6 PINK FLOYD / CARMEN SUITE

Membro di

seguici su: PINK FLOYD teatromassimo.it CARMEN SUITE Piazza Verdi - 90138 Palermo

ISBN: 978-88-98389-84-1 euro 10,00 OPERE E BALLETTI OPERE E BALLETTI SOCI FONDATORI PARTNER PRIVATI

REGIONE SICILIANA ASSESSORATO AL TURISMO SPORT E SPETTACOLI ALBO DEI DONATORI FONDAZIONE ART BONUS TEATRO MASSIMO

FONDAZIONE SICILIA Francesco Giambrone Sovrintendente

TASCA D’ALMERITA CONSIGLIO DI INDIRIZZO Leoluca Orlando (sindaco di Palermo) Presidente CAFFÈ MORETTINO Leonardo Di Franco Vicepresidente

ANNIBALE BERLINGIERI Daniele Ficola Francesco Giambrone Sovrintendente

SAIS AUTOLINEE Enrico Maccarone Anna Sica AGOSTINO RANDAZZO COLLEGIO DEI REVISORI FILIPPONE ASSICURAZIONE Maurizio Graffeo Presidente Marco Piepoli GIUSEPPE DI PASQUALE Gianpiero Tulelli PINK FLOYD Atom Heart Mother Creazione di Micha van Hoecke per il Corpo di ballo del Teatro Massimo TURNI dedicato a Marina van Hoecke su musiche dei Pink Floyd

Prima rappresentazione: Palermo, Teatro di Verdura, 22 luglio 2018 Mercoledì 8 maggio 20.30 Prime

Giovedì 9 maggio 18.30 B Allestimento del Teatro Massimo di Palermo

Venerdì 10 maggio 20.30 F

Sabato 11 maggio 18.30 DANZA Domenica 12 maggio 17.30 D CARMEN SUITE Martedì 14 maggio 18.30 C Coreografia Alberto Alonso Coreografia ripresa da Sonia Alonso e Cristina Alvarez su musiche di Georges Bizet e Jules Massenet La prima di mercoledì 8 maggio sarà trasmessa in streaming sul sito del Teatro Massimo rielaborate de Rodion Ščedrin

Prima rappresentazione: Mosca, Teatro Bol’šoj, 20 aprile 1967

Allestimento del Teatro San Carlo di Napoli INDICE 61 35 32 HANDLUNG 31 ARGUMENT 30 SYNOPSIS 29 ARGOMENTO CARMEN SUITE 19 16 HANDLUNG 15 ARGUMENT 14 SYNOPSIS 13 ARGOMENTO PINK FLOYD - ATOM HEART MOTHER NOTE BIOGRAFICHE ORMAI NEL MITO UN COREOGRAFO EUNA CARMEN ALBERTO ALONSO ELISAGUZZO VACCARINO PINK FLOYD MICHA VANHOECKE

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PINK FLOYD ARGOMENTO

Sulla musica dei Pink Floyd, Micha van Hoecke racconta la sua storia. In primo luogo la scoperta della libertà a Parigi, anche grazie alla mu- sica dei Pink Floyd. Ma anche la storia della sua famiglia: il padre, ar- tista affascinante e donnaiolo, la bellissima madre, la sorella gemella Marina, alla quale l’ha legato per tutta la vita un legame fortissimo. Tra gli altri personaggi che affollano questo mondo poetico e colora- to anche un clown, a rappresentare la parte di follia che è presente in ognuno, e l’ombra, la componente oscura della personalità. 14 15 PINK FLOYD PINK FLOYD / CARMEN SUITE

PINK FLOYD PINK FLOYD SYNOPSIS ARGUMENT

With Pink Floyd’s music, Micha van Hoecke tells his story. Sur la musique de Pink Floyd, Micha van Hoecke raconte son histoire. A story that has its main moment in the discovery of freedom in En commençant par la découverte de la liberté à Paris, découverte Paris, discovery largely related to the music of Pink Floyd. But this en bonne partie liée à la musique de Pink Floyd. Mais aussi l’histo- is also the story of his family: the story of his father, charming artist ire de sa famille: celle de son père, charmant artiste et coureur de and womanizer, of his beautiful mother, of his twin sister Marina, jupons, de sa mère, femme très belle, de sa soeur jumelle Marina, to whom he was linked by a strong bond throughout his entire life. à qui il a été lien par une liaison forte tout au long de sa vie. Among the other characters that populate this colorful and poe- Parmi les autres personnages qui peuplent ce monde coloré et tic world, there is also a Clown, representing the part of madness poétique, il y a aussi un clown, qui représente la part de folie qui that is in everybody, and the Shadow, the dark component of every est dans chacun, et l’ombre, la composante sombre de chaque personality. personnalité. 16 PINK FLOYD

PINK FLOYD HANDLUNG

Mit Pink Floyds Musik erzählt Micha van Hoecke seine Geschichte. Eine Geschichte, die ihren Hauptmoment in der Entdeckung der Frei- heit in Paris hat, eine Entdeckung, die weitgehend mit der Musik von Pink Floyd zusammenhängt. Dies ist aber auch die Geschichte seiner Familie: die Geschichte seines Vaters, der bezaubernden Künstler und Verführer, seiner schönen Mutter, seiner Zwillingsschwester Ma- rina, zu der er während seines ganzen Lebens eng verbunden war. Unter den anderen Charakteren, die diese bunte und poetische Welt bevölkern, gibt es auch einen Clown, der den Teil des Wahnsinns dar- stellt, der in allen Menschen ist, und der Schatten, die dunkle Kompo- nente jeder Persönlichkeit. 19

PINK FLOYD DI MICHA VAN HOECKE

Atom Heart Mother è un lavoro dei Pink Floyd che conosco da tantissimi anni. All’inizio degli anni ‘70 ero a Parigi con la compagnia di cui era direttrice Carolyn Carlson, perché lei era stata chiamata all’Opéra di Parigi per creare un gruppo di danza contemporanea e io le ero subentrato a dirigere la sua compagnia. Era un periodo un po’ triste della mia vita, e tutte le notti ascoltavo i Pink Floyd o Schubert. Soprattutto The Dark Side Of The Moon. E dopo “alcuni” anni ecco che mi ritrovo qui con i Pink Floyd! La musica dei Pink Floyd la trovo bellissima perché ancora oggi c’è un’anima che respira, che ti coinvolge. E ormai è diventata un’opera classica. Avevo fatto tempo fa un lavoro sui Pink Floyd del quale non sono rimasto molto contento, probabilmente le idee non erano arrivate a svilupparsi pienamente. L’avevo pre- sentato qui a Palermo abbinato a Carmina Burana, un lavoro che da allora ha mantenuto una sua struttura e fisionomia. Invece questo sui Pink Floyd, che allora si intitolava Isola, all’epoca era un’isola perduta, perché era un lavoro scritto per gli interpreti del momento ma che non era in grado di mantenersi nel tempo. 20 PINK FLOYD

E quando ora mi sono ritrovato in questo mondo e sono ritornato a lavorare sulla musica dei Pink Floyd, ci sono delle connessioni che si sono attivate nella mia mente. Ho ricordato per esempio il ’68, quando ero ad Avignone con Jean Vilar e Maurice Bejart. Era il momento in cui il Living Theatre presentava i suoi spettacoli con gli interpreti che camminavano nudi e tutte le proteste e cen- sure che ne seguirono e bisognava prendere la decisione se fare il nostro spettacolo oppure sospenderlo anche noi per solida- rietà; e Bejart mi ha detto “dobbiamo andare a parlare con Jean Vilar per decidere”; ricordo come un momento importante della mia vita l’emozione di condividere con due personaggi di que- sto livello una simile decisione. E io ho detto “dobbiamo fare lo spettacolo”. Perché fin da piccolo, attraverso la mia famiglia, sono stato immerso nel canto, nella musica, nella danza, nella pittura, e ho assorbito che The show must go on. Ricordo un film tedesco geniale, Mephisto di István Szabó, su un attore che non rinuncia a recitare durante la guerra ma rimane nel teatro perché non può prendere la decisione di abbandonarlo. La musica è superiore a tutto, quando danziamo è la musica che ci fa danzare: la danza è la visibilità della musica. Tornando al ’68, l’idea era che da una parte c’erano i ribelli, gli operai con gli studenti ma con un forte sostegno dei grandi intellettuali come Sar- tre. E poi c’era il lato politico. Avevano bisogno di cultura, avevano fame di cultura. In un paese che ha vissuto la rivoluzione questo significava chiedere la possibilità di esprimersi, la libertà d’espressione. E in questo momento di oggi molto confuso, in Italia e nel mondo, vedo mescolarsi quello che ho vissuto e quello che racconto con quello che succede ora. 23 PINK FLOYD / CARMEN SUITE

Oggi il mio più grande dolore è la morte della mia sorella gemel- la, Marina, che era un’insegnante di danza e una persona anche intellettualmente molto ricca – abbiamo avuto dei genitori stra- ordinari. Essendo gemelli è come una parte di me che mi man- ca sempre, in ogni momento lei è con me. E quando ho avuto quest’opportunità di mettere in scena questo spettacolo, tutto quanto si è mescolato. Mi sono chiesto: io cosa penso, cosa devo interpretare? E la risposta sono tre elementi: l’importanza della poesia, che per me si è incarnata in mia sorella; la fantasia, che spero sia una mia caratteristica; e la libertà; e per me questi sono i tre colori della bandiera francese, blu bianco e rosso, poesia, fantasia e libertà. La fantasia che cos’è? ricordo un giorno in cui eravamo riuniti in casa di amici, c’era anche Bejart, e giocavamo a “cosa volevi es- sere veramente?”. Ognuno dava la sua risposta, quella di Bejart era “direttore d’orchestra”; io risposi che volevo essere un clown. Perché per me il clown è la fantasia. Io lavoro in primo luogo con le persone, quindi quando ho iniziato a lavorare per questa co- reografia ho visto Giuseppe Bonanno, che da tanti anni fa parte del Corpo di ballo del Teatro Massimo, e per me lui è proprio il prototipo del clown; è sempre lì, ogni volta che mi vede mi abbraccia, è il mio portafortuna, c’è un sentimento che ci lega. E in modo diverso anche Denis Ganio per me è un altro clown, sia- mo amici da tempo, condividiamo la fantasia, il palcoscenico è la nostra vita. Ho inserito un po’ la mia vita: nel personaggio inter- pretato da Yuriko Nishihara c’è un po’ mia sorella, Michele Morelli ricorda me da giovane, Elisa Arnone somiglia a mia madre, che 24 25 PINK FLOYD PINK FLOYD / CARMEN SUITE

era bellissima, e il padre è incarnato da Denis Ganio, che lo ricor- qualcosa che speriamo che piaccia al pubblico e che sia riuscito da abbastanza: mio padre era un bellissimo uomo che somigliava bene, ma in ogni caso si tratta di una coreografia legata al mo- a Mel Ferrer e aveva tantissime storie, pur essendo sposato. Un mento in cui nasce e alle persone per cui la creo. altro elemento è la lotta contro l’Ombra, incarnata in scena da I passi di danza sono un mezzo, non sono uno scopo, servono a Andrea Mocciardini. L’ombra sono tutte quelle cose non chiare raccontare. Io non voglio essere un coreografo, voglio essere un che ognuno ha nella vita, le figure negative. poeta. E lavorare con accanto Miki Matsuse mi dà la tranquillità La libertà di oggi che cos’è? siamo tutti condizionati; i ballerini di potermi abbandonare alla fantasia, perché so che lei mi ripor- quando camminano in palcoscenico camminano come si faceva terà sempre con i piedi per terra e terrà d’occhio la solidità della nel balletto classico dell’Ottocento. Questo condizionamento a struttura. volte è necessario, ma dobbiamo chiederci se lo è sempre. A vol- È curioso che se noi diamo un senso più profondo alle cose, tutto te bisogna rimuoverlo, e questo lo diceva molto bene Bejart: il diventa più leggero. È pesante solo quando rinunci ad andare in faut apprendre a désapprendre, bisogna imparare a disimparare, profondità, ma se approfondisci, tutto si eleva. Ricordo Roberto per riportare l’interprete a una dimensione neutra, ripulendo da De Simone, con cui ho lavorato e che per primo mi ha invitato alla tutto quello che è stato aggiunto sopra. Un po’ come faceva un Scala, durante le prove della Musica degli spiriti beati di Orfeo ed grande attore come Mastroianni. Devo riportare i danzatori a es- Euridice: è una musica che inchioda il corpo alla sedia e innalza sere il più naturali possibile, a mettere in scena quello che loro lo spirito. Siamo in ammirazione come davanti a un quadro, ele- sanno fare, e non un’imitazione di qualcun altro. Il lavoro che fac- vati in alto ma senza un’idea religiosa. L’amore è la sublimazione cio con loro è con loro, per mettere in valore le loro capacità. Ad della nostra esistenza. esempio se una ballerina danza meglio sulle punte, lasciamole le punte, non sono obbligato a farla danzare senza punte perché io sono un coreografo moderno. Allo stesso modo devo tenere con- to dello spazio nel quale danzano: è chiaro che al Teatro di Ver- dura, dove è nato questo spettacolo nell’estate dell’anno scorso, c’erano delle necessità dettate dalla disposizione del palcosceni- co e sarebbe stato assurdo forzare per contrastarle, mentre ora per il palcoscenico del Teatro Massimo è stato tutto rivisto ed è stata creata una scena in collaborazione con StudioRain. Nascerà

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CARMEN SUITE ARGOMENTO

Carmen è una donna passionale e libera. Il destino, interpretato da una ballerina vestita di nero, la segue e fa le carte per leggere il futu- ro di Carmen. Dopo una rissa con le altre sigaraie, Carmen viene arrestata dal ca- pitano Zúñiga. In prigione riesce a sedurre Don José e a convincerlo a liberarla. Carmen si innamora poi del torero Escamillo, del quale Don José è follemente geloso. Il destino compare nuovamente nella scena finale, stavolta nelle ves- ti del toro nell’arena, dove i tre personaggi principali si incontrano. Carmen danza con il destino, con Escamillo e con Don José, prima di morire pugnalata da Don José. 30 31 CARMEN SUITE PINK FLOYD / CARMEN SUITE

CARMEN SUITE CARMEN SUITE SYNOPSIS ARGUMENT

Carmen is a passionate, free-spirited woman. Fate, a ballerina dres- Carmen est une femme passionnée et à l’esprit libre. Le sort, inter- sed in black and a representation of Carmen’s alter ego, tells Car- pretée par une ballerine vêtue de noir et qui suit Carmen, tire les men’s fortune with a deck of cards. cartes pour Carmen. A fight with tobacco dealers leads to Carmen’s arrest by Captain Une bagarre avec des autres cigarières conduit à l’arrestation de Zúñiga. In jail, she seduces Don José and convinces him to release Carmen par le capitaine Zúñiga. En prison, elle séduit Don José et her. Carmen falls then in love with bullfighter Escamillo, while Don le convainc de la libérer. Carmen tombe alors amoureuse du tore- José is madly jealous. ro Escamillo, tandis que Don José est follement jaloux. Fate reappears in the final scene playing the role of a bull and the Le sort réapparaît dans la scène finale en jouant le rôle du taureau three main characters meet in the arena. Carmen dances alternatively et les trois personnages principaux se rencontrent dans l’arène. with Fate, Escamillo and Don José until she is stabbed by Don José. Carmen danse alternativement avec le Sort, avec Escamillo et avec Don José, et à la fin elle est poignardée par Don José. 32 CARMEN SUITE

