Poste Italiane - In caso di mancato recapito inviare al CMP di Roserio per la restituzione al mittente previo pagamento resi N° 17/ VII - 20 ottobre 2011 - QUINDICINALE - 5 Euro NUMERI, FATTI EPROTAGONISTI DELLAMODA EDELLUSSO la nauticaitaliana L’export salva REPORTAGE l’occhio all’Oriente La pubblicità strizza FOCUS CINA sul madeinItaly Ombre cinesi INCHIESTA sbancano tra ibuyer Miuccia eManish Arora TOP RETAILER IL DESIGN DEL FUTURO DALLA NATURA ROSS LOVEGROVE, I CREATIVI WEEK SOMMARIO
ITALIA 6/10 INCHIESTA 36/39 LA MODA IN BORSA 60/62 Sfi late P/E 2013, è lotta aperta L'export salva la nautica italiana Moda in Borsa: a settembre continua per le date delle fashion week la discesa
ECO INTERVISTA 63 This is my forest!
APERTURE MONOMARCA 68/70
L'ALCHIMIA DELL'OGGETTO 71 Bob Wilson seduce l'Italia 7 volte LICENZE 40 MONDO 14 I CREATIVI 42/45 PERSONAGGIO 16 Ross Lovegrove, dalla natura il design Un mondo senza Steve Jobs del futuro
GIROPOLTRONE 46/47
FOCUS E-COMMERCE 48/49 C'è la crisi? E i giornali diventano CASA & DESIGN 72/75 negozi COMUNICAZIONE & EVENTI 76/78
LIFESTYLE 80 Steve Jobs
TOP RETAILER 18/22 Miuccia e Manish Arora sbancano tra i buyer
OPERAZIONI M&A 24 GLOBAL BLUE 54 In copertina: Ross Lovegrove per il progetto Hogan "Future Roots". Il Tax Free Shopping nell'elettronica: Foto di Ornella Sancassani FOCUS CINA 26/34 un comparto in crescita Ombre cinesi sul made in Italy ANALISI 56/58 La pubblicità strizza l'occhio Gioielli e orologi tornano ai livelli all'Oriente pre-crisi, ricavi a +10,8%
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4 PAMBIANCOWEEK 4 ottobre 2011
ITALIA
SFILATE P/E 2013, È LOTTA APERTA PER LE DATE DELLE FASHION WEEK
Isola Marras P/E 2012
opo un triennio di tranquillità, l’atmosfera si fa di informarlo che la sua casa editrice è assolutamente contraria a nuovo tesa tra le varie capitali della moda per la un posizionamento di Milano che si sovrapponga con i défilé Ddecisione sulle date delle prossime sfilate. Continua di Londra o New York. infatti la querelle fra le principali associazioni di settore che si Per le collezioni P/E 2013, le date delle sfilate dovrebbero sfidano a colpi di lettere e comunicati stampa. essere per New York in programma dal 13-20 settembre, Diane von Furstenberg e Harold Tillman, rispettivamente Londra 21-25 settembre, Milano 26 settembre -2 ottobre e presidenti del Council of Fashion Designers of America e del Parigi 2-10 ottobre. “Una partenza ritardata rispetto a quanto British Fashion Council accusano la Camera Nazionale della accaduto nel triennio precedente che non possiamo assolu- moda di non aver rispettato gli impegni presi congiuntamente tamente accettare”, ha ribadito il presidente di CNMI Mario nel 2008 per i calendari delle Fashion week. Il Council of Boselli. Infatti dopo essersi riuniti il Consiglio Direttivo della Fashion Designers of America rimane fermo sulle sue posizio- CNMI e il Tavolo degli Stilisti, hanno esaminato la documen- ni e vorrebbe iniziare il 13 settembre, riprendendo la regola tazione relativa alle date di Milano Moda Donna di settembre del secondo giovedì del mese, stabilita nel 2008 e valida per 2012 e hanno dimostrato che nessun accordo era intervenuto il triennio 2009-2011. A questo proposito il presidente del con il Council of Fashion Designers of America e il British CFDA Diane von Furstenberg e il CEO Steven Kolb hanno Fashion Council relativamente al triennio 2012-2013-2014, e inviato una lettera per chiarire la loro posizione: “Non è stato comunque, in nessun caso, era stato trattato il tema del posti- facile realizzare il calendario internazionale, ma ci siamo riu- cipo di una settimana per le date di settembre 2012, ma solo sciti”. “Tutte e quattro le capitali della moda, ad oggi, hanno quello di portare la fashion week di Londra da 4 a 5 giorni. mantenuto fede a questo accordo e gli Stati Uniti continue- Inoltre la Camera Nazionale della Moda Italiana, con sua ranno a farlo per il prossimo futuro”, hanno aggiunto nella comunicazione del 17 marzo 2010 inviata a tutti gli attori del lettera. “Come avrete letto, le date delle prossime sfilate per la sistema moda nazionale e internazionale comprese le redazio- P/E 2013 sono ora in discussione. Milano sostiene che l’accor- ni Vogue-Condè Nast, non essendo intervenuta alcuna diversa do era di durata triennale, ma questo non è vero perché l’ac- intesa al riguardo, aveva segnalato – senza che nessuno solle- cordo era sempre destinato ad essere a lungo termine”. Kolb vasse alcuna obiezione – che nel 2012 Milano Moda Donna e von Furstenberg hanno aggiunto che in questo momento, si sarebbe svolta da mercoledì 19 a martedì 25 settembre, in “Milano ha in programma di organizzare le sfilate da mercole- linea con il triennio precedente. Analogamente aveva fatto la dì 19 settembre a martedì 25 settembre, che sono in conflitto Chambre Syndacale di Parigi, indicando le date delle sfilate diretto con le date di New York e di Londra”. Intanto anche parigine in puntuale sequenza con quelle di Milano. Infatti Londra è in allarme, in quanto la settimana della moda britan- Didier Grumbach, a capo della Chambre, ha riconfermato nica rischia di rimanere “schiacciata” tra i due litiganti. Infatti che il piano firmato nel 2008 era triennale, anche perché non Jonathan Newhouse, chairman di Condé Nast International è possibile pianificare nulla oltre l’orizzonte temporale di tre avrebbe addirittura scritto una lettera a Mario Boselli per anni.
6 PAMBIANCOWEEK 20 ottobre 2011 ITALIA
TESSILE MODA: CRESCONO FATTURATO ED EXPORT NEL 2011
L’impulso maggiore al sistema Tessile- iezione sul primo semestre del 2012. Moda italiano, secondo le previsioni ela- Materie prime, costo dell’energia, credit borate da SMI, viene ancora una volta crunch e rincaro dell’lVA sono, eviden- dall’export, stimato in crescita del 6,2%, temente, fattori che zavorrano la filie- con vendite fuori dai confini nazionali ra, comprimendone le potenzialità di che andranno oltre i 26 miliardi di euro. sviluppo. Senza dimenticare che simili A fronte di queste stime, il saldo com- effetti negativi dal Tessile-Moda si tra- merciale con l’estero si manterrà positi- sferiscono sull’intera economia nazio- vo sopra i 6 miliardi di euro. nale, come indicano le ripercussioni su Il giro d’affari complessivo in crescita PIL e occupazione”. Il presidente di del 4,8%, nel 2011 si riporterà sopra i Sistema Moda Italia ha spiegato, poi, le 50 miliardi di euro: un risultato impor- necessità del settore per continuare a tante che tuttavia non consente di ritor- svolgere un ruolo trainante nell’econo- nare ancora ai livelli correnti pre-crisi. mia italiana, che necessitano di risposte Nel primo semestre 2012 il fatturato da parte di Governo, banche e imprese totale è previsto in aumento del 5,9%, del Tessile-Moda. l’attività produttiva (a volume) del “Al Governo – ha ribadito Michele 6,1%, mentre l’export dovrebbe regi- Tronconi – chiediamo più promozione strare un incoraggiante balzo in avanti internazionale, risolvendo il problema del 7,1%. apertosi con la chiusura dell’ICE e pre- “Ora che il 2011 volge al termine – ha vedendo strumenti a sostegno dell’in- spiegato Michele Tronconi, presidente ternazionalizzazione dei produttori tes- di Sistema Moda Italia – abbiamo rite- sili e meno oneri impropri nel costo nuto opportuno fare un preconsuntivo dell’energia per le imprese di produ- Fabiana Filippi P/E 2011 e svolgere, nello stesso tempo, una pro- zione”.
CARPISA GUARDA ALL’UOMO E SPINGE SULL’INTERNAZIONALIZZAZIONE
Ha molta carne al fuoco Carpisa, mar- to abbiamo sette negozi, la Grecia, il chio di borse, valigeria, piccola pellet- Medio Oriente e l’ex Jugoslavia – ha teria e accessori moda che nel 2011 esordito Daniela Crocco, responsabile prevede di raggiungere i 136 milioni marketing e advertising di Carpisa – ma di euro di fatturato, in leggera crescita in parallelo svilupperemo anche altri rispetto ai 133 milioni dell’anno prece- mercati come Russia, Romania, Polonia, dente. Paesi Baltici, Sud Africa, India, Brasile e La pelletteria low cost lanciata nel Filippine”. 1991 dalla famiglia Carlino di Napoli E per quanto la borsa da donna si con- è dunque ormai diventata grande, come fermi il core business, negli ultimi tempi dimostra il nuovo assetto societario. il marchio campano ha puntato anche Il marchio, di proprietà di Kuvera, ad sull’uomo. L’investimento in questo seg- agosto è infatti confluito in Pianoforte mento è infatti cresciuto del 25%, con Holding, cassaforte finanziaria a cui fa un peso pari a circa il 6% del fatturato, e capo tra l’altro la Yamamay della fami- sul fronte ricavi le vendite del maschile glia Cimmino. hanno fatto un balzo in avanti (+60%), E nei piani del gruppo campano, con fino a rappresentare ormai circa il 10% fatturato consolidato oltre 270 milioni del giro d’affari della tartaruga. di euro, c’è lo sviluppo internaziona- “È un segmento nel quale negli ulti- le. Per quanto riguarda Carpisa, 500 mi due anni abbiamo lavorato molto, monomarca all’attivo di cui oltre il 90% prima sulla gamma e poi sullo studio gestiti in franchising, l’obiettivo dei dei materiali e i risultati si sono visti – prossimi tre anni è di triplicare la pre- ha continuato la manager – inoltre, per senza al di fuori dei confini nazionali e farci conoscere ancora di più al pubblico oltrepassare così quota 150 bandierine. maschile abbiamo puntato sulla comu- “Tra le nostre priorità c’è il consolida- nicazione, affidandoci come testimonial mento in aree in cui siamo già presen- alla figura di Matteo Manassero, giova- ti come la Spagna, dove al momen- nissimo campione italiano di golf”. Matteo Manassero, testimonial Carpisa uomo
20 ottobre 2011 PAMBIANCOWEEK 7 If , they’ll
M_2412_408x264e5_Pambianco_Comment.indd 2 08/09/11 19:08 M_2412_408x264e5_Pambianco_Comment.indd 2 youtube.com/thefutureofyourbrand Scopri come disegnareilfuturo del tuoBrandsu e personalizzata. Brand inun’esperienza coinvolgente,spettacolare YouTube trasformerà lacomunicazionedeltuo Grazie aformativersatiliefunzioniinnovative, la piùvastaeconosciutaalmondo. è minuto, che, con oltre48ore*divideocaricatiogni Di ancora piùfamoso. Rendi iltuoBrand ondi il tuo Brandsullacommunityonline 08/09/11 19:08 * fonte: YouTube dati interni (Luglio 2011) ITALIA
PASSA PER L’ITALIA LA NUOVA ERA DI PARMIGIANI FLEURIER ESISTE SOLO IL “SU MISURA” PER IL PRIVATE TAILOR DI BYBIELLA ficilmente avrebbe potuto sostenere un grosso investimento. Oggi il nostro In uno dei distretti del made in Italy obiettivo è far conoscere il brand in nasce ByBiella, progetto di sartoria Italia, il mercato di riferimento per l’alta maschile completo di servizio a domici- orologeria mondiale”. lio. Grazie al servizio del Private Tailor, La sede milanese, che occupa 120 m² in la presa delle misure, la scelta del tessu- via Monte di Pietà, è guidata dal general to e del modello avviene direttamente a manager Paolo Cattagni con la respon- casa o in ufficio. sabile marketing Maryline de Cesare e, Il risultato sono capi spalla con costru- come ha sottolineato Jacot, rappresenta zione intelata, asole e impunture fatte anche “un segnale per dare fiducia ai a mano e iniziali ricamate, abbinabili a nostri retailer italiani”. camicie e accessori tutti rigorosamente Nello Stivale Parmigiani Fleurier conta personalizzati. 18 punti vendita, mentre quelli nel Tra i tessuti utilizzati, in inverno lane Ha inaugurato a Milano la sua prima mondo sono 250 in 70 Paesi. Tra il finissime, cashmere e Vicuna, mentre filiale in Italia Parmigiani Fleurier, brand 2010 e il 2011 sono poi stati aperti otto in estate una gamma completa di lini, svizzero di orologi haut-de-gamme fon- monomarca Atelier Parmigiani a Dubai, lino e cotone, lana e seta, provenienti dato nel 1996 da Michel Parmigiani. Istanbul, Mosca, due a Singapore e tre dall’innovativa famiglia di tessuti “Cool Dopo aver portato all’interno la pro- in Cina, tutti con all’interno un maestro Effect” di Ermenegildo Zegna che sotto duzione con la manifattura di Fleurier orologiaio della maison. al sole fa percepire dieci gradi in meno, (Vaucher Manufacture Fleurier) aperta “La prima parte del 2011 – ha dichiara- perché respinge i raggi solari invece di a fine 2009, la maison ha ora puntato to Jacot – siamo cresciuti del 28% nono- assorbirli. sulla distribuzione, con l’apertura di tre stante l’aumento del prezzo dell’oro headquarter in Svizzera per l’Europa, abbia ridotto i margini dato che abbia- a Miami per l’America e a Hong Kong mo lasciato invariati i prezzi finali degli per l’Asia, oltre che di filiali dirette nei orologi. Ora aspettiamo di vedere che principali mercati di consumo degli oro- cosa succede a fine anno, il periodo più logi di lusso. Nel Vecchio Continente importante per il nostro business”. sono state così create sedi in Germania, Parmigiani è tra i pochi marchi di alta Russia e appunto Italia, dove il marchio orologeria indipendenti, è una scelta è presente dal 1999 con il distributore vincente? “L’indipendenza è un vantag- Tempo Prezioso srl. gio – ha concluso Jacot – i grandi gruppi “Abbiamo aperto questa filiale – ha possono mettere pressione ai retailer, spiegato il CEO Jean Marc Jacot – per ma noi siamo finanziariamente solidi, dare al mercato italiano un input molto produciamo tutto in-house e siamo di forte che non poteva essere chiesto a piccole dimensioni: un mix perfetto per un distributore indipendente, che dif- i nostri retailer”.
