StoriaGiornale di costituzionale n. 20 / II semestre 2010

Idee e principi costituzionali dell’Illuminismo scozzese Ideas and Constitutional Principles of the Scottish Enlightenment

eum > edizioni università di macerata Giornale di Storia costituzionale / Journal of Constitutional History Direttore responsabile n. 20 / II semestre 2010 Issue n° 20 / 2st semester 2010 Angelo Ventrone Idee e principi costituzionali dell’Illuminismo scozzese/ Registrazione al Tribunale di Macerata n. 463 dell’11.07.2001 Ideas and Constitutional Principles of the Scottish Enlightenment Editore / Publisher Chief Editors Edizioni Università di Macerata Luigi Lacchè, Roberto Martucci, Luca Scuccimarra Via Carducci, 63/a – 62100 Macerata T (39) 0733 2586081 – F (39) 0733 2586086 International Board [email protected] Bruce Ackerman (University of Yale), Vida Azimi (CNRS-Cersa, Paris http://eum.unimc.it II), Bronislaw Backo (Université de Genève), Olivier Beaud (Université Paris II, Panthéon-Assas), Giovanni Busino (Université de Lausanne), Distribuited by PDE Bartolomé Clavero (Universidad de Sevilla), Francis Delperée ISBN 978-88-6056-287-6 (University of Leuven), Alfred Dufour (Université de Genève), Dieter ISSN 1593-0793 Grimm (Wissenschaftskolleg zu Berlin), António Manuel Hespanha (Universidade Nova de Lisboa), Martti Koskenniemi (University of Tipografia / Printer Helsinki), Lucien Jaume (CNRS-Cevipof, Paris), Peter L. Lindseth Tipografia San Giuseppe, Macerata (University of Connecticut), Martin Loughlin (London School of Economics & Political Science), Heinz Mohnhaupt (Max-Planck La rivista è pubblicata con un finanziamento dell’Università degli Studi Institut für Europäische Rechtsgeschichte, Frankfurt am Main), di Macerata, del Dipartimento di diritto pubblico e teoria del governo Peter S. Onuf (University of Virginia), Michel Pertué (Université dell’Università di Macerata e del Ministero dei Beni Culturali. d’Orléans), Jack Rakove (University of Stanford), Dian Schefold otseuQ oremun è otats otaiznanfi noc i idnof alled acrecir NIRP (Universität zu Bremen), Michael Stolleis (Max-Planck-Institut für (20o7) “Perpetue appendici e codicilli alle leggi italiane”. Le circolari Europäische Rechtsgeschichte, Frankfurt am Main), Michel Troper ministeriali, il potere regolamentare e la politica del diritto in Italia tra Otto (Université de Paris Ouest-Nanterre-La Défense), Joaquin Varela e Novecento. Suanzes Carpegna (Universidad de Oviedo). This Journal is published thanks to the financial help of the University of Macerata, of the Department of public law and theory of government Board of Editors of the University of Macerata and of the Italian Ministry of Culture. Ronald Car, Ninfa Contigiani, Paola Persano, Monica Stronati This issue was funded by the PRIN (2007) “Perpetue appendici e codicilli alle leggi italiane”. Le circolari ministeriali, il potere regolamentare e la Editors’ Assistants politica del diritto in Italia tra Otto e Novecento. Pierluigi Bertini, Antonella Bettoni

Address In copertina: Calton Hill, Edimburgo: vista dalla collina Giornale di Storia costituzionale, Laboratorio di storia costituzionale “A. Barnave”, Università di Macerata Finito di stampare nel mese di luglio 2011 piazza Strambi, 1 – 62100 Macerata, Printed in the month of July 2011 [email protected] www.storiacostituzionale.it Prezzo di un fascicolo / Single issue price euro 30; I testi inviati alla redazione sono sottoposti a referaggio anonimo Arretrati / Back issues da parte di due esperti selezionati dalla Direzione sulla base delle euro 30; proprie competenze e interessi di ricerca. Responsabili del processo di valutazione sono i Direttori della rivista. Abbonamento annuo (due fascicoli) / Annual Subscription rates (two The papers submitted for publication are passed on two anonymous issues) referees (double-blind paper review), which are chosen by the Italy, euro 43; European Union, euro 56; U.S.A. and other countries, Chief Editors on the base of their expertise. The Chief Editors are euro 82 responsible for the peer review process. Gli abbonamenti possono essere sottoscritti tramite: I libri per recensione, possibilmente in duplice copia, vanno inviati bonifico bancario a Banca Marche, IBAN IT75 J060 5513 4010 0000 alla Segreteria di redazione. La redazione si rammarica di non potersi 0018 563 BIC BAMAIT3AXXX impegnare a restituire i dattiloscritti inviati. Books for review should be submitted, if possible in two copies, to Please remit amount due in Euro drawn on Banca delle Marche, IBAN the Editors’ Assistants. The Editors regret the fact that they cannot IT75 J060 5513 4010 0000 0018 563 BIC BAMAIT3AXXX payable to commit themselves to sending back received books and papers to the Edizioni Università di Macerata authors. For further information, please contact: Il Giornale di Storia Costituzionale è indicizzato nelle seguenti banche [email protected] dati / The Journal of Constitutional History is indexed in the following T (+39) 0733-258 6080 (Mon.-Fri.: 10am-1pm) databases: F (+39) 0733-258 6086 ACNP – Catalogo Italiano dei Periodici; AIDA – Articoli Italiani di Periodici Accademici; BSN – Bibliografia Storica Nazionale; EBSCO Gli abbonamenti non disdetti entro il 31 dicembre si intendono – Historical Abstracts. rinnovati per l’anno successivo. Subscriptions which are not cancelled by the 31st of December are considered renewed for the next year. Sommario / Contents

giornale di storia costituzionale n. 20 / II semestre 2010 journal of constitutional history n. 20 / II semester 2010

Idee e principi costituzionali dell’Il- enment / Creare spazio per la società civile: luminismo scozzese / Ideas and la cartografia concettuale dell’Illuminismo Constitutional Principles of the Scottish scozzese Enlightenment christopher j. berry

61 La “struttura ecclesiastica” dello Scottish Enlightenment. Le origini dell’Illumini- smo scozzese fra religione naturale e te- 5 Introduzione: la costituzione della società / ologia razionale / The “Ecclesiastical Struc- Introduction: the constitution of society luca scuccimarra ture” of Scottish Enlightenment between natural religion and rational theology francesco alicino Fondamenti 83 Statesmanship and Scottish Jurispru- 17 Il contesto costituzionale dell’Illumini- dence / Arte di governo e giurisprudenza smo scozzese / The constitutional context of scozzese the Scottish Enlightenment oili pulkkinen alessandro torre 93 Il contratto sociale nell’Illuminismo scoz- zese: percorsi della ricezione e della critica Ricerche di un’idea moderna / The social contract in Scottish Enlightenment: paths of the recep- 49 Creating Space for Civil Society: Concep- tion and the criticism of a modern idea tual Cartography in the Scottish Enlight- marco geuna Sommario

121 The Scottish Enlightenment’s reflec- Librido tion on Mixed Government / La riflessione dell’Illuminismo scozzese sul governo misto 221 Trentacinque proposte di lettura / Thirty- craig smith five reading proposals

135 The Scottish Enlightenment and pub- lic governance of the economic system / 251 Abstracts L’Illuminismo scozzese e il governo pubblico del sistema economico maria pia paganelli

Itinerari

147 Libertà e Ragione: connessioni e paralle- lismi tra illuministi lombardi e scozzesi sulla strada della modernità / Freedom and reason: connections and parallelisms be- tween Lombard and Scottish Enlightenment followers of the path toward modernity claudio martinelli

165 La diffusione del pensiero di in Italia meridionale agli inizi dell’Ot- tocento / The spreading of the thought of Thomas Reid in Southern Italy at the begin- nings of the Nineteenth century francesco mastroberti

175 The influence of the Scottish Enlighten- ment on American Constitutionalism / L’influenza dell’Illuminismo scozzese sul co- stituzionalismo americano iain mclean, scot m. peterson

Testi & Pretesti

197 Act of Union 1707 / Atto di Unione 1707

4 Introduzione: la costituzione della società / Introduction: the constitution of society

luca scuccimarra

1. La formula «Scottish Enlightenment», la modernità filosofica (e non solo) come coniata poco più di un secolo fa da William David Hume, Adam Smith, Thomas Reid e Robert Scott per indicare il peculiare pro- Adam Ferguson. Ma di essa costituiscono cesso di rinnovamento intellettuale svilup- parte integrante e sostanziale anche autori patosi nella Scozia del Settecento sulla scia oggi meno noti, cui pure deve essere rico- della riflessione di Francis Hutcheson, co- nosciuto un ruolo tutt’altro che irrilevante stituisce oggi un consolidato strumento di nella costruzione del nuovo vocabolario del elaborazione storiografica del complesso sapere illuministico: Gershom Carmichael, orizzonte di costituzione della modernità John Millar, William Robertson, Henry filosofica e politica. Quello che Scott po- Home (Lord Kames), James Burnett (Lord teva descrivere come un generico proces- Monboddo), James Beattie e Douglas so di «diffusion of philosophical ideas» Stewart, per limitarsi solo ad alcuni nomi. e di «encouragement of speculative tastes Autori diversi per competenze, interessi e among the men of culture»1, ha infatti as- posizioni teoriche, spesso divisi da rivalità sunto nel frattempo le ben più nette conno- accademiche o profonde antipatie perso- tazioni di un vero e proprio movimento di nali, che pure contribuirono a dare vita ad pensiero, caratterizzato – pur nella indub- uno dei più riusciti processi cooperativi di bia varietà delle sue singole espressioni – da rifondazione epistemica e categoriale che la precisi elementi di comunanza intellettuale storia del pensiero moderno ricordi. che lo impongono come una delle principali Non rientra ovviamente tra gli obiettivi direttrici di sviluppo della variegata galas- di questo numero del Giornale di storia costi- sia dell’Illuminismo europeo. Tra i prota- tuzionale quello di offrire una ricognizione gonisti di questa eccezionale stagione del minimamente esaustiva dei diversi campi pensiero settecentesco rientrano, oltre al di ricerca – dalla filosofia alla teologia na- citato Hutcheson, alcune figure-chiave del- turale, dalla storiografia al diritto, dalla lin- giornale di storia costituzionale n. 20 / II semestre 2010 5 Introduzione guistica alla matematica, alla chimica2 – nei bre Atto di unione anglo-scozzese del 1707. quali gli esponenti dello Scottish Enlighten- Come emerge dal lungo e illuminante saggio ment fecero valere il loro innovativo ap- di Alessandro Torre – cui si deve l’ideazione proccio conoscitivo. Ciò che più modesta- e la cura di questo numero – la straordinaria mente ci si propone è offrire un contributo rilevanza di questo passaggio per lo speci- multidisciplinare alla storia costituzionale fico contesto indagato non deriva, infatti, dell’Illuminismo scozzese, intesa in primo solo dalla creazione di un’«organizzazione luogo come storia del peculiare contesto statuale unitaria e accentrata» di impian- genetico di questo straordinario momento to marcatamente anglocentrico, destinata di rinnovamento intellettuale. È, infatti, un a modificare durevolmente i complessivi assunto sufficientemente condiviso della assetti politico-istituzionali del nord bri- più recente storiografia sul tema che, a di- tannico, aprendogli però le porte di uno spetto dell’ampia rete di riferimenti teorici sviluppo economico-commerciale senza che sin dalle origini lo alimenta, il pensiero precedenti. Altrettanto significativa in tale dei Lumi abbia assunto in Scozia le peculia- prospettiva appare la scelta di dare vita ad ri modalità che lo caratterizzano proprio in una struttura istituzionale singolarmente ragione del particolarissimo contesto so- composita, caratterizzabile secondo Tor- ciale, politico ed istituzionale in cui i suoi re come un «tipico sistema a coesistenza esponenti si trovarono a vivere ed operare, di ordinamenti»4, secondo un principio spesso in ruoli di primissimo piano. Come recentemente evocato anche in riferimen- è stato a più riprese sottolineato, conosce- to al processo di unificazione europea5. La re l’Illuminismo scozzese significa, dun- decisione di consentire alla Scozia il man- que, anche e soprattutto comprendere il tenimento del proprio sistema giuridico e ruolo “strutturale” svolto da quel contesto, della propria amministrazione ecclesiasti- soprattutto attraverso le grandi istituzioni ca avrebbe avuto, infatti, effetti oltremodo – la Chiesa di Scozia, il sistema giuridico e penetranti sulle gerarchie funzionali della le università – che permearono l’esperien- società scozzese6, ponendo al contempo le za dei principali pensatori dell’epoca e ne premesse per un complessivo riassetto del motivarono le riflessioni3. È a questo livello discorso pubblico destinato a trovare la sua di analisi, dunque, che una storiografia co- definitiva consacrazione nella seconda metà stituzionale di impianto decisamente inter- del secolo con la genesi di quello che è stato disciplinare appare in grado di interagire definito il «paradigma scozzese»7. efficacemente con le più innovative linee di ricerca dell’intellectual history contempora- nea, aprendo la strada a più ampie e siner- giche prospettive di analisi sul grande labo- 2. È sufficiente seguire le differenziate ratorio teorico scozzese del XVIII secolo. linee di approfondimento storico-concet- Non potrà sorprendere, perciò, che il tuale sviluppate in questo numero del Gior- percorso di lettura proposto in questo fa- nale per cogliere in tutta la loro portata gli scicolo del Giornale muova proprio da uno esiti prodotti da questo complesso processo degli eventi capitali della moderna storia di innovazione intellettuale. Come ricor- politica e costituzionale britannica, il cele-

6 Scuccimarra da Cristopher Berry nel suo contributo, è zione costituzionale avviati dall’Unione del possibile, infatti, ipotizzare che proprio 1707. lo stabile rapporto di interazione venuto- Certo, occorre evitare di attribuire si a creare tra «formal non-state institu- all’influente complesso di fattori “locali” tions» (sistema giuridico, chiesa, univer- che formano il «contesto costituzionale sità), nuove «informal societies» di lettura dell’Illuminismo scozzese» una valenza e discussione e una pronunciata forma di assolutamente determinante nella genesi «civic » abbia creato per di questo innovativo approccio ai problemi la prima volta lo spazio concettuale per la della politica moderna. Come mostrano le genesi di «an idea of civil society as some- riflessioni di Marco Geuna sulla teoria del thing distinct from the constitution or the duplice contratto o quelle di Francesco Ali- State»8. Anche al di là di questo specifico cino sulla teologia naturale degli Scozzesi, assunto interpretativo, è comunque un fatto altrettanto rilevante su questo piano si ri- che nella Scozia del Settecento il discorso vela, infatti, l’ampia e articolata rete di ri- politico-costituzionale privilegi le forme ferimenti dottrinari che lega i protagonisti ampie e decisamente mediate di una rifles- dello Scottish Enlightenment ad alcune delle sione sulla società, di volta in volta declinata direttrici portanti del dibattito filosofico in chiave storica o antropologica, giuridica europeo della prima Età moderna. Su questo o morale. Come dimostrano i saggi di Oili versante possiamo, dunque, senz’altro far Pulkkinen, di Craig Smith e di Maria Pia nostro quanto afferma Alexander Brodie: Paganelli, per farsi un’idea minimamente «Eighteenth-century Scotland was wide adeguata della peculiare concezione della open to ideas from elsewhere»12. Gli intel- politica elaborata dai protagonisti di que- lettuali dell’epoca si sentivano, infatti, parte sto vivacissimo milieu intellettuale occorre di una vasta impresa cooperativa di carattere dunque essere disposti ad addentrarsi nel transnazionale, una sorta di «multinational complesso contesto categoriale che domina company dealing in ideas, in which people i nuovi saperi in cui esso trova privilegiata put their ideas into the public domain to be espressione: la filosofia morale e la scien- criticised and improved, or criticised and za dell’uomo, la storia universale e quella sunk»13. Da questo punto di vista, si può delle nazioni, la giurisprudenza naturale dire perciò che la Repubblica illuministica e l’economia politica9. È in tale composi- delle Lettere abbia rappresentato per questi to orizzonte teorico che assume, infatti, la autori un orizzonte di riferimento impor- sua forma più compiuta quel «language of tante almeno quanto il contesto costituzio- sociability and commerce»10 che si sareb- nale della Britain unificata: gli Illuministi be imposto in seguito come il più rilevante scozzesi furono, infatti, parte integrante contributo dell’Illuminismo scozzese alla di questo «European world of virtuosi who storia del discorso politico della modernità. communicated with one another, swapped Ed è in questo straordinario mix di innova- seeds and information and who saw them- tive istanze disciplinari che può essere colta selves as men who could restore some of l’espressione ultima dell’«unique intel- Adam’s original nature and make life better lectual climate»11 prodottosi nella società for all»14. scozzese in seguito ai processi di trasforma-

7 Introduzione

Come è stato sottolineato, con la sua delle Lumières – attendono ancora un ade- straordinaria fioritura intellettuale la Scozia guato approfondimento sistematico. In del Settecento contribuì, peraltro, in modo questo numero del Giornale di storia costi- decisivo allo sviluppo e al rinnovamento tuzionale, si è scelto di concentrare l’atten- di quello stesso circuito transnazionale di zione sui rapporti di derivazione e influenza comunicazione e scambio intellettuale dal esistenti tra la cultura scozzese e due fonda- quale gli Illuministi scozzesi avevano de- mentali componenti del frammentato pa- rivato alcune delle idee-chiave della loro norama intellettuale italiano tardo-sette- riflessione politica e sociale. È sufficiente centesco, l’Illuminismo lombardo (Claudio una conoscenza anche superficiale delle Martinelli) e quello napoletano (Francesco principali direttrici del dibattito filosofico Mastroberti). Un approccio evidentemente europeo della seconda metà del XVIII seco- limitato e contestuale, con il quale si spera lo per rendersi conto della rilevanza assunta però di poter offrire un qualche contributo dal «paradigma scozzese» anche in conte- a quella storia globale dell’Illuminismo scozze- sti linguistico-culturali distanti da quello in se, alla quale studiosi di diversa nazionalità cui esso era stato originariamente elabora- e differenti competenze disciplinari stanno to. Nel corso degli ultimi anni, molto è sta- da alcuni decenni alacremente lavorando. to scritto sulle concrete modalità di questo Non è possibile, peraltro, dare conto processo di irradiazione intellettuale, anche compiutamente del ruolo giocato dal para- se alcune delle sue più rilevanti direttrici di digma scozzese nella vicenda evolutiva della sviluppo – e si pensi solo agli intrecci con il politica moderna senza un riferimento al grande laboratorio politico-costituzionale fondamentale contributo da esso offerto al

1 W.R. Scott, Francis Hutcheson: his the Scottish Enlightenment, in que- and the theoretical foundations Life, Teaching and Position in the sto numero, pp. 49 ss. of the ’Four-Stages Theory’, in A. History of Philosophy, Cambridge, 7 R. Emerson, The contexts of the Pagden (edited by), The Languages Cambridge University Press, Scottish Enlightenment, in The of Political Theory in early-modern 1900, p. 265. Cambridge Companion to Scottish Europe, Cambridge, Cambridge 2 A. Broadie, Introduction, in Id. Enlightenment, cit., p. 12. Ma sul University Press, 1987, pp. 253 (edited by), The Cambridge Com- «paradigma scozzese» si veda ss. panion to Scottish Enlightenment, A. Zanini, L’Illuminismo scozzese e 11 Oz-Salzberger, The political theory Cambridge, Cambridge Univer- Adam Smith, in A. Pandolfi (a cura of the Scottish Enlightenment, cit., sity Press, 2003, p. 2. di), Nel pensiero politico moderno, p. 163. 3 Ivi, pp. 2 ss. Roma, manifestolibri, 2004, pp. 12 Broadie, Introduction, cit., p. 5. 4 A. Torre, Il contesto costituzionale 353 ss. 13 Ivi, p. 6. dell’Illuminismo scozzese, in que- 8 Berry, Creating Space for Civil 14 Emerson, The contexts of the Scot- sto numero, p. 19. Society, cit., p. 51. tish Enlightenment, cit., p. 17. 5 N. MacCormick, Questioning Sov- 9 F. Oz-Salzberger, The political ereignty. Law, State and Nation theory of the Scottish Enlighten- in the European Commonwealth, ment, in The Cambridge Compan- Oxford, Oxford University Press, ion to Scottish Enlightenment, cit., 1999, p. 62. p. 163. 6 C.J. Berry, Creating Space for Civil 10 I. Hont, The language of sociability Society: Conceptual Cartography in and commerce: Samuel Pufendorf

8 Scuccimarra grande laboratorio costituente dell’era del- culture»1, assumed, in the meantime, le Rivoluzioni democratiche. È appunto per the neater features of a true movement of questo motivo che si è ritenuto doveroso thought characterised – though contain- concludere l’itinerario di lettura sviluppato ing all the indubitable variety of its single in queste pagine con uno specifico appro- expressions – by precise elements of intel- fondimento sull’influenza dell’Illuminismo lectual sharing which place it solidly as be- scozzese sul costituzionalismo americano ing one of the main trends of development (Iain McLean e Scot M. Peterson), un tema of the multifaceted galaxy of European En- che nella sua centralità storiografica con- lightenment. Among the main characters tinua ad offrire spazi rilevanti di scavo do- of this exceptional season of the Eighteenth cumentale ed interpretativo. Con ciò in un century there are, besides the already men- certo senso il cerchio si chiude e al centro tioned Hutcheson, some key-figures of della scena torna quella problematica co- philosophical modernity (and not only) stituzionale che rappresenta il riferimento like: David Hume, Adam Smith, Thomas ultimo di tutto il nostro viaggio intorno allo Reid and Adam Ferguson. But also authors, Scottish enlightenment. Da una costituzione who are today of less renown but to whom all’altra, si potrebbe dire, sintetizzando in a not-at-all insignificant role in the build- una formula il vero e proprio passaggio epo- ing of the new vocabulary of Enlightenment cale che fa da sfondo alla vicenda americana science must as well be recognised, and del «paradigma scozzese». Probabilmente who constitute an integral and substantial il modo migliore per rendere omaggio ad part of this season. Authors like: Gershom una delle più penetranti linee di articola- Carmichael, John Millar, William Robert- zione teorica della politica dei moderni. son, Henry Home (Lord Kames), James Burnett (Lord Monboddo), James Beat- tie and Douglas Stewart, to mention but a few. Authors who are different as far as *** their competences, interests and theoreti- cal positions are concerned, who are often 1. The expression «Scottish Enlight- divided by academic rivalries or profound enment», which was coined just over a personal aversions, who nevertheless con- century ago by William Robert Scott in tributed to give life to one of the most suc- order to give a label to the peculiar proc- cessful co-operative processes of epistemic ess of intellectual renewal that developed and categorial re-foundation that the his- in Eighteenth-century Scotland following tory of modern thought ever remembers. the reflection by Francis Hutcheson, to- It is obviously not among the aims of day represents a sound device of historio- this issue of the Giornale di storia costitu- graphical elaboration of the complex hori- zionale / Journal of constitutional history to zon constituting philosophical and political offer a minimally exhaustive survey of the modernity. That which Scott could describe different fields of research – from philoso- as a generic process of «diffusion of philo- phy to natural theology, from historiogra- sophical ideas» and of «encouragement phy to law, from linguistics to mathemat- of speculative tastes among the men of ics, to chemistry2 – within which thinkers

9 Introduzione of the Scottish Enlightenment asserted renowned Acts of Union of England and their innovative cognitive approach. That Scotland in 1707. As comes to the fore in which more modestly we propose to offer long and enlightening essay by Alessandro is a multidisciplinary contribution to the Torre, who planned and edited the current constitutional history of the Scottish Enlight- issue, the extraordinary importance of this enment, intended, first of all, as a history of passage for the specific context under inves- the peculiar genetic context of this extraor- tigation does not derive, indeed, just from dinary moment of intellectual renewal. It the creation of a «unitary and centralised is indeed a sufficiently shared assumption State organisation» with a strongly Anglo- of the most recent historiography on this centric layout, destined to lastingly modify subject that, despite the wide network of the whole political institutional system of theoretical reference which has fed it since the British North, though opening, for it, the beginning, in Scotland Enlightenment the doors of an economic and commercial thinking assumed the peculiar forms which development without precedent. Just as characterise it precisely because of the ex- significant in such perspective, appears the tremely particular social, political and in- choice of giving birth to a specially made up stitutional context within which its authors institutional structure, which could be char- lived and operated, often playing roles of acterised, according to Torre, as a «typical primary importance. As it has been re- system with co-existing legal orders»4, fol- peatedly underlined, knowing the Scottish lowing a principle recently evoked also with Enlightenment means, therefore, also and reference to the process of European uni- above all understanding the “structural” fication5. The decision to consent Scotland role played by that context, especially by the maintenance of its own juridical system way of the great institutions – the Church of and of its own ecclesiastical administration Scotland, the juridical system and the uni- would have had, indeed, really penetrating versities – which permeated the experience effects on the whole functional hierarchies of the main thinkers of the time and mo- of Scottish society6, at the same time laying tivated their reflections3. It is at this level the basis for an overall adjustment of the of analysis, therefore, that a constitutional public discourse destined to find its defini- historiography with a decisively interdisci- tive consecration in the second half of the plinary layout appears able to efficaciously century with the genesis of that which has interact with the most innovative trends of been defined the «Scottish paradigm»7. research of contemporary intellectual his- tory, opening the door to wider and more synergic perspectives of analysis on the great Scottish theoretical workshop of the 2. It is enough to follow the differentiat- Eighteenth century. ed trends of historical conceptual in-depth It cannot be a surprise, therefore, that study which are developed in this issue of the reading route proposed in this issue the Giornale / Journal in order to under- of the Giornale / Journal starts exactly from stand, in all their significance, the out- one of the capital events of British politi- comes produced by this complex process of cal and constitutional modern history, the cultural innovation. As Christopher Berry

10 Scuccimarra mentions in his contribution, it is pos- society following the processes of constitu- sible, indeed, to hypothesise that exactly tional transformation ignited by the Acts of the steady interaction relationship created Union in 1707 can be found. between «formal non-state institutions» Certainly we must avoid attributing (juridical system, Church, universities), – to the influential whole of “local” fac- new «informal societies» of reading and tors which make up the «constitutional debates and a strong form of «civic con- context of the Scottish Enlightenment» sciousness» created, for the first time, the – a value that is absolutely essential in the «conceptual space» for the genesis of «an genesis of this innovative approach to the idea of civil society as being something dis- issues of modern politics. As the reflec- tinct from the constitution or the State8». tions by Marco Genua on the theory of the Also beyond this specific interpretative dual contract or those by Francesco Alicino assumption, it is, however, a fact that in on the natural theology of the Scots show Eighteenth century Scotland the political us, the ample and variegated network of constitutional discourse privileges the wide doctrinal references which links the main and decidedly mediated forms of a reflec- characters of the Scottish Enlightenment tion upon society which is, from time to to certain leading trends of the European time, interpreted in a historical or anthro- philosophical debate of the early modern pological, juridical or moral key. As the es- period reveals itself to be significant as well says by Oili Pulkkinen, by Craig Smith and from this point of view. Therefore, as far as by Maria Pia Paganelli demonstrate, in or- this aspect is concerned, we can, without der to have a minimally adequate idea of the any doubt, agree with that which Alexan- peculiar conception of politics elaborated der Brodie affirms: «Eighteenth-century by the main characters of this extremely Scotland was wide open to ideas from else- lively intellectual milieu, we have to be in- where»12. Indeed intellectuals of the time clined to enter the complex categorial con- thought themselves part of a wide coopera- text which dominates the new sciences in tive enterprise of a transnational character, which it finds privileged expression: moral a sort of «multinational company dealing philosophy and the science of man, univer- in ideas, in which people put their ideas sal history and that of the nations, natural into the public domain to be criticised and jurisprudence and political economics9. It improved, or criticised and sunk»13. From is within this multifaceted theoretical ho- this point of view, one can therefore say that rizon that, indeed, that «language of socia- the Enlightenment Republic of Letters rep- bility and commerce»10, which afterwards resented a horizon of reference for these would impose itself as the most significant authors which was just as important as the contribution of the Scottish enlightenment constitutional context of a unified Britain: to the history of the political discourse of Scottish Enlightenment followers were, modernity, assumes its most refined shape. indeed, an integral part of this «European It is within this extraordinary mixture of world of virtuosi who communicated with innovative scientific propositions that the one another, swapped seeds and informa- ultimate expression of the «unique intel- tion and who saw themselves as men who lectual climate»11 produced in Scottish

11 Introduzione could restore some of Adam’s original na- However, it is not possible to give a full ture and make life better for all»14. account of the role played by the Scottish As underlined, with its extraordinary paradigm in the evolutionary story of mod- intellectual blossoming Eighteenth-centu- ern politics without referring to the fun- ry Scotland contributed, in a decisive way, damental contribution offered by it to the to the development and renewal of that great constituent workshop of the period same transnational circuit of intellectual of the democratic Revolutions. It is exactly communication and exchange from which for this reason that we thought it our duty Scottish Enlightenment followers derived to end the reading route developed in these some key ideas of their political and social pages with a specific in-depth study on the reflection. A knowledge, even a superficial «influence of the Scottish Enlightenment one, of the main trends of the European upon American constitutionalism» (Iain philosophical debate of the second half of McLean and Scot M. Peterson), a theme the Eighteenth century is sufficient in or- which, in its historiographical central- der to realize the importance assumed by ity, continues to offer significant spaces of the «Scottish paradigm» also in linguistic- documental and interpretative investiga- cultural contexts that are far away from that tion. With this, in a certain sense, the circle one in which it was originally elaborated. In is closed and that constitutional issue which recent years a lot has been written upon the represents the ultimate reference of all real patterns of this process of intellectual our journey round the Scottish Enlighten- irradiation, even though some of its most ment comes back at the centre of the scene. significant trends of development – just From one constitution to another, we could think of the intertwining with the political say, summarising the real epochal passage constitutional workshop of the Lumières – which is in the background of the American are still awaiting an adequate systematic in- story of the «Scottish paradigm». Probably depth study. In this issue of the Giornale di the best way to pay one of the most pene- storia costituzionale / Journal of constitutional trating trends of theoretical articulation of history, we have chosen to focus on the rela- the politics of the moderns our respects. tionships of derivation and influence exist- ing between Scottish culture and two fun- damental components of the fragmented Italian intellectual landscape at the end of the Eighteenth century: Lombard and Nea- politan Enlightenment (Claudio Martinelli and Francesco Mastroberti). An approach which is evidently limited and contextual, with which, anyway we hope, to be able to offer a contribution to that global history of the Scottish Enlightenment, to which schol- ars of different nationalities and different competences have been working industri- ously for several decades.

12 Scuccimarra

1 W.R. Scott, Francis Hutcheson: his 7 R. Emerson, The contexts of the of Political Theory in early-modern Life, Teaching and Position in the Scottish Enlightenment, in The Europe, Cambridge, Cambridge History of Philosophy, Cambridge, Cambridge Companion to Scottish University Press, 1987, pp. 253 ff. Cambridge University Press, Enlightenment, cit., p. 12. Howev- 11 Oz-Salzberger, The political theory 1900, p. 265. er on the «paradigma scozzese» of the Scottish Enlightenment, cit., 2 A. Broadie, Introduction, in Id. (Scottish paradigm) please see: p. 163. (edited by), The Cambridge Com- A. Zanini, L’Illuminismo scozzese e 12 Broadie, Introduction, cit., p. 5. panion to Scottish Enlightenment, Adam Smith, in A. Pandolfi (a cura 13 Ivi, p. 6. Cambridge, Cambridge Univer- di), Nel pensiero politico moderno, 14 Emerson, The contexts of the Scot- sity Press, 2003, p. 2. Roma, manifestolibri, 2004, pp. tish Enlightenment, cit., p. 17. 3 Ivi, pp. 2 ff. 353 ff. 4 A. Torre, Il contesto costituzionale 8 Berry, Creating Space for Civil Soci- dell’Illuminismo scozzese, in this ety, cit., p. 51. issue, p. 19. 9 F. Oz-Salzberger, The political 5 N. MacCormick, Questioning Sov- theory of the Scottish Enlighten- ereignty. Law, State and Nation ment, in The Cambridge Compan- in the European Commonwealth, ion to Scottish Enlightenment, cit., Oxford, Oxford University Press, p. 163. 1999, p. 62. 10 I. Hont, The language of sociability 6 C.J. Berry, Creating Space for Civil and commerce: Samuel Pufendorf Society: Conceptual Cartography in and the theoretical foundations the Scottish Enlightenment, in this of the ’Four-Stages Theory’, in A. issue, pp. 49 ff. Pagden (edited by), The Languages

13

Fondamenti

Il contesto costituzionale dell’Illuminismo scozzese

alessandro torre

L’Unione anglo-scozzese del 1707 è un Infatti, quand’anche più correttamen- evento capitale nella storia costituzionale te, ossia non confondendo una parte per il e politica del Nord britannico e dell’intero tutto, si discorra di “Costituzione britan- Regno Unito, organizzazione statale unita- nica” o del “Regno Unito”, è certamente ria e centralizzata che in tale evento ha tro- sempre in termini “inglesi” che tale ordi- vato la sua origine giuridica. Tutt’altro che namento costituzionale suole essere perce- un simulacro politico e costituzionale, o un pito e interpretato, e in tal modo si tende a oggetto di consunte nostalgie nazionaliste, ignorare il valore costitutivo della statualità l’Act of Union siglato in tale anno, con l’arti- britannica che all’inizio del Settecento, e colato quadro costituzionale che ne sareb- per i secoli a venire, deve essere attribuito be derivato, forma l’essenziale antecedente all’unificazione che aggregò due regni tra storico dell’odierna devolution scozzese, e loro indipendenti. Ciò nonostante, non si ciononostante è uno di quegli episodi co- può fare a meno di riconoscere che questa stituzionali di cui spesso vi è scarsa traccia forma di radicamento rappresentativo, ov- nelle trattazioni della costituzione britan- vero quella che si alimenta di una visione nica, invariabilmente interpretata – sulla anglocentrica di tutto ciò che è britannico, scia delle grandi sintesi delineate in età non è lontana dalla realtà dei fatti poiché vittoriana da Walter Bagehot e Albert Venn di certo, con l’Unione del 1707, il modello Dicey nelle loro rispettive opere The Eng- costituzionale inglese nato e sviluppatosi lish Constitution (1867) e Introduction to the a Westminster avrebbe assunto una po- Study of the Law of the Constitution (1885), sizione totalmente egemonica; mentre di nonché dalla cultura costituzionalistica or- rilevanza minima, se non addirittura nulla, todossa del Novecento – in termini di “Co- sarebbe stato il contributo della Scozia per stituzione inglese”. quanto riguarda gli assetti complessivi del- le istituzioni del nuovo regno, la cui nascita giornale di storia costituzionale n. 20 / II semestre 2010 17 Fondamenti era stata formalmente sanzionata con l’Act la Scozia sarebbe diventata una delle culle of Union approvato dai due Parlamenti. La del Laburismo (James Ramsay MacDonald, Scozia infatti perdeva il suo Parlamento, e nato nella lontana contrada del Moray, ben poco, se non l’abilità di alcuni statisti, avrebbe guidato i primi ministeri di mino- conferiva alle istituzioni unitarie. Del re- ranza del 1924-1927 e del 1929-1935), per sto, tale essendo il contesto costituziona- non dire dell’importante figura di Harold le del secondo Settecento, non si può dire Macmillan, grande protagonista dell’edi- che nella Repubblica delle Lettere edificata toria britannica e Premier nel 1957-1963 e in Scozia sotto l’egida dell’Illuminismo di della massiccia “tartanizzazione” dei Ga- Glasgow, Edimburgo, St. Andrews e Aber- binetti presieduti da Tony Blair e Gordon deen, la questione costituzionale potesse Brown tra il 1997 e il 2010. vantare al suo attivo molti interventi mi- Se pertanto si osserva più da vicino la ranti a rimettere in discussione gli equili- struttura istituzionale dello Stato unitario bri dell’Unione, i cui effetti sullo sviluppo nato nel 1707, al di là della diretta immis- dell’economia, dei commerci, delle scienze sione nel Legislativo di Londra di un nu- e della cultura di gran parte dell’area (con mero del tutto minoritario di deputati e di l’eccezione delle remote, isolate High- pari scozzesi, null’altro sembra degno di lands) furono considerati salutari in modo rilievo, a meno che non si diriga lo sguar- pressoché unanime da un orientamento in- do verso l’oggettiva struttura statuale della tellettuale promosso dai governanti locali e Gran Bretagna, ovvero una struttura singo- coltivato nelle Università, nonché impe- larmente composita: in questo caso si no- gnato nella progettazione dell’improvement terà come questa parte dello Stato unitario in tutti i possibili settori della vita sociale (l’Irlanda, che tecnicamente non è parte e politica. della Britannia, per effetto dell’Unione del Solamente nel corso di fine Settecento, 1801 entrò a far parte a pieno titolo del Re- e più pienamente in età liberale, l’apporto gno Unito: condizione, questa, che attual- scozzese alla gestione dello Stato britanni- mente, ovvero dopo il 1922, anno di nascita co si sarebbe fatto apprezzare più concre- dell’Irish Free State, si limita alle sei contee tamente sotto la forma della partecipazione dell’Irlanda del Nord, o Ulster) sia caratte- di capaci uomini politici che, varcando ver- rizzata dalla sussistenza di difformità in- so Sud il confine storico esistente tra quel- terne, e costituzionalmente garantite, che li che un tempo erano due regni distinti e sono amministrative, giudiziarie, politi- spesso ostili, sarebbero entrati a far parte che, ecclesiali, garantistiche, educative, di degli Esecutivi britannici o, addirittura, welfare, e infine nazionali e culturali nella li avrebbero guidati (l’anglicizzato Lord più tipica accezione del termine. Queste Aberdeen fu un apprezzato Primo ministro difformità si propongono alla curiosità, an- tory nel periodo 1852-1855; sul versante che se non sempre alla scientifica attenzio- liberale, Archibald Philip Primrose, Lord ne, dell’osservatore che è portato a sotto- Rosebery, avrebbe ricoperto la carica nel valutarne il significato e a considerarle con biennio 1894-1895, ed Henry Campbell- relativa superficialità più che esaminarle a Bannerman, da Glasgow, nel 1905-1908). fondo nella loro pregnanza costituzionale; Più tardi poi, nei primi anni del Novecento, e purtuttavia esse caratterizzano il Regno

18 Torre

Unito come un tipico sistema a coesisten- cui A Treatise of Human Nature, Essays Moral za di ordinamenti, e sono attualmente alla and Political e An Enquiry Concerning Human base delle importanti trasformazioni che, Understandig furono pubblicati tra il 1739 e in seguito all’entrata in vigore nel 1998 del- il 1748), si può osservare come le maggio- lo Scotland Act, del Government of Wales Act ri espressioni dell’Illuminismo scozzese si e del Northern Ireland Act, rientrano nella collochino prevalentemente nella seconda categoria della devolution formando, con- metà del secolo, periodo di definitiva sta- trariamente alle apparenze, un tenace col- bilizzazione di un agitato clima politico che lante istituzionale che contribuisce tuttora, fino a qualche anno prima era stato profon- e ancor più che in passato, a determinare damente condizionato da una ininterrotta una condizione che è stata efficacemente sequenza di insurrezioni lealiste il cui co- definita di «union without uniformity». A mune intento era riportare sul trono i so- quest’ultimo proposito, per quanto con- vrani Stuart e, possibilmente, restituire alla cerne la Scozia, l’attuale condizione di au- Scozia l’indipendenza parlamentare che era togoverno d’impianto devolutivo non solo stata sacrificata con l’Unione del 1707. trova fondamento nel lontano 1707 con In questa fase di ricomposizione del l’approvazione dell’Act of Union, ma senza contesto politico, nella quale si determina- di essa può risultare inspiegabile: per que- rono condizioni più favorevoli allo svilup- sto l’Unione anglo-scozzese è momento po delle arti e delle scienze, molti Illumi- cruciale della storia costituzionale di cui, nisti scozzesi, una volta accantonata ogni invero senza eccessivi entusiasmi nell’in- nostalgia restaurativa, ma non un intenso tera Gran Bretagna, è stato qualche anno fa impegno civile, diretto piuttosto verso altri ricordato il Tricentenario, e di cui si tenterà orizzonti, avrebbero assunto in relazione di evidenziare i tratti salienti per verifica- alla questione costituzionale posizioni pa- re quale sia stato il contesto costituziona- cificamente unioniste. Dopo il 1746 (si ve- le della grande stagione dell’Illuminismo drà più avanti per qual motivo questa data scozzese, quali effetti tale contesto abbia è particolarmente significativa nella storia esercitato sullo sviluppo di questa impor- costituzionale della Scozia post-unitaria), tante corrente intellettuale, e in qual modo la questione dell’Unione e del quadro isti- a loro volta gli Illuministi scozzesi abbiano tuzionale da essa generato, deprivata di percepito, interpretato e valutato la que- molta emotività politica, avrebbe iniziato stione costituzionale. ad essere considerata come un argomento di minore importanza e non sarebbe stata Anche se non mancarono alcuni precur- più posta seriamente in discussione, deri- sori molto attivi nella prima metà del Sette- vandone che i contributi intellettuali degli cento, ovvero in un periodo in cui la Scozia Illuministi, trovando un terreno molto fer- fu percorsa da violente turbolenze politiche tile nelle aule universitarie e pur non di- (per esempio, Francis Hutcheson, auto- smettendo l’originaria impronta culturale re nel 1725 della Inquiry into the Original of nazionale, si sarebbero volte creativamen- Our Ideas of Beauty and , fu docente di te in direzione dello scenario britannico Filosofia Morale nell’Università di Glasgow ed europeo. È pertanto nella prospettiva tra il 1729 e il fatidico 1746; e David Hume, dell’elaborazione di un linguaggio univer- formatosi nell’Università di Edimburgo, i

19 Fondamenti sale che (senza dire degli importanti con- determinante allorché sotto specie scritta, tributi degli Illuministi scozzesi alle scien- ovvero concorrendo all’approvazione di ze applicate) vanno considerate alcune tra un Act of Union, separatamente ratificato le più memorabili opere filosofiche, sto- a Edimburgo e a Londra, che consolidava riografiche, economiche, giuridiche, sta- giuridicamente un solenne Trattato elabo- tistiche, sociologiche prodotte nell’alveo rato nel 1706. Con questo Atto, destinato delle Università di Glasgow, St. Andrews, per almeno un quarantennio a lasciare die- Edimburgo e Aberdeen, ma anche in uni- tro di sé violenti strascichi rivendicativi, si versalistico collegamento tra queste e il realizzava quella commistione di due isti- panorama scientifico e politico inglese e tuzioni parlamentari con cui si sanzionava dell’intera Europa: tali, solo per citare al- la fusione dei due regni che dal 1603 era- cuni testi tra i più rappresentativi apparsi no tra loro collegati nell’unione personale nella seconda metà del Settecento, il System inaugurata con l’avvento al trono di Giaco- of Moral Philosophy (1755) del già menziona- mo Stuart, VI di Scozia e I d’Inghilterra. Le to Hutcheson; la (1759) due istituzioni erano il Parlamento inglese di William Robertson; la History of England di Westminster e l’Assemblea scozzese de- (1754-1761) di David Hume; la Inquiry into gli Estates. the Human Mind on the Principles of Common Ben nota al costituzionalista e allo sto- Sense (1764) di Thomas Reid; la Theory of rico delle istituzioni è la fisionomia del Moral Sentiments (1759) e la più celebre In- Parlamento d’Inghilterra, la cui prima or- quiry into the Nature and Causes of the Wealth ganizzazione “modello” risale all’epoca of Nations (1776) di Adam Smith; la Origin del Plantageneto Edoardo I e che, in tempi of the Distinction of Ranks (1771) di John più moderni, era organizzato nella classi- Millar; la History of the Public Revenue of the ca struttura bicamerale che riuniva, nella British Empire (1784) di John Sinclair; i sei Camera bassa (o dei Comuni), i rappre- volumi di Origins and Progress of Language sentanti elettivi di contee e città, e, nella (1773-1792) di James Burnett; per non dire Camera alta (o dei Pari), l’aristocrazia laica, della prima edizione della Encyclopædia Bri- ecclesiastica e giudiziaria che vi si riuni- tannica, poderoso monumento alla riorga- va per convocazione individuale o ratione nizzazione del sapere che, sotto l’influsso officio. Emerso dalla Gloriosa Rivoluzione dell’Enciclopedismo francese, comparve del 1688-1689 come autore del Bill of Rights tra il 1768 e il 1771 a cura del giovane edim- e, di conseguenza, come Legislativo collo- burghese William Smellie. cato in posizione egemone nel rinnovato scenario costituzionale del Regno, il dua- Sebbene comunemente rappresentato, le Parlamento riunito nella sala capitolare per via dell’avvicendarsi di eventi di natura dell’Abbazia di Westminster era da secoli il giuspubblicistica di definizione spesso in- supremo controllore della fiscalità e delle certa, come “non scritto”, “evolutivo”, “se- finanze, e in seguito alla svolta rivoluzio- dimentario”, l’ordinamento costituzionale naria era diventato il pieno legislatore del del Regno Unito di Gran Bretagna ha trova- regno che, seppure con maggior gradua- to la sua precisa data di nascita con l’Unio- lità, promuoveva una funzione di governo ne del 1707, e a tale ordinamento la Scozia che verso la metà del Settecento sarebbe ha apportato un contributo formalmente

20 Torre risultata incardinata sempre meno nella erano aggiunti gli esponenti della Chiesa diretta volontà monarchica e sempre più presbiteriana e diversi deputati designati nella volontà della maggioranza parla- nei royal burghs. Senza dubbio la compo- mentare. Alla vigilia delle vicende che nel nente rappresentativa, che a Westminster 1706-1707 condussero all’unificazione dei aveva compiuto grandi passi verso la pro- regni, il Parlamento di Westminster aveva pria affermazione politica, era molto lon- da tempo istituzionalizzato il proprio ruolo tana dal trovare spazio negli Estates i quali antiassolutistico, per aver dapprima elabo- si proponevano, alla vigilia dell’Unione, rato la Petition of Right del 1628, combattuto come un corpo parlamentare di ancien ré- la rivoluzione puritana del 1642-1660 con, gime: sebbene tendenzialmente favorevole all’interno di questa, una guerra civile ar- all’incorporazione dei due regni, la com- ticolata in più fasi, e infine ostacolato le ponente borghese, che pure rappresentava velleità restaurative degli Stuart ritornati con mandati imperativi gli interessi di im- al trono. Dopo appena una generazione di portanti burghs come Edimburgo, Glasgow, governanti legati alla monarchia e sog- Aberdeen, Dundee, Perth e Montrose, era getti all’influenza parlamentare secondo in particolare alquanto lontana dall’eser- i canoni classici del Revolution settlement citare un’influenza paragonabile a quella determinato nel 1688-1689 e consolidato dei freeholders aristocratici che sarebbero nel 1701 con l’Act of Settlement (un atto che stati i protagonisti assoluti del dibattito sul avrebbe suscitato malumori in Scozia nella Trattato. D’altra parte, gli Estates erano un parte in cui determinava in senso prote- piccolo Parlamento: appena 223 membri, stante la successione al trono), passando che vi sedevano pressoché equamente per alla monarchia hannoveriana questo si- diritto ereditario (68 pari), e per rappre- stema avrebbe prodotto la figura del Primo sentanza della piccola proprietà fondiaria ministro evolvendo pienamente in senso (88 lairds) come pure delle oligarchie dei parlamentare. burghs (67). Sufficientemente illustrativa Molto meno conosciuta è, al di fuori dell’egemonia della grande aristocrazia era della sua terra d’origine e dei cultori spe- una peculiarità consistente, in determina- cializzati del tema, l’Assemblea degli Estates ti frangenti in cui erano in gioco interessi che aveva sede ad Edimburgo. Tipica isti- capitali del regno, nella prassi di delegare tuzione medievale a struttura unicamerale tutti i poteri dell’aula a un collegio di Com- la cui attività aveva preso forma all’epoca missari: dopo alterne vicende, questi Lords in cui, nel primo Trecento, sotto il regno of the Articles di estrazione eminentemente di Robert Bruce, la Scozia si era formata aristocratica divennero una componen- come regno indipendente, essa riuniva i te stabile della struttura parlamentare e, membri del dominante notabilato scozzese definitivamente posti sotto il controllo formato da tennants in chief proprietari di della Corona, un evidente strumento an- ampie estensioni fondiarie. Nel Seicento, a tiborghese (nel 1706, approssimandosi la questa aristocrazia che era, in parte (nelle delicata fase dell’istruzione del Trattato e lowlands), di derivazione anglo-normanna dell’accordo tra le classi dirigenti dei due e, in parte (nelle highlands), incardinata regni, la Regina Anna ebbe buon gioco nel in strutture gentilizie di stampo arcaico, si formare una Commissione composta da una

21 Fondamenti solida maggioranza di Lords of the Articles di senso capitalistico dell’agricoltura ave- orientamento unionista). Si trattava, in al- va mai trovato realizzazione in Scozia, e la tri termini, dell’Esecutivo del regno: posto classe dei lairds, arroccata su arcaici prin- sotto la presidenza di un High Commissioner cìpi consuetudinari, era bel lungi dal somi- di diretta designazione regia, successiva- gliare alla gentry inglese, che aveva animato mente evoluto in Segretario di Stato, questo vaste e profonde trasformazioni sociali, organo aveva governato la Scozia dal 1603, economiche e costituzionali fin dagli ini- in condizioni di piena separatezza rispetto zi del Seicento, ovvero nel periodo in cui i a quanto accadeva nel Regno d’Inghilterra. due regni entravano nell’Unione personale sotto il primo sovrano Stuart. Alcuni storiografi giacobiti dell’epo- In altri termini, così come centocin- ca tentarono di rivendicare a favore degli quant’anni addietro si può dire del Parla- Estates una maggior antichità rispetto al mento inglese nell’età Tudor, e nel suo caso Parlamento di Westminster, con ciò mi- in mancanza di una autentica modernizza- rando a collocare in terra scozzese un pri- zione sociale, gli Estates scozzesi erano un mato parlamentare che, in realtà, risultava mero instrumentum regni, di rado capace di alquanto dubbio e dettato da mere ragioni ostacolare le politiche autoritarie dei sovra- di propaganda. La filologia costituzionale ni. L’ideologia monarchica che sovrinten- degli Illuministi universitari, nella secon- deva a tale condizione di ancien régime era da metà del Settecento, avrebbe obliterato stata scalfita solo in superficie dalla dot- questa interpretazione ponendo in risalto trina dell’umanista monarcomaco George la condizione di genetica debolezza poli- Buchanan (docente a St. Andrews e autore tica in cui gli Estates versavano per via del nel 1579 del De Jure Regni apud Scotos), qual- loro cronico deficit rappresentativo: una che frammento della quale resisteva ancora condizione di precarietà che era da adde- nel pensiero di alcuni statisti scozzesi affa- bitarsi sia, all’interno dell’istituzione, alla scinati da suggestioni repubblicane, e che preponderanza del marchingegno dei Lords era stata apparentemente rivitalizzata, in of the Articles, che escludeva ogni esponente seguito alla Riforma, dal diffondersi delle politico di origine non aristocratica e pre- confessioni dissidenti (si pensi al movi- valeva sistematicamente sulla farraginosità mento dei covenanters da cui sarebbero sca- del plenum assembleare; sia, al suo esterno, turiti larga parte del Presbiterianesimo e la a labili connessioni sociali. Sotto quest’ul- formazione stessa della Chiesa di Scozia: timo profilo va evidenziata, per quanto del resto, nel pensiero dello stesso Bucha- concerne la Scozia (e in ciò emerge una vi- nan, che era stato costretto all’esilio a causa stosa differenza con il contesto inglese), la della persecuzione anti-luterana promossa sostanziale assenza di quella gentry formata nel 1539 dal sovrano di Scozia, molto di- da una aristocrazia minore diffusa sul ter- rette erano le connessioni tra difesa della ritorio con cui i notabili mercantili e ma- libertà religiosa e sentimento antimonar- nifatturieri dei royal burghs, che pure entro chico). Ultimo sussulto della monarco- le mura delle proprie città costituivano un machia scozzese sarebbero stati, all’epoca blocco sociale influente, potessero allear- della rivoluzione puritana e della guerra si per costruire un’efficiente massa critica civile, la clamorosa consegna di Carlo I al parlamentare. Nessuna trasformazione in

22 Torre

Parlamento, e, in parallelo agli eventi della rettamente dagli Estates, consisteva nella Gloriosa Rivoluzione inglese, il tardivo af- costituzione a Darien, località nell’Istmo di fermarsi del movimento costituzionalistico Panama, di una colonia scozzese sulla scorta che nel 1689 vide gli Estates farsi promotori di un ambizioso progetto, concepito fin dal del Claim of Right, Carta dei diritti con cui, 1692 da un folto gruppo di operatori com- analogamente all’Inghilterra, gli Estates merciali scozzesi delle Lowlands e di London rivendicavano i privilegi parlamentari e le Scots operanti nella capitale inglese, e nel garanzie fondamentali del regno e propo- 1695 realizzato per via legislativa mediante nevano un drastico ridimensionamento dei un atto costitutivo dell’ambiziosa Company poteri del sovrano. Si tratta di una Carta che of Scotland Trading to Africa and the Indies, in seguito sarebbe entrata in quiescenza il cui scopo era di stabilire, in concorren- fino a un più recente revival (oggi i giuristi za con i potenti gruppi mercantili inglesi, nazionalisti tornano a considerarla l’unica olandesi e scandinavi, un vasto monopolio vigente in Scozia in luogo del Bill of Rights commerciale oltreoceanico. Come era na- inglese emanato nel medesimo anno, che turale attendersi, l’iniziativa scozzese, in è comunemente tenuto come applicabile quanto si poneva in diretta competizione all’intero Regno Unito ma che, in quanto in con le ambizioni egemoniche inglesi nel origine proclamato per il solo Regno d’In- commercio oceanico e nelle inerenti ope- ghilterra, non estenderebbe i suoi effetti al razioni coloniali, suscitò una dura reazione comprensorio costituzionale scozzese). da parte dei grandi circoli commerciali at- tivi in Inghilterra e, poiché era stata pro- Gli Estates scozzesi si presentavano per- mossa in via diretta dagli Estates, del Par- tanto, nell’epoca della svolta parlamenta- lamento di Westminster che entrò in lizza rista di fine Seicento, come un’istituzione dichiarando illegale nel regno d’Inghilterra debole di cui a fortiori vanno sottolineate qualsiasi iniziativa volta al finanziamento la scarsa propensione all’attività legisla- dell’impresa di Darien e giungendo a mi- tiva e, di conseguenza, la limitata produt- nacciare di gravi sanzioni penali chiun- tività costituzionale. A ulteriore conferma que fosse coinvolto nell’attività di raccolta di tale irreversibile condizione di vulne- azionaria. Dopo aver accordato un primo rabilità degli Estates alla vigilia del Tratta- formale assenso, anche la Corona prese le to di Unione, può essere utile evocare una distanze dal progetto scozzese: è curioso vicenda che traumatizzò profondamente la notare come Guglielmo d’Orange, agendo classe politica e imprenditoriale scozzese, e in qualità di sovrano del Regno d’Inghil- la stessa istituzione parlamentare che se ne terra, rese manifesto il suo mancato gradi- rese promotrice. mento (dal che derivò che la gran parte dei La vicenda, nota come Darien affair, sottoscrittori inglesi, i quali dapprima ave- si svolse nel giro di circa un decennio per vano contribuito finanziariamente al pro- concludersi clamorosamente nel 1702, e getto, ritirarono prudentemente le proprie consisté nell’unico ma fallimentare tenta- adesioni), mentre convenzionalmente, tivo scozzese di realizzazione, in America quale sovrano di Scozia, non aveva potuto centrale, di un’impresa coloniale in grado negare la sua sanzione all’Atto approvato di rivaleggiare con la Compagnia delle In- dagli Estates (il che tuttavia non gli impe- die Orientali. L’iniziativa, incoraggiata di-

23 Fondamenti dì di intervenire pesantemente negli affari forme di schizofrenia costituzionale, ma si- parlamentari scozzesi, revocando l’incarico stematicamente propensa a privilegiare gli di Commissioner a Lord Tweeddale, al qua- interessi finanziari e i punti di vista politici le rimproverò pubblicamente di non aver del regno inglese – era arrivata a un auten- fatto abbastanza per ostacolare l’approva- tico punto critico. zione in aula dello schema commerciale di Altre gravi crisi di ambiziose iniziative Darien). coloniali avrebbero in seguito inflitto pe- Il risultato di tali atti di ostilità, che santi scossoni alla tenuta delle istituzioni giunsero anche all’esplicito boicottaggio nella neonata Gran Bretagna (si pensi alla dell’iniziativa scozzese presso tutti i po- South Sea Bubble del 1720, poderoso crack tenziali azionisti sparsi nel continente eu- colonial-finanziario che infine aprì aRo- ropeo, fu il fallimento: gli Estates infatti, bert Walpole la strada verso il potere e, con anteponendo alla prudenza lo spirito di lui, determinò la nascita della figura del rivalsa nazionale, decisero nonostante tut- Primo Ministro) e in Francia (con la Com- to di avviare l’impresa fondando a Darien pagnia del Mississipi, promossa in territo- l’insediamento di Caledonia che nacque rio francese nel 1717 ad opera dello scozze- nel 1698, sull’onda di un diffuso sentimen- se John Law); ma di certo il fallimento di to anti-inglese, ma con scarsa esperienza Darien scheme va annoverato tra gli eventi di commercio coloniale e con capitali quasi decisivi per la storia costituzionale della esclusivamente scozzesi e di provenienza Scozia. Esso aveva rivelato non solo quanto privata che coprirono a malapena la metà pessimamente potesse risolversi ogni futu- dei fondi necessari. L’impegnativa impresa ro conflitto interparlamentare che, soprat- commerciale degli Estates, in sostanza, par- tutto per ragioni legate a grandi interessi tì con basi finanziariamente precarie e pro- commerciali, sorgesse tra i due regni; ma seguì in enorme svantaggio, soffrendo le anche quanto fosse cruciale la questione conseguenze di un violento ostruzionismo dell’integrazione economica e politica tra marittimo inglese (le cronache registrano un’Inghilterra post-rivoluzionaria in ra- che le colonie inglesi rifiutarono ogni so- pida espansione e una Scozia gravemente stegno alla debole consorella scozzese, e segnata, oltre che dalle perdite finanzia- perfino che i diplomatici inglesi in Spagna rie provocate dal fallimento del progetto incitarono più volte la flotta di tale paese ad Darien, da croniche condizioni di grave attaccare Caledonia) e provocando enormi impoverimento nelle aree rurali e nelle cit- perdite agli azionisti, fino a un disastroso tà (ove, indistintamente nel periodo 1690- fallimento che impoverì numerosi inve- 1707, gli effetti delle ostilità tra Inghilterra stitori e alimentò in Scozia due sentimenti e Francia e delle prime insurrezioni gia- contrastanti: da un lato, il radicalizzarsi di cobite, innestandosi su una condizione un profondo sentimento anglofobo; dall’al- di carestia e di sottoproduzione agricola, tro lato, il farsi strada della percezione che avevano determinato il perdurare della de- la convivenza tra i due regni d’Inghilterra e pressione). Accorate considerazioni sulle di Scozia – o meglio, la coabitazione entro cause del malessere scozzese e sui mise- l’angusto e contraddittorio spazio di una revoli effetti dell’impresa coloniale sareb- singola Corona spesso caratterizzata da bero state formulate, all’epoca, da Andrew

24 Torre

Fletcher of Saltoun nel primo dei suoi Two pregiudiziali anti-inglesi, ammettevano Discourses concerning the Affairs of Scotland l’inadeguatezza finanziaria e la decadenza (brillanti pamphlets politici dati alle stampe commerciale della nazione scozzese come nel 1698). Ma se si spinge lo sguardo ol- fenomeni endogeni, e profetizzavano i tre la ben argomentata analisi condotta da vantaggi che, dopo un primo periodo di questo aristocratico proprietario terriero, assestamento, sarebbero derivati dalla cre- che in seguito sarebbe stato tra i più deci- azione, attraverso una solida unione politi- si oppositori dell’Unione ma che nei suoi co-costituzionale, di un sistema economico scritti aveva dato prova di saper guardare integrato. Un’eco di tale ordine di consi- con obiettività alle miserande condizioni derazioni si sarebbe ravvisato, nell’ultimo politiche, sociali e finanziarie della Scozia quarto del secolo (1776), nella Wealth of the senza attribuire del tutto all’Inghilterra le Nations di Adam Smith. Al secondo livello responsabilità di tale stato di cose, occor- si collocavano le ragioni di coloro i quali, re distinguere i tre livelli su cui alquanto Fletcher in testa, sostenevano l’indeside- contraddittoriamente si sarebbe innestata rabilità dell’unificazione, pur criticando la settecentesca percezione scozzese dei l’anomalo funzionamento dell’unione per- termini di un’eventuale unificazione con il sonale iniziata circa un secolo prima con Regno inglese. promettenti auspici, ma pervenuta a uno Un primo livello può essere definito stato di cronico malfunzionamento sia sot- razionale. Si caratterizzava per le posizioni to la monarchia Stuart, di origine scozzese, decisamente unioniste che erano proprie sia con l’avvento di Guglielmo d’Orange, III dei maggiori ceti mercantili anglicizzati d’Inghilterra e I di Scozia (per non dire dei delle Lowlands e dei numerosi Scozzesi re- problematici rapporti instauratisi con l’In- sidenti a Londra, nonché sostenute da un ghilterra negli anni della Grande Ribellione numero non inconsistente di aristocratici puritana, del Commonwealth di Cromwell e aventi un seggio negli Estates. Esso si basa- della Restaurazione stuartiana). Secondo va sulla convinzione – strisciante alla vigi- tale visuale, una soluzione di maggiore in- lia del tentativo coloniale, ma pienamente tegrazione doveva essere necessariamente compiuta per effetto del fallimento del ricercata, ma solo se circondata da ade- progetto Darien – che solamente una pie- guate garanzie che salvaguardassero effi- na integrazione politica e commerciale con cacemente l’identità nazionale scozzese e il l’Inghilterra avrebbe restituito al sistema suo diritto di autodeterminarsi attraverso socio-economico scozzese l’influenza per- istituzioni non omologate all’imperante duta. Secondo tale punto di vista l’Unione, modello anglocentrico. Il terzo livello si in altre parole, era una soluzione al proble- spingeva ancora più a fondo della socie- ma della depressione economica e del defi- tà scozzese o, se si preferisce, verso la sua cit parlamentare: su tale argomento si fon- periferia socio-territoriale: gli appartene- davano le opzioni di coloro i quali, anche vano infatti tutte quelle pulsioni anglofo- con il sostegno di una parte della grande be e pregiudizialmente antiunioniste che aristocrazia whig che ambiva a guadagnare trovavano terreno molto fertile nelle plebi spazio politico nei riguardi di una monar- cittadine e nel sistema dei clan delle vaste chia in transizione, ponevano da parte le e remote Highlands, arcaiche forme di or-

25 Fondamenti ganizzazione sociale ed economica di pura con cui, in assenza di diretti eredi di fede sussistenza. Le sommosse, provocate nel protestante della Regina Anna Stuart, si breve periodo di redazione del Trattato di individuava nell’Elettrice di Hannover, in Unione e del conseguente Atto parlamen- quanto pronipote di Giacomo Stuart, VI di tare, avrebbero messo violentemente in Scozia e I di Inghilterra (è doveroso, vista evidenza un radicale rifiuto di quella che la materia che si sta trattando, continua- era considerata una venefica mixité con gli re a registrare entrambe le numerazioni Inglesi, con le loro istituzioni e con i loro nonché, in questo caso, in omaggio alla interessi economici, assumendo tinte anti- storia costituzionale scozzese che all’epoca parlamentari e offrendo le migliori condi- stava per produrre i suoi ultimi sussulti, zioni di sviluppo al caotico movimento gia- invertirle rispetto al consueto uso anglo- cobita, il cui scopo politico era di riportare centrico), la futura sovrana dei due regni. gli Stuart sul trono e, con ciò, conservare in Interrompendo una consuetudine per cui vita la libertà costituzionale della Scozia. le decisioni del Parlamento d’Inghilterra erano pacificamente accettate dagli Estates Queste tre posizioni, che furono proprie che ne prendevano atto senza dar luogo ad di altrettante componenti della società e del alcun contrasto, il Parlamento di Edim- modo politico e imprenditoriale scozzese, burgo intravide in tale Atto uno squillante possono essere trivialmente definite “di te- campanello d’allarme: esso infatti sbarra- sta”, “di cuore” e “di pancia”, e costituirono va il passo ad ogni possibilità di ritorno sul l’esplosiva miscela scozzese per tutta la pri- trono del discendente cattolico di Giacomo ma metà del Settecento, ovvero negli anni VII e II, quel Giovane Pretendente stuar- che videro l’instaurazione dell’Unione e il tiano che in molte parti della Scozia, messe sorgere di sollevazioni armate di matrice a margine sia l’intima contraddizione tra giacobita, tra cui particolare rilievo ebbe- adesione alla Chiesa presbiteriana e rifiuto ro le ribellioni del 1715 e del 1745-1746. del papismo romano sia la convinzione che Indubbiamente la disastrosa vicenda del i princìpi del Presbiterianesimo fossero progetto Darien aveva messo a nudo quali ben compatibili con il costituzionalismo elementi di complessa e profonda proble- britannico (una tesi, questa, che trovò con- maticità agissero sullo sfondo della que- ferma in molti pamphlets d’inizio secolo, stione unificatoria. La Scozia sembrava, a tra cui The Patriot Resolved, scritto nel 1707 questo punto, inevitabilmente preda di uno dal giurista Francis Grant), era patriottica- slittamento costituzionale che gli Estates, mente sostenuto dai Giacobiti. Iniziava così apparentemente dimostrando di avere ap- la coinvolgente epopea del Bonnie Prince preso la lezione coloniale, tentarono di ar- Charlie e dei suoi sostenitori che, come si restare approvando nel 1703 un proprio Act vedrà, avrebbe prodotto le ribellioni armate of Security con cui erano introdotte alcune nei decenni successivi all’Unione; tuttavia fondamentali garanzie volte a salvaguar- gli elementi romantici e le mitologie nazio- dare l’integrità delle istituzioni scozzesi nali che avrebbero caratterizzato le vicende e la loro libera potestà. Più precisamente, insurrezionali scozzesi e la definitiva can- l’Atto del 1703 fu una diretta e immediata cellazione dalla storia delle rivendicazioni reazione scozzese all’Act of Succession ap- stuartiane (a seguito della quale sarebbero provato l’anno precedente a Westminster,

26 Torre maturate in Scozia le condizioni per una persistenza in essa del Presbiterianesimo, grande fioritura intellettuale dell’Illumini- incorporato nell’organizzazione ecclesiale smo) vanno messi da parte, per volgere lo che, con ulteriore consolidamento in se- sguardo in direzione della radicale contrad- guito all’Unione, avrebbe formato la Chiesa dizione storica e costituzionale che oppose di Scozia. In altri termini, la condizione di la movimentata coabitazione dei due regni coesistenza in Inghilterra (una volta bandi- agli inizi del Settecento, e la cui vera natura to il cattolicesimo e privati dei diritti poli- sarebbe entrata in piena luce solo dopo la tici gli aderenti alla Chiesa romana) di una conclusione dell’“affare Darien”. Chiesa anglicana e di altre congregazioni, purché di adesione protestante, non aveva Se infatti con la caduta del progetto co- messo in allarme l’opinione pubblica scoz- loniale degli Estates, alla prima occasione zese marcatamente presbiteriana. Ma nel in cui la Scozia aveva vistosamente tentato 1702 l’Act of Succession, dando veste concre- un esordio autonomo sullo scenario dello ta alla totale esclusione di cattolici dalla li- sfruttamento commerciale delle colonie, nea dinastica, aveva sollevato la combattiva s’era resa evidente l’acerrima contesa che fazione giacobita e creato una netta conver- opponeva i due regni sul terreno concreto genza di patriottici consensi intorno ai suoi degli interessi, una ben più profonda e la- progetti di restaurazione stuartiana. cerante antinomia anglo-scozzese, di un Nelle relazioni tra i due regni la que- carattere che si può considerare puramente stione confessionale, in altri termini, si costituzionale, si profilò nella fase imme- saldava con la questione dinastica, e da qui diatamente successiva, anche se in realtà i con la questione costituzionale: da ciò de- tratti fondamentali di questa radicale con- rivava una dura reazione degli Estates che, traddizione avevano fatto mostra di sé già approvando l’Act of Security, formalmente all’epoca della Gloriosa Rivoluzione inglese. mostravano di accettare una successione Come è ben noto, questo memorabile even- protestante stuartiana, dichiarando in tal to rivoluzionario aveva prodotto lo snodo caso la Scozia del tutto svincolata da ogni politico e costituzionale instaurativo in In- «English or any foreign influence». Si pre- ghilterra di un intero Revolution settlement parava in tal modo – rebus sic stantibus, ov- governato da una sequenza di emblemati- vero, come legiferato in Inghilterra, in caso ci interventi legislativi: il Bill of Rights del di effettiva successione dell’Elettrice Sofia 1689, l’Act of Settlement del 1701 e, appunto, di Hannover – la dissoluzione dell’unio- il controverso (almeno se lo si considera da ne personale dei regni (l’interpretazione parte scozzese) Act of Succession del 1702. Il nazionalista ha presentato l’Act of Security punto della questione consisteva nel fat- come una vera e propria dichiarazione uni- to che la Gloriosa Rivoluzione, ponendo laterale di indipendenza): una prospettiva termine alla Restaurazione stuartiana e immediatamente bloccata mediante l’or- alle sue velleità di governo assoluto, aveva ganizzazione nel medesimo 1703, sempre impresso una svolta inequivocabilmente per via legislativa (Alien Act), di un embargo protestante all’intero ordine costituzio- commerciale che in caso di rifiuto scozze- nale del Regno d’Inghilterra: circostanza, se della successione hannoveriana avrebbe questa, che dapprima non aveva sollevato impedito ogni scambio tra i due regni, ren- particolari preoccupazioni in Scozia, per la

27 Fondamenti dendo il Border invalicabile, ovviamente a di nuovi mercati e per la Scozia era diven- tutto danno della Scozia. Si ingenerava così tata una questione di sopravvivenza econo- un grave e asimmetrico conflitto tra istitu- mica). In secondo luogo, si ha il movente zioni parlamentari e tra sistemi economi- che può definirsi di “security of the realm”, ci, che avrebbe visto la Scozia come parte ispirato dalla necessità del Regno d’In- soccombente: tale prospettiva molto valse a ghilterra di avere le spalle coperte in caso orientare in senso unionista una parte si- di conflitto internazionale con la Francia e gnificativa della classe dirigente scozzese, di porre in sicurezza i confini settentriona- e ad indebolire gli Estates già duramente li in caso di sollevamenti di natura politica: provati dal fallimento dei propri tentativi, infatti la Scozia era stata talvolta la desti- compiuti dapprima sotto il profilo com- nazione di spedizioni militari francesi, in merciale e poi sul piano della costituzio- via autonoma o in appoggio alle rivendi- nalità, di divincolarsi dalla stretta inglese. cazioni giacobite (va detto che, nell’epoca Nel 1705-1706 la Scozia pertanto si dirigeva delle guerre napoleoniche, il medesimo verso l’Unione, sempre più divisa tra un movente va considerato come prevalente notabilato, padrone degli Estates e persua- ai sensi dell’analogo Act of Union che ave- so in gran numero della sua ineluttabilità, e va interessato, nel 1800-1801, l’Irlanda). una componente popolare, sostanzialmen- In terzo luogo, qualche enfasi è stata posta, te priva di voce in sede parlamentare e fie- soprattutto in età vittoriana, sul movente ramente ostile a tale ipotesi. “imperiale”, ovvero sulla necessità dell’ac- quisizione della Scozia, quale terra in fin A questo punto, considerato il poten- dei conti abitata da un popolo di North Brit- ziale conflitto tra i due regni e i rilevanti ons, per la costruzione di una nuova identi- segnali di rischio provenienti dallo scena- tà nazionale. A questi punti interpretativi, rio internazionale, dettati prevalentemen- su cui invero la riflessione di parte inglese te dell’ostilità militar-commercial-diplo- si era soffermata fin dall’avvento rivolu- matica della Francia (il cui sovrano aveva zionario di Guglielmo d’Orange (una pro- riconosciuto la legittimità delle pretese mettente svolta cui lo stesso Fletcher, in stuartiane al trono), concorrevano all’edi- origine, aveva guardato con favore, auspi- ficazione di tale teoria dell’ineluttabilità cando una unificazione su base federativa e, sotto certi aspetti, della desiderabilità e limitata alla mera fusione parlamentare e dell’unificazione almeno tre moventi, che commerciale), si può aggiungere il moven- la storiografia contemporanea ha esamina- te dinastico: nell’eventualità dell’avvicen- to separatamente ma che formano aspetti damento hannoveriano, che con Giorgio indissolubili della medesima questione. I avrebbe avuto luogo nel 1714, si trattava Viene in primo luogo il movente commer- di un movente di non poco conto giacché ciale, che si orientava verso prospettive di le rivendicazioni dei Giacobiti, che già nel completa integrazione economica tra le 1715 assunsero le sembianze di una prima parti centro-meridionale e settentrionale- insurrezione armata, impensierivano il insulare della Britannia (il boicottaggio Parlamento di Westminster (nel medesi- dell’operazione Darien e l’“embargo” del mo anno, per tenere saldamente le redini 1703 avevano messo a nudo tale necessità, del regno in presenza di un incerto avvi- che per l’Inghilterra implicava l’apertura

28 Torre cendamento dinastico, esso si dotava di in cui proponeva un modello statuale in una legislatura di ampio raggio varando il cui la potestà parlamentare scozzese sareb- Septennial Act). be risultata intatta o comunque paritaria rispetto a quella dell’omologo inglese, fu L’operazione che condusse all’Unio- prediletto dagli Estates e pertanto in qual- ne dei due regni si articolò in due fasi: la che misura considerato vincolante per i prima, dal 16 aprile al 23 luglio 1706, ebbe Commissioners incaricati della trattativa. luogo a Londra e fu una fase di negoziazione Tuttavia, le tesi del pubblicista scozzese condotta dai trentuno Commissioners scoz- sarebbero state scartate nettamente dai ne- zesi in interlocuzione con i loro omologhi goziatori inglesi, la cui controproposta fu, nominati in egual numero dal Parlamento senza mezzi termini, quella di una unifica- inglese; la seconda, dal 3 ottobre 1706 al zione totale dei due regni, da attuarsi me- 16 gennaio 1707, a Edimburgo, fu una fase diante la fusione dei rispettivi Parlamenti. di dibattito parlamentare e si concluse con “Poche idee, ma buone”, si direbbe a tal la ratifica del Trattato e relativa sua tra- proposito. Negli sporadici incontri tra ne- sformazione in Atto, sul medesimo testo goziatori non vi fu molta possibilità di in- approvato a Westminster e con procedura terlocuzione (a dire il vero, risulta che nes- molto più lineare e spedita, nel marzo 1707. suna riunione ebbe realmente luogo se non Fiumi d’inchiostro sono stati versati per per definire il numero di deputati scozzesi analizzare lo svolgimento di entrambe le che avrebbero fatto parte del Parlamento fasi, nell’intento di dare ragione di una op- unitario, e che le trattative si svolsero quasi zione, quella della “union by incorporation”, esclusivamente per iscritto, attraverso un che fu infine preferita a quella confederale mero scambio di messaggi, note e docu- o federativa delineata sull’esempio olande- menti), e quando i Commissioners scozzesi se delle Province Unite e precedentemente elaborarono una controproposta organica, illustrata da James Hodges nel rapporto del essa subì la stessa sorte. In questa occasio- 1703 The Right of Interests of the Two British ne, i principali punti verterono sull’accet- Monarchies; tuttavia non è questa la sede tazione della successione hannoveriana, per analizzare con profusione di dettagli sulla reciprocità del regime dei diritti e in qual modo negoziati e dibattito parla- delle libertà, sull’instaurazione di un si- mentare ebbero effettivamente sviluppo. stema di libero mercato, e infine sulla pos- Nondimeno, alcuni spunti possono dare sibilità che gli atti di legge incompatibili un’idea di come un atto basilare per la sto- con le clausole dell’Unione, eventualmente ria costituzionale scozzese e (come si vedrà) adottati nei due regni, fossero abrogati (il delle Isole britanniche sia stato condotto ad che lascia forse intravedere che l’Atto di approvazione in tempi relativamente rapi- Unione si sarebbe eretto quale Grundnorm a di, e quali ne siano state le immediate ri- carattere federativo? Prospettiva molto in- percussioni. teressante dal punto di vista costituzionali- Si dirà pertanto, in primo luogo per stico, che precorreva di numerosi decenni quanto concerne i negoziati londinesi, che quanto sarebbe stato concepito negli Stati il testo di Hodges, redatto in due parti e da Uniti). La proposta scozzese si sintetizzava considerarsi una fonte primaria del pen- in un documento compromissorio che per siero federalista britannico, nella misura

29 Fondamenti sua intrinseca natura presupponeva la sus- tant Religion and Presbyterian Government in sistenza, nonostante l’Unione, di due regni Scotland, destinato a essere parte integran- ancora distinti, e che pertanto configura- te dell’Unione). va un estremo tentativo di salvaguardare Il testo del Trattato, licenziato come un lo stato preesistente delle istituzioni: ciò insieme di Articles of Union destinati ad es- spiega il respingimento senza condizioni sere discussi uno per volta in seno ai due da parte dell’Inghilterra, i cui negoziatori Parlamenti, fu provvisto del sigillo ufficiale concentrarono la loro attenzione sulla ra- il 22 luglio 1706 e quindi trasferito a Edim- dicalità dell’incorporazione parlamentare burgo in un’atmosfera di pesanti condi- (che avrebbe comportato l’eclisse, sic et zionamenti, tra cui una non troppo velata simpliciter, degli Estates) e sulla previsione minaccia inglese di apertura di ostilità nel del cosiddetto Equivalent, ovvero di un im- caso della sua mancata ratifica da parte degli porto monetario da versarsi per un parziale Estates. Mentre a Westminster la ratifica sa- risarcimento dei cospicui danni provocati rebbe stata, di lì a breve, rapida e quasi pri- in Scozia dal fallimento dell’impresa di Da- va di dibattito, in Scozia lo scrutinio – dopo rien (di cui il Parlamento di Westminster una fase intermedia in cui il documento fu era stato, tutto sommato, l’artefice). Ma è tenuto riservato per evitare le proteste del- lecito osservare che l’Equivalent non sareb- la piazza, che comunque si verificarono per be stato di certo un contributo disinteres- effetto del trapelare della notizia – si avviò sato, poiché lo schema inglese prevedeva il 3 ottobre con l’apertura di una apposita in contraccambio sia l’immediata liquida- sessione degli Estates. zione della Company of Scotland (il che eli- La fase parlamentare scozzese, note- minava ogni concorrenza commerciale da volmente laboriosa, fu caratterizzata da parte scozzese) sia la piena partecipazione diverse turbative politiche e dal dilagare dei contribuenti scozzesi al debito pubblico di manifestazioni anti-unioniste a Edim- del nuovo regno (si dirà, in seguito, che una burgo, Glasgow e nelle principali città. In gran parte del denaro versato attraverso questa sede non può essere ricostruita che lo schema dell’Equivalent sarebbe di fatto per rapidi cenni, partendo in primo luogo riaffluito in gran parte nelle casse inglesi dal clima politico. La lettura nazionalista attraverso la sottoscrizione del debito). In- dell’intera vicenda parlamentare, giunta fine, una volta assicurate l’incorporazione dal 1707 fino ai giorni nostri, alimenta con dei due Parlamenti e la totale omologazio- tenacia la versione della campagna di cor- ne finanziaria e commerciale della Scozia, ruzione dei deputati degli Estates che, tesa a ampie garanzie furono accordate a tutela garantire che questi si schierassero a favore della sopravvivenza delle altre istituzioni dell’Unione, fu condotta ad opera dei cir- scozzesi: le Corti e il sistema giuridico di coli parlamentari e governativi inglesi nel Scots law, le strutture di amministrazione torno di tempo che separò la stipulazione locale incentrate sui Royal Burghs, la legi- del Trattato dalla sua definitiva trasforma- slazione pre-unitaria (salvo i successivi in- zione in Atto di Unione. Si tratta della ver- terventi del nuovo Parlamento), i privilegi sione che ha sintesi nella rima “bought and della Chiesa presbiteriana (a cui era dedi- sold / with English gold” e che trova molti cato un apposito Act for Securing the Protes- riscontri nelle cronache del periodo, solo

30 Torre

Malagrida e i cospiratori che consultano il fantasma di Oliver Cromwell che si tenga conto della presenza in Scozia, coloro che avrebbero infine votato a favore e soprattutto a Glasgow e a Edimburgo che dell’Unione. erano tra i centri nevralgici della prote- Una particolare attenzione deve essere sta antiunionista, di Daniel Defoe, agente riservata ai protagonisti schierati sui due per conto del governo inglese, impegnato fronti. In contrasto con i decisi sostenitori in una sistematica azione di persuasione a dell’Unione capeggiati da quel Lord Tweed- favore della ratifica del Trattato (Defoe sarà dale che era stato la principale vittima po- autore nel 1709 di una History of the Union litica della vicenda del Security Act ed era of Great Britain che costituirà una fonte di pertanto desideroso di riabilitazione, e da informazioni, ovviamente di parte anglo- altri aristocratici di alto lignaggio per lo più unionista, sull’intera vicenda); o che si aderenti allo schieramento whig (come il leggano le lettere di diversi deputati i quali Duca di Queensferry, che presiedeva l’as- chiedevano espressamente ricompense e semblea), si espressero in senso negativo cariche in cambio del sostegno all’Unione. alcuni leaders politici eloquenti e spesso E anche la prospettiva dell’Equivalent, per ben documentati sui retroscena dell’af- quanto ingannevole, con i suoi allettanti faire parlamentare. Tra questi, il giacobita incentivi finanziari non mancò di operare George Lockhart of Carnwath (questi, qual- nel senso del passaggio di molti indecisi tra che anno dopo la stipulazione del Trattato,

31 Fondamenti rese pubblica la lista degli oltre trenta par- zione e colonizzazione senza distinzione e lamentari degli Estates che avevano perce- restrizione alcuna, ma si disponeva anche pito sostanziose tangenti inglesi in cambio l’unificazione del debito pubblico, di ogni del loro impegno a favore dell’Unione) e altra misura fiscale e monetaria (la Scozia il già menzionato Fletcher of Saltoun, che avrebbe conservato il suo diritto, risalente dopo l’approvazione dell’Unione abban- al 1695 e tuttora vigente, di battere moneta donerà per protesta ogni attività politica. propria), dei pesi e delle misure, e si defini- Un dibattito molto approfondito e ricco vano le condizioni di erogazione dell’Equi- di pathos provocò numerosi mutamenti di valent. Successivi articoli si occupavano più fronte in senso unionista: particolarmen- in dettaglio dell’intero apparato giuspub- te memorabili furono i voltafaccia dello blicistico scozzese, ovvero delle istituzioni “Squadrone Volante”, combattivo gruppo del regno pre-unitario a cui erano garantite di una trentina di deputati capeggiati da sopravvivenza e intangibilità: il 19 trattava Lord Tweeddale, e dell’influente Duca di dell’ordinamento giudiziario (che con- Hamilton del quale si sospettò una forte servava le sue Corti e la separazione delle collusione finanziaria con il governo ingle- giurisdizioni); il 20 confermava tutte le ca- se. Con 110 voti favorevoli e 69 contrari, gli riche pubbliche ereditarie e di nomina vi- Estates approvarono infine l’Atto di Unione genti in Scozia al momento dell’Unione; il il 16 gennaio 1707. 21 confermava tutti i diritti e i privilegi dei Royal Burroughs, ovvero dell’apparato delle L’Atto, formato da venticinque articoli amministrazioni territoriali urbane; il 22 e (alcuni tra i quali di formulazione alquanto il 23 regolavano la questione parlamentare, complessa), proclamava solennemente che fissando a sedici il numero degli aristocra- a partire dal maggio 1707 i due Regni d’In- tici scozzesi che sarebbero entrati a far par- ghilterra e di Scozia sarebbero stati uniti te della Camera dei Pari e a quarantacinque «for ever after» nel Regno di Gran Bretagna il numero dei deputati destinati a confluire (art.1): un neologismo, questo, che trasfor- nella Camera dei Comuni, nonché regolan- mava in costituzionale un termine storico. do le modalità di convocazione del nuovo Il nuovo Regno sarebbe stato retto da un Parlamento unitario, riconfermando i pri- Sovrano protestante con esclusione di ogni vilegi del Legislativo denominato da allora ipotesi di successione papista (art.2) e da in poi “di Gran Bretagna” e definendo lo un Parliament of Great Britain (art.3). Una status dei parlamentari. L’art. 24 istituiva volta fissati in tal modo i tratti essenzia- il Gran Sigillo (Great Seal) del Regno Uni- li dell’assetto istituzionale “alto”, con gli to, segno sovrano della legittimità di tutti articoli dal 4 al 18 si stabiliva quella piena gli atti pubblici nel nuovo regno. E infine omologazione commerciale e finanziaria l’art. 25, vera chiave di volta (almeno sulla con cui si intendeva dare una definitiva carta e nelle intenzioni) stabiliva «That all soluzione alla controversia che, con apice Laws and Statutes in either Kingdom so far as nell’affare Darien, aveva fortemente de- they are contrary to, or inconsistent with the teriorato i rapporti pre-unitari: in forza di Terms of these Articles, or any of them, shall questo ponderoso blocco di articoli, non from and after the Union cease and become solo venivano riconosciuti a tutti i sudditi void, and shall be so declared to be by the re- britannici i diritti di commercio, naviga-

32 Torre spective Parliaments of the said Kingdoms»: realizzava nel 1707 un fondamentale rin- lo si cita per esteso in quanto, introducen- novamento della statualità nelle Isole bri- do giuridicamente una posizione di su- tanniche e, nel contempo, in via di fatto, premazia dell’Atto di Unione su ogni altra puntava senza mediazioni all’estensione legge del nuovo regno che risultasse con indiscussa di quel fondamentale obiettivo esso incompatibile, gli si sarebbe attribuita costituzionale che all’epoca era intuitivo e una esplicita configurazione di Grundnorm che due secoli più tardi avrebbe trovato la in un contesto costituzionale, quello della sua sintesi nella nozione diceyana di sovra- Gran Bretagna, che la tradizionale inter- nità parlamentare. La nascita di un nuovo pretazione usa considerare perfettamen- Stato, in altri termini, trovava la sua sintesi te flessibile ed evolutivo. Su quest’ultimo perfetta nell’omogeneizzazione del potere articolo sarebbe stato riposto, in sostanza, parlamentare, e in questo rinnovamento ogni affidamento scozzese, ma esso non la Scozia era direttamente coinvolta e, in valse a provocare una seria revisione della un certo senso, responsabilizzata in quanto legislazione pre-unitaria all’epoca vigente immessa in un circuito costituzionale da cui in Inghilterra né a prevenire l’attuazione, e le altre aree storiche delle Isole britanniche l’incontrastata efficacia, di strumenti legi- erano sostanzialmente escluse. Infatti, ove slativi “britannici” adottati in aperta viola- si consideri l’elemento istituzionale e po- zione delle garanzie dell’Unione (è quanto litico, il Galles era da secoli pienamente si sarebbe verificato, per esempio, nel 1746 assimilato all’Inghilterra come sua pro- per contrastare l’ultima insurrezione gia- vincia ed era ad essa parificato, anche te- cobita; o con l’introduzione, solamente per nendo conto che la dinastia Tudor, inizia- la Scozia, di una tassa speciale sulla produ- ta con Enrico VII al termine della Guerra zione e il consumo del malto; o in segui- delle Rose che aveva decimato l’aristocra- to, in età vittoriana, con la disruption della zia di matrice feudale, era di origine gal- Chiesa presbiteriana). lese. L’Irlanda, sempre più ostinatamente radicata in una propria identità religiosa Alla luce di queste ultime considerazio- e sociale come segno di resistenza nei ri- ni, molto si potrebbe dire – anche pren- guardi di un oppressivo gioco politico im- dendo a prestito le demolitorie argomen- posto dapprima dalla feudalità inglese e in tazioni del pensiero nazionalista – circa gli seguito dalla classe dirigente protestante, effetti costituzionali dell’Unione del 1707 e risultava assoggettata a un regime che, con il sistema di “incorporazione” che ne è de- uno sguardo retrospettivo privo di indul- rivato, introduttivo di una doppia dimen- genza, è stato provocatoriamente definito sione giuridico-istituzionale: quella che è di “colonialismo interno”. Se all’inizio del stata sommersa dal modello costituzionale Settecento queste due aree dotate di auto- anglocentrico incardinato nei corpi politici nomi caratteri nazionali non parteciparono di Westminster, e quella che ha continuato al processo di formazione del Regno Unito a vivere di vita propria al Nord del confi- (il Galles, come s’è detto, perché in esso già ne anglo-scozzese. Se si guarda all’intero inglobato; l’Irlanda in posizione di emargi- contesto, risulta immediatamente eviden- nata alterità), ben diverso sarebbe potuto te che, se la si considera sotto un profilo di essere – almeno sulla carta e stando ai prin- stretta formalità, l’unione parlamentare

33 Fondamenti cìpi proclamati nel Trattato di Unione – il cipi di origine tedesca che immettevano ruolo della Scozia. Tuttavia, nella sostanza nella linea di successione britannica una delle cose, il modello istituzionale di West- componente di Sacro Romano Impero), la minster sarebbe risultato assolutamente Scozia avrebbe aderito all’Unione accet- preminente nella definizione degli assetti tando, ufficialmente di buon grado ma in istituzionali e politici della “nuova” orga- realtà con molte questioni politiche irri- nizzazione statale. In altre parole, il lessico solte, di confondere le proprie sorti parla- costituzionale del Regno Unito avrebbe im- mentari con quelle del più solido modello piegato dopo il 1707, e per i secoli a venire, inglese. Ciò si sarebbe realizzato secondo un idioma esclusivamente inglese. un procedimento che nel lessico ufficiale All’appuntamento con l’unificazione fu definito, come già detto, di incorpora- il nuovo Stato si presentava difatti sotto le tion (un’espressione tesa ad enfatizzare sembianze della monarchia costituziona- una condizione di parità invero più fittizia le, regolata in Inghilterra nel 1701 dall’Act che reale) e che alcuni osservatori critici of Settlement. L’influenza costituzionale contigui alle posizioni del nazionalismo, del Parlamento di Westminster era giunta come per esempio James G. Kellas e Paul a tal punto, all’inizio del secolo, che qual- H. Scott, avrebbero interpretato piuttosto che anno più tardi, attraverso il dibattito come una “immersione” (merger) tout court dell’Unione sviluppatosi sia a Londra sia a degli Estates nell’alveo di Westminster dalla Edimburgo tra l’ottobre 1706 e il gennaio quale sarebbe scaturita la dissoluzione di 1707, gli interni equilibri del nuovo Regno un’antica tradizione assembleare. sarebbero apparsi regolati come il prodotto Sotto questo profilo, si può cogliere una di un irrevocabile patto inter-parlamentare certa sintonia tra il Revolution settlement in- posto in linea di continuità con quell’inte- staurato nel Regno d’Inghilterra nel 1688- sa contrattualistica fra tories e whigs che al 1689 (un evento che per suo conto aveva termine del Seicento aveva messo fine alla comunque avuto un significativo pendant Restaurazione stuartiana, scongiurando il in Scozia, se è vero che già in occasione di rischio di una nuova guerra civile e infor- tale snodo costituzionale si era fatta avan- mando di sé in via del tutto pacifica la svolta ti l’idea di una unificazione dei regni) e antiassolutistica in tutto il territorio insu- quello che si vorrebbe qui definire come lare (e pertanto anche nella Scozia presbi- l’Union settlement del Regno di Gran Bre- teriana). Quasi noncurante del particolare tagna: entrambi, infatti, trovavano nella rapporto che la legava tradizionalmente a questione parlamentare il fulcro del rinno- una monarchia che da un secolo era stata vamento della statualità e producevano una trasferita a Londra (è comunque singola- affidabile impalcatura costituzionale che re come, al passaggio dal Medioevo all’età tuttavia avrebbe dovuto attendere ancora moderna e oltre, l’Inghilterra avesse perso del tempo per il suo definitivo consolida- di fatto ogni capacità di governarsi attraver- mento. La stessa realizzazione di un singolo so dinastie autoctone, chiamando al trono Parlamento posto al centro dell’organizza- dapprima i Tudor di origine gallese, indi gli zione statale avrebbe prodotto un effetto Stuart provenienti dalla Scozia, nel 1689 lo relativamente tranquillizzante sull’intera Stathouder d’Olanda, e infine nel 1714 prin- vita politica, finanziaria e produttiva bri-

34 Torre tannica, e quindi anche scozzese, ma non le crisi fu il movimento dei tories di fede prima che si risolvesse con estrema vio- stuartiana per il quale la nostalgia per la lenza la questione dinastica. Per non par- passata dinastia si saldava con l’avversione lare delle accuse di corruzione rivolte alla per l’avvento al trono di principi stranie- classe dirigente protagonista negli Estates ri nelle persone di Guglielmo d’Orange, a del voto sull’Atto di Unione, e degli svan- malapena tollerato in quanto consorte di taggi finanziari che, a partire dalla verifica una Stuart, e soprattutto, nel 1714, del te- dei fittizi incentivi dell’Equivalent, si pro- desco Giorgio I Hannover, verso cui si di- dussero nell’intera Scozia (vantaggi che nel resse lo sfavore di una parte consistente breve e medio periodo non compensarono della classe politica inglese e scozzese. Per le ingenti perdite causate dal fallimento quanto riguarda la prima, s’è già accenna- dell’impresa di Darien e non alleviarono to alla circostanza per cui la misura, con la l’impoverimento dell’area, ma che in se- quale si intendeva tenere sotto sorveglian- guito, ossia nel giro di una generazione di za una transizione dinastico-costituzionale imprenditori, si collegarono positivamente da molti considerata ardita, fu di natura alla profittevole immissione del commer- esclusivamente parlamentare: essa infatti cio scozzese nel capace alveo dello Stato assunse le sembianze del Septennial Act che britannico). Il problema lasciato irrisolto nel 1715 estese la legislatura da tre a sette dall’Unione fu appunto quello dell’esclu- anni e che è stato considerato, e per questo sione dalla linea di successione dei catto- criticato, come un atto di autoritarismo par- lici Stuart, a tutto vantaggio dei protestanti lamentare finalizzato ad assicurare ai whigs Hannover, in continuità con un movimento un prolungamento del proprio mandato di di rivendicazione nazionale fortemente in- governo sì da consolidare la saldatura tra il nervato di irredentismo post-unitario. loro potere parlamentare e la nuova dinastia da essi promossa. In Scozia, epicentro della La saldatura tra un persistente spiri- ribellione, con il 1714 si inaugurava un lun- to anti-unionistico e un radicato lealismo go trentennio di turbolenze che produssero giacobita declinato in direzione anglofoba l’effetto di tenere alta la tensione non sola- provocò dopo il 1714, anno di avvento al mente nell’area, ma nell’intero Regno Uni- trono di Gran Bretagna del tedesco Giorgio to, per via del fatto che sistematicamente I Hannover, un’intera sequenza di ribel- ogni rising giacobita comportava sia l’oc- lioni armate, di cui almeno due formano cupazione e il saccheggio dell’Inghilterra un’epopea entrata nel sentimento nazio- del Nord sia minacce di invasioni papiste nale e nel folklore romantico: si tratta della spagnole o francesi, sia infine il parallelo sequenza di eventi che, a parte alcuni episo- insorgere di patrioti irlandesi mai domi di minori e circoscritti iniziati già nel 1689 nonostante le stragi compiute da Cromwell con le prime ostilità lealiste promosse dal e da Guglielmo d’Orange. Le sollevazioni Duca di Dundee e proseguiti con un tenta- del 1715 e del 1745 furono dominate dalle tivo di sbarco stuartiano-francese, culmi- figure dell’Old Pretender (all’uopo appella- nò nel clima violento di due fondamentali to Giacomo III d’Inghilterra e VIII di Sco- momenti insurrezionali che nella mitolo- zia) e del Young Pretender (il giovane Carlo gia giacobita sono denominati il “Fifteen” Edoardo Stuart); la seconda sollevazione in e il “Forty-Five”. Protagonista di entrambe

35 Fondamenti particolare, punteggiata da eventi memo- l’intera età vittoriana ne favorì lo sviluppo rabili quali l’occupazione di Edimburgo, economico e sociale. In altri termini, con lo scontro di Prestonpans e un’invasione l’incorporazione parlamentare, entrando – dell’Inghilterra che giunse fino a Derby, come si suol dire – nella modernità (la pro- culminò il 16 aprile 1746 nella sanguinosa paganda unionista whig avrebbe avuto buon battaglia di Culloden che vide la decimazio- gioco nel rappresentare un “prima” scozze- ne dei clan e, con essa, la sconfitta finale dei se miserrimo e arretrato e un “dopo” ricco e Giacobiti e la fuga del giovane pretendente progredito), la Scozia avrebbe acquisito una al trono verso l’esilio. posizione peculiare. Tramontata ogni spe- ranza di riscossa della sua componente gia- Solamente in seguito all’eclisse del mo- cobita, la classe dirigente dell’intera area, vimento giacobita e alla fine delle vellei- ma soprattutto delle Lowlands, deponeva tà restaurative stuartiane la Scozia si poté ogni tentazione di rivolta acquistando sul considerare definitivamente pacificata, e il piano politico, nella seconda metà del se- Regno Unito, retto da un unico Parlamento, colo, una fisionomia talmente rassicurante affermò in modo indiscutibile il suo anglo- da conferire una inedita stabilità all’assetto centrismo. Invero la pacificazione scozzese delle istituzioni locali. fu pagata ad alto prezzo, con l’occupazione Di un simile stato di cose si rendeva- militare del territorio, con la proibizione no garanti, di fronte alla Corona e al Par- nelle Highlands dell’uso di simboli nazio- lamento unitario, alcune grandi famiglie nali e dei costumi tipici, con varie forme di aristocratiche che assicuravano l’ordine interdizione linguistica e culturale, e con interno e cooperavano all’immissione della molte misure d’ordine pubblico. Se con- tradizionale bellicosità scozzese nel nuovo siderate sotto tale profilo, numerose ed format militare che vedeva il Regno Unito esplicite sarebbero state le violazioni delle impegnato non più sul fronte interno, ma garanzie concordate nel 1707, e solamente nelle colonie soprattutto nordamericane con il revival romantico guidato, tra gli altri, (tra la fine del secolo e le guerre napole- dal poeta Robert Burns e dal letterato Wal- oniche il reclutamento di massa e la for- ter Scott, molti elementi culturali sarebbe- mazione di numerosi reggimenti scozzesi ro stati recuperati o reinventati nella prima avrebbe grandemente contribuito alla ri- metà dell’Ottocento per restituire alla Sco- costruzione dell’identità nazionale). D’al- zia una affidabile percezione di area nazio- tra parte, per quanto riguarda l’azione di nale separata dall’Inghilterra, fino a farne governo, alcuni magnati del rango del Duca il luogo di coltura del più attivo dei nazio- di Argyll e del giurista e politico Henry nalismi scaturiti nel Regno Unito. Non- Dundas (in qualità di Lord Avocate, questi dimeno il consolidamento della “union by resse il paese per lungo tempo e con pote- incorporation” anglo-scozzese immetteva la re pressoché incontrastato) si occuparono nazione scozzese in un circuito statuale che, delle residue istituzioni locali: tendenzial- sebbene nell’immediato poco o punto van- mente disillusi (soprattutto Dundas) dalla taggioso sotto il profilo finanziario e fiscale, condizione di perifericità in cui la Scozia e costituzionalmente perdente per via della era comunque rimasta dopo il 1746, dalle scomparsa della plurisecolare istituzione originarie posizioni unioniste tali gover- parlamentare, tra la fine del Settecento e

36 Torre nanti svilupparono un particolare senso vato quei princìpi e quelle procedure di di- critico nei confronti dell’assetto di governo ritto semi-codificato che tuttora fanno del- scaturito dall’Act of Union. Questa reazio- la Scots law un sistema giuridico vitale. Ed ne, che si collocherebbe nell’ambito della anzi, dell’apparato giudiziario va rilevata la psicologia politica, non produsse alcuna singolare rilevanza sotto il profilo specifico radicale sortita rivendicativa, inducendo della funzione di governo: dal 1746 (anno gli statisti del secondo Settecento, pur nella in cui in Scozia fu punitivamente soppressa fedeltà a un quadro costituzionale del Re- la carica governativa del Segretario di Stato, gno Unito ormai irreversibile, a dedicare giacché dopo il 1707 diversi detentori della risorse e attenzioni al consolidamento di carica avevano agito esplicitamente come una Chiesa presbiteriana sottratta, a diffe- simpatizzanti stuartiani) le responsabilità renza della Chiesa anglicana, a ogni forma di governo furono gradualmente assun- di controllo statale, e alla promozione delle te dal Lord Advocate, ovvero dal law officer Università come centri propulsivi dell’in- scozzese di più alto rango, che acquisiva di telletto nazionale: entrambi elementi di- fatto le funzioni che sulla carta erano affi- stintivi primari di una nazionalità che tra date a uno dei Segretari di Stato del governo il 1707 e il 1746 era stata definitivamente britannico. In tal modo si realizzava in Sco- privata dei più significativi corpi politici. A zia quello che impropriamente si potrebbe tale azione conservativa collaborarono, per definire un “governo dei giudici”, che si quanto di loro competenza, i ceti mercan- sarebbe ulteriormente affermato dopo il tili dei royal burghs che, superato il males- 1827, allorché delle responsabilità scozze- sere economico della cintura centrale del si fu investito l’Home Secretary con sede a paese e sostanzialmente abbandonata alla Londra, protraendosi fino al 1885, anno di depressione e allo spopolamento la peri- istituzione di un nuovo Segretariato di Stato feria delle Highlands, formavano il nerbo per la Scozia e dell’inerente dicastero dello dell’amministrazione dei maggiori centri Scottish Office. urbani e (virtualmente assente in Scozia Pur inserendosi – sotto il lungo regno l’istituzione conteale di impianto anglo- di Giorgio III – nel più ampio quadro del- gallese) delle vaste aree rurali loro dipen- la nazione britannica, e dotandosi di quei denti, e trovavano una sede di dialogo po- nuovi assetti sociali da cui l’Illuminista litico e di azione coordinata nell’Assemblea Adam Ferguson avrebbe tratto le intuizio- Generale della Chiesa Presbiteriana che, ni speculative riversate nel 1767 nel suo almeno fino al 1832, anno del Great Reform Essay on the History of Civil Society, la Sco- Act e della trasformazione del Legislativo zia restava in una posizione di perifericità di Westminster, fu considerata come una politica e di governo inerziale. Sotto altro sorta di “Parlamento scozzese” i cui atti punto di vista, ovvero quello degli storici erano assistiti da un enforcement giuridica- scozzesi delle istituzioni, specialmente se mente legittimo. Non va infine dimenticato di orientamento nazionalista, la Scozia era l’importante ruolo ricoperto dalle Corti di abbandonata a se stessa, in quanto retta giustizia che, sebbene progressivamente solo nominalmente da istituzioni remote sottoposte a notevoli influenze provenienti (il Parlamento di Westminster, lontani Se- dall’area di common law, avrebbero preser- gretari di Stato e, in seguito, un improbabi-

37 Fondamenti le Home Secretary estraneo alla cultura poli- novantina di centri universitari creati in tica, amministrativa e giuridica dell’area), Europa nel Quattrocento, tre erano loca- ed era caratterizzata da una prolungata lizzati in Scozia e ricchi di relazioni scien- condizione di “do it yourself” amministra- tifiche con Università italiane, francesi tivo, la cui egida erano le ambigue garanzie e tedesche, e in seguito anche olandesi e dell’Unione: ambigue perché, da un lato, le fiamminghe. I più antichi centri universi- istituzioni scozzesi di autoamministrazione tari erano di fondazione cattolica: così St. risultavano sufficientemente tutelate nel- Andrews, la protouniversità specializzata la loro identità dalle clausole del 1707; e, in scienze teologiche, mediche e filosofi- dall’altro lato, l’affermarsi dell’onnipoten- che, costituita nel 1413 con una Bolla papale za parlamentare, a partire dalle draconiane di Benedetto XIII che sanzionava un charter misure del 1746, non avrebbe mancato di of incorporation tra istituti agostiniani; così imprimere al comprensorio scozzese al- Glasgow, che nel 1451 sorgeva, per interes- cune trasformazioni di non scarso rilievo. samento di Giacomo II di Scozia, anch’essa Tale il contesto in cui la Scozia si apprestava in forza di una Bolla papale di Nicolò V (con a dare forma alla grande stagione del suo Il- uno statuto che era in ampia parte una tra- luminismo. Apparentemente rinchiusa nei scrizione di quello dell’Università di Bolo- suoi confini nazionali e sopita ogni turbo- gna e che nel 1577 era stato riconfermato con lenza rivendicativa suscettibile di dare adi- una Nova Erectio che cancellava ogni riferi- to a ribellioni politiche e a tensioni civili in mento alla Chiesa di Roma); e così infine il grado di superare quel livello di guardia che King’s College di Aberdeen, nucleo della fu- era stato troppo spesso oltrepassato nella tura istituzione universitaria, che nel 1495 prima metà del secolo, la Scozia aveva rag- era stato fondato dal vescovo Elphinstone giunto dopo la caduta del Giacobitismo una dietro richiesta di Giacomo IV di Scozia e di condizione di quiete che favorì il progresso Papa Alessandro VI che, con l’immancabi- non solo – come già accennato – delle at- le Bolla assegnava come modelli gli statuti tività economiche e produttive, ma anche delle Università di Bologna, Parigi e Orle- delle arti e delle scienze: condizione, que- ans. Una seconda ondata di fondazioni uni- sta, che fu fortemente promossa dall’essere versitarie si sarebbe quindi realizzata dopo un territorio culturale caratterizzato da una un secolo, in un contesto ormai definitiva- considerevole vivacità della vita universi- mente protestante, con il Marischal College taria in cui, a differenza di un’Inghilterra di Aberdeen istituito nel 1593 (e destinato a all’epoca ancora ferreamente egemonizza- fondersi con il rivale King’s College) per dare ta dal bipolarismo di Oxford e Cambridge, luogo alla nuova Università; e con l’Uni- spiccavano svariati centri universitari (al- versità di Edimburgo, istituita nel 1582 in cuni dei quali di origine medievale) che si esecuzione di un Royal Charter di Giacomo ponevano in diretta competizione con lo VI di Scozia che unificava alcuni colleges statico panorama del resto della Gran Bre- esistenti già all’inizio del secolo. Dotata di tagna. ragguardevoli lasciti, essa si sarebbe im- mediatamente proposta come l’istituzione Una eloquente misura comparativa del- universitaria della capitale del regno non la vitalità del mondo universitario scozzese solo per la sua collocazione ma anche per la può essere data dalla circostanza che della

38 Torre sua più diretta contiguità con gli ambienti Pur ammettendo che i vantaggi derivanti di Corte. dallo snodo costituzionale del 1707 erano Questa rete di centri universitari forma- più facilmente verificabili dagli Scozzesi va un circuito intellettuale oltremodo viva- della sua generazione, ovvero da una po- ce che, se posto a confronto con la staticità sterità nella quale era sopravvenuto un più e con la fissità culturale del quadro inglese, moderno punto di vista, anziché dai con- dà motivo di ritenere che proprio in Scozia temporanei dell’esule Fletcher e dei Giaco- si sia determinato l’unico Illuminismo pos- biti, Smith asseriva senza mezzi termini, e sibile nello scenario delle Isole britanni- ciò al pari di numerosi suoi contemporanei, che: non solo gli intensi rapporti intratte- la positività dell’amalgama costituzionale nuti dalle Università scozzesi, oltre che con che era stato realizzato, nella lettera, con Oxford e Cambridge, con i maggiori centri l’Atto di Unione e, nella realtà, con l’eclisse universitari del continente (soprattutto in delle rivendicazioni stuartiane. La consa- Francia e Olanda, e in Italia con l’imman- pevolezza di base dell’autore di The Wealth cabile Bologna), ma anche l’apertura di of the Nations era che, a conti fatti, molto un numero sempre più elevato di cattedre vantaggiose fossero, da un lato, l’efficiente in materie umanistiche e scientifiche e la protezione politica e militare che il Regno promozione della professionalizzazione dei Unito garantiva all’imprenditoria e al com- docenti, risorse a cui vantaggio furono de- mercio scozzese; e, dall’altro, le condizioni stinati ingenti finanziamenti sotto l’egida di fattuale autogoverno che erano accordate della Royal Bank of Scotland e del Board of a una Scozia che, con il mero sacrificio di Trustees for Arts, Fisheries and Manufactures. un Parlamento turbolento e inefficiente, da un potere costituzionale molto lontano e A riguardo dell’Unione del 1707 e poco edotto delle cose scozzesi era lascia- dell’assetto costituzionale che ne derivò, ta, in molti campi, padrona di se stessa. In caratterizzato dalla fusione dei due Parla- altri termini, ad essere considerata con un menti e dalle clausole che garantivano la so- certo favore per gli interessi della Scozia pravvivenza delle altre peculiari istituzioni era quella condizione ibrida che, nei suoi pre-unitarie, è stato accennato in esordio elementi essenziali, avrebbe caratterizzato come fossero sostanzialmente favorevoli, il contesto delle relazioni anglo-scozzesi anche se non sempre prive di argomenti fino all’età contemporanea. Dopo l’Unio- critici per quanto riguarda le reali condi- ne, e soprattutto dopo il 1746, nonostante zioni di governo di quello che era stato un la politica di forzosa sottomissione posta in regno indipendente, le posizioni valutati- essere soprattutto nella periferia setten- ve dei maggiori esponenti di quel mondo trionale delle Highlands, questa condizione scientifico scozzese che si riassume sotto realizzava una sintesi tra i seguenti fattori: l’egida dell’Illuminismo. la completa immissione del sistema econo- Per tutte, giova porre in evidenza a tal mico scozzese in un circuito britannico in proposito la convinzione di Adam Smith, forte espansione (ancora vivo, nei decenni che nel 1760, in una lettera a un suo cor- post-unitari, era lo spettro di Darien); la rispondente, dichiarava che l’unificazione soggezione a una legislazione unitaria (va dei due regni era stata «a means from which tuttavia sottolineato come nel Settecento lo infinite Good has ben derived to this country».

