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7° AGGIORNAMENTO CARTA DI SINTESI GEOLOGICA: RELAZI ONE

Le disposizioni normative contenute nel nuovo Piano Urbanistico Provinciale approvato con la legge provinciale n. 5 del 27 maggio 2008, all’articolo 48, comma 1, prevedono che, fino all’entrata in vigore della Carta di Sintesi della Pericolosità (cfr. articolo 14 dello stesso PUP), che può avvenire anche per stralci territoriali, continuano ad applicarsi le disposizioni dell’articolo 2 ( Aree ad elevata pericolosità geologica, idrologica e valanghiva ) e dell’articolo 3 ( Aree di controllo geologico, idrologico, valanghivo e sismico ), comma 3 lettere a), b), c), d) ed f) delle norme di attuazione della Variante 2000 al PUP, approvata con la l.p. 7 agosto 2003, n.7.

Il presente aggiornamento si inserisce pertanto in questo quadro normativo e nelle modalità operative definite nella deliberazione della Giunta provinciale n. 2813 del 23 ottobre 2003 nonché nella circolare esplicativa dell’Assessore all’Urbanistica e all’Ambiente del 27 novembre 2003 (prot. n. 1690/03 – 13 V GS).

In particolare, la circolare di cui sopra, individua per l’aggiornamento della Carta di Sintesi Geologica le seguenti fasi principali: − ricevimento delle richieste presentate dai Comuni, Privati e Strutture P.A.T.; − istruttoria tecnica coordinata dal Servizio Geologico e svolta, in relazione alle diverse tematiche, dal Servizio Bacini Montani (per i corsi d’acqua), dal Servizio Utilizzazione Acque Pubbliche (Piano generale di utilizzazione delle acque pubbliche), dal Servizio Prevenzione Rischi (aree valanghive) e dal Servizio Urbanistica e Tutela del Paesaggio (disciplina urbanistica); − invio delle proposte di modifica a tutte le amministrazioni comunali al fine di acquisire eventuali osservazioni (entro 60 gg); − presentazione alla Commissione urbanistica provinciale del risultato dell’istruttoria tecnica e delle conseguenti proposte di modifica della Carta di sintesi geologica;

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− presentazione del risultato del lavoro al Consiglio delle Autonomie Locali per l’espressione del parere; − approvazione della Carta di sintesi geologica aggiornata da parte della Giunta provinciale.

Con l’entrata in vigore del Piano Generale di Utilizzazione delle Acque Pubbliche, avvenuta l’8 giugno 2006, i nuovi aggiornamenti della Carta di Sintesi Geologica costituiscono anche aggiornamento della Carta del pericolosità idrogeologica dello stesso PGUAP (Documento di Piano - Parte Quarta “pericolosità e rischio idrogeologici”). Il presente aggiornamento della Carta di Sintesi Geologica comporta quindi il relativo aggiornamento della cartografia del PGUAP.

Il progetto del 7° aggiornamento della Carta di Sin tesi Geologica è iniziato dopo l’entrata in vigore del 6° aggiornamento (27 luglio 2011) raccogliendo le richieste presentate da soggetti privati, comuni e strutture P.A.T..

Nel presente aggiornamento, oltre alle richieste di carattere puntuale, sono state prese in considerazione anche due proposte di carattere generale : la prima riguarda l’adeguamento della zonizzazione sismica del nostro territorio in base a quanto disposto dall’Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3519 del 5 maggio 2006 e la seconda riguarda la modifica dell’ambito geologico della Carta di Sintesi Geologica relativamente alle aree interessate dall’evoluzione dei limiti dei ghiacciai trentini per effetto dei cambiamenti climatici.

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Adeguamento della zonizzazione sismica del territorio provinciale in base a quanto disposto dall’Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3519 del 5 maggio 2006

Tutto il territorio provinciale, a seguito dell’emanazione dell’OPCM 3274 del 2003 e dei successivi adeguamenti normativi, è da considerarsi a sismicità trascurabile (zona sismica 4) o bassa (zona sismica 3).

Con la deliberazione della Giunta Provinciale n. 2813 del 23 ottobre 2003 è stata approvata la zonizzazione in vigore riportata in Fig. 1.

Fig. 1 –Zonizzazione sismica provinciale in vigore.

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Con l’emanazione dell’Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3519 del 5 maggio 2005 lo Stato ha disposto che le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano provvedano ad aggiornare i propri elenchi delle zone sismiche sulla base della carta delle isoaccelerazioni sismiche redatta dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia del 2004.

In base alla carta delle isoaccelerazioni dell’INGV la zonizzazione che ne consegue è quella rappresentata nella Fig. 2

Fig. 2 – Carta delle isoaccelerazioni dell’INGV con delimitazione della Zone sismiche che interessano il .

I criteri di applicazione dell’OPCM prevedono che l’assegnazione di un territorio comunale ad una delle zone sismiche dovrà avvenire con tolleranza di 0.025 g.

