numero1 2011

Bimestrale d’informazione cinematografica edito dalla FICE - Federazione Italiana Cinema d’Essai

Il gioiellino di Andrea Molaioli

Speciali Oscar I nuovi Sundance Corti Fice Berlino ANNO XI - NUOVA SERIE - N.1 - GENNAIO/FEBBRAIO 2011 - Euro 3,00 - SPED. ABBONAMENTO POSTALE 70% - FILIALE DI ROMA SERIE - N.1 GENNAIO/FEBBRAIO 2011 Euro 3,00 SPED. ABBONAMENTO POSTALE ANNO XI - NUOVA

interviste anteprime Donatella Finocchiaro Gianni e le donne Accorsi, Aronofksy, Bobulova, di Gianni Di Gregorio Amalric, Coen, Firth, Iñarritu, Leigh, Moore, La vita facile Randi, Rapace, Tognazzi di Lucio Pellegrini

2011 numero1

Federazione Italiana Cinema d’Essai alla FICE - edito d tografica cinema mazione n.1/2011 ale d’infor Bimestr editoriale

Cover story

A

M

O 24 Il gioiellino

R

I

D

E

L

A

I

L

I

F

-

%

0

7

E

AL T

S i

O Il gioiellinool

P i

O

T N

E i Andrea Mola M d

A di Andrea Molaioli

N

O

B

B

A

.

D Una questione (di) capitale

E

P

S

-

0

0

,

3

o

r

u

E

Speciali

- (Franco Montini)

1

1 ar

0 Osc

2

O

I ce

A n R da

B Sun

B

E F

/ ino O

I Berl

A

N

N

E

G

-

1

. N

I nuovi

-

E

I R In copertina: anteprime

E e

S ic A A i F

V rt Provvedimenti a metà (la proroga per ora di soli sei mesi

rio O Co

U Gianni e leiG donnerego N

iD

- iann

I I di G X

O

N iaro

N cch A interviste ino La vita facile Donatella F Lucio Pellegrini Toni Servillo di Accorsi, Aronofksy, Bobulova, Amalric, Coen, Firth, Iñarritu, Leigh, Moore,nazzi Randi, Rapace, Tog del credito d’imposta), sostegno statale sospeso, una Speciali manifesta diffidenza: quali prospettive per un cinema vitale? 6 Oscar 2011 Le candidature (Mario Mazzetti) 8 Sundance 2011 (Mario Mazzetti) ••• Tutto quanto è avvenuto negli ultimi due mesi attorno al cinema è 10 Berlino 2011 (Mario Mazzetti) riconducibile a questioni finanziarie, anche se sotto il magma delle risorse che non ci sono è tanta l’ideologia, la concezione della cultura come bene improduttivo, indegno Interviste dell’attenzione statale (o al limite, non senza contraddizione, che se la sbroglino le regioni), 7 Colin Firth (Marco Spagnoli) quella contrapposta di chi invece – e il Presidente della Repubblica è tra questi – ritiene 12 Joel & Ethan Coen (Marco Spagnoli) imprescindibile investire nello sviluppo non solo industriale ma anche nel sapere, 14 Lucio Pellegrini (Anna Maria Pasetti) dall’istruzione e formazione alla cultura come tessuto connettivo di una nazione. Il quadro 15 Stefano Accorsi (Anna Maria Pasetti) economico, per carità, è quello che è, ma continua a lasciare stupefatti il modo in cui negli 16 Julianne Moore (Cristiana Paternò) ultimi due anni si è portata avanti una politica di tagli indistinti, dichiarazioni a effetto (“con 17 Mathieu Amalric (Marco Spagnoli) la cultura non si mangia” è soltanto l’ultima), attacchi al cinema italiano come sottoprodotto 18 Donatella Finocchiaro (Davide Zanza) di “Roma ladrona”, assenza dannosa delle istituzioni ai principali festival riducendo 19 Barbora Bobulova (Franco Montini) l’industria nazionale del cinema a un covo di oppositori… 20 Mike Leigh (Anna Maria Pasetti) Risultato? Il 2011 si apre sotto i peggiori auspici. L’unica certezza (ancora per poco) è il Fus, il 22 Gianni Di Gregorio (Barbara Corsi) tanto osteggiato fondo unico dello spettacolo, approvato al minimo storico di 258 milioni di 26 Darren Aronofsky (Marco Spagnoli) euro, non più di 45 dei quali destinati al sostegno del cinema nel suo complesso (una metà 27 Noomi Rapace (Marco Spagnoli) destinata ad enti come Cinecittà Luce, la Scuola nazionale di cinema, la Biennale di Venezia 28 Ricky Tognazzi (Marcella Peruggini) e il resto alla produzione, alla promozione e all’esercizio) contro i 418,4 milioni del Fus 2010 29 Paola Randi (Anna Maria Pasetti) o, tanto per fare un esempio, i 500,9 milioni del Fus 2000. Così pochi che il ministro ha 30 Alejandro Gonzalez Iñarritu (Marco Spagnoli) sospeso cautelativamente l’efficacia delle norme sulle erogazioni. Rubriche Una débacle di cui faranno le spese (anche) le sale d’essai, che vedono esaurita la benzina 4 Notizie proprio quando aveva superato il rodaggio la nuova “vettura”, ossia il nuovo decreto di 41 Polvere di Stelle (Giovanni M. Rossi) settore che porta con sé norme più rigorose, incentivi a una più spiccata differenziazione – e 42 Cult dvd (Gabriele Spila) specializzazione – della programmazione d’autore ed un rapporto ancora più intenso con la 43 Detour (Umberto Ferrari) migliore produzione italiana ed europea. Seppur felici degli incassi record dei film fenomeno 44 Docuclub (Maurizio Di Rienzo) nazionali del momento, esiste una gamma infinita di possibilità produttive, generi, temi, 45 Cinema di carta (Chiara Barbo) linguaggi cui non vorremmo proprio rinunciare. Tutto ciò mentre la Romania annuncia 46 Colonna sonora (Mario Mazzetti) investimenti statali nel cinema per 80 milioni di euro in tre anni: fatte le debite proporzioni, Schede critiche c’è di che meditare… 39 AMORE & ALTRI RIMEDI 33 ANOTHER YEAR Questione di capitale anche nell’esperienza Mikado: dal Gruppo DeAgostini, dopo vicende 27 BEYOND proprietarie di cui abbiamo dato notizia negli scorsi numeri, è trapelato che cesserà la 30 BIUTIFUL distribuzione cinematografica. A parte le ripercussioni in termini di occupazione, viene a 37 BURLESQUE 37 127 ORE mancare una realtà preziosa nella diffusione del cinema d’autore (Zhang Yimou, Wenders, 26 IL CIGNO NERO Davies e mille altri vengono in mente a bruciapelo), anche italiano (Io sono l’amore di 39 COME LO SAI 36 DICIOTTANNI Guadagnino, exploit negli Usa, viene da lì ma i tempi erano già difficili). Col rammarico di 32 IL DISCORSO DEL RE dover cancellare da questo sommario, speriamo per recuperarlo presto, Alex de la Iglesia e la 35 THE FIGHTER sua Ballata dell’odio e dell’amore, exploit veneziano non a caso candidato a 15 premi 38 GANGOR 34 UN GELIDO INVERNO Goya del cinema spagnolo. 34 GIANNI E LE DONNE 33 IL GRINTA Altro rammarico, pur nella consapevolezza della bellezza intrinseca di un film che lascerà 29 INTO PARADISO 39 NOI, INSIEME, ADESSO. BUS PALLADIUM traccia, l’annuncio che Vincere non ha potuto concorrere agli Oscar (il NY Times lo dava tra i 28 IL PADRE E LO STRANIERO 10 favoriti) in quanto negli Usa è uscito in contemporanea in sala e in Video on demand 36 RABBIT HOLE 32 I RAGAZZI STANNO BENE (nuova frontiera di sfruttamento dell’opera filmica, ne riparleremo) e il regolamento lo 37 SENNA vieta. Volgendo in positivo, tutti sintomi di una vitalità del nostro cinema, pure all’estero. 36 IL TRUFFACUORI Anche qui, c’è di che meditare… 38 VENTO DI PRIMAVERA 35 LA VITA FACILE MARIO LORINI presidente FICE I nuovi Corti Fice a pag. 40

VIVILCINEMA Hanno collaborato a questo numero: Silvia Angrisani, Chiara Barbo, Domenico Dalbono 35, Roma ...Abbonamento annuo: euro 15,00 sul C.C. Postale n° Bimestrale d’informazione Barone, Darianna Cardilli, Barbara Corsi, Maurizio Di Rienzo, Umberto Ferrari, Mario Lorini, 61358016 intestato a Spettacolo Service srl, Via di Villa Patrizi 10, 00161 Roma - cinematografica Mario Mazzetti, Franco Montini, Anna Maria Pasetti, Cristiana Paternò, Marcella Peruggini, Numeri arretrati euro 3,50 ...Concess.ria esclusiva per la pubblicità: A.P.S. Federico Pontiggia, Giovanni Maria Rossi, Marco Spagnoli, Gabriele Spila, Davide Turrini, ADVERTISING srl - Via Tor de' Schiavi, 355 - 00177 Roma - Tel. 06.89015166 - fondato da Claudio Zanchi Davide Zanza ...Segreteria per l’editore: Stefania Trenca ...Progetto grafico: 06.89015167 - www.apsadvertising.it, [email protected] n°1/2011 nuova serie Geppy Sferra ...Editore per conto della Fice: Spettacolo Service srl, via di Villa Reg. Trib. di Roma n. 382 dell’ 11/9/2000 (già Trib Firenze n. 3642 Gennaio/Febbraio 2011 Patrizi 10, 00161 Roma, tel. 06/884.731 - Rivista fondata dalla Coop. L’Atelier del 17/12/1987) Sped. Abb. postale 70% Direttore responsabile: Mario Mazzetti di Firenze, pubblicata dalla Fice: via di Villa Patrizi 10, 00161 Roma, tel. Chiuso in redazione il 25/01/2011 - stampato per conto della 06/884.731, fax 06/440.42.55 ... Impagin. e stampa: Inprinting srl, Via Inprinting srl presso lo stabilimento “Grafiche PFG” Spa

e-mail: [email protected] ...web: www.fice.it 3 notizie fice Le notizie del cinema d’autore anche su www.fice.it

••• FILM D’ESSAI ••• GLOBI D’ORO A SOCIAL NETWORK E I RAGAZZI STANNO BENE L’ultima commissione ministeriale per i Ineccepibile il verdetto della stampa estera hollywoodiana: i Globi d’oro 2011 sono andati a Social network di film d’essai del 2010 ha assegnato la David Fincher (miglior film drammatico) e I ragazzi stanno bene di Lisa Cholodenko (miglior commedia). Il film qualifica a: I due presidenti, Il sul creatore di Facebook ha ottenuto anche il premio per la regia, per la sceneggiatura di Aaron Sorkin e le responsabile delle risorse umane, musiche di Trent Reznor e Atticus Ross. Al film sulla famiglia con due mamme anche il premio a una delle Nowhere boy, Rcl, Tamara Drewe, We protagoniste, Annette Bening (era candidata anche la Moore). Migliori attori drammatici Natalie Portman per want sex, Il mio nome è Khan. Il cigno nero e Colin Firth per Il discorso del re, miglior attore in commedia Paul Giamatti per La versione di Barney, migliori attori non protagonisti Melissa Leo e Christian Bale, madre e figlio in The fighter. Gli altri Sempre a dicembre, dichiarati film di premi: miglior film straniero In un mondo migliore di Susanne Bier (sconfitto, unico rammarico, Io sono “interesse culturale” i nuovi progetti di l’amore di Guadagnino), miglior animazione Toy story 3, miglior canzone Cher da Burlesque. Non erano Marco Bellocchio, dei fratelli Taviani, di candidati i Coen né Eastwood in quanto usciti successivamente al periodo considerato. Gianni Amelio, Paolo Sorrentino, Emanuele Crialese, Cristina Comencini, ••• NUOVO CINEMA DI PESARO 2011 Leone Pompucci, Daniele Ciprì, Giuseppe La 47^ edizione della Mostra Internazionale del Nuovo Cinema di Pesaro, diretta da Giovanni Spagnoletti, si Piccioni, Pappi Corsicato, Giovanna svolgerà dal 19 al 27 giugno all’insegna di Bernardo Bertolucci, che dopo New York verrà celebrato anche in patria Gagliardo, Ivano De Matteo, Claudio con una retrospettiva completa, un volume a cura di Adriano Aprà, una tavola rotonda alla sua presenza. Ancora Fragasso ed anche (secondo un’accezione Russia al centro della monografia con i documentari contemporanei, accanto al concorso dedicato a Lino Micciché ampia) La banda dei Babbi Natale e (primo premio seimila euro), alle anteprime in piazza, ai fuori concorso Bande à part, al Premio Amnesty per i diritti Immaturi (entrambi diretti da Paolo umani. Genovese), Amici miei come tutto ebbe inizio e Manuale d’amore 3. Tra ••• DE NIRO PRESIEDE CANNES gli esordienti, autori di corti distribuiti Sugli schermi con Manuale d’amore 3 di Veronesi, Robert De Niro sarà il presidente della giuria dalla Fice come Pippo Mezzapesa e il duo internazionale di Cannes 2011 (11-22 maggio). Fondatore del Tribeca Film Festival, due regie all’attivo, un Garzella-Macelloni. Assegnati inoltre premio Oscar per Toro scatenato (1980), De Niro ha visto due film da lui interpretati premiati con la contributi di 35mila euro per lo sviluppo Palma d’Oro: Taxi driver nel 1976 e, dieci anni dopo, Mission. di 20 sceneggiature, tre delle quali di animazione (tra i registi Bruno Bozzetto ••• LE DATE DI TORINO 2011 e Gianluigi Toccafondo) e cinque Dopo il successo dell’edizione 2010, sono state rese note le date del 29° Torino Film Festival: dal 25 documentari; tra gli autori premiati: novembre al 3 dicembre 2011. Marco Pontecorvo, Heidrun Schleef, Felice Farina, Vittorio Moroni, Vincenzo e ••• RASSEGNE E FESTIVAL Matteo Cerami, Luca Verdone. Vittorio Veneto Film Festival, cinema per ragazzi dal 2 al 5 marzo con 12 opere internazionali e 800 giovani giurati (vittoriofilmfestival.com) …Sicilian Film Festival dal 7 al 13 aprile a Miami Beach, Florida per lunghi, doc e corti girati in Sicilia e nel Sud Italia o che trattino tematiche correlate (sicilianfilmfestival.com) …Dal 31 ••• MOSAICO 2011 maggio al 5 giugno 14° CinemAmbiente a Torino, in concomitanza con la Giornata Mondiale dell’Ambiente IN AUTUNNO dell’Onu, scad. 15/3 per doc e corti (cinemambiente.it) …Corti a tema libero max 15’ al Festival Alto Vicentino, La V edizione del Mosaico d’Europa il 17 e 18 giugno a Santorso (festivalaltovicentino.org) …Al via le selezioni del 19° Arcipelago, festival Film Festival, organizzata dal Comune internazionale di cortometraggi e nuove immagini, a Roma dal 17 al 23 giugno (scad. 18/2, di Ravenna e dalla Fice, si sposta da arcipelagofilmfestival.org) per corti italiani ed internazionali, web e doc nazionali …Scadono il 28 febbraio le aprile in autunno nella nuova sede del selezioni per l’edizione 2011 di Maremetraggio, a Trieste dall’1 al 9 luglio, festival dei corti premiati in Europa e Palazzo dei Congressi, in pieno centro. delle opere prime italiane (maremetraggio.com) …Euganea Film Festival dall’1 al 17 luglio tra Este e Monselice, sei sezioni competitive per corti italiani e non, di animazione, doc e autori veneti, scad. 5/3 Oltre al concorso per giovani autori (euganeafilmfestival.it) …Sestriere Film Festival dedicato al cinema di montagna, dal 6 al 13 agosto. europei, confermata la formula con anteprime, omaggi e retrospettiva. ••• SI GIRA NEL MONDO Giuliano Montaldo dirige Pierfrancesco Favino, Carolina Crescentini e Francesco Scianna ne L’industriale, storia ••• NUOVI CORTI di un 40enne imprenditore strangolato dai debiti …Michele Placido girerà in Francia (dove i suoi film ricevono PERFIDUCIA grande attenzione) Le guetteur, gangster movie con Daniel Auteuil e Mathieu Kassovitz …Reduce dal successo È ormai un ciclo periodico quello dei di critica e pubblico negli Usa con Io sono l’amore, Luca Guadagnino è accreditato come regista del thriller sulla Corti perFiducia finanziati da Intesa mafia Corsica ’72, che gli sceneggiatori degli ultimi 007 hanno tratto da una storia vera …Roberta Torre Sanpaolo. Dopo il trittico Olmi- produrrà Rose e matematica, biografia di nonno Pier Luigi, inventore della Lambretta e dei primi aerei da Sorrentino-Salvatores e, l’anno scorso, trasvolata …Brad Pitt di nuovo diretto da Andrew Dominik dopo Jesse James: in Cogan’s trade, thriller tratto da Camaiti-Celli-Mezzapesa (quest’ultimo, George Higgins, sarà un sicario della mafia durante un torneo di poker …Pete Postlethwaite è mancato da poco L’altra metà, prossimamente nelle sale ma lo troveremo in Killing Bono, su due aspiranti musicisti irlandesi che hanno per compagno di studi il leader degli U2 …Il regista turco Yesim Ustaoglu (Viaggio verso il sole) prepara Somewhere in between, coproduzione Fice), sono terminate le riprese dei corti tedesca …Un comico scaricato dal ragazzo si imbarca in un tunnel di alcol e sesso casuale nel britannico The le cui sceneggiature sono state comedian, esordio di Tom Schkolnik con Edward Hogg e Jamie Ballard …Una famiglia travolta dai debiti in Une selezionate on line, diretti da Laura vie meilleure, nuovo film di Cédric Kahn con Guillaume Canet, che come regista ha trionfato in Francia grazie a Bispuri (il cui Passing time, vincitore Les petits mouchoirs, visto a Roma …Si infittisce il cast di Albert Nobbs, gran rentrée di Glenn Close dopo il del David di Donatello, sarà distribuito successo sulle scene, diretto da Rodrigo Garcia: con lei i giovani talenti Mia Wasikowska (Alice) e Aaron Johnson dalla Fice), Marco Chiarini (exploit lo (Nowhere boy, Kickass) e poi Brendan Gleeson, Brenda Fricker, Jonathan Rhys-Meyers …Dopo Potiche, tornano scorso anno con L’uomo fiammifero) e insieme Fabrice Luchini e Catherine Deneuve nei panni di Giulio Cesare e della regina inglese nel nuovo Asterix Paolo Zucca (altro vincitore del David, e in Britannia, diretto da Laurence Tirard (Il piccolo Nicolas) …Esordio alla regia per Benicio Del Toro nel progetto corto Fice, con L’arbitro). Tra gli attori collettivo 7 days in Havana, altrettanti episodi diretti inoltre da Julio Medem (che prepara il dramma storico coinvolti: Anita Caprioli, Vinicio Pericle e Aspasia), Laurent Cantet (che ha girato in inglese Foxfire, da Joyce Carol Oates), Gaspar Noe, Pablo Marchioni, Isabella Ragonese, Pippo Trapero, Elia Suleiman e Juan Carlos Tabio ...Esordio dietro la cinepresa anche per Mélanie Laurent (Il concerto) Delbono. con Les adoptés …Subito dopo The tree of life, in anteprima a Cannes, Terrence Malick ha girato The burial, storia di una coppia in crisi con Ben Affleck, Rachel Weisz e Javier Bardem nel ruolo di un prete …Paul Thomas ••• TOGNAZZI Anderson prepara Inherent vice, tratto da Thomas Pynchon …Nuovo progetto per lo Studio Ghibli: From Kokuriko Hill, tratto da un manga del 1980, sarà diretto da Goro Miyazaki, papà Hayao collabora alla PREMIATO AL CAIRO sceneggiatura …L’enfant prodige canadese Xavier Dolan (J’ai tué ma mère) prepara la love story transgender Il padre e lo straniero di Ricky Laurence anyways …Coproduzione canadese anche per il film animato Magasin des suicides, scritto e diretto Tognazzi ha visto premiati il protagonista da Patrice Leconte …La vita di Aung San Suu Kyi diventa un film diretto da Luc Besson, Dans la lumière, Alessandro Gassman e la sceneggiatura al protagonista Michelle Yeoh …Dopo la nuova versione di Effi Briest, Hermine Huntgeburth ha girato Tom Sawyer 34° Festival del Cairo, giuria presieduta dal classico di Mark Twain, con Benno Furmann …Philip Seymour Hoffman, Catherine Keener, Christopher Walken da Arturo Ripstein. L’edizione precedente nel debutto di Yaron Zilberman A late quartet, su un quartetto d’archi in crisi …Sarà Jeremy Renner a indossare i fu vinta da Gianfrancesco Lazotti con panni di Jena Plinski nel remake di 1997: Fuga da New York di Carpenter, affidato a Breick Eisner …Si vocifera Dalla vita in poi. che Quentin Tarantino prepari Southern, omaggio a Sergio Leone che racconta di un gruppo di schiavi in fuga.

4 VIVILCINEMA gennaiofebbraio11 DAL 18 FEBBRAIO AL CINEMA specialeOscar 2011

IL CIGNO NERO

SOCIAL NETWORK INCEPTION THE FIGHTER Con i piedi per terra “Il discorso del re” guida la classifica delle candidature a quota 12 seguito da “Il Grinta” con 10, “Social network” e “Inception” 8, “The fighter” 7, “127 ore” 6, “Il cigno nero” e “Toy story 3” 5. A quota 4 “I ragazzi stanno bene” e “Un gelido inverno”, ottimi outsider

••• Passata la sbornia delle avventure sceneggiatura di Toy story 3 ci troviamo ad Streep) con Natalie Portman e la Lawrence. Tra di Pandora in 3D, gli Oscar tornano con i piedi Hollywood e tutto può accadere! gli uomini, clamorosamente fuori Paul Giamatti sulla terra, fosse anche per le architetture della Contraddizioni di un’industria che recupera (Barney è candidato solo per il trucco), dentro mente del thriller fantaspionistico Inception o terreno, anche se (lo dimostra il ruolo Bardem, il fresco vincitore Jeff Bridges, Jesse per il mondo virtuale del Social network subalterno al nostro botteghino) la guida di Eisenberg, James Franco e “sua maestà” Colin realizzato dal sociopatico Zuckerberg. Rovelli e manager non necessariamente competenti in Firth, che già l’anno scorso avrebbe meritato disagi nella famiglia reale de Il discorso del termini di creatività può dare adito a dubbi. per A single man (Geoffrey Rush, magnifico re e nel più solare ménage omosessuale de I Nota dolente, l’esclusione dai film stranieri logopedista che gli ruba la scena, è ragazzi stanno bene, outsider di pregio del nostro La prima cosa bella, anche se la strategicamente confinato tra i non assieme alla rivelazione Un gelido inverno qualità complessiva denota la correzione di protagonisti, osso duro Christian Bale). Bello (Winter’s bone), quattro sudate candidature tiro, rispetto al passato, dei giurati chiamati a scontro tra le non protagoniste, con la 12enne tra cui l’eccellente protagonista Jennifer comporre la cinquina: il franco algerino Hors- dei Coen, la regina Bonham Carter, due Lawrence. È anche l’anno del ritorno di generi la-loi affronta il tema scottante dei massacri mamme diaboliche come Melissa Leo (per The che si credevano estinti, come il western riletto del colonialismo, La donna che canta è un fighter concorre anche Amy Adams) e Jacki dai Coen, ormai beniamini del pubblico oltre affresco tragico sullo sfondo della guerra in Weaver di Animal Kingdom. Fa piacere la che della critica, o le storie di boxeur come The Libano, In un mondo migliore esprime al presenza de L’illusionista tra i film di fighter. 127 ore di Danny Boyle, dopo il meglio le capacità introspettive di Susanne animazione ma non dovrebbe avere problemi il pluripremiato The millionnaire, è un film dalla Bier, il buñueliano Kynodonthas ha già magnifico Toy story 3. Buona anche la suspence quasi claustrofobica tratto da una fatto molto parlare di sé a Cannes e infine cinquina dei documentari, dove fanno bella storia vera, mentre più palpabile è quella che Biutiful, che vede candidato anche un mostra di sé Exit through the gift shop del trasuda da Il cigno nero. dolente Javier Bardem, è quanto ti fantomatico Bansky, sui graffiti artist; i pericoli Che Hollywood abbia finalmente iniziato a aspetteresti da un autore come Iñarritu. per l’ambiente dall’estrazione di gas naturale recuperare il bandolo della matassa tra un Unica nomination per Io sono l’amore, (Gasland), la ricostruzione della crisi sequel, un cartoon e un sequel di cartoon? lanciatissimo negli Usa, i costumi di Antonella economica (che si poteva evitare) in Inside job; Certo, il tipico “film da Oscar” in uscita a Cannarozzi; è un piacere vedere affiancati a la vita in Afghanistan del II Plotone dove è febbraio carico di nomination è un genere vecchie glorie come Hans Zimmer o astri in morta la recluta Restrepo, il ritratto dell’artista ormai rarefatto: è il cinema indipendente che ascesa come Alexandre Desplat compositori del riciclo Vik Muniz e dei suoi catadores foraggia la stagione dei premi con le sue storie di provenienza rock come Trent Reznor o (Wasteland). Dispiace il disinteresse per di umanità in crisi e se tutto dipende l’indiano già premio Oscar A.R. Rahman. Tra Hereafter (candidati solo gli effetti visivi), dall’annata, questa si rivela più che buona. Ad gli attori, sgarbo a Julianne Moore cui è stata consola che Mike Leigh sia candidato per la ogni modo, quando il sequel di un cartoon preferita la “compagna” Annette Bening, che sceneggiatura originale di Another year. vanta l’equilibrio, lo stile, l’impeccabile dovrà vedersela (nell’anno sabbatico di Meryl • MARIO MAZZETTI

Tutte le candidature FILM - 127 ore …Il cigno nero …Il discorso del re …The ATTORE - Javier Bardem, Biutiful …Jeff Bridges, Il DOCUMENTARIO - Exit through the gift shop …Gas- DOCUMENTARIO CORTOMETRAGGIO - Killing in the fighter …Un gelido inverno …Il Grinta …Inception …I Grinta …Jesse Eisenberg, Social network …Colin Firth, land …Inside job …Restrepo …Waste land name …Poster girl …Strangers no more …Sun come ragazzi stanno bene …Social network …Toy story 3 Il discorso del re …James Franco, 127 ore FOTOGRAFIA - Il cigno nero …Inception …Il discorso up …The warriors of Qiugang REGIA - Darren Aronofsky, Il cigno nero …David O. ATTRICE NON PROTAGONISTA - Amy Adams, The del re …Social network …Il Grinta CORTOMETRAGGIO - The confession …The crush …God of love …Na wewe …Wish 143 Russell, The fighter …Tom Hooper, Il discorso del re fighter …Helena Bonham Carter, Il discorso del re MONTAGGIO - Il cigno nero …The fighter …Il discorso …David Fincher, Social network …Joel & Ethan Coen, …Melissa Leo, The fighter …Hailee Steinfeld, Il Grinta del re …127 ore …Social network CORTOMETRAGGIO ANIMATO - Day & Night …The Il Grinta …Jacki Weaver, Animal kingdom gruffalo …Let’s pollute …The lost thing …Madagascar, SCENOGRAFIA - Alice in Wonderland …Harry Potter e carnet de voyage SCENEGGIATURA (Adattamento) - 127 ore …Un gelido ATTORE NON PROTAGONISTA - Christian Bale, The i doni della morte, parte I …Inception …Il discorso del inverno …Il Grinta …Social network …Toy story 3 fighter …John Hawkes, Un gelido inverno …Jeremy re …Il Grinta TRUCCO - La versione di Barney …The way back …The Renner, The town …Mark Ruffalo, I ragazzi stanno Wolfman SCENEGGIATURA (originale) - Another year …Il discor- COSTUMI - Alice in Wonderland …Io sono l’amore …Il bene …Geoffrey Rush, Il discorso del re MONTAGGIO DEL SUONO - Il Grinta …Inception …Toy so del re …The fighter …Inception …I ragazzi stanno discorso del re …The tempest …Il Grinta bene FILM ANIMATO - Dragon trainer …L’illusionista …Toy story 3 …Tron: legacy …Unstoppable COLONNA SONORA - Dragon trainer …Inception …Il story 3 MISSAGGIO DEL SUONO - Il discorso del re …Il Grinta ATTRICE - Annette Bening, I ragazzi stanno bene discorso del re …127 ore …Social network …Inception …Salt …Social network …Nicole Kidman, Rabbit hole …Jennifer Lawrence, Un FILM IN LINGUA STRANIERA - Biutiful, Messico …La CANZONE ORIGINALE - Coming home, Country strong EFFETTI VISIVI - Alice in Wonderland …Harry Potter e gelido inverno …Natalie Portman, Il cigno nero donna che canta, Canada …Hors-la-loi, Algeria …In un …I see the light, Rapunzel …If I rise, 127 ore …We …Michelle Williams, Blue valentine mondo migliore, Danimarca …Kynodontas, Grecia i doni della morte, parte I …Hereafter …Inception belong together, Toy story 3 …Iron man 2

6 VIVILCINEMA gennaiofebbraio11 Colin Firthintervista

FILMOGRAFIA - Valmont (1989), Femme fatale (1991), Il paziente inglese (1996), Febbre a 90° (1997), Segreti (1997), Shakespeare in love (1998), Il diario di Bridget Jones (2001), L'Importanza di chiamarsi Ernesto (2002), La ragazza con l'orecchino di perla (2003), Love actually (2003), Che pasticcio, Bridget Jones! (2004), False verità (2005), Quando tutto cambia (2007), Un marito di trop- po (2008), Mamma mia! (2008), Genova (2008), Un matrimonio all'inglese (2008), Dorian Gray (2009), A single man (2009), A Christmas Carol (2009), Main Street (2010), Il discorso del re (2010)

L’attore con Helena Bonham Carter e (alle spalle) Geoffrey Rush

Ansia sovrana L’attore da poco cinquantenne traccia il bilancio di una carriera al suo apice. Dopo il Golden Globe è favorito agli Oscar per “Il discorso del re”

••• “Quando avevo diciassette paura di parlare in pubblico, l’ultima cosa che Soprattutto una storia verso cui il pubblico si anni cantavo molto male e a voce alta in un vuoi è essere obbligato a rivolgerti ad un sente attratto, perché anche se non si ha la gruppo rock. Un’esperienza che ha Impero in uno dei momenti più difficili della balbuzie, non si è re e non se ne è mai danneggiato significativamente la mia voce e sua storia. In più c’è un paradosso: se lui fosse incontrato uno, il film racconta lo sforzo di ha apportato un danno considerevole alle mie nato qualche anno prima non avrebbe dovuto affrontare i propri difetti, superandoli con corde vocali. Certo, non era come se fossi parlare alla radio; se fosse appartenuto ad spirito di sacrificio. diventato balbuziente, ma questa esperienza un’altra generazione, il suo discorso si sarebbe Questo è un ruolo molto difficile: ha ha segnato gli inizi della mia carriera di potuto montare, eliminando tutte le avuto qualche timore nell’affrontarlo? attore”. Pur non avendo avuto lo stesso tipo imperfezioni. Ma non in quell’epoca! Il Re Certamente, ma mi accade molto spesso. Noi di problema del personaggio che gli ha fatto doveva parlare e rivolgersi a milioni di attori siamo sempre spaventati di fronte vincere il Golden Globe per la splendida persone. all’idea di recitare “senza rete”, ma al tempo interpretazione ne Il discorso del re di Tom Un uomo che non voleva essere re… stesso questa paura è anche la molla che ci Hooper, Colin Firth dice di aver avuto un Esattamente! Giorgio VI non desiderava spinge avanti nel nostro lavoro. La nostra è profondo senso di compassione nei confronti questo onore e, al tempo stesso, era la guida un’esplorazione senza certezze e, al tempo di Giorgio VI e della sua balbuzie. Costretto a perfetta per una nazione che avrebbe lottato stesso, credo che sia sano non avere tutte le diventare re dopo che il fratello ha abdicato duramente contro il totalitarismo, in quanto risposte quando si recita. per sposare la divorziata americana Wallis era sufficientemente umile da non voler Lei ha compiuto cinquant’anni e la sua Simpson, il sovrano doveva anche superare la assumere il potere. Dal canto loro, invece, i carriera va a gonfie vele… difficoltà ad esprimersi in pubblico, per suoi nemici avevano già versato molto sangue È un momento molto fortunato per me: è sostenere la nazione in una delle sue ore più per conquistare analogo potere e di lì a poco stato bello festeggiare i cinquant’anni a buie, la guerra contro il nazismo. “Per avrebbero ammazzato milioni di persone, Toronto durante il Festival, con duemila prepararmi al ruolo ho lavorato con una invadendo i territori circostanti, pur di placare persone che mi hanno cantato “tanti auguri” logopedista molto famosa che non solo aiuta la loro volontà di potenza. In questo senso il e che poi hanno anche apprezzato Il discorso le persone a superare i loro problemi, ma re rappresentava una guida virtuosa anche se del re. La cosa migliore è poter lavorare e, al anche in tutto quello che riguarda il parlare in doveva lottare strenuamente con i suoi tempo stesso, vedersi offrire ruoli tanto pubblico, anche sotto il profilo squisitamente demoni personali pur di finire correttamente diversi, interessanti e talora, come nel caso di psicologico”, spiega l’attore inglese. “I nomi una frase. Mamma mia!, anche molto divertenti. Credo dei suoi clienti sono tutti confidenziali ma C’è un legame con il nostro presente? che anche quando avevo trent’anni ho molti tra loro sono persone famose. Lo so Ogni volta che raccontiamo una storia di interpretato dei personaggi particolarmente perché le ho incontrate presso il suo studio e i rilievo credo si parli, in qualche maniera, di riusciti, ma la verità è che i film non sono stati loro nomi mi hanno fatto rendere conto di quanto ci accade oggi. Non credo che ci siano notati e il mio lavoro è passato inosservato. quanto ampia sia la gamma di individui con degli elementi politici in comune con il nostro Oggi, invece, la mia fortuna è quella di difficoltà a parlare in pubblico. È stata questa presente, ma tutto quello che si vede ne Il recitare in storie che ottengono grande signora ad ispirare molti dei buffi esercizi che discorso del re è una versione estremizzata attenzione da parte degli spettatori. si vedono nel film e so per certo da alcuni suoi di quanto accade nella realtà di tutti ogni Quali sono i film che le dispiace non pazienti che, spesso, il suo approccio può giorno e nella nostra difficoltà di esprimere abbiano avuto maggiore attenzione? risultare particolarmente poco ortodosso pur ciò che sentiamo, di comunicare con il nostro Le false verità di Atom Egoyan, Genova di di arrivare a “sbloccare” le persone che si prossimo. Del resto, comunicare è una delle Michael Winterbottom e Trauma di Marc rivolgono a lei”. più grandi sfide dell’umanità. Questo film, Evans. Film che, come attore, hanno richiesto Cosa l’attraeva del personaggio? dunque, è la storia di un uomo che prova a un lavoro molto importante ma che Il fatto che si trattasse di una storia vera e che raggiungere un altro uomo rinchiuso purtroppo non hanno avuto alcun riscontro Giorgio VI si fosse trovato dinanzi ad una all’interno di mura altissime e, da parte del pubblico. Spero sinceramente che sorta di “tempesta perfetta” di eventi, da cui apparentemente, quasi insormontabili. un giorno vengano rivalutati. uscì vincitore con grande coraggio. Se tu hai Un dramma psicologico? • MARCO SPAGNOLI