39 Fondamenti sviluppo britannico della forma di governo Infatti, così come in Inghilterra verso la parlamentare si sia realizzato, più che con fine del Settecento si vennero a differenzia- l’attivismo legislativo, attraverso la prassi re le posizioni politiche degli “Old Whigs” e assembleare e il convenzionalismo); e, sul dei “New Whigs”, entro il quadro dell’in- piano interno, il riconoscimento, ed entro telletto scozzese la discriminante culturale certi limiti, il pieno rispetto di prerogati- del whiggismo si sarebbe tracciata tra Whigs ve di autodeterminazione amministrativa, “rivoluzionari” e Whigs “illuministi”, tutti giudiziaria, religiosa, civile e culturale. invariabilmente protesi verso obiettivi di progresso per la propria terra nell’ambito Se si considera la questione sotto il pro- delle complessive condizioni di improve- filo degli interessi non solo economici ma ment di una nazione britannica di cui essi si anche intellettuali della Scozia, con l’Unio- sentivano sempre più parte, ma da cui di- ne la nazione era rimasta priva della sua vergevano per la metodologia e la tempisti- fondamentale istituzione politica, ma non ca della loro attuazione. Gli Old Whigs, più della sua intelligenza creativa. Ponendosi radicali e schierati direttamente a favore di pertanto sotto l’ala protettiva della politica un rapido e impaziente rinnovamento delle effettivamente realizzata dal Lord Advocate strutture sociali ed economiche, manife- Dundas e dagli altri statisti che agirono nel- stavano esigenze di riorganizzazione del la sua scia, sfruttando l’ampia autonomia di quadro politico e parlamentare e lamen- governo loro garantita dall’Act of Union, e tavano le condizioni di abbandono a cui con ciò traendo molto vantaggio da quella era lasciata la Scozia da un potere politico munifica promozione del sapere universi- estraneo e da un patronage locale attendista. tario che fu parte di tale politica che valo- I “New Whigs”, più gradualisti e impegnati rizzava le Università e i suoi vivaci circoli nell’elaborazione più culturale che politica scientifici come autentico tratto distintivo di sagge opzioni riformiste che avrebbero della nazione, molti Illuministi assunsero determinato il progresso della Scozia attra- nei confronti del contesto costituzionale verso lo sviluppo delle scienze e delle arti, emerso dal 1707 un atteggiamento positivo. sostenevano le ragioni di una modernità Pur professando un convinto patriottismo perseguibile “dall’interno” di una nazio- nazionale, pressoché unanimemente essi ne scozzese avente piena cittadinanza nel non contraddissero le posizioni unioniste, sistema statuale britannico. Dell’intenso e con ciò si allinearono alle concezioni whig. dibattito sul futuro della nazione, che aveva Di queste occuparono un versante orienta- trovato sviluppo negli anni tra il 1690 e il to in modo ambivalente, ovvero secondo 1707 (ad esso non erano stati estranei i giu- un duplice catalogo di princìpi che si pos- risti delle Università, in comunicazione sia sono definire, una volta condannato dagli con i più influenti circoli politici scozzesi eventi e confinato nelle selvagge Highlands sia con il mondo di common law), e della il ribellismo tory, quietisti sul piano costi- passione politica del primo cinquantennio tuzionale e nel contempo fortemente pro- del secolo, sarebbe rimasta qualche traccia gressisti per quanto riguarda orientamenti in una visione dei rapporti istituzionali più politici e capacità di immaginare il futuro serena in quanto regolata da uno stato di sociale della Scozia. autodeterminazione politico-amministra-

40 Torre tiva, più che dalla generale militarizzazione connesso alle ipotesi di home rule – conflu- dell’area e dalla forzosa adesione a un’idea irono in quel movimento di valorizzazione artificiale, ma in realtà sempre più condi- dei caratteri nazionali scozzesi garantiti visa, di nazione britannica. In assenza di dalle clausole del 1707, e in particolare dalla un Parlamento, e nella lontananza culturale XVIII che disponeva che da parte del “nuo- dei corpi di governo del Regno Unito, per i vo” Parlamento britannico «no alteration be quali l’unica politica “scozzese” si sarebbe made in Laws which concern private Right, ex- risolta per circa un secolo nel mero reclu- cept for the evident utility of the Subjects within tamento di reggimenti di highlanders, tale Scotland». Il diritto costituzionale, in gran autodeterminazione resterà regolata dal parte assorbito nel quadro dello Stato bri- patronage esercitato dalle grandi famiglie tannico unificato e pertanto considere- di governanti e dalla Chiesa presbiteriana, volmente impoverito, occupava una parte e sarà percepita nei termini di una com- marginale nella riflessione dei giuristi plessiva adesione a una Repubblica delle dell’Illuminismo scozzese, nel cui discorso Lettere di cui la categoria della fedeltà co- non mancavano tuttavia elementi che lato stituzionale alla monarchia hannoveriana, sensu si potrebbero definire di diritto am- generalmente orientata secondo linee di ministrativo e pubblico. Ciononostante, il consenso, sarà un elemento sempre più nucleo essenziale delle loro opere sarebbe presente e radicato. rimasta la Scots law, i cui caratteri appari- vano a repentaglio in virtù della comuni- In realtà, la riflessione giuspubblicisti- cazione sempre più intensa stabilitasi, sia ca degli Illuministi, ove in essa si intenda prima che dopo l’Unione, con il sistema di riconoscere una riflessione che prenda common law. Di tale approccio si ha ampia le mosse dall’analisi dell’assetto di dirit- testimonianza in due vaste opere, aven- to pubblico creatosi nel 1707 con l’Unione ti il medesimo titolo di Institute of the Law parlamentare, fu stretta nella morsa del di- of Scotland, del giudice Andrew McDouall, ritto sostanziale di Scots law e della scienza Lord Bankton (1751), e del docente edim- della politica e, rispetto a queste, ebbe mi- burghese di Scots law John Erskine (1773, nor sviluppo. Molto più efficace e artico- postuma); come pure in una singolare lata, ai fini del riconoscimento di una idea trattazione che meglio delle altre può es- generalmente condivisa di “nazione giu- sere considerata un prodotto dello spirito ridica”, si sarebbe rivelata l’elaborazione dell’Illuminismo giuridico, ossia i Principles culturale di un legal system che solamente of Equity (1760) il cui autore, Henry Home, in via mediata partecipava della dimen- alto magistrato più noto come Lord Kames, sione costituzionalistica. Non mancarono illustra in qual modo la giustizia equitativa, in età illuministica ampie trattazioni del avente analoga cittadinanza sia nella Scots diritto scozzese, del quale si rivendicava la law che nella common law, tragga le sue ori- peculiarità in quanto sotto l’egida del dirit- gini e la fonte della sua legittimazione so- to codificato di origine romanistica e cano- stanziale dal principio di utilità sociale. Il nistica; e anzi, queste trattazioni – in attesa coinvolgimento di Bankton e Kames nella che il nazionalismo giuridico tra fine Otto- produzione di scritti giuridici di impianto cento e primo Novecento si occupasse della illuministico induce a non sottacere quale questione in modo programmaticamente

41 Fondamenti sia stato il contributo dei magistrati del- e la necessità scientifica di sviluppare una le Corti di giustizia, e in particolare della teoria dello Stato che potesse dare ragione Court of Session (alto collegio di giustizia che di tale perdita, e in qualche misura com- intensificò la sua attività proprio in seguito pensarla immettendola nel sistema bri- all’Unione del 1707), nonché della potente tannico, ricondussero i loro rari argomenti Faculty of Advocates, entrambe di derivazio- giuspubblicistici entro i paradigmi del co- ne universitaria, grazie soprattutto al fatto stituzionalismo di impianto hannoveriano, che gli insegnamenti di diritto romano e e passarono ad occuparsi di altro, non senza canonico, e quindi di Scots law, avevano di che, con sguardo acutamente retrospettivo gran lunga preceduto la formazione della ma già influenzato dagli eventi della Rivo- cattedra di common law a Oxford (in realtà luzione francese, ancora alla fine del secolo la Faculty, esistente dalla metà del XVI se- apparissero riletture critiche sull’Unione e colo, al pari degli inglesi Inns of Court, era i suoi effetti sulla nazione scozzese, come una corporazione professionale capace di dimostra il saggio di J. Bruce, Report on the operare sia nell’ambito della Scots law sia Events and Circumstances which Produced in quello della common law, sia infine a ca- the Union of England and Scotland, edito nel vallo di entrambi, con ciò rivelando la par- 1799 (con una necessaria rassicurazione: ticolare versatilità dei giuristi scozzesi). Per nel regno di Giorgio III la monarchia degli quanto riguarda invece la scienza della po- Hannover era definitivamente incardinata litica, le sue più esplicite coordinate di ca- nella storia del Paese. Di fronte poi al pe- rattere costituzionalistico, che coinvolsero ricolo rivoluzionario e napoleonico, l’idea il pensiero illuministico, vertevano sulle della nazione britannica si poteva consi- nozioni di statehood e di statescraft, cate- derare del tutto in salvo, e l’Unione, della gorie che si possono sinteticamente inter- quale ci si apprestava a celebrare il Cente- pretare come relative, rispettivamente, al nario, era al sopra di ogni discussione revi- senso dello Stato a cui dovrebbe attingere sionistica). l’etica dell’uomo di governo, e alla sua ca- Fu peraltro tipico, nello scenario dell’Il- pacità pratica di ben reggere la cosa pubbli- luminismo scozzese, il connubio tra le spe- ca: di queste due versioni della res publica culazioni condotte dalla scienza della poli- molte voci dell’Illuminismo scozzese en- tica e quelle maturate in seno alla storia del fatizzavano la matrice filosofica, ponendo diritto, quest’ultimo inteso sia come diritto su un piano di marginalità la speculazione nazionale scozzese sia come diritto univer- sulle istituzioni concrete che, con il 1707, sale. Di un simile approccio, che avrebbe erano state private della loro dimensione tuttavia lasciato ben poco spazio alle vicen- principale, creando in tal modo un vuo- de politiche e istituzionali della Scozia, si to a cui il lealismo giacobita, in ossequio sarebbero trovate alcune testimonianze in alla lettura whig della storia costituzionale saggi inclusi nella Encyclopædia Britannica unitaria, non avrebbe comunque potuto di Smellie (in prima edizione nel 1768), ma fornire alcuna soluzione apprezzabile. In ancora più dirimente sarebbe stata l’impo- tal modo, molti Illuministi, consapevoli stazione dei cicli di lezioni di jurisprudence della contraddizione creatasi tra l’abdica- impartite dopo il 1752 a Glasgow da Adam zione della Scozia a una propria statualità Smith, ove ampie ricostruzioni risultavano

42 Torre dedicate alla storia giuridica e costituzio- dal montesquieuiano Esprit des Lois (ap- nale inglese come sinonimo di storia giuri- parso nel 1748 e prontamente recepito dal dica britannica, e quasi nessun riferimento mondo culturale scozzese, come dimostra agli eventi dell’Unione e al quadro costi- l’opera Historical Law-Tracts data alle stam- tuzionale che ne era emerso. In tal modo, pe nel 1758 da Lord Kames), nei contenuti ovvero dando per sottintesa la storia delle della nuova storiografia costituzionale svi- istituzioni scozzesi e considerando un dato luppata da John Millar nella Historical View scontato l’incontrovertibile esistenza del- of the English Government, apparsa in prima la Gran Bretagna unitaria, l’Illuminismo edizione nel 1787 e riedita nel 1803 con delle Università di Edimburgo e di Glasgow diverse appendici dedicate alle più recen- abbandonava per strada i contributi alla ri- ti evoluzioni del sistema parlamentare del flessione giuspubblicistica di puro, parti- Regno Unito. Si formava così quello che è giano conio scozzese che erano stati offerti stato definito un umanesimo giuridico fon- al dibattito politico da un Andrew Fletcher, dato sull’assegnazione di una posizione di autore nel 1706 dello State of the Controversy privilegio al diritto naturale, anche se a tal betwixt United and Separate Parliaments e, proposito non mancarono forti controver- alcuni anni prima, dei già citati Two Dis- sie come quella generatasi tra Hutcheson courses. (che fu influenzato dalle dottrine filosofi- Al radicalismo dei predecessori si op- che di Shaftesbury nella sua elaborazione poneva pertanto, in prima battuta, un rifiu- di una teoria del moral sense come base del to scientificamente motivato del Giacobiti- moral judgement e, infine, dell’etica giuridi- smo, movimento sovvertitore che in realtà ca) e Hume (nel suo Treatise, questi svilup- non aveva prodotto una propria cultura co- pò una dottrina del senso morale di diverso stituzionale, ma solamente un ribellismo segno, che confutava il rilievo del diritto che gli Illuministi spesso considerarono naturale, privilegiando un’interpretazione giuridicamente insensato e portatore di della giustizia come prodotto di artificio tensioni rivalutative di un passato mitico etico e di convenzionalismo sociale). e retrogrado. In seconda battuta, l’accetta- Il quadro culturale complesso, di cui zione della costituzione unitaria e hanno- sono stati fin qui esposti solamente alcuni veriana, basata sull’equilibrio dei poteri, piccoli frammenti, traeva le sue fondamen- sull’egemonia di un unico Parlamento e tali ispirazioni giuridiche dall’applicazione sul senso comune esercitato dalla società di osservazioni filosofiche imperniate in- civile, fornì l’autentica base del pruden- torno a diverse interpretazioni del moral te costituzionalismo illuministico: se ne sense e del diritto naturale come origi- possono riconoscere alcuni significativi ne delle regole e della giuridicità stessa, presupposti nelle annotazioni sulla politi- orientandosi così in senso universalistico. ca contenute in alcuni passaggi del Treatise In esso restava scarsa traccia di tutta una on Human Nature di Hume (1739-1740), e serie di questioni: la questione costituzio- alcune conferme negli elementi di analisi nale che aveva suscitato innumerevoli con- che attraversano i Principles of Moral and Po- troversie e concentrato su di sé l’attenzio- litical Science di Ferguson (1792); ma anche, ne dei circoli politici scozzesi nella prima sotto la considerevole influenza esercitata metà del secolo; la riflessione sulle istitu-

43 Fondamenti zioni e sulle vicende del 1707, rielaborate J.H.S. Burleigh attraverso il filtro della monarchia hanno- [1960] A Church History of Scotland, Oxford, Oxford Univer- sity Press; veriana; le contese giacobite e l’evoluzione della forma di governo a base parlamen- R.H. Campbell tare. Ma la ricca eredità intellettuale degli [1965] Scotland since 1707, Oxford, Basil Blackwell; Illuministi di St. Andrews e di Glasgow, di L. Colley Edimburgo e di Aberdeen costituirà un in- [20094] Britons. Forging the Nation, 1707-1837, New Haven (Conn.), Yale University Press; gente patrimonio dell’intero Regno Unito, e l’attenzione costituzionalistica verrà ri- D. Daiches vitalizzata, passando anch’essa attraverso [1977] Scotland and the Union, London, John Murray; un filtro non meno significativo, ovvero il D. Daidhes filtro del revival folclorico e della “inven- [1979] Fletcher of Saltoun. Selected Writings, Edinburgh, Scottish Academic Press; zione della tradizione” guidati da Walter Scott e dal romanticismo dei primi decenni C.H. Dand [1972] The Mighty Affair: How Scotland Lost Her Parliament, dell’Ottocento e sviluppati dai nuovi soda- Edinburgh, Oliver & Boyd; lizi culturali attivi durante tutto il secolo, fino a produrre le rivendicazioni deglihome L. Davis [1998] Acts of Union: Scotland and the Literary Negotiation of rulers, dei moderni movimenti nazionalisti the British Nation, 1707-1832, Stanford (Calif.), Stanford e del devoluzionismo contemporaneo. University Press; T.M. Devine [1995] Exploring the Scottish Past. Themes in the History of Scottish Society, East Linton, Tuckwell Press; [2008] Scotland and the Union, 1707-2007, Edinburgh, Edin- Bibliografia burgh University Press;

A.V. Dicey, R.S. Rait D. Allan [1971] Thoughts on the Union between England and Scotland [2000] Scotland in the Eighteenth Century: Union and Enligth- (1921), Westport (Conn.), Greenwood Press; enment, Harlow, Longman; G. Donaldson J.C.M. Baynes [19802] Scotland. The Shaping of a Nation, Newton Abbot, [1970] The Jacobite Rising of 1715, London, Cassell; David & Charles;

K. Bowie R. Emerson [2007] Scottish Public Opinion and the Anglo-Scottish Union, [2007] The Contexts of the Scottish Enlightenment, in A. 1699-1707, Woodbridge, Sufflok; Royal Historical Soci- Broadie, The Scottish Englightenment. The Historical Age ety / Boydell Press; of the Scottish Nation, Edinburgh, Birlinn;

J. Brand W. Ferguson [1978] The National Movement in Scotland, London, [1987] Scotland. 1689 to the Present, Edinburgh, Mercat Routledge & Kegan Paul; Press;

A. Broadie M. Fry [2003] (edited by), The Cambridge Companion to The Scot- [2006] The Union: England, Scotland and the Treaty of 1707, tish Enlightenment, Cambridge, Cambridge University Edinburgh, Birlinn Ltd.; Press; H.J. Hanham A. Brodie [1969] Scottish Nationalism, London, Faber & Faber; [2007] The Scottish Enlightenment. The Historical Age of the Scottish Nation, Edinburgh, Birlinn;

44 Torre

B. Harris, A.R. MacDonald M. Lynch [2007] (edited by), Scotland: The Making and Unmaking of [200318] Scotland. A New History, London, Pimlico; the Nation, c.1100-1707, vol. 4: readings c.1500-1707, Dundee, Dundee University Press; A. MacInnes [2007] Union and Empire: the Making of the United Kingdom in J.G. Harston 1707, Cambridge, Cambridge University Press; [1988] The Treaty of Union of the Two Kingdoms of Scotland and England, Sheffield, Walkley; J.P. Macintosh [1968] The Devolution of Power. Local Democracy, Regionalism C. Harvie and Nationalism, Harmondsworth, Penguin Books; [1998] Scotland and nationalism. Scottish Society and Politics 1707 to Present, London, Routledge; M. Marwick [1964] Scotland in Modern Times, London, Fank Cass; M. Hechter [1975] Internal Colonialism. The Celtic Fringe in British Na- C. McKay tional Government, 1536-1966, London, Routledge & [2008] The Duke of Queensferry and the Union of Scotland Kegan Paul; and England: James Douglas and the Act of Union of 1707, Youngstown (N.Y.), Cambria Press; J. Highet [1960] The Scottish Churches, London, Skeffington; W.S. McKechnie [1907] The Constitutional Necessity for the Union of 1707, in P.S. Hodge «The Scottish Historical Review», oct. 1907, Glasgow, [1994] (edited by), Scotland and the Union, Edinburgh, MacLehos; Edinburgh University Press; R. McKinnon A. Hook [1973] The Jacobite Rebellions, London, Wayland; [1975] Scotland and America. A Study of Cultural Relations, Glasgow, Humming Heart; G. Menzies [1972] The Scottish Nation. A History of the Scots from Inde- P. Hume Brown et al. pendence to Union, London, BBC; [1907] The Union of 1707. A Survey of Events, Glasgow, George Outram & Co.; W.L. Miller [2005] (edited by), Anglo-Scottish Relations from 1900 to G.W. Iredell Devolution and Beyond, Oxford, Oxford University [1960] The Lyon Enchained: a Study of the 1707 Act of Union, Press-The British Academy; Edinburgh, MacLellan; D. Milne B. Jamieson [1957] The Scottish Office, and Other Scottish Departments, [1998] History: Ane End of An Auld Song: Scotland and the London, Allen & Unwin; Treaty of Union, 1690s-1715, Dundee, SCCC; J.D.B. Mitchell J.G. Kellas [1964] Constitutional Law, Edinburgh, Green & Sons; [19802] Modern Scotland, London, Allen & Unwin; [19843] The Scottish Political System, Cambridge, Cambridge H. Ouston University Press; [1998] Union Issues: Scotland, 1550-1750, London, Hodder & Stoughton; C. Kidd [1993] Subverting Scotland’s Past. Scottish Whig Historians L. Paterson and the Creation of an Anglo-British Identity, 1689-c.1830, [1994] The Autonomy of Modern Scotland, Edinburgh, Edin- Cambridge, Cambridge University Press; burgh University Press; [2008] Union and Unionism: Political Thought in Scotland, M.G.H. Pittock 1500-2000, Cambridge, Cambridge University Press; [1998] Jacobitism, Houndmills, Macmillan Press; B. Lenman R. Porter, N. Teich [1995] The Jacobite Risings in Britain, 1689-1746, Aberdeen, [1981] (edited by), The Enlightenment in National Context, Scottish Cultural Press; Cambridge, Cambridge University Press;

45 Fondamenti

G.S. Pryde D. Stevenson [1950] (edited by), The Treaty of Union of Scotland and Eng- [1973] The Scottish Revolution, 1637-44: The Triumph of the land, 1707, London-Edinburgh-New York, Nelson; Covenanters, Newton Abbot, David & Charles;

R.S. Rait D. Szechi [1924] The Parliaments of Scotland, Edinburgh, Maclehose; [1984] Jacobitism and Tory Politics, 1710-14, Edinburgh, John Donald; P.W.J. Riley [2006] 1715: The Great Jacobite Rebellion, New Haver (Conn.), [1964] The English Ministers and Scotland, 1707-1727, Lon- Yale University Press; don, Athlone Press; [1978] The Union of England and Scotland: a Study in Anglo- C. Waddie Scottish Politics of the Eighteenth Century, Manchester, [1891] How Scotland Lost Her Parliament and What Came of It, Manchester University Press; Edinburgh, Waddie & Co.;

J.L. Roberts D.A. Watt [2002] The Jacobite Wars: Scotland and the Military Campaigns [2007] The Price of Scotland: Darien, Union and the Wealth of of 1715 and 1745, Edinburgh, Polygon; the Nations, Edinburgh, Luath;

J. Robertson K. Webb [1995] (edited by), A Union for Empire: Political Thought and [1978] The Growth of Nationalism in Scotland, Harmonds- the British Union of 1707, Cambridge, Cambridge Uni- worth, Penguin Books; versity Press - The Folger Institute; C.A. Whatley I. Rose [20012] Bought and Sold for English Gold? Explaining the Union [1996] The Union of 1707, Wayland (Mass.), Wayland Publ.; of 1707, East Linton, Tuckwell Press;

R. Rose R.M. White, I. Willock [1982] Understanding the United Kingdom. The Territorial Di- [20104] The Scottish Legal System, Haywards Heath, Tottel mension in Government, London, Longman; Publ.;

P.H. Scott A.J. Youngson [1979] 1707. The Union of Scotland and England, Edinburgh, [1973] The Highlands after the Forty-Five, Edinburgh, Edin- Chambers - The Saltire Society; burgh University Press. [1982] (edited by), A Fletcher of Saltoun - State of the Con- troversy betwixt United and Separate Parliaments (1706), Edinburgh, William Blackwood - The Saltire Society; [1995] Defoe in Edinburgh: and Other Papers, East Linton, Tuckwell Press; [2006] The Union of 1707. Why and How?, Edinburgh, The Saltire Society;

T.B. Smith [1962] Scotland. The Development of Its Laws and Constitution, London, Stevens & Sons;

T.C. Smouth [2005] (edited by), Anglo-Scottish Relations from 1603 to 1900, Oxford, Oxford University Press - The British Academy;

J. Stephen [2007] Scottish Presbyterians and the Act of Union 1707, Edin- burgh, Edinburgh University Press;

N. Stephenson [1976] Scotland and the Treaty of Union, London, Longman;

46 Ricerche

Creating Space for Civil Society: Conceptual Car- tography in the Scottish Enlightenment

christopher j. berry

In an earlier essay, Idea of Civil Society, I polis. That is, though this is to speak sweep- remarked that although the notion of ‘civil ingly, civil society was synonymous with society’ was not novel, it did undergo a re- the state. These synonyms stand in contrast vival, occasioned principally by develop- to the societas domestica or oikos. Hegel’s ments in Eastern Europe, in the late twen- Strukturwandeln was to turn this dichotomy tieth century. One consequence of this new into a trichotomy - family, civil society, life is that it sparked enquiries, and subse- state. On this conception the family from quent debates, into its earlier usage and its being an economic household became a history. sentimental institution based on love and Although the term is protean and its its previous economic role was displaced “history” can be traced back to the Middle into the realm of civil society (bürgerliche Ages1, nevertheless within these enquiries Gesellschaft). This realm was presented Hegel typically looms large. This salience as a ‘system of needs’, orientated around is partly (though by no means entirely) at- the activity of labour, and as the sphere of tributable to Hegel’s impact on Marx in particular socio-legal relationships. Cru- general and on his attempt in his early writ- cially for Hegel it is non-political and is ings more particularly to contest Hegel’s thus conceptually distinguishable from the conception of civil society. In an influen- state, which retains the original political tial analysis of Hegel’s idea of civil society, focus on the public good or the universal, as Manfried Riedel2 is concerned to identify embodied in a constitution. how Hegel himself has transformed an old- In sustaining this interpretation Riedel er concept. Whether in its classical Aristo- emphasises that the term “civil society” was telian guise or in its ‘modern’ natural law freely used in the eighteenth century, and form, the terms societas civilis or koinonia despite going through a gradual process of politike were treated as identical to civitas or change, retained its synonymity with the giornale di storia costituzionale n. 20 / II semestre 2010 49 Ricerche

ond ‘theoretical’ but it is the only the latter that I will treat in any depth. The former ac- count would take its bearings from the spe- cial situation of Scotland in the eighteenth century. In the briefest of its terms, this ‘situation’ can be encapsulated as follows. According to the 1707 Treaty of Union, Scotland was to send sixteen nobles to the Lords and forty-five (out of a total of 568) to the Commons. This arrangement clearly gave the Scots as Scots little direct politi- cal power. However, the Treaty very sig- nificantly allowed them to retain their own legal system and their own form of church administration and doctrine. This reten- tion served to enhance these institutions as the embodiment of a distinctively Scottish way of doing things and did so moreover in areas that were of most immediate concern to most people. It gave leadership roles to Lord George Gordon, President of the Protestant Asso- the lawyers (they effectively ‘ran’ Scotland) ciation and senior clerics (abetted as we will see by academics). Of course this post-Union political settlement was contested and vio- “state”. In his account he declares, in pass- lently so in a series of Jacobite rebellions. ing, that Ferguson’s History of Civil Society But with the crushing defeat of the Jaco- still adopted the traditional political under- bites in 1745, Scotland was firmly commit- standing of the term. Although Riedel in- ted to the Hanoverian constitution and yet dulges in no discussion of Ferguson, other experienced or enjoyed important spheres scholars have discussed his book as a con- of life separate informally from the ‘state’. tribution to the eventual articulation of an In addition to the legal and ecclesiasti- idea of civil society3. Though Ferguson has cal institutions there is a third distinctive been singled out he is also lumped in with feature of eighteenth Scotland. Compared other members of the Scottish Enlighten- to England with its two Universities (Ox- ment, notably Smith and Hume, as together ford and Cambridge), Scotland with its representing an approach toward a recog- much smaller population supported five – nisably ‘modern’ idea of civil society4. St. Andrews, Glasgow and Kings Aberdeen There are, perhaps, two reasons or (founded in the fifteenth century) and Ed- grounds why Ferguson and the Scots can inburgh and Marischal Aberdeen founded be aptly associated with the development of after the Reformation. These three institu- the idea of civil society. The first we might tions of the law, the church and the academy conveniently label ‘sociological’, the sec- can be characterised as interwoven strands

50 Berry because the intellectual elite were involved of their achievement (Hume said in one of across the board. For example William his letters that they are «the People most Robertson the Principal of Edinburgh Uni- distinguish’d for Literature in Europe»5). versity was also Moderator (leader) of the What this amounted to was a view of what General Assembly of the Church of Scot- could be called a ‘civic identity’ as some- land. Kames was a law-lord and a Church thing distinct from, while complementary elder (lay governor), who wrote prolifically to, citizenship. not only legal subjects but also on moral It is not fanciful to see in this interweav- philosophy and aesthetics, and was a Com- ing mix of formal non-state institutions, missioner of a Board set-up to administer informal societies and civic consciousness the Highlands after the ’45. as a manifestation of many of the aspects This interweaving reflects the fact that that have come to characterise a ‘civil so- this elite knew and interacted with each ciety’. However, some caution is called for, other, particularly in the proliferation of even apart from what one historian has clubs and debating societies that were es- called «flatulent theorising»6. It would be tablished. Included in the membership of a a crass form of determinism to conclude number was David Hume. Although Hume that this establishes a causal link between was unable to obtain Professorships at both this social pattern and the ‘idea’ of a ‘civil Edinburgh and Glasgow, because of his society’ (a notion unknown to them). In- supposed sceptical debunking of religion, deed, to talk merely of the institutional yet he did obtain the key ‘establishment’ interweaving as establishing a ‘context’ is post of Keeper of the Advocates Library. far from straightforward even when it goes These clubs formed a point of convergence beyond the truism that social theory cannot for the universities, the law, the church occur in a vacuum. I do not deny that the and the ‘improving’ gentry. For exam- theorists were engaged in their own soci- ple, the ‘Select’ Society (or more formally ety nor do I wish to claim that they were in and indicatively ‘the Edinburgh Society some unfathomable sense immune to their for the Encouragement of Arts, Sciences, environment. However, pragmatic consid- Manufactures and Agriculture’) included erations of space mean that I will side-step amongst its number key social theorists these issues as I move to what is this paper’s like Smith, Hume, Kames, Robertson and main focus, namely, how the Scots’ theories Ferguson. can provide a ground for associating them It is instructive that a number of these with the idea of civil society. More precise- clubs were concerned with ‘politeness’ and ly, I explore how some components in their the cultivation of urbanity in the increas- broader social theory potentially create a ingly urban environment. This was a broad conceptual space for an idea of civil society Enlightenment phenomenon but it took on as something distinct from the constitution a special focus in Scotland. The Scots were or the State. very conscious of themselves as not-Eng- Since the fulcrum of the modern con- lish. At one level they aimed to soften their cept is the division between ‘society’ and accents and purge their writings of ‘Scot- ‘state’, we can initially and appropriately, ticisms’ while on another they were proud given the title of his major work (An Essay

51 Ricerche on the History of Civil Society, 1759) turn to example at times he seems to echo Locke’s Adam Ferguson’s use of these terms. The distinction between a civil or political or first point to note is that he uses the term legitimate and absolute government12. ‘society’ without qualification as when he Elsewhere, however, here reflecting, as we writes «a people are cultivated or unim- will see, a more typical Scottish Enlighten- proved in their talents in proportion as ment perspective, he plots civil society onto those talents are employed in the prac- a temporal graph. This gives to ‘the history tice of arts and in the affairs of society»7. of civil society’ the sense that it is a history In this, and many other cases, the term of civilisation in a general sense. In broad seems inclusive and familiar to current support for that interpretation we find Fer- usage. Also striking is the frequent, and guson claiming that rude and corrupt states unaffected, way Ferguson uses the term have yet to «learn the most important les- ‘state’; this is not a feature of earlier (Brit- son of civil society». The crux of this ‘les- ish) thought. In Locke, for example, ‘state’ son’ is the ability to combine military obe- is used infrequently in a ‘political’ sense dience with the maintenance of freedom in and Hobbes was self-conscious of its nov- «political deliberations»13. This martial elty when in the Introduction to Leviathan dimension looms large in the argument of he referred to that «great Leviathan called the Essay. It is, he declares «happy for civil a commonwealth or state, in Latin civitas». society» when the «art of war» is grafted Ferguson, however, uses the term pretty on to «the advantages of civil society»; much as we would. Within a dozen pages when, that is, the «most celebrated warri- he employs it as a synonym for government ors were also citizens»14. Notwithstanding («the state is merely a combination of de- this ‘political’ slant there is one significant partments…»8), as interchangeably with element in his theory that indicates that ‘nation’ to refer to a political entity («great Ferguson’s idea of ‘civil society’ cannot be and powerful states are able to overcome a mere synonym for political community, and subdue the weak»9) and as a genus of certainly as understood in the natural law/ political organisation («monarchies are contractarian tradition. generally found where the state is enlarged If we take Locke as a paradigm con- in population»10). However, what we do tractarian then for him ‘civil society’ only not find in any use of either the term ‘soci- makes sense in contradistinction to the ety’ or the term ‘state’ is its employment as State of Nature. Locke portrays the transi- a counterpoint one to the other. Certainly tion from the pre-civil State of Nature to ‘state’ is never juxtaposed to ‘society’ let the civil condition being effected by indi- alone to ‘civil society’. viduals agreeing by mutual consent to an If we look at the term ‘civil society’ itself original compact that establishes a body we find that it actually occurs infrequently. politic15. Ferguson opens the Essay with a A number of these occasional references full-blooded attack on the idea of a State of lend support to Riedel’s observation (on Nature. This ‘idea’ is merely that; it is the Ferguson explicitly he says that at best in fruit of «hypothesis» or «conjecture» or his thought the traditional concept pos- «imagination» or «poetry». To these Fer- sessed a faded (abgeblaßter) form11). For guson juxtaposes respectively «reality»,

52 Berry

«facts», «reason» and «science» and it of origins is empirically invalid, it is even is this latter list that «must be admitted as less tenable when it claims the legitimacy the foundation of all our reasoning relative of current government rests on consent23, to man»16. We must turn to the evidence since if «these reasoners» were to examine and that uniformly returns the same ver- actual practice and belief they «would meet dict, «mankind are to be taken in groupes with nothing that in the least corresponds as they always subsisted»17. This was a to their ideas»24. Neither rulers nor sub- commonplace among the Scots. Kames, jects believe their relationship is the effect for example, talks of humans possessing of some prior pact. This is a damaging line (like some other animals) an «appetite for of argument. The very core of Contractarian society»18. Hume had dismissed the State doctrine is that it is some ‘act of mind’ (giv- of Nature as «fictitious»19 but Ferguson ing consent) that constitutes legitimacy but does, however, bring out a significant im- Hume argues that the Contractarian claim plication of the dismissal. to base the duty of allegiance on the duty of In the Essay’s opening section, he com- fidelity (promise-keeping) is a conceptual ments that «all situations are equally nat- redundancy. We keep our promises and ural». This means, as he goes on to illus- also obey our rulers because both are nec- trate, that the ‘State of Nature’ is «here and essary for social life. That necessity is suffi- it matters not whether we are understood to cient explanation - in either case «we gain speak in the island of Great Britain, at the nothing by resolving one into the other»25. Cape of Good Hope, or the Straits of Mag- Though this argument is very much Hume’s ellan»20. It equally follows, we can add, it own, Millar indicates that he accepts its matters not whether it is seventh or sev- force when he observes, in passing, that re- enteenth century Britain and so on. Since ferring to a promise «adds but little» to the the ‘natural condition’ of humans is life in obligation to obey26. society then that is the premise from which Hume reinforces the argument by also enquiry should proceed. Because «art itself pointing out the implausibility of any no- is natural to man»21 then there is no mean- tion of ‘tacit consent’. Locke, who was Hu- ingful contrast between the ‘natural condi- me’s acknowledged target27, for example, tion of mankind’ (the State of Nature) and held that those who enjoy the protection their artificial (made by a Contract) civil, of the laws (even by only travelling on the political existence. highway) were tacitly giving their consent28 The dismissal of the Lockean/contrac- and it is a signal of withdrawal of consent if tarian mode of thinking was the subject of a they leave the jurisdiction29. Hume pours devastating attack from Hume in his Essay scorn on this notion. He asks rhetorically Of an original contract (1748). He explicitly how serious is any account that claims a develops a two – pronged assault – historical ‘poor peasant or artisan’ who knows no for- and philosophical. The historical critique eign language and has no capital has a «free is straightforward: that government origi- choice to leave his country»30. This is anal- nated in a contract is «not justified by his- ogous, he claims, to remaining aboard ship tory or experience in any age or country of and freely consenting to the captain’s rule the world»22. If the Contractarian account even though one was carried aboard asleep

53 Ricerche and the only alternative is leaping over- the ‘state/political’ institutions and the board and drowning. non-state ones (proleptically identifiable Hume’s refutation was widely followed. as ‘civil society’). In the rest of this paper, Smith explicitly cites his attacks on tacit I explore further that relationship, or the consent even to the extent of repeating the conceptual space it occupies. This explo- analogue31. Millar adopts a similar line. ration will focus on some selected aspects Merely obtaining some form of protec- of what we might call the Scots’ contextual tion does not warrant the conclusion that historicisation of society understood as a some «tacit promise of submission» has set of institutions. been given32. Ferguson regards the idea of I start by taking up an apparently casual men assembling together as equals and as turn of phrase from Hume. In his essay Of deciding their mode of government as «vi- Civil Liberty he comments «it may now be sionary and unknown in nature»33. Gilbert affirmed of civilised monarchies what was Stuart thinks it «absurd to suppose that the formally said in praise of republics alone, original contract ever happened»34. As a that they are a government of laws not final illustration, James Steuart maintains men»38. By what criterion is that affirma- that the «rights of kings» are not founded tion sustainable? Hume answers by declar- «upon the supposition of tacit contracts ing that in these monarchies «property is between them and their people»; their there secure, industry encouraged, the arts foundation is be «sought for in history»35. flourish». Because the weight falls on the In addition to following Hume on tacit con- qualifier ‘civilised’ rather than the sub- sent Smith also follows him by arguing that stantive ‘monarchy’ two inferences that can contemporary obligation cannot stem from be drawn from this example. consent. This is so not only because it is The first is that a political framework unknown but also because no contract can is indeed necessary for industry but that, bind its successors36. Smith also picks up with the exception of ‘absolute monarchy’, the parochiality of an apparently univer- it need not adopt any specific form. That salist argument (premised on the natural exception is ‘hurtful to commerce’ and thus condition of mankind) by pointing out that also damaging to the civilisation that is its it appears to be confined to Britain37. concomitant. This negative point aside, What this critique of contractarian ju- Hume has in effect dislodged politics and risprudence portends is that the state is no constitutions from their central role of clas- longer conceptualised as a special institu- sifying difference in regimes. At least since tion with a distinct origin in the voluntary Aristotle the way to identify difference was act of necessarily apolitical individuals (or by the constitution (as the terms suggests these understood as family heads and fam- they were constitutive) whether this is the ilies as ‘little kingdoms’). The collapse of sextet of monarchy, tyranny, aristocracy, such a dichotomy now permits political in- oligarchy, democracy (or polity) and och- stitutions (the ‘state’) to be conceptualised locracy (or anarchy) or the more simplified as one among a number within ‘society’. monarchy/empire over against a republic. Once understood in this way, it can license Of course the break should not be overem- an enquiry into the relationship between phasised. Much of Ferguson’s writing, for

54 Berry example, with its emphasis, as noted above, characteristic ways of behaving and set of on citizens who manifest their freedom in standards41. the bearing of arms, is still firmly in the re- Smith also develops an argument (it- publican tradition. self indebted to Hume) that recognises that changes in political form or constitutions The second inference from Hume’s are not decisive or, alternatively put, this analysis is that within this political frame- argument can be seen to establish the im- work, yet crucially independent of it, there portance, and autonomy, of non-political will develop, because of the security pro- institutions. It is this argument that I now vided, industry and arts (both ‘liberal’ and want to pursue as a further dimension of ‘mechanical’). Hume treats as a defini- the conceptual space that can accommodate tive characteristic of ‘refined and luxuri- the notion of civil society as a realm outside ous ages’ the presence of an ‘indissoluble the state and yet not composed of patrimo- chain’ that links together ‘industry, knowl- nially run clans. edge and humanity’. The more civilised The argument of Smith’s in question is or refined a people become then the more his account of the decline of feudal nobili- economically productive, more informed ty42. In the current context Smith’s account and more sociable they become. This socia- has two significant aspects. Firstly it sees an bility is a product of the increased density autonomous dynamic in what can defensi- of population as they «flock into cities» bly be called the ‘social’. There are forces where they indulge «their taste in con- at work – systems of ownership (property) versation and living» as «particular clubs and ways of behaving (manners) – that op- and societies are everywhere formed»39 erate independently of political decision. (Hume is here accurately reflecting that Moreover these ‘forces’ are institutional characteristic feature of urban life, and rather than individual. Of course individ- associated endeavour to cultivate urban- ual landlords and merchants interacted but ity, in eighteenth century Scotland that we neither had the «least intention to serve sketched above). For Hume there is a con- the publick» nor did they have «knowl- nection beyond the merely etymological edge or foresight of that revolution». So- between city-dwelling, civility and civili- cial change (from the agriculture/feudal to sation and, we can add, civil society. While the commercial age) is explicable by social Keane on the basis of a passage in Ferguson causes43. Secondly, this self-same ‘revo- had striven to say that in it Ferguson had lution’ also explains the emergence of the «come close to saying that the survival and ‘state’ – it too is the work of this change in progress of modern civil society require(s) ‘property and manners’. Moreover, this is the development of independent social as- a recognisably ‘modern’ state; it is consti- sociations»40 it seems that Hume can pro- tuted by rules and offices and is not cru- vide a less strained (if still not self-evident) cially dependent on the exercise of specific argument to support that conclusion. Smith political ‘’ and its chief tasks are to too could be cited with his reference to how provide a stable framework within which different groups in society, such as most individuals (and groups) can function. This notoriously merchants, develop their own is emphasised by Jürgen Habermas, who

55 Ricerche links the development of a civil society to our dealings are impersonal then they must the depersonalisation of public authority in thus be conducted on the basis of adhering his influential work The Structural Transfor- to the rules of justice. In a complex society mation of the Public Sphere. a shopkeeper is unlikely to be also your kin, Famously in Smith what this frame- friend or lord; to you he provides some- work enables is the operation of a com- thing you want, to him you are a customer. mercial society, wherein «every man is a This pattern of relationships lies behind merchant»44. It is in the articulation of Smith’s famous passage, this sort of ‘society’ that we can see another it is not from the benevolence of the butcher, crucial component in the conceptual space the brewer or the baker that we expect our din- we are drawing. This fits with that familiar ner, but from their regard to their own interest. picture of the ‘history of civil society’ be- We address ourselves not to their humanity but cause it is no distortion to see here in Smith to their self-love and never talk to them of our what Hegel in his Philosophie des Rechts will own necessities but of their advantages. Nobody but a beggar chuses to depend chiefly upon the characterise as ‘the system of needs’ and benevolence of his fellow-citizens47. ‘the administration of justice’ the first two ‘moments’ of Civil Society. We know Hegel Nothing in this means that Smith is was familiar with Smith’s writings. What denying the virtuousness of benevolence. is noteworthy is that Smith is characteris- Members of a commercial society can be ing his contemporary world not in terms of both just and benevolent. These two virtues its constitution or form of the state but as a do however have a different focus. Justice is form of society – hence everyman is a mer- primary but negative; do nothing but abide chant not a citizen and not a subject. Smith by the rules. Any positive action, such as typically gives this an historical cast – com- deeds of generosity or benevolence or mercial society is the fourth such charac- mutual love, are reserved for those known terisation; the others being that of hunter- personally to us. We exercise these posi- gatherers, herders and farmers45. While tive virtues in a necessarily partial fashion; the status and role of these ‘four-stages’ has everybody cannot be our neighbour, eve- been the subject of scholarly debate what rybody cannot be the proper recipient of is not disputed is that these are identified our beneficence, everybody cannot be our not by political or legal differentia but by friend. We treat ‘everybody’ impartially, we the characteristic way of making a living or treat them in accordance with the rules of ‘mode of subsistence’ as Robertson in his justice. Alternatively put justice is a matter version explicitly termed it46. of public interest, of general rules while the The reality of commercial life is that its other virtues are a matter of private con- social bonds do not depend on love and af- cern, of specific deed. fection. You can coexist socially with those What this can now be seen to amount to to whom you are emotionally indifferent; is a valorisation of the non-political and a we now live predominantly among stran- demotion of the political life as the acme gers, not among the extended clans of the of human fulfilment. An ‘active’ life occurs first two stages or the fixed relations of in the ‘private’ arena (whether that be per- dependency of the third. Since the bulk of sonal/ familial or economic) and not on the

56 Berry public stage. Because commercial society, cial society produces. He depicts a «man with its opulence (ie. material well-being) of low condition» who when he comes into and liberty (the «two greatest blessings a «great city» is «sunk in obscurity and men can possess»48), has produced this darkness» so that he is apt to «abandon outcome then it means that the practice of himself to every sort of low profligacy and citizenship has been subtly deflated. The vice»55. The only place he can gain atten- active publicly virtuous life – in particular tion is by joining a small religious sect. a principled involvement with the pub- Here he finds an ‘identity’ (as we might now lic good – is not to be expected. This now say) and his conduct becomes «remark- leads to Smith’s famous polemic against ably regular and orderly». Typically Smith the aspirations of those who wish to use the draws attention to a further consequence power of the state to direct individual ac- – these sects induce a commitment to aus- tions, whether that be via sumptuary laws, terity which makes them a breeding ground which Smith decried as the «highest im- of fanaticism. Smith’s general concerns pertinence» of «kings and ministers» as here appear to be motivated by historical they attempt «to watch over the economy sensibilities. European history (not least of private people»49 or via the «mean and that of Scotland) bears eloquent testimony malignant»50 mercantilist endeavour to to the havoc wrought by religious conflict. direct economic activity, which Smith crit- A multitude of sects seems the best state of icised as ill-conceived and injurious to the affairs. Their troublesome zeal is only se- wealth of nations, that is, the welfare of its rious when they are few in number and the inhabitants. very fact of multiplicity might help mitigate What these criticisms reveal is the im- this tendency to «absurdity, imposture or portance of what Smith calls the «obvious fanaticism»56. and simple system of natural liberty» where To move to a conclusion: Hume, Smith everyman is «left perfectly free to pursue and Ferguson, together with other Scots his own interest his own way»51. There is whom I have not here discussed in any de- an implicit pluralism here, a facet that has tail, can I think be justifiably have said to come close to a criterion for the presence recognise the ‘social’ as an object of study. of a civil society52. Hume in his depiction Humans as social beings are best under- of the absolutism of the French remarks stood in society, rather than as monadic that there «law, religion and custom con- individuals, or familial members or politi- cur»53. Regarding religion – typically re- cal animals even though in context they are garded as an important feature of civil so- also each of those. This sociality expresses ciety – Hume’s advocacy of toleration is a itself in a set of interlocking institutions recognition of the presence of «religious that include, in addition to the economic, factions» because he judges it the most the familial, the religious, the habits and effective way (‘the true secret’) of «man- customs as well as the political, with the aging» them54. While Smith, for his part, last of these given no automatic privilege. also recognises the existence of religious Moreover, the Scots brought to this concept sects but he links them (or their growth) to of society an historical dimension. They ex- the compartmentalisation that a commer- pressed this variously but it is captured in a

57 Ricerche move in societal life from rude simplicity was achieved negatively via a critique of the to civilised complexity. This combination state or constitution understood in legal of ‘sociology’ and history allowed them to terms and positively via the articulation of theorise about their contemporary society a model of commercial society. Since the and identify its distinctiveness. It is this Scots are also renowned for their insight theorisation that can give some substance into the ‘law of unintended consequences’ to the claim that the Scots contributed to a then their own relation to the idea of civil conception of ‘civil society’ avant la lettre. society might be thought to fall under that I think this is best presented as the crea- law. tion of a ‘conceptual space’. This creation

1 See for example A. Black, Guilds Hume, 2 voll., Oxford, Clarendon 23 Ivi, p. 469. and Civil Society, London, Meth- Press, 1932, Letters I, p. 255. 24 Ivi, p. 470. uen, 1984. 6 P. Clark, British Clubs and Associa- 25 Ivi, p. 481. 2 M. Riedel, Tradition und Revo- tions 1580-1800, Oxford, Claren- 26 J. Millar, Historical View of the lution in Hegels “Philosophie des don Press, 2000, p. 490. English Government, edited by M. Rechts”, in «Zeitschrift für Phi- 7 A. Ferguson, An Essay on the His- Phillips, Indianapolis, Liberty losophische Forschung», n. 16, tory of Civil Society, edited by D. Press, 2006, p. 803. 1962, pp. 203-230. Forbes, Edinburgh, Edinburgh 27 Hume, Essays cit., p. 487. 3 See E. Gellner, Conditions of Lib- University Press, 1966, p. 136. 28 Locke, Second Treatise cit., § 119. erty: Civil Society and its Rivals, 8 Ivi, p. 56. 29 Ivi, § 121. Harmondsworth, Penguin Books, 9 Ivi, p. 59. 30 Hume, Essays cit., p. 475. 1994, particularly Ch. 8; J. Varty, 10 Ivi, p. 69. 31 A. Smith, Lectures on Jurispru- Civic or Commercial? Adam Fer- 11 Riedel, Tradition und Revolution dence, edited by R. Meek et al., guson’s concept of Civil Society, in cit., p. 220. Indianapolis, Liberty Press, 1982, R. Fine, S. Rai (edited by), Civil 12 Ferguson, An Essay on the History p. 317. Society: Democratic Perspectives, cit., p. 275. 32 Millar, Historical View cit., p. London, Frank Cass, 1997, pp. 13 Ivi, p. 148, p. 94. 804. 29-48; J. Keane, Despotism and 14 Ivi, p. 149, p. 155. 33 A. Ferguson, Principles of Moral Democracy, in Id. (edited by), Civil 15 J. Locke, Two Treatises of Govern- and Political Science, New York, Society and the State: New European ment, edited by P. Laslett, New AMS Press, 1973, p. 262. Perspectives, London, Verso, 1988, York, Mentor Books, 1963, Sec- 34 G. Stuart, Historical Dissertation pp. 35-71, particularly 39-44; J. ond Treatise, § 97. concerning the Antiquity of the Ehrenberg, Civil Society: The Criti- 16 Ferguson, An Essay on the History English Constitution, Edinburgh, cal History of an Idea, New York, cit., p. 2. 1768, p. 151 n. New York University Press, 1999; 17 Ivi, p. 4, cfr. p. 3, p. 16. 35 J. Steuart, Inquiry into the Princi- F. Oz-Salzburger, Civil Society in 18 Lord Kames, Sketches on the His- ples of Political Economy, edited by the Scottish Enlightenment, in S. tory of Mankind, 3rd Edit, 2 voll., A. Skinner, Chicago, University Kaviraj, S. Khilnani (edited by), Dublin, 1779, vol. I, p. 376. of Chicago Press, 1966, vol. I, p. Civil Society, Cambridge, Cam- 19 D. Hume, A Treatise of Human Na- 209. bridge University Press, 2001, ture, edited by D. Norton, Oxford, 36 Smith, Lectures on Jurisprudence, pp. 58-83. Clarendon Press, 2000, p. 317. cit., p. 316. 4 J. Cohen, A. Arato, Civil Society 20 Ferguson, An Essay on the History 37 Ibidem. and Political Theory, Cambridge, cit., p. 8. 38 Hume, Essays cit., p. 94. MIT Press, 1992; J. Hall (edited 21 Ivi, p. 6. 39 Ivi, p. 271. by), Civil Society: Theory, History, 22 D. Hume, Essays: Moral, Political 40 J. Keane, Despotism and Democ- Comparison, Cambridge, Polity and Literary, edited by E. Miller, racy in Id. (edited by), Civil So- Press, 1995. Indianapolis, Liberty Press, 1985, ciety and the State: New European 5 D. Hume, The Letters of David p. 471.

58 Berry

Perspectives, London, Verso, 1988, 46 W. Robertson, History of America, 54 Hume, History of England, cit., p. 44. in Works, edited by D. Stewart, vol. II, p. 580; cfr, vol. II, p. 302; 41 A. Smith, Inquiry into the Nature Edinburgh, 1840, p. 823. vol. II, p. 336; vol. III, p. 625. and Causes of the Wealth of Na- 47 Smith, Wealth of Nations cit., pp. 55 Smith, Wealth of Nations cit., p. tions, edited by R. Campbell, A. 26-27. 795. Skinner, Indianapolis, Liberty 48 Smith, Lectures on Jurisprudence, 56 Ivi, p. 793. Press, 1981, pp. 264-266. cit., p. 185. 42 Ivi, pp. 413-420; compare D. 49 Smith, Wealth of Nations cit., p. Hume, History of England, 3 voll., 346, cfr. p. 630 – Hume called London, George Routledge, 1894, them ‘ridiculous’, Hume, History vol. II, pp. 53-54. of England, cit., vol. I, p. 535. 43 See C. Berry, Social Theory of the 50 Smith, Wealth of Nations cit., p. Scottish Enlightenment, Edinburgh, 620. Edinburgh University Press, 1997, 51 Ivi, p. 687. Ch. 2. 52 Cfr. Gellner, Conditions of Liberty 44 Smith, Wealth of Nations cit., p. 37. cit. 45 Smith, Lectures on Jurisprudence, 53 Hume, Of Civil Liberty, in Essays, cit., p. 14. cit., p. 10.

59

La “struttura ecclesiastica” dello Scottish Enlight- enment. Le origini dell’Illuminismo scozzese fra religione naturale e teologia razionale

francesco alicino

Prologo. Le origini della Secular Age danti i fenomeni normativi, vengono ad essere ottenebrati dall’affermazione d’idee A partire dal secolo XVI comincia una len- cariche di spirito profano. In questo conte- ta fase di declino di alcune matrici cul- sto, il caso archetipico è rappresentato da turali che fino a quel momento si erano Thomas Hobbes, la cui opera si caratterizza imposte in Europa: la Chiesa, sempre più per una radicale rottura con il passato: una gerarchizzata, deve combattere l’esplosio- frattura solcata da una insolita attenzione ne delle eresie; la Riforma e le guerre di per le «sensate esperienze», che finiscono religione hanno promosso e sostenuto la per condizionare, e in modo piuttosto evi- frammentazione del panorama religioso, dente, l’interpretazione dei sistemi politi- determinando la fine del monopolio di un co-giuridici2. solo credo. Ne consegue un «risvegliarsi La visione hobbesiana è in effetti ge- fervido del sentir umano verso un più se- nialmente nuova. Espulse dall’analisi teo- reno intendimento mondano della vita: rica le premesse teologiche, il ragionamen- verso un più positivo apprezzamento […] to diventa autenticamente laico: anche se delle realtà terrene: delle “res profanae”»1. chiamato in causa, Dio finisce di fatto per Ciò alimenta una crescente attenzione nei essere relegato ad ipotesi superflua. Donde confronti di un’epistemologia nominali- uno sguardo, lucido e disincantato, che si stico-empiristica che, in sede di analisi fi- riflette nella distinzione fra diritto e mora- losofica e giuspolitica, incoraggia l’utilizzo le: tutte le norme positive risultano ugual- del metodo induttivo, oscurando gli appelli mente valide, altra questione è il giudizio al divino. A farne le spese, infatti, sono so- in sede morale; valore etico e valore giu- prattutto gli argomenti di natura teologica ridico diventano grandezze indipendenti3. che, nelle elaborazioni teoriche riguar- Ragione per cui Hobbes assurge a model- lo esemplare circa le «nuove erompenti giornale di storia costituzionale n. 20 / II semestre 2010 61 Ricerche concezioni del “giure pubblico europeo” Esempi – quelli appena evocati – non dell’Epoca moderna: le quali – ancorché certo esaustivi9, ma pur sempre indicativi proposte in un nutrito assortimento di ver- di una tendenza che, seppur con molta len- sioni – venivan tutte quante prescindendo tezza, prepara ed accompagna la cosiddet- da fondazioni trascendenti (d’ordine teo- ta Secular Age10. Un lungo periodo storico nomico) per incentrarsi piuttosto sull’idea caratterizzato da una progressiva desacra- di preminenza di un diritto universale “ra- lizzazione dei fenomeni giuspolitici, che zionale”: “secolarizzato”»4. Lo conferma prefigura «anche un cammino inverso», vieppiù la costruzione teorica di Ugo Grozio determinato dall’«inserzione all’interno che, come è noto, è uno dei più importanti del diritto civile positivo di idee teologiche esponenti del giusnaturalismo moderno. che formeranno la base della dogmatica Fervente cristiano, senza mai rinuncia- giuridica dei secoli successivi»11. Questo re ai suoi convincimenti religiosi, Grozio processo può infatti essere descritto come sostiene l’intrinseca valenza del diritto, una lenta trasformazione, in effettive arti- e in particolare del diritto naturale, con o colazioni sociali, dei concetti fondamentali senza Dio: per la vita dello Stato, che conservano alcuni caratteri di natura teologale (basti pensare Et haec quidem quae iam diximus locum aliquem haberent etiamsi daremus, quod sine summo sce- alla sovranità, i cui “fili” speculativi si di- lere dari nequit, non esse deum aut non curari ad panano dalla suprema potentas divinae alle eo negotia humana5. gerarchie mondane del potere), ancorché rielaborati in una chiave d’interpretazione Detto altrimenti, anche se ammettessi- pretesamente laica. Quello che invero si mo che Dio non esistesse – il che per Grozio verifica è un’osmosi fra il diritto religioso non può farsi senza incorrere in grave em- e quello statale12: alla laicizzazione di molti pietà –, il sistema morale e giuridico, ossia aspetti del pensiero e della pratica religiosa lo ius naturale, rimarrebbe comunque inal- corrisponde l’affermazione di nuovi prin- terato. Tesi che riconnette il pensiero del fi- cipi normativi che, in certo qual modo, im- losofo olandese a quell’importante dibattito plicano la teologizzazione della scientia iuris teologico a lui precedente che trova in Gre- o jurisprudentia13. gorio da Rimini uno dei primi, fondamenta- 6 Per il tramite di movimenti rivoluzio- li punti di riferimento . In effetti, «l’ipote- nari, molti Paesi europei s’assoggettano si di Gregorio da Rimini [dell’Etiam si Deus così ad importanti mutamenti istituzionali, non esset] colpisce l’attenzione», tornando come quelli che coinvolgono la Scozia fra la ad essere centrale dopo quasi un secolo. Un fine del secolo XVII e la seconda metà del contributo in questo senso lo danno «Ga- secolo XVIII, ove la religione continua a briel Biel, il teologo tedesco sul cui insegna- svolgere un ruolo di fondamentale impor- mento si forma il giovane Lutero», Gabriele tanza. Vasquez, «che coltiva un intellettualismo In questo periodo, infatti, più che in etico dove Dio» è relegato a premessa non 7 altri Stati, in Scozia la religione «took its necessaria e, appunto, Ugo Grozio, «nelle place (as so often in the past) at the top of cui mani» il non esse deum «diventa il ma- 14 8 political agenda» , dominando oltremo- nifesto del diritto naturale» . do «the intellectual life» del variegato e

62 Alicino multiforme «Scottish Enlightenment»15. di coloro che venivano giudicati come non Elemento, questo, piuttosto evidente se si “confessionalmente affini” al nuovo corso focalizza l’attenzione sul processo rifor- politico-ecclesiastico, inaugurato con la matore che, a partire dalla Gloriosa Rivo- Gloriosa Rivoluzione. Ciò contribuì anche luzione del 1689, interessa le istituzioni di a rimescolare la geografia accademica scoz- vertice del presbiterianesimo ufficiale – la zese, portando molti studiosi locali a prefe- Scottish established Church –, riverberando- rire l’Università di Edimburgo, considerata si anche in una graduale ridefinizione della un importante viatico per accedere alle po- disciplina del sistema di relazioni Chiesa- sizioni di prestigio dell’apparato ecclesia- Stato in questo Paese16: che è poi l’oggetto stico e di quello statale. Queste dinamiche principale di questa nostra indagine. s’accentuarono con l’approvazione del ce- lebre Act of Union del 1707, da cui la Scozia avrebbe tratto un notevole vantaggio, so- prattutto sul piano economico e commer- I principi fondamentali della Chiesa di Scozia: ciale. la professione di fede e i Catechisms Bisogna invero ricordare che nella se- conda metà del secolo XVII la situazione Nel 1707, con l’Act of Union, la Scozia perse economica scozzese appariva a dir poco gran parte della sua sovranità per confluire preoccupante e, in quanto a ricchezza ma- in una nuova entità, il Regno Unito, il cui teriale, notevolmente arretrata rispetto potere politico fu allora incarnato dal prin- all’Inghilterra e all’Olanda. L’attenzione cipio della sovereignty of Parliament17. dei governanti si focalizzò pertanto sulla Com’è noto, il 1689 concise con l’ascesa necessità di sostenere la crescita della pro- al trono di Guglielmo d’Orange, con il quale duzione manifatturiera e l’apertura ai mer- i presbiteriani – che dopo la Restaurazione cati coloniali, così come suggerivano gli di Carlo II erano stati esclusi dalle più im- esempi di politica economica attuati dai vi- portanti cariche statali – divennero ancora cini governi inglese ed olandese. In Scozia, una volta influenti e, in alcuni casi, deter- tuttavia, questi tentativi non ebbero esito minanti per il riassetto degli equilibri po- positivo, anche perché ostacolati dagli in- litici ed istituzionali, sia a livello nazionale teressi dei Paesi più ricchi e sviluppati, fra che a livello locale. L’incremento dell’atti- cui figurava la stessa Inghilterra. Di qui la vità di cosiddetta witchunt (caccia alle stre- soluzione suggerita dall’Atto del 1707 che, ghe) è lì a dimostrarlo. sancendo un’unione più stretta con que- Sponsorizzata dal presbiterianesimo sto Paese, consentì alla Scozia di aprire la ufficiale, dal 1690 la witchunt interessò in- propria economia ad una più vasta, e red- nanzitutto il comparto dell’istruzione18, e ditizia, area mercantile. Ma le conseguenze in primis le Università dove i dictas furono di questa strategia – riassumibile nel cele- esaminati attentamente19, in modo tale da bre motto “se non puoi vincerli, unisciti a facilitare l’individuazione delle tendenze loro” – andarono ben oltre il settore eco- religiose di reggenti e docenti20. Ne seguì nomico. L’Unione favorì infatti un vivace una vasta opera d’espulsione, se non di scambio interculturale, alimentato anche vera e propria persecuzione, nei confronti dall’intensificarsi di viaggi e soggiorni che

63 Ricerche i componenti della gentry scozzese (nobili e imperante fenomeno dell’anglicizzazione. colti) effettuavano sempre più di frequente Fra questi soggetti collettivi spicca proprio nella metropoli londinese. la Chiesa di Scozia che, «Calvinist in its Gran parte delle prime – e per molti official documents» ma «Presbyterian in versi ancora immature – istanze «ideolo- order»23, riuscì a ritagliarsi un ruolo de- giche dello Scottish Enlightenment» venne- terminante all’interno della complessa ed ro così ad essere forgiate sotto lo «sforzo intricata macchina normativa statale. A tal consapevole da parte dei signori e dei no- punto che una parte attenta della storiogra- bili […] per migliorare, non solo l’agricol- fia non esita a definire la legge scozzese del tura e le manifatture, ma anche» le forme XVII e del XVIII secolo come «pervasiva- istituzionali scozzesi, che comprendevano mente e irriducibilmente teologica»24. la Chiesa di Stato e le Università, fra loro La teologia a cui fa riferimento Alasdair strettamente legate da una comune matrice MacIntyre è in effetti quella presbiteriana, cultural-religiosa21. informata ai principi stabiliti dalla West- Da questo punto di vista, è opportuno minster Confession of Faith e dai Larger and ricordare che l’Act del 1707 aveva determi- Shorter Catechisms. Documenti, questi, ela- nato una fusione fra il Parlamento scozzese borati dall’Assemblea dei teologi nel 1643 e quello inglese. A beneficiarne fu in re- e che l’Assemblea generale della Chiesa di altà solamente l’istituzione parlamentare Scozia adottò formalmente nel 1649. In di Westminster che, riguardo ad esempio poco tempo, questi principi divennero i all’House of Lords, vedeva solo sedici Lord fondamentali parametri normativi e dot- scozzesi su un totale di duecentosei mem- trinali, sia per quanto riguarda l’attività dei bri complessivi. Quanto poi alla Camera Tribunali (ecclesiastici e civili) che per gli dei Comuni, lo scenario era, se possibile, studi condotti nelle istituzioni accademi- ancor più disastroso: in questo ramo del che. Parliament di quella che sarebbe diventata Va però sottolineato come, nonostante la Great Britain entravano solo quei depu- la loro innegabile impalcatura dogmatica, i tati disposti a sottostare alla volontà mag- precetti contenuti nella Westminster Confes- gioritaria, coincidente chiaramente con sion e nei Catechisms mal sopportassero un quella dell’élite politica inglese22. Ma se, solipsismo esegetico. Anzi, come molti atti da un lato, ciò pose l’accento sulla (già di di natura teologale, essi ben presto s’assog- per sé) dolorosa chiusura dell’istituzione gettarono ad una varietà di interpretazioni, fondamentale scozzese (il Parlamento), fra loro non sempre coincidenti. Sovente, dall’altro, questa condizione contribuì ad invero, una corrente interpretativa s’af- accrescere l’importanza delle altre real- fermava proprio perché in opposizione o, tà istituzionali, radicate nel tessuto civico quantomeno, in alternativa ad un’altra. Lo e religioso di questa regione. Sarebbero dimostra l’importante diatriba, acuitasi emersi in particolare quegli organismi so- proprio dopo l’Act del 1707, riguardan- ciali che erano usciti indenni, se non forti- te i rapporti tra le due principali figure ficati, dal terremoto istituzionale provocato politico-religiose, potere regale e Chiesa dall’Act of Union del 1707, dimostrandosi presbiteriana, in competizione fra loro per perciò fra i più resistenti al possente ed assumere il ruolo di mediatore assoluto – e

64 Alicino

L’incendio e il saccheggio del carcere di Newgate solitario – della volontà divina: il che pre- agostiniana gli uomini sono descritti sulla supponeva l’acquisizione del monopolio base di due caratteristiche essenziali. Per nell’interpretazione esegetica della Law of un verso, gli esseri umani sono considerati , considerata pur sempre come supre- privi di strumenti intellettuali tali da poter ma fonte normativa. accedere alla comprensione della vera na- A dire il vero, dopo la Gloriosa Rivolu- tura di Dio (una natura che si esprime anche zione l’establishment ecclesiastico scozzese attraverso i suoi comandi): ragione per cui marcò la tendenza a mostrarsi come istitu- gli uomini possono solamente affidarsi alla zione mediatrice assolutamente originale: sua grazia, senza la quale ogni bene sarebbe esso perpetuava e prolungava la mediazio- perduto. Per l’altro, però, gli esseri umani ne divina per eccellenza, quella di Cristo, il sono ritenuti responsabili delle loro azioni Dio incarnato mediante il quale il messag- davanti a Dio: il che permette una adeguata gio divino era stato trasmesso agli uomini. applicazione e interpretazione della Law of Inevitabilmente, questo si riverberava sul God, nel senso presbiteriano della formula modo di concepire ed intendere la discipli- (Westminster Confession of Faith 1643, cap. na giuridica del fenomeno religioso: vale a XIX)25. Due principi, questi, che avrebbero dire, sul ruolo che la confessione presbite- prodotto contrasti apparentemente insa- riana doveva assumere nella sfera pubblica nabili, e comunque destinati ad accentuarsi statale. nel periodo qui considerato proprio in me- In proposito, pare opportuno ricordare rito al ruolo da attribuire alla religione ri- che nella versione calvinista della teologia spetto alle gerarchie mondane del potere.

65 Ricerche

In particolare, focalizzando l’atten- sguardo scettico, «freddo e velenoso»28 di zione sulla rivelazione cristiana, la legge David Hume, la reazione della componen- divina – così come espressa nella Bibbia, te più “illuminata” del presbiterianesimo e predicata in modo conforme alle formu- scozzese conobbe forme di vera e propria lazioni dell’autorità ecclesiastica – veniva intolleranza. Tanto che, come vedremo, nel considerata come l’unica fonte di illumina- 1745 il bon David (come definivano Hume zione per una vita rettamente vissuta. Vana in Francia) non ebbe la possibilità di inse- e colpevole, pertanto, risultava la ricerca diarsi sulla cattedra di Etica all’Università filosofica o l’indagine giurisprudenziale di Edimburgo, nonostante i titoli scientifici effettuata senza l’ausilio e l’approvazione e le numerose pubblicazioni che nel frat- dell’apparato ecclesiastico. Detto altri- tempo gli avevano conferito fama interna- menti, la Chiesa era assunta come suprema zionale. e superiore, e quindi come unica risorsa Cionondimeno, l’Illuminismo scozzese di legittimazione della legge positiva. In sarebbe rimasto comunque aperto a sug- termini di concreto funzionamento della gestioni empiriche e razionalistiche che, macchina normativa statale, ciò significava nell’indagine sul diritto e sulla morale reli- che i magistrati dovevano osservare le re- giosa, favorirono un certo grado di neutralità gole stabilite nei Testi Sacri, così come in- metodologica: ovvero una prudente distan- terpretate dall’autorità ecclesiastica. Prin- za da posizioni dogmaticamente asservite cipio, questo, sostenuto allora dalla gran ad un dato e predeterminato orientamento parte dei presbiteriani che, dopo essersi religioso. Con ciò, invero, si spiegano gli ribellati alle pretese teocratiche di Carlo II sforzi intrapresi da molti intellettuali scoz- e a seguito dell’affermazione della Gloriosa zesi nel cercare di ridimensionare le con- Rivoluzione, poterono vantare un notevole traddizioni insite in un atteggiamento che, appoggio fra la popolazione, arrivando ad rispetto al funzionamento della macchina esercitare la loro influenza persino sul na- normativa statale, predicava la fedeltà alle scente movimento illuminista. formule della Westminster Confession e dei L’origine dell’Illuminismo, del resto, Catechisms, sostenendo al contempo l’esi- come affermerà molti anni dopo José Orte- genza di una «secular learning in matter of ga y Gasset, per quanto sottili e paradossali law and morals»29. si voglia essere, non può rintracciarsi che Obiettivo, questo, conseguito con in Francia – «lo que, por lo visto, fué sua un’adeguata interpretazione delle regole missión en toda Europa»26 –; eppure, per fondamentali della religione di Stato. Ne è le ragioni suesposte, è in Scozia che esso un esempio la monumentale opera di Sir assunse la sua peculiare fisionomia, con James Dalrymple of Stair, Institutions of venature tipicamente religiose. Sicché, Law of Scotland del 169330, lì dove affron- lo Scottish Enlightenment si presenta ben ta la delicata figura del Civil Magistrate31. In lontano dalle forme di irreligiosità parto- questo caso Stair, al pari di un contempo- rite, soprattutto nel Continente, dal seno raneo giurista occidentale, innova alcuni fecondo del «secolo educatore» dell’Illu- importanti principi del presbiterianesimo minismo francese27. Lo dimostra il fatto combinando, semplicemente, le prescri- che quando irruppe sulla scena culturale lo zioni di cui al Capitolo XXIII della Westmin-

66 Alicino ster Confession of Faith con quanto stabilito quelli prodotti nella vicina Inghilterra, ri- nella risposta alla Question 93 del Westmin- spetto ai quali manca qualsiasi riferimento ster Larger Catechism. Alla base della sua dottrinale, legislativo e giurisprudenzia- elaborazione teorica risiede una premes- le. Un esempio concreto della perdurante sa fondamentale, per la quale Dio rima- influenza esercitata in quel periodo dalla ne «the Supreme Lord and King of all the cultura olandese: in effetti, durante tutto world». I «civil magistrates», in quanto il XVII secolo un gran numero di studenti mediatori della legge divina, devono per- scozzesi mostrò l’abitudine, se non la ne- tanto essere considerati «under Him», ma cessità, di frequentare le Università delle «over the people», dando corpo e sostanza Province Unite, e in particolare quella di al «public good». È sempre la personalità Leida dove, generalmente, si approfondi- divina ad aver «armed them with the power vano gli studi di medicina, teologia e leg- of the sword, for the defence and encour- ge34. agement of them that are good, and for the D’altra parte, dopo aver rifiutato di punishment of evil-doers». Ma questo non prestare giuramento di fedeltà alla Chiesa significa che i suddetti principi si pongano anglicana (così come prescritto dal Test Act in contraddizione con le nuove esigenze del 168135), Stair stesso fu costretto a ripa- epistemologiche, così come sostenute dalla rare in Olanda dove, oltre che la lezione di nascente filosofia illuministica. Ad unire Grozio, avrebbe appreso gli insegnamen- questi due ambiti soccorre la legge di na- ti di Petrus Gudelinus, il cui Trattato ri- tura che, informata sul «works of creation guardante il diritto olandese sarebbe stato and providence», dimostra bontà, «wis- ampiamente utilizzato durante la scrittura dom and power of God»32. Secondo Stair delle sue Istitutions. È il medesimo Stair tutto ciò s’accorda con quanto stabilito dal ad evidenziarlo in un passaggio decisivo Larger Catechism, laddove la legge morale dell’Opus, lì dove affronta il problema del- assurge a presidio della salvezza cristiana: lo statuto epistemologico della Legge (con essa altro non è se non la maiuscola) di natura: «Law is reason it- self». Essa è il dettame stesso della ragio- […] the declaration of the will of God to mankind, directing and binding everyone to personal, per- ne, in quanto tale, capace di qualificare e fect, and perpetual conformity and obedience determinare ogni essere razionale. Questa thereunto, in the frame and disposition of the Legge, tuttavia, resta per Stair pur sempre whole man, soul and body, and in performance il prodotto della volontà della personalità of all those duties of holiness and righteousness divina (Stair, I, 1, 1), l’individuazione del- which he owes to God and man33. la quale passa necessariamente dai Testi È degno di sottolineatura il fatto che, Sacri, anche se diversamente interpretati. accanto ad autorevoli commentatori del Tutto ciò a conferma del fatto che, a dif- diritto romano, nelle Istitutions di Stair i ferenza di quanto avrebbe sostenuto poco legisti moderni più frequentemente cita- dopo l’inglese William Blackstone36, nelle ti sono quelli che fanno riferimento alla Istitutions di Stair la teologia non può esse- scuola giusnaturalista olandese, e in parti- re eliminata del tutto, se non a prezzo di un colare ad Ugo Grozio. In realtà, questi rin- danno irrimediabile in termini di coesione vii bibliografici soppiantano platealmente sociale.

67 Ricerche

Quello che in ogni caso importa rilevare 1689-1690, quest’ultimo avrebbe cercato in questa sede è che Stair non sta esprimen- di favorire una politica di moderazione in do un punto di vista personale ed eccentri- grado di assicurare la pacifica convivenza, co, ma il modo d’essere del diritto scozzese, non solo fra le differenti correnti presbi- oltremodo condizionato dalla teologia pre- teriane, ma anche fra la Chiesa di Scozia e sbiteriana. E non è certo un caso se dopo la gli episcopali. Frutto di questa strategia fu il Glorious Revolution e per tutto il Settecen- rinnovato atteggiamento dei Vescovi scoz- to le Institutions sarebbero state utilizzate zesi che, in effetti, consentirono agli epi- dai legisti scozzesi come essenziale punto scopali di effettuare il citato giuramento. In di riferimento, e questo sia a livello acca- alcuni casi si arrivò addirittura a tollerare demico, che nella quotidiana fatica della coloro che si rifiutavano di prestarlo, senza giurisprudenza dei Tribunali, soprattutto per questo pregiudicare la loro posizione in quelli locali, profondamente condizionati ambito universitario. A ciò s’aggiunse la ri- dai vertici dell’apparato ecclesiastico. forma dell’intero comparto dell’istruzione accademica, ideatore della quale fu lo stes- so Castares. Anche in questo caso, tuttavia, possiamo registrare l’enorme peso eser- Il legame fra il mondo accademico e quello citato dal potere religioso all’interno del ecclesiastico quadro istituzionale statale. Lo si rileva at- traverso un dato puramente biografico che, Per quanto riguarda le istituzioni universi- escludendo che lo si possa proporre per tarie, importante è in questo caso l’esempio scandagliare questo periodo storico, serve fornito dalla Commissione nominata dal nondimeno a puntualizzare quanto qui si va Parlamento scozzese nel luglio del 1690 – affermando. anno in cui Stair ricopriva la carica di Lord Castares era (e restava) pur sempre un presidente delle Courts of Sessions. Questa ecclesiastico, un ministro di culto presbi- Commissione si insediò ufficialmente per teriano, vieppiù influente sul piano poli- esaminare lo stato delle Università scoz- tico. Come tale, prima di diventare Princi- zesi. In realtà essa serviva ad evitare che pal dell’Università di Edimburgo (1703), la macchina accademica diventasse luogo durante la Restaurazione, per sfuggire alla di dissenso politico e religioso. Reggenti repressione del monarca inglese, anch’egli e docenti dovevano pertanto effettuare un fu costretto ad andare in esilio in Olanda – giuramento di fedeltà al nuovo regime e ai dove recepì le dottrine giusnaturalistiche principi sanciti dalla Westminster Confession che s’affermarono proprio in quegli anni. Lo of Faith. Coloro che si rifiutavano venivano stesso si dica di altri influenti accademici e espulsi in quanto oppositori, e qualche vol- ministri scozzesi fra cui troviamo, ad esem- ta perseguiti con l’accusa di eresia. Di qui pio, Gershom Carmichael, che nel 1694 oc- l’intervento di Guglielmo d’Orange che, cupò la carica di regent all’Università di St. anche nel tentativo di attenuare la chiu- Andrews, in veste della quale sponsorizzò sura dogmatica dell’accademica scozzese, e curò la pubblicazione dell’intera opera nominò William Castares Segretario di Sta- di Samuel Pufendorf. Carmichael morì nel to in Scozia. Nello spirito dell’accordo del 1724, poco dopo aver dato alle stampe la sua

68 Alicino opera più importante, Synopsis The Theolo- questa, assolta principalmente dalle Courts giae Naturalis. Nello stesso anno suo figlio, della Chiesa di Stato, e in particolare dalle il Reverendo Frederick Carmichael, noto congregazioni locali che nella loro opera di anche per i suoi Sermons on Several Impor- gius-dicenti erano spesso sostenute dai Tri- tant Subjects, si candidò alla cattedra del pa- bunali secolari, vera e propria longa manus dre, ma con esito negativo. Per quella carica delle istanze ecclesiastiche presbiteriane. fu infatti nominato Francis Hutcheson che, Ciò spiega perché in Scozia durante tutto il militando nel partito moderato (infra), sa- XVIII secolo «i rapporti Chiesa-Stato eb- rebbe poi diventato uno dei più importanti bero importanza particolarmente a livello esponenti della Chiesa di Stato. locale, dato che, nelle città, le chiese erano In qualità di studente, Hutcheson ave- spesso di proprietà del consiglio munici- va frequentato i corsi di teologia di John pale che aveva anche il diritto di nominare Simson e quelli di filosofia morale del ci- i ministri di culto»37. Il che sposta l’atten- tato Gershom Carmichael, da cui aveva ap- zione sull’importante questione del Right of preso le teorie di Pufendorf, come dichiara Patronage. espressamente nell’Introduzione al suo Philosophia Moralis Institutio Compendaria (pubblicato postumo a Glasgow nel 1747). È interessante notare che Hutcheson iniziò La macchina processuale (ecclesiastica) e il la sua carriera accademica con una ricerca Right of Patronage sul concetto di legge morale fondamentale, che restò un leitmotiv del suo intero cursus Nelle congregazioni locali un ruolo fon- studiorum e di quello di una buona parte damentale era svolto dagli anziani di ogni dei componenti dell’Illuminismo scozze- parrocchia. Essi si assumevano il diritto se. Emerge in questo caso la funzione tipi- di giudicare, esigendo un’ammenda per la ca del professore di filosofia, che per tutto fornicazione e l’adulterio, punendo la vio- il secolo XVIII avrebbe concentrato i suoi lazione dell’obbligo del riposo settimanale sforzi nel cercare di rafforzare l’impalcatu- e, più in generale, esercitando un diffuso ra razionale dei dogmi religiosi; dogmi che, controllo sulla comunità di riferimento. a loro volta, si reggevano sulla Lex Funda- Le Corti locali avevano inoltre il potere di mentalis divina, antecedente e superiore a nominare il “Maestro di scuola” della par- qualsiasi legge positiva. rocchia. Questo apparato giurisdizionale L’influenza esercitata dalla religione giudicava sulla base dei principi sanciti durante il periodo dell’Illuminismo scoz- dalla Confession of Faith e dai Catechisms, zese è invero ancor più evidente nell’am- sanzionando i comportamenti non solo di bito del concreto funzionamento della coloro che avevano violato le relative pre- complessa macchina processuale statale, scrizioni, ma anche di quelli che mettevano messa a punto per fornire una più idonea in discussione le dottrine teologiche uf- veste giuridico-istituzionale ai princi- ficiali. Lo scetticismo e l’eresia, ma anche pi morali fondamentali (per utilizzare il la violazione del riposo settimanale, erano linguaggio della Confession of Faith) del- equiparati all’adulterio, e spesso giudicati la religione presbiteriana. Una funzione, più deleteri di questo.

69 Ricerche

Dalla lettura dei repertori giudiziari tendevano a radicalizzarsi. L’abrogazione o della prima metà del secolo XVIII emer- meno della legge sulla stregoneria, o le di- ge tuttavia una interessante distinzione. scussioni attorno al problema del teatro – Da un lato, si affermava un filone giuri- considerato come opera del diavolo, da ta- sprudenziale caratterizzato dalle pronunce luni, come luogo della creatività cristiana, degli ecclesiastici che, contro il dubbio e da altri – ne sono l’esempio. Ma quello che la miscredenza, ribadivano il potere sal- rendeva aspro il dibattito era soprattutto il vifico della rivelazione divina e dei dogmi Right of Patronage, così come disciplinato fondamentali della confessione cristiana: dal Church Patronage (Scotland) Act 171238, rispetto a questi dogmi erano considerati le cui prescrizioni attribuivano ad una ri- inutili e dannosi i ragionamenti filosofici, stretta cerchia di aristocratici e di grandi soprattutto se riferiti alla natural reason. proprietari terrieri la possibilità di nomi- Dall’altro, emergeva la posizione di altri nare un ministro di culto in molte parroc- funzionari della Chiesa di Stato che, al pari chie locali. Fonte di «many divisions in the di quelli, sostenevano un’intrinseca ed in- Scottish Church», la questione della legit- corrotta razionalità dei dogmi religiosi, la timità o meno del Right of Patronage portò ad cui autenticità poteva però essere adegua- evidenziare un approccio profondamente tamente supportata dalla recta ratio, intesa diverso fra i due partiti di maggioranza; so- come tessitrice di giudizi pratici e varia- prattutto per ciò che concerneva i rapporti mente perfettibili. fra Chiesa e Stato in questo Paese39. Sul finire degli anni quaranta del Set- Sulla base di una rigida interpretazio- tecento queste divergenze si tramutarono ne dei principi sanciti nella Confession of in veri e propri dissidi, favorendo la for- Faith e nei Catechisms, ma anche nei Solemn mazione di due distinte fazioni: il partito League e nel Covenant del 1643, gli evange- dei moderati e quello degli evangelici. In lici ritenevano che il potere di nomina dei molti casi i confini ideologici fra questi due ministri di culto dovesse essere attribuito raggruppamenti non erano poi così rigidi: ad ogni congregazione parrocchiale: privi anche perché all’interno di ciascuno dei di consistenti proprietà terriere (la pro- due partiti si registrava la presenza di altri prietà era per molti pressoché nulla), la gruppi che, a loro volta, rivendicavano una gran parte dei membri di questo partito si propria ed autonoma interpretazione delle caratterizzavano anche per un basso grado Sacre Scritture. Ciononostante, non aven- di scolarizzazione, che spesso si traduceva do qui la possibilità né lo spazio per af- in una spiccata sensibilità nei confronti frontare i singoli rivoli culturali e religiosi, della predica evangelica e in un scarso in- assumiamo come elemento d’indagine le teresse per le questioni politiche. La difesa caratteristiche generali di queste due gran- di differenti interessi economici e sociali di formazioni. può invece spiegare la posizione assunta in Un tale metodo d’analisi trova invero merito dalla componente moderata della una sua giustificazione allorquando l’at- Chiesa di Stato scozzese: generalmente, i tenzione cade su alcune questioni prati- suoi membri erano d’accordo con gli evan- che e di interesse diffuso, nella quali le gelici nel condannare il Patronage Act 1712 – divisioni all’interno della Chiesa scozzese che, in violazione ai principi presbiteriani,

70 Alicino sovente finiva per legittimare una «rovino- L’influenza del giusnaturalismo razionalista sa intromissione» da parte del potere tem- sulla dottrina teologica cristiana porale negli affari ecclesiastici40 –, ma ri- tenevano anche che la loro autorità dovesse Ora, su questa specifica questione, quanto essere in tutti i casi salvaguardata, sia come a principi fondamentali, alla fine del XVII predicatori che in quanto Maestri nelle secolo non si evidenziavano delle vere e singole comunità parrocchiali. Secondo i proprie divergenze. Lo dimostra l’atteggia- vertici del partito moderato, il diritto di pa- mento che le varie componenti ecclesiasti- tronato doveva essere conferito solamente che ebbero di fronte al celebre, e tragico, ai fedeli provenienti dalle classi colte: a caso Aikenhead. quella gentry scozzese – per lo più avvocati Studente di teologia, dopo essere stato e professori – a cui nel 1735 si rivolse diret- accusato di aver disconosciuto la Santis- tamente Hutcheson, promuovendo un ac- sima Trinità e «repeatedly maintained, in cordo su un nuovo modello di patronato41. conversation, that theology was a rhapsody Ed è oltremodo significativo che in quella of ill-invented nonsense, patched up partly occasione ancora una volta l’attenzione finì of the moral doctrines of philosophers and per focalizzarsi sulla «old question of civil partly of poetical fictions and extravagant and spiritual jurisdiction»42. Così come chimeras»43, nel dicembre del 1696 Tho- concepito dai moderati, il patronage servi- mas Aikenhead venne condannato dalla Cu- va in effetti a rendere conforme il lavoro ria Justiciarie (in Pretorio Burgi de Edinburgh) dei Tribunali ai principi della religione di alla pena capitale. A rendere esecutiva la Stato. L’obiettivo era insomma piuttosto sentenza fu chiamata l’autorità civile, che l’8 chiaro: assoggettare la complessa macchi- gennaio 1797 lo impiccava in un luogo pub- na processuale (religiosa e civile) scozzese blico, «between Edimburgh and Laith»44. all’autorità ecclesiastica. Circostanza che, Degno di nota il fatto che nei primi anni del secondo i moderati, doveva essere riaffer- Settecento il caso Aikenhead venisse spes- mata per tutti i livelli istituzionali in cui so menzionato nei discorsi e nei sermoni si articolava la struttura gerarchica della dei ministri di culto, i quali solitamente Chiesa di Stato: per le Sessioni locali e le dichiaravano legittima e giusta l’uccisione Presbiteries (Assemblee formate da ministri del relapso, secondo quanto correttamente di culto e laici), certo, ma anche per il Sino- stabilito dai principi fondamentali della do e l’Assemblea generale. Chiesa di Stato scozzese. A seguito dell’Act Tutto questo assumeva una particola- of Union del 1707 sarebbero cominciati ad re valenza proprio in relazione all’indivi- emergere, al contrario, divisioni e contra- duazione e alla punizione di dissenzienti, sti: non sulla natura normativa e superiore devianti ed eretici. I processi per eresia dei principi stabiliti nella Professione di e la questione del patronato erano infatti fede di Westminster e nei Larger and Shorter fra loro strettamente connessi, divenendo Catechisms, quanto piuttosto sulla misura vieppiù centrali allorquando si trattò di de- in cui questi principi potevano e dovevano finire il ruolo degli ecclesiastici in relazio- essere sostenuti dalle conclusioni raggiun- ne al potere statale. te in sede filosofica e scientifica.