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Pertanto avvalendosi della tolleranza permessa sull’uso della carta delle isoaccelerazioni di Fig. 2, tenuto conto dei dati acquisiti dalla rete sismica provinciale dal 1991 ad oggi e delle caratteristiche geologiche e morfologiche del territorio trentino, si propone di aggiornare la zonizzazione sismica provinciale modificando gli elenchi dei comuni in zona 4 e in zona 3 secondo lo schema riportato in Fig. 3.

Fig. 3 – Nuova zonizzazione sismica provinciale.

La scelta di non classificare alcun trentino in Zona 2 non determina una diminuzione della sicurezza nella progettazione e nelle verifiche statiche dei nuovi interventi edificatori in quanto la nuova normativa sulle costruzioni (NTC 2008) per la scelta delle accelerazioni al suolo prevede di utilizzare la maglia delle accelerazioni predisposta dallo Stato indipendentemente dal tipo di zona sismica e quindi dalla zonizzazione proposta con il presente aggiornamento.

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Per contro, dal punto di vista amministrativo, tale scelta implica una grande semplificazione delle procedure approvative e di deposito dei progetti ed un conseguente snellimento della struttura amministrativa provinciale.

Con la nuova zonizzazione ricadono in zona sismica 4 i comuni di: , , , Baselga di Pinè, , , , Brez, Caderzone, Cagnò, , , , , , , , , Castello-Molina di Fiemme, , , , , Cembra, Cis, , , , , Coredo, , Cunevo, , , Darè, , , Don, Dorsino, , , Faver, Flavon, , , , Giustino, Grauno, Grumes, , Lisignago, Livo, Lona-Lases, Malè, , , , Mezzana, , , , , , Montagne, , , , Panchià, , , , , Pozza di Fassa, , , Rabbi, , Revò, , , , Roverè della Luna, Ruffrè, Rumo, San Lorenzo in Banale, San Michele all'Adige, Sant'Orsola Terme, , , , , Smarano, Soraga, , , , , Stenico2, , Taio, , , Terres, , , Ton, Tres, , Valda, , Varena, , Vervò, Vigo di Fassa, , Villa Rendena, , . ed in zona sismica 3 i comuni di: Ala, , Arco, Avio, , , , , Bolbeno, Bondo, , , , Breguzzo, , Brione, , , , Calliano, , , Castel , , Castelnuovo, , Centa San Nicolò, , , , Condino, , , Dro, Fiavè, , , , , , , Imer, , Ivano- Fracena, Lardaro, , , , , , , Mori, Nago-Torbole, , Nomi, , Ospedaletto, , Palù del Fersina, , Pieve di Bono, , , , Prezzo,

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Riva del Garda, Roncone, Ronzo-Chienis, Roncegno, , , , Samone, , , Spera, Stenico1, , , , , Tenna, Tenno, , , , , , , Trento, , , Vezzano, Vignola-Falesina, , Villa Agnedo, , , .

Il comune di ricade con la sua parte settentrionale (corrispondente al Comune Catastale di Bleggio Inferiore) in zona sismica 4 e con la sua parte meridionale in zona sismica 3 .

L’adeguamento all’OPCM 3519 genera, di conseguenza, la modifica della normativa della Carta di Sintesi Geologica per quel che riguarda le aree a controllo sismico con il recepimento dei nuovi elenchi dei comuni e di un riferimento più puntuale alle nuove Norme Tecniche sulle Costruzioni 2008.

In allegato alla presente relazione viene riportata, quindi, la nuova versione delle norme di attuazione della Carta di Sintesi Geologica.

Aree interessate dall’evoluzione dei limiti dei ghiacciai trentini per effetto dei cambiamenti climatici

I cambiamenti climatici comportano variazioni importanti sui regimi delle piovosità e delle temperature medie annue anche sul territorio trentino.

Uno degli aspetti importanti che si sta registrando in tutto l’arco alpino è un generale ritiro delle masse glaciali in seguito all’aumento generale delle temperature medie ma questa tendenza potrebbe, in maniera altrettanto repentina, subire un’inversione. Si ritiene, pertanto, cautelativo definire che i territori occupati dai ghiacciai alla fine dell’800, momento che in letteratura viene definito come termine della Piccola Età Glaciale (PEG), corrispondano alle aree di possibile espansione dei ghiacciai.

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In tale ottica si propone che su tali aree venga inserito lo stesso limite di utilizzo delle aree ad elevata pericolosità.

La definizione dei limiti di queste zone avviene tramite rilievi e ricerche geomorfologiche nelle zone periglaciali del Trentino che corrispondono ai territori di alta quota dei principali gruppi montuosi. Nel nostro caso le ricerche, e quindi la definizione di questi limiti, sono state condotte nell’ambito del progetto europeo PermaNET (concluso nel 2011) in stretta collaborazione con i ricercatori delle Università di Padova e di Pavia.

I dati si sono rilevati attendibili in tutto il territorio provinciale ad eccezione dell’alta Val di Sole dove si è riscontrata la necessità di eseguire degli approfondimenti che andranno svolti nel corso del prossimo anno. Di conseguenza l’aggiornamento di questi territori è rimandata ad un prossimo aggiornamento della Carta di Sintesi Geologica.