CARMEN SUITE HANDLUNG

Don José hat seine Geliebte Carmen getötet. In Erwartung seiner Hinrichtung lässt er die schicksalhaften Momente, die ihn in diese verzweifelte Lage brachten, noch einmal an sich vorüberziehen. Während des Wachdienstes erscheint Carmen, eine Arbeiterin der Zigarettenfabrik, und versucht zunächst vergeblich, seine Aufmerk- samkeit zu erregen. Sie gerät mit anderen Arbeiterinnen in lautstar- ken Streit, so dass schließlich alle Frauen von der Wache festgenom- men werden. Dank ihrer Verführungskünste gelingt es Carmen aber, José zu umgarnen, und er lässt sie frei. Don José ist Carmen nun ganz verfallen. Als sie sich in den berühmt- en Stierkämpfer Escamillo verliebt und Don José verlassen will, wird sie von diesem in rasender Eifersucht erstochen. 35

ALBERTO ALONSO UN COREOGRAFO E UNA CARMEN ORMAI NEL MITO DI ELISA GUZZO VACCARINO

Alberto Alonso vive nella leggenda, come “il” coreografo pioniere del balletto della Isla Grande, uno dei pilastri della cosiddetta triade Alonso, uno degli artefici imprescindibili che hanno messo le basi per il ”miracolo” del Ballet Nacional de Cuba. Un tesoro caribeño nato per la gloria del paese, con “la” sua ballerina-simbolo Alicia, detta “la asso- luta”, e con il fratello e marito di lei Fernando, “il” maestro, alle origini del metotodo cubano. Alberto, autore di balletti di successo nel Nuovo e nel Vecchio Conti- nente, è stato e resta protagonista di un’ondata creativa unica e origi- nale, ardita e durevole. La narrazione vuole che Fidel Castro stesso, dopo l’insediamento del suo governo rivoluzionario nel 1959, abbia fatto una visita improvvisa e segreta alla casa degli Alonso, un team-famiglia di eccezionale valore, in grado di curare sia la scuola sia la compagnia sia le produzioni tea- trali, promettendo i mezzi necessari a impiantare il balletto nell’isola, a patto di avere in cambio un faro di cultura e di arte, che portasse in alto il nome di Cuba nel mondo. Cosa che è accaduta superando ogni ostacolo, materiale e artistico. La “leggenda vivente” Alicia, portabandiera della danza accademica italo-franco-russo-americana nel calore del Caribe, è sempre stata al 36 37 ALBERTO ALONSO. UN COREOGRAFO E UNA CARMEN ORMAI NEL MITO PINK FLOYD / CARMEN SUITE

centro della scena, come figura dominante, come emblema stesso del 2007, dal 1993 durante il periodo especial, segnata dalle dure penu- BNC, ma il contributo di Fernando e Alberto Alonso nel costruire un rie dell’embargo, aveva lasciato Cuba ed era passato negli USA con la sistema formativo e un repertorio coreografico non è stato da meno e terza moglie, Sonia Calero (La Habana, 1936), fascinosa ed estroversa merita di essere sottolineato per la riuscita dell’impresa di fondare un ballerina specialmente versata nei ritmi tradizionali cubani e star della patrimonio danzistico peculiare, ricco e presistente. danza di carattere nel Ballet Nacional. Il balletto “a lo cubano” celebra la danza nel modo più brillante viste le Paragonata alla divina bailaora flamenca Pastora Imperio per il suo ruo- potenzialità tecniche ed espresive della compagnia di scuola habanera, lo innovatore rispetto alla cultura patria, definita “la gacela de nuestros con il suo speciale retrogusto per la grande tradizione euro-americana ritmos” e “Son Son Sonia” – il son è la base della musica della Isla Gran- da mantenere, dell’eredità di un passato da rispettare nel presente e de – Sonia è stata accanto al suo Alberto, chiamato come docente di nel futuro, ma con il tocco di un vigore insito nel Nuovo Continente. spicco al Santa Fe Community College di Gainsville, fino alla fine della La scuola cubana è costruita sull’orgoglio, il coraggio, la bravura, la fie- sua esistenza. rezza di essere cubani, di essere i migliori, di essere tra i più richiesti in Arnold Haskell, potente critico inglese (Londra 1903-Bath 1980), fon- tutto il mondo. datore della Camargo Society nel 1930, sostenitore di Ninette de Va- Alicia Alonso lo ha imposto e impresso soprattutto in due titoli, di cui è lois nello sviluppo della Royal Ballet School e anche del Ballet Nacional stata interprete carismatica, portando infinite volte in giro per il mon- cubano, sedotto da Sonia, scriveva che era “l’incarnazione di Cuba, do e Carmen, la prima con una propria coreografia, la seconda delle sue donne e delle sue spiagge bagnate dal sole” mentre delle nella suite ad opera di Alberto Alonso. coreografie di Alberto affermava che la loro qualità inventiva metteva Un magnifico esito regolato ad arte sulla musica di Rodion Ščedrin, per ar- sempre alla prova lo spettatore. chi e percussioni, elaborata dalla fortunatissima partitura di Georges Bizet. Ripercorrendone la biografia, da ballerino a coreografo, la sua prima Carmen Suite, creata in Russia e poi approdata a Cuba, dove ha messo moglie, la canadese Patricia Denise Meyers, nota con il nome d’arte – radici in un terreno caldo e appassionato particolarmente congeniale necessariamente russizzato all’epoca – di Alexandra Denisova, Alberto a questa epitome di femminilità libera e sincera, a costo della vita, ha Alonso l’aveva incontrata durante il periodo di ingaggio presso l’O- conquistato il pianeta con l’incisività del racconto, dei personaggi, dei riginal Ballet Russe, dove conobbe il repertorio top di Mikhail Fokin, suoni, dei colori. , Frederick Ashton e Bronislava Nijinka; la sposò a Melbourne nel 1939. Una biografia emblematica tra storia personale e grande Storia Era l’epoca post-Ballets Russes di Diaghilev (1909-1929), un modello Alberto Alonso, nato a La Habana nel 1917 e morto in Florida nel per tanti gruppi derivati e rivali tra loro, sempre in viaggio e aperti ai ta- 38 ALBERTO ALONSO. UN COREOGRAFO E UNA CARMEN ORMAI NEL MITO

lenti internazionali. L’Original Ballet Russe del Colonel de Basil, già Bal- lets Russes de Monte Carlo nati nel 1931, prese questo nome quando i fondatori, René Blum e Vassili de Basil, si divisero. Blum fondò quindi il suo Ballet Russe de Monte Carlo nel 1938 con la direzione artistica di Leonide Massine, l’ultimo dei coreografi diaghileviani. Il gruppo chiuse ufficialmente nel 1968. L’Original Ballet Russe di de Basil, che preferiva il più teatrale Léon- ide Massine al più sofisticato George Balanchine, si esibì in intensi tour planetari, compresi Australia e Sud Africa, contendendosi i teatri con i concorrenti ex soci talvolta porta a porta, per chiudere infine nel 1947. La compagnia fu a Cuba nel 1941 dove l’impresario la lasciò senza mezzi e per sostentarsi e pagarsi la nave di ritorno accettò di prende- re parte alla rivista Congo Pantera, nelle coreografie di David Lichine, accanto al gran percussionista e cantante afro-cubano Chano Pozo al Cabaret Tropicana, luogo deputato del peccato più chic. Da questo fervore di gruppi l’un contro l’altro armati derivò in ogni caso una diffusione delle nuove concezioni coreografico-estetiche dia- ghileviane euro-russe anche oltreoceano, negli USA e appunto a Cuba. Dalla Denisova Alberto si separò nel 1944 per sposare Elena del Cue- to, famosa sul piccolo schermo per Cabaret regalías e Casino de la ale- gría, la quale nel 1962 raggiunse gli Stati Uniti con le due figlie, mentre Alberto si unì alla terza compagna, proprio Sonia Calero, madre di Al- berto junior. Con lei maturò la scelta di stabilirsi negli Stati Uniti, dove anche il figlio si era trasferito. Le ceneri di Alberto Alonso sono sparse in mare. Una biografia esem- plare, la sua, delle alterne sorti cubane se si guarda alla sua vicenda perso- nale e professionale, che intreccia amore, migrazioni e danza. 40 41 ALBERTO ALONSO. UN COREOGRAFO E UNA CARMEN ORMAI NEL MITO PINK FLOYD / CARMEN SUITE

Un posto speciale tra le sue creazioni lo ebbe Antes del alba (1947), su Gli inizi e la carriera musica di Hilario González e con décor di Carlos Enríquez, in cui per la Alberto Alonso, assai dotato per la cultura física e molto sensibile alle belle prima volta – e non senza contestazioni da parte del pubblico bianco bor- arti e alla musica, secondo figlio della pianista e animatrice culturale Laura ghese – emergevano in un balletto le problematiche sociali ed etniche Rayneri de Alonso, nel 1933 fu il primo alunno maschio della Escuela de della gente di origine africana nell’isola. Ballet de la Sociedad Pro-Arte Musical de La Habana, sotto la guida del Il libretto era del drammaturgo spagnolo Francisco Martínez Allende in maestro Nicolai Yavorski, emigré russo ex militare capace di imporre gran- fuga dal Franchismo. L’opera nacque per il Ballet de la Sociedad Pro-Arte de disciplina nello studio quotidiano degli esercizi più che forte di un vero Musical nel Teatro Auditorium. Accusato di facile melodrammaticità, Antes e proprio sapere tecnico di alto livello in fatto di balletto. del alba vedeva Alicia Alonso nel ruolo della protagonista Chela, giovane Il giovane Alberto perfezionò la sua formazione con Lubov Chernicheva vedova tisica, disillusa e travolta dalle visioni fallaci indotte dalla febbre, (San Pietroburgo 1890-Richmond 1976), moglie di Sergej Grigoriev, re- tanto da togliersi la vita. Di scena erano i tre Alonso, Alicia, Alberto e Fer- gisseur per Diaghilev, con Olga Preobrajenska (San Pietroburgo 1871- nando, e c’era pure Elena Del Cueto nel ruolo dell’esuberante Cachita. Francia 1962) e Stanislav Idzikovski (Varsavia 1894-1977), attivo in Gran L’opera coreografica di Alberto Alonso di certo si avvantaggiò dell’espo- Bretagna, tutti in provenienza dall’area dei Ballets Russes di Diaghilev, di- sizione all’influsso di coreografi innovativi dei Ballets Russes come Fokin, ventando un valente danzatore e sviluppando le sue doti di brillante bal- Balanchine (di cui danzò Cotillon a Londra), Massine (Le donne di buon lerino di carattere. umore, Il bel Danubio blu), Anton Dolin, Bronislava Nijinska, Serge Lifar, Negli anni Trenta entrò nei Ballets Russes de Monte Carlo e nella com- e di talenti emersi nel Nuovo Mondo come , autore dal pagnia del Colonel de Basil, dove danzò in Petrouschka, Príncipe Igor, genio molteplice, in teatro, al cinema, nel musical (West Side Story), e pure Spectre de la rose, Le fils prodigue, pezzi forti del balletto novecentesco. Antony Tudor, di origine inglese, maestro di “balletto psicologico”, che in- Nel 1941 Alberto assunse la direzione della Escuela de Ballet de Pro-Arte, fluenzerà anche Pina Bausch, gran signora del Tanztheater. dove operò come maestro e coreografo a partire da Preludios, su musica Nel 1943 il ventiseienne Alberto entrò nell’American Ballet di New di Lizt, (1942), a cui seguirono Concerto su Vivaldi e Bach, protagonista la York, il primo gruppo professionale capeggiato da Balanchine negli Denisova, e in seguito Forma (1943), di chiaro indirizzo fin dal titolo. USA, diventato dal 1936 American Ballet Caravan; nel 1944 danzò Firmò poi Sinfonía su Mozart, Nocturnos su Debussy, El caballero de la nel ruolo di marinaio in Fancy Free di Robbins su musica di Leonard rosa su Strauss, Nocturnal su Chopin, Sinfonía clásica su Prokofiev,Espacio Bernstein, ispirata al tono del danzón cubano Almendra. Questo ballet- y movimiento su Stravinsky, lavori in cui si dedicò a combinare neoclassici- to-musical, noto al cinema come On the Town / Un giorno a New York smo e danza popolare. diretto da Stanley Donen e da Gene Kelly, pure interprete insieme con 42 43 ALBERTO ALONSO. UN COREOGRAFO E UNA CARMEN ORMAI NEL MITO PINK FLOYD / CARMEN SUITE

Frank Sinatra e Jules Munshin (1949), è stato presentato all’Avana in mente forte di un gran pedigree, come fratello di Maya Plisetskaya e occasione del ventiduesimo festival (2010) dall’American Ballet Thea- nipote di Asaf e Sulamith Messerer, tutti prime figure al Bol’šoj mosco- tre, ambasciatore culturale e ponte USA-Cuba all’epoca del Presidente vita. afro-americano Barack Obama. Lo stesso regista, Reboiro, ha diretto nel 1972 anche Rumba con Sonia Nel 1945 Alberto Alonso fu nel cast del film musicale, ambientato in Calero, musica di Dámaso Pérez Prado, il “Re del mambo” – coreografie un paese latino-americano di fiction, Yolanda and the Thief con Fred di Alberto – mentre Eduardo Manet ha realizzato per lo schermo Un día Astaire e Lucille Bremer, regia di Vincente Minnelli. en el solar, dove il coreografo mostra di far tesoro della miglior danza Il 28 ottobre 1948, data fatidica, con Alicia e il fratello Fernando, Alber- di intrattenimento nel solco del teatro musicale e nel gusto falsamente to dette vita a quello che sarebbe diventato il Ballet Nacional de Cuba. esotista e più autenticamente latino.1 La sua ricerca di “cubanità” guardando al balletto classico in ottica mo- Alberto Alonso fu coreografo anche per il Conjunto Experimen- derna si sviluppò sia con un proprio ensemble nei primi anni Cinquan- tal de Danza, il Teatro Musical de La Habana, il Conjunto Nacio- ta sia per gruppi come il Conjunto de Bailes del Teatro Radiocentro, il nal de Espectáculos. L’ultimo balletto importante di Alberto fu Ballet de CMQ Televisión e, sempre nella stessa decade, anche attra- Diario perdido, opera corale su musica di Alberto Bruni Tedeschi, verso gli spettacoli in locali notturni top della capitale, principalmente il che debuttò nel 1986 prima alla Habana e poi all’Opera di Roma, men- Montmartre e il Sans Souci – lo chic coloniale voleva nomi francesi – con tre il suo primo lavoro fuori Cuba fu ¡Si señor es mi son!, per il Ballet Hi- cast di più di cento danzatori e con show tra cui spiccano La calle, El spano di New York nel 1995. Nel 2006 il Festival Internacional del Ballet pantano, El güije, Cha Cha Cha, Noche cubana, Sensemayá e El solar. di Miami, rivale del festival habanero di Alicia Alonso, gli consegnò il Dalla sua concezione di “balletto sincretico” di sfondo caraibico sono premio Una Vida por la Danza. derivati brani come Sombras, Maleficio, Quimbisá, La rebambaram- Cultura teatrale ballettistica, cultura popolare, cultura televisiva e filmica: ba, oggi non più parte del repertorio vivente del BNC, che dal 1959 tutto è entrato sotto la mano creativa di Alberto Alonso, che ha trovato in divenne la compagnia di bandiera del nuovo corso castrista. Carmen Suite il punto di equilibrio esatto, sotto il segno del genio. Un retablo para Romeo y Julieta, creato nel 1969 per il Ballet de Cuba su musica di Hector Berlioz e Pierre Henry, è stato filmato da Antonio Fernández Reboiro per l’ICAIC, l’Istituto del Cinema Cubano, interpre- ti Alicia Alonso e Azari Plisetski, a lungo uno dei partner favoriti della 1 Link a Sonia Calero in Ritmos de Cuba https://tinyurl.com/y4b4wqem; al film Son o no Son ballerina cubana. con Sonia calero e Roberto Rodríguez https://tinyurl.com/y4yylkq8; al Duo de la escoba da Un día en el solar con Sonia Calero e Roberto Rodríguez, coreografia Alberto Alonso https:// Azari Plizetski (1937), presenza molto importante a Cuba, è notoria- tinyurl.com/y25qdapw; a El jabon-bon da Un día en el solar, coreografia Alberto Alonso https:// tinyurl.com/yxktpoey. 45 INTRODUZIONE ALL’OPERA PINK FLOYD / CARMEN SUITE

