Bibliografìa Dell'anarchismo
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Leonardo Bettini Bibliografìa dell’anarchismo Alla venerata memoria di mia Madre © copyright 1976 crescita politica editrice - firenze casella postale 1418 - c.c.p. 5/4308 tutti i diritti di riproduzione, anche parziale e con qualsiasi mezzo sono riservati per tutti i paesi. Leonardo Bettini Bibliografia dell’anarchismo volume I, tomo 2 periodici e numeri unici anarchici in lingua italiana pubblicati all’estero (1872-1971) cp editrice 1976 Nel consegnare alle stampe il secondo tomo del primo volume dell’opera di Leonardo Bettini il gruppo editoriale ritiene opportuno richiamare l’atten zione su alcuni problemi che l’opera sin qui realizzata pone. Con i due tomi dedicati alla stampa in lingua italiana pubblicata in Italia e all’estero si chiude un primo ciclo di lavoro. Sono stati reperiti o comunque compiutamente segnalati la quasi totalità dei periodici pubblicati, se si eccettua per alcune testate escluse dall’autore, quando la scarsità delle notizie disponibili allo stadio attuale delle ricerche rendevano impossibile mettere a punto una scheda esauriente. È perciò che intorno a questo consistente nucleo centrale va continuato e sviluppato il lavoro di ricerca. Soprattutto con questo secondo tomo — dove il commento alle testate trova più spazio e dove in appendice un modesto contributo documentario viene offerto al lettore e allo studioso come traccia ad ulteriori e più appro fondite ricerche — l’opera contribuisce a sgombrare il campo da possibili equivoci, quasi ad evitare che future ricerche si incentrino su testate rare e irreperibili, indici di attività episodiche di individui o gruppi che svolsero un ruolo per molti aspetti marginale nella realtà sociale dell’epoca e che quindi danno uno scarso contributo ai fini della ricostruzione della storia del movimento anarchico di lingua italiana. Molti giornali di polemica interna vengono infatti puntigliosamente e minuziosamente commentati per porre un argine al dilagare di inutili e speciose ricerche. L’interesse del lettore e dello studioso viene così avviato verso un’approfondimento dello studio dell’anarchia come anarchismo, onde ricostruire le origini peculiari e originali della proposta di lotta e di azione politica, tattica e strategica, che l’anarchismo propone agli sfruttati per un’arco di più di un secolo dall’interno delle masse operaie e contadine per l’avvio di un vero e prospetticamente definitivo processo rivoluzionario che investa la so cietà nel suo complesso. In questa prospettiva l’opera di Leonardo Bettini è certamente — come afferma Enzo Santarelli nell’ultima edizione del suo II socialismo anarchico in Italia — « un prezioso strumento di lavoro ». il gruppo editore VII PREMESSA Si chiude con la pubblicazione di questo volume, la parte relativa alla stampa periodica di lingua italiana. Nonostante le grosse lacune, che il tempo e indagini supplementari non tarderanno ad evidenziare (*) — ogni bibliografia, d’altro canto, non è forse sempre « incompleta» , proprio per natura e defi nizione o quantomeno per omaggio a un ormai consolidato luogo comune? — il materiale segnalato nei due tomi, dovrebbe risultare più che mai sufficiente per trarre un bilancio complessivo dell’attività svolta dagli anarchici italiani sia nella madrepatria sia nei Paesi d’emigrazione. Il mio compito si arresta a questo punto: allo storico lascio ora l’incarico di cogliere e rielaborare l’essen ziale e di offrirne la sintesi; al militante l’impegno maggiore di riflettere sul l’insegnamento che da questa ne scaturisce. Altro non ho da aggiungere in queste poche righe di « premessa »; la quale intende essere solo una risposta — amareggiata, forse, ma senza astio, né volontà polemica — a quanti, fra i miei compagni di fede politica, mi hanno « accusato » e tutt’ora mi « accusano » di disperdere energie in un lavoro che s’esaurisce — dicono — nel campo dell’accademismo puro e dell’astratta erudizione storiografica. Questa ricerca — per chi non ne avesse compresa la funzione o quantomeno gli intendimenti — vuole essere solo il punto di partenza di un processo di analisi storica (e pertanto politica), dal momento che si propone di facilitare l’accostamento alle fonti dell’anarchismo onde trarne utili suggerimenti di lotta e soprattutto di corretta impostazione meto dologica, per il presente. Salvo, beninteso, rigettare come inutile zavorra l’inse gnamento trasmessoci da un passato, ormai più che secolare, di lotte e di ela borazioni teoriche, per cullarci nell’infantile presunzione — come ebbe a scri vere in un’occasione Errico Malatesta — che tutta la storia abbia inizio da noi. Non sarei obiettivo se, in aggiunta a quanto detto più sopra, non preci sassi che la mia ricerca, improba per sua natura, ha anche trovato momenti (*) Proseguendo nelle ricerche per la stesura di questo tomo, mi sono imbattuto in un gran numero di piccole pubblicazioni, di cui ignoravo l’esistenza all’epoca in cui davo alle stampe la prima parte di questo lavoro. Di altre che avevo allora segnalato in forma frammentaria e con la semplice dicitura « non reperito », seguita dall’indicazione della fonte cui avevo attinto la notizia, mi è stato in seguito possibile rintracciare copia originale. È presumibile che analoghe sorprese riserverà anche il materiale che forma l’oggetto di questa seconda parte dell’opera. In ogni modo provvederò ad apportare tutte le necessarie integrazioni e corre zioni, con la pubblicazione quanto prima di un volumetto supplementare. IX altamente confortanti, negli incoraggiamenti ricevuti, come nella collaborazione seria ed efficiente di molti compagni e di altri ricercatori interessati a vedere il rapido compimento del lavoro. Nel momento di licenziare alle stampe questo volume, non posso esimermi pertanto dal gradito dovere di esternare la mia riconoscenza a quanti, più o meno direttamente, hanno contribuito alla sua realizzazione. Neirimpossibilità di ricordare tutti singolarmente, porgo in forma collettiva il mio ringraziamento agli operatori delle biblioteche ed archivi da me visitati; e, più particolarmente, alla direzione e al personale dell’Archivio Centrale dello Stato di Roma; del- l’Istituto Storico della Resistenza in Toscana di Firenze; della Biblioteca Nazio nale di Firenze (in particolare la dott. Clementina Rotondi); dellTnternationaal Instituut voor Sociale Geschiedenis di Amsterdam (in particolare la dott. Maria Hunink, bibliotecaria dell’Istituto fino al 1974, che con ogni mezzo si è pro digata per facilitare e orientare le mie ricerche); del Centre International de Re cherches sur VAnarchisme di Ginevra. Un sentito ringraziamento vada inoltre agli amici prof. Romano Broggini di Bellinzona e prof. Rudolf Vecoli di Min neapolis, Minn., per avermi trasmesso utili indicazioni sull’emigrazione anarchica italiana nei loro Paesi; al dott. P.C. Masini, che come sempre mi è stato largo di suggerimenti e di preziose segnalazioni; al prof. Gino Cerrito di Firenze; ed ai compagni Luigi Tibiletti di Bahia Bianca (Argentina), Marie-Christine Mickhailov di Losanna, Aurora e Gemma .Failla di Carrara, per avermi fatto pervenire in dono importanti e rare collezioni di periodici anarchici. Rinnovo infine, la mia profonda gratitudine al compagno Ugo Fortini di Signa, il cui non comune mecenatismo ha reso in larga misura possibile il compimento di quest’opera. Ho dedicato questo lavoro alla memoria di mia Madre: era il doveroso tributo di riconoscenza a Colei che, nonostante la grave infermità che doveva in breve tempo chiuderne l’esistenza, fino all’ultimo s’illuse di poter vedere compiuta la mia opera. Da queste pagine vada alla sua memoria il mio commosso ricordo. Firenze, Settembre 1975 L.B. x Fonti e metodi della ricerca. Insostituibile sussidio bibliografico, almeno per il periodo più antico, resta a tutt’oggi: Max NETTLAU, Bibliographie de Vanarchie, Bruxelles-Paris, Bibliothèque des « Temps Nouveaux » / P.V. Stock, 1897. Un importante aggiornamento fino all’epoca della I Guerra Mondiale, ma limitatamente ai Paesi dell’America Latina ed agli Stati Uniti, venne apportato dallo stesso Nettlau, una trentina d’anni più tardi, con Contribución a la Bibliografia anarquista de la América Latina hasta 1914, in « Certamen Internacional de La Protesta », Buenos Aires, Editorial « La Pro testa », 1927, pp. 5-33. Fra i contributi apparsi in questo secondo dopoguerra, mentre decisa mente superato è il vecchio saggio di Franco DELLA PERUTA, Contributo alla bibliografia della stampa periodica operaia, anarchica e socialista, pubblicata all’estero in lingua italiana, in « Mo vimento Operaio », a. II, n. 3-4 (die. 1940-genn. 1950), pp. 103-104, sono da segnalare: Ugo FEDELI, Bibliografia de publicaciones anarquistas en lengua italiana, in « Cénit » (Toulouse), n. 40 (apr. 1954), pp. 1222-1224 (per Argentina, Australia, Belgio, Brasile, Francia); n. 41 (mag. 1954), pp. 1248-1251 (per Francia (se guito), Tunisia, Germania, Stati Uniti d’America); n. 42 (giu. 1954), p. 1280 (per Stati Uniti d’America, 2a parte); n. 44 (ag. 1954), p. 1336 (per Svizzera e Uruguay). Carlos M. RAMA, Mouvements ouvriers et socialistes. (Chronologie et biblio graphie). L’Amérique Latine (1492-1936), Paris, Les éditions ouvrières, 1959, in-8 , pp. 223. Una anticipazione a questo lavoro, C. Rama aveva già fornito col breve saggio La stampa periodica italiana nell’America Latina, in « Movimento Operaio », a. VII, n.s., n. 5 (sett.-ott. 1955), pp. 802-805, che più tardi, rielaborato e integrato di nuove aggiunte e correzioni, tornava ad essere riproposto, ai lettori di lingua spagnola, in appendice