Aggiornamenti di carattere puntuale

Nel corso del 2011 e 2012 sono pervenute al Servizio Geologico 56 richieste di modifica puntuale della Carta di Sintesi Geologica, di cui 3 da Amministrazioni comunali, 39 da Servizi tecnici della Provincia Autonoma di Trento e 14 da soggetti privati. Le richieste riguardano problematiche di limitate estensioni e riferite a fenomeni valanghivi, franosi, esondativi e di trasporto solido.

Ogni singola richiesta è stata oggetto di un’attenta istruttoria da parte dei Servizi tecnici competenti della P.A.T..

Le richieste di modifica esaminate hanno ottenuto da parte dei Servizi tecnici della P.A.T. una valutazione positiva o parzialmente positiva in cinquanta casi, mentre in tre casi si è ritenuto di sospendere l’istruttoria per approfondimenti, in due casi la

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PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO SERVIZIO GEOLOGICO problematica è stata risolta mediante l’applicazione della normativa in vigore (interpretazione dei limiti e studio di compatibilità) senza modifiche cartografiche e in un caso la richiesta non ha ottenuto un riscontro positivo.

Le pratiche che necessitano di ulteriori approfondimenti e/o per le quali si ritiene opportuno attendere i risultati degli studi che la P.A.T. sta conducendo per la realizzazione della Carta di Sintesi della Pericolosità prevista dal Piano Urbanistico Provinciale, riguardano alcune aree interessate da fenomeni complessi e/o di notevoli dimensioni che appartengono ai comuni di Peio, e Fai della Paganella.

Non hanno prodotto modifiche cartografiche le richieste di due privati rispettivamente del Comune di Pinzolo (Madonna di Campiglio) e del Comune di Pergine Valsugana (Susà) le cui problematiche sono state risolte tramite l’applicazione dei criteri per l’interpretazione dei limiti, in un caso, e mediante la redazione dello studio di compatibilità previsto dalla normativa del P.G.U.A.P. nell’altro caso.

Inoltre è stata respinta la richiesta di un privato per la modifica dell’area ad elevata pericolosità per crolli rocciosi a monte della frazione di Chiusole nel Comune di Pomarolo in quanto la struttura competente, verificate in loco le condizioni morfologiche e di pericolosità dell’area, non ha riscontrato l’esistenza dei presupposti per avvallare la modifica richiesta dal privato confermando la classificazione attualmente in vigore.

Le proposte di modifica puntuale valutate positivamente unitamente a quelle di carattere generale (nuova zonizzazione sismica e Piccola Età Glaciale) sono state quindi inviate alle Amministrazioni comunali interessate ottenendo delle richieste di chiarimenti da parte dei comuni di Besenello, Borgo Valsugana, Caderzone, Commezzadura, Levico Terme, Mezzocorona, Pelugo, Peio, Pieve Tesino, Ronchi Valsugana, Trento e Volano, che sono state soddisfatte per mezzo di colloqui telefonici o con specifici incontri tecnici.

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Il giorno 5 dicembre 2012 il 7° aggiornamento della Carta di Sintesi Geologica è stato illustrato alla Commissione urbanistica provinciale ottenendo una sua valutazione positiva.

Il 7° aggiornamento della Carta di Sintesi Geologic a è stato presentato in data 19 dicembre 2012 al Consiglio delle Autonomie Locali ottenendo, anche in questo caso, una valutazione positiva.

In base al lavoro dei Servizi tecnici della Provincia Autonoma di Trento, alle osservazioni delle Amministrazioni comunali e ai pareri favorevoli della Commissione urbanistica provinciale e del Consiglio delle Autonomie locali, si propone di:

• accogliere per l’aggiornamento (totale o parziale) 50 richieste puntuali e 2 di carattere generale (zone sismiche e Piccola Età Glaciale); • sospendere e rinviare al prossimo aggiornamento 3 richieste perché necessitano di approfondimenti tecnici non attuabili in breve tempo; • respingere 3 richieste: una perché riguarda modifiche che attualmente non sono possibili e due perché risolte con l’applicazione dei dispositivi normativi della Carta di Sintesi Geologica e del PGUAP.

Le modifiche proposte con il presente aggiornamento comportano l’aggiornamento dei relativi ambiti afferenti alle strutture tecniche competenti (Servizio Geologico per i movimenti di versante, la sismicità e le problematiche geotecniche; Sevizio Bacini montani per i fenomeni fluviali e torrentizi comprese le colate detritiche; Servizio Prevenzione Rischi per le valanghe).

Il lavoro è stato eseguito alla scala 1:10.000 utilizzando come base cartografica le Sezioni della Carta Topografica Generale della P.A.T. alla scala 1:10.000 (1980-83) che successivamente sono state raggruppate in tavolette alla scala 1:25.000.

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Nella Fig. 4 sono evidenziate in colore verde le tavolette, allegate alla presente relazione, contenenti tutti gli aggiornamenti sopra descritti.

Fig. 4: Quadro d’unione delle tavole alla scala 1:25.000 della Carta di Sintesi Geologica del PUP. In verde le tavole modificate con il presente aggiornamento.

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