Carmen Suite: una storia di arte e politica Tra i titoli che ha firmato, più di un centinaio,Carmen Suite (1967)2 è senza alcun dubbio il balletto più famoso internazionalmente di Alberto Alonso. Nato per Maya Plisetskaya (Mosca 1925-Monaco di Baviera 2015)3, stella del Bol’šoj di Mosca, che ammirò talmente El solar con la carismatica Sonia Calero, durante la tournée della pièce nel 1965-1966 in Russia, da vole- re Alberto come coreografo per sé; presa da un grande entusiamo per il suo approccio originale, classico ma non solo, lo scelse come coreografo per il suo progetto a lungo coltivato di una creazione sulla trama di Car- men; per questo sua iniziativa del cuore inizialmente si era rivolta a Dimitri Šostakovič e a Aram Khachaturian, entrambi poco inclini a mettere mano alla musica di Georges Bizet, un “falso” esotista, un “furto” francese alla Spagna datato 1875. Perché allora non ricorrere al marito compositore, Rodion Ščedrin? In quell’epoca non era uso invitare coreografi stranieri, ma si fece un’eccezione per l’artista in arrivo da Cuba, paese amico, allora alleato della Russia Sovietica. Il balletto per la Diva, adorata e celebrata, ma in odore di dissidenza, avrebbe preso vita dunque sulla suite colorita e incisiva, venata di sa- pori iberico-latini, ispirata alla novella di Prosper Merimée (1846), ela- borata a cura di Ščedrin (Mosca, 1932). Il linguaggio non abbastanza accademico, troppo erotico, le punte sensuali, il costume corto impertinente – niente tutu – di questa Carmen piccante, “indecente”, ebbero il disfavore del Ministro della Cultura

2 Link a Carmen Suite di Alberto Alonso, interprete Maya Plisetskaya, con Nikolai Fadaeyechev, Sergei Radchenko, Alexander Lavrenyuk, Natalia Kasatkina, rispettivamente come Don José, Escamillo, il Corregidor, il Fato https://tinyurl.com/yysx65kl; Link al doc Alberto & Carmen, 2007 https://tinyurl.com/yycdjflx. 3 Cfr. Dance of my Heart, documentario di Ricardo Acosta, con Maya Plisetskaya, Sonia Calero, Alberto Alonso, Fernando Alonso, 2009. 46 47 ALBERTO ALONSO. UN COREOGRAFO E UNA CARMEN ORMAI NEL MITO PINK FLOYD / CARMEN SUITE

Ekaterina Furtseva, che si aspettava qualcosa di simile al Don Chisciotte La Carmen di Alberto ritornerà a Mosca nel 2006, in occasione del Giu- di Petipa, sulla fiducia accordata agli alleati politici cubani e che parlò bileo della Plisetskaya, nella ripresa ad hoc da parte dell’ottantenne di “tradimento del balletto classico”. coreografo stesso per l’algida, elegante e straordinariamente longili- Il gioco di piedi e di fianchi di questa Carmen impetuosa non era certo nea star del Bol’šoj Svetlana Zakharova, di pura scuola pietroburghese, come quello innocentemente brioso di Kitri che vuole solo convolare a formata all’Accademia Vaganova come i sublimi Natalia Makarova e nozze con l’amato Basilio, barbiere squattrinato e farfallone. Mikhail Baryshnikov, una ballerina speciale e amatissima in occidente, Sarà poi il Primo Ministro Aleksej Kosygin in persona, con la sua auto- tra l’altro guest abituale del Teatro alla Scala e protagonista di propri revolezza, a legittimare la Carmen alonsiana, vietata dalla Signora Ministro. gala classico-moderni da tutto esaurito. Terminata la stagione scenica della magnifica e rivoltosa Maya, il “suo” Fare proprio, sotto la guida del coreografo creatore, il ruolo che la mo- balletto scomparve dalle scene russe. “Sarebbe morto presto” aveva dernissima Plisetskaya volle, difese, portò in trionfo, e ripercuoterne la profetizzato la Furtseva. eco in tutto il mondo, cadute le censure, inscrivendolo nelle linee di un Carmen Suite però, intanto, con opportuni tocchi sulla misura della corpo spettacolare, è certo un vanto per la ballerina ucraina oggi alle stella suprema del Ballet Nacional de Cuba, era diventato un cavallo soglie della quarantina. Le lunghissime gambe amplificano l’effetto di di battaglia di Alicia Alonso, “la gitana cubana”, al pari di Maya dotata arpione sullo sguardo maschile immancsbilmente sedotto. come attrice e tragédienne, con sguardi di fuoco lanciati da dietro le Il nostro sud, nello splendido Teatro Massimo palermitano, è l’ambien- spalle alle sue vittime d’amore, per essere lei stessa alla fine vittima, ma te ideale per accogliere una Carmen-Zakharova tanto speciale nell’al- con un’ultimo sguardo sarcastico, di scherno alla morte, indomita. lestimento 2016 del Teatro San Carlo di Napoli. Il suo scialle carminio, frangiato, sui fianchi mobili è proverbiale e il suo E – va detto ancora – pure Diana Vishneva nella sua intensa perfezione carattere dominante si ammirano nei tanti scatti che isolano gli attimi di linee, Uliana Lopatkina con un suo peculiare fuoco interiore, Natalia più intensi dell’animo del personaggio-persona incarnato dalla “asso- Osipova con la sua grinta turbinosa, superstelle russe, hanno voluto luta” del BNC4. interpretare questo pezzo di bravura tecnica e temperamentale, oggi Anche il Cuban Classical Ballet of Miami avrebbe poi proposto la Car- ottimamente rappresentato nella cornice del Ballet Nacional de Cuba men cubana5, rimontata da Sonia Calero. dal vigore e dal carattere della estrella cubana Viengsay Valdés, da poco vicedirettrice della compagnia isolana. 4 Link a Carmen Suite con Alicia Alonso Carmen; Azari Plisetsky Don José; Roberto Rodríguez Escamil- lo; Josefina Mendez Fato (madre del ballerino Victor Gilí); Ceferino Barrios Zuñiga; le sigaraie Sylvia Marichal, Sylvia Marina, Mercedes Vergara e Ofelia Gonzalez (madre del ballerino Amilcar Moret Gon- zález). Il filmato è del 1967 e il video online ha difetti qualitativi, ma rende ragione della maestria di Carmen Suite: profilo di un successo Alicia-Carmen e del valore del Ballet Nacional de Cuba in questo titolo: https://tinyurl.com/yy2zehtw. 5 Link a Carmen Suite di Alberto Alonso, Cuban Classical Ballet of Miami https://tinyurl.com/y22ls5pu. Carmen, invenzione maschile – non va dimenticato –, è descritta spes- 48 49 ALBERTO ALONSO. UN COREOGRAFO E UNA CARMEN ORMAI NEL MITO PINK FLOYD / CARMEN SUITE

so come volubile, attitudine per tradizione benevolmente accettata nel La musica di Rodion Ščedrin maschio, ma giudicata negativa in una donna, riconoscendole però di I Introduzione: Andante assai avere gran coraggio e ammirando lo spirito, in fondo virile, che la in- II Danza: Allegro fuoca e che le fa scegliere la libertà di amare quando ama e di smettere III Primo intermezzo: Allegro moderato - Andante moderato - (attacca) di amare quando non ama più, a costo della morte. IV Cambio della guardia: Moderato Alberto Alonso nella sua suite, un solo atto denso e teso, offre una lettu- V Entrata di Carmen e Habañera: Allegro moderato - Quasi andante ra essenziale ed efficace del personaggio in un groviglio ineluttabile di VI Scena: Allegro moderato - Tempo precedente - Andante assai sentimenti raccontati ed espressi con estrema nitidezza e comprensibilità. VII Secondo Intermezzo: Larghetto La storia, ambientata a Siviglia, nel set disegnato da Boris Messerer VIII Bolero: Allegro come una plaza de toros-arena della vita, si concentra in poche se- IX. Torero: Moderato con stoltezza quenze-eventi precisamente concatenati. X. Torero e Carmen: Lento - Tempo I La bella tabaccaia Carmen già conosce la sua tragica sorte da una car- XI. Adagio: Andante moderato - Adagio tomante-il Fato tutta di nero vestita. Una lite in fabbrica porta la foco- XII. Divinazione del futuro: Andantino - Andante assai sa sigaraia in carcere per ordine del Capitano dei Dragoni Zúñiga, ma XIII. Finale: Allegro - Tempo precedente - Andante assai Don José, caporale timorato, promesso a una brava ragazza, e però su- bito innamorato perso della gitana, si lascia convincere a farla fuggire, All’orchestra di strumenti a corde, violini, viole, violoncelli, contrabbas- mettendosi fuorilegge, senza più divisa. Il corregidor-giudice e alcune si, Ščedrin volle aggiungere, per “allontanarsi al massimo da Bizet”, figure mascherate, uomini e donne, cioè la società che disapprova Car- come disse al BBC Music Magazine, evitando ottoni, legni e fiati, e vista men per la sua spregiudicatezza, assistono alla nuova avventura della la maestria percussiva dei professori del Bol’šoj, una batteria ritmica di tabaccaia, presa dallo sfacciato torero Escamillo. E il Fato torna in sce- quattro esecutori che suonano rispettivamente na, in questo triangolo amoroso destinato a un finale tragico, che farà strumentista 1: marimba (vibrafono, afro-latinoamericano), vibrafono, di Don José un assassino. Carmen, se vittima è, lo è volontariamente. E nacchere, tre campanacci, quattro bongos, campane, tam tam, guiro assume su di sé il suo destino. (latinoamericano, da sfregare) strumentista 2: vibrafono, marimba, tam tam, tamburello, due bloc- chetti di legno, claves (due legnetti, per battere il ritmo base della mu- sica cubana), triangolo, guiro strumentista 3: campanelle, crotale, maracas, frusta, tam tam, choclo 50 ALBERTO ALONSO. UN COREOGRAFO E UNA CARMEN ORMAI NEL MITO

(pannocchia di mais, titolo di un tango famoso di Angel Villoldo), guiro, tre tamburi a fessura (di origine cinese), grancassa, tam-tam, triangolo strumentista 4: cembali, grancassa, tam-tam, piatti, triangolo, tamburel- lo, tom-tom (tamburi cilindrici a doppia membrana), timpani

La coreografia di Alberto Alonso Nel filmato di fonte Bol’šoj del 1969 con Maya Plisetskaya come Car- men, Nikolai Fadeyechev come Don Josè, Sergei Radchenko come Torero, Alesxander Lavreniuk come Corregidor e Natalia Kasatkina come Fato (futura direttrice della compagnia Kasatkina-Vasiliov, autori del primo Sacre du Printemps in Russia, al Bol’šoj nel 1965), brilla tutta l’attitudine teatrale della scuola moscovista. La scena si apre con una carrellata in tondo sull’arena mortale dove il corregidor troneggia, al suono delle palmas, le mani battute dagli astanti a un ritmo incalzante premonitore. Appare al centro Carmen, imperiosa, quasi sarcastica, esibendo le gambe, ondulando i fianchi, usando le punte come arma e le mani come palomas provocanti, dando la schiena al pubblico, sicura di sé e del suo fascino, scoccando un sorriso feroce intorno a sé. Ecco entrare Zuñiga con piglio militaresco, dando ordini a Don José, il quale è incenerito dallo sguardo di sfida, mani sui fianchi, di Carmen, che scuote le spalle flessuosamente e su un sottofondo pungente di nacchere gli cade tra le braccia per dominarlo. Un piede flat – a martel- lo – dietro l’altro in punta, fa uscire fuori il bacino. Sarà la sua connota- zione per tutto il balletto e la trasmetterà agli altri personaggi, mostran- do con questa modalità di atteggiamenti e movimenti del tutto concreta e subito leggibile quanto sia in grado di entrare in loro con il suo potere. 52 53 ALBERTO ALONSO. UN COREOGRAFO E UNA CARMEN ORMAI NEL MITO PINK FLOYD / CARMEN SUITE