VIVILCINEMA gennaiofebbraio11 7 specialeSundance F

THE GUARD

UnaUna vetrinavetrina innevatainnevata Prende il via nello Utah, col Sundance, la nuova annata del cinema indipendente, qui in prevalenza Usa con tante anticipazioni per i festival che verranno. Fondata da Robert Redford, la rassegna ospita “I baci mai dati” di Roberta Torre

••• Vetrina del cinema indipendente, devil’s double con Dominic Cooper e da una banca di investimenti in Margin a stelle e strisce e non solo, la selezione del Ludivine Sagnier (anche a Berlino); David call, con Kevin Spacey, Paul Bettany, Jeremy Sundance Festival si riverbera nei festival che Mackenzie che ritrova Ewan McGregor con Irons e Stanley Tucci. Kevin Macdonald verranno, da Berlino a Cannes, da Roma a Eva Green nella love story Perfect sense; assembla materiali del popolo di Youtube, Torino, con l’offerta di un cinema sia low Rob Minkoff (Il re leone) e la storia di un girati lo scorso 24 luglio, in Life in a day, budget che più ambizioso, ventaglio quanto ostaggio che fa litigare i rapinatori di banca prodotto da Ridley Scott. mai ampio di generi, linguaggi, stili. in Flypaper, con Patrick Dempsey e Ashley Tra le Documentary Première: l’atteso L’edizione 2011, dal 20 al 30 gennaio a Park Judd; Kevin Smith con Red State, sul ritorno di Alex Gibney (Taxi to the dark side, City, Utah e dintorni, vanta sezioni fondamentalismo in America Centrale; Enron) con Magic trip, diretto con Alison competitive (fiction e documentari, Usa e l’atteso film di chiusura The son of no one Ellwood; il cambio di sesso in Becoming resto del mondo) e altre di gala. Con Roberta di Dito Montiel, che riassolda Channing Chaz della coppia Bailey-Barbato, la storia Torre in lizza col suo I baci mai dati, visto a Tatum con Al Pacino, Ray Liotta e Juliette burrascosa del Guatemala in Granito, le Venezia, molte le Première di grido: dal Binoche tra delitti del passato e la New York provocazioni di Morgan Spurlock che dopo convegno di assicuratori di provincia in post-11/9. Ancora Liotta con Tobey Maguire la ricerca di Osama Bin Laden è alle prese Cedar Rapids, con John C. Reilly e Sigourney e Laura Linney in The details, ovvero come i con gli interessi commerciali che ruotano Weaver, alla truffa assicurativa in The vermi in giardino danno la stura a una attorno al cinema (anche da noi impera il convincer di Jill Sprecher con Greg Kinnear, reazione a catena assurda quanto product placement, ovvero la pubblicità Alan Arkin e Billy Crudup, all’opera seconda drammatica; Pierce Brosnan, Jennifer nella narrazione) in The greatest movie di Miranda July, anche protagonista di The Connelly, Ed Harris, Greg Kinnear e Marisa ever sold; ex membri di gang ora dediti a future su una coppia la cui vita viene Tomei in Salvation Boulevard, che incrocia proteggere la propria comunità in The stravolta da un gatto randagio (in concorso a i destini di un pastore evangelico e di un ex- interrupters; e ancora le vicende di Ground Berlino). A ricordarci che il cinema è fatto di hippie; Paul Giamatti avvocaticchio e Zero a New York, i tesori delle cineteche storie e attori oltre che di effetti speciali, allenatore di wrestling in Win win di Tom americane, ritratti di Ronald Reagan e del autori come Lee Tamahori, che affronta i McCarthy. Il drammatico The music never campione di scacchi Bobby Fischer against misfatti di Saddam Hussein attraverso le stopped tratto da Oliver Sacks; la crisi the world. vicende di una controfigura del figlio in The finanziaria e le conseguenti misure adottate Nel concorso Usa Ben Foster e Lubna Azabal

8 VIVILCINEMA gennaiofebbraio11 estival 2011speciale

THE SON OF NO ONE

TODOS TUS MUERTOS

THE DEVIL'S DOUBLE

MARGIN CALL

interpretano un cartografo e una fotografa l’esistenza di un gemello del nostro pianeta l’antifona). Musica anche in alcuni espatriata in HERE di Braden King, in Another Earth. documentari, da James Taylor e Carol King sull’Armenia; esordio alla regia per l’attrice Nel concorso internazionale esordio per in Troubadours ai Tribe Called Quest in Vera Farmiga con Higher ground, nel quale l’attore Paddy Considine che in Tyrannosaur Beats, rhymes and life, mentre l’impegno interpreta una madre in crisi che trova (incontro tra un uomo violento e una per i diritti civili di Harry Belafonte è al conforto in una comunità ultraortodossa, e volontaria cristiana) dirige Peter Mullan e centro di Sing your song. Se i doc made in per Sam Levinson, figlio di Barry (The loved Olivia Colman. Oltre a Roberta Torre, si Usa alternano temi caldi come la giustizia ones, due sorelle e un matrimonio caotico, segnalano il colombiano Todos tus civile (Hot coffee) e penale (Crime after con Demi Moore e Kate Bosworth). Michael muertos di Carlos Moreno (un contadino crime), il suicidio assistito in Oregon, gli Shannon (My son my son…, Revolutionary trova una pila di cadaveri nei campi), ambientalisti radicali dell’Earth Liberation Road) torna ad un ruolo borderline in Take l’assedio di un cinema nel messicano Asalto Front (If a tree falls), lo sfruttamento shelter di Jeff Nichols (ovvero: le visioni di al cine, due gay iraniani in cerca di rifugio in minerario degli Appalachi (The last una tempesta apocalittica sono un presagio Francia in Quelques jours de repit e poi mountain), l’impatto dell’Aids sulle o l’insorgere di un disturbo mentale?), John l’irlandese The guard col poliziotto pigro comunità di San Francisco (We were here), C. Reilly in Terri dà vita a un rapporto Brendan Gleeson e l’agente Fbi Don il signore della guerra liberiano che si sintonico tra un vicepreside e un orfano Cheadle; la casalinga “infoiata” del reinventa pastore evangelico, uno sguardo sbandato; storie del Bronx in Pariah e Gun norvegese Happy, happy, il genocidio sui media (A year inside the NY Times) e Hill Road. Giovani ribelli e incontri decisivi ruandese in Kinyarwanda e poi musica come questi sviliscono l’immagine della in Homework (con Freddy Highmore) e dalla remota Australia in Mad bastards, il donna (Miss representation), è dal Regno nella famiglia iraniana di Circumstance. restauratore anziano dell’israeliano Unito che proviene il doc più atteso, Project Due 15enni in fuga da Salton Sea a Los Restoration, i disagi della Cuba anni ’90 in Nim del regista premio Oscar di Man on a Angeles in Little birds; amore a distanza tra Boleto al Paradiso, il rivenditore d’auto del wire, qui alle prese con lo scimpanzé un americano e un’inglese in Like canadese Le vendeur, il vampiro che educato come un essere umano. In uscita crazy. Più azione (e varietà) nel chatta a caccia di prede nel anche in Italia Senna di Asif Kapadia, la thriller On the ice, nippocanadese Vampire e, storia del leggendario corridore brasiliano, ambientato nella sempre dal Giappone, il mentre suscita interesse The green wave di tundra artica, in monaco zen che ritrova la Ali Samadi Ahadi, che rievoca attraverso The ledge dove passione per il rock in blog e social network la feroce repressione un uomo Abraxas (i fan di della dittatura iraniana. Tra gli altri temi: il minaccia di Santana ritorno dall’Afghanistan di un marine, storie gettarsi da un hanno della crisi finanziaria negli Usa, degli orfani cornicione (nel capito di colore in Ucraina, dei Black Power in cast Liv Tyler e America a cavallo tra anni ’60 e ’70, delle Terrence delicate elezioni presidenziali 2008 in Howard). Amore Ghana. Scommetete che di molte di queste a prima vista opere sentiremo riparlare? mentre si scopre • MARIO MAZZETTI HERE

VIVILCINEMA gennaiofebbraio11 9 specialeBerlinal

LES CONTES DE LA NUIT Scenari ipotetici Pochi maestri ma cinema indipendente di richiamo e giovani talenti alla Berlinale, il primo dei grandi festival che apre con l’impronta beffarda dei Coen. Retrospettiva Bergman, la sedia vuota per Panahi e, dall’Italia, l’umorismo corrosivo di Albanese e quello gentile di Di Gregorio

••• Il direttore Dieter Kosslick Gregorio: due commedie cui si aggiunge Almanya su immigrazione e integrazione, il promette la classica accoppiata di grandi film l’omaggio a Mario Monicelli Il marchese del messicano El premio di Paula Markovitch e (un po’ meno del solito, in verità) e talenti da Grillo, che proprio a Berlino fu premiato nel l’inglese Coriolanus, adattamento scoprire al 61^ Festival di Berlino, il decimo da 1982 per la regia. Orso d’oro alla carriera scespiriano a firma di Ralph Fiennes, anche lui diretto, in programma dal 10 al 20 all’attore tedesco Armin Mueller-Stahl interprete con Gerald Butler e Vanessa febbraio. Oltre a una forte presenza di autrici (Music box, Utz, Shine). Confermata la Redgrave. e di tematiche femminili, l’edizione 2011 si partenza cult, sintesi di qualità e riscontro di segnala per l’allargamento del 3D ai film pubblico: l’anno scorso l’anteprima mondiale Cronache iraniane. Oltre all’omaggio d’autore e per la retrospettiva dedicata del nuovo Polanski, quest’anno la prima sentito a Panahi, del quale verrà riproposto all’immenso Ingmar Bergman, che sarà internazionale de Il Grinta dei fratelli Coen, il Offside che vinse l’Orso d’argento nel 2006, celebrato da tre delle sue attrici predilette: loro miglior incasso di sempre in patria con in concorso passa Nader and Simin, a Harriet Andersson, Gunnel Lindblom e oltre 100 milioni di dollari (ne parliamo separation di Asghar Farhadi, le cui riprese naturalmente Liv Ullmann (tutt’altra storia diffusamente in questo numero). In gara e sono state interrotte dopo le dichiarazioni rispetto alle riscoperte dei festival di casa non, c’è di che attrarre acquirenti per i listini dell’autore a sostegno dei cineasti messi al nostra). Isabella Rossellini è l’unica presenza d’essai che verranno. bando e poi di nuovo autorizzate a seguito di italiana del concorso, da tre anni privo di film pubbliche scuse. L’attrice del precedente nostrani, in qualità di presidente della giuria Opere prime. E ultime. Quella di Bela Tarr, il About Elly (premio alla regia alla Berlinale che assegnerà l’Orso d’oro, composta inoltre rigoroso autore ungherese di Satantango, Le 2009), acuto e per noi insolito sguardo sulla dalla produttrice Jan Chapman, dall’attore di armonie di Werckmeister e L’uomo di Londra, borghesia di Teheran, è riparata a Parigi dopo Bollywood Aamir Khan, dal regista Guy almeno secondo le sue intenzioni: The Turin le accuse per aver tolto il velo alla prima Maddin, dalla costumista Sandy Powell, horse racconta di Friedrich Nietzsche, del americana di Body of lies. dall’attrice Nina Hoss e dal regista iraniano cavallo che vide frustare nella città sabauda Jafar Panahi, simbolicamente presente ma in nel gennaio 1889, del suo dolore per l’animale 3D d’essai. Inusuale concentrazione di opere realtà condannato a sei anni di reclusione dal e di ciò che avvenne in seguito. Coprodotto tridimensionali, con due documentari regime di Ahmadinejad per le sue idee (chissà dalla Francia, si annuncia una metafora tedeschi e un cartone animato francese. I che, dopo Cannes, anche Venezia non compia radicale della fine di un mondo. Cinque gli maestri Wim Wenders e Werner Herzog lo stesso passo). Immaginiamo che l’invito di esordi selezionati: dagli Usa gli attesi Yelling presentano rispettivamente l’atteso Pina, Qualunquemente di Sergio Manfredonia to the sky di Victoria Mahoney (con Zoe nato come celebrazione del Wuppertal nella sezione Panorama Special scaturisca Kravitz, la protagonista di Precious Gabourey Tanztheater della Bausch e trasformatosi in anche dall’effetto curiosità, stante l’immagine Sidibe e Tim Blake Nelson) e Margin call, già omaggio senza sminuirne il contenuto (le della politica italiana nel mondo; sempre in al Sundance, di JC Chandor con Kevin Spacey, riprese di uno spettacolo, la fatica del lavoro Panorama è presente Gianni e le donne di Di Jeremy Irons e Demi Moore; il tedesco del gruppo); e Cave of forgotten dreams,

10 VIVILCINEMA gennaiofebbraio11 e 2011 speciale

PINA LES FEMMES DU 6EME ETAGE

QUALUNQUEMENTE

THE TURIN HORSE THE FUTURE

già a Toronto, dedicato alle pitture rupestri concorso (già editi, Under the hawthorn Vampire di Iwai Shunji, il ragazzo della grotta di Chauvet-Pont-d’Arc. Se il primo tree di Zhang Yimou è in Generation, ossessionato da Internet in Medianeras di aveva già girato il corto Il volo in Calabria, il Sacrifice di Chen Kaige in Panorama), solo il Gustavo Taretto, i rapper svizzeri di Offbeat, secondo considera invece chiusa l’esperienza coreano Come rain come shine di Lee Yoon- il 3D artigianale di Gareth Maxwell Roberts 3D. È in concorso l’atteso Les contes de la ki (This charming girl; tre suoi connazionali The mortician, il Porno melodramma del nuit di Michel Ocelot che, come Principi e sono in Panorama). Clamorosamente assente lituano Romas Zabarauskas; l’universo principesse (uscito in Italia dopo il successo di la Scandinavia, salvo per la sezione dedicata ai indiano tra 7 sins forgiven di Vishal Kirikù), fa scaturire tante storie fantastiche ragazzi, Generation: una consolazione per gli Bhardwaj (una donna alle prese con le dall’incontro tra due ragazzi e un tecnico in italiani? Si registrano invece il turco Our convenzioni della fede), Asshole del giovane un cinemino abbandonato: un mondo di fate, grand despair di Seyfi Teoman, il thriller Q sui nuovi “giovani arrabbiati” e The lupi, foreste che riprende l’omonima serie di anglo-israeliano Lipstikka di Jonathan Sagall, Bengali detective con cui Paul Cox ci porta silhouette animate degli anni ’90 per non far il russo Innocent saturday di Alexandr negli angoli oscuri di Calcutta. Tra i rimpiangere la perfezione di Azur e Asmar, Mindadze. documentari, oltre ai numerosi titoli su emozionante racconto di tolleranza, tematiche gay, Rosa von Praunheim che interamente disegnato a mano. Spiazzante! Le Americhe esibiscono il ritorno di Joshua dirige Rent boys e appare in Mondo Lux di Marston, premiato nel 2004 per l’ottimo Elfi Mikesch in compagnia di Wenders, Ingrid I padroni di casa. Numerose le produzioni e Maria piena di grazia e presente con The Caven, la Huppert. Isabelle Coixet presenta coproduzioni tedesche, dalla storia di forgiveness of blood, dramma ambientato Escuchando al Juez Garzon e poi, tra i più terrorismo If not us, who? del in Albania; l’argentino Rodrigo Moreno (El attesi, il seguito di Tropa de Elite di José documentarista Andres Veiel a Sleeping custodio) con Un mundo misterioso, storia Padilha che vinse l’Orso d’oro, il nuovo Milcho sickness di Ulrich Köhler e, tra le seconde, di una coppia trentenne che si concede un Manchevski col trittico al femminile Mothers, Unknown, nuova sortita nel thriller di Jaume periodo di pausa. Infine, il francese Les Abe Sylvia e la sua Dirty girl con Juno Collet-Serra con Liam Neeson, che al risveglio femmes du 6ème étage di Philippe Le Guay, Temple e Milla Jovovich; Julie Gavras con da un incidente d’auto scopre che un altro con Fabrice Luchini austero padre di famiglia Late bloomers, con la Rossellini, e l’esordio uomo si è impossessato della sua identità (con anni ’60 che scopre l’esuberanza di un gruppo Toast con Helena Bonham Carter. lui Diane Kruger e Bruno Ganz). Dalla vicina di spagnole nel palazzo (nel cast Carmen Austria My best enemy, il più recente Maura e Sandrine Kiberlain). Infine, al Forum cinema indipendente meno poliziesco di Wolfgang Murnberger, la cui allineato, molte opere sul disagio nei rapporti trilogia dei romanzi di Wolf Haas, che La sezione Panorama è una galassia di autori familiari e sociali, l’identità individuale includeva The bone man, da noi è e documentari tutti da scoprire. Da segnalare attraverso temi ambientali e scenari politici. completamente ignorata. l’israeliano Invisible di Michal Aviad sulle Da segnalare l’argentino Marco Berger con infermiere del conflitto palestinese, il disagio Ausente, che esplora i confini del rapporto From Sundance with love. Tra concorso e di un ragazzo in un corpo femminile in tra uno studente e l’insegnante di educazione Panorama, fioccano come sempre le opere che Tomboy di Céline Sciamma (analogo tema fisica; il tedesco Looking for Simon di Jan provengono dal festival dello Utah: l’opera nell’esordio Romeos di Sabine Bernardi), gli Krüger, su una donna che non riconosce nel seconda di Miranda July The future, Margin adolescenti arabi cresciuti in Francia ma ragazzo ritrovato il figlio scomparso, e la call, Life in a day, HERE, il documentario su emarginati in Dernier étage gauche trilogia televisiva Dreileben, tre opere Harry Belafonte Sing your song, gli attesi gauche di Angelo Cianci, la boat people dirette da Christian Petzold, Dominik Graf e The guard e The devil’s double di cui afgana di Man at sea di Constantine Christoph Hochhausler sullo stesso evento – risentiremo parlare. Giannaris; la storia di cinema, colonizzazione l’evasione di un criminale – analizzato da e guerra dell’acqua Tambien la lluvia di Iciar diverse prospettive. (Quasi) assenti. L’Asia è stranamente poco Bollain; il clandestino sudamericano di • MARIO MAZZETTI rappresentata: niente Cina e Giappone in Amador di Fernando Leon de Aranoa, il

VIVILCINEMA gennaiofebbraio11 11 intervistaJoel & Ethan Coen

FILMOGRAFIA - Blood Simple (1984), Arizona Junior (1987), Crocevia della morte (1990), Barton Fink (1991), Mister Hula Hoop (1994), Fargo (1996), Il grande Lebowski (1998), Fratello, dove sei? (2000), L'uomo che non c'era (2001), Prima ti sposo, poi ti rovino (2003), Ladykillers (2004), Non è un paese per vecchi (2007), Burn after reading (2008), A serious man (2009), Il Grinta (2010)

Tutto dipende dal cavallo Ovvero, come gli autori cult del cinema indipendente (ri)prendono un western portato al successo da John Wayne e ne fanno un successo al botteghino. “Il Grinta” vede protagonisti Jeff Bridges, Matt Damon e Josh Brolin

••• “Non eravamo interessati ad è un paese per vecchi era ambientato in che stai usando qualche aspetto della loro un remake del film del 1969 con John Texas ma era e resta un film personalità per il personaggio che hai scritto Wayne, Robert Duvall e Dennis Hopper, contemporaneo. Nessuno va a cavallo in e diventano quantomeno sospettosi. La bensì ad una nuova versione del romanzo di quel film, salvo che per recarsi nell’interno realtà è che a noi piace scrivere parti pensate Charles Portis da cui è tratta la pellicola di del paese. Non lo abbiamo mai considerato per alcuni specifici attori e ci divertiamo di Henry Hathaway”, raccontano i fratelli Joel un western, per noi era qualcosa di diverso. più quando conosciamo bene la persona che ed Ethan Coen che hanno scelto come È il cavallo a “fare” il western? immaginiamo possa interpretarle. La scelta protagonisti de Il Grinta Jeff Bridges, Matt In un certo senso sì. Quando stavamo procede di pari passo con la genesi della Damon, Josh Brolin, Barry Pepper e la lavorando al casting, abbiamo pensato che storia, fin dall’inizio della lavorazione. Certo, giovane attrice Hailee Steinfeld, nei panni di Josh Brolin e Matt Damon avrebbero amiamo vedere negli attori delle una ragazzina arrivata in un forte del formato un duo molto interessante: spesso, potenzialità per interpretare personaggi che vecchio West alla ricerca dell’uomo che, si quando si scelgono degli attori del loro vanno in direzione diversa, se non opposta, dice, abbia assassinato suo padre prima di calibro, tutto si riduce alla speranza che i rispetto a come li abbiamo visti. Di sicuro, far perdere le proprie tracce. La giovane, in loro impegni di lavoro consentano ad non pensiamo mai agli attori in quanto star: cambio di due pezzi d’oro, convince un entrambi di partecipare al film. Sapevamo ce li immaginiamo nei panni dei personaggi vecchio sceriffo ubriacone ad aiutarla ad che entrambi erano in grado di cavalcare e, che stiamo scrivendo. entrare nel territorio indiano e a vendicare sebbene questo fattore non abbia influito Come avete trovato la giovane la morte del genitore. Sulle tracce dello sulla loro scelta, alla fine ha rappresentato protagonista? stesso uomo, però, c’è anche un cacciatore veramente un bonus. Sarebbe stato La sceneggiatura è rimasta fedele alla di taglie con cui dovranno vivere delle impossibile girare il film se non fossero struttura del romanzo di Portis e quindi avventure inaspettate. “Conoscevamo i entrambi stati degli ottimi cavalieri… avevamo bisogno di una giovane attrice romanzi di Charles Portis e questo ci Perché la maggior parte dei vostri film particolarmente convincente nel ruolo della sembrava particolarmente adatto al grande è ambientata nel passato? protagonista. Dopo aver visto ragazze schermo, perché la storia rientra Sinceramente non sappiamo cosa provenienti da ogni parte del paese, per perfettamente nel genere particolare delle rispondere. Probabilmente perché, come ironia della sorte alla fine abbiamo scelto avventure giovanili”, spiegano i Coen. “È ogni buona storia che incomincia con il una ragazza di Los Angeles. Abbiamo raccontata da questa quattordicenne classico “c’era una volta…”, ci sentiamo trovato Hailee poco prima di cominciare le assolutamente sicura di sé, cosa che rende facilitati nel raccontarla rispetto al riprese e ci riteniamo veramente fortunati. questo libro strano e divertente. Ma è un confronto col quotidiano. Il presente, forse, In un certo senso, proprio come il suo po’ come Alice nel paese delle meraviglie, stimola di meno la nostra immaginazione. personaggio anche lei è assolutamente perché questa ragazzina si ritrova in un Come scegliete il tono dei vostri film? imperturbabile e non si lascia intimidire. ambiente che potremmo definire Qualcuno dice che il nostro cinema sia diviso Dopo la vittoria dell’Oscar riuscirete a quantomeno esotico. Questa è un’altra tra commedie e pellicole più drammatiche: recuperare il progetto del film con Brad caratteristica del romanzo”, proseguono. la realtà è che noi siamo solo vagamente al Pitt, pilota americano fatto prigioniero “L’ambientazione è molto esotica ma corrente di quali siano le une e quali le altre. dai giapponesi durante la Seconda ovviamente Portis conosceva bene il luogo e Ad essere onesti, succede tutto in maniera Guerra Mondiale che finisce decapitato? il periodo. Ha reso i dettagli così casuale e noi seguiamo l’ordine dettato Purtroppo no. C’è stata una breve finestra di vividamente realistici che sono diventati dalle esigenze finanziarie: non si tratta di tempo in cui quel progetto avrebbe potuto surreali”. una scelta cosciente ma di una serie di realizzarsi ma si è chiusa per sempre. Il film è ambientato nel 1870 ed è, a coincidenze dettate dai soldi e dalla L’opportunità non si è mai concretizzata pieno titolo, un vero e proprio western disponibilità degli attori. davvero. E poi Brad è diventato troppo dopo l’esperienza di Non è un paese per Tutto facile, quindi? vecchio… vecchi… Molto meno di quanto si possa credere, • MARCO SPAGNOLI Il tono dei due film è molto differente. Non perché spesso gli attori che conosci pensano

12 VIVILCINEMA gennaiofebbraio11 BIBI FILM RAI CINEMA E ISARIA PRODUCTIONs PRESENTANO UN FILM PRODOTTO DA ANGELO BARBAGALLO DOPO Pranzo di Ferragosto

GIANNI E LE DONNE

IL NUOVO FILM DI GIANNI DI GREGORIO MARCO ROSSI FOTO INTERNOZERO COMUNICAZIONE DESIGN

CON GIANNI DI GREGORIO VALERIA DE FRANCISCIS BENDONI ALFONSO SANTAGATA ELISABETTA PICCOLOMINI VALERIA CAVALLI AYLIN PRANDI KRISTINA CEPRAGA MICHELANGELO CIMINALE LILIA SILVI LAURA SQUIZZATO SILVIA SQUIZZATO TERESA DI GREGORIO GABRIELLA SBORGI SOGGETTO GIANNI DI GREGORIO SCENEGGIATURA GIANNI DI GREGORIO VALERIO ATTANASIO COSTUMI SILVIA POLIDORI SCENOGRAFIA SUSANNA CASCELLA SUONO GIANLUCA COSTAMAGNA MUSICA RATCHEV E CARRATELLO EDIZIONI MUSICALI MONTAGGIO MARCO SPOLETINI DIRETTORE DI PRODUZIONE IVANA KASTRATOVIC PRODUTTORE ESECUTIVO GAETANO DANIELE DIRETTORE DELLA FOTOGRAFIA GOGÒ BIANCHI INTERNATIONAL DISTRIBUTION FANDANGO PORTOBELLO SALES UNA PRODUZIONE BIBI FILM E ISARIA PRODUCTIONS IN COLLABORAZIONE CON RAI CINEMA PRODOTTO DA ANGELO BARBAGALLO REGIA DI GIANNI DI GREGORIO

Isaria DALL’11 FEBBRAIO AL CINEMA BìBì Film Productions www.corriere.it/giannieledonne intervistaLucio Pellegrini

FILMOGRAFIA - E allora mambo! (1999), Tan- dem (2000), Ora o mai più (2003), La vita è breve ma la giornata è lunghissima (doc, 2005), Figli delle stelle (2010), La vita facile (2011)

L’Italia vista da lontano A pochi mesi da “Figli delle stelle”, con “La vita facile” il regista astigiano torna a parlare dei problemi degli italiani attraverso la commedia. Favino, Accorsi e Puccini protagonisti

••• Due film in due anni. Dopo Figli semplicemente abbiamo posticipato i tempi. un film drammatico. E invece? delle stelle, uscito lo scorso ottobre, Lucio Il titolo è un ossimoro, direbbero i cinici. No, è una commedia, o come si usa dire oggi, Pellegrini affronta una tutt’altro che “facile” Che ne pensi? una commedia contaminata da altri generi. Vi esperienza, girando la vita africana di due Certo, una provocazione nella misura in cui si si trova molta azione, avventura e una marcata italiani complessi. Per farlo è volato per oltre vuole esprimere il contrario. La vita tutt’altro quanto ovvia linea sentimentale. Penso possa un mese nel nord del Kenya, non lontano dal che facile dei due protagonisti e della donna definirsi un film a parecchie gradazioni. confine somalo, girando sotto la protezione “contesa”, ma non solo, si traduce nel film in Come si riesce oggi a far passare temi dell’esercito. Il motivo della scelta di una una guerra psicologica tra apparenti opposti, forti attraverso la commedia? location così rischiosa? Il paesaggio e le sue in amicizia e rivalità forse senza soluzione. Io non posso dettare regole, ovviamente posso atmosfere autentiche, un’Africa non da Dunque qual è o quali sono i temi del solo parlare di come tento di farlo col mio cartolina. Una ricerca di verità, dunque, che film? cinema. Il che equivale a stare al mondo e però passa per il filtro della commedia, tanto Ne La vita facile c’è il tentativo di esplorare vivere la vita quotidiana, con attento spirito congeniale al cineasta astigiano, che spazia in profondità l’Italia nel suo tempo attraverso d’osservazione. Un principio che, se non erro, senza snobismo dal cinema alla televisione e uno sguardo dall’estero. Il meccanismo è veniva applicato anche negli anni d’oro della viceversa. Dal precedente film Pellegrini si parecchio complesso, ma in soccorso mi viene commedia italiana. Purtroppo oggi il termine porta Pierfrancesco Favino, mentre è inedita proprio il genere che mi è naturale, la commedia è inflazionato e spesso confuso con la collaborazione sia con Stefano Accorsi che commedia. Qui parliamo di due personaggi il genere comico, trainato dalla vis di attori con Vittoria Puccini. integrati a modo loro nella società odierna, molto talentuosi. La commedia, per me, si basa Due film in due anni. E neanche tanto due medici che sono amici da sempre. Uno dei sul desiderio di raccontare quanto ci circonda. semplici da gestire. Come ti sei due, Mario (interpretato da Stefano Accorsi), Nel caso di questo film il racconto è sull’Italia, organizzato? ad un certo punto della sua carriera ha però ma vista da lontano. Era tanto che non ne facevo uno... Sto deciso di trasferirsi in Africa come medico in Parliamo del cast. recuperando! Scherzi a parte, i film sono nati missione, rifiutando il benessere che stava È stato abbastanza chiaro fin dall’inizio, tanto in ordine temporale così come mi sono stati iniziando a godere in Italia. Dopo anni di a me quanto alla produzione, che ci saremmo presentati e sono finiti nella mia tesa. distanza, l’amico e collega Luca (Pierfrancesco orientati su Favino e Accorsi. Se col primo, un Da dove arriva La vita facile? Favino) decide di andarlo a trovare. I motivi vero talento naturale per la commedia, uscivo Era da tempo che Domenico Procacci ed io che lo spingono alla visita inizialmente dal film precedente, con Stefano non avevo volevamo tornare a lavorare insieme, dopo il sembrano dettati dalla voglia di staccare per mai lavorato. E ho scoperto un attore felice episodio di Ora o mai più. È stato lui a un po’ con le consuetudini, in realtà totalmente a servizio del film, con un propormi questo progetto, che nasceva scopriremo sono dettati da altro. È a quel atteggiamento straordinario e positivo. dall’accumulo di racconti di testimonianze di punto che sopraggiunge il personaggio di Quanto a Vittoria Puccini, su cui pendeva il vite vissute. Leggendolo mi è sembrato uno Vittoria Puccini, Ginevra, a sparigliare le carte, dubbio di esser recentemente apparsa accanto sguardo “alla M.A.S.H.” di Altman. E ho facendo emergere vecchie e nuove questioni. ad Accorsi nel film di Muccino, ho dovuto capito che l’avrei fatto. Il problema è che nel Il tutto inserito in un contesto totalmente insistere un po’ ma poi ho avuto la meglio e frattempo, appunto, stavo nel mezzo della estraniante. con soddisfazione: è una perfetta dark lady lavorazione di Figli delle stelle, quindi Però raccontato così potrebbe suonare dalla faccia d’angelo.

