ODERZO CITTÀ ARCHEOLOGICA Città Di Oderzo
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ODERZO www.provincia.treviso.it CITTÀ ARCHEOLOGICA Città di Oderzo La sua lunga storia come centro urbano fa di Oderzo, CENNI STORICI città archeologi- ca di impronta E PIAZZA medievale e rinascimentale GRANDE magistralmente ristrutturata, un ricchissimo scrigno di testimonianze artistiche ed architettoniche, ammirabili lungo una serie di percorsi integrati nel tessuto urbano. Da illustre municipio romano, attraverso la distruzione barbarica del 667 ad opera della dello storico Palazzo Foscolo, dedicata ad passando sotto il “Torresin”, la torre furia del longobardo Grimoaldo, entrò Alberto Martini, noto precursore del dell’orologio, simbolo della Città, che si erge definitivamente nell’orbita della Repubblica surrealismo europeo. sulla porta meridionale di quelle che furono Veneta nel 1338. Oderzo conosce alterni Piazza Grande, sulla quale si affaccia il le mura medievali. Ospitale e tranquilla, momenti di splendore e difficoltà sino a Duomo rinascimentale, rappresenta una Oderzo offre numerose occasioni per diventare oggi un importante e vivace delle più famose piazze del Veneto per la scoprire il fascino, i sapori e i profumi di una centro culturale, grazie al suo Museo Civico suggestiva veduta verso i monti in lontanan- provincia “gioiosa et amorosa”. Archeologico. Riconosciuto tra i più antichi za e per la caratteristica meridiana regalata in Italia, intitolato allo studioso Eno Bellis, il alla Città dal progetto dell’architetto Toni Sopra: veduta aerea di Piazza Grande Museo custodisce anche una preziosa Follina, che ne ha curato l’attuale sistemazio- Sotto: Museo Archeologico Eno Bellis, esterno Pinacoteca Civica, collocata all’ultimo piano ne risalente al 1993. Alla piazza si accede e sala dei mosaici tardoantichi Istituito nel in città negli ultimi vent’anni. L’esposizione 1876, il Museo segue un ordine cronologico e comincia al Archeologico primo piano con reperti di epoca preromana Eno Bellis dal provenienti dalla città e dal territorio MUSEO 1999 ha sede circostante. Di particolare interesse sono nella Barchessa due elementi decorativi zoomorfi in terracot- ARCHEOLOGICO di Palazzo ta: i bronzetti di guerrieri in assalto e le Foscolo. testimonianze di scrittura venetica. ENO BELLIS Vi sono raccolte Sempre al primo piano si continua con la le testimonianze archeologiche più significa- ricostruzione, in scala reale, di alcuni tive di Oderzo. L’impianto urbano dell’antica drenaggi di anfore di età romana e con la Opitergium, importante centro economico e tipologia dei principali tipi anforacei testimo- amministrativo durante l’età veneta antica e niati a Oderzo. romana, ebbe origine già alla fine del X Il percorso relativo al periodo romano secolo a.C. e perdurò, senza soluzione di prosegue quindi al piano terra, dove sono continuità, fino al VII secolo d.C.. esposti manufatti riferibili alla vita quotidiana La collezione museale ha inizio a fine dei Romani, numerose stele funerarie, molte Ottocento, quando ai primi ritrovamenti si con i busti di defunti, una collezione di aggiungono le donazioni di numerose monete e di statuine in bronzo, alcune famiglie opitergine. In anni recenti vi sono pregevoli teste/ritratto e famosi mosaici di confluiti i reperti di proprietà statale prove- età tardoantica (“della caccia”, “di Romanus” nienti dalla tenuta Moizzi di Cittanova (luogo e “del coppiere”). designato dalla tradizione come rifugio degli (Informazioni: tel. +39.0422.713333 opitergini in età tardoantica) e alcuni nuclei www.oderzocultura.it) di materiali provenienti dagli scavi condotti Palazzo Foscolo trasforma in surreale nel successivo periodo sarcastica della Prima Guerra Mondiale. è un edificio tar- parigino. Una delle più prestigiose opere L'interesse per il teatro conduce Martini a docinquecente- dell’artista è la raffigurazione della Divina Com- creare, nel 1923, il Tetiteatro, teatro sull’acqua sco dalle tipiche media realizzata in quarant’anni di appassionata di sua invenzione, cui dedica un anno di studi PINACOTECA caratteristiche applicazione, dall’edizione promossa dal con- e progetti, molti dei quali riuniti ad Oderzo, a della villa vene- corso Alinari di Firenze del 1901, alle tavole formare una raccolta completa e unica nel suo ALBERTO ta: facciata tripar- acquerellate compiute tra il 1943 e il 1944. genere. Al piano nobile Palazzo Foscolo ospita tita, finestroni ad Il corpus si compone di 298 opere, realizzate significative esposizioni temporanee d’arte, il MARTINI arco al piano per lo più in bianco e nero. Sue anche le Premio Oderzo Azienda e Design, il Premio nobile, grande atrio al piano terra. Ai saloni raffinatissime ed inarrivabili illustrazioni per i Architettura Città di Oderzo, numerosi dei due piani superiori si accede da una scala racconti di Edgar Allan Poe, la serie grafica dei convegni, incontri culturali e concerti. decorata da pregevoli stucchi probabilmente Misteri e le litografie della Danza Macabra (Informazioni: tel. +39.0422.815202 di Alessandro Vittoria (Trento 1524-Vicenza europea (1914-1916), rilettura inclemente e www.oderzocultura.it). 