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B O L L E T T I N O D E L C O M U N E D I T A R A N T A P E L I G N A

Volume 1, Numero 2 30 marzo 2010

Il Sentiero della Libertà 2010

trappone eserciti forti e orga- dentità per uno Stato e quan- nizzati a bande popolari con to costi, in ogni senso, la per- pochi mezzi. Si combatte su dita e la morte di questi pae- Notizie di rilievo: due fronti: la memoria attiva si. Perché in fondo è più faci- e il territorio. le così: lo sradicare un indivi-  IL SENTIERO DELLA LIBER- duo e gettarlo nel calderone Per quanto riguarda la me- TÀ 2010 globalizzato di una realtà moria attiva, la sfida da lan- fatta di consumismo e centri  FUNIVIA DEL CAVALLONE: ciare è la seguente: non ca- Le commerciali rende ogni uomo RIAPERTURA A PASQUA targhe commemorative al Sacra- dere a distanza di più di più debole, più malleabile, mezzo secolo nelle trappole e più piegato di fronte al pote- “Nessuna conquista è per nelle insidie degli errori e  ACCORDO SULL’OTTAGO- re dell’”acquisto” e del consu- sempre: c’è sempre qualcu- delle nefandezze commesse. Il NO: TORNA NELLA DISPO- mo, dell’apparire, del non no che è intenzionato a to- rischio di leggi che condanni- NIBILITÀ DEI TARANTOLESI pensare. Tutto questo per glierla. Per questo resistere, no per l’appartenenza a etnie cancellare identità, per ri-  USI CIVICII prima che un dovere, è in- e non per responsabilità, di muovere quegli ostacoli che si nanzitutto una necessi- motivi economici che sovrasti- interpongono tra chi vuole tà” (da “La pianura de sette no le garanzie del diritto, di azzerare le coscienze e il fratelli”). diritti acquisiti negli anni messi controllo assoluto della volon- in discussione da un giorno Quest’anno verrà celebrata tà di determinazione del po- all’altro. La storia che non è la decima edizione del Sen- polo. Chiediamoci chi voglia- vissuta come rievocazione tiero della Liberta i giorni mo essere tra 50 anni in que- coreografica è necessaria- 23, 24 e 25 aprile, marcia sti termini: cittadini tarantolesi mente maestra di vita, deve internazionale che transiterà (piuttosto che lamesi, palene- guidare comportamenti e Sommario: a Taranta tra il 23 e 24. La si, lettesi) o numeri di un con- azioni, anche piccoli e quoti- freedom trail ormai è un tatore del gas? Popolo che si diani, affinché ogni cittadino appuntamento noto a livello autodetermina o condominio persegua quelli ideali di giu- IL SENTIERO DELLA LIBERTÀ 1 nazionale ed internazionale da amministrare? 2010 e da sempre l’amministra- stizia e libertà. Per questo la Marcia Interna- zione comunale concorre ad Per il territorio la lotta è an- USI CIVICI E AZIONE DELL’- 2 zionale “Il sentiero della li- AMMINISTRAZIONE organizzarla. Il senso della cora più serrata. La realtà bertà” deve risvegliare le manifestazione non va solo dei comuni che sono attraver- coscienze di tutti, perché ci USI CIIVICI: QUESTIONI 2 nella direzione della rievo- sati dalla Marcia è quella di TECNICHE E GIURIDICHE sia memoria e consapevolez- cazione: la marcia e la sua un territorio che lotta contro il za, perché l’Individuo e la collocazione territoriale costante e inesorabile spopo- LE GROTTE DEL CAVALLO- 3 sua Identità non siano sopraf- NE vanno lette, vissute interpre- lamento, la realtà di un popo- fatti dalla indifferenza alla tate sotto il segno dell’at- lo che resiste contro tutto per Storia e alla Memoria L’OTTAGONO: LE NOVITÀ 3 tualità, in più direzioni. non abbandonare le proprie Perché anche oggi, a di- radici. In questo le popolazio- stanza di più di 60 anni ni della valle hanno tutto con- LA LETTERA DEL SINDACO 4 dagli avvenimenti della tro: economia, conformismo, PER IL SDL: “BRUNO, lotta contro il nazifascismo, memoria corta delle istituzio- MORTO PER CAUSE DI si combatte tra queste valli ni, disinteresse generalizzato. GUERRA” una battaglia per sopravvi- Nessuno si rende conto di