PER REX 1933 L’OBIETTIVO È IL LIFESTYLE
Rex 1933, marchio sviz- portando così l’Italia alla vittoria del design degli orologi, tutti con movi- zero di orologi in edi- prestigioso Nastro Azzurro. menti Swiss Made, ricorda elementi zione limitata, diventa La sede italiana del brand è stata costruttivi del transatlantico e della un brand di lifestyle. aperta a Lerici, in Liguria, nella sua storia: il numero 4 per esempio è Nato da una socie- casa del Capitano Francesco stato scelto come “family feeling” dei tà svizzera fonda- Tarabotto, luogo in cui lo modelli, riprendendo il numero delle ta dai soci Daniele scorso primo agosto è eliche, delle campane e i quattro giorni Perotto e Bombina stato anche inaugura- impiegati per la traversata. Ad oggi il Abossida, il marchio to lo showroom in con- marchio è presente con vetrine proprie deve il suo nome al comitanza con l’80° in importanti boutique italiane come prestigioso transat- anniversario del varo del Parisi a Taormina, Fiacchini a Forte dei lantico Rex che nel transatlantico. L’obiettivo Marmi, Russo Uomo a Capri e pres- 1933 attraversò l’Oce- è quello di posizionare Rex so il Fashion Design Store Cascella ano Atlantico in soli 4 1933 non nelle orologerie, di Porto Cervo. giorni, grazie alle doti del ma in boutique e concept store Comandante F. Tarabotto, di abbigliamento di alto livello. Il Modello Ambrose
10 PAMBIANCOWEEK 20 ottobre 2011 Milano, Padova, Bologna, Firenze, Roma, Napoli, Bari, Londra www.rucoline.com
MONDO
H&M, NEI PRIMI NOVE MESI IL FATTURATO CRESCE DEL 9%
Il gruppo svedese H&M Hennes & anno prima. Il gruppo ha precisato – continua a guadagnare quote di mer- Mauritz ha archiviato i primi nove mesi che la collezione autunnale ha ricevu- cato anche se in un contesto difficile con una crescita del 9% a 79 miliardi to “buona accoglienza”, ma l’ondata di per il settore fashion retail”. “In questa di corone svedesi. L’utile netto invece caldo che ha inaspettatamente investito situazione – ha concluso il CEO – è è sceso a 14,1 miliardi rispetto ai 17,8 gran parte dell’Europa ha avuto effetti più importante avere una prospettiva a dello stesso periodo del 2010. Il secon- negativi sulle vendite. Rimandato invece lungo termine e verificare sempre che do maggior marchio di abbigliamento al al prossimo autunno il lancio delle ven- ai clienti venga data la migliore combi- mondo ha riportato nel terzo trimestre dite online negli Stati Uniti. La società nazione di moda, di qualità e di prez- profitti in peggioramento del 15% a svedese ha fatto sapere di volere più zo. Abbiamo un concetto di business 3,59 miliardi di corone svedesi, batten- tempo per essere sicura che l’iniziativa forte, una buona posizione finanziaria e do comunque le attese degli analisti sia recepita nel miglior modo possibile. stiamo continuando a crescere con alta che stimavano una discesa più rapida. Inizialmente il lancio dello shopping redditività. Inoltre ci stiamo sviluppan- Le vendite hanno registrato invece un online di prodotti H&M era previsto do a livello retail e arriveremo a fine aumento a quota 26,9 miliardi rispet- per la primavera del 2012. “H&M – ha 2011 con circa 265 nuovi negozi aperti, to ai 26,8 dello stesso periodo di un dichiarato il CEO Karl-Johan Persson rispetto alla previsione aprirne 250.
JASON WU “GO INTERNATIONAL” CON TARGET WOLVERINE WORLDWIDE: TRIMESTRE RECORD OLTRE I 360 MILIONI accessori, naturalmente a prezzi acces- sibili. Si tratta di un importante traguar- Wolverine Worldwide chiude do per il designer poco meno che tren- per la quinta volta consecutiva tenne basato a New York. Frequentata un trimestre da record. Infatti il la Parsons School of Design di New gruppo americano ha archiviato York, il giovane stilista nel 2006 ha lan- il terzo trimestre 2011 con un ciato la sua linea ed è diventato uno dei fatturato di 361,6 milioni dollari nuovi volti del prêt-à-porter a stelle e in aumento del 12,9% rispetto ai strisce ricevendo diversi riconoscimen- 320,4 milioni dello stesso periodo ti, tra cui lo Swarovski Award per il dell’anno precedente grazie alla Jason Wu Womenswear, rilasciato dal Council of crescita eccezionale delle divisioni Il colosso low cost Target prosegue sulla Fashion Designers of America. Outdoor e Lifestyle. strada delle collaborazioni eccellenti La collaborazione con Jason Wu rien- Infatti la divisione Outdoor nel segmento moda. Dopo Missoni, il tra nell’iniziativa “Go International” del (Merrell calzature e abbigliamento, retailer americano ha infatti arruolato colosso americano che in passato aveva Chaco e Patagonia calzature) Jason Wu per una limited edition che coinvolto altri brand emergenti come che rappresenta il 40,2% delle comprenderà capi d’abbigliamento ed Zac Posen, Thakoon e Richard Chai. vendite del Gruppo, ha chiuso un trimestre eccezionale, con una crescita del fatturato del 20% a ADIDAS, LE VENDITE IN RUSSIA SUPERERANNO IL MILIARDO NEL 2013 145,4 milioni dollari, mentre la divisione Lifestyle (Hush Puppies, Herbert Hainer, CEO di adidas Group il Nord America e la Greater China, Sebago, Cushe e Stile Soft) ha annunciato il piano di sviluppo per la Confederazione Russa è uno dei tre che vale il 15,3%, ha raggiunto la Confederazione Russa che dovrebbe Paesi chiave dove si focalizzeranno le un aumento del fatturato del diventare entro il 2015, grazie ad una strategie di sviluppo del business plan 21,6% a 55,5 milioni di dollari. crescita dei ricavi anno su anno a dop- fino al 2015. Nell’ambito di tale piano, “La forte domanda globale per i pia cifra, uno dei tre principali mercati questi tre mercati dovrebbero contri- nostri marchi lifestyle, il continuo del colosso tedesco di calzature e abbi- buire per il 50% alla crescita dei rica- sviluppo e la forza del nostro gliamento. In termini assoluti la previ- vi del Gruppo che ha in previsione di modello operativo hanno guidato sione è quella di superare il miliardo raggiungere un fatturato worlwide di un altro trimestre eccezionale di euro di vendite entro il 2013, a tassi 17 miliardi di euro e un margine opera- per Wolverine in tutto il mondo”, di cambio correnti. “Sono molto lieto tivo dell’11%. Nel 2012 inoltre, l’Ucrai- ha dichiarato Blake W. Krueger, di annunciare che la posizione di adi- na, che fa parte della Confederazione presidente e AD, che ha anche das in questa zona sta andando sempre Russa, sarà co-organizzatore di UEFA confermato per l’intero anno una più forte. Il nostro gruppo è il leader EURO 2012 ™ insieme con la Polonia previsione di crescita del fatturato di mercato, dove il marchio adidas è e il gruppo tedesco sarà lo sponsor uffi- tra il 12 e il 14,5% a 1,4 miliardi di al primo posto e Reebok al secondo”, ciale, fornendo anche il pallone ufficiale dollari. ha commentato Hainer. Insieme con per le partite del torneo.
14 PAMBIANCOWEEK 20 ottobre 2011
PERSONAGGIO
Steve Jobs UN MONDO SENZA STEVE JOBS di David Pambianco
Dopo una lunga malattia si è spento Steve Jobs, attrarre anche il mondo del fashion, sempre imprenditore-genio, fondatore e anima di Apple. attento a recepire le ultime tendenze in termini L’emozione suscitata nel mondo intero è stata di coolness? Lui che non indossava griffe e abiti enorme, sia tra la gente comune che tra i perso- eleganti e saliva sul palco con il suo dolcevita naggi dell’industria, della politica e dello spet- nero, i jeans e un paio di vecchie sneakers a rac- tacolo, che hanno sottolineato l’uscita di scena contare al mondo l’ultimo step della tecnologia, di una delle grandi menti del nostro tempo. Tra ancora una volta. Quella tecnologia, dal design le varie definizioni forse la più calzante è stata così curato e perfetto, che sembrava tanto lon- quella di Spike Lee: “vede cose che gli altri pen- tana dal suo look così minimal. Eppure è stato sano impossibili, immagina un mondo che gli proprio il “popolo della moda” ad essere tra i altri non immaginano”. Si può aggiungere che primi ad apprezzare l’iPhone, visto subito come era un genio incredibilmente eclettico, come un oggetto da esibire oltre che da usare. Il design Leonardo da Vinci si è cimentato con successo appunto. C’è chi racconta che Steve Jobs fosse in arti molto diverse tra loro. Nel corso della sua così ossessionato da design e funzionalità degli vita professionale, tra l’altro terminata prema- oggetti, che difficilmente trovava qualcosa che turamente, ha infatti influenzato radicalmente soddisfacesse i suoi standard, tanto che la sua ben 5 industrie. A lui si deve l’invenzione del casa era arredata con pochissimi mobili e oggetti. personal computer con la sua prima avventura E proprio il mondo del design gli ha tributato in Apple, ma a lui deve molto anche il mondo grandi onori. Philippe Starck ha affermato che dei cartoon, dove ha creato la Pixar (quella di “il suo marchio è immortale, …i suoi prodotti Toy Stoy e Nemo, per capirci) e poi il mondo contengono un intero universo”. O ancora un della musica che, dal lancio di iPod e iTunes non altro designer, questa volta italiano, Giorgetto è stato più lo stesso, tanto che Jon Bon Jovi l’ha Giugiaro ha dichiarato: “Continuo a rimanere recentemente accusato di avere letteralmente stupito dalla bellezza di una piccola tavola nera “ucciso l’industria musicale”. Per poi arrivare che improvvisamente si anima di tante piccole al mondo della telefonia - il mercato pre iPho- icone colorate. E del fatto che basta sfiorare una ne sembra preistoria, con Nokia che era leader di quelle icone tanto semplici per scatenare un incontrastato del mercato - e, in ultimo, il settore mondo”... dell’editoria con l’iPad, i cui effetti si vedranno Tutto questo mentre sul mercato è appena sbar- ancora meglio nei prossimi anni. cato l’ultimo iPhone, il 4S, già ribattezzato dai E poteva un personaggio così influente non suoi fan “iPhone for Steve”!
16 PAMBIANCOWEEK 20 ottobre 2011 ASSOLUTAMENTE UOMO
Il nuovo profumo maschilele TOP RETAILER
MIUCCIA E MANISH ARORA SBANCANO TRA I BUYER
di Valeria Garavaglia
calato ormai da qualche settima- na il sipario sulle collezioni donna Èper la prossima P/E, ed è tempo di bilanci tra gli addetti ai lavori. Una voce imprescindibile per capire l’esito delle fashion week è come sempre quella dei buyer, da cui questa stagione sono emerse molteplici visioni, a volte discordanti. Di comune c’era l’opinione che il momento in cui sono andate in scena le sfilate e le presentazioni (e che si protrae tuttora) fosse sicuramente difficile per i mercati, ma non tutti sono stati d’accordo sulla qualità complessiva delle collezioni.
