MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA Istituto Comprensivo Via della Pace, 22 - 45010 VILLADOSE (RO) tel.0425/405234 - fax 0425/405813 - cod.fisc.93023550291 - C.M. ROIC807009 e-mail [email protected] pec: [email protected] sito web: http//www.icvilladose.it

San Martino di Venezze I sentieri dei sensi A Tour of the Five Senses Le parcours des sens

I sentieri dei sensi, un “compito autentico”

Conoscere il proprio territorio è conoscere se stessi: questa la chiave di lettura del grande lavoro portato avanti negli ultimi anni dalla scuola secondaria di San Martino di Venezze. Un lavoro concluso con questo brillante prodotto finale, l’opuscoletto “San Martino di Venezze. I sentieri dei sensi”, elaborato in due anni di attività di ricerca, progettazione e realizzazione pratica. Un “compito autentico”, per usare le parole della didattica, di enorme valore, proprio perché mette in gioco abilità, conoscenze e Alunni al lavoro sull’opuscolo competenze varie dei ragazzi e perché si aggancia al vissuto e a quelle radici di “senso” che ci danno la dimensione del “chi siamo”.

Complimenti veri ai docenti e agli alunni che vi si sono cimentati per un biennio e sentito grazie a tutti quelli che vi hanno collaborato, in primis l’Amministrazione comunale di San Martino di Venezze, sempre molto vicina alla scuola. Il Dirigente Ic Villadose Osvaldo Pasello

Le classi seconde dell’a.s. 2016-2017 che hanno lavorato all’opuscolo Classe II A: Giovanni Andemo, Giulio Baruchello, Elia Bonato, Eleonora Cominato, Angelo Cremone, Camilla Garavello, Rachele Gibin, Giulia Lucchin, Kevin Malengo, Elin Marroni, Nicola Mazzetto, Aurora Menardi, Anna Milan, Stella Morando, Filippo Nale, Romina Pellicani, Lara Redi, Hilary Rodighiero, Mattia Utech, Giulia Viola, Ya Na Xu Classe II B: Marcello Allegrezza, Lorenzo Andreotti, Anna Baccaglini, Riccardo Barchi, Aimad Bouchyoua, Sara Capuzzo, Si Mohamed Cherkaoui, Alice Concon, Emma Fabbian, Alessio Galletto, Daniel Martinello, Leandro Charles Martyn, Silvia Mori, Michael Nale, Tommaso Orfaci, Desiree Pastorello, Linda Redi, Claudia Selvaggio, Anilsy Spagnol Espaillat, Silvia Tosello, Laura Valsensi

2 Presentazione bellezza di un paesaggio ordinato e rilassante, caratterizzato dalla sua apparente uniformità, ma Da bambino, percorrendo a piedi la stradina irresistibilmente avvolgente e distensivo. arginale che da via Penisola, dove abitavo, Ecco allora che noi, che per le ragioni più conduceva alla scuola “elementare” di Cà Donà, mi disparate siamo costretti a lasciare San Martino, lasciavo rapire dalla bellezza della natura che mi quando siamo lontani, magari in una città più circondava e che in primavera si colorava di verde, di grande, più caotica, apparentemente più attraente, giallo, di lilla, di mille colori intensi e profumati. Il siamo presi dall’irrefrenabile desiderio di ritornare, percorso era lungo, ma il tempo passava veloce ed di rivedere il nostro piccolo villaggio, di aggrapparci arrivavo alla mia destinazione con il cuore rigonfio di alla solidità della sua vita lenta e rassicurante e della emozioni e di sogni. sua natura accogliente. Sono passati tanti anni, il nostro Paese si è E’ bello che i ragazzi siano riusciti a cogliere, in trasformato, sono arrivate le fabbriche, i capannoni, un intelligente percorso di stimoli sensoriali, tutti le auto sono aumentate, sono state costruite case e questi aspetti ed interiorizzarli per poi metterli a nuove strade e la mia scuola è stata chiusa. disposizione di quanti vogliano trascorrere un po' del Tutto cambia e si trasforma, ma alcuni luoghi loro tempo, tutta o parte della loro vita a San conservano intatto il ricordo e le immagini del nostro Martino di Venezze. passato e delle nostre emozioni. Ringrazio gli studenti di seconda, i loro Il nostro Paese, dolcemente appoggiato e insegnanti, l’Istituto Comprensivo per l’impegno, la protetto dalle sponde dell’Adige, oggi bravura ed il risultato che sono riusciti a conseguire. profondamente diverso e pienamente inserito nel Grazie per l’utilissimo e pregevole documento mutato contesto socio-economico, conserva che avete regalato alla nostra comunità! gelosamente numerosi e straordinari ricordi della sua storia lontana e recente. Le chiese, le ville, le San Martino di Venezze, 8 aprile 2018 corti, i palazzi, le piazze, i nomi delle località e delle vie, i gusti ed i paesaggi naturali, testimoniano le Il Sindaco vicende che in questi luoghi si sono svolte e che i Vinicio Piasentini ragazzi della scuola secondaria sono riusciti straordinariamente a raccogliere e a comporre nel bellissimo pieghevole che hanno realizzato assieme ai loro insegnanti. I Sentieri dei sensi può benissimo essere considerato e rappresenterà un’indispensabile “guida turistica” per quanti vorranno approfondire, scoprire, vivere e gustare il nostro territorio; disvelandone le particolarità, le bellezze e i percorsi che conducono in assoluta tranquillità e relax a conoscere ed apprezzare una natura che nella sua semplicità ci riserva ancora intense emozioni e incredibili scoperte. Basta scrollarsi di dosso la frenesia del vivere e il nostro fiume, le sue sponde, la campagna, gli animali Il sindaco Vinicio Piasentini, il vicesindaco Ilenia Francescon, il consigliere Luca Conforto e gli alunni che che la abitano, le varietà dei fiori, delle piante e degli hanno partecipato al progetto “San Martino di Venezze. alberi, i monumenti ci riconsegnano intatta la I sentieri dei sensi”

3 Una necessaria premessa uscite del decimo anno di vita. Il secondo prodotto è questo opuscolo, che L'opuscolo San Martino di Venezze. I sentieri dei organizza le informazioni fondamentali sul paese e sensi è l'ultima tappa di un percorso partito nell'anno qualche curiosità in quattro percorsi dei sensi, ma scolastico 2016/2017. soprattutto del “senso”, ovvero della consapevolezza, Trovandosi alle prese con delle classi seconde un della coscienza del proprio territorio: il senso del po' refrattarie all'apprendimento della Storia, le sacro, il senso della storia, l'itinerario sensoriale a insegnanti di lettere furono concordi nella volontà di tavola, che privilegia i sapori della tradizione locale e aderire a Quando io non c'ero. Ri-Scopri il tuo paese, veneta, e il percorso emozionale. Sono quattro uno dei tanti bei progetti di Attivamente, carnet di proposte che partono dal presupposto della valenza proposte didattico-educative della Fondazione Cassa turistica di San Martino di Venezze secondo i di Risparmio di Padova e . Il progetto fu parametri della tipologia di turismo che sta condotto tra dicembre 2016 e gennaio 2017 dalla progressivamente guadagnandosi una quota sempre dottoressa Elena Annovazzi, un'operatrice didattica più importante di simpatizzanti: il turismo cosiddetto dell'associazione Immaginarte –Studi e progetti per la “lento”, fatto di escursioni a piedi o in bicicletta oa cultura – di Padova. Durante la prima lezione la cavallo, sostenibile ed esperienziale, lontano dalle dottoressa spiegò agli alunni il concetto di “memoria logiche di sfruttamento e dai modelli “mordi e fuggi” storica” e li invitò a scoprire la memoria storica del tradizionali. territorio di San Martino, seguendo i filoni che Riteniamo che il lungo e articolato lavoro svolto maggiormente li interessavano tra quelli che aveva con gli alunni abbia sicuramente contribuito a proposto: gli edifici e i monumenti, le aree verdi, la promuovere il loro interesse per la Storia, ma che la viabilità, i sapori tradizionali e quelli nuovi, i conquista più importante sia stata la conoscenza personaggi illustri, gli antichi mestieri, i giochi di una profonda del territorio, che è arrivata a sorprendere e volta e le usanze e leggende popolari. La seconda e ad emozionare. ultima lezione del progetto vide come protagonisti gli Sentimenti che auguriamo di provare a chi si alunni stessi, che esposero i risultati delle ricerche cimenterà nella scoperta di San Martino di Venezze condotte sul territorio e documentate scattando foto con questo opuscolo. con gli smartphone oppure rintracciate sui libri, tra cui principalmente San Martino di Venezze. Tra cronaca e Gli insegnanti che hanno lavorato al progetto storia del prof. Antonio Volpe, pubblicato nel 2008 dal Comune di San Martino. Elisa Ballotta, inglese A questo punto era doveroso convogliare il frutto Raimondo Cappato, tecnologia di tanta appassionata attività di ricerca in prodotti Luisa Gallian, francese significativi. Elena Lavezzo, tecnologia Il primo è stato un numero monografico sul Paola Magagna, lettere paese di San Martino del giornalino di plesso Ragazzi: Chiara Sattin, inglese Voce!, con cui la testata ha inaugurato la serie di Elisabetta Tobaldo, lettere Orianna Zagato, francese

Il ponte sull’Adige, uno dei luoghi simbolo del paese

4 La mappa dei sentieri dei sensi The Tour of the Five Senses Map / Carte du parcours des sens

Legenda / Legend / Légende Sommario / Contents / Résumé

Cenni storici 6

The Sense of the Sacred / Le sense du sacré La prima macchina a vapore del continente 7 Il senso del sacro 8 Il senso della storia 10 L’itinerario sensoriale a tavola 11 The Sense of History / Le sense de l’histoire Il percorso emozionale 13 History 16

San Martino Local Food Tour / Parcours gourmand de San Martino Did You Know? 17 The Sense of the Sacred 18 The Sense of History 20