vere, una guerra che con- cosa significhi veramente l’i- TarantInforma

Usi civici e l’azione dell’amministrazione Ogni uomo vede trasformar- comunità di Taranta aveva questa situazione di incertez- si e concretizzarsi il proprio diritto di far pascolare le za, che è sfociata nel posse- lavoro nella proprietà: il greggi sulla montagna (uso dere terreni di cui in realtà diritto alla proprietà privata civico di pascolo) pur non non si era proprietari. QUANTI SANNO è infatti un diritto fondamen- essendo pastori proprietari Nel 1927 una legge del Re- CHE LA GRAN tale riconosciuto dalla Costi- dei pascoli, la comunità d gno d’Italia regolamentò per PARTE DEI TERRENI tuzione e dalle Convenzioni Palena aveva il diritto di la prima volta gli usi civici, dei Diritti Umani. Ma quanti raccogliere legna nei boschi ma per motivi storici non eb- DI TARANTA IN di voi sanno che la maggior (uso civico legnatico) pur non be molto successo: gli uomini, REALTÀ NON parte delle proprietà nel essendo loro proprietari dei tra guerra, emigrazione e territorio tarantolese sono boschi, ecc.. prima industrializzazione APPARTENEVANO state a rischio? Quanti sanno Quindi, quelle terre che era- iniziavano a spopolare le A CHI SEMBRAVA che moltissimi ettari di terre- no state assegnate alla co- campagne. ESSERE IL no, sui quali sono anche sta- munità di Taranta per esse- Il problema degli usi civici te costruite abitazioni, in re coltivate vennero occupa- per gli enti locali riesplode in PROPRIETARIO, realtà non appartenevano a te dai singoli cittadini per tutta la sua violenza con la CON TUTTI I RISCHI chi sembrava essere il pro- soddisfare i propri bisogni, legge regionale del 3 marzo prietario ed erano a rischio come loro diritto, ma a que- 1988 n. 25 e del 12 gennaio CONNESSI ANCHE da un momento all’altro? sti singoli cittadini non venne 1998 n.3 che stabiliscono in PER LE ABITAZIONI Sembrerà assurdo, ma que- mai trasferita la proprietà. maniera tassativa cosa fare COSTRUITE? sta è la realtà. Come s’è Con il passare dei secoli le in caso di terreni gravati da arrivati a ciò? Che cos’è occupazioni di queste terre uso civico, come previsto dal- quest’uso civico di cui tutti da temporanee divennero le precedenti leggi statali parlano ma che in fondo definitive ed ogni singolo che avevano devoluto la solo pochi conoscono? assegnatario di porzione di competenza per materia alla I terreni in questione, che terreno si comportò “animo Regione. per comodità chiameremo domini”, vale a dire come se In breve, senza addentrarci terreni gravati da uso civico, fosse il vero proprietario nella sfera tecnica e giuridica sono terre che nei secoli dell’appezzamento. Se i della questione, i terreni ad medievali erano state con- terreni in origine fossero uso civico devono tornare di cesse alla comunità taranto- appartenuti a privati, sareb- proprietà del demanio, salvo lese affinché venissero colti- be valsa la regola dell’usu- che in due casi: nel caso sia vate. In pratica ai tarantole- capione, ossia con il passar avvenuta una costruzione di si veniva trasferito dagli del tempo, dopo un periodo un edificio sul terreno e nel originari proprietari (ossia di possesso piuttosto lungo, caso quel terreno sia tuttora dai signori feudali e quindi l’irregolarità sarebbe auto- utilizzato e produttivo. Da- da quello che allora era da maticamente sanata e la vanti vedremo come intende considerarsi lo Stato) il pos- proprietà acquisita. Ma per comportarsi il in que- sesso, l’uso di quelle terre. terreni dello Stato la regola sta situazione. Questo è avvenuto non solo dell’usucapione è esclusa per il diritto di coltivare, ma per legge: per questo moti- anche per altri diritti: la vo per secoli si è trascinata

Usi civici: questioni tecniche e giuridiche

I margini per l’azione del comune uso civico su cui sono stati co- mune, procedere alla reintegra nella situazione degli usi civici è struite abitazioni e permettere il da parte del demanio. Anche ristretta: la normativa citata so- riscatto al prezzo minimo con- nel primo caso l’amministrazione pra permette poco, ma comunque sentito dalla legge. Per gli altri va incontro alle esigenze del l’impegno del Comune sarà il terreni, quelli gravati da uso cittadino, riducendo al minimo il massimo ipotizzabile. In via preli- civico su cui non è stato costruito prezzo per il riscatto del terreno minare si è avviata una campa- nulla, il comune poco può fare: sempre nei limiti di quanto pre- gna di sensibilizzazione e di in- la legge infatti prevede che o i visto dalla normativa in questio- Campanile di San Nicola formazione sul problema (incontri terreni sono stati utilizzati (e che ne. Le pratiche per l’affranca- con la cittadinanza, ufficio tecnico ciò sia evidente) e che quindi mento e il riscatto verranno se- a disposizione, avvisi su internet). possano essere riscattati dai guite dall’ufficio tecnico, che Il passo successivo è stato quello possessori, oppure, in caso con- resterà sempre a disposizione di avviare le procedure di sclassi- trario, si debba necessariamen- dei cittadini per qualsiasi chiari- ficazione dei terreni gravati da te e senza possibilità per il Co- mento.

