RELAZIONE SOCIALE

Distretto Socio-Sanitario D 28

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SEZIONE I - DINAMICHE DEMOGRAFICHE 1.1 Indicatori

PUNTI 1 – 2

POPOLAZIONE AL 1 GENNAIO 2011

MASCHI FEMMINE TOTALE TOTALE DISTRETTO 34.621 36.623 71.244

POPOLAZIONE AL 1 GENNAIO 2012

MASCHI FEMMINE TOTALE TOTALE DISTRETTO 34.326 36.220 70.546

POPOLAZIONE AL 1 GENNAIO 2013

Comuni MASCHI FEMMINE TOTALE 1 BARCELLONA PG 20.032 21.418 41.450 2 BASICO' 300 348 648 3 1.205 1.300 2.505 4 FALCONE 1.382 1.463 2.845 5 FONDACHELLI FANTINA 526 528 1.054 6 1.814 1.863 3.677 7 MAZZARRA' S. ANDREA 782 789 1.571 8 MERI' 1.185 1.226 2.411 9 1.116 1.262 2.378 10 664 725 1.389 11 RODI' MILICI 1.000 1.068 2.068 12 3.570 3.680 7.250 13 430 491 921 TOTALE DISTRETTO 34.006 36.161 70.167

PUNTO 3

POP < 14 ANNI AL 1 GENNAIO 2011

MASCHI FEMMINE TOTALE TOTALE DISTRETTO 5.023 4.718 9.741

POP < 14 ANNI AL 1 GENNAIO 2012

MASCHI FEMMINE TOTALE TOTALE DISTRETTO 4.994 4.737 9.731

POP < 14 ANNI AL 1 GENNAIO 2013

Comuni MASCHI FEMMINE TOTALE 1 BARCELLONA PG 3.063 2.957 6.020 2 BASICO' 35 28 63 3 CASTROREALE 160 148 308 4 FALCONE 207 201 408 5 FONDACHELLI FANTINA 57 54 111 6 FURNARI 245 195 440

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7 MAZZARRA' S. ANDREA 93 76 169 8 MERI' 200 202 402 9 MONTALBANO ELICONA 136 144 280 10 NOVARA DI SICILIA 52 61 113 11 RODI' MILICI 125 107 232 12 TERME VIGLIATORE 535 505 1.040 13 TRIPI 38 43 81 TOTALE DISTRETTO 4.946 4.721 9.667

PUNTO 4

POP 15 - 64 ANNI AL 1 GENNAIO 2011

MASCHI FEMMINE TOTALE TOTALE DISTRETTO 23.388 23.696 47.084

POP 15 - 64 ANNI AL 1 GENNAIO 2012

MASCHI FEMMINE TOTALE TOTALE DISTRETTO 23.058 23.322 46.380

POP 15 - 64 ANNI AL 1 GENNAIO 2013

Comuni MASCHI FEMMINE TOTALE 1 BARCELLONA PG 13.569 14.051 27.620 2 BASICO' 186 183 369 3 CASTROREALE 745 761 1.506 4 FALCONE 873 899 1.772 5 FONDACHELLI FANTINA 322 276 598 6 FURNARI 1.247 1.243 2.490 7 MAZZARRA' S. ANDREA 531 487 1.018 8 MERI' 815 810 1.625 9 MONTALBANO ELICONA 674 689 1.363 10 NOVARA DI SICILIA 407 387 794 11 RODI' MILICI 660 649 1.309 12 TERME VIGLIATORE 2.409 2.455 4.864 13 TRIPI 282 301 583 TOTALE DISTRETTO 22.720 23.191 45.911

PUNTO 5

POP > 64 ANNI AL 1 GENNAIO 2011

MASCHI FEMMINE TOTALE TOTALE DISTRETTO 6.210 8.209 14.419

POP > 64 ANNI AL 1 GENNAIO 2012

MASCHI FEMMINE TOTALE TOTALE DISTRETTO 6.274 8.161 14.435

3

POP > 64 ANNI AL 1 GENNAIO 2013

Comuni MASCHI FEMMINE TOTALE 1 BARCELLONA PG 3.400 4.410 7.810 2 BASICO' 79 137 216 3 CASTROREALE 300 391 691 4 FALCONE 302 363 665 5 FONDACHELLI FANTINA 147 198 345 6 FURNARI 322 425 747 7 MAZZARRA' S. ANDREA 158 226 384 8 MERI' 170 214 384 9 MONTALBANO ELICONA 306 429 735 10 NOVARA DI SICILIA 205 277 482 11 RODI' MILICI 215 312 527 12 TERME VIGLIATORE 626 720 1.346 13 TRIPI 110 147 257 TOTALE DISTRETTO 6.340 8.249 14.589

PUNTO 6

POP 64 -74 ANNI AL 1 GENNAIO 2011

MASCHI FEMMINE TOTALE TOTALE DISTRETTO 3.660 4.006 7.666

POP 64 -74 ANNI AL 1 GENNAIO 2012

MASCHI FEMMINE TOTALE TOTALE DISTRETTO 3.736 4.020 7.756

POP 64 -74 ANNI AL 1 GENNAIO 2013

Comuni MASCHI FEMMINE TOTALE 1 BARCELLONA PG 2.207 2.325 4.532 2 BASICO' 46 58 104 3 CASTROREALE 163 161 324 4 FALCONE 178 187 365 5 FONDACHELLI FANTINA 62 81 143 6 FURNARI 216 228 444 7 MAZZARRA' S. ANDREA 84 87 171 8 MERI' 100 107 207 9 MONTALBANO ELICONA 141 171 312 10 NOVARA DI SICILIA 91 112 203 11 RODI' MILICI 117 128 245 12 TERME VIGLIATORE 368 390 758 13 TRIPI 45 54 99 TOTALE DISTRETTO 3.818 4.089 7.907

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PUNTO 7

POP > 74 ANNI AL 1 GENNAIO 2011

MASCHI FEMMINE TOTALE TOTALE DISTRETTO 3.251 4.963 8.214

POP > 74 ANNI AL 1 GENNAIO 2012

MASCHI FEMMINE TOTALE TOTALE DISTRETTO 3.233 4.917 8.150

POP > 74 ANNI AL 1 GENNAIO 2013

Comuni MASCHI FEMMINE TOTALE 1 BARCELLONA PG 1.621 2.530 4.151 2 BASICO' 46 90 136 3 CASTROREALE 167 258 425 4 FALCONE 152 206 358 5 FONDACHELLI FANTINA 99 131 230 6 FURNARI 155 246 401 7 MAZZARRA' S. ANDREA 89 153 242 8 MERI' 82 127 209 9 MONTALBANO ELICONA 194 301 495 10 NOVARA DI SICILIA 132 187 319 11 RODI' MILICI 123 207 330 12 TERME VIGLIATORE 317 395 712 13 TRIPI 73 104 177 TOTALE DISTRETTO 3.250 4.935 8.185

INDICE DIPENDENZA AL 1 GENNAIO 2013

15 – 64 Comuni > 65 ANNI 0-14 ANNI ANNI INDICE DIP 1 BARCELLONA PG 7.810 6.020 27.620 50 2 BASICO' 216 63 369 76 3 CASTROREALE 691 308 1.506 66 4 FALCONE 665 408 1.772 61 5 FONDACHELLI FANTINA 345 111 598 76 6 FURNARI 747 440 2.490 48 7 MAZZARRA' S. ANDREA 384 169 1.018 54 8 MERI' 384 402 1.625 48 9 MONTALBANO ELICONA 735 280 1.363 74 10 NOVARA DI SICILIA 482 113 794 75 11 RODI' MILICI 527 232 1.309 58 12 TERME VIGLIATORE 1.346 1.040 4.864 49 13 TRIPI 257 81 583 58 TOTALE DISTRETTO 14.589 9.667 45.911 53

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INDICE DI VECCHIAIA AL 1 GENNAIO 2013

Comuni > 64 ANNI 0-14 ANNI IND VECCH 1 BARCELLONA PG 7.810 6.020 130 2 BASICO' 216 63 343 3 CASTROREALE 691 308 224 4 FALCONE 665 408 163 5 FONDACHELLI FANTINA 345 111 311 6 FURNARI 747 440 170 7 MAZZARRA' S. ANDREA 384 169 227 8 MERI' 384 402 96 9 MONTALBANO ELICONA 735 280 263 10 NOVARA DI SICILIA 482 113 427 11 RODI' MILICI 527 232 227 12 TERME VIGLIATORE 1.346 1.040 129 13 TRIPI 257 81 317 TOTALE DISTRETTO 14.589 9.667 151

ETA' MEDIA DISTRETTO 2013

ETA' Comuni MEDIA 1 BARCELLONA PG 41,5 2 BASICO' 50,4 3 CASTROREALE 46,4 4 FALCONE 46,6 5 FONDACHELLI FANTINA 48,4 6 FURNARI 43,3 7 MAZZARRA' S. ANDREA 45,2 8 MERI' 39,7 9 MONTALBANO ELICONA 47,9 10 NOVARA DI SICILIA 50,8 11 RODI' MILICI 45,1 12 TERME VIGLIATORE 41,1 13 TRIPI 47,7 MEDIA DISTRETTO 46

NUMERO FAMIGLIE RESIDENTI 2013

TOTALE DISTRETTO 29.756 MEDIA COMPONENTI 2,2

TASSO DI NATALITA’ 2013

MEDIA DISTRETTO 0,91

TASSO DI MORTALITA’ 2013

MEDIA DISTRETTO 1,08

NUMERO DI CONVIVENZE 2013

TOTALE DISTRETTO 21 dato parziale

NUMERO DI FAMIGLIE SENZA NUCLEO 2013

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7080 dato TOTALE DISTRETTO parziale

NUMERO DI FAMIGLIE CON NUCLEO SENZA ALTRI MEMBRI 2013

5712 dato TOTALE DISTRETTO parziale

NUMERO DI FAMIGLIE CON NUCLEO ED ALTRI MEMBRI 2013

TOTALE DISTRETTO 345 dato parziale

NUMERO DI FAMIGLIE CON DUE O PIU' NUCLEI 2013

TOTALE DISTRETTO 276 dato parziale

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1.2 Analisi ragionata delle dinamiche demografiche

ANALISI DEL TERRITORIO Il territorio del Distretto socio-sanitario D-28 comprende 13 Comuni per una popolazione complessiva, alla data dell’1 gennaio 2013, di 70.167 abitanti. L’ambito territoriale del distretto socio sanitario si snoda sulla costa tirrenica dal di Merì fino al comune di Falcone e comprende realtà di diversa configurazione geografico/orografica, morfologica, ambientale e culturale. I Comuni di Merì, Terme Vigliatore, Furnari e Falcone sono situati in zone territoriali marine e di pianura; si tratta di aree inurbate di passaggio sorte lungo la S.S. 113 ME-PA, con un patrimonio storico-culturale di più recente formazione, connotate da una bassa densità di servizi sociali, culturali e ricreativi. È soprattutto nel periodo estivo che queste zone vivono scambi ed influenze di tipo turistico e commerciale con conseguente ricaduta sui modelli comportamentali e stili della popolazione. I Comuni di Castroreale, Basicò, Tripi, Montalbano Elicona, Novara di Sicilia, Fondachelli Fantina, Mazzarrà S. Andrea, e Rodì Milici sono invece realtà territoriali collinari o montane. Anche in questi Comuni, caratterizzati da un’economia di tipo agricolo, sono presenti pochi servizi, mentre lo stile di vita è connotato da un’elevata coesione tra i membri della comunità; si privilegiano i legami con la famiglia, il vicinato e le attività svolte presso piccole associazioni o presso le Parrocchie. Tutti i comuni, comunque, fanno riferimento al Comune di Barcellona Pozzo di Gotto, il più grande del distretto sia per numero di abitanti che per densità ed importanza dei servizi. Sul suo territorio, infatti, sono presenti istituti scolastici di ogni ordine e grado; un corso di laurea dell'Università degli studi di , i principali servizi sanitari, di primo e secondo livello, il Tribunale Ordinario, l’INPS, numerosi istituti bancari, etc. . Tuttavia, l’ambito economico del distretto nel suo complesso è rappresentato principalmente dal settore terziario (uffici pubblici, servizi in genere, attività commerciali) e dal settore secondario (piccole e medie imprese che si occupano della trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli, imprese artigianali che si occupano della lavorazione del legno, del ferro, ecc…). In particolare, il tipo di economia prevalente nei paesi marini è rappresentato in buona parte da servizi del settore secondario e terziario, mentre nei paesi collinari e montani le attività economiche sono costituite da imprese artigianali e di piccolo commercio, quasi sempre a conduzione familiare. Attività agricole e di allevamento di bestiame sono distribuite in tutta la zona di riferimento. I comuni marini, grazie alle risorse naturali del tratto di costa e di mare di cui godono, possono avvantaggiarsi di un discreto flusso turistico, anche se limitato al periodo estivo. Anche per quanto riguarda le caratteristiche della popolazione del distretto, emerge una comunità abbastanza eterogenea. L’analisi condotta sul territorio del Distretto D 28, infatti, ha evidenziato la presenza di aspetti diversi che riguardano la distribuzione della popolazione, i fenomeni sociali, lo sviluppo delle attività economiche, la conformazione del territorio e le caratteristiche ambientali. Alcune di queste disomogeneità riguardano, per così dire, la “struttura” del distretto, mentre altre indicano vere e proprie dinamiche di cambiamento in atto nel nostro territorio ormai da parecchi anni. Una prima differenza riguarda il numero di cittadini residenti nei 13 Comuni. Il totale della popolazione presente in tutta l’area del Distretto D-28, ammonta ad 70.167 abitanti. Se a questo totale si sottrae la popolazione di Barcellona Pozzo di Gotto, pari a 41.450 abitanti, si giunge, per i restanti 12 Comuni, ad una popolazione pari a 28.717; di questi, 12.534 sono gli abitanti degli 8 Comuni montani e collinari, mentre 16.183 sono gli abitanti dei 4 Comuni di pianura e marini. È opportuno evidenziare che la popolazione del distretto globalmente inteso negli ultimi anni è rimasta pressoché stabile (solo – 433 abitanti rispetto al gennaio 2008), con un movimento

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demografico interno che fa registrare una diminuzione di popolazione negli 8 comuni montani e collinari (con – 999 abitanti) ed un aumento più o meno rilevante nei 4 Comuni di pianura-marini (con + 409 abitanti) e nel comune capofila (con + 157 abitanti), dove è anche più forte la presenza di famiglie straniere. A Barcellona P.G. risiede oltre il 59% della popolazione complessiva del distretto. Terme Vigliatore assorbe una percentuale appena superiore al 10%, segue Furnari con il 5,24% e Falcone con il 4 %; nessuno degli altri Comuni supera il 4% della popolazione complessiva del distretto, mentre il comune con la percentuale più bassa è Basicò, con un dato pari allo 0,92%. Questa differenza non è ovviamente solo di ordine numerico e quantitativo: è ovvio che una comunità di dimensioni più grandi come quella di Barcellona P.G. presenti caratteristiche sociali notevolmente diversificate, anche sul piano qualitativo, rispetto a quelle di piccole dimensioni, differenze che riguardano la struttura comunitaria, i rapporti tra i cittadini, i riferimenti sociali, ma anche le risorse e le opportunità offerte dal territorio. Si evidenzia una disomogeneità dei dati relativi alla densità abitativa, si evince chiaramente una netta differenza tra le aree individuate che si possono riassumere come segue: - L’area di Barcellona P.G. presenta caratteristiche di densità abitativa propria di una cittadina; - Gli altri comuni più densamente abitati sono Terme Vigliatore, Furnari, Falcone, Mazzarrà S. Andrea, Merì, che rappresentano l’area dei Comuni con valori certamente propri dei piccoli centri; - L’area dei comuni montani e collinari, dove si riscontra una densità abitativa molto bassa, tipica delle zone rurali di montagna, è rappresentata dai Comuni di Basicò, Castroreale, Fondachelli Fantina, Montalbano Elicona, Novara di Sicilia, Rodì Milici e Tripi, quest'ultimo con il dato più basso di tutto il distretto. L’analisi della struttura della popolazione è quindi riassunta da alcuni indicatori, i quali, per la diversa connotazione demografica e sociale, aiutano ad appurare sviluppi e differenze significative fra i Comuni in esame. Aspetto basilare, inoltre, della fisionomia della popolazione è il fenomeno dell’invecchiamento demografico, cioè della forte consistenza assoluta e relativa dei contingenti delle età anziane. Dal punto di vista strutturale, infatti, la popolazione ha fatto registrare un indice di vecchiaia media per il distretto pari al 151%, con il valore più alto per il Comune di Novara di Sicilia, con un indice pari al 427%, e con il valore più basso nel Comune di Merì con il 96%; per quanto riguarda l’indice di dipendenza emerge che il valore medio è pari a 53 per tutto il distretto, con valori più alti riportati nei Comuni montani e collinari, mentre in quelli marini e di pianura i valori sono più bassi. Anche in riferimento all’età della popolazione, risulta un’età media del distretto di 46 anni, con il Comune di Merì come più “Giovane” con una media di 39,7 anni, poi Terme Vigliatore 41,1 e Barcellona P.G. 41,5 anni, mentre il Comune con l’età media più elevata risulta essere Novara di Sicilia con un’età media di 50,8 anni e a seguire Basicò 50,4, Fondachelli Fantina 48,4, Tripi e Montalbano Elicona 48 anni. Confrontando ancora i dati delle tabelle si rileva che il rapporto tra popolazione anziana e popolazione minorile è eterogenea in tutto il distretto; nei comuni montani e collinari il numero degli anziani è superiore rispetto al numero dei giovani, da ciò ne deriva che il saldo naturale (rapporto nati – morti) in questi Comuni è certamente negativo, mentre nei Comuni di pianura il saldo risulta essere pari e in qualcuno anche positivo. In generale, dall’analisi effettuata si può affermare che la popolazione del territorio del Distretto globalmente intesa presenta caratteristiche molto diverse tra loro. Per questo ora si va ad analizzare, seppur sinteticamente, le singole realtà comunali. Dall’indagine svolta si nota come i Comuni di Basicò, Castroreale, Fondachelli Fantina,

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Montalbano Elicona, Novara di Sicilia e Tripi manifestano una presenza molto elevata di popolazione anziana ed una più ridotta di minori e giovani, ma in tutti rimane sempre più alto il valore relativo alla popolazione adulta; in questi Comuni l’emergenza sociale è attualmente, e sarà anche in futuro, legata all’assistenza alle persone anziane, a causa del saldo naturale negativo (decessi superiori alle nascite). Gli indici di invecchiamento e di dipendenza sono molto elevati, evidenziando una tipologia di “popolazione anziana”. I Comuni di Falcone, Furnari, Mazzarrà, e Rodì Milici presentano un peso maggiore nella fascia della popolazione adulta; oltre a ciò, Barcellona P.G., Merì e Terme Vigliatore registrano addirittura un numero quasi pari di minori rispetto agli anziani, per cui possono definirsi i primi con una “popolazione matura-anziana”, mentre gli altri “giovane-adulta”: in tutti comunque gli indici di invecchiamento e di dipendenza sono più contenuti rispetto ai Comuni montani. Ciò significherebbe che in tali Comuni esiste una maggiore presenza di famiglie, anche se non giovanissime con figli, rispetto al resto del territorio distrettuale; si può ipotizzare un apporto non trascurabile dato dalla presenza di numerosi stranieri, soprattutto nei Comuni più “giovani”. In tale contesto, oltre all’esigenza dell’assistenza agli anziani si riscontrano maggiori problematiche relative alle famiglie, ai minori - giovani ed alla presenza di stranieri.

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SEZIONE II - AREA POVERTA’

2.1 Indicatori della domanda sociale

1. LA DOMANDA SOCIALE Periodo di N° Indicatore riferimento 346 1 N. di richieste per assistenza economica 2012 dato parziale 21 dato 2 N. di richieste per sostegno abitativo 2012 parziale 3 N. di senza fissa dimora presenti nel distretto 2012 np Residenti in stato di disoccupazione, per 4 genere, nel distretto e per singoli comuni 2012 25.798 MASCHI 2012 12.144 FEMMINE 2012 13.654 Tasso di disoccupazione, per genere, nel 5 distretto. 2012 28.08% MASCHI 2012 26.45% FEMMINE 2012 29.72% Ultimi 3 anni 6 Richieste bonus energia elettrica e gas (2010/2012) 9.000

2.2 Indicatori dell’offerta sociale

2. L’OFFERTA SOCIALE Periodo di N° Indicatore riferimento a) Le strutture N. di strutture presenti (attive) nel distretto, per tipologia, ricettività e localizzazione 1a (residenziale o semiresidenziale) 2012 0 b) Servizi, interventi e prestazioni N. di soggetti che hanno usufruito di una assistenza economica, per tipologia e fonte 56 2b di finanziamento. 2012 dato parziale Fondi comunali dato parziale 56 N. di soggetti che hanno usufruito di un 3b sostegno abitativo. 2012 5 dato parziale N. di servizi territoriali centralizzati per 4b tipologia, utenza e fonte di finanziamento 2012 61 Servizi di segretariato sociale strutturati 2 SOSTEGNO PER L'INSERIMENTO SOCIO- LAVORATIVO 2012 58 Azione di sistema distrettuale 1 Altri progetti e interventi attivati nell’area di riferimento, suddivisi per tipologia e target, attivati con altre fonti di finanziamento ( APQ, Ultimi 3 anni 5b FSE, Programmi di Iniziativa Comunitaria, …) (2010/2012) //

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2.3 Analisi ragionata della domanda e dell’offerta sociale

Dai dati sopra riportati le richieste di contributi economici risultano in aumento per ogni singolo Comune del distretto, così evidenziando che le disuguaglianze sociali sono in forte aumento e i rischi di vulnerabilità e di esclusione sono sempre più presenti. In questo contesto, è la famiglia a sopportare il maggior onere derivato dai bisogni complessi degli anziani, dei giovani, degli adulti; si evidenzia in tal modo una crescente fragilità delle persone, legata in larga parte alle problematiche economiche ed ambientali degli ultimi anni (precarizzazione del lavoro, alto costo per le abitazioni, crisi familiari, ecc). I fenomeni di impoverimento hanno fatto registrare notevoli mutamenti della società, con la conseguente crescita di nuclei familiari monoreddito, che in moltissimi casi hanno perso anche questa unica fonte di sostentamento economico, e di nuclei monogenitoriali a basso reddito (spesso madri sole con figli), a volte anche privi di reti di sostegno, e tra questi molti immigrati. Dall’analisi effettuata emerge, in modo omogeneo su tutto il territorio distrettuale e trasversale in tutti gli ambiti produttivi ed economici, una precarizzazione del lavoro che assume sempre più aspetti di irregolarità, con conseguenti condizioni di criticità; incremento di difficoltà di inserimento lavorativo per gli adulti 40-50enni che hanno perso il lavoro e magari unici percettori di reddito nel proprio nucleo familiare. Queste cause di criticità socio-economico hanno fatto determinato un aumento della presenza di famiglie con difficoltà a provvedere alla soddisfazione delle esigenze primarie; si registra di conseguenza un forte aumento della richiesta di prodotti alimentari erogati da associazioni di volontariato e dalle parrocchie (Caritas, Croce Rossa, AVULSS, Banco Alimentare, ecc..). A queste situazioni di grave crisi si aggiunge per alcuni casi anche il crescente stato di disagio di rottura dei vincoli parentali e conseguente impoverimento del nucleo familiare e dei suoi componenti, con un aumento del fenomeno di esclusione sociale di soggetti privi di legami affettivi e di rapporti di aiuto e protezione. Come detto sopra, dalla lettura di questi fenomeni in costante aumento emerge per tutto il territorio distrettuale la richiesta da parte delle famiglie di sostegni economici per fronteggiare situazioni di emergenza, spese straordinarie ed assistenziali. Numerose in ambito distrettuale anche le richieste effettuate presso i singoli uffici comunali dei bonus Luce e Gas a favore di famiglie che si trovano in stato di bisogno; si registra nel triennio considerato un numero complessivo di circa 9.000 istanze e di queste circa 6.000 nel comune capofila. Quali azioni di integrazioni al reddito nello scorso triennio si è prevista la realizzazione di interventi quali assegni civici per n. 174 beneficiari.

