Cantiere biografico degli Anarchici IN Svizzera

Dati aggiornati al: 02/10/2021 ore 17:22

Chiave di ricerca: Biografie lettera: K

KACHELHOFER Charles Studente medicina - compositore tipografo

Etudiant en médecine

1854 da Fritz e Marie Hess -

“Orfano sfortunato, che aveva potuto compiere degli studi grazie a una borsa consessagli dalla Badia dei macellai, antica corporazione della città di Berna a cui apparteneva la sua famiglia. Dopo il discorso che egli pronunciò il 18 marzo 1876, la badia gli diede ordine di uscire dal Sozialdemokratischer Verrein, lui rifiutò, rivendicando la libertà di associazione garantita a tutti i cittadini dalla costituzione. Dinnanzi a quel rifiuto la badia dei macellai nella seduta del 5 maggio, gli tolse - aveva già trascorso otto semestri all'UNI - la borsa di cui godeva e lo mise così nell'impossibilità di proseguire gli studi” (J. Guillaume).

Dopo le vicende del corteo a Berna degli internazionalisti del 18.3. 1876 con interventi reazionari di alcuni civili, Kal ristorante Mattenhof dinanzi ad un pubblico di lingua tedesca, quasi interamente di lavoratori, “fece una esposizione storica del movimento comunardo parigino; e l'assemblea votò una energica protesta contro la brutalità della borghesia bernese”. Collabora con , Reinsdorf, Emile Werner, Kropotkin alla fondazione de l'Arbeiter-Zeitung dal 15 luglio 1876. Tiene conferenze in tedesco nel maggio 1877 a La Chaux-de-Fonds /NE e St. Imier /BE sulla propaganda e la tattica dell'Internazionale. Nel mese di maggio si stabilisce a Zurigo /ZH. Delegato della Sezione di Zurigo di lingua tedesca al Congresso della FG a St.Imier de 4-6 agosto 1877. Verrà poi condannato il 16 agosto 1877 a 40 giorni di detenzione per la sua partecipazione alla manifestazione del 18.3.1876 a Berna per la commemorazione della Comune di Parigi. Poi domiciliato a Lucerna /LU. Poi probabilmente ancora a Berna. Nel 1887 tra gli oratori in un comizio popolare al Café Rütli di Berna. Rimane sempre attivo nel movimento operaio, sostenendo diversi scioperi, come quello degli ebanisti e poi dei tipografi a Berna del dicembre 1889.

Né en 1854 de Fritz et Marie Hess, étudiant é Berne, domicilié à Lucerne en 1877.

FONTI:

GB-ME // Guillaume // Langhard - Archives de la Fédération jurassienne, IISG Amsterdam // L'Impartial 19.10.1887 //

KAHANE Arthur studente in filosofia

Vienna 1872 -

Dom. a Zurigo/ZH. Espulso dalla Svizzera con altri 12 anarchici il 10.2.1894 (per le motivazioni, vedi: OTTINA Giovanni).

FONTI: Decreto di espulsione del Consiglio federale del 10 febbraio 1894.

KAHN Rodolphe

Cantiere Biografico degli Anarchici in Svizzera pag. 1/23 02/10/2021 Operaio metalmeccanico, impiegato

Lione, 15 gennaio 1851 - Alsaziano d'origine.

Attivo nella commissione esecutiva della Fédération républicaine del Rodano - composta da membri originari da questo dipartimento abitanti a Parigi - in solidarità con la Comune di Parigi.

Rifugiatosi in Svizzera, fonda nel febbraio 1876 la Sezione di Losanna /VD aderente alla FG, con la collaborazione di un giovane operaio tedesco, il tipografo Reinsdorf*, riuscendo a sviluppare un'agitazione tra i lavoratori. Verrà arrestato per 5 giorni con Reinsdorf su denuncia di un padrone tagliapietre: attentato alla libertà del lavoro, ingiurie e minacce. Il 25 giugno 1876 prende la parola a Losanna /VD in un'assemblea di protesta per questi fatti, con Paul Brousse*, Zukovskij*, Chevillard* e Reinsdorf. Il 31 luglio è condannato a frs 20.- di multa ed espulso dal Canton Vaud. Si trasferisce a Ginevra. Il 6-7 agosto 1876 è delegato al Congresso giurassiano di La Chaux-de-Fonds /NE. Il 26-29 ottobre 1876 delegato dalla Sezione e studi di propaganda di lingua tedesca di Losanna all'VIII congresso dell'AIL a Berna. Fu uno dei quattro segretari e partecipò a diverse commissioni. Nel 1877 con Zukovski e Ralli, progetta di lanciare a Ginevra un periodico di cui Kropotkin* non si fidava: "È una macchina diretta, in Svizzera, contro il Bulletin, in Francia contro i nostri amici..." scriveva a Brousse. Kahn tuttavia era presente al congresso della FG nel 1878, dove polemizza con Brousse sul voto, stimando che "l'elezione di Blanqui non produrrebbe più effetti del risultato della candidatura analoga di Raspail sotto la seconda repubblica... crede che l'impiego di una nuova tattica merita che sia studiata attentamente prima di realizzarla".

Nel novembre 1880, Kahn fu delegato al congresso nazionale di Havre dai Cercles d'études sociales dei V, VI e XIII arr. di Parigi, e dall'Alliance des groupes socialistes révolutionnaires (vedi Jeallot). Si pronunciò per il comunismo libertario contro i collettivisti. Secondo Grave, fu lui a redigere l'anno seguente "La Question électorale", opuscolo di propaganda per "lo sciopero degli elettori", pubblicato dall'Alliance. Si perdono poi le sue tracce, ma continuò la corrispondenza con Jacques Gross* fino alla fine del secolo.

Né à Lyon le 15 janvier 1851; résidant à Paris puis en Suisse.

Il appartint à la commission exécutive de la Fédération républicaine du Rhône -- composée d'originaires de ce département habitant Paris -- solidaire de la Commune de Paris. Réfugié en Suisse, il reconstitua en février 1876, avec l'aide d'un jeune typographe allemand, Reinsdorf*, la section de Lausanne de l'Internationale qui adhéra à la Fédération jurassienne. Détenu pendant cinq jours avec Reinsdorf sur dénonciation d'un patron tailleur, pour attentat à la liberté du travail, injures et menaces. Le 25 juin 1876, il prit la parole à Lausanne dans une assemblée de protestation, avec Paul Brousse*, Joukovski*, Chevillard et Reinsdorf. Le 31 juillet, il fut condamné à une amende de 20 francs et expulsé du canton de Vaud. Etabli à Genève, il fut délégué au congrès jurassien de La Chaux-de-Fonds (6-7.8.1876) puis délégué par la section d'études et de propagande de langue allemande de Lausanne au 8e Congrès général de l'AIT qui se tint à Berne du 26 au 29 octobre 1876. Il fut un des quatre secrétaires et participa à diverses commissions. En 1877, avec Joukovski et Ralli*, il forma le projet de lancer à Genève un périodique dont Kropotkine se méfiait : « C’est une machine dirigée, en Suisse, contre le Bulletin, en France contre nos amis… je leur refuse catégoriquement et par lettre tout concours», écrivit-il à Brousse. Kahn était toutefois présent au congrès de la Fédération jurassienne en 1878, où il polémiqua avec Brousse sur le vote, estimant « que l’élection de Blanqui ne produirait pas plus d’effet qu’il n’en résulta de la candidature analogue de Raspail sous la seconde république… Il croit que l’emploi d’une tactique nouvelle mérite qu’on l’étude avec soin avant de la réaliser ».

Cantiere Biografico degli Anarchici in Svizzera pag. 2/23 02/10/2021 En novembre 1880, Kahn fut délégué au congrès national du Havre par les Cercles d’études sociales des Ve, VIe et XIIIe arr. de Paris, et par l’Alliance des groupes socialistes révolutionnaires (voir Jeallot). Il s’y prononça pour le communisme libertaire contre les collectivistes. C’est lui qui, selon Jean Grave, rédigea l’année suivante La Question électorale, brochure de propagande pour la « grève des électeurs » publiée par l’Alliance.

En mars 1894 il fut inscrit au Fichier Bertillon où il était qualifié de courtier en commerce. On perd ensuite sa trace, mais il continua de correspondre avec Jacques Gross jusqu’à la fin du siècle.

FONTI:

ME // Guillaume // DBMOF // L’Avant-Garde, La Chaux-de-Fonds, août-septembre 1878, n° 32-34 // , Der Anarchismus von Proudhon zu Kropotkin et Anarchisten und Sozialrevolutionäre, Berlin, 1927 et 1931 // Jacques Gross Papers, IISG Amsterdam // Album Bertillon //

KAMMERER Anton rilegatore relieur

Slesia... ca 1861 - Vienna 20.9.1884

Residente a Berna BE, Friborg FR. Ritorna a Berna, che abbandona nel novembre 1883 (soggiornato per un tempo presso Kennel), trasferendosi per poco tempo a Basilea BS. Era attivo nell' "Unione generale dei Germanici", svolgendo conferenze in diverse città elvetiche, per es. a Zurigo ZH nel giugno 1883, diffusore del Freiheit. Partecipa il 17.9.1880 accanto a Stellmacher, Kropotkin, Herzig, Reclus, Otter ... a una riunone a Vevey in cui si decide per l'autonmia dei gruppi anarchici e per la propaganda del fatto.

Arrestato a Vienna il 28.2.1884 (poco dopo Stellmacher*), dove gli trovano nel suo appartamento una bomba-dinamite. Nel luglio 1884 viene processato a Vienna per diversi delitti con Stellmacher: assassinio di un impiegato di farmacia a Strasburgo e un cambia valute a Stoccarda e pure per aver ferito tre guardie al momento dell'arresto (parzialmente reo confesso). Condannato all'impiccagione, sentenza eseguita a Vienna il 20.9.1884.

Dopo il suo arresto, vi saranno diverse espulsioni in Svizzera nei confronti degli anarchici tedeschi e... di provocatori.

Né en Silésie vers 1861, exécuté à Vienne le 20 septembre 1884.

Anton Kammerer résida dans diverses localités en Suisse (Berne, Fribourg, Zurich) où il fut membre de l’union générale allemande et l’un des diffuseurs du journal Freiheit de J. Most (1883). Il aurait participé le 17 septembre 1880 – aux cotés entre autres de Kropotkine, Herzig, Elisée Reclus, Otter..- à la réunion de Vevey (Vaud) où avait été adopté un programme préconisant l’autonomie des groupes et la propagande par le fait.

Il fut arrêté à Vienne le 28 février 1884 quelque temps après Hermann Stellmacher. Lors de la perquisition la police avait trouvé de la dynamite à son domicile. Tous deux furent accusés d’avoir tué le 22 octobre 1883 un pharmacien à Strasbourg et un policier à Vienne et avoir blessé plusieurs agents lors de son arrestation Tous deux furent condamnés à mort le 10 juin 1884. Kammerer fut exécuté le 20 septembre 1884. Stellmacher avait été exécuté le 8 août..

FONTI:

GB// DIMA / Gazzetta ticinese, 3.3-18.7.1884 / Journal de Genève 5.3-6.3-14.3-28.3-17.7-19.7.1884 /

KARLEN Emilie Florine

Ginevra GE, 4.5.1876 da Albert e Horlense Dubois -

Decreto espulsione dalla Francia dell'11.8.1894.

FONTI: GB //

KARLEN Jean Albert

Cantiere Biografico degli Anarchici in Svizzera pag. 3/23 02/10/2021 Incisore litografo graveur lithographe

Ginevra GE, 4.9.1870 da Jean e Elise Perret

Domiciliato a Ginevra. Moglie: Joséphine Erni.

Deputato socialista nel Gran Consiglio ginevrino (da quando?)