IN CERCA DI PROPOSTE NUOVE “Comprendiamo la difficoltà delle aziende a rispondere a questo periodo, che anche per noi è il più complesso degli ultimi 10 anni”, ha affermato Paolo Mantovani delle bou- tique Mantovani a San Giovanni Valdarno (AR) e Castiglione della Pescaia (GR), “tut- tavia auspicavamo un’iniezione di prodotti più nuovi, come stile e come messaggio del brand, che invoglino la gente ad entrare nei nostri negozi. Questo non può venire dalle griffe più affermate, che non possono per- mettersi di cambiare troppo il proprio stile, servono piuttosto brand nuovi”. A Mantovani fa eco Marinella Sbaiz di Sbaiz Spazio Moda (UD). “Non sono sod- disfatta, ho visto collezioni poco stimolanti, cupe e troppo invernali. Da qualche sta- gione c’è una crisi di creatività, forse conse- guenza anche della crisi economica, o forse perché i mercati emergenti sono meno esi- genti del nostro. Fatto sta che secondo me le aziende sono ferme sulle stesse logiche di
18 PAMBIANCOWEEK 20 ottobre 2011 TOP RETAILER
A sinistra e sotto, sfilate Prada e Dolce & Gabbana P/E 2012. In apertura, sfilata Paco Rabanne P/E 2012
10 anni fa e i designer hanno perso di vista il consumatore finale, che chiede capi particolari ma funzionali e portabi- li, non pesanti e rigidi”. Sul fatto che molti marchi abbiano proposto delle collezioni poco estive si sono espressi in molti. “Soprattutto a Parigi – ha infatti affermato Matilde Ratti d’Ovidio delle boutique Ratti di Pesaro e Bologna – ho visto collezioni Matilde Ratti D’Ovidio pesanti e invernali a livello di tessuti e colori, anche se sicuramente di forte impatto, come quelle di Balenciaga e Balmain. Ora invece Blu a Varese - servivano più bisognerebbe lavora- ricerca ed entusiasmo, men- re anche dal punto di tre gli stilisti hanno messo vista commerciale, con “Oggi la moda in campo una creatività fine proposte di impatto deve riprendere a se stessa e perso il contat- ma anche vendibili. A to con il mondo quotidiano, Milano, al contrario, ci a far sognare la con collezioni troppo pesan- sono state collezioni gente” ti o con prezzi altissimi. più soft, ma di scarso Oggi la moda deve scendere impatto come imma- Flavia Brogini Magnoli dall’Olimpo e riprendere a Tiziana Fausti gine e creatività. Ad far sognare la gente”. esempio mi aspetta- vo qualcosa in più da Gucci e Dolce IL RITORNO DEL BON TON & Gabbana, che a mio avviso hanno C’è però anche chi è tornato entusiasta utilizzato alcuni concetti già visti in dalle fashion week. È il caso di Daniela passato”. “Alcune collezioni erano trop- Kraler di Franz Kraler, presente a po pesanti e rigide, forse perché ven- Dobbiaco (BZ) e Cortina (BL). “Alla gono orientate dai mercati internazio- fine di questo giro di sfilate mi sento nali trainanti per il fashion business”, molto positiva e sono già a buon punto ha confermato Tiziana Fausti, titolare con gli ordini. A New York, Milano e delle boutique bergamasche che por- Parigi il leit-motif era la voglia di fare, il tano il suo nome. “Ho faticato a fare ritorno al buon gusto e al perbenismo, gli ordini – ha aggiunto Flavia Brogini con collezioni belle, portabili e vendi-
Flavia Brogini Magnoli Magnoli, titolare delle boutique Base bili per una donna chic e femminile, in
20 ottobre 2011 PAMBIANCOWEEK 19 TOP RETAILER
Look Fausto Puglisi, sfilata Haider Ackermann P/E 2012
grado di passare sopra questa crisi. Crisi che, a mio avviso, sta terminando”. Della stesso idea Rosy Biffi, titola- re delle boutique Biffi e Banner tra Milano e Bergamo. “Siamo soddisfat- ti, soprattutto l’Italia ha dato prova di grande creatività e realismo proponen- do una donna femminile e sexy, ma anche raffinata e chic. Siamo poi grati agli imprenditori, che si sono dimostrati Daniela Kraler lungimiranti, non hanno insistito come in passato sui minimi di budget e hanno accettato eventuali ritocchi al ribasso”. “Ho visto delle belle sfilate, sia a livello di organizzazione che di contenuti, con Prada, davvero creativa e dall’immagi- una grande creatività coniugata con una ne leggera e femminile, con voile, sete buona vendibilità”, ha infine commen- e plissé. Ho apprezzato anche Dolce tato Federico Giglio degli store Giglio & Gabbana, che ha proposto una col- a Palermo. “Tutte le principali maison, lezione in linea con l’allegria e la gioia da Giorgio Armani di vivere del brand. a Gucci e Prada, “Soprattutto l’Italia ha A Parigi mi sono ad Alberta Ferretti piaciute Céline, che e Versace, hanno dato prova di grande dimostra sempre Rosy Biffi creato collezioni grande coerenza e innovative ma con creatività e realismo” creatività e Chloè, occhio attento alla Rosy Biffi perchè dà un’idea portabilità dei capi, di leggerezza ed ele- mentre ho notato ganza ammiccante”. un certo affanno da parte dei brand Il brand transalpino di LVMH disegnato emergenti, che faticano a imporsi”. dall’inglese Phoebe Philo ha colpito anche Flavia Brogini Magnoli. “Céline PRADA, DOLCE & GABBANA E CÉLINE I PIÙ mi piace sempre moltissimo – ha detto QUOTATI la titolare di Base Blu - e in showro- Ma quali sono quindi le collezioni che om ho trovato abiti con prezzi calibra- hanno fatto centro secondo i buyer? ti. Anche Haider Ackermann è molto “Tra gli italiani – ha affermato Tiziana bravo, anche se poi ho avuto qualche Fausti - mi è piaciuta come sempre difficoltà nell’acquistare la collezione”. Federico Giglio
20 PAMBIANCOWEEK 20 ottobre 2011 TOP RETAILER
“Per noi è sempre importante la sfilata di Dolce & Gabbana – ha dichiarato Paolo Mantovani – trovo che abbia- no ben sviluppato il loro DNA, con un impatto forte e scenografico. Inoltre mi è piaciuta l’evoluzione dello stile di Gucci, con un forte cambiamento nell’i- spirazione e nei colori. Tra i nomi meno noti cito Isabel Marant, mentre non ho apprezzato le collezioni troppo sempli- ci, classiche o con colori poco decisi”. “A Milano ho trovato molto belle le col- lezioni di Prada e Jil Sander, quest’ulti- Da sinistra, sfilate Isabel Marant, Hermès e Gareth ma di forte impatto con il total white, Pugh P/E 2012 mentre a Parigi la migliore è stata quel- la di Haider Ackermann per gli stu- saggio molto attuale di eleganza senza pendi abbinamenti dei colori, le nuove eccessi. Per gli accessori ho apprezzato forme e modellature di camicie e gonne Fendi e tra emergenti Fausto Puglisi, e i tessuti belli e leggeri”, ha detto Sacai, Prabal Gurung e Vanessa Bruno, Matilde Ratti D’Ovidio. “Per quanto che trovo di grande charme”. riguarda gli accessori, meravigliose le borse di Hermés così come i colori di L’EXPLOIT DI PACO RABANNE quelle di Proenza Schouler”. Se tra i ‘big’ il nome più ricorren- “Mi sono emozionata a Milano di fron- te è stato quello di Prada, a domi- Marinella Sbaiz te alle creazioni di Miuccia Prada, nare la scena nella nuova generazio- che uniscono una grande creatività e ne di designer è stato Manish Arora. un forte senso di piedi per terra”, ha Lo stilista indiano (intervistato da dichiarato un’entusiasta Daniela Kraler. Pambiancoweek nel numero 17/V) ha “Bellissima e molto raffinata anche la firmato la collezione che ha segnato collezione di Miu Miu e quelle di Dolce il ritorno della maison Paco Rabanne & Gabbana e Gucci, con quel sapore al prêt-à-porter, ottenendo un grande di lusso rétro degli anni Venti e Trenta. riscontro da parte dei buyer. “Come Anche Christian Dior, pur essendo in boutique puntiamo molto sulla ricer- un momento di transito in attesa del ca – ha affermato Marinella Sbaiz – e nuovo direttore creativo, ha ripreso l’ar- in questo senso la collezione di Paco chivio della griffe e creato una colle- Rabanne mi è piaciuta molto, un mix
Paolo Mantovani zione bon ton e portabile, con un mes- tra capi couture e altri molto porta-
20 ottobre 2011 PAMBIANCOWEEK 21 TOP RETAILER bili. Come sempre ho apprezzato poi Rick Owens e Gareth Pugh, mentre come nomi nuovi cito Nicolas Andreas Taralis e la cinese Uma Wang”. “Paco Rabanne con Manish Arora ha presen- tato una collezione forte ma interes- sante – ha confermato Rosy Biffi – ma anche i cinque giovani designer finali- sti di Who’s On Next con AltaRoma (Angelos Bratis, Alessio Spinelli, Stella Jean, Marta Ferri e CO|TE, ndr) sono molto bravi e creativi”. “Ho condivi- so la scelta di Paco Rabanne, che per sottolineare il proprio ritorno nell’ab- bigliamento ha messo in scena una sfi- situazione non cambia, significa che c’è lata di grande effetto e dall’immagine una questione globale da risolvere”. futuristica”, ha spiegato Flavia Brogini Dovendo scegliere, dunque, quali saran- Magnoli. “I capi erano piuttosto ecletti- no i must che non potranno mancare ci, belle e nuove le piccole borse. Inoltre nel guardaroba delle signore la pros- ho apprezzato lo stile etnico e folk di sima estate? “Sicuramente gli abiti – Stella Jean e Marta Ferri, finaliste di ha affermato Tiziana Fausti - ma ho Who’s On Next”. Le borsette create visto anche una vastissima proposta di da Manish Arora hanno colpito anche camicie in tutte le versioni possibili, Matilde Ratti d’Ovidio (“molto carine, trasparenti, di cotone, over, strette, a una novità”), che ha poi sottolineato manica lunga o corta”. “Nella P/E 2012 come nella settimana della moda di – ha concluso Rosy Biffi - domineranno Parigi ci fosse “un’atmosfera stupenda, colori molto chiari e allegri, e tagli e fit forse anche grazie alla ritrovata pre- raffinati e molto femminili”. senza di colleghi americani che non si vedevano da tempo. Milano invece era un po’ sottotono”.
OCCHI PUNTATI SUI PROSSIMI MESI Dalla maggior parte dei buyer intervi- stati è in effetti emersa preoccupazione per la situazione del mercato italiano, Dall’alto in senso orario, Manish Arora, sfilate Paco Rabanne e Rick Owens P/E 2012 per la minore affluenza nei negozi e la grande cautela negli acquisti dei clien- ti finali, certo non aiutati neanche dal caldo intenso che ha prolungato l’estate per tutto il mese di settembre frenando “Ormai non si può più le vendite delle linee invernali. Tutto ciò ha portato a una selezione più accurata comprare pezzi ‘da negli acquisti. “Non si può più com- vetrina’” prare pezzi ‘da vetrina’ – ha afferma- to Matilde Ratti d’Ovidio – a meno Matilde Ratti d’Ovidio che l’impatto ci abbia davvero colpito, ormai non giustifichiamo un ulteriore acquisto di sfilata rispetto alla precol- lezione”. “I dati di sell-out di inizio inverno non sono molto incoraggianti - ha aggiunto Paolo Mantovani - abbia- mo lavorato con la consapevolezza che la congiuntura generale è più pesante rispetto alla scorsa stagione”. Per Rosy Biffi, “la preoccupazione c’è, ma per capire la gravità della situazione bisogna vedere se il calo delle vendite è dipeso solo dal caldo. Se con il freddo la Dan Lecca Ph.
22 PAMBIANCOWEEK 20 ottobre 2011 SAVE THE DATE
16° convegno Moda & Lusso La sfi da della crescita dimensionale
Giovedì, 10 novembre 2011
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ADV_save the date_OK.indd 1 03/10/11 11.24 OPERAZIONI M&A
ELIE TAHARI E ARTHUR S. LEVINE NUOVI PROPRIETARI DI CATHERINE A HERMÈS IL 32,5% MALANDRINO DI JOSEPH ERARD HOLDING Elie Tahari e Arthur S. Levine hanno comunicato i termini dell’accordo, ma acquisito Catherine Malandrino. Grazie hanno solo dichiarato che “al momento Hermès International si rafforza nel a questa mossa, il marchio dell’omoni- non vi è l’intenzione di fare ulteriori settore orologeria. La maison fran- ma stilista potrebbe finalmente uscire acquisizioni, e il piano strategico sarà cese, attraverso la controllata La dal periodo “nero” che sta attraversando di concentrarsi sulla costruzione del Montre Hermès, ha infatti acqui- a causa della crisi finanziaria. Infatti il brand Malandrino”. Già lo scorso mag- sito il 32,5% del capitale del mar- brand a partire dal 2008 aveva iniziato gio Catherine Malandrino era data vici- chio svizzero di orologi Joseph Erard una serrata politica di aperture mono- na ad essere acquisita dal gruppo ame- Holding. I termini economici dell’o- marca con grossi investimenti, culmi- ricano Kellwood controllato dal private perazione non sono ancora stati resi nato con l’opening di negozi importanti equity Sun Capital Partners, ma poi il noti. “Questa nuova acquisizione come quelli di Las Vegas e Los Angeles, deal era sfumato. darà al gruppo l’opportunità di svi- alcuni dei quali sono già stati chiusi a luppare e aumentare la sua expertise causa della crisi. Tahari e Levine hanno nella produzione di segnatempo e un rapporto d’affari dal 2001 quando rafforzare il gruppo in questo busi- hanno lanciato il business Tahari ASL, ness”, ha dichiarato Guillaume de che include il marchio di abbigliamento Seynes, deputy managing director Tahari Arthur S. Levine, oltre ad una di Hermès. Il gruppo transalpino, private label. Levine, dirigente di vec- che aveva già acquisito nel 2006 chia data della Seventh Avenue, è stato il 25% del capitale della svizzera in precedenza il presidente del Kasper Manifattura Vaucher Fleurier, ha ASL e, prima ancora, CEO di Anne archiviato nel 2010 un giro d’affa- Klein e presidente e CEO di Kasper. ri del segmento orologi pari a 113 I due nuovi proprietari non hanno Catherine Malandrino milioni di euro in crescita del 23%.