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I Comuni del distretto socio sanitario nei mesi precedenti alla programmazione del PdZ hanno avviato diversi progetti per l’attivazione dei cantieri di servizi di cui alla l.r. n. 5/2005 e ss. mm. e ii., nonchè ai sensi del D.A. 26/07/2013 Assessorato regionale della famiglia, delle Politiche sociali e del Lavoro. I cantieri di servizi rientrano nell’analisi dell’area povertà, in quanto sono riservati a persone inoccupate o disoccupate residenti nel distretto, e risultano finalizzati ad agevolare l’inserimento lavorativo dei soggetti appartenenti alle famiglie al di sotto della soglia di povertà, contribuendo così a contrastare condizioni di svantaggio economico e sociale che scaturiscono dalla carenza di opportunità occupazionali, a fronte dell’impegno in attività di pubblica utilità. Gli interventi previsti in tutti i 13 comuni costituiscono un supporto economico temporaneo per chi vive situazioni di disagio attivato mediante l’assegnazione di un impegno sociale a beneficio oltre che del singolo anche della comunità. Le graduatorie sono state predisposte nei diversi comuni del distretto e nei primi mesi del 2014 si prevede l’avvio delle attività, a fronte del trasferimento delle somme da parte dell’Assessorato Regionale. Per tutti i comuni le attività da far svolgere ai beneficiari dei cantieri di servizio rientrano nell’ambito dei servizi di competenza comunale. Nell’intero ambito distrettuale, a seguito del riparto economico, risultano disponibili risorse per € 772.166,90, con un’attribuzione di € 26.000,00 per ciascuno dei 10 comuni con popolazione complessiva inferiore a 2.150 unità, mentre per gli altri comuni che hanno una popolazione superiore il calcolo è stato effettuato sulla popolazione attiva, per cui al comune capofila è stata destinata una cifra pari ad € 406.066,13, al comune di Furnari € 35.747,32 e al Comune di Terme Vigliatore € 70.535.45. Altro problema rilevato in ambito distrettuale riguarda l'inserimento lavorativo per gli ex detenuti. Dai dati forniti dall’UEPE di Messina risulta che al 2012 risulta che nell’abito del distretto vi sono n. 9 soggetti affidati in prova ai Servizi Sociali, n. 9 soggetti in regime di detenzione domiciliar e n. 3 rientranti nello status giuridico di liberi vigilati. Infatti, la lettura multiproblematica della realtà locale di riferimento, che riflette una situazione largamente diffusa anche in altri ambiti territoriali, rende evidente come il problema dell’inserimento nel circuito produttivo dei soggetti con precedenti penali sia scarsamente sentito, trascurato e disatteso. Si evidenza l’esistenza di fattori personali comuni che amplificano ulteriormente la problematica, diminuendo il potere contrattuale: scarso livello d’istruzione, mancanza di una qualifica professionale o non spendibilità rispetto alla domanda del mercato del lavoro, ecc. . Un ulteriore elemento che limita l’inserimento lavorativo è costituito dallo stigma sociale, dai pregiudizi verso gli autori di reato, anche se hanno già espiato la pena. Verso tale fascia di cittadini sono scarsi i segnali d’apertura provenienti dalla realtà imprenditoriale: sino ad oggi, infatti, pochi sono coloro disposti a sperimentare, a lungo termine e con continuità, percorsi lavorativi con soggetti che hanno vissuto esperienze privative della libertà.

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Significativa in tale campo è l'esperienza delle borse lavoro avviata nel distretto con i precedenti finanziamenti della L. 328/00: le richieste per accedere a tale attività sono sempre state molto più numerose della reale disponibilità. Le borse lavoro hanno rappresentato certamente un valore aggiunto alla rete di collaborazione coi diversi servizi e realtà produttive del territorio, promuovendo una cultura dei diritti, della solidarietà e dell'inclusione sociale. Tale servizio, inoltre, si è dimostrato un valido punto di partenza per costruire percorsi che garantiscono nuove opportunità di crescita individuale e collettiva e che, facilitando la costruzione di relazioni di rispetto e fiducia, possono risolversi in inserimenti lavorativi veri e propri.

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SEZIONE III - AREA ANZIANI 3.1 Indicatori della domanda sociale

1. LA DOMANDA SOCIALE Periodo di N° Indicatore riferimento N. richieste ricovero presso strutture 49 1 residenziali (casa di riposo, RSA, …) 2012 dato parziale N. richieste servizi semi-residenziali (centri 2 diurni, centro socio-riabilitativi…) 2012 1 N. richieste di interventi a carattere 3 domiciliare (SAD, ADI, Telesoccorso…) 2012 1306 SAD 675 ADI 631 N. domande di regolarizzazione assistenti 4 familiari straniere 2012 np N. richieste di indennità d'accompagnamento 5 ad anziani invalidi > 65 anni 2012 np N. richieste di buono socio sanitario per 6 anziani > 65 anni 2011 160 Altro… (informazioni utili ad approfondire i Ultimi 3 anni 7 bisogni dell’area di riferimento) (2010/2012) //

3.2 Indicatori dell’offerta sociale 2. L’OFFERTA SOCIALE Periodo di N° Indicatore riferimento a) Le strutture N. di strutture residenziali presenti e attive 1a nel distretto, per tipologia e ricettività 2012 11 CASA DI RIPOSO 10 RICETTIVITA' 244 COMUNITA' ALLOGGIO 1 RICETTIVITA' 6 RSA 0 N. di strutture semiresidenziali presenti e 2a attive nel distretto, per tipologia e ricettività 2012 CENTRI DIURNI 0 CENTRI DI SOCIALIZZAZIONE 2 RICETTIVITA' 100 b) Servizi, interventi e prestazioni N. di persone che hanno usufruito di interventi a carattere domiciliare (SAD, ADI, 3b Telesoccorso…) 2012 1.306 SAD N. UTENTI 675 ADI N. UTENTI 631 4b N. assistenti familiari straniere regolarizzate 2012 np N. di indennità d'accompagnamento 5b riconosciute ad anziani invalidi > 65 anni 2012 np N. di buoni socio sanitari erogati per anziani > 65 anni, suddivisi per buono sociale e 6b buono servizio 2012 144 Altri progetti e interventi attivati nell’area di riferimento, suddivisi per tipologia e target, attivati con altre fonti di finanziamento ( APQ, Ultimi 3 anni 7b FSE, Programmi di Iniziativa Comunitaria,…) (2010/2012) 0

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3.3 Analisi ragionata della domanda e dell’offerta sociale

Come già evidenziato in precedenza, dall’analisi demografica emerge che un aspetto basilare della fisionomia della popolazione del territorio distrettuale è rappresentato dal fenomeno crescente dell’invecchiamento della stessa. Dai dati raccolti si evidenzia che sul totale di 70.167 abitanti, ben 14.589 sono anziani con un'età superiore ai 64 anni, mentre quelli che hanno un'età superiore ai 74 anni sono 7.185. Il progressivo e costante aumento dell’invecchiamento si coglie in particolare dall’esame dell’andamento dell’indice di vecchiaia: dal punto di vista strutturale, infatti, la popolazione registra un indice di vecchiaia media per il distretto pari al 151%, con il valore più alto per il Comune di Novara di Sicilia, e quello più basso nel Comune di Merì. I SERVIZI Dalla rilevazione effettuata per ogni Comune del distretto, il servizio maggiormente erogato, anche se non in tutti i comuni, è il Servizio di Assistenza Domiciliare (SAD), che presenta caratteristiche diverse nelle varie realtà comunali, in talune delle quali non presenta neanche carattere di stabilità, in quanto, a causa dei finanziamenti insufficienti, nell’arco dell’anno si verificano varie interruzioni. Solitamente è erogato a persone con età media dai 60 anni in su e non necessariamente non autosufficienti. Le prestazioni base erogate (aiuto domestico, igiene e cura, disbrigo pratiche) risultano omogenee sul territorio, solo qualche comune riesce a garantire il pasto caldo o il servizio di lavanderia, peraltro in seguito ad offerta migliorativa; anche il telesoccorso è considerato come aspetto migliorativo del Servizio di Assistenza Domiciliare e ne usufruisce soltanto un numero minimo di anziani. Nel 2012 i servizi SAD in tutto il distretto sono stati erogati per un totale di 675 utenti. La gestione dei servizi è affidata ad enti del terzo settore prevalentemente mediante gare d’appalto; solo due dei 13 comuni hanno la gestione diretta del servizio istituito sia con le prestazioni del servizio civico comunale o distrettuale, in cui gli operatori sono beneficiari di contributi economici, sia con il servizio civile nazionale in cui gli operatori sono giovani volontari. In entrambi i casi le prestazioni erogate riguardano solo accompagnamento, aiuto domestico e disbrigo pratiche. In tutti i Comuni del distretto è attivo il servizio di Assistenza Domiciliare Integrata (A.D.I.), sia Oncologica che Geriatrica, erogata con fondi dell’ASP; il servizio è strutturato con più livelli di cure sanitarie e interventi sociali, in relazione alla complessità dei bisogni assistenziali. Si evidenzia che pur attribuendo valore all'approccio bio-psico-sociale, questo servizio ha ancora ha una connotazione prettamente sanitaria; le cure domiciliari sono prestate da equipe multiprofessionali attraverso assistenza infermieristica, prestazioni di riabilitazione, aiuto domestico e igiene e cura, disbrigo pratiche, supporto psicologico. L'UVM, composta da personale ASP, è una equipe che si raccorda, per i piani operativi, oltre che con l'utente e la famiglia, quasi sempre esclusivamente

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con il personale del servizio e con i MMG. Nel 2012 il servizio ADI in tutto il distretto è stato erogato per un totale di 631 utenti. Nella realtà del distretto, dunque, le prestazioni sono soprattutto a carattere sanitario e risulta insufficiente l'integrazione con i servizi sociali, anche se si sta attivando un percorso sempre più orientato alla reale costituzione di una rete sociale e sanitaria coordinata ed integrata grazie ad un progetto finanziato dalla Regione Sicilia, attualmente operativo, che vuole superare la frammentazione di accesso ai servizi territoriali. Il progetto prevede attivazione del Punto Unico di Accesso per l'integrazione socio-sanitaria con personale comunale e la realizzazione anche di una rete informatica distrettuale; inoltre si prevedono interventi domiciliari di diversi livelli di intensità in relazione ai bisogni con l'implementazione di prestazioni e figure professionali sociali che affiancano quelle già previste dell'ASP. Gli altri servizi comunali erogati sono: l'assistenza economica, il trasporto sociale, attività per l'integrazione sociale, i ricoveri presso le strutture residenziali (case di riposo e comunità alloggio), le attività lavorative. Naturalmente ogni Comune opera le scelte in relazione alle esigenze e risorse del proprio territorio. Inoltre il comune capofila ha offerto 35 abbonamenti a stagione per favorire la partecipazione agli spettacoli teatrali presso il teatro dell’oratorio salesiano. Le attività ricreative-culturali e del tempo libero, pur avendo subìto negli ultimi anni forti ridimensionamenti da parte dei singoli Comuni a causa dell’esiguità delle disponibilità economiche, sono state comunque garantite grazie alla presenza dei due centri distrettuali di socializzazione finanziati con i fondi della L. n. 328/00, con sedi principali a Barcellona P.G. e a Montalbano Elicona, il cui accesso è stato aperto a tutti gli anziani del distretto; inoltre con cadenza regolare alcune attività realizzate nei centri distrettuali hanno avuto carattere itinerante anche nei restanti comuni del distretto. Ai due Centri distrettuali di socializzazione gestiti da una cooperativa sociale accedono complessivamente oltre 100 anziani, nella fascia di età compresa tra i 55 e gli 80/85 anni. Le due strutture costituiscono un importante riferimento per questa fascia di età, sia come spazio per la socializzazione sia per quello aggregativo, rispondendo in maniera concreta alle esigenze di solitudine e di isolamento sociale, per cui, seppur ridimensionati, si è deciso di mantenerne l’operatività. Quale intervento in direzione del sostegno al reddito, nel triennio precedente sono stati previsti in tutto il distretto un totale di 111 assegni civici anche per la fascia di età over 65 anni. Le case di riposo sono in prevalenza di natura privata, ciò significa che il costo è a totale carico dell’anziano. Nei casi di convenzione con i Comuni gli anziani compartecipano al costo ed usufruiscono dell’integrazione a carico del proprio Comune di residenza. Altro dato non misurabile, ma presente in tutto il distretto, riguarda gli anziani che non sono inseriti in strutture residenziali. Per questi infatti, spesso a carico degli stessi e delle famiglie, si interviene per il lavoro di cura con la presenza full-time di badanti per lo più provenienti da paesi stranieri.

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Ancora, il distretto D 28 ha predisposto negli scorsi mesi la programmazione di interventi previsti nel Piano d’Azione per la Coesione - Servizi di cura per anziani non autosufficienti, con un finanziamento totale per il distretto D 28 di € 671.121,00. Il Piano di intervento predisposto in ambito distrettuale si pone la finalità di ampliare l'offerta complessiva dei servizi domiciliari, favorendo anche l'integrazione socio-sanitaria Il piano di intervento prevede la realizzazione di servizi domiciliari per anziani non bisognosi di cure sanitarie intensive e quindi non in ADI, che in alcuni casi vanno ad integrare l'esistente, in altri a creare nuovi servizi; si prevede anche l'acquisto di due veicoli adibiti al trasporto dal domicilio ai servizi di cura territoriali. Gli interventi riguadano le prestazioni di aiuto domestico, igiene e cura della persona, attività occupazionali per il rispristino o il mantenimento delle abilità residue, sostegno sociale e psicologico per gli utenti e le loro famiglie, trasporto e accompagnamento ai servizi di cura del territorio, soprattutto per le persone prive di supporto familiare. Il Piano di intervento, con l'attivazione di servizi di consolidamento e di sviluppo delle reti informali e formali, vuole inserirsi nella progettualità locale più ampia, a supporto di un progetto distrettuale già finanziato che prevede interventi di rete con l'attivazione di PUA, di messa in rete informatica dei comuni del distretto e l’attivazione di prestazioni domiciliari svolte da personale sociosanitario.

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SEZIONE IV - AREA DIPENDENZE

4.1 Indicatori della domanda sociale

1. LA DOMANDA SOCIALE Periodo di N° Indicatore riferimento utenti in carico ai Sert per età e per ETA' genere 2012 129 15 – 19 MASCHI 1 FEMMINE 0 20 – 24 MASCHI 2 FEMMINE 1 25 – 29 MASCHI 16 FEMMINE 7 30 – 34 MASCHI 12 FEMMINE 2 35 – 39 MASCHI 20 FEMMINE 2 > 39 MASCHI 57 FEMMINE 9 N. utenti in carico ai Sert per titolo di 4 studio 2012 129 LICENZA ELEMENTARE 14 LICENZA MEDIA INFERIORE 73 LICENZA MEDIA SUPERIORE 31 LAUREA 11 5 N. utenti in carico ai Sert per occupazione 2012 129 DISOCCUPATO 80 OPERAIO 29 IMPIEGATO 10 STUDENTE 3 PENSIONATO 7 utenti in carico ai Sert per forme di 6 dipendenza 2012 129 STUPEFACENTI 72 ALCOOL 38 GIOCO D'AZZARDO 6 TABACCO 7 DISTURBI ALIMENTARI 6 7 N. utenti immigrati in carico ai Sert 2012 1 8 N. di casi da infezione HIV 2012 3 Altro… (informazioni utili ad approfondire i Ultimi 3 anni 10 bisogni dell’area di riferimento) (2010/2012) 0

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4.2 Indicatori dell’offerta sociale

2. L’OFFERTA SOCIALE Periodo di N° Indicatore riferimento a) Le strutture N. di strutture presenti e attive nel distretto, per tipologia (comunità terapeutiche, di 1a pronta accoglienza…) e ricettività 2012 0 N. di strutture di accoglienza/ricovero per 2a malati di AIDS 2012 0 b) Servizi, interventi e prestazioni Servizi, progetti e interventi attivati nell’area Ultimi 3 anni 3b di riferimento, suddivisi per tipologia e target (2010/2012) 2 TARGET - Alcooldipendenti – gruppo alcoolisti anonimi 1 TARGET - Adolescenti - Prevenzione e promozione salute fisica e mentale 1

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4.3 Analisi ragionata della domanda e dell’offerta sociale

Il fenomeno della dipendenza da sostanze psicoattive, patologie correlate o altre situazioni comportamentali in grado di creare dipendenze patologiche è presente anche nel nostro distretto e, pur se in merito non esiste un’analisi specifica sulla condizione del bisogno e i dati forniti dal SERT di Barcellona P.G. sono assolutamente parziali, si nota che tale fenomeno è in continua evoluzione. Si nota, inoltre, un uso diffuso di alcool, droghe leggere e soprattutto di nuove droghe tra i giovanissimi. Per una serie di cause, in cui giocano diverse variabili: sociali, economiche, ambientali, sanitarie, culturali, politiche, negli ultimi anni il problema delle dipendenze è cresciuto esponenzialmente ed appare rilevante; si osservano inoltre nuovi fenomeni che impongono la ricerca e la sperimentazione di risposte inedite. Tali nuovi fenomeni si sintetizzano nell’abbassamento della fascia di consumatori di alcool, nella diffusione tra i giovani sia dell’uso della cocaina sia della sperimentazione di diversi tipi di sostanze psicoattive naturali e/o sintetiche. Vi è, quindi, la necessità di considerare gruppi a rischio e problematiche legate alla tossicodipendenza (ed alle altre forme di dipendenza in genere) non solo dal punto di vista “trattamentale” ma “sociale”. Il fenomeno delle dipendenze patologiche, inoltre, si diffonde gradualmente sempre di più nella popolazione, interessando diversi strati sociali e diverse fasce d’età, ed oggi non si manifesta soltanto nei confronti delle sostanze d’abuso e nei confronti dell’alcool, ma anche nei confronti di determinate situazioni o condizioni. Tra queste forme di dipendenze si evidenzia: • Il gioco d’azzardo patologico • Dipendenza da internet e/o videogiochi • Disturbi alimentari psicogeni • Dipendenza da steroidi ed anabolizzanti Il loro meccanismo etiopatogenetico e psicologico è assolutamente sovrapponibile a quello da dipendenza da sostanze d’abuso e da alcool. Analoghi sono anche i disturbi del comportamento, i deficit relazionali, l’incapacità lavorativa, le conseguenti difficoltà economiche e, nelle forme più gravi, l’invalidità sociale. Risulta chiaro come la dimensione ampia ed articolata del fenomeno e le sue molteplici interrelazioni con il sociale, il culturale, l’economico, il sanitario richiedano da parte delle istituzioni locali una strategia conseguente per ampiezza e flessibilità, orientata a creare raccordi interistituzionali, coinvolgimenti ed integrazioni con le diverse competenze, reale promozione della partecipazione dei cittadini e degli utenti. L’evoluzione del fenomeno e l’ampliamento e miglioramento delle conoscenze dei suoi diversi aspetti richiede una continua ridefinizione degli obiettivi del sistema dei servizi e dell’assetto organizzativo corrispondente.

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SEZIONE V - AREA DISABILI

5.1 Indicatori della domanda sociale

1. LA DOMANDA SOCIALE Periodo di N° Indicatore riferimento N. richieste ricovero presso strutture residenziali (Dopo di noi, comunità 5 1 alloggio,…) 2012 dato parziale N. richieste servizi semi-residenziali (centri 2 diurni, centro socio-riabilitativi…) 2012 573 N. richieste di interventi a carattere 3 domiciliare (SAD, ADI, Teleassistenza…) 2012 SAD 40 N. richieste di assegno di accompagnamento 4 nel distretto 2012 np N. richieste di buono socio sanitario per 5 disabili 2011 70 Alunni disabili iscritti nelle scuole: materne, 6 elementari, medie e superiori, nel distretto 2012 167 Iscritti al collocamento mirato (legge 68/99), 7 per livello di invalidità, nel distretto 2012 1.936 Numero di persone con disagio mentale 8 seguiti dai servizi attivati dal distretto. 2012 1.150 Altro… (informazioni utili ad approfondire i Ultimi 3 anni 9 bisogni dell’area di riferimento) (2010/2012) //

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5.2 Indicatori dell’offerta sociale

2. L’OFFERTA SOCIALE Periodo di N° Indicatore riferimento a) Le strutture N. di strutture residenziali presenti e attive 1a nel distretto, per tipologia e ricettività 2012 69 Comunità alloggio 3 RICETTIVITA' 30 Gruppo Appartamento 3 RICETTIVITA' 24 Comunità Terapeutica internati OPG 1 RICETTIVITA' 15 N. di strutture semiresidenziali presenti e 2a attive nel distretto, per tipologia e ricettività 2012 40 Centro socio-riabilitativo 1 RICETTIVITA' 40 b) Servizi, interventi e prestazioni N. di persone che hanno usufruito di interventi a carattere domiciliare (SAD, ADI, 3b Teleassistenza…) 2012 30 N. di assegni di accompagnamento 4b riconosciuti 2012 np N. di buoni socio sanitari erogati per disabili, 5b suddivisi per buono sociale e buono servizio 2012 62 Servizi, progetti e interventi attivati nell’area di riferimento, suddivisi per tipologia (Servizio di inserimento lavorativo, integrazione Ultimi 3 anni 6b scolastica, servizi di socializzazione,….) (2010/2012) N. 3 SERVIZI DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA PER MINORI DISABILI 35

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5.3 Analisi ragionata della domanda e dell’offerta sociale

Il Piano di Zona Ambito D 28 ha creato un ventaglio di servizi in grado di favorire il contrasto all'isolamento delle persone con disabilità fisica e psichica, offrendo loro esperienze orientate all'inclusione sociale e all'integrazione nella comunità locale, senza trascurare opportunità di relazione, confronto e ascolto per le famiglie. Ciascun intervento viene personalizzato in relazione alle condizioni psicofisiche della persona, dei bisogni in rapporto all’età e al tipo di deficit, del livello di autonomia e autosufficienza ed il conseguente grado di intensità assistenziale. Accanto all'attenzione verso le persone con disabilità fisico-motoria, sono stati sviluppati percorsi di prevenzione e cura del disagio psichico, da porre in relazione alla comprensione dei vissuti personali, alla gestione delle dinamiche relazionali, affettive e familiari. Nei Comuni del Distretto sono stati avviati (nell’arco del 2013), anche a favore dei disabili, servizi domiciliari per n. 206 utenti non autosufficienti, tramite l’erogazione di buoni di servizio nel quadro del bonus socio sanitario riferito all’anno 2011: le prestazioni sono fornite da Enti accreditati, scelti direttamente dall’utenza o dai loro referenti. Progetti Da una analisi dettagliata effettuata nel distretto D 28sulla problematica disabilità emerge l’ingente numero di soggetti in carico ai servizi preposti: Salute Mentale (circa 1.150 utenti in carico con patologie gravi, di cui oltre 200 frequentano i servizi attivati dal distretto), Centro Riabilitazione Oreto che ha seguito nell’anno 2012 n.573 utenti in totale e di questi 271 minori e n. 302 adulti fino ai 64 anni; il servizio di NPI segue per tutto il distretto D 28 n. 167 minori. Tali agenzie del territorio erogano servizi di tipo terapeutico riabilitativo. Per molto tempo, infatti, l’impostazione delle politiche in favore delle persone disabili è stata fortemente influenzata da un approccio principalmente medico, considerando la persona disabile essenzialmente come persona malata e, in quanto tale, bisognosa di cure mediche. Con il tempo ci si è resi conto che le politiche in favore dell’handicap devono essere in primo luogo finalizzate a combattere l’esclusione e la discriminazione sociale e a garantire pari opportunità e migliore qualità di vita. Per cui è risultato evidente che non è più possibile pensare a politiche settoriali dal momento che il processo di inclusione riguarda tutti gli aspetti della vita delle persone con disabilità (scuola, lavoro, mobilità, accessibilità). Inoltre è emersa sempre più la forte domanda delle famiglie che non riescono a gestire i familiari con gravi disabilità. Bisogna infatti tenere conto che, in tale ambito, si svolgono una serie di fenomeni dinamici, legati alla sofferenza di un membro malato, che modificano le risposte degli altri familiari, attraverso atteggiamenti reattivi. All’interno delle famiglie si possono osservare infatti atteggiamenti di negazione, rifiuto, stress: tutto ciò per esplicitare che la disabilità non colpisce solo il membro effettivamente malato, ma dilaga nell’intero nucleo familiare.