Nel 1893 con Almeras Ulysse è probabilmente l'autore di un manifesto pubblicato a 20'000 esemplari "Avis aux Bourgeois" e firmato "La Fédération", Ginevra (secondo un rapporto del 7.1.1893). Risulta collaboratore, se non direttore o amministratore, del periodico libertario L'Avenir, pubblicato a Ginevra dal 1893 al 1894 (editore responsabile: Bérard).

Espulso preventivamente dalla Francia, 11.8.1894.

Nel gennaio 1896 fonda con Bérard il Club populaire di Ginevra. Dal 1896 al 1900, è responsabile di pubblicazioni di giornali turchi a Ginevra (Me!veret, MIzan, Beberuhi e Osmanli). Responsabile con E. Held del settimanale sindacalista rivoluzionario L'Emancipation, Organe officiel de la Fédération des sociétés ouvrières de Genève (1902-1904). Visita più volte Luigi Bertoni in carcere nel 1902. Nel 1903 risulta residente presso Ulysse Almeras a Conches GE. L'anno seguente sposa Josephine Erni. Nel 1921 partecipa al Congresso del Libero pensiero a Yverdon.

Jean Karlen aurait été l’éditeur du journal L’Avenir (Genève, 17 numéros, 8 octobre 1893-30 juillet 1894) publié par le groupe du même nom. Cette même année 1893 il fut l’auteur avec Ulysse Almeras du Manifeste Avis aux bourgeois tiré à 20.000 exemplaires. Il était aussi membre du Conseil municipal (législatif de la Ville). Il fut expulsé de France préventivement le 11 août 1894.

En janvier 1896 il fut avec Auguste Bérard le cofondateur du Club populaire de Genève. Il fut aussi, de 1896 à 1900, le gérant de périodiques turcs publiés à Genève, Me!veret (le Conseil), Mizan (la Balance), Beberuhi (le drôle de nain) et Osmanli (l'Ottoman), organe des Jeunes Turcs.

Militant syndicaliste, il fut responsable avec E. Held de l’hebdomadaire syndicaliste révolutionnaire L’Emancipation (Genève, 1er mai 1902-30 avril 1904, 52 numéros et 2 suppl.) sous-titré « Organe officiel de la Fédération des sociétés ouvrières de Genève ». En 1902 il visita à plusieurs reprises L. Bertoni lorsque ce dernier était en prison. L’année suivante il était domicilié chez Ulysse Almeras à Conches et épousait Josephine Erni (voir Joséphine Karlen). Il aurait, semble-t-il, ensuite cessé de militer dans le mouvement libertaire.

En 1912, il participa encore au congrès de la Libre Pensée à Yverdon.

FONTI:

GB - ME - DIMA - Journal de Genève, 2.3.1894 a proposito de L'Avenir - Journal de Genève, 10.1.1893 - Archives Préfecture de police Paris, Ba 1509, Anarchistes résidant à l'étranger //

KARLEN Joséphine

Insegnante in privato

Nata Erni (originaria del Canton Argovia), sposa nel 1904 Jean Karlen*.

Muore nel novembre o dicembre 1931, probabilmente a Ginevra.

Segretaria e cassiera della Libre Pensée, anarchica. Al funerale intervento di Luigi Bertoni.

FONTI:

GB // Rév. 837, 12.12.1931 // Journal de Genève, gennaio 1904 per il matrimonio con Jean Karlen //

KARLY Joseph-Laurent

Disegnatore litografo

Cantiere Biografico degli Anarchici in Svizzera pag. 4/23 02/10/2021 Dessinateur lithographe

Parigi 18.1.1872 da Laurent e Mathilde Herbing – Lione 2.12.1911. Sposato con Fanny-Louise Senaud, divorziata Loup [3 figli - Una figlia, Violette, morta a 4 anni nel marzo 1907; Bluette nasce il 17.10.1908, dattilografa, poi sposata con Georges Belet, negoziante].

Disegnatore alla Litografia del Simplon a Losanna /VD dal 1900. Attivo nella UO di Losanna /VD con H. Baud dal 1904. Collaboratore del Réveil socialiste anarchiste (in particolare con una serie di articoli “Essai sur la pratique anarchiste”), della Voix du Peuple di Losanna /VD e dell’Almanach du Travailleur e tra i promotori della FUOSR. Con Luigi Bertoni e A. Rouiller di Vevey scrive gli statuti definitivi della FUOSR. Elabora una prima stesura degli statuti dell'Imprimerie communiste di Losanna /VD (dove è stampato fra l'altro La Voix du Peuple), in cui è esplicitata la sua forma di autogestione: "la tipografia... funzionerà come cooperativa ugualitaria generalizzata da tutti i produttori qualsiasi funzione o sesso abbiano. Ciò implica uguaglianza di diritti e doveri". Collabora all’opuscolo "Centralisme et federalisme". Nel 1905 interviene in una conferenza sulla riorganizzazione militare chiedendo: "s'il est bien nécessaire d'avoir une armée organisée et si la guerre de guérillas n'est pas plus avantageuse" (Gazette de Lausanne). Nel 1906 è membro del Consiglio di amministrazione della Maison du Peuple (fino al 1908) di Losanna. Nel marzo 1908 è segretario della UO di Losanna (sindacalista rivoluzionaria), mentre Henry Bornand segretario dei corsi e conferenze, Louis Baud della biblioteca, Wintsch incaricato delle istituzioni e delle cooperative. In una sua conferenza "où il représente l'élement anarchiste" (secondo la Gazette de Lausanne del febbraio 1908), critica il sistema finanziario della Maison du Peuple, della censura per determinate conferenze, spalleggiato da Wintsch e Suter.

Nel settembre 1909, licenziato, senza lavoro e sulle liste nere padronali, abbandona Losanna ed emigra a Lione, dove figura come bibliotecario volontario del sindacato dei tipografi.

Né à Paris le 18 janvier 1872 de Laurent et Mathilde Herbing ; mort à Lyon le 2 décembre 1911. Marié avec Fanny Senaud, divorcée Loup, trois enfants.

Karly travaillait à la Lithographie du Simplon à Lausanne, depuis 1900. Depuis 1904 il milita à l'Union ouvrière de Lausanne, avec Henri Baud. Il collaborait au Réveil socialiste anarchiste (en particulier avec une série d'articles "Essai sur la pratique anarchiste" et à la Voix du Peuple de Lausanne, ainsi qu'à l'Almanach du travailleur. Il fut un des promoteurs de la FUOSR. Il en rédigea les statuts avec Louis Bertoni et A. Rouiller de Vevey. Il fit aussi le premier projet de statuts de l'Imprimerie communiste de Pully/Lausanne, qui imprimait notamment la Voix du Peuple: "l'imprimerie… fonctionnera comme une coopérative égalitaire généralisée de tous les producteurs, quelles que soient leurs fonctions. Cela implique l'égalité des droits et des devoirs." Il collabora aussi à la brochure Centralisme et fédéralisme, publiée par Jean Wintsch. De 1906 à 1908, il fut membre du Conseil d'administration de la Maison du Peuple de Lausanne, malgré les critiques qu'il exprime à ses promoteurs. En mars 1908 il devint secrétaire de l'UO de Lausanne (syndicaliste révolutionnaire), où Henry Bornand était secrétaire aux cours et conférences, Louis Baud à la bibliothèque et Wintsch chargé des institutions et des coopératives. En 1909, licencié de son travail, inscrit sur les listes noires des patrons imprimeurs, il quitta Lausanne pour Lyon, où on le retrouve comme bibliothécaire bénévole du syndicat des typographes.

FONTI:

GB // La Voix du Peuple... / Claude Cantini, in "Cahiers d'histoire du mouvement ouvrier" No 16, 2000 / Rév. 321, dicembre 1911 / Jean Wintsch, Plus Loin, No 127-128 novembre e dicembre 1935 / Gazette de Lausanne 17.3.1905 - 1.2.1908 - 4.4.1908 //

KARMIN Frédéric (Fritz) (Fitz la Roture) Ingegnere

1848 - Vienna 5.2.1922 Figlio di un medico viennese. Padre di Otto.

Studia a Dresda e a Zurigo, poi svolge la sua attività di ingegnere in Russia, Ungheria... Vienna. Si stabilisce a Ginevra con il figlio Otto nel 1898. Traduttore di articoli per Le Réveil socialiste anarchiste di Ginevra.

Auteur de "Inferno. Ein Mysterium in frechen Knittelversen", sous le pseudonyme de Fitz La Roture, Lausanne, Lapie, 1913, 59 p. Traducteur et adaptateur de textes de lieder et de livrets d'opéras, compositeur (voir le catalogue Helveticat).

FONTI: Rév. 24.2.1922 / ME

Cantiere Biografico degli Anarchici in Svizzera pag. 5/23 02/10/2021 KARMIN Otto Traduttore, giornalista, professore, segretario del Libero pensiero

Traducteur, journaliste, enseignant, secrétaire de la Libre Pensée

Boubna in Courlande 28.3.1882 da Frédéric e Elise Kortschoner - Chêne-Bougeries /GE 7.4.1920. Sposato con Jeanne Friedländer.

Abita in Moravia, Ungheria, Pologna, poi a Vienna come liceale. Poi nel 1898 è Ginevra dove ottiene la maturità nel 1900. Nello stesso anno ottiene la nazionalità svizzera (Iseltwald /BE - Chêne- Bougeries). Nel luglio 1900 è tra i i fondatori del Réveil socialiste anarchiste di Ginevra, al quale collabora soprattutto con traduzioni. Nell'aprile 1901 trattenuto per alcuni giorni in cella a Ginevra con diversi russi a causa di una manifestazione "russofobica", in cui viene tolta lo stemma al Consolato italiano e russo. Traduce dal tedesco in francese (ed. Giard e Brière, Paris 1902) "L'anarchisme" di Paul Eltzbacher. Nel 1902 è licenziato in Scienze sociali, sempre a Ginevra. Nel 1902 visita Bertoni in carcere. Pubblica con BertoniDer Weckruf a Ginevra, di cui è editore responsabile, dal 20.6.1903 al 29.8.1903 (6 numeri) e per mancanza di soldi l'esperienza termina in settembre (ma la testata viene subito ripresa, dal settembre 1903, da un gruppo anarchico di Zurigo). Continua gli studi a Londra e a Halle, ottenendo il dottorato in filosofia nel 1905 a Heidelberg (con la tesi "Les crises économiques"). Libero docente all’Università di Ginevra in scienze sociali dal 1904. Nel 1905-1906 soggiorna a Firenze, nel 1909 è a Parigi, nel 1909-1910 a Monaco. Partecipa nel 1910 alla fondazione dell’Ecole Ferrer di Losanna /VD. Nel 1911 viene nominato professore dell’Ecole libre de sciences sociales a Parigi. Segretario generale del Libero pensiero in Svizzera ai congressi internazionali del Libero pensiero a Parigi nel 1905, Praga nel 1907, Bruxelles nel 1910, Monaco 1912, Lisbona 1913. Nel corso della Prima guerra è segretario del Bureau International de la Libre Pensée. Direttore della Revue historique de la Révolution française, redattore del giornale Le Chênois, membro dell'Institut national genevois.

Pubblica numerosi articoli sulla religione, la massoniera, storici, ecc., tra cui "Le Problème du Mal", Conférence faite à Neuchâtel, au Locle et à la Chaux.de-Fonds les 20,21 et 22 mai 1907, "L'influence du symbolisme maçonnique sur le symbolisme révolutionnaire" del 1910, "Peut-on rester chrétien?", "Qu'on connaisse aujourd'hui que tu es Dieu!" del 1915, "Le problème du bien", l'opuscolo "L'Epée de l'Eternel est pleine de sang" pubblicato a Losanna nel 1915, "La Papauté et la franc-maçonnerie" 1917, ecc. ecc.. Propone numerose conferenze sull'apprendistato, sulla religione, sulla storia dei sistemi economici e socialisti, sulla rivoluzione francese, ecc.