LVMH E I KOH ACQUISICONO COIN RILEVA IL BIMBO DI IANA LA HENG LONG Il Gruppo Coin è in trattative avan- della società da Piazza Affari) che va ad Louis Vuitton e la famiglia Koh, zate per l’acquisizione da Unitessile arricchiere il segmento bambino dell’a- fondatrice e azionista di maggioran- del ramo d’azienda Iana che si occu- zienda guidata da Stefano Beraldo. za della Heng Long International pa di abbigliamento per bambini. Ltd. hanno raggiunto un accordo L’operazione dovrebbe essere con- per acquisire congiuntamente la cretizzata a breve. L’azienda veneta Heng Long stessa. Unitessile, nata 14 anni fa dall’unione Fra le prime 5 concerie di pelle di delle due realtà childrenswear Iana e coccodrillo a livello mondiale, la Ellepi, a seguito della crisi del settore Heng Long è stata fondata dalla tessile si è recentemente trovata a dover famiglia Koh a Singapore nei primi scorporare il brand Ellepi e a chiudere anni ’50, piazza sulla 30 dei 480 negozi a marchio Iana per quale è anche quotata. arginare la pressione delle banche. Oggi Con questa operazio- il gruppo, che ha sede a Preganziol (TV) ne il polo del lusso e che conta circa un migliaio di dipen- LVMH ha acqui- denti, è costretto a cedere l’intera cate- sito il 51% delle na di negozi Iana. Per il Gruppo Coin quote, mentre il si tratta di un’importante acquisizione restante 49% (il primo deal dopo il recente delisting lo ha preso la famiglia Koh. L’accordo pre- ACAPITAL SI AGGIUDICA LA MAGGIORANZA DI MUSTANG vede che per i prossimi 5 anni L’investitore di Francoforte ACapital ha comando della società a seguito dell’u- Chon Tong Koh acquisito la maggioranza nella società di scita del CEO Theo Birkemeyer, nel resti managing jeans tedesca Mustang. mese di giugno. director, mentre Il valore della transazione non è stato Il marchio è ora in fase di ristrutturazio- Choon Heong Koh reso noto. La notizia arriva pochi mesi ne e sta puntando in particolare sullo executive director. dopo che Heiner Sefranek, un membro sviluppo retail e sul rafforzamento del della famiglia fondatrice, ha ripreso il portafoglio prodotti.
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www.arjowigginscreativepapers.com Responsible Forest Management www.fsc.org Cert no. TT - COC - 002043 ARJOWIGGINS ITALIA SRL © 1996 Forest Stewardship Council [email protected] FOCUS CINA OMBRE CINESI SUL MADE IN ITALY di Raffaella Galvani
Arrivano in delegazione o a singole rappresentanze aziendali. Nel mirino, come conferma la Camera della Moda, hanno seconde linee o griffe di aziende minori. Ecco come gli uomini d’affari della Cina, sfruttando la crisi o successioni famigliari complesse, si stanno muo- vendo per fare shopping di marchi italiani che assicuri- no un salto di qualità sul fronte del lusso. Ma i grandi brand resistono. Anzi, provano a rovesciare la partita a loro favore. Obiettivo: il mercato cinese.
Salvatore Ferragamo a Kunming
26 PAMBIANCOWEEK 20 ottobre 2011 FOCUS CINA
abato 10 settembre Mario Boselli, sconto. «È stato il nostro modo di aiuta- presidente della Camera della re la Grecia»: commentava così Wang SModa, ha ricevuto una delegazione Qunbin, numero uno della holding pri- di imprenditori cinesi. Rappresentanti di vata Fosun, l’operazione che di recente un grande department store, il gruppo ha portato Fosun a rilevare il 9,5 per Charter, che ha tre magazzini nel nord cento di Folli Follie, azienda greca che della Cina e prevede nel 2012 di sbar- in Cina vanta una catena di negozi di care a Pechino, arrivando a coprire com- abbigliamento. Da notare che la stessa plessivamente un’area di 200 milioni di Fosun dichiarava, a metà settembre, di clienti. «Cercavano prodotto, seconde essere «vicinissima a un accordo con un linee da distribuire, non le prime che già importante protagonista della moda e hanno» racconta Boselli. Niente richiesta Mario Boselli degli accessori made in Italy». di quote di aziende? «Qui è la finez- «La Cina si sta comprando l’Europa», za» spiega Boselli. «Non hanno fretta, si legge in un recente rapporto del cominciano con il comprare i prodotti “Dimostrano Consiglio europeo per le relazioni este- per due o tre stagioni, e poi, se funzio- grande visione re (ECFR). Non si tratta solo di moda, nano, si spingono oltre, con una vasta ovviamente, perché gli investimenti gamma di opzioni che vanno dalla joint strategica. spaziano dall’energia alle infrastrutture, venture di distribuzione all’ingresso nel Partono dal dall’automotive agli elettrodomestici. capitale, con quote di minoranza o di Ed è un fatto che, quando un’impre- maggioranza. Dimostrano grande visio- commerciale per sa si trova alle prese con una situazio- ne strategica. Partono dal commerciale ne debitoria pesante ci sono sempre per poi allargarsi ». Del resto, confer- poi allargarsi” più spesso i cinesi disponibili a farsi ma Boselli, questo non è che l’ultimo avanti con iniezioni di denaro. Vedi il contatto avuto con imprenditori cinesi. caso della Ferretti, storico nome degli «Sono numerose e in aumento le richie- yacht di lusso (Pershing, Riva, Itama, ste di informazioni e le dimostrazioni di LVMH di Bernard Arnault un’offerta Crn) che, dopo il passaggio dal fondo interesse per il made in Italy» dice il pre- che non poteva rifiutare». Permira a Candover, si trova oggi con sidente della Camera della Moda. Certo, dirà qualcuno, una cosa è fare 650 milioni di debiti: al tavolo delle Insomma, che siano proprio le griffe con spazio ai cugini francesi e un’altra ai trattative per risolvere il problema, il fascino italiano che la Cina cerca per cinesi. Ma anche qui Boselli ha un accanto alle banche e agli hedge fund, fare un salto di qualità, è un dato di atteggiamento laico. «Come Camera ci sono stati fin dall’inizio i cinesi dello fatto. Ma quanti sono gli imprenditori della Moda siamo interessati ad aiutare Shantui Heavy Industry Group, dispo- tricolori medi o medio piccoli che, per le aziende minori del settore a vivere ed nibili, a fronte di una rinuncia dei cre- problemi di congiuntura magari aggra- espandersi sui nuovi mercati. Cosa che ditori a quasi metà dei loro crediti, a vate da successioni famigliari difficili, le grandi griffe fanno da sole, ma ma mettere sul piatto tra i 300 e i 350 sono pronti a passare la mano a un com- che per chi ha minori dimensioni è dif- milioni in cambio della esclusiva a pro- pratore, anche con gli occhi a mandor- ficilissimo. L’importante è che ci sia un durre e commercializzare in tutta l’A- la? Boselli provoca: «Teoricamente direi progetto serio, poi la nazionalità conta sia gli yacht italiani tramite una joint tutti, perché il mondo è per meta da meno». Di certo, la marcia di avvicina- venture. Una trattativa complessa, che comprare e metà da vendere: è una que- mento dei cinesi più di un timore lo al momento della chiusura del giorna- stione di prezzo. Basti pensare a quan- suscita. Tanto più quando, causa crisi le è ancora in corso (l’offerta scade il to è successo a Bulgari: diceva che non nazionali, lo shopping di aziende o mar- 16 ottobre), ma che, comunque finirà, avrebbe venduto mai, poi è arrivata dalla chi può essere persino troppo facile o a delinea chiaramente come la Cina sia Itama ‘62 pronta a cogliere ogni opportunità per inserirsi nella partita del made in Italy del lusso. Ma non sempre, anche quan- do ci sono scambi azionari, a reggere le fila dell’operazione sono i cinesi. Vedi il caso della Salvatore Ferragamo, la società fiorentina quotata alla borsa di Milano dallo scorso mese di luglio e attualmente controllata dalla Ferragamo Finanziaria S.p.A. con una quota del 56,24 per cento. «Distinguerei totalmente la nostra ope- razione da quelle di cinesi che mira- no a scalare aziende o a far incetta di marchi in Italia. E di certo se tornassi
20 ottobre 2011 PAMBIANCOWEEK 27 FOCUS CINA indietro la rifarei identica» spiega il pre- sidente Ferruccio Ferragamo. Le dif- ferenze? «I cinesi» precisa Ferragamo «li abbiamo cercati noi, perché, visti gli elevati tassi di crescita, volevamo assu- mere il controllo delle società distribu- tive nella Greater China (Cina, Hong Kong, Taiwan e Macao) che erano par- tite oltre 20 anni fa con quote pari- tetiche. Per questo nel marzo scorso abbiamo proposto a Peter Woo, nostro partner storico in Cina, di entrare nella Giuseppe Miroglio e Zhu Xinqiang Salvatore Ferragamo con l’8 per cento, accordo che prevede l’acquisto da parte mentre noi abbiamo comprato la metà di Mandarin di una quota tra il 2 e il 4 della sua quota nelle società cinesi di per cento del capitale del gruppo, per distribuzione, salendo dal 50 al 75 per un investimento di circa 40 milioni di cento a partire dal 1° gennaio 2013». euro. «Lo so che può sembrare strano, A conferma che non ci sia pericolo di ma noi non abbiamo venduto ai cinesi, scalata strisciante unilaterale ma solo anzi, è il contrario, siamo noi a essere una logica di sviluppo attraverso parte- compratori» commenta Miroglio. Che cipazioni incrociate mirate, Ferragamo spiega: «Siamo entrati in società con sottolinea come da marzo a oggi la un fondo con l’obiettivo di acquistare quota di Woo sia addirittura scesa. imprese in Cina, alle quali apportere- “I cinesi li abbiamo «Era previsto che in caso di quotazione mo il nostro know-how di business: avremmo avuto l’opzione di ricomprar- ma poi il fondo, dopo un certo perio- cercati noi, volevamo ci il 2 per cento e noi abbiamo opta- do di tempo come è prassi abituale, to di farlo». Così oggi Woo, che siede uscirà dall’operazione, probabilmente assumere il controllo nel consiglio di amministrazione della dopo la quotazione in borsa dell’azien- delle società Salvatore Ferragamo («ma è stata una da che avremo rilevato». A spingere il nostra scelta, non volevamo un partner Gruppo Miroglio a questo passo, quin- distributive nella silente»), ha in mano il 6 per cento. di, non è stata l’esigenza di capitali ma Greater China che Insomma, per Ferruccio Ferragamo l’o- ancora una volta la voglia di essere più perazione Woo consente alla sua azien- presente su un mercato, quello cine- erano partite oltre da di rafforzarsi in un’area chiave: lo se, dove opera con successo dal 2004 confermano i dati del primo semestre con la joint venture Elegant Prosper, e 20 anni fa con quote 2011, secondo i quali l’ Asia Pacifico è sul quale intende crescere in maniera paritetiche” il primo mercato in termini di ricavi, importante. «Ma è difficile farlo senza con un fatturato pari a 168,8 milioni avere un partner locale che ti aiuti. I di euro, in crescita del 40,1 per cento clienti sono molto diversi rispetto a rispetto al 2010, con una Cina che fa quelli a cui siamo abituati rivolgerci» addiririttura più 50. «È possibile anzi precisa Miroglio. Insomma, anche se molto probabile che aziende della il gruppo trasferirà alla azienda cine- moda con marchi minori e finanzia- se know how e competenze, Miroglio riamente deboli finiranno per essere vede più i vantaggi dei pericoli. «La tentate dai capitali cinesi» conclude crisi colpisce duramente tutti i setto- Ferragamo. Ma chi è forte, se cede pic- ri, nessuno escluso. Per questo si deve cole quote, lo fa nell’ambito di progetti guardare ai pochi mercati che crescono, strategici di crescita diretti in Cina ma e indubbiamene la Cina è uno di questi, assolutamente «made in Italy». anzi, il più importante» conclude. Ferruccio Ferragamo Una visione condivisa anche da Basti pensare che secondo Bain & Giuseppe Miroglio, amministrato- Company il gigante asiatico, che ha il re delegato del Gruppo Miroglio più forte tasso di crescita a livello mon- (997 milioni di fatturato nel 2010) diale sui beni di lusso, dalla cosmeti- che lo scorso mese di giugno ha fir- ca alle borse, dall’abbigliamento alle mato con Mandarin capital partners, calzature, diventerà il primo merca- il principale fondo di private equity to mondiale nel 2015. E già oggi per euro-cinese (primi investitori la China molte griffe italiane assicura un 30-40 Development Bank, la Export-import per cento di fatturato. Come non scen- Bank of China e Intesa SanPaolo), un dere a patti?