14 VIVILCINEMA gennaiofebbraio11 Stefano Accorsiintervista

Cosa ci racconti dell’ambientazione? Quasi tutto il film è stato girato nel nord del Kenya, un luogo veramente La mia Africa dimenticato da Dio. Lì abbiamo allestito come set un piccolo ospedale da campo di Tra Italia e Francia è in piena attività l’attore bolognese, quelli che gli occidentali usano impiantare impegnato a scrivere una sceneggiatura con Muccino nei villaggi dei cosiddetti Paesi in via di sviluppo. Ed è lì che i nostri personaggi si incontrano, scontrano, confidano e ••• Dopo Baciami ancora dell’amico Gabriele Muccino – con il quale sta scrivendo una tradiscono, tra progressi e pregressi. sceneggiatura su cui mantiene il riserbo – l’attore ormai residente a Parigi è coprotagonista de L’ambientazione diventa importante anche La vita facile di Lucio Pellegrini. Mentre in Francia uscirà a fine marzo in Tous les soléils di come contrasto con i loro problemi ed Philippe Claudel, in cui recita anche Neri Marcorè nei panni di suo fratello, tra qualche mese lo rivedremo “italiano” nel nuovo film di Daniele Gaglianone, Ruggine. arriva quasi al punto di essere “messa in Com’è la vita “facile” del dottor Mario Tirelli? ombra”, nonostante la sua pregnante Naturalmente pesantissima! Il mio personaggio, Mario Tirelli, è un medico che vive da 12 anni in personalità. Credo che La vita facile sia il Africa dove ha deciso di svolgere la professione. Ad un certo punto il suo amico di sempre, contrario di un film che cerca una facile compagno d’università e quindi collega Luca Manzi va a trovarlo. Apparentemente per dargli commozione sui temi della cooperazione. una mano, ma si scoprirà che non è così. Specie quando saranno entrambi raggiunti dalla moglie Come ti sei trovato a lavorare in di lui, Ginevra, che con Mario ha avuto un trascorso. Africa? Dal punto di vista dell’attore, che tipo di emozioni e tematiche sono emerse dal film? È stata un’esperienza fantastica da ogni È un film in cui si esplorano i rapporti più complessi dell’esistenza umana, ovvero quelli di amore punto di vista tranne quello fisico. Ho e di amicizia. Si apriranno armadi carichi di scheletri, si faranno rese dei conti, si scopriranno incontrato tecnici preparatissimi che troppi “non detti” e ci saranno molti scontri. Ma il tutto in chiave di commedia. avevano lavorato a film di livello come La commedia italiana spesso fonda storie corali sull’amicizia. E tu ne fai parte, come L’ultimo re di Scozia e The constant se fossi l’attore perfetto a identificare la figura dell’amico. Ti ci ritrovi? gardener. Fisicamente, dicevo, è stato Questa riflessione su di me mi suona inedita. Forse, a pensarci bene, ispiro il ruolo dell’amico con invece faticosissimo: i ritmi che dovevamo facilità perché tendo a diventare amico di molti colleghi. Oppure perché sento di appartenere tenere durante le riprese erano appesantiti più al genere della commedia che non ad altri. Non so, devo rifletterci… dalle temperature devastanti. Però le Com’è stato lavorare per la prima volta con Lucio Pellegrini? emozioni che quel continente sa restituire Si è rivelato un regista di grande “leggerezza”, seppure nella consapevolezza profonda del suo sono forse uniche, si riflette senza retorica lavoro. Con lui è andato tutto splendidamente, aveva in mano la situazione minuto per minuto sul valore della vita, che in quei territori è ma riusciva perfino a ridere dietro la macchina da presa. Agli attori chiede di proporre la molto molto basso. Inoltre abbiamo avuto “propria” visione della scena in modo da farla crescere insieme. Stai scrivendo una sceneggiatura con Gabriele Muccino. Ne vuoi parlare? la protezione dell’esercito kenyota perché Sarà una commedia lontanamente ispirata a I soliti ignoti, con un gruppo di amici che eravamo in una zona a rischio, non lontani vogliono fare un colpo. Non posso dire altro, se non che lavorare con Gabriele per me è come dal confine con la Somalia. lavorare con un fratello. • ANNA MARIA PASETTI • ANNA MARIA PASETTI

VIVILCINEMA gennaiofebbraio11 15 intervistaJulianne Moore

FILMOGRAFIA - Slaughterhouse (1988), La mano sulla culla (1992), Body of evidence (1993), Il fuggitivo (1993), America oggi (1993), Vanya sulla 42esima strada (1994), Nine months (1995), Assassins (1995), Surviving Picasso (1996), Jurassic Park II (1997), Boogie nights (1997), Il grande Lebowski (1998), Psycho (1998), La fortuna di Cookie (1999), Magnolia (1999), Hannibal (2001), The shipping news (2001), The hours (2002), Laws of attraction (2004), Uomini & donne (2005), Il colore del crimine (2006), I figli degli uomi- ni (2006), Savage Grace (2007), Cecità (2008), Chloe (2009), A single man (2009), I ragazzi stanno bene (2010)

Una lunga storia Premio alla carriera all’ultimo Festival di Roma, l’attrice di “America oggi” e tanto cinema indipendente parla dell’irresistibile commedia “I ragazzi stanno bene”, in uscita a marzo

••• È transitato da Berlino a Roma La sfida più grande per me è sempre quella di tanti film su due persone che si innamorano, con grande successo, risate e commozione, e dare verità al personaggio, ma in questo caso ma non tanti sulla gente sposata da un sacco anche la possibilità di ispirare una riflessione non c’era bisogno di fare una grande ricerca. di anni. Quando sei una coppia di vecchia seria sulle coppie omosessuali: I ragazzi Ho molta esperienza nel rapporto di coppia e data, non ti ricordi neanche più del primo stanno bene, la commedia di Lisa come genitore e credo che questo film parli incontro ma il rapporto si è approfondito Cholodenko con Julianne Moore nei panni di essenzialmente di questo: una coppia che sta attraverso l’impegno a restare insieme, è una mamma gay che riscopre il suo lato insieme da tanto tempo, con i figli che cresciuto e si è trasformato nel tempo. “eterosessuale” quando incontra dal vivo il crescono e le crisi che si presentano. Il film dunque è anche un elogio del donatore di sperma padre dei suoi figli. Un In Italia le famiglie gay sono ancora in matrimonio, nonostante l’infedeltà incontro elettrizzante e buffo che mette in parte tabù. sempre in agguato. crisi il suo ménage matrimoniale con la Negli Stati Uniti invece ce ne sono sempre di In un momento in cui molti non danno valore compagna di sempre, interpretata da Annette più. A New York, dove i miei figli vanno a al matrimonio, questa storia va Bening. scuola, sono tante le famiglie con due controcorrente ma lo fa senza ignorare il La bravissima attrice americana, che ha mamme o con due papà. E secondo una tema del tradimento. Il mio personaggio, ricevuto al Festival di Roma il Marc’Aurelio ricerca pubblicata dal “New York Times”, i Jules, si sente perso: da 18 anni fa la mamma, alla carriera, è affascinante e bellissima, con i ragazzi educati in questi contesti sono figli è rimasta a casa dal lavoro e ora che sua figlia suoi 50 anni compiuti il 3 dicembre scorso. straordinari, ben inseriti socialmente e sereni. sta per andarsene al college lei non si sente Un’eterna ragazza dai capelli rossi che ha I ragazzi hanno bisogno di due genitori che più riconosciuta, quindi entra in crisi. Però accettato di interpretare la vera vicenda gli vogliono bene: che siano un papà e una non riesce ad esprimere bene quello che sentimentale della regista, sposata con mamma, due papà o due mamme, poco prova, proprio come succede nella vita. Tenta un’altra donna e madre grazie a un donatore. importa. un lavoro, poi un altro, fa delle scenate alla Nel film Nic e Jules stanno insieme da È vero che lo spunto del film è la storia sua compagna, poi incontra questo tizio che tantissimi anni quando entra in scena Paul, della regista? sembra che le dia un riconoscimento e ha una padre biologico dei due figli della coppia, una Lisa Cholodenko, quando ebbe l’idea di fare storia con lui. Ma dopo si rende conto di ragazza di 18 anni e un maschio di 15. Le questo film, stava parlando con la sua ragazza quello che ha fatto alla sua famiglia e se ne situazioni paradossali si moltiplicano mentre della possibilità di costruire una famiglia pente. Non sempre nella vita le persone scatta un’inattesa attrazione fra il ruspante usando l’inseminazione artificiale, mentre hanno le idee chiare, in amore c’è sempre Paul, uno scapolone tutto muscoli e istinto Stuart Blumberg, che ha scritto il copione spazio per l’ambiguità ma anche per il che per la prima volta in vita sua insieme a lei, era stato donatore ai tempi perdono. pensa di potersi “sistemare” (è un dell’università. Quindi avevano A cinquant’anni è tempo di bilanci. Qual divertentissimo Mark Ruffalo) e entrambi i punti di vista e sono è il suo? Jules, che nutre una neppur riusciti a metterli nel film. Fino all’inizio degli anni ‘90 ho lavorato in tv troppo sotterranea I ragazzi stanno bene è e nel teatro off Broadway, poi ho incrociato insoddisfazione per aver diventato via via un grande la strada del cinema indipendente e tutto è lasciato il lavoro anni prima. successo negli Stati Uniti. cambiato. Con America oggi di Altman e Nella coppia, sia pure gay, lei È un film mainstream, perché Vanya sulla 42esima strada di Malle è è la casalinga, mentre Nic è parla di una famiglia iniziata la mia carriera nel cinema. Una quella che si è dedicata alla normale, di una carriera inattesa perché avevo già 32 anni. carriera assumendo il ruolo coppia normale. Ma questo discorso dell’età, che continua a “maschile”. Dopo un po’ ci si venire fuori nei media, mi lascia un po’ Le è capitato più volte dimentica che le perplessa. Non so cosa dire al proposito… di incarnare personaggi protagoniste Penso solo che si insiste un po’ troppo su gay. È diventato per lei sono due donne. questo aspetto. semplice e naturale? E poi ci sono • CRISTIANA PATERNÒ

16 VIVILCINEMA gennaiofebbraio11 Mathieu Amalricintervista

FILMOGRAFIA Mange ta soupe (1997), Wimbledon Stadium (2001), La chose publique (2003), Tournée (2010)

Mike Leigh Corpi imperfetti Il vero burlesque, la desolazione e la solitudine delle showgirl in “Tournée”, nuova regia dell’attore francese premiata all’ultimo festival di Cannes

••• “Non ho mai pensato a che hanno visto solo corpi perfetti? È per dire invece salvarsi la vita tutti i giorni, giocare rendere belle le donne che ritraevo sullo questo che i giovani sono così arrabbiati, per con le proprie paure, essere se stessi ma schermo in questo film: ciò che mi toccava era questa realtà perfetta che non esiste se non interessarsi agli altri contemporaneamente. la loro stanchezza, la loro disperazione, le loro sulle pagine dei giornali. Invece queste donne Trovo meraviglioso questo passaggio difficoltà sessuali, la loro fragilità, le loro risate. sono divertenti, lavorano con i propri dall’intimità allo spettacolo. Come si fa ad Abbiamo creato una vera tournée per il film, complessi, le proprie fantasie, hanno tutte essere se stessi ed essere contagiosi allo stesso con degli spettacoli veri e propri. Vivevamo personalità molto diverse. Il mio approccio è tempo? Kazan diceva che essere registi vuol negli hotel dove giravamo ed è stata stato documentario, per raccontare una storia dire saper fare tutto: bisogna essere un un’esperienza molto forte anche per la facendo finta che non ci fosse una truffatore, un condottiero di uomini, uno troupe”. Mathieu Amalric ha un tono di sceneggiatura. Ma in realtà era tutto scritto. psicologo, un tecnico, un poeta, un finanziere divertita malinconia quando parla delle Quale qualità preferisce in queste e riuscire però a conservare una grande onestà protagoniste del suo ultimo film da regista, donne? La capacità di seduzione, la intellettuale. Renoir diceva che bisogna Tournée, storia di un impresario che, verità, la capacità di essere così preparare un film come si prepara una rapina viaggiando con un gruppo di spogliarelliste, seducenti ma nel contempo così reali? in banca: lo trovo molto vero. tenta di fare ritorno sulle scene con un nuovo È proprio così, ho cercato di fare politica A che punto della sua carriera si trova? spettacolo di burlesque portandolo in giro per mostrando questi corpi. Sono sempre molto Non guardo molto i film in cui ho lavorato ma la Francia. “L’ispirazione per il film è venuta ai emozionato dalla gente di spettacolo, sono mi godo in pieno i miei successi. Trovo le cose produttori, io ero totalmente a digiuno di persone tese verso la notte: hanno paura del sempre più interessanti, complesse, vedo burlesque e ho scoperto questo testo della mattino, della fatica, del viaggio. un’infinità di possibilità di fronte a me. Ho una grande Colette, L’altra faccia del Music Hall, Attraversano città che non conoscono ma non grande curiosità ma credo che non bisogna che ho portato in giro con me a lungo. Da qui vedono niente della Francia, non ne hanno il mai smettere di avere paura, di avere l’idea concreta di fare il film”, prosegue tempo. C’è anche della disperazione in loro, l’impressione di fare qualcosa che non si sa Amalric. “Ad attirarmi del burlesque è lo meglio ridere che piangere; si percepisce che fare. È bellissimo avere 40-45 anni, ci sono cose sforzo che tutti i suoi artisti fanno di reagire queste persone non hanno avuto una vita per cui si perde meno tempo ma nel contempo con generosità e divertimento all’obbligo di facile ma negli anni hanno trovato qualcosa si ha l’impressione di non aver ancora fatto questi anni di dover essere tutti uguali. in se stesse. Mi attirava molto anche la doppia niente, che il futuro è dinanzi a noi. Continuo Tentano di spiegarci che non dobbiamo essere valenza di solitudine e del gruppo. Poi, per un a recitare per gli amici, per i cineasti che uguali per forza: una tesi intelligente, uomo è sempre divertente essere in mezzo a ammiro, continuo a fare film molto diversi: ho divertente e perfino spettacolare”. tutte queste donne. appena finito di girare un videoclip, sto Come ha lavorato sul testo e sullo Come le ha guidate verso quello che realizzando un documentario su John Zorn spettacolo? voleva? (l’ho incontrato a Milano, è un musicista jazz di Non sono intervenuto affatto sullo spettacolo, Il mio rapporto con loro è una cosa molto New York) e ho in progetto di recitare nel film perché quello è il “loro” spettacolo. Sono loro misteriosa: eravamo protetti dai nostri di Resnais; molte cose e tutte diverse tra loro... ad essere moderne, ad inventare tutto. Io ho personaggi, non essendo un documentario • MARCO SPAGNOLI solo cercato di raccontare lo sfasamento di hanno fatto un vero lavoro di attrici. Forse il queste “americane in Francia”. A ciò si è fatto che io sia un attore ha aiutato loro ad aggiunta la storia di un uomo che torna nel avere fiducia in me. Era importante che io suo paese e crede di essere protetto dalla loro fossi nelle inquadrature con loro, non ero energia. Penso che si tratti del loro modo di protetto dietro la telecamera. lavorare con dei corpi nei quali tutti ci Come vive il fatto di essere sia attore che possiamo riconoscere, figure fisiche regista? imperfette. Si rende conto che ci sono dei Il mestiere di attore è uno dei più belli al ragazzi di quindici anni che hanno conosciuto mondo, per non dimenticare che tutto questo solo la realtà filtrata attraverso Photoshop, è solo una grande farsa. Essere regista vuol

VIVILCINEMA gennaiofebbraio11 17 intervistaDonatella Finocchiaro

FILMOGRAFIA - Angela (2002), Perdutoamore (2003), Se devo essere sincera (2004), Sulla mia pelle (2005), Amatemi (2005), Viaggio segreto (2006), Il regista di matrimoni (2006), L'abbuffata (2007), Il dolce e l'amaro (2007), Galantuomini (2008), Baarìa (2009), Sorelle Mai (2010), I baci mai dati (2010), Manuale d'amore 3 (2011), Senza arte né parte (2011), Terraferma (2011)

I BACI MAI DATI Con Carlo Verdone in MANUALE D’AMORE 3 Capace di tutto Lanciata da Roberta Torre, che ha ritrovato a teatro ne “La ciociara” riletta da Annibale Ruccello e prossimamente al cinema ne “I baci mai dati”, l’attrice siciliana è sugli schermi in “Manuale d’amore 3”, pazza d’amore per Carlo Verdone

••• Cinema, teatro, televisione. realtà, nell’ambito di una commedia parliamo paragonabile ad un Amleto, un personaggio Donatella Finocchiaro è un’attrice poliedrica, del dramma, vale a dire della bipolarità. che si potrebbe portare infinite volte sulla capace di regalare ad ogni suo personaggio Purtroppo ci sono tante persone che soffrono scena, a teatro. nuove e sempre originali sfumature. di questa malattia. Vivono due dimensioni: Per te questo è stato un anno di Quest’anno sarà in sala con ben quattro film quella della normalità e quella dell’ossessione. commedie e non solo… mentre al momento si trova a teatro con La Due facce, due persone all’interno di una. Ho cominciato con il film di Roberta Torre, I ciociara, diretta da Roberta Torre. Arrivano al punto di rendere impossibile la baci mai dati, che possiamo definire una Ci vuoi parlare del tuo incontro con vita alle persone dalle quali sono ossessionate. commedia romantica con un personaggio Giovanni Veronesi e del lavoro svolto Si tratta di un argomento delicato, difficile. sopra le righe. Nel film – presentato a assieme a Carlo Verdone all’interno Molte volte, discutendo con Giovanni, gli Venezia e nei giorni scorsi, unico italiano, al dell’episodio Maturità, in Manuale facevo notare che Eliana è sì un personaggio Sundance Festival – interpreto Rita: una d’amore 3? dipinto all’interno di una commedia ma è donna riccia, formosa, stretta nei vestiti che si Giovanni mi ha proposto, finalmente, di anche difficile, complicato proprio perché ha improvvisa manager di sua figlia dopo aver interpretare il ruolo di Eliana all’interno di due facce: ci sono delle piccole sfumature che capito che da quel ruolo ci può guadagnare una commedia. Mi ha detto sin da subito te lo devono rendere all’inizio normale e poi sopra. Un personaggio che Roberta ha “questo è il ruolo di una matta, tipo una pazza scatenata. dipinto a tinte forti. Poi c’è il ruolo nel film Attrazione fatale ma in versione comica”. Sul set hai avuto modo di incontrare diretto da Giovanni Albanese con Vincenzo Un personaggio che inizialmente mi ha messo Robert De Niro? Salemme e Giuseppe Battiston, Senza arte in crisi: si tratta di una stalker che si innamora Giovanni e Carlo me lo hanno presentato. È né parte, girato in Salento, che uscirà in pazzamente di Fabio, interpretato da Carlo stata una vera emozione stringere la mano ad primavera e anche in questo caso si tratta di Verdone. All’inizio della storia si presenta un attore così importante. Più che altro l’ho una commedia. Ricordo anche Terraferma come una donna dolce, solare, affidabile. Poi, visto tra un ciak e l’altro mentre noi ci di Emanuele Crialese, che segna invece un improvvisamente, si rivela una iena capace di preparavamo. ritorno ad un ruolo drammatico. In questo tutto per amore di quest’uomo sposato, con Ora, abbandonando per un attimo il momento sto leggendo diversi copioni. Mi una famiglia alle spalle. Fabio si accorge che cinema, sei a teatro con La ciociara. piacerebbe fare due opere prime ma è Eliana è una psicopatica, quindi vuole Sì, in questo momento sto lavorando a teatro ancora presto per parlarne. scappare. Mi sono divertita molto a mettere con un testo di Annibale Ruccello, La Quale consiglio ti sentiresti di dare alle in imbarazzo Carlo, con lui è stato un gioco ciociara, per la regia di Roberta Torre, aspiranti attrici, cinematografiche o stupendo. Abbiamo improvvisato molto continuando quello che per me è un teatrali, oggi? creando delle situazioni ad hoc. È stato importante sodalizio. Il teatro è un altro Dare consigli è una cosa abbastanza delicata. divertente lavorare con Carlo perché lui è un mezzo di comunicazione; se mi avessero Ogni attrice e attore non dovrebbe perdere la creativo, uno che non si accontenta mai: sta chiesto di fare una sorta di remake propria individualità. Molto spesso le scuole sempre lì a cercare le situazioni più comiche, cinematografico del film di De Sica avrei di teatro e il modo di recitare tendono ad divertenti, assurde. Improvvisa sempre ad rifiutato: il paragone con Sophia Loren uniformare gli attori, specie quelli di teatro ogni ciak. rimane intoccabile. Proprio perché il teatro che fanno scene di soldatini con una buona In Manuale d’amore 3 si esplorano per è un altro mezzo mi sono buttata dietro a dizione, la voce impostata, che però spesso così dire delle diverse età dell’amore. Ma questo progetto con l’aiuto di Roberta. perdono proprio l’anima. Quindi avere una qual è il rapporto di Eliana con l’amore? Perché la ciociara, a partire dal romanzo di propria individualità è quello che rende Eliana ha un rapporto malato con il Moravia fino alla trasposizione teatrale di speciali, unici. sentimento, l’attaccamento, la passione. In Ruccello, è un personaggio meraviglioso, • DAVIDE ZANZA

18 VIVILCINEMA gennaiofebbraio11 Barbora Bobulovaintervista

A destra Aurora Giovinazzo FILMOGRAFIA - Nesmrtelná teta (1993), Il principe di Homburg (1997), Ecco fatto (1998), Il siero della vanità (2004), La spettatrice (2004), Ovunque sei (2004), Tartarughe sul dorso (2004), Cuore sacro (2005), Anche libero va bene (2006), Manuale d'amore 2 (2007), Il sangue dei vinti (2008), Ti presento un amico (2010), La bellezza del somaro (2010), Immaturi (2011)

Tra Memphis e Kessisoglu in IMMATURI La svolta comica Dopo essersi fatta le ossa con Bellocchio, Placido e in altri film d’autore, con “La bellezza del somaro” e “Immaturi” l’attrice ha dato prova di grande talento per la commedia

••• Da musa del cinema d’autore con superare una sorta di solitudine autistica, che consapevole che quell’esperienza le Marco Bellocchio, Michele Placido, Paolo mi condannava a certi ruoli. I registi devono avrebbe cambiato la vita, Franchi, Ferzan Ozpetek, Kim Rossi Stuart a essersene accorti e così hanno iniziato a “costringendola” a trasferirsi nel nostro volto ricorrente della commedia. È il percorso propormi anche altri personaggi. paese? artistico di Barbora Bobulova, recente In Immaturi ha dovuto confrontarsi in Naturalmente no, tanto che, terminate le interprete di due satiriche e intelligenti particolare con due colleghi abbastanza riprese, sono tornata nel mio paese. Poi l’anno commedie, entrambe basate su una struttura atipici, Ricky Memphis e la bambina dopo mi ha chiamata Marco Bellocchio per Il corale: La bellezza del somaro di Sergio Aurora Giovinazzo. Per un’attrice come principe di Homburg e a quel punto ho Castellitto e Immaturi di Paolo Genovese. lei di formazione accademica è stato deciso che avrei provato a proseguire la “Sono state”, commenta l’attrice, “due difficile? carriera in Italia, ma pronta a rifare la valigia bellissime esperienze, che ho vissuto con Ricky è un attore istintivo e il regista Paolo qualora le cose non avessero funzionato come grande piacere ed enorme divertimento: due Genovese ci ha lasciati molto liberi, anche se speravo. Il film con Bellocchio è stato decisivo. film che mi hanno alleggerito l’esistenza. era sempre pronto ad intervenire in eventuali A quel punto la sua carriera è decollata Anche perché lavorare in gruppo è molto momenti di difficoltà. Con Ricky ci non solo nel cinema ma anche in riposante: non si avverte il senso di prendevamo molto in giro e credo che alla televisione, dove ha partecipato a molte responsabilità, inevitabile quando un film, fine sia nata una coppia molto originale. Mi fiction. Non ha mai temuto che l’attività come mi è accaduto ad esempio con La preoccupava di più il rapporto con Aurora sul piccolo schermo potesse penalizzare spettatrice, è tutto sulle tue spalle. Detto perché, per esperienza, so che lavorare con i la sua carriera cinematografica? questo, non è affatto vero che la commedia bambini non è semplice e che più si prova, più È un rischio di cui mi sono resa conto solo in sia più facile di un film drammatico: è si ripetono le scene e peggio è. Il segreto è seguito, forse perché una cosa del genere nel esattamente il contrario. In un ruolo mettere il bambino a proprio agio senza mio paese non è prevista. Da noi un attore drammatico è più facile imbrogliare, perfino dargliene l’impressione. Ci vuole molta lavora contemporaneamente nel cinema, al un malore fisico o psicologico può sensibilità e molta pazienza. teatro, in televisione, nel doppiaggio. La mia trasformarsi in un aiuto. Invece in un ruolo Anche il lavoro sul set de La bellezza del fortuna è stata quella di aver sempre scelto in brillante non puoi permetterti neppure di somaro si è svolto in maniera tv delle serie di breve durata e di qualità, essere di cattivo umore: devi portare inconsueta? come Maria Josè, l’ultima regina con la regia leggerezza al personaggio e ciò ti obbliga ad Assolutamente sì! Si è trattato di una sorta di di Lizzani o Coco Chanel sotto la direzione di essere in armonia con te stessa e con il stage teatrale, perché per due mesi abbiamo Christian Duguay, un autore con cui vorrei mondo”. vissuto tutti insieme in un casolare isolato tornare a lavorare al più presto. Ma il passaggio dai ruoli più nella campagna toscana di San Casciano. Il Non ha invece mai lavorato in teatro. problematici, come quelli di Cuore sacro, film è stato scritto molto con la cinepresa: non Non è esatto; parecchi anni fa ho partecipato Anche libero va bene, a quelli folli e sapevamo mai quando entravamo in scena, con lo Stabile di Torino, per la regia di solari degli ultimi due film è stata una Castellitto ci ha voluto Gabriele Lavia, a La mite scelta voluta o una semplice casualità? sempre pronti e di Dostoevskij. Per un Credo che nella vita niente sia casuale, come disponibili. Si è trattato attore il attrice mi piace cambiare e sperimentare e di un lavoro diverso e palcoscenico è il credo che uno dei grandi pregi della molto stimolante. massimo e un professione sia proprio quello di fare cose Lei è approdata in giorno mi diverse. Sono stata felicissima di cambiare Italia la prima piacerebbe ruoli e cliché. Ciò detto, le proposte mi sono volta, poco più tornarci. Al sempre arrivate, non sono stata io a propormi che ventenne, momento, per ruoli diversi. Ma penso che tutto questo nel 1996 per per impegni sia accaduto perché come donna sono partecipare al familiari, cambiata. La maternità (ho due figlie di tre e tv-movie di non sarebbe quattro anni) mi ha aperto al mondo, mi ha Claudio Sestieri Con Gianfelice Imparato possibile. e Marco Giallini ne addolcito il carattere e mi ha aiutato a Infiltrato: era • FRANCO MONTINI LA BELLEZZA DEL SOMARO

VIVILCINEMA gennaiofebbraio11 19 intervistaMike Leigh

FILMOGRAFIA - Bleak Moments (1971), Belle speranze (1988), Dolce è la vita (1990), Naked (1993), Segreti e bugie (1996), Ragazze (1997), Topsy turvy – Sotto sopra (1999), Tutto o nien- te (2001), Il segreto di Vera Drake (2004), La felicità porta fortuna (2008), Another year (2010)

Mike Leigh Ruth Sheen e Jim Broadbent Al centro Lesley Manville Il tempo e lo specchio Dopo l’ottima accoglienza a Cannes, approda sui nostri schermi “Another year”, ultima intensa opera dell’autore inglese che riflette sul proprio cinema. Da non perdere

••• Una summa del Leigh-pensiero. nella working class, lo si capisce subito. Il Certo, ma questo accade spesso nei miei film. Ovvero del suo cinema. Gran parte della punto è la mobilità sociale che ha permesso Con Lesley Manville, per esempio, abbiamo critica presente a Cannes, dove il film loro di elevarsi attraverso l’istruzione. Ma al di lavorato insieme nove volte, è un’esplorazione concorreva, ha così celebrato Another year, là di questa contingenza, credo che per me sia reciproca ormai navigata. La cosa però che l’ultimo lavoro del maestro inglese che dopo il più importante raccogliere la suggestione di conta sottolineare è che, per quanto abituale divertissement Happy-Go-Lucky (2008) torna Shakespeare quando alzava “uno specchio possa essere il nostro rapporto, ogni volta a intercettare l’essere umano nei suoi territori davanti alla natura”. Di fronte al quale entriamo in universi di racconto inediti ed è più fondativi e allo stesso tempo fragili: le appare il mondo in cui respiriamo. come se scoprissimo nuovi territori. Questo ci relazioni famigliari e sentimentali, la E il personaggio di Mary, così estremo permette di non ripeterci. solitudine. E non siamo lontani, seppur con nella sua fragilità, quale disagio Quanto è stato importante presentare il meno “fatti” da narrare, dalle atmosfere di esprime? film a Cannes? Tutto o niente e Segreti e bugie. Non sta a me spiegarlo, ma al pubblico. Anzitutto tengo a precisare che non si va a Un’esperienza di cinema sulla vita e i suoi Ciascuno maturerà opinioni e sentimenti Cannes o agli altri grandi festival passaggi che il cineasta ha deciso di personali riguardo a Mary. Di certo è una internazionali pensando ai premi. Certo, la condividere con alcuni attori che da sempre lo donna sfortunata ma è difficile dire se i suoi Palma d’oro per Segreti e bugie aiutò il film, accompagnano: Jim Broadbent, Ruth Sheen e problemi siano esclusivamente motivati da un ma ciò che realmente conta è ricordarsi che Lesley Manville su tutti. passato di cui è vittima o se in parte ne sia queste kermesse servono a celebrare tutto il Qual è il motivo ispiratore che l’ha responsabile. Ha comunque vissuto alti e cinema come arte, espressione ma anche portata alla realizzazione di Another bassi, grandi passioni. Ed è una donna che industria e mercato. Noi facciamo i film year? suscita empatia. perché la gente li vada a vedere e in queste È una domanda senza risposta, per la verità. Quanto pesa l’umorismo nel suo cinema? occasioni, profondamente mediatiche, il Questo film tocca diversi temi. Certo, È fondamentale, ma è qualcosa che non nostro lavoro acquista visibilità. Parlando essenzialmente è una riflessione sulla vita ma decido a priori. Perché lo humour è dentro la nello specifico di Cannes, va considerato che è questa non è una risposta esauriente e anzi vita, come lo è il dolore. Dunque arriva con la l’unico evento cinematografico al mondo può pure suonare pretenziosa. Il fatto è che i stessa naturalezza di quando l’esistenza si fa “competitivo” con Hollywood: gli americani miei film non ruotano attorno a un’idea, comica e/o tragica. Credo non si possa essere arrivano in massa sulla Croisette, allestiscono i tanto meno questo. L’unica cosa che potrei divertenti senza un pizzico di malinconia loro show ma non potranno mai comprare il dire è che ora ho 67 anni e che Another year sottostante e non si possa scrivere una festival di Cannes. In cui, per inciso, il massimo si confronta con alcune preoccupazioni tragedia senza battute comiche. premio può andare al film di un Paese esistenziali più vicine alla mia generazione Il cast di questo film è composto da dell’Africa profonda come a un blockbuster. E che non alle altre. attori con cui ha già più volte lavorato. Li questa è la magia dei grandi festival, e che tali Cosa significa per lei rappresentare ha scelti per questo? li fa mantenere. l’alta-media borghesia britannica? Affermativo. Quando abbiamo ottenuto i Come commenta la scena finale del film? Non molto, personalmente parlando, perché finanziamenti non c’è stato un minuto da L’inquadratura ruota attorno alla tavola. È un provengo da una famiglia di classe operaia e sprecare: era dunque necessario disporre di tipo di inquadratura che utilizzo di frequente basso borghese. Di certo non appartengo un cast con cui avevo familiarità e sintonia, ed in questo caso ho voluto sfruttarla nella all’universo dell’alta borghesia ma in quanto non c’era tempo per il casting. In questo maniera più fluida. Mi è sembrato regista e dunque osservatore del mondo modo mi sono totalmente affidato a assolutamente naturale chiudere il film con sento come mia responsabilità quella di professionisti che ben conoscevo, a parte il un “e Mary?”. È un finale interrogativo, lascia dialogare con gli individui più diversi, grande David Bradley, con cui è stato un lo spettatore riflettere e ponderare il senso facendoli tra loro interagire. In Another year piacevole debutto. globale di quanto ha visto. E che mi auguro la coppia Tom-Gerri ci appare come medio- È stato come lavorare con un gruppo di resti nella sua memoria. borghese ma in realtà entrambi hanno radici amici? • ANNA MARIA PASETTI

20 VIVILCINEMA gennaiofebbraio11 intervistaGianni Di Gregorio

A destra Valeria Cavalli Le tentazioni di un sessantenne Attesa opera seconda dopo il fortunato “Pranzo di Ferragosto”, “Gianni e le donne” ripropone il tenero Gianni alle prese con l’universo femminile, a cominciare dalla madre castrante. Il film partecipa al Panorama di Berlino