Né le 28 mars 1882 en Courlande, mort le 7 avril 1920 à Chêne-Bougeries (Genève).

Arrivé en 1898 à Genève, il y entame ses études et obtient la nationalité suisse. Il est parmi les fondateurs, en juillet 1900, du Réveil socialiste-anarchiste, auquel il offre surtout des traductions. Il est notamment le traducteur de L’Anarchisme, de Paul Eltzbacher (Paris, Giard et Brière, 1902). « Que le canard se sente le ventre assez fort pour s’envoler une fois par semaine dans toutes les directions du globe (voilà une comparaison comme elle ne doit pas être), voilà qui me fait grand plaisir. Notre petit journal, je le dis sans fausse modestie, est très bon — beaucoup mieux que la majorité des numéros des TN ou du Libertaire. » (Lettre à Jacques Gross, 16 mars 1903 ; IISG). Encouragé par cette diffusion, il lance en juin 1903 l’édition allemande du Réveil, Der Weckruf, qui n’aura toutefois que six numéros avant d’être repris par un groupe à Zurich. Ses études et ses activités pour la Libre-Pensée l’amènent à de nombreux voyages : Londres, Halle, Florence, Paris, Munich, etc. Il participe à la fondation de l’Ecole Ferrer de Lausanne en 1910 et assure le secrétariat du Bureau international de la Libre Pensée pendant la Première Guerre mondiale. Ses ouvrages et articles portent sur les questions religieuses et la Révolution française.

FONTI: GB // Rév. 24.4.1920 // DSS (che non segnala per nulla l'impegno nel mov. anarchico!) // Archives Gross, IISG Amsterdam //Journal de Genève 9.4.1920 //

Cantiere Biografico degli Anarchici in Svizzera pag. 6/23 02/10/2021 KAUFMANN Joseph Meccanico

cittadino di Bludenz (Vorarlberg).

Dom. a Zurigo/ZH. Attivo già nel 1883 de l' "Internationale Arbeiterassociation" di Zurigo. Arrestato nel settembre 1884 con Neve e la signora Stellmacher (vedova di Hermann...) nel corso della distribuzione del Freiheit. Espulso dalla Svizzera con decreto del Consiglio federale del 15.12.1884 (con Neve, Hauser).

Forse al soldo della polizia di Berlino ? (Gazette de Lausanne, 30.1.1888).

FONTI: GB // Decreto del CF del 15.12.1884 / Journal de Genève, 19.9.1884 //

KELLER Charles (Jacques Turbin)

Ingegnere civile, poeta, traduttore

Mulhouse 30.4.1843 - Nancy 19.7.1913.

Figlio di un artigiano, segue gli studi a Strasburgo, poi impiegato come ingegnere in una fabbrica tessile. Denunciato a causa delle letture sovversive, dimissiona e si reca a Parigi, dove vive di traduzioni ed entra in contatto con i fratelli Reclus. Membro dell'Internazionale, nel 1868 aderisce all'Alleanza Internazionale della Democrazia Socialista che si trasforma poi in sezione ginevrina dell'AIL e nello stesso anno è delegato nel 1868 della sezione dell’internazionale di Parigi al Congresso della Pace a Berna.

Partecipa alla Comune di Parigi e viene ferito sulle barricate e nel maggio 1871 riesce a rifugiarsi in Svizzera, a Basilea. La sua compagna, Mathilde Röderer*, (che sposa nel 1876) è militante della FG.

Con l'amnistia del 1880 si installa a Belfort, poi a Nancy, dove è tra i fondatori della Maison du Peuple e dell'Univeristé Populaire.

Nel 1870 scrive le parole de “La Jurassienne” (dapprima chiamata "L'Alsacienne") pubblicata solo nel febbraio 1874 (mentre la musica è di , con lo ps di Jacques Glady, cognome di famiglia della madre) dal seguente ritornello: "Ouvrier prends la machine / Prends la terre, paysan!". Autore di numerosi poemi e canzoni, tra cui "A la mémoire de Varlin" (1871), "La Grève Générale", "Oeil pour oeil, dent pur dent"...

FONTI:

GB / Ephéméride anarchiste / DIMA / Réveil 1.5.1917, pubbl. di Oeil pour oeil.../

KEMPF Christian (ps: Markus Allweier, H. Lang, Ferdinand Hänzi, Jacob Gall, Weber...) Falegname

Menuisier ou ébéniste

Belsenberg (Wurtemberg) 17.9.1861 -

Domiciliato a Binningen /BS. Incarcerato nelle prigioni di Basilea (insieme a Willibald SCHMID e Auguste-Frédéric PUESCHEL), poi espulso con decreto federale del 16.10.1889.

Cantiere Biografico degli Anarchici in Svizzera pag. 7/23 02/10/2021 "...tutti membri del partito anarchico, hanno abusato del loro soggiorno in Svizzera, facendo dell'agitazione per il trionfo delle dottrine rivoluzionarie del loro partito e si sono messi per questo in relazione con un certo numero di loro accoliti della Svizzera e dell'estero, cercando inoltre di fare proseliti; che questa agitazione è di natura a nuocere ai buoni rapporto della Svizzera con l'estero e a compromettere la tranquillità dell'ordine interno..." : espulsione.

In seguito pure espulso dalla Francia, si rifugia a Londra, probabilmente nel 1894.

Belsenberg (Wurtemberg) 17 septembre 1861 -

Domicilié à Binningen /BS. Incarcéré dans les prisons de Bâle (avec Willibald Schmid e Auguste-Frédéric Püschel) et puis expulsé le 16.10.1889 de la Suisse.

..."tous membres du parti anarchiste, ont abusé de leur séjour en Suisse, en faisant de l'agitation pour le triomphe des doctrines révolutionnaires de leur parti et se sont mis à cet effet en relations avec un certain nombre de leurs acolytes de Suisse et de l'étranger, cherchant en outre à faire des prosélytes; que cette agitation est de nature à nuire aux bons rapports de la Suisse avec l'étranger et à compromettre la tranquillité et l'ordre à l'intérieur....": expulsion.

Expulsé de France, réfugié à Londres probablement en 1894.

FONTI: GB (Arrêté du Conseil fédéral, le 16 octobre 1889). - ME, Album Bertillon

KENNEL (Von) Friederich Philipp Lattoniere

Ferblantier

Schwegenheim (Rheinbayern) 1852 -

Dom. a Berna/BE. Arrestato inizio marzo 1884. Espulso dal Consiglio federale il 22.3.1884 e accompagnato alla frontiera francese.

FONTI: GB // Decreto del CF del 22.3.1884 // Journal de Genève 4 - 30.3.1884 (Kenel) //

KERN Jacob Hermann contabile

Comptable ou horloger

Cantiere Biografico degli Anarchici in Svizzera pag. 8/23 02/10/2021 Berlingen TG 26.8.1860 da Hans-Martin e Barbe Honegger -

Arrestato in Francia il 9.7.1894 per affiliazione a un'associazione di malfattori, poi espulso con decreto del 2 agosto 1894.

Né à Berlingen (TG) le 26 août 1860 de Hans-Martin et Barbe Honegger.

Expulsé de France par arrêté du 2 août 1894.

FONTI:

ME/GB // Album Bertillon (photo) // Bouhey Vivien, "Les anarchistes contre la Rép. de 1880 à 1914", Presses universitaires de Rennes 2008 //

KILIFARSKI Varban Agronomo

Harsovo (Bulgaria) 25.5.1879 - (Bulgaria) gennaio 1923.

Studia agronomia in Russia. Partecipa al movimento rivoluzionario macedone e alla lotta armata assieme al principale dirigente di questo movimento, Gotzé Deltchev, che lo influenzerà molto nel pensiero. In seguito alla fine degli anni '90 è con Nicolas Stoinov, partecipando all'organizzazone delle prime associazioni professionali di contadini. Poi, con i precursori dell'anarchismo sociale e rivoluzionario - di cui Goulaptchev, Stoinov e M. Guerdjikov - contribuisce a diffondere le idee libertarie. Nel febbraio 1907 con Bouïnov, Stoinov e Blaskov, è membro della redazione del giornale"Société Libre" (Sofia) edito da Michel Guerdjikov e che fu proibito dal secondo numero di marzo. L'anno seguente lancia il giornale Acratie (Sofia - dicembre 1908 - gennaio 1911) e fonda una casa editrice dello stesso nome. Nel contempo progetta di fondare in una fattoria eredita dal padre una scuola sul modello della Scuola Moderna di Ferrer e della Ruche di Sébatien Faure. Ma la guerra del 1912 l'obbliga a lasciare la Bulgaria per non voler parteciparvi.

Parte allora per la Svizzera e risiede per un certo periodo a Losanna /VD, interessandosi alla Ecole Ferrer di Losanna.

In seguito si reca a Parigi e collabora alla Ruche di Faure dove insegna la tipografia, la rilegatura, incaricandosi pure di lavori di giardinaggio e di agricultura. Nel 1913 partecipa al grande comizio di protesta contro l'interdizione fatta a Kropotkin dalle autorità francesi di partecipare ad una manifestazione. Alla vigilia della guerra, lascia la Francia per l'Italia e lavora nell'agricultura nei pressi di Firenze. A causa di contatti con compagni italiani, viene inviato dalle autorità in residenza forzata nel sud del paese. Alla fine della guerra rientra in Bulgaria, continuando la propaganda libertaria fino alla sua morte prematura (tumore).

Fils d’un instituteur devenu propriétaire terrien, VarabnKilifarski avait adhéré dès le lycée aux idées libertaires. Il fit des études d’agronomie en Russie d’où, selon l’expression de son frère tolstoien, il ramena tout «un wagon de littérature ». Il participa ensuite au mouvement révolutionnaire macédonien et à la lutte armée en compagnie du principal dirigeant de ce mouvement, Gotzé Deltchev, qu’il influença beaucoup dans son orientation idéologique et tactique. Retiré de ce mouvement et lié à la fin des années 1890 à Nicolas Stoinov, il participa à l’organisation des premières associations professionnelles de paysans. Puis avec les précurseurs de l’anarchisme social et révolutionnaire – dont Goulaptchev, Stoinov et M. Guerdjikov – il contribua énormément à la diffusion des idées libertaires.

En février 1907 il est avec Bouïnov, Stoinov et Blaskov, membre de la rédaction du journalSociété Libre (Sofia) édité par Michel

Cantiere Biografico degli Anarchici in Svizzera pag. 9/23 02/10/2021 Guerdjikov et qui fut interdit dès le deuxième numéro en mars. L’année suivante il lança le journalAcratie (Razgrad & Sofia, 5 décembre 1908 à 27 janvier 1911) et fonda une maison d’éditions de même nom. Le journal et la maison d’éditions constitueront l’œuvre de diffusion la plus importante des idées libertaires liées au mouvement social en Bulgarie avant la première guerre mondiale.

A la même époque il conçut le projet de fonder dans la ferme héritée de son père une école du modèle de l’Ecole Moderne de Francisco Ferrer et de La Ruche de Sébastien Faure. Il commença même la construction des bâtiments nécessaires au milieu d’un jardin de 4 hectares d’arbres fruitiers qu’il planta lui-même. Mais la guerre balkanique qui éclata en 1912 l’obligea à quitter la Bulgarie pour ne pas avoir à y participer. Il partit alors en Suisse et s’installa un certain temps à Lausanne, s’intéresant à l’école Ferrer du Docteur Jean Wintsch. Il se rendit ensuite à Paris et collabora à La Ruche de Sébastien Faure où il enseigna la typographie, la reliure tout en se chargeant des travaux de jardinage et d’agriculture. En 1913 il participa au grand meeting de protestation contre l’interdiction faite à Kropotkine par les autorités françaises de participer à la célébration du cinquantième anniversaire de ses activités révolutionnaires.