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Il distretto D 28 ha risposto a tale problematica attraverso l'attivazione di vari servizi, fra cui le Comunità Alloggio , istituite già dal 1998, e i laboratori trerapeutici riabilitativi all’interno del Modulo Dipartimentale; inoltre, per i disabili meno gravi, sono stati implementati il Centro Territoriale Socio-Educativo-Riabilitativo con sede a Barcellona P.G., a cui hanno accesso i disabili del distretto. Tale struttura offre la possibilità di un recupero delle abilità residue, opportunità d’intrattenimento vero e proprio attraverso attività ludiche, e il “sollievo“ familiare rappresentato da una alternativa importante. Il centro ha offerto attività a circa 40 utenti, che sono stati inseriti, previo colloquio e reclutamento da parte di una commissione di valutazione interna al centro, secondo le proprie abilità e capacità in gruppi e attività. Gli inserimenti hanno portato all’avvio di progetti individualizzati diretti a: • recuperare le residue abilità di base essenziali per ottenere l’autonomia (capacità di cura dell’igiene e dell’aspetto, fare i conti, fare la spesa ecc); • migliorare le capacità nelle relazioni interpersonali; • ridurre i comportamenti inappropriati e disattivanti che danno luogo a rifiuto sociale e a stress soggettivo. Si precisa che nella fase di transizione, che porterà verso la programmazione del nuovo Piano di Zona 2013/2015, le attività di tale centro saranno comunque garantite con fondi comunali, giacchè tale servizio è risultato valido punto di riferimento ed occasione di incontro tanto per i disabili quanto per le famiglie. E' da segnalare, inoltre, la presenza sul territorio dell'Ospedale Psichiatrico Giudiziario (O.P.G.). La presenza di questa struttura istituzionale ha da tempo condotto il Comune di Barcellona P.G., il Servizio di Salute Mentale di Barcellona P.G., l'UEPE di Messina, l’OPG di Barcellona PG, la Magistratura di Sorveglianza di Messina e la Casa di Solidarietà ed Accoglienza, insieme ad altre realtà del volontariato e dell’associazionismo, a stipulare protocolli di intesa per attivare progetti condivisi e “progettazione inclusiva”. L’obiettivo principale è la chiusura dell’OPG, peraltro già prevista dalle dinamiche normative, accompagnata da valide alternative di cura e non di detenzione. Si tratta, cioè, di includere le particolari esigenze delle persone disabili all’interno delle politiche e delle attività ordinarie. I problemi relativi alla salute mentale rivestono una importanza crescente, sia perché la prevalenza dei disturbi mentali dimostra un trend in aumento, sia perché a tali disturbi si accompagnano un elevato carico di disabilità e costi economici e sociali che pesano sui pazienti e sui loro familiari. Risulta quanto mai rilevante sviluppare per quest'area strategie di prevenzione attiva in collaborazione con gli altri servizi sanitari e sociali, con le associazioni e con i medici di medicina generale. Di primaria importanza è inoltre l'integrazione dei piani terapeutici con gli altri servizi sanitari, con i servizi sociali e con le altre risorse del territorio. Appare quindi necessario trasformare la medicina delle sanzioni, delle diagnosi e delle tecniche puntuali in medicina sociale

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che partecipi ed investa sui diritti delle persone con disabilità a vantaggio di tutta la comunità civile. E' da segnalare nel Comune Capofila la presenza, dal 2011, di una Comunità terapeutica “Carmen Salpietro” per l’ospitalità di 15 soggetti in regime di proroga della misura di sicurezza; il progetto, che nasce come sperimentale e di reale alternativa all’OPG, è finanziato dalla Cassa delle Ammende. La comunità non prevede la presenza diretta degli agenti di polizia penitenziaria ed è coordinata da di un’equipe di operatori sociali e specialisti, alcuni dei quali appositamente convenzionati. La suddetta Comunità è gestita in maniera complementare e collaborativa dall’Opg, dal Dap, dal Dsm di Messina in collaborazione con il volontariato e il Comune, e si propone di favorire sul lungo periodo la deistituzionalizzazione e l’inclusione socio - lavorativa stabile di decine di internati.

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SEZIONE VI - AREA IMMIGRATI

6.1 Indicatori della domanda sociale

1. LA DOMANDA SOCIALE Periodo di N° Indicatore riferimento Popolazione straniera residente per genere, 1 nel distretto. 2011 4.015 Maschi 1989 Femmine 2026 Incidenza % della popolazione straniera sulla 2 popolazione totale residente nel distretto. 2011 5,72% Popolazione minorenne straniera residente 3 0-18 anni nel distretto. 2011 884 Maschi 430 Femmine 454 Incidenza % dei minorenni stranieri sulla 4 popolazione straniera totale nel distretto. 2011 22.01% Popolazione residente straniera per paese di cittadinanza, UE ed extra-UE, per genere, nel 5 distretto. 2011 UNIONE EUROPEA 1.465 Maschi 637 Femmine 828 EXTRA UE 2.994 Maschi 1351 Femmine 1643 Incidenza % della popolazione extracomunitaria sulla popolazione totale 6 residente, nel distretto. 2011 4,26% Incidenza % della popolazione extracomunitaria sulla popolazione straniera 7 residente nel distretto 2011 74.57% 8 Minori stranieri iscritti ai vari ordini scolastici. 2012 n.p. Centro Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati (SPRAR), Ultimi 3 anni 9 numero beneficiari accolti (2011/2013) 53

6.2 Indicatori dell’offerta sociale

2. L’OFFERTA SOCIALE Periodo di N° Indicatore riferimento a) Le strutture N. di strutture presenti e attive nel distretto, per tipologia (centri di prima accoglienza e a centri di accoglienza) e ricettività 2012 53 CENTRO SPRAR- nuclei familiari e monoparentali 53 b) Servizi, interventi e prestazioni Servizi, progetti e interventi attivati nell’area di riferimento, suddivisi per tipologia (Mediazione culturale, mediazione legale, mediazione linguistica, centri di ascolto, Ultimi 3 anni c servizi formativi) (2010/2012) //

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6.3 Analisi ragionata della domanda e dell’offerta sociale

Dai dati sopra riportati risulta che gli stranieri regolarmente registrati sul territorio distrettuale sono 4.015, di cui 1.989 uomini e 2.026 donne. La maggiore presenza di stranieri, sia adulti che minori, si registra nel Comune di Barcellona P.G. con un totale di 2.338 presenze ed una incidenza sulla popolazione comunale pari al 5,64%. Nonostante ciò, il comune in cui si registra un'incidenza percentuale maggiore risulta Terme Vigliatore, per un valore assoluto di 571 presenze e con una incidenza percentuale pari al 7,87%, seguono poi i Comuni di Furnari e Mazzarrà S. Andrea. Mentre l’incidenza media della popolazione straniera sulla popolazione totale residente nel distretto risulta pari al 5,72%. L'incidenza dei minorenni stranieri nel distretto è del 22,01%, pari a 884 minori, con una presenza massima nel Comune di Barcellona P.G. in valore assoluto di 517 presenze. Rispetto ai Paesi di provenienza nel distretto, 1465 sono cittadini di Paesi Europei: di questi, 828 sono donne e 637 uomini. I cittadini stranieri, invece, provenienti da Paesi EXTRA Unione Europea sono 2.994 e di questi 1.643 sono donne e 1.351 sono uomini. Dalla comparazione con la precedente programmazione, si evidenzia che risultano più alti i numeri relativi alla popolazione regolarmente presente sul territorio con un incremento sostanziale ed evidente. Questo dato potrebbe far ipotizzare che sia uscito da una condizione di irregolarità chi era comunque già presente sul territorio ma in modo ancora non regolare. La lettura qualitativa di questa crescita numerica è poco documentata in quanto in ambito distrettuale non vi è stato uno strumento/servizio che fungesse da osservatorio sull’evoluzione di questo fenomeno. Come già detto, i dati sono quelli ufficiali forniti dalla banca dati ISTAT, non viene compreso il numero di persone straniere senza regolare permesso, per cui si può stabilire che il fenomeno della presenza degli stranieri nel nostro territorio è sicuramente sottostimato e non strettamente corrispondente al dato ufficiale. In ambito distrettuale risultano diversi i livelli di integrazione da parte dei cittadini stranieri; in particolare, si è osservato, infatti, che i processi di marginalizzazione della popolazione immigrata sono fondamentalmente legati alla presenza di situazioni di povertà lavorativa, abitativa e di mancato accesso ai servizi; le maggiori differenze di integrazione, ad esempio, possono derivare anche dalla provenienza territoriale dell'immigrato, o dalla durata della permanenza nel nuovo paese e quindi dal suo "status " di regolare o clandestino, dalla presenza/assenza di reti informali di aiuti e sostegni educativi e sociali. Le quote deboli della popolazione immigrata sono rappresentante soprattutto dagli ultimi arrivati, spesso senza regolare permesso, disoccupati o lavoratori saltuari, per i quali quindi è più difficile avviare un processo di inclusione ed inserimento sociale; invece, quando si registrano tempi di insediamento lunghi e reti sociali "forti", sono possibili processi di superamento della marginalità

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sociale. Tuttavia, i migranti sul territorio distrettuale non rappresentano solo “disagio”, ma anche una risorsa; la realtà territoriale considerata è interessata in questi ultimi anni da due fenomeni tra loro interrelati che hanno un impatto diretto non solo sul quadro demografico ma anche nei sistemi socio-economici e di erogazione dei servizi: l’invecchiamento della popolazione con la sua crescita di fabbisogno assistenziale e l’immigrazione con la conseguente disponibilità femminile al lavoro di cura e di accudimento. Le esperienze concrete di assistenza ad anziani più o meno non autosufficienti fornita da stranieri sono estremamente articolate e diversificate e il fenomeno non è certo di facile lettura anche per il ricorso frequente al lavoro cosiddetto sommerso. Nel territorio considerato, data la difficoltà a reperire personale italiano disponibile a sostenere assistenze giornaliere prolungate a costi vantaggiosi o a ricondurre i diversificati bisogni propri del menage quotidiano ad una unica figura assistenziale, l’assistenza full time pare comunque aver maggior diffusività presso le famiglie che si avvalgono di personale straniero. Dall’analisi del contesto territoriale è emersa l’esigenza di attivare, sia l’Azione di Sistema itinerante nei comuni del distretto, sia un progetto Spazio di Ascolto consulenza e orientamento la cui sede sarà nel Comune Capofila ma la ricaduta degli interventi è distrettuale, entrambi anche per i cittadini stranieri. I due servizi di Spazio Ascolto e Azione di Sistema, si attiveranno per la creazione della rete territoriale, con quanti già operano in questo campo in particolare i volontari di associazioni e delle comunità straniere presenti nel distretto, che con una cadenza legata alle singole necessità, forniranno orientamento sulle opportunità di servizi ed enti ma soprattutto sulle procedure di accesso al sistema di welfare locale, si occuperanno anche di disbrigo pratiche amministrative e burocratiche, informazioni sull’applicazione delle normative sul soggiorno, politiche dell’ingresso, ricongiungimento familiare, ecc ..

Fondamentale importanza riveste la collaborazione offerta dal patronato CISL, con diverse sedi in ambito distrettuale, che mette a disposizione la propria organizzazione, le sedi, la logistica ma soprattutto il personale competente nel settore.

In tal modo si opererà per mettere in rete tutti gli interventi e per realizzare sia un punto informativo/formativo distrettuale, sia attività di filtro e indirizzo con segnalazioni di eventuali prese in carico ad altri servizi o enti. Tra le criticità evidenziate si è riscontrato che la conoscenza delle problematiche è incompleta ed inadeguata, non vi sono sul territorio centri di prima accoglienza. Si registrano anche un alto livello di esclusione sociale, abbandono scolastico ed elevato tasso di analfabetismo, situazioni di povertà lavorativa e abitativa. Si evidenzia che dal 2011 nel distretto è stato attivato, nel Comune di Castroreale, un centro di accoglienza, che svolge attività rivolte all’accoglienza integrata per nuclei familiari e monoparentali,

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rientrante nel Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati (SPRAR), categoria ordinari: lo SPRAR di Castroreale è stato attivato per il triennio 2011/2013, periodo nel quale ha ospitato 53 beneficiari, e prosegue la sua operatività anche nel triennio 2014/2016. Sempre sul territorio di distretto si segnala che i Comuni di Barcellona P.G., Rodì Milici e Montalbano Elicona, per il triennio 2014/2016 hanno attivato nuovi progetti di accoglienza integrata SPRAR.

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SEZIONE VII - AREA FAMIGLIA, MINORI E GIOVANI

7.1 Indicatori della domanda sociale

1. LA DOMANDA SOCIALE Periodo di N° Indicatore riferimento N. di iscritti asili nido/servizi integrativi per la 1 prima infanzia 2012 240 Tasso di copertura posti asili nido/ servizi integrativi per la prima infanzia per la 2 popolazione della classe di età 0-2 anni 2012 np 1.627 3 N. di iscritti scuole materne 2012 dato parziale 4 Tasso di frequenza scuole materne 2012 6.342 5 N. di iscritti scuole dell’obbligo 2012 dato parziale 6 Tasso di frequenza scuole dell’obbligo 2012 np N. di casi di abbandono e dispersione scuole np 7 dell’obbligo 2012 8 N. di richieste di affidi ed adozioni 2012 20 78 dato 9 N. minori in carico ai Servizi sociali territoriali 2012 parziale 10 N. segnalazioni casi di violenza ai minori 2012 np Altro… (informazioni utili ad approfondire i Ultimi 3 anni 11 bisogni dell’area di riferimento) (2010/2012) //

7.2 Indicatori dell’offerta sociale

2. L’OFFERTA SOCIALE Periodo di N° Indicatore riferimento a) Le strutture N. di strutture presenti e attive nel distretto, per tipologia (Comunità di tipo familiare, comunità alloggio, asili nido, centri sociali e di aggregazione…) e 1a ricettività 2012 Comunità di tipo familiare 0 Comunità alloggio 0 Asili nido 6 RICETTIVITA' 286 Centri Sociali e di Aggregazione 2 RICETTIVITA' 130 b) Servizi, interventi e prestazioni Servizi, progetti e interventi attivati nell’area di riferimento, suddivisi per tipologia (Educativa domiciliare, mediazione familiare, centri di ascolto, consultori familiari, sportelli informa famiglia, sostegno Ultimi 3 anni 2b scolastico, assistenza post-penitenziaria…) (2010/2012) 9 EDUCATIVA DOMICILIARE 2 MEDIAZIONE FAMILIARE nell’abito del servizio sociale professionale comunale 2 CONSULTORI FAMILIARI 1 SOSTEGNO SCOLASTICO 3 ASSISTENZA POST-PENITENZIARIA 1

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7.3 Analisi ragionata della domanda e dell’offerta sociale

FAMIGLIE E MINORI L’area minori e famiglia è sicuramente un’area complessa e vasta, che chiama in campo varie realtà e categorie di utenti, con bisogni ed esigenze diverse. Se fino a qualche anno fa si registrava un numero consistente di famiglie in cui entrambi i genitori lavoravano, oggi parte di questi nuclei familiari sono diventati monoreddito o senza reddito a causa della crescente disoccupazione. Dal punto di vista prettamente sociale, permane il fenomeno del cedimento dei forti legami familiari con le strutture familiari allargate che hanno funzionato da sempre come importante rete per i bambini, gli anziani e i soggetti deboli della famiglia: da ciò l'esigenza per il territorio di avere un maggior numero di servizi con funzione di cura. Tale fenomenologia si può osservare anche nei Comuni più piccoli del distretto (seppur in modo più contenuto). Si nota inoltre un aumento delle famiglie immigrate e, chiaramente, l’impatto dell’immigrazione comporta una maggiore richiesta di servizi e di una loro differenziazione. RAGAZZI E GIOVANI Quando parliamo di ragazzi e giovani, per ragioni di chiarezza è bene distinguere che consideriamo in questa fascia ragazzi di età superiore ai 14 anni, ed inoltre che distinguiamo tra l'area della “normalità”, con cui si intende la generalità dei giovani e dei ragazzi che però necessitano di proposte e d’attenzione nel difficoltoso percorso di crescita, e l'area del “disagio”, nella quale si collocano le vicende di minori con situazioni di problematicità legate molto spesso a difficoltà della famiglia di origine: tra queste rientrano anche quei minori soggetti a provvedimento del Tribunale o in carico ai servizi territoriali. Infatti, dai dati forniti dal Dipartimento di Giustizia Minorile del Ministero della Giustizia, si evidenzia che nell’anno 2013 sono entrati nel circuito penale n. 23 minorenni residenti nel Distretto 15 sono maschi e 8 femmine, con un tasso di recidività; di questi la maggior parte sono residenti nel comune capofila. Come evidenziato dall’Ufficio di Servizio Sociale per i Minorenni di Messina, che ha fornito i dati, la percentuale maggiore di reati si attesta nell’ambito dei reati contro il patrimonio, anche se non è da sottovalutare il range di reati contro la persona; inoltre risulta aumentata la componenti femminile di adolescenti entrata nel circuito penale; i minori stranieri coinvolti sono soltanto 4 di cui 3 maschi ed 1 femmina. Una valutazione qualitativa dell’utenza conferma che tra i principali fattori che si riscontrano tra i minori per i quali l’A. G. richiede il rinvio a giudizio vi sono la scarsa scolarizzazione, l’inserimento precoce nel mondo del lavoro con forma di sfruttamento del lavoro nero, l’incidenza di devianza nella famiglia e/o nel quartiere di residenza, la cronicizzazione di modelli comportamentali e culturali devianti, la mancanza di punti di riferimento, la mancanza di comunicazione e di modelli

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adeguati all’interno della famiglia, spesso a causa dell’assenza dei genitori. Buona parte del fenomeno, comunque, risulta sommerso. A ciò si aggiungono ulteriori problematiche derivanti dall'aumento dell’uso di superalcolici e di sostanze stupefacenti nelle fasce più giovani; inoltre, per i giovani si avverte ancora più grave le condizione di precarietà lavorativa e carenza delle possibilità occupazionali. Dall’analisi del contesto territoriale è emersa l’esigenza di attivare anche per questa area di intervento, sia l’Azione di Sistema itinerante nei comuni del distretto, sia un progetto Spazio di Ascolto consulenza e orientamento la cui sede sarà nel Comune Capofila ma la ricaduta degli interventi è distrettuale. I due servizi in stretta collaborazione si occuperanno di tre macroazioni con i seguenti interventi:

- Interventi di contrasto al disagio giovanile e alle famiglie in difficoltà attraverso la promozione di una rete territoriale per il contrasto del disagio giovanile e la gestione delle famiglie in situazioni di difficoltà. In particolare si prevede una stretta collaborazione con quanti già operano con i giovani e le famiglie (oratori, parrocchie, centri giovanili, servizi sociali, associazioni, scuole, servizi ASP) al fine di rafforzarne l’azione con il supporto di figure professionali specializzate.

- Interventi di contrasto al disagio giovanile e alle famiglie in difficoltà attraverso la promozione di una rete territoriale per il contrasto del disagio giovanile e la gestione delle famiglie in situazioni di difficoltà. In particolare si prevede una stretta collaborazione con quanti già operano con i giovani e le famiglie (oratori, parrocchie, centri giovanili, servizi sociali, associazioni, scuole, servizi ASP) al fine di rafforzarne l’azione con il supporto di figure professionali specializzate

- Interventi di orientamento ed informazione per i cittadini stranieri con la collaborazione di associazioni e comunità di cittadini stranieri che a titolo volontario già operano sul territorio a favore dei cittadini stranieri.

SERVIZI TERRITORIALI PRESENTI Nel distretto D28, come si evince dalle tabelle allegate, i servizi comunali maggiormente erogati a sostegno di famiglie e minori riguardano: − Interventi di sostegno economico: contributi una tantum e contributi continuativi - anche se molti comuni hanno ridotto o addirittura eliminato tale intervento che grava esclusivamente sui singoli bilanci comunali - assegni di sostegno alla maternità e a nuclei familiari con almeno tre minori in riferimento alla legge n.448/’98, contributi economici per le spese di affitto. Nell’ambito delle attività e degli interventi realizzati nel triennio precedente ha trovato spazio l’istituzione di un servizio a favore di giovani residenti nel distretto, con la realizzazione di n. 109 Borse Lavoro rivolte a minori e giovani dai 16 ai 39 anni, e di n. 144 assegni civici per la fascia di età dai 18 ai 36/39 anni.