28 PAMBIANCOWEEK 20 ottobre 2011 FOCUS CINA LA PUBBLICITÀ STRIZZA L’OCCHIO ALL’ORIENTE di Vanna Assumma
Che la Cina sia uno dei mercati più importanti per i beni di lusso è assodato, ma una volta che l’azienda ha sviluppato una presenza con negozi e corner, come va comunicato il brand? Con la stessa campagna pianificata a livello internazionale o con una versione riadattata in base alle specificità della cultura cinese? Courtesy of Novo Group of Novo Courtesy
Citic Square, Shangai 20 ottobre 2011 PAMBIANCOWEEK 29 FOCUS CINA
er comprendere quali mezzi di che sembra altissimo rapportato all’I- comunicazione e quale linguag- talia, ma in realtà molto basso rispet- Pgio creativo siano più efficaci per to alla popolazione del Paese asiatico. un’azienda del fashion luxury che vuole Qui i quotidiani sono acquistati preva- raggiungere la mente e il cuore dei lentemente da un target benestante e consumatori cinesi, bisogna conosce- rappresentano quindi un media molto re il mercato pubblicitario del Grande utilizzato per gli investimenti dei luxu- Dragone, che sta crescendo nell’ordine ry brand, unitamente ai magazine, che del 30% l’anno, velocità supersonica se sono oltre 7.000. “Non meno impor- paragonata a quella dell’advertising ita- tante – spiega Enrico Viazzo, general Enrico Viazzo liano, che probabilmente nel 2011 farà manager di Circle Line – è il web, con un piccolo passo indietro (-0,1% secon- 500 milioni di utenti che navigano. A do Nielsen). È chiaro che nel Paese asia- tale riguardo è illuminante una ricerca tico il settore pubblicitario è ancora Ogilvy del 2010 condotta su maschi tra giovane e limitato rispetto alla dimen- i 20 e 29 anni: l’83% di questi naviga sione del mercato: copre infatti solo lo su almeno un social media tra RenRen, 0,6% del Pil, per un valore di 21 miliar- 51.com, QQ, ben 9 su 10 accedono a di di euro e si prevede che nel 2015 internet tramite smartphone e addi- raddoppierà il giro d’affari arrivando a rittura il 61% del campione acquista 40 miliardi (dati IAA in collaborazio- on line!”. Avery Booker, direttore del ne con Università Cattolica Milano e sito cinese Jing Daily afferma che “i Istituto Confucio). A livello di canali luxury brand europei in Cina amano i Francesco Pasquetti la televisione oggi gioca la parte del siti di microblogging, come Sina Weibo leone, assorbendo il 68% degli investi- e Tencent Weibo, dove si scambiano menti. Secondo i dati forniti da Circle news e contattano i potenziali clienti. Line Marketing & Communication in Burberry e Louis Vuitton invece stanno Cina sono presenti circa 700 stazioni sperimentando la piattaforma di geolo- tv tradizionali e 3.000 via cavo. I quo- calizzazione Jiepang, che è il corrispet- tidiani invece sono 2.000, un numero tivo di Foursquare in Occidente”.
Una modella orientale nella campagna Tod’s A/I 2011-12
30 PAMBIANCOWEEK 20 ottobre 2011 FOCUS CINA
Immagine del catalogo autunno-inverno 2011-12 di Brunello Cucinelli
FORTE IMPULSO ALLO SHOW-OFF QUALI CODICI CREATIVI? Oltre ai mezzi su cui investire, è neces- “I consumatori della Repubblica sario valutare correttamente la creati- Popolare – afferma Michele Li Calzi, vità con cui affrontare il mercato, e per regional director Asia-Pacific Pinko far questo è importante sapere le moti- - amano il linguaggio pubblicitario vazioni che spingono il consumatore urlato, i colori forti, hanno un gusto cinese all’acquisto dei luxury brand. poco maturo, tanto che cercano l’e- Secondo Wesley Wang, senior mar- strema visibilità del logo. Ritengo keting account China di Circle Line, però che questo stile vada declinato “il lusso nella Repubblica Popolare ha sul punto vendita, non nella pubblici-
Steven Luo oggi un valore sociale e non intrinseco, tà istituzionale. Vanno bene le vetrine cioè i clienti non apprezzano tanto la dai colori accesi e dai visual appari- qualità reale del prodotto, la sua storia, scenti. Pinko ad esempio è un marchio la sua cultura, bensì il valore di status symbol che rappresenta, fino ad arrivare al paradosso di acquirenti che acquista- no prodotti che non sanno nemmeno come utilizzare! Anzi, a dire il vero, i super-ricchi cinesi vanno soprattutto all’estero a fare shopping, quelli che acquistano in patria sono perlopiù per- sone con un reddito medio-alto (da Wesley Wang 20mila a 50mila Rmb al mese ossia 2.200-5.300 dollari) e spesso spendono fino al 50% dello stipendio in beni di alta gamma. Il motivo principale è la volontà di esibire il logo, perchè il Paese è stato povero per così tanti anni, che le persone oggi desiderano distinguer- si attraverso il benessere e hanno un forte impulso allo show-off. A questo va aggiunto che in Cina, come in tutta l’Asia, c’è anche una forte cultura del regalo, per cui moltissimi acquirenti del Un momento della mostra “Leather forever” di Francesco Boggio Ferraris lusso non sono poi gli utenti finali”. Hermès a Shanghai
20 ottobre 2011 PAMBIANCOWEEK 31 FOCUS CINA
molto apprezzato perché ha uno stile tà con una testimonial locale, i pare- forte, capi ricchi di paillettes, modelli ri sono discordi. Francesco Pasquetti, “bling-bling”, con declinazioni gold e fashion business consultant che opera argentate”. Si può giocare con l’esibi- in Cina da diversi anni, sostiene che zione anche in modo raffinato, come il lusso sia per definizione globale e hanno fatto diverse maison allesten- come tale la creatività non necessiti di do importanti eventi: essere declinata localmente: “Teniamo Bottega Veneta ha orga- presente – afferma – che i cinesi acqui- “I quotidiani sono nizzato un workshop stano il lusso soprattutto all’estero: i 2.000, che sembra per spiegare il savoir consumatori con gli occhi a mandorla, faire artigianale della sua secondo Bloomberg Businessweek, rap- un numero altissimo pelletteria, Chanel ha presentano oramai oltre un quarto del rapportato all’Italia, organizzato a Shanghai totale delle vendite dell’alto di gamma l’esibizione “Culture nel Vecchio Continente. E saranno 3 ma in realtà è molto Chanel” per comuni- milioni i turisti cinesi che arriveranno in care la ricerca artistica Europa nel 2012. Questo per dire che basso rispetto alla del marchio, Hermès non ha senso localizzare la creatività popolazione del ha lanciato la mostra quando i consumatori dell’ex Celeste “Leather forever” sulla Impero sono cittadini del mondo!”. Di Paese asiatico” storia e l’handmade diverso parere è Steven Luo, titolare di della griffe. Gli eventi Shanghai Luopan International Trade dunque, oltre alla pubblicità stampa e Co.: “Sono tanti gli stilisti che nel Paese outdoor sono in Cina leve particolar- del Dragone hanno lanciato campagne mente importanti per la comunicazio- con modelle o celebrity orientali. Solo ne. per citarne alcuni, Emporio Armani con Shu Qi, Gucci con Xiaoming Wang, CAMPAGNA WORLDWIDE: I PRO E I CONTRO Louis Vuitton con Du Juan, Swarovski Sulla questione se in Cina sia meglio con Zilin Zhang. È una tendenza che utilizzare la stessa campagna che il si sta affermando, perché è un modo brand diffonde a livello globale (gene- di avvicinarsi alla cultura locale, soprat- ralmente con una modella occidenta- tutto alla classe medio-alta cinese, che le) o piuttosto riadattare la pubblici- considera l’acquisto del lusso uno show
Advertising Emporio Armani di quest’inverno con la testimonial Shu Qi, pianificata solo in Cina e Hong Kong
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off, un’espressio- i consumatori cinesi, ne di benessere. “I super-ricchi cinesi ma in caso contrario Interessante è anche vanno all’estero a fare non è consigliabile la contestualizzazio- declinare la campa- ne della campagna shopping, quelli che gna con un perso- in ambienti orien- naggio locale perché tali, come ha fatto acquistano in patria si rischierebbe di Ermenegildo Zegna sono persone con un mettere in dubbio qualche stagione fa, l’internazionalità con una pubblicità reddito medio-alto” della casa di moda. ambientata in un Francesco Pasquetti tempio cinese. Del aggiunge che è più resto la stessa tendenza si sta impo- facile trovare pubblicità con model- nendo a livello globale, perché sono le locali quando si tratta di campagne sempre più le maison che utilizzano costruite ad hoc, non a livello corpora- modelle asiatiche per le loro campagna te, ma create apposta per promuovere worldwide, come hanno fatto recen- un’estensione della collezione, un pro- temente Tod’s e L’Oréal Paris”. Altri dotto che si vuole spingere soprattutto manager del lusso affermano che la in Cina. Li Calzi di Pinko fa un’ulte- declinazione della campagna con una riore distinzione: “Ritengo che a livello modella locale dipenda esclusivamente istituzionale sia meglio usare la cam- dalla maturità del brand: se il marchio pagna worldwide, mentre la caratte- è già riconosciuto come una griffe mon- rizzazione locale è più importante nel diale, si può permettere di introdurre catalogo – dove noi abbiamo tre model- nell’advertising un personaggio orien- le: una orientale, una caucasica, e l’altra tale. È quello che possono fare mai- sudamericana - e negli eventi, dove la son come Armani o Louis Vuitton, la celebrity con gli occhi a mandorla è Campagna Swarovski con Miss Mondo Zilin Zhang cui internazionalità è assodata presso gettonatissima”.
COME CAMBIANO I CONSUMI
del sesso femminile. Secondo un’indagine di McKinsey riportata dal Corriere della Sera il 6 luglio scorso, le cinesi amano i prodotti maschili, addirittura il 30% delle Maserati vendute in Cina sono acquista- te da un target femminile, ed è un dato altissimo, inimmaginabile in un’conomia occidentale, dove la percentuale di clienti donne del brand oscilla tra il 2% e il 5%. Viceversa gli uomini sono appassionati di Marco Benadì borse, su un consumo di accessori di 1,7 A seguito della crisi, sempre più esperti miliardi di euro in Cina, il 45% degli acquisti stanno affermando che la Cina diventerà è infatti maschile, mentre la percentuale il primo mercato mondiale del lusso già occidentale “for men” è intorno al 15%. nel 2012, con un valore di 14,6 miliardi di Anche per quanto riguarda i prodotti per la dollari, superando così il Giappone (report cura della persona i consumatori maschi- di World Luxury Association). Notizia inte- li sono in forte crescita, gli uomini cinesi ressante, come lo è la segmentazione dei prestano infatti sempre più attenzione al consumatori: “metà delle donne più ric- proprio corpo, cercano prodotti per pelli Campagna Longines con la star Zhilin Lin che al mondo - sottolinea Marco Benadì, levigate e per la colorazione dei capelli. E direttore generale Dolci Advertising - sono mentre in Europa si afferma lo stile “grey” cinesi, anche perché nella Terra di Mezzo alla George Clooney, in Cina tutti gli uomini si sta compiendo una forte emancipazione vogliono essere neri corvini!”.
20 ottobre 2011 PAMBIANCOWEEK 33 FOCUS CINA
Immagine pubblicitaria Estée Lauder con la modella cinese Wen Liu L’esibizione Culture Chanel al Moca di Shanghai
L’IMPORTANZA DELLA PAROLA e associazioni di immagini. Va anche Il testo scritto, secondo gli esperti, ha detto che la funzione delle parole è un forte valore nella cultura cinese. “Per differente rispetto alla nostra cultura: la comunicare efficacemente – riprende lingua italiana è indoeuropea, deriva dal Wesley Wang – bisognerebbe puntare latino e fa dell’ars oratoria il suo fon- sullo storytelling , cioè sulla descrizione damento, però sviluppa un argomenta- verbale e sulla creazione di un conte- re quasi matematico, logico e astratto. sto. Invece la creatività pubblicitaria L’idioma cinese, al contrario, è l’unica dei luxury brand occidentali punta sul lingua al mondo analfabetica, le paro- visual, su concetti astratti, spesso è sim- le non si costruiscono sommando le bolica, rarefatta, senza una storia o un lettere dell’alfabeto, ma ogni parola è contesto”. Anche per Boggio Ferraris di un carattere a sé, e quindi lascia spazio Fondazione Italia-Cina, “le parole sono a sottintesi, a diverse interpretazioni, molto importanti per i cinesi, anche è appunto una sorta di meta-linguag- perché aprono a un meta-linguaggio, gio. Ad esempio lo slogan pubblicitario consentono una forte visualizzazione delle Olimpiadi di Beijing del 2008 (“Un unico mondo, un unico sogno”) è stato un successo di gran lunga più “Sulla questione se sia meglio pianificare in Cina importante di qualsiasi visual raffigu- rante atleti e sportivi. Non a caso i nomi la stessa campagna che il brand diffonde a livello dei brand vengono traslitterati in ideo- grammi cinesi: i caratteri di Fendi signi- globale o piuttosto riadattare la pubblicità con ficano “fragranza, profumo” e “illumina- una testimonial locale, i pareri sono discordi.” re”, mentre “classico” e “meraviglioso” sono le interpretazioni di Gucci”.
