Periodico GIUGNO 2018 di informazione Ambientale, promozione del Territorio N°10 e tutela del Paesaggio Anno 3

QUANDO L’ACQUA VALORIZZA IL TERRITORIO sinergie in campo: la sfida

IN QUESTO NUMERO:

pag 6 GLI ACQUEDOTTI DELLA PROVINCIA: base solida per la crescita economica e sociale

pag 26 POLITICHE DI RISPARMIO efficienza e tutela in agricoltura

pag 44 GARANTIRE LA RISORSA ACQUA: i bacini idrici e la loro sicurezza sommario Questo periodico è associato alla Unione Stampa Periodica Italiana

pag QUANDO L’ACQUA VALORIZZA Idrogeologico Direttore Responsabile: 4 IL TERRITORIO… Raffaello Brunasso pag L’AREA CARSICA DI GRONE Editoriale a cura di Paolo Franco Editore: 50 LA FRONTIERA Uniacque SpA OCCIDENTALE del Idropotabile Collaboratori sistema carsico del Sebino Giovanni Radice, Luigi Milesi, Claudio Merati, Elena Pezzoli, Ermanno Dolci, Fabio Gatti, pag GLI ACQUEDOTTI Bergamasco Maurizio Greppi, Giorgio Tomasi, Monica Colombo, 6 DEL TERRITORIO BERGAMASCO A cura di Progetto Sebino Maria Penalba, Norma Polini, Fiorenzo Songini, Mario Reduzzi, Piero Annoni. A cura di Uniacque SpA

Immagini: pag DEFINIRE IL SISTEMA Valter Papa (New Free Photo), Tiziana Valetti, Fabio Gatti, pag PIANIFICAZIONE 60 Maurizio Greppi, Giorgio Tomasi, Piero Annoni. IDRICO SOTTERRANEO 12 DEL SERVIZIO IDRICO che alimenta la Sorgente Grafica: INTEGRATO Nossana pag L’Azzurro 38 Aut. Tribunale di A cura di ATO A cura del Gruppo Speleologico Valseriana N°26/15 Reg. Stampa del 16/12/15 Le Talpe

Ambiente Collaborano alla rivista pag BONIFICA E DIFESA 18 IDRAULICA del territorio A cura del Consorzio di Bonifica della Media Pianura Bergamasca

pag POLITICHE DI RISPARMIO 26 efficienza e tutela ambientale in agricoltura A cura di Coldiretti Bergamo Ufficio Territoriale Regionale

pag 32 pag LA GESTIONE 32 DELLA RISORSA “ACQUA” nei siti industriali A cura di Confindustria Bergamo

Territorio

pag LA RISORSA ACQUA 38 in Valle Cavallina A cura di Comunità Montana Val Seriana

Ordini professionali

pag GARANTIRE LA RISORSA ACQUA: pag pag 44 i bacini idrici e la loro sicurezza 11 25 A cura dell'Ordine Ingegneri di Bergamo L'editoriale

o nazionali e nuove tecnologie, of- dalla gestione e dall’utilizzo dell’ac- del prof. Mario Suardi, e pubblica- frire alla platea di un ipotetico pros- qua”. Bene ricordarsene. ta con il titolo: “La gestione della simo convegno, lo stato dell’arte Per chiudere, solo una comuni- risorsa acqua – acque ed acquedotti sulla cosiddetta gestione sostenibile cazione di servizio. Come “ciliegi- di Valle Cavallina”, edita da Uniac- dell’acqua. Temi come il riuso delle na sulla torta”, si è voluto inserire que. Un modo come un altro per acque utilizzate in industria, l’uti- in questo numero di Pànta rei, an- valorizzare gli studiosi “minori” lizzo delle acque reflue trattate in che un articolo che raccoglie i passi che, forse, proprio così minori non QUANDO L’ACQUA ambito irriguo, la creazione di aree principali di una ricerca sul terreno sono. Buona lettura. verdi in grado di laminare e trattare il run off urbano (migliore gestio- VALORIZZA ne delle acque bianche piovane…), il riutilizzo dei fanghi provenienti dagli impianti di depurazione, ecc. Insomma, va bene, è sempre piace- IL TERRITORIO… vole e costruttivo dibattere di green economy e/o di economia circolare, ma alle parole debbono necessaria- Conoscere, promuovere e valo- del proprio bilancio di sostenibilità, mente seguire i fatti. E di “buone rizzare il Territorio partendo pro- ha evidenziato come a fronte di un pratiche” applicate o applicabili nei prio dalla sua risorsa principale: aumento della produzione del 54% vari procedimenti aziendali ne sono l’acqua. Aggiungiamoci anche un: si sia invece registrata una impor- disponibili una discreta quantità. utilizziamola tutti in modo soste- tante flessione dei consumi d’ac- Se l’acqua, appunto, ha rappresen- nibile. Sfruttiamola, certo, per fini qua pari al 31%, grazie alla ricerca, tato per la nostra Terra un decisivo economici – energetici, industriali all’innovazione ed allo sviluppo di elemento di sviluppo, ricchezza e o agricoli – ma facciamo in modo, nuove tecnologie. crescita economica, sociale e cul- ove possibile, di consumarne di turale, bene mettere la sostenibilità Focus sulla sostenibilità meno o, nel caso, di riutilizzarne idrica al primo posto nella scala dei idrica. Il convegno del 22 marzo di più. Mi spiego meglio, ad esem- bisogni del Territorio. scorso, Giornata mondiale dell’ac- pio, occorre considerare le acque di qua, ha certamente avuto il pregio Il X° numero ci dice che… scarico come parte di un sistema Paolo Franco di riunire attorno ad un tavolo (sem- si è voluto realizzare, in buona so- organico unico, all’interno di un Presidente Uniacque pre più allargato, sempre più inclu- stanza, un monografico aggiornato processo che compendi le attività sivo) i principali soggetti attivi sul e riveduto dagli stessi oratori, delle di utilizzo e consumo delle risorse tema dell’acqua: gestori, controllo- relazioni esposte durante il conve- idriche. ri, grandi consumatori (industriali gno tenutosi alla Fiera di Bergamo E’ noto come un sistema sosteni- ed agricoltori) e tecnici (Ordine de- in occasione della Giornata mon- bile di gestione delle acque preveda gli ingegneri e gruppi speleologici). diale dell’acqua. Letture interessan- un sistema di efficientamento in Mi darete atto che non si è trattato ti e articolate del panorama idrico grado di ridurre i consumi, tratta- di un momento di mera specula- nazionale, addirittura spettacolari i re le acque reflue a costi contenuti zione filosofica. Anzi, se proprio, in filmati effettuati dai gruppi speleo e recuperarne buona parte per usi qualche caso il confronto tra le par- nelle grotte del Sebino ed in Valle irrigui, industriali, civili o sociali. ti è stato anche serrato e stringente Seriana. In particolare, vorrei sotto- In questo senso, bene sottolinear- su temi pragmatici e di massima lineare e far mio (nostro) un inciso lo, non siamo certamente all’anno attualità. Ecco, a mio avviso, anche del Direttore di Coldiretti Bergamo, zero e non mancano neppure esem- per dare maggiore impulso alla dia- Gianfranco Drigo, il quale sui cam- pi virtuosi nella nostra provincia. lettica circolare che ruota intorno biamenti climatici in corso ammo- Banalmente cito la case-history a vari Enti e soggetti che gravitano nisce: “hanno un forte impatto sul di una storica azienda produttrice “dentro” Pànta rei, sarebbe interes- mondo agricolo, che è sempre più di formaggi con sede alle porte di sante provare ad alzare l’asticella costretto a operare in emergenza, Bergamo, la quale proprio recen- dei nostri incontri periodici. In e rischiano anche di creare conflit- temente, durante la presentazione questo caso, tra case-history locali tualità tra i diversi soggetti interessati Pagina istituzionale 2018.

4 5 Idropotabile

La città di Bergamo e tutti i comuni Si passa dalla zona 7 “città di limitrofi sono alimentati dagli storici Bergamo e comuni limitrofi”, ser- vita dallo storiche sorgenti degli acquedotti che trasportano in città le Acquedotti Civici e che presenta la maggior concentrazione di utenti, ottime acque delle sorgenti di , Fabio Vavassori in val Serina, e quelle del Costone alla zona 6 “Val Brembana”, con Responsabile Area una popolazione residente che non e della Nossana, in val Seriana. Ingegneria Uniacque Spa raggiunge le 40.000 unità, ma che utilizza quasi 150 sorgenti. Le reti di adduzione e di di- stribuzione sono principalmente realizzate mediante tubazioni in acciaio rivestito, sia internamente GLI ACQUEDOTTI che esternamente; parte delle tuba- zioni più recenti sono in polietile- ne ad alta densità, più facili da - sare per la distribuzione puntuale DEL TERRITORIO all’utenza. Gli acquedotti BERGAMASCO sovracomunali La città di Bergamo e tutti i co- muni limitrofi sono alimentati da- Uniacque, gestore del Servizio Idrico Integrato, 1.200 impianti, tra serbatoi di accumulo e di com- gli storici acquedotti che traspor- provvede alla captazione ed alla distribuzione di penso e impianti per il sollevamento alle zone più tano in città le ottime acque delle acqua potabile per 820.000 abitanti, pari a circa elevate del territorio. sorgenti di Algua, in val Serina, e il 75% della popolazione della provincia di Ber- Nel 2017 sono stati venduti quasi 64 milioni di quelle del Costone e della Nossana, gamo. Il servizio è svolto in 172 comuni mediante mc di acqua potabile, pari ad una fornitura per in val Seriana. Le adduttrici, realiz- una rete capillare che raggiunge uno sviluppo di ogni abitante di 210 litri al giorno. zate in ghisa ed in acciaio con dia- metri variabili da 400 a 900 mm, quasi 6.000 Km; l’acqua – di ottima qualità e in La gestione del servizio è organizzata in sette sono tra di loro connesse ad anello maggior parte sorgentizia - viene prelevata da più zone operative, che seguono le divisioni morfo- attorno al centro di Bergamo. di 575 fonti di approvvigionamento (133 pozzi e logiche del territorio provinciale, ciascuna con le L’acquedotto sovracomunale, 442 sorgenti) e viene distribuita attraverso quasi proprie peculiarità. in grado di trasportare la portata massima prelevabile dalle sorgenti Rete idrica Captazioni Impianti pari a 1.700 litri al secondo, è com- Abitanti pletato da ulteriori risorse e pozzi ZONA residenti pozzi (km) (m/ab) sorgenti serbatoi sollevamenti sorgenti di emergenza (per altri 500 litri al secondo) e dai serbatoi cittadini di 1.Val Seriana 98.330 1.144 11,6 9 141 237 71 accumulo e compenso: a porta S. 2.Val Cavallina - Sebino 109.313 1.063 9,7 29 74 204 64 Agostino (3.000 mc), alla Calvarola 3.Pianura Est 196.070 1.132 5,8 39 5 30 18 (10.000 mc) ed a (1.500 mc). 4.Pianura ovest 133.297 660 5,0 39 17 7 La distribuzione cittadina avvie- 5.Valle Imagna 20.321 249 12,3 2 40 75 19 ne perciò principalmente per gravi- tà; presso il serbatoio di S.Agostino 6.Val Brembana 37.327 675 18,1 2 147 251 73 7.Bergamo 224.798 880 3,9 13 35 72 24 Totale 819.456 5.803 7,1 133 442 886 276

575 1.162 : sorgenti della Nossana, Canale Venturi.

6 7 l’energia idraulica delle portate in ingresso al serbatoio viene sfrutta- ta per il sollevamento delle acque a città alta e per la produzione di energia elettrica. In corrispondenza del di Orio al , l’acquedotto di Bergamo è in grado di alimentare l’acquedotto della Pianura Berga- masca, quasi 100 km di condotte in ghisa realizzate negli anni 90 per far fronte ai problemi di inqui- namento della falda acquifera nel- le aree di pianura.

L’acquedotto di Algua • 3,1 Km condotta DN900 acciaio (realizzata nel 1995 e nel 2002), dalla sorgente alla camera di • 11,7 Km canale a pelo libero (1930), da Bracca a Ventolosa, lungo un percorso con 27 galle- rie e 21 ponti canale • 7,75 Km 1° condotta DN450 ghi- sa (1913) alla camera della Fara lungo la strada provinciale • 7,93 Km 2° condotta DN450/500 ghisa (1935) alla camera della Fara lungo aree prative.

L’acquedotto del Costone • 20,75 Km di condotta DN650 acciaio, fino al serbatoio della Calvarola (che prende origine dalla sor- • in valle Imagna, dalle sorgenti sorgenti del Costone 270 l/s • Realizzato tra il 1959 ed il 1966. gente Giolco di Endine) e l’Ac- di e Fuipiano fino ad pozzi di 260 l/s quedotto dei Laghi (dai pozzi di Almenno. • 6 derivazioni comprese tra 50 e L’acquedotto Nossana Cerete) provvedono all’alimen- La consistenza delle fonti di 100 l/s • 27,55 Km di condotta DN900 ac- tazione idrica delle due aree me- approvvigionamento • 229 derivazioni inferiori a 50 l/s ciaio, dalla sorgente fino al piaz- diante condotte adduttrici che si per una portata prelevabile totale di zale della Celadina in Bergamo Per garantire la continuità del sviluppano per più di 120 km; circa 6.300 l/s. • 14,80 Km di condotta da DN900 servizio idropotabile Uniacque uti- • lungo la sponda sinistra del Se- a DN400 con un percorso ad lizza oltre 240 concessioni di deri- Il fabbisogno totale degli rio, dalla sorgente Rio Re di Al- anello a sud di Bergamo vazione idrica: 820.000 abitanti residenti, nel bino a e , per • Realizzato tra il 1971 ed il 1975. • 6 grandi derivazioni: giorno di massimo consumo, am- più di 50 km e con collegamenti monta a circa 450.000 mc, pari a Le acque derivate (63% da sorgenti e 37% sorgente Nossana: 800 l/s da pozzi) sono in generale di ottima qualità: Altri importanti acquedotti sovra- all’acquedotto di Bergamo; 5.200 l/s giornalieri. Risulta quin- sorgenti di Algua: 600 l/s oligominerali, con bassa durezza media e comunali sono presenti: • nella pianura sud-est, dal campo di un margine di circa il 20% sulla sorgenti della Val Imagna 328 l/s basso contenuto di minerali, con ridotte • in Valle Cavallina e Valle Cale- pozzi di a e portata attualmente disponibile da concentrazioni di nitrati. pio, dove l’Acquedotto due Valli Fontanella, per circa 45 km; pozzi di Ghisalba 280 l/s sorgenti e pozzi.

