT dovrà porre in essere. La L.R. 12/2005 pone come obiettivo primario del Ambiti agricoli a valenza produttiva Piano di Governo del Territorio la conservazione e ecogestioni srl – Via Solferino 3/A, 25122 Brescia Pag. 13 VAS – COMUNE Capriate San Gervasio (BG) Rapporto Ambientale

la valorizzazione degli ambiti ag ricoli, specie se produttivi, in quanto rappresentano una risorsa economica di primaria importanza per la nostra regione. il recupero dell’edificato in stato di abbandono nei nuclei di antica formazione rappresenta un elemento di forte potenzialità per il PGT. La Nuclei di interesse storico funzionali a nuovi conservazione delle tradizioni ed identità storico insediamenti residenziali attraverso azioni di culturali locali, attraverso il recupero degli edifici restauro e ristrutturazione urbanistica storici, rappresenta una grande potenzialità per il territorio. A questo grande vantaggio si abbina una sensibile riduzione di consumo di suolo riducendo il ricorso alla nuova edificazione su aree libere. Il Piano di Governo del Territorio individua alcuni ambiti caratterizzati da destinazioni in contrasto con la zona circostante. Il recupero ai fini abitativi, o per funzioni socio assistenziali comunque legate alla funzione residenziale, di questi ambiti può Ambiti compatibili con un nuovo sviluppo rappresentare una grossa opportunità di rilancio insediativo residenziale attraverso azioni di del territorio e di eliminazione di elementi d’attrito recupero e ridestinazione urbanistica tra diverse zone del paese, consentendo al tempo stesso di limitare il nuovo consumo di suolo che sarebbe necessario per garantire un adeguato sviluppo insediativo al territorio. Categoria di ambiti considerati “promuovibili” per nuovi insediamenti, ma che, rispetto ai precedenti, presentano un livello di problematicità più elevato. Aree libere compatibili con uno sviluppo In questo caso infatti si tratta di aree attualmente insediativo funzionale alla residenza libere, ma comunque interne al limite del tessuto urbano consolidato, e senza particolari caratteristiche paesistico ambientali che ne richiedano particolari salvaguardie. Ambiti considerati “prom ovibili” per nuovi insediamenti di tipo produttivo. Queste aree sono state individuate in prossimità alle attività produttive già esistenti, sfruttando così potenziali Aree libere compatibili con uno sviluppo sinergie. Inoltre l’individuazione di tali aree è insediativo funzionale alle attività produttive importante anche al fine di consentire spazi di delocalizzazione per le attività attualmente presenti all’interno del tessuto urbano consolidato. Lotti liberi non edificati ma già previsti dal P.R.G. vigente. Prima di intervenire su nuove aree appare utile completare gli spazi interstiziali all’edificato Lotti edificabili liberi interni al tessuto urbano esistenti, senza generare alcun nuovo impatto consolidato ambientale, consentendo così di garantire una previsione di sviluppo sostanzialmente ad “impatto zero”. Spazi a verde non pubblici, ma che per le loro Aree verdi interne al tessuto urbano caratteristiche ambientali paesaggistiche, storiche consolidato, ville, giardini, parchi privati o di localizzazione territoriale, rappresentano

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un’importante porosità del tessuto urbano da mantenere e valorizzare. All’interno di questa classificazione urbanistica sono stati ricompresi anche i giardini di alcuni immobili importanti, spazi verdi in posizione centrale, e aree inedificate al confine con gli ambiti tutelati dal Parco Adda Nord. L’approvazione dell’ADP “Minitalia Parks and Village” sottoscritto tra Regione Lombardia, Sistema della fruizione turistica: Parco Provincia di Bergamo, comune di Capriate San Minitalia Gervasio e comune di Brembate, rappresenta il primo e più importante fatto compiuto dall’Amministrazione comunale in questa direzione. Gli ambiti già attualmente con funzione ricettiva Strutture ricettive esistenti da potenziare e/o dovranno essere valorizzati, recuperati ove da riqualificare necessario ed ampliati dove possibile. Il recupero ai fini turistico ricettivo e commerciale Ambiti compatibili con un nuovo sviluppo di questi ambiti può rappresentare una grossa insediativo funzionali a strutture ricettive e opportunità di rilancio del territorio e di commerciali attraverso azioni di recupero e eliminazione di elementi d’attrito tra diverse zone ridestinazione urbanistica del paese.

Per una rappresentazione delle criticità e potenzialità presenti sul territorio di Capriate San Gervasio, fare riferimento alle seguenti tavole del PGT: Tav A14: Criticità Tav A15: Potenzialità

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Le istanze pervenute dall’avvio del PGT Le istanze pervenute al Comune di Capriate che sono state presentate da privati cittadini hanno avuto come oggetto quasi esclusivamente richieste relative ad aree non edificate, agricole o la conferma, con modifiche rispetto alle destinazioni funzionali o alle modalità attuative, di aree edificabili già previste dal PRG. Il complesso delle richieste denota la presenza di una discreta tensione allo sviluppo insediativo. Sono pervenute inoltre richieste di carattere generale relative a:

E’ opportuno osservare che le istanze privilegiano la richiesta di nuova edificazione all’interno di ambiti identificati compatibili con nuovi sviluppo, trascurando tuttavia le possibilità di recupero dei centri storici.

3. LE LINEE STRATEGICHE DEL DOCUMENTO DI PIANO

Sulla base di quanto emerso dagli studi socio-demografici preliminari al PGT e dal documento di scoping della VAS, che ha individuato le principali criticità ambientali del territorio comunale, nonché gli elementi paesistico-ambientali da tenere in considerazione in fase di progettazione del PGT, l’Amministrazione Comunale ha indirizzato le proprie linee strategiche, nel rispetto della legislazione vigente in materia urbanistica, verso i seguenti obiettivi:  Governare lo sviluppo urbano secondo regole di sostenibilità : mantenere lo sviluppo demografico entro limiti compatibili con la qualità della vita e dei servizi, anche tramite la capacità di: - integrare i nuovi residenti senza che si determini quell’effetto di “estraniazione” che hanno conosciuto le realtà locali nelle quali lo sviluppo demografico è avvenuto con eccessiva rapidità; - garantire servizi sia di carattere tecnico (reti tecnologiche, strade, parcheggi) che di carattere sociale (i cosiddetti “servizi alla persona”) a compensazione dei nuovi insediamenti;

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- vincolare lo sviluppo urbanistico ed edilizio al rispetto delle valenze paesistico- ambientali ed alla valorizzazione delle aree verdi esistenti.  Tutelare il sistema paesistico-ambientale-culturale : soprattutto in relazione alle importanti presenze del Parco dell’Adda e del Villaggio Crespi D’Adda (tutelato dall’Unesco). Tali elementi infatti, oltre a determinare un valore territoriale aggiunto da tutelare, rivestono un significativo spunto per il rilancio turistico del territorio (es. attivazione di itinerari turistici e culturali, creazione di aree fruibili strutturate/attrezzate).

 Vincolare la pianificazione delle nuove zone residenziali e di quelle di completamento ad alcuni aspetti essenziali , come: - la compatibilità con le previsioni del PTCP; - contenere il consumo del suolo; - incentivare il recupero e la rifunzionalizzazione del patrimonio edilizio dismesso o sottoutilizzato; - favorire il recupero e l’ampliamento di edifici esistenti nelle zone residenziali, limitare gli insediamenti di vaste dimensioni; - limitare gli interventi di espansione; - promuovere ed incentivare la costruzione di edifici ispirati a criteri di risparmio energetico, di utilizzo di materiali e concezioni ispirate alla bioedilizia e all’architettura bioclimatica, nonché all’uso di fonti di energia pulita e rinnovabile; - valorizzare meccanismi di perequazione, compensazione, incentivazione; - promuovere l’housing sociale in sede di convenzione con i privati laddove si concretizzino nuovi comparti edificatori in attuazione di ambiti di trasformazione o di permessi di costruire convenzionati, sia in forma compensativa rispetto alla realizzazione di standard urbanistici sia in alternativa alla monetizzazione degli stessi.  Caratterizzare l’attività edificatoria produttivo/artigianale con elementi di tutela ambientale e risparmio nel consumo del territorio : riconfermare la necessità di delocalizzare le attività collocate attualmente all’interno del centro abitato. A tal fine, si ritiene sufficiente riconfermare le aree già destinate a intervento produttivo dal PRG vigente.  Caratterizzare l’attività edificatoria commerciale/terziaria con elementi di tutela ambientale e risparmio nel consumo del territorio : in considerazione della già ampia disponibilità di strutture commerciali a scala sovracomunale, si ritiene di dover privilegiare il commercio al dettaglio (negozi di vicinato) all’interno del tessuto urbano consolidato, considerato il valore aggregativo e il ruolo sociale svolto da tali esercizi. Inoltre non tutta la popolazione è nelle condizioni di potersi muovere su lunghe distanze (es. popolazione anziana).  Il Piano dei Servizi dovrà prevedere un adeguamento degli stessi alla situazione attuale sulla base di un’attenta lettura ed interpretazione dei bisogni.  Per quanto concerne la viabilità gli obiettivi principali sono : - potenziare i sensi unici al fine di disincentivare il traffico di attraversamento del territorio comunale da parte degli automezzi dei non residenti; - incentivare i collegamenti ciclopedonali.

In sintesi si ritiene di dover riconfermare sostanzialmente le previsioni del PRG, completando i piani già previsti e di dover procedere con una revisione di quanto non attuato adeguandolo alle nuove linee programmatiche, sulla base di un principio di riordino, razionalizzazione e valorizzazione/tutela “ambientale”.

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4. DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI DEL DOCUMENTO DI PIANO

Il DdP, partendo dall’analisi del quadro conoscitivo e quindi degli elementi di criticità e potenzialità delle componenti ambientali, sociali ed economiche del territorio comunale di Capriate San Gervasio, e dalle necessità ed orientamenti emersi durante i momenti di partecipazione, definisce un set di obiettivi strategici sostenibili, su cui l’amministrazione tende puntare, al fine di migliorare la qualità della vita dei cittadini. Gli obiettivi generali riguardano aspetti ambientali, territoriali, sociali ed economici e costituiscono la strategia che il piano intende perseguire, mediante l’insieme delle sue previsioni. Al fine di rendere più organizzato, leggibile e razionale il processo logico ed il complesso delle strategie, gli obiettivi generali di pianificazione sono stati articolati in quattro diversi Sistemi Strategici :  sistema urbano;  sistema dei servizi pubblici o di interesse pubblico;  sistema della mobilità;  sistema del paesaggio.

A ciascun Sistema Strategico corrispondono obiettivi generali ed obiettivi di carattere specifico da perseguire attraverso le azioni pianificatorie del PGT. Gli obiettivi specifici sono perseguiti attraverso una serie di azioni che il piano comunale individua. Con il termine “azioni”, che deriva dall’inglese “policy”, si intendono percorsi e metodi di azione ben definiti che servono per guidare e determinare le decisioni presenti e future, ovvero le scelte operative previste dal Piano per risolvere una problematica e/o per raggiungere un obiettivo. La tabella seguente rappresenta la sintesi dei passi percorsi, componendosi infatti di tre colonne e raggruppando le tre fasi analizzate, Obiettivi generali , Obiettivi specifici , Azioni , al fine di esplicare nel modo più esaustivo possibile il processo logico fin qui elaborato. Si sottolinea che parte delle azioni individuate non rientrano esplicitamente tra gli interventi previsti nel quinquennio di validità del DdP, ma rappresentano indirizzi strategici, che rimandano ad una regolamentazione più dettagliata sviluppata nei Piani delle Regole e dei Servizi o definita in fase di attuazione della progettazione.

OBIETTIVI OBIETTIVI AZIONI DI PIANO GENERALI SPECIFICI Ambito Strategico : Sistema Urbano A1. Individuazione di ambiti soggetti a O1: Attuare politiche mirate Piano di Recupero, finalizzati alla alla trasformazione riqualificazione e/o Riorganizzare il territoriale di ambiti ristrutturazione urbanistica di aree sistema insediativo ed produttivi dismessi o per i dismesse o di ambiti produttivi in infrastrutturale quali si ritiene opportuna la contrasto con le destinazioni rimuovendo elementi dismissione prevedendo circostanti. di disagio e di nuove funzioni di tipo A2. Salvaguardare il sistema degrado urbanistico, terziario direzionale e di economico attraverso il territoriale ed servizio. mantenimento dell’occupazione ambientale, nel territorio favorendo una O2: Promuovere una migliore accessibilità e gestione strategica dei valori fruibilità dei servizi paesaggistici e del pubblici e privati di A3. Riqualificazione dei nuclei storici patrimonio culturale al fine di utilità generale. A4. Incentivazione dell’offerta turistica incentivare la fruizione turistico-ambientale del territorio comunale di ecogestioni srl – Via Solferino 3/A, 25122 Brescia Pag. 18 VAS – COMUNE Capriate San Gervasio (BG) Rapporto Ambientale

OBIETTIVI OBIETTIVI AZIONI DI PIANO GENERALI SPECIFICI Capriate San Gervasio.

A5. Adeguamento delle strutture Attivare politiche della residenziali per far fronte casa innovative, capaci all’invecchiamento della di rimodellarsi in popolazione funzione del mutamento A6. Limitare il consumo di suolo O3: Creare condizioni della domanda e in completando l’edificazione negli abitative in termini qualitativi grado di integrarsi ambiti urbani di sottoutilizzo e quantitativi idonee a fare nell’assetto urbanistico abitativo (lotti liberi) fronte alla crescita endogena del contesto A7. Limitare il consumo di suolo: ed esogena di popolazione, migliorandone la qualità potenziamento dell’offerta assicurando uno sviluppo e la vivibilità residenziale attraverso sostenibile. privilegiando “la qualità l’individuazione dei nuovi ambiti di dell’abitare” sul generico espansione in aree già previste obiettivo di soddisfare il dal PRG vigente e comunque bisogno di “case” interne al tessuto urbano consolidato (individuati 7 ATR)

Ambito Strategico: Sistema dei servizi pubblici o di interesse pubblico

A8. Riorganizzazione del sistema delle aree verdi attrezzate e delle infrastrutture scolastiche Migliorare la qualità 04: Promuovere il A9. Organizzazione delle aree per urbana e ambientale potenziamento degli spazi servizi negli ambiti di con nuove aree a verde verdi attrezzati per gioco e trasformazione e nei piani pubblico, parcheggi, sport e dei servizi, in attuativi in genere arredo urbano particolare dei parcheggi A10. Attribuzione volumetrica di un indice di edificabilità alle aree per infrastrutture e servizi

Am bito Strategico: Sistema della mobilità

Dotare il territorio di O5: Progettare una rete una rete infrastrutturale infrastrutturale locale sempre per la mobilità A11. Potenziamento dell’offerta di meno dipendente dalle adeguata, rendendo nuove infrastrutture viarie e di grandi arterie viabilistiche e facilmente accessibili aree per la sosta veicolare integrata con un’adeguata tutti gli ambiti rete di percorsi ciclopedonali. urbanizzati

Ambito Strategico: Sistema del paesaggio

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OBIETTIVI OBIETTIVI AZIONI DI PIANO GENERALI SPECIFICI

Assumere la tutela del A12. Potenziare le attrezzature paesaggio anche come O6: Promuovere la ricreative di carattere speciale e intervento di valenza valorizzazione e di fruizione ambientale culturale in grado di conservazione degli ambiti A13. Valorizzazione e tutela del produrre una positiva naturali e di rilevanza patrimonio agricolo e degli ambiti ricaduta socio- paesistica. naturali in stretto rapporto con i economica sul territorio corsi d’acqua

Recuperare e rafforzare le identità e le specificità territoriali proprie dei O7: Conservare e valorizzare diversi centri e nuclei le principali caratteristiche storici attraverso la emergenti di tipo ambientale A14. Valorizzazione del patrimonio riconsiderazione del loro e paesaggistico, formale storico ed ambientale costituito ruolo, nell’ottica di una architettonico, testimoniale, dal villaggio operaio di Crespi maggiore integrazione storico e culturale che d’Adda di funzioni, compongono l’ambiente infrastrutture e di antropizzato. qualità degli insediamenti O8: Tutela dell’attività Sostenere l’agricoltura agricola esistente, favorendo legata ai prodotti tipici lo sviluppo anche nella del territorio puntando direzione dell’agriturismo, A15. Recupero e riqualificazione ad una riqualificazione disincentivando il nuovo dell’edificato rurale e non rurale produttiva dei siti, dei consumo di suolo ai fini all’interno degli ambiti agricoli processi di edificatori quando siano A16. Difesa del suolo trasformazione e dei coinvolte aree interessate da processi di promozione produzioni agricole di e commercializzazione particolare rilevanza territoriale.

La tabella successiva definisce in modo più sintetico i contenuti delle singole azioni, che sono riportate in modo più approfondito all’interno della Relazione del DdP.

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Azione Descrizione Ambito Strategico: Sistema Urbano A1 Individuazione di ambiti soggetti a Piano di Recupero, finalizzati alla riqualificazione e/o ristrutturazione urbanistica di aree dismesse o di ambiti produttivi in contrasto con le destinazioni circostanti.

Il Piano delle Regole individua tali ambiti territoriali, considerati bisognosi di interventi radicali di trasformazione finalizzata al recupero urbano anche attraverso l’introduzione di funzioni diverse dalle preesistenti. Questi ambiti sono stati localizzati all’interno del tessuto urbano consolidato e la loro trasformazione concorre a migliorare le condizioni di vivibilità generale del territorio. A tale proposito l’Amministrazione Comunale, cosciente della necessità di salvaguardare l’occupazione sul territorio in un momento di crisi economica come l’attuale, ha previsto dei meccanismi incentivanti sotto il profilo urbanistico (incentivi volumetrici) per quelle attività che dismetteranno trasformando l’area urbana, ma che de localizzeranno all’interno del nuovo comparto produttivo individuato nell’area industriale a nord del paese, al confine con il comune di Filago. A2 Salvaguardare il sistema economico attraverso il mantenimento dell’occupazione nel territorio.

Il territorio comunale può contare su di un polo produttivo di discrete dimensioni, localizzato lontano dal tessuto residenziale, posto a confine con l’area produttiva di Filago, ed adiacente al costruendo tracciato autostradale della “Pedemontana”. Purtroppo la recente crisi economica ha determinato la chiusura di importanti realtà produttive, generando la richiesta di trasformazione delle aree in altre destinazioni. L’Amministrazione Comunale, fermamente convinta della vocazione produttiva di tale porzione di paese, ancor più nel prossimo futuro a seguito del completamento della nuova infrastruttura viabilistica, ha deciso di riconfermare le previsioni del PRG vigente mantenendo a destinazione prevalentemente produttiva queste aree. A3 Riqualificazione dei nuclei storici .

Il Piano prevede il recupero degli edifici e degli ambiti degradati nei nuclei storici, al fine del miglioramento della qualità urbana e della limitazione del consumo di suolo di aree esterne al tessuto urbano consolidato. A questo scopo il Piano delle Regole riconferma, allegandolo come documento avente valore prescrittivo, lo studio relativo ai nuclei di antica formazione del PRG vigente, che individua, edificio per edificio e per le aree esterne di pertinenza, i gradi di intervento ammessi.

A4 Incentivazione dell’offerta turistica.

Il territorio comunale offre innumerevoli spunti per interessanti escursioni naturalistiche, storico culturali e di puro divertimento, come: - le aree del parco regionale Adda Nord; - il villaggio operaio di Crespi d’Adda; - il parco tematico per l’apprendimento ed il divertimento “Minitalia e Leolandia”, uno dei più importanti parchi a tema della Regione Lombardia, che attualmente conta quasi mezzo milione di visitatori annui. Obiettivo del PGT è quindi quello di potenziare l’offerta ricettiva di tipo turistico, ed in particolare prevede ambiti a destinazione specifica sia per strutture alberghiere di tipo business (ATT2 in via Pezze) che per residenze temporanee organizzate in villaggio (ATT3 in via Bizzarri), aree inserire comunque in contesti già totalmente urbanizzati ed

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oggetto di r iqualificazione edilizia ed urbanistica. Inoltre il Piano delle Regole prevede la conferma delle attività ricettive già esistenti, in alcuni casi con possibilità di potenziamento della capacità insediativa. A5 Adeguamento delle strutture residenziali per far fronte all’invecchiamento della popolazione.

Sul territorio è già operante una importante struttura destinata a casa di riposo e cura delle persone anziane. Tuttavia manca la possibilità di offrire un alloggio a persone ancora autosufficienti, ma che necessitano di assistenza medica ed infermieristica. Per questo motivo il PGT individua un apposto Ambito di Trasformazione, l’ATT1 in via Bustigatti, dove potranno essere realizzate strutture residenziali protette, al servizio cioè di persone anziane ancora autosufficienti, sfruttando i servizi di cura ed assistenza offerti dall’adiacente casa di riposo. A6 Limitare il consumo di suolo completa ndo l’edificazione negli ambiti urbani di sottoutilizzo abitativo (lotti liberi).

Il Piano delle Regole prevede il completamento degli ambiti urbani residenziali nei quali non è stata esaurita l’edificazione prevista dal PRG vigente. L’attuazione di questi ambiti, già dotati di tutte le urbanizzazioni necessarie, è considerata prioritaria e da incentivare in quanto consente il completamento del tessuto urbano ed il soddisfacimento di esigenze insediative senza nuova occupazione di suolo esterno agli ambiti del tessuto urbano consolidato. A7 Limitare il consumo di suolo: potenziamento dell’offerta residenziale attraverso l’individuazione dei nuovi ambiti di espansione in aree già previste dal PRG vigente e comunque interne al tessuto urbano consolidato.

I fabbisogni abitativi per i prossimi cinque anni sono ampiamente soddisfatti dalla capacità residua del PRG vigente. Per questo motivo la strategia del PGT è quella di limitarsi a riorganizzare le previsioni di nuove espansioni già previste dal PRG vigente, introducendo, ove necessario, quelle correzioni funzionali ad una migliore gestione del territorio. Rimandando ai paragrafi successivi la definizione di dettaglio degli AT previsti, si evidenzia come tali ambiti siano stati individuati in aree di contesto urbano consolidato. Le espansioni previste pertanto si pongono in sintonia con uno sviluppo armonico del costruito, nell’ottica della minimizzazione del consumo di suolo, della razionalizzazione delle risorse e del contenimento dei costi di nuova infrastrutturazione e di gestione della stessa. La VAS ha il compito di dettare gli interventi di mitigazione, anche di tipo ambientale, necessari per garantire a ciascun ambito di trasformazione ed al territorio circostante un corretto sviluppo, ed una buona integrazione. Ambito Strategico: Sistema dei servizi pubblici o di interesse pubblico A8 Riorganizzazione del sistema delle aree verdi attrezzate e delle infrastrutture scolastiche.

Strutture pubbliche : nel corso dell’evoluzione urbanistica di questi decenni, alcune strutture pubbliche sono sorte in posizione baricentrica ai due nuclei storici di S. Gervasio e Capriate venendosi così a sancire l’unificazione urbanistica delle due parti del territorio in un unico agglomerato urbano. Parzialmente ai margini di tale contesto urbanistico è rimasto l’abitato di Crespi d’Adda, sorto al servizio della storica struttura produttiva, però ormai da anni non più utilizzata.

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La strategia del P.G.T., come già previsto nel P.R.G., è quella di rafforzare la localizzazione delle strutture amministrative future in posizione baricentrica fra i singoli nuclei abitati, mentre per la zona del Villaggio operaio di Crespi d’Adda sarà necessario implementare alcuni servizi funzionali alla ricettività turistica di tipo culturale. Strutture scolastiche vengono confermate le esistenti e gli spazi di crescita dovranno essere contenuti entro le aree di pertinenza degli edifici esistenti. Unica eccezione è la previsione di una nuova struttura scolastica per l’infanzia, localizzata in via Barbarigo in un’area già di proprietà comunale, per la quale l’Amministrazione Comunale sta completando il progetto definitivo. L’opera sarà realizzata attraverso il finanziamento garantito dalle compensazioni sociali poste a carico dell’Accordo di Programma “Minitalia Parks and Village”. Aree verdi la finalità da raggiungere è quella di una migliore fruizione, sia per quanto riguarda le attività ricreative urbane, nei parchi gioco interni al tessuto urbano consolidato, che per le attività escursionistiche e sportive, per le aree della penisola ed in generale per tutte le aree verdi a fruizione pubblica in stretto rapporto con il reticolo irriguo e fluviale. Per queste ultime aree il Piano prevede anche il completamento della rete di percorsi ciclopedonali e la sistemazione dei numerosi sentieri, oltre alla realizzazione di apposite strutture di servizio alle attività ricreative, specialmente localizzate nella penisola. Attrezzature sportive sia quelle pubbliche che quelle private rispondono in modo sufficiente alle esigenze della comunità, tuttavia si prevede l’ampliamento del polo sportivo di via De Gasperi a dimensioni quasi doppie rispetto all’esistente, che verrà realizzato sfruttando aree appositamente destinate all’interno dell’AT n. 5. Il Piano prevede inoltre l’ampliamento delle strutture sportive dell’oratorio di Capriate attraverso aree a specifica destinazione localizzate all’interno dell’ATR n.7. A9 Organizzazione delle aree per servizi negli ambiti di trasformazione e nei piani attuativi in genere.

Obbligo, in ciascun AT a destinazione residenziale del reperimento di aree per servizi ed attrezzature di interesse comune nella misura minima di 18 m2/ab (il 50% del quale dovrà essere destinato alla sosta veicolare), che diventa il 10% della slp per i piani attuativi a destinazione produttiva e il 100% della slp per i piani attuativi a destinazione terziario direzionale e commerciale Tale dotazione minima può essere oggetto di eventuale monetizzazione finalizzata alla realizzazione di infrastrutture e servizi ritenuti strategici dall’Amministrazione Comunale e localizzati in altre parti del territorio comunale. Sarà inoltre inderogabile l’obbligo di realizzazione delle eventuali opere pubbliche, anche infrastrutturali, previste dal piano all’interno dell’AT o del piano attuativo, o ad esso connesse. A10 Attribuzione volumetrica di un indice di edificabili tà alle aree per infrastrutture e servizi.

La normativa di piano prevede un’attribuzione volumetrica alle aree da destinare a servizi ed alla viabilità esterne agli AT e a piani attuativi. Queste aree hanno una capacità edificatoria che si genera nel momento della loro cessione al Comune. Tale capacità edificatoria si traduce in diritti volumetrici che possono essere ceduti alle aree appartenenti agli ambiti di trasformazione. Attraverso questo meccanismo il privato viene incentivato alla cessione gratuita all’Amministrazione Comunale delle aree ritenute strategiche per il potenziamento dei servizi.

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Ambito Strategico: Sistema della mobilità A11 Potenziamento dell’offerta di aree per nuove infrastrutture viarie e per la sosta veicolare.

L’analisi territoriale non ha evidenziato una sistemica carenza delle aree per la sosta veicolare, ma ha tuttavia rilevato la necessità di incrementarne la dotazione soprattutto nei nuclei di antica formazione, nel loro intorno ed in alcuni ambiti dell’edificato degli anni 60/80. Il piano prevede pertanto il potenziamento di queste infrastrutture attraverso l’individuazione puntuale di nuove aree per la sosta veicolare, localizzate in modo capillare dove tale necessità è stata riscontrata. Ambito Strategico: Sistema del paesaggio A1 2 Potenziare le at trezzature ricreative di carattere speciale e di fruizione A13 ambientale. Valorizzazione e tutela del patrimonio agricolo e degli ambiti naturali in A14 stretto rapporto con i corsi d’acqua. Valorizzazione del patrimonio storico ed ambientale costituito dal villaggio A15 operaio di Crespi d’Adda. Recupero e riqualificazione dell’edificato rurale e non rurale all’interno degli ambiti agricoli.

Norme specifiche di tutela delle aree forestali, delle aree a valenza paesaggistica e storica ed in genere di tutti gli elementi di rilevanza paesistica rilevati dalle analisi del Piano di Governo del Territorio e riportate nella carta condivisa del paesaggio, sono state appositamente predisposte all’interno del Piano delle Regole (es. potenziamento delle infrastrutture, non solo viarie, recupero dell’edificato sparso presente, anche a fini ricreativi ed escursionistici, …). L’obiettivo è quello di fornire il supporto ad un corretto uso del suolo e ad un giusto e sostenibile utilizzo delle risorse disponibili. In particolare il parco regionale Adda Nord e il villaggio operaio di Crespi d’Adda sono oggetto di scrupolose azioni di tutela, di valorizzazione e rilancio, soprattutto sotto il profilo della fruizione turistica, con la previsione di completamento e potenziamento delle infrastrutture esistenti e di nuove strutture di servizio. A1 6 Difesa del suolo.

Il Piano determina la normativa volta alla difesa del suolo dai dissesti geologici, idrogeologici e sismici, mediante il recepimento delle classi di fattibilità geologica, dei vincoli di rispetto da pozzi e sorgenti e dai corsi d’acqua superficiali appartenenti al reticolo idrico minore e delle fasce fluviali determinate dal Piano di Assetto Idrogeologico del fiume Po.

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5. COERENZA ESTERNA

Nell’ambito del processo decisionale di un PGT deve essere verificata la coerenza esterna, che consiste nell’individuare e mettere in luce gli eventuali elementi contraddittori, rispetto alle politiche di altri livelli di governo e al quadro pianificatorio e programmatorio sovraordinato di riferimento.

Per garantire la coerenza del PGT con la pianificazione sovraordinata, sono stati analizzati i contenuti degli altri pertinenti Piani con riferimento agli obiettivi di sostenibilità ambientale ed è stata valutata la coerenza delle strategie ed azioni del PGT con tali contenuti, esprimendo un giudizio di coerenza esterna secondo la seguente scala:

 contrasto  indifferenza  coerenza

La pianificazione analizzata è la seguente:

 Piano Territoriale Regionale (PTR) della Lombardia Il Consiglio Regionale della Lombardia ha approvato in via definitiva il Piano con Deliberazione n. 951 del 19/01/2010, pubblicata sul BBURL n. 6, 3° Supplemento Straordinario dell’11/02/2010. Il Piano ha acquistato efficacia dal 17 febbraio 2010. Gli elaborati approvati del Piano sono stati pubblicati sul BURL n. 13 del 30/03/2010, 1° Supplemento Straordinario. Il PTR ha la valenza di piano paesaggistico ai sensi del D. Lgs. n. 42/04. Nell’analisi di coerenza esterna, sono stati considerati i 24 obiettivi generali su cui la Regione Lombardia intende puntare al fine di rafforzare la competitività del territorio, riequilibrare il territorio regionale, proteggere e valorizzare le risorse ambientali, sociali ed economiche. I 24 obiettivi generali del PTR vengono ulteriormente declinati secondo due punti di vista: tematico e territoriale. Gli obiettivi tematici sono la declinazione degli obiettivi del PTR sui seguenti temi di interesse: ambiente, assetto territoriale, assetto economico/produttivo, paesaggio e patrimonio culturale, assetto sociale. Per gli obiettivi territoriali il PTR individua sei Sistemi Territoriali distinti: metropolitano, montagna, pedemontano, laghi, pianura irrigua, Fiume Po e grandi fiumi di pianura. Gli obiettivi territoriali del PTR, proposti per i sei Sistemi Territoriali, non si sovrappongono agli obiettivi tematici, ma sono ad essi complementari, rappresentando le priorità specifiche dei vari territori. Quindi, per rendere maggiormente approfondita l’analisi della coerenza esterna rispetto a questo strumento, sono stati esaminati gli obiettivi territoriali individuati dal PTR, nel rispetto dei 24 obiettivi generali sopra citati, per il sistema territoriale del Po e dei grandi fiumi , ai quali appartiene il territorio comunale di Capriate San Gervasio.  Piano di Tutela ed Utilizzo delle Acque (PTUA) della Regione Lombardia (approvato con Deliberazione del Consiglio Regionale n. 2244 del 29/03/2006). Il PTUA costituisce lo strumento di programmazione a disposizione della Regione e delle altre amministrazioni per il raggiungimento degli obiettivi di qualità dei corpi idrici fissati dalle Direttive Europee, attraverso un approccio che deve necessariamente integrare gli aspetti qualitativi e quantitativi, ma anche ambientali e socio-economici.  Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP) di Bergamo (approvato con Deliberazione Consiliare n. 40 del 22/04/2004).  Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 della Provincia di Bergamo

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è lo strumento di programmazione della Regione Lombardia, ai sensi della normativa comunitaria, che ha l’obiettivo principale di supportare l’azione di imprenditori agricoli attraverso una serie di linee di finanziamento a sostegno dell’attività del comparto primario, anche attraverso l’incentivazione di pratiche agronomiche sostenibili da un punto di vista ambientale.  Piano Agricolo Provinciale 2007-2009 della Provincia di Bergamo definisce le strategie, gli interventi e le iniziative da attivare a sostegno del sistema agroalimentare e silvo-pastorale e dello sviluppo rurale in generale. In particolare il Piano definisce le linee strategiche e le priorità d’intervento provinciale in agricoltura in armonia con il relativo Piano Regionale, con le linee strategiche nazionale e comunitarie; inoltre vengono definite le linee d politica forestale provinciale.  Piano d’Azione Ambientale della Provincia di Bergamo (aggiornamento 2009) è una "agenda", un programma che contiene gli obiettivi per lo sviluppo sostenibile del territorio. Il Piano contiene le azioni specifiche da porre in campo per il raggiungimento di tali obiettivi e i tempi di attuazione, individuando inoltre gli attori locali coinvolti nella realizzazione delle specifiche azioni, le risorse disponibili e necessarie al raggiungimento degli obiettivi prefissati, la tempistica di riferimento.  Piano Provinciale di Gestione dei Rifiuti (approvato dalla Giunta Regionale con Deliberazione n. 10767 dell’11/12/2009 pubblicata sul BURL 1° Supplemento Straordinario del 19/01/2010, ai sensi dell’articolo 20, comma 6 della L.R. n. 26/2003 e dell’art. 8, comma 11 della L.R. n. 12/2007, adottato con Deliberazione del Consiglio Provinciale n°2 del 28/01/2009).  Piano Territoriale di Coordinamento del Parco Adda Nord (approvato con Deliberazione della Giunta Regionale n. VII/2869 del 22/12/2000 (è attualmente in corso la procedura di variante al PTC).  Piano Cave della Provincia di Bergamo (approvato con Deliberazione n° VIII/619 del 14/05/2008).  Piano di Miglioramento Ambientale a fini faunistici della Provincia di Bergamo – Anno 2010 In data 31.03.2010 il Dirigente del Settore Urbanistica e Agricoltura Autorità competente per la VAS, d’intesa con l’Autorità procedente, con provvedimento del Dirigente n. interno 870, ha espresso parere positivo circa la compatibilità ambientale del Piano di Miglioramento ambientale in considerazione del fatto che sono state ottemperate le prescrizioni previste nel citato Decreto della Regione Lombardia - DG Qualità dell’Ambiente n. 8809 del 07.09.2009 “Valutazione di Incidenza del Piano di Miglioramento Ambientale a fini faunistici della Provincia di Bergamo, ai sensi dell'art.5 del D.P.R. 357/97 e successive modificazioni, sui Siti Natura 2000”.

L'analisi di coerenza esterna è sintetizzata nella tabella seguente, che verifica la corrispondenza tra gli obiettivi generali del DdP e gli obiettivi di sostenibilità generale della pianificazione analizzata. Come si può osservare dalla lettura della tabella, si rileva un buon livello di coerenza esterna del PGT, almeno in termini di strategie e obiettivi di riferimento .

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OBIETTIVI GENERALI à DEL DOCUMENTO DI PIANO

urbano

generale

territorio sul

“case” di bisogno il commercializzazione commercializzazione OBIETTIVI DELLA qualità degli insediamenti degli qualità

PIANIFICAZIONE SOVRAORDINATA e promozione di processi dei e accessibili tutti gli ambiti urbanizzati urbanizzati ambiti gli tutti accessibili e la vivibilità privilegiando “la qualità qualità “la privilegiando vivibilità la e di degrado urbanistico, territoriale ed territoriale urbanistico, degrado di loro ruolo, nell’ottica di una maggiore maggiore una di nell’ottica ruolo, loro Riorganizzare il sistema insediativo ed ed insediativo sistema il Riorganizzare Recuperare e rafforzare le rafforzare e Recuperare le e identità intervento di valenza culturale in grado di di grado in culturale valenza di intervento integrazione di funzioni, infrastrutture e di di e infrastrutture funzioni, di integrazione rimodellarsi in funzione del mutamento della mutamento della del funzione in rimodellarsi domanda e in grado di integrarsi nell’assetto nell’assetto integrarsi di grado in domanda e Dotare il territorio di una rete infrastrutturale infrastrutturale unarete di territorio il Dotare Migliorare la qualità urbana e ambientale con ambientale e urbana qualità la Migliorare Sostenere l’agricoltura legata ai prodotti tipici tipici prodotti ai legata l’agricoltura Sostenere del territorio puntando ad una riqualificazione unariqualificazione ad puntando territorio del Assumere la tutela del paesaggio anche come come anche paesaggio del tutela la Assumere nuclei storici attraverso la riconsiderazione del del riconsiderazione la attraverso storici nuclei per la mobilità adeguata, rendendo facilmente rendendofacilmente adeguata, mobilità la per e fruibilità dei servizi pubblici e privati di utilit di privati e pubblici servizi dei fruibilità e specificità territoriali proprie dei diversi centri e e centri diversi dei proprie territoriali specificità dell’abitare” sul generico obiettivo di soddisfare soddisfare di obiettivo generico sul dell’abitare” produrre una positiva ricaduta socio-economica socio-economica ricaduta unapositiva produrre nuove aree a verde pubblico, parcheggi, arredo parcheggi,arredo pubblico, verde a nuovearee ambientale, favorendo una migliore accessibilità accessibilità migliore una favorendo ambientale, Attivare politiche della casa innovative, capaci di di capaci innovative, casa della politiche Attivare urbanistico del contesto migliorandone la qualità qualità la migliorandone contesto del urbanistico produttiva dei siti, dei processi di trasformazione trasformazione di processi dei siti, dei produttiva infrastrutturale rimuovendo elementi di disagio e e disagio di elementi rimuovendo infrastrutturale

PTR Regione Lombardia 1. Favorire, come condizione necessaria per la valorizzazione dei territori, l’innovazione, lo sviluppo della conoscenza e la sua diffusione:  in campo produttivo (agricoltura, costruzioni e industria) e per ridurre l’impatto della produzione sull’ambiente;  nella gestione e nella fornitura dei servizi (dalla mobilità ai servizi);         nell’uso delle risorse e nella produzione di energia;  e nelle pratiche di governo del territorio, prevedendo processi partecipativi e diffondendo la cultura della prevenzione del rischio. 2. Favorire le relazioni di lungo e di breve raggio, tra i territori della Lombardia e tra il territorio regionale e l’esterno, intervenendo sulle reti materiali (infrastrutture di trasporto e reti tecnologiche) e immateriali (sistema delle fiere, sistema delle università, centri di eccellenza, network culturali), con attenzione alla sostenibilità ambientale e        all’integrazione paesaggistica. 3. Assicurare, a tutti i territori della region e e a tutti i cittadini, l’accesso ai servizi pubblici e di utilità, attraverso una pubblica pianificazione integrata delle reti della mobilità, tecnologiche, distributive, culturali, della formazione,        sanitarie, energetiche e dei servizi. 4. Perseguire l’efficienza nella fornitura dei servizi pubblici e di pubblica utilità, agendo sulla pianificazione integrata delle reti, sulla riduzione degli sprechi e sulla gestione ottimale del servizio.        5. Migliorare la qualità e la vitalità de i contesti urbani e dell’abitare nella sua accezione estensiva di spazio fisico, relazionale, di movimento e identitaria (contesti multifunzionali, accessibili, ambientalmente qualificati e sostenibili, paesaggisticamente coerenti e riconoscibili) attraverso:  la promozione della qualità architettonica degli interventi;  la riduzione del fabbisogno energetico degli edifici;  il recupero delle aree degradate;         la riqualificazione dei quartieri di ERP;  l’integrazione funzionale;  il riequilibrio tra aree marginali e centrali;  la promozione di processi partecipativi. 6. Porre le condizioni per un’offerta adeguata alla domanda di spazi per la residenza, la produzione, il commercio, lo sport e il tempo libero, agendo prioritariamente su contesti da riqualificare o da recuperare e riducendo il ricorso        all’utilizzo di suolo libero.