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− Interventi domiciliari con prestazioni di educativa domiciliare, di aiuto domestico, igiene e cura della persona, preparazione pasti e aiuto per la nutrizione (SADF). Tale servizio è presente solo nel comune capo-fila e nel comune di Novara di Sicilia. − Un servizio importante, a sostegno delle famiglie in cui entrambi i coniugi lavorano, è sicuramente l’Asilo Nido, visto come luogo di crescita e di accudimento. Sul territorio distrettuale solo in 4 comuni, e precisamente nei comuni di Barcellona Pozzo di Gotto, Falcone, Furnari e Montalbano Elicona, vi è la presenza di asili nido a titolarità pubblica a gestione diretta, con una ricettività massima di 286 posti. Nei rimanenti comuni facenti parte del distretto non si registra la presenza di servizi per la prima infanzia a titolarità pubblica, né micro-nido o servizi integrativi. I servizi per la prima infanzia privati e a totale carico delle famiglie si trovano sul territorio proporzionalmente alla distribuzione della fascia di età interessata, per cui si ha la presenza di molti servizi sul territorio del comune di Barcellona P.G., qualcuno sul territorio del Comune di Terme Vigliatore e Furnari. Dall’analisi del territorio risulta dunque che il sistema di offerta dei servizi è frammentato. Ancora, il distretto D 28 ha predisposto negli scorsi mesi la programmazione di interventi previsti nel Piano d’Azione per la Coesione - Servizi di cura per la prima infanzia, con un finanziamento complessivo per il distretto D 28 di € 508.327,00. Il piano di intervento presentato ha come finalità quella di ampliare l’offerta complessiva dei servizi ed il riequilibrio territoriale tramite la loro realizzazione nelle aree dove questi sono molto deboli o inesistenti, dotando capillarmente tutti i comuni del distretto di servizi per l'infanzia; l'intento è quello di proporre a bambini e genitori contesti educativi e formativi e adeguati luoghi di crescita, benessere e condivisione di esperienze. Con il Piano a favore dell’infanzia, che sarà avviato nel corso dell’anno 2014 si prevede: - l’estensione del tempo di servizio degli attuali servizi di nido a titolarità pubblico, con prolungamento della fascia oraria di apertura del servizio ed estensione del periodo di apertura oltre quello scolastico, nonché incremento del numero di utenti presi in carico e riduzione delle liste di attesa. - Adeguamento di strutture esistenti per attivazione servizi di micro-nido a titolarità pubblica con incremento del numero di utenti presi in carico - Avvio di servizi integrativi "Spazio Gioco "di carattere socioeducativo con incremento del numero di utenti presi in carico. Lo Spazio Gioco è un servizio, che riprende le caratteristiche e le finalità dell’asilo nido, dimensionato in un orario limitato fino a massimo 5 ore giornaliere senza il servizio di mensa e spazi per il riposo; offre ai bambini di età compresa tra i 18 e 36 mesi e alle famiglie, la possibilità di usufruire di uno spazio a carattere educativo e ludico, per fruizioni flessibili anche temporanee nella giornata senza la presenza di genitori.

- Le scuole dell’obbligo sono presenti in tutti i comuni del distretto, un Istituto Superiore “Liceo

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delle Scienze Sociali” è presente nel comune di Castroreale, e solo nel comune capofila sono presenti Istituti Scolastici di ogni ordine e grado. Per gli studenti per i quali è difficoltoso raggiungere l'istituto frequentato è presente in quasi tutti i comuni del distretto, il Servizio di trasporto scolastico Inoltre nel Comune capofila ha sede un corso di Laurea dell’Università degli studi di Messina. − N° 35 (dato parziale) alunni disabili frequentano le scuole del distretto alcuni di questi sono repertati gravi per cui è garantita l’integrazione tramite assistenza igienico-personale. Il fenomeno dell’evasione scolastica, anche a causa dell'innalzamento dell'obbligo scolastico e /o formativo, ha subìto, negli ultimi anni, un aumento e tuttavia il fenomeno risulta essere, ancora in larga parte, latente. In quasi tutti i comuni del distretto sono presenti Biblioteche comunali, e, nel comune capofila è funzionante una biblioteca comunale specializzata per ragazzi. − L’affidamento familiare è poco presente nei Comuni del Distretto, mentre sono in aumento le richieste per adozione e gli inserimenti adottivi , con un numero di circa 20 procedimenti tra richieste di affidamento e adozione. Inoltre, i minori presi in carico dai Servizi Sociali territoriali per tutto il distretto sono 78, dei quali circa 60 nel Comune di Barcellona P.G. − Da anni alcuni Enti locali sono impegnati a lavorare con i ragazzi e i giovani attivando Centri di Aggregazione Giovanili , che sono presenti nei comuni di Barcellona P.G., Montalbano Elicona, Novara di Sicilia. Accanto al lavoro degli Enti locali è da sottolineare il lavoro con i ragazzi e i giovani che, per lunga storia e tradizione, svolgono le Parrocchie e gli Oratori presenti in tutto il distretto. In quasi tutti i comuni esistono opportunità estive, conosciute come GR.EST nella maggioranza dei casi gestiti dalle Parrocchie.

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SEZIONE VIII – AZIONI DI SISTEMA

8.1 Descrizione sintetica delle azioni di sistema attivate

Il nuovo ciclo di programmazione per il triennio 2013-2015, secondo le linee di indirizzo indicate dall’indice ragionato, ha richiesto particolare attenzione all’analisi dei bisogni e alla lettura del profilo socio-demografico del distretto socio sanitario, nonché alla programmazione delle attività e progettazione di servizi, interventi e prestazioni, ed infine all’attivazione di sistemi di monitoraggio e valutazione. La pianificazione delle politiche sociali, inoltre, secondo l’impostazione della normativa vigente, riguarda l’intero sistema di interventi e servizi sociali ed è realizzata secondo i principi dell’integrazione e del coordinamento tra aree e settori diversi, interni ed esterni sia ai singoli comuni, sia al distretto socio-sanitario nel suo complesso. Si tratta di costruire, così, una modalità in grado di offrire al cittadino-utente una presa in carico complessiva, capace di offrire una risposta efficace ed adeguata al profilo di ciascun soggetto. Nasce quindi, la necessità di mettere a sistema un metodo ed alta integrazione ad un livello interistituzionale tra politiche sanitarie, politiche scolastiche, del Ministero della Giustizia e politiche del lavoro, puntando alla promozione delle capacità lavorative dei giovani e delle categorie svantaggiate. Criticità La costruzione del presente Piano di Zona ha visto una maggiore partecipazione sia del territorio che degli stessi enti coinvolti, ma comunque, nonostante i notevoli sforzi fatti nella direzione della realizzazione di una programmazione partecipata, volta all'integrazione delle attività socio- sanitarie, si è purtroppo ancora lontani da un modello di governance in ambito distrettuale che vede una fattiva integrazione sia verticale, che orizzontale. Si individua, dunque, la necessità di una maggiore integrazione tra i più importanti attori della programmazione che sono i Comuni del distretto e l’ASP, perché nonostante gli innumerevoli tentativi, si è riusciti con difficoltà a realizzare un coordinamento chiaro e comune soprattutto a livello concreto e fattivo. Uguale problematicità si è riscontrata anche nell'integrare le forme di partecipazione di tutti i soggetti che operano in ambito distrettuale, valorizzando maggiormente le articolazioni territoriali e conferendo un ruolo maggiormente pregnante delle forze sociali presenti nel distretto quali associazionismo, parrocchie, sindacati e terzo settore. La nuova programmazione triennale sarà orientata verso obiettivi che permettano di superare almeno in parte le criticità riscontrate, attraverso l'implementazione delle seguenti azioni:

- maggiore integrazione, in primo luogo tra le diverse articolazioni del distretto, nell’area sociale e sanitaria tra Comuni e ASP, ma anche con l’area educativa, della formazione, del lavoro,

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culturale, dell’abitare ed urbanistica, per rispondere in maniera adeguata alla complessità dei problemi oggi in campo;

- introduzione di un sistema di welfare basato su una prospettiva di diritti dei cittadini, superando l’attuale modello di tipo promozionale/assistenzialistico;

- valorizzazione del protagonismo delle comunità locali nelle sue espressioni istituzionali e di rappresentanza sociale;

- costruzione di un sistema di interventi e di servizi che sappia intercettare i bisogni dei cittadini laddove si manifestano;

- valorizzazione, della risorse della comunità locale, del principio di sussidiarietà verticale ed orizzontale;

- impulso alla partecipazione, rivitalizzandola e trovando nuove modalità, dei soggetti privati no- profit, con intensità crescente, dal momento della programmazione a quelli successivi della progettazione, della realizzazione ed erogazione dei servizi e degli interventi sociali;

- costruzione di un sistema di verifica e controllo, dei Piani di Zona sempre più efficaci.

8.2 Definizione delle azioni di sistema da attivare

Si ritiene, inoltre importante evidenziare come nonostante una sensibilità accresciuta nei confronti delle problematiche legate al sociale da parte di tutti i referenti delle amministrazioni comunali del distretto, ancora si registri una situazione di stallo per quanto riguarda l’istituzione stabile del servizio sociale professionale in ogni Comune. Si ricorda infatti che soltanto i Comuni di Barcellona P.G. e Novara di Sicilia, ad oggi, possono disporre di operatori professionali stabili, anche se in organico le figure professionali sono inferiori rispetto agli standard regionali, mentre i Comuni di Furnari, Terme Vigliatore, Castroreale, Mazzarrà S. Andrea e Montalbano sopperiscono a tale assenza ricorrendo a procedure di affidamento o di incarico professionale temporanei, non sempre continuativi, e spesso per poche ore mensili. È invece un servizio totalmente assente nei Comuni di Merì, Tripi, Rodì Milici, Falcone, Basicò, Fondachelli Fantina. Tale insufficienze e carenze si riflettono negativamente sia sulla funzionalità dei servizi sociali, sia sulla necessità di avere una decodifica costante della domanda e il reperimento dei dati, per una lettura anche qualitativa del territorio, finalizzata ad una programmazione con una più efficace ricaduta dei progetti e degli interventi sul territorio. Dunque, al fine di prevedere l’avvio di un processo ancora più integrato ed interdipendente a livello centrale (Comuni/Distretto/ASP) e territoriale, per la definizione di un sistema unitario di accesso, di valutazione integrata; il distretto D28 ha attuato, anche per la prossima triennalità, una scelta progettuale, che creando un intervento/servizio a valenza distrettuale continuerà ad agire come osservatorio rispetto ai servizi del territorio sia pubblici che privati, con azioni trasversali e compiti

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anche di pianificazione, coordinamento della rete dei servizi e delle risorse territoriali, predisposizione di piani d’intervento, verifica, monitoraggio e valutazione. Il servizio Azione di Sistema già operante dallo scorso Piano di Zona ha sopperito, alla assenza totale o parziale per sospensioni temporanee, del servizio sociale professionale in tutti quei comuni che hanno richiesto l’intervento dell’assistente sociale che in più volte ha avuto la presa incarico dell’utenza. Inoltre per assicurare una adeguata distribuzione del sistema dei servizi sul territorio e la corrispondenza ai bisogni rilevati, si è previsto un ventaglio e coordinamento di interventi decentrati in ogni Comune del distretto per rispondere in maniera efficace ai bisogni rilevati dalla complessa lettura del distretto, che ha caratteristiche multiformi sia demografiche che sociali, ma anche di risposte ai bisogni.

SEZIONE IX - VALUTAZIONE COMPLESSIVA DEL SITEMA DEI BISOGNI

9.1 Descrizione sintetica del profilo di comunità*

La programmazione degli interventi rivolti alla comunità prevede una lettura attenta delle sue componenti demografiche, economiche e sociali in riferimento non solo ai bisogni ma anche alle risorse umane, strutturali e finanziarie. I dati che hanno permesso la descrizione sintetica del profilo di comunità del distretto socio - sanitario D 28 derivano da diverse fonti: la banca dati ISTAT, i servizi dell’ASP, i servizi anagrafe ed i servizi sociali dei comuni del distretto, i servizi territoriali del Ministero della Giustizia sia in riferimento agli adulti che ai minori, l’Ufficio Inps ricadente sul territorio distrettuale, CSA- Ufficio scolastico Provinciale, ma anche il volontariato e il terzo settore presente nel distretto. Dunque risultano variazioni registrate nella struttura demografica, quali l’invecchiamento della popolazione, la contrazione della natalità e l’immigrazione; si tratta di fenomeni che hanno coinvolto l’intero territorio sia pure con entità diversa nelle varie aree, in particolare: • l’invecchiamento della popolazione (una persona su cinque ha oggi più di 65 anni, una su dieci circa ha superato i 75) è più sensibile nei comuni di montagna; • l’immigrazione straniera (che oggi sfiora mediamente il 5,72% della popolazione residente) è superiore in quelle zone dove maggiore è la richiesta di manodopera non qualificata, quindi nella fascia di pianura e collinare; • la contrazione del numero di componenti delle famiglie e il crollo della natalità sono invece fenomeni abbastanza omogenei sul territorio e investono il tema delle responsabilità familiari e della capacità della famiglia di fronteggiare con risorse proprie (di autoaiuto e solidarietà intergenerazionale) difficoltà temporanee o permanenti dei propri membri. A questi cambiamenti si aggiungono quelli di carattere sociale ed economico che vedono

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l’accresciuta flessibilità del mondo del lavoro e l’erosione del potere d’acquisto delle famiglie, oltre alle problematiche tipiche del nostro contesto territoriale quali, gli elevati tassi di disoccupazione, il lavoro nero, la marginalità economica, la forte presenza dell’indotto malavitoso organizzato, la precarietà abitativa, la difficoltà di integrazione dei cittadini stranieri. Tutte queste condizioni spesso causano il disagio vissuto da molte famiglie, siano esse dei comuni più popolosi o di quelli più piccoli, che risulta essere una tra le principali cause della disgregazione del nucleo familiare, comportando in alcuni casi un vero e proprio processo di marginalizzazione. Il profilo di Comunità che viene delineato dall'analisi delle varie sezioni sopra dettagliate fa emergere il tema della famiglia trasversale a tutte le problematiche sociali, da quelle dell’età anziana a quelle dei portatori di handicap, da quelle legate al disagio sociale e alla marginalità a quelle dell’adolescenza e dei minori. Si evidenzia, dunque, una diffusa diminuzione della sicurezza socio-economica, che si riflette in tangibili difficoltà per le famiglie. In questo contesto risulta determinante la presenza (e, in modo contrario, l’assenza) di una rete parentale, in grado di fornire supporti quotidiani concreti o aiuti economici. L’assenza di legami fra le generazioni della stessa famiglia e la lontananza dei genitori costituiscono sicuramente alcuni degli elementi più significativi di cui tenere conto per valutare l’insicurezza delle famiglie , così come – analogamente – l’eventuale vicinanza dei figli rappresenta uno dei fattori protettivi efficaci a fronte dell’insorgere dei bisogni dell’età senile. Compongono comunque un importante capitale sociale tutte le risorse spontanee, più o meno organizzate, che concorrono a mantenere coeso il tessuto sociale della comunità: le espressioni di solidarietà e di socialità, i legami fra le persone, non solo quelli familiari, ma anche i rapporti di vicinato e le relazioni di amicizia, di reciprocità e di solidarietà, tradizionalmente diffuse sul nostro territorio ma più presenti nei Comuni piccoli, in modo spontaneo e informale. Oltre a questo consideriamo anche le forme organizzate e codificate in associazioni di volontariato e di promozione sociale, rappresentanze sindacali, espressioni del movimento sportivo, culturale e ricreativo. Si tratta di un patrimonio articolato e diffuso non in maniera uniforme sul territorio distrettuale, che rappresenta il vero valore aggiunto in tema di coesione sociale e di qualità della vita del nostro territorio. Anche grazie al supporto, seppur non strutturato di tali realtà sociali è stato possibile definire le esigenze ed i bisogni a cui rispondere nel presente documento programmatico, in particolare le aree di intervento individuate sono: − Area Povertà; − Area Anziani; − Area Disabilità; − Area Immigrazione − Area Famiglie, Minori e Giovani

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9.2 Definizione delle priorità, dei servizi e degli interventi da attivare.

A sostegno delle necessità dell'Area Povertà sono stati previsti i seguenti interventi di sostegno al reddito quali: − borse lavoro; − assegni civici; − tirocini formativi e di apprendistato. Nell’area anziani sono stati previsti, in prosecuzione delle programmazione precedente, pur se notevolmente ridimensionata nella dimensione economica, i seguenti interventi: − Centri distrettuali di socializzazione; − attività ricreative e di socializzazione prediligendo i rapporti intergenerazionali − voucher trasporto presso centri di riabilitazione e di cura. Gli interventi previsti nell'Area Disabilità sono: − Centro territoriale socio-educativo-riabilitativo − Assistenza domiciliare − tirocinio formativo per disabili minori − voucher di trasporto presso centri di riabilitazione e di cura I servizi e gli interventi a favore delle famiglie, dei minori e giovani sono: − varie attività per i minori finalizzate alla socializzazione ed anche all'integrazione interculturale per i minori stranieri; − Spazio di Ascolto, consulenza e orientamento − Attività per favorire la cittadinanza attiva e la partecipazione fra i giovani; Per le AZIONI DI SISTEMA si è previsto: − Attività di Coordinamento Distrettuale

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ALLEGATO 6 PERCORSO DI COSTRUZIONE DEL PIANO DI ZONA

 Comitato dei Sindaci

DATE INCONTRI DECISIONI 02/07/13 Prime indicazioni sul percorso di costruzione del PdZ e organizzaz ione della prima Conferenza dei Servizi; 23/07/13 Organizzazione della prima Conferenza dei Servizi; 05/12/13 Presa visione dell'avvenuta approvazione delle “Linee Guida per le politiche sociali e socio-sanitarie 2013-2015”, del Decreto di ripartizione d elle somme del FNPS e della convocazione a per il 20/12/2013; 16/01/14 Adempimenti per l'organizzazione e programmazione del nuovo PdZ 2013- 2015: conferma o nomina dei componenti del gruppo piano, prima individuazione aree tematiche ed azioni progettuali 13/03/14 Confronto sui chiarimenti e le indicazioni regionali Esame dei progetti realizzati o in fase di realizzazione con il precedente PdZ; 20/03/14 Esame dei risultati dei lavori dei tavoli tematici e del gruppo piano Indicazione delle priorità e delle azioni da attivare 02/04/14 Presa visione e prima valutazione dei progetti Rimodulazione della quantificazione economica per le varie azioni progettuali 10/04/14 Presa visione e approvazione del documento di analisi e programmazione per il triennio 2013/2015 e relativo bilancio distrettuale

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 Gruppo Piano ll Gruppo Piano è composto da: rappresentanti dei 13 Comuni del distretto, rappresentanti dell’ASP, rappresentanti dei Ministeri di Giustizia e dell’Istruzione, rappresentanti del terzo settore, associazioni di promozione sociale e di volontariato e rappresentanti del sindacato. Segue l'elenco dei componenti del gruppo piano così come stabilito dal Comitato dei Sindaci in seguito all'incontro del 16/01/14

ENTI COMPONENTI TECNICI COMPONENTI CONTABILI

Comune di Barcellona Pozzo di Curcio Anna (coordinatore) Bartolone Elisabetta, Gotto Camuti Maria Rita Rao Concetta Comune di Falcone Scordino Nicoletta Pensabene Maria Comune di Fondachelli Fantina Porcino Grazia Morina Antonio Comune di Castroreale Gentile Lucia Buglisi Nunziato Rao Francesca Comune di Novara di Sicilia Muscarà Maria Tindara Calabrese Carmelo Comune di Furnari Mirabile Rosaria ---- Carmela Comune di Rodi' Milici Rossello Amalia Buglisi Nunziato Comune di Mazzarra' Sant'Andrea Tumeo Daniela ---- Grillo Maria Comune di Montalbano Eicona Lidiana Nasissi Cotone Filippo Comune di Basico' Cappello Nunziata --- Comune di Meri' Mostaccio Pietro Furnari Domenica Comune di Terme Vigliatore Rizzo Anna Beatrice Ciraolo Maria Comune di Tripi Panasiti Vincenza Castagnolo Santi Organizzazioni Sindacali Millimaggi Giovanni Isgrò Roberto Cooperative sociali Boncaldo Santino Cappadona Michele Volontariato Aricò Francesca Associazioni di Promozione sociale Mlynczak Lucyna Maria Chillemi Tania Organismi scolastici Manca Francesca Ministero della Giustizia Lipari Antonella servizio sociale adulti Ministero della Giustizia Palella Maria servizio sociale minori ASP Caliri Maria

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ll Gruppo Piano del distretto Socio-Sanitario D28 si è incontrato, presso il Comune Capofila, nelle date indicate nella tabella seguente

DATE INCONTRI ATTIVITA' SVOLTE 16/07/13 Avvio nuova programmazione PdZ 2013-2015 e organizzazione Conferenza Servizi 17/02/14 Presa visione delle “Linee Guida per le politiche sociali e socio-sanitarie 2013- 2015” Attività preparatoria e di raccolta dati Presentazione delle aree tematiche e d ivisione in gruppi di lavoro al fine di attivare e coordinare i lavori dei tavoli tematici e di concertazione distrettuale. Definizione del calendario dei lavori 18/03/14 Ricognizione delle schede contenenti i dati Riflessione sulle tematiche avanzate e sulle proposte emerse all’interno dei tavoli di concertazione Definizione delle aree di intervento Sintesi delle principali questioni e delle prevalenti problematiche emerse da presentare al Comitato dei Sindaci

3. Gruppo Ristretto

Il gruppo ristretto che ha lavorato alla stesura del presente Piano di zona è composto da 6 assistenti sociali appartenenti ai Comuni di Barcellona Pozzo di Gotto, Castroreale, Novara di Sicilia, Fondachelli Fantina, Furnari e la referente dell'ASP, nonchè dall'esperto della progettazione del Comune di Barcellona Pozzo di Gotto. Fanno anche parte del gruppo ristretto un istruttore dei servizi sociali e due referenti dell'ufficio ragioneriadel comune capofila

NOME QUALIFICA ENTE DI APPARTENENZA Anna Curcio Assistente Sociale coordinatore Comune Barcellona Pozzo di Gotto Spasaro Sebastiano Psicologo esperto in progettazione Comune Barcellona Pozzo di Gotto Gentile Lucia Assistente Sociale Comune di Castroreale Muscarà Maria Tindara Assistente Sociale Comune di Novara di Sicilia Porcino Grazia Assistente Sociale Comune di Fondachelli Fantina Mirabile Rosaria Assistente Sociale Comune di Furnari Caliri Maria Assistente Sociale Referente ASP Camuti Maria Rita Istruttore Servizi Sociali Comune Barcellona Pozzo di Gotto Cautela Antonino Referente ufficio ragioneria Comune Barcellona Pozzo di Gotto Rao Concetta Referente ufficio ragioneria Comune Barcellona Pozzo di Gotto

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Nella fase iniziale il gruppo si è riunito per stabilire le modalità organizzative e il calendario degli incontri che si sono tenuti presso il Comune Capofila; il lavoro è stato poi realizzato lavorando per aree tematiche a piccoli gruppi.