8 9 tutela assoluta e le zone di rispetto • obsolescenza - basti pensare all’ad- delle singole fonti, verificando il ri- duttrice di Algua, regolarmente in spetto delle normative. esercizio ma che è stata realizzata In particolare, nelle zone di rispetto nella prima metà del 1900; delle fonti sono vietati: • sottodimensionamento – alcune • la dispersione di fanghi e acque reti devono essere potenziate per reflue aumentarne la capacità di traspor- • l’accumulo e lo spandimento di to; concimi chimici, fertilizzanti o pe- • mancanza di fonti di approvvigio- sticidi namento alternative o di collega- • la dispersione nel sottosuolo di ac- menti con altre reti, a garanzia di que meteoriche da piazzali e stra- una continuità di erogazione an- de che nei periodi di minor disponibi- • la realizzazione di aree cimiteriali lità delle sorgenti; • l’apertura di cave che possono es- • sedimi di posa interferenti con sere in connessione con la falda e future opere pubbliche (tramvia l’apertura di pozzi delle valli, nuove strade ecc.) – i • lo svolgimento di attività per la ge- progetti delle nuove opere devono stione di rifiuti necessariamente essere sviluppati • lo stoccaggio di sostanze chimiche riservando degli spazi allo sposta- pericolose e radioattive mento dei sottoservizi che risulti- • la realizzazione di centri di raccol- no incompatibili nelle posizioni ta, demolizione e rottamazione di attuali. autoveicoli Si è valutato che, per la sola ricosti- Occorre però tenere presente che le fonti La qualità delle fonti di • la realizzazione di pozzi perdenti tuzione dell’attuale patrimonio del In grafico: presentano dei periodi di magra con porta- approvvigionamento • il pascolo e la stabulazione di bestia- settore acquedotto, siano necessa- portata della me te ridotte sotto i valori di concessione; nel Le acque derivate (63% da sorgenti e 37% ri investimenti per quasi 19 milioni Nossana per diagramma è, ad esempio, riportata la por- da pozzi) sono in generale di ottima qualità: di euro all’anno, pari a circa l’80% l'anno 2017. tata della sorgente Nossana nell’anno 2017: • oligominerali, con bassa durezza media e Il controllo delle reti di dell’importo degli attuali investimen- ai periodi con portate addirittura superiori a basso contenuto di minerali; adduzione e distribuzione ti di Uniacque per tutto il servizio 5.000 l/s hanno fatto seguito i mesi di ottobre • con ridotte concentrazioni di nitrati; e gli investimenti nel settore idrico integrato (settori acquedotto, e novembre con portate inferiori agli 800 l/s di • con presenza, solo per alcune fonti e co- acquedotto fognatura e depurazione). concessione, nel corso dei quali si è dovuto co- munque in misura ridotta, di composti or- Le reti gestite di adduzione e distribu- Nel primo Piano quinquennale di munque assicurare anche un deflusso minimo ganoalogenati, quali pesticidi e solventi; zione e gli impianti connessi (serba- intervento programmato dall’Ufficio vitale al corpo idrico, non prelevando tutta la nella maggior parte dei casi sono perciò sot- toi, stazioni di sollevamento, camere d’Ambito provinciale (2013-2017), portata disponibile. toposte soltanto ad un trattamento di sola di manovra ecc.) sono costantemente principalmente dedicato alla risolu- zione di altre problematiche relative Ai fini della continuità di erogazione de- disinfezione con biossido di cloro, ipoclorito monitorate mediante un sistema di te- alla mancanza di sistemi depurativi vono perciò sempre essere eseguite attività o raggi ultra violetti. lecontrollo e telecomando a distanza. Uniacque svolge un continuo controllo qua- delle acque reflue per alcune zone volte a: Il sistema, gestito da un presidio con- litativo delle acque, sia al prelievo sia alla tinuativo presso la seda aziendale di della provincia ed al potenziamento • cercare risorse di emergenza, attraverso distribuzione, eseguendo più di 250.000 Bergamo, consente il monitoraggio degli impianti di depurazione, gli in- Le reti gestite nuove fonti di approvvigionamento e con- analisi all’anno su quasi 6.500 campioni di in tempo reale della qualità e quan- vestimenti nel settore acquedotto si di adduzione e nessioni tra i vari acquedotti; acqua; le attività sono svolte mediante un la- tità delle acque e delle condizioni di sono attestati a circa 6,7 milioni di distribuzione e gli • ridurre le perdite nelle reti di adduzione e boratorio interno accreditato, con venti tec- esercizio dei vari acquedotti; in casi euro all’anno. impianti connessi di distribuzione; nici specializzati: addetti al campionamento di malfunzionamenti e guasti, il presi- Il prossimo piano quinquennale (serbatoi, stazioni di • promuovere la riduzione dei consumi (per e analisti di laboratorio. dio provvede all’attivazione dei servizi (2018-2022) prevede un aumento, sollevamento, camere la città di Bergamo si attestano sui 220 l/ Le fonti di approvvigionamento, oltre a do- aziendali di pronto intervento e repe- portando gli investimenti nel setto- di manovra ecc.) abitante al giorno); ver essere soggette ai controlli di laborato- ribilità. re acquedotto a 8,7 milioni di euro sono costantemente • ottimizzare e potenziare i serbatoi di com- rio, devono essere salvaguardate e monito- L’esercizio delle reti e degli impianti all’anno, comunque ancora inferiori monitorate mediante un penso, per far fronte alle punte giornaliere rate. Non solo Uniacque, ma anche gli altri di acquedotto evidenzia la presenza a quanto necessario per la sola rico- sistema di telecontrollo e dei consumi. Enti preposti devono sorvegliare le zone di di criticità per: stituzione del patrimonio. telecomando a distanza.

10 11 Idropotabile

L’ARERA nella sua attività di regolazione, recepisce quanto stabilito dalla Commissione Europea, infatti, quest’ultima, ritiene che alcuni valori e principi sanciti dalla Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea sono direttamente collegabili all’accesso all’acqua Pierangelo Bertocchi potabile e a servizi igienico-sanitari migliori. Presidente ATO Bergamo

PIANIFICAZIONE DEL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO

L’organizzazione territoriale del di fatto delle gestioni, il Piano servizio idrico integrato avviene a tariffario e il Business Plan del livello di Ambiti Territoriali Otti- Gestore d’Ambito. mali (ATO) ai sensi del D. Lgs. 152 • Integra la gestione dei tre seg- del 2006. menti del Servizio Idrico Inte- Gli ATO in Regione Lombardia, grato (Acquedotto, Fognatura e coincidono territorialmente con i Depurazione). Attualmente solo limiti amministrativi provinciali e il 25% dei comuni bergamaschi (PDI 2013-2017 e PDI 2018-2022) ed è (ARERA). Le tariffe valide a partire dal per ogni ATO è individuato un Ente ha ancora la gestione dei tre seg- contenuto nel capitolo 5 dell’aggiorna- 2016 sono state approvate con Delibera di di Governo d’Ambito (EGA) che menti non integrata. mento del Piano d’Ambito. Gli interventi Consiglio Provinciale n. 20 del 27.04.2016 corrisponde all’Ente Provincia. • Sceglie il modello gestionale: hanno l’obiettivo di rispettare le prescri- e deliberazione dell’ARERA n. 235/2016/R/ In ogni provincia lombarda pertan- per quanto riguarda la provin- zioni normative delle Direttive europee, IDR. Attualmente si sta predisponendo to è stato istituito un Ufficio d’Am- cia di Bergamo è stato scelto il del D. Lgs. 152/2006 e del Piano di Ge- l’aggiornamento della tariffa del biennio bito nella forma di Azienda Specia- modello “in house” con Delibera stione per il Distretto Idrografico del fiu- 2018-2019. le con funzioni operative separate n. 4 dell’Autorità d’Ambito del me Po (PdGPo), prevedono la risoluzione da quelle della Provincia corrispon- 28.10.2004. delle criticità che emergono dalla fase di Arera – Autorita’ Regolazione dente. • Affida il Servizio al Gestore ricognizione tra le quali l’eliminazione dei Energia Reti Ambiente In particolare l’Ufficio d’Ambito: Unico: con Delibera n. 4 del Terminali Non Depurati (TND) che scari- Nel 2011 con il decreto Legge “Salva-Italia” • Redige il Piano d’Ambito (prima 20.03.2006 ha affidato a Uniac- cano i reflui fognari in ambiente senza un sono state trasferite all’Autorità per l’Energia approvazione nel 2004 e aggior- que S.p.A. il servizio per 30 anni. previo trattamento depurativo, raggiun- Elettrica e il Gas – ex AEEGSI – ora ARERA, namento del 16.12.2015). • Approva i progetti definitivi de- gono i livelli di protezione ambientale e i le funzioni attinenti alla regolazione e al con- trollo dei servizi idrici. Nel 2011 con il decreto • Il Piano d’Ambito contiene l’in- gli interventi del Piano d’Ambito livelli di qualità del servizio fornito all’u- • in materia tariffaria: predisponendo e ri- quadramento territoriale, lo sta- ai sensi dell’art. 158-bis del D. tenza richiesti. legge "Salva Italia" sono vedendo periodicamente i criteri per la state trasferite ad Arera to di fatto dei servizi idrici, la Lgs. 152/2006. • Definisce la convenzione di affidamento determinazione delle tariffe; le funzioni attinenti alla definizione degli agglomerati, • Programma gli Investimenti, in aggiornata ed integrata il 22.07.2016. • sul tema della qualità: definendo i livelli regolazione e al controllo gli obiettivi e le criticità, il Pro- particolare tale programmazione • Elabora una proposta tariffaria all’Auto- minimi e gli obiettivi di qualità del Servizio dei servizi idrici. gramma degli Interventi, lo stato è stata suddivisa in quinquenni rità Regolazione Energia Reti Ambiente Idrico Integrato;

12 13 • sul tema della tutela dei diritti • sull’adozione di direttive per il 120, evidenziando l’aumento dei attraverso il rinnovo e ammodernamento delle infra- degli utenti: valutando reclami e contenimento della morosità e fenomeni di siccità e di carenza strutture e lo sviluppo di progetti per ridurre le traci- segnalazioni; definizione della tariffa sociale. idrica, l’Unione Europea auspica mazioni causate da piogge violente e il miglioramento • nell’ambito della regolazione dei L’ARERA nella sua attività di rego- inoltre l’attuazione di misure pre- della qualità e del recupero dei fanghi di depurazione. rapporti tra il soggetto affidata- lazione recepisce quanto stabilito ventive da parte degli Stati membri, Pertanto L’ARERA, alla fine del 2017 ha adottato un rio del servizio ed il soggetto ge- dalla Commissione Europea, infatti individuando una gestione efficien- pacchetto di provvedimenti comprendente: store attraverso la “Convenzione quest’ultima, con comunicazione te delle risorse idriche (riduzione • L’introduzione della Regolazione della Qualità Tec- tipo”; COM (2014) 177, ritiene che alcuni delle perdite nelle reti di distribu- nica del Servizio Idrico (RQTI) • sul monitoraggio degli affida- diritti e principi sanciti dalla Carta zione, riduzione della pressione • L’approvazione del Testo Integrato sui Corrispettivi menti e sulla partecipazione dei diritti fondamentali dell’Unione su risorse idriche eccessivamente del Servizio Idrico (TICSI) obbligatoria degli Enti locali Europea sono direttamente collega- sfruttate…). Con comunicazione • La regolazione del Testo Integrato del Bonus Socia- : impianto agli Enti di Governo dell’Ambito bili all’accesso all’acqua potabile e (2017) 749 dell’Unione Europea in- le Idrico (TIBSI) di depurazione di (EGA) rappresentati in Lombar- a servizi igienico-sanitari migliori. fine, promuove il conseguimento Questi provvedimenti completano e coordinano l’ag- Uniacque Spa. dia dalla Province; Con comunicazione COM (2015) di un’adeguata qualità dell’acqua giornamento delle predisposizioni tariffarie per il bien- nio 2018-2019.

Disciplina della qualita’ tecnica del S.I.I. – Delibera 917/2017/R/IDR – RQTI Il modello individuato è basato su un sistema di indica- tori composto da: • Prerequisiti: rappresentano le condizioni necessarie all’ammissione del meccanismo incentivante associato agli standard generali; • Standard specifici: parametri di performance da ga- rantire nelle prestazioni erogate al singolo utente; • Standard generali: ripartiti in macro-indicatori e indi- catori semplici che descrivono le condizioni tecniche di erogazione del servizio a cui è associato un mecca- nismo incentivante.

In particolare i macro-indicatori relativi al segmento acquedotto sono: • m1 Perdite idriche: che tiene conto delle perdite idriche lineari e percentuali; • m2 Interruzioni del servizio: definito come rap- porto tra la somma delle durate delle interruzioni annue e il numero totale di utenti finali serviti dal gestore; • m3 Qualità dell’acqua erogata: che tiene conto dell’incidenza delle ordinanze di non potabilità, del tasso di campioni interni non conformi e del tasso di parametri da controlli interni non conformi.

Il modello prevede che per ciascun macro-indicato- re (inteso come obiettivo minimo) l’Ente di Governo d’Ambito individui: • La classe di partenza, sulla base dei dati tecnici messi a disposizione del gestore e validati dal me- desimo Ente di governo; • L’obiettivo di miglioramento/mantenimento che il

14 15 gestore è tenuto a conse- definizione della sezione mirato alla significativa riduzione E’prevista un’opera di circa 30.000.000 guire annualmente sulla «acquedotti» del Piano na- delle perdite e alla riduzione dei dis- euro suddiviso in 6 lotti di intervento da base dei target fissati dal zionale. Lo scopo di ARE- servizi. realizzare in 6 anni: provvedimento 917. RA è verificare la persi- In particolare per la Provincia di Viene inoltre definito un si- stenza di eventuali criticità Bergamo l’attuale stato di conser- stema di incentivazione ar- nella programmazione e vazione delle condotte adduttrici è Sostituzione della seconda condotta di ticolato in premi e penalità nella realizzazione degli tale che necessita di risanamento LOTTO Algua con nuova condotta DN 900 dalla 8.150.000 euro da attribuire a partire dal interventi in determinate e/o sostituzione della linea di ad- 1 camera della Ventolosa alla camera 2020 alle performance dei aree del Paese. Si tratta di duzione di Algua, dalla camera di della Fara gestori. interventi caratterizzati da espansione di Bracca alla camera Sostituzione del canale a pelo libero L’applicazione del sistema particolare rilevanza e im- della Fara. Tutte le altre adduttrici LOTTO L’acqua è un bene con condotta DN900 in pressione da 4.550.000 euro di indicatori e del moni- patto strategico sul territo- sono più recenti ed in discreto stato 2 prezioso per il mondo Bracca a Poscante toraggio è prevista a par- rio, che: di conservazione. intero e per ogni essere tire dal 01/01/2018 e dal • non hanno trovato col- Inoltre, considerando il volume Sostituzione del canale a pelo libero vivente: per questo è un LOTTO erogato giornalmente al bacino ser- preciso dovere di ognuno 01/01/2019 è prevista l’ap- locazione all’interno della 3 con condotta DN900 in pressione da 10.900.000 euro plicazione delle norme programmazione di ambi- vito (pari a circa 150.000 m3), gli Poscante alla Ventolosa di noi “difenderla” il concernenti gli obblighi di to in quanto ritenuti non fi- stoccaggi attualmente disponibili più possibile ed essere LOTTO Risanamento (relining) della prima registrazione e archiviazio- sono pari al 14% di tale volume ero- 2.950.000 euro coscienti della sua nanziariamente sostenibili; 4 condotta di Algua ne dei dati. • pur essendo previsti da gato e rappresentano soltanto volu- importanza, anche L’ARERA, sempre sul tema mi di compenso giornalieri per le LOTTO Ristrutturazione delle camere di Brac- in considerazione del tempo nei programmi de- 2.450.000 euro della qualità tecnica e del- gli interventi sono stati re- punte delle utenze. Risulta pertanto 5 ca, Ventolosa e Fara fatto che ci sono molti la programmazione degli necessario prevedere l’aumento dei viventi sulla terra che alizzati solo parzialmente LOTTO Raddoppio di volume del serbatoio di S. volumi di stoccaggio, almeno a ser- 1.500.000 euro non hanno quantità investimenti ha deliberato e che sarebbero sostenibili 6 Agostino sufficienti di acqua. anche nell’ambito dell’ar- solo a fronte della effettiva vizio della città di Bergamo. ticolo 1, comma 516, della disponibilità di adeguati fi- legge di bilancio di previ- nanziamenti pubblici. sione dello Stato per l’anno 2018. Tale articolo dispone Piano nazionale di che ai fini della “program- interventi nel settore mazione e realizzazione idrico degli interventi necessari alla mitigazione dei danni Questi interventi sono tesi a connessi al fenomeno della risolvere in via definitiva, o siccità e per promuovere il comunque significativa, cri- potenziamento e l’adegua- ticità connesse all’emergen- mento delle infrastruttu- za idrica e riguardano: re idriche” con DPCM sia • grandi captazioni, stoc- adottato il “Piano naziona- caggi e adduzioni; le di interventi nel settore • interconnessioni fra ri- idrico” articolato in due sorse di rilievo strategico sezioni: ACQUEDOTTI e per porzioni significative INVASI. dell’ambito ed anche ester- ne ad esso; Per quanto riguarda gli • sistemi ad elevata tecno- acquedotti, con la Delibe- logia, ed elevati costi, risolu- razione 25/2018/R/IDR del tivi per criticità acquedotti- 18 Gennaio 2018, l’ARERA stiche peculiari (trattamenti ha avviato un procedimen- avanzati); to relativo agli interventi • sostituzioni di condotte necessari e urgenti per il vetuste per un piano plu- settore idrico ai fini della riennale di rinnovamento