••• Gianni Di Gregorio veste ancora badante della mamma (Kristina Cepraga), vorrei invitare noi “ragazzi” a darci una una volta i panni del suo alter ego in questo l’irraggiungibile Gabriella (Gabriella Sborgi) e regolata, è naturale invecchiare. secondo film, Gianni e le donne, che segue molte, molte altre. Gianni sembra non avere interessi il fortunatissimo e premiatissimo esordio Per la prima volta un film affronta il propri, una vita autonoma dalla Pranzo di Ferragosto, dove era alle prese tema dell’invecchiamento e della famiglia. È così perché è precocemente con un gruppo di capricciose vecchiette. L’ex perdita di capacità di seduzione pensionato e privo di un ruolo legato al regista e attore teatrale, aiuto regista di maschile, un potere che una certa lavoro? Matteo Garrone, sceneggiatore per Felice mentalità corrente vorrebbe eterno… Sicuramente la condizione di pensionato di Farina, Marco Colli e ancora per Garrone in Mi interessava porre l’attenzione su quel Gianni è un elemento importante, perché Gomorra, ha trovato nelle avventure di momento della vita in cui ti accorgi che le oggi ti rottamano ancora giovane nel questo personaggio, che gli somiglia persone dell’altro sesso non ti “vedono” più. momento in cui sei più preparato, ma la cosa tantissimo, una chiave molto personale per Se ci vai a sbattere ti chiedono scusa, ma non che lo definisce meglio è l’essere fagocitato parlare di argomenti difficili con ironia e ti guardano nemmeno negli occhi. È allora dalla famiglia. Il suo daffare è stare dietro crudeltà. Questa volta Gianni, baby che si perde quell’illusione, quella piccola alla famiglia, se gli togliessero la spesa o le pensionato e impegnato in mille servizi alla tensione erotica che ti accompagnava da commissioni sarebbe un disperato. Ho sentito famiglia, si rimette alla prova come sempre. Ho avuto l’idea di fare questo film certe signore anziane dire: “mio marito lo seduttore, dopo la sconvolgente rivelazione osservando alcuni amici sessantenni: uno si è mando a fare la spesa, per non vedermelo di un amico che tutti i sessantenni hanno comprato la motocicletta da corsa e poi è girare per casa”. Gianni è proprio così. l’amante. Fra i possibili obiettivi il primo caduto, un altro si tinge i capelli, un altro Con Gianni tornano protagoniste la amore Valeria (Valeria Cavalli); Cristina, la ancora fa dei viaggi che non si capisce dove pazienza e la mitezza, virtù fuori moda… va. Gli uomini sono lenti a Io purtroppo ce l’ho veramente queste virtù, capire, non si rassegnano tanto che mi sono abituato a subire tutte le al passare del tempo, al angherie. Non volevo, ma anche stavolta è contrario delle donne che un film piuttosto autobiografico: la mia vita è hanno la capacità di entrata dentro spontaneamente, per metabolizzare tutte le cose esempio con il personaggio della mamma, della vita più serie e che non era premeditato. Questa madre che profonde. Non vorrei dire spendeva allegramente e mi ha lasciato un con questo che a sacco di debiti quando è morta, è emersa sessant’anni non si deve dall’inconscio un’altra volta. più sperare nell’amore, ma Hai avuto dei modelli personali o la ricerca dell’avventura cinematografici per riuscire a trovare erotica diventa un po’ questo equilibrio fra leggerezza, patetica, sotto certi aspetti. crudeltà e amarezza? Di Gregorio con Valeria de Franciscis Bendoni Senza fare il moralista, Il mio riferimento è a quel cinema italiano

22 VIVILCINEMA gennaiofebbraio11 classico in cui la risata era una forma di spaventa un po’. Ma finché c’è da scavare, si non per debolezza ma per una natura mite. libertà per trattare temi molto seri, che può scavare e non è escluso che faccia un Il lavoro di sceneggiatore mi ha consentito di altrimenti sarebbe stato difficile maneggiare. altro film nella parte di Gianni. stare dietro alla scrivania e non assumermi le Prendere tutto a ridere è però anche un mio L’impressione di verità della storia viene responsabilità in prima persona. E poi c’è modo di affrontare le cose, una forma anche dalla naturalezza con cui si muove stata la mamma, a cui negli ultimi quindici liberatoria dal dolore che deriva forse dalla il cast, che sembra scelto nella cerchia di anni di vita ho fatto il badante e il cameriere mia storia. Sono stato figlio unico di genitori tuoi conoscenti… quasi a tempo pieno. Una volta andai a abbastanza anziani per l’epoca, cresciuto con Nel film recitano attori veri e non attori, Parigi per lavoro e appena sceso dall’aereo un’educazione molto formale, tradizionale, come i tre signori del bar che sono veramente mi chiamò mamma, dicendo che stava male. in una casa tipo Dracula, con le tende pesanti i frequentatori del bar sotto casa mia. Ci Non uscii nemmeno dall’aeroporto, tornai sempre chiuse. Da bambino leggevo già chiamiamo tutti con i nostri nomi e questo ha indietro e quando arrivai a casa sua aveva 37 Leopardi. L’ironia è diventata a tal punto favorito l’immedesimazione e reso tutto più di febbre. La famiglia mi ha caricato di parte di me e della mia espressione che naturale. Sul set le battute del copione sono responsabilità e sicuramente ha rallentato il quando scrivo con altri, magari su temi sociali state lasciate molto all’improvvisazione, in mio lavoro. Ma mi viene da pensare che se e profondi, mi scappa sempre la battuta e gli modo che gli attori fossero il più liberi non fosse stato così e non avessi avuto altri me la cancellano. Ridere è per me una possibile nel linguaggio e nei movimenti. Un queste sofferenze, non avrei fatto questi forma di esorcismo, anche se – lo confesso – aiuto fondamentale in questo senso è venuto film. Ho trovato una tematica giusta per le questa volta non ha funzionato. Facendo dal direttore della fotografia Gogò Bianchi, mie corde, che forse è l’unica, ma almeno Pranzo di Ferragosto un pochetto mi sono con il quale abbiamo trovato un’intesa funziona. riappacificato con il personaggio sovrastante magica. Visto che io sono all’interno Matteo Garrone, che ha prodotto Pranzo della mamma, ma in questo caso mi sono dell’inquadratura e non posso controllare di Ferragosto, ti è stato vicino anche in accorto a film finito di aver affrontato tutto, lui ha sviluppato una speciale questa avventura? l’argomento della crisi della seduzione come intuizione: muove la macchina da presa come Matteo sta lavorando al suo film e non l’ho se non mi riguardasse. Il valore dell’esorcismo se già sapesse come mi muovo io, sceglie i voluto disturbare. Mi sono rivolto allora ad è zero, il problema permane… momenti, i primi piani. È una sorta di regia Angelo Barbagallo, un vecchio amico che Tanti dettagli della vita di Gianni sono che facciamo insieme. stimo molto per la grande passione che vicini alla tua vita vissuta. Quest’uomo è Il tuo curriculum di sceneggiatore e mette nelle cose e mi sono trovato la tua maschera, un personaggio che aiuto regista è lunghissimo. Visti i benissimo. A Matteo dovrò sempre molto in potrebbe diventare seriale? risultati, perché hai aspettato tanto ogni caso, perché è stato quello che mi ha Ho deciso di continuare a interpretare un mio prima di passare dietro e davanti la ridato la forza di buttarmi nella mischia, in film grazie al calore e alla simpatia con cui è macchina da presa? un momento in cui ero fermo alla scrivania. stato accolto il personaggio di Pranzo di Forse sarà stata la madre castrante, forse il Con lui ho ricominciato a sentire l’odore del Ferragosto. È vero che Gianni sta mio modo di essere. Io sono quello che non si set, della polvere da sparo in diventando un po’ una maschera, attraverso vuole mettere in mostra, che lavora nelle combattimento. la quale mi metto a nudo e questo mi retrovie, che ci mette anni per fare le cose, • BARBARA CORSI

VIVILCINEMA gennaiofebbraio11 23 Cover storyAndrea Molaioli

Sarah Felberbaum Remo Girone e Toni Servillo Un’azienda modello Dopo “La ragazza del lago”, “Il gioiellino” è l’ambiziosa ricostruzione del di un’azienda agro-alimentare, sulla scia della Parmalat. Protagonista Toni Servillo con Remo Girone e Sarah Felberbaum. Nelle sale dal 4 marzo

••• La ragazza del lago, opera Ernesto Botta, un direttore generale privo di non racconta in maniera realistica quella prima di Andrea Molaioli, fu una delle qualsiasi scrupolo, in azienda si cominciano a storia, o per lo meno non solo, nel senso che piacevoli sorprese della Mostra di Venezia falsificare i bilanci, a gonfiare le vendite, ad vi sono personaggi e avvenimenti tratti da 2007; alla calda accoglienza critica seguì un accollare a ignari risparmiatori, con la altre vicende analoghe, sia italiane che successo di pubblico, superiore alla previsioni. complicità di banche compiacenti, i rischi di straniere. Del resto l’intento era proprio Così, inevitabilmente, appare inspiegabile il una finanza creativa sempre più ardita e quello di realizzare una storia paradigmatica lungo lasso di tempo intercorso fra il destinata a provocare un disastro di di un certo clima, dominato da un fortunato esordio e l’opera seconda di proporzioni incredibili. liberalismo selvaggio, da un capitalismo Molaioli, Il gioiellino, che approderà in sala Raccontare cinematograficamente privo di qualsiasi regola, da una dottrina il prossimo 4 marzo. Colpa del regista o di un l’economia e la finanza non è affatto economica di cui il malaffare diventa sistema incapace di valorizzare i nuovi impresa semplice; immagino che già in l’inevitabile conseguenza. Tutto ciò ha talenti? “In questo caso”, risponde Molaioli, fase di scrittura, con gli sceneggiatori determinato una crisi globale, che avrebbe “le responsabilità principali sono del regista. Ludovica Rampoldi e Gabriele dovuto provocare una sorta di rinascita sulla Il fatto è che, dapprima, ho avvertito il Romagnoli, vi siate posti il problema. quale, tuttavia, personalmente nutro dovere fisico, ma anche psicologico, di Assolutamente sì; il film si basa anche su qualche dubbio. accompagnare La ragazza del lago nelle numeri e termini sconosciuti ed affronta È d’accordo nel definire Il gioiellino un sue varie presentazioni in Italia, all’estero e questioni che possono risultare ostiche. La film politico? nei festival; poi mi sono preso un discreto scelta fatta è stata quella di offrire un Vorrei smarcare il mio film da qualsiasi lasso di tempo per scegliere il soggetto di un racconto con più livelli di accessibilità, definizione. Di certo non è un film inchiesta, nuovo film; infine, quando ho individuato il cercando da una parte di non banalizzare né un film documentaristico. Per certi versi progetto, trattandosi di un argomento di cui troppo e dall’altra di non preoccuparsi non sono poche le affinità con La ragazza ero fondamentalmente ignorante, per dare eccessivamente del fatto che magari certi del lago: anche questa è una storia che si credibilità alla storia ho dovuto mettermi a termini possano restare oscuri al grande svolge in provincia ed è imperniata su un studiare per conoscere un mondo e dei pubblico. Non volevamo essere divulgativi, crimine, benché d’altro tipo rispetto a quello personaggi lontani dalla mia esperienza”. l’importante era che il senso del racconto raccontato nel mio primo film, che era un Il gioiellino narra le vicende di una grande risultasse chiaro ed evidente a tutti. giallo con un cadavere e un assassino da azienda agro-alimentare, ramificata in vari Ovviamente, con la collaborazione dei miei individuare. Qui i colpevoli sono individuati continenti, quotata in Borsa, in continua e sceneggiatori, spero e credo di essere riuscito fin dall’inizio e tutta la storia è raccontata rapida espansione. Il suo fondatore Amanzio nell’intento. proprio dal di dentro, attraverso gli occhi dei Rastelli, padre padrone dell’azienda, si è La trama de Il gioiellino rimanda alla protagonisti. Ovvero c’è il racconto di una attorniato di un team composto dai suoi nota vicenda Parmalat: si può dire che il metodologia criminale che, tuttavia, parenti più stretti, che si rivelano presto un suo film ne sia la cronaca, benché difficilmente è avvertita come tale da chi ne management inadeguato ad affrontare le romanzata? è responsabile. Ma più che raccontare una sfide del mercato globale. Così il gruppo La vicenda Parmalat ha offerto il punto di pagina di storia del capitalismo italiano che, inizia a indebitarsi ma sotto la regia di partenza e di ispirazione, ma Il gioiellino ovviamente, è anche una vicenda politica

24 VIVILCINEMA gennaiofebbraio11 (non fosse altro per le sue conseguenze su di Franco Schianchi, cui dà il volto Fausto sistema, che ha permesso, se non migliaia di cittadini e direi sul complesso Maria Sciarappa; di Carla, la segretaria del addirittura favorito, una colossale dell’economia nazionale), Il gioiellino è gruppo dirigente della Leda, interpretata da truffa ai danni di migliaia di soprattutto un film su un gruppo di Lisa Galantini. risparmiatori. personaggi, per certi versi assai interessanti, Il fatto che la vicenda processuale di Non c’è dubbio; ciò che è accaduto nella e sui loro rapporti interpersonali. Sia in fase Parmalat non si sia ancora realtà e che accade anche nel mio film, che di scrittura, come successivamente sul set, definitivamente conclusa ha in qualche pure non intende indicare singole abbiamo cercato di creare delle figure modo condizionato il vostro lavoro? responsabilità a livello giuridico, avviene con credibili pur nella loro negatività, evitando la Assolutamente no, anche perché, come ho la complicità della politica e delle banche. demonizzazione, il folclore e il già ricordato, il film non vuole essere la La curiosità mi impone una conclusiva macchiettismo. ricostruzione di quella vicenda. So che sarà domanda: nel film che fine fanno Il protagonista principale della storia inevitabile, all’uscita del film, il giochetto del Ernesto Botta, Amanzio Rastelli, Laura non è Amanzio Rastelli, interpretato da “chi è chi” e si cercherà di identificare i Aliprandi e gli altri membri del Remo Girone, il titolare dell’azienda che personaggi del film con i protagonisti reali management della Leda? nel film si chiama Leda (Latte e derivati della vicenda Parmalat, ma posso assicurare Non vorrei raccontare troppe cose alimentari), bensì il direttore generale che alcune presenze nel mio film sono sull’epilogo: come spesso accade nella Ernesto Botta, affidato a Toni Servillo. assolutamente frutto di fantasia. realtà, qualcuno fa una bruttissima fine, Perché questa scelta? Veniamo più direttamente al qualcuno è tagliato fuori da tutto, ma c’è Perché la figura di un uomo che, pur non racconto de Il gioiellino: il anche chi casca in piedi. essendo il proprietario di un’impresa, film narra l’ascesa e la • FRANCO MONTINI indirizza tutta la propria esistenza caduta dell’azienda Leda o si esclusivamente alla realizzazione di se stesso limita a raccontarne dentro l’azienda, che vive un rapporto quest’ultima fase? perverso con il proprio lavoro, che si Quando il film inizia, la Leda in realtà identifica solo in una funzione, mi sembrava è già in crisi, colpita da un’infinità di cinematograficamente più interessante. problematiche di difficile soluzione, ma il Devo tuttavia aggiungere che Il gioiellino è messaggio che il management trasmette un film abbastanza corale: oltre ai due all’esterno è quello di un’azienda florida, un personaggi citati rivestono grande esempio virtuoso dell’economia. Proprio per importanza anche altri ruoli, come quello di questo il crollo è un autentico, imprevisto Laura Aliprandi, affidato a Sarah terremoto. Felberbaum, che è la nipote del proprietario, Insomma, implicitamente il suo film è un’agguerrita manager fresca di master e un atto di accusa non solo nei confronti pronta ad azioni assai rischiose; di Filippo di una singola impresa e di un gruppo di Magnaghi, interpretato da Lino Guanciale; amministratori disonesti ma di un intero

VIVILCINEMA gennaiofebbraio11 25 schede critiche IL CIGNO NERO

di Darren Aronofsky con effetti horror, soprattutto nel Titolo originale: Black swan …Sceneggiatura: Mark tronitruante finale. Il cigno nero è Heyman, Andres Heinz, John McLaughlin …Foto- infatti il viaggio allucinante in una grafia: Matthew Libatique …Montaggio: Andrew personalità a dir poco turbata Weisblum …Musiche: Clint Mansell …Interpreti: dall’ansia divoratrice del successo: Natalie Portman, Vincent Cassel, Mila Kunis, Barbara segni premonitori, incubi, manie, il Hershey, Winona Ryder …Produzione: Protozoa Pic- tema del doppio, castrazione ed tures, Phoenix Pictures …Distribuzione: 20th Centu- ry Fox …Usa 2010 …colore 103’ autoflagellazione affollano una trama fortemente psicoanalitica e ••• UN’APERTURA insolita per la metaforica, favola nerissima che Mostra di Venezia 2010, con trasforma prove e messinscena del prevedibile sconcerto per Giorgio più classico dei balletti in una prova Napolitano presente in sala, il più del fuoco intrisa di sangue sesso e applaudito. Il presidente violenza, che può dividere ma non probabilmente non avrà visto il lasciare indifferenti. Roboante ed carico di allucinazioni e slittamento esplicito (si esplicita l’inconscio, progressivo nel delirio di Requiem newyorkese alle prese con il quello del balletto: per una stella ancor più estremo della vita for a dream e forse neanche le provino e poi il ruolo della svolta: cadente, la sfortunata Beth vissuta), il film deve molto alla lacerazioni fisiche quanto una nuova edizione del Lago dei (adeguata la scelta di Winona prova maiuscola di una Natalie psicologiche del Wrestler Leone cigni in cui l’arrogante direttore Ryder), almeno tre le candidate a Portman a proprio agio sulle punte, d’oro interpretato dal redivivo (sempre notevole Vincent Cassel) sostituirla, e per Nina non sarà mai impegnata in una prova di forza Mickey Rourke – quella di donare assegna alla protagonista il duplice detto anche quando la parte è con la “madre” divoratrice, con la nuova vita a glorie dimenticate è ruolo del Cigno bianco e del Cigno ormai sua. Quanto alla vita collega (Mila Kunis, premiata a un’altra costante dell’autore nero, il Bene e il Male, la Grazia e privata, c’è di che lavorare: la Venezia come talento in erba) che poliedrico, di cui il new age la Malizia. Con ampie ballerina vive con la madre, ex cerca di farle vivere esperienze L’albero della vita costituisce un sottolineature il regista (del ballerina di fila frustrata che diverse (o di soffiarle la parte) fino capitolo a parte. balletto come del film) fa notare a dipinge e soprattutto si occupa alla sera della prima, descritta atto Ridando vita a un cinema i cui Nina, e a noi, che la ragazza è sì un con dedizione eccessiva della dopo atto come un incubo vissuto personaggi trovano tra quattro prodigio di tecnica e movenze ma carriera della figlia – a fornirle nel climax emotivo per conseguire i mura fonte e nutrimento delle è priva della sfrontatezza, dell’arte tratti luciferini e sfumature risultati auspicati dal regista. proprie ossessioni, di cui Polanski della seduzione necessarie, inquietanti pensa Barbara Hershey. Perché di questo si tratta: resta maestro indiscutibile, Darren stimolandola ad oltrepassare i Una vita in rosa, danza e pupazzi convogliare le energie mentali per Aronofsky tratteggia con tinte propri limiti, sul palcoscenico come di peluche, un impegno stressante superare la prova, costi quel che forti e ricorrendo a calibrati effetti nella vita, e pigiando il pedale che produrrà nella psiche della costi. Una prova estenuante, anche speciali, visivi e sonori, il ritratto della già elevata competizione tra fanciulla effetti che gli spettatori per il pubblico… della ballerina di una compagnia danzatrici. È un mondo spietato, toccano con mano lungo un film MARIO MAZZETTI

intervistaDarren Aronofsky Indipendente per forza Ha aperto Venezia 2010 con “Il cigno nero”, è tra i protagonisti della stagione dei premi, eppure le difficoltà a farsi finanziare per il regista americano non vengono meno

••• “Certamente, ho pensato a Eva contro Eva mentre dirigevo opposte, con il cigno bianco e quello nero. Il cigno nero. Era quasi inevitabile”. Darren Aronofsky ammette di aver Il finale del film assomiglia molto a quello di The wrestler… avvertito l’influenza del capolavoro di Joseph Mankiewicz durante le riprese Ne sono consapevole e perfino intrigato. Mi divertiva l’idea che uno sport del film, che esplora la fragilità emotiva e il senso di competizione nel mondo rude e una forma d’arte purissima fossero accomunati da una scena in cui si della danza. Il regista americano ammette di non aver mai visto Bellissima di definisce la storia nel suo complesso; con qualche debita differenza, Luchino Visconti e quindi di non poter fare dei paragoni tra le due madri, ovviamente. interpretate rispettivamente da Anna Magnani e da Barbara Hershey, che Qual è la sua personale fascinazione nei confronti delle donne sullo spingono maniacalmente le proprie figlie ad essere quello che loro non hanno schermo? potuto diventare. “Le influenze di questo film sono molte: da Scarpette rosse Sono un uomo che ama le donne ed è buffo, ma quando studiavo al liceo a La mosca di David Cronenberg, solo per citarne alcuni”, spiega Aronofsky. disegnavo sempre degli uomini, mentre non ero capace nemmeno di “Alla fine, però, è come se mettessi tutto in uno shaker e quello che vien fuori scarabocchiare dei ritratti femminili convincenti. Poi, alla scuola di cinema, è sicuramente qualcosa di molto differente”. il mio terzo corto di prova era interamente incentrato su una donna. Da Com’è nato questo progetto? allora ho un po’ alternato, facendo film sugli uomini e sulle donne ma, Tutto è partito dalla danza, dal desiderio di trasformare un balletto come Il soprattutto, sugli esseri umani. La cosa più importante del cinema è che le lago dei cigni in un film che ne raccontasse la psicologia e il dramma. Ha preso emozioni siano vere. corpo dall’idea della sua protagonista, mezza donna, mezzo cigno, portata Parliamo del cinema indipendente… sullo schermo da una Natalie Portman a sua volta trasfigurata in una creatura È un momento difficile e frustrante: è duro trovare finanziatori e le cose unica, decisamente strana e insolita. vanno tutt’altro che bene. Quasi tutti hanno rifiutato questo film, così Ha mai amato la danza? come i miei lavori precedenti. L’unico che ha avuto tutto a disposizione per Sinceramente no. Mia sorella prendeva lezioni da piccola e aveva perfino, in fare un film d’autore è stato Christopher Nolan con Inception. Mi camera, dei poster con ballerini e ballerine. Io preferivo i giocatori di football… piacerebbe moltissimo dirigere pellicole che non mi vedano così coinvolto Quando sono diventato adulto, però, ho iniziato a pormi delle domande nella produzione. È frustrante essere un regista che fa lavori che solo lui rispetto a questa forma d’arte. Il mio punto di riferimento per lo sviluppo della vuole realizzare. Dopo The wrestler pensavo che le cose sarebbero state storia è il racconto di Dostoevskj in cui un uomo si sveglia e trova seduto il più facili: mi sbagliavo. Sono un po’ stanco, anche se la limitazione dei proprio doppio a guardarlo. Andando a vedere Il lago dei cigni mi sono reso mezzi è uno sprone ad essere sempre concentrato su quello che fai. conto che anche questo affrontava il tema del dualismo tra due personalità MARCO SPAGNOLI

26 VIVILCINEMA gennaiofebbraio11 schede critiche BEYOND

di Pernilla August sottile confine della normalità. La Titolo originale: Svinalängorna …Sceneggiatura: piccola Leena si aggrappa a questo Pernilla August, Lolita Ray dal romanzo omonimo di confine con tutte le sue forze, Susanna Alakoski …Fotografia: Erik Molberg Hansen interrogandosi continuamente sul …Montaggio: Åsa Mossberg …Interpreti: Noomi significato di parole sconosciute, Rapace, Ola Rapace, Tehilla Blad, Outi Mäenpää, Vil- allenandosi in piscina per imparare le Virtanen …Produzione: Hepp Film, Drakfilm …Distribuzione: Sacher Film … Svezia/Finlandia a rimanere a galla e proteggere 2010 …colore 92’ così l’indifeso fratellino, come nella scena struggente in cui inventa un ••• L’ATTRICE svedese Pernilla gioco per impedirgli di sentire le August ha debuttato con Bergman urla e le botte fra i genitori in Fanny e Alexander, è stata la ubriachi. Lo sguardo della regista madre di Skywalker nella saga di sta tutto dalla parte di queste Guerre stellari e la donna al piccole vittime, ma non nega centro del maturo triangolo in umana compassione ai genitori, Una soluzione razionale. Con perduti nella loro pulsione Beyond, vincitore della Settimana economiche. Riviviamo la storia di prezzo di un tormento che Noomi distruttiva, e soprattutto a quegli Internazionale della Critica alla questa famiglia, minata dalla Rapace imprime sul volto teso e ex bambini devastati dall’orrore Mostra di Venezia, è passata per la piaga dell’alcolismo e della nei gesti nervosi del suo familiare, che non sanno andare prima volta dietro la macchina da violenza, attraverso i ricordi di personaggio, ma l’amatissimo “oltre”, superare le ferite presa, portando sullo schermo il Leena, dodicenne all’epoca dei fratello minore è stato dell’infanzia e darsi finalmente un drammatico romanzo della fatti e oggi quarantenne con una “sommerso” da una deriva po’ di pace. A questo perfetto scrittrice finlandese Susanna sua famiglia. Durante una notte di familiare che nessuno è riuscito ad equilibrio di toni contribuisce non Alakoski, che in Svezia è un best- festa le giunge la notizia che la arginare. poco il magnifico e affiatatissimo seller. madre, gravemente ammalata, Con felice intuizione la regista cast di attori, dai finlandesi Outi Proprio il contatto fra le lingue e le desidera vederla un’ultima volta. mostra per piccoli slittamenti la Mäenpää e Ville Virtanen, che culture di due paesi così vicini All’inizio non vorrebbe andare ma, progressiva autodistruzione di un danno ai genitori una carica di eppure così diversi è uno degli costretta amorevolmente dal nucleo di persone che sensuale complicità anche nel male, elementi di Beyond, incentrato su marito, Leena dovrà fondamentalmente si amano e che alla giovane, fenomenale Tehilla una famiglia finlandese immigrata necessariamente affrontare un per molti versi si possono Blad, che aveva già lavorato in in Svezia negli anni Sessanta, che si passato tenacemente rimosso, considerare una famiglia normale. coppia con Noomi Rapace nella scontra con difficoltà linguistiche e riaprire insanabili ferite, Quello che vediamo può accadere saga di Millenium, impersonando barriere socio- confrontarsi col terribile senso di ovunque, sotto i nostri occhi, per Lisbeth bambina. colpa che la perseguita da sempre. una serie di piccoli eventi che BARBARA CORSI Leena si è salvata dalla follia a trascinano i più deboli al di là del

intervistaNoomi Rapace Semplicemente attrice L’attrice lanciata da “Millennium” è l’applaudita protagonista di “Beyond”, esordio alla regia dell’attrice Pernilla August premiato alla Settimana della Critica veneziana

••• “Per me è impossibile interpretare un personaggio se questo non Hollywood non volendo interpretare il personaggio di mi appartiene fino in fondo. Non si tratta di identificazione ma, quando Millennium anche nei suoi remake americani, accettando in leggo una sceneggiatura, questa deve fare appello a qualcosa di compenso un ruolo nel prossimo Sherlock Holmes. personale che mi faccia sentire pronta a dedicarmici al meglio”. L’attrice Non ho mai detto no a Hollywood. Ho solo dichiarato che con Lisbeth svedese Noomi Rapace spiega la sua fascinazione per Beyond di Pernilla Salander ho chiuso; in ogni caso, non ho mai ricevuto una telefonata August, film vincitore della Settimana della Critica di Venezia, in cui ha dall’America con cui mi chiedessero di riprendere il ruolo. Personalmente avuto l’opportunità di recitare al fianco di suo marito, l’attore Ola Rapace, non mi interessa dove lavoro: potrei recitare da voi in Italia, negli Usa o in un’altra storia tratta da un romanzo, scritto da Susanna Alakoski, dopo in Svezia. L’importante è il lavoro, non il luogo dove si svolge. Essere quelle ispirate alla trilogia Millennium di Stieg Larrson. Una pellicola sulle famosa in quanto tale non mi interessa affatto e credo che possa difficoltà di una giovane donna alle prese con la necessità di andare avanti addirittura risultare pericoloso che la gente sappia tutto di te, potrebbe per se stessa e la sua famiglia. “Per certi versi non mi sarei mai perdonata perfino rivelarsi un ostacolo per la tua recitazione. Devi trovare un se non mi fosse stato possibile interpretare questo ruolo, perché Pernilla equilibrio tra quanto dire e quanto tenere per te stessa, altrimenti il mi ha offerto una possibilità davvero unica, un personaggio intenso e rischio concreto è che la gente venga a vedere te e non il tuo lavoro, che pieno di sfaccettature interessanti. Essere diretta da una regista che è passa così in secondo piano. Una situazione decisamente rischiosa, anche un’attrice, poi, è un vero e proprio privilegio”. perché alla fine sarai un volto, un nome, ma non più un’attrice capace di Cosa significa per lei avere una così grande attenzione da parte scivolare in ruoli differenti mentre io, pur rispettando Hollywood, del pubblico internazionale? desidero fare il mio lavoro più di ogni altra cosa. I premi e i riconoscimenti non sono mai stati un mio obiettivo. La gente ti Cosa le dà più fastidio del successo? ama o ti odia e io mi sono sempre attesa la seconda cosa dal pubblico: la Il doppiaggio. Vedersi “parlare” in altre lingue è molto frustrante per prima è tuttora una sorpresa. La speranza è quella di poter continuare a un’attrice che mette tutta se stessa in ciò che fa. Per il resto sono lavorare con persone interessanti in storie importanti. Voglio solo essere un’attrice attaccata al proprio lavoro che prova fino in fondo a tenersi un’attrice fino a quando morirò… il più tardi possibile! distante dal “circo della celebrità”. Si dice che lei abbia pronunciato il “gran rifiuto” nei confronti di MARCO SPAGNOLI

VIVILCINEMA gennaiofebbraio11 27 schede critiche IL PADRE E LO STRANIERO

di Ricky Tognazzi Diego, che da persona normale si Sceneggiatura: Giancarlo De Cataldo, Graziano Diana, fa speciale. Diventa speciale il suo Simona Izzo, Ricky Tognazzi dal romanzo omonimo di modo di vedere la vita, la voglia di De Cataldo …Fotografia: Tani Canevari …Montaggio: essere padre di un bambino Carla Simoncelli …Musiche: Carlo Siliotto …Interpreti: disabile e di trovare l’armonia in se Alessandro Gassman, Amr Waked, Ksenia Rappoport, Nadine Labaki, Leo Gullotta …Produzione: Ager 3, Rai stesso e con sua moglie (Ksenia Cinema …Distribuzione: 01 Distribution …Italia 2010 Rappoport). Il viaggio del …colore 113’ protagonista è sicuramente il viaggio dell’eroe, che non teme ••• ERA DAL 2003, con Io no, che nulla e non ha paura di quello che Ricky Tognazzi non girava un film scoprirà sulla vera identità per il cinema. dell’amico, perché Diego ha la sua In questi sette anni si è dedicato a verità. Un viaggio interiore alla fiction televisive e interpretazioni riscoperta del piacere di essere se per il grande schermo; solo oggi stesso. Una riflessione che gli farà Tognazzi riprende a raccontarsi al riprendere in mano le redini della pubblico cinematografico, e lo fa Gassman), che accetta il patto tutto sull’amicizia, sentimento che sua vita. con una storia delicata e avvincente, propostogli dal misterioso Walid (il nasce attraverso l’empatia e cresce Dopo Ultrà, La scorta e Canone vera e misteriosa, in cui il Bene vince bravo Amr Waked): oltre che di solo se coltivato con la fiducia inverso, ancora una volta per sul Male, nonostante tutto. Giacomino, dovrà occuparsi del verso chi si ama. Un sentimento Tognazzi l’amicizia maschile Diego e Walid sono due padri di figlio del nuovo amico. Un evento che, negli ultimi tempi, è stato diventa volàno della risoluzione dei bambini disabili, che si incontrano esterno li porta a dividersi e Diego, forse un po’ troppo relegato al problemi esistenziali, problemi sui su una panchina nel parco di un pur non conoscendo a fondo mondo del virtuale, dell’apparire quali la vita quotidianamente centro di riabilitazione. Sono due l’arabo, cerca in ogni modo di attraverso foto e stati d’animo, chiama ognuno di noi a riflettere. persone completamente diverse, capire cosa gli sia accaduto. Alla postati sui social network. Ed è Temi come la diversità, la paternità, eppure così vicine perché ricerca di Walid, Diego torna in proprio per questo motivo che la l’amicizia sono universali ma non accomunate da un grande dolore. Siria, dove era stato con storia dell’incontro tra l’italiano per questo irreali, intangibili. Anzi. Tra i due si stabilisce subito un quell’uomo misterioso e dove, sulla Diego e l’arabo Walid desta E da spettatori al cinema, e da rapporto di amicizia e fiducia, traccia di un’antica favola attenzione nello spettatore. Anche protagonisti nella vita, non soprattutto da parte di Diego (il narratagli, troverà la verità. se gli avvenimenti narrati seguono possiamo che essere toccati dai sempre più convincente Alessandro Il padre e lo straniero, tratto un intreccio dalle sfumature noir, sentimenti che da questa pellicola dall’omonimo libro di Giancarlo De quello che resta del film è arrivano diritti al cuore. Cataldo pubblicato nel 1997, ci dice l’evoluzione del protagonista, MARCELLA PERUGGINI

intervistaRicky Tognazzi L’urgenza di narrare “Il padre e lo straniero” nasce dall’incontro con Giancarlo De Cataldo e narra di un’amicizia tra due padri, uno dei quali arabo, accomunati dalla malattia dei figli. Alessandro Gassman protagonista