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OBIETTIVI GENERALI à DEL DOCUMENTO DI PIANO

urbano

generale

territorio sul

“case” di bisogno il commercializzazione commercializzazione OBIETTIVI DELLA qualità degli insediamenti degli qualità

PIANIFICAZIONE SOVRAORDINATA e promozione di processi dei e accessibili tutti gli ambiti urbanizzati urbanizzati ambiti gli tutti accessibili e la vivibilità privilegiando “la qualità qualità “la privilegiando vivibilità la e di degrado urbanistico, territoriale ed territoriale urbanistico, degrado di loro ruolo, nell’ottica di una maggiore maggiore una di nell’ottica ruolo, loro Riorganizzare il sistema insediativo ed ed insediativo sistema il Riorganizzare Recuperare e rafforzare le rafforzare e Recuperare le e identità intervento di valenza culturale in grado di di grado in culturale valenza di intervento integrazione di funzioni, infrastrutture e di di e infrastrutture funzioni, di integrazione rimodellarsi in funzione del mutamento della mutamento della del funzione in rimodellarsi domanda e in grado di integrarsi nell’assetto nell’assetto integrarsi di grado in domanda e Dotare il territorio di una rete infrastrutturale infrastrutturale unarete di territorio il Dotare Migliorare la qualità urbana e ambientale con ambientale e urbana qualità la Migliorare Sostenere l’agricoltura legata ai prodotti tipici tipici prodotti ai legata l’agricoltura Sostenere del territorio puntando ad una riqualificazione unariqualificazione ad puntando territorio del Assumere la tutela del paesaggio anche come come anche paesaggio del tutela la Assumere nuclei storici attraverso la riconsiderazione del del riconsiderazione la attraverso storici nuclei per la mobilità adeguata, rendendo facilmente rendendofacilmente adeguata, mobilità la per e fruibilità dei servizi pubblici e privati di utilit di privati e pubblici servizi dei fruibilità e specificità territoriali proprie dei diversi centri e e centri diversi dei proprie territoriali specificità dell’abitare” sul generico obiettivo di soddisfare soddisfare di obiettivo generico sul dell’abitare” produrre una positiva ricaduta socio-economica socio-economica ricaduta unapositiva produrre nuove aree a verde pubblico, parcheggi, arredo parcheggi,arredo pubblico, verde a nuovearee ambientale, favorendo una migliore accessibilità accessibilità migliore una favorendo ambientale, Attivare politiche della casa innovative, capaci di di capaci innovative, casa della politiche Attivare urbanistico del contesto migliorandone la qualità qualità la migliorandone contesto del urbanistico produttiva dei siti, dei processi di trasformazione trasformazione di processi dei siti, dei produttiva infrastrutturale rimuovendo elementi di disagio e e disagio di elementi rimuovendo infrastrutturale 7. Tutelare la salute del cittadino, attraverso il miglioramento della qualità dell’ambiente, la prevenzione e il contenimento dell’inquinamento delle acque, acustico, dei suoli, elettromagnetico, luminoso e atmosferico.        8. Perseguire la sicurezza dei cittadini rispetto ai rischi derivanti dai modi di utilizzo del territorio, agendo sulla prevenzione e diffusione della conoscenza del rischio (idrogeologico, sismico, industriale, tecnologico, derivante dalla mobilità, dagli usi del sottosuolo, dalla presenza di manufatti, dalle attività estrattive), sulla pianificazione e        sull’utilizzo prudente e sostenibile del suolo e delle acque. 9. Assicurare l’equità nella distribuzione sul territorio dei costi e dei benefici economici, sociali ed ambientali derivanti dallo sviluppo economico, infrastrutturale ed edilizio.        10. Promuovere l’offerta integrata di funzioni turistico-ricreative sostenibili, mettendo a sistema le risorse ambientali, culturali, paesaggistiche e agroalimentari della regione e diffondendo la cultura del turismo non invasivo.        11. Promuovere un sistema produttivo di eccellenza attraverso:  il rilancio del sistema agroalimentare come fattore di produzione ma anche come settore turistico, privilegiando le modalità di coltura a basso impatto e una fruizione turistica sostenibile;  il miglioramento della competitività del sistema industriale tramite la concentrazione delle risorse su aree e        obiettivi strategici, privilegiando i settori a basso impatto ambientale;  lo sviluppo del sistema fieristico con attenzione alla sostenibilità. 12. Valorizzare il ruolo di Milano quale punto di forza del sistema economico, cultu rale e dell’innovazione e come competitore a livello globale.        13. Realizzare, per il contenimento della diffusione urbana, un sistema policentrico di centralità urbane compatte ponendo attenzione al rapporto tra centri urbani e aree meno dense, alla valorizzazione dei piccoli centri come strumenti di presidio del territorio, al miglioramento del sistema infrastrutturale, attraverso azioni che controllino        l’utilizzo estensivo di suolo. 14. Riequilibrare ambientalmente e valorizzare paes aggisticamente i territori della Lombardia, anche attraverso un attento utilizzo dei sistemi agricolo e forestale come elementi di ricomposizione paesaggistica, di rinaturalizzazione        del territorio, tenendo conto delle potenzialità degli habitat. 15. Supportare gli Enti Locali nell’attività di programmazione e promuovere la sperimentazione e la qualità programmatica e progettuale, in modo che sia garantito il perseguimento della sostenibilità della crescita nella        programmazione e nella progettazione a tutti i livelli di governo. 16. Tutelare le risorse scarse (acqua, suolo e fonti energetiche) indispensabili per il perseguimento dello sviluppo attraverso l’utilizzo razionale e responsabile delle risorse anche in termini di risparmio, l’efficienza nei processi di        produzione ed erogazione, il recupero e il riutilizzo dei territori degradati e delle aree dismesse, il riutilizzo dei rifiuti. 17. Garantire la qualità delle risorse naturali e ambientali, attraverso la progettazione delle reti ecologiche, la riduzione delle emissioni climateranti ed inquinanti, il contenimento dell’inquinamento delle acque, acustico, dei suoli,        ecogestioni srl – via Solferino 3/A, 25122 Brescia Pag. 28 VAS – COMUNE Capriate San Gervasio (BG) Rapporto Ambientale

OBIETTIVI GENERALI à DEL DOCUMENTO DI PIANO

urbano

generale

territorio sul

“case” di bisogno il commercializzazione commercializzazione OBIETTIVI DELLA qualità degli insediamenti degli qualità

PIANIFICAZIONE SOVRAORDINATA e promozione di processi dei e accessibili tutti gli ambiti urbanizzati urbanizzati ambiti gli tutti accessibili e la vivibilità privilegiando “la qualità qualità “la privilegiando vivibilità la e di degrado urbanistico, territoriale ed territoriale urbanistico, degrado di loro ruolo, nell’ottica di una maggiore maggiore una di nell’ottica ruolo, loro Riorganizzare il sistema insediativo ed ed insediativo sistema il Riorganizzare Recuperare e rafforzare le rafforzare e Recuperare le e identità intervento di valenza culturale in grado di di grado in culturale valenza di intervento integrazione di funzioni, infrastrutture e di di e infrastrutture funzioni, di integrazione rimodellarsi in funzione del mutamento della mutamento della del funzione in rimodellarsi domanda e in grado di integrarsi nell’assetto nell’assetto integrarsi di grado in domanda e Dotare il territorio di una rete infrastrutturale infrastrutturale unarete di territorio il Dotare Migliorare la qualità urbana e ambientale con ambientale e urbana qualità la Migliorare Sostenere l’agricoltura legata ai prodotti tipici tipici prodotti ai legata l’agricoltura Sostenere del territorio puntando ad una riqualificazione unariqualificazione ad puntando territorio del Assumere la tutela del paesaggio anche come come anche paesaggio del tutela la Assumere nuclei storici attraverso la riconsiderazione del del riconsiderazione la attraverso storici nuclei per la mobilità adeguata, rendendo facilmente rendendofacilmente adeguata, mobilità la per e fruibilità dei servizi pubblici e privati di utilit di privati e pubblici servizi dei fruibilità e specificità territoriali proprie dei diversi centri e e centri diversi dei proprie territoriali specificità dell’abitare” sul generico obiettivo di soddisfare soddisfare di obiettivo generico sul dell’abitare” produrre una positiva ricaduta socio-economica socio-economica ricaduta unapositiva produrre nuove aree a verde pubblico, parcheggi, arredo parcheggi,arredo pubblico, verde a nuovearee ambientale, favorendo una migliore accessibilità accessibilità migliore una favorendo ambientale, Attivare politiche della casa innovative, capaci di di capaci innovative, casa della politiche Attivare urbanistico del contesto migliorandone la qualità qualità la migliorandone contesto del urbanistico produttiva dei siti, dei processi di trasformazione trasformazione di processi dei siti, dei produttiva infrastrutturale rimuovendo elementi di disagio e e disagio di elementi rimuovendo infrastrutturale elettromagnetico e luminoso, la gestione idrica integrata. 18. Favorire la graduale trasformazion e dei comportamenti, anche individuali, e degli approcci culturali verso un utilizzo razionale e sostenibile di ogni risorsa, l’attenzione ai temi ambientali e della biodiversità, paesaggistici e culturali, la fruizione turistica sostenibile, attraverso azioni di educazione nelle scuole, di formazione degli operatori e di        sensibilizzazione dell’opinione pubblica. 19. Valorizzare in forma integrata il territorio e le sue risorse, anche attraverso la messa a sistema dei patrimoni paesaggistico, culturale, ambientale, naturalistico, forestale e agroalimentare e il riconoscimento del loro valore        intrinseco come capitale fondamentale per l’identità della Lombardia. 20. Promuovere l’integrazione paesistica, ambientale e naturalistica degli in terventi derivanti dallo sviluppo economico, infrastrutturale ed edilizio, tramite la promozione della qualità progettuale, la mitigazione degli impatti ambientali e        la migliore contestualizzazione degli interventi già realizzati. 21. Realizzare la pianificazione integrata del territorio e degli interventi, con particolare attenzione alla rigorosa mitigazione degli impatti, assumendo l’agricoltura e il paesaggio come fattori di qualificazione progettuale e di        valorizzazione del territorio. 22. Responsabilizzare la collettività e promuovere l’innovazione di prodotto e di processo al fine di minimizzare l’impatto delle attività antropiche sia legate alla produzione (attività agricola, industriale, commerciale) che alla vita        quotidiana (mobilità, residenza, turismo). 23. Gestire con modalità istituzionali cooperative le funzioni e le complessità dei sistemi transregionali attraverso il miglioramento della cooperazione.        24. Rafforzare il ruolo di “Motore Europeo” della Lombardia, garantendo le condizioni per la competitività di funzioni e di contesti regionali forti.        PTR Regione Lombardia – Orientamenti per la pianificazione comunale (punto 1.5.7 – Documento di

Piano) 1. Ordine e compattezza dello svi luppo urbanistico: le nuove previsioni urbanistiche dovranno dimensionarsi in termini coerenti con le caratteristiche costitutive dell’insediamento urbano esistente, evitando concentrazioni volumetriche        eccessive e incongrue rispetto al contesto locale con cui si raccordano e con la sua identità storica. 2. Equipaggiamento con essenze verdi, a fini ecologico-naturalistici e di qualità dell’ambiente urbano.        3. Adeguato assetto delle previsioni insediative, in rapporto alla funzionalit à degli assi viabilistici su cui esse si appoggiano (evitare allineamenti edilizi, salvaguardare i nuovi tracciati tangenziali da previsioni insediative, separare        con adeguate barriere fisiche la viabilità esterna dal tessuto urbanizzato, …). 4. Sviluppo delle reti locali di mobilità dolce (pedonale e ciclabile).       

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OBIETTIVI GENERALI à DEL DOCUMENTO DI PIANO

urbano

generale

territorio sul

“case” di bisogno il commercializzazione commercializzazione OBIETTIVI DELLA qualità degli insediamenti degli qualità

PIANIFICAZIONE SOVRAORDINATA e promozione di processi dei e accessibili tutti gli ambiti urbanizzati urbanizzati ambiti gli tutti accessibili e la vivibilità privilegiando “la qualità qualità “la privilegiando vivibilità la e di degrado urbanistico, territoriale ed territoriale urbanistico, degrado di loro ruolo, nell’ottica di una maggiore maggiore una di nell’ottica ruolo, loro Riorganizzare il sistema insediativo ed ed insediativo sistema il Riorganizzare Recuperare e rafforzare le rafforzare e Recuperare le e identità intervento di valenza culturale in grado di di grado in culturale valenza di intervento integrazione di funzioni, infrastrutture e di di e infrastrutture funzioni, di integrazione rimodellarsi in funzione del mutamento della mutamento della del funzione in rimodellarsi domanda e in grado di integrarsi nell’assetto nell’assetto integrarsi di grado in domanda e Dotare il territorio di una rete infrastrutturale infrastrutturale unarete di territorio il Dotare Migliorare la qualità urbana e ambientale con ambientale e urbana qualità la Migliorare Sostenere l’agricoltura legata ai prodotti tipici tipici prodotti ai legata l’agricoltura Sostenere del territorio puntando ad una riqualificazione unariqualificazione ad puntando territorio del Assumere la tutela del paesaggio anche come come anche paesaggio del tutela la Assumere nuclei storici attraverso la riconsiderazione del del riconsiderazione la attraverso storici nuclei per la mobilità adeguata, rendendo facilmente rendendofacilmente adeguata, mobilità la per e fruibilità dei servizi pubblici e privati di utilit di privati e pubblici servizi dei fruibilità e specificità territoriali proprie dei diversi centri e e centri diversi dei proprie territoriali specificità dell’abitare” sul generico obiettivo di soddisfare soddisfare di obiettivo generico sul dell’abitare” produrre una positiva ricaduta socio-economica socio-economica ricaduta unapositiva produrre nuove aree a verde pubblico, parcheggi, arredo parcheggi,arredo pubblico, verde a nuovearee ambientale, favorendo una migliore accessibilità accessibilità migliore una favorendo ambientale, Attivare politiche della casa innovative, capaci di di capaci innovative, casa della politiche Attivare urbanistico del contesto migliorandone la qualità qualità la migliorandone contesto del urbanistico produttiva dei siti, dei processi di trasformazione trasformazione di processi dei siti, dei produttiva infrastrutturale rimuovendo elementi di disagio e e disagio di elementi rimuovendo infrastrutturale 5. L’agevolazione al recupero e alla utilizzazione residenziale di tutto il patrimonio edilizio rurale ed agricolo, dismesso o in fase di dismissione.        6. Valorizzazione delle risorse culturali, monumentali, storiche diffuse sul territorio.        7. Necessità di assumere una logica di prevenzione del degrado urbano, promuovendo scelte tempestive e qualificate nelle aree urbane per le quali può venire ragionevolmente individuata una prospettiva di cessazione dell’utilizzo        consolidato. PTR Regione Lombardia – Sistema Territoriale del Po e dei Grandi Fiumi

1. Tutelare il territorio degli ambiti fluviali, oggetto nel tempo di continui interventi da parte dell’uomo.       

2. Prevenire il rischio idraulico attraverso un’attenta pianificazione del territorio.       

3. Tutelare l’ambiente degli ambiti fluviali.       

4. Garantire la tutela delle acque, migliorandone la qualità e incentivando il risparmio idrico.       

5. Garantire uno sviluppo del territorio compatibile con la tutela e la salvaguardia ambientale.        6. Promuovere la valorizzazione del patrimonio ambientale, paesaggistico e storico -culturale del sistem a Po attorno alla presenza del fiume come elemento unificante per le comunità locali e come opportunità per lo sviluppo del turismo        fluviale. 7. Perseguire una pianificazione integrata e di sistema sugli ambiti fluviali, agendo con strumenti e relazioni di carattere sovra locale e intersettoriale.        Piano di Tutela e Utilizzo delle Acque della Regione Lombardia

1. Promuovere l’uso razionale e sostenibile delle risorse idriche, con priorità di quelle potabili       

2. Assicurare acqua di qualità, in quantità adeguata al fabbisogno e ai costi sostenibili per gli utenti       

3. Recuperare e salvaguardare le caratteristiche ambientali delle fasce di pertinenza fluviale e degli ambienti acquatici       

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OBIETTIVI GENERALI à DEL DOCUMENTO DI PIANO

urbano

generale

territorio sul

“case” di bisogno il commercializzazione commercializzazione OBIETTIVI DELLA qualità degli insediamenti degli qualità

PIANIFICAZIONE SOVRAORDINATA e promozione di processi dei e accessibili tutti gli ambiti urbanizzati urbanizzati ambiti gli tutti accessibili e la vivibilità privilegiando “la qualità qualità “la privilegiando vivibilità la e di degrado urbanistico, territoriale ed territoriale urbanistico, degrado di loro ruolo, nell’ottica di una maggiore maggiore una di nell’ottica ruolo, loro Riorganizzare il sistema insediativo ed ed insediativo sistema il Riorganizzare Recuperare e rafforzare le rafforzare e Recuperare le e identità intervento di valenza culturale in grado di di grado in culturale valenza di intervento integrazione di funzioni, infrastrutture e di di e infrastrutture funzioni, di integrazione rimodellarsi in funzione del mutamento della mutamento della del funzione in rimodellarsi domanda e in grado di integrarsi nell’assetto nell’assetto integrarsi di grado in domanda e Dotare il territorio di una rete infrastrutturale infrastrutturale unarete di territorio il Dotare Migliorare la qualità urbana e ambientale con ambientale e urbana qualità la Migliorare Sostenere l’agricoltura legata ai prodotti tipici tipici prodotti ai legata l’agricoltura Sostenere del territorio puntando ad una riqualificazione unariqualificazione ad puntando territorio del Assumere la tutela del paesaggio anche come come anche paesaggio del tutela la Assumere nuclei storici attraverso la riconsiderazione del del riconsiderazione la attraverso storici nuclei per la mobilità adeguata, rendendo facilmente rendendofacilmente adeguata, mobilità la per e fruibilità dei servizi pubblici e privati di utilit di privati e pubblici servizi dei fruibilità e specificità territoriali proprie dei diversi centri e e centri diversi dei proprie territoriali specificità dell’abitare” sul generico obiettivo di soddisfare soddisfare di obiettivo generico sul dell’abitare” produrre una positiva ricaduta socio-economica socio-economica ricaduta unapositiva produrre nuove aree a verde pubblico, parcheggi, arredo parcheggi,arredo pubblico, verde a nuovearee ambientale, favorendo una migliore accessibilità accessibilità migliore una favorendo ambientale, Attivare politiche della casa innovative, capaci di di capaci innovative, casa della politiche Attivare urbanistico del contesto migliorandone la qualità qualità la migliorandone contesto del urbanistico produttiva dei siti, dei processi di trasformazione trasformazione di processi dei siti, dei produttiva infrastrutturale rimuovendo elementi di disagio e e disagio di elementi rimuovendo infrastrutturale

4. Incentivare le iniziative per aumentare la disponibilità nel tempo della risorse idrica        5. Tutelare i corpi idrici superficiali e sotterranei perseguendo per gli stessi, gli obiettivi di qualità indicati nella dirett iva 2000/60        6. Ripristina re la qualità delle acque superficiali e sotterranee, per renderle idonee all’approvvigionamento potabile, alla vita dei pesci e dei molluschi e alla balneazione        7. Incentivare la riduzione dei consumi idrici e il riutilizzo delle acque reflue depurate       

PTCP Provincia di Bergamo

ACQUA Contenimento dei consumi degli acquedotti pubblici entro valori compatibili con le dotazioni previste dal PTUA e da ulteriori normative regionali.        TUTELA QUALITATIVA DELLA RISORSA IDRICA Promuovere ed effettuare il completamento degli interventi di costruzione e riabilitazione delle reti fognarie e degli impianti di depurazione previsti dal Piano Regionale di Tutela delle Acque.        Promuovere gli inter venti atti al contenimento dell’uso in agricoltura di sostanze dannose per l’ambiente, con riferimento ai PUA – Piani di Utilizzazione Agronomica.        Potenziare l’organizzazione del monitoraggio biochimico delle acque superficiali e sotterranee , allo scopo di tenere sotto controllo lo sviluppo dei fenomeni in coordinamento con ARPA.        SUOLO Garantire la compatibilità dei processi di trasformazione e di uso del suolo con la necessaria salvaguardia delle risorse (in particolare della risorsa “suolo agricolo”, che costituisce l’elemento in genere più facilmente aggredibile).        Integrare le azioni di sviluppo territoriale con quelle del settore agricolo, attraverso l’adozione del principio del minor impatto possibile nell’inserimento di infrastrutture ed insediamenti nel territorio e di salvaguardia delle strutture        agricole. Riconoscere le attività agricole come elementi della struttura produttiva del sistema economico ma anche come servizio di tutela e gestione ambientale del territorio.       

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generale

territorio sul

“case” di bisogno il commercializzazione commercializzazione OBIETTIVI DELLA qualità degli insediamenti degli qualità

PIANIFICAZIONE SOVRAORDINATA e promozione di processi dei e accessibili tutti gli ambiti urbanizzati urbanizzati ambiti gli tutti accessibili e la vivibilità privilegiando “la qualità qualità “la privilegiando vivibilità la e di degrado urbanistico, territoriale ed territoriale urbanistico, degrado di loro ruolo, nell’ottica di una maggiore maggiore una di nell’ottica ruolo, loro Riorganizzare il sistema insediativo ed ed insediativo sistema il Riorganizzare Recuperare e rafforzare le rafforzare e Recuperare le e identità intervento di valenza culturale in grado di di grado in culturale valenza di intervento integrazione di funzioni, infrastrutture e di di e infrastrutture funzioni, di integrazione rimodellarsi in funzione del mutamento della mutamento della del funzione in rimodellarsi domanda e in grado di integrarsi nell’assetto nell’assetto integrarsi di grado in domanda e Dotare il territorio di una rete infrastrutturale infrastrutturale unarete di territorio il Dotare Migliorare la qualità urbana e ambientale con ambientale e urbana qualità la Migliorare Sostenere l’agricoltura legata ai prodotti tipici tipici prodotti ai legata l’agricoltura Sostenere del territorio puntando ad una riqualificazione unariqualificazione ad puntando territorio del Assumere la tutela del paesaggio anche come come anche paesaggio del tutela la Assumere nuclei storici attraverso la riconsiderazione del del riconsiderazione la attraverso storici nuclei per la mobilità adeguata, rendendo facilmente rendendofacilmente adeguata, mobilità la per e fruibilità dei servizi pubblici e privati di utilit di privati e pubblici servizi dei fruibilità e specificità territoriali proprie dei diversi centri e e centri diversi dei proprie territoriali specificità dell’abitare” sul generico obiettivo di soddisfare soddisfare di obiettivo generico sul dell’abitare” produrre una positiva ricaduta socio-economica socio-economica ricaduta unapositiva produrre nuove aree a verde pubblico, parcheggi, arredo parcheggi,arredo pubblico, verde a nuovearee ambientale, favorendo una migliore accessibilità accessibilità migliore una favorendo ambientale, Attivare politiche della casa innovative, capaci di di capaci innovative, casa della politiche Attivare urbanistico del contesto migliorandone la qualità qualità la migliorandone contesto del urbanistico produttiva dei siti, dei processi di trasformazione trasformazione di processi dei siti, dei produttiva infrastrutturale rimuovendo elementi di disagio e e disagio di elementi rimuovendo infrastrutturale Individuare tutte le provvidenze necessarie per la difesa dal rischio idrogeologico e idraulico, la tutela delle qualità dell’aria e delle acque di superficie e sotterranee considerate pregiudiziali ad ogni intervento sia di destinazione sia di        trasformazione del suolo. BIODIVERSITA’ – VEGETAZIONE E FAUNA Le previsioni di sviluppo nei PGT, devono avere particolare riferimento a: o adeguare le proprie previsioni alla salvaguardia degli elementi primari di conservazione della biodiversità del territorio e di connotazione del paesaggio tipico; o prescrivere idonee forme di inserimento ambientale delle infrastrutture e degli insediamenti, che tutelino la        componente paesaggistica e la connessione ecologica; Adottare idonei strumenti operativi a supporto delle decisioni pianificatorie, anche come studi integrativi del PGT o studi settoriali, come per esempio piani del verde, piani di reti ecologiche locali, piani della biodiversità, ecc.. PAESAGGIO Tutelare il paesaggio nei suoi caratteri peculiari, promuoverne la riqualificazione nei sistemi più degradati e promuovere la formazione di “nuovi paesaggi” ove siano presenti elementi di segno negativo o siano previsti nuovi interventi di        trasformazione territoriale. Assicurare la conservazione e la valorizzazione dei caratteri ambientali e paesistici in tutti i loro valori ancora presenti e favorire la riqualificazione delle situazioni compromesse.       

Perseguire il necessario equilibrio tra i contesti naturali e ambientali, le strutture agricole e i sistemi insediativi.       

Favorire e incentivare tutte le condizioni socioeconomiche, urbanistiche, produttive necessarie al mantenimento dei caratteri del paesaggio in ciascuna delle sue componenti e nel loro insieme.        Garantire la salvaguardia e la valorizzazione dei beni culturali, e tutelare e rafforzare le caratteristiche e le identità delle “culture locali”.        Proporre un’attenta riflessione sulle modalità della trasformazione edilizia (residenziale, industriale, terziaria, ecc.) la quale, pur tenendo conto delle dinamiche socio-economiche, dovrà individuare una nuova modalità di risposta alle esigenze insediative, evitando il perpetuarsi di alcuni indirizzi che hanno dato risultati negativi sugli assetti territoriali        complessivi e che hanno inciso negativamente sulla qualità del paesaggio e dell’ambiente, e proponendo invece indirizzi e modelli capaci di dare o di restituire una qualità insediativa veramente positiva.

ecogestioni srl – via Solferino 3/A, 25122 Brescia Pag. 32 VAS – COMUNE Capriate San Gervasio (BG) Rapporto Ambientale

OBIETTIVI GENERALI à DEL DOCUMENTO DI PIANO

urbano

generale

territorio sul

“case” di bisogno il commercializzazione commercializzazione OBIETTIVI DELLA qualità degli insediamenti degli qualità

PIANIFICAZIONE SOVRAORDINATA e promozione di processi dei e accessibili tutti gli ambiti urbanizzati urbanizzati ambiti gli tutti accessibili e la vivibilità privilegiando “la qualità qualità “la privilegiando vivibilità la e di degrado urbanistico, territoriale ed territoriale urbanistico, degrado di loro ruolo, nell’ottica di una maggiore maggiore una di nell’ottica ruolo, loro Riorganizzare il sistema insediativo ed ed insediativo sistema il Riorganizzare Recuperare e rafforzare le rafforzare e Recuperare le e identità intervento di valenza culturale in grado di di grado in culturale valenza di intervento integrazione di funzioni, infrastrutture e di di e infrastrutture funzioni, di integrazione rimodellarsi in funzione del mutamento della mutamento della del funzione in rimodellarsi domanda e in grado di integrarsi nell’assetto nell’assetto integrarsi di grado in domanda e Dotare il territorio di una rete infrastrutturale infrastrutturale unarete di territorio il Dotare Migliorare la qualità urbana e ambientale con ambientale e urbana qualità la Migliorare Sostenere l’agricoltura legata ai prodotti tipici tipici prodotti ai legata l’agricoltura Sostenere del territorio puntando ad una riqualificazione unariqualificazione ad puntando territorio del Assumere la tutela del paesaggio anche come come anche paesaggio del tutela la Assumere nuclei storici attraverso la riconsiderazione del del riconsiderazione la attraverso storici nuclei per la mobilità adeguata, rendendo facilmente rendendofacilmente adeguata, mobilità la per e fruibilità dei servizi pubblici e privati di utilit di privati e pubblici servizi dei fruibilità e specificità territoriali proprie dei diversi centri e e centri diversi dei proprie territoriali specificità dell’abitare” sul generico obiettivo di soddisfare soddisfare di obiettivo generico sul dell’abitare” produrre una positiva ricaduta socio-economica socio-economica ricaduta unapositiva produrre nuove aree a verde pubblico, parcheggi, arredo parcheggi,arredo pubblico, verde a nuovearee ambientale, favorendo una migliore accessibilità accessibilità migliore una favorendo ambientale, Attivare politiche della casa innovative, capaci di di capaci innovative, casa della politiche Attivare urbanistico del contesto migliorandone la qualità qualità la migliorandone contesto del urbanistico produttiva dei siti, dei processi di trasformazione trasformazione di processi dei siti, dei produttiva infrastrutturale rimuovendo elementi di disagio e e disagio di elementi rimuovendo infrastrutturale

SISTEMA DELLA MOBILITA’ Il sistema della mobilità, deve assicurare la migliore accessibilità territoriale delle diverse aree geografiche della provincia ed il collegamento delle reti provinciali del trasporto con quelle regionali e nazionali, a supporto dello sviluppo        socio economico dell’intera provincia. L’integrazione tra i diversi sistemi di trasporto e le differenti reti infrastrutturali è elemento essenziale per l’organizzazione complessiva della mobilità delle persone e delle merci nel territorio provinciale e per favorire il        riequilibrio modale ferro-gomma, mezzo privato-mezzo pubblico. Gli interventi di adeguamento e di potenziamento della rete viaria devono garantire il miglioramento della qualità urbana, la sicurezza, la fluidificazione del traffico, favorendo l’organizzazione gerarchica della rete in relazione alle        funzioni assegnate a ciascuna strada. Le nuove infrastrutture e l’adeguamento di quelle esistenti devono essere realizzate considerando anche gli spazi e le attrezzature complementari atte a soddisfare le esigenze connesse alla piena funzionalità della rete, l’accessibilità delle        aree servite, l’inserimento ambientale anche tramite interventi di riqualificazione territoriale coordinati. La rete infrastrutturale, esistente e di previsione, deve essere protetta con adeguate fasce di rispetto per mantenere nel tempo le proprie caratteristiche di funzionalità e di compatibilità territoriale        SISTEMA INSEDIATIVO Potenziare e valorizzare i riferimenti di centralità e di erogazione di servizi di scala sovracomunale relativi al territorio provinciale e agli ambiti sovracomunali, all’interno dei quali dovrà essere previsto un adeguato equilibrio tra funzioni        residenziali, commerciali e di servizio che devono essere presenti e garantite. Subordinare le nuove previsioni di quantità insediative e l’espansione delle aree urbane all’e ffettiva possibilità di assicurare a ciascun sistema urbano una dotazione sufficiente di servizi essenziali e condizioni di adeguata accessibilità        a tutti i servizi che sono presenti o previsti negli ambiti di riferimento. Promuovere la tute la del patrimonio architettonico di interesse storico, artistico, culturale e ambientale mantenendo i rapporti consolidati tra i beni storico-architettonici, le loro pertinenze, e il contesto agricolo e ambientale nel quale si        trovano collocati e i coni percettivi. Rapportare l’attività di espansione degli insediamenti a un corretto e reale soddisfacimento delle necessità abitative esistenti e di previsione attraverso il prioritario recupero dei centri storici e gli interventi di riqualificazione dell’esistente,        tenuto conto anche della opportunità di promuovere progetti di ristrutturazione urbanistica per le aree più degradate. Evitare l’espansione incontrollata degli aggregati urbani e la formazione di insediamenti lineari lungo gli assi della viabilità interurbana contrastando qualsiasi forma di saldatura.       

ecogestioni srl – via Solferino 3/A, 25122 Brescia Pag. 33 VAS – COMUNE Capriate San Gervasio (BG) Rapporto Ambientale

OBIETTIVI GENERALI à DEL DOCUMENTO DI PIANO

urbano

generale

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“case” di bisogno il commercializzazione commercializzazione OBIETTIVI DELLA qualità degli insediamenti degli qualità

PIANIFICAZIONE SOVRAORDINATA e promozione di processi dei e accessibili tutti gli ambiti urbanizzati urbanizzati ambiti gli tutti accessibili e la vivibilità privilegiando “la qualità qualità “la privilegiando vivibilità la e di degrado urbanistico, territoriale ed territoriale urbanistico, degrado di loro ruolo, nell’ottica di una maggiore maggiore una di nell’ottica ruolo, loro Riorganizzare il sistema insediativo ed ed insediativo sistema il Riorganizzare Recuperare e rafforzare le rafforzare e Recuperare le e identità intervento di valenza culturale in grado di di grado in culturale valenza di intervento integrazione di funzioni, infrastrutture e di di e infrastrutture funzioni, di integrazione rimodellarsi in funzione del mutamento della mutamento della del funzione in rimodellarsi domanda e in grado di integrarsi nell’assetto nell’assetto integrarsi di grado in domanda e Dotare il territorio di una rete infrastrutturale infrastrutturale unarete di territorio il Dotare Migliorare la qualità urbana e ambientale con ambientale e urbana qualità la Migliorare Sostenere l’agricoltura legata ai prodotti tipici tipici prodotti ai legata l’agricoltura Sostenere del territorio puntando ad una riqualificazione unariqualificazione ad puntando territorio del Assumere la tutela del paesaggio anche come come anche paesaggio del tutela la Assumere nuclei storici attraverso la riconsiderazione del del riconsiderazione la attraverso storici nuclei per la mobilità adeguata, rendendo facilmente rendendofacilmente adeguata, mobilità la per e fruibilità dei servizi pubblici e privati di utilit di privati e pubblici servizi dei fruibilità e specificità territoriali proprie dei diversi centri e e centri diversi dei proprie territoriali specificità dell’abitare” sul generico obiettivo di soddisfare soddisfare di obiettivo generico sul dell’abitare” produrre una positiva ricaduta socio-economica socio-economica ricaduta unapositiva produrre nuove aree a verde pubblico, parcheggi, arredo parcheggi,arredo pubblico, verde a nuovearee ambientale, favorendo una migliore accessibilità accessibilità migliore una favorendo ambientale, Attivare politiche della casa innovative, capaci di di capaci innovative, casa della politiche Attivare urbanistico del contesto migliorandone la qualità qualità la migliorandone contesto del urbanistico produttiva dei siti, dei processi di trasformazione trasformazione di processi dei siti, dei produttiva infrastrutturale rimuovendo elementi di disagio e e disagio di elementi rimuovendo infrastrutturale

Privilegiare il completamento e la ricucitura delle zone di frangia e dei bordi degli aggregati urbani.        Promuovere e stimolare tutte le precauz ioni necessarie a garantire un attento rapporto tra le esigenze dell’espansione e la necessità della massima conservazione dei suoli agricoli produttivi, intesi come elemento di importanza strategica,        economica, paesistica e ambientale. Razi onalizzare la distribuzione delle aree per attività produttive e dei servizi a loro supporto, considerando come primaria anche la questione delle necessità di recupero del consistente patrimonio dismesso e ponendo particolare        attenzione alla necessità di ridurre e controllare sia le situazioni di rischio sia quelle di incompatibilità con altre funzioni. Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 della Provincia di Bergamo Favorire negli imprenditori agricoli la piena consapevolezza delle dinamiche di mercato ed una maggiore propensione alla innovazione ed alla integrazione di filiera.        Promuovere uno sviluppo agricolo e forestale sostenibile in armonia con la tutela della biodiversità, la valorizzazione del paesaggio e sviluppo di fonti energetiche rinnovabili.        Garantire la permanenza delle popolazioni rurali nelle zone svantaggiate attraverso il potenziamento del contributo dell’agricoltura al miglioramento della qualità della vita e la diversificazione dell’economia rurale per creare nuova        occupazione. Integrare gli aspetti agricoli nelle attività di sviluppo locale per accrescere l’efficacia della governante locale e costrui re la capacità locale di occupazione e diversificazione.        Piano Agricolo della Provincia di Bergamo (2007-2009)

Sviluppo del sistema produttivo agricolo ed agroalimentare.       

Valorizzazione dell’agricoltura montana, collinare e delle aree marginali.       

Sviluppo sostenibile del territorio e dell’agroambiente.       

