Giornale-Iuav-62.Pdf

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Giornale-Iuav-62.Pdf Iuav : 62 NELL’ORIZZONTE DI VENEZIA NUOVI SPAZI PER ABITARE LA LAGUNA Le case minori veneziane sono grandi go dell’industria pesante e della città luogo che fu; Sant’Erasmo rarefatto natura stessa della città. barche multicolorate e naviganti in- giardino; ancor prima è stata l’ambi- borgo agricolo; un tratto di Sant’Ele- Ciò che accomuna questi luoghi al di torno a questi edifici marmorei emersi zione dogale che ha irradiato in ogni na compresa tra l’area cantieristica in là del trovarsi tutti all’interno della la- dalle acque. parte del mediterraneo e verso oriente dismissione dell’Actv, la darsena e i re- guna nord, di un ambiente per molti (Luigi Moretti, Colore di Venezia, in l’influenza della città costruita sull’ac- cinti dello stadio e del collegio navale versi eccezionale, è una certa loro con- Spazio, a. I., n. 3 ottobre 1950) qua. Evocare continuamente l’inacessi- “Morosini”; l’architettura liberty dell’ex dizione di abbandono – che si affron- bilità e al contempo contenere i per- ospizio marino al Lido – vero e proprio tino le piccole isole sparse o l’estrema corsi che collegano tra loro le isole che ensemble urbano su spiaggia – sono punta nord della città, o il suo affaccio A Venezia stare dentro la città non la punteggiano sono aspetti precipui alcuni dei luoghi di quest’orizzonte ve- più diretto e turisticamente sfruttato vuole solo dire percorrerne le sue dell’ ambiguo carattere della laguna neziano, che i progetti degli studenti sul mare – si tratta di porzioni di suolo fondamenta, orientarsi negli intricati come territorio artificiale sospeso tra hanno tentato di ricomporre in una se- ed insiemi di edifici che la città non percorsi e ritrovare nei suoi campi e natura e città. quenza spaziale che ridesse senso alla usa più, ne per abitarli, ne per esporli, campielli, dopo le lunghe ombre ta- Ma anche quando ogni aspetto, per prevalente condizione di rovine dei ne per trarne ricchezza. Pezzi superstiti gliate da lame di azzurro delle calli, la cosi dire tecnico, del suo funzionamen- manufatti con i quali s’identifica molto di mondi spariti, talvolta interessanti differente luminosità dei colori che ca- to vitale si chiarisce, restano i luoghi spesso la morfologia stessa delle iso- reperti rispetto ai quali si è in dubbio librano la natura e la consistenza delle comuni legati alla percezione del suo le anche in quei casi in cui sono stati se abbia più senso guardarli con la vi- sue architetture. paesaggio e dei sui ciclici ritmi afasi- sottoposti a restauri – a meno di San sionarietà dell’occhio archeologico o ci, resta la surreale dimensione rural Francesco nel deserto, Sant’Erasmo, il come se si trattasse di relitti e scarti di Per capire quanto radicale, eversiva e – marina a rendere sfuggente ogni Lido e il resto di Sant’Elena, isole che cui l’architettura attualmente pratica- giornale edito a conclusione del concreta sia la “magia” di questa città possibilità di identificarla con un pro- hanno avuto piuttosto il ruolo di in- ta debba cinicamente sbarazzarsi, essi Laboratorio integrato è necessario entrare nel suo orizzonte, getto di città. Eppure proprio in questa cardinare i nuovi progetti per le altre hanno se non altro il merito di inserire I anno II semestre perché è li, come tutte le storie e i do- labilità dell’ecosistema lagunare, in isole agli aspetti concreti dell’abitare la vicenda di Venezia nel più ampio di- clasarch città, cattedra B cumenti raccontano, che inizia ciò che questo suo continuo oscillare fisico e in laguna. battito sul destino della città europea, oggi si è fissato nelle sue pietre. Così di senso è possibile rintracciare i geni sulla inesorabile contrazione di molte docenti Riccardo Cianchetti, Edoardo Danzi, come è nella fragile tenuta di questo di una diversa urbanità, di un diverso La tentazione di affidarsi ad un pro- delle medie e piccole città a favore di Fernanda De Maio, Giusa Marcialis, orizzonte fatto d’acqua che Venezia modo di abitare e di essere della ar- getto paesaggistico, di soli movimen- poche grandi megalopoli e sulla capa- Alessandra Quendolo scommette per il suo futuro, cosa in chitettura, che pur legandosi profon- ti di suoli ed acque è serpeggiata cità delle prime di ri-generarsi a parti- tutta evidenza dimostrata dai progetti damente a tutto ciò che nella Venezia prepotente all’interno del corso ed in re dall’individuazione di un particolare con per il Mose al di là di ogni polemica. di pietra serve a costruire il tessuto, fondo appariva la via più adeguata in tipo di rapporto con alcuni dei temi Luciano Claut, Antonella Indrigo, Emanuel Lancerini, Daniele Levi, Connotata da una liquida densità fat- appare – anche laddove è fornito solo un simile contesto. Forzare i limiti di più incalzanti posti dalle accelerazio- Francesco Trovo, Paola Virgioli, ta di lievi moti ondosi e dal fluire del- degli apparati di una architettura mi- questa interpretazione dell’architettu- ni e dalle apparenti omologazioni cui Francesca Zannovello le maree, da luoghi tra terra e acqua nore – monumentalizzato dal suo iso- ra, per approdare a progetti di edifici tende la nostra epoca. Se, al di là delle espressioni di una geografia mobile, lamento insulare. composti di parti e volumi differenti scelte formali, un merito può essere anni accademici da frammenti di terra guadagnata oppure strutturati sulla prevalenza di ascritto ai progetti degli studenti che 2005/06 2006/07 all’acqua come le sue isole, piccole Ragionare sulla natura complessa un segno/percorso parzialmente o in- presentiamo, questo riguarda proprio 2007/08 anche quando sono le più grandi e an- di questa pianura d’acqua, solo ap- teramente abitato, i quali al di là del- la capacità di svelare la latente qualità ticipazioni molto spesso più che ema- parentemente priva di differenze è la scala dell’intervento, mostrassero rigenerativa di questi luoghi, aspet- coordinatore scientifico nazioni della Serenissima, la laguna è stato l’obiettivo che in un triennio di come particolare prerogativa quella di to non secondario affinché le pree- Fernanda De Maio un luogo difficile da immaginare se si laboratorio integrato la docenza ha addensare nella propria articolazione sistenze coinvolte, ora come sfondo eludono gli specifici meccanismi idro- messo in campo occupandosi di una il significato urbano riferito alla ricerca ora come parti essenziali delle nuove a cura di Antonella Indrigo geologici che la regolano e la ricostru- specifica parte della Laguna venezia- di relazioni differenti con il contesto è composizioni, possano continuare a iscono continuamente. Irreggimentata na, quella settentrionale. La grande stata la questione al centro delle di- intessere quella trama di nessi tra un fotografia aerea di Alessandra Chemollo nello statuto di parco essa appare corte/piazza del Lazzaretto occupata scussioni e delle sperimentazioni del passato ormai tramontato e un futuro come luogo estremo e liminare che al centro dai depositi delle merci de- corso in questo triennio. Se i progetti ancora là da venire che ancora rende Università Iuav di Venezia circonda e racchiude la città – come stinate alla quarantena e recintata da per il primo dei tre laboratori integrati, necessario, nello scenario globale, il Santa Croce 191 Tolentini 30135 Venezia fosse altro da questa – e di cui ha rap- un muro che l’iconografia tramanda presentati nelle pagine che seguono, pensiero sulla complessa e intricata 041.257.1111 tel presentato al contempo il baluardo come fatto di case; il rudere scoperto mostrano una più ambigua oscillazio- vicenda delle nostre città. www.iuav.it difensivo e il principale elemento di della chiesa di Madonna del Monte ne tra paesaggio e città, durante i due La comprensione di questo e di molto ©Iuav 2008 separazione dalla terraferma. Abitare coincidente con la dimensione stessa anni successivi le scelte dei temi e dei altro gli studenti e la componente più dentro la laguna eppure continuamen- dell’isolotto su cui sorge; l’ex convento luoghi della laguna settentrionale da giovane, solo anagraficamente, della Iuav giornale dell’università iscritto al 1391 del registro di stampa te esplorare ciò che ne sta al di fuori è di San Giacomo in Paludo, trasformato indagare hanno, in modo più deciso docenza devono alla curiositas e alla tribunale di Venezia l’attività che ha reso i veneziani famosi in ridotto militare e oggi tristemente affrontato il progetto d’architettura, generosa determinazione con cui Giu- a cura del servizio comunicazione nel mondo oltre che ricchi. Espande- restaurato; il piccolo convento di San come questione strettamente urbana sa Marcialis ha condotto il percorso [email protected] re i limiti di Venezia oltre la laguna è Francesco nel deserto, oasi felice di un benché a Venezia, in ogni sua parte didattico lungo gli scivolosi itinerari l’afflato che anima coloro che abitano medioevo che resiste alle sollecitazioni non sia possibile fare a meno di con- della laguna nord. stampa Grafiche Veneziane Mestre, è stato l’obiettivo di coloro che del presente; la selvatica Certosa di cui frontarsi con gli elementi del suo pae- Venezia hanno inventato Marghera come luo- non resta se non nel nome traccia del saggio tanto essi sono connaturati alla Fernanda De Maio Iuav : 62 2 Storia, progetto e restauro molteplici tracce culturali e naturali Diario di bordo di progetto. La tecnologia non è certo materiali utilizzabili, questo bagaglio nell’esperienza del laboratorio impresse sui manufatti all’interno del- la disciplina centrale del laboratorio, di esperienze maturato dallo studente integrato le vaste aree di progetto non hanno Mi interrogo su quale ruolo deve avere ma va detto che si è scelto di lavora- risulta più spesso un repertorio di so- infatti potuto formalizzarsi attraverso la disciplina “tecnologia dell’architet- re collegialmente a pari livello. Nelle luzioni di cui fa acritico uso nei primi Storia, progetto e restauro nell’espe- le classiche analisi dei materiali, del- tura” in un laboratorio di progettazio- esperienze svolte, sin dagli incontri pre- e lunghi approcci.
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