••• “Il libro di De Cataldo l’ho letto solo qualche anno fa. abbiamo fatto attraverso dati reali, fatti che accadono. Lavorando a questo Avevo già apprezzato Romanzo criminale, tanto da volerne film, abbiamo conosciuto genitori di bambini meno fortunati, che acquistare i diritti, ma quando l’ho chiamato erano già stati presi da faticavano a crescere i loro figli pur essendo chiaramente innamorati di loro, Placido. vivendo maternità e paternità con grande generosità. Il film, inoltre, è tratto Da lì poi è nata un’amicizia, una forte affettività che ci ha portato a da un libro che narra un’esperienza vera, personale e dolorosa, raccontata lavorare su Il padre e lo straniero e che, spero, ci porti altrove”. da persone intelligenti che sono riuscite a elaborare il lutto, anche grazie Così Ricky Tognazzi illustra la genesi della sua ultima regia, all’esperienza artistica. presentata in anteprima al Festival di Roma e agli Incontri Fice di La storia è intrisa di noir. L’hai volutamente lasciato sullo sfondo, Mantova. “Fellini diceva che non sei tu che scegli le storie, ma sono le d’accordo con De Cataldo? storie che scelgono te. Affermazione quanto mai vera! Spesso ti La parte noir credo che in questo caso funga da strumento narrativo, che affanni a leggere e cercare progetti, ma ad un certo punto scattano può destabilizzare i nostri personaggi e distoglierli dall’infatuazione e dallo meccanismi in base ai quali alcuni film diventano più urgenti di altri. stato di innamoramento eccezionale. Questo vale soprattutto per Diego, Così è successo per questo”. meno per Walid che è personaggio più misterioso. Il film è certamente I temi trattati sono la paternità, l’amicizia, la diversità e sono anche noir, proprio perché Diego sta difendendo qualcuno che ispirati a una storia vera. L’amicizia con uno straniero arabo si probabilmente non andrebbe difeso, se non fosse per il sentimento che li manifesta come sentimento verso la diversità, ma la vicenda unisce. è ambientata prima dell’attentato dell’11 settembre. Secondo Torniamo alla paternità, o meglio, alla riscoperta dell’essere padre te, il rapporto che racconti nel film oggi sarebbe possibile? da parte di Diego… È possibile. Certo, resta nella sfera dell’ideale e, dunque, del racconto Il protagonista e il narratore è Diego, una persona normale con tutti i suoi ma credo che sia un sentimento che debba continuare a propagarsi. limiti e difetti, ma la sua visione delle cose cambia in virtù dell’incontro Oggi, purtroppo, siamo dominati dalla paura. Il film racconta, nella magico con Walid, che gli farà guardare alla sua vita, al matrimonio e alla prima parte, sensazioni abbastanza riconoscibili: la normalità di due paternità da un punto di vista differente. genitori che attendono su una panchina, e ognuno dei due che cerca Stai per girare un nuovo film, una commedia sull’amore… di regalare qualcosa di sé all’altro. Ad un certo punto, la coppia viene Sì, cambio decisamente registro: si tratta di una commedia sentimentale divisa a causa di motivi esterni al loro rapporto ed allora interviene sulla possibilità di ricostruire una nuova vita amorosa per i cinquantenni. l’amicizia, che rappresenta l’evento straordinario. Tutto è dunque Ed è possibile? plausibile e non utopistico, non abbiamo raccontato un sogno o una La risposta è nì! favola. Forse un’allegoria sull’accettazione del dolore, ma lo MARCELLA PERUGGINI

28 VIVILCINEMA gennaiofebbraio11 schede critiche INTO PARADISO

di Paola Randi evidente capacità e dedizione, il film Sceneggiatura: Antonella Antonia Paolini, Paola è una vera goduria dialettica di Randi, Luca Infascelli, Chiara Barzini …Fotografia: immagini e immaginari che, Mario Amura …Montaggio: Gianni Vezzosi …Musi- sfiorando i generi amati dalla che: Fausto Mesolella …Interpreti: Gianfelice Impa- cineasta (western, commedia, urban rato, Saman Anthony, Peppe Servillo, Eloma Ran gangster movie), non li abbracciano Janz …Produzione: Acaba Produzioni …Distribuzio- ne: Cinecittà Luce … Italia 2010 …colore 104’ mai totalmente, creando così un sapiente impasto tra stili e ritmi. Ci ••• COSA PUÒ unire uno scienziato sono momenti da slapstick, disoccupato a un ex campione di frammenti dalle fiabe, incroci con le cricket dello Sri Lanka? La fantasia sit-com e le soap operas, ricreazioni di una regista, qui anche soggettista animate e l’inevitabile love story. e cosceneggiatrice, che si diverte a Senza rinunciare agli ovvii riferimenti sintonizzare vite diversamente narrativi e culturali della commedia migranti azzeccando la mescolanza etnica della miglior sorte. In tutto dei generi con leggerezza senza questo va sottolineata la scelta della superficialità. La cineasta in location nella location, che funge da questione è la milanese Paola Randi, attore Saman Anthony), un aitante campionissimo di quello sport protagonista accanto ad attori e non esordiente in lungo con Into srilankese tanto popolare e sacro dalle sue parti che è il cricket, attori egualmente prodigiosi. I Paradiso, girato e ambientato in benestante in patria quanto è pronto un lavoro da “colf” nella cavoni nel centro del capoluogo una Napoli non usuale, presentato impreparato alla vita proletaria che ricca casa di un’anziana dama campano e soprattutto i all’ultima Mostra veneziana e già lo attende a Napoli. Che di certo appassionata di soap. camminamenti sui tetti delle case, circuitato con successo per alcuni non è un vero “paradiso”, almeno Queste le premesse per lo che nella realtà attraversano festival internazionali. Vi si racconta per i migranti extracomunitari. Per svolgimento di un film che, senza chilometri della città dalle periferie appunto del bizzarro scienziato loro, o meglio, per la comunità andare a raccontare per non al mare, sono altre piacevoli sorprese napoletano Alfonso D’Onofrio dell’isola a sud dell’India, è riservato rovinare sorprese, porterà di questo piccolo grande film (Gianfelice Imparato, decisamente tuttavia un angolo che chiamano all’incontro tra i due e alla leggero come una foglia ma denso in parte) che, dopo un’esistenza Paradiso, ovvero un cavone–cortile reciproca convivenza forzata di arguzia e non avulso dalla critica trascorsa nella conoscenza delle nascosto nei vicoli partenopei, che proprio all’interno di tal sociale. Perché osservare la realtà migrazioni cellulari, resta colora e profuma in ogni dettaglio “paradiso”. In cui si inserirà anche attraverso la risata intelligente fa disoccupato e depresso. Dall’altra delle bellezze di quel Paese. Gayan il buffo malavitoso camorrista affiorare quei dettagli che il dramma parte del mondo, nel frattempo, è viene ospitato dal cugino e famiglia Vincenzo Cacace, alias un Peppe spesso perde di vista. in arrivo Gayan (il prodigioso non e non sa che per lui, ex Servillo da stracult. Scritto con ANNA MARIA PASETTI

intervistaPaola Randi Tufo e pistole Un’insolita architettura urbana fa da cornice a “Into Paradiso”, briosa opera prima con Gianfelice Imparato e Peppe Servillo in una Napoli multirazziale e inedita

••• Con Roberta Torre, Paola Randi condivide i natali stata straordinaria, ho ricevuto importanti soddisfazioni dalla loro presenza milanesi e una straripante dose di ironia “meridionale”, dettata forse umana e professionale. Mi hanno inoltre rivelato che Napoli assomiglia ai dalle origini siciliane. Ma, seppur onorata dell’accostamento con la più loro agglomerati urbani. navigata collega, si dissocia con eleganza: “il nostro cinema è in realtà Quando sono entrati nel progetto Gianfelice Imparato e Peppe molto diverso”. Ed è proprio il Sud a separarle: “lei ci vive, lo conosce e Servillo? lo rappresenta in profondità, io ci sono capitata, con Into Paradiso”. Gianfelice praticamente subito, ho pensato che fosse un perfetto Alfonso Vivacissima opera prima partorita in quattro anni di duro ma dopo aver osservato la sua camminata in Gomorra. Quanto a Peppe, appassionante lavoro ed assoluto low budget, presentata a Venezia in musicista e attore, è da tempo che lo ritengo perfetto per un ruolo comico. Controcampo Italiano. Forse per il suo essere musicista: ha i tempi comici. Non vedevo l’ora di Cosa ti ha affascinato della location, inusuale, che hai trovato avere la parte giusta da offrirgli; alla fine è arrivata e, a giudicare dal nel cuore di Napoli? risultato, credo di non essermi ingannata sulla sua vis comica. Nella zona che parte da Piazza Dante mi sono trovata in uno dei Perché hai scelto il genere urban western? “cavoni” scavati nel tufo. Entrando si apriva un universo di famiglie Il western è il mio genere preferito, seguono il musical e il war movie. Ho srilankesi e napoletane che condividevano tutto, un cortile colorato e addirittura gonfiato il super16mm affinché apparisse quasi un cinemascope, odoroso, una vitalità incredibile. Quello che poi è diventato il nostro per renderlo ancora più epico! Mi sembrava che il western potesse essere “Paradiso”. L’elemento curioso è inoltre dettato dal percorso “via l’impostazione ideale per raccontare in forma di commedia i conflitti di tetti”: a Napoli si può camminare sui tetti quasi per tutta la città, certe gente comune inserita in una struttura multietnica complessa come quella vie si aprono a diversi piani dei palazzi, non esiste monotonia di Into Paradiso. architettonica, solo fantasia labirintica che crea un raro effetto Per il genere commedia hai qualche fonte ispiratrice prediletta? estraniante. Tutti i maestri della commedia italiana, Monicelli in cima alla lista con Come hai lavorato con gli srilankesi? l’intramontabile La grande guerra. E poi adoro il cinema di Hal Ashby: il Anzitutto abbiamo fatto un casting di 8 mesi per reclutarli, scovando raffinato Oltre il giardino, per non parlare di Harold e Maude o quella perla che è Saman Anthony, che si trovava per caso in Italia Tornando a casa. dopo avervi trascorso 20 anni lavorando come cuoco. La convivenza è ANNA MARIA PASETTI

VIVILCINEMA gennaiofebbraio11 29 schede critiche BIUTIFUL

occhio, aiuta a piazzare le decine subiscono uno scossone tragico di cinesi ridotti in schiavitù dal boss quanto narrativamente prevedibile (“a casa se la passerebbero per i più attenti, il protagonista peggio”, sentenzia quest’ultimo), dovrà assicurare il “dopo”, un prima a confezionare borse poi in avvenire degno di questo nome ai un cantiere, ammassati per la figli sempre più sballottati, tra notte in uno scantinato. Il fratello l’improbabile riconciliazione con la del protagonista cavalca l’onda del moglie, le agognate vacanze, i soldi sottobosco criminale con un che non bastano mai. localino a luci rosse, mentre la Ultrarealistico con un tocco di magia tomba del padre, che morì (Uxbal percepisce i pensieri di chi è emigrato in epoca franchista e che appena trapassato), il nostro non ha mai conosciuto – sovrabbondante e a tratti in quest’onda di rimpianto e respingente, Biutiful (l’errore di Alejandro Gonzalez Iñarritu metafora struggente di un saluto appartenenza risiede la traccia più ortografico deriva dalla primogenita Sceneggiatura: Alejandro Gonzalez Iñarritu, Arman- estremo che è intensa del film – adesso sta per del protagonista) comunica lo do Bo, Nicolas Giacobone …Fotografia: Rodrigo contemporaneamente continuità e essere trasferita per far posto a struggimento, le asprezze di una Prieto …Montaggio: Stephen Mirrione …Musiche: trasmissione in linea ereditaria; nel nuovi palazzi. vita ai margini, l’attaccamento coi Gustavo Santaolalla …Interpreti: Javier Bardem, contempo però sovraccarica Oltre a dannarsi sul lavoro, Uxbal si denti e con le unghie alla vita, la Maricel Alvarez, Eduard Fernandez, Ruben Ochandia- l’opera di una dose eccessiva di sbatte ancor più per la famiglia: la fiducia e i tradimenti, la devozione e no, Luo Jin, Diaryatou Daff …Produzione: Menage gli schiaffi del destino (e degli Atroz, Mod Producciones, Ikiru Films …Distribuzione: percorsi dolorosi, di un vuoto moglie Marambra, tra disturbo Universal …Messico/Spagna 2010 …colore 138’ opprimente che appesantisce la bipolare, alcolismo e tendenze uomini), in una girandola concitata narrazione. Di cui si fa portatore, autodistruttive è stata allontanata – e lunga – di eventi, con uno stile ••• LA PRIMA cosa che appare ahilui non sano, Javier Bardem nel dal focolare – una casa fatiscente – volutamente sporco, la chiara in Biutiful è l’assenza della ruolo dolente, smarrito ma e il nostro si occupa come può dei costernazione e il dolore nello “penna” di Guillermo Arriaga, i cui pugnace di Uxbal, faccendiere di figli, suoi e altrui (tra le sguardo di Bardem, il cui incastri spazio/temporali hanno un trafficante cinese a Barcellona, aiutanti/aiutate: una giovane personaggio aspira a modelli di reso celebri Amoresperros, 21 città che nella prima parte madre cinese, una del gruppo alla padre-marito-lavoratore destinati a grammi e Babel. Biutiful lascia fatichiamo a riconoscere per mercé del “donatore di lavoro”, e rimanere disattesi. Complici un bel intatta la sapiente riproduzione quanto è grigia e sporca, almeno la moglie con bebè al seguito di piano sequenza, uno stacco poetico del mondo “degli ultimi” del fino alla retata di spacciatori uno degli spacciatori arrestati). e la reiterazione dei primi minuti, il regista messicano, aprendo e maghrebini in una famosa piazza Non bastasse, Uxbal urina sangue finale è un toccante momento di chiudendo con una doppia dietro le Ramblas. Uxbal “unge” i e questo non promette nulla di cinema. suggestione di puro cinema, poliziotti affinché chiudano un buono… Mentre le attività illecite MARIO MAZZETTI

intervistaAlejandro Gonzalez Iñarritu Un po’ di speranza Per il suo primo film dalla narrazione lineare, l’intenso “Biutiful”, l’autore messicano trova l’interprete ideale in Javier Bardem, premiato a Cannes

••• “Dopo aver girato il mondo per realizzare Babel mi ero un’esperienza nuova e molto stimolante che spero di ripetere nei prossimi ripromesso di fare un film molto diverso e personale: un protagonista solo, lavori. una location unica e una lingua soltanto: la mia. Basta con l’arabo, il Bardem ha vinto la Palma d’Oro: come ha lavorato con lui per giapponese, l’inglese. Quella che all’inizio era una reazione istintiva ha ottenere il grande risultato della sua recitazione? preso corpo ed è diventata l’idea alla base di Biutiful”. Così Alejandro La nostra teoria era Less is more, ovvero “meno fai, più fai”. È stato molto Gonzalez Iñarritu parla del film che ha permesso a Javier Bardem di vincere umile, perché ha letto una sceneggiatura che giorno per giorno ha subito la Palma d’Oro a Cannes (ex aequo con Elio Germano) e che racconta la dei cambiamenti sul set: la mia idea era portare sullo schermo quello che storia di un uomo che si confronta con la propria mortalità sullo sfondo di era più giusto per la storia così come si stava sviluppando davanti ai nostri una Barcellona cupa e disperata. “In realtà, poi, le cose non sono state occhi. Il cinema che amo è quello che non consente un’immediata tanto più semplici. È stato un film difficile come gli altri ma al tempo stesso comprensione, desidero che lo spettatore avverta quello che succede senza ha rappresentato un’esperienza bellissima: mettere da parte la mia però riuscire a comprenderlo pienamente da subito. I film oggi sono esplorazione delle strutture narrative per tornare ad un rigore lineare. È pensati perché il pubblico sia in grado di capire quanto vede sullo schermo stata una sfida, perché Biutiful rappresenta la sintesi di tutto quello che nello stesso istante in cui viene proiettato. A me, come autore, interessa non avevo fatto fino ad oggi ma al tempo stesso è perfettamente in linea altro. In questo senso Javier è perfetto, perché facendo il minimo comunica con la mia filmografia: vi sono proiettate tutte le mie ossessioni e al pubblico l’essenza. inquietudini, le stesse ansie e domande che hanno caratterizzato i miei Biutiful è un po’ “disperato”… lavori precedenti. Alla fine penso di essere come quel contadino che In un mondo fatto di e-mail e cellulari, dove siamo sempre più separati gli produce mele, incapace o forse disinteressato a offrire alla gente qualsiasi uni dagli altri, rappresenta un’esperienza molto intima. Siamo così distanti altra cosa”. gli uni dagli altri che quando parli di emozioni non siamo quasi più capaci Questo è il primo film che scrive senza partire da una di riconoscerci. Il viaggio del personaggio di Bardem è così vicino alla sceneggiatura di Guillermo Arriaga. Che tipo di esperienza è stata? nostra esperienza che la gente si sente addirittura minacciata da quanto Non molto diversa da quelle fatte sinora, perché da sempre ho il controllo vede. L’intimità è il punk di questi anni, è la nuova provocazione: la gente totale dei miei film. Ho sempre sviluppato un rapporto di strettissima è strafatta di Botox, non vuole più essere quello che è e non vuole parlare collaborazione, molto fruttuoso e diretto, con lo sceneggiatore per né della morte né dell’invecchiamento. La nostra è una società malata: chiedergli esattamente ciò che volevo dalla sua sceneggiatura. Ho sempre sono i film che parlano di emozioni umane a darmi un po’ di speranza apprezzato la possibilità di una collaborazione e nel caso di Biutiful ho riguardo al futuro. scritto la sceneggiatura con Armando Bo e Nicolas Giacobone: MARCO SPAGNOLI

30 VIVILCINEMA gennaiofebbraio11 schede critiche I RAGAZZI STANNO BENE

di Lisa Cholodenko dimostra con quel suo atteggiamento un po’ rigido e Titolo originale: The kids are alright …Sceneggiatura: Lisa Cholodenko, Stuart Blumberg …Fotografia: Igor maschile, piuttosto sbrigativo. Una Jadue-Lillo …Montaggio: Jeffrey M. Werner …Musi- famiglia nella norma, che: Wendy & Lisa …Interpreti: Julianne Moore, mediamente serena, insomma, Annette Bening, Mark Ruffalo, Mia Wasikowska, Josh dove ci si ritrova a cena, con Hutcherson …Produzione: Plum Pictures …Distribu- zione: Lucky Red …Usa 2010 …colore 104’ abitudini e chiacchiere, lessico familiare, e dove il sesso è oramai ••• SCENA ESILARANTE. La lesbica un po’ ripetitivo, tra vibratori e Jules, che torna “eterosessuale” filmetti porno gay, ma anche per una breve parentesi, slaccia i allegro, affettuoso e solare. La pantaloni di lui ed esplode in un trasgressione, per una volta, è entusiasta e liberatorio Hello! alla rappresentata dalla scappatella vista del gioiello di famiglia. È eterosessuale di Jules. divertente e al contempo saggia la Il bello del film, che ha vinto un commedia di Lisa Cholodenko in Teddy Bear (il premio collaterale cui un solido matrimonio tra due per il miglior film che affronta donne, Jules e Nic, viene messo a tematiche omosessuali) alla repentaglio quando i due figli separati, musi lunghi e sfuriate. Film di scrittura, I ragazzi Berlinale dell’anno scorso, è adolescenti della coppia, Joni (in Ha impiegato cinque anni la regista stanno bene, ma soprattutto proprio la naturalezza che onore di Joni Mitchell) e Laser Lisa Cholodenko (High art e film di attori, anzi di attrici. Con trasmette rispetto a un modello decidono di ritrovare il padre Laurel Canyon) per scrivere le due dive Julianne Moore e familiare che in Italia è ancora biologico mai conosciuto insieme a Stuart Blumberg questa Annette Bening in stato di tabù ma che negli Stati Uniti, e a contattando la banca del seme. bella sceneggiatura in parte grazia. Bravissime a descrivere la maggior ragione nella California L’incontro con il ruspante e macho autobiografica, storia di due quotidianità domestica, i “liberal”, non sorprende né Paul, che gestisce un ristorante mamme che hanno saputo dar vita nervosismi, la divisione dei ruoli: scandalizza più nessuno. Vedremo biologico e non ha mai messo la a una famiglia alternativa ma del Jules ha lasciato il lavoro per fare se anche da noi saprà andare oltre testa a posto, passando tutto tradizionale e funzionante. la mamma a tempo pieno, con il pubblico di nicchia e conquistare disinvoltamente da una storia Lisa Cholodenko giura di provare inevitabile corredo di una platea più allargata, anche se all’altra, sconvolge gli equilibri empatia per tutti i personaggi, frustrazioni specie ora che sua non ecumenica, magari suscitando lungamente costruiti e rimescola le compreso il papà biologico che figlia sta per andare al college e qualche riflessione tra una risata e carte, ma è l’Amore con la segue una sua traiettoria parallela anche il maschio cresce a vista l’altra. maiuscola a prevalere dopo una e grazie a questa vicenda cresce e d’occhio, mentre Nic si è CRISTIANA PATERNÒ bella e sana crisi, con tanto di letti capisce di voler cambiare rotta. dedicata alla carriera e lo IL DISCORSO DEL RE

moglie Elisabetta è decisa a non radiofonico della dichiarazione di arrendersi e si rivolge ad un guerra alla Germania nazista. eccentrico logopedista australiano, La scena, da cui il titolo del film, Lionel Logue. A differenza degli propone un momento davvero illustri cattedratici che hanno avuto sublime: il re, preoccupato, in cura Bertie, Lionel tratta l’illustre rattristato, consapevole di un paziente senza alcuna deferenza, futuro segnato da dolore e lacrime, perfino rifiutando di rivolgersi a lui pronuncia le sue parole in una come Sua Altezza. All’inizio il stanza oscurata confortato rapporto medico/paziente si rivela esclusivamente dalla presenza di difficile e burrascoso, ma Lionel mentre familiari, dignitari e finalmente qualche risultato è politici lo attendono al di là di una evidente. Soprattutto, un poco alla porta chiusa. Il contrasto con i volta, fra i due uomini (ciascuno dei nostri ricordi nazionali, l’annuncio quali lontano dai modelli di guerra di Mussolini sul balcone di di Tom Hooper sceneggiatura, la puntualità tradizionali del proprio ruolo) si piazza Venezia davanti a una folla Titolo originale: The king’s speech …Sceneggiatura: dell’ambientazione. Suddette cementa una solidale amicizia. osannante, è stridente. In questo David Seidler …Fotografia: Danny Cohen …Montag- caratteristiche, spesso, rischiano di Quando il fratello di Bertie, modo, con una bella intuizione, la gio: Tariq Anwar …Musiche: Alexandre Desplat rendere le pellicole di questo tipo Eduardo VIII, diventato re dopo la sceneggiatura suggerisce …Interpreti: Colin Firth, Geoffrey Rush, Helena Bon- un tantino fredde, cosa che invece morte del padre, abdica per sposare implicitamente una sovranità intesa ham Carter, Guy Pearce, Michael Gambon, Derek nel caso specifico non accade come servizio alla nazione ed è Jacobi, Jennifer Ehle …Produzione: See Saw Films, la divorziata americana Wallis Bedlam Productions …Distribuzione: Eagle …Gran affatto; anzi, Il discorso del re, Simpson, il nostro è costretto, suo forse proprio per questo che la Bretagna/Australia 2010 …colore 118’ seppure ironico e ricco di scene malgrado, a succedergli sul trono monarchia inglese, a differenza di sorprendentemente divertenti, è con il nome di Giorgio VI. Il altri paesi europei, è sopravvissuta a ••• UNA PAGINA di storia e una un film struggente. momento è drammatico: la II cambiamenti epocali. La riuscita del biografia ma insieme il racconto di Al centro della storia è il re Guerra Mondiale sta per esplodere, film non può prescindere dalla un’inconsueta amicizia e la d’Inghilterra Giorgio VI, il padre il paese, bisognoso di un leader, magistrale interpretazione di Colin radiografia di un uomo oppresso, dell’attuale regina Elisabetta. attende parole di speranza e Firth, che merita di essere goduta in non tanto e non solo dalla balbuzie Secondogenito di Giorgio V e conforto. Per rivolgersi alla nazione, originale per apprezzarne quanto da un senso di sofferente di balbuzie, Bertie, il re si affida più che mai alle cure di soprattutto i farfugliamenti, ma inadeguatezza al proprio ruolo e ai come veniva affettuosamente Lionel: contro il parere della corte, anche di Geoffrey Rush e Helena propri doveri. C’è tutto questo ne Il chiamato in famiglia, limita al sarà Lionel ad assistere il re nella Bonham Carter che, nei ruoli di discorso del re, film classicamente massimo le sue apparizioni cerimonia di incoronazione e Lionel ed Elisabetta, rischiano inglese per la qualità delle pubbliche. I numerosi e svariati soprattutto davanti ai microfoni, perfino di rubare la scena al interpretazioni, la precisione della tentativi di risolvere il problema quando Giorgio VI dovrà protagonista. messa in scena, la concretezza della non danno esiti positivi ma sua pronunciare il drammatico discorso FRANCO MONTINI

32 VIVILCINEMA gennaiofebbraio11 schede critiche ANOTHER YEAR

nelle vite di molti dei personaggi. miracoli: senza un nuovo amore Mary, collega di lavoro di Gerri, si per Mary o una diversa esistenza illude di incontrare l’uomo della per la signora insonne che Gerri sua vita occhieggiando nei locali, interroga all’inizio del film, ma finisce per annegare nell’alcool interpretata dall’Imelda Staunton la sua solitudine; Kennie, amico di de Il segreto di Vera Drake. La Tom, nasconde la depressione Staunton, insieme a Jim sotto l’apparente sicurezza; Broadbent, Ruth Sheen, Lesley Ronnie, il fratello di Tom, al Manville, Peter Wight fa parte di funerale della moglie deve subire quella “famiglia” (si può ben dire gli affronti del figlio violento e per il suo cinema) di attori di cui pieno di rancore. Tutti si Leigh si è circondato lungo tutta la aggrappano al punto fermo sua carriera, chiamandoli più volte rappresentato da Tom e Gerri, saldi a interpretare i suoi film. L’intesa nel loro amore, accoglienti e raggiunta con loro consente al coppia che vive fuori dalla grande tolleranti verso gli amici. Il loro regista di costruire il film da una di Mike Leigh metropoli: Tom, ingegnere modo sincero di confrontarsi e di sceneggiatura essenziale, Sceneggiatura: Mike Leigh …Fotografia: Dick Pope geologo, e sua moglie Gerri, commentare ciò che vedono fa da lasciando gli interpreti liberi di …Montaggio: Jon Gregory …Musiche: Gary Yershon contraltare alle finzioni praticate …Interpreti: Jim Broadbent, Ruth Sheen, Oliver Mal- psicologa. Sposati felicemente da improvvisare durante le riprese, tman, Lesley Manville, Peter Wight …Produzione: molti anni, Tom e Gerri vivono con dagli amici per inseguire una sulla base di una serie di prove Thin Man Films, Simon Channing Williams Produc- serenità la stagione matura della giovinezza che non c’è più o per precedenti. Il risultato sullo tion …Distribuzione: Bim… Gran Bretagna 2010 loro vita fra il lavoro, la cura riempirsi la vita con nuovi effimeri schermo è di mimesi assoluta e …colore 129’ minuziosa dell’orto, le domeniche obiettivi. Mary, il personaggio a cui profonda verità di ogni gesto, col figlio Joe e i frequenti incontri Leigh riserva la maggiore parola o emozione. Col procedere ••• GRANDE narratore della vita con gli amici. Le cene con gli amici attenzione, si concentra di volta in lento di una narrazione che ha i quotidiana e dei piccoli e grandi e il figlio rappresentano i momenti volta su una macchina nuova o tempi distesi della vita di ogni problemi che affliggono la gente topici di gioia e di scontro in un sull’improbabile conquista di un giorno, diventiamo intimi di comune, Mike Leigh ancora una racconto scandito dal passare delle uomo che non la vuole, ma dietro questo gruppo di persone volta mette al centro del suo stagioni con le loro diverse il trucco e le chiacchiere fatue, lo imperfette, non belle, segnate dal cinema quella classe media dei temperature emotive. Primavera, sguardo impietoso del regista svela tempo e dalle delusioni ma ancora sobborghi londinesi già estate, autunno e inverno segnano un abisso di infelicità, che deflagra, capaci di guardare avanti, o protagonista di Dolce è la vita e i capitoli del film, il tempo alla fine, nell’inverno “del nostro costrette comunque dalla vita a Segreti e bugie. Con Another cronologico e il tempo atmosferico, scontento”. farlo, come nel malinconico primo year, in concorso al Festival di la maturazione delle verdure Un altro anno è passato e la vita piano finale di Mary, single malata Cannes 2010, il regista inglese si nell’orto, le nascite e le morti, semplicemente ha fatto il suo di solitudine. ferma ad osservare la vita di una l’immutabilità e il vuoto che regna corso, senza che siano accaduti BARBARA CORSI IL GRINTA

di Joel e Ethan Coen Alla fine del film, infatti, quando la Titolo originale: True grit …Sceneggiatura: Joel & rivedremo quarantenne agli inizi Ethan Coen …Fotografia: Roger Deakins …Montag- del ventesimo secolo, ci gio: Roderick James …Musiche: Carter Burwell accorgeremo di quanto l’esperienza …Interpreti: Hailee Steinfeld, Jeff Bridges, Matt di quella spedizione abbia segnato Damon, Josh Brolin …Produzione: Scott Rudin Pro- la donna, plasmandone la filosofia ductions, Mike Zoss Productions …Distribuzione: Universal …Usa 2011 …colore 128’ e un approccio nuovo alla vita che i Coen traducono in un ••• TRATTO DAL romanzo di avvicinamento evidente alle Charles Portis che nel 1969 aveva suggestioni di Alice nel paese delle già dato vita al film con meraviglie. Quando tutto sarà protagonista un John Wayne dalla finito, la teenager del figura iconica grazie alla benda diciannovesimo secolo rivedrà non sull’occhio, Il Grinta è un western solo metaforicamente la luce: sarà dall’impianto classico, riletto però stata la sua grinta personale a secondo la sensibilità dei Fratelli portarla verso questo risultato e far Coen. La storia di una ragazzina concludere una storia di che assolda uno sceriffo alcolizzato formazione con un finale fatto di per dare la caccia all’assassino di quell’avventura tanto pericolosa senso fuorviante: la true grit che pistole, cavalli e duelli al sole, suo padre diventa l’occasione per quanto violenta. potrebbe approssimativamente degno della migliore tradizione del una riflessione sul tema della Ed è proprio questo l’elemento a essere tradotta con grinta è vecchio West cinematografico. vendetta, cui il tradizionale senso rendere particolarmente originale qualcosa di più e non appartiene, Un film interessante e dalla dell’umorismo dei Coen dona una l’approccio dei Coen al libro di nel caso di questa pellicola, solo al seconda parte travolgente, in cui i prospettiva originale ma non per Portis: il voler fare coincidere lo protagonista maschile. È, infatti, Coen sfruttano una storia western questo meno leggera. Il viaggio in sguardo della protagonista con il l’encomiabile senso di testarda per sublimare ansie e inquietudini terra indiana dell’improbabile proprio, facendo così sembrare determinazione della ragazza a esistenziali che possono, coppia, accompagnata da un ancora più strambo e straordinario conquistare immediatamente evidentemente, essere placate solo cacciatore di taglie texano portato l’eroe eponimo che dà il nome alla l’attenzione dello spettatore. Il suo da notti intorno al fuoco sotto cieli sullo schermo da Matt Damon, è storia, interpretato in maniera incontro con un uomo che stellati, dall’alcol, dai proiettili e l’occasione per un viaggio di come sempre carismatica da Jeff potrebbe essere suo padre e che, dalla consapevolezza che, certe formazione per un’adolescente Bridges. Bisogna notare che, pur forse, in qualche maniera volte, le cose vanno come vanno tosta e determinata, nel rispetto della necessità, il titolo diventerà nel corso degli anni più solo perché qualcuno ha deciso di apparentemente impassibile la cui italiano del film, derivato da importante della figura paterna, è rifiutare l’ingiustizia. vita verrà cambiata per sempre da quello del romanzo, è in un certo la chiave di volta dell’intera storia. MARCO SPAGNOLI