34 PAMBIANCOWEEK 20 ottobre 2011
INCHIESTA L’EXPORT
SALVA LA NAUTICA ITALIANA di Milena Bello
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Continua il ridimensionamento volte un numero è più significa- da 6,2 miliardi di euro a 3,3 miliardi. dell’industria nautica, i cui ricavi nel tivo di tante parole. Per raccon- Un vero e proprio tracollo, con il tradi- 2010 sono scesi del 21% a 3,3 miliar- Atare il mondo della nautica quel zionale corollario di fallimenti e casse di di euro. Ennesima flessione quindi numero è 45. Non è la lunghezza in integrazioni, da cui il settore in generale dopo un’escalation di segni meno che metri dell’ultimo lussuoso mega-yacht, è ancora lontano dal vedere una niti- ha quasi dimezzato il settore rispet- ma la percentuale di calo del fatturato da ripresa, perché il 2011 sta per ora to al 2008. Ma nel 2011 sembrano dei cantieri italiani, tra i leader mon- registrando un andamento altalenante. arrivare finalmente segnali positivi diali in termini di qualità ma anche e Come in tutti comparti che caratte- anche se solo dall’export, con l’area soprattutto di volume d’affari. Significa rizzano il Made in Italy, l’ancora di sal- sudamericana in testa. L’Italia è inve- che in appena due anni, dal 2008 al vezza sono le esportazioni verso i Paesi ce ancora ferma al palo. 2010 i ricavi del comparto sono passati dell’area Bric, l’unica voce a segnare
36 PAMBIANCOWEEK 20 ottobre 2011 INCHIESTA una netta crescita nell’arco di questi ultimi anni. È in questo clima di sor- risi stanchi, ma di voglia di tornare ai fasti del passato che si è svolto il Salone nautico internazionale di Genova (dal 1 al 9 ottobre), l’ultimo appuntamen- to per appassionati di yacht in ordine di tempo dopo Cannes (dal 12 al 17 settembre) e Monaco (dal 19 al 22 set- tembre).
UN 2011 A LUCI E OMBRE Secondo i dati dello studio “I numeri della nautica”, un’analisi dell’andamen- to del settore dell’Ufficio Studi Ucina (in collaborazione con la Facoltà di sullo stesso periodo dell’anno prece- Economia dell’Università degli Studi dente, e degli ordini, che sarebbero di di Genova e Banca Monte dei Paschi di nuovo in positivo. Si tratta di timidi Siena) nel 2010 il comparto ha chiu- segnali che non consentono di parlare so con un calo del fatturato generale ancora concretamente di recupero del del 21%, un dato che comprende sia mercato. “La frenata di questi ultimi la produzione nazionale (circa l’85% anni è stata molto brusca, con conse- del totale) sia le importazioni. L’export guente riassetto di molte aziende” ha ha generato il 58,1% dei ricavi della dichiarato Lamberto Tacoli, direttore produzione nazionale per un valore di commerciale Gruppo Ferretti. “Oggi 1,61 miliardi di euro contro gli 1,16 è un mercato completamente diverso, miliardi destinati al mercato italiano stabilizzato su un fatturato sicuramen- (41,9%). In particolare la produzione te inferiore di circa il 30-40% rispetto destinata alle vendite in Italia ha subito agli anni 2007/2008”. Secondo Mario una significativa contrazione, passando Gornati, marketing & communication dai 2,6 miliardi del 2008 - anno in cui manager del Gruppo Sanlorenzo Yacht, essa superava quella rivolta ai mercati “Nel 2011 la crisi sta persistendo e per esteri che registravano un peso di 2,3 comprenderne l’entità basta guardare miliardi - agli 1,16 miliardi del 2010. In i dati relativi alle società di leasing ita- controtendenza c´è solo il segmento dei liane. Il crollo delle vendite e quindi superyacht, che evidenzia una tenuta dei leasing applicati al prodotto nautico del mercato interno, cresciuto di 1,3 supera il 60% in quattro anni”. punti percentuali rispetto al 2009. Per spiegare l’importanza di questo Secondo i dati presentati in occasio- dato occorre fare un passo indietro. ne dell’apertura del Salone nautico da Secondo Assilea, l’associazione che rag- Genova da Fiera di Genova e Ucina, nel gruppa i principali operatori del leasing 2011 la flessione sembra essersi arresta- in Italia, quest’operazione è la forma ta. Le prime stime di Fiera di Genova di finanziamento privilegiata da chi si e Ucina indicano che nel primo trime- accinge ad acquistare un’imbarcazione stre dell’anno si evidenzia una leggera da diporto. I dati Assilea sul leasing per ripresa del fatturato, cresciuto del 3,9% la nautica da diporto (ossia non per
In alto interno Azimut 62S Italia, a sinistra interno del modello Fly 45 di Sessa Marine
20 ottobre 2011 PAMBIANCOWEEK 37 INCHIESTA
fini commerciali) evidenziano come messo di accrescere i ricavi del 15% nel nel 2008 valesse più 2,1 miliardi di 2011 arrivando a quota 55 milioni di euro ma nell’anno successivo il valo- euro. Quest’anno l’83% del nostro fat- re si sia dimezzato a un miliardo di turato è generato all’estero, soprattutto euro e, secondo stime non ufficiali, nel da parte dei Paesi extra-europei. Un 2010 il valore si aggira sugli 870 milioni risultato importante considerando che di euro, segno che la fascia di quanti nel 2009 era pari al 65%”. acquistano l’imbarcazione attraverso il Per avere un’idea più precisa dell’en- finanziamento – e sono la maggioranza tità della crisi del bacino italiano basta – è tuttora penalizzata dalla situazione scorgere i dati del Gruppo Sanlorenzo. economica. In questo caso le vendite in Italia sono passate da una quota pari all’80% del ITALIA A CRESCITA ZERO 2005 all’odierno 25%. Pur consideran- Per tratteggiare un quadro corretto do la crescita del fatturato dal 2005 ad della situazione della nautica italiana oggi (il gruppo è passato da un turnover bisogna fare dei distinguo. In comu- di 57 milioni di euro a 196 milioni di ne con gli altri comparti merceologici, ricavi nel 2010 con una previsione di questo settore risente di un andamento incremento per il 2011 pari al 4%) la In alto esterno del padiglione Sanlorenzo a doppia velocità. Da una parte deve perdita di terreno del mercato italia- al Salone di Genova. In basso un’altra immagine del modello Fly 45 fare i conti con un mercato italiano no è lampante. Per Azimut Benetti i di Sessa Marine e il nuovo Iseo di Riva ancora stagnante, dall’altro invece la dati sono simili. “In generale parlerei di boccata d’ossigeno arriva dell’export e Europa in quanto mercato comunitario in particolare dai Paesi emergenti. “Il – ha precisato Paolo Vitelli – quattro mercato è ancora in crisi – ha spiega- anni fa il Vecchio continente assorbi- to Paolo Vitelli, presidente di Azimut va il 60% delle nostre vendite. Oggi è Benetti – in Italia la situazione è peg- sceso al 22-23% e meno di un quarto è giorata mentre nel resto del mondo si rappresentato dal mercato italiano”. evidenziano dei segni interessanti di crescita”. Una percezione condivisa LA NAUTICA SI VESTE DI VERDE-ORO anche dagli altri player del settore nau- Aumentare la quota delle esportazio- tico. “In questi ultimi quattro anni – ha ni è quindi la strategia principale dei aggiunto Sophie Dupuy, Marketing & principali gruppi di nautica per rac- Communication Manager Sessa Marine cogliere ordini e migliorare quindi i - abbiamo registrato un aumento rego- conti. La meta principale più che l’Asia lare delle esportazioni che ci ha per- è oggi il Sudamerica, Brasile in testa. Un Paese con una matura vocazione nautica, ampie disponibilità econo- miche e una passione per il made in Italy. Qui è approdato ben vent’anni fa il gruppo Ferretti prima con l’o- monimo marchio poi con Pershing e qui, attraverso la società Ferrettigroup Brasil, creata nell’aprile 2010, ha recen- temente inaugurato il nuovo stabili- mento di San Paolo, su una superficie complessiva di 145mila metri quadrati. L’area dovrebbe garantire una crescita annua del 15% in grado di compensare
38 PAMBIANCOWEEK 20 ottobre 2011 INCHIESTA la recessione sui tradizionali mercati associano l’armatore all’evasore, com- europei e statunitense. Ma Ferretti non plici i fatti di cronaca e gossip che pro- è l’unico. Anche Azimut Benetti giusto liferano sui giornali. Un atteggiamento un anno fa ha annunciato la nascita che, ovviamente, non fa che disincenti- della società Azimut do Brasil Yachts. vare il potenziale cliente. Sessa Marine ha dato vita a una newco carioca e prevede che il Brasile possa raggiungere nei prossimi anni circa il 15-20% del fatturato complessivo del gruppo e Sanlorenzo ha appena stret- to un accordo con Intermarine per la produzione e distribuzione in Brasile. “Riteniamo che questa sia un’econo- mia importante per il Sudamerica – ha aggiunto Gornati - dove già la nautica è sviluppata e tutte le economie satel- liti al paese saranno trainate da quella che sarà la crescita del mercato brasilia- In alto modello Pershing P74 no. Inizieremo presto una produzione A sinistra gli interni del nuovo 720 di Ferretti locale per armatori locali”. Dati alla mano, già ora la maggior parte delle richieste per le grandi imbarcazioni, per intendersi quelle sopra i 40 metri che superano i 15 milioni di valore, arri- IL SALONE DI GENOVA PUNTA ALLA RIPRESA vano proprio dal centro America, ma CON UN BOUQUET DI EVENTI non solo. “La Russia si sta riprendendo Il Salone nautico di Genova cerca la riscos- collegamento in elicottero per avvicinare bene – ha confermato Vitelli – ma non sa proprio nell’anno in cui la crisi conti- al salone nautico gli investitori che hanno possiamo non citare anche altre aree nua a mettere in ginocchio il settore delle necessità di muoversi rapidamente. E poi strategiche come il Medio oriente e in imbarcazioni. “Di fronte alla crisi si reagi- ancora l’inserimento delle prove in mare tutto il Sud est asiatico dove non a caso sce in due modi: o si continua a seguire la per testare sul campo le imbarcazioni”. abbiamo aperto uffici diretti, in parti- formula collaudata o si mettono in campo Un’edizione più ricca rispetto al passato, colare a Shanghai e Hong Kong, che ci nuove iniziative - ha dichiarato il neo pre- nonostante il Salone di Genova debba fare aiutano a penetrare in quell’interessante sidente di Fiera di Genova, Sara Armella -. i conti con un calo fisiologico degli esposi- mercato ”. Quest’anno abbiamo fin da subito iniziato tori, dovuto in parte al fallimento di alcuni Nonostante la Cina sia ancora acer- a mettere in campo una serie di eventi cantieri navali tricolori. “I numeri sono ba sul fronte nautico è questa l’altra a supporto per dare una scossa positiva certo in calo rispetto alla scorsa edizio- importante meta sulla quale stanno a questo comparto”. Nominata a capo ne, ma se si considera il calo del settore puntando i nostri cantieri. Se il destino dell’ente fieristico appena tre mesi fa, (-45%), registrare una contrazione degli della nautica passa ormai solo per l’ex- Armella ha puntato per questa cinquan- espositori inferiore al 10% è per noi un’im- port, occorre essere sempre più veloci tunesima edizione del Salone sull’apertura portante indicazione di tenuta”. Altro per conquistare i mercati del futuro. alla città con il progetto Genova in Blu, aspetto positivo è il numero dei modelli D’altro canto, in Cina si stanno mol- seguendo la scia di quanto fatto in pre- presentati in anteprima, 450. A conti fatti tiplicando i progetti di nuove marine. cedenza da altri appuntamenti di diversi sono pari, come l’anno scorso, a circa un L’Italia però va difesa, reclamano una- settori merceologici, in primis il Salone del quarto delle imbarcazioni presenti. Un nimemente i big della nautica italiana, mobile di Milano. Durante l’intero arco segnale più forte che la nautica vuole cre- perché, oltre ad avere problemi econo- temporale della fiera, che si è tenuta dal dere nella ripresa. mici, è anche vittima di iniziative che primo al 9 ottobre, la città si è animata con negozi e musei aperti fino a sera, a cui si è aggiunta una serie di appuntamenti enogastronomici. Novità anche all’interno FATTURATO 2008-2011 del salone che ha richiamato 226 mila pre- senze (-13% rispetto al 2010). “Abbiamo 2011 2010 2009 2008 organizzato iniziative educational per i Settore Nautico n.d. 3,3 mld n.d. 6,2 mld bambini insieme all’acquario di Genova Azimut Benetti n.d. 500 mil 650 mil 950 mil – ha aggiunto Armella - mentre sul fron- Ferretti Group 521 mil 465 mil 800 mil 900 mil te business da quest’edizione abbiamo Sanlorenzo 205 mil 196 mil 181 mil 158 mil previsto all’estremità̀ della banchina maxiyacht la eli-superficie un servizio di Sara Armella Fonte: PAMBIANCO Strategie di Impresa
20 ottobre 2011 PAMBIANCOWEEK 39 LICENZE
I COSTUMI AGATHA RUIZ DE LA PRADA CON SMART TRADE L’EYEWEAR DI MONTBLANC ANCORA CON MARCOLIN Dopo aver presentato al Micam la nuova linea di calzature in pvc fir- Dopo il rinnovo con Tom Ford, mate Agatha Ruiz de la Prada, il Marcolin conferma la licenza con Calzaturificio Smart Trade ha acquisito Montblanc per gli occhiali da vista e da in licenza anche la linea di costumi e sole a marchio Montblanc. calzature coordinate del brand spagno- Il nuovo contratto di licenza, che avrà lo. L’accordo siglato per la produzione e durata sino al 31 dicembre 2016, pre- la distribuzione delle collezioni partirà vede condizioni che sono in linea con dalla P/E 2012. quelle della divisione Fashion & Luxury Guidata dai tre titolari Maurizio del portafoglio Marcolin. Con questo Fogante, Romano Rossi e Gianni rinnovo l’azienda di Longarone (BL), Offidani, l’azienda marchigiana conta per il 40% nelle mani della famiglia oggi oltre 3.000 clienti e ha in portfolio Della Valle, consolida il rapporto avvia- anche il proprio marchio di beachwear to nel 2001 con il brand del Gruppo e calzature Hotsand, nato nel 2002. Richemont.