DATE INCONTRI ATTIVITA' SVOLTE 15/01/14 Attività preparatoria per la raccolta dati 14/02/14 Attività preparatoria per la raccolta dati 18/02/14 Conferenza del Terzo Settore 24/02/14 Attività preparatoria per la raccolta dati e tavoli tematici 25/02/14 Tavoli tematici 28/02/14 Tavoli tematici 06/03/14 Raccolta dati 07/03/14 Raccolta dati 10/03/14 Elaborazione dati 12/03/14 Elaborazione dati 17/03/14 Completamento elaborazione dati 19/03/14 Stesura bozza relazione sociale 24/03/14 Bozza azioni progettuali 25/03/14 Stesura relazione sociale 26/03/14 Stesura relazione sociale e azioni progettuali 27/03/14 Stesura relazione sociale e azioni progettuali 02/04/14 Stesura relazione sociale e azioni progettuali 03/04/14 Stesura relazione sociale e riformulazione azioni progettuali 07/04/14 Riformulazione azioni progettuali 08/04/14 Riformulazione azioni progettuali 09/04/14 Stesura finale azioni progettuali 10/04/14 Rilettura e correzione piano di zona

4. Le Conferenze di Servizio

1^ Conferenza di Servizio In data 31 luglio 2013 si è tenuta la prima Conferenza di Servizio, tappa fondamentale per l'avvio del percorso di programmazione del Piano 2013/2015 che secondo gli indirizzi regionali deve essere il risultato di processi decisionali basati sulla partecipazione di tutte le forze espressive della comunità locale, enti, servizi pubblici e privati, terzo settore e anche singoli cittadini portatori di esigenze di sostegno e cura. L'evento è stato preceduto da adeguata pubblicizzazione a mezzo comunicato stampa, affissione di manifesti/inviti, volantinaggio, comunicazioni dirette via servizio postale, fax, telefono, e-mail. La partecipazione si può ritenere soddisfacente così pure i risultati ottenuti in termini di osservazioni, proposte, critica costruttiva. Si riporta nella seguente tabella una raffigurazione dell'adesione.

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COMITATO DEI SINDACI UFFICIO PIANO ASP n.5 SERVIZI SOCIALI COMUNE DI BARCELLONA P.G. SERVIZI SOCIALI COMUNE DI MERI' SERVIZI SOCIALI COMUNE DI TERME VIGLIATORE SERVIZI SOCIALI COMUNE DI NOVARA DI SICILIA SERVIZI SOCIALI COMUNE DI MONTALBANO ELICONA SERVIZI SOCIALI COMUNE DI MAZZARRA’ S. ANDREA SERVIZI SOCIALI COMUNE DI CASTROREALE C.I.S.L. C.G.I.L. ISTITUTO MARIA AUSILIATRICE – I.P.A.B. ASS. BAU PARK LIONS CLUB ASS. LA FENICE ASS. VOLONTARIATO VINCENZIANO A.V.U.L.S.S. ASS. CASA DI SOLIDARIETA' E ACCOGLIENZA COOPERATIVA SOCIALE AZIONE SOCIALE COOPERATIVA SOCIALE UTOPIA COOPERATIVA SOCIALE PETIT ASSOCIAZIONE A.N.G.S.A. ASSOCIAZIONE CRESCERE INSIEME CIRCOLO ARCI “CITTA' FUTURA” CENTRO ESOPO CESV ASS. OGGIGIOVANE SINDACATO SFIDA ASS. ANGELI SULL’ASFALTO COOPERATIVA SOCIALE ASTU COOPERATIVA SOCIALE FUORI ONDA COOPERATIVA SOCIALE PROGETTO DOPO DI NOI ASS. GENIUS LOCI ASS. AGUVS ASS. MACRAME’ APS BARCEBLOG ASS. BIG BANG SINGOLI CITTADINI

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2^ Conferenza di servizio La seconda conferenza, coordinata dal Comitato dei sindaci e dal Gruppo Piano, è programmata per il mese di maggio 2014 per presentare il Piano di Zona 2013/2015. A tale iniziativa sarà data massima pubblicizzazione anche sui siti web istituzionali dei 13 comuni del distretto.

5. La concertazione con altri enti e il Terzo settore

In data 18/02/2014 si è tenuta la conferenza del terzo settore, a cui hanno partecipato diversi referenti di Associazioni di Volontariato, delle Associazioni di Promozione Sociale, delle Cooperative Sociali e tutti coloro interessati a contribuire alla pianificazione dei servizi socio- sanitari della comunità. Durante tale conferenza sono stati individuati i Rappresentanti del Terzo Settore quali componenti del Gruppo Piano ed è stato definito il calendario dei lavori per i Tavoli Tematici di concertazione distrettuale. Secondo il calendario di seguito indicato sono stati tenuti i tavoli tematici, a cui hanno partecipato i referenti di numerosi enti, associazioni, e realtà territoriali, nonché i referenti dei comuni e singoli cittadini,: - AREA ANZIANI : promozione di opportunità e servizi per le persone anziane. Il 25/02/14 dalle ore 11:00 presso la sala consiliare del comune di Barcellona Pozzo di Gotto Il Tavolo condotto dal dott. Mostaccio Pietro

- AREA DISABILI : integrazione sociale delle persone disabili fisiche psichiche e sensoriali. Il 28/02/14 dalle ore10:00 presso l'antisala consiliare del comune di Barcellona Pozzo di Gotto Il Tavolo condotto dalla dott.ssa Camuti Maria Rita

- AREA MINORI E RESPONSABILITA’ FAMILIARI : sostegno alle responsabilità familiari e tutela dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Il 25/02/14 dalle ore 9,30 presso l'antisala consiliare del comune di Barcellona Pozzo di Gotto Il Tavolo condotto dalla dott.ssa Panasiti Vincenza

- AREA IMMIGRATI : accoglienza e integrazione sociale degli immigrati e dei rifugiati. Il 25/02/14 dalle ore 11:00 presso l'antisala consiliare del comune di Barcellona Pozzo di Gotto Il Tavolo condotto dalla dott.ssa Panasiti Vincenza

- AREA POVERTÀ E DISAGIO SOCIALE : accoglienza, contrasto alla povertà, sostegno per l'integrazione socio-lavorativa. Il 25/02/14 dalle ore 9,30 presso la sala consiliare del comune di Barcellona Pozzo di Gotto Il Tavolo condotto dal dott. Mostaccio Pietro

Il coordinamento delle aree tematiche è stato gestito dalla dott.ssa Anna Curcio

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6. Il coinvolgimento dei cittadini Per la realizzazione del presente Piano di Zona, i cittadini del distretto sono stati coinvolti con diverse modalità; in particolare con azioni di sensibilizzazione e pubblicizzazione delle varie conferenze, con inviti, diffusione di comunicati stampa ecc.. Inoltre sia gli uffici che gli amministratori dei 13 comuni sono stati sempre disponibili ad accogliere le istanze del territorio.

7. L’Accordo di programma Indicare la data di sottoscrizione dell’Accordo di Programma

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PRESENTAZIONE DELLE AZIONI

1 - Centri Territoriali Socio Educativi Riabilitativi Valore € 325.472,28

2 - Centri Distrettuali di Socializzazione Valore € 173.835,60

3 - Azione di Sistema Valore € 31.660,20

4 – Sostegno al Reddito Valore € 750.000,00

5 – Spazio di Ascolto, Consulenza ed Orientamento Valore € 25.240,80

6 – Eventi di Socializzazione Valore € 150.990,50

7 – Voucher di Trasporto Triennio 2013/2015 Valore € 59.280,00

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FORMULARIO DELL’AZIONE

1. NUMERO AZIONE 2. TITOLO DELL’AZIONE

1 CENTRO TERRITORIALE SOCIO-EDUCATIVO-RIABILITATIVO

1.a – Classificazione dell’Azione programmata (D.M. Lavoro e Politiche Sociali – 26/06/2013 OBIETTIVI DI AREE DI INTERVENTO SPECIFICARE SERVIZIO A RESPONSABILITA' DISABILITA' POVERTA' ED LA CUI VA FAMILIARI E NON ESCLUSIONE MACRO TIPOLOGIA RICONDOTTA AUTOSUFF. SOCIALE LIVELLO D’INTERVENTO LA TIPOLOGIA D’INTERVENTO Servizi Centro Centro territoriale per territoriale per territoriali comunitari favorire la disabili socialità e l’integrazione Servizi per attraverso attività favorire la di riabilitazione X permanenza psicomotoria e Servizio di laboratori vari prossimità a domicilio

Assistenza Servizi per domiciliare per Assistenza l'accesso e la disabili domiciliare presa in carico da parte della rete assistenziale

3. D ESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ La realizzazione del centro distrettuale socio educativo e riabilitativo per disabili , localizzata nel Comune di Barcellona P.G., si ripropone in una logica di continuità rispetto a quanto è stato attuato nei trienni precedenti. Il servizio è stato frequentato e molto richiesto dagli utenti e dalle loro famiglie, infatti alla scadenz a dell’ultima triennalità, alcuni comuni del distretto hanno finanziato con fondi dei propri bilanci la prosecuzione delle attività, al fine di continuare permettere la fruizione dei servizi offerti. Gli interventi previsti sono volti a favorire il benessere della persona disabile, il mantenimento o recupero di capacità psico-fisiche e l’integrazione sociale. Si propone anche un servizio domiciliare per i disabili del distretto che, privi di qualunque tipo di sostegno, necessitano di prestazioni di cura e igiene al proprio domicilio. Inoltre, con le attività del centro si vuole offrire anche sostegno alle famiglie dei destinatari del progetto.

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Sarà inoltre garantito il servizio di trasporto al fine di consentire la più ampia partecipazione alle attività interne ed esterne. OBIETTIVI - Favorire la socializzazione e l’integrazione degli utenti - Accrescere il senso di benessere del disabile - Fornire sostegno ai disabili ed alle loro famiglie - Attivare un servizio di assistenza domiciliare ATTIVITA' Il centro, operativo nel comune capofila, prevede la fruizione da parte di circa 40 utenti, con possibilità di modifica e di integrazione in base alle richieste pervenute. Il target di età sarà preferibilmente compreso tra gli 8 e i 45 anni, salvo diversa valutazione dell’equipe operativa; le attività saranno organizzate con gruppi di circa 8 persone, tenendo conto sia dell’età, sia delle capacità attitudinali L'equipe socio-sanitaria stilerà e attiverà il Progetto Personalizzato, in collaborazione con altre realtà presenti sul territorio già frequentate dagli utenti; nello specifico si provvederà alla: - Progettazione di interventi individualizzati per disabili - Realizzazione di progetti di crescita individuale.L'equipe stimolerà le abilità residue dell'utente, valorizzando la persona e promuovendo percorsi di crescita grazie alle attività predisposte - Promozione di attività integrate sul territorio del distretto - Corso di prevenzione agli infortuni domestici. Sarà effettuato a cura del personale ASP e consisterà in lezioni della durata di un'ora da ripetere mensilmente - Attività di riabilitazione psicomotoria. Si realizzeranno attività a cura del personale ASP volte alla riabilitazione, secondo le necessità degli utenti - Laboratori vari, realizzati tenendo conto delle inclinazioni e delle preferenze dei frequentatori e ove possibile saranno coinvolti i familiari - Attività motoria. Sarà curato giornalmente l'esercizio fisico, ove possibile, tramite passeggiate all'aria aperta e cicli di ginnastica dolce organizzati con la consulenza del fisioterapista, da effettuare all'interno della struttura - Laboratorio teatrale. Si tratta di un'attività gestita dall'animatore e prevede oltre alla messa in scena di opere e testi vari scelti dagli utenti, anche la realizzazione di tutto quanto occorrente allo scopo: costumi, scene, coreografie etc. - Escursioni sul territorio. Con periodicità saranno organizzate gite presso mete interessanti dal punto di vista storico, archeologico e culturale scelte collegialmente, per una p iù approfondita conoscenza del territorio sia distrettuale che limitrofo. Le attività di escursione saranno organizzate su richiesta degli utenti con la partecipazione alla spesa da parte degli stessi . - Realizzazione di attività balneari presso un lido attrezzato, in modo da rendere accessibile la spiaggia ed il mare anche ai portatori di handicap presenti sul territorio, al fine di favorire lo svolgimento di attività di nuoto e godere dei benefici anche salutari che questo comporta. Le attività balneari potranno essere organizzate su richiesta degli utenti con la partecipazione alla spesa da parte degli stessi . Il centro provvederà con il proprio personale e con i mezzi agli spostamenti. - Realizzazione di un servizio di assistenza domiciliare per i disabili del distretto privi di qualunque tipo di supporto o comunque non sufficientemente assistiti, che necessitano di aiuto domestico e prestazioni di igiene e cura. Tali interventi saranno erogati dalla figura dell’operatore socio assistenziale. Il servizio sarà erogato ai soggetti certificati ai sensi della Legge n. 104/92 art. 3 comma 3, sulla base delle richieste provenienti dai singoli comuni del distretto corredate da relazioni sociali, e, ove opportuno e necessario, anche dai servizi dell’ASP (ce ntri riabilitazione, dipartimento salute mentale, N.P.I., etc..). In caso di esubero di richieste, sarà predisposta una graduatoria che tenga conto della gravità del caso, supportata da adeguata certificazione medica e relazionata dall’assistente sociale.

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4. D EFINIZIONE DELLA STRUTTURA ORGANIZZATIVA E DELLE RISORSE I soggetti della rete per la presente azione progettuale sarà composta da: 1. Comuni del Distretto 2. ASP 5 3. Scuola 4. Ministero della Giustizia 5. Enti di Formazione 6. Cooperative Sociali 7. Associazioni 8. Parrocchie

Per le risorse strumentali, strutturali e le attrezzature vedere i seguenti piani finanziari

5. F IGURE PROFESSIONALI Tipologia A carico delle In convenzione Totale amministrazioni pubbliche coinvolte (Enti Locali, ASP (EX AUSL), T.M., Scuole…) Coordinatore 1 1 Animatore 2 2 Operatore Socio Assistenziale 2 2 Ausiliario 1 1 Autista 1 1 Neuropsichiatra 1 ( cofinanziamento ASP) 1 Psicologo 1 ( cofinanziamento ASP) 1 Assistente Sociale 1 ( cofinanziamento ASP) 1 Fisioterapista 1 ( cofinanziamento ASP) 1 Infermiere 1 ( cofinanziamento ASP) 1 Ausiliario 1 ( cofinanziamento ASP) 1

6. P IANO FINANZIARIO Allegato 4

PIANO FINANZIARIO AZIONE - 1 ANNUALITA' N. Azione 1 - Titolo Azione CENTRO DISTRETTUALE SOCIO EDUCATIVO RIABILITATIVO Voci di spesa Quantità Tempo Costo Costo ore/mesi unitario Totale

RISORSE UMANE Coordinatore 1 520 ore/ 12 € 18,45 € 9.594,00 mesi Animatore 2 2080 ore/ 12 € 16,31 € 33.924.80

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mesi Operatore Socio Assistenziale 2 2080 ore/ 12 € 16,31 € 33.924,80 mesi Ausiliario 1 780 ore/ 12 € 15,07 € 11.754,60 mesi Autista 1 728 ore/ 12 € 16,31 € 11.873,68 mesi Neuropsichiatra 1 96 ore/ 12 € 32,90 € 3.158,40 mesi Psicologo 1 48 ore/ 12 € 25,89 € 1.242,72 mesi Assistente Sociale 1 48 ore/ 12 € 16,33 € 783,84 mesi Fisioterapista 1 48 ore/ 12 € 16,33 € 783,84 mesi Infermiere 1 48 ore/ 12 € 16,33 € 783,84 mesi Ausiliario 1 48 ore/ 12 € 13,88 € 666,24 mesi

Subtotale € 108.490,76 RISORSE STRUTTURALI

Subtotale € 0,00 RISORSE STRUMENTALI

Subtotale € 0,00 SPESE DI GESTIONE

Subtotale € 0,00 ALTRE VOCI

Subtotale € 0,00

TOTALE € 108.490,76

Ripartizione del costo totale dell’azione per fonte di finanziamento

N. Azione 1- 1 Annualità

FNPS 3 € per Compartecipazione Cofinanziamento 3 Totale abitante utenti € 101.071,88 € 108.490,76 € 7418,88

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PIANO FINANZIARIO AZIONE - 2 ANNUALITA' N. Azione 1 - Titolo Azione CENTRO DISTRETTUALE SOCIO EDUCATIVO RIABILITATIVO Voci di spesa Quantità Tempo Costo Costo ore/mesi unitario Totale

RISORSE UMANE Coordinatore 1 520 ore/ 12 € 18,45 € 9.594,00 mesi Animatore 2 2080 ore/ 12 € 16,31 € 33.924.80 mesi Operatore Socio Assistenziale 2 2080 ore/ 12 € 16,31 € 33.924,80 mesi Ausiliario 1 780 ore/ 12 € 15,07 € 11.754,60 mesi Autista 1 728 ore/ 12 € 16,31 € 11.873,68 mesi Neuropsichiatra 1 96 ore/ 12 € 32,90 € 3.158,40 mesi Psicologo 1 48 ore/ 12 € 25,89 € 1.242,72 mesi Assistente Sociale 1 48 ore/ 12 € 16,33 € 783,84 mesi Fisioterapista 1 48 ore/ 12 € 16,33 € 783,84 mesi Infermiere 1 48 ore/ 12 € 16,33 € 783,84 mesi Ausiliario 1 48 ore/ 12 € 13,88 € 666,24 mesi Subtotale € 108.490,76 RISORSE STRUTTURALI

Subtotale € 0,00 RISORSE STRUMENTALI

Subtotale € 0, 00 SPESE DI GESTIONE

Subtotale € 0,00 ALTRE VOCI

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Subtotale € 0,00

TOTALE € 108.490,76

Ripartizione del costo totale dell’azione per fonte di finanziamento

N. Azione 1- 2 Annualità

FNPS 3 € per Compartecipazione Cofinanziamento 3 Totale abitante utenti € 101.071,88 € 108.490,76 € 7418,88

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PIANO FINANZIARIO AZIONE – 3 ANNUALITA' N. Azione 1 - Titolo Azione CENTRO DISTRETTUALE SOCIO EDUCATIVO RIABILITATIVO Voci di spesa Quantità Tempo Costo Costo ore/mesi unitario Totale

RISORSE UMANE Coordinatore 1 520 ore/ 12 € 18,45 € 9.594,00 mesi Animatore 2 2080 ore/ 12 € 16,31 € 33.924.80 mesi Operatore Socio Assistenziale 2 2080 ore/ 12 € 16,31 € 33.924,80 mesi Ausiliario 1 780 ore/ 12 € 15,07 € 11.754,60 mesi Autista 1 728 ore/ 12 € 16,31 € 11.873,68 mesi Neuropsichiatra 1 96 ore/ 12 € 32,90 € 3.158,40 mesi Psicologo 1 48 ore/ 12 € 25,89 € 1.242,72 mesi Assistente Sociale 1 48 ore/ 12 € 16,33 € 783,84 mesi Fisioterapista 1 48 ore/ 12 € 16,33 € 783,84 mesi Infermiere 1 48 ore/ 12 € 16,33 € 783,84 mesi Ausiliario 1 48 ore/ 12 € 13,88 € 666,24 mesi Subtotale € 108.490,76 RISORSE STRUTTURALI

Subtotale € 0,00 RISORSE STRUMENTALI

Subtotale € 0,00 SPESE DI GESTIONE

Subtotale € 0,00 ALTRE VOCI

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Subtotale € 0,00

TOTALE € 108.490,76

Ripartizione del costo totale dell’azione per fonte di finanziamento

N. Azione 1- 3 Annualità

FNPS 3 € per Compartecipazione Cofinanziamento 3 Totale abitante utenti € 101.071,88 € 108.490,76 € 7418,88

Allegato 5

PIANO FINANZIARIO AZIONE – Riepilogo della Triennalità N. Azione 1 - Titolo Azione CENTRO DISTRETTUALE SOCIO EDUCATIVO RIABILITATIVO Voci di spesa Quantità Tempo Costo Costo ore/mesi unitario Totale

RISORSE UMANE Coordinatore 1 1560 ore/ 36 € 18,45 € 28.782,00 mesi Animatore 2 6240 ore/ 36 € 16,31 € 101.774.40 mesi Operatore Socio Assistenziale 2 6240 ore/ 36 € 16,31 € 101.774.40 mesi Ausiliario 1 2340 ore/ 36 € 15,07 € 35.263,80 mesi Autista 1 2.184 ore/ 36 € 16,31 € 35.621,04 mesi Neuropsichiatra 1 288 ore/ 36 € 32,90 € 9.475,20 mesi Psicologo 1 144 ore/ 36 € 25,89 € 3.728,16 mesi Assistente Sociale 1 144 ore/ 36 € 16,33 € 2.351,52 mesi Fisioterapista 1 144 ore/ 36 € 16,33 € 2.351,52 mesi Infermiere 1 144 ore/ 36 € 16,33 € 2.351,52 mesi Ausiliario 1 144 ore/ 36 € 13,88 € 1.998,72 mesi Subtotale € 325.472,28 RISORSE STRUTTURALI

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Subtotale € 0,00 RISORSE STRUMENTALI

Subtotale € 0,00 SPESE DI GESTIONE

Subtotale € 0,00 ALTRE VOCI

Subtotale € 0,00

TOTALE € 325.472,28

Ripartizione del costo triennale totale dell’azione per fonte di finanziamento N. Azione 1

FNPS 3 € per Compartecipazione Cofinanziamento 3 Totale abitante utenti

€ 303.215,64 € 22.256,64 € 325.472,28

7. S PECIFICA RAGIONATA SULLE MODALITÀ DI GESTIONE

Indiretta/esternalizzata – gara ad evidenza pubblica secondo la normativa in vigore

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FORMULARIO DELL’AZIONE

1. NUMERO AZIONE 2. TITOLO DELL’AZIONE

2 CENTRI DISTRETTUALI DI SOCIALIZZAZIONE

1.a – Classificazione dell’Azione programmata (D.M. Lavoro e Politiche Sociali – 26/06/2013 OBIETTIVI DI AREE DI INTERVENTO SPECIFICARE SERVIZIO A RESPONSABILITA' DISABILITA' POVERTA' ED LA CUI VA FAMILIARI E NON ESCLUSIONE MACRO TIPOLOGIA RICONDOTTA AUTOSUFF. SOCIALE LIVELLO D’INTERVENTO LA TIPOLOGIA D’INTERVENTO Servizi Centro Centro territoriali territoriale per territoriale di comunitari favorire la socializzazione socialità e per anziani Servizi per l’integrazione in X X l'accesso e la un’ottica anche presa in carico di scambio Servizio di da parte della generazionale, prossimità rete attraverso assistenziale attività ricreative e di animazione con laboratori vari.

3. D ESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ Nelle triennalità precedenti sono stati attivati i due centri distrettuali di socializzazione, a favore di persone anziane, situati nei comuni di Barcellona P.G. e Montalbano Elicona e gestiti da una cooperativa sociale. I due centri costituiscono un importante riferimento per questa fascia di età, sia per i momenti di socializzazione sia per lo spazio aggregativo che risponde alle esigenze di solitudine e di isolamento sociale. Essendo il bisogno emerso quello della socializzazione, si ritiene di dover proseguire con l’esperienza pregressa. Tenuto conto della consistente decurtazione delle risorse economiche e della presenza nei piccoli centri di diversi punti di incontro per anziani, organizzati in autogestione, le attività ed i laboratori previsti nei centri distrettuali saranno realizzati esclusivamente nei comuni di Barcellona Pozzo di Gotto e Montalbano Elicona.

FINALITÀ Promuovere la socializzazione e l’integrazione degli anziani del distretto Contrastare l’isolamento e l’esclusione sociale dell’anziano e sviluppare l’empowerment individuale.

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OBIETTIVI - Proseguire le attività dei due centri per anziani dando continuità ad un servizio che ha avuto una ricaduta positiva sul territorio. - Utilizzare le potenzialità dell’anziano, valorizzando le sue risorse ed il bagaglio culturale delle sue esperienze. - Sostenere, aiutare, tutelare e mantenere le capacità di ognuno - Favorire l’attivazione di iniziative che coinvolgano trasversalmente più generazioni - Apprestare un percorso di prevenzione e di educazione alla salute

AZIONI Il servizio è attivo da lunedì al venerdì, nelle ore pomeridiane, alternando l’apertura presso le 2 sedi di Barcellona P.G. e Montalbano Elicona; inoltre, secondo le richieste saranno organizzati periodicamente degli incontri ludico-ricreativi anche nei singoli comuni che daranno la disponibilità dei locali. Per il conseguimento degli obiettivi sono previste le seguenti azioni: - Attività ludico- ricreative. Saranno svolte all'interno del centro quali giochi di società, giochi di carte, visione di film, ascolto di musica, e all'esterno come tornei di bocce ed altri giochi e passatempi secondo le richieste e le potenzialità individuali. - Attività motoria. Sarà curato l'esercizio fisico e cicli di ginnastica dolce organizzati con la consulenza del fisioterapista da effettuare all'interno della struttura; - Animazione, organizzazione di escursioni sul territorio. Con periodicità saranno organizzate gite presso mete interessanti dal punto di vista storico, archeologico e culturale scelte collegialmente, per una più approfondita conoscenza del territorio sia distrettuale che limitrofo. Le attività di escursione saranno organizzate su richiesta degli anziani con partecipazione alla spesa da parte degli stessi. - Oganizzazione di soggiorni vacanza. E' prevista l'organizzazione di soggiorni di vacanza marini, montani, collinari e termali, sia residenziali che non, da realizzare su richiesta degli utenti e con spese a loro carico. - Realizzazione di corsi di educazione alimentare, di prevenzione degli infortuni domestici e di educazione igienico – sanitaria, che saranno effettuati a cura del personale ASP. - Integrazione degli interventi sociali e sanitari - Laboratori vari autogestiti che saranno via via realizzati tenendo conto delle inclinazioni e delle preferenze dei frequentatori e ove possibile saranno coinvolti i familiari; - Laboratorio teatrale che prevede la realizzazione di piccoli spettacoli che saranno rappresentati in tutti i comuni del Distretto. - Organizzazione di iniziative ed attività che mettano in relazione anziani e famiglie con bambini, anziani e giovani. - Riabilitazione psicomotoria. Sarà effettuata a cura del fisioterapista (personale ASP), sotto il controllo costante del neurologo (personale ASP), si svolgerà periodicamente con utenti a rotazione; - Servizio di segretariato sociale presso ciascuna sede, per garantire le prestazioni a favore della particolare utenza quali: informazione, consulenza, guida e orientamento all'accesso ai servizi pubblici e privati, distribuzione di modulistica, aiuto nella compilazione di istanze e produzione di documenti e piccolo disbrigo pratiche.

DESTINATARI Sono destinatari diretti del presente progetto gli anziani del distretto socio sanitario D 28 e quelli indiretti le loro famiglie. Il numero degli anziani sarà di circa 100 anziani complessivamente che potranno usufruire dei due centri.

PERSONALE Il coordinatore avrà anche cura di integrare le diverse professionalità presenti nell'azione progettuale e di favorire il lavoro di equipe in particolare con gli animatori, gli autisti e gli operatori che saranno le figure professionali più vicine agli utenti nell'organizzazione delle attività, dei

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laboratori, della presa in carico più in generale. Il ruolo del coordinatore sarà svolto preferibilmente da un assistente sociale con compiti di: - Organizzazione e coordinamento dei centri; - Programmazione delle attività e delle azioni; - Monitoraggio delle attività realizzate in riferimento agli obiettivi; - Mediazione tra i centri, i servizi, le figure professionali, a tutti i livelli;Supervisione dell’èquipe e delle attività; - Responsabilità nella gestione dei centri; - Mettere in rete tutti i soggetti coinvolti nella realizzazione del progetto; - Stimolare e connettere le risorse presenti sul territorio.

4. D EFINIZIONE DELLA STRUTTURA ORGANIZZATIVA E DELLE RISORSE I soggetti della rete per la presente azione progettuale sarà composta da: 9. Comuni del Distretto 10. ASP 5 11. Scuola 12. Ministero della Giustizia 13. Enti di Formazione 14. Cooperative Sociali 15. Associazioni 16. Parrocchie

Per le risorse strumentali, strutturali e le attrezzature vedere i seguenti piani finanziari .

5. F IGURE PROFESSIONALI Tipologia A carico delle In convenzione Totale amministrazioni pubbliche coinvolte (Enti Locali, ASP (EX AUSL), T.M., Scuole…) Coordinatore 1 1 Animatore 2 2 Operatore Socio Assistenziale 1 1 Autista 1 1 Neuropsichiatra 1 ( cofinanziamento ASP) 1 Psicologo 1 ( cofinanziamento ASP) 1 Assistente Sociale 1 ( cofinanziamento ASP) 1 Fisioterapista 1 ( cofinanziamento ASP) 1 Infermiere 1 ( cofinanziamento ASP) 1 Ausiliario 1 ( cofinanziamento ASP) 1

6. P IANO FINANZIARIO Allegato 4

PIANO FINANZIARIO AZIONE – 1 ANNUALITA' N. Azione 2 - Titolo Azione CENTRI DISTRETTUALI DI SOCIALIZZAZIONE Voci di spesa Quantità Tempo Costo Costo ore/mesi unitario Totale

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RISORSE UMANE Coordinatore 1 624 ore/ 12 € 18,45 € 11.512,80 mesi Animatore 2 1248 ore/ 12 € 16,31 € 20.354,88 mesi Operatore Socio Assistenziale 1 624 ore/ 12 € 16,31 € 10.177,44 mesi Autista 1 520 ore/ 12 € 16,31 € 8.481,20 mesi Neurologo 1 96 ore/ 12 € 32,90 € 3.158,40 mesi Psicologo 1 48 ore/ 12 € 25,89 € 1.242,72 mesi Assistente Sociale 1 48 ore/ 12 € 16,33 € 783,84 mesi Fisioterapista 1 48 ore/ 12 € 16,33 € 783,84 mesi Infermiere 1 48 ore/ 12 € 16,33 € 783,84 mesi Ausiliario 1 48 ore/ 12 € 13,88 € 666,24 mesi Subtotale € 57.945,20 RISORSE STRUTTURALI

Subtotale € 0,00 RISORSE STRUMENTALI

Subtotale € 0,00 SPESE DI GESTIONE

Subtotale € 0,00 ALTRE VOCI

Subtotale € 0,00

TOTALE € 57.945,20

Ripartizione del costo totale dell’azione per fonte di finanziamento

N. Azione 2 - 1 Annualità

FNPS 3 € per Compartecipazione Cofinanziamento 3 Totale abitante utenti

€ 50.526,32 € 7.418,88 € 57.945,20

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PIANO FINANZIARIO AZIONE – 2 ANNUALITA' N. Azione 2 - Titolo Azione CENTRI DISTRETTUALI DI SOCIALIZZAZIONE Voci di spesa Quantità Tempo Costo Costo ore/mesi unitario Totale

RISORSE UMANE Coordinatore 1 624 ore/ 12 € 18,45 € 11.512,80 mesi Animatore 2 1248 ore/ 12 € 16,31 € 20.354,88 mesi Operatore Socio Assistenziale 1 624 ore/ 12 € 16,31 € 10.177,44 mesi Autista 1 520 ore/ 12 € 16,31 € 8.418,20 mesi Neurologo 1 96 ore/ 12 € 32,90 € 3.158,40 mesi Psicologo 1 48 ore/ 12 € 25,89 € 1.242,72 mesi Assistente Sociale 1 48 ore/ 12 € 16,33 € 783,84 mesi Fisioterapista 1 48 ore/ 12 € 16,33 € 783,84 mesi Infermiere 1 48 ore/ 12 € 16,33 € 783,84 mesi Ausiliario 1 48 ore/ 12 € 13,88 € 666,24 mesi Subtotale € 57.945,20 RISORSE STRUTTURALI

Subtotale € 0,00 RISORSE STRUMENTALI

Subtotale € 0,00 SPESE DI GESTIONE

Subtotale € 0,00 ALTRE VOCI

Subtotale € 0,00

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TOTALE € 57.945,20

Ripartizione del costo totale dell’azione per fonte di finanziamento N. Azione 2 – 2 Annualità

FNPS 3 € per Compartecipazione Cofinanziamento 3 Totale abitante utenti

€ 50.526,32 € 7.418,88 € 57.945,20

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PIANO FINANZIARIO AZIONE - 3 ANNUALITA' N. Azione 2 - Titolo Azione CENTRI DISTRETTUALI DI SOCIALIZZAZIONE Voci di spesa Quantità Tempo Costo Costo ore/mesi unitario Totale

RISORSE UMANE Coordinatore 1 624 ore/ 12 € 18,45 € 11.512,80 mesi Animatore 2 1248 ore/ 12 € 16,31 € 20.354,88 mesi Operatore Socio Assistenziale 1 624 ore/ 12 € 16,31 € 10.177,44 mesi Autista 1 520 ore/ 12 € 16,31 € 8.418,20 mesi Neurologo 1 96 ore/ 12 € 32,90 € 3.158,40 mesi Psicologo 1 48 ore/ 12 € 25,89 € 1.242,72 mesi Assistente Sociale 1 48 ore/ 12 € 16,33 € 783,84 mesi Fisioterapista 1 48 ore/ 12 € 16,33 € 783,84 mesi Infermiere 1 48 ore/ 12 € 16,33 € 783,84 mesi Ausiliario 1 48 ore/ 12 € 13,88 € 666,24 mesi Subtotale € 57.945,20 RISORSE STRUTTURALI

Subtotale € 0,00 RISORSE STRUMENTALI

Subtotale € 0,00 SPESE DI GESTIONE

Subtotale € 0,00 ALTRE VOCI

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Subtotale € 0,00

TOTALE € 57.945,20

Ripartizione del costo totale dell’azione per fonte di finanziamento N. Azione 2 – 3 Annualità

FNPS 3 € per Compartecipazione Cofinanziamento 3 Totale abitante utenti

€ 50.526,32 € 7.418,88 € 57.945,20

Allegato 5

PIANO FINANZIARIO AZIONE – Riepilogo della Triennalità N. Azione 2 - Titolo Azione CENTRI DISTRETTUALI DI SOCIALIZZAZIONE Voci di spesa Quantità Tempo Costo Costo ore/mesi unitario Totale

RISORSE UMANE Coordinatore 1 1872 ore/ 36 € 18,45 € 34.538,40 mesi Animatore 2 3744 ore/ 36 € 16,31 € 61.064,64 mesi Operatore Socio Assistenziale 1 1872 ore/ 36 € 16,31 € 30.532,32 mesi Autista 1 1560 ore/ 36 € 16,31 € 25.443,60 mesi Neurologo 1 288 ore/ 36 € 32,90 € 9.475,20 mesi Psicologo 1 144 ore/ 36 € 25,89 € 3.728,16 mesi Assistente Sociale 1 144 ore/ 36 € 16,33 € 2.351,52 mesi Fisioterapista 1 144 ore/ 36 € 16,33 € 2.351,52 mesi Infermiere 1 144 ore/ 36 € 16,33 € 2.351,52 mesi Ausiliario 1 144 ore/ 36 € 13,88 € 1.998,72 mesi Subtotale € 173.835,60 RISORSE STRUTTURALI

Subtotale € 0,00 RISORSE STRUMENTALI

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Subtotale € 0,00 SPESE DI GESTIONE

Subtotale € 0,00 ALTRE VOCI

Subtotale € 0,00

TOTALE 173.835,60

Ripartizione del costo triennale totale dell’azione per fonte di finanziamento N. Azione 2

FNPS 3 € per Compartecipazione Cofinanziamento 3 Totale abitante utenti

€ 151.578,96 € 22.256,64 € 173.835,60

7. S PECIFICA RAGIONATA SULLE MODALITÀ DI GESTIONE

Indiretta/esternalizzata – gara ad evidenza pubblica secondo la normativa in vigore

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FORMULARIO DELL’AZIONE

1. NUMERO AZIONE 2. TITOLO DELL’AZIONE

3 AZIONE DI SISTEMA

1.a – Classificazione dell’Azione programmata D.M. Lavoro e Politiche Sociali – 26/06/2013 OBIETTIVI DI AREE DI INTERVENTO SPECIFICARE SERVIZIO A RESPONSABILITA' DISABILITA' POVERTA' ED LA CUI VA FAMILIARI E NON ESCLUSIONE MACRO TIPOLOGIA RICONDOTTA AUTOSUFF. SOCIALE LIVELLO D’INTERVENTO LA TIPOLOGIA D’INTERVENTO Servizi per Verifica, l'accesso e la monitoraggio e Accesso valutazione presa in Presa in carico carico da Lavoro di rete parte della con le risorse X X territoriali e i rete servizi assistenziale Promozione di azioni e programmazioni di distretto

3. D ESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ Trasversalmente all'intero piano di zona, l'azione si configura quale momento ideale, in particolare, nei confronti delle categorie fragili, con la presa in carico, l'accompagnamento ai servizi sociali e sanitari, case management, concertazione con ASP per l' elaborazione di strumenti integrati. Il servizio agirà come osservatorio rispetto ai servizi del territorio, sia pubblici che privati, e si attiverà in maniera integrata e complementare con i servizi e le risorse del territorio. L’intervento prevede la presenza dell’assistente sociale con compiti di raccordo e di collegamento e nello specifico si occuperà di: - pianificazione, coordinamento della rete, verifica, monitoraggio e valutazione di tutto il PdZ attraverso analisi comparate, per misurare la qualità dell'impatto anche indiretto prodotta da ciascuna azione, e la sostenibilità in termini di efficacia e di efficienza. - attività di filtro e indirizzo con segnalazioni di eventuali prese in carico ad altri servizi o enti - pubblicizzazione di eventuali seminari/workshop per la promozione del benessere psicosociale, della legalità, stili di vita sani, ecc.. - supporto per le attività di orientamento e informazione per i cittadini stranieri: in particolare l’assistente sociale dell’azione di sistema farà da connessione tra le associazioni, comitati, comunità straniere ecc, che a titolo di volontariato già operano sul territorio del distretto.

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- realizzazione e aggiornamento di una banca dati sui servizi e sui bisogni sociali del territorio - gestione mailing list degli enti che a vario titolo operano nell’ambito distrettuale - supporto, assistenza tecnica e promozione di interventi da realizzare in ambito distrettuale e ricerca di bandi e avvisi (regionali, nazionali, europei, FSE, FEI, FER, ecc..) DESTINATARI: Tutta la popolazione del Distretto Socio Sanitario D 28. LOCALIZZAZIONE: Territorio del Distretto D28

4. D EFINIZIONE DELLA STRUTTURA ORGANIZZATIVA E DELLE RISORSE La rete costituita per la presente azione progettuale sarà composta da: 17. Comuni del Distretto 18. ASP 5 Messina 19. Scuola 20. Ministero della Giustizia 21. Enti di Formazione 22. Cooperative Sociali 23. Associazioni 24. Parrocchie

Per le risorse strumentali, strutturali e le attrezzature vedere i seguenti piani finanziari.

5. F IGURE PROFESSIONALI Tipologia A carico delle In convenzione Totale amministrazioni pubbliche coinvolte (Enti Locali, ASP (EX AUSL), T.M., Scuole…) Assistente Sociale 1 1

6. P IANO FINANZIARIO Allegato 4

PIANO FINANZIARIO AZIONE - 1 ANNUALITA' N. Azione 3- Titolo Azione AZIONE DI SISTEMA Voci di spesa Quantità Tempo Costo Costo ore/mesi unitario Totale

RISORSE UMANE Assistente Sociale 1 572 ore/ 12 € 18,45 € 10.553,40 mesi

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Subtotale € 0,00 RISORSE STRUTTURALI

Subtotale € 0,00 RISORSE STRUMENTALI

Subtotale € 0,00 SPESE DI GESTIONE

Subtotale € 0,00 ALTRE VOCI

Subtotale € 0,00

TOTALE € 10.553,40

Ripartizione del costo totale dell’azione per fonte di finanziamento

N. Azione 3 - 1 Annualità

FNPS 3 € per Compartecipazione Cofinanziamento 3 Totale abitante utenti € 10.553,40 € 10.553,40

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PIANO FINANZIARIO AZIONE – 2 ANNUALITA' N. Azione 3- Titolo Azione AZIONE DI SISTEMA Voci di spesa Quantità Tempo Costo Costo ore/mesi unitario Totale

RISORSE UMANE Assistente Sociale 1 572 ore/ 12 € 18,45 € 10.553,40 mesi

Subtotale € 10.553,40 RISORSE STRUTTURALI

Subtotale € 0,00 RISORSE STRUMENTALI

Subtotale € 0,00 SPESE DI GESTIONE

Subtotale € 0,00 ALTRE VOCI

Subtotale € 0,00

TOTALE € 10.553,40

Ripartizione del costo totale dell’azione per fonte di finanziamento

N. Azione 3- 2 Annualità

FNPS 3 € per Compartecipazione Cofinanziamento 3 Totale abitante utenti € 10.553,40 € 10.553,40

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PIANO FINANZIARIO AZIONE – 3 ANNUALITA' N. Azione 3- Titolo Azione AZIONE DI SISTEMA Voci di spesa Quantità Tempo Costo Costo ore/mesi unitario Totale

RISORSE UMANE Assistente Sociale 1 572 ore/ 12 € 18,45 € 10.553,40 mesi

Subtotale € 10.553,40 RISORSE STRUTTURALI

Subtotale € 0,00 RISORSE STRUMENTALI

Subtotale € 0,00 SPESE DI GESTIONE

Subtotale € 0,00 ALTRE VOCI

Subtotale € 0,00

TOTALE € 10.553,40

Ripartizione del costo totale dell’azione per fonte di finanziamento

N. Azione 3 - 3 Annualità

FNPS 3 € per Compartecipazione Cofinanziamento 3 Totale abitante utenti € 10.553,40 € 10.553,40

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Allegato 5 PIANO FINANZIARIO AZIONE – Riepilogo della Triennalità N. Azione 3- Titolo Azione AZIONE DI SISTEMA Voci di spesa Quantità Tempo Costo Costo ore/mesi unitario Totale

RISORSE UMANE Assistente Sociale 1 1716 ore/ 36 € 18,45 € 31.660,20 mesi

Subtotale € 31.660,20 RISORSE STRUTTURALI

Subtotale € 0,00 RISORSE STRUMENTALI

Subtotale € 0,00 SPESE DI GESTIONE

Subtotale € 0,00 ALTRE VOCI

Subtotale € 0,00

TOTALE € 31.660,20

Ripartizione del costo triennale totale dell’azione per fonte di finanziamento N. Azione 3

FNPS 3 € per Compartecipazione Cofinanziamento 3 Totale abitante utenti

€ 31.660,20 € 31.660,20

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7. S PECIFICA RAGIONATA SULLE MODALITÀ DI GESTIONE

Diretta: bando/avviso ad evidenza pubblica per il reperimento della figura professionali

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FORMULARIO DELL’AZIONE

1. NUMERO AZIONE 2. TITOLO DELL’AZIONE

4 SOSTEGNO AL REDDITO

1.a – Classificazione dell’Azione programmata (D.M. Lavoro e Politiche Sociali – 26/06/2013 OBIETTIVI DI AREE DI INTERVENTO SPECIFICARE SERVIZIO A RESPONSABILITA' DISABILITA' POVERTA' ED LA CUI VA FAMILIARI E NON ESCLUSIONE MACRO TIPOLOGIA RICONDOTTA AUTOSUFF. SOCIALE LIVELLO D’INTERVENTO LA TIPOLOGIA D’INTERVENTO Misure di Interventi per inclusione facilitare sociale – Borse Lavoro l’inclusione sostegno al sociale e reddito l’autonomia

X Assegni civici Misure di sostegno al reddito

3. D ESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ Dall’indagine conoscitiva del distretto 28 e da quanto si evince dalla relazione sociale, si nota che nel territorio distrettuale è presente un numero cospicuo di individui che evidenziano, in qualche modo, condizioni o sintomi di disagio, anche se spesso non del tutto strutturati e radicati in comportamenti devianti o patologie da marginalità. La forte carenza sul territorio di opportunità occupazionali ha favorito, pertanto, la cronicizzazione di situazioni di svantaggio economico e sociale. Le attività proposte mirano a costruire un sistema di interventi che si concretizzi in azioni di sostegno e di supporto ai giovani, alle rispettive famiglie ma anche a soggetti che per particolari situazioni sono stati emarginati dai cicli produttivi e dal mercato del lavoro.

E’ per questo che particolare attenzione va posta in favore delle seguenti categorie di soggetti: • Giovani in cerca di prima occupazione • Adulti oltre i 45 anni • Famiglie monoreddito peraltro derivante da lavoro precario e/o saltuario • Categorie fragili che per vari motivi sono escluse dal circuito lavorativo e sociale • Disoccupati/inoccupati/soggetti in cassa integrazione

Pertanto, considerata l’ampia partecipazione ad analoghe iniziative poste in essere con i precedenti piani di zona del Distretto 28, la scelta emersa dai tavoli tematici ed ancor più sostenuta dal Comitato dei Sindaci del Distretto, è stata quella di riproporre su tutto il territorio attività di sostegno al reddito per le famiglie che si trovano in grave difficoltà economica, con gli

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strumenti delle borse lavoro e/o assegni civici.