71 Ricerche

tima. Di più, la confusione fra diritto e mo- rale induceva spesso a pensare, non che il diritto dovesse conformarsi alla morale ma che in qualche modo fosse già conforme ad essa. E proprio per il fatto di non separa- re concettualmente diritto e morale, si era sovente disposti ad ammettere un obbligo morale di obbedire al diritto: obbligo che si estendeva dal diritto positivo giusto, così come espresso nella Confession of Faith e nei Catechisms, al diritto positivo senz’altra qualificazione45. Un esempio in tal senso lo ritroviamo nella prima compiuta asserzio- ne evangelica, così come elaborata dal pen- siero e dall’opera di Thomas Halyburton che, a partire dal 1710, ricoprì la carica di professore dell’influente cattedra di teolo- Abbasso il papismo ovvero il riformatore del carcere di gia all’Università di St. Andrews. Newgate Halyburton era infatti convinto che, sul piano dell’analisi dei principi di fede, il ri- chiamo alle argomentazioni cosiddette ra- zionali – come quelle che rimandavano ad Sul côté evangelico, si riteneva che di una certa branca del diritto naturale – fosse fronte alla legge e alla ragione di Dio la recta non solo inutile ma anche illusorio, dele- ratio umana fosse del tutto inerme: incapace terio e dannoso. Ciò spiega il suo attacco al cioè di cogliere il senso profondo dell’inse- deismo, come espresso nel pensiero e negli gnamento divino. Donde la tacita alleanza atteggiamenti del citato Aikenhead o nelle fra la teologia evangelica e lo scetticismo opinioni del medico e insegnante Archibal filosofico nei settori della metafisica e del- Pitcairne. Quest’ultimo, infatti, sostenendo la morale. Ciò che finiva per condizionare posizioni giacobite e dichiarandosi nemico l’analisi giuridica, dalla quale emergeva un di ogni forma di calvinismo, aveva la “catti- arcigno positivismo interpretativo, incen- va” abitudine di attaccare i suoi oppositori trato essenzialmente sulla fede scritturale, interni facendo ricorso all’ironia e, soprat- sulla rivelazione divina e sull’opera salvifi- tutto, ad argomentazioni logico-dedut- ca di Cristo. Ne conseguiva l’impossibilità tive46. Halyburton, tuttavia, considerava di affermare una qualche forma di distin- Aikenhead e Pitcairne non come casi isola- zione fra il diritto (statale) e la morale (re- ti: cellule impazzite che, in quanto tali, po- ligiosa): non separati e distinti, questi due tevano essere repentinamente estirpate per ambiti continuavano ad essere ordinaria- evitare il riprodursi di altri agenti infettivi. mente confusi. Fuori dalla prospettiva teo- Al contrario, il professore di teologia ravvi- logica e religiosa, la critica morale o politica sava in essi, e nei loro atteggiamenti, i sin- del diritto era considerata del tutto illegit- tomi locali di una malattia universale: quel

72 Alicino giusnaturalismo razionalistico che stava buona parte degli evangelici, era capace di pericolosamente allontanando la Chiesa di minare alla base alcuni dei più importanti Scozia dai principi fondamentali della Pro- pilastri della dottrina teologica cristiana: fessione di Fede. E ciò spiega anche come in primis il dogma trinitario, l’intercessio- mai in una delle opere più rappresentative ne di Cristo, l’autenticità dei Testi Sacri e, del suo pensiero47, Halyburton polemizzi soprattutto, l’autorità della struttura ec- violentemente con alcuni dei più impor- clesiastica, sia in sede scientifica che giu- tanti esponenti del moderno giusnaturali- diziaria. Ma ciò spiega anche la sequenza smo, fra cui Hobbes e le sue «inpertinent dei processi per eresia che ebbero luogo queries»48, e il suo «modern in Scozia nella prima metà del Settecento, ingenious rationalism»49, Baruch Spinoza e che sovente videro come imputati coloro e il «his Atheistical ethicks»50. Pensatori che, da lì a pochi anni, sarebbero diventati che con le loro teorie avevano alimentato gli esponenti di punta del partito moderato. una malsana tendenza, specie per alcune Per restare ai casi più celebri, possiamo ci- fragili ed ingenue menti giovanili, come tare le vicende processuali che coinvolsero quella che “ammobiliava” la testa di Aiken- John Simson (dal 1705 professore di Divinity head prima che fosse irrimediabilmen- all’Università Glasgow), Archibal Campbell te corrotta dalla lettura dei loro libri51. La (ministro della Chiesa di Scozia e studioso conclusione di Halyburton è in effetti ca- di filosofia morale), William Leechman (al- tegorica e scopre il vero bersaglio della sua lievo di Hutcheson e professore di Divinity polemica: in tutti questi personaggi egli ve- all’Università di Glasgow dal 1706 al 1785) e deva affiorare le premesse della soluzione lo stesso Francis Hutcheson53. ateistica. Insomma, secondo l’evangelista Simson, in particolare, nel breve torno scozzese, «they are sceptics and pratical di pochi anni fu sottoposto a due inchie- Atheists, rather than real Deists»52. ste giudiziarie. A conclusione della prima Per queste ragioni, Halyburton diventa (1717) fu emessa sentenza di assoluzione: si l’archetipo della tradizione evangelica nella ritenne in quella occasione che le opinioni prima metà del XVIII secolo, assumendo su di Simson non costituissero – almeno non di sé il difficile compito di difendere l’au- necessariamente – oggetto del suo inse- tentica immagine della Chiesa di Scozia, gnamento. Tuttavia, nella medesima sede, in un’epoca in cui essa incalzava l’alterna- la Commissione che aveva curato l’inchie- tiva illuminista, la cui influenza stava por- sta ed emesso il verdetto gli ingiunse di fare tando a ridefinire i confini fra ortodossia molta attenzione a distinguere fra quello ed eresia; confini che, rispetto al passato, che poteva essere conosciuto attraverso la sembravano ora più fluidi e modellabili. Di «natural reason», «that are not evidently qui l’attenzione alla questione del patrona- founded on Scripture», e quello che poteva to che, per le ragioni suesposte, diventava essere appreso mediante i Testi Sacri, per uno strumento importante per rendere più cui si richiedeva un alto grado di fedeltà efficace ed efficiente il lavoro dei Tribuna- scritturale. L’ordigno giudiziario così inne- li ecclesiastici, contro la rovinosa avanzata scato scoppiò dieci anni dopo, allorquando del nuovo giusnaturalismo razionalista. Simson fu invece condannato: benché i suoi Una corrente di pensiero che, secondo una sentimenti fossero in molti casi «sound

73 Ricerche and orthodox», i suoi insegnamenti avreb- La crescente sensibilità per l’epistemo- bero invece rivelato una chiara tendenza logia nominalistico-empirica lockeana56 sovversiva (subversive), affermò il giudice il e l’influenza esercitata dalle teorie illumi- 13 maggio 1729. Simson venne così sospe- nistiche continentali diedero infatti corpo so da tutti gli incarichi ecclesiastici54. Nel al pericolo tanto temuto da Halyburton, frattempo, però, le sue tesi cominciavano dimostrando peraltro che questa “minac- a riscuotere un più ampio e marcato suc- cia” non era affatto immaginaria. Come cesso, tanto che, nonostante la sentenza di in effetti aveva affermato anni prima, «no revoca dell’insegnamento, egli mantenne man that uses his reason can close with that la sua cattedra in Divinity, ricevendone lo which they would obtrude on us rational stipendio fino alla morte (1740). Un se- religion»57, caratterizzata da una sorta di gnale concreto e tangibile del fatto che il rational theology58, che, a detta dello stesso clima culturale e religioso andava progres- Halyburton, altro non è se non una moder- sivamente cambiando. Tendenza vieppiù na forma di «Paganism»59. Ne è esempio documentata dai citati “affari” Campbell, il sermone che Robert Wallace, ministro di Leechman e Hutcheson, per i quali vennero culto di Moffat, pronunciò nel 1729 a segui- emesse delle decisioni di assoluzione. to del secondo processo Simson, e che gli La medesima tendenza sarebbe stata ul- ascoltatori non poterono non interpretare teriormente confermata da un altro even- come una seccata reazione all’esito di quel- to, oltremodo significativo per storia della la vicenda giudiziaria. Ogni pretesa rivela- Chiesa scozzese e che, altrettanto signifi- zione, «old and new», deve essere analiz- cativamente, s’andava consumando pro- zata alla luce della ragione, dichiarò Wallace prio in quel periodo: la separazione dalla in quella occasione: la ragione «is indeed confessione di Stato dei cosiddetti Seceders. insufficient in religious matter; revelation Capeggiati da alcuni importanti esponenti is provided by God to remedy that insuffi- del partito evangelico – fra cui Alexander cient», ma in tutti i casi «is for us to scru- Moncrieff (1695-1761), molto critico nei tinize, criticize, and interpret all claims to confronti della teoria della Man’s Hap- revelation by rational enquiry»60. Si trat- piness55, e i fratelli Erskine (Ebenezer e ta di quella stessa rational enquiry di cui Ralph), per i quali la Chiesa di Scozia si era aveva parlato Simson e a cui, di lì a poco, mostrata del tutto inadeguata a sradicare il avrebbero rivolto l’attenzione Campbell e problema dell’eresia –, i Seceders lamenta- Hutcheson, soprattutto quando, divenuti vano l’allontanamento della comunità ec- oramai autorevoli esponenti del moderati- clesiale scozzese dai principi fondamentali smo scozzese, assursero al vertice del pote- della Confession of Faith. E in effetti, stando re religioso. E con ciò si accede alla seconda a quanto emerso dalla ricerca e al di là dei fase di sviluppo dello Scottish Enlightenment, giudizi di valore che si potrebbero espri- in cui un ruolo decisivo sarà ricoperto pro- mere sulle loro opinioni – opinioni che prio dal partito moderato. oggi possono apparire piuttosto retrive –, è indubbio che nei loro pronunciamenti ci fosse una notevole carica profetica.

74 Alicino

Lo sguardo scettico del bon David e la il suo autore e garante. In altre parole, la progressiva secolarizzazione dello Scottish ricerca filosofica doveva solamente docu- Enlightenment mentare il fine morale, ossia la benevolenza universale nella legge naturale che «esigeva Con una concezione ben più misurata del- di risalire al suo autore buono e saggio»62. la disciplina della Chiesa rispetto ai loro Il progetto di Hutcheson era insomma avversari evangelici, e ponendo vieppiù quello di fornire «some general Reasons, l’accento sulla morale e la ricerca filosofi- why the Author [God] of Nature may choose ca, i moderati attenuarono notevolmente to operate in this manner by General Laws l’importanza e l’impatto dei dogmi sulla and Universal extensive Causes»63. cultura presbiteriana e, di conseguenza, Come si può notare, il metodo adotta- sull’intero fenomeno normativo scozzese. to da Hutcheson è falsamente scientifico, In tal modo, le conclusioni formulate in nel senso popperiano della formula: ben sede di controversia filosofica usurparono lontano dalla neutralità weberiana, esso le posizioni di privilegio accordate, fino permette estrapolazioni empiriche, nella alla prima metà del Settecento, alle sen- misura in cui si spiegano entro una pre- tenze dei Tribunali ecclesiastici. Tenden- determinata razionalità della legge divina; za, questa, ulteriormente alimentata dal una “mitologia” dei valori oggettivi64, ra- fatto che molti religiosi e uomini di legge dicata nella natura delle cose, in base alla appartenenti al partito moderato agivano e quale sono formulati i giudizi di buono e votavano all’interno di questi Tribunali. E, cattivo. La legge naturale viene così definita in questa loro attività, essi facevano sempre come il dettame della ragione, che deter- più spesso ricorso all’indagine razionale (la mina ogni essere razionale verso ciò che rational enquiry) e non anche, o meglio non è conforme e conveniente alla sua natura: solo, alla fede scritturale, così come invece anche Dio, sebbene onnipotente e non re- avevano predicato i membri della “vecchia sponsabile innanzi a nessuno, immutabil- Accademia” (come li definiva Hutcheson) mente determina se stesso attraverso la sua fra la fine del XVII e buona parte della pri- bontà, rettitudine e verità. Ma se si assume ma metà del XVIII secolo. come vero questo presupposto, si dovrà Dietro questa ricostruzione può tuttavia allora affermare che Dio non può mutare covare un equivoco che, come tale, è op- arbitrariamente la sua volontà, essendo le portuno eliminare dalla nostra indagine: sue leggi legate dal “vincolo di razionalità”. ancorché «influenzati dall’Illuminismo» e In tal modo, i nuovi teologi e filosofi mo- oltremodo alieni all’influsso «degli aspet- derati scozzesi riducevano implicitamen- ti della teologia tradizionale […], contrari te Dio a sudditanza. Ancora un passo e ne alla ragione»61, gli esponenti del partito avrebbero fatto a meno. D’altronde, non moderato non rifiutavano, anzi, la prospet- è un caso se quel passo sarebbe stato fatto tiva finalistica, metafisica e religiosa. Per proprio in quegli anni da un amico e collega Hutcheson, ad esempio, l’esame empirico di Hutcheson, ossia dal bon David65. Hume doveva consentire la scoperta delle leggi conduce infatti ad estreme e coerenti con- della ragione, basate sull’armonica orga- seguenze le premesse di quella che abbiamo nizzazione della natura, che trovava in Dio definito la soluzione ateistica, così come

75 Ricerche affiorata – seppur in embrione e fors’anche fisica” della mente – intesa come ricerca inconsapevolmente – negli ambienti del della verità nella profondità della natu- partito moderato scozzese. ra umana –, «can give very good advice to Quando nel 1739 Hutcheson riceve da a Painter» e, conseguentemente, essere Hume la prima versione manoscritta de A «very helpful to a Moralist»66. Considera- Treatise of Human Nature, mostra chiara- zioni, queste, che lo studioso di Edimburgo mente una certa insofferenza per lo scet- sviluppa nell’Introduzione al suo Trattato, ticismo che permea l’opera. In particolare, lì dove precisa che la morale, come le altre soffermandosi sul III Libro del Trattato del scienze positive, può fare dei progressi solo giovane studioso di Edimburgo, Hutcheson sulla base di una corretta epistemologia. Ma gli rimprovera la mancanza di “calore” per il raggiungimento di questo obiettivo passa la causa della virtù. La risposta di Hume necessariamente attraverso un presup- è lapidaria ed è oltremodo significativa posto metodologico che, a detta di Hume, rispetto a quanto abbiamo affermato in deve essere applicato rigorosamente, onde precedenza: in una Lettera del dicembre evitare di essere condannati all’insuccesso del 1739 egli dichiara che la sua freddezza nella ricerca. Bisogna tenere ben distinti non è affatto casuale, ma è il frutto di un il piano del discorso dello scienziato del- ragionamento logico-razionale-deduttivo, la natura umana da quello del moralista. E buono o cattivo che sia. Ed è così che la cri- questo perché, si direbbe con linguaggio tica morale che Hutcheson rivolge a Hume successivo, la scienza o è avalutativa oppure si ribalta in una critica epistemologica di non è scienza. L’anatomista humiano deve Hume nei confronti di Hutcheson. Il che insomma rifuggire da un clima di «decla- si traduce poi in un insanabile contrasto mation amidst abstract Reasonings» o dal in merito ad alcune fondamentali nozioni, «sentiment of moral»67. Un ragionamento come quella che riguarda la legge naturale: che, prevedibilmente, finisce poi per tra- secondo Hutcheson, la Natural Law viene dursi in una visione oltremodo “laica” nel- determinata dalle «cause finali», basate lo studio dei fenomeni normativi, compre- su una pretesa ed intrinseca ragione divina; so quello scozzese. Hume invece ritiene le cause finali fonte di Invero, per Hume, il mondo delle nor- “questioni senza fine” e del tutto lontane me giuridiche non contiene nudi fatti, ma i dagli scopi della ricerca filosofica. fatti sono valutati secondo una data misura; In altre parole, Hume non ha nessuna uno o più criteri di valutazione. In breve, intenzione di avvicinarsi alla natura uma- abbiamo a che fare con dei valori. Ma cosa na come un pittore. Più umilmente vuol voglia dire questa parola non è dato saperlo essere un anatomista. Non è preoccupato con precisione. Qui il segno verbale con- di fare emergere la grazia e la bellezza dal- nota – quando va bene – solo una diffusa la sua analisi, quanto piuttosto di scoprire ambiguità. In molti casi, invece, si assiste principi segreti della natura umana. D’al- ad una vera e propria “mistica dei valori”. tra parte, Hume tiene a precisare che il suo Alcuni parlano di un mondo oggettivo dei studio non è fine a se stesso: egli è infatti valori, resi tali per rivelazione della ragione convinto che «an Anatomist», ossia colui o del sentimento. Per altri i valori sono delle che è impegnato nella costruzione “meta- qualità reali che vanno oltre noi stessi. Inu-

76 Alicino tile chiedere spiegazioni sul senso dell’as- possa costituire una deduzione da altre relazioni 68 sunto: l’interlocutore risponderebbe che ci da essa completamente differenti . sono verità che non si rivelano. E a questo Di qui la tendenza ad amputare i pre- punto, saltate tutte le regole del gioco co- supposti teologici della morale e del dirit- municativo, la discussione può anche fer- to, che mettono inevitabilmente in crisi marsi: non v’è più nulla da dire; il tutto si l’eclettismo della componente moderata riduce alla pura emissione verbale. O me- della Chiesa scozzese. Come regolatrice di glio, tutto quello che si può affermare è che scienze mondane, la teologia non resiste ci sono dei fortunati – ispirati –, ai quali il all’attacco sferratole da Hume, che diventa mondo dei valori si è rivelato per quello che l’archetipo del costruttore della visione ti- è; e coloro che, al contrario, non potranno picamente laica del mondo. mai accedere ai valori – se non affidando- Riemerso dal duro lavoro del Trattato si alla mediazione degli intenditori, ispi- sulla natura umana – un lavoro che peraltro rati dal giusto e dal bene –, perché con le gli avrebbe provocato dei disturbi di spleen, loro menti esigue non riescono a superare una sorta di stato depressivo dovuto a di- le angustie dell’intelletto umano. Donde sordini psicofisici analoghi alle visioni dei la difficoltà, chiaramente evidenziata da «mistici francesi» ed «agli estatici stupori Hume, di giungere ad una definizione di dei nostri [scozzesi] fanatici»69 –, Hume si diritto naturale che si oggettivi nella realtà dedica alle Ricerche sull’intelligenza umana sociale. e sulla morale70, approfondendo l’indagine Tutti elementi che, emergendo dalla sua della sfera infra-razionale della fede o della ricerca, vengono poi elaborati nella teoria credenza (belief), nei confronti della quale della naturalistic fallacy (sofisma naturali- egli si pone ancora una volta come un umile stico), con la quale Hume denuncia il cat- anatomista. Ne deriva una linea di pensiero tivo modo di ragionare, per cui si ritiene antimetafisico che Hume svolge in costan- di poter dedurre una proposizione pre- te confronto con il paradigma scientifico scrittiva da una proposizione descrittiva; newtoniano che, a suo dire, aveva fissato i il dover-essere (ought) dall’essere (is) di una limiti della conoscenza umana e tolto, una asserzione: volta e per sempre, In ogni esposizione di morale in cui finora mi the veil from some of the mysteries of nature, sono imbattuto, ho sempre trovato che l’autore [mostrando] at the same time the imperfections va avanti per un po’ ragionando nel modo più of the mechanical philosophy, and thereby consueto, e afferma l’esistenza di un Dio o fa del- [e restaurando] her ultimate secrets to that le osservazioni sulle cose umane: poi tutto a un obscurity in which they ever did and ever will tratto scopro con sorpresa che al posto delle abi- remain71. tuali copule è o non è incontro solo proposizioni che sono legate ad un deve o un non deve; un cam- Nel far proprio il metodo di Isaac New- biamento impercettibile, ma che ha, tuttavia, la più grande importanza. Infatti, dato che questi ton, egli tuttavia ne rileva una sottile, ma deve, o non deve, esprimono una nuova relazio- fondamentale, fallace caratteristica. Certo, ne o una nuova affermazione, è necessario che riconosce la valenza della matematica ap- siano osservati e spiegati; e che allo stesso tempo plicata alla sfera dei fenomeni soggettivi a si dia una ragione per ciò che sembra del tutto controllo empirico, che relegano a vanilo- inconcepibile ovvero che questa nuova relazione

77 Ricerche quio qualsiasi congettura sulle loro cause il pensatore di Edimburgo analizza il feno- occulte e metafisiche. Ma a Hume questo meno religioso con sottile ironia, sotto la non basta: cosicché, con una coerenza sco- quale cova però una tensione polemica che nosciuta allo stesso Newton, il pensatore di reca traccia degli aspri conflitti esplosi con Edimburgo applica il celebre inciso newto- l’establishment della Chiesa presbiteriana niano dell’hypotheses non fingo alle solenni scozzese. estrapolazioni relative alle “cause finali” Come già ampiamente sottolineato in delle leggi della ragione che, come si dice- apertura di saggio, la prima metà del Set- va, secondo Hutcheson (fra gli altri) trova- tecento avrebbe visto la Scozia diventare no nella personalità divina il loro autore e uno dei centri del pensiero illuminista eu- garante. La conclusione di Hume non lascia ropeo; pensiero che si sarebbe insinuato spazio all’immaginazione e coglie al cuore anche negli ambienti presbiteriani, com- dei problemi della tematica teologica: l’an- presi quelli insediati al vertice del potere tica credenza nell’esistenza di Dio, fondata religioso. Ma proprio in questo periodo sull’ordine e sulle finalità della natura, che Hume avrebbe spinto molto oltre la sua Newton riteneva confermata dalle leggi analisi, elaborando una mossa concettuale matematiche e dall’astronomia, allo sguar- talmente rivoluzionaria da risultare insop- do scettico humiano implica un’inferenza portabile anche alle componenti più illu- logica alquanto arbitraria. Il procedimen- minate dell’autorità ecclesiastica scozzese, to di inferenza è valido se procede dai dati la cui reazione non si sarebbe fatta attende- empirici alle loro cause prossime. Diventa re. La bocciatura della sua candidatura alla invece arbitrario allorquando si pretende cattedra di etica dell’Università di Edim- di risalire dalle “sensate esperienze” alle burgo, nel 1745, sarebbe stata giustificata eide eterne, ovvero alle cause supreme ed con accuse di scetticismo e ateismo mosse, invisibili. Su questa specifica questione fra l’altro, anche dagli ambienti del partito Hume ritiene, dunque, che Newton sia sta- moderato. Tutto quello che gli si concede- to vittima «di un paralogismo quando aveva va era la possibilità di pubblicare i propri suggerito il rilancio delle argomentazioni a scritti. Ma questa forma di tolleranza non posteriori dell’esistenza di Dio escogitate poteva spingersi oltre. dagli antichi, care ai Padri della Chiesa e Oltremodo emblematica la dichiara- rese canoniche dagli scolastici»72. Il corso zione che Robert Wallace – all’epoca dei ordinato ed armonioso dei fenomeni natu- fatti ministro della Chiesa di New North di rali non può dirci nulla riguardo al disegno Edimburgo – effettua in quella occasione divino ed «alla causa Prima, né presup- a sostegno della candidatura del suo ami- pone necessariamente l’immagine del Dio co Hume. Non potendo oscurare le chiare platonico “che geometrizza in eterno”»73. divergenze fra la dottrina teologica delle Presupposto, questo, di carattere emi- autorità ecclesiastiche e le tesi di Hume – nentemente epistemologico che conduce l’insegnamento di etica, peraltro, era tale Hume a sviluppare una linea di pensiero da richiedere al suo titolare di istruire i gio- antimetafisico, il cui epilogo è inscritto vani studiosi sulle verità della religione na- nella Storia naturale della religione e nei Dia- turale in un modo che fosse coerente con la loghi sulla religione naturale. In questi casi, rivelazione cristiana – Wallace cerca di ridi-

78 Alicino mensionarne la valenza: le argomentazioni della “vecchia scuola” fu messa in netta contenute nel Trattato sulla natura umana minoranza (17 voti contro 50). Decisiva in sono il frutto di una immatura sensibilità quella sede la difesa pronunciata dall’amico giovanile; ragione per cui quest’opera non fraterno di Hume, Alexander Wedderborn, doveva essere ammessa come prova delle che avrebbe posto l’accento sull’inutilità opinioni del filosofo scozzese. Ma il ten- di una formale condanna ecclesiastica con tativo di Wallace non andò a buon fine: la conseguenze strettamente ed essenzial- candidatura fu respinta. Inoltre, Hume re- mente temporali: gistrò in quella occasione l’opposizione del Suppose you pass the sentence of the Greater Ex- suo amico e collega Hutcheson. communication upon him [Hume]? But this is Con il passare degli anni il clima cultu- a sentence which the civil power now refuses to rale sarebbe peggiorato, rendendo persino recognize, and which will be attended with non imprudente la pubblicazione di alcuni degli temporal consequences. You may wish for the scritti humiani che trattano direttamente di good of his soul to burn him as Calvin did Serve- tus; but you must aware that, however desider- religione: si tratta della Storia naturale della able such a power may appear to the Church, you religione e dei Dialoghi sulla religione natu- cannot touch a hair of his head, or even compel rale, composti fra il 1749 e il 1750. L’affaire him agaist his will to do penance on the stool re- 74 Hume sarebbe tornato infatti all’ordine del pentance . giorno durante il Sinodo tenuto ad Edim- Segnale evidente che, parallela ad un burgo nel maggio 1755. In questo caso, la progressivo ridimensionamento del peso parte più moderata del clero presbiteriano degli elementi teologici nello Scottish En- riuscirà a contenere il verdetto nei limiti di lightenment, si sarebbe andata via via affer- un “invito” alla pietà religiosa, invito che mando una più marcata secolarizzazione/ Hume avrebbe tentato di tenere presente desacralizzazione del fenomeno normativo nella revisione dei due manoscritti pubbli- scozzese nel quale, tuttavia, la Chiesa e le cati nel febbraio del 1757. Ma, anche in quel strutture ecclesiastiche avrebbero conti- caso, ciò non bastò ad evitargli un ulterio- nuato a svolgere un ruolo di basilare im- re processo che si svolse nel maggio dello portanza. stesso anno, quando però la componente

1 P. Bellini, La coscienza del prin- 4 Bellini, La coscienza del principe 6 Nell’aneddotica, Gregorio figura cipe. Prospettazione ideologica e cit., p. 834. anche quale tortor infantium: so- realtà politica delle interposizioni 5 «Queste cose poi, che abbiamo stiene che i bambini morti senza prelatizie nel Governo della cosa già detto, avrebbero luogo anche battesimo vadano all’inferno. Ma pubblica, Torino, Giappichelli, se concedessimo – cosa che non per quanto riguarda il diritto usa 2000, vol. II, p. 835. può essere concessa senza la più il “rasoio” della logica con acuta 2 F. Cordero, Riti e sapienza del di- grave empietà – che Dio non esi- e raffinata intelligenza, tanto da ritto, Roma-Bari, Laterza, 1981, ste o che non si occupa degli affa- essere individuato come il vero pp. 215 ss. ri degli uomini», Grotius [1625] antesignanus nominalistarum 3 F. Alicino, Constitutionalism as a De Iure Belli ac Pacis. Libri Tres, in (antesignano dei nominalisti). Peaceful “Site” of Religious Strug- Quibus Jus Naturae & Gentium…, In particolare, Gregorio sostiene gles, in «Global Jurist», X, n. 1, Amstelaedami, Joannem Blaeu, che l’atto, buono o cattivo, resta 2010, pp. 1-34, pp. 9 ss. 1670, p. 10. tale indipendentemente da chi lo

79 Ricerche

comanda o lo vieta, e ciò sarebbe rispetto all’oggetto principale di the College of Edinburgh in 1690, vero anche se Dio non esistesse o questo saggio). in «Book of the Old Edinburgh non esistesse il soggetto così de- 10 C. Taylor, A Secular Age, The Cam- Club», 1915, pp. 79-100. finito. Il criterio per qualificare bridge-Mass-London, Belknap 19 Evidence Oral and Documentary un atto sta nella «recta ratio», Press of Harvard University Press, taken and Received by the Commis- che non è elemento infallibile: la 2007; trad. it. a cura di P. Costa, sioners Appointed by His Majesty ratio è recta allorquando uno l’ab- M.C. Sircana, L’età secolare, Mila- Gorge IV, July 23, 1826, for visiting bia utilizzata come meglio può. no, Feltrinelli, 2009. the Universities of Scotland, Pre- Ne consegue che a definirla retta 11 P. Prodi, Una storia della giustizia. sented to both Houses of Parliament concorrono solo «propositiones Dal pluralismo dei fori al moderno by Command of His Majesty, Lon- locutiones». Cominciano così a dualismo tra coscienza e diritto, don, W. Clowes & Sons, 1837. decadere dal suo discorso tutte Bologna, Il Mulino, 2000, p. 401. 20 E.G. Forbes, Le origini dell’illumi- le illusioni dogmatiche. Di fatto, 12 S. Ferrari, La peculiarità dei diritti nismo scozzese: filosofia, istruzione, il ragionamento sul diritto e sulla delle religioni, in Id. (a cura di), scienza, in A. Santucci (a cura di), giustizia si apre ad un prudente Introduzione al diritto comparato Scienza e filosofia scozzese nell’età di relativismo, caratterizzato dal- delle religioni, Bologna, Il Mulino, Hume, Bologna, Il Mulino, 1976, lo scandaglio empirico-critico, 2008, pp. 43-47. pp. 11-36. indi sempre perfettibile. Per il 13 G. Le Bras, Histoire du droit et des 21 Ivi, pp. 29-30. teologo riminese ogni enunciato institutions de l’Église en Occident, 22 C.T. Smout, A History of the Scot- sottintende così la clausola «sine Paris, Sirey, 1955; trad. it. a cura tish People 1560-1830, New York, praeiudicio melioris sententia» di G. Margiotta Broglio, F. Mar- Scribner, 1970, pp. 218 ss. In ef- (G. Arimininsis OESA, Lectura giotta Broglio, La Chiesa del di- fetti, il governo inglese riuscì in super primum et secundum Sen- ritto: introduzione allo studio delle questo periodo ad operare grazie tentiarum, Berlin-New York, W. istituzioni ecclesiastiche, Bologna, anche ad un solido blocco elet- de Gruyter, 1981, vol. I, p. 20): Il Mulino, 1976, pp. 252 ss. torale, organizzato da esperti del venuta meno la norma positiva, 14 A.C. Cheyne, Studies in a Scot- settore che, da un lato, dispen- il valutante ne pone delle altre. tish Church History, Edinburgh, savano seggi sicuri e, dall’altro, Detto altrimenti, ogni ratio – an- T.&Clark, 1999, p. 55. assegnavano ruoli governativi e gelica, umana, o «aliqua alia» – è 15 S. Brian, Christian Mission and The ben remunerati ai neo-eletti o idonea purché recta: cosicché, Enlightenment, Surrey, Curzon neo-nominati. In questo con- con riferimento alla legge posi- Press, 2001, p. 142. Si tratta di testo, i parlamentari scozzesi tiva, diventano persino superflui un movimento che infatti inclu- erano considerati come reclute l’aggettivo “divino” e la relativa de una serie di correnti culturali più o meno promettenti e, in personalità. Sul punto si vedano, e di importati figure (con inca- ogni caso, da organizzare sotto il fra gli altri, K. Smith, Ockham’s richi, istituzionali e non), dotate controllo e la guida governativa, Influence on Gregory of Rimini’s ciascuna di una propria peculia- come era avvenuto nei confronti Natural Philosophy, in V. Syros, A. re visione, tanto che «once we degli Scottish Lords of Articles, che Kouris, H. Kalokairinou (edited are persuaded that were several fino alla Gloriosa Rivoluzione by), Dialexeis: Akademaiko etos “enlightenments” we begins to avevano rappresentato la Corona 1996-1997, Nicosia-Homilos, ask question about the relation al Parlamento scozzese, orien- Philosophias Panepistemiou Ky- among them» (A.J. Greville, in tandone e controllandone la gran prou, 1999, pp. 107 ss.; G. Fassò, «The Journal of Modern His- parte delle attività. Storia della filosofia del diritto, tory», n. 4, 1986, p. 912). 23 A. MacIntyre, Whose Justice? Bologna, Il Mulino, 1966, vol. I: 16 R.B. Sher, Church and University Which Rationality?, Notre Dame, Antichità e Medioevo, pp. 295 ss. in the Scottish Enlightenment: The Indiana, University of Notre 7 Cordero, Etica e teologia, in Id., Moderate Literati of Edinburgh, Dame Press, 1988, ora in Giusti- Aspettando la cometa, Torino, Princeton-N.J., Princeton Uni- zia e razionalità. 2. Dall’illumini- Bollati Boringhieri, 2008, pp. versity Press, 1985, pp. 12 ss. smo scozzese all’età contempora- 74-75. 17 Da cui uno dei principi cardine, nea, trad. it. a cura di C. Calabi, 8 Id., Gli osservanti. Fenomenologia o pilastri portanti, della pluri- Piacenza, Anabasi, 1995, p. 220. delle norme [1967], Torino, Ara- secolare British Constitution: la 24 Ivi, pp. 228-232. gno, 20082, p. 455. Sovereignty of Parliament (si veda, 25 Si veda anche la Question 24 9 Tale argomento, sì esteso e com- per tutti, J. Goldsworthy, The Sov- della Westminster Lager Catechism plicato, meriterebbe infatti ben ereignty of Parliament. History and laddove, alla domanda «What is altro spazio e capacità (che for- Philosophy, Oxford, Oxford Uni- sin?», si risponde che il peccato se lo scrivente non ha, ma che versity Press, 1999, passim). «is any want of conformity unto, neppure servirebbe allo scopo 18 R.K. Hannay, The Visitation on or transgression of, any law of

80 Alicino

God, given as a rule to the reason- anglicana, sottoscrivendo una Patronages Adressed to Gentlement able creature». dichiarazione contro la transu- of Scotland del 1735. 26 Cit. in L. Sciascia, Il secolo educa- stanziazione. 42 J. Herkless, Presbyterianism, in tore, in Id., Opere 1971-1983, Mila- 36 Nei suoi Commentaries on the Laws J. Hastings, J.A. Selbiev (edited no, Bompiani, 2001, pp. 1006- of England, Blackstone sosterrà by), Encyclopedia of Religion and 1007. che il fondamento dell’etica e Ethics. part 19, Whitefish, Kes- 27 Ibidem. del diritto risiede nel precetto singer Publishing, 2003, p. 254. 28 «Freddo e velenoso e ben più che l’uomo deve perseguire la 43 Aikenhead aveva dichiarato di pericoloso della rabbia schiu- sua vera e sostanziale felicità, non credere alla Santissima Tri- mante di Voltaire», come precisò relegando così la teologia ad un nità e «repeatedly maintained, l’ideologo della reazione (J. De rafforzamento di ciò che è as- in conversation, that theology Maistre, Oeuvres complètes, Lyon, serito e argomentato mediante was a rhapsody of ill-invented J.-B. Pélagaud, 1864, vol. III, p. elementi niente affatto teologici. nonsense, patched up partly of 386). Sul punto, si veda P. Stein, Law the moral doctrines of philoso- 29 MacIntyre, Giustizia e razionalità and Society in Eighteenth-Century phers, and partly of poetical fic- trad. it. cit., p. 232. Scottish Thought, in N.T. Phil- tions and extravagant chimeras: 30 La prima edizione delle Institu- lipson, R. Mitchison (edited by), That he ridiculed the holy scrip- tions risale al 1681. Sotto la reg- Scotland in the Age of Improvement, tures, calling the Old Testament genza di Guglielmo d’Orange, Edinburgh, Edinburgh Univer- Ezra’s fables, in profane allusion Stair, dopo l’esilio in Olanda, sity Press, 1970, pp. 151 ss. to Esop’s Fables; That he railed ritorna in patria, riacquista la 37 H. McLeod, Introduction a Id., S. on Christ, saying, he had learned sua vecchia carica di Presidente Mews, C. d’Haussy (sous la dir. magick in Egypt, which enabled delle Courts of Session e, nel 1693, de), Histoire religieuse de la Gran- him to perform those pranks dà alle stampe una seconda e più de-Bretagne, Paris, Les Édition which were called miracles: That ampia edizione delle Istitutions, du CERF, 1997, trad. it. (dal testo he called the New Testament the offrendo una formulazione esau- originale in inglese) a cura di P. history of the imposter Christ; riente di quelli che dovevano es- Fiorini, Storia religiosa della Gran That he said Moses was the better sere gli atteggiamenti tipicamen- Bretagna: XIX-XX secolo, Milano, artist and the better politician; te scozzesi rispetto al problema Jaca Book, 1998, p. 3. and he preferred Mahomet to della natura della giustizia, del 38 Approvato dal Parlamento di Christ: That the Holy Scriptures diritto e delle leggi statali. Si veda Westminster cinque anni dopo were stuffed with such madness, A.J.G. Mackay, Memoir of Sir James l’Act of Union, il cosiddetto Pa- nonsense, and contradictions, Dalrymple, First Viscount Stair. A tronage Act è un «Act to restore that he admired the stupidity of study in the history of Scotland and the Patrons to their ancient the world in being so long de- Scotch law during the seventeenth Rights of presenting Ministers to luded by them: That he rejected century, Boston, Adamant Media the Churches vacant in that Part the mystery of the Trinity as un- Corporation, 2005, pp. 151-177. of Great Britain called Scotland» worthy of refutation; and scoffed 31 È degno di nota il fatto che, in (questo il titolo esatto dell’Act del at the incarnation of Christ», in quanto ad esposizione esaurien- 1712). Sul punto, si veda fra gli Id., Proceedings against Thomas te del diritto scozzese, l’opera di altri: W.M. Hetherington, History Aikenhead, for Blasphemy, in T.B. Stair non conosca precedenti in of The . From the Howell (Esq. F.R.S. F.S.A.), A quel Paese. Introduction of the Christian- complete Collection of State Trials, 32 Westminster Confession of Faith, ity to the Period of the Disruption, London, T.C. Hansard, 1816, vol. Chap. I, 1. London, Richard Groombridge, XIII, coll. 916-917. Su questo caso 33 Westminster Larger Catechism, 1848, pp. 194 ss. si veda anche J. Gordon, Thomas Questions 93, What is the moral 39 W.L. Lingle, J.W. Kuykendall, Aikenhead: A Historical Review, law? Presbyterians. Their History and in Relation to Mr. Macaulay and 34 P. Dibon, La philosophie néerlan- Beliefs, Kentucky, Westminster the Witness, London, Edward T. daise au Siècle d’Or, Paris, Else- Press, 1988, pp. 44 ss. Whitfield, 1856, passim. vier Pub. Co., 1954, vol. I. 40 Mediante l’Act del 1712 ai lay pa- 44 M. Babington, The History of Eng- 35 Secondo il Test Act, coloro che ri- trons era riconosciuto il diritto di land from Accession of James II, coprivano un incarico pubblico, nominare i ministri di culto, con London, Longman, 1864, vol. IV, civile o militare, oltre a ricevere o senza il consenso dei fedeli che p. 786. il sacramento anglicano entro tre rientravano nella giurisdizione di 45 Sull’annosa separazione fra di- mesi dall’assunzione, avevano una data congregazione. ritto e morale si vedano, fra gli l’obbligo di fare il giuramento di 41 È quanto Francis Hutcheson af- altri e per tutti, M. Barberis, Fi- supremazia e fedeltà alla Chiesa ferma nelle sue Considerations on losofia del diritto. Un’introduzione

81 Ricerche

teoretica, Torino, Giappichelli, 58 M.A. Stewart, Religion and Ra- of a sudden I am surpriz’d to find, 2005, pp. 7 ss.; N. Bobbio, Locke e tional Theology, in A. Broadie that instead of the usual copula- il diritto naturale, Torino, Giappi- (edited by), The Cambridge Com- tions of propositions, is, and is chelli, 1963, pp. 3 ss.; A. Ross, Il panion to Scottish Enlightenment, not, I meet with no proposition concetto di validità e il conflitto fra Cambridge, Cambridge Univer- that is not connected with an positivismo giuridico e giusnatura- sity Press, 2003, pp. 31-59. ought, or an ought not. This change lismo, in A. Febbrajo, R. Guasti- 59 Halyburton, Natural Religion In- is imperceptible; but is, however, ni (a cura di), Critica del diritto e sufficient cit., p. XIV. of the last consequence. For as analisi del linguaggio, Bologna, Il 60 J.K. Cameron, Theological Con- this ought, or ought not, expresses Mulino, 1982, pp. 137 ss. troversy: A Factor in the Origins of some new relation or affirmation, 46 Lo dimostra un libello latino, the Scottish Enlightment, in R.H. ’tis necessary that it shou’d be l’Epistola Archimedis, pubblicato Campbell, A.S. Skinner (edited observ’d and explain’d; and at the anonimamente nel 1688 e dura- by), Origins and Nature of the En- same time that a reason should be mente attaccato da Halyburton. lightenment in Scotland, Edin- given, for what seems altogether 47 T. Halyburton, Natural Religion burgh, John Donald Publishers, inconceivable, how this new re- Insufficient, and Revealed Neces- 1982, p. 123. lation can be a deduction from sary to Man’s Happiness in his 61 McLeod, Introduction a Id., Mews, others, which are entirely differ- Present State, or A Rational Inquiry d’Haussy (sous la dir. de), Histoire ent from it. But as authors do not into the Principles of the Modern religieuse de la Grande-Bretagne commonly use this precaution, I Deist, Albany, H.C. Southwich, cit., p. 4. shall presume to recommend it to 1812. 62 E. Lecaldano, Dal “senso pubbli- the readers; and am persuaded, 48 Ivi, p. 319. co” in Hutcheson alla “simpatia” that this small attention wou’d 49 Ivi, pp. 44 ss. in Hume, in Santucci (a cura di), subvert all the vulgar systems of 50 Ivi, p. 130. Scienza e filosofia scozzese nell’età morality, and let us see, that the 51 Ivi, p. 131. di Hume cit., p. 44. distinction of vice and virtue is 52 Ivi, p. 55. 63 F. Hutcheson, Inquiry into the not founded merely on the rela- 53 B.A. Gerrish, Natural and Re- Original of Our Ideas of Beauty and tions of objects, nor is perceiv’d vealed Religion, in K. Haakonssen Virtue [1725], London, J. Knap- by reason». (edited by), The Cambridge History ton, 1729, p. 67. Tesi sostenuta 69 È quello che Hume scrive in una of Eighteenth-Century Philosophy, anche nell’Essay on the Nature nota lettera al medico Gorge New York, Cambridge University and Conduct of the Passion and af- Cheyne fra il 1729 e il 1730 (in D. Press, 2006, vol. II, pp. 641-665. fection with the Illustrations on the Hume, Lettere, trad. it. a cura di 54 J. Willison, The Whole Works of Moral Sense del 1728. M. Del Vecchio, Milano, Franco the Reverend and learned Mr. John 64 Cordero, Gli osservanti. Fenome- Angeli, 1983, pp. 63-69). Willison, vol. II, A Fair and Im- nologia delle norme [1967], Tori- 70 Ciò che poi riverserà nel suo ce- partial Testimony, Edinburgh, J. no, Aragno, 20082, p. 456. lebre An Enquiry of Human Under- Moir, Patterson’s Court, 1799, 65 Così David Hume veniva denomi- standings del 1748. pp. 401-402. nato in quel periodo in Francia. 71 Hume, The History of England. 55 Una teoria che nel contesto cultu- 66 J. Greig Young Thomson, The From the Invasion of Julius Casear rale scozzese di quegli anni era in Letters of David Hume, New York, to the Revolution in 1688 [1792], particolare sostenuta da Archibal Garland Pub., 1983, vol. I, p. 33. Philadelphia, M’Carty & Davis, Campbell. 67 Ivi, p. 34. 1836, vol. II, p. 653. 56 M. Tedeschi, La libertà religiosa 68 D. Hume, A Treatise of Human 72 P. Casini, Introduzione a D. Hume, nel pensiero di John Locke, Torino, Nature [1728], Oxford, Clarendon Storia naturale della religione, trad. Giappichelli, 1990; Id. (a cura Press, 1896, III, part. I, sec. I, p. it. a cura di U. Forti, Roma-Bari, di), La libertà religiosa, Soveria 496. Considerata l’importanza Laterza, 2003, p. 10. Mannelli, Rubbettino, 2002, t. II, di questo passaggio dell’opera di 73 Ibidem. pp. 365-400. Locke, infatti, «did Hume, pare opportuno riportar- 74 E. Campbell Mossner, The life force upon the Scottish academ- ne la versione originale in ingle- of David Hume [1954], Oxford, ics» la «consciousness of a need se: «In every system of morality, Clarendon Press, 2001, p. 347. to supplement their metaphys- which I have hitherto met with, ics and philosophy of science by I have always remark’d, that the an epistemology» (MacIntyre, author proceeds for some time Giustizia e razionalità trad. it. cit., in the ordinary way of reason- p. 225). ing, and establishes the being 57 Halyburton, Natural Religion In- of a God, or makes observations sufficient cit., p. XIV. concerning human affairs; when

82 Statesmanship and Scottish Jurisprudence1

oili pulkkinen

Statesmanship holds little interest in po- other conception of politics, which might litical science. We believe we know what is be defined as statesmanship, political pru- meant by statesman and statesmanship; they dence or according to a famous 18th century are familiar terms to us. Statesmanship per phrase, “governing people”. This concep- se has been a rare topic, often overlooked, tion was of a much more flexible field of in the history of political science or in Scot- skills and capacities, one that was not based tish studies. Current studies on the history on particular scientific statements, max- of political philosophy have made only tan- ims or axioms, in the manner of political gential links to statesmanship, and these science. links have been explicated only indirectly. Statesmanship is not a Scottish inven- Such studies focus almost entirely on theo- tion. Plato and Aristotle had already defined retical contexts related to statesmanship, and described it in their political philoso- rather than the phenomenon itself. Politi- phy. In his famous treatise Statesman, Plato cal life has been reduced to the history of described the prudence of a sovereign. political systems and the development of Plato saw theoretical wisdom (philosophy), organisations and institutions, rather than a sovereign’s capacity to act as a sovereign envisioned a phenomenon with a history of and a citizen’s capacity to act as a politician its own2. as demonstrating different modes of polit- In the 18th century, or in our concep- ical prudence. Additionally, when examin- tion of the 18th century, political science ing the Scottish texts, we can find “common was very much concerned with what we call man statesmanship”, or an ordinary man’s the constitution, or in 18th century terms, capacity to study, observe political life and the form of government and the principles even control the acts of politicians. For ex- underlying the functions of a state and (po- ample, Adam Smith remarked that «Every litical) economy. There was, however, an- man too is in some measure a statesman, giornale di storia costituzionale n. 20 / II semestre 2010 83 Ricerche and can form a tolerable judgement con- anticipated universal norms or lawgiver’s cerning the interest of the society, and the personal prudence, an ability find wise and conduct of those, who govern it»3. Despite applicable laws in that particular political this “common man statesmanship” or- situation? dinary people were not viewed as capable Hume revisited a common 18th century of acting as proper statesmen, they were republican ideal when he said that people viewed only as impartial spectators. should be governed by laws, not by men or Despite its classical background, it is the by the passions of sovereigns, which in almost impossible to give any complete particular should be held in check with laws. and comprehensive definition of 18th cen- According to Hume, a barbarous monarch tury statesmanship. Statesmanship and the could never become a lawgiver4. Further, statesman’s prudence were not, and are not Hume believed that sovereigns should pro- normative terms arising from political sci- mote public good and secure peace among ence. Nor can we refer to any well-known the nations5. True jurisprudence arose 18th century study on political science that from the early history of law, and from great would expressly declare that it is about legislators of the past ranging from Ham- statesmanship. In fact, a purely theoretical murabi to Solon and Lycurgus. Such figures approach to statesmanship is impossible; were praised both by Hume and by other statesmanship is about capacities and skills Scottish scholars. Despite the references that become realised in political actions made by 18th century Scottish scholars to and in particular political situations. It is, these ancient lawgivers, studies on Scot- and has always been, spatially and tempo- tish theories of law have tended to ignore rally located; it is always related to political this aspect of the statesman’s prudence in action in a particular situation. lawgiving, and have instead regarded juris- In this paper, I shall focus on states- prudence as merely the theory of law. manship and laws. Wise laws were impor- The term jurisprudence, from the Latin tant to the functioning of a political system iuris (of law) and prudentia (wisdom or and life, and thus jurisprudence was a cru- knowledge), refers to wisdom, theory, cial element of statesman’s and lawgiver’s knowledge or philosophy concerning the capacity to act as a sovereign. Scots were law. The prudentia in question was origi- well-known for their jurists, who combined nally considered to be that of the sovereign the traditions of Roman jurisprudence with as the lawgiver. 18th century jurisprudence habitual and natural law, when reconstruct- concerned topics that were important to a ing the basis of legislation. Moreover, they sovereign: the origins and nature of soci- were theoretical histories or theoretical ety and its laws, and of the laws of nations6. histories of the origins of political socie- Jurisprudence provided a theoretical back- ties, in which early sovereigns first intro- ground and justification for lawgiving. John duced laws and established political order. Millar characterised jurisprudence and law Laws were seen as singular principles, con- as a special branch of knowledge, one that sistent with universal ethical norms. In this required experience. Juridical wisdom was paper, I shall especially focus on the role based on experience, not on mere knowl- of statesman in lawgiving. Did laws reflect edge or abstract reasoning7.

84 Pulkkinen

Laws were considered to be ethical- & Adam Smith was influential in bringing juridical norms concerning the rights and attention to Smith’s classical trope, “the actions of sovereigns and subjects. Laws science of a legislator”10. Since then the could be at the same time natural, habitual phrase has become a slogan with an abun- or given and written by men8. The nature dance of connotations within Scottish En- of jurisprudence depended greatly on the lightenment studies. Although known from concept of law itself: whether law was con- the studies on Smith, the figure of a wise leg- sidered (1) the mere reflection of some islator, and the notion of the science of the natural, unavoidable and universal prin- legislator originate in classical literature. In ciples, (2) the will of the sovereign or (3) the 18th century, the translator Harry Spens a contract between the sovereign and his examined the Greek tradition of lawgiving subjects. These conceptions might create and introduced the historical lawmakers, or avoid creating any space for the personal Lycurgus of Sparta and Solon of Athens. As prudence of the sovereign. Such concep- legislators, they were very different char- tions impacted the role of the sovereign acters; the former created a severely aristo- in the legislative process, his function as a cratic constitution, while the latter created creative actor, and his application of uni- a popular, democratic constitution11. The versal principles. art of lawgiving was also depicted by Plato Natural law played a crucial role in the and Aristotle. In his Republic, Plato outlined 17th and 18th century jurisprudence. It was the best practices of lawgiving. According seen as a system of universal principles and to William Ellis’s translation, A Treatise on norms that defined the moral condition Government (Aristotle’s Politics) knowledge of man, his rights and duties, originating of the legislator-sovereign was knowledge from God’s will9. In other words, antici- on forms of government12. pated natural law dictated the origins and In the 18th century, the tropes of “the nature of moral norms as universal and science of a legislator” and of “the wise unchangeable. If we define political pru- legislator”, were also used by Rousseau13. dence as a purely human phenomena, it is For Rousseau, legislation was an expres- necessary to ask how far natural law defined sion of the will of the entire political body, and restricted a legislator’s role; did writ- and thus it was the legislator’s task to issue ten laws, whether political, municipal or those laws that were most appropriate to criminal ones, originate in the principles that particular political body14 (The legis- of natural law or in a sovereign’s personal lator had to «render the laws conformable prudence? to the general will»15. A wise legislator cre- ated legislation that would counterbalance the moral failings of society16. Moreover, he had to be impartial and independent Adam Smith’s “Science of a Legislator “and of the will and passions of the separate 17 Politics members of the political body . A lawgiver would be well-versed not only in legislation Knud Haakonssen’s The Science of a Legisla- and constitutional matters, but also in the tor: The Natural Jurisprudence of David Hume manners of the people and public opinion.

85 Ricerche

He would be a politician capable of forming impoverishment of political theory. The system the manners of the people18. of natural jurisprudence was in itself a political challenge, and Smith had no illusions about its The connection between political pru- magnitude21. dence and the science of a legislator (or jurisprudence) is ambiguous. Jurispru- The lawgiver’s peculiar prudence thus dence can be regarded, on the one hand, as filled the gap between the principles of nat- emphasising the ‌importance of a universal ural jurisprudence and practical life. Nei- political science – one that could render ther the science of the legislator or the few purely human wisdom unnecessary, since principles of jurisprudence were enough the principles of jurisprudence can be seen for the establishment of a wise constitution as unalterable, eternal and unavoidable. In or for legislation. The personal prudence of this sense, the notion that there are only a the statesman was needed. few principles of jurisprudence negates the Smith defined the branch of jurispru- role of human prudence. Human initiative dence as: «Jurisprudence is the theory of is unnecessary in the formation and appli- rules by which civil governments ought to cation of laws, if such laws reflect only static be directed. It attempts to shew the founda- causal relations. As Haakonssen wrote of tion of the different systems of government Hume: «What Hume is proposing, there- in different countries and to shew how far fore, is an (intendedly empirical) hypothesis they are founded in reason»22. about a possible sequence of causes and ef- In other words, for Smith, jurispru- fects, the end-result of which is far beyond dence consisted of advisory, not regulative, the plans and intentions that any individual principles: it demonstrated rather than could have. As laws, they are laws without a created or dictated laws. Jurisprudence did legislator»19. not dictate to a sovereign precisely what he Thus conceived, jurisprudence exists should do, but it gave indications of what without and beyond human prudence. It is ought to be done, or had been done al- based on cause-and-effect relationships, ready. and in this sense resembles the natural According to Haakonssen, Smithian ju- sciences. On the other hand, the science risprudence contained few universal prin- of the legislator can be seen as not merely a ciples which could be applied by a wise law- matter of cause and effect – and hence not giver23. The central focus of jurisprudence as a pure science. The main principles of was not political laws as such, but rather jurisprudence can be reached and defined the general principles behind these laws. by practical reasoning20. However, legisla- Moreover, the principles of jurisprudence tors must detect these principles and apply could be distinguished from those of be- them in practice, and this requires practi- nevolence and virtue24. Benevolence, vir- cal prudence. Haakonssen sums up Smith’s tue or jurisprudence did not dictate actual jurisprudence as follows: laws, though benevolence, virtue, jurispru- dence and laws could be consistent with It is therefore a genuine misreading of Smith if his concept of a system of natural justice is each other. And even if they were consist- taken as merely an “administrative” matter, ent with each other, there remained some and his “science of a legislator” thus seen as an space for the lawgiver’s personal prudence.

86 Pulkkinen

It is important to remember that Smith their character qualified them to be sover- distinguished legislators, who were con- eigns30. Those early sovereigns also nur- cerned with the science of legislation as it tured political ambitions of their own; step involved the eternal principles of jurispru- by step they began to plan the extension of dence, from politicians – those crafty ani- their dominions by conquest. Then, for the mals, concerned only with the «momen- sake of domestic and “international” peace tary fluctuations of affairs»25. Similarly, and security, the first political laws were Smith suggested that the results of some developed. There was another reason to economic processes were not the concern introduce political laws: they institution- of the science of the legislator, but were in alised order within society. For instances, fact the concern of politicians26. The im- according to Millar, the first political laws partial legislator was distinguished from were introduced in order to prevent con- the politician in two respects, namely virtue flict between self-interested individuals31. and impartiality. The legislator operated The first political relationships were tacit with unchangeable principles, whereas the rather than written, and the first written politician acted upon spatial and temporal political laws were monarchical in nature, principles27. The impartial legislator was originating in a paternal relationship32. not (necessarily) a political scientist him- More precisely, in an established political self; he did not conduct any “research” or society, political laws regulated the form of create any laws himself. Instead he put sci- the government and the constitution, in- entific maxims and axioms into practice. cluding marriage, penal law and public re- ligion, whereas civil laws concerned trade, contracts and the private interests of men33. Historical explanations about the ori- Theories on the Origins and Nature of Laws gins of organised legalistic societies and and Statesmanship wise lawgivers created alternatives to social contract theories; nevertheless, the hypoth- Scottish philosophers and lawyers sought esized outcome of the processes outlined by historical evidence for metaphysical theo- such theories was the same: a well-organ- ries of laws and lawgiving28. They con- ized society, regulated by laws. The origins structed various versions of the prehistory of a political society were interwoven with of political societies and the first steps of the origins of political laws and the history legislation. For example, the Scottish his- of legislators. Histories dealing with the torian Robert Henry reiterated the custom- origins of laws and political societies paid ary conception that in their most primi- particular attention to historical figures tive state all men were free and judged such as Solon, Brahma, Alfred, Lycurgus 29 and Romulus, praising them for their con- themselves . Political authority was based 34 upon the superior character of those men duct as lawgivers . The histories of these possessing qualities such as strength, pru- lawgivers implied that although natural laws dence and courage; those men rose above (if such laws even existed) might have come into being before written laws, they had no others on account of the services they 35 rendered to society. The distinction of superiority over written laws .

87 Ricerche

There were two historical sources of ju- reason or jurisprudence, the application of ridical wisdom: the Biblical scriptures and laws required another kind of reason; hu- Roman law. These sources would be com- man reason. This involved conscious ac- plemented by religion, reason, history and tion and a sense of equity, given to men by experience36. The popularity and historical God42. Human reason was required for the expansion of Roman law, was itself proof of exploration of the principles of jurispru- its natural superiority; and thus it was called dence, namely, justice and divine reason, Ratio Scripta in Europe. The (anticipated) and the application of these principles in principles of the laws of nations would laws. originate in Roman law37. Although Roman Most consistent system of law was in- law could be regarded as a de facto univer- troduced by George Mackenzie of Rosen- sal principle, the expressions of that law – haugh in his study The Institutions of the Law and of all existing laws – were man-made, of Scotland, which was widely cited textbook coded and applied. Thus they reflected the on law43. As was customary in elementary wisdom, experiences and capacities of each works of law, Mackenzie began his trea- lawgiver. Laws were affected by climate, tise by defining basic concepts. He defined and by the prevailing practices of different justice as an inclination in men’s minds societies38. and as a science which leads us to dispense Scottish scholars did not only recon- justice. He then divided laws into (1) laws struct historical explanations of law, but of nature, (2) laws of nations, (3) civil and also various theoretical models defining the municipal laws44. In Mackenzie’s system, different modes and nature of laws, which civil and municipal laws reflected the pru- were based on the idea of natural law. James dence of the sovereign (who introduced the Dalrymple (1619-1695), Viscount of Stair laws) as well as the wisdom of judges, who and Lord President of the Court of Session, applied them45. Mackenzie referred to the explicated one theory of law in his Institu- famous conception that written laws arose tions of the Law of Scotland39. According to from habits or general ethical principles46. Dalrymple, the knowledge of the lawgiver According to Mackenzie, all creatures are was derived from a kind of universal law under the laws of nature, whereas habitual of the world, and actual laws and statutes and written laws concerned men only47. He reflected this universal 40 law . Laws were conceived there to be laws and principles based on divine and universal wisdom, that concerned the universal sphere and which was consistent with the principles of the human sphere separately. jurisprudence, justice and history. For ex- Reason was a crucial concept in Mac- ample, civil laws originated in Roman juris- kenzie’s system of laws. For example, the prudence, and they were consistent with the prudence pertaining to the laws of nations principles of justice and history41. Human (concerning the relationships between na- behaviour reflected the wisdom of natural tions, i.e. within compacts, commerce and law, and this wisdom could be detected in diplomatic practices) based on reason. habits common to the civilised world. Hu- Such laws arose from the «first and purest man wisdom was important in Dalrymple’s Principles of right Reason»48. Reason, with system: although laws were based on divine either a metaphysical or a human meaning,

88 Pulkkinen reflected the nature of laws in general. Wise tual laws, since these resulted from hu- laws were rational, and they existed for man actions. In other words, God was the specific purposes. The rationality of laws lawgiver of both natural laws and the laws was often consistent with other principles of nations54. In Erskine’s words, laws were of ethics and politics, and in this sense the dependent on «sovereign powers for fix- reason underlying laws was universal. ing the order of their mutual correspond- Mackenzie did not consider the laws of ence, whether in times of war or peace»55. nature to be directly analogous with written Despite the divine dictation of natural and law. The idea of instinctive and non-nor- international laws, most political laws had mative natural laws left some room for hu- to be created by a lawgiver, thus placing man wisdom. The lawgiver did not merely emphasis on the importance of the lawgiver introduce as laws universal principles that in political theory. Although the dictation already existed in the universe; he had to of Godly reason (or divine reason) did ex- create and formulate laws himself. The wis- ist, practical politics remained the realm of dom of law lay in its rules and application. human wisdom and political prudence. Laws should be interpreted in such a way as Mackenzie, Dalrymple and Erskine ar- «to evite [evict] Absurdities», and to sup- ticulated basic precepts of legal systems, port the existing political system49. while similar conceptions of (human) pru- John Erskine (1696-1768), Professor of dence and reason were common in other Scots Law at the , scholarly treatises on jurisprudence and also examined definitions of law as a point legislation. Conceptions of this kind were of departure in The Principles of the Law of also explicated by other Scottish politicians Scotland (1st ed. 1754). In Erskine’s system, and lawyers, including Francis Grant and justice and laws were distinct. As a term, William Forbes (d. 1745). Francis Grant, “law” had two meanings: it referred either who was a lawyer, a political writer and to written laws or to the science of the just an eager advocate for legislation and the and the unjust (in modern terms prob- church, believed jurisprudence and le- ably justice and injustice), thus deriving galistic politics could potentially advance its method from Roman jurisprudence50. religion, prudence and virtue in a society Justice was independent of natural laws or and furthermore it could serve as antidote legislation; it examined the conformity of to the prince-sovereign’s politics56. Law human actions and legislation51. Accord- set the norms which manifested legitimate ing to Erskine, natural law regulated the sovereignty57; it was the will of either the rights, duties, just and unjust actions of all legislator or the sovereign. Laws were based men in respect to God, ourselves and fel- on practical reason, and they dealt with real low citizens. Natural law was universal, but and definite matters rather than specula- it could be controlled and regulated by hu- tive matters58. Practical reason made the man wisdom52. Men did not only find or art of the lawyer very different from that apply natural laws; but they also regulated of divines and philosophers59. A lawyer or or controlled them. Although natural law lawgiver was not required to speculate; but should be regarded as an expression of neither should he put his trust in truths universal reason53, it did not dictate fac- given a priori. For William Forbes, natural

89 Ricerche laws were the «dictate of right reason» instinctive rather than normative in na- rather than absolute norms60. He restated ture65. Overall, the codification of foreign John Erskine’s conceptions, defining laws politics and diplomacy remained a sort of either as actual laws or as a science con- no-man’s-land. cerned with the universal norms upon The conceptual horizons in these sys- which laws are based61. Thus, written laws tems of laws were fairly consistent: they all became dependent on human prudence. distinguished the philosophy of law from The sovereign gave the laws, and laws were written laws. Legislators applied the prin- the dictates of the sovereign’s will. ciples of jurisprudence in actual practice. The origins of the laws of nations, i.e. the The idea that there were no precise uni- normative rules applying in dealings with versal laws, but that they were spatial and foreign countries, were seen as problem- temporal and varied according to time and atic. No authoritative collection of the laws place, was further examined and confirmed of nations existed. It was assumed that such by Scottish “social theorists” such as John laws should regulate wars, diplomacy and Millar and Adam Ferguson66. The applica- treaties, but the laws of commerce were not tion of human wisdom was made far more derived for the same reason as other laws, important by the historical fact that despite since, in some cases, the laws of commerce the importance of written laws in general, could be arbitrary. Traditionally, the rules there was no written codex of laws of na- of international politics, matters of war ture or formalized system of international and peace, treaties and diplomatic prac- law. There were criminal and civil laws, but tices, had been based on hospitality and politics remained in the field of unwritten on mutual trust (or distrust) between the human prudence. contracting members62. But this was not enough in the 18th century political situa- tion, when international trade had become a far more important source of national Conclusion wealth, and international relations had be- come increasingly complex. It had become Legal theory provided legitimacy for legis- clear that international affairs could no lation by giving an account of how existing longer be purely the domain of sovereigns legal norms had emerged and how human and of dealings between particular states. wisdom had contributed to existing laws. The Scottish scholars, too, attempted to Even the most distinguished lawyers had define a firm basis for international legis- to leave some space for human prudence in lation. It was argued that the laws of nations their jurisprudential systems – even when were derived from natural laws63, or that 64 they were introducing written laws with they were dictated by God . However, un- strong foundations. There were no dictat- like civil, municipal or criminal laws, it was ing forces or universal principles that could difficult to define even the general prin- create perfect political laws. Lawgiving was ciples of the laws of nations; hence it was still a human task; universal principles only agreed that somehow the laws of nations provided the reasons underlying the giving were derived from natural law which were of the laws, with God providing the required

90 Pulkkinen intellectual capacities. Political life itself losophy. Scholars sought consistency be- nurtured the assumption that political laws tween human behaviour and some existing, were written purely by humans. Nor, as we but probably hidden, eternal principles. have seen, did any system of internationally However, it is important to note that grand ratified laws of nations exist, nor any code philosophical systems or ideas did not re- of natural laws. The whole idea of natural place statesman’s prudence. Thus, political law, which defined the moral and political prudence was an alternative to fundamental condition of man, seemed to be thoroughly ethical and legal norms and the theoretical vague and arguable. It was probably Scottish super-constructions that lay behind them. philosophy and philosophical histories that This did not exclude the possibility that provided the most prominent resources for statesman’s laws were consistent with nat- political prudence. ural laws or the laws of God. As public norms, laws were regarded as In sum, jurisprudence and the wisdom leading to the improvement of public mor- of the lawgiver emerge as something much als. At the same time, an effective way of more than mere philosophical knowledge. changing or controlling the actions of the It is important to bear in mind that neither people in the event of norms being broken the laws of nations nor natural laws were was to employ the force of legally institu- normative legal codes: they did not dictate tionalised norms and punishments. Yet an actual political laws. It was the lawgiver’s established jurisdiction could also serve as task to find the best laws in order to apply an antidote to sovereign’s passions. universal principles in practice. And irre- Political philosophy was affected by such spective of any universal principles, either grand notions as natural law and the laws of moral or juridical, lawgiving remained a nations. The notion of universal or global political art. laws regulating human behaviour was of enormous importance in 18th century phi-

1 I am very grateful to Donald Ad- 5 P. Miller, Defining the Common 7 J. Millar, Historical View of the amson and Alicia Jinkerson for Good, Cambridge, Cambridge English Government from the Settle- proofreading this article. University Press, 1994, p. 124. ment of the Saxons in Britain to the 2 J.G.A. Pocock, Virtue, Commerce 6 The idea of international law, as a Revolution in 1688, London, 1790, and History, Cambridge, Cam- system based on natural law, was p. 468. bridge University Press, 1985, p. an important concept in political 8 Cfr. Cairns, John Millar’s cit., p. 37, pp. 43-46. philosophy although it was quite a 376. 3 A. Smith, An Inquiry into the Na- new discipline in 18th century Eu- 9 K. Haakonssen, Natural Law and ture and Causes of the Wealth of ropean academic institutions (J. Moral Philosophy from Grotius to Nations I-II, London, 1776, vol. W. Cairns, John Millar’s Lectures the Scottish Enlightenment, Cam- II, p. 367. on Scots Criminal Law, in «Oxford bridge, Cambridge University 4 N. McArthur, David Hume’s Po- Journal of Legal Studies», n. 8 Press, 1996, pp. 5-6. litical Theory. Law, Commerce, and (3), 1988, pp. 364-400, p. 371). 10 Originally as follows: «Politi- the Constitution of Government, The ideas of Hugo Grotius were cal oeconomy, considered as a Toronto, University of Toronto widely debated in political litera- branch of the science of a states- Press, 2007, p. 55. ture. man or legislator…», Smith,

91 Ricerche

Wealth of Nations cit., vol. II, from 28 D. Forbes, Natural Law and the 47 G. Mackenzie of Rosehaugh, The the introduction to book IV, Of Scottish Enlightenment, in R.H. Institutions of the Law of Scotland, Systems of political Oeconomy. Campbell, A. S. Skinner (edited cit., p. 2. 11 H. Spens in Plato, The Republic by), The Origins and Nature of the 48 Ivi, p. 2. Emphasis Mackenzie. of Plato. Translated from the Greek Scottish Enlightenment, Edin- 49 Ivi, p. 6, p. 9. by H. Spens D.D., Glasgow, 1764, burgh, John Donald Publishers, 50 J. Erskine, An Institute of the Law preface viii, passim. (1982) 2003, pp. 186-204, p. of Scotland, Edinburgh, (1768) 12 W. Ellis in Aristotle, A Treatise on 189. 1871, p. 2. Government, Translated from the 29 For example, in R. Henry, The 51 Ivi, p. 3. Greek of Aristotle by William El- Origin of Laws, Arts, and Sciences, 52 J. Erskine, The Principles of the lis, A. M. London, 1778, pp. 166- and Their Progress among the Most Law of Scotland, Edinburgh, 1754, 167, p. 280. Ancient Nations I-III, Edinburgh, p. 1. 13 J.J. Rousseau, An Epistle to M. 1761, vol. I, p. 9. 53 Ibidem; Erskine, An Institute of the D’Alembert in The Miscellaneous 30 Ivi, p. 11. Law cit., p. 6. works of J. J. Rousseau, Edinburgh, 31 Cairns, John Millar’s cit., p. 375. 54 Erskine, The Principles of the Law, 1774, vol. II, pp. 272-273 [sic 32 Henry, The Origin of Laws cit., vol. cit., p. 1; cfr. also Erskine, An In- 173]. All references to Rousseau’s I, pp. 10-11. stitute of the Law cit., p. 1. works refer to this edition. 33 Ivi, vol. II, p. 57. 55 Erskine, An Institute of the Law 14 Rousseau, A Treatise on the Social 34 C. J. Berry, Social Theory of the Scot- cit., p. 6. Compact, in The Miscellaneous tish Enlightenment, Edinburgh, 56 F. Grant, Key to the Plot, London, works of J. J. Rousseau, cit., vol. IV. Edinburgh University Press, 1716, pp. 2-3. p. 55. 1997, p. 37. 57 Ivi, p. 16. 15 Rousseau, A Dissertation on Politi- 35 Henry, The Origin of Laws cit., vol. 58 F. Grant, Law, Religion and Edu- cal Economy, in The Miscellaneous I, p. 16. cation, Edinburgh, 1715, p. 144. works of J. J. Rousseau, cit., vol. I, 36 F. Grant, Law, Religion and Edu- 59 Ivi, p. 3. p. 312. cation, Edinburgh, 1715, pp. 2-6. 60 W. Forbes, The Institutes of Law of 16 Rousseau, An Epistle to M. 37 Ivi, pp. 7-13. Scotland, Edinburgh, 1722, p. 2. D’Alembert, in The Miscellaneous 38 Ivi, pp. 14-16. 61 Ivi, p. 1 and p. 4. works of J. J. Rousseau, cit., vol. II, 39 N. MacCormick, Law and Enlight- 62 Dalrymple, The Institutions of the pp. 272-273 [sic 173]. enment, in R. H. Campbell, A. S. Law of Scotland, cit., p. 6. 17 Rousseau, A Treatise on the Social Skinner (edited by), The Origins 63 Forbes, The Institutes of Law cit., Compact, cit., vol. IV, pp. 51-53. and Nature of the Scottish Enlight- p. 3. 18 Ivi, vol. IV, p. 69. enment, cit., pp. 150-166, p. 150. 64 Erskine, The Principles of the Law 19 K. Haakonssen, The Science of a 40 J. Dalrymple, The Institutions of cit., p. 1; cfr. also Erskine, An In- Legislator. The Natural Jurispru- the Law of Scotland, Edinburgh, stitute of the Law cit., p. 1. dence of David Hume and Adam 1759 (the first edition was pub- 65 Forbes, The Institutes of Law cit., Smith, Cambridge, Cambridge lished in 1681, and the revised p. 3; Mackenzie of Rosehaugh, University Press, 1981 (1989), p. edition in 1689), p. 1. The Institutions of the Law of Scot- 37, Emphasis mine. 41 Ivi, p. 7. land, cit., p. 2. 20 Ivi, p. 206. 42 Ivi, pp. 2-5. 66 J. W. Cairns, Rhetoric, Language, 21 Ivi, p. 188. 43 Cairns, John Millar’s cit., pp. 381- and Roman Law: Legal Education 22 A. Smith, Lectures on Jurispru- 400; also J. W. Cairns, Rhetoric, and Improvement in Eighteenth- dence, Oxford, Clarendon Press, Language, and Roman Law: Legal Century Scotland, in «Law and 1978, p. 5. Emphases mine. Education and Improvement in History Review», n. 9 (1), 1991, 23 Haakonssen, The Science of a Leg- Eighteenth-Century Scotland, in pp. 31-58, pp. 42-43. islator cit., p. 206. «Law and History Review», n. 9 24 Ivi, p. 204, p. 213. (1), 1991, pp. 31-58, p. 33, p. 36. 25 Smith, Wealth of Nations cit., vol. 44 G. Mackenzie of Rosehaugh, The II, p. 51. Institutions of the Law of Scotland, 26 Ibidem. London, 1694, p. 1. 27 Ibidem; D. Winch, The System 45 Ivi, p. 2 and p. 7. of the North: Dugald Stewart and 46 K. Haakonssen, What Might His Pupils, in S. Collini (edited Properly Be Called Natural Juris- by), That Noble Science of Poli- prudence, in R.H. Campbell, A.S. tics, Cambridge, Melbourne NY, Skinner (edited by), The Origins Cambridge University Press, and Nature of the Scottish Enlight- 1983, pp. 23-62, p. 31. enment, cit., pp. 205-225, p. 215.

92 Il contratto sociale nell’Illuminismo scozzese: percorsi della ricezione e della critica di un’idea moderna

marco geuna

L’importanza delle teorie del diritto na- della cattedra di filosofia morale dell’Uni- turale moderno, ed in particolare della versità di Glasgow. Dedicherò più atten- riflessione di Grozio e di Pufendorf, per zione e più spazio all’opera di Carmichael, la formazione e la strutturazione della ri- meno studiata di quella degli altri due filo- flessione politica e giuridica scozzese, è sofi, proprio perché il modo in cui egli in- stata persuasivamente argomentata, negli trodusse in Scozia il pensiero di Pufendorf ultimi decenni, da una serie di importanti ebbe una significativa influenza sul succes- studiosi, tra i quali vanno ricordati almeno sivo dibattito scozzese. Nella seconda parte Duncan Forbes1, Peter Stein2, e soprattut- del mio intervento, assai più breve, pren- to Knut Haakonssen3. Dando per acquisiti derò in considerazione, in maniera sinteti- i risultati dei loro studi, in questo saggio ca e comparativa, le critiche alla teoria con- mi concentrerò su un problema specifico, trattualistica che vennero formulate, a più e cioè sul modo in cui alcuni pensatori dello riprese, da diversi pensatori scozzesi: da Scottish Enlightenment riformulano la teo- David Hume ad Adam Ferguson. Cercherò ria pufendorfiana del contratto, la dottrina di interrogarmi su quali fossero, allora, i dei duo pacta et unum decretum. Passerò poi loro probabili obbiettivi polemici; suggeri- ad analizzare una serie di critiche, portate rò, così, che uno di essi era costituito pro- sempre in ambito scozzese, alla teoria del prio dalle riproposizioni scozzesi della te- contratto sociale ed in particolare all’idea oria pufendorfiana. A mo’ di conclusione, di un original contract o compact. proporrò alcune osservazioni di carattere Il mio contributo è così diviso in tre par- più generale, sulla peculiarità della rice- ti. Nella prima, la più estesa, mi soffermerò zione in Scozia della teoria contrattualistica sulle elaborazioni di Gershom Carmichael, pufendorfiana e sulla pluralità di percorsi di Francis Hutcheson e di Thomas Reid, battuti dalla riflessione politica e morale tutti e tre, in momenti successivi, titolari del Settecento scozzese4. giornale di storia costituzionale n. 20 / II semestre 2010 93 Ricerche

Nel 1718, Gershom Carmichael5 fece della vita terrena, mentre la scienza del di- stampare a Glasgow un’edizione del De of- ritto naturale doveva far riferimento anche ficio hominis et civis juxta legem naturalem6, alla vita ultraterrena; errava una seconda corredata da un suo ricco apparato di com- volta quando individuava l’oggetto del di- menti e annotazioni, destinato ad essere ritto naturale nella sola sfera delle azioni ancora ampliato nella seconda edizione esterne dell’uomo, mentre anche le “azio- dell’opera, uscita a Edimburgo nel 17247. ni interne”, le motivazioni dell’individuo, La pubblicazione rappresentava il punto dovevano essere oggetto del diritto natura- di arrivo di un lungo lavoro di riflessione le; sbagliava, infine, una terza volta quando e di insegnamento sul testo di Pufendorf. giustificava l’obbligatorietà del diritto na- Carmichael aveva infatti introdotto l’ope- turale facendo appello alla volontà di Dio: a retta del giurista sassone come testo di ri- questa impostazione volontaristica Leibniz ferimento delle sue lezioni universitarie contrapponeva la tesi che la giustizia è fon- di filosofia morale già dalla seconda metà data su verità eterne, oggetto dell’intelletto degli anni Novanta del Seicento, inaugu- divino. Con una lettura tendenziosa e uni- rando una consuetudine che a Glasgow sa- laterale, che non rendeva conto di molte rebbe stata seguita da Francis Hutcheson e oscillazioni di Pufendorf, di molti suoi ten- John Loudon e ad Edimburgo adottata da tativi di percorrere una via media, Leibniz Sir John Pringle8. Egli disponeva di una individuava così con nettezza i punti di conoscenza approfondita ed estesa delle novità dell’impresa del giurista sassone: opere di Pufendorf: nelle sue osservazioni il suo tentativo di tenere separati diritto e e nei suoi supplementi rinviava non solo al teologia, da una parte, e diritto e morale, De jure naturae et gentium, ma anche, quan- dall’altra. Ciò che veniva rimproverato a do opportuno, al De statu Imperii Germanici Pufendorf era dunque di aver elaborato una e ad alcune delle Dissertationes academicae concezione secolarizzata del diritto natu- selectiores. Carmichael, inoltre, dimostrava rale, fondata su una netta separazione tra di conoscere di prima mano alcune delle diritto e teologia, da un lato, e tra diritto e edizioni annotate del De officio pubblicate morale, dall’altro. in quegli anni e, soprattutto, era ben con- Carmichael si misura con le critiche di sapevole del fatto che i lavori del giurista Leibniz sia nelle note apposte al testo del- sassone avevano suscitato vivaci discussio- la prefazione pufendorfiana, sia nei primi ni. due supplementi aggiunti rispettivamente Aveva ben chiaro, in primo luogo, il all’“Auctoris Praefatio” ed al capitolo se- giudizio severamente negativo che Leibniz condo. Va precisato, fin da subito, che egli aveva avuto modo di esprimere su Pufen- concede molto a Leibniz e, contro i ten- dorf e sulle tesi del De officio9, giudizio che tativi di separazione perseguiti da Pufen- investiva tre questioni fondamentali: il dorf, presenta una continuità tra teologia fine del diritto naturale, il suo oggetto, e la naturale, diritto e morale, una prospettiva sua “causa efficiente”, il fondamento cioè priva di fratture che avrà una decisiva im- della sua obbligatorietà. Secondo Leibniz, portanza per una parte significativa della Pufendorf sbagliava quando individuava riflessione morale scozzese successiva. In il fine del diritto naturale nel solo ambito particolare, Carmichael segue Leibniz nel-

94 Geuna la prima nota al paragrafo sesto della pre- Fundamentalibus Juris Naturalis Praecep- fazione pufendorfiana, affermando che il tis”. Gli officia immediata comprendono fine del diritto naturale deve includere non quello che Carmichael considera il primo solo la felicità terrena, ma anche la felici- precetto della legge di natura: l’amore di tà ultraterrena. Nella terza nota allo stesso Dio. I doveri mediati consistono, invece, paragrafo rinvia direttamente il lettore al nell’amore delle res creatas da Dio, nella testo di Leibniz e, riformulando la sua se- promozione del “bene comune” del ge- conda critica a Pufendorf, osserva: «Cum nere umano e nella promozione del bene Lex naturae, ab ipso Deo jussa ac sancita dei singoli per quanto è compatibile con il sit; nulla est ratio, cur non ejus scita, Dei bene comune14. Questo dovere mediato si & conscientiae forum praecipue dicantur specifica per lui in due “precetti subordi- respicere; ejusque intuitu, tam internos nati”, che costituiranno in realtà la seconda animi motus, quam exteriores mores diri- e la terza legge naturale. Il primo: «Unicui- gere»10. Nei primi due supplementi ha la que homini se esse curandum, suamque inno- possibilità di dare un fondamento a questo xiam utilitatem promovendam». Il secondo: tipo di critiche, delineando sinteticamente «Cuilibet homini, quantum in se, colendam et la sua personale interpretazione del dirit- servandam esse Socialitatem»15. Non si dà, to naturale11; può quindi chiarire meglio la però, tensione tra i due precetti subordina- sua posizione sia nei confronti di Pufen- ti: l’antropologia pufendorfiana, con i suoi dorf sia rispetto a Leibniz, muovendo da un restanti tratti hobbesiani, viene corretta o assunto di tipo tradizionale, di derivazio- “integrata” con quella decisamente anti- ne scolastica: l’aspirazione dell’uomo alla hobbesiana di Cumberland16. felicità («Homini Natura insitum est, ut Carmichael, dunque, ripropone i doveri velit esse quam fieri potest felicissimus»). verso Dio, verso se stessi, e verso gli altri, Secondo Carmichael, il desiderio di feli- sui quali si era soffermato Pufendorf nei cità, di beatitudine, trova piena risposta capitoli iniziali del De officio. Ma ne propo- soltanto nell’amore di Dio, nella «sum- ne una deduzione assai diversa, mettendo mam Numinis aestimationem, amorem al primo posto i doveri verso Dio. È ben intensissimum, ac venerationem». L’uo- consapevole che nel De jure Pufendorf aveva mo deve pertanto vivere secondo la legge proceduto, nel secondo libro, a distinguere divina, che deve essere considerata «pro tra doveri verso se stessi e doveri verso gli summa Actionum humanarum norma»12. altri, omettendo però di trattare dei dove- Il passaggio dalla lex divina alla lex naturalis ri verso Dio17. E non è convinto del modo è altrettanto classico: «Lex Divina, non so- in cui questi doveri erano stati introdotti lum per signa positiva, sed magna ex parte nelle pagine del De officio. Carmichael, in per ipsam rerum naturam, significatur; quo sostanza, non segue Pufendorf nel suo ten- pacto significata, dicitur Lex Naturalis»13. tativo di tenere quanto più separato possi- La legge di natura prescrive doveri all’uo- bile l’ambito del diritto naturale da quello mo; e questi possono essere o «officia della teologia, teologia naturale inclusa. immediata» o «officia mediata». E di tali Egli, per converso, prende le distanze da doveri Carmichael tratta a lungo nel secon- Leibniz e dal suo apprezzamento della fon- do Supplemento, che reca come titolo “De dazione del diritto naturale «secundum

95 Ricerche disciplinam Christianorum»18. Concorda maggiore rilievo, concepiti come sono in con Pufendorf sul fatto che il diritto natu- vista del conseguimento del bene comune. rale non possa essere fondato sulla religio- Tanto è vero che Carmichael suggerisce che ne rivelata; è convinto che si possa trovare il mezzo per determinare gli officia che ogni un fondamento adeguato al diritto naturale uomo ha nei confronti degli altri uomini, soltanto ricorrendo agli argomenti e alle è proprio quello di fissare i vari diritti che prove della teologia naturale, alla quale pertengono agli individui, diritti dai quali ritiene si debba accordare un ruolo ed un sarà poi facile dedurre i corrispondenti ob- rilievo molto maggiore di quello fino ad al- blighi, i corrispondenti doveri24. lora concessole19. Non posso in questa sede prendere in Quel che è forse più significativo della considerazione le categorizzazioni utiliz- elaborazione giusnaturalistica personale di zate da Carmichael a questo proposito, le Carmichael è la conseguenza che egli trae distinzioni tra diritti perfetti e diritti im- dai due precetti subordinati o, come li de- perfetti o tra diritti naturali e diritti che finisce in altro luogo, dalla seconda e dalla naturali non sono, i diritti avventizi. Posso terza legge di natura: quella che è stata de- forse solo ricordare l’elenco da lui forni- finita una vera e propria teoria dei diritti20. to degli Jura Naturalia Perfecta, dei diritti La ricerca della utilità personale e la ricerca naturali più essenziali. A questo gruppo della socialità sono rese possibili, e com- «pertinent, Jus Vitae, Jus Integritatis Mem- patibili, dall’affermazione che ogni uomo brorum, Pudicitiae, & Simplicis Existimatio- è titolare di diritti naturali. Carmichael nis; haec, inquam, omnia salvam habendi; afferma così che i diritti naturali sono dati nec non Libertas, sive potestas de actioni- in modo eguale a tutti21. E può concludere bus suis ut lubet disponendi, intra commu- pertanto con una nuova definizione della nium Divinarum Legum latitudinem; cui ricerca del bene comune, sensibilmente etiam connexa haeret Facultas, rebus per diversa dalle precedenti sopra ricordate: naturam positive communibus communiter utendi, ut & adventitia quaevis Jura idoneis Concludimus itaque, rectam Socialis Vitae cultu- 25 ram in eo consistere, quod quisque Jus suum ita modis acquirendi» . I diritti avventizi, poi, tueatur, ut cujusvis Juris, seu perfecti, seu imper- dipendono anche per Carmichael dal com- fecti, secundum naturalis Aequalitatis hypothesin pimento di azioni da parte dell’uomo, azio- alii cuicunque competentis, debitam rationem ha- 22 ni come scambi di promesse, definizione di beat . accordi o conclusione di contratti. Per quanto si riconosca che la deduzio- Diritti avventizi, per eccellenza, sono ne degli Jura in quelle contratte pagine non i diritti che scaturiscono dai patti che Pu- sia sempre chiara23, l’enfasi posta da Car- fendorf aveva posto alla base della “civi- michael sui diritti connessi al persegui- tas”. Nel secondo libro del De officio, dopo mento del bene comune ha indubbiamente aver delineato i tratti di fondo dello stato un carattere di novità. Se in Pufendorf la di natura, Pufendorf si era soffermato sulle legge imponeva innanzitutto obblighi, dai «societates primae» e sulle relazioni che quali era possibile poi derivare i diritti da le costituivano, chiarendo gli officia de- far valere nei confronti di altri, in Carmi- gli individui nella società coniugale, nella chael i diritti sembrano avere un diverso e società paterna e nella società padronale.

96 Geuna

Passato poi ad interrogarsi circa la «causa blicarum communem»32. Ritornato quindi impulsiva constituenda civitatis», l’aveva sul terreno storico, aveva sostenuto che per individuata principalmente nella insicu- spiegare l’origine degli stati era necessario rezza dello stato di natura: gli individui, a supporre che i due patti ed il decreto fos- rigore i patresfamilias, davano origine allo sero avvenuti almeno in modo tacito, «sal- stato «ut praesidia sibi circumponerent tem tacite intervenisse». Per concludere contra mala, quae homini ab homine im- con un elogio delle capacità della ragione di minent»26. Pufendorf aveva potuto così in- ricercare l’origine delle cose, anche quan- trodurre la sua peculiare teoria contrattua- do mancassero prove o documenti storici: listica dell’origine dello stato: «ut civitas «Nihil autem obstat, quo minus alicujus regulari modo coalescat, requiruntur duo rei origines ratiocinando investigare pos- pacta, et unum decretum», aveva sostenu- sint, utut de iisdem nulla literarum monu- to. Gli individui, «singuli cum singulis», menta extent»33. Pufendorf, dunque, al- davano vita innanzitutto ad un primo patto, meno nella sua opera maggiore, affiancava «quod in unum et perpetuum coetum coire al discorso di tipo giuridico-politico sulla velint»27; formati i «rudimenta et primor- costituzione della civitas considerazioni di dia civitatis»28, procedevano poi a sceglie- tipo storico sull’origine degli stati. La teo- re la forma di governo che la civitas avrebbe ria dei duo pacta et unum decretum sembrava dovuto avere e la fissavano attraverso unde - quindi assumere non soltanto un valore nor- cretum; un secondo patto, infine, istituiva il mativo, relativo alla legittimità dello stato e governo stesso e fissava gli obblighi di go- del governo, ma anche un significato di tipo vernanti e governati: «quo quidem pacto hi storico, relativo alla genesi delle comunità ad curam communis securitatis & salutis, politiche. reliqui ad obsequium his praestandum sese Nelle sue annotazioni al De officio, Car- obstringunt»29. Solo a quel punto lo stato michael si sarebbe misurato con la teoria poteva dirsi perfettamente costituito, solo a dei duo pacta et unum decreto in modo pun- quel punto si aveva una «perfecta & regula- tuale ed articolato. Ne ribadisce non solo ris civitas»30. l’indiscutibile validità da un punto di vista Nelle pagine del De jure, Pufendorf aveva politico normativo, ma sostiene anche che insistito sul fatto che questo modo di spie- essa può costituire un’adeguata spiegazio- gare la costituzione dello stato era perfetta- ne storica dell’origine delle istituzioni po- mente plausibile anche da un punto di vista litiche. Carmichael difende così quella che storico. Aveva ricordato, innanzitutto, che considera la originaria teoria pufendor- era confermato dalla vicenda della nascita fiana contro le revisioni che di essa erano dello stato romano, così come l’aveva nar- state fornite, sulla scorta delle critiche di rata Dionigi di Alicarnasso31. Aveva cercato Pierre Bayle34, da Gerhard Gottleb Titius poi di rafforzare la sua tesi con un’afferma- e da Jean Barbeyrac. Scrivendo i loro com- zione di carattere generale come la seguente: menti alle opere di Pufendorf nel primo «Est tamen probe notandum, isthunc mo- decennio del Settecento, Titius e Barbeyrac dum generandi civitatem, intervenientibus avevano concesso alla critica scettica che il duobus pactis et uno decreto, esse maxime primo contratto, quello di formazione del- naturalem; et omnibus formis Rerumpu- la società, era storicamente implausibile;

97 Ricerche ma avevano difeso la plausibilità storica origini delle istituzioni politiche, a quanto e soprattutto la validità teorica del secon- sostenuto da Locke, nel capitolo nono del do contratto, tra governanti e governati. Tract. Post. de Imperio38. Avevano dunque modificato la struttura di Il punto che sta a cuore a Carmichael è convenzioni che doveva giustificare, da un comunque di natura teorica: è ribadire il punto di vista politico normativo, la costi- ruolo del consenso dei cittadini nella costi- tuzione dello stato e del governo, e soste- tuzione dello stato e del governo. «Quod ad nuto che era sufficiente ipotizzare un unico Civitatem constituendam, & Civile Imperium patto tra governanti e governati, un “patto erigendum, Consensus Civium requiratur, reciproco”, attraverso cui dovevano venir ex principiis supra positis abunde liquet»: fissati i rispettivi obblighi35. Carmichael, con queste parole, non a caso, inizia la sua invece, tiene distinte le due questioni. Da lunga nota di chiarificazione. Lo stato per- un punto di vista politico normativo, ritiene fettamente costituito implica, a suo giudi- che sia necessario ipotizzare un primo patto zio, due tipi di obbligazione: per spiegare adeguatamente la costituzione Fateor equidem, cum perfecta Civitas, […] in dello stato e per poter soprattutto affronta- constitutione sua duplicem includat Obligatio- re, attrezzati da un punto di vista teorico, i nem, alteram Civium inter se, alteram Imperantis problemi che la dissoluzione del governo & Subditorum mutuam, & illam quidem ab hac pone – per potere, quindi, distinguere tra indipendentem; cumque ad illam producendam, dissoluzione dello stato e dissoluzione del primum supra descriptum pactum, ad hanc se- 36 cundum (quod, ubi primum simpliciter initium governo . Da un punto di vista storico, praecesserat, intermedium supponit Decretum) crede che la teoria pufendorfiana sia ancora peculiariter collineet39. una spiegazione più plausibile dell’origine delle istituzioni politiche di quella fornita Carmichael sostiene, poi, che l’istitu- da Bayle, e sulla sua scorta da Titius e Bar- zione della «civitas perfecta» può essere beyrac, con il ricorso all’argomento della portata a termine o attraverso i tre momen- forza e del suo impiego da parte di uomini ti descritti da Pufendorf o attraverso un violenti. E lo argomenta in più passi del singolo atto che contiene in se stesso i tre suo commento. Da buon giusnaturalista, momenti e genera i due tipi di obbligazio- 40 non può ammettere che la forza crei diritto; ne . Ma ciò che gli interessa ribadire con l’uso sistematico della forza, inoltre, pre- chiarezza è che l’obbligo politico nasce, e suppone a suo giudizio ampie moltitudini può nascere, solo dal consenso dei citta- di uomini già riunite in “società civile”. dini: «Utcumque sit, cum liquido constet, Ribadisce pertanto il suo apprezzamento e neque Civium inter se, neque Imperantis & la sua fedeltà alle tesi pufendorfiane37. So- Subditorum, Obligationem mutuam, nisi in stiene poi, interpretando Pufendorf, che le Consensu, expresse vel tacite, immediate vel sue argomentazioni non implicavano certo mediate, simul vel successive, adhibito, posse 41 che si dovessero cercare le tracce storiche fundari» . Le conseguenze di queste tesi di una precisa e compiuta successione di saranno da Carmichael presto esplicitate. convenzioni, come quella da lui delineata Delineato il processo di costituzione in sede normativa. E rinvia il lettore, per dello stato attraverso i due patti ed il decre- una più approfondita interpretazione delle to, Pufendorf procedeva a definire lo stato

98 Geuna in maniera rigorosa. Riprendendo quasi “De partibus Summi Imperii”, sostituisce, letteralmente la definizione hobbesiana per così dire, la più complicata dottrina pu- proposta nelle pagine del De cive, scriveva: fendorfiana, che individuava sette ambiti «Unde civitas definitur, quod sit persona nei quali il potere del governo poteva essere moralis composita, cujus voluntas ex pluri- esercitato, con la più lineare distinzione lo- mum pactis implicita et unita, pro voluntate ckiana di tre poteri: legislativo, esecutivo e omnium habetur, ut singulorum viribus & federativo. E trova anche l’opportunità per facultatibus ad pacem & securitatem com- ribadire un assunto per lui fondamentale: munem uti possit»42. La definizione aveva «hasce Summi Imperii partes a consentiente un carattere esplicito e formale, ed era già Subditorum voluntate hauriri, facile osten- stata proposta in termini quasi identici nel ditur»47. Decisive sono poi le “correzio- De jure43. Non è dunque casuale, ma è mol- ni” che Carmichael propone nelle note al to significativo che Carmichael non faccia capitolo nono, “De affectionibus Imperii propria questa definizione dello stato, di Civilis”, nel quale Pufendorf delineava la scoperta ascendenza hobbesiana. Al cor- sua teoria della assolutezza, indivisibilità rente della critica di Titius secondo cui con e sacro-santità della sovranità. L’«impe- questa definizione si rischia di confondere rium Civitatis» non solo era descritto come lo stato con il sovrano44, preferisce piutto- «summum» e «legibusque civilibus supe- sto proporne un’altra, in cui il concetto di rius», ma era presentato come un potere “persona moralis” non compare. Scrive in- «sanctum, cui resistere nefas»48. Carmi- fatti: «Civitas interim brevius, nec minus chael si muove in una prospettiva teorica apte, definiri potest, quod sit. Idonea Ho- radicalmente diversa. Osserva che il sovra- minum multitudo, per voluntatum & virium no deve amministrare lo stato in modo che i sub uno Summo Imperio Unionem, ad incolu- suoi sudditi non abbiano mai a pensare che mitatem mutuo tuendam conjuncta»45. Car- non si curi dell’interesse pubblico o che stia michael preferisce così, su questo terreno, oltrepassando i limiti dell’esercizio legitti- abbandonare Pufendorf, troppo fedele ad mo del potere, «vel a publica eum utilitate Hobbes, ed assumere una posizione analo- deviare, vel legitimae Potestatis terminos ga a quella di Locke, che aveva continuato excedere»49. Carmichael ricorda infatti a parlare di “Civil Government” e non di che, se è vero che il sovrano non è sottopo- “State”, e che non aveva presentato il risul- sto alle leggi civili, egli è purtuttavia vinco- tato del patto, la comunità politica, come lato dalla legge divina rivelata e dalle leggi “persona civilis” o “moralis”46. naturali, ed è tenuto poi a rispettare le Leges Dovremo presto prendere in esame al- fundamentales, quelle leggi cioè che defini- tre questioni sulle quali Carmichael prefe- scono i modi ed i limiti dell’esercizio della risce non seguire Pufendorf, troppo vicino sovranità, e che sono implicite nel secondo a Hobbes nell’ispirazione o nelle formu- patto o discendono direttamente da esso50. lazioni stesse, e ricorrere invece a tesi lo- A proposito della resistenza del popolo e ckiane. Nelle note ai tre capitoli del De offi- dei singoli individui, non ha poi dubbi. cio successivi a quello appena considerato, De re ipsa hoc videtur certum, ut nullius Homi- egli infatti “corregge” Pufendorf più di una nis, adversus alium Hominem, Jus est infinitum, volta. In quelle apposte al capitolo settimo, ita, ubi Jus definit, ibi incipere Jniuriam, & cum ea

99 Ricerche

Jus resistendi, si solam justitiam expletricem respi- Locke ed il suo rilievo dato al lavoro, rein- ciamus, & quidem illius intuitu qui injuriam in- troducendo peraltro i limiti all’appropria- tulit: Confer Lockii tractatum saepius laudatum, § 20251. zione individuale presenti nella tradizione scolastica53; a proposito del problema della Contro le tesi di Grozio e di Pufendorf, schiavitù, invece, metteva in atto l’altro tipo che tendevano a negare, o a restringere di di strategia. Se Pufendorf aveva ritenuto molto lo spazio del diritto di resistenza, fa hobbesianamente che alla conclusione di appello dunque all’autorità di Locke. Ri- una guerra il perdente potesse stringere corda, a dire il vero, non solo il §202 sulla un patto con il vincitore, e cedergli la sua legittimità del diritto di resistenza in gene- libertà per aver salva la vita54, Carmichael rale, ma anche le considerazioni del §208 faceva valere la sua teoria dei diritti e pone- sulla dubbia opportunità da parte di singoli va rigorosi limiti al discorso pufendorfiano, individui, di privati oppressi dai gover- fino quasi al punto di svuotarlo. Carmichael nanti, di mettere in atto una resistenza pur era estremamente critico nei confronti legittima. Ma la sua conclusione è chiara: della pratica della riduzione in schiavitù, «Quod si per injurias a Summo Imperan- e della legittimazione ad essa fornita dal te illatas, non tam propria singulorum Jura diritto; in una delle prime note al capitolo invadunt, quam publica, ea quae a singulis, relativo agli “Officiis Dominorum & Servo- civilem societatem ineundis, ad civitatem rum” scriveva: «Nulla in re, a Socialitatis translata intelliguntur», la resistenza del lege pleraeque Gentes longius aberrarunt, popolo, la «publica resistentia», è «ju- quam in Belli circa Servitutem introducen- stam ac necessariam»52. dam Jure estimando»55. Le principali li- Queste, a rigore, erano soltanto alcune mitazioni poste al discorso pufendorfiano delle ’mosse’ con le quali il professore di erano le seguenti: il vincitore poteva ridur- Glasgow procedeva a presentare la dottrina re in stato di schiavitù il vinto soltanto al di Pufendorf spogliandola dei suoi origina- termine di una guerra riconosciuta giusta, ri caratteri assolutistici. Su altre questioni in base ai precisi canoni dello jus belli; i figli rilevanti, come la fondazione del diritto del vinto e le persone che non avevano par- di proprietà, la legittimità della conqui- tecipato direttamente alla guerra non po- sta o la liceità della schiavitù, Carmichael tevano essere ridotte in stato di schiavitù; non esitava poi ad abbandonare le tesi del l’uomo ridotto in stato di schiavitù doveva giusnaturalista sassone, e a “correggerle” essere trattato come un uomo, e non come con argomentazioni di diretta ispirazione un oggetto di proprietà56. Con “integrazio- lockiana. Se per affrontare queste questioni ni” e “correzioni” come quelle ricordate, Pufendorf aveva fatto ricorso a convenzioni la via della ricezione in terra scozzese della tacite o espresse, a contratti o a veri e pro- versione pufendorfiana del diritto naturale pri patti, Carmichael invece o introduceva era dunque aperta. giustificazioni di altro tipo o poneva dei Le osservazioni di Carmichael vennero precisi limiti a ciò che poteva essere ogget- apprezzate e fecero scuola, sia al di qua che to di accordo, tenendo ferma la sua teoria al di là della Manica. Sul continente furo- dei diritti naturali. A proposito del proble- no più di una volta ristampate57 e vennero ma dell’appropriazione individuale seguiva lodate da più di un interprete del pensiero

100 Geuna di Pufendorf, da Everhard Otto a Cristoph of Beauty and Virtue nonché An Essay on the Friedrich Ayrmann, allo stesso Jean Bar- Nature and Conduct of the Passions and Affec- beyrac. Quest’ultimo, a partire dalla cosid- tions, with Illustrations on the Moral Sense; e detta quinta edizione de Le droit de la nature quello scozzese, che va dalla sua nomina a et des gens, apparsa nel 1734, modificò in più professore di filosofia morale a Glasgow, punti il suo commento al testo di Pufen- nel 1730, alla sua morte, nel 1746, che si dorf, tenendo conto delle argomentazioni caratterizza per la pubblicazione di opere di Carmichael, citato più volte con grande latine, innanzitutto la Philosophiae Moralis rispetto58. Ritrattò così in parte quello che Institutio Compendiaria e la Metaphisicae Sy- aveva sostenuto sulla scorta di Titius e so- nopsis, opere che si presentano in sostanza stenne che, qualunque fosse stata nel pas- come ampi manuali ad uso degli studen- sato l’origine della società civile, i tre atti ti. Gli interpreti si sono chiesti se questi descritti da Pufendorf, i duo pacta et unum due gruppi di opere formassero due veri e decretum, dovevano essere considerati, propri sistemi filosofici, con tratti marca- nel presente, come necessari per spiega- tamente diversi; si è discusso a più ripre- re la struttura dello stato e del governo. In se sulle continuità e le discontinuità fra le Scozia, qualche anno dopo, e cioè nel 1742, varie fasi della riflessione di Hutcheson60. nella prefazione della prima edizione della Non posso entrare qui in queste questioni Philosophiae Moralis Institutio Compendiaria, interpretative. È sufficiente segnalare che Hutcheson non soltanto riconosceva che possono essere individuati alcuni punti di molte sue argomentazioni erano tratte da contatto, alcune assunzioni costanti, tra i altri filosofi, in particolare fra i moderni da due gruppi di lavori: il ruolo centrale as- Pufendorf e dal suo De officio, ma esprime- segnato alla benevolenza; la polemica anti- va il suo profondo debito verso il commen- hobbesiana e anti-mandevilliana, e cioè la tatore di quell’opera, osservando che «vir critica alle teorie dell’egoismo etico; alla optimus, doctissimus, Gershomus Carmi- base di tutto, un naturalismo provvidenzia- chael nuper in hac Academia P. Professor, listico, che non aveva imbarazzo ad appel- inter omnes ejusdem commentatores pal- larsi alle cause finali. mam ferens, ita supplevit & emendavit, ut Negli scritti irlandesi degli anni ’20, libri substantia, quam vocant, multo pluris confrontandosi criticamente con l’eredità sint accessiones»59. Dunque le aggiunte di filosofica di Shaftesbury, Hutcheson svilup- Carmichael apparivano a Hutcheson più pava una ricerca originale sul senso morale, importanti della sostanza stessa del De offi- come facoltà autonoma della natura umana, cio. Tuttavia, prima di procedere all’analisi e perveniva a posizioni che oggi definirem- di qualche passo dell’Institutio, è necessa- mo di realismo etico61. Il senso morale, a rio toccare rapidamente una questione suo giudizio, “approva” direttamente azio- preliminare. È noto che la produzione filo- ni e comportamenti che sono ispirati da sofica di Hutcheson può essere scandita in un'affezione disinteressata, da un «istinto due periodi: quello irlandese, precedente di benevolenza universale». Anche l’idea al 1729, che vede la pubblicazione delle sue dei diritti – si può aggiungere – viene fat- ricerche filosofiche redatte in lingua ingle- ta scaturire dal senso morale: «from this se, An Inquiry into the Original of our Ideas sense too we derive our ideas of rights», si

101 Ricerche legge nell’ultima sezione dell’Inquiry62. Il “epicuree”, una dottrina che fosse conci- progetto complessivo di Hutcheson era al- liabile peraltro con il dogma cristiano del lora quello di «liberare la morale (e la po- peccato originale. litica) dal convenzionalismo, dall’artificia- Questa diversa antropologia filosofica, lismo, dal legalismo […] di Hobbes, Locke che riconosceva la possibilità di una socia- e Mandeville senza abbandonare una gno- lità naturale intessuta anche di relazioni di seologia empiristica (lockiana) né tornare benevolenza, ritorna nelle pagine dell’In- a una fondazione metafisica a priori (inna- stitutio Compendiaria, anche se in un qua- tistica)»63. Nel contesto di questo progetto dro filosofico parzialmente modificato ri- filosofico, Pufendorf figurava sostanzial- spetto a quello sviluppato nelle opere degli mente come un avversario, avvicinabile per anni ’20. In questo testo, l’indagine rivolta il suo volontarismo a Hobbes. a precisare la natura del senso morale, le Arrivato a Glasgow, Hutcheson si pose differenze e le somiglianze tra il senso mo- ad insegnare la filosofia morale, adottan- rale e gli altri sensi di cui gli uomini sono do però come testo proprio il De officio di forniti, passa in secondo piano per lasciar Pufendorf, commentato e “corretto” da posto ad una trattazione sistematica di Carmichael64. Nel primo lavoro filosofico impianto più tradizionale, non lontano da elaborato in Scozia, la De naturali hominum quello delle opere di Pufendorf. L’indagi- socialitate. Oratio Inauguralis, prolusione ne parte sì dal terreno dell’etica, ma trova letta probabilmente il 3 novembre 173065, al suo centro l’esposizione di matrice pu- l’accostamento di Pufendorf a Hobbes ve- fendorfiana dei doveri verso Dio, verso gli niva peraltro esplicitato in più di un passo. altri uomini e verso se stessi, nonché una Hutcheson rimproverava a Pufendorf una trattazione della virtù di stampo ciceronia- rappresentazione dell’uomo in stato di na- no, con la presentazione tradizionale delle tura, e più in generale una nozione di stato quattro virtù cardinali, prudenza, fortezza, di natura di tipo squisitamente hobbesia- temperanza e giustizia; tocca poi il terreno no66. Nella Oratio Inauguralis, Pufendorf della giurisprudenza naturale vera e pro- veniva presentato senza esitazioni come un pria, con la trattazione dei diritti e delle loro sostenitore di una teoria antropologica di divisioni (diritti naturali e diritti avventizi; tipo hobbesiano, incentrata sull’autocon- diritti imperfetti e diritti perfetti, diritti servazione e sull’amore di sé: reali e diritti personali), e con una puntua- le discussione, tra l’altro, della proprietà e Puffendorfius cum recentiorum pluriis, eam de natura humana doctrina tradentes, quae fuerat dei problemi connessi alla sua acquisizio- 68 Epicureorum, solam scil. Philautiam, sive pri- ne e al suo trasferimento ; per giungere vatae suae cujusquisque voluptatis aut commo- ad esaminare nel terzo libro, dedicato alla ditatis appetitionem, esse Actionum omnium trattazione degli “Oeconomices et Politices fontem, atque omnes animi affectus, qui vel be- Elementa”, le relazioni che costituiscono la nignissimi videntur, eo referentes67. trama di quelle che Pufendorf aveva chia- Lo sforzo di Hutcheson, nel corso della mato «societates primae», e i doveri che prolusione, era proprio quello di fornire sono inerenti alle varie posizioni in esse una dottrina della socialità naturale alter- ricoperte, affrontando soprattutto il pro- nativa a queste prospettive antropologiche blema dell’origine del governo civile.