A L’AMY LE LICENZE PER GLI TUMI LANCIA GLI OCCHIALI MARNI CON SPAZIO SEI OCCHIALI DI BALMAIN E CARVEN CON REM EYEWEAR PER IL CHILDRENSWEAR
Doppio colpo per L’Amy che acqui- Tumi, brand di valigeria e accessori Marni ha siglato un accordo di licen- sisce le licenze per gli occhiali a mar- business, ha stretto un accordo con za con Spazio Sei per la produ- chio Balmain e Carven. La collezio- Rem Eyewear per la realizzazione zione e distribuzione mondiale di ne di Balmain, composta della sua prima collezione di Marni Children. Creata da Consuelo da montature da vista occhiali da sole e da vista. Castiglioni, la collezione, che verrà lan- e occhiali da sole, sarà La linea sarà composta da 12 ciata per l’A/I 2012-13, comprende una presentata in anteprima modelli di occhiali da sole Traverso, linea completa di abbigliamento e acces- mondiale al Mido, il salo- che saranno lanciati il prossimo sori dallo spirito gioioso e ludico per ne dell’ottica di Milano gennaio, oltre a 10 modelli di bimbe da 2 a 12 anni. Qualità e design, che si terrà a marzo occhiali da vista e dal modello esclusività di distribuzione e spazi dedi- 2012. da lettura Compatto, il cui lancio cati nei più importanti department store Per l’eyewear di è previsto a marzo 2012. La sono gli elementi principali di questa Carven, invece, collezione sarà disponibile presso i nuova collaborazione. Spazio Sei pro- sono state ideate più prestiogiosi retailer di moda e duce, oltre ai suoi marchi Ki6? e Parrot, cinque montature, occhialeria e nei punti vendita Tumi. anche le linee bimbo Miss Blumarine, realizzate intera- Ice Iceberg baby e junior. mente a mano, che saranno disponibili in edizione limitata REPLAY SCEGLIE IMPETUS PORTUGAL PER L’UNDERWEAR da febbraio 2012. Nel portafoglio del Red Seal e White Seal ha infatti stretto gruppo francese un accordo con l’azienda portoghese di L’Amy ci sono già abbigliamento intimo e notte di fascia licenze di griffe del alta che vedrà la prima collezione con calibro di Chloè, la P/E 2012. Fashion Box manterrà la Kenzo, Sonia Rykiel distribuzione diretta in alcune aree di oltre al marchio di pro- competenza delle proprie filiali e distri- prietà L’Amy. butori, per il resto si avvarrà del net- work di Impetus attraverso department store, catene multibrand e negozi spe- Matteo Sinigaglia cializzati, oltre che di tutti i Replay Sarà la Impetus Portugal – Tèxteis S.A. a store. “La partnership con Impetus – produrre in licenza e distribuire le linee ha affermato Matteo Sinigaglia, AD di intimo e notte di Replay e Replay&Sons Fashion Box – rientra in una strategia per uomo, donna e bambino. Il gruppo di brand extension già intrapresa negli Fashion Box, a cui fanno capo i marchi scorsi anni e funzionale a rendere sem- Replay, Replay&Sons, We Are Replay, pre più completo il mondo Replay”.
40 PAMBIANCOWEEK 20 ottobre 2011 MANIFATTURA DI VALDUGGIA S.p.a. P.IVA: 01872310022 TERMS OF USE PRIVACY CREDITS via Matteotti, 115 - 28077 Prato Sesia - NO - Italy - t. +39 0163 853611 - Fax +39 0163 853655 [email protected] ragno.eu IL PIÙ GRANDE SITO E.COMMERCE ITALIANO DI UNDERWEAR UOMO E DONNA. I CREATIVI ROSS LOVEGROVE, DALLA NATURA IL DESIGN DEL FUTURO di Paola Cassola
isionario, evoluzionista, essenzialista... queste sono solo alcune delle definizioni attribuite a Ross Lovegrove. Parliamo di uno dei più geniali designer contemporanei, che ha sperimentato le avanguardie del design in architettura, arreda- Vmento, trasporti, automotive architecture e industrial product design. Da sempre in profonda sintonia con la natura, il creativo gallese è un sostenitore del design organico e mette in scena oggetti dalle forme fluide, che sembrano plasmarsi autono- mamente, in un fluire senza inizio e senza fine della materia. Le sue opere sono esposte nei principali musei del mondo come il MOMA e il Guggenheim Museum di New York, l’Axis Centre Japan, il Pompidou di Parigi e il Design Museum di Londra. Incontrare Lovegrove per Pambiancoweek è stato come essere catapultati in un universo sensoriale ed estetico che fonde armo- niosamente passato, presente e futuro.
Alpine Capsule (2008), rifugio hi-tech totalmente ecologico adatto alle alte quote. Caratterizzata da un design che ricorda una goccia di mercurio, la capsula è autoalimentata e totalmente isolata termicamente dall’ambiente circostante. La struttura, di 8 metri di diametro, a doppio vetro ricoperta da un coating riflettente che non preclude però la vista agli occupanti, grazie alle piante artificiali “power plants” (delle unità artificiali remote a forma di pianta, molto simili per il funzionamento ai Solar Trees) sarà alimentata con energia pulita proveniente dalle celle solari e dalle mini turbine eoliche inglobate nella “pianta”.
42 PAMBIANCOWEEK 20 ottobre 2011 I CREATIVI
Cosa presenta con la mostra Endless? Con Endless metto in scena “Liquid”, la mia esplorazione dell’alluminio come materiale malleabile e fluido. Le sue Ross Lovegrove proprietà sono veramente particolari perché alleggeriscono le forme delle mie opere, trasmettendo una sensazione visiva di liquidità. Endless è anche un messaggio subliminale sulla natura infi- nita di questo materiale in termini di riciclabilità, ecco perché parlo di forme nell’assenza di forma, come un ciclo senza fine di creazione e transizione.
Seconde lei esiste un confine tra arti visive e design? Come definizione direi che il design è qualcosa di prevedibile, mentre l’arte è sorpresa. La mia indagine però dimostra come questo confine sia sempre più labile. Infatti, benché i prototipi presen- tati in mostra assolvano una specifica funzione (panchine, scaffali, chaise lon- gue, tavoli), sono carichi di un intenso valore emozionale. Io poi, cerco di adat- tare il lavoro a seconda del contesto in cui opero: ottimizzo e risparmio per la produzione industriale, mentre rin- traccio il dettaglio più sofisticato per le divagazioni personali nelle opere in serie limitata. In quest’ultimo caso mi
Sotto, tavolo e panchina della collezione Liquid.
20 ottobre 2011 PAMBIANCOWEEK 43 I CREATIVI
affranco dalle esigenze del mercato e mi esprimo liberamente.
Industrial designer, evoluzionista... si identifica in queste definizioni? Io sono un designer che lavora con l’in- dustria quindi mi riconosco appieno nella definizione di “industrial desi- gner”. Mi considero anche un “evolu- zionista”, nel senso che cerco di creare un’evoluzione degli oggetti che quo- tidianamente utilizziamo... quello che poi è il progresso.
Quindi il design è una professione destinata a guardare sempre oltre? Credo di sì. Il bello del design oggi è che si occupa di reinventare gli oggetti. L’idea alla base di questa filosofia è che ogni oggetto possa essere rivisitato e migliorato. Ne sono un esempio i vari modelli di sedie che ho realizzato con Sopra: sedia Eight O’Chair per Gebrüder Thonet Vienna, 2006, entrata a far parte della Collezione diverse aziende italiane di arredamento. del MOMA di New York. A destra dall’alto: Gingko Carbon Table, 2007 e seduta Air One per Edra, 2000, esposta nel Vitra Quando, secondo lei, un progetto ha Design Museum. successo? Il successo proviene sempre dalla chi- mica e dalla fiducia dei miei clienti nel mio lavoro, cui fa seguito il coraggio di rimanere fedeli alle nostre idee e pro- fessionali nel nostro accordo.
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Sopra, sedia con braccioli Supernatural per Moroso, 2007. Sotto, scala “DNA” disegnata da Lovegrove per il suo studio a Londra, 2007.
Perché ha scelto la natura come fonte trasforma ed evolve le specie per sot- di ispirazione? trazione, rimuovendo il superfluo, io Una delle chiavi per sopravvivere in addotto la medesima strategia, che defi- futuro è proprio il bio-mimetismo, ossia nisco “essenzialismo organico”, utilizzo studiare la natura, imparare dalla sua solo il necessario, la quantità minima intelligenza e copiarla. La nanotecno- utile alla produzione delle mie opere. logia sta iniziando a mettere in atto questo processo: realizzare oggetti il Il suo design è estremamente innova- più possibile piccoli ed economici, per tivo, alcuni dicono visionario. Come evitare ogni spreco. convince le aziende a sperimentare insieme a lei? Quali materiali predilige e perché? Visionario? Ciò che l’uomo pensa Non ho preferenze, il mio lavoro ha l’o- molto spesso diventa realtà, è solo que- biettivo di definire l’essenza dei mate- stione di tempo. riali e la loro espressione. Sperimento Per farle un esempio, ormai tutti noi ci dal carbonio al rame, dal legno al poli- aspettiamo che uno schermo si muova mero. Attualmente sto studiando una solo toccandolo… questo non è forse nuova mostra dedicata al carbonio che incredibile?! Io propongo un’idea nella vorrei mettere in scena l’anno prossimo. speranza che qualche imprenditore illu- minato la colga. Lei è definito un “essenzialista”, cosa La gente può a volte stupirsi di alcune significa? mie creazioni, ma credo anche che sia In ogni mia attività – design, arte, archi- aperta a sperimentarle se rappresentano tettura – mi ispiro alle logiche “econo- una migliorìa rispetto a ciò che esiste miche” della natura. Così come questa già.
20 ottobre 2011 PAMBIANCOWEEK 45 GIRO POLTRONE
TAYLOR TOMASI HILL AL DESIGN PATRICK DE VISMES A CAPO DEI CAMBIO AL VERTICE DI SAFILO, DI SIGERSON MORRISON SERVIZI CONDIVISI DI PPR POLET PRESIDENTE
Sarà Taylor Tomasi Hill ad occuparsi del L’Assemblea degli azionisti di Safilo rilancio creativo dei brand americani Group ha approvato le proposte del di calzature Sigerson Morrison e Belle CdA del 2 agosto 2011 e ha conse- by Sigerson Morrison appartenenti guentemente aumentato il numero al Gruppo Marc Fisher Footwear. dei membri del Consiglio dagli attuali Tomasi Hill, direttrice stile e accessori sette a otto e nominato Robert Polet di Marie Claire USA, seguirà i trend, la nuovo presidente non esecutivo, del produzione e il merchandising per i due gruppo veneto di occhialeria. Presidente marchi newyorkesi continuando però e AD del Gruppo Gucci dal 2004 al a collaborare per la rivista. Parteciperà 2011 dopo aver trascorso 26 anni nel inoltre alla realizzazione delle future Gruppo Unilever, Polet sostituisce campagne pubblicitarie, alle iniziative Patrick de Vismes Melchert Frans Groot, che resta nel di marketing e agli eventi dei due In un’ottica di rafforzamento della board come amministratore non ese- brand. Susan Itzkowitz, presidente propria struttura organizzativa il cutivo. Polet è anche membro non ese- di Marc Fisher Footwear, ha scelto Gruppo PPR crea la Direzione Servizi cutivo del CdA di Reed Elsevier PLC/ Tomasi Hill per “la sua sensibilità Condivisi e la affida a Patrick de NV, Wilderness Holdings Ltd e Philip nell’individuare le tendenze della Vismes. Morris International Inc. moda, per il suo gusto e per la sua Nella nuova posizione, creata a soste- Inoltre, il gruppo ha affidato a Cristina competenza”. gno dello sviluppo della divisione Andresano (precedentemente in Lusso e Sport&Lifestyle, il manager Diesel) la carica di Worldwide Head of riporterà a Jean-François Palus, PPR PR and Communication. La Andresano Deputy CEO e CFO, e si occuperà di riporterà direttamente a Luca Fuso, ottimizzare l’organizzazione dei ser- Global Head della Licensed Brands vizi condivisi affinché “i brand possa- Division, e coordinerà tutte le attività no trarre beneficio dalla condivisione di comunicazione dei 24 uffici stampa delle reciproche competenze e sfrut- del gruppo di eyewear nel mondo. tare così appieno il loro potenziale di crescita”. In azienda dal 2000, con diverse posi- zioni nel finance di Yves Saint Laurent Taylor Tomasi Hill e Balenciaga, Patrick de Vismes ha maturato una consolidata esperienza nel controllo di gestione e dal 2006 CERRUTI NOMINA CATHERINE era CFO di Balenciaga, posizione VAUTRIN NUOVO CEO nella quale sarà sostituito da Olivier Richard, dal 2009 Group Controller
Catherine Vautrin è stata nomina- for PPR Luxury brands. Robert Polet ta nuovo CEO di Cerruti, al posto di Florent Perrichon. Dal quartier generale del brand hanno comunicato di aver chiamato la Vautrin per sviluppare le VIONNET, BARBARA E LUCIA CROCE ALLA DIREZIONE CREATIVA strategie del marchio e migliorare il suo posizionamento nella moda uomo, per Vionnet ha nominato le gemel- Autunno 2012, che verrà presentata renderlo un leader tra quelli della fascia le Barbara e Lucia Croce alla dire- a stampa e buyer a gennaio 2012. del lusso a livello internazionale. zione creativa al posto di Rodolfo Secondo un comunicato diffuso da L’etichetta, che negli ultimi anni ha Paglialunga, già collaboratore di Vionnet questa decisione – maturata cambiato molte volte designer, è stata Romeo Gigli e Miuccia Prada. di comune accordo con l’ex diret- acquisita lo scorso dicembre dal colos- Barbara e Lucia dal 1993 hanno lavo- tore creativo – sarebbe nata per la so cinese dell’abbigliamento maschi- rato in aziende come Prada, Miu Miu, necessità, con l’incremento del busi- le Trinity Ltd., una divisione di Li & Gucci e Ralph Lauren (Barbara), e ness del marchio, di una visione più Fung. La Vautrin, con un passato in Ter et Bantine, Valentino e Neil manageriale del ruolo dello stilista LVMH Moët Hennessy Louis Vuitton Barrett con varie collaborazioni in che Matteo Marzotto avrebbe indi- e in Emilio Pucci in qualità di CEO, Giappone e Turchia (Lucia). viduato nelle gemelle, già abituate a recentemente ha aperto il suo studio di Il nuovo corso del marchio francese passerelle importanti. consulenza in Italia, e ha fatto parte del partirà con la prossima pre-collezione board del retailer on-line Yoox.