Piano d’Azione Ambientale della Provincia di Bergamo (aggiornamento 2009)

Riduzione del valore della media annua di particolato fine (PM10)       

Riduzione del valore della media annua di biossido di azoto        ecogestioni srl – via Solferino 3/A, 25122 Brescia Pag. 34 VAS – COMUNE Capriate San Gervasio (BG) Rapporto Ambientale

OBIETTIVI GENERALI à DEL DOCUMENTO DI PIANO

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“case” di bisogno il commercializzazione commercializzazione OBIETTIVI DELLA qualità degli insediamenti degli qualità

PIANIFICAZIONE SOVRAORDINATA e promozione di processi dei e accessibili tutti gli ambiti urbanizzati urbanizzati ambiti gli tutti accessibili e la vivibilità privilegiando “la qualità qualità “la privilegiando vivibilità la e di degrado urbanistico, territoriale ed territoriale urbanistico, degrado di loro ruolo, nell’ottica di una maggiore maggiore una di nell’ottica ruolo, loro Riorganizzare il sistema insediativo ed ed insediativo sistema il Riorganizzare Recuperare e rafforzare le rafforzare e Recuperare le e identità intervento di valenza culturale in grado di di grado in culturale valenza di intervento integrazione di funzioni, infrastrutture e di di e infrastrutture funzioni, di integrazione rimodellarsi in funzione del mutamento della mutamento della del funzione in rimodellarsi domanda e in grado di integrarsi nell’assetto nell’assetto integrarsi di grado in domanda e Dotare il territorio di una rete infrastrutturale infrastrutturale unarete di territorio il Dotare Migliorare la qualità urbana e ambientale con ambientale e urbana qualità la Migliorare Sostenere l’agricoltura legata ai prodotti tipici tipici prodotti ai legata l’agricoltura Sostenere del territorio puntando ad una riqualificazione unariqualificazione ad puntando territorio del Assumere la tutela del paesaggio anche come come anche paesaggio del tutela la Assumere nuclei storici attraverso la riconsiderazione del del riconsiderazione la attraverso storici nuclei per la mobilità adeguata, rendendo facilmente rendendofacilmente adeguata, mobilità la per e fruibilità dei servizi pubblici e privati di utilit di privati e pubblici servizi dei fruibilità e specificità territoriali proprie dei diversi centri e e centri diversi dei proprie territoriali specificità dell’abitare” sul generico obiettivo di soddisfare soddisfare di obiettivo generico sul dell’abitare” produrre una positiva ricaduta socio-economica socio-economica ricaduta unapositiva produrre nuove aree a verde pubblico, parcheggi, arredo parcheggi,arredo pubblico, verde a nuovearee ambientale, favorendo una migliore accessibilità accessibilità migliore una favorendo ambientale, Attivare politiche della casa innovative, capaci di di capaci innovative, casa della politiche Attivare urbanistico del contesto migliorandone la qualità qualità la migliorandone contesto del urbanistico produttiva dei siti, dei processi di trasformazione trasformazione di processi dei siti, dei produttiva infrastrutturale rimuovendo elementi di disagio e e disagio di elementi rimuovendo infrastrutturale

Riduzione del numero di superamenti delle soglie di breve periodo per PM10       

Miglioramento della conoscenza dell’inquinamento di punta da O 3       

Riduzione del numero di superamenti delle soglie di breve periodo per O 3       

Miglioramento della conoscenza del sistema idrologico della Provincia       

Razionalizzazione dei consumi agricoli, civili e industriali       

Garanzia del deflusso minimo vitale dei corsi d’acqua        Miglioramento della qualità delle acque superficiali e raggiungimento degli obiettivi di qualità ambientale in tutti i tratti monitorati        Miglioramento della qualità dei laghi e raggiungimento degli obiettivi di qualità ambientale       

Miglioramento della qualità delle acque sotterranee e rispetto dei limiti previsti dal DM 471/99       

Miglioramento della rete fognaria       

Considerazione delle varie problematiche legate alla presenza di falde superficiali nella progettazione di opere ed edifici.        Considerazione dell’impatto ambientale sul comparto acqua generato dai cantieri edili e dalla realizzazione di grandi opere pubbliche        Garanzia dell’idoneità qualitativa, della disponibilità quantitativa e della tutela dall’inquinamento       

Riduzione del consumo di suolo       

Miglioramento dell’integrazione fra attività produttive e ambiente       

Individuazione, bonifica e/o messa in sicurezza dei siti contaminati, nel rispetto dei limiti previsti dal D. Lgs. 152/2006       

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OBIETTIVI GENERALI à DEL DOCUMENTO DI PIANO

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generale

territorio sul

“case” di bisogno il commercializzazione commercializzazione OBIETTIVI DELLA qualità degli insediamenti degli qualità

PIANIFICAZIONE SOVRAORDINATA e promozione di processi dei e accessibili tutti gli ambiti urbanizzati urbanizzati ambiti gli tutti accessibili e la vivibilità privilegiando “la qualità qualità “la privilegiando vivibilità la e di degrado urbanistico, territoriale ed territoriale urbanistico, degrado di loro ruolo, nell’ottica di una maggiore maggiore una di nell’ottica ruolo, loro Riorganizzare il sistema insediativo ed ed insediativo sistema il Riorganizzare Recuperare e rafforzare le rafforzare e Recuperare le e identità intervento di valenza culturale in grado di di grado in culturale valenza di intervento integrazione di funzioni, infrastrutture e di di e infrastrutture funzioni, di integrazione rimodellarsi in funzione del mutamento della mutamento della del funzione in rimodellarsi domanda e in grado di integrarsi nell’assetto nell’assetto integrarsi di grado in domanda e Dotare il territorio di una rete infrastrutturale infrastrutturale unarete di territorio il Dotare Migliorare la qualità urbana e ambientale con ambientale e urbana qualità la Migliorare Sostenere l’agricoltura legata ai prodotti tipici tipici prodotti ai legata l’agricoltura Sostenere del territorio puntando ad una riqualificazione unariqualificazione ad puntando territorio del Assumere la tutela del paesaggio anche come come anche paesaggio del tutela la Assumere nuclei storici attraverso la riconsiderazione del del riconsiderazione la attraverso storici nuclei per la mobilità adeguata, rendendo facilmente rendendofacilmente adeguata, mobilità la per e fruibilità dei servizi pubblici e privati di utilit di privati e pubblici servizi dei fruibilità e specificità territoriali proprie dei diversi centri e e centri diversi dei proprie territoriali specificità dell’abitare” sul generico obiettivo di soddisfare soddisfare di obiettivo generico sul dell’abitare” produrre una positiva ricaduta socio-economica socio-economica ricaduta unapositiva produrre nuove aree a verde pubblico, parcheggi, arredo parcheggi,arredo pubblico, verde a nuovearee ambientale, favorendo una migliore accessibilità accessibilità migliore una favorendo ambientale, Attivare politiche della casa innovative, capaci di di capaci innovative, casa della politiche Attivare urbanistico del contesto migliorandone la qualità qualità la migliorandone contesto del urbanistico produttiva dei siti, dei processi di trasformazione trasformazione di processi dei siti, dei produttiva infrastrutturale rimuovendo elementi di disagio e e disagio di elementi rimuovendo infrastrutturale

Riduzione e ottimizzazione dell’uso dei prodotti fitosanitari in agricoltura       

Miglioramento dell’assetto idrogeologico del territorio e sua progressiva messa in sicurezza       

Miglioramento della qualità del territorio       

Tutela e valorizzazione delle risorse idriche sotterranee       

Stabilizzazione e progressiva riduzione della produzione procapite dei rifiuti urbani       

Corretta individuazione dei trend nella produzione dei rifiuti speciali       

Stabilizzazione e progressiva riduzione della produzione di rifiuti speciali       

Completa attivazione delle raccolte selettive dei rifiuti urbani        Riduzi one dell’utilizzo della discarica che dovrà essere limitato allo smaltimento dei soli rifiuti non altrimenti recuperabili sia in forma di materia che di energia        Perseguimento del soddisfacimento del fabbisogno di energia nel quadro della più generale pianificazione energetica regionale, avendo cura di garantire la sostenibilità ambientale di eventuali nuovi impianti, con una adeguata e razionale        ripartizione nel territorio in accordo con le più complesse politiche di programmazione territoriale Riduzione dei consumi energetici delle attività presenti sul territorio       

Aumento dell’efficienza energetica degli edifici, dei veicoli e degli elettrodomestici       

Riduzione delle emissioni di gas serra       

Incremento della biodiversità       

Riduzione dello sfruttamento del territorio       

Riduzione al minimo dell’impatto ambientale lungo il corridoio infrastrutturale       

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“case” di bisogno il commercializzazione commercializzazione OBIETTIVI DELLA qualità degli insediamenti degli qualità

PIANIFICAZIONE SOVRAORDINATA e promozione di processi dei e accessibili tutti gli ambiti urbanizzati urbanizzati ambiti gli tutti accessibili e la vivibilità privilegiando “la qualità qualità “la privilegiando vivibilità la e di degrado urbanistico, territoriale ed territoriale urbanistico, degrado di loro ruolo, nell’ottica di una maggiore maggiore una di nell’ottica ruolo, loro Riorganizzare il sistema insediativo ed ed insediativo sistema il Riorganizzare Recuperare e rafforzare le rafforzare e Recuperare le e identità intervento di valenza culturale in grado di di grado in culturale valenza di intervento integrazione di funzioni, infrastrutture e di di e infrastrutture funzioni, di integrazione rimodellarsi in funzione del mutamento della mutamento della del funzione in rimodellarsi domanda e in grado di integrarsi nell’assetto nell’assetto integrarsi di grado in domanda e Dotare il territorio di una rete infrastrutturale infrastrutturale unarete di territorio il Dotare Migliorare la qualità urbana e ambientale con ambientale e urbana qualità la Migliorare Sostenere l’agricoltura legata ai prodotti tipici tipici prodotti ai legata l’agricoltura Sostenere del territorio puntando ad una riqualificazione unariqualificazione ad puntando territorio del Assumere la tutela del paesaggio anche come come anche paesaggio del tutela la Assumere nuclei storici attraverso la riconsiderazione del del riconsiderazione la attraverso storici nuclei per la mobilità adeguata, rendendo facilmente rendendofacilmente adeguata, mobilità la per e fruibilità dei servizi pubblici e privati di utilit di privati e pubblici servizi dei fruibilità e specificità territoriali proprie dei diversi centri e e centri diversi dei proprie territoriali specificità dell’abitare” sul generico obiettivo di soddisfare soddisfare di obiettivo generico sul dell’abitare” produrre una positiva ricaduta socio-economica socio-economica ricaduta unapositiva produrre nuove aree a verde pubblico, parcheggi, arredo parcheggi,arredo pubblico, verde a nuovearee ambientale, favorendo una migliore accessibilità accessibilità migliore una favorendo ambientale, Attivare politiche della casa innovative, capaci di di capaci innovative, casa della politiche Attivare urbanistico del contesto migliorandone la qualità qualità la migliorandone contesto del urbanistico produttiva dei siti, dei processi di trasformazione trasformazione di processi dei siti, dei produttiva infrastrutturale rimuovendo elementi di disagio e e disagio di elementi rimuovendo infrastrutturale

Riduzione degli impatti ambientali in agricoltura       

Incremento della biodiversità nello spazio urbano        Rafforzamento e ricostruzione delle relazioni ecologiche e paesistiche tra le aree protette e tra queste e il contesto circostante        Costruzione della rete ecologica come indicato nel PTCP       

Ricognizione ed integrazione delle conoscenze e degli studi esistenti       

Incremento della sensibilità ecologica e della visione sistemica dell’ambiente, intervenendo a tutti i livelli       

Rispetto dei valori limite di emissione sonora da strade e controllo delle emissioni acustiche dei veicoli       

Rispetto dei valori limite di emissione sonora da aeroporti       

Limitazione dell’inquinamento acustico nelle aree residenziali       

Attuazione di interventi locali finalizzati alla conoscenza in merito all’esposizione della popolazione al rumore da traffico       

Creazione di una rete di monitoraggio del rumore ferroviario e delle attività produttive       

Incremento della conoscenza dell’esposizione della popolazione ai campi ELF nelle situazioni maggiormente critiche       

Approfondimento della conoscenza dell’esposizione della popolazione al radon       

Incremento della consapevolezza della popolazione in merito ai rischi connessi con l’esposizione al radon       

Attuazione di interventi finalizzati alla promozione di una mobilità urbana sostenibile       

Promozione dell’uso della bicicletta come mezzo di trasporto alternativo       

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OBIETTIVI GENERALI à DEL DOCUMENTO DI PIANO

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“case” di bisogno il commercializzazione commercializzazione OBIETTIVI DELLA qualità degli insediamenti degli qualità

PIANIFICAZIONE SOVRAORDINATA e promozione di processi dei e accessibili tutti gli ambiti urbanizzati urbanizzati ambiti gli tutti accessibili e la vivibilità privilegiando “la qualità qualità “la privilegiando vivibilità la e di degrado urbanistico, territoriale ed territoriale urbanistico, degrado di loro ruolo, nell’ottica di una maggiore maggiore una di nell’ottica ruolo, loro Riorganizzare il sistema insediativo ed ed insediativo sistema il Riorganizzare Recuperare e rafforzare le rafforzare e Recuperare le e identità intervento di valenza culturale in grado di di grado in culturale valenza di intervento integrazione di funzioni, infrastrutture e di di e infrastrutture funzioni, di integrazione rimodellarsi in funzione del mutamento della mutamento della del funzione in rimodellarsi domanda e in grado di integrarsi nell’assetto nell’assetto integrarsi di grado in domanda e Dotare il territorio di una rete infrastrutturale infrastrutturale unarete di territorio il Dotare Migliorare la qualità urbana e ambientale con ambientale e urbana qualità la Migliorare Sostenere l’agricoltura legata ai prodotti tipici tipici prodotti ai legata l’agricoltura Sostenere del territorio puntando ad una riqualificazione unariqualificazione ad puntando territorio del Assumere la tutela del paesaggio anche come come anche paesaggio del tutela la Assumere nuclei storici attraverso la riconsiderazione del del riconsiderazione la attraverso storici nuclei per la mobilità adeguata, rendendo facilmente rendendofacilmente adeguata, mobilità la per e fruibilità dei servizi pubblici e privati di utilit di privati e pubblici servizi dei fruibilità e specificità territoriali proprie dei diversi centri e e centri diversi dei proprie territoriali specificità dell’abitare” sul generico obiettivo di soddisfare soddisfare di obiettivo generico sul dell’abitare” produrre una positiva ricaduta socio-economica socio-economica ricaduta unapositiva produrre nuove aree a verde pubblico, parcheggi, arredo parcheggi,arredo pubblico, verde a nuovearee ambientale, favorendo una migliore accessibilità accessibilità migliore una favorendo ambientale, Attivare politiche della casa innovative, capaci di di capaci innovative, casa della politiche Attivare urbanistico del contesto migliorandone la qualità qualità la migliorandone contesto del urbanistico produttiva dei siti, dei processi di trasformazione trasformazione di processi dei siti, dei produttiva infrastrutturale rimuovendo elementi di disagio e e disagio di elementi rimuovendo infrastrutturale

Promozione dell’uso del Trasporto Pubblico Locale       

Riduzione e prevenzione della domanda di mobilità       

Riduzione dei fattori di rischio nell’uso delle strutture viarie       

Piano Provinciale di Gestione Rifiuti della Provincia di Bergamo

Contenimento della produzione di rifiuti       

Recupero materia       

Recupero energetico       

Contenimento fabbisogno discarica       

Armonia con politiche ambientali locali e globali       

Conseguimento di migliori prestazioni energetico-ambientali rispetto all’attuale sistema       

Contenimento dei costi del sistema di gestione, anche attraverso azioni della Provincia       

Rilancio del processo di presa di coscienza da parte dei cittadini della necessità di una gestione sostenibile dei rifiuti.       

Solidità complessiva del sistema inclusa la dotazione delle potenzialità impiantistiche per la sussidiarietà interprovinciale.       

Gestione dei rifiuti speciali       

Piano Territoriale di Coordinamento del Parco Adda Nord

Conservazione dei valori naturalistici e paesistici.       

ecogestioni srl – via Solferino 3/A, 25122 Brescia Pag. 38 VAS – COMUNE Capriate San Gervasio (BG) Rapporto Ambientale

OBIETTIVI GENERALI à DEL DOCUMENTO DI PIANO

urbano

generale

territorio sul

“case” di bisogno il commercializzazione commercializzazione OBIETTIVI DELLA qualità degli insediamenti degli qualità

PIANIFICAZIONE SOVRAORDINATA e promozione di processi dei e accessibili tutti gli ambiti urbanizzati urbanizzati ambiti gli tutti accessibili e la vivibilità privilegiando “la qualità qualità “la privilegiando vivibilità la e di degrado urbanistico, territoriale ed territoriale urbanistico, degrado di loro ruolo, nell’ottica di una maggiore maggiore una di nell’ottica ruolo, loro Riorganizzare il sistema insediativo ed ed insediativo sistema il Riorganizzare Recuperare e rafforzare le rafforzare e Recuperare le e identità intervento di valenza culturale in grado di di grado in culturale valenza di intervento integrazione di funzioni, infrastrutture e di di e infrastrutture funzioni, di integrazione rimodellarsi in funzione del mutamento della mutamento della del funzione in rimodellarsi domanda e in grado di integrarsi nell’assetto nell’assetto integrarsi di grado in domanda e Dotare il territorio di una rete infrastrutturale infrastrutturale unarete di territorio il Dotare Migliorare la qualità urbana e ambientale con ambientale e urbana qualità la Migliorare Sostenere l’agricoltura legata ai prodotti tipici tipici prodotti ai legata l’agricoltura Sostenere del territorio puntando ad una riqualificazione unariqualificazione ad puntando territorio del Assumere la tutela del paesaggio anche come come anche paesaggio del tutela la Assumere nuclei storici attraverso la riconsiderazione del del riconsiderazione la attraverso storici nuclei per la mobilità adeguata, rendendo facilmente rendendofacilmente adeguata, mobilità la per e fruibilità dei servizi pubblici e privati di utilit di privati e pubblici servizi dei fruibilità e specificità territoriali proprie dei diversi centri e e centri diversi dei proprie territoriali specificità dell’abitare” sul generico obiettivo di soddisfare soddisfare di obiettivo generico sul dell’abitare” produrre una positiva ricaduta socio-economica socio-economica ricaduta unapositiva produrre nuove aree a verde pubblico, parcheggi, arredo parcheggi,arredo pubblico, verde a nuovearee ambientale, favorendo una migliore accessibilità accessibilità migliore una favorendo ambientale, Attivare politiche della casa innovative, capaci di di capaci innovative, casa della politiche Attivare urbanistico del contesto migliorandone la qualità qualità la migliorandone contesto del urbanistico produttiva dei siti, dei processi di trasformazione trasformazione di processi dei siti, dei produttiva infrastrutturale rimuovendo elementi di disagio e e disagio di elementi rimuovendo infrastrutturale Progressiva armonizzazione della pianificazione delle aree di confine c on quella delle aree incluse nel perimetro del parco, allo scopo di dotare l’intero territorio di analoghe prestazioni qualitative, specie laddove sussistono significative        connessioni con l’ambiente fluviale. Tutela delle aree verdi pubbliche e private e le essenze arboree di rilevanza ambientale.       

Salvaguardia delle aree boscate esistenti nonché delle aree con destinazione agricolo-boschiva.        Verifica che le attività industriali, con esclusione dell’artigianato n on nocivo all’igiene e alla salute pubblica, nonché preesistente o connesso ad esigenze che non possono essere diversamente soddisfatte, siano collocate a congrua        distanza dai confini del parco, a meno che non vi siano possibilità alternative da motivarsi specificatamente. Particolare attenzione alle caratteristiche geomorfologiche del terreno con tutela specifica dell’assetto idrogeologico.       

Piano Cave della Provincia di Bergamo Uso controllato delle risorse, nel rispet to dell’ambiente e del paesaggio, garantendo, una volta cessata l’attività estrattiva, la possibilità di riqualificazione dei siti attraverso il coordinamento degli interessi di carattere pubblico e        privato del territorio. Piano di Miglioram ento Ambientale a fini faunistici della Provincia di Bergamo

Creazione e mantenimento di paesaggi agrari ad alto valore ambientale.       

Potenziare la diversificazione agraria ed ambientale.       

Miglioramento dell’ecomosaico forestale.       

Potenziare e/o migliorare le risorse forestali e agroforestali.       

Costituire o conservare popolazioni stabili delle specie d’interesse gestionale.       

Conservazione delle specie d’interesse naturalistico.       

Creare o mantenere aree idonee alla sosta o svernamento delle specie migratrici.        ecogestioni srl – via Solferino 3/A, 25122 Brescia Pag. 39 VAS – COMUNE Capriate San Gervasio (BG) Rapporto Ambientale

OBIETTIVI GENERALI à DEL DOCUMENTO DI PIANO

urbano

generale

territorio sul

“case” di bisogno il commercializzazione commercializzazione OBIETTIVI DELLA qualità degli insediamenti degli qualità

PIANIFICAZIONE SOVRAORDINATA e promozione di processi dei e accessibili tutti gli ambiti urbanizzati urbanizzati ambiti gli tutti accessibili e la vivibilità privilegiando “la qualità qualità “la privilegiando vivibilità la e di degrado urbanistico, territoriale ed territoriale urbanistico, degrado di loro ruolo, nell’ottica di una maggiore maggiore una di nell’ottica ruolo, loro Riorganizzare il sistema insediativo ed ed insediativo sistema il Riorganizzare Recuperare e rafforzare le rafforzare e Recuperare le e identità intervento di valenza culturale in grado di di grado in culturale valenza di intervento integrazione di funzioni, infrastrutture e di di e infrastrutture funzioni, di integrazione rimodellarsi in funzione del mutamento della mutamento della del funzione in rimodellarsi domanda e in grado di integrarsi nell’assetto nell’assetto integrarsi di grado in domanda e Dotare il territorio di una rete infrastrutturale infrastrutturale unarete di territorio il Dotare Migliorare la qualità urbana e ambientale con ambientale e urbana qualità la Migliorare Sostenere l’agricoltura legata ai prodotti tipici tipici prodotti ai legata l’agricoltura Sostenere del territorio puntando ad una riqualificazione unariqualificazione ad puntando territorio del Assumere la tutela del paesaggio anche come come anche paesaggio del tutela la Assumere nuclei storici attraverso la riconsiderazione del del riconsiderazione la attraverso storici nuclei per la mobilità adeguata, rendendo facilmente rendendofacilmente adeguata, mobilità la per e fruibilità dei servizi pubblici e privati di utilit di privati e pubblici servizi dei fruibilità e specificità territoriali proprie dei diversi centri e e centri diversi dei proprie territoriali specificità dell’abitare” sul generico obiettivo di soddisfare soddisfare di obiettivo generico sul dell’abitare” produrre una positiva ricaduta socio-economica socio-economica ricaduta unapositiva produrre nuove aree a verde pubblico, parcheggi, arredo parcheggi,arredo pubblico, verde a nuovearee ambientale, favorendo una migliore accessibilità accessibilità migliore una favorendo ambientale, Attivare politiche della casa innovative, capaci di di capaci innovative, casa della politiche Attivare urbanistico del contesto migliorandone la qualità qualità la migliorandone contesto del urbanistico produttiva dei siti, dei processi di trasformazione trasformazione di processi dei siti, dei produttiva infrastrutturale rimuovendo elementi di disagio e e disagio di elementi rimuovendo infrastrutturale

Creazione di reti ecologiche a scala di istituti di protezione faunistica.        Implementazione di progetti o programmi di sensibilizzazio ne e divulgazione riguardo la tematica fauna e territorio da parte degli ambiti di gestione.       

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6. DEFINIZIONE DELLE ALTERNATIVE

La definizione delle possibili alternative di piano scaturisce da:  analisi ambientale e territoriale di dettaglio;  definizione degli obiettivi ambientali specifici del DdP;  individuazione delle linee d'azione e delle possibili misure alternative per raggiungerli.

Tra le alternative possibili va poi scelta l’alternativa di intervento migliore dal punto di vista della sostenibilità ambientale, valutata tenendo conto dello scenario emerso dalla fase di analisi ambientale del territorio, dei vincoli e delle criticità presenti, degli obiettivi della pianificazione sovraordinata e delle linee strategiche del Piano, nonché delle osservazioni o delle proposte delle parti interessate, raccolte nella fase delle consultazioni preliminari. Il Piano dovrebbe quindi essere scomposto per scelte rilevanti e per ciascuna di esse il processo di VAS prevede la presentazione e il confronto di alternative, compresa l’alternativa zero, cioè quella che esclude ogni intervento di modifica della situazione attuale. Non sempre è possibile confrontare un numero elevato di alternative soprattutto quando si progetta lo sviluppo di un’area già esistente ove quindi il confronto si basa esclusivamente sull’intervenire/non intervenire salvo poi entrare nello specifico delle modalità di attuazione dell’intervento stesso. Considerando quanto appena detto, unitamente alla ormai solida realtà territoriale del comune di Capriate San Gervasio e alla filosofia tendenzialmente conservativa e valorizzativa del nuovo PGT, si è deciso di procedere limitando il confronto tra: - l’ alternativa zero , cioè la scelta di non attuare le strategie del DdP e quindi non intervenire sul territorio, lasciando il regime urbanistico del PRG in vigore; - l’ alternativa una , cioè l’alternativa operativa rappresentata dalle azioni del DdP stesso.

Questa scelta deriva dalla consapevolezza di come le trasformazioni previste dal DdP siano orientate prevalentemente verso azioni di recupero e valorizzazione dell’esistente, di ricucitura del tessuto urbano e di completamento delle porosità presenti nel tessuto urbano non ancora edificate. Tuttavia risulta sicuramente significativo poter tratteggiare brevemente lo scenario rappresentato dall’alternativa zero, in modo da comprendere la probabile evoluzione dei sistemi analizzati (territoriale, ambientale-paesistico, economico) senza l’attuazione del DdP. Essa assume il suo significato proprio solo nella considerazione di non attuazione degli ambiti di trasformazione e delle azioni previste dal DP del PGT.

6.1 Alternativa zero

Il comune di Capriate San Gervasio non presenta particolari situazioni di criticità, se non quelli legati ad alcuni aspetti della viabilità stradale. Si ritiene importante poter tratteggiare in modo più approfondito e puntuale gli elementi che potrebbero essere potenzialmente caratterizzati da un’evoluzione negativa, senza l’attuazione delle strategie del DdP. Partendo dal presupposto che le scelte di piano proposte e quindi le azioni che si intendono attuare al fine di raggiungere gli obiettivi strategici del DdP, hanno come denominatore comune lo sviluppo sostenibile ed il suo raggiungimento, sono stati individuati sei principali elementi che si ritiene importante analizzare rispetto alla definizione dell’Alternativa zero.

Tali elementi sono sintetizzati nella tabella riportata in seguito.

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Temi di cui si analizza l’evoluzione senza Commenti l’attuazione del Piano Alternativa Zero Le NTA del Piano delle Regole relative alla tutela dei centri storici, introdotte dal PGT, definiscono delle modalità di intervento maggiormente tutelanti rispetto a quelle del PRG vigente, sia sotto l’aspetto architettonico che sotto l’aspetto ambientale. Si tratta quindi di attuare delle scelte di trasformazione del territorio che Valorizzazione e tutela possano portare ad una situazione di maggiore leggibilità delle preesistenze dei centri storici storiche, attraverso azioni di mantenimento degli impianti urbanistici originari e dei caratteri architettonici, nel rispetto del valore storico-culturale e ambientale del centro storico stesso e degli edifici che lo compongono, in particolare dell’importante patrimonio storico costituito dal villaggio operaio di Crespi d’Adda. Le previsioni insediative mirano principalmente alla necessità di rispondere alla domanda endogena di nuove famiglie che nasce in particolare dai giovani originari di Capriate. Si ritiene determinante fornire una risposta concreta alla domanda locale di Adeguamento dell’offerta alloggi, al fine di favorire una comunità socialmente viva, impedendo residenziale alle l’emigrazione dei giovani a causa della mancanza di alloggi, nel rispetto dei previsioni di crescita criteri di sostenibilità. endogena della La mancata realizzazione di questa strategia e quindi la disattesa di una popolazione. richiesta insediativa da parte dei giovani del comune potrebbe avere risultati futuri di criticità dal punto di vista demografico e umano (progressivo ulteriore invecchiamento della popolazione del comune, con aumento dell’indice di vecchiaia e di dipendenza). Il nuovo strumento di governo del territorio si pone la finalità di incentivare il sistema turistico come complementare al settore terziario, soprattutto nell’ottica di adeguamento dei servizi in funzione delle importanti evoluzioni territoriali in atto (Pedemonatana, Minitali, …), nonché di risposta ad Sistema turistico e esigenze endogene della popolazione più anziana o in difficoltà (vedi ATT1). terziario La mancata attuazione delle scelte di piano ostacolerebbe:  lo sviluppo di una politica di recupero delle aree ambientali e paesistiche da valorizzare, impedendo così un potenziale sviluppo dell’attività economica del territorio;  l’occasione di uno sviluppo di nuovo turismo sostenibile. La realizzazione del Piano porta, più che ad un incremento delle aree a servizi, ad un loro adeguamento in funzione della necessità di mantenere gli Aree a servizi o a attuali livelli di qualità garantiti. standard Ciò sicuramente qualifica il contesto territoriale, garantendo alla collettività una sempre maggiore e adeguata presenza di dotazioni di interesse pubblico. L’attuazione del nuovo piano prevede, attraverso i meccanismi di perequazione, un generale miglioramento della viabilità di accesso alle aree residenziali e di collegamento di queste con i principali poli di servizi. E’ inoltre previsto un potenziamento della rete ciclo-pedonale, quale rete di importanza primaria, per ciò che riguarda l’accessibilità ai servizi, e la fruizione territoriale in generale. Mobilità La mancata attuazione delle nuove strategie di mobilità impedirebbe la possibilità di un miglioramento del sistema viario infrastrutturale, soprattutto di collegamento tra gli ambiti urbanizzati, e di conseguenza del miglioramento della qualità dell’ambiente urbano e dei cittadini, nonché un adeguamento alle evoluzioni del territorio attualmente in atto (Pedemontana, Minitalia, …) Verde fruibile, aree Il nuovo piano definisce una strategia di tutela e valorizzazione degli

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Temi di cui si analizza l’evoluzione senza Commenti l’attuazione del Piano Alternativa Zero agricole e parchi rurali elementi in oggetto promuovendo una opportuna regolamentazione, al fine di favorire e recuperare una situazione di equilibrio ambientale ed ecologico, invertendo la tendenza ad un progressivo depauperamento della biodiversità. In particolare è prevista la valorizzazione degli ambiti naturali in stretto rapporto con i corsi d’acqua (fiume Adda e Brembo) e la riqualificazione dell’edificato rurale all’interno degli ambiti agricoli. La mancata attuazione delle scelte di piano si pone in conflitto con gli indirizzi di sostenibilità dei piani sovracomunali, dei documenti internazionali e quindi con la promozione di strategie sostenibili locali, di carattere naturalistico, ambientale e paesaggistico. Il Piano prevede la riqualificazione delle aree produttive dimesse. Il Piano delle Regole darà indicazioni in merito al recupero delle situazioni identificate come incompatibili da un punto di vista urbanistico e ambientale. Riorganizzazione del La mancata attuazione delle scelte di piano impedirebbe la generale sistema produttivo riqualificazione della situazione attuale, che individua alcune situazioni di incompatibilità urbanistica in merito alla localizzazione delle aziende produttive presenti. Il piano si pone l’obiettivo di incentivare il risparmio di acqua ed energia attraverso una regolamentazione specifica in particolare per ciò che concerne Consumi energetici e il processo edilizio (vedi Regolamento Edilizio comunale). idrici La mancata attuazione di tali scelte si pone in conflitto con gli indirizzi di sostenibilità dei piani sovracomunali, dei documenti internazionali e quindi con la promozione di strategie sostenibili locali.

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6.2 Alternativa uno

Le 16 azioni di piano individuate compongono l’opzione operativa uno e mirano all’intervento strategico di trasformazione del territorio, al suo recupero, riqualificazione, potenziamento e alla sua tutela e valorizzazione. In questo senso la finalità dell’intervento dipende dall’azione di piano analizzata. Si riportano di seguito le azioni analizzate in precedenza:

Individuazione di ambiti soggetti a Piano di Recupero, finalizzati alla riqualificazione e/o A1 ristrutturazione urbanistica di aree dismesse o di ambiti produttivi in contrasto con le destinazioni circostanti. A2 Salvaguardare il sistema economico attraverso il mantenimento dell’occupazione nel territorio. A3 Riqualificazione dei nuclei storici. A4 Incentivazione dell’offerta turistica. A5 Adeguamento delle strutture residenziali per fa r fronte all’invecchiamento della popolazione.

A6 Limitare il consumo di suolo completando l’edificazione negli ambiti urbani di sottoutilizzo abitativo (lotti liberi).

Limitare il consumo di suolo: potenziamento dell’offerta residenziale attraverso A7 l’individuazione dei nuovi ambiti di espansione in aree già previste dal PRG vigente e comunque interne al tessuto urbano consolidato (individuati 7 ATR).

A8 Riorganizzazione del sistema delle aree verdi attrezzate e delle infrastrutture scolastiche. A9 Organizzazione delle aree per servizi negli ambiti di trasformazione e nei piani attuativi in genere.

A10 Attribuzione volumetrica di un indice di edificabilità alle aree per infrastrutture e servizi.

A11 Potenziamento dell’offerta di aree per nuove infra strutture viarie e per la sosta veicolare. A12 Potenziare le attrezzature ricreative di carattere speciale e di fruizione ambientale.

A13 Valorizzazione e tutela del patrimonio agricolo e degli ambiti naturali in stretto rapporto con i corsi d’acqua. A14 Valorizzazione del patrimonio storico ed ambientale costituito dal villaggio operaio di Crespi d’Adda. A15 Recupero e riqualificazione dell’edificato rurale e non rurale all’interno degli ambiti agricoli. A16 Difesa del suolo.

Si ritiene utile illustrare nel dettaglio le azioni di piano che comportano interventi di trasformazione del territorio: - 7 AT di natura residenziale; - 1 AT produttivo; - 3 AT a destinazione ricettiva (sanitaria-assistenziale, terziario-commerciale, residenza temporanea); - 1 AT agricolo a destinazione espositiva-didattica-commerciale.

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Di seguito sono riportate le schede descrittive, in cui vengono sintetizzate le caratteristiche degli ambiti di trasformazione in progetto, mediante le informazioni ricavate dal Documento di Piano e dalle relative Norme Tecniche di Attuazione. La scheda, da un punto di vista metodologico, si compone delle seguenti sezioni. Nel complesso vengono definiti:  da un punto di vista grafico: la localizzazione dell’ambito di trasformazione sulla Tavola delle previsioni urbanistiche;  da un punto di vista quantitativo: i parametri essenziali di trasformazione del territorio (superficie territoriale e zonale edificabile; volumetria edificabile; altezza massima; ecc);  da un punto di vista qualitativo e descrittivo del comparto: vengono evidenziate le destinazioni previste e quelle non ammesse e descritte eventuali prescrizioni specifiche per la progettazione e l’attuazione. Nell’ambito della valutazione di ciascun AT verranno definite, se necessario, ulteriori prescrizioni finalizzate alla tutela ambientale, paesaggistica, storico-monumentale, ecologica, geologica, idrogeologica e sismica. Di seguito si riportano i dati riassuntivi degli AT:

Prospetto degli ambiti di trasformazione ( Fonte: Relazione del Documento di Piano ): Superficie Superficie Volumetria edificabile (m 3) Funzione 2 Ambito territoriale* zonale Consistenza (m slp) (per 2 2 prevalente (m ) edificabile (m ) destinazioni non residenziali) ATR1 8.025 4.238 Residenziale 5.086

ATR2 5.646 3.838 Residenziale 4.606

ATR3 18.535 15.498 Residenziale 15.498

ATR4 6.483 4.138 Residenziale 4.966

ATR5 53.387 23.684 Residenziale 28.421

ATR6 3.349 2.495 Residenziale 2.994

ATR7 12.132 3.725 Residenziale 4.470

TOTALI 107.557 57.616 Residenziale 66.040

VOLUMETRIA MAX RESIDENZIALE ATTUABILE AL 2015 (m 3) 45.000

ATP1 54.469 26.512 Produttiva 21.210 Ricettivo-Sanitaria- ATT1 29.382 24.873 7.462 Assistenziale Terziario- ATT2 9.275 9.275 4.637 Commerciale Ricettiva-Residence- ATT3 20.518 20.518 Residenza 6.155 temporanea Agricola-Espositiva- AT-AGR 62.687 45.368 Didattica- Da definire Commerciale * Dalla superficie territoriale sono escluse le aree destinate a verde privato

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Gli AT individuati non producono effetti diretti sul regime giuridico dei suoli, in quanto acquisiscono efficacia tramite l’approvazione dei Piani Attuativi obbligatori previsti per definire con dettaglio gli interventi e le trasformazioni del territorio.

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Inquadramento degli Ambiti di Trasformazione – Tavola 1/2

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Inquadramento degli Ambiti di Trasformazione – Tavola 2/2

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Ambito di trasformazione residenziale – ATR 1

L’ambito è localizzato nella zona nord del territorio comunale, lungo una delle strade principali che portano verso il centro abitato di Capriate San Gervasio. L’ambito si inserisce in un contesto contiguo già urbanizzato e confina:  a nord con la strada, oltre la quale è presente un’area urbanizzata residenziale;  a est con la strada, oltre la quale è presente un’area verde interna all’ambito urbanizzato;  a sud con un’area urbanizzata a destinazione prevalentemente produttiva;  a ovest con un tessuto insediativo consolidato. La finalità dell’ambito è quella di consentire il completamento del tessuto urbano contribuendo al soddisfacimento della domanda di edilizia residenziale. In particolare trattasi di un piano attuativo già previsto dal PRG, che ha mutato la sua destinazione prevista da produttiva, commerciale o agricola produttiva a residenziale, mantenendo la dotazione di aree per attrezzature.

COMUNE DI CAPRIATE SAN AMBITO DI TRASFORMAZIONE ATR1 GERVASIO

Previsioni urbanistiche da PGT Uso del suolo attuale

Localizzazione da ortofoto

DESTINAZIONE PREVISTA RESIDENZIALE DESTINAZIONI NON AMMESSE Produttiva – agricola produttiva SUPERFICIE TERRITORIALE 8.025 mq SUPERFICIE ZONALE EDI FICABILE 4.238 mq VOLUMETRIA EDIFICABILE 5.086 mc ALTEZZA MASSIMA H = 9,00 m Af = 30 % ALTRI PARAMETRI posti auto privati = 2/alloggio ecogestioni srl – via Solferino 3/A, 25122 Brescia Pag. 49 VAS – COMUNE Capriate San Gervasio (BG) Rapporto Ambientale

Procedere con l’adeguamento (a carico dell’ambito) della viabilità di accesso individuata in cartografia. Dovranno PRESCRIZIONI SPECIFICHE inoltre essere attuati gli interventi di mitigazione previsti in PER LA PROGETTAZIONE E cartografia, realizzando idonee mascherature e filtri L’ATTUAZIONE acustici a protezione del nastro stradale; nello specifico, la realizzazione di una fascia alberata di mitigazione degli impatti acustici prodotti dalla strada provinciale.

ecogestioni srl – via Solferino 3/A, 25122 Brescia Pag. 50 VAS – COMUNE Capriate San Gervasio (BG) Rapporto Ambientale

Ambito di trasformazione residenziale – ATR 2

L’ambito è localizzato nella zona centro-nord del territorio comunale, nei pressi di un’ampia zona destinata a verde libero. L’ambito si inserisce in un contesto contiguo già urbanizzato e confina con:  a nord con la strada, oltre la quale è presente un’area residenziale;  a est con un’area a verde libero;  a sud con un’area verde incolta, oltre la quale è presente un’area residenziale;  a ovest con un’area destinata a residenziale. La finalità dell’ambito è quella di consentire il completamento del tessuto urbano contribuendo al soddisfacimento della domanda di edilizia residenziale. L’area è attualmente classificata come per attrezzature e servizi pubblici di previsione secondo gli strumenti urbanistici ed ha quindi mutato la sua destinazione in residenziale, pur mantenendo una porzione adibita a sosta veicolare.

COMUNE DI CAPRIATE AMBITO DI TRASFORMAZIONE ATR2 SAN GERVASIO

Previsioni urbanistiche da PGT Uso del suolo attuale

Localizzazione da ortofoto

DESTINAZIONE PREVISTA RESIDENZIALE DESTINAZIONI NON AMMESSE Produttiva – agricola produttiva SUPERFICIE TERRITORIALE 5.646 mq SUPERFICIE ZONALE EDIFICABILE 3.838 mq VOLUMETRIA EDIFICABILE 4.606 mc ALTEZZA MASSIMA H = 9,00 m Af = 15% ALTRI PARAMETRI posti auto privati = 2/alloggio PRESCRIZIONI SPECIFICHE Realizzazione delle infrastrutture di interesse pubblico

ecogestioni srl – via Solferino 3/A, 25122 Brescia Pag. 51 VAS – COMUNE Capriate San Gervasio (BG) Rapporto Ambientale

PER LA PROGETTAZIONE E indicate i n cartografia. L’ATTUAZIONE Non si prevedono particolari opere di mitigazione degli impatti, in quanto l’area è priva di significative valenze ambientali, al contrario la sua attuazione consentirà la realizzazione ed il completamento di opere infrastrutturali e di servizio poste a carico dell’attuatore dell’ambito stesso.

ecogestioni srl – via Solferino 3/A, 25122 Brescia Pag. 52 VAS – COMUNE Capriate San Gervasio (BG) Rapporto Ambientale

Ambito di trasformazione residenziale – ATR 3

L’ambito è localizzato nella zona centro-nord del territorio comunale, lungo il confine comunale di Capriate San Gervasio con il comune di Brembate. L’ambito si inserisce in un contesto contiguo già urbanizzato e confina:  a nord e ad est con un’area verde incolta, oltre la quale è presente il tracciato stradale di una delle principali vie di comunicazione che porta verso il centro abitato di Capriate San Gervasio;  a sud con la strada, oltre la quale è presente una zona residenziale;  a ovest con un’area destinata a residenziale. La finalità dell’ambito è quella di consentire il completamento del tessuto urbano contribuendo al soddisfacimento della domanda di edilizia residenziale. Trattasi di area attualmente classificata come “aree verdi libere interne agli ambiti urbanizzati”, che muta quindi destinazione in residenziale, pur mantenendo una piccola porzione a nord dedicata ad aree verdi.

COMUNE DI CAPRIATE SAN AMBITO DI TRASFORMAZIONE ATR3 GERVASIO

Previsioni urbanistiche da PGT Uso del suolo attuale

Localizzazione da ortofoto DESTINAZIONE PREVISTA RESIDENZIALE DESTINAZIONI NON AMMESSE Commerciale – Produttiva – agricola produttiva SUPERFICIE TERRITORIALE 18.535 mq SUPERFICIE ZONALE EDIFICABILE 15.498 mq VOLUMETRIA EDIFICABILE 15.498 mc ALTEZZA MASSIMA H = 9,00 m Af = 30 % ALTRI PARAMETRI posti auto privati = 2/alloggio

ecogestioni srl – via Solferino 3/A, 25122 Brescia Pag. 53 VAS – COMUNE Capriate San Gervasio (BG) Rapporto Ambientale

Realizzazione delle infrastrutture di interesse pubblico indicate in cartografia. Non si prevedono particolari opere di mitigazione degli PRESCRIZIONI SPECIFICHE impatti, in quanto l’area è priva di significative valenze PER LA PROGETTAZIONE E ambientali, al contrario la sua attuazione consentirà la L’ATTUAZIONE realizzazione ed il completamento di opere infrastrutturali e di servizio poste a carico dell’attuatore dell’ambito stesso. È prevista tuttavia una fascia alberata, a protezione dell’area verde confinante.

ecogestioni srl – via Solferino 3/A, 25122 Brescia Pag. 54 VAS – COMUNE Capriate San Gervasio (BG) Rapporto Ambientale

Ambito di trasformazione residenziale – ATR 4

L’ambito è localizzato nella zona centrale del territorio comunale e si inserisce in un contesto contiguo già urbanizzato. L’ambito confina:  a nord con la strada, oltre la quale è presente una zona destinata a residenziale;  a est con la strada, oltre la quale è presente un’area urbanizzata residenziale;  a sud e ad ovest con una zona residenziale. La finalità dell’ambito è quella di consentire il completamento del tessuto urbano contribuendo al soddisfacimento della domanda di edilizia residenziale. L’ambito mantiene, rispetto alla classificazione di destinazione d’uso attuale, le caratteristiche di “area con potenzialità edificatoria a destinazione residenziale”, conservando le destinazioni anche delle porzioni adibite a viabilità e aree dedicate ad attrezzature e servizi pubblici.

COMUNE DI CAPRIATE SAN AMBITO DI TRASFORMAZIONE ATR4 GERVASIO

Previsioni urbanistiche da PGT Uso del suolo attuale

Localizzazione da ortofoto

DESTINAZIONE PREVISTA RESIDENZIALE DESTINAZIONI NON AMMESSE Commerciale – Produttiva – ag ricola produttiva SUPERFICIE TERRITORIALE 6.483 mq SUPERFICIE ZONALE EDIFICABILE 4.138 mq VOLUMETRIA EDIFICABILE 4.966 mc ALTEZZA MASSIMA H = 9,00 m Af = 30 % ALTRI PARAMETRI posti auto privati = 2/alloggio Migliorare l’accessibilità alla zona di intervento PRESCRIZIONI SPECIFICHE PER LA attraverso il potenziamento del sistema PROGETTAZIONE E L’ATTUAZIONE infrastrutturale come previsto in cartografia. ecogestioni srl – via Solferino 3/A, 25122 Brescia Pag. 55 VAS – COMUNE Capriate San Gervasio (BG) Rapporto Ambientale

Non si prevedono particolari opere di mitigazione degli impatti, in quanto l’area è priva di significative valenze ambientali, essendo totalmente inserita in un contesto completamente urbanizzato.

ecogestioni srl – via Solferino 3/A, 25122 Brescia Pag. 56 VAS – COMUNE Capriate San Gervasio (BG) Rapporto Ambientale

Ambito di trasformazione residenziale – ATR 5

L’ambito è localizzato nella zona est del territorio comunale, lungo il confine comunale di Capriate San Gervasio con il comune di Brembate. L’ambito si inserisce in un contesto contiguo già urbanizzato e confina:  a nord con un’area destinata a interesse pubblico e con il confine comunale, oltre il quale è presente un’area verde ad uso agricolo appartenente al comune di Brembate;  a est con il confine comunale, oltre il quale è presente un’area verde ad uso agricolo appartenente al comune di Brembate;  a sud e ad ovest con un’area residenziale. La finalità dell’ambito è quella di consentire, da un lato il completamento del tessuto urbano, contribuendo al soddisfacimento della domanda di edilizia residenziale, dall’altro l’acquisizione da parte della Pubblica Amministrazione di una vasta area da asservire all’ampliamento del centro sportivo comunale, adibita a verde pubblico. L’area, nella sua porzione sud è attualmente classificata come “area libera con potenzialità edificatoria residenziale”, mentre la porzione nord è un’”area per attrezzature e servizi pubblici in previsione dallo strumento urbanistico vigente”. L’ambito mantiene quindi le sue caratteristiche funzionali, integrandole con un’ampia porzione dedicata a verde pubblico.

COMUNE DI CAPRIATE SAN AMBITO DI TRASFORMAZIONE ATR5 GERVASIO

Previsioni urbanistiche da PGT Uso del suolo attuale

Localizzazione da ortofoto DESTINAZIONE PREVISTA RESIDENZIALE DESTINAZIONI NON AMMESSE Commerciale – Produttiva – agricola produttiva SUPERFICIE TERRITORIALE 53.387 mq SUPERFICIE ZONALE EDIFICABILE 23. 684 mq VOLUMETRIA EDIFICABILE 28.421 mc ALTEZZA MASSIMA H = 9,0 0 m ecogestioni srl – via Solferino 3/A, 25122 Brescia Pag. 57 VAS – COMUNE Capriate San Gervasio (BG) Rapporto Ambientale

Af = 30 % ALTRI PARAMETRI posti auto privati = 2/alloggio Garantire una corretta infrastrutturazione interna, completando il tessuto residenziale e consentendo PRESCRIZIONI SPECIFICHE al tempo stesso l’acquisizione da parte della PER LA PROGETTAZIONE E L’ATTUAZIONE Pubblica Amministrazione di quasi 23.000 mq di area verde funzionale all’ampliamento dell’adiacente centro sportivo comunale.

ecogestioni srl – via Solferino 3/A, 25122 Brescia Pag. 58 VAS – COMUNE Capriate San Gervasio (BG) Rapporto Ambientale

Ambito di trasformazione residenziale – ATR 6

L’ambito è localizzato nella zona centrale del territorio comunale, in prossimità del passaggio dell’autostrada A4. L’ambito si inserisce in un contesto contiguo già urbanizzato e confina:  a nord con un’area urbanizzata ad uso residenziale;  a est con una zona destinata ad uso residenziale;  a sud con un’area verde libera, oltre la quale è presente il tracciato dell’autostrada A4;  a ovest con la strada, oltre la quale è presente un’area urbanizzata ad uso residenziale. La finalità dell’ambito è quella di recuperare la funzione urbana dello stesso con destinazioni compatibili con il circostante tessuto residenziale. L’area è attualmente classificata come “libera, con potenzialità edificatorie a destinazione residenziale già previste dallo strumento urbanistico vigente”, non muta quindi la sua funzionalità.

COMUNE DI CAPRIATE AMBITO DI TRASFORMAZIONE ATR6 SAN GERVASIO

Previsioni urbanistiche da PGT Uso del suolo attuale

Localizzazione da ortofoto DESTINAZIONE PREVISTA RESIDENZIALE DESTINAZIONI NON AMMESSE Commerciale – Produttiva – agricola produttiva SUPERFICIE T ERRITORIALE 3.349 mq SUPERFICIE ZONALE EDIFICABILE 2.495 mq VOLUMETRIA EDIFICABILE 2.994 mc ALTEZZA MASSIMA H = 9,00 m Af = 30 % ALTRI PARAMETRI posti auto privati = 2/alloggio Garantire una corretta infrastrutturazione interna e PRESCRIZIONI SPECIFICHE realizzare apposite schermature arboree ed PER LA PROGETTAZIONE E L’ATTUAZIONE acustiche a difesa dall’asse autostradale. L’ambito è interno al corridoio ecologico ad alta ecogestioni srl – via Solferino 3/A, 25122 Brescia Pag. 59 VAS – COMUNE Capriate San Gervasio (BG) Rapporto Ambientale

antropizzazione previsto dalla Rete Ecologica Regionale e pertanto la sua realizzazione sarà subordinata alle prescrizioni della Valutazione di Incidenza che dovrà essere espletata in fase attuativa.

ecogestioni srl – via Solferino 3/A, 25122 Brescia Pag. 60 VAS – COMUNE Capriate San Gervasio (BG) Rapporto Ambientale

Ambito di trasformazione residenziale – ATR 7

L’ambito è localizzato nella zona ovest del territorio comunale, in prossimità del passaggio dell’autostrada A4 e nelle vicinanze del fiume Adda. L’ambito si inserisce in un contesto contiguo già urbanizzato e confina:  a nord con il centro storico di Capriate San Gervasio;  a est con un’area urbanizzata ad uso residenziale;  a sud con un’area verde libera, oltre la quale è presente il tracciato dell’autostrada A4;  a ovest con un’area verde ricompresa all’interno del perimetro del parco regionale dell’Adda Nord, oltre la quale è presente il Fiume Adda. La finalità dell’ambito è quella di recuperare la funzione urbana dello stesso con destinazioni compatibili con il circostante tessuto residenziale e di permettere l’acquisizione da parte della Pubblica Amministrazione delle aree necessarie all’ampliamento degli impianti sportivi dell’oratorio di Capriate San Gervasio (area a verde pubblico collocata a ovest). L’area è attualmente classificata come “libera, con potenzialità edificatorie a destinazione residenziale già previste dallo strumento urbanistico vigente”, nella sua porzione ovest e come “area per attrezzature e servizi pubblici in previsione”, nella sua porzione est. Quest’ultima destinazione viene quindi mutata in aree a verde pubblico, dedicate all’espansione dell’oratorio comunale.

COMUNE DI CAPRIATE AMBITO DI TRASFORMAZIONE ATR7 SAN GERVASIO

Previsioni urbanistiche da PGT Uso del suolo attuale

Localizzazione da ortofoto DESTINAZIONE PREVISTA RESIDENZIALE DESTINAZIONI NON AMMESSE Commerciale – Produttiva – agricola produttiva SUPERFICIE TERRITORIALE 12.132 mq SUPERFICIE ZONALE EDIFICABILE 3.725 mq VOLUMETRIA EDIFICABILE 4.470 mc

ecogestioni srl – via Solferino 3/A, 25122 Brescia Pag. 61 VAS – COMUNE Capriate San Gervasio (BG) Rapporto Ambientale

ALTEZZA MASSIMA H = 9,00 m Af = 30 % ALTRI PARAMETRI posti auto privati = 2/alloggio Garantire una corretta infrastrutturazione interna e realizzare apposite schermature arboree ed acustiche a difesa dall’asse autostradale. Permettere l’acquisizione da parte della Pubblica Amministrazione delle aree necessarie all’ampliamento degli impianti sportivi dell’oratorio di PRESCRIZIONI SPECIFICHE Capriate. PER LA PROGETTAZIONE E L’ATTUAZIONE L’ambito è interno al corridoio ecologico ad alta antropizzazione previsto dalla Rete Ecologica Regionale e pertanto la sua realizzazione sarà subordinata alle prescrizioni della Valutazione di Incidenza che dovrà essere espletata in fase attuativa.

ecogestioni srl – via Solferino 3/A, 25122 Brescia Pag. 62 VAS – COMUNE Capriate San Gervasio (BG) Rapporto Ambientale

Ambito di trasformazione produttiva – ATP 1

L’ambito è localizzato nella zona nord periferica del territorio comunale, lungo una delle strade principali che portano verso il centro abitato di Capriate San Gervasio. L’ambito confina:  a nord con una zona agricola a valenza produttiva;  a est e a sud con la strada, oltre la quale è presente un’area urbanizzata a destinazione produttiva;  a ovest con una zona agricola, in parte a valenza produttiva, in parte paesistico - ambientale. La finalità dell’ambito è quella di consentire il potenziamento del tessuto produttivo. L’area è attualmente classificata come “libera, con potenzialità edificatorie a destinazione produttiva, commerciale o agricola - produttiva dallo strumento urbanistico vigente”; l’ambito mantiene tale funzionalità, allargando il suo perimetro in una porzione di area attualmente classificata come ambito agricolo a valenza paesistico - ambientale.

COMUNE DI CAPRIATE AMBITO DI TRASFORMAZIONE ATP1 SAN GERVASIO

Previsioni urbanistiche da PGT Uso del suolo attuale

Localizzazione da ortofoto DESTINAZIONE PREVISTA PRODUTTIVA DESTINAZIONI NON AMMESSE Residenziale – agricola produttiva SUPERFICIE TERRITORIALE 54.469 mq SUPERFICIE ZONALE EDIFICABILE 26.512 mq SLP EDIFICABILE 21.210 mq ALTEZZA MASSIMA H = 10,00 m Af = 15% ALTRI PARAMETRI posti auto privati = 1/200 mc di costruzione

ecogestioni srl – via Solferino 3/A, 25122 Brescia Pag. 63 VAS – COMUNE Capriate San Gervasio (BG) Rapporto Ambientale

Garantire una corretta infrastrutturazione interna ed un corretto inserimento paesaggistico degli edifici e PRESCRIZIONI SPECIFICHE delle aree per servizi. PER LA PROGETTAZIONE E L’ATTUAZIONE Necessaria la realizzazione di importanti filtri verdi alberati verso il paesaggio agricolo circostante.

ecogestioni srl – via Solferino 3/A, 25122 Brescia Pag. 64 VAS – COMUNE Capriate San Gervasio (BG) Rapporto Ambientale

Ambito di trasformazione terziario - commerciale – ATT 1

L’ambito è localizzato nella zona est del territorio comunale, lungo il confine comunale di Capriate San Gervasio con il comune di Brembate. L’ambito si inserisce in un contesto contiguo già urbanizzato e confina:  a nord con la strada, oltre la quale è presente l’Ambito di Trasformazione residenziale ATR5;  a est con il confine comunale e con il tracciato stradale;  a sud con il tracciato stradale della SP170;  ad ovest con una zona destinata ad attrezzature e sevizi pubblici. La finalità dell’ambito è quella di garantire al territorio una struttura che possa assicurare il soddisfacimento della domanda di residenza protetta del territorio circostante. Infatti la destinazione d’uso prevalente è quella residenziale, con il vincolo della realizzazione di strutture a residenza di tipo “protetto” al servizio di anziani autosufficienti, dove famiglie e persone sole in età avanzata potranno risedere in libertà ed autonomia, con la sicurezza di avere a disposizione servizi assistenziali. L’area è attualmente classificata come “libera, con potenzialità edificatorie a destinazione residenziale, dallo strumento urbanistico vigente” e in parte come “aree per attrezzature e servizi pubblici di previsione” ed è attualmente occupata da ambiti adibiti a serre. L’ambito modifica quindi la sua destinazione in ricettiva – sanitaria, prevedendo una porzione di verde pubblico.

COMUNE DI CAPRIATE AMBITO DI TRASFORMAZIONE ATT1 SAN GERVASIO

Previsioni urbanistiche da PGT Uso del suolo attuale

Localizzazione da ortofoto DESTINAZIONE PREVISTA RICETTIVO – SANITARIA - ASSISTENZIALE DESTINAZIONI NON AMMESSE Re sidenziale – agricola produttiva SUPERFICIE TERRITORIALE 29.382 mq SUPERFICIE ZONALE EDIFICABILE 24.873 mq SLP EDIFICABILE 7.462 mq ALTEZZA MASSIMA H = 9,00 m ecogestioni srl – via Solferino 3/A, 25122 Brescia Pag. 65 VAS – COMUNE Capriate San Gervasio (BG) Rapporto Ambientale

Af = 15% ALTRI PARAMETRI posti auto privati = 1/200 mc di costruzione Garantire al territorio una struttura che possa soddisfare la domanda di residenza protetta del territorio circostante. PRESCRIZIONI SPECIFICHE La proposta di piano, contestualmente PER LA PROGETTAZIONE E L’ATTUAZIONE all’attuazione dell’ambito, prevede la cessione pubblica di un’importante area verde che potrà essere utilizzata per integrare la dotazione pubblica di aree verdi.

ecogestioni srl – via Solferino 3/A, 25122 Brescia Pag. 66 VAS – COMUNE Capriate San Gervasio (BG) Rapporto Ambientale

Ambito di trasformazione terziario - commerciale – ATT 2

L’ambito è localizzato nella zona est del territorio comunale, lungo il confine comunale di Capriate San Gervasio con il comune di Brembate. L’ambito confina:  a nord con la strada, oltre la quale è presente l’Ambito di Trasformazione Terziario- Commerciale ATT1;  a est con il confine comunale di Capriate San Gervasio;  a sud con il tracciato stradale dell’autostrada A4;  a ovest con un’area urbanizzata a destinazione prevalentemente ricettiva e terziario commerciale. La finalità dell’ambito è quella di potenziare il tessuto commerciale e direzionale del territorio, garantendo la riqualificazione urbanistica di un ambito fortemente compromesso dalla realizzazione della quarta corsia autostradale e attualmente occupato da una zona produttiva dismessa. La destinazione d’uso prevalente è quella terziario – direzionale ed in parte commerciale, finalizzata alla realizzazione di una struttura di tipo business, spazi direzionali aziendali e per esposizione e vendita. L’area è attualmente classificata come “area urbanizzata a destinazione prevalente produttiva” e per il PRG vigente è stata prevista come “area per attrezzature e servizi pubblici”. L’ambito modifica quindi la destinazione passando a terziario – commerciale.

COMUNE DI CAPRIATE SAN AMBITO DI TRASFORMAZIONE ATT2 GERVASIO

Previsioni urbanistiche da PGT Uso del suolo attuale

Localizzazione da ortofoto DESTINAZIONE PREVISTA TERZIARIO – COMMERCIALE DESTINAZIONI NON AMMESSE Residenziale – agricola produttiva SUPERFICIE TERRITORIALE 9.275 mq SUPERFICIE ZONALE EDIFICABILE 9.275 mq

ecogestioni srl – via Solferino 3/A, 25122 Brescia Pag. 67 VAS – COMUNE Capriate San Gervasio (BG) Rapporto Ambientale

SLP EDIFICABILE 4.638 mq ALTEZZA MASSIMA H = 12,00 m Af = 15% ALTRI PARAMETRI posti auto privati = 1/200 mc di costruzione Garantire la riqualificazione urbanistica di un ambito fortemente compromesso dalla realizzazione della PRESCRIZIONI SPECIFICHE quarta corsia autostradale. PER LA PROGETTAZIONE E Non si prevedono particolari opere di mitigazione degli L’ATTUAZIONE impatti, in quanto l’area è priva di significative valenze ambientali, essendo totalmente inserita in un contesto completamente urbanizzato.

ecogestioni srl – via Solferino 3/A, 25122 Brescia Pag. 68 VAS – COMUNE Capriate San Gervasio (BG) Rapporto Ambientale

Ambito di Trasformazione terziario - commerciale – ATT 3

L’ambito è localizzato nella zona centrale del territorio comunale, in prossimità dell’autostrada A4. L’ambito si inserisce in un contesto contiguo già urbanizzato e caratterizzato dalla presenza dell’adiacente Ambito di Trasformazione Residenziale ATR6, e confina:  a nord con la strada e con una zona adibita ad attrezzature e servizi pubblici;  a est con la strada, oltre la quale sono presenti un’area residenziale ed un’area urbanizzata adibita a destinazione terziario-commerciale;  a sud con una fascia di verde libero, oltre la quale è presente l’autostrada A4;  ad ovest con l’Ambito di Trasformazione residenziale ATR6. La finalità dell’ambito è quella di potenziare la disponibilità ricettiva del territorio, contribuendo alla riqualificazione urbanistica di un ambito che necessita di interventi di ridestinazione funzionale per coerenziarlo con le destinazioni residenziali circostanti. L’area è infatti attualmente occupata da ambiti adibiti a coltivazioni florovivaistiche in serra, di forte impatto e in contrasto con le funzioni residenziali circostanti. La destinazione d’uso prevalente è quella ricettiva finalizzata alla realizzazione di residenze temporanee organizzate con sistema a residence. L’area è attualmente classificata come “libera, con potenzialità edificatorie a destinazione residenziale, dallo strumento urbanistico vigente” e in parte come “aree per attrezzature e servizi pubblici di previsione”. L’ambito modifica quindi la sua destinazione in ricettiva – residence.

COMUNE DI CAPRIATE SAN AMBITO DI TRASFORMAZIONE ATT3 GERVASIO

Previsioni urbanistiche da PGT Uso del suolo attuale

AT

Localizzazione da ortofoto

DESTINAZIONE PREVISTA RICETTIVA – RESIDENCE – RESIDENZA ecogestioni srl – via Solferino 3/A, 25122 Brescia Pag. 69 VAS – COMUNE Capriate San Gervasio (BG) Rapporto Ambientale

TEMPORANEA DESTINAZIONI NON AMMESSE Produttiva – agricola produttiva SUPERFICIE TERRITORIALE 20.518 mq SUPERFICIE ZONALE EDIFICABILE 20.518 mq SLP EDIFICABILE 6.155 mq ALTEZZA MASSIMA H = 9,00 m Af = 15% ALTRI PARAMETRI posti auto privati = 1/alloggio Dovranno essere attuati opportuni interventi di mitigazione degli impatti prodotti dall’infrastruttura autostradale rispetto alle nuove destinazioni PRESCRIZIONI SPECIFICHE d’ambito; non sono previste altre particolari opere di PER LA PROGETTAZIONE E L’ATTUAZIONE intervento in quanto tutte le aree interessate sono prive di particolare valenze storiche, paesistiche e/o naturalistiche.

ecogestioni srl – via Solferino 3/A, 25122 Brescia Pag. 70 VAS – COMUNE Capriate San Gervasio (BG) Rapporto Ambientale

Ambito di Trasformazione agricola AT-AGR

L’ambito è localizzato nella zona sud del territorio comunale, in prossimità del confine comunale di Capriate San Gervasio con il comune di Brembate. L’ambito in esame confina:  a nord con un’area soggetta ad accordo di programma per la realizzazione del progetto “Minitalia Park and Village”;  a est con il confine comunale di Capriate San Gervasio;  a sud con il nucleo di interesse storico della frazione di Crespi d’Adda;  ad ovest con un’area urbanizzata a destinazione residenziale, oltre la quale è presente il Fiume Adda. La finalità dell’ambito è quella di consentire la creazione di una struttura a valenza provinciale per la didattica agraria, l’esposizione e la diffusione di tecniche florovivaistiche, che potrà ben interfacciarsi con l’adiacente progetto di fruizione turistica della Minitalia. La destinazione d’uso prevalente è quella agricola produttiva, finalizzata alla produzione florovivaistica; tuttavia nell’ambito potranno essere realizzate anche strutture espositive e di vendita della produzione, oltre ad edifici destinati alla realizzazione di un centro didattico-culturale sul tema della coltivazione e dell’attività agricola. L’area è attualmente classificata, per la maggior parte, come “area libera con potenzialità edificatorie a destinazione produttiva, commerciale o agricolo – produttiva” e in parte come “area verde” e “per attrezzature e servizi pubblici”. L’ambito mantiene quindi la funzionalità già prevista da PRG.

COMUNE DI CAPRIATE AMBITO DI TRASFORMAZIONE AT-AGR SAN GERVASIO

Previsioni urbanistiche da PGT Uso del suolo attuale

Localizzazione da ortofoto AGRICOLA – ESPOSITIVA – DIDATTICA – DESTINAZIONE PREVISTA COMMERCIALE ecogestioni srl – via Solferino 3/A, 25122 Brescia Pag. 71 VAS – COMUNE Capriate San Gervasio (BG) Rapporto Ambientale

Residenziale – Produttiva – Commerciale – DESTINAZIONI NON AMMESSE Direzionale SUPERFICIE TERRITORIALE 62.687 mq SUPERFICIE ZONALE EDIFICABILE 45.368 mq VOLUMETRIA EDIFICABILE - mc ALTEZZA MASSIMA H = 7,00 m Af = 15% ALTRI PARAMETRI posti auto privati = 1/200 mc di costruzione Al piano esecutivo è attribuita la definizione delle opere di mitigazione paesistico – ambientale necessarie a rendere compatibile l’intervento con l’estrema sensibilità paesistica del paesaggio circostante e le eventuali opere di PRESCRIZIONI SPECIFICHE compensazione. PER LA PROGETTAZIONE E L’ATTUAZIONE L’ambito è inoltre parzialmente interno al corridoio ecologico ad alta antropizzazione previsto dalla Rete Ecologica Regionale e pertanto la sua realizzazione sarà subordinata alle prescrizioni della Valutazione di Incidenza che dovrà essere espletata in fase attuativa

ecogestioni srl – via Solferino 3/A, 25122 Brescia Pag. 72 VAS – COMUNE Capriate San Gervasio (BG) Rapporto Ambientale

Le dimensioni totali di edificabilità all’interno degli ambiti di trasformazione identificati dal DdP sono sintetizzati nella tabella seguente:

Tipologie AT N° identificativo Parametri dimensionali Ambiti di trasformazione ATR1 -ATR2 -ATR3 - Volumetria edificabile totale: 66. 040 m3 residenziale ATR5-ATR6-ATR7 Volumetria massima attuabile al 2015: 45.000 m 3 Ambiti di trasformazione 2 ATP1 Slp edificabile: 21.120 m – produttiva Ambiti di trasformazione 2 ATT1-ATT2-ATT3 Slp edificabile: 18.254 m – terziario Ambiti di trasformazione Da definire (35.000 m 2 comparto minimo AT-AGR – agricolo d’attuazione)

Confrontando le capacità insediative residue da PRG e quelle previste da PGT emerge la seguente situazione:

Va notato che le individuazioni effettuate nel Documento di Piano (ambiti di trasformazione residenziale – zone ATR) non rappresentano scelte conformative dei suoli ma localizzazioni di aree che hanno caratteristiche idonee per un’eventuale trasformazione. Si tratta, quindi, di una individuazione di potenzialità che potrà tradursi in intervento di trasformazione compatibilmente con le condizioni complessive che si determineranno rispetto al sistema infrastrutturale, alla dotazione di servizi ed alle più generali condizioni ambientali ed economiche riscontrabili.

È utile anche evidenziare le differenze, dal punto di vista delle superfici per destinazione d’uso del suolo, tra il PRG vigente e il PGT adottato nella seguente tabella:

ecogestioni srl – via Solferino 3/A, 25122 Brescia Pag. 73 VAS – COMUNE Capriate San Gervasio (BG) Rapporto Ambientale

ecogestioni srl – via Solferino 3/A, 25122 Brescia Pag. 74 VAS – COMUNE Capriate San Gervasio (BG) Rapporto Ambientale

7. COERENZA INTERNA

Nella fase di consolidamento delle alternative del PGT, l'analisi di coerenza interna ha lo scopo di rendere trasparente e leggibile in tutti i suoi aspetti il Piano. A tal fine, occorre che sia esplicito e riconoscibile il legame fra gli obiettivi specifici e le azioni di piano proposte per conseguirli e soprattutto che tale relazione sia coerente. Le principali relazioni che devono essere verificate sono: - ad ogni obiettivo generale deve corrispondere almeno un obiettivo specifico; - per ogni obiettivo specifico deve essere identificata almeno un’azione in grado di raggiungerlo. Qualora si riscontri la mancanza di coerenza interna, è necessario ripercorrere alcuni passi del piano, ristrutturando il sistema degli obiettivi e ricostruendo il legame fra le azioni costituenti le alternative di piano e gli obiettivi.

La relazione fra obiettivi e azioni è spesso facilmente individuabile anche se, alcuni degli obiettivi proposti trovano sviluppo in ambiti diversi dagli interventi proposti nel DdP, oggetto specifico della VAS.

La seguente tabella schematizza l’analisi di coerenza interna, che verifica la corrispondenza tra gli obiettivi generali e specifici del DdP. La valutazione di coerenza interna è stata eseguita utilizzando la stessa scala usata per l’analisi di coerenza esterna:

 contrasto  indifferenza  coerenza

Come si può rilevare dall’analisi della tabella, si osserva un ottimo livello di interna al PGT.

ecogestioni srl – via Solferino 3/A, 25122 Brescia Pag. 75 VAS – COMUNE Capriate San Gervasio (BG) Rapporto Ambientale

Sistema dei servizi Sistema della Sistema Urbano pubblici o di Sistema del paesaggio mobilità interesse pubblico ti ti nte o il il io io gi gi a di di a stici e e stici eno ati per per ati onico, izione izione mergenti mergenti na la la na

San ate sviluppo sviluppo rata con rata

OBIETTIVI SPECIFICI quantitativi DEL PIANO ambiti di riale

Gervasio antropizzato

servizio di e direzionale particolare rilevanza territoriale. territoriale. rilevanza particolare paesistica rilevanza di e naturali

ciclopedonali percorsi di un’adeguatarete AZIONI DEL PIANO popolazione, assicurando uno sviluppo sostenibile sostenibile uno sviluppo assicurando popolazione, coinvolte aree interessate da produzioni agricole di di agricole produzioni da interessate aree coinvolte produttivi dismessi o per i quali si ritiene opportu ritiene si quali i per o dismessi produttivi gioco e sport e dei servizi, in particolare dei parcheg dei particolare in servizi, dei e sport e gioco dismissione prevedendo nuove funzioni di tipo terziar tipo di nuovefunzioni prevedendo dismissione sian quando edificatori fini ai suolo di nuovoconsumo anche nella direzione dell’agriturismo, disincentivando dell’agriturismo, direzione nella anche Progettare una rete infrastrutturale locale sempre m sempre locale infrastrutturale unarete Progettare del patrimonio culturale al fine di incentivare la fru la incentivare di fine al culturale patrimonio del idonee a fare fronte alla crescita endogena ed esogen endogenaed crescita alla fronte fare a idonee di tipo ambientale e paesaggistico, formale architett formale paesaggistico, e ambientale tipo di Promuovere la valorizzazione e conservazione degli ambi degli conservazione e valorizzazione la Promuovere Tutela dell’attività agricola esistente, favorendo lo lo favorendo esistente, agricola dell’attività Tutela dipendente dalle grandi arterie viabilistiche e integ e viabilistiche arterie grandi dipendentedalle turistico-ambientale del territorio comunale di Capri di comunale territorio del turistico-ambientale Promuovere il potenziamento degli spazi verdi attrezz verdi spazi degli potenziamento il Promuovere testimoniale, storico e culturale che compongono l’ambie compongonoche culturale e storico testimoniale, Creare condizioni abitative in termini qualitativi e e qualitativi termini in abitative condizioni Creare Promuovere una gestione strategica dei valori paesaggi valori dei strategica unagestione Promuovere Conservare e valorizzare le principali caratteristiche e caratteristiche principali le valorizzare e Conservare Attuare politiche mirate alla trasformazione territo trasformazione alla mirate politiche Attuare Individuazione di ambiti soggetti a Piano di Recupero, finalizzati alla A.1 riqualificazione e/o ristrutturazione urbanistica di aree dismesse o di         ambiti produttivi in contrasto con le destinazioni circostanti Salvaguardare il sistema economico attraverso il mantenimento A.2 dell’occupazione nel territorio         A.3 Riqualificazione dei nuclei storici.        

A.4 Incentivazione dell’offerta turistica.         Adeguamento delle strutture residenziali per far fronte A.5 all’invecchiamento della popolazione.         Limitare il consumo di suolo completando ll’edificazione negli ambiti A.6 urbani di sottoutilizzo abitativo (lotti liberi).         Limitare il consum o di suolo: potenziamento dell’offerta residenziale attraverso l’individuazione dei nuovi ambiti di espansione in aree già A.7 previste dal PRG vigente e comunque interne al tessuto urbano         consolidato (individuati 7 ATR). Riorganizzazione del sistema delle aree verdi attrezzate e delle A.8 infrastrutture scolastiche.         Organizzazione delle aree per servizi negli ambiti di trasformazione e A.9 nei piani attuativi in genere.         Attribuzione volumetrica di un indi ce di edificabilità alle aree per A.10 infrastrutture e servizi.         Potenziamento dell’offerta di nuove infrastrutture viarie e di aree per A.11 la sosta veicolare.         ecogestioni srl – via Solferino 3/A, 25122 Brescia Pag. 76 VAS – COMUNE Capriate San Gervasio (BG) Rapporto Ambientale

Sistema dei servizi Sistema della Sistema Urbano pubblici o di Sistema del paesaggio mobilità interesse pubblico ti ti nte o il il io io gi gi a di di a stici e e stici eno ati per per ati onico, izione izione mergenti mergenti na la la na

San ate sviluppo sviluppo rata con rata

OBIETTIVI SPECIFICI quantitativi DEL PIANO ambiti di riale

Gervasio antropizzato

servizio di e direzionale particolare rilevanza territoriale. territoriale. rilevanza particolare paesistica rilevanza di e naturali

ciclopedonali percorsi di un’adeguatarete AZIONI DEL PIANO popolazione, assicurando uno sviluppo sostenibile sostenibile uno sviluppo assicurando popolazione, coinvolte aree interessate da produzioni agricole di di agricole produzioni da interessate aree coinvolte produttivi dismessi o per i quali si ritiene opportu ritiene si quali i per o dismessi produttivi gioco e sport e dei servizi, in particolare dei parcheg dei particolare in servizi, dei e sport e gioco dismissione prevedendo nuove funzioni di tipo terziar tipo di nuovefunzioni prevedendo dismissione sian quando edificatori fini ai suolo di nuovoconsumo anche nella direzione dell’agriturismo, disincentivando dell’agriturismo, direzione nella anche Progettare una rete infrastrutturale locale sempre m sempre locale infrastrutturale unarete Progettare del patrimonio culturale al fine di incentivare la fru la incentivare di fine al culturale patrimonio del idonee a fare fronte alla crescita endogena ed esogen endogenaed crescita alla fronte fare a idonee di tipo ambientale e paesaggistico, formale architett formale paesaggistico, e ambientale tipo di Promuovere la valorizzazione e conservazione degli ambi degli conservazione e valorizzazione la Promuovere Tutela dell’attività agricola esistente, favorendo lo lo favorendo esistente, agricola dell’attività Tutela dipendente dalle grandi arterie viabilistiche e integ e viabilistiche arterie grandi dipendentedalle turistico-ambientale del territorio comunale di Capri di comunale territorio del turistico-ambientale Promuovere il potenziamento degli spazi verdi attrezz verdi spazi degli potenziamento il Promuovere testimoniale, storico e culturale che compongono l’ambie compongonoche culturale e storico testimoniale, Creare condizioni abitative in termini qualitativi e e qualitativi termini in abitative condizioni Creare Promuovere una gestione strategica dei valori paesaggi valori dei strategica unagestione Promuovere Conservare e valorizzare le principali caratteristiche e caratteristiche principali le valorizzare e Conservare Attuare politiche mirate alla trasformazione territo trasformazione alla mirate politiche Attuare Potenziare le attrezzature ricreative di carattere speciale e di fruizione A.12 ambientale         Valorizzazione e tutela del patrimonio agricolo e degli ambiti naturali in A.13 stretto rapporto con i corsi d’acqua         Valorizzazione del patrimonio storico ed ambientale costituito dal A.14 villaggio operaio di Crespi d’Adda         Recupero e riqualificazione dell’edificato rurale e non rurale all’interno A.15 degli ambiti agricoli         A.16 Difesa del suolo.        

ecogestioni srl – via Solferino 3/A, 25122 Brescia Pag. 77 VAS – COMUNE Capriate San Gervasio (BG) Rapporto Ambientale

8. VALUTAZIONE DELLE AZIONI DI PIANO

8.1 Metodologia di valutazione

Nel presente paragrafo si procede alla Valutazione Ambientale delle azioni di Piano precedentemente individuate. È utile specificare che, nella maggior parte dei casi, la relazione fra obiettivi ed azioni del DdP è spesso facilmente individuabile, anche se capita che alcuni degli obiettivi prospettati trovino sviluppo in ambiti diversi dagli interventi proposti nel DdP, oggetto specifico della VAS (ad esempio nel Piano delle Regole, nel Piano dei Servizi oppure in scelte sovraordinate).

Per quanto riguarda il comune di Capriate San Gervasio, la scelta delle azioni e degli interventi di Piano si è sviluppata essenzialmente mirando al soddisfacimento dei cittadini, compatibilmente con gli indirizzi politici e gli obiettivi della pubblica amministrazione. In accordo con la normativa urbanistica, che prevede un profondo processo partecipativo della fase di redazione del PGT, al processo hanno partecipato in varie forme i cittadini, attraverso la presentazione di istanze, suggerimenti e proposte per la definizione delle scelte progettuali del PGT, e le parti sociali ed economiche e le associazioni portatrici di interessi diffusi. Le istanze presentate dai privati cittadini denotano una forte tensione allo sviluppo insediativo, in particolare di carattere residenziale e turistico-ricettivo, relativo prevalentemente ad aree interne al tessuto urbano. Durante il percorso di definizione delle azioni di Piano è stato effettuato un approfondito screening, che ha preso in considerazione una serie di criteri che mirano essenzialmente alla sostenibilità ambientale. Ciò significa che si è proceduto, tramite step successivi, ad una selezione delle numerose aspettative e proposte pervenute dalle parti interessate, che ha permesso di escludere alcuni ambiti d’intervento sulla base delle incompatibilità verificate (fattibilità geologica del territorio, presenza di aree vincolate o di rilevanze paesistiche da tutelare, mancata contiguità con il tessuto urbano, incongruenza con gli obiettivi di recupero e tutela del Piano). Le azioni previste dal Piano hanno quindi già per loro natura effetti sostanzialmente positivi rispetto ai criteri di sostenibilità presi in esame al fine di valutare le strategie che si intendono operare sul territorio comunale. Per queste azioni quindi si è deciso di non riportare vere e proprie schede di valutazione (come per gli AT) in quanto i giudizi di compatibilità risulterebbero positivi o comunque poco significativi. Queste azioni, comunque concorrono nel loro complesso all'espressione del giudizio di sostenibilità generale rispetto all'insieme delle azioni proposte dal PGT.

Si effettua invece la valutazione di sostenibilità essenzialmente per gli ambiti di trasformazione che comportano pressioni sull’ambiente e che necessitano di una verifica completa rispetto ai criteri predefiniti.

La valutazione ambientale del DdP del comune di Capriate San Gervasio è stata sviluppata basandosi sulla valutazione della compatibilità delle scelte previste dal Piano con i criteri di sostenibilità del territorio comunale . Tali criteri sono stati definiti sulla base degli obiettivi di sostenibilità identificati dalla Commissione Europea (“Manuale per la valutazione ambientale dei Piani di Sviluppo Regionale e dei Programmi dei Fondi Strutturali dell’Unione Europea” - Commissione Europea, DGXI Ambiente, Sicurezza Nucleare e Protezione Civile, agosto 1998), che sono stati interpretati e contestualizzati in modo flessibile all’interno della realtà territoriale in esame. Da evidenziare il fatto che ogni processo valutativo produce risultati relativi agli obiettivi che ci si pone e che quindi la definizione di sostenibilità è relativa, piuttosto che assoluta.

ecogestioni srl – via Solferino 3/A, 25122 Brescia Pag. 78 VAS – COMUNE Capriate San Gervasio (BG) Rapporto Ambientale

Solo per alcuni temi/obiettivi ambientali esistono infatti target che possono guidare la definizione di soglia critica e stimolare le politiche per il raggiungimento del target stesso. In molti altri casi ci si orienta con la sostenibilità locale e sovralocale delle azioni di Piano, evidenziando la capacità del sistema di assorbire gli impatti e di mitigare e compensare le azioni più impattanti.

Dieci criteri di sostenibilità del Manuale UE (Fonte: Manuale UE, 1998)

La seguente tabella sintetizza i dieci criteri di sostenibilità del manuale UE, rispetto alla realtà territoriale del comune di Capriate San Gervasio.

Criteri di Sostenibilità Descrizione Generale Il criterio in esame è connesso in particolare alla compatibilità di un determinato intervento di trasformazione del territorio rispetto Compatibilità territoriale ad elementi di qualità e/o sensibilità che caratterizzano l’area in in relazione ai vincoli oggetto: fasce di rispetto dei corsi d’acqua superficiali e delle ambientali e alla geologia sorgenti, aree a parco, presenza di zone a bosco, elementi del territorio vulnerabili particolari, presenza di elementi geologici di particolare rilevanza, ecc.. Uno dei principi base dello sviluppo sostenibile è un uso ragionevole e parsimonioso del suolo, così come di tutte le risorse non rinnovabili, rispettando tassi di sfruttamento che non pregiudichino le possibilità riservate alle generazioni future. Minimizzazione del In contesti urbanizzati il suolo rappresenta una risorsa ancora più consumo di suolo pregiata, in considerazione della sua scarsità e dei benefici che esso arreca nelle aree urbane (disponibilità di aree libere per la fruizione e per il riequilibrio ecologico, influenza sul microclima, ecc.) L’inquinamento atmosferico è un problema che caratterizza le aree urbane, nelle quali l’intenso traffico veicolare, il riscaldamento domestico invernale e le attività industriali contribuiscono, con le Contenimento emissioni loro emissioni, al peggioramento della qualità dell’aria. in atmosfera Gli effetti nocivi di determinati inquinanti sono legati ai livelli raggiunti in atmosfera e ai loro tempi di permanenza in essa. Quindi il rischio per la salute dipende dalla concentrazione e dall’esposizione. Miglioramento della Il principio cui attenersi è la tutela delle risorse esistenti sotto il qualità delle acque profilo qualitativo e quantitativo e la riqualificazione delle risorse

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Criteri di Sostenibilità Descrizione Generale superficiali e già degradate. contenimento dei Le aree urbane essendo territori fortemente antropizzati e consumi caratterizzati da molteplici attività umane, causano numerose e diversificate pressioni sullo stato qualitativo e quantitativo delle risorse idriche (scarichi acque reflue, uso di fertilizzanti e prodotti nocivi, approvvigionamento idrico, derivazioni superficiali e sotterranee, ecc.) Uno dei principi base dello sviluppo sostenibile è un uso ragionevole e parsimonioso delle risorse energetiche non rinnovabili (combustibili fossili, ecc.), rispettando tassi di sfruttamento che non pregiudichino le possibilità riservate alle Maggiore efficienza nella generazioni future. produzione di energia e La produzione energetica è strettamente associata alla qualità contenimento dei dell’aria, che subisce modificazioni di stato dalle emissioni consumi energetici derivanti dal traffico veicolare e dalle attività industriali. Le modalità di produzione e consumo di energia, e le conseguenti emissioni in atmosfera, rappresentano un elemento determinante della qualità ambientale delle aree urbane. Tra gli obiettivi di un approccio sostenibile vi è l‘utilizzo di materie che producano l’impatto ambientale meno dannoso possibile e la minima produzione di rifiuti grazie a sistemi di progettazione dei processi, di gestione dei rifiuti e riduzione dell’inquinamento. La crescente produzione di rifiuti può essere ricondotta all’aumento dei consumi e all’utilizzo sempre più frequente di materiali con cicli di vita brevi. Contenimento della Inoltre lo stile di vita del cittadino comporta modelli di consumo produzione di rifiuti elevato che vanno sempre più crescendo in relazione al miglioramento del tenore di vita e all’aumento del reddito. I rifiuti sono un importante fattore di carico ambientale ed un indicatore di dissipazione di risorse. La perdita di materiali ed energia associata alla produzione di rifiuti ha conseguenze non solo ambientali, ma anche economiche a causa dei costi per la raccolta, il trattamento e lo smaltimento degli stessi. Lo scopo è quello di mantenere e d aumentare la qualità dell’ambiente locale. Il rumore è uno dai fattori caratterizzanti la qualità dell’ambiente Contenimento locale, insieme a qualità dell’aria, presenza di inquinamento inquinamento acustico elettromagnetico, impatto visivo, ecc. La principale sorgente risulta essere il traffico stradale, cui si aggiungono le attività artigianali e industriali. Il criterio in oggetto è connesso in particolare alla compatibilità di un determinato intervento di trasformazione del territorio rispetto alle infrastrutture per la mobilità e dei servizi tecnologici. Compatibilità con le Per la mobilità si tratta di stimare l’impatto di generazione di infrastrutture per la spostamenti e di verificare l’adeguatezza delle infrastrutture mobilità e con i servizi presenti anche per i modi di spostamento sostenibili. tecnologici Per quanto riguarda la compatibilità con i servizi tecnologici viene valutato il peso, in termini di capacità aggiuntiva, che l’intervento può avere sulle reti di acquedotto, fognatura e metano. Tutela e protezione delle La presenza di aree verdi è sicuramente un elemento di qualità, aree naturalistiche e sia perché offre spazi ricreativi, educativi, per le relazioni sociali e, ecogestioni srl – via Solferino 3/A, 25122 Brescia Pag. 80 VAS – COMUNE Capriate San Gervasio (BG) Rapporto Ambientale

Criteri di Sostenibilità Descrizione Generale degli ambiti paesistici estet icamente, contribuisce a dare a lla città un’immagine di maggiore vivibilità, sia perché offre benefici di carattere ecologico: miglioramento del clima urbano, assorbimento degli inquinanti atmosferici, riduzione dei livelli di rumore, l’attenuazione della luce eccessiva, stabilizzazione dei suoli e riduzione dell’erosione. Inoltre il verde urbano contribuisce ad arricchire la biodiversità nelle città, in quanto fornisce l’habitat per molte specie animali e vegetali. Il principio fondamentale è mantenere ed arricchire le riserve e la qualità delle risorse del patrimonio naturale, affinché le generazioni presenti e future possano goderne e trarne beneficio. La tutela degli ambiti paesistici è connessa con l’obiettivo di tutelare il suolo libero e di valorizzare le aree libere. L’obiettivo è raggiungere un equilibrato rapporto tra aree edificate e aree libere, e garantire la conservazione delle aree di maggiore pregio naturalistico. Il criterio è inoltre correlato a mantenere e migliorare la qualità dell’ambiente locale, che assume la massima importanza nelle zone e nei luoghi residenziali, localizzazioni di buona parte delle attività ricreative e lavorative. I principi che ispirano lo sviluppo sostenibile prevedono che vengano preservate tutte le caratteristiche, i siti o le zone in via di rarefazione, rappresentativi di un periodo o aspetto, che forniscano un particolare contributo alle tradizioni e alla cultura Tutela e valorizzazione della zona. dei beni storici ed Questi riguardano edifici di valore storico, culturale, monumenti, architettonici reperti archeologici, architettura di esterni, paesaggi, parchi e giardini e tutte le strutture che contribuiscono alla vita culturale di una comunità (teatri, ecc.).

Il benessere e la salute dei cittadini fanno riferimento ad un insieme di elementi che vanno dalla disponibilità di servizi e strutture, alla qualità ambientale complessiva di un luogo. Per quanto riguarda la disponibilità di servizi e strutture, il criterio si riferisce alla possibilità per la popolazione di accedere ai servizi Protezione della salute e sanitari, alla disponibilità di alloggi, di strutture culturali, alla del benessere dei libertà di movimento con diverse alternative di spostamento, alla cittadini disponibilità di lavoro e di svago, all’integrazione sociale e culturale. Per quanto riguarda invece la qualità dell’ambiente di luogo, il criterio fa riferimento a ciò che riguarda la salute umana e quindi a tutti quegli inquinanti che causano danni alla salute umana (ozono, particolato nell’aria, rumore, ecc.). Compatibilità con Lo scopo è quello di rispondere a determinate esigenze della richieste, osservazioni ed collettività, emerse durante i momenti partecipativi al processo obiettivi emersi dalla decisionale del Piano, al fine di potenziare tale strumento, quale partecipazione del garanzia di trasparenza e condivisione. pubblico

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Per ciascun criterio di sostenibilità preso in considerazione vengono valutati impatto e influenza dell’alternativa di Piano, al fine di determinare l’eventuale presenza di limitazioni o la necessità di interventi di mitigazione per indirizzare l’attuazione del Piano alla sostenibilità ambientale. La valutazione si riferisce alla “compatibilità” dell’intervento in relazione alla criterio ambientale in esame e viene espressa utilizzando la seguente simbologia:

 Trasformazione compatibile Trasformazione compatibile ma subordinata ad opere di mitigazione M dell’impatto ambientale (strutturali e/o gestionali) Trasformazione compatibile ma subordinata a valutazioni di dettaglio in fase di progettazione dell’intervento (approfondimenti geologici, ! definizione del perimetro del comparto d’intervento, valutazione dell’inserimento paesistico, ecc.) - Trasformazione indifferente

 Trasformazione non compatibile

Inoltre per ciascun Criterio di Sostenibilità è riportata una scheda di approfondimento nella quale vengono inseriti commenti e osservazioni che giustificano la valutazione effettuata per ciascun Ambito di Trasformazione.

8.2 Valutazione ambientale delle alternative

Di seguito si riportano le schede di valutazione degli AT per ciascun criterio di valutazione e la tabella finale, che mette in evidenza la valutazione dell’alternativa uno, rappresentata dalle 16 azioni di piano individuate dal DdP e l’alternativa zero, corrispondente, in sintesi, alla strategia di non intervenire sul territorio.

Di seguito si riportano alcune osservazioni in merito all’interazione degli ambiti di trasformazione con i principali vincoli di natura ambientale derivanti dalla pianificazione sovraordinata. In particolare: - -Rete Natura 2000 – direttiva 92/43/CEE: gli ambiti di trasformazione previsti dal PGT, in relazione alla loro dimensione e alla funzionalità prevista, non hanno incidenze significative sui siti facenti parte della Rete Natura 2000. - Rete Ecologica Regionale : alcuni degli ambiti di trasformazione individuati dal PGT (ATR 6 e 7) rientrano nella fascia di corridoio primario ad alta antropizzazione identificata a seguito della presenza del fiume Adda (06). Per tali trasformazioni è prevista l’applicazione della Valutazione d’Incidenza ai fini di garantire la coerenza globale di Rete Natura 2000. Data la funzione dell’attività pianificatoria, che definisce la destinazione d’uso dei suoli limitandosi a dettare prescrizioni di carattere generale e correlate alla funzionalità futura dell’ambito, si ritiene di applicare la VIC per gli ATR 6 e 7 in fase di attuazione degli ambiti, momento in cui verrà definito uno specifico progetto edificatorio. Questo anche allo scopo di poter valutare con precisione le eventuali ricadute in riferimento agli specifici aspetti naturalistici ed ambientali, nonché le eventuali compensazioni e mitigazioni strutturali. - Parco regionale Adda Nord : gli ambiti di trasformazione previsti dal PGT non interferiscono con le aree adibite a Parco. Tra gli obiettivi del DdP sono state identificate azioni che

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mirano alla tutela e valorizzazione del sistema paesistico e ambientale relativo alla presenza del Parco Adda Nord (azioni di Piano: A4 e A14) prevedendo inoltre la possibilità di interventi di rinaturalizzazione e/o potenziamento delle strutture ed infrastrutture turistiche ed escursionistiche presenti eventualmente finanziati attraverso la compensazione economica di tipo ambientale, da porre in carico agli altri interventi di sviluppo previsti all’interno del DdP. - Fasce fluviali A e B identificate dal Piano per l’Assetto Idrogeologico (PAI) : gli ambiti di trasformazione previsti dal PGT non interferiscono con tali aree.

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CRITERIO DI SOSTENIBILITA’ - Compatibilità territoriale in relazione ai vincoli ambientali e alla geologia del territorio AT Commenti ed estratti cartografici Valutaz ione Fattibilità geologica L’ambito rientra totalmente in classe di fattibilità geologica 2 “Fattibilità con modeste limitazioni”, per la quale sono state riscontrate modeste limitazioni di carattere geologico per l’attuazione di interventi. È necessario tuttavia effettuare, in fase di progettazione, approfondimenti di carattere geologico-tecnico, finalizzati ! all’accertamento della compatibilità dell’intervento con l’assetto geologico – geomorfologico ed idraulico delle aree.

Vincoli idrogeologici e geomorfologici Non sono presenti ulteriori vincoli specifici.

Fasce di rispetto degli elettrodotti Non presenti.

Vincoli ambientali Non presenti. ATR1

Residenziale Compatibilità con il PTCP Tavola E2.2.2.i “Tutela, riqualificazione a, valorizzazione ambientale e paesistica del territorio” L’ambito ricade completamente in un’area classificata dal PTCP come “Aree con fenomeni urbanizzativi in atto o previste o prevalentemente in edificate, di immediato rapporto con i contesti urbani” normata dall’art. 62 delle NTA. In tali aree è sostanzialmente prevista la trasformazione urbana orientata alla ricomposizione delle zone di frangia degli insediamenti, ponendo particolare attenzione all’inserimento paesistico e ambientale, in particolare delle zone  adiacenti il territorio agricolo. L’ambito in esame non presenta particolari esigenze di mitigazione, essendo confinante con aree già urbanizzate.

Tavola E4.4.i “Organizzazione del territorio e sistemi insediativi – Quadro strutturale”. L’ambito ricade completamente in un’area classificata dal PTCP come “Aree di primo riferimento per la pianificazione locale” normata dall’art. 93 delle NTA, che comprende ambiti che possono contribuire alla definizione della forma urbana, per i quali non sono previsti particolari ed ulteriori approfondimenti di dettaglio.

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Tavola della Fattibilità delle azioni di Piano Tavola E2.2.2.i del PTCP “Tutela, riqualificazione, valorizzazione ambientale e paesistica del territorio”

ATR1

Aree con fenomeni urbanizzativi in atto o Classe di fattibilità 2 previste o prevalentemente inedificate, di immediato rapporto con i contesti urbani (art.62)

Tavola E4.4.i del PTCP “Organizzazione del Tavola A14 PGT – Carta delle criticità territorio e sistemi insediativi – Quadro strutturale”

Aree di primo riferimento per la Infrastrutture viarie di attraversamento in pianificazione locale (art. 93) conflitto potenziale con il tessuto urbano

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CRITERIO DI SOSTENIBILITA’ - Compatibilità territoriale in relazione ai vincoli ambientali e alla geologia del territorio AT Commenti ed estratti cartografici Valutazione Fattibilità geol ogica L’ambito rientra totalmente in classe di fattibilità geologica 2 “Fattibilità con modeste limitazioni”, per la quale sono state riscontrate modeste limitazioni di carattere geologico per l’attuazione di interventi. È necessario tuttavia effettuare, in fase di progettazione, approfondimenti di carattere geologico-tecnico, finalizzati ! all’accertamento della compatibilità dell’intervento con l’assetto geologico – geomorfologico ed idraulico delle aree.

Vincoli idrogeologici e geomorfologici Non sono presenti ulteriori vincoli specifici.

Fasce di rispetto degli elettrodotti Non presenti.

Vincoli ambientali Non presenti. ATR2 Residenziale Compatibilità con il PTCP Tavola E2.2.2.i “Tutela, riqualificazione, valorizzazione ambientale e paesistica del territorio” L’ambito ricade completamente in un’area classificata dal PTCP come “Aree con fenomeni urbanizzativi in atto o previste o prevalentemente in edificate, di immediato rapporto con i contesti urbani” normata dall’art. 62 delle NTA. In tali aree è sostanzialmente prevista la trasformazione urbana orientata alla ricomposizione delle zone di frangia degli insediamenti, ponendo particolare attenzione all’inserimento paesistico e ambientale, in particolare delle zone  adiacenti il territorio agricolo. L’ambito in esame non presenta particolari esigenze di mitigazione, essendo confinante con aree già urbanizzate.

Tavola E4.4.i “Organizzazione del territorio e sistemi insediativi – Quadro strutturale”. L’ambito ricade parzialmente in un’area classificata dal PTCP come “Aree di primo riferimento per la pianificazione locale” normata dall’art. 93 delle NTA e parzialmente in un’area classificata dal PTCP come “Ambiti definiti dalla pianificazione vigente”. Tali zone comprendono ambiti che possono contribuire alla definizione della forma urbana, per i quali non sono previsti particolari ed ulteriori approfondimenti di dettaglio.

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Tavola della Fattibilità delle azioni di Piano Tavola E2.2.2.i del PTCP “Tutela, riqualificazione, valorizzazione ambientale e paesistica del territorio”

ATR2 ATR2

Aree con fenomeni urbanizzativi in atto o Classe di fattibilità 2 previste o prevalentemente inedificate, di immediato rapporto con i contesti urbani (art.62)

Tavola E4.4.i del PTCP “Organizzazione del territorio e sistemi insediativi – Quadro strutturale” Tavola A14 PGT – Carta delle criticità

Ambiti definiti dalla pianificazione locale vigente

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CRITERIO DI SOSTENIBILITA’ - Compatibilità territoriale in relazione ai vincoli ambientali e alla geologia del territorio AT Commenti ed estratti cartografici Valutazione Fattibilità geologica L’ambito in esame rientra parzialmente in classe di fattibilità geologica 2 “Fattibilità con modeste limitazioni” e parzialmente in classe di fattibilità geologica 3 “Fattibilità con consistenti limitazioni”. La trasformazione di tale area, per la porzione che ricade in classe, sarà quindi subordinata alla realizzazione di ! preliminari ed approfonditi studi od indagini di carattere geologico – tecnico dell’area e del suo intorno, al fine di verificare la necessità di interventi specifici o opere di difesa e accertare la compatibilità della destinazione d’uso dell'intervento con l'assetto geologico - geomorfologico ed idraulico delle aree. Si dovranno fornire indicazioni sulle tipologie e modalità costruttive ritenute più opportune nonché progettuali per la realizzazione di eventuali opere di sistemazione, bonifica e mitigazione degli elementi di pregiudizio per la trasformazione d'uso del suolo.

Vincoli idrogeologici e geomorfologici Non sono presenti ulteriori vincoli specifici.

Fasce di rispetto degli elettrodotti ATR3 Non presenti. Residenziale

Vincoli ambientali Non presenti.

Compatibilità con il PTCP Tavola E2.2.2.i “Tutela, riqualificazione, valorizzazione ambientale e paesistica del territorio” L’ambito ricade completamente in un’area classificata dal PTCP come “Aree con fenomeni urbanizzativi in atto o M previste o prevalentemente in edificate, di immediato rapporto con i contesti urbani” normata dall’art. 62 delle NTA. In tali aree è sostanzialmente prevista la trasformazione urbana orientata alla ricomposizione delle zone di frangia degli insediamenti, ponendo particolare attenzione all’inserimento paesistico e ambientale, in particolare delle zone adiacenti il territorio agricolo. Per l’ambito in esame sarà quindi necessario prestare attenzione all’area verde confinante a nord, che dovrà essere tutelata mediante adeguata fascia di rispetto (es. alberature).

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Tavola E4.4.i “Organizzazione del territor io e sistemi insediativi – Quadro strutturale”. L’ambito ricade completamente in un’area classificata dal PTCP come “Aree di primo riferimento per la pianificazione locale” normata dall’art. 93 delle NTA. Tali zone comprendono ambiti che possono contribuire alla definizione della forma urbana, per i quali non sono previsti particolari ed ulteriori approfondimenti di dettaglio.

Tavola della Fattibilità delle azioni di Piano Tavola E2.2.2.i del PTCP “Tutela, riqualificazione, valorizzazione ambientale e paesistica del territorio”

ATR3

Classe di fattibilità 2

Classe di fattibilità 3 Aree con fenomeni urbanizzativi in atto o previste o prevalentemente inedificate, di immediato rapporto con i contesti urbani (art.62)

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Tavola E4.4.i del PTCP “Organizzazione del Tavola A14 PGT – Carta delle criticità territorio e sistemi insediativi – Quadro strutturale”

Aree di primo riferimento per la pianificazione locale (art. 93)

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CRITERIO DI SOSTENIBILITA’ - Compatibi lità territoriale in relazione ai vincoli ambientali e alla geologia del territorio AT Commenti ed estratti cartografici Valutazione Fattibilità geologica L’ambito in esame rientra completamente in classe di fattibilità geologica 1 “Fattibilità senza limitazioni”; solo una porzione minima a nord rientra in classe di fattibilità 2 “Fattibilità con modeste limitazioni”. Saranno pertanto da evitare edificazione in questa porzione.  Per la porzione in classe 2 sono state infatti riscontrate modeste limitazioni di carattere geologico per l’attuazione di interventi. È necessario tuttavia effettuare, in fase di progettazione, approfondimenti di carattere geologico-tecnico, finalizzati all’accertamento della compatibilità dell’intervento con l’assetto geologico – geomorfologico ed idraulico delle aree.

Vincoli idrogeologici e geomorfologici Non sono presenti ulteriori vincoli specifici. ! Fasce di rispetto degli elettrodotti Non presenti.

ATR4 Vincoli ambientali Residenziale L’ambito ricade all’interno del vincolo paesistico “bellezze d’insieme” normato dall’art. 136 del D.Lgs. 42/2004. L’attuazione dell’ambito sarà quindi subordinata all’ottenimento dell’autorizzazione paesistica ai sensi dell’art. 146 del D.Lgs. 42/2004.

Compatibilità con il PTCP Tavola E2.2.2.i “Tutela, riqualificazione, valorizzazione ambientale e paesistica del territorio” L’ambito ricade completamente in un’area classificata dal PTCP come “Aree con fenomeni urbanizzativi in atto o previste o prevalentemente in edificate, di immediato rapporto con i contesti urbani” normata dall’art. 62 delle NTA. In tali aree è sostanzialmente prevista la trasformazione urbana orientata alla ricomposizione delle zone di frangia  degli insediamenti, ponendo particolare attenzione all’inserimento paesistico e ambientale, in particolare delle zone adiacenti il territorio agricolo. L’ambito in esame non presenta particolari esigenze di mitigazione, essendo confinante con aree già urbanizzate.

Tavola E4.4.i “Organizzazione del territorio e sistemi insediativi – Quadro strutturale”. L’ambito ricade completamente in un’area classificata dal PTCP come “Ambiti definiti dalla pianificazione locale ecogestioni srl – via Solferino 3/A, 25122 Brescia Pag. 91

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vigente”, che non presentano particolari criticità.

Tavola della Fattibilità delle azioni di Piano Tavola E2.2.2.i del PTCP “Tutela, riqualificazione, valorizzazione ambientale e paesistica del territorio”

ATR4

Classe di fattibilità 1 Aree con fenomeni urbanizzativi in atto o previste Classe di fattibilità 2 o prevalentemente inedificate, di immediato rapporto con i contesti urbani (art.62) Tavola E4.4.i del PTCP “Organizzazione del Tavola A14 PGT – Carta delle criticità territorio e sistemi insediativi – Quadro strutturale”

Ambiti a destinazione produttiva in conflitto con destinazione urbana Ambiti definiti dalla pianificazione locale vigente

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Tavola A7 PGT – Carta dei vincoli

Vincolo paesistico “bellezze d’insieme” D.lgs 42/2004 art. 136

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CRITERIO DI SOSTENIBILITA’ - Compatibilità territoriale in relazione ai vincoli ambientali e alla geologia del territorio AT Commenti ed estratti cartografici Valutazione Fat tibilità geologica L’ambito in esame rientra completamente in classe di fattibilità geologica 1 “Fattibilità senza particolari limitazioni”, per la quale non sono emerse controindicazioni di carattere geologico per l'attuazione degli interventi.  Vincoli idrogeologici e geomorfologici L’area ricade per oltre metà della sua estensione all’interno della zona di rispetto dei pozzi con utilizzo idropotabile o misto, ai sensi dell’art. 94 del D.Lgs. 152/06. In tali zone sono vietate alcune tipologie di insediamento, nonché lo svolgimento di alcune attività. In particolare, per l’attuazione dell’ambito saranno vietati: - la dispersione di fanghi e acque reflue, anche se depurati; - la dispersione nel sottosuolo di acque meteoriche proveniente da piazzali e strade; - l’apertura di pozzi ad eccezione di quelli che estraggono acque destinate al consumo umano e di quelli ! finalizzati alla variazione dell'estrazione ed alla protezione delle caratteristiche quali-quantitative della risorsa idrica; - l’installazione di pozzi perdenti ATR5

Residenziale Fasce di rispetto degli elettrodotti Non presenti.

Vincoli ambientali Non presenti.

Compatibilità con il PTCP Tavola E2.2.2.i “Tutela, riqualificazione, valorizzazione ambientale e paesistica del territorio” L’ambito ricade completamente in un’area classificata dal PTCP come “Aree con fenomeni urbanizzativi in atto o previste o prevalentemente in edificate, di immediato rapporto con i contesti urbani” normata dall’art. 62 delle NTA. In tali aree è sostanzialmente prevista la trasformazione urbana orientata alla ricomposizione delle zone di frangia degli insediamenti, ponendo particolare attenzione all’inserimento paesistico e ambientale, in particolare delle zone M adiacenti il territorio agricolo. Per l’ambito in esame sarà quindi necessario prestare attenzione all’area verde ad uso agricolo confinante e presente in comune di Brembate, che dovrà essere tutelata mediante adeguata fascia di rispetto (es. alberature). ecogestioni srl – via Solferino 3/A, 25122 Brescia Pag. 94

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Tavola E4.4.i “Organizzazione del territorio e sistemi insediativi – Quadro strutturale”. L’ambito ricade parzialmente in un’area classificata dal PTCP come “Aree di primo riferimento per la pianificazione locale” normata dall’art. 93 delle NTA e parzialmente in un’area classificata dal PTCP come “Ambiti definiti dalla pianificazione locale vigente”. Tali zone comprendono ambiti che possono contribuire alla definizione della forma urbana, per i quali non sono previsti particolari ed ulteriori approfondimenti di dettaglio.

Tavola della Fattibilità delle azioni di Piano – Tavola E2.2.2.i del PTCP “Tutela, riqualificazione, valorizzazione Aggiornamento dello studio geologico ambientale e paesistica del territorio” comunale

ATR5

Aree con fenomeni urbanizzativi in atto o previste Classe di fattibilità 1 o prevalentemente inedificate, di immediato rapporto con i contesti urbani (art.62) Delimitazione zona di rispetto dei pozzi, D.lgs 152/1999 art. 21

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Tavola E4.4.i del PTCP “Organizzazione del Tavola A14 PGT – Carta delle criticità territorio e sistemi insediativi – Quadro strutturale”

Ambiti definiti dalla pianificazione locale vigente Infrastrutture viarie di attraversamento in conflitto potenziale con il tessuto urbano

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CRITERIO DI SOSTENIBILITA’ - Compatibilità territoriale in relazione ai vincoli ambientali e alla geologia del territorio AT Commenti ed estratti cartografici Valutazione Fattibilità geologica L’ambito rientra completamente in classe di fattibilità geologica 1 “Fattibilità senza limitazioni, per la quale non sono emerse controindicazioni di carattere geologico per l'attuazione degli interventi.  Vincoli idrogeologici e geomorfologici Non presenti.

Fasce di rispetto degli elettrodotti In prossimità dell’ambito è presente un elettrodotto. Sarà compito dell’amministrazione comunale valutare l’opportunità di richiedere ai proprietari/gestori dell’elettrodotto di eseguire il calcolo mirato della “fascia di rispetto”, determinata in corrispondenza della specifica campata di linea interessata secondo le indicazioni del paragrafo 5.1 del DM 29/05/2008. ! Il Regolamento edilizio comunale prescrive inoltre, per le edificazioni nei pressi di sorgenti elettromagnetiche, specifiche indagini del sito che devono sommarsi alla normale prassi di conoscenza di un luogo prima di intervenire progettualmente; tale indagine deve comprendere un’indagine geobiologica per il rilevamento di eventuali ATR6 interferenze elettro-magnetiche indotte da radiofrequenze e/o da alta e media tensione elettrica di rete, ovvero Residenziale dalla vicinanza con ripetitori radio-televisivi, di telefonia fissa o mobile o radar e linee elettriche aeree o interrate, con la collaborazione del locale ufficio dell’ARPA. ! Vincoli ambientali L’ambito è interno al corridoio ecologico ad alta antropizzazione previsto dalla Rete Ecologica Regionale, pertanto la sua realizzazione sarà subordinata alle prescrizioni della Valutazione di Incidenza, che dovrà essere espletata in fase attuativa.

Compatibilità con il PTCP Tavola E2.2.2.i “Tutela, riqualificazione, valorizzazione ambientale e paesistica del territorio” L’ambito ricade parzialmente in un’area classificata dal PTCP come “Aree urbanizzate” e parzialmente in un’area classificata dal PTCP come “Aree con fenomeni urbanizzativi in atto o previste o prevalentemente in edificate, di  immediato rapporto con i contesti urbani” normata dall’art. 62 delle NTA. In tali aree è sostanzialmente prevista la trasformazione urbana orientata alla ricomposizione delle zone di frangia degli insediamenti, ponendo particolare attenzione all’inserimento paesistico e ambientale, in particolare delle zone ecogestioni srl – via Solferino 3/A, 25122 Brescia Pag. 97

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adiacenti il territorio agricolo . L’ambito in esame non presenta particolari esigenze di mitigazione, essendo confinante con aree già urbanizzate.

Tavola E4.4.i “Organizzazione del territorio e sistemi insediativi – Quadro strutturale”. L’ambito ricade completamente in un’area classificata dal PTCP come “Ambiti definiti dalla pianificazione locale vigente”, che non presentano particolari criticità.

Tavola della Fattibilità delle azioni di Piano Tavola E2.2.2.i del PTCP “Tutela, riqualificazione, valorizzazione ambientale e paesistica del territorio”

ATR6

Classe di fattibilità 1 Aree con fenomeni urbanizzativi in atto o previste o prevalentemente inedificate, di immediato rapporto con i contesti urbani (art.62)

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Tavola E4.4.i del PTCP “Organizzazione del Tavola A14 PGT – Carta delle criticità territorio e sistemi insediativi – Quadro strutturale”

Tracciato principali elettrodotti Ambiti definiti dalla pianificazione locale vigente Ambiti da riqualificare attraverso una pianificazione attuativa volta alla ridestinazione urbanistica e recupero urbano

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CRITERIO DI SOSTENIBILITA’ - Compatibilità territoriale in relazio ne ai vincoli ambientali e alla geologia del territorio AT Commenti ed estratti cartografici Valutazione Fattibilità geologica L’ambito in esame rientra parzialmente in classe di fattibilità geologica 2 “Fattibilità con modeste limitazioni” e parzialmente in classe di fattibilità geologica 1 “Fattibilità senza limitazioni”. Per la porzione in classe 2 sono state riscontrate modeste limitazioni di carattere geologico per l’attuazione di  interventi. È necessario tuttavia effettuare, in fase di progettazione, approfondimenti di carattere geologico-tecnico, finalizzati all’accertamento della compatibilità dell’intervento con l’assetto geologico – geomorfologico ed idraulico delle aree

Vincoli idrogeologici e geomorfologici Non sono presenti ulteriori vincoli specifici.

Fasce di rispetto degli elettrodotti In prossimità dell’ambito è presente un elettrodotto. Sarà compito dell’amministrazione comunale valutare l’opportunità di richiedere ai proprietari/gestori dell’elettrodotto di eseguire il calcolo mirato della “fascia di rispetto” in corrispondenza della specifica campata di ! ATR7 linea interessata, determinata secondo le indicazioni del paragrafo 5.1 del DM 29/05/2008. Residenziale IL regolamento edilizio comunale prescrive inoltre, per le edificazioni nei pressi di sorgenti elettromagnetiche, specifiche indagini del sito che devono sommarsi alla normale prassi di conoscenza di un luogo prima di intervenire progettualmente; tale indagine deve comprendere un’indagine geobiologica per il rilevamento di eventuali interferenze elettro-magnetiche indotte da radiofrequenze e/o da alta e media tensione elettrica di rete, ovvero dalla vicinanza con ripetitori radio-televisivi, di telefonia fissa o mobile o radar e linee elettriche aeree o interrate, con la collaborazione del locale ufficio dell’ARPA.

Vincoli ambientali L’ambito ricade completamente all’interno dell’area di protezione soggetta a vincolo paesistico di “bellezze d’insieme” previsto dall’art. 136 del D.Lgs. 42/2004 e limitatamente alla zona ovest all’interno della fascia di ! rispetto dai fiumi (art. 142, lettera c) del D.Lgs. 42/2004). L’attuazione dell’ambito sarà quindi subordinata all’ottenimento dell’autorizzazione paesistica ai sensi dell’art. 146 del D.Lgs. 42/2004. Inoltre l’ambito è interno al corridoio ecologico ad alta antropizzazione previsto dalla Rete Ecologica Regionale, pertanto la sua realizzazione sarà subordinata alle prescrizioni della Valutazione di Incidenza, che dovrà essere ecogestioni srl – via Solferino 3/A, 25122 Brescia Pag. 100

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espletata in fase attuativa. L’ambito si trova nelle vicinanze della fascia di rispetto cimiteriale, pur rimanendone al di fuori.

Compatibilità con il PTCP Tavola E2.2.2.i “Tutela, riqualificazione, valorizzazione ambientale e paesistica del territorio” L’ambito ricade parzialmente in un’area classificata dal PTCP come “Aree urbanizzate” e parzialmente in un’area M classificata dal PTCP come “Aree con fenomeni urbanizzativi in atto o previste o prevalentemente in edificate, di immediato rapporto con i contesti urbani” normata dall’art. 62 delle NTA. In tali aree è sostanzialmente prevista la trasformazione urbana orientata alla ricomposizione delle zone di frangia degli insediamenti, ponendo particolare attenzione all’inserimento paesistico e ambientale, in particolare delle zone adiacenti il territorio agricolo. Per l’ambito in esame sarà quindi necessario prestare attenzione all’area verde confinante con il Parco Adda Nord, che dovrà essere tutelata mediante adeguata fascia di rispetto (es. alberature).

Tavola E4.4.i “Organizzazione del territorio e sistemi insediativi – Quadro strutturale”. L’ambito ricade parzialmente in un’area classificata dal PTCP come “Aree di primo riferimento per la pianificazione locale” normata dall’art. 93 delle NTA e parzialmente in un’area classificata dal PTCP come “Ambiti definiti dalla pianificazione vigente”. Tali zone comprendono ambiti che possono contribuire alla definizione della forma urbana, per i quali non sono previsti particolari ed ulteriori approfondimenti di dettaglio.

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Tavola della Fattibilità delle azioni di Piano Tavola E2.2.2.i del PTCP “Tutela, riqualificazione, valorizzazione ambientale e paesistica del territorio”

ATR7

Aree con fenomeni urbanizzativi in atto o previste Classe di fattibilità 1 o prevalentemente inedificate, di immediato rapporto con i contesti urbani (art.62) Classe di fattibilità 2

Tavola E4.4.i del PTCP “Organizzazione del Tavola A14 PGT – Carta delle criticità territorio e sistemi insediativi – Quadro strutturale”

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Tavola A7 PGT – Carta dei vincoli

Vincolo paesistico “bellezze d’insieme” D.lgs 42/2004 art. 136

Ambiti di rispetto dai fiumi D.lgs 42/2004 art.142, lettera c

Vincolo cimiteriale D.P.R. 285/1990 art.57

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CRITERIO DI SOSTENIBILITA’ - Compatibilità territoriale in relazione ai vincoli ambientali e alla geologia del territorio AT Commenti ed estratti cartografi ci Valutazione Fattibilità geologica L’ambito ricade quasi completamente in classe di fattibilità geologica 2 “Fattibilità con modeste limitazioni”, tranne una fascia a nord-ovest che ricade in classe di fattibilità 3 “Fattibilità con consistenti limitazioni”. La trasformazione di tale area sarà quindi subordinata alla realizzazione di preliminari ed approfonditi studi od indagini di carattere geologico – tecnico dell’area e del suo intorno, al fine di verificare la necessità di interventi specifici o opere di difesa e accertare la compatibilità della destinazione d’uso dell'intervento con l'assetto geologico - ! geomorfologico ed idraulico delle aree. Si dovranno fornire indicazioni sulle tipologie e modalità costruttive ritenute più opportune nonché progettuali per la realizzazione di eventuali opere di sistemazione, bonifica e mitigazione degli elementi di pregiudizio per la trasformazione d'uso del suolo.

Vincoli idrogeologici e geomorfologici Non sono presenti ulteriori vincoli specifici.

ATP1 Fasce di rispetto degli elettrodotti Produttiva Non presenti.

Vincoli ambientali Non presenti.

Compatibilità con il PTCP Tavola E2.2.2.i “Tutela, riqualificazione, valorizzazione ambientale e paesistica del territorio” L’ambito ricade per la maggior parte in un’area classificata dal PTCP come “Aree con fenomeni urbanizzativi in atto o previste o prevalentemente in edificate, di immediato rapporto con i contesti urbani” normata dall’art. 62 delle NTA, e parzialmente in un’area classificata dal PTCP come “Aree agricole con finalità di protezione e conservazione” M normata dall’art. 65 delle NTA. In tali aree è sostanzialmente prevista la trasformazione urbana orientata alla ricomposizione delle zone di frangia degli insediamenti, ponendo particolare attenzione all’inserimento paesistico e ambientale, in particolare delle zone adiacenti il territorio agricolo. Per quanto riguarda la porzione di area classificata come agricola, il PTCP prescrive una forte limitazione ecogestioni srl – via Solferino 3/A, 25122 Brescia Pag. 104

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de ll’occupazione dei suoli liberi e il mantenimento de lla continuità delle fasce e degli spazi liberi interurbani . Essendo l’ambito in esame confinante ad est con un’area già a destinazione produttiva, sarà necessario prestare attenzione alle aree agricole a valenza produttiva e ambientale confinanti a nord-ovest, che dovranno essere tutelate mediante adeguata fascia di rispetto (es. alberature), al fine di mantenerne la continuità e preservarne il valore. Per quanto riguarda tale classificazione l’AT risulta essere incompatibile con il PTCP; tuttavia, considerando le diverse scale di pianificazione, nonché la realtà territoriale della zona, è possibile valutare la trasformazione in generale come ammissibile, adottando le mitigazioni di cui sopra.

Tavola E4.4.i “Organizzazione del territorio e sistemi insediativi – Quadro strutturale”. L’ambito ricade in un’area classificata dal PTCP come “Aree di primo riferimento per la pianificazione locale” normata dall’art. 93 delle NTA e solo per una piccola porzione in un’area classificata dal PTCP come “Aree finalizzate precipuamente all’attività agricola” normata dall’art. 92 delle NTA. Tali zone comprendono ambiti che possono contribuire alla definizione della forma urbana, per i quali non sono previsti particolari ed ulteriori approfondimenti di dettaglio. Nella porzione finalizzata all’attività agricola non sono previste edificazioni ma aree filtro a verde.