1608). Mentre al piano terra è ospitata la Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea Oderzo, al secondo piano si trova la Pinacoteca intitolata all’artista opitergino Alberto Martini (Oderzo 1876-Milano 1954). Nata nel 1967, grazie ai numerosi lasciti, la pinacoteca presenta oggi una cospicua collezione che scandisce i momenti salienti della carriera di Martini. A partire dal 1897 l’artista partecipa a ben 14 edizioni consecutive della Biennale di Venezia. Simbolista fin dalle prime creazioni d’ispirazione letteraria, l’arte martiniana si Disseminate in Istituita nel varie zone del 1969 presso un centro cittadi- palazzo del no, suggestive XVIII secolo, dal AREE aree archeologi- 2002 la Biblio- che sono teca si presenta ARCHEOLO- visitabili a cielo BIBLIOTECA in una veste aperto, su rinnovata. GICHE prenotazione e CIVICA Viene curata in con guide autorizzate dalla Soprintendenza modo particolare la raccolta della documen- Archeologica per il Veneto. Quattro i siti tazione locale storica ed attuale, al fine di principali di Oderzo: l’area del Foro Romano, testimoniare la storia e la vita culturale sociale, con i resti di un complesso forense di età ed economica del territorio, essa dispone di augustea e di una grande domus; l’area delle due fondi: Fondo Eno Bellis e Fondo storico. ex carceri, situata all'interno di un rinomato La Biblioteca fornisce i seguenti servizi: ristorante con sede presso il "Torresin"; l’area attività di informazione e documentazione; di via dei Mosaici, con la parte inferiore di lettura in sede; prestito a domicilio locale, due pozzi, nonché la pavimentazione musiva interbibliotecario, nazionale, internazionale; di una domus; per finire l’area tra Piazza servizio internet gratuito. Grande e Piazza Castello, con un tunnel (Informazioni: tel. +39.0422.815166 ricavato nell'edificio moderno, posto tra le www.oderzocultura.it) due piazze, attraverso il quale si possono Anta precedente: Palazzo Foscolo (fine XVI secolo) scorgere i resti di uno dei due assi principali retro; Pinacoteca Alberto Martini, sala 1 della città e di una pavimentazione esposta a A sinistra: area archeologica del foro romano, muro. particolare della copertura Biblioteca Civica, piano nobile, sala lettura MUSEO DI copertura del tetto con lo strame, il Casòn è APICOLTURA oggi sede di un piccolo museo etnografico Dedicato alla visitato, su prenotazione, da scolaresche e memoria dell’api- turisti. coltore Guido (Informazioni: tel. +39.0422.752579 Fregonese, il www.casonpiavon.it). LUOGHI DI museo, situato in località ANTICA FONTANA INTERESSE Magera, è nato “DEGLI INNAMORATI” DI FRATTA grazie alla donazione del materiale apistico Nella frazione di Fratta, addossata al campanile da parte dell’Ape Club Opitergium al Comune dell’antica chiesa medievale (XI/XII secolo) di Oderzo. Inaugurata nel giugno del 1996, la dedicata ai Santi Filippo e Giacomo, si trova struttura accompagna il visitatore anche grazie la vecchia fontana in ghisa, detta “degli all’aiuto di illustrazioni e stampe, nella cono- innamorati”, accuratamente restaurata e ripri- scenza delle arnie (bugni) e degli strumenti stinata utilizzando il pozzo artesiano esistente creati per proteggere e migliorare le condi- sul posto. La fontana, che per generazioni ha zioni di vita delle api (smielatore, escludiregina, CASÒN DI PIAVON fornito agli abitanti l’acqua per usi domestici, affumicatore, nutritore, apiscampo, ecc.). Si tratta di un interessante esempio di riproduce, nel suo prospetto frontale, una Uno degli obiettivi del museo è sicuramente abitazione tipica della campagna veneta, del testa di leone dalle cui fauci fuoriesce il getto. promuovere e divulgare la preziosa cultura periodo a cavallo tra il 1800 e il 1900, ubicato Nei pressi e lungo l’argine sinistro del fiume dell’ape, sia per il valore nutrizionale dei suoi in via Frassené a Piavon di Oderzo. Ottima- Monticano si snodano - seppure non segna- prodotti che per la sua importanza nella mente restaurato a partire dal 2001, grazie lati - suggestivi percorsi nel verde che ben si impollinazione dei fiori. all’intervento del personale tecnico del prestano a passeggiate ed escursioni a piedi. (Informazioni: tel. +39.0422.815459 Comune di Oderzo e degli ultimi “casonieri” www.museoapicoltura.it). specializzati nel realizzare la caratteristica Casòn di Piavon Ogni anno, la Nel suggestivo prima settimana salotto di di giugno, a Piazza Grande Oderzo, si svolge FESTIVAL e in altre sedi OPITERGIVM una suggestiva OPERA IN della città si rievocazione