46 PAMBIANCOWEEK 20 ottobre 2011 GIRO POLTRONE
MASSIMO FERRUCCI È IL DG DI MARCO GIANI DIRETTORE GENERALE HEIDENREICH SALE ALLA GUIDA EASTPAK DI PIRELLI PZERO DI BEIERSDORF AG
È l’italiano Massimo Ferrucci il nuovo Dopo l’opening del megastore di Corso Stefan F. Heidenreich è stato direttore generale di Eastpak, storico Venezia a Milano Pirelli PZero ha in nominato nuovo CEO di Beiersdorf urban-lifestyle brand, noto per i suoi serbo altre novità. AG con decorrenza 1° gennaio zaini. Ferrucci, che è entrato in azienda Infatti Marco Tronchetti Provera ha 2012 al posto diThomas-B. Quaas, all’inizio di agosto e ha ufficialmente arruolato Marco Giani come direttore entrato a far parte dell’executive preso il posto di Thomas Hiemann lo generale per sviluppare l’espansione del board. Heidenreich, 48 anni, arriva scorso 1° settembre, è stato per gli ulti- marchio all’estero. da un’esperienza in Hero Group, mi tre anni DG di 7 For All Mankind Giani, ex presidente della filiale italia- dove ha passato gli ultimi 15 anni dove ha guidato prima l’integrazione na della griffe inglese Burberry, anco- e dal 2002 era stato promosso iniziale del marchio e poi la sua espan- ra prima ha svolto l’incarico di brand CEO, e ancora prima ha lavorato sione in tutta Europa. manager presso Hogan, uno dei brand per Bertelsmann, Reckitt Benckiser In una nota l’azienda ha fatto sapere di punta del gruppo Tod’s. e Procter & Gamble.Il gruppo che “l’importante background di Beiersdorf, attivo con i marchi Ferrucci e il suo impegno saranno Nivea, Eucerin e La Prairie, ha preziosi per la creazione di un vero DAMIAN MOULD A CAPO DEL chiuso il 2010 con un fatturato di marchio lifestyle globale”. Il manager è MARKETING DI BELSTAFF 5,5 miliardi di dollari. il primo italiano a ricoprire il ruolo. Belstaff ha nominato Damian Mould nuovo direttore marketing. Mould in MARKS & SPENCER ARRUOLA DOM passato ha fondato la società di brand MCBRIEN marketing inglese Slice che poi ha ceduto a The Engine Group. Dom McBrien è il nuovo direttore del Inoltre la società famosa per i giub- commercio multicanale del retailer botti in pelle, che l’anno scorso è stata inglese Marks & Spencer. acquisita da Labelux Group, ha arruo- Ex Arcadia (Topshop) e Microsoft, latoTrey Laird della Trey Laird Co. per McBrien, che arriva da un’esperienza creare la nuova campagna advertising come direttore dell’e-commerce per New Look, riporterà direttamente a Massimo Ferrucci e media per il rilancio in grande stile del marchio guidato dal CEO Harry Laura Wade-Gery (ex CEO di Tesco. Slatkin. com), direttrice esecutiva del multi- CHEAP MONDAY, ARAVENA È canale e dell’e-commerce e in questa EUROPEAN SALES MANAGER funzione avrà la responsabilità delle operazioni multicanale giornaliere. Cheap Monday investe nella propria A MASSIMO BARBERIS LE VENDITE DI ESSILOR L’obiettivo del gigante britannico è espansione internazionale con la quello di diventare leader nel commer- nomina di Lautaro Aravena in qualità di cio multicanale, con una crescita del European Sales Manager. Aravena avrà fatturato da 800 milioni a 1 miliardo di come principale obiettivo lo sviluppo sterline da oggi al 2013-2014. commerciale nel mercato europeo per il brand svedese di sportswear che fa capo a Hennes & Mauritz. Nel suo CLAIRE CHOISNE AL VERTICE DELLO precedente ruolo in VF Corporation, STILE DI BOUCHERON Lautaro Aravena è stato responsabile delle vendite e del marketing per Cambiamenti in vista da Boucheron. EMEA e America Latina, partecipando Il gioielliere francese, che fa parte al rilancio di Eastpak. Massimo Barberis del colosso del lusso PPR, dopo l’inserimento lo scorso giugno di Pierre Massimo Barberis, già direttore mar- Bouissou nel ruolo di presidente e CEO, keting di Essilor, dal mese di ottobre ha nominato Claire Choisne nuovo ingloba all’interno delle sue respon- direttore creativo. La Choisne, 35 anni, sabilità anche l’area sales assumendo in passato ha lavorato come designer di il ruolo di direttore vendite. Barberis gioielli per Loiseau Kebadjian, e più di ha inizato a collaborare con la filiale recente ha fatto parte del team creativo italiana del gruppo francese di ottica e per i preziosi di Lorenz Bäumer. La oftalmologia nel 2008 e nel suo nuovo designer, che riporterà direttamente ruolo affiancherà la divisione Key a Bouissou, presenterà la sua prima Account, guidata da Giancarlo Frigerio. collezione nel 2012. Lauretano Aravena
20 ottobre 2011 PAMBIANCOWEEK 47 FOCUS E-COMMERCE
E-COMMERCE ED EDITORIA, UN LEGAME CHE DIVENTA SEMPRE PIÙ STRETTO C’È LA CRISI?
E I GIORNALI DIVENTANO NEGOZI di Vanna Assumma
Ecco l’ultima frontiera dell’e- commerce: le riviste, forti della loro credibilità presso i lettori, sempre più spesso rendono disponibili per l’acquisto immediato i capi proposti nei loro servizi, grazie a partnership con i portali di e-commerce. Un’opportunità per le aziende che si avvantaggiano della credibilità della testata e della sua audience di lettori appassionati di moda Il sito Moda Operandi, che permette di effettuare pre-ordini direttamente dalle sfilate
nni duri per i magazine car- David Granger ha invitato i lettori a tacei: tra la crisi editoriale, gli comprare i capi selezionati dalla rivi- Ainvestimenti pubblicitari in fre- sta sul nuovissimo sito Cladmen.com. nata e la concorrenza di iPad, tablet Grande giubilo inoltre per le fashio- e smartphone, che inducono l’utenza nistas che non si sono perse le ultime Il nuovo sito americano Park & Bond ospita GQ a sfogliare la testata on-line piuttosto passarelle della primave- Store, negozio virtuale della testata GQ che ad acquistarla in edicola, le riviste ra-estate 2012: possono perdono lettorato e anche i loro bilanci acquistare i capi di alcu- languono. Cosa c’è di meglio allora che ni stilisti in anticipo di dotarsi di una piattaforma commerciale stagione, come quelli di per aumentare i ricavi drasticamente in Diane von Fürstenberg, calo? Ecco allora che i giornali si getta- Marc Jacobs e Derek no nel pingue business delle vendite on Lam, direttamente line. Tra i primi l’americano GQ, che dall’indirizzo web di all’interno del nuovo sito Park & Bond, Vogue Usa. Il big maga- dedicato ai designer di abbigliamento zine della Condé Nast maschile, apre il suo GQ Store, dove si appoggia al sito Moda ogni mese la redazione della rivista sele- Operandi per effettuare ziona una serie di outfit dalle pagine i preordini subito dopo del magazine e li mette in vendita nel le sfilate. Quello che a negozio virtuale. Discorso simile per prima vista può sembra- Esquire: il New York Times del 25 set- re un affare venale, cioè tembre scorso sottolinea che, nell’ulti- l’alleanza tra editoria e ma edizione del magazine, il direttore commercio, è indubbia-
48 PAMBIANCOWEEK 20 ottobre 2011 FOCUS E-COMMERCE
mente un modo per rimpinguare le dalla star, ma non sono gli stessi, perché casse delle testate, offrire un servizio ai di solito i vestiti dei vip vengono fatti IL BUSINESS DI INTERNET lettori e incrementare anche l’affida- su misura”. Glamour invece ha lanciato Secondo una recente ricerca, nel 2010 il bilità dei magazine con il nuovo ruolo un’applicazione per iPhone, “Glamour giro d’affari del web in Italia è stato pari di “personal shopper”, capaci non solo personal shopper”, già scaricata da a 32 miliardi di euro, quindi “solo” il 2% di creare desiderio attorno al prodot- oltre 90mila utenti, attraverso la quale del Pil nazionale, ma si prevede che possa to, ma anche di soddisfarlo. Allo stesso la redazione posta ogni mattina un arrivare nel 2015 a 77 miliardi di fattu- tempo, sia per le aziende che per i siti outfit diverso, e se l’utente è interessato rato, ovvero il 4,3% del Pil. E mentre l’e- di vendite on line, la partnership con la all’acquisto di alcuni capi viene inviato, commerce italiano è cresciuto globalmen- testata può offrire maggiore credibilità, attraverso il sistema di geolocalizzazio- te del 23% nel 2011, il transato on line perché le consumatrici sono più pro- ne, al negozio vicino dove può trovare relativo al solo abbigliamento ha segnato pense ad acquistare un capo selezionato le proposte. Un esperimento curioso +43%. “Su 4 miliardi di ricerche al gior- e consigliato dai direttori creativi dei è poi quello ideato dalla giornalista- no su Google - afferma Gianluca Olivieri, magazine. blogger Silvia Paoli (www.lostinfashion. industry manager retail di Google Italia it), che ha testato un modo diverso di - il “fashion made in Italy” è tra le catego- COSA ACCADE IN ITALIA fare shopping: attraverso il suo blog e la rie più ricercate, addirittura le ricerche di Anche nel Belpaese le riviste si affian- pagina facebook ha chiamato a raccolta questa keyword su Youtube sono cresciu- cano al retail, e tra gli esempi più un folto numero di fashion victim che te nel 2010 del 157%, mentre le ricerche significativi citiamo quelli che fanno si sono date appuntamento a un deter- della stessa parola da mobile sono balza- dello shopping un momento di enter- minato giorno e a un’ora precisa per te del 457%. Le potenzialità sono enormi, tainment e di gossip glamour. Leiweb. fare shopping virtuale insieme. Come? per questo abbiamo aperto a Milano un it, che conta 2 milioni e mezzo di utenti Ognuna si collegava alla tv QVC, canale ufficio di Google dedicato esclusivamente unici al mese e una media di 40 milio- di vendite americano da un anno in al fashion e abbiamo lanciato un servizio ni di pagine viste, fa leva sul piacere Italia, visibile su Sky, digitale terrestre e di e-commerce e di supporto web per le voyeuristico che hanno le consumatrici via web, e contemporaneamente tutte piccole imprese, che sono ben 4 milioni in nello scoprire cosa indossano le celeb. le telespettatrici postavano commen- Italia, con il nuovo indirizzo lamiaimpresa- Grazie a un accordo con Yoox.com e ti e suggerimenti sul web all’interno online.it”. con la start up californiana Stipple, il del minisito Qvctherapy.it. “E lo sha- portale ha lanciato la rubrica “Copia (e ring di un’esperienza - osserva Silvia compra) il look delle star”: la redazione Paoli - dove tv e internet convivono. Si posta la foto di una celebrity e 1’utente tratta di una modalità di condivisione può cliccare sulla sua giacca o pantalone che potremmo definire - social media e venire automaticamente indirizzato al watching - e che probabilmente si affer- sito di acquisto. “Ovviamente - spiega merà nel breve periodo, perché presto Sotto da sinistra Leiweb.it si può comprare il look sorridendo Simona Tedesco, direttore Facebook consentirà di condividere con delle celebrities e Glamour Personal Shopper, applicazione della rivista Glamour che propone Leiweb.it - si è indirizzati a modelli di gli amici la visione di video in contem- un outfit e, attraverso la geolocalizzazione, porta abbigliamento simili a quelli indossati poranea”. l’utente nel negozio
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