A la veille de la déclaration de Guerre, Kilifarski quitta la France pour l’Italie et travailla dans l’agriculture près de Florence. Suite à ses contacts avec les militants italiens, il fut envoyé par les autorités en résidence forcée dans le sud du pays. A la fin de la guerre, Kilifarski rentra en Bulgarie où il s’adonna entièrement à la propagande libertaire jusqu’à sa mort prématurée d’un cancer en janvier 1923.

FONTI: DIMA

KILLE-BESENDORFER Albert

Panettiere

Boulanger

San Gallo 31.12.1896 - (Barcellona 1937?).

Figlio "illegittimo" cresce in un foyer e all'età di 10 anni viene affidato in Germania. Ritorna a San Gallo nel 1913, ma trascorre gli anni di guerra in Germania: ingaggiato come volontario, ma probabilmente passato nel campo francese. Lavora in seguito come panettiere nei pressi di Suttgart e aderisce al Partito comunista nel 1931. Nel 1933 fugge in Austria poi a Praga, dove probabilmente frequenta ambienti anarchici, prima di ritornare presso la sorella in Svizzera e vivere anni di vagabondaggio. Agli inizi di settembre 1936 giunge a Barcellona alla caserma Bakunin e figura come miliziano nel Gruppo internazionale della Colonna Durruti. Ferito il 6 gennaio 1937, trascorre un mese all'ospedale. In seguito si trasferisce a Valenzia e combatte nella Colonna di Ferro per alcune settimane. Di ritorno a Barcellona dove è testimone delle giornate di maggio 1937, viene arrestato per alcuni giorni. Le sue tracce si perdono nel giugno 1937.

Secondo altre fonti: Dopo Praga ritorna in Francia aderendo ai gruppi anarco-sindacalisti tedeschi DAS. In Spagna miliziano del Gruppo internazionale della Colonna Durruti fino a dicembre 1936, poi assegnato nel gruppo di vigilanza delle frontiere controllato dalla CNT/FAI di Port Bou con Helmut e Herbert Aul, Fritz Koëhn, Helmut Klose, Heinz Petry, Philippe Urban e Richard Winkler. Dopo i moti di Barcellona di maggio 1937 tra anarchici e stalinisti, venne arrestato da quest'ultimi nel settembre 1937 e imprigionato al carcere La Modelo di Barcellona, dove morì.

Enfant illégitime, il est élevé en foyer et placé à 10 ans en Allemagne. Il revient à Saint-Gall en 1913 mais passe les années de guerre en Allemagne: il s'est engagé comme volontaire, mais a probablement passé dans le camp français. Il travaille ensuite comme boulanger près de Stuttgart et entre au Parti communiste en 1931. en 1933 il s'enfuit en Autriche puis à Prague avant de revenir chez sa sœur en Suisse et de vivre des années d'errance. Début septembre 1936 il arrive à Barcelone à la caserne Bakounine et se voit enrôler dans le Groupe international de la colonne Durruti. Le 6 janvier 1937, il est blessé et passe un mois à l'hôpital. Il se rend ensuite à Valence et combat quelques semaines dans la Colonne de Fer. De retour à Barcelone où il est témoin des journées de mai 1937, il est arrêté brièvement. Ses traces se perdent en juin 1937. (voir en italien...).

FONTI:

ME-GB // Peter Huber, Schweizer Spanienfreiwilligen / DIMA (D. Nelles, H. Pietrowski, U. Linse e C. Garcia "Antifascistas alemanes en Barcelona...") /

KLEMENCIC A. sarto

Tailleur

Lubliana (allora in Austria) ca 1868 - deceduto dopo il 1905

Cantiere Biografico degli Anarchici in Svizzera pag. 10/23 02/10/2021 All'età di 15 anni e mezzo, parte per l'Italia. Incontra militanti anarchici e legge opere anarchiche. Poi girovago in diversi paesi europei. Nel 1887 a Londra, dove esercita il mestiere di sarto. Rientra a Vienna per servizo militare. Nominato caporale rifiuta di dare ordini. Smobilitato inizio 1889 dopo 2 anni sotto l'esercito, partecipa alla prima manif del 1. maggio 1890 a Trieste con la Confederazione operaia. In giugno prende per la prima volta la parola in pubblico a Servolla, nei pressi di Trieste, in occasione di uno sciopero degli operai del gas. In settembre 1890 fu tra i fondatori della secondo giornale rivoluzionario in lingua slovena, il Delavski List. Ricercato dalla polizia, accusato di alto tradimento, riesce a fuggire, attraversanto la Croazia, la Dalmazia, l'Istria e l'Italia, si rifugia in Svizzera.

Giunge a La Chaux-de-Fonds NE il 6.4.1890, aderisce subito al sindacato dei sarti e viene eletto delegato per l'organizzazione della manif del Primo maggio 1891, dove pronuncia in italiano "un superbo discorso... con un'esuberanza completamente meridionale, un calore comunicativo, un brio superbo". Rientra in Italia dove viene messo all'indice dopo un manifestazione pubblica; più tardi espulso da Saint-Imier BE (???).

Ritorna in Francia, prende la parola a Amiens in una manif animata in favore di Sébastien Faure che gli vale un decreto di espulsione. Non gli resta che approdare negli USA. Visse a Honolulu e nel Colorado.

Né à Laibach (Ljubljana, alors en Autriche) vers 1868, mort après 1905 À l’âge de 15 ans et demi, il partit pour l’Italie. Il y rencontra des militants anarchistes qui lui firent lire de nombreux ouvrages et brochures. Puis il entama un long périple qui l’amena à visiter un grand nombre de pays européens. En 1887, il se trouvait à Londres, où il exerçait le métier de tailleur. Puis il rentra à Vienne pour y faire son service militaire. Nommé caporal, il refusa de donner des ordres. Démobilisé début 1889 après deux années passées sous les drapeaux, il participa à la première manifestation du 1er Mai 1890 à Trieste avec la Confederazione operaia. En juin, il prit pour la première fois la parole en public à Servolla, près de Trieste, à l’occasion d’une grève des ouvriers gaziers. En septembre 1890 il fut l’un des fondateurs du deuxième journal révolutionnaire en langue slovène, le Delavski List. Pourchassé par la police, accusé de haute trahison, Klemencic réussit à fuir. Traversant la Croatie, la Dalmatie, l’Istrie et l’Italie, il parvint à gagner la Suisse.

Il arriva à la Chaux-de-Fonds le 6 avril 1890, adhéra aussitôt au syndicat des tailleurs, et fut élu délégué pour l’organisation de la manifestation du Premier Mai 1891, où il prononça en italien "un superbe discours… avec une exubérance toute méridionale, une chaleur communicative, un entrain superbe". Il repassa en Italie où il fut mis à l’index après un meeting public ; puis il fut expulsé de Saint-Imier (Suisse). De là il gagna la France, où il prit la parole à Amiens lors un meeting animé par Sébastien Faure, ce qui lui valut un arrêté d’expulsion sous huit jours. Il ne lui restait guère d’autres choix que de gagner l’Amérique.Il vécut à Honolulu et dans le Colorado.

FONTI:

ME // notice de Michel Cordillot in DBMOF, corrigée / La Sentinelle, 3 mai 1891

KLINGER Joseph Ouvrier cordier

Aussig (Bohême) 1856 -

Dom. à Rorschach /SG Expulsé de la Suisse le 3.6.1885 (voir Bodenmueller).

FONTI: Arrêté du Conseil fédéral du 3.6.1885 /

KNELER Moïse Falegname, meccanico

Menuisier

Iekaterinoslav (Russia) 1.5.1886 -

Giunto in Francia nel 1908, sposa nel 1912 secondo il rito ebraico Khassia Voltchonok, nata il 19.7.1891 nel suo stesso villaggio. Membro delle gioventù del sindacato dei terrazzieri a Parigi, ne fu il rappresentate al Congresso delle Jeunesses syndicalistes della Senna, il 17.7.1913 a Parigi. L'anno seguente, aderisce alla Fédération communiste anarchiste révolutionnaire (FCAR).

Nel dicembre 1913 la coppia si stabilisce a Ginevra /GE, dove Kneler risulta a volte come falegname a volte studente. Partecipa al congresso di Losanna e segue sempre con Khassia le riunioni del Réveil anarchiste. Delegato nel dicembre 1914 al congresso dell'Union ouvrière di Losanna con Luigi Bertoni, Amiguet e Frigerio. Nel gennaio 1915, coinvolto in un'inchiesta della polizia federale, lascia la Svizzera per Parigi.

A Parigi incontra Pierre Martin. Aveva allora l'ambizione di fondare un giornale pacifista libertario internazionale, con il concorso di

Cantiere Biografico degli Anarchici in Svizzera pag. 11/23 02/10/2021 Bertoni, Malatesta, Jules Lepetit, Domela Nieuwenhuis, Luigi Fabbri e Nicolas Rogdaeff. In marzo si stabilisce a Londra dova ritrova Frigerio e Savioli, incontra Malatesta. Khassia lo raggiunge. Lui lavora come meccanico nell'industria automobilistica, lei come assistente dentista. In luglio scrive a Pierre Martin per chiedere l'indirizzo di Kropotkin e una lettera di raccomandazione; diceva di voler fargli visita per ingiuriarlo o gettargli il malocchio a causa delle sue posizioni "interventiste". Nel settembre, gli invia un progetto di manifesto pacifista rivoluzionario. Nell'aprile 1916 aderisce alla redazione di una risposta al Manifesto dei 16. Titolato sobriamente "Déclaration anarchiste", è sottoscritto dal "Groupe internationale anarchiste de Londres" dal seguente tenore:"Noi, consapevoli di essere rimasti nella retta via di un anarchismo la cui verità non può cambiare dal fatto di questa guerra, guerra prevista da tempo, e che è unicamente la manifestazione suprema di questi mali che sono lo Stato e il capitalsmo, ci teniamo a dissociarci da questi ex-compagni, che hanno abbandonato le loro idee, le nostre idee, in una circostanza dove, più che mai, era necessario di proclamarli a alta voce e con fermezza". Il testo lo invia a Pierre Martin. Ritorna in Francia nell'ottobre 1916. Il 17.5.1919 viene condannato a 6 mesi di prigione, per aver sparato un colpo di pistola nella corte dell'Elysée, in segno di protesta contro l'intervento alleato in Russia.

In seguito ebbe attività sindacalista rivoluzionarie, poi pro bolscheviche. Risulta ancora abbonato al Réveil 1947-1950.

Arrivé en France en 1908, Kneler se maria en 1912 selon le rite israélite avec Khassia Voltchonok, née comme lui àIekaterinoslav le 19 juillet 1891. Membre de la jeunesse du syndicat des terrassiers à Paris, il en fut un des représentants au congrès des Jeunesses syndicalistes de la Seine, les 27 juillet et 10 août 1913 à Paris. L’année suivante, il était adhérent à la Fédération communiste anarchiste révolutionnaire (FCAR). En décembre 1913, le couple s’installa à Genève, où Kneler se présentait tantôt comme menuisier, tantôt comme étudiant. Il participa au congrès de Lausanne, et suivit les réunions du Réveil anarchiste avec Khassia. Il fut délégué, en décembre 1914, au congrès de l'Union ouvrière de Lausanne avec Louis Bertoni*, Amiguet* et Frigerio*. En janvier 1915, ciblé par une enquête de la police fédérale, il quitta la Suisse pour Paris, où il rendit visite à Pierre Martin*. Il avait alors l’ambition de mettre sur pied un journal pacifiste libertaire international, avec son concours et celui de Louis Bertoni*, Malatesta, Jules Lepetit*, Domela Nieuwenhuis, Luigi Fabbri et Nicolas Rogdaeff*. En mars, il gagna Londres où il retrouva Frigerio et Savioli, et rencontra Malatesta. Après que Khassia l’ait rejoint, ils vécurent au 55, Bartholomew Road, à Kentish Town. Lui travailla comme mécanicien dans l’industrie automobile, et elle comme assistante d’un dentiste. En juillet, il écrivit à Pierre Martin pour lui demander l’adresse de Kropotkine* et une lettre de recommandation ; il disait vouloir lui rendre visite pour l’injurier ou lui faire un mauvais sort en raison de sa position défensiste. En septembre, il lui fit passer un projet de manifeste pacifiste révolutionnaire. En avril 1916, il participa à la rédaction d’une réponse au Manifeste des seize (voir Jean Grave). Intitulée sobrement « Déclaration anarchiste » et signé du « Groupe international anarchiste de Londres » celle-ci disait notamment : « Nous autres, qui avons conscience d’être demeurés dans la ligne droite d’un anarchisme dont la vérité ne peut avoir changé du fait de cette guerre, guerre prévue depuis longtemps, et qui n’est que la manifestation suprême de ces maux que sont l’État et le capitalisme, nous tenons à nous désolidariser d’avec ces ex-camarades, qui ont abandonné leurs idées, nos idées, dans une circonstance où, plus que jamais, il était nécessaire de les proclamer haut et ferme. ». Il fit suivre le texte à Pierre Martin. En octobre 1916, il revint en France. Le 17 mai 1919, il fut condamné à six mois de prison, pour avoir tiré un coup de feu dans la cour de l’Élysée en signe de protestation contre l’intervention alliée en Russie. Par la suite, il eut des activités syndicalistes révolutionnaires puis pro-bolchevistes.