OBIETTIVI • Promuovere l'esercizio dell'autonomia personale • Attivare borse lavoro per l’inserimento lavorativo. • Prevenire l’espulsione dal mondo del lavoro • Favorire l’inserimento occupazionale per le persone appartenenti alle fasce deboli della società • Contrastare l'azione dei fattori di rischio che alimentano il disagio e la devianza • Creare occasioni di formazione e inserimento prelavorativo • Favorire la promozione di sé e lo sviluppo complessivo dei giovani in situazioni di “rischio sociale” • Offrire una possibilità di formazione e di avviamento al lavoro • Promuovere l’empowerment personale dei beneficiari • Fornire un servizio di utilità sociale alla comunità di appartenenza

ATTIVITA'

Nell’arco dell’intero triennio è prevista l’erogazione di borse lavoro/assegni civici come di seguito specificata: Comune di Barcellona Pozzo di Gotto n. 126 Comune di Basicò n. 19 Comune di Castroreale n. 26 Comune di Falcone n. 27 Comune di Fondachelli Fantina n. 21 Comune di Furnari n. 30 Comune di Mazzarrà S.Andrea n. 22 Comune di Merì n. 25 Comune di Montalbano Elicona n. 25 Comune di Novara di Sicilia n. 22 Comune di Rodì Milici n. 24 Comune di Terme Vigliatore n. 42 Comune di Tripi n. 20

Per ogni annualità sarà pubblicato un bando distrettuale con i criteri di accesso per la partecipazione alle borse lavoro/assegni civici, uguali per tutti i 13 comuni del Distretto. Al tavolo tematico sulla disabilità, è emersa forte l’esigenza di porre particolare attenzione nei confronti dei minori disabili che hanno già assolto l’obbligo scolastico per dare ad essi la possibilità di essere inseriti in tirocini formativi in grado di sviluppare le loro potenzialità ed accrescere il loro livello di autonomia personale. Tale esigenza risulta particolarmente forte nel comune di Barcellona P.G., in quanto, a differenza degli altri comuni del Distretto, le reti familiari ed amicali non sono inclusive come quelle dei piccoli centri. Pertanto, si prevede una riserva di n. 4 borse lavoro per ciascun anno a favore di disabili minori, che beneficeranno della supervisione del locale Dipartimento di Neuropsichiatria infantile. Si prevede inoltre di riservare n. 2 borse lavoro per le richieste dell’UEPE e dell’USSM di Messina.

- Borse lavoro La borsa lavoro è uno strumento educativo/formativo per facilitare l’inserimento nel mercato del lavoro di soggetti appartenenti alle fasce deboli attraverso un’esperienza lavorativa: I soggetti selezionati verranno coordinati da un Orientatore/Psicologo. Saranno attivate azioni adatte ad incentivare le motivazioni al lavoro nel rispetto della legalità. I soggetti selezionati verranno inseriti in attività lavorative presso imprese e ditte di servizi, artigianato e/o commercio presenti nel territorio comunale

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Per i destinatari del progetto è prevista la stipula di polizza assicurativa a carico del progetto. ll processo di inserimento lavorativo e l'attività dei soggetti coinvolti saranno seguiti costantemente e monitorati con periodicità. Ai soggetti coinvolti sarà offerta una breve formazione teorica. I soggetti destinatari del progetto saranno impegnati nel corso di 4 mesi, per 20 ore settimanali ed un monte ore complessivo di 350 ore. Ai soggetti beneficiari verrà corrisposta una borsa lavoro mensile forfettaria pari a € 400,00. Si redigeranno schede individuali di osservazione e verifiche periodiche ed una scheda di valutazione finale.

- Assegni civici In alcuni comuni del distretto saranno svolte attività lavorative di utilità sociale per servizi o prestazioni presso e per conto del Comune di residenza (mercati settimanali, musei, biblioteche, pulizia verde pubblico, vigilanza del traffico, pulizia e sorveglianza impianti sportivi, etc.). I soggetti destinatari del progetto saranno impegnati nel corso di 4 mesi, per 20 ore settimanali ed un monte ore complessivo di 350 ore. Ai soggetti beneficiari verrà corrisposta una borsa lavoro mensile forfettaria pari a € 400,00. Per i destinatari del progetto è prevista la stipula di polizza assicurativa a carico del progetto. L'impegno lavorativo giornaliero sarà vario, poiché dipenderà dal funzionamento delle strutture comunali individuate per la realizzazione dell'attività, dagli orari delle strutture scolastiche e sportive, e dei servizi coinvolti e dalla tipologia di utenti coinvolti. I soggetti selezionati saranno coordinati da personale individuato all’interno dell’Ente comunale di appartenenza. Si redigeranno schede individuali di osservazione e verifiche periodiche ed una scheda di valutazione finale

4. D EFINIZIONE DELLA STRUTTURA ORGANIZZATIVA E DELLE RISORSE 1. Ufficio di gestione del piano di zona provvederà alla predisposizione dei bandi di selezione per la individuazione dei soggetti da avviare nelle attività di borse lavoro/assegni civici, attività di Controllo Monitoraggio e Valutazione, redazione delle schede individuali di osservazione e verifiche periodiche e delle schede di valutazione finale; 2. Uffici di attività sociali dei 13 comuni del Distretto, segnaleranno eventuali situazioni di disagio da attenzionare; verificheranno l’andamento in itinere della esecuzione degli interventi avviati. 3. Cooperative Sociali, Associazioni di volontariato, associazioni datoriali, imprese, ditte di servizi, etc. coinvolte a vario titolo nell’inserimento in borse lavoro; individuazione di un tutor aziendale. 4. Dipartimento di Neuropsichiatria infantile che redigerà un piano individualizzato per ciascun minore da avviare ai tirocini formativi; costante attività di monitoraggio; valutazione dei risultati ottenuti. 5. UEPE 6. USSM I comuni del Distretto provvederanno inoltre a fornire eventuali attrezzature che si renderanno necessarie ai soggetti individuati per la realizzazione delle attività lavorative (a titolo esemplificativo, sistemi di protezione individuali, abbigliamento, etc.)

5. F IGURE PROFESSIONALI Tipologia A carico delle In convenzione Totale amministrazioni pubbliche coinvolte (Enti Locali, ASP (EX AUSL), T.M., Scuole…) Orientatore/Psicologo 1 1

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6. P IANO FINANZIARIO Allegato 4

PIANO FINANZIARIO AZIONE - 1 ANNUALITA' N. Azione 4- Titolo Azione SOSTEGNO AL REDDITO Voci di spesa Quantità Tempo Costo Costo ore/mesi unitario Totale

RISORSE UMANE Orientatore/Psicologo 1 832/12 mesi € 22,00 € 18.304,00

Subtotale € 18.304,00 RISORSE STRUTTURALI

Subtotale RISORSE STRUMENTALI

Subtotale SPESE DI GESTIONE Assicurazioni € 2.875,50

Subtotale € 2.875,50 ALTRE VOCI Borse lavoro/Assegni civici 142 350 ore /4 € 1.600,00 € 227.200,00 mesi

Subtotale € 227.200,00

TOTALE €248.379,5

Ripartizione del costo totale dell’azione per fonte di finanziamento

N. Azione 4 -1 Annualità

FNPS 3 € per Compartecipazione Cofinanziamento 3 Totale abitante utenti

€ 248.379,5 € 248.379,5

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PIANO FINANZIARIO AZIONE – 2 ANNUALITA' N. Azione 4- Titolo Azione SOSTEGNO AL REDDITO Voci di spesa Quantità Tempo Costo Costo ore/mesi unitario Totale

RISORSE UMANE Orientatore/Psicologo 1 832 ore /12 € 22,00 € 18.304,00 mesi

Subtotale € 18.304,00 RISORSE STRUTTURALI

Subtotale RISORSE STRUMENTALI

Subtotale SPESE DI GESTIONE Assicurazioni € 2.875,50

Subtotale € 2.875,50 ALTRE VOCI Borse lavoro/Assegni civici 142 350 ore /4 € 1.600,00 € 227.200,00 mesi € 227.200,00 Subtotale

TOTALE €248.379,5

Ripartizione del costo totale dell’azione per fonte di finanziamento

N. Azione 4 -2 Annualità

FNPS 3 € per Compartecipazione Cofinanziamento 3 Totale abitante utenti

€248.379,5 €248.379,5 ASL

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PIANO FINANZIARIO AZIONE - 3 ANNUALITA' N. Azione 4- Titolo Azione SOSTEGNO AL REDDITO Voci di spesa Quantità Tempo Costo Costo ore/mesi unitario Totale

RISORSE UMANE Orientatore/Psicologo 1 832 ore /12 € 22,00 € 18.304,00 mesi

Subtotale € 18.304,00 RISORSE STRUTTURALI

Subtotale RISORSE STRUMENTALI

Subtotale SPESE DI GESTIONE Assicurazioni € 2.937,00

Subtotale € 2.937,00 ALTRE VOCI Borse lavoro/Assegni civici 145 350 ore /4 € 1.600,00 € 232.200,00 mesi

Subtotale € 232.200,00

TOTALE € 253.241, 00

Ripartizione del costo totale dell’azione per fonte di finanziamento

N. Azione 5 -3 Annualità

FNPS 3 € per Compartecipazione Cofinanziamento 3 Totale abitante utenti € 253.241, 00 € 253.241, 00

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Allegato 5

PIANO FINANZIARIO AZIONE – Riepilogo della Triennalità N. Azione 4- Titolo Azione SOSTEGNO AL REDDITO Voci di spesa Quantità Tempo Costo Costo ore/mesi unitario Totale

RISORSE UMANE Psicologo 1 2496 ore/ 36 € 22,00 € 54.912,00 mesi

Subtotale € 54.912,00 RISORSE STRUTTURALI

Subtotale RISORSE STRUMENTALI

Subtotale SPESE DI GESTIONE Assicurazioni € 8.688,00

Subtotale € 8.688,00 ALTRE VOCI Borse lavoro/Assegni civici 429 150.150 ore € 1.600,00 € 686.400,00 /36 mesi

Subtotale € 686.400,00

TOTALE € 750.000,00

Ripartizione del costo triennale totale dell’azione per fonte di finanziamento N. Azione 4

FNPS 3 € per Compartecipazione Cofinanziamento 3 Totale abitante utenti

€ 750.000,00 € 750.000,00

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7. S PECIFICA RAGIONATA SULLE MODALITÀ DI GESTIONE

Diretta: sarà assicurata la continuità del servizio che è stato positivamente riscontrato nel corso delle pregresse annualità dei precedenti Piani di Zona, anche mediante l’ utilizzazione del personale che ha gestito le medesime attività.

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FORMULARIO DELL’AZIONE

1. NUMERO AZIONE 2. TITOLO DELL’AZIONE

5 SPAZIO DI ASCOLTO, CONSULENZA ED ORIENTAMENTO

1.a – Classificazione dell’Azione programmata D.M. Lavoro e Politiche Sociali – 26/06/2013 OBIETTIVI DI AREE DI INTERVENTO SPECIFICARE SERVIZIO A RESPONSABILITA' DISABILITA' POVERTA' ED LA CUI VA FAMILIARI E NON ESCLUSIONE MACRO TIPOLOGIA RICONDOTTA AUTOSUFF. SOCIALE LIVELLO D’INTERVENTO LA TIPOLOGIA D’INTERVENTO Servizi per Interventi di l'accesso e la contrasto al Accesso

presa in disagio giovanile Presa in carico carico da Attività di parte della segretariato Pronto X X rete sociale intervento assistenziale sociale Orientamento ed informazione per i cittadini stranieri

Supporto alle famiglie in difficoltà attraverso consulenza psicologica e sociale

Centro di Ascolto tematico Lavoro di rete con le risorse territoriali e i servizi

Sensibilizzazione sui temi della violenza di genere

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3. D ESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ Lo spazio di ascolto, consulenza ed orientamento vuole essere un punto di riferimento per i cittadini, le finalità che si intendono perseguire sono quelle di formazione, di informazione ed orientamento sulle opportunità sociali, educative e di intrattenimento del territorio. L’obiettivo generale è quello di ottimizzare, rinnovare e diversificare le risposte ai cittadini che presentano esigenze, bisogni e interessi diversi, attraverso l’offerta di un servizio specialistico. Viene promossa la scelta autonoma circa le modalità di soddisfazione delle proprie necessità, oltre alla possibilità di accompagnare e sostenere la presa in carico delle fragilità e dei bisogni che divengono sempre più complessi. Le attività previste sono: - Interventi di contrasto al disagio giovanile - Attività di segretariato sociale - Orientamento ed informazione per i cittadini stranieri - Supporto alle famiglie in difficoltà attraverso consulenza psicologica e sociale - Lavoro di rete con le risorse territoriali e i servizi - Sensibilizzazione sui temi della violenza di genere Particolare attenzione sarà rivolta al supporto alla genitorialità mediante interventi e incontri per i genitori e gli adulti di riferimento su tematiche educative, sociali, e per la cura e il benessere psico- fisico dei figli nelle diverse età, e attivando nel contempo interventi di contrasto al disagio giovanile. Inoltre il servizio si pone come osservatorio sociale per realizzare specifici servizi di informazione sulle attività e sulla rete dei servizi attivati nel territorio in favore delle famiglie, attraverso un sistema di collaborazione attiva di tutti i soggetti: singoli, gruppi, associazioni, istituzioni. Lo spazio di ascolto e consulenza avrà sede presso il comune capofila e vede la presenza di uno psicologo e delle assistenti sociali del comune di Barcellona P.G, che si occuperanno di consulenza psicologica e presa in carico di casi sociali (vittime di violenza, disagio, mediazione familiare, affidi, capacità genitoriali, ecc); inoltre il servizio agirà in stretta collaborazione con l’azione 3 del presente Piano: AZIONE DI SISTEMA; in particolare l’assistente sociale del progetto AZIONE DI SISTEMA, in un’ottica collaborativa e di reale integrazione, farà da collante tra l’ambito territoriale distrettuale e le risorse e le opportunità presenti sul territorio del comune capofila. Il servizio vedrà la presenza, oltre che del personale previsto, anche di altre figure professionali che a titolo di volontariato si occuperanno di settori e temi specifici . Interventi antiviolenza con la collaborazione di legali volontari, e con le risorse sanitarie territoriali (consultorio familiare, UOC di ginecologia e ostetricia, DSM, ecc) che si occuperanno di realizzare attività di: - sensibilizzazione sui temi della violenza in particolare quella di genere - orientamento e sostegno alle donne vittime di violenza - consulenza legale per assistere la donna nella denuncia di abusi e maltrattamenti, per fornire informazioni sul diritto civile e penale, in particolare sul diritto di famiglia, separazioni, divorzi, affidamento minori; - consulenza psicologica per affrontare il disagio e superare i momenti critici e sostenere le risorse della persona - sensibilizzazione, informazione,formazione per contribuire a costituire una cultura della non violenza Interventi di contrasto al disagio giovanile e alle famiglie in difficoltà attraverso la promozione di una rete territoriale per il contrasto del disagio giovanile e la gestione delle famiglie in situazioni di difficoltà. In particolare si prevede una stretta collaborazione con quanti già operano con i giovani e le famiglie (oratori, parrocchie, centri giovanili, servizi sociali, associazioni, scuole, servizi ASP) al fine di rafforzarne l’azione con il supporto di figure professionali specializzate. Gli interventi vedranno le seguenti attività: - orientamento e consulenza educativa finalizzata al sostegno genitoriale - supporto qualificato alle famiglie che si trovano in difficoltà soprattutto nell’ambito della separazione, in particolare quando essa vede coinvolti dei minori e si caratterizza per una certa conflittualità - informazioni sui diritti e sulle opportunità esistenti per conciliare i tempi di lavoro con quelli familiari (es. congedi parentali: maternità, paternità, legge 104, ecc…)

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- spazi di ascolto per adolescenti e giovani - orientamento e informazione su scuola, lavoro, formazione, tempo libero - sensibilizzazione e promozione sui temi della legalità, stili di vita sani, antidiscriminazioni , ecc.. - counseling per favorire e sostenere le risorse della persona Interventi di orientamento ed informazione per i cittadini stranieri con la collaborazione di associazioni e comunità di cittadini stranieri che a titolo volontario già operano sul territorio a favore dei cittadini stranieri. In modo particolare ci si avvràà della disponibilità offerta dall’ANOF che metterà a disposizione la propria organizzazione sia a livello strutturale che logistico e di competenze professionali. Gli interventi prevedono attività di: - supporto e pianificazione delle attività di orientamento e informazione per i cittadini stranieri - assistenza nell’ accesso ai servizi e disbrigo pratiche per permesso di soggiorno, assistenza e pre-compilazione delle domande di rilascio e rinnuovo, ecc L’obiettivo è quello di evitare la frammentazione e/o sovrapposizione di interventi e supportarli nelle attività di disbrigo pratiche amministrative e burocratiche, informazioni sull’applicazione delle normative sul soggiorno, politiche dell’ingresso, ricongiungimento familiare, ecc, di quanti vivono questo genere di problema. DESTINATARI: Tutta la popolazione del Distretto Socio Sanitario D 28 LOCALIZZAZIONE: Comune di Barcellona P.G. con ricaduta distrettuale

4. D EFINIZIONE DELLA STRUTTURA ORGANIZZATIVA E DELLE RISORSE Si prevede la costituzione di una rete di intervento per la realizzazione degli interventi dell’azione composta da: 1. Comuni del Distretto 2. ASP Messina 3. Scuola 4. Ministero della Giustizia 5. Enti di Formazione 6. Cooperative Sociali 7. Associazioni 8. Parrocchie

Per le risorse strumentali, strutturali e le attrezzature vedere i seguenti piani finanziari.

5. F IGURE PROFESSIONALI Tipologia A carico delle In convenzione Totale amministrazioni pubbliche coinvolte (Enti Locali, ASP (EX AUSL), T.M., Scuole…) Assistente sociale 1 (cofinanziamento 1 comune Capofila) Psicologo 1 (cofinanziamento 1 comune Capofila)

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6. P IANO FINANZIARIO Allegato 4

PIANO FINANZIARIO AZIONE - 1 ANNUALITA' N. Azione 5 - Titolo Azione SPAZIO DI ASCOLTO, CONSULENZA ED ORIENTAMENTO Voci di spesa Quantità Tempo Costo Costo ore/mesi unitario Totale

RISORSE UMANE Assistente Sociale 1 208 ore/ 12 € 18,45 € 3.837,60 mesi Psicologo 1 208 ore/ 12 € 22,00 € 4.576,00 mesi Subtotale € 8.413,60 RISORSE STRUTTURALI

Subtotale RISORSE STRUMENTALI

Subtotale SPESE DI GESTIONE

Subtotale ALTRE VOCI

Subtotale

TOTALE € 8.413,60

Ripartizione del costo totale dell’azione per fonte di finanziamento N. Azione 5 – 1 Annualità

FNPS 3 € per Compartecipazione Cofinanziamento 3 Totale abitante utenti € 8.413,60 € 8.413,60

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PIANO FINANZIARIO AZIONE – 2 ANNUALITA' N. Azione 5- Titolo Azione SPAZIO DI ASCOLTO, CONSULENZA ED ORIENTAMENTO Voci di spesa Quantità Tempo Costo Costo ore/mesi unitario Totale

RISORSE UMANE Assistente Sociale 1 208 ore/ 12 € 18,45 € 3.837,60 mesi Psicologo 1 208 ore/ 12 € 22,00 € 4.576,00 mesi Subtotale € 8.413,60 RISORSE STRUTTURALI

Subtotale RISORSE STRUMENTALI

Subtotale SPESE DI GESTIONE

Subtotale ALTRE VOCI

Subtotale

TOTALE € 8.413,60

Ripartizione del costo totale dell’azione per fonte di finanziamento N. Azione 5 - 2 Annualità

FNPS 3 € per Compartecipazione Cofinanziamento 3 Totale abitante utenti € 8.413,60 € 8.413,60

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PIANO FINANZIARIO AZIONE - 3 ANNUALITA' N. Azione5 - Titolo Azione SPAZIO DI ASCOLTO, CONSULENZA ED ORIENTAMENTO Voci di spesa Quantità Tempo Costo Costo ore/mesi unitario Totale

RISORSE UMANE Assistente Sociale 1 208 ore/ 12 € 18,45 € 3.837,60 mesi Psicologo 1 208 ore/ 12 € 22,00 € 4.576,00 mesi Subtotale € 8.413,60 RISORSE STRUTTURALI

Subtotale RISORSE STRUMENTALI

Subtotale SPESE DI GESTIONE

Subtotale ALTRE VOCI

Subtotale

TOTALE € 8.413,60

Ripartizione del costo totale dell’azione per fonte di finanziamento

N. Azione 5 - 3 Annualità

FNPS 3 € per Compartecipazione Cofinanziamento 3 Totale abitante utenti € 8.413,60 € 8.413,60

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Allegato 5

PIANO FINANZIARIO AZIONE – Riepilogo della Triennalità N. Azione 5- Titolo Azione SPAZIO DI ASCOLTO, CONSULENZA ED ORIENTAMENTO Voci di spesa Quantità Tempo Costo Costo ore/mesi unitario Totale

RISORSE UMANE Assistente Sociale 1 624 ore/ 36 € 18,45 € 11.521,80 mesi Psicologo 1 624 ore/ 36 € 22,00 € 13.728,00 mesi Subtotale € 25.240,80 RISORSE STRUTTURALI

Subtotale RISORSE STRUMENTALI

Subtotale SPESE DI GESTIONE

Subtotale ALTRE VOCI

Subtotale

TOTALE € 25.240,80

Ripartizione del costo triennale totale dell’azione per fonte di finanziamento N. Azione 5

FNPS 3 € per Compartecipazione Cofinanziamento 3 Totale abitante utenti

€ 25.240,80 € 25.240,80

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7. S PECIFICA RAGIONATA SULLE MODALITÀ DI GESTIONE

Diretta

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FORMULARIO DELL’AZIONE

1. NUMERO AZIONE 2. TITOLO DELL’AZIONE

EVENTI DI SOCIALIZZAZIONE 6

1.a – Classificazione dell’Azione programmata (D.M. Lavoro e Politiche Sociali – 26/06/2013 OBIETTIVI DI AREE DI INTERVENTO SPECIFICARE SERVIZIO A RESPONSABILITA' DISABILITA' POVERTA' ED LA CUI VA FAMILIARI E NON ESCLUSIONE MACRO TIPOLOGIA RICONDOTTA AUTOSUFF. SOCIALE LIVELLO D’INTERVENTO LA TIPOLOGIA D’INTERVENTO Servizi Eventi di Eventi territoriali socializzazione territoriali comunitari Laboratori X

3. D ESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ L’area minori e famiglia è sicuramente un’area complessa e vasta, che chiama in campo varie realtà e categorie di utenti, con bisogni ed esigenze diverse. Se fino a qualche anno fa si registrava un numero consistente di famiglie in cui entrambi i genitori lavoravano, oggi parte di questi nuclei familiari sono diventati monoreddito o senza reddito a causa della crescente disoccupazione. A ciò consegue la necessità per il territorio di avere un maggior numero di servizi con funzione di accoglienza, salvaguardia e cura. Tale fenomenologia, anche se certamente in maniera più blanda rispetto a Barcellona Pozzo di Gotto, la si può osservare anche nei Comuni più piccoli del distretto. Diventa, pertanto, prioritario per un distretto socio-sanitario progettare interventi che a più livelli possano incidere sulle famiglie in generale, e sui giovani in particolare; interventi che, certamente, varieranno in base alle tipologie dei territori. Infatti, se per un grosso Comune come Barcellona P.G. i centri di aggregazione a vario titolo rappresentano un luogo protetto e privilegiato di incontro in cui i giovani possono fare un'esperienza di convivenza con coetanei ed adulti, in cui lo stare insieme agli altri offre un' opportunità di crescita attraverso lo scambio di idee, di esperienze, di emozioni, nei comuni più piccoli dove le reti sociali sono più fitte, si privilegeranno momenti di incontro-confronto, in ambiti anche ludico ricreativi, nonchè feste, gite culturali, etc.

