Bettye Lavette Afrakà 11 Luglio 2008 the Platters
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BETTYE LAVETTE AFRAKÀ 11 LUGLIO 2008 Bettye LaVette (suo vero nome Betty Haskin nata a Muskegon nel Michigan, U.S.A), è una delle migliori vocalist di blues e soul viventi, da molti esperti consacrata dopo l’uscita del suo album “I’ve Got My Own Hell to Raise“ del 2005, come “La Signora” della blackmusic scavalcando le altre regine precedenti. La sua carriera nasce con il primo hit "My Man, He's a Lovin Man" del 1962 (cantato da una Bettye sedicenne) e la striscia di successi che l'hanno seguito ("Let Me Down Easy", "Only Your Love Can Save Me", "He Made a Woman Out of Me") hanno fatto della Lavette quello che si dice un "perennial cult favourite" del circuito Nothern Soul in Inghilterra, anche per il fatto di aver inciso sia per la Atlantic che per la Motown incarnando una sorta di mediazione tra queste due scuole di pensiero della black music. Molti dei suoi successi degli anni Sessanta sono stati ristampati recentemente proprio per il grande interesse riscosso dalla soul music negli ultimi anni. Grande voce, se proprio deve scegliere tra gli stili della vocalità "black", probabilmente sceglie il versante più verace e "deep" targato Atlantic; ne è esempio la toccante "Your Turn to Cry". A differenza di molte glorie della soul music Bettye è un'artista che fa concerti, si, ma registra anche dischi e che dischi! L'ultimo "A Woman Like Me" si è guadagnato quattro stelle sulle selettive valutazioni di Music Guide con annessa recensione entusiasta. Il disco è prodotto da Dennis Walker, il songwriter e produttore che sta dietro il successo di Robert Cray. Bettye Lavette si è aggiudicata il premio “Best Come Back Blues Artist Award 2004” per l’album “A Woman Like Me”.A selezionarla è stata la Blues Foundation che elargisce onorificenze agli artisti e musicisti blues attraverso gli annuali Memphis WC Handy Blues Awards – i più importanti riconoscimenti per gli artisti e musicisti blues nell’industria della musica. Battye è stata anche nominata in tre altre categorie – Soul Blues Female Artists of the Year – Soul Blues Album of the Year – e Traditional Blues Female Artists of the Year. In una votazione on line per About.com è stata votata vincitrice in tutte e quattro le categorie. Il quotidiano di Detroit "Detroit News" la definisce "un pezzo di storia dell'R&B". Torna in Italia e ad Afragola in Afrakà Rock Festival, con il suo nuovo e splendido album “The Scene of the Crime“ registrato presso i "Fame Studios" di Muscle Shoals in Alabama, dove esce la sua spiccata personalità e il suo stile che combina elementi soul, gospel, country, rock e funky che vedremo ad Afrakà. THE PLATTERS AFRAKÀ 11 LUGLIO 2008 The Platters Nati nel 1953 a Los Angeles, i Platters si caratterizzano per quella particolare tecnica vocale conosciuta come doo-wop, che consiste nel rinforzare il canto solista con armonie vocali sincopate e cori utilizzati più come strumenti d'accompagnamento che come voci vere e proprie. Il primo grande successo arriva nel 1955 con un brano intitolato Only you, riarrangiato dal maestro Ernie Freeman, che suscita l'interesse degli ascoltatori con la scalata alle classifiche nazionali ed internazionali. Successo determinato da una serie di novità che caratterizzano il gruppo: in primo luogo la voce solista, elegante e impostata, di Tony Williams (morto nel ’92), proveniente dalla tradizione gospel, che utilizza per la prima volta il famoso "singhiozzo" per spezzettare le note; la presenza di un elemento femminile nel gruppo (la giovanissima Zola Taylor deceduta il 3 maggio 2007), che rende unici gli impasti vocali. Dopo Only You, il successo si ripete con My prayer, cover di un brano francese del 1939 (Avant de mourir), The great pretender e You'll never never know, tutte arrangiate con il famoso terzinato che inflazionerà la musica popolare per circa un decennio. Il gruppo scriverà un importante capitolo della storia della musica attraverso un genere molto innovativo per l'epoca vendendo ben 53 milioni di dischi, con successi planetari quali Smoke gets in your eyes, Twilight time, Harbor lights, ma subisce una prima battuta d'arresto quando, nel 1960, quando il solista Tony Williams decide di mettersi in proprio. Di qui una serie di rimaneggiamenti nella formazione e l'utilizzo del nome "The Platters" da parte di ciascun componente che decideva di formare un proprio gruppo. In Europa da circa 20 anni sopravvive egregiamente la nuova formazione dei Platters che annovera: Freche Thompson (lead vocal), Kim Rhone, Orlando Johnson e James Sampson. Il loro spettacolo live, con pubblicazione del CD antologico omonimo è intitolato: Mllennium Tour. .