(encore abonné au Réveil 1947-1950)

FONTI: ME /// Police judiciaire, Genève, 1914-1919 : AEG 2008 va 50.2.186 et 50.3.3 // notes de Guillaume Davranche //

KNEUSS Louis Werner orologiaio remonteur

St-Imier 21.3.1858 – 26.4.1915 [24.4.1915] Originario di Eggiwil BE. Sposato con Maria Mathys.

Dom. a La Chaux-de-Fonds NE.

Cantiere Biografico degli Anarchici in Svizzera pag. 12/23 02/10/2021 "Questo individuo aderisce completamente alle teorie anarchiche, a condizioni che siano regolamentate (...). Occupa numerosi operai incisori di orologi e mette i suoi capitali nel giornale La Sentinelle, di cui è uno dei 4 proprietari" [?] (rapporto del commissario speciale di Morteau, Doubs, - Francia 29.7.1893) Condannato il 26.8.1894 a 6 mesi di prigione per aver affisso dei manifesti anarchici. Frequenta Nicolet, Jules Coullery, Alexis Meyrat ed altri. Delegato di La Chaux-de-Fonds a Ginevra nel luglio 1908 per il comizio di protesta contro l'estradizione di Wassilieff. Strettamente sorvegliato dalla polizia francese sin dal 1895, benché non risultano precedenti giudiziari a suo carico, segnalato come anarchico straniero non espulso e residente fuori dalla Francia. Secondo la polizia locale figura nel gennaio 1910 come anarchico, come pure nel 1912 sempre residente a La Chaux.

Alla sua morte, il compagno A. Bovet pronuncia il discorso funebre (Réveil 15.5.1915)

Né le 21 mars 1858 à St-Imier. Domicilié à La Chaux-de-Fonds, marié à Maria Mathys. « Cet individu adhère à toutes les théories anarchistes, à la condition qu’elles soient réglementées (…) Occupe plusieurs ouvriers graveurs et place ses capitaux dans le journal La Sentinelle dont il est un des 4 propriétaires.. » (rapport du commissaire spécial de Morteau, Doubs, 29.7.1893). Condamné le 26.8.1894 à six mois de prison pour avoir collé des affiches anarchistes. Fréquente Nicolet, Jules Coullery, Alexis Meyrat et autres. Délégué à Genève en juillet 1908 pour le meeting de protestation contre l'extradition de Wassilieff. Etroitement surveillé par la police française, bien qu’il n’ait guère d’antécédents judiciaires, il figurait à l’été 1895 sur l’ Etat signalétique confidentiel des anarchistes étrangers non expulsés résidant hors de France . En janvier 1910 il figurait sur une liste d’anarchistes de La Chaux de Fonds où il était qualifié de "fervent adepte du groupe". A sa mort, le 26 avril 1915, Aimé Bovet prononça le discours funèbre.

FONTI:

ME-GB // Rév. 15.5.1915 // CAC Fontainebleau, dossier sur le mouvement anarchistes en Suisse (1894-1910 environ); dossier individuel Kneuss // Verzeichnis von Anarchisten,... agosto 1912, E21/14565 - info di W. Portmann // Etat signalétique confidentiel des anarchistes étrangers non expulsés résidant hors de France : Etat C, juin 1895 // Arch. Nat. 19940500 art 59 1087 (DIMA) / La Sentinelle //

KOECHLIN (Köchlin) Heinrich (Heiner)

Insegnante, libraio

Enseignant, libraire

Basilea /BS 21.1.1918 - Basilea 7.5.1996

Proveniente da una famiglia socialista, frequenta gli studi in lettere e insegna per poco tempo a Basilea. Si ingaggia in favore dei rifugiati nel corso della II guerra, come Isaac Aufseher, che era stato membro dei Deutsche Anarcosyndikalisten (DAS) a Barcellona, poi dei rifugiati e immigranti spagnoli. Nel corso della II guerra pubblica in collaborazione con rifugiati antifascsiti un un foglio clandestino, Das Zirkular. Nel 1940 venne arrestato per alcuni giorni.

Nel 1947 parte per Parigi per delle ricerche sulla sua tesi sulla Comune e pubblica con il fratello Felix e Isaac Aufseher Der freihltiche Sozialist (10 numeri dal 1047 al 1949, stampato a Parigi), seguito dai Blätter für freichtlichen Sozialismus (1944-1946), pubblicati a Basilea dai tre compagni, nonostante la censura imperante della guerra. A Parigi è in contatto con anarchici francesi e spagnoli e aderisce alla CNT spagnola in esilio.

Rientrato a Basilea, fonda la casa edtrice "Don Quijote" nel 1950 per pubblicare la sua tesi sulla Comune di Parigi, che venne segnalata anche da Albert Camus e Hannah Arendt, e tradotta nello stesso anno in Argentina. Presenta l'edizione argentina de "La Revolucion" di G. Landauer. Pubblica pure delle riviste Akratie, Sisyphos, uno studio su Proudhon e numerosi traduzioni di autori libertari. Invita sovente come oratori per il Primo maggio - José Peirtats, Gaston Leval, Federica Montseny - in particolare in favore della importante comunità spagnola di Basilea.

Cantiere Biografico degli Anarchici in Svizzera pag. 13/23 02/10/2021 Né à Bâle le 21 janvier 1918, mort dans la même ville le 7 mai 1996.

D’une famille socialiste, Heinrich Koechlin fit des études de lettres et enseigna brièvement dans sa ville ; il s’engagea en faveur des réfugiés pendant la Deuxième Guerre, comme Isaac Aufseher, qui avait été membre des Deutsche Anarchosyndikalisten (DAS) à Barcelone, puis des réfugiés et immigrants espagnols. En 1947 il partit pour Paris faire des recherches pour sa thèse sur la Commune et publia avec son frère Felix et Isaac Aufseher Der freiheitliche Sozialist (10 numéros de 1947 à 1949 ; imprimé à Paris), suite des Blätter für freiheitlichen Sozialismus (1944-1946) que les trois compères avaient publiées à Bâle, malgré la censure de la guerre qui sévissait encore. Il était à Paris en contact avec des anarchistes français et espagnols et adhéra à la CNT espagnol en exil. De retour à Bâle, il fonda la maison d’édition Don Quijote en 1950 pour y publier sa thèse, qui fut remarquée par Albert Camus et Hannah Arendt, et traduite la même année en Argentine (Ideologias y tendencias en la Comuna de Paris ; rééd. Proyección, 1965). Il préfaça aussi l’édition argentine de La Revolucion de Gustav Landauer. Il publia aussi des revues (Akratie, Sisyphos), une étude sur Proudhon et de nombreuses traductions d’auteurs libertaires. Il invitait fréquemment des orateurs pour le Premier Mai, comme José Peirats, Gaston Leval, Federica Montseny, notamment pour s’adresser à la communauté espagnole de Bâle.

FONTI:

ME-GB // Werner Portmann / Hadrien Buclin, in "Défense nationale ou Défense de classe? - Cahiers Aéhmo 30, Lausanne 2014 /

KOENIG (König) Fritz calzolaio

Deisswil /BE 15.10.1900 da Ernst König e Marie n. Jost -

Abitava a Berna, Bodgasse 6 (Badgasse?) (18.08.1927).

Membro dell’associazione “Freiheit”. Noto come anarchico sin dal 1924. In contatto con l'anarchico Rusconi Pascal* di Berna. Ha ospitato un polacco fuggito da un ospizio di rieducazione forzata del canton Svitto, un certo Mieczyslaw Bartkowak. Attivo nel 1927 nella campagna Sacco e Vanzetti.

Mitglied der Vereinigen "Freiheit", di u.a. aus Anarchist innen bestehen Soll. Polizeiberich meint aber dass seit kurzer Zeit (7.8.1927) nur König Mitglied dieser Gruppe sei. Pascal Rusconi sei bei ihm ein und aus gegangen.

FONTI:

GB// Ursin Della Morte – Das ausländische Element. Anarchismus und Transnationalismus in der Stadt 1900-1950, Bachelorarbeit, 28.2.2014

KOERNER (Körner) Wilhelm Insegnante privato

Répétiteur

Germania 1870 (ca) - Ginevra /GE inizio 1896.

Insegnante privato all'orfanatrofio di Cempuis (vedi Paul Robin), venne espulso dalla Francia. Stabilitosi a Ginevra /GE, venne segnalato dalla polizia nel corso di una riunione del Groupe anarchiste socialiste allemand, il 19.2.1894 alla brasserie Theuss, cui assistevano ca 250 persone. La polizia lo menziona come tra i membri del gruppo "avenir" di Ginevra nel 1894, accanto a Karlen, Bérard, Steiger... Al momento della sua morte, stava portando a termine la traduzione tedesca della "Servitù volontaria" di La Boêtie. In contatto con Jacques GROSS*. Muore per una grave malattia al cuore.

Né vers 1870 en Allemagne, mort à Genève au début de 1896. Koerner fut répétiteur à l’orphelinat de Cempuis (voir Paul Robin). Malgré une grave maladie de coeur, il fut expulsé de France. Etabli à Genève, il fut remarqué par la police lors d'une réunion du Groupe anarchiste socialiste allemand, le 19 février 1894 à la brasserie Theuss, à laquelle assistaient quelque 250 personnes.

Cantiere Biografico degli Anarchici in Svizzera pag. 14/23 02/10/2021 Au moment de sa mort à Genève début 1896, il était en train d’achever la traduction allemande du Discours de la servitude volontaire de La Boêtie.

FONTI: GB / ME / AFS: E21 13967 / DIMA (Les Temps Nouveaux, 8.2.1896) //

KOLLY Ernest (detto TITI) Pittore imbianchino

Canton Vaud 1910 - 1988. Di orgine friburghese.

Domiciliato a Ginevra, è membro della FOBB locale e del Groupe du Réveil. Attivo nella vendita deLa Calotteede Le Réveilnelle manifestazioni. Durante il periodo 1932-1939 ogni sabato nelle Rues basses (centro Ginevra), vende i giornali, e dove non mancano scontri tra rivenditori di opposte fazioni, in particolare contro i fascisti dell’Union Nationale di Géo Oltramare. (Aancora abb. al Réveil/Risveglio negli anni '50).

FONTI: Gb // HT //

KOUBSKY Josef Tornitore

Tourneur

Jedla (Autriche) 1855 -

Dom. à St-Gall. Expulsé de la Suisse le 3.6.1885 (voir Bodenmueller).