102 Geuna

L’accostamento tra Hobbes e Pufen- dorf scattava nuovamente proprio quan- do si trattava di delineare i caratteri della «societas civilis» e di dar conto delle ra- gioni della sua istituzione. Pufendorf, nel contrapporre i vantaggi della civitas agli incommoda dello stato di natura aveva se- guito dappresso Hobbes, parafrasando il celebre passo di De cive, X.1, tanto nelle pa- gine del De jure quanto in quelle del De of- ficio69. Ciò non era sfuggito né a Titius, né a Barbeyrac, né tantomeno a Carmichael; tutti e tre gli autori, pur con accenti diver- si, avevano rimproverato a Pufendorf la sua stretta fedeltà hobbesiana su questo deci- sivo terreno. Hutcheson, in sostanza, non era da meno e, a proposito di «quorundam non indoctorum orationes» osservava che «libertatis statum, pari modo, deformant, in larvam omnium maxime horribilem»70. Nella seconda edizione dell’Institutio, per esplicitare il suo pensiero, aggiungeva la se- guente nota: «Notatur hic Puffendorfii opus Il Saggio sulla storia della società civile di Adam Ferguson nell’edizione di Basilea (1789) et majus et minus, una cum Hobbesio, quem plane secutus videtur Puffendorfius»71. Qualche pagina dopo, poi, Hutcheson richiamava in nota proprio una delle più fossero stati effettivamente compiuti i tre importanti «accessiones» di Carmichael, atti previsti da Pufendorf, e in quel preciso nel momento in cui procedeva a trattare ordine: «In primis quidem civitatibus con- della costituzione della societas civilis e ad stituendis, vix est credibile popellum ru- illustrare una teoria contrattualistica di dem et incautum, egregias quorundam vir- chiara derivazione pufendorfiana, la teoria tutes suspicientem, haec omnia hoc ordine dei «tres actus in imperio costituendo»72. disertis transegisse verbis». Hutcheson, Anche Hutcheson, dunque, chiarita la sua peraltro, non aveva dubbi sul fatto che la diversa prospettiva antropologica, non costituzione di uno stato richiedesse, da un aveva riserve a servirsi delle concettualiz- punto di vista normativo, un atto che avesse zazioni del giurista sassone. Consapevole la forza, e contenesse in sé, i tre momenti delle questioni normative e storiche che si descritti dal giurista sassone: «In omni ta- sovrapponevano e si intrecciavano a quel men justa imperii civilis constitutione, ac- riguardo, egli avanzava delle riserve, non tum est aliquid, quod horum omnium vim sul fatto che fosse esistito storicamente in se continet»73. E proprio a tal proposito un contratto originario, ma sul fatto che scattava il rinvio all’autorevole interpreta-

103 Ricerche zione del predecessore. Hutcheson si met- dell’introduzione di leggi agrarie, che evi- teva nella stessa prospettiva di Carmichael tassero la formazione di eccessive ricchezze anche quando dalla successione di conven- nelle mani di pochi; si schierava a favore zioni non faceva discendere le conseguenze di un governo misto che prevedesse una di tipo assolutistico esposte da Pufendorf74. camera di rappresentanti del popolo, un Sosteneva che il potere dei governanti senato ed un terzo potere di tipo esecutivo, doveva essere un potere limitato ed am- e sottolineava l’importanza della rotazio- metteva con chiarezza un ampio diritto di ne tanto nel senato quanto nell’assemblea resistenza. «Quum tamen solus imperii popolare, per consentire a tutti di acquisire constituendi finis, quod omnes agnoscunt, esperienza politica e per evitare improprie sit populi salus et foelicitas»: quando il concentrazioni di potere nelle mani di al- governante non persegue quel fine e viola cuni. Hutcheson dimostrava di apprezzare i limiti posti al suo potere, la resistenza del altre due istituzioni care ai pensatori re- popolo non può che essere giusta. «Popu- pubblicani: il voto segreto, quel “ballot” lo jura sua contra rectores quoscunque per già sperimentato a Venezia e caldeggiato da vim defendere licet», argomentava75. E Harrington, e la milizia popolare, un’isti- questo ordine di pensieri lo portava pure tuzione nella quale gli individui potevano a riconoscere che le colonie potevano le- formare la loro virtù militare e mettere alla gittimamente separarsi dalla madrepatria, prova il principio stesso della rotazione quando la politica di quest’ultima fosse di- delle cariche. ventata oppressiva. Anche a proposito delle Il lettore settecentesco poteva trova- forme di governo Hutcheson prendeva le re riproposte queste tesi, accanto all’im- distanze da quanto sostenuto da Pufendorf; pianto contrattualistico di derivazione apprezzava, infatti, proprio quel governo pufendorfiana, negli scritti di Hutcheson misto che il giurista sassone aveva consi- in lingua inglese, pubblicati dopo la sua derato caratterizzare le forme irregolari di morte: nella Short Introduction to Moral Phi- stato, le «Respublicae irregulares». Non losophy, traduzione della seconda edizione casualmente un autore da lui più volte cita- della Institutio Compendiaria, apparsa per la to nelle pagine in cui discuteva della strut- prima volta l’anno dopo la sua scomparsa e tura dello stato e delle forme di governo era poi più volte riedita, e soprattutto nella sua James Harrington. Non va dimenticato, in opera di maggiori dimensioni, quel System fondo, che Hutcheson era un irlandese e of Moral Philosophy, scritto in gran parte che a Dublino era stato in contatto con il forse prima della fine del 1737, ma pubbli- circolo di un “commonwealthman” come cato postumo soltanto nel 1755, grazie alla Robert Molesworth76. Sull’impianto di sottoscrizione di uomini di chiesa e uomini categorie tratte dalla tradizione giusnatu- di lettere irlandesi e scozzesi, tra cui Adam ralistica, Hutcheson introduceva dunque Ferguson, Thomas Reid e Adam Smith78. concettualizzazioni tipiche della tradizio- Nelle pagine di quest’ultimo lavoro, in un ne repubblicana moderna77. Riprende- capitolo dedicato ad indagare “The natural va innanzitutto la tesi harringtoniana sul method of constituting Civil Government, rapporto esistente tra forme di proprietà e and the essential Parts of it”, il lettore non forme di governo e sosteneva l’opportunità solo trovava riproposta quella nozione di

104 Geuna original contract diffusa nella pubblicisti- dizi, da giudizi morali. Abbandonava cioè ca politica inglese primo-settecentesca79, le prospettive aperte da Shaftesbury con il ma soprattutto poteva leggere una tipica suo richiamo al moral sense, per riformula- riformulazione della teoria pufendorfiana re in qualche modo le tesi del razionalismo dei duo pacta et unum decretum come la se- etico83. Altri assunti, invece, consentono guente: di avvicinarlo al filosofo irlandese. Un na- turalismo provvidenzialistico è rintrac- Civil power is most naturally founded by these three different acts of a whole people. 1. An ciabile anche alla base della sua ricerca agreement or contract of each one with all the filosofica complessiva. Se si viene, poi, al rest, that they will unite into one society or body, terreno specifico dell’etica pratica e del- to be governed in all their common interests by la natural jurisprudence emerge che anche one council. 2. A decree or designation, made by Reid adottava nelle sue lezioni divisioni the whole people, of the form or plan of power, and of the persons to be intrusted with it. 3. A tradizionali, a cui avevano già fatto ricorso mutual agreement or contract between the gover- Carmichael e Hutcheson. Distingueva tre nors thus constituted and the people, the former doveri fondamentali di ogni uomo, i doveri obliging themselves to a faithful administration verso Dio, verso se stessi e verso gli altri, e of the powers vested in them for the common si serviva della quadripartizione della vir- interest, and the latter obliging themselves to obedience80. tù di matrice ciceroniana. Metteva così in luce che i doveri verso noi stessi consistono Hutcheson non fu l’ultimo autore a ri- nell’esercizio delle tre virtù della prudenza, proporre una dottrina contrattualistica della temperanza e della fortezza, mentre nella Scozia dei Lumi. Nella Glasgow degli la quarta virtù, la giustizia, svolge un ruolo anni ’60, Thomas Reid, succeduto ad Adam centrale nell’assolvimento dei doveri verso Smith sulla cattedra di filosofia morale, re- gli altri. E spesso Reid definiva “natural ju- frattario alle critiche formulate da Hume, risprudence” la sezione del suo corso rela- ormai ben note ai circoli dei dotti, se ne tiva ai doveri verso gli altri, incentrata sulla serviva sia nelle universitarie “Lectures pratica della virtù della giustizia. Per lui, of Jurisprudence”81 sia in un interessan- l’approccio della “Jurisprudence” era di te scritto, rimasto allora inedito, con ogni tipo normativo, e si distingueva da quello probabilità il testo di un discorso introdut- della “Science of Politics” di tipo descrit- tivo ad una sessione della Glasgow Literary tivo o storico-ricostruttivo: «All Questions Society, il cui ordine del giorno prevedeva belonging to Jurisprudence are Questions la discussione del problema “Whether the concerning Right and wrong», osserva- supposition of a tacit contract at the begin- va nella lezione del 24 aprile 1766. E pre- ning of societies is well founded?”82. cisava, fornendo un esempio di quel tipo di In via preliminare, va ricordato che più indagine: «In the last part of Jurisprudence di un assunto filosofico distingueva Reid particularly we enquire: What the duties of da Hutcheson. Basti citarne uno. Nella sua the Citizens are towards the State in gen- eral, towards the Magistrate or towards ricerca sulla natura della morale, Reid si 84 discostava da Hutcheson quando soste- their fellow citizens» . In quella lezione, neva che questa non aveva la sua radice in affrontando il problema del passaggio dalla un senso morale, ma era costituita da giu- condizione di libertà naturale alla condi-

105 Ricerche zione civile o politica, affrontando quindi Gli elementi di novità presenti nel te- il nodo che era stato sciolto ipotizzando un sto del discorso introduttivo alla Glasgow contratto sociale originario o una succes- Literary Society concernono in particolare sione di patti e decreti, Reid distingueva il modo di intendere il secondo contratto, con chiarezza le due questioni che si erano quello tra governanti e governati. Riformu- andate sovrapponendo nella discussione lando la nozione di obblighi quasi ex con- fin dalla pubblicazione del De jure: il “quid tractu, nozione presente nella tradizione del facti” ed il “quid juris”. Scriveva infatti: diritto naturale ed esposta con attenzione sia da Carmichael sia da Hutcheson87, Reid But here two very different Questions present themselves which have not been sufficiently giungeva ad una formulazione dell’idea di distinguished by writers on this Subject. The obblighi connessi all’assunzione dei ruoli first is What really and in Fact was and must have di governante e governato che, a suo giu- been the Origin of the Various States and Civil dizio, non poteva essere oggetto del genere Governments that have been established. Or di critiche portate da Hume alle teorie con- what reasons did actually induce those who first framed them to enter into this political Union. trattualistiche. The second Question is What Might justly induce Si può dire che il contratto politico te- men sufficiently enlightened, and acquainted orizzato da Reid sia un contratto implicito. with the Effects that may be produced by Civil 85 Lo suggeriva lui stesso quando scriveva: «in Government to enter into this State . most contracts there is no necessity to men- L’attenzione di Reid si concentrava tutta tion the terms, They are implyed in the very 88 sulla questione normativa, sul “quid juris”. nature of the Transaction» . Il problema Egli abbandonava così il terreno della sto- dal quale prendeva l’avvio la sua indagine ria, il problema dell’origine storica dello era quello del consenso, meglio, dei diver- stato e del governo, sul quale si erano anco- si modi attraverso cui si può esprimere il ra impegnati sia Carmichael sia Hutcheson, consenso in un atto di tipo contrattuale: seppur in diverso modo. But it is to be observed that the Consent which is Sviluppando le sue riflessioni sul terre- essential in all Contracts may be expressed many no normativo, Reid riformulava la dottrina different ways; either by a formal writing Signed pufendorfiana dei duo pacta e distingueva sealed and delivered; or by verbal declaration of the several parties; or by actions of the parties; chiaramente due tipi di contratti: or even sometimes by their Silence, or by their The Political Contract which Constitutes a State doing nothing, when it may reasonably be pre- sumed that they would not be silent or inactive if was made when the State began to exist, & conti- 89 nues untill the State be dissolved, & this contract they did not consent . may continue firm under various Revolutions & Form of Government. The contract between a Per affrontare la questione, Reid ricor- Particular King or civil Magistrate & his People reva alla teoria dei segni da lui elaborata, began when he began to be King or Magistrate & alla distinzione tra atti solitari della mente continues while he exercises that office. When he e atti sociali. Gli atti sociali – le azioni, e le violates the essential Obligations of a King which stesse non azioni, il silenzio ad esempio – he came under by taking that Office he breaks the Contract86. hanno una capacità comunicativa, sono se- gni. Hanno un significato che è colto dagli altri uomini, ed ha una portata vincolan-

106 Geuna te non meno di quella delle parole o degli del magistrato è una relazione di fiducia, di scritti90. Ora, continuava Reid, un atto so- “trust”. Di conseguenza, i governati pos- ciale come l’assumere un ufficio, dedicarsi sono resistere ai governanti quando questi ad una professione o far propria una con- ultimi vengono meno agli obblighi assunti: dizione, comporta immediatamente l’assu- il popolo ha sempre il diritto «to resist op- mere gli obblighi di quell’ufficio, di quella pression»93. Reid può così ripetere nelle professione, di quella condizione. In ogni lezioni di “Jurisprudence”: «Where Re- ufficio è implicito un contratto che l’indi- sistance is necessary to save a Nation from viduo è tenuto a rispettare quando sceglie tyranny it is not onely Lawfull but laudable quella professione, quella carica, quella & glorious»94. condizione. Questo vale per tutti gli uffici, Si può ora ricordare che, nel testo del privati o pubblici; vale per il medico così discorso introduttivo alla discussione del- come vale per il governante: la Glasgow Literary Society, Reid utilizza alcune volte l’espressione “the Original I conceive therefore that a King or Supreme Magistrate by taking that Office upon him vol- Contract”. Non la interpreta però in chia- untarly (and no man is forced into it) engages or ve storica, ma secondo le linee della teoria contracts to do the duty of a king, that is to rule normativa da lui esposta a proposito degli justly and equitably & to preserve the rights & obblighi impliciti nell’assunzione di una promote the good and happiness of his people carica o di un ufficio: «The Sum is this That as far lies in his power, where the Laws have set limits to his power he is bound not to transgress every Supreme Magistrate, by taking that those limits91. office, voluntarly becomes bound to cer- tain prestations to his people; but this in- Il contratto politico si configura per cludes all that is essential to a Contract»95. Reid, in realtà, come la congiunzione di due Per Reid non è dunque rilevante quel che obblighi: l’obbligo del governante e l’ob- è accaduto, o non accaduto, in un lontano bligo dei governati. I magistrati sono tenuti passato, ma il tipo di relazione esistente nel a perseguire e a realizzare il fine proprio presente tra governanti e governati: si trat- del governo, che è quello di preservare i di- ta sempre, a suo giudizio, di una relazione ritti e promuovere la felicità dei governati, di tipo contrattuale, nella quale il consenso come viene precisato anche nelle lezioni di all’assunzione degli obblighi viene espres- “92 “Jurisprudence . I governati, a loro volta, so implicitamente nell’atto di assumere la sono tenuti ad obbedire ai magistrati, fin- carica pubblica. tanto che essi si impegnano ad adempiere Si è già ricordato che in questo scritto i loro obblighi e a perseguire attivamente i Reid si riferisce polemicamente alla critica fini del governo. Reid delinea, dunque, una del contrattualismo proposta da Hume. Non relazione tra governanti e governati di tipo fa riferimento però al Treatise, un’opera che lockiano: precisa che i governati non han- aveva trovato pochi lettori, come Hume ben no rinunciato ai loro diritti, ma li hanno sapeva, ma a quanto sostenuto nel saggio «deposited in the hands of the Magistrate Of the Original Contract. È ora di passare for safe custody, not given away to serve his all’analisi di questo testo che avrebbe la- pleasure and Ambition», e mette in chiaro sciato una significativa traccia nella cultura che la relazione dei governati nei confronti settecentesca di lingua inglese. Dall’Adam

107 Ricerche

Smith delle Lectures on Jurisprudence96 fino pretence of a fair consent, or voluntary subjec- 102 al William Godwin della Enquiry concern- tion of the people . 97 ing Political Justice , coloro che avrebbero La critica storica si trasforma però in proceduto a criticare l’idea di contratto so- critica teorica; la negazione del ruolo di un ciale, o di contratto originario, si sarebbero contratto sociale fondativo, in negazione esplicitamente rifatti proprio a quelle pa- del ruolo del consenso. Che la negazione gine humeane, spesso citandole puntual- del carattere volontario dell’obbedienza dei mente. sudditi sia il centro del suo argomento, che Se si seguono gli argomenti del saggio proprio quest’ultimo sia il punto che più gli pubblicato nel 1748, emerge che Hume svi- sta a cuore, Hume non lo cela qualche pa- luppa tanto una critica fondata sull’eviden- gina più oltre, concludendo il suo ragiona- za storica, quanto una critica di carattere mento: «It is in vain to say, that all govern- prettamente filosofico. E la sua critica in- ments are or should be, at first, founded on veste sia il contratto all’origine dello stato, popular consent, as much as the necessity sia il contratto tra governanti e governati: of human affairs will admit. […] I main- per usare il linguaggio seicentesco, tanto tain, that human affairs will never admit of il pactum societatis, quanto il pactum subie- this consent; seldom of the appearance of ctionis98. it»103. Muovendosi dapprima sul terreno stori- Hume coerentemente passa a critica- co, Hume scandisce il suo ragionamento in re la nozione stessa di “consenso tacito”, due momenti. Concede che le società uma- utilizzata dai pensatori contrattualisti di ne, all’inizio del processo di civilizzazione, fede politica whig per spiegare l’obbedien- abbiano dato vita al governo attraverso un za dei governati che non hanno preso parte contratto. Concede cioè che si possa par- alla stipulazione del contratto originario. lare di un «original contract» quando si Argomenta che essa è completamente im- studi la «earliest infancy»99 dell’istitu- plausibile, non tenendo nel dovuto conto to del governo, quando si cerchi «its first gli aspetti di necessità forzata presenti in origin in the woods and desarts»100. Ma è molti casi nell’obbedienza dei governati ai una concessione di carattere retorico, che governanti. Ma, soprattutto, procede a for- Hume non tarderà a ritrattare nella ver- nire una diversa spiegazione dell’origine sione definitiva del saggio, pubblicata nel dell’obbligo politico; in sostanza, sostie- 1777101. Quel che è essenziale è che Hume ne che se nei primi periodi in cui un dato procede poi a negare rigorosamente che nel governo è istituito i governati obbediscono mondo moderno i governi siano stati creati «from fear and necessity», il passare del attraverso un contratto. I governi non sono tempo li riconcilia con i governanti, favo- stati istituiti dal consenso volontario dei rendo la formazione di un vero e proprio governati, ma dall’impiego della forza da obbligo di obbedienza ad essi104 . parte dei governanti: Nella parte conclusiva del saggio Of the Original Contract, sulla falsariga di quan- Almost all the governments, which exist at present, or of which there remains any record to aveva già argomentato nel terzo libro in story, have been founded originally, either del Treatise, Hume sviluppa anche un altro on usurpation or conquest, or both, without any genere di critica alle teorie del contratto,

108 Geuna che qui non si può approfondire nei det- fare riferimento al problema della storicità tagli. Sostiene che esse fondano l’obbligo del contratto, va infatti osservato che Locke di obbedire ai governanti sull’obbligo di non aveva sostenuto che tutti i governi era- mantenere le promesse, senza poi spiegare no stati creati attraverso un contratto, ma come quest’ultimo nasca, con il risultato di soltanto argomentato che alcuni, o meglio confondere spesso un obbligo con l’altro, e la maggior parte di essi, era stata istituita in di dare origine ad un circolo argomentativo tal modo dal consenso del popolo110. Locke vizioso105. Nel Treatise questo rifiuto delle inoltre aveva messo in chiaro che non con- teorie contrattualistiche si inseriva in un siderava l’appello all’evidenza storica come più ampio contesto concettuale i cui assunti centrale per il suo ragionamento, notando di fondo erano costituiti dalla presa di di- che «an argument from what has been, stanza dall’impostazione giusnaturalistica, to what should of right be, has no great dal rifiuto cioè del riconoscimento di una force»111. Si era detto perfino disposto a legge di natura metafisicamente fondata, e rinunciare al richiamo alla storia, cedendo dalla spiegazione di tipo convenzionalistico questo terreno argomentativo ai sostenito- dell’origine della virtù della giustizia e, più ri di tesi filmeriane, pur di mettere in luce in generale, delle istituzioni sociali e poli- che il punto centrale della sua costruzione tiche106. Ma su questo più ampio contesto teorica era di tipo normativo112. concettuale, che fornisce le premesse filo- Forse è necessario interrogarsi più a sofiche di fondo del saggio Of the Original fondo su chi, accanto a Locke, Hume con- Contract, non è possibile soffermarsi ulte- siderasse un sostenitore, “a partizan”, della riormente in questa sede. dottrina contrattualistica. Nel delineare la Per il nostro ragionamento è più im- sua critica, Hume aveva in mente svariati portante notare che con questi argomenti bersagli polemici. Probabilmente intende- Hume pretendeva di aver smantellato i ca- va colpire le formulazioni della dottrina del pisaldi teorici dell’ideologia contrattuali- contratto che facevano appello all’evidenza stica whig, che tendeva a considerare come della storia, come ad esempio quelle pro- un tutto unitario, senza distinguere al suo poste da William Atwood e Robert Ferguson interno vari tipi di teorie107. Nel saggio del all’indomani della Rivoluzione gloriosa; 1748, a conclusione della sua serrata critica sicuramente intendeva colpire le elabo- alla «doctrine which founds all lawful gov- razioni più di taglio filosofico come quelle ernment on an original contract, or consent elaborate da Algernon Sidney nei Discourses of the people», egli individuava in Locke concerning Government e da James Tyrrell «the most noted of its partizans»108, e nella Bibliotheca Politica. Ma se si tiene pre- riportava polemicamente alcuni passi del sente la vicenda della ricezione in Scozia Second Treatise in cui venivano tratte alcu- della teoria pufendorfiana, una ricezione ne conseguenze politiche da quei principi mediata dalle esigenze dell’insegnamento generali. universitario della filosofia morale, si può È opportuno ricordare, come è già stato forse identificare in questo Pufendorf tra- rilevato da alcuni studiosi, che con i suoi ar- sformato in un pensatore anti-hobbesiano gomenti Hume non fa sicuramente giusti- e corretto con Locke uno dei bersagli pole- zia all’opera di Locke109. Se ci si limita qui a mici di Hume. Se si tiene presente la lunga

109 Ricerche discussione sulla storicità o meno del primo pi si potrebbero moltiplicare. Mi interessa, contratto, discussione che coinvolse Titius, piuttosto, prendere rapidamente in esame Barbeyrac, Carmichael e Hutcheson, forse un autore per il quale le vicende della storia si può comprendere come mai Hume ini- non intaccavano le ragioni per cui si giu- ziasse la sua critica muovendosi sul terreno stificava l’obbligo politico appellandosi al storico – terreno che non era stato sicura- consenso: Adam Ferguson. mente privilegiato da Locke. Se nelle sue lezioni universitarie di fi- losofia morale, poi pubblicate con il titolo La tesi che fosse storicamente implausi- di Institutes of Moral Philosophy, Ferguson si bile ipotizzare un contratto sociale alle ori- serve ancora, in gran parte, di concettua- gini delle istituzioni politiche divenne pre- lizzazioni di origine giusnaturalistica, nella sto una moneta corrente nella Scozia degli sua opera più importante e più profonda, anni ’60 del Settecento. E non casualmen- l’Essay on the History of Civil Society, costru- te. Questa tesi si accordava perfettamente isce per lo più le sue riflessioni muovendo con le nuove teorie stadiali dello sviluppo da un impianto di categorie di matrice re- storico, con le ricostruzioni congettura- pubblicana117. Ma tanto nell’Essay quanto li del passaggio from rudeness to civilisation nelle Institutes, Ferguson critica le teorie che molti pensatori stavano allora elabo- contrattualistiche dal punto di vista della rando113. È dato ritrovarla in autori diversi, loro plausibilità storica. Sostiene, in so- da Adam Smith a Gilbert Stuart. stanza, che non si può ricorrere alla nozio- Adam Smith, lo si è già accennato, nelle ne di contratto sociale per spiegare l’ori- lezioni di Glasgow riprendeva fedelmente gine storica della società e delle istituzioni molte argomentazioni del saggio humea- politiche. Se l’uomo esiste da sempre in no. Nelle lezioni del 1762-’63, sosteneva società, le istituzioni politiche si sono for- ad esempio che «the same notion of the mate nel seno della società stessa nel cor- obedience due to the sovereign power [...] so di un lungo processo storico. Attribuire can not proceed from any notion of con- l’origine delle istituzioni politiche ad un tract»114; in quelle del 1766, riesposte al- contratto sociale significa, a suo giudizio, cune tesi di taglio humeano, concludeva cadere in una forma di razionalismo astrat- così che il dovere di lealtà verso i governan- to, poco rispettoso della storia dell’uomo. ti, quello che oggi chiameremmo l’obbligo In una pagina delle Institutes, ad esempio, politico, poteva essere basato solo sul prin- osserva: cipio d’autorità e sul principio dell’inte- resse comune o generale: «Contract is not The social compact, from which, according to therefore the principle of obedience to civil some writers, the mutual duties of men are to be government, but the principles of authority deduced, is a mere fiction in theory, resembling 115 the fiction in law, by which a plea which arises and utility formerly explained» . Gilbert from one source, is sustained as coming from Stuart, a sua volta, nella Historical Disserta- another. […] There never was in reality any con- tion concerning the Antiquity of the English tract prior to the establishment of society118. Constitution, pubblicata a Edimburgo nel 1768, non aveva dubbi ad affermare che Ferguson manterrà ferme queste con- «it is absurd to suppose that the original vinzioni nel corso della sua intera pro- contract ever happened»116. Ma gli esem- duzione filosofica. Più di vent’anni dopo,

110 Geuna nelle pagine dei Principles of Moral and Po- origini storiche delle istituzioni politiche e litical Science, le riesporrà con maggior ar- quello della loro legittimità, come già aveva ticolazione di argomenti, prendendo anche fatto Reid. Nei Principles scrive: «In judg- di mira le formulazioni di marca pufen- ing of an institution, we may repeat, that we dorfiana, che distinguevano due patti o due are not so much to look to its origin as to its successivi momenti di un unico contratto actual nature»120. Le istituzioni politiche originario. Scriverà, infatti: possono aver avuto origine, in un lontano passato, dall’esercizio della forza, ma si We may venture to reject the idea of an original compact, as it is assumed, either in the forma- devono reggere, nel presente dell’Europa tion of society itself, or in the establishment of moderna, solo sul consenso dei cittadini. any actual government: For men must have been «It is nevertheless a manifest principle in already together in society, in order to form any the law of nature, that a right to command compact, and must have been in practice to move or an obligation to obey […] can be found- in a body, before they can have concerted togeth- er for any purpose whatever119. ed in consent alone», Ferguson ribadisce in un’altra pagina dei Principles121. E proce- A Ferguson è chiaro, però, che le teorie de così a riprendere proprio quella dottrina del contratto sociale sono indirizzate non del consenso tacito sostenuta da Locke122, solo, e non tanto, ad affrontare il proble- e per alcuni versi riproposta da Hutche- ma dell’origine storica, quanto la questio- son123, sulla quale Hume aveva riversato la ne della legittimità del potere politico. Ben sua feroce critica. Poichè il consenso dei consapevole della necessità di tenere rigo- genitori non può vincolare quello dei figli, rosamente distinte le due questioni, egli è evidente che i cittadini procede quindi a fornire una teoria della in every regular community are bound, not by legittimità delle istituzioni politiche che, the institutions of their ancestors on which they se non riposa sulla nozione di contratto were not consulted, but by the consent which sociale, ruota pur sempre intorno all’idea they themselves have given, by availing them- selves of the benefits which result from such in- di consenso del popolo. Ferguson critica 124 dunque alcuni capisaldi della tradizione stitutions . contrattualistica whig, senza però rigettare Il governo che non si regge sul consenso o restringere di molto la validità dell’idea dei cittadini, ma sull’uso della forza, è un politica di fondo di tale tradizione: quella governo illegittimo: «where any such a del governo basato sul consenso. power is exercised it may, in the language Il rifiuto della teoria del contratto non of English law, be termed a government de spinge dunque lo scozzese ad abbracciare facto, though not a government de jure»125. elementi dell’ideologia tory, come la teo- Il governo che non si regge sul consenso dei ria dell’obbedienza passiva, a suo tempo cittadini è un governo tirannico o, in altri sostenuta ad esempio da Berkeley, né a ri- termini, un governo dispotico. Ed i cittadi- formulare la tesi di William Temple secon- ni possono resistere apertamente ai detta- do cui il fondamento di tutti i governi è «la mi del governo dispotico. Nessun sovrano forza dell’abitudine, o opinione», come fa può pretendere «a right to govern at dis- lo stesso Hume. Ferguson enfatizza la dif- cretion»; contro il «discretionary power» ferenza che intercorre tra il problema delle

111 Ricerche di qualsiasi governo, è sempre possibile la gomentato che, proprio in virtù delle sue resistenza126. ambivalenze, la dottrina pufendorfiana dei due contratti ha alimentato due tradizio- Nella prima parte di questo saggio ho ri- ni politiche assai diverse: una tradizione costruito solo uno dei percorsi possibili all’in- anti-assolutistica, o “liberale”, a partire terno della ricezione e riformulazione, in da Locke, ed una tradizione assolutistica, terra scozzese, delle teorie contrattualisti- in particolare in terra tedesca, nell’am- che. Ho privilegiato la ricezione della teoria bito degli autori della scuola wolffiana127. pufendorfiana, ma sarebbe stato possibile, Carmichael, Hutcheson e Reid sfruttano e interessante, studiare nel dettaglio la ri- le potenzialità antiassolutistiche presenti cezione del Secondo trattato sul governo civile nella distinzione tra due patti e nella tesi di Locke nella Scozia primo settecentesca, o che il secondo patto contiene una mutua spingersi a prendere in esame, qualche de- promissio tra governanti e governati. L’an- cennio più tardi, le reazioni alla pubblica- tropologia di marca hobbesiana, proposta zione del Contratto sociale di Rousseau. Ho da Pufendorf, viene criticata a fondo, e so- scelto di privilegiare la ricezione della teoria stituita da una di diversa matrice; inoltre, la pufendorfiana, da un lato, perché il De offi- sua teoria contrattualistica viene interpre- cio fu per decenni il testo di riferimento dei tata, e collocata, in un contesto concettua- corsi di filosofia morale delle università di le anti-assolutistico ed anti-hobbesiano. Glasgow e di Edimburgo; dall’altro, perché La reazione anti-hobbesiana sviluppatasi mi avrebbe permesso di prendere in esame a partire dalla seconda metà del Seicento pensatori come Carmichael e Hutcheson si fa sentire, infatti, anche sugli interpre- che, se è vero che non appartengono alla ti scozzesi: l’influenza di un Cumberland stagione della piena maturità dell’Illumi- su Carmichael, ad esempio, è ampiamente nismo scozzese, rappresentarono tuttavia documentabile, così come lo è quella, an- per molti intellettuali scozzesi degli anni cor più significativa, di uno Shaftesbury su ’50 e ’60 importanti punti di riferimento, Hutcheson. Quella che si potrebbe chiama- con cui misurarsi criticamente. re l’“urbanizzazione” del pensiero di Pu- La vicenda della ricezione in terra scoz- fendorf ne reca inevitabilmente traccia. zese della dottrina dei duo pacta et unum de- Si è detto, con formula semplificatoria, cretum può essere significativa da più di un che Pufendorf viene “corretto” con Lo- punto di vista. Come in ogni storia di rice- cke. Avrei dovuto sostenere, a rigore, che zione, la dottrina viene sottoposta a inter- Carmichael corregge Pufendorf non solo pretazioni, deformazioni, semplificazioni. con Locke, ma anche con Titius, con Bar- Ma queste deformazioni e queste sempli- beyrac, con Huber. Il dibattito che si è qui ficazioni sono interessanti per lo studio- ricostruito nelle sue linee essenziali dimo- so contemporaneo. Come viene, dunque, stra la grande circolazione dei testi e delle modificato Pufendorf? Si può osservare, idee, nei primi decenni del Settecento, in innanzitutto, che gli scozzesi procedono a particolare nei paesi protestanti. Gli intel- sciogliere le ambiguità di Pufendorf in una lettuali scozzesi sono tutt’altro che isolati o direzione determinata. Pufendorf viene chiusi in una dimensione provinciale; leg- “corretto” con Locke e interpretato come gono e intrattengono rapporti con i più si- un pensatore anti-assolutista. È stato ar-

112 Geuna gnificativi esponenti della cultura europea ca al contratto proposta da Hume e quella continentale128. sviluppata da Ferguson, si è portati a rico- Se uso espressioni come “gli intellet- noscere che le critiche al contrattualismo tuali scozzesi” o “gli interpreti scozzesi”, lo presentano livelli di articolazione teorica faccio peraltro solo per ragioni di sintesi. e significati ideologici differenti. Se tut- Perché anche questa vicenda della ricezio- te le critiche alle teorie contrattualistiche ne in Scozia della dottrina pufendorfiana, e sostengono l’implausibilità storica di un dell’emergere quasi contemporaneo di cri- contratto originale, o di una serie di atti di tiche sempre più articolate alle teorie con- tipo contrattuale da considerarsi alle origi- trattualistiche, mette in luce come sia sem- ni delle istituzioni politiche, essi divergo- pre più necessario concepire l’Illuminismo no poi radicalmente nella proposta di una scozzese, non come un’esperienza sostan- pars costruens, negli elementi teorici a cui zialmente unitaria, ma come una stagione ricorrono per spiegare il fondamento della culturale caratterizzata da una pluralità di legittimità del governo e dell’obbligo po- percorsi teorici129. In quei decenni, non litico. Si può essere critici del contrattua- solo si riformulano patrimoni concettuali lismo, come Hume e Smith, e ritenere che provenienti da tradizioni di pensiero diffe- l’obbligo politico non possa essere spiegato renti, ma si formano e si confrontano pro- e fondato ricorrendo all’idea di consenso grammi di ricerca radicalmente diversi. E espresso o tacito; oppure negare la plausi- questo negli ambiti più vari della “ricerca bilità storica del contratto originario come sulla natura umana”. La contrapposizione fa Ferguson, e ritenere che l’idea cardine tra Hume e Reid è un punto di riferimento, della tradizione whig, l’idea del consenso, e di discussione, inevitabile, quando si pro- sia ancora un principio a cui appellarsi nel ceda a ricostruire la mappa delle filosofie presente. che intendevano stabilire la portata e i limi- Le differenze a livello di teorie politiche ti della conoscenza umana; la differenza tra sembrano rinviare a differenze più profon- le impalcature concettuali di Adam Smith e de, alle assunzioni di fondo delle rispettive di James Steuart è una questione altrettanto ricerche filosofiche; sembrano collocarsi paradigmatica, quando ci si interroghi sui a livello dunque dei programmi di ricerca. percorsi della nascente economia politica. Se si ripensa alla discussione Carmichael, Nello stesso ambito della riflessione politi- Leibniz, Pufendorf, viene in luce come le ca, si affermavano tra gli scozzesi prospet- differenze ruotino attorno allo spazio che tive teoriche differenti, si consolidavano si riconosce, o si nega, alla teologia natu- programmi di ricerca alternativi. E si tratta rale, oppure, se si ripensa alle filosofie di non solo, e non tanto, della contrapposizio- Hutcheson e di Reid, tenendo sullo sfondo ne tra pensatori che fanno proprie in primo quella di Hume, emerge quali conseguenze luogo le categorie della tradizione giusna- abbia, a livello di antropologia filosofica e turalistica e pensatori che riformulano politica, il riconoscimento della possibi- concetti della tradizione repubblicana, o lità di rintracciare un ordine provviden- di quella tra filosofi contrattualisti e teori- ziale nel creato. Anche nell’Illuminismo ci anticontrattualisti. Se si riflette, infatti, scozzese, dunque, le differenze tra le teorie sulla differenza che intercorre tra la criti- politiche e giuridiche sembrano dipende-

113 Ricerche re, in ultima istanza, dai fondamenti a cui i si riconosca una significativa capacità nor- diversi filosofi pensano sia possibile far ri- mativa, come ancora avviene con Carmi- corso: fondamenti che si riconoscono, o si chael e con Hutcheson, o dal fatto che la si negano, alla legge di natura; giustificazioni concepisca in più limitati termini esplica- che si offrono, o non si offrono, al ricono- tivi o genetico-ricostruttivi, come avviene scimento dell’esistenza di diritti naturali. decisamente con Hume130. E, più in generale, sembrano dipendere dal modo stesso di intendere la riflessione po- litica e la filosofia politica: dal fatto che le

1 D. Forbes, Hume’s Philosophical enment, Rights and Revolution. Es- Glasguensi Professore, Glasguae, Politics, Cambridge, Cambridge says in Legal and Social Philosophy, Ex Officina Donaldi Govan, Aca- University Press, 1975; Id., Hume Aberdeen, Aberdeen University demia Typographi, 1718. and the Scottish Enlightenment, Press, 1989, pp. 36-52; Natural 7 Id., S. Puffendorfii De Officio Homi- in Philosophers of the Scottish En- Law and Moral Philosophy. From nis et Civis, juxta Legem Naturalem, lightenment, edited by S. Brown, Grotius to the Scottish Enlighten- Libri Duo… Editio Secunda priore Brighton, Harvester Press, 1979, ment, Cambridge, Cambridge Auctior & Emendatior, Edinburgi, pp. 94-109; Id., Natural Law and University Press, 1996. Typis Joannis Mosman & Socio- the Scottish Enlightenment, in R.H. 4 Nei paragrafi successivi riprendo rum, 1724. Le citazioni seguenti Campbell, A.S. Skinner (edited e integro osservazioni e tesi ar- di passi delle osservazioni, dei by), Origins and Nature of the Scot- gomentate, in forma più ampia, supplementi e dell’appendice di tish Enlightenment, Edinburgh, nel mio saggio: M. Geuna, Pu- Carmichael saranno tutte tratte John Donald, 1982, pp. 186-204. fendorf in Scozia: ricezione e critica da questa edizione, a cui farò ri- 2 Si veda, ad esempio, P. Stein, dell’idea di contratto sociale, in M. ferimento con l’abbreviazione: From Pufendorf to Adam Smith: the Ferronato (a cura di), Dal «De G. Carmichael, S. Puffendorfii De Natural Law Tradition in Scotland, Jure Naturae et Gentium» di Sa- Officio. in N. Horn (hrsg. von), Europä- muel Pufendorf alla codificazione 8 Sulla vicenda della cattedra di fi- isches Rechtsdenken in Geschichte prussiana del 1794, Padova, Ce- losofia morale dell’Università di und Gegenwart, München, C.H. dam, 2005, pp. 303-361. Edimburgo, e sull’adozione delle Beck, 1982, vol. I, pp. 667-679; 5 Per i dati biografici essenziali, si opere di Pufendorf come testi di P. Stein, The Legal Philosophy veda: J. Moore, M. Silverthorne, riferimento, cfr. R.B. Sher, Pro- of the Scottish Enlightenment, in voce Carmichael, Gershom (1672- fessors of Virtue: the Social History Rechtsphilosophie der Aufklärung, 1729), in E. Craig (edited by), of the Edinburgh Moral Philosophy Berlin-New York, de Gruyter, Routledge Encyclopedia of Philoso- Chair in the Eighteenth Century, in 1982, pp. 61-78. phy, London, Routledge, 1998, M.A. Stewart (edited by), Studies 3 Tra i lavori di Knut Haakonssen, vol. II, pp. 206-208; Moore, in the Philosophy of the Scottish En- si vedano almeno: What Might voce Carmichael, Gershom (1672- lightenment, Oxford, Clarendon Properly Be Called Natural Juris- 1729), in J.W. Yolton, J.W. Price, J. Press, 1990, pp. 87-126. prudence?, in Campbell and Skin- Stephens (edited by), The Diction- 9 G.W. Leibniz, Monita Quaedam ner (edited by), Origins and Na- ary of Eighteenth-Century British ad Samuelis Puffendorfii Principia, ture of the Scottish Enlightenment Philosophers, Bristol, Thoemmes, Gerh. Wolth. Molano Directa, in cit., pp. 205-225; Natural Law 1999, vol. I, pp. 178-180. L. Dutens (a cura di), Opera om- and the Scottish Enlightenment, 6 G. Carmichael, S. Puffendorfii De nia, Genevae, Apud Fratres de “Man and Nature-L’homme et Officio Hominis et Civis, juxta Le- Tournes, 1768, IV, 3, pp. 275-283; la nature”, IV, 1985, pp. 47-80; gem Naturalem, Libri Duo. Editio trad. it. Parere sui principi di S. Pu- Natural Jurisprudence in the Scot- nova, aucta observationibus & sup- fendorf, in G.W. Leibniz, Scritti po- tish Enlightenment: Summary of an plementiis, Academicae Institutio- litici, a cura di V. Mathieu, Torino, Interpretation, in N. MacCormick, nis causâ adjectis a Gershomo Car- Utet, 1951, pp. 245-260. Z. Bankowski (edited by), Enlight- michael Philosophiae in Academia 10 La citazione è tratta dalle note di

114 Geuna

Carmichael alla Auctoris Praefatio, cit., p. 250) aveva osservato: «Su- 26 Pufendorf, De officio hominis et stampata con paginazione non blimior est pleniorque disciplina civis juxta legem naturalem libri numerata. Nell’ultima nota citata, juris naturae exposita secundum duo, hrsg. von G. Hartung, in Carmichael concludeva: «Videsis disciplinam Christianorum (de Schmidt-Biggermann (hrsg. CL. Leibnitii (seu ut inscribitur, qua Praschius) immo verorum von), Gesammelte Werke, Berlin, Anonymi) censuram Auctoris, a philosophorum, quam ut omnia Akademie Verlag, 1997, Band 2, Barbeyracio examinatam, § 7». praesentis vitae commodis me- II.5.7, p. 70. Mi riferirò succes- 11 Sui peculiari caratteri della tiatur». sivamente a questa edizione del “Natural Jurisprudence” di Car- 19 È opportuno ricordare che Car- testo pufendorfiano con l’abbre- michael, si vedano Stein, From michael diede alle stampe, dopo viazione De officio. Pufendorf to Adam Smith cit., in la conclusione del suo lavoro sul 27 Ivi, II.6.7, p. 71. part. pp. 667-672; J. Moore, M. De officio, proprio una Synopsis 28 De jure, VII.2.7, p. 644. Silverthorne, Gershom Carmichael Theologiae Naturalis, sive Notitiae, 29 De officio, II.6.9, p. 71. and the Natural Jurisprudence de Existentia, Attributis, et Opera- 30 Ivi, p. 72. Tradition in Eighteenth-Century tionibus Summi Numinis, ex ipsa 31 De jure, VII.2.8 p. 645: «Que Scotland, in I. Hont, M. Ignatieff rerum Natura haustae. Studiosae hactenus de duobus pactis & uno (edited by), Wealth and Virtue. Juventutis usibus accomodata decreto diximus, illustrari pos- The Shaping of Political Economy in (Edinburgi, 1729). I principali sunt per illa, quae circa consti- the Scottish Enlightenment, Cam- scritti di Gershom Carmichael tutionem regni Romani memorat bridge, Cambridge University sono ora disponibili in traduzione Dionysius Halicarn». Press, 1983, pp. 73-87; Moore, inglese: cfr. Moore, Silverthorne 32 Ibidem. Silverthorne, Natural Sociabil- (edited by), Natural Rights on the 33 Quest’ultima citazione e le due ity and Natural Rights in the Moral Threshold of the Scottish Enlight- precedenti in ivi, p. 646. Philosophy of Gershom Carmichael, enment. The Writings of Gershom 34 P. Bayle, Nouvelles Lettres de in V. Hope (edited by), Philoso- Carmichael, Indianapolis, Liberty l’auteur de la Critique générale de phers of the Scottish Enlightenment, Fund, 2002 (la Synopsis vi è tra- l’Histoire du Calvinismo [1685], Edinburgh, Edinburgh Univer- dotta alle pp. 221-281). Lettre XVII, sect. 2 e 5, in Oeuvres sity Press, 1984, pp. 1-12. 20 Cfr. Haakonssen, Natural Law diverses, La Haye, 1727, pp. 280- 12 Le citazioni precedenti sono trat- and the Scottish Enlightenment 282; trad. it. parziale in A.M. te dal primo Supplementum, nu- cit., in part. pp. 62-64; Id., Natu- Battista (a cura di), L’assolutismo merato con numeri romani, pp. ral Jurisprudence and the Theory laico, Milano, Giuffrè, 1990, pp. i-v. of Justice, in A. Broadie (edited 358-366. 13 Carmichael, S. Puffendorfii De Of- by), The Cambridge Companion to 35 Cfr. G.G. Titius, Observationes in ficio cit., Appendix, § 5, p. 513. the Scottish Enlightenment, Cam- Samuelis L.B. de Pufendorf De Of- 14 Cfr. Appendix, § 7 e § 8, p. 513; altre bridge, Cambridge University ficio Hominis et Civis juxta Legem formulazioni nel testo del secon- Press, 2003, pp. 205-221, in part. Naturalem. Libros Duos…, Leip- do Supplementum, numerato con p. 214. zig, Lanckis, 1703, in part. la ob- numeri arabi, alle pp. 54 e 56. 21 Carmichael, S. Puffendorfii De Of- servatio 547 e la observatio 555. 15 Le due citazioni precedenti sono ficio cit., II Supplementum, § 15, p. Per le annotazioni di Barbeyrac, tratte dai §§ 6 e 8 del secondo 61: «Haec Jura esse, in similibus cfr. Pufendorf, Le Droit de la Na- Supplementum, pp. 57 e 58. circumstantiis, omnibus aequa- ture et des Gens… traduit du Latin 16 Il riferimento a Richard Cumber- lia; atque adeo, sive a natura data par Jean Barbeyrac avec des notes land, ed al suo De legibus Naturae sint, omnibus, quousque eorum du traducteur et une preface qui cadeva proprio nel § 7, p. 57, tra la jacturam non fecerunt, ex aequo sert d’introduction à tout l’ouvrage, formulazione del primo e quella competere». Amsterdam, 1706. Ho utilizzato la del secondo precetto. 22 Ivi, §17, p. 62. Seconde Edition, revûë et augmen- 17 Cfr. S. Pufendorf, De jure naturae 23 Cfr. J.B. Schneewind, The Inven- tée considérablement, Amsterdam, et gentium, hrsg. von F. Böhling, tion of Autonomy. A History of Mod- 1712: particolarmente importan- in W. Schmidt-Biggermann ern Moral Philosophy, Cambridge, te è il commento di Barbeyrac (hrsg. von), Gesammelte Werke, Cambridge University Press, sviluppato nella nota 1 a VII,1,7, Berlin, Akademie Verlag, 1998, 1998, pp. 331-333. t. 2, pp. 218-221, e nella nota 2 a Band 4.1, II.3.24, pp. 162-163. Mi 24 Cfr. Carmichael, S. Puffendorfii VII,2,8, t. 2, p. 234. riferirò successivamente a questa De Officio cit., II Supplementum, 36 Carmichael (S. Puffendorfii De edizione del testo con l’abbrevia- §17, p. 62; e la formulazione qua- Officio cit., II.6.9, n.1, p. 374) ri- zione De jure. si identica in Appendix, § 11, pp. flette sui problemi posti dai casi 18 Si ricordi che Leibniz, nel § 2 dei 514-515. di interregno; ritiene che per af- Monita (ed. cit. p. 277; trad. it. 25 Ivi, I.9.1, p. 159. frontarli correttamente si debba

115 Ricerche

postulare la permanente efficacia Hobbes and the purely artificial ne, a Basilea nel 1739; le note, del primo patto. person of the state, in Visions of i supplementi, e l’appendice di 37 Ivi, II.5.7, n. 1, p. 365. Politics, Cambridge, Cambridge Carmichael vennero poi ristam- 38 Il rinvio a Locke in ivi, p. 366. University Press, 2002, vol. 3, pate a Leida, nel 1769. Carmichael insiste sulla verosi- pp. 177-208; e Id., From the state 58 Cfr. Pufendorf, Le Droit de la Na- miglianza storica della tesi pu- of princes to the person of the state, ture et des Gens… traduit du Latin fendorfiana, esplicitando di nuo- in ivi, vol. 2, pp. 368-413, in part. par Jean Barbeyrac, Cinquiéme vo la sua critica alle tesi di Titius e pp. 394-410. Edition, revûë de nouveau, & fort di Barbeyrac, in ivi, II.6.9. n.1, p. 47 Carmichael, S. Puffendorfii De Of- augmentée, Amsterdam, De Coup, 378. ficio cit., II. 7.1, n. 1, p. 387. 1734. Barbeyrac menzionava le 39 Le due citazioni precedenti in ivi, 48 Così nel titolo del quarto para- note di Carmichael dodici volte p. 373. grafo del nono capitolo del se- nel suo commento e ricordava 40 Ivi, p. 374: «Hoc vero potest agi, condo libro del De officio, come anche con gratitudine il fatto vel magis explicite, per diversos appare nel sommario preposto che questi gli aveva comunicato succedentes actus, juxta ordi- al testo, nell’edizione curata da per lettera alcuni errori presenti nem ab Auctore descriptum; vel Carmichael, a p. 401. Nel corso nelle sue edizioni precedenti del compendiosius, per unum, qui del paragrafo Pufendorf osser- testo: cfr. nota 1 a IV.11.17, vol. 1, utramque dictam modo obliga- vava: «Habet denique & peculia- p. 684. tionem pariens iis omnibus ae- rem Sanctimoniam summum im- 59 F. Hutcheson, Philosophiae Mora- quipolleat». perium, ut non solum ejus jussis lis Institutio Compendiaria, Ethices 41 Ivi, p. 378. legitimis resistere nefas sit; sed & Jurisprudentiae Naturalis Ele- 42 Ivi, II.6.10, p. 72. Il riferimento è & ejusdem asperitas, non secus menta continens. Lib. III, Auctore a De cive, V.9. atque a probis liberis parentum Francisco Hutcheson, in Academia 43 Cfr. De jure, VII.2.13, p. 650: morositas, a civilibus sit patien- Glasguensi P.P., Glasguae, Foulis, «Unde civitatis haec commo- ter ferenda» (ivi, p. 404). 1742, p. ii (corsivi di Hutcheson). dissima videtur definitio, quod 49 Ivi, II.9.2, n. 1, p. 402. Per un’edizione contemporanea sit persona moralis composita, 50 Ivi, II.9.3, n. 1, p. 403. del testo, si veda Id., Philosophiae cujus voluntas, ex plurium pactis 51 Ivi, II.9.4, n. 1, p. 405. Moralis Institutio Compendiaria, implicita & unita, pro voluntate 52 Ivi, pp. 405-406. Sul problema with A Short Introduction to Moral omnium habetur, ut singolorum della resistenza, Carmichael ri- Philosophy, edited by L. Turco, In- viribus & facultatibus ad pacem & chiama con grande considera- dianapolis, Liberty Fund, 2007. securitatem communem uti pos- zione, a fianco di quelle di Locke, 60 Sull’esistenza di diverse filosofie sit». Sulla dipendenza di Pufen- le tesi del giurista frisone Ulrich morali in Hutcheson, si vedano, dorf da Hobbes, a proposito della Huber, esposte nel De Jure Civi- ad esempio, le tesi espresse in definizione dello Stato come tatis, Libri Tres, opera pubblicata Moore, The Two Systems of Fran- “persona”, classiche le osserva- per la prima volta a Franeker nel cis Hutcheson: On the Origins of the zioni di R. Derathé (Jean-Jacques 1672. Scottish Enlightenment, in Stewart Rousseau et la science politique de 53 Carmichael, S. Puffendorfii De Of- (edited by), Studies in the Philoso- son temps, Paris, Vrin, 1972, pp. ficio cit., I.12.2, n.1, pp. 212-216. phy of the Scottish Enlightenment 397-410). 54 Cfr. De jure, VI.3.1-11 e VII.3.1; De cit., pp. 37-59; Id., Hutcheson’s 44 Cfr. G. Titius, Observatio 557: officio, II.4.1-6. : The Argument and the «Desumpta est haec definitio ex 55 Carmichael, S. Puffendorfii De Of- Contexts of A System of Moral Phi- Hobbesio de civ. c. 5 § 2 (sic) nec ficio cit., II.4.4, n. 1, p. 353. losophy, in P.B. Wood (edited by), valde laudari debet, cum Civi- 56 Ivi, p. 354: «non ideo tamen ipse The Scottish Enlightenment. Es- tatem & Imperantem confundet Homo alterius dominio subjici- says in Reinterpretation, Roches- […]. Facienda quidem, in defi- tur, ut ex classe personarum, in ter, The University of Rochester nitione Civitatis, mentio Impe- classem rerum delapsus intelligi Press, 2000, pp. 239-266. rantis est, sed non ideo hic, in debeat». E continuava: «imo ab- 61 Cfr. Schneewind, The Invention ejus locum substituendus, quod surdum videtur, ut ipsius Justinia- of Autonomy cit., pp. 334-342. tamen aperte heic est». ni verbis […] leviter mutatis hic Tra i saggi italiani più recenti, L. 45 Carmichael, S. Puffendorfii De Of- utar, Hominem in rebus esse». Turco, Introduzione a Hutcheson, ficio cit., II.6.10, n. 1, p. 379. Per la discussione del problema Saggio sulla natura e condotta delle 46 Sull’utilizzazione del termine della conquista, invece, si veda passioni, Bologna, Clueb, 1997, “State” e del concetto di Stato- ivi, II.10.2, n.1, pp. 420-425. pp. vi-lxxxi; A. Lupoli, Introduzio- persona, nei teorici politici di 57 Il testo dell’edizione edimbur- ne a Hutcheson, Ricerca sull’origi- lingua inglese, tra Sei e Sette- ghese fu ristampato senza varia- ne delle nostre idee di bellezza e di cento, si veda almeno Q. Skinner, zioni, ma con diversa paginazio- virtù, Milano, Baldini&Castoldi,

116 Geuna

2000, pp. 5-70. ta continens, Editio altera auctior britannico, Bologna, Il Mulino, 62 Hutcheson, An Inquiry into the et emendatior, Glasguae, Foulis, 2000, vol. I, pp. 391-414; Id., Original of our Ideas of Beauty and 1745, p. 291. Le citazioni seguen- Filosofi e repubblicani alle origini Virtue, London, 1725, p. 256; trad. ti dell’Institutio sono tratte da dell’Illuminismo. Shaftesbury e il it. Ricerca sull’origine delle nostre quest’ultima edizione. suo circolo, Padova, Edizioni Sa- idee di bellezza e virtù cit., p. 403. 72 Ivi, p. 293 per il rinvio alla lunga pere, 2001, pp. 155-179. 63 Lupoli, Introduzione a Hutcheson, nota di Carmichael a De officio, 77 Per una prima introduzione a Ricerca sull’origine delle nostre idee II.6.9, sopra in parte analizzata. questo aspetto della riflessione di di bellezza e di virtù cit., p. 25. Questo rinvio in nota a Carmi- Hutcheson, mi permetto di rin- 64 R. Wodrow, Analecta or Materials chael non compariva nella prima viare a Geuna, La tradizione repub- for a History of Remarkable Provi- edizione (Hutcheson, Philosophiae blicana e l’illuminismo scozzese, in dences, edited by M. Leisman, Moralis Institutio Compendiaria Turco (a cura di), Filosofia, scienza Edinburgh, Maitland Club, 1843, cit., p. 266); l’espressione «tres e politica nel Settecento britannico, vol. IV, p. 185. actus in imperio constituendo» Padova, Il Poligrafo, 2003, pp. 65 Hutcheson, De naturali hominum compare invece nell’indice-som- 49-86, in part. pp. 61-66. socialitate. Oratio Inauguralis, mario dell’opera, a p. ix. 78 Adam Ferguson, Thomas Reid e Glasgoviae, Typis Academicis, 73 Le due citazioni precedenti Adam Smith comparivano nella 1730. Per un inquadramento sto- nell’ultima edizione (Id., Philo- lista dei “Subscribers” anteposta, rico ed un commento puntuale a sophiae Moralis Institutio Compen- con paginazione non numerata, questo testo, T. Mautner, Intro- diaria cit., p. 293). Si veda il pas- alla edizione citata de A System duction, in Hutcheson, On Human so corrispondente in Id., A Short of Moral Philosophy, curata dal fi- Nature. Reflections on our common Introduction cit., p. 286. L’idea è glio di Hutcheson e stampata nel systems of morality. On the social presentata anche nelle pagine del 1755. nature of man, edited by T. Maut- System dedicate all’origine dei 79 Se John Locke si era servito ner, Cambridge, Cambridge Uni- “Bodies Politick”. Cfr. Id., A Sys- dell’espressione analoga «origi- versity Press, 1993, pp. 1-87. Se- tem of Moral Philosophy, in Three nal compact», Lord Bolinbgbro- guo la datazione della prolusione Books, Glasgow, Foulis-London, ke, ad esempio, aveva utilizzato proposta da Mautner. Millar, 1755, vol. II, p. 227. proprio l’espressione «original 66 Hutcheson, De naturali hominum 74 Un altro terreno sul quale contract». Si veda: J. Locke, Two socialitate. Oratio Inauguralis cit., Hutcheson seguiva dappresso Treatises of Government, II, § 97, p. 7. Carmichael, e rinviava diretta- edited by P. Laslett, Cambridge, 67 Ivi, p. 11. Sul problema toccato da mente alle sue annotazioni, era Cambridge University Press, Hutcheson, cfr. A. Pacchi, Hobbes quello costituito dalle riflessioni 1987, p. 332, trad. it. Due Trattati e l’epicureismo, in «Rivista critica sulla schiavitù e sui limiti da por- sul Governo, a cura di L. Pareyson, di storia della filosofia», XXXIII, re alle sue possibili legittimazio- Torino, Utet, 1982, p. 299; Lord 1978, pp. 54-71, poi anche in Id., ni. Cfr. Id., Philosophiae Moralis Bolingbroke, A Dissertation upon Scritti hobbesiani (1978-1990), a Institutio Compendiaria cit., pp. Parties, XIII, in The Works of Lord cura di Lupoli, Milano, Franco 279-286; per il rinvio alle “ac- Bolingbroke, London, Henry G. Angeli, 1998, pp. 29-46; F. Palla- cessiones” di Carmichael, ivi, p. Bohn, 1844, vol. II, p. 117. dini, Lucrezio in Pufendorf, in «La 282. 80 Hutcheson, A System of Moral Cultura», XIX, 1981, pp. 110- 75 Le due citazioni precedenti in ivi, Philosophy cit., vol. II, p. 227; 149. pp. 310-311. l’espressione «original con- 68 Sulla “natural jurisprudence” 76 Su Hutcheson e il circolo di tract» compare invece in ivi, pp. di Hutcheson, S. Buckle, Natu- Molesworth a Dublino, tra gli 226 e 231. Su contratto sociale e ral Law and the Theory of Prop- studi più recenti: M.A. Stewart, deduzione del governo nel pen- erty. Grotius to Hume, Oxford, John Smith and the Molesworth siero politico di Hutcheson, si Clarendon, 1991, pp. 191-233; Circle, in «Eighteenth-Century veda almeno W. Leidhold, Ethik Haakonssen, Natural Law and Ireland», n. 2, 1989, pp. 89- und Politik bei Francis Hutcheson, Moral Philosophy cit., pp. 63-99. 102; M. Brown, Francis Hutcheson Karl Alber, Freiburg-München, 69 Cfr. De jure, II.2.2 e De officio, and the Molesworth Connection, 1985, pp. 251-276. II.1.9. in «Eighteenth-Century Ire- 81 Cfr. T. Reid, Political Jurispru- 70 Hutcheson, Philosophiae Moralis land», n. 14, 1999, pp. 62-76. dence, in Practical Ethics. Being Institutio Compendiaria cit., p. Tra gli studi italiani, P. Zanardi, Lectures and Papers on Natural 263. Molesworth, Toland e Shaftesbury: Religion, Self-Government, Natu- 71 Id., Philosophiae Moralis Institutio repubblicanesimo, religione, propa- ral Jurisprudence, and the Law of Compendiaria, Libri III. Ethices et ganda, in A. Santucci (a cura di), Nations, edited from the manu- Jurisprudentiae Naturalis Elemen- Filosofia e cultura nel settecento scripts with an introduction and

117 Ricerche

a commentary by Haakonssen, Carmichael ed in Hutcheson, no- Norton (edited by), The Cam- Princeton, Princeton University zione non discussa nell’articolo bridge Companion to Hume, Cam- Press, 1990, pp. 245-253 (tale precedente, si veda Haakonssen, bridge, Cambridge University testo sarà citato d’ora in poi come Commentary, in Reid, Practical Press, 1993, pp. 182-221. Practical Ethics). Il titolo dello Ethics cit., pp. 403 e 406-407. 99 Hume, Of the Original Contract, in scritto è del curatore dell’edizio- 88 Id., Social Contract as Implied Con- Essays Moral, Political and Literary, ne; si tratta del testo di una lezio- tract, in ivi, p. 238. edited by E.F. Miller, Indiana- ne di “Jurisprudence” tenuta da 89 Ivi, p. 237. polis, Liberty Press, 1987, p. 469; Reid il 24 aprile 1766. 90 Ibidem. Su questi aspetti della trad. it. in Id., Opere, a cura di E. 82 Cfr. Id., Social Contract as Implied filosofia di Reid, si veda ora P.J. Lecaldano, E. Mistretta, Bari, La- Contract, in Practical Ethics cit., Diamond, Common Sense and terza, 1971, vol. II, p. 868. Per una pp. 236-244; il titolo dello scritto Improvement. Thomas Reid as So- interpretazione delle tesi pre- è del curatore dell’edizione. La cial Theorist, Frankfurt am Main, sentate da Hume in questo sag- sessione della Glasgow Literary Lang, 1998, in part. pp. 283-335. gio, si veda almeno: S. Buckle and Society si tenne il 1° Aprile 1768. 91 Reid, Social Contract as Implied D. Castiglione, Hume’s Critique of Su questo testo si veda almeno: Contract, in Practical Ethics cit., p. the Contract Theory, in «History M. Dalgarno, Taking upon Oneself 239. of Political Thought», XII, n. 3, a Character: Reid on Political Ob- 92 Id., Political Jurisprudence, in ivi, 1991, pp. 457-480; Castiglione, ligation, in M. Dalgarno, E. Mat- p. 250: «The End of all Political History, Reason and Experience: thews (edited by), The Philosophy Government is to preserve the Hume’s Arguments against Contract of Thomas Reid, Dordrecht, Klu- Rights and to promote the felicity Theories, in D. Boucher, P. Kelly wer, 1989, pp. 369-385. Si tenga of the Governed». (edited by), The Social Contract presente che in questo scritto 93 Id., Social Contract as Implied Con- from Hobbes to Rawls, London, Reid si riferisce, in vari passi, in tract, in ivi, p. 240. Routledge, 1994, pp. 95-114. modo polemico, alle tesi esposte 94 Id., Political Jurisprudence, in ivi, 100 Hume, Of the Original Contract da Hume nel saggio Of the Original p. 252. cit., p. 468; trad. it. cit., vol. II, p. Contract. 95 Id., Social Contract as Implied Con- 867. 83 Per un quadro complessivo del- tract, in ivi, pp. 240-241. 101 Nella versione definitiva del sag- la filosofia di Reid, si veda: K. 96 A. Smith, Lectures on Jurispru- gio, Hume osserverà a proposito Lehrer, Thomas Reid, London, dence, edited by R.L. Meek, D.D. del consenso all’origine delle Routledge, 1989. Sulla sua filo- Raphael, P.G. Stein, Oxford, prime istituzioni politiche: «Yet sofia morale, da ultimo: A. Benz, Clarendon Press, 1978, “Report even this consent was long very Die Moralphilosophie von Thomas of 1762-63” LJ(A), pp. 315-318 imperfect, and could not be the Reid zwischen Tradition und Inno- e 321; trad. it. Lezioni di Glasgow, basis of a regular administra- vation, Bern, Haupt, 2000. Tra gli a cura di E. Pesciarelli, Mila- tion». E si spingerà inoltre a so- studi italiani, si vedano i saggi sui no, Giuffrè, 1989, pp. 401-404 stenere: «No compact or agree- diversi aspetti della ricerca in- e 409, “Report dated 1766” - ment, it is evident, was expressly tellettuale di Reid, pubblicati nel LJ(B), pp. 402-404, trad. it. cit., formed for general submission; volume di Santucci (a cura di), Fi- pp. 519-520. an idea far beyond the compre- losofia e cultura nel Settecento bri- 97 W. Godwin, An Enquiry concerning hension of savages» (ibidem; tannico cit., vol. II, pp. 261-489. Political Justice, and its Influence trad. it. cit., vol. II, pp. 867-868. 84 Le due citazioni sono tratte da on General Virtue and Happiness, 102 Ivi, p. 471; trad. it. cit., vol. II, p. Reid, Political Jurisprudence, in [1793], III.2, ora in M. Philp 870. Practical Ethics cit., p. 245. (edited by), Political and Philo- 103 Ivi, p. 473; trad. it. cit., vol. II, pp. 85 Ivi, p. 247. sophical Writings of William God- 872-873. 86 Id., Social Contract as Implied Con- win, London, Pickering, 1993, 104 Sul problema del consenso tacito, tract, in ivi, p. 243. vol. III, pp. 83-86, in part. p. 84 ivi, pp. 475-478, trad. it. cit., vol. 87 In generale, sulla nozione di ob- per il rinvio in nota da parte di II, pp. 874-877; sulla questio- blighi quasi ex contractu si veda Godwin al saggio humeano Of the ne dell’obbligo politico, ivi, pp. ora: P. Birks, G.McLeod, The Original Contract. 474-475, trad. it. cit., vol. II, pp. Implied Contract Theory of Quasi- 98 Per un’efficace introduzione 873-874. Contract: Civilian Opinion Current alla teoria politica humeana, che 105 Ivi, pp. 479-481, trad. it. cit., vol. in the Century before Blackstone, comprende anche una rapida II, pp. 878-880; Id., A Treatise in «Oxford Journal of Legal ricostruzione delle principali of Human Nature, edited by P.H. Studies», VI, 1986, pp. 46-85; interpretazioni storiografiche, Nidditch, Oxford, Clarendon in particolare, sulla nozione di cfr. Haakonssen, The Structure of Press, 1978, p. 493; tr. it. in Id., obblighi quasi ex contractu in Hume’s Political Theory, in D.F. Opere cit., vol. I, pp. 573-582.

118 Geuna

106 Su questi temi, è sempre im- promesse può essere fatto valere republicanism, in Id. (edited by), portante E. Lecaldano, Hume e la contro Locke. Liberal Beginnings. Making a Re- nascita dell’etica contemporanea, 113 Tra gli studi italiani recenti sulle public for the Moderns, Cambridge, Roma-Bari, Laterza, 1991, in storie congetturali, si veda: D. Cambridge University Press, part. pp. 195-241. Francesconi, L’età della storia. 2008, pp. 51-87. Mi permetto di 107 Un’attenta distinzione tra i vari Linguaggi storiografici dell’Illumi- rinviare anche al mio contributo: tipi di teorie contrattualistiche nismo scozzese, Bologna, Il Mu- Geuna, Republicanism and Com- elaborati nell’età di Locke e nei lino, 2003; S. Sebastiani, I limiti mercial Society in the Scottish En- decenni successivi è ora fornita del progresso: razza e genere nell’Il- lightenment: The Case of Adam Fer- da M.P. Thompson, Ideas of Con- luminismo scozzese, Bologna, Il guson, in Republicanism: A Shared tract in English Political Thought Mulino, 2008. Tra gli studi an- European Heritage cit., vol. II, pp. in the Age of Locke, New York and glosassoni, ricordo almeno: C.J. 177-195. London, Garland Publishing, Berry, Social Theory of the Scottish 118 A. Ferguson, Institutes of Moral 1987. Enlightenment, Edinburgh, Edin- Philosophy, for the Use of Students 108 Hume, Of the Original Contract cit., burgh University Press, 1997, in in the College of Edinburgh, Edin- p. 486, trad. it. cit., vol. II, p. 885. part. pp. 91-155. burgh, 1769, pp. 199-200. Cfr. Sulla ricezione delle tesi lockiane 114 Smith, Lectures on Jurisprudence Id., An Essay on the History of Civil nel Settecento inglese e scozzese, cit., p. 316. Egli così continua- Society [1967], edited by Forbes, si veda M. Goldie, Introduction, in va: «Again, if the first members Edinburgh, Edinburgh Univer- Id. (edited by), The Reception of of the society had entered into a sity Press, 1966, p. 63; trad. it. Locke’s Politics, London, Picker- contract with certain persons to Saggio sulla storia della società ci- ing & Chatto, voll. 1-6, 1999, vol. whom they entrusted the sov- vile, a cura di P. Salvucci, Firenze, I, pp. xvii-lxx. ereign power, their obedience Vallecchi, 1973, pp. 75-76. 109 Cfr. Thompson, Hume’s Critique of would indeed have been founded 119 Id., Principles of Moral and Political Locke and the “Original Contract”, on a contract in a great measure; Science, Being Chiefly a Retrospect in «Il pensiero politico», X, n. 2, but this can not be the case with of Lectures delivered in the College 1977, pp. 189-201; J. Dunn, From their posterity; they have entered of Edinburgh, Edinburgh, 1792, Applied Theology to Social Analy- into no such a contract. The con- vol. II, p. 244 (citerò d’ora in poi sis: the Break between John Locke tract of ones predecessors never questo testo con l’abbreviazione and the Scottish Enlightenment, binds one merely because it was Principles). in Hont, Ignatieff (edited by), his». 120 Ivi, p. 234. Nella pagina prece- Wealth and Virtue cit., pp. 119- 115 Ivi, p. 404. dente, Ferguson aveva già sotto- 135. 116 G. Stuart, Historical Dissertation lineato che «We are not always to 110 Locke, Two Treatises of Govern- concerning the Antiquity of the look back to the origin of a cus- ment, II, §§ 102-104 cit., pp. English Constitution, Edinburgh, tom or practice, in order to judge 334-336, trad. it. cit., pp. 301- 1768, p. 151 in nota. of its validity». 303. Nel §103, in particolare, 117 Tra gli studi più recenti sul pen- 121 Ivi, p. 244. Locke osserva: «I have given siero di Ferguson, si vedano i sag- 122 Cfr. Locke, Two Treatises of Govern- several Examples out of History, gi raccolti nei volumi: E. Heath, ment, II, §§ 119-122 cit., p. 347- of People free and in the State of V. Merolle (edited by), Adam Fer- 349; trad. it. cit., pp. 315-317. Nature, that being met together guson: History, Progress, and Hu- 123 Cfr. Hutcheson, A System of Moral incorporated and began a Com- man Nature, London, Pickering Philosophy cit., vol. II, pp. 228- monwealth»; ricorda inoltre che, & Chatto, 2008; Id. (edited by), 231. nel caso in cui i sostenitori di tesi Adam Ferguson: Philosophy, Poli- 124 Ferguson, Principles cit., vol. II, p. filmeriane si ponessero ad inda- tics and Society, London, Picker- 233. Cfr. anche ivi, pp. 245-246. gare le origini dei governi, «they ing & Chatto, 2009. Tra gli altri 125 Ivi, pp. 244-245. Su questi aspetti should find at the foundation of saggi dell’ultimo decennio, cfr. del pensiero di Ferguson, sempre most of them, something very lit- F. Oz-Salzberger, Scots, Germans, illuminanti le tesi di David Ket- tle favourable to the design they Republic, and Commerce, in M. van tler (Ferguson’s Principles: Consti- promote». Gelderen, Q. Skinner (edited by), tution in Permanence, in «Studies 111 Ivi, §103 cit., p. 336; trad. it. cit., Republicanism: A Shared European in Burke and his Time», XIX, n. p. 303. Heritage, Cambridge, Cambridge 3, 1978, pp. 209-222; Id., Adam 112 Ibidem. Si può ricordare qui che University Press, 2002, vol. II, Ferguson: His Social and Politi- neanche l’argomento humeano pp. 197-226; A. Kalyvas, I. Katz- cal Thought, New Brunswick, NJ, secondo cui i teorici contrattua- nelson, Adam Ferguson’s agonis- Transaction, 2005. listi whig fondano l’obbligo poli- tic liberalism: modern commercial 126 Ferguson, Principles cit., vol. II, tico sull’obbligo di mantenere le society and the limits of classical pp. 234-235 e p. 504.

119 Ricerche

127 Cfr. A. Renaut, Le contractualisme degli Essais de Théodicée. Reinterpretation cit., pp. 37-62. comme philosophie politique, in 129 Sulla pluralità di paradigmi teori- 130 Ringrazio di cuore Luca Scucci- Id. (sous la dir. de), Histoire de la ci e di tradizione di pensiero pre- marra per il generoso e prezioso philosophie politique, Paris, Cal- senti nell’Illuminismo scozzese, aiuto che mi ha dato nella revi- mann-Lévy, 1999, t. II, pp. 309- oltre agli scritti di Haakonssen sione del testo. Di errori e omis- 349, in part. pp. 320-327. raccolti nel volume citato Natural sioni, come si dice sempre, sono 128 Carmichael, ad esempio, non solo Law and Moral Philosophy, si veda ovviamente l’unico responsabile. corrisponde con s’Gravesande l’equilibrato quadro di insieme e con Barbeyrac, ma conosce proposto in Robertson, The Scot- bene e cita, nelle pagine della sua tish Contribution to the Enlighten- Synopsis, il Malebranche della ment, in Wood (edited by), The Recherche de la Vérité e il Leibniz Scottish Enlightenment. Essays in

120 The Scottish Enlightenment’s Reflection on Mixed Government

craig smith

The nature and supposed excellence of ain as part of a wider projected explanation Britain’s mixed constitution was a popu- of government as a general phenomenon. lar theme of Eighteenth-Century political One consequence of this is that, regardless thought. It is perhaps surprising then that of their personal recognition of the benefits one of the major groupings of social and of the British Constitution, their commit- political thinkers produced by eighteenth- ment to the philosophical examination of century Britain – what has become known government in general leads them to adopt as the Scottish Enlightenment – devotes a detached and academic voice in what was relatively little attention to this matter. The otherwise a highly partisan discussion. current paper seeks to examine some of the David Hume identifies the materials of little that they do have to say on this topic the science of man as lying in a «cautious and demonstrate that it fits neatly into the observation of human life»2 as it is and has broader approach to social science devel- been lived. Such ’experimental’ data will, oped in Scotland at this time. Figures such after careful collation and corroboration, as David Hume, Adam Smith, Adam Fer- act as evidence from which generalisa- guson and John Millar are now widely rec- tions of a scientific nature can be made3. ognised as among the founding fathers of This mode of comparative analysis is also social science. Their innovative approach deployed by Smith, Millar, Ferguson, Rob- to what Hume called ‘the science of man’1 ertson and Kames. It is theoretical rather was grounded in a desire to provide a de- than narrative history. The histories writ- tached and theoretical explanation of the ten by Scottish thinkers of this period are development and operation of political in- intended to serve as a basis for what we stitutions in general. This meant that they would regard as social theoretical gener- were predisposed to see the development alisations or explanations. As a result they of the mixed form of government in Brit- have a particular bee in their bonnet about giornale di storia costituzionale n. 20 / II semestre 2010 121 Ricerche the accuracy of the historical materials that ance by the machinations of politicians8. they would then build their generalisations The terminology of a ‘mixed’ constitution upon. It is this stress on historical evidence was everywhere during this time. It’s his- as a grounding for social theory that char- torical origins in the work of Aristotle and acterises the enlightened Scots’ approach Polybius leant authority to a Whig history the issue of the mixed constitution. that saw the mixed constitution as a gradu- ally evolved balance that was likely to be the most stable whilst providing the greatest degree of liberty. This achievement repre- 1. Whig History and the Mixed Constitution sented a long historical struggle for liberty by the British people. Invocations of the Throughout the eighteenth-century the im- ‘ancient’ constitution and its mixed nature form a constant thread in English political portance of the balanced or mixed nature of 9 the British Constitution was a key element rhetoric from the Civil War onwards . in Whig political thought. From the Glori- We should be clear here though exactly ous Revolution of 1688-90 until the French what the elements in the balance or mix- Revolution, the British Constitution was ture were believed to be. For the ancients hailed as the epitome of stability and the the mixture was between the three forms foremost guarantor of liberty yet devised of government distinguished along lines by man. The «stable excellency of a British of social class – monarchy, aristocracy and Constitution»4 was held up as a national democracy (or some variant thereof in a achievement to be envied by the rest of the pure/corrupted schema as provided by Ar- world: what Voltaire called the «happy mix- istotle). This form of mixture was alluded ture in the government of England»5. Whig to by the Whig martyr Algernon Sidney who thinkers argued that the British Civil Wars declared that: «the best governments in the world have been composed of Monar- and the replacement of the Stewart line with 10 the Hanoverian line represented necessary chy, Aristocracy, and Democracy» . Each reforms wrought to maintain the balance of the components of the constitution was of the constitution in the face of imbalance held to check the excesses of the others and introduced by the acts of an over-ambitious to bring with it its own virtues - swift de- executive branch6. The balance of the con- cision-making from the Monarch, wisdom stitution was identified with the defence of from the Aristocracy and strength from the liberty and security from tyranny, or as Ri- people. chard Price would have it: the British set- More recently the work of Locke and tlement secured: «a degree of liberty, civil Montesquieu had introduced a new notion and religious, which has seldom been par- of mixed government. Here the division alleled among mankind»7. was applied in a more technical sense to the Whig thinkers placed much of their functional operations, or powers of govern- praise for the constitution on its mixed ment. The judicial, the legislative, the exec- nature. Political cartoons of the time fre- utive and the federative (or treaty making) quently portray the constitution as a set of functions of government are distinguished scales, or a tripod, threatened with imbal- in Locke’s Treatises. In the case of Mon-

122 Smith tesquieu this allowed a clear distinction to for the restitution of the ancient liberties be made between a constitutional monarch of the people as realised in the post-1690 who ruled in line with established law and constitution. The technical high point in a despot who ruled without restraint11. In this analysis was reached in Blackstone’s Montesquieu the focus on functions leads writings on the nature of the constitution away from framing the discussion in terms and in Burke’s defence of the stability of- of personnel or institutions. This more fered by an evolved and balanced settle- sociological approach clearly colours the ment where: «the whole scheme of our thinking of the Scottish Enlightenment. mixed government is to prevent any one of Another major influence on the Scot- its principles from being carried as far, as tish approach to the constitution was the taken by itself, and theoretically, it would work of James Harrington. Harrington go»13. held that despotism was a product of a The thinkers of the Scottish Enlight- faulty constitution unbalanced by the cor- enment lived through this period of Whig ruption of the citizenry. For Harrington the supremacy and glorification of the consti- key to preventing corruption and keeping tution but, while broadly supportive of the the form of government in a balanced state Protestant settlement and the Hanoverian was to pay particular attention to the distri- succession, they nonetheless turned their bution of property. While the Scots do not distinctive social scientific approach to adopt the constitutional model of agrarian constitutional matters. The result is a less democracy that Harrington recommends, partisan, but more sophisticated, support they nonetheless take very seriously his for the established system of government. claim that the balance of property must be David Hume argued that the Glorious Revo- reflected in the form of government12. Per- lution was «the firmest foundation of Brit- haps even more significantly this points us ish liberty»14 as it brought an end to confu- to the Scots’ signature mode of reflection sion about the succession and removed the on government in general – political econ- threat of a Stewart dynasty apparently easily omy. The Scots’ attempts to understand the attracted by the allure of arbitrary power. nature and operation of mixed government But Hume did not enter into the enthusi- are characterised by a marked distaste for astic lauding of the mixed constitution with the idea that constitutional forms can be quite the fervour of many of his contempo- understood through a detached discipline raries. This cooler Scottish attitude to Con- of constitutional studies. The mixed forms stitution and ‘vulgar’ Whig thought more of government are nested within a wider generally led Duncan Forbes to refer to the social system and other political, and es- ‘sceptical’ or ‘scientific’ Whiggism of fig- pecially economic, factors have to be un- ures such as Hume, Adam Smith and John derstood if the nature of the constitution is Millar15. The project is to provide a clear adequately to be captured. understanding of the nature of government Both the ancient and the modern forms in general and, having this in place, to be of the mixed government argument were able to assess the operation of institutions. brought to bear in support of a Whig history The Scottish project of building a ‘sci- of the British Polity which saw the struggle ence of man’, or as Hume would have it in

123 Ricerche

term to the political actors around them, as the more enthusiastic or doctrinaire Whigs would prove to be. The Whig worry that the accretion of power by the executive would lead to despotism, or at the very least to an unbalancing of the constitution, does in- deed feature in the background of the Scots’ analysis, but it is not allowed to move with urgency to the foreground. It seems clear that the Scots commit- ment to a detached social scientific ap- proach sat comfortably with their general distrust of political radicalism. Time and again the Scottish thinkers deprecate the possibility of sweeping and idealistic po- litical change. It seems more than plausible that this is a result of the recent historical experience of Britain. Indeed many of the leading figures of the Scottish Enlighten- ment have little directly to say on the Brit- Edmund Burke, lithography by a painting by Joshua Reynolds ish constitution. Some, like Francis Hutch- eson, adopt a natural law framework where the British constitution serves as one in- stance in a more abstract discussion. Oth- an essay title to ‘reduce politics to a sci- ers who do speak on the matter, are care- ence’, clearly demanded that they lay aside ful to frame their views within a historical partisan politics in favour of cool reflection. or jurisprudential analyses (For example The Scots’ philosophical history would re- Lord Kames in his Historical Law Tracts). ject the over-enthusiastic Whig treatments Adam Ferguson, in his Essay on the History of Britain’s constitutional history in favour of Civil Society, provides us with a detached of a calm and objective analysis of the his- sociological account of the gradual evolu- torical evolution and everyday operation of tion of mixed forms of government. The the constitution. Following Montesquieu, story, despite Ferguson’s other republican the Scots updated the classical analysis of enthusiasms such as the citizen militia, government found in Aristotle and Poly- seldom becomes laudatory or overly politi- bius, clarifying the typologies, reconcep- cised. Instead the detached tone of enquiry tualising them in terms of the functions of is maintained as Ferguson explains how «a government, and assessing the nature of government properly mixed»16 emerges the mixture or balance purported to hold in gradually as the unintended consequence the British Constitution. Like Montesquieu of what «contending parties have forced they disapproved of despotism, but they one another to adopt»17. The tone here is were not as easily swayed into applying that largely academic rather than ideological18.

124 Smith

In the case of Adam Smith the discus- does move to the fore is in the philosophi- sion of mixed government occurs in his cal histories of David Hume and John Mil- Lectures on Jurisprudence and is conducted lar. Hume’s History of England and Millar’s almost wholly within the social scientific Historical View of English Government are language of comparative constitutionalism. both in their way sustained engagements Perhaps the most detailed aspect of Smith’s with the Whig history of the Constitution. account is his set piece analysis of the de- In his historical writing and politi- cline of the feudal constitution told as a cal essays Hume engages with the notion story of the unintended consequences of a of a mixed constitution in a detached and changing political economy. Here the ‘rev- deflationary manner. His view is that the olution’ that occurs is clearly not the result type of mixture involved is often of more of deliberate political agitation. Instead the significance than the bare fact that a con- balance of property within a nation shifts stitution is mixed. The wrong sort of mix- and so, gradually, the political constitution ture can lead to tyranny, and even more adjusts itself to the new balance of power importantly different mixtures can tend that has developed. towards one or other of the mixed ele- Of particular interest in Smith’s ac- ments. This observation is not new, indeed count is his explanation of the gradual in- it forms part of Aristotle’s analysis in The troduction of the division of labour into the Politics, but in Hume’s hands it becomes a political system. Smith clearly regards it as cautionary warning to the Whigs that their desirable that the functions of the executive pretensions are perhaps less sophisticated and the judiciary are separated, arguing than they think. In his essay Whether the that unless they are matters of political ex- British Government inclines more to Absolute pediency will infect the legal process19. But Monarchy, or to a Republic Hume worries he explains how this division initially came that a powerful monarch may not neces- about through an unintended consequence sarily be any worse than an extreme form of the division of labour20. Early rulers of republicanism when it comes to inviting hived off the judicial function to reduce despotism. The excessive influence of any their own workload. Thus one of the most one branch of government may unbalance important constitutional developments for the whole system. So far this is standardly the protection of liberty is the result of a Whig in its view, but Hume goes on to ob- process of unintended consequences, not a serve that under the present settlement the battle for freedom21. balance was heavily inclined towards Par- liament and that this needed to be checked by a forceful executive if the balance were to be preserved. The question of the nature of 2. David Hume the mixture of powers in the British Con- stitution is too easily sold, in Hume’s view, From much of what has gone before it will as scaremongering about the power of the be obvious that the theme of the mixed executive, when precisely the opposite may constitution is not absolutely central to the be the case. Hume concludes by attempting Scots’ thought. However one area where it to deflate Whig enthusiasm by arguing that

125 Ricerche a «civilized European Monarchy»22 can blown claims for the virtue and authority of secure many of the political ideals claimed the ancient constitution. Hume’s approach by the more republican minded Whigs23. to this sort of biased narrative is twofold. This deflationary tactic is continued in First he takes care to paint the development Of the Parties of Great Britain where Hume of the British monarchy through the Tudor engages with the rhetoric of Whigs and period in such a way as to question the Whig the broader Country party position devel- claims of an unbroken inheritance of free- 24 oped by Bolingbroke . Hume’s point here dom. Most clearly here we see the margin- is that either the threat to the constitution alisation of parliaments and the tendency from a powerful executive such as Walpole’s to autocracy in Henry VIII and Elizabeth. administration is not so great as feared, or Hume then compares these to wider Euro- the constitution is more fragile, and conse- pean instances of the same phenomenon quently less admirable, than maintained. and notes that these innovations formed the Hume’s interest in political stability ap- basis of continental absolutism. pears at other points in his work – notably Hume’s second strategy is to paint many in Of The Original Contract, which is an attack of the heroes of the Whig interpretation of on the founding myths of the Tories (di- history as bigoted fanatics. The Puritans, vine right) and the Whigs (social contract). Cromwell and the Rye House Plotters are all Hume seems to want to tread a fine line be- painted as religious enthusiasts whose de- tween broadly agreeing with the Whig view sire to secure power was not backed by any on the importance of mixed government desire for religious liberty, but was instead while keeping in mind the criterion of as- pursued with the intention of suppressing sessment that guides his thought, namely rivals. These negative character portraits the importance of the rule of law and politi- of Whig icons are matched by sympathetic cal stability25. The next step in Hume’s considera- portrayals of the usually demonised Stew- tion of the mixed nature of British govern- arts and their supporters. Hume seems to ment occurs in his History of England. Here go out of his way to offend Whig sensibili- the target is the sort of historical distortion ties in his portrayal of Charles I and II. But produced by Whig and Tory partisans. Both he ends with a clear criticism of James II factions appeal to some model of the ancient and an acceptance of the necessity of the constitution as a part of the justificatory glorious revolution. strategy. Recent events were then painted in Of James II he writes: «So lofty was the terms of restoring or perverting the ancient idea, which he had entertained of his legal fabric of Britain’s gothic constitution26. authority, that it left his subjects little or Hume’s particular ire is directed at enthu- no right to liberty, but what was dependent siastic Whig historians keen to damn their on his sovereign will and pleasure»27. The opponents as vandalising the ancient liber- glorious revolution marked the «triumph ties of Britons. The History of England with its of law over prerogative»28 producing a careful and elegantly written relation of the form of mixed government where: «King political evolution of British government is and people were finally taught to know their a systematic de-bunking of the sort of over- proper boundaries»29.