VIVILCINEMA gennaiofebbraio11 33 schede critiche GIANNI E LE DONNE

di Gianni Di Gregorio prepotenti come una versione Sceneggiatura: Gianni Di Gregorio, Valerio Attanasio all’amatriciana della riccona Bette …Fotografia: Gogò Bianchi …Montaggio: Marco Davis ne Lo scopone scientifico e Spoletini …Musiche: Ratchev e Carratello …Interpre- Gianni un patetico vitellone fuori ti: Gianni Di Gregorio, Valeria de Franciscis Bendoni, Alfonso Santagata, Elisabetta Piccolomini …Produ- tempo massimo. Di Gregorio sembra zione: Bìbì Film, Isaria Productions …Distribuzione: conoscere molto bene quel tipo di 01… Italia 2011 …colore 90’ commedia e rielaborarlo secondo un suo modo sofisticato e gentile, che ••• IN PRANZO di Ferragosto si tuttavia non risparmia zampate chiamava Giovanni e in questo feroci e molta amarezza sullo film, con una leggera variazione, spinosissimo problema Gianni, ma il personaggio scritto, dell’invecchiare. La sua forza è una interpretato e diretto da Gianni Di sceneggiatura calibratissima fra toni Gregorio è molto vicino a quello leggeri e malinconici e l’invenzione del suo primo, premiatissimo film. di un personaggio, il mite Gianni, Là Giovanni si occupava a tempo che si sta definendo sempre meglio pieno della madre novantenne e di altre occupazioni con cui Gianni mentre lui ha tanto tempo, sempre e che imprime al racconto un punto altre vecchie signore; qui oltre alla potrebbe intrattenersi. Tutti i suoi in viaggio all’estero mentre lui non di vista molto personale, nonostante mamma ha una specie di famiglia: coetanei, secondo Alfonso, hanno si muove dal quartiere, le apparenze. Proprio in virtù della moglie, figlia con fidanzatino l’amante e poco importa se Gianni condiscendenti, sprezzanti, sua pacatezza, che contrasta installato in casa e cane da portare è un po’ fuori allenamento: basta comunque indifferenti al suo platealmente con l’efficienza e la a passeggio. Sessantenne, figlio di una pasticca per ritrovare gli istinti bisogno d’amore. competitività imperanti anche in nobildonna decaduta, mite, sopiti. Da questo momento in poi È molto coraggioso da parte di un materia di conquiste erotiche, gentile, paziente oltremisura e Gianni si impegna goffamente ma regista uomo affrontare un tema Gianni scatena una serie di privo degli affanni del lavoro in diligentemente per ritrovare la che di solito è riservato alle donne, situazioni comiche che ne quanto babypensionato, Gianni carica di seduttore e superare la quello della crisi dell’età matura, sottolineano l’inadeguatezza ma occupa il molto tempo libero a sgradevole sensazione di essere dell’impietoso confronto con la anche la poesia di perdente che non disposizione in chiacchiere oziose diventato trasparente per giovinezza e della perdita del ha un posto preciso nel mondo. con i clienti del bar sottocasa o con l’universo femminile. Prova a potere di seduzione. Già in Pranzo Irresistibile nella sua goffaggine, piccole commissioni per la moglie, ricontattare vecchie fidanzate, fa il di Ferragosto Di Gregorio aveva frustrato nelle sue aspirazioni, a la vicina e la viziatissima madre, carino con la badante della madre affrontato un argomento tabù Gianni non rimane che un tranquillo che lo chiama continuamente solo e il galante con l’amica di famiglia, come quello della vecchiaia e in gesto di ribellione, e il sogno ad per il gusto di poter contare sui ma a nulla valgono i suoi sforzi. Le modo nient’affatto scontato. Le occhi aperti di una sua suoi servigi. Un giorno un vecchio donne rimangono un mondo a lui sue vecchiette erano, e sono anche personalissima “città delle donne”. amico gli apre gli occhi sulle molte distante: sempre indaffarate in questo film, accentratrici e BARBARA CORSI UN GELIDO INVERNO

malviventi e persecutori, di Debra Granik suonatori di country e omertosi, Titolo originale: Winter's bone …Sceneggiatura: personaggi rassegnati e rapiti Debra Granik e Anne Rosellini dal romanzo di Daniel dalla noia. Tutto il contrario di Woodrell …Fotografia: Michael McDonough …Mon- taggio: Affonso Gonçalves …Musiche: Dickon Hin- Ree che deve trovare qualcuno fra chliffe …Interpreti: Jennifer Lawrence, Isaiah Stone, loro (esiste, al di là di ogni Ashlee Thomson, Valerie Richards …Produzione: Ano- ragionevole dubbio) che abbia nymous Content, Winter’s Bone Productions …Distri- visto il padre. Il suo viaggio sarà buzione: Bolero Film …Usa 2010 …colore 100’ un continuo incontro di intenti: ••• REE È un’energica e chi l’ostacola, chi vorrebbe combattiva ragazza di diciassette aiutarla ma non può, chi la anni. Vive nella fattoria di famiglia sostiene a costo della vita. A poco insieme alla madre, malata di a poco emergono le mille facce di depressione, e ai fratelli ancora un territorio ostile, grigio, senza minorenni. Rappresenta il cuore e pace, rancoroso. Il film gioca su l’anima di un nucleo familiare che diversi registri: mano a mano che riesce a fatica a sopravvivere. procede in avanti assume le forme Abitano nel profondo, inospitale e di una favola nera, di un thriller, gelido Missouri circondati da di un dramma infinito e lacerante. qualche affetto e molta Ree è quella di recuperare il padre armonizzare tutti gli elementi in Ben presto, dopo infinite porte indifferenza. Nonostante tutto per salvare non solo la fattoria, ma una disperata partitura di anime sbattute e continui no, Ree scopre dimostrano grande dignità e tutta la sua famiglia prima che le perdute, scomparse in un limbo un alleato fedele: Teardrop, suo carattere. La figura del padre è banche intervengano con il roccioso fotografato zio, fratello del padre. Con lui, totalmente assente: in prigione per sequestro dei beni e degli affetti. magistralmente da Michael inizialmente ostile, formerà quel spaccio e produzione di coca, un Winter’s bone, tratto dal McDonough. sodalizio padre/figlia che le è giorno ha la geniale idea di romanzo di Daniel Woodrell Un La ricerca di Ree inizia fuori dai sempre mancato e che le servirà impegnare la fattoria per riuscire gelido inverno e vincitore di propri confini spingendosi verso per risolvere questo puzzle. ad ottenere il denaro della importanti premi, fra i quali l’altopiano d’Orzak, che disegna la Grande interpretazione della cauzione. Uscito dal carcere miglior film al Festival di Torino, più ampia regione montuosa tra giovane Jennifer Lawrence, corpo scompare nel nulla mentre per Ree Gran premio della Giuria al gli Appalachi e le Montagne esile con una grande grinta che inizia un lungo e difficile percorso Sundance Film Festival e il Premio Rocciose. La Granik disegna questi ha avuto il merito di tratteggiare alla ricerca di quel genitore il cui Cicae al Festival di Berlino, è un luoghi attraverso percorsi tortuosi, un personaggio coraggioso e ricordo è appeso ormai a sbiadite e film che raggiunge la perfezione. mettendo la ragazza sempre al determinato. vecchie fotografie. La missione di La regista Debra Granik riesce ad centro di un paesaggio abitato da DAVIDE ZANZA

34 VIVILCINEMA gennaiofebbraio11 schede critiche LA VITA FACILE

e non solo per l’ambientazione (il giuramento di Ippocrate. Oltre agli Kenya) e la voglia di paternità che si studi di medicina, i due condividono incarna all’improvviso nell’incontro la donna (Vittoria Puccini) che il con un bimbetto africano. ricco ha sposato e l’idealista amato Insomma, tutto questo per dire che fugacemente mentre l’altro era in il nuovo film di Lucio Pellegrini, coma per un incidente stradale. Lo commedia sentimentale con finale scontro tra i due caratteri si snoda in giallo, paga sicuramente il pegno nello scenario di un Kenya (girato in di una scarsa originalità – o meglio, parte anche in Puglia col sostegno ha il merito di saper rielaborare e della Film Commission) che fa da citare, cambiando prospettiva – pur controcanto al benessere nella sua buona fattura, sostenuta compiaciuto e fesso degli italiani. da un solido impegno produttivo e Nell’ospedale si opera senza guanti da attori calatissimi nei rispettivi sterili perché costano troppo e la ruoli, tra cui spicca certamente corrente salta quasi tutti i giorni, l’istrionico Favino. Spetta a lui dato che il generatore non costruire il personaggio dell’italiano funziona, ma la vita difficile è anche po’ di confusione crea il rincorrersi di alla Alberto Sordi, furbo e con più vera e serena come dimostra di Lucio Pellegrini un piccolo gruppo di attori, per scarsa coscienza ma simpatico e Elsa (Camilla Filippi), dottoressa Sceneggiatura: Stefano Bises, Laura Paolucci, carità bravi e interessanti ma che adorabile, attaccato ai soldi e ai solidale e madre single: quale Andrea Salerno ...Fotografia: Gogò Bianchi ...Mon- tonnarelli alla gricia, pieno di fisime miglior lezione per chi ha una vita taggio: Walter Fasano ...Musiche: Gabriele Roberto rischiano di suscitare un po’ di ...Interpreti: Pierfrancesco Favino, Stefano Accorsi, logoramento, visto che li ritroviamo e di paure. È un chirurgo affermato troppo agiata che lo pone, o sembra Vittoria Puccini, Camilla Filippi, Angelo Orlando, Elia- da un progetto all’altro sempre che mai metterebbe piede nel porlo, al di là del bene e del male? na Miglio, Ivano Marescotti ...Produzione: Fandango insieme appassionatamente. Così La Continente nero se non avesse Con qualche bel duetto tra Accorsi e con Medusa Film ...Distribuzione: Medusa ...Italia vita facile potrebbe riecheggiare La qualche problemino con la giustizia Favino, specialmente la litigata in 2011 ...colore 102’ nostra vita (oltre a La vita è bella per un appalto di valvole cardiache sottofinale, una svolta diabolica del e La bella vita…) anche se, certo, difettose acquistate lo stesso personaggio di lei e una chiusa ••• BISOGNEREBBE magari fare una parla di tutt’altro e con tutt’altro (“tanto durano comunque inattesa con i “migliori” che tirano riflessione sui titoli del cinema tono. Ma poi la coppia Stefano vent’anni, e tra vent’anni chissà se il fuori un tanto di cinismo, seppure a italiano recente e sulla ricorrenza di Accorsi-Vittoria Puccini, specie sotto paziente è ancora vivo…”) in fin di bene, il film ha ottime un pugno di parole: bello, vita, la doccia, fa subito pensare a cambio di due milioni di euro. Per intenzioni ma mai il graffio di un, amore… Un gioco del marketing Baciami ancora, dove troviamo del sfuggire ai due avvisi di garanzia che so, Riusciranno i nostri eroi a che dovrebbe attirare lo spettatore resto anche Pierfrancesco Favino, che lo inseguono, raggiunge in ritrovare l’amico ma potrebbe anche finire per marito tradito e disperato. In più La Africa, nello spartano ospedale da misteriosamente scomparso in confondere il pubblico, creando vita facile ci ha fatto pensare anche campo, l’amico Stefano Accorsi, che Africa? ridondanza e confusione. Come un a Un altro mondo di Silvio Muccino ha scelto di seguire davvero il CRISTIANA PATERNÒ THE FIGHTER

di David O. Russell condizioni miserevoli alla periferia Sceneggiatura: Scott Silver, Paul Tamasy, Eric Joh- di Boston; con un’adolescenza nson …Fotografia: Hoyte Van Hoytema …Montag- teppista e due mesi di prigione gio: Pamela Martin …Musiche: Michael Brook conosce perfettamente il mondo di …Interpreti: Mark Wahlberg, Christian Bale, Melissa Ward. È stato lui, infatti, a spingere Leo, Amy Adams, Mickey O’Keefe …Produzione: Clo- in avanti il copione ed implorare set To The Hole Prod., Fighter, Mandeville Films …Distribuzione: Eagle …Usa 2010 …colore 115’ David O. Russell di accettare il ruolo di regista, istallando persino un ring ••• 1993: DICK Ecklund, ex-pugile in casa e allenandosi ogni mattina una volta considerato “l’orgoglio per quattro anni nell’attesa di di Lowell”, la sua città natale, girare il film. Wahlberg fornisce annuncia alla cinepresa il suo un’interpretazione tenera e rientro nel mondo della boxe dopo controllata ma la vera star del film è un’assenza di 14 anni, stavolta non Bale, sdentato, quasi calvo e sul ring ma come allenatore del magrissimo (non certo Batman), che fratellino Micky Ward. Ma come il con la sua rappresentazione, paese di Lowell, in piena recessione che gli fa da manager: un coraggio di disubbidire alla madre simultaneamente tragica e comica, e con un tasso di disoccupazione avvoltoio con gli artigli ben e continua a sacrificarsi per una cattura la nostra attenzione ad altissimo, Dick (interpretato da un infilzati nella carriera di suo figlio. famiglia di ingrati. Ma un giorno ogni apparizione. Proprio come Christian Bale irriconoscibile) non è La donna è una manipolatrice incontra l’indomabile Charlene Ecklund, che con il suo fascino più quello di una volta; adesso è un esperta che fuma come una turca, (Amy Adams, finalmente in un disastroso distrae ogni interesse dal tossicodipendente in pena che vive è circondata da ben sette figlie, ruolo che mette in risalto le sue fratellino con il vero talento, Ward. dei ricordi di un suo incontro con arpie demoniache vere e proprie capacità), che lo convince del fatto Il cinema americano è pieno di film Sugar Ray Leonard del 1978. Erinni, convince Micky a lottare che né il fratello né la madre sul mondo del pugilato, da Toro Anziché andare in palestra ad contro pugili fuori dalla sua hanno i suoi interessi a cuore e scatenato a Rocky, ma David O. allenare Micky, Dick passa il tempo categoria welter, pur di portare a che, se vuole avere successo e Russell realizza un film originale, a fumare crack ed è l’unico a non casa il compenso. raggiungere l’apice, deve che evita luoghi comuni e rendersi conto che la telecamera Micky è dunque circondato da allontanarsi da questa famiglia imitazioni. Gli incontri sul ring sono che lo segue costantemente non sfruttatori e parassiti. Non è nociva. girati in video anziché in pellicola intende filmare il suo ritorno tuttavia sul ring che si dimostra The fighter è tratto dalla storia con un effetto immediato di trionfale bensì un documentario incapace di vincere ma fuori, dove vera di Ward e Ecklund. Wahlberg squallore e sudore, senza intitolato “Il crack in America”. gli avversari lo colpiscono con si rivela l’attore ideale per glorificarli troppo. Il risultato è un Ad aggiungersi ai problemi di ricatti emotivi. Micky infatti è un interpretare Micky, anche per le film pieno di suspense, cuore e Micky è la madre Alice (una Melissa paradosso: un pugile docile, sue vicende personali: il più sorprese. Leo fantastica nella sua volgarità) tenero e silenzioso che non ha il giovane di nove figli, è cresciuto in DARIANNA CARDILLI

VIVILCINEMA gennaiofebbraio11 35 schede critiche IL TRUFFACUORI

di Pascal Chaumeil Titolo originale: L’arnacoeur …Sceneggiatura: Lau- rent Zeitoun, Jeremy Doner, Joann Gromb …Foto- grafia: Thierry Arbogast …Musiche: Klaus Badelt …Interpreti: Romain Duris, Vanessa Paradis, Julie Ferrier, François Damiens …Produzione: Yumè Quad Films …Distribuzione: Lucky Red …Francia 2010 …colore 105’

••• ELEGANTE commedia, DICIOTTANNI romantica e sentimentale, sulla manipolazione economica di di Elisabetta Rocchetti sentimenti e relazioni, Il truffacuori ricalca nello stile Sceneggiatura: Elisabetta Rocchetti …Fotografia: Raoul Torresi …Montaggio: Barbara De Mori, Alessandro Gua- raffinato e sarcastico i classici di riento …Interpreti: Marco Rulli, Elisabetta Rocchetti, G- Hollywood ed è un divertimento tradizioni e diventa elegia della tenuto a freno, sulla ricerca di Max, Marco Iannitello …Produzione: Elisabetta Rocchetti, costruito sulla forza dell’inganno e menzogna, giocando sui cambi ambienti e scenografie e sulla Officine Ubu …Distribuzione: Officine Ubu …Italia 2010 del paradosso, sull’imprevedibilità repentini di identità con un ritmo e convinzione di non prendersi …colore 85’ degli incontri amorosi, sulla un’energia che ridisegnano mai troppo sul serio. Con un faticosa ricerca dell’armonia di comportamenti e situazioni da umorismo garbato che ••• ERA IL 2003 quando, al suo primo raggruppa lo spirito della ruolo da protagonista ne coppia da dissimulare e commedia francese. Il regista, che parodia delle avventure L’imbalsamatore, Elisabetta distruggere. conosce a menadito strategie Rocchetti vinceva il Globo d’Oro come Alex, con la sua équipe, lavora con dell’attrazione e della guerra dell’agente segreto OSS 117 e migliore attrice esordiente. Da quel strumenti tecnicamente sofisticati psicologica tra i sessi, cita le la comicità demenziale e momento tanto cinema e televisione per mandare a monte, su coreografie di Dirty dancing e selvaggia di Brice de Nice, ed un’inclinazione alla regia che, commissione, legami amorosi; strizza l’occhio all’ambiguità del Chaumeil costruisce una partita dopo alcuni corti, è culminata in quando riceve l’incarico da un ricco desiderio e alle rivalità amorose a scacchi tra decisioni e Diciottanni, lungometraggio signore di impedire le nozze della tratteggiate da Lubitsch, al cinismo insicurezze, deridendo d’esordio da lei stessa scritto e figlia Juliette tutto diventa più dei ritratti sentimentali dei giovani l’inattaccabilità dei principi interpretato. Un affresco complicato, poiché la coppia confusi di Klapisch, lavorando con morali e di comportamento, generazionale diretto e amaro, sembra essere perfetta e l’uomo intelligenza e divertimento sugli irridendo con sapida cattiveria incentrato sul disorientamento sociale non è poi così indifferente al incroci e le sorprese del destino. Con chi nega ribaltamenti e e sulle difficoltà interpersonali di fascino della giovane donna. In una la complicità di una luminosa trasformismi. Il truffacuori è Ludovico, diciottenne romano dal moderna combinazione tra le ambientazione in Costa Azzurra, la un passatempo leggero e carattere introverso e dai modi spicci. storie di spie e la commedia pellicola prova a ricombinare, con un mordace, ricco di charme, sul È cresciuto in fretta Ludovico, sofisticata architettata sulla pizzico di follia ed imprevedibilità, la potere deflattivo dell’amore che perlomeno è stato obbligato a farlo: dissimulazione delle passioni, il film struttura dell’intrigo sentimentale regola e stravolge con rimasto orfano fin da piccolo, infatti, conquista con la freschezza di un rovesciando stereotipi e convenzioni, travolgente spregiudicatezza ha dovuto bruciare le tappe di una linguaggio spregiudicato che puntando tutto sull’estremismo fragili certezze. vita difficile. Il suo unico legame contamina e ridisegna stili e narcisistico del protagonista, pure DOMENICO BARONE familiare, come se non bastasse, è quello con lo zio Sandro (il rapper G- Max, simpatico conduttore della trasmissione Stracult), che a sua insaputa ha sperperato in donne e RABBIT HOLE droga l’eredità lasciatagli dai genitori. Ludovico si ritrova così ad affrontare di John Cameron Mitchell raccontata con dura e partecipata la vita da solo e con un un’unica essenzialità e la fuga utopistica in arma, quella della seduzione, che Sceneggiatura: David Lindsay-Abbaire dalla sua piè- mondi paralleli, sempre cercando la esercita su donne più grandi di lui. ce …Fotografia: Frank G. Demarco …Montaggio: Joe Klotz …Musiche: Anton Sanko …Interpreti: contaminazione di linguaggi e stili, Prima la sua professoressa, poi la Nicole Kidman, Aaron Eckhart, Dianne West, Tammy madre del suo migliore amico: provando a riprodurre la tensione Blanchard, Sandra Oh …Produzione: Olympus Pictu- della solitudine, la paura e il distacco rapporti fragili, nei quali il ragazzo res, Blossom Films, Oddlot Entertainment ...Distribu- cerca di colmare, senza riuscirci, il zione: Videa Cde …Usa 2010 …colore 90’ nella tragedia che annienta equilibri vuoto affettivo che si porta dietro da e sicurezze affettive. Puntando versi, naturalistico, il regista anni. ••• DRAMMA familiare sulla sull’identificazione e sul potere sottolinea il rifugio sicuro nelle Pur toccando un tema visto più volte convivenza con il dolore e emotivo dell’immagine e del testo, piccole nevrosi utili ad sullo schermo, Diciottanni si fa l’impossibilità di ritrovare serenità l’autore sceglie una via minimale allontanare il peso apprezzare per il buon ritmo e per la nel quotidiano, tratto fedelmente con una maniacale attenzione a dell’imbarazzo e la necessità di capacità di affrontare senza troppi dall’opera teatrale di David Lindsay- dettagli e sfumature delle azioni giustificare ogni comportamento. compiacimenti una materia non facile Abbaire premio Pulitzer, Rabbit metodiche, del desiderio di Cameron Mitchell si adatta alle per cinismo e sgradevolezza. Mette a hole, proiettato in concorso al evasione, dei silenzi che celano zone d’ombra dell’opera, indaga fuoco le dinamiche di un malessere Festival di Roma, è un percorso depressioni e fragilità, delle i percorsi indecifrabili del destino comune, evitando però forzature sul intimo e traumatico nei sensi di insoddisfazioni personali e familiari che stravolgono sogni e speranze ruolo di Ludovico e sui facili cliché che colpa, i disagi e le sofferenze, dilaniate dal cordoglio. La forza e cerca insospettabili complicità e la sua storia personale potrebbe raccontato con semplicità e pudore. della pellicola è nell’incontro cenni d’intesa. Rabbit hole suggerire. Anche le donne, infatti, si Becca e Howe perdono i figli in un parallelo tra due isolamenti, fotografa e dilata le assurdità ritagliano il loro spazio, e anche loro incidente stradale; lei, che ha impossibilitati a confrontarsi senza delle situazioni, le distanze tra i (quasi tutte quarantenni) sono abbandonato il lavoro, cerca di ferirsi profondamente. Con una coniugi, le ragioni della paura vittime di una solitudine dilaniante, ridefinire la propria esistenza con il regia di eleganza classica fatta lenite dall’illusione della che le porta a vivere relazioni futili e conforto di amici e parenti animati anche di piccoli tocchi umoristici, insoddisfacenti. Come Giulia speranza, con la struttura del da buone intenzioni, lui si trincera Cameron Mitchell tratteggia le crisi (interpretata dalla stessa Rocchetti), racconto di formazione alla nei ricordi del passato e nella e i drammi di un equilibrio ennesima conquista di Ludovico ma faticosa ricerca di una nuova ed rielaborazione della memoria. impossibile narrando senza sarcasmo anche amante di suo zio. insperata stabilità, annullando le Dopo l’ironico pansessualismo di la rabbia dell’indifferenza e Un’ennesima delusione per il scene madri per concentrarsi sui Shortbus, con le sue ginniche e dell’incomunicabilità, la stridente ragazzo, ma anche l’occasione per consolazione degli amici che piccoli segnali rivelatori un rilancio atteso da tempo. contorsionistiche posizioni, il regista diventano entità astratte e confuse. dell’esistenza. GABRIELE SPILA riproduce realisticamente lo smarrimento in una sofferenza Con un cinema che resta, per molti DOMENICO BARONE

36 VIVILCINEMA gennaiofebbraio11 schede critiche 127 ORE

cercato invano di liberarsi, stremato memorie scritto dallo stesso e disidratato, decise di amputarsi Ralston) che non passa, anzi, l’arto per cercare salvezza. ritorna prepotente a dargli linfa Fin qui gli eventi, che Boyle sceglie vitale, infondergli coraggio, di rispettare con simpatetica, attaccarlo ancora a quella vita dolente aderenza, a partire dall’uno che starebbe per perdere. contro uno tra Franco e la macchina Complice montaggio a tratti da presa. Vi ricordate Buried? Ok, parossistico e fotografia anche qui il rischio claustrofobia è (iper)satura (la firmano Anthony elevato e la prima persona (troppo) Dod Mantle ed Enrique singolare rischia di venir meno Chediak), Boyle riesce a fare di SENNA di Danny Boyle all’incontro con il pubblico. Forte di quello privato e intimo di Ralston un diario collettivo, Sceneggiatura: Danny Boyle, Simon Beaufoy ...Foto- pluriennale esperienza, Boyle il di Asif Kapadia grafia: Anthony Dod Mantle, Enrique Chediak volpone spinge il piede scritto con l’inchiostro Sceneggiatura: Manish Pandey …Fotografia: Jake …Montaggio: Jon Harris …Musiche: A.R. Rahman sull’acceleratore della dell’adrenalina, delle emozioni Polonsky …Montaggio: Chris King, Gregers Sall …Interpreti: James Franco, Kate Mara, Amber Tam- sopravvivenza, facendo di Ralston il primarie e dell’istinto che tutto …Musiche: Antonio Pinto …Produzione: Working blyn …Produzione: Cloud Eight Films, Pathé …Distri- paradigma dell’uomo costretto a può, ma qualcosa – Title, Studio Canal, Midfield Films …Distribuzione: buzione: 20th Century Fox …Gran Bretagna/Usa Universal …Usa/Gran Bretagna 2010 …colore 90’ 2010 …colore 94’ fare i conti con la Natura, alias sfiga. letteralmente, anzi, carnalmente Ammettiamolo, un po’ (per usare – deve concedere. Anche il ••• COME RIPARTIRE dopo sette un eufemismo) se l’è cercata il buon regista concede: pathos ad alto ••• NON UN documentario su una Oscar? Da una storia vera, e Aron: al netto dello spirito voltaggio, drammaturgia a leggenda dello sport, bensì un film drammatica. Reduce dal trionfale d’avventura e dell’incoscienza della effetto e una costante tensione insolito e travolgente anche per chi The millionaire, il regista inglese “scoperta”, dire a qualcuno dove si ricattatoria. Insomma, tutto il non ha mai amato la Formula Uno: Danny Boyle ha scelto di sarebbe recato era troppo? Chissà, cinema di Boyle condensato tra Senna è una sorta di docufiction raccontare la storia dell’alpinista di certo la sua parabola monca le strette pareti di un infido interamente realizzata con Aron Ralston. Dalla sua lo stesso rientra in un filone congeniale a canyon: se per Franco il pollice è materiali inediti, che fa raccontare team creativo, compreso lo Boyle: sul Sole ci aveva portato con su senza se e senza ma, capace ad Ayrton Senna, dalla sua viva sceneggiatore Simon Beaufoy, Sunshine, ai confini del nostro com’è di un immediato voce e attraverso le testimonianze mentre è il poliedrico (per alcuni mondo con 28 giorni dopo, qui ci isomorfismo con Ralston, dei suoi amici e rivali come Alain critici anglosassoni una wild card) sprofonda in un canyon con l’acqua viceversa Boyle conferma la Prost, una vita spericolata alla James Franco a interpretare Aron che finisce, l’ombra a farla da perizia in regia, il solido mestiere ricerca dell’ebbrezza della velocità. Ralston, che perse la metà del suo padrone e un macigno che pesa e forse l’unica costante di un Montato come un film assai braccio destro nel 2003, dopo come tale sul possibile, sperabile filmmaker in cerca di Autore, la spettacolare, Senna conquista il un’agonia durata cinque giorni, al happy ending. Per scrollarci di dosso furbizia. Ebbene sì, a scandire pubblico per la capacità di Canyonlands National Park dello un po’ di questa pesantezza, Boyle queste 127 ore c’è intelligenza, penetrare una storia fatta di luci ed Utah. Durante un trekking intervalla il countdown “qui e ora” troppa intelligenza: d’altronde, ombre, mostrando il mistero che solitario, Aron smosse a flashback più o meno onirici e da quel canyon Boyle ne sarebbe avvolge questo pilota che il giorno accidentalmente un masso che gli allucinatori del suo passato uscito intero. prima della morte, avvenuta ad bloccò il braccio destro: dopo aver (vengono pari pari dal libro di FEDERICO PONTIGGIA Imola il 1° maggio 1994 a soli 34 anni, vediamo preoccupato e nervoso come in attesa di un evento tragico. Un film emozionante presentato in BURLESQUE anteprima, dopo il natio Brasile, in contemporanea al Sundance e al di Steve Antin Christina, la recitazione pende dalla Bifest di Bari, destinato agli amanti Sceneggiatura: Steve Antin, Keith Merryman, Susan- parte della bionda protagonista, che dello sport ma soprattutto a chi nah Grant ...Fotografia: Bojan Bazelli …Montaggio: balla e soprattutto canta da dio e ritiene che solo il grande cinema Virginia Katz …Musiche: Cristophe Beck …Interpreti: nei dialoghi se la cava con ironica possa raccontare da punti di vista Christina Aguilera, Cher, Stanley Tucci, Cam Gigan- originali e sorprendenti: come det, Eric Dane, Kristen Bell …Produzione: De Line assertività. In anteprima al Festival Pictures …Distribuzione: Sony Pictures …Usa 2010 di Torino, il film non è l’infimo l’occhio della telecamera montata …colore 116’ Showgirls, supera per coreografie nel lunotto della vettura del (pur meno ricche e un filo demodé) campione brasiliano, che sentiamo ••• LE APPARENZE ingannano. e montaggio il sopravvalutato urlare nel microfono del casco per Non sempre, ma talvolta accade, Chicago, e soprattutto la Aguilera svicolerà da un cattivo diverso la gioia di aver vinto un gran soprattutto al cinema. Forse non è la Mariah Carey di Glitter o la dal solito, annichilirà la rivale premio. Grazie ad ore e ore di Burlesque è una burla, a nostre Britney Spears di Crossroads. In d’ordinanza e conquisterà pure interviste inedite, ascoltiamo Senna spese: non c’avremmo scommesso regia troviamo Steve Antin, già il grillo parlante (Stanley Tucci, raccontarci la sua filosofia di vita, la sua passione per le auto e, una lira, viceversa bisogna fare attore di N.Y.P.D. che, passando strepitoso braccio destro di Tess). soprattutto, il suo enigmatico ammenda. “Ci vuole una leggenda dietro alla cinepresa, evita fronzoli e Burlesque funziona nei rapporto con l’Assoluto e quella (Cher) per fare una star (Christina rimane attaccato alle sue star, particolari: sviluppo dimensione al di là del tempo e Aguilera)”, recita la locandina soprattutto la Aguilera che canta e sentimentale ai minimi termini e dello spazio che sembra volesse americana, e se in patria non ha balla in prima persona: vi ricordate scansione narrativa da copione portato troppo bene (38 milioni di ma i dialoghi e le scaramucce raggiungere con le sue le inquadrature di piedi e tacchi di performance in pista. dollari in sette settimane, a fronte Chicago, causa sovrabbondanza di delle showgirl si alzano MARCO SPAGNOLI dei 55 milioni di budget), controfigure? Ebbene, qui sono, se decisamente dalla media. E poi Burlesque ci crede davvero, non inesistenti, ridotte al lumicino. ci sono le performance confezionando un paso doble La storia non compie una sola danzereccio-canore, che non coreografato su misura per le due deviazione dal trito e ritrito brillano per novità e coraggio popstar. Seppure gareggino sul canovaccio della success story artistico ma beneficiano di fronte chirurgia estetica, Cher e la declinata al femminile: l’avvenente un’ottima regia. Davvero le Aguilera sono affiatate e solidali: ragazza di campagna che molla la apparenze ingannano e, una se la guerra del bisturi la vince l’ex bucolica calma piatta e sbarca a Los volta tanto, non c’entra (solo) la signora Bono, perché a 64 anni Angeles con un confesso desiderio chirurgia estetica. sembra la sorella minore di chiamato showbiz. Troverà l’amore, FEDERICO PONTIGGIA

VIVILCINEMA gennaiofebbraio11 37 schede critiche GANGOR

di Italo Spinelli Spinelli, profondo conoscitore Sceneggiatura: Italo Spinelli, Antonio Falduto dal dell’India e dei suoi meccanismi racconto di Mahasweta Devi …Fotografia: Marco socio-culturali, ha affrontato i Onorato …Montaggio: Jacopo Quadri …Musiche: difficili tema e contesto non solo Iqbal Darbar …Interpreti: Adil Hussain, Samrat Cha- con coraggio ma con la krabarti, Priyanka Bose, Seema Rehmani, Tillotama consapevolezza dei rischi di Shome …Produzione: BiBi Film, Isaria Productions, Nirvana Motion Pictures, Rai Cinema …Distribuzio- ritrovare se stesso sulle orme del ne: Cinecittà Luce …Italia/India 2010 …colore 91’ personaggio Upin, le cui buone intenzioni si rivelano invece causa ••• “CHOLLI KE pichhe?”, ovvero di ritorsioni e violenze persino “Cos’hai dietro il corsetto?”. Da peggiori. La delicatezza e questa domanda, omonima al l’intelligenza dello sguardo fermo e racconto della grande scrittrice e capace del regista (anche inventore attivista Mahasweta Devi, inizia e direttore artistico del Festival l’avventura di Gangor, il film che Asiatica Filmmediale) hanno invece Italo Spinelli ha girato e permesso di catturare e restituire la ambientato nel distretto verità senza rinunciare alla “infestato” di Purulia, nel Bengala diceva, a soffrire dello come documento prezioso e di creazione di suggestioni occidentale. Qui viene inviato il sfruttamento e dell’indigenza che potenziale aiuto alla donna e alle immaginifiche dovute non tanto fotoreporter Upin per produrre un ne consegue sono soprattutto le sue compagne viene sbattuto in all’esotismo di luoghi e personaggi, reportage che documenti le donne, spesso utilizzate nel settore prima pagina dei principali quanto alla profonda umanità che condizioni di precarietà dell’edilizia, trasportate in camion giornali indiani ma, andava ad investigare. In questo è esistenziale a cui è sottoposta la sulle strade da asfaltare. Parecchie contrariamente alle intenzioni, riuscito anche a mantenere popolazione locale, specialmente di loro sono ridotte a un regime di funge da boomerang con ulteriore l’equilibrio tra la propria quella femminile. Si tratta vera e propria sopravvivenza, peggioramento delle condizioni di ispirazione visiva e il fondamentale prevalentemente di persone ignorando il bengalese, quasi Gangor, divenuta pietra dello testo di partenza della Devi, la appartenenti ad antiche etnie quotidianamente abusate scandalo e pertanto isolata e quale ha voluto che a trasporre in della zona, soprattutto i Kheria sessualmente. È in questo contesto costretta a prostituirsi. Soprattutto cinema questo segmento della sua Sabars, originariamente abitanti di di reale desolazione che Upin e il ad opera degli agenti di una trilogia Breast stories fosse proprio foreste ma poi, con la distruzione suo fotografo Ujan incrociano polizia corrotta e senza scrupoli. Spinelli. Il film è stato presentato in della selva, ridotti a forza lavoro Gangor, avvenente giovane madre Quando Upin viene a conoscenza concorso all’ultimo Festival di “da trasporto”. Molti dei gruppi nell’atto di allattare il suo bimbo, a dei fatti, torna a Purulia nel Roma. tribali della zona sono naxaliti, seno nudo visibile. Uno scatto tentativo di ritrovarla e salvarla da ANNA MARIA PASETTI ovvero maoisti indiani. Come si fotografico della scena concepito sicura distruzione. VENTO DI PRIMAVERA

di Rose Bosch deportato con loro e Gad Elmaleh, nel ruolo di un padre di Titolo originale: La rafle …Sceneggiatura: Rose Bosch …Fotografia: David Ungaro …Montaggio: famiglia travolto nell’incubo della Yann Malcor …Interpreti: Jean Reno, Mélanie Lau- deportazione a causa di una rent, Gad Elmaleh, Raphaëlle Agogué, Hugo Lever- fiducia incrollabile nel popolo dez, Sylvie Testud …Produzione: Légende Films, francese. Gaumont …Distribuzione: Videa Cde …Francia/Ger- mania/Usa 2010 …colore 115’ Vento di primavera è un film- testimonianza, realizzato ••• IL 16 LUGLIO 1942, la polizia nell’esplicito intento di non francese mette in atto un dimenticare e di trasmettere alle rastrellamento dalle proporzioni generazioni future la memoria di imponenti: 13.000 ebrei (uomini, un episodio a lungo rimosso dalla donne, bambini) vengono coscienza pubblica francese. Il fine arrestati. Una parte è condotta pedagogico è dichiarato fin immediatamente al campo di dall’inizio, con la didascalia che Drancy, un’altra invece viene avverte che tutto quanto seguirà portata al Velodromo d’Inverno, è realmente accaduto. La regista un grande edificio sportivo. I circa tristemente protagonista non ci seguito i deportati. Nel film, sceglie di seguire Joseph, la sua 8.000 detenuti del Velodromo (dei sono immagini ma soltanto le Annette Monod è interpretata da famiglia e i vicini di casa a quali circa 4.000 sono bambini) testimonianze dei pochi superstiti. Mélanie Laurent (Il concerto, Montmartre nella vita quotidiana restano ammassati per cinque È da questi racconti che è partita la Bastardi senza gloria) in uno dei dei giorni antecedenti il giorni in condizioni igienico- regista Rose Bosch per costruire il suoi ruoli migliori. Joseph rastrellamento. Il film alterna le sanitarie precarie prima di essere suo film, con l’aiuto dello storico Weismann ai tempi della guerra ha lunghe sequenze incentrate sulla deportati nei campi di detenzione Serge Klarsfeld. Due testimonianze undici anni; quando la sua famiglia sorte delle famiglie ebree a scene francesi e poi nei lager polacchi. È in particolare, una di Annette viene deportata si ritrova nel ambientate nelle stanze del l’operazione “vento di primavera”, Monod, l’altra di Joseph campo di Beaune, dal quale riesce potere, ricostruendo gli accordi che il regime nazista ha Weismann, hanno permesso al film ad evadere con un compagno. tra il regime di Vichy e i dirigenti programmato in diversi paesi di prendere forma. Annette è Oggi Joseph è uno dei pochi nazisti. Se dal punto di vista europei. L’episodio francese un’infermiera che prima di morire superstiti del Velodromo e il film artistico il film non è sempre passerà alla storia come “il ha raccontato la sua esperienza dei ne fa il suo protagonista, convincente, la scelta di fondo di rastrellamento del Velodromo giorni trascorsi al Velodromo, interpretato dal giovane Hugo fare opera di testimonianza gli d’Inverno”. appena diplomata, e poi degli Leverdez. Completano il cast Jean conferisce un forte valore Il Velodromo non esiste più e avvenimenti che ebbero luogo in Reno nel ruolo del medico che, pedagogico. dell’episodio storico di cui è stato uno dei campi francesi in cui aveva ebreo come i suoi pazienti, viene SILVIA ANGRISANI