16 17 Ambiente

La funzione di bonifica del reticolo consortile si estrinseca a varie scale spaziali e temporali, in relazione alle diverse vicende idrologiche che Mario Reduzzi possono avere luogo all'interno del Direttore Generale comprensorio. Giovanni Giupponi Responsabile area agrario - catastale BONIFICA E DIFESA IDRAULICA del territorio

Il comprensorio di bonifica consortile, nel l’area fra l’ e il , caratterizzata suo complesso, si può descrivere distinguen- da una densità di canali di bonifica molto do sette distinti diversi sotto-comprensori bassa, e le aree Centro-meridionali fra i fiu- autonomi, , che possono essere considerati mi Brembo e Serio, dove le densità di dre- relativamente omogenei al loro interno dal naggio sono significativamente maggiori che punto di vista funzionale: altrove. Nel complesso, il reticolo di bonifi- I) l’area fra Adda e Brembo (Isola Berga- ca è piuttosto denso, ed è quindi in grado di masca); svolgere efficacemente e in modo sostanzial- II) l’area fra Brembo e Serio Centro; mente autonomo una funzione di drenaggio della frazione di acqua piovana che eccede la III) l’area tra Brembo e Serio Nord; capacità di accumulo nei terreni consortili. IV) l’area fra Brembo e Serio Sud; Nonostante la presenza di un fitto retico- V) l’area tra Cherio e Oglio; lo di bonifica e la presenza di numerosi ca- VI) l’area tra Serio e Cherio Nord; nali scolmatori e di altre opere idrauliche, VII) l’area fra Serio e Cherio Sud. il territorio comprensoriale si configura per Ciascuna di queste aree omogenee è ser- sua natura come un territorio con un rischio vita da una fitta rete di canali di diversi or- idraulico non trascurabile. La riduzione del idrauliche e idrologiche specifiche, Area omogenea Lunghezza (Km) Area(Km2) Densità di drenaggio Km-1 dini, distribuiti secondo quanto mostrato rischio idraulico rappresenta quindi uno ben al di fuori della normale prassi ADDA-BREMBO 12.6 102 0.12 degli obiettivi principali. È però opportuno nella seguente tabella, che testimonia come ingegneristica. Pertanto, l’attività la maggior parte dei canali di bonifica siano osservare che la previsione dettagliata delle BREMBO-SERIO 665.0 189 3.50 di monitoraggio e aggiornamento CENTRO ricompresi nell’area Centro-meridionale fra interazioni del reticolo idrografico in capo al delle situazioni locali di criticità BREMBO-SERIO 111.1 67 1.65 il fiume Serio e il fiume Brembo, che da soli Consorzio nel suo complesso con i cor- NORD (sia nelle aree oggetto di interventi comprendono quasi due terzi della lunghez- si d’acqua principali della Regione Lom- BREMBO-SERIO che in altre zone del comprenso- 533.2 121 4.40 za del reticolo complessivo. bardia (nella fattispecie il Serio, il Cherio, SUD rio) resta ad oggi lo strumento più Nella pagina La lunghezza totale del solo reticolo di bo- il Brembo, l’Oglio) e le acque di drenaggio CHERIO-OGLIO 70.4 59 1.19 efficace per una corretta pianifica- a fianco: nifica è vicina ai 1800 km, con una densità di provenienti dalle superfici consortili du- SERIO-CHERIO 121.3 62 1.93 scaricatore drenaggio media all’interno del comprenso- rante eventi meteorici (anche spazialmente zione degli interventi idraulici per NORD Roggia Curna, rio prossima a 2.36 km-1. La densità di dre- eterogenei) risulta un problema scientifico garantire una sempre maggiore SERIO-CHERIO SUD 259.8 148 1.74 Astino, naggio risulta relativamente uniforme fra le di elevatissima complessità, e che richiede- sicurezza idraulica ai territori con- Bergamo. diverse aree omogenee, fatta eccezione per rebbe lo sviluppo di attività modellistiche sortili. TOTALE 1773.6 750 2.36

18 19 Nella pagina a fianco: scaricatore Roggia Curna, via Celtro, Astino, Bergamo.

Gronda Sud raccoglie sia le acque del fiume (oltre 1000 m³/s), misu- provenienti dal torrente Morletta rata nella stazione di Ponte Briolo sia quelle in eccesso della roggia a monte dell’immissione, a motivo di Brignano, per poi sca- sia dell’esiguità dell’apporto in ter- ricarle nel fiume Serio. È stata così mini percentuali, sia della scarsa garantita la sicurezza idraulica di probabilità che i due eventi si ve- altri 7000 ettari di territorio, inte- rificassero contemporaneamente. ressante 12 Comuni bergamaschi Sotto il profilo dei benefici, la (il bacino del Morletta). realizzazione dello scaricato- re interessava un comprensorio Il sistema della Gronda esteso 2741 ha, di cui 1000 ha ancora agricoli e 1741 ha urba- Nord nizzati. Il programma del Sistema di Gronda Nord si articolava in tre Lo Scaricatore della roggia progetti, tra loro idraulicamente Curna (Cascina Lupo) interconnessi: Negli anni ’80, contemporanea- 1. costruzione del canale Scari- mente allo Scaricatore della R. Se- catore della R. Serio Inferiore nel rio, fu realizzato lo Scaricatore del- f. Brembo; la R. Curna, detto di Cascina Lupo, 2. costruzione del canale Sca- che ne costituiva il completamen- ricatore della R. Curna (detto di to, secondo il programma generale Cascina Lupo), allacciato allo sca- di sistemazione della Gronda Nord ricatore della R. Serio; elaborato dal Consorzio. Negli anni 3. ristrutturazione della R. Cur- ’70, in relazione all’urbanizzazio- na da canale irriguo a canale idrau- ne del suo comprensorio e all’in- lico di gronda. quinamento delle acque, la roggia aveva cessato il servizio irriguo, Il Canale di Gronda Sud e , rimandando a una fase di 9500 m, attraverso il territorio precedenza periodicamente allaga- Lo Scaricatore assumendo invece, di fatto se non di diritto, un’esclusiva funzione di successiva il 2° lotto, da Spirano dei Comuni di , , to in tempo di pioggia dal torrente della roggia Serio La prima stesura del progetto canale di gronda, ossia di raccolta ad Arcene. Il nuovo canale, corren- Spirano, e Mo- Morletta, ingrossato dagli apporti del Canale di Gronda Sud fu re- Il canale idraulico fu dimensio- delle acque piovane provenienti do parallelamente all’antico Fosso rengo, dove entrava nel Serio. Il di una vasta zona impermeabiliz- datta dagli uffici consortili in data nato per la portata massima di 13 dal territorio collinare, né – d’altra Bergamasco, in molti tratti ormai Magistrato per il Po autorizzò l’im- zata e sfociante nella roggia Brem- 23/12/1975, con il titolo “Realizza- m³/s, con un tempo di ritorno di parte – era più soggetta a opera- abbandonato e interrato, ne as- zione di opere di bonifica idraulica missione nel fiume Serio di una billa di Brignano, con un alveo 100 anni, proveniente da un com- zioni di manutenzione e spurgo da in alcuni Comuni della Provincia sumeva le funzioni, raccogliendo portata massima pari a 18 m³/s, insufficiente a smaltirne le portate prensorio a monte della R. Serio, parte dell’ente proprietario. le acque di sgrondo di un ampio di Bergamo”. Essa si proponeva ma per molti anni il Canale di di piena. In precedenza, le eson- esteso circa 700 ha fortemente ur- Il processo di urbanizzazione comprensorio a Sud di Bergamo di realizzare – in un unico appal- Gronda Sud, rimasto incompleto, dazioni erano ricorrenti in tempi banizzati, nei Comuni di Bergamo, aveva rotto questo secolare equi- to – l’intero canale, da ad all’altezza della linea - Lu- in tempo di pioggia convogliò al ravvicinati; per esempio, il Morletta e Curno. Tale portata era librio, sia aumentando fortemente Arcene, mentre in corso d’opera, rano-Morengo, per immetterle nel Serio una portata limitata a 5 m³/s. nel 2007 allagò il centro abitato di immessa nel f. Brembo a , i deflussi meteorici di monte, sia per far fronte a maggiori costi, con fiume Serio. Il completamento del Canale di e nel 2008 quello di in località , dopo un per- erodendo gran parte del polmone perizia di variante i lavori furono Il tracciato del canale si sviluppa- Gronda Sud ha consentito di met- Brignano, con l’acqua salita a quasi corso di circa 4400 m e risultava agricolo di valle. La costruzione limitati a un 1° lotto tra Morengo va, con una lunghezza complessiva tere in sicurezza un territorio in un metro d’altezza. Ora il Canale di compatibile con la portata di piena della S.S. Briantea, creando un

20 21 e , entra nella più a valle in un letto alluvionale con sotto- Il torrente Fontana Armanda, dove si connette con un fondo ghiaioso e fortemente disperdente. Il ampio sistema di rogge (R. di Isso, Naviglio T. Morla, dopo aver attraversato e sottopassa via di ), che più a Sud recapitano nel , taglia da Nord a Sud la città di Gavazzeni. Naviglio Civico Cremonese fino al nodo di Bergamo, dove riceve le acque del T. Trema- Genivolta e all’omonimo scaricatore nel fiu- na. Nel percorso urbano, entrambi i torrenti me Oglio. sono stati in molti tratti coperti. Nel centro Il tumultuoso processo di urbanizzazione di Bergamo, il Morla interseca la R. Serio, della fascia pedecollinare e dell’alta pianura che ne integra le portate con acque derivate bergamasca, avviato nel secondo dopoguer- dal Serio a scopo irriguo. A Sud della frazio- ra, ruppe l’equilibrio secolare, provocando ne di Campagnola, il corso d’acqua cambia un forte incremento delle portate di deflus- nome e struttura, diramandosi in due rogge so meteoriche in una rete idrografica che (denominate “Morla di Campagnola e Orio” divenne gravemente insufficiente. La con- e “Morla di Comunnuovo e Spirano”), a loro seguenza fu la sempre più frequente fuoriu- volta divise in rami secondari e da secoli in- scita delle acque dall’alveo dello Zerra lungo tegrate nella rete dei canali d’irrigazione e tutto il percorso, anche più volte all’anno, in colatura dell’alta pianura bergamasca, ere- numerosi Comuni bergamaschi (in partico- ditata dal Consorzio di bonifica. Il territo- lare , Calcinate, Martinen- rio attraversato dalle rogge Morla interessa go, , , , i Comuni di , Azzano S. Pao- Romano di Lombardia e Covo) e anche cre- lo, , Comunnuovo e Spirano. Dopo monesi, con l’allagamento di estese superfici la costruzione del Canale Adda-Serio, la R. agricole e urbane. Morla di Comunnuovo e Spirano, nella sta- setto tra la conca di Longuelo e – fino a qualche decennio fa – deri- tempo per una prevalente funzione Il canale ha inizio in comune di Costa di gione estiva, è alimentata con acque irrigue la pianura sottostante, aveva ulte- vava le proprie acque dalla R. Mor- irrigua, correva lungo una linea di Mezzate, da un manufatto di imbocco e ri- dell’Adda. riormente aggravato la situazio- livello a mezza costa, con una lie- lana nel centro di Bergamo (via parto tra la portata ordinaria, che defluisce Il T. Morla è un corso d’acqua a regime ne, rendendo ancora più difficile vissima pendenza, che in tempo di Casalino, in prossimità del conven- nel tronco di valle del T. Zerra e la portata tipicamente torrentizio, con piene improvvi- il deflusso delle acque meteoriche pioggia (in condizioni di accurata to dei Cappuccini), sviluppandosi di piena immessa in sponda destra, attra- se a seguito di temporali, che fino ai primi da monte verso valle. Dopo piogge manutenzione) consentiva di con- ai piedi della collina, con un pit- verso uno sfioratore, nello scolmatore. È decenni del ‘900 spagliavano soprattutto nei di qualche rilievo, la R. Curna, nel vogliare una portata massima pari toresco percorso ricco di meandri, stata conservata la preesistente presa della prati di Campagnola e Orio al Serio. Già a tratto attraversante la valle d’Asti- a circa 2 m³/s, del tutto insufficien- per una lunghezza di circa 9000 R. Borgogna, in grado di derivare la portata partire dagli anni ’30, il processo di urba- no, con inizio da Longuelo (Berga- te per lo sgrondo delle acque mete- m, attraverso i territori di Berga- massima di 3 m³/s. Pertanto il manufatto è nizzazione, aumentando le portate meteori- mo) e sino allo stabilimento ICIS oriche defluenti dalla collina dopo mo (Borgo Palazzo, Boccaleone, stato calcolato in modo tale da assicurare la che provenienti da monte e riducendo l’area alle Crocette di Mozzo, tracimava l’urbanizzazione. seguente ripartizione di una portata massi- Astino), Mozzo, Curno, Treviolo e originaria di spagliamento, la spostò gra- sversando l’eccesso di portata nelle Per evitare di allargare enorme- ma in arrivo da monte pari a 70 m³/s: scol- Ponte S. Pietro. La ristrutturazio- dualmente verso Sud, fino a Comunnuovo e strade comunali e allagando edifi- mente la sezione, era necessario matore (50 m³/s), R. Borgogna (3 m³/s), T. ne della R. Curna fu un’operazio- Spirano, attraverso il sistema delle rogge. I ci residenziali e commerciali nella quindi aumentare la Pendenza. Zerra a valle (17 m³/s). ne diversa da quella della R. Serio tempi di ritorno delle esondazioni divenne- zona Ovest di Bergamo, nella zona Inferiore, in quanto comportò il ro sempre più brevi, interessando, anche più Borghetto di Mozzo e nella zona completo abbandono della fun- Lo scolmatore sul torrente Lo scolmatore del torrente Morla volte all’anno, non solo terreni agricoli, ma Est di Curno. La portata massima zione irrigua, con l’assunzione di Zerra anche vaste aree abitate, la rete stradale e la conferita allo scaricatore di Ca- Il T. Morla nasce dal Monte e un’esclusiva funzione come canale stessa autostrada, con danni rilevantissimi. scina Lupo era calcolata in circa Il T. Zerra, corso d’acqua non dai ruscelli (rioli) che lo alimentano scen- idraulico di gronda, per la raccolta Il problema delle esondazioni fu in larga mi- 6 m³/s, tenendo conto anche delle classificato, nasce sulle colline di dendo dai versanti di Città Alta e della Ma- delle acque meteoriche defluenti impermeabilizzazioni future. Torre de’ Roveri, attraversa il ter- resana. Il bacino imbrifero del corso d’acqua sura risolto dalla costruzione, negli anni ’80, dalla collina. ritorio di Albano S. Alessandro, con chiusura in Bergamo (viale Giulio Ce- dello scolmatore delle piene, che si stacca All’inizio degli anni ’80, il trat- S. Paolo d’Argon, Montello, Costa sare) misura 17.5 km² e si estende con for- dal T. Morla in sponda sinistra immediata- Ristrutturazione della to della R. Curna attraversante la di Mezzate, Calcinate, Mornico al te declivio della parte iniziale, che in circa mente a valle di Bergamo, attraversa il ter- roggia Curna città di Bergamo era ormai pre- Serio, . Palosco, Corte- 2 km passa da quota 1058 a quota 400 m, ritorio di Orio al Serio e sfocia nel f. Serio a La R. Curna è uno dei più anti- valentemente coperto e di fatto nuova, dove si immette nella tratta per scendere in altri 5 km fino a quota 265 valle dell’abitato di Seriate, dopo un percor- chi canali irrigui, nel cuore della trasformato in fognatura urbana. orientale del Fosso Bergamasco, il m. Il tratto più a monte scorre in un letto so di oltre 4 km. Le code residue di acque provincia bergamasca. Essa infatti La Roggia Curna, concepita a suo quale, attraversato il territorio di roccioso profondamente incassato e quello meteoriche, che scendono fino a Spirano