126 Smith

Hume then continues his policy of broad power and the increasing respect for the agreement with Whig principles while re- rule of law. The triumph of law over pre- jecting the forms of argument advanced to rogative represents a step in the evolution support them and gently mocking the more of commercial modernity and for Hume it enthusiastic partisans. Hume takes especial may very well have been an accidental by- care in dissecting the nature of the shifting product of conflicts between individuals party structure in Britain. In the essay The who had little or no inkling of this. In his Parties of Great Britain he describes the fac- political essays Of the Origin of Government tions in the following wry terms: «A Tory, Hume is quite explicit that many of the therefore, since the revolution, may be de- positive features provided by governments fined in a few words, to be a lover of mon- were completely unintended. All govern- archy, though without abandoning liberty; ments have their origins in fraud or vio- and a partisan of the family of Stuart. As a lence, and it is only later that beneficial ef- Whig may be defined to be a lover of liberty fects begin to become apparent. In Hume’s though without renouncing monarchy; and History it is the gradual evolution of the rule a friend to the settlement in the Protestant of law and the subsequent stabilisation of line». These different views, with regard to expectations that persuades him to favour the settlement of the crown, were acciden- of the Revolution and not a commitment to tal, but natural additions to the principles the philosophical principle of liberty or of of the court and country parties, which are integrity of the ancient constitution. the genuine divisions in the British gov- ernment30. The intention is to question the argu- mentative strategies of Whig historians and 3. John Millar philosophers. Yes, the mixed form of gov- ernment that has evolved in Britain secures John Millar’s An Historical View of English the liberty of the people, but this is not Government is clearly intended as an exer- the result of the deliberate pursuit of this cise in the Scottish genre of philosophical mixture inspired by the philosophically history which has the distinct purpose of committed Whigs. Instead of being a long refuting Hume’s analysis. Millar’s problem historical triumph of freedom the present is not with Hume’s methodology, but rather British settlement is better understood as with the extent to which his de-bunking ex- a result of more general trends of social ercise involves him in what Millar regards change which have brought about modern as a historical distortion every bit as un- commercial nations across Europe. More- fortunate as that of the more enthusiastic over, for Hume the tendency to lionise lib- Whigs. Millar sets about his task by attack- erty may itself be a danger. In his view part ing the two main threads of Hume’s strat- of the usefulness of the present settlement egy. In the first place he criticises Hume’s was that its liberty was liberty under the analysis of the Tudor monarchs. Millar’s rule of law. point is that, contra Hume’s depiction of For Hume the key feature in this proc- the all but absolute powers of the later Tu- ess was the gradual reduction of arbitrary dors, the English Parliament still remained

127 Ricerche in existence. Moreover, even at their most conflict in terms of financial dispute37. He absolutist, the Tudors continued to rule also operates with the same set of underly- through Parliament31. Millar directly con- ing assumptions as Hume and Smith. That tradicts Hume here32. While he accepts that is to say, he regards the balance of political there have been periods in English history power as being, to a large extent, a reflec- where the mixed constitution is dominated tion of the balance of property or wealth in by one branch, it remains the case that at no a society. Changes in property distribution time did its form ever approach the sort of produce changes in the balance of govern- absolute rule apparent in many continen- ment38, a point particularly emphasised in tal systems33. Parliaments continued, and the eighteenth-century by the rise of the continued to provide the main means for middle class39. This line of argument is legislation and for authorising the raising made explicit by Millar when he accuses the of revenue34. Whatever their pretensions to Stewarts of failing to appreciate the extent extend their power none of the Tudors de- to which the balance of property, and thus veloped a notion akin to the theory of abso- power, had shifted away from the Monarch lutism that developed under the Stewarts. and towards the middle class and their rep- Millar seeks to reinforce this point in resentatives in parliament40. his discussion of James VI and I. He in- The Stewarts, in Millar’s view, tried to vites us to compare James’s writings on become absolute monarchs, but the very absolutism with his practice in power. One fact that they had to try to do this, and clear case he presents is that of the early frequently found themselves obliged to reforms of the Scottish parliament. Mil- attempt to manipulate parliament, dem- lar considered the Scottish Parliament to onstrates that the mixed constitution per- be a far weaker institution than its Eng- sisted and that Hume’s analysis went too lish equivalent, but notes that James VI far. Millar reinforces this view in his dis- and I continued to rule through it even as cussion of the Restoration. In this setting he sought to control it. Millar points to he observes that the initial period after the James’s practice of appointing ministers restoration allowed Charles II extensive to decide what legislation was to be pre- domination of government, but that this sented to the Lords of the Articles who then was achieved through a supine parliament. determined the order of business for the Gradually as the memory of the civil war re- Parliament35. Millar argues that when he ceded the parliament became more asser- became King of Great Britain James con- tive41 forcing Charles into «abuses» such tinued his attempts to impose absolutism, as attempts to raise extra-parliamentary but his need to call Parliaments in order to revenue and the extensive use of dispens- secure funds36 demonstrated that he never ing powers42. According to Millar the Stew- enjoyed the sort of absolute power that he arts, despite their protestations in favour of believed Hume attributes to the Tudors. prerogative, must have been aware of the The focus on taxation and money is an- «great charters», and if so they must have other example of the Scottish preoccupation been conscious that they were acting against with political economy. Millar frequently the ancient structure of mixed government couches his analysis of political change and that they implied43. Indeed Millar regards

128 Smith the behaviour of Charles II in seeking to rule without parliament as a worse form of ‘unconstitutional’ behaviour than anything from the Tudor era44. With this analysis in place Millar turns to Hume’s defence of Charles II’s character and accuses him of providing a «laboured apology»45 which becomes untenable in the light of the failure of Hume’s analysis of the Tudors. The ‘unconstitutional’ actions of James II, which Hume agrees with Millar in condemning, become part of an exten- sion of this argument and a manifestation of tendencies apparent in all the Stewart Kings rather than the weakness of character that Hume suggests. Millar approaches the second of Hu- me’s themes in a similar manner. While he seems to accept Hume’s desire to de- flate the hero worship that some of the ‘vulgar’ Whigs display for the Puritans and Cromwell, he is unwilling to damn them as ignorant and fanatical bigots. Republican 46 thinkers went too far for Millar’s taste , Portrait of David Hume; the 1778 edition of The history but they possessed a genuine commitment of England to the principle of liberty. As he puts it: «However much they might be tinctured by enthusiasm and religious prejudices, they seem to have acted from pure and dis- Millar closes the Historical View with a interested motives; and were neither se- direct engagement with Hume’s project of duced nor intimidated, upon any occasion, deflating ‘vulgar’ Whig history. He accepts to swerve from those patriotic principles by that some Whigs have allowed themselves which they professed to be guided»47. The to get carried away in their writing. They Puritans held a genuine political commit- have allowed their political principles to ment to liberty in Millar’s view48. He seems distort their depiction of events. But this to be accusing Hume of allowing his dislike does not warrant the level of corrective re- of religious enthusiasm to blind him to the sponse found in Hume’s work. Whig his- other commitments of many of the Puri- tory was not a total fabrication, nor even tans. This distorted view of Hume’s leads was it a distortion of the magnitude sug- him to paint too favourable a picture of mo- gested by Hume. Millar believes that he narchical power in his History. has shown that the notion of an ancient mixed constitution is grounded in the real-

129 Ricerche ity of the form of government in England. that the settlement might require further To this extent the Whigs are right to see the reform in order to secure liberty through behaviour of the Stewarts as an innovation a proper mixture. Moreover, it also bore that could be regarded as contrary to estab- worrying similarities to James VI and I’s lished practice49. Parliamentary author- attempts to manage the old Scottish Parlia- ity over taxation in particular is a constant ment. This return of an old concern nudged thread in English government for Millar Millar towards a reformist rather than a and this demonstrates that Hume’s defla- conservative position. tion lets too much air of the Whig position. One related feature of the mixed consti- This image is continued in Millar’s lat- tution discourse that, perhaps surprisingly, er, unpublished sections, on the Post-1688 does not seem to have greatly concerned the form of government. The «commercial Scots is the Union of Parliaments. It is in- Government of England»50 represented a teresting to note that one of the later doubts «judicious and moderate correction of the about the security of the mixed constitution ancient limited monarchy»51. This neces- arose as a result of this union. Popular Eng- sary reform was invited by the attempted lish fears about the stealthy encroachment subversion of the mixed constitution52 and of Royal influence through patronage were was achieved by a Prince with a strong com- directed at the Bute administration and the mitment to Whiggish principles53. A strong supposed Scottish gravy train that had ac- parliament was needed to control and bal- companied the union of parliaments. For ance the executive and judicial branches the enlightened Scots like Hume the ben- of government and this had become in- efits of the union for both the Scots and creasingly the case under William and the English were clear60. However, true to Mary. Parliament now possessed legislative form, his endorsement of Union was in the power and secure control of taxation54, but sceptical Whig manner61. Hume’s reasons like many Whigs Millar had become con- for favouring Union relate to the resulting cerned about the actions of the executive political stability and the entrenchment of as potential threats to the balance of the the rule of law that came with it. That the mixed constitution. Among the concerns Union also gave Scots access to English were the level of national debt contracted markets and encouraged economic devel- to fund warfare55 and the extent of patron- opment was even more of a reason to be age and the number of placemen created happy with the settlement. Hume’s union- by the expansion of executive functions56. ism was pragmatic and, once again, based However, Millar’s main concern was with on the evidence of its beneficial effects. the «secret influence of the crown»57. This influence was depicted in terms of the theory of mixed government. The Crown and its ministers were now in a position to 4. Conclusion dominate the proposal of legislation58 in a way that threatened the principle of mixed What we have noted throughout the previ- government. This concern, which Millar 59 ous discussion is a commitment to philo- shares with Adam Smith demonstrates sophical history being brought to bear

130 Smith against ideological or biased histories. The Millar’s response is to seek to moderate Scottish impulse to generalise in social Hume’s corrective strategy in the interests theory leads them to adopt an approach of historical accuracy, but to continue the that favours justification from a utilitarian wider approach of philosophical history. If perspective. That is to say that the value or we are to seek an appropriate description otherwise of the mixed constitution of Brit- of the Scottish Enlightenment’s reflections ain does not lie in its historical ancestry, on mixed government then we might best but rather in its effects at the present time. understand them as calm, unpartisan and Hume in particular goes to great lengths to social scientific. deflate the pretensions of partisan history in the hope that clearer understanding will allow calmer judgment of the operation and success of a constitution however mixed and to whatever degree balanced. John

1 D. Hume, The History of England its meaning to refer to a funda- a temple held up by three pillars (1778), 6 voll; Indianapolis, Lib- mental law or set of principles monarchy, lords and commons. erty Fund, 1983, p. XV. that underwrote the political in- Cfr. H. T. Dickinson, Caricatures 2 Hume, The History of England, cit., stitutions of a society. The ’con- and the Constitution 1760-1832, p. XIX. stitution’ becomes a normative Cambridge, Chadwyck-Healey, 3 See the discussion in Ch. J. Berry, ideal that embodies the political 1986. Social Theory of the Scottish En- ideals of a society. This devel- 9 See the discussion in R.J. Smith, lightenment, Edinburgh, Edin- opment seems to flow naturally The Gothic Bequest: Medieval In- burgh University Press, 1997. from the Whig lionising of the stitutions in British Thought 1688- 4 E. Burke, Appeal from the New to British Constitution as a bulwark 1863, Cambridge, Cambridge the Old Whigs (1791) in Burke’s against tyranny. Cfr. B. Bailyn, University Press, 1987. Works, London, Henry Bohn, The Ideological Origins of the Amer- 10 A. Sidney, Discourses Concerning 1864, vol. III, pp. 1-115, p. 83. ican Revolution, enlarged edition, Government (1698); edited by 5 F.M. A. Voltaire, Philosophical Cambridge Mass, The Belknap T.G. West, Indianapolis, Liberty Letters (1734); translated by E. Press, 1992. Fund, 1996, p. 166. Dilworth, Mineola, New York, 7 Political pamphlets of the time 11 Ch. L. de S. Montesquieu, The Dover Publications, 2002, p. 31. often portrayed the constitution Spirit of the Laws (1748); edited by The high point of this Anglo- as an ideal under threat from the A.M. Cohler, B.C. Miller & H.S. philia in constitutional matters supposed machinations of politi- Stone, Cambridge, Cambridge is De Lolme’s The Constitution of cians. James Burgh’s influential University Press, 1989, p. 10. England. Political Disquisitions (1774) had 12 Hume takes inspiration from 6 One preliminary observation that the subtitle «to draw the timely Harrington’s Oceana in his es- we should note is that the mean- attention of government and say The Idea of a Perfect Common- ing of the term constitution shifts people to a due consideration of wealth. The crucial distinction is through the eighteenth-century. the necessity, and the means, of that Hume and his fellow Scots As Bernard Bailyn memorably reforming those errors, defects, all reject the idea of developing noted the term begins the cen- and abuses; of restoring the con- ideal constitutional plans with tury as a descriptor applied to stitution, and saving the state». the expectation that they could the institutional order of a pol- J. Burgh, Political Disquisitions, be implemented. Hume observes ity, but, by the end of the century, London, 1774. that: «To balance a large state or and especially after the American 8 Popular caricatures of the day society, whether monarchical or revolution, the term had shifted often portray the constitution as republican, on general laws, is

131 Ricerche

a work of so great difficulty, that quences which such a measure of O’Gorman, The Emergence of the no human genius, however com- corruption seems to portend, do Two-Party System, London, Ed- prehensive, is able, by mere dint not unavoidably follow. The pub- ward Arnold, 1982 and Id., The of reason and reflection to effect lic interest is often secure, not Long Eighteenth Century: British it»; D. Hume, Essays Moral, Po- because individuals are disposed Political and Social History 1688- litical, and Literary (1777); edited to regard it as the end of their 1832, London, Arnold, 1997. by Eugene F. Miller, Indiana- conduct, but because each, in his 25 These principles of Hume’s are polis, Liberty Fund, 1985, p. 124. place, is determined to preserve linked to his larger principle of Instead they see it as their task his own. Liberty is maintained usefulness or utility. The success to produce general observations by the continued differences and of a constitutional form can be that can guide responses to spe- oppositions of numbers, not by judged in terms of its functional- cific real world circumstances by their concurring zeal in behalf of ity in providing the stability that increasing our understanding of equitable government»; ivi, pp. allows the pursuit of individual the nature of political life. This in 124-125. On Ferguson’s place as a goals. itself may be slightly ironic given skeptical voice in the ’wealth and 26 See C. Weston, England: Ancient Hume’s obvious influence on virtue’ debate see Ch. J. Berry, Constitution and Common Law, in and the Ameri- The Idea of Luxury: A Conceptual J.H. Burns, M. Goldie (edited by) can founders. As Adam Ferguson and Historical Investigation, Cam- The Cambridge History of Political would have it: «No constitution bridge, Cambridge University Thought 1450-1700, Cambridge, is formed by concert, no govern- Press, 1994 and I. Hont, M. Ig- Cambridge University Press, ment is copied from a plan»; cfr. natieff (edited by), Wealth and 1991, pp. 374-411. A. Ferguson, An Essay on the Histo- Virtue: The Shaping of Political 27 Hume, The history of England, cit., ry of Civil Society (1767); edited by Economy in the Scottish Enlight- p. 520. Fania Oz-Salzberger, Cambridge, enment, Cambridge, Cambridge 28 Ivi, p. 482. Cambridge University Press, University Press, 1983. 29 Ivi, p. 476. 1995, p. 120. For wider discus- 19 A. Smith, An Inquiry into the Na- 30 Hume, Essays cit., p. 71. The best sion of the political thought of the ture and Causes of the Wealth of recent discussion of Hume’s time and the Scottish contribu- Nations (1776), edited by R.H. views on mixed government is D. tion to it see D. Wooton (edited Campbell, A.S. Skinner, W.B. Lieberman, The Mixed Constitu- by), Republicanism, Liberty, And Todd, Oxford, Oxford University tion and the Common Law, in M. Commercial Society 1649-1776, Press, 1976, p. 722. Goldie, R. Wokler (edited by) The Stanford, Stanford University 20 Ivi, p. 721. Cambridge History of Eighteenth- Press, 1994 and J. G.A. Pocock, 21 See the discussion of unintend- Century Political Thought, Cam- Virtue, Commerce, and History: ed consequences in J. Otteson, bridge, Cambridge University Essays on Political Thought and Adam Smith’s Marketplace of Life, Press, 2008, pp. 317-346. History, Chiefly in the Eighteenth Cambridge, Cambridge Univer- 31 J. Millar, An Historical View of Century, Cambridge, Cambridge sity Press, 2002. English Government (1787); edited University Press, 1985. 22 Hume, Essays cit., p. 93. by M. Salber Phillips, Indianapo- 13 Burke, Appeal from the New to the 23 In Cato’s Letters Trenchard and lis, Liberty Fund, 2006, p. 410. Old Whigs, cit., p. 89. Gordon observed: «Parties like 32 The two also enter into a di- 14 Hume, Essays cit., p. 70. or dislike our constitution, just as rect dispute about the status of 15 D. Forbes, Scientific Whiggism: they are out of power, or in it»; J. the House of Commons and the Adam Smith and John Millar, in Trenchard, T. Gordon, Cato’s Let- question of when it came to be «The Cambridge Journal», n. 7, ter or Essays on Liberty, Civil and recognised as an integral part of 1954, pp. 643-670. Religious, and other Important Is- the British system. 16 Ferguson, An Essay on the History sues, 4 Voll in 2, edited by Ronald 33 Millar, An Historical View cit., p. of Civil Society, cit., p. 158. Hamowy, Indianapolis, Liberty 513. 17 Ivi, p. 125. Fund, 1995 p. 689. For a collec- 34 Ivi, p. 540. 18 Ferguson extends his unintended tion of original pamphlet mate- 35 Ivi, p. 478. consequences analysis further rial see J.A.W. Gunn, Factions no 36 Ivi, p. 497. when he notes that Liberty itself More: Attitudes to Party in Govern- 37 Financial analysis is also a fea- is an unintended consequence: ment and opposition in Eighteenth ture of Hume’s History where he «Amidst the contentions of Century England, London, Frank frequently breaks off to describe party, the interests of the public, Cass, 1971. the state of the Exchequer. even the maxims of justice and 24 For a discussion of the develop- 38 J. Millar, An Historical View cit., p. candour, are sometimes forgot- ment of the British party system 488. ten; and yet those fatal conse- in the eighteenth-century see F. 39 Ivi, p. 491.

132 Smith

59 40 Ivi, p. 511. A. Smith, Lectures on Jurispru- 2000, Cambridge, Cambridge 41 Ivi, p. 616. dence, edited by R.L. Meek, D.D. University Press, 2008. 42 Ivi, p. 630. Raphael, P.G. Stein, Oxford, 43 Ivi, p. 583. Oxford University Press, 1978, p. 44 Ivi, p. 584. 269, pp. 421-422. 45 Ivi, p. 582. 60 Hume, The History of England, cit., 46 Ivi, p. 568. vol. VI, p. 223. 47 Ivi, p. 565. 61 See Colin Kidd’s discussion on 48 Ivi, p. 591. the extension of Whig History 49 Ivi, pp. 662-663. into the relationship between 50 Ivi, p. 437. Scotland and England in C. Kidd, 51 Ivi, p. 439. Subverting Scotland’s Past: Scottish 52 Ivi, p. 638. Whig Historians and the Creation 53 Ivi, p. 660. of an Anglo-British Identity 1689- 54 Ivi, p. 513. 1830, Cambridge, Cambridge 55 Ivi, p. 657. University Press, 1993 and his re- 56 Ivi, p. 701. cent survey of Scottish Unionism 57 Ivi, p. 707. in Id., Union and Unionisms: Po- 58 Ivi, p. 711. litical thought in Scotland 1500-

133

The Scottish Enlightenment and public govern- ance of the economic system

maria pia paganelli

Often the idea of a “natural system of liber- Understanding how natural the “natu- ty” is associated with Adam Smith and oth- ral system of liberty” is is relevant because er Scottish philosophers of his age. Often it may help us understand if and how it is the idea of a “natural system of liberty” is possible to enhance it in the parts of the associated with the idea of a free economic world that have experienced it, to pro- system that, thanks to the self-interest of tect it in the parts of the world where it is all individuals, is self-regulating and gen- threatened, and to replicate it in parts of erates opulence and freedom. If only indi- the world that have not experienced it yet. viduals were left alone, they would be able Additionally, we can try to understand why, to generate, unintentionally, an economic if this system is natural, it has taken so long system that leads to prosperity for all. This for it to emerge in some parts of the world vision is correct but it may not be complete. or why in some other parts of the world it While it is true that the “system of natural has not emerged at all. And if it is not so liberty” described in the Scottish Enlight- natural, does it make sense to try to export enment is a natural system, it is also true it to countries that did not experience it and that there are other natural forces that un- ask them to adopt it? dermine the development and the stability In this essay I will concentrate on Adam of this natural system. What is natural in Smith, a key figure of the Scottish Enlight- the “natural system of liberty” is therefore enment, and the most prominent expositor ambiguous. There are many conflicting of the system of natural liberty. To under- forces and tendencies in human nature; the stand the role of public governance on the outcome of their interactions can be wel- economic system, I will try to understand come or dreadful. How natural, then, is the Smith’s idea of the “system of natural liber- ’natural system of liberty’ envisioned by the ty” and how public governance may interact Scottish Enlightenment? with it by looking at it in four possible ways: giornale di storia costituzionale n. 20 / II semestre 2010 135 Ricerche natural as normal, natural as good, natural [T]hat immense and well-built fabric [of the as perfect, and natural as “good enough.” I feudal system of the church of Rome], which all the wisdom and virtue of man could never claim that for Smith, a “system of natural have shaken, much less have overturned, was liberty” is neither normal nor perfect, but […] first weakened, and afterwards in part de- rather that it is good and that it can work stroyed, and is now likely, in the course of a few even under acceptable but non-ideal con- centuries more, perhaps, to crumble into ruins ditions. altogether. The gradual improvements of arts, manufacturers, and commerce, the same causes One way in which we can read the emer- which destroyed the power of the great barons, gence of the “natural system of liberty” is destroyed in the same manner, through the great that, since the system is natural, it is which part of Europe, the whole temporal power of the we should expect to happen. Natural is what clergy2. normally happens. But, as Joseph Cropsey states, «there is There are at least two loci in the Wealth nothing in the nature of things which will of Nations that can be used to show that, if or might ’inevitably’ lead to the coming into individuals are left alone, good institutions being of the natural of the most expedient and opulence will emerge: one is Smith’s social arrangement»3. Indeed, while this description of the emergence and develop- development seems to be the natural one, ment of towns and cities; the other is the Smith points out that this natural develop- working of the invisible hand. The natural ment is not natural at all, and that what is system of liberty is natural because we reg- natural is not the norm at all. The descrip- ularly see the growth of opulence connected tion of “How the Commerce of the Towns with the growth of cities and towns, as well contributed to the Improvement in the as the growth of opulence connected with Country” is the fourth chapter of Book III the working of individual self-interest. of the Wealth of Nations, where Smith de- Smith claims that the natural system scribes the “natural order of things” that of liberty started to emerge with the fall of brings the progress of opulence to different the feudal and ecclesiastical powers and countries. In the introductory chapter of the introduction of the commercial sys- Book III, titled “Of the natural Progress of tem, thanks to the growth of towns and cit- Opulence,” Smith explains that «the cul- ies. This development was not planned but tivation and improvement of the country, emerged spontaneously. No individual, no therefore which affords subsistence, must government policy was responsible for this necessarily, be prior to the increase of the growth. As a matter of fact, the silent and towns, which furnishes only the means of unplanned revolution of commerce was conveniency and luxury»4: exactly the op- able to achieve what no army, rational plan, posite of what he illustrates in chapter 4. or public governance would have been able In fact, three of the four chapters of Book to achieve. «All the violence of the feudal III tell the story of how the natural order of institutions could never have effected, the things was inverted. Smith explicitly warns silent and insensible operation of foreign his readers of this inversion of the natu- commerce and manufacturers gradually ral course of things at the end of the first brought about»1. chapter: «But though this natural order of Similarly:

136 Paganelli things must have taken place in some de- ral liberty’. If mankind had by degrees, unevenly gree in every society, it has, in all modern and uncertainly, emerged from tutelage, it was states of Europe, been, in many respects, less of a testament to the power of interest than 5 to unanticipated consequences of actions or to entirely inverted» . fortuitous combinations of interests7. The economic system linked to the progress of opulence took centuries and With this I am not saying that Smith de- centuries. It developed in unpredictable nies a natural order of things. He states that forms. It happened only in certain part it does exist. Yet, it is not necessarily what of Europe, and even there not stably. In- we observe in reality. The same thing ap- dia and China were rich as well, but they plies when we consider the natural system did not enjoy the same freedom as some of liberty as an expression of the working of parts of Europe. If prosperity and freedom the invisible hand. For Smith the invisible are the natural outcome of the natural or- hand does exist. It is true that the pursuit of der of things, why did they take so long to individual self-interest leads to the better- emerge? And why only in some parts of the ment of society, as is suggested by the idea world? How is that possible? Smith seems of the invisible hand. It is also true that the to indicate at least two possible causes: bad introduction of commerce and manufac- policies and bad luck. These explanations tures brings along «order and good gov- open the door for more questioning of the ernment, and with them, the liberty and nature of the natural order. Is there a natu- security of individuals […] This, though it ral order in nature at all? Even if there is a has been the least observed, is by far the natural order in theory, would its historical most important of all their effect»8. The actualizations reflect it in any way? What if “regular administration of justice” is gen- David Hume is right? What if the institu- erated by commerce and is the foundation tional setting of Britain is unique to Britain, of commercial prosperity. Fundamental for rather than the normal thing to expect from the sustaining of a system of natural liberty every country? What if the system of natu- is indeed a functioning system of justice ral liberty is indeed the result of peculiar and that system of justice does emerge9. circumstances and historical accidents? But Smith seems also to ask whether nature What if freedom and prosperity are gener- assures us that this is the end of the story. ated simply by good luck?6 Smith does not Does the invisible hand instead have to seem to be able (or willing?) to exclude that wrestle with other natural forces? possibility. Unfortunately, Smith tells us, it is true Pratap Bhanu Mehta presents this same that individual interests can be harmonized point in the following way: in the market, but it is also true that indi- vidual interests may collide with each other The bulk of The Wealth of Nations is devoted to and destroy or prevent the development the thought that for much of their history hu- man beings have not acted on their interests; at of the cherished system of natural liberty. least, they have set up systems of regulation and Markets generate and are held together by restraints such that only the interests of a few a functioning system of justice. The laws of were served. Most important… the interests of justice are laws that favor the majority of humans are in conflict. For Smith, there is in a the people, not just a small group. If that is sense, nothing natural about the ’system of natu-

137 Ricerche not the case, the system of justice becomes of men whose interest is never exactly the a system of monstrous injustice, poisoning same with the public, who generally have the beautiful system of natural liberty and an interest to deceive and even oppress the destroying the benefits that markets gen- public, and who accordingly have, upon erate. Indeed «Sometimes the interest of many occasions, both deceived and op- particular orders of men who tyrannize the pressed it»14. government, warp the positive law of the And again: «Their interest is, in this re- country from what natural justice would spect, directly opposite to that of the great prescribe»10. Or: «To hurt in any degree body of the people»15. the interest of any one order of citizens, Examples of the virulent dangers of in- for no other purpose but to promote that terest groups are, among others, in Wealth of of some other, is evidently contrary to that Nations, IV.i.10; IV.ii.38; IV.iii.c.1016. And justice and equality of treatment which the an additional source of worry for Smith is sovereign owes to all the different orders of that concentrated interests are able to con- his subjects»11. vince the government and the public that So, while the self-interest of the butch- special organized groups are not enemies er, baker, and brewer seems to be the source of society but defenders and promoters of the natural development of commerce of the wealth of the country17. The natural and of a prosperous economic system, the force of self-interest can generate marvels self-interest of great merchants and man- of wealth and liberty for all, but it can also ufacturers also causes the system of justice destroy the natural order of things and the to degenerate into a system of lobbies, and system of natural liberty. The problem is the system of lobbies becomes a source of that the deleterious concentrated interest the most severe injustices. The government groups are just as natural as the invisible grants favors to organized interests at the hand. Indeed expense of the rest of society, and the laws People of the same trade seldom meet together, become so unjust that even for merriment and diversion, but the con- the cruellest of our revenue laws, I will venture versation ends in a conspiracy against the public, to affirm, are mild and gentle, in comparison or in some contrivance to raise prices. It is im- of some of those which the clamour of our mer- possible indeed to prevent such meetings, by any law which either could be executed, or would be chants and manufacturers has extorted from the 18 legislature, for the support of their own absurd consistent with liberty and justice . and oppressive monopolies. Like the laws of Draco, these laws may be said to be all written in The concentrated interests of great blood12. merchants and manufactures are therefore strong; they are destructive, and they are Mercantilist policies, meant to grant inevitable. The naturalness of the natural monopolies to rapaciously ambitious system of liberty is counterbalanced by the merchants and manufacturers, are not in naturalness of conflicting interests. The the best interest of society. They increase same seed that seems to generate the natu- the fortune of a few at the expense of the ral system of liberty seems also to generate 13 many, impoverishing society . Merchants its natural lethal threat. The natural eco- and manufacturers are, in fact, «an order nomic system of commerce and the natural

138 Paganelli system of liberty that comes with it, there- constant struggle with the formidable pow- fore, do not seem to be the normal outcome ers of concentrated interests. of nature. And just to add another pessimistic It may very well be that, as Mehta note, Smith often speaks of an economic claims system as a living body, with economic privileges granted by the government func- Establishing the “system of natural liberty” un- der which every man is “left perfectly free to tioning like diseases. Privileges granted by pursue his own interest his own way” is thus for the government make a body sick. They can Smith a task, rather than something that comes even kill it. naturally (WN, IV.ix.51). The paradox is that the very motive, self-interest, that allows that system The whole system of her industry and commerce to produce the beneficial consequences it does, has thereby been rendered less secure [by the constantly threatens to undermine it. It is the monopoly of the colony trade]; the whole state of pursuit of their interests that leads merchants her body politick less healthful, than it otherwise to demand monopolies and privileges that harm would have been. In her present condition, Great society; yet, those very same interests can, un- Britain resembles one of those unwholesome der the right institutional conditions, produce bodies in which some of the vital parts are over- beneficial outcomes. The Wealth of Nations is grown, and which, upon that account, are liable an account of how the interests of all might be to many dangerous disorders scarce incident to harmonized, not a claim that they are always, or those in which all the parts are more properly naturally, in harmony19. proportioned. A small stop in that great blood– vessel, which has been artificially swelled beyond Yet, even if the system of natural liberty its natural dimensions, and through which an is a task, it is not an easy task to achieve. unnatural proportion of the industry and com- merce of the country has been forced to circulate, Who is going to do it? Why should anyone is very likely to bring on the most dangerous dis- do it? We are left in the hands of our weak orders upon the whole body politick. The expec- civic spirit and of a legislator who is exhort- tation of a rupture with the colonies, accordingly, ed not to fall for the flattery of the lobbyists has struck the people of Great Britain with more but rather to preserve the system of natural terror than they ever felt for a Spanish armada, or a French invasion… The blood, of which the cir- liberty out of reverence toward its beau- culation is stopt in some of the smaller vessels, 20 ty . Unfortunately, this seems to be just a easily disgorges itself into the greater, without dream. And in fact, Smith is convinced that occasioning any dangerous disorder; but, when the «formidable» powers merchants and it is stopt in any of the greater vessels, convul- manufacturers have «intimidate the legis- sions, apoplexy, or death, are the immediate and unavoidable consequences23. lature»21 so much that

[t]o expect, indeed, that the freedom of trade Additionally, all living bodies, by na- should ever be entirely restored in Great Britain, ture, grow, reach maturity, and die. David is as absurd as to expect that an Oceana or Uto- Hume describes this process of growth and pia should ever be established in it. Not only the decay in the arts. And Smith seems to indi- prejudices of the publick, but what is much more cate that, indeed, all major forms of civili- unconquerable, the private interests of many in- dividuals, irresistibly oppose it22. zation eventually perish, either explicitly by human hand or by the events of history. If Once privileges are granted, they will the feudal system and the temporal power not be taken away. The invisible hand is in a of the church have been brought down by

139 Ricerche

constitution which protects and governs North America, and that of the mercan- tile company which oppresses and domi- neers in the East Indias, cannot perhaps be better illustrated than by the different state of those countries»24. The natural progress of things toward the natural sys- tem of liberty is not commonly observed. Maybe Cropsey is right when he states that «Since history is not the rational ex- pression of nature but in principle may conflict with nature, there arises the need for a statement of the strictly natural, which of course is the substance of the Wealth of Nations, a book that delivers the truth about nature»25. And if that is the case, what is strictly natural includes the presence of multiple forces and passions, which lead equally to positive and negative outcomes. Yet, even if the natural system of liberty is not the norm, it may still be the underlying tendency to- Original edition of The Wealth of Nations by Adam ward which we stumble when we are some- Smith (London, 1776) how able to balance our natural conflicting passions. The natural system of liberty is a good representation of our humanity. And, the silent revolution of commerce and the when possible, it should be achieved or childish vanity of the nobles and the high preserved, because it is the system under clergy, why couldn’t the commercial sys- which our natural tendencies may find the tem be brought down by the loud attacks most fertile ground for balance, peace, and of lobbies? After all, Smith tells us that an prosperity. To understand this, let’s go back economy that has been in an expansion- to how the commerce of towns contributed ary state may not be expansionary forever. to the improvement of the country, accord- It may become stationary or even recede. ing to Smith. North America, in Smith’s time, was an ex- Smith credits David Hume for being ample of an expansionary economy, China the first to realize «the most important of of a stationary, and Bengal of a declining all… the effects [of commerce]»26: that the one. When the economic system is over- commercial system brings about the natu- governed and the invisible hand is para- ral system of liberty. Smith does not simply lyzed by interest groups, an economy may report Hume’s analysis; he adds to it. Smith very well decline. In his words: «The dif- grounds his analysis in the nature of man- ference between the genius of the British kind27. It is thanks to a lucky coincidence

140 Paganelli of events, and in particular of human pas- own person»29. The barons and the high sions, that the old feudal system collapsed priests are described as being motivated by and that commercial societies occurred. their «most childish, the meanest and the Human beings are caring, benevolent, most sordid of all vanities» which hope- public spirited, and virtuous, but they are lessly attract them to the glitter of a «pair also self-interested, vain, proud, short- of diamond buckles perhaps, or […] some- sighted, and deluded, just to mention some thing as frivolous and useless»30. The lords of our characteristics that Smith takes pain run after «trinkets and baubles, fitter to be to describe. Human beings are motivated the play-things of children than the serious by a variety of conflicting passions, not all pursuit of men»31. of which are good. Yet, the combination of Yet, it is for the vain and childish de- these passions can, unintentionally, gener- sire of these “trinkets and baubles” that the ate good outcomes: nature has implanted in great proprietors, barons or clergy, are will- the human breast conflicting passions, and ing to sell their great authority. «[Foreign it is good that it has, because under the right commerce and manufactures] gradually conditions, those conflicting passions allow furnished the great proprietors with some- us to gain opulence and freedom. thing for which they could exchange […] Smith’s description of the emergence of the maintenance, or what is the same thing, the economic system based on commerce the price of the maintenance of a thousand is again indicative of the potentially posi- men for a year, and with it the whole weight tive effects of these conflicting and possibly and authority which it could give them». negative characteristics of human beings. By this exchange, «they gradually bartered The fall of the oppressive system of feudal their whole power and authority»32. They lords and the emergence of the natural sys- will eventually have to sell their birthright tem of liberty seem to be linked to the un- and their estate, which rich merchants intended consequences of these apparently are more than happy to buy. According to negative traits of humans. Smith, therefore, the “folly” of gratifying “the most childish vanity” brings down the All for ourselves, and nothing for other people, seems, in every age of the world, to have been feudal system and allows for the growth of the vile maxim of the master of mankind. As the system of natural liberty. No govern- soon, therefore, as [the great barons] could find ment, no rational plan, no army, just the a method of consuming the whole value of their vanity of the barons and the self-interest of rents themselves, they had no disposition to the merchants. share them with any other persons28. Additionally, it is still vanity combined Similarly, in the analysis of the de- with self-interest that not only leads to the cline of the temporal power of the church, childish dissipation on frivolous trinkets Smith claims that «[i]n the produce of arts, of power, family wealth, and what was sup- manufacturers, and commerce, the clergy, posed to go to help the poor, but also, un- like the great barons, found something for intentionally, creates incentives to improve which they could exchange their rude pro- the cultivation of the land. We are told that duce, and thereby discovered the means of indeed «merchants are commonly ambi- spending their whole revenues upon their tious of becoming country gentlemen, and

141 Ricerche when they do, they are generally the best accommodates the diverging and conflict- of all improvers»33 because they carry that ing human passions, all our limitations, bold entrepreneurial spirit, which the “old” and still generates positive results. proprietors lack34. The imperfections of the human be- Smith seems indeed to indicate that, ings that Smith describes are reflected also despite all of our limits and conflicting in the imperfection of the institutions in passions and forces, and bad luck, we still which we live. Aiming for perfection, both naturally have the ability to improve our in human character and in social institu- life and society. So, for example, even when tions is unrealistic and wasteful. And that is Nature «in its anger has visited [us] with acceptable. We do not need perfection. We ambition»35, and even when we are delud- are able to achieve an economic system that ed regarding what makes us happy, we are leads to prosperity and liberty even with able to generate steps that lead us toward our imperfect means. The system may not that beautiful system of natural liberty and be perfect, but it still works. economic prosperity. What I think is tell- Tony Aspomourgos presents a convinc- ing here is how Smith explains this devel- ing argument that «Smith expresses here a opment: it is well that Nature made us as we conviction that even under second-best (or are made. worse) constitutions, regimes and policies, ’nature’ is still in play, working away for the The pleasures of wealth and greatness, when 37 considered in this complex view, strike the im- good» . I will follow him in presenting a agination as something grand and beautiful and long citation of Smith as evidence. noble, of which the attainment is well worth all the toil and anxiety which we are so apt to bestow Some speculative physicians seem to have im- upon it. And it is well that nature imposes upon us agined that the health of the human body could in this manner. It is this deception which rouses and be preserved only by a certain precise regimen keeps in continual motion the industry of mankind. of diet and exercise, of which every, the smallest, It is this which first prompted them to cultivate violation necessarily occasioned some degree of the ground, to build houses, to found cities and disease or disorder proportioned to the degree of commonwealths, and to invent and improve all the violation. Experience, however, would seem the sciences and arts, which ennoble and embel- to show that the human body frequently pre- lish human life; which have entirely changed the serves, to all appearance at least, the most perfect whole face of the globe, have turned the rude for- state of health under a vast variety of different ests of nature into agreeable and fertile plains, regimens; even under some which are gener- and made the trackless and barren ocean a new ally believed to be very far from being perfectly fund of subsistence, and the great high road of wholesome. But the healthful state of the human communication to the different nations of the body, it would seem, contains in itself some un- earth. The earth by these labours of mankind has known principle of preservation, capable either been obliged to redouble her natural fertility, of preventing or of correcting, in many respects, and to maintain a greater multitude of inhabit- the bad effects even of a very faulty regimen. Mr. ants36. (Emphasis added.) Quesnai, who was himself a physician, and a very speculative physician, seems to have entertained The system of natural liberty, therefore, a notion of the same kind concerning the po- litical body, and to have imagined that it would may not be the norm, but when we achieve thrive and prosper only under a certain precise it, it makes miracles. It may not be the regimen, the exact regimen of perfect liberty and norm, but it may be the best system, which perfect justice. He seems not to have considered that in the political body, the natural effort which

142 Paganelli

every man is continually making to better his powerful enough to allow us to achieve it, own condition, is a principle of preservation ca- however imperfectly. pable of preventing and correcting, in many re- spects, the bad effects of a political œconomy, in In his discussion of colony trade, Smith some degree, both partial and oppressive. Such reminds us a political œconomy, though it no doubt retards we must carefully distinguish between the effects more or less, is not always capable of stopping al- of the colony trade and those of the monopoly of together the natural progress of a nation towards that trade. The former are always and necessar- wealth and prosperity, and still less of making it ily beneficial; the latter always and necessarily go backwards. If a nation could not prosper with- harmful. But the former are so beneficial, that the out the enjoyment of perfect liberty and perfect colony trade, thought subject to a monopoly, and justice, there is not in the world a nation which notwithstanding the hurtful effects of that mo- could ever have prospered. In the political body, nopoly, is still upon the whole beneficial; though however, the wisdom of nature has fortunately a good deal less so than it otherwise would be40. made ample provision for remedying many of the bad effects of the folly and injustice of man; To conclude, I believe that in Smith in the same manner as it has done in the natural body, for remedying those of his sloth and in- there is a strong presence of a natural order temperance38. of things that leads to a system of natural liberty. But movement toward that system The role of public governance seem is not necessarily linear. Human history therefore to be to avoid interfering with na- is convoluted and zigzagging. The natural ture and its course, should that be possible. system of liberty interacts with accidents To cite Aspromourgos again: of history, such as, say, the barbaric inva- No policy is offered to ensure that result: it is sions, which inverted the natural order of rather conceived of as the natural outcome of a development of Europe, as well as all of our competitive economy exhibiting rapid accumu- natural yet destructive human passions, lation and growth…Or, one may perhaps better such as, say, those that generated the mer- say that commercial society—with the rule of law enforcing property rights free competition and cantilist protectionist policies. Yet, despite so on—is the policy for bringing about general all its imperfections and limitations, many opulence, though nothing in this formula guar- today can say with Smith: «and yet it may antees high accumulation, other than human 39 be true, perhaps, that the accommodation nature . of an European prince does not always so Smith seems, therefore, to be both much exceed that of an industrious and moderately pessimistic and moderately op- frugal peasant, as the accommodation of the timistic about the power of nature to gener- latter exceeds that of many an African king, the absolute master of the lives and liber- ate and sustain a natural system of liberty. 41 On the one hand, there is nothing that can ties of ten thousand naked savages» . guarantee the emergence or sustainment of an economic system that generates and maintains prosperity and freedom. History indeed seems to show how rare that emer- gence is and how difficult its maintenance is. On the other hand, nature seems to be

143 Ricerche

1 A. Smith, An Inquiry into the Na- 11 Smith, Wealth of Nations cit., IV. 36 Ivi, IV.1.9-10, pp. 183-184. ture and Causes of the Wealth of viii.30, p. 654. 37 T. Aspromourgos, The Science of Nations (1776), Indianapolis, 12 Ivi, IV. viii.17, p. 648. Wealth: Adam Smith and the fram- Liberty Fund, 1981, III. iv. 10, p. 13 Ivi, IV. viii.c.43, p. 604. ing of political economy, London 418. 14 Ivi, I. xi. p. 10, p. 267. and New York, Routledge, 2009, 2 Ivi, V.i.g. 24-25, p. 803. 15 Ivi, IV. iii.c.9-10, pp. 493-494. p. 245. 3 J. Cropsey, Polity and Economics, 16 G. Stigler, Smith’s Travels on the 38 Smith, Wealth of Nations cit., IV. South Bend, Indiana, St. Augus- Ship of the State, in «History of ix.28, pp. 673-674. tine’s Press, 2001, p. 73. Political Economy», n. 3 (2), 39 Aspromourgos, The Science of 4 Smith, Wealth of Nations cit., III. 1971, pp. 265-277; J. Evensky, Wealth cit., p. 208. i. 2, p. 377. Adam Smith’s Moral Philosophy. 40 Smith, Wealth of Nations cit., IV. 5 Ivi, III. i. 9. p. 380. Cambridge, Cambridge Univer- vii.c.47, pp. 607-608. 6 D. Forbes, Sceptical Whiggism, sity Press, 2005. 41 Ivi, I. i.11, p. 24. Commerce, and Liberty in A.S. 17 Smith, Wealth of Nations cit., IV. Skinner, Th. Wilson (edited by), iii.c. p. 13. Essays on Adam Smith. Oxford, 18 Ivi, I. x.c.27, p. 145. Clerandon Press, 1975, p. 198. 19 Mehta, Self-Interest and Other In- 7 P. Bh. Mehta, Self-Interest and terests, cit., p. 257. Other Interests, in K. Haakonssen 20 Smith, The Theory of Moral Senti- (edited by), The Cambridge Com- ments, cit., IV.1.11, pp. 184-187. panion to Adam Smith. New York, 21 Ivi, IV. ii. p. 43. Cambridge University Press. 22 Smith, Wealth of Nations cit., IV. 2006, p. 255. ii.43, p. 471. 8 Smith, Wealth of Nations cit., III. 23 Ivi, IV. vii.c.43, pp. 604-605. iv. 4, p. 412. Cfr. N. Rosenberg, 24 Ivi, I. viii.26, p. 91. Adam Smith and the Stock of Moral 25 Cropsey, Polity and Economics. Capital, in «History of Political cit., p. 73. Economy», n. 22 (1), 1990, pp. 26 Smith, Wealth of Nations cit., III. 1-17; D. Rasmussen, Does ’Better- iv.4, p. 412. ing Our Condition’ Really Make Us 27 Forbes, Sceptical Whiggism, Com- Better Off? Adam Smith on Progress merce, and Liberty, cit., p. 194. and Happiness, in «American Po- 28 Smith, Wealth of Nations cit., III. litical Science Review», n. 100 (3 iv.10, p. 418. August), 2006, pp. 309-318. 29 Ivi, V.i.g. 25, p. 803. 9 J. Young, 1997. Economic as a Mor- 30 Ivi, III. iv.10, pp. 418-419. al Science: The Political Economy of 31 Ivi, III. iv.15, p. 421. Adam Smith. Cheltenham, UK 32 Ivi, III. iv.10, pp. 418-419. and Lyme, 1997. 33 Ivi, III. iv.3, p. 411. 10 A. Smith, The Theory of Moral 34 Rosenberg, Adam Smith and the Sentiments (1759); Indianapolis, Stock of Moral Capital, cit. Liberty Fund, 1984, VII. iv. 36, 35 Smith, The Theory of Moral Senti- pp. 340-341. ments, cit., IV., i. 7. p. 181.

144 Itinerari

Libertà e Ragione: connessioni e parallelismi tra illuministi lombardi e scozzesi sulla strada della modernità

claudio martinelli

Introduzione Soprattutto dopo la definitiva sconfitta del- la rivolta giacobita, anche in Scozia si inne- Illuminismo scozzese e illuminismo lom- scò un processo di profonda trasformazione bardo costituiscono entrambi temi di ri- sociale che avrebbe consentito alla regione cerca particolarmente accattivanti, sia dal di abbandonare alcuni arcaismi premo- punto di vista della storia del pensiero che derni che ancora la attraversavano, e di da quello più strettamente riguardante le avviarsi decisamente verso un futuro fatto concezioni giuridiche. Si tratta di due filoni di stabilità politica e riforme economiche. culturali sostanzialmente coevi ma collocati È in questo quadro che maturano i contri- in contesti storico-politici molto diversi. buti alla cultura europea provenienti dalle La Scozia del XVIII secolo costituì università scozzesi. Dalle prime riflessioni un’area geografica in grande fermento, di Francis Hutcheson sulla natura dell’Uo- all’avanguardia in Europa da diversi punti mo e della Società avrebbe preso avvio un di vista: politico, economico, intellettua- filone, estremamente plurale e variegato, le. La svolta politica garantita a tutta l’isola ma sempre volto ad indagare con spirito li- dalla Glorious Revolution e dai nuovi equili- bero la storia dell’uomo, i fondamenti della bri istituzionali che ne conseguirono, fece convivenza civile e le migliori modalità di della Gran Bretagna un esempio di antidi- organizzazione politica ed economica dei spotismo e difesa delle libertà individuali. popoli. Si crearono così le condizioni socio-poli- La Lombardia del ’700 vive invece una tiche per la prima rivoluzione industriale, realtà molto diversa. L’imprescindibile resa possibile grazie proprio all’afferma- punto di partenza è ovviamente la presenza zione di quei valori borghesi che in altre di una dominazione straniera, nel quadro parti d’Europa faticavano ad affermarsi. di un assolutismo monarchico che poco spazio lasciava alle innovazioni, anche in giornale di storia costituzionale n.20 / II semestre 2010 147 Itinerari ambito culturale. Il passaggio dal giogo spa- I caratteri fondamentali dell’illuminismo gnolo a quello asburgico, però, rappresentò lombardo un elemento di forte discontinuità rispetto alle antiche incrostazioni di cui soffriva la Gli illuministi «[…] sono degli innovato- società lombarda. I governatori spagnoli ri, non dei rivoluzionari; costituiscono il avevano adottato una politica di sostanziale primo nucleo di una classe dirigente aperta conservazione di istituti ed equilibri politici al progresso, non una corrente che miri a di stampo medievale che mal si adattavano trasformare profondamente l’ordinamento ad una società che, sottotraccia, mostrava politico esistente; essi agiscono nell’ambito segnali di vivacità e volontà di cambiamen- della vecchia sistemazione statale dell’Ita- to. L’avvento degli austriaci e di Maria Te- lia, non mirano a crearne una nuova». resa inaugurò un nuovo clima. Il suo dispo- Questa frase di Candeloro2 si riferisce in tismo illuminato, importante esempio di generale all’illuminismo italiano, ma calza quell’assetto dei poteri che verrà poi chia- molto bene allo spirito di quello lombardo mato “Stato di Polizia”, avrebbe favorito il in particolare. Umanesimo, riformismo, sorgere, soprattutto nell’area milanese, di moderazione sono forse i caratteri princi- cenacoli intellettuali che contribuirono in pali di un nucleo di intellettuali che segnerà maniera decisiva al rinnovamento non solo in maniera molto marcata la vita culturale e culturale della città, ma anche più concre- politica milanese e lombarda durante tutta tamente politico e amministrativo1. la seconda metà del ’700. La descrizione e la sottolineatura di La Lombardia era una delle aree più questi differenti ambiti in cui sorgono e avanzate del territorio italiano, ma nel maturano l’illuminismo scozzese e quello quadro di un generale sottosviluppo de- lombardo non devono però impedirci di terminato dalle pesanti crisi del ’600 che verificare e apprezzare l’esistenza di con- avevano contribuito ad allargare il divario nessioni e influenze tra alcuni dei maggio- rispetto alle regioni economicamente più ri esponenti dei due filoni culturali. Anzi, avanzate d’Europa, come Francia, Inghil- proprio l’analisi delle relazioni ideali inter- terra e Olanda. A ben vedere, mancavano in correnti tra loro può farci apprezzare me- Lombardia le condizioni minime per teo- glio come in alcune particolari congiunzio- rizzare un radicale cambiamento, a comin- ni della storia, la forza delle idee, la potente ciare dalla consapevolezza del proprio ruo- capacità del pensiero, riescano a travalicare lo da parte di quei ceti sociali che avrebbero differenze geografiche, storiche e politiche dovuto prenderne in mano le redini, come per affermare alcuni valori universali. era già avvenuto oltremanica e si appresta- Pertanto cercheremo di indagare i ca- va ad accadere in Francia3. Ciò contribuisce ratteri di queste connessioni, per mettere a spiegare la minore radicalità degli illumi- in luce analogie e differenze, concentrando nisti lombardi rispetto a quelli francesi. l’analisi su quelle che unanimemente ven- Ma tali valutazioni non devono portare gono considerate le punte più alte delle due a sminuire la portata innovativa di questa scuole: David Hume e Adam Smith, da un scuola; anzi, la sottolineatura del suo spiri- lato; Pietro Verri e Cesare Beccaria, dall’al- to riformatore contribuisce ad inquadrare tro. nella giusta dimensione proprio la spinta

148 Martinelli innovatrice che essa ebbe sulla cultura e dall’eloquente intitolazione) per fare di sull’amministrazione dell’epoca asburgica. quel cenacolo un centro di elaborazione di Ed è emblematico il fatto che questa spin- idee conosciuto e rispettato in tutta Euro- ta innovatrice abbia trovato l’occasione di pa; tanto che i francesi lo battezzarono con manifestarsi grazie anche ad alcune con- il lusinghiero nome di école de Milan. Un crete e importanti riforme della pubblica gruppo numericamente abbastanza ridotto amministrazione volute da Maria Teresa. ma capace di esprimere notevoli qualità e L’esempio più chiaro è l’introduzione del sempre inviso all’opinione pubblica, cui si catasto nel gennaio del 1760, per opera del- deve il significato inizialmente spregiativo lo statista toscano Pompeo Neri, da cui sca- con cui veniva chiamata l’Accademia (dei turì l’abolizione di ogni esenzione fiscale4. Pugni, appunto), intitolazione fatta poi Potrebbero apparire eventi marginali, ma propria però dai suoi stessi animatori come in realtà queste riforme convinsero alcuni orgoglioso gesto di sfida alle convenzioni intellettuali appartenenti al patriziato lom- tradizionali6. bardo che si potesse realmente procedere Il principale strumento di espressione e ad un profondo cambiamento dei rapporti di lotta polemica utilizzato dall’Accademia economici tra i ceti sociali, condizione ne- fu la celebre rivista Il Caffè, un periodico cessaria per svecchiare una società da trop- che gli animatori dei Pugni pubblicarono po tempo assopita aprendola a quelle cor- per due anni, dal giugno del 1764 al mag- renti di rinnovamento che stavano ormai gio 1766, con la cadenza di un numero ogni solcando buona parte dell’Europa. dieci giorni7. I primi numeri vennero pre- Fu così che si formò un vero e proprio cauzionalmente stampati presso l’editore cenacolo di intellettuali, in buona par- Rizzardi di Brescia, città che all’epoca fa- te provenienti dai settori più aperti della ceva parte della Serenissima, non poten- nobiltà milanese, coagulatosi attorno alla do sapere quale sarebbe stata la reazione cosiddetta Accademia dei Pugni. Si trattava di Vienna. Verificata però la tolleranza di di un sodalizio culturale sorto nel 1762 so- quest’ultima, a partire dal terzo numero la prattutto per opera di Pietro Verri, un con- rivista uscì presso lo storico libraio mila- te milanese appartenente ad una famiglia nese Galeazzi8. Questa pur breve esperien- molto conosciuta in tutta la Lombardia, de- za editoriale ebbe l’effetto di un grosso ma- ciso a raccogliere attorno a sé le intelligenze cigno lanciato nelle acque un po’ stagnanti più anticonformiste e dotate di senso criti- del giornalismo culturale italiano. La rivi- co che la cultura milanese dell’epoca poteva sta si rifaceva al modello di alcuni periodici esprimere5. Spregiudicatezza intellettuale, stranieri, come l’inglese Spectator di Addi- spirito libero, sguardo proteso al di fuori son e Steel, e questa impostazione, accan- degli angusti confini lombardi per cogliere to ad una notevole vivacità e vis polemica, il vento delle nuove idee e contribuire al di- contribuì a decretarne il successo, non solo battito illuministico europeo. Un program- nel ristretto ambito lombardo. ma ambizioso, tollerato dal potere austriaco Accademia e Caffè non devono essere anche perché, appunto, non espressamen- pensati come luoghi monolitici. Qui ebbe- te e radicalmente rivoluzionario, combatti- ro la possibilità di esprimersi orientamenti vo però quanto bastava (come testimoniato anche molto diversi tra loro. Talvolta può

149 Itinerari addirittura sembrare che l’unico comun e Cesare Beccaria. I temi delle loro opere denominatore tra i soci fosse la libertà di spaziano dalla filosofia all’economia, dalla espressione. Così del gruppo fecero parte, politica al diritto. Nei loro numerosi libri e tra gli altri, l’economista Gian Rinaldo Car- articoli essi manifestano un pensiero cer- li, amico di Verri fin dagli anni ’50 ma che tamente razionalista, ma che non mitizza la con lui polemizza da posizioni tardo-mer- ragione come nuova divinità; mostrano uno cantiliste9; lo studioso di assetti politici spiccato interesse e riflettono a lungo sulle Giuseppe Gorani, portatore di un comples- varie condizioni dell’uomo: felicità, dolo- so impasto di idee egualitarie di stampo re, piacere. La politica e il diritto sono visti rousseauviano e di difesa dell’accentra- come strumenti al servizio della collettività, mento del potere nelle mani di un despota della ricerca del bene comune, il più am- illuminato, visto come unico organo in gra- pio e generale possibile. I due autori sono do di imporre con la forza alle classi sociali portatori di una visione “progressiva” della riottose le necessarie riforme10. Quindi lo storia, nella convinzione che il suo corso storico e giurista Alessandro Verri, fratel- dipenda dalle scelte razionali e non da un lo minore di Pietro, fermo sostenitore del destino astratto. L’impostazione che en- superamento delle leggi e della giurispru- trambi danno all’école sul piano delle teorie denza fondate sul Corpus Iuris di Giustinia- economiche è sostanzialmente liberista, in no, da perseguire con una radicale riforma aperta polemica con i vecchi fondamenti del legislativa in grado di fare ordine e chiarez- mercantilismo, attenta alle nuove visioni, za sul piano normativo, portando certezza soprattutto dei fisiocratici, ma più incline del diritto e riducendo il ruolo del giudice di questi a sottolineare il valore innovativo a mero applicatore della norma11; ma anche del commercio e della manifattura rispetto lo scienziato Paolo Frisi, che è opportuno alle consuete produzioni agricole. Insom- menzionare in questo contesto non solo ma, un illuminismo riformatore, concreto, perché contribuì a far conoscere in Italia le aperto, tributario dell’influenza di diverse idee di Newton (di cui è nota la fondamen- esperienze europee, in particolare quella tale importanza per il nucleo di concetti francese e quella scozzese. attorno a cui si costituì l’illuminismo scoz- zese), ma anche per il fatto che in uno dei suoi numerosi viaggi all’estero ebbe occa- sione di conoscere personalmente a Lon- Le relazioni “esterne” degli illuministi dra, unico tra tutti i soci dell’Accademia, lombardi David Hume. Come si vede, stiamo trattando di un Non vi è dubbio che le principali relazio- gruppo quanto mai eterogeneo per opi- ni che gli illuministi lombardi istaurarono nioni ed interessi. È tuttavia noto come all’estero furono quelle con gli illuministi l’impronta fondamentale, la cifra teorica e francesi. Questo per ragioni ideali, di affi- la dimensione internazionale della scuola nità di costumi o di conoscenza linguistica, di Milano siano fondamentalmente ricon- essendo ampiamente documentato come ducibili al contributo di idee e di passione fossero molto intensi gli scambi episto- civile che seppero profondere Pietro Verri lari dei fratelli Verri, di Frisi e di Beccaria

150 Martinelli con alcuni dei più grandi philosophes, da parte del ’700 il faro cui guardava tutta la D’Alembert ad André Morellet che curò la cultura europea, quasi altrettanto impor- traduzione in francese de Dei delitti e delle tante fu nella formazione personale dei pene, certamente il frutto dell’illuminismo protagonisti della scuola di Milano e nello lombardo più celebre in tutto il mondo. sviluppo del loro contributo di idee l’in- L’opera di Beccaria ebbe subito una fluenza dell’illuminismo britannico, scoz- vastissima eco in tutta Europa e partico- zese in particolare. Bacon, Newton, Locke, larmente in Francia, dove venne lodata Hutcheson, Hume ricorrono costantemen- anche da Voltaire e Diderot12, tanto che il te nel Pantheon che gli stessi fratelli Verri marchese venne invitato a Parigi per farsi e Beccaria compilano nelle opere e nelle conoscere anche personalmente in quegli lettere, a testimonianza di un tributo fon- ambienti. Un viaggio che compì nell’au- damentale sul piano dell’elaborazione dei tunno del 1766, spronato da Pietro Verri e concetti e del metodo di indagine. Si pen- accompagnato da Alessandro, ma che in- si alla seguente esortazione di Alessandro traprese molto di malavoglia, sia per ragio- Verri: «Studiate il mondo, coltivate le lin- ni di debolezza caratteriale sia per delicati gue, le matematiche, pensate un poco me- problemi personali e familiari che lo angu- glio agli uomini che non alle cose che sono stiavano. Sta di fatto che il viaggio si rivelò sopra di noi»14. Facile riscontrarvi i germi presto un calvario: Beccaria mostrò notevo- dell’insegnamento empirista e utilitarista li difficoltà a relazionarsi con gli animatori tipico della cultura britannica. dei salotti culturali d’oltralpe, rischiando Naturalmente tra le fondamentali fon- di incrinare la fama che si era costruito gra- ti di ispirazione degli illuministi milanesi zie all’efficacia del suo libro. Inoltre, il suo ci sono anche i giganti del pensiero con- soggiorno francese ebbe conseguenze di- tinentale: da Helvétius a Montesquieu, da sastrose anche sul piano dell’amicizia con Rousseau agli Enciclopedisti. E questa dop- i fratelli Verri, un’amicizia che a causa di pia matrice delle loro ascendenze sarebbe ripicche e risentimenti reciproci, ulterior- affiorata costantemente sia nelle opere sia mente inaspriti dal viaggio, si raffreddò per nel dibattito interno alla scuola milanese, sempre, determinando in breve tempo la talvolta svolgendo un’utile funzione com- fine dell’esperienza comunitaria del grup- plementare, altre innescando una dialet- po degli illuministi milanesi. Ma, al di là tica che faceva emergere un’insanabile di queste asperità biografiche, gli ambienti dicotomia. A questo proposito risulta para- illuministi francesi continuavano a nutrire digmatico, e quindi estremamente utile per un atteggiamento di ammirazione per l’éco- capire alcune questioni di fondo, il dialogo le de Milan, cui affiancavano però anche un epistolare in cui i fratelli Verri discutono, atteggiamento, tipicamente francese, di su posizioni non sovrapponibili, del meto- velata superiorità, da casa madre a filiale o do e della sostanza del pensiero di Hume, colonia13. contrapponendone l’impostazione a quella Tuttavia, se il principale punto di rife- dei filosofi francesi. Scrive Alessandro a rimento ideale e concreto degli illuministi Pietro in una celebre lettera del 1768: lombardi erano la Francia e Parigi, che del Lo stile di Hume per questo mi piace assai. Ha resto rappresentavano in quella seconda detto e provato più lui colla sua tranquilla pro-

151 Itinerari

fondità, che non tutt’insieme i Filosofi Francesi, sioni mancate di personale conoscenza di se ne eccettuiamo Voltaire, tremendo fulmine Beccaria con Smith e Hume. Nell’ottobre delle opinioni. Hume, dubitando sempre delle forze dell’umana ragione, accresce i di lei diritti, del 1766 Beccaria e Smith erano entram- e degradandola in apparenza, la esalta in sostan- bi a Parigi. Frequentavano gli stessi salotti za. Segue passo a passo il vero, eleva le penne ad dove circolavano molte delle idee che poi una ad una senza scorticare la pelle. La sua mo- entrambi avrebbero utilizzato nei loro suc- destia incanta e con questo vantaggio dispone cessivi lavori, ma non si incontrarono mai ad ascoltarlo; ed avendo detto il dicibile, non ha fatto strepito come gli altri, ed ha fatti più se- perché Beccaria arrivò nella capitale pro- guaci. Ma il tuono fastoso, intollerante, audace prio nei giorni in cui Smith stava per termi- e deridente da’ alcuni suoi colleghi ha sdegnato nare il suo soggiorno francese, durato ben infinitamente15. due anni18. Questo mancato incontro, però, non avrebbe impedito a Beccaria di cono- E Pietro gli risponde: scere le opere di Smith. Risulta, infatti, che Tu sei assai inglese, non puoi soffrire l’entu- nel 1767 il marchese Calderara, suo amico, siasmo dei francesi: sono anch’io con te. Però ricevette da un editore ginevrino la Teoria convien confessare che i gradassi della filosofia dei sentimenti morali, naturalmente in una hanno fatto forse più bene che i filosofi mode- 19 sti. Vi voleva chi riscuotesse la moltitudine con versione tradotta in francese . Viceversa, una sorte d’arditissimo tuono d’ispirazione, vi è presumibile che Smith prima di scrivere voleva impostura molta, e calore per risvegliarci. La ricchezza delle nazioni avesse letto i libri Bayle, pacifico e modesto, ha fatto alcuni seguaci, di Beccaria, sebbene non gli Elementi di eco- gli Enciclopedisti hanno con molta ciarlataneria nomia pubblica, visto che, per quanto scritti posta la filosofia in un aspetto più venerando e luminoso al guardo non tuo, né mio, ma del pub- nel 1769, essi vennero pubblicati solo molto 20 blico16. tempo dopo il 1776 . È inoltre provato che Beccaria possedesse una copia delle Medi- 21 Certo, rispetto alle consuetudini perso- tazioni sull’economia politica di Verri . A nali maturate con gli illuministi tran- lui il famoso viaggio a Parigi avrebbe anche salpini, quelle con gli scozzesi furono dovuto offrire l’occasione di un incontro praticamente inesistenti. La spiegazio- con Hume. Dopo la capitale francese, in- ne è tutto sommato abbastanza sempli- fatti, il tour europeo del marchese avrebbe ce: concorrevano innanzitutto ragioni dovuto proseguire per Londra, dove il faro geografiche, ma ancora più importanti del pensiero britannico lo attendeva con erano le difficoltà legate alla lingua. Gli interesse, preceduto dalla fama procurata illuministi italiani leggevano le opere all’italiano dalla diffusione del Dei Delitti e degli autori britannici, ma erano co- delle pene, la cui pubblicazione nella tradu- zione inglese era in quelle settimane im- stretti ad avvalersi di traduzioni in fran- 22 cese perché non masticavano la lingua minente . Ma, come sappiamo, il viaggio inglese17, peraltro nell’Italia del XVIII si interruppe anzitempo e i due pensatori secolo praticamente sconosciuta anche non si incontrarono mai. presso le classi colte. Nonostante tutto, i contrattempi e le distanze geografiche e linguistiche non È curioso notare come le cronache costituirono per gli intellettuali lombardi dell’epoca riferiscano di un paio di occa- una barriera tale da impedire loro la costi-

152 Martinelli tuzione di legami ideali intensi e profondi tà, lo sconforto per l’irrimediabile discra- con i punti cardine del pensiero scozzese, sia tra le sue giovanili aspirazioni al cam- testimoniati in primo luogo dall’affinità biamento della società e la concreta realtà, delle tematiche trattate dalle due scuole. troppo spesso deludente. Così, se nelle Me- Anzi, al di là delle apparenze, si può soste- ditazioni sulla felicità del 1763 scriveva con nere che da molti punti di vista l’approccio grande fervore che il fine del patto sociale britannico ai problemi filosofici e politici, (inteso al modo di Locke) doveva essere così intriso di moderazione e buon senso, «[…] il ben essere di ciascuno che concor- risultasse alla lunga più congeniale ai lom- re a formare la società, il che si risolve nella bardi rispetto agli entusiasmi razionali- felicità pubblica o sia la maggiore felicità stici e talvolta un po’ astratti dei francesi. possibile divisa colla maggior uguaglian- Proviamo, quindi, ad approfondire queste za possibile»23, nel Discorso sulla felicità connessioni. del 1781 egli conferma la bontà di questa aspirazione, ma ne mette con amarezza in luce la concreta inesistenza, rilevando che «[…] questa età dell’oro però è una im- Empirismo, utilitarismo e contrattualismo magine deliziosa, ma tanto vana quanto la perfetta felicità nell’uomo» poiché, «[…] Esiste un ceppo comune alle due scuole di qualunque sia la forma del governo», l’in- pensiero scozzese e milanese: la celeber- fluenza politica sarà sempre in mano a uo- rima formula di Hutcheson, secondo cui mini «[…] e questi uomini sono soggetti la finalità morale della politica consiste all’errore, alle passioni e alle debolezze e 24 nel perseguimento della maggiore felicità imperfezioni della nostra specie» . A ben per il maggior numero di individui. Que- vedere, però, anche in questa nota di pes- sta concezione della funzione dei poteri simismo si riscontra un certo grado di pa- pubblici avrebbe costituito la base ideale rentela con l’empirismo e l’anticostruttivi- di tutto l’utilitarismo britannico e, a ca- smo della cultura scozzese: il Verri maturo vallo tra Settecento e Ottocento, prima con prende atto, empiricamente, della incol- Bentham e poi con Mill, avrebbe fornito mabile distanza tra le aspirazioni della co- l’alimento determinante al radicalismo ri- struzione intellettuale e la realtà delle cose, formatore che tanta parte ebbe nell’evolu- fatta di ingredienti che la rendono talvolta zione del liberalismo e della democrazia del amara. Regno Unito. Eppure, le sue ascendenze scozzesi Pietro Verri e Cesare Beccaria ripropon- non si limitano certo a questa radice. Tra gono più volte nelle loro opere questo nu- le dichiarate e costanti fonti di ispirazione cleo fondante dell’utilitarismo, mostrando che lo riguardano c’è il pensiero di David come un’idea riformatrice della politica Hume. Nelle opere di filosofia morale, fin non possa prescindervi. dai tempi delle già ricordate Meditazioni Nel caso di Verri questo parametro è sulla felicità, Verri propone un’etica laica, particolarmente utile anche per capire anticonformista, di impegno civile per l’in- l’evoluzione del suo pensiero e soprattutto tellettuale, abbracciando sotto molteplici per scorgere, nel periodo della sua maturi- aspetti i principali insegnamenti del mae-

153 Itinerari stro scozzese25, a cominciare dal nocciolo divaricazione tra l’impostazione di Hume duro delle idee humiane, e cioè «[…] il e quella di Beccaria e, più in generale, di rifiuto di una sopravvalutazione delle capa- buona parte della scuola milanese. Come cità della ragione e l’insistenza sull’impor- è noto, la concezione della società e dello tanza di altri aspetti della “natura umana” Stato di Hume è fortemente anticontrat- come i sensi e i sentimenti»26 per spiegare tualistica. Per il pensatore di Edimburgo il i processi della conoscenza. Anche Verri è contrattualismo, sia nella versione “pessi- ovviamente conscio della potenza impre- mistica” di Hobbes sia in quella “ottimisti- scindibile della ragione ma, come Hume ca” di Locke, non possiede alcuna valenza (a sua volta memore della lezione di New- descrittiva pratica e concreta, e anzi è ripe- ton), rifiuta il costruttivismo razionalista a tutamente smentito dall’analisi dell’espe- favore di un empirismo relativista. Il con- rienza29. In realtà, il potere fonda la pro- te milanese entra molto presto nell’ottica pria origine non su un contratto stipulato di quell’auspicio empirista e soggettivista su basi più o meno volontaristiche, ma su espresso da Hume nei Saggi sull’intelletto variabili forme di violenza e usurpazione30. umano: l’elaborazione di un punto di vista Giustizia, morale, politica, economia, pro- morale in grado di mettere sotto la lente di prietà non hanno giustificazioni giusnatu- ingrandimento del filosofo i fenomeni in- ralistiche, ma devono rispondere alle esi- teriori, per capirne il senso e le potenzia- genze della società31; pertanto il governo lità27. E Verri lo fa con un’audace elabora- della società, cioè lo Stato, trova la sua ori- zione concettuale attorno alle condizioni di gine e la sua ragion d’essere nella necessità piacere e di dolore: il dolore è la molla di di difendere le convenzioni che rispondo- ogni civilizzazione, mentre il piacere è solo no all’utilità comune. una situazione di assenza del dolore. Per- Come detto, Beccaria fa proprio l’utili- 32 tanto è il dolore a giocare un ruolo storico tarismo di Hume , ma nella sua concezio- decisivo. ne della società e dello Stato, alla prospetti- Per quanto riguarda Beccaria, non vi va utilitaristica si affiancano elementi tipici è dubbio che la matrice utilitarista sia al- del contrattualismo. Anzi, la loro rilevanza trettanto forte, come testimoniato fin dalle non è affatto accessoria. La concezione prime pagine del Dei Delitti e delle pene; così contrattualistica occupa una casella fonda- come molto forte è anche il suo legame con mentale nella costruzione ideale di Becca- la filosofia di Hume, su cui in una lettera ad ria. Vale la pena di soffermarci un momento un amico francese scrive parole di grande ad apprezzare la chiarezza delle parole con venerazione: «La métaphysique profonde de cui si apre il primo paragrafo del Dei delitti monsieur Hume, la vérité et la nouveauté de e delle pene: 28 ses vues m’ont étonné et éclairé mon esprit» . Le leggi sono le condizioni, colle quali uomi- Forza e limiti della ragione, sensismo, ni indipendenti ed isolati si unirono in società, empirismo metodologico, sono concetti e stanchi di vivere in un continuo stato di guerra e strumenti che fanno parte integrante del di godere una libertà resa inutile dall’incertezza di conservarla. Essi ne sacrificarono una parte suo bagaglio. per goderne il restante con sicurezza e tranquil- Tuttavia, vi è un aspetto non margina- lità. La somma di tutte queste porzioni di libertà le su cui è possibile tracciare una linea di sacrificate al bene di ciascheduno forma la so-

154 Martinelli

vranità di una nazione, ed il sovrano è il legittimo Intanto è necessario ribadire una pre- depositario ed amministratore di quelle; ma non messa ad ogni possibile ricerca di paralle- bastava il formare questo deposito, bisognava lismi politici tra le due scuole, riprenden- difenderlo dalle private usurpazioni di ciascun uomo in particolare, il quale cerca sempre di to- do un concetto già accennato all’inizio: i gliere dal deposito non solo la propria porzione, lombardi hanno come interlocutore il di- ma usurparsi ancora quella degli altri33. spotismo illuminato, o Stato di polizia, con tutte le sue potenzialità e contraddizioni, Da queste eloquenti parole risulta mentre gli scozzesi si muovono su un terre- chiaramente come anche la matrice con- no di progressiva affermazione dello Stato trattualistica del pensiero di Beccaria sia liberale e della monarchia costituzionale. sì britannica, ma inglese, nel senso che il Il punto di osservazione da cui scaturisco- filosofo milanese fa propria la visione di no le posizioni di Verri e Beccaria non può John Locke e su questa fonda il diritto del- che essere più arretrato e condizionato. Ma la collettività a punire chi non rispetti le altrettanto importante è sottolineare come leggi poste a protezione del contratto so- entrambi (così come altri esponenti dell’il- ciale e dei diritti di ciascuno. Locke e non luminismo lombardo), in una fase matura Rousseau, quindi, nonostante la grande della loro vita e della loro elaborazione ammirazione manifestata nei confronti del culturale, a conclusione delle esperien- ginevrino destinatario di un posto centra- ze dell’Accademia e del Caffè, sarebbero le nella composita formazione di Beccaria: stati chiamati a ricoprire ruoli istituzio- nel pensiero di quest’ultimo non vi è nes- nali nell’Amministrazione asburgica della suna spoliazione o alienazione di diritti dal Lombardia, tra cui quello di consiglieri del singolo alla collettività, e la volontà genera- Supremo Consiglio di economia. Si sareb- le non è affatto un’entità monolitica da cui bero pertanto trovati ad essere contempo- far discendere la decisione politica, bensì raneamente letterati e uomini di governo, una sommatoria di volontà particolari. È tanto da essere definiti dal grande storico evidente poi come questa combinazione del ’700, Franco Venturi, «[…] uomini a con il contrattualismo consenta al nostro mezza strada tra i grands commis dell’asso- autore di recuperare alcuni aspetti di fon- lutismo e i philosophes dell’illuminismo»35. do del giusnaturalismo, totalmente assente 34 Per loro, in particolare Verri, la Gran Bre- invece nel filone Hume-Bentham . tagna rappresentava un punto d’approdo cui far riferimento, pur tra mille difficoltà, anche nella propria opera di riformatore al servizio dell’Imperatore; ma certo era vi- Lo Stato, il potere, la libertà sta anche come un mondo ancora lontano, da ammirare per la sua forma di governo, Andiamo ora più a fondo alla nostra analisi, i suoi equilibri istituzionali e lo sviluppo per verificare l’esistenza di punti di contat- della sua economia. E questa ammirazione to o di contraddizione tra le due realtà in- non faceva che rendere ancora più evidente tellettuali messe a confronto, in relazione l’arretratezza politica con cui essi dovevano al rapporto tra potere e libertà nello Stato fare i conti, sia come intellettuali che come moderno. uomini di governo. Il loro interlocutore più

155 Itinerari immediato quindi non poteva che essere il sioni politiche di Verri rivela una spiccata sovrano illuminato, che vedevano ancora ammirazione per Federico II, «[…] men- come il necessario protagonista della vita te storica e ragionatrice da eroe sommo». pubblica, l’unico ad avere gli strumenti per Un’ammirazione condivisa, come è noto, perseguire il bene per il maggior nume- da altri eccellenti illuministi come Filan- ro di persone36. Per un lungo tratto della gieri e lo stesso Kant, oltre che da un gran- loro produzione culturale essi avrebbero de amico di vecchia data del conte milane- continuato a declinare il binomio libertà- se, il gallese Henry Lloyd, saggista e storico autorità in questi termini, con la libertà dell’arte militare38. Agli occhi di Verri, il re individuale garantita da un principe legi- prussiano, che si era affrancato dalla giu- slatore e riformatore che con le armi del risprudenza di Giustiniano facendosi legi- diritto sapesse imporre alle classi arretrate slatore per il popolo, costituiva il prototipo e riottose i necessari cambiamenti capaci del principe, immune da tentazioni dispo- di far trionfare le idee illuministiche. Una tiche, consapevole del ruolo di autentico concezione, quindi, eminentemente verti- riformatore cui la storia lo aveva chiama- cistica. to. E’ questo il suo modello di riferimen- Da questo punto di vista la distanza con to: Verri non ritiene che, nelle condizioni gli scozzesi non potrebbe essere più gran- date, la Lombardia possa rinunciare ad un de. Fin dalla prima metà del Settecento le principe illuminato, arrivando a scrivere: tematiche su cui si appuntano i ragiona- «Occorre un dittatore per riformare, non menti politici di Hume riguardano l’analisi un senato»39. Ed è soprattutto per questa delle forme di governo, il ruolo del Parla- ragione che, dopo un iniziale atteggiamen- mento, il partito come strumento di lotta to di benevola attenzione, sopraffatto dalla politica. E successivamente Smith avrebbe delusione, egli avrebbe finito per attaccare fatto tesoro di questa concezione plurali- duramente Giuseppe II per lo spirito as- stica dei rapporti politici per innestarvi la solutistico che il suo governo manifestava sua teoria antiburocratica dello Stato “leg- sempre più con il passare degli anni, in gero”. Per gli scozzesi il succitato binomio contrasto con quella figura tanto auspicata libertà-autorità, certamente mai scindi- di monarca illuminato che era invece cor- bile, si declina sempre con gli strumenti risposta, sia pur con tutti i limiti, con quella del pluralismo sociale, della dialettica tra di Maria Teresa40. interessi diversi, nell’ambito di un sistema Queste disillusioni e gli entusiasmi istituzionale equilibrato. Una concezione per la rivoluzione dell’89 avrebbero però di tipo orizzontale. indotto Verri, nella parte finale della sua Verri e Beccaria, invece, non si discosta- parabola umana e intellettuale (morì a Mi- no dal loro fondamentale filo conduttore: lano il 28 giugno 1797), ad abbracciare la in che modo il sovrano illuminato può per- prospettiva del costituzionalismo liberale: seguire la felicità del popolo: un elemento, sovranità popolare, rappresentanza parla- quello della felicità, che sarebbe ritorna- mentare, uguaglianza di fronte alla legge, to sempre nei loro scritti, assumendo fin abbattimento dei privilegi fiscali, necessità da subito una dimensione politica più che di una costituzione a garanzia della separa- etica37. In particolare, l’analisi delle rifles- zione dei poteri e delle libertà individuali.

156 Martinelli

Con queste chiavi, di fronte alla potenza pre presente, di soprusi da parte di chi de- della storia, Verri e l’illuminismo milane- tiene il potere. se entrano a pieno titolo nell’età del libe- Ma interessanti assonanze si posso- ralismo politico. È vero che questo sarebbe no trovare guardando anche alla classi- accaduto con l’invocazione di una Carta a ca distinzione di Smith tra società civile difesa dei diritti individuali, a comincia- e società politica. La prima, fondata sui re dal diritto di proprietà, solo quando il rapporti che si instaurano sulla base delle potere regio si era ormai sgretolato sotto attività economiche, del lavoro produttivo, i colpi della Rivoluzione francese41; ma è del mercato; la seconda, costruita su istitu- appunto come se la Rivoluzione, oltre allo zioni poste in essere per difendere l’ordine stato assoluto, fosse destinata a portare via sociale e la giustizia. Al di là delle diverse anche le forse ingenue illusioni dei lom- modalità di declinazione istituzionale, non bardi sulla possibilità di addivenire a quei vi è dubbio che anche Verri, come lo stes- so Beccaria, non possano prescindere da «progressi della ragione», di cui parlava questa distinzione e anzi, come vedremo spesso Verri, attraverso l’opera riformatri- successivamente, la utilizzino come base ce di un monarca e non grazie ad una presa di ragionamento per fondare le loro teorie di coscienza popolare. economiche, un terreno su cui le interre- Siamo di fronte evidentemente ad un lazioni con gli scozzesi sono molto più evi- percorso profondamente diverso da quello denti di quanto riscontrato finora. di Hume e Smith; e tuttavia qualche ele- mento di contatto si può riscontrare anche dal punto di vista dell’analisi politica. Per esempio, non può sfuggire una certa asso- Il diritto al servizio dell’uomo nanza sul ruolo degli intellettuali rispetto al popolo e all’opinione pubblica. Verri, Se in ambito politico il contributo degli che pensa che la funzione dello studioso illuministi lombardi appare tutto somma- debba essere innanzitutto quella di oppor- to modesto e fortemente condizionato dal si alla barbarie, di smascherare gli errori contesto in cui si trovano ad operare, molto della storia e smorzare i fanatismi, sembra più interessanti risultano le loro elabora- avere introiettato in modo convinto l’inse- zioni sul piano della scienza della legisla- gnamento di Hume che fa della moderazio- zione. ne e della condanna di ogni estremismo e In campo giuridico è possibile rilevare sopraffazione i veri caratteri peculiari della l’esistenza di un filo conduttore comune 42 sua visione politica , rimasti sempre co- a tutto l’illuminismo italiano nella critica stanti nelle sue elaborazioni, nonostante alla confusione giuridica e nella costante le oscillazioni tra posizioni più aderenti ricerca della certezza del diritto43. Verri alla sensibilità Whig o a quella Tory. Per non e Beccaria, ma anche altri esponenti del- parlare dell’insostituibile ruolo che ambe- la scuola milanese, spiccano per tenacia e due assegnano alla libertà di stampa e alla coerenza, avendo sempre messo al centro libera circolazione delle idee, condizione delle loro analisi proprio questi valori. Per indispensabile per evitare il rischio, sem- spiegare come dovessero essere perseguiti

157 Itinerari questi obiettivi, i due lombardi avrebbero terpretazione, vista come una pericolosa preso qui posizioni molto radicali sul rap- pratica creativa in potenziale contrasto con porto tra legislazione e giurisprudenza, tra la volontà del legislatore. Ad essa andava legislatore e giudice. Ritenevano che fosse contrapposto il valore (o forse, potremmo necessaria una forte rottura con il passato, dire oggi, il mito) della certezza del diritto, attraverso una paziente opera di unifica- data dalla semplice applicazione della nor- zione delle fonti che facesse chiarezza sul- ma. Per tutto questo era necessaria una ra- le norme da applicare al singolo caso. Non dicale riforma legislativa che facesse ordine dimentichiamo che il loro quadro di riferi- e chiarezza nel sistema giuridico, portando mento giuridico risentiva ancora per molti certezza del diritto e riducendo il ruolo del versi del pluralismo, per non dire della ba- giudice a mero applicatore della norma46. bele, dell’ordinamento medievale. In que- Verri avrebbe parlato di un proficuo “di- sto stato di cose essi non vedevano soltanto spotismo delle leggi” contrapposto al di- un ostacolo di natura tecnica all’efficacia del spotismo del giudice, e Beccaria avrebbe diritto, ma soprattutto un caposaldo della espresso la propria diffidenza nei confronti divisione della società in classi tradizionali, di giuristi, giudici e cattedratici, al punto di fondata sul privilegio, sul corporativismo, esclamare: «Felice la nazione in cui le leggi sulla pluralità di centri di decisione poli- non fossero una scienza!»47. tica che, lungi dal costituire una ricchezza È superfluo ricordare come il settore dialettica, esistevano solo per difendere un del diritto in cui il contributo dell’illumi- mondo ormai in via di superamento ma che nismo lombardo sarebbe risultato decisivo spesso si mostrava riottoso nei confronti fosse quello penale. Ovviamente con il Dei della capacità riformatrice del sovrano. delitti e delle pene di Beccaria del 1764, ma Era il dominio imparziale della legge ad anche con il testo “gemello” di Verri Os- essere contro l’arbitrio e i privilegi. Ecco, servazioni sulla tortura del 1777. In queste quindi, che in un’ottica di progresso la leg- opere vengono affrontati problemi dolo- ge doveva essere scritta, pubblica, chiara; rosamente spinosi per la cultura dell’epo- la sua applicazione doveva essere certa e, ca. Il loro apporto è decisivo per avviare in questa logica, andavano pertanto avver- l’ordinamento giuridico sulla strada della sati gli atti di clemenza. Il legame tra legge laicizzazione. Tra i temi fondamentali ri- e sovranità doveva essere particolarmente conosciamo quello della spinta verso una stretto: la prima sarebbe sgorgata dalla se- netta separazione tra peccato e reato, fon- conda. Il perseguimento della giustizia era data sulla distinzione tra volontà degli uo- compito esclusivo del legislatore44. Qui è mini e morale religiosa48. C’è poi il rifiuto particolarmente vivo l’insegnamento di della concezione naturalistica del diritto e Montesquieu e il riferimento al suo «giu- delle pene, che avrebbe portato a vedere la dice bocca della legge» come, più in gene- devianza non come un affronto all’autorità rale, la lezione dell’illuminismo francese divina ma, laicamente, come violazione del nel suo insieme: il meccanico sillogismo contratto immanente che dà vita alla socie- applicativo contrapposto all’attività di in- tà e allo stato; pertanto lo Stato non sareb- terpretatio iuris45. Verri e Beccaria espresse- be titolare di un potere divino come quello ro sempre uno sfavor nei confronti dell’in- che giustifica la pena di morte, ma solo di

158 Martinelli un diritto alla tutela propria e dei cittadi- egli afferma infatti che “gli Inglesi, aman- ni. Tuttavia, proprio per questo, le sanzio- tissimi, e non a torto della libertà politica ni avrebbero dovuto essere puntualmente […] [hanno stabilito] che il giudice sia per- e rapidamente applicate49. Esse avevano fettamente servo della legge e mero esecu- una duplice funzione: correggere il reo e tore di essa letteralmente”54. Ma anche la garantire la sicurezza dello stato50. Coe- sua è una interpretazione errata della realtà rentemente, con questa concezione la giu- giuridica inglese, dato che lo sviluppo della stizia era trattata come una funzione socia- common law era invece dovuto in larga mi- le51, e pertanto la ragione, l’informazione sura a un ampio esercizio di attività creativa e l’educazione rappresentavano i migliori da parte dei giudici. Un equivoco che però strumenti di prevenzione dei reati52. Gli finisce per testimoniare come l’Isola fosse autori non avrebbero propugnato solo una stata eletta a stella polare di libertà, mo- umanizzazione e razionalizzazione delle dernità e progresso, perfino con caratteri pene, ma legato la prevenzione dei reati al talvolta un po’ mitici, da buona parte degli miglioramento delle condizioni oggettive illuministi continentali. che favorivano il delitto. Essi vedevano le Quanto al secondo, è invece possibile garanzie processuali sia come metodo per uscire da ogni fraintendimento e accosta- il raggiungimento della verità processua- re Beccaria a Smith. Nel III paragrafo del- le, sia come sostanziali diritti di libertà che la sua opera più celebre, Beccaria insiste non avrebbero mai dovuto essere negati sull’importanza che il giudice si collochi in all’imputato53. una posizione terza tra chi asserisce la vio- 55 Ora, se confrontiamo tutto questo baga- lazione di una norma e chi la nega . Le sue glio concettuale con la cultura giuridica an- parole possono essere facilmente messe in glosassone, possiamo agevolmente rileva- relazione con quelle pronunciate da Adam re, da una parte, una profonda differenza di Smith ne La ricchezza delle nazioni a favore prospettiva per quanto riguarda il rapporto dell’indipendenza del giudice dal potere tra legislatore e giudice, ma dall’altra una politico, obiettivo da garantire anche con comune attenzione alle regole processuali l’istituto dell’inamovibilità e con un tratta- come garanzia di libertà, a cominciare dal mento economico adeguato. Il destinatario principio di terzietà del giudice. ultimo di questa condizione non era tanto Sul primo aspetto, è evidente l’ascen- il magistrato quanto il cittadino; solo così denza sui lombardi della cultura francese. quest’ultimo avrebbe goduto della garanzia Del resto vi era la comune matrice costi- fondamentale di avere un’amministrazione 56 tuita dalla civil law e probabilmente anche della giustizia veramente imparziale . una non perfetta conoscenza dei meccani- smi che presiedevano ai sistemi giuridici di common law. Ha scritto Mario Cattaneo, a commento di un articolo di Verri apparso L’economia come dimensione della libertà su Il Caffè con il titolo “Sulla interpretazio- ne delle leggi”, che «[…] anche Verri, come Il pensiero economico è sicuramente il ter- Montesquieu e Voltaire, vede un esempio reno su cui si riscontrano le maggiori affi- del suo ideale giuridico nell’Inghilterra: nità tra lombardi e scozzesi. Abbiamo già

159 Itinerari fatto qualche cenno alle determinanti in- dici anche rousseauviane della formazione fluenze di Hume sulle idee che i più giovani del marchese e che assume una indubbia Verri, Beccaria e Smith andarono maturan- centralità nel suo pensiero; mentre Verri, do e alle reciproche conoscenze sul piano pur non eludendo il problema, lo avrebbe dell’elaborazione culturale che si sareb- inquadrato in un discorso più ampio sul bero verificate tra questi ultimi. È tempo progresso economico come condizione di adesso di approfondire queste connessioni riscatto, graduale e a lungo termine, per ideali su temi come la libertà economica, il quegli strati sociali. A ciò si può aggiungere mercato, l’iniziativa economica privata e il una diversa agenda delle priorità, laddove ruolo dello Stato nell’economia. Beccaria considerava preminenti i fenome- Il tratto comune tra i due scozzesi e i due ni produttivi sui fenomeni dello scambio e lombardi è individuabile nelle loro convin- sosteneva che «[…] la teoria generale dei zioni sostanzialmente comuni a proposito prezzi precede l’analisi della moneta, della delle libertà economiche: quell’insieme di circolazione e del commercio», mentre per presupposti, valori e teorie che successiva- Verri «[…] la teoria del denaro è premessa mente sarebbe stato definito “liberismo”. […] della teoria della ricchezza e del valo- Come detto in precedenza, le opere di Verri re»57. e Beccaria avrebbero impresso alla scuola Ma, al di là di queste sia pur significative milanese una marcata impronta liberista. differenze, le linee di fondo dei due volumi Sia nelle Meditazioni sull’economia politica sono tra loro comuni e rivelano forti con- di Verri del 1771, sia negli Elementi di eco- tiguità con le idee alla base delle opere di nomia pubblica di Beccaria, pubblicato po- Hume e Smith: antimercantilismo fondato stumo nel 1804, si trovano espressi tutti i su una teoria dinamica della produzione capisaldi di quelle concezioni economiche della ricchezza, libertà dei commerci tra gli che, da una parte, si ponevano in radicale Stati, rottura dei vincoli corporativi, equi- contrapposizione ai dettami del mercanti- tà fiscale, creazione di banche a sostegno lismo, che aveva imperato per lungo tem- del nascente apparato industriale. Perfino po tra gli studiosi ed era stata la dottrina l’esaltazione del lusso come motore econo- economica alla base dello Stato assoluto (si mico accomuna i quattro autori58. Quest’ul- pensi al rapporto emblematico fra Colbert tima constatazione può forse apparire come e Luigi XIV). Dall’altra criticavano però an- contraddittoria nel caso di Beccaria che, che la fisiocrazia per il fatto di concentrarsi nel paragrafo XXII del Dei delitti e delle pene eccessivamente sulla produzione agricola, dedicato al furto e alle pessime condizioni una posizione che i “liberisti” considera- sociali dei suoi autori che ne sono la causa, vano arretrata, preferendo invece guardare aveva definito la proprietà come «terribile alle potenzialità che industria e commercio diritto». Tuttavia questo nodo si può scio- cominciavano ad esprimere in alcune realtà gliere se, appunto, collochiamo il ragiona- come quella britannica. Certo, volendo co- mento del Beccaria penalista e criminologo gliere qualche elemento di distinzione tra nell’ambito della ricerca delle cause socia- i due, si potrebbe rilevare in Beccaria una li di un comportamento deviante, volto a maggiore attenzione alla condizione delle mettere in luce la necessità, anche a fini di classi subalterne, tema che conferma le ra- ordine pubblico, di riforme economiche e

160 Martinelli

giustizia sociale. Ma il Beccaria economi- plessivo della società, e in quest’ottica non sta non abbandonò mai i dettami di fondo egli non esclude neppure un certo ruolo di di un’economia capitalistica, fondata sul- indirizzo da parte dello Stato (riverbero di la libera concorrenza e sulla divisione del qualche influenza su di lui del Cameralismo lavoro, vale a dire i temi su cui si sarebbe tedesco, introiettata soprattutto negli anni efficacemente esercitato il genio di Smith trascorsi nell’amministrazione asburgi- ne La ricchezza delle nazioni. Prova ne sia ca)60. Ma se una sovrapposizione tra i due che nel XX secolo Schumpeter metterà in non sembra ammissibile, nondimeno un stretta relazione il contributo alla teoria certo grado di parentela è sicuramente ri- economica di Beccaria e Smith, giungendo scontrabile, sia sul piano delle teorie che a definire «[…] il primo lo Smith italiano su quello della pratica. Da questo punto di e il secondo il Beccaria scozzese»59. L’as- vista, è sintomatico un episodio del 1786 similazione è forse eccessiva: Beccaria non in cui Beccaria, inviato a Como come fun- ripose mai nel laissez-faire la stessa entu- zionario del Governo per sedare una rivolta siastica fiducia nutrita da Smith. Il liberi- operaia, si sarebbe mostrato contrario per smo di Beccaria non escludeva controlli e principio all’istituzione di un regolamento interventi statali quando questi fossero in statale sulle relazioni industriali61. grado di perseguire meglio il bene com-

161 Itinerari

Nei due autori menzionati, analoga- pensano all’economia e al sistema giuridico mente a Verri, fu forte la necessità di stu- in termini matematici e newtoniani66. diare come riformare economia e diritto in Come è stato eloquentemente scritto, modo intrecciato62. E Verri avrebbe soste- […] l’utilizzo della matematica presso i filosofi nuto, anche prima di Smith, l’abrogazione del tempo era in effetti un portato dell’influen- di tutte le leggi che limitassero la libertà za newtoniana; fu così anche per Adam Smith il degli scambi, creando privilegi a favo- quale si sforzò di immaginare un sistema econo- re di pochi e danni complessivi al sistema mico retto da leggi perfette che configurano un economico63: lo Stato aveva una funzione “ordine naturale”; come il sommo fisico pose la legge di gravità alla base del funzionamento meramente strumentale e non poteva ri- dell’universo, Smith fece del tornaconto perso- vendicare una posizione autonoma rispetto nale il motore dell’economia. Non ci attendiamo alla società civile. Inoltre il conte milanese, che macellai, birrai e panettieri ci diano quan- sulla scia di Hume – dal cui insegnamento to ci serve per la cena per pura benevolenza, ma avrebbe tratto uno scritto intitolato appun- solo per il loro tornaconto e l’amor proprio (self love). Beccaria fece lo stesso, ad esempio in Dei to Estratti da Hume – sostenne la funzione delitti e delle pene quando si richiamava ad un in- del commercio come volano determinante visibile legislatore la cui volontà fa in modo che il della produzione e previde che lo sviluppo piacere e il dolore agiscano come «motori degli esseri sensibili» costituendo una «forza simile del mercato avrebbe finito per sottrarre 67 l’agricoltura ad una condizione di pura sus- alla gravità» che opera nei cieli . sistenza64, fatto salvo il proprio dissenso dall’opinione del maestro scozzese secon- In conclusione, appare quindi eviden- do cui l’aumento della quantità di denaro te come, a prescindere da inevitabili e avrebbe automaticamente portato all’au- proficue differenze, sia evidente il filo mento dei prezzi. Questa la sua argomen- rosso che accomuna tutti questi autori: tazione: «Provo che David Hume ha torto la libertà economica come parte inte- nel credere che, a misura che in uno stato grante delle libertà individuali, con- s’accresce il denaro, si incariscano le cose, dizione irrinunciabile per qualunque ossia ve ne voglia di più per averne. […] società libera, aperta, antiautoritaria; Quante più vendite fa il venditore, tanto si il progresso economico come parte del contenta di profittare meno per ogni ven- progresso civile, in un contesto entro il dita»65. quale gli individui possono realizzare In sostanza ci troviamo di fronte ad un se stessi e così far avanzare la collettivi- intreccio di connessioni tra quattro pensa- tà. Una costruzione intellettuale quanto tori del XVIII secolo, cui corrispondono vi- mai moderna e lungimirante, come le sioni dell’illuminismo lontane dall’essere vicende storiche del ventesimo secolo banalmente sovrapponibili, ma che hanno – anche le più tragiche – si sarebbero in comune interessi intellettuali, conti- incaricate di dimostrare. guità d’analisi e spirito critico. L’elemento determinante per cogliere appieno le radi- ci di queste impostazioni e le connessioni che ne scaturiscono è che tutti questi autori

162 Martinelli

1 F. Venturi (a cura di), Riformato- vista di Diritto Costituzionale», settanta cit., p. 29. ri lombardi, piemontesi e toscani, n. 3, 2001, pp. 14-39, in part. pp. 28 Imbruglia, Riformismo e illumini- Milano, Ricciardi, 1997; A. Ali- 20-22. smo cit., p. 123. mento (a cura di), Modelli d’oltre 12 Tessitore, Cesare Beccaria cit., p. 29 A. Santucci, Il pensiero di David confine. Prospettive economiche e 152. Hume, Torino, Loescher, 1968, sociali negli antichi Stati italiani, 13 Capra, Beccaria e l’Europa: spunti e pp. 154-155; M. D’Addio, Empi- Roma, Edizioni di Storia e Lette- motivi dal carteggio, in AA.VV., Ce- rismo, economia e società politica: ratura, 2009. sare Beccaria tra Milano e L’Europa Hume e Smith, in Id., Storia delle 2 G. Candeloro, Storia dell’Italia mo- cit., pp. 495-511, in part. p. 500. dottrine politiche, Genova, ECIG, derna, Milano, Feltrinelli, 1956, 14 De Maddalena, Luci ed ombre nella 1992, vol. II, pp. 37-56, in part. vol. I, p. 167. Lombardia dei lumi cit., p. 896. pp. 40-42. 3 R. Bonchio, Prefazione a P. Verri, 15 B. Anglani, “Il dissotto delle carte”. 30 Santucci, Introduzione a Hume, Osservazioni sulla tortura, Mila- Sociabilità, sentimenti e politica tra Bari, Laterza, 1971, p. 125. no, Feltrinelli, 1979, pp. 5-21, in i Verri e Beccaria, Milano, Franco 31 Ricuperati, Il pensiero politico degli part. p. 11. Angeli, 2004, pp. 245-246. illuministi cit., p. 358; D’Addio, 4 L. Actis-Perinetti, Introduzione, 16 N. Valeri, Pietro Verri, Firenze, Le Empirismo, economia e società po- in Id. (a cura di), Gli illuministi Monnier, 1969, p. 151. litica cit., pp. 40-42. italiani: una antologia dagli scrit- 17 G. Bognetti et alii (a cura di), P. 32 Imbruglia, Riformismo e illumini- ti di Filangieri, Pagano, Beccaria, Verri, Scritti di economia, finan- smo cit., pp. 123-124. Genovesi, Galanti, Delfico, Gioia, za, amministrazione, in Edizione 33 Firpo (a cura di), C. Beccaria, Dei Torino, Loescher, 1960, pp. IX- Nazionale delle opere di Pietro Verri, delitti e delle pene, Torino, Utet, XXII, in part. p. XV. Roma, Edizioni di Storia e Lette- 1964, pp. 27-28. 5 A. De Maddalena, Luci ed om- ratura, 2006, pp. 4-5; Anglani, 34 Francioni, Beccaria filosofo utili- bre nella Lombardia dei lumi, in “Il dissotto delle carte” cit., p. 10. tarista cit., pp. 70-75. AA.VV., L’Età dei Lumi. Studi sto- 18 F. e G. Coltorti, Beccaria, Roma, 35 Capra, Gli intellettuali e il potere: i rici sul settecento europeo in onore Luiss University Press, 2007, p. casi di Beccaria e di Verri, in San- di Franco Venturi, Napoli, Jove- 80. tucci (a cura di), L’età dei lumi: ne, 1986, vol. II, pp. 893-921, in 19 G. Imbruglia, Riformismo e illumi- saggi sulla cultura settecentesca, part. p. 895. nismo. Il Dei delitti e delle pene Bologna, Il Mulino, 1998, pp. 5 C. Capra, La Lombardia austriaca tra Napoli e l’Europa, in V. Ferrone 211-230, in part. p. 212. nell’Età delle riforme (1706-1796), e G. Francioni (a cura di), Cesare 36 G. Armani, Introduzione a Bec- Torino, Utet, 1987, p. 211; Id., Beccaria. La pratica dei lumi. Atti caria, Dei delitti e delle pene. Con- I progressi della ragione. Vita di del Convegno 4 marzo 1997, Firen- sulte criminali, Milano, Garzanti, Pietro Verri, Bologna, Il Mulino, ze, Olschki Editore, 2000, pp. 2007, pp. VII-XXXVIII, in part. 2002, p. 189. 99-126, in part. p. 123. pp. XXII-XXIII. 7 G. Francioni, Beccaria filosofo uti- 20 Ivi, p. 79. 37 A. Trampus, Storia del costituzio- litarista, in AA.VV., Cesare Becca- 21 Capra, I progressi della ragione cit., nalismo italiano nell’età dei Lumi, ria tra Milano e L’Europa. Convegno p. 382. Roma-Bari, Laterza, 2009, p. 161. di studi per il 250° anniversario del- 22 Tessitore, Cesare Beccaria cit., p. 38 Venturi, Le vite incrociate di Henry la nascita, Milano-Roma-Bari, 157. Lloyd e Pietro Verri, Torino, Tirre- Cariplo-Laterza, 1990, pp. 69- 23 Capra, I progressi della ragione cit., nia-Stampatori, 1977. 87; S. Romagnoli (a cura di), Il p. 197. 39 Actis-Perinetti, Introduzione, in Caffè (1764-1766), Torino, Bollati 24 G. Panizza (a cura di), P. Verri, Id. (a cura di), Gli illuministi ita- Boringhieri, 1993. “I discorsi” e altri scritti degli anni liani cit., p. XIV. 8 G. Tessitore, Cesare Beccaria: settanta, in Edizione Nazionale 40 De Maddalena, Luci ed ombre nella L’uomo e il mito. Idealizzazione e delle opere di Pietro Verri, Roma, Lombardia dei lumi cit., p. 900. realtà storica, Milano, Franco An- Edizioni di Storia e Letteratura, 41 C. Mozzarelli, Riforme istituzionali geli, 2008, p. 144. 2004, p. 175. e mutamenti sociali nella Lom- 9 G. Ricuperati, Il pensiero politi- 25 D. Carpanetto, G. Ricuperati, bardia dell’ultimo settecento, in co degli illuministi, in L. Firpo (a L’Italia del Settecento: crisi, trasfor- AA.VV., Cesare Beccaria tra Milano cura di), Storia delle idee politiche mazioni, lumi, Roma-Bari, Later- e L’Europa cit., pp. 479-494, in economiche e sociali, Torino, Utet, za, 2008, pp. 323-340, in part. p. part. pp. 490-491. 1980, vol. IV, pp. 374-375. 325. 42 D’Addio, Empirismo, economia e 10 Ivi, pp. 375-376. 26 E. Lecaldano, L’illuminismo ingle- società politica cit., pp. 37-38. 11 P. Costa, I “padroni della leg- se, Torino, Loescher, 1985, p. 33. 43 M.A. Cattaneo, Illuminismo e le- ge”. Legge, interpretazione, libertà 27 Panizza (a cura di), P. Verri, “I gislazione, Milano, Edizioni di nell’illuminismo giuridico, in «Ri- discorsi” e altri scritti degli anni Comunità, 1966, p. 45.