38 VIVILCINEMA gennaiofebbraio11 schede critiche COME LO SAI

di James L. Brooks giocare per gli Stati Uniti ma Lisa ha è conclusione da spellarsi le mani: commedia dipinta di rosa, Titolo originale: How do you know ...Sceneggiatura: 31 anni e la fine è dietro l’angolo. James L. Brooks ...Fotografia: Janusz Kaminski Messa fuori squadra, pure il cuore ossequiosa di canoni e canovacci …Montaggio: Richard Marks …Musiche: Hans Zim- non batte al meglio: Matty (Owen generici più che di genere, non mer …Interpreti: Reese Whiterspoon, Owen Wilson, Wilson) è biondo, bello e bravo, una mostra mai di credere in se stessa Paul Rudd, Kathryn Hahn, Jack Nicholson …Produ- star del baseball egocentrico, né di avere legittime ambizioni di lo sai sia la goccia che ha fatto zione: Gracie Films, Road Rebel …Distribuzione: narcisista, anche affettuoso ma svecchiamento o riflessione traboccare il vaso non è peregrino: Sony …Usa 2010 …colore 120’ troppo “Io” per dare del “Tu” a Lisa. metalinguistica. Niente di nuovo sul sotto e mal utilizzato, mette di suo ••• COME LO sai (quando sei Peggio va a George (Paul Rudd), fronte sentimentale: la con una recitazione legnosa e innamorato)? È il titolo della nuova businessman costretto a confrontarsi Witherspoon si limita al ruolo di statica. Se il cast non brilla, la regia commedia romantica di James L. con le malversazioni finanziarie del fidanzatina d’America cercando è addirittura opaca, senza guizzi di Brooks, per tutti il regista di padre Charles (Jack Nicholson): pur qualche centimetro in più su zeppe macchina né palpiti drammaturgici, Qualcosa è cambiato e per incolpevole finisce nel mirino dei che fanno tenerezza, mentre come se Brooks cercasse una qualcun altro mente creativa dei federali e, non bastasse, la fidanzata Wilson se la gode ma non troppo e spontaneità minimalista, il “cogli Simpson. Protagonista è la lo pianta in asso. Due vite alla deriva Paul Rudd è tutto mossettine e l’attimo” che si risolve in una biondina mignon Reese ma con un certo ottimismo: George lavorio interiore. Che dire di Jack sciatteria da candid camera. Whiterspoon, che veste la maglia di è onesto, caparbio e soprattutto Nicholson? Recentemente ha Direbbe il suo Homer: non tutte le una giocatrice di softball: passione contagioso. Come finirà? Come lo lamentato la mancanza di ruoli alla ciambelle vengono col buco. antica coltivata con successo fino a sai, anzi, come lo sappiamo... E non sua altezza e il sospetto che Come FEDERICO PONTIGGIA NOI, INSIEME, ADESSO. BUS PALLADIUM

di Christopher Thompson stanno già qualche centimetro contemplazione; un film che si dà Sceneggiatura: Christopher Thompson, Thierry Klifa oltre l’asticciola culturale e anima e corpo ad un pubblico …Fotografia: Rémy Chevrin …Montaggio: Celia Lafite- temporale dell’utopia odierno, sicuramente giovane, che dupont …Musiche: Yarol Poupaud …Interpreti: Marc- generazionale. Ed il pubblico però rischia di non saper distinguere André Grondin, Arthur Dupont, François Civil, Jules odierno non ha più occhi e orecchie tra la vibrante perfezione di Let it Pelissier, Elisa Sednaoui, Noémie Lvovsky …Produzio- per un’epoca che sembra preistoria. loose dei Rolling Stones, che apre il ne: LGM Productions, StudioCanal …Distribuzione: Brave Film …Francia 2010 …colore 100’ Così Thompson decelera la portata film, e Rock and roll suicide di David dell’epica storica e calca l’occhio Bowie, che lo chiude, con i brani dei ••• LA VULGATA comune lo della cinecamera su un febbrile fittizi Lust (tra cui l’egregio e etichetta come effetto “nostalgia”. fiorire di movimenti di macchina a struggente Baby Jane). Sta di fatto Avviene quando al cinema si una vita (i Lust), chitarre basso e mano e panoramiche a schiaffo. che è proprio in questo territorio mostrano i fasti della tipologia batteria, che dal centro parigino (il Lucas e Manu, front men del culturale “rimescolato”, in questa esistenziale “gruppo rock”. Il locale è il Bus Palladium) sfonda gruppo, pretendenti della stessa nuova versione generazionale pop mondo a portata di riff di chitarra, d’improvviso tra il pubblico, si dota mano femminile, non vivono più che la baluginante tragedia e le l’idea di ribellione nelle strofe di un serio produttore/agente e si dà speranze e codici dei rocker delle montanti frizioni tra i componenti cantate. In Bus Palladium, regia ad un francesissimo on the road per origini, semmai subiscono della band sprigionano uno slancio dell’attore e sceneggiatore concerti. Poi arriva la groupie che individualmente il rifiuto e vitale sincero e risoluto, volenteroso statunitense Christopher Thompson, semina gelosia tra i due giovani l’insuccesso. È importante rilevare ed appassionato. Una nuova, si ripropone appieno il topos di leader della band e l’idillio, com’era questa sorta di filosofia a chiudere, possibile, riuscita versione genere, scartando però iniziato, finisce. di spirito minimale che permea la melodrammatica di un filone di l’immersione nostalgica (siamo in Thompson ha ben chiaro in mente messa in scena. Significa che Bus genere oramai da libro dei ricordi. un imprecisato decennio anni ’80, che non è epoca, sia l’attuale che Palladium è un film evocativo Distribuisce, coraggiosamente, la piuttosto che nei ribelli anni ’60- quella raccontata, di dannati e dell’esteriorizzazione di un’epoca Brave Film. ‘70). Il classico quartetto di amici da maledetti. I quattro protagonisti ma non di una sua compiaciuta DAVIDE TURRINI AMORE & ALTRI RIMEDI

di Edward Zwick sua rapida ascesa all’olimpo dei Ma Amore & altri rimedi è anche Titolo originale: Love and other drugs …Sceneggia- migliori venditori. una storia d’amore, anzi vuol essere tura: Charles Randolph, Edward Zwick, Marshall Her- Il suo alter ego cinematografico, soprattutto una storia d’amore che skovitz dal romanzo di Jamie Reidy …Fotografia: interpretato da Jake Gyllenhaal oscilla tra i toni iniziali della Steven Fierberg …Montaggio: Steven Rosenblum (Donnie Darko, I segreti di commedia romantica e i risvolti …Interpreti: Jake Gyllenhaal, Anne Hathaway, Oliver Brokeback Mountain), è un strappalacrime del melodramma. Le Platt, Hank Azaria, Josh Gadd …Produzione: Bedford irresistibile seduttore che usa il Falls Prod., New Regency, Stuber Prod. …Distribu- avventure del venditore di Viagra zione: Medusa …Usa 2010 …colore 113’ fascino come arma vincente nei incrociano infatti il cammino di rapporti di lavoro. Nel muovere i Maggie (Anne Hathaway: Il ••• SI PUÒ guardare Amore & primi passi come rappresentante diavolo veste Prada, Rachel sta altri rimedi come una commedia dell’azienda farmaceutica Pfizer, delle confezioni di Prozac (la per sposarsi), una giovane artista romantica o come una commedia Jamie prova a sfoggiare il sapere concorrenza) gettate di soppiatto colpita dal morbo di Parkinson a di costume sull’industria faticosamente appreso durante i nella spazzatura. La carriera di soli 26 anni. Le schermaglie farmaceutica, ed è probabilmente seminari di formazione per far Jamie nel settore farmaceutico amorose e la disinvoltura affettata il secondo approccio che mette in valere i suoi prodotti rispetto alla decolla però soltanto in un secondo sono il preludio a una relazione che luce gli aspetti interessanti del film concorrenza. La realtà è che la momento, quando il ragazzo coglie entrambi di sorpresa. Il film di Edward Zwick (L’ultimo salute è un mercato come gli altri ottiene il mandato come sfrutta il filone della commedia samurai, Blood diamond, Vento ed è più efficace sedurre la rappresentante del Viagra. Siamo romantica ma, malgrado la di passioni). Non a caso, il film è segretaria del medico di turno che alla fine degli anni ‘90, la pillola freschezza degli attori, resta l’adattamento del libro Hard sell: vantare i benefici dello Zoloft. Un miracolosa entra per la prima volta impigliato nei cliché senza The evolution of a Viagra salesman mazzo di fiori, una parola gentile, sul mercato e Jamie ne fa una approdare alla leggerezza stilistica nel quale l’autore, Jamie Reidy, uno sguardo complice e i campioni promozione senza limiti che caratterizza le opere più racconta i nove anni trascorsi come di Zoloft si ritrovano in bella vista sbaragliando qualunque riuscite del filone. rappresentante farmaceutico e la sugli scaffali del medico, al posto concorrenza. SILVIA ANGRISANI

VIVILCINEMA gennaiofebbraio11 39 Dodicesima edizione I Corti della

L’ALTRA META’ ••• Gina è ospite di una casa di riposo nel Salento. Un giorno scappa di Pippo Mezzapesa per andare in cerca del matrimonio della nipote, che le è stato Sceneggiatura: Antonella Gaeta, Pippo Mezzapesa …Fotogra- precluso per motivi di salute. Durante il viaggio incontra Giacomo, un fia: Michele D'Attanasio …Montaggio: Clelio Benevento suo coetaneo con il quale comincerà una relazione. Menzione speciale …Interpreti: Piera degli Esposti, Cosimo Cinieri …Produzione: ai Nastri d’argento 2010. Premiato al 10° Milano International Film Casta Diva Pictures …Italia 2009 …colore 12’ Festival e al 2° Bari International Film&Tv Festival.

AUTOVELOX ••• Matteo e Paolo sono a bordo di un'auto che viaggia ben oltre il limite di Gianluca Ansanelli di velocità e non si accorgono in tempo di un controllo dell'Autovelox. Per Sceneggiatura e Montaggio: Gianluca Ansanelli …Fotografia: evitare la multa e il ritiro dei punti sulla patente Paolo consiglia a Matteo, Raoul Torresi …Interpreti: Nicolas Vaporidis, Eros Galbiati, che era al volante, di fingersi malato e farsi accogliere d'urgenza al primo Armando De Razza …Produzione: Lotus Production …Italia Pronto Soccorso che incontrano lungo la strada. L'idea si rivelerà piuttosto 2009 …colore 8’ controproducente... Presentato dal Ministero della Gioventù all’ultimo Giffoni Film Festival e ai festival di Siracusa, Vicenza e Sapri tra gli altri.

COME UN SOFFIO ••• Una hostess in una stanza d'albergo nei pressi di un aeroporto. di Michela Cescon Un uomo la cerca, sembra importunarla. Il confronto che ne consegue Sceneggiatura: Michela Cescon, Linda Ferri ...Fotografia: lascia trasparire a poco a poco una verità spiazzante. Dialoghi in Maurizio Calvesi ...Montaggio: Marco Spoletini ...Interpreti: punta di penna affidati alle sfumature di interpreti di grande Valeria Golino, Alessio Boni ...Produzioni: Zachar ...Italia sensibilità. Dal racconto "La conversazione" di Linda Ferri, presentato 2010 ...colore 9' a Venezia 2010.

MILLE GIORNI DI VITO ••• Esiste chi è condannato a vivere dietro le sbarre senza aver commesso di Elisabetta Pandimiglio reati: i figli piccoli delle detenute. Vito è uno di loro. Ha trascorso i suoi Sceneggiatura: Elisabetta Pandimiglio …Fotografia e Montag- primi mille giorni nella sezione nido di un carcere. Ora è fuori, ma quello gio: César Meneghetti, Elisabetta Pandimiglio …Interpreti: il che ha vissuto continua a condizionare i suoi gesti, le sue emozioni, il suo piccolo Giosuè, Paola Simoni …Produzione: Axelotil Film, B+W quotidiano. Presentato alle Giornate degli Autori veneziane, premiato al Film …Italia 2009 …colore 10’ Festival del Cinema Italiano di Madrid e al Mitreo Film Festival.

PASSING TIME ••• In una vecchia fattoria del Salento, il silenzio opprime l'anima di di Laura Bispuri una diciottenne, Chiara. Tommaso, il suo amato nonno, giace morto Sceneggiatura: Francesca Manieri …Fotografia: Vladan Radovic nel letto dei suoi genitori. Mentre la famiglia si prepara per un …Montaggio: Cristiano Travaglioli …Interpreti: Giorgio Colan- funerale conformista, Chiara si ribella al teatrino del dolore e ai ruoli geli, Simonetta Gorga, Barbara Piva …Produzione: Blue Suede precostituiti. Vincitore del David di Donatello 2010, è stato presentato, Shoots, Bonivento Film …Italia 2009 …colore 10’ tra gli altri, al Valencia International Film Festival.

TV ••• Un’agenzia di recupero crediti di una grande città. Una sorta di di Andrea Zaccariello purgatorio dei nostri tempi in cui si incontrano Antonio, un uomo sui cinquant’anni pieno di debiti e alla ricerca di un’ultima possibilità, e Rita, Sceneggiatura: Paolo Rossi, Andrea Zaccariello …Fotografia: Giancarlo Lodi …Montaggio: Federico Schiavi …Interpreti: un’impiegata capace ma anche disillusa. I ruoli sembrano chiari: lui vittima, Michela Cescon, Salvatore Cantalupo …Produzione: Gianluca lei carnefice. Ma in quell’ufficio desolato prende corpo un confronto fatto di Mainquà Microproductions, AVS …Italia 2009 …colore 13’ rate e di debiti ma anche di amore e grandi speranze. Vincitore, tra gli altri, di due premi a Maremetraggio 2010. Punto di fuga Storie e attori di pregio per l’edizione 2011 dei cortometraggi Fice, a partire dal vincitore del David di Donatello “Passing time”, con la conferma di Pippo Mezzapesa

••• Si rinnova anche quest’anno microcosmo ricco e variegato, dove trovano spazio Arcopinto e diretto da Elisabetta Pandimiglio, lo l’appuntamento con Cortometraggi che vicende drammatiche ed incontri originali. scenario diventa quello claustrofobico ed passione, la rassegna con cui la Fice propone al Come quello tra Antonio (un cinquantenne emotivo del carcere, dove si consuma la tragedia pubblico d’essai una selezione delle migliori subissato dai debiti) e Rita (impiegata in del piccolo Vito e di tutti quei bambini costretti a produzioni dell’ultima stagione. Un’occasione un’agenzia di recupero crediti), protagonisti di Tv passare i primi anni di vita dietro le sbarre che, unica per vedere su grande schermo titoli di di Andrea Zaccariello. Due anime che si come lui, dopo aver passato i primi anni di vita spessore, firmati nel solco di un’autorialità che da affrontano in un rispettoso, ma anche lacerante, insieme alle proprie madri detenute si ritrovano sempre, del cortometraggio, è ingrediente confronto. È invece un tema drammaticamente a dover affrontare il mondo da soli. Un indispensabile. Giunta alla dodicesima edizione attuale come quello della sicurezza stradale a fare sorprendente confronto all’alba anima l’esordio ed organizzata con il decisivo supporto del da sfondo ad Autovelox, opera intensa e dal della Cescon, Come un soffio, intenso e Ministero per i beni e attività culturali e della ritmo incalzante firmata da Gianluca Ansanelli e impalpabile. Infine, il consolatorio L’altra metà Kodak, la rassegna propone questa volta sei presentata dal Ministro della Gioventù all’ultimo di Pippo Mezzapesa, un vero e proprio road cortometraggi di produzione italiana, Giffoni Film Festival. Le proposte continuano con il movie che sfocia nella storia d’amore tra Gina e accomunati da un eccellente pedigree artistico e toccante Passing time di Laura Bispuri, vincitore Giacomo, coppia insolita non più giovane ma ricchi di grandi interpreti (da Michela Cescon, del David di Donatello 2010: un racconto d’altri ancora piena di energia e sentimento. nella doppia veste di attrice e di regista di Valeria tempi dove per Chiara, la giovane protagonista, Come di consueto, la Fice distribuirà, a partire da Golino e Alessio Boni, a Giorgio Colangeli, da un funerale diventa l’occasione per affrancarsi febbraio, le copie dei cortometraggi nelle Nicolas Vaporidis a Piera Degli Esposti). Sei storie finalmente dal conformismo della sua famiglia. centinaia di sale d’essai presenti sul territorio. che si intrecciano fra di loro creando un Con Mille giorni di Vito, prodotto da Gianluca • GABRIELE SPILA

40 VIVILCINEMA gennaiofebbraio11 a cura di GIOVANNI MARIA ROSSI Polvere di stellerubriche

LA PRESA DI ROMA VIVA L’ITALIA!

LA CAVALCATA ARDENTE NOI CREDEVAMO SCHERMI PATRIOTTICI Immersi nelle celebrazioni del 150° dell’Unità d’Italia, ampia e variegata è la rilettura degli eventi al cinema, da “La presa di Roma” di Alberini (1905) all’ultimo Martone

••• Si avvicina a grandi passi il 150° Più sottilmente Carmine Gallone, uno dei Ci proverà lo stesso Rossellini, nel primo centenario anniversario dell’Unità d’Italia, un evento che principali artefici della grandiosità spettacolare dell’Unità nazionale, a rivisitare con Viva l’Italia! può essere sfrondato dell’inevitabile retorica (e del cinema italiano, attivo fino ai primi anni ‘60 (1961) l’impresa garibaldina, da Quarto a Teano, delle polemiche) che lo accompagna e del secolo scorso, innestò un intreccio d’amore e depurandola di ogni risonanza leggendaria per accostato con strumenti altrettanto idonei d’avventure nella Napoli borbonica del 1860 riscoprire l’umanità e la quotidianità di un uomo dell’analisi storica. Il cinema per esempio, se dove l’arrivo del “duce” liberatore risolveva eccezionale perché in fondo comune: “Ho sempre non come fonte coeva per gli avvenimenti d’assalto gli impacci della Storia e le pene di un ritenuto che la nostra storia dovesse essere narrata precedenti la sua data di nascita, il 1895, matrimonio infelice (La cavalcata ardente, dal cinema non con accenni celebrativi, come certamente come testimone insostituibile del 1925). Il ritorno all’ordine, o meglio al purtroppo è sempre stato fatto, ma con il tono formarsi di un’identità nazionale. Con la sua consolidamento del regime, e soprattutto il dimesso se pur entusiasta della cronaca viva”. forza d’immagine, il cinema ci aiuta ancora a Concordato con il Vaticano accantonarono per Senza rinunciare allo spettacolo (il colore), rintracciare i luoghi concreti della memoria, i un decennio la figura dell’anticlericale Garibaldi Rossellini ricorreva agli appunti documentari di volti, i corpi, i costumi, i comportamenti di ieri e solo il “maestro” Alessandro Blasetti potrà una sorta di cronista contemporaneo agli eventi ma registra anche gli atteggiamenti, il disagio, permettersi, con la Cines illuminata di Emilio narrati, con quel piglio didattico, privo di i vizi, le virtù di oggi, che forniranno nuovi Cecchi, di trasferire in Sicilia nel 1933 set tentazioni romanzesche, che poi svilupperà nella materiali per la storia di domani. poderosi, macchine, attori e comparse per produzione televisiva degli anni successivi. Sarà Ben al di là dei giudizi e dei distinguo degli rivivere dalla parte dei “picciotti” l’impresa dei infatti la televisione a raccogliere il testimone dal storici, l’epopea garibaldina è forse stata la Mille, con le facce, i paesaggi, i dialetti che l’Italia grande schermo e ad appropriarsi delle figure più vicenda del faticoso percorso verso l’unità della ufficiale sdegnosamente ignorava. È 1860, forse note dell’Ottocento per restituirle sotto forma di penisola che più ha galvanizzato la fantasia e la lettura più bella a tutt’oggi – a parte alcune sceneggiati o serial. l’entusiasmo spontaneo degli italiani: dalle scene finali di forzata retorica fascista espunte A chiudere la stagione garibaldina – almeno per ballate popolari ai cimeli religiosamente nella riedizione del 1951 – dell’epopea ora, ma già Mario Martone ne ha ripreso, in Noi conservati, dalle lapidi disseminate in ogni garibaldina, anche se il generale rimane una credevamo (2010), lo spirito combattente angolo del Paese – quando i Mille dovevano figurina sullo sfondo di un movimento di popolo. smorzato e offeso dalle cannonate italiane sui sembrare milioni – alle memorie tramandate in Qualcuno ha parlato di anticipazioni del campi dell’Aspromonte – ci ha pensato con mano famiglia da almeno un avo in camicia rossa, neorealismo, sicuramente più avvertibili nel film un po’ fiacca Luigi Magni, un regista che aveva dalle commemorazioni periodiche alla di Blasetti che non nella garbata commedia trovato la sua vena migliore proprio nel rievocare letteratura al cinema, appunto. Se il primo film agrodolce di De Sica, Un garibaldino al il passato risorgimentale della Roma papalina con i di “finzione” della storia del cinema italiano convento (1942), dove la storia fa irruzione tra toni della commedia amara e anticlericale. Il celebrava in età giolittiana la Breccia di Porta le severe pareti di un collegio femminile sotto le Generale (1987), con l’iconico e un po’ immoto Pia, il contenimento del potere temporale dei vesti lacere e insanguinate (poco) di un patriota Franco Nero, è una miniserie tv che accompagna papi e il coronamento dell’Unità con Roma ferito e fuggitivo. Nostalgie di amori perduti, l’eroe dal suo ingresso trionfale a Napoli nel capitale (La presa di Roma del pioniere sapide macchiette di contorno, un improbabile settembre 1860 al volontario esilio a Caprera dopo Filoteo Alberini, 1905), uno dei primi eroi a De Sica-Nino Bixio, così come improbabile e aver consegnato ai Savoia il frutto della vittoriosa balzare sullo schermo fu proprio Garibaldi accigliata apparirà, dieci anni più tardi, l’icona spedizione nelle Due Sicilie. L’ispirazione si stava nelle mani del prolifico artigiano romano del principe del cinema della ricostruzione, Anna smorzando, perché forse anche per Magni e per muto, Mario Caserini (Garibaldi, 1907; Anita Magnani, costretta dal pur bravo Goffredo gli spettatori televisivi degli anni ‘80 l’epopea si Garibaldi, 1910; I Mille, 1912), mentre il Alessandrini, e poi da Rosi, nei panni e sulle era definitivamente esaurita, i miti sgretolati, fascismo emergente tentò di collegare la staffe della cavallerizza combattente Anita l’immagine del generale combattente e sognatore spinta rivoluzionaria del generale, nonostante Garibaldi (Camicie rosse, 1952), in fuga da sbiadita con l’incalzare di figure e governi di il colore dell’abbigliamento e un’ideologia Roma, città aperta alla reazione papalina, per riferimento sempre più opachi. Troppi politica e sociale non proprio collimante, al andare a morire nel delta di Comacchio “Obbedisco!” obbligati, troppi trasformismi, riscatto territoriale della Grande Guerra e alla compianta dal suo Raf, mentre drappelli troppa rassegnazione: “Tutt’altra Italia io sognavo Marcia del ‘22 (Il grido dell’aquila di Mario dell’esercito austriaco rastrellano e fucilano i nella mia vita, non questa miserabile all’interno e Volpe, 1923), riprendendone anche gli slogan resistenti come qualche anno prima i tedeschi umiliata all’estero e in preda alla parte peggiore più estremi: “O Roma o morte!”. nell’episodio padano di Paisà (1946). della nazione”, firmato Giuseppe Garibaldi, 1880.

Milano di Lizzani, 2004, In nome del popolo sovrano di L. Magni, ’90), C’era Rassegna tematica a Firenze una volta il Sud (Il brigante di Tacca del Lupo di Germi, ’52, Bronte, cronaca Per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia, il Gruppo Toscano del Sindacato Critici di un massacro di Vancini, ’72), Fra guerra e pace (Piccolo mondo antico di Cinematografici in collaborazione con l’Istituto Gramsci ha realizzato per la Soldati, ’41, Senso di Visconti, ‘54), Novecento d’autore (Il conformista e Regione Toscana un vasto programma di proiezioni, lezioni e incontri per Novecento di Bertolucci, ’70 e ‘76), Dagli Appennini alle Ande (Cuore di Coletti, rivisitare con il cinema il formarsi di un’identità nazionale. Storie d’Italia in 100 ‘48, Good morning Babilonia dei Taviani, ‘87), Addio, Belle époque (Processo film è partito il 24 gennaio da Firenze, ai cinema Odeon e Stensen, per poi alla città di Zampa, ’52, Il deserto dei Tartari di Zurlini, ’76), Ma che bella proseguire in altri comuni della regione. Il primo ciclo, “1848-1918” comprende guerra! (La grande guerra e Le rose del deserto di Monicelli, ’59 e 2006) e 30 titoli per aree tematiche: Garibaldi che passione (tra i titoli: 1860 di Blasetti del infine Il mio Novecento di Lizzani (2010). Previsti eventi con presentazioni ‘33, Viva l’Italia di Rossellini del ’61), È successo un ‘48 (Le cinque giornate di critiche, tavole rotonde, musica dal vivo e letture. 41 rubricheCult dvd a cura di GABRIELE SPILA

IL PONTE SUL partecipazione di Holden e Guinness ad una del film. Il dvd è accompagnato da un bel FIUME KWAI trasmissione televisiva dell’epoca; il volume, La scoperta dell’altrove, curato da contributo dedicato all’anteprima andata in Sergio Toffetti, che comprende numerosi (The bridge on the scena nel 1957 a Londra, The Usc short film river Kwai) saggi scritti per l’occasione, testi critici ed (16’), cortometraggio didattico girato interviste, oltre ad un’antologia critica della di David Lean proprio sul set, che prende in esame l’uso di rivista mensile Gatto selvaggio, edita negli Gran Bretagna 1957, colore 165’ (Blu Ray) effetti speciali ed il rapporto tra regista e anni Sessanta dall’Eni e diretta dal grande Audio: Italiano 5.1, Inglese 5.1, Spagnolo 5.1 ...Sottotitoli: Italiano, cast, e un’intervista a John Milius che poeta Attilio Bertolucci. Molte le firme Inglese …Video: 2.55:1 – 16/9 ...Extra: Making of, documentario, photo racconta come il film abbia influenzato il gallery, trailer ...Etichetta: Sony prestigiose presenti nel volume, da Parise a suo lavoro. ••• In Birmania, durante la seconda guerra La Capria, da Cassola a Gadda. mondiale, un gruppo di prigionieri inglesi è LA VIA DEL internato in un campo di concentramento CASINÒ giapponese. Qui prendono corpo le frizioni PETROLIO di Martin Scorsese (dvd+libro) tra Saito, il responsabile dell’area, e Usa 1995, colore 170’ (Blu Ray) Nicholson, un colonnello britannico che non di Bernardo Bertolucci Audio: Italiano 5.1, Inglese 5.1 …Sottotitoli: Italiano, Inglese, Tedesco, accetta che i suoi uomini lavorino alla Italia 1967, B/N 135’ Spagnolo …Video: 2.35:1 - 16/9 ...Extra: Documentario, Scene elimina- te ...Etichetta: Universal costruzione di un ponte sotto il comando Audio: Italiano ...Sottotitoli: Inglese ...Video: 1.33:1 - 4/3 ...Extra: intervista degli ufficiali giapponesi. Solo dopo un ••• A breve distanza da Quei bravi ragazzi, lungo e drammatico braccio di ferro si ••• Presentato in Martin Scorsese torna con Casinò a giungerà ad un compromesso: il ponte sul versione restaurata alla raccontare una storia di mafia. Tanti i punti fiume verrà costruito dai prigionieri ma agli 65^ Mostra di Venezia, La via del petrolio in comune col precedente, dalla fonte di ordini dei superiori inglesi. Tutto ciò, però, è il primo e (quasi) unico documentario ispirazione (lo scrittore Pileggi) al tandem De non basterà ad evitare un tragico finale. firmato da Bernardo Bertolucci. Appena Niro – Pesci senza dimenticare la creatività di Primo di una serie di fortunati film 26enne (era il 1967) ma già autore di due un altro affezionato di Scorsese, quel Saul (Lawrence d’Arabia, Il dottor Zivago) firmati film importanti come La comare secca e Bass straordinario creatore dei titoli di testa. da David Lean, Il ponte sul fiume Kwai è Prima della rivoluzione, il regista emiliano Proprio questi ultimi, un’esplosione di colori uno degli esempi più lampanti del successo viveva all’epoca un momento di difficoltà sulle note della Passione secondo Matteo di di pubblico e critica registrato dai kolossal artistica a causa di incassi poco felici e di una Bach, aprono il film e la parabola vissuta dal durante gli anni ’50 e ‘60. Ben sette, infatti, certa idiosincrasia della critica verso un suo protagonista Sam “Asso“ Rothstein, che furono gli Oscar conquistati dal film (tra cui autore tanto legato alla Nouvelle Vague. da infallibile allibratore diventa deus ex film, regista e attore, Alec Guinness). Opera Proprio in questo contesto Bertolucci accetta machina del Tangiers, uno dei casinò più in di grande impegno etico che, muovendo la proposta dell’Eni, decisa a produrre un voga di Las Vegas. Sono gli anni ‘70, l’epoca dalle pagine dell’omonimo romanzo di Pierre documentario che racconti il lungo viaggio in cui l’infiltrazione della mafia nella città Boulle, racconta e condanna le del petrolio, dall’estrazione dai pozzi del proibita era ai suoi massimi storici ed il degenerazioni della guerra e della logica Golfo Persico e dalle montagne dell’Iran sino connubio con la politica fortissimo. Cast militare del tempo. Un atto d’accusa che non alla lavorazione nelle raffinerie nel cuore straordinario (sorprendente la prova di risparmia nessuna delle parti in gioco, della vecchia Europa. Un viaggio scandito Sharon Stone) e salti temporali, voci fuori fondato tanto sull’eroismo quanto sulla attraverso i tre episodi che compongono il campo a sottolineare la coralità epica del vigliaccheria. Lean firma un racconto dal film: Le origini, ambientato nei campi racconto e movimenti di macchina magistrali grande respiro, arricchito dalla presenza di petroliferi dei monti Zagros, in Iran; Il per uno dei capitoli più belli della carriera di attori di primissimo livello (su tutti Guinness viaggio, girato a bordo di una petroliera in Scorsese. Ineccepibile l’edizione Blu Ray edita e William Holden) e reso celebre dal cammino sullo sfondo del Canale di Suez; e dalla Universal, che sfrutta al massimo il motivetto (Colonel Bogey March) fischiettato Attraverso l’Europa, in cui Bertolucci dà nuovo standard per proporre una traccia dai prigionieri. La versione in Blu Ray della libero sfogo alla sua passione per il cinema, video perfetta nella grana e nei colori. Sony è di grande livello, merito soprattutto affidando al suo amico e poeta argentino Eccellente anche il comparto sonoro, del restauro digitale 4k (una rarità nell’home Mario Trejo il compito di raccontare passo attraverso il quale è possibile visionare il video) effettuato sul negativo originale. Un dopo passo il viaggio del petrolio attraverso titolo con il commento di Scorsese. I processo grazie al quale il film, girato oltre la terra dell’oleodotto che da Genova lo contenuti speciali si aprono con una serie di cinquant’anni fa, risulta perfetto nei colori, porta fino in Baviera, alla raffineria di scene eliminate, mentre Las Vegas e la Mafia sempre intensi e privi di difetti. Stesso Ingolstad. Anche se nato come (12’) è il titolo del documentario dedicato al discorso per l’audio, la cui traccia è stata documentario, La via del petrolio non ne legame tra Las Vegas e la malavita. Gli extra completamente rinnovata per offrire un segue certo i binari classici, evidenziando in si chiudono con Casinò: La sonoro cristallino non soltanto nella versione modo inconfondibile quella poetica che sarà storia (42’), lungo special originale ma anche in quella italiana. elemento peculiare della futura filmografia che ripercorre, attraverso il Sfruttando le potenzialità del Blu Ray, di Bertolucci. L’edizione proposta ora da ricordo dello sceneggiatore inoltre, grande cura è stata prestata al Feltrinelli, oltre a presentare la versione Nicholas Pileggi, la vera reparto extra, ricco di materiale video restaurata del film, include come extra storia di Frank “Lefty” inedito: il bel Making of (52’) che racconta un’interessante intervista a Bernardo Rosenthal, protagonista tutte le fasi della lavorazione del film con Bertolucci (28’) in cui l’autore racconta le del romanzo da cui il film numerosi aneddoti e ricordi; la varie fasi che lo portarono alla realizzazione è stato tratto.