Altra movenza caratteristica di Carmen: tenersi con entrambe le mani lo ha fatto suo. una gamba nuda estesa davanti a sé. Carmen, sulla musica ora notturna e insinuante, lo avvicina e si offre Due ragazze in giallo cortissimo all’unisono, sedute e poi in piedi, mar- gettandosi tra le sue braccia, lancianta a testa in giù con le belle gambe cano l’incalzare del tempo; entrano gli uomini guidati dal corregidor, al cielo, salendogli sulle ginocchia, mettendo in opera sguardi amma- che disegna linee severe, imponendo ordine e disciplina. Don José liatori e braccia levate con le mani piegate in avanti come corna. Una obbedisce, tentando di mantenere i suoi gesti rigorosi, da bravo solda- mano poggiata sulla spalla di lui, una carezza gamba su gamba, un tino, anche lui ormai con un piede flatdietro l’altro a terra. invito a unirsi a lei, a intrecciare le ginocchia come nel tango, usando il Carmen viene alle mani con le ragazze. Don José ha il compito di arre- bacino come timone sensuale, lo catturano. Ora è lui a mettere la mano starla, ma lei si fa dolce e insinuante davanti a lui. Il suo codice di movi- sulla spalla di lei che vi si appoggia. mento parte dai modi precedenti, ma si ammorbidisce. Con una gam- Il Corregidor ha visto tutto, con riprovazione. Don José, non più in di- ba aggancia quella di lui e arriva fino a posagli la caviglia sulla mano visa militare, chiede ragione a Carmen del suo comportamento. Lei, al tesa. Il povero caporale non sa resisterle. In un solo toccante rivela la centro del trio di uomini, il caporale, il torero, il magistrato, poggia la passione che lo ha colto, imitando l’intreccio di piedi di lei. La eco di punta delle dita sulle spalle di Don José vinto; ancora una volta lo lusin- una gestualità mascolina di sapore flamenco si stempera in un’espres- ga, si lascia prendere in un abbraccio abbandonato, danza all’unisono sività più estesa, venata di eros, vinta. Don José apre le braccia con il con lui (due sgabelli sono i loro partner di scena); la rotazione del bu- busto aperto, in segno di resa. sto nelle onde della musica li accomuna – O ma Carmen – lui la solleva, Tutti sono seduti. Le due ragazze e gli uomini mascherati di bianco – la la prende per la coscia, la posa a terra in spaccata e la bacia. gente – a fare schioccare le palmas e a battere i piedi, aggiungendo Carmen lancia le carte e scorge la tragedia e rivede tutti i personaggi ritmi che le donne marcano con le punte, per poi avanzare sporgendo della sua vita. Appare il Fato, nero, con la maschera bianca. I suoi pas- i fianchi. La rotazione in punta, con un piedeflat dietro, marchio di Car- si in punta si fanno drammatici, oltre l’eros, tra Don José amoroso ed men, viene ripresa anche da loro in un crescendo travolgente. empatico, il Corregidor che la conduce al suo destino, il torero che non Entra Escamillo, in bianco con dorature sul traje de luces da corrida, e può proteggerla, il Fato che aleggia e la spinge verso Don José, a cui ruota su di sé estendendo gli arti come in un toreo, e muovendo pure toccherà di toglierle la vita. lui le anche, mentre lascia immaginare di combattere con la muleta L’arena circolare ruota di nuovo sullo schermo, i cembali vibrano. Il Fato, rossa usata per attirare l’animale nascondendo la spada che lo colpirà in punta e con le braccia levate e le mani piegate al polso come corna – sul tema del toreador – ed esibisce la rotazione dissociata di busto e di toro lotta con Escamillo, ora in costume color ocra, con la sua mule- bacino del flamenco. Anche lui intreccia i piedi come Carmen. Già lei ta virtuale. Il coro intorno sottolinea l’azione puntando gambe e piedi, 54 55 ALBERTO ALONSO. UN COREOGRAFO E UNA CARMEN ORMAI NEL MITO PINK FLOYD / CARMEN SUITE

alzandosi e sedendosi. Don José entra sulla musica di empito tragico e punto un’adolescente adatta alle sue esigenze. Qui poi danzò in Orfeo, danza con il Fato. Si dispera nel vedere Carmen con Escamillo e la loro El gallo de oro, e insieme con Alicia e Fernando Alonso anche in Las intesa; mentre corre verso il rivale con un coltello, incrocia l’amata Car- sílfides. men e la colpisce. Lei accenna ancora ai suoi passi irresistibili e, mentre Per mettere a fuoco uno stile di balletto propriamente cubano l’ardi- le campane suonano, si spegne restando a terra, al centro della scena. mentoso coreografo, mirando in alto, si misurava con intellettuali e La coreografia di Alberto Alonso si dipana, una scena dopo l’altra, con studiosi come Fernando Ortiz, pittori come Carlos Enríquez, musicisti grande maestria nell’uso dei codici corporei, del linguaggio non ver- come Bola de Nieve (Ignacio Villa) sul tema della transculturazione bale, dell’espressività del volto e degli arti, senza fare mai ricorso a una ispano-afro-cubana nel Nuovo Mondo. gestualità pantomica. Dare le spalle al pubblico, far parlare il corpo Quando Alberto Alonso fu posto alla guida del Ballet de la CMQ, in intero, oltre le linee codificate nei corpi classici, usare il potere dirom- televisione, ebbe l’opportunità di dare corso alle sue visioni e ai suoi pente del gesto oltre la bellezza, sono gli strumenti di una narrazione progetti estetico-artistici a partire dai balli popolari, dalle feste, dal sin- lineare e consequenziale, ma pensata per una partecipazione attiva cretismo, montando anche nel 1957 un lavoro per ottanta interpreti su degli spettatori, chiamati a entrare in risonanza partecipata con il rec- Rebambaramba. conto e i suoi sviluppi. Si trattava di un musico-rama di ambiente coloniale su musica di Ame- Concetti oggi acquisiti nelle pratiche coreografiche di molti autori, ma cer- deo Roldán e libretto di Alejo Carpentier, che aveva suscitato anche to figli di quegli anni ’60 progressisti, in cui nacque questa Carmen Suite. l’interesse “esotista” di Diaghilev, di Ted Shawn e Ruth Saint Denis, ol- tre a dare materia per una versione cubana (Théâtre des Nations, Paris Sonia Calero, musa di Alberto Alonso 1961) a cura di Ramiro Guerra, il padre della danza moderna isolana, Célida Villalón, cugna prima dei fratelli Alonso, emigrata a Miami, col- già allievo di Martha Graham a New York. lezionista di memorie d’epoca, ha raccolto la testimonianza di Sonia Sonia, inizialmente, era nota solo come “la bailarinita” e basta, finché il Calero circa il suo rapporto speciale con il marito-coreografo6. suo nome non apparve nei crediti dei programmi per il piccolo scher- A 11-12 anni Sonia fece un’audizione al Conservatorio Municipal de mo. Visto il successo in tv Alberto Alonso creó poi con la sua Sonia Música, nella sezione di danza diretta da Alberto Alonso, per studiare lavori fortunatissimi El solar e La guagua, ovvero l’autobus, di suono balletto, e fu accettata. Due anni dopo entrò a Pro-Arte, dove Alberto, onomatopeico, nel linguaggio corrente a Cuba. anche in quel caso allora direttore, voleva rimontare un suo balletto, Oggi Sonia è repetiteur di Carmen Suite in tutto il mondo, erede della per cui gli servivano due ballerine alte e due piccole, e Sonia era ap- cubanía perfetta del suo mentore Alberto.

6 Link a un programma televisivo su Sonia Calero e Alberto Alonso https://tinyurl.com/y55l4446. 56 57 ALBERTO ALONSO. UN COREOGRAFO E UNA CARMEN ORMAI NEL MITO PINK FLOYD / CARMEN SUITE

Altre Carmen Matthew Bourne, autore di un felicissimo al maschile, che Carmen ha attirato innumerevoli coreografi, ma sono pochi, oltre al appare nella scena finale del film di culto,Billy Elliot, ha creato nel 2000 maestro cubano Alberto Alonso, quelli che le hanno tenuto testa, sen- un remake, The Car Man, il garagista, protagonista Angelo, un garzone za farsi schiacciare da una trama potente, da una musica altrettanto meccanico che seduce tutti, uomini e donne, portando la storia su un potente che si è insinuata nell’orecchio di tutti, ormai divenuta main- versante crime nel gusto del grande cinema americano storico, evocando stream. Poche quindi le Carmen memorabili di cui riferire, partendo dai i gangster della mafia italiana negli USA. Questo “musical” dal look anni coreografi-autori. ‘60 si vale della partitura di Ščedrin con musica aggiuntiva di Terry Davies. , che fece scandalo a Londra nel 1949 tra i ballettomani pu- Jiri Kylián, con Boris Paval-Conen, ha realizzato a sua volta nel 2006 ritani, protagonista la pepata Zizi Jeanmaire, fatale nel suo micro busti- un film, Car Men, girato in una miniera di carbone in disuso della sua no e con le sue gambe provocanti, acuminate come punte di compasso. Cechia di origine, protagonista la sua eterna Musa Sabine Kupferberg, Antonio Gades, grande amico di Alicia Alonso e di Cuba – il BNC ne insieme agli amici danzatori ultracinquantenni prediletti, Don José, la interpreta magistralmente Bodas de sangre da García Lorca – maestro fidanzata Micaela e Escamillo, e con una vera Tatra, mitica auto ruggen- di “drama” teatrale, che nel 1983 creò la sua versione flamenca nel film te – il toro – del 1937, in stile cinema tragicomico muto b/n. La musica di Carlos Saura, Carmen Story, subito replicato felicemente in scena. si vale della partitura di Bizet. Mats Ek, che nel 1992 per il Cullberg Ballet svedese ha disegnato una Fertile e doviziosa, la Carmen di Bizet vive e rivive attraverso la fantasia Carmen volitiva con il sigaro e un Don José disarmato che regge i fio- dei coreografi del Novecento e del Duemila, ricca di suggesioni e di ri per lei, timoroso del suo gran carattere, con un peculiare stile mo- declinazioni a non finire, dalla Spagna alla Francia alla Russia a Cuba al dern-pop, terragno e tragicomico, inconfondibile. mondo, con amore. Lo svedese Johan Inger (Madrid, 2015) per la Compañia Nacional de Danza sotto la direzione di José Martinez, spagnolo, già étoile dell’Opéra de Paris, ha dato vita a una Carmen nata in questo stesso spirito. Intanto Ramón Oller nel 2003 per la sua compagnia catalana Metros aveva creato una Carmen fiammeggiante, opera di danza contempo- ranea a piedi nudi, su Bizet, ma anche su brani folklorici gitani. Giocando con il nome e l’epopea della sigaraia gitana, due grandi per- sonalità creative della danza internazionale odierna hanno firmato due creazioni di cui non si può tacere.

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NOTE BIOGRAFICHE

Micha van Hoecke Nato a Bruxelles, il padre era un pittore belga e la madre una cantante russa; studia a Parigi con Olga Preobrajenskaya e nel 1960 fa parte della Compagnia di Roland Petit. In questo stesso periodo svolge anche attività come attore di cinema. Entra a far parte del Ballet du XXe siècle di Maurice Bejart. Nel 1979 viene nominato direttore artistico della Scuola Mudra, centro di formazione per artisti a Bruxelles. Nel 1981 cura le co- reografie del film Bolero di Claude Lelouch. Quello stesso anno, con alcuni ballerini della scuola Mudra, fonda l’ensemble di Mi- cha van Hoecke, compagnia di danza contemporanea. Ha col- laborato con famosi interpreti come , Ute Lemper, Luciana Savignano e con registi come Luca Ronconi, Liliana Ca- vani, Roberto De Simone, stringendo un particolare sodalizio con Riccardo Muti che ha dato vita a tante produzioni di rilievo. Ha creato coreografie per numerosi teatri e festival fra i quali: Teatro dell’Opera di Roma, di Milano, il San Carlo di Napoli e il Festival d’Avignone. Dal 1990 è particolarmente intensa la sua collaborazione con 62 63 NOTE BIOGRAFICHE PINK FLOYD / CARMEN SUITE

Ravenna Festival, dove debutta anche come regista d’opera con e nel 2015 Carmina Burana con costumi di Emanuel Ungaro. Dalla La Muette de Portici di Auber (1991). Per questo festival ha creato stagione 2010-2014 è stato Direttore del Corpo di ballo del Te- molte opere, tra cui nel 1992 Adieu à l’Italie, che ha ricevuto il atro dell’Opera di Roma. Nel 2015 per il Teatro Vittorio Emanuele premio della critica italiana per la migliore coreografia moderna. di Messina crea Comme un souvenir, La Pastorale di Beethoven Nel 1997 viene nominato Coordinatore per il Ballo del Teatro Mas- con la collaborazione del Teatro Nazionale di Belgrado. simo di Palermo, con l’incarico di curare le coreografie di , Nel 2016 riceve il premio fedeltà per 27 anni di splendida col- opera della riapertura del teatro nel 1998. Per il Teatro stabile laborazione con il Ravenna Festival e entra a far parte degli amici di Catania firma nel 1999 la regia e la coreografia di le Troiane onorari del Festival. Nel 2018 la prima mondiale di Pierino e il da Euripide e Seneca. Lo stesso anno è nominato direttore del Lupo qualche anno dopo… al Teatro Lo Spazio a Roma. ballo e coreografo principale del Teatro Massimo di Palermo. Nel 2002, per I sette peccati capitali di Bertolt Brecht su musiche di Miki Matsuse Kurt Weill, riceve il premio Danza & Danza 2002 per la migliore Comicia studiare danza classica nel 1977 a coreografia, e poi viene chiamato a realizzare le coreografie di Tokyo con Kimiko Kuribayashi e Shuntoku Ifigenia in Aulide, con direzione di Riccardo Muti, che inaugura la Takaghi, e danza in numerosi spettacoli stagione del Teatro alla Scala di Milano. Anche nel 2003 inaugura come solista (Lago dei cigni, Cenerentola, la stagione alla Scala con le coreografie per Moïse et Pharaon, Il Corsaro, Le papillon, Don Quixote etc) sempre con Muti. Crea le coreografie, eseguite dal suo Ensem- participando a stage e concorsi internazionali. ble, per il Concerto di Capodanno 2005 al Teatro di Succesivamente entra nella compagnia di commedia musicale e Venezia. prosa Gekidan shiki di Keita Asari. Participa in varie produzioni Nel 2006 crea il balletto La Regina della Notte, omaggio a Mo- (Cats, West side story, A chorus line, Dream, etc) come imterprete zart. Nel 2007 compone Le Voyage, creazione su musiche tzigane e insegnante di danza classica. russe per Ravenna Festival, dedicata al suo Ensemble, e nel 2008 Entrata a far parte dell’ensemble di Micha van Hoecke nel 1985, e cura la regia e coreografia per Salomé tratto da Oscar Wilde. L’an- interpreta creazioni di Micha van Hoecke (per la danza: Cascade, no successivo firma regia e coreografia per Baccanti da Euripide. Prospettiva Nievsky, La derniere dance?, Monsieur, monsieur, Nel 2012 Nobilissima visione per Ravenna Festival con la direzi- Dante Symphonie, Adieu à l’Italie, Odissea blu, Orpheus, one di Riccardo Muti. Alle Terme di Caracalla nel 2011 firma regia Pulcinella, Pelerinage, Pierrot Lunaire, La foresta incantata, Il e coreografia di Aida, nel 2013 Terra e Cielo, nel 2014 Verdi Danse paradosso svelato, Sinfonia per una Taranta, la voix 64 65 NOTE BIOGRAFICHE PINK FLOYD / CARMEN SUITE

des chose, Danse du sabre, La regina della notte, Le voyage, Nel 2006 è consulente per le produzioni della Biennale di Venezia Salomé, Baccanti e Claire obscure, Pathos; per l’opera Aida, La di musica contemporanea e nel 2006-2007 consulente per gli al- traviata, Orfeo, La Gioconda, Macbeth, Faust, La muette de Portici, lestimenti scenici della Fondazione Arena di Verona. Seguono le Carmen, etc; e per la televisione il Concerto di capodanno 2005 scene per Baccanti (2009), Claire Oscure (2010, Ravenna Festival) e vari programmi creati da Vittoria Ottolenghi e Vittoria Cappelli). e Le troiane (2011, Ravenna Festival) con la regia e coreografia di Ha participato come membro dell’ensemble a vari festival Micha van Hoecke (2009). Nella stagione 2012-2013 è direttore internazionali e ha seguito come assistente alla coreografia e degli allestimenti scenici presso il Teatro Bellini di Catania, dove regia numerose produzioni. disegna le scene per Stiffelio. Attualmente è direttore dell’allesti- mento scenico del Teatro Massimo di Palermo, dove nel 2017 ha Renzo Milan curato le scene per La passione secondo Giovanni con la regia di Si diploma in scenografia presso l’Accademia . di Belle Arti di Venezia, per iniziare poi un per- corso presso il Teatro della commedia dell’ar- Elisa Arnone te a L’Avogaria di Venezia diretto da Giovanni Muove i primi passi di danza a Palermo tra Poli, dal 1975 al 1982. Lavora poi come sce- l’Accademia del Teatro Massimo e la scuola nografo e direttore tecnico per il Teatro Popolare “La Contrada” di danza classica “Aurino e Beltrame” dove di Trieste, come progettista e direttore tecnico per il Progetto Mo- si diploma nel 1990. Studia contestualmente thia 88 con la direzione artistica di Roberto Andò, come direttore pianoforte al Conservatorio “Vincenzo Belli- tecnico per la IX e la X edizione delle Orestiadi di Gibellina, per il ni” di Palermo e si diploma al Liceo classico “Garibaldi”. Nel 1991 XXXI ciclo di rappresentazioni classiche presso il Teatro Greco di lavora per il corpo di ballo dell’Arena di Verona, come solista al Siracusa per l’Istituto Nazionale del Dramma Antico. Teatro Bellini di Catania e nella compagnia di Carla Fracci. Dal Nel 1998 è scenografo e direttore tecnico per il Festival di Pal- 1993 lavora continuativamente per il Teatro Massimo di Palermo ermo sul ‘900. Dal 1996 al 1999 è direttore di palcoscenico per diventando nel 2001 tersicorea stabile del Corpo di ballo, dove il Teatro Massimo di Palermo e successivamente direttore degli ricopre anche ruoli da solista e da prima ballerina, spaziando dal allestimenti scenici; dal 1999 al 2006 per il Teatro Massimo crea repertorio classico a quello moderno e contemporaneo e col- le scene per Carmina Burana, Les Mariés de la Tour Eiffel, À Paris, laborando con importanti coreografi, registi, cantanti, musicisti e I sette peccati capitali, La principessa fedele, L’arca di Noé. danzatori di fama nazionale ed internazionale. 66 67 NOTE BIOGRAFICHE PINK FLOYD / CARMEN SUITE