22 23 attraverso la rete delle rogge, sono inter- promiscuo, acquisendo la funzionalità cettate dal Canale di Gronda Sud, il quale di bonifica e tutela idraulica. Il reticolo, parimenti le convoglia nel Serio. Comples- pertanto, tende a biforcarsi e articolarsi, sivamente il canale aveva uno sviluppo di con sezioni via via più ristrette, e un ruolo circa 4600 m. significativo nello smaltimento delle por- tate si ottiene dall’infiltrazione delle stesse Individuazione di problemi e nel flusso lungo le rogge. Per tale motivo opportunità molti corsi d’acqua originariamente “spa- gliavano” cioè esaurivano le portate di Le criticità idrauliche nel comprensorio loro competenza per infiltrazione, senza della Media Pianura Bergamasca ricadono scaricarle in un ricettore. Questo è il moti- nelle tipologie tipiche dei territori dell’alta e vo per cui alcuni corsi d’acqua del retico- media pianura, così riassumibili: lo principale, come il Morletta e il Morla, • esondazioni da corsi d’acqua a regime non risultano ufficialmente tributari di torrentizio provenienti dalla prima fascia alcun altro fiume maggiore. Il progressivo prealpina, caratterizzati da piene rapide e sviluppo urbano dell’alta pianura, fa sì che intense. Molti di questi sono inseriti nel le portate afferenti alla rete promiscua si- reticolo principale, come per esempio i ano in continua crescita e il meccanismo torrenti Dordo e Lesina nell’Isola Berga- di infiltrazione lungo le rogge non sia più masca, il torrente in sinistra Brem- sufficiente a smaltire i flussi di piena. Ciò bo, i torrenti Morla e Morletta a Berga- si è osservato in special modo nell’ambito mo, i torrenti Zerra e Seniga tra Serio e urbano di Bergamo e dei comuni limitro- Cherio, i torrenti Tirna e Rillo tra Cherio fi, per il quale sono stati realizzati appositi e Oglio, nonché tutti i loro affluenti. In collettori come lo Scaricatore della roggia molti casi il pericolo di esondazione è ag- Serio o lo Scolmatore del torrente Morla, gravato dalla presenza di sezioni ridotte, oppure ai terminali del torrente Morletta in corrispondenza di ponti, centri abitati, e della roggia Morla di e manufatti di varia natura; Spirano, che sono stati resi tributari del • esondazioni e ristagni di aree pedecolli- Canale di Gronda Sud. Nel comprensorio nari, per effetto degli afflussi provenienti permangono ancora situazioni nelle quali dai pendii circostanti. In alcuni casi tale è necessario sviluppare “dorsali” idrauli- criticità è aggravata dalla natura del ter- che in grado di raccogliere gli apporti di reno, costituito da argille ferrettizzate as- piena e recapitarli ai corsi d’acqua princi- sai impermeabili, oppure dallo sviluppo pali. Tra questi particolare rilievo hanno, zona, perché in caso di fognatura mista si consistono ovunque nella riduzione di aree dell’urbanizzazione. I casi più rilevanti oltre ai citati Morla e Morletta, gli scari- genera un apporto indesiderato di acqua soggette ad allagamento. Tutti gli obiettivi nel comprensorio della Media Pianura chi di Ciserano e Arcene verso il canale di meteorica al depuratore, che ne compro- sono di norma riferiti alla scadenza tempo- Bergamasca si osservano nella piana di Gronda Sud; mette l’efficienza e ne incrementa i costi rale del piano (10 anni). , nelle aree ai piedi dei colli • esondazioni in aree urbane, legate a criti- di gestione; Le aree di allagamento derivano da due di Bergamo tra il capoluogo, Longuelo e cità locali quali sezioni non adeguate, pro- • esondazioni o difficoltà di gestione con- macrofonti principali: Curno, ai piedi dei colli di Albano S. Ales- blemi di interconnessione tra rete fogna- nesse con la natura promiscua della rete, • analisi idrologiche specifiche, nel caso di sandro e ; ria e reticolo di bonifica o manufatti che per cui è necessario svuotare con adegua- interventi sul reticolo principale oggetto • esondazioni diffuse dovute alla insuf- richiedono manutenzione straordinaria o to anticipo la rete delle acque irrigue per di specifici studi (Dordo, Quisa, Valbrem- ficiente capacità di portata del reticolo adeguamenti. In questa fattispecie ricade renderla idonea alla funzione di scolo. In bo, Morla, Morletta e in futuro Zerra e Se- promiscuo. I terreni dell’alta pianura, una situazione assai frequente, soprattutto alcuni casi è necessario provvedere a sca- niga). In questo caso sono delineate aree caratterizzati da permeabilità super- nell’Isola, per cui un’area agricola anche ricatori di piena, con recapito nel reticolo di esondazione con uno specifico tempo ficiale assai elevata, tendono infatti a estesa posta subito a monte di un centro principale. di ritorno. Tutti gli interventi associati essere privi di una rete idrografica na- abitato alimenta la rete fognaria, metten- sono finanziati esternamente. turale. Nel comprensorio della Media dola talora in crisi. Tali situazioni devono Obiettivi, programmi e azioni • osservazioni storiche, senza specifiche Roggia Morla Pianura Bergamasca, infatti, gran parte essere risolte, generalmente tramite cana- indicazioni di frequenza, ma ragionevol- di Campagnola del reticolo idraulico ha origine irrigua li di gronda sul perimetro dell’abitato, sia pianificati mente associate a tempi di ritorno relati- e Orio al Serio. ed ha assunto solo nel tempo un uso per ridurre la pericolosità idraulica della Gli obiettivi specifici relativi alla bonifica vamente modesti (< 5- 10 anni).

24 25 Ambiente

Ormai è assodato che piove in modo diverso rispetto non fondata su luoghi comuni, ma ora ne abbiamo a disposizione, non della Lombardia è quantificato in 7 al passato. Si verificano precipitazioni con una su dati di fatto concreti. L’acqua è possiamo esimerci dal pianificare miliardi di euro all’anno e ha fatto importante perché, tra le sue varie una gestione coordinata e sistemica segnare una crescita di circa il 10% frequenza minore ma con una maggiore intensità funzioni, permette agli agricoltori delle nostre risorse idriche, per rispetto al 2016. (le famose bombe d’acqua), alternate a periodi di produrre cibo. Da qui al 2050 conservarle e non sprecarle. Ritornando al concetto di di siccità. Questi fenomeni hanno un forte impatto si prevede che la necessità di cibo Parlando di acqua non si può gestione coordinata e sistemica sul mondo agricolo, che è sempre più costretto aumenterà del 70% e sarà una delle ignorare un altro tema cruciale: la della risorsa idrica è opportuno priorità più delicate per il genere qualità del cibo. Se senz’acqua non sottolineare che se da un lato è a operare in emergenza, e rischiano anche di creare Gianfranco Drigo umano. Oggi nel mondo ci sono si produce il cibo, senza l’acqua vero che c’è un’efficienza inferiore conflittualità tra i diversi soggetti interessati Direttore di Coldiretti più di 500 conflitti locali proprio giusta non si produce cibo di al 50% per quanto riguarda dalla gestione e dall’utilizzo dell’acqua. Bergamo per questioni legate all’acqua e qualità. Per Coldiretti il concetto di l’adduzione di acqua alla pianta, a livello globale si sta ponendo qualità ha un significato ampio, che dall’altro va considerato che già da tempo la questione legata passa anche attraverso la garanzia l’agricoltura trasferisce l’acqua dall’accaparramento di beni della salubrità dei prodotti, un a tutto il territorio, con benefici indispensabili alla produzione: la fattore che rappresenta anche una anche in termini ambientali. POLITICHE terra (il land grabbing) e l’acqua (il leva di sviluppo strategica per il Pensiamo all’importante funzione water grabbing). nostro Paese. Non va dimenticato di nutrimento delle falde che La situazione con cui ci infatti che l’Italia, per quanto in Lombardia rappresentano il DI RISPARMIO dobbiamo confrontare impone riguarda i prodotti agroalimentari, deposito acquifero più importante anche a noi di ragionare su come esporta più di 41 miliardi di euro d’Europa e che in questi ultimi affrontare questo tema negli anni all’anno, con un trend in continua anni sono aumentate in termini di efficienza e tutela ambientale che verranno. Anche se di acqua per crescita. L’export agroalimentare volume. in agricoltura

L’agricoltura non consuma ma una parte di questa evapora o l’acqua ma la utilizza per comunque ritorna al sistema in l’importante scopo di produrre vario modo. cibo e inoltre la trasferisce a tutto L’Italia è un paese piovoso con il territorio. Spesso si sente parlare circa 300 miliardi di metri cubi del fatto che il settore agricolo d’acqua che cadono annualmente, è l’attività economica che ha il ma per le carenze infrastrutturali più alto consumo idrico. Ritengo se ne trattengono solo l’11%. Il opportuno precisare che non si 2017 è stato l’anno più siccitoso dal tratta di consumo, bensì di utilizzo. 1800 con il 27% di precipitazioni Un utilizzo che può essere fatto in meno in Italia, ma crescita delle bene o che può essere fatto male, ma temperature, sfasamenti stagionali che non cambia il fatto che l’acqua e soprattutto modificazione impiegata non si perde in termini di della distribuzione ed aumento quantità, il vero problema è riuscire dell’intensità delle piogge sono a mantenerne il livello qualitativo. effetti dei cambiamenti climatici Sbaglia grossolanamente chi che richiedono interventi sostiene che l’agricoltura utilizza il strutturali. Anche se di acqua per ora 70% delle risorse idriche disponibili, In considerazione delle sfide ne abbiamo a disposizione, con un’efficienza inferiore al 50%. future che attendono l’intera non possiamo esimerci dal Questo assunto va smontato perché umanità, molte delle quali ruotano pianificare una gestione l’80% circa dell’acqua utilizzata attorno alla disponibilità di acqua, coordinata e sistemica delle ritorna alla terra. Il pane non sulla tutela e la gestione di questa nostre risorse idriche, per contiene 120 litri di acqua, servono fondamentale risorsa è necessaria conservarle e non sprecarle. 120 litri di acqua per fare il grano, una seria e approfondita riflessione,

26 27 L’utilizzo dell’acqua ha anche un risvolto dove è possibile, con un adeguamento e un ambientale. Pensiamo al paesaggio agreste, miglioramento delle reti idriche, osservando le con i suoi canali, gli alberi, i canneti. L’Italia necessità ambientali. Per me è importante non detiene il 70% della biodiversità europea, un parlare di perdita ma di dispersione, di quella risultato raggiunto grazie anche a una gestione parte di acqua di acqua che non si utilizza ma delle risorse idriche che sulla carta può che va ad altri ecosistemi perseguendo una sembrare dispersiva ma che in effetti produce scelta più puntuale dei metodi irrigui, oppure ambiente, paesaggio e quindi qualità della vita mediante la creazione e l’utilizzo di invasi di e benessere. acqua. Di fronte alla tropicalizzazione del Siamo comunque convinti che si debba fare clima occorre organizzarsi per raccogliere ancora meglio per raggiungere l’obiettivo di l’acqua nei periodi più piovosi e servono una gestione ottimale della pratica irrigua, interventi di manutenzione, risparmio, quindi è necessario partire da un approccio di recupero e riciclaggio delle acque con le opere tipo integrato a livello di territorio, che porti infrastrutturali, potenziando la rete di invasi tutti i settori interessati a collaborare e a sui territori, creando bacini e utilizzando condividere le finalità. anche le ex cave e le casse di espansione dei Cosa è necessario fare? Bisogna iniziare, fiumi per raccogliere l’acqua piovana. Questo

La sfida per il futuro quindi con una maggiore intensità in particolare le tecniche irrigue sarà quella di pensare più a una (le famose bombe d’acqua), utilizzate. Come Coldiretti situazione di pianificazione e alternate a periodi di siccità. Bergamo in primis, e come mondo programmazione con risorse Questi fenomeni hanno un forte agricolo in generale, dobbiamo definite, che non rincorrere impatto sul mondo agricolo, che continuare a sviluppare un sempre l’emergenza come si sta è sempre più costretto a operare ragionamento sull’utilizzo della facendo negli ultimi anni. Un in emergenza, e rischiano risorsa idrica che sia sostenibile urgenza determinata anche dai anche di creare conflittualità a trecentosessanta gradi. Dal mutamenti del clima. tra i diversi soggetti interessati punto di vista economico, per Ormai è assodato che piove in dalla gestione e dall’utilizzo salvaguardare reddito delle modo diverso rispetto al passato. dell’acqua. imprese, dal punto di vista sociale Si verificano precipitazioni Questo stato di cose coinvolge e della salute per rispondere alle con una frequenza minore ma direttamente i fattori produttivi, esigenze delle nostre comunità.

28 29 ci premetterebbe una migliore non è dei migliori dal punto di vista terreno. Ad esempio l’aumento La formazione e la sia possibile però è necessario Negli ultimi anni ci siamo pianificazione delle acque piovane dell’efficienza, per quanto riguarda della sostanza organica nei preparazione degli operatori recuperare alcuni ritardi, come lanciati verso un’agricoltura immagazzinate, irrigazioni gestite la riserva di acqua disponibile, la terreni aiuta a mantenere più alta agricoli saranno determinanti nel caso della banda larga che non “industrializzata” e meglio, senza dover rincorrere situazione è soddisfacente. la presenza di acqua. per far si che tutto ciò non è ancora presente in tutte le aree abbiamo rischiato di l’emergenza. Esistono però ulteriori margini di Negli ultimi anni ci siamo resti solo a livello di proposte e rurali. Questi strumenti devono perdere l’importante pratica Per soffermarci sulla realtà miglioramento. Si potrebbe puntare lanciati verso un’agricoltura auspici interessanti solo sulla essere a portata degli agricoltori agronomica di apportare Bergamasca, a parte il territorio di più sull’analisi delle esigenze “industrializzata” e abbiamo carta. La crescita culturale per permettere loro di avere non sostanza organica. dell’isola e una piccola parte idriche e sugli aspetti agronomici rischiato di perdere l’importante del mondo agricolo deve solo un risparmio economico ma vicina a Castelli Caleppio e Palosco delle principali colture e passare dal pratica agronomica di apportare però essere accompagnata anche un risparmio di acqua. dove si applica un’irrigazione per concetto del turno al concetto del sostanza organica, che oltre anche da un processo di Gli strumenti ci sono, la aspersione, tutto il resto, circa consumo, che sarebbe la modalità ad avere funzioni strutturali innovazione strutturale. Ci consapevolezza del mondo 37 mila ettari, sono interessati da ideale per gestire meglio la risorsa significativi per il terreno ha anche sono infatti nuovi strumenti agricolo c’è. Per gestire in modo irrigazione per scorrimento, con idrica, tenendo in considerazione la la funzione di trattenere acqua. che permettono di generare sostenibile la risorsa acqua non acqua di fiume, quindi in termini natura dei terreni, le caratteristiche Un altro passaggio su cui si può informazioni per favorire lo resta che mettere in campo la energetici con un costo inferiore, delle specie coltivate e la fase di agire è la “tempistica colturale”, sviluppo di una vera e propria nostra capacità di far convivere e con acqua di falda che tramite sviluppo delle piante. Altro aspetto in modo da far coincidere la fase irrigazione di precisione (rete la tradizione del ben produrre l’ausilio di pompe viene portata in che su cui ci si deve focalizzare fenologica in cui è richiesta la Internet, dati georeferenziati. che caratterizza l’agricoltura superficie. Dal quadro presentato è riguarda le pratiche agronomiche maggior quantità di acqua con il Immagini satellitari, dati bergamasca con le nuove emerso che malgrado si utilizzi molta che permettono accumulo e momento in cui potenzialmente c’è agrometeorologici, mappe tecniche che il progresso ci mette acqua con un sistema irriguo che mantenimento di acqua nel più disponibilità di risorse idriche. catastali, ecc.). Affinché questo a disposizione.

30 31 Ambiente

Nella maggioranza degli insediamenti La salvaguardia di un bene Per salvaguardare la sua qualità prezioso come l’acqua è un tema e per garantirne la disponibilità su produttivi oggi si attivano impianti che sempre più attuale, soprattutto a una scala globale di lungo periodo, consentono riusi e ricicli idrici interni, causa dei cambiamenti climatici la “risorsa acqua” ha bisogno di si utilizzano apparecchiature di processo e all’incremento della domanda una protezione costante, volta ad di nuova generazione che consentono mondiale di acqua. assicurare una visione d’insieme del suo intero ciclo di vita. la riduzione del consumo di acqua e infine Il nostro pianeta è certamente ricco di acqua ma essa è in gran La tutela e l’uso razionale delle cicli termici ad alta efficienza che comportano parte costituita da quella presente risorse idriche rappresentano Monica Meloncelli negli oceani e negli altri mari. obiettivi molto impegnativi non solo un risparmio in termini energetici Confindustria da raggiungere, considerata la ma anche in termini idrici. Bergamo La quantità globale di acqua dolce accessibile al consumo complessità delle sfide da affrontare umano è stimata attorno al 3% e la grande diversità dei contesti della disponibilità idrica mondiale territoriali nei quali operare. Ciò LA GESTIONE e non è equamente distribuita sul spiega perché oggi si parla di pianeta. gestione integrata delle risorse Ecco perché, pur essendo l’acqua idriche. DELLA RISORSA “ACQUA” considerata una risorsa rinnovabile, Nell’industria l’acqua viene si parla di disponibilità limitata e di utilizzata in diverse fasi del processo alta vulnerabilità. produttivo: nella dissoluzione nei siti industriali delle materie prime e degli altri ingredienti, nel trattamento vero e proprio del prodotto, nei processi di raffreddamento, nella generazione di vapore, nella pulizia e nel lavaggio delle apparecchiature, nei sistemi antincendio. Secondo uno studio recente1, nel 2015 in Italia il comparto industriale ha prelevato il 22,85% dell’acqua complessivamente utilizzata. Negli anni passati siamo stati abituati ad una classificazione piuttosto statica delle attività industriali idro-esigenti, basata essenzialmente sull’appartenenza a un settore piuttosto che a un altro. Oggi è sbagliato generalizzare, perché il consumo industriale Il consumo industriale di acqua dipende dai singoli di acqua dipende processi svolti in un sito produttivo dai singoli processi piuttosto che dall’appartenenza a svolti in un sito un macro-settore di riferimento produttivo piuttosto ed è fortemente influenzato che dall’appartenenza dall’innovazione tecnologica del a un macro-settore sito. di riferimento ed è Nella maggioranza degli fortemente influenzato insediamenti produttivi oggi si dall’innovazione attivano impianti che consentono tecnologica del sito.

32 33 riusi e ricicli idrici interni, si origina in ambito UE per poi passare utilizzano apparecchiature di da un recepimento nazionale a una processo di nuova generazione successiva declinazione a livello che consentono la riduzione del regionale (per esempio, la Regione consumo di acqua e infine cicli Lombardia ha approvato nel 2017 termici ad alta efficienza che in nuovo PTUA, Programma di comportano non solo un risparmio Tutela e Uso delle Acque) e poi in termini energetici ma anche in locale con le disposizioni dei vari termini idrici. ATO - ambiti territoriali ottimali - Inoltre, lo sviluppo che in Italia sono 92. dell’innovazione tecnologica e Dal punto di vista regolamentare digitale comunemente definita inoltre, il quadro si completa con Industry 4.0, consente alle le disposizioni in materia tariffaria aziende di dotarsi di macchinari e definite da ARERA, Autorità attrezzature pensate per regolare nazionale di Regolazione per in modo intelligente il consumo di Energia Reti e Ambiente. acqua attraverso opzioni di “smart Tornando al tema del riuso metering”. Anche grazie all’internet e ricircolo dell’acqua negli of things (IOT) è possibile il costante insediamenti produttivi è doveroso controllo da remoto del processo e sottolineare come tale possibilità la sua opportuna regolazione in sia percorribile solo nel caso in tempi immediati. cui vengano rispettate tre regole Da diversi anni, infine, i siti fondamentali: produttivi obbligati a ottenere non avere effetti sul processo l’A.I.A. (Autorizzazione Integrata Ambientale) devono in molti produttivo, assicurare la sicurezza casi fare riferimento a soluzioni del prodotto per il consumatore impiantistiche definite a livello finale, non compromettere la salute comunitario, le cosiddette migliori dei lavoratori. tecnologie disponibili ( B.A.T. ) - Spesso infatti non si tiene che tengono in considerazione il conto che la trasformazione di consumo idrico. un processo produttivo a umido inoltre necessario compiere una WATER FOOTPRINT - l’impronta (cioè con impiego di acqua) in un Dal punto di vista normativo, valutazione degli impatti globali idrica - di un sito produttivo, di un processo a secco (cioè senza utilizzo la governance delle risorse idriche annessi ad un processo produttivo prodotto, di un’organizzazione. si basa su un sistema complesso. di acqua ) può porre seri problemi e quindi l’approccio al risparmio Si tratta di un concetto innovativo Si tratta, infatti, di un processo per la salute dei lavoratori addetti. idrico molte volte non va disgiunto che permette di analizzare il decisionale multilivello che si Per una reale sostenibilità è da quello energetico. consumo di acqua e i fenomeni di Gli interventi di riuso e ricircolo inquinamento che si sviluppano idrico possono non essere lungo le catene produttive, di affatto semplici, perché spesso valutare la sostenibilità degli usi passano attraverso una radicale idrici e di individuare dove e come ri-progettazione del lay-out sia possibile intervenire in modo produttivo. efficace per ridurre il consumo di Fonte : WATER Va inoltre considerato che un acqua. Gli interventi di riuso e MANAGEMENT REPORT numero crescente di aziende sta Il concetto di “impronta idrica” ricircolo idrico possono – pubblicato in gennaio adottando strumenti di gestione è strettamente correlato al concetto non essere affatto semplici, 2018, pag. 48 della risorsa idrica che utilizzano di “acqua virtuale” cioè al metodo perché spesso passano School of Management metodologie volontarie ma che, per convenzione, misura il attraverso una radicale Politecnico di Milano – riconosciute su scala globale come quantitativo di acqua necessaria ri-progettazione del lay-out Energy & Strategy Group quelle utilizzate per definire la alla produzione di cibi, beni e servizi produttivo.

34 35 Water management nei siti industriali

Water saving Water treatment B.A.T. Riuso / ricircolo Ulterafiltrazione per siti con Apparecchiature di pro- Elettrodialisi Autorizzazione cesso ad alta efficienza* Osmosi inversa Integrata Ambientale Cicli termici ad alta UV efficienza* Ozono Smart metering e Inter- net of Things

*ottimizzazione idrica può significare anche ottimizzazione energetica

ma si differenzia da quest’ultimo quantificata come il volume di indagato quali sono i più recenti strumenti e apparecchiature per di ottenere sia risparmi sul Al di là della compliance perché, oltre a dare riscontro del acqua necessario per trattare approcci in materia di gestione ottimizzare i consumi, effettuare conto economico che sensibili normativa, che su una volume d’acqua consumato per gli inquinanti al punto che la dell’acqua nei siti produttivi di attività di assessment, investire vantaggi competitivi. tematica complessa una certa attività, è un indicatore qualità delle acque torni sopra vari Paesi del mondo. in attività di formazione per lo Il trend del nostro Paese è come questa ha più raffinato che esplicita anche gli standard. Lo studio 2 è stato pubblicato staff. in linea con quello globale che bisogno di impegno la tipologia specifica di acqua • L’utilizzo delle tre componenti Vale la pena di sottolineare emerge dall’indagine. e risorse costanti, le nel 2015 e ha complessivamente utilizzata e il contesto geografico di acqua virtuale incide in modo quest’ultima azione, in politiche interne dei siti coinvolto 1.907 professionisti Secondo lo studio, infatti, nel quale tale utilizzo avviene. diverso sul ciclo idrogeologico. quanto si tratta di attività di industriali consentono che lavorano in aziende dei esiste una propensione La WATER FOOTPRINT è Per esempio, il consumo di ac- formazione molto spinta, di tipo di ottenere sia risparmi settori primario, secondario e generale dei siti industriali, in un’impronta costituita in realtà da qua verde esercita un impatto ingegneristico/manageriale, sul conto economico terziario presenti in Europa, tutti i territori considerati, di tre differenti tipologie di acqua: che consente ai professionisti che sensibili vantaggi meno invasivo sugli equilibri Nord America, Sud America e incrementare lo sviluppo di acqua blu, acqua verde e acqua aziendali di acquisire sia competitivi. ambientali rispetto al consumo Asia. azioni specifiche rispetto alla una visione più globale delle grigia. Ecco come il Ministero di acqua blu. L’indagine ha approfondito situazione attuale per rendere dell’Ambiente definisce le tre criticità legate all’uso razionale La WATER FOOTPRINT offre quali siano le leve e gli ostacoli più efficiente ed efficace la componenti: dell’acqua, che una competenza gestione razionale dell’acqua. quindi una migliore e più ampia in materia di uso sostenibile • Acqua blu: si riferisce al prelievo più specifica dal punto di vista prospettiva su come il consumatore delle risorse idriche. Il raffronto tra i benefici delle tecnologie disponibili per di acque superficiali e sotterra- o produttore influisce sull’utilizzo attuali e quelli previsti per In relazione al contesto una sua gestione sostenibile. nee destinate ad un utilizzo per di acqua dolce. Essa è una misura il futuro che l’indagine ha italiano, dallo studio emerge Le motivazioni che spingono scopi agricoli, domestici e in- volumetrica del consumo e registrato sottolinea come, a dustriali. È la quantità di acqua che la percezione delle criticità le aziende italiane a definire dell’inquinamento dell’acqua. Non livello globale, le aspettative dolce che non torna a valle del legate alla disponibilità di acqua obiettivi specifici per l’uso misura quindi la gravità dell’impatto su questa sfida siano molto processo produttivo nel medesi- a livello globale da parte degli sostenibile delle risorse idriche a livello locale, ma fornisce positive. I professionisti mo punto in cui è stata prelevata italiani è in linea con quella del sono principalmente legate alla un’indicazione sulla sostenibilità coinvolti nell’analisi infatti, o vi torna, ma in tempi diversi; resto del mondo. necessità di essere conformi a Nella pagina a fianco: spazio-temporale dalla risorsa stimano una drastica riduzione raffronto tra benefici • Acqua verde: è il volume di acqua In Italia un’azienda su tre disposizioni normative oppure degli incidenti ambientali e un acqua utilizzata per fini antropici. attuali e quelli attesi piovana che non contribuisce al possiede una policy per la a regole e standard di settore. forte incremento in termini in futuro. ruscellamento superficiale e si ri- gestione dell’acqua all’interno Al di là della compliance di conformità normativa, Fonte: VIEWPOINT ferisce principalmente all’acqua L’Organizzazione delle Nazioni del sito produttivo e un’azienda normativa, che su una tematica risparmi economici, vantaggi REPORT WINTER evapo-traspirata per un utilizzo Unite per lo Sviluppo Industriale, su quattro si è data degli obiettivi complessa come questa ha competitivi, nonché un marcato 2015 , pubblicato in agricolo; UNIDO, insieme a DNV-GL specifici da raggiungere. Le bisogno di impegno e risorse miglioramento dei rapporti marzo 2015 , pag.24 • Acqua grigia: rappresenta il Business Assurance, leader iniziative più intraprese sono: costanti, le politiche interne con i propri stakeholder e della UNIDO e DNV-GL volume di acqua inquinata, mondiale nella certificazione, ha tracciare i consumi, investire su dei siti industriali consentono reputazione aziendale.

36 37 Territorio

Il carico di storia che Le formazioni geologiche sono Un libro – edito da Uniacque - accompagna ogni rivolo d’acqua in prevalenza calcaree, sedimenti ricostruisce il percorso della gestione non appare facilmente al primo marini depositati nel Mesozoico, idrica a partire dai primi acquedotti colpo d’occhio. L’acqua fa parte con affaccio sul Cenozoico Comunali fino alla realizzazione di grandi della natura e questo fatto può nella parte bassa della valle in indurre a pensare che tutto ciò che corrispondenza del crinale verso sistemi acquedottistici sovracomunali la riguarda si svolga naturalmente: la Valle Caleppio. (Acquedotti Due Valli e dei Laghi) precipitazioni, evaporazione, Mario Suardi Il contesto calcareo rende le torrenti, fiumi, laghi, sorgenti. e alla gestione completa del ciclo Ricercatore di storia locale, sommità dei rilievi sulla destra Tutto il vocabolario idrologico che delle acque. Ce lo racconta l’Autore. Autore del libro e sulla sinistra idrografica, accompagna ogni ambiente e che occupati da estesi pascoli, con poche varianti si ritrova su fortemente connotati da un tutte le terre abitate è frutto per paesaggio carsico, caratterizzati contro di un lungo cammino di da grotte, doline, inghiottitoi e LA RISORSA ACQUA adattamento tra le comunità locali fenomeni di dissolvimento dei e il contesto nel quale esse hanno calcari; l’acqua che si scarica su vissuto. questi suoli sparisce velocemente in Valle Cavallina Non fa eccezione la Valle nel sottosuolo generando una Cavallina, una piccola valle idrografia molto articolata; bergamasca, caratterizzata dai tutta l’area sopra i 700 m di due laghi di Endine e di Gaiano quota è pertanto assai povera di che ne definiscono la morfologia sorgenti. Si possono ricordare e il paesaggio. Il fiume Cherio, quali pregevoli eccezioni il Valöcc effluente del lago di Endine, a e il fontanì de Bont dopo aver percorso tutta la parte a Ranzanico, che si collocano inferiore della valle, sbocca in attorno ai 900 m slm. Sul Monte di pianura all’altezza di Trescore Grone, poco sopra Sant’Antonio, Nella foto a fianco: pozza Balneario, ruotando decisamente la sorgente Castèl è probabilmente per l’abbeverata del bestiame a sud fino a confluire nel fiume all’origine degli insediamenti di sul monte Sparavera a Oglio oltre l’abitato di Mornico. Sant’Antonio e di Salino, i nuclei Ranzanico. Qui sotto: La morfologia generale della stabili posti alle quote più elevate la copertina del libro. Valle Cavallina è frutto di uno o in Valle Cavallina; interessante la più corsi d’acqua, decisamente sorgente che sgorga in prossimità più robusti del Cherio, che hanno della chiesa di santa Maria di agito nell’arco di quaranta milioni Misma. di anni circa, a partire da quando La fascia intermedia del rilievo questo territorio è emerso dal si caratterizza per la presenza di mare. Negli ultimi circa due corsi d’acqua a regime fortemente milioni di anni il ghiacciaio torrentizio, sovrabbondanti in proveniente dalla Valle Camonica, occasione di grandi piogge, ma lo stesso che ha scavato il lago spesso del tutto asciutti in altri d’Iseo, insinuandosi attraverso la periodi; scavando regressivamente soglia di nella parte medio l’alveo dei torrenti ha intercettato superiore della Valle Cavallina, spesso delle piccole sorgenti di ha contribuito a ritoccarne la strato. L’acqua affiora invece forma con depositi morenici e abbondante a quote più basse, abbondanti massi erratici rilasciati spesso con sorgenti di buona a quote diverse; i due laghi che portata, quali il Giolco a Endine descrivono la parte superiore della Gaiano, il fontanile Zenera e la valle sono la traccia conclusiva di sorgente del Dosso a Ranzanico, il questo passaggio. Fonata nella valle del Torrezzo, la