163 Itinerari

44 G. Zagrebelsky, La legge secondo Governo della moneta ed economia politica, a cura di R. De Felice, Beccaria e le trasformazioni del politica: su tre saggi di Cesare Bec- Milano, Bruno Mondadori, 1998, tempo presente, in V. Ferrone e G. caria e di Pietro Verri, in C. Bec- pp. 119-186, in part. pp. 128- Francioni (a cura di), Cesare Bec- caria, P. Verri, Sul disordine delle 129. caria. La pratica dei lumi cit., pp. monete a Milano nel Settecento / 66 A. Zanini, Adam Smith Economia, 13-22, p. 14. Tre saggi di Cesare Beccaria e Pietro morale, diritto, Milano, Bruno 45 D. Ippolito, Antonio Genovesi let- Verri, Milano, Electa, 1986, pp. Mondadori, 1997, pp. 56-64. tore di Beccaria, in «Materiali per 9-39, in part. pp. 34-36. 67 F. e G. Coltorti, Beccaria cit., p. una storia della cultura giuridi- 58 P.L. Porta, Le lezioni di economia 82. ca», n. 1, 2007, pp. 3-20, in part. di Cesare Beccaria, in AA.VV., Ce- p. 19. sare Beccaria tra Milano e L’Europa 46 Costa, I “padroni della legge” cit., cit., pp. 356-370, in part. p. 364; p. 23 e pp. 26-27. M. Dal Pra, Introduzione, in Id., 47 Cattaneo, Illuminismo e legislazio- E. Ronchetti (a cura di), Saggi e ne cit. p. 161. Trattati morali letterari politici e 48 E. Tortarolo, Il laicismo, Roma- economici di David Hume, Torino, Bari, Laterza, 1998, pp. 30-31. Utet, 1974, pp. 9-85, in part. pp. 49 Tessitore, Cesare Beccaria cit., p. 66-67. 19. 59 F. e G. Coltorti, Beccaria cit., p. 50 Ivi, p. 20. 80. 51 Carpanetto, Ricuperati, L’Italia 60 Ivi, pp. 26-27 e pp. 64-68. del Settecento cit., p. 329. 61 De Maddalena, Luci ed ombre nella 52 Tessitore, Cesare Beccaria cit., p. Lombardia dei lumi cit., p. 918. 19; Armani, Introduzione a Becca- 62 F. e G. Coltorti, Beccaria cit., pp. ria, Dei delitti e delle pene cit., pp. 49-50; Porta, Le lezioni di eco- XXIII-XXIV. nomia di Cesare Beccaria cit., pp. 53 Ivi, pp. XXX-XXXII; M. Pisani, At- 364-365. tualità di Cesare Beccaria, Milano, 63 E. Butler, Capire Adam Smith, Ma- Giuffrè, 1998, pp. 7-30. cerata, Liberilibri, 2007, pp. 48- 54 Cattaneo, Illuminismo e legislazio- 49. ne cit., p. 54. 64 Bognetti et alii (a cura di), P. Ver- 55 Pisani, Attualità di Cesare Beccaria ri, Scritti di economia, finanza, cit., pp. 14-17. amministrazione cit., pp. 5-8. 56 D’Addio, Empirismo, economia e 65 Venturi, Le Meditazioni sulla eco- società politica cit., p. 54. nomia politica di Pietro Verri, in P. 57 A. Quadrio Curzio, R. Scazzieri, Verri, Meditazioni sulla economia

164 La diffusione del pensiero di Thomas Reid in Italia meridionale agli inizi dell’Ottocento

francesco mastroberti

La caduta degli ideali rivoluzionari e la scetticismo di David Hume considerando- Restaurazione crearono disorientamento lo il frutto di una prospettiva gnoseologica, anche tra i filosofi. Il razionalismo, il giu- detta teoria delle idee, che accomunava pen- snaturalismo e l’illuminismo – secondo il satori come Locke e Berkeley e risaliva a sentire comune – avevano condotto a di- Cartesio. Secondo Reid, tale impostazione sastri, senza peraltro giungere a risultati – partendo dal presupposto che l’oggetto tangibili sul piano politico-istituzionale. della conoscenza non fossero le cose ma le In tale clima, emersero e si diffusero teorie idee – rappresentava il filo rosso che colle- politiche reazionarie e contro-rivoluziona- gava lo scetticismo humiano al pensiero di rie, i cui esempi più evidenti troviamo nelle Cartesio. Per lui, invece, oggetto della co- opere di Burke, di de Maistre e di Barruel1. noscenza dovevano essere le cose, ossia gli Sul piano più prettamente filosofico iniziò oggetti della percezione sensoriale, a par- la messa in discussione, anche in Francia, tire dalle quali si poteva credere sulla base della tradizione di pensiero che da Carte- del senso comune. Gli scritti di Reid furono sio giungeva ai philosophes. Frutto di questo pubblicati alla fine del Settecento in Scozia ripensamento fu la riscoperta e la valoriz- e in Inghilterra in numerose edizioni ma zazione di Thomas Reid e della scuola scoz- non ebbero una grande diffusione Oltre- zese. manica, almeno fino agli inizi del secolo Thomas Reid2 fu con James Battie, XIX. In Germania Reid scontò il giudizio George Campbell e Dugald Stewart uno dei negativo di Kant che gli imputò di non aver propugnatori della filosofia delsenso comu- compreso appieno il pensiero di David ne. Successore di Adam Smith all’Univer- Hume. In Francia ebbe una sorte migliore, sità di Glasgow, nella sua opera più cono- ma si scontrò con il pensiero degli illumi- sciuta, Inquiry into the Origin of Our Ideas of nisti generalmente legati a Locke. Durante Beauty and Virtue (1765) Reid contestò lo la Restaurazione la Francia sembrò acco- giornale di storia costituzionale n. 20 / II semestre 2010 165 Itinerari gliere il pensiero reidiano attraverso autori gli scritti principali che alimentarono la come Jouffroy, Royer-Collard e Cousin, ma polemica, incentrata prevalentemente in breve la filosofia scozzese fu assorbita sulla diffusione della filosofia scozzese di dall’eclettismo. Reid e Stewart nel Regno di Napoli agli inizi Durante il Settecento nel Regno di Na- dell’Ottocento. poli, influenzato dalla cultura francese, non In effetti, Galluppi espose la filosofia vi sono tracce della diffusione del reidismo: di Reid nelle Lettere filosofiche, pubblicate ciò si spiega in virtù della grande diffusione a Messina, presso Giuseppe Pappalardo, del lockismo, dovuta al magistero dell’aba- nel 1827. La Sicilia, che agli inizi del seco- te Antonio Genovesi. Piuttosto, la filosofia lo fu fortemente legata all’Inghilterra, era scozzese trovò alcuni seguaci a partire da- un buon terreno per la “semina” del senso gli anni venti del secolo successivo: Gentile comune di Reid, tanto che gli insegnamenti annovera tra essi il marchese Luigi Drago- del maestro scozzese furono ripresi negli netti, Giacinto de Pamphilis e, sotto certi Elementi di filosofia di Tedeschi Paternò Ca- aspetti, Pasquale Galluppi. La traduzione in stello del 18326. Ma Galluppi, com’è noto, francese delle opere del Reid, a cura del già non era propriamente reidiano: nelle Let- citato Jouffroy3, facilitò l’avvicinamento di tere filosofiche egli si profuse a lungo nel- alcuni esponenti della cultura giuridica na- la spiegazione dei principi della filosofia poletana, come Gaspare Capone e Davide scozzese, ma non mancò di sollevare alcune Winspeare, alla cosiddetta scuola scozzese. perplessità. Inoltre negli Elementi di filoso- Tra il 1834 e il 1835 Gaspare Capone leg- fia del 1834 non citava neppure il maestro geva ai soci dell’Accademia delle scienze scozzese e criticava alcuni aspetti del pen- della Società Reale Borbonica di Napoli – siero del suo più fedele allievo Stewart. È nella quale era entrato qualche anno prima probabile che agli inizi degli anni Trenta subentrando a Melchiorre Delfico – quattro Galluppi avesse già esaurito la sua curiosità memorie ed un’appendice alle stesse in- per la scuola scozzese, come risulta dall’ar- titolate Sposizione de’ principali fondamenti ticolo denominato Sul metodo di studiare la della filosofia scozzese e della sua influenza filosofia intellettuale, pubblicato nel primo nella francese odierna4. numero della rivista Il progresso delle Scienze Cesare Dalbono racconta che quelle delle lettere e delle arti, diretta da Giuseppe memorie, non ancora pubblicate – circola- Ricciardi. In esso Galluppi non esitava ad vano in una versione provvisoria – furono associare, sul piano del metodo, Hume, oggetto di pesanti critiche da parte di «un Reid e Stewart: giovane filosofo di allora il quale non volle La scuola di Scozia non riconosce altro metodo accettare il rimprovero che quella filosofia di apprendere la filosofia intellettuale, che l’at- fosse ignota fra noi, in un paese dove inse- tenzione sul proprio pensiere. Essa rigetta qua- gnava il Galluppi, che fu chiamato il Reid lunque soccorso di analogia della materia, per dell’Italia»5. Il ricordo di questa diatriba la spiegazione dei fatti interiori del pensiere. Le affiora dalle pagine della Storia della filoso- opere di Hume, di Reid, di Dugald Stewart fanno la più luminosa testimonianza di questa veri- fia italiana dal Genovesi al Galluppi di Gio- tà. La filosofia intellettuale dee dunque la pro- vanni Gentile, il quale riconosce il «giova- pria esistenza, e la sua perfezione alla direzione ne filosofo» in Luigi Palmieri e individua dell’attenzione sul proprio pensiere. Il coltello

166 Mastroberti

anatomico non può prendere il pensiere giam- smo – alla Consulta Generale del Regno. mai: la sola attenzione a ciò che la coscienza ci 7 Dire forense non significa solo richiamare presenta, lo prende . una professione, poiché i forensi napole- Pur aderendo in linea di massima al tani avevano una ben precisa connotazione metodo scozzese, egli poneva tuttavia l’ac- culturale ed ideologica. Essi, che nell’an- cento sulla sintesi delle conoscenze che tico regime detenevano le leve del potere l’uomo doveva porre in essere per giungere politico del Regno di Napoli, in gran parte alla scienza: considerarono negativamente le grandi ri- forme del decennio francese, e durante la Sebbene il sapere umano cominci dall’analisi, Restaurazione esercitarono forti pressioni pure esso coincide con la sintesi. Un uomo non può dirsi che abbia la cognizione di un oggetto, per un ritorno alle antiche istituzioni giudi- se non riunisce le cognizioni delle diverse parti ziarie e all’antico diritto. Diciamo che que- di esso. L’unità sintetica del pensiere è dunque sto ceto, salvo qualche eccezione, era atte- essenziale all’umano sapere. Quest’unità consi- stato su posizioni conservatrici e avversava ste nell’unione o nella connessione de’ diversi la rivoluzione e le idee che ne costituivano elementi del pensiere. Una scienza è una catena di raziocini, diretti a darci la cognizione la più l’anima. Per rendersene conto, basti consi- distinta che sia possibile di un oggetto quale che derare la figura ed il pensiero dell’avvocato siasi. I raziocini sono una serie di giudizi8. Carlo de Nicola, così come emerge dal suo Diario Napoletano e dalla sua biografia: un I veri seguaci di Reid nel Regno delle conservatore delle tradizioni e della cultura Due Sicilie nella prima metà del secolo XIX forense10, non un borbonico bigotto. furono Gaspare Capone e Davide Winspe- Capone non era da meno. A partire dal are, entrambi esponenti di primo piano 9 1824 si batté alla Consulta Generale per del foro. Gaspare Capone è stato uno dei l’abolizione del sistema della cassazione migliori giuristi napoletani dell’Ottocen- ed il ritorno ad un sistema simile a quel- to. Dotato di buona cultura e di notevole lo della “doppia sentenza conforme” che ingegno, si distinse nel foro come avvocato garantiva ai forensi una maggiore libertà civilista durante il decennio rivoluzionario nell’interpretazione della legge. È perciò francese. Ferdinando I lo volle alla Consul- probabile che Capone abbia maturato un ta Generale del Regno, e qualche anno dopo interesse per Reid in forza della critica che pubblicò la sua opera più famosa, Discorso quest’ultimo faceva al lockismo e allo scet- sopra la storia delle leggi patrie, destinata alla ticismo: la filosofia scozzese dovette appa- formazione storico-giuridica del princi- rire a Capone come una sorta di rivincita pe delle Calabrie, il futuro Ferdinando II. contro le teorie che avevano dominato du- L’opera è assai pregevole nei contenuti e si rante la Rivoluzione e che avevano portato può considerare una delle prime ricostru- alla mortificazione del suo ceto. Inoltre la zioni storico-giuridiche aventi come pun- filosofia scozzese, in quel momento, gli ap- to di riferimento la legge. Capone è stato pariva come un’ancora di salvezza contro il ignorato o trascurato dalla storiografia for- nascente idealismo che dalla Germania si se perché ritenuto troppo vicino ai Borbo- diffondeva rapidamente in Italia. Queste ne; più che borbonico, tuttavia, fu forense motivazioni emergono dall’elogio funebre ed in quest’ottica agì – con grande attivi- dedicatogli da Ferdinando De Luca:

167 Itinerari

Ma non possiamo poi tralasciare di far breve I cultori della scienze, che si dicono naturali, si menzione de’ suoi titoli scientifici che gli apri- sogliono vantare di essere i soli possessori della rono l’ingresso nella Reale Accademia delle certezza e della realtà […]. Ma a qual difesa essi Scienze. E sulle prime aveva egli continuato gli ricorrono? Quando lo scetticismo, così esteso studi filosofici pe’ quali sentiva una certa predi- oggidì, insorge contra di loro, dicendo: “I vostri lezione: e nel suo non breve corso di vita aveva fatti, le vostre osservazioni sono illusioni, sono veduto con rincrescimento succedersi 1’uno chimere, e non han più di realtà, che quel, che all’altro tanti diversi sistemi filosofici, non ap- si crede di vedere e di toccare ne’ sogni […]”. Io pena ammessi all’onore del pubblico voto, che parlo di dottissimi uomini […] Renato Cartesio combattuti e caduti nell’oblio. E siccome 1’ani- […] P. Malebranchio […] Gio. Berkeley […] mo suo era inchinevole al sentimento religioso, Davide Hume […]. La moderna scuola alemanna egli schivò certe bizzarie di Cartesio e le imma- ha moltiplicati i cooperatori alle distruzioni di ginazioni del Mallebranche, riprodotte in questi Hume. Kant, a prima fronte idealista mitigato, nostri tempi sotto altra forma più lusinghiera; e nel fondo ha lasciato alla realtà un puro nome, che scansò il sensismo del Condillac che vedeva con- i suoi successori han tosto fatto sparire. E sotto finare col sensualismo puro e col materialismo: un linguaggio più misterioso della dottrina, che e quando vide la filosofia in preda all’idealismo vi si asconde, ereditato dal loro capo, e fra le con- trascendente degli Alemanni degenerato più tar- traddizioni delle sette, in cui si sono tosto divisi, di nell’assoluto panteistico, nello scetticismo di insegnano, che sostanze, realtà, esistenza sieno Hume e nell’idealismo di Bercley, fortemente si tutte apparenze, e concezioni della nostra men- strinse alla filosofia scozzese, la quale bandiva te; e che Io, nel quale esse risieggono, sia un’ap- dal mondo delle realtà ogni specie di idealismo parenza ancor egli. Alcuna di tali sette è giunta a e procedeva dritto col metodo sperimentale a dire, che questo Io apparente sia quello, che crea sporre il triplice scopo delle filosofia, Dio, l’Uo- liberamente le cose, e che prima di avere egli la esi- mo, il Mondo. Laonde volse l’animo suo alla filo- stenza la comunichi loro. […] Fino al giudizioso, sofia del Reid e a propagarla con una sposizione al sobrio Condillac, nella cui dottrina il signor piana e quasi nuova. E persuaso che il vero bello Royer-Collard ha creduto di scorgere appiattato traspare naturalmente al paragone col bello ap- il germe dello universal nihilismo. Ma grazie ad parente, si applicò a farne delle sagge compara- una scuola moderna, più circospetta e più rassi- zioni cogli altri sistemi filosofici. Tale è l’obietto curante, e dedita a rimetter la Filosofia sotto la delle cinque memorie che il Commendator Ca- guardia del suo sposo, da lunga pezza ripudiato, il pone lesse nella Reale Accademia delle Scienze le senso comune; dir voglio la scuola scozzese, a cui quali furono molto applaudite e riputate degne di si dà per capo Tommaso Reid, morto negli ultimi esser pubblicate negli Atti Accademici11. anni del passato secolo; scuola indi sostenuta dal signor Dugald Stewart, di fresco trapassato, ed Al reazionario Capone la filosofia di accolta oggidì con gran plauso in Francia, ci si dà Reid consentiva di trovare un valido soste- una via da uscire dalle ambasce e dalle ansietà del gno sia contro i philosophes sia contro gli labirinto scettico; da respirare di nuovo le aure della vita; che riconfortarci alla vista di tanti be- idealisti. Non solo. La filosofia sensista di gli esseri, che compongono il mondo corporeo; Reid, considerando il mondo reale come da consolarci della società ricuperata de’ nostri vero ed esistente, sembrava a Capone la genitori, de’ nostri figliuoli, de’ nostri amici12. forma di pensiero che potesse meglio dia- logare con le cosiddette “scienze naturali” Capone considerava assolutamente ori- ginale il pensiero di Reid nel panorama fi- che proprio in quegli anni, a Napoli, attra- 13 versavano un periodo di grande splendore. losofico del Settecento e dell’Ottocento . Così egli spiegava, nella sua prima memo- Il senso comune – che il primo, traducendo ria, il significato delle teorie reidiane: il secondo, definisce comequel complesso di dati, per mezzo de’ quali gli uomini si regolano

168 Mastroberti negli affari comuni della vita, e che gli distin- truova la bella osservazione, che gli antichi latini guono dagli sciocchi – consentiva di trovare avevano per sinonimi factum et verum, quasi in- dovinando la teoria Reidiana, che le prime verità certezze e risposte laddove secoli di razio- sono di fatto. La differenza fra le due dottrine si nalismo, di lockismo, di scetticismo, di è, che quella del Vico è ordinata a rintracciare illuminismo, inseguendo le idee, avevano le opinioni particolari de’ popoli antichi; quella condotto ad uno scoraggiante nichilismo. del Reid, i sentimenti comuni degli uomini. La Anche il maestro Antonio Genovesi non riflessione del Vico ha più novità, quella del Reid più estensione. Al Reid stesso però non è sfuggita era sfuggito alla suggestione delle idee: «Il la riflessione del Vico, ed ei l’ha così amalgama- nostro Genovesi, il Condillac, seguaci en- ta colla sua, in queste parole dette altrove: non si trambi del Locke, e tutta la scuola de’ così dà più autentico documento delle opinioni primitive detti sensisti francesi de’ principi di questo de’ popoli, che la struttura delle lor lingue; perché se secolo, la quale vanta per capo il secondo de’ queste si alterano attraversando i secoli, conservano nondimeno sempre qualche impronta del pensiero, detti filosofi, non hanno considerato altri- che le inventò. E quando la struttura di tutte impli- menti le idee, che come immagini delli ob- ca le medesime opinioni, si può tener per fermo, che bietti esteriori. Ma di costoro i primi pare, queste erano le opinioni del genere umano all’epoca 15 che non sieno stati conosciuti dal Reid, gli della formazione delle lingue . altri non han potuto esserne conosciuti. Il Proprio questo legame con il “senso co- nostro Genovesi nella sua Metafisica gran- mune” di Vico rappresenta l’anello di con- de impiega più proposizioni, in forma ma- giunzione tra la cultura giuridica napoleta- tematica, a dimostrare com’egli credeva, na e la scuola scozzese. Per Capone e tutti che idee e percezioni non sieno la stessa cosa, o i reidiani – secondo Oldrini – la filosofia che l’anima nulla conoscer possa, se non in scozzese si poneva in linea di perfetta con- se stessa. Vuolsi però confessare, ad onore tinuità con il pensiero del grande filosofo del buon senso del nostro illustre concitta- napoletano16; per Bertinaria, «Vico non dino, che egli intraprende a trattare della solamente preludeva alla scuola scozzese materia, con una diffidenza assoluta»14. ma l’avanzava in sostanza»17. Per trovare precursori di Reid bisogna- Le Memorie di Capone, come si è detto, va risalire, secondo Capone, ad Arnald de furono oggetto di critiche da parte dei se- Port-Royal e a Guglielmo Ockham. Inte- guaci di Galluppi. Forse anche per questo ressante appare l’accostamento di Reid a egli attese molto prima di darle alla stampa. Vico, filosofo che proprio in quegli anni era Resta il fatto che solo nel 1845 esse furono sugli scudi di tutti, filosofi e giuristi: consegnate all’Accademia, e da questa ap- Il nostro Vico molto prima, che il Reid, aveva po- provate per la pubblicazione, che avvenne sto fra le sue degnità, ossia fra gli assiomi della solo negli Atti del 1851, quando Capone era sua Scienza nuova, che le lingue sono i testimoni ormai morto da due anni. più gravi de’ costumi e delle opinioni de’ po- poli, per quel tempo, in cui sono state formate. In occasione dell’approvazione della E dall’applicazione di tal principio, moltissimi pubblicazione delle Memorie, la commis- anni prima di pubblicare la scienza nuova, tras- sione – composta da Pasquale Borrelli, se il suo profondo opuscolo, de antiquissima italo Ferdinando de Luca e Samuele de Luca Ca- rum sapientia; che chiamò opus sane hactenus, gnazzi – ribadì l’importanza della filosofia quod sciam, intentatum; sed forsan dignum, quod inter Francisci Baconis desideria numeretur. Ivi si di Reid e il fatto che essa fosse poco cono-

169 Itinerari sciuta in Italia, argomentando nei termini considerata come particolare della Germania, e seguenti: come uno di quei singolari parti dell’ingegno umano, à quali è destinata la vita delle meteore. Non molto conosciuta è stata questa in Italia, e da Non avendo essi alcuna correlazione coll’antece- niuno di proposito e profondamente esaminata. dente, trovansi fuori dalla natural connessione Parea nondimeno che fosse degna di esserlo, e de’ fatti storici, e formano altrettante parentesi, perché ricca di fatti di molta e grave importanza, nelle quali van chiusi i trascorrimenti della ra- e perché capace di condurre ad interessanti sco- gione. La scuola scozzese per l’opposto legasi col perte, e perché accompagnata da quella grande tempo passato e col futuro: col passato, perché chiarezza che ben lungi dal travagliare, diletta lo riconosce la sua origine dalla dottrina di Locke spirito, e perché stata degna degli amori costanti dominante in Inghilterra; col futuro, perché od almeno passeggeri di uomini sommi. Quindi presentasi come la restauratrice della filosofia, due nostri esimi concittadini riputarono opera dopo la esperienza degli errori e delle estremità non indegna de’ lor talenti e non mica disutile nelle quali le dottrine perniciose l’avevano stra- 20 il porre in mostra tutti i pregi della filosofia del scinata . Reid e dello Stewart. Volle il primo presentarla in un quadro grandioso, di cui altra volta si è fatto La dottrina di Kant, considerata come cenno: il secondo in miniatura […]18. un singolare parto dell’ingegno umano, era fuori dalla storia della filosofia e destinata, Questo giudizio offre il quadro comple- secondo Winspeare, a non avere alcun se- to degli studi su Reid in Italia meridionale guito. Diversamente, la filosofia scozzese agli inizi dell’Ottocento. C’è un riferimen- aveva un futuro sicuro, poiché legata al pas- to indiretto all’opera di Galluppi, laddove sato e assolutamente non compromessa con si afferma che la filosofia scozzese non è «le dottrine perniciose» della fine del Set- stata «da niuno e di proposito esamina- tecento. In più gli scritti di Reid apparivano ta»: Galluppi, infatti, dedicava solo poche chiari e assolutamente comprensibili: pagine a Reid. Quindi il riferimento ai due principali propugnatori del sensismo scoz- Che i nostri lettori non ci accusino di prolissità, zese: Gaspare Capone e Davide Winspeare. se noi c’intrattenghiamo alquanto ne’ prelimina- ri di questo scrittore, nel quale sono egualmente La preferenza della commissione sembrò notabili, il fine delle sue ricerche, l’ordine e la andare alla riflessione di quest’ultimo, de- chiarezza delle idee, il candor dell’animo e per- finita «quadro grandioso» dell’opera di sino la semplicità e la chiarezza nello stile21. Reid. La prospettiva di Winspeare19 non dif- A metà degli anni Quaranta dell’Otto- ferisce molto da quella di Capone. Nel vo- cento – quando l’astro dell’idealismo già lume primo dei suoi Saggi di filosofia intel- brillava alto nei cieli della filosofia e Kant lettuale (Napoli, 1843) egli dedica molto era riconosciuto tra i più grandi filosofi spazio a Reid e alla sua scuola, traducendo europei, e mentre l’interesse della cultu- per intero lunghi passi dell’opera del ma- ra filosofica napoletana volgeva lo sguardo estro scozzese ed affermando di aderire in verso l’eclettismo filosofico di Victor Cou- 22 modo convinto al suo pensiero. La presen- sin – che due giuristi-filosofi come Ca- tazione di Reid è significativa: pone e Winspeare insistessero su Thomas Reid e sulla scuola scozzese testimonia la Nell’anteporre la esposizione della dottrina di decadenza della giurisprudenza filosofica Kant a quella della scuola scozzese ci siamo di- napoletana. partiti dall’ordine cronologico, poiché l’abbiamo

170 Mastroberti

Giovanni Manna, nella sua magistrale convinto, la filosofia di Reid e di Stewart, Della giurisprudenza e del foro napoletano23, così rassicurante per la sua chiarezza e per aveva riconosciuto al foro napoletano un il riferimento al senso comune, e sotto certi ruolo centrale nella cultura e nella politica aspetti vicina al pensiero di Vico. Privi tut- del Regno nei secoli XVII e XVIII e, distin- tavia delle capacità dei loro predecessori, guendo le diverse epoche della giurispru- essi si sarebbero limitati ad intercettare denza pratica, della giurisprudenza storica e – peraltro con ritardo – una suggestione della giurisprudenza filosofica, aveva asse- culturale proveniente dalla Francia, senza gnato a quest’ultima, rappresentata da fi- offrire elementi di vera originalità. Non gure come Gaetano Filangieri e Mario Pa- erano filosofi di mestiere ed ebbero, forse, gano, un primato nel Settecento europeo. qualche difficoltà a seguire i grandi temi Dopo gli eventi rivoluzionari, però, anche del dibattito filosofico in corso in Francia e la giurisprudenza filosofica entrò in crisi. in Germania. Capone e Winspeare avrebbero tentato di rinverdirne i fasti proponendo, in modo

1 Per un quadro generale sul pen- sense und Skeptizismus: Studien Dalla Stamperia Reale 1851, vol. siero reazionario della Restau- zue Philosophe von Thoms Reid und VI, pp. 1-146. razione, cfr. J.J. Chevallier, Le David Hume, Weinheim, Acta Hu- 5 C. Dalbono, Gaspare Capone, in grandi opere del pensiero politico: maniora, 1986; A. Garnier, Cri- Commemorazioni di giuristi napo- da Machiavelli ai giorni nostri, tique de la philosophie de Thomas letani, Napoli, s.d., p. 29. Bologna, Il Mulino, 1970; G. De Reid, Bristol, Thoemmes, 1989; 6 M.F. Sciacca, La filosofia di Tom- Ruggiero, Storia del liberalismo N. Wolterstorff, Thomas Reid and maso Reid con un’appendice sui europeo, Milano, Feltrinelli, 1977. the Story of Epistemology, Cam- rapporti con Galluppi e Rosmini, 2 Su Thomas Reid e la scuola scoz- bridge, Cambridge University Città di Castello, F. Perrella, zese, cfr. M.F. Sciacca, La filo- Press, 2001; P. De Bary, Thomas 1935. sofia di Tommaso Reid, Milano, Reid and scepticisme: his reliabil- 7 P. Galluppi, Sul metodo di studiare C. Marzorati, 1963; F. Restaino, ist response, London, Routledge, la filosofia intellettuale, in «Il pro- Scetticismo e senso comune: la fi- 2002; N. Ryan, Thomas Reid’s the- gresso delle Scienze, delle Lettere losofia scozzese tra Hume e Reid, ory of perception, Oxford, Claren- e delle Arti», Napoli, 1832, vol. 1, Bari, Laterza, 1974; E. Griffin- don Press, 2007. pp. 223-224. Collart, La philosophie ecossaise 3 T. Reid, Oeuvres completes de Tho- 8 Ivi, pp. 224-225. du sens commun: Thomas Reid et mas Reid, chef de l’Ecole ecossaise, 9 Su Gaspare Capone, personag- Dugald Stewart, Bruxelles, Aca- publiées par m. Th. Jouffroy, avec gio di primo piano della cultura démie royale de Belgique, 1980; des fragments de Royer-Collard et giuridica napoletana della prima D. Schulthess, Philosophie et sens une introduction de l’editeur, Paris, metà dell’Ottocento, è quanto commun chez Thomas Reid, 1710- Sautelet et Cie, 1828-1829, 6 voll. mai opportuno un lavoro orga- 1796, Berne, P. Lang, 1983; P.B. 4 G. Capone, Sposizione de’ prin- nico che ponga in giusta luce la Wood (edited by), Thomas Reid cipali fondamenti della filosofia sua figura di giurista e di politico. and Scotthish enlightenment: an scozzese e della sua influenza sulla Probabilmente fu per le materie exhibition to celebrate the 200th moderna francese. Memorie cin- civilistiche ciò che Nicolini fu anniversary of the publication of que lette nell’accademia reale delle per quelle penalistiche: entram- Thomas Reid’s Essays on the in- scienze tra l’anno 1834 e il 1835 dal bi formatisi sull’antico diritto, tellectual powers of man, 1785, comm. Gaspare Capone socio ordi- seppero padroneggiare il nuovo, Toronto, Thomas Fisher Rare nario, in Atti della reale accade- costituendo nei rispettivi ambiti Book Library Toronto Universi- mia delle scienze - Sezione della dei punti di riferimento per più ty, 1985; E. Lobkowicz, Common Reale Società Borbonica - Napoli di una generazione di giuristi.

171 Itinerari

Dedicando al principe di Ca- in «Diz. Biogr. It.», 1975, vol. IV, menti, nelle sue lezioni, di cui labria, futuro Ferdinando II, il pp. 660-661; De Martino, Per la esistono i preziosi frammenti. suo Discorso sopra la storia delle storia della Cassazione cit.; F. Ma- Il signor Cousin fino ad un certo leggi patrie, Napoli, Tipografia stroberti, Tra scienza e arbitrio. Il punto seguitò l’impresa. Estese- Reale, 1826 (II edizione rivista e problema giudiziario e penale nelle ro maggiormente la celebrità del ampliata, Napoli, Tipografia del Sicilie dal 1821 al 1848, Bari, Ca- Reid le opere del signor Dugald Porcelli, 1840-1845), e mante- cucci, 2005. Stewart, successore del Reid, tra- nendo in seno alla Consulta al- 10 Id., Il diario e la biografia di Carlo dotte in mano in francese, ed ar- cune posizioni alquanto retrive e de Nicola. La sofferta transizione ricchite delle osservazioni del si- reazionarie (circostanza testimo- delle mentalità giuridiche dall’an- gnor Prevôt di Ginevra, del signor niata dalla sua pervicace lotta per tico al nuovo regime, in «Frontiera Buchon, del signor Jouffroy. La un ritorno alla doppia conforme, d’Europa», n. 2, 2005, pp. 119- bella traduzione di tutte le opere condotta praticamente fino alla 238. del Reid stesso, fatta seguente- morte) non avrebbe trovato posto 11 De Luca, Cenni biografici de’ chia- mente dal signor Jouffroy, alla nel Pantheon riservato ai miglio- rissimi estinti soci della Real Acca- quale ha uniti i citati frammenti ri giuristi napoletani dal Pessina demia delle Scienze cit., p. 182. del lodato signor Royer-Collard, nel suo discorso sulla Scuola sto- 12 Capone, Sposizione de’ principali ha operato il resto», ivi, Memoria rica napoletana. Dunque “poco fondamenti della filosofia scozzese quinta, p. 113. corretto” da un punto di vista cit., Memoria prima, pp. 3-4. 14 Ivi, Memoria prima, p. 5. risorgimentale, sarebbe caduto 13 Fu in Francia che le dottrine di 15 Ivi, Memoria quarta, p. 98. nell’oblio quasi più totale fino al Reid incominciarono a diffon- 16 G. Oldrini, La cultura filosofica recente studio di A. De Martino dersi, agli inizi del secolo XIX: «Il napoletana dell’Ottocento, Bari, (Per la storia della Cassazione a nome di Tommaso Reid cominciò Laterza, 1973, p. 234. Napoli: il dibattito sull’ordinamen- a risonare in Francia nei primi 17 F. Bertinaria, Sull’indole e le vicen- to giudiziario durante gli anni venti anni del secolo, per opera del de della filosofia italiana, Torino, dell’Ottocento, in AA.VV., Univer- Signor Degerando, autore della Giuseppe Pomba, 1846, p. 43. sità e professioni giuridiche nell’età dotta e profonda Storia comparata 18 Rendiconto delle adunanze e de’ liberale, a cura di A. Mazzacane e di sistemi filosofici intorno all’ori- lavori dell’Accademia delle Scienze. C. Vano, Napoli, Jovene, 1994) gine delle umane cognizioni (non Sezione della Società Reale Borboni- che ne ha messo in luce l’atti- fu il primo il signor Degerando ca di Napoli, Napoli, Dallo Stabi- vità alla Consulta. Eppure il suo a pubblicare in Francia i princi- limento Tipografico dell’Aquila, Discorso è sicuramente una delle pi del Reid, ma a farli risonare in 1845, t. IV, p. 30. opere più significative dell’Ot- Francia, e a dar loro celebrità. In 19 Davide Winspeare è noto soprat- tocento giuridico napoletano fatti fin dal 1778 l’ab. Guinot diè tutto per essere stato il procura- anche perché, come detto, sposta fuori in Nançy un’opera intitolata tore generale della Commissione l’oggetto delle storie giuridiche Leçons philosophiques, ou le germe Feudale, lavoro dal quale scaturì dal foro alle leggi. Inoltre alla des connaissances Humaines dans la sua opera più famosa, Storia Consulta il suo impegno non fu ses premieres developpemens: e degli abusi feudali (Napoli, An- solo di retroguardia, in quanto si quest’opera in due volumi è una gelo Trani, 1811). Fu chiamato impegnò per modifiche del pro- istituzione di Metafisica e di lo- da Murat alla Corte di Cassazio- cesso in senso accusatorio. Per gica, secondo i principi del Reid. ne. Troppo compromesso con il alcuni riferimenti bibliografici, Non vi si badò allora, perché la governo napoleonico, durante si rimanda a: F. De Luca, Cenni Francia era involta in altre ten- la Restaurazione non ricoprì in- biografici de’ chiarissimi estinti denze. Del resto allora non era carichi di rilievo. Poté tuttavia soci della Real Accademia delle uscita ancora la seconda opera di dedicarsi alla filosofia e dare alle Scienze, Commendatore Gaspare Tommaso Reid, che venne fuori stampe i Saggi di filosofia intel- Capone, Pasquale Borrelli e Giosuè l’anno 1785; dove egli diede tutto lettuale (Napoli, Angelo Trani, Sangiovanni, letti dal S. R. B. cav. il compimento al suo sistema, del 1843-1846, 3 voll.). Cfr. A.V. Ferdinando de Luca nella tornata quale nella prima aveva trattato Arnault, “Winspeare (David)”, in generale del 30 giugno 1849 - Com- una parte sola). […] Ma la gran Biographie nouvelle des contempo- mendatore Gaspare Capone, in celebrità della scuola del Reid rains, Paris, Dufour et Cie, 1827, Rendiconto delle adunanze e de’ in Francia venne verso il 1810, t. XX, pp. 286-289; M.M. Rizzo, lavori della Reale Accademia del- quando il profondo sig. Royer- Potere e grandi carriere. I Winspea- le Scienze – Sezione della Reale Collard, dalla cattedra, che occu- re, sec. XIX-XX, Galatina, Congedo, Società Borbonica, Napoli, 1849, pava allora in Parigi, della storia 2004; voce “Winspeare Davide”, anno ottavo, t. VIII, pp. 177-182; della filosofia, prese ad esporne in AA.VV., Enciclopedia Biografica P. Mari, voce “Capone, Gaspare”, ed a commentarne gl’insegna- Universale Treccani, Roma, 2007,

172 Mastroberti

vol. XX, p. 424. 20 Winspeare, Saggi di filosofia intel- lettuale cit., vol. I, pp. 352-353. 21 Ivi, p. 360. 22 Cfr. Oldrini, La cultura filosofica napoletana dell’Ottocento cit. 23 G. Manna, Della giurisprudenza e del foro napoletano. Dalla sua ori- gine fino alla pubblicazione delle nuove leggi, Napoli, Carrozzieri, 1839.

173

The influence of the Scottish Enlightenment on American Constitutionalism

iain mclean, scot m. peterson

It has always been obvious that several of derives directly from the English Bill of the framers of the US Constitution, who Rights of 1689, which states, ‘That excessive drafted it at the Philadelphia Convention bail ought not to be required, nor exces- in 1787, were well read in English consti- sive fines imposed; nor cruel and unusual tutional history. For instance, the rules on punishments inflicted’. The English bill of impeachment (US Constitution Article I Rights was drawn up after the flight of King Sections 2 and 3) are derived from the rules James II (James VII of Scotland) in 1688. A put in place in England after the parlia- Convention Parliament, meeting on its own mentary victory in the English civil wars of initiative without a monarch to convene it, 1642-9. ’s Manual of Par- offered the English throne to William of liamentary Practice, first compiled when he Orange and his wife Mary, imposing a set of was Vice-President between 1797 and 1801, conditions embodied in the Bill of Rights. and periodically revised, lists the English An entirely separate but formally similar precedents for the impeachment clauses in process took place in Scotland, where the Section 53, paragraphs 601-201. Several of Claim of Rights Act 1689 imposed a dif- the state ratifying conventions complained ferent set of conditions on William and that the original constitution did too lit- Mary. They accepted both the English and tle to protect individuals from officers of the Scottish conditions. Clearly, the law- the state. Again, the drafters of the Bill of yers and historians among the American Rights (the first ten amendments of the US Framers saw themselves in a very similar Constitution, ratified in 1791) turned to position to that of the English Parliament English precedents. For instance, the VII- of 1689. They had deposed a king, and were Ith Amendment (‘Excessive bail shall not be writing a new constitution. It is no surprise required, nor excessive fines imposed, nor that they took some of its wording from the cruel and unusual punishments inflicted’) giornale di storia costituzionale n. 20 / II semestre 2010 175 Itinerari nearest there was to a written English con- therefore on two Scots – David Hume and stitution. Adam Smith – and two Americans – Madi- However, the Scottish constitutional son and Jefferson. tradition was distinct. The Scots chose Wil- Adam Smith was not present at the Phil- liam and Mary on their own terms. The dif- adelphia convention of 1787. No delegate ferences between the English and Scottish there seems to have referred in the debates contracts between parliament and mon- either to his Theory of Moral Sentiments2 or to arch could only be resolved by the Union of his Wealth of Nations3, which includes a full 1707, which created the kingdom of Great discussion of United States’ politics, nor Britain. How familiar were the US Framers is he referred to in the standard selections with Scottish constitutional argument? of letters, commentaries, and speeches Three of the most influential American in state ratifying conventions. The online players had direct Scottish links. James Founders’ Constitution4 contains one very Wilson, a signatory of both the Declaration relevant extract from The Wealth of Nations5: of Independence and the US Constitution, Smith’s argument against David Hume that was born in Scotland in 1742. He attended liberty is best secured by religious plural- the Universities of St. Andrews and Glas- ism, not by an established church. But the gow, although, as was common in the 18th editors of the Founders’ Constitution do not century, he did not take a degree. He emi- trace the link from Smith to the Constitu- grated to Pennsylvania in 1766. In the 1787 tion, specifically to the Establishment and Convention he was regarded as one of the Free Exercise Clauses of the First Amend- most learned delegates. His intellectual ment: «Congress shall make no law re- equal, James Madison, was educated at the specting an establishment of religion, or College of New Jersey (now Princeton) by its prohibiting the free exercise thereof…». 6 principal, John Witherspoon, who had been This paper aims to fill that gap . a prominent Scottish intellectual before his emigration to the USA. And Jefferson, who wrote the Declaration of Independence, was also educated by a Scot, William Small, Church-State Relations in Scotland at the College of William & Mary. Jefferson was not at the Constitutional Convention Jefferson’s teacher William Small and because he was US Minister in Paris from Madison’s teacher John Witherspoon stood 1784 to 1789. But he played a large part in for the liberal and conservative Scottish constitutional interpretation, not only traditions, respectively. Witherspoon nev- through his Manual already mentioned, but ertheless taught the work of the ‘infidel’ in a (now) famous letter which, as Presi- Hume. And Smith held a public discussion dent, he sent to a committee of Baptists in with Hume in the pages of The Wealth of Na- Danbury, Connecticut, on the interpreta- tions: Hume had argued for establishment tion of the First Amendment. of religion; Smith argued against it7. In a short paper there is no space to The Scottish Enlightenment started as trace all the Scottish influences on all of a dialogue about church and state. Calvin- the US Founding Fathers. We concentrate ism, the creed of the Church of Scotland,

176 McLean, Peterson involves a set of beliefs about personal of England, the church was subordinate; in responsibility to a God who punishes un- Scotland, it was not. righteousness with eternal punishment, In 17th-century Scotland, civic officials and rewards the elect with eternal life8. But were nevertheless called upon to fortify and it also encompasses a set of beliefs about assist Christ’s Kirk with numerous flog- church and state. It is triply anti-hierar- gings and hangings. As late as 1697, an Ed- chical. All ministers are of equal stand- inburgh student, Thomas Aikenhead, was ing. Church government is in the hands of hanged for blasphemy13. But the Revolution ministers and lay elders with equal author- settlement of 1689-1707 had a dramatic ef- ity. And the doctrine of the two kingdoms fect on state and church in Scotland. It re- states that the civil magistrate has a duty to moved the threat of a hostile state church protect the church but no right to interfere being imposed14. Religious freedom for the in it. In 1596, the real founder of Scottish presbyterian Church of Scotland was guar- Calvinism, Andrew Melvill(e)9, grabbed anteed by the Act of Union 170715. But this the sleeve of King James VI (later James I of was part of removing the state altogether the United Kingdom) to make his point: from Scottish public life. Scotland became a weak state remotely governed by agents of And thairfor Sir, as divers tyms befor, sa now 16 again, I mon tell yow, thair is twa Kings and twa the UK executive . No officer of the state Kingdomes in Scotland. Thair is Chryst Jesus the was available to fortify Christ’s Kirk by King, and his Kingdome the Kirk, whase subject hanging blasphemers. King James the Saxt is, and of whase Kingdome This vacuum allowed the liberals Fran- nocht a king, nor a lord, nor a heid, bot a mem- cis Hutcheson and Smith, and the athe- ber!... the quhilk na Christian King nor Prince sould controll and discharge, but fortifie and ist Hume, to survive and to write (more or assist, utherwayes nocht fathfull subjects nor less) unmolested. Francis Hutcheson made members of Chryst10. the first essential move in the secular eth- ics of the Scottish Enlightenment17. Smith This quotation exemplifies the anti- would secularize ethics further; Hume Erastian character of the Church of Scot- would take religion out of ethics altogether. land. Among the most important disagree- Hume was open about his skepticism in ments between Scotland and England were various writings, including the attack on the efforts of James VI/I and Charles I and miracles as a ground of belief in the Enquiry II to impose government-appointed bish- concerning Human Understanding18, and two ops on the presbyterian Church of Scotland, later works, The Natural History of Religion19 which had been governed by assemblies 11 and the posthumous Dialogues concern- since the time of the Reformation . Eng- ing Natural Religion20. On his death-bed lish politicians were more comfortable with he imagined himself arguing with Charon, Erastianism, as bishops had long been ap- the ferryman of the dead. Smith published pointed by the crown and sat in the House of 12 an affecting but sanitized version of what Lords . The question concerns the degree Hume said21. The unsanitized version that of subordination of the established church Hume gave to Smith, who passed it on in a to the state; in England, where the mon- letter to his politician friend Wedderburn, arch was supreme governor of the Church runs:

177 Itinerari

I thought I might say, Good Charon, I have been was a student, Thomas Reid at King’s was endeavouring to open the eyes of people; have developing what became Scottish ‘common a little patience only till I have the pleasure of seeing the churches shut up, and the Clergy sent sense’ philosophy, a middle way between about their business;. But Charon would reply, austere Calvinism and Humean skepti- O you loitering rogue, that wont happen these cism27. Small also picked up, and trans- two hundred years; do you fancy I will grant you mitted to Jefferson at William & Mary, what a lease for so long a time? Get into the boat this Jefferson describes as ‘the first … ever … instant22. regular lectures in Ethics, Rhetoric & Belles 28 Hume’s atheism was too strong for Lettres’ given there . Smith, who was deeply embarrassed by his We hypothesize that Small’s lectures at friend’s deathbed request to publish the the College of William and Mary on ethics, Dialogues, and squirmed out of the obliga- rhetoric, and belles letters derived from tion to do so23. Adam Smith’s Edinburgh lectures of the By 1760, then, Scottish philosophers same title. Student copies of them circulat- 29 had challenged orthodox Melvillean Cal- ed around Scotland . The lectures on eth- vinism from both deist (Hutcheson, Smith) ics found their way into Smith’s Theory of 30 and atheist (Hume) standpoints. Two of the Moral Sentiments . The Lectures on Rheto- three standpoints were institutionalized as ric and Belles-Lettres were discovered, in a factions of the Scottish church. (Hume was student copy, in 1958. beyond the pale). The ‘Moderates’ were a Thus three recent Scottish models of group of ministers in Edinburgh who seized church-state relations were available to the control of the General Assembly in 1750 Framers at Philadelphia and to the draft- and retained it until the 1830s, when they ers of the Bill of Rights. The Bill of Rights were overthrown by the majority ‘Popular’ was required when several state ratifying or ‘Evangelical’ (i.e., orthodox Calvinist) conventions tried to make their ratification party24. In The Wealth of Nations, Smith viv- of the original constitution contingent on idly characterizes the Moderates and Evan- amendments that would protect the indi- gelicals as ‘Loose’ and ‘Austere’ respec- vidual more fully against the executive than 31 tively, and offers a Humean natural history the original document was felt to do . The of their religions25. Austere Calvinists are atheist model (religion is a potential source austere about drink and sex. This benefits of trouble, to be controlled by the state in the poor, who can be ruined by drink and the interests of social peace) is explicit in sex, and therefore they have a material in- Hume. It may be implicit in Jefferson’s terest in binding themselves to the mast of thought at the time, but he never stated it in austerity. The rich can afford to be Loose: public so far as we know. It was not in con- drink and sex are superior goods. tention for polite discussion in America, In Aberdeen, there were two universi- unlike in France. ties, one each for the Loose and Austere26. A Calvinist model was already in force 32 Jefferson’s teacher William Small attended in Massachusetts and Connecticut . Ar- the Austere university (Marischal College) ticle II of the Massachusetts constitution, 33 but listened to Loose lecturers from the drafted by John Adams , stated that it was other one (King’s College). When Small the right and duty of every member of the

178 McLean, Peterson commonwealth to worship God and that foundation stones of Jefferson’s now fa- no one would be «hurt, molested, or re- mous wall of separation. strained» for worshipping «in the manner and season most agreeable to the dictates of his own conscience», so long as he or she did not «disturb the public peace or ob- Madison’s Transmission of Enlightenment struct others in their religious worship». Principles Article III, however, permitted the leg- islature to «authorize and require» local State support for denominational schooling governments «to make suitable provision, was anathema to Jefferson and Madison. It at their own expense, for the institution of brought them together for their first joint the public worship of God and for the sup- campaign in Virginia, against a bill levying port and maintenance of public Protestant a state tax to support teachers of Christian- teachers of piety, religion and morality in ity and produced Madison’s famous Memo- all cases where such provision shall not be rial and Remonstrance against Religious As- made voluntarily». 38 34 sessments . Those two states therefore had an es- The first of fifteen points offered in tablished church but offered (some) free support of the remonstrance is also the first exercise of religion. To be sure, Boston in prequel, not only of Federalist 10, but of the 1780 was not Edinburgh in 1697. Adams’ radical interpretation of the Establishment constitution offers toleration to ‘every de- 35 Clause espoused by President Jefferson nomination of Christians’ . But each town in his letter to the Danbury Baptist Asso- had the duty of supervising public Protes- ciation of 180239. Point one acknowledges tant worship and schooling and of insur- the problem of majority tyranny (it was no ing that there were teachers of religion if doubt designed to appeal to the minority none were provided voluntarily. Andrew lobby of Baptists in Virginia). It provides Melvill would not have liked Adams’ con- that «Religion… must be left to the convic- stitution; but he would have preferred it tion and conscience of every man» and that to the Virginians’ (below). Adams’ Con- it is «an inalienable right», echoing article stitution recognizably fortifies and assists 16 of the Virginia Declaration of Rights40. the congregational church of each town in Madison continues, Massachusetts. Other states, notably Rhode Island and Pennsylvania, protected free [N]o other rule exists, by which any question exercise but denied establishment36. This which may divide a Society, can be ultimately determined, but the will of the majority; but it was a cardinal point for Roger Williams, is also true that the majority may trespass on the 37 the founder of Rhode Island . After being rights of the majority41. expelled from Massachusetts for his ‘sepa- ratist’ views, Williams obtained charters Point 2 has an echo of Andrew Melvill, but for Rhode Island which protected religious mostly it, too, looks forward to Danbury. pluralism there. Below we discuss (but re- Madison converts Melvill’s statement, ject) the contention that Williams laid the made to James VI/I in person, into a gen- eral principal of political philosophy but

179 Itinerari

gion is in Book V, Chapter 1, Part III, Of the Expence of publick Works and publick Institu- tions43. There he makes the point that reli- gion is not the kind of public good that mer- its government funding, as the military or education do; quite the contrary44. He ar- gues that clergy subsidized by the state «are apt gradually to lose the qualities, both good and bad, which gave them authority and in- fluence with the inferior ranks of people» and when confronted with competing sects «feel themselves as perfectly defenseless as the indolent, effeminate and full fed na- tions of the southern parts of Asia, when they were invaded by the active, hardy, and hungry Tartars of the North»45. In fact, a government-subsidized, religious monop- oly threatens the security of the state:

When the authorised teachers of religion propa- gate through the great body of the people doc- trines subversive of the authority of the sovereign, it is by violence only, or by the force of a standing Draft of the Declaration of Independence of the United army, that he can maintain his authority46. States of America (July 4 1776) Compare Madison:

During almost fifteen centuries has the legal es- tablishment of Christianity been on trial. What in stronger language, arguing that if the have been its fruits? More or less in all places, sovereign lacks power to interfere in re- pride and indolence in the Clergy, ignorance and servility in the laity, in both, superstition, big- ligion, then the legislature, its ‘creatures 47 and viceregents’ cannot have that author- otry and persecution . 42 ity . «Rulers who are guilty of such an en- Madison goes on to question the cred- croachment, exceed the commission from ibility of those who both point to the age of which they derive their authority, and are the ‘greatest lustre’ of Christianity as the Tyrants», rather than ‘sillie vassals’. More- period before it became established, and over, people who submit to such encroach- who at the same time «predict its down- ments upon inalienable rights ‘are slaves’. fall’ should they be forced to return to the The legislature cannot invade an area for- primitive State in which its Teachers de- bidden to the sovereign people; when it pended upon the voluntary rewards of their does it harms itself and those who comply flocks; [o]n which side ought their testi- with the law. mony to have greatest weight, when for or Finally, Point 7 is pure Adam Smith. when against their interest?»48. Smith’s Smith’s only statement on organized reli-

180 McLean, Peterson ideal system advocates exactly the kind of violations of the rights and interests of the religious competition Madison does: minority»54. Madison considers means of checking this impulse: first, recognition that [I]f politics had never called in the aid of reli- gion… it would probably have dealt equally and the good of the faction lies primarily with the impartially with all the different sects, and have good of society as a whole, which is ‘too often allowed every man to chuse his own priest and unheeded’ and second, concern for char- his own religion as he thought proper. There acter. In individuals, character is impor- would in this case, no doubt, have been a great tant; however, in large groups it is less so: multitude of religious sects. Almost every dif- ferent congregation might probably have made Is it to be imagined that an ordinary citizen a little sect by itself, or have entertained some or even an assembly-man of R[hode] Island peculiar tenets of its own. Each teacher would in estimating the policy of paper money, ever no doubt have felt himself under the necessity of considered or cared in what light the measure making the utmost exertion, and of using every would be viewed in France or Holland; or even in art both to preserve and to increase the number Mass[achuset]ts or Connect[icut]? of his disciples49. The third candidate is religion, which Religious competition, left to itself, is also fails to impose an adequate constraint capable of promoting the individual in- on faction55. Unlike character, religion terests of those, including the clergy, who fails even to constrain individuals, who may benefit from it; government involvement think it imposes an affirmative duty to force skews incentives and leads to unintended, their beliefs on others and to violate the adverse consequences. rights of minorities. The second prequel to Federalist 10 and He argues that when acting on oath, ‘the the letter to the Danbury Baptists is Vices of strongest of religious Ties’, individuals the Political System of the United States, the in popular assemblies have approved acts briefing note which Madison wrote for the against which their individual consciences Virginia delegation before the Constitu- would have revolted. He continues, tional Convention started50. In it, Madison is concerned to see not only why Congress When indeed Religion is kindled into enthusi- and the states had been unable to coor- asm, its force like that of other passions, is in- creased by the sympathy of a multitude… [A] dinate national government but also why s religion in its coolest state, is not infallible, it 51 the individual states had made bad laws . may become a motive to oppression as well as a He identifies two sources of the bad legis- restraint from injustice. Place three individuals lation: the representative bodies and the in a situation wherein the interest of each de- people themselves52. The difficulty with pends on the voice of the others, and give to two of them an interest opposed to the rights of the the people is that they «are divided into third? Will the latter be secure? The prudence of different interests or factions, as they every man would shun the danger. happen to be creditors or debtors – Rich or poor – husbandmen, merchants or Rather than increasing the tendency manufacturers – members of different re- of legislatures to legislate for «the general ligious sects… &c &c»53. and permanent good of the Community», The problem is to prevent these factions, religion detracts from it. when they form a majority, from «unjust

181 Itinerari

More than the germ of Federalist 10 is able purposes, communication is always here. The Federalist Papers were projected checked by distrust’). He continues, by Alexander Hamilton and John Jay as a The influence of factious leaders may kindle a series of articles in the New York newspa- flame within their particular States, but will be pers designed to convince wavering mem- unable to spread a general conflagration through bers of the NY ratifying convention to sup- the other States: a religious sect may degener- port the Constitution56. Federalist 10 had ate into a political faction in a part of the Con- to be composed in a hurry, and Madison federacy; but the variety of sects dispersed over the entire face of it, must secure the national simply took the arguments of this section Councils against any danger from that source: a of ‘Vices’, dropped some (but not all) of the rage for paper money, for an abolition of debts, references to religion, and polished it for for an equal division of property, or for any other the newspapers. improper or wicked project, will be less apt to Factions have led to bad laws in the indi- pervade the whole body of the Union, than a par- ticular member of it…62 vidual states57. They could be abolished by eliminating liberty, which would be worse than the evils to which they give rise, or by Adam Smith had made a nearly identi- 63 making everyone’s interests coincide58. cal point eleven years earlier : Given especially the divergence of interests in property (‘Those who are creditors and The interested and active zeal of religious teach- those who are debtors… A landed inter- ers can be dangerous and troublesome only est, a manufacturing interest, a mercantile where there is either but one sect tolerated in the 59 society, or where the whole of a large society is interest’ ), but also the «zeal for different divided into two or three great sects; the teach- opinions concerning religion, the causes ers of each acting by concert, and under a regu- of faction cannot be removed»; therefore, lar discipline and subordination. But that zeal «relief is only to be sought in the means must be altogether innocent where the society 60 is divided into two or three hundred, or perhaps of controling its effects» . Thus, it is nec- into as many as a thousand small sects, of which essary either to prevent a majority from no one could be considerable enough to disturb sharing interests or to prevent the majority the public tranquility. The teachers of each sect, from oppressing the minority61. A large re- seeing themselves surrounded on all sides with public (‘a Government in which the scheme more adversaries than friends, would be obliged to learn that candour and moderation which is so of representation takes place’) does both: seldom to be found among the teachers of those first, the representatives are sufficiently great sects whose tenets, being supported by the numerous to bar the cabals of a few and at civil magistrate, are held in veneration by almost the same time sufficiently small to elimi- all the inhabitants of extensive kingdoms and nate confusion; in addition, the electors empires, and who therefore see nothing round them but followers, disciples, and humble ad- are numerous enough to make it difficult mirers64. to fix elections; finally, interests are suffi- ciently numerous and diverse that they will Ample evidence supports the life-long be unable to agree on a minority to oppress, influence that Adam Smith and the Scottish either by acting together or by communi- Enlightenment exercised over Madison. In cating their desire to do so (‘where there May 1818 he gave an address before the Ag- is a consciousness of unjust or dishonor- ricultural Society of Albermarle, in which

182 McLean, Peterson he treated agriculture as a period in the under the United States»69. For a question stadial history65 that had been a device for that had caused thousands, perhaps mil- both Adam Smith and Adam Ferguson66. lions, of deaths in Europe, the discussion In February 1835, the year before his death, was remarkably perfunctory. From Madi- the English utilitarian philosopher Harriet son’s Notes on August 30: Martineau visited him, and during their Art: XX. taken up--“or affirmation” was added conversation he «declared himself per- after “oath.” fectly satisfied that there is in the United Mr. Pinkney. moved to add to the art:--“but no States a far more ample and equal provision religious test shall ever be required as a qualifi- for pastors, and of religious instruction for cation to any office or public trust under the au- the people, than could have been secured by thority of the U. States” 67 Mr. Sherman thought it unnecessary, the pre- a religious establishment of any kind» . vailing liberality being a sufficient security agst. Just as one central problem of civil gov- such tests. ernment is the potential for capture by mer- Mr. Govr. Morris & Genl. Pinkney approved the motion, cantile interests like the monopolies that 70 operate in the colonies for Smith; so, too, The motion was agreed to nem: con: . the domestic problem is one of capture by Note that ‘or Affirmation’, an impor- factions, even when they constitute a ma- tant saving for Quakers and other sects who jority. One of the major risks here, for the refused to take oaths, was added with ap- eighteenth-century political theorist, is that parently no discussion at all. The only mild a religious faction will capture the govern- dissent to the prohibition of religious tests ment. Competition among religious and came from a New Englander, Roger Sher- other groups will reduce the probability of man, representative of a state (Connecti- that happening. Madison’s theory of fac- cut) that had an established church. tion, presented in Federalist 10, grows out of However, one of the pressures for what a concern with religious faction that springs became the Bill of Rights came from those directly from the writings of Adam Smith. who argued (whether sincerely or strategi- cally) that the original constitution did not offer sufficient protection of rights71. In the Virginia ratifying convention, Madison ar- James Madison and the Constitution gued that explicit protection of religion was unnecessary, repeating his argument from There was little discussion of religion at the Federalist 10 that an extended republic Philadelphia Convention. The best-known would secure religious liberty72. Neverthe- was ’s perhaps sarcastic less, Virginia forwarded a draft amendment suggestion that sessions should be opened that echoed the language of Madison’s own with prayers68. The only mention of reli- Memorial and Remonstrance: gion in the original constitution specifies Twentieth, That religion or the duty which we those who «shall be bound by Oath or Af- owe to our Creator, and the manner of discharg- firmation, to support this Constitution; but ing it can be directed only by reason and convic- no religious Test shall ever be required as tion, not by force or violence, and therefore all a Qualification to any Office or public Trust men have an equal, natural and unalienable right

183 Itinerari

to the free exercise of religion according to the of the clause; instead, establishment was dictates of conscience, and that no particular re- inherently damaging: «[E]xperience wit- ligious sect or society ought to be favored or es- tablished by Law in preference to others73. nesseth that ecclesiastical establishments, instead of maintaining the purity and effi- Madison therefore changed his position. cacy of Religion, have had a contrary opera- In the first Congress, he was not elected to tion»78. Justice Blackmun relies upon the the Senate because of opposition from his passage that we have said echoes Andrew anti-federalist enemy in the Virginia leg- Melvill, arguing that those who use religious islature, Patrick Henry74. He was elected to authority to pursue secular ends «exceed the House of Representatives, and became the commission from which they derive the floor manager for what became the Bill their authority and are Tyrants. The People of Rights. He based his draft on propos- who submit to it are governed by laws made als that had been made by several states neither by themselves, nor by an author- in their ratifying conventions (and also by ity derived from them, and are slaves»79. North Carolina, which had refused to ratify However, it is left to Souter to rebut Scalia’s until a bill of rights had been added). historical arguments. Madison’s conduct in the events that led He does so first by tracing the legisla- to the Establishment Clause became part tive history of the establishment clause80. of the school-prayer debate in the United Introduced by James Madison in terms that States Supreme Court in 199275. In Lee v. would have prohibited state, as well as na- Weisman, the majority on the Supreme Court tional, establishments, it said, «[t]he civil held a school’s commencement ceremony rights of none shall be abridged on account unconstitutional under the Establishment of religious belief or worship, nor shall any Clause. Justice Scalia, in his dissent, ac- national religion be established, nor shall cepted the claims of the school district that the full and equal rights of conscience be in the Establishment Clause should be inter- any manner, or on any pretext, infringed»81. preted based upon contemporary practice Samuel Livermore, a representative from at the time of its adoption and pointing to Connecticut (where Congregationalism was indicators that the founders did not object established), amended it in the Committee to non-sectarian prayer76. These include of the Whole to provide, «Congress shall President Washington’s, Madison’s and make no laws touching religion, or infring- Jefferson’s invocations of God in their in- ing the rights of conscience»82, and it was augural addresses and the practice of «al- further narrowed before it went to the Sen- most every President» in issuing thanks- ate, but the term ‘establish’ was inserted: giving proclamations77. «Congress shall make no law establishing Every opinion in the case contains ref- Religion, or prohibiting the free exercise erences to Madison. Justice Kennedy re- thereof, nor shall the rights of conscience fers to the Memorial and Remonstrance in be infringed»83. The first version in the support of his position that Madison did Senate was expressly non-preferential: not intend the Establishment Clause solely «Congress shall make no law establishing as protection for minorities, which might One Religious Sect or Society in preference support a non-preferential interpretation to others, nor shall the rights of conscience

184 McLean, Peterson

Protestant Association marching toward the House of Commons, June 2 1780

be infringed»84. That version was dropped religion’, ‘one religious sect’ or ‘articles of in favor of the House version, minus its final faith’ (admittedly in the context of inter- clause concerning conscience. However, chamber negotiation), Congress made it before being sent back to the House, it was clear that non-preferential establishment modified again, so that it read, «Congress was not an option. Justice Souter went even shall make no law establishing articles of further, however, relying on Madison’s faith or a mode of worship, or prohibiting most candid writings on establishment, the free exercise of religion»85. The House and argued that Madison disapproved of rejected this version and called for a confer- military and congressional chaplains paid ence, where the House conferees prevailed, with public money87. At the same time, he so that the final version, sent to the States signaled to Scalia and the ‘originalists’ on for ratification, provided, «Congress shall the court that more drastic approaches to make no law respecting an establishment the Establishment Clause were not only of religion or prohibiting the free exercise possible, they were historically justifiable. thereof». In 2005 the debate was repeated in an ab- The changes between the introduction breviated form, and a majority of the jus- of the amendment and its approval by Con- tices supported Souter’s reasoning88. gress restricted its applicability to Con- The difficulty with Justice Scalia’s posi- gress, whereas Madison had intended for it tion on this issue is that he selects on the to apply to the states86. However, by omit- dependent variable, emphasizing only ac- ting references to ‘a religion’, ‘a national tions like the proclamations of fast and

185 Itinerari thanksgiving by George Washington and efforts in the First Congress and which has John Adams that support his position89. been quoted in Supreme Court opinions However, Thomas Jefferson refused to is- from the beginning of First Amendment sue such proclamations, and James Madi- jurisprudence as though it were part of the son, who issued them, later repudiated his Constitution itself94, is President Thomas actions90. Jefferson also believed that most Jefferson’s letter of January 1, 1802 to the southerners would find his radical version committee of the Danbury (CT) Baptist As- of non-establishment acceptable, that it sociation: was only New England that might object. Believing with you that religion is a matter which Thus, the uniform continuity of behavior lies solely between man and his God, that he that Justice Scalia finds is simply not owes account to none other for his faith or his there91. As Martha Nussbaum has argued, worship, that the legitimate powers of govern- Scalia’s position lacks historical or philo- ment reach actions only, and not opinions, I sophical moorings92. contemplate with sovereign reverence that act of the whole American people which declared that Constitutional politics require super- their legislature should “make no law respect- majorities: two-thirds of both houses of ing an establishment of religion, or prohibiting Congress (forty-three representatives and the free exercise thereof,” thus building a wall of 95 eighteen senators in 1789) must propose separation between Church and State . textual amendments93. Such a super-ma- As often with Jefferson, behind the jority could not be found either for Madi- ringing words lies shrewd calculation. Re- son’s universal prohibition of state estab- cent discoveries by the staff of the manu- lishments like those in Massachusetts, script division of the Library of Congress Connecticut and New Hampshire or for the throw light on the calculation96. Declaring non-preferential establishment advocated himself ‘averse’ to dealing with petitions97, in the Senate. Nor was liberty of conscience Jefferson nevertheless found that of the explicitly protected. At least the forty-third Danbury Baptists a handy peg on which to representative (serving on the conference hang a political argument against the Fed- committee) objected to non-preferential eralist Party. His original draft continues: establishment, and we hypothesized that there was even less support for universal Congress thus inhibited from acts respecting disestablishment in 1789. But inclusion of religion, and the Executive authorised only to a Lockean conception of ‘conscience’ also execute their acts, I have refrained from pre- scribing even those occasional performances of failed to meet the political requirements of devotion, practiced indeed by the Executive of the day. another nation as the legal head of its church, but subject here, as religious exercises only to the voluntary regulations and discipline of each respective sect98.

Thomas Jefferson and the Danbury Baptists This was raw politics. Jefferson had nar- rowly won the bitterly contested election The best-known justification of a strict in- of 1800. The Federalists had charged him terpretation of the Establishment and Free with atheism and had taunted him to de- Exercise Clauses, which followed Madison’s clare a proclamation of thanksgiving for the

186 McLean, Peterson recently announced peace between Britain the free exercise thereof». This did not pre- and France. Knowing that he would never vent the states from making, or continuing, do so, they planned to use such refusal as such laws. Massachusetts and Connecticut yet further evidence of Jefferson’s atheism. still had pro-establishment clauses in con- Jefferson’s draft reply pointedly referred to stitutions. That is why Jefferson underlines the Executive of another nation – by which their in his letter103. The legislative history he meant King George III. So to the op- of the clauses (above) shows that the coali- position’s Atheist! he retorted Monarchist! tion which drafted them included some New Jefferson’s argument is that an established Englanders who wanted to preserve state church is a slippery slope back to monar- establishment, including from any threat of chism. However, as he told Attorney-Gen- national establishment of a different sect to eral, Levi Lincoln, the draft ‘is at present theirs. Jefferson’s Danbury letter was thus seasoned to the southern taste only’99. Lin- an installment in the war on two fronts that coln advised him that this paragraph would Adam Smith had picked with David Hume, do him harm in New England, where civic on the one hand, and the Evangelicals, on feasts, proclamations, and fasts, were part the other, twenty-five years earlier. Jeffer- of ordinary life100. Jefferson therefore de- son was as always less cautious than Madi- leted it. son. Observe the reference to ‘a matter The Danbury Baptists did not publicize which lies solely between man and his God’ Jefferson’s reply. Other New England Re- (our italics). Your God may differ from my publicans did, but it did not become na- God, a probably unpopular proposition for tionally famous until cited, with a crucial most New England voters in 1802104. Levi mistranscription, by Chief Justice Waite in Lincoln may have done his president a dis- Reynolds v. United States in 1879101. Numer- service by allowing that phrase to remain in ous documents from Jefferson and Madi- as well, and that may go some way to explain son, notably the letter to Levi Lincoln just its non-publication by its audience in Dan- quoted, make it clear that the Establishment bury. and Free Exercise clauses were products of a coalition between the deists Madison and Jefferson and separatist evangelical sects including Quakers and Baptists. Although Toleration, Conscience and Adam Smith Jefferson took care to implicate the Dan- bury Baptists in his version (‘Believing with Alternative sources proposed for Jeffer- you’, he begins, going on to reflect some of son’s ‘wall of separation’ include Richard their separatist views back to them), the Hooker’s Laws of Ecclesiastical Polity105, Danbury Baptists apparently did not want 102 the writings of Roger Williams or of the to play his game . Perhaps they found Scots-born propagandist James Burgh, even the toned-down version of the letter and Locke’s Letter Concerning Toleration106. that they received to be too political. Hooker uses the phrase pejoratively, as a The Establishment Clause, recall, opens characterization of dissenters’ arguments, «Congress shall make no law respecting an which he ‘could easily demolish’107. Al- establishment of religion, or prohibiting though Jefferson owned (by 1815) a copy

187 Itinerari of Hooker108, Hooker, an Erastian, opposed nation of the actual text. Burgh was a Scots- separation. The passage comes from the born London schoolteacher and journalist same paragraph as his famous statement who belonged to the radical pro-American that «there is not any man of the Church of circle including , Joseph England but the same man is also a mem- Priestley, and Benjamin Franklin113. His ber of the commonwealth; nor any man a Crito is in the brutally sarcastic style of his member of the commonwealth which is not contemporary Junius, or of Thomas Paine also of the Church of England»109. It seems in the next generation. Addressing the citi- unlikely that Jefferson took his metaphor zens of the 20th Century, he writes: from that source. A church is nothing more than a community of John Locke’s Letter is widely under- persons united together in affection and esteem, stood as the precursor of religious freedom by their holding the same religion, and stands in the United States, and it certainly lies wholly unconnected with secular concerns. The within the broad outlines of the enlight- combination of a sect of idle and greedy men, enment argument for religious freedom. who, supported by power, set themselves up for lords over the consciences of others, and who However, Locke’s explicit, and necessary, unite together, under the pretext of being reli- reliance on religious arguments to support gious rulers, for carrying on a sordid plan of power his claim for toleration had more appeal and riches; is an execrable conspiracy, which all to the Baptist than to the Deist arm of the friends of mankind ought to join together to over- coalition. As Jack Rakove has shown, Jef- turn from the foundation… Build an impenetrable wall of separation between ferson’s own notes on Locke, taken at the things sacred and civil. Do not send a graceless of- time he was drafting the Virginia Declara- ficer, reeking from the arms of his trull, to the tion of Rights, reveal his attitude: «It was performance of a holy rite of religion, as a test for 114 a great thing to go so far (as he himself sais his holding the command of a regiment . of the parl[iament] who framed the act of Whatever the Danbury Baptists might toler[atio]n but where he stopped short, we have made of this sentiment, they would may go on»110. Locke’s rules excepted Ro- have revolted at its expression. man Catholics and atheists from his gener- Finally, here is Roger Williams’ wall: ally tolerant approach111. He also allowed for a (tolerant) establishment112. Non-theistic [T]he Church of the Jews under the Old Testa- Scots, who influenced Jefferson and Madi- ment in the type and the Church of the Christians son, would have objected to the former, under the New Testament in the Antitype, were both Separate from the world; and… when they and even the Danbury Baptists would have have opened a gap in the hedge or wall of Sepa- objected to the latter. Nevertheless this ration between the Garden of the Church and strand of the establishment clause, most the Wildernes of the world, God hath ever broke evident in Justice Kennedy’s non-coercion down the wall it selfe, removed the Candlestick, test above, flourishes to the present day, etc, and made his Garden a Wildernesse, as at this day115. despite the fact that Locke’s core concept of conscience dropped out during the debate Williams’ wall serves a different pur- in Congress. pose: the wall is intended to protect reli- Attribution of Jefferson’s position to gion, not the state116. Moreover, Williams’ James Burgh evaporates upon close exami- wall does not work; God himself has bro-

188 McLean, Peterson ken it down and removed the candle117. free exercise of religion. But he did favor Second, the theological language of mid- the separation of church and state. Calvin- seventeenth century Puritan providential ism insisted upon it. Later, Baptists and history (type, Anti-type) would have meant Quakers accepted the Calvinist doctrine nothing to most of the drafters of 1787-91. of separation, but refused to accept estab- Third, there is no evidence that the fram- lishment and insisted on free exercise. ers or Jefferson knew of this passage. It is Roger Williams reached this point in 1644; not among the books listed in his 1815 li- James Burgh, intended to be a minister in brary, nor are any works of Puritan theology the Church of Scotland, reached it in his or history118. It was published in London, own way in 1767; Adam Smith reached it by and although Williams’ writings were being 1776. Of these three, however, only Smith rediscovered by the Baptist historian Isaac reached the conclusion on the purely secu- Backus, he does not seem to have quoted lar grounds that sprang from the Scottish this passage. Fourth, and crucially, Rhode enlightenment and that could have ap- Island was absent from the Constitutional pealed to Deists like Jefferson and Madi- Convention and from the First Congress son. where the First Amendment was drafted. In Scots Calvinism of the kind that in- To Madison, the state was an exemplar of fluenced Burgh and Williams, the civil the ‘improper and wicked’ projects that the magistrate has the duty to protect, but not federal constitution was designed to end. to govern, the church. Smith rejects this in Although the 1663 Rhode Island charter the passage we have argued is the wellspring included the first free exercise clause in a of Madison’s ‘Memorial’, pointing out that constitutional text, it is not a direct ances- when confronted with an enthusiastic, tor of the First Amendment. non-established sect the comfortable but However, the arguments of Williams out-of-touch clergy of the establishment and Burgh share their Scottish roots with can only ‘call upon the civil magistrate to those of Hume and Smith. Williams was in persecute, destroy, or drive out their adver- London in 1643 when the Scots and English saries, as disturbers of the public peace’121. negotiators agreed on the Solemn League Jefferson picks up the same theme in 1779 and Covenant against king Charles I119. The when he is drafting the preamble for the lead English negotiator was Sir Harry Vane, Virginia Statute of Religious Freedom: Williams’ patron, who had been a contro- that to suffer the civil magistrate to intrude his versial governor of Massachusetts before powers into the field of opinion, and to restrain 120 Williams’ expulsion . The Scots had de- the profession or propagation of principles on manded that the English adopt their reli- supposition of their ill tendency, is a dangerous fallacy which at once destroys all religious gion in return for support from the Scots 122 army. The Solemn League and Covenant liberty . brought the theology of Melvill to London. This and other passages in the pream- If it had been enforced (it was not), it would ble show that Jefferson had read The Wealth have brought Melvillian Calvinism to the of Nations very soon after its publication Church of England and Ireland. Melvill did or had learned of Smith’s ideas through not favor either disestablishment or the William Small. The preamble was adopted

189 Itinerari along with the statute in 1785, and its lan- the individual conscience in religious mat- guage was quoted by Chief Justice Waite in ters126. Instead, it was adopted his opinion in Reynolds. to guard against the civic divisiveness that fol- In later life, even John Adams came lows when the government weighs in on one side around to Jefferson’s, and Smith’s, posi- of religious debate; nothing does a better job of tion on establishment. In the Massachu- roiling society, a point that needed no explana- setts constitutional convention of 1820 he tion to the descendants of English Puritans and proposed, but failed, to repeal the pro-es- Cavaliers (or Massachusetts Puritans and Bap- tists)127. tablishment clauses that he had written in 1780123. Some of his last letters to Jefferson Or, we would add, to their Calvinist for- deplore the continuance of blasphemy laws bears and to their descendants in the Scot- in Massachusetts124. The relevant clause in tish Enlightenment. The debate began in the Massachusetts constitution was not re- Glasgow and Aberdeen 250 years ago, Adam pealed until 1833125. Smith took it to the constitutional conven- Smith’s continuing influence, however, tion in 1787, and it continues in current is most evident in Justice Souter’s approach interpretations of the First Amendment to to the establishment clause. Writing in Mc- the present day. Creary and with the support of a majority of the court, he repeated his claim that the clause was not only, as Locke might have had it, adopted to protect the integrity of

1 Most conveniently found at the go, University of Chicago Press, 9 J. Kirk (edited by), The Second Founders Constitution’s website, 2000. book of discipline (1578), Edin- , consulted 30.12.2009. quoting Of the Expence of the Insti- in Oxford Dictionary of National 2 A. Smith, The Theory of Moral tutions for the Instruction of People Biography, Oxford, Oxford Uni- Sentiments (1759), Indianapolis, of all Ages, WN, pp. 1-9. versity Press, 2004. Liberty Fund, 1982. 6 No reference to Smith is captured 10 J. Melville, The Autobiography and 3 A. Smith, An Inquiry into the Na- in Farrand’s indices to The Records Diary of James Melvill, with a Con- ture and Causes of the Wealth of of the Constitutional Convention of tinuation of the Diary, Edinburgh, Nations (1776), Indianapolis, 1787, 1911, searched at Farrand’s Wodrow Society, 1842, pp. 369- Liberty Fund, 1981. The Liberty Records website . Sixth; whase: whose; nocht: not; itative Glasgow edition. Citations 7 Smith, The Wealth of Nations, cit., whame: whom; the quhilk na: to the work in this article follow pp. 3-9; D. Hume, The History of which no; utherwayes: otherwise the Glasgow edition. England, Manchester, Manches- [sc. they are]. The distinction be- 4 Founders Constitution’s web- ter University Press, 1983, pp. tween the authority of the church site, (hereinafter 8 Calvinism, in AA.VV., The Concise formalized in the Westminster ‘Founders’ Constitution’), pub- Oxford Dictionary of the Christian Confession of Faith, which was lished as P. B. Kurland, R. Lerner, Church, Oxford, Oxford Univer- negotiated during the English The Founders’ Constitution, Chica- sity Press, 2006. Civil War and which became a

190 McLean, Peterson

part of the law of Scotland but not 21 Smith published it along with (Govt. Print. Off. 1909). See also of England. Act Ratifying the Con- Hume’s short autobiography in K. Olds, Privatizing the Church: fession of Faith and Settling Presby- 1776. Cfr. McLean, Adam Smith, Disestablishment in Connecticut terian Church Government, Act of radical and egalitarian, cit. p. 19. and Massachusetts, in «Journal the Scottish Parliament, 1690, c. 5. 22 Letter from Adam Smith to Al- of Political Economics», n. 277, 11 See, e.g., J.R. Tanner, English exander Wedderburn dated 14 1994, p. 102. Constitutional Conflicts of the August 1776, in E.C. Mossner, 33 D.G. McCullough, John Adams, Seventeenth Century, 1603-1689, I.S. Ross, Correspondence of Adam New York, Simon & Schuster, Cambridge, Cambridge Univer- Smith, Oxford, Oxford University 2001, p. 220. sity Press, 1928, pp. 85-90. Press, 1977, #163. 34 T.J. Curry, The First Freedoms: 12 I. McLean, B. Linsley, The Church 23 Letter from Alexander Wedder- Church and State in America to the Of England And The State: Reform- burn to Adam Smith dated 6 June Passage of the First Amendment, ing Establishment For A Multi-Faith 1776, ivi, #159. Oxford, Oxford University Press, Britain, London, New Politics 24 J.H.S. Burleigh, A Church History 1986. Other state establishments Network, 2004. of Scotland, Oxford, Oxford Uni- in 1787 included Georgia (Church 13 J. Buchan, Capital of the Mind: versity Press, 1960, p. 331. of England, abolished 1798), New How Edinburgh Changed the World, 25 Smith, The Wealth of Nations, V. i. Hampshire (Congregational, London, John Murray, 2003, p. G., 10-14. abolished 1790) and South Caro- 56; Michael Hunter, Aikenhead, 26 P. Wood, The Aberdeen Enlighten- lina (Church of England, abol- Thomas (bap. 1676, d. 1697), in ment: The Arts Curriculum in the ished 1790). Oxford Dictionary of National Eighteenth Century, Aberdeen, 35 Massachusetts Constitution Biography, cit. Aberdeen University Press, (1780), Art. III para. 5. 14 C. Kidd, Union and Unionisms: Po- 1993. 36 Pennsylvania Constitution (1776), litical Thought in Scotland, 1500- 27 H.F. Klemme, Scepticism and Declaration of Rights, Article II 2000, Cambridge, Cambridge Common Sense, in The Cambridge (‘[A]ll men have a natural and University Press, 2008. Companion To The Scottish En- unalienable right to worship 15 Act for an Union of the Two King- lightenment, edited by A. Broadie, Almighty God according to the doms of England and Scotland, 6 Cambridge, Cambridge Univer- dictates of their own consciences Ann. c. 8 (1706) Article VII, in- sity Press, 2003, p. 127. and understanding…’) reprinted corporating verbatim the Act for 28 T. Jefferson, Writings, New York, in Thorpe, The Federal and State Securing the Protestant Religion, Library of America, 1984, p. 4. Constitutions cit., note 116, at Act of the Scottish Parliament c. See also H.L. Ganter, William 3081. Charter of Rhode Island and 6 (1707). The latter act was passed Small, Jefferson’s Beloved Teacher, Providence Plantations (1663), ivi before the former; the reversed in «The William & Mary Quar- at 3211. See also M. Nussbaum, dates are a result of England’s terly», Third Series, vol. 4, n. 4, Liberty of conscience: in defense continued use of the Julian Cal- 1947, p. 505. of America’s tradition of religious endar until 1752. 29 A. Smith, Lectures on Rhetoric and equality, New York, Basic Books, 16 I. McLean, Adam Smith, radi- Belles-Lettres 27 (1985). Lectures 2008, p. 49. cal and egalitarian, Edinburgh, On Rhetoric and Belles Lettres, ed- 37 Nussbaum, Liberty of conscience Edinburgh University Press, ited by J.C. Bryce, in Works and cit., pp. 46-48. 2006, ch. 2. Correspondence of Adam Smith, In- 38 Rakove, Original Meanings cit., 17 L. Turco, Moral sense and the foun- dianapolis, vol. IV, Liberty Fund, pp. 34 ff.; J. Madison, Writings, dations of morals, in «The Cam- 1985, p. 27. New York, Library of America, bridge Companion to the Scottish 30 Smith, The Theory of moral senti- 1999, pp. 29 ff. Enlightenment», n. 136, 2003. ments, cit. 39 Jefferson, Writings, cit., p. 510. 18 D. Hume, An Enquiry Concerning 31 J.N. Rakove, Original Meanings: 40 Founders’ Constitution, Amend- Human Understanding, Oxford, Politics and Ideas in the Making of ment I (Religion), Document 25. Oxford University Press, 2007, § the Constitution, New York, Alfred 41 Ibidem. X. A. Knopf, 1996, pp. 318-336. 42 Madison, Writings, cit., pp. 30- 19 D. Hume, A Dissertation on the 32 Massachusetts Constitution 31. Passions; The Natural History of (1780), First Part, Articles II-III. 43 Smith, The Wealth of Nations, cit., Religion, Oxford, Oxford Univer- Reprinted in F.N. Thorpe, The V., i. c. et seq. sity Press, 2007. Federal and State Constitutions, Co- 44 S. Peterson, Rational choice, re- 20 D. Hume, Dialogues concerning lonial Charters, and Other Organic ligion and the marketplace: Where Natural Religion and Other Writ- Laws of the States, Territories, and does Adam Smith fit in?, in «Jour- ings, Cambridge, Cambridge Colonies Now or Heretofore Forming nal for the Scientific Study of Re- University Press, 2007. the United States of America, 1888 ligion», 2009, p. 186.

191 Itinerari

45 Smith, The Wealth of Nations, cit., VI cl. 3. 711 (1947). Between then and Lee, V., i. g. 1. 70 Madison, Notes of Debates in the no member of the Supreme Court 46 Idem at V., i. g. 17. Federal Convention cit., pp. 560- had proposed disincorporating 47 Madison, Writings, cit., pp. 32- 561. it. Lee at 620 n. 4, 112 S.Ct. 2673. 33. 71 Rakove, Original Meanings cit., p. Justice Thomas, who takes a dif- 48 Ivi, p. 33. 318. ferent view, was not on the court 49 Smith, The Wealth of Nations, cit., 72 Madison, Notes of Debates in the in 1992. See also Nussbaum, Lib- V., i. g. 8. Federal Convention cit., p. 354, pp. erty of conscience cit., p. 105. 50 Madison, Writings, cit., pp. 69- 360-361. 87 Lee, 505 U.S. at 620, 112 S.Ct. 80. 73 Founders’ Constitution, Amend- 2673. 51 Rakove, Original Meanings cit., p. ment I (Religion), Document 51. 88 McCreary v. American Civil Liberties 47. 74 Rakove, Original Meanings cit., Union of Kentucky, 545 U.S. 844, 52 Madison, Writings, cit., p. 75. pp. 77-79. See also letter from 125 S.Ct. 2722 (2005). 53 Ivi, p. 76. Madison to Edmund Randolph 89 Lee, 505 U.S. at 633, 112 U.S. 54 Ivi, p. 77. dated 2 November 1788, in Madi- 2679; see also Van Orden v. Per- 55 Ivi, pp. 77-78. son, Writings, cit., p. 423. ry, 545 U.S. 677, 686, 125 S.Ct. 56 The series had already reached 75 Lee v. Weisman, 505 U.S. 577, 2845, 2862 (2005). Washington’s Number 9 when Hamilton ap- 112 S.Ct. 2649, 120 L.Ed.2d 467 Christianity has been brought proached Madison, after two (1992). into question by Garry Wills, who false starts, to become the third 76 Ivi, 632-636, 112 S.Ct. 2679- points out that Washington at- member of ‘Publius’. I. McLean, 2681. tended church but did not take Madison’s political thought; James 77 Ivi, 633-635, 112 S.Ct. 2679-2680 communion; when the minister Madison: The Theory and Practice (emphasis added). complained, Washington stopped of Republican Government, Stan- 78 Ivi, 590, 112 S.Ct. 2657 quoting attending on communion Sun- ford, Stanford University Press, Madison, Memorial and Remon- days. G. Wills, Head and Heart: 2003, p. 14. strance. The quote is from point 7, American Christianities, Penguin, 57 Madison, Writings, cit., pp. 160- which we have called ‘pure Adam 2007, p. 169. In later life Madi- 167. Smith’. son told Jared Sparks that Wash- 58 Ivi, p. 161. 79 Ivi, 608, 112 S.Ct. 2666. ington had never ‘attended to the 59 Ivi, p. 162. 80 For an expanded version of Jus- arguments for Christianity’ but 60 Ivi, p. 163. tice Souter’s historical argument rather ‘took those things as he 61 Ivi, p. 164. see D. Laycock, ‘Nonpreferential’ found them existing’. R.L. Ket- 62 Ivi, p. 167. aid to religion: a false claim about cham, The Madisons at Montpelier: 63 P.B. Kurland, The origins of the original intent, in «William & Reflections on the Founding Cou- establishment clauses of the consti- Mary Law Revue», 1985-1986, p. ple, Charlottesville, University of tution, in «William & Mary Law 875. Virginia Press, 2009, p. 103. Revue», 1985-1986, p. 858. 81 Ivi, 612, 112 S.Ct. 2668, quoting 90 Lee 505 U.S. at 624-25, 112 S.Ct. 64 Smith, The Wealth of Nations, cit., Annals of Congress, 1789, p. 434. 2675. V., i. g. 8. 82 Ivi, 112 S.Ct. 2669, quoting An- 91 McCreary v. American Civil Liber- 65 I. Brant, James Madison: Com- nals of Congress, p. 731. ties Union of Kentucky, 545 U.S. at mander in chief, 1812-1836, Indi- 83 Ivi, 613, 112 S.Ct. 2669, quot- 877, 125 S.Ct. 2743 (‘[T]he dis- anapolis, 1961, p. 429. ing 1 Documentary History of the sent’s argument for the original 66 See, e.g., Smith, The Wealth of First Federal Congress of the United understanding is flawed from the Nations, cit., V., i (discussing the States of America 136 (Senate Jour- outset by its failure to consider types of armies best suited to dif- nal) (L. de Pauw ed. 1972); Annals the full range of evidence show- ferent stages in history). of Congress, 1789, p. 765. ing what the Framers believed’). 67 H. Martineau, Retrospect of West- 84 Ivi, quoting Documentary History 92 Nussbaum, Liberty of conscience ern Travel, Cambridge, Cambridge at 151, Annals of Congress at 136. cit., pp. 266-269. University Press, 1838, p. 195. 85 Ivi, 614, 112 S.Ct. 2669, quoting 93 U.S. Const. Art. V. 68 J. Madison, Notes of Debates in the Documentary History at 166. 94 Reynolds v. United States, 98 U.S. Federal Convention of 1787, 1987, 86 This limitation was unanimously 145, 164, 25 L.Ed. 244 (1878); pp. 209-211 (1987). The sugges- eliminated when the religion Everson v. Board of Educ. of Ewing, tion that it was sarcastic is Madi- clauses were incorporated into 330 U.S. 1, 16, 67 S.Ct. 504, 91 son’s. Letter to Jared Sparks dated 8 the Due Process Clause of the L.Ed. 711 (1947). April 1831, in J. Madison, Writings, Fourteenth Amendment in Ever- 95 Early editions, and some modern cit., pp. 855-856. son v. Board of Ed. of Ewing, 330 ones, mistranscribe this word as 69 United States Constitution, Art. U.S. 1, 67 S.Ct. 504, 91 L.Ed.2d ‘legislative’. See, e.g., Founders’

192 McLean, Peterson

Constitution, Amendment I (Re- lections of Jefferson’s writings. the Narragansett Club» (1644), ligion), Document 58; Jefferson, 104 Compare his statement, ‘The le- 1866, p. 392. note 111, 510. This mistranscirip- gitimate powers of government 116 Hamburger, Separation of Church tion may have put holes in the extend to such act only as are in- and State, cit., p. 44. walls constructed by Chief Jus- jurious to others. But it does me 117 Wills, Head and Heart cit., p. 95. tice Waite and Justice Black, but no injury for my neighbour to say 118 Gilreath, Wilson (edited by), not in the one intended by Jef- there are twenty , or no god’. Thomas Jefferson’s Library cit., ferson. The original manuscript T. Jefferson, Query XVII, Notes on Madison’s unsuccessful 1783 is available online at Library of the State of Virginia, p. 285. recommendations for acquisi- Congress, Jefferson Papers, Se- 105 R. Hooker, Of the Laws of Ecclesi- tion by Congress included works ries 1 (General Correspondence astical Polity (1604), VIII.i.2. by Cotton Mather, but that col- 1651-1827), image 558/1218, 106 Dreisbach, Thomas Jefferson cit., lection was intended to include http://memory.loc.gov/master/ p. 79. the histories of all the states. mss/mtj/mtj1/025/0500/0558. 107 Hamburger, Separation of Church 119 O.E. Winslow, Master Roger Wil- jpg and is reprinted in D.L. And State, cit., p. 36. liams: A Biography, New York, Dreisbach, Thomas Jefferson and 108 J. Gilreath, D.L. Wilson (edited MacMillan, 1957, pp. 178-187. the wall of separation between by), Thomas Jefferson’s Library: A 120 Ivi, p. 180. Before traveling to church and state, New York, New Catalogue with the Entries in His England, Williams was receiv- York University Press, 2002. Se- Own Order, 1989, p. 80. It was ing ‘Scotch Intelligence’ from ries 1 of the Jefferson Papers is item 24.411 in this catalogue and John Winthrop (the son of the available online at http://memo may have been a late addition. Massachusetts governor who ry.loc.gov/ammem/collections/ A search using LibraryThing had expelled him). Letter dated jefferson_papers/mtjser1.html. (http://www.librarything.com/ 7 August 1640, R. Williams, The 96 J.H. Hutson, Thomas Jefferson’s profile/ThomasJefferson) on 30 Correspondence of Roger Williams, Letter to the Danbury Baptists: A September 2009 fails to reveal Rhode Island Historical Society, Controversy Rejoined, in «The Hooker’s work in either Jeffer- 1988, pp. 206, 207. The editor of William & Mary Quarterly», son’s ‘1783’ or 1789 catalogues. his letters hypothesizes that Wil- 1999, p. 775. See also J. Hutson, The ‘1783’ catalogue was com- liams feared the imposition of ‘A wall of separation’: FBI helps re- piled before he went to Paris but bishops on the Scots. store Jefferson’s obliterated draft, in has additions interlined. The 121 Smith, The Wealth of Nations, cit., «Library of Congress Informa- 1789 catalogue is his library after V., i. g. 1. tion Bulletin», 1998 (available his return from Paris. 122 Jefferson, Writings, cit., p. 347. online at http://www.loc.gov/loc/ 109 R. Hooker, Of the Laws of Ecclesi- 123 McCullough, John Adams cit., p. lcib/9806/danbury.html). astical Polity, cit. 631. 97 Letter from Thomas Jefferson 110 J.N. Rakove, Beyond Locke, beyond 124 Letters dated 3 February 1821 and to Levi Lincoln dated 1 January belief: The nexus of free exercise and 23 January 1825, in The Adams- 1802, Library of Congress, Jef- separation of church and state in Jefferson Letters: The Complete ferson Papers, Series 1, note 184, Religion, State, and Society: Jef- Correspondence between Thomas image 561/1218. ferson’s Wall of Separation in Com- Jefferson and Abigail and John Ad- 98 The original draft is available parative Perspective, New York, ams, University of North Carolina online at Library of Congress, Palgrave/MacMillan, 2009, p. 38 Press, 1959, p. 572, p. 608. Jefferson Paper, Series 1, image (internal quotes omitted). 125 Olds, Privatizing the Church cit. 557/1218, and the fair revised 111 J. Locke, Political Writings, New 126 McCreary, 545 U.S. at 876, 125 copy is at image 558/1218. York, Penguin Books, 1993, pp. S.Ct. 2742. 99 Dreisbach, Thomas Jefferson cit., 425-426. 127 Ibidem. p. 43. Letter to Levi Lincoln, note 112 Ivi, pp. 428-429. 97. 113 C.H. Hay, Burgh, James (1714-1775) 100 Ibidem. in Oxford Dictionary of National 101 Reynolds v. United States, 98 U.S. Biography. 145, 164, 25 L.Ed. 244 (1878). 114 J. Burgh, Crito, or Essays on Vari- Waite read ‘legislative’ in place of ous Subjects (1766). Trull: a low ‘legitimate’. prostitute or concubine; a drab, 102 P. Hamburger, Separation of strumpet, trollope. Oxford Eng- Church and State, Harvard Uni- lish Dictionary (online ed.) versity Press, 2002, p. 163. 115 R. Williams, Mr. Cotton’s Let- 103 This crucial underlining is omit- ter Lately Printed, Examined and ted in several of the standard col- Answered, in «Publications of

193

Testi & Pretesti

Act of Union 1707 / Atto di Unione 1707*

Wikisource Constitutional Documents, in http://en.wikisource.org/wiki/Act_of_Union_1707

Act ratifying and approving treaty of the two Atto che ratifica e approva il trattato dei due Re- Kingdoms of Scotland and England gni di Scozia e Inghilterra [January 16, 1707] [16 Gennaio 1707]

The Estates of Parliament, considering that Gli Ordini del Parlamento, considerando che gli Articles of Union of the Kingdoms of Scotland Articoli dell’Unione dei Regni di Scozia e Inghil- and England were agreed on 22nd of July, 1706 terra sono stati concordati il 22 Luglio 1706 dai by the Commissioners nominated on behalf of Commissari nominati per conto di questo Regno, this Kingdom, under Her Majesties Great Seal of con il Gran Sigillo di Sua Maestà di Scozia recante Scotland bearing date the 27th of February last la data del 27 Febbraio ultimo scorso, in confor- past, in pursuance of the fourth Act of the third mità al quarto Atto approvato nel corso della terza Session of this Parliament and the Commissioners Sessione di questo Parlamento, e dai Commissari nominated on behalf of the Kingdom of England nominati per conto del Regno d’Inghilterra, con under Her Majesties Great Seal of England il Gran Sigillo di Sua Maestà d’Inghilterra datato bearing date at Westminster the tenth day of April Westminster 10 Aprile ultimo scorso, conforme- last past in pursuance of an Act of Parliament mente a un Atto del Parlamento approvato in In- made in England the third year of Her Majesties ghilterra il terzo anno del Regno di Sua Maestà, Reign to treat of and concerning an Union of the per occuparsi di e riguardante una Unione dei said Kingdoms Which Articles were in all humility suddetti Regni; Che gli Articoli sono stati presen- presented to Her Majesty upon the twenty third of tati in tutta umiltà a Sua Maestà il ventitreesimo the said Month of July and were Recommended giorno del suddetto Mese di Luglio e sono stati to this Parliament by Her Majesties Royal Letter Trasmessi a questo Parlamento mediante Lettera of the date the 31st day of July, 1706; and that the Reale di Sua Maestà datata 31 Luglio 1706; e che i said Estates of Parliament have agreed to, and suddetti Ordini del Parlamento hanno accettato e approven of the said Articles of Union, with some approvato i suddetti Articoli dell’Unione con alcu- additions. ne clausole aggiuntive. giornale di storia costituzionale n. 20 / II semestre 2009 197 Testi & Pretesti

And that the said Estates of Parliament have E che i suddetti Ordini del Parlamento hanno agreed to and approven of the saids Articles of accettato e approvato i suddetti Articoli dell’Unio- Union with some Additions and Explanations as ne con alcune Clausole Aggiuntive e Note Espli- is contained in the Articles hereafter insert And cative che sono incluse negli Articoli introdotti sicklyke Her Majesty with advice and consent of in seguito; E allo stesso modo Sua Maestà, con il the Estates of Parliament Resolving to Establish parere e il consenso degli Ordini del Parlamento, the Protestant Religion and Presbyterian Church Decidendo di Istituire la Religione Protestante e Government within this Kingdom has past in il Governo della Chiesa Presbiteriana all’interno this Session of Parliament an Act entituled Act di questo Regno, ha approvato in questa Sessione for secureing of the Protestant Religion and del Parlamento un Atto intitolato “Atto per la pro- Presbyterian Church Government which by the tezione della Religione Protestante e del Governo Tenor thereof is appointed to be insert in any Act della Chiesa Presbiteriana” la cui Trascrizione è ratifying the Treaty and expressly declared to be a stabilito che sia inserita in qualsiasi Atto che rati- fundamentall and essentiall Condition of the said fichi il Trattato ed è dichiarato espressamente che Treaty or Union in all time coming. sia una Condizione fondamentale ed essenziale Therefore Her Majesty with advice and consent del suddetto Trattato o suddetta Unione per tutto of the Estates of Parliament in fortification of the il tempo che verrà. Approbation of the Articles as above mentioned Pertanto, Sua Maestà, con il parere e il consen- And for their further and better Establishment of so degli Ordini del Parlamento, in difesa dell’Ap- the same upon full and mature deliberation upon provazione degli Articoli summenzionati E per una the forsaids Articles of Union and Act of Parliament ulteriore e migliore Determinazione dei medesi- Doth Ratifie Approve and Confirm the same with mi, scaturente da una riflessione completa e ben the Additions and Explanations contained in the meditata relativa ai suddetti Articoli dell’Unione e saids Articles in manner and under the provision Atto del Parlamento, Ratifica, Approva e Convali- aftermentioned whereof the Tenor follows. da i medesimi con le Clausole Aggiuntive e le Note Esplicative contenute nei suddetti Articoli, nei modi e secondo la disposizione sotto citata di cui segue la Trascrizione.

Article 1 Articolo 1 That the Two Kingdoms of Scotland and England, Che i Due Regni di Scozia e Inghilterra saranno, shall upon the 1st May next ensuing the date hereof, a partire dal prossimo primo maggio, successivo and forever after, be United into One Kingdom alla data del presente atto, e in perpetuo, Uniti by the Name of GREAT BRITAIN: And that the in un Unico Regno sotto il nome di GRAN BRE- Ensigns Armorial of the said United Kingdom be TAGNA; E che le Insegne Araldiche del suddetto such as Her Majesty shall think fit, and used in all Regno Unito saranno quelle che Sua Maestà riter- Flags, Banners, Standards and Ensigns both at Sea rà appropriate e saranno utilizzate in tutte le Ban- and Land. diere, i Gonfaloni, gli Stendardi e i Vessilli sia in Mare sia sulla Terraferma.

Article 2 Articolo 2 That the Succession to the Monarchy of the United Che la Successione alla Monarchia del Regno Kingdom of Great Britain and of the Dominions Unito di Gran Bretagna e dei Dominî ad esso ap- thereunto belonging after Her Most Sacred partenenti, dopo Sua Santissima Maestà e in as- Majesty, and in default of Issue of Her Majesty senza di Discendenti di Sua Maestà, sia, rimanga e be, remain and continue to the Most Excellent prosegua con l’Eccellentissima Principessa Sofia,

198 Act of Union 1707

Princess Sophia Electoress and Dutchess Dowager Elettrice e Duchessa Madre di Hannover, e con i of Hanover, and the Heirs of Her body, being Suoi Eredi diretti, Protestanti, ai quali è conferita Protestants, upon whom the Crown of England is la Corona d’Inghilterra tramite un Atto del Par- settled by an Act of Parliament made in England in lamento approvato in Inghilterra nel dodicesimo the twelth year of the Reign of His late Majesty King anno del Regno della defunta Sua Maestà, Re Gu- William the Third entituled An Act for the further glielmo III, intitolato “Atto per stabilire un nuovo Limitation of the Crown and better securing the Limite alla Corona e per garantire meglio i Diritti Rights and Liberties of the Subject; e le Libertà del Suddito”; And that all Papists and persons marrying E che tutti i Papisti e le persone che sposano Papists, shall be excluded from and forever Papisti saranno escluse e per sempre impossibi- incapable to inherit possess or enjoy the Imperial litate a ereditare possedimenti o godere della Co- Crown of Great Britain, and the Dominions rona Imperiale di Gran Bretagna e dei Dominî ad thereunto belonging or any part thereof; And in essa appartenenti o di qualsiasi sua parte; E che, in every such case the Crown and Government shall ogni situazione simile, la Corona e il Governo, col from time to time descend to, and be enjoyed by passare del tempo, saranno trasmessi a ed eser- such person being a Protestant as should have citati da quella persona Protestante che avrebbe inherited and enjoyed the same, in case such ereditato e goduto degli stessi, nel caso in cui tali Papists or person marrying a Papist was naturally Papisti o la persona che avesse sposato un Papista dead, according to the provision for the Descent fossero morti per cause naturali, come previsto of the Crown of England, made by another Act dalla disposizione per la Trasmissione della Co- of Parliament in England in the first year of the rona d’Inghilterra, approvata tramite un altro Atto Reign of their late Majesties King William and del Parlamento, in Inghilterra, nel primo anno del Queen Mary entituled an Act declaring the Rights Regno delle loro defunte Maestà, Re Guglielmo and Liberties of the Subject, and settling the e la Regina Maria, intitolato “Atto che dichiara i Succession of the Crown. Diritti e le Libertà del Suddito e che dispone sulla Successione della Corona”.

Article 3 Articolo 3 That the United Kingdom of Great Britain be Che il Regno Unito di Gran Bretagna sia Rappre- Represented by one and the same Parliament, to sentato da un unico e identico Parlamento, da de- be stiled the Parliament of Great Britain. nominarsi Parlamento di Gran Bretagna.