Obiettivi 1.favorire la socializzazione dei giovani; 2. sensibilizzare e fornire ai giovani strumenti per il loro coinvolgimento alle attività progettuali 3. facilitare una costruttiva integrazione territoriale; 4.promuovere lo sviluppo di relazioni positive con il mondo degli adulti allo scopo di realizzare obiettivi condivisi 5. promuovere lo sviluppo delle capacità personali;

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6.favorire un uso creativo del tempo libero; 8 offrire momenti ludico – culturali e di conoscenza del territorio del distretto;

AZIONI

Centri di aggregazione . I centri di aggregazione rappresentano un luogo protetto e privilegiato di incontro in cui i giovani possono fare un'esperienza di convivenza con coetanei ed adulti, in cui lo stare insieme agli altri offre un'opportunità di crescita attraverso lo scambio di idee, di esperienze, di emozioni. Nei centri i ragazzi possono esercitare il proprio diritto al protagonismo, la propria capacità di organizzazione autonoma di spazi e tempi di vita, possono sviluppare la capacità di coltivare relazioni libere e cooperanti con i coetanei. Con questo servizio che sarà attuato nel comune capofila del Distretto, si intende offrire un contributo alle attività finalizzate ad offrire modelli positivi che quotidianamente vengono svolte dagli oratori e dalle parrocchie che garantiscono già spazi adibiti a centri di aggregazione. Tale azione si pone in stretta continuità con l’esperienza positiva effettuata dal Comune di Barcellona Pozzo di Gotto negli anni precedenti a seguito del protocollo di intesa stipulato tra il Comune e l’Arcidiocesi di Lipari-Messina per la progettazione e la realizzazione di interventi condivisi a favore delle giovani generazioni. Essa rappresenta, infatti, un importante strumento di prevenzione primaria nei confronti di una fascia di popolazione sempre più esposta ai pericoli della società contemporanea.

Organizzazione di attività ricreative e di socializzazione (gite, uscite, feste etc..). L’attività, che sarà realizzata nei rimanenti 12 Comuni del distretto, per i motivi già espressi in premessa, è quella di incentivare la partecipazione attiva della parte di popolazione maggiormente svantaggiata (adulti in stato di svantaggio sociale, anziani, emarginati e giovani) attraverso la realizzazione di un programma di eventi locali finalizzato a promuovere la creatività e la relazionalità delle persone. Se il rischio maggiore a cui gli adulti e gli anziani vanno incontro è proprio quello della solitudine, con una progressiva tendenza a rinchiudersi in casa e con una riduzione della motivazione al fare, per i giovani che vivono nei piccoli comuni è quello di sentirsi chiusi nel perimetro del loro paese, con evidenti difficoltà sul piano della socializzazione e dell’integrazione con gli ambiti circostanti. E' quindi importante e necessario che il Distretto offra, sempre di più, nuove opportunità che siano in grado di veicolare la partecipazione attiva dei cittadini. In particolare, saranno privilegiate tutte quelle attività ed iniziative che veicolino la socializzazione, che abbiano come obiettivo la crescita culturale del cittadino e che, in generale, favoriscano la partecipazione e i rapporti interpersonali.

4. D EFINIZIONE DELLA STRUTTURA ORGANIZZATIVA E DELLE RISORSE I soggetti della rete per la presente azione progettuale sarà composta da: 1. Comuni del Distretto 2. ASP 5 3. Scuola 4. Ministero della Giustizia 5. Enti di Formazione 6. Cooperative Sociali 7. Associazioni 8. Parrocchie

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Per le risorse strumentali, strutturali e le attrezzature vedere i seguenti piani finanziari.

5. F IGURE PROFESSIONALI Tipologia A carico delle In convenzione Totale amministrazioni pubblichecoinvolte (Enti Locali, ASP (EX AUSL), T.M., Scuole…)

6. P IANO FINANZIARIO Allegato 4

PIANO FINANZIARIO AZIONE - 1 ANNUALITA' N. Azione 6- Titolo Azione EVENTI DI SOCIALIZZAZIONE Voci di spesa Quantità Tempo Costo Costo ore/mesi unitario Totale

RISORSE UMANE

Subtotale € 0,00 RISORSE STRUTTURALI

Subtotale € 0,00 RISORSE STRUMENTALI

Subtotale € 0,00 SPESE DI GESTIONE

Subtotale € 0,00 ALTRE VOCI Supporto ai centri parrocchiali di € 17.219,24 aggregazione e oratori Attività ricreative-culturali- € 33.110,93 aggregative Subtotale € 50.330,17

TOTALE € 50.330,17

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Ripartizione del costo totale dell’azione per fonte di finanziamento

N. Azione 6- 1 Annualità

FNPS 3 € per Compartecipazione Cofinanziamento 3 Totale abitante utenti € 50.330,17 € 50.330,17

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PIANO FINANZIARIO AZIONE - 2 ANNUALITA' N. Azione 6- Titolo Azione EVENTI DI SOCIALIZZAZIONE Voci di spesa Quantità Tempo Costo Costo ore/mesi unitario Totale

RISORSE UMANE

Subtotale € 0,00 RISORSE STRUTTURALI

Subtotale € 0,00 RISORSE STRUMENTALI

Subtotale € 0,00 SPESE DI GESTIONE

Subtotale € 0,00 ALTRE VOCI Supporto ai centri parrocchiali di € 17.219,24 aggregazione e oratori Attività ricreative-culturali- € 33.110,93 aggregative Subtotale € 50.330,17

TOTALE € 50.330,17

Ripartizione del costo totale dell’azione per fonte di finanziamento

N. Azione 6- 2 Annualità

FNPS 3 € per Compartecipazione Cofinanziamento 3 Totale abitante utenti € 50.330,17 € 50.330,17

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PIANO FINANZIARIO AZIONE - 3 ANNUALITA' N. Azione 6- Titolo Azione EVENTI DI SOCIALIZZAZIONE Voci di spesa Quantità Tempo Costo Costo ore/mesi unitario Totale

RISORSE UMANE

Subtotale € 0,00 RISORSE STRUTTURALI

Subtotale € 0,00 RISORSE STRUMENTALI

Subtotale € 0,00 SPESE DI GESTIONE

Subtotale € 0,00 ALTRE VOCI Supporto ai centri parrocchiali di € 17.219,24 aggregazione e oratori Attività ricreative-culturali- € 33.110,93 aggregative Subtotale € 50.330,17

TOTALE € 50.330,17

Ripartizione del costo totale dell’azione per fonte di finanziamento N. Azione 6- 3Annualità

FNPS 3 € per Compartecipazione Cofinanziamento 3 Totale abitante utenti € 50.330,17 € 50.330,17

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Allegato 5

PIANO FINANZIARIO AZIONE – Riepilogo della Triennalità N. Azione 6- Titolo Azione EVENTI DI SOCIALIZZAZIONE Voci di spesa Quantità Tempo Costo Costo ore/mesi unitario Totale

RISORSE UMANE

Subtotale € 0,00 RISORSE STRUTTURALI

Subtotale € 0,00 RISORSE STRUMENTALI

Subtotale € 0,00 SPESE DI GESTIONE

Subtotale € 0,00 ALTRE VOCI Supporto ai centri parrocchiali di € 51.657,73 aggregazione e oratori Attività ricreative-culturali- € 99.332,78 aggregative Subtotale € 150.990,51

TOTALE € 150.990,50

Ripartizione del costo triennale totale dell’azione per fonte di finanziamento N. Azione 6

FNPS 3 € per Compartecipazione Cofinanziamento 3 Totale abitante utenti

€ 150.990,50 € 150.990,50

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7. S PECIFICA RAGIONATA SULLE MODALITÀ DI GESTIONE

Mista: saranno predisposti avvisi pubblici per la coprogettazione di interventi in favore dei residenti nel Distretto

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FORMULARIO DELL’AZIONE

1. NUMERO AZIONE 2. TITOLO DELL’AZIONE

7 VOUCHER PER TRASPORTO

1.a – Classificazione dell’Azione programmata (D.M. Lavoro e Politiche Sociali – 26/06/2013 OBIETTIVI DI AREE DI INTERVENTO SPECIFICARE SERVIZIO A RESPONSABILITA' DISABILITA' POVERTA' ED LA CUI VA FAMILIARI E NON ESCLUSIONE MACRO TIPOLOGIA RICONDOTTA AUTOSUFF. SOCIALE LIVELLO D’INTERVENTO LA TIPOLOGIA D’INTERVENTO Servizi per Contributo per Pronto l'accesso e la trasporto da e intervento per centri di sociale presa in riabilitazione X carico da parte della Trasporto sociale rete tramite voucher assistenziale Intervento per facilitare la mobilità e l’accesso ai servizi

3. D ESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ La realizzazione del servizio di voucher per trasporto è indirizzato a cittadini per agevolare l’accesso ai centri di cura e riabilitazione anche in ambito extradistrettuale. Tale strumento è finalizzato a sostenere il mantenimento a domicilio di soggetti fragili individuati dalla legge 328/2000. Possono beneficiare del servizio di trasporto sociale i cittadini residenti in uno dei Comuni facenti parte del Distretto D 28 che ne facciano richiesta e che abbiano la necessità di accedere ai servizi offerti dai centri di riabilitazione e di cura. Mediante un contributo alle spese affrontate per il trasporto si vogliono raggiungere i seguenti obiettivi: - favorire l’accesso ai servizi riabilitativi e di cura - migliorare l’autonomia e la mobilità sociale - soddisfare le esigenze di carattere sanitario e riabilitativo Il voucher trasporto è proposto e utilizzabile nell’ambito di un progetto assistenziale attivo per l’integrazione e/o la reintegrazione sociale dei soggetti beneficiari. Per ottenere il servizio di voucher di trasporto distrettuale l’interessato, dovrà presentare presso il proprio comune di residenza la richiesta su apposito modulo redatto dall’Ufficio Piano. In allegato alla richiesta deve presentare il Piano di assistenza contente il numero di sedute e la relativa tipologia. Gli uffici comunali competenti provvederanno a gestire le procedure necessarie alla realizzazione

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del singolo piano. Si prevede un’utenza potenziale di 152 persone per ciascuna annualità nell’intero territorio del distretto. I voucher, dell’importo unitario di € 130,00, saranno suddivisi annualmente come di seguito specificato. La corresponsione di tale somma sarà erogata a fronte di attestazione di effettuazione delle terapie con le rispettive date.

Voucher di trasporto per annualità

Comune di Barcellona Pozzo di Gotto n. 52 Comune di Basicò n. 6 Comune di Castroreale n. 9 Comune di Falcone n. 9 Comune di Fondachelli Fantina n. 7 Comune di Furnari n. 10 Comune di Mazzarrà S.Andrea n. 7 Comune di Merì n. 8 Comune di Montalbano Elicona n. 8 Comune di Novara di Sicilia n. 7 Comune di Rodì Milici n. 8 Comune di Terme Vigliatore n. 14 Comune di Tripi n. 7

4. D EFINIZIONE DELLA STRUTTURA ORGANIZZATIVA E DELLE RISORSE I soggetti della rete per la presente azione progettuale sarà composta da: 1. Comuni del Distretto 2. ASP 5 3. Scuola 4. Ministero della Giustizia 5. Enti di Formazione 6. Cooperative Sociali 7. Associazioni 8. Parrocchie

Per le risorse strumentali, strutturali e le attrezzature vedere i seguenti piani finanziari.

5. F IGURE PROFESSIONALI Tipologia A carico delle In convenzione Totale amministrazioni pubbliche coinvolte (Enti Locali, ASP (EX AUSL), T.M., Scuole…)

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6. P IANO FINANZIARIO Allegato 4

PIANO FINANZIARIO AZIONE - 1 ANNUALITA' N. Azione 7 - Titolo Azione VOUCHER DI TRASPORTO Voci di spesa Quantità Tempo Costo Costo ore/mesi unitario Totale

RISORSE UMANE

Subtotale RISORSE STRUTTURALI

Subtotale RISORSE STRUMENTALI

Subtotale SPESE DI GESTIONE

Subtotale ALTRE VOCI Erogazione voucher 152 24 sedute di € 130,00 € 19.760,00 terapia ( 2 cicli)

Subtotale

TOTALE

Ripartizione del costo totale dell’azione per fonte di finanziamento N. Azione 7- 1 Annualità

FNPS 3 € per Compartecipazione Cofinanziamento 3 Totale abitante utenti € 19.760,00 € 19.760,00

100

PIANO FINANZIARIO AZIONE – 2 ANNUALITA' N. Azione 7 - Titolo Azione VOUCHER DI TRASPORTO Voci di spesa Quantità Tempo Costo Costo ore/mesi unitario Totale

RISORSE UMANE

Subtotale € 0, 00 RISORSE STRUTTURALI

Subtotale € 0, 00 RISORSE STRUMENTALI

Subtotale € 0, 00 SPESE DI GESTIONE

Subtotale € 0, 00 ALTRE VOCI Erogazione voucher 152 24 sedute di € 130,00 € 19.760,00 terapia ( 2 cicli)

Subtotale € 19.760,00

TOTALE € 19.760,00

Ripartizione del costo totale dell’azione per fonte di finanziamento N. Azione 7 – 2 Annualità

FNPS 3 € per Compartecipazione Cofinanziamento 3 Totale abitante utenti € 19.760,00 € 19.760,00

101

PIANO FINANZIARIO AZIONE - 3 ANNUALITA' N. Azione 7 - Titolo Azione VOUCHER DI TRASPORTO Voci di spesa Quantità Tempo Costo Costo ore/mesi unitario Totale

RISORSE UMANE

Subtotale € 0, 00 RISORSE STRUTTURALI

Subtotale € 0, 00 RISORSE STRUMENTALI

Subtotale € 0, 00 SPESE DI GESTIONE

Subtotale € 0, 00 ALTRE VOCI Erogazione voucher 152 24 sedute di € 130,00 € 19.760,00 terapia ( 2 cicli)

Subtotale € 19.760,00

TOTALE € 19.760,00

Ripartizione del costo totale dell’azione per fonte di finanziamento N. Azione 7 - 3Annualità

FNPS 3 € per Compartecipazione Cofinanziamento 3 Totale abitante utenti € 19.760,00 € 19.760,00

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Allegato 5

PIANO FINANZIARIO AZIONE – Riepilogo della Triennalità N. Azione 7 - Titolo Azione VOUCHER DI TRASPORTO Voci di spesa Quantità Tempo Costo Costo ore/mesi unitario Totale

RISORSE UMANE

Subtotale € 0, 00 RISORSE STRUTTURALI

Subtotale € 0, 00 RISORSE STRUMENTALI

Subtotale € 0, 00 SPESE DI GESTIONE

Subtotale € 0,00 ALTRE VOCI Erogazione voucher 456 24 sedute di € 130,00 € 59.280,00 terapia ( 2 cicli)

Subtotale € 59.280,00

TOTALE € 59.280,00

Ripartizione del costo triennale totale dell’azione per fonte di finanziamento N. Azione 7

FNPS 3 € per Compartecipazione Cofinanziamento 3 Totale abitante utenti

€ 59.280,00 € 59.280,00

7. S PECIFICA RAGIONATA SULLE MODALITÀ DI GESTIONE Diretta

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Allegato n. 7 REGIONE SICILIANA

BILANCIO DEL DISTRETTO SOCIO-SANITARIO N. 28 ANNI 2013 - 2014 – 2015 ENTRATA USCITA Aree tematiche per singolo Comune e Legge di riferimento Importi ASP (ex AUSL) Importi L.R. 2/2002 € 3.629.665,64 ANZIANI L. 431/1998 € 301.183,89 Barcellona Pozzo di Gotto € 1.155.898,80 L. 328/00 € 92.827,31 Basicò € 110.063,94 L. 189/2002 € 1.884.780,96 Castroreale € 161.147,96 L.R. 8/2000 € 36.860,50 Falcone € 64.754,27 L.R. 22/1986 € 21.939,11 Fondachelli Fantina € 0,00 L.R. 6/2009 € 15.000,00 Furnari € 89.531,37 Risorse dei bilanci comunali € 3.632.446,26 Mazzarrà S. Andrea € 75.407,39 Fondo Sanitario (ASP) € 8.007.000,00 Merì € 0,00 Altre risorse pubbliche € 1.762,67 Montalbano Elicona € 12.688,00 Altre risorse private € 40.404,23 Novara di Sicilia € 61.186,26 Rodì Milici € 84.182,00 Terme Vigliatore € 288.835,02 Tripi € 0,00 A.S.P. € 1.736.000,00 DISABILI Barcellona Pozzo di Gotto € 896.445,99 Basicò € 0,00 Castroreale € 27.793,21 Falcone € 12.000,00 Fondachelli Fantina € 0,00 Furnari € 52.500,00 Mazzarrà S. Andrea € 128.398,44 Merì € 5.500,00 Montalbano Elicona € 1.548,25 Novara di Sicilia € 25.195,18 Rodì Milici € 89.600,00 Terme Vigliatore € 15.215,58 Tripi € 61.193,96 A.S.P. € 4.998.000,00 DIPENDENZE Barcellona Pozzo di Gotto € 0,00 Basicò € 0,00 Castroreale € 0,00 Falcone € 0,00 Fondachelli Fantina € 0,00 Furnari € 0,00 Mazzarrà S. Andrea € 0,00 Merì € 0,00 Montalbano Elicona € 0,00 Novara di Sicilia € 0,00 Rodì Milici € 0,00 Terme Vigliatore € 0,00 Tripi € 0,00 A.S.P. € 155.000,00 FAMIGLIA Barcellona Pozzo di Gotto € 318.609,87 Basicò € 0,00 Castroreale € 0,00 Falcone € 32.014,98 Fondachelli Fantina € 475.383,00 Furnari € 0,00 Mazzarrà S. Andrea € 0,00 Merì € 15.208,56 Montalbano Elicona € 2.650,00 Novara di Sicilia € 0,00 Rodì Milici € 0,00 Terme Vigliatore € 5.270,00 Tripi € 10.231,66 A.S.P. € 57.000,00 IMMIGRATI Barcellona Pozzo di Gotto € 0,00 Basicò € 0,00 Castroreale € 0,00 Falcone € 0,00 Fondachelli Fantina € 9.000,00 Furnari € 0,00 Mazzarrà S. Andrea € 0,00 Merì € 0,00 Montalbano Elicona € 0,00 Novara di Sicilia € 1.007,50 Rodì Milici € 0,00 Terme Vigliatore € 0,00 Tripi € 0,00 A.S.P. € 0,00 INCLUSIONE SOCIALE SOGGETTI FASCE DEBOLI Barcellona Pozzo di Gotto € 0,00 Basicò € 0,00 Castroreale € 45.130,00 Falcone € 0,00 Fondachelli Fantina € 0,00 Furnari € 0,00 Mazzarrà S. Andrea € 0,00 Merì € 0,00 Montalbano Elicona € 8.800,00 Novara di Sicilia € 0,00 Rodì Milici € 71.650,00 Terme Vigliatore € 0,00 Tripi € 0,00 A.S.P. € 0,00 MINORI Barcellona Pozzo di Gotto € 472.163,31 Basicò € 8.715,24 Castroreale € 0,00 Falcone € 3.300,00 Fondachelli Fantina € 0,00 Furnari € 55.027,26 Mazzarrà S. Andrea € 0,00 Merì € 36.860,50 Montalbano Elicona € 5.247,00 Novara di Sicilia € 0,00 Rodì Milici € 0,00 Terme Vigliatore € 215.770,16 Tripi € 0,00 A.S.P. € 120.000,00 POVERTA' Barcellona Pozzo di Gotto € 65.489,70 Basicò € 5.222,04 Castroreale € 20.500,00 Falcone € 26.000,00 Fondachelli Fantina € 64.218,00 Furnari € 13.227,90 Mazzarrà S. Andrea € 52.400,00 Merì € 0,00 Montalbano Elicona € 0,00 Novara di Sicilia € 2.015,00 Rodì Milici € 13.900,00 Terme Vigliatore € 6.200,00 Tripi € 0,00 A.S.P. € 0,00 SALUTE MENTALE Barcellona Pozzo di Gotto € 893.941,56 Basicò € 0,00 Castroreale € 0,00 Falcone € 0,00 Fondachelli Fantina € 536.712,09 Furnari € 32.288,01 Mazzarrà S. Andrea € 100.360,59 Merì € 0,00 Montalbano Elicona € 0,00 Novara di Sicilia € 0,00 Rodì Milici € 5.046,80 Terme Vigliatore € 2.803,62 Tripi € 0,00 A.S.P. € 941.000,00 ALTRE AREE D'INTERVENTO Barcellona Pozzo di Gotto € 1.151.845,32 Basicò € 0,00 Castroreale € 708.432,08 Falcone € 58.250,00 Fondachelli Fantina € 0,00 Furnari € 0,00 Mazzarrà S. Andrea € 18.333,00 Merì € 0,00 Montalbano Elicona € 8.000,00 Novara di Sicilia € 6.792,77 Rodì Milici € 410.440,06 Terme Vigliatore € 243.327,37 Tripi € 0,00 A.S.P. € 0,00

TOTALE € 17.663.870,57 TOTALE € 17.663.870,57 Risorse del Distretto per provenienza Importi Interventi per aree tematiche Importi AREA DISABILI Fondo Nazionale Politiche Sociali € 1.446.725,30 AZIONE 1 - Centri Territoriali Socio € 325.472,28 Educativi Riabilitativi AREA ANZIANI Cofinanziamento (Comune Capofila) € 25.240,80 AZIONE 2 - Centri Territoriali Socio € 173.835,60 Educativi Riabilitativi

Bonus socio sanitario ALTRE AREE D'INTERVENTO € 31.660,20 AZIONE 3 - Azione di Sistema AREA INCLUSIONE SOCIALE SOGGETTI Fondi regionali FASCE DEBOLI € 750.000,00 AZIONE 4 - Sostegno al Reddito ALTRE AREE D'INTERVENTO Fondi nazionali AZIONE 5 - Spazio di Ascolto, € 25.240,80 Consulenza ed Orientamento

Fondi europei ALTRE AREE D'INTERVENTO € 150.990,50 AZIONE 6 - Eventi di Socializzazione AREA DISABILI Altre risorse (Provincia, etc.) ASP € 44.513,28 € 59.280,00 AZIONE 7 - Voucher di Trasporto

TOTALE € 1.516.479,38 TOTALE € 1.516.479,38