Denis Ganio Pontois, Karen Kain, Elisabetta Terabust, Luciana Savignano, Zizi È nato ad Avignone dove ha iniziato lo studio Jeanmaire...Interprete raffinato ed elegante, attore ed al tempo della danza. A dodici anni è accolto dalla stesso “danseur noble”, ha ottenuto ovunque il favore della critica Scuola dell’Opéra di Parigi, a sedici anni fa internazionale. già parte del Corpo di ballo dell’Opéra. È stato direttore artistico del Festival dell’Infiorata a Genzano. A diciannove anni, in possesso di un’ec- Dal Gennaio 1998 è stato direttore artistico della compagnia “Il cellente tecnica e di un forte temperamento artistico, lascia la Balletto di Milano”, per il quale ha creato Aspettando Godot e l’Opéra per recarsi a Marsiglia, dove lavorerà con Rossella High- Una rosa per Jorge. Con questo spettacolo ha portato il Balletto tower e . di Milano ad esibirsi al teatro Bol’šoj di Mosca. Nel 1972 avviene l’incontro con Roland Petit, in procinto di creare Dal 1995 ha creato insieme a Maddalena di Giacomo la Maison il Ballet de Marseille, del quale entra a far parte come étoile. Per de la Danse, centro internazionale di danza dove si svolgono quasi vent’ anni ha interpretato praticamente tutti i ruoli princi- corsi di formazione nella tecnica classica e di perfezionamento. pali delle creazioni di Roland Petit, molte delle quali concepite Per la Maison de la Danse ha creato il balletto Alice su musica espressamente per lui. dei Pink Floyd. Dal 2010 al 2015 è 1° Maître de ballet del Teatro Ha effettuato tournée in tutto il mondo, con i Ballets de Marseille dell’Opera di Roma, dove interpreta il ruolo di Coppelius in Cop- e da solo, partecipando a creazioni speciali per i teatri più presti- pelia di Roland Petit e crea la coreografia per Rusalka. giosi, come l’Opéra di Parigi, dove ha interpretato nel 1976 Nuit Su commissione dell’Arena di Verona ha creato nel 2013 lo spet- transfigurée accanto a Ghislaine Thesmar, la Scala di Milano in tacolo Omaggio a Roland Petit, per il quale ha collaborato alle Mandarin merveilleux con Luciana Savignano e la direzione d’or- coreografie di M.Grazia Garofoli e creato il balletto Il bambino di chestra di Claudio Abbado. vetro ispirato alla vita di Čajkovskij. Nel 1986 è stato invitato dai Ballets de Nancy per una tournée Nel 2015 prende parte come guest star alle nuove creazioni di in Unione Sovietica, dove ha danzato con Maya Plissetskaya in Micha van Hoecke Comme un souvenir e La Pastorale al teatro Fedra e Suite en blanc, coreografia di Serge Lifar, e Miss Julie, co- Vittorio Emanuele di Messina, al teatro di Taormina e all’arena reografia di Birgit Culberg. Nel 1991 è stato invitato al Béjart Bal- Portorosa-Furnari. let Lausanne. Ha danzato con le più prestigiose étoiles del mon- Nel 2017 ricopre il ruolo di Pierino nella nuova creazione di Mi- do, tra le quali Natalia Makarova, Maya Plissetskaya, Dominique cha Van Hoecke Pierino e il lupo qualche anno dopo… Khalfouni, Carla Fracci, Ghislaine Thesmar, Loipa Araujo, Nòella 68 69 NOTE BIOGRAFICHE PINK FLOYD / CARMEN SUITE

Yuriko Nishihara nel 2011 ed entra a far parte del Corpo di ballo del Maggio Nasce a Tokyo dove inizia gli studi di dan- Musicale Fiorentino Maggiodanza sotto la direzione di Francesco za, proseguiti poi in Svizzera nella scuola di Ventriglia, interpretando primi ruoli e ruoli solistici in coreografie Maurice Béjart, dove si è diplomata. Tra i suoi di Balanchine, Kylián, Foniadakis, Soto, Poliakov, Ventriglia, Linke. maestri vi sono Denis Ganio, Michel Gascard Nel 2015 lavora presso il Teatro dell’Opera di Roma con Il lago e Gil Roman. Durante il soggiorno in Svizzera dei cigni di Bart e con Montero allo Staatstheater Nurnberg Ballet, ha partecipato a tournées internazionali con la Compagnia di dove arricchisce il suo repertorio contemporaneo con coreografi Béjart - Ballet Lausanne danzando al Teatro Bol’soj di Mosca, al come Inger, Naharin e Forsythe. È poi solista con il Royal New Théâtre Beaulieu di Losanna, allo Stadsschouwburg di Anversa e Zealand Ballet sotto la direzione di Ventriglia, ballando Giselle di al di Torino. Ha poi ha studiato al Conservatorio di Stiefel, In the Middle di Forsythe, La bella addormentata, Paquita, Madrid dove ha affrontato il repertorio di Nacho Duato. A Roma Selon Désir di Foniadakis che debutta al Royal Ballet di Londra, ha lavorato con Diana Ferrara, affrontando coreografie di Luciano Carmen e Arlesienne di Petit, Cacti, episode 31 di Ekman, Romeo Cannito ed Enrico Morelli in diversi teatri italiani. Ha ballato in Le e Giulietta di Ventriglia e Sogno di una notte di mezza estate sacre du printemps e L’oiseau de feu di Béjart, Rassemblement, di Scarlett in tournée a Hong Kong. Di recente è stata ospite Na Floresta e Cor Perdut di Duato, Who Cares? di Balanchine. dell’Opéra di Lione per Carmen e Arlesienne di Petit. Al Teatro Dalla fine del 2016 lavora al Teatro Massimo di Palermo, ricopren- Massimo di Palermo è stata interprete di Kitry in Don Chisciotte do, tra gli altri, i ruoli di Aurora in La bella addormentata di Levag- (2018) e di Maria in Annonciation di Preljocaj. gi, Cupido in Don Chisciotte, La figlia in Pink Floyd di Micha van Hoecke, L’angelo in Annonciation di Preljocaj. Michele Morelli Di origini russe, poi trasferitosi a Beneven- Linda Messina to, inizia i suoi studi all’età di 12 anni al Te- Nasce a Piazza Armerina. Si forma atro San Carlo di Napoli, continuando il suo all’Accademia Nazionale di Danza di Roma percorso alla Scuola del Teatro dell’Opera e alla Scuola di ballo del Teatro alla Scala. di Roma. Si diploma nel 2014 interpretando Fa parte del Corpo di ballo dell’Opéra il ruolo di Basilio in Don Chisciotte. Ha lavorato presso il Teatro National du Rhin sotto la direzione di dell’Opera di Roma prendendo parte alle produzioni di Schiac- Bertrand d’At. Dopo varie esperienze all’estero ritorna in Italia cianoci, Coppelia e Giselle. 70 71 NOTE BIOGRAFICHE PINK FLOYD / CARMEN SUITE

Attualmente balla presso il Teatro Massimo di Palermo, dove ha con maestri di fama internazionale. Ha danzato al Teatro Massi- preso parte in ruoli da solista alle produzioni di Coppelia con la mo Bellini di Catania, al Teatro Regio di Torino, a Cannes, Ma- coreografia di (2015), a Cinderella con la co- cao (Cina), Torre del Lago e al Teatro Donizetti di Bergamo. Dal reografia di Fabrizio Monteverde, Soirée Roland Petit e Schiac- 1995 lavora costantemente con il Teatro Massimo e dal 2001 è cianoci (2016) e Giselle (2017). A dicembre 2017 ha interpretato tersicoreo stabile del corpo di ballo, ricoprendo anche ruoli da il principe Désiré ne La bella addormentata con la coreografia solista e primo ballerino che spaziano dal repertorio classico a di Matteo Levaggi e nel 2018 Il figlio in Pink Floyd di Micha van quello moderno, collaborando con coreografi, registi, cantanti, Hoecke. musicisti e danzatori di fama internazionale. Con la Fondazione Teatro Massimo ha preso parte alle tournée in Giappone (Teatro Emilio Barone Biwako Hall di Otsu, Teatro Bunkamura Orchard Hall di Tokyo) e Nato nel 1994, inizia gli studi di danza clas- in Oman (Royal di Muscat). Per il Teatro Massimo si sica presso la Scuola di Ballo del Teatro San è occupato della coreografia per Il piccolo Mozart con la regia di Carlo di Napoli; successivamente si diploma Francesco Micheli e per con la regia di Gil- alla Scuola del Teatro dell’Opera di Roma. bert Deflo, anche al Teatro Petruzzelli di Bari. È stato coreografo Giovanissimo inizia la sua carriera professio- per La traviata al Luglio Musicale Trapanese e primo ballerino e nale con il coreografo Amedeo Amodio, nelle produzioni Cop- coreografo per l’Orchestra Sinfonica Siciliana nella Sinfonia “Pa- pelia, Lo Schiaccianoci e Carmen. Nel 2016 vince il premio MAB. tetica” di Čajkovskij. Di recente per il Teatro Massimo ha curato la Lavora al Teatro San Carlo di Napoli nella produzione Romeo e coreografia di For Seasons for Six, quella di e Giulietta con la coreografia di Leonid Lavrovsky rivista da Mikhail di Rigoletto con la regia di John Turturro (anche al Teatro Regio Lavrovsky. di Torino) ed è stato coreografo e primo ballerino per La traviata con la regia di Mario Pontiggia, anche in tournée in Giappone. Giuseppe Bonanno Coreografo presso il Teatro Massimo Bellini di Catania per La tra- Inizia lo studio della danza classica a Catania viata, regia Mario Pontiggia, costumi Francesco Zito, allestimento con Maria Patti e successivamente con Salvo del Teatro Massimo di Palermo. Di Mauro e si specializza come ballerino e Attualmente ancora dipendente presso il Teatro Massimo come coreografo. Vincitore di borsa di studio del ballerino, coreografo e maître de ballet. Centro Internazionale Danza di Roma, studia 72 73 NOTE BIOGRAFICHE PINK FLOYD / CARMEN SUITE

Andrea Mocciardini Terminato il percorso scolastico comincia subito a lavorare con Nato nel 1992 a Codogno (LO), studia all’Ac- la compagnia del Teatro dell’Opera di Roma diretta da Eleonora cademia del Teatro alla Scala di Milano e alla Abbagnato, esperienza lavorativa che gli permette di prendere scuola del Balletto di Toscana, dove entra a parte a produzioni come La bella addormentata di Bart, L’ Histoire far parte della Compagnia Junior BdT. Dal de Manon di Mcmillan, Don Chisciotte di Hilaire, Giselle di Jean 2012 inizia a lavorare per l’Arena di Vero- Coralli e Jules Perrot ripresa da Patricia Ruanne, Pink Floyd Ballet na, il teatro San Carlo di Napoli, l’Opera di Helsinki e il teatro di Roland Petit, Romeo e Giulietta di Giuliano Peparini e Artifact Massimo di Palermo, dove ha ricoperto ruoli da solista e primo Suite di Forsythe. ballerino. Nella stagione 2015 del Teatro Massimo di Palermo è Nel 2018 si misura in ruoli più neoclassici e contemporanei in- stato Orphée noir in Orphée et Eurydice di Gluck con la regia e terpretando come solista le produzioni di Petite Mort di Kylián e la coreografia di Frédéric Flamand e ha preso parte a Diversions Walking Mad di Inger. of Angels in Omaggio a Martha Graham con la Martha Graham Nel 2019 viene scelto da Luciano Cannito per il ruolo principa- Dance Company, mentre nel 2016 ha interpretato la Matrigna in le di Escamillo nella Carmen. Nel febbraio 2019 inizia a lavorare Cinderella di Fabrizio Monteverde. Nel 2017 è stato La fata dei nella compagnia del Teatro Massimo di Palermo. Lillà ne La bella addormentata con la coreografia di Matteo Le- vaggi, in prima rappresentazione al Teatro Massimo di Palermo e Aleksej Baklan poi nel 2018 al Teatro Bellini di Catania. Nato nel 1961 a Kiev, è figlio di ballerini solisti del Balletto dell’Opera di Kiev. Alessandro Casà Nel 1987 si diploma al Conservatorio Nazionale di Kiev e da al- Nasce nel 1996 ad Agrigento, dove inizia a lora collabora come direttore d’orchestra con il Teatro d’Opera e soli 6 anni gli studi di danza. Nel 2011 entra Balletto di Kiev “Т.G. Ševčenko”. Dal 1995 al 2008 ricopre il ruolo a far parte dei “Giovani danzatori del Teatro di direttore d’orchestra del Teatro d’Opera e Balletto per ragazzi Massimo di Palermo” e nel 2012 prosegue gli di Kiev, dal 2008 al 2011 ne è Direttore artistico. Nel 2009 è nom- studi sotto la direzione di Laura Comi, nella inato Artista del Popolo dell’Ucraina. scuola di danza del Teatro dell’Opera di Roma, la quale gli confe- Dirige numerosi balletti, tra i quali: Il lago dei cigni, La bella addor- risce un’ ottima formazione classica e contemporanea. Nel 2017 mentata, Lo schiaccianoci di Čajkovskij; Giselle, Le Corsaire di Adam; vi consegue il diploma con il massimo dei voti. Don Chisciotte, La Bayadere, Paquita di Minkus; Romeo e Giulietta, 74 75 NOTE BIOGRAFICHE PINK FLOYD / CARMEN SUITE

Cenerentola di Prokof’ev; di Lovenskiold; Spartacus di Chačaturjan; La leggenda dell’amore di Melikov; Il valzer viennese di Strauss; Coppelia di Delibes; Chopiniana di Chopin; Carmen Suite di Bizet-Šcedrin. Ha inoltre diretto, tra gli altri, il Requiem di Mozart, lo Stabat Mater di Rossini, i Carmina Burana di Orff. Come Direttore ospite ha collaborato con il Teatro d’Opera e Bal- letto di Maribor in Slovenia; il Chamber West Ballet, l’Asami Maki Ballet, il New National Theater di Tokyo; il Teatro d’Opera e Balletto di Zagrabia; l’Angel Corella Ballet in Spagna; Les Grand Ballets Can- adiens de Montreal e le orchestre di vari teatri italiani. Ha spesso diretto le orchestre dell’Opera di Kiev e del Teatro d’Opera e Balletto per ragazzi di Kiev all’estero, toccando vari Paesi, tra i quali: Messico, Canada, USA, Costa Rica, Panama, Ec- uador, Colombia, Peru, Portogallo, Spagna, Germania, Svizzera, Italia, Gran Bretagna, Russia, Estonia, Serbia, Macedonia, Egitto, Oman, Corea e Giappone. Nel 2003, 2006 e 2010 ha diretto il Gala Ballettissimo in Messico, al quale hanno partecipato ballerini solisti da importanti compagnie di danza da tutto il mondo, tra queste: Balletto del Teatro Mariinskij, Te- atro Bol’soj di Mosca, American Ballet Theatre e . Nel 2017 ha diretto a Tokyo il Gala “Japan Arts 40th Anniversary Ballet Gala”, al quale hanno partecipato ballerini provenienti dal- le maggiori compagnie di danza internazionali, come Balletto del Teatro Mariinskij, Balletto del Teatro Bol’soj di Mosca, American Ballet Theatre, Balletto dell’Opera di Vienna, Balletto di Stoccar- da, New York City Ballet. 76 77 NOTE BIOGRAFICHE PINK FLOYD / CARMEN SUITE

Sonia Calero Alonso Maria Cristina Alvarez È conosciuta in tutto il mondo come una Maestra di ballerine e creatrice, segna con delle migliori ballerine del suo tempo, e la destrezza la dimensione elevata e sublime migliore esponente delle danze del marito, del balletto; rigorosa e ingegnosa, alterna il coreografo Alberto Alonso, creatore del nel suo lavoro come docente la precisione e Ballet Nacional de Cuba per il quale è stato il perfezionismo con la ricerca artistica; con i coreografo fino alla morte nel 2008. suoi allievi scolpisce e dipinge, e le sue belle coreografie, ricche Il suo repertorio è stato ampio e variato negli stili, spaziando da opere di luce interiore e sapienza, hanno i movimenti e le espressio- accademiche come Concerto a coreografie di stile neoclassico, spe- ne della sua formazione come attrice di grande talento. Balleri- rimentali e popolari. Tra queste ultime si ricordano le sue interpreta- na-attrice capace di emozionare con tutto il corpo, canalizzatrice zioni dei brani creati da Alberto Alonso per la televisione e per spetta- di energia e verità, ci rivela la bellezza eterna. Artista geniale e coli musicali in teatri e cabaret, con titoli come La calle, Quimbisa, La singolare, è capace di mettere in scena la luce e l’oscurità in un guagua o La mujer de Antonio, El muerto se fue de rumba, El güije, El personaggio per tradurre insieme l’aurora e il crepuscolo. solar profondamente radicati nella tradizione cubana. Durante la sua lunga carriera televisiva ha danzato con ballerini classi- Svetlana Zakharova ci come Víctor Álvarez e Luis Trápaga, e con celebri cantanti e attori la- Etoile del Teatro Bol’šoj di Mosca e del Teatro tinoamericani come il tenore Pedro Vargas e il comico Mario Moreno. alla Scala di Milano Dopo la rivoluzione cubana ha affiancato alla sua carriera di balle- È nata a Lutsk, in Ucraina, e ha studiato pres- rina l’insegnamento nelle scuole degli Instructores de Arte appe- so l’Istituto Coreografico di Kiev nella classe di na fondate. Nel 1960 ha partecipato alla fondazione del Conjunto Valerija Sulegina. Ha continuato la sua formazi- de Danzas di Alberto Alonso e tra il 1962 e il 1966 ha fatto parte one all’Accademia Vaganova di San Pietroburgo dove è stata ammes- del Conjunto Experimental de Danza. Nel 1966 è entrata a far sa direttamente all’ultima classe, quella del diploma, diretta da Elena parte del Ballet Nacional de Cuba, dove è rimasta sino al 1975, Evteeva, Artista emerita del Balletto Kirov-Mariinskij. raggiungendo il ruolo di prima ballerina di carattere, esibendo- Nel 1996 entra a far parte del Balletto del Teatro Mariinskij di San si in gran parte del mondo, dagli USA alla Russia, passando per Pietroburgo e l’anno seguente viene nominata Prima ballerina. Il Messico, Germania, Repubblica Ceca, Ungheria, Spagna, Belgio, suo vasto repertorio al Mariinskij include i ruoli principali dei seg- Olanda e Canada, tra gli altri. uenti balletti: Giselle, La bella addormentata, Il lago dei cigni, Lo 78 79 NOTE BIOGRAFICHE PINK FLOYD / CARMEN SUITE

schiaccianoci, Le Corsaire, La Bayadere, Don Chisciotte, Shehe- Federazione Russa, dove ha servito sino al 2012. razade, Romeo e Giulietta di Lavrovskij, La fontana di Bachčisarai Dal 2011 si occupa della sua Charity Foundation, dedicata a pro- di Zakharov, Les Sylphides, Le Poeme de l’extase di Ratmansky, getti di educazione alla danza per l’infanzia e presiede il festival Manon di Mac-Millan, Etudes di Lander. Tra i balletti di Balanchine annuale di danza per bambini. si ricordano: Apollon Musagete, Serenade, Symphony in C, Jewels Nel 2014 è stata scelta a rappresentare il suo Paese nel balletto della (Diamonds), Tchaikovsky Pas de deux. cerimonia di apertura dei Giochi olimpici invernali di Sochi. Nel 2018 Nel 2003 entra a far parte del Balletto del Teatro Bol’šoj di Mos- presenta la terza edizione del programma Bol’šoj Ballet, talent show ca, dove studia con Ljudmila Semenjanka. Il suo repertorio al trasmesso dalla televisione russa. Bol’šoj include, tra i tanti, i ruoli principali nei seguenti balletti: Nella sua carriera ha ottenuto diversi premi e riconoscimenti: 2° pre- Giselle nella versione di Vasil’ev; La figlia del faraone di Lacotte; mio alla Vaganova-Prix Young Dancers Competition di San Pietrobur- Il lago dei cigni, La bella addormentata, La Bayadere, Rajmonda, go (1995); premio speciale “Our Hope” da parte di Baltika, San Pietro- Spartacus, La leggenda dell’amore di Grigorovič; Don Chisciotte burgo (1997); “Golden Mask” per Serenade e La bella addormentata nella produzione di Fadeečev; Symphony in C e Serenade di Bal- (1999 e 2000); “People of Our City”, premio speciale della città di anchine, Carmen Suite di Alonso; Sogno di una notte di mezz’es- San Pietroburgo (2001); premio della rivista italiana “Danza&Danza” tate, La dama delle camelie, Anna Karenina di Neumeier, Un eroe (2002); “Benois de la danse” per Sogno di una notte di mezza estate del nostro tempo e Nureev di Possokhov. e titolo di “Artista Emerita della Russia” (2005); “Soul of Dance” della Nel 2009, il coreografo italiano Francesco Ventriglia crea per lei il bal- rivista russa ‘Magazine’ (2007, Queen of the Dance); titolo Artista del letto Zakharova Super Game. Nelle ultime stagioni ha ideato e por- Popolo della Russia (2008); “Benois de la danse” (2015). tato in tournée in tutto il mondo suoi spettacoli di Gala, tra i quali Pas de Deux for Toes and Fingers insieme al marito violinista Vadim Tatiana Tkačenko Repin, e Amore. Dal 1999 è regolarmente Artista invitata presso le più Nata a Leningrado (San Pietroburgo). Diploma- prestigiose compagnie di balletto del mondo: New York City Ballet, ta all’Accademia Vaganova nel 2000, anno in cui Bayerisches Staatsballett, Teatro dell’Opera di Roma, Opera di Pari- entra a far parte del Balletto del Teatro Mariin- gi, Nuovo Teatro Nazionale di Tokyo, Teatro di San Carlo di Napoli, sky. American Ballet Theatre, Hamburg Ballett, Teatro alla Scala di Milano. Il suo repertorio include La Sylphide (Effie, Syl- Dal 2007 ricopre il ruolo di ballerina Etoile del Teatro alla Scala di Mi- fide), coreografia di August Bournonville, ripresa da Elsa-Marianne lano. Nel 2008 è stata eletta deputata della Duma, il parlamento della von Rosen; Le Corsaire (Medora, Gulnare, trio di odalische), coreo- 80 81 NOTE BIOGRAFICHE PINK FLOYD / CARMEN SUITE

grafia di Pyotr Gusev da ;La Bayadère (Gamzatti, Grand Denis Rodkin pas, trio delle ombre), coreografia di Vladimir Ponomarev e Vakhtang Primo ballerino del Teatro Bol’šoj di Mosca Chabukiani da Marius Petipa; La bella addormentata (Fata dei dia- Nato a Mosca, nel 2009 si diploma all’Istituto manti, Fata gioconda, Fata d’oro, Fata d’argento, Fata del coraggio), Coreografico annesso al Teatro Accademico coreografia di Konstantin Sergeyev da Marius Petipa;Raymonda (Ray- della Danza di Stato “Gžel” ed entra a far par- monda e altri ruoli), coreografia di Konstantin Sergeyev da Marius te del Balletto del Teatro Bol’šoj, dove studia Petipa; Il risveglio di Flora (Ebe), coreografia di Marius Petipa e Lev con Nikolaj Ciskaridze. Nel 2013 si laurea alla Facoltà di Pedago- Ivanov; Don Chisciotte (Kitri, Regina delle Driadi, Mercedes, Variazio- gia dell’Accademia Coreografica di Stato di Mosca. ne), coreografia di Alexander Gorsky; i balletti di Michel Fokine: Il Con il Balletto del Teatro Bol’šoj si esibisce da protagonista nei cigno, L’uccello di fuoco (Uccello di fuoco), Shéhérazade (Zobeide), maggiori balletti del repertorio classico: Giselle, La bella addor- Le Sacre du printemps (l’Eletta); Walpurgisnacht, coreografia di Leo- mentata, Il lago dei cigni, Lo schiaccianoci, La Bayadère, Raymon- nid Lavrovsky; Spartacus (Egina), coreografia di Leonid Yakobson; i da di Petipa nelle redazioni di Grigorovič; Don Chisciotte di Petipa balletti di Yuri Grigorovich: La leggenda dell’amore, Il Fiore di Pietra; nella versione di Fadeečev; Il Corsaro di Petipa nella ricostruzione i balletti di George Balanchine: Apollo (Tersicore, Polimnia), Theme di Ratmansky-Burlaka; Esmeralda di Petipa nella ricostruzione di and Variations, Jewels (Diamanti), Piano Concerto No 2 (Ballet Impe- Burlaka Medvedev; La figlia del faraone di Lacotte; La Fille mal rial), Sogno di una notte di mezz’estate (Ippolita) e La Valse; Manon gardée di Ashton. Di Jurij Grigorovič è interprete tra i prediletti: (Manon), coreografia di Kenneth MacMillan; Sylvia (Sylvia, Diana), co- il maestro gli affida i ruoli principali nei suoi balletti: Spartacus, La reografia di Frederick Ashton; Carmen Suite (Carmen), coreografia leggenda dell’amore, Ivan il Terribile, Romeo e Giulietta. Del rep- di Alberto Alonso; Spring and Fall, coreografia di John Neumeier; i ertorio del Novecento e contemporaneo è interprete di Carmen balletti di William Forsythe: The Vertiginous Thrill of Exactitude e In Suite di Alonso; Serenade, Symphony in C, Rubies e Diamonds the Middle, Somewhat Elevated; Push Comes to Shove, coreografia (dal balletto Jewels) di Balanchine; Class concert di Мesserer; di Twyla Tharp. Le fiamme di Parigi di Ratmansky; Аnjuta di Vasil’ev; Cipollino di Il suo repertorio include inoltre: Giselle (Giselle), coreografia di Jean Majorov; Sinfonia dei salmi di Kylian; Dream of Dream di Elo; Un Coralli, Jules Perrot e Marius Petipa; Il lago dei cigni (Odette-Odile), eroe del nostro tempo di Possokhov. È tra gli interpreti degli spet- coreografia di Konstantin Sergeyev da Marius Petipa e Lev Ivanov. tacoli di Gala e del programma Amore di Svetlana Zakharova. Partecipa regolarmente alle tournée del Teatro Mariinsky all’estero. Prende parte alle tournée internazionali del Balletto Bol’šoj ed è È vincitrice del premio Hope of Russia (1998, 2005). ospite di compagnie e teatri di tutto il mondo. 82 83 NOTE BIOGRAFICHE PINK FLOYD / CARMEN SUITE