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Riaprono le Grotte del Cavallone stazione di partenza ai 1400 dell’arri- Pastena ed altri 15 comuni rappre- Erano più di quindici anni che le vo. sentanti le più importanti realtà Grotte del Cavallone i giorni di “ Sono ormai un paio d’anni- carsiche del Paese, che mobilitano Pasqua restavano chiuse. Un tempo aggiunge Amorosi, sindaco di Lama annualmente, nel complesso, oltre troppo lungo. Partire da un calenda- dei Peligni- che le due Amministra- due milioni di visitatori. Si è già rio più lungo, quale primo tassello Il sacrario della Brigata zioni Comunali condividono la ge- stabilita in Anci a Roma, per la metà per avviare un nuovo percorso di stione del Complesso Turistico Grotte di aprile, la costituzione dell’Asso- valorizzazione e di rilancio di una del Cavallone e studiano una gover- ciazione che aderisce anche a Res delle gemme del versante Orientale nance che superi l’attuale e che conti Tipica, la rete delle reti dei Comuni della Majella. Così si sono detti i anche sul coinvolgimento di Enti di identità”. sindaci dei due Comuni, Antonino sovracomunali quali la Provincia di Il calendario del Cavallone vuole Amorosi () e Mar- , la Regione ed il raggiungere quest’anno i 100 giorni, cello Di Martino (), e Parco Nazionale della Majella. L’a- oltre per quelli a ridosso di Pasqua di concerto hanno dato vita ad un pertura anticipata del Cavallone vuole vero tour de force organizzativo per (sabato, domenica e lunedì) è previ- essere un ulteriore segnale lanciato assicurare la fruizione delle Grotte sta, infatti, l’apertura per il ponte del dai due Comuni, mirato a testimonia- nei prossimi giorni di Pasqua. 25 aprile ed il primo maggio, nonché re la loro forte determinazione a voler “Ancora una volta è stata la funivia, una programmazione più intensa da reggere il confronto con le altre Grot- nel suo complesso modello organiz- te Turistiche Nazionali”. giugno ad ottobre. IL COMPLESSO zativo e nei suoi risvolti manutentivi In occasione della recente Assemblea Anche le scuole, seppur tardivamente TURISTICO DELLE non sempre pianificabili, a non con- Nazionale delle Grotte Turistiche, contattate, saranno oggetto di speciali sentirci di anticipare la comunicazio- GROTTE DEL ospitata a Genga (Grotte di Frasassi), condizioni di visita nei mesi di aprile e ne di lancio ed accompagnare una di maggio. CAVALLONE è stata presentata dai Comuni di adeguata campagna di promozione Lama e di Taranta la proposta di far RIAPRIRÀ IL alla riapertura delle Grotte- afferma (dal comunicato stampa per l’apertura nascere l’Associazione Nazionale SABATO DI Di Martino, sindaco di Taranta delle Grotte, ripreso da circa 70 Città delle Grotte. “ E’ uno strumen- Peligna (470 abitanti), comune che giornali e riviste, on line e su carta) PASQUA, PER UN to di marketing territoriale già collau- da diversi anni ha in carico la pro- TOTALE DI CIRCA dato da altre reti più famose, Città del prietà e la gestione della Cestovia il Vino fra tutte- ricorda Di Martino- 100 GIORNI DI Cavallone Colle Rotondo, una due Nell’incontro di Genga il progetto ha posti che in un quarto d’ora circa APERTURA riscosso un indubbio interesse, tant’è porta i visitatori dai 700 metri della che hanno già aderito Castellana,

L’Ottagono: le novità

Altro grande ed importante stipula di un contratto di co- La struttura è a disposizione traguardo dell’amministrazio- modato dietro il mantenimen- anche dei privati cittadini per ne è quello relativo alla to, attraverso opere di ordi- eventi o feste, dietro il pa- struttura dello Stazzo di Ali- naria manutenzione ed ammi- gamento di una piccola quo- gi. nistrazione, oltre che il paga- ta per il rimborso delle spese mento delle utenze, a carico delle utenze. L’Ottagono, dopo anni di del comune dell’edificio. inutilizzo per le vicende in- certe dell’ente preposto per Allo stesso tempo lo Stazzo di Un momento del sentero della la sua gestione ed utilizza- Aligi è stato oggetto di lavori lbertà 2009 zione, è tornato nella dispo- di miglioria con la costruzione nibilità del Comune di Ta- di docce, miglioramento reso- ranta grazie ad un accordo si necessario anche in pro- tra Comune e Consorzio di spettiva dell’ospitalità da Bonifica (proprietario della fornire ai partecipanti al struttura) che prevede la Sentiero della Libertà 2010

