La Politica Nel Pallone
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La politica nel pallone Sergio Mattarella – Paulo Roberto Falcão, il Divino. Testa alta, piede fatato, visione di gioco, signorilità. Ne nasce uno così ogni cento anni. | 1 La politica nel pallone | 2 La politica nel pallone Mario Draghi – Francesco Totti, il fuoriclasse che il mondo ci invidia. Carlos Bianchi lo voleva vendere (“l’ho trovato un po’ stanchino”, ha detto). Meno male che (Franco) Sensi c’era. | 3 La politica nel pallone Goffredo Bettini – Oronzo Canà – Lino Banfi. L’allenatore più famoso della storia del cinema. Indimenticabile il modulo 5-5-5: “Voi sapete che le norme generali di tutti gli allenatori del mondo più o meno usano le stesse formazioni, c’è 4-5-1 o 4-4-2, io invece uso una cosa diversa: il 5-5-5”. Modulo impossibile in natura che infatti nessuno ha mai compreso. | 4 La politica nel pallone | 5 La politica nel pallone Beppe Grillo – Benito Fornaciari – Alberto Sordi. Il presidente del Borgorosso Football Club di calcio non capisce una minchia ma ci mette il cuore e, che vinca o perda, trascina il suo popolo. | 6 La politica nel pallone | 7 La politica nel pallone | 8 La politica nel pallone Giuseppi Conte – Saadi Gheddafi. Uno dei più grandi bidoni della storia del calcio. Lo comprò il presidente del Perugia, Gaucci, perché era il figlio di Gheddafi, così come Giuseppi lo è di Grillo (vedi voce). Ha giocato due partite, rifiutato dal Siena, ora (forse) se lo riprendono nel Volturara Appula in prestito gratuito. | 9 La politica nel pallone Silvio Berlusconi – Silvio Berlusconi. Il suo Monza non è il Milan di Van Basten ma è a un passo dal rientrare in serie A. | 10 La politica nel pallone | 11 La politica nel pallone Giancarlo Giorgetti – Gianni Rivera. La classe non è acqua e non tramonta mai. Nel nuovo calcio frenetico e fisico pareva dapprima a disagio, lento e spaesato. Ma poi ha danzato sul pallone e regalato un cambio di gioco che ha consentito al Capitano il goal che accorcia le distanze. | 12 La politica nel pallone | 13 La politica nel pallone Matteo Salvini – Paul Gascoigne ottimo attaccante, rovinato dal Mojito. Cerca il ravvedimento operoso nel Monza del Berlusca (vedi voce) coadiuvato dal regista Giorgetti (vedi voce). | 14 La politica nel pallone | 15 La politica nel pallone Pierluigi Bersani – Egidio Calloni, lo sciagurato Egidio. Mitico centravanti del Milan, deve a Gianni Brera il soprannome che poi diede il titolo a un programma, diventato un vero cult. Era specializzato nello sbagliare i goal più facili: mitico quello del 2013 contro il Giaguaro, si è ripetuto ora con il Conte-Ter e gli scappati di casa. | 16 La politica nel pallone | 17 La politica nel pallone Matteo Renzi – Antonio Cassano. Un grande talento sprecato a causa dal carattere, sta sul cazzo a tutti, dice un sacco di parolacce, fa le boccacce e gli scherzi, nessun allenatore lo vuole in squadra, i compagni lo picchiano, ma talvolta tira ancora fuori numeri di classe. | 18 La politica nel pallone | 19 La politica nel pallone Nicola Zingaretti – Comunardo Niccolai. Giocatore generoso, stopper del Cagliari e della Nazionale, il re degli autogoal: il Conte-Ter con i responsabili è il più clamoroso della stagione. | 20 La politica nel pallone | 21 La politica nel pallone Andrea Orlando – Gennaro Gattuso. Grintoso, combattivo, tosto. I piedi sono quello che sono, ma se gioca in una squadra di campioni fa il suo. | 22 La politica nel pallone | 23 La politica nel pallone Teresa Bellanova – Sara Gama. Il calcio femminile è bello almeno quanto quello maschile. Per questo i maschi lo temono. Quando la vedi giocare sogni uno scontro maschi contro femmine per tifare per lei. | 24 La politica nel pallone | 25 La politica nel pallone Roberto Fico. Un buon quarto uomo senza infamia e senza lode. | 26 La politica nel pallone Giorgia Meloni – Angelo Domenghini. Ala destra veloce, instancabile. Il problema è che si isola | 27 La politica nel pallone troppo sulla sua fascia mentre nel calcio moderno il cambio di gioco è essenziale. | 28 La politica nel pallone Luigi Di Maio – Christian Pastina. È partito proprio dal San Paolo di Napoli come venditore di bibite, ma ha tanta ambizione ed è, diciamo, molto malleabile. Disposto a imparare come il giovane difensore del Benevento. | 29 La politica nel pallone | 30 La politica nel pallone Alessandro Di Battista – Zlatan Ibhraimovic. Un giocatore indubbiamente molto forte ma non lo vorrei mai nella mia squadra. | 31 La politica nel pallone | 32 La politica nel pallone Davide Casaleggio – Davide Casaleggio. Campione mondiale di Play Station ma nel gioco vero è una pippa clamorosa. | 33 La politica nel pallone Emma Bonino – Giacinto Facchetti. Ha inventato il ruolo del terzino fluidificante che ora si chiama esterno offensivo. Caposcuola. | 34 La politica nel pallone | 35 La politica nel pallone Carlo Calenda – Antonio Careca. Se smette di pensare di essere Diego Armando Maradona può essere l’ottimo Antonio Careca. | 36 La politica nel pallone | 37 La politica nel pallone Rocco Casalino – Luciano Chiarugi. Fantasista molto dotato, ma si perde spesso nei suoi dribbling e fa figuracce (“Amo’, è Conte-Ter, stai sicuro”). | 38 La politica nel pallone ROCCO CASALINO | 39 La politica nel pallone Giovanni Grasso – Giancarlo Antognoni. Tanta roba. Discreto, elegante, insostituibile. | 40 La politica nel pallone | 41 La politica nel pallone La politica nel pallone was last modified: Febbraio 15th, 2021 by CARMINE FOTIA | 42.