Tavola della Fattibilità delle azioni di Piano Tavola E2.2.2.i del PTCP “Tutela, riqualificazione, valorizzazione ambientale e paesistica del territorio”

Aree con fenomeni urbanizzativi in atto Classe di fattibilità 2 o previste o prevalentemente Classe di fattibilità 3 inedificate, di immediato rapporto con i contesti urbani (art.62)

Aree agricole con finalità di protezione e conservazione (art. 65)

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Tavola E4.4.i del PTCP “Organizzazione del Tavola A14 PGT – Carta delle criticità territorio e sistemi insediativi – Quadro strutturale”

Ambiti interessati dal futuro sviluppo

Aree di primo riferimento per la della Pedemontana

pianificazione locale (art. 93)

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CRITERIO DI SOSTENIBILITA’ - Compatibilità territoriale i n relazione ai vincoli ambientali e alla geologia del territorio AT Commenti ed estratti cartografici Valutazione Fattibilità geologica L’ambito in esame rientra completamente in classe di fattibilità geologica 1 “Fattibilità senza limitazioni per la quale non sono emerse controindicazioni di carattere geologico per l'attuazione degli interventi.  Vincoli idrogeologici e geomorfologici Non sono presenti ulteriori vincoli specifici.

Fasce di rispetto degli elettrodotti In prossimità dell’ambito è presente un elettrodotto. Sarà compito dell’amministrazione comunale valutare l’opportunità di richiedere ai proprietari/gestori dell’elettrodotto di eseguire il calcolo mirato della “fascia di rispetto” secondo le indicazioni del paragrafo 5.1 del DM 29/05/2008, in corrispondenza della specifica campata di linea interessata. ! Il Regolamento edilizio comunale prescrive inoltre, per le edificazioni nei pressi di sorgenti elettromagnetiche, specifiche indagini del sito che devono sommarsi alla normale prassi di conoscenza di un luogo prima di intervenire progettualmente; tale indagine deve comprendere un’indagine geobiologica per il rilevamento di eventuali ATT1 interferenze elettro-magnetiche indotte da radiofrequenze e/o da alta e media tensione elettrica di rete, ovvero dalla Terziario vicinanza con ripetitori radio-televisivi, di telefonia fissa o mobile o radar e linee elettriche aeree o interrate, con la collaborazione del locale ufficio dell’ARPA.

Vincoli ambientali Non presenti.

Compatibilità con il PTCP Tavola E2.2.2.i “Tutela, riqualificazione, valorizzazione ambientale e paesistica del territorio” L’ambito ricade completamente in un’area classificata dal PTCP come “Aree con fenomeni urbanizzativi in atto o  previste o prevalentemente in edificate, di immediato rapporto con i contesti urbani” normata dall’art. 62 delle NTA. In tali aree è sostanzialmente prevista la trasformazione urbana orientata alla ricomposizione delle zone di frangia degli insediamenti, ponendo particolare attenzione all’inserimento paesistico e ambientale, in particolare delle zone adiacenti il territorio agricolo. L’ambito in esame non presenta particolari esigenze di mitigazione, essendo confinante con aree già urbanizzate.

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Tavola E4.4.i “Organizzazione del territorio e sistemi insedia tivi – Quadro strutturale”. L’ambito ricade completamente in un’area classificata dal PTCP come “Aree di primo riferimento per la pianificazione locale” normata dall’art. 93 delle NTA. Tali zone comprendono ambiti che possono contribuire alla definizione della forma urbana, per i quali non sono previsti particolari ed ulteriori approfondimenti di dettaglio.

Tavola della Fattibilità delle azioni di Piano Tavola E2.2.2.i del PTCP “Tutela, riqualificazione, valorizzazione ambientale e paesistica del territorio”

Aree con fenomeni urbanizzativi in atto o previste Classe di fattibil ità 1 o prevalentemente inedificate, di immediato rapporto con i contesti urbani (art.62)

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Tavola E4.4.i del PTCP “Organizzazione del Tavola A14 PGT – Carta delle criticità territorio e sistemi insediativi – Quadro strutturale”

ATT1

Tracciato principali elettrodotti Aree di primo riferimento per la pianificazione locale (art. 93)

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CRITERIO DI SOSTENIBILITA’ - Compatibilità territoriale i n relazione ai vincoli ambientali e alla geologia del territorio AT Commenti ed estratti cartografici Valutazione Fattibilità geologica L’ambito in esame rientra completamente in classe di fattibilità geologica 1 “Fattibilità senza limitazioni”, per la quale non sono emerse controindicazioni di carattere geologico per l'attuazione degli interventi.  Vincoli idrogeologici e geomorfologici Non presenti.

Fasce di rispetto degli elettrodotti In prossimità dell’ambito è presente un elettrodotto. Sarà compito dell’amministrazione comunale valutare l’opportunità di richiedere ai proprietari/gestori dell’elettrodotto di eseguire il calcolo mirato della “fascia di rispetto” in corrispondenza della specifica campata di linea interessata, determinata secondo le indicazioni del paragrafo 5.1 del DM 29/05/2008. ! Il Regolamento edilizio comunale prescrive inoltre, per le edificazioni nei pressi di sorgenti elettromagnetiche, specifiche indagini del sito che devono sommarsi alla normale prassi di conoscenza di un luogo prima di intervenire progettualmente; tale indagine deve comprendere un’indagine geobiologica per il rilevamento di eventuali ATT2 interferenze elettro-magnetiche indotte da radiofrequenze e/o da alta e media tensione elettrica di rete, ovvero dalla Terziario vicinanza con ripetitori radio-televisivi, di telefonia fissa o mobile o radar e linee elettriche aeree o interrate, con la collaborazione del locale ufficio dell’ARPA.

Vincoli ambientali Non presenti.

Compatibilità con il PTCP Tavola E2.2.2.i “Tutela, riqualificazione, valorizzazione ambientale e paesistica del territorio” L’ambito ricade totalmente in un’area classificata dal PTCP come “Aree urbanizzate”, che non presenta particolari criticità.

Tavola E4.4.i “Organizzazione del territorio e sistemi insediativi – Quadro strutturale”.  L’ambito ricade parzialmente in un’area classificata dal PTCP come “Ambiti definiti dalla pianificazione locale vigente” e parzialmente in un’area classificata dal PTCP come “Svincoli autostradali”, che non presenta particolari criticità.

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Tavola della Fattibilità delle azioni di Piano Tavola E2.2.2.i del PTCP “Tutela, riqualificazione, valorizzazione ambientale e paesistica del territorio”

Cla sse di fattibilità 1

Aree urbanizzate Tavola E4.4.i del PTCP “Organizzazione del Tavola A14 PGT – Carta delle criticità territorio e sistemi insediativi – Quadro strutturale”

Svincoli autostradali

Ambiti definiti dalla pianificazione locale vigente

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CRITERIO DI SOSTENIBILITA’ - Compatibilità territoriale in relazione ai vincoli ambientali e alla geologia del territorio AT Commenti ed estratti cartogr afici Valutazione Fattibilità geologica L’ambito in esame rientra completamente in classe di fattibilità geologica 1 “Fattibilità senza limitazioni”, per la quale non sono emerse controindicazioni di carattere geologico per l'attuazione degli interventi.  Vincoli idrogeologici e geomorfologici Non sono presenti ulteriori vincoli specifici.

Fasce di rispetto degli elettrodotti In prossimità dell’ambito è presente un elettrodotto. Sarà compito dell’amministrazione comunale valutare l’opportunità di richiedere ai proprietari/gestori dell’elettrodotto di eseguire il calcolo mirato della “fascia di rispetto” secondo le indicazioni del paragrafo 5.1 del DM 29/05/2008in corrispondenza della specifica campata di linea interessata. ! Il Regolamento edilizio comunale prescrive inoltre, per le edificazioni nei pressi di sorgenti elettromagnetiche specifiche indagini del sito che devono sommarsi alla normale prassi di conoscenza di un luogo prima di intervenire progettualmente; tale indagine deve comprendere un’indagine geobiologica per il rilevamento di eventuali ATT3 interferenze elettro-magnetiche indotte da radiofrequenze e/o da alta e media tensione elettrica di rete, ovvero dalla Terziario vicinanza con ripetitori radio-televisivi, di telefonia fissa o mobile o radar e linee elettriche aeree o interrate, con la collaborazione del locale ufficio dell’ARPA.

Vincoli ambientali Non presenti.

Compatibilità con il PTCP Tavola E2.2.2.i “Tutela, riqualificazione, valorizzazione ambientale e paesistica del territorio” L’ambito ricade completamente in un’area classificata dal PTCP come “Aree con fenomeni urbanizzativi in atto o previste o prevalentemente in edificate, di immediato rapporto con i contesti urbani” normata dall’art. 62 delle NTA. In tali aree è sostanzialmente prevista la trasformazione urbana orientata alla ricomposizione delle zone di frangia  degli insediamenti, ponendo particolare attenzione all’inserimento paesistico e ambientale, in particolare delle zone adiacenti il territorio agricolo. L’ambito in esame non presenta particolari esigenze di mitigazione, essendo confinante con aree già urbanizzate.

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Tavola E4.4.i “Organizzazione del territorio e sistemi insediativi – Quadro strutturale”. L’ambito ricade completamente in un’area classificata dal PTCP come “Ambiti definiti dalla pianificazione locale vigente”, che non presenta particolari criticità.

Tavola della Fattibilità delle azioni di Piano Tavola E2.2.2.i del PTCP “Tutela, riqualificazione, valorizzazione ambientale e paesistica del territorio”

Aree con fenomeni urbanizzativi in atto o previste Classe di fattibilità 1 o prevalentemente inedificate, di immediato rapporto con i contesti urbani (art.62)

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Tavola E4.4.i del PTCP “Organizzazione del Tavola A14 PGT – Carta delle criticità territorio e sistemi insediativi – Quadro strutturale”

Aree di primo riferimento per la pianificazione locale (art. 93)

Infrastrutture viarie di attraversamento in conflitto potenziale con il tessuto urbano

Tracciato principali elettrodotti

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CRITERIO DI SOSTENIBILITA’ - Compatibilità territoriale in rela zione ai vincoli ambientali e alla geologia del territorio AT Commenti ed estratti cartografici Valutazione Fattibilità geologica L’ambito in esame rientra completamente in classe di fattibilità geologica 1 “Fattibilità senza limitazioni”, per la quale non sono emerse controindicazioni di carattere geologico per l'attuazione degli interventi.  Vincoli idrogeologici e geomorfologici Non sono presenti ulteriori vincoli specifici.

Fasce di rispetto degli elettrodotti In prossimità dell’ambito è presente un elettrodotto. È necessario verificare se, data la destinazione d’uso dell’ambito, la presenza di persone per orari prolungati sia tale ! da richiedere indagini specifiche sui campi elettromagnetici. In questo caso sarà compito dell’amministrazione comunale valutare l’opportunità di richiedere ai proprietari/gestori dell’elettrodotto di eseguire il calcolo mirato della “fascia di rispetto” in corrispondenza della specifica campata di linea interessata, determinata secondo le indicazioni del paragrafo 5.1 del DM 29/05/2008.

AT-AGR Vincoli ambientali Agricolo L’ambito ricade completamente all’interno dell’area di protezione soggetta a vincolo paesistico delle “bellezze d’insieme” di cui all’art.136 del D.Lgs. 42/2004. L’attuazione dell’ambito sarà quindi subordinata all’ottenimento dell’autorizzazione paesistica ai sensi dell’art. 146 del D.Lgs. 42/2004. Inoltre l’ambito è parzialmente interno al corridoio ecologico ad alta antropizzazione previsto dalla Rete Ecologica ! Regionale, pertanto la sua realizzazione sarà subordinata alle prescrizioni della Valutazione di Incidenza, che dovrà essere espletata in fase attuativa.

Compatibilità con il PTCP Tavola E2.2.2.i “Tutela, riqualificazione, valorizzazione ambientale e paesistica del territorio” L’ambito ricade in un’area classificata dal PTCP come “Aree con fenomeni urbanizzativi in atto o previste o prevalentemente inedificate, di immediato rapporto con i contesti urbani” normata dall’art. 62 delle NTA.  In tali aree è sostanzialmente prevista la trasformazione urbana orientata alla ricomposizione delle zone di frangia degli insediamenti, ponendo particolare attenzione all’inserimento paesistico e ambientale, in particolare delle zone adiacenti il territorio agricolo. ecogestioni srl – via Solferino 3/A, 25122 Brescia Pag. 115

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L’ambito in esame si configura quindi in linea a q uanto previsto dal PTCP.

Tavola E4.4.i “Organizzazione del territorio e sistemi insediativi – Quadro strutturale”. L’ambito ricade in un’area classificata dal PTCP come “Ambiti definiti dalla pianificazione locale vigente”, che non prevede particolari criticità.

Tavola della Fattibilità delle azioni di Piano Tavola E2.2.2.i del PTCP “Tutela, riqualificazione, valorizzazione ambientale e paesistica del territorio”

Classe di fattibilità 1 Aree con fenomeni urbanizzativi in atto o previste

o prevalentemente inedificate, di immediato

rapporto con i contesti urbani (art.62)

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Tavola E4.4.i del PTCP “Organizzazione del Tavola A14 PGT – Carta delle criticità territorio e sistemi insediativi – Quadro strutturale”

Tracciato principali elettrodotti Ambiti definiti dalla pianificazione locale vigente

Tavola A7 PGT – Carta dei vincoli

Vincolo paesistico “bellezze d’insieme” D.lgs 42/2004 art. 136

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NOTA: Dettaglio delle prescrizioni specifiche previste dallo Studio Geologico e dalle Norme Tecniche di Attuazione del PTCP, citate nelle schede sopra riportate

Fattibilità geologica

Classe di fattibilità I (Fattibilità senza particolari limitazioni) : Aree per le quali non sono emerse controindicazioni di carattere geologico per l'attuazione degli interventi assoggettati ai sensi dell'Articolo 1 delle NGdP. Conseguentemente è possibile qualsiasi tipo di intervento, nel rispetto delle normative vigenti, senza un controllo preventivo da parte del Comune sotto il profilo geologico, idrogeologico e sismico. Solo in questo caso, nella documentazione progettuale presentata al Comune, può essere omessa la documentazione di compatibilità geologica degli interventi; è comunque responsabilità del progettista acquisire dati ed elementi relativi l'interazione struttura - terreno e compatibilità struttura - contesto geologico / geomorfologico per ottemperare a quanto stabilito dal DM 14 gennaio 2008.

Classe di fattibilità II (Fattibilità con modeste limitazioni) : Si tratta di aree per le quali si sono riscontrate modeste limitazioni di carattere geologico per l'attuazione degli interventi assoggettati ai sensi dell'Articolo 1 delle NGdP; tali limitazioni possono essere superate mediante approfondimenti di natura geologica, l'adozione di eventuali accorgimenti tecnico - costruttivi e senza l'esecuzione di opere di difesa extracomparto. Gli interventi in progetto dovranno quindi essere corredati di apposita documentazione geologica - tecnica, supportata da eventuali verifiche - indagini in sito ed analisi esaustive, ma non limitative, rispetto alle specifiche problematiche presenti nelle aree come individuate nella cartografia di sintesi; in tale documentazione geologico - tecnica il professionista incaricato accerta la compatibilità dell'intervento con l'assetto geologico - geomorfologico ed idraulico delle aree.

Classe di fattibilità III (Fattibilità con consistenti limitazioni) : Tale classe comprende le zone nelle quali sono state riscontrate consistenti limitazioni di carattere geologico per l'attuazione degli interventi assoggettati ai sensi dell'Articolo 1 delle NGdP; per il superamento di tali limitazioni potrebbero rendersi necessari interventi specifici o opere di difesa da individuarsi a cura del professionista incaricato nella fase di indagine di dettaglio. Gli interventi in progetto dovranno quindi essere corredati di apposita documentazione geologica - tecnica, supportata da eventuali verifiche - indagini in sito ed analisi esaustive, ma non limitative, rispetto alle specifiche problematiche presenti nelle aree come individuate nella cartografia di sintesi; in tale documentazione geologico - tecnica il professionista incaricato accerta la compatibilità dell'intervento con l'assetto geologico - geomorfologico ed idraulico delle aree. La documentazione dovrà specificare gli eventuali interventi collaterali di messa in sicurezza delle aree (anche extracomparto), accertare la compatibilità tecnico - economica degli interventi con l'assetto geologico evidenziato nell'analisi effettuata ed individuare, di conseguenza, le prescrizioni di dettaglio per poter procedere all'edificazione, accertando in questo modo che le previsioni del PGT siano pienamente compatibili con le specifiche problematiche presenti nelle aree. In conseguenza degli accertamenti, dovranno essere (1) verificate le SLP / volumi massimi ammissibili con possibile previsione di coefficienti riduttivi rispetto a quanto previsto dal PGT (da determinarsi a cura del professionista incaricato dell'indagine geologica di dettaglio), (2) dovrà essere verificata la compatibilità della destinazione d'uso con la situazione riscontrata dal professionista, (3) si dovranno fornire indicazioni sulle tipologie e modalità costruttive ritenute più opportune nonché (4) indicazioni progettuali per la realizzazione di eventuali opere di sistemazione, bonifica e mitigazione degli elementi di pregiudizio per la trasformazione d'uso del suolo. In ogni caso si dovrà esplicitare nella documentazione geologica - tecnica (5) che le opere in progetto, nonché le eventuali opere accessorie di bonifica e messa in sicurezza dell'area, non aggravino la situazione dei lotti limitrofi.

Compatibilità con il PTCP

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Art. 62 “Aree con fenomeni urbanizzativi in atto o previsti prevalentemente inedificate di immediato rapporto con i contesti urbani”. (ATR1, ATR2, ATR3, ATR4, ATR5, ATR6, ATR7, ATP1, ATT1, ATT2, ATT3, AT-AGR) Sono individuate nella Tav.E2.2. In tali aree valgono le seguenti direttive:

1. le espansioni e trasformazioni urbane, ove previste, dovranno prioritariamente essere orientate alla riqualificazione e alla ricomposizione delle zone di frangia degli insediamenti. La progettazione degli interventi dovrà essere rivolta ad un adeguato inserimento paesistico ed ambientale, da ottenersi anche mediante previsione di impianti arborei ed arbustivi nelle parti esterne, adiacenti il territorio agricolo;

2. le previsioni degli strumenti urbanistici per queste aree dovranno considerare l’opportunità della formazione di reti ecologiche e di collegamento con le aree a verde o reti ecologiche esistenti sul territorio a valenza paesistico - ambientale.

Art. 65 “Aree agricole con finalità di protezione e conservazione”. (ATP1) Per esse sono configurate le seguenti funzioni : a) Ambiti di conservazione di spazi liberi interurbani e di connessione. Per tali aree individuate alla Tav. E2.2 i PRG prevederanno una forte limitazione dell’occupazione dei suoli liberi, anche nel caso di allocazione di strutture al servizio dell’ agricoltura. I PRG dovranno quindi individuare, ai sensi degli artt. 1 e 2 della L.R. 1/2001 le funzioni e le attrezzature vietate, dovranno essere indicati specifici parametri edilizi e previste adeguate indicazioni e modalità localizzative per le strutture ammissibili. I perimetri delle aree sono indicativi e potranno quindi subire modificazioni, alle condizioni di cui all’art.93, comma 4, mentre sono prescrittive la continuità delle fasce e il mantenimento di spazi liberi interurbani. Tali fasce dovranno comunque obbligatoriamente rispettare i corridoi denominati “varchi” indicati schematicamente nella Tavola allegato E5.5 del PTCP, parte dei quali sono compresi in zone disciplinate dal presente articolo. b) Zone a struttura vegetazionale di mitigazione dell’impatto ambientale e di inserimento paesaggistico delle infrastrutture. La Tav. E2.2 indica i corridoi e spazi verdi finalizzati all’inserimento ambientale dei tracciati infrastrutturali, da effettuarsi con una progettazione specifica e con eventuale riqualificazione paesaggistica. Ove necessario dovrà essere armonicamente inserita una fascia – diaframma vegetazionale per la mitigazione degli inquinamenti prodotti dai traffici. Tali fasce si integrano al sistema dei corridoi ecologici e paesistici e agli areali di particolare valore ambientale individuati dalla Tav. E2.2 del PTCP.

Art. 92 “Sistema delle aree e degli insediamenti agricoli principali”. (ATP1) 1. Gli ambiti agricoli saranno individuati negli strumenti urbanistici comunali in coerenza con le indicazioni della Tav. E2.2 ed E4 del PTCP. Tali ambiti, specificatamente definiti nella cartografia di Piano, sono stati differenziati in base alla gradualità delle relazioni esistenti fra i diversi elementi componenti il paesaggio agrario e del rapporto con i contesti urbani ed ambientali. In particolare sono stati definiti gli ambiti agricoli di qualificazione paesistica maggiormente strutturati, gli ambiti agricoli caratterizzati dalla presenza di elementi di qualità paesistica; gli ambiti agricoli a prevalente funzione ecologico-ambientale e gli ambiti con modeste connotazioni ambientali e paesistiche necessari a sostenere e conservare il ruolo di presidio ambientale del territorio rurale, salvaguardando i fattori produttivi del suolo, la vitalità economica e la diversificazione delle attività agricole. I P.R.G. avranno particolare riguardo all’indicazione di elementi atti a perseguire il contenimento delle trasformazioni ed i consumi di suolo per espansioni e trasformazioni urbane.

2. Il PTCP individua le seguenti direttive: a) utilizzo di idonee pratiche agricole e manutentive che non alterino l’assetto del paesaggio agrario e la funzionalità dei suoi elementi costitutivi; b) interventi per la riqualificazione diffusa dell’agro-ecosistema anche mediante incrementi arboreo–arbustivi dell’equipaggiamento di campagna; c) il mantenimento degli elementi tipici dell’organizzazione agraria che ne caratterizzano la tipicità e il significato sotto il profilo ambientale e paesistico (sistema irriguo storico, filari ecc); d) il potenziamento della fruibilità degli spazi rurali per usi sociali e culturali compatibili; e) il mantenimento della compattezza delle aree agricole evitando che interventi per nuove infrastrutture o impianti tecnologici comportino la frammentazione di porzioni di territorio di rilevante interesse agricolo; ecogestioni srl – via Solferino 3/A, 25122 Brescia Pag. 119 VAS – COMUNE Capriate San Gervasio (BG) Rapporto Ambientale f) la valorizzazione e mantenimento della la funzionalità e dell’efficienza della rete irrigua valorizzandola attraverso opere di ingegneria naturalistica; g) le espansioni e le trasformazioni urbane in immediato rapporto con le aree agricole dovranno configurarsi come elementi di riqualificazione e ricomposizione dei fronti e delle frange urbane anche tramite il riequipaggiamento arboreo ed arbustivo del territorio; h) saranno attentamente valutate le necessità di eventuale allocazione di attrezzature, servizi e opere di urbanizzazione secondaria che, qualora ammesse dalla pianificazione comunale o sovracomunale devono comunque essere caratterizzate da bassi rapporti di copertura delle superfici territoriali.

3. Il Comune, in fase di adeguamento dello strumento urbanistico alle indicazioni del PTCP, provvede a tradurre nei propri strumenti le direttive dei precedenti commi, adattandole alle situazioni territoriali locali ed individuando gli ambiti agricoli sui quali attivare progetti di valorizzazione paesistica o progetti di consolidamento ecologico. In particolare i Comuni, a seguito di puntuale ricognizione, individuano nei propri strumenti urbanistici le aree condotte per l’esercizio di attività agricole o agro-silvo-pastorali, nonché quelle dotate di infrastrutture ed impianti a supporto delle medesime. 4. Ai sensi e per gli effetti dell’art.8 della L.R. 10/98, negli strumenti urbanistici dei Comuni classificati come montani è vietata la previsione di modificazioni all’uso delle aree aventi le caratteristiche di cui al comma precedente.

5. Le previsioni di modifica delle destinazioni delle aree di cui al presente articolo devono rispettare la disciplina degli articoli 60, 61 e 93, comma 5.

Art. 93 “Disciplina delle aree di primo riferimento per la pianificazione urbanistica locale”. (ATR1, ATR2, ATR3, ATR5, ATR7, ATT1, ATT3) 1. I Comuni nella formazione dei propri strumenti urbanistici devono determinare il fabbisogno di sviluppo residenziale, produttivo e terziario, delle infrastrutture e servizi pubblici, alla luce delle norme regionali in materia, avendo riguardo al minor consumo di territorio possibile. Il PTCP, valutati gli insediamenti urbani nella loro configurazione consolidata alla data di approvazione del PTCP, individua alcuni ambiti che possono contribuire alla definizione della forma urbana, ai quali attribuisce valore di area di primo riferimento per la pianificazione urbanistica locale.

2. Le aree di primo riferimento non costituiscono previsioni di azzonamento finalizzate ad una prima individuazione di aree da edificare. Esse si configurano come indicazione di ambiti che il PTCP ritiene, alla scala che gli è propria, meno problematici al fine della trasformazione urbanistica del territorio, intendendosi per tale l’insieme degli interventi destinati alla realizzazione di attrezzature, infrastrutture, standard urbanistici e degli eventuali interventi edificatori. Le aree di cui al presente comma, ove siano individuate come Zone E negli strumenti urbanistici comunali, sono comunque soggette alle limitazioni di cui all’art. 89, comma 2 della LR 12/2005. Conseguentemente gli interventi di trasformazione urbanistica previsti da Programmi Integrati di Intervento in variante allo strumento urbanistico comunale vigente, benché compatibili con la disciplina del presente articolo, potranno essere attuabili solo se le aree stesse risultino dismesse antecedentemente alla richiesta di adozione del PII.

3. Tali aree sono individuate dal PTCP sulla base di valutazioni, riferite agli aspetti paesistico-ambientali e alla salvaguardia dei suoli a più idonea vocazione agricola, in correlazione alle finalità della disciplina paesistica del PTCP, in rapporto agli obiettivi di cui al precedente art. 92 e con particolare riferimento alle aree di cui all’art.62. Esse saranno quindi oggetto di preventiva valutazione nell’ambito della formulazione delle nuove previsioni di sviluppo degli strumenti urbanistici, fermo restando che le aree stesse non si definiscono come ambiti obbligatori per le previsioni di trasformazione territoriale, ma si configurano come ambiti per i quali il PTCP non richiede che gli strumenti urbanistici comunali debbano effettuare particolari ed ulteriori approfondimenti di dettaglio.

4. Il Comune può conseguentemente formulare previsioni di organizzazione urbanistica e di strutturazione morfologica dei completamenti e dell’espansione urbana rivolte anche all’esterno delle aree di primo riferimento. In tal caso le previsioni devono essere supportate da approfondimenti alla scala di dettaglio propria del PRG relativi ai caratteri delle aree, alle loro peculiarità ambientali e paesistiche in riferimento alle trasformazioni territoriali ed ambientali che si

ecogestioni srl – via Solferino 3/A, 25122 Brescia Pag. 120 VAS – COMUNE Capriate San Gervasio (BG) Rapporto Ambientale intendono effettuare, ed alla occupazione delle aree a vocazione agricola, che il PTCP intende tendenzialmente conservare. Tali approfondimenti dovranno essere precisati nella relazione del PRG che dovrà inoltre esplicitare le motivazioni che hanno condotto alle specifiche scelte insediative.

5. Lo strumento urbanistico dovrà, inoltre, dare dimostrazione che le aree agricole oggetto di eventuale trasformazione d’uso non abbiano usufruito di aiuti comunitari strutturali rilasciati dall’Unione Europea o notificati alla stessa, per i quali è ancora presente un vincolo di destinazione o di uso.

Art. 95 “Aree produttive di interesse provinciale”. (AT-AGR) 1. Sulla base degli obiettivi espressi nell’art. 94, la Provincia predispone il Piano di Settore di cui all’art.17 relativo al sistema delle aree produttive. La estensione del Piano di Settore sarà tesa al riconoscimento di poli produttivi di considerevole potenzialità e interesse provinciale e regionale (tra cui i distretti di specializzazione produttiva già individuati in sede regionale), per i quali saranno effettuate specifiche analisi e fornite indicazioni per gli interventi di razionalizzazione dei singoli complessi e di programmazione degli sviluppi. Le analisi e le previsioni per ogni singolo polo individuato, dovranno considerare: - il contesto economico/occupazionale e le caratteristiche produttive; - la consistenza degli impianti e la loro necessità di sviluppo produttivo, con la localizzazione delle aree; - gli spazi aperti da destinare a servizi del Polo, alle attrezzature per il tempo libero, al verde; - gli interventi di adeguamento della accessibilità alle infrastrutture principali della mobilità, alle risoluzioni infrastrutturali interne all’area, ai parcheggi; - alla verifica delle situazioni urbanistiche riferite ai rapporti con i Centri, con le situazioni consolidate e le previsioni di sviluppo degli insediamenti residenziali, commerciali e turistici, delle attrezzature pubbliche, degli spazi destinati a verde di uso pubblico; - alla verifica del rispetto dell’ambiente naturale e del paesaggio, riferito ad un ambito più allargato di percettività. I poli produttivi di cui al presente articolo potranno essere proposti anche dai Comuni e dalle Comunità Montane.

2. La Tav. E4 di Piano individua, in prima istanza, sulla base del quadro conoscitivo e interpretativo delle realtà territoriali, le aree per insediamenti produttivi che costituiscono sistemi insediativi territoriali di interesse provinciale, i quali si caratterizzano per l’elevata accessibilità dei sistemi integrati della mobilità, e sono così distinti: 1. Insediamenti produttivi di completamento e/o nuovo impianto. Tali aree sono da considerarsi come luoghi privilegiati per la localizzazione di imprese che si caratterizzino per forti necessità di movimentazione delle merci, sia sotto il profilo della frequenza sia per le tipologie dimensionali dei mezzi. Sono indicate le aree di Treviglio sud, e . 2. Insediamenti produttivi di completamento e/o riqualificazione. Si tratta di aree già parzialmente o totalmente utilizzate con la presenza di situazioni di degrado insediativo e/o di situazioni di irrazionalità urbanistica e ambientale e in alcuni casi di pericolosità. In alcuni casi le aree stesse presentano, nella dimensione individuata dal PTCP spazi liberi ancora utilizzabili in termini di completamento derivanti dalla presenza di insediamenti dismessi o di lotti ancora inedificati. Sono indicate le aree di -Filago, Dalmine-Zingonia.

3. Alla loro pianificazione attuativa ed alla programmazione delle strategie di sviluppo si provvederà attraverso i Piani di Settore di cui all’art.17 del PTCP, di intesa con i Comuni interessati, o i progetti strategici di iniziativa comunale, intercomunale o sovracomunale approvate dal Consiglio Provinciale con la procedura di cui all’art.22, commi 2 e 3. All’interno di tali strumenti saranno individuati i necessari strumenti perequativi. Fino all’approvazione dei Piani di Settore o dei progetti strategici si applica la disciplina degli strumenti urbanistici comunali vigenti.

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CRITERIO DI SOSTENIBILITA’ - Minimizzazione del consumo di suolo Ambito di Valutazion Trasform Commenti e azione Uno dei principi base dello sviluppo sostenibile è un uso ragionevole e parsimonioso del suolo, così come di tutte le risorse non rinnovabili, rispettando tassi di sfruttamento che non pregiudichino le possibilità riservate alle generazioni future. Il Piano delle Regole di Capriate San Gervasio ha interpretato questo principio prevedendo il completamento degli ambiti urbani nei quali non è stata esaurita Tutti l’edificazione prevista dal PRG vigente. L’attuazione di questi ambiti, alcuni dei quali già dotati di tutte le urbanizzazioni necessarie, è considerata prioritaria e da incentivare in quanto consente il completamento del tessuto urbano ed il soddisfacimento di esigenze insediative senza nuova occupazione di suolo esterno agli ambiti del tessuto urbano consolidato. ATR1 (8.025 mq): già previsto come piano attuativo dal PRG; ha ATR1 modificato la destinazione d’uso da “produttiva, commerciale o agricolo Residenzial produttiva” in “residenziale”.  e L’ambito è collocate all’interno dell’attuale tessuto urbanizzato e si configura come completamento ATR 2 – ATR2 (5.646 mq) e ATR3 ( 18.535 mq ): si configurano come TR3 completamento del tessuto urbano contribuendo al soddisfacimento Residenzial della domanda di edilizia residenziale; tuttavia rappresentano lotti X i residenziali di nuova individuazione. ATR4 (6.483 mq): già previsto dal PRG come piano attuativo a ATR4 destinazione residenziale; si configurano come completamento del Residenzial tessuto urbano in un’area attualmente in degrado, in parte occupata  e da serre.

ATR5 ATR5 (53.387 mq): già previsto dal PRG come piano attuativo a Residenzial destinazione residenziale; tuttavia l’occupazione del suolo di tale X e ambito non è trascurabile.

ATR6 ATR6 (3.349 mq): già previsto dal PRG come piano attuativo a Residenzial destinazione residenziale, è attualmente caratterizzato da un’area in  e degrado occupata da serre ATR7 (12.132 mq): già previsto dal PRG come piano attuativo a ATR7 destinazione residenziale; è attualmente caratterizzato da un’area Residenzial destinata a coltivazioni florovivaistiche in serra, di forte impatto e in  e contrasto con le funzioni prevalentemente residenziali circostanti. ATP1 (54.469 mq): già previsto dal PRG come piano attuativo a ATP1 destinazione produttiva o commerciale, si colloca in continuità con Produttiva l’area produttiva già esistente; tuttavia l’occupazione del suolo di tale X ambito non è trascurabile. ATT1 (29.382 mq): già previsto come piano attuativo dal PRG; ha modificato la destinazione d’uso da “residenziale” a “ricettiva – ATT1 sanitaria –assistenziale”; ha la funzione di garantire al territorio una Terziario struttura che possa assicurare il soddisfacimento della domanda di  residenza protetta del territorio circostante; è attualmente caratterizzato da un’area è attualmente caratterizzato da un’area in

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CRITERIO DI SOSTENIBILITA’ - Minimizzazione del consumo di suolo Ambito di Valutazion Trasform Commenti e azione parte destinata a coltivazioni florovivaistiche in serra, di forte impatto e in contrasto con le funzioni prevalentemente residenziali circostanti. ATT2 (9.275 mq): si configura come riqualificazione urbanistica di un ATT2 ambito attualmente produttivo fortemente compromesso dalla Terziario  realizzazione della quarta corsia autostradale ATT3 (20.518 mq): già previsto come piano attuativo dal PRG; ha modificato la destinazione d’uso da “residenziale” a “ricettiva – ATT3 sanitaria –assistenziale”; la sua attivazione contribuisce alla Terziario riqualificazione urbanistica di un ambito, attualmente destinato a  coltivazioni florovivaistiche, che necessita di interventi di ridestinazione funzionale per coerenziarlo con le destinazioni residenziali circostanti. AT -AGR già previsto come piano attuativo dal PRG; ha modificato la destinazione d’uso da “produttiva, commerciale o agricolo produttiva” in “agricola –espositiva – didattica – commerciale; si colloca in AT-AGR continuità con la riqualificazione a scopi turistici-ricettivi del comparto Agricolo X Minitalia configurandosi come struttura a valenza provinciale per la didattica agraria, l’esposizione e la diffusione di tecniche florovivaistiche; tuttavia il consumo di suolo non è trascurabile

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CRITERIO DI SOSTENIBILITA’ - Contenimento emissioni in atmosfera Ambito di Valutaz. Commenti trasformazione Considerando la destinazione d’uso residenziale (destinazione prevalente anche per l’ATT1) gli ambiti di trasformazione in esame non comportano impatti negativi nei confronti della componente ambientale aria. La realizzazione dei comparti sarà comunque integrata con  interventi di risparmio energetico, legati in particolare all’impiego di energia da fonti rinnovabili per la produzione di calore (es. pannelli solari termici, impianto geotermico, generatori ad alto rendimento termico), come raccomandato dal Regolamento Edilizio comunale integrato con criteri di sostenibilità, al fine di limitare le emissioni di CO2 e di altre sostanze inquinanti.

In particolare: ATR1 , ATR6 e ATT1 : si segnala la vicinanza degli ambiti alla via Papa Giovanni XXII ATR1, ATR2, ATR3, (ATR1) e alla via Papa Pio X (ATT1), individuate come ATR4, ATR5, ATR6, infrastrutture viarie di attraversamento in conflitto potenziale con ATR7 il tessuto urbano circostante, e all’autostrada (ATR6); la Residenziali M concentrazione di traffico di attraversamento del paese comporta, per tali tratti di strade, una concentrazione maggiore ATT1 di inquinanti in atmosfera. Ricettivo – sanitario Gli ambiti dovranno quindi essere protetti, lungo i lati che – assistenziale confinano con tali strade mediante adeguata fascia a filtro (es. ATT2 alberature). Terziario – commerciale ATR4: ATT3 si segnala la presenza, nella aree limitrofe, di due piccole attività Ricettivo - artigianali – produttive operanti nei settori del ricamo e dello residence stampaggio targhe. Quest’ultima è classificata come azienda M insalubre di seconda classe ai sensi del DM 05/09/1994. È necessario incentivare la delocalizzazione di tali attività ai fini della realizzazione dell’ambito residenziale in esame.

ATT1 , ATT2 e ATT3 : data l’estensione dei comparti e le destinazioni d’uso, si raccomanda di dedicare particolare attenzione alla progettazione delle aree verdi a servizio delle residenze e degli spazi commerciali-terziari, anche al fine di compensare le emissioni di CO2. Si evidenzia in particolare la funzione di riconversione del comparto ATT2, attualmente a destinazione produttiva. La sua trasformazione in terziario – direzionale – commerciale comporta in generale un miglioramento della qualità dell’aria locale

Considerando la destinazione d’uso produttiva, l’ambito potrebbe ATP1 comportare un peggioramento della qualità dell’aria locale, in Produttiva M funzione della tipologia di attività che sarà svolta. Come già previsto dal PRG, anche il nuoco PGT dovrà prevedere

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CRITERIO DI SOSTENIBILITA’ - Contenimento emissioni in atmosfera Ambito di Valutaz. Commenti trasformazione norme tecniche che non consentano l’insediamento di attività insalubri di 1° classe nelle zone produttive nuove e in quelle preesistenti. Inoltre il Piano delle Regole dovrà prevedere adeguate prescrizioni in merito all’efficacia degli impianti di abbattimento, ad esempio facendo riferimento alle MTD emanate dalla Regione Lombardia (Migliori Tecnologie Disponibili). Data l’estensione del comparto e la destinazione d’uso, si raccomanda di dedicare particolare attenzione alla progettazione delle aree verdi e delle fasce a filtro a servizio degli spazi esterni, anche al fine di compensare le emissioni di CO2.

AT -AGR Agricola – Considerando la destinazione d’uso prevalentemente agricola espositiva –  l’ambito di trasformazione in esame non comporta impatti didattica – negativi nei confronti della componente ambientale aria. commerciale

Nota sul calcolo degli abitanti insediabili La stima dell’entità degli incrementi nei consumi delle risorse naturali, derivanti dall’insediamento degli ambiti previsti dal PGT è stata calcolata sulla base dei potenziali abitanti insediabili nel seguente modo: - ATR: fattore di calcolo pari a 150 m 3 edificabili/abitanti insediabili - ATT1: per tale ambito non è possibile effettuare il calcolo in quanto i dati di letteratura e la legislazione forniscono informazioni relative alle dimensioni di un alloggio o un posto letto (es. DGR n. 7435 del 14/12/2001), tuttavia non sono fornite indicazioni in merito alla percentuale di slp dedicata agli spazi comuni che, a seconda di quelle che saranno le scelte progettuali, può essere rilevante - ATT2: per tale ambito non è possibile effettuare il calcolo in quanto i consumi idrici sono notevolmente variabili in funzione della sua reale destinazione d’uso finale: non è nota ad esempio, la quota parte destinata ad uffici e quella destinata ad attività commerciali, né la tipologia di realtà commerciale che andrà ad insediarsi - ATT3: data la destinazione prevista di residenze temporanee organizzate a residence, il fattore di calcolo per gli abitanti insediati è stato ricavato dai rapporti tra superfici e abitanti insediati valide per il settore residenziale ed è pari a 125 m 2/ab - ATP: fattore di fabbisogno medio annuo per gli addetti dei futuri insediamenti ad uso lavorativo pari a 20 m 3/g x ha (fonte: Norme Tecniche di Attuazione del PTUA) e 220 g lavorativi/anno.

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CRITERIO DI SOS TENIBILITA’ - Miglioramento della qualità delle acque superficiali e contenimento dei consumi Ambito di Valutaz. Commenti trasformazione In relazione alla destinazione d’uso degli ambiti , l’impatto sulla matrice acqua non risulta particolarmente significativo in quanto: - le aree oggetto degli interventi sono attualmente raggiunte da acquedotto comunale, quindi l’approvvigionamento idrico non comporterà ulteriori derivazioni di acque superficiali o sotterranee; - le aree oggetto degli interventi sono attualmente raggiunte dalla rete fognaria, quindi lo scarico avverrà in fognatura (evitando scarichi in corpo idrico superficiale o su suolo); - considerando la natura delle acque reflue (domestiche), è ragionevole ipotizzare che non si verificheranno variazioni qualitative dello scarico finale della rete fognaria. Il gestore dell’impianto di depurazione finale della rete fognaria comunale (depuratore intercomunale dell’Isola a Brembate Sotto) ha dichiarato una limitata capacità residua dell’impianto in termini di AE, in attesa della realizzazione del progetto di potenziamento ATR1, ATR2, (l’impianto allo stato attuale sarebbe in grado di ricevere al ATRE3, ATR4, massimo un incremento di 1.000-2.000 AE). ATR5, ATR6, Data la stima di incremento di AE per i comparti previsti, si ritiene ATR7 che l’aggravio quantitativo al depuratore non comporti Residenziale significative criticità, viste anche le tempistiche di attuazione degli ambiti di trasformazione (al massimo circa il 65% della volumetria ATT1 edificabile degli ambiti residenziali potrà essere attuata entro 5 Ricettivo – anni). sanitario – M assistenziale Per quanto riguarda l’aumento dei consumi della risorsa naturale, ATT2 considerando la potenziale capacità insediativa delle aree previste Terziario – (vedi sopra), è stimabile un incremento annuo nei consumi idrici commerciale ad uso potabile abbastanza contenuto. ATT3 Tale incremento può essere calcolato, con alcune approssimazioni, Ricettivo - sulla base degli abitanti insediabili (vedi “nota sul calcolo degli residence abitanti insediabili” in testa alla presente tabella) in ciascun ambito e dei dati medi di consumi territoriali relativi all’ultimo triennio (2008/2010): - ATR: circa 35.700 m 3/anno, pari al 5,8% dei consumi annui totali; - ATT1, ATT2: per tali ambiti non è possibile effettuare il calcolo (vedi “nota sul calcolo degli abitanti insediati”); - ATT3: circa 6.600 m 3/anno, pari al 1,1% dei consumi annui totali. È comunque necessario effettuare una verifica sull’attuale rete dell’acquedotto per verificare se esso è in grado di gestire (soprattutto nel periodo estivo) l’incremento complessivo dei consumi idrici. Dovranno inoltre essere attuate le prescrizioni e le raccomandazioni definite dal Regolamento Edilizio comunale, come ad esempio: - contabilizzazione individuale dei consumi di acqua potabile ecogestioni srl – via Solferino 3/A, 25122 Brescia Pag. 126 VAS – COMUNE Capriate San Gervasio (BG) Rapporto Ambientale

CRITERIO DI SOS TENIBILITA’ - Miglioramento della qualità delle acque superficiali e contenimento dei consumi Ambito di Valutaz. Commenti trasformazione - installazione di rubinetti dotati di limitatore di flusso e di diffusori per la miscelazione dell’aria con l’acqua - recupero delle acque meteoriche per usi irrigui e non potabili - installazione di appositi impianti per la laminazione delle acque meteoriche, al fine di non sovraccaricare la rete fognaria comunale

In relazione alla destinazione d’uso de ll’ambito , l’impatto sulla matrice acqua può variare in funzione delle attività produttive che verranno insediate. Tuttavia l’area oggetto dell’intervento è attualmente raggiunta da acquedotto e da rete fognaria, quindi l’approvvigionamento idrico per usi potabili non comporterà ulteriori derivazioni di acque superficiali o sotterranee e lo scarico potrà avvenire in fognatura. Il destino preferenziale dello scarico dovrà essere deciso in fase progettuale in funzione della natura del ciclo produttivo e dei quantitativi scaricati. In caso di scarico in pubblica fognatura dovrà essere preventivamente verificata, insieme al gestore dell’impianto di depurazione, la capacità residua dell’impianto stesso e la computabilità qualitativa dello scarico.

Per quanto riguarda l’aumento dei consumi della risorsa naturale, sulla base di quanto specificato alla “nota sul calcolo degli abitanti ATP1 insediabili”, è stimabile un incremento annuo nei consumi idrici ad Produttiva M uso potabile pari a circa 9.300 mc/anno, che corrisponde al 1,5% dei consumi annui totali È comunque necessario effettuare una verifica sull’attuale rete dell’acquedotto per verificare se esso è in grado di gestire (soprattutto nel periodo estivo) l’incremento complessivo dei consumi idrici. Dovranno inoltre essere attuate le prescrizioni e le raccomandazioni definite dal Regolamento Edilizio comunale per le attività non residenziali, come ad esempio: - installazione di rubinetti di rubinetti con temporizzatori o elettronici dotati di limitatore di flusso e di diffusori per la miscelazione dell’aria con l’acqua - recupero delle acque meteoriche per usi irrigui e non potabili - installazione di appositi impianti per la laminazione delle acque meteoriche, al fine di non sovraccaricare la rete fognaria comunale Non è possibile stimare gli impatti sulla matrice acqua in quanto le eventuali volumetrie edificabili devono essere definite in fase di AT- AGR attuazione del comparto. Agricolo - Tuttavia, in relazione alla destinazione d’uso dell’intervento previsto, si stima che tale impatto non sia significativo.

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CRITERIO DI SOSTENIBILITA’ - Maggiore efficienza nella produzione di energia e contenimento dei consumi energetici Ambito di Valutaz. Commenti trasformazione La realizzazione de gli ambit i di trasformazione potrà comportare un leggero aumento dei consumi di energia elettrica e termica (gas metano). Tuttavia considerando la destinazione d’uso degli interventi, prevalentemente residenziali, è possibile ipotizzare che tale impatto non sia particolarmente negativo sull’attuale sistema ambientale. In particolare, l’incremento nei consumi di energia elettrica può essere calcolato, con alcune approssimazioni, sulla base degli abitanti insediabili in ciascun ambito e dei dati medi di consumi territoriali relativi triennio 2006/2008 (in attesa dei dati ATR1, ATR2, aggiornati ): ATRE3, ATR4, - ATR: circa 6% dei consumi medi annui; ATR5, ATR6, ATR7 - ATT1 e ATT2: per tali ambiti non è possibile effettuare il Residenziale calcolo (vedi “nota sul calcolo degli abitanti insediativi”); - ATT3: circa 1,1% dei consumi annui. ATT1 Per quanto riguarda il metano l’entità dell’incremento risulta Ricettivo – sanitario M simile, tuttavia, date le prescrizioni obbligatorie e raccomandate, – assistenziale contenute nel Regolamento Edilizio comunale, si ipotizza una ATT2 riduzione dell’utilizzo della risorsa gas naturale: Terziario – Tali prescrizioni dovranno essere attuate, ad esempio: commerciale - obbligo di adottare un sistema di approvvigionamento ATT3 energetico solare termico per la produzione di acqua calda ad Ricettivo - residence uso sanitario; - raccomandazione di adottare un sistema fotovoltaico, ovvero altri sistemi che adottino fonti energetiche di origine naturale, favorendo il ricorso a fonti rinnovabili o assimilate; - raccomandazione di adottare sistemi impiantistici per la climatizzazione invernale ed estiva degli ambienti collegati ad un impianto di captazione di energia geotermica; - raccomandazione di adottare criteri costruttivi di bioedilizia e di utilizzare materiali da costruzione che presentano un ridotto impatto ambientale durante il loro ciclo di vita; - incentivi di carattere volumetrico/economico per gli edifici in classe energetica “A” e “Aplus”. In relazione alla destinazione d’uso dell’ambito , i consumi di energia possono variare notevolmente in funzione della tipologia di attività produttive che verranno insediate. Dovranno essere attuate le prescrizioni e le raccomandazioni definite dal Regolamento Edilizio comunale, come ad esempio: - obbligo di adottare un sistema di approvvigionamento ATP1 energetico solare termico per la produzione di acqua calda ad Produttiva M uso sanitario, relativamente alla porzione di edificio con destinazione direzionale o ad uso uffici; - raccomandazione di adottare un sistema fotovoltaico, ovvero altri sistemi che adottino fonti energetiche di origine naturale, favorendo il ricorso a fonti rinnovabili o assimilate; - raccomandazione di adottare sistemi impiantistici per la ecogestioni srl – via Solferino 3/A, 25122 Brescia Pag. 128 VAS – COMUNE Capriate San Gervasio (BG) Rapporto Ambientale

CRITERIO DI SOSTENIBILITA’ - Maggiore efficienza nella produzione di energia e contenimento dei consumi energetici Ambito di Valutaz. Commenti trasformazione climatizzazione invernale ed estiva degli ambienti collegati ad un impianto di captazione di energia geotermica; - raccomandazione di adottare criteri costruttivi di bioedilizia e di utilizzare materiali da costruzione che presentano un ridotto impatto ambientale durante il loro ciclo di vita; - dotare di adeguato impianto arboreo le aree aperte a corredo degli edifici, al fine di ridurre gli effetti della radiazione solare.

Non è possibile stimare i consumi di energia associati a tale ambito in quanto le eventuali volumetrie edificabili devono essere AT-AGR definite in fase di attuazione del comparto. Agricolo - Tuttavia, in relazione alla destinazione d’uso dell’intervento previsto, si stima che tale impatto non sia significativo.

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CRITERIO DI SOSTENIBILITA’ - Contenimento della produzione di rifiuti Ambito di Valutaz. Commenti trasformazione ATR1, ATR2, La realiz zazione degli ambit i di trasformazione potrà comportare un ATRE3, ATR4, leggero aumento della produzione di rifiuti. ATR5, ATR6, Tuttavia considerando la destinazione d’uso degli interventi, è possibile ATR7 ipotizzare che tale impatto sia contenuto nei confronti dell’attuale Residenziale sistema ambientale. In particolare è possibile stimare l’incremento della produzione degli ATT1 RSAU relativo agli ambiti a destinazione residenziale, sulla base del Ricettivo – numero di abitanti insediabili e degli attuali quantitativi di rifiuti sanitario – M prodotti sul territorio comunale. Tale incremento è di circa 6%. assistenziale Dovrà essere attuato quanto previsto dal Regolamento Edilizio ATT2 comunale relativamente alla gestione dei rifiuti in caso di nuove Terziario – costruzioni: definire apposito spazio per la raccolta dei rifiuti, ove siano commerciale collocati i contenitori per il recupero dei materiali riciclabili. ATT3 Il Comune di Capriate San Gervasio potrà valutare, in collaborazione Ricettivo - con la società Ecoisola S.p.A., un potenziamento dell’attività di raccolta residence e trasporto dei rifiuti, effettuato con la modalità porta a porta. In relazione alla destinazione d’uso dell’ambito , la tipologia e la quantità di rifiuti prodotti possono variare notevolmente in funzione della tipologia di attività produttive che verranno insediate. ATP1 Tuttavia si ipotizza che, trattandosi di rifiuti speciali, la maggior parte Produttiva - di questi venga smaltita direttamente tramite ditte specializzate, comportando un limitato incremento dei rifiuti prodotti a livello comunale. Data la destinazione d’uso del comparto e la tipologia di scarti/rifiuti AT-AGR prodotti (prevalentemente di origine agricola, quindi organici), si Agricolo - ipotizza che l’intervento previsto non vada ad incidere sulla produzione globale di rifiuti.

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CRITERIO DI SOSTENIBILITA’ - Contenimento dell’inquinamento acustico Ambito di Valut Commenti trasformazione az. Considerando la destinazione d’uso prevalentemente residenziale degli interventi è possibile ipotizzare che gli ambiti di trasformazione in esame non comportino impatti negativi che possano incrementare l’inquinamento acustico. Sarà tuttavia necessario effettuare una valutazione preliminare d’impatto acustico, in funzione della classe acustica di appartenenza del territorio e degli impianti che si prevede di installare e che possono creare disturbi dal punto di vista acustico (gruppi di condizionamento, unità di trattamento aria, ecc.). Di seguito si riportano alcune osservazioni specifiche sulla classificazione acustica di ciascun ambito, sulla base del Piano di Classificazione Acustica comunale vigente:

ATR1 Classe III – area di tipo La vicinanza della via Papa misto Giovanni XXII potrebbe rappresentare un disturbo ATR1, ATR2, dal punto acustico rispetto ATRE3, ATR4, al nuovo ambito; dovrà ATR5, ATR6, quindi essere prevista ATR7 adeguata distanza degli Residenziale edifici dal bordo stradale, che potrà essere garantita ATT1 da una fascia filtro alberata. Ricettivo – ATR2 Classe II – aree sanitario – ! ATR3 prevalentemente assistenziale ATR4 residenziali ATT2 ATR5 Classe III – area di tipo ATR5 e ATR6: dovrà essere Terziario – ATR6 misto realizzata una fascia commerciale ATR7 Classe II – aree alberata per la mitigazione ATT3 prevalentemente degli impatti acustici Ricettivo - residenziali prodotti dalla strada che residence scorre ad est del ATR5 e dall’autostrada per l’ATR6 ATT1 Classe II – aree dovrà essere realizzata una prevalentemente fascia alberata per la residenziali mitigazione degli impatti acustici prodotti dalla via Papa Pio X ATT2 Classe IV – aree prevalentemente industriali ATT3 Classe III – area di tipo dovrà essere realizzata una misto fascia alberata per la mitigazione degli impatti acustici prodotti dall’autostrada

Il Piano di Classificazione Acustica comunale dovrà essere aggiornato in funzione delle nuove destinazioni d’uso del territorio, come da PGT.

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CRITERIO DI SOSTENIBILITA’ - Contenimento dell’inquinamento acustico Ambito di Valut Commenti trasformazione az. L’ambito si localizza in una zona rientrante quasi completamente in classe acustica VI – aree esclusivamente industriali e in parte in classe V – aree prevalentemente industriali. Data la destinazione d’uso delle aree limitrofe (prevalentemente produttiva ad est) e la classificazione acustica dell’area, è possibile ATP1 ipotizzare che l’attività produttiva non comporti un’ulteriore aggravio Produttiva ! dal punto di vista acustico. Tuttavia dovrà essere prevista adeguata fascia alberata lungo i confini con gli ambiti agricoli, al fine di preservarne la naturalità. Sarà inoltre necessario effettuare una valutazione preliminare d’impatto acustico, in funzione dell’attività produttiva che si insedierà. L’ambito si localizza in una zona rientrante in classe acustica VI – aree esclusivamente industriali. Data la destinazione d’uso prevista, il Piano di Classificazione Acustica AT-AGR comunale dovrà essere adeguato in funzione della classificazione Agricolo - territoriale del PGT. Si ipotizza comunque che l’impatto acustico derivante dalle attività previste nel comparto sia trascurabile.

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Le valutazioni relative alla ciclopedonalità verranno integrate in seguito alla conclusione degli studi del Piano dei Servizi CRITERIO DI SOSTENIBILITA’ – Compatibilità con le infrastrutture per la mobilità e con i servizi tecnologici Ambito di Valutaz. Commenti trasformazione Viabilità L’ambito è circondato dal sistema viario esistente; in particolare a nord è lambito dalla via Papa Giovanni XXIII. Dagli studi del PGT sono state riscontrate alcune problematiche di infrastrutturazione interna, relative all’accesso all’ambito. ! Per garantire una sufficiente accessibilità, è necessario individuare le modalità di adeguamento della viabilità di accesso e adeguate aree destinata alla sosta veicolare. Date le dimensioni e la destinazione d’uso dell’ambito, è possibile ATR1 ipotizzare che la sua realizzazione non comporti un aggravio Residenziale significativo all’aspetto relativo traffico stradale (traffico indotto limitato).

Reti tecnologiche  Non sono state riscontrate criticità: l’area oggetto di intervento è servita dalla rete acquedottistica comunale, dalla rete fognaria e dal metanodotto. La progettazione della rete fognaria interna dovrà essere di tipo separato (acque nere e bianche). Viabilità L’ambito si inserisce in un contesto esistente già urbanizzato e dotato delle necessarie infrastrutturazioni viarie. La realizzazione dell’ambito dovrà essere subordinata al ! completamento del tratto stradale a est e alla messa a disposizione di adeguate aree adibite alla sosta veicolare. Date le dimensioni e la destinazione d’uso dell’ambito, è possibile ipotizzare che la sua realizzazione non comporti un aggravio ATR2 significativo all’aspetto relativo traffico stradale (traffico indotto Residenziale limitato).

Reti tecnologiche  Non sono state riscontrate criticità: l’area oggetto di intervento è servita dalla rete acquedottistica comunale, dalla rete fognaria e dal metanodotto. La progettazione della rete fognaria interna dovrà essere di tipo separato (acque nere e bianche). Viabilità L’ambito non presenta particolari problematiche di infrastrutturazione; è infatti lambito dalla viabilità esistente, che ! verrà completata in caso di realizzazione dell’ATR2, prevedendo anche adeguate aree per la sosta veicolare. ATR3 Data la destinazione d’uso dell’ambito, è possibile ipotizzare che la Residenziale sua realizzazione non comporti un aggravio significativo all’aspetto relativo traffico stradale (traffico indotto limitato e non continuativo).

Reti tecnologiche ecogestioni srl – via Solferino 3/A, 25122 Brescia Pag. 133 VAS – COMUNE Capriate San Gervasio (BG) Rapporto Ambientale

CRITERIO DI SOSTENIBILITA’ – Compatibilità con le infrastrutture per la mobilità e con i servizi tecnologici Ambito di Valutaz. Commenti trasformazione Non sono state riscontrate criticità: l’area oggetto di intervento è ! servita dalla rete acquedottistica comunale e dal metanodotto. Essendo inoltre inserito in un contesto già urbanizzato, l’ambito potrà essere allacciato alla pubblica fognatura esistente, con particolare attenzione alla progettazione della rete fognaria locale separata (acque nere e bianche). Viabilità Gli ambiti non presentano particolari problematiche di infrastrutturazione; sono infatti lambiti dalla viabilità esistente. ! Tuttavia è necessario prevedere un potenziamento del sistema infrastrutturale al fine di migliorare l’accessibilità alle aree oggetto dell’intervento. Date le dimensioni e la destinazione d’uso degli ambiti, è possibile ipotizzare che la loro realizzazione non comporti un aggravio ATR4 e ATR6 significativo all’aspetto relativo traffico stradale (traffico indotto Residenziale limitato).

 Reti tecnologiche Non sono state riscontrate criticità: le aree oggetto di intervento sono servite dalla rete acquedottistica comunale, dalla rete fognaria e dal metanodotto. La progettazione della rete fognaria interna dovrà essere di tipo separato (acque nere e bianche). Viabilità L’ambito non presentare problematiche di accessibilità; è infatti accessibile direttamente da via Bustigatti, che scorre a sud ! della’area oggetto dell’intervento. È necessario evitare l’accessibilità dalla strada che scorre ad est, in quanto individuata come infrastruttura viaria di attraversamento in conflitto con il tessuto urbano circostante. Dovrà essere progettata l’infrastrutturazione interna, prevedendo adeguate aree da adibire a sosta veicolare. ATR5 Data la destinazione d’uso dell’ambito, è possibile ipotizzare che la Residenziale sua realizzazione non comporti un aggravio significativo all’aspetto relativo traffico stradale (traffico indotto limitato e non continuativo).

Reti tecnologiche Non sono state riscontrate criticità: l’area oggetto di intervento è  servita dalla rete acquedottistica comunale, dalla rete fognaria e dal metanodotto. La progettazione della rete fognaria interna dovrà essere di tipo separato (acque nere e bianche). Viabilità L’ambito non presentare problematiche di accessibilità; è infatti ATR7 ! collocato all’interno del tessuto urbanizzato, già dotato Residenziale dell’infrastrutturazione necessaria. È tuttavia necessario prevedere adeguata progettazione della

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CRITERIO DI SOSTENIBILITA’ – Compatibilità con le infrastrutture per la mobilità e con i servizi tecnologici Ambito di Valutaz. Commenti trasformazione viabilità interna, al fine di rendere agevolmente accessibile l’area che verrà dedicata all’ampliamento delle attività dell’oratorio di Capriate. Date le dimensioni e la destinazione d’uso degli ambiti, è possibile ipotizzare che la loro realizzazione non comporti un aggravio significativo all’aspetto relativo traffico stradale (traffico indotto limitato).

Reti tecnologiche Non sono state riscontrate criticità: l’area oggetto di intervento è  servita dalla rete acquedottistica comunale, dalla rete fognaria e dal metanodotto. La progettazione della rete fognaria interna dovrà essere di tipo separato (acque nere e bianche). Viabilità Attualmente la zona interessata dall’intervento è servita dalla viabilità esistente tramite la strada extraurbana secondaria che lo lambisce ad est. È necessario tuttavia tenere in considerazione il progetto di ! realizzazione della bretella viabilistica relativa all’importante infrastruttura autostradale Pedemontana. A tale proposito la proposta di Piano prevede una modesta modifica all’accesso dalla rotatoria esistente su via Bergamo, che dovrà essere oggetto di approvazione da parte della società incaricata della progettazione della nuova autostrada. Dovranno inoltre essere progettate adeguate aree per la sosta ATP1 veicolare e un’attenta infrastrutturazione di accesso interna. Produttiva Per quanto riguarda il traffico indotto, questo non dovrà influire le arterie stradali che attraversano le aree residenziali del comune; dovrà quindi essere prevista un’organizzazione della viabilità, in fase progettuale, che comporti la preferenza dell’accesso all’ambito da nord.  Reti tecnologiche Non sono state riscontrate criticità: l’area oggetto di intervento è servita dalla rete acquedottistica comunale, dalla rete fognaria e dal metanodotto. La progettazione della rete fognaria interna dovrà essere di tipo separato (acque nere e bianche). Viabilità L’ambito non presenta particolari problematiche di accessibilità, in quanto circondato dalla viabilità esistente, in un contesto urbanizzato. ATT1 In fase progettuale dovrà essere presa in considerazione Terziario  l’infrastrutturazione interna, anche relativamente alle aree di sosta. Tuttavia, data la funzionalità dell’ambito, non emergono particolari necessità correlate a tale aspetto. Si stima inoltre che il traffico indotto sarà limitato, sempre in ecogestioni srl – via Solferino 3/A, 25122 Brescia Pag. 135 VAS – COMUNE Capriate San Gervasio (BG) Rapporto Ambientale

CRITERIO DI SOSTENIBILITA’ – Compatibilità con le infrastrutture per la mobilità e con i servizi tecnologici Ambito di Valutaz. Commenti trasformazione relazione alla destinazione d’uso finale.

Reti tecnologiche Non sono state riscontrate criticità: l’area oggetto di intervento è servita dalla rete acquedottistica comunale, dalla rete fognaria e  dal metanodotto. La progettazione della rete fognaria interna dovrà essere di tipo separato (acque nere e bianche). Viabilità L’ambito non presenta particolari problematiche di infrastrutturazione interna e l’accessibilità è sufficientemente garantita dalla viabilità pubblica. In fase progettuale dovrà essere presa in considerazione la l’infrastrutturazione relativamente alle aree di sosta. ! Si evidenzia inoltre che l’ambito rientra in parte all’interno della fascia di rispetto dell’autostrada, nei confronti della quale dovrà essere prevista adeguata protezione. ATT2 Per quanto riguarda il traffico indotto, date le dimensioni Terziario dell’ambito, si presume che la sua realizzazioni non comporti un eccessivo aggravio rispetto alla situazione attuale.

Reti tecnologiche  Non sono state riscontrate criticità: l’area oggetto di intervento è servita dalla rete acquedottistica comunale, dalla rete fognaria e dal metanodotto. La progettazione della rete fognaria interna dovrà essere di tipo separato (acque nere e bianche). Viabilità L’ambito non presenta particolari problematiche di infrastrutturazione e l’accessibilità è sufficientemente garantita  dalla viabilità pubblica. L’area è infatti accessibile dalla strada urbana di attraversamento che scorre ad est (via Veneto). Data la finalità di residence e le dimensioni dell’ambito, è possibile ipotizzare che la sua realizzazione non comporti un aggravio significativo e continuativo all’aspetto relativo traffico stradale. ATT3 Data la sua adiacente al tracciato autostradale, dovranno essere Terziario attuati opportuni interventi di mitigazione degli impatti prodotti dall’infrastruttura rispetto alle nuove destinazioni dell’ambito.

Reti tecnologiche Non sono state riscontrate criticità: l’area oggetto di intervento è servita dalla rete acquedottistica comunale, dalla rete fognaria e dal metanodotto.  La progettazione della rete fognaria interna dovrà essere di tipo separato (acque nere e bianche). Viabilità AT-AGR Data la destinazione d’uso prevalentemente agricola, l’ambito non Agricolo presenta particolari necessità di accessibilità aggiuntiva rispetto

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CRITERIO DI SOSTENIBILITA’ – Compatibilità con le infrastrutture per la mobilità e con i servizi tecnologici Ambito di Valutaz. Commenti trasformazione alle strutture viarie già esistenti.  È tuttavia necessario prevedere adeguate aree per la sosta veicolare. Si ipotizza inoltre che, data la sua destinazione d’uso, la realizzazione dell’ambito non comporti un impatto negativo sul traffico.

Reti tecnologiche Non sono state riscontrate criticità: l’area oggetto di intervento è  servita dalla rete acquedottistica comunale, dalla rete fognaria e dal metanodotto

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CRITERIO DI SOSTENIBILITA’ – Tutela e protezione delle aree naturalistiche e degli ambiti paesistici Ambito di Estratto cartografico (Tavola A16/1 PGT – “Sovrapposizione con carta condivisa del Valutaz. Commenti trasformazione paesaggio”) L’impatto globale sulla componente naturalistica e di paesaggio sarà preso in considerazione ed opportunamente mitigato in fase di valutazione dell’inserimento paesistico, come previsto dal Piano delle Regole, ai sensi della D.G.R. n. 7/11045 dell’08/11/2002 “Linee guida per l’esame paesistico dei progetti”. Tutti Per le edificazioni sarà necessario porre attenzione nella scelta dei materiali e delle tipologie edilizie al fine di promuovere l’integrazione armonica dell’intervento nel contesto esistente, così come precisato anche all’interno del Regolamento Edilizio comunale.

L’ambito non rientra in aree caratterizzate da particolare rilevanza paesistica o naturalistica, essendo localizzato in un contesto già urbanizzato; esso si posiziona accanto ad una strada di viabilità principale, vicino ad aree verdi di ATR1 rilevanza urbana. Residenziale M La sua realizzazione dovrà tenere in considerazione la valenza panoramica d’insieme, mantenendo la valorizzazione della aree verdi di rilevanza urbana prospicienti.

Aree verdi di rilevanza urbana

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CRITERIO DI SOSTENIBILITA’ – Tutela e protezione delle aree naturalistiche e degli ambiti paesistici Ambito di Estratto cartografico (Tavola A16/1 PGT – “Sovrapposizione con carta condivisa del Valutaz. Commenti trasformazione paesaggio”) L’ambito non rientra in aree caratterizzate da particolare rilevanza paesistica o naturalistica, essendo localizzato in un contesto già urbanizzato; esso si posiziona in adiacenza ad aree verdi di rilevanza urbana ed è attraversato in parte dal tracciato di un terrazzo fluviale. Nelle vicinanze è inoltre presente un corso d’acqua integralmente antropizzato e privo di funzionalità idraulica: per tale area lo studio geologico non ha evidenziato problematiche correlate alle acque. ATR2 L’edificato andrà posizionato nell’ambito di trasformazione Residenziale M in modo tale che siano ridotti al minimo essenziale gli sbancamenti ed i riporti di terreno e siano preservate

scarpate fluviali. Lo stesso criterio andrà adottato per gli accessi veicolari e pedonali. Dovrà essere posta particolare attenzione all’inserimento paesistico degli edifici, in particolare in relazione alle aree verdi a rilevanza paesistica confinanti a sud e ad est e ai filari arborei caratterizzanti il paesaggio agrario localizzati a sud-est dell’ambito.

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CRITERIO DI SOSTENIBILITA’ – Tutela e protezione delle aree naturalistiche e degli ambiti paesistici Ambito di Estratto cartografico (Tavola A16/1 PGT – “Sovrapposizione con carta condivisa del Valutaz. Commenti trasformazione paesaggio”)

L’ambito è localizzato in un contesto già urbanizzato e si posiziona accanto ad aree verdi di rilevanza urbana, che confinano a nord; tuttavia non rientra in aree caratterizzate da particolare rilevanza paesistica o naturalistica. Lungo il confine nord dell’ambito è presente un corso d’acqua integralmente antropizzato e privo di funzionalità idraulica. Per tale area, lo studio geologico non ha evidenziato problematiche. ATR3 Tuttavia, il corso d’acqua è costeggiato da un filare arboreo

Residenziale M che determina caratterizzazione del paesaggio agrario e Ambiti boscati della pianura che costituisce elemento importante per la matrice paesaggio. Dovrà essere posta particolare attenzione all’inserimento Filari arborei che determinano caratterizzazione nel paesistico degli edifici, in particolare in relazione alle aree paesaggio agrario verdi a rilevanza paesistica e ai filari arborei caratterizzanti il paesaggio agrario che lambiscono l’ambito di trasformazione, al fine di preservarne la naturalità e Aree verdi di rilevanza urbana valorizzarne l’inserimento armonioso nel paesaggio urbano.

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CRITERIO DI SOSTENIBILITA’ – Tutela e protezione delle aree naturalistiche e degli ambiti paesistici Ambito di Estratto cartografico (Tavola A16/1 PGT – “Sovrapposizione con carta condivisa del Valutaz. Commenti trasformazione paesaggio”)

L’area in cui l’ambito si inserisce è priva di significative valenze ambientali, essendo caratterizzata da un contesto completamente urbanizzato. ATR4 Dovrà essere posta particolare attenzione all’inserimento Ristorazione M paesistico dell’edificato e delle aree a suo servizio, considerato soprattutto che l’intero ambito è compreso all’interno della zona classificata come “bellezze d’insieme: dichiarazione di notevole interesse pubblico”.

Bellezze d’insieme: dichiarazione di notevole interesse pubblico (D.M. 31/07/1969)

AT R5, ATR6 Residenziale Gli ambiti non rientrano in aree caratterizzate da particolare rilevanza paesistica o naturalistica; non sono Vedi immagini sotto riportate ATT1, ATT2, - state riscontrate particolari problematiche relative a tale ATT3 aspetto. Terziario

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CRITERIO DI SOSTENIBILITA’ – Tutela e protezione delle aree naturalistiche e degli ambiti paesistici Ambito di Estratto cartografico (Tavola A16/1 PGT – “Sovrapposizione con carta condivisa del Valutaz. Commenti trasformazione paesaggio”)

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CRITERIO DI SOSTENIBILITA’ – Tutela e protezione delle aree naturalistiche e degli ambiti paesistici Ambito di Estratto cartografico (Tavola A16/1 PGT – “Sovrapposizione con carta condivisa del Valutaz. Commenti trasformazione paesaggio”)

L’ambito si colloca in un’area limitrofa ad elementi di rilevanza paesistica, sarà quindi necessario, in fase di edificazione, porre molta attenzione alla minimizzazione dell’impatto indotto e all’inserimento paesistico degli edifici. In particolare: - a nord è presente l’antico nucleo storico: la porzione di area edificata dovrà garantirne la tutela ATR7 e la protezione anche attraverso interventi di Residenziale M ! recupero e valorizzazione; - ad ovest l’ambito si affaccia su aree rilevanti dal punto vista paesaggistico (Parco Adda Nord), di particolare valore naturalistico in relazione alla presenza di corsi d’acqua superficiali (fiume Adda); tuttavia la porzione di ambito che si estende ad ovest sarà adibito ad aree a verde pubblico, a servizio dell’oratorio; sarà comunque necessario

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CRITERIO DI SOSTENIBILITA’ – Tutela e protezione delle aree naturalistiche e degli ambiti paesistici Ambito di Estratto cartografico (Tavola A16/1 PGT – “Sovrapposizione con carta condivisa del Valutaz. Commenti trasformazione paesaggio”) porre attenzione al loro inseriment o nei confronti Bellezze d’insieme: dichiarazione di notevole delle aree sopraddette; interesse pubblico (D.M. 31/07/1969) - l’ambito è compreso all’interno della zona Paesaggio di particolare valore naturalistico e classificata come “bellezze d’insieme: dichiarazione paesaggistico di relazione con i corsi d’acqua di notevole interesse pubblico”; superficiali - la porzione ovest dell’area rientra nell’ambito di rispetto dei corsi d’acqua, delimitato dalla fascia di Ambito di rispetto dai corsi d’acqua: fascia di 150 150 m dalla sponda del fiume Adda; tuttavia in tale m dalla sponda porzione non sono previste edificazioni.

Centri e nuclei storici

Scarpate e terrazzi fluviali

Tavola A16/3 PGT – “Sovrapposizione con carta condivisa del paesaggio” L’Ambito si colloca in un’area di frangia del contesto urbanizzato e si pone come completamento del tessuto produttivo. Tuttavia confina a nord e ad ovest con aree di rilevanza paesistica, la cui tutela dovrà essere presa in considerazione in fase di progettazione. In particolare: ATP1 - l’ambito è attraversato da filari arborei che Produttiva M determinano caratterizzazione nel paesaggio agrario; - sono presenti aree classificate come “agricole di protezione ambientale” e “paesaggio delle culture agrarie intensive con modeste connotazioni arboree, irrigue e fondiarie, con presenza di edilizia

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CRITERIO DI SOSTENIBILITA’ – Tutela e protezione delle aree naturalistiche e degli ambiti paesistici Ambito di Estratto cartografico (Tavola A16/1 PGT – “Sovrapposizione con carta condivisa del Valutaz. Commenti trasformazione paesaggio”) sparsa”, che confinano a ovest con l’ambito in esame; - lungo una limitata parte del confine sud dell’ambito è presente un corso d’acqua integralmente antropizzato e privo di funzionalità idraulica. Per tale area, lo studio geologico non ha evidenziato problematiche. Il progetto di attuazione dell’ambito deve provvedere alla realizzazione di importanti filtri verdi verso il paesaggio circostante, a protezione della valenza paesistica delle aree agricole e dei filari, che devono essere conservati.

Tavola A16/3 PGT – “Sovrapposizione con carta condivisa del paesaggio”

L’ambito si colloca in aree caratterizzate da elevata sensibilità paesistica. Esso rientra interamente nella zona classificata come “bellezze d’insieme: dichiarazione di notevole interesse pubblico” ed è confinante a sud con il complesso AT-AGR industriale di Crespi d’Adda. Agricolo M È necessario quindi prevedere, in fase di attuazione dell’ambito, opere di mitigazione paesistico-ambientale necessarie a rendere compatibile l’intervento con l’estrema sensibilità paesistica del paesaggio circostante e a protezione dello storico villaggio operaio di Crespi.

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CRITERIO DI SOSTENIBILITA’ – Tutela e valorizzazione dei beni storici ed architettonici Ambito di Valutaz. Commenti trasformazione La conservazione delle caratteristiche, dei siti o delle zone in via di rarefazione, rappresentativi di un periodo o aspetto, che forniscono un particolare contributo alle tradizioni e alla cultura della zona rappresenta uno dei principali aspetti da considerare per uno sviluppo sostenibile. Ciò comprende quindi edifici di valore storico, culturale, monumenti, reperti archeologici, architettura di esterni, Tutti  paesaggi, parchi e giardini e tutte le strutture che contribuiscono alla vita culturale di una comunità. Per quanto riguarda tale tematica gli ambiti di trasformazione previsti dal PGT non presentano impatti significativi, in quanto si collocano in aree esterne al nucleo di antica formazione e non comportano il disturbo di nessun elemento di valore storico-culturale. L’ambito confina a nord -ovest con un nucleo di antica ATR7 M formazione; si segnala la necessità di prevedere adeguata protezione (es. fasce alberate) a tutela del centro storico. L’ambito confina a sud con il nucleo di antica formazione di Crespi d’Adda; si segnala la necessità di prevedere adeguata AT-AGR M protezione (es. fasce alberate) a tutela dell’area di interesse storico ed artistico.

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CRITERIO DI SOSTENIBILITA’ – Protezione della salute e del bene ssere dei cittadini Ambito di Valutaz. Commenti trasformazione Consi derando le destinazioni d’uso prevalentemente residenziali, è possibile affermare che gli ambiti di trasformazione in oggetto non comportino impatti negativi significativi in relazione alla salute umana. Dovranno tuttavia essere attuate le prescrizioni e le raccomandazione definite dal Regolamento Edilizio comunale in relazione agli aspetti di sostenibilità ambientale e in particolare agli accorgimenti costruttivi atti a ridurre l’emissione di radon, come ad esempio: - materiali impiegati nelle costruzioni con limitata radioattività - progettazione degli edifici mirata alla minimizzazione della formazione di radon: vespaio aerato che permetta ventilazione naturale, drenaggio delle fondazioni con materiale sciolto inerte e condotti forzati per l’allontanamento dell’eventuale radon, ecc.

In particolare: ATR1, ATR5, ATR6, ATT1, ATT2, ATT3 : ATR1, ATR2, È necessario prevedere adeguate fasce di rispetto a verde a ATR3, ATR4, protezione di tali ambiti dalle principali arterie stradali ad essi ATR5, ATR6, adiacenti, in particolare per gli ambiti confinanti con l’autostrada. ATR7 Residenziale M Da evidenziare che gli ambiti ATR7, ATT1 e ATT3 contribuiscono alla riqualificazione urbanistica di aree, attualmente destinate a ATT1, ATT2, coltivazioni florovivaistiche in serra, di forte impatto e in ATT3 contrasto con le funzioni prevalentemente residenziali circostanti, Terziario contribuendo certamente al miglioramento della salute e del benessere dei cittadini.

ATR4 : nelle immediate vicinanze dell’ambito sono presenti due aree destinate ad attività produttiva classificate come “in conflitto con la destinazione urbana circostante”. Tali aree possono compromettere la protezione della salute e del benessere dei cittadini residenti. La realizzazione del comparto residenziale dovrà pertanto prevedere l’incentivazione della delocalizzazione di tali attività produttive, in particolare della ditta di stampaggio targhe, classificata come insalubre di seconda classe ai sensi del DM 05/09/1994.

ATR6, ATR7, ATT1, ATT2, ATT3, AT-AGR : Tali ambiti sono lambiti dalla rete di elettrodotti; è quindi necessaria adeguata valutazione preliminare, come descritta nella valutazione del criterio relativo a “compatibilità territoriale in relazione ai vincoli ambientali e alla geologia del territorio”.