38 39 notevole sorgente carsica dell’Acqua sequenza di mulini e di magli e per Sparsa a Grone e molte altre che lo stabilimento elettrico Suardi; hanno consentito il rifornimento la stessa acqua alimentava, con idrico per gli insediamenti collocati partenza a monte di , le due sul fondovalle. rogge Bolgara e Corticchio, destinate E’ notevole tuttavia la differenza all’irrigazione dell’alta pianura. tra la parte alta della Valle dove A partire dal Sei-Settecento le la morfologia si distingue per famiglie benestanti realizzano la presenza di due laghi e una piccoli acquedotti famigliari sequenza di conoidi torrentizi che convogliando modeste sorgenti, caratterizzano il fondovalle da mediante condutture in cotto fino ad e la ai palazzi e ai giardini privati. Dalla parte bassa dove prevalgono terrazzi fine Settecento al primo Ottocento fluvioglaciali e i rilievi si riducono vengono realizzati analoghi progressivamente di quota. acquedotti che raggiungono le L’acqua ha rappresentato una piazze di paese dove si colloca il delle risorse fondamentali che le lavatoio o la fontanella pubblica. comunità locali hanno assunto C‘è una sincronia nelle modalità di quale bene comunitario da gestire gestione della risorsa idrica da parte collettivamente. dei paesi della valle, con sostanziali Tra le diverse modalità il diversità tra l’alta valle, ricca di mantenimento delle pozze per la acqua e con facilità di accesso alle raccolta dell’acqua piovana nei fonti, e la bassa valle più povera pascoli alti è la forma primordiale di di sorgenti e spesso alla ricerca di raccolta e di conservazione, giunta nuove risorse. fino ad ora e ancora utilizzata per Gli anni Cinquanta del Novecento l’abbeverata delle mandrie, ma segnano un passaggio cruciale; necessaria anche per i selvatici che l’espansione economica e il lavoro in popolano i rilievi; le cisterne che fabbrica portano alle famiglie nuove raccolgono l’acqua piovana dai tetti risorse economiche, si costruiscono sono state elemento architettonico nuove case con il tinello buono e e funzionale tipico di tutte le cascine il bagno, le massaie acquistano a partire dal Medioevo. la lavatrice e il consumo di acqua Progressivamente l’acqua diventa cresce esponenzialmente. Anche gli il motore delle grandi trasformazioni scarichi diventano un problema per del territorio. i corsi d’acqua superficiali e poi per La prima vera rivoluzione avviene il lago dove confluiscono tutti i reflui nel Medioevo allorché si realizzano fognari. E’ la grande stagione della canali e seriole derivate dal fiume continua ricerca di nuove sorgenti, Cherio per attivare mulini e magli; della realizzazione di condutture, in prossimità di Casazza sorge nel con i problemi conseguenti di Duecento il nucleo fortificato di gestione e controllo della qualità. Molini di per ospitare In pochi anni il lago di Endine si un mulino e una rasega; ancora trasforma in un bacino anossico, più articolato il , con eutrofico, con riduzione di processi mulini e magli distribuiti lungo ossidativi sui fondali; il lago rischia Borgo di Terzo: pozzo una seriola che parte i prossimità di trasformarsi velocemente in una seicentesco nel chiostro della Valle Secca di Grone. A ridosso palude mefitica. del monastero dei SS Michele di l’acqua Una ricerca limnologica sul lago e Bartolomeo. forniva l’energia necessaria per una di Endine, condotta dall’Istituto

40 41 di Idrobiologia di Verbania- passa ad Uniacque. All’acquedotto particolare la tramvia, le acque minerali Pallanza, pubblicata nel 1973, delle Due Valli si andrà affiancando di Gaverina e Spinone, il pattinaggio porta all’evidenza del pubblico l’acquedotto sovracomunale dei Laghi invernale e la balneazione estiva. e delle Istituzioni la profonda proposto dalla Provincia di Bergamo L’accesso dalla città era facilitato e trasformazione in atto e stimola la sulla fine degli anni Cinquanta, ma garantiva la scampagnata domenicale ricerca di soluzioni per preservare la cui realizzazione sarà avviata con degustazione di pesce locale le caratteristiche ambientali. E’ dalla Comunità Montana della Valle nelle numerose trattorie disseminate la Comunità Montana della Valle Cavallina; nel 1983 vengono scavati sul lungolago; l’acqua minerale san Cavallina che si assume l’onere di infatti i primi pozzi a Cerete, nella Carlo si degustava in prossimità sviluppare alcuni grandi progetti, Valle Borlezza. della SS 42 con un chiosco per la in grado di portare sostegno ai Il progetto complessivo ad opera mescita e vi proliferavano ristoranti paesi in difficoltà per carenza della ditta Italconsult prevedeva di e pensioni. Negli anni Settanta l’idea idrica, mediante la realizzazione utilizzare 6 pozzi con un portato idrico che il lago potesse diventare una di un acquedotto e del collettore di di circa 600 l/sec, in grado di dissetare tessera fondamentale per lo sviluppo valle, necessario quest’ultimo per i paesi dell’Alto Sebino e della Valle turistico della valle riprende corpo e convogliare il materiale fognario al Borlezza, oltre che delle Valli Cavallina si susseguono fino ad oggi i tentativi depuratore di Trescore B. e Caleppio; la quantità era ritenuta di produrre interventi efficaci. Sempre Il primo grande acquedotto sufficiente per garantire ad una utenza nella direzione della promozione sovracomunale è quello delle due di 138.000 unità una disponibilità di dell’ambiente lacustre si può ricordare Valli Cavallina e Caleppio, nato 300 l/pro capite/die. l’azione di salvaguardia del Bufo bufo, da una proposta del sen. Belotti di A conclusione dell’opera, raggiunta il rospo comune, che effettua grandi Trescore B. nel 1958 e sviluppato con l’impianto del telecontrollo nel migrazioni riproduttive verso il lago, dalla Comunità Montana della Valle 1995, i litri prelevati dai pozzi di Cerete a partire da marzo; l’iniziativa, partita Cavallina. Esso trae origine dalla ammonteranno a 400 l/sec destinati ad nel 1992, dura tutt’ora. Tra 2001 e 2005 sorgente Giolco, posta nel territorio una utenza di 136.000 unità. prendono avvio i Plis (Parco locale di di Endine Gaiano, una sorgente che Gli acquedotti delle Due Valli e interesse sovracomunale) dei Comuni garantisce una portata di circa 70 l/ dei Laghi si intrecciano anche nella perilacuali, mentre tra 2004 e 2006 si sec. con acqua di buona qualità; nel distribuzione, utilizzando nell’area sviluppa il progetto LIFE dei tre laghi corso dell’Ottocento e fino all’inizio della Valle Caleppio la rete già esistente ad opera della Comunità Montana degli anni Sessanta l’acqua del Giolco della rete Due Valli. della Valle Cavallina. era utilizzata per le manifatture E’ necessario ricordare che una Il panorama idrologico della valle è locali quali l’opificio Gelmi, poi delle considerazioni che hanno spinto valorizzato dalla presenza di numerose occupato dai mulini Azzola, la alla realizzazione di questo nuovo sorgenti minerali, concentrate nella filanda da seta Piccinelli, i mulini acquedotto prevedeva di migliorare conca di Gaverina-Casazza e a Spinone, Baldini e Colombi, il copertificio la qualità delle acque del lago di nella valle del Tuf; le trivellazioni Pezzoli. Il nuovo acquedotto Endine e garantire il mantenimento condotte dalla Società Fonti di Gaverina garantisce a partire dal 1964 acqua di un ambiente di notevole pregio. spa, sul lungolago di Monasterolo, ad alcuni paesi quali Gaverina, In particolare si riteneva necessario hanno portato in superficie numerose Il lago di Endine, Borgo di Terzo, , restituire al lago l’acqua del Giolco in emergenze artesiane provenienti tutte in antico detto di , , fermandosi in grado di riossigenare le acque asfittiche dalla medesima formazione geologica, Spinone, non ha quest’ultimo paese. Proseguirà poi dei modesti fondali lacustri. l’Argillite di , con diversa avuto fino a pochi per tappe fino a Carobbio (Duria), Il lago di Endine, in antico detto connotazione mineralogica. anni or sono quel Grumello, Caleppio e , di Spinone, non ha avuto quel ruolo Le acque più note tuttavia sono ruolo attrattivo che i raggiungendo il completamento attrattivo che i grandi laghi prealpini quelle delle terme di Trescore Balneario, grandi laghi prealpini con il ramo di nel 1996. Tra hanno propiziato sul turismo, anche utilizzate forse già da epoca romana, hanno propiziato il 1996/97 verrà creata la Società internazionale, in primo luogo per restaurate dal Colleoni, studiate da sul turismo, anche Valcavallina Servizi di proprietà le sue modeste dimensioni. Negli numerosi autori, i cui effetti benefici internazionale, in della Comunità Montana locale che anni Venti/Trenta del Novecento un hanno attratto per secoli e continuano primo luogo per ne assume anche la gestione idrica. effetto attrattivo si era verificato dalla ad attrarre un vasto pubblico che le sue modeste Nel 2008 la gestione delle reti locali convergenza di situazioni locali, in usufruisce di bagni, fanghi, inalazioni. dimensioni.

42 43 Ordini professionali

Una recente normativa regionale favorisce l’utilizzo di tali cave dismesse per l’accumulo di acque, disponibili poi per i periodi di siccità. Tale impostazione favorisce sicuramente un arresto del Dott. ing. Claudio Merati degrado e un recupero anche ambientale Segretario Ordine Ingegneri dei luoghi, ma ha alcune controindicazioni Bergamo Commissione per l’applicazione. Idraulica e Territorio GARANTIRE LA RISORSA ACQUA: i bacini idrici e la loro sicurezza

La disponibilità della risorsa ac- • Il trasporto con tubazioni, te- qua è sempre stato elemento deter- nendo conto della relativa di- minante per la nascita e lo svilup- spersione per perdite (da pochi po dell’economia e più in generale punti percentuali ad oltre il delle stesse società umane. 50%) La vita nomade prima, i primi • Dall’uso adeguato della risorsa insediamenti umani poi, erano di- (risparmio e differenziazione di rettamente collegati alla presenza uso in base alla qualità) di acqua. Con l’evoluzione econo- • Dagli accumuli della risorsa in mica e tecnologica si è passati dal- serbatoi. la “presenza” alla “disponibilità” di Proprio su quest’ultimo fattore acqua per i molteplici usi che so- “serbatoio” vorrei richiamare l’at- cietà sempre più complesse richie- tenzione. Il nome serbatoio deriva devano, si è passati cioè dall’attin- da serbare e si intende con esso gere direttamente da fiumi o laghi qualsiasi recipiente o cavità (natu- ad utilizzare manufatti umani per rale o antropica) atta a contenere (in genere piuttosto costanti) e l’a- dell’opinione pubblica dai mass i rischi che comportano tali bacini trovare (pozzi), trasportare e di- acqua. Possiamo da subito indivi- pertura dei rubinetti concentrati in media italiani, quando in una esta- di accumulo. stribuire (tubazioni) la preziosa duare due grandi famiglie di ser- alcune ore specifiche della giorna- te 2017 particolarmente siccitosa Per procedere è però necessaria risorsa laddove l’utilizzo lo richie- batoi direttamente connesse con ta. Nella seconda categoria rientra- era stato colto il rischio di una di- una nuova classificazione di tali deva. l’utilizzo della risorsa acqua: quelli no quegli invasi siano essi naturali sponibilità inadeguata della pre- serbatoi di accumulo: Ancora oggi, nella nostra evolu- di regolazione e quelli di accumu- (sovente regolati nei livelli) o arti- ziosa risorsa. Come spesso capita, • Sotto piano campagna (na- ta tecnologica società. La concre- lo. Nella prima tipologia rientrano ficiali che garantiscono accumuli un succedersi di giorni piovosi, ha turali, regolati o artificiali) ta disponibilità per l’utenza della tutti i bacini che sono indispen- di acque per un loro uso su periodi cancellato dai nostri giornali ogni risorsa acqua dipende da pochi sabili nei nostri acquedotti per più lunghi, in genere annuali o al- articolo al riguardo, ma si può sta- • Con sbarramento (diga) La traversa ENEL fondamentali fattori: garantire l’afflusso dell’acqua agli meno stagionali. re certi che, alle prime avvisaglie I serbatoi sotto piano campa- a S.Pellegrino sotto • La captazione da fonti, acque utilizzatori nei momenti di punta, Su questa tipo di bacini “di accu- di calura, il tema riaffiorerà. Vale gna si sono notevolmente incre- il controllo Regione superficiali (fiumi o laghi) o fal- svolgendo una funzione di volano mulo” è stata, nei mesi scorsi, ripe- quindi la pena soffermarsi a riflet- mentati nel nostro territorio dopo Lombardia. da (pozzi) tra l’afflusso dell’acqua dalle fonti tutamente richiamata l’attenzione tere sull’utilità, gli impatti, i costi e che molte cave di ghiaia aperte

44 45 in pianura, per garantire nel mo- loro derivazione per caduta (for- altrettanto lunga storia di trage- mento del boom edilizio ampie za di gravità) fino al destinatario die. Ne vogliamo ricordare alcune dotazioni di inerti, sono state ab- finale. Ma il reale punto di forza che per entità e per vicinanza ter- bandonate. Molte infatti sono sta- dei bacini ottenuti da dighe sta si- ritoriale sono nella mente di molti te recuperate come “laghetti”, uti- curamente nella possibilità di uso di noi: lizzati spesso per attività di pesca plurimo: non solo acque potabili • DIGA DEL GLENO il 1° dicem- sportiva, mentre altre giacciono o per scopo irriguo ma anche for- bre del 1923 crollo della diga. in abbandono o sono state riem- za motrice per generare elettrici- 6 milioni di metri cubi precipi- pite da materiali di scarto, quando tà. Nella nostra realtà territoriale tarono dal bacino artificiale a non sono diventate vere e proprie è stato proprio quest’ultimo utiliz- 1.500 metri di quota dirigendo- discariche di rifiuti talvolta tossici. zo (la produzione di energia elet- si verso il lago di Iseo. Il crollo Una recente normativa regiona- trica) a motivarne la costruzione. del manufatto (mai autorizzato le favorisce l’utilizzo di tali cave Per contro i fattori limitanti nella nella forma realizzata ad archi dismesse per l’accumulo di acque, realizzazione di nuove dighe sono multipli su tampone centrale disponibili poi per i periodi di sic- da ricercare negli alti costi di re- massiccio) distrusse centri abi- cità. Tale impostazione favorisce alizzazione, nell’elevato impatto tati quali Bueggio e Dezzo fino sicuramente un arresto del degra- territoriale (modifica di intere val- a raggiungere Angolo. Nel suo do e un recupero anche ambien- li) e nella sicurezza da garantire percorso di 45 minuti la massa tale dei luoghi, ma ha alcune con- per rischi a valle. di acqua e fango uccise 356 per- troindicazioni per l’applicazione. La costruzione di dighe non sone. Vi sono infatti costi di pompaggio, è certo fatto recente. La prima • DIGA DEL VAJONT il 9 ottobre in quanto l’acqua non viene “dai diga a noi nota fu costruita verso 1963 una frana di 260 milioni monti” e quindi deve essere pom- il 4.000 a.c. in Egitto allo scopo di di metri cubi di roccia distac- pata per raggiungere la quota delle deviare il Nilo ed edificare la città catasi dal monte Toc genera case dove vi è l’utilizzo. Ancora più di Menfi sui terreni sottratti alle nell’invaso di acqua una enor- rilevante però è la qualità delle ac- me onda che scavalca la diga que: l’approvvigionamento dei “la- acque. Molte altre dighe in terra, appena realizzata e distrugge la ghetti” avviene in linea di massima fra cui quelle costruite dai babilo- valle spazzando via interi pae- dalla falda freatica superficiale che nesi, facevano parte di complessi si. I morti sono 1.917 di cui 487 è quella maggiormente interessata sistemi di irrigazione per trasfor- bambini. dall’inquinamento per uso del suo- mare regioni improduttive in ter- lo (dalle lavorazioni industriali ai re fertili. Gran parte di questi ma- • BACINI di TESERO in VALLE pesticidi/diserbanti in agricoltu- nufatti, a causa di danni arrecati STAVA il 19 luglio 1985 il crollo ra, ai depositi urbani o indotti dai da alluvioni o per scarsa manu- di un bacino di decantazione transiti veicolari…). L’utilizzo di tenzione, sono oggi andati perdu- fanghi di monte coinvolse un tale acque pompate dalle ex cave ti. Recentemente il Daily News (9 secondo invaso. I 180.000 metri va quindi strettamente collegato marzo 2018) ha pubblicato un ar- cubi di massa fangosa compo- alla specifica qualità dell’acqua. ticolo relativo alla più antica diga sta da sabbia, limi ed acqua con una velocità di 90 km all’ora I serbatoi da accumulo da sbar- in Anatolia, costruita dagli Hittiti ramento sono tutti quegli invasi (ar- circa 3.300 anni fa, ora in fase di impattò sulla sottostante area tificiali o comunque modificativi di recupero sia a scopo turistico sia abitata; i morti furono 268 di laghi naturali) ottenuti per effetto per uso irriguo. cui 28 bambini con meno di 10 di dighe. Tali accumuli, localizzati La grande utilità delle dighe anni. prevalentemente in zone montane, si è sempre associata però ad un Queste immani tragedie hanno dove vi è maggior disponibilità di costante rischio, dovuto a ingen- portato le Istituzioni ad adottare acque, possono disporre di risorse ti masse di acque accumulate in normative molto più rigide a tute- di alta qualità; le acque infatti, si- luogo elevato, spesso a monte di la della pubblica incolumità, non- ano esse provenienti da sorgenti o zone abitate, e trattenute solo da ché ad incaricare uffici e tecnici al da scioglimento di nevi, sono esenti manufatti (in terra, in pietra, in controllo della progettazione, rea- Lo sbarramento da fattori inquinanti. Inoltre, il po- calcestruzzo…). La lunga storia lizzazione, gestione dei manufatti del Barbellino diga sotto sizionamento in quota permette la delle dighe si associa così ad una siano essi dighe o sbarramenti sui il controllo dello Stato.