FONTI: Arrêté du Conseil fédéral du 3 juin 1885 /

KOVALIK Sergej Filipovic 1846 - 1926

Arriva in Svizzera nel 1873 invitato da Ross, incontra Bakunin, rimarrà sempre anarchico.

FONTI: Venturi, "Il populismo russo..."

KRAVCINSKI / Krastchinski Sergej Michajlovic (ps: Rublev - Stepnjak - Stepniak)

Agronomo, boscaiolo, giornalista, scrittore, traduttore

Cantiere Biografico degli Anarchici in Svizzera pag. 15/23 02/10/2021 Novij Staradub 1.7.1851 da Michail e Liubov Jakoulena Levinsky - Londra 23.12.1895.

Proveniente da una brillante scuola cospirativa come quella dei populisti russi: "...della Zemlja i Volja [Terra e libertà] ne fu una delle incarnazioni più tipiche e più belle..." (Venturi).

Diffonde nella scuola militare di cui fa parte il Narodnoe delo, redatto a Ginevra da Bakunin e Zukovski nel 1868. Svolge attività politica in campagna, ma anche a Pietroburgo tra gli operai agli inizi degli anni '70 e dove fa parte con Kropotkin del Circolo Ciakoski già dal 1872. Poi si stabilisce a Kazan, lavora come boscaiolo e propaganda le idee socialiste. Arrestato a Tver, con l'aiuto dei contadini riesce a fuggire. In seguito si stabilisce a Mosca. Dal luglio 1875 con Ross [Sazin] parte da Parigi volontario per due mesi in Erzegovina combattendo contro i turchi: entrambi rientrano delusi del carattere sociale della guerra: "Fanatismo religioso e amore per il saccheggio" (Venturi) e faranno immediatamente visita a Bakunin, allora residente a Lugano. Incontra Cafiero a Losanna, si reca a Ginevra dove collabora al Robotnich. Qui, nel giugno rivede Malatesta, conosciuto in Erzegovina e col quale stringe una forte amicizia. Alla fine del 1876 o agli inizi del 1877 si reca da Parigi a Napoli accompagnato dalla sua compagna e da un'amica per delle cure. Scrive il "Manuale per la condotta della guerra per bande" e la sua esperienza verrà utilizzata dalla Banda del Matese... Infatti, messo al corrente del piano del Matese accetta di prenderne parte. Ha un passaporto a nome Rublev. Arrestato nel marzo 1877 armato "da revolvers e munizioni" poco prima della spedizione, alla stazione di Solopaca, con Grassi, e incarcerato (l'amica della sua compagna, Maria Volkouskaja, sembra avesse accompagnato Malatesta e Cafiero a San Lupo). È scarcerato dopo 9 mesi, il 21.1.1878, in quanto non partecipante effettivo della banda e imputato solo del reato politico di cospirazione, poi beneficiando - con quelli arrestati alle stazioni - dell'amnistia sui reati politici del nuovo re (gli altri 26 partecipanti rimarranno in prigione 16 mesi, fino al processo di Benevento). Si stabilisce immediatamente a Ginevra, dove contatta Reclus, Guillaume e pubblica sul primo numero nella rivista russa Obscina di Ginevra (che raccoglie gli elementi più attivi dell'emigrazione populista rivoluzionaria) del febbraio 1878 un articolo sull'episodio di Benevento. Tornerà nel maggio 1878 clandestinamente a Pietroburgo dove riprende i contatti con il nucleo centrale di Zemlija i volja e dopo diverse impiccagioni di compagni, organizza un attentato contro il capo della Terza sezione, il generale Mezencov (Mesentzeff) - che riesce a pugnalare a Pietroburgo in pieno giorno il 16 agosto 1878 - e riuscendo a dileguarsi con altri due complici. Scriverà un'apologia del terrorismo in un opuscolo stampato dalla Libera tipografia russa, titolato "Morte per morte". Tuttavia, in questo stesso opuscolo, K. rileva che il vero nemico rimane la borghesia e il capitalismo, e la preoccupazione principale è la preparazione di una rivoluzione popolare. È redattore della rivista Zemlja i volja pubblicata clandestinamente a Pietroburgo dal 25.10.1878 (con la collaborazione di Klemenc, Plechanov, Morozov): "contro una classe può insorgere solo una classe, abbattere un sistema lo può solo il popolo... i terroristi sono e devono restare soltanto una squadra di protezione... bisogna ritornare ad un lavoro nel popolo... sviluppare comunità contadine federate...", non condividendo affatto l'operaismo di Marx. Ricercato lascia la Russia nel novembre 1878, si reca a Ginevra dove rivede Cafiero e Malatesta e numerosi rifugiati russi. Nel settembre 1881 è a Milano dove scrive sul settimanale Pungolo 13 articoli, con lo ps di Stepniak, poi pubblicati in un libro dal titolo "La Russia sotterranea" con prefazione di Pietro Lavroff (1882). Più tardi vi sarà la versione in tedesco "Das unterirdische Russland", Berna 1884: "Infatti non vi è paese al mondo in cui i contadini erano più preparati ad accettare le idee del socialismo federalista come in Russia". Ritorna a Ginevra a fine 1882. Nel giugno 1884 per sfuggire ad un ordine di cattura della polizia svizzera si rifugia a Londra. Qui frequenta regolarmente Caikovski, Kropotkin, Engels, in stretto contatto con esuli russi e sindacalisti inglesi. Muore schiacciato da un treno. Al suo funerale parlano Kropotkin, Malatesta, John Burns, Bernstein, William Morris e Eleanor Marx Aveling.

Opere: "Manuale per la condotta della guerra per bande" "Morte per morte" (in russo...) "La Russia sotterranea. Profili e bozzetti rivoluzionarJ dal vero, di STEPNIAK, già direttore di Zemlia e Voila (Terra e Libertà), con prefazione di Pietro Lavroff", Milano, Fratelli Treves 1882.

Serge Krastchinski avait abandonné à l’âge de vingt ans sa position d’officier d’artillerie pour « aller au peuple ». C’est au cercle Tchaikovski que vers 1872 il avait rencontré Kropotkine. Travaillant à la campagne comme ouvrier agricole, il fut l’un des pionniers du mouvement terroriste « La volonté du peuple » et faisait circuler à Saint Pétersbourg le journal Narodneo Delo édité à Genève. En 1877, il participa aux cotés de Malatesta et de C. Cafiero à l’insurrection du Bénévent. Arrêté il fut amnistié peu après et rentra clandestinement en Russie où en 1878 il se porta volontaire pour attenter à la vie du général N. Mezentzev, le chef de la police. Le 18 août 1878 il poignarda à mort le général, parvint à s’échapper, et à se réfugier en Suisse puis en Grance Bretagne.

A Londres il fut le fondateur de la Society of friends of Russian freedom, puis en 1890 de la revue Free Russia. Il contribua également

Cantiere Biografico degli Anarchici in Svizzera pag. 16/23 02/10/2021 à l’organisation en Amérique de la United States Siberian Exile human society. Serge Krastchinski Stepniak est mort à Londres le 23 décembre 1895 après avoir été écrasé en traversant la voie ferrée à coté de son domicile. Selon Kropotkine « c’était un homme d’une force physique extraordinaire, courageux au point de ne jamais avoir connu la peur ». Il aurait vécu aux Amériques où, toujours selon Kropotkine, « les meilleurs moments qu’il avait passé, c’était dans une école de nègres, entouré d’enfants nègres ». Au moment de son décès, il s’apprêtait à se joindre aux révolutionnaires arméniens. Plusieurs milliers d’ouvriers assisteront à son incinération à Woking.

Œuvres : - Il est l’auteur d’au moins sept livres en anglais sur la Russie - dont "The Peasantry in Russia" et le roman "The Career of a nihilist" - et de « La Russie souterraine »( écrite pendant sa détention en Italie et publiée d’abord en italien).

Sources : Temps nouveaux, 11 janvier 1896 (nécrologie de Kropotkine)// La Revue Blanche, ? janvier 1896 //

FONTI:

GB scheda in italiano /// Guillaume // A. Lehning, "Marxismo e anarchismo nella rivoluzione russa" // P.C. Masini, "Storia degli anarchici italiani, da Bakunin a Malatesta" // Venturi, "Il populismo russo" // P. Kropotkin, "Memorie di un rivoluzionario" // Augusta Molinari e Roberto Sinigaglia, "Stepnjak-Kravcinskij, un rivoluzionario russo tra populismo e terrorismo", La Nuova Italia // "La Russia sotterranea", citato //

DIMA scheda in francese

KREUZFELD Jean-Joachim Vasaio, operaio fumista

Potier, ouvrier fumiste

Neuhof (Mecklembourg) 6.5.1868 -

Arrestato a Ginevra/GE per alcuni giorni per aver turbato una conferenza religiosa del pastore Stoecker, poi viene espulso con Niquet dal Canton Ginevra/GE nel maggio 1891 perché si "erano mostrati violentissimi nei discorsi pronunciati alla manifestazione del Primo maggio, e avevano istigato gli astanti alla rivolta". Arrivato a Digione nell'agosto 1891, venne segnalato nell'aprile 1892 in un rapporto del commisario locale come "molto pericoloso" e "da espellere senza pietà". Un decreto di espulsione del maggio 1892 venne subito trasmesso al Prefetto.

"ces individus s'étaient montrés d'une grande violence dans les discours à la manifestation du premier mai, et avaient excité les assistants à la révolte" "Kreuzfeld avait déjà été arrêté pour avoir troublé la conférence de M. le pasteur Stoecker" (Journal de Genève)

FONTI:

GB ///Journal de Genève, 6.5.1891 // DIMA (AD Côte d'Or22M242 // V. Bouhey "le mouvement anarchiste à travers les sources policières") //

KROPF Gottfried, Georges

Manovale, muratore

Manoeuvre

Ginevra 5.3.1895 - 1962 Originario di Berna.

Domiciliato a Veyrier GE.

Nel marzo 1919 con altri soldati membri della Jeunesse socialiste, forma un Consiglio di soldati al fine di esaminare i "mezzi propri a disorganizzare una eventuale mobilitazione con la diserzione, il rifiuto di obbedienza o ancora con una propaganda intensiva nelle unità delle truppe". Secondo la stampa borghese, il gruppo corrispondeva con dei bolscevichi zurighesi e diffondeva opuscoli di propaganda. Il 7 maggio, sei di loro appaiono di fronte al Tribunale militare. Kropf venne condannato l'indomani a 1 mese di prigione, suo cognato Jean Charles Bovey e Gottlieb Baumgartner a 2 mesi, René Lachenal (nato il 29.11.1895) a 3 mesi in quanto fondatori del Comitato

Cantiere Biografico degli Anarchici in Svizzera pag. 17/23 02/10/2021 dei soldati.

Kropf fu membro attivo del gruppo del Réveil e della FOBB, lavorando come muratore, copritetto, fabbro a seconda dei bisogni del cantiere. La polizia e la giustizia lo chiamarono diverse volte per atti di violenza, dispute, ecc. La moglie Suzanne, nata Billard il 29.1.1900, fu pure oggetto di querele da parte dei vicini. I Kropf sono rimasti fedeli sottoscrittori del Réveil di Bertoni. Verso il 1980, grazie a André Bösiger, hanno ripreso contatto con i compagni ginevrini ed in particolare con il CIRA, a cui hanno donato collezioni di giornali e alcuni documenti. Suzanne Kropf allora raccontava che nel corso della rivoluzione spagnola lavorava a maglia dei maglioni rosso-neri per i miliziani, in mancanza di potersi impegnare maggiormente.

Né le 5 mars 1895 à Genève, originaire de Berne.