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CRITERIO DI SOSTENIBILITA’ – Protezione della salute e del bene ssere dei cittadini Ambito di Valutaz. Commenti trasformazione Considerando la destinazione d’uso produttiva dell’ambito, la sua realizzazione potrebbe comportare un impatto sulla salute umana È necessario quindi indirizzare la progettazione dell’intervento ATP1 verso principi che mirino alla salvaguardia della salute umana, Produttiva M ! ponendo particolare attenzione ad esempio all’attenuazione delle emissioni in atmosfera, in acqua e su suolo e promuovendo un’attenta progettazione delle aree a servizio delle attività, che dovranno essere dotate di verde. Considerando la destinazione d’uso prevalentemente agricola dell’ambito, con scopi didattici e ricreativi, la realizzazione dell’intervento non comporta impatti negativi in relazione alla salute umana. Anzi, la sua realizzazione contribuisce alla riqualificazione urbanistica di un ambito, attualmente destinato in parte a AT-AGR coltivazioni florovivaistiche in serra, di forte impatto e in Agricolo M contrasto con le funzioni prevalentemente residenziali circostanti. Da evidenziare tuttavia che l’ambito è attraversato da una rete di elettrodotto; è quindi necessaria adeguata valutazione preliminare, come descritta nella valutazione del criterio relativo a “compatibilità territoriale in relazione ai vincoli ambientali e alla geologia del territorio”.

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CRITERIO DI SOSTENIBILITA’ – Compatibilità con richieste, osservazioni ed obiettivi emersi dalla partecipazione del pubblico Ambito di Valutaz. Commenti trasformazione Gli ambiti di tra sformazione sono in generale compatibili con gli obiettivi e le richieste emerse durante le fasi di partecipazione con il pubblico. Ci sono tuttavia alcune osservazioni e richieste che non è stato possibile soddisfare a causa di scelte politiche da parte dell’Amministrazione Comunale, che ha preferito adottare strategie alternative, mirando comunque al Tutti miglioramento della realtà comunale di Capriate, alla tutela e valorizzazione degli aspetti ambientali e paesistici e alla riqualificazione degli ambiti più degradati. Tutte le osservazioni e istanze presentate dalla popolazione sono rappresentate sull’allegato cartografico al PGT tavola A8 – istanze, problemi, aspettative. AT R1, ATR2, Gli ambiti di trasformazione di carattere residenziale scaturiscono ATR3, ATR4, dalla richiesta di nuove abitazioni; le previsioni insediative infatti ATR5, ATR6,  mirano principalmente alla necessità di rispondere alla domanda ATR7 endogena di nuove famiglie. Residenziale Le aree interessate da tale ambito erano già previste edificabili con ATP1 medesima destinazione d’uso dal PRG vigente. Produttiva  L’ambito consente il potenziamento del tessuto produttivo di Capriate. L’ambito di trasformazione in esame scaturisce dalla necessità di garantire al territorio una struttura che possa assicurare il ATT1 soddisfacimento della domanda di residenza protetta del territorio Terziario  circostante, anche in relazione al progressivo invecchiamento della popolazione. L’ambito di trasformazione in esame scaturisce da lla necessità di potenziare il tessuto commerciale e direzionale del territorio, ATT2 garantendo la riqualificazione urbanistica di un ambito fortemente Terziario  compromesso dalla realizzazione della quarta corsia autostradale e attualmente occupato da una zona produttiva dismessa. L’ambito era già previsto edificabile a destinazione residenziale dal PRG vigente; i proprietari hanno proposto una destinazione d’uso ATT3 ricettiva finalizzata alla realizzazione di residenze temporanee, Terziario  ipotesi che è stata condivisa da parte dell’amministrazione comunale. L’ambito ha come finalità quella di consentire la creazione di una struttura a valenza provinciale per la didattica agraria, AT-AGR l’esposizione e la diffusione di tecniche florovivaistiche, che potrà Agricolo  ben interfacciarsi con l’adiacente progetto di fruizione turistica della Minitalia.

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La tabella riportata in seguito mette in evidenza la valutazione dell’alternativa uno, rappresentata dalle 16 azioni di piano individuate dal DdP, e l’alternativa zero, corrispondente, in sintesi, al mantenimento dello strumento urbanistico in vigore.

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CRITERI DI SOSTENIBILITÁ

suolo di acustico paesistici energetici atmosfera atmosfera

pubblico. del Contenimento della produzionerifiuti di le con Compatibilità benessere dei cittadini dei benessere con i i con tecnologici servizi produzione e energia di osservazioni obiettivi ed delle acque superficiali acque delle e AZIONI DI PIANO efficienza Maggiore nella contenimentoconsumi dei contenimentoconsumi dei Contenimentoemissioni in Tutela e valorizzazione dei dei valorizzazione e Tutela Compatibilità territoriale in in territoriale Compatibilità Miglioramento della qualità qualità della Miglioramento richieste, con Compatibilità emersi dalla partecipazione partecipazione dalla emersi e alla geologia del territorio del geologia alla e naturalistiche e degli ambiti degli e naturalistiche beni storici ed architettonici ed storici beni Protezione della salute e del e salute della Protezione Minimizzazione del del Minimizzazione consumo Contenimentoinquinamento relazione ai vincoli ai relazione ambientali Tutela e protezione delle aree aree delle protezione e Tutela infrastrutturemobilità la per e ALTERNATIVA 1: A.1 Individuazione di ambiti soggetti a Piano di Recupero, finalizzati alla riqualificazione e/o M M M - M - - ! ! - !M  ristrutturazione urbanistica di aree dismesse o di ambiti produttivi in contrasto con le destinazioni circostanti. A.2 Salvaguardare il sistema economico attraverso il mantenimento dell’occupazione nel territorio: ATP1 - Produttiva M  M M M - ! ! M M !M  A.3 Riqualificazione dei nuclei ! M M - M - - ! - ! M  storici A.4 Incentivazione dell’offerta turistica: ATT2 - Terziario !  M M M M ! ! - M M  ATT3 - Terziario !  M M M M !  - M M  A.5 Adeguamento delle strutture residenziali per far fronte all’invecchiamento della popolazione: ATT1 - Terziario !  M M M M !  - M M  A.6 Limitare il consumo di suolo: completamento dell’edificazione negli ambiti urbani di sottoutilizzo abitativo (lotti liberi): ATR1 - Residenziale !  M M M M ! ! M M M  ATR2 - Residenziale !  M M M M ! ! M M M  ATR3 - Residenziale !M  M M M M ! ! M M M  ATR4 - Residenziale !  M M M M ! ! M M M  ATR5 - Residenziale !M  M M M M ! ! - M M  ATR6 - Residenziale !  M M M M ! ! - M M  ATR7 - Residenziale !M  M M M M ! ! !M M M  A.7 Limitare il consumo di suolo: potenziamento dell’offerta residenziale attraverso l’individuazione dei !M  M M M M ! ! !M M M  nuovi ambiti di espansione in aree già previste dal PRG vigente e comunque interne al tessuto urbano consolidato A.8 Riorganizzazione del sistema delle aree verdi ! M - - - M ! ! M M M  attrezzate e delle infrastrutture scolastiche A.9 Organizzazione delle aree per servizi negli ambiti di !M M M M M M ! ! M M M  trasformazione e nei piani attuativi in genere A.10 Incentivi all’attuazione degli obiettivi di piano attraverso l’attribuzione !M M  M M M ! ! - M M  volumetrica di un indice di edificabilità alle aree per infrastrutture e servizi A.11 Potenziamento dell’offerta di aree per la !M M M M M M ! ! M M M  sosta veicolare e nuove infrastrutture viarie A.12 Attrezzature ricreative di carattere speciale e di fruizione ambientale: AT-AGR - Agricolo !   - - - -  M M M  ecogestioni srl – via Solferino 3/A, 25122 Brescia Pag. 151

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CRITERI DI SOSTENIBILITÁ

suolo di acustico paesistici energetici atmosfera atmosfera

pubblico. del Contenimento della produzionerifiuti di le con Compatibilità benessere dei cittadini dei benessere con i i con tecnologici servizi produzione e energia di osservazioni obiettivi ed delle acque superficiali acque delle e AZIONI DI PIANO efficienza Maggiore nella contenimentoconsumi dei contenimentoconsumi dei Contenimentoemissioni in Tutela e valorizzazione dei dei valorizzazione e Tutela Compatibilità territoriale in in territoriale Compatibilità Miglioramento della qualità qualità della Miglioramento richieste, con Compatibilità emersi dalla partecipazione partecipazione dalla emersi e alla geologia del territorio del geologia alla e naturalistiche e degli ambiti degli e naturalistiche beni storici ed architettonici ed storici beni Protezione della salute e del e salute della Protezione Minimizzazione del del Minimizzazione consumo Contenimentoinquinamento relazione ai vincoli ai relazione ambientali Tutela e protezione delle aree aree delle protezione e Tutela infrastrutturemobilità la per e A.13 Valorizzazione e tutela del patrimonio agricolo e ! M - M - M - ! M  M  degli ambiti naturali in stretto rapporto con i corsi d’acqua A.14 Valorizzazione del patrimonio storico ed ambientale costituito dal ! M  - - M - ! !M  M  villaggio operaio di Crespi d’Adda A.15 Recupero e riqualificazione dell’edificato ! M M M M M - ! M M M  rurale e non rurale all’interno degli ambiti agricoli A.16 Difesa del suolo M  - ! - ! - ! ! - -  ALTERNATIVA 0    - x - x  x x  x

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8.3 Scelta dell’alternativa migliore dal punto di vista della sostenibilità

A conclusione del processo di valutazione delle azioni di piano, è necessario esprimere un giudizio in merito alla sostenibilità complessiva del Piano. Quanto analizzato consente di affermare che in senso generale il piano risulta complessivamente compatibile con i caratteri territoriali presenti, rispetto alle componenti ambientale, sociale ed economica.

Risulta evidente che determinate scelte di trasformazione dell’uso del suolo e la realizzazione di ambiti a scopo residenziale evochino un giudizio di compatibilità incerto, soprattutto per quanto concerne il consumo di suolo. D’altra parte è necessario precisare che gli AT individuati non producono effetti diretti sul regime giuridico dei suoli, in quanto acquisiscono efficacia tramite l’approvazione dei Piani Attuativi obbligatori previsti per definire con dettaglio gli interventi e le trasformazioni del territorio. E’ importante inoltre sottolineare come le dotazioni di aree a standard, in particolare di verde a varia destinazione da cedere (fascia-filtro, aree di svago e aree a parcheggio), possa garantire una sufficiente compensazione delle trasformazioni previste e una mitigazione dal punto di vista paesistico e ambientale, tenendo anche in considerazione la regolamentazione edilizia prevista dal Piano, improntata sul risparmio energetico e di risorse e sulla salubrità dell’ambiente. E’ importante rilevare che nove ambiti di trasformazione erano già previsti come aree edificabili dal previgente PRG. Nel capitolo successivo vengono dettagliate le principali misure di mitigazione/compensazione previste per l’attuazione degli ambiti di trasformazione.

Tra le strategie fondanti del PGT di Capriate vi è inoltre il recupero e la riqualificazione di ambiti dismessi, l’incentivazione della fruizione turistico-ambientale del territorio, sempre più importante, anche in previsione del nuovo comparto Minitalia e dell’Expo 2015, il potenziamento degli spazi verdi e per il tempo libero, una particolare attenzione all’offerta di nuove infrastrutture sostenibili, nonché la valorizzazione e tutela degli ambiti naturali (Parco Adda Nord) e in stretto rapporto con i corsi d’acqua (fiume Adda e Brembo)

Il piano prevede inoltre che lo sviluppo sia orientato verso l’edilizia sostenibile e il risparmio delle risorse energetiche (vedi anche Regolamento Edilizio).

Un elemento ritenuto fondamentale anche nella definizione dei criteri di sostenibilità riguarda il soddisfacimento di aspettative, proposte ed indirizzi dei cittadini di Capriate, che hanno avuto modo di interfacciarsi con l’amministrazione comunale e gli estensori del piano in diversi momenti (incontri di ascolto, assemblea pubblica).

In sintesi il Piano propone uno sviluppo complessivamente sostenibile del territorio caratterizzato da un’equilibrata crescita insediativa ed orientato alla valorizzazione degli aspetti peculiari del territorio ed al miglioramento della dotazione di servizi. Le strategie messe in campo dal PGT del Comune di Capriate San Gervasio consentiranno di giungere ad una condizione generalmente positiva del contesto territoriale.

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9. PRINCIPALI MITIGAZIONI E PRESCRIZIONI

Il quadro generale che emerge dalla valutazione mostra gli effetti ambientali determinati dal Piano. Il presente paragrafo ha lo scopo di fornire alcune indicazioni di mitigazione o compensazione a supporto di un’attuazione sostenibile delle scelte di Piano e della minimizzazione degli effetti attesi sull’ambiente derivanti dalla realizzazione degli interventi. È necessario sottolineare che le mitigazioni illustrate nella tabella riportata sotto non rappresentano un elenco esaustivo. Per quanto riguarda gli ambiti di trasformazione, che prevedono interventi strutturali, dato che le modalità di attuazione e delle scelte progettuali verranno approfondite in sede di realizzazione del Piano Attuativo, le mitigazione di seguito suggerite dovranno essere integrate dalle misure di mitigazione individuate nell’ambito dell’esame di impatto paesistico del progetto del comparto attuativo.

In linea generale le misure elencate di seguito hanno valenza per tutti gli interventi attuativi previsti sul territorio comunale di Capriate e si aggiungono a quanto già accennato nella fase di valutazione.

MITIGAZIONI / PRESCRIZIONI AMBIENTALI tutti gli interventi pubblici e privati contenuti in strumenti attuativi devono essere preceduti, nei modi e nelle forme previste dalla legislazione vigente, da esame di impatto paesistico del progetto, ai fini della determinazione della sensibilità paesistica del sito interessato e dell’incidenza paesistica del progetto Ogni nuovo intervento edilizio dovrà predisporre di: - appositi impianti per il recupero, la raccolta ed il riuso dell’acqua piovana dai tetti per l’irrigazione, l’alimentazione delle cassette di scarico dei WC e per altri usi non potabili; - appositi impianti di laminazione delle acque meteoriche, al fine di non sovraccaricare la rete fognaria comunale; - impianti per l’erogazione dell’acqua potabile con contabilizzazione separata, rubinetteria dotata di limitatori di flusso e diffusori per la miscelazione dell’acqua, nel caso di edifici non residenziali, rubinetti con temporizzatore od elettronici Attenzione ai criteri di risparmio energetico in relazione alle strutture ed ai materiali utilizzati: adozione di criteri costruttivi di bioedilizia e utilizzo di materiali di provenienza naturale, riciclabili o a basso impatto ambientale durante tutto il ciclo di vita (consigliati materiali di produzione locale) Promozione di interventi legati all’uso di energie da fonti rinnovabili: installazione di pannelli solari termici e/o fotovoltaici, impianti di captazione dell’energia geotermica, sistemi impiantistici a bassa temperatura abbinati a generatori ad alto rendimento termico. Attenta progettazione delle aree verdi a servizio degli ambiti di trasformazione, anche al fine di ridurre gli effetti della radiazione solare, creando zone d’ombra sulle facciate degli edifici mediante adeguato impianto arboreo. Es. realizzazione di tetti verdi per ridurre gli effetti ambientali sulle superfici esposte al sole. Realizzazione di parcheggi: privilegiare ad esempio strutture dotate della minor superficie impermeabilizzata (autobloccanti che permettono la crescita dell’erba) E’ necessario evitare di compromettere le aree e i filari boscati limitrofi. Qualora nella realizzazione degli AT dovesse essere necessario un taglio di alberi, si ritiene opportuno attuare un intervento di rimboschimento in altri contesti del Comune, quale misura compensativa

Alcune importanti raccomandazioni inerenti mitigazioni ambientali sono già comprese all’interno del Regolamento Edilizio comunale, che è stato integrato con criteri di sostenibilità, efficienza energetica delle costruzioni e risparmio energetico. Tra le operazioni di compensazione e mitigazione, si suggerisce un intervento di recupero ambientale, finalizzato ad un ripristino con finalità di fruizione della zona occupata dalla porzione di cava esaurita presente sul territorio comunale. Inoltre, laddove il Piano prevede:

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- la realizzazione di nuovi tratti stradali o la riorganizzazione di tratti esistenti, è opportuno prevedere fasce di mitigazione atte a mantenere le caratteristiche di funzionalità e di competenza territoriale delle strade stesse; - la riqualificazione di aree critiche/dismesse (azione di Piano n.4), si suggerisce l’opportunità di prevedere l’esecuzione di un’indagine volta alla verifica di eventuali contaminazioni, in particolare se l’area è interessata da pregresse attività produttive

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10. L’INCIDENZA DELLE SCELTE SOVRAORDINATE

La valutazione delle scelte di piano sviluppata nel paragrafo precedente descrive in termini tendenziali i principali impatti attesi in relazione alle azioni proposte dal Documento di Piano. Vi sono poi una serie di azioni derivanti da scelte di pianificazione sovraordinata che andranno ad incidere in modo determinante sulle qualità delle matrici ambientali del territorio Comunale. Tra queste è d’obbligo menzionare i seguenti progetti: - individuazione, al confine nord e nord-est di un nuovo asse autostradale che collegherà l’autostrada A4 verso ovest con la Provincia di Milano (“Pedemontana”) – intervento previsto dal PTCP; - individuazione una rete ferroviaria che diramandosi dall’attuale rete Bergamo Treviglio andrà sempre verso ovest in provincia di Milano (“Gronda ferroviaria Seregno – Bergamo”) – intervento previsto dal PTCP; - Accordo di Programma tra la Regione e i comuni di Capriate San Gervasio e Brembate, che prevede la riqualificazione e il rilancio del parco Minitalia Leolandia. Da notare come il PTCP non preveda nulla a livello locale per ridurre il peso viabilistico sostenuto sia dalla S.P. 184 (Via Vittorio Veneto) che delle arterie provinciali sul territorio comunale di Capriate, in quanto le previsioni proposte riguarderanno principalmente i flussi di spostamenti a dimensione interregionale.

10.1 Il progetto dell’autostrada Pedemontana Lombarda – tratta D – e della adiacente rete ferroviaria

La nuova infrastruttura viaria, con i suoi 87 km collegherà le province di Bergamo, Lecco, Monza e Brianza, Milano, Como e Varese. Il territorio comunale di Capriate San Gervasio è interessato dall’attraversamento della tratta D dell’Autostrada Pedemontana Lombarda, tratta che si estende dall’interconnessione con la Tangenziale Est, prima dell’attraversamento del Fiume Molgora, fino all’interconnessione con l’Autostrada A4, affiancandosi al tracciato ferroviario di previsione della Gronda Seregno - Bergamo fino allo svincolo di Filago. Per una descrizione più dettagliata del progetto si rimanda al capitolo 9.13.6.2 del documento di scoping. La rete ferroviaria in previsione, lungo la tratta che attraverserà il comune di Capriate, avrà un tracciato più o meno parallelo a quello dell’autostrada. L’Amministrazione comunale ha partecipato con continuità a tutte le riunioni e tavoli di lavoro organizzati per discutere il progetto di Pedemontana riuscendo ad ottenere dei buoni risultati relativamente alle modifiche progettuali richieste: il previsto casello di Capriate – Filago ed una nuova strada di collegamento con Bottanuco sono stati completamente riprogettati per evitare di danneggiare irrimediabilmente l’ultima campagna a nord del comune di Capriate San Gervasio.

La realizzazione del tracciato della Pedemontana e del parallelo percorso ferroviario avranno quindi svariati impatti ambientali che riguarderanno il territorio di Capriate e che possono essere così riassunti: - danneggiamento delle aree agricole a nord del territorio comunale, dove passeranno autostrada e rete ferroviaria; - riduzione della qualità ambientale e paesaggistica delle aree limitrofe; - peggioramento della qualità dell’aria e del clima acustico locale: il tracciato interessa aree non residenziali; - migliore accessibilità al polo produttivo collocato a nord del territorio di Capriate; - per quanto riguarda la prevista rete ferroviaria, la sua realizzazione potrà comportare un incremento della mobilità sostenibile, conseguente ad un miglioramento del servizio offerto dalle ferrovie e quindi ad un suo maggiore utilizzo, riducendo gli spostamenti delle persone ecogestioni srl – via Solferino 3/A, 25122 Brescia Pag. 156 VAS – COMUNE Capriate San Gervasio (BG) Rapporto Ambientale

in auto. A questo potrà essere collegato un tendente miglioramento della qualità dell’aria e del clima acustico a scala globale o localizzato, conseguente ad un alleggerimento del traffico stradale, tuttavia senza comportare vantaggi nel breve tempo al territorio di Capriate San Gervasio.

A tale proposito il PGT dovrà prendere in considerazione il progetto di realizzazione della tratta che interessa il territorio comunale, prevedendo, laddove necessario, una pianificazione del territorio coerente e individuando eventuali interventi di mitigazione. Sarà necessario sfruttare l’opportunità che Pedemontana rappresenta per ricostruire ambiente e paesaggio e promuovere una cultura nuova nella realizzazione delle infrastrutture, che generi ricadute positive e durevoli sul territorio.

In particolare, già il progetto della tratta D di Pedemontana definisce mitigazione e compensazioni ambientali specifiche, come: - ricostituzione, valorizzazione e connessione in direzione est-ovest dei paesaggi attraversati dall’autostrada, integrando l’elevata qualità architettonica dell’infrastruttura con interventi di mitigazione e compensazione ambientale (quasi 700 ettari di superficie, equivalenti alla superficie interessata dall’infrastruttura); - rafforzamento dei paesaggi agricoli, mediante la ricostruzione o il rafforzamento di filari e siepi, e la riqualificazione e l’incremento delle masse boscate, lungo i corsi d’acqua oppure a protezione dei centri abitati; - costruzione di ponti ciclopedonali; - realizzazione di due assi ciclabili che attraversano la piana agricola tra Capriate San Gervasio, Brembate e Filago, collegandosi al tracciato della Greenway. Inoltre, in occasione della progettazione definitiva Autostrada Pedemontana Lombarda ha redatto il proprio piano di monitoraggio ambientale, in accordo con ARPA. L’attuazione del piano di monitoraggio permette di quantificare l'eventuale impatto che la costruzione dell'infrastruttura genera sull'ambiente attraverso un insieme di rilevazioni periodiche, effettuate su parametri biologici, chimici e fisici, relative alle seguenti componenti ambientali: - atmosfera - ambiente idrico superficiale - ambiente idrico sotterraneo - suolo - vegetazione, flora, fauna ed ecosistemi - paesaggio - rumore - vibrazioni - ambiente sociale Il monitoraggio si articola in tre fasi: • ANTE OPERAM : i rilievi vengono effettuati prima dell'inizio delle attività di cantiere, per fotografare lo stato dell'ambiente prima che venga realizzata l'infrastruttura; tale fase è ormai conclusa, ha avuto una durata di circa un anno e si è svolta a partire dal 17 aprile 2009; • CORSO D'OPERA : i rilievi vengono eseguiti durante la realizzazione dell'infrastruttura, dall'apertura dei cantieri fino al loro smantellamento e al ripristino dei siti; • POST OPERAM : i rilievi vengono effettuati durante le fasi di pre-esercizio ed esercizio dell'infrastruttura, con durata variabile da 1 a 5 anni, dall'entrata in funzione dell'opera, a seconda dei parametri indagati. Correlando le diverse fasi, il monitoraggio permette di valutare l'evoluzione della situazione ambientale garantendo il controllo e la verifica delle previsioni del Progetto Definitivo ed il rispetto dei parametri ambientali fissati.

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Tratta D – Autostrada Pedemontana Lombarda (Fonte: www.pedemontana.com)

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10.2 L’Accordo di Programma Minitalia Leolandia

Il presente Accordo di Programma ha come obiettivo primario il rilancio e la riqualificazione ambientale e infrastrutturale del “Parco Minitalia”. La società Thorus Leolandia s.p.a. ha individuato l’esigenza di sviluppare e ampliare il Parco Minitalia mediante un grande progetto volto alla realizzazione di un polo attrattivo ubicato alle porte di Milano e di Bergamo, una posizione strategica servita comodamente da Autostrada, strade provinciali, comunali, futura Pedemontana ecc. Un parco per il divertimento, per la cultura didattica, e una sorta di cittadella che verrà realizzata con una torre alberghiera e padiglioni vari in grado di ospitare una molteplicità di funzioni quali spazi espositivi, commerciali, culturali, artistici, ricreativi, sportivi e avveniristici.

L’iter di VAS dell’AdP è giunto a conclusione con l’emissione del Parere motivato in data 29/07/2011, con alcune prescrizioni progettuali e di mitigazioni. Gli interventi previsti dall’Accordo di Programma (AdP) sono: - l’ampliamento dell’ambito Parco con l’introduzione di nuove attrazioni; - la realizzazione di nuove strutture ricettive e di ristorazione; - la ristrutturazione dell’Italia in miniatura, peraltro già in fase di attuazione. Il progetto urbanistico assume la rilevanza di un piano che mette “a sistema” le migliori preesistenze e sinergie potenzialmente già presenti su questo specifico ambito territoriale unico nel suo genere. L’intento è di sviluppare l'essenza specifica di Minitalia e cioè: divertimento insieme ad apprendimento, che si vorrebbe appunto approfondire nel senso del recupero delle radici culturali, nonché la promozione della responsabilità civica anche sui temi del patrimonio culturale, della sostenibilità ambientale ed energetica, sia attraverso specifiche attrazioni all'interno del Parco e sia attraverso un'architettura che consideri questi aspetti non solo dal punto di vista della dotazione tecnologica, ma anche e soprattutto come senso e significato di un nuovo linguaggio architettonico.

In particolare il progetto ipotizza funzioni aggiuntive per il divertimento, commerciali, e ricettive così suddivise: - parco divertimenti: 21.545 mq; - commerciale negozi: 5.400 mq di SLP; - ristorazione: 1.500 mq di SLP; - ricettivo: 18.480 mq di SLP; - servizi: 5.185 mq di SLP; per un totale di circa 52.110 mq.

Gli obiettivi e le azioni del Piano relativo all’AdP sono di seguito sintetizzati:

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Il progetto rappresenta un’importante occasione per il territorio di Capriate San Gervasio dal punto di vista della valorizzazione della capacità attrattiva e delle opportunità di incremento del turismo locale, nonché della ridefinizione di alcuni aspetti correlati alla viabilità e alle infrastrutture.

Di seguito si riporta la sintesi della valutazione ambientale strategica relativa al progetto in esame, estratta dal Rapporto Ambientale della VAS dell’AdP:

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Legenda:

Dalla valutazione sopra riportata si può notare come i criteri di sostenibilità ambientale che hanno ottenuto un giudizio incerto/negativo sono soprattutto: - minimizzazione del consumo di suolo - riduzione della produzione di rifiuti e potenziamento della raccolta differenziata - tutela e potenziamento del verde e in seconda battuta: - tutela e potenziamento dei corridoi ecologici urbani ed extraurbani - tutela degli ambiti paesistici - contenimento delle emissioni in atmosfera In conclusione, la VAS ha attribuito un giudizio complessivo positivo, in quanto non sono emersi gravi livelli di compatibilità ambientale, previa attuazione di tutti gli interventi indicati atti a ridurre le criticità, a migliorare il progetto e ad attivare le funzioni di monitoraggio necessarie.

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Per un maggior dettaglio del progetto, delle destinazioni d’uso, delle architetture previste, nonché della spiegazione della valutazione, unitamente all’individuazione delle criticità e delle relative mitigazioni, si rimanda al Rapporto Ambientale della VAS relativa all’AdP, aggiornato a novembre 2010 e pubblicato sul sito del SIVAS.

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11. PIANO DI MONITORAGGIO

Il processo di VAS prevede, dopo l’approvazione del Piano, nella fase di attuazione e gestione dello stesso, l’implementazione di un sistema di monitoraggio dei caratteri territoriali, finalizzato ad una lettura critica ed integrata dello stato del territorio e delle dinamiche in atto. Il Piano di monitoraggio progettato per il Comune di Capriate ha il duplice compito di: - fornire le informazioni necessarie per valutare gli effetti ambientali delle azioni messe in campo dal Piano, consentendo di verificare se esse sono effettivamente in grado di conseguire i traguardi di qualità ambientale che il Piano si è posto; - permettere di individuare tempestivamente le misure correttive che eventualmente dovessero rendersi necessarie.

Lo scopo del monitoraggio è quindi quello di, da una parte monitorare l’evolversi dello stato dell’ambiente, dall’altra valutare l’efficacia ambientale delle misure previste dal Piano. In una logica di piano-processo il monitoraggio è la base informativa necessaria per un piano che sia in grado di anticipare e governare le trasformazioni, piuttosto che adeguarvisi a posteriori. È da sottolineare come nei piani di tipo generale, quale il Documento di Piano del PGT, in molti casi non esiste un legame diretto tra le azioni di Piano e i parametri ambientali emersi, dal Quadro Conoscitivo (Parte I), come i più importanti per definire lo stato del territorio in esame. Per questo motivo conviene intendere il Piano di monitoraggio come: - verifica periodica dello stato di avanzamento delle trasformazioni proposte dal Piano, attraverso la descrizione sintetica dell’andamento degli interventi previsti e delle misure di mitigazione/compensazione; - monitoraggio ambientale al fine di verificare nel tempo l’andamento dei parametri critici che sono emersi nella costruzione del quadro conoscitivo e che risultano importanti per tenere sotto controllo le trasformazioni attese. Il monitoraggio non ha solo finalità tecniche, anzi presenta rilevanti potenzialità per le informazioni che può fornire ai decisori, e per la comunicazione ad un pubblico più vasto, di non addetti ai lavori, attraverso la pubblicazione di un rapporto che contiene informazioni e considerazioni sviluppate in forma discorsiva, ma generalmente basate sulla quantificazione di un sistema di indicatori.

Alla luce di quanto sopra dettagliato emerge la necessità di impostare il percorso di VAS non solo come semplice percorso lineare, ma anche e soprattutto pensando ad inserire un feed-back che ne permetta il percorso a ritroso. Il monitoraggio di un piano ha, quindi, lo scopo di verificarne le modalità ed il livello di attuazione, di valutare gli effetti degli interventi che vengono via via realizzati e di fornire indicazioni su eventuali azioni correttive da apportare. Esso va progettato in fase di elaborazione del piano stesso e vive lungo tutto il suo ciclo di vita. La progettazione implica la definizione degli indicatori da utilizzare, l’organizzazione di modalità, tempi per la raccolta delle informazioni necessarie al loro calcolo e la definizione dei meccanismi in base ai quali correggere, se e quando necessario, obiettivi, azioni e strumenti di attuazione del piano.

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Percorso di VAS lineare e Azioni di feed back susseguenti il monitoraggio (Fonte: Pompilio M., 2006)

Le principali attività che si ripetono periodicamente nell’ambito del monitoraggio del piano sono descritte nella figura seguente.

Identificazione degli indicatori

Acquisizione di dati e informazioni dalle diverse fonti

Popolamento de gl i indicatori (di stato e prestazionali)

DIAGNOSI Individuazione delle cause che hanno determinato eventuali scostamenti rispetto alle previsioni del piano

TERAPIA Elaborazione di indicazioni per il riorientamento

Attività previste per il monitoraggio del piano

È opportuno innanzitutto identificare un nucleo di indicatori comune eventualmente anche ad altri strumenti decisionali con cui si deve interagire (RSA, Agenda 21, EMAS, ecc.), in modo da mettere in grado le amministrazioni di coordinare i propri piani e programmi e di dialogare con altri livelli di governo e con realtà diverse; tale nucleo condiviso può anche essere costituito da pochi indicatori, purché significativi e facilmente popolabili. Il calcolo degli indicatori deve avvenire in modo trasparente e ripercorribile e può avvalersi di strumenti di tipo informatico.

L’acquisizione dei dati e delle informazioni da parte dell’amministrazione responsabile del piano avviene sia recuperando dati prodotti da enti diversi (banche dati e sistemi informativi territoriali di

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Regioni e Province, dati socio-economici dell’ISTAT, relazioni sullo stato dell’ambiente delle ARPA, informazioni dalle ASL, ecc.), sia facendosi carico di raccogliere altri dati specifici sul proprio territorio, attraverso apposite campagne di rilevamento. Tra le informazioni da acquisire devono essere comprese anche quelle relative alle modalità di attuazione del piano, come ad esempio la tempistica degli interventi, le risorse impegnate o il numero e la qualità degli eventi di partecipazione.

Sulla base dei dati e delle informazioni acquisite, si procede al popolamento e alla rappresentazione dei dati con indicatori.

Poiché gli obiettivi sono definiti come traguardi da raggiungere per ciò che riguarda gli indicatori, è possibile, a questo punto, definire: - indicatori di stato, - indicatori “prestazionali” che consentano di misurare il livello di raggiungimento degli obiettivi del piano (efficacia) e di mettere questo in relazione con le risorse impiegate (efficienza). In questo modo vengono messi in evidenza gli scostamenti dalle previsioni di piano e dalle ipotesi fatte e una valutazione in termini di risorse impiegate.

Si apre quindi la fase di “diagnosi”, finalizzata a comprendere quali sono le cause che hanno fatto sì che gli obiettivi siano stati raggiunti o meno e che hanno eventualmente determinato un uso eccessivo di risorse.

Infine l’attività di interpretazione dei risultati del monitoraggio e di elaborazione di indicazioni per il riorientamento è oggetto di una apposita relazione periodica, che, a partire dalla diagnosi effettuata, delinea i possibili provvedimenti volti a riorientare il piano stesso (ad esempio, modifiche degli strumenti di attuazione, delle azioni, di qualche obiettivo specifico). Le conclusioni operative della relazione di monitoraggio vanno poi sottoposte a consultazione e costituiscono la base per la “terapia”, cioè il riorientamento del piano. Il coinvolgimento di tutti i soggetti interessati è essenziale non solo per la consultazione della relazione, ma in generale in tutte le attività previste dal monitoraggio, al fine di far emergere, attraverso la percezione diretta dei diversi attori, i reali effetti del piano, di indirizzare verso l’individuazione degli indicatori maggiormente significativi e di contribuire all’interpretazione dei risultati.

Dall’analisi del territorio di Capriate e dalla valutazione delle scelte di Piano, nonché dalle misure di mitigazione/compensazione previste, è possibile definire il seguente Piano di monitoraggio, che verrà aggiornato con cadenza annuale :

Obiettivo Traguardo e Fonte reperimento Indicatore U.M. specifico PGT relativa dato correlato tempistica (*) ASSETTO DEMOGRAFICO E SALUTE UMANA Popolazione residente al Comune – ufficio ab - 31/12 anagrafe Variazione demografica Comune – ufficio % - annuale anagrafe Osservatorio politiche sociali – Area socio Indice di vecchiaia - - demografica della Provincia di Bergamo % unità immobiliare, site al % O3 ARPA Lombardia PT, che potrebbero ecogestioni srl – via Solferino 3/A, 25122 Brescia Pag. 165 VAS – COMUNE Capriate San Gervasio (BG) Rapporto Ambientale

Obiettivo Traguardo e Fonte reperimento Indicatore U.M. specifico PGT relativa dato correlato tempistica (*) superare 200 Bq/m 3 di concentrazione annuale radon % unità immobiliare, site al PT, che potrebbero superare 400 Bq/m 3 di % O3 ARPA Lombardia concentrazione annuale radon ACQUA Consumo idrico potabile 3 Comune - Ufficio m /ab anno O3 – O6 annuo per abitante ragioneria; Hidrogest Perdite nella rete di Comune - Ufficio % - distribuzione idrica ragioneria; Hidrogest CONSUMO DI SUOLO Coefficiente di urbanizzazione = sup. Comune – ufficio % O1 – O3 – O8 urbanizzata/sup. comunale tecnico totale 2 Comune – Documento Lotti liberi residenziali m O3 di Piano Lunghezza piste Comune – Piano dei km O4 – O6 ciclopedonali Servizi Area Parco Adda Nord 2 Comune – Documento m O6 comunale di Piano Area verde procapite m2/ab O2 – O4 Comune - ufficio tecnico n. di iniziative di valorizzazione del patrimonio culturale, n. O2 - O7 Comune - ufficio tecnico storico, ambientale e paesistico Comune - ufficio tecnico n. mitigazioni ambientali Dato ricavabile dalla O1 – O2 – O3 – attuate nella realizzazione n. progettazione degli AT e O6 degli AT dalla tabella riportata al cap. 9 PRODUZIONE RIFIUTI Rifiuti totali prodotti sul Quaderno Osservatorio kg O3 territorio comunale Provinciale dei Rifiuti

Quaderno Osservatorio % Raccolta Differenziata % O3 Provinciale dei Rifiuti

CONSUMI ENERGETICI Consumi annuali di energia elettrica (EE vettoriata) sul kWh/a - ENEL Distribuzione territorio comunale Consumi annuali procapite Comune – Ufficio di energia elettrica (EE kWh/ab*a - tecnico vettoriata) ENEL: Consumi annuali totali di 3 http://www.enel.it/it- metano (metano m /a - IT/reti/enel_rete_gas/v vettoriato) olumi/ ecogestioni srl – via Solferino 3/A, 25122 Brescia Pag. 166 VAS – COMUNE Capriate San Gervasio (BG) Rapporto Ambientale

Obiettivo Traguardo e Fonte reperimento Indicatore U.M. specifico PGT relativa dato correlato tempistica (*) Consumi annuali procapite 3 Comune – Ufficio di metano (metano m /ab*a tecnico vettoriato) Comune – Ufficio N° certificati energetici n° - protocollo m2 pannelli solari Superficie e potenza kW pannelli istallazioni sul territorio fotovolotaic Comune – Ufficio comunale per produzione O3 i tecnico di energia da fonti kW rinnovabili impianto geotermico (*) target e tempistiche da definire da parte dell’Amministrazione Pubblica

Nell’ambito della definizione del Piano di monitoraggio sono stati scelti gli indicatori sopra descritti in quanto si è ritenuto che questi siano in grado di descrivere una condizione rappresentativa del territorio di Capriate e allo stesso tempo uno stato qualitativo delle componenti territoriali prese in esame dalla VAS e, seppur in minima parte, influenzate dall’evoluzione delle azioni di Piano. Infatti dalla valutazione delle azioni previste dal Piano è emersa una conseguente modificazione del territorio che prevede impatti ambientali compatibili, che non comporteranno ingenti modifiche delle matrici ambientali, se non un limitato aumento del suolo urbanizzato (AT). Inoltre gli indicatori scelti possono essere associati a obiettivi quantitativi del Piano, alcuni dei quali misurabili, e il valore assunto durante l’attuazione del Piano può mostrare la possibilità di raggiungere l’obiettivo medesimo. Le modalità di controllo degli indicatori inseriti nel Piano di monitoraggio si traducono, per la maggior parte, in richieste di dati già raccolti da altri Enti. Gli esiti dei dati raccolti verranno inclusi nel report di monitoraggio annuale pubblicato a cura dell’Amministrazione Comunale . La responsabilità dell’attuazione del Piano di Monitoraggio è in capo all’Ufficio Tecnico comunale, che si avvale della collaborazione: - degli uffici comunali ai quali compete il reperimento di eventuali dati, così come precisato nel Piano stesso; - di eventuali professioni esterni per la redazione del report annuale. Le risorse necessarie per la realizzazione e gestione del monitoraggio sono quindi prevalentemente interne.

NOTA: il piano di monitoraggio della VAS del PGT di Capriate San Gervasio può essere integrato e arricchito con gli indicatori ambientali individuati dal monitoraggio puntuale previsto nell’ambito della realizzazione dell’AdP Minitalia Leolandia.

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Estensore della Valutazione Ambientale Strategica ing. Claudia Cittadini

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