46 47 e di manutenzione nonché sugli iter autorizzativi e sul controllo in Nell'immagine qui sotto: capo agli Enti pubblici. sul Daily News, la più Si tratta ovviamente di norma- antica diga rimasta in tive tecniche di una certa com- Anatolia degli Hyttiti (3.300 plessità, talvolta oggetto di os- anni fa) apre ai turisti. servazioni dalla stessa comunità scientifica. Un caso significativo Nella pagina a fianco: lo troviamo nella Commissio- Gleno, la diga attuale sotto ne Nazionale di Monitoraggio il controllo di Regione (di cui chi scrive ha fatto parte) Lombardia. composta da 10 esperti nominata dal Ministro delle Infrastrutture e fortemente voluta dalla Confe- renza Stato Regioni che ha lavo- rato 2 anni per avanzare proposte di modifica del D.M. 26/6/2014; i lavori della Commissione hanno portato a precise proposte mi- gliorative del testo, ancora però non considerate dal legislatore. Ci si augura che ciò possa avve- nire al più presto, perché avere normative sempre adeguate e all’altezza del continuo svilup- po tecnologico è una condizione indispensabile per garantire una reale sicurezza dei cittadini. Una riflessione conclusiva. La realizzazione di bacini di invaso per avere a disposizione la pre- ziosissima risorsa acqua è una scelta non solo possibile ma an- che auspicabile, purché avvenga dopo una attenta analisi del ter- ritorio che ne permetta la realiz- corsi d’acqua. Regione ha competenza (applicando però la zazione senza rilevanti impatti Non si tratta infatti di negare la possibili- normativa statale) per quelle con altezza tra negativi sull’ambiente, vengano tà di realizzare sbarramenti, ma di realizzare 10 e 15 metri o invaso tra 100.000 e 1.000.000 fatti i conti con l’estrema varietà manufatti che garantiscano la sicurezza del di metri cubi. Per gli invasi minori la compe- dei siti e delle finalità del singo- territorio e soprattutto delle persone che lo tenza è della Regione con proprie norme (per lo manufatto, vengano rigorosa- abitano. Nasce così la normativa per la sicu- la Lombardia con la L.R. 23 marzo 1998 n. 8 mente rispettati dettati e spirito rezza delle dighe nonché una suddivisione di Norme in materia di costruzione esercizio e delle normative sia in fase di pro- competenze tra Stato e Regione. vigilanza degli sbarramenti di ritenuta e dei gettazione che di realizzazione e Lo Stato dotato di una recente normativa bacini di accumulo di competenza regionale). gestione. Per ultimo si ritiene che (D.M. 26 giugno 2014 Norme tecniche per la Tutte le normative, sia quella statale che per gli Enti Competenti fare at- progettazione e costruzione degli sbarramen- quelle regionali, sono finalizzate a dare pre- tenta vigilanza e controllo sia in ti di ritenuta) ha competenza per le dighe con cisi riferimenti alla fase preliminare di stu- fase progettuale che di esercizio altezza superiore ai 15 metri o invasi supe- dio delle possibili localizzazioni, alla fase sia il miglior modo per fare una riore ad 1 milione di metri cubi, mentre la progettuale, alla modalità di realizzazione efficace Protezione Civile.

48 49 Idrogeologico

Questo contributo focalizza l’attenzione Sono state avviate ufficialmente passa innanzitutto da una corretta sull’area carsica di Grone che, oltre a le operazioni di tracciamento idro- e attenta gestione dei territori che li logico del sistema carsico Bueno ospitano. un indubbio interesse dal punto di vista – Nueva Vida nell'ambito In contesti carsici infatti le pre- speleologico, è di particolare importanza dell'ambizioso progetto di indagi- cipitazioni meteoriche riescono ad nel contesto più generale dell'area oggetto ne denominato "100 km di Abissi" infiltrarsi facilmente nel sottosuo- Fabio Gatti di indagine, del quale ne rappresenta finanziato da Società Uniacque (ri- lo calcareo, per sua natura ricco di Maurizio Greppi ferimenti a tale iniziativa sono pre- fratture, vuoti e punti di debolezza potenzialmente la frontiera occidentale. Associazione Progetto Sebino senti anche in numeri precedenti che rendono la roccia di fatto per- della rivista). meabile. Durante un esperimento prelimi- Da tale circostanza ne deriva nare di tracciamento idrogeologico altrettanta facilità di infiltrazione eseguito nel 2011, in collaborazione per qualsivoglia inquinante che, se L’AREA CARSICA con Regione Lombardia e Federa- veicolato in maniera incontrollata zione Speleologica Lombarda, si eb- per periodi più o meno lunghi e per bero riscontri circa la connessione quantitativi importanti nel cuore DI GRONE idrologica del complesso di grotte del complesso carsico, è in grado di con la sorgente Acquasparsa. alterarne per decenni le condizioni I risultati tuttavia non furono suf- ambientali con conseguenze spesso La frontiera occidentale del sistema ficientemente chiari da considerare irreparabili sulle riserve di acqua ivi certa la connessione e, da allora, il contenute. carsico del Sebino bergamasco dubbio si è conservato… Nel 2011 la connessione certa L’attenzione verso quest’area è con l'acquedotto di Tavernola Ber- evidentemente generata da questa gamasca, stabilita nell'ambito del sorgente che, come appare eviden- precedente test con traccianti di te dall’immagine, rappresenta uno cui si è sopra accennato, impose spettacolo naturale non indifferen- indirettamente all'amministrazio- te. Di per sé, l’Acquasparsa è una ne del piccolo paesino di Fonteno delle sorgenti più importanti del l'attuazione di politiche di gestione Sebino occidentale, grazie alle por- del territorio ancora più attente e tate massime che riesce ad esprime- avvedute. Inoltre, in concerto con re(2/3 mc al secondo), anche se è Progetto Sebino, si rafforzò l'idea relativamente poco sfruttata rispet- che la fruizione del complesso di to al potenziale idrologico che la ca- grotte dovesse essere pienamente ratterizza. consapevole e non necessariamente La conferma del legame sotto il orientata ad un'idea di sfruttamento profilo idrologico del sistema carsi- di tipo turistico delle enormi cavità co con l’Acquasparsa avrebbe dei ri- carsiche scoperte. svolti piuttosto significativi, il primo In tale contesto, questa conferma dei quali risiede nella conseguente potrebbe idealmente unificare tutto connessione che si instaurerebbe il cosiddetto Sebino Occidentale e tra i Comuni di Fonteno e di Grone. porre le basi per sistemi di pianifica- Infatti a fronte di un collegamen- zione più ampi e condivisi da tutte to certo l’attenzione nella pianifica- le amministrazioni comunali. zione territoriale da parte del comu- In secondo luogo, la consapevo- ne di Fonteno, già elevata, sarebbe lezza che l’Acquasparsa è connes- ancora maggiore. sa con un complesso come Bueno E' infatti opportuno ricordare Fonteno, potrebbe consentire l’av- che la tutela e la salvaguardia degli vio di nuove progettualità per ap- Nella pagina a fianco: ambienti ipogei e relativi acquiferi profondire la conoscenza dei suoi acquasparsa in piena.

50 51 “comportamenti” idrologici al fine da un protocollo d'intesa che rico- di rendere più efficiente un suo uti- nosce al sodalizio il ruolo di partner In foto: l'inghiottitoio d'ingresso della Grotta del Bosco Faeto. lizzo a scopo idropotabile. privilegiato per la gestione dell'atti- Sotto: rilievo in pianta della Grotta del Bosco Faeto. In effetti, in un certo senso, ad vità speleologica in territorio comu- oggi non è stata utilizzata proprio nale. perché non se ne conosce il regime Proprio per questo, dopo anni e non si è in grado di stabilire con di "splendido isolamento", Progetto ragionevole certezza i margini del Sebino si apre a collaborazioni tra- suo sfruttamento. sparenti e costruttive con altre note Come la gran parte delle sorgenti e storiche realtà speleologiche ber- carsiche ovviamente l'Acquasparsa gamasche (su tutte con il Gruppo risente di significative variazioni del- Speleologico Bergamasco Le Notto- le sue portate che risentono in ma- le, lo Speleo Club Orobico, il Grup- niera evidente della piovosità riscon- po Speleologico Valseriana Talpe) trata nelle settimane precedenti. nella ferma convinzione che solo Enormi quantità d'acqua vengo- con questo cambio di approccio si no a giorno dopo pochi giorni di potrà vincere tale sfida, ripudiando pioggia: se da un lato ciò lascia le- quindi qualsiasi forma di territo- gittimamente pensare alla presenza rialità fine a sè stessa e non dettata di un gigantesco complesso di grotte da reali esigenze di conservazione caratterizzato da gallerie e vuoti di dell'ambiente carsico epigeo od ipo- dimensioni importanti, questo non geo. è necessariamente sempre vero e andrà quindi dimostrato provando Quadro geo-speleologico ad accedere fisicamente nel sistema dell'area: lo stato dell'arte carsico afferente la nota sorgente. delle conoscenze Il noto e compianto fisico-ricer- Osservando la carta geologica catore e speleologo di fama inter- che ricomprende l'area di Grone nazionale Giovanni Badino ha più si evince un quadro piuttosto com- volte ribadito tale concetto: sono plesso, caratterizzato dalla presen- errate le equazioni "grandi sorgen- za di diverse litologie carbonatiche ti=grandi grotte" e "piccole sorgen- affioranti ma spesso parzialmente ti=piccole grotte". occultate da depositi e coperture O per meglio dire, sono dei buoni varie fino alla quota significativa di indizi che consentono di formulare 800/900 mslm. Recenti scavi (2013) legittime e sensatissime ipotesi. effettuati da speleologi all'interno Ma seguendo i dettami del cosid- di doline a quota 900 mslm (Colli detto "metodo scientifico", le ipotesi di San Fermo, area in cui questi fe- per quanto probabili rimarranno nomeni carsici sono numerosi ed tali se non vengono opportunamen- evidentissimi) hanno evidenziato te dimostrate. la copertura di uno strato di suolo Così la vera sfida degli speleologi di circa 10 metri prima di giungere Sopra: carta geologica area Grone: i bollini rossi rappresentano di Progetto Sebino per l'immedia- alla roccia sottostante. La presenza il posizionamento GPS delle cavità mentre il rettangolo giallo ne to futuro sarà quella di trovare la di queste coperture, evidentemente riporta il nome. Le etichette azzurre si riferiscono alle sorgenti. "porta di accesso" a tale complesso, sempre successive alla formazione La linea rossa centrale con le X rappresenta l'andamento della potendo contare sull'appoggio di delle cavità, unitamente agli effet- sinclinale. Società Uniacque e del Comune di ti delle attività antropiche secolari Grone con il quale ormai da anni (non indifferenti in aree come quella Sotto: una rappresentazione del territorio di Grone in 3d con viene portata avanti una proficua dei Colli di San Fermo, nota località riportate nuovamente la sinclinale ed alcune grotte. collaborazione, anche formalizzata turistica e molto frequentata), spesso

52 53 complica le ricerche speleologiche perchè di sinclinale che si dirige quasi in direzione op- Grone conferma, a grandi linee, tale ad alcune grotte vere e proprie, di fatto altera e maschera le reali morfologie del posta alla "grande Sinclinale di Tavernola Ber- tendenza. dimensioni significative e sviluppi paesaggio carsico o comunque le rende più dif- gamasca" e che di fatto almeno in linea teori- Possiamo infatti riscontrare la superiori alle centinaia di metri. Le ficilmente individuabili. ca dovrebbe convogliare le acque in direzione presenza, oltre alla Sorgente Acqua- grotte conosciute ed i potenziali ac- Tuttavia le scoperte speleologiche interes- dell'abitato di Grone e proprio della Sorgente sparsa sotto alle cave dell'azienda cessi sono numerosi, segue una ri- santi non sono mancate in questi anni e, uni- Acquasparsa. Le sinclinali sono delle pieghe cementifera, delle Sorgenti Pianèt, costruzione e descrizione di alcuni tamente ai fenomeni già conosciuti e scoperti degli strati di roccia, talvolta di scala chilome- di portate comunque non trascu- dei fenomeni carsici più significativi trica, la cui conformazione aiuta a compren- riscontrati. da decenni, ne emerge un mosaico per forza rabili (10 l/s), alla base del Monte Nella pagina a fianco: il dere le modalità principali di drenaggio delle di cose parziale ma estremamente ricco di in- Faeto. grande salone centrale della acque meteoriche. formazioni. Come evidenziato in mappa (eti- Grotta del Bosco Faeto grotta D12 Oltre alla presenza di alcune faglie, segna- In contesti carsici è tipico riscontrare nei chette gialle in corrispondenza dei Sul Monte Faeto, a Grone, è nota Qui sopra: rilievo (pianta e late in carta geologica, di rilevanza locale, fondovalle, in corrispondenza (o nei pressi) pallini rossi) vi sono poi decine di da tempo la presenza di una interes- sezione) della grotta D12. l'aspetto più significativo da un punto di vi- delle sinclinali, numerose sorgenti. "buchi" o cavità sospette meritevo- sante cavità, già indagata, topografa- Realizzato dal Gruppo sta idrogeologico è la presenza di una piega Da questo punto di vista anche l'area di li di indagini approfondite, oltre ta e documentata fotograficamente Grotte Tassi.