En mars 1919, avec plusieurs autres soldats membres de la Jeunesse socialiste, il forma un Conseil de soldats afin d'examiner les "moyens propres à désorganiser une mobilisation éventuelle par désertion, refus d'obéissance ou encore par une propagande intensive dans les unités de troupe". Selon la presse, le groupe correspondait avec des bolchévistes zurichois et répandait des brochures de propagande. Le 7 mai, six d'entre eux comparaissaient devant le tribunal militaire. Kropf fut condamné le lendemain à un mois de prison, son beau-frère Jean Charles Bovey et Gottlieb Baumgartner à deux mois, René Lachenal à trois mois pour avoir été à l'initiative du comité de soldats.

Kropf fut membre actif du groupe du Réveil et de la FOBB, travaillant comme maçon, couvreur, serrurier, selon les chantiers. La police et la justice l'entendirent à plusieurs reprises en raison d'actes de violence, de disputes, etc. Sa femme Suzanne, née Billard le 29 janvier 1900, était aussi l'objet de plaintes de ses voisins. Les Kropf sont restés de fidèles souscripteurs du Réveil de Bertoni. Vers 1980, grâce à André Bösiger, ils ont repris contact avec les compagnons genevois et notamment avec le CIRA, auquel ils ont donné des collections de journaux et quelques documents. Suzanne Kropf racontait alors que pendant la révolution espagnole elle tricotait des pullovers noirs et rouges pour les miliciens, faut de pouvoir s'engager plus activement.

FONTI:

ME-GB / AEG 2008 va 50.2.187 / Gazette de Lausanne, 8 et 9 mai 1919 come Georges Kropf / Le Réveil 31.5.1919 (ma non citato con il nome) / Sottoscrizione per i fratelli in Spagna, Rév. 26.2.1937 / ferito incidente auto, Journal de Genève, 1.6.1962 come Georges Kropf / police judiciare Genève 1919-1939 /

KROPF-BILLARD Suzanne

29.1.1900 - Moglie di Gottfried KROPF* (vedi).

Nel corso della rivoluzione spagnola lavora a maglia dei maglioni rosso-neri per i miliziani in Spagna.

FONTI:

ME / vedi Kropf Gottfried /

KROPOTKIN (Kropotkine, Krapotkin, Krapotkine) Pietro (Pëtr)

Geografo/geologo, giornalista, scrittore

Géographe, écrivain

Mosca 9.12.1842 da Alexei - Dmitrov 8.2.1921 (gennaio 1921).

Cantiere Biografico degli Anarchici in Svizzera pag. 18/23 02/10/2021 (Notizie riguardanti soprattutto le sue attività in Svizzera)

Pseudonimi: Levachov, Levachof, Levachoff

Nel 1872 giunge per 4 giorni in Svizzera, dapprima a Ginevra dove conosce Otin, Zukovski, poi per 3 giorni a Neuchâtel, Sonvilier /BE dove conosce gli animatori della FG, come James Guillaume*, Schwitzguébel,* Malon*. Un colpo di fulmine?: "Le mie idee sul socialismo erano ormai chiare. Ero anarchico". Arrestato nel 1874 in Russia, viene incarcerato a San Pietroburgo per agitazione politica, poi riesce ad evadere nel 1876. Nel gennaio 1877 si stabilisce a La Chaux-de-Fonds /NE proveniente da Londra, ed aderisce alla FG. Con Brousse è tra i fondatori della rivista L'Avant-Garde. Partecipa alla Commemorazione della Comune a Berna del 18 marzo 1877 (corteo/manifestazione con tanto di bandiera rossa bandita dalle autorità, con la partecipazione di 200 internazionalisti e scontri con la polizia, arresti): fortunatamente non verrà identificato. Poi si stabilisce a Clarens e Ginevra. Fondatore con Herzig* e Dumartheray* de Le Révolté, pubblicato a Ginevra dal 22.2.1879 al 2.3.1884 (dopo i primi 5 numeri, viene stampato dall'Imprimerie Jurassienne), cui collabora in seguito anche Elisée Reclus*. Collaboratore di Reclus nella sua "Nouvelle géographie universelle". Appena rientrato dal Congresso di Londra del 1881 (in cui rende attenti a non utilizzare alla leggera la chimica e fa adottare una dichiarazione sulla morale anarchica) viene espulso dalla Svizzera il 23.8.1881, pochi mesi dopo la morte di Alessandro II, per ordine del Consiglio federale su pressioni del Governo russo [Accusato di aver promosso con altri il 18 marzo a Ginevra e il 21 aprile 1881 risoluzioni di fecilitazione per i socialisti russi in quanto autori della morte dell'imperatore e proteste per le loro condanne, poi in quanto redattore de Le Révolté, infine per aver in diverse occasioni fatto discorsi tendenti a sovvertire l'ordine pubblico... art. 70 della costituzione federale: "La Confederazione ha il diritto di rinviare dal suo territorio gli stranieri che compromettono la sicurezza interna o estera della Svizzera"]. Si stabilisce a Thonon, sulla costa savoiarda del lago Lemano, rimanendovi 2 mesi. Poi si reca a Londra per circa 1 anno. Ritorna a Thonon nell'ottobre 1882 per poter continuare la collaborazione al Révolté (il cui nuovo redattore responsabile è Jean Grave*, e redigere articoli per l'Enciclopedia Britannica, ecc.), ma in dicembre viene arrestato con altri 60 compagni: con 3 compagni viene condannato a 5 anni di prigione, gli altri da 1 a 4 anni. Scarcerato il 18.1.1886 grazie anche all'intervento di Victor Hugo, Georges Clemenceu e da una campagna internazionale di sostegno organizzata da Elisée Reclus, si trasferisce a Londra, dove collabora, tra l'altro, a Freedom. Collaboratore di rilievo de Le Réveil / Il Risveglio di Ginevra fino al primo conflitto mondiale. Per problemi di salute giunge alcune volte a Locarno /TI (per 1 o 2 mesi: 1908, 1909 marzo-aprile, 1910 maggio, 1911 maggio-giugno e 1913, in contatto con il dr. Friedeberg di Ascona e il dr. Tognola di Locarno), con autorizzazioni provvisorie in cui le autorità federali annotano che non può svolgere nessuna attività politica. In una lettera a G. Herzig scrive: "Il Consiglio federale vuole che richieda l'abrogazione del decreto di espulsione. Ai locarnesi di cui ne ho parlato mi dicono: farlo significherebbe riconoscere che l'espulsione era giusta". Tra i firmatari di prestigio del "Manifesto dei 16" (anarchici interventisti) nel corso della Prima guerra.

Torna in Russia nel 1917 e non cesserà di denunciare la dittatura bolscevica. Al suo funerale parteciparono decine di migliaia di persone, ed accanto alle bandiere rosse vi furono numerose bandiere nere, quelle di anarchici proveniente da tutto il paese - ed acluni detenuti nelle galere comuniste, scarcerati provvisoriamente per l'occasione. Fu l'ultima manifestazione anarchica della storia dell'Unione sovietica fino al 1991.

Alcuni scritti ed opere (qui di seguito le prime edizioni - poi tradotte in italiano, francese, ecc.) (Ricerche sul periodo glaciale, 1871) (La Comune di Parigi, 1881)

Appeal to the Young, 1885 Paroles d'un Révolté, 1885 Law and Authority, 1886 In Russian and French Prisons, 1887 Anarchiste Morality, 1890 Fields, Factories and Workshops, 1898 Memoirs of a Revolutionist, 1899 Mutual Aid, 1902 The State, 1903 Ideals and Realities in Russian Literature, 1905 La Conquête du pain, 1892 The Great French Revolution française, 1909 The Terror in Russia, 1909 Moderns Science and , 1912 Ethics, 1925

Moscou, 9.12.1842 - Dmitrov, 8.2.1921. (note concernant surtout ses activités en Suisse)

En 1872 il passa quelques jours à Zurich, à Genève puis dans le Jura, où il rencontre les principaux militants de la Fédération jurassienne. Arrêté à Saint-Pétersbourg en 1874, il parvient à s'évader en 1876, En janvier 1877 il s'établit à La Chaux-de-Fonds, venant de Londres, et participa activement à la vie de la Fédération jurassienne et de la section française (clandestine) de l’AIT, ainsi qu’à leurs journaux. Quelques années plus tard, il le racontait à Emile Darnaud (voir ce nom) en ces termes : « L’Avant-Garde fut faite par Brousse, surtout par Brousse, et par moi, lorsque nous trouvâmes que le Bulletin devenait trop fade… Les attentats de Hodel, Moncasi et Passanante se suivant à la file, les gouvernements ont cru qu’ils venaient de la Jurassienne, et ont fait poursuivre L’Avant- Garde. Brousse fut poursuivi et alors je créai avec Dumartheray et Herzig Le Révolté (avec 23 francs en poche), que nous tirâmes à 3000 au lieu des 600 que tirait L’Avant-Garde. Nous vendîmes 2000 du premier numéro au lieu des 250 exemplaires que vendait

Cantiere Biografico degli Anarchici in Svizzera pag. 19/23 02/10/2021 régulièrement L’Avant-Garde. » (lettre à Darnaud, citée par ce dernier dans une lettre à Jacques Gross, 20.1.1891; Archives Gross, IISG Amsterdam). Il vivait à Clarens près de chez Élisée Reclus (collaborant notamment à sa Nouvelle Géographie universelle), mais fut expulsé de Suisse en août 1881, peu après le Congrès international socialiste révolutionnaire de Londres, où il mit en garde contre l’utilisation à la légère de la chimie et fit adopter une déclaration sur la morale anarchiste. Les autorités suisses lui reprochaient sa propagande pour la commémoration de la Commune de Paris, le 18 mars, eet son soutien aux révolutionnaires russes qui avaient exécuté l'empereur. Il s'établit alors à Thonon, puis à Londres, avant de revenir à Thonon pour continuer à participer au Révolté. Mais il fut arrêté en décembre 1882, puis jugé avec 60 autres à Lyon et condamné en 1883 à cinq ans de prison, qu’il effectua principalement à Clairvaux. Il en fut libéré avant l’heure en janvier 1886, grâce à l’intervention de Victor Hugo, de Georges Clemenceau et d’une campagne internationale de soutien organisée par Élisée Reclus, qui publia en 1885 un recueil d’articles de Kropotkine, Paroles d’un révolté, dont le succès fut immédiat. Il collabora au Réveil dès la première heure et jusqu'en 1914. Pendant son séjour à Londres, il passa plusieurs été à Locarno (de 1908 à 1913) avec ou sans des autorisations temporaires de séjour. "Le Conseil fédéral veut (toujours) que je lui demande l’abrogation du décret d’expulsion. A quoi chaque Locarnais auquel j’en ai parlé me dit : le faire serait reconnaître que l’expulsion était juste." (Lettre à Georges Herzig, Locarno, 3.6.1913; IISG) Signataire du Manifeste des 16 en 1916. Il retourne en Russie en 1917 et ne cesse d'y dénoncer la dictature bolchevique. Sa mort, en 1921, fut l’occasion d’un gigantesque rassemblement populaire: le cortège funèbre, fort de dizaines de milliers de personnes, vit fleurir côte à côte drapeaux rouges et drapeaux noirs. Le gouvernement avait dû accorder à cette occasion une journée de liberté aux anarchistes emprisonnés. Ce fut la dernière manifestation anarchiste de l’histoire de l’Union soviétique jusqu’en 1991.

FONTI:

GB / ME // P. Kropotkin, "Memorie di un rivoluzionario", Feltrinelli // "Kropotkin in Svizzera in Ticino e a Locarno", Eco di Locarno, 11.11.1989 // Decreto di espulsione dalla Svizzera del Consiglio federale del 23 agosto 1881 // Lettre à G. Herzig, 3.6.1913- IISG // Gazzetta ticinese 28.4.1913 per una petizione dei locarnesi affinché possa rimanere // necrologio e ricordi in Risv. 19.2.1921 e Rév. 5.3.1921-19.3.1921 // ricordi di Ugo Treni (Fedeli) in Risv. 11.2.1922 //

KUEPFER (KÜPFER) Charles

Delegato della Sezione di Berna al Congresso giurassiano di Vevey nel 1875. FONTI: Guillaume

KUERZI (KÜRZI) Alfred Giardiniere

Mulhouse 7.2.1895 - Si ignorano luogo e data di morte. Di origine bernese.