Emotional Itinerary / Le parcours dans la nature San Martino Local Food Tour 21 Emotional Itinerary 23 Rappel historique 25 La première machine à vapeur sur le continent 26 Avvertenza / Warning / Avertissement Le sense du sacré 27 Le foto sono state realizzate per la maggior parte da insegnanti e alunni. Altre sono di pubblico dominio oppure sono state fornite dalle aziende menzionate Le sense de l’histoire 29 nell’opuscolo o scaricate da siti internet di cui è citato l’indirizzo. / Most of the photos were taken by teachers and pupils; others are in the public domain or Parcours gourmand de San Martino 30 they have been provided by the companies mentioned or downloaded from the websites mentioned in the brochure. / Les photos ont été prises Le parcours dans la nature 32 principalement par des enseignants et des élèves, d’autres sont du domaine public ou ont été fournies par les entreprises mentionnées dans la brochure ou téléchargées à partir des sites internet dont l’adresse est mentionné. Bibliografia / Bibliography / Bibliographie 34

5 tennero saldamente fino alla fine della Serenissima, Cenni storici nel 1797. Dall'attracco di Beverare, frazione di San

Martino, si possono vedere bene i resti di una San Martino di Venezze si è sviluppato lungo la fortezza che affiorano dal fiume nei momenti di riva destra dell'Adige a circa dodici chilometri a nord- magra. Fu probabilmente costruita dai Carraresi, est di Rovigo, capoluogo del Polesine. signori di Padova e conti di Anguillara, a difesa dei Anticamente nel luogo in cui sorge il paese si confini con Venezia. La sua esistenza giustifica da sarebbe potuta ammirare una sorta di laguna. L'Adige, sola il toponimo di Borgoforte, la frazione di infatti, non aveva ancora definito il suo corso Anguillara che sorge dirimpetto a Beverare sulla riva nell'alveo attuale. Un toponimo, quello di Mardimago, sinistra dell'Adige. frazione di Rovigo confinante con San Martino, Al 1866, anno dell'annessione del al conserva il ricordo dell'impressione che suscitava il Regno d'Italia, risale l'aggiunta di “Venezze” al nome territorio: era "l'immagine del mare" stesso, tanti di San Martino. Sull'origine gli storici non sono erano i laghetti, i rigagnoli e le paludi che lo d'accordo. Alcuni sostengono che derivi da Castrum attraversavano. Venetiarum, cioè dal castello costruito dai I rilevamenti aerofotogrammetrici prima e alcune Veneziani. Si trovava in località Penisola, nei pressi campagne di scavi archeologici poi hanno dimostrato dell'Adige. Lo attesta la denominazione di Castello di che i primi insediamenti risalgono all'età del bronzo. un appezzamento di terra lì situato che figura nel Ma i ritrovamenti più interessanti sono di età romana. catastico del 1771. Fra tutti spicca quello del 2006, ancora in fase di Per il resto la storia del paese fu contraddistinta studio: la sepoltura di una giovane donna, restituita da frequenti e talvolta devastanti alluvioni. dalla terra con il suo corredo funebre in località Saline. Particolarmente gravi furono quelle del 1634, Nei secoli successivi si avvicendarono nella zona i del 1671, del 1760, del 1844 e del 1882. A Bizantini, i Longobardi e i Franchi. Soprattutto i quest'ultima fece seguito un processo migratorio Longobardi, padroni incontrastati per quasi due secoli, verso il Sud America. Nel 1951 con l'alluvione del Po hanno lasciato ricordo di sé in alcuni termini del il paese fu tra quelli evacuati. La tragedia portò dialetto locale, come broare (scottare) e straco all'emigrazione di molti sanmartinesi verso le regioni (stanco). del Triangolo Industriale, formato dalle città di Ancor più importante per San Martino fu la Torino, Genova e Milano. vicinanza del monastero della Vangadizza, a Badia Iniziò allora un calo demografico, proseguito Polesine. Fondato nel X secolo, fino alla soppressione, negli anni, che le recenti amministrazioni comunali avvenuta alla fine del XVIII secolo, il suo abate hanno cercato di frenare con iniziative a favore nominava il sacerdote del paese, riscuoteva i diritti soprattutto della componente giovanile della derivanti dal "passo" (il traghetto) sull'Adige e popolazione. concedeva ai nobili delle terre da bonificare e di cui godere i frutti in cambio della decima. Nel Basso Medioevo la zona fu contesa da Estensi, Carraresi e Veneziani, i quali dal 1484 la

I resti della fortezza di Borgoforte. Foto scattata Scorcio dell’Adige da località Penisola. Sullo sfondo , dall’attracco di Beverare. oltre la riva sinistra del fiume, il paese di .

6 Approfondimento storico La prima macchina a vapore del continente? A San Martino di Venezze, lungo l'Adige!

Tutti sanno che la macchina a vapore fu inventata in Inghilterra, ma pochi, ne siamo certi, sono a conoscenza del fatto che la prima macchina a vapore del continente fu messa in funzione proprio a San Martino di Venezze. Avvenne in località Trona, a ridosso dell'Adige, in una zona oggi nota con il nome di Macchinetta. Lì il nobile veneziano Nicolò Tron possedeva dei terreni in parte ancora acquitrinosi. Egli vide il mezzo per bonificarli proprio nei primi prototipi dell'apparecchio Nicolò Tron, particolare del medaglione sulla facciata che avrebbe rivoluzionato il mondo del lavoro. del Teatro Jacquard di Schio (foto tratta dal sito https:// La storia di Nicolò Tron merita di essere www.venetostoria.com) raccontata. Nato nel 1685 a Padova, frequentato il collegio allagarsi. Ma Nicolò non si arrese e, grazie alla dei nobili di Parma, intraprese giovanissimo la carriera passione per la cultura scientifica, pensò ad un altro politica come Savio agli Ordini, in pratica un ministro progetto per le sue terre. Questa volta l'esperimento della Repubblica di Venezia. funzionò: fece scavare uno scolo di bonifica che Il 1712 fu per lui un anno fortunato: venne alla prese il suo nome e che oggi scorre parallelo a quello luce il suo primogenito Andrea e fu nominato del Ceresolo. ambasciatore in Inghilterra per conto della Quanto alle macchine a vapore, ebbe presto Serenissima. Il suo compito era di raccogliere fondi modo di riutilizzarle. Ricerche avviate a Schio, in per la guerra contro i turchi. provincia di Vicenza, avevano da poco rivelato la Nel 1714 partì per Londra, ma qui non si rivelò un presenza di giacimenti di carbone. Tron trasportò lì buon ambasciatore. Infatti, piuttosto di partecipare a le sue macchine a vapore collaudate a San Martino e balli e a concerti, come richiedeva il suo ruolo, poco dopo vi fondò un lanificio rilevato un secolo più preferiva visitare arsenali, cantieri e fabbriche, tardi da Francesco Rossi. frequentare uomini di scienza come Isaac Newton e Vi dice nulla il marchio Lanerossi? soprattutto concentrarsi sulla macchina a vapore. L'apparecchio era di recente invenzione e la sua applicazione pratica presentava ancora parecchi problemi. C'era, però, chi cercava di perfezionarlo. Tra questi l'ingegnere Thomas Savery e il fabbro ferraio Thomas Newcomen. Quando Tron fu richiamato in patria, nel 1717, portò con sé i pezzi per costruire due macchine a vapore del tipo Savery-Newcomen e i tecnici inglesi per montarli, tra cui un certo Potter. La prima di queste macchine fu collaudata in riva all'Adige nel settembre del 1718. Purtroppo la costruzione degli apparecchi fu funestata dalla morte del giovane Potter, annegato nell'Adige, dove si era recato per fare un bagno. Inoltre i terreni continuavano ad

7 Il senso del sacro Oratorio di Santa Caterina a Ca’ Donà

L'itinerario parte dai confini orientali di San Martino, per la precisione dalla località di Palazzo Corni, così denominata dall'omonimo palazzo ormai in rovina fatto erigere nel XVII secolo dall'illustre famiglia veneziana dei Corner o Cornaro, e arriva nel cuore del paese, attraversando la frazione di Beverare e le località di Ca' Donà, di Saline e di Vallona.

Tappa 3 - Oratorio a Ca' Donà Eretto alla fine del XVIII secolo per volontà della Tappa 1 - Cappella di Palazzo Corni nobile famiglia veneziana dei Tron (su Nicolò Tron E' una graziosa cappella sorta nel 1963 per notizie in Approfondimento storico), che lo inserì nel sostituire un edificio più antico. Al suo interno sono complesso della casa padronale, nel XIX secolo assieme presenti un altare e una statua dell’Immacolata, a cui è a questa passò per via matrimoniale ai conti Donà intitolata. Delle Rose. A seguito dei lavori di rinforzo degli argini dell'Adige nel corso dell'Ottocento oratorio e corte Tappa 2 - Chiesa di Beverare furono demoliti e ricostruiti dove oggi è visibile Dedicata a Santa Maria Assunta e a San Valentino, l'oratorio. E' dedicato a Santa Caterina d'Alessandria. fu inaugurata nel 1909 e costruita sopra un Al suo interno, oltre ad una statua della santa, patrona precedente oratorio settecentesco della famiglia della località di Ca' Donà, è conservata un'antica pala Radetti, che possedeva grandi proprietà terriere a della Crocefissione. In origine, infatti, l'oratorio era Beverare fin dal XVIII secolo. La chiesa ha una sola dedicato al SS. Crocifisso. navata e custodisce un pregevole organo del 1923 fabbricato dalla ditta Domenico Malvestio & Figlio di Tappa 4 - Capitello in località Saline Padova. Il Capitello delle Saline, dedicato all'Immacolata, sorge nel punto dove anticamente su un grosso albero era situata una modesta immagine della Madonna. Più tardi tale immagine fu posta su un manufatto in pietra che sosteneva una pompa che aspirava acqua da una falda sotterranea. L'attuale statuetta della Madonna risale agli anni Ottanta.

Tappa 5 - Cappella di Via Marconi La cappella è intitolata a Maria Mater Misericordiae ed è dedicata alla memoria della signora Giacomina Reato, imprenditrice e benefattrice della

Altare mariano nella L’altare maggiore della comunità. E' stata ricavata da un precedente edificio e cappella di Palazzo Corni chiesa di Beverare solennemente inaugurata e benedetta in occasione

8 Veneto. La chiesa fu sommersa e distrutta dalle acque intorno alla metà del XV secolo. In seguito fu ricostruita e poi nuovamente rifatta intorno al 1740 con il finanziamento della nobile famiglia veneziana dei Loredan, che avevano molti possedimenti a San Martino. Subì gravi danni con la disastrosa alluvione del 1844, a cui seguirono risanamenti e rifacimenti, finanziati ancora dai Loredan ma anche dalla nuova famiglia dei Mangilli. La chiesa è dedicata al santo eponimo e patrono del paese, San Martino vescovo di Tours, rappresentato all'interno in una tela d'autore ignoto mentre dona al mendicante una parte del mantello. Un altare è dedicato a un altro santo molto venerato in paese, San Rocco. Fu voluto Statua di San Rocco, Il campanile della chiesa chiesa di San Martino di San Martino dai parrocchiani come segno di gratitudine per essere sopravvissuti all'epidemia di colera che li colpì della chiusura dei “fioretti” il 29 maggio 2004. nell'agosto del 1886. Rinomato l'organo, un Pugina Custodisce una pala-bassorilievo della Madonna che inaugurato nel 1923. Il campanile fu iniziato intorno protegge i fedeli sotto il suo ampio manto. al 1780 e la sua costruzione durò alcuni decenni. E' pendente sul lato ovest. Tappa 6 - Capitello della Vallona La sua costruzione fu decisa subito dopo la Nei dintorni Seconda guerra mondiale, come ringraziamento per L'itinerario alla scoperta dei luoghi cari al culto lo scampato pericolo da un bombardamento che dei sanmartinesi non può concludersi senza l'invito a aveva preso di mira un convoglio di soldati tedeschi visitare nella vicina Anguillara Veneta la chiesetta in fuga proprio dalla località della Vallona. Fu detta del Capitello. E' una costruzione a pianta inaugurato nel 1957 e dedicato al Sacro Cuore di circolare con due campanili, pure a pianta circolare, Gesù, la cui immagine era precedentemente appesa che si notano bene percorrendo la strada arginale ad un pioppo e ora è custodita in una nicchia dell'Adige. L'edificio, ottocentesco, sostituì una sostenuta da un piccolo altare. precedente costruzione sorta nel luogo di una miracolosa apparizione della Madonna Addolorata ad Tappa 7 - Santa Croce una donna del posto. La chiesetta custodisce La Santa Croce fu costruita dopo l’ultima guerra un'immagine di Pietà preziosa e molto antica (prima per volontà dei padri rogazionisti di Verona, che metà del XV secolo), appartenente alla tradizione del vollero così ricordare la prima missione tenuta a San Vesperbild, un tipo iconografico della scultura gotica Martino al termine del conflitto. Inizialmente in legno originario dell'Europa centrale. e posta all’incrocio tra via Marconi e via Roma, fu poi collocata ai piedi dell’Adige e sostituita da una croce in ferro.

Tappa 8 - Chiesa di San Martino di Venezze In base ai documenti la chiesa di San Martino esisteva sicuramente nel 1123, ma sembra avere origini più antiche, addirittura intorno all’anno Mille, Il Capitello di Anguillara Il Capitello di Anguillara tali da classificarla tra le prime chiese comparse in Veneta, facciata Veneta, interno

9 Il senso della storia risalente al 1901, ha conservato lo stile ferrarese originario: a tre piani, con copertura sormontata da Il passato che non tramonta una stretta terrazza, da due torrette quadrate

Questo breve itinerario, che dal centro del paese bugnate e da due comignoli lavorati nella parte nord; conduce il visitatore in località Saline, ha come filo accesso dal lato meridionale attraverso un arco a conduttore il nuovo che si innesta sull'antico e ne tutto sesto sormontato da un balcone. Piazza Aldo prolunga la vita, adattandosi alle mutate esigenze Moro, antistante al municipio, sorge dove si trovava civili o alla necessità di un profitto. l'antico brolo della villa. Sia durante la Prima che durante la Seconda guerra mondiale il municipio fu adibito a ospedale. Lapide in memoria dei caduti delle due guerre mondiali Tappa 2 - Corte Fieniletto, oggi Tenuta Castel Venezze, in località Saline Sorge sui resti di un castello costruito intorno al Mille e distrutto in seguito nelle battaglie fra Estensi e Veneziani. La corte, in stile ferrarese, risale al XVI secolo e appartiene da allora alla famiglia Frassetti, che prese il nome di Venezze nel 1464. Iscritti alla nobiltà di Rovigo fin dal 1487, i Venezze hanno annoverato tra i propri esponenti militari, uomini di chiesa e politici importanti. Tra questi spicca il sindaco di Rovigo Francesco Antonio Venezze, a cui è intitolato il conservatorio del capoluogo polesano. La strada in pietra che porta alla villa è la stessa che nel Medioevo collegava Padova a Ferrara. Percorrendola, Palazzo Loredan Mangilli, municipio si arriva alla recinzione muraria della corte. Nei pressi dei pilastri d'ingresso si era soliti pagare il dazio, dato che la corte si trovava al confine dei territori degli Estensi con la Repubblica di Venezia. Oggi il complesso di edifici di Corte Fieniletto è adibito ad agriturismo.

Informazioni su www.tenutacastelvenezze.it

Tappa 1 - Palazzo Loredan Mangilli, oggi municipio I Loredan erano una delle più importanti famiglie veneziane presenti a San Martino fin dal 1450. Alla fine del XVIII secolo cedettero le loro proprietà ad un'altra ricca famiglia veneziana, i Mangilli Valmarana, che dopo una delle tante alluvioni distruttive dell’Adige rifecero il palazzo padronale più L’antica via Feniletti che porta a Corte Fieniletto a sud di quello precedente. L'attuale struttura,

10 Corte Fieniletto, oggi Tenuta Castel Venezze L'itinerario sensoriale a tavola I sapori della cucina veneta e locale

Nei dintorni

Ad Anguillara, lungo la strada che porta a Bagnoli di Sopra, sorge la villa Arca del Santo. Fu per secoli sede locale dell'omonima istituzione laica – la Veneranda Arca del Santo – che gestiva il patrimonio della basilica antoniana. Vi risiedeva con la sua famiglia il fattore, che si occupava dell'ammi- nistrazione dei terreni che l'Arca possedeva ad Anguillara. Occasionalmente ospitò anche illustri Tappa 1 - Corte Le Barbarighe prelati di passaggio, come papa Pio VI (il 20 maggio Unico presidio Slow Food presente nella 1782) di ritorno da Vienna. La villa risale alla seconda provincia di Rovigo, l'azienda agricola Le Barbarighe è metà del XVII secolo, ha un corpo centrale gestita dalla famiglia Gagliardo e ha sede in una rettangolare, sulla cui facciata spicca una bella trifora cascina dall'acceso color rosso pietra che risente delle con parapetto, e ai lati due piccole ali omogenee. In influenze architettoniche ferraresi. Vi è presente un quella di destra è compreso un oratorio dedicato a mulino per la macinazione a pietra e uno spaccio per Sant'Antonio, nei pressi del quale tuttora si celebrano la vendita dei seguenti prodotti: cereali integrali da i festeggiamenti del 13 giugno, una delle occasioni in agricoltura biologica (farro, orzo, avena, segale, grano cui poter vedere la villa da vicino. saraceno, grano duro khorasan); farine integrali degli

Il complesso di Villa Giustiniani, detta Ca’ Venezze

11 Interno di corte Le Barbarighe Corte Carezzabella, ala dell’edificio con esposizione di attrezzi agricoli del passato

stessi cereali; farina di mais Cinquantino e Tappa 2 - Corte Carezzabella – Azienda agricola Biancoperla; tritello di cereali trasformati per la Il Frutteto zuppa del saccarolo; biscotti integrali; prodotti salati Corte Carezzabella è una struttura risalente ai (panbiscotto e cracker); pasta di grano duro e di primi decenni del Novecento. Nasce come azienda farro; orzo mondo per moka. La signora Silvia ama agricola per la produzione e la vendita di frutta e di raccontare due versioni sul “saccarolo”, cioè il uva da vino; in tempi recenti è stata attivata la trasportatore di sacchi: nella prima, il saccarolo era trasformazione della frutta in marmellate e succhi e si colui che portava i sacchi di sabbia sugli argini del è iniziato a produrre anche ortaggi, in particolare fiume Po per scongiurare il pericolo di inondazioni; asparagi bianchi e verdi. Negli ultimi anni è stato nella seconda, il saccarolo portava al mulino i cereali piantato un vitigno autoctono, il Turchetta, che da macinare per conto di chi, magari anziano, non produce un vino dalla colorazione marcata, adatto a poteva andarci. In entrambi i casi il saccarolo veniva piatti semplici e genuini, quelli della cucina polesana. ringraziato con l'omaggio di un quantitativo di diversi cereali. I loro chicchi venivano spezzettati e utilizzati Alcuni attrezzi in mostra a Corte Carezzabella in miscela per ottenere una zuppa che rappresenta oggi un piatto quasi perfetto dal punto di vista nutrizionale. Quanto al mais Biancoperla, si tratta di una tipica produzione veneta, diffusasi soprattutto nella seconda metà dell'Ottocento. Negli anni Cinquanta rischiò di scomparire per l'avvento di varietà ibride farinose. Viene usato soprattutto per ricavare una farina con cui realizzare una polenta bianca fine, delicata e saporita. L'azienda Le Barbarighe fa parte anche del circuito delle fattorie didattiche. Vi si allevano infatti i tipici animali da fattoria. In questa funzione è attiva Da circa una decina d'anni l'azienda funziona anche soprattutto con le scuole, ma propone percorsi anche come agriturismo con disponibilità di trenta posti per famiglie e gruppi di anziani. Sempre su letto. Gli ospiti possono consumare i piatti della prenotazione. cucina polesana. Tra le proposte: la gallina imbriàga (cotta nel vino), il ragù di anatra, la pinza onta, i Indirizzo: via Barbarighe, 1700, 45030 San Martino di Venezze, cappellacci di zucca e la torta tenerina. località Saline. Telefono: 328 058 3618 E-mail: [email protected] Punto vendita: spaccio aziendale di via G. Marconi, 754, San Martino di Venezze. In vendita, oltre alla frutta e alla verdura, fresca o trasformata, anche farine di grano tenero o duro macinate a pietra. Aperto tutte le mattine e al venerdì

12 pomeriggio. Indirizzo dell'azienda: Via G. Marconi 752, San Martino di Venezze Il percorso emozionale Telefono: 0425176157, sito Internet: www.cortecarezzabella.com, E-mail: [email protected]

Tappa 3 – Trattoria alla Busa Fu aperta agli inizi degli anni Trenta dal nonno materno dell'attuale gestore. Propone piatti tipici del territorio a base di carne e di pesce. Nel menù figurano risotto con la zucca, seppie in umido con polenta e piselli, trippa alla parmigiana, baccalà in umido. Il percorso nella natura inizia da piazza Aldo

Indirizzo: Via Borgo Sud, 370, 45030 San Martino di Venezze Moro, dove si può lasciare l'auto con cui si è Telefono: 042599076 eventualmente giunti nel parcheggio gratuito a fianco Orari d’apertura: 12:00 – 14:30 / 19:30 – 00:00 del municipio (notizie sul municipio: Senso della Sito Internet: www.trattoriaallabusa.it storia). Si prosegue salendo sull’argine dell'Adige, così si potrà ammirare ciò che la natura offre: pioppi, faggi, Trattoria alla Busa sambuchi, una vasta gamma di fiori stagionali e una miriade di volatili come aironi, gabbiani, pettirossi, rondini, tortore, merli, cinciallegre. Se il percorso viene effettuato di pomeriggio, si può contemplare il cielo variopinto di sfumature che vanno dal blu al rosa e sullo sfondo i Colli Euganei. Si procede lungo l’argine, ammirando il sinuoso percorso del fiume, fino a raggiungere una delle aree di sosta dove si possono leggere le poesie composte dagli alunni della locale scuola media dedicate Tappa 4 - Ristorante Pizzeria Ca Donà all’Adige (tappa 1) Piatti tipici: rane e pesce fritto Si prosegue fino a raggiungere la struttura di cui il

Indirizzo: Via Ca’ Donà, 1163 A, 45030 San Martino di Venezze paese è molto fiero: il ponte (tappa 2). Inaugurato il Telefono: 3497078435, indirizzo e-mail [email protected] 14 febbraio 1922, fu gravemente danneggiato durante website: www.ristorantecadona.it la Seconda guerra mondiale. Il 26 marzo 1945 quattro Orari: 11.30 - 15.00 / 18.30 - 00.00 Giorni di chiusura: lunedì sera, martedì sera e sabato a pranzo bombardieri distrussero l'arcata tra l'argine di Anguillara e il pilone di sinistra. Nel 1949 furono Tappa 5 – Trattoria La svolta completati i lavori di ripristino. Successivamente si E’ attiva da una quarantina d’anni ed è attraversa l'incrocio e si imbocca il sentiero ghiaioso attualmente gestita dal sig. Andrea Conforto. Specialità: baccalà, trippe e mussetto, cotechini, Il ponte sull’Adige al tramonto purè e fasoi in potacìn. Venerdì, sabato e domenica effettua solo servizio di pizzeria, quindi per gustare i piatti tipici in questi giorni è necessaria la prenotazione.

Indirizzo: , via Camillo Benso di Cavour, n. 686, 45030 San Martino di Venezze, frazione di Beverare Tel.: 0425 931209

13 che porta a Beverare. Chiesa di Borgoforte, frazione di Anguillara Veneta, Pedalando si giunge all’attracco di Beverare. Se di fronte a Beverare. il fiume attraversa un periodo di magra, si possono vedere i resti della fortezza di Borgoforte affiorare dall'acqua (tappa 3; notizie sulla fortezza: Cenni storici). Si scende dall'argine e ci si inoltra nella frazione. Si può sostare per qualche foto alla chiesa, dedicata a Santa Maria Assunta (notizie sulla chiesa

Fortezza di Borgoforte

Salvagnini alla metà del 1800 (tappa 4). Subito dopo si imbocca a destra via Radetta e ci si porta su via Scolo Tron (su Nicolò Tron e lo scolo che porta il suo nome: Approfondimento storico). Attraverso un sentiero campestre si raggiunge via Barbarighe e, quindi, via Ca' Venezze, dove sorge Villa Giustiniani detta Ca' Venezze (tappa 5). Si trova in località Saline ed è testimonianza del tempo in cui i nobili amavano costruire case di campagna non solo funzionali al controllo della produttività delle loro in Senso del sacro), e alla lapide collocata sul muro terre, ma anche dove vivere piacevolmente. Un della vicina ex scuola elementare, che ricorda l'opera fenomeno che in Veneto ha reso famosa la Riviera di bonifica in zona ad opera di Pietro e Giovanni del Brenta e le sue ville palladiane. Il complesso di edifici di Ca' Venezze, risalente al XVI secolo, è più Lapide che ricorda l’opera di bonifica realizzata modesto, se paragonato a queste, ma mostra nell’Ottocento dai Salvagnini. Ex scuola elementare di Beverare. chiaramente la distinzione tra la parte abitata dal proprietario, che aveva fatto erigere anche un oratorio dedicato a San Matteo apostolo, e la barchessa e le altre strutture destinate all'attività

Ca’ Venezze

14 produttiva. Oggi, purtroppo, Ca' Venezze è disabitata. COME RAGGIUNGERE SAN MARTINO: Dalla villa si può effettuare una deviazione su via Autostrada A 13 (Bologna-Padova), uscita Feniletti per visitare l'esterno di Corte Fieniletto, oggi ai caselli di Rovigo o di Monselice, poi agriturismo Tenuta Castel Venezze (notizie in Senso prendere la SS 16 e quindi la SP3 polesana della storia). Da Ca' Venezze, seguendo sentieri e vie campestri, ci si dirige verso Mardimago, frazione di

Rovigo, e, sbucati nei pressi della chiesa, dedicata a San Floriano, si percorre un breve tratto della provinciale per poi imboccare via Custoza alla volta INDIRIZZI E NUMERI UTILI della località di Fenile Morosina. Si attraverseranno

Località Fenile Morosina Comune di San Martino di Venezze Piazza Aldo Moro, 1 Telefono: 0425 99048

Biblioteca comunale Via Reato Teresa, 45 Telefono: 0425 467131 così luoghi suggestivi respirando il profumo dei campi e ammirando il panorama circostante. A questo punto si affronta un breve tratto di strada sterrata in salita per raggiungere nuovamente Parrocchia di San Martino Vescovo l’argine del fiume e ritornare, pedalando tra la flora Via G. Mazzini, 187 selvatica, fino al punto di partenza. Telefono: 0425 99015 Il percorso è lungo una trentina di chilometri e non presenta particolari difficoltà.

Strada arginale che da Fenile Morosina conduce a San Martino. Sullo sfondo, la chiesa di San Martino. Stazione dei Carabinieri Via G. Marconi, 408 Telefono: 0425 468868

Area picnic: Parco Vallona Via Maestri del Lavoro

15 History Remains of Borgoforte fortress

San Martino di Venezze is on the right bank of the river Adige, about 12 km north-east of Rovigo, the main town in the Polesine area. Its history is fascinating and worth telling. In ancient times there was a lagoon where the village is now. In fact, at the time the Adige did not flow in the present riverbed. The name “Mardimago”, which is the name of a village in the Rovigo municipality bordering San Martino, referred to the fact that the area was similar to the sea (Latin: maris imago): a marshy area with power over the area. The Venetians controlled it streams and swamps. firmly from 1484 until the end of the Serenissima Aerial photos and archaeological sites have Repubblic of , in 1797. proved that the earliest settlements date back to the From the berth in Beverare you can see the bronze age, but the most interesting remains are of remains of a fortress emerging from the river. This Roman origin. For example, in 2006, the remains of a fortress was most likely built by the Carraresi, the young woman and her grave goods were discovered in lords of Padua. That fortress is the origin of the name Saline, a locality not far from the centre of the village. Borgoforte, the locality on the left side of the river In the following centuries the Byzantines, the opposite Beverare. Longobards and Franks settled in the area. The In 1886, when Veneto was annexed to the Longobards, who settled for about two centuries, left kingdom of , “Venezze” was added to the name their mark on the local dialect, for example in the verb San Martino. However, historians disagree on the real “broare” (to burn) and in the adjective “straco” (tired). origin of the name San Martino di Venezze. Some Furthermore, the proximity of the Vangadizza claim it comes from “Castrum Venetiarum”, meaning monastery in was important for the “castle built by the Venetians”. village. The abbot of the monastery, which was Further on the history of the village was founded in the 10th century and closed in the 18th characterized by frequent and sometimes devastating century, was responsible for appointing the priest of floods. Particulary serious were those in 1634, 1671, the village, collecting the fees from the “passo”(a sort 1760,1844, and 1882. The last was followed by of ferry) on the Adige and giving the nobles land to be migration to South America. reclaimed in exchange for the tithe. In 1951 the flooding of the river Po caused the The late middle ages saw the Venetians, the Este village to be evacuated. This tragedy led to the family and the Carraresi family struggling to gain migration of hundreds of inhabitants to the so-called “industrial triangle” (the cities of Turin, Genoa and The Adige river Milan). Since then the population of the village has been steadily decreasing. In the last few years, town administrators have offered greater support to young people in order to stem the flow of migration and therefore stop this alarming trend.

16 Did You know? Medallion by Nicolò Tron, detail of the facade of the … Where the continent's first steam engine was Jacquard Theater in Schio activated? It happened in San Martino di Venezze, along the Adige river!

Everyone knows that the steam engine was invented in England, but a few, we are sure, know that the first steam engine of the continent was activated in San Martino di Venezze. It happened in Trona, a locality on the Adige, in an area now known as “La Macchinetta”. The noble Venetian, Nicolò Tron, owned some lands there. Since these lands were still partially marshy, he realised that they could planned to experiment with something else; namely, be drained thanks to the first prototypes of the a reclamation drain which still bears his name. The steam engine: the invention that was about to experiment was a success; to this day, the drain runs change the world! parallel to the Ceresolo canal. Nicolò Tron’s story is interesting and worth As for the steam engines, he was eventually able telling. He was born in Padua in 1685, and after to reuse them; a recent discovery of coal deposits in studying in Parma, he started his political career Schio, province of Vicenza, offered the best when he was still a young man as Savio agli Ordini – opportunity for their use. The steam engines tested an office of the Republic of Venice. in San Martino were thereby transported to Schio. 1712 was a very good year for Nicolò Tron: his Shortly afterwards, Tron founded a woollen mill, first child Andrea was born and Nicolò was appointed which was purchased a century later by Francesco Ambassador for the Serenissima Republic of Venice Rossi, founder of the famous Lanerossi brand. to England. His job was to raise money for the war against the Turks. In 1714 he left for London, but did not turn out to be very good at this job. Rather than taking part in court dancing and concerts as his role required, he preferred to visit arsenals, yards and factories. He also liked to consult with leading scientists such as Isaac Newton. Above all, he focused on the steam engine. The device had been invented a few decades before and its mechanisms hadn’t been perfected yet. Some were attempting to improve the device, including Thomas Savery, an engineer, and Thomas Newcomen, a blacksmith. When Tron went back to Italy in 1717, he brought with him not only the pieces of two Savery- Newcomen steam engines but also some British engineers to build them, including a certain Mr Potter. The first of these steam engines was tested along the river Adige in September 1718. Unfortunately, Tron’s plan of draining his lands with the steam engines did not work out, because young Potter tragically drowned while swimming in the Adige. The land continued to flood. But Nicolò did not give up; thanks to his passion for science, he

17 The Sense of the Sacred Chapel in Palazzo Corni Church of Beverare

The tour starts from the eastern borders of San Martino, more precisely from Palazzo Corni, the locality bearing the name of the palace built there in the 17th century by the illustrious Venetian family Corner, or Cornaro, which now lies in ruins. The tour ends at the heart of the village, passing through the localities of Beverare, Ca' Donà, Saline and Vallona. Donà Delle Rose. Following reinforcement of the banks of the river Adige in the 19th century, the original buildings were demolished and rebuilt where the oratory can be seen now. It is dedicated to Saint Catherine of Alexandria. The core of the building plays host to a statue of the patron saint of the village of Ca' Donà and an ancient altarpiece depicting the crucifixion. The oratory was originally dedicated to the Holy Cross. Palazzo Corni

Capitello della Vallona Capitello di Saline

4th Stop - Capitello di Saline 1st Stop - Chapel in Palazzo Corni The Saline Capital, dedicated to the Immaculate This is a charming chapel built in 1963 to replace Conception, rises on the same spot where a modest an older one. Inside you can find an altar and a statue image of Our Lady used to be. Later, that image was of the Virgin Mary, to whom the chapel is dedicated. placed on a stone artifact that supported a water

fountain. The statue of Our Lady that can be seen now 2nd Stop - Church in Beverare dates back to the 1980s. The church is dedicated to Saint Mary of the

Assumption and Saint Valentine. It was inaugurated in 5th Stop - Chapel in via Marconi 1909, built over a previous oratory dating back to the The chapel is named after Maria Mater 18th century, which belonged to the Radetti family, Misericordiae and it is dedicated to the memory of who had owned lands in the area since that time. Giacomina Reato, entrepreneur and benefactor.

Constructed on the grounds of an earlier building, it 3rd Stop - Oratory in Ca’ Donà was inaugurated and blessed on 29th May 2004 on the It was built in the late 18th century by the noble closing of the Fioretti. Inside it is possible to see a bas- Venetian family Tron (for info about Nicolò Tron see relief altar piece of Our Lady, protecting the faithful “Did you know?”) as part of the Manor House. In the under her cloak. 19th century it passed through marriage to the Earls

18 Chapel in via Marconi epidemic that struck the area in August 1886. The organ, a Pugina inaugurated in 1923, is highly esteemed. The bell tower was begun in about 1780 and its construction lasted several decades. It leans to the west.

Sights in the area

The tour is incomplete without mentioning the Chiesetta del Capitello (small church of the capital) in Anguillara Veneta. It has a circular shape with 6th Stop - Capitello della Vallona two rounded bell towers, which can be seen while The capital was built shortly after World War II, travelling along the river banks. The nineteenth- to remember the town's narrow escape from a century building replaced an earlier church built bombing which had targeted a convoy of German where Our Lady of Sorrows (Mater Dolorosa) soldiers fleeing the area. It was inaugurated in 1957 appeared to a local woman. Inside it is possible to and dedicated to the Sacred Heart of Jesus, whose admire a very ancient and valuable sculpture of the image was previously on a poplar tree; it can now be Pietà, belonging to the Vesperbild tradition, a kind seen on a small altar. of Gothic sculpture from Central Europe.

7th Stop - Santa Croce San Martin’s Church The Holy Cross was built after World War II on behalf of the Rogationist Fathers of Verona, in remembrance of the first mission held at San Martino following the end of the conflict. Originally made of wood and situated at the crossroads between via Marconi and via Roma, it was replaced by an iron cross and relocated to the river bank.

8th Stop - St Martin’s Church According to the documents, the church existed in 1123, but there is speculation that it was built even earlier around the year 1000, making it one of the first churches in the Veneto region. The church was destroyed by a flood in the mid- 15th century. It was rebuilt around 1740 with funding from the Venetian noble family of Loredan, who owned many possessions in San Martino. It was severely damaged by a catastrophic flood in 1844, leading to improvements and renovations financed San Martin’s Church, the Interior not only by the Loredan, but also by the Mangilli family. The church is dedicated to the patron saint of the village, St. Martin of Tours. Inside the church, the saint is depicted gifting a beggar a part of his cloak. An altar is dedicated to another saint venerated in the village, San Rocco. The parishioners requested it as a token of gratitude for surviving the cholera

19 The sense of history the south side, through a full arch surmounted by a balcony. Piazza Aldo Moro, in front of the Town Hall, The persistence of the past is now where the garden of the ancient villa was.

During WWI, the Town Hall was turned into a This short itinerary goes from the center of San hospital. Martino to Saline, and it is a perfect example of how the past can find new life in the present, adapting to 2nd Stop - Corte Fieniletto, now Tenuta Castel the changing needs of the community. Venezze, in Saline War Memorial, detail This was built on the remains of a castle dating back to the year 1000 that had been destroyed in the battle between the Estensi and the Venetians. The estate dates back to the 16th century and belonged to the Frassetti family, who took the name Venezze in 1464. Starting from 1487, they were absorbed into

To Corte Fieniletto

Palazzo Loredan Mangilli

1st Stop - Palazzo Loredan Mangilli, now Town Hall The Loredan had been one of the most Corte Fieniletto important Venetian families of San Martino since 1450. At the end of the 18th century they sold their property to another rich Venetian family, the Valmarana Mangilli. After one of the many devastating floods, they rebuilt it south of the former building. The present structure, dating back to 1901, has retained the original Ferrarese style: three floors covered by a narrow terrace, two square towers and two chimneys on the north side. The entrance is on

20 the Rovigo aristocracy, counting among their ranks San Martino Local Food Tour soldiers, clergymen and important politicians such as The flavours of Venetian and local cuisine the mayor of Rovigo, Francesco Antonio Venezze, who gave his name to the local Conservatory. The stone road leading to the villa is the same that in the Middle Ages connected Padova to Ferrara. From there you reach the estate wall. In the past, near the entrance pillars, customs duty was usually paid, as the estate stood on the border between the Estensi territories and the Republic of Venice. The estate is now a farm. More information can be found 1st Stop - Corte Le Barbarighe on www.tenutacastelvenezze.it. This is a slow-food restaurant in the . It is a family-run farm, characterized by red- Sights in the area coloured stone and the ferrarese architectural style. There is a mill for stone grinding and a shop selling In Anguillara, along the road leading to Bagnoli whole grains from organic farming (spelt, barley, di Sopra, you can find Villa Arca del Santo. For oats, rye, buckwheat, khorasan wheat), wholemeal centuries it was the seat of the homonymous flours, cornmeal Cinquantino and Biancoperla, institution (Venerable Ark of Saint Anthony) in charge tritello of processed cereals for saccarolo soup, of the heritage of the Basilica of St. Anthony of wholemeal biscuits, savoury products such as Padua. crackers and panbiscotto, durum wheat, spelt pasta The man in charge of administering the heritage and barley for coffee substitution. of the Basilica lived there with his family and also managed local lands owned by the Venerable Ark organisation. From time to time, important prelates were hosted there, such as Pope Pius VI on his way back from Vienna, on 20th May 1782. The villa dates back to the second half of the 17th century; in the right wing there is an oratory dedicated to Saint Anthony of Padua. The saint has his feast day on 13th June, which is a perfect occasion to visit the villa and partake in the celebrations.

Mrs Silvia Gagliardo loves telling two different stories about the saccarolo (the man who carries Villa Arca del Santo sacks); according to the first, the saccarolo was the one who carried the sandbags on the banks of the river to prevent the flood; according to the second, the saccarolo was someone who brought to the mill the cereals to grind on behalf of those who could not go there. In both cases, the saccarolo was rewarded with a certain amount of cereals. Those cereals were mixed to make a soup that is now considered a nutritionally perfect dish. As for the Biancoperla corn, it is a typically Venetian production; used widely during the second

21 half of the 19th century. In the 1950s it was on the 3rd Stop - Trattoria alla Busa verge of disappearing, but now it is utilised mainly to This trattoria was opened in the early 1930s by obtain a cornmeal that is perfect for delicious white the current owner’s maternal grandfather. It offers polenta. meat and fish dishes typical of the area. On the menu Le Barbarighe is also an educational farm; they you can find pumpkin risotto, stewed cuttlefish with mainly organise activities for schools but also for polenta and peas, trippe alla parmigiana and stewed families and other groups. These activities must be codsfish. booked in advance. Address: Via Borgo Sud, 370,45030 San Martino di Venezze Phone: 042599076 Address: via Barbarighe 1700, 45030 San Martino di Venezze, Opening times: 12: 00 - 14:30 / 19:30 - 00:00 Saline. Website: www.trattoriaallabusa.it Phone: 328 058 3618. E-mail: [email protected] Trattoria alla Busa

2nd Stop - Corte Carezzabella - Azienda agricola Il frutteto Corte Carezzabella dates back to the first decades of the twentieth century. It was founded as a farm for the production and sale of fruit and wine grapes. In more recent times, it has become synonymous with the production of juices, jams and vegetables, especially white and green asparagus. 4th Stop – Ristorante pizzeria Ca Donà Furthermore, the farm now offers a type of Typical dishes include frogs legs and fried fish. autochthonous grape, the Turchetta, which produces Address: Via Ca' Donà, 1163 A, 45030 San Martino di Venezze a wine suitable for the authentic and simple dishes Phone: 3497078435, e-mail address [email protected] that typify the local cuisine. website: www.ristorantecadona.it Corte Carezzabella has also operated as a farm Opening times: 11.30-15.00/18.30-00.00 bed & breakfast for approximately ten years, with Closed on Monday evening, Tuesday evening and Saturday morning room for 30 guests. Visitors can enjoy a wealth of local dishes such as la gallina imbriàga (chicken 5th Stop – Trattoria La svolta cooked in wine), duck ragout, pinza onta, pumpkin The restaurant has been active for about forty cappellacci and tenerina cake. years, currently managed by Mr. Andrea Conforto.

Store: Via G. Marconi 754, 45030 San Martino di Venezze. Specialties include cod, trippe and mussa, cotechino, Open every morning and Friday afternoon. mashed potatoes and fasoi in potacìn. Address: via G. Marconi 752, San Martino di Venezze On Fridays, Saturdays and Sundays the Phone: 0425176157, website: www.cortecarezzabella.com Email: restaurant serves pizza, so reservation is required for [email protected] those wishing to try traditional dishes and specialties.

Corte Carezzabella Address: Via Camillo Benso di Cavour 686, Beverare, 45030 San Martino di Venezze Phone: 0425 931209 Ristorante pizzeria Ca Donà

22 Emotional itinerary The bridge of the Adige river

3; for info on the fortress, see History). From there you can reach the centre of the village. You can stop and take photos of the Church, dedicated to the Virgin Mary (for info on the Church, see the Sense of the Sacred), and the plaque on the wall of the The “itinerary in nature” starts from piazza Aldo nearby building (formerly a school), Moro, where you can park your car for free next to commemorating the mid-1800s reclamation works the town hall (for info on the town hall see Sense of in the area by Pietro and Giovanni Salvagnini (stop History). If you walk or cycle along a gravel path 4). skimming the banks of the Adige river, you can Turn right on to via Radetta and go on to via admire the area's natural bounty: poplars, beeches, The plaque commemorating the reclamation works by elders and a wide range of seasonal flowers and Pietro and Giovanni Salvagnini birds, such as herons, seagulls, robins, swallows and turtle doves. In the afternoon you can gaze upon the Colli Euganei and the sinuous curves of the Adige against the scenic backdrop of a many-hued sky. You'll visit an area scattered with poems dedicated to the river, composed by pupils of the local middle school (stop 1). Following this, you will reach the bridge (stop 2),

The Adige river Poem dedicated to the Adige river

Scolo Tron (for more information about Nicolò Tron and the drainage that bears his name, see Did you know?). Following a country path, you’ll reach via Barbarighe and then via Ca' Venezze, where you can admire Villa Giustiniani, called Ca' Venezze (stop 5). the pride and joy of the local village. Inaugurated on The Villa is in Saline and is a reminder of a time 14th February 1922, it was badly damaged during when nobles loved to build country houses - not World War II. On 26th March 1945 four bombers only to oversee local productivity, but also to live in destroyed the arch between the riverbank in Anguillara and the pylon on the left. Restoration Villa Giustiniani, called Ca' Venezze works were completed in 1949. Cross the road and take the gravel path to Beverare, where you can ride a bike to the berth. If the water is low, you can see the ruins of the fortress of Borgoforte emerging from the river (stop

23 pleasant surrounds – a phenomenon that has made HOW TO REACH SAN MARTINO: the Riviera del Brenta famous for its Palladian villas. Motorway A 13 (Bologna-Padua), exit at th Ca’ Venezze, which dates back to the 16 century, tollbooths of Rovigo or Monselice, then take the clearly shows the distinction between the owners’ SS 16 and then the SP3 of Polesine living quarters and the barn and other structures devoted to productive activities. Unfortunately, Ca’

Venezze is no longer inhabited today. From the villa you can turn into via Feniletti to visit Corte Fieniletto, now a farm bed and breakfast called Tenuta Castel Venezze (information in Sense of USEFUL ADDRESSES AND NUMBERS History). From Ca’ Venezze, following some country paths you can get to Mardimago, near the church dedicated to Saint Florian. From there you’ll walk a Comune di San Martino di Venezze short stretch of the provincial road before taking in Piazza Aldo Moro, 1 Via Custoza to Fenile Morosina. Phone: 0425 99048 You can pass through charming places, breathing the scent of the fields and contemplating the surrounding landscape. A short dirt road leads back to the river bank, allowing you to return to the starting point amid abundant wild flora. Biblioteca comunale The tour stretches for approximately 30km and Via Reato Teresa, 45 the trek is not difficult. Phone: 0425 467131

Old farm in Fenile Morosina Parrocchia di San Martino Vescovo Via G. Mazzini, 187 Phone: 0425 99015

Fenile Morosina Stazione dei Carabinieri Via G. Marconi, 408 Phone: 0425 468868

Picnic area: Parco Vallona Via Maestri del Lavoro Road along the embankment from Fenile Morosina to San Martino

24 Rappel historique Les restes de la forteresse de Borgoforte

San Martino di Venezze s’est développé sur la rive droite du fleuve Adige à près de 12 km au nord est de Rovigo, chef-lieu du Polesine. Anciennement dans le lieu où se trouve le village il y avait une sorte de lagune. En fait, le fleuve Adige n’avait pas encore défini son cours dans le lit actuel. Dans le toponyme “Mardimago”, fraction de Rovigo limitrophe de San Martino di Venezze, il y a le souvenir de “l’image de la mer ”, parce que ce lieu avait beaucoup de petits lacs, ruisselets et marécages. Les levés aériens et certaines campagnes de fouilles archéologiques ont montré que les premières Serenissima, dans le 1797. De la jetée de Beverare, agglomérations datent de l'âge du bronze. Mais les fraction de San Martino, on peut voir bien les restes trouvailles les plus intéressantes sont de la période d’une forteresse qui apparaissent de la rivière en romaine. Parmi ceux-ci se démarque la découverte, période de sécheresse. Elle a été probablement en 2006, de la tombe d’une jeune fille avec son construite par les Carraresi, seigneurs de Padoue et équipement de funérailles dans la localité de Saline. comptes de Anguillara, en défense des frontières avec Dans les siècles suivants les Byzantins, les Longobards Venise. La forteresse justifie le nom de Borgoforte, et les Francs se succédèrent dans la région. Surtout la fraction de Anguillara qui se dresse en face de domination des Longobards, qui dura près de deux Beverare sur la rive gauche de l'Adige. siècles, a laissé des traces dans certains termes de la Le terme "Venezze" a été ajouté en 1866 au nom langue locale, comme broare (brûler) et straco de San Martino, quand le village a été annexé au (fatigué). Royaume de l'Italie avec la Vénétie. Les historiens La proximité du monastère de la Vangadizza à sont en désaccord quant à l’origine du nom Badia Polesine, datant du Xe siècle, avait une grande “Venezze”. Selon certains, il vient de Castrum importance pour San Martino. En fait, jusqu'à la fin du Venetiarum, c'est-à-dire du château érigé par les XVIIIe siècle, quand le monastère a été supprimé, son Vénitiens dans la localité de Penisola, près de la abbé nommait le prêtre du village, il percevait le rivière Adige. Ici, en fait, il y avait un lopin de terre péage du ferry sur le fleuve Adige et il donnait aux appelé Château dans le cadastre du 1771. nobles des terres que ceux-ci bonifiaient et cultivaient Par la suite l'histoire du village a été marquée par en échange de la dîme. plusieurs inondations dévastatrices, dont lesquelles Dans le bas Moyen-Âge la région a été disputée les plus graves arrivèrent en 1634, 1671, 1760, 1844 par Estensi, Carraresi et Vénitiens, qui la conservèrent et 1882. Cette dernière inondation et celle suivie a fermement depuis 1484 jusqu’à la fin de la l'inondation du fleuve Po provoquèrent l'émigration de plusieurs habitants de San Martino en Amérique Le fleuve Adige et le pont au coucher du soleil du Sud et aussi dans les villes de Turin, Gênes et Milan (le “Triangle industriel”). Un décline démographique est commencé alors jusqu'à aujourd'hui. Les dernières administrations municipales ont essayé de l'arrêter avec des initiatives destinées surtout aux jeunes.

25 La première machine à vapeur du Médaillon de Nicolò Tron, détail de la façade du Théâtre Jacquard à Schio continent? À San Martino di Venezze, le long du fleuve Adige!

Tout le monde sait que la machine à vapeur a été inventée en Angleterre, mais peu de personnes, nous en sommes sûrs, sont conscientes du fait que la première machine à vapeur du continent a été mise en oeuvre à San Martino di Venezze. Il a eu lieu à Trona, un petit endroit tout près de l'Adige, dans un lieu connu aujourd'hui sous le nom de Macchinetta. Là, le noble vénitien Nicolò Tron possédait des terres pour la culture scientifique, il pense à un autre encore marécageuses. C’est alors qu’il eut l’idée projet pour ses terres. Cette fois l'expérience d’utiliser les premiers prototypes de l'appareil qui fonctionne: il fait creuser un collecteur de drainage révolutionnera le monde du travail. qui prendra son nom et qui aujourd'hui est parallèle L'histoire de Nicolò Tron mérite d'être racontée. à celui de la petite rivière du Ceresolo. Né en 1685 à Padova, il a fréquenté le collège des Quant aux machines à vapeur, il a bientôt nobles à Parme et il a commencé sa carrière politique l'occasion de les réutiliser. A cette époque-là des en tant que Savio aux Ordres, en fait un ministre de la recherches entreprises à Schio, dans la province de République de Venise. Le 1712 ce fut une année Vicenza, révèlent la présence de gisements de heureuse pour lui: son premier-né Andrea est arrivé charbon. C’est alors là-bas que Tron transporte ses et il est nommé ambassadeur en Angleterre au nom machines à vapeur testées à San Martino et peu de de la Sérénissime. Il devait recueillir des fonds pour la temps après il fonde un moulin à laine qui un siècle guerre contre les Turcs. plus tard appartiendra à Francesco Rossi. Est-ce que En 1714 il part pour Londres, mais il n'a pas là la marque Lanerossi vous dit quelque chose? une attitude de bon ambassadeur. En fait, plutôt que de participer à des danses et à des concerts, comme l'exigeait son rôle, il préférait visiter des arsenaux, des chantiers et des usines, assister des savants comme Isaac Newton et surtout se concentrer sur la machine à vapeur. L'appareil était d'invention récente et son application pratique présentait encore plusieurs problèmes. Mais il y avait ceux qui essayaient de le perfectionner, comme l'ingénieur Thomas Savery et le forgeron Thomas Newcomen. Lorsque Tron est rappelé en Italie en 1717, il emporte les pièces avec lui pour construire deux moteurs à vapeur Savery-Newcomen et y conduit aussi des Statue of Nicolò Tron in Prato della Valle in Padua ingénieurs anglais pour les monter, y compris un certain Potter. La première de ces machines est testée sur les rives de l'Adige en septembre 1718. Malheureusement, le projet a ralenti à cause de la mort du jeune Potter, noyé dans l'Adige, où il était allé prendre un bain. De plus, les terrains continuaient à être inondées. Mais Nicolò Statue de Nicolò Tron, Prato della Valle, Padoue n'abandonne pas son projet et, grâce à sa passion

26 Le sense du sacré Autel de la Vierge Marie Capitello in Saline dans l’église de Beverare L'itinéraire commence dès bornes orientales de San Martino, exactement de la localité appelée Palazzo Corni, ainsi nommée d'après le palais en ruine homonyme construit au 17ème siècle par la célèbre famille vénitienne Cornaro. Le parcours arrive donc dans le coeur de la ville, traversant le hameau de Beverare et les villes de Ca' Donà, Saline et Vallona.

1e étape - Chapelle du Palais Corni C'est une jolie chapelle construite en 1963 pour remplacer un ancien bâtiment. A l'intérieur il y a un autel et une statue de l'Immaculée qui à donné son nom à la chapelle. reconstruits où se trouve aujourd'hui l'oratoire. Il est dédié à Santa Caterina d'Alessandria. À l'intérieur, en plus d'une statue de la Sainte, patronne de la ville de Ca' Donà, un ancien retable de la Crucifixion y est conservé. À l'origine, en fait, l'oratoire était dédié aux SS. Crucifix.

4e étape - Capitello in Saline

Église de Beverare Oratoire de Ca' Donà Le Capitello des Saline, dédié à l'Immaculée Conception, se dresse à l'endroit où, sur un grand 2e étape- Église de Beverare arbre, fut accrochée une petite image de Notre Dédiée à Notre-Dame-de-l’Assomption et à Saint Dame. Plus tard, cette image a été posée sur un Valentin, elle a été inaugurée en 1909 et construite artefact en pierre qui supportait une pompe qui sur un oratoire précédent du XVIIIe siècle érigé par la aspirait l'eau d'une couche souterraine. La statue famille Radetti (qui possédait de grandes propriétés actuelle de Notre Dame remonte aux années quatre- foncières à Beverare depuis le XVIIIe siècle). L'église a vingt. une seule nef et abrite un bel orgue construit en 1923 5e étape - Chapelle de Via Marconi par Domenico Malvestio & Figlio de Padoue. La chapelle est dédiée à Maria Mater

3e étape - Oratoire de Ca' Donà Misericordiae et est dédiée à la mémoire de Mme Erigé à la fin du XVIIIe siècle par la noble famille Giacomina Reato, entrepreneuse et bienfaitrice de la vénitienne Tron, il se trouve dedans la maison communauté. Elle a été prise d'un précédent principale. Au XIXe siècle, à la suite du mariage, il bâtiment et solennellement inaugurée et bénie à passe avec le palais aux comtes Donà Delle Rose. l'occasion de la fermeture des "fioretti" le 29 mai Après les travaux de renforcement des rivages du 2004. Elle abrite un bas-relief de la Vierge qui protège fleuve Adige, l'oratoire et la cour ont été démolis et les fidèles sous son large manteau.

27 6e étape - Capitello della Vallona à l’intèrieur de l’eglise Le clocher de l’église de Sa construction a été décidée immédiatement (d’un auteur inconnu) San Martino après la Seconde Guerre mondiale, comme un en donnant au remerciement pour le danger échappé d'un mendiant une partie de bombardement envers un convoi de soldats allemands son manteau. Un autel fuyant la ville de Vallona. Il a été inauguré en 1957 et est dédié à un autre dédié au Sacré Cœur de Jésus, dont l'image était saint très vénéré dans le autrefois accrochée sur un peuplier et aujourd’hui elle village: Saint Rocco. Il a est conservée dans une niche soutenue par un petit été construit par les autel. paroissiens comme un signe de reconnaissance Chapelle de via Marconi La Sainte Croix pour avoir survécus à une épidémie de choléra qui les a frappés en Août 1886. Célèbre est l’orgue, un Pugina inauguré en 1923. Le clocher a été commencé vers 1780 et sa construction a duré plusieurs décennies. Il est penchant sur la côté ouest.

Aux alentours

7e étape - la Sainte Croix Le parcours pour découvrir les lieux chers au La Sainte Croix a été construite après la dernière culte sanmartinois ne peut pas s'arrêter sans guerre mondiale par les pères Rogationnistes de l'invitation à visiter la petite église appelée le Vérone, qui voulaient se souvenir de la première Capitello dans la voisine Anguillara Veneta. C'est un mission tenue à San Martino à la fin du combat. bâtiment à plan circulaire avec deux clochers, eux Initialement en bois et placée au carrefur entre Via aussi circulaires, qui peut être clairement vu le long Marconi et Via Roma, ensuite elle a été placée aux de la route du remblai du fleuve Adige. Le bâtiment pieds du fleuve Adige et remplacée par une croix en du dix-neuvième siècle a remplacé un bâtiment fer. précédent construit à la place d'une apparition miraculeuse de Notre-Dame des Douleurs, apparue à 8e étape - Église de San Martino di Venezze une femme locale. L'église abrite une précieuse et Selon les documents, l'église de San Martino très ancienne image de la Pitié (première moitié du existait déjà en 1123, mais on dirait que ses origines XVe siècle), appartenant à la tradition du Vesperbild, datent même autour de l'an mille, de manière à le un type iconographique de sculpture gothique classer parmi les premières églises en Vénétie. L'église originaire de l'Europe centrale. a été submergée et détruite par les eaux autour du milieu du XVe siècle. Plus tard, elle a été reconstruite à Le Capitello de Anguillara Veneta nouveau vers l’an 1740 merci au financièrement donné par la noble famille vénitienne de Loredan, qui possédait de nombreuses possessions à San Martino. L’église subit de graves dommages avec la désastreuse inondation de 1844, suivie de rénovations financées à nouveau par la famille Loredan mais aussi par la famille Mangilli. L'église est dédiée au Saint éponyme et patron du village, Saint Martin évêque de Tours. Saint Martin est représenté dans la toile qui se trouve

28 Le sens de l'histoire Palazzo Loredan Mangilli, hôtel de ville Le passé qui ne passe pas

Ce court itinéraire qui, à partir du centre du village, conduit les visiteurs dans un petit endroit qui s’appelle Saline, a pour thème principal le nouveau qui se rattache à l'ancien et en prolonge la vie, en s'adaptant à l'évolution des besoins civils ou à la nécessité du profit.

La route menant à siècle, et depuis lors elle appartient à la famille Corte Fieniletto Frassetti, qui a pris le nom de Venezze en 1464. Les membres de la noblesse de Rovigo depuis 1487. La famille Venezze compte, parmi ses membres, des chefs militaires, des membres du clergé et des politiciens importants. Parmi ceux-ci il y avait un des maires de Rovigo, Francesco Antonio Venezze, dont le nom du conservatoire de musique de la capitale du Polesine. La route de pierre qui mène à la villa est la même qui, au Moyen-Âge, reliait Padova à Ferrara. En la parcourant, on arrive à l’enceinte en mur de la cour. C’était près des piliers d'entrée qu’on payait d’habitude le droit de douane car la cour était à la limite entre le deux territoires des ducs d’Este et la 1e étape - Palazzo Loredan Mangilli, maintenant République de Venise. Aujourd'hui, le complexe de hôtel de ville. bâtiments de Corte Fieniletto est utilisé comme une La famille Loredan était l'une des plus ferme. Informations sur www.tenutacastelvenezze.it. importantes familles vénitiennes vivant à San Martino depuis 1450. À la fin du XVIIIe siècle elle cède sa Dans les alentours propriété à une autre famille riche de Venise, les Mangilli Valmarana, qui, après l'une des nombreuses À Anguillara, le long de la route qui conduit à inondations destructrices de l'Adige, refait le manoir Bagnoli di Sopra, on trouve la villa Arca del Santo. plus au sud que le précédent. La structure actuelle, Pendant des siècles, c'était le siège local de construite en 1901, a conservé son style original de l'institution laïque, la Veneranda Arca del Santo, qui Ferrara sur trois étages avec une couverture gérait le patrimoine de la basilique de Saint Antoine. surmontée d'une terrasse étroite, de deux tours Un agriculteur y résidait avec sa famille et il était carrées à bossage avec deux cheminées travaillées responsable de l'administration des terrains que dans la partie nord; l’accès est au côté sud par une l'Arche possédait à Anguillara. De temps en temps arche ronde surmontée d'un balcon. Piazza Aldo cette villa a également accueilli d'illustres prélats de Moro, en face de la mairie, se trouve là où se trouvait passage, tels que le pape Pie VI (20 mai 1782) l'ancien jardin de la villa. Pendant la Première et la revenant de Vienne. La villa, qui remonte à la seconde moitié du XVIIe siècle, a un corps central Seconde Guerre mondiale, la mairie servait d'hôpital. rectangulaire, sur la façade duquel se trouve une 2e étape - Corte Fieniletto, aujourd'hui Tenuta belle fenêtre à trois lumières avec parapet, et sur les Castel Venezze, à Saline côtés deux petites ailes homogènes. Celui de droite Elle se dresse sur les ruines d'un château construit comprend un oratoire dédié à Sant'Antonio, près vers l'an 1000 et plus tard détruit dans les batailles duquel les célébrations du 13 juin sont encore entre les Ducs d’Este et les Venétiens. La cour, dans le données, et c’est l'une des occasions de voir la villa style typique de la ville Ferrara, remonte au XVIe de tout près.

29 Parcours gourmand Cour Le Barbarighe de San Martino Les saveurs de la cuisine vénitienne et locale

1e étape - Cour Le Barbarighe Le seul convivium de Slow Food présente dans Cour Le Barbarighe, deux meules de pierre la province de Rovigo, la ferme Le Barbarighe est gérée par la famille Gagliardo et est située dans un bâtiment en pierre de couleur rouge vif qui est influencé par l'architecture de Ferrara. Il y a un moulin pour le broyage à la meule de pierre et un magasin pour la vente des produits suivants: grains entiers issus de l'agriculture biologique (orge, avoine, seigle, sarrasin, blé dur Khorasan), farines de grains entiers; farine de maïs cinquantino et Biancoperla; farines de céréales transformées pour laquelle on peut faire une fine polenta blanche, la soupe Saccarolo; biscuits complets; produits salés délicate et savoureuse. Adresse: 1700, rue Barbarighe—45030 San Martino di Venezze, (panbiscotto et crackers); blé dur et pâtes località Saline. d’épeautre; orge mondé pour moka. Mme Silvia Mob.: 328 058 3618 E-mail: [email protected] aime raconter deux versions à propos du saccarolo, qui était le porteur des sacs: dans la première, le 2e étape- Cour Carezzabella - Ferme Le Verger saccarolo était celui qui a transporté les sacs de Cour Carezzabella est une structure datant des sable sur les rives de la rivière Po pour éviter le premières décennies du XXe siècle. Née comme une danger d’inondation; dans la seconde, les saccarolos ferme pour la production et la vente de fruits et de apportaient au moulin les céréales à broyer au nom raisins de cuvée, ces derniers temps on a activé la des personnes qui, peut-être âgées, ne pouvaient transformation des fruits en confitures et en jus et on pas y aller. Dans les deux cas, le saccarolo a été a commencé à produire aussi des légumes, en remercié avec l'hommage d'une quantité de particulier les asperges blanches et vertes. Ces céréales différentes. Leurs grains étaient brisés et dernières années un raisin natif a été planté, le utilisés en mélange pour obtenir une soupe qui Turchetta, qui produit un vin avec une couleur représente aujourd'hui un plat presque parfait du marquée, adaptée pour les plats simples et point de vue nutritionnel. Quant au maïs authentiques, ceux de la cuisine typique. Pendant une Biancoperla, il s'agit d'une production typiquement dizaine d'années, la société travaille également comme vénitienne, principalement répandue dans la une ferme où l’on peut aussi dormir avec trente lits seconde moitié du XIXe siècle. Dans les années disponibles. Vous pourrez déguster les plats de la cinquante, il risquait de disparaître pour cuisine. Parmi les propositions: la poule imbriàga l'avènement de variétés hybrides farineuses. Il est (cuite dans le vin), la sauce de canard, la pinza onta principalement utilisé pour obtenir une farine avec (une tarte salée), les cappellacci di zucca (des

30 Cour Carezzabella 3e étape -Trattoria alla Busa Ouverte du début des années Trente par le grand-père maternel de l'actuel directeur. Il propose des plats typiques du territoire à base de viande et de poisson. Le menu comprend risotto à la citrouille, seiche cuite avec polenta et petits pois, tripes au parmesan, de la morue en sauce.

Adresse: 370, rue Borgo Sud—45030 San Martino di Venezze RO Téléphone : 042599076 Heures d’ouverture : 12:00 – 14:30/19:30 – 00:00 Site Web: www.trattoriaallabusa.it

Cour Carezzabella 4e étape - Restaurant-pizzeria Ca’ Donà Plats typiques: grenouilles et poissons frits

Adresse: 1163 A, rue Ca' Donà, San Martino di Venezze Téléphone: 3497078435, adresse e-mail [email protected] website: www.ristorantecadona.it Horaires: 11.30-15.00/18.30-00:00 Jours de fermeture: lundi soir, mardi soir et samedi à midi

Deux photos du restaurant-pizzeria Ca’ Donà

tortellinis avec la citrouille) et la tenerina (un gâteau tendre au chocolat).

Point de vente: magasin de l'entreprise à l’adresse 754, rue G. Marconi, San Martino di Venezze. En vente, en plus des fruits et légumes, frais ou transformés, même de la farine de blé tendre ou de pierre dure-moulue. Ouvert tous les matins et le vendredi après- midi. Adresse de l'entreprise: 752, rue G. Marconi San Martino di Venezze Tél: 0425176157, site Web: www.cortecarezzabella.com, 5e étape - Trattoria La Svolta E-mail: [email protected] Ouverte depuis environ 40 ans et actuellement

gérée par M. Andrea Conforto.

Spécialités: morue, tripe et mussetto (âne), Trattoria alla Busa saucisson à cuire, purée et fasoi in potacìn (haricots en sauce). Vendredi, samedi et dimanche ne fait que le service de la pizzeria, afin de goûter les plats typiques en ces jours il faut réserver.

Adresse: 686, rue Camillo Benso di Cavour, Beverare, 45030 San Martino di Venezze Tél.: 0425 931209

31 Le parcours dans la nature Un aperçu de Beverare

voir les restes de la forteresse de Borgoforte émergeants de l'eau (étape 3). Descendez de la berge et entrez dans le village. Vous pouvez vous Le parcours dans la nature commence de la place arrêter pour quelques photos de l'église, dédiée à Aldo Moro, où on peut laisser la voiture dans le Notre-Dame-de-l’Assomption, et à la plaquettesur parking gratuit à côté de la mairie. Vous pouvez alors le mur de l'école primaire voisine, qui rappelle la monter sur la berge du fleuve Adige pour admirer ce bonification agricole dans la région par Pietro et que la nature vous offre: peupliers, hêtres, sureaux, un Giovanni Salvagnini au milieu des années 1800 large éventail de fleurs de saison et une myriade (étape 4). d'oiseaux comme hérons, mouettes, rouge-gorges, Les restes de la forteresse de Borgoforte et en hirondelles, tourterelles, merles, mésanges. Si le arrière-plan la jetée de Beverare chemin se déroule dans l'après-midi, vous pouvez contempler le ciel coloré des nuances allant du bleu au rose et en arrière-plan les Collines Euganéennes. On continue le long de la berge du fleuve, en admirant son chemin sinueux, jusqu' à l'une des aires de repos où nous pouvons lire les poèmes composés par les élèves du collège locale dédiés au fleuve (étape 1).

Poème dédié au fleuve Adige Juste après, prenez à votre droite rue Radetta et puis rue Scolo Tron. En parcourant un chemin champêtre, vous pouvez arriver en rue Barbarighe, puis rue Ca’ Venezze, où se trouve Villa Giustiniani connue comme Ca' Venezze (étape 5). Elle se trouve dans l’endroit qui s’appelle Saline et témoigne du temps où les nobles aimaient construire des maisons

On continue jusqu'au pont dont le village est très Villa Giustiniani, connue comme Ca’ Venezze fier (étape 2). Inauguré le 14 février 1922, il fut gravement endommagé pendant la Seconde Guerre mondiale. Le 26 mars 1945, quatre bombardiers ont détruit l'arche entre le pylône d'Anguillara et le pylône à gauche. En 1949, les travaux de restauration ont été achevés. Traversez le carrefour et prenez le chemin de gravier qui mène à Beverare. En pédalant, vous atteignez le quai de Beverare. Si le fleuve est dans une période d'étiage, vous pouvez

32 de campagne non seulement pour contrôler la COMMENT REJOINDRE SAN MARTINO: productivité de leurs terres, mais aussi pour y vivre Autoroute A 13 (Bologne-Padoue), sortez aux agréablement. Un phénomène qui a rendu la Riviera cabines des péages de Rovigo ou de Monselice, del Brenta et ses villas palladiennes célèbres en Vénétie. Les bâtiments de Ca’ Venezze, datant du XVIe puis prenez la SS 16 et puis la SP3 du Polesine siècle, est plus modeste par rapport à celles-ci, mais il bien montre la distinction entre la partie habitée par le propriétaire, qui avait également construit un oratoire dédié à saint Matthieu l'apôtre, et la barchesse et autres bâtiments pour l'activité productive. Aujourd'hui, malheureusement, Ca’ Venezze est ADRESSES ET NUMéROS UTILES inhabitée. De la villa, vous pouvez faire un détour sur Via Feniletti pour visiter l'extérieur de Corte Fieniletto, Comune di San Martino di Venezze aujourd'hui devenu l’agritourisme Tenuta Castel 1, Place Aldo Moro Venezze. Téléphone: 0425 99048

Biblioteca comunale 45, rue Reato Teresa Téléphone: 0425 467131

Paroisse de San Martino Vescovo Dans les photos, l'ancienne route de via Feniletti et 187, rue G. Mazzini l'entrée de la propriété Castel Venezze Téléphone: 0425 99015

De Ca' Venezze, en suivant les chemins et les routes de campagne, on va vers Mardimago, un hameau de Rovigo, et, en arrivant près de l'église dédiée à San Floriano, nous suivons une petite partie Stazione dei Carabinieri de la route provinciale d’où nous prenons rue Custoza 408, rue G. Marconi pour Fenile Morosina. Vous traverserez ainsi des lieux Téléphone: 0425 468868 suggestifs en respirant le parfum des champs et en admirant le panorama qui vous entoure. À ce moment, vous pouvez prendre une petite portion de chemin de terre montant pour atteindre la rive et revenir, en vélo à travers la flore sauvage, Surface pique-nique: jusqu'au point de départ. Parco Vallona La route est environ une trentaine de kilomètres et Rue Maestri del Lavoro ne présente pas de difficultés particulières.

33 Bibliografia /Bibliography / Bibliographie

 AA.VV., Storia e immagini. Frammenti del territorio a Sud-Est di Padova, Albignasego, Proget edizioni, 2007

 Millo Bozzolan, Nicolò Tron, un esempio di moderno capitalismo veneto nel ‘700, a Schio e a Follina, 7 ottobre 2015, Web, 15 maggio 2018, https://www.venetostoria.com/?p=4488

 Antonio Ceccolin, Anguillara Veneta. Mille anni di storia, Stanghella, Linea AGS, 1999

 Contributori di Wikipedia, Nicolò Tron (politico e imprenditore), Wikipedia, L'enciclopedia libera, 4 settembre 2017, Web, 15 maggio 2018, // it.wikipedia.org/w/index.php?title=Nicol%C3% B2_Tron_(politico_e_imprenditore) &oldid=90968479

 Antonio Volpe, S. Martino di Venezze. Tra cronaca e storia, San Martino di Venezze, Comune di San Martino di Venezze, 2008

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