54 55 La cavità si sviluppa per circa 250 metri complessivi. L'accesso, caratterizzato spesso da un forte flusso d'aria, è completa- mente orizzontale e si apre alla base di una parete rocciosa raggiungibile dalla valletta (quasi sempre comple- tamente in secca). Una semplice strettoia iniziale, della lunghezza di circa 5/10 metri, concede di accedere ad una prima sala di dimensioni 4 x 5 metri per 3 circa di altezza, dalla quale, supe- rando un grosso masso, si accede ad un enorme salone di dimensioni 30 x 20 circa e dalla forma irregolare, di altezza circa 15 metri. Il salone è adornato da alcune bellissime colate e vaschette con- crezionali e presenta alcune dira- mazioni secondarie, una delle quali, stupenda, si sviluppa in una galleria completamente concrezionata e con andamento sub-orizzontale. Da un punto di vista esplorati- vo e speleologico la grotta è molto interessante, tuttavia, dopo un ten- tativo di scavo sul fondo nei mesi anni fa da alcuni soci dell'Associa- via sono alquanto allettanti vista la scorsi si è giunti alla conclusione zione Progetto Sebino. possibilità di accedere forse al com- che il lavoro al momento è troppo La grotta, che si sviluppa per plesso di grotte che alimenta la sor- impegnativo ed è quindi stato ri- circa 200 metri, è caratterizzata da gente Pianèt (utilizzata al momento mandato. belle morfologie al suo interno, da da Società Uniacque per alimentare un andamento sub-orizzontale e da parzialmente l'acquedotto). Grotta "Altro Pianet" Come visibile dalla foto sopra ri- ambienti di dimensioni significative. Nel 2015 Progetto Sebino decide portata, l'ingresso è di ampie dimen- L'accesso, ampio e spettacolare, di intensificare le ricerche nell’area impostato in pieno interstrato, è fa- sioni e vi si accede da un piano roc- di Grone. cioso inclinato di circa 30°. cilmente raggiungibile tramite un Il 13 marzo del 2015, percor- sentiero di modesta pendenza che, rendo la valle di Sant’Antonio di dall'abitato dei Colli di San Fermo, Grotta D12 Grone, due speleologi di Progetto In foto: ingresso della grotta precisamente da Via dei Narcisi, si Questa bellissima grotta, indaga- Sebino, individuano in piena pare- Altro Pianet: anche ai tempi sviluppa da un tornante all'interno ta da Progetto Sebino nel 2015, su te, a circa 3 metri di altezza dall’al- della frequentazione umana del bosco, anch'esso caratterizzato segnalazione di alcuni speleologi ap- veo del torrente, un pertugio con nell'Età del Bronzo Antico da aspetti naturalistici non trascu- partenenti al Gruppo Grotte i Tassi morfologie compatibili con quelle si accedeva strisciando nel rabili. (Milano), si trova a Grone in frazio- dell’accesso franato ad una cavità. cunicolo e per raggiungere Da un punto di vista speleologico ne Sant'Antonio, vicino alla grotta Il precedente rinvenimento di l'accesso era probabilmente le esplorazioni sono ferme sul fondo Altro Pianet, luogo del ritrovamento grotte negli immediati paraggi, necessaria una piccola di una grossa sala e forse un giorno di reperti risalenti all'età del Bronzo la vicinanza con una piccola sor- arrampicata. riprenderanno, le prospettive tutta- Antico. gente, e alcune considerazioni di

56 57 carattere geologico convincono i numerosi reperti risalenti all'Età Nella pagina a fianco: foto due speleologi a raggiungere il po- del Bronzo antico, rendendo que- ingresso del Belom. tenziale accesso e ad intraprendere sto sito estremamente importante un’operazione di scavo, confortata ed interessante quindi anche come immediatamente dalla presen- scrigno di informazioni storiche, za di un significativo flusso d’aria archeologiche e paleontologiche. intermittente tra alcune fessure In futuro le indagini speleologiche (alternativamente in entrata od in proseguiranno. uscita, con cambio di flusso ad in- tervalli regolari di alcuni minuti). Voragine di Grone Il lavoro di disostruzione, com- (Gronehenge) plessivamente piuttosto agevole, Sulla sommità del Monte Faeto, verrà premiato quando i due sco- proprio "sopra" alla Grotta del Bo- pritori accedono ad una sala di- sco Faeto, si trova un'interessan- scretamente concrezionata attra- tissima cavità scoperta da alcuni verso uno stretto cunicolo. speleologi del Gruppo Speleo CAI La grotta viene chiamata “Altro Lovere nel 2008 e successivamente Pianet”, per via del suo ipotizzato segnalata a Progetto Sebino. collegamento con il complesso di Dopo una prima veloce indagine grotte afferenti la Sorgente Pianèt. effettuata nel 2009, con un piccolo Il pavimento della sala appare tentativo di scavo, le attività ven- cosparso di ossa di varie dimensio- gono proseguite dal Gruppo Grot- ni: circostanza piuttosto comune a te "Tassi" di Milano, e nuovamente molte cavità, se non per il fatto che continuate in collaborazione con nonostante il modesto sviluppo, possono ri- alle grotte abbia sostituito quella, sicura- alcune delle ossa presenti sono, Progetto Sebino successivamente. vestire un estremo interesse sotto il profilo mente più sobria, di scegliere nomi legati in questo caso, di dimensioni si- La grotta è di fatto una voragi- speleologico in virtù del posizionamento ma quasi sempre a toponimi locali, in voga fino gnificative. Sul fondo della grotta, ne, forse un fenomeno di crollo, anche per dimensioni e morfologie riscon- agli anni '70/'80. in corrispondenza di un notevole con pianta a forma triangolare e trabili. strato di materiale terrigeno mi- dimensioni 10x10 metri circa. Nota sto a grossi sassi, si avverte ancora La "Laca del Belom" è una grossa spacca- La voragine, chiamata ironica- Approfittiamo di questo contributo per chiaramente il flusso d’aria, sem- tura, profonda circa 20 metri, che si apre in mente "Gronehenge", è profonda dare ulteriore evidenza dell’operazione trac- pre intermittente. Durante il lavo- corrispondenza di un affioramento roccioso oltre 14 metri e lo scavo sul fondo ciamento che l’Associazione Progetto Sebino ro di rimozione di detto materiale, nei boschi di Sant'Antonio di Grone. ha permesso di accedere ad una ha avviato pochi giorni fa. Il 28 Aprile 2018, si rinvengono quelli che sembrano Simile per morfologie e dimensioni è la sala di piccole dimensioni com- alle ore 23,30 gli speleologi hanno immesso a tutti gli effetti antichi reperti e "Laca de Ca de Là", così come interessantis- pletamente colma di materiale di nelle acque che scorrevano nel ramo chiama- si decide senza esitazione di in- sima è la "Salvarizza", evidente accesso di crollo. La posizione della grotta e to Hydrospeed 5 chilogrammi di Fluoresscei- terrompere le attività di scavo per grotta mai indagato a fondo per la presen- la sua altitudine, unitamente alla na sodica (altrimenti nota come Uranina). Il segnalare la scoperta alle autorità. za di una cospicua quantità di rifiuti (che presenza di un forte flusso d'aria tracciante, fluorescente e atossico alle concen- andrebbero rimossi a prescindere visto il In seguito, con la collaborazio- costante, rende il fenomeno carsi- trazioni alle quali viene utilizzato, conferisce rischio di inquinamento del reticolo carsico ne della Soprintendenza Archeolo- co estremamente interessante ed è un colore verde intenso e la sua presenza può sottostante). gia ed il contributo economico del quindi intenzione di Progetto Sebi- essere rilevata visivamente oppure attraverso Comune di Grone, della Fondazio- no ricominciare le attività di inda- Ognuno di questi fenomeni sarebbe meri- l’utilizzo di captori, quando la sua concentra- ne della Comunità Bergamasca e gine in accordo con il Comune di tevole di approfondimento e la prosecuzione zione è troppo bassa per poter essere visto. del Lions Club Val Calepio e Valle Grone. del progetto "100 km di Abissi" finanziato Chiediamo quindi a chiunque dovesse, nei Cavallina vengono portate avanti da Società Uniacque potrebbe essere l'occa- prossimi giorni, osservare delle acque verdi indagini archeologiche e speleo- sione giusta per accedere all'inviolato com- fuoriuscire dall’Acquasparsa o da qualsiasi Laca del Belom, Laca De Ca logiche. Gli scavi speleologici non plesso di grotte che sicuramente si sviluppa altra sorgente o corso d’acqua della zona di consentono di proseguire se non De Là, altri fenomeni carsici nell'area di Grone. segnalare l’evento all’amministrazione comu- per pochi metri mentre le indagi- Sono infine conosciute da de- Da notare come l'abitudine attuale degli nale o gli organi di polizia che sono già stati ni archeologiche portano in luce cenni altri importanti grotte che, speleologi di attribuire nomi buffi e ironici preventivamente avvisati.

58 59 Idrogeologico

Un argomento molto importante Il Gruppo Speleologico Valseria- su quello che vediamo dando loro la per lo studio della sorgente Nossana na Talpe ha sede a Ponte Nossa e possibilità di confermare o corregge- In foto: le creste di Arera svolge attività di ricerca ed esplo- re le loro valutazioni. e il monte Secco è identificare il bacino di assorbimento razione di nuove cavità dal 1980 La ricerca e lo studio del terri- delle acque che dalla superfice soprattutto in Valseriana, racco- torio carsico a nord della sorgente, gliendo l’eredità del Gruppo Spele- svolto dai soci del GSVT nei mol- alimentano la sorgente: praticamente Giorgio Tomasi ologico le Talpe nate nel 1955. ti anni di attività, ha sicuramente capire da dove arriva l’acqua Gruppo Speleologico Parlando dell’attività del gruppo aiutato, ed aiuta tutt’ora, lo studio della sorgente. Valseriana Talpe non si può fare a meno di citare idrologico di questa sorgente. la sorgente Nossana, una sorgente Le acque della sorgente sono uti- carsica con una portata molto im- lizzate per l’approvvigionamento portante, un fiume che esce dalla idrico della città di Bergamo e di montagna e che dopo soli 600 metri numerosi comuni della sua pro- DEFINIRE getta le sue acque nel fiume Serio. vincia grazie alla rete idrica gestita Sicuramente l’attività speleolo- dall’azienda Uniacque. gica è una componente importan- La sorgente è stata argomento di IL SISTEMA IDRICO te per comprendere il sottosuolo e molte pubblicazioni che ne hanno può aiutare molto lo studio geolo- delineato le caratteristiche princi- gico e idrogeologico del territorio. pali. Si tratta di una sorgente car- SOTTERRANEO I geologi studiano modelli del sot- sica di tipo misto di Trabocco e di tosuolo generalmente in base a quello Sbarramento, perenne, con portate che vedono in superficie, noi speleo, molto variabili che possono arri- che alimenta la Sorgente Nossana entrando nella montagna, possiamo vare a punte di 17.000 litri/sec (si fornire loro preziose informazioni hanno notizie anche di 20.000 litri/ sec) e portate minime di 900 litri/ sec. (una media annuale di 3000 li- tri/sec). Molti sono ancora gli enigmi che si nascondono dietro la sorgente Nossana. Due fra quelli che da sem- pre interessano noi speleo sono: • riuscire ad individuare i percorsi effettuati dalle acque sotterranee che alimentano la sorgente; • capire i tempi di permanenza dell’acqua all’interno della mon- tagna. Sono stati pensati alcuni model- li che schematizzano un possibile percorso delle acque che dalle mon- tagne scende ad alimentare il baci- no della sorgente, ma la definizione certa di quanto ampio sia questo tracciato non c’è ancora. Noi speleo entrando nella mon- tagna cerchiamo di seguire ed esplorare questo percorso, attraver- so i vuoti che crea l’acqua stessa, tracciando in modo preciso il suo percorso.

60 61 Il bacino d’assorbimento tutte le vie sotterranee che alimentano la Per avere un riscontro oggettivo permetterebbe di lavorare su molti sorgente. Questo bacino è invece di diffi- della reale estensione dell’area di argomenti. Due fra i più importanti Un argomento molto importante per lo cile identificazione. assorbimento delle acque che ali- sono: studio della sorgente Nossana è identificare mentano la sorgente occorrerebbe il bacino di assorbimento delle acque che Ovviamente il bacino idrogeologico è quel- • migliorare il lavoro di tutela e dalla superfice alimentano la sorgente: prati- lo che effettivamente raccoglie le acque che lavorare sul tracciamento delle ac- salvaguardia delle acque che camente capire da dove arriva l’acqua della alimentano la sorgente ed è molto più ampio que. In questo lavoro noi speleo po- alimentano la sorgente; sapere sorgente. del bacino idrografico. tremmo dare un importante contri- quale è il territorio dove l’acqua buto andando ad identificare i corsi Occorre chiarire per prima cosa che esiste: Dagli ultimi studi riportati sulle più recen- dalla superficie scende in pro- • un bacino idrografico della sorgente ti pubblicazioni riguardanti la sorgente Nos- d’acqua sotterranei trovati nelle fondità e va ad alimentare la sor- identificato dall’andamento delle valli e sana si ipotizza un bacino idrogeologico di grotte esplorate e verificare, grazie gente può permetterci di evitare Nella foto della pagina dei pendii che chiaramente conducono circa 80 kmq con un’estensione delimitata a ad un progetto di tracciamento, se che intervengano fattori dalla accanto: le pareti della Nord dalla Valcanale, ad Ovest dalla Val Ve- quell’acqua va effettivamente ad ali- superficie che vadano a danneg- l’acqua verso la sorgente. Questo bacino Valcanale salendo verso il mentare la sorgente. normalmente è di facile delimitazione an- dra, a Sud e Sud Ovest dalla Val del Riso ed giare la qualità dell’acqua; passo di Valmora che dalla superficie. a Est e Sud-Est dal ramo principale della Val Riuscire ad identificare le reali • valutare con sicurezza gli anda- Qui sopra: 5 in condotta • un bacino idrogeologico che raggruppa Seriana. dimensioni ed i confini del bacino menti stagionali della sua portata lungo la galleria principale.

62 63 La risposta quasi istantanea della portata della sorgente rispetto a forti In foto: le impervie pareti precipitazioni esterne può indicare del versante sud dalla la presenza di importanti vie sotter- Valcanale alla sorgente. ranee di drenaggio preferenziale e Nello schema: sezione quindi un mondo carsico di notevoli geologica della valcanale dimensioni. alla Sorgente Nossana.

Le grotte Nell’area ipotizzata del bacino idrogeologico della sorgente Nossa- na son presenti circa 200 cavità più o meno importanti. Il presunto bacino comprende l’area carsica dell’Arera dove sono presenti molti abissi di notevole profondità fra cui l’abisso più pro- fondo della Bergamasca (Abisso dei due increduli -623 metri), zona dove lavora prevalentemente il Gruppo Speleologico Bergamasco le Nottole. Vi è poi la fascia Foppazzi, Grem, Valcanale dove il GSVT ha esplora- to molte cavità interessanti fra cui: l’Abisso FA7 (-406 m),l’ Abisso Le- ten (recentemente portato alla pro- fondità di -400 m in collaborazione con lo Speleo Club Orobico) e l’ulti- ma importante scoperta la Grotta 5 in Condotta in Valcanale. Vi è poi l’interessante fascia più a sud che comprende il monte Tre- vasco dove sono state esplorate va- rie cavità (Abisso Mubako, Grotta in base alle precipitazioni; valu- Battista Moioli) che scendono fino tando le piogge cadute ad ogni a zone completamente allagate, si stagione sulla superficie che deli- presume che questo sia il livello mita il bacino idrogeologica capi- della falda acquifera che alimenta re la quantità d’acqua disponibile la sorgente. soprattutto nei periodi di regimi molto bassi. La grotta 5 in Condotta Un elemento che fa sperare noi speleo sulla possibilità di trovare, in Per finire una breve descrizione questo territorio, un vasto ed ampio della grotta che il Gruppo Speleo- mondo carsico è quello che quando logico Valseriana Talpe sta esplo- si hanno forti temporali sui monti, rando dal 2012 in collaborazione di dopo breve tempo si ha un aumento altri gruppi bergamaschi. La grotta considerevole della portata dell’ac- è stata scoperta a seguito di un im- qua della sorgente. pegnativo lavoro di ricerca che ha

64 65 visto i soci del gruppo raggiun- gere alcune nere aperture sulle impervie pareti del versante sud della Valcanale. Molte di queste aperture si sono dimostrate antri senza prosecuzione, una invece ci ha permesso di entrare nella montagna ed esplorare una grot- ta grande e con una forte corren- te d’aria. La nuova cavità, chiamata Grotta 5 in Condotta, ha un anda- mento molto complesso: gallerie orizzontali, profondi pozzi, saloni e rami attivi che scendono in pro- fondità. Ad oggi raggiunge uno sviluppo di 5900 metri ed un disli- vello totale di 529 m (+286, -243). Una grotta molto interessante non solo dal punto di vista speleologi- co ma che presenta caratteristiche geologiche e morfologiche molto singolari che hanno riscosso gran- de interesse nel mondo scientifico. Un gruppo di geologi seguono le Galleria della grotta 5. Nella fotografia a fianco: esplorazioni condotte dal Gruppo le pareti del versante sud Speleologico Valseriana Talpe cer- della Valcanale. cando di chiarire gli interessanti aspetti morfologici dell’antica ca- vità. Stiamo collaborando inoltre con alcuni geologi dell'Università di Milano interessati a verificare se i loro studi geologici sul terri- torio trovano riscontro con quello che noi possiamo vedere all'inter- no della montagna: tipi di rocce, faglie, sovrascorrimento dei vari strati, corsi d’acqua sotterranei ecc. Infine un socio del gruppo, studioso della vita nel sottosuolo, sta effettuando ricerche e studi su alcune “mummie” di pipistrel- lo trovate nella cavità. (Ma tutto questo potrà essere argomento di un nuovo articolo.) Noi speleo speriamo che questa grotta sia una delle vie che ci permetterà di scoprire almeno una parte del mondo sotterrano che si nascon- de dietro la sorgente Nossana.

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