Facilitato il passaggio in Spagna grazie alla Fédération anarchiste romande: infatti Lucien Tronchet chiede alla CNT/FAIb di fargli buona accoglienza. Miliziano nelle colonne della CNT dal dicembre 1936, ritorna in Svizzera nel marzo 1937, indignato dei comunisti che ammazzano gli anarchici.

FONTI: Filgueiras / Ulmi-HUber / Huber, Schw. Spanienfreiwilligen

KUHN François, Joseph

Falegname

Menuisier

Vevey, 13 dicembre 1882 - Originario di Laufenbourg /AG.

Nel marzo 1907 partecipa attivamente a Vevey VD allo sciopero generale nel Canton Vaud patrocinato dalla FUOSR con discorsi "rivoluzionari" nelle numerose assemble. Dopo lo sciopero si rifugia in Francia, mentre verrà condannato in contumacia l'8.8.1907 dal Tribunale di polizia di Vevey /VD a 3 mesi di detenzione per ribellione alle forze dell'ordine ed ingiurie agli agenti. In questa occasione 48 persone, tra cui 9 donne, vennero condannati a pene da alcuni giorni ad alcuni mesi. Da Parigi, scrisse sulla La Voix du Peuple di Losanna per denunciare i motivi della sua condanna. Un anno più tardi lo ritroviamo nel Groupe international co-fondato da Georges Roussel. Il 9 aprile 1908 venne arrestato dalla polizia alla stazione di Maisons-Alfort (nei pressi di Parigi) con Melchior Roux e Georges Roussel, in possesso di 10 cartucce di dinamite, tre metri di cordone Bickford e 6

Cantiere Biografico degli Anarchici in Svizzera pag. 20/23 02/10/2021 detonatori. Viene poi rilasciato con Roussel pochi giorni dopo per mancanza di prove a suo carico (?). In seguito viene arrestato nel giugno 1909 ed estradato da Marsiglia, condotto alla polizia di frontiera e risulta in detenzione a Vevey nel giugno 1909 per scontare la condanna di 3 mesi (VdP, giugno 1909). La Voix du Peuple di Losanna pubblica ancora un suo art. il 10 luglio, ma l'anno seguente non ebbe più sue notizie.

Nel settembre 1909 la polizia segnalava la sua partenza da Vevey in direzione della Francia, paese in cui venne dato l'ordine di ricercarlo e di arrestarlo per infrazione del bando. Sul suo braccio destro era tatuato: Ni dieu! Ni maître!

Vevey, 13 décembre 1882 - ??

En mars 1907, François Kuhn participa à la grève générale dans le canton de Vaud. Suite à des affrontements avec la gendarmerie à Vevey le 25 mars, il prit la fuite et passa en France. Il fut condamné par contumace, le 8 août, à trois mois de détention pour faits de grève, injures et menaces aux gendarmes. A cette occasion, 48 autres personnes dont 9 femmes furent condamnés à des peines de quelques jours à quelques mois de prison. De Paris, il écrivit à La Voix du peuple de Lausanne, pour dénoncer les conditions de son arrestation. Un an plus tard, on le retrouve au Groupe international cofondé par Georges Roussel. Le 9 avril 1908, il fut arrêté par la police à la gare de Maisons-Alfort avec Melchior Roux et Georges Roussel, en possession de dix cartouches de dynamite, trois mètres de cordon Bickford et six détonateurs. En juin 1909, Kuhn fut arrêé à Marseille et conduit en voiture cellulaire à la frontière suisse, où l'attendait la police. Il fut amené à la prison de Vevey pour y effectuer sa condamnation de 1907. L'Union ouvrière lui adressa son soutien, la section genevoise fit même une collecte en sa faveur. La Voix du Peuple publia encore un article de lui le 10 juillet, mais l'année suivante elle avait perdu tout contact avec lui.

En septembre 1909 la police signalait son départ de Vevey en direction de la France où ordre était donné de le rechercher et de l’appréhender pour "infraction à arrêté d’expulsion". Il portait au bras droit le tatouage Ni Dieu ! Ni maître !

FONTI:

ME -GB // Note de Guillaume Davranche // La Voix du Peuple, Lausanne, 20 avril et 22 août 1907 // Journal de Genève 12.4.1908 // Gazette de Lausanne 13.4.1908 e 18.4.1908 // Voix du Peuple giugno 1909, 10.7.1909 // Feuille d'Avis de Lausanne, 8 août 1907 // DIMA (AD Meurthe et Moselle 4M260).

KULISCIOFF (ps di ROSENTSTEJN) Anna

Moskaia (Russia, oggi Ucraina) 9.1.1857 - Milano 27.12.1925.

A 18 anni segue corsi di filosofia presso l'Università di Zurigo. Rientra a Moskaia, poi lascia definitivamente la Russia nel 1877 e si reca a Parigi, dove conosce Andrea Costa, diventando la sua compagna. Nel 1878 viene arrestata ed espulsa dalla Francia, si trasferisce a Firenze, arrestata a Milano. Torna in Svizzera e si iscrive alla facoltà di medicina di Zurigo, cominciando una vita di isolamento, di studio accanito e di malattia /TBC). Residente a Lugano, in contatto con Cafiero. Per motivi di salute si reca a Napoli, poi conosce Turati a Milano nel 1884, suo nuovo compagno.

FONTI:

GB / DSS /

KUMMER Emil Lattoniere

Zurigo 9.7.1911 - Si ignorano luogo e data di morte. Originario di Zurigo.

Domiciliato a Zurigo si reca con Gmür in Spagna. A Bujaraloz è impiegato al servizio veicoli. Nel gennaio 1937 risulta miliziano nel

Cantiere Biografico degli Anarchici in Svizzera pag. 21/23 02/10/2021 Gruppo internazionale della Colonna Durruti. Viene ospedalizzato per una ferita, e raggiungerà nuovamente il fronte nell'aprile 1937 dove risulta autista meccanico nel Battaglione internazionale, rimanendovi fino al 21 agosto 1937. Da Lione rientra in Svizzera e viene arrestato alla frontiera. Condannato dal Tribunale militare il 1 ottobre 1937 a 6 mesi di detenzione e a 2 anni privato dei diritti civili.

FONTI: Albert Minnig e Edi Gmür, "Pour le bien de la révolution" (a cura di Marianne Enckell), CIRA Losanna 2006 / Huber, Schw. Spanienfreiwilligen /

KURZ Georges Montatore

Domiciliato a Ginevra. Sottoscrive con altri 33 anarchici e socialisti, il manifesto "Une Sequestration" del 5.11.1918 contro la lunga detenzione di Luigi Bertoni nelle carceri di Zurigo.

FONTI: GB

KUTUZOVA EVGRAFOVNA Olimpiada (Olimpia, Lipa)

Insegnante, aiuto infermiera

Lalino (governatorato di Tver) 1845 - [muore dopo il 1914] Sposata con Carlo Cafiero.

Nel 1873 giunge a Locarno TI presso la sorella Elena (sposata con Bartolomeo Aleksanovi Zajcev), conosce Michail Bakunin ed in particolare Carlo Cafiero, con il quale convive a La Baronata di Minusio TI. Come si viveva alla Baronata? Ecco un suo ricordo: "... La vita alla Baronata pareva essersi organizzata da sola su principi comunisti; gli incarichi e i lavori indispensabili erano suddivisi, per quanto possibile, in maniera uguale: gli uomini lavoravano nella foresta, tagliavano la legna, falciavano, s'occupavano dell'orto che ci forniva, in abbondanza, verdura, legumi, bacche, castagne e frutta. Avevamo anche polli e vacche. Visto che, secondo l'usanza italiana, gli uomini devono occuparsi del bestiame, era Carlo Cafiero che nutriva la nostra vacca e la mungeva. Le donne lavavano la biancheria, cucinavano, lavavano i piatti e in generale svolgevano tutti i lavori domestici. Ci nutrivamo soprattutto dei prodotti della Baronata: castagne, legumi d'ogni sorta, frutta e bacche; quanto alla carne, raramente appariva sulla nostra tavola..."

Ritorna in Russia nel 1874 in visita alla madre malata e viene inquisita. Sposa nel giugno dello stesso annno Carlo Cafiero davanti al console italiano di Pietroburgo. In quanto cittadina italiana può quindi espatriare e si reca in Italia, poi in Svizzera, a Locarno con Cafiero dall'agosto 1874 all'ottobre 1875.

Secondo Guillaume, era stata incaricata di trasportare della dinamite a Bologna (Ma P.C. Masini non è per niente d'accordo sulla sua partecipazione). Tuttavia la stessa lo conferma:"Nel 1874 Bakunin dovette partire per la Romagna, dove si stava preparando un movimento rivoluzionario. Io ebbi l'incarico di precederlo e portarvi della dinamite cucita in un asciugamano avvolto attorno alla vita. Così carica, giunsi a Milano dove dovevo prendere la coincidenza per Bologna. Mentre aspettavo il treno, scoppiò una bufera spaventosa. Tutta la stazione tremava sotto i colpi assordanti dei tuoni; poiché mi avevano avvertita che delle scosse potevano far detonare la dinamite, nella mia immaginazione già vedevo l'esplosione che avrebbe decimato la folla e, con l'angoscia in cuore, attesi l'istante in cui la dinamite sarebbe scoppiata, e io assieme a essa. Tutto però andò bene; la dinamite non fu mai utlizzata e alla fine fu gettata nel Reno...".

Cantiere Biografico degli Anarchici in Svizzera pag. 22/23 02/10/2021 La Baronata di Minusio è ormai è deserta: Bakunin si è trasferito a Lugano TI, Cafiero è in Italia e Olimpiada ritorna in Russia (Bakunin riesce a procurarle un passaporto svizzero) diventando insegnante a Pietroburgo, poi come aiutoinfermiera nel governatorato di Simbirsk. Viene arrestata nel 1877 poi rilasciata. Insegna ancora in campagna con i contadini, apre una scuola gratuita, continua la sua attività di propaganda come militante del movimento populista Zemlja i Volja. Nuovamente arrestata nel giugno 1879. Espulsa dalla Russia (è cittadina italiana...) riesce a raggiungere Parigi, Nizza, poi Ginevra, ma con Cafiero le relazioni sono terminate. Ritorna in Russa nel febbraio 1881 clandestinamente... e nuovamente arrestata il mese dopo, condotta a Pietroburgo, poi a Mosca nel febbraio 1882 e nel maggio deportata in via amministrativa a Isim nel gorvernatorato di Tobolsk nella Siberia occidentale. Il 25 luglio 1883 riesce a evadere con un viaggio di tre mesi per migliaia e migliaia di verste, riuscendo poi a raggiungere la sorella in Svizzera, a Clarens VD. Si reca poi subito in Italia per prendersi cura del marito malato. Nel 1886 ottiene, finalmente, il trasferimento di Carlo Cafiero dal manicomio di San Bonifacio a Firenze a quello più confortevole di Imola, e nel novembre 1888 a farlo dimettere ed affidare alla sua custodia. Abbandona Bologna nel '89, dopo che Cafiero si è trasferito a Barletta, nel maggio 1890 è a Clarens, e poi rientra in Russia, dove il governo russo le concede di stabilirsi al paese di nascita, con il vincolo di tre anni di libertà vigilata. Per alcuni anni manterrà contatti epistolari con i Mazzotti.

FONTI:

GB // Libertaria, anno 8, No 1, Milano 2006 / Pier Carlo Masini "Cafiero", Rizzoli 1974 / Martina Guerrini "Le cospiratrici, rivoluzionarie russe di fine Ottocento. Lettere e memorie di Olimpia Kutuzova Cafiero" - BFS Pisa 2016 /

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