Article 4 Articolo 4 That the Subjects of the United Kingdom of Che i Sudditi del Regno Unito di Gran Bretagna Great Britain shall from and after the Union avranno, a partire da e dopo l’Unione, piena Li- have full Freedom and Intercourse of Trade and bertà e Intratterranno Rapporti Commerciali e Navigation to and from any port or place within di Navigazione verso e da qualsiasi porto o luogo the said United Kingdom and the Dominions and all’interno del suddetto Regno Unito e dei Dominî Plantations thereunto belonging. And that there e delle Colonie che vi appartengono. E che siano be a Communication of all other Rights, Privileges Comunicati tutti gli altri Diritti, Privilegi e Van- and Advantages which do or may belong to the taggi che appartengono o potranno appartenere ai Subjects of either Kingdom except where it is Sudditi di entrambi i Regni, eccetto nei casi in cui otherwayes expressly agreed in these Articles. in questi Articoli sia esplicitamente concordato in modo diverso.

199 Testi & Pretesti

Article 5 Articolo 5 That all ships or vessels belonging to Her Che tutte le navi o vascelli appartenenti ai Sudditi Majesties Subjects of Scotland at the time of di Sua Maestà di Scozia, al momento della Ratifica Ratifying the Treaty of Union of the Two Kingdoms del Trattato d’Unione dei due Regni nel Parlamen- in the Parliament of Scotland though foreign to di Scozia, sebbene costruite all’estero, siano built be deemed and pass as ships of the build of considerate e accettate come navi di costruzione Great Britain; the Owner or where there are more della Gran Bretagna; dopo che il Proprietario o, Owners, one or more of the Owners within Twelve nel caso in cui ci siano più Proprietari, uno o più Months after the first of May next making oath Proprietari, entro 12 Mesi dal prossimo primo that at the time of Ratifying the Treaty of Union in Maggio, abbiano prestato giuramento che, al mo- the Parliament of Scotland, the same did in haill mento della Ratifica del Trattato dell’Unione nel or in part belong to him or them, or to some other Parlamento di Scozia, le stesse appartenevano to- Subject of Subjects of Scotland, to be particularly talmente o in parte a lui o a loro, o a qualche altro named with the place of their respective abodes, Suddito o Sudditi della Scozia; siano denominate, and that the same doth then at the time of the said in particolare, col nome del luogo dei loro rispet- Deposition wholly belong to him or them, and that tivi domicili e che, dunque, le stesse, al momento no forreigner directly or indirectly hath any share di suddetta Deposizione, appartengano completa- part or interest therein, Which Oath shall be made mente a lui o a loro, e che nessuno straniero pos- before the chief Officer or Officers of the Customs sieda direttamente o indirettamente alcuna parte in the Port next to the abode of the said Owner or o sia interessato ad esse; Che il Giuramento sarà Owners; prestato innanzi all’Ufficiale Capo o agli Ufficiali And the said Officer or Officers shall be Doganali nel Porto sito nelle vicinanze del domi- Impowered to administer the said Oath, And the cilio di suddetto Proprietario o suddetti Proprie- Oath being so administred shall be attested by the tari; Officer or Officers who administred the same And E a suddetto Ufficiale o suddetti Ufficiali sa- being Registred by the said Officer or Officers, ranno conferiti i Poteri di far prestare il suddetto shall be delivered to the Master of the ship for Giuramento, E, una volta prestato, il Giuramento security of her Navigation and a Duplicate thereof sarà autenticato dall’Ufficiale o dagli Ufficiali che shall be transmitted by the said Officer or Officers lo hanno fatto prestare E, dopo essere stato Regi- to the Chief Officer or Officers of the Customs in strato dal suddetto Ufficiale o suddetti Ufficiali, the port of Edinburgh, to be there Entered in a sarà consegnato al Capitano della nave per la sicu- Register and from thence to be sent to the port of rezza della Navigazione e una Copia sarà trasmes- London to be there Entered in the General Register sa, dal suddetto Ufficiale o dai suddetti Ufficiali, of all Trading ships belonging to Great Britain. all’Ufficiale Capo o agli Ufficiali della Dogana nel porto di Edimburgo, per essere annotato in un Registro e, quindi, essere inviato al Porto di Lon- dra per essere inserito in un Registro Generale di tutte le navi Commerciali appartenenti alla Gran Bretagna.

Article 6 Articolo 6 That all parts of the United Kingdom for ever Che tutte le parti del Regno Unito riceveranno from and after the Union shall have the same per sempre, a partire da e dopo l’Unione, le stes- Allowances, Encouragements and Drawbacks, se Concessioni, gli stessi Incentivi e Rimborsi, e and be under the same Prohibitions, Restrictions saranno sottoposte agli stessi Divieti, Restrizioni and Regulations of Trade and lyable to the same e Regolamenti commerciali, e saranno sogget-

200 Act of Union 1707

Customs and Duties on Import and Export. te agli stessi Dazi Doganali d’Importazione ed And that the Allowances Encouragements Esportazione. E che le Concessioni, gli Incentivi e and Drawbacks Prohibitions Restrictions and i Rimborsi, i Divieti, le Restrizioni e i Regolamenti Regulations of Trade and the Customs and Duties commerciali e i Dazi Doganali d’Importazione ed on Import and Export settled in England when the Esportazione stabiliti in Inghilterra, al momento Union commences shall from and after the Union d’inizio dell’Unione, entreranno in vigore, a par- take place throughout the whole United Kingdom, tire da e dopo l’Unione, nell’intero Regno Unito, excepting and reserving the Duties upon Export fatta eccezione e conservando i Dazi d’Esporta- and Import of such particular Commodities from zione e Importazione di Beni particolari dai quali which any persons the Subjects of either Kingdom sono Liberi ed Esenti tutti i Sudditi di entrambi i are specially Liberated and Exempted by their Regni in virtù dei loro Diritti soggettivi che dopo private Rights which after the Union are to remain l’Unione non saranno scalfiti e rimarranno in- safe and entire to them in all respects as before the tegri, in tutti gli aspetti, come prima dell’Unione same. medesima. And that from and after the Union no Scots E che, a partire da e dopo l’Unione, nessun Cattle carried into England shall be lyable to Bestiame scozzese trasportato in Inghilterra sarà any other Duties either on the publick or private soggetto ad alcun altro Dazio da versare su un Accounts than these Duties to which the Cattle Conto pubblico o privato, diverso da quei Dazi ai of England are or shall be lyable within the said quali è o sarà soggetto il Bestiame dell’Inghilterra Kindgom. And seeing by the Laws of England all’interno del suddetto Regno. E visto che, se- there are Rewards granted upon the Exportation condo le Leggi d’Inghilterra, sono garantiti Premi of certain kinds of Grain wherein Oats grinded or all’Esportazione di alcuni tipi di Cereali, tra cui ungrinded are not expressed, that from and after non è inclusa l’Avena macinata o non macinata, the Union when Oats shall be sold at 15 shillings che, a partire da e dopo l’Unione, l’Avena sarà Sterling per quarter of the Oat-meal exported venduta a 15 scellini di Sterline per ogni quarto di in the terms of the Law whereby and so long as Farina d’avena esportata, nei termini della Legge, Rewards are granted for Exportation of other per mezzo della quale e fintantoché non saranno Grains. And that the Bear of Scotland have the garantiti i Premi all’Esportazione di altri Cereali. same Rewards as Barley. E che la Birra scozzese riceva gli stessi Premi della And in respect the Importation of Victual into Birra d’Orzo. Scotland from any place beyond Sea would prove E considerato che l’Importazione in Scozia di a Discouragement to Tillage, Therefore that the Viveri da qualsiasi luogo d’Oltremare scoragge- Prohibition as now in force by the Law of Scotland rebbe dal Coltivare, Pertanto, il Divieto in vigore against Importation of Victual from Ireland or any in questo momento, secondo la Legge di Scozia, di other place beyond Sea into Scotland, do after the importare Viveri in Scozia dall’Irlanda o da qual- Union remain in the same force as now it is until siasi altro luogo d’Oltremare, rimanga in vigore, more proper and effectuall ways be provided by dopo l’Unione, così come è attualmente, finché the Parliament of Great Britain for discouraging il Parlamento di Gran Bretagna non preveda degli the Importation of the said Victual from beyond strumenti più consoni ed efficaci per scoraggiare Sea. l’Importazione dei suddetti Viveri dall’Oltremare.

Article 7 Articolo 7 That all parts of the United Kingdom be for ever Che tutte le parti del Regno Unito siano per sem- from and after the Union lyable to the same Excises pre soggette, a partire da e dopo l’Unione, alle upon all Exciseable Liquors excepting only that the stesse Imposte di consumo su tutti gli Alcolici 34 Gallons English Barrel of Beer or Ale amounting Soggetti a imposte indirette eccetto soltanto che i to 12 Gallons Scots present measure sold in 34 Galloni inglesi di Barili di Birra o Malto, corri-

201 Testi & Pretesti

Scotland by the Brewer at 9/6d Sterling excluding spondenti a 12 Galloni scozzesi – attuale quanti- all Duties and Retailed including Duties and the tà venduta dai Fabbricanti di Birra Scozzesi a 9,6 Retailer’s profit at 2d the Scots pint or eight part soldi di Sterline, esclusi tutti i Dazi, e Venduta al of the Scots Gallon, be not after the Union lyable dettaglio, incluso Dazi e guadagno del Rivendito- on account of the present Excise upon Exciseable re, per 2 soldi a pinta scozzese o a 1/8 di Gallone Liquors in England, to any higher Imposition than scozzese – dopo l’Unione, a causa dell’attuale Im- 2s Sterling upon the forsaid 34 Gallons English posta di consumo sugli Alcolici Soggetti a imposte barrel, being 12 gallons the present Scots measure indirette in Inghilterra, non siano soggetti a una And that the Excise settled in England on all other Imposta superiore a 2 soldi di Sterline sui succitati Liquors when the Union commences take place 34 Galloni inglesi, essendo di 12 Galloni l’attuale throughout the whole United Kingdom. quantità scozzese, E che l’Imposta di consumo sta- bilita in Inghilterra su tutti gli altri Alcolici, quan- do avrà inizio l’Unione, sia applicata nell’intero Regno Unito.

Article 8 Articolo 8 That from and after the Union all forreign Salt which Che, a partire da e dopo l’Unione, tutto il Sale stra- shall be Imported into Scotland shall be charged niero che sarà importato in Scozia sarà tassato lì at the Importation there with the same Duties as con gli stessi Dazi imposti sul Sale Importato at- the like Salt is now charged with being Imported tualmente in Inghilterra e sarà tassato e garantito into England and to be levied and secured in the in ugual misura. Tuttavia, per quanto riguarda i same manner. But in regard the Duties of great Dazi su grandi quantità di Sale straniero Impor- quantities of forreign Salt Imported may be very tato, essi potranno rivelarsi molto gravosi per i heavie on the Merchants Importers; That therefor Commercianti Importatori; Che, pertanto, tutto all forreign Salt imported into Scotland shall be il Sale straniero importato in Scozia sarà messo in Cellared and Locked up under the custody of the Cantina e Sotto Chiave sotto la responsabilità del Merchant Importer and the Officers imployed for Commerciante Importatore e degli Ufficiali inca- levying the Duties upon Salt And that the Merchant ricati di riscuotere i Dazi sul Sale; E che il Com- may have what quantities thereof his occasion may merciante potrà avere, all’occorrenza, i quanti- require not under a Weigh or fourtie Bushells at a tativi che egli potrà richiedere non inferiori a un time; Giving security for the duty of what quantity peso di quaranta Bushels; Dando garanzia per il he receives payable in six Months. But Scotland dazio relativo al quantitativo che egli riceverà pa- shall for the space of seven Years from the said gabile in sei Mesi. Tuttavia, per un periodo di sette Union be Exempted from paying in Scotland for Anni a partire dalla suddetta Unione, la Scozia sarà Salt made there the Dutie or Excise now payable Esente dal pagamento del Dazio o dell’Imposta di for Salt made in England. consumo, per il Sale ivi prodotto, che attualmente But from the Expiration of the said seven years sono versati per il Sale prodotto in Inghilterra. shall be subject and lyable to the same Duties for Tuttavia, a partire dalla scadenza dei suddetti sette Salt make in Scotland, as shall be then payable for anni, sarà soggetta agli stessi Dazi per il Sale pro- Salt made in England, to be levied and secured dotto in Scozia, come saranno allora versati per il in the same manner and with proportional Sale prodotto in Inghilterra, che saranno riscossi Drawbacks and Allowances as in England, with e garantiti nella stessa maniera e con Restituzioni this exception that Scotland shall after the said e Concessioni proporzionali a quelli dell’Inghil- seven years remain exempted from the Duty of terra, con l’eccezione che la Scozia, dopo i suddetti 2s 4d a Bushell on home Salt Imposed by ane Act sette anni, sarà esente dal Dazio di 2 scellini e 4 made in England in the Ninth and Tenth of King soldi a Bushel Imposto sul Sale domestico in forza William the Third of England. di una Legge approvata in Inghilterra nel Nono e

202 Act of Union 1707

And if the Parliament of Great Britain shall Decimo anno del Regno di Re Guglielmo III d’In- at or before the expiring of the said seven years ghilterra. substitute any other fund in place of the said 2s 4d E, se il Parlamento di Gran Bretagna, al mo- of Excise on the bushel of Home Salt, Scotland shall mento o prima della scadenza dei suddetti sette after the said seven years, bear a proportion of the anni, sostituisse i suddetti 2 scellini e 4 soldi di said Fund, and have an Equivalent in the Terms of Imposta di consumo sul Bushel del Sale Dome- this Treaty, And that during the said seven years stico con un altro fondo, la Scozia, dopo i suddetti there shall be payed in England for all Salt made in sette anni, sosterrà una parte del suddetto Fondo Scotland and imported from thence into England e avrà un Corrispettivo, nei Termini del presente the same duties upon the Importation as shall Trattato; E che durante i suddetti sette anni, in In- be payable for Salt made in England and levied ghilterra, per tutto il Sale prodotto in Scozia e da lì and secured in the same manner as the Duties importato in Inghilterra, saranno pagati gli stessi on forreign Salt are to be levied and secured in Dazi d’Importazione che saranno imposti sul Sale England. prodotto in Inghilterra e riscossi e garantiti allo And that after the said seven years how long the stesso modo in cui, in Inghilterra, saranno riscos- said Duty of 2s 4d a Bushel upon Salt is continued si e garantiti i Dazi sul Sale estero. in England the said 2s 4d a Bushel shall be payable E che, dopo i suddetti sette anni, per tutto il for all Salt made in Scotland and imported into periodo in cui in Inghilterra si continuerà a pagare England, to be levied and secured in the same il suddetto Dazio di 2 scellini e 4 soldi a Bushel, manner And that during the continuance of the saranno riscossi e garantiti allo stesso modo i sud- Duty of 2s 4d a Bushel upon Salt made in England detti 2 scellini e 4 soldi a Bushel per tutto il Sale no Salt whatsoever be brought from Scotland to prodotto in Scozia e importato in Inghilterra; E England by Land in any manner under the penalty che, nel periodo in cui si continuerà a pagare il Da- of forfeiting the Salt and the Cattle and Carriages zio di 2 scellini e 4 soldi a Bushel sul Sale prodotto made use of in bringing the same and paying 20s in Inghilterra, non si importerà assolutamente, in for every Bushel of such Salt, and proportionably Inghilterra, Sale proveniente dalla Scozia traspor- for a greater or lesser quantity, for which the tato via Terra con qualsiasi mezzo, a pena di essere Carrier as well as the Owner shall be lyable jointly privati del Sale e del Bestiame e delle Vetture uti- and severally, And the persons bringing or carrying lizzate per il trasporto e di pagare 20 scellini per the same, to be imprisoned by any one Justice of ogni Bushel di questo Sale, e in maniera propor- the Peace, by the space of six months without Bail, zionale per una quantità maggiore o minore, per and until the penalty by payed. la quale il Trasportatore e il Proprietario saranno And for Establishing an equality Trade That responsabili congiuntamente e separatamente, all Fleshes exported from Scotland to England E le persone che lo porteranno o trasporteranno and put on Board in Scotland to be Exported to saranno imprigionate da un Giudice di Pace per parts beyond the Seas and provisions for ships in sei mesi, senza Cauzione, e finché non sarà stata Scotland and for forreign voyages may be salted scontata la pena. with Scots Salt paying the same Dutie for what E per Stabilire un Commercio Equo, Che tutte Salt is so employed as the like quantity of such le Carni esportate dalla Scozia in Inghilterra e Im- Salt pays in England and under the same penalties barcate in Scozia per essere Esportate Oltremare forfeitures and provisions for preventing of e le provviste per le navi in Scozia e per i viaggi frauds as are mentioned in the Laws of England all’estero potranno essere conservate sotto Sale And that from and after the Union the Laws Scozzese pagando lo stesso Dazio per la quantità and Acts of Parliament in Scotland for Pineing di Sale impiegata in questa maniera, come si paga Curing and Packing of Herrings White Fish and in Inghilterra per una quantità analoga di questo Salmond for Exportation with Forreign Salt only Sale e incorrendo nelle stesse pene, multe e misu- without any mixture of British or Irish Salt and for re cautelative per la prevenzione di frodi previste preventing of frauds in Curing and Packing of Fish nelle Leggi d’Inghilterra; E che, a partire da e dopo

203 Testi & Pretesti be continued in force in Scotland subject to such l’Unione, le Leggi e gli Atti del Parlamento scozze- alterations as shall be made by the Parliament of se per Spinare, Essiccare e Confezionare Aringhe, Great Britain. Pesce Bianco e Salmone per l’Esportazione solo And that all Fish exported from Scotland to con Sale Straniero, senza alcuna miscela di Sale parts beyond the Seas which shall be Cured with Britannico o Irlandese, e per la prevenzione di Forreign Salt only and without mixture of British frodi nell’Essiccazione e nel Confezionamento del or Irish Salt, shall have the same Eases Premiums Pesce, continueranno a essere in vigore in Scozia and Drawbacks as are or shall be allowed to such in base alle modifiche che saranno approvate dal persons as Export the like Fish from England: And Parlamento di Gran Bretagna. E che tutto il Pesce that for Encouragement of the Herring Fishing esportato Oltremare dalla Scozia che sarà Essic- there shall be allowed and payed to the Subjects cato solo con Sale Straniero, non mescolato a Sale Inhabitants of Great Britain during the present Britannico o Irlandese, riceverà gli stessi Premi e allowances for other Fishes 10s 5d Sterling for Rimborsi che sono o saranno concessi alle perso- every Barrel of White Herrings which shall be ne che Esportano lo stesso Pesce dall’Inghilterra; exported from Scotland; And that there shall be E che, per Favorire la Pesca dell’Aringa, saranno allowed 5s Sterling for every Barrel of Beef of Pork assegnati e versati ai Sudditi Abitanti della Gran salted with Forreign Salt without mixture of British Bretagna, in base alle attuali detrazioni previste or Irish Salt and Exported for sale from Scotland per altri Pesci, 10 scellini e 5 soldi di Sterline per to parts beyond Sea alterable by the Parliament of ogni Barile di Aringhe Bianche che sarà esportato Great Britain. dalla Scozia; E che saranno assegnati 5 scellini di And if any matters of fraud relating to the said Sterline per ogni Barile di Vitello o Maiale salato Duties on Salt shall hereafter appear which are not con Sale Straniero, non mescolato con Sale Bri- sufficiently provided against by this Article the tannico o Irlandese ed Esportato dalla Scozia per same shall be subject to such further provisions la vendita Oltremare, passibili di variazione da as shall be thought fit by the Parliament of Great parte del Parlamento di Gran Bretagna. Britain. E nel caso in cui si verificasse qualsiasi caso di frode in relazione ai suddetti Dazi sul Sale, non sufficientemente contemplato da questo Artico- lo, esso sarà soggetto a ulteriori disposizioni che il Parlamento di Gran Bretagna riterrà opportuno adottare.

Article 9 Articolo 9 That whenever the sum of £1,997,763 8s 4d Che quando sarà stabilito dal Parlamento di Gran (and one) half penny shall be Enacted by the Bretagna di prelevare la somma di 1.997.763 ster- Parliament of Great Britain to be raised in that line, 8 scellini, 4 soldi (e un) penny e mezzo, in part of the United Kingdom now called England, quella parte del Regno Unito attualmente denomi- on Land and other things usually charged in nata Inghilterra, sui Terreni e su altri beni abitual- Acts of Parliament there for granting an aid to mente tassati lì, in base alle Leggi del Parlamento, the Crown by a Land Tax; that part of the United per fornire un sostegno alla Corona attraverso una Kingdom now called Scotland shall be charged by Imposta fondiaria; quella parte del Regno Unito the same Act with a further sum of £48,000 free of attualmente denominata Scozia sarà gravata, in all Charges, as the Quota of Scotland to such Tax, base allo stesso Atto, da una nuova somma pari a and so proportionably for any greater or lesser 48.000 sterline esente da ogni Spesa, come Quo- sum raised in England by any Tax on Land and ta della Scozia per questa Imposta, e così in pro- other things usually charged, together with the porzione per qualsiasi somma maggiore o minore Land And that such Quota for Scotland in the cases prelevata in Inghilterra tramite qualsiasi Imposta

204 Act of Union 1707 aforesaid, be raised and collected in the same fondiaria e su altri beni solitamente tassati, insie- manner as the Cess now is in Scotland, but subject me con i Terreni; E che tale Quota per la Scozia, nei to such Regulations in the manner of Collecting, as casi sopraindicati, sarà prelevata e riscossa con le shall be made by the Parliament of Great Britain. stesse modalità attualmente impiegate in Scozia per prelevare le Imposte, ma soggetta alle Norme sulle modalità di Riscossione che saranno appro- vate dal Parlamento di Gran Bretagna.

Article 10 Articolo 10 That during the continuance of the respective Che nel periodo in cui si continueranno a imporre Duties on Stampt paper, Vellom and Parchment, le Tasse su Carta Bollata, Cartapecora e Pergame- by the severall Acts now in force in England, na, in base alle diverse Leggi attualmente in vigo- Scotland shall not be charged with the same re in Inghilterra, la Scozia non sarà gravata dalle respective Duties. stesse identiche Tasse.

Article 11 Articolo 11 That during the continuance of the Duties Che nel periodo in cui, in Inghilterra, si continue- payable in England on Windows and Lights which ranno a pagare le Tasse sulle Finestre e sulle Luci, determines on 1st August 1710 Scotland shall not che terminerà l’1 Agosto 1710, la Scozia non sarà be charged with the same Duties. gravata dalle stesse Tasse.

Article 12 Articolo 12 That during the continuance of the Duties payable Che nel periodo in cui, in Inghilterra, si continue- in England on Coals, Culm and Cinders, which ranno a pagare le Tasse sul Carbone, l’Antracite e determines 30th September 1710 Scotland shall le Ceneri, che terminerà il 30 Settembre 1710, la not be charged therewith for Coals Culm and Scozia non sarà gravata dalle Tasse sul Carbone, Cinders consumed there but shall be charged with l’Antracite e le Ceneri consumati lì, ma sarà gra- the same Duties as in England for all Coals, Culm vata dalle stesse Tasse imposte in Inghilterra per and Cinders not consumed in Scotland. tutto il Carbone, l’Antracite e le Ceneri non con- sumati in Scozia.

Article 13 Articolo 13 That during the continuance of the Duty payable Che nel periodo in cui, in Inghilterra, si continue- in England on Malt, which determines 24th June rà a pagare la Tassa sul Malto, che terminerà il 24 1707, Scotland shall not be charged with that Giugno 1707, la Scozia non sarà gravata dalla stessa Duty. Tassa.

Article 14 Articolo 14 That the Kingdom of Scotland be not Charged Che il Regno di Scozia non sia gravato da altre with any other Duties laid on by the Parliament Tasse imposte dal Parlamento d’Inghilterra pri- of England before the Union except these ma dell’Unione eccetto quelle approvate nel pre- consented to in this Treaty, in regard it is agreed, sente Trattato, riguardo alle quali si conviene, That all necessary Provision shall be made by the Che ogni Disposizione necessaria sarà approvata

205 Testi & Pretesti

Parliament of Scotland for the publick Charge and dal Parlamento di Scozia per sostenere la Spesa Service of that Kingdom for the year 1707: Provided pubblica e i Servizi di quel Regno per l’anno 1707; nevertheless That if the Parliament of England ciononostante, a condizione che, se il Parlamento shall think fit to lay any further Impositions by way d’Inghilterra ritenesse opportuno introdurre altri of Customs, or such Excises, with which by virtue Tributi aggiuntivi per mezzo di Dazi doganali o Im- of this Treaty, Scotland is to be charged equally poste di consumo, dai quali la Scozia sarà gravata, with England, in such case Scotland shall be lyable in virtù di questo Trattato, in ugual misura rispetto to the same Customs and Excises, and have an all’Inghilterra, in tal caso, la Scozia sarà tenuta a Equivalent to be settled by the Parliament of Great versare gli stessi Dazi doganali e le stesse Imposte Britain; di consumo, e a ricevere un Corrispettivo che sarà With this further provision That any Malt to stabilito dal Parlamento di Gran Bretagna; be made and consumed in that part of the United Con la seguente disposizione, Che il Malto, Kingdom now called Scotland shall not be charged prodotto e consumato in quella parte del Regno with any Imposition upon Malt during this present Unito attualmente denominata Scozia, non sarà War; gravato da alcuna Tassazione sul Malto nel corso And seeing it cannot be supposed that the dell’attuale Guerra; Parliament of Great Britain will ever lay any E visto che non si può prevedere quale tipo di sorts of Burthens upon the United Kingdom, but Carico tributario il Parlamento di Gran Bretagna what they shall find necessity at that time for the imporrà sul Regno Unito, che riterrà necessario Preservation and Good of the whole, and with due a tempo debito per la Protezione e il Bene comu- regard to the Circumstances and Abilities of every ne, e con il dovuto riguardo alle Circostanze e alle part of the United Kingdom Therefore it is agreed Capacità di ogni parte del Regno Unito, Pertanto, That there be no further Exemption insisted upon si conviene che nessuna ulteriore Esenzione per- for any part of the United Kingdom, but that the sista in qualsiasi parte del Regno Unito, ma che consideration of any Exemption beyond that la decisione relativa a qualsiasi Esenzione, oltre already agreed on in this Treaty, shall be left to the quelle già stabilite nel presente Trattato, sarà ri- determination of the Parliament of Great Britain. messa al Parlamento di Gran Bretagna.

Article 15 Articolo 15 Whereas by the Terms of this Treaty the Subjects Considerato che, secondo i Termini del presente of Scotland for preserving an Equality of Trade Trattato, per mantenere il Pareggio della Bilan- throughout the United Kingdom, will be lyable cia commerciale in tutto il Regno Unito, i Sudditi to severall Customs and Excises now payable della Scozia saranno tenuti a pagare diversi Dazi in England, which will be applicable towards doganali e Imposte di consumo attualmente esi- payment of the Debts of England, contracted gibili in Inghilterra, che saranno appropriati per before the Union; estinguere i Debiti che l’Inghilterra ha contratto It is agreed, That Scotland shall have an prima dell’Unione; Equivalent for what the Subjects thereof shall be Si conviene Che la Scozia avrà un Corrispetti- so charged towards payment of the said Debts of vo di quanto graverà sui Sudditi per il pagamento England, in all particulars whatsoever, in manner dei suddetti Debiti dell’Inghilterra, secondo tutti i following viz: dettagli di seguito menzionati, ossia: That before the Union of the said Kingdoms, Che prima dell’Unione dei suddetti Regni, la the sum of £398,085 10s be granted to Her somma di 398.085 sterline e 10 scellini sia asse- Majesty by the Parliament of England for the gnata a Sua Maestà dal Parlamento d’Inghilterra uses aftermentioned, being the Equivalent to per gli usi menzionati qui di seguito, pari al Corri- be answered to Scotland for such parts of the spettivo da versare alla Scozia per quelle parti dei saids Customs and Excises upon all Exciseable suddetti Dazi doganali e delle suddette Imposte

206 Act of Union 1707

Liquors, with which that Kingdom is to be charged di consumo su tutti gli Alcolici Soggetti a imposte upon the Union, as will be applicable to the indirette, dai quali quel Regno sarà gravato al mo- payment of the said Debts of England, according mento dell’Unione, poiché saranno appropriati to the proportions which the present Customs per il pagamento dei suddetti Debiti dell’Inghil- in Scotland, being £30,000 per annum: And terra, secondo le quote che gli attuali Dazi dogana- which the present Excises on Excisable Liquors li in Scozia, corrispondenti alla somma di 30.000 in Scotland, do bear to the Customs in England, sterline all’anno, e che le attuali Imposte di con- computed at £s;1,341,559 per annum; sumo sugli Alcolici Soggetti a imposte indirette And which the present Excises on Excisable in Scozia, rendono ai Dazi doganali in Inghilterra, Liquors in Scotland, being £33,500 per annum, che ammontano a 1.341.559 sterline all’anno; do bear to the Excises and Excisable Liquors in E che le attuali Imposte di consumo sugli Al- England, computed at £947,602 per annum; colici Soggetti a imposte indirette in Scozia, cor- Which sum of £398,085 10s, shall be due and rispondenti a 33.500 sterline all’anno, rendano payable from the time of the Union: alle Imposte di consumo sugli Alcolici Soggetti a And in regard That after the Union Scotland imposte indirette in Inghilterra, che ammonta- becoming lyable to the same Customs and Duties no a 947.602 sterline all’anno; Che la somma di payable on Import and Export, and to the same 398.085 sterline e 10 scellini sarà dovuta e sarà Excises on all Exciseable Liquors as in England esigibile a partire dal momento dell’Unione: as well as upon that account as upon the account E, a questo proposito, Che dopo l’Unione, of the Increase of Trade and People (which will be dal momento che la Scozia sarà tenuta a pagare the happy consequence of the Union)* the said gli stessi Dazi doganali e le stesse Tasse sui Beni Revenues will much improve beyond the before importati ed esportati, e le stesse Imposte di con- mentioned annual values thereof, of which no sumo su tutti gli Alcolici Soggetti a imposte indi- present Estimate can be made, Yet nevertheless rette, come in Inghilterra, non solo per il motivo for the reasons aforesaid there ought to be a summenzionato ma anche in virtù dell’Incremen- proportionable Equivalent answered to Scotland to del Commercio e della Popolazione (che sarà It is agreed That after the Union there shall be la conseguenza positiva dell’Unione); le suddette an Accompt kept of the said Duties arising in Entrate, delle quali al momento non è possibile Scotland, to the end it may appear, what ought fare alcuna Stima, aumenteranno di molto rispet- to be answered to Scotland, as an Equivalent for to ai valori annuali summenzionati; Tuttavia, per such proportion of the said encrease as shall be le ragioni precedentemente menzionate, si dovrà applicable to the payment of Debts of England. versare alla Scozia un Corrispettivo proporzio- And for the further and more effectuall nato. Si conviene Che, in seguito all’Unione, si answering the severall ends hereafter mentioned terrà il Conto delle suddette Tasse da prelevare in It is agreed that from and after the Union, the Scozia, allo scopo di mostrare quanto dovrà essere whole Encrease of the Revenues of Customs, versato alla Scozia, come Corrispettivo della quota and Duties on Import and Export, and Excise del suddetto incremento che sarà appropriata per upon Exciseable Liquors in Scotland over and il pagamento dei Debiti dell’Inghilterra. above the annual produce of the said respective E per rispondere ulteriormente e in maniera Duties, as above stated, shall go and be applied, più efficace ai diversi obiettivi di seguito citati, Si for the term of seven years, to the uses hereafter conviene che, a partire da e dopo l’Unione, l’inte- mentioned; And that upon the said account, there ro Incremento delle Entrate derivanti dai Dazi do- shall be answered to Scotland annually from the ganali, dalle Tasse sui Beni importati ed esportati e end of seven years after the Union, an Equivalent dalle Imposte di consumo sugli Alcolici Soggetti a in proportion to such part of the said Increase as imposte indirette in Scozia, oltre ed al di sopra del shall be applicable to the Debts of England, And ricavo annuale dei suddetti rispettivi Dazi, come generally that an Equivalent shall be answered to; dichiarato sopra, sarà destinato e sarà applicato, per un periodo di sette anni, agli usi di seguito

207 Testi & Pretesti

And as for the uses to which the said sum of menzionati; E che, per la suddetta ragione, sarà £398,085 10s to be granted as aforesaid and all versato annualmente alla Scozia, a partire dallo other monies, which are to be answered or allowed scadere dei sette anni dopo l’Unione, un Corri- to Scotland as said is are to be applied It is agreed spettivo in proporzione a tale parte del suddetto That in the first place out of the foresaid sum what Incremento che sarà appropriato per il pagamento consideration shall be found necessary to be had dei Debiti dell’Inghilterra, Ed in generale che sarà for any Losses which privat persons may sustain by versato un Corrispettivo. reducing the Coin of Scotland to the Standard and E per quanto riguarda gli usi per i quali la Value of the Coin of England may be made good In suddetta somma di 398.085 sterline e 10 scellini the next place That the Capital Stock or fund of the sarà assegnata, come summenzionato, e tutte le African and Indian Company of Scotland advanced altre somme di denaro che saranno corrisposte o together with the interest for the said Capital Stock concesse alla Scozia, come si è detto che saranno after the rate of 5% per annum from the respective impiegate, Si conviene Che, in primo luogo, al di times of the payment thereof shall be payed; Upon là della suddetta somma, sarà lecito dare un com- payment of which Capital Stock and Interest It is penso, che sarà ritenuto inevitabile, per qualsiasi agreed The said Company be dissolved and cease Perdita che i privati potranno subire per effetto And also that from the time of passing the Act of della conversione della Moneta di Scozia alla Mi- Parliament in England for raising the said sum sura e al Valore della Moneta d’Inghilterra; In se- of £398,085 10s the said Company shall neither condo luogo, Che il Capitale sociale o fondo della Trade nor Grant Licence to Trade Providing that Compagnia Africana e Indiana di Scozia, aumen- if the said Stock and Interest shall not be payed tato con gli Interessi sul suddetto Capitale sociale in twelve months after the Commencement of al tasso del 5% annuo per i relativi tempi di pa- the Union That then the said Company may from gamento, sarà di conseguenza liquidato; Conse- thence forward Trade or give Licence to Trade guentemente alla corresponsione del Capitale so- until the said hail Capital Stock and Interest shall ciale e degli Interessi, Si conviene Che la suddetta be payed. Compagnia si sciolga e cessi di esistere E, inoltre, And as to the Overplus of the said sum of che dal momento di approvazione in Inghilterra £398,085 10s after payment of what consideration dell’Atto del Parlamento per l’esazione della sud- shall be had for losses in repairing the Coin and detta somma di 398.085 sterline e 10 scellini, la paying the said Capital Stock and Interest, and also suddetta Compagnia né Intratterrà relazioni com- the hail increase of the said Revenues of Customs merciali né Concederà Licenze per Esercitare il Duties and Excises above the present value which commercio a patto che, qualora i suddetti Capitale shall arise in Scotland during the said term of sociale e Interessi non saranno corrisposti entro seven years together with the Equivalent which 12 mesi dall’Inizio dell’Unione, allora la suddetta shall become due upon the Improvement thereof Compagnia, a partire da quel momento in poi, po- in Scotland after the said term and also as to all trà Commerciare o Concedere Licenze per Eserci- other sums which according to the agreements tare il commercio finché i suddetti Capitale sociale aforesaid may become payable to Scotland by e Interessi non saranno interamente liquidati. way of Equivalent for what that Kingdom shall E, per quanto riguarda il Residuo della suddet- hereafter become Scotland for such parts of the ta somma di 398.085 sterline e 10 scellini, dopo il English Debts as Scotland may hereafter become pagamento del compenso che sarà concesso per le lyable to pay by reason of the Union, other than perdite subite per effetto della conversione della such for which appropriations have been made Moneta e per pagare i suddetti Capitale sociale e by Parliament in England of the Customs, or Interessi, e anche l’intero Incremento delle sud- other duties on Export and Import Excises on all dette Entrate derivanti dai Dazi doganali e dalle Exciseable Liquors, in respect of which Debts, Imposte di consumo, al di sopra del valore attuale Equivalents are herein before provided. che si determinerà in Scozia durante il suddetto termine di sette anni insieme con il Corrispettivo

208 Act of Union 1707

che sarà dovuto per i Progressi da ciò derivanti in Scozia, dopo il suddetto termine, e anche riguar- do a tutte le altre somme che secondo gli accordi summenzionati potranno essere esigibili per la Scozia a titolo di Corrispettivo, per il fatto che quel Regno, in futuro, diverrà Scozia per quelle parti dei Debiti Inglesi che la Scozia, in avvenire, potrà essere obbligata a pagare in virtù dell’Unio- ne, all’infuori di quelli per i quali il Parlamento, in Inghilterra, ha approvato appositi stanziamenti tramite Dazi doganali o altre Tasse sui Beni espor- tati e importati e Imposte su tutti gli Alcolici Sog- getti a imposte indirette, rispetto ai cui Debiti, i Corrispettivi sono contemplati in una parte pre- cedente di questo atto.

Article 16 Articolo 16 That from and after the Union the Coin shall be Che, a partire da e dopo l’Unione, la Moneta avrà of the same standard and value, throughout the la stessa misura e valore in tutto il Regno Unito, United Kingdom, as now in England, And a Mint come attualmente in Inghilterra, E in Scozia ri- shall be continued in Scotland under the same marrà una Zecca soggetta alle stesse Norme cui è Rules as the Mint in England And the present soggetta la Zecca in Inghilterra, E gli attuali Fun- Officers of the Mint continued subject to such zionari della Zecca continueranno a essere sog- Regulations and Alterations as Her Majesty Her getti a quelle Norme e Modifiche che Sua Maestà, Heirs or Successors, or the Parliament of Great i Suoi Eredi o Successori o il Parlamento di Gran Britain shall think fit. Bretagna riterranno opportuno adottare.

Article 17 Articolo 17 That from and after the Union the same Weights Che, a partire da e dopo l’Unione, gli stessi Pesi and Measures shall be used throughout the United e Misure, attualmente Fissati in Inghilterra, sa- Kingdom as are now Established in England; And ranno utilizzati in tutto il Regno Unito; E che Si- Standards of Weights and Measures shall be kept by stemi dei Pesi e delle Misure saranno custoditi in those Burroughs in Scotland, to whom the keeping Scozia da quei Borghi, per i quali la custodia dei the Standards of Weights and Measures now in Sistemi dei Pesi e delle Misure attualmente in uso use there does of speciall Right belong; All which lì fa parte di un Diritto specifico; Tutti i Sistemi Standards shall be sent down to such respective saranno inviati ai rispettivi Borghi a partire dai Burroughs from the Standards kept in the Sistemi custoditi presso il Ministero del Tesoro Exchequer at Westminster, subject nevertheless a Westminster, soggetti tuttavia alle Norme che to such Regulations as the Parliament of Great il Parlamento di Gran Bretagna riterrà opportuno Britain shall think fit. adottare.

Article 18 Articolo 18 That the Laws concerning Regulation of Trade, Che le Leggi riguardanti la Regolamentazione del Customs, and such Excises, to which Scotland Commercio, dei Dazi doganali e delle Imposte di is by virtue of this Treaty to be liable, be the consumo a cui è tenuta la Scozia, in virtù del pre-

209 Testi & Pretesti same in Scotland, from and after the Union as in sente Trattato, siano le stesse in Scozia, a partire England; and that all other Laws, in use within da e dopo l’Unione, come in Inghilterra; e che tut- the Kingdom of Scotland do after the Union, and te le altre Leggi in vigore nel Regno di Scozia, dopo notwithstanding thereof, remain in the same l’Unione e malgrado questa, rimangano in vigore force as before (except such as are contrary to or come prima (eccetto quelle contrarie o incompa- inconsistent with this Treaty) but alterable by the tibili con il presente Trattato) ma siano modifica- Parliament of Great Britain, With this difference bili dal Parlamento di Gran Bretagna, Con la dif- betwixt the Laws concerning publick right Policy, ferenza attuale tra le Leggi riguardanti il Sistema and Civil Government, and those which concern politico di diritto pubblico, l’Amministrazione private right and the Laws which concern publick Pubblica, e quelle che riguardano il diritto priva- right Policy and Civil Government may be made the to; e le Leggi relative al Sistema politico di diritto same throughout the whole United Kingdom; but pubblico e all’Amministrazione Pubblica possano that no alteration be made in Laws which concern essere unificate nell’intero Regno Unito; ma che private Right, except for the evident utility of the non sia effettuata alcuna revisione delle Leggi che subjects within Scotland. riguardano il Diritto privato, tranne in caso di ma- nifesto vantaggio per i sudditi scozzesi.

Article 19 Articolo 19 That the Court of Session or Colledge of Justice, Che la Suprema Corte Civile o Collegio di Giusti- do after the Union and notwithstanding thereof, zia, dopo l’Unione e nonostante questa, per tutto remain in all time coming within Scotland as it il tempo che verrà, continui ad esistere in Scozia is now constituted by the Laws of that Kingdom, così come è attualmente composta, in base alle and with the same Authority and Priviledges as Leggi di quel Regno, e con le stesse Autorità e before the Union; subject nevertheless to such Prerogative, come precedentemente all’Unione; Regulations for the better Administration of soggetta, tuttavia, a quelle Norme per la migliore Justice as shall be made by the Parliament of Amministrazione della Giustizia che saranno ap- Great Britain; And that hereafter none shall be provate dal Parlamento di Gran Bretagna; E che, in named by Her Majesty or Her Royal Successors to futuro, saranno nominati Giudici della Suprema be Ordinary Lords of Session but such who have Corte Civile, da Sua Maestà o dai Suoi Successori served in the Colledge of Justice as Advocats or Reali, soltanto coloro i quali hanno prestato servi- Principal Clerks of Session for the space of five zio nel Collegio di Giustizia in qualità di Avvocati o years, or as Writers to the Signet for the space Cancellieri Capi della Suprema Corte Civile per un of ten years With this provision That no Writer periodo di cinque anni, o come Giuristi per un pe- to the Signet be capable to be admitted a Lord riodo di dieci anni, Con la seguente disposizione of the Session unless he undergo a private and Che nessun Giurista possa avere accesso alla carica publick Tryal on the Civil Law before the Faculty di Giudice della Suprema Corte Civile a meno che of Advocats and be found by them qualified for the non superi una Prova pubblica e privata sul Diritto said Office two years before he be named to be a Civile alla presenza del Corpo degli Avvocati e che Lord of the Session, yet so as the Qualifications venga da essi ritenuto idoneo a ricoprire la sud- made or to be made for capacitating persons to be detta Carica due anni prima che sia nominato Giu- named Ordinary Lords of Session may be altered dice, tuttavia, i Requisiti richiesti o da richiedere by the Parliament of Great Britain. per consentire agli individui di essere nominati And that the Court of Justiciary do also after Giudici della Suprema Corte Civile potranno es- the Union, and notwithstanding thereof remain sere modificati dal Parlamento di Gran Bretagna. in all time coming within Scotland, as it is now E che, in avvenire, la Corte Giudiziaria, an- constituted by the Laws of that Kingdom, and with che dopo l’Unione e nonostante questa, continui the same Authority and Priviledges as before the a esistere in Scozia, come è attualmente composta

210 Act of Union 1707

Union; subject nevertheless to such Regulations secondo le Leggi di quel Regno, e con le stesse Au- as shall be made by the Parliament of Great torità e Prerogative di cui godeva anteriormente Britain, and without prejudice of other Rights of all’Unione; soggetta, tuttavia, a quelle Norme che Justiciary. saranno approvate dal Parlamento di Gran Breta- And that all Admiralty Jurisdictions be under gna e senza nuocere ad altri Diritti della Corte. the Lord High Admirall or Commissioners for E che, in futuro, tutte le Giurisdizioni Marit- the Admiralty of Great Britain for the time being; time siano sotto il comando del Grande Ammi- And that the Court of Admiralty now Established raglio o dei Commissari per la Marina della Gran in Scotland be continued, And that all Reviews, Bretagna; E che il Tribunale della Marina stabilito Reductions or Suspensions of the Sentences in attualmente in Scozia continui ad esistere, E che Maritime Cases competent to the Jurisdiction of tutte le Revisioni, Sconti o Sospensioni delle Pene that Court remain the the same manner after the inflitte nei Processi Marittimi celebrati dinanzi Union as now in Scotland, until the Parliament a quel Tribunale non subiscano variazioni dopo of Great Britain shall make such Regulations and l’Unione, come attualmente in Scozia, finché il Alterations, as shall be judged expedient for the Parlamento di Gran Bretagna approverà quelle whole United Kingdom, so as there be alwayes Norme e Modifiche, che saranno giudicate con- continued in Scotland a Court of Admiralty such as venienti per l’intero Regno Unito, in modo che in England, for determination of all Maritime Cases continui ad esistere in Scozia un Tribunale della relating to private Rights in Scotland competent to Marina, come in Inghilterra, che decida in merito the Jurisdiction of the Admiralty Court; subject a tutte le Controversie Marittime relative ai Diritti nevertheless to such Regulations and Alterations soggettivi, in Scozia, comprese nella giurisdizione as shall be thought proper to be made by the del Tribunale della Marina; soggetto, tuttavia, alle Parliament of Great Britain; And that the Heritable Norme e alle Modifiche che il Parlamento di Gran Rights of Admiralty and Vice-Admiralties in Bretagna riterrà opportuno adottare; e che i Diritti Scotland be reserved to the respective Proprietors Ereditabili dell’Ammiragliato e dei Vice-Ammi- as Rights of Property, subject nevertheless, as to ragliati, in Scozia, siano riservati ai rispettivi Ti- the manner of Exercising such Heritable Rights tolari come Diritti di Proprietà, tuttavia, soggetti, to such Regualtions and Alterations as shall be per quanto riguarda le modalità di Esercizio di tali thought proper to be made by the Parliament of Diritti Ereditabili, alle Norme e alle Modifiche che Great Britain; il Parlamento di Gran Bretagna riterrà opportuno And that all other Courts now in being within adottare; the Kingdom of Scotland do remain, but subject E che tutte le altre Corti attualmente esistenti to Alterations by the Parliament of Great Britain; nel Regno di Scozia rimangano, ma siano soggette And that all Inferior Courts within the said Limits alle Modifiche approvate dal Parlamento di Gran do remain subordinate, as they are now to the Bretagna; E che, in avvenire, tutte le Corti di prima Supream Courts of Justice within the same in all istanza, entro i suddetti Limiti, rimangano subor- time coming; dinate, così come lo sono ora, alle Corti Supreme And that no Causes in Scotland be di Giustizia; cognoscible by the Courts of Chancery, Queens- E che nessuna Controversia in Scozia sia esa- Bench, Common-Pleas, or any other Court in minata dalle Courts of Chancery, Queens-Bench Westminster-hall; And that the said Courts, or any e Common-Pleas, o da qualsiasi altra Corte di other of the like nature after the Union, shall have Westminster; E che le suddette Corti o qualsiasi no power to Cognosce, Review or Alter the Acts or altra di natura simile, dopo l’Unione, non avranno Sentences of the Judicatures within Scotland, or alcun potere di Esaminare, Revisionare o Modifi- stop the Execution of the same; care gli Atti o le Sentenze degli Organi giudiziari And that there be a Court of Exchequer in scozzesi, o interrompere la loro Esecuzione; Scotland after the Union, for deciding Questions E che, dopo l’Unione, ci sia una Corte dei Con- concerning the Revenues of Customs and Excises ti in Scozia, per decidere le Questioni riguardan-

211 Testi & Pretesti there, having the same power and authority in such ti le Entrate dei Dazi doganali e delle Imposte di cases, as the Court of Exchequer has in England consumo, che eserciti lo stesso potere e abbia la And that the said Court of Exchequer in Scotland stessa autorità che la Corte dei Conti ha in Inghil- have power of passing Signatures, Gifts Tutories, terra in tali casi; E che la suddetta Corte dei Conti, and in other things as the Court of Exchequer in in Scozia, detenga il potere di convalidare Firme, Scotland hath; And that the Court of Exchequer Donazioni ed eserciti altri poteri che la Corte dei that now is in Scotland do remain, until a New Conti deteneva in Scozia; E che la Corte dei Conti Court of Exchequer be settled by the Parliament of attualmente esistente in Scozia continui ad esiste- Great Britain in Scotland after the Union; re, finché una Nuova Corte dei Conti sia costituita And that after the Union the Queens Majesty in Scozia dal Parlamento di Gran Bretagna, dopo and Her Royal Successors, may Continue a Privy l’Unione; Council in Scotland, for preserving of public Peace E che, dopo l’Unione, Sua Maestà la Regina and Order, until the Parliament of Great Britain e i Suoi Successori Reali possano Mantenere un shall think fit to alter it or establish any other Consiglio Privato in Scozia, per preservare la Pace effectual method for that end. e l’Ordine pubblico, finché il Parlamento di Gran Bretagna riterrà opportuno modificarlo o stabilire un qualsiasi altro metodo efficace per quello sco- po.

Article 20 Articolo 20 That all heritable Offices, Superiorities, heritable Che tutti gli Incarichi trasmissibili per eredità, i Jurisdictions, Offices for life, and Jurisdictions for Titoli conferiti agli alti funzionari dello Stato, le life, be reserved to the Owners thereof, as Rights Giurisdizioni Ereditabili, gli Incarichi a vita e le of Property, in the same manner as they are now Giurisdizioni a vita siano riservati ai loro Titola- enjoyed by the Laws of Scotland, notwithstanding ri, come Diritti di Proprietà, allo stesso modo in of this Treaty. cui adesso si dispone degli stessi secondo Le Leggi scozzesi, nonostante il presente Trattato.

Article 21 Articolo 21 That the Rights and Privileges of the Royall Bur- Che i Diritti e i Privilegi dei Borghi Reali attual- roughs in Scotland as they now are, Do Remain en- mente esistenti in Scozia non siano intaccati dopo tire after the Union, and notwithstanding thereof. l’Unione e nonostante questa.

Article 22 Articolo 22 That by virtue of this Treaty, Of the Peers of Che, in virtù del presente Trattato, il numero dei Scotland at the time of the Union 16 shall be the Pari scozzesi che Avranno un seggio e Voteranno number to Sit and Vote in the House of Lords, and nella Camera dei Lords, al momento dell’Unione, 45 the number of the Representatives of Scotland sarà di 16, e il numero dei Comuni scozzesi nella in the House of Commons of the Parliament of Camera dei Comuni del Parlamento di Gran Bre- Great Britain; And that when Her Majesty Her tagna sarà di 45; E che, quando Sua Maestà, i Suoi Heirs or Successors, shall Declare Her or their Eredi o Successori Dichiareranno il di Lei o il loro pleasure for holding the first or any subsequent piacere di riunire il primo o qualsiasi successivo Parliament of Great Britain until the Parliament Parlamento di Gran Bretagna, finché il Parlamen- of Great Britain shall make further provision to di Gran Bretagna adotterà una nuova disposi- therein, A Writ do issue under the Great Seal zione a questo riguardo, sia emesso un Ordine con

212 Act of Union 1707 of the United Kingdom, Directed to the Privy il Gran Sigillo del Regno Unito, Indirizzato al Con- Council of Scotland, Commanding them to Cause siglio Privato di Scozia, che gli Imponga di Fare in 16 Peers, who are to sit in the House of Lords to modo che 16 Pari, i quali avranno un seggio nella be Summoned to Parliament and 45 Members Camera dei Lords, siano Convocati in Parlamento to be Elected to sit in the House of Commons of e 45 Membri siano Eletti per avere un seggio nella the Parliament of Great Britain according to the Camera dei Comuni del Parlamento di Gran Bre- Agreement in the Treaty, in such manner as by tagna, in conformità all’Accordo previsto nel Trat- a subsequent Act of this present Session of the tato, come sarà stabilito da un successivo Atto da Parliament of Scotland shall be settled; Which Act approvare nella presente Sessione del Parlamento is hereby Declared to be as valid as if it were a part di Scozia; Il cui Atto sarà, in tal modo, Dichiarato of and ingrossed in this Treaty; valido come se fosse una parte e fosse incluso in And that the Names of the Persons so questo Trattato; Summoned and Elected, shall be Returned by E che i Nomi delle Persone così Convocate ed the Privy Council of Scotland into the Court Elette saranno Comunicati dal Consiglio Privato from whence the said Writ did issue. And that di Scozia alla Corte che ha emesso il suddetto Or- if her Majesty, on or before the 1st day of May dine. E che, qualora Sua Maestà, il primo giorno next, on which day the Union is to take place del prossimo Maggio, giorno nel quale avrà luogo shall Declare under the Great Seal of England, l’Unione, o precedentemente, Dichiarasse con il That it is expedient, that the Lords of Parliament Gran Sigillo d’Inghilterra, Che è opportuno, che of England, and Commons of the present i Lords del Parlamento d’Inghilterra e i Comuni Parliament of England should be the Members dell’attuale Parlamento d’Inghilterra debbano es- of the respective Houses of the first Parliament sere i Membri delle rispettive Camere del primo of Great Britain for and on the part of England, Parlamento di Gran Bretagna per conto e da par- then the said Lords of Parliament of England, and te dell’Inghilterra; pertanto, i suddetti Lords del Commons of the present Parliament of England, Parlamento d’Inghilterra e i Comuni dell’attuale shall be the members of the respective Houses of Parlamento d’Inghilterra saranno i membri delle the first Parliament of Great Britain, for and on rispettive Camere del primo Parlamento di Gran the part of England: Bretagna, per conto e da parte dell’Inghilterra: And Her Majesty may by Her Royal E Sua Maestà possa, mediante un Suo Decreto Proclamation under the Great Seal of Great Britain, Reale con il Gran Sigillo di Gran Bretagna, stabilire appoint the said first Parliament of Great Britain che il suddetto primo Parlamento di Gran Bretagna to Meet at such time and place as Her Majesty shall si Riunisca nel momento e nel luogo che Sua Mae- think fit; which time shall not be less than 50 days stà riterrà appropriato; tale lasso di tempo non sarà after the date of such Proclamation; And the time inferiore a 50 giorni successivi alla data di tale De- and place of the Meeting of such Parliament being creto; E, dopo aver stabilito il momento e il luogo so appointed, a Writ shall be immediately issued della Riunione di questo Parlamento, sarà imme- under the Great Seal of Great Britain, directed to diatamente emesso un Ordine con il Gran Sigillo di the Privy Council of Scotland, for the summoning Gran Bretagna, indirizzato al Consiglio Privato di the 16 Peers, and for Electing forty five Members, Scozia, Per la convocazione dei 16 Pari e per l’Ele- by whom Scotland is to be Represented in the zione dei 45 Membri, dai quali la Scozia sarà Rap- Parliament of Great Britain: presentata nel Parlamento di Gran Bretagna: And the Lords of Parliament of England, and E i Lords del Parlamento d’Inghilterra e i 16 the 16 Peers of Scotland, such 16 Peers being Pari di Scozia, dopo che quest’ultimi saranno Summoned and Returned in the manner agreed Convocati e Dichiarati nella maniera concordata by this Treaty; and the Members of the House of nel presente Trattato; e i Membri della Camera dei Commons of the said Parliament of England and Comuni del suddetto Parlamento d’Inghilterra e the 45 Members for Scotland, such 45 Members i 45 Membri per la Scozia, dopo che quest’ultimi being Elected and Returned in the manner agreed saranno Eletti e Dichiarati nella maniera con-

213 Testi & Pretesti in this Treaty shall assemble and meet respectively cordata nel presente Trattato, si riuniranno e si in their respective houses of the Parliament of incontreranno rispettivamente nelle loro Camere Great Britain, at such time and place as shall be di appartenenza del Parlamento di Gran Bretagna, so appointed by Her Majesty, and shall be the Two nel momento e nel luogo che saranno fissati da houses of the first Parliament of Great Britain, Sua Maestà, e saranno le Due Camere del primo And that Parliament may Continue for such time Parlamento di Gran Bretagna; E quel Parlamen- only as the present Parliament of England might to possa Continuare ad esistere per tanto tempo have Continued, if the Union of the Two Kingdoms quanto avrebbe Continuato ad esistere l’attuale had not been made, unless sooner Dissolved by Parlamento d’Inghilterra, se l’Unione dei Due Her Majesty; Regni non fosse avvenuta, a meno che sia Sciolto And that every one of the Lords of Parliament anzitempo da Sua Maestà; of Great Britain, and every member of the House E che ogni Lord del Parlamento di Gran Bre- of Commons of the Parliament of Great Britain tagna e ogni Membro della Camera dei Comuni in the first and all succeeding Parliaments of del Parlamento di Gran Bretagna, nel primo ed Great Britain until the Parliament of Great Britain in tutti i successivi Parlamenti di Gran Bretagna, shall otherwayes Direct, shall take the respective fino a quando il Parlamento di Gran Bretagna Oaths, appointed to be taken in stead of the non sarà Amministrato diversamente, preste- Oaths of Allegiance and Supremacy, by an Act of ranno i rispettivi Giuramenti, che è stabilito sia- Parliament made in England in the first year of no prestati in luogo dei Giuramenti di Lealtà e the Reign of the late King William and Queen Mary Supremazia, in forza di un Atto del Parlamento, entituled An Act for the abrogating of the Oaths approvato in Inghilterra il primo anno del Regno of Supremacy and Allegiance, and appointing dei compianti Re Guglielmo e della Regina Maria, other Oaths, and Make Subscribe and audibly intitolato “Atto di abrogazione dei Giuramenti di Repeat the Declaration mentioned in an Act of Supremazia e Lealtà”, e stabilendo di far prestare Parliament made in England in the 30th year of altri Giuramenti, Sottoscriveranno e Ripeteranno the Reign of King Charles the Second entituled ad alta voce la Dichiarazione citata in un Atto del An Act for the more effectual preserving the Kings Parlamento, approvato in Inghilterra il trentesi- Person and Government by Disabling Papists mo anno del Regno di Re Carlo Secondo, intitolato from sitting in either House of Parliament, and “Atto per salvaguardare più efficacemente la Per- shall take and subscribe the Oath mentioned in sona del Re e il Governo Interdicendo ai Papisti la An Act of Parliament made in England, in the possibilità di sedere in entrambe le Camere del first year of Her Majesties Reign entituled An Act Parlamento”, e presteranno e sottoscriveranno il to Declare the Alterations in the Oath appointed Giuramento citato in Un Atto del Parlamento, ap- to be taken by the Act Entituled An Act for the provato in Inghilterra il primo anno del Regno di further security of His Majesties Person, and the Sua Maestà, intitolato “Atto di Dichiarazione delle Succession of the Crown in the Protestant Line, Modifiche del Giuramento” che è stabilito sia pre- and for Extinguishing the Hopes of the pretended stato in base all’Atto intitolato “Atto per la mag- Prince of Wales, and all other pretenders and their giore protezione della Persona di Sua Maestà, la open and secret Abettors, and for Declaring the Successione al Trono della Stirpe Protestante, per Association to be determined, at such time, and Distruggere le Speranze del pretendente Principe in such manner as the Members of both Houses of di Galles e di tutti gli altri pretendenti e dei loro Parliament of England are by the said respective Complici noti e occulti, e per Dichiarare l’Accordo Acts, directed to take, make and subscribe the da stabilire”, nel momento e nella maniera in cui same upon the penalties and disabilities in the i Membri di entrambe le Camere del Parlamento said respective Acts contained. d’Inghilterra siano, in base ai suddetti rispettivi And it is Declared and Agreed That these Atti, invitati a prestare, a porre in essere e a sot- words This Realm, the Crown of this Realm, and toscrivere, secondo le pene e le cause di invalidità the Queen of this Realm, mentioned in the Oaths previste nei suddetti rispettivi Atti.

214 Act of Union 1707 and Declaration contained in the aforsaid Acts, Ed è Dichiarato e Concordato Che le seguenti which were intended to signify the Crown and parole «Questo Regno, la Corona di questo Regno Realm of England, shall be understood of the e la Regina di questo Regno», menzionati nei Giu- Crown and Realm of Great Britain, And that in that ramenti e nella Dichiarazione inclusi negli Atti sud- sense, the said Oaths and Declaration be taken and detti, tramite i quali si intendeva indicare la Corona subscribed by the members of both Houses of the e il Regno d’Inghilterra, saranno intesi come la Co- Parliament of Great Britain. rona e il Regno di Gran Bretagna, E che con quel si- gnificato, i suddetti Giuramenti e Dichiarazione sa- ranno prestati e sottoscritti dai Membri di entrambe le Camere del Parlamento di Gran Bretagna.

Article 23 Articolo 23 That the foresaid 16 Peers of Scotland, mentioned Che i suddetti 16 Pari della Scozia, menzionati nel in the last preceding Article, to sit in the House of precedente Articolo, che siederanno nella Ca- Lords of the Parliament of Great Britain shall have mera dei Lords del Parlamento di Gran Bretagna, all Priviledges of Parliament which the Peers of godranno di tutte le Prerogative parlamentari di England now have, and which They or any Peers cui godono attualmente i Pari d’Inghilterra, e di of Great Britain shall have after the Union, and cui Essi o chiunque dei Pari di Gran Bretagna go- particularly the Right of sitting upon the tryals of dranno dopo l’Unione, e, in particolare, il Diritto Peers: And in case of the tryal of any Peer in time di presenziare alle udienze dei Pari; E nel caso in of Adjournment or Prorogation of Parliament, cui l’udienza di uno dei Pari si tenga nel periodo di the said 16 Peers shall be summoned in the same Sospensione dei lavori o di Proroga del Parlamen- manner, and have the same powers and priviledges to, i suddetti 16 Pari saranno ugualmente convocati at such tryal, as any other Peers of Great Britain; e avranno gli stessi poteri e prerogative, in questa And that in case any tryals of Peers shall hereafter udienza, di qualsiasi altro Pari di Gran Bretagna; happen when there is no Parliament in being, the E che nel caso in cui, in avvenire, si terranno 16 Peers of Scotland who sate in the last preceeding udienze dei Pari allorquando non sarà costituito Parliament, shall be summoned in the same alcun Parlamento, i 16 Pari di Scozia che hanno manner and have the same powers and privileges avuto un seggio nel precedente Parlamento saran- at such tryals as any other Peers of Great Britain; no convocati ugualmente e avranno gli stessi poteri And that all Peers of Scotland, and their successors e prerogative, in queste udienze, di qualsiasi altro to their Honours and Dignities, shall from and Pari di Gran Bretagna; after the Union be Peers of Great Britain, and E che tutti i Pari di Scozia e i loro successori per Ti- have Rank and Precedency next and immediately toli e Gradi, a partire da e dopo l’Unione, saranno after the Peers of the like orders and degrees Pari di Gran Bretagna e si Disporranno e avranno in England at the time of the Union, and before la Priorità subito dopo i Pari di simile ceto e rango all Peers of Great Britain of the like orders and in Inghilterra, al momento dell’Unione, e prima di degrees, who may be Created after the Union, and tutti i Pari di Gran Bretagna di simile ceto e rango, shall be tryed as Peers of Great Britain, and shall che potranno essere Nominati dopo l’Unione, e Enjoy all Privileges of Peers, as fully as the Peers of saranno considerati come Pari di Gran Bretagna, e England do now, or as they, or any other Peers of Godranno di tutte le Prerogative dei Pari, di cui go- Great Britain may hereafter Enjoy the same except dono attualmente i Pari d’Inghilterra, o di cui essi o the Right and Privilege of sitting in the House of qualsiasi altro Pari di Gran Bretagna potranno go- Lords and the Privileges depending thereon, and dere in avvenire, eccetto il Diritto e la Prerogativa particularly the Right of sitting upon the tryals of di sedere nella Camera dei Lords e le Prerogative Peers. da essi derivanti, e in particolare il Diritto di pre- senziare alle udienze dei Pari.

215 Testi & Pretesti

Article 24 Articolo 24 That from and after the Union, there be One Great Che, a partire da e dopo l’Unione, ci sia Un Gran Seal for the United Kingdom of Great Britain, Sigillo per il Regno Unito di Gran Bretagna, che which shall be different from the Great Seal now sarà diverso dal Gran Sigillo attualmente in uso in used in either Kingdom; And that the Quartering entrambi i Regni; E, poiché può essere più con- the Arms and the Rank and Precedency of the Lyon veniente per l’Unione, che l’Inquartamento, gli King of Arms of the Kingdom of Scotland as may Stemmi e il Grado e l’Ordine di Precedenza degli best suit the Union be left to Her Majesty: And Stemmi del Regno di Scozia raffiguranti il Re Leo- that in the mean time the Great Seal of England ne siano consegnati a Sua Maestà; E che, nel frat- be used as the Great Seal of the United Kingdom, tempo, il Gran Sigillo d’Inghilterra sia utilizzato and that the Great Seal of the United Kingdom come il Gran Sigillo del Regno Unito, e che il Gran be used for Sealing Writs to Elect and Summon Sigillo del Regno Unito sia impiegato per Ratifi- the Parliament of Great Britain and for sealing care Decreti per l’Elezione e la Convocazione del all Treaties with Forreign Princes and States, and Parlamento di Gran Bretagna e per ratificare tutti all publick Acts Instruments and Orders of State i Trattati stipulati con Principi e Stati Stranieri e which Concern the whole United Kingdom, and tutti gli Atti legislativi di pubblico interesse, i Re- in all other matters relating to England, as the golamenti e le Ordinanze Reali che Riguardano Great Seal of England is now used, and that a Seal l’intero Regno Unito, e in tutte le altre questioni in Scotland after the Union be alwayes kept and riguardanti l’Inghilterra, come il Gran Sigillo d’In- made use of in all things relating to private Rights ghilterra è attualmente utilizzato; e che in Scozia, or Grants, which have usually passed the Great dopo l’Unione, sia sempre custodito e utilizzato un Seal of Scotland, and which only concern Offices, Sigillo per tutte le questioni relative ai Diritti sog- Grants, Commissions, and private Rights within gettivi o alle Concessioni, che hanno solitamente the Kingdom, And that until such Seal shall be ottenuto l’approvazione con il Gran Sigillo di Sco- appointed by Her Majesty the present Great Seal zia, e che riguardano esclusivamente Incarichi, of Scotland shall be used for such purposes; Concessioni, Commissioni e Diritti soggettivi nel And that the Privy Seal, Signet, Casset, Signet Regno; E che, finché Sua Maestà non avrà deciso of the Justiciary Court, Quarter Seal, and Seals in merito a questo Sigillo, l’attuale Gran Sigillo di of Courts now used in Scotland be Continued, Scozia sarà impiegato per questi scopi; but that the said Seals be altered and adapted to E che il Sigillo Privato, il Sigillo reale, la Cu- the state of the Union as Her Majesty shall think stodia, il Sigillo della Corte Giudiziaria, il Sigillo fit; And the said Seals, and all of them, and the diviso in quattro parti e i Sigilli delle Corti attual- Keepers of them, shall be subject to Regulations mente utilizzati in Scozia Continuino ad esistere, as the Parliament of Great Britain shall hereafter ma che i suddetti Sigilli siano modificati e adattati make: allo stato dell’Unione come Sua Maestà riterrà op- And that the Crown, Scepter and Sword of portuno; e che suddetti Sigilli, e ciascuno di essi, e State, the Records of Parliament, and all other i loro Custodi saranno soggetti alle Norme che, in Records, Rolls and Registers whatsoever, both avvenire, il Parlamento di Gran Bretagna appro- publick and private generall and particular, and verà; Warrands thereof Continue to be keeped as they E che la Corona, lo Scettro e la Spada delle are within that part of the United Kingdom now cerimonie, gli Atti ufficiali del Parlamento e tutti called Scotland, and that they shall so remain in all gli altri Documenti, Elenchi e Registri di qualsiasi time coming, notwithstanding of the Union. tipo, sia pubblici sia privati, sia generici sia detta- gliati, e le Garanzie di questi Continuino ad essere custoditi come lo sono attualmente nella parte del Regno Unito denominata Scozia, e che rimarran- no così in avvenire, nonostante l’Unione.

216 Act of Union 1707

Article 25 Articolo 25 That all Laws and Statutes in either Kingdom so Che tutte le Leggi e Statuti, in entrambi i Regni, far as they are contrary to, or inconsistent with nella misura in cui siano in contrasto o siano in- the Terms of these Articles, or any of them, shall compatibili con i Termini di questi Articoli o di from and after the Union cease and become void, qualsiasi di essi, a partire da e dopo l’Unione ces- and shall be so declared to be by the respective seranno di avere vigore e non avranno validità, e Parliaments of the said Kingdoms. così sarà dichiarato dai rispettivi Parlamenti dei suddetti Regni.

* Traduzione a cura di Fabio Del Conte (Università di Bari).

217

Librido

Trentacinque proposte di lettura Una selezione di contributi storiografici e alcuni classici

a cura di francesco alicino, nicola sante caputo, fabio del conte, laura fabiano, claudio martinelli, pamela martino, alessandro torre, anna chiara vimborsati

mente la teoria generale nella nazionalismo scozzese non sua analisi del nazionalismo siano esclusivamente identi- B scozzese costruendo un’ope- ficabili all’interno di tale forza ra che ha sostituito lo Scottish politica: individuando tutti i Jack Brand Nationalism di H.J. Hanham profili che hanno contribuito The National Movement in come principale testo di rife- all’evoluzione del movimento Scotland rimento sul tema per gli stu- nazionalista scozzese, quali la London, Routledge & Kegan Paul, 1978, denti. In tale prospettiva, ha nascita del partito laburista, la pp. 333 applicato le analisi teoriche storia economica scozzese del ISBN 0710088663 dei movimenti nazionalisti – Novecento, l’interesse per la intesi come “characteristic of musica folk, infine il ruolo del- La lettura dell’opera esige una modernisation” – formulate, la stampa che Brand ha com- premessa biografica dell’Au- tra gli altri, da Ernest Gellner, preso appieno e dall’interno tore che, prima di approdare e lo studio dello sviluppo per pubblicando numerosi contri- all’Università dello Strath- stadi dei movimenti sociali buti su political journals britan- clyde, ha trascorso per lavo- di Neil Smelser alla storia del nici e stranieri, egli conclude ro lunghi periodi in Svezia, nazionalismo scozzese e, in che, benché numerosi fattori Francia e Stati Uniti, com- particolare, alla nascita dello economico-sociali e politici prendendo come sia vano il Scottish National Party (SNP). nel XX secolo abbiano indotto tentativo di elaborare, tanto Scorrendo le pagine dell’ope- un’ampia percentuale di elet- più di applicare, teorie gene- ra, infatti, emerge con eviden- tori scozzesi a sviluppare una rali al percorso evolutivo dei za l’entusiasmo dell’Autore coscienza identitaria anziché movimenti nazionalisti senza per la storia del movimento una consapevolezza di clas- considerare la specificità delle nazionalista scozzese che tut- se sociale, un ruolo trainante singole esperienze nazionali. tavia negli anni Sessanta si in tale processo va attribuito Nato in Scozia, Brand ha ten- assottiglia nella storia dello al potenziamento dell’orga- tato di incorporare critica- SNP, benché gli esponenti del nizzazione di partito. Essa ha giornale di storia costituzionale n. 20 / II semestre 2010 221 Librido fatto lievitare la percentuale Rethoric nell’Università di noscimento della concretezza dei consensi dello SNP la cui Glasgow e membro della Royal dell’esistenza di una historical linea politica, simile a quella Society, può risultare oscuro. Nation inequivocabilmente dei nazionalisti gallesi, mira a L’espressione trova la sua fon- dotata di una propria, distin- partecipare a tutte le elezioni te in una lettera che nell’ago- ta e peculiare fisionomia nel (generali, politiche, ammini- sto 1770 uno dei più augusti contesto britannico, Broadie strative, europee) al fine di ot- esponenti dell’Illuminismo si sofferma sulle principali tenere la maggioranza dei seg- scozzese, David Hume, inviò dimensioni di tale fisionomia, gi, larga autonomia o, meglio al suo editore, l’edimburghese che egli individua nello svi- ancora, completa indipenden- William Strahan, membro del luppo della storiografia patria, za, e costituire un parlamento Parlamento e Printer of the King. nella definizione del concetto regionale. L’opera, quale acuta Discorrendo della questione di società civile, nella centrali- analisi storica dell’evoluzione nazionale scozzese, con cauto tà del momento religioso, nel- del movimento nazionalista ottimismo Hume osservava: le speculazioni della filosofia in Scozia, funge da premessa «I believe that this is the histori- morale e dell’economia politi- imprescindibile all’interpre- cal Age and this is the historical ca, e infine nelle risorse delle tazione del successivo stadio Nation», e con ciò prendeva arti e delle scienze. Ne risulta evolutivo del nazionalismo atto della condizione di paci- delineata una particolareggia- scozzese: lo Scottish National fico assestamento culturale e ta mappa dei diversi itinerari Party, infatti, unico partito politico in cui la Scozia era en- lungo i quali, nella Scozia set- nazionalista della regione, trata sotto l’egida di una vasta tecentesca, si è manifestata la non ottiene successi elettora- rivoluzione intellettuale, una creatività scientifica di quello li fino ai primi anni Sessanta. volta definitivamente allonta- che l’autore definisce «a won- Da allora va in crescendo fino nati dall’orizzonte i sommovi- drously rich cultural movement» al 1974. Tuttavia, a partire dal menti lealisti di stampo giaco- e che si può considerare l’uni- 1978, dopo la stesura dell’ope- bita che, in seguito all’avvento co Illuminismo possibile in ra, il partito dei nazionalisti della dinastia degli Hannover, un Regno Unito per secoli scozzesi perderà consensi a avevano agitato l’intera area culturalmente cristallizzato favore del trionfante parti- nella prima metà del secolo. dalla statica egemonia delle to laburista in Scozia, per poi L’osservazione di Hume, che Università di Oxford e di Cam- riacquistarne, giungendo alle in qualche misura può essere bridge, ma sollecitato dalle attuali posizioni di governo, considerata il nucleo tematico potenti pressioni della Rivolu- nella Scozia della devolution che Broadie colloca al cuore zione industriale. The Scottish realizzata. della sua indagine sull’Illumi- Enlightenment non è l’unico P.M. nismo scozzese, si inseriva nel studio dedicato da Broadie al punto mediano del triennio grande movimento intellet- Alexander Broadie in cui trovò effetto un’impre- tuale che ha tratto alimento The Scottish Enlightenment. sa destinata a lasciare ampia dal pensiero di quelli che l’Au- The Historical Age of the traccia di sé nella storia in- tore non esita a elencare quali Historical Nation tellettuale del Regno Unito e suoi «own favourites»: David dell’intera Europa, ovvero la Hume, Adam Smith, Adam Edinburgh, Birlinn, 2007, pp. 240 ISBN 1841586404, £ 18.95 redazione della Enciclopædia Ferguson, Thomas Reid, e – Britannica ad opera di un al- meno noti ma, non per questo, Il sottotitolo di questo ampio tro Illuminista nato in Scozia, di minor rilievo – il geologo saggio scritto da Alexander William Smellie. Partendo da James Hutton e il pittore Hen- Broadie, docente di Logic and tale premessa, ovvero dal rico- ry Raeburn. Egli infatti è stato

222 Trentacinque proposte di lettura curatore della rassegna di stu- the Union of Great Britain è un rible people» abitante un paese di The Cambridge Companion to instant book, un diario di pri- che peraltro nel 1707 lo stes- The Scottish Enlightenment (in ma mano in cui con stile vivace so Defoe avrebbe descritto in terza ristampa nel 2007), che e non senza pregio letterario si termini apologetici nei versi per l’autorevolezza dei diversi trovano raccolte molte annota- dell’opera Caledonia. A Poem in contributors può essere consi- zioni sul controverso processo honour of Scotland and the Scots derata una vera, importante che avrebbe condotto in Scozia Nation, dedicata al Duca di Ar- summa culturale sul tema a cui all’approvazione parlamentare gyll. Per dovere d’ufficio e nella Broadie ha dedicato una parte del Trattato. Questa approva- convinzione che la confluenza molto significativa della pro- zione era l’obiettivo alla cui ri- dei due regni sarebbe stata di pria riflessione scientifica. uscita Defoe, nella sua qualità enorme vantaggio per l’In- A.T. di free lance al servizio di Sua ghilterra, ma molto meno per Maestà d’Inghilterra (che di la Scozia, la causa dell’Unione lì a poco, grazie anche ai suoi fu tenacemente perseguita da servigi, si sarebbe trasformata Defoe; tuttavia non sempre D in “Britannica”), dedicò le sue lusinghiere furono le valuta- migliori capacità persuasive, zioni che egli diede del nuovo Daniel Defoe correndo anche qualche ri- assetto costituzionale, di cui si The History of the Union of Great schio personale in quanto te- intravedono alcune eloquenti Britain stimone oculare delle violente sfumature nella History. Defoe turbolenze che si susseguirono seppe condurre in Scozia un London, printed by the heirs and successors of A. Anderson, printer to in diverse città della Scozia nei abile doppio gioco operando the Queen, 1709 mesi in cui si collocò l’istrut- come un vero e proprio agen- toria del Trattato. Le osser- te segreto. Egli compì la sua Prima di dedicarsi alla scrittu- vazioni sulle intemperanze missione, oltre che come in- ra di opere quali Robinson Cru- della «terrible multitude» che formatore del governo ingle- soe e Moll Flanders, che l’avreb- nell’ottobre 1706 sfilò in cor- se, prestando la sua brillante bero reso celebre, per sottrarsi teo attraverso le vie principali penna ai più influenti unio- alla prigione Daniel Defoe en- di Edinburgo gridando pesanti nisti scozzesi (per i quali pro- trò al servizio del Segretario di insulti contro l’Inghilterra e dusse numerosi pamphlets), Stato Robert Harley, regnante minacciando di ricorrere al- obliterando gli interventi dei Anna Stuart. La sua attività di le armi in caso di buon esito più tenaci oppositori alle mi- agente governativo era iniziata dell’Unione, riempiono una re inglesi (e in particolare del nel 1704 e alla fine del 1706 egli tra le pagine più eloquenti radicale Andrew Fletcher, che si trovava in territorio scozzese della History testimoniando molto fu danneggiato dall’ef- per seguire molto da vicino il dell’opinione che, in un’epoca ficace controinformazione dibattito sull’Unione e pren- in cui il mobile vulgus si accin- che Defoe praticò presso i dere contatto con i commis- geva in ogni dove a diventare più influenti circoli politici sari che avevano gettato le basi un violento protagonista delle edimburghesi) e, in qualità del Trattato nonché, una volta piazze, l’agitatore inglese ave- di consigliere dell’Assemblea conclusa la fase preparatoria, va del comportamento della della Chiesa di Scozia, persua- con i deputati degli Estates che folla, per l’occasione sobillata dendo molti indecisi ad optare avrebbero dovuto discutere e dagli anti-unionisti e, più in infine per un netto sostegno approvare i termini dell’Unio- generale, degli Scozzesi che all’Unione. ne. Più che un’opera di medi- egli non esitò a definire un A.T. tata storiografia, The History of «hardened, refractory and ter-

223 Librido

David Denver, James precedente ai referendum sulla In questo volume Thomas Mitchell, Charles Pattie, devolution con approfondita Martin Devine raccoglie e pro- Hugh Bochel disamina dell’attività dei me- pone nuovamente all’atten- Scotland Decides: The dia locali e delle reazioni che zione del lettore una selezione Devolution Issue and the 1997 vicende di cronaca nazionale, di scritti dedicati alla storia Referendum come la morte di Lady Diana, scozzese in un arco di tempo London-Portland (Or.), Frank Cass, hanno suscitato. Il lavoro è che si protrae dal diciassette- 2000, pp. 239 condotto facendo continuo ri- simo al diciannovesimo secolo ISBN 0714650536, £ 52.95 ferimento ad altre esperienze consentendo una diffusione referendarie sia nello stesso di letture, alcune delle quali, Il referendum che nel settembre Regno Unito sia in prospettiva singolarmente considerate, del 1997 ha condotto all’istitu- comparata al fine di definire rappresentano un riferimento zione dello Scottish Parliament gli elementi che hanno carat- classico nella formazione dello ha costituito un momento di terizzato in maniera determi- studioso di storia economica svolta fondamentale nel per- nante l’esperienza scozzese. e sociale della Scozia. I saggi corso lungo e travagliato della Tale scelta rappresenta senza raccolti da Devine sono dedi- devolution scozzese che affonda dubbio un elemento di pro- cati ad argomenti di carattere le proprie radici nelle vicende fondo arricchimento dell’ope- storico ed economico fra i più attinenti alle speranze evolu- ra, la cui lettura consente di diversi, quali le difficoltà af- zioniste degli anni Settanta alla cogliere alcune sfumature frontate dai commercianti di cui necessaria luce è opportu- delle circostanze che atten- Glasgow a seguito della rottura no considerare le vicende at- gono ai referendum devolutivi, dei rapporti di mercato con i tuali. Ciò tanto più se si consi- preziose per lo studioso che territori americani, il processo dera che la scelta effettuata dai intenda ripercorrere la storia di industrializzazione e di pro- cittadini della Scozia alla fine scozzese dagli anni Settanta ad gressiva urbanizzazione della degli anni Novanta si pone in oggi. Nonostante il taglio gior- società scozzese fra il 1780 ed il netta antitesi con l’esperien- nalistico del lavoro, Scotland 1840, le conseguenze della co- za referendaria scozzese del Decides: The Devolution Issue siddetta “Potato famine” della 1979. Attraverso una accurata and the Scottish Referendum è seconda metà dell’Ottocento. ricostruzione delle circostanze sicuramente interessante per La raccolta in una unica ope- che hanno condotto alla isti- la comprensione dei fattori ra di letture diverse fra loro, tuzione del Parlamento di Ho- che, spesso, anche in modo tutte in realtà accomunate dal lyrood a partire dal referendum inatteso, hanno condizionato filo rosso costituito dalla rap- del 1979, gli autori effettuano le vicende che hanno infine presentazione dell’originalità una analisi approfondita della condotto alla istituzione del del caso scozzese rispetto alle vicenda devolutiva scozzese, parlamento scozzese. circostanze sperimentate nel- con una attenzione particola- L.F. le medesime epoche storiche re al legame fra le aspirazioni dagli altri paesi europei, di- devoluzionistiche del Paese ed mostra il profondo interesse un diffuso sentimento anti- Thomas M. Devine dell’Autore per le tematiche conservativo che si è radica- Exploring the Scottish Past. attinenti allo sviluppo stori- to nel medesimo territorio a Themes in the History of Scottish Society co, economico e sociale della partire dagli anni Settanta. regione scozzese e la sua ca- Un’ampia parte dell’opera è East Linton, Tuckwell Press, 1995, pp. pacità eclettica di evidenziare dedicata alla campagna pro- 260 ISBN 1898410380 aspetti inusuali di vicende più pagandistica nazionale e locale

224 Trentacinque proposte di lettura che note, spingendo il lettore Malgrado la rinuncia, negozia- dassero il Trattato di Unione, ad una considerazione delle ta anziché imposta, alla pro- benché sia complesso identi- stesse sotto nuove prospettive. pria indipendenza, la regione ficare la natura autentica dei Le letture sono suddivise in ha mantenuto la propria iden- loro propositi. Certamente si quattro categorie fondamen- tità per via della «persistence of può affermare che, nel quadro tali, ovvero: Mercato, Unione e some native institutions despite dei rapporti tra centro e re- Commercio; Sviluppo econo- all southern interventions». gione, l’unione non era sotto mico scozzese; The Highlands, Donalson, storico erudito che il profilo amministrativo co- ed infine The Rural Lowlands. negli ultimi anni di vita si è sì facilmente attuabile, dato L’Autore non manca mai di dedicato allo studio della sto- che ad essa sopravvivevano condurre ogni singolo studio ria contemporanea scozzese, in particolar modo il sistema secondo un attento raffronto considera a posteriori ingan- giudiziario scozzese, il siste- con vicende comparabili, ri- nevole l’individuazione delle ma di istruzione, la Chiesa ferendosi in primo luogo alle radici della identità scozzese presbiteriana e un sistema di circostanze parallele irlande- nell’invenzione commerciale amministrazione locale sepa- si. Ciò rende la lettura delle dei tradizionali clans. Malgra- rato. Infatti, anche dal pun- proposte contenute nell’ope- do «the differences of race and to di vista dei rapporti tra il ra di Devine ancora più inte- language among its people, the governo centrale e il governo ressante per una completa e contrast between Highlands and locale scozzese, benché le ri- profonda comprensione della Lowlands and the affinities be- forme inglesi tese alla modi- evoluzione storico-economica tween Lowlands and England» fica del governo locale, sotto il della regione scozzese. e nonostante l’eterogeneità profilo dei confini delle aree, L.F. della propria base sociale e delle funzioni e della struttu- l’influenza inglese, la Scozia ra, furono tendenzialmente Gordon Donaldson ha preservato le proprie pecu- totalizzanti ovvero ispiraro- Scotland: The Shaping of a liari connotazioni di carattere no anche le riforme, decise Nation culturale e sociale. Tali tratti centralmente, del sistema di distintivi trovano espressione governo locale scozzese, esse London, David & Charles, 1974, pp. 280 ISBN 0715369040 nella garanzia offerta dall’isti- furono comunque articolate al tuzione di numerosi diparti- fine di preservare le tradizioni L’opera di Gordon Donaldson, menti governativi destinati ad scozzesi identificate in istitu- massima espressione dell’or- occuparsi degli affari scozzesi. zioni storiche distintive come goglio scozzese, è una prege- Tuttavia la loro istituzione ha i burghs. vole trattazione della storia di prodotto in età contempora- P.M. quell’area subnazionale, ri- nea un’interpretazione ingan- percorsa guardando alla Sco- nevole del Trattato del 1707, zia come «more than a region all’origine di una unione di in either a geographical or ad- carattere legislativo, ma non F ministrative sense» in quanto amministrativo. Tale fusione caratterizzata da una evidente parziale, come l’Autore sot- Adam Ferguson specificità religiosa e da una tolinea nel capitolo centrale An Essay on the History of Civil propria organizzazione giudi- dell’opera dedicato ai rapporti Society ziaria, caratteri distintivi ac- tra l’amministrazione centrale Edinburgh, s.n., 1767 quisiti al tempo dell’indipen- e quella locale, non era cer- Con uno sguardo critico ver- denza politica e sopravvissuti to l’intento di coloro che re- so la contemporanea società all’unione con l’Inghilterra.