Prossime uscite: 20 marzo - 20 maggio www.fice.it

42 VIVILCINEMA gennaiofebbraio11 a cura di UMBERTO FERRARI Detourrubriche

scorcio sull’immediato dopoguerra con i campi scatenano un’irrefrenabile caccia da parte NANUK L’ESCHIMESE minati da riadibire ad uso agricolo, le case dello spettatore, o ancora i prologhi e gli sventrate e in rovina ma abitate, i reduci epiloghi interpretati nei telefilm da lui mutilati o quelli, tantissimi, disoccupati e in prodotti, veri e propri sketch ricchi di humour miseria. nero e accompagnati da una sigla d’eccezione I suoi tre film più noti e riusciti – incentrati, come la Marcia funebre per una marionetta altra peculiarità, su personaggi femminili di Gounod che ormai lo identifica. Ma sono tutt’altro che decorativi – completano state soprattutto le sequenze dei suoi film a l’omaggio (9-11 febbraio) che la Cineteca rimanere impresse nella memoria collettiva. propone al Cinema dei Piccoli: Riso amaro, Chi non ricorda Il sospetto insinuarsi con ANTOLOGIA DI Non c’è pace tra gli ulivi, girato a Fondi, Cary Grant che sale le scale per portare alla l’amato paese natale, e Roma ore 11, moglie un bicchiere di latte potenzialmente CAPOLAVORI ricostruito invece tutto in interni dallo avvelenato? Oppure la mano di Ingrid Cineteca Nazionale, Roma scenografo francese Léon Barsacq. Riso Bergman che racchiude la famosa chiave in ••• Grandi classici al Cinema dei Piccoli (in amaro, in particolare, fu un vero e proprio Notorius? O ancora Grant inseguito da un viale della Pineta, presso Villa Borghese), dove evento, per i cospicui incassi, le polemiche aeroplano in Intrigo internazionale e Janet a causa di lavori di ristrutturazione la Cineteca sulla rappresentazione delle mondine, il Leigh sotto la mitica doccia di Psyco? Nazionale trasferisce per qualche mese le lancio di tanti giovani talenti: oltre a Per gli storici del cinema, invece, Hitchcock è proiezioni, lasciando lo spazio istituzionale del Gassman, un Raf Vallone ex calciatore e emblematico perché costituisce l’anello di Cinema Trevi. Ogni domenica sera in allora giornalista ma soprattutto Silvana congiunzione tra cinema d’autore e di programma una serie di pietre miliari della Mangano, che suo malgrado incarnò genere, arte e spettacolo. Non a caso il suo settima arte che tutti i cinefili dovrebbero un’iconografia di sex symbol con la quale nome è fra quelli citati più spesso dai francesi conoscere o affrettarsi a scoprire. Si parte a tuttora è ricordata. che teorizzarono la “politica degli autori”, febbraio con alcuni muti: Aurora di Friedrich Anche a causa di un’intransigenza creativa che identifica nella figura del regista l’autore Wilhelm Murnau (1927), Lulù di Georg che gli impediva di accettare compromessi effettivo e definitivo di un’opera Wilhelm Pabst (1928), Il vento di Victor (per le manipolazioni della produzione cinematografica. Se da un lato, infatti, il Sjostrom (1928), La passione di Giovanna avrebbe voluto togliere il suo nome dal pur maestro del brivido utilizza le star (Grace d’Arco di Carl Theodor Dreyer (1928). pregevole Uomini e lupi), durante la sua Kelly e James Stewart le sue preferite), si Nel mese di marzo si prosegue con Rapacità carriera non riuscì a portare a termine tanti muove in un genere codificato come il giallo, di Erich von Stroheim (1924) per poi passare a progetti già pronti e sceneggiati. Dovette costruisce un racconto classico, ricco di Shanghai express di Josef von Sternberg fare di necessità virtù, girando La strada suspense; dall’altro, sotto la patina di prodotti (1932), Alba tragica di Marcel Carné (1939), lunga un anno nell’allora Jugoslavia e tipicamente hollywoodiani emergono Otello di Orson Welles (1952) e Nanuk facendosi co-produrre dai russi Italiani, tematiche originali, inquietudini universali, l’eschimese di Robert Flaherty (1922). brava gente. Al di là dei lungometraggi da nonché ossessioni sue personali. lui firmati, Giuseppe De Santis resta una Entrambi però – spettatori e critici – sono GIUSEPPE figura fondamentale, dapprima per aver attratti dall’elaborato lavoro di Hitchcock esercitato la penna di critico rigoroso sulle sulle immagini, che affascina gli uni e DE SANTIS pagine della rivista Cinema, poi per aver Cineteca Nazionale, interroga gli altri. La forza dei suoi film fattivamente contribuito alla nascita dei scaturisce direttamente dalla componente Roma primi progetti neorealistici (Ossessione di audiovisiva, come nel montaggio della citata ••• È stato fra i registi Luchino Visconti e Il sole sorge ancora di sequenza di Psyco. Bisogna tuttavia più moderni della sua Aldo Vergano). Fu inoltre legato a doppio riconoscere che Hitchcock si è circondato di generazione (nato nel filo con il Centro Sperimentale di grandi tecnici e artisti, utilizzandone al 1917, è morto nel 1997) Cinematografia, dove frequentò il corso di meglio il talento. Sarebbe ingiusto e proprio per questo, anzi, molti non capirono regia, seguito a breve dal fratello operatore dimenticare Bernard Hermann con le sue la sua estetica innovativa. Con un’ottica del Pasqualino, rientrandovi poi alla metà degli musiche o il direttore della fotografia Robert tutto particolare cercò una via personale anni ’80 in veste di docente, come direttore Burks per il suo lavoro fondamentale sul rispetto all’archetipo del neorealismo: una del corso di recitazione. colore in Marnie o le strabilianti riprese, poi contaminazione fra soggetti d’impegno copiatissime, effettuate combinando a sociale, gusto per la narrazione genuinamente ALFRED HITCHCOCK contrasto zoom e carrellata. popolare, messa in scena spettacolare, quasi Museo del Cinema, Torino all’americana. Basti pensare all’uso che fece di Al Cinema Massimo, tra febbraio e marzo, si carrellate e movimenti di macchina, effettuati ••• Hitchcock è probabilmente il regista più potrà assistere a una personale comprensiva anche con il dolly, una tecnica cinematografica conosciuto dal pubblico di tutto il mondo delle opere sonore del periodo inglese. molto fluida, tanto da rendere molti dei suoi (anche fisicamente: inconfondibile la sua film visivamente efficaci ancora oggi, a silhouette). È anche quello su cui gli studiosi distanza di anni. hanno davvero scritto i proverbiali fiumi Queste caratteristiche, insieme alle laboriose d’inchiostro, a cominciare dai critici-registi scene di massa e ad una grande rilevanza francesi, come François Truffaut, la cui lunga attribuita alle ambientazioni naturali, sono intervista costituisce il più fulgido esempio di alla base anche di Caccia tragica, l’esordio libro sul cinema. alla regia, forse la sua opera più in linea con i A renderlo familiare alle vaste platee dettami dell’epoca, un periodo in cui gli occhi senz’altro hanno contribuito le fulminee di tutto il mondo erano puntati, con apparizioni nelle sue pellicole, diventate IL SOSPETTO ammirazione, sulle pellicole italiane. Uno quasi un marchio di fabbrica e che ogni volta

Abbonati a Vivilcinema! Tutto il cinema d’autore, interviste e schede critiche, rubriche e informazioni, speciali festival e rassegne Abbonamento annuo: 15 euro sul c/c postale n. 61358016 intestato a Spettacolo Service srl - Via di Villa Patrizi, 10 - 00161 Roma

VIVILCINEMA gennaiofebbraio11 43 rubricheDocuclub a cura di MAURIZIO DI RIENZO

THIS IS MY LAND... HEBRON

IL PEZZO MANCANTE BAKROMAN SCUOLE, FABBRICHE E CAMPI Cala il sostegno, cala la distribuzione, nessun documentario italiano a Berlino. A infondere ottimismo, la folta compagine presentata al Torino Film Festival

••• Nessun documentario italiano manca di Andrea Fenoglio e Diego Momenti, cibo all’oggi diversissimo: un docu-pilota selezionato quest’anno per la Berlinale, che col sottofondo rabdomantico di testi ambizioso. Sulla disastrata ma reattiva scuola neanche nell’onnivora e sperimentale sezione dello scrittore cunense Nuto Revelli italiana, incursioni di Marco Santarelli con Forum, anche se ben tre titoli sono arrivati ripercorrono strade rurali e desuete di un Scuolamedia, girato a Taranto nel periferico in… semifinale. In Italia, intanto, alcune mondo contadino attivo, anche se povero, siderurgico quartiere Paolo VI, creato 40 anni produzioni in crisi di fondi pensano a fino agli anni ‘70 e lo mettono in relazione fa per operai e impiegati dell’impianto Ilva e diversificare; acquisti di prodotto da parte di con i suoi discendenti di oggi: progetto oggi zona a rischio, in cui la scuola media canali tv sempre pochi e… maledetti, ambizioso e particolare su assenza e Pirandello fa molto col suo strenuo progetto finanziamenti statali perché parlarne e mutazioni, spirito e radici. Segnalazione socioeducativo di recupero studenti; reportage uscite in sala da giugno a dicembre scorsi in anche per Les champs brulants di Stefano analitico sorprendente, da inviare a un certo calo rispetto al secondo semestre 2009. Canapa e Catherine Libert, tema la cinefilia ministero, cui spediremmo anche Una scuola Guarda caso… estrema del cinema iper indipendente di italiana di Giulio Cederna e Angelo Loy, sulla Giuseppe Gaudino & Isabella Sandri (Giro di controversa realtà di Tor Pignattara a Roma, A novembre c’è stato il Torino Film Festival, lune tra terra e mare, Animali che base multiculturale della scuola materna il cui scandaglio sul documentario italiano da attraversano la strada, Tra questi stretti Pisacane piena di bambini nati in Italia da sempre è apripista attento, eterogeneo, morire), attività d’autori scovata andando genitori stranieri: attraverso la lab- vitale. Fuori concorso sulla “indigena” casa dalle rovine del romano Circo Massimo a messinscena del mago di Oz, evidenzia Agnelli Il pezzo mancante di Giovanni quelle del Rione Terra di Pozzuoli, con uno volontà aperte e chiusure censorie, diffidenze Piperno, prodotto da Maria Teresa Tringali speciale Virgilio indagatore e complice dei e lungimiranze. (Cinecittà Luce quando lo farà uscire in sala?). due registi, Enrico Ghezzi. Film a orizzonti Piperno ha già diretto i significativi Esplosione diversi e in progress, docu-cinefilia A Roma si è svolta da metà ottobre a metà e Cimap!. Filo rosso è il contraltare successi- liberamente rigorosa. Fra gli altri lavori della dicembre la rassegna Cinema.Doc, primo tragedie della famiglia Fiat fra ricchezza, sezione curata da Davide Oberto, note per: festival/circuito stagionale del documentario di mondanità incarnata in primis dall’Avvocato, Via Appia di Paolo De Falco, notevole creazione, progetto di Riccardo Biadene & la schizofrenia taciuta di un fratello e il equilibrio di regia e sonoro fra Christian Carmosino supportato da fondi della suicidio a 46 anni dell’irrisolto figlio Edoardo. contemplazione/narrazione di luoghi e Regione: 9 docu scelti in 8 festival (due ex- Sequenze rare e storiche, interviste inedite ad persone/personaggi lungo l’affascinate via aequo dai Popoli di Firenze) del 2010 amici chiave della dynasty sabaudo italica, consolare da Roma a Brindisi/Taranto, presentati con repliche in tre sale d’essai di detour tematici e animazioni percorsa da tre diverse umanità, chi in treno rilievo di Roma (Nuovo Sacher, Farnese, inquietantemente esemplificative per una chi in barca fluviale chi a cavallo: Appia strada Alcazar) con esaustivi dibattiti, buon impatto storia mancante forse di un fulcro certo, ma ancora forte di simboliche, libere fatiche e di di pubblico e voglia di estendere l’iniziativa in coinvolgente e ben parallela al tema umano e metaforica sete di remoto. Verso nord: altro sinergia con regionali circuiti di diffusione. I sociale inquadrato. fiume, e umida nebbia, appena sotto Torino premi (giuria composta da Stefano Rulli, Nel concorso Italiana.Doc dieci opere; premio ne Il futuro del mondo passa da qui di Esmeralda Calabria, Francesca Cima, Saverio principale a Bakroman dei gemelli torinesi Andrea Deaglio: luoghi appartati di Costanzo, Fabio Ferzetti, Alba Rohrwacher): 32enni Gianluca & Massimiliano De Serio, resistenza contadina, sbandato rifugio, premio Cinema.Doc miglior film a This is my ancora prodotti da Alessandro Borrelli per La accampamento; la scoperta di un crocevia land…Hebron di Giulia Amati e Stephen Sarraz. Già precoci autori di cortometraggi silenzioso ma attivo, insondabile se non con Natanson, sconcertante prezioso lavoro su premiati all’estero (Maria Jesus, Zakaria) e di una macchina da presa che lascia vivere cose umanità palestinesi vessate dai più estremisti interessanti docu, stavolta i De Serio sono e persone e ne inquadra a dovere tempi e coloni isreliani, che ha ottenuto anche il andati in Burkina Faso per raccontare il senso modi. Ispirazione simile per Spezzacatene di premio del pubblico. Premio Cinecittà Luce a di una lingua, la morè, che può cambiare la Stefano Savona (Primavera in Kurdistan, The Cambodian room – Situations with vita di 600 ragazzi di strada (i Bakroman, Piombo fuso) prodotto dalla emiliana Antoine D’Agata di Tommaso Lusena de appunto) a Ougadougou, da quando c’è una Pulsemedia, che inquadra, per un progetto su Sarmiento e Giuseppe Schillaci, incursione nel sorta di sindacato attivo in riunioni ed miriadi di residue testimonianze di rifugio allucinato e sensuale del fotografo educazione di base. Circostanziato e intenso, ultraottuagenari contadini siciliani per francese colto nelle sue innocenti derive, cui Bakroman non cavalca onde emotive fini a se comporre un archivio audiovisivo della sono andati anche i riconoscimenti per stesse ma unisce con acutezza i concetti di memoria, appunto dei grandi vecchi soggetto, fotografia e montaggio; infine, parola corpi sguardi immagini. lavoratori nati prima del 1930 che si premio per la regia a Giovanni Piperno per Il Premi speciali a due docu: Il popolo che raccontano rievocando tutto, dal rapporto col pezzo mancante.

44 VIVILCINEMA gennaiofebbraio11 a cura di CHIARA BARBO Cinema di cartarubriche terrorismo che vivono intorno al autori, le teorie del linguaggio Pergolati e Silvestrini individuano grande fiume. E poi la Storia che degli anni Settanta fino alle voci proprio nelle capacità interpretative scorre sul fiume, Misteri e Delitti, isolate e autorevoli dei grandi di Tognazzi, nella sua profondità Sogni e leggende, Racconti cineasti dell’era contemporanea. beffarda, in quel suo muoversi nelle erotici, Le storione e i drammi di Un percorso colto e attento quello pieghe del cinema italiano parlando Scano Boa, La tragedia delle di Rossi nel mare delle riflessioni di anche al grande pubblico, uno tra gli alluvioni, Personaggi del fiume, teorici e cineasti, dove ogni scritto elementi più belli e originali del Franco Piavoli: un regista è preceduto da una breve giallo italiano di sempre. Filmografia, contadino, Viaggi e storie sul introduzione esplicativa che lo bibliografia e una nota di Pupi Avati fiume, Da Pontelagoscuro alle colloca nel luogo e nel momento, chiudono il volume. LÀ DOVE SCENDE foci del Po: paesaggio, gente, cinematograficamente parlando. ambiente fino all’appendice con IL FIUME Per concludere, come esempio per Il Po di Zavattini in due film non I FILM DI Il Po e il cinema tutti tra gli scritti e le riflessioni di realizzati. Un viaggio di Paolo Micalizzi, critici e autori raccolti nel libro, si CLINT EASTWOOD straordinario accompagnato da di Alberto Castellano, Aska edizioni possono citare le parole di Ingmar una ricca documentazione Gremese ••• Là dove scende il fiume è un Bergman, che così sintetizza fotografica, dove si scopre che, libro affascinante, che richiama l’essenza della sua opera: ••• In occasione dell’uscita citando Pavese, “vi sono paesi nelle sue pagine il grande “Nessun’altra arte come il cinema dell’ultimo film di Clint Eastwood, che varrebbe la pena di viverci, cinema italiano e lo fa va direttamente ai nostri Hereafter, Gremese pubblica al posto degli stupidi attori...”. attraverso le immagini, i luoghi e sentimenti, allo spazio crepuscolare questa monografia a cura di Alberto le genti del grande fiume che nel profondo della nostra anima, Castellano che illustra, grazie anche scende dal Monviso fino sfiorando soltanto la nostra a un importante apparato IDEE DI CINEMA fotografico, la vita e il cinema del all’Adriatico. Il volume di Paolo L’arte del film nel racconto coscienza diurna…”. Micalizzi fa parte della collana grande attore e regista americano. Il “Viaggio in Italia”, diretta da di teorici e cineasti nucleo centrale è il saggio a cura di Giovanni Maria Rossi, TOGNAZZINGIALLO introduttivo, Il gigante solitario, che Stefano Beccastrini, che propone di Andrea Pergolati e ripercorre la carriera e un interessante approccio Il principe costante edizioni Paolo Silvestrini, la complessità metodologico alla ••• Una storia Giulio Perrone editore storia del cinema, del cinema dell’opera di ••• Il libro di Pergolati e Eastwood, dai primi “quello della cultura del raccontata Silvestrini insegue le territorio, che sa unire la attraverso le western alla serie tracce giallo-poliziesche dall’ispettore storia con la geografia e parole di critici, del percorso l’estetica con scrittori e Callaghan, da Fuga da cinematografico di Alcatraz a Mezzanotte l’antropologia culturale e cineasti che Ugo Tognazzi, attore che sa andare a scoprire però non vuol nel giardino del bene che più e meglio di e del male, Mystic con il cinema italiano le essere pura altri suoi colleghi tante Italie d’Italia”. Il antologia di River e Million dollar italiani ha saputo baby, fino a Invictus e volume si sofferma su invenzioni, interpretare i ruoli oltre 180 film e 350 riflessioni e Hereafter. Il volume è un più interessanti e rappresentativi del viaggio nel cinema di cortometraggi che hanno teorie sul cinema e la sua cinema di questo genere, avuto il Po come sfondo, storia bensì vuole raccogliere sì Eastwood, un viaggio che comincia sicuramente anche grazie alla sua da lontano, dai suoi primi e raccontandone così gli autori, fra idee ma anche pratiche di “fisionomia esemplarmente cui alcuni tra i più grandi cineasti cinema. Giovanni Maria Rossi controversi successi come attore e borghese”, come affermano gli che, oltre a restituirci le immagini, italiani, ma soprattutto i presenta in questo volume autori di Tognazzingiallo. Il volume protagonisti, che nella realtà così “quegli scritti che non analizza i diversi codici narrativi del è una rilettura critica di film come Il suo cinema, le sue riflessioni come nel cinema portano dentro scaturivano soltanto dalla commissario Pepe, La stanza del di sé qualcosa di questo fiume e riflessione teorica a tavolino, sull’individuo, declinate in ogni film vescovo, La mazzetta e I giorni in modo personale e riflessivo, e del suo territorio, qualcosa che peraltro necessaria in ogni del commissario Ambrosio, unita diventa imprescindibile dai film disciplina, ma soprattutto dal ancor di più è un viaggio nella sua a recensioni dell’epoca, visione del mondo e nella tensione stessi che ne scaturiscono. Tutti i contatto fisico, appassionato, testimonianze di amici, familiari e film, i documentari, i insano probabilmente, con il morale che sempre lo collaboratori di Tognazzi. Oltre ai contraddistingue. Dettagli, cortometraggi e i video citati corpo-macchina del cinema e i figli Gianmarco, Mariasole e Ricky, sono ambientati “in una delle suoi inesauribili prodotti, i film”. indiscrezioni, citazioni arricchiscono sono Ettore Scola, Franco Giraldi, il racconto, che si compone inoltre molteplici curvature, pieghe, Partendo dall’invenzione dei Carlo Vanzina e molti altri a guidarci anse del nostro fiume maggiore, fratelli Lumière e dalle di una dettagliata biografia e di una tra i personaggi, in borghese e in filmografia ricca ed esaustiva, che il Po. Le anse del Po diventano fantasmagorie di Méliès, Idee di divisa, interpretati dal grande così anse dell’anima, le sue cinema ripercorre riflessioni riporta trame, cast and credits, note attore: “un uomo solo” che si di produzione e di realizzazione. I pieghe diventano pieghe dello teoriche e pratiche che si sono muove nel giallo italiano in anni in spirito, le sue curve diventano sviluppate intorno al mezzo film di Clint Eastwood è completato cui questo genere è considerato da una raccolta di curve cinematograficamente cinematografico e i suoi spesso di serie B, un genere usato poetiche, toccanti, “artefatti”, i film, attraverso recensioni come pretesto per raccontare, in italiane ed emozionanti”. A partire dal quelle che sono le sue tappe trama investigativa, un’Italia 1905, anno in cui il cinema principali: le speculazioni internazionali, scomoda e minore e che invece è il interessanti scopre il Po con L’inondazione estetiche di Canudo ed Epstein, genere narrativo che più di altri è del Po, si arriva fino all’Italia le avanguardie degli anni Venti e testimonianze di proseguito negli anni dando origine come ciascuno contemporanea, in un Trenta, la scuola sovietica, la alla fiction italiana di maggior suggestivo excursus cronologico. rivoluzione del sonoro, il dei suoi film è successo, a film d’autore a volte, ma stato accolto al Ma ancor più interessanti sono i consolidamento dei codici anche alla letteratura forse più capitoli dedicati a vicende narrativi, i vari “realismi” del momento esemplificativa di questi anni se si dell’uscita. umane: vagabondi lungo il Po, secondo dopoguerra, le guarda a ciò che in Italia viene conflitti sociali, criminalità e rivendicazioni e le poetiche degli felicemente creato ed esportato. E

VIVILCINEMA gennaiofebbraio11 45 rubricheColonna sonora a cura di MARIO MAZZETTI

Artisti Vari data per dispersa, Burlesque non delude Radbone (da Pinocchio) apertura e sottofinale; ad BARNEY’S VERSION sul fronte canoro, come dimostra il cd con 8 altre perle del passato l’accompagnamento di snodi (UNIVERSAL) canzoni della protagonista Christina narrativi e tempeste emotive di personaggi che, con Aguilera e 2 della guest star Cher. Dal gusto modalità diverse, si “scavano la fossa” con le ••• Si respira aria di storia della felicemente retro, la storia della cameriera proprie mani: When my baby smiles at me e altre musica nella variegata, che sfonda offre numeri musicali di pregio. due ballate di Tom Sharpsteen, If I had you di sorprendente colonna sonora L’apertura è affidata a Something’s got a Benny Goodman, I’ll see you in my dreams, Let your della trasposizione del romanzo hold on me, trascinante soul venato di R’n’B body move e la contemporanea Giulia y los di Richler. Il Miles Davis del ’54 (Solar), J.J. Cale anni ’50, ritmo sincopato e coriste, cover di Tellarini. Romantiche e raffinate, stridono con le (meglio noto come autore di Cocaine) con Etta James come pure Tough lover, con vite beffardamente messe in scena dall’autore, River runs deep dall’esordio del ’71 e il grande vocalizzi da ugola d’oro. Cher è avvolta in ormai ostaggio di un pessimismo siderale. Tanto bluesman John Lee Hooker con I’m wanderin’ atmosfere da kabarett con tanto di violino vale consolarsi con l’arte, dal Rondò Allegretto di annata 1960; il conguero Poncho Sanchez, tzigano, mentre la roboante You haven’t Mozart al Fandango per chitarra di Boccherini o gloria del latin jazz, Ella Fitzgerald con The seen the last of me è scritta da Diane con un’aria dalla Lucia di Lammermoor, parti way you look tonight e doppia razione (siamo Warren. La Aguilera col suo vocione integranti della trama. La buona notizia è che in Canada!) di Leonard Cohen, a memoria affronta Mae West in A guy what takes his questa volta il cd con la colonna sonora è della love story tra Panofsky e (terza) signora time (siamo dalle parti di New Orleans) ma disponibile. con voce suadente e il ritmo sostenuto di si concede anche alla più moderna dance Dance me to the end of love (e I’m your man). elettronica e in mezzo infila il lento che Artisti Vari Non mancano voci recenti, dalla cantautrice stende, l’ispirata Bound to you per voce e Jaymay ad Absofacto (al secolo Jonathan PRECIOUS orchestra. Quando si affidano alle sonorità Visger, beat nell’anima) a Shelby Lynne, (GEFFEN) senza tempo e ad arrangiamenti raffinati le canadese con 10 album all’attivo. La perla del ••• La storia nerissima due artiste seducono; meno quando le disco è Sunshine superman di Donovan, che dell’adolescente abusata, ugole vanno al massimo. Ad ogni modo, la merita onori e riscoperta. Con Sylvie Lewis (la obesa, del tutto priva di Aguilera ha talento e il debutto conclusiva Stories we tell) è un’altra storia: autostima è musicata per cinematografico le rende merito. londinese, oggi vive a Roma dove collabora contrasto: Precious sogna un mondo colorato, con l’Orchestra di Piazza Vittorio. Il suo pezzo vivace e consolatorio e ciò spiega la dance di Donna è scritto da Pasquale Catalano, artefice della Artisti Vari Allen (He is the joy), la disco dei MFSB (Love is the pregevole colonna sonora, otto brani nel cd YOU WILL MEET message) e di Jean Carn, le atmosfere d’epoca di che non sfigurano: dal tema principale soave, A TALL DARK Sunny Gale e quelle ipnotiche, più dozzinali di evocativo, finemente arrangiato a STRANGER Queen Latifah accanto a brani che evidenziano la composizioni mai scontate, come la breve (MILAN) realtà emotiva della protagonista, come I can see in Rome. Il film è coprodotto da Fandango: color di Mary J. Blige, blues contemporaneo ••• Per la speriamo che, dopo aver musicato film di cadenzato, solenne quanto stilizzato; come il breve scorrevolezza dei Sorrentino, Capuano, Ozpetek, Corsicato, gospel della grande Mahalia Jackson. Il côté più dialoghi e la limpidezza delle selezioni Sandrelli con grande versatilità e talento raffinato del disco è opera di Grace Hightower e di musicali, i film di Woody Allen danno a compositivo, per Catalano sia giunto il Nona Hendryx & Patti Labelle, (ri)unite nelle Labelle volte la sensazione di poter essere anche momento della meritata fama versione ’74 (It took a long time) e 2008 (l’intensa soltanto “ascoltati”, come dei internazionale. System, scritta dalla Hendryx, anche solista con la radiodrammi. Non fa ballata Now that I know who I am composta per il eccezione Incontrerai Christina Aguilera, Cher film). Lo score di Mario Grigorov ha diritto al solo l’uomo dei tuoi sogni, la BURLESQUE incantevole pezzo finale, l’eterea Letters per archi e più riuscita opera dai tempi di (SONY) wurlitzer. Un disco che rivela tesori nascosti, nobile Match point, che affida (non espressione di black music che non resterà nella ••• Classico musical affidato a due senza amara ironia) a When storia ma si fa apprezzare. primedonne del pop, una delle quali you wish upon a star di Leon

Daft Punk - TRON LEGACY Meno immediata ma altrettanto efficace la partitura di Social Network, (WALT DISNEY) fresca vincitrice del Globo d’oro: rumori “industriali” e una melodia al pianoforte, una nota prolungata di chitarra danno vita al sound elettronico Trent Raznor, Atticus Ross - THE SOCIAL NETWORK composto da Trent Raznor ed Atticus Ross, già sodali in alcuni album dei (NULL) Nine Inch Nails di cui l’ombroso e apocalittico Raznor è stato fondatore e Clint Mansell - BLACK SWAN leader (proprio da Ghosts I-IV derivano due brani). Le sonorità sono più (SONY) sinuose dei ritmi incendiari dei 9IN (le chitarre distorte emergono in A familiar taste, titolo non casuale), prevalgono i momenti di grazia eterea, Alexandre Desplat - THE KING’S SPEECH ambient (Penetration). Uno score articolato, multicolore e oscuro al tempo (DECCA) stesso, che libera la fantasia tra i densi dialoghi del film – da citare la ••• È un momento fertile per le colonne sonore made in rilettura del Peer Gynt di Edvard Grieg. Hollywood (e non solo), con apporti di musicisti “esterni” Fedele compagno di suoni di Aronofsky, Clint Mansell ne ha valorizzato le freschi e vitali. Thomas Bangalter e Guy-Manuel de Homem- precedenti opere e in Cigno nero si rivela più sperimentale e destrutturato Christo, in arte Daft Punk, eroi mascherati della “French tra la pacatezza del balletto classico, l’inquietudine di una mente sotto house”, si associano alla London Philharmonic Orchestra e stress, gli squarci del disagio palpabile e il climax sinfonico della sera della consegnano una potente partitura elettrosinfonica che prima – e qui entra in ballo Tchaikovskj riarrangiato. La partitura, a tratti conferisce anima e sostanza a Tron legacy. Sin dai titoli di elettronica, gioca attorno al Lago dei cigni ma vive di vita propria: testa si ha un sussulto: il tema dai toni epici (con la voce di introspettiva, essenziale, cupa come la fremente e sospesa Lose yourself. Jeff Bridges) rimanda a Vangelis. Ritmica ossessiva (The son of Ha un gusto più tradizionale per le sonate in chiaroscuro, gli adagi, le Flynn), progressione drammatica nella reiterazione (sulla scia melodie sinuose il celebrato e prolifico Alexandre Desplat (Chéri). Semplice, di Philip Glass) fino all’Adagio per Tron che esprime il brillante, aperta (a cominciare dalla melodia al pianoforte) la partitura de Il rimpianto di un mondo (virtuale) perfetto. L’organo discorso del re. Nel cd mancano Brahms e Mozart ma è presente conferisce venature psichedeliche, le scene d’azione sembrano Beethoven con il Piano concerto n. 5 e la Sinfonia n. 7 (già ne L’amico un balletto al ritmo delle loro creazioni sonore. ritrovato) che “sostiene” il sospirato discorso alla nazione di Giorgio VI.

46 VIVILCINEMA gennaiofebbraio11 insieme per la notte o per la vita?

MEDUSA FILM PRESENTA jake anne gyllenhaal hathaway

Amore & altri rimedi FOX 2000 PICTURES EREGENCY ENTERPRISES PRESENTANOUNAPRODUZIONENEW REGENCY/STUBER PICTURES/BEDFORD FALLS UNFILMDIEDWARD ZWICK JAKE GYLLENHAAL ANNE HATHAWAY “AMORE & ALTRI RIMEDI” (LOVE & OTHER DRUGS) OLIVER PLATT HANK AZARIA JOSH GAD GABRIEL MACHT COSTUMIDEBORAH L. SCOTT SUPERVISOREALLAMUSICARANDALL POSTER MUSICADIJAMES NEWTON HOWARD MONTAGGIOSTEVEN ROSENBLUM, A.C.E. SCENOGRAFIAPATTI PODESTA DIRETTOREDELLAFOTOGRAFIASTEVEN FIERBERG, ASC PRODUTTORIESECUTIVIARNON MILCHAN MARGARET RILEY PRODOTTODASCOTT STUBER EDWARD ZWICK MARSHALL HERSKOVITZ CHARLES RANDOLPH PIETER JAN BRUGGE TRATTODALLIBRO“HARDSELL:THEEVOLUTIONOFAVIAGRASALESMAN”DIJAMIE REIDY SCENEGGIATURACHARLES RANDOLPH EEDWARD ZWICK & MARSHALL HERSKOVITZ DIRETTODAEDWARD ZWICK dal 18 febbraio al cinema http://amoreealtririmedi.yahoo.it “La famiglia di Leigh è commovente e fa sorridere” “Da vedere e rivedere” (la Repubblica) (Il Messaggero)

anotherjim broadbent lesley manvilleyear ruth sheen un fi lm di mike leigh

DALL’11 FEBBRAIO AL CINEMA donatella bazzucchi

www.bimfi lm.com illustrazione: design: