Rivista piemontese di Storia naturale, 32, 2011: 173-226 ISSN 1121-1423

LUIGI BISIO * - P IERO GIUNTELLI **

I Coleotteri Carabidi della Val (Coleoptera Carabidae)

ABSTRACT - Carabid beetles of the Maira Valley (, , Cuneo, ) (Coleoptera Carabidae). A synthesis of the carabidological researches carried out so far in Maira Valley (Cuneo, Piedmont, Italy) is given. A list of 203 carabid beetles species (Cicindeli - nae included) known from this valley is provided. For each species a list of locali - ties and the pattern of distribution (chorotype of each species) are also reported. Furthermore, most significant assemblages of carabid beetles observed in the val - ley are described.

KEY WORDS - Coleoptera Carabidae, Alpine fauna, Western Alps, Piedmont, Cuneo, Maira Valley.

RIASSUNTO - Gli autori pubblicano una sintesi delle ricerche carabidologiche condotte sino ad oggi in Valle Maira (Cuneo). Viene presentato un elenco di 203 specie di Coleotteri Carabidi (Cicindelinae incluse) conosciute di questa valle. Di ogni specie sono riportati una lista di località e il corotipo di riferimento. Infine, vengono inoltre descritte le principali carabidocenosi osservate.

PREMESSA

Con la presente nota dedicata alla Val Maira gli autori continuano la se - rie dei contributi riguardanti i Carabidi (Cicindelinae incluse) delle valli delle Alpi Cozie (Bisio, 2001, 2004, 2007b, 2010; Bisio & Giuntelli, 2008). Nella valle in oggetto gli scriventi hanno condotto recentemente una serie di ricerche entomologiche, estese a buona parte del territorio vallivo, volte ad arricchire e completare un peraltro già consistente nucleo iniziale di dati posseduti. Tali dati, utilizzati in parte in precedenti pubblicazioni da uno

* via Galilei 4 - 10082 Cuorgné (TO). E-mail: [email protected] ** via Torino 160 - 10076 Nole Canavese (TO). E-mail: [email protected]

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degli autori (Bisio, 1995, 1999, 2000, 2005, 2007a, 2008, 2009a, 2009b, 2009c) riguardano soprattutto la carabidofauna che popola gli orizzonti al - pino e altoalpino della valle e sono il risultato delle numerose e ripetute escursioni effettuate dallo stesso sui monti del territorio in oggetto. Ai re - perti personali si sono aggiunti i molti dati riguardanti i generi Calosoma , Carabus e Cycrhus comunicati dall’amico Pier Franco Cavazzuti. Altrettanto numerosi sono stati i dati tratti dalla letteratura entomolo - gica. Un discreto numero di taxa é stato citato per la Val Maira da Magi - stretti (1965) nel suo catalogo topografico sinonimico e da Casale et al . (2006) nella CKmap. Altri dati sono stati forniti, talora come semplici se - gnalazioni, da Breuning (1932-1936), Bucciarelli & Sopracordevole (1959), Capra (1941), Casale (1988), Casale & Cavazzuti (1976), Casale et al . (1982), Cavazzuti (1973, 2004), Cavazzuti & Meli (1999), K. Daniel (1902), J. Daniel (1903), De Monte (1946, 1947), Giachino (1993), Giachino & Casale (1983), Monzini & Pesarini (1986), Schatzmayr (1930), Schauberger (1936), Sciaky (1984) e Vigna Taglianti et al . (2001). Nel presente lavoro vengono riassunte le conoscenze a tutt’oggi dispo - nibili sulla fauna carabidica di questa valle.

DESCRIZIONE DEL TERRITORIO

Inquadramento geografico La Val Maira (fig. 1) – solcata dal torrente omonimo – si sviluppa da Ovest verso Est per circa 60 km sul versante orientale del breve tratto di cresta assiale alpina delimitato a Sud dal Monte Vanclava (2874 m) e a Nord dal Monte Maniglia (3177 m). Tale tratto – che comprende, oltre ai due monti citati, il Monte Oronaye (3100 m), il Colle delle Munie (2531 m), il Colle del Sautron (2687 m), il Monte Sautron (3166 m), il Buc de Nubiera (3215 m), il Brec de Chambeyron (3389 m), il Col de Gippiera (2948 m), la Tête de la Frema (3142 m), la Tête de l’Homme (3202 m), la Tête du Vallonet (2822 m), il Col Maurin (2668 m), la Tête de Cialancion (3019 m) e il Colle di Ciabriera (2829 m) – ne costituisce la testata. Dal Monte Maniglia – lungo la sinistra orografica – si sviluppa in dire - zione Est la cresta formata dai rilievi Colle di Bellino (2804 m), Monte Bel - lino (2942 m), Monte Faraut (3046 m), Cima Sebolet (3023 m), Colle di Vers (2862 m), Rocca La Marchisa (3072 m), Colle Sagneres (2894 m), Monte Camoscere (2926 m), Pelvo d’Elva (3064 m), Colle Bicocca (2285 m), Monte Morfreid (2495 m), Colle di Sampeyre (2284 m), Cugn di Goria

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(2384 m), Monte Nebin (2510 m), Monte Cugulet (2494 m), Monte Rast - cias (2404 m), Monte Birrone (2131 m), Monte Cornet (1939 m) e Monte S. Bernardo (1625 m), che separa la valle in oggetto dalla Val Varaita. Dal Monte Vanclava prende origine il contrafforte – lungo il quale si trovano il Colle della Scaletta (2614 m), il Monte Scaletta (2840 m), il Monte Oserot (2861 m), il Colle Oserot (2640 m), il Passo di Rocca Bran - cia (2620 m), il Monte Servagno (2752 m), il Monte Bodoira (2747 m), la Rocca La Meja (2831 m) (fig. 2), il Colle del Mulo (2621 m), la Cima Fau - niera (2515 m), il Colle del Vallonetto (2447 m), il Colle d’Esischie (2370 m), il Colle Sibolet (2582 m), il Monte Tibert (2647 m), la Rocca Cernauda (2284 m), il Picco del Mezzogiorno (2006 m), il Colle del Gerbido (1326 m), il Monte Lombernardo (1467 m), le Rocce Balmarossa (1326 m), la Cima Varengo (1170 m) e, al margine più orientale, l’abitato di Montemale di Cuneo – che costituisce la destra orografica della valle in oggetto e la se - para dalle Valli Stura e Grana. L’abitato di Busca, situato a 500 m di quota nei pressi dell’imbocco, è il punto più basso della valle. Il torrente principale, che assume inizialmente (nella conca di Chiap - pera) una direzione Nord-Ovest/Sud-Est, devia più a valle il suo corso in direzione Est poco a monte dell’abitato di . Esso riceve le acque

Fig. 1 - La Valle Maira, area oggetto della ricerca.

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da numerosi valloni. Limitando l’elenco a quelli di maggior estensione, partendo dalla testata meritano la citazione: - lungo il versante destro il Vallone di Stroppia (che si sviluppa in dire - zione Ovest-Est) e i Valloni di Unerzio, di Marmora (del quale è tributa - rio il Vallone di Preit), di Celle di , di Combamala, di Moschieres e di Piossasco (che assumono invece una direzione Sud-Nord); - lungo la sinistra il Vallone di Traversiera (il cui asse va da Nord-Ovest a Sud-Est) e i Valloni di S.Michele, di Elva, di Cucchiales e di Chesta (di - sposti da Nord a Sud).

Litologia e morfologia Dall’esame della Carta geologica d’Italia 1:100000 (Fogli n° 78-79 Ar - gentera-) si denota che la valle in oggetto è un mosaico litologico alquanto complesso ed eterogeneo. Essa, infatti, è attraversata da una se - quenza di formazioni geologiche di origine e composizione diverse che, in

Fig. 2 - Il versante Nord della Rocca La Meja nell’alto Vallone di Preit (8.VI.2009).

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fasce parallele disposte secondo una direzione Nord-Ovest/Sud-Est, inter - secano in più punti il fondovalle: 1) I monti dell’alta valle – lungo la destra orografica tra il Col Maurin e la testata del Vallone di Marmora – sono modellati in un lembo marginale della Zona Brianzonese costituito prevalentemente (fig. 3) da calcari, da dolomie, da scisti carboniosi e da scisti ardesiaci. 2) A Nord-Est di tali formazioni la valle è attraversata, a partire dalla sini - stra orografica della conca di Chiappera (gruppo Castello-Rocca Pro - venzale) (fig. 4) e in corrispondenza della conca di Acceglio (Monte Chersogno), da affioramenti del basamento permo-carbonifero (deno - minato “assiale”). In tale affioramenti si alternano quarziti conglomera - tiche, conglomerati e scisti quarzoso-sericitici. 3) Il settore medio della valle, tra Acceglio a S. Damiano Macra, appar - tiene invece alla Zona Piemontese dei calcescisti ofiolitiferi. I calcescisti (diffusi soprattutto sul versante sinistro) e i calcari dolomitici (presenti invece sul versante opposto sino all’imbocco della valle) sono le litologie

Fig. 3 - Il Vallone del Lago d’Apzoi modellato nei calcari e nelle dolomie della Zona Brianzonese (24.VIII.2008).

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dominanti, mentre le pietre verdi affiorano qua e là occupando aree di estensione molto modesta. 4 Infine, a valle di S. Damiano Macra verso l’imbocco, il versante sinistro è scavato nelle propaggini più meridionali del Massiccio cristallino Dora-Maira caratterizzato dall’alternanza di gneiss minuti, di micascisti e, in misura minore, di gneiss occhiadini. A monte di Acceglio, lungo l’asse principale e nell’alto Vallone di Preit (nell’Altipiano della Gardetta), la morfologia risente in modo marcato del glacialismo quaternario (fig. 5) e la valle presenta un paesaggio relativa - mente ampio e aperto. Alcuni valloni laterali, come il Vallone di Stroppia dal quale discendono le cascate omonime (fig. 6), si presentano come “valli sospese” che sono state incise meno profondamente a causa di una esara - zione meno intensa operata dal ramo glaciale laterale rispetto a quello principale. Nel tratto medio, tra Acceglio e S. Damiano Macra, la valle diventa piuttosto angusta e tortuosa e si restringe in strette gole talora racchiuse tra

Fig. 4 - Vallone Maurin (19.VI.2007): in primo piano a sinistra il gruppo Castello- Rocca Provenzale; sullo sfondo a destra il Monte Oronaye.

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pareti rocciose. Anche i valloni secondari, in tale tratto, sono in gran parte piuttosto stretti ed incassati (merita a tale proposito di essere citato l’orrido del Vallone di Elva, uno dei più profondi ed impressionanti delle Alpi). Nei pressi dell’imbocco, tra e Busca, la morfologia fluviale assume aspetti alquanto peculiari. Qui il Torrente Maira, infatti, ha inciso profondamente le sue alluvioni determinando la formazione di due ampi terrazzi pensili – modellati su substrati di conglomerati quaternari di ori - gine fluvio-glaciale – il cui piano di campagna (fig. 7) sovrasta l’alveo di un’altezza che in alcuni tratti (come, ad esempio, nei pressi del ponte di Dronero) sfiora i venti metri. Il regime idrico dei substrati che occupano i terrazzi è alquanto eteroge - neo. Infatti, mentre i terreni situati verso i margini esterni – nella zona di raccordo con fianchi vallivi – sono ancora caratterizzati da tassi di umidità medio-elevati (soprattutto grazie agli apporti forniti da alcuni affioramenti idrici e dal ruscellamento), i suoli localizzati nelle zone più prossime all’al - veo, a causa della profondità della falda e della considerevole permeabilità

Fig. 5 - Alto Vallone di Preit: rocce montonate contornate da formazioni boschive di larici (8.VI.2009).

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Fig. 6 - Le cascate di Stroppia in alta Val Maira (19.VI.2007).

Fig. 7 - Il Torrente Maira nei pressi di Dronero (23.III.2009). Si noti il dislivello tra l’alveo e il piano di campagna dei prati so - vrastanti.

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dei sedimenti, sono maggiormente interessati – in particolare durante l’estate, in relazione agli apporti meteorici relativamente modesti di cui usufruisce la stazione di Dronero (v. Aspetti climatici) – da condizioni di più spiccata xericità superficiale. È per queste ragioni, probabilmente, che nella conca di Dronero, oltre alla presenza della normale carabidofauna mesofila e igrofila che caratterizza di solito le formazioni aperte dei fondo - valle alpini, si osserva quella di un importante nucleo di elementi xerofili, alcuni dei quali rappresentano, allo stato delle attuali conoscenze, una no - vità assoluta per le Alpi Occidentali.

Aspetti climatici Per il territorio in oggetto sono disponibili dati pluviometrici relativi a dieci stazioni (Regione Piemonte, 1998) distribuite sia lungo il fondovalle, sia in alcuni valloni della destra orografica. Il quadro riassuntivo della Ta - bella 1, ottenuto dall’elaborazione di tali dati, evidenzia per la maggior parte di esse un tasso medio annuo di precipitazioni non molto elevato, in buona parte al di sotto di 1000 mm (peraltro i dati relativi a Preit e Chiap - pera, le due stazioni che superano tale livello, sono poco significativi in quanto riferiti ad un numero molto ridotto di anni). Si tratta quindi di un clima relativamente meno umido rispetto a quelli della vicina Val Varaita (cfr. Bisio & Giuntelli, 2008) e decisamente più xerico rispetto ai climi delle valli più settentrionali delle Alpi Cozie (cfr. Bisio, 2001, 2004, 2007b, 2010).

Tabella 1

Stazione Quota Periodo Precipitazioni Precipitazioni medie annue medie trimestre mm estivo mm Dronero 619 m 1916-1985 875 181 S. Damiano Macra 734 m 1914-1986 928 175 Combamala 915 m 1930-1986 910 218 1265 m 1925-1961 893 193 Marmora 1170 m 1914-1964 992 178 Preit 1485 m 1934-1941 1027 200 1080 m 1914-1986 936 186 1358 m 1925-1941 935 219 Saretto 1540 m 1913-1986 869 230 Chiappera 1650 m 1914-1936 1159 296

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Fig. 8

Il regime pluviometrico (fig. 8), pur con medie mensili piuttosto diversi - ficate da stazione a stazione, è caratterizzato da due massimi nelle stagioni intermedie e due minimi in estate e in inverno. Il massimo primaverile (maggio) prevale su quello autunnale (ottobre o novembre nella maggior parte delle stazioni). Il minimo assoluto è estivo (luglio) o invernale (gen - naio) al variare delle stazioni. Durante l’estate la valle usufruisce di apporti meteorici limitati: infatti il trimestre estivo (giugno-luglio-agosto) è caratterizzato (tab. 1) da valori di piovosità che solo in cinque stazioni su dieci superano i 200 mm – in rela - zione ad alcune osservazioni che verranno esposte più avanti, è da eviden - ziare il dato relativo a Dronero (181 mm) tra i più bassi della valle – e che fanno pertanto pensare, quantomeno per alcune zone del territorio, a pos - sibili situazioni di deficit idrico durante tale stagione. Risentono sicura - mente meno della carenza di precipitazioni l’alta valle – dove, a causa delle quote elevate, al deficit sopperiscono, almeno in parte, gli apporti idrici della graduale fusione del manto nevoso – e tutto il versante destro dove i suoli, a causa dell’esposizione settentrionale e del marcato infossamento dei valloni secondari, sono più tardivamente soggetti agli effetti della xeri - cità estiva che caratterizza invece in modo più marcato quelli del versante opposto.

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Fig. 9

Piuttosto interessanti per comprendere alcuni aspetti climatici partico - lari della valle in oggetto sono i dati sulle temperature – gli unici disponi - bili – di tre stazioni della bassa valle (Mondino, 1990) (fig. 9). Combamala (stazione localizzata in uno stretto vallone laterale del versante destro) e S. Damiano (stazione che occupa il fondovalle principale in un punto al - quanto incassato della valle) hanno un clima tendenzialmente rigido, carat - terizzato anche in estate da temperature relativamente basse (le massime estive si attestano rispettivamente su 15,8 °C e 16,5 °C). La stazione di Dronero – che, essendo localizzata in una conca più aperta, gode di un maggior irraggiamento – presenta invece un regime termico relativamente più mite con temperature medie tendenzialmente superiori, sia nel periodo invernale (durante il quale sfiorano appena lo zero termico), sia durante l’estate. Questa stagione, come già accennato, è inoltre caratterizzata da apporti meteorici piuttosto ridotti: l’analisi del diagramma ombrotermico (fig. 10), infatti, permette di rilevare che, in corrispondenza del mese di lu - glio, la curva delle precipitazioni scende a coincidere con quella delle tem - perature. Tale dato denota, a partire da tale mese, una situazione di inci - piente xericità che probabilmente è resa più marcata dall’elevata permea - bilità dei suoli e dalla profondità della falda (v. Geologia e morfologia). Le peculiari caratteristiche pedoclimatiche sin qui descritte hanno probabil -

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mente influenzato la composizione delle carabidocenosi occupanti i din - torni di Dronero consentendo l’insediamento di alcuni elementi termofili e xerotermofili che in Piemonte erano noti sino ad oggi solo di stazioni di pianura e di collina.

Fig. 10.

Aspetti vegetazionali A causa della forte acclività dei suoi versanti, della morfologia del fon - dovalle (per lunghi tratti molto stretto e incassato con versanti che presen - tano pendenze elevate) e della natura spesso rocciosa e grossolana dei suoli – fattori che in passato hanno contrastato il disboscamento ai fini dello sfruttamento agricolo e pastorale, limitandolo solo alle zone relativamente meno impervie del territorio – la Val Maira è sempre stata caratterizzata da una copertura forestale e arbustiva piuttosto ampia. Con il graduale abban - dono delle attività agropastorali tale copertura si è estesa – e continua a estendersi – sensibilmente a scapito delle formazioni aperte che nel territo - rio vallivo occupano superfici sempre più ridotte. All’imbocco della valle, tra Dronero, , Cartignano e S. Damiano Macra, è ancora pre - sente una superficie relativamente ampia di terreni regolarmente coltivati. A monte di tali località la valle si restringe e occorre risalire sino al tratto di

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fondovalle compreso tra Acceglio e Chiappera per trovare nella fascia montana formazioni aperte di una certa estensione (prevalentemente con - sorzi prativi). Nei valloni secondari, anch’essi alquanto stretti e incassati, tali formazioni occupano superfici molto più modeste. Per quanto riguarda i consorzi forestali a partire dall’imbocco della valle si osserva la seguente successione vegetazionale: 1. Nella fascia submontana – nel tratto di fondovalle compreso tra l’im - bocco e S. Damiano Macra e lungo i versanti che lo sovrastano – predo - mina il castagno ( Castanea sativa ) che risale i fianchi vallivi sino a 1000- 1200 m. Sono inoltre presenti querceti xerofili a Quercus pubescens che, più legati ai substrati carbonatici, occupano soprattutto il versante de - stro. Un fitto sottobosco di cespugli di bosso ( Buxus sempervirens ), fre - quentemente in associazione con quest’ultima essenza ( Querco -Buxe - tum ), è diffuso sullo stesso versante. 2. Risalendo il fondovalle a monte di S. Damiano Macra – nella fascia mon - tana inferiore tra 1000-1200 e 1400-1600 m – il versante sinistro, molto arido per caratteristiche pedoclimatiche, è occupato diffusamente da bo - schi di pino silvestre ( Pinus silvestris ). Sullo stesso versante, tra Prazzo e Acceglio, sono presenti macchie di Genista cinerea , essenza che forma importanti popolamenti pionieri quasi puri a carattere termofilo (cfr. Mondino, 1990). Il versante opposto è invece colonizzato dal faggio ( Fa - gus sylvatica ) – che si osserva in foreste più estese nei valloni secondari tra S. Damiano Macra e Prazzo – e da abete bianco ( Abies alba ), che presenta ampie coperture soprattutto tra quest’ultima località ed Acce - glio. Sul medesimo versante sono diffusi anche i frassini ( Fraxinus excel - sior ) e gli aceri montani ( Acer pseudoplatanus ). Questi ultimi sono pre - senti sia come boscaglie fitte invadenti le formazioni aperte abbando - nate, sia – fattore che ha consentito di censire alcune importanti cenosi di specie di Dromius (v. Elenco delle specie) – come alberi isolati nei consorzi prativi ancora coltivati. 3. L’orizzonte montano superiore – tra 1400-1600 e 1900-2000 m – è an - cora occupato dal pino silvestre lungo la sinistra orografica. Foreste di larice ( Larix decidua ) (fig. 5) caratterizzano invece il versante opposto. Alquanto limitata è la presenza dell’abete rosso ( Picea Abies ). 4. Al di sopra limite superiore della vegetazione arborea, nella fascia subal - pina, si ritrovano ancora gli ultimi larici in facies arbustiva (fig. 11). Si tratta spesso delle uniche formazioni cespugliose in grado di colonizzare gli aridi ghiaioni – di matrice ora carbonatica, ora silicatica – che carat - terizzano i monti che sovrastano Acceglio e Chiappera. L’ Alnetum viri - dis – la cui presenza in valle è contrastata fortemente, oltre che dal clima

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Fig. 11 - Ghiaioni carbonatici lungo i contrafforti del Monte Oronaye (22.VI.2003) colonizzati in modo discontinuo da larici (in parte in facies arbu - stiva) e da fitocenosi erbacee pioniere.

Fig. 12 - Berardia subacaulis del Vallone del Sautron (22.VI.2003).

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sfavorevole, dell’elevata permeabilità dei suoli – presenta coperture poco significative ed è diffuso quasi esclusivamente nei valloni meno esposti della destra orografica. 5. A monte della fascia arbustiva la colonizzazione dei pendii da parte delle praterie risente fortemente dell’alternarsi di morfologie e di substrati li - tologici differenti. La resistenza all’alterazione della maggior parte dei li - totipi presenti in valle favorisce la presenza diffusa di suoli a tessitura prevalentemente grossolana che, nel corso dell’estate, vanno incontro ad una precoce xericità superficiale. Ciò ostacola la formazione di un manto erboso continuo e le fitocenosi prative, pertanto, iniziano a dira - darsi già alla base dei rilievi, a quote relativamente basse. Sui monti che sovrastano Chiappera il paesaggio è caratterizzato dalla presenza di ghiaioni di matrice carbonatica molto estesi (fig. 11), colonizzati in ma - niera alquanto discontinua da zolle pioniere a Dryas octopetala . Qui non mancano rarità botaniche, quali, ad esempio, Berardia subacaulis (fig. 12), specie endemica delle Alpi Cozie, Marittime e Liguri legata ai pen - dii di sfasciumi calcarei mobili.

ELENCO DELLE SPECIE

Per la nomenclatura delle specie e per l’attribuzione del rispettivo coro - tipo a ciascuna di esse si é fatto riferimento alla recente Checklist dei Cara - bidi italiani elaborata da Vigna Taglianti (2005). Vengono segnalate con un asterisco le entità che, pur presenti nell’elenco delle specie della Alpi Occi - dentali di Casale & Vigna Taglianti (1993), non erano note delle Alpi Cozie al momento dei precedenti lavori sulla Valle Angrogna (Bisio, 2001), sull’alta e media Val Pellice (Bisio, 2004), sulla Val Germanasca (Bisio, 2007b), sulla Val Varaita (Bisio & Giuntelli, 2008) e sulla Valle (Bisio, 2010). Vengono altresì indicate con due asterischi le entità nuove per le Alpi Occidentali, cioè assenti nell’elenco fornito da Casale & Vigna Ta - glianti (1993) e nei successivi elenchi di specie forniti in precedenti lavori a carattere faunistico dedicati a valli di questo settore alpino (Bisio, 2001, 2003, 2004, 2006, 2007b, 2010; Bisio & Giuntelli, 2006, 2008).

1. Aptinus (Aptinus ) alpinus Dejean & Boisduval, 1829 Vallone Piossasco (Dronero) m 800-900! Vallone Moschieres (Cartignano) m 800! Combamala (S. Damiano Macra) m 1000! Celle di Macra m 1100! Ponte Marmora m 950! Grange Pratolungo (Vallone di Preit, Marmora) m 1700! Grange Convento (Vallone di Preit, Marmora) m 1800! Chiappera m 1700! Chiosso (Elva) m 1500! Colle Bicocca (Elva)

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m 2200! Pagliero (S. Damiano Macra) m 950! Chesta (Monte Birrone, S. Damiano Macra) m 1300-1400! Corotipo: SW-Alpino (ALSW). 2. Brachinus (Brachinus ) crepitans (Linné, 1758) Archero (Dronero) m 650! Tetti (Vallone Piossasco, Dronero) m 660! S. Damiano Ma - cra m 740! Roccabruna m 650! Corotipo: Paleartico (PAL). 3. Brachinus (Brachinus ) elegans Chaudoir, 1842 Archero (Dronero) m 650! Tetti (Vallone Piossasco, Dronero) m 660! Corotipo: Mediterraneo (MED). 4. Brachinus (Brachynidius ) explodens Duftschmid, 1812 Dronero m 620! Archero (Dronero) m 650! Tetti (Vallone Piossasco, Dronero) m 660! Cartignano m 700! Lottano (S. Damiano Macra) m 719! Roccabruna m 650! Corotipo: Asiatico-Europeo (ASE). 5. Brachinus (Brachynidius ) glabratus Latreille & Dejean, 1822 Archero (Dronero) m 650! Tetti (Vallone Piossasco, Dronero) m 660! S. Damiano Macra m 740! Acceglio m 1250! Corotipo: S-Europeo (SEU). 6. Brachinus (Brachynidius ) sclopeta (Fabricius, 1792) Dronero m 620! Archero (Dronero) m 650! Tetti (Vallone Piossasco, Dronero) m 660! Corotipo: Europeo-Mediterraneo (EUM). *7. Omophron limbatum (Fabricius, 1777) Ponte di Dronero m 620, 1 es. 20.VI.2008! Legata a greti sabbiosi, nelle valli dell’arco alpino occidentale O. limbatum è sempre sporadica e localizzata. Oltre che della valle in oggetto, essa è nota della Val Chisone (dati inediti), delle Valli di Lanzo (Bisio & Giuntelli, 2006) e della Val d’Ayas (Magistretti, 1965). Corotipo: Paleartico (PAL). 8. Cicindela (Cicindela ) campestris campestris Linné 1758 Saretto (Acceglio) m 1700! Corotipo: Paleartico (PAL). 9. Cicindela (Cicindela ) gallica Brullé 1834 “Val Maira” (Magistretti, 1965); Passo Escalon (Acceglio) m 2450! Ibidem a m 2300 (Allegro com. pers.); Lago d’Apzoi (Vallone d’Enchiausa, Saretto) m 2300-2400! La Col - letta m 2700 (Allegro com. pers.). Corotipo: Centroeuropeo (CEU). 10. Cicindela (Cicindela ) hybrida transversalis Dejean in Latreille & Dejean 1822 S. Damiano Macra m 740! Lottulo m 750! C. hybrida - specie che popola le rive dei corsi d’acqua caratterizzate dalla presenza prevalente di sedimenti sabbioso-ghiaiosi –, come altre Cicindelinae, è da considerarsi

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(sensu Cassola, 1998) un indicatore biologico dello stato di conservazione dei biotopi nei quali è infeudata. Nelle Alpi Cozie, alle popolazioni ancora floride che occupano le due stazioni citate e quella di Chianale in Val Varaita (cfr. Bisio & Giuntelli, 2008) – sintomo di limitati interventi di rimaneggiamento e sistemazione delle aste fluviali che tendono a com - promettere la sopravvivenza degli stadi larvali della specie – fa invece riscontro l’estin - zione, ormai da ritenersi ragionevolmente certa, delle popolazioni che, ancora alla fine de - gli anni settanta, si osservavano abbondanti in Val Chisone lungo il greto del torrente omo - nimo a Pragelato. La specie, ormai, sopravvive solo nel Parco della Val Troncea (osserva - zioni del 2009). Corotipo: Sibirico-Europeo (SIE). 11. Carabus (Carabus ) granulatus interstitialis Duftschmid,1812 Dronero (Vigna Taglianti et al ., 2001; Casale et al ., 2006); Tetti (Vallone Piossasco, Dronero) m 660!Chesta (Monte Birrone, S. Damiano Macra) m 1300-1400! Colle di Val - mala (Roccabruna) m 1500 (Cavazzuti com. pers.); Colletta fra Busca e Rossana (Busca) m 650 (Cavazzuti com. pers.). Corotipo: Asiatico-Europeo (ASE). 12. Carabus (Eucarabus ) italicus italicus Dejean, 1826 Dronero (Magistretti, 1965). Corotipo: Alpino-Appenninico (ALAP). 13. Carabus (Archicarabus ) monticola Dejean, 1826 Montemale di Cuneo m 1000 (Cavazzuti com. pers.); Colle di S. Margherita (S. Da - miano Macra) m 1250 (Cavazzuti com. pers.); Combamala (S. Damiano Macra) m 1000! Roccabruna (Casale et al ., 2006); Colle di Valmala (Roccabruna) m 1500 (Cavazzuti com. pers.); S. Anna di Roccabruna m 1200 (Cavazzuti com. pers.); Colletta fra Busca e Rossana (Busca) 650 m (Cavazzuti com. pers.); Castello del Roccolo (Busca) m 450 (Cavazzuti com. pers.). Corotipo: W-Alpino (ALPW). 14. Carabus (Mesocarabus ) problematicus inflatus Kraatz, 1878 Grange Convento (Vallone di Preit, Marmora) m 1800! Pratorotondo (Acceglio) m 1650 (Cavazzuti com. pers.); Passo Escalon m 2300 (Allegro com. pers.); Sorgenti Baciasse (Saretto) m 2100 (Cavazzuti com. pers.); Colle Sautron m 2300! ibidem a m 2600 (Cavaz - zuti com. pers.); Sorgenti del Maira (Chiappera) m 1650 (Cavazzuti com. pers.); Cascate di Stroppia (Chiappera) m 2200 (Cavazzuti com. pers.); dintorni di Elva m 1800 (Cavazzuti com. pers.); Colle di Sampeyre (Elva) m 2200 (Cavazzuti com. pers.). Corotipo: Europeo (EUR). 15. Carabus (Orinocarabus ) pedemontanus ssp. omensis Born, 1901 Monte Tempesta (Celle di Macra) m 2300 (Cavazzuti com. pers.); Monte Tibert (Celle di Macra) m 2500 (Cavazzuti com. pers.); Colle Sibolet (Celle di Macra) m 2530 (Cavazzuti com. pers.); Monte Pelvo (Celle di Macra) m 2500 (Cavazzuti com. pers.); Colle di Esischie (Marmora) m 2350-2400 (Cavazzuti com. pers.); ibidem a m 2300-2400! Colle del Vallo - netto versante NW (Marmora) m 2400-2447! Colle del Mulo (Marmora) m 2350 (Cavaz - zuti com. pers.); ibidem a 2400 (Allegro com. pers.); Rocca La Meja (Marmora) m 2300

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(Cavazzuti com. pers.); Colle del Preit () m 2100 (Cavazzuti com. pers.); Rifugio Gardetta m 2350 (Cavazzuti com. pers.); Passo Gardetta m 2200 (Casale & Cavazzuti, 1976); ibidem a m 2400 (Bisio, 2000) (Cavazzuti com. pers.); Passo di Rocca Brancia m 2620 (Casale & Cavazzuti, 1976); ibidem a m 2400 (Bisio, 2000); Colle Oserot m 2640 (Casale & Cavazzuti, 1976); ibidem alla medesima quota (Bisio, 2000); Grange Resplen - dino (Vallone Unerzio) m 1950 (Bisio, 2000); Passo Escalon (Vallone Unerzio) m 2300, Bi - sio & Allegro leg.! Colle della Scaletta m 2600 (Bisio, 2000); Lago d’Apzoi (Vallone d’En - chiausa, Saretto) m 2300-2400 (Bisio, 2000); ibidem a m 2350 (Cavazzuti com. pers.); Colle delle Munie (Saretto) m 2500 (Cavazzuti com. pers.); ibidem alla stessa quota. Bisio & Al - legro leg.! Monte Soubeyran (Saretto) m 2650 (Cavazzuti com. pers.); Colle della Cavalla (Saretto) m 2600 (Cavazzuti com. pers.); Passo della Fea (Saretto) m 2500 (Cavazzuti com. pers.); fra Sorgente Baciasse e Passo della Fea (Saretto) m 2400 (Cavazzuti com. pers.); Sorgente Baciasse, (Saretto) m 2200 (Cavazzuti com. pers.); Colle del Sautron (Saretto) m 2500 (Bisio, 2000); ibidem a m 2500-2760 (Cavazzuti com. pers.); Colle Le Forcelline (Saretto) m 2600 (Cavazzuti com. pers.). ssp. bisioi Cavazzuti & Meli, 1999 Vallone di Stroppia (Chiappera) m 2600 (Cavazzuti, 2004); Lago di Nubiera (Chiap - pera) m 2650 (Cavazzuti com. pers.); Monte Baueria (Chiappera) m 2500-2700 (Cavazzuti com. pers.); Colle di Bellino m 2800 (loc. typ.); ibidem alla stessa quota (Bisio, 2000); La Colletta (Acceglio) m 2840 (loc. typ.); ibidem a m 2750-2800 (Allegro com. pers.); ibidem a m 2850 (Casale com. pers.); Monte Faraut (Acceglio) m 2900-3000 (Cavazzuti com. pers.). La distribuzione di questa sottospecie in alta Val Maira è quindi più continua rispetto al quadro corologico delineato da Cavazzuti & Meli (1999) e da Bisio (2000). Il suo areale è stato recentemente ampliato verso Nord grazie ad una segnalazione relativa al versante francese del Colle dell’Agnello (Thelot, 2004). Da ricordare, inoltre, che dalla valle in og - getto proviene l’ibrido naturale di C. (O. ) pedemontanus bisioi x C. ( O.) baudii pelvicus de - scritto da Cavazzuti (2004). Corotipo: SW-Alpino (ALSW).

16. Carabus (Orinocarabus ) baudii pelvicus Cavazzuti, 1973 Vallone di Stroppia (Chiappera) m 2600 (Cavazzuti, 2004); Monte Baueria (Chiappera) m 2450-2600 (Cavazzuti com. pers.); Laghi Infernetto (Chiappera) m 2600! Col Maurin (Cavazzuti, 1973: sub fairmairei pelvicus ); ibidem a m 2400-2650 (Bisio, 2000: sub fairmai - rei pelvicus ); Colle di Bellino (Chiappera) m 2500-2800 (Bisio, 2000: sub fairmairei pelvi - cus ); ibidem a m 2500-2600 (Cavazzuti com. pers.); Acceglio m 2300-2400 (Allegro com. pers.); Passo del Lauset (Vallone di Traversiera, Acceglio) m 2889 (Bisio, 2000: sub fair - mairei pelvicus ); La Colletta (Acceglio) m 2500-2840 (Cavazzuti com. pers.); ibidem a m 2700 (Allegro com. pers.); Vallone di Traversiera (Acceglio) m 2300-2400 (Bisio, 2000: sub fairmairei pelvicus ); Colle Ruissas (Acceglio) m 2670 (Cavazzuti com. pers.); Passo delle Brune (Acceglio) m 2600 (Cavazzuti com. pers.); Colle della Marchisa (Cavazzuti, 1973: sub fairmairei pelvicus ); ibidem a m 2600 (Cavazzuti com. pers.); Colle Sagneres (Rocca La Marchisa) m 2700-2800 (Bisio, 2000: sub fairmairei pelvicus ); ibidem a m 2820 (Cavazzuti com. pers.); Monte Pelvo d’Elva versante SE m 2300-2500 (Casale et al ., 2006); ibidem a m 2600 (Cavazzuti com. pers.); Monte Morefreid (Elva) m 2300-2495 (Bisio, 2000: sub fairmairei pelvicus ); ibidem a m 2400 (Cavazzuti com. pers.); Colle di Sampeyre

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(Elva) m 2200 (Cavazzuti com. pers.); ibidem a m 2350, Bisio & Allegro leg.! Monte Mani - glia (Elva) m 2550 (Cavazzuti com. pers.). Corotipo: SW-Alpino (ALSW). 17. Carabus (Oreocarabus ) glabratus latior Born, 1895 Dronero (Casale et al ., 2006); Colle di Melle (S. Damiano Macra) m 1873! Acceglio (Casale et al ., 2006); Roccabruna (Casale et al ., 2006); Colle di Valmala (Roccabruna) m 1500-1700 (Cavazzuti com. pers.); S. Anna di Roccabruna m 1250 (Cavazzuti com. pers.); Colletta fra Busca e Rossana (Busca) m 650 (Cavazzuti com. pers.). Corotipo: Europeo (EUR). 18. Carabus (Tomocarabus ) convexus convexus Fabricius, 1775 “Val Maira” (Breuning, 1932-1936); Vallone Piossasco (Dronero) m 800-900! Mar - mora (Casale et al ., 2006); Ponte Marmora (Marmora) m 940 (Cavazzuti com. pers.); ibi - dem a m 950! Grange Pratolungo (Vallone di Preit, Marmora) m 1700! Grange Convento (Vallone di Preit, Marmora) m 1800! Acceglio (Casale et al ., 2006); dintorni di Acceglio, m 1250 (Cavazzuti com. pers.). Corotipo: Sibirico-Europeo (SIE). 19. Carabus (Chaetocarabus ) intricatus Linné 1761 Ponte di Dronero m 620! Montemale di Cuneo m 1000 (Cavazzuti com. pers.); Vallone Piossasco (Dronero) m 800! Colle di S. Margherita (S. Damiano Macra) m 1250 (Cavazzuti com. pers.); Celle di Macra m 1100! Prazzo m 1000! dint. di Acceglio, m 1250 (Cavazzuti com. pers.); Chialvetta (Acceglio) m 1480 (Cavazzuti com. pers.); Pagliero (S. Damiano Macra) m 950! Colle di Valmala (Roccabruna) m 1500-1700 (Cavazzuti com. pers.); Col - letta fra Busca e Rossana (Busca) m 650 (Cavazzuti com. pers.); Castello del Roccolo (Bu - sca) m 450 (Cavazzuti com. pers.). Corotipo: Europeo (EUR). 20. Carabus (Platycarabus ) depressus lucens Schaum, 1856 Colle del Mulo vers. N (Marmora) m 2200! Ibidem a m 2400 (Allegro com. pers.); Passo Escalon m 2400 (Allegro com. pers.); Passo di Rocca Brancia vers. N m 2400! Colle della Fea (Saretto) m 2400 (Cavazzuti com. pers.); Sorgenti Baciasse (Saretto) m 2200 (Ca - vazzuti com. pers.); Colle del Sautron (Saretto) m 2500! Monte Baueria (Chiappera) m 2400-2600 (Cavazzuti com. pers.); Colle Maurin (Chiappera) m 2300-2500 (Cavazzuti com. pers.); Colle di Bellino (Chiappera) m 2500 (Cavazzuti com. pers.); verso La Colletta (Acceglio) m 2400 (Casale et al ., 2006); La Colletta (Acceglio) m 2800 (Cavazzuti com. pers.); Vallone Traversiera (Acceglio) m 2500 (Cavazzuti com. pers.); Lago Camoscere (Elva) m 2600 (Cavazzuti com. pers.); Colle di Sampeire (Elva) m 2200 (Cavazzuti com. pers.); Colle di Valmala (Roccabruna) m 1500-1700 (Cavazzuti com. pers.). Corotipo: Centroeuropeo (CEU). 21. Carabus (Megodontus ) germarii fiorii Born, 1901 “Val Maira” (Breuning, 1932-1936: sub violaceus germari pedemontanensis ); Acceglio (Casale et al ., 2006); dint. Acceglio m 1250 (Cavazzuti com. pers.); La Colletta (Acceglio) m 2800 (Cavazzuti com. pers.); Monte Pelvo d’Elva versante E (Casale et al ., 2006); Colle di Valmala (Roccabruna) m 1500-1700 (Cavazzuti com. pers.); S. Anna di Roccabruna m 1250 (Cavazzuti com. pers.). Corotipo: S-Europeo (SEU).

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22. Carabus (Chrysocarabus ) solieri liguranus Breuning, 1933 Colle di S. Margherita (S. Damiano Macra) m 1230 (Cavazzuti com. pers.); Combamala (S. Damiano Macra) m 1000! Macra (Casale et al ., 2006); Celle di Macra m 1200 (Cavazzuti com. pers.); Colle di Esischie (Marmora) m 2300 (Cavazzuti com. pers.); Acceglio (Casale et al ., 2006); Monte Freid (Acceglio) (Casale et al ., 1982); Colle di Sampeyre (Elva) 2000 m (Cavazzuti com. pers.); Colle di Valmala (Roccabruna) m 1500-1700 (Cavazzuti com. pers.). Corotipo: SW-Alpino (ALSW). 23. Carabus (Procrustes ) coriaceus coriaceus Linné, 1758 Dronero (Magistretti, 1965). Corotipo: Europeo (EUR). 24. Cychrus angustatus Hoppe & Hornschuch, 1825 Celle di Macra m 1000 (Cavazzuti com. pers.). Corotipo: Centroeuropeo (CEU). 25. Cychrus italicus Bonelli, 1810 Strada per Combamala (S. Damiano Macra) m 880 (P.M. Giachino com. pers.); Monte - male di Cuneo m 1000 (Cavazzuti com. pers.); ibidem a m 800! Vallone Moschieres (Carti - gnano) m 800! Ponte Marmora m 950! Pratorotondo (Acceglio) m 1650 (Cavazzuti com. pers.); Colle di Valmala (Roccabruna) m 1500 (Cavazzuti com. pers.). Corotipo: Alpino-Appenninico (ALAP). 26. Cychrus attenuatus attenuatus (Fabricius, 1792) Montemale di Cuneo m 1000 (Cavazzuti com. pers.); Passo Gardetta m 2000-2150 (Ca - sale et al ., 2006); Colle Scaletta m 2500 (Casale et al ., 2006); Colletta Busca-Rossana (Bu - sca) m 650 (Cavazzuti com. pers.); Chesta (Monte Birrone, S. Damiano Macra) m 1300- 1400! Corotipo: Centroeuropeo (CEU). 27. Cychrus angulicollis Sella, 1874 Monte Tempesta (Celle di Macra) m 2300 (Cavazzuti com. pers.); Colle di Esischie, m 2300 (Cavazzuti com. pers.); Colle del Mulo (Magistretti, 1968); ibidem a m 2350 (Ca - vazzuti com. pers.); Passo Gardetta (Canosio) (Casale et al ., 1982); ibidem a m 2400 (Ca - vazzuti com. pers.). Corotipo: SW-Alpino (ALSW). 28. Leistus (Leistus ) ferrugineus (Linné, 1758) Archero (Dronero) m 650, pl. es. in varie date (IX-X.2007; IX-X.2008)! Colle S. Mar - gherita (S. Damiano Macra) m 1350, 1 es. 9.X.2006! Combamala (S. Damiano Macra) m 1000, 1 es. 2.IX.2008! Chesta (Monte Birrone, S. Damiano Macra) m 1300-1400, 1 es. 24.IX.2007! Lungo il versante italiano delle Alpi Occidentali L. ferrugineus presenta una distribu - zione piuttosto discontinua. Apparentemente molto rara in alcuni settori alpini – ad esem - pio nelle Alpi Graie (cfr. Bisio, 2003; Bisio & Giuntelli, 2006) –, nelle Alpi Cozie è invece nota di molte stazioni dalla Val Chisone alla Val Grana (Bisio, 2001, 2004, 2007b, 2010; Bi - sio & Giuntelli, 2008; dati inediti), anche se i reperti sono quasi sempre poco numerosi. Solo in una stazione della valle in oggetto (Archero) questa entità si rinviene quasi regolar - mente e talora in buon numero di esemplari. Alla luce delle attuali conoscenze, la specie

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compare più numerosa soprattutto alla fine dell’estate. Gli esemplari primaverili, molto più sporadici, sono per lo più immaturi. Corotipo: Europeo (EUR). 29. Leistus (Leistus ) fulvibarbis fulvibarbis Dejean, 1826 Dronero m 620, 2 es. 8.X.2007! Corotipo: Europeo-Mediterraneo (EUM). 30. Leistus (Leistus ) nitidus (Duftschmid, 1812) Grange Culausa (Vallone di Preit, Marmora, Marmora) m 1900, 2 es. 21.V.2007! Corotipo: Centroeuropeo (CEU). 31. Leistus (Pogonophorus ) spinibarbis spinibarbis (Fabricius, 1775) Archero (Dronero) m 650, 1 es. 31.III.2008, 1 es. 14.IV.2008, 1 es. 5.X.2008! Corotipo: Europeo (EUR). 32. Nebria (Nebria ) brevicollis (Fabricius, 1792) Ponte di Dronero m 620! Archero (Dronero) m 650! Vallone Piossasco (Dronero) m 800! Cartignano m 700! Lottano (S. Damiano Macra) m 719! S. Damiano Macra m 740! Roccabruna m 650! Corotipo: Turanico-Europeo (TUE). 33. Nebria (Nebria ) tibialis tibialis (Bonelli, 1810) Montemale di Cuneo versante N m 800! N. tibialis , già segnalata da Casale & Vigna Taglianti (1993) per la Val Grana (valle nella quale, anche alla luce di reperti più recenti, sembra presentare una diffusione piutto - sto ampia), in Val Maira risulta localizzata in quest’unica stazione che per le Alpi occiden - tali è la più settentrionale conosciuta. La specie, peraltro, più a Nord è nota delle colline di Torino (Di Domenico, 1963). Corotipo: Alpino-Appenninico (ALAP). 34. Nebria (Nebriola ) laticollis Dejean, 1826 Colle Maurin m 2400 (Bisio, 1999); Colle di Bellino (Chiappera) m 2500 (Bisio, 1999); Vallone Traversiera (Acceglio) m 2200 (Bisio, 1999); Colle Sagneres (Rocca La Marchisa) m 2700 (Bisio, 1999); Monte Pelvo d’Elva m 2300 (Bisio, 1999). Corotipo: W-Alpino (ALPW). 35. Nebria (Boreonebria ) rufescens (Stroem, 1768) Vallone Moschieres (Cartignano) m 1100! Combamala (S. Damiano Macra) m 1000! Celle di Macra m 1050! Gias Lauset (Vallone di Marmora) m 2000! Canosio (Marmora) m 1400! Grange Pratolungo (Vallone di Preit, Marmora) m 1700! Grange Convento (Val - lone di Preit, Marmora) m 1800! Saretto m 1550! Chiappera m 1700! Vallone del Col Maurin m 2100! Chiosso (Elva) m 1500! Corotipo: Oloartico (OLA). 36. Nebria (Eunebria ) jockischii Sturm, 1815 Vallone Moschieres (Cartignano) m 1100! Combamala (S. Damiano Macra) m 1000! Gias Lauset (Vallone di Marmora) m 2000! Corotipo: Centroeuropeo (CEU).

193 I Coleotteri Carabidi della Val Maira (Coleoptera Carabidae)

37. Nebria (Eunebria ) picicornis (Fabricius, 1792) Dronero m 620! Tetti (Vallone Piossasco, Dronero) m 660! S. Damiano Macra m 740! Lottulo m 750! Bedale (Macra) m 800! Prazzo m 1000! Acceglio m 1250! Saretto m 1550! Vallone Traversiera (Acceglio) m 1650! Corotipo: Europeo (EUR). 38. Nebria (Eunebria ) psammodes (P. Rossi, 1792) Dronero (Magistretti, 1965). Corotipo: S-Europeo (SEU). 39. Oreonebria (Oreonebria ) ligurica (K. Daniel, 1903) Colle di Esischie (Marmora) m 2350-2400! Colle del Vallonetto versante NW (Mar - mora) m 2400-2447! Colle del Mulo vers. N (Marmora) m 2200-2400 (Bisio, 2008); Passo di Rocca Brancia vers. N m 2400 (Bisio, 2008); Passo Gardetta vers. S (Vallone di Preit, Marmora) m 2400-2500 (Bisio, 2008); Passo Gardetta vers. N m 2150-2430 (Bisio, 2008); nevai sopra Pratorotondo 2000 m (Bisio, 2008); Colle Oserot (Acceglio) m 2600-2640 (Bi - sio, 2008); Passo Escalon (Acceglio) m 2450 (Bisio, 2008); Colle della Scaletta (Acceglio) m 2600 (Bisio, 2008); Lago d’Apzoi (Vallone d’Enchiausa, Saretto) m 2300-2400 (Bisio, 2008); Colle delle Munie (Vallone d’Enchiausia) m 2500 (Bisio, 2008); Colle del Sautron (Saretto) m 2500 (Bisio, 2008); Colle Maurin m 2600 (Bisio, 2008); Colle di Bellino vers. S (Chiappera) m 2700 (Bisio, 2008); Colle Sagneres (Rocca La Marchisa) m 2700 (Bisio, 2008); Monte Pelvo d’Elva vers. SE m 2400-2500 (Bisio, 2008). Corotipo: SW-Alpino (ALSW). 40. Oreonebria (Oreonebria ) angusticolli s 1 (Bonelli, 1810) Colle di Esischie (Marmora) m 2350-2400! Colle Vallonetto m 2500 (Bisio, 2007a); Colle del Mulo (Marmora) m 2200 (Bisio, 2007a); nevai sopra Pratorotondo m 2000 (Bisio, 2007a); Passo Gardetta (Acceglio) vers. N m 2000-2430 (Bisio, 2007a); Passo di Rocca Brancia (Vallone di Preit, Marmora) m 2400 (Bisio, 2007a); Colle Oserot (Acceglio) m 2640 (Bisio, 2007a); Lago d’Apzoi (Saretto) m 2300 (Bisio, 2007a); Colle della Cavalla (Saretto) m 2500 (Bisio, 2007a); Colle di Gippiera (Vallone di Stroppia, Chiappera) m 2500 (Bisio, 2007a); Colle di Bellino m 2700 (Allegro com. pers.); Colle Sagneres (Rocca La Marchisa) m 2800 (Bisio, 2007a). Corotipo: W-Alpino (ALPW). 41. Notiophilus palustris (Duftschmid, 1812) Dronero m 620, 1 es. 14.IV.2008! Archero (Dronero) m 650, 1 es. 17.IX.2007! Corotipo: Sibirico- Europeo (SIE). 42. Notiophilus biguttatus (Fabricius, 1779) Archero (Dronero) m 620! Canosio (Marmora) m 1400! Grange Convento (Vallone di Preit, Marmora) m 1800! Colle Maurin m 2400! Corotipo: Oloartico (OLA).

1 Sensu Bisio, 2007a.

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43. Clivina (Clivina ) collaris (Herbst, 1784) Ponte di Dronero m 620! Tetti (Vallone Piossasco, Dronero) m 660! S. Damiano Ma - cra m 740! Corotipo: Turanico-Europeo (TUE). 44. Thalassophilus longicornis (Sturm, 1825) Tetti (Vallone Piossasco, Dronero) m 660, 3 es. 11.IV.2007! Cartignano m 700, 1 es. 11.IV.2007! T. longicornis , specie che in Piemonte in un primo tempo pareva molto rara e localiz - zata (cfr. anche Casale et al . 2006), alla luce dei reperti più recenti sembra presentare quantomeno un quadro distributivo più ampio, anche se il numero di esemplari risulta co - munque sempre piuttosto ridotto. Nota di poche stazioni di pianura e di collina (Magi - stretti, 1965; Allegro et al ., 2002, 2004), lungo l’arco alpino occidentale essa è stata rinve - nuta, oltre che in Val Maira, nella Valle del Ticino (Pescarolo, 1991), nelle Valli di Lanzo (Bisio & Giuntelli, 2006), in Val Pellice (Bisio, 2001, 2004) e in Val Varaita (Bisio & Giun - telli, 2008). Corotipo: Europeo (EUR). 45. Trechus (Trechus ) quadristriatus (Schrank, 1781) Ponte di Dronero m 620! Archero (Dronero) m 650! Canosio (Marmora) m 1300! Corotipo: Turanico-Europeo-Mediterraneo (TEM). 46. Trechus obtusus obtusus Erichson, 1837 Chialvetta (Casale et al ., 2006). Corotipo: Europeo-Mediterraneo (EUM). 47. Trechus (Trechus ) aubei Pandellé, 1867 Colle del Mulo m 2500 (Allegro com. pers.); Grange Pratolungo (Vallone di Preit, Marmora) m 1700! Vallone Traversiera (Acceglio) m 2100 (Casale et al ., 2006); Monte Pelvo d’Elva versante SE m 2400-2500 (Casale et al ., 2006); Chiosso (Elva) m 1500! Pa - gliero (S. Damiano Macra) m 950! Corotipo: SW-Alpino (ALSW). 48 . Trechus (Trechus ) putzeysii Pandellé, 1867 Roccia Beccas (Cartignano) m 1400! Combamala (S. Damiano Macra) m 1000! Saretto m 1550! Paglieres m 1200 (Casale et al ., 2006). Corotipo: SW-Alpino (ALSW). 49. Scotodipnus alpinus argodi Ganglbauer, 1900 Stroppo, Casale leg. (Giachino, 1993). Corotipo: SW-Alpino (ALSW). *50. Paratachys micros (Fischer von Waldheim, 1828) Ponte di Dronero m 620! Corotipo Europeo-Mediterraneo (EUM). 51. Tachyura (Tachyura) sexstriata (Duftschmid, 1812) Ponte di Dronero m 620! Corotipo: Europeo (EUR).

195 I Coleotteri Carabidi della Val Maira (Coleoptera Carabidae)

52. Asaphidion caraboides 2 (Scrank, 1781) Lottulo m 750! Corotipo: S-Europeo (SEU). 53 . Asaphidion flavipes (Linné, 1761) Ponte di Dronero m 620! Lottulo m 750! Celle di Macra m 1050! Ponte Marmora m 950! Prazzo m 1000! Acceglio m 1250! Corotipo: Sibirico-Europeo (SIE). 54. Metallina (Chlorodium ) pygmaea (Fabricius, 1792) Ponte di Dronero m 620! Corotipo: Europeo (EUR). 55. Metallina (Metallina ) lampros (Herbst, 1784) Dronero m 620! Tetti (Vallone Piossasco, Dronero) m 660! S. Damiano Macra m 740! Canosio (Marmora) m 1300! Vallone del Col Maurin m 2100! Serre (Elva) m 1637! Corotipo: Paleartico (PAL). 56. Princidium (Princidium ) punctulatum punctulatum (Drapiez, 1821) Ponte di Dronero m 620! Tetti (Vallone Piossasco, Dronero) m 660! Saretto m 1550! Corotipo: Centroasiatico-Europeo-Mediterraneo (CEM). 57. Princidium (Testedium ) bipunctatum nivale (Dejean, 1831) Colle di Esischie (Marmora) versante NW m 2350-2400 (Bisio, 2009c); Colle del Mulo (Marmora) m 2200 (Bisio, 2009c); ibidem a m 2400 (Allegro com. pers.); Colle delle Munie (Saretto) m 2550 (Bisio, 2009c); ibidem (Allegro in verb.); Colle della Cavalla (Saretto) m 2500 (Bisio, 2009c); Chiappera m 2400 (Allegro com. pers.); Col Maurin (Chiappera) m 2400 (Bisio, 2009c); Monte Bellino (Chiappera) m 2900 (Bisio, 2009c). Corotipo: W-Paleartico (WPA) 3. 58. Emphanes (Emphanes ) azurescens (Dalla Torre, 1877) Ponte di Dronero m 620! Corotipo: Europeo (EUR). 59. Trepanes (Trepanes ) articulatus (Panzer, 1796) Ponte di Dronero m 620! Corotipo: Asiatico- Europeo (ASE). 60. Bembidion quadrimaculatum (Linné, 1761) Ponte di Dronero m 620, 1 es. 14.IV.2008! Corotipo: Oloartico (OLA).

2 Sensu Bonavita & Vigna Taglianti (2005). 3 Vigna Taglianti (2005) attribuisce a P. bipunctatum un corotipo Europeo (EUR). In realtà la specie ha un areale più ampio (cfr. Marggi et al ., 2003) e dovrebbe conside - rarsi (Bonavita com. pers.) W-Paleartica (WPA).

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61. Ocydromus (Bembidionetolytzkia ) tibialis (Duftschmid, 1812) “Val Maira” (K. Daniel, 1902); Cartignano m 700! Vallone Moschieres (Cartignano) m 800! S. Damiano Macra m 740! Lottulo m 750! Bedale (Macra) m 800! Celle di Macra m 1050! Gias Lauset (Vallone di Marmora) m 2000! Canosio (Marmora) m 1400! Grange Pratolungo (Vallone di Preit, Marmora) m 1700! Prazzo m 1000! Acceglio m 1250! Sa - retto m 1550! Chiappera m 1700! Ibidem a m 2400 (Allegro com. pers.); Vallone del Col Maurin m 2100! Chiosso (Elva) m 1500! Pagliero (S. Damiano Macra) m 950! Corotipo: Europeo (EUR). 62. Ocydromus (Bembidionetolitzkya ) geniculatus (Heer, 1837) Vallone Moschieres (Cartignano) m 800! Bedale (Macra) m 800! Celle di Macra m 1050! Gias Lauset (Vallone di Marmora) m 2000! Canosio (Marmora) m 1400! Grange Pratolungo (Vallone di Preit, Marmora) m 1700! Acceglio m 1250! Saretto m 1550! Chiappera m 1700! Ibidem a m 2400 (Allegro com. pers.); Vallone del Col Maurin m 2100! Colle Maurin m 2400! Chiosso (Elva) m 1500! Corotipo: Europeo (EUR). 63. Ocydromus (Bembidionetolitzkya ) complanatus (Heer, 1837) Saretto m 1550! Chiappera m 1700! Vallone Traversiera (Acceglio) m 1650! Vallone del Col Maurin m 2100! Corotipo: Centroeuropeo (CEU). 64. Ocydromus (Bembidionetolitzkya ) longipes (K. Daniel, 1902) Vallone Traversiera (Acceglio) m 1650, 6 es. 28.V.2007 (Bisio, 2009a). Corotipo: Centroeuropeo (CEU). 65. Ocydromus Bembidionetolitzkya ) conformis (Dejean, 1831) Acceglio m 1250! Saretto m 1550! Chiappera m 1700! Vallone Traversiera (Acceglio) m 1650! Corotipo: Centroeuropeo (CEU). 66. Ocydromus (Bembidionetolitzkya ) ascendens (K. Daniel, 1902) Dronero m 620! Tetti (Vallone Piossasco, Dronero) m 660! Cartignano m 700! S. Da - miano Macra m 740! Lottulo m 750! Bedale (Macra) m 800! Ponte Marmora m 950! Prazzo m 1000! Acceglio m 1250! Saretto m 1550! Corotipo: Centroeuropeo (CEU). 67. Ocydromus (Bembidionetolitzkya ) varicolor (Fabricius, 1803) Dronero m 620! Tetti (Vallone Piossasco, Dronero) m 660! S. Damiano Macra m 740! Cartignano m 700! Lottulo m 750! Bedale (Macra) m 800! Celle di Macra m 1050! Ponte Marmora m 950! Canosio (Marmora) m 1400! Grange Pratolungo (Vallone di Preit, Mar - mora) m 1700! Prazzo m 1000! Acceglio m 1250! Saretto m 1550! Chiappera m 1700! Val - lone Traversiera (Acceglio) m 1650! Corotipo: Europeo (EUR). 68. Ocydromus (Peryphiolus ) monticola (Sturm, 1825) Ponte di Dronero m 620, 1 es. 15.IX.2008 (Bisio, 2009a); Tetti (Vallone Piossasco, Dronero) m 660, 1 es. 11.IV.2007 (Bisio, 2009a); Canosio (Marmora) m 1400, 2 es. 21.V.2007 (Bisio, 2009a). Corotipo: Europeo (EUR).

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69. Ocydromus (Euperyphus ) testaceus (Duftschmid, 1812) Ponte di Dronero m 620! Tetti (Vallone Piossasco, Dronero) m 660! S. Damiano Ma - cra m 740! Bedale (Macra) m 800! Corotipo: Europeo (EUR). 70. Ocydromus (Ocydromus ) decorus decorus (Panzer, 1799) Ponte di Dronero m 620! Tetti (Vallone Piossasco, Dronero) m 660! Cartignano m 700! Vallone Moschieres (Cartignano) m 800! S. Damiano Macra m 740! Lottulo m 750! Bedale (Macra) m 800! Celle di Macra m 1050! Prazzo m 1000! Acceglio m 1250! Saretto m 1550! Chiappera m 1700! Corotipo: Centroasiatico-Europeo (CAE). 71. Ocydromus (Ocyturanes ) incognitus (G. Müller, 1931) Gias Lauset (Vallone di Marmora) m 2000! Colle Maurin m 2400! Corotipo: Centroeuropeo (CEU). 72. Ocydromus (Peryphanes ) deletus (Audinet-Serville, 1821) Cartignano m 700! Vallone Moschieres (Cartignano) m 800! Canosio (Marmora) m 1400! Grange Pratolungo (Vallone di Preit, Marmora) m 1700! Serre (Elva) m 1637! Chesta (Monte Birrone, S. Damiano Macra) m 1300-1400! Corotipo: Europeo (EUR). 73 Ocydromus (Peryphus ) bualei 4 (Jacquelin du Val, 1852) Tetti (Vallone Piossasco, Dronero) m 660! Cartignano m 700! S. Damiano Macra m 740! Lottulo m 750! Bedale (Macra) m 800! Saretto m 1550! Chiappera m 1700! Val - lone Traversiera (Acceglio) m 1650! Chiosso (Elva) m 1500! Corotipo: Paleartico (PAL). 74. Ocydromus (Peryphus ) tetracolus (Say, 1823) Ponte di Dronero m 620! Tetti (Vallone Piossasco, Dronero) m 660! Cartignano m 700! Vallone Moschieres (Cartignano) m 800! S. Damiano Macra m 740! Acceglio m 1250! Corotipo: Paleartico (PAL). 75 . Ocydromus (Testediolum ) glacialis (Heer, 1837) Colle del Vallonetto versante NW (Marmora) m 2400-2447 (Bisio, 2009c); Colle di Bel - lino (Chiappera) versante S m 2800 (Bisio, 2009c); Monte Bellino (Chiappera) m 2900 (Bi - sio, 2009c); Corotipo: Centroeuropeo (CEU).

4 Secondo Coulon (2006) bualei è un entità distinta a livello specifico e non una subsp. di Ocydromus (Peryphus ) cruciatus (Dejean, 1831). Quest’ultima specie risulta limitare la sua presenza alla Francia meridionale e alla Liguria ed è quindi da escludere dalla carabidofauna alpina.

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76. Ocydromus (Testediolum ) magellensis alpicola (Jeannel, 1940) Passo dell’Escalon (Acceglio) m 2300 (Bisio, 2009c); Colle d’Enchiausa (Saretto) m 2600 (Bisio, 2009c); Colle delle Munie (Saretto) m 2550 (Bisio, 2009c); Ibidem (Allegro in verb.); Colle della Cavalla (Saretto) m 2500 (Bisio, 2009c); Valle Stroppia (De Monte, 1947); Colle Maurin m 2400 (Bisio, 2009c); Monte Bellino (Chiappera) m 2950 (Bisio, 2009c). Corotipo: Alpino-Appenninico (ALAP). 77 . Ocydromus (Testediolum ) jacqueti jacqueti (Jeannel, 1940) Colle del Mulo m 2000, B. Bari leg. (Bisio, 2009c); Ibidem vers. N (Marmora) m 2200 (Bisio, 2009c); Prato Gelato (Acceglio) m 2100, B. Bari leg. (Bisio, 2009c); Passo Gardetta vers. S (Fonda Brancia) m 2400-2500, A. Vigna Taglianti leg. (Bisio, 2009c); Passo di Rocca Brancia m 2620, A. Vigna Taglianti leg. (Bisio, 2009c); Passo dell’Escalon (Acceglio) m 2450 (Bisio, 2009c); Colle delle Munie (Saretto) m 2550 (Bisio, 2009c); ibidem (Allegro com. pers.) (Bisio, 2009c); Colle della Cavalla (Saretto) m 2550 (Bisio, 2009c); Vallone Stroppia (De Monte, 1946: sub Bembidion ); Col Maurin m 2400 (Bisio, 2009c). Corotipo: Alpino-Appenninico (ALAP). 78. Ocydromus (Nepha ) genei illigeri (Netolitzky, 1914) Acceglio m 2000, 4 es. 3.VIII.2001 (Allegro com. pers.). Corotipo: Europeo-Mediterraneo (EUM). 79 . Sinechostictus ruficornis (Sturm, 1825) Ponte di Dronero m 620! Tetti (Vallone Piossasco, Dronero) m 660! Cartignano m 700! S. Damiano Macra m 740! Lottulo m 750! Bedale (Macra) m 800! Celle di Macra m 1050! Ponte Marmora m 950! Gias Lauset (Vallone di Marmora) m 2000! Canosio (Marmora) m 1400! Grange Pratolungo (Vallone di Preit, Marmora) m 1700! Prazzo m 1000! Acceglio m 1250! Saretto m 1550! Chiappera m 1700! Vallone Traversiera (Acce - glio) m 1650! Chiosso (Elva) m 1500! Corotipo: Centroeuropeo (CEU). 80 . Sinechostictus decoratus (Duftschmid, 1812) Ponte di Dronero m 620! Tetti (Vallone Piossasco, Dronero) m 660! Cartignano m 700! Lottulo m 750! Celle di Macra m 1050! Corotipo: Centroeuropeo (CEU). *81 . Sinechostictus doderoi (Ganglbauer, 1891) Vallone Moschieres (Cartignano) m 1100, 1 es. 30.IV.2007! Combamala (S. Damiano Macra) m 1000, 3 es. 14.V.2007! Corotipo: Centroeuropeo (CEU). 82. Stomis (Stomis ) pumicatus (Panzer, 1796) Acceglio m 1250, 1 es. 22.IV.2007! Corotipo: Europeo (EUR). 83. Stomis (Stomis ) elegans Chaudoir, 1861 Combamala (S. Damiano Macra) m 1000, 1 es. 14.V.2007! Strada per Combamala (S. Damiano Macra) m 880, 1 es. 8.X.2009 (P.M. Giachino com. pers.); Colle di Esischie (Marmora) m 2350-2400, 1 es. 17.VI.2007! Colle del Mulo (Monzini & Pesarini, 1986);

199 I Coleotteri Carabidi della Val Maira (Coleoptera Carabidae)

Pratorotondo (Monzini & Pesarini, 1986); Passo Gardetta (Monzini & Pesarini, 1986); Monte Oserot (Monzini & Pesarini, 1986); Col Sautron (Chiappera) m 2500, 1 es. 2.VII.1988, 1 es. 30.VI.1994! Corotipo: W-Alpino (ALPW). 84. Poecilus (Poecilus ) cupreus (Linné, 1758) Dronero m 620! Archero (Dronero) m 650! Tetti (Vallone Piossasco, Dronero) m 660! Corotipo: Asiatico-Europeo (ASE). 85. Poecilus (Poecilus ) versicolor (Sturm, 1824) Celle di Macra m 1100! Grange Pratolungo (Vallone di Preit, Marmora) m 1700! Grange Convento (Vallone di Preit, Marmora) m 1800! Acceglio (Schatzmayr, 1930: sub coerulescens ); ibidem a m 1250! Frere (Acceglio) m 1200! Serre (Elva) m 1637! Pagliero (S. Damiano Macra) m 950! Chesta (Monte Birrone, S. Damiano Macra) m 1300-1400! Corotipo: Asiatico-europeo (ASE). 86. Poecilus (Macropoecilus ) lepidus gressorius (Dejean, 1828) Dronero m 620! Tetti (Vallone Piossasco, Dronero) m 660! S. Damiano Macra m 740! Lottulo m 750! Bedale (Macra) m 800! Ponte Marmora m 950! Grange Pratolungo (Val - lone di Preit, Marmora) m 1700! Acceglio m 1250! Saretto m 1550! Chiappera m 1700! Vallone Traversiera (Acceglio) m 1650! Chiosso (Elva) m 1500! Corotipo: Sibirico-Europeo (SIE). 87. Pterostichus (Argutor ) vernalis (Panzer, 1796) Tetti (Vallone Piossasco, Dronero) m 660, 1 es. 27.IV.2008! Corotipo: Paleartico (PAL). 88. Pterostichus (Phonias ) strenuus (Panzer, 1796) Ponte di Dronero m 620! S. Damiano Macra m 740! Canosio (Marmora) m 1300! Grange Pratolungo (Vallone di Preit, Marmora) m 1700! Acceglio (Schatzmayr, 1930); Chiosso (Elva) m 1500! Corotipo: Asiatico-Europeo (ASE). 89. Pterostichus (Bothriopterus ) oblongopunctatus (Fabricius, 1787) S. Damiano Macra m 740! Bedale (Macra) m 800! Maddalena (Prazzo) m 1100! Cano - sio (Marmora) m 1300! Grange Pratolungo (Vallone di Preit, Marmora) m 1700! Acceglio m 1250! Chiosso (Elva) m 1500! Serre (Elva) m 1637! Corotipo: Asiatico-Europeo (ASE). 90. Pterostichus (Platysma ) niger (Schaller, 1783) Dronero m 620! Tetti (Vallone Piossasco, Dronero) m 660! S. Damiano Macra m 740! Combamala (S. Damiano Macra) m 1000! Roccabruna m 650! Corotipo: Asiatico-Europeo (ASE). 91. Pterostichus (Pseudomaseus ) nigrita (Paykull, 1790) “Val Maira” (Schatzmayr, 1930); Dronero m 620! Tetti (Vallone Piossasco, Dronero) m 660! Acceglio (Bucciarelli & Sopracordevole, 1959); Pagliero (S. Damiano Macra) m 950! Corotipo: Paleartico (PAL).

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92. Pterostichus (Pseudomaseus ) rhaeticus Heer, 1837 Chesta (Monte Birrone, S. Damiano Macra) m 1300-1400! Corotipo: Europeo (EUR). 93. Pterostichus (Feronidius ) melas italicus (Dejean, 1828) Archero (Dronero) m 650! Cartignano m 700! Roccabruna m 650! Corotipo: Europeo (EUR). 94. Pterostichus (Platypterus ) truncatus imitator Sainte-Claire Deville, 1902 “Val Maira” (Schatzmayr, 1930); Vallone Moschieres (Cartignano) m 1100! Comba - mala (S. Damiano Macra) m 1000! Celle di Macra m 1050-1100! Ponte Marmora m 950! Colle di Esischie (Marmora) m 2350-2400! Colle del Vallonetto versante NW (Marmora) m 2400-2447! Colle del Mulo vers. N (Marmora) m 2200! Ibidem a m 2400 (Allegro com. pers.); Grange Pratolungo (Vallone di Preit, Marmora) m 1700! Grange Convento (Val - lone di Preit, Marmora) m 1800! Grange Culausa (Vallone di Preit, Marmora) m 1900! Prazzo m 1000! Passo di Rocca Brancia (Vallone di Preit, Marmora) m 2400! Sorgenti del Maira m 1150 (Allegro com. pers.); Lago d’Apzoi (Saretto) m 2300! Colle del Sautron (Sa - retto) m 2500! Monte Chambeyron (Vallone di Stroppia, Chiappera) m 2500! Vallone Traversiera (Acceglio) m 2000! Elva (Schatzmayr, 1930); Chiosso (Elva) m 1500! Serre (Elva) m 1637! Colle Bicocca (Elva) m 2200! Colle di Sampeyre m 2250 (Allegro com. pers.); Colle di Melle (S. Damiano Macra) m 1873! Corotipo: W-Alpino (ALPW). 95. Pterostichus (Pterostichus ) vagepunctatus Heer, 1837 “Val Maira” (Capra, 1941); Ponte di Dronero m 620! Cartignano m 700! Vallone Pios - sasco (Dronero) m 800-900! Vallone Moschieres (Cartignano) m 1100! S. Damiano Macra m 740! Combamala (S. Damiano Macra) m 1000! Celle di Macra m 1050! Ponte Marmora m 950! Colle del Mulo vers. N (Marmora) m 2200! Canosio (Marmora) m 1400! Grange Pratolungo (Vallone di Preit, Marmora) m 1700! Grange Convento (Vallone di Preit, Mar - mora) m 1800! Grange Culausa (Vallone di Preit, Marmora) m 1900! Prazzo m 1000! Ac - ceglio (Capra, 1941); ibidem a m 2400 (Allegro com. pers.); Chialvetta m 1600 (Giachino & Casale, 1983); Grange Resplendino (Vallone Unerzio, Acceglio) m 1700! Passo Gardetta (Vallone Unerzio, Acceglio) m 2200 (Giachino & Casale, 1983); ibidem a m 2400! Saretto m 1550! Chiappera m 1700! Vallone Traversiera (Acceglio) m 2000! Monte Pelvo d’Elva m 2300! Chiosso (Elva) m 1500! Serre (Elva) m 1637! Colle Bicocca (Elva) (Capra, 1941); ibidem a m 2200! Pagliero (S. Damiano Macra) m 950! Chesta (Monte Birrone, S. Da - miano Macra) m 1300-1400! Corotipo: SW-Alpino (ALSW). 96. Pterostichus (Pterostichus ) honnoratii sellai Stierlin, 1881 Passo Gardetta m 2400 (Bisio, 1995); Passo di Rocca Brancia (Vallone di Preit, Mar - mora) m 2400, 1 es. 21.VI.1987 (Bisio, 1995); Passo Escalon m 2400, 1 es. 15.VI.2002 (Al - legro com. pers.); Colle del Sautron (Saretto) m 2500, 1 es. 2.VII.1988, 1 es. 30.VI.1994 (Bisio, 1995); Vallone di Traversiera (Acceglio) m 2000, 1 es. 15.V.1983 (Bisio, 1995); La Colletta m 2600, 1 es. 29.VI.2002 (Allegro com. pers.). Corotipo: SW-Alpino (ALSW).

201 I Coleotteri Carabidi della Val Maira (Coleoptera Carabidae)

97. Pterostichus (Pterostichus ) funestes Csiki, 1930 Ponte di Dronero m 620! Tetti (Vallone Piossasco, Dronero) m 660! Vallone Moschie - res (Cartignano) m 800-1100! S. Damiano Macra (Sciaky, 1984); Combamala (S. Damiano Macra) m 1000! Celle di Macra m 1050-1100! Ponte Marmora m 950! Prazzo m 1000! Ac - ceglio m 1250! Chiosso (Elva) m 1500! Pagliero (S. Damiano Macra) m 950! Corotipo: SW-Alpino (ALSW). 98. Pterostichus (Oreophilus ) impressus (Fairmaire & Laboulbène, 1854) Combamala (S. Damiano Macra) m 1000! Ponte Marmora m 950! Grange Pratolungo (Vallone di Preit, Marmora) m 1700! Grange Convento (Vallone di Preit, Marmora) m 1800! Grange Culausa (Vallone di Preit, Marmora) m 1900! Acceglio m 1200 (Casale et al ., 2006); Chesta (Monte Birrone, S. Damiano Macra) m 1300-1400! Corotipo: SW-Alpino (ALSW). 99. Pterostichus (Oreophilus ) planiusculus (Chaudoir, 1859) “Val Maira” (Schatzmayr, 1930: sub planiusculus sainteclairei ); Lago d’Apzoi (Vallone d’Enchiausia, Saretto) m 2300-2400 (Bisio, 1995); Colle delle Munie (Vallone d’Enchiau - sia) m 2500, Bisio & Allegro leg.! Colle del Sautron (Saretto) m 2100-2500 (Bisio, 1995); Monte Chambeyron (Vallone di Stroppia, Chiappera) m 2500-2700 (Bisio, 1995); Laghi Infernetto (Chiappera) m 2600! Col de Marinet m 2750; Col Maurin (Chiappera) m 2400- 2640 (Bisio, 1995); Casera Bellino (Chiappera) m 2500 (Casale et al ., 2006); Colle di Bel - lino vers. SW m 2500-2800! Ibidem a m 2700 (Allegro com. pers.). P. planiusculus , ampiamente diffusa lungo il versante sinistro della valle in oggetto, rag - giunge il limite meridionale del suo areale nei valloni che sovrastano Chiappera (cfr. Bisio, 1995). Corotipo: W-Alpino (ALPW). 100. Pterostichus (Oreophilus ) morio validiusculus (Chaudoir, 1859) Colle di Esischie (Marmora) m 2350-2400! Colle del Vallonetto versante NW (Mar - mora) m 2400-2447! Colle del Mulo vers. N (Marmora) m 2200! Ibidem a m 2400 (Allegro com. pers.); Grange Resplendino (Vallone Unerzio, Acceglio) m 1900 (Bisio, 1995); Passo Gardetta (Acceglio) m 2200- 2400 (Bisio, 1995); Colle Oserot m 2600-2640 (Bisio, 1995); Passo Escalon (Acceglio) m 2450, Bisio & Allegro leg.! Colle della Scaletta m 2614 (J. Da - niel, 1903); ibidem (Schatzmayr, 1930); ibidem a m 2600 (Bisio, 1995). In Val Maira P. morio limita la sua presenza al solo versante destro sino al Vallone di Unerzio (ssp. validiusculus ). A partire dai monti della testata, infatti, l’areale della specie (cfr. Bisio, 1995 e Bisio & Giuntelli, 2008) fa registrare un’ampia soluzione di continuità che si estende sino al versante Nord del Monviso dove è presente la ssp. baudii . Corotipo: Centroeuropeo (CEU). 101. Pterostichus (Oreophilus ) bicolor bicolor Aragona, 1830 Colle di Esischie (Marmora) m 2350-2400! Colle del Mulo vers. N (Marmora) m 2200! Grange Pratolungo (Vallone di Preit, Marmora) m 1700! Grange Convento (Vallone di Preit, Marmora) m 1800! Grange Culausa (Vallone di Preit, Marmora) m 1900! Grange Resplendino (Vallone Unerzio, Acceglio) m 1700! Passo Gardetta (Acceglio) m 2400! Chiappera m 2400 (Allegro com. pers.); Colle Bicocca (Elva) m 2200! Chesta (Monte Bir - rone, S. Damiano Macra) m 1300-1400! Corotipo: Alpino-Appenninico (ALAP).

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102. Pterostichus (Oreophilus ) yvanii (Dejean, 1828) Colle del Mulo (Marmora) m 2200! Grange Convento (Vallone di Preit, Marmora) m 1800! Grange Resplendino (Vallone Unerzio, Acceglio) m 1900! Passo Gardetta (Acce - glio) m 2400! Colle del Sautron (Saretto) m 2100-2500! Laghi Infernetto (Chiappera) m 2600! Colle Maurin m 2400! Colle di Bellino m 2700 (Allegro com. pers.); Monte Pelvo d’Elva m 2300! Colle della Bicocca (Elva) (Schatzmayr, 1930); Monte Murefreid (Elva) m 2000! Monte della Ciabra (Roccabruna) m 1800! Corotipo: W-Alpino (ALPW). 103. Pterostichus (Oreophilus ) externepunctatus (Dejean, 1828) Vallone Piossasco (Dronero) m 900! Colle S. Margherita (S. Damiano Macra) m 1350! S. Damiano Macra m 740! Combamala (S. Damiano Macra) m 1000! Celle di Macra m 1100! Ponte Marmora m 950! Grange Pratolungo (Vallone di Preit, Marmora) m 1700! Grange Convento (Vallone di Preit, Marmora) m 1800! Chiappera m 1700! Vallone Tra - versiera (Acceglio) m 2000! Chiosso (Elva) m 1500! Serre (Elva) m 1637! Colle Bicocca (Elva) m 2200! Monte Murefreid (Elva) m 2500! Colle di Sampeyre m 2250 (Allegro com. pers.); Pagliero (S. Damiano Macra) m 950! Chesta (Monte Birrone, S. Damiano Macra) m 1300-1400! Colle di Melle (S. Damiano Macra) m 1800! Corotipo: W-Alpino (ALPW). *104. Molops ovipennis medius Chaudoir, 1868 Vallone Moschieres (Cartignano) m 1100! Specie nuova per le Alpi Cozie, in Val Maira M. ovipennis è stata rinvenuta in quest’unica stazione che è la più settentrionale attualmente nota. Popolazioni della specie sono presenti anche in Val Grana (dati inediti). Corotipo: Alpino-Appenninico (ALAP). 105. Abax (Abax ) parallelepipedus contractus Heer, 1841 Vallone Moschieres (Cartignano) m 1100! Combamala (S. Damiano Macra) m 1000! Pagliero (S. Damiano Macra) m 950! Corotipo: Europeo (EUR). 106. Abax (Abax ) continuus Ganglbauer, 1891 Montemale di Cuneo m 800! Ponte di Dronero m 620! Archero (Dronero) m 650! Tetti (Vallone Piossasco, Dronero) m 660! Vallone Piossasco (Dronero) m 800-900! Val - lone Moschieres (Cartignano) m 800! S. Damiano Macra m 740! Combamala (S. Damiano Macra) m 1000! Celle di Macra m 1100! Pagliero (S. Damiano Macra) m 950! Chesta (Monte Birrone, S. Damiano Macra) m 1300-1400! Corotipo: S-Alpino (ALPS). 107. Amara (Zezea ) fulvipes (Audinet-Serville, 1821) Tetti (Vallone Piossasco, Dronero) m 660! Corotipo: Europeo (EUR). 108. Amara (Amara ) aenea (Degeer, 1774) Ponte di Dronero m 620! Tetti (Vallone Piossasco, Dronero) m 660! Cartignano m 700! S. Damiano Macra m 740! Celle di Macra m 1100! Grange Pratolungo (Vallone di Preit, Marmora) m 1700! Grange Convento (Vallone di Preit, Marmora) m 1800! Acceglio m 1250! Chesta (Monte Birrone, S. Damiano Macra) m 1300-1400! Corotipo: Paleartico (PAL).

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109. Amara (Amara ) convexior Stephens, 1828 Tetti (Vallone Piossasco, Dronero) m 660! Grange Pratolungo (Vallone di Preit, Mar - mora) m 1700! Grange Convento (Vallone di Preit, Marmora) m 1800! Corotipo: Sibirico-Europeo (SIE). 110. Amara (Amara ) curta Dejean, 1828 Colle del Mulo (Marmora) m 2200! Grange Convento (Vallone di Preit, Marmora) m 1800! Grange Culausa (Vallone di Preit, Marmora) m 1900! Grange Resplendino (Val - lone Unerzio) m 1700! Serre (Elva) m 1637! Corotipo: Sibirico-Europeo (SIE). 111. Amara (Amara ) eurynota (Panzer, 1796) Grange Resplendino (Vallone Unerzio) m 1700! Colle Bicocca (Elva) m 2000! Corotipo: Sibirico-Europeo (SIE). 112. Amara (Amara ) familiaris (Duftschmid, 1812) Archero (Dronero) m 650! Tetti (Vallone Piossasco, Dronero) m 660! Corotipo: Sibirico-Europeo (SIE). 113 . Amara (Amara ) lucida (Duftschmid, 1812) Tetti (Vallone Piossasco, Dronero) m 660! Cartignano m 700! Corotipo: Turanico-Europeo (TUE). 114. Amara (Amara ) lunicollis Schiödte, 1837 Bedale (Macra) m 800, 1 es. 15.IV.2007! Vernetti (Marmora) m 1250, 1 es. 11.XI.2007! Canosio (Marmora) m 1300, 1 es. 11.XI.2007! Grange Convento (Vallone di Preit, Mar - mora) m 1800, 1 es. 8.VI.2009! Monte della Ciabra (Roccabruna) m 1800, 1 es. 28.IX.1997! Corotipo: Oloartico (OLA). 115. Amara (Amara ) nitida Sturm, 1825 Combamala (S. Damiano Macra) m 1000, 1 es. 28.IV.2008! Grange Convento (Vallone di Preit, Marmora) m 1800, 1 es. 21.V.1990! Monte Birrone (S. Damiano Macra) m 1750, 1 es. 25.V.1997! Corotipo: Asiatico-Europeo (ASE). 116. Amara (Amara ) montivaga Sturm, 1825 Grange Convento (Vallone di Preit, Marmora) m 1800, 1 es. 21.V.2007! Segnalata delle Alpi Cozie da Casale & Vigna Taglianti (1993), A. montivaga – alla luce di molti anni di ricerche dedicati alle specie del gen. Amara – è un’entità che pare molto rara in tutto il settore alpino occidentale. Oltre che della valle in oggetto, la conosciamo solo di alcune stazioni della Val Grana (dati inediti). Corotipo: Asiatico-Europeo (ASE). 117. Amara (Amara ) ovata (Fabricius, 1792) Dronero m 620! Tetti (Vallone Piossasco, Dronero) m 660! Celle di Macra m 1050! Ponte Marmora m 950! Saretto m 1550! Chiappera m 2100 (Allegro com. pers.); Colle Bi - cocca (Elva) m 2000! Corotipo: Asiatico-Europeo (ASE).

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118. Amara (Amara ) similata (Gyllenhal, 1810) Dronero m 620! Tetti (Vallone Piossasco, Dronero) m 660! Corotipo: Asiatico-Europeo (ASE). 119. Amara (Celia ) bifrons (Gyllenhal, 1810) Dronero m 620, 1 es. 8.X.2007! S. Damiano Macra m 740, 2 es. 5.IX.2007! Corotipo: Centroasiatico-Europeo (CAE). 120. Amara (Celia ) erratica (Duftschmid, 1812) Colle del Vallonetto versante NW (Marmora) m 2400-2447! Colle del Mulo (Marmora) m 2200! Passo di Rocca Brancia (Vallone di Preit, Marmora) m 2400! Colle delle Munie (Vallone d’Enchiausia) m 2500, Bisio & Allegro leg.! Chiappera m 2400 (Allegro com. pers.); Colle Maurin m 2400! La Colletta m 2700 (Allegro com. pers.); Corotipo: Oloartico (OLA). 121. Amara (Celia ) praetermissa (C.R. Sahlberg, 1827) Colle del Mulo (Marmora) m 2200, 2 es. 3.VI.2001 (Bisio, 2005: sub pallens ); Chiap - pera m 2400, 1 es. 8.VII.2000 (Bisio, 2005: sub pallens ); Corotipo: Sibirico-Europeo (SIE). 122 . Amara (Xenocelia ) municipalis (Duftschmid, 1812) Tetti (Vallone Piossasco, Dronero) m 660! S. Damiano Macra m 740! Corotipo: Sibirico-Europeo (SIE). 123. Amara (Paracelia ) quenseli (Schönherr, 1806) La Colletta m 2750 (Allegro com. pers.); Passo di Rocca Brancia (Vallone di Preit, Marmora) m 2400! Acceglio m 2300 (Allegro com. pers.); Passo Escalon (Acceglio) m 2450, Bisio & Allegro leg.! Colle della Scaletta (Acceglio) m 2600! Colle delle Munie (Vallone d’Enchiausia) m 2500, Bisio & Allegro leg.! Laghi Infernetto (Chiappera) m 2600! Col Maurin (Chiappera) m 2600! Passo del Lauset (Vallone Traversiera, Acce - glio) m 2600! La Colletta m 2750 (Allegro com. pers.); Colle Sagneres (Rocca La Mar - chisa) m 2700! Corotipo: Oloartico (OLA). 124. Amara (Percosia ) equestris equestris (Duftschmid, 1812) Archero (Dronero) m 650, 2 es. 15.IX.2008 (Bisio, 2009b); Grange Convento (Vallone di Preit, Marmora) m 1800, 1 es. 8.VI.2009! Corotipo: Asiatico-Europeo (ASE). 125. Amara (Percosia ) infuscata (Putzeys, 1866) Lago Visaisa (Saretto) m 2000, 1 es, 22.VI.2003 (Bisio, 2009b). Corotipo: Sibirico-Europeo (SIE). 126. Amara (Bradytus ) apricaria (Paykull, 1790) Dronero (Magistretti, 1965); ibidem a m 620! Colle del Mulo m 2500 (Allegro com. pers.); Grange Resplendino m 1700 (Bisio, 2005); Colle Bicocca m 2200 (Bisio, 2005). Corotipo: Oloartico (OLA).

205 I Coleotteri Carabidi della Val Maira (Coleoptera Carabidae)

127. Amara (Curtonotus ) aulica (Panzer, 1796) Dronero m 620! Acceglio m 2300 (Allegro com. pers.); Grange Resplendino (Vallone Unerzio, Acceglio) m 1900! Chiappera m 2400 (Allegro com. pers.); Corotipo: Oloartico (OLA). **128. Zabrus tenebrioides (Goeze, 1777) Archero (Dronero) m 650, 1 es. 11.IX.2008! Specie nuova per le Alpi Occidentali. Prevalentemente legata a biotopi di pianura e di collina, Z. tenebrioides , un tempo segnalata come dannosa alle colture di cereali, in Pie - monte è diventata oggi piuttosto rara (cfr. Allegro et al ., 2004). Corotipo: Turanico-Europeo (TUE). 129. Chlaeniellus vestitus (Paykull, 1790) Ponte di Dronero m 620! Cartignano m 700! Corotipo: Europeo-Mediterraneo (EUM). 130. Chlaeniellus nitidulus (Schrank, 1781) Ponte di Dronero m 620! Tetti (Vallone Piossasco, Dronero) m 660! Cartignano m 700! Corotipo: Centroasiatico-Europeo (CAE). 131. Chlaenius velutinus velutinus (Duftschmid, 1812) Ponte di Dronero m 620! Corotipo: Europeo-Mediterraneo (EUM). 132. Licinus (Neorescius ) hoffmannseggii (Panzer, 1803) Montemale di Cuneo m 800, 3 es. 11.IX.2008! Grange Pratolungo (Vallone di Preit, Marmora) m 1700, 1 es. 21.V.1990! Chesta (Monte Birrone, S. Damiano Macra) m 1300- 1400, 1 es. 24.IX.2007! Corotipo: Centroeuropeo (CEU). 133. Badister (Badister ) bullatus (Schrank, 1798) Combamala (S. Damiano Macra) m 1000! Canosio (Marmora) m 1300! Acceglio m 1250! Frere (Acceglio) m 1200! Corotipo: Oloartico (OLA). 134. Anisodactylus (Anisodactylus ) binotatus (Fabricius, 1787) Ponte di Dronero m 620! Tetti (Vallone Piossasco, Dronero) m 660! Chiappera m 2100 (Allegro com. pers.). Corotipo: Asiatico-Europeo (ASE). 135. Anisodactylus (Pseudanisodactylus ) signatus (Panzer, 1796) Dronero m 620! S. Damiano Macra m 740! Corotipo: Asiatico-Europeo (ASE). *136. Gynandromorphus etruscus (Quensel in Schönherr, 1806) Archero (Dronero) m 650, 1 es. 5.X.2008, 1 es. 30.III.2009! Specie nuova per le Alpi Cozie, già nota delle Graie per le segnalazioni di Magistretti (1965) relative a due stazioni della bassa Val di Susa. Considerata relitto termofilo da Ma - gistretti (1965), in Piemonte essa è nota di diverse stazioni di pianura e di collina (Magi -

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stretti, 1965; Casale & Cavallo, 1985; Allegro, 1998, 2000; dati inediti) dove pare popolare soprattutto ambienti xerici. Corotipo: S-Europeo (SEU). 137. Diachromus germanus (Linné, 1758) Archero (Dronero) m 650! Roccabruna m 650! Corotipo: Turanico-Europeo-Mediterraneo (TEM). 138. Stenolophus teutonus (Schrank, 1781) Dronero m 620! Tetti (Vallone Piossasco, Dronero) m 660! Corotipo: Turanico-Europeo-Mediterraneo (TEM). 139. Bradycellus (Bradycellus ) verbasci (Duftschmid, 1812) Dronero (Magistretti, 1965); ibidem a m 620! Archero (Dronero) m 650! S. Damiano Macra m 740! Corotipo: Turanico-Europeo (TUE). 140. Bradycellus (Bradycellus ) caucasicus (Chaudoir, 1846) Tetti (Vallone Piossasco, Dronero) m 660! Corotipo: Sibirico-Europeo (SIE). 141. Bradycellus (Bradycellus ) harpalinus (Audinet-Serville, 1821) S. Damiano Macra m 740, 4 es. 5.IX.2007, 1 es. 10.III.2008! Corotipo: Europeo (EUR). 142. Acupalpus (Acupalpus ) flavicollis (Sturm, 1825) Dronero m 620, 1 es. 31.III.2008! Corotipo: Europeo (EUR). 143. Acupalpus (Acupalpus ) meridianus (Linné, 1761) Archero (Dronero) m 650, 1 es. 31.III.2008! Corotipo: Europeo (EUR). 144. Ophonus (Metophonus ) laticollis Mannerheim, 1825 Celle di Macra m 1100, 1 es. 18.VI.2008! Grange Culausa (Vallone di Preit, Marmora) m 1900, 1 es. 21.V.2007! Corotipo: Sibirico-Europeo (SIE). 145. Ophonus (Metophonus ) puncticeps Stephens, 1828 Dronero m 620, 1 es. 31.III.2008! Archero (Dronero) m 650, 1 es. 15.IX.2008, 2 es. 30.III.2009! Corotipo: Turanico-Europeo (TUE). 146. Ophonus (Metophonus ) rufibarbis (Fabricius, 1792) Grange Convento (Vallone di Preit, Marmora) m 1800! Acceglio m 1250! Corotipo: Turanico-Europeo-Mediterraneo (TEM). *147. Ophonus (Hesperophonus ) azureus (Fabricius, 1775) Archero (Dronero) m 650, 1 es. 1.X.2007! Specie nuova per le Alpi Cozie – oltre che della valle in oggetto è nota anche della

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Val Grana e della Val Chisone (dati inediti) –, O. azureus è un elemento termofilo, più dif - fuso in pianura e in collina, che nelle Alpi Occidentali è noto di poche stazioni. Corotipo: Centroasiatico-Europeo-Mediterraneo (CEM). 148. Cryptophonus tenebrosus (Dejean, 1829) Dronero m 620, 1 es. 14.IV.2008! Specie legata a suoli recentemente rimaneggiati, denudati o appena ricolonizzati da fi - tocenosi ruderali pioniere, C. tenebrosus si rinviene lungo gli argini dei torrenti risistemati di recente e in discariche di detriti e macerie. Le conoscenze sulla sua distribuzione in Pie - monte e Valle d’Aosta sono ancora relativamente frammentarie (Magistretti, 1965; Allegro, 1998; Bisio, 2006, 2010; Bisio & Giuntelli, 2008; Allegro & Chiarabaglio, 2008) anche se i nuovi reperti ottenuti di recente sembrano comunque delineare per la specie una diffu - sione più ampia di quanto ritenuto sino ad oggi. Limitatamente alle Alpi Cozie essa è nota, oltre che della valle in oggetto, anche della Val Varaita (Bisio & Giuntelli, 2008), della Valle Po (Bisio, 2010) e della Val Chisone (dati inediti). Corotipo: W-Paleartico (WPA). 149. Pseudoophonus (Pseudoophonus ) griseus (Panzer, 1796) Dronero m 620! Archero (Dronero) m 650! Corotipo: Paleartico (PAL). 150. Pseudoophonus (Pseudoophonus ) rufipes (Degeer, 1774) Dronero m 620! Archero (Dronero) m 650! Tetti (Vallone Piossasco, Dronero) m 660! S. Damiano Macra m 740! Canosio (Marmora) m 1300! Grange Pratolungo (Vallone di Preit, Marmora) m 1700! Pagliero (S. Damiano Macra) m 950! Chesta (Monte Birrone, S. Damiano Macra) m 1300-1400! Roccabruna m 650! Corotipo: Paleartico (PAL). 151. Harpalus (Harpalus ) affinis (Schrank, 1781) Dronero m 620! Tetti (Vallone Piossasco, Dronero) m 660! Cartignano m 700! S. Da - miano Macra m 740! Combamala (S. Damiano Macra) m 1000! Grange Pratolungo (Val - lone di Preit, Marmora) m 1700! Grange Convento (Vallone di Preit, Marmora) m 1800! Acceglio m 1250! Corotipo: Asiatico-Europeo (ASE). 152. Harpalus (Harpalus ) distinguendus (Duftschmid, 1812) Dronero m 620! Tetti (Vallone Piossasco, Dronero) m 660! Cartignano m 700! S. Da - miano Macra m 740! Roccabruna m 650! Corotipo: Paleartico (PAL). 153. Harpalus (Harpalus ) dimidiatus (P. Rossi, 1790) Archero (Dronero) m 650! S. Damiano Macra m 740! Roccabruna m 650! Corotipo: Europeo (EUR). 154. Harpalus (Harpalus ) rubripes (Duftschmid, 1812) Dronero m 620! Tetti (Vallone Piossasco, Dronero) m 660! Cartignano m 700! S. Da - miano Macra m 740! Bedale (Macra) m 800! Grange Pratolungo (Vallone di Preit, Mar - mora) m 1700! Grange Convento (Vallone di Preit, Marmora) m 1800! Roccabruna m 650! Acceglio m 1250! Corotipo: Asiatico-Europeo (ASE).

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155. Harpalus (Harpalus ) marginellus Dejean, 1829 S. Damiano Macra m 740! Combamala (S. Damiano Macra) m 1000! Celle di Macra m 1100! Corotipo: Centroeuropeo (CEU). 156. Harpalus (Harpalus ) atratus Latreille, 1804 Dronero m 620! Ponte Marmora m 950! Corotipo: Europeo (EUR). 157. Harpalus (Harpalus ) luteicornis (Duftschmid, 1812) Archero (Dronero) m 650, 1 es. 31.III.2008! Corotipo: Europeo (EUR). 158. Harpalus (Harpalus ) solitaris Dejean, 1829 Colle di Esischie (Marmora) m 2350-2400! Colle del Vallonetto versante NW (Mar - mora) m 2400-2447! Colle del Mulo vers. N (Marmora) m 2200! Passo Escalon m 2400 (Allegro com. pers.); Passo della Fea (Saretto) m 2400! Colle di Bellino m 2700 (Allegro com. pers.); Corotipo: Oloartico (OLA). 159. Harpalus (Harpalus ) sulphuripes sulphuripes Germar, 1824 Col del Mulo m 2500, 1 es. 20.VI.1973, Morisi legit (Allegro com. pers.). Corotipo: Europeo-Mediterraneo (EUM). 160. Harpalus (Harpalus ) honestus (Duftschmid, 1812) Acceglio m 1250! Corotipo: Sibirico-Europeo (SIE). 161. Harpalus (Harpalus ) rufipalpis rufipalpis Sturm, 1818 Grange Convento (Vallone di Preit, Marmora) m 1800! Frere (Acceglio) m 1200! Val - lone del Col Maurin m 2100! Serre (Elva) m 1637! Corotipo: Sibirico-Europeo (SIE). 162. Harpalus (Harpalus ) serripes (Quensel in Schönherr, 1806) Tetti (Vallone Piossasco, Dronero) m 660! Cartignano m 700! Corotipo: Paleartico (PAL). 163 . Harpalus (Harpalus ) tardus (Panzer, 1797) Dronero m 620! S. Damiano Macra m 740! Grange Convento (Vallone di Preit, Mar - mora) m 1800! Acceglio m 1250! Serre (Elva) m 1637! Corotipo: Asiatico-Europeo (ASE). 164. Harpalus (Harpalus ) anxius (Duftschmid, 1812) Archero (Dronero) m 650! Tetti (Vallone Piossasco, Dronero) m 660! Cartignano m 700! Combamala (S. Damiano Macra) m 1000! Celle di Macra m 1100! Corotipo: Paleartico (PAL). 165. Parophonus (Parophonus ) maculicornis (Duftschmid, 1812) Archero (Dronero) m 650! Corotipo: S-Europeo (SEU).

209 I Coleotteri Carabidi della Val Maira (Coleoptera Carabidae)

**166. Parophonus (Parophonus ) mendax (P. Rossi, 1790) Archero (Dronero) m 650, 1 es. 17.IX.2007! Specie nuova per le Alpi Occidentali. Considerata un relitto termofilo da Magistretti (1965), la si rinviene prevalentemente su substrati umidi. Essa è nota di poche stazioni pie - montesi (Magistretti, 1965; Casale & Cavallo, 1985; Allegro, 2000 e dati inediti; Allegro & Sciaky, 2001). Corotipo: S-Europeo (SEU). 167. Trichotichnus (Trichotichnus ) laevicollis (Duftschmid, 1812) Celle di Macra m 1050! Grange Pratolungo (Vallone di Preit, Marmora) m 1700! Grange Convento (Vallone di Preit, Marmora) m 1800! Grange Culausa (Vallone di Preit, Marmora) m 1900! Prazzo m 1000! Chiappera m 1700! Corotipo: Centroeuropeo (CEU). 168. Trichotichnus (Trichotichnus ) nitens (Heer, 1838) “Val Maira” (Schauberger, 1936); Tetti (Vallone Piossasco, Dronero) m 660! Vallone Moschieres (Cartignano) m 1100! S. Damiano Macra m 740! Combamala (S. Damiano Macra) m 1000! Celle di Macra m 1100! Ponte Marmora m 950! Grange Pratolungo (Val - lone di Preit, Marmora) m 1700! Grange Convento (Vallone di Preit, Marmora) m 1800! Grange Culausa (Vallone di Preit, Marmora) m 1900! Prazzo m 1000! Chiappera m 1700! Chiosso (Elva) m 1500! Serre (Elva) m 1637! Pagliero (S. Damiano Macra) m 950! Chesta (Monte Birrone, S. Damiano Macra) m 1300-1400! Corotipo: Centroeuropeo (CEU). **169. Dixus clypeatus (P. Rossi, 1790) Archero (Dronero) m 650! Specie nuova per le Alpi Occidentali, D. clypea - tus (fig. 13) è un relitto termofilo noto in Piemonte di poche stazioni (Della Beffa, 1911; Monguzzi, 1970; Casale & Cavallo, 1985; Allegro, 1998, 2003). Essa è presente in Val Maira con una popolazione molto localizzata ma relativamente consistente, at - tiva soprattutto nel periodo più caldo dell’estate. Predilige terreni asciutti e soleggiati e presenta abi - tudini alimentari peculiari: sia gli adulti, sia le larve si nutrono dei semi di Plantago che vengono estratti dai frutti per essere portati in tane sotterra - nee al fine di ammorbidirli mediante fermentazione (Schremmer, 1960). Qualche esemplare, durante la stagione fredda, è stato osservato in cellette di iber - nazione scavate su suolo sabbioso sotto sassi profondamente interrati. Corotipo: W-Mediterraneo (WME).

Fig. 13 - Dixus clypeatus di Dronero.

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170. Platyderus (Platyderus ) rufus transalpinus Breit, 1914 Colle S. Margherita (S. Damiano Macra) m 1350, 1 es. 9.X.2006! Combamala (S. Da - miano Macra) m 1000, 1 es. 28.IV.2008! Celle di Macra m 1100, 1 es. 15.IV.2007! Pagliero (S. Damiano Macra) m 950, 1 es. 5.V.2008! Chesta (Monte Birrone, S. Damiano Macra) m 1300-1400, 1 es. 24.IX.2007! Corotipo: Europeo (EUR). 171. Calathus (Calathus ) fuscipes graecus Dejean, 1831 “Val Maira” (Magistretti, 1965); Archero (Dronero) m 650! Tetti (Vallone Piossasco, Dronero) m 660! Cartignano m 700! Lottano (S. Damiano Macra) m 719! S. Damiano Ma - cra m 740! Canosio (Marmora) m 1300! Frere (Acceglio) m 1200! Vallone del Col Maurin m 2100! Roccabruna m 650! Corotipo: Europeo-Mediterraneo (EUM). 172. Calathus (Neocalathus ) melanocephalus (Linné, 1758) Archero (Dronero) m 650! Tetti (Vallone Piossasco, Dronero) m 660! Cartignano m 700! Lottano (S. Damiano Macra) m 719! S. Damiano Macra m 740! Lottulo m 750! Maddalena (Prazzo) m 1100! Canosio (Marmora) m 1300! Grange Pratolungo (Vallone di Preit, Marmora) m 1700! Grange Convento (Vallone di Preit, Marmora) m 1800! Acceglio (Magistretti, 1965); ibidem a m 1250! Frere (Acceglio) m 1200! Corotipo: Paleartico (PAL). 173. Calathus (Neocalathus ) cinctus Motschulsky, 1850 Roccabruna m 650! Corotipo: W-Paleartico (WPA). 174. Calathus (Neocalathus ) erratus (C. R. Sahlberg, 1827) Tetti (Vallone Piossasco, Dronero) m 660! S. Damiano Macra m 740! Lottulo m 750! Prazzo m 1000! Acceglio m 1250! Vallone Traversiera (Acceglio) m 1650! Corotipo: Sibirico-Europeo (SIE). 175. Sphodropsis ghilianii ghilianii (Schaum, 1858) Montemale di Cuneo m 800! Vallone Piossasco (Dronero) m 800-900! Vallone Mo - schieres (Cartignano) m 800! Combamala (S. Damiano Macra) m 1000! Strada per Comba - mala (S. Damiano Macra) m 880 (P.M. Giachino com. pers.); Ponte Marmora m 950! Grotta Bús del Diavul (Cucchiales) (Casale, 1988); Chiappera m 2100 (Allegro com. pers.). Corotipo: W-Alpino (ALPW). 176. Laemostenus (Laemostenus ) janthinus coeruleus (Dejean, 1828) Grange Convento (Vallone di Preit, Marmora) m 1800! Grange Culausa (Vallone di Preit, Marmora) m 1900! Chiappera m 1700! Vallone del Col Maurin m 2100! Vallone Traversiera (Acceglio) m 2000! Serre (Elva) m 1637! Colle Bicocca (Elva) m 2200! Colle di Sampeyre m 2250 (Allegro com. pers.). Corotipo: S-Alpino (ALPS). 177. Laemostenus (Actenipus ) ginellae (Morisi, 1973) Montemale m 1000 (Casale, 1988); Vallone Moschieres (Cartignano) m 800! Celle di Macra m 1100! Ponte Marmora m 950! Corotipo: SW-Alpino (ALSW).

211 I Coleotteri Carabidi della Val Maira (Coleoptera Carabidae)

178. Laemostenus (Actenipus ) angustatus (Dejean, 1828) Col Sautron (Saretto) m 2500, 1 es. 2.VII.1988! Questo reperto amplia verso Nord l’areale di L. angustatus in Piemonte. La stazione più settentrionale segnalata da Casale (1988) è infatti il Colle della Maddalena in Valle Stura. Corotipo: SW-Alpino (ALSW). 179. Agonum (Agonum ) muelleri muelleri (Herbst, 1784) Dronero m 620, 1 es. 15.I.2007, 1 es. 5.X.2008! Corotipo: Sibirico-Europeo (SIE). 180. Agonum (Melanagonum ) viduum (Panzer, 1796) Dronero m 620! Tetti (Vallone Piossasco, Dronero) m 660! S. Damiano Macra m 740! Grange Pratolungo (Vallone di Preit, Marmora) m 1700! Pagliero (S. Damiano Macra) m 950! Corotipo: Sibirico-Europeo (SIE). 181. Agonum (Punctagonum ) sexpunctatum (Linné, 1758) Dronero m 620! Canosio (Marmora) m 1300! Corotipo: Sibirico-Europeo (SIE). **182. Agonum (Europhilus ) gracile Sturm, 1824 Ponte di Dronero m 620, 2 es. 14.IV.2008! Specie nuova per le Alpi Occidentali. I due esemplari sono stati rinvenuti in un’area umida di modestissima estensione poco esterna all’alveo del Torrente Maira. Tale area è scomparsa in seguito all’evento alluvionale del maggio del 2008. Corotipo: Sibirico-Europeo (SIE). 183. Anchomenus (Anchomenus ) dorsalis (Pontoppidan, 1763) Dronero m 620! Archero (Dronero) m 650! Tetti (Vallone Piossasco, Dronero) m 660! Cartignano m 700! S. Damiano Macra m 740! Canosio (Marmora) m 1300! Roccabruna m 650! Corotipo: Paleartico (PAL). 184. Platynus complanatus Dejean, 1828 Vallone Moschieres (Cartignano) m 800! Combamala m 1000! Celle di Macra m 1050! Pagliero (S. Damiano Macra) m 950! Chesta (Monte Birrone, S. Damiano Macra) m 1300- 1400! Corotipo: W-Alpino (ALPW). 185. Platynus sexualis K. Daniel & J. Daniel, 1898 Ponte Marmora m 950! Grange Pratolungo (Vallone di Preit, Marmora) m 1700! Grange Convento (Vallone di Preit, Marmora) m 1800! Grange Resplendino (Vallone Unerzio, Acceglio) m 1900! Col Sautron (Chiappera) m 2500! Vallone Traversiera (Acce - glio) m 2000! Monte Pelvo d’Elva m 2300! Colle Bicocca (Elva) m 2200! Chesta (Monte Birrone, S. Damiano Macra) m 1300-1400! Corotipo: SW-Alpino (ALSW).

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186. Platynus peirolerii (Bassi, 1834) Roccia Beccas (Cartignano) m 1400! Vallone Moschieres (Cartignano) m 1100! Grange Resplendino (Vallone Unerzio, Acceglio) m 1900! La distribuzione delle tre specie di Platynus in Val Maira è piuttosto complessa e me - rita di essere approfondita. P. complanatus a Sud del Monviso occupa poche stazioni distri - buite lungo una fascia che, a grandi linee, interseca trasversalmente le Valli Varaita e Maira. Nota nella prima valle di due sole stazioni lungo i contrafforti settentrionali del Monte Birrone (cfr. Bisio & Giuntelli, 2008), essa si rinviene nella valle in oggetto sul ver - sante Sud dello stesso rilievo – talora in stretta sintopìa con P. sexualis – e, oltre il solco vallivo, nei Valloni Moschieres, di Combamala e di Celle di Macra. P. sexualis è diffusa senza soluzione di continuità lungo l’intera sinistra orografica e, sul versante destro, (come unica specie di Platynus ) nei valloni che sovrastano Chiappera. Su quest’ultimo versante, a partire dal Vallone di Unerzio, il quadro distributivo diventa più complesso: le popolazioni di P. sexualis alternano la loro presenza con quelle di P. peirolerii – che qui raggiunge il li - mite settentrionale del suo areale – in funzione della matrice litologica, carbonatica per quest’ultima specie e silicea per P. sexualis , dando luogo, talora, a casi di simpatrìa (ma non di sintopìa). Emblematico è il caso della conca delle Grange Resplendino (Vallone di Uner - zio); qui le due specie sono simpatriche, tuttavia le rispettive popolazioni risultano segre - gate (sebbene in posizioni relativamente contigue): mentre P. peirolerii occupa diffusa - mente i suoli calcarei che caratterizzano la conca, l’altra specie è presente con una popola - zione puntiforme ma molto densa insediata in un affioramento ofiolitico – un macereto a grandi blocchi – di modesta estensione. Corotipo: SW-Alpino (ALSW). 187. Limodromus assimilis (Paykull, 1790) Dronero m 620! Archero (Dronero) m 650! Tetti (Vallone Piossasco, Dronero) m 660! Cartignano m 700! Vallone Moschieres (Cartignano) m 1100! S. Damiano Macra m 740! Combamala (S. Damiano Macra) m 1000! Celle di Macra m 1050! Ponte Marmora m 950! Canosio (Marmora) m 1400! Grange Pratolungo (Vallone di Preit, Marmora) m 1700! Grange Convento (Vallone di Preit, Marmora) m 1800! Acceglio (Magistretti, 1965); Sa - retto m 1550! Chiappera m 1700! Chiosso (Elva) m 1500! Serre (Elva) m 1637! Pagliero (S. Damiano Macra) m 950! Chesta (Monte Birrone, S. Damiano Macra) m 1300-1400! Roccabruna m 650! Corotipo: Sibirico-Europeo (SIE). 188. Paranchus albipes (Fabricius, 1796) Dronero m 620! Tetti (Vallone Piossasco, Dronero) m 660! Cartignano m 700! Vallone Moschieres (Cartignano) m 1100! S. Damiano Macra m 740! Pagliero (S. Damiano Macra) m 950! Corotipo: Europeo- Mediterraneo (EUM). 189. Cymindis (Cymindis ) humeralis (Geoffroy in Fourcroy, 1785) Grange Convento (Vallone di Preit, Marmora) m 1800! Grange Resplendino (Vallone Unerzio, Acceglio) m 1700! Passo Escalon (Acceglio) m 2450, Bisio & Allegro leg.! Chiap - pera m 2100 (Allegro com. pers.); Colle Bicocca (Elva) m 2200! Colle di Sampeyre m 2250 (Allegro com. pers.) Corotipo: Europeo (EUR).

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190. Cymindis (Cymindis ) scapularis scapularis Schaum, 1857 Grange Pratolungo (Vallone di Preit, Marmora) m 1700, 1 es. 21.V.1990! Passo del Lauset (Vallone Traversiera, Acceglio) m 2600, 1 es. 21.VIII.1994! Corotipo: S-Europeo (SEU) . 191. Cymindis (Cymindis ) cingulata Dejean, 1825 Ponte Marmora m 950, 1 es. 11.V.2008! Corotipo: Centroeuropeo (CEU). 192. Cymindis (Cymindis ) coadunata strasseri Reitter, 1896 Grange Pratolungo (Vallone di Preit, Marmora) m 1700, 1 es. 21.V.1990, 1 es. 21.V.2007! Grange Resplendino (Vallone Unerzio, Acceglio) m 1950, 9 es. 26.V.1992! Passo Escalon (Acceglio) m 2450, 1 es. (Allegro com. pers.); Col Sautron (Chiappera) m 2500, 1 es. 30.VI.1994! Colle Bicocca (Elva) m 2200, 3 es. 8.V.1983! Corotipo: Centroeuropeo (CEU). 193. Cymindis (Tarulus ) vaporariorum (Linné, 1758) Colle del Mulo m 2400 (Allegro com. pers.); Passo Escalon (Acceglio) m 2450, Bisio & Allegro leg.! Colle delle Munie (Saretto) m 2500, Bisio & Allegro leg! Laghi Infernetto (Chiappera) m 2600! La Colletta m 2750 (Allegro com. pers.); Corotipo: Sibirico-Europeo (SIE). 194. Syntomus truncatellus (Linnaeus, 1761) Tetti (Vallone Piossasco, Dronero) m 660! S. Damiano Macra m 740! Canosio (Mar - mora) m 1300! Corotipo: Sibirico-Europeo (SIE). 195. Lionychus (Lionychus ) quadrillum (Duftschmid, 1812) Ponte di Dronero m 620! Corotipo: Europeo (EUR). 196. Paradromius (Manodromius ) linearis (Olivier, 1795) S. Damiano Macra m 740! Corotipo: Europeo-Mediterraneo (EUM). 197. Dromius (Dromius ) agilis (Fabricius, 1787) Canosio (Marmora) m 1300, 1 es. 11.XI.2007! Preit (Marmora) m 1600, pl. es. 11.XI.2007! Corotipo: Sibirico-Europeo (SIE). 198. Dromius (Dromius ) fenestratus (Fabricius, 1794) Canosio (Marmora) m 1300, 1 es. 11.XI.2007! Preit (Marmora) m 1600, pl. es. 11.XI.2007! Come già discusso da uno di noi (Bisio, 1996), la ricerca di specie di Dromius nelle fes - sure corticali poste lungo il tronco degli alberi offre buone opportunità di successo solo se effettuata su aceri montani. Quest’essenza infatti è l’unica nella quale la corteccia – soprat - tutto negli esemplari di età avanzata e di diametro conseguentemente consistente – si sfalda spontaneamente in placche che si possono facilmente asportare manualmente, permet - tendo pertanto di ispezionare con facilità una miriade di fessure, potenziali sedi di iberna -

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zione di queste entità. La presenza nella conca di Preit di alcuni grandi esemplari di questa specie arborea ha offerto l’occasione di trovare, in poco meno di mezz’ora, numerosi indi - vidui di D. agilis e di D. fenestratus , i due taxa maggiormente legati al piano montano. Questa cenosi di Dromius è da annoverare tra le più numerose osservate nelle Alpi Cozie. Con questi ultimi reperti si aggiunge un ulteriore tassello alla conoscenza della distribu - zione delle due specie in questo settore alpino nel quale esse sono ormai note senza solu - zione di continuità di tutte le valli comprese tra quella in oggetto e la Val Chisone. Corotipo: Europeo (EUR). 199. Dromius (Dromius ) quadrimaculatus (Linné, 1758) Canosio (Marmora) m 1300, 3 es. 11.XI.2007! Corotipo: Europeo (EUR). *200. Philorhizus liguricus Sciaky, 1991 Acceglio m 1200, 1 es. 1.VIII.1999, G. Osella leg. (P. M. Giachino com. pers.). La specie, già nota delle Alpi Liguri e Marittime, è nuova per le Cozie. Corotipo: Alpino-Appenninico (ALAP). 201. Lebia cruxminor (Linné, 1758) Grange Resplendino (Vallone Unerzio, Acceglio) m 1950, 1 es. 26.V.1992! Corotipo: Paleartico (PAL). 202. Lamprias cyanocephalus (Linné, 1758) Archero (Dronero) m 650, 1 es. 31.III.2008! Corotipo: Paleartico (PAL). 203. Drypta dentata (P. Rossi, 1790) Dronero m 620! Lottano (S. Damiano Macra) m 719! Corotipo: Afrotropicale e Paleartico (AFP).

PRINCIPALI CARABIDOCENOSI RILEVATE Carabidocenosi silvicole delle fasce submontana e montana Come in Val Varaita (cfr. Bisio & Giuntelli, 2008) le foreste della valle in oggetto sono popolate da due specie di Abax : Abax continuus (insediato prevalentemente nella fascia submontana) e Abax parallelepipedus contrac - tus (che tende a sostituire la specie precedente nella fascia climatica del faggio). Tuttavia entrambe talora sconfinano trasgressivamente – la prima specie verso quote più elevate (lungo i versanti più esposti), la seconda verso quote più basse (nei valloni più infossati e ombrosi) – dando origine a casi non infrequenti di sintopìa. Le carabidocenosi ad Abax continuus della Val Maira sono caratteriz - zate dalla presenza di popolazioni molto abbondanti e diffuse di Pterosti - chus funestes , specie che, assente in Val Varaita e in buona parte delle Alpi

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Cozie settentrionali, ricompare più a Nord in Val di Susa (cfr. Sciaky, 1984). A queste due entità, numericamente dominanti, si accompagnano Nebria brevicollis (molto frequente e abbondante, soprattutto nei boschi intorno a Dronero), Carabus monticola , Carabus intricatus , Carabus glabra - tus , Cychrus attenuatus , Cychrus italicus , Leistus ferrugineus e, solo in alcuni valloni, Platynus complanatus . Inoltre è presente, molto localizzata, una po - polazione consistente di Nebria tibialis , specie nota anche della Val Grana (Casale & Vigna Taglianti, 1993 e dati inediti) che, per quanto riguarda l’arco alpino occidentale, raggiunge nella valle in oggetto il limite setten - trionale. Nelle aree boschive più umide compaiono gli igrofili Carabus gra - nulatus , Pterostichus vagepunctatus e Limodromus assimilis . La cenosi ad Abax parallelepipedus contractus (Abacetum contracti sensu Amiet, 1967), per quanto riguarda i Carabidi, è formata invece dalla com - pagine di entità più spiccatamente montane che caratterizza le Alpi Cozie meridionali a partire dalla Val Varaita (cfr. Bisio & Giuntelli, 2008) e che annovera Pterostichus externepunctatus , Pterostichus truncatus , Pterostichus impressus , Pterostichus bicolor , Trichotichnus nitens , Trichotichnus laevicol - lis , Aptinus alpinus , Platynus peirolerii , Platynus sexualis e, solo in corri - spondenza dei substrati più umidi, Trechus aubei e Trechus putzeysii . Molto localizzata, è presente anche una popolazione di Molops ovipennis medius , taxon noto anche della Val Grana, qui al suo limite settentrionale di diffu - sione noto. Carabidocenosi praticole delle fasce forestali La composizione delle carabidocenosi popolanti le formazioni aperte negli orizzonti submontano e montano è in parte variabile in funzione della quota. I prati falciabili che occupano i terrazzamenti alluvionali dell’im - bocco della valle tra Dronero, Roccabruna, Cartignano e S. Damiano Ma - cra sono popolati soprattutto da cinque specie di Brachinus (B. explodens , B. glabratus , B. crepitans , B. elegans e B. sclopeta ) diffusi un po’ ovunque. Altre specie molto comuni e diffuse sono Trechus quadristriatus , Poecilus cupreus , Pterostichus melas , Anchomenus dorsalis , Amara aenea , Amara fa - miliaris , Amara lucida , Amara convexior , Amara ovata , Amara similata , Ca - lathus melanocephalus , Calathus cinctus , Calathus fuscipes , Calathus erratus , Anysodactylus binotatus , Anysodactylus signatus , Diachromus germanus , Pseudophonus rufipes , Pseudophonus griseus , Harpalus affinis , Harpalus di - stinguendus , Harpalus rubripes , Harpalus dimidiatus , Harpalus serripes , Harpalus tardus , Harpalus anxius e Parophonus maculicornis. Risultano in - vece molto più localizzate, sebbene relativamente abbondanti, Dyxus cly - peatus (elemento xerotermofilo) e Amara fulvipes (maggiomente legata ai

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prati più umidi). Tra le specie meno comuni e più localizzate sono da se - gnalare alcuni altri elementi termofili ( Zabrus tenebrioides , Gynandro - morphus etruscus , Ophonus azureus e Parophonus mendax ). Si tratta di en - tità che in Piemonte sono note soprattutto di biotopi di pianura e di collina la cui presenza nei dintorni di Dronero è probabilmente favorita dalle già descritte caratteristiche pedoclimatiche della stazione. Nel piano montano il contingente di specie che popola le formazioni aperte tende a differenziarsi con la comparsa di elementi maggiormente le - gati a tale fascia. Tra le specie più diffuse sono da annoverare Poecilus versi - color , Pterostichus strenuus , Pterostichus oblongopunctatus , Amara ovata , Amara curta , Amara aenea , Amara convexior , Pseudophonus rufipes , Opho - nus rufibarbis , Harpalus rubripes , Harpalus marginellus , Harpalus affinis , Harpalus rufipalpis , Harpalus tardus , Laemostenus janthinus (osservato in quasi tutti i valloni, ma particolarmente abbondante nella conca di Chiap - pera dove apparentemente sembra l’unico carabide presente), Calathus me - lanocephalus , Calathus fuscipes e Calathus erratus . Badister bullatus e Har - palus honestus sono stati osservati solo nei dintorni di Acceglio dove peral - tro sono molto comuni. Tra le specie meno comuni sono da annoverare Amara nitida , Amara lunicollis e, decisamente sporadica, Amara montivaga . Carabidocenosi cripticole Anche in Val Maira Sphodropsis ghilianii si conferma l’elemento domi - nante come diffusione e abbondanza dell’ambiente sotterraneo superficiale (M. S. S.). In alcune stazioni della destra orografica, su substrato carbona - tico, ne sono state rilevate alcune popolazioni alquanto numerose. In sin - topìa con questa specie è stato osservato Laemostenus ginellae – taxon che caratterizza anche le cenosi cripticole che popolano la Val Pellice, la Valle Po e la Val Varaita (cfr. Bisio, 1998, 2001, 2004, 2010; Bisio & Giuntelli, 2008) e che qui è ai margini meridionali del proprio areale – presente pe - raltro con popolazioni apparentemente meno abbondanti rispetto alle valli citate. Nota di un’unica stazione – si tratta, peraltro, di una specie molto più elusiva rispetto alle precedenti; è pertanto probabile una sua diffusione più ampia –, è presente anche Scotodipnus alpinus argodi . Allo stato delle attuali conoscenze (cfr. anche Casale et al ., 2006; Casale & Giachino, 2008) mancano all’appello taxa di notevole interesse quali Do - derotrechus casalei Vigna Taglianti, 1969 (stenoendemita al momento noto soltanto del versante destro della vicina Val Varaita), Doderotrechus crisso - lensis (Dodero, 1924) (entità che in Val Varaita raggiunge il limite meridio - nale a tutt’oggi conosciuto del suo areale) e Duvalius occitanus Casale & Vi - gna Taglianti, 1993 (stenoendemita al momento noto solo della Val Grana).

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Carabidocenosi delle formazioni arbustive In Val Maira l’orizzonte subalpino è popolato da una parte consistente dei carabidi silvicoli del piano montano già citati che frequentemente scon - finano trasgressivamente in tale fascia. Pterostichus externepunctatus , Ptero - stichus impressus , Pterostichus truncatus , Pterostichus bicolor , Pterostichus vagepunctatus , Trichotichnus nitens , Trichotichnus laevicollis , Platynus sexualis , Platynus peirolerii , Trechus aubei e Aptinus alpinus sono le specie più diffuse. Invece, forse a causa del clima più xerico della valle in oggetto rispetto alle Alpi Cozie settentrionali, in questo orizzonte sembra mancare buona parte delle specie orofile che in Val Varaita e nelle valli delle Alpi Cozie settentrionali fanno talora registrare depressioni altimetriche molto marcate. Infatti Carabus baudii e Pterostichus yvanii si osservano nella fa - scia arbustiva solo in poche stazioni, mentre Carabus depressus , specie della quale più a Nord si conoscono popolazioni della fascia montana e submon - tana (cfr. in particolare Bisio, 2007b), non sembra mai scendere al di sotto dell’orizzonte alpino. Carabidocenosi degli orizzonti alpino e alto-alpino Gli orizzonti alpino e alto-alpino sono occupati da diverse carabidocenosi orofile la cui fenologia, come descritto da Focarile (1987) è influenzata dal variare del tasso di umidità al suolo durante l’avanzare dell’estate. Nelle Alpi Occidentali di queste carabidocenosi entra spesso a far parte un buon nu - mero di endemiti. Pertanto la loro composizione varia talora da valle a valle. Anche quelle presenti in Val Maira, pur ricalcando a grandi linee quelle della Val Varaita (cfr. Bisio & Giuntelli, 2008), se ne differenziano in parte. A inizio estate compaiono gli elementi perinivali in senso stretto (carat - terizzanti il Nebrietum nivale sensu Focarile, 1973): Oreonebria angusticol - lis e Oreonebria ligurica , predatori/necrofagi di pabulum alloctono che oc - cupano durante le ore diurne i suoli saturi di acqua di fusione ai margini dei nevai e si spostano notte tempo sulla superficie degli stessi per approfit - tare della microfauna portata in quota dalle correnti ascensionali (cfr. Foca - rile, 1987). Ad esse si accompagnano spesso altre specie attratte al margine dei nevai dall’elevato tasso di umidità: Carabus pedemontanus (specie del subg. Orinocarabus presente lungo la destra orografica e la testata che, so - prattutto alle quote meno elevate, tende a comparire già al primo fondere delle nevi), Carabus depressus (diffuso un po’ ovunque e talora abbon - dante), Pterostichus honnoratii (diffuso, ma più raro della precedente), Pte - rostichus planiusculus (presente solo nell’alta valle a monte di Chiappera e sui monti della sinistra orografica, dove è sempre molto comune) e Cychrus angulicollis (noto di poche stazioni dei Valloni di Celle di Macra, di Mar -

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mora e di Unerzio). In sintopìa con queste specie, ma più frequentemente su suoli già più diffusamente colonizzati dalle fitocenosi erbacee, si osser - vano le specie di Ocydromus del subg. Testediolum (Testedioletum sensu Focarile, 1973) che in Val Maira sono Ocydromus jacqueti (a quote tenden - zialmente più basse), Ocydromus glacialis e Ocydromus magellensis (alle quote più elevate). Altri carabidi piuttosto frequenti in associazione con queste specie sono Princidium bipunctatum e Amara erratica. Con l’avanzare dell’estate i taxa citati vengono gradualmente sostituiti da altri relativamente meno esigenti in fatto di umidità: tra questi sono da an - noverare Carabus baudii (simpatrico con C. pedemontanus in corrispon - denza della testata e diffuso sul versante opposto e caratterizzato da una fe - nologia relativamente più tardiva rispetto a quest’ultimo), Pterostichus yva - nii , Pterostichus morio valididiusculus (che limita la sua presenza alla destra orografica nei Valloni di Marmora e di Unerzio dove è una delle entità più comuni) e, ancora, Pterostichus planiusculus (lungo le conche ed i versanti meno esposti). È inoltre da citare la presenza di Laemostenus angustatus , specie apparentemente più rara che, allo stato delle attuali conoscenze, rag - giunge nell’alta Val Maira il limite settentrionale del suo areale piemontese. Verso la fine dell’estate, dopo la fusione degli ultimi nevai, compare il contingente di entità xerofile a fenologia tardiva e prolungata ( Amareto -Cy - minditetum sensu Focarile, 1973). Si tratta in buona parte di entità grani - vore legate a suoli evoluti colonizzati dal pascolo alpino. In Val Maira i componenti più comuni di tale contingente sono Cymindis vaporariorum , Cymindis humeralis , Amara quenseli e Harpalus solitaris. Più rare e localiz - zate si aggiungono Amara infuscata , Cymindis coadunata (legata soprattutto ai substrati di matrice carbonatica e pertanto, sebbene non molto comune, abbastanza diffusa lungo la destra orografica), Cymindis scapularis e Amara pratermissa . Carabidocenosi ripicole La composizione delle carabidocenosi ripicole del reticolo idrografico della Val Maira, a partire dalle sorgenti in quota sino all’imbocco della valle, varia al variare delle caratteristiche degli alvei (quantità e dimensioni dei sedimenti) e del graduale riscaldamento delle acque. In particolare si registrano situazioni di vicarianza tra i diversi taxa e un graduale arricchi - mento come numero di specie. A grandi linee si possono individuare le se - guenti situazioni ambientali. 1) Biotopi sorgivi Gli affioramenti idrici d’alta quota sono popolati da Nebria laticollis , entità frigofila (cfr. Focarile & Casale, 1978; Focarile, 1987; Bisio, 1999)

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che preferisce acque a bassa temperatura. La distribuzione in valle della specie, maggiormente legata a suoli silicei, è peraltro condizionata dalle ca - ratteristiche litologiche del substrato. 2) Torrentelli convoglianti acque sorgive e di fusione Il reticolo di torrentelli che discendono lungo i fianchi della valle sono popolati da Nebria jockischii e da Nebria rufescens , che meno esigenti in fatto di temperatura rispetto a N. laticollis , la sostituiscono gradualmente più a valle. Compare già in quota anche un primo nucleo – ancora numeri - camente ridotto – di Bembidiini costituito da popolazioni molto abbon - danti rispettivamente di Ocydromus tibialis , Ocydromus geniculatus e Ocy - dromus incognitus , ai quali si aggiunge, nella fascia montana, Ocydromus varicolor . Manca all’appello Ocydromus (Bembidionetolitzkya ) penninus (Netolitzky, 1918), specie che, alla luce delle attuali conoscenze, pare rag - giungere in Val Varaita il limite meridionale del suo areale. Sono anche presenti, molto più sporadici ed insediati a quote diverse, Ocydromus lon - gipes , Ocydromus monticola e Sinechostictus doderoi. 3) Ambienti ripari del torrente di fondovalle A partire dalla testata l’alveo del torrente principale è delimitato da un greto costituito da detriti mediamente grossolani (soprattutto pietrame e ghiaia qua e là mescolati sedimenti sabbiosi). Solo verso l’imbocco della valle l’addolcimento delle pendenze consente la sedimentazione dei detriti più fini: tra Cartignano e Dronero, infatti, tende ad aumentare la compo - nente sabbiosa-limosa che diventa preponderante in corrispondenza del ponte di Dronero. Nel tratto a monte di Saretto è ancora presente Nebria rufescens . In questa località la specie è sintopica con Nebria picicornis , entità che la sosti - tuisce più a valle e che si rinviene in modo pressoché continuativo sino all’imbocco della valle. La comunità di Bembidiini, inizialmente ancora formata dalle stesse specie citate per i torrentelli secondari, a mano a mano che diminuisce la quota si arricchisce dapprima di Ocydromus complanatus e di Ocydromus conformis (che sembrano limitare la loro presenza al tratto iniziale) e, a seguire, di Asaphidion flavipes , Princidium punctulatum , Ocy - dromus bualei , Ocydromus tetracolus , Ocydromus ascendens , Ocydromus de - corus e Synechostictus ruficornis , diffusi lungo buona parte dell’asta fluviale . Più localizzata ma molto abbondante Asaphidion caraboides. A valle di Cartignano compaiono elementi maggiormente legati alla pre - senza di sedimenti più fini quali Chlaeniellus nitidulus , Chlaeniellus vesti - tus , Clivina collaris e Thalassophilus longicornis (molto sporadico). Qui nelle cenosi di Bembidiini si osservano anche Ocydromus testaceus , Sine - chostictus decoratus e, ancora raro, Ocydromus monticola .

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Più peculiare la composizione delle cenosi ripicole in corrispondenza del ponte di Dronero, dove prevalgono i sedimenti sabbioso-limosi e dove di conseguenza compaiono entità più frequenti in pianura la cui presenza contribuisce in modo incisivo ad arricchire la carabidofauna della valle in oggetto. Qui – oltre alle specie psammofile e luticole più banali come Para - tachys micros , Tachyura sexstriata , Emphanes azurescens , Bembidion quadri - maculatus , Trepanes articulatus e Lionychus quadrillum – si osservano, molto comuni, alcuni taxa che non sono molto frequenti nelle valli alpine quali Chlaenius velutinus e Metallina pygmaea . Presenti, ma più sporadici, anche Omophron limbatum (sempre molto raro e localizzato lungo i corsi d’acqua di zone montuose) e Agonum gracile (maggiormente legato ad am - bienti palustri di pianura) .

CONCLUSIONI

Le 203 specie di Carabidi censite per la valle in oggetto rappresentano il 65,0% delle 312 entità note sino ad oggi per le Alpi Cozie 5. In questo set - tore alpino, quindi, la Val Maira si dimostra – più della Val Pellice, valle della quale sono note 202 specie (Bisio, 2001, 2004 e dati inediti), esito, pe - raltro, di indagini ben più capillari, estese su periodi temporali molto più lunghi –, la valle con la più elevata diversità specifica. Essa supera, come numero di taxa censiti, anche la vicina Val Varaita il cui elenco di specie, nonostante una superficie territoriale estesa circa quanto la valle in og - getto, si ferma a 187 unità (Bisio & Giuntelli, 2008, Bisio, 2009b e dati ine - diti) pari al 60,0% dei taxa noti per le Alpi Cozie. La ricchezza faunistica della valle in oggetto va soprattutto messa in relazione all’elevato numero di taxa, ben 108, censito nella bassa valle tra Dronero e Roccabruna dove si registra la presenza – favorita dalla notevole varietà di ambienti che ca - ratterizzano questa parte di territorio – di specie che nelle valli delle Alpi Cozie sono per lo più molto sporadiche o che addirittura rappresentano una novità assoluta per l’arco alpino occidentale. La distribuzione percentuale dei corotipi (fig. 14 e tab. 2) mostra una preponderante maggioranza di elementi ad ampia distribuzione, costituita da una elevata quota (43%) di entità a gravitazione più settentrionale

5 Dato desunto da un elenco elaborato a partire dalla lista fornita da Casale & Vigna Taglianti (1993) e aggiornato sia con dati già pubblicati (Bisio, 2001, 2004, 2007b, 2010; Bisio & Giuntelli, 2008), sia con reperti inediti.

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(oloartici in senso lato) ed da una frazione minore ma comunque consi - stente di taxa a corotipo europeo (38%). Del tutto trascurabile invece (1%) la componente mediterranea. Come in altre valli alpine (cfr. Bisio, 2001, 2003, 2004, 2006, 2007; 2010; Bisio & Giuntelli, 2006, 2008) è pre - sente un nucleo importante di endemiti (18%), tra i quali è netta la preva - lenza degli alpini (15%) rispetto agli alpino-appenninici (3%).

Tabella 2

Corotipi N% Oloartici OLA 10 4,93 PAL 18 8,87 WPA 3 1,48 ASE 18 8,87 SIE 25 12,32 CEM 2 0,99 CAE 3 1,48 TEM 4 1,97 TUE 6 2,96 AFP 1 0,49 Europei EUM 11 5,42 EUR 33 16,26 CEU 22 10,84 SEU 8 3,94 Mediterranei MED 1 0,49 WME 1 0,49 Endemici ALSW 17 8,37 ALPW 10 4,93 ALPS 2 0,99 ALAP 8 3,94 Totale 203 100,00

Fig. 14.

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RINGRAZIAMENTI

Si ringraziano: - Achille Casale per la revisione critica del manoscritto e per le informazioni fornite; - Pier Franco Cavazzuti, Gianni Allegro e Pier Mauro Giachino per la comunicazione di dati corologici; - i compagni delle numerose escursioni di uno di noi (Bisio) sui monti della Val Maira (la moglie Anna Maria, la figlia Laura, Loris Soulier, Michele e Paola De Lorenzo).

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