Ivan Oskorbin XXV Festival teatrale “Paradise” nella categoria ‘miglior ruolo maschile Diplomato alla Scuola di danza di Stato di No- in un balletto’ per l’interpretazione del ruolo di Conrad ne Le Cor- vosibirsk nel 2009. Dal 2008 al 2014 è stato saire (Novosibirsk, 2012); Medaglia d’oro del XII e XIII “Youth Delphi solista principale nel Balletto dell’Opera di No- Games of Russia” nella categoria ‘Danza classica’ (2014); Diploma al vosibirsk, dove si è esibito nei seguenti ballet- XXVI Concorso internazionale di balletto di Varna (Bulgaria, 2014). ti: Giselle (Albrecht), Il lago dei cigni (Principe, Rothbart), La Bayadère (Solor), La bella addormentata (Principe, Uc- Mikhail Lobukhin cello azzurro), Le Corsaire (Conrad), Don Chisciotte (Espada), Lo Schi- Primo ballerino del Teatro Bol’šoj di Mosca accianoci (il Principe Schiaccianoci, coreografia di Vasily Vainonen e Nato a Leningrado, nel 2002 si diploma all’Ac- coreografia di Lev Ivanov, Vasily Vainonen e Sergei Vikharev), Sparta- cademia di Balletto A. Vaganova di San Pietro- cus (Crasso, coreografia di Yuri Grigorovich),Chopiniana di Mikhail Fokin, burgo, ed entra a far parte del Balletto del Te- Carmen (Escamillo) di Roland Petit e Who Cares? di George Balanchine. atro Mariinskij. Dal 2010 è Primo ballerino del È entrato a far parte del Balletto del Mariinsky nel 2014. Il suo reper- Balletto del Teatro Bol’šoj di Mosca. torio con questa compagnia include i seguenti balletti: La Sylphide; Con il Balletto del Teatro Mariinskij si esibisce nei ruoli principali dei Giselle (Hans); Il lago dei cigni (Principe Sigfried, Rothbart, Danza maggiori balletti del repertorio classico e moderno: Conrad nel Cor- spagnola); Raymonda (Jean de Brienne, Abderakhman); Le Corsaire saro; Solor nella Bayadere; Basilio in Don Chisciotte nelle edizioni (Conrad, Birbanto); Don Chisciotte (Espada); L’uccello di fuoco (Ivan dei classici di Petipa; Romeo in Romeo e Giulietta di Lavrovskij; Solis- Tsarevich); nei balletti di George Balanchine: Jewels (Smeraldi) e Sog- ta in Ballet Imperial e Theme and Variations, Sanguigno in The Four no di una notte di mezz’estate (Cavaliere di Titania); Carmen-Suite (To- Temperaments di Balanchine; Solista in Steptext di Forsythe; il Prin- rero, José), coreografia di Alberto Alonso;Romeo e Giulietta (Paride), cipe in Cenerentola di Ratmansky; Solista in For four di Wheeldon. coreografia di Leonid Lavrosky; Spartacus coreografia di Leonid Nello spettacolo Diana Vishneva: Beauty in Motion ha danzato Pierrot Yacobson; Sylvia (Aminta), coreografia di Frederick Ashton; La leg- Lunaire di Ratmansky e Turns of Love di Rhoden. genda dell’amore (Vizier), coreografia di Yuri Grogorovich; Leningrad Partecipa a numerose tournée all’estero con il Balletto del Teatro Ma- Symphony (Giovane), coreografia di Igor Belsky; nei balletti di Alex- riinskij. Dal 2010 fa parte del Balletto del Teatro Bol’šoj di Mosca, ey Ratmansky: Anna Karenina (Alexey Karenin), Cenerentola; Paquita dove interpreta i principali ruoli del repertorio classico, tra cui Basilio (Clemente), coreografia di Yuri Smekalov da Marius Petipa. in Don Chisciotte nella versione coreografica di Fadeecev e Solor Nel corso della sua carriera ha ricevuto i seguenti premi: Premio del ne La Bayadère nell’allestimento di Grigorovič, oltre a Philip ne Le 84 85 NOTE BIOGRAFICHE PINK FLOYD / CARMEN SUITE

fiamme di Parigi di Ratmansky e il Pas de deux di Herman Schmer- e ha ricevuto il premio “Aurel Milloss”, giovane talento 2003, al Teatro man di Forsythe. Nelle coreografie di Jurij Grigorovič ha danzato: Olimpico di Roma. È stata vincitrice di borsa di studio di due edizioni Tebaldo in Romeo e Giulietta e i protagonisti dei suoi balletti Sparta- del concorso “Agon” al di Torino, che le ha consentito cus, Ivan il Terribile, L’età dell’oro. È spesso in tournée all’estero con il di esibirsi al Festival Internazionale Vignale Danza. Attualmente è balle- Balletto del Teatro Bol’šoj. rina stabile nel Corpo di ballo del Teatro Massimo di Palermo.

Francesca Davoli Romina Leone Allieva di Rodica Murgu e Filip Ilie (Opera di Ti- Nasce a Palermo nel 1981, nel 1989 inizia gli misoara), Maria Stan e George Postelnicu (Op- studi di danza classica a Palermo, presso la scu- era di Bucarest), è stata ammessa all’età di 14 ola di danza di Marisa Benassai. Perfeziona la anni all’Accademia Nazionale di danza di Roma sua preparazione tecnica e artistica prenden- dove si è diplomata. Nel 2004 è entrata a far do parte nel 2000 al IV corso professionale e parte del Corpo di ballo dell’Arena di Verona e nel 2005 di quello del al I corso di tirocinio per danzatori del Teatro Sociale di Rovigo. Nel Teatro Massimo di Palermo, interpretando ruoli solistici e da prima 2001 partecipa al corso di perfezionamento per giovani danzatori ballerina nei balletti Lo schiaccianoci, Giselle, La bella addormenta- presso il centro regionale della danza “Aterballetto” di Reggio Emil- ta, Omaggio a Ravel, Carmen, Cenerentola, Don Chisciotte, Il lago ia. Ritornata a Palermo, continua le lezioni di danza classica con il dei cigni, Sechs Tänze. Tra i ruoli di maggior rilievo interpretati La maestro Stefan Banica. Fata Buona (Cenerentola, cor. L. Cannito), Verdiana (cor. G. Stiscia), Intraprende le sue prime esperienze lavorative nel 2000 con la com- L’Odalisca (Il Corsaro, cor. M. G. Garofoli), Cinderella (Cinderella, cor. pagnia “Fabula Saltica” e nel 2001-2002 partecipa alle stagioni e alle F. Monteverde), Bolero (cor. F. Monteverde), La Fata Confetto e La Re- tournée della compagnia “Balletto di Milano”. gina della Neve (Lo Schiaccianoci, cor. G. Picone), La Ninfa (Adriana Dal 2002 al 2007 lavora presso la Fondazione Teatro San Carlo di Na- Lecouvreur, cor. G. Bonanno), Mercedes (Don Chisciotte). Ha preso poli, sotto la direzione di Elisabetta Terabust, confrontandosi con co- parte ai “Gala RAI” all’Anfiteatro Arena di Verona e ha partecipato an- reografie di Balanchine, Roland Petit, Derek Deane, Riccardo Nunez, che a tournées in Italia ed all’estero. Ha danzato, inoltre, al Teatro San Youri Vámos. Negli stessi anni prende parte anche a singole produz- Carlo di Napoli, all’Opera Nazionale di Maribor (Slovenia) e al Ballet- ioni presso la Fondazione Arena di Verona e la Fondazione Niccolò to del Sud di Lecce. Nel 2002 ha vinto il primo premio, solista reper- Piccinni di Bari. Nell’agosto del 2011 partecipa alla produzione Me- torio classico, al Concorso Federazione Italiana danza F.I.D.S./CONI dea di Davide Bombana al Teatro Petruzzelli di Bari. 86 87 NOTE BIOGRAFICHE PINK FLOYD / CARMEN SUITE

Dal 2004 ad oggi fa parte del corpo di ballo della Fondazione Teatro Massimo di Palermo, ricoprendo anche ruoli da solista e prima balle- rina; tra gli altri, quello di Aurora ne La bella addormentata di Matteo Levaggi (2017), anche al Teatro Bellini di Catania (2018).

Diego Mulone Nasce a Caltanissetta nel 1991 e giovanissimo si trasferisce a Roma dove studia presso l’Ac- cademia Nazionale di Danza. Durante gli studi partecipa al Tanzolymp di Berlino, Seoul Inter- national Ballet Competition, Parmadanza con il Pas de cinq da Excelsior, Galà di danza al Teatro Morlacchi di Perugia, Les Nuits Blanches di Parigi, I premio Shakespeare in Dance, Galà Premio Roma con la prima ballerina Marta Petkova dove interpreta il ruolo di Basilio del Don Chisciotte. Si diploma in Accademia sotto la guida di Zarko Prebil e si perfeziona con borsa di studio presso la Bolshoi Ballet Academy. Nel 2013 inizia a lavorare per l’Arena di Ve- rona con il ruolo di primo ballerino in Didone ed Aeneas. Balla il ruo- lo di Franz in Coppelia al Teatro Grande dell’Accademia Nazionale di Danza, coreografie di Salvatore Capozzi. Nello stesso anno entra a far parte del corpo di ballo del Teatro Massimo di Palermo. Partecipa alle varie produzioni di balletto interpretando ruoli solistici in Schiac- cianoci (danza spagnola, danza russa), Carmen con Eleonora Abbag- nato, Romeo e Giulietta, Cinderella, Trittico contemporaneo di Kylián, Inger e Levaggi, La bella addormentata di Levaggi, Don Chisciotte. FONDAZIONE TEATRO MASSIMO

Sovrintendente Francesco Giambrone Direttore generale Elisabetta Tesi Direttore musicale Gabriele Ferro

Maestro del Coro Piero Monti Coordinatore del Corpo di ballo Marco Bellone

Direttore dell’allestimento scenico Renzo Milan

Segretario artistico Marcello Iozzia

Casting Manager e assistente del direttore musicale Alessandro Di Gloria

Direttore comunicazione, nuovi media e marketing Gery Palazzotto

Stampa ed Editoria Angela Fodale

Responsabile delle relazioni nazionali e internazionali della Fondazione e del coordinamento delle attività di staff Chiara Zarcone

Assistente del Sovrintendente per i rapporti istituzionali Andreas Bonadio AREA ARTISTICA CORPO DI BALLO

Coordinatore Marco Bellone Maître de ballet e assistente alle coreografie Andrei Fedotov Segretario artistico Marcello Iozzia

Casting manager e assistente Donne Elisa Arnone, Francesca Bellone, Michaela Colino, Francesca Davoli, del direttore musicale Alessandro Di Gloria Carmen , Lucia Ermetto, Noemi Ferrante, Simona Filippone, Direttore musicale di palcoscenico Danilo Lombardini Romina Leone, Carmen Marcuccio, Annamaria Margozzi, Linda Messina, Direttore di scena Ludovico Rajata Yuriko Nishihara, Monica Piazza, Alessia Pollini, Giada Scimemi Regista collaboratore Alberto Cavallotti Uomini Emilio Barone, Giuseppe Bonanno, Vito Bortone, Marcello Carini, Maestri collaboratori di sala e di palcoscenico Giuseppe Cinà, Alessandro Casà, Alessandro Cascioli, Daniele Chiodo, Fabio Correnti, Giacomo Gati, Giorgio Mirandola, Steven Rizzo Gaetano La Mantia, Gianluca Mascia, Diego Millesimo, Andrea Mocciardini, Michele Morelli, Diego Maria Mulone, Benedetto Oliva, Giuseppe Rosignano, Giovanni Traetto

ORCHESTRA

Violini primi Silviu Dima*, Luciano Isola, Patrizia Richichi, Marco Spadi, James Hutchings, Laura Minella, Alessandro Bavetta, Daniele Malinverno, Fabio Ferrara, Rossana Rocca, Daniele Cappello, Francesco Palmisano Violini secondi Mattia Osini**, Francesca Viscito, Roberto Lo Coco, Alessandro Purpura, Giuseppe Polizzotto, Maurizio Giordano, Antonio G. Geraci, Luca Gira, Lorenzo Marcuccio, Alessandro Zambito Viole Gaspare D’Amato**, Antonio Buono, Francesco Mineo, Leoluca Vella, Francesco Biondo, Anna Schillaci, Andrea Bertucci, Rosalia Ballo Violoncelli Kristi Curb**, Viviana Caiolo, Marcello Insinna, Massimo Frangipane, Emanuela Zanghi, Alberto Baldo Contrabbassi Daniele Pisanelli**, Gaetano Di Peri, Cesare Raffaelli, Giuseppe Blanco, Penelope Mitsikopoulos Timpani Fausto Alimeni** Percussioni Rosario Barretta, Santo Campanella, Elio Anselmo, Silvia De Checchi

* spalla ** prime parti

Assistente musicale Domenico Pirrone Addetta Orchestra Claudia Di Mattei Servizi tecnici generali e vigilanza PERSONALE DELLA FONDAZIONE Cosimo De Santis coordinatore servizi tecnici generali e vigilanza Francesco Canepa segreteria SOVRINTENDENZA Antonino Costanzo servizio vigilanza e coordinatore impianti tecnologici Ernesta Insalaco segreteria Bartolomeo Martorana coordinatore impianti elettrici ed elettromeccanici Carlo Graziano autista Vincenzo Milazzo servizio vigilanza e coordinatore vigilanza Gioele Chinnici servizio vigilanza e addetto al controllo degli ascensori DIREZIONE OPERATIVA e degli apparati di sollevamento Francesco Caltagirone responsabile del controllo di gestione Giuseppe De Corcelli servizio vigilanza e addetto al controllo e responsabile di staff della direzione operativa e alla vigilanza sull’esecuzione delle manutenzioni di porte, finestre e porte REI Contenzioso Salvatore La Barbera servizio vigilanza e addetto al controllo Francesco Caltagirone assistente del responsabile dell’ufficio contenzioso e alla vigilanza sull’esecuzione delle manutenzioni edili ed idrauliche Giuseppe Martorana servizio vigilanza e addetto al controllo Ufficio Marketing, Progetti educativi e Servizio scuole e alla vigilanza sull’esecuzione delle pulizie Marida Cassarà coordinatrice Lorenzo Megna servizio vigilanza e addetto al controllo degli evacuatori fumo Maria Castiglione, Francesca Falconi, Margherita Safina addette e reti idranti del servizio antincendio Servizi di sala Franco Salvatore Sidoti servizio vigilanza e addetto al controllo delle attrezzature Antonino Sampognaro direttore di sala ed estintori del servizio antincendio Salvatore Di Piazza addetto manutenzione Biglietteria Lorenzo Mazzola, Vincenzo Trapani portieri Antonio Renna coordinatore Crocifissa Abbate, Sofia Maiorino addette DIREZIONE ARTISTICA Biblioteca e Museo Maria Pia Lenglet, Agnese Restivo segreteria Silvana Danzé responsabile progetto sistemazione Archivio Storico Deborah Boga, Filippo Barrale, Rosa Scuderi archivio musicale Mario Di Peri addetto biblioteca e Museo Simone Piraino referente per l’organizzazione dell’archivio musicale

Ufficio Amministrazione DIREZIONE PROGRAMMAZIONE Elisabetta Tesi direzione Vincenzo Vitale monitoraggio e verifica del budget della produzione artistica Giuseppe Tamburella coordinatore ufficio ragioneria Maria Pia Di Mattei segreteria Vincenza De Luca gestione contabilità artisti Giorgia Paganelli responsabile dell’Ufficio contabilità fornitori DIREZIONE ALLESTIMENTI SCENICI Silvia Giannetto, addetta alla contabilità fornitori e controllo DURC Giuseppe Cangemi coordinatore allestimento scenico Maurizio Alessi responsabile C.E.D. Patrizia Sansica segreteria Ufficio del Personale Rosalba Di Maggio tecnico specializzato per la gestione dei progetti Caterina Converso direttore del personale e degli affari generali Maurizio Costanza vice caporeparto della Movimentazione scene, costumi e attrezzeria Michele La Mattina responsabile ufficio presenze Michelangelo Li Gammari addetto Movimentazione scene, costumi e attrezzeria Alfio Scaglione responsabile ufficio paghe e contributi Reparto Sartoria Alessandro Semplice responsabile ufficio contratti e protocollo Marja Hoffmann Direttore della sartoria Ufficio Acquisti Nino Pollari caporeparto Elisabetta Tesi responsabile ad interim Antonina Tantillo caposquadra Antonio Ciappa coordinatore ufficio acquisti Anna Maria Chiarelli, Anna Maria D’Agostino, Anna Maria Di Carlo, Vincenzo Carollo, Silvana Danzé, Giovanni Montalbano, Vincenza Scalisi, Felicia Uccello sarti Vincenzo Monteleone addetti ufficio acquisti Maria Ruffino segreteria Reparto Trucco e Parrucco Reparto Macchinisti costruzioni Monica Amato, Ileana Zarbo vice caporeparto Giuseppe Ventura caporeparto Maria Cusimano caposquadra parrucco, Maria Di Fiore, Rosalia Dragotto, Giacomo Romano caposquadra Maria Lucchese, Francesca Maniscalco, Teresa Romano trucco e parrucco Sebastiano Bruccoleri, Davide Curcio, Giuseppe Salvato macchinisti costruttori