Pagina 3 Comune di Taranta Peligna C O M U N E D I T A R A N T A P E L I G N A

Piazza Municipio 5 www.comune.tarantapeligna.ch.it 66018 Taranta Peligna (ch)

Tel.: 0872910118 [email protected]

La lettera del sindaco per il SDL: “Bruno, morto per cause di guerra”

Cari partecipanti al Sentiero della Libertà,

lascio da parte i saluti, che in casi del genere risultano quanto mai ripetitivi. Voglio raccontarvi una storia, inedita, di certo non conosciuta dai giovani, anche della Comunità Tarantolese. E che raccoglie appieno il senso di questa vostra Marcia, al suo decennale. Bruno Di Donato, 17 anni, studente liceale, nasce a Taranta Peligna, ma vive a , dove il padre Raffaele è Segretario Comunale. Siamo agli inizi dell’inverno 1943. Raffaele è distaccato momentaneamente a e la sua assenza risulterà decisiva. Dopo poco è condotto a Padula, perché dichiaratamente fascista, e qui resta confinato per oltre 11 mesi. Pattuglie di militari tedeschi entrano ed occupano Villa. Rastrellano uomini e quanti in grado di lavorare alla costruzione di trincee destinate al potenziamento della Linea Gustav. Il Campo di lavoro è a Castel di Sangro, ad una quarantina di chilometri di distanza. Bruno dissimula i suoi 17 anni indossando, nonostante il freddo, pantaloni corti. E’ il disperato tentati- vo, escogitato dalla famiglia, per non incappare nella rete lanciata dai Tedeschi. Non ci riesce. I milita- ri nazisti lo portano via, nonostante le resistenze del Podestà di Villa, Roberto Castracane, che per aver negato anche la presenza di ebrei in paese (pur essendo a conoscenza che almeno una famiglia di essi, gli Steinberg, era nascosta presso la famiglia Piccone) riceve nel 1978 dallo Yad Vashem di Ge- rusalemme l'alta onorificenza dei Giusti tra le Nazioni. La madre Rosina perde in pochi giorni figlio e marito. Un dolore straziante, cruento, che condizionerà tragicamente il resto della sua breve esistenza. Bruno ha il fisico da studente, porta gli occhiali, è un ragazzo curioso, sensibile, intellettualmente Il Presidente della Repubblica Eme- rito C.A. Ciampi in visita al Sacrario irrequieto. Non ce la fa a sostenere i ritmi di lavoro imposti dalla barbarie nazista e medita subito di della Brigata Maiella a Taranta scappare, di raggiungere quanto prima la famiglia ed i suoi sette fratelli. A sei di essi si antepone per età. Resta a scavare per oltre un mese. Da Villa vanno a trovarlo, portandogli da mangiare in più occasioni. I controlli notturni dei Tedeschi sono blandi, tant’è che tutte le notti si susseguono fughe dal Campo. Arriva anche il turno di Bruno, che con un suo coetaneo decide di lasciare il Campo a metà novembre. La notte del 16 novembre, rompono gli indugi, scavalcano la recinzione e si avviano per quella che per loro risulta la via più semplice per raggiungere Villa. Seguono il tracciato della Ferrovia. Decisione che risulta fata- le. Non sanno che ai lati del binario è in gran parte un campo minato. E su una mina, fatta brillare dal passaggio del compagno di fuga, che cade e muore, forse non immediatamente, Bruno. E’ notte fonda, al bagliore della deflagrazione, Bruno non risponde. Preso dal panico, chi è con lui, anche lui ragazzo poco più che sedicenne, continua nella fuga, per mettersi in salvo. Riesce a raggiungere Villa, ma non fa cenno dell’episodio. Tiene con sé il segreto per un paio di mesi. Quando lo svela, la famiglia di Bruno organizza in pieno inverno il recupero del corpo. Bruno viene trovato nelle vicinanze di Ateleta, seduto, dissanguato e congelato, semicoperto dalla neve. In una bara di legno, trasportata da un mulo raggiunge Villa. Dal cimitero di Villa è poi arrivato a Taranta, dove sulla tomba un laconico epitaffio lo ricorda quale morto per cause di guerra.

Il Sindaco di Taranta Peligna Marcello Di Martino