225 Librido commerciale britannica, col- cando le sue innate virtù e por- tismo, Ferguson, sulla stessa pevole di avere abbandonato tando la propria comunità ad linea del Montesquieu, invita le virtù civiche comuni diri- un crollo civile e morale simile i membri della società civile a gendosi verso il suo declino, a quello in cui è incorso l’im- rinunciare alla loro primitiva Adam Ferguson, docente di pero romano. È ferma opinio- autonomia, quella libertà che filosofia morale nell’Univer- ne di Ferguson che la disgre- possiedono sin da selvaggi, e sità di Edimburgo, scrive (no- gazione della moderna società ad affidarsi alla libertà civile nostante l’avviso contrario di commerciale sia determinata delle leggi che, pur limitando Hume) An Essay on the History anche dall’assenza di uguali l’indipendenza degli indivi- of Civil Society, tentativo estre- possibilità di sviluppo degli dui, garantiscono sicurezza e mo di ricondurre la comunità uomini nell’ambito lavorati- giustizia. alla perduta cittadinanza atti- vo. Nel tentativo di conseguire N.S.C. va. Per riuscire nel suo inten- il massimo profitto, infatti, si to, Ferguson opera una attenta è creata una sempre più netta William Ferguson analisi del percorso storico divisione tra attività manuali e Scotland. dell’umanità, di cui evidenzia intellettuali che, secondo con- 1689 to the Present le caratteristiche generali che siderazioni in seguito riprese Edinburgh, Mercat Press, 1968, pp. 464 ricostruisce attraverso i rac- ed ampliate da Adam Smith e ISBN B0006CNJQO conti degli autori classici e dei da Karl Marx, ha portato a una suoi contemporanei. La storia pesante subordinazione dei In controtendenza rispetto viene presentata dal presbi- lavoratori agli imprenditori. alla lettura anglocentrica del- teriano Ferguson come una Gli esseri umani, nell’idea di la storia tesa all’esaltazione sintesi tra due livelli, uno na- Ferguson, non possono legarsi dell’identità britannica, quin- turale, di creazione divina così ad un compito particolare, ma di ai diffusi sforzi di indivi- come lo sono gli esseri umani, devono essere lasciati liberi duare una fase scozzese nella e uno sociale, determinato di seguire le loro inclinazioni storia britannica dal 1707, dalle vicende dell’umanità. intellettuali e di svolgere nel- William Ferguson si propone, Nelle oltre quattrocento pa- la società quella funzione alla nel quarto volume della serie gine dell’opera, viene rappre- quale sono chiamati dai senti- The Edinburgh History of Scot- sentata un’umanità sociale che menti del cuore e dalle richie- land, di perseguire un nuovo si muove nel mondo protesa ste della comunità. Ad essere a indirizzo di ricerca mostrando alla ricerca della suprema per- rischio, in caso contrario, è la come «the greater drawing the fezione, seguendo un piano stessa democrazia, «conser- smaller», ovvero sostenendo provvidenziale ideato da Dio. vata con difficoltà quando vi è che la prospettiva di analisi La razza umana, in un appa- una disparità di condizioni di mirante a richiamare l’atten- rente paradosso, si autoregola lavoro e una ineguale coltiva- zione del lettore sull’influenza attraverso un ordine sponta- zione della mente». L’uomo inglese rispetto al sistema giu- neo basato sull’interazione ca- può migliorare solo se spin- ridico, al sistema di istruzio- suale tra gli uomini che, spinti to ad agire secondo i principi ne e allo sviluppo industriale dal perseguimento di interessi della libertà e della giustizia, scozzesi, è suscettibile di ana- individuali, compiono azioni altrimenti è degradato a vi- lisi critica. Si può infatti pro- non coordinate che, nel loro vere in uno stato di miseria porre una lettura alternativa, insieme, fanno progredire la e di schiavitù. Considerato il quella dell’Autore, mirante a società. Con il progresso, tut- rischio che il caos sociale che far emergere la profonda inci- tavia, l’uomo corre il rischio di impera nella sua contempo- denza scozzese nella storia bri- adagiarsi sugli allori, dimenti- raneità porti presto al dispo- tannica, della quale gli scozze-

226 Trentacinque proposte di lettura si sono stati spesso artefici e hanno ricoperto la carica di tuariamente frequentato alcu- protagonisti ricoprendo le ca- Secretary of State for Scotland. ni corsi universitari al seguito riche di First Lord of Admiralty, Tuttavia, l’Autore intende in- del suo precettore, l’ecclesia- Ministro dell’Interno, Mini- dividuare una consonanza di stico Gilbert Burnet; tuttavia la stro degli Esteri, nonché nu- percorsi fra le due regioni do- sua vera educazione fu quella merose volte la carica di Primo po il Treaty of Union del 1707, tipica di un gentleman di qua- Ministro. Ferguson ripercorre pur nella preservazione della lità, caratterizzata da una vasta la storia scozzese dal 1689 esa- specificità culturale scozzese, erudizione acquisita privata- minando dettagliatamente gli maturata nel contesto costi- mente, dall’apprendimento sviluppi economici, politici, tuzionale preunitario e che la dell’arte militare e da lunghi religiosi e sociali della regio- Scozia rievocherà in occasio- viaggi in Europa. Forte di tale ne e la loro interazione reci- ne del dibattito sulla questio- bagaglio culturale, Fletcher proca. Peraltro, la disamina di ne dell’autodeterminazione non tardò a distinguersi, tra i tali profili si articola in modo e della devolution of power, magnati di Scozia, per intran- diverso sulla base dei periodi richiamando appunto l’espe- sigenti opinioni anti-inglesi, storici trattati: se per il Sette- rienza del parlamentarismo fortemente alimentate da uno cento numerosi capitoli sono preunitario. spirito repubblicano e messe dedicati a temi specifici, quin- P.M. in pratica quale deputato agli di tesi a condurre il lettore alla Estates ove fu eletto nel 1678. comprensione approfondita Andrew Fletcher of Saltoun Molto letti in Scozia, i suoi del contesto socio-economico Two Discourses Concerning the Discourses non riscossero par- e religioso scozzese, a parti- Affairs of Scotland Written in the ticolari consensi in Inghilter- re dal 1832 l’opera si sviluppa Year 1698 ra poiché con essi il combat- considerando trasversalmen- Edinburgh, s.n., 1698 tivo uomo politico scozzese, te le direttrici individuate nei «No inclination is so honour- nato nell’ e (se si precedenti capitoli. Benché able, nor has anything been so presta fede a quanto si dice) l’unione con l’Inghilterra del much esteemed in all nations, per parte materna lontano di- 1707 abbia reso le originarie as the love of that country and scendente di Robert the Bruce istituzioni scozzesi “impure”, society in which every man is – il sovrano che nel 1306 rese in particolar modo nei settori born»: queste ispirate parole indipendente la Scozia –, ren- della religione e delle riforme di Andrew Fletcher of Saltoun deva esplicito, in un periodo elettorali – si pensi al Reform aprono il primo dei due me- particolarmente delicato per Act (Scotland) 1832, usualmente morabili Discourses di denun- la politica e per le istituzioni trascurato dalla dottrina, con- cia dei metodi con cui l’auto- scozzesi, quel sincero patriot- centrata sulla coeva riforma noma politica commerciale tismo che poco tempo prima elettorale inglese –, la tipicità scozzese era sistematicamente aveva manifestato in un altro scozzese è stata strenuamente ostacolata dai grandi interessi pamphlet edimburghese dal preservata. Ferguson sottoli- economici inglesi e le relazio- titolo A Discourse of Government nea il sostanziale disinteresse ni tra i due regni danneggiate With Relation to Militias (uno delle forze politiche laburista, dall’imperialismo dell’in- scritto che aveva suscitato una liberale e conservatrice nei gombrante vicino. Gli annali notevole eco presso l’opinio- riguardi delle questioni scoz- dell’Università di Edimburgo ne pubblica scozzese e, per le zesi, destinate ad assumere registrano il nome di Fletcher acute critiche che rivolgeva rilevanza esclusivamente in tra gli studenti immatricolati, nei confronti delle posizioni ragione del prestigio e del e si ipotizza che egli abbia sal- assunte dalla Corona in re- carisma di singole figure che lazione agli affari pubblici di

227 Librido

Scozia, molta avversione negli troversy Between Separate and ambienti governativi di Lon- United Parliaments apparso nel dra). La diretta impostazione 1706, nel pieno dei negoziati H discorsiva di questi scritti e sul Trattato. In precedenza, la perspicacia delle loro ar- Fletcher aveva manifestato il Christopher Harvie gomentazioni influirono no- lato monarcomaco delle sue Scotland and Nationalism tevolmente sull’anglofobia di convinzioni politiche; il suo Scottish Society and Politics 1707 molti parlamentari degli Es- radicalismo si sviluppò in to the Present tates, già profondamente de- aperto contrasto con le poli- London, Routledge, 1998, pp. 292 lusi dal fallimento della spedi- tiche fiscali e militari di Lord ISBN 0415195241 zione di Darien con cui il Re- Lauderdale, fiduciario scoz- gno di Scozia, creando una sta- zese di Carlo II Stuart, attra- L’attualità e l’originalità di zione commerciale nell’Istmo verso una convinta militanza questo saggio, nella sua ter- di Panama, aveva tentato di nel Country Party che gli valse za edizione risalente al 1998 organizzare in proprio una un’incriminazione per sedi- e scritto da un accreditato ambiziosa impresa coloniale zione e, nel 1683, lo indusse a storiografo di ispirazione na- che in qualche modo entrasse unirsi alla suicida ribellione zionalista, dipendono, senza in concorrenza con quanto già guidata dal Duca di Monmouth, dubbio alcuno, tanto dal te- l’Inghilterra aveva realizzato di cui comandò valorosamente ma che vi è trattato, quanto nelle Indie e nell’America del la cavalleria. Sostenitore di dalla finalità che l’evoluzione Nord. Questa iniziativa, già in Guglielmo d’Orange, ne ab- della storia costituzionale e forte crisi all’epoca della reda- bandonò la causa dopo la Glo- politica scozzese ha impresso zione dei Discourses e destina- riosa Rivoluzione allorché il medio tempore alla sua stessa ta a cadere nel nulla nel 1702, principe protestante, venendo narrazione. Sebbene, infat- avrebbe causato la completa a patti con il Parlamento in- ti, il titolo dell’opera rimandi rovina finanziaria di numero- glese, si cinse della corona dei ad un’analisi dello sviluppo si sottoscrittori, il discredito due regni. Considerata retro- del nazionalismo in Scozia, politico degli Estates che l’ave- grada, ma a tratti produttiva di si tratta in realtà di un’analisi vano patrocinata ricorrendo al ipotesi costituzionali alquanto che privilegia le cause politi- debito pubblico, e forti perdite avanzate, l’ostilità di Fletcher che, sociali e sociologiche per allo stesso Fletcher che ne era verso i progetti egemonici in- le quali il (non) nazionalismo stato un fautore tra i più con- glesi toccò l’apice in relazione scozzese è rimasto apparen- vinti. Ma sarebbe riduttivo so- alle vicende politiche relati- temente sospeso, quasi som- stenere, come fu fatto da parte ve all’Act of Security e, infine, merso, per circa due secoli ed inglese, che i Discourses fosse- all’Act of Union: dopo l’entrata è divenuto così rilevante nella ro concepiti per mero calco- in vigore di quest’ultimo, per seconda metà del ventesimo lo egoistico: da essi traspare protesta, egli abbandonò ama- secolo. L’opera manifesta la quell’intensa passione poli- reggiato la vita politica. straordinaria capacità dell’Au- tica che nel biennio 1706-07 A.T. tore di compendiare il metodo avrebbe fatto del loro autore dell’analisi storica e storio- uno tra i più tenaci oppositori grafica con quello dell’ana- dell’Unione anglo-scozzese, lisi politica e sociologica: il e che avrebbe anche ispi- nazionalismo, infatti, viene rato l’ultimo dei suoi scritti utilizzato come una categoria polemici, lo State of the Con- di analisi su base comparativa (tertium comparationis) della

228 Trentacinque proposte di lettura storia costituzionale e politica Chris M.G. Himsworth, Colin stituzionale, entrambi attivi scozzese, ma anche come uno R. Munro nell’Università di Edimburgo strumento di apprendimen- The Scotland Act 1998 – di ricorrere a un linguaggio to dell’evoluzione di questa chiaro e accessibile anche ai Edinburgh, W. Green / Sweet & Maxwell, stessa storia. L’analisi pare, 1999, pp. 328 non addetti ai lavori per spie- invero, in ultima analisi, fi- ISBN 04140013948 gare concetti complessi, co- nalizzata ad evidenziare, con stituisce una fonte indispen- metodo scientifico, la neces- L’opera, sotto il profilo conte- sabile di consultazione per sità di decomporre il feno- nutistico, analizza lo Scotland tutti coloro i quali si dedicano meno del “nazionalismo” per Act del 1998, ossia la legge me- allo studio del decentramento individuarne le componenti diante la quale il Parlamento di politico-costituzionale bri- strutturali dal punto di vista Westminster ha disciplinato la tannico e intendono acquisire storico, politico e sociale e per forma di autogoverno scozzese una conoscenza approfondita evidenziare la specificità del prevedendo la costituzione di delle modalità di organizza- nazionalismo scozzese, nella un’Assemblea legislativa con zione e di funzionamento delle sua versione attuale, rispetto sede a Edimburgo e di un Ese- istituzioni devolute. Lo scritto al suo modello storico di rife- cutivo responsabile nei suoi di Himsworth e Munro è cor- rimento. A quest’impostazio- confronti, dotati entrambi di redato, altresì, di un’appen- ne logica consegue una precisa ampi poteri trasferiti dal cen- dice normativa contenente il ripartizione cronologica e te- tro, ricalcando la tipica strut- regolamento interno del Par- matica: l’opera, infatti, si di- tura dei Commentari maggior- lamento scozzese entrato in vide in due sezioni corrispon- mente diffusi negli ordina- vigore il 17 dicembre 1999, ri- denti alle due fasi nelle quali menti di tradizione civilistica portato in versione aggiornata si esteriorizza la transizione rispetto a quanto avviene nei nella seconda edizione del vo- della società scozzese al na- sistemi di common law. Dopo lume comparsa nel 2000. zionalismo (1707-1945, da un una introduzione incentrata F.D.C. lato; 1945-1979 e 1986-2000, su un inquadramento stori- dall’altro). Ciascuna delle due co del fenomeno devolutivo e su un puntuale resoconto dei Andrew Hook sezioni si propone di diffe- Scotland and America: A Study passaggi parlamentari del di- renziare la ricostruzione sto- of Cultural Relations rico-costituzionale da quella segno di legge sulla devolution, il volume si snoda in circa 300 Glasgow, Humming Heart, 1975, pp. 292 politica, sociale ed economica ISBN 1846220165 e risulta completata da una bi- pagine seguendo la struttura bliografia tematica organizzata del testo di legge. Il libro è, Il grande interesse di studio con lo stesso metodo utilizzato infatti, organizzato in maniera sviluppato negli anni Settan- per la narrazione. Il risulta- tale che ogni articolo dell’Act ta da parte della dottrina nei to finale dello studio, oltre a viene riportato integralmente confronti delle influenze cul- consistere in una sistematica ed è seguito da un commen- turali scozzesi sulla letteratura ricostruzione di storia costitu- to, suddiviso per commi, che statunitense e, più in genera- zionale, lascia emergere l’in- sovente richiama riferimen- le, sulla formazione culturale sufficienza del nazionalismo ti giurisprudenziali utili per in senso lato di quel Paese ha “culturale” scozzese e tratteg- ulteriori approfondimenti. condotto alla elaborazione gia per la Scozia la necessità L’opera, grazie anche alla ca- di una rilevante produzione costituzionale di uno stato- pacità degli Autori – studiosi letteraria nella quale spicca nazione. di chiara fama di diritto am- indubbiamente il contributo A.C.V. ministrativo e di diritto co- di Andrew Hook che, in qua-

229 Librido lità di studioso formatosi su essere “land of learning”, ter- di Edimburgo, di cui nel 2011 entrambe le sponde dell’At- ra dove i giovani americani si ricorre il trecentesimo an- lantico (laureato nel 1954 ad recavano fisicamente a com- niversario della nascita, sa- Edimburgo e PhD nel 1960 pletare la propria formazione rebbe stato particolarmente a Priceton), è certamente fra culturale, a “land of romance”, soddisfatto del risultato. Non gli interlocutori più qualifica- riferimento culturale in un che in vita gli siano mancati ti per l’analisi delle influenze dialogo aperto fra intellettuali. i dovuti riconoscimenti, ma culturali scozzesi nella forma- La dicotomia fra “land of learn- quando pubblicò la sua prima zione dell’identità letteraria ing” e “land of romance”, utiliz- opera, il Trattato sulla natura americana. Nell’opera Scot- zata nella rappresentazione del umana (i primi due libri, sul- land and America: A Study of rapporto intellettuale fra Sco- la conoscenza e sulle passioni, Cultural Relations, la cui prima zia e America, viene ripresa da nel 1739; il terzo, sulla morale, pubblicazione risale al 1975 Hook nella sua opera succes- nel 1740), il riscontro di pub- (rielaborazione della propria siva del 1999 From Gooscreek blico fu molto scarso. Tanto dissertazione di dottorato, to Gandercleugh: Studies in che subito dopo si convinse a come lo stesso Autore eviden- Scottish American Literary and pubblicare un estratto del suo zierà più tardi nella Prefazione Cultural History. Pur parten- ponderoso volume nella spe- del 2008), Hook approfon- do da una indagine focalizzata ranza di renderlo meglio in- disce nel dettaglio l’influen- sugli aspetti concernenti la tellegibile. Eppure in quel te- za sulla nazione nascente del produzione letteraria, l’opera sto erano già trattati pressoché rinascimento letterario scoz- di Hook va al di là dello stu- tutti i temi che avrebbero fatto zese, concentrandosi sui rap- dio della letteratura in senso di Hume un caposaldo del pen- porti fra Scozia ed America nel stretto e si pone come un ri- siero moderno; e infatti, con il periodo pre-rivoluzionario ferimento fondamentale per passare del tempo, il Trattato è ed in quello immediatamente chiunque intenda indagare divenuto, nella considerazio- successivo, ed evidenziando sulla complessità del rapporto ne degli studiosi, il suo lavoro come la condizione “provin- culturale fra Scozia e America. più significativo. La struttura ciale” tanto della Scozia quan- L.F. e gli obiettivi dell’opera sono to delle Colonie americane, messi in chiaro fin dall’Intro- rispetto alla cultura inglese David Hume duzione. Hume scrive questo dominante, abbia costituito A Treatise of Human Nature: voluminoso trattato perché si il punto di partenza sul quale Being an Attempt to Introduce propone di indagare tutti gli costruire una rete di relazioni the Experimental Method aspetti decisivi della filosofia intellettuali solide e profonde. of Reasoning into Moral Subjects morale, intesa come disciplina

Per descrivere la portata del London, J. Noon, 1739-1740 che riflette sui comportamenti rapporto fra le culture dei due determinati dai caratteri fon- Paesi, l’Autore si riferisce ai Tempo fa un’emittente ra- damentali della natura uma- documenti più diversi, fra cui diofonica inglese propose un na. Questa impostazione ri- riviste e periodici americani e curioso sondaggio per stabili- vela chiaramente una duplice scozzesi, diari di viaggio, let- re chi fosse il più importante derivazione del pensiero del tere, giornali e pamphlet, e si filosofo di tutti i tempi. David giovane Hume: da una parte concentra in particolar modo Hume risultò il secondo più la scelta, nel solco della tradi- sull’evoluzione nella visione votato. Ora, a parte la strava- zione classica, a favore di una da parte americana della ter- ganza dell’operazione, è pro- trattazione unitaria, sistema- ra scozzese, la quale passa da babile che il grande pensatore tica ed esaustiva dei problemi

230 Trentacinque proposte di lettura

(contrapposta a quella di tipo spiegazioni capaci di cogliere scozzesi: come da un prisma, saggistico e polemico che in- le necessarie connessioni tra ne emergono le diverse sfac- vece avrebbe prediletto negli le cause e gli effetti che re- cettature dell’Unione, evento anni della maturità); dall’al- golano la vita degli uomini, a la cui complessità costituzio- tra l’influenza della tradizione cominciare da quella che per nale è stata spesso ignorata baconiano-newtoniana, gene- Hume è la vera bussola che dalla cultura giuspubblicisti- si di tutto l’empirismo britan- utilizziamo per interpretare ca d’impianto anglocentri- nico, per cui ogni intuizione i fenomeni: la consuetudine, co. Un’efficace introduzione va attentamente vagliata alla ovvero, l’esperienza. all’intera questione, da cui luce dell’esperienza. E ciò va- C.M. emerge la peculiare condizio- le per le scienze naturali come ne di fragilità politica del par- per quelle umane. La natura Peter Hume Brown (ed.) lamento unicamerale scozzese umana è il tema unificante The Union of 1707. degli Estates, si può trarre dalla delle diverse branche del sa- A Survey of Events lettura contestuale dei due pri- pere perché tutte «fanno parte mi scritti, rispettivamente di Glasgow, George Outram & Co., 1907 delle conoscenze umane e di esse Robert S. Rait (il valente sto- gli uomini giudicano con i loro Questo volume è stato dato riografo che fu collaboratore poteri e le loro facoltà mentali». alle stampe nel 1907 con il pa- di A.V. Dicey nonché Principal Per Hume indagare attorno a trocinio di uno tra i maggiori dell’Università di Glasgow) il questo tema significa, in ulti- quotidiani scozzesi, il Glasgow quale si sofferma sulla natura ma analisi, spiegare le ragioni Herald fondato nel 1845 da arcaicizzante dell’assemblea e i meccanismi che stanno alla Alexander Sinclair, per rie- edimburghese, e di Andrew base della morale, dell’esteti- vocare il secondo centenario Lang (cultore di studi storici e ca, della politica e della logica, dell’Unione anglo-scozzese. apprezzato autore folklorico) le componenti essenziali per Lo storico Peter Hume Brown che offre una lettura sconso- la sua concezione della meta- ne è solamente il prefatore: un lata del dibattito parlamenta- fisica. È questo il vero compito prefatore che, pur senza desti- re sull’Unione e del suo esito irrinunciabile della filosofia, e tuire di fondamento quella che finale come “fine di una vec- quindi dello stesso Trattato sul- all’epoca era la più consolidata chia canzone”, «the end of an la natura umana: ricostruire le opinione sull’Unione che ne auld song». Altri due saggi del cause reali e le ragioni concre- poneva in evidenza l’inevitabi- medesimo Lang pongono in te dei comportamenti umani lità e la desiderabilità (soccorre evidenza attraverso quali azio- senza farle risalire ad astrat- allo scopo la citazione di Defoe ni politicamente ingenue le ti ed apodittici riferimenti per cui la mutua incorpora- diverse opposizioni scozzesi, e escatologici o trascendentali. zione dei due regni era «in the segnatamente quelle che con- Empirismo, scetticismo, uti- nature of things», sebbene da fluirono nel movimento giaco- litarismo sono gli strumenti tempo gli home rulers scozzesi bita promotore di insurrezioni che egli adopera costante- ne avessero elaborato una ver- destinate a sanguinose scon- mente come chiavi di lettura sione alquanto critica), non fa fitte, tentarono di invertire il della realtà e che lo portano a mistero della coabitazione, nel flusso della storia prendendo rifiutare le spiegazioni mera- volume, di diversi punti di vi- le armi per rovesciare l’Unio- mente razionali dei fenomeni, sta. The Union of 1707, infatti, è ne. Andando oltre l’approccio avulse dall’esperienza concre- tecnicamente un classico “Au- “romantico“ di Lang, nuovi ta. Al contrario, le sue ricerche tori Vari” in cui sono raccolti elementi di analisi emergono si orientano sempre verso le contributi di molti storiografi dalla rassegna delle perso-

231 Librido nalità dei principali statisti sceva il Regno Unito di Gran stazioni dispotiche o tiranni- scozzesi che animarono il di- Bretagna) con l’analoga in- che. Ad affermarlo è Francis battito del 1706-1707: è questo corporation del 1800-1801 che Hutcheson nella sua An Inquiry l’argomento del contributo di legò l’Irlanda alla Gran Bre- into the Original of Our Ideas of William Law Matheson, men- tagna e che conseguenze ben Beauty and Virtue, la cui prima tre a temi sociologici, letterari più problematiche per l’intero edizione è apparsa in due vo- ed economici – tutti invaria- regno, e addirittura letali per lumi nel 1725 sotto l’egida di bilmente connessi agli effetti la società irlandese, avrebbe un consorzio di editori londi- dell’Unione – sono dedicati i prodotto fino ai primi decenni nesi. Si tratta di un’opera che contributi di John H. Millar, del Novecento. segna un’importante tappa in Robert Renwick e W.R. Scott. A.T. quel particolare fenomeno che Essi concorrono a formare va sotto il nome di “Illumini- quel corpo più esplicitamente Francis Hutcheson smo scozzese”. Un filone di pluridisciplinare del volume An Inquiry into the Original of pensiero che, nel momento in di cui fanno parte anche alcu- Our Ideas of Beauty and Virtue cui Hutcheson pubblica l’Opus, ni scritti sulle relazioni tra il è pervaso dal dibattito attorno London, Printed for J. Darby and presbiterianesimo scozzese e Others, 1725 al concetto di “legge morale l’Unione, dedicati agli effetti fondamentale”, un leitmotiv politico-istituzionali dell’Act Un sistema normativo denso del cursus studiorum del nostro of Security che precedette la di libertà e di diritti, e in cui Autore. I suoi sforzi di indagi- stipulazione del Trattato co- non sia attribuibile alcuna ne si focalizzano sulla necessi- me parte del “pacchetto” restrizione al singolo indivi- tà di rafforzare l’impalcatura unionistico (ne sono autori: duo, si risolve in ordinamento razionale dei dogmi religiosi: James Mackinnon, Regius Pro- deonticamente vuoto, ovve- dogmi che, a loro volta, si reg- fessor di storia ecclesiastica a rosia in un non-ordinamento gono sulla Lex Fundamentalis Edimburgo; e il già citato Law contenente solo pseudodiritti divina, antecedente e supe- Mathieson). Non manca inol- e pseudolibertà. Cionono- riore a qualsiasi legge positiva. tre una accurata ricostruzione stante, un ordinamento che Per Hutcheson l’esame em- dei diversi standpoints da cui il aspira a soddisfare il benes- pirico deve consentire la sco- lettore può osservare l’Unio- sere collettivo, e che quindi si perta delle leggi della ragione, ne, venendone incoraggiato pone in antitesi al dispotismo, basate sull’armonica organiz- a dare sviluppo a una propria implica un ragionevole bilan- zazione della natura, che trova disamina critica: si tratta di ciamento fra la libertà indivi- in Dio il suo signore e garan- due saggi, di cui è autore Ri- duale (e le relative restrizioni) te. In altre parole, la ricerca chard Lodge (docente di sto- e il bisogno di felicità, indivi- filosofica deve documentare ria all’Università di Glasgow), dualmente e collettivamente il fine morale, la benevolenza sulle interpretazioni di parte considerata. Solo così si può universale della legge natu- inglese da cui si evincono i sperare di dar corpo e sostanza rale che esige di risalire alle numerosi vantaggi che l’Unio- ad una forma di civil govern- «general Reasons che hanno ne avrebbe procurato al Regno ment, basata sulla benevolenza condotto l’Autore» (Dio) a d’Inghilterra. E infine non va divina – a cui si deve comun- scegliere in un modo piuttosto sottovalutata l’utilità di un’in- que riferire il legislatore civile che in un altro. Ciò spiega il teressante trattazione a carat- e secolarizzato – e, di conse- dissidio con l’amico Hume, al tere comparativo con cui Law guenza, legittimare forme di quale Hutcheson rimprovera Mathieson pone a confronto resistenza (di qui il diritto alla la mancanza di “calore” per la l’Unione del 1707 (da cui na- resistenza) contro le manife- causa della virtù. La risposta

232 Trentacinque proposte di lettura del bon David è lapidaria, ed Philosophy il suo racconto più vamente da interessi indivi- è oltremodo significativa del completo della natura umana. duali e, viceversa, proteso alla solco metodologico che divide Nei tre libri divisi in due vo- tutela di quelli dell’umanità. Il i due pensatori: la freddezza di lumi in cui è articolata l’ope- senso morale induce a dare un Hume non è affatto casuale, ra postuma, Hutcheson parte giudizio immediato sul carat- ma è il frutto di un ragiona- dalla semplice osservazione tere delle azioni e degli affetti, mento logico-razional-dedut- della realtà cercando di sco- in modo da disapprovarli se tivo. In questo modo, la critica prirne i principi naturali che viziosi e approvarli se virtuo- morale che Hutcheson rivolge la sottendono, ponendosi co- si, ovvero se possono procu- a Hume si ribalta in una critica me ambizioso obiettivo quel- rare «la maggior felicità per il epistemologica di Hume nei lo di rappresentare la natura maggior numero» di uomini. confronti di Hutcheson: qui la umana in tutte le sue accezioni La maggior parte delle azioni natural Law viene determina- e facendo luce, infine, sulle umane trova diretta emanazio- ta dalle cause finali, basate su leggi che governano il com- ne dalla benevolenza, attorno una intrinseca ragione divina; portamento umano e sulle alla quale Hutcheson costru- lì, invece, si ritiene che le cau- loro conseguenze per la vita isce la “teoria benevola” della se finali siano dei pretesi pro- sociale. Un’ampia disamina morale, ponendosi in contra- blemi, cioè dei non-problemi. di tutti gli stati umani, e so- sto con Hobbes per cui tutte le Ossia problemi che paiono re- prattutto delle debolezze di azioni hanno le loro radici nel ali ma che servono solo ad al- quella umanità che egli defi- “self-love”. Le azioni poste in lontanare l’indagatore dai veri nisce «naked and unarmed», essere con benevolenza sono scopi della ricerca filosofica. attraversa l’opera. Il presbite- le uniche a godere di appro- Queste poche battute bastano riano Hutcheson raffigura un vazione morale, ricevendo il a rivelare un contesto e un pe- sistema universale, creazione consenso comune degli uomi- riodo fra più complessi e pro- di un Dio benevolo, in cui si ni civilizzati. Hutcheson pro- ficui della storia del pensiero muove un uomo che presenta pone un’ampia classificazione occidentale, indipendente- una varietà di sensazioni, sia dei diritti, divisi in naturali e mente dagli orientamenti mo- interne che esterne. Le prime accidentali, reali e personali, rali e ideologici. Un periodo in sono frutto della nostra co- perfetti e imperfetti, soffer- cui Hutcheson svolge un ruolo scienza e ci portano a dare un mandosi sulle «special laws of di primaria, assoluta impor- giudizio su quanto compiuto nature» che regolano l’uma- tanza. e provato; le seconde sono le nità, e consegnando ai singoli F.A. determinazioni della nostra individui determinati diritti mente, causate dagli impulsi e doveri da rispettare all’in- Francis Hutcheson che gli organi del nostro cor- terno delle loro relazioni per- A System of Moral Philosophy in po le inviano a prescindere manenti. Se gli esseri umani Three Books dalla nostra volontà. Tra tutti saranno virtuosi, sia nelle loro questi “sensi”, che l’Autore relazioni domestiche e coniu- Glasgow, R.. & A. Foulis Printers to the University, 1755 della natura ha “impiantato” gali che in quelle civili e politi- nell’uomo, è al “senso morale” che, potranno contribuire alla Il platonismo di ispirazio- che compete la parte più im- felicità più grande dell’uma- ne religiosa che caratteriz- portante nel sistema morale di nità. L’uomo che ci consegna za il pensiero di Hutcheson, Hutcheson. Tale sentimento ci Hutcheson, sulla stessa linea docente di filosofia morale spinge a desiderare il bene co- di quello descritto da Shaft- all’Università di Glasgow, ci mune, abbandonando la visio- esbury, non è solo ragione, ma consegna in A System of Moral ne di un uomo mosso esclusi- è contraddistinto da un senti-

233 Librido mento di matrice divina che lo re, l’attenzione dell’Autore di questo libro si risolve in una rende proteso verso i suoi si- si focalizza sull’istruzione, sorta di viaggio intellettuale mili con cui dà vita a relazioni sull’apparato amministrativo, che, a parere dello scrivente, permanenti, come la famiglia sul sistema imprenditoria- appare importante per com- e lo Stato, perseguendo la cre- le e sulla Chiesa di Scozia (la prendere i tratti qualificanti azione di un’armonica convi- Scottish Established Church) della storia scozzese dei giorni venza fra gli individui raccolti che – «Calvinist in its official nostri, in cui il fenomeno cre- in società. documents» ma «Presbyterian scente della nazionalizzazione N.S.C. in order» – sarebbe riuscita a (alimentato anche e soprattut- ritagliarsi un importante ruo- to dallo Scottish National Party) lo all’interno della complessa s’intreccia con il processo di ed intricata macchina giuspo- devoluzione, nel senso anglo- K litica nazionale. In tal modo, sassone del termine. Kellas riesce a chiarire i più F.A. James G. Kellas importanti aspetti dell’intero Modern Scotland. armamentario concettuale al Colin Kidd The Nation since 1870 quale si è informata la Modern Subverting Scotland’s Past: Scotland, le cui differenze, ri- Scottish Whig Historians and London, George Allen & Unwin, 1968, pp. 284 spetto agli elementi che con- the Creation of an Anglo-British ISBN 0269161023 notano le altre componenti Identity, 1689-c. 1830 statali del Regno Unito, sono Cosa è la Scozia? «Is it a na- Cambridge, Cambridge University pienamente apprezzabili solo Press, 1993, pp. 322 tion? a sort of State? a region? se analizzate nella loro narra- ISBN 052143484X or what?». È l’interrogativo zione – continuità e discon- Quest’opera di Colin Kidd, su cui James Grant Kellas in- tinuità – storica. Una storia docente di Storia moderna centra la sua ormai celebre che s’innerva su complesse nell’Università di Glasgow opera sulla storia moderna variabili filosofiche, religiose e fellow dell’All Souls College scozzese, di cui è apparsa una e culturali. Quella scozzese ne oxfordiano, espone un’accu- seconda edizione, ampiamen- implica molte, che s’intrec- rata e illuminante riflessione te aggiornata, nel 1980. In ciano con altre propriamente sulle origini dell’identità na- realtà, si tratta di una “storia giuridiche. Si comprende co- zionale scozzese attraverso la delle istituzioni” nell’accezio- sì la scelta di Kellas di porre disamina delle ricostruzioni ne generale dell’espressione, l’accento sulle realtà sociali interpretative elaborate da giacché comprende la storia (in primis la religione) che generazioni di storici di na- non solo degli organismi poli- sono uscite indenni, se non zionalità scozzese nel periodo tici, ma anche di quelli sociali fortificate, dal terremoto isti- compreso tra il tardo Medioe- e religiosi scozzesi, trovando tuzionale provocato dall’Act vo e il diciannovesimo secolo. il suo punto di partenza nella of Union del 1707 (che aveva L’autore, lungi dal dimostrare seconda metà del XIX secolo. sancito un’unione più stretta la veridicità delle argomenta- Un periodo, questo, nel quale con i vicini inglesi) e che con zioni addotte dalla storiogra- alcune importanti realtà isti- il passare degli anni – per non fia più consolidata nel tempo, tuzionali si sarebbero radicate dire dei secoli – si sarebbe- intende piuttosto focalizzare la nel tessuto politico e culturale ro dimostrate fra le più resi- sua indagine sulle ragioni che di questa parte del territorio stenti al pervasivo fenomeno hanno frenato il sorgere di un britannico, con riflessi tut- dell’anglicizzazione. La lettura tora evidenti. In particola- forte movimento nazionalista

234 Trentacinque proposte di lettura inquadrabile nel fenomeno Colin Kidd tra il Nord e il Sud dell’isola, del nazionalismo romantico Union and Unionisms: Political in controtendenza con la po- sviluppatosi in Europa nel cor- Thought in Scotland, 1500-2000 sizione dei patrioti più in- so dell’Ottocento. A fronte di Cambridge, Cambridge University transigenti i quali miravano importanti conquiste ottenute Press, 2008, pp. 322 a preservare l’indipendenza nel campo letterario, filoso- ISBN 0521880572, £ 69.40 della Scozia. L’aspetto più ori- fico e scientifico, che altrove ginale che emerge dalle pagine L’interessante libro di Colin avrebbero concorso in modo dell’opera consiste nella capa- Kidd è il risultato della riela- cità dell’Autore di offrire una determinante alla diffusione borazione di un ciclo di se- lettura singolare del naziona- dell’idea di nazione, a cavallo minari in storia del pensiero lismo e dell’unionismo che tra il diciottesimo e il dician- politico tenutosi all’Università novesimo secolo, nel contesto non costituiscono, a suo pare- di Oxford nel 2006 e intitolato re, due categorie antitetiche, scozzese, si afferma tra gli sto- “Le varie tendenze dell’unio- rici una nuova linea di pensie- ragion per cui il pensiero poli- nismo nel pensiero politico tico unionista si colloca a metà ro, tesa a reinterpretare il pas- scozzese tra il 1707 e il 1974”. sato distanziandosi dai canoni strada tra le due concezioni Nelle intenzioni dello stesso dell’assimilazione all’Inghil- della tradizione storiografica, autore, esplicitate nella Pre- che avrebbe contribuito a met- terra e della separazione da fazione al testo, si pone come essa. A sua volta l’unionismo tere in crisi l’originaria perce- obiettivo non di delineare una zione dell’identità nazionale. è scandagliato sotto vari pro- storia dell’unionismo scozze- fili (donde si spiega l’uso del Il mito dell’“Antica costitu- se, inteso come singolo feno- zione scozzese” fondata sulla termine nella forma plurale), meno politico, bensì di forni- storico, istituzionale, poli- resistenza armata della nobil- re una descrizione sistematica tologico e religioso, al fine di tà all’oppressione dei sovra- delle differenti posizioni ide- comprendere la molteplicità ni dispotici e a presidio delle ologiche unioniste esaminate di fattori che hanno contribu- libertà, così come teorizzato dall’angolo visuale dello sto- ito alla costituzione del Regno da , comin- rico delle dottrine politiche. Unito. cia a vacillare sotto l’influsso L’analisi muove dalla consta- F.D.C. esercitato dalla cultura politica tazione che l’ideologia unioni- whig inglese in seguito all’an- sta non si affermi come fattore nessione della Scozia all’In- esogeno scaturente dall’an- ghilterra. Nonostante gli sforzi nessione della Scozia al Re- intrapresi da intellettuali del M gno d’Inghilterra nel 1707 ma calibro di James Macpherson trovi il suo germe, all’incirca Neil MacCormick e Walter Scott, al fine di risco- duecento anni prima, nella Legal Right and Social prire e allo stesso tempo pre- strenua difesa della naziona- Democracy: Essays in Legal and servare il patrimonio identi- lità scozzese avverso le velleità Political Philosophy tario del popolo scozzese retto imperialistiche avanzate dagli sul binomio nazione-libertà, Oxford, Clarendon Press, 1982, pp. 272 inglesi – mossi anche dall’in- ISBN 0198253850 prevale una visione nichilista flusso culturale esercitato da- degli accadimenti del passato gli scritti di Goffredo di Mon- Neil MacCormick, recente- e si pongono le basi per la co- mouth – sull’intero territorio mente scomparso e compianto struzione di una nuova identi- britannico, attraverso la pro- sia dai militanti dello Scottish tà anglo-britannica. mozione di forme di coope- National Party (la formazione F.D.C. razione su un piano paritario dei nazionalisti scozzesi di cui

235 Librido

è stato tra i massimi esponen- giusnaturalismo e positivismo di quel periodo allorché i cir- ti), sia dal mondo accademico giuridico, il rapporto tra diritto coli autonomistici di Scozia e (in quanto Emerito dell’Uni- e scienza economica, il legame Galles tentarono di dare forma versità di Edimburgo), ha avu- tra diritti, obblighi e consenso, alle condizioni costituzionali to al suo attivo un lungo impe- il rapporto tra autorità e liber- di autogoverno che solamen- gno scientifico nei campi della tà, trattati con il rigore dello te vent’anni dopo, una volta filosofia del diritto, della sto- studioso formatosi alla scuola superata la lunga ibernazione ria delle istituzioni e del dirit- di Herbert Hart, a Oxford, che thatcheriana, avrebbero tro- to pubblico, e un appassionato passa in rassegna e critica le vato la loro realizzazione sto- coinvolgimento nella politica teorie espresse da pensatori rica. Docente nelle Università quale deputato al Parlamento quali Buchanan, Locke, Stair, dello Strathclyde e di Edim- europeo. Legal Right and Social Smith, Hume, Rawls, Dworkin burgo, e autore nel 1962 di Democracy, che raccoglie ver- e Atiyah. Nonostante la plura- The British Cabinet (uno studio sioni rivisitate di saggi pubbli- lità delle tematiche affrontate, sull’Esecutivo britannico che è cati dall’Autore in differenti da un’attenta lettura del volu- ancora oggi tra i più accreditati tempi e occasioni, costituisce me è possibile cogliere un filo scritti sul tema), egli è stato un un importante momento di conduttore identificabile nella apprezzato pubblicista per le riflessione per i giuristi e gli volontà dell’Autore di dimo- pagine del Times e dello Scots- scienziati della politica inte- strare che i diritti di libertà man, e per alcuni anni, fino ressati a trovare risposte alle ricevono la massima tutela in alla sua prematura scomparsa, sfide e ai problemi del mondo contesti sociali nei quali sia deputato laburista a Westmin- contemporaneo nelle argo- data compiuta attuazione ai ster per il collegio di Berwick mentazioni e nei concetti ela- principi di eguaglianza, giu- e East Lothian: una persona- borati dai teorici del pensiero stizia e solidarietà sociale. lità eclettica, la sua, che gli ha filosofico-politico occiden- F.D.C. consentito di guidare in senso tale. L’opera muove dal para- devoluzionista l’opinione del digma della socialdemocrazia John P. Macintosh parlamentary party della sini- intesa come “terza via”, ovvero The Devolution of Power. stra britannica e dell’Esecuti- come un criterio di bilancia- Local Democracy, Regionalism vo Wilson-Callaghan. Questo mento e di sintesi tra l’in- and Nationalism scarno curriculum dimostra dividualismo liberale – i cui che l’approccio alla devolution Harmondsworth, Penguin Books, 1968, capisaldi consistono nel pri- pp. 207 di Macintosh è il prodotto del- mato dei diritti indisponibili ISBN 0701114436 la riflessione di uno studioso degli individui, nel rifiuto del di forte e autorevole struttura paternalismo politico e nella Macintosh può essere a pieno giuspubblicistica, e non è af- limitazione del potere pubbli- titolo annoverato fra i Padri fetto dal “parrocchialismo” co – e il socialismo marxista, fondatori del devoluzionismo da cui spesso sono risultate caratterizzato da una visione britannico contemporaneo, innervate le rivendicazioni solidaristica e cooperativa del ovvero di quella corrente di di molti suoi epigoni: amante rapporto sociale volta a con- pensiero che ha fornito l’arti- del proprio Paese così come sentire il superamento delle glieria pesante alla “national- può esserlo qualsiasi scozze- diseguaglianze materiali di ist challenge” degli scorsi anni se che si rispetti, egli infatti fatto esistenti tra gli uomini. Settanta, a cui The Devolution ha profuso un forte impegno Essa si struttura intorno a sva- of Power ha prestato argomenti a favore della devolution, es- riati temi concernenti, tra gli contribuendo a rendere in- sendone uno dei principali altri, la contrapposizione tra candescente il clima politico formulatori, ma, a dispetto

236 Trentacinque proposte di lettura delle apparenze, sarebbe er- buire grandemente a rivita- che nei secoli precedenti si rato confondere il suo itine- lizzare la natura democratica era dotata di solide istituzioni rario intellettuale con quello dello Stato unitario, e che le a testimonianza di una forte dell’aggressivo nazionalismo ipotesi di riforma che ad essa specificità nazionale, conserva dell’epoca. La “devoluzione si riconducono sono destinate a seguito dell’unione con l’In- del potere” di cui si occupa a compiere un lungo percorso ghilterra un autonomo siste- Macintosh e di cui questo libro nella storia costituzionale del- ma legale e giurisdizionale e la offre la testimonianza teorica la contemporaneità. Chiesa presbiteriana. Evidenti più eloquente, non si arresta A.T. sono, infatti, il saldo ancorag- sul Border anglo-scozzese. Es- gio istituzionale dell’identità sa piuttosto si configura come Gordon Menzies (ed.) scozzese e la sussistenza di un un vasto e generale schema di The Scottish Nation ordinamento ideato come pre- riorganizzazione su scala ter- A History of the Scots from sidio per la sua specificità cul- ritoriale dei poteri costituzio- Independence to Union turale. Benché l’illimitato en- nali che, partendo dalle aree tusiasmo contemporaneo per London, British Broadcasting del cosiddetto nazionalismo Corporation, 1972, pp. 168 lo studio della storia scozzese “celtico” (Scozia e Galles) si ISBN 0563106859 sia circoscritto ai riflessi e alle estende anche al travaglia- manifestazioni attuali di que- to comprensorio dell’Ulster The Scottish Nation nasce co- sta nazione, tuttavia la lettura e a ben otto grandi regioni me serie televisiva prodotta da della storia scozzese che l’ope- dell’Inghilterra individuate in BBC Scotland, sèguito di Who ra collettanea fornisce non è base a caratteri di omogeneità are the Scots? E, come in quel contingente, ma costituisce il socio-economica. È nella pre- caso, al curatore è sembrato pregevole e riuscito tentativo visione di queste grandi entità opportuno affiancare alla ver- di riportare indietro l’orologio regionali inglesi (North West, sione televisiva un documento della storia ripercorrendone Northern, York & Humberside, divulgativo in memoria di un le fasi evolutive prima che la East Midland, West Midland, periodo straordinario della Scozia divenisse parte del Re- South West, South East, e l’im- storia scozzese. Dopo un’accu- gno di Gran Bretagna. L’ope- mancabile Greater London) che rata selezione di temi e figure ra, peraltro, individua nel oggi è dato intravedere lo spi- che hanno costruito la storia rapporto con l’Inghilterra il rito profetico e illuministico di della nazione scozzese, è af- fattore chiave di nascita, evo- Macintosh: “profetico” perché fidata a dieci eminenti storici luzione e declino della nazione una parte del suo regionalismo l’analisi delle tappe fonda- scozzese. Proprio i tentativi devolutivo avrebbe costituito mentali del periodo storico che inglesi di assorbire gli scozzesi la base strutturale e argomen- va dal 1296 al 1707 nel quale la nell’orbita politica meridio- tativa di quella estesa e vellei- nazione scozzese si forma pas- nale, secondo l’Autore, han- taria (e per questo destinata sando per il consolidamento no contribuito ad alimentare all’insuccesso) riforma del della statualità, quindi per il la fiamma del patriottismo New Labour da cui sarebbe sca- graduale sviluppo di un siste- scozzese. La Scozia possiede turita l’odierna “English ques- ma giuridico e per lo sviluppo specificità di carattere geo- tion”; “illuministico” perché delle arti. La storia della na- grafico, storico e culturale che lo scozzese Macintosh ha sa- zione scozzese precede il 1707, si traducono, tra le altre, nelle puto oltrepassare la soglia del anno di nascita del Regno di differenze da sempre evidenti nazionalismo e parlare all’in- Gran Bretagna dall’unione po- tra le Highlands e le Lowlands tero Regno Unito, suggerendo litica del Regno d’Inghilterra e e nella tensione tra le aspira- che la devolution può contri- del Regno di Scozia. La Scozia, zioni celtiche dell’area setten-

237 Librido trionale della regione, tesa ad termini seguenti: «Per utilità di James Mill, David Ricardo, estendere la propria influenza si intende quella proprietà, in che attengono allo studio del al resto della Scozia, e le in- qualunque oggetto, che lo ren- valore e della distribuzione del cursioni della nobiltà feudale de atto a produrre beneficio, reddito (teoria del valore-la- anglo-normanna dei secoli vantaggio, piacere, bene, ov- voro) e dei benefici scaturenti XII e XIII. Malgrado la nazione vero a prevenire che avvenga dal commercio internazionale scozzese abbia perso giuridi- danno, pena, male o infelicità (teoria dei vantaggi compara- camente la propria statualità alla persona o all’ente di cui si ti). nel 1707, la sua identità cultu- considera l’interesse: se que- F.D.C.. rale è sopravvissuta e i posteri sto ente è la comunità in gene- hanno ereditato un patrimo- rale, si tratta della felicità della William L. Miller (ed.) nio storico, sociale e culturale comunità; se è un particolare Anglo-Scottish Relations From che è ancora parte della vita individuo, della felicità di que- 1900 to Devolution and Beyond nazionale. sto individuo». Sulla scia degli Oxford-New York, Oxford University P.M. insegnamenti del maestro, con Press, 2006, pp. 284 il quale nel 1808 egli inaugu- ISBN 0197263313, £ 85.00 James Mill ra una stretta collaborazione Elements of Political Economy scientifica e letteraria, lo sto- Per cominciare, un dato pura- rico e filosofo scozzese – padre mente quantitativo che, senza London, Baldwin, Cradock, and Joy, proporlo a scandaglio del libro 1821 del più noto John Stuart Mill, che avrebbe aderito all’utilita- in commento, pone in evidenza James Mill, nato nel 1773 nella rismo professato dall’illustre un elemento centrale di questa regione settentrionale scoz- genitore ma ne avrebbe preso lodevole vicenda editoriale: zese dell’Angus e formatosi allo stesso tempo le distan- nell’Unione anglo-scozzese all’Università di Edimburgo, ze, pervenendo a una visione confluisco oggi circa 41 milio- è uno dei massimi esponenti liberal-socialista – fa in modo ni di elettori, di cui 37 milioni dell’utilitarismo, corrente di che la teoria utilitarista diventi appartenenti all’Inghilterra e pensiero basata su una conce- uno strumento di analisi e di 4 milioni alla Scozia. Più che zione dell’uomo inteso come interpretazione dei fenomeni nel passato, nel corso del No- essere vivente che tende alla economici, dandone contezza vecento, e soprattutto a seguito massimizzazione dell’utile e dapprima in diversi articoli dell’affermazione del suffra- all’appropriazione illimitata pubblicati sulla Edinburgh Re- gio universale, la disparità dei delle risorse, con relativo con- view, e quindi negli Elements of due corpi elettorali ha finito sumo delle stesse. Tale teoria, Political Economy, la cui prima per incidere sulle relazioni fra tesa a promuovere il massi- edizione risale al 1821. L’ope- queste due entità nazionali. mo piacere personale senza ra, scritta sotto forma di lezio- Ciononostante, anche in que- alcuna considerazione per il ni rivolte al figlio adolescente, sto frangente storico si sono valore della solidarietà socia- coniuga l’intento divulgativo, nuovamente imposti i motivi le, pone il “principio di uti- come messo in risalto dall’Au- che fra il XVII e il XVIII secolo lità” a fondamento della vita tore nella Prefazione, con il avevano portato all’Act of Union morale; principio che Jeremy rigore scientifico necessario del 1707, dal quale si è venuta Bentham, maestro di James a trattare le complesse tema- a formare l’importante “ne- Mill, definisce nel primo ca- tiche fondative dell’utilitari- bulosa” giuspolitica del Regno pitolo dell’Introduzione ai prin- smo economico, ampiamente Unito di Gran Bretagna. Prima cipi della morale e della legisla- affrontate nello stesso perio- dell’entrata in vigore dell’Act la zione, comparsa nel 1789, nei do dall’economista e amico situazione economica scozzese

238 Trentacinque proposte di lettura appariva preoccupante e, in cazione di due volumi, in cui nuali, ormai consegnati alla quanto a ricchezza materiale, sono confluiti gli atti di altret- classicità, che sono stati scrit- notevolmente arretrata se rap- tante conferenze, organizzate ti da giuristi puri quali T.B. portata a quella di importanti dalla British Accademy e dalla Smith (Scotland del 1962) e potenze statali, come l’Inghil- Royal Society di Edimburgo J.D.B. Mitchell (Constitutional terra e l’Olanda. L’attenzione nella seconda metà del 2003. I Law del 1964), rispetto ai quali dei governanti scozzesi si fo- due eventi sono stati l’occasio- è un testo di terza generazione, calizzò allora sulla necessità ne per analizzare vari aspetti la seconda essendo affollata da di sostenere la crescita della dell’affascinante trama storica numerosi contributi attinenti produzione manifatturiera e delineatasi in questa parte del più al government che alla con- l’apertura ai mercati colonia- mondo sin dal 1603 (anno in stitution. Al di là delle analogie li. In Scozia, tuttavia, questi cui venne sancita l’Unione fra metodologiche di fondo che lo tentativi non ebbero esito po- le due monarchie). In partico- collegano per impianto cultu- sitivo, anche perché ostacolati lare, per quanto riguarda il li- rale e sensibilità giuridica ai dagli interessi espansioni- bro in oggetto, va segnalato che manuali classici, il manuale stici dei Paesi più ricchi, fra esso ha il merito di ricostruire di Jane Munro (che all’epoca cui primeggiava l’Inghilterra. e “illuminare” i vari filamenti della sua scrittura era lecturer Sotto quest’aspetto, quindi, teorici, la varietà delle istanze nell’Università di Edimburgo l’Atto del 1707 appariva come ideologiche, le differenti cor- e, appena ammessa alla storica un modo per uscire dalla cri- renti politiche e, non ultima, Faculty of Advocates, in procin- si, consentendo alla Scozia di la carismatica autorevolezza di to di intraprendere la carriera aprire la propria economia ad una parte della dottrina d’ol- forense) dà rilievo non solo un’area più vasta e, commer- tremanica che, in un modo o all’evoluzione delle istituzioni cialmente parlando, redditizia. nell’altro, sono confluiti nelle scozzesi entro il contesto co- Ma le conseguenze di questa relazioni anglo-scozzesi nel stituzionale del Regno Unito, strategia andarono oltre il set- corso del Novecento, trovan- ma anche e soprattutto al nuo- tore economico, riverberan- do un fondamentale punto di vo quadro creato dalla devolu- dosi in un vivace interscambio snodo nel processo di devolu- tion introdotta con lo Scotland culturale, sociale e politico. tion. Un processo che, peral- Act 1998 e dalle sue successive Qui le radici di quella difficile tro, ha portato a riaprire, dopo evoluzioni politiche, ammi- convivenza fra un forte senti- più di duecento anni, l’antica nistrative, legislative e giudi- mento nazionale, che tuttora e nobile istituzione del Parla- ziarie, e ai rapporti di tutto ciò pervade una parte importan- mento di Edimburgo. con l’ordinamento dell’Unio- te della popolazione scozze- F.A. ne Europea. Ben delineato è il se, e le esigenze di realpolitik, manifesto costituzionalistico imposte da motivi di natura Jane Munro dell’Autrice, che prende le di- economica e geopolitica. È Public Law in Scotland stanze dalla celebre asserzione infatti ben evidente agli scoz- di Thomas Paine in The Rights Edinburgh, W. Green & Sons, 2003, zesi che «even if Scotland were pp. 488 of Man (1791), secondo cui «A independent, England would ISBN 0414015185, £ 32.00 constitution is a thing antecedent still be there». Ciò emerge dalla to government, and a government lettura dei saggi raccolti e co- Public Law in Scotland si im- is only the creature of a constitu- ordinati, con buona cura, da pone all’attenzione del lettore tion», e sottolinea come per William L. Miller. Si tratta di come un testo di diritto costi- lungo tempo anche l’assetto un’operazione editoriale che tuzionale che entra in diretta costituzionale scozzese abbia si è concretizzata nella pubbli- linea di continuità con i ma- presentato, in diretta condivi-

239 Librido sione con l’esperienza costitu- (1885) della Introduction to the zionale anglo-britannica della Study of the Law of the Consti- quale fin dall’Unione del 1707 tution, che l’Autrice parafrasa P è stato parte integrante, una riprendendo la distinzione fisionomia che si pone agli tra una legge sugli odontotec- Lindsay Paterson antipodi rispetto a quella de- nici, che regolava l’attività di The Autonomy of Modern scritta dal rivoluzionario au- una categoria professionale, e Scotland tore settecentesco. E purtutta- (qui emerge la curvatura scoz- Edimburgh, Edimburgh University via, sottolinea la Munro nella zese dell’argomento) l’Act of Press, 1994, pp. 211 sezione dedicata alle fonti Union, che fondava uno Sta- ISBN 0748605258 costituzionali, non si può fare to unitario e dava vita a una L’indipendenza di un Paese a meno di individuare nello nuova nazione. In apparenza, territorialmente piccolo, e Scotland Act 1998 e, andando nessuna distinzione formale tuttavia connotato da una forte molto più a ritroso nel tempo, si potrebbe tracciare tra le due identità quale la Scozia è il te- nell’Act of Union del 1707, gli fonti di statute law e tra loro ma affrontato da Paterson nel elementi di un diritto costi- non esiste gerarchia alcuna, saggio The Autonomy of Modern tuzionale superiore, ai quali ma è evidente che ben diverso Scotland. L’Autrice analizza il aggiungere anche lo Human è il loro impatto sull’ordina- caso scozzese non mancan- Rights Act 1998 che incorpora mento, minimo per la prima e do di dedicare attenzione ad la CEDU nel diritto domesti- totale per la seconda. Lo stesso esperienze comparabili quali co britannico. Si tratta di Atti si potrebbe dire per l’Atto de- l’Irlanda, la nazione magiara o che, pur non avendo ricevuto volutivo del 1998, che in linea la Prussia, al fine di individua- alcun formale «imprinting of di principio il Parlamento di re il “tipo” di autonomia cui “constitutional” status» al mo- Westminster potrebbe abro- una piccola nazione può ambi- mento della loro statuizione, gare a sua discrezione, ma re in un contesto caratterizzato condividono quel che le Corti che di fatto ben difficilmente da fortissime interdipendenze di giustizia considererebbero, potrà essere cancellato dalla politiche ed economiche con e senz’altro considerano, «a storia, come l’Unione di tre- nazioni contigue. L’analisi superior status by virtue of their cento anni fa. E dunque si può, storica di Paterson, a partire subject-matter». Questa an- con Jane Munro, proporre dall’Act of Union del 1707, per- notazione preliminare rivela l’argomento, tipico del nazio- corre tre secoli nei quali l’au- quanto spazio il manuale at- nalismo giuridico scozzese, e tonomia scozzese si presenta in tribuisca alla giurisdizione in presente anche in Smith e in forme differenti in quanto di- quanto responsabile di quel Mitchell, dell’esistenza di una versi sono gli interlocutori che “salto di qualità” che, in Scozia Grundnorm scozzese? fanno della stessa autonomia il così come nel resto del Regno A.T. loro principale interesse poli- Unito (in ciò non v’è diffe- tico. L’Autrice evidenzia come renza tra la giurisprudenza di nel corso degli anni la natura Scots law e di common law), delle ambizioni scozzesi abbia attribuisce a una legge piut- subito un processo evolutivo tosto che a un’altra il rango di in considerazione soprattutto “costituzionale”. Il nucleo di di continue negoziazioni con questo ragionamento risale a l’Inghilterra dal cui rapporto, quanto Dicey aveva illustra- tuttavia, l’identità culturale to fin nella prima edizione scozzese, che si esprime nel

240 Trentacinque proposte di lettura sistema legale tipico, nella meccanismo di funzionamen- Chiesa e nella autonoma decli- to. Poiché la sua funzione è la nazione dei settori dell’educa- R conoscenza di ciò che esiste e tion e del local government, non della sua organizzazione, la sua è mai stata annientata. La for- Thomas Reid analisi prevale su quella di ogni ma dell’autonomia della Scozia An Inquiry into the Human altra scienza (conoscenza). nel suo rapporto con Londra è Mind on the Principles of the Sulla base di queste premesse mutata in relazione all’evo- Common Sense Reid si sforza di dimostrare luzione tanto statale quanto Glasgow & London, Derek Brookes, che la mente funziona secondo della stessa società scozzese, 1764 i principi innati della conce- e Paterson osserva con gran- zione e della credenza e che, de acutezza come, a seconda Le ambizioni epistemologiche solo attraverso questi intimi delle circostanze politiche e di Reid sono decisivamente al meccanismi, è condizionata culturali di riferimento, ciò centro di tutta l’Inquiry into the dai sistemi ideali, quali quelli che una generazione ha potu- Human Mind on the Principles of delineati da Descartes, Locke, to considerare come relativa the Common Sense pubblicata Berkeley, e appunto Hume. autonomia, sufficiente a pre- per la prima volta nel 1764 e L’Inquiry, pertanto, si propone servare l’identità culturale del seguita da almeno quaranta di chiarire che i sistemi idea- Paese, è stata invece giudicata edizioni. Prismatico sia per li sono sistemi di credenze e grave dipendenza dalle gene- la sua formazione (religiosa e di percezioni elaborati dalla razioni successive. Alla defi- scientifica) sia per la sua at- mente con riguardo al mondo nizione del concetto minimo tività (ecclesiastica ed acca- esterno e non possono essere di autonomia che preservi tale demica), Reid è certamente il confusi con il meccanismo di identità l’Autrice giunge attra- più famoso critico di Hume: funzionamento della mente verso l’analisi comparativa di autorevole scrittore, scienzia- umana, che pure porta alla lo- questa e delle altre esperienze to e filosofo, ha incentrato la ro elaborazione. La credenza similari di cui si è riferito, pur sua esistenza sulla necessità in un sistema di cose e di idee, non cadendo mai nell’errore di contrapporre il realismo al infatti, secondo l’Autore, è di assolutizzare vicende non mondo delle idee attraverso generata dalla mente umana sempre paragonabili. Oltre la costruzione di un sistema di attraverso la percezione (fe- che uno studio interessante pensiero fondato sulla com- nomenicamente, attraverso in tema di storia scozzese, il prensione del funzionamento la sensazione) di una certa lavoro costituisce una rifles- della mente umana e sull’ela- causa esterna e la sua succes- sione teorica stimolante sul borazione di principi di senso siva elaborazione come idea- rapporto intercorrente fra te- comune. Tutta l’opera, invero, pensiero. La percezione del mi fra loro connessi quali la rappresenta un tentativo di mondo si sviluppa attraverso sovranità, l’indipendenza, la scandagliare, con sistemati- la percezione-sensazione di preservazione dell’identità. cità scientifica e logica, l’og- cause e l’elaborazione di cre- L.F. getto dell’analisi delineato nel denze: a Descartes e Locke, primo capitolo introduttivo: secondo i quali esiste un mon- sebbene, infatti, secondo l’au- do fisico ed esterno dal quale tore, sia possibile qualifica- noi percepiamo rappresenta- re la mente umana come una zioni sensorie, Reid risponde parte del corpo umano essa si che le sensazioni non possono differenzia dagli altri organi rappresentare oggetti fisici; per la sua struttura, per il suo

241 Librido a Berkeley e Hume, secondo zio Settecento, caratterizzata i quali l’uomo prende le sue dal complesso procedimento percezioni per oggetti esterni, S con cui i due parlamenti di risponde che è intuitivo e ov- Westminster e di Edimburgo vio che la sensazione sia ben Paul H. Scott trattarono la fusione, è analiz- diversa dall’oggetto a cui essa The Union of 1707. zata. Ad una sintetica ricostru- può riferirsi. La sensazione, Why and How? zione delle critiche condizioni infatti, secondo Reid, non ha Edinburgh, The Saltire Society, 2007, della secolare coabitazione dei un ruolo rappresentativo di ciò pp. 200 due regni, l’inglese e lo scoz- che esiste ma è “significazio- ISBN 08545110976, £ 26.99 zese, che era stata inaugurata nale”, nel senso che concorre nel 1603 sotto l’unica Corona Prima di tutto, due parole ad elaborare il significato, e della nuova monarchia stuar- sull’autore di questo piccolo, dunque, l’esistenza per l’in- tiana, fa seguito una disamina prezioso libretto. Già valoroso dividuo di un certo oggetto. E del dibattito sviluppatosi si- ufficiale in un reggimento di poiché le sensazioni sono di- multaneamente in Scozia e in lowlanders nel Secondo con- verse dagli oggetti, esse non Inghilterra sulle condizioni flitto mondiale e per alcuni possono dare concretezza agli dell’Unione e delle inerenti anni funzionario del Foreign oggetti esterni salvo che in re- trattative interparlamentari, Office, l’edimburghese Paul H. lazione a taluni loro aspetti se- giungendo infine alle reazioni Scott riunisce in sé i caratteri condari come l’odore, il gusto, prodottesi in Scozia in seguito dell’accademico (è stato Ret- il colore, ovvero cause esterne alla ratifica del Trattato e al- tore dell’Università di Dun- e finite rilevabili attraver- la sua trasformazione in Atto dee), del politico (in qualità so capacità sensorie infinite parlamentare vincolante per di esponente di vertice dello ed indeterminate. Svolgendo l’intero Stato che si sarebbe Scottish National Party) e dello questo ragionamento, l’Au- definito, per il futuro e fino storico, che ha dato alle stam- tore individua e differenzia ai giorni nostri, “britannico”. pe una discreta serie di agili due modalità conoscitive della Alla storia dell’Unione mol- libri in buona parte editi sot- realtà: la riflessione, di diffi- ti altri Autori hanno in ve- to l’egida della Saltire Society e cile attuazione, e l’analogia, rità dedicato volumi ben più per lo più dedicati al più con- più facilmente perseguibile e ponderosi, ma i nove capitoli troverso episodio della storia certamente produttiva di una dell’agile scritto di Scott sono costituzionale scozzese, ovvero deriva, un orientamento co- redatti in maniera incisiva e l’Unione del 1707. Chi conosce mune, un “common sense”, ma molto utili ad orientarsi so- la produzione storiografica di anche foriera di inganni. Lo prattutto perché innervati dalla Scott (si segnala sullo stesso scopo finale dell’Inquiry è co- tesi, molto cara ai nazionalisti tema un suo scritto del 1979, municare agli uomini la loro ma probabilmente riduttiva, 1707. The Union of Scotland innata capacità di comprende- per cui all’Unione si sarebbe and England, che sotto l’ap- re le leggi della mente umana arrivati, più che per oggettiva parenza di una antologia di e, attraverso queste, lo scopo necessità storica, in forza di fonti dell’epoca è in realtà un dell’esistenza della mente. una vasta opera di corruzione pamphlet antiunionista) ben sa A.C.V. pilotata dai più influenti cir- quanto i nazionalisti scozzesi coli politici e finanziari ingle- considerino l’Unione un even- si. Di particolare interesse è, to sotto molti profili infausto: in tale contesto, l’attenzione infatti, è con molti accenti cri- che Scott dedica al ruolo di op- tici che l’intera vicenda d’ini- posizione che fu inutilmente

242 Trentacinque proposte di lettura esercitato in seno agli Estates per la Scozia è stata descrit- to dal nazionalismo scozzese di Edimburgo da alcuni stre- ta da Hugh Trevor-Roper e di contemporaneo sia sul piano nui uomini politici scozzesi cui Scott è stato il maggiore rivendicativo, sull’onda del e da un illustre agit prop che artefice in età romantica. Oggi grande revival patrocinato da era stato inviato dal governo Waverley è il nome che è stato Scott nella sua qualità di pre- inglese per dare sostegno in dato alla stazione ferroviaria sidente della Celtic Society e Scozia alla causa unionista: tra centrale di Edimburgo (a po- dell’azione attivata, alla fine i primi spicca l’aristocratico che centinaia di metri sorge, dell’Ottocento, dalla Scottish Andrew Flecther of Saltoun, in George Square, il monu- Home Rule Association; sia sul mentre il secondo era Daniel mento dedicato a Scott), ma piano economico dagli intra- Defoe, che trascorse un lun- Edward Waverley è un epigo- prendenti industriali lanieri go periodo a Edimburgo e ivi no consegnato alla fantasia di inglesi fornitori alle famiglie svolse un’intensa attività di chi soggiace al fascino delle dei maggiorenti di Scozia di lobbista ante litteram. Un’ul- vecchie storie del folklore un catalogo completo di tar- tima annotazione: la Saltire scozzese. Perché “invenzio- tan per costumi tradizionali Society è un sodalizio culturale ne della tradizione”, e cosa da sfoggiare in solenni occa- di chiaro orientamento na- c’entra Waverley? Ebbene, nel sioni ufficiali. Ma torniamo a zionalista (Saltire, nel lessi- romanzo di Scott possiamo Waverley. Giovane di picco- co tradizionale, denomina la trovare tutti, ma proprio tutti la aristocrazia tory d’origine croce bianca di Sant’Andrea gli ingredienti di un antiqua- scozzese trapiantata in Inghil- che compare nella bandiera riato vernacolare che è in gran terra ma idealmente legata agli scozzese) fondato nel 1936 e parte il frutto di una strepitosa Stuart, Edward arriva in Scozia fortemente impegnato in una operazione di marketing che e capita nel bel mezzo dell’ul- intensa attività di ricerca sulle fu posta in essere dallo Scott tima delle ribellioni giacobi- tradizioni e sulla storia patria letterato, promotore cultu- te, quella che si concluderà della Scozia, e Scott ne è stato rale e maestro di cerimonie: nel 1746 con la sanguinosa presidente per un ragguarde- il tartan, il kilt, le cornamuse, sconfitta dei clan a Culloden, vole numero di anni. le vaste brughiere, lo spirito ultima battaglia campale mai A.T. selvaggio degli highlanders e la combattuta in suolo britanni- ribellione anti-hannoveriana co. A poco a poco egli entra in Walter Scott dei giacobiti che intendeva- contatto con un mondo tradi- Waverley no riportare sul trono l’erede zionale, quello degli highland- dello Stuart, quel Bonnie Prince ers ostinatamente impegnati Edinburgh, Archibald Constable, 1814 Charlie che è la quintessenza in una suicida sollevazione Con ogni probabilità, tra i molti locale del Romanticismo. In lealista; dapprima entrato protagonisti dei racconti di Sir poche parole, la Scozia ga- nell’esercito inglese (un altro Walter Scott il giovane Waver- elica e remota, così come la immortale personaggio della ley è quello che insieme all’or- conosciamo, la amiamo e che letteratura britannica, il Tom goglioso Rob Roy MacGregor crediamo, perché “vogliamo” Jones di Fielding, si arruola incarna più genuinamente lo fermamente crederlo, sia una per breve tempo in un reggi- spirito scozzese. Il romanzo terra di tradizioni ancestrali e mento di fanteria diretto in che ne narra le avventure risa- di immemorabilia. L’ancestra- Scozia per battersi contro i ri- le al 1814 ed è una delle pietre lità di questo suggestivo pa- belli giacobiti: si saranno mai miliari di quella operazione trimonio folklorico è in realtà incontrati, strada facendo, i di “invention of tradition” che un fenomeno carico di politi- due ardenti giovani?), Edward cità, pronto ad essere utilizza- passa al nemico, partecipa alla

243 Librido memorabile occupazione gia- William Smellie anche se l’intera impresa edi- cobita di Edimburgo e com- Encyclopædia Britannica toriale sarebbe apparsa sotto il batte a Prestonpans. Egli fa Or, A Dictionary of Arts and nome collettivo, e anonimo, di ciò non solo a causa dei begli Sciences Society of Gentlemen, di cui Bell occhi dell’appassionata eroi- Edinburgh, A. Bell & C. MacFarquhar, e MacFarquhar erano i promo- na Flora McIvor, sorella del 1768-1771 tori. L’intera opera assomma- chieftain di un bellicoso clan, va, nella prima edizione, 2391 ma anche perché, rivelandosi Ecco qui un prodotto tra i più pagine e 160 incisioni, e la a se stesso, si scopre profon- duraturi e di multiforme con- vendita di circa tremila copie damente scozzese. I giacobiti cezione nati nell’alveo dell’Il- fu considerata un significativo sono battuti e il Giovane Pre- luminismo scozzese, opera successo che incoraggiò l’ela- tendente, al secolo Carlo Edo- vasta – e presto destinata a borazione pressoché imme- ardo Stuart, fugge verso uno diventare gigantesca – di cui è diata di una seconda edizione, squallido esilio in Italia; ma stato in origine curatore il gio- apparsa tra il 1777 e il 1784 in infine Waverley è riabilitato, vane edimburghese William dieci volumi (in luogo dei tre avendo abbandonato il suo Smellie che fu Fellow della della prima edizione) e 8595 sogno romantico in un happy Royal Society e, a testimonianza pagine, ma alla quale Smellie si end intriso di nostalgia, con della poliedricità dei suoi inte- rifiutò di partecipare in quan- l’Unione definitivamente sal- ressi culturali, membro di nu- to, fedele ai princìpi illumini- va, gli Hannover saldamente merosi sodalizi scientifici (tra stici che riteneva eloquente- in trono, la nazione britannica i quali la Society of Antiquaries mente espressi nel sottotitolo in dirittura d’arrivo e una Sco- of Scotland alla cui fondazione dell’Encyclopædia – ovvero A zia fieramente perdente ma già partecipò nel 1780), nonché Dictionary of Arts and Sciences pronta a diventare un affasci- ammesso alla docenza di Sto- – ritenne non condivisibile la nante topos letterario (perché, ria Naturale nell’Università di proposta editoriale di aggiun- come molti suoi connazionali, Edimburgo nel 1779. Smellie gere, alle voci dedicate alle Arti Waverley rientra in una anglo- è considerato il pioniere degli e alle Scienze, anche voci di ca- centrica normalità, ma è certo Enciclopedisti scozzesi, a tale rattere più spiccatamente bio- che ripenserà spesso all’in- ruolo storico chiamato dagli grafico. Uscito di scena Smel- dipendenza perduta e al rude editori di Edimburgo Andrew lie, accorsero in sostituzione mondo dei clan sconfitto dal- Bell e Colin MacFarquhar l’editore MacFarquhar e James la storia ma sempre vivo nella all’età di appena ventotto an- Tytler, anch’egli scozzese e au- fantasia). Ultima annotazione: ni. La doppia data di edizione tore di opuscoli a contenuto protagonista di un tempestoso della Encyclopædia di riferisce religioso che gli valsero qual- rapporto d’affari con il vate del non a diverse stesure della che notorietà nell’ambito della Romanticismo scozzese, nel medesima, ma alla sua stampa Chiesa presbiteriana. La Tytler 1812 l’editore Constable aveva e diffusione in un centinaio edition confermò il successo acquistato i diritti della En- di fascicoli settimanali, di cui della precedente e le seguì una ciclopædia Britannica, e in ciò il primo fu dato alle stampe terza, inizialmente curata dal la vasta operazione culturale nel dicembre 1768. Approccio medesimo Tytler nel 1788 (an- di Sir Walter Scott si sarebbe mediologico molto efficace, di no in cui questi lasciò la Sco- idealmente saldata con l’uni- cui Smellie aveva esperienza zia) e, passata ad altri curatori, versalistica impresa di cui in in quanto editore del perio- completata poi nel 1797. Se la origine fu curatore l’Illumini- dico Scot’s Journal, e che egli, prima edizione, con Smellie, sta scozzese William Smellie. dietro compenso di duecento aveva limitato i suoi conte- A.T. sterline, curò con competenza nuti ad argomenti artistici e

244 Trentacinque proposte di lettura scientifici, le edizioni curate Scott, da David Ricardo, John ghe osservazioni e riflessioni da Tytler, specialmente la se- Stuart Mill, nonché la tradu- attorno all’appropriatezza di conda caratterizzata dall’im- zione della Stele di Rosetta un’azione, alle passioni che pegno piuttosto limitato del conservata al British Museum), muovono l’uomo nel suo agire, primo, lasciarono spazio ad consegnò definitivamente la all’approvazione o al biasimo argomenti politici che furono Encyclopædia Britannica alla che un comportamento suscita influenzati dallo spirito critico cultura dell’intero Regno Uni- negli altri. Vengono analizzati del curatore. Mentre all’Illu- to. e messi in correlazione con- minista Smellie vanno cer- A.T. cetti e sentimenti come virtù tamente attribuite posizioni e passione, merito e demerito, conservatrici, la fama di Tytler Adam Smith prudenza e felicità. Una col- quale simpatizzante della Ri- The Theory of Moral Sentiments locazione centrale in questo voluzione francese e l’aggres- complesso di argomenti viene London, A. Millar, A. Kincaid and J. sività di alcuni suoi pamphlets Bell, 1759 ad assumere il tema della sim- contenenti aspre critiche nei patia: Smith individua questo confronti dell’Esecutivo e del La sorte riservata a questo li- sentimento come il parametro Parlamento britannici, sugge- bro di Adam Smith è piuttosto chiave per stabilire la mora- rirono agli editori una maggior curiosa. Il testo doveva essere, lità di un’azione. Ogni nostro cautela (che tuttavia non influì nelle intenzioni dell’Autore, il comportamento passa al vaglio negativamente sulle vendite compendio delle sue lezioni di della coscienza individuale di dell’Encyclopædia) e procura- filosofia morale tenute presso ciascuno che Smith imper- rono al focoso curatore alcuni l’Università di Glasgow. Pub- sonifica nella figura di uno guai giudiziari, inducendolo blicato per la prima volta nel spettatore neutrale che assiste infine ad abbandonare defini- 1759, quindi ben diciassette agli eventi. Se questo control- tivamente il Regno Unito emi- anni prima de La Ricchezza del- lo genera un sentimento di grando, nel 1795, in America. le Nazioni, ha avuto fino al 1790 condivisione simpatetica, noi Smellie non espresse pubbli- sei edizioni, ciascuna portatri- veniamo rassicurati nella con- camente il suo dissenso nei ri- ce di modifiche e integrazioni vinzione di essere nel giusto e, guardi delle successive edizio- anche di un certo rilievo. Ma, viceversa, se tra lo spettatore ni dell’opera che, a suo avviso, nonostante la cura che Smith imparziale e noi si genera un tradivano l’originario spirito riservò alla redazione del testo, contrasto di emozioni, l’azio- enciclopedista, ma seguì con la fama di quest’ultimo venne ne è immorale. Affrontando compiacimento l’evoluzione per lunghissimo tempo oscu- questi temi Smith riprende un dell’impresa editoriale, che rata dal successo mondiale ot- consolidato filone che aveva nella terza edizione giungeva tenuto dall’altra fondamentale già visto impegnati, sia pure a diciotto volumi e sedicimi- opera della sua produzione con esiti spesso diversi, i suoi la pagine, con numerose voci scientifica. La ragione di tutto maestri Hutcheson e Hume. scritte, per la prima volta, da ciò va interamente ricondot- Egli fa tesoro dei loro stru- accademici scozzesi e inglesi. ta all’originalità e alla carica menti di ricerca e dei risultati Dopodiché, acquistati i diritti innovativa di quest’ultima e cui erano già pervenuti. Ma, da Archibald Constable, edi- non certo ad una scarsa qualità rispetto al primo, accentua tore scozzese che ne avrebbe della prima. La Teoria dei senti- l’impostazione empirista ri- curato numerosi volumi di menti morali è un’indagine sul- fiutando astrattezze o benevo- supplementi e le edizioni dalla le ragioni dei comportamenti lenze divine come spiegazione quarta alla sesta (in cui com- umani nelle relazioni sociali, dei fenomeni relativi alla co- parvero voci scritte da Walter che si sviluppa attraverso lun- struzione dell’ordine sociale

245 Librido e, più del secondo, cerca di politiche economiche degli ad assicurare queste funzioni trovare una sistematizzazione Stati si conformavano ai det- attraverso l’imposizione fisca- complessiva alle spiegazioni tami del mercantilismo, una le. Nel libro troviamo la de- dei comportamenti umani. In dottrina che misurava la ric- scrizione puntuale di processi queste ricostruzioni troviamo chezza dello Stato in relazione economici ancora in nuce ma di tutti i fondamenti di quel pen- alla quantità d’oro e d’argento cui Smith ha già intuito quelle siero individualista, articolato presente nelle proprie riserve. potenzialità che si dispieghe- sul binomio libertà-responsa- Questa impostazione postu- ranno durante la rivoluzione bilità, che in modo pienamen- lava un ruolo dirigistico dello industriale. Una lettura ancora te coerente lo guideranno nelle Stato sulla produzione della pienamente valida per capire i analisi dei rapporti di produ- ricchezza. Dopo Smith il pen- fondamenti delle dinamiche zione e nell’elaborazione dei siero economico subirà una del capitalismo. concetti di politica economica rivoluzione copernicana: la C.M. che svilupperà qualche anno ricchezza di una nazione coin- più tardi ne La Ricchezza delle cide con la somma di quella Thomas B. Smith Nazioni. dei suoi cittadini; lo stru- Scotland. C.M. mento per crearne a vantaggio The Development of Its Laws di tutti è il libero mercato; i and Constitution beni devono essere prodotti Adam Smith London, Stevens & Sons, 1962, pp. 980 An Inquiry into the Nature and e scambiati in condizioni di Causes of the Wealth of Nations competitività per combinare Se non si è troppo disposti nel modo più efficiente possi- a tener fede alla tradiziona- London, W. Strahan and T. Cadell, 1776 bile i fattori della produzione. le visione anglocentrica che Accade sovente che l’attribu- Si fonda così quello che diven- caratterizza la massima parte to “classico” venga speso per terà il paradigma dell’econo- dei manuali di diritto pubblico libri che poi si rivelano cadu- mia politica classica, attorno editi nel Regno Unito da alme- chi come le foglie d’autunno. a cui questa scienza nascerà e no due secoli a questa parte, Non è il caso de La Ricchezza si svilupperà almeno fino alla e si osa spingere lo sguardo delle Nazioni di Adam Smith. fine dell’Ottocento: la capacità verso gli orizzonti di un dirit- Anzi direi che poche opere di generare ricchezza dipende to “altro”, ovvero verso la Scots hanno influenzato la cultura dall’offerta di beni che si è in Law, ebbene questa imponen- dei secoli successivi come è grado di proporre al merca- te opera di Smith è un punto di riuscita a fare quella dell’Illu- to. In questo nuovo quadro, partenza pressoché obbligato: minista scozzese. Nel suo testo lo Stato viene ad assumere un lo si può certamente definire troviamo pensieri, intuizioni, ruolo non secondario ma di un classico. Singolare ed eclet- spiegazioni, con cui i succes- supporto al libero dispiegar- tica figura di giurista attivo sivi economisti, filosofi della si dei rapporti economici tra nelle Università di Aberdeen politica e della morale, giuri- i privati. Le istituzioni pub- e di Edimburgo (che dal 1996 sti e sociologi dovranno ne- bliche dovranno garantire la ha dedicato alla sua memoria cessariamente confrontarsi e protezione dai nemici ester- un prestigioso premio per i misurarsi. Certamente Smith ni (difesa), quella dai nemici suoi migliori laureati), ma con non è il primo studioso di interni (ordine pubblico), il un retroterra formativo che tematiche economiche. Tut- rispetto delle norme (giusti- trovò il suo punto di partenza tavia, prima che la sua opera zia), le infrastrutture, e dovrà nella oxfordiana Christ Church, si affermasse, le tradizionali essere garantito il finanzia- Smith offre al lettore una vasta mento delle spese necessarie trattazione dei caratteri di quel

246 Trentacinque proposte di lettura legal system misto che nella tive delle “antiche istituzioni” parte settentrionale delle Iso- indigene contenute nel Treaty le britanniche forma un anello of Union del 1707, sono prove- W di congiunzione tra la Common nute dal mondo della Common Law e il diritto dell’area giusti- Law e della English Constitu- Christopher A. Whatley nianea. La stessa divisione del tion di osservanza ortodossa. The Scots and the Union testo in tre sezioni, dedicate Legislazione, usi e costumi, Edinburgh, Edinburgh University Press, rispettivamente all’evoluzione grandi opere dottrinali, pre- 2007, pp. 440 storica della Scots Law e delle cedenti giurisdizionali e fonti ISBN 9780748634705, £ 30.39 sue fonti, al diritto pubblico e di equity sono anche in Scozia, al diritto privato (questa, e non così come in Inghilterra, fonti Evento fondamentale del- a caso, di gran lunga la più am- dell’ordinamento, e lo stesso la storia costituzionale della pia e articolata), rivela un’in- sistema costituzionale, posto Scozia e si direbbe, senza ti- tima struttura romanistica che sotto l’egida dell’Unione (un more di rendersi per questo si impone allo sguardo allena- momento di storia e di diritto responsabili di una frettolosa to del giurista non solo a causa costituzionale cui Smith de- sopravvalutazione, dell’intera dell’organizzazione stessa del dica osservazioni critiche), Gran Bretagna, dato che con discorso, ma anche per l’ac- bilancia caratteri di produ- esso nasceva il Regno Unito, curata analisi che è riservata zione autonoma ed elementi l’Unione del 1707 trova nelle a quel lungo processo, detto di diritto costituzionale pro- oltre quattrocento pagine di della Romanisation. Esso eb- venienti da Westminster, ma questo libro di Whatley una be inizio nella prima metà del senza giammai dimenticare la delle trattazioni più accurata- Cinquecento con una grande netta persistenza di princìpi mente introspettive di ultima ondata di recezione, passò poi costituzionali peculiarmente generazione. Tema ricorrente attraverso la fase del conso- scozzesi, in base ai quali si è nella prima parte dell’impo- lidamento, che sotto il pro- giunti a negare la vigenza, al nente volume è quello delle filo culturale fu segnata dalla di là del border, di quella dot- radici dell’Unione (le «roots of pubblicazione nel 1691 delle trina della assoluta sovranità the Union») a cui sono dedicati Institutions di Stair e, nell’età parlamentare che fu autorita- due ampi capitoli, a sostegno dell’Illuminismo, si rinnovò tivamente asserita nella tarda della dottrina, a cui la versione con gli apporti intellettuali di età vittoriana da Dicey e che ha nazionalista non sembra riser- Adam Smith e David Hume. influenzato la magna pars del- vare una particolare simpatia, Ma il pensiero di uno studioso la cultura costituzionalistica che configura l’evento del 1707 del profilo di T.B. Smith non anglo-britannica. Scotland è non come il risultato di una poteva arroccarsi su posizioni stato dato alle stampe nel 1962 repentina accelerazione ispi- interpretative di mero nazio- ovvero, come si suol dire, “in rata da contingenze politico- nalismo giuridico, e pertanto tempi non sospetti”; chissà finanziarie, bensì come l’esito nella parte dedicata alle fonti cosa Smith avrebbe pensato di lungo periodo di una com- del diritto così come in quella della devolution. plessa, ultrasecolare appros- che osserva più da vicino i ca- A.T. simazione all’appuntamento ratteri dell’ordinamento co- con l’unificazione di due regni stituzionale, sono molti i punti ricchi di storia e di autonome di analisi nei quali l’attento culture costituzionali. In al- lettore potrà intravedere le in- tre parole, la differenza tra le fluenze che in terra di Scozia, interpretazioni di parte na- nonostante le clausole protet- zionalista (si pensi a quanto è

247 Librido solito sostenere Scott) e quelle court unionista; il compito che (Introduction, pp. 1 ss.), di cui che fanno capo ad esempio a affida alle pagine di The Scots si vogliono identificare confi- Whatley, è la differenza stessa and the Union non è esaltare le ni concettualmente rigorosi. tra non-necessità e necessità sorti dell’Act of Union, ma “so- L’operazione definitoria si è storica dell’Unione. La farra- lamente” analizzare il contesto così concretizzata nel cercare ginosa condizione giuridica in cui la fusione dei due regni di comprendere cosa il diritto e funzionale di una unione è maturata ed è stata portata a statale – generalmente inteso “personale” di due regni rea- compimento, le sue connes- – includa. Valida per tutte le lizzata nel 1603 e caratterizzata sioni con il radicamento in esperienze normative di que- da numerosi problemi coabi- Scozia di un’idea di nazione sto genere, questa premes- tativi mai risolti, il precipitare che mai sarà tanto acutamen- sa assume una sua peculiare della svolta antiassolutistica te avvertita e coltivata come connotazione se letta alla luce della Gloriosa Rivoluzione in- in seguito all’unificazione co- di quella “strana creatura” glese, e la contestuale affer- stituzionale, e l’impatto che (strange beast, avrebbe chio- mazione del presbiterianesi- l’Unione ha prodotto sulla sato uno studioso inglese) che mo in Scozia, nonché la crisi società e sul mondo politico è il diritto scozzese. Quando postrivoluzionaria degli anni scozzesi del Settecento, ovvero si esamina il sistema legale Novanta del medesimo seco- durante il secolo che avreb- scozzese, alcuni questioni pe- lo avevano condotto la società be visto la fioritura di un va- culiari colpiscono l’analista. scozzese a scandagliare in pro- sto movimento illuminista. Molti sostengono che la Scozia fondità la questione nazionale Whatley, conviene ribadirlo, sia innanzitutto una nazione, e e ad orientarsi gradualmente non ha pregiudizi unionistici; non vi sono ragioni plausibili verso l’ipotesi dell’unificazio- ma nel suo libro dimostra che per escluderlo. Ma, per molti ne con l’Inghilterra. Pertanto, l’Unione è stata l’espressio- aspetti, la Scozia non può certo nella prospettiva del transito ne di una profonda necessità essere definita come uno Sta- verso una organizzazione più storica e non già il prodotto to, nell’accezione classica del moderna della statualità in- contingente di un tradimento termine (un’entità sovrana, sulare, molti strati della so- politico. originaria, indipendente, a cietà civile scozzese avrebbero A.T. finalità collettive). Lo dimo- preso in seria considerazione stra il fatto che nell’Esecuti- l’opportunità di abbandonare Robin M. White, Ian D. vo scozzese convergono solo l’ancien régime e di dare forma Willock alcuni degli apparati statali: a un nuovo assetto costituzio- The Scottish Legal System molti altri appartengono a – o nale che realizzasse un più di- sono condivisi con – quelli che Edinburgh, Tottel Publishing, 2007, retto e duraturo vincolo con lo pp. 495 fanno capo al Regno Unito del- scomodo condomino inglese ISBN 9781845927783, £ 42.00 la Gran Bretagna e dell’Irlanda (scomodo fino a qual punto, se del Nord. Inoltre, una parte dei si considera con quanto favore Varie esperienze e altrettan- rappresentanti politici scozze- i potenti ceti mercantili delle te discipline confluiscono in si siedono nel Parlamento di lowlands scozzesi mostrarono questo libro: teoria generale e Westminster. Vero è che dal di sostenere i negoziati inter- filosofia del diritto, storia co- maggio 1999, dopo duecento parlamentari del 1706-1707?). stituzionale e delle istituzioni anni, a Edimburgo è tornato a Whatley, docente di Scottish politiche. Il punto d’approdo vivere lo Scottish Parliament: i History all’Università di Dun- del volume scaturisce dal- suoi poteri, tuttavia, si esten- dee, non esprime un pensiero la necessità di de-finire (nel dono solo a quelle materie che che si possa considerare tout senso di de-limitare) il diritto l’Assemblea del Regno Unito

248 Trentacinque proposte di lettura ha devoluto a quella scozzese. questo libro: confrontare si- sottoporle a critica e a control- La Scozia è dotata di un si- militudini e differenze fra il lo. In altre parole, una ricerca stema giudiziario, ma questo fenomeno normativo scozzese sui fenomeni normativi statali si inquadra e si inserisce in e quello inglese, irlandese e diventa una cosa seria quan- quello più ampio del Regno gallese, senza peraltro dimen- do si studiano realtà effettive Unito, soprattutto in materia ticare l’influenza esercitata (istituzioni e leggi), parole, civile e nei casi riguardanti la in questo ambito dall’Unione sintassi. E il volume di Robin devolution. Infine, è possibile europea, di cui il Regno Unito M. White e Ian D. Willock lo individuare alcune professioni (Inghilterra, Galles e, appun- dimostra ampiamente. legali propriamente scozzesi. to, Scozia) è una componente F.A. Ciò non toglie, però, che mol- importante. I disegni classifi- te altre siano in comune con catori del gius-teoreta devono quelle presenti in Inghilter- rispettare le regole di un di- ra, in Galles e nell’Irlanda del scorso lucido e corretto, sor- Nord; e alcune risultino sepa- retto cioè da un ragionamento rate da un punto di vista mera- coerente, attento e rigoroso. mente formale, mentre altre Si può, in alcuni casi si deve, lo siano invece in modo so- ben essere audaci nel costru- stanziale. Ed è così che prende ire ipotesi speculative, ma bi- forma lo scopo principale di sogna essere spietati poi nel

249

Abstracts

Alessandro Torre, Il contesto costituzionale dell’Illuminismo scozzese / The constitutional context of the Scottish Enlightenment

In questo saggio si tratteggia il processo di unificazione del Regno Unito, che trova un suo primo e sistematico punto di riferimento nell’Act of Union del 1707, con cui si realizzò la commistione delle due istituzioni di vertice dei due fenomeni normativi e sociali: il Parlamento scozzese e quello di Westminster. In particolare, l’Autore evidenzia come, nonostante il ruolo astrattamente riservatole sulla car- ta, con questo atto la Scozia (il diritto scozzese) ebbe a soffrire la subordinazione al lessico costitu- zionale di Westminster, soprattutto nella definizione degli assetti istituzionali della nuova organiz- zazione statale. Ne derivò la riflessione giuspubblicistica scozzese, perlopiù incentrata sul diritto sostanziale e sulla scienza della politica, mentre più articolata, ai fini della costruzione di un’idea condivisa di “nazione”, fu l’elaborazione culturale di un legal system in cui il diritto scozzese avrebbe potuto rivendicare la propria originalità: una specificità denotata anche dalla forte influenza eserci- tata dalle fonti romanistiche e da quelle canonistiche; un insieme di regole che, mediante la quoti- diana fatica della giurisprudenza, finì per essere via via integrato nel nuovo sistema di common law. This essay outlines the process of unification of the United Kingdom, which finds one of its first and systematic reference points in the Act of Union in 1707, with which the merging of the two apex institutions of the two social and legal phenomena: the Scottish Parliament and the Parliament of Westminster, was realised. The author particularly highlights how with this Act, notwithstanding the role abstractedly and formally reserved to it, Scotland (Scottish law) had to suffer subordination to the constitutional lexicon of Westminster, especially in the definition of the institutional layout of the new State organisation. This gave origin to the reflection of the Scottish public law science, mainly centered around substantive law and the science of politics, while the cultural elaboration of a legal system within which Scottish law could have claimed its own originality was more articulated, for the purposes of building a shared idea of “nation”: a specificity characterised also by the strong influence exerted giornale di storia costituzionale n. 20 / II semestre 2010 251 Abstracts by Roman-law and Canon-law sources; a set of rules which, by way of daily toil of jurisprudence, ended up being gradually integrated into the new system of Common law.

Christopher J. Berry, Creating Space for Civil Society: Conceptual Cartography in the Scottish Enlightenment / Creare spazio per la società civile: la cartografia concettuale dell’Illuminismo scozzese

Nella storia del pensiero occidentale, molte teorie hanno agito potentemente nell’affermazione di inclinazioni, sentimenti e concetti su cui si è poi concretamente costruita e retta la costituzione sociale: e questo al di là della loro valenza logico-sperimentale. Lo dimostra l’idea di “società civile” che, durante tutto il secolo XVIII, svolse un ruolo importante nello sviluppo dell’importante feno- meno giuspolitico che va sotto il nome di “illuminismo scozzese”. Con questo saggio, l’Autore focalizza l’attenzione sui personaggi di spicco di questo movimento (Smith, Hume, Kames, Robertson e Ferguson, fra gli altri), all’interno del quale venne via via a cre- arsi un “spazio concettuale” (conceptual space) con cui si sviluppò una nuova idea di società civile: un’idea dotata di sue peculiari caratteristiche rispetto alle nozioni di “Stato” e di “Costituzione”, con le quali veniva spesso associata negli altri contesti dottrinari. Nell’ambiente illuminista scoz- zese la società civile veniva invece ad essere identificata con quell’insieme di regole e di istituzioni che, assieme alle regole familiari, religiose ed economiche, includevano anche le abitudini, le cre- denze e i costumi capaci di tenere assieme il tessuto sociale di una nazione. In the history of Western thought, many theories powerfully acted on the affirmation of tendencies, feelings and concepts upon which the social constitution is then built and stands: and this beyond their logical-experimental value. This is demonstrated by the idea of “civil society” which, during all of the Eighteenth century, carried on an important role in developing the significant juridical-political phenomenon known as “Scottish Enlightenment”. In this essay, the Author focuses on prominent characters of this current (Smith, Hume, Kames, Robertson and Ferguson, among others), within which a “conceptual space” was gradually created by way of which a new idea of civil society developed: an idea endowed with peculiar characteristics of its own with regard to the notions of “State” and “Constitution” to which it was often associated in other doctrinal contexts. In the environment of the Scottish Enlightenment, the civil society was instead identified with that whole of rule and institutions which, together with family, religious and economic rules, also included habits, beliefs and customs which are able to hold the social fabric of a nation together.

Francesco Alicino, La “struttura ecclesiastica” dello Scottish Enlightenment. Le origini dell’Illuminismo scozzese fra religione naturale e teologia razionale / The “Ecclesiastical Structure” of Scottish Enlightenment between natural religion and rational theology

Fra la fine del XVII secolo e la seconda metà del XVIII secolo la Scozia affrontò mutamenti co- stituzionali molto rilevanti, concernenti la relazione fra Stato e Chiese. In questo contesto, la “que-

252 Abstracts stione religiosa” continuò a giocare un ruolo cruciale, ponendosi – come spesso nel passato – in cima all’agenda politica. Comunque tale agenda era influenzata anche dal movimento intellettuale chiamato Illuminismo scozzese, che diede un contributo importante all’evoluzione della Chiesa Scozzese che era Calvinista nei documenti ufficiali, ma Presbiteriana nel suo ordine ecclesiastico. Dopo considerazioni generali sul processo di secolarizzazione (diffuso in Europa al tempo) l’au- tore analizza la peculiare evoluzione delle relazioni tra la Chiesa Scozzese e l’illuminismo scozzese, che influenzarono anche il sistema costituzionale di questo paese. Between the late 17th century and the second half of the 18th century Scotland faced most important constitutional changes, involving the relationships between the State and the Churches. In this context, the “religious question” continued to play a crucial role, finding its place – as so often in the past – at the heart of the political agenda. However, this agenda was also influenced by the intellectual movement called Scottish Enlightenment, which provided an important contribution to the evolution of the Scottish Established Church that was Calvinist in its official documents, but Presbyterian as regards its ecclesiastical order. Following general considerations about the process of secularization (which was widespread in Europe at that time), the author analyses the peculiar evolution of relationships between the Scottish Established Church and the Scottish Enlightenment, which also affected the constitutional system in that country.

Oili Pulkkinen, Statesmanship and Scottish Jurisprudence / Arte di governo e giurispruden- za scozzese

Nella storia della teoria e della pratica giuspolitica occidentale l’illuminismo scozzese si è di- stinto anche per l’abilità dei alcuni giuristi nel saper unire la tradizione della giurisprudenza ro- mana con la concezione della “legge universale di natura”. Ne conseguono molte teorie che hanno cercato di spiegare le origini (e le ragioni) della società politica, il ruolo della legge e quello del sovrano. In particolare, la sovranità viene qui concepita come un potere capace di riassorbire tutti gli altri, la forza coesiva che tiene assieme tutta la società. Il diritto diventa così il vettore che traduce la volontà del sovrano en ordre d’État, razionalmente valutato. In questo saggio, l’Autore focalizza l’attenzione sul ruolo dello “statista” che spesso agisce dietro le quinte di un potere sovrano, giustificando la sua azione di lawmaker – un’azione condizionata da pensieri ed interessi individuali – sulla base di una legge “pretesamente” universale. Da cui la capa- cità di “trovare” (scoprire) leggi particolari che riflettano la saggezza universale in un dato contesto giuspolitico e sociale. In the history of Western juridical-political theory and practice, the Scottish Enlightenment distinguished itself also for the ability of certain jurists in knowing how to unite the tradition of Roman jurisprudence with the conception of the “universal natural law”. Many theories which tried to explain the origins (and the reasons) of political society, the role of the statute law and that of the sovereign originated from it. Particularly, sovereignty is here thought of as a power which is able to reabsorb all others, the cohesive strength which holds together all society. The law therefore becomes the vector which translates the sovereign will into rationally evalued ordre d’État. In this essay, the author focuses on the role of the “statesman” who often acts behind the scenes for a sovereign power, justifying his acting as lawmaker – an acting conditioned by individual thought and interests – on the basis of a “pretend” universal law. From which the capacity of “finding”

253 Abstracts

(discovering) particular laws which reflect the universal wisdom in a given juridical-political and social context originates.

Marco Geuna, Il contratto sociale nell’Illuminismo scozzese: percorsi della ricezione e della critica di un’idea moderna / The social contract in Scottish Enlightenment: paths of the reception and the criticism of a modern idea

In questo saggio si analizza l’influsso del diritto naturale moderno, e in particolare le elabora- zioni teoriche che fanno capo a Grozio e a Pufendorf, su alcuni pensatori dello Scottish Enlighten- ment. L’attenzione si sofferma su Gershom Carmichel, Francis Hutcheson e Thomas Reid – titolari in momenti successivi della cattedra di filosofia morale dell’Università di Glasgow – al fine di evi- denziare la peculiarità della ricezione della teoria contrattualistica da parte delle variegate correnti della riflessione filosofica politica e morale del Settecento scozzese. La vicenda dell’interpretazione scozzese della dottrina dei “duo pacta et unum decretum” è si- gnificativa per le sue stesse deformazioni e semplificazioni in quanto attesta la grande circolazione dei testi e delle idee, nei primi decenni del Settecento, nei paesi protestanti. Gli intellettuali scoz- zesi, tutt’altro che chiusi in una dimensione provinciale, riformulano patrimoni concettuali pro- venienti da differenti tradizioni culturali, rielaborandole nei più diversi ambiti della ricerca sulla natura umana. Le teorie offriranno un distinto inquadramento al tema dei diritti naturali e a quello – consequenziale – della loro limitazione nella vita associata. This essay analyses the influence of modern natural law, and particularly the theoretical elaborations made by Grotius and Pufendorf, upon certain thinkers of the Scottish Enlightenment. It focuses on Gershom Carmichel, Francis Hutcheson and Thomas Reid – who held, at different times, the chair of moral philosophy at the University of Glasgow – in order to highlight the peculiarity of the reception of the contractual theory by the manifold trends of the philosophical, political and moral reflection of the Scottish Eighteenth century. The episode of the Scottish interpretation of the doctrine of the “duo pacta et unum decretum” is significant for its deformations and simplifications, in that it testifies to the great circulation of texts and ideas in protestant countries during the first decades of the Eighteenth century. Scottish intellectuals, who are anything but closed within a provincial dimension, reformulate conceptual heritage coming from different cultural traditions, re-elaborating it in the most unlikely bedfellow fields of research on human nature. Theories will offer a distinct framing of the theme of natural rights and consequentially of that of their limitation of an associated life.

Craig Smith, The Scottish Enlightenment’s reflection on Mixed Government / La riflessione dell’Illuminismo scozzese sul governo misto

Le virtù della teoria e della pratica del “governo misto” sono state ampiamente analizzate dal pensiero politico moderno e contemporaneo. Da questo punto di vista è tuttavia opportuno sottoli- neare il contributo, troppo poco analizzato, dato in tal senso da quel sorprendente raggruppamento di pensatori sociali e politici che diedero vita all’illuminismo scozzese. A primo acchito, infatti, dal

254 Abstracts contesto illuminista scozzese emerge uno scarso interesse per l’idea del Mixed Government e della Mixed constitution, che trovò grande risalto in Gran Bretagna. Questo saggio si propone invece di dimostrare la perfetta consonanza fra questa teoria e l’approccio delle scienze sociali, così come sviluppate in Scozia in questo particolare periodo. In tal caso, vengono in rilievo figure del calibro di David Hume, Adam Smith, Adam Ferguson e John Millar, da molti riconosciuti come i padri fondatori delle scienze sociali moderne. Particolare attenzione è dedicata a Hume che, con la sua “scienza dell’uomo” cerca di fornire una spiegazio- ne scientificamente distaccata dello sviluppo e del funzionamento delle istituzioni politiche. Il che porta Hume a percepire lo sviluppo della forma britannica del Mixed Government come un aspetto specifico del più ampio ed articolato fenomeno sociale. The virtues of theory and practice of the “mixed government” have been widely analysed by modern and contemporary political thought. However from this point of view, it is opportune to underline the contribution, too-little analysed, given in such direction by that surprising group of social and political thinkers who gave birth to the Scottish Enlightenment. At first sight, indeed, a scarce interest for the idea of the Mixed Government and of the Mixed Constitution, which was given a great emphasis in Great Britain, surfaces from Scottish Enlightenment context. This essay has the aim instead of demonstrating the perfect tuning between this theory and the approach of the social sciences, as they are developed in Scotland in this particular period. In such a case, figures of the calibre of David Hume, Adam Smith, Adam Ferguson and John Millar by many recognised as the founding fathers of modern social sciences stand out. Special attention is paid to Hume who, with his “science of man” tries to provide a scientifically detached explanation of the development and functioning of political institutions. This leads Hume to perceive the development of the British form of the Mixed Government as a specific aspect of the wider and more articulated social phenomenon.

Maria Pia Paganelli, The Scottish Enlightenment and public governance of the economic system / L’Illuminismo scozzese e il governo pubblico del sistema economico

È noto oramai: una parte importante della filosofia illuminista scozzese, a cominciare da Adam Smith, ha alimentato l’idea che una società rettamente governata debba conformarsi sul sistema di regole posto in essere dalle libertà naturali. Sul terreno più strettamente economico e sociale, ciò si traduce nella concezione della free economic system le cui norme spingono, naturalmente, gli indivi- dui verso l’opulenza e la libertà: l’interesse di ciascuno a perseguire la propria felicità si tramuta nel benessere generale e, di conseguenza, nella stabilità dell’intera società. In questo saggio, l’Autrice analizza la nozione di natural system of liberty, evidenziando ambiguità ed incoerenze che la fanno apparire come un prodotto “artificiale”. Oltre alla “forza” dell’interesse individuale, nella società agiscono tutta una serie di altre tendenze, tra loro spesso confliggenti e che, per questo, si frappon- gono all’obiettivo dell’equilibrio sociale ed economico. Si scopre così che, alla luce dell’esperienza e di quanto messo in evidenza da altri studiosi nel corso di questi ultimi decenni, sotto la natural system of liberty cova un vero e proprio wishful thinking, generato dai più eminenti illuministi scoz- zesi per sostenere il loro ideale di società. Più in generale, questo dimostra che le norme (comprese quelle che disciplinano il libero mercato) sono il frutto di un attrito sociale: esse non s’impongono ex nihilo, ma sono opera dell’uomo, che le afferma secondo i pensieri, la tradizione e la cultura giu- ridica di una data società in un dato contesto storico.

255 Abstracts

It is by now well-known that an important part of Scottish enlightenment philosophy, starting from Adam Smith, fed the idea that an honestly ruled society must conform to the system of rules elaborated by natural freedoms. On more strictly economic and social grounds, this translates into the conception of free economic system whose rules naturally push individuals towards wealth and freedom: the interest of everybody to pursue his own happiness changes into general wellbeing and consequently into the stability of the whole society. In this essay, the author analyses the notion of natural system of liberty, highlighting ambiguousness and incoherencies which make it appear as an “artificial” product. Besides the “power” of individual interest, in society a whole series of other tendencies acts, and which are conflicting among themselves and which, for this reason, place themselves between the achievement of social and economic balance. In such a way we can find that, in light of the experience and of that which has been highlighted by other scholars in the last decades, true wishful thinking, generated by the most eminent Scottish Enlightenment followers in order to support their ideal of society, is hidden behind the natural system of liberty. More generally, this demonstrates that the rules (including those which regulate free trade) are the fruit of a social friction: they do not assert themselves ex nihilo, on the contrary they are produced by man, who affirms them according to thoughts, tradition and juridical culture of a given society within a given historical context.

Claudio Martinelli, Libertà e Ragione: connessioni e parallelismi tra illuministi lombardi e scozzesi sulla strada della modernità / Freedom and reason: connections and parallelisms between Lombard and Scottish Enlightenment followers of the path toward modernity

Nel saggio si analizzano le influenze culturali che hanno inciso sugli illuministi lombardi, grup- po eterogeneo i cui principali esponenti furono Pietro Verri e Cesare Beccaria. Il loro principale referente teorico, la referenza fondatrice, è la Francia della seconda metà del ’700, faro all’epoca dell’intera cultura europea. Tuttavia molti degli intellettuali italiani del XVIII secolo collocano nel loro Pantheon autori britannici, e soprattutto scozzesi: Bacon, Newton, Locke, Hutcheson, Hume, Smith, il cui atteggiamento moderato e pragmatico risulta ai lombardi più congeniale rispetto agli entusiasmi razionalistico-astratteggianti dei francesi. Anche l’utilitarismo di Bentham e poi quello di Mill offre lo spunto per un’etica laica ed anticonformista, in cui la felicità, e quindi il supera- mento del dolore, è visto come molla di ogni civilizzazione. Il loro contributo più interessante va rintracciato nel campo della scienza giuridica in cui si persegue l’obiettivo della certezza del diritto, svincolato dalla morale religiosa e connesso con quel contratto immanente che dà vita alla Stato. Il filo rosso che accomuna i vari pensatori è quello della libertà economica come irrinunciabile diritto individuale sul quale edificare una società libera, aperta ed antiautoritaria. This article analyses the cultural influences which had a lasting effect on Lombard Enlightenment followers, a heterogeneous group whose main figures were Pietro Verri and Cesare Beccaria. Their main theoretical point of reference, the founding reference, is France of the second half of the Eighteenth century, at the time guiding light of all European culture. Nevertheless, many Eighteenth- century Italian intellectuals place British, and especially Scottish, authors in their Pantheon, like: Bacon, Newton, Locke, Hutcheson, Hume, Smith. Indeed, their moderate and pragmatic attitude was more congenial to the Lombard thinkers than the rationalistic abstractionist enthusiasms of the French philosophers. Benthamic utilitarianism as well and then that of Mill offers the starting idea for a lay and anti-conformist ethics, in which happiness, and therefore the overcoming of

256 Abstracts sufferance, is seen as a spring for every civilisation. Their most interesting contribution has to be found in the field of juridical science which pursues the aim of certainty of law, free from religious morality and linked with that immanent contract that gives birth to the State. The thread which binds the various thinkers together is that of economic freedom as irrenunciable individual right upon which a free, open and anti-authoritarian society can be built.

Francesco Mastroberti, La diffusione del pensiero di Thomas Reid in Italia meridionale agli inizi dell’Ottocento / The spreading of the thought of Thomas Reid in Southern Italy at the beginnings of the Nineteenth century

Nell’Europa della prima metà del XIX secolo, la Restaurazione favorisce l’affermazione di un pensiero “scettico” e notevolmente critico nei confronti delle idee che, fino a pochi anni prima, hanno animato l’illuminismo filosofico, politico e giuridico: il razionalismo, il giusnaturalismo hanno – secondo il comune sentire – condotto a disastri, senza peraltro giungere a risultati tangibili sul piano sociale, economico e culturale. In questo clima di complessivo ripensamento della tradi- zione illuministica continentale, viene così a crearsi anche lo spazio per la riscoperta di autori fino ad allora poco valorizzati. Lo dimostra l’opera di Thomas Reid, esponente di spicco del pensiero giuspolitico scozzese di fine Settecento, che, come emerge chiaramente da questo saggio, in Italia, e segnatamente nell’Italia meridionale, viene ad essere valorizzato proprio dall’importante “scuola napoletana”. In particolare, l’Autore evidenzia come il pensiero di Reid si sia diffuso in Italia so- prattutto sotto il Regno delle Due Sicilie, mediante l’impegno profuso da importanti esponenti del foro napoletano, quali Gaspare Capone e Davide Winspeare. In Europe of the first half of the Nineteenth century, the Restoration favours the affirmation of a sceptical and noteworthily critical thought with respect to the ideas that, until few years before, animated philosophical, political and juridical Enlightenment: rationalism and doctrines of natural law have – according to the common feeling – led to disasters, without however reaching tangible results on social, economic and cultural levels. In this climate of overall rethinking of the continental Enlightenment tradition, the space for rediscovering authors, until then little valued, is then created as well. This is demonstrated by the work of Thomas Reid, one of the main characters of Scottish juridical-political thought of the end of the Eighteenth century, who, as we can clearly see in this essay, in Italy, and especially in Southern Italy, is given the greatest importance by the “scuola napoletana” (Neapolitan school). Particularly, the author highlights that Reid’s thoughts spread throughout Italy especially in the Kingdom of the Two Sicilies, by way of the commitment profused by important figures of the Neapolitan Bar, like Gaspare Capone and Davide Winspeare.

Iain McLean, Scot M. Peterson, The influence of the Scottish Enlightenment on American Constitutionalism / L’influenza dell’Illuminismo scozzese sul costituzionalismo americano

Numerose, e di sicuro rilievo scientifico, sono le analisi prodotte nel corso degli anni circa l’in- fluenza esercitata dalla plurisecolareBritish Constitution sulla democrazia costituzionale americana. Pochi però hanno evidenziato i legami esistenti tra il costituzionalismo scozzese, distinto (e per

257 Abstracts alcuni aspetti distante) da quello inglese, e il processo di costituzionalizzazione americano. Eppure, se si focalizza l’attenzione su alcuni concetti e soprattutto sui personaggi che hanno concretamen- te partecipato all’affermazione della Costituzione americana, si evidenziano insospettabili, quan- to fondamentali, legami tra questi due ambiti: legami che hanno ad esempio segnato il pensiero e nell’opera di alcuni tra i più importanti Founding Fathers americani. Ed è quanto gli Autori di questa ricerca cercano di sottolineare. In particolare, con questo saggio si pone l’accento sull’influenza esercitata da due esponenti di spicco dell’illuminismo scozzese, David Hume e Adam Smith, su due Padri nobili del costitu- zionalismo americano, James Madison e Thomas Jefferson. Il che favorirà l’individuazione delle coordinate filosofico-politiche per comprendere, fra l’altro, i principi costituzionali su cui si è poi inverato il sistema di relazione Stato-Chiese nella storia del repubblicanesimo americano. There are numerous and truly scientifically significant analyses produced during the years on the influence exerted by the centuries-old British Constitution on American constitutional democracy. However few highlighted the existing links between Scottish constitutionalism, distinct (and for certain aspects far away) from the English one, and the process of American constitutionalization. Though, if we focus our attention on certain concepts and especially on the people who actively took part in the affirmation of the American constitution, unexpected and fundamental links between these two spheres can be highlighted: links which, for example, marked the thought and the work of some among the most important American Founding Fathers. This is what the authors of this piece of research work try to underline. Particularly, this essay stresses the influence exerted by two Scottish Enlightenment followers, David Hume and Adam Smith on two noble Fathers of American constitutionalism: James Madison and Thomas Jefferson. All this will favour the individualisation of the philosophical political coordinates in order to understand, among other things, the constitutional principles upon which the system of relationship between State and Churches is built in the history of American republicanism.

258