Reparto Macchinisti di palcoscenico Reparto Attrezzisti costruttori Sebastiano Demma caporeparto Stefano Canzoneri vice caporeparto Carlo Gulotta, Alfonso La Rosa vice caporeparto Salvatore Vescovo, Carmelo Chiappara, Vincenzo Brasile caposquadra Giorgio Chiappara caposquadra attrezzisti costruttori Vincenzo Vella vicecaporeparto macchinisti di soffitta Giuseppe Buscemi, Massimiliano Cannova caposquadra macchinisti di soffitta Vincenzo Fricano, Giuseppe Messina, Vincenzo Pisano, Bartolomeo Tusa macchinisti Marco Medulla °, Riccardo Onofrio Cuccia°, Alessandro De Santis°, Giovanni Greco°, ° a tempo determinato Alessandro La Spadola°, Massimiliano Pipi°, Calogero Magliocco°, Sciuto Giacomo°, Previte Domenico°, Francesco Paolo Di Mariano°, Stefano Sardina°, Giuseppe Firicano°, Claudio La Fata° aiuto macchinisti

Reparto Elettricisti Salvatore Spataro caporeparto Pietro La Monica, Francesco Randazzo vice caporeparto Michele Bisconti, Giuseppe Morreale, Rosario Principe cabinisti Vincenzo Rizzo, Leonardo Librizzi, Vincenzo Traina, Antonio Giunta, Biagio Ignoffo caposquadra elettricisti Giovanni Bruno, Danilo Iraci elettricisti Salvatore Cangemi°, Orazio Li Vigni°, Giovanni Raia°, Davide Riili°, Giovanni Romano°, Yuri Rizzo° aiuto elettricisti

Reparto Audiovisivi Santo Benigno vice caporeparto Giuseppe Uccello audiovisivo Manfredi Clemente°, Samuele Mollisi°, Matteo Scannaliato° aiuto audiovisivi

Reparto Attrezzisti di palcoscenico Giuseppe Pizzurro caporeparto Alfredo Arnò vice caporeparto Gino Amato attrezzista Marinella Muratore°,Giovanni Vallone°, Ginevra Tessitore°, Nikita Schifaudo°, aiuto attrezzisti

Reparto Scenografia Christian Lanni caporeparto Raffaele Ajovalasit vice caporeparto Maria Abbate, Cinzia Carollo, Vitalba D’Agostino, Alessandra La Barbera, Maria Passavia scenografi Vincenzo Gorgone cucitore di scenografia NOTE SUI COLLABORATORI

Elisa Guzzo Vaccarino, laureata in filosofia, si occupa di balletto e di danza da trent’anni scrivendo per quotidiani e periodici internazionali. Ha pubbli- cato libri su Béjart, Kylián, Bausch, la danza futurista e quella globalizzata di oggi, il tango. Ha insegnato Storia ed Estetica della Danza all’Università, in Italia e all’estero, in particolare nei corsi di Laurea Specialistica del DAMS di Bologna.

Le fotografie alle pagine 8-9, 10-11, 12, 17, 18, 21, 22, 26-27, 39, 44, 51, 58-59, 96, 98-99, sono di Rosellina Garbo. Le fotografie alle pagine 28, 33, 34, 87 sono di Pierluigi Abbondanza.

Per la pubblicità Ufficio Marketing del Teatro Massimo, piazza G. Verdi, Palermo (tel. 0916053213) [email protected]

Programma di sala a cura di Angela Fodale [email protected] Ha collaborato Marcella Musacchia. Si ringraziano Silvana Danzè e Simone Piraino. Grafica e impaginazione: Luca Orlando. Stampa: Seristampa (Palermo).

La Fondazione Teatro Massimo è disponibile a regolare eventuali pendenze con gli aventi diritto che non sia stato possibile contattare.

ISBN: 978-88-98389-84-1

Il Teatro Massimo è di tutti Sosteniamolo

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Contatta l’Ufficio Marketing della Fondazione Teatro Massimo: [email protected] - teatromassimo.it In Sala degli Stemmi, in uno spazio allestito per le attività ludiche, i bambini potranno vivere l’opera in una dimensione di gioco, in uno spazio tranquillo e protetto. Per bambini di età compresa tra i 4 e i 10 anni

27 gennaio Ovvero “Il suo nome è amore” 10 febbraio Il ritorno di Ulisse in patria Ovvero “Mio sospirato sol”

3 marzo La Favorite Ovvero “Leonora e il re”

28 aprile Ovvero “Stupenda Vittoria” 22 settembre Il barbiere di Siviglia Ovvero “i travestimenti del Conte”

1 dicembre My fair lady Ovvero “la scommessa”

22 dicembre Lo schiaccianoci Ovvero “Il re dei Topi”

Per informazioni e prenotazioni: tel. 329 7260846 - 349 3612353 Biglietteria / da martedì a domenica dalle 9.30 alle 18.00 biglietteria 091.605.35.80 Call center 091 84.86.000 / tutti i giorni dalle 9.00 alle 20.00 12 / 27 SETTEMBRE LA TRAVIATA Direttore Alberto Maniaci Regia OPERE E BALLETTI Mario Pontiggia 20 / 28 SETTEMBRE 19 / 27 IL BARBIERE DI SIVIGLIA GENNAIO Direttore Gianluca Capuano INAUGURAZIONE TURANDOT Regia Pier Francesco Maestrini Direttore Gabriele Ferro 4 / 8 Ludovico Einaudi Regia Fabio Cherstich OTTOBRE 7 / 10 Claudio Monteverdi WINTER JOURNEY FEBBRAIO PRIMA RAPPRESENTAZIONE ASSOLUTA Direttore Carlo Tenan IL RITORNO DI ULISSE IN PATRIA Regia e scene Direttore e arrangiamenti musicali Philippe Pierlot Roberto Andò Regia e animazione video William Kentridge 24 / 29 Robert Schumann OTTOBRE 24 MARZO 3 FEBBRAIO DAS PARADIES UND DIE PERI Direttore Gabriele Ferro LA FAVORITE Regia, scene, costumi, video e luci Direttore Francesco Lanzillotta Anagoor Regia Allex Aguilera 26 NOVEMBRE Frederick Loewe 20 / 26 2 DICEMBRE MARZO MY FAIR LADY PRELJOCAJ / KOR’SIA Direttore Wayne Marshall Direttore Tommaso Ussardi Regia Coreografie Angelin Preljocaj e Kor’sia (nuova creazione) 15 / 23 Pëtr Il’ič Čajkovskij 16 / 28 Wolfgang Amadeus Mozart DICEMBRE APRILE LO SCHIACCIANOCI IDOMENEO Direttore Alessandro Cadario Direttore Daniel Cohen Coreografia Lienz Chang da Marius Petipa Regia, scene e costumi Pier Luigi Pizzi 8 / 14 MAGGIO PINK FLOYD / CARMEN SUITE Direttore Aleksej Baklan Coreografie Micha van Hoecke (Pink Floyd) Alberto Alonso (Carmen Suite)

14 / 23 GIUGNO PAGLIACCI Orchestra, Coro, Coro di voci bianche, Corpo di ballo e Tecnici del Teatro Massimo Direttore Daniel Oren Maestro del Coro Piero Monti Regia Lorenzo Mariani Maestro del Coro di voci bianche Salvatore Punturo

Biglietteria / dal martedì alla domenica dalle 9.30 alle 18.00 | Call center 091 84.86.000 / tutti i giorni dalle 9.00 alle 20.00 teatromassimo.it 23 SETTEMBRE LOVING ELLA LUNEDÌ | 20.30 Jazz concert: le musiche di Ella Fitzgerald CONCERTI / RECITAL Direttore Domenico Riina Voce Simona Molinari Orchestra Jazz Siciliana In collaborazione con The Brass Group 9 MARZO OMER MEIR WELLBER SABATO | 20.30 N. RIMSKIJ-KORSAKOV | S. PROKOFIEV 10 OTTOBRE MAXIME PASCAL Direttore Omer Meir Wellber GIOVEDÌ | 20.30 I. STRAVINSKY | C. DEBUSSY | O. MESSIAEN | B. BARTÓK Mezzosoprano Ekaterina Sergeeva Direttore Maxime Pascal Pianoforte Daniel Petrica Ciobanu Pianoforte Sinforosa Petralia

31 MARZO ROBERTO ABBADO 5 NOVEMBRE BEETHOVEN / FERRO DOMENICA | 20.30 F. SCHUBERT | W. A. MOZART | G. MAHLER MARTEDÌ | 20.30 L.V. BEETHOVEN Direttore Roberto Abbado Direttore Gabriele Ferro Fagotto Riccardo Terzo Soprano Sophie Karthäuser Soprano Genia Kühmeier 9 NOVEMBRE PETER EÖTVÖS CICLO BRAHMS SABATO | 20.30 G. LIGETI | P. EÖTVÖS | F. LISZT Direttore Peter Eötvös

19 MAGGIO GABRIELE FERRO RECITAL DOMENICA | 20.30 A. ZAMBITO | J. BRAHMS Direttore Gabriele Ferro 30 GENNAIO MARIELLA DEVIA 12 OTTOBRE IAN BOSTRIDGE 24 MAGGIO REQUIEM TEDESCO MERCOLEDÌ | 20.30 Soprano Mariella Devia SABATO | 20.30 Tenore Ian Bostridge Pianoforte Giulio Zappa Pianoforte Julius Drake VENERDÌ | 20.30 J. BRAHMS Direttore Gabriele Ferro Soprano Valeria Sepe 1 MARZO NICOLA ALAIMO 25 OTTOBRE ANNE SOFIE VON OTTER Baritono Albert Dohmen VENERDÌ | 20.30 Baritono Nicola Alaimo VENERDÌ | 20.30 Mezzosoprano Anne Sofie von Otter Pianoforte Giuseppe Cinà Chitarra Fabian Fredriksson 30 MAGGIO JADER BIGNAMINI Pianoforte Leif Kaner-Lidström

GIOVEDÌ | 20.30 J. BRAHMS 17 MAGGIO Direttore Jader Bignamini Soprano 5 DICEMBRE WALTRAUD MEIER Pianoforte Sergei Babayan VENERDÌ | 20.30 Jessica Pratt Pianoforte Vincenzo Scalera GIOVEDÌ | 20.30 Mezzosoprano Waltraud Meier Pianoforte Joseph Breinl 17 GIUGNO LA SANTA ROSALIA Orchestra, Coro, Coro di voci bianche del Teatro Massimo e Massimo Kids Orchestra LUNEDÌ | 20.30 B. ALIOTTI Maestro del Coro Direttore Enrico Onofri Piero Monti Maestro del Coro di voci bianche Orchestra Nazionale Barocca dei Conservatori Salvatore Punturo In collaborazione con il Conservatorio di Palermo

Biglietteria / dal martedì alla domenica dalle 9.30 alle 18.00 | Call center 091 84.86.000 / tutti i giorni dalle 9.00 alle 20.00 teatromassimo.it C’è un patrimonio che non lasceresti mai svanire. Con un piccolo gesto puoi proteggerlo.

RECITAL

JESSICA

teatromassimo.it PRATT AL TEATRO MILLE MASSIMO MAGGIO COD. FISCALE FONDAZIONE TEATRO MASSIMO 17 VENERDÌ Jessica Pratt soprano ORE 20.30 Vincenzo Scalera pianoforte SALA ONU ORE 18.00 BEATRICE MONROY VI RACCONTO L’OPERA

17 / 1 Turandot Beatrice Monroy con Rinaldo Clementi e Nunzia Lo Presti 26 / 2 La favorite Beatrice Monroy con Giuseppe Cutino e Sabrina Petix 13 / 4 Idomeneo Beatrice Monroy con Rinaldo Clementi e Nunzia Lo Presti 11 / 6 Pagliacci Beatrice Monroy con Giuseppe Cutino e Sabrina Petix 11 / 9 Traviata Beatrice Monroy con Giuseppe Cutino e Sabrina Petix 20 / 9 Il barbiere di Siviglia Beatrice Monroy con Rinaldo Clementi e Nunzia Lo Presti 20 / 10 Das Paradies und die Peri Beatrice Monroy con Rinaldo Clementi e Nunzia Lo Presti 25 / 11 My Fair Lady Beatrice Monroy con Giuseppe Cutino e Sabrina Petix 11 / 12 Lo Schiaccianoci Beatrice Monroy con Giuseppe Cutino e Sabrina Petix

INGRESSO GRATUITO FINO A ESAURIMENTO DEI POSTI DISPONIBILI ABBONAMENTO 22/06/2019 ore 20.30 PAGLIACCI Opera in un prologo e due atti Musica di Ruggero Leoncavallo Direttore Daniel Oren Regia Lorenzo Mariani Scene e costumi Maurizio Balò Orchestra, Coro, Coro di voci bianche 5 SPETTACOLI IN SALA GRANDE e Corpo di ballo del Teatro Massimo CON LA PARTECIPAZIONE DI Allestimento del Teatro Massimo MASSIMO KIDS ORCHESTRA, CANTORIA E CORO DI VOCI BIANCHE DEL TEATRO: 11/10/2019 ore 18.30 TRE CONCERTI, UN’OPERA E UN BALLETTO W. A. Mozart Sinfonia n. 25 in Sol minore K 183 Concerto in Sol maggiore per violino e orchestra L. v. Beethoven La Battaglia di Wellington op. 91 10/03/2019 ore 18.30 Direttore Gabriele Ferro B. Britten Introduzione di un giovane Violino Anna Tifu all’orchestra op. 34 Massimo Kids Orchestra S. Prokofiev Pierino e il lupo op. 67 20/12/2019 ore 20.30 Direttore Michele De Luca Drammaturgia Francesco Micheli LO SCHIACCIANOCI Voci narranti Elio e Francesco Micheli Balletto fantastico in due atti Massimo Kids Orchestra Musica di Pëtr Il’ič Čajkovskij Direttore Alessandro Cadario 26/05/2019 ore 18.30 Coreografia Lienz Chang da Marius Petipa F. Poulenc Litanies à la Vierge Noire Corpo di ballo, Orchestra C. Saint-Saëns Concerto n. 1 in La minore e Coro di voci bianche del Teatro Massimo per violoncello e orchestra Violoncello Christian Barraco BIGLIETTI CONCERTI KIDS G. Faurè Cantique de Jean Racine, SETTORE Intero Ridotto Ave Verum, Maria Mater Gratiae, 1 25 20 Le Ruisseau 2 20 16 Ridotto UNDER 18 M. Ravel Bolero 3 20 16 10 EURO Direttore Michele De Luca 4 20 16 Massimo Kids Orchestra 5 15 12 Biglietti Pagliacci Cantoria e Coro di Voci Bianche 6 15 12 da 90 a 15 euro Maestro del Coro Salvatore Punturo 7 15 12 Biglietti Lo schiaccianoci 8 10 - da 60 a 14 euro

Biglietteria / da mar-dom 9.30 - 18.00 | Tel. 091 605.35.80 Call center / tutti i giorni 9.00 - 20.00 | Tel. 091 84.86.000 Biglietteria online ticketone.it teatromassimo.it 6 TEATRO MASSIMO PINK FLOYD / CARMEN SUITE

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ISBN: 978-88-98389-84-1 euro 